Grande dizionario della lingua italiana

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vol. III Pag.7 - Da CERVATO a CERVELLO (22 risultati)

capelli, sotto le bozze frontali e il dente della nuca, cerchiava la poderosa

= deriv. da cervello, secondo il fr. ant. cerveliere (

a raccogliere per un quarto d'ora il suo cervellino nella riga che le toccava

cervellina tanto si vedeva lieta, quanto il vagheggiava e aveva de suoi scartabelli.

se tu riprendessi loro, tu aresti il latte in bocca, o tu saresti un

! ma chi la sa prendere per il suo verso, le fa far ciò che

questo gracchiare quale fanno alcune treccaiuole tutto il dì ed in casa, ed all'

, lorde, ignoranti, villane, e il diavolo, e peggio. bronzino,

cervellini del pari, scioprare colle loro chiacchere il bifolco e il bracciante. serra,

scioprare colle loro chiacchere il bifolco e il bracciante. serra, ii-332: lei civetta

direttamente sulle ossa della base cranica. il cervello, tanto più sviluppato e complesso

nella scala dei vertebrati (e raggiunge il massimo di sviluppo e di complessità nell'

, quando trova lo omo morto, sì il becca l'occhi e la cervella

vigilia, è da'medici discorde, ponendo il principio nel core, il quale

ponendo il principio nel core, il quale coloro avean posto nel cer

divoro / tanto, che quanti libri tiene il mondo / non saziàr l'appetito

carne, consiste nel cervello, il quale dividono in tre parti, sì che

si prolunga e continua nella midolla ch'empie il cavo delle vertebre della spina del dosso

: tutto lo slancio umano, insomma il pensiero, è la sola bellezza e

: la scienza insegnava a bakùnin che il pensiero si produce come una qualsiasi secrezione

di glandole, e perciò va riposato il cervello come i muscoli. così dette congedo

sono momenti, nei quali mi brucerei volentieri il cervello. giusti, v-7: leggete

vol. III Pag.8 - Da CERVELLO a CERVELLO (84 risultati)

il dubbio se il cielo guardi alla terra,

il dubbio se il cielo guardi alla terra, e simili,

un pazzo, vuole per amore sparpagliarsi il cervello? così se lo sparpagliassero tutti

-fracassare, spaccare le cervella: spaccare il cranio. -il sole, il

il cranio. -il sole, il caldo spacca, cuoce il cervello: è

-il sole, il caldo spacca, cuoce il cervello: è ardente, rovente,

era quel giorno una caldura da cuocere il cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo

caldura da cuocere il cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi dell'

si spacca, mi sento spaccare, bollire il cervello: per un dolore di capo

sentiva tirare i nervi, gli sembrava che il cervello gli bollisse dentro la scatola cranica

, e a rendergli atti a distinguere il vero dal falso. buonarroti il giovane

a distinguere il vero dal falso. buonarroti il giovane, i-281: il fine è

. buonarroti il giovane, i-281: il fine è quel per cui l'uom suda

i-196: in quell'estate m'inondai il cervello di versi del petrarca, di

testa vuota come una zucca; ma il cuore mi tien luogo di cervello, ed

pananti, 1-79: quelli sovente che il cervel non hanno, / han di rappresentar

. là regnava 11 cervello, e il cervello straviveva. nessuno, vedendomi così

or freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello.

, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello. verga, 3-46: una

; ma la donna bisognava che avesse il giudizio nelle mani,...

nient'altro, « coi capelli lunghi e il cervello corto ». pascoli, i-162

l'interno turbamento cresceva e le offuscava il cervello quasi inebriandola. tozzi, i-108:

le conseguenze delle proprie azioni. -andare il cervello a guazzo: sentirsi girare la

di mare, e pur mi va il cervello a guazzo. e mi vergogno a

età giovanile e vigorosa, / se il sangue bolle ed il cervello sguazza,

vigorosa, / se il sangue bolle ed il cervello sguazza, / quando più si

ragiona più s'impazza? -andare il cervello a torno, a cerchio: avere

vegliato, che non mi faccia andare il cervello a tomo. -arrugginire il

il cervello a tomo. -arrugginire il cervello: lasciare inoperosa, inerte la

quando voleva scrivere, si sentiva arrugginire il cervello, e rimaneva estatico dinanzi alla carta

sulla penna. -assottigliare, aguzzare il cervello: acuire, stimolare l'ingegno

(98): le tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel

tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel sentiero retto e piano

mai trovato nell'occasione d'assottigliar molto il suo, ne aveva, in questo

un giureconsulto. -avere dato il cervello a rimpedulare: non aver giudizio

rimpedulare; bèi meno. -avere il cervello a segno: ragionare bene.

, poi si divagava. -avere il cervello di stoppa: non riuscire a

leggo, ed è come se avessi il cervello di stoppa. -avere il

il cervello di stoppa. -avere il cervello in bucato, nella stufa: aver

bucato, nella stufa: aver perso il discernimento, il criterio; essere molto

stufa: aver perso il discernimento, il criterio; essere molto distratto.

di palo in frasca. -avere il cervello in processione, a spasso,

processione, a spasso, non avere il cervello a casa: essere disattento,

3-299: perché parti che a spasso / il cervel vadi. carducci, i-63:

e per che vie! -avere il cervello intasato: non riuscire più a

discorre; anzi mi pare d'avere il cervello intasato; se non fosse che

intasato; se non fosse che ho il bisogno di sfogarmi un po'cogli amici lontani

lascerei infunghire la penna. -avere il cervello malato, non avere il cervello

-avere il cervello malato, non avere il cervello a posto, essere tocco nel

'è ancora più. -avere il cervello nella borsa: non pensare che

al dovere all'utile proprio. mercanzia il loro senno; i costoro pen

si tingono nel colore della moneta. hanno il cuore sovente nel ventre, e il

il cuore sovente nel ventre, e il cervello nella borsa. -avere il

il cervello nella borsa. -avere il cervello nella lingua: parlare molto,

riflettere. varchi, 18-2-157: avendo il cervel nella lingua, e più che

che ricchissimo essendo, come andava gettando via il suo più che prodigamente, così più

di rubare l'altrui. -avere il cervello nelle calcagna, in fondo ai

oltramontani... sono stimati avere il cervello nella schiena. -avere il

il cervello nella schiena. -avere il cervello nelle nuvole: essere molto distratto

: essere molto distratto. -avere il cervello seco: essere molto prudente e

attenzione. ariosto, 259: abbi il cervel teco, che questo ruffiano,

, che questo ruffiano, che ha il diavolo in corpo, non se n'avvedesse

, / e col gridar difendi sempre il torto. tommaseo [s. v.

l'ultimo dice stupidità e goffaggine, il terzo e secondo meschinità el eggerezza,

terzo e secondo meschinità el eggerezza, il primo angustia e minuziosità. -avviluppare,

minuziosità. -avviluppare, aggirare, imbrogliare il cervello: confondere la mente, le

la risposta a basilea, che ravviluppò il cervello a quegli del concilio. machiavelli,

654: tu mi vai pur avviluppando il cervello. tesauro, xxiv-66: 10

xxiv-66: 10 non intendo d'imbrogliarti il cervello con la teorica degli accenti,

quel valoroso giovane. partito che fu il duca, l'abbundanzia del sangue, qual

di cervello. -c'è da perdere il cervello: di fronte a un evento

turbi o confonda profondamente le idee e il comportamento consueto, o susciti irritazione,

, nervosismo. -dare al cervello (il vino, un fatto, una fortuna

sconvolgere la ragione. -dare di volta il cervello, dare la balta al cervello

: cosa che ha da fare impazzare il povero foppa; perché fu anche per dar

un dio lui stesso, e allora il cervello gli diè di volta, e si

di volta, e si precipitò dentro il cratere dell'etna. -dare il

il cratere dell'etna. -dare il cervello al cimatore: perdere la memoria.

libro di questi pargoleggiamenti soverchiamente dovizioso, il gettò come opera d'uomo farneticante e totalmente

acuto uomo in corte, tosto che il padrone vuole, fa salti col cervello,

, -girare, frullare a uno il cervello: avere le vertigini. -al

capo, tutto alterare:... il core mi si sbarba del petto, le

, pure sollecitando felice che cacciassi via il vecchio. -lambiccarsi, beccarsi,

-lambiccarsi, beccarsi, stillarsi, struggersi il cervello: affaticarsi intorno a un problema

vol. III Pag.124 - Da CICLISTA a CICLOEPTANO (38 risultati)

alla guerra, si scruta secondo filosofia il mistero che è nel piacere della bicicletta,

ballo e una discussione sul calcio, il ciclismo e la boxe gli hanno fatto imparare

g. bassani, 132: il piccolo palcoscenico di via mazzini presentava a

di soldati. bocchelli, i-25z: il comando di armata... comandò a

: seguitava ad andare, sferzandosi il polpaccio destro (che aveva pieno

pratolini, 9-309: chi ce lo toglie il primo premio per il più bel

chi ce lo toglie il primo premio per il più bel complesso ciclistico, voglio

2. astron. periodo cronologico durante il quale certi fenomeni si riproducono nel medesimo

50 anni, dopo i quali ricorreva il giubileo. -ciclo lunare: periodo di

: periodo di 19 anni, dopo il quale le lune nuove e quelle piene

1-109: e di qui ha origine il ciclo solare, il qual ciclo solare non

qui ha origine il ciclo solare, il qual ciclo solare non è altro che

; e solare poi, non perché il sole in tal spazio di tempo fornisca il

il sole in tal spazio di tempo fornisca il suo corso, circondando il suo orbe

tempo fornisca il suo corso, circondando il suo orbe tutto, ma perché in spazio

mese dimostra la prima luna, cioè il novilunio. e è detto ciclo decem

nei medesimi giorni, dalle quali ne nasce il ciclo pascale di anni 532..

di anni 532....: il ciclo solare è la rivoluzione di 28

bontempelli, 8-71: noi ore abbiamo il governo di tutto il correre del

ore abbiamo il governo di tutto il correre del tempo secondo certi ritmi: ore

78: ho aspettato con grande ansia il solstizio d'estate...; il

il solstizio d'estate...; il ciclo delle stagioni, legato ai solstizi

. 3. per estens. il decorso, lo svolgimento fino alla sua

ii-425: mentre la germania, percorso il ciclo filosofico e ideale della sua coltura

: l'italia non è già morta! il suo ciclo non è già chiuso!

