diversi, in partic. per abbassare il livello di nicotina e uniformare colore e
bruciata tutta la brasca, si cava il minerale, che la torrefazione ha alquanto
alquanto disossigenato, e cui si dà allor il nome di 'vena ricotta'. bombicci porta
bombicci porta, 1-107: dicesi torrefazione, il processo di scaldamento in grande, dei
ne sono principali, l'ebro e il tago, che sbocca nell'oceano e fa
di poca importanza, e meritando piuttosto il nome di torrenti che di fiumi. g
l'aretusa. manzoni, iv-173: il torrente riprendeva il suo corso; trovava il
manzoni, iv-173: il torrente riprendeva il suo corso; trovava il letto libero dovunque
il torrente riprendeva il suo corso; trovava il letto libero dovunque arrivava: nessun argine
. ungaretti, xi- 145: attraversa il paese un torrente, e la sua trasparenza
torreggiare), agg. elevato il nord, seguendo mulattiere impervie e greti di
, 3-41: dilungandosi poco, trovò il delizioso luoghetto di san martino, serrato intorno
e sopra di essa, torreggiante, il cono scuro dell'ytaioa. g. manganelli
da presso, / che invasero il marito ardenti voglie / di pareggiar la torreg
. colletta, i-282: se prima il monte vesuvio torreggiava su la montagna di somma
si estolle. poerio, 3-824: il tempio torreggia. imbriani, 7-74: palazzo
buzzati, i-285: squallido e torvo, il casermone torreggiava sul terrapieno della ferrovia,
a le cui piante / calpestato rimbomba il suol tremante. artale, 2-72:
. artale, 2-72: vedendo già il nemico duce disporre le sue squadre d'infinito
tota furlana torreggia in seconda fila per il suo busto lunghissimo. 3.
anzi ad un torrente rapido; / il quale or tonde sue liete e piacevoli /
terre e villaggi. colletta, iv-266: il vesuvio vomitava torrenti di fuoco, abbuiava
vesuvio vomitava torrenti di fuoco, abbuiava il cielo per cenere, scuoteva intorno la terra
largamente. g. b. strozzi il vecchio, 2-67: io ritorno / a
le tue lettere... appena il mio ragazzo me le ha recate ho prorotto
sparger voce in tutta la francia, che il re aveva il disegno di mandare a
tutta la francia, che il re aveva il disegno di mandare a sacco la capitale
campailla, 8-70: infra scilla e peloro il mar cruccioso, / stretto in canal
, con impeto trapassa: / due volte il dì, volto in torrente ondoso,
fosse, trovasse per qualche tempo contrasto il torrente rapidissimo delle violenze borgiane, non
teatro potendo appena a gran fatica aprire il torrente delle persone affollatissime all'uscio. manzoni
sp., 12 (218): il furore accrebbe le forze della moltitudine: la
sfondata, l'inferriate, svelte; e il torrente penetrò per tutti i varchi.
in argo con insilanti attendevano a frenare il torrente dei turchi mentre colocotroni e niceta
stato felice di rovesciare su di me il torrènte della tua giovinezza, di aprirti
torrenti del dire, ove fa di mestiere il persuader de le cose dubbie, il
il persuader de le cose dubbie, il raffrenare l'altrui pessime volontà c. gonzaga
, ii-53: io non posso obtundere il torrente della mia eloquenzia. c.
sottilissimi canaletti che si trovano sparsi per tutto il corpo animale, destinati a ricevere e
, 790: è più verisimile quello che il medesimo tenocrate dice che spesse volte e
volte e fiumi torrenti lo conducono [il topazio]. caro, 10-557: d'
marini, i-282: qui a torrenti sgorgando il pianto ad inondar l'uno e l'
torrenti, e m'accrescono nell'anima il tedio ch'io sento della mia vita presente
annegata nel sangue che fece versare a torrenti il buo- naparte. soldati, i-106:
come ne giova loro e fa più leggieri il cammino. guglielmini, 2-249: molti
troppo insuperbiti in volere da sé portare il proprio tributo al mare, ne sono
flussi marini. cassola, 2-118: sotto il muricciuolo c'era uno strapiombo di un
sp., 20 (338): il fondo è un letto di ciottoloni,
. panorama [26tv-1987], 171: il torrentismo... coinvolge un numero
. m. -ì). chi pratica il torrentismo. w. giuliano
in posti scoscesi e torrentizi; io e il dottor trelawney saltavamo a gambe levate per
c. e. gadda, 13-42: il fondo-valle è coperto dagli erratici torrentizi di
, 12-5: dopo la sinfonia di brahms il programma annunciava la 'morte d'isotta',
programma annunciava la 'morte d'isotta', il 'don giovanni'di strauss e altre musiche
12-278: honegger... è il più fluviale, il più torrentizio dei musici
.. è il più fluviale, il più torrentizio dei musici viventi.
13-37: nulla di ciò avvenne: nemmeno il torrentizio / verbo del comiziante redimito di
. idem, 95: se fischiate il segno dell'arrembaggio, questo popolaccio torren-
. ungaretti, xi-76: crescendo prende il colore del sangue -per il limo degli
: crescendo prende il colore del sangue -per il limo degli altipiani abissini fornitogli dal nilo
temporale). bacchelli, 14-224: il temporale arrivò, nero, torrenziale, benefico
luce guadagna la corsia via via che il sole rosso declina, si distende sul solaio
sul solaio ammattonato di cotto come se il torrenziale ai monti avesse tinto di terra vergine
qualcosa di troppo solido, ed era il crescere di una luce torrenziale, che
opera, in partic. musicale, il carattere di un'opera, anche con
nell'impetuosità dello scrivere. moravia [« il mondo », 19-ii- 1949],
, 19-ii- 1949], 9: il fenomeno miller (poiché di fenomeno bisogna parlare
fenomeno bisogna parlare se non altro per il carattere torrenziale e informe dei suoi scritti
di vitalità e irruenza (una persona, il carattere). borgese, 1-128
e, temendo di non incontrare più il colonnello, andò a bussare al suo ufficio
schiaffi legnate rovescia giù in platea tutto il palcoscenico con bissolati ammutolito traballante fra i
ben difesa torretta. guerrazzi, 2-157: il capitano angiolo additava al padre casacconi una
sovente dondolando le gambe, e fumando il sigaro. de pisis, 3-170: squilla
dalla quale per uno o più buchi esce il fumo, che span- desi nelparia.
'l chiaro turchino de 'l cielo / il sole di settembre, e ne'vecchi mattoni
vari accesori e utensili e che ne consente il cambio rapido. p. gonnelli
usano per pane. arpino, 6-26: il bar era piccolo, buio, con torrette
apparve riverso un carro armato sovietico. il cannoncino sporgeva fuor della torretta, lo sportello
di granito circondato da un'àiòlà, il carro blindato dalla torretta del quale lenin
questo punto si vedessero uscire dall'onda il periscopio e la torretta d'un sommergibile?
bastava sovente che sporgesse sulla superficie liquida il periscopio o la torretta del sottomarino.
in modo da servire come posto per il mitragliere. del giudice, 2-92:
immaginare persone che cercano nello stesso disegno il punto migliore per piazzare un cupolino o
piazzare un cupolino o una torretta per il mitragliere; poi furono svenduti a piccole
. proibire a qualsiasi persona... il giocare a lotti, biribissi, girelli
: là dove rugiadoso / più verdeggiava il pascolo, / m'assisi pensieroso /
corridor fumanti; / e lo sbandarsi e il rapido / redir dei veltri ansanti.
