nostro autore, noi allora non sentiamo il danno che ci segue per tale abbandonaménto.
. d. bartoli, 40-ii-316: il maggior [de'travagli] ch'ei
, e quant'altro la rabbia e il bisogno lor suggeriva alla lingua. segneri,
sé e sonnolenza. 5. il cedere, l'abbandonarsi (alle tentazioni,
purg., 25-12: e quale il cicognin che leva l'ala / per voglia
. per l'amore di cristo abbandonano il mondo. ariosto, 2-68: e la
gli cacciò la spada; / onde il fiato e la vita l'abbandona. caro
molto a lei d'abbandonar increbbe / il signor caro e la prigion diletta. idem
, abban donando morto / il dolce aedo, sopra cui moveva / le
le foglie secche e l'aurea cetra il vento. svevo, 4-912: la
/ come un re imberbe abbandona / il suo reame alla guerriera / che s'
. boccaccio, i-100: ciascuno, il quale vuole saviamente menar sua vita seguendo
purg., 31-58]: tu abbandonasti il perfetto amore per lo vano..
te, ma continovo per te orai il sommo creatore. boiardo, 1-19-9:
: sento con grandissima soddisfazione interna che se il vivo tormentoso desiderio di ricchezza mi va
gr., iii-240: e quando il biondo / crin t'abbandoni e perderai
, le aveva abbandonate. -abbandonare il mondo: ritirarsi dalla vita mondana (
, 1-136: in quel dolore mi venne il pensiero, o mi fu suggerito
o mi fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete.
prete. -abbandonare la vita, il corpo, il mondo: morire.
-abbandonare la vita, il corpo, il mondo: morire. g.
. marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. idem, i-20:
lo spirito del parlante cavaliere avere abbandonato il corpo e più non dire, mutato
corpo e più non dire, mutato il naturai colore, tornò palido. idem,
forte che la misera anima non avesse abbandonato il corpo e mutato mondo, con timida
abbandonare. ariosto, 5-90: non finì il tutto, e in mezzo la parola
. imitazione di cristo, iii-22-4: il mondo è riputato come fallace ed ingannatore
: un solo giorno dell'anno abbandonavano il lavoro non per comandamento, ma per il
il lavoro non per comandamento, ma per il loro intimo piacere. 4
vostre dive, / le qua'vilmente il secolo abandona. boccaccio, i-118: né
botta, 4-767: avrebbe forse [il pontefice] nel più gran bisogno i veneziani
volontà. tasso, 20-71: abbandonando il campo / a gli infedeli, i nostri
campo / a gli infedeli, i nostri il tergo han volto. baretti, ii-324
fatto di scienza o d'arte; ma il farci su delle dissertazioni di fuoco al
mi garba più troppo, e abbandono il mestiero a voi altri giovanastri che siete
ariosto, 16-45: con ambo gli sproni il destrier spinge, / e le redini
della finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il resto di tutta
e sopra lui abbandonato il petto e quasi il resto di tutta la persona, mi
tutta la persona, mi diedi a riguardare il mirabile spettacolo. berni, 31-67 (
, / e d'un gran colpo il forte elmo gl'introna. memorie per
per le belle arti, 2-60: il discepolo diletto, ch'è alla destra
di cristo, esprime abbandonando la testa il più forte dolore. alfieri, 35
(387): abbracciò anche lui il cardinale, e abbandonò sull'omero di lui
cardinale, e abbandonò sull'omero di lui il suo volto tremante e mutato. settembrini
lo baciò a lungo e forte. il ragazzo le abbandonò la bocca come se non
17-195: credette ch'ella avesse piegato il capo verso un bracciuolo e abbandonasse le
s'abbandona. idem, 24-84: sopra il sanguigno corpo s'abbandona, / e
. berni, 11-13 (i-283): il re circasso tutto s'abbandona / a
assai forte, subito che fu fatto il vóto, abbandonandosi interamente, si lasciò
foscolo, iv-352: t'abbandonavi sovra il mio seno, e i tuoi biondi capelli
, e i tuoi biondi capelli mi coprivano il volto, e il tuo pianto bagnava
capelli mi coprivano il volto, e il tuo pianto bagnava le mie guance. svevo
senza freno. idem, iv-1-42: il mantello..., non più retto
un nodo scorsoio, ci ficcò dentro il collo e si abbandonò penzoloni nel vuoto
bracciuoli scolpiti. moravia, ii-239: il corpo... si abbandonava come una
dio, dietro i diletti, dietro il danaro, dietro la gloria. pellico,
. idem, iv-1-280: si sentiva il cuore così gonfio che fu sul punto
temere, abbandonandosi tutto alla tentazione, il vegliante baciò la donna in bocca.
bocca. idem, iv-2-667: ricordò il sentimento ineffabile di gioia, di spavento
mai a una risata, non oltrepassava il sorriso. cinelli, 9-152: in
tutti i comenti, ma come chiosa il rifiorito: perché s'io mi lascio andare
: e se pure egli occorresse che il nimico fusse entrato nella città per aver
agli eletti della città, ricordando loro il debito della cristiana carità in che erano,
, 332: e però non errò il cuor mio credendogli, ed abbandonatamente lasciò
cuor mio credendogli, ed abbandonatamente lasciò il mio petto e se n'andò in quegli
: da lei innamorato partitosi, tutto il pensier della guerra abbandonato, si diede
altre contrade se ne fuggirono, di che il paese tutto pareva abbandonato. fioretti,
iii-398: rubar non penso, abbandonato il canto, / tarpa agli orazi più.
: alcune signore che si erano presentate senza il loro amante, noto a tutti,
da s. c., 11-3-n: il trovamento delle ottime cose, avvegnaché sia
con grandissima spesa recuperato... il porto di livorno, senza il quale
. il porto di livorno, senza il quale porto quella città [pisa] era
! e avvegna che io non sia il primo abbandonato, io son solo colui che
deledda, ii-157: deserto tutto il villaggio che nella desolazione del meriggio pareva
abbandonato in questa dolina / che ha il languore / di un circo / prima
idem, viii-23: grido e brucia il mio cuore senza pace / da quando più
stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato. idem, 97
ne la mente un romore, / il qual dicea: « dentro bieltà che more
., 4-1 (386): il quale [spiraglio], perciò che abbandonata
una barba rada e incolta gli fasciava il viso, rendendo il suo aspetto anche più
incolta gli fasciava il viso, rendendo il suo aspetto anche più abbandonato. quasimodo
fati, piangendo pone le redini sopra il collo del portante cavallo. storia dei
sua gente in fatti d'arme è [il re] più abbandonato e baldanzoso che
tutti abbandonati, non levar mai alto il viso e mai non rimover gli occhi,
vivande. foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà.
ha dipinto l'apostolo nel venerando aspetto il sonno tranquillo e profondo di un innocente,
della persona, col passo faticoso, il capo languente. idem, i-292:
con la testa abbandonata che aveva fatto il fosso nel cuscino. d'annunzio,
le braccia abbandonate seguivano con qualche languore il moto del passo. moretti, 17-115:
. palazzeschi, i-113: per tutto il giorno il mio povero corpo è rimasto
, i-113: per tutto il giorno il mio povero corpo è rimasto abbandonato sopra
dalla mia spalla, come la mamma il fanciullo che dorme. stuparich, 2-71:
al figur. baldi, 4-2-225: il quale aspetto miserabile destò grandissimo pianto,
mossero lor malgrado a tanta pietà verso il loro principe. d'annunzio, iv-1-469:
rapportatrice fama con più veloce corso rapportando il male, in un momento riempie i
le loro vendette a giusto tempo, il lasciarono fare. idem, dee.
ree..., non mancò certo il consiglio. baldelli, 2-1-518: essendo
), sm. distacco definitivo, il lasciare per sempre (una persona,
latini, rettor., 89-14: il segnore dicea che perch'elli entrasse nella
baldini, 4-231: più sopra è il cimitero, nello stato di pittoresco abbandono di
sp., 34 (96): il capo posava sull'omero della madre,
del sonno. beltramelli, iii-181: il capo cadde a l'indietro e il corpo
: il capo cadde a l'indietro e il corpo si afflosci nell'abbandono del supremo
: non tardai a comprendere in che consistesse il prodigio. precisamente in quell'abbandono di
, 73: avara pena, tarda il tuo dono / in questa mia ora
b. davanzali, ii-28: il corpo di galba lasciato il dì in
, ii-28: il corpo di galba lasciato il dì in abbandono, poi per licenza
, ii-809: e la conocchia e il fuso, / la spola e i licci
in abbandono / e mai le tocca il tempo. piovene, 2-122: qua e
/ e per la selva in abandono il caccia. idem, 1-10-45: fugge tutta
: rifiuti dunque, ahi sconoscente! il dono / del ciel salubre e 'n contra
in abbandono. pulci, 11-100: il manigoldo si facea già assolvere / al
. della casa, 592: il più della gente invaghisce sì di sé stessa
stessa, che ella mette in abbandono il piacere altrui. forteguerri, 15-9:
. leggi della navigazione, 6-303: il comandante non può ordinare l'abbandono della
boccardo, i-2: se... il legno rimane arenato o impossibilitato a navigare
abbandono, sia che l'assicurazione riguardi il bastimento, sia che concerna le merci caricatevi
nel pugilato): si ha quando il pugile avversario, alzando il braccio,
ha quando il pugile avversario, alzando il braccio, manifesta la volontà di cessare
della sentinella; abbandono di forte durante il combattimento; abbandono del servizio; abbandono
, i-319: quei che credono cosa sicura il viver con le simulazioni, somigliano quegli
solo perché questi lo vollero, secondo il loro debito, fare accorto de'suoi così
zura le porte... come soffiava il vento, per le vie era un
essere d'oro. tozzi, i-75: il sole faceva diventare abbarbagliante la nebbia.
marino, 4-224: né ben scorge il camin, sì spesso e tanto /
le piove a gli occhi e l'abbarbaglia il pianto. idem, 273: parea
e tremuli reflessi / per lungo tratto il vago lume intorno, /...
di lontan la vista / mi ferivano il core. alfieri, 1-661: ecco
: e m'abbarbaglia / le luci il crudo sol pregne di pianto. rajberti
sue luci abbarbaglia / d'incalzanti coorti il fulgor. tozzi, i-515: i suoi
occhi luccicano sbattendo le ciglia; perché il sole, tramontando, l'abbarbaglia.