« tazza di salute » che è il simbolo della vittoria interiore su la viltà

. -ciclo storico: periodo durante il quale, secondo il concetto di certi

: periodo durante il quale, secondo il concetto di certi storici, si verificherebbe

dell'epico ciclo... tutto il giro della istoria favolosa si conteneva. de

dei contemplanti. pascoli, i-128: il poeta, quando per caso deve narrare

si ripetono nello stesso ordine; anche il periodo stesso di tempo in capo al

. -ciclo di sviluppo od ontogenesi: il complesso dei vari stadi attraverso i quali

, produzione). -ciclo produttivo: il complesso delle operazioni necessarie a produrre un

determinato bene economico. -ciclo secolare: il complesso delle ondulazioni che si riscontrano nell'

finale identico. 12. medie. il decorso di una malattia. 13.

13. meteor. ciclo meteorico: il riprodursi periodico delle condizioni meteoriche in un

190 in proporzioni molto maggiori che per il passato, è dovuto in gran parte

un cilindro rotondo con una sfera il cui centro si trova sulla superficie

vol. III Pag.125 - Da CICLOERGOMETRO a CICLOPENTENE (16 risultati)

, e costituisce la materia prima per il nylon, per insetticidi e altro.

due anteriori portano una cassa per il trasporto di merci), che viene azio

alla cicloide. -dentatura cicloidale: in cui il profilo del dente è costituito da un

due cicloidi eguali cna, ct; il pendolo cd nella sua vibrazione descriverà intera

e dal sufi, -oet&fc * simile attraverso il fr. cycloide (1640).

. strumento usato in antropometria per misurare il grado di curvatura delle ossa del cranio

servire a'parlanti di oggidì, senza correre il rischio di essere fraintesi con la voce

a soprassalti. calvino, 1-564: il corso normale delle stagioni pareva cambiato,

. e. gadda, 5-43: il ciclone della guerra aveva inchiodato il padre

5-43: il ciclone della guerra aveva inchiodato il padre di lisa in portogallo.

ecco l'offesa / grave e di vita il giovenetto casso. caro, 3-1011:

ciclopi e tutti antropofàgi / che vanno il dì per questi monti errando. marino

che rammenta nell'aspetto o nell'indole il ciclope polifemo; persona d'alta statura

realtà. garzoni, 1-288: oggidì il mondo è pieno affatto di questa cecità

, i-38: ma io teneva religiosamente il segreto; più ancora perché la natura

in mezzo ai canestri di frutta attizzava il fuoco sotto una pentola di merluzzo. carducci

vol. III Pag.126 - Da CICLOPEO a CICOGNA (32 risultati)

/ nel ciclopeo travaglio, / picchia il paterno maglio / sulla fiammante incude

, ballo pantomimico degli antichi, il cui soggetto era un ciclope o piuttosto un

zimbello agli altri danzatori; donde il proverbio * ballare la ciclopea ',

alcuni invertebrati), per cui il neonato, o l'embrione, ha un

stupende vestigia. panzini, iii-239: il sole aprì il suo occhio ciclopico al margine

panzini, iii-239: il sole aprì il suo occhio ciclopico al margine del cielo.

sono quei primi argonauti che tentarono risalire il fiume amo fino alle falde ciclopiche e inospitali

. rigutini-cappuccini, 182: non bastava il 'colossale ', come enfasi di '

con un martellino. pascoli, i-319: il poeta celebra le grandi e belle città

, 14-387: l'ultima [frode] il ciclopico ezione la fece in una di

ribevve, tribewe, poi affabilmente dimandò il conto. palazzeschi, 283: centinaia di

brachiceri, comprendente quelli in cui il pupario si apre a una delle estremità,

scritto (un dattiloscritto) mediante il ciclostile. ciclostilato (part.

foglio ciclostilato dove si dichiara che il soldato tal dei tali... ha

... ha fatto fino all'ultimo il suo dovere. calvino, 1-525

fr. cyclostome (1822). il tramater registra la voce generale ciclòstomi (

ciclotimia. viani, 10-90: il foglio che l'uomo mostrava a tutti,

, con le remiganti nere, il becco e i piedi rossi;

che fa la cicogna col becco, quando il batte. dante, par.

par., 19-92: quale sovr'esso il nido si rigira / poi c'

cicogna, quando ha male, il ben conosce, / ché beve a

la donna nel bagno, sentì il pianto e 'l tremito che rinaldo faceva,

pianto e 'l tremito che rinaldo faceva, il quale pareva diventato una cicogna.

sente am malato, empie il cozo d'acqua e col becco si fa

cicogne tornano allo stesso nido e nudriscono il padre e la madre, quando son

non sieguo, almeno in questo, il senno e l'esempio delle cicogne e

smarrito. calvino, 1-34: era il disco di uno scambio ch'era scattato in

che avesse chiuso tutt'a un tratto il becco. 2. simbolo della maternità

venuta la cicogna ': è nato il bimbo. 3. figur

3. figur. ant. il becco della cicogna: la maldicenza,

scede. batte drieto al mio dosso il becco la grande cicogna. 4

, grave e dolce, come se il motore avesse macinato acqua e non aria.

vol. III Pag.127 - Da CICOGNARE a CIDONIATO (31 risultati)

, 1-762: [la meccanica comprende] il cavare acqua da pozzi con le gru

: le parti delle campane sono, il battaglio..., il manico,

, il battaglio..., il manico, il ceppo, la cicogna,

battaglio..., il manico, il ceppo, la cicogna, il bilico.

manico, il ceppo, la cicogna, il bilico. 10. dimin.

dimin. cicognino (sm.): il piccolo della cicogna. dante,

, purg., 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala / per

sponsasolis, la cicoria intuba, e il solsequio, è tutta un'erba. alamanni

pratichi frequentemente la mattina a buon'ora il bevere de'brodi, ne'quali sia

tommaseo [s. v.]: il così detto 4 radicchio bianco 'o

1-52: nel caffeuccio gli ufficiali versavano il solito cicchetto nella tazza di cicoria gareggiando

ch'è un poco amara e purga il sangue. = dal lat.

alla cicoria, da cui hanno tolto il nome, ed il cui carattere principale consiste

cui hanno tolto il nome, ed il cui carattere principale consiste nell'avere le

numero la lattuga, la scorzonera, il dente di leone, il sonco, ecc

la scorzonera, il dente di leone, il sonco, ecc. = voce dotta

-oh! possonsi accostar le labbra senza il viso? -se l'uomo avesse la bocca

qualche volta frammista al prezzemolo, con il quale può venire scambiata; si distingue

, imperoché la nasce sempre, per il più, appresso alle castella; con fusto

montigiano, 198: la cicuta ha il gambo grande con assai nodi come il

il gambo grande con assai nodi come il finocchio. le foglie simili alla ferula,

veneno temperato con cicuta e concedevasi il pigliarlo a chi approvava al senato doversi

del corpo; e finalmente, stringendo il fiato nella canna del polmone, se

possenti in grecia, e come astrinsero il povero socrate a sorbirsi un buon bicchiere

nel perenne / rimordimento della conscia colpa / il tuo dio balenò. nievo, 1-21

dio balenò. nievo, 1-21: il caffè per fermo non vi aggiunse ancora

? pascoli, 741: ospite, il tempo, / che viene scalzo,

le cuoia dopo avergli dato a bere il macabro decotto di cicuta. 3

i fusti contengono un sugo giallastro, il quale è un violento veleno per

dalla corrente. carducci, 1028: il carrettiere per le precipiti / vie tre

cotogna si uniscono allo zucchero per farne il cotognato o cidoniato, proposto per le

vol. III Pag.128 - Da CIDONINA a CIECO (36 risultati)

. monti, x-2-291: ecco il melo cidonio alle gibbose / sue

era / e gravato di giallo adipe il fianco. quasimodo, 171:

vergini / ai meli cidonii apre il fiore, / ed altro fiore assale i

d'abete per insegna ad annunciare che il cidro è nuovo. = dal

compagni in casa d'un loro amico, il quale era cieco da un occhio.

1-58 (142): fu sì grande il male [agli occhi], che

; di modo che io avevo fatto il mio conto, quel che mi bastassi

/ ove l'altro l'abbaglia e cieco il rende! boccalini, i-328: era

, i-328: era un voler porre il mondo tutto in combustione il tentare di

voler porre il mondo tutto in combustione il tentare di far maliziosi i semplici e far

trasformata in stella / lasciato ha cieco il mondo e in tristi pianti / per

non mendico, / non colpevole, il padre. manzoni, 25: non

restasse cieca per aver voluto un giorno ficcare il naso in certi congegni chimici del padre

miglior cura. pulci, 1-7: ma il mondo cieco e ignorante non prezza /

virtuti raquistaro albergo: / per questo il ceco mondo / conobbe casti- tade,

del cielo. brusoni, xxiv-874: il mondo non è finalmente cieco, benché

tuo padre... / contra il tuo re, tu in armi?.

così s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla de'ciechi credenti e

facilità d'imparare. tommaseo, i-54: il mondo cieco / non saprà di quante

/ non saprà di quante vite / era il germe ascoso in te. carducci,

di tanta cecità doveva ora lui sopportare il peso? -per anal. foscolo

ciò vuoi dire, che chi ne aveva il deposito, vedendomi cieco d'amicizia per

non si è mai arrischiato di tirar il velo che la copriva. gozzano, 77

era, come s'è detto altrove, il palco basso che la faceva [la

nana e cieca di lumi, ed avendo il desiderio di alzarla, non si voleva

di alzarla, non si voleva risolvere il duca cosimo a dargli licenza ch'ella

d'annunzio, iv-2- 530: il crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco

/ sei dunque? in lui se il temerario ardire / ti piace; ardisco io

tiranna nel primo comando, aveva il buon senso di confessarsi cieca nel

[la moda] perché non vede il precipizio voraginoso a cui corre con tanta superfluità

/ piansi la bella giovanezza, e il fiore / de'miei poveri dì. montale

, 95: io non so se il tuo piede / attutito, il cieco incubo

se il tuo piede / attutito, il cieco incubo onde cresco / alla morte

lo stimeremo riuscito) non possiamo per il momento saperlo. 7.

chiaramente la infallibile autorità la quale gl'insegna il vero alla ragione nascoso, e gli

era buio. cieca è l'incredulità, il dubbio, l'indifferenza. nievo,

vol. III Pag.129 - Da CIECO a CIECO (54 risultati)

del cieco errore? / ché rotto è il filo e rotta è quella fede /

accendesti in mezzo alle fredd'acque / il petto d'un ardente disir cieco:

cieco: / perché come nell'onde il corpo giacque, / non giace,

che luce all'alma porga, / il desir cieco in tenebre rivolge. guarini,

: custodi, olà / rendete / il brando al prigionier. libero sei: /

/ va'pur dove ti guida / il tuo cieco furor. parini, giorno,

che la cieca notte / fatt'abbia oscuro il mondo in ogni canto. straparola,

, / ecco la luce che rimena il giorno, / ma non rimena il mio

rimena il giorno, / ma non rimena il mio bel sole ardente. tasso,

ne le viscere cave ignoto speco / rifiuta il sole e fugge i suoi splendori.

fiume, / or che altrove rimaso è il chiaro lume, / di cui sempre

della terra. algarotti, 1-109: il sito sono le cieche grotte del regno di

un airone. / né già questi il vedean; che agli occhi il vieta /

già questi il vedean; che agli occhi il vieta / la cieca notte, ma

strido. leopardi, 15-3: era il mattino, e tra le chiuse imposte /

chiuse imposte / per lo balcone insinuava il sole / nella mia cieca stanza il primo

il sole / nella mia cieca stanza il primo albore. imbriani, 2-204:

albore. imbriani, 2-204: ma il proscritto, che alla patria / pe-

, che alla patria / pe- rigliante il braccio reca / non rattien lassezza o raffica

natura:... come se il nostro corpo fosse la più cieca delle sepolture

più cieca delle sepolture, invece che il più splendido degli altari. bocchelli, ii-190

le chiuse porte. guarini, 98: il cieco scoglio / è quel ch'inganna

, 11-39: l'assalitore allor sotto il coperto / de le macchine sue più

. battoli, 9-31-2-45: tiene [il nocchiero]... pensiero fin sotto

, 16-ii-28: ma un cieco laccio il folle piè m'awinse. pirandello, 7-97

: quanti vi si trovan per tutto [il corpo] e nicchi, e canaletti

i fondaci del quartiere mercato, per il luridume. cicognani, 3-29: si perse

. saba, io7: lo cerco [il pensiero] in ciechi labirinti / d'

e disabitate. calvino, 1-81: era il cammino che le acque grondate giù dal

si trovarono, privi di movimento, il nipote con le zie. -senza

ha riuscita. d'annunzio, iv-2-775 = il sentiero si torse; una muraglia di

giorno, quando non più spesso, visitava il fondo cieco di galleria dove aveva riscontrate

per la miccia. morante, 2-312: il palazzo del castello, da quel lato

ne numerano venti giusti, v-160: il male, per quanto me ne pare,

si è circoscritto più particolarmente lì tra il cieco o il colon ascendente e l'

più particolarmente lì tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo.

anima girevole, che serve a nascondere il lume senza spegnerlo. bandello, 2-9

ben puntellarla. panzini, ii-321: il fascio di luce della lanterna cieca che scruta

dare / lo scacco matto a chi fanno il compare. saccenti, 1-2-168: scrive

20. nume cieco: eros, il dio d'amore (il quale è

: eros, il dio d'amore (il quale è spesso rappresentato con gli occhi

151-9: cieco non già, ma faretrato il veggo, /... garzon

se amore è cieco, non può il vero scorgere. marino, 3-42: così

con lei scherza e ragiona, / il tratto studia e le si stringe appresso;

/ e tuttavia dialogando seco / coglie il tempo a colpir l'occhiuto cieco.

i-315: la madre lor temea che il cieco / incauto nume perigliando gisse /

: effettuato con visibilità nulla e con il solo aiuto degli strumenti di bordo.

lume anderemo in tenebre, sì come il cieco a cui il dì gli è fatto

tenebre, sì come il cieco a cui il dì gli è fatto notte. piovano

uno popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e

. sannazaro, 8-130: chi prende il cieco in guida, mal consigliasi:

ha per le sue strade altra musica che il fischio del vapore e l'organino,

del vapore e l'organino, e il clarinetto d'un povero cieco, che

figlioletto cencioso, tutta la giornata spende il suo fiato in dare spirito a quel legno

vol. III Pag.130 - Da CIECOLINA a CIELO (46 risultati)

la bellissima ama- rilli / per fare il gioco « de la cieca *. campanella

cieca *. campanella, i-179: il giuoco della cieca per noi fassi.

delle cause; e senza quella, il nostro sarebbe un camminare alla cieca.

cieca; e per chi sa alzare il piede, diventa scalino. fogazzaro, 5-58

pavese, 6-288: posai alla cieca il bicchiere che avevo in mano. pratolini

in mano. pratolini, 2-128: il brigadiere non gli ha tolto gli occhi

i suoi appunti facendo scorrere alla cieca il lapis sulla carta. -figur.

non vi dico, se e'le salse il moscherino, e se la ne fece

più contrastarne, ove i cechi vederebbero il diritto esser nostro. aretino, ii-53:

per farli smettere. -giudicare come il cieco dei colori: di cose che

sen può stimare, / più che il cieco nato dei colori. bellincioni,

i segreti de'signori / giudican, come il cieco de'colori, / a dir

nelli, 20-1-12: non sapete che il cieco non può giudicare dei colori?

, 16-54: e guida a questa volta il cieco l'orbo. -in terra

-mangiare con i ciechi: fare il comodo proprio. boccaccio, dee.

se io noi conoscessi e se io il credessi! -mangiare il cavolo coi

se io il credessi! -mangiare il cavolo coi ciechi: avere a che

ad intendere di non aver a mangiare il cavol co'ciechi, non profferiscon mai parola

1-4-413: meco non s'ha a mangiar il cavol co'ciechi: i mucini hanno

pel fuoco sbucare: / io porterò il battaglio e 'l fuoco meco; / vedrete

, 3-5-236: teme ciascun di fare il bravo meco, / per non provar quai

mangia. 27. prov. se il cieco guida il cieco, l'uno e

27. prov. se il cieco guida il cieco, l'uno e valtro cadono

232: se 'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade

di nuvoli e di buia notte era il cido. marsilio ficino, 2-35: i

11 sommo dio cielo. perché come il cido contiene tutti gli altri corpi,

ne dovesse nascere grandissime rovine ne mostrò il cielo molti evidentissimi segni. ariosto,

bruno, 3-433: uno dunque è il cielo, il spacio immenso, il seno

: uno dunque è il cielo, il spacio immenso, il seno, il continente

il cielo, il spacio immenso, il seno, il continente universale, l'

, il spacio immenso, il seno, il continente universale, l'eterea regione per

, l'eterea regione per la quale il tutto discorre e si muove. galileo

ostacoli nell'impenetrabilità del cielo peripatetico, il quale io stimo1 più tenue più cedente e

, i-14: la naturai legge ammira il cielo e le stelle come divine, ma

sp., 17 (297): il cielo prometteva ima bella giornata. leopardi

fan mille giri, / pur festeggiando il lor tempo migliore. carducci, 905:

migliore. carducci, 905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno /

905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno / come un grande fantasma

: per la prima volta, infatti, il giovine conobbe tutta l'armoniosa poesia notturna

contorto uno stelo ignoto ed inutile contro il cielo di dolore, l'esile fustolo che

, ii-16: amo quel ciel tirato, il dì sereno, / e quando corre

dì sereno, / e quando corre il piè sopra l'asciutto.

astro, stella. -in particolare: il sole e la luna. dante,

: pria che latona in lei facesse il nido / a parturir li due occhi del

/... per quanti occhi il ciel le furtive opre / degli amatori a

poco a poco / nel tormentoso petto il folle zelo, / che da ogn'uom

vol. III Pag.131 - Da CIELO a CIELO (73 risultati)

-sotto il cielo: nel mondo intero, su tutta

crudeli, 44: non è ben sotto il cielo, / che ti paresse,

amore. macedonio, i-22: si consoli il mio core, / ché ne le

raffigurazione di tutto ciò che, come il cielo, è vasto, sconfinato (

oppure per serenità, dolcezza, rammenta il paradiso. carducci, 515: son

carducci, 515: son io che il cielo abbraccio, o da l'in-

, aveva lungamente gridato di amore dietro il suo fantasma radioso. pascoli, 130

ad un pensier di cielo / misterioso il tuo pensier s'avvinca, / sì come

dai cieli della fantasia e dell'intelligenza, il marcio pioveva sul terreno dell'azione e

salgono nell'atmosfera lietamente sino a toccare il cielo con un dito. poeti,

loro giudizio quasi universale. 5. il sistema celeste, secondo la concezione tolemaica

delle sfere celesti. -cielo cristallino: il cielo nono. -cielo empireo: il più

: il cielo nono. -cielo empireo: il più eccelso, sede di dio e

e dei beati. -cielo stellato: il cielo ottavo o delle stelle fisse. -terzo

delle stelle fisse. -terzo cielo: il cielo di venere. -primo cielo: il

il cielo di venere. -primo cielo: il cielo della luna. iacopone,

, ii-canzone, i-i: voi che 'ntendendo il terzo ciel movete, / udite li

ragion vede, / sì che aver fine il cielo non s'awera. maestro alberto

alberto, 163: questo ordine fatale il cielo muove, e le stelle e gli

fatt'hanno, / che fin che giri il ciel dette saranno. castiglione, 169

. sia stato opinione di sapientissimi filosofi il mondo esser composto di musica e i

mezzo. campanella, 1034: niega il cielo cristallino basilio, dicendo che sia

ubidire. segneri, ii-83: lasciato il primo ciel della luna, passerete a

leti, it., i-236: il paradiso propriamente detto è il cielo empireo,

i-236: il paradiso propriamente detto è il cielo empireo, immobile e che tutto

alla terra. 6. il chiarore del giorno, luce. dante

che tanto tempo era stato senza vedere il cielo, fuor dello avello uscito.