, i-188: e tutto tace. non il sepolcrale / silenzio rompe il suono delli
. non il sepolcrale / silenzio rompe il suono delli squilli / non latrato di veltri
, / fuggendo a tutta briglia per il prato. monti, 22-240: alla dirotta
22-240: alla dirotta intanto / incalza achille il fuggitivo ettorre. / come veltro cerviero
effetti di questa impres- sion dimostrare: il quale 'metaforice'chiama 'veltro'. cesari,
ella è come un leone vigliacco, poiché il leone è simile nella rapacità e terribilità
a poco, e', poi fugge avanti il veltro. 2. figur.
sf. letter. leggera peluria che copre il corpo di una persona. cardarelli
. / e fagli [la vecchiezza] il capo, e la barba canuta, /
gli occhi fé brutti, e reccorci il vedere. velluti, 72: era di
leggenda aurea volgar., 1270: il servo di dio... mandolli uno
di cappone. ri- serbòe quello misero il vembro che gli era dato.
-i). vaso sanguigno che porta il sangue con alto contenuto di anidride carbonica
, si ministra alle vene quel sangue e il calore, 11 quale per tutto il
il calore, 11 quale per tutto il corpo si spande. ariosto, 7-15:
parterie, dove son più grosse e hanno il tronco loro, dal fegato le vene
difformi. e. cocchi, 1-3: il sangue vi scende per le arterie spermatiche
delle vene. bartolini, 18-34: osservavo il pulsare della vena, che passa,
che confluisce nel seno coronario e raccoglie il sangue proveniente dai ventricoli cardiaci.
verità, senza escludere affatto che anche il vino ci avesse la sua parte, erano
la regina d'amoroso strale / già punta il core, e ne le vene accesa
. gozzano, ii-345: ti rendo il figlio, o donna, ma t'avverto
, ma t'avverto / che gli scorre il delitto contro le vene! / l'
vene! / l'occhio avrà torvo, il cuor di frode esperto. 4
. gittava tanta acqua e sì alta verso il cielo, che poi non senza ailettevol
sottoterra. metastasio, 1-i-122: ma il fiume cne nacque / la limpida vena
/ se privo è dell'acqua / che il verno raccoglie, / il corso non
acqua / che il verno raccoglie, / il corso non perde, / più chiaro
è l'angoscia, far che fosse il pianto, / che tu brami, ch'
. venuti, lxxxviii-ii-737: secco è il parnaso irriguo e già mollo, /
/ cerbar, c'ha fatto franco il duro collo. algarotti, 1-ix-241: forse
la terra à molte vene, siccome il corpo à molte vene. casoni, 270
filangieri, i-268: le vene che trasportano il danaro nell'in- temo delle provincie unite
suoi propri disgusti, sotto colore di difendere il popolo, entrarono in isperanza di far
sono chiamati sotto diversi nomi, secondo che il suono, la grana, il lustro
che il suono, la grana, il lustro, il peso, le vene o
, la grana, il lustro, il peso, le vene o la qualità della
: l'aria si marezzò, e il vento vi segnava striscie più chiare e più
insieme / con la colla di toro il legno in guisa / che tinterne sue vene
2-4: le vie per le quali va il nutrimento nelle piante, son dette veni
che ha un sapore fra l'asciutto e il dolce). aretino, 20-66:
ha una tal vena d'amabile, che il rende tanto altrui più caro e grato
) '. dicono a roma per indicare il vino che non è né dolce (
insetti. 14. locuz. -agghiacciare il sangue per le vene-, v. sanvano
del tutto che io sappia chi è il prete di cui tu tanto se'innamorata
uno che doveva venire a palermo a bersi il sangue suo. -avere acqua nelle
vivano contr'a natura, che 'ngoiano il vino a digiuno, avendo vote le
sangue, n. 31. -cavarsi il sangue dalle vene. v. sangue,
adriano non si è più rimesso dopo il colpo della morte di alberto...
solo. algarotti, 1-iii-17: giallastro è il suo colorito, per niente scelto il
il suo colorito, per niente scelto il disegno, stentate sono assai volte le sue
nelle cui fiamme acceso / si diletta il mio cor, d'arder contento, /
polsi. -gelare le vene o il sangue nelle vene a qualcuno: v.
. tornasi di lampedusa, 19: il sauro irlandese, gli era sembrato giù
dante, lxix-2: poi che sguardando il cor feriste in tanto / di grave
barberino, iii-114: troppo noi metta [il cavallo] tosto / in calda stalla
ella è vena / securo a quella il mena. crescenzi volgar., 3-3:
trinci, 6-ii- 1096: si semina il grano, il vecciato, il segalato,
1096: si semina il grano, il vecciato, il segalato, le lenticchie,
si semina il grano, il vecciato, il segalato, le lenticchie, la spelda
] è ugualmente buona la vena, il mano, l'orzo. pascoli, 725
isola giunsero. lanzi, 1-2-174: il cane e il venàbolo convengono al suo stato
lanzi, 1-2-174: il cane e il venàbolo convengono al suo stato d'allora
e ministri? vuoi ch'io converta il reame in un parco di caccia,
londra so che superano le librarie venali il numero e la qualità di quelle di parigi
-ant. piazza venale-, quella che ospita il mercato (con riferimento al foro romano
di mercato. beccaria, i-553: il valore assoluto divenne in seguito relativo e
pea, 7-159: 1 ragazzi vedono il bello, non l'utile: non hanno
bello, non l'utile: non hanno il senso del valore venale. 3
caro lattante, onde noi desti / il gemer lungo di persona morta, / chiedente
professione o agisce prevalentemente o esclusivamente per il vantaggio economico che ne può ricavare;
e mercenario. batacchi, i-140: il polmone d'un sordido usuraro / v'intruse
d'un sensale / le labbra, ed il ventrieoi d'un fomaro, / e
mi accusa di avere 'infamato dalla cattedra il panni', di averlo rappresentato come '
e 'uomo venale'. piovene, 7-447: il rivoluzionario, che passava per inflessibile,
: / e tuoni a manca in testimonio il cielo. galdi, ii-276: si
. f. frugoni, vii-71: entrò il cinico in quel fano profano, dove
/ amor servo de l'oro è il maggior mostro / ed il più abominabile e
l'oro è il maggior mostro / ed il più abominabile e il più sozzo,
maggior mostro / ed il più abominabile e il più sozzo, / che produca la
, / che produca la terra, o il mar fra tonde. carducci, iii24-
posta per allegato di accusa, ove il coureil implora per elemosina la mercede anticipata
perché cinquanta ne sono tolti dalla venalità; il che in qualche maniera può dirsi uscire
esclusivamente per fini dì lucro, per il proprio tornaconto, per interessi meramente materiali
miccia accesa della nostra grande ribellione contro il culto del passato, la tirannia delle accademie
di scalfitture. malaparte, 7-289: il riflesso argenteo della neve notturna si scioglieva
: riprendi / a venare di colpi il timido acciaio e la pietra.
lampedusa, 134: venò di un sorriso il rimorso del principe. 3
fiori appena recisi. alvaro, 7-35: il fatto è che il piacere non consiste
alvaro, 7-35: il fatto è che il piacere non consiste nel vedere una bolla
di colori, rispecchiare le finestre e il cielo. = denom. da vena1
, 4-60: rammenta cani e cavalli, il suo animale amore per la venaria.
risultando rilevate, sensibili al tatto (il legno, il marmo).
sensibili al tatto (il legno, il marmo). niccolò del rosso
e smeraldo venato. soderini, iii-680: il legname dell'ulivo... regge
, 84: ne'due vani laterali tra il coro, e la cappella maggiore vi
notte, al sole ed alla luna, il povero fiore sospirava i baci della bene
colore create da effetti di luce (il cielo, il mare). de
effetti di luce (il cielo, il mare). de marchi, ii-724
che rivela appena percettibilmente la presenza, il segno di un sentimento, di un'idea
letteratura », 29, 36]: il balducci permaneva tuttavia non si capì bene
8-47: 1 cacciatori tengono segreto il nome del luogo in cui andranno nel giorno
. moravia, ix-29: gli mostrai il letto, a due piazze, di ferro
in deliquio. malaparte, 7-525: il lago traspariva argenteo fra gli alberi,
2-493: davanti a noi c'era il mare, con placide venature d'argento.