è che congiungersi ad altri nomi per il vincolo della parti- cella di: l'
quelle parole che nella loro genericità prendono il posto di molte altre speciali e particolari
affari casalinghi. casti, 2-102: ma il re col can volgendo agli altri il
il re col can volgendo agli altri il tergo, / dal piccolo corteggio accompagnato,
ministro per la guerra; e, morto il caracciolo, ebbe carico degli affari esteriori
civili, nella sua giovanezza fortificava necessariamente il corpo cogli esercizi. tommaseo [s
tra le mura domestiche e fuori per il bene e il buon andamento della famiglia
domestiche e fuori per il bene e il buon andamento della famiglia; quanto gli
altra ellissi, e l'uffizio e il luogo d'esso ministero: * ricorrere,
agli affari esteri'. cavour, xi-306: il ministero, avendo rassegnate le dimissioni,
se non come reggente i portafogli per il disimpegno degli affari correnti. idem,
.. sarebbe stato savio consiglio per il ministro degli affari esteri di mantenere una prudente
: ora, siamo giusti; quando il ministro degli affari esteri vi dice: *
iii-180: [quell'ometto] era il gran preposto per gli affari interni del
. comisso, 12-46: negli affari civili il comandante era coadiuvato da un capo di
, 1650: dire dei vostri affari il maggior male possibile, vale: diffondere triste
15: uomo d'affari dicono colui il quale meglio si direbbe * agente ',
civile, al quale in firenze si dà il nome di facitore, come quello di
per lì, non mi posso permettere il lusso di morire. b. croce,
affari e di politica, considera frivolo il poeta. deledda, ii-142: noi non
male. pea, 7-155: anche il distrarmi, come ho fatto lungo la strada
di un affare dal quale dipendeva tutto il suo avvenire, un affare che lo avrebbe
sull'istante. sbarbaro, 1-20: il proprietario del locale non ha il fiuto
: il proprietario del locale non ha il fiuto degli affari. alvaro, 9-488:
9-488: ma aveva acquistato in america il culto degli affari e a questi si voleva
fatto: concluso, risolto (e indica il raggiungimento di un risultato, di un
. palazzeschi, 4-141: offrendoglielo [il biscottino], non aveva per nulla
, ma di checché non riesca secondo il disegno. ojetti, 121:
disegno. ojetti, 121: il male è che la generosità può anche essere
impresa. -ritirarsi dagli affari: abbandonare il commercio (dedicandosi alla vita privata,
civiltà mercantile. -gli affari sono il danaro degli altri. panzini, iv-10
consiglio dee, maturo esame; / e il grand'affar, di cui fra noi
re; e brévet d'affaire (così il dizionario dell'accademia) il privilegio d'
(così il dizionario dell'accademia) il privilegio d'assistere a quella funzione regia.
-qui sta l'affare: qui sta il difficile. 7. modo di
fare grandi spese nelle grandi opere, secondo il podere ch'elli ànno. cantari,
affare giudicandolo, tutto ch'a piè il vedessi, renduto il cavallo al vetturino che
ch'a piè il vedessi, renduto il cavallo al vetturino che meco veniva,
ripa del fiume prenderei consiglio, secondo il suo parere, di passar oltre o
; don ferrante e donna prassede: il casato, al solito, nella penna
. dir. questione o causa su cui il magistrato deve esprimere il proprio giudizio.
causa su cui il magistrato deve esprimere il proprio giudizio. -per estens.:
affar dell'orsina. / deh! consola il meschino cliente / che indifeso non debba
uomini di mal affare hanno messo innanzi il nome di vossignoria illustrissima. tommaseo [
afaceva a l'autumpno non si consumi il maggio. firenzuola, 533: benché
mia comare, ch'era bellissima, il marito non la soleva poter patire. son
occulta cagione. cellini, 541: il buon gioielliere mette il ru
cellini, 541: il buon gioielliere mette il ru bino ora in su
. soderini, ii-331: scegli adunque il fiore qual vuoi, perché quello che s'
acqua, dando alimento alle radici come il sole e l'aere. manzoni,
nel mantenere i patti, nel rendere il deposito, nel rispettare la vita. tommaseo
sua natura. nievo, 253: il contegno della zitella era tale che affaruccio
affarismo, sm. neol. il dedicarsi senza scrupoli agli affari; mentalità
, la spudoratezza, l'usura, il disonore, insomma, ogni più basso
e privata, sempre, crescente: il primato pel numero e l'atrocità de'
e persone, di che non è qui il luogo di discorrere. de marchi,
» affaristi. linati, 30-141: il principe dell'operetta viennese giocava a scacchi con
e lì, ite e venite, guadagnava il quarantacinque o cinquanta per cento sulla compra
cameriere che pareva un gran signore, il cuoco e il guattero. =
un gran signore, il cuoco e il guattero. = acer, di
: l'affaruccio è sempre meschino. il simile di faccenduccia: ma può la buona
di venirvi a proporre qualche affaruccio, il quale potremo allargare a traffici maggiori.
insegnare, interrogare, correggere, riandare il passato; gli è un affarruccio'.
mannelli. sannazaro, 6-101: il pur dirò, cosi gli dii mi lascino
un affascinamento: quando si vuol notare il falso giudizio o sentimento, imputandone la
, delle parole); che porta il malocchio. leonardo del riccio,
quel giovane che da dieci anni riempiva il paese con le proprie gesta, e la
ad appoggiarsi presso la finestra, con il viso verso i vetri. 2
animo (in modo che non discema il vero); sedurre, attrarre; incantare
fraude, che va in volta sotto il manto di zelo e carità. segneri,
intelletto. idem, ii-55: egli [il demonio] ci assalta con traversie,
d'annunzio, iv-2-440: pareva che il suono di queste parole gli avesse affascinato l'
ed oscure di quel marito dormente, il quale sembrava la guardasse attraverso le palpebre
iv-2-657: -ah, chi dimenticherà mai il momento sublime? -esclamò l'affascinato nel
gioia. deledda, ii-41: le mostrava il bicchiere colmo, facendo dei cenni con
silenziosamente a bere, ed ella guardava il vino affascinata. govoni, 1-75:
e dolorosa affascinazione, ovvero inganno è il nostro, che perdiamo uno asinelio od
affastellaménto, sm. l'affastellare, il mettere insieme alla rinfusa; accozzamento;
nei campi immensi, dove scoppiettava soltanto il volo dei grilli, quando il sole batteva
soltanto il volo dei grilli, quando il sole batteva a piombo [essa]
, / spinte dall'ira, affastellando il falso. manzoni, 1122: [la
abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni / per entro
autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni / per entro i lor prosoni
imbriani, 1-241: « tu aggravi il male, con lo scan- dolo;
. giulio dati, 1-83: appiccato il fuoco alla stipa affastellata nella villa,
queste poche parole, che è difficile cavarne il punto principale d'errore.
, ii-2-158: dobbiamo aggiungere che, se il vico mancava di senso critico in piccolo
. a ffastellatrice: macchina per disporre il fieno o la paglia in fastelli uguali.
presto affastidisce, che e'porga piacere il veder fare tante preparazioni. tommaseo,
prigione, m'era venuto a noia il lavorare quelle tali opere. affatappiare
di un sonno senza intensità in cui il cervello continuava un lavorìo sordo, indistinto
. crescenzi volgar., 3-7: il pane che temperatamente ha formento e sale.
cui di ceppi intanto / greve pondo il bel corpo affaticava. leopardi, 927
: mi era proibito dai medici di affaticare il cervello. 2. figur
/ m'affaticavi in su le piume il fianco, / ad ogni or fortemente
/ ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato
. idem, 147: tu affatichi il senile estro e il pensiero / dietro l'
: tu affatichi il senile estro e il pensiero / dietro l'imago de la gran
la fronda bruna. idem, iv-2-1293: il sentimento della lontananza ci affaticava come un
affaticano le biade, che debbano dare il grano. soderini, ii-56: non affatica
volgar., vi-23: dolce cosa pare il dormire a colui che s'è affaticato
s'è affaticato. boccaccio, i-35: il tuo aiuto ci porgi [o sommo
[o sommo giove], senza il quale indarno s'affatica ciascuno operante.
poltrone; e non affaticandosi, perde il guadagno. sacchetti, ii-161: volle [
. imitazione di cristo, i-18-2: il dì s'affaticavano, e la notte
cura, darsi da fare, fare il possibile. latini, rettor.,
, 217: per certo, quante volte il valentre s'affatica di vincere il misero
volte il valentre s'affatica di vincere il misero, cotante volte si sforza d'
l'uomo s'affatica, quindi è il merito. boccaccio, dee., 5-3
, o di ricchezza, che nella fine il mondo paga ciascuno della sua fatica.