bembo, 1-10: onorati allori, lungo il muro vie più nel cielo montando,

delle vivande i venti / da tutto il campo, e lo spargeano al cielo

, dietro l'azzurro. 8. il tratto di volta celeste che sovrasta un

antichi, che atene perché ella aveva il celo puro e leggero,...

sottili e d'ingegni acuti; tebe aveva il celo più grasso e men chiaro,

] in tanta quiete, e sotto il nativo cielo vi detteranno al- cun'altra

/ i sette colli, e porti altrove il lume. chiabrera, 235: cercano

. chiabrera, 235: cercano toga sotto il ciel romano. preti, i-56:

appender suoli / a'miei nativi frassini il nido, / da cielo in cielo

fu golfo constellato / e pareva immutabile il suo cielo; / ma ora, com'

, 2-20: guardava l'uva trascolorata, il riflesso trascorrente, il cielo cordiale delle

uva trascolorata, il riflesso trascorrente, il cielo cordiale delle affabili alpi ticinesi e

maggiore. sinisgalli, 6-199: accade sempre il pomeriggio, e con una periodicità che

aeronautica, ed è così che conquistammo il cielo, e perdemmo il cielo!

che conquistammo il cielo, e perdemmo il cielo! (1930).

9. l'insieme delle condizioni atmosferiche, il clima (in un dato luogo)

... pur di tanto avuto ha il cielo favorevole, che intorno il paese

ha il cielo favorevole, che intorno il paese è fertilissimo e pien di frutti.

. marino, 11-77: fin dove sotto il più cocente cielo / ferve di libia

prodi; e lor fea l'aere e il cielo / e gli nomini e le

14: tu, mesta peregrina, il dolce nido / lasci e de l'aèr

nido / lasci e de l'aèr nostro il novo gelo: / t'invita più

forma semicircolare, di una cosa: il soffitto di una stanza, la volta

dei cortinaggi che circondano un letto, il tetto di una carrozza. boccaccio,

dentro passare sì malinconico, che mirando il cielo della camera, dove maestrevoli compassi

ma finita oramai la volta, cioè il cielo di quella stanza, resta che

i-91: ove trasse talor notte serena / il villanel, sot- t'umile capanna,

essendovene sette, come sapete; cioè il cielo della carrozza, il cielo del

; cioè il cielo della carrozza, il cielo del forno, il cielo dov'è

carrozza, il cielo del forno, il cielo dov'è il sole e la luna

cielo del forno, il cielo dov'è il sole e la luna, il ciel

è il sole e la luna, il ciel del cortinaggio, il ciel dell'acqua

luna, il ciel del cortinaggio, il ciel dell'acqua, che è quello

... / rovinò sulla testa il ciel del letto. pascoli, 964:

pupille fisse. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza tentennava sui colonnini di ferro

di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro.

degli spiriti celesti, dei beati; il regno di dio, la grazia,

in quanto materia, peccato); il paradiso. -anche: la sede delle

, a cui si rese / vinto il mio core, al ciel vinto si rende

; / la beltà del suo volto il cor m'accese, / la beltà del

accese, / la beltà del suo core il cielo accende. segneri, ii-82:

alfieri, xiii-29: ne attesto / il cielo, e roma; eltè mia figlia

di vesta. manzoni, 145: [il peccatore] s'awicina senza ribrezzo.

, lett. it., i-115: il santo è troppo santo perché la

offrirti una vera contraddizione e battaglia fra il cielo e la natura: ciò che rende

i paesi caduti dal loro cielo, il nostro sarà un paese politico e nel senso

vol. III Pag.132 - Da CIELO a CIELO (55 risultati)

né avere in venerazione, che solo il signore del deio. -regina del cielo

del mondo,... dirizza il mio dire. -regno dei cieli

dire. -regno dei cieli: il paradiso. cavalca, 16-2-1: il

il paradiso. cavalca, 16-2-1: il tesoro de'monad era il guadagno del

, 16-2-1: il tesoro de'monad era il guadagno del regno del cido. quattro

quanto largo e benigno si dimostri talora il ddo ndl'accumulare in ima persona sola

di molte nazioni cristiane di prender « il cielo * per « dio *; come

; come noi italiani diciamo « voglia il deio », « spero al cielo »

che egli è la goccia cordiale e il dolce che viene dal deio mesciuto agli

/... / colui cui diede il del pladdo senso / e puri affetti

, che sia foco / agl'italid petti il sangue mio. carducci, 77:

fulgido ecco e di lampade / è il luogo, e gli ozii molce di un

di un popolo / a cui diè il cielo in sorte / noia pallida e morte

son co'vittoriosi / anche vili. il cielo è su noi / come dipeo nemico

nemico / che porti nel- l'ònfalo il capo / gorgòneo per impietrarci.

13. le forze misteriose e soprannaturali (il caso, il destino, la fortuna

misteriose e soprannaturali (il caso, il destino, la fortuna, l'influsso degli

, 7-15: se non t'invidii il ciel sì dolce stato, / delle miserie

cori bella novella. grazzini, 2-223: il magnifico... n'ebbe un'

... hanno celebrato a cielo il nostro gran fondatore agostino coltellini. -a

sereno: all'aria aperta, senza il riparo di un tetto. bembo,

'l loco, ov'esser deve / il buon pastore in sacrificio offerto. / -e

sempre a deio aperto, / passare il rimanente dell'etade. e. visconti,

color di cielo. sbarbaro, 1-104: il figlio dello zar -un tarchiato scultore cui

secchezze d'ermagora e d'apollodoro parevano il secento, e chi avea fiato di

n. 12. -cessi, tolga il cielo: per auspicare o deprecare il

il cielo: per auspicare o deprecare il verificarsi di un avvenimento. tasso,

avvenimento. tasso, 17-49 " tolga il dd, dice poi, che le quadrella

d. bartoli, 9-31-2-145: cessi il cido, che mai gli venga in cuore

malvagità. metastasio, 1-5-21: ah tolga il cielo, / che alcuno in questo

servo indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor. alfieri, 1-193: il

il villano sartor. alfieri, 1-193: il ddo / cessi, ch'io mai

18-3-239: era tutto di baccio valori; il quale baccio, che si sarebbe appiccato

alle funi dd cido. -caschi il cielo, venisse giù il cielo: a

-caschi il cielo, venisse giù il cielo: a qualsiasi costo.

xiv-294: oh! domani, venisse giù il deio, io sarò a milano,

parlano di me, e ne fanno il quadro. cidi! qual quadro! le

quadro! le di lui tinte oscurano il candore dell'innocenza, gli atteggiamenti sono

pugno in deio. -correre verso il cielo: darsi con fervore alle pratiche

i desideri loro, / tanto più verso il ciel corron ferventi. -faccia

ciel corron ferventi. -faccia il cielo, voglia il cielo, piaccia al

. -faccia il cielo, voglia il cielo, piaccia al cielo: per

ve lo farà parer così. -volessdo il deio! metastasio, 1-3- 156

, 1-3- 156: ah voglia il del / che un'opra sia del caso

. -grazie al cielo, sia ringraziato il cielo: per esprimere un grande sollievo

i. netti, 12-3-2: sia ringraziato il cielo! pur ima volta vi siete

fronti di molti orgogliosi scrittori. -guardare il cielo, levare gli occhi al cielo:

levare gli occhi al cielo: alzare il volto verso l'alto. dante,

, 1-142: quinci rivolse inver lo deio il viso. -il cielo la mandi

somme lode tolto infino al ddo, quando il re impose ad emilia che seguisse.

vostra maravigliosa eloquenza lodato, e sopra il deio portato. ariosto, ii-21:

e commendarle. caro, 4-59: tutto il mondo discorre, e chi ci mette

e le presenti farle afa. buonarroti il giovane, 9-845: voi edebra la gente

levando le mani giunte e gli occhi verso il cido. petrarca, 25-6: col

manzoni, 38: per te sollevi il povero / al dd, ch'è suo

vol. III Pag.133 - Da CIESA a CIFRA (53 risultati)

cui somiglia. -lo sa il cielo se...: per confermare

sono così compunto per avere involontariamente offeso il tuo bolognini. sa il cielo che

involontariamente offeso il tuo bolognini. sa il cielo che io non ci ho meschiato

malignità né disprezzo. -mi guardi il cielo: per rafforzare il proposito di

-mi guardi il cielo: per rafforzare il proposito di fare (o di non

. fagiuoli, 1-1-317: mi guardi il cielo, che abbia mai potuto dubitare

mia, è troppo credulo quando deve temere il pericolo di un figlio. brancoli,

elevatissima. ariosto, 12-28: ma il circasso depor, quando le piaccia,

avesse posto in cielo. -rinnegare il cielo a fare una data cosa:

. gr azzini, 4-25: rinnegai il cielo a condurvela. -salire,

. chiara, 75: dissoluto e spezzato il tempio della carne, passò lo spirito

. rinaldo degli albizzi, ii-302: il tempo molte cose acconcia...

tempo governarsi. machiavelli, 976: il che fu una scala da potere fare salire

settimo cielo. panzini, i-310: il nipote scese dal settimo, anzi dal terzo

non destinato) a verificarsi. -toccare il cielo col dito: provare una gioia,

a me parea con man toccar già il cielo. m. franco, 1-13:

1-13: ben ti pare aver tocco il ciel col dito. bandello, 1-22

di gioia pareva che col diti toccasse il cielo, quello pregò che degnasse di

d'ogni cosa, anzi le parrà toccare il ciel col dito. buonarroti il giovane

toccare il ciel col dito. buonarroti il giovane, 9-574: tal riguardar che

soverchio, / e n'avrebbe toccato il ciel col dito. g. gozzi,

era avvezza alle gentilezze, parve di toccare il cielo col dito, e ne fu

, i-14: nulla ostante io toccherei il cielo col dito se potessi in qualche

che a zelia sarebbe parso di toccare il cielo con un dito a poter diventare una

diventare una gran regina. -voler pigliare il cielo a pugni: a indicare collera

a pugni: a indicare collera contro il mondo in generale, un senso diffuso

contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni ». 17

ché degli asini al ciel non giugne il raglio. = dal lat.

la ciesa accende / là dove vuole il gran sotterra porre. = voce

da voi dunque, da voi, che il mondo appella / per reverenza padre citarista

marino, 6-100: v'ha di cirene il belgioin natio, / il cifo egizio

ha di cirene il belgioin natio, / il cifo egizio e 'l mastice di chio

13-11: sopraggiunse uno affilato giovane, il qual aveva nella man destra la spada

1-369: su le piazze e botteghe radunano il circolo, mentre parlano dell'astrolabio,

.: numero. -cifra tonda: il numero, arrotondato nelle decine o nelle

che ci assassinano, e ci impacciano il cervello tutto giorno. l. bellini,

, / e col valor di finte cifre il vero / valor de'corpi immaginati estima

stratagemmi *. cattaneo, ii-2-158: il fondamento di ogni ordinata sistemazione sarebbe in

... più calmo, riprese il suo denaro e il taccuino zeppo di cifre

calmo, riprese il suo denaro e il taccuino zeppo di cifre: « io

ed osi / tentar le stelle, o il nautilo rivibri / e s'inabissi in

tuoi libri! comisso, 7-34: il generale supremo stava osservando l'elenco delle

, di quante produsse arti leggiadre / il mortale intelletto, aura divina / quale

mortale intelletto, aura divina / quale il canto dirà la più felice? / te

/ all'umano pensiero, agli occhi il rendi / visibile: ed in tale e

io leggo le sue lettere? faccia il cielo ch'ella invece non perde la pazienza

; totale. -cifra di affari: il valore complessivo in denaro delle operazioni compiute

di tempo. -cifra di castelletto: il credito massimo che una banca può concedere

diciassette milioni. carducci, i-24: il popolo, cioè migliaia e migliaia d'uomini

annunzio, iv-1-70: le cifre salivano oltre il prezzo reale dell'oggetto, mentre i

1-153: han contato a lume di candela il guadagno;... ed han

han segnato in cuore la cifra e appuntato il desiderio al pezzo di terra cui han

l'occhio da tempo: la terra è il solo impiego sicuro. calvino, 1-535

vol. III Pag.134 - Da CIFRAIA a CIGLIATO (41 risultati)

il proprio lor nome dimostri o 'l soprannome.

nome dimostri o 'l soprannome. buonarroti il giovane, i-418: e questo [edificio

/ quella a cui di piacer concesse il dono / venere bella. a lei

scorza. parini, 744: era il valore di ciascuna dote, coll'aggiunta

« c'è l'acqua nella bottiglia? il bicchiere è di quelli buoni, del

assentiva e negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli occhi pieni di

dolcissima pozzetta allor s'aprio; / quando il mio cor ad osservar sen gìo /

con le cifre dell'ira, / e il dolor ci farà vendicato. 5

pittori, l'hanno esteso a indicare il carattere proprio e particolare di alcuno: *

che gli ritmano e cadenzano e ricamano il discorso. hemingway ha la morte violenta,

hemingway ha la morte violenta, levi il confino,... kafka la cifra

d'importanza, e avvisasse a firenze il caso ch'era seguito. machiavelli, 360

alla stampa, sarrebbono intesi quando occorreste il bisogno; onde è riputato molto meglio

12-19: per trar da l'altrui bene il proprio male / secrete cifre interpretar s'

di un errore di cifra che avrebbe guastato il senso del dispaccio: e per ogni

bisogna dire e credere, che anche il disegno e la pittura ha la sua cifra

vocali, avendo la saetta per corpo e il tuono per motto. perrucci, i-518

t'innalzi, / temerario pensiero? il volo arresta! / su quai vanni

oscure? salvini, 39-iii-200: così il burchiello è impossibile che perfettamente si potesse

geometria,... basta sapere che il quadrato di un numero è il medesimo

che il quadrato di un numero è il medesimo numero moltiplicato in se stesso.

; dal quale, tanto agnese quanto il suo turcimanno furono ben lontani di ricavare un

, i-155: l'allegoria dunque allarga il mondo dantesco, e insieme lo uccide

vita propria e personale, ne fa il segno o la cifra di un concetto a

2. ricamare, sulla biancheria, il monogramma che servivano di richiamo).

. la 'chiave'che spiega e apre il segreto di ima scrittura convenzionale special- mente

discussione: avevano fissato i compiti, il nuovo criterio dell'inquadramento, l'organizzazione

altra città, in questa, funziona il linguaggio degli occhi e quasi un cifrario

siglato. magalotti, 7-72: il nome pascalis è cifrato nella seguente forma

cifrate a mano, la coperta e il parato giallo dell'acqua benedetta. jahier,

benedetta. jahier, 35: il ragazzo non ha il senso di aver commesso

35: il ragazzo non ha il senso di aver commesso un'azione cattiva

rimane come un mendicante che ha infilato il viale d'un parco pieno di promesse e

pieno di promesse e si ritrova contro il divieto d'un cancello altissimo cifrato d'oro

1-46: la mano teme, volgendo ora il quaderno delle lettere che michelangelo scrisse a

cattaneo, iìi-4-34: i giovani di tutto il regno si erano invitati fra loro a

ai soldati. rajberti, 1-92: il nostro uomo sotto a quelle apparenze di

gli sdegni generosi, la saliva per il cigaro, le lagrime per il tenero sentimentalismo

saliva per il cigaro, le lagrime per il tenero sentimentalismo. prati, i-153:

76: egli, coll'ìndice, scorre il dosso dei libri... passa

di tale che fieramente sentiva; passa il cigli-aggrottato e taciturno alfieri, stoffa di

vol. III Pag.135 - Da CIGLIATO a CIGLIO (63 risultati)

. 3. bot. che ha il margine fornito di peli disposti come le

avorio applicata trasversalmente tra l'impugnatura e il riccio del violino, del violoncello e

scopo di sostenere le corde e impedirne il contatto con la tastiera.

-al plur.: i peli che orlano il margine delle palpebre. - per estens

testa or fino, e calda neve il volto, / ebano i cigli, e

'l vago piglio lei bianchi denti, il dritto naso e 'l ciglio / pulito e

con esso nel viso e ruppegli tutto il ciglio, e corse in uno canto

ochi, li fu posto al céllio il ferro rovito, e non li fece male

membri innanzi, cioè se manderà'innanzi il piè destro, che 'l braccio stanco

, 9-31: ed a colui che il suo destrier percote / tra i cigli parte

suo destrier percote / tra i cigli parte il capo e tra le gote. bruno

f. f. frugoni, xxiv-1049: il giudicio allora, mirandole [le due

in dono a voi / gli ha dati il cielo, e costan tanto a noi

che importa, verbigrazia, alle genti il sapere che il dotto peireschio aveva un

verbigrazia, alle genti il sapere che il dotto peireschio aveva un gran porro sulla

ciglio e ciglio? alfieri, i-24: il pianto / mi sta sul ciglio,

, / mi legò, mi tolse il core. foscolo, v-96: aveva un

eh via! * interruppe subito il dottore, aggrottando le ciglia, aggrizzando il

il dottore, aggrottando le ciglia, aggrizzando il naso rosso, e storcendo la

! che mi venite a rompere il capo con queste fandonie? *. leo

sorgea sul ciglio, alle mie luci / il tuo volto apparia, che travagliosa

patologico di questa bellezza, facevano battere il cuore d'or goglio.

le lunghe ciglia quasi vellutavano, e il suono della voce armoniosa pareva volessero anch'

11: dalla palma / tonfa il sorcio, il baleno è sulla miccia,

: dalla palma / tonfa il sorcio, il baleno è sulla miccia, / sui

. cassola, 2-96: di nuovo il ciglio della bimba cominciò a tremare.

atti trasformano in cose le cose e il lavoro è pieno di sudore e di polvere

, le righe tese delle nervature, il polline intorno all'urna ben disegnata come

occhi quelle mosche d'inciostro che nuotan entro il latte delle pagine. -in un

, 65-16 (v-206): volse il cavallo in un batter di ciglia. tasso

aver parlato delle buone fortune del sorniani. il leardi non mosse ciglio mentre emilio s'

palle, ella fissava su i soldati il suo sguardo inebriante come l'ondeggiamento delle

v. aggrottare. -inarcare, sospendere il ciglio: in segno di stupore,

semplice turba, al ciel rivolta / il ciglio inarca, e nel suo cor predice

27-37: al nome di tisbe aperse il ciglio / piramo in su la morte,

: ambi voltaro a un gran strepito il ciglio, / e videro baiardo in gran

/ più mi sento abbagliar, gravarmi il ciglio. marino, 205: l'oriente

, ha l'alba in fronte, / il di nel ciglio accolto, / e

non è ver che sia contento / il veder nel suo tormento / più d'

man sul brando, e sul mio ciglio il ciglio / terrai. manzoni, 38

. manzoni, 38: per te sollevi il povero / al ciel, ch'è

saba, 25: era incerto fra il riso e il pianto il ciglio /

25: era incerto fra il riso e il pianto il ciglio / tuo su quel

era incerto fra il riso e il pianto il ciglio / tuo su quel sonno.

eretta ed immota la testa incerchiata sotto il peso, le ciglia abbassate per vedere

le ciglia abbassate per vedere dove mette il piede, ti par di vedere la

simil. marino, 2-12: apunto il sol su la cornice allora / de

/ de la finestra d'or levava il ciglio. -a ciglio asciutto:

? tu, che destrutto / mirasti il regno tuo co 'l ciglio asciutto? alfieri

alfieri, i-44: va: cela il pianto; / premi i sospir nel petto

/ ho da portar per questo basso il ciglio. idem, 3-13: e con

. idem, 42-30: a narrar il suo amor se gli condusse / col viso

lui con alto ciglio, / ch'il gran signor le vuol far trionfanti.

le vuol far trionfanti. -aggravarsi il ciglio: per il sonno. metastasio

. -aggravarsi il ciglio: per il sonno. metastasio, ii-339: ma

. metastasio, ii-339: ma nasce il giorno: e voi, / stanchi

/ confondervi nel sen. s'aggrava il ciglio, / e le fiere vicende /

cruna. alfieri, v-1-761: ma il filosofo stesso anco può, il ciglio /

ma il filosofo stesso anco può, il ciglio / aguzzando, scrutar di quai

di quai parenti / nato sii; ché il leon non è il coniglio. leopardi

nato sii; ché il leon non è il coniglio. leopardi, 32-234: lascia

severi / economici studi, e intenta il ciglio / nelle pubbliche cose.

nelle pubbliche cose. -alzare il ciglio: ribellarsi. dante, inf

vol. III Pag.136 - Da CIGLIOLATO a CIGNO (61 risultati)

. ariosto, 28-14: non lascia il duol che giorno e notte porta,

i nembi, / per offuscarlo [il sole] e le tempeste invochi / del

cielo? -chiudere, comporre il ciglio: chiudere gli occhi ai morti

metastasio, 1-4-23: né v'era (il credo appena), / di tanto

scarmigliata, figlio / chiamò, baciando il tronco amato e santo, /

/ e con la destra ti compose il ciglio. -gravare di viltà le

285-8: e di doppia pietate ornata il ciglio; / or di madre, or

un poco mova a salutarlo / madonna il dolce e grazioso ciglio, / più di

consiglio / non avrà uopo e vincerà il destino. ariosto, 5-81: e

di veder ginevra in gran periglio / avea il cor lieto, et orgoglioso il ciglio

avea il cor lieto, et orgoglioso il ciglio. firenzuola, 320: con turbato

fuggir de l'ore, / e come il tempo con l'usato artiglio / crespar

trovano più che molti, che sotto il severo ciglio, volto sommesso, prolissa barba

velo ascosa; / ond'io, nascendo il mio dal tuo pensiero, / penso

, ch'or gli è occulto, / il tuo tradito figlio / ricorderassi adulto,

oh! di cocenti lacrime / righiam sommessi il ciglio, / miei generosi. e

l'esiglio. carducci, 714: il fruscio de le lor séte / chiama il

il fruscio de le lor séte / chiama il popolo a raccolta: / gran dispregio

ringrazio, / che pur col ciglio il ciel governa e folce, / tomo

: i fossi fatti semplici devono avere il ciglio grande e lato, distante alquanto

, 20-184: qui co'numi alleati il dio s'assise / d'impenetrabil nube

sodaglia, passa le macchie, attraversa il bosco, guardando in qua e in

al ciglio della strada », le disse il giovine cercando di trattenerla, onde non

cadere nel lago. fogazzaro, 5-147: il sole calava dietro al ciglio del monte

; capi e promontori si spingevano verso il mare, i cigli dei precipizi e

azzurreggiano i pali. jahier, 11: il bischetto sotto l'impannata verso il cortile

: il bischetto sotto l'impannata verso il cortile -che solo sporgendosi tutti fuori si

intenerito. de pisis, 4-53: il vecchino coperto di stracci, / col suo

largo cappello di paglia, / lungo il ciglio cava l'erba dal campo rosso

valicata l'altura, videro la strada lungo il ciglio del burrone popolata d'uomini e

1-76: quando spuntò la luna, il gobbo andò a nascondersi, ma presto

, 29: a ciglio dell'isola il mare era sale; / e s'era

.. / piglia vano il vocabol della stella, / che 'l sol

ai lati della strada (e costituisce il margine del fosso o del dirupo che

i ciglioni delle fosse, e porrai il campo contra di lei. soderini,

. b. davanzali, ii-64: presero il ciglione della via tre coorti pretoriane in

essi un po'di falda coltivata; il resto è schegge e macigni, erte ripide

fogazzaro, 5-53: così dicendo alzava il suo visetto, i suoi occhi pieni

dolorosa, scoteva le mani su verso il ciglione della montagna imminente alla sua casa,

montagna imminente alla sua casa, verso il domicilio del bestione diabolico. pirandello, 7-81

orlo del ciglione che limitava a mezzogiorno il podere. comisso, 1-95: la

strada sempre sul ciglione della vallata. il mare era davanti. a destra sfilavano

levi, 1-13: mi accorsi allora che il paese non si vedeva arrivando, perché

ciglione: le radici si sporgevano tra il sasso vivo e la terra smottata.

può levar de opinione / quel re il colpo che ha visto ismisurato; /

sviluppate, portano un'ampia paimatura; il posteriore è piccolo e non tocca il suolo

il posteriore è piccolo e non tocca il suolo; le penne remiganti non sono

lunghe; la coda è graduata; il piumaggio è molto fitto (e il

il piumaggio è molto fitto (e il piumino è usato anche come guarnizione di

varie specie, in europa sono comuni il cigno reale (cygnus olor), con

(ed è facilmente addomesticabile); il cigno selvatico o canoro (cygnus cygnus

breve e grosso (ed emette durante il volo un suono flautato); il

il volo un suono flautato); il cigno nero (chenopis airata), completamente

. cecco d'ascoli, 2271: il cigno è bianco senza alcuna macchia /

: canta sopra le chiare linde / il bianco cegno, giunto da la morte,

guardare? leone ebreo, 128: il cigno è bianco, netto e chiaro e

cantare. bembo, 2-40: per tutto il fiume, quanto io gli occhi potea

fiume o accanto le verdi ripe, il sole, che purissimo gli feria,

sentivano e sì piacevole armonia, che il fiume e le ripe e l'aere tutto

vengon lieti riportando in bocca / sicuramente il nome che lor tocca. cellini, 1-25

. tasso, 18-18: di musico cigno il flebil canto. bruno, 3-193:

vol. III Pag.137 - Da CIGNONE a CIGOLARE (60 risultati)

marino, 1-130: va con l'aquila il cigno in ima coppia, / va

cigno. carducci, 655: due cigni il traggono candidi a volo: / sorride

traggono candidi a volo: / sorride il cielo. pascoli, 955: schiere di

non lontano dalle mura di enna s'apre il pergo, / lago d'acque profonde

/ lago d'acque profonde; mai il caistro, / nelle sue onde fuggenti,

orbo / giudizio, a cui non mostra il sol mai raggio; / e stima

sol mai raggio; / e stima il corbo cigno e il cigno corbo.

; / e stima il corbo cigno e il cigno corbo. caro, 12-i-96:

avea contrari effetti / e ne la lingua il tosco e 'n bocca 'l ghigno,

un lago. d'annunzio, iv-1-42: il mantello foderato d'una pelliccia nivea come

casa, ix-461: varchi, ippocrene il nobil cigno alberga / che 'n

/ al languir vostro, e secco il lauro e 'l mirto. campanella,

, te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando

stella: / qui di vaichiusa è il cigno, e meno altera / la sua

i-497: è vero che a volte serro il nodo un po'troppo: e come

nodo un po'troppo: e come il cigno di venosa, anch'io brevis

. panzini, iii-644: metastasio è il cigno d'italia. -canto del

ecc.: per la tradizione che il cigno cantasse il suo canto più melodioso

per la tradizione che il cigno cantasse il suo canto più melodioso prima di morire

1-106: a me ti volgi ed odi il mio martora, / e s'io

/ e s'io fo versi, il mio canto è di cigno. de sanctis

ballata che scrisse esule a sarzana, il canto del cigno, il presentimento della

sarzana, il canto del cigno, il presentimento della morte. bocchelli, 1-iii-363:

. fazio, v-3-49: vedi là il cigno, in che trasformò giove.

cielo circa gli confini d'andromeda ed il cigno d'un canto, e gli pesci

da l'altro. stuparich, 5-324: il grande preludio continuava sotto gli ordini e

« l'orsa maggiore! », « il serpente! », « guarda la cassiopea

... », « e il cigno... ».

bencivenni [crusca]: vi adoperi il cigno di galeno, che ne riscoterà

. / del tal la moda non volle il medesimo; / lunghetti e pengiglianti volle

tutte le altre ballerine portavano in testa il cignòn, alto come un monumento patriottico.

obbligava le signore a certe enormi pettinature, il vocabolo chignon era molto usato, e

cigolaménto, sm. ant. il cigolare; cigolio, stridìo.

quarantottati passaggi. pavese, 4-287: il carro proseguiva cigolante. cigolare,

lor bilancia. caro, 1-143: il grido, lo stridore, il cigolare /

1-143: il grido, lo stridore, il cigolare / de'legni, de le

velavano, / la buia notte ond'era il mar coverto / i tuoni, i

orror, perigli e morte. buonarroti il giovane, 9-268: lievasi innanzi all'

che su l'immote i maladette sorelle il cocchio spinse, / e su le infami

di fuore. pascoli, 50: cigola il lungo e tremulo cancello / e la

, va in cucina, percorre cauta il corridoio, schiude la porta togliendo lentamente

corridoio, schiude la porta togliendo lentamente il catenaccio che cigola un poco e che la

manzoni, 12: allor che da lunge il ciel s'imbruna / siede sul mar

annunzia la fortuna; / mentre cigola il vento, che si frange / tra

fioco / rotto dai duri massi, il fiotto piange. collodi, 22: un

di fanciulla o viandante; / ma il cigolar de'rami / sotto il peso

ma il cigolar de'rami / sotto il peso ineguale affaticati / e del gel che

affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. sbarbaro, 1-52:

fa, combattendo, quel suono, che il poeta chiama cigolare (voce proprissima a

e tristo, / e gesù bestemmiava e il suo peccato / ch'empiea l'avemo

cellini, 722: cicalare si è il cigolare degli uccelli, il quale non

cicalare si è il cigolare degli uccelli, il quale non ha tuono nessuno né con

; questo sì è un mormorio, il quale se bene non consuona, ancora non

: passò un circolo di rondini sotto il balcone di mezzogiorno, le quali,

un punto. d'annunzio, iv-2-688: il cigolare assiduo delle passere non sopraffaceva il

il cigolare assiduo delle passere non sopraffaceva il silenzio delle mura, dei tronchi,

la monotonia era negli orecchi loro come il rombo nelle conche marine ed essi attraverso

. ant. gorgogliare, emettere borborigmi (il ventre). forteguerri, 25-80

non sentirsi bene, / e che il corpo gli cigoli e gorgoglie.