, guaiino. savinio, 12-333: il notabile di questa vasta composizione è una
el sparviere alla venazione che in accostumare il figliuolo a virtù. 2.
. giovanni da verazzano, lix-170: il viver loro in genere è di legumi
altri che nascono in paese freddo ove il sole non ha tanto vigore che possa a
la stagione della vindemmia, se ben forse il modo ancora, co'quali son fatti
. gigli, 143: noè dopo il diluvio /... inventò la vendemmia
la gente om- brosotta, e tra il verde dei filari non si vedeva che sottane
. n. villani, 1-383: il separare la cera dal mele è opera dello
angariare i popoli. bertola, 3-84: il lor moscato massimamente può gareggiare co'più
puòforse solo fra i vini di germania soddisfare il palato di que'ritrosi che non pregiano
-mosto. soderini, i-463: il luogo poi dei vasi della vendemmia, o
in vai di marna a le vendemmie il sole: / il riposato suol piccardo attende
a le vendemmie il sole: / il riposato suol piccardo attende / l'aratro che
firenzuola, 374: parendo ai miei padroni il tempo accom- modato di fare la lor
napoletani nella forza de'loro nemici tutto il loro contado, temendo delle loro vendemmie,
la vendemmia di qualcuno: essere trascorso il tempo della giovinezza e della maturità.
, ma che occorra pure saper cogliere il momento di fame vendemmia: lasciarle vivere
, maturare, finché non sia venuto il giorno ch'esse cadano, per così dire
s. v.]: 'vendemmiaio': il primo mese dell'autunno nel calendario repubblicano
). faldella, 9-145: nato il 6 dicembre 1802 a castelnuovo caleca sui
infuso nel calendario della sua cita tutto il floreale e il vendemmiaio della preceduta rivoluzione
della sua cita tutto il floreale e il vendemmiaio della preceduta rivoluzione francese.
mill'anni / nel suo marmoreo letto il cieco sonno / imprigionato dalla teoria / di
. stampa periodica milanese, i-17: il cittadino sebastiani è giunto a tripoli gli
vindemìa (v. vendemmia); il n. 4 è calco del fr.
, odi, o fiorilla, / il canta. monti, 18-788: un sentier
sottile e cattivo, e non durevole fanno il vino. tommaso di silvestro, 380
: mentre si vendemmiava sulla collina, il ricco proprietario aveva imbandito sull'aia una
qual [armata] può far che tutto il campo abbonde / de'necessari arnesi e
sopra e sotto. silone, 5-292: il padre versò da bere e disse:
4. per estens. raccogliere il miele. lauro, 15-5: quando
si vindemiano le api,... il nascere delle pleiade a vindemiare il melle
. il nascere delle pleiade a vindemiare il melle ed i favi è acconcio. salvini
cagione / ond'ell'ha sì perduto il manicare, che si suol sì atar per
/ non si tenea la man sotto il gherone; / ea or s'è sì
vendemmia. proverbi toscani, 29: il vecchio pianta la vigna, e il
: il vecchio pianta la vigna, e il giovane la vendemmia. ibidem, 176
se le possessioni fossero comuni; perché se il campo seminato, o la vigna non
altro. graf 5-613: era il novembre, un giorno fosco. sulla stanchezza
. montale, 5-30: ora che il coro delle coturnici / ti blandisce nel
ricoprire la carne vendemmiata, del ridistendere il velo su i baci! vendemmiatóre,
se le possessioni fossero comuni; perché se il campo seminato, o la vigna non
, 2-108: passati alquanti giorni, il vendemmiatore, colta essa uva e messa
a consolar le doglie? / prema il vendemmiator nobil falerno. parini, 297:
, co'l sugo della quale nugasi il vendemiatore, affine che da quelle non
vendemmiatore anno 90. carducci, iii-17-210: il primo volume pubblicato l'un vendemmiatore dell'
un vendemmiatore dell'anno decimo, cioè il 23 settembre del 1801, portava, in
dal cittadino avvocato poggi al cittadino serbelloni il 12 vendemmiatore dell'anno v e primo
la cuna dove ei nacque, né il coltello della sua circoncisione, né il fango
né il coltello della sua circoncisione, né il fango col qual egli guarì il cieco
né il fango col qual egli guarì il cieco, né il flagello, col quale
qual egli guarì il cieco, né il flagello, col quale cacciava 1 vendenti
/ fuor che perder me stessa, il tutto ho fatto. / sei castella ebbi
: quando aspettavano quest'altri a vendere il lor grano, quando voi sarete morti dalla
: nella nostra città fu in fine proibito il vendere anche ogni sorta di pesce forestiero
/ chi con sembianze trista, / volge il donare in vender tanto caro / quanto
., 4 (58): il vendere non è cosa più ridicola che il
il vendere non è cosa più ridicola che il comprare. parise, 5-195: il
il comprare. parise, 5-195: il figlio invece, che ho visto qualche volta
). boccaccio, v-135: disperso il suo pieno popolo in molte parti,
a soddisfare l'esosità del padrone, il padre prostituisce la figlia più grande; vende
scopo, la bambina in fasce. ma il proprietario non si placa.
per dinar venduta. foscolo, xv-53: il taverniere vende la carne di tre sue
che avendone occasione voi v'ingegniate con il tavolaccino o altri vostri ministri che la
poveri mecanici,... per tutt'il giorno intiero si afnigono, e maggiormente
re e tradito la fede dei padri. il re finisce con trovarsi prigione de'suoi
cittadini di un accordo politico arbitrario cedendone il governo a chi non ne ha diritto
di dinastia. queste terre che costarono il sangue di mille eroi, si vendevano ad
vendevano ad un re... ed il popolo già fatto sovrano, ritornava a
tua virtute, che rimiri / ond'esce il fummo che 'l tuo raggio vizia;
. -fare oggetto di mercimonio sessuale il proprio corpo, prostituirlo (in partic
vendon per moneta il loro onore. sansovino, xliv-161: io
, appunto perché loro fa guerra anche il bisogno. moravia, 15-180: gli estremi
mezzo di far danaro colla penna, è il venderla ai potenti; ma questo io
questo io non potrò farlo mai, né il padre lo vorrebbe. carducci, iii-2-373
che più ne dèa o prometta, lascerà il primo. piovene, 7-447: l'
secondo lo stomaco, e non secondo il cervello, fino al fatto di essersi venduto
in abbondanza; to). oltre il necessario. tesauro, 7-399: che
del campo li tavernieri e contradisse che il cibo vendereccio non fusse meno innanzi.