che indarno v'affaticate, volendo scuotere il collo dal giogo comune di tutti. andrea
, e in molti modi hai afflitto il tuo corpo; ecco ch'io sono venuto
a purgare l'altrui campo, che il loro medesimo è tutto pieno di pruni e
de'luoghi sacri. tassoni, i-100: il telesio nel ii libro de rerum natura
de rerum natura tenne... che il calore fosse sostanza, forse secondando certa
, accennata similmente da altrui, che il fuoco si forma di tutte le cose
. sacchetti, 192-36: tu getti il sale e guasti il cotto per forma,
192-36: tu getti il sale e guasti il cotto per forma, che tornando dalla
ho pure allevati / pensando esser dovessi il mio ricovero, / sendo i sensi
, 144: sulle raccolte spiche affaticato / il mietitor si asside. manzoni, pr
, 2 (26): si racconta-che il principe di condé dormì profondamente la notte
stanchezza essere momentanea, e non impedire il riprendere della fatica. chi è affaticato è
spezzinsi i rami. carducci, 353: il cigolar de'rami / sotto 11 peso
affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. palazzeschi, 1-33:
, 1-8 (112): soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor
al seno, / già pur tra il nembo accelerando i passi. carducci,
fatica. alamanni, 4-1-331: ivi il misero padre, in alto asceso,
al luogo loro;... tutt'il contrario di quelle pitture, che diremmo
. crescenzi volgar., 11-47: il cavallo abbiente le gambe, e delle
g. villani, 9-327: il popolo di bologna a furia voleano uscir
idem, ii-6- 146: né il malizioso è affatto inesperto del bene, né
passa, e poscia quando / ebbe il trepido piè dell'uscio tratto, /
con man dubitosa a sé tirando / socchiuso il lascia e non lo serra affatto.
stesso, e non mai solo, il saggio / tacita gioia inesplicabil gode /
tacita gioia inesplicabil gode / nel riandare il suo terren viaggio, / pur che
868: non è mai affatto inutile il conoscere l'origine degli errori che hanno
di perdonare loro quest'odio, ma il mio perdono non è scevro affatto di
fanzini, ii-332: voi dite che il bagarino non poteva firmare se no il responsabile
il bagarino non poteva firmare se no il responsabile diventava lui. ma niente affatto
lui. ma niente affatto! lui il bagarino poteva firmare e mettersi al sicuro
, 3-83: quivi lasciato stare [il vino] altre ventiquattr'ore; lo ritornerai
all'intelligenza vera del come si faccia il taglio,... noi siamo daccapo
in tutto, del tutto ', è il francese tout à fait, che noi
o ripetendolo affatto affatto, come consigliò il tommaseo. carducci, ii-8-155: preferiresti
affattucchiato ': vive la voce e il pregiudizio, segnatamente di fattucchierie amorose;
; ma può dirsi anco del legare il cuore altrui, come dicesi *
nell'uso, ancorché nella radice abbia il male. = comp. di fattucchiare
incanti, abbiamo senza fallo noi fatto il verbo ciurmare, e ciurmato e ciurmatore;
m. villani, 4-18: giacque [il re] con la reina bianca sua
i-103: s'accresceva [germanico] il maligno male, col tenersi da pisone affatturato
ammaliato, sedotto, affascinato. buonarroti il giovane, 9-352: uno sciame [d'
bolgia l'autore finge che si punisca il peccato dell'affatturazione, che comunemente si
tal denaro voleva il czar non fosse giammai per niuna immaginabile
nievo, 268: proprio chi afferma che il mondo progredisce sempre, finirà coll'aver
a'tempi di gian gastone avrebbe potuto correre il rischio di passare per arditello e spiritosetto
già nel concetto. idem, i-2-62: il pensiero... ha in sé
deledda, ii-624: è un pregiudizio il credere che i malfattori e gli uomini di
e difficile, incominciava ad affermare il contrario..., convincendo se
iv-2-414: io sentiva accrescersi e determinarsi il mio essere... sotto l'
maniere. giamboni, 6-76: addomanda [il dicitore] di cose, ond'egli
] di cose, ond'egli afferma il detto suo. dante, conv.,
io dare l'entrata »; e afermò il tradimento con ongni saramento. ariosto,
tolta lor narrai, / con lacrime affermando il dolor mio. di capua, i-510
, 8-71: or quinci or quindi il volta [il pensiero], or lo
or quinci or quindi il volta [il pensiero], or lo rassume /
destrier allora s'affermava, / e rivoltossi il nobil cavalieri: / l'un verso
mondo, se ho pur mangiato / il pesce, ho poi le lisce anco cacato
trovare argomenti per provare e far credere il suo dire non vale neente chi no li
b. segni, 5-33: il detto divino affermante che 'l buono albero
, i-20: oh, se sapeste il bel caso che per istrada mi è successo
successo, affé di me, che il trovereste bello. collodi, 446: [
/ che questo a punto a punto è il vostro caso. dossi, 318:
d'idiota! de marchi, 737: il signor giudice rideva a pieni polmoni.
tristezze e dalle tribolazioni, vociavano verso il tempio, per ivi genufletterei sui lastroni delle
sepolture o invocavano con gli occhi affebbrati il lampo d'una estrema speranza. idem
che gli affaticava l'arido cuore con il desìo di errare in sempre più grande
quel traditore del signore di lucca, il quale affegatò quando sentì avamo conchiuso con
. -vasi afferenti: che portano il sangue o la linfa ai vari organi
della casa ', 4 atti afferenti il processo '. dunque la stia al
); sostenere con parole (ed è il contrario di negare).
che tu sia simile a cesare, il quale eziandio i nimici affermavano essere temperatissimo
: tu potrai con quel modo che il meglior ti parrà questo mio appetito discoprirgli,
idem, 1-15 (i-166): il primo medico aveva affermato loro la piaga
: la proposizione assoluta è un parlare il quale afferma o niega qualche cosa di
. redi, 16-iv- 39: il perché è difficilissimo l'affermare in generale
si afferma sempre più potente '; * il deputato b. nel discorso d'ieri
sono, economicamente, dei pigmei. il loro territorio è troppo piccolo perché in
e la voce si è diffusa con il linguaggio della logica e della filosofia scolastica
, nondimeno la pratica più comune insegna il contrario. = deriv. dall'
modo affermativo, asseverativo (ed è il contrario di negativamente).
queste due nature, dicendo affirmativamente: il corpo è sostanza. b. cavalcanti,
quei membri principali che insieme congiunti fanno il tutto. dal tutto alla parte s'argomenta
esprime affermazione; asseverativo (ed è il contrario di negativo). -risposta affermativa
prima con affermativa reiterazione palesa la donna il nome suo. b. cavalcanti, 2-84
. gravina, 8: chi dice il sole esser luminoso, espressamente afferma del
: « è quella? » domandò il primo al secondo; e, a un
perché si riesca veramente a scindere in due il pensiero, che è un unico atto
poiché io gli facevo un cenno affermativo, il suo sguardo si fece a un tratto
lat. tardo affìrmativus, voce diffusasi attraverso il linguaggio scolastico. affermato (part
., iv-11-14: e soggiungo: riprovando il giudicio falso e vile...
, i-148: fra la commessa rastrelliera e il muro, / verso terra inclinate escan
), sf. l'affermare, il dire di sì, l'enunciare una proposizione
. boccaccio, v-117: né prima il verde vestire corse agli occhi miei che lo
occhi miei che lo industrioso intelletto riconobbe il vostro viso; e con affermazione dissi
dissi. ottimo, iii-68: il voto è promissione fatta a dio,
: è sua l'audace affermazione che il pudore delle donne è un'invenzione degli
. 2. l'affermarsi, il raggiungere una posizione sicura, l'acquistare
migliori giornali, a grossi caratteri, il titolo: 'l'affermazione delle macchine
valore. ma è pur sempre grande il numero di quelli che si sono affermati,
cadenza ch'egli aveva dimenticato. era il sapore del suo dialetto. nulla meglio
. cavallo da combattimento (che ha il mantello di color grigio ferro).
, e così fendeva le schiere. girone il cortese volgar. [crusca]:
fra giordano [crusca1]: il dragone mi tiene, ed hammi colle
22-86: ruggier, che non sa il fin della battaglia, / volta il cavallo
sa il fin della battaglia, / volta il cavallo; e nel voltare afferra /
. idem, 46-124: gli cinge il collo col braccio possente; / e
afferrò per la chioma, a terra il trasse. soderini, iii-17: un luccio
verga, i-121: ella gli afferrò il capo con gesto risoluto, con occhi
mia spalla solo per afferrarmi più sicuramente il braccio. soffici, 6-38: un
un sobborgo / per afferrare a volo il soldo / buttato in elemosina alla musica
afferra. alfieri, 72: e qui il mio spirto pur, che al gel
14-378: quando la follìa vagabonda afferrava il titano, egli passava come un'ombra
(l'occasione, la circostanza, il momento, ecc.), sapere profittare
mente, capire, comprendere; penetrare il senso vero; intuire con sicurezza.
gherardini]: basta solo che voi afferriate il punto, che le fave..
, che le fave... sono il principio della generazione. tommaseo [s
a conoscere alcuna cosa; ben comprendere il detto altrui, o la ragione di checchessia
ragione di checchessia, come 'afferrare il vero, afferrare il fatto ', o
come 'afferrare il vero, afferrare il fatto ', o anche semplice- mente
mente 'afferrare '. 'afferrare il pensiero, la dottrina, la parola
iii-828: noi crediamo di aver afferrato il meccanismo della difesa austriaca. bontempelli,
. bontempelli, 8-140: non sentì più il correre del tempo, si rapì in
ariosto, 7-6: sotto l'elmo il buon ruggier l'afferra, / e
aiuto delle galee de'genovesi che soccorsono il loro ammiraglio, le tre de'veneziani
un greco spaventoso e tetro / ingrossa il mare e muove al legno guerra / e
carca frattanto del fatai guerriero, / il lido afferra la felice antenna.