. 9. prov. -perché il carro non cigoli, bisogna ungere le

vol. III Pag.138 - Da CIGOLIO a CILICIO (54 risultati)

di cavalli e di fanti, e sotto il grave / peso de'bronzi un cigolio

strade. c. bini, ii-193: il soprastante non ha letto l'immenso volume

, per tutta risposta gli fa sentire il cigolìo delle chiavi, e dei catenacci.

83: dritto su la poppa il genio mio / guarda il cielo ed

su la poppa il genio mio / guarda il cielo ed il mare, e canta

genio mio / guarda il cielo ed il mare, e canta forte / de'venti

2-187: sentiva nella sua stanza buia il frullo delle passere, il cigolìo delle rondini

stanza buia il frullo delle passere, il cigolìo delle rondini ed il bran- colìo

delle passere, il cigolìo delle rondini ed il bran- colìo cieco, viscido e velocissimo

, 10-349: le carra tarmolano sotto il muraglione la strada, ed egli ode il

il muraglione la strada, ed egli ode il cigolio della mannaia, le bianche giovenche

volgar., 1-28: quand'egli [il serpente] ha digiunato un termine tanto

pass'io. pulci, vi-162: il detto capitano m'a promesso un cavallo

collegio a spesse e tiepide arcate come il ventre di un millepiedi, si raggomitola

: quando scatta a vuoto, e il colpo non parte. -al figur.:

. e se poi non mi riesce? il filo si rompe, la rivoltella fa

, mai. montale, 3-207: il pubblico taceva allarmato dai primi goccioloni e

malattia gravissima. cippi, 7-25: il cadavere par di mona checca, / eh'

... /... come il divo / senno di palla per cotanto

eroe, cercando l'isola rupestre / tra il cilestrino tremolìo del mare. fanzini,

, agg. letter. che ha il colore del cielo sereno: celeste.

celeste. malispini, 58: avea il campo bianco e la ruota ci- lestra

9 (189): la luce, il cui splendore la notte fugge, aveva

5-46: de la schiera di mezo fu il maestro / rinaldo, che quel dì

al sol, sì com'ai lampi il flutto, / balenar, tremolar l'arnese

d. bartoli, 40-ii-24: il p. manuello diaz... ne

moda ne'colori de'vestiti, cambia il colore nelle stampe de'libri, e per

libri, e per inchiostro ora usa il color cilestro, ora il turchino e ora

ora usa il color cilestro, ora il turchino e ora il verde. parini,

color cilestro, ora il turchino e ora il verde. parini, giorno, i-1002

spuntavano in mezzo al lino che velava il suo seno. carducci, 433: sorridean

occhi cilestri vivacissimi pascoli, 987: il glauco rosmarino / dai fior cilestri. d'

monti cilestri? panzini, i-36: il lino fioriva alto e sottile con i

, 10 scoppio-scintille del tuo volto-vecchiaia, il guizzo cilestre del tuo occhio-dolore. bocchelli

dante, purg., 26-6: ferìami il sole in su l'omero destro,

del bianco seno e de'cerulei lumi / il candido il candore, / il cilestro

seno e de'cerulei lumi / il candido il candore, / il cilestro il colore

/ il candido il candore, / il cilestro il colore. mazza, 799:

candido il candore, / il cilestro il colore. mazza, 799: ha tumidetti

maschio, lo sguardo intento / tra il vasto arco cigliare. = voce

marini o d'acqua dolce, hanno il corpo rivestito da una membrana, traversata

tendano pezze di ciliccio, le quali rifrenano il furore delle saette. del tuppo,

e brutto. baldelli, 5-158: il cilicio, che è una sorte di veste

nella cilicia, dalla quale ella trasse il nome, per questa cagione, che

all'atto di fuori, com'è il digiuno, ciliccio, lagrime, discipline,

dio? d. bartoli, 36-69: il suo primo vestirsi della mattina era cominciando

, fra tante vite di santi, il santo in persona, scrittore e pittore di

e i fratelli, resasi monaca, macerato il corpo co'cilizi e digiuni, vive

passasti con la spada in pugno / ed il cilicio / al cristian petto, italo

negri 1-368: nelle barbare età cinsi il soggolo / bianco, la scura tonaca

/ bianco, la scura tonaca e il cilicio. deledda, iii-355: dentro

deledda, iii-355: dentro la cella il medico, pure lui frate, da poco

-per simil. ojetti, i-542: il dolore, anche sotto la piccola forma

. e. gadda, 314: oh il garzone del salumiere freguglia, dal bisunto

vol. III Pag.139 - Da CILICIO a CILINDRATO (44 risultati)

mondo. nievo, 52: nato il male, non è questo il secolo de'

: nato il male, non è questo il secolo de'cilici e delle mortificazioni da

de'cilici e delle mortificazioni da sperarne il rimedio. imbriani, 1-29: amano

rimedio. imbriani, 1-29: amano il marito e sottostanno al drudo, che par

punto eleganti. pirandello, 7-158: il dolore ti salva, figliuolo! e tu

fece tanto, tanto male! sia il tuo cilizio, figliuolo, il pensiero di

sia il tuo cilizio, figliuolo, il pensiero di tuo padre. linati,

una fisarmonica ad armacollo; poiché quando il cilicio sarà compiuto, è intesa che

con la polpa gradevole, dolce-acidula, il nocciolo semiaderente, liscio, tondeggiante.

un paniere di ciriege in capo, il detto paniere cadde; del che le

che non si possono pur portare. il principato ottengono le duracine, le quali

siete legate alla cavezza, / sprezzate il secol che di sé vi priva. leopardi

un arboscello un poco più grande produce il pesco, più grande la ciriègia.

1-11: tutti volevano vedere pascariello, il quale era tenuto chiuso in casa della

bocconi, le primizie che offriva il paese, le ciriegie e le albicocche

le cappe color di ciliegia lo distraggono [il toro]. 3. locuz

: col baco. -vamico ciliegia: il baco della ciliegia. -al figur.

/ o tu l'affoga o tu taglia il capresto. / non più, per

sono come le ciriege; al marito entra il fuoco in capo,...

, dove uscì di vita, e il marito di paese. guerrazzi, ii-234:

presunzione, forse è uno sperar ciriege il gennaio. -tenere con le ciliege

quello della pittura di tiziano, presso il giacitoio coperto di velluto rosso dove la

bianchi, in infiorescenze a ombrella; il frutto [ciliegia), è una

è una drupa. altra specie è il prunus cerasus (detto volgarmente agriotto o

. palladio volgar., 11-12: il ciriegio ama l'aere freddo, e

umido in parte. leonardo, 2-447: il ciriegio è di natura di abete nella

equilateri dal mezzo in su; e il noce e querce dal mezzo in su compone

anno i suoi successor, l'olmo, il ciriegio. mattioli [dioscoride],

mitridate. soderini, iii-384: godesi il ciriegio di sito freddo in umido terreno

al comio suo minor germano / fiammeggia il soavissimo ciregio. baldovini, 3-157: i'

manetti, x-222: la gomma che getta il ciliegio, detto da linneo prunus cerasus

nespoli ancora! negri, ii-693: il ciliegio, alto e solo, nel mezzo

dovere, una condanna? e potrebbe il ciliegio sottrarsi a quel diritto quando le

. sinisgalli, 3-68: è insonne il mastro bottaio: / pialla le travi di

ciriegiuòlo), agg. che ha il colore (o anche il sapore) della

che ha il colore (o anche il sapore) della ciliegia: rosso vivo

vinaccie sin che siano ben pigiati. buonarroti il giovane, 9-464: bere a paesi

di vitigno. soderini, i-550; il ciriegiuolo dolce è un vitigno, che

ha i grappoli lunghi, e radi, il granello grosso, e più peloso che

foscolo, xv-432: non posso abbandonare il mio libro ora che devo attendere a

. 2. comprimere e spianare il manto stradale col rullo compressore (per

cilindrata, sf. meccan. il volume del cilindro nello spazio compreso fra

volume del cilindro nello spazio compreso fra il pistone al punto morto inferiore e il

il pistone al punto morto inferiore e il pistone al punto morto superiore (le

vol. III Pag.140 - Da CILINDRATOIO a CILINDRURIA (48 risultati)

, 6-142: in cilindratissime tricromie, eccovi il giovanotto e la ragazza, in costume

al cappellone eventuale, non gli salti il ticchio di sbucare da via lauro,

ticchio di sbucare da via lauro, il serpente. contrabbandieri d'una povera lira!

questo [strumento] per tutto quasi il suo tratto cilindricamente ritondo, alquanto però

nel salire [sugli omnibus], il conduttore vi avverte di afferrar tosto la

sul muro del corrai, tenendosi in grembo il grosso microfono cilindrico. 2

qual grazia e qual decoro abbia aggiunto il cappelo cilindrico a questo tipo eminentemente popolare

, nereggiano cappelli di preti e scintilla il chepì dorato d'un colonnello d'artigliera

d'archimede] era posta la spera e il cilindro. galileo, 3-1-412: l'