, come fate in questa medesima censura; il che direi che fosse error di scrittura
di mercenario. guerrazzi, 11-ii-57: il suo esercito [era] composto nella massima
giustizia era vendereccia. nievo, 131: il suddito colla frode o col delitto s'
prima di averlo preso 0 ammai dà il peso giusto, né il più caro venderuolo
ammai dà il peso giusto, né il più caro venderuolo è in tutta la
fra 'piaceriumani, non c'è forse il più dolce e sensibile del piacere d'una
una vendetta. leopardi, i-103: il sentimento della vendetta è così grato,
quasi sciogliendo un voto, ciò secondo il costume di quel popolo. è pena di
nelle genti primitive. panzini, iv-245: il diritto di vendetta privata era nelle coscienze
: nel cristianesimo, giorno in cui il mondo avrà fine e si svolgerà il giudizio
cui il mondo avrà fine e si svolgerà il giudizio universale. segneri, i-284:
i-284: considera qual sia questo giorno, il quale qui s'intitola di vendetta.
vendetta grida / e griderà finché risplenda il sole. 5. persecuzione.
sana piaga. -la miglior vendetta è il perdono: sentenza che ha origine nel
una maggiore soddisfazione del torto subito attendendo il momento propizio. io. dimin.
marsilio da padova volgar., ii-21-12: il vescovo di roma essere avere, orgolgloso
l'autorità del senato, è tradito il vostro imperio: in città e in
: i capitalisti spagnoli avevano infatti saccheggiato il paese e venduto tutto il vendibile già nei
infatti saccheggiato il paese e venduto tutto il vendibile già nei primi anni della conflagrazione
facilmente commerciabili. pascoli, 1-180: il treves mi ha molto seccato, molto ora
molto seccato, molto ora mi secca il barbèra: troppo tardi! dovevano accorgersi prima
femine vendibili. papini, 27-665: il tuo corpo perfetto fu statua viva a tutti
, le proprie opinioni e scelte con il solo scopo di ottenere vantaggi materiali o
solo scopo di ottenere vantaggi materiali o il consenso dei potenti. carducci, ii-10-249
l'orgoglio del buon ruggero! per lui il vendersi, e il provare che.
ruggero! per lui il vendersi, e il provare che... un uomo
, sm. ant. e letter. il vendicare, il vendicarsi di qualcuno o
. e letter. il vendicare, il vendicarsi di qualcuno o di qualcosa,
di dante, xxxv-ii-772: quando l'amore il su'servo partirò / trova nullora del
barberino, ii-235: facto in simil caso il simi- gliante / ch'ogni omo è
crediamo veracemente che chi di sua mano il toccasse [il palladio], li sovrani
che chi di sua mano il toccasse [il palladio], li sovrani iddei del
aspetta? / poi ch'è morto il signor che ne fu guida, / ché
tra poco. jahier, 174: e il nostro morto / ce lo riprendiamo /
farlo io dico. piovene, 14-97: il proposito di schiaffeggiare gianni, vendicando l'
[della vecchiaia] non solo con il robusto de la prosperità naturale, ma
dar niente di cura del come si vada il mondo; onde, col tener sempre
trattato del ben vivere, 4: il ninfemo t'insegnerà come iddio vendica peccato
tanta arroganza? ragione è che vendichi il superbo stato con tanta miseria.
ieronimo savonarola], avendo esposto pubblicamente il verbo di dio più anni continui in
credito di profeta. siri, 1-iv-344: il denaro della concina in fiorenza era tuttavia
essere investito né impiegato di maniera che poteva il re vendicarlo come suo.
, l'ingiuria, l'ingiustizia o il danno fisico patito (in relazione con il
il danno fisico patito (in relazione con il compì, della persona).
e del mio lungo silenzio, con il tuo. cassola, 2-207: non viveva
cassola, 2-207: non viveva che per il giorno in cui si sarebbe potuto vendicare
lo bastona? 10. dare il contraccambio per un torto, un'offesa,
(per lo più in relazione con il compì, della causa). boccaccio
, e diceva esser parte di prudenza, il finger di non saper cose tali.
: non s'abbassava, come dice il volgo, a leccar le scarpe di nessuno
sofferti rifiuti col limare correggere ed emendare il proprio lavoro. 11.
c'è cosa che si vendichi più che il tempo. ibidem, 328: l'ingiuria
b. croce, iii-22-106: il nicotera,... vendicativamente perseguitava
donghi, 2-92: tenevo d'occhio vendicativamente il signor carletto che scucchiaiava su tutto svelto
r. borghini, 2-32: il vendicativo si rode per l'altrui sangue.
. piovene, 14-192: « senti, il tenente no certo; il capitano nemmeno
senti, il tenente no certo; il capitano nemmeno, e nemmeno il maggiore;
certo; il capitano nemmeno, e nemmeno il maggiore; ma il colonnello, capirebbe
, e nemmeno il maggiore; ma il colonnello, capirebbe quello che leggi? »
dire che quella vendicativa e mortifera pioggia [il diluvio] cominciò il ventunesimo giorno di
mortifera pioggia [il diluvio] cominciò il ventunesimo giorno di ottobre, e secondo la
2. che costituisce lo strumento, il mezzo per infliggere vendette, punizioni,
natura ancora nelle mani de'figliuoli pose il coltello vendicatore dell'onte fatte a'padri.
(v. vendicare), che traduce il gr. èxóixryttig. vendicazióne,
considerazione. carducci, iii-10-391: così il petrarca dal proposito d'ignorare la commedia
piovene, 6-142: riesumava dalla gioventù il fantasma di una politica sociale vendicativa,
-. comandòe che gli fosse tratto il troncone della ferita, il quale quando ne
fosse tratto il troncone della ferita, il quale quando ne fue fuori, incontanente
487: se tu mi promettessi il regno, non vorrei, perché non voglio
libero e vendicato dell'offesa che feci il tuo a mio figliuolo, non accade che
vendicatori de difetti, che se per sorte il servo non porta l'acqua calda a
troppo inanzi, e che niuno inganni il suo fratello in alcuna faccenda; ché il
il suo fratello in alcuna faccenda; ché il signore è vendicatore di tutte queste cose
, 4-5-172: non però n'ebbe il vecchio lor principe tanta allegrezza, per
vendifama, agg. invar. che sacrifica il proprio prestigio, la propria dignità personale
vendilettere e vendifama. cattaneo, i-1-299: il mio aborrimento contro i ciarlatani e impostori
gli dà spirito per conservarsi e vantarsi essere il terrore di questi vendifrottole e collettori di
,... cercano di ridurre il mondo all'antico caos. alfieri, 6-117
taumaturgo; / forse la madre il battezzò panurgo. = comp.
hanno anco per disonorati lo scarpinello, il vendilupini, lo sportaruolo? =
economici. foscolo, xvii-301: il mio abbonimento contro i ciarlatani e impostori
-anche sostant. alfieri, 9-88: il vendi-sangue intanto imborsa e ride. =
.). véndita, sf. il vendere, l'essere venduto; cessione ad
dalle celle, 4-2-16: che sarà se il venditore giura di non venire contro alla
3-5 (1-iv-273): fattosi chiamare il zima, in vendita gli domandò il suo
chiamare il zima, in vendita gli domandò il suo pal- lafreno. gualdo priorato,
non viene presa in considerazione (e il contratto viene stipulato dal migliore offerente)
. -vendita di carità: quella il cui ricavato è devoluto in beneficenza.
-vendita a corpo: quella in cui il prezzo di un imnobile città d'asia
di un imnobile città d'asia, il padre di lui in publica taverna fu ven
con riferimento a titoli di 1-254: il venditore non possa pretendere di dare del peggio
e borsa di cui si attende il ribasso, cessione effettuata del corrotto
, cessione effettuata del corrotto e il compratore non possa pretendere di sciegliere fissando
successivo di consegna, senza l'ottimo e il migliore. foscolo, xv-105: ho avvertito
migliore. foscolo, xv-105: ho avvertito il sig. za- avere ancora la disponibilità
-vendita con effetto obbligatorio: quella in cui il trafatta senza il mio consenso come contrafatta
: quella in cui il trafatta senza il mio consenso come contrafatta, io mi sarei
della legge. d'annunzio, iv-1-361: il venditore, un omun sferimento
bassani, 5-296: risuonò in quell'attimo il grisenso. do rauco di un venditore
, che è a diretto porta per il compratore l'obbligo di pagare al vendicontatto
l'obbligo di pagare al vendicontatto con il cliente. tore il prezzo convenuto,
vendicontatto con il cliente. tore il prezzo convenuto, anche se l'evento sperato
vendita per corrispondenza-, quella in cui il com tuzione. pratore
e dà diritto al venditore di ottenere il pagamento. chioschi.
osservare i vendi distinta con il luogo di provenienza, oppure con il nome
con il luogo di provenienza, oppure con il nome o con la sigla dell'azienda
che si sostituisce nei cartelli, quando il vino si vende a fiaschi o a barili
. solaro della margherita, 48: il generai colletta... accertò pur
carboneria. numerose congreghe chiamate 'vendite'dettavano il loro volere al governo. mazzini, ii-42
vendite. dita. -anche: il contratto che ha per oggetto il trasfeera
-anche: il contratto che ha per oggetto il trasfeera incaricato di vendere all'incanto pubblici
può tener dietro a questa fantasmagoria? il numero di tutti questi urloni...