. bontempelli, 9-270: pare che il suo destino sia fuggire in perpetuo senza
qualche cosa. soffici, 6-9: il fanciullo perse l'equilibrio e precipitò. cercò
di afferrarsi di ramo in ramo tra il frusciar delle fronde e gli schianti delle
capofitto, e, prima di muovere il passo, cerchiamo sempre di afferrarci a
marin. ant. calare l'ancora (il ferro), attraccare. b
finalmente afferrata quella terra dove ci chiamava il disio. botta, 4-36: al tempo
. botta, 4-36: al tempo stesso il doria afferrava nel porto di tolone con
, attecchire. soderini, i-389: il pero, melo, e ciliegio, e
, se non se l'ulivo, il quale s'afferra in egitto, ma non
daìl'afferrare, in quanto che denota il primo appendersi; dove l'altro un attaccarsi
attaccarsi più forte. l'afferrare è il principio dell'abbarbicarsi. = deriv
= deriv. da ferro (con il senso di 'uncino, presa').
dell'afferrata poppa ettor tenendo / forte il timone colle man, gridava: / foco
salvini, 15-4-226: traboccando stagna [il nilo], / e con dipinte
, ogni tanto sulla pietra per sentire il suono del metallo prezioso...
affettare1. affettamènto2, sm. il tagliare a fette. = deriv
invar. disus. coltello per affettare il pane. a. pucci,
: conciossiaché esso platone affettasse di servare il famoso costume del suo maestro socrate,
cura affettavano. cesarotti, i-63: il boccaccio... per dar armonia
dalla moltitudine. idem, i-288: il traduttore necessariamente affetta, cioè si sforza
affetta, cioè si sforza di esprimere il carattere e lo stile altrui, e
e lo stile altrui, e ripetere il detto di un altro alla maniera e
annunzio, iv-1-767: s'accorse che il padre alterava anche il passo per affettare la
s'accorse che il padre alterava anche il passo per affettare la stanchezza. idem
schizzinosi che affettano disgusto ed insofferenza per il cibo americano. moretti, 36-172:
sofferenza. corazzini, 3-104: ora che il pianto in maschera / di sorriso /
un'aria disinvolta / prima che scada il facile noleggio / dell'abito di gala.
sue semplicemente, / e non affetta il favellar toscano. magalotti, 20-173: qual
] è adoperata da coloro ch'affettano il regno nelle repubbliche libere.
, sorprende, riscalda, affetta e tocca il capriccio. idem, ii-24: il
il capriccio. idem, ii-24: il vero certamente non è bello: ma
quella, quando cominciò ad affettare il pane col coltello, alla prima fetta cadde
., quello che resta s'affetta per il traverso a ruotoli. l. bellini
16-69 (3-24): siccome s'affetta il biscotto, / così tagliava a quella
ii- 405: aveva ei seco il suo coltello a scrocco...,
aperse pronto, con quello s'affettò il pane e il cacio. panzini,
, con quello s'affettò il pane e il cacio. panzini, iii- 304:
cacio. panzini, iii- 304: il frate e il carrettiere... affettavano
, iii- 304: il frate e il carrettiere... affettavano con riguardo
, di quelli che servono ad affettare il prosciutto. calvino, 1-544: il rosso
affettare il prosciutto. calvino, 1-544: il rosso d'un prosciutto che affettavano al
col filo. viani, 14-322: il sole, esplodendo, sembrò scolpito in
spade lucenti affettò i campi, partì il mare, insanguinò le vele palpitanti nella
intagliare. targioni tozzetti, 22-5-301: il quale [serchio] ha scrostata ed
si guazza: / a chi balzava il capo, a chi il cervello, /
a chi balzava il capo, a chi il cervello, / come si fa delle
i-42: nelle canzoni massimamente ha imitato il petrarca e anche affettatamente e servilmente.
in quali si venda a minuto, per il pregiudizio che si porta all'appalto seguente
già quando con buona fede, e che il caso o la fortuna dell'appalto lo
e dimostra una troppo affettata armonia; il che, mescolando le imperfette, si
2-1-157: vorrei la scrittura appunto come il parlare, cioè ch'avesse...
adesso che è cosa ridicola e affettatissima il lamento d'olimpia nel- l'ariosto,
, pareva del pari grammatical che rettorico, il travolgere l'ordine loro che la nova
pardi, i-24: qui cadrebbe in acconcio il discorrere dela collocarsi nei lineamenti duri di
faccia. svevo, l'affettazione che è il vizio generale delle arti belle e 1-140
abbraccia quasi tutti i vizi, e come il sentimentale sia chiedeva compassione. facilissimamente pura
ed affettato, mi riesce proprio il simbolo della confutazione. occhi come
. tom permetteva di fare il galante con le signorine che serviva.
, 1-75: credo che l'affettazione e il mistero e la 4. dimin
e spreg. affettatuzzo. gravità sieno il camice della menzogna. idem, 1-269:
. sm. prosciutto, salame (che il salumiere con meno affettazione che m'è stato
tutti i generi,... ma il più era boccaccio...
fisso. panzini, iii-877: se il baccalà era buono, più buono
, 1-178: una delle era il vino, ma più buono era l'affettato
figur. scherz. nabilità. buonarroti il giovane, 9-675: di quei brani a
. che si dovesse 2. psicol. il complesso dinamico dei sentimenti fare dicere una
far del civile. va dato il bando senz'altro. = deriv.
affettatura2, sf. l'affettare, il tagliare a fette. si genera
c., 17-1-9: iddio non mira il dato, ma l'affetto; e
adamantino smalto / ch'allentar non lassava il duro affetto. idem, 122-7:
vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo / anzi che 'l vezzo,
uom da pazzi affetti, / sprezza il ciel, calca il suolo, e scorre
, / sprezza il ciel, calca il suolo, e scorre il mare. gravina
ciel, calca il suolo, e scorre il mare. gravina, 19: la ribellione
; essendo veramente cosa di molto pregio il muovere altrui senza che si paia.
/ è notte senza stelle a mezzo il verno. giusti, ii-121: credo
può dire che tumulto d'affetti sente il condannato prima di entrarvi: con che
dolorosa si sofferma e guarda i campi, il verde, le erbe e tutto il
il verde, le erbe e tutto il mare. carducci, 132: è degno
, / e di doppia pietate ornata il ciglio. idem, 120-2: quelle pietose
. arici, 291: e dolce era il suo canto, / perché norma del
fuori la corona, cominciò a dire il rosario, con più fede e con più
affetto ch'altri ha verso noi, il qual nella lunga dimora riman come sopito.
incitano i prodi. pea, 6-35: il suo affetto, quasi senza parole,
ogn'altro disire. passavanti, 64: il cuor tuo non è tuo, mentreché
del peccato. boccaccio, 1-282: il velo della bella giovane col quale io coperto
era stato, mi fosse più dolce il morire. leopardi, 21-33: quando
particolare; ma è un vocabolo generale, il quale abbraccia ogni sorte di delitto che
.. si vede fatto, secondo il sapere di que'tempi, ogni cosa con
caro, 2-1-306: procede [il mio silenzio] da grande offesa, che
2-25: e chi ci sta attento conosce il tempo che in aria si muta,
ben sentono lo scirocco che li gonfia e il freddo che li ammortisce. idem,
tra le altre succedono alternatamente a toccare il timpano esterno. manzoni, pr. sp
da lue franciosa. viani, 10-90: il foglio che l'uomo mostrava a tutti
(83): luigi xiii, ossia il cardinale richelieu, sosteneva quel principe,
linguaggio filosofico dire affettuarsi, e sarebbe il mezzo tra lo stato passivo e l'
divino maestro di questa divina passione, il petrarca. manzoni, pr. sp.
affettuosità, sf. inclinazione all'affetto; il complesso delle disposizioni affettive; tessere
idem, iv-123: con affettuoso appetito il mio amante di- siderando, né potendolo
piu: troppo da quante spade è trafitto il suo cuore bollente, generoso, affettuosissimo
m. frescobaldi [tommaseo]: il trillo sia veloce, ed il passaggio
]: il trillo sia veloce, ed il passaggio sia portato men velocemente ed affettuoso
]: canto affettuoso: che tramezza il brillante e il declamato...
canto affettuoso: che tramezza il brillante e il declamato... si eseguisce sempre
e perché possono ricevere impressioni che sono il principio dell'affezionarsi, si credono capaci
tommaseo [s. v.]: il primo affezionamento all'oggetto desiderabile non è
, 4-18: questo è per ordinario il vizio degli etimologisti, d'affezionarsi ad
settembrini, 1-8: per buona fortuna il collegio di maddaloni allora aveva professori bravi
particolarmente idoneo. soderini, iii-36: il nocciuolo si diletta del sabbione; teschio
. v.]: vivo e bello il modo dell'affezionarsi le piante alla terra
dire, come l'ha sopportato [il dolore] ciascuno di coloro, e'
tempo amene cittadine dell'italia centrale dove il padre, tenacia e fatica, aveva
ant. favorito, prediletto. buonarroti il giovane, 9-213: no, no,
e prediletto. tolomei, 1-81: il vostro disiderio... è stato puramente
, iii-81: credete che sono con tutto il cuore vostro affezionatissimo amico e cugino
): pensando che onesta cosa era il dare opera che la buona donna riavesse il
il dare opera che la buona donna riavesse il suo marito,... nella
e sfera de gli elementi attribuiscasi o il moto circolare o ima perpetua consistenza nel
par., 25-21: sì come quando il colombo si pone / presso al compagno
., 7-3 (167): il santoccio credendo queste cose, tanto l'affezion
, 48: peregrino verace è quelli, il quale ogni affezione sensuale delle sue cose
troppo affezion degli amanti di modo inganna il lor giudicio, che estiman quella persona che
affezione tutto quello che gli aveva ditto il papa che mi dicessi. della casa
po'di pane di quello che mangia il re. beltramelli, iii-993: mi grava
famiglia, le cose di affezione: il calendario e lo scendiletto. 3.
galileo, 311: vien creduto essere [il caldo] un vero accidente affezzione e
puote vedere in quello febbricitante, il quale sopraviene d'affezione di cuore e di
: nella sua visita al bambino, il medico non nascose che esisteva un catarro
2-55: era un'affezione -gli disse il medico -assolutamente indi- pendente dal male principale
numero e grandi. idem, 202: il colore della nugola era assai chiaro,
pericolosa. questa è un vento furiosissimo, il quale in molte poche ore gira tutto
: prezzo maggiorato che si paga oltre il valore per affetto alla cosa. -
, af pra ppiù per il desiderio di avere la cosa. pratolini,
cavalca, iii-246: più si accende il desiderio e cresce in fervore, a
sul frontone di quest'arco ponete pure il bassorilievo in travertino del programma, affiancate con
temperanza, sovrapponetevi a guisa di architrave il librone del diritto. calvino, 1-335
.: 'tutti i superiori del luogo affiancavano il principe, quando venne in questa città
dir bene del copista ciapo, / il qual si era con me molto affiatato.