, che ha per una delle sue basi il detto cerchio annuo, e per l'

di diametro: egli, calculando sopra il dimostrato da archimede nel primo libro della

formare della sua quantità un cilindro (il diametro della cui base poniam che siano

che siano tre once, delle quali il piede è dodici) lungo appunto dieci

un cannone pur di legno. buonarroti il giovane, 9-115: certamente viene a

. secondo l'alto equilibrio della pressione, il cilindro dell'aria, che si contrapesava

serve l'incavatura per ricevere in sé il colore e imprimerlo nella carta, facendolo uscir

di seta, e le si faccia toccare il fondo del pozzo. giordani, i-46

finisce in largo piano; a mezzo il quale sorge un gran cubo, cui

d'acqua... e sovra il cubo s'innalza, con sua base e

. d'annunzio, iv-1-72: luccicava il cilindro d'argento pieno d'acqua calda

, i-510: orribili cappelli a cilindro che il popolo toscano qualifica del nome di «

i-95: impalato, serio, premendosi il cappello a cilindro sul ventre, petrolini

a cilindro sul ventre, petrolini alza il naso a becco, spalanca i grandi occhi

e bizzarri... facevano svolazzare il velo bianco annodato a un cilindro da potervisi

di cassetta e non aveva più in testa il cilindro. 4. rullo,

c. battoli, 1-171: cilindro con il quale gli antichi insegnavano pareggiare il terreno

con il quale gli antichi insegnavano pareggiare il terreno. tommaseo [s. v.

v.]: cilindro si dice il rotolo, o rullo, o spianatoio,

rotolo, o rullo, o spianatoio, il quale è uno strumento di legno di

nel suo cilindro di cristallo, sotto il paralume di vetro. 6. cilindro

tarato in cm3, usato per misurare il volume dei liquidi. 7.

. chiavetta cilindrica che serve a regolare il tono di alcuni strumenti musicali a fiato.

un verso, ora nel verso opposto, il qual movimento alterno... porta

.. onde chiamansi 'a cilnidro 'il corno, la tromba e in generale

8. orologio a cilindro: che ha il bilancere fermato all'estremità di un cilindro

endodermide e comprendente i fasci fibrovascolari e il midollo. 10. meccan. organo

o camicia (la parte interna dove scorre il pistone), l'inviluppo esterno (

scorre l'acqua di raffreddamento; se il cilindro è raffreddato ad aria, è

momento la macchina non andava; ma il ministro della cartiera, che è un

ecco, puliti i cilindri e ammannito il tutto, la macchina comincia a muoversi:

non udiva più nulla, se non il palpito eguale del motore, la settupla consonanza

altro, poi più pause intermesse; e il cuore gli si serrò, e gli

non acqua a le caldaie. -e splende il sole / con baleno irrisor, su

officina. e. cecchi, 6-33: il guscio, diventato ora un solo pezzo

vettura, che sta ad aspettarlo sopra il binario a cilindri. c. e.

ingegneri, di tanto in tanto, sentono il bisogno di calcolare qualche cosa: la

xuxtvso) * voltolo, rotolo ': il termine si era diffuso con la

= comp. da cilindro (perché il tumore, premuto, lascia uscire

vol. III Pag.141 - Da CILIZIO a CIMA (43 risultati)

alta, più elevata; sommità; il margine estremo; orlo, bordo, estremità

. parini, giorno, iv-704: [il tempo] de la dama un poco

la dama un poco, / dove il ciglio ha confin, riga la guancia

monti, 16-166: invan vibrava / il telamònio eroe l'asta, privata / della

una cordicella lunga un po'più che il giro d'un polso ordinario, la

. pascoli, 1400: essi prendendo su il palo d'olivo, appuntito la cima

. d'annunzio, iv-1-32: come il vento a tratti soffiava forte, ella

di uu sistema montuoso o collinare, il sistema stesso; sommità di un colle,

parte dell'occidente alluminata dal sole dopo il suo tramontare insino alla terza parte della

un poco inanzi alla man destra / salisse il poggio, inver la cima alpestra.

. tasso, 7-9: sì come il folgore non cade / in basso pian ma

su l'eccelse cime, / così il furor di peregrine spade / sol de'

qui lunga ed acuta cima / fendere il ciel, quasi affilata scure, /

più familiari. leopardi, 39-15: limpido il mar da lungi, e le campagne

. nievo, 1-6: quando s'aggiungeva il sommo d'un'erta l'occhio

, col galestro disfatto dall'acqua, il cielo si fa bianco e immobile.

conquistar la cima. papini, 8-83: il pensiero non si ferma. la chiusa

[la piccola borghesia] la forza, il segno, il titolo della distinzione,

] la forza, il segno, il titolo della distinzione, la convalida di essersi

latino in volgare? perché lasciaste calar furioso il vento dell'ira vostra su le più

x-3-381: o tu che su le carte il senno leggi / di quel consesso che

/ di quel consesso che in atene il crime / punìa de'numi dai tremendi

alla parte / u'la prim'ombra gitta il santo monte; / non però dal

., 13-135: i'ho veduto tutto il verno prima / lo prun mostrarsi rigido

ghirlanda. boccaccio, vii-6: era il mar tranquillo e il ciel quieto,

, vii-6: era il mar tranquillo e il ciel quieto, / quantunque alquanto zefir

soffiar d'un venterello che va tutto il giorno leggiermente percotendo le lor cime,

amorose rime, / laura, vedrete il vostro lauro impresso, / più caro della

l'avanzo, s'è di te il rigoglio! / le pigne tu, le

che faceva. montale, 1-49: il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia

è sempre terminato da un fiore, il quale gl'impedisce di allungarsi più oltre;

o d'alto fusto, e somministrano il legname da costruzione, talché le

primavera! 7. figur. il grado più elevato, la situazione più

altre a essa analoghe; l'apice, il colmo. latini, i-548: e

con finti visi e parole tutte simulate il levano in alto, e poi tutto ad

sempre più migliorare ed accrescere ed adomare il nostro dolce idioma, ch'è di

idioma, ch'è di tutti gl'italici il fiore e la cima. parini,

la cima. parini, vlii-m: il buon parente, che su l'alte cime

/ e ne la fronte di letizia il lume. d'annunzio, ii-568: taci

della gioia è attinta. / guarda il pamete al ciel, come leggero!

in quello, contrastato e drammatico, il nostro amore raggiunse cime tanto elevate. pratolini

cime della perfezione. 8. il più eminente, il più segnalato fra i

8. il più eminente, il più segnalato fra i suoi simili (

vol. III Pag.142 - Da CIMAIOLO a CIMARE (24 risultati)

con molta arroganza / ar- galia, il forte cavallier di vaglia, / e feraguto

di persuadersi che la sua nazione fosse il fiore delle nazioni, la sua razza,

teologia. de sanctis, lett. il., ii-84: il buon pier soderini

, lett. il., ii-84: il buon pier soderini, cima di galantuomo

altro uso marinaresco. panzini, ii-635: il padrone gli nascondeva la vela e le

sempre. jahier, 47: anche il mozzo aveva fissato di disertare appena si

si era accostata, manovrando faticosamente fra il subbuglio del fiume, e gridavano nel

: in cui l'asse principale esaurisce il proprio meristema terminale con la produzione di

ho in cima a la fronte, e il taglio che mi vedi nel mezzo de

cima, / come lo sputo, il pianto. a. f. doni,

. / groppo di gemme in cima il tiene avinto / sì che l'omero e

e in cima in cima / siedono tra il guardiano e i superiori. alfieri,

lucia. verga, 4-105: don luca il sagrestano andava spegnendo ad una ad una

non s'ha nulla / fuor che il triste cuore sperso / e in cima alla

opinioni sue, e che io approvi il suo libro da cima a fondo. berchet

io fui serrata, con bisbiglio di tutto il popolo. -montare in cima di

giocondo, / per essere a bordella il dì nomato, / che 'l dovea

fallace finga forse / el sdegno e il crucio, per tenire in cima / e

le cime di una cosa: averne il pieno possesso, signoreggiarla. dante,

che rotolò fra le palme; cimò il tabacco con certe unghie acute, rosse

. 2. tess. levare il pelo al panno con forbici e altri

, 92-34: la mattina lo scola [il panno] alquanto dall'acqua, e

: 'cimare', è recidere colla forbice il pelo al panno garzato. -figur.

se tu scampi da me, tu sarai il primo, / tanti n'ho morti

vol. III Pag.143 - Da CIMARE a CIMBALARIA (22 risultati)

4. scherz. mozzare il capo a qualcuno. ariosto, 18-52

i maggior di tutti, e dardinello il cima, / e lo pareggia agli

. 6. locuz. cimare il panno: fare della maldicenza. angiolieri

. cimare2, intr. tenere alto il capo trottando (un cavallo)

cimar olo, sm.): il primo a spuntare, quindi il più

): il primo a spuntare, quindi il più tenero (carciofo di cima)

può essere riferita a una mem- branatura il cui profilo abbia un flesso, e sia

del medesimo piombo che è coperto oggi il tetto del vecchio s. pietro. buonarroti

tetto del vecchio s. pietro. buonarroti il giovane, 9-531: i muri staran

1-152: fu in quel tanto cavato il piedistallo, che era sepolto sotto terra

medesimo sasso. baldinucci, 93: il tronco è la parte maggiore del piedestallo,

rifarne forse le cimase / strisceranno sopra il rio dell'orso. gozzano, io7

fanale. montale, 1-14: ci riporta il tempo / nelle città rumorose dove l'

. cimazio. cimata, sf. il cimare, cimatura. leggi di

le cimate che si fanno per tagliare il pelo colle forbici, si distinguono in tre

e per la terza, o per il fine. cimàtidi, sm.

. che è stato sottoposto alla cimatura (il panno). archivio datini [

garzoni, 1-736: poi se gli dà il pelo [ai panni], e

, agg. alzato, sollevato (il capo di un cavallo che va al trotto

185: la prepotenza del nuovo arrivato e il vino che aveva in corpo fecero che

vino che aveva in corpo fecero che il capo di cento la portasse, per

femm. -trice). che esercita il mestiere di cimare panni. velluti