, ed in tal maniera introdotto il contratto della vendizióne. f. gemetti,
. f. gemetti, xviii-7-908: il dominio utile è o del feudatario medesimo o
lu- buonaparte, 2-3-26: poi il pan venditale è sì cattivo che io
puccini. g. correr, lii-4-197: il clero,... non compresi
la verificazione delle copie rimanenti, e il farmi pagare delle vendute.
lo vendesse perché danno non ne riceverebbe il venduto, il quale ancorché schiavo sarìa
perché danno non ne riceverebbe il venduto, il quale ancorché schiavo sarìa egualmente felice essendo
chiesa è regnante. -che mette il proprio talento, le proprie capacità professionali
è l'interesse delle entrate vendute, il pagamento de'governatori, ufficiali ed altri
ire. boiardo, 1-80: stimando il re che per veneficio o modo de incantazione
, 6-29: resiste all'arte [il diamante] de'venefici, e rimove le
a dirsi! la mensa domestica, il letto nuziale, si temevano, come agguati
i vini, tantopiù venefico e potente è il gas silvestre del loro mosto. d'
data a migliaia di abiette creature, come il pungiglione venefico a certi insetti di bei
mi sferza o punge, / provocando il destin passo e non guardo, / e
destin passo e non guardo, / e il venefico strai non mi raggiunge.
mi raggiunge. -che trasmette il contagio, che è agente d'infezione
dopo quella prima unzione, se ne capiva il perché; era stato un tentativo sbagliato
stomacato, e pur consolandomi di veder il vizio punito almeno nelle qualità venefiche de'suoi
/ hai venenato (e non ti ponge il core) / la tua sorella, e
2. figur. corrompere spiritualmente (il demonio). iacopone, 53-58:
reina, i-46: pieno è oramai il mondo d'incantatori, auguri, arioli
sua vita. sanudo, lviii-640: il signor antonio di lea in questi zorni è
, 1-136: quale venenata serpe poteria contra il sangue iusto tanto incrudelire. guizzalotti,
boccaccio, i-39: artifilo, sentito il colpo, quasi come se niunadoglia sentita avesse
persona). boccaccio, viii-1-50: il quale da molti e vari casi della fortuna
, 4-7 (1-iv-410): era sotto il cesto di quella salvia una botta di
e careggiati da quella gentilissima casa, il che è sconvenevole ad imaginarsi, non
toccasse lo sangue dell'uomo; e quando il tocca, tutto l'arde infino che
fia de un piacevol veneno; / il qual sia con tale arte temperato, /
con tale arte temperato, / che il spirto nostro a un ponto venga meno,
venga meno, / e sia cinque ore il tempo terminato. loredano, 115:
. colombre, 1-iii-40: per acquietar il veneno del cane rabbioso, tòrrete le
veneni, / donna gentil, che il tuo bel petto asconde; / e a
è corsa. boccaccio, viii-3-41: il puzzo del veneno delle opinioni degli eretici
quale uccide l'anime che dentro a sé il ricevono. lorenzo de'medici, ii-213
, ii-213: io ho d'amor dolcezza il mio cor pieno, / come amor
contra ragion meco s'adira. / già il suo veneno in lui ritorna e gira
co'fichi innanzi al cibo, difenderà il corpo contro a cosa venenosa. maestro
di diversi circa l'effetto che possa fare il mangiare degli animali, cibo all'uomo
dà quel corpo doloroso, / ch'ignora il suo ferir, perché l'è absente
fermamente / se 'n porta al fianco il dardo venenoso. 2. che
serpente); atto a inoculare veleno (il morso di tale animale).
om perire. leonardo, 2-124: il basalischio è di tanta crudeltà, che quando
vi tormentavano gli dolori, vi stomacava il fetore delle piaghe vostre, e la sanie
organica). sanudo, li-581. il duca di urbin ha pur la febre le
: non son più fiori o gentil frutti il fine / d'amor, ma acute
: uccidi questo rio venenoso angue, / il qual si pasce sol del cristian sangue
-traduco dal latino -, da celebrarsi il dì vigesimoterzo di maggio, anniversario della
cui nelle principali solennità si espose pubblicamente il venerabile. campailla, 366: in che
spiegarsi, secondo la corpuscolare filosofia, il testar la stessa quantità, e gli
dal dottore in teologia, e filosofia il signor canonico d. rosario castro,
facean nel profondo / marte quei raggi il venerabil segno / che fan giunture di quadranti
2. che è oggetto di devozione per il suo carattere sacro (un tempio,
guicciardini, 2-1-27: morto romulo, il populo... elesse volontariamente per re
13-143: ugone dovette cedere, ed era il vescovo più forte e risoluto che sia
] d'essere dell'ordine equestre, il quale in roma a que'tempi era venerabile
temperamento. d'annunzio, iv-1-682: il signore era vecchio, con una lunga
nome); tramandato con grande rispetto (il ricordo, la memoria di qualcuno)
accendere dall'entusiasmo medesimo che mi produce il racconto di ulisse nel canto vi- gesimo
della sibilla nell'acropoli di cuma, è il maggior titolo del maiuri studioso e scavatore
della loggia scozzese che avea per venerabile il brigadiere naselli. misasi, 5-206: il
il brigadiere naselli. misasi, 5-206: il venerabile si era alzato e con un
e con un rapido gesto aveva fatto cadere il cappuccio che gli nascondeva parte del volto
sociale. menzini, 7-96: il sig. cardinale azzolino, con la venerabilità
, di perfetto lavoro, alle quali il tempo non può recare che una crescente venerabilità
, un gagnolare, un pettegolo sminuzzare il come, il quando e le conseguenze,
, un pettegolo sminuzzare il come, il quando e le conseguenze, e un
le conseguenze, e un interrompere persino il tressette e il mitigati con delle venerabonde
e un interrompere persino il tressette e il mitigati con delle venerabonde esclamazioni sulla perversità
brata dalle matrone romane in onore di venere il primo di aprile. = voce
bibbia volgar., x-437: basta il tempo passato a compire la volontà delle
, immenso, eterno lume, / il quale in te medesimo te vedi. g
muta; / e, in cor premendo il suo livor, s'assise. arici
/ un gran tempio a giunone, il cui gran nume / e i doni e
ai venerandi / templi de'sommi dei cade il vitello / presso a fumante aitar d'
quale forse di me incresceva, sopra il lito antigono in quella ora che noi
, non credo faccia mestiere che io il vi scriva. galileo, 3-3-134: saria
, e alla sua risposta universalmente applaudette il senato, e la nobiltà tutta. c
-degno di essere onorato (il nome, il ricodo di tali persone
-degno di essere onorato (il nome, il ricodo di tali persone, in partic
tansillo, 69: del gran carlo il nome venerando / tutti i colli sonar
alla qual nuova tocco dalla solita misericordia il venerando priore disse a ricolfo, che
ritornasse. goldoni, xiii-414: avanza il passo al consueto avviso / all'altare di
, / le venerande monache fra loro / il salmo quarant'un cantando in coro.
d'aspetto venerando / di crespe rughe il volto ingombro e pieno / che sovra
dall'aspetto venerando e patriottico sembrava attendere il marchesino. -degno di grande approvazione morale
). e e buonarroti il giovane, 9-193: io non pertanto /
gli pare. leoni, 267: il papato temporale non sarà più, la religione
, 6-2-181: venne in mente ad alessandro il far -apprezzare grandemente un artista, un autore
eccellenza delle opere; studiarne le tecniche, il venisse a coronar quel regio edifizio,
coronar quel regio edifizio, che è forse il più ammipensiero; assumere come proprio modello
proprio modello (anche in rando e il più venerando di quanti ne siano in terra
quale ogni pastore onora e venera, / il cui nome in arcadia si celebra.