de'volti e de'fiati, allorché il discorso diviene più confidente. * que'due
a me, che si avviavano verso il mare per un bagno. parlavano,
barone o rei da cui teneste tutto il poder vostro affiato, guardereste non farli offensione
. agg. e sm. che paga il tributo (per fruire di un feudo
antichi nostri in certe cose pubbliche avevano il libro degli afflati, cioè di quelli che
affibbiaménto, sm. ant. il chiudere e l'allacciare con fibbie una
pea, 7-655: qui si riduce il paese: affiancato tra fiume e colline
invade. tozzi, ii-325: dopo il bagno facevamo, per lo più affiancati
, fiancheggiato. silone, 5-174: il sentiero continuava affiancato da una fila di
piero afibiandosi due bottoni, e ha il perdono. bibbiena, xxi-1-63: quando io
sopra. marino, 339: ceruleo è il cinto e in mezzo al sen l'
intera. verga, i-46: quando il baule fu pieno... la ragazza
*. moravia, vii-137: mi diede il polso e io, prima di affibbiarci
affibbiarsi la giornea: abbottonarsi, stringersi il vestito (come chi si accinge a intervenire
e dargli biasimo e mala voce, il che si dice ancora appiccar sonagli e
« senza l'occhiello non s'affibbia il manto * oppure « non si ferma il
il manto * oppure « non si ferma il bottone *. -disus.
, 255: avvegnaché per tal mezzo abbia il cibo più agio... di
] a ferir la cosa guardata, toccano il core e sen vanno ad afficere l'
, sm. neol. l'affidare; il dare in custodia; il conferire l'
affidare; il dare in custodia; il conferire l'uso, la disponibilità.
rispetto per esse, una migliore comprensione dopo il male operato, e dava affidamento per
ch'i'mi piglio con voi; ditemi il vero, / siete stato ora qui?
pacciare con esso in affidarli il tuo o commetterli tue faccende.
colà dove carlo xi passò con l'esercito il mare a piè secco, e
senza baci / a le vergini ancelle il cane affida / al par de'giochi,
. /...: qui affido il pianto, e i miei danni descrivo,
dogli e vasellami e conche, / dove il bruno affidar molle ricolto. manzoni,
potere, o cosa da cui dipenda il proprio destino. affidare alla provvidenza la
a un foglio i propri segreti, il dolore, ogni affetto. tommaseo-rigutini, 1707
la fede di quella... onde il manzoni nell 'adelchi: « il capo
onde il manzoni nell 'adelchi: « il capo mio commetto alla tua fede *
traforo degli alari e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo
di un quotidiano. govoni, 2-82: il suo nome non fui mai così sciocco
lo propalasse. baldini, 4-136: il poeta uscì dai gangheri e minacciò l'attrice
un rigagno. emanuelli, 1-39: il mio racconto è affidato soltanto alla memoria,
tuo periglio? / t'affida forse il re malvagio greco / il qual da i
t'affida forse il re malvagio greco / il qual da i sacri patti unito è
idem, 8-5-722: quel che sovra il del ne scorse, / m'affidi ancor
ardito di presentare a v. eccellenza il mio libro... se non mi
la natura vi diede / pronto e veloce il piede: / affidatevi a quello,
quando sono tutti e due riflessivi, il fidarsi dice sovente l'interiore fiducia;
natura. borgese, 6-125: volentieri cresce il rovere lungo il fianco del castagno;
6-125: volentieri cresce il rovere lungo il fianco del castagno; / gli s'affida
volo a spirali serrate / s'affidava il mio deluso ritorno. piovene, 5-143:
ranza nella terra, ma l'abbandonarono il secondo dì che presa l'aveano.
, lieve balzando, / col sonante calcagno il suol per- cote. e. cecchi
: s'era fatto premura di ricercare il testamento olografo a lui di propria mano
, 3-3-3: già tu colà non moveresti il piede, / solo affidato dal notturno
. pallavicino, 3-447: s'ebbe il riguardo... di non chiamar
dei pascoli comunali o feudali, mediante il pagamento d'una tassa.
. croce [basile], i-67: il diritto di « fida » o « affidatura
). agric. mettere a fieno il bestiame, pascerlo di fieno. =
dar né troppo seme né poco; il troppo la fa affienire, e il poco
; il troppo la fa affienire, e il poco la rende troppo grossa e cannellosa
; perdere sonorità; abbassare, diminuire il tono. manzoni, pr. sp
stava attento, attento, se mai il funesto rumore s'affievolisse, se il
il funesto rumore s'affievolisse, se il tumulto s'acquetasse un poco. guerrazzi,
sussurro. d'annunzio, iv-1-481: il canto divenne elegiaco, si svolse in
. facendo tra li nobili del contado il simigliante, per affievolire i potenti e fortificarne
l'altro fiacchezza. al picciol mondo il giorno, / qual corona di raggi anco
lucca, sentendola molto affiebolita. buonarroti il giovane [tommaseo]: né fra 'l
e quasi disperata di poter più trovare il suo bene, uscita della strada maestra,
. conserverà di dentro e di fuori il suo stato giornaliero. nievo, 672:
: padoa fondò, pose de'teucri il seggio, / e diè lor nome,
'l figliuol sofferse / quando di sangue il duro legno asperse, / a cui pietà
, già mi discacciasti: / perché il misero tronco a cui m'affisse / il
il misero tronco a cui m'affisse / il mio duro destino anco mi guasti?
227: dopo che quel, che mena il ballo, se l'ha tolto di
ma uno stampato, per istruire il pubblico, di questa revoca. nievo
15: l'oste intanto aveva pubblicato il cartellone con le tariffe estive, affiggendolo
alberghi. beltramelli, i-151: spiegato il cartello e spalmatolo ben bene di colla,
, 5-143: la maestra aveva ricevuto il nuovo numero del giornale murale le notizie
scuola. pratolini, 3-197: era il pianto dell'uomo inerme, che ha
. folengo, ii-188: s'appressa il tempo che 'l mio padre affisse.
assegnare durevolmente. tasso, i-146: il poeta deve aver molto riguardo a i
gli porse. tasso, 2-80: il capitan rivolse gli occhi in giro /
inf., 12-115: poco più oltre il centauro s'affisse / sovr'una gente
appaia, / se di bisogno stimolo il trafigge, / così entrammo noi per la
/ affetto lui di lento emitriteo / il medico verboso. 8. rifl
lotta, rimanendo, avea tanto intenerito il cuore di vedere sua figliuola, che
alla mente come lenti affumicate, e il bello per brutto, e il brutto affigurano
, e il bello per brutto, e il brutto affigurano per orrendo e spaventoso?
non già si alte, che il vulgo... non sia possente di
. meccan. macchinetta per rifare il filo alle lamette dei rasoi di sicurezza.
affilaménto, sm. l'affilare; il divenire affilato. l. bellini
passare alla ruota; affilare, dare il filo, passando i rasoi o temperini alla
che lascia la ruota (e chiamasi il filo morto), oppure per avvivare il
il filo morto), oppure per avvivare il taglio. collodi, 343: andò
se non la cote / ove affilammo il ferro, per l'acquisto / supremo,
dei tempi ci affilava le falci fienaie il nonno di questo fabbretto che ora le
affila qui sotto. moretti, 36-183: il rasoio, diceva, s'affila anche
i leali occhi fraterni che di sùbito il coraggio affilava e aguzzava. quasimodo, 31
e giosajatte, 67: sì viene [il cacciatore] a'suoi levrieri e 'l
facile / la via di coltivare; e il primo mosse / per arte i campi
i lumi, / e la morte il coprì. tommaseo [s. v.
. beltramelli, ii-29: notai come il naso le si affilasse ancor più,
. queste s'affilano, come fa il rasoio sulla ruota. viani, 19-390:
, 14-106: disteso sul suo letto guardando il fumo della sigaretta affilarsi fino al soffitto
. g. del papa, 3-25: il taglio d'un rasoio perfettamente affilato,
sul monte tagliò con affilata / bipenne il fabbro a nautico bisogno; / tal
tal sarpedonte rovinò. arici, 17: il ferro stacchi / bene affilato la barbata
v-135: mi vedevo metter nella borsa il coltello affilato e aguzzo, a serramanico,
trapasso: la spada a due tagli, il dilemma affilato. ojetti, i-91:
puro toscano o puro parigino, è il più arguto biografo di quelli eroi,
1-1-551: risiede molto ben proporzionato / il vago, onesto e bel naso affilato
bel naso affilato. firenzuola, 583: il quale [naso], oltra alla
occhi incavati, con isguardi fissi, tra il torvo e l'insensato. tommaseo-rigutini,
; perché la magrezza ne allunga quasi il profilo. le lunghe malattie, i patimenti
i patimenti, gli abusati piaceri fanno il viso affilato: ma tale può essere
e scarna, col collo lungo, il naso affilato quasi trasparente. ojetti, ii-694
. ojetti, ii-694: distinguevo sotto il velo il suo profilo affilato e le gote
, ii-694: distinguevo sotto il velo il suo profilo affilato e le gote smunte
viso, dorata, gli occhi celesti, il profilo affilato. silone, 5-68:
boccaccio, iii-12-57: di bella lunghezza / il naso si vedea affilatetto, / qual
macchina usata per affilare gli utensili, il cui organo di lavoro essenziale è una
operazione compiuta dall'affilatrice (che dà il taglio a coltelli, forbici e altri
quell'operazione colla quale si assottiglia convenientemente il taglio de'rasoi, o d'altri
ferri di taglio, e se ne toglie il filo morto che loro impedirebbe di tagliare
2. solcare col taglio della cazzuola il cemento, nelle congiunzioni fra mattone e
mediante l'istituto giuridico dell'affiliazione, il diritto di allevare ed educare presso di
pubblica assistenza... può affidare il minore ricoverato a persona di fiducia.