. segneri, i-146: conviene che il figliuolo si porti assai bene col padre
, e dia quei saggi di sé che il adre ha titolo giusto di ricercare.
ossequio le doti, le qualità, il comportamento. pacichelli, 1-704: gl'
sentimento). pasolini, 8-233: il mondo non sembra essere, per me,
. 4. serbare con devozione il ricordo di una persona amata o cara
da longiano, iv-286: anticamente in roma il più onorato era il dio marte;
anticamente in roma il più onorato era il dio marte; ora il più venerato è
onorato era il dio marte; ora il più venerato è bacco. g. de'
. de'bardi, 3-3: era il tempio dedicato ad ercole, dio venerato da
i-1-243: sacro era a vesta e venerato il loco, / ove dlntatte vergini la
prezioso. d'annunzio, v-1-231: il superstite parla basso, non dal fondo
è quella del sacrificio d'àbramo, il patriarca venerato anche dai mussulmani.
di scrittori venerati, per accettare anche il pensamento di affare non comandato da dio
, 1-128: qui, tra noi, il nome di goethe suona massimo, e
25 novembre. metastasio, 1-v-126: il veneratissimo foglio col quale v. s
florida / l'ali battendo tremole / il mio pensier ti ricercava audace. / vieni
5. serbato con devozione (il ricordo di qualcuno, in partic.
, ma le sarebbe parso troppo confidenziale il dire di averli amati. 6
la fede publica, l'ospitalità, il ius gentium, venerato etiam dalle più barbare
cesari, ii-2-262: vostra eccellenza io prego il signor iddio di felicitarla, e vostra
veneratore che sia dell'ecclesiastica potestà, il quale non invigili con attenta cura acciò
quale hanno cercato gli ebrei di vituperare il santo profeta cristo benedetto. foscolo
predisposti gli uomini ad ammirare sovr'essi il bello ideale e il sublime. ghislanzoni
ad ammirare sovr'essi il bello ideale e il sublime. ghislanzoni, 1-26: nelle
del vitello'come si potea rappresentar meglio il costume di una venerazione sacrilega e diversa
parole. di costanzo, 1-354: ricevette il re con tanta venerazione, che parca
incute venerazione, in wagner lo infastidisce il teorizzatore. -accesa simpatia,
mi hanno. foscolo, vli-9: il mistero accrebbe il silenzio, e il silenzio
. foscolo, vli-9: il mistero accrebbe il silenzio, e il silenzio la venerazione
: il mistero accrebbe il silenzio, e il silenzio la venerazione; le leggi furono
d'annunzio, iv-2-136: ella si fece il segno della croce, tutta compresa di
(e sesto della settimana liturgica) fra il giovedì e il sabato (e nella
della settimana liturgica) fra il giovedì e il sabato (e nella credenza popolare è
xxviii-934: vegnendo la novella in firenze il venerdì, et il sabato prossimo giambertaldo,
novella in firenze il venerdì, et il sabato prossimo giambertaldo, vicario per lo
fuggono di non vestirsi di verde che è il più vago colore che sia; altri
ne la qual muschea ogni venere dì il sopraditto sultan mu- stafà dice la.
non usano, sono quattro, e cinque il venerdì, tra il giorno e la
, e cinque il venerdì, tra il giorno e la notte. foscolo, xlv-281
parli di venerdì, e venerdì pure il tuo ritorno è in forse. cicognani,
padre andava a confessarsi da lui, il primo venerdì di ogni mese. bernari
zeppi di scopa, magra che pareva il venerdì. -nella tradizione musulmana,
minio, lii-14-78: va... il giorno deputato, ch'è il venerdì,
.. il giorno deputato, ch'è il venerdì, alla moschea, accompagnato dalli
di preghiera pubblica e anche tutto il venerdì. -venerdì gnoccolare. v
i fedeli. pigafetta, 127: il giorno seguente, che era il venerdì santo
127: il giorno seguente, che era il venerdì santo, il capitano generale mandò
seguente, che era il venerdì santo, il capitano generale mandò lo schiavo, che
d. sturla, ed al sabato il r leone; ed io amministrai il battesimo
sabato il r leone; ed io amministrai il battesimo a dieci soldati.
digiono almanco uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [guevara
uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [guevara],
ulloa [guevara], iii-87: il nostro salvatore morì in venere su l'ora
siri, 11-686: spese sua maestà il mercoledì, il giovedì e il venere nelle
: spese sua maestà il mercoledì, il giovedì e il venere nelle visite di
sua maestà il mercoledì, il giovedì e il venere nelle visite di tutte le madonne
uno alla cecilia tron poi venereamente (direbbe il tommaseo) cantata nel 'pericolo'.
venere] fraude 7 e quel ch'il vario vulgo in ciò ragiona. anguillara,
plastiche). lomazzi, 4-ii-92: il pregio di formar i corpi venerei, cioè
delle veneree, cioè tanto più quanto il sole e più splendido di venere.
di venere. -metallo venereo-, il rame. campatila, 10-69: resiste
: resiste del riverbero a gli ardori / il venereo metal, né vola punto:
astrologico del pianeta venere (una persona, il carattere). - anche sostant.
colore. boccaccio, i-64: e già il venereo foco li avea sì accesi,
. bandello, 2-15 (1-815): il misero e sfortunato giovine pagò un poco
pagò un poco di piacer venereo con il prezzo de la vita e fu impiccato
impiccato. a. cocchi, 6-7: il piacere venereo, cercato tanto dagli uomini
arienti, 168: deliberò sequire insolentemente il suo venereo appetito, parendoli li stesse
prov. proverbi toscani, 314: il venerdì ammazza il sabato. = dal
proverbi toscani, 314: il venerdì ammazza il sabato. = dal lat venèris aies
: l'amore spirituale e, anche, il principio generativo che presiede alla vita dell'
. boccaccio, v-195: alcuni il chiamano il laberinto d'amore, altri
boccaccio, v-195: alcuni il chiamano il laberinto d'amore, altri la valle
altri la valle incantata, e assai il porcile di venere. antonio di meglio
gozzano, ii-261: t'aspetterò sopra il divano, intento / in quella stampa:
caccionne, f che di venere avea sentito il tosco ». machiavelli, 839:
finalmente si conobbe che le nozze sono il vero demenzaio degli uomini, e con
207: diciamo essere consuetudine appresso i persiani il servirsi della venere mascolina, ma essere
donnuccia strapazzata striscia nel filo d'ombra lungo il muro: la venere militare, che
convincono. 6. astron. il secondo pianeta del sistema solare, collocato
landino [plinio], 5: sotto il sole è la grande stella di venere
, nel sistema astronomico aristote- lico-tolemaico, il terzo dei cieli (dopo quelli della luna
orsi, cxiv-32-29: né può argomentarsi il contrario del- l'aver egli collocata laura
. lauro, 2-116: nomano saturno il piombo, giove lo stagno, marte
piombo, giove lo stagno, marte il ferro, sole l'oro, venere il
il ferro, sole l'oro, venere il rame,... affermando che acquistano
così la linea solare, la mercuriale, il cingolo di venere, e insieme le
4-ii-43: dal monte di venere chiamano il pollice venere e così, di mano in
, per ordine, l'indice giove, il medio saturno, l'annulare sole,
[plinio], 213: allora [il colombo] ha la gola gonfiata e
nel quale primieramente li venerei veleni contaminarono il puro e casto petto. incline alla
; che è indice di sensualità (il colore degli occhi). f.
, ma di quel glauco venereo che accusa il moto del cervello traducenaosi a un tratto
ha tradotto in francese, e stampato il libro della lue venerea. gioia, iii-68
ricerche di foster è fuori di dubbio che il male venero è naturalizzato da lungo tempo
: cresce la violenza delle malattie sifilitiche e il numero delle veneree. bacchelli, 4-15
tante congiurazioni contra le virtudi che sempre il nome de la filosofia non sia venerevole
d'una religione e d'un culto quale il secolo li desidera con travagliosa impazienza.
come la vongola, la tellina e il tartufo di mare. = voce
acqua. marsilio ficino, 4-40: il siroppo è questo; togli boragine, buglossa
di sangue, che spargendo a terra / il veneroso umor, lacerte ed angui /
3-119: nel paese avea un conte, il quale era signore di tutto el venisi
ii-4-85: gli antichi... distinguevano il contado venosino ed avignonese, proprietà del
-lingua vendica (o, anche, il vendico, sm.): la lingua
caratterizzata da affinità con l'italiano e il germanico; paleoveneto. migliorini, 8
che cosa sarebbe accaduto se, mentre il gruppo si preparava, gli austriaci calavano giù
-stor. regno lombardo-veneto o, anche, il lombardo- veneto: v. lombardo,
carducci, iii-19-111: i veneti spiano il sopraggiunger dalle pianure lombarde d'una bella
-sm. come toponimo: il veneto: la venezia euganea. giuliani
preso buona parte del veneto senza sparare il fucile, e speriamo presto ai entrare in
piglierò certamente, ove lei mi ribassi il solito 20 per 100. leoni, 550
ricca ghirlanda tricolore con in mezzo ricamato il leone veneto coperto di un nero velo
cianeo... di questa sorte è il biavo, che dagli antichi fu detto
orientate secondo l'asse longitudinale per variare il flusso di luce esterna. -anche nell'
raddoppiano le consonanti, sono alquanto languide, il qual difetto notò monsignor bembo nella sua
letter. in modo veneziano, secondo il gusto, il modo di fare veneziano.
modo veneziano, secondo il gusto, il modo di fare veneziano. m
patriarcale e venezianesco de'suoi giurisdicenti, aveva il ticchio di non volersi lasciar mettere il
il ticchio di non volersi lasciar mettere il piede sul collo. = deriv
. r. ponghi, 1-i-1-112: il nuovo libero senso decorativo e compositivo di
toccò d'altra parte mai intimamente e il venezianismo si ridusse in loro piu che
raccapriccio dei castellani 'dell'alta', tanto il venezianismo era entrato nel sangue di quei buoni
f. morosini, lii-14-280: nacque il presente imperator de'turchi sultan amurat del
. guerra di volterra, 21: così il vinigiano forte gridava / e co'compagni
di non trasferirvisi in modo alcuno senza il dovuto banchetto, parendo loro che facendo
insidiatore della veneziana repubblica, dichiarava, il dì secondo di maggio, la guerra
a venezia. -signori veneziani: il governo della repubblica di venezia.
pastello e decorato con motivi floreali secondo il gusto rococò proprio di venezia (un
to). moretti, i-950: il professor zampiga non aveva mai neppure pensato
-tipogr. caratteri veneziani: quelli che il tipografo francese m. jenson disegnò e
. jenson disegnò e usò a venezia tra il 1470 e il 1480 (e sono
usò a venezia tra il 1470 e il 1480 (e sono un elegante adattamento alla
di vario valore, ma in partic. il ducato, lo zecchino, per anton
, per anton. anche sostant.: il veneziano). capitolare dei provveditori al
6 viniziani grossi. ghirardacci, 3-268: il ducato veneziano si spendeva per se.
4. parlato a venezia (il dialetto); scritto in tale dialetto
poesie). bonghi, 1-68: il goldoni non è riuscito a scrivere una commedia
. 8. alla veneziana: secondo il modo, l'uso proprio di venezia
saltato su questo frate e ha gridato il governo copulare e uno consiglio grande alla viniziana
cotto con abbondante soffritto di cipolle (il fegato). romoli, 170:
fresco, anch'esso variamente colorato, il tutto ben battuto e lisciato. d'
lisciato. d'azeglio, 7-i-54: il genitore m'ha preparato uno studio magnifico
gir. priuli, iv-163: per il capo del consiglio di dieci et av-
peggio che mai. carducci, iii-28-303: il rispecchiamento della venezievole sufficienza del signor barbiera
come!, con teocrito; e il raffronto del tronco ditirambico e del fallico
», aggiunse un terzo, canzonando il bollore del frettoloso vene- ziofilo.
'luisa'palberatura di un'altra barca, il venezuelano palazzotto navale dei hopiris, intravisto
servita. calandra, iii-233: credo che il prendere vengianza del romito porterebbe mala ventura
fervente / dell'amazòne a ventare il difetto. landino, 72: veg-
potessi le mie ire vengiare, io il farei sanza fallo. 2.
vicendevole amor, non vieteratti / punto il dar venia alle miserie umane.
. guicciardini, i-343: pronunziò, il sesto dì di aprile,...
trenta nove in qua, hanno tenuto il commerzio dei fuorusciti, si diano in nota
veniàbile. lubrano, 2-290: è veniàbile il tuo male, se lo palesi.
peccati veniali. pascoli, ii-1576: il peccato originale origina il peccato attuale che
, ii-1576: il peccato originale origina il peccato attuale che è distinto paganamente in tre
al denaro. mazzini, 24-15: il volume è importante, scritti inediti di foscolo
un peccato. de marchi, i-iii: il poveretto avrà qualche venialità e non fa
accorgersi appena del mio fallo, e il donarmelo come una venialità inconseguente.
tutta veramente pura, ché mai redundò il suo affetto in alcuna creatura, ma solo
la morte per insino che avranno veduto il figliuolo dell'uomo veniente nel regno suo
a. cattaneo, iii-22: tutto il bello delle creature precedute fa corteggio a maria
squilli, e udirono su per le scale il salire dei vegnenti. -di animali
. boccaccio, iv-7: non altramente il tenero piè d'euridice trafisse il nascosto
altramente il tenero piè d'euridice trafisse il nascosto animale, che me sopra l'erbe
venire. castelvetro, 8-1-345: e il coro vegnente in palco per cantare si divide
. dominici, 4-105: sì segretamente il detto frate ieronimo ha fatti i fatti
, 7-236: questi [libri] sono il sostegno della vecchiezza vegnente a gran passi
: e ne'vegnenti dì e sempre che il vidi in appresso, seco stava come
56-154: la rivoluzione non è per noi il trionfo d'una educazione nuova che deve
cent., 51-96: questo fu il verno, e la state vegnente / fu
e lucia, 435: si svegliarono il mattino vegnente con una persuasione piena e
palladio volgar., 11-12: ricidi il ciliegio venente e tenero, presso terra
presso terra a due piedi, e poi il fendi per mezzo infin alle radici.
e rigogliosa, come se, quando richiedeva il bisogno, mangiato avesse. -che
). giuliani, i-181: se il fiore dell'ulivo cade a terra compreso
compreso (con le boccie chiuse e il frutto vegniente) vuol dire che l'ulivo
(vegnènza), sf. ant. il sopravvenire, il sopraggiungere, avvento.