tutelare del luogo di sua residenza di affiliarsi il minore. ibidem, 409: se
minore. ibidem, 409: se il minore è stato affiliato da due coniugi
nel significato dei nn. 2 e 3 il fr. s'affilier è registrato nel
sf. dir. istituto giuridico mediante il quale è riconosciuto a un privato dall'autorità
riconosciuto a un privato dall'autorità giudiziaria il diritto di assumere come figlio un
alla patria potestà. ibidem, 411: il giudice tutelare... dichiara estinta
... dichiara estinta l'affiliazione quando il genitore dell'affiliato, decaduto dalla patria
. nel sec. xvi, con il senso giurid.). affinàggio,
'n vigore. giacomini, 3-i-1-129: il sogno di goffredo, il duello di
, 3-i-1-129: il sogno di goffredo, il duello di raimondo, con quale affinamento
dell'argento. boccardo, i-38: il mistero di cui circondasi coloro che si
affina l'oro, e la lima diruggina il ferro, così fa la correzione all'
fuoco e afinasi. marino, 375: il foco affina l'oro, / l'
la donna, / la donna alfine è il paragon de l'uomo. d.
uomo. d. bartoli, i-444: il riceversi, 1'affinarsi, il compatirsi,
i-444: il riceversi, 1'affinarsi, il compatirsi, il trasmutarsi del sugo tramandato
, 1'affinarsi, il compatirsi, il trasmutarsi del sugo tramandato dalla radice nel
nubi. prati, ii-300: mentre il sacro licor ferve e s'affina i
in fiamma, / e se gela il cor vostro, il mio s'infiamma.
/ e se gela il cor vostro, il mio s'infiamma. redi, 16-i-12
, che gli affina', ciò è il qual li purga, come fa l'oro
. beltramelli, iii- 445: il silenzio sigillò il loro dolore, ne affinò
iii- 445: il silenzio sigillò il loro dolore, ne affinò la coscienza.
valore. dante, par. 20-137: il ben nostro in questo ben s'affina
siccome in molte altre, abbellito ed affinato il giudizio. l. bellini,
l'ingegno, la somma ingiustizia fa nascere il coraggio. 5. intr.
e che andavano via via affinando verso il polso. 6. rifl.
scendono nel core; / e sotto il vecchio saio / e'tanto mi si affina
1-24: nelle terre poco affinate il grano non può fare a meno di non
d'amore. giacomini, 3-77: il giudizio... nelle scienze affinato,
. nelle scienze affinato, sa discemere il vero dal falso. segneri, i-405:
vero dal falso. segneri, i-405: il mal di quelle opere, à cui
ha gli occhi così affinati per distinguere il pelame di un animale, come gli
4. affilato. buonarroti il giovane, 9-263: falci affinate da dare
, sf. industr. in metallurgia: il processo per cui un metallo o una
fine che più volentieri edificassino, donava loro il luogo. bembo, 1-93: questa
affinché la folla potesse vedere in essi il marchio manifesto della pestilenza. pellico,
tener conto di quella bagatella che potrebbe portare il valore. tommaseo, 4-361: lodava
affine, dunque, che voi conosciate che il nostro aggregarsi non è di greggia,
usato carnalmente. alfieri, 1-536: il cittadin ci abborre, / e a
ci abborre, / e a dritto il fa; siamo al tiranno affini. monti
bacchetti, 1-iii-68: dato anche il fatto che non esistono parenti consanguinei né
molto notabile è ciò che ha fatto il micheli, separando dall'erbe di fiore senza
, ii-203: non c'è dubbio che il proprietario di questa casa è un santo
. e. cecchi, 6-15: il wright non è un bigotto della tradizione.
m. villani, 7-60: ivi attese il re d'araona affine di combattersi con
lui. seneca volgar., 2-67: il mio e tuo figliuolo io non lo
prese la risoluzione di andare a trovare il re e la regina... affine
tìini); vincolo che si contrae con il matrimonio (tra i consanguinei del marito
e tra i consanguinei della moglie e il marito). giovanni dalle celle
maravigliosi merti. carletti 191: il mastio [= maschio] sia quello che
le femmine. casti, 1-92: il mulo, o fosse affezion simpatica, /
.. / s'accinse allor con tutto il suo potere / l'asino candidato a
civile, 78: l'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'
nella molecola. sinisgalli, 6-12: il legame di affinità è certo il più
6-12: il legame di affinità è certo il più generale e il più fermo che
affinità è certo il più generale e il più fermo che unisce insieme le differenti
de luca, 1-15-2-237: convien [il nome d'incesto] ancora a quella
, cioè grida, e fioche: il secondo nasce dal primo, imperoché chi continua
parolone tonde per far sonoro e pieno il discorso; e intanto affiochirete la voce
intanto affiochirete la voce, e farete il musino auzzo com'uno scuo- iattolo.
i tribuni di dieci anni fa hanno visto il lupo in depo- siteria, e son
appoggiò la testa al muro, guardò il cielo affiocato da tenui nebbie.
comunemente i mori di questa parte, senza il quale si soffocano in poca d'otta
indizio dell'esistenza di qualche miniera dentro il terreno medesimo. = deriv.
leggermente, appena appena (ed esprime il senso di cosa che comincia a farsi
è affiorata sulle lastre, profonda da immergervi il piede. 2. figur.
fiore. pascoli, 368: il meglio, il fiore dell'annata intera,
pascoli, 368: il meglio, il fiore dell'annata intera, / noi
, iii-619: quando le dissero questo, il primo rossore le affiorò le scarnite guance
). varchi, v-101: quando il petrarca disse ferir me di saetta,
essendomi talora accaduto di non poterlo [il raggio] finir di perdere nel primo affissaménto
d'annunzio, iv-1-863: si risvegliava il ricordo lontano e indistinto di quel simplicio
simplicio sulmonese che cadeva in estasi affisando il sole. panzini, i-502: ed affissando
, 19-313: i vecchi affissavano pensosi il corteo che avvallava muto verso i paesi
in lei converso / sembra per la pietate il cielo e 'l sole. marino,
proprio viso! lippi, 4-18: alzando il viso, in loro gli occhi affisa
: già di affisare in lui miei sguardi il casto / febo mi diè. arici
può, senza abbagliarsi, fissamente riguardare il sole. petrarca, 123-8: conobbi allor
mira. idem, 1003: e docile il cuore ne'tuoi grandi occhi di fata
, al mattino, è quella di studiare il mare, le nubi, il vento
studiare il mare, le nubi, il vento, i barchetti, in cui a
sul soffitto travicellato, ma pareva vedessero il cielo. 4. rifl. figur
e muta fama, / né miri il ciel, ch'a sé n'invita e
la quale egli aveva destinata per affissarvi il piede, e per servirsene di scala
cavalieri li fecero cerchio intorno. domandaro il perché; e quando elli li vide
. bartoli, 17-21-1-59: avrebbe [il dipintore] la dama in faccia, scoperta
, 314: dischiudi, o bella, il tuo più santo riso: / il
il tuo più santo riso: / il pargoletto affiso / ne la tua vista i
colla penna tocca la carta. buonarroti il giovane, 9-52: stolidità, com'io
l'arme proprie,... il che generalmente da'giuristi si suol esplicare col
: un'altra mia grande amicizia era il cavallante che a volta mi toglieva in groppa
tasso, 11-79: ma si svelle il circasso (e 'l duol non sente
non sente) / da l'arme il ferro affisso e da le vene. idem
/ ti sovvenga di lui che fece il tutto. idem, 8-7-93: però
, 8-7-93: però sempre si move il ciel rotando / sovra i suoi poli quinci
prontissimamente affissi nella mente, è impossibile il venir in notizia di tal mondana costituzione
al gran precetto affisso, / tenea il pensiero. panzini, iii-723: stava
nave ch'alia piaggia arriva. buonarroti il giovane, 9-193: la gravità del
quanto è più esteso in un popolo il bisogno di pubblicità. in inghilterra, dopo
case, si è inventato vuomo-affisso, il quale va girando per la città con
iv-2-847: ella rivide la sua effigie e il suo nome su per le mura infette
gli affissi. cicognini, 2-195: il proprietario [della casa] non fa mai
o terzo nome greco, che è il loro proprio; quello avuto nella
vi corre più o men prossima, il podere è più o meno vantaggiosamente affittabile
via, rappresentava la parte nobile, il blasone dell'affittacamere: camera e salotto
almeno infondere nelle logore masserizie dell'affittacamere il suo spirito casalingo e raccolto. calvino
camera... aveva girato tutto il pomeriggio: era agosto, alberghi e pensioni
, ii-3-156: la relazione che passa tra il proprietario e l'affittaiuolo in generale,
come due comuni contraenti. che se il primo dà il fondo, il secondo
comuni contraenti. che se il primo dà il fondo, il secondo v'impiega l'
che se il primo dà il fondo, il secondo v'impiega l'opera e i
se questi trova necessario un affitto, anche il proprietario per godere i suoi ozii trova
o fittaiuolo, e pare che il primo segnatamente denoti affitti in grande,
alla moda, che prende 11 mattino il suo thè, visita a cavallo i suoi
amministratore de'luoghi pii e aveva dunque il diritto di mangiar bene e di portarsi
di mangiar bene e di portarsi attorno il suo bel ventre rotondo come una botticella.
l'affittamento, e ora che conosco il topografico dell'isole, ragguagliatemi di tutto
in que'luoghi. cattaneo, ii-3-155: il
cittadina comoda e tranquilla ed aumentò stranamente il prezzo dei fondi. beltramelli, iii-401
: perché non andremmo noi a lavorare il nostro podere? scade giusto nel mese prossimo
. v. martelli, 2-18: il quale [benefizio] egli affitta ad uno
la meglio dunque sarà... ridurre il tenimento in un ordine tale che si
subaffitta e suddivide a'massai, e il quale dee ricavarne un vantaggio a spese
ricava un frutto, e se ne paga il 'fitto '; si dice *
ecc., e se ne paga il 4 nolo '. ma oggi si è
appartamenti e villini. viani, 13-433: il padrone della deserta e sola casa di
letto nella portineria dello stabile, dove il portiere mi affittava una branda per la notte
. moravia, vii-20: diceva che il padre avrebbe dovuto costruirci una pedana di
dovuto costruirci una pedana di cemento per il ballo, e affittare un'orchestra e
che sia. segneri, 1-555: il possesso è di beni che ci appartengono
v. martelli, 2-18: il quale [luogo] rovina sotto l'ava-
a lui rivolti, dissero che nominasse il mallevadore,... costui turbato
al figur. cicognani, 12-257: il mio figliolo aveva affittito le visite e
calettare nella parte anteriore del telaio. il lavoro affittisce. idem, 6-275:
affitto1, sm. contratto col quale il proprie tario cede ad altri
,... è più utile per il pubblico e per i privati. baretti
. cattaneo, ii-3-148: l'affitto è il contratto, con cui il proprietario,
affitto è il contratto, con cui il proprietario, o chi per esso, dietro
annuo prezzo determinato e sotto speciali condizioni il suo fondo ad un altro, trasferendogli
suo fondo ad un altro, trasferendogli il diritto di goderne, come vuole, i
e anche sovente la retribuzione medesima e il fondo allogato. verga, i-362: il
il fondo allogato. verga, i-362: il papà si dava le mani attorno per
villaggio. soffici, ii-87: verso il maggio di quell'anno (mese in cui
costui in luogo del carabiniere a offrire il contratto che l'uomo preferisca, di affitto
assicurar l'imprese, che a proporzionare il numero alla loro facoltà di pagare, per
numero alla loro facoltà di pagare, per il solito molto scarsa. 4
forma di locazione che ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o
volta vi fosse, mel fa credere il trovare spesso in antichi libri, di ragione
, affittali perpetui ', ecc. il popolo dice ora andantemente: affittuario,
2-169: non pagando la gabella fra il tempo debito l'affittuario, sia tenuto
debito l'affittuario, sia tenuto pagarla il locatore padrone de'beni. targioni tozzetti,
.. dei doveri che passano tra il padrone ed i lavoratori, sieno questi
: quando la locazione ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o
destinazione economica. ibidem, 1618: il locatore può chiedere la risoluzione del contratto
, vedendo se nessuno veniva ad affrontare il cattivo tempo. = lat.
9-149: ecco, al mover de'rami il riconosco, / che toma all'ombra
. passavanti, i-237: egli [il diavolo] cognosce e sa delle stelle
profetato apertissimamente del popolo d'israel, il quale dovea servire in egitto; non
affliggono di molte pene coloro che fanno il male, ed onorano coloro che fanno il
il male, ed onorano coloro che fanno il bene. iacopone, 18-12: quel
all'uomo quando l'afligge che quando il lascia prosperare. g. villani, 10-23
volgar., vi-176: non affliggerai il cuore del bisognoso. m. villani,
. villani, 2-10: consumava [il caldo] e affliggeva forte i corpi degli
167: e 'l freddo grande, il quale mostrava con continuo triemito, l'
la spina! / e quanto affligge il core il mal futuro, / che l'
! / e quanto affligge il core il mal futuro, / che l'uomo aspetta
: la sete e le vigilie affiggono il cuore, ed essendo affritto il cuore,
vigilie affiggono il cuore, ed essendo affritto il cuore, escono tacque delle lagrime.
pace la pena continua che m'affligge il dì e la notte? e non solamente
questo umore con i suoi vapori riempie il capo, dissecca il cervello, e non
suoi vapori riempie il capo, dissecca il cervello, e non resta dì e
getti fuoco; / e più l'afflige il caso e lo martira, / poi
già per quel male che mi affliggeva il corpo, ma per quello che mi
che la difficoltà di respiro, affliggente il prefato illustrissimo monsignore,... abbia
peccato. lambruschini, 1-160: è il caso d'imitare il celeste padre degli
, 1-160: è il caso d'imitare il celeste padre degli uomini, che affligge
: la morte della regina afflisse tutto il regno: il dolore fu sincero,
della regina afflisse tutto il regno: il dolore fu sincero, il lutto generale
regno: il dolore fu sincero, il lutto generale. nievo, 691: conobbi
: non puoi pensare quanto mi affligge il sentirti e saperti afflitta: io vorrei
serena. d'annunzio, iv-1-125: il pensiero della orribile pena che certo doveva
della orribile pena che certo doveva affliggere il suo nemico... gli mosse quasi
di parlare. -ant. affliggere il corpo: mortificarlo. guittone, 3-61
guittone, 3-61: grazia àe fatto voi il corpo vostro, maggior vostro nemico,
42): in molti modi hai afflitto il tuo corpo. 2. intr.
come una cosa perduta, si percoteva il delicato petto, e battevasi la splendida faccia
[despina], e di fuor mostra il volto lieto. goldoni, vii-459:
m. villani, 8-96: lasciarono il paese di provenza, ove erano stati
seconda parte di questa decisione non affligge il libro, ma solamente l'esemplare toccato a
affliggono di molte pene coloro che fanno il male. machiavelli, 502: se in
se in firenze rimase alcuno sospetto, il quale da queste offese non fusse stato
debile e vinta, e poi l'affligga il pondo, / che fia mia scusa?
volgar., 2-129: noi scrivemmo [il libro della consolazione] nel mezzo del
si debba costituire in prigione. buonarroti il giovane, 9-93: è cosa bestiale,
infamanti ai delitti politici, si è il terrore e la costernazione, che si
. g. villani, 9-113: tutto il verno vegnente combatterono la città continuamente per
caro, i-364: dolcemente afflitta / il volto e molle i begli occhi lucenti
. foscolo, sep., 289: il sacro vate, / placando quelle afflitte
, / e l'amicizia de'potenti e il fasto. manzoni, pr. sp
quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'i'
avrà pavento. boccaccio, i-175: il viso gli era tornato palido e afflitto,
mal sicuro; / privo di chi il più bel fior ne cogliea. arici,
. boccaccio, v-181: cacciate via il dolore e le lagrime, le quali
e un altissimo grido levando, / il supremo sospiro mandò. 5.
, o qual destino, / fastidire il vicino / povero; e le fortune afflitte
stanco / nochier col legno afflitto, e il lito prese. afflizióne (ant
. bibbia volgar., vi-9: diedi il mio cuore ad imparare prudenza..
castighino in essa. passavanti, 34: il secondo impedimento della penitenza si è il
il secondo impedimento della penitenza si è il timore, cioè la paura d'afflizione
grande afflizione e miseria all'uomo divoto, il quale volentieri vorrebbe essere assoluto da queste
'l maggior dolor ch'io sentiva fusse il patire non avendolo meritato, ed aver
g. del papa, 1-1-163: il sugo spremuto dalla cicoria fresca, e
. confrontate, amico mio, tutto il bene che riceveste dalla provvidenza con tutto
bene che riceveste dalla provvidenza con tutto il male di cui vi lagnate, e troverete
, 36 (622): benedetto [il signore] in questa scelta che ha
, 73: aveva quello che si dice il dono della seconda vista per indovinare le
d'annunzio, iv-2-321: poiché il vento cadde, il tra- baccolo rimase
, iv-2-321: poiché il vento cadde, il tra- baccolo rimase quasi fermo nella bonaccia
occhi in dentro, bisognava vedere come il povero uomo si afflosciò. idem, iii-
, sciogliendosi dal figlio, si parò il capo nel grembiule nero e cadde sulla terra
per terra / un cavallo bianco / mangia il suo fieno. affloscire, in-tr
animo e distratta la mente, fanno anche il corpo mal sano, tenendolo ozioso e
d'annunzio, iii-2-41: affloscito come il tuo / vestimento, più fievole dell'
bocca flaccida. negri, 2-1005: il suo volto devastato, la sua bocca affloscita
a. cocchi, 4-2-130: il quale [orifizio] per se medesimo sta
amo, che, riuniti, costituiscono il bacino generale imbrico,... sono
affluènza, sf. l'affluire, il versarsi in gran copia di acque
0. rucellai, 2-4-11-258: il mare sua amarezza non perde per l'
del grano. cattaneo, ii-2-13: se il metallo c'è, il cangiamento [
: se il metallo c'è, il cangiamento [delle cedole col metallo] continua
fino a che crescendo da una parte il giro del metallo e scemando dall'altra
rucellai, 2-3-8-309: pochi gli ponno mettere il piè innanzi nella città di roma,
molte persone; l'abbondanza denota meglio il trovarsi ordinario di molte persone in un
. thouar [tommaseo]: verso il mezzogiorno cominciò l'affluenza alla bettola,
dei forestieri. baldini, 4-205: il pubblico straboccava, con grande affluenza anche
pirandello, 5-21: a ogni movimento il sangue gli affluiva con impeto alla ferita della
della fronte. deledda, iii-332: il letto del fiume era largo, d'
pratolini, 8-6: d'un tratto, il barcone incontrò la corrente che dalla botta
d'un'acqua del miracolo, sgorgante presso il punto dove il tesoro si nascondeva.
miracolo, sgorgante presso il punto dove il tesoro si nascondeva. e. cecchi,
ad affluire. palazzeschi, 4-345: il lavoro affluiva da ogni parte e dovevano
non essendo le acque perenni, può darsi il caso, che... cessando
siccità o per altro), cessi il corso fuori dello stagno. -afflusso meteorico
contro di coloro, che vogliono che il moto de'muscoli si faccia mediante l'
. a. cocchi, 8-107: il soverchio afflusso in qualche parte del corpo
di persone. panzini, iii-374: il tempio si riempie con un afflusso di
. d'annunzio, iv-2-1236: il parco era trasmutato in una cuna di
disegnavano con quelle [barche] urtare il ponte fatto dai franzesi, e ancora
». ed ei mi disse: « il foco eterno / ch'entro l'affoca
8-74): dice, ch'è il fuoco eternale che le affuoca sì dentro,
poi paiono vermiglie; e ad occhio il vedemo qui, quando li fabri affuocano
rade le piagge / l'aria che il vampo del gran sirio affuoca. d'annunzio
foreste] immense corone / che affoca il foco dei tramonti. idem, iv-2-981:
dei tramonti. idem, iv-2-981: il suo desiderio gli faceva male come se una
le reni. beltramelli, iii-537: il sole batteva... con tanta violenza
affocherà le freddure de'cuori, e raccenderà il fuoco spento. d'annunzio, iv-2-1038
veduta; e, quanto che egli immagini il nuovo disio non devere al disiderato fine
aristotile, baleno non è altro che il vapore, che per lo calore del
del sole sta raccolto nella nuvola; il quale per vicendevole sfregamento, e forte
la particella pronom. figur. prendere il colore del fuoco; avvampare, accendersi
, ii-814: ahimè, di bacche il frùtice s'affoca. = lat
. bibbia volgar., vi-340: il sole ardendo li monti, soffiando raggi affogati
85: questo tale innalzamento che fa il lino in quanto egli, sospinto dal fuoco
sospinto dal fuoco, si volge verso il fuoco, si chiama igneo, cioè fuoco
e igneo. alamanni, 5-2-764: il doloroso zolfo intorno cinse / di bollenti
4. per simil. che ha il calore, l'ardore del fuoco;
per i campi. idem, ii-230: il sole cade a piombo su le
al bel fiammante suria, / e il giungi, e in arco distendi le rosee
selvaggio dante, / la magra, il serchio. panzini, i-567: un omaccio
, 3-44: le gote affocate, il petticino e la bocca ansante.
firenzuola, 728: che venir li possa il mal della affo- gaggine!
agg. che affoga, che toglie il respiro; soffocante, opprimente.
: affdgo, affóghi). uccidere togliendo il respiro, far morire soffocato; soffocare
con veleno o altra- menti fosse stato il buon uomo ucciso, tutti affermarono del
, violenta / convulsione a lui deformi il volto, / e lo affoghi aspra
veri- simili, non me ne dà il cuore. monti, 17-882: all'annunzio
ffogare le cure, i dolori: soffocarne il ricordo, cercarne l'oblìo (nel
annunzio, iv-2-379: chi ha mai saputo il significato di queste parole: « affogare
io ho sempre bevuto... ma il vino non mi ha mai dato un
: lavoravo e guadagnavo molto, ma il lavoro nel quale cercavo di affogare il
il lavoro nel quale cercavo di affogare il mio male lo aumentava. papini, 8-230
le prime che monsignore scriverà doveremo intendere il tutto, ed io allora...
2-46 (382): mi comandò [il re] con una grande e paventosa
soffocare, spegnere; opprimere; impedire il respiro, la crescita, la vita.
. sacchetti, 33-34: costui [il predicatore] avea prima gli uditori sì radi
volgar., 1-4: ma il rovo, avvegnaché faccia assai forte siepe,
loro dietro, sono spine che affogano il seme delle salutifere parole. machiavelli,
: e pur men grava e morde / il mal che n'addolora / del tedio
busto / de le tenere vite affoghi il fior. idem, 476: il vin
affoghi il fior. idem, 476: il vin fremente / scuota da i molli
nubi de l'afflitta mente, / affoghi il tedio accidioso in cor. verga,
nodo d'amarezza gli avesse affogato il cuore allorché rivide chiusa quella finestra dove
reda. segneri, iii-1-179: per fare il patrimonio al maschio, non guardano ad
. 0. rucellai, 2-10-250: il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro
2-10-250: il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro. salvini, 19-iv-2-251: una
a messer marco, e sanza fedirlo il presono e strangolarlo, sì che affogò.
. cantari, 206: per forza il prese e nel fiume il gittòe, /
per forza il prese e nel fiume il gittòe, / onde il guardian di
e nel fiume il gittòe, / onde il guardian di subito affogòe. idem,
, / o nel lito african passare il mare. michelangelo, 57-17: e chi
, se io non sono de me il miglior nuotatore del mondo, ho nondimeno
avviene / d'affogarsi a chi pone il piede in fallo. forteguerri, 1-246
. nievo, 99: quando dio volle il fondo ricominciò a salire; e me
anco affogarne. d'annunzio, iv-1-987: il bambino... era disceso in
un altro a bagnarsi. appena messo il piede nell'acqua, era caduto, s'
.). soffocare; sentirsi mancare il respiro (a causa del caldo,
venuta meno l'acqua, gli uomini e il cammello affogavano di sete. pulci,
dolore si ristringono e si affogano. buonarroti il giovane, 9-219: deh, che
9-219: deh, che se quella il piglia [marito], / forse prima
di sete. soffici, 6-79: il negri, che si sentiva affogare dall'
al figur. giamboni, 4-43: il numero degli affogati si puote cogliere da
. livio volgar., ii-1-166: tutto il popolo è caricato e affogato ne'debiti
borghini, 1-1-77: non è credibile che il suo nome... rimanesse coperto
. rimanesse coperto ed affogato sempre sotto il comune della colonia. buommattei, 55:
cose nuove,... abbandonò il suo terreno, abbracciò la suppellettile straniera di
di carte. soffici, ii-126: il minuto mento affogato in una doppia o
umide, cieche, affogate, dove il letame si ammonta. moravia, vii-41
. quando la chiara è ben rappresa e il torlo non è più tremolante, levatele
. operazione con la quale viene rinnovato il foglio cedole dei titoli pubblici o privati
fornire di foglia (di erba) il bestiame. -anche intr.: raccogliere
-anche intr.: raccogliere foglie per il bestiame, somministrare la foglia al bestiame
, ma ora si è nobilitato, usurpando il significato di 'cartolare 'o *
alvaro, 2-208: le strade, dopo il primo affollamento mattutino, diventavano improvvisamente deserte
2. sociol. rapporto fra il numero delle persone che abitano un raggruppamento
che abitano un raggruppamento edilizio e il numero dei vani abitabili che compongono il
il numero dei vani abitabili che compongono il raggruppamento stesso. = deriv. da
la spiaggia. palazzeschi, 3-157: il pubblico sciamava piano piano, e sfollando il
il pubblico sciamava piano piano, e sfollando il teatro affollava le sortite.
e giuocava. silone, 5-140: il giorno dopo era festa e la sera la
. segneri, iii-3-91: basterebbe che il sacerdote... vietasse loro accostarsi alla
un dì solenne di festa, quando tutto il popolo affollasi a quella mensa. casti
[asto- ropeo] lasciò. bruna il bagnava / la corrente, e famelici
queto / l'affollar delle corse, il generoso / lione in su que'fonti invia
que'fonti invia de'grandi / occhi il lampo sereno. manzoni, pr. sp
! ahi! ahi! » grida il tormentato: al grido, la gente s'
quaranta persone s'affollarono intorno per esprimergli il loro cordoglio. soldati, i-19:
; vi sto pensando! -m'ingombrano il cuore, s'affollano, si confondono
senza che una pietra, un ricordo segni il loro passaggio. d'annunzio, iv-1-447
che non vogliono essere ringraziati. buonarroti il giovane, 9-458: orsù io vi
, una fatica): come fa il mantice. dante, purg.
, ciò è l'ansar bambini affollano il maestro per udire la novella che
del petto: 'follo 'si è il mantaco, * affollare 'si è tirar
dentro e mandar fuori di quello il vento: questo fa il 3
fuori di quello il vento: questo fa il 3. disus. riunire in
* folle ', che in latino significa il mantaco: perché nasce dal gran moto
volgar. [tommaseo]: ella fece il corpo del suo padre a piè
prima [pisone] contemplò... il popolo colà concorso affollatamente a mirarlo,
di corte alla reai soglia affollata / starsene il capitan rinoceronte / con molta guardia a
di terre colorate. palazzeschi, 3-286: il cielo era affollato di stelle che scintillavano
affollato di stelle che scintillavano tanto, sporgendo il capo nella ressa. manzini, 7-143
, 1-331: l'unica molestia era il pensiero di quella spiaggia affollata.
levi la voce, pari di sotto il cappello, e rompa per mezzo della gente
del papa, 1-1-161: sono persuaso che il prudente medico debba porre in uso in
affollare 'pure oso credere, che anche il foco, che ho qui affoltato
di quel sistema, basti a fame sentire il nesso. [sostituito da] idem
don rodrigo! » pronunziò in fretta il forzato, precipitando quelle poche sillabe, e
don rodrigo! » proferì in fretta il forzato, affoltando quelle poche sillabe e
fervente che s'affolta / sì sopra il cuor nel quale io ardo e 'ncendo.
al figur. arici, 219: il vigor s'affolta / dell'erbe, e
primavera, e l'ombre / allieta il vario degli augei concento. d'annunzio
un tratto ammiri dalla marina piccola il biancheggiare delle ville, l'affoltarsi degli
2-264: guardando in alto non si vedeva il cielo, nascosto dall'intrico degli arboscelli
montale, 1-14: s'affolta / il tedio dell'inverno sulle case.
parlando di chi sta desinando, è il mangiar molto e precipitosamente. =
! -l'unico che si voltava era il cavaliere grotta. affondaménto, sm.
alcuni soldati. panzini, iii-764: il tribunale inglese emette una sentenza di assassinio
inglese emette una sentenza di assassinio contro il kaiser, contro il governo germanico,
sentenza di assassinio contro il kaiser, contro il governo germanico, per l'affondamento del
che in sì fatto affondamento termini liberamente il canto della squadra. affondamine, sm
, che da natura / tragge a sé il ferro, e 'l fura / dal
giudicio, la quale affonderà e disfarà tutto il mondo. giovanni da samminiato, ii-254
da samminiato, ii-254: ora inganna [il mare] con una simulata bonaccia,