, sf. ant. il sopravvenire, il sopraggiungere, avvento. chiaro davanzati
merzé, quant'è più saporoso / il ben che dipoi il male ha sua vegnenza
più saporoso / il ben che dipoi il male ha sua vegnenza. 2
oro). magalotti, 21-84: il purissimo metallo per la dolcezza e vegnenza
. veniménto, sm. ant. il venire, il sopraggiungere, venuta.
, sm. ant. il venire, il sopraggiungere, venuta. - anche:
tommaseo]: con desideroso animo investigò il populo chi elli sono, e donde
avanzamento (e nella ia persona indica il movimento di chi parla verso il luogo
indica il movimento di chi parla verso il luogo dove sta la persona a cui si
si parla; nella 2a persona denota il luogo dove sta chi parla; nella
sta chi parla; nella 3a persona il luogo è quello dov'è la persona
, 102: le bestie alpestre in roma il dì veniaro, / le fiere v'
si curano di nulla, sempre avendo il rispetto a l'altissimo idio. sanudo
i tuoi ducati ducento, e faranne il peggio che tu sai, né mi
luoghi. casti, 10-64: vi venne il puma dal perù, dal chile,
perù, dal chile, / e il tajaco da quito e dal brasile. pananti
vengono i baccalà di terranuova, / il vin d'oporto, e l'olio di
d'usarvi subito diligenza e di scrivermi il tutto, perché altrimenti questa sarebbe cosa
: si udì per la stradicciola tranquilla il passo lento del dottore che se ne venia
trovare tutto da soli », ha detto il ragazzo. -muoversi, compiere un
giovanna, porse in atto di piacenza / il grembialetto a le visitatrici.
via di povertà, per non avere il modo di condursi al mondo. manzoni,
sp., 28 (491): il commissario se n'era andato, protestandogli
n-i-546: vengo con questa mia per accompagnare il ms. 7. pervenire a
. paolo da certaldo, 26: il dolore si è venire in povertà andrea da
vegnamo alla ricchezza, la quale, secondo il filosofo, è virtualmente tutte le cose
giacomo soranzo, lii-3-66: dopo questi vene il tesoriere della casa, e poi il
il tesoriere della casa, e poi il contavolo, la cura del quale è di
1-9-3-13: in terzo luogo, vengono il padre e la madre, in concorso de
addimandollo donde egli veniva e che nome era il suo. tasso, n-iii-726: dal
e vanno a lor piacere, soggiunse / il senno di conài. barilli, ii-351
letterati minori che operano con in mente il romanticismo europeo. soggiornano a lungo in italia
tic.: comparire, sorgere (il sole, le stelle); spirare da
); spirare da una direzione (il vento); giungere sulla riva (le
vangano le stelle. calvino, 1-152: il vento, venendo in città da lontano
orto, è alla quale lievemente è inchinato il piano, e l'aqua corrente vi
richezza, che è una virtù circa il possedere, e è di molte commodità apportatrice
sentito. giorgio dati, 1-60: il senato, e il popolo facevano vista di
dati, 1-60: il senato, e il popolo facevano vista di piangere e di
parea venire dal core, « ecco il caso del mio povero da ponte ».
sp., 24 (422): il poveruomo aprì la bocca, e disse:
temendo che dopo la morte del re il regno venisse alla figliuola, perché astiage non
alcuno maschio,... diede il fanciullo ad uno pastore del re che il
il fanciullo ad uno pastore del re che il portasse via. tiepolo, lii-1-118:
, sarebbe tutta politica, ed io per il primo loderei che ella rifiutasse.
ufficio, e perderebbe anche poi se il ginnasio venisse allo stato. 15
fu astretto a mandar un esercito sotto il signor di regendorf per acquistar con l'armi
ritorna a gola: / fa'venire il caffè. 17. capitare,
evento). - venire caso: darsi il caso; accadere casualmente. lacomo
a poetare della guerra troiana, riempie il poema d'episodi, cioè di quelle
parte o le vennero dietro. buonarroti il giovane, 9-738: in questi dì.
moggia. casalicchio, 436: tutto il male che ci può venire in questo mondo
o fosse la fragilità mia, o il mio critico avesse torto, a me non
panzini, ii-665: al padrone veniva il nervoso. calvino, 1-549: mi venne
. corona de'monaci, 200: il cuore dell'uomo è come una camera
schifo. crescenzi volgar., 3-4: il cece... accresce la sperma
-diffondersi nella mente e nel corpo (il sonno). forteguerri, 2-19:
corti, 135: due o tre volte il sonno è sul punto di venire,
scoride], 163. maturansi e vengono il mese di maggio, e di giugno,
: di mano in mano tu vedrai venire il suo colore. -crescere, progredire nell'
volgar., 1578: or venne il dì che lo 'mperadore disse che volea fare
noi non abbiamo se non tre tempi, il passato, il presente, e quello
non tre tempi, il passato, il presente, e quello, che ha da
que'miseri tempi, bacchi, 1-18-22: il passato più non è, ed il
il passato più non è, ed il futuro non è venuto ancora. carducci,
5-22: non viene per ogni organismo il momento in cui subentra la normale amministrazione
in cui subentra la normale amministrazione, il tran-tran? -con riferimento al tempo
iddio: questa è la città spargente il sangue nel mezzo di sé, acciò che
mezzo di sé, acciò che vegna il suo tempo, e questa è quella che
? -far venire-, attendere il sopraggiungere di qualcosa trascorrendo o ingannando il
il sopraggiungere di qualcosa trascorrendo o ingannando il tempo in un certo modo.
: quante volte in città / feci venire il livido mattino, / passando a ripassando
vi contribuì la bella stagione, tesser il dì del santo venuto in lunedì e più
109: dunque verrà, come dal nero il perso, / ciascheduna vertute da costei
vertute da costei, / o vero il gener loro. sacchetti, v-5:
viene, / che dell'anima essendo il volto imago, / più gradite gli son
, che l'imparare che facciamo per il mezo dei precettori, e non è dubio
come i nostri etimologisti si son lambiccato il cervello per trovare onde sia venuta la
venne come essi voleano, ed era il desiderio loro. p cattaneo, 1-6:
giuliani, i-138: come più (il carbone) è caricato di terra forte,
lingua di fuori, in atto di leccare il gelato. 24. risultare
multiilicando ea per ab, e dividendo il prodotto per ef, ne viene
i-148: a den. 33 steri, il fior, viene il mar. soldi
. 33 steri, il fior, viene il mar. soldi 9 den. 8
fiorini ottanta. sanudo, lvii-638: il tormento vien caro, è saltà a lire
è saltà a lire 8, soldi 4 il staro. betti, i-160: questa
calare (la notte); sorgere (il sole, l'alba), ecc.
, 3-78: si fermarono aspettando, secondo il consiglio di zenesio, che venisse il
il consiglio di zenesio, che venisse il giorno. parabosco, 2-28: voi
veniva l'ora che dai tuguri s'alza il fumo per il pasto. dessi,
che dai tuguri s'alza il fumo per il pasto. dessi, 7-149: passò
troppo teneri e debili, e vegnendo il freddo non dureranno. ghirardacci, 3-187
di gennaro... venne in bologna il terremoto, che non poco ispaventò le
del tutto restò incospicua, fui reso certo il candore non esser nativo suo, e
adunque nerino alla età perfetta, determinò il re di mandarlo in studio a padova.
vennero, in quei tempi ne'quali era il pondo tanto ricco di idioti e tanto
battoli, 9-29-1-24: come prima mise il piè in sul lito, gli vennero osservate
. in unione con un gerundio, indica il progressivo attuarsi dell'azione o il protrarsi
indica il progressivo attuarsi dell'azione o il protrarsi della durata di essa. aretino
sacchi, 3-53-187: avendo ben ponderato il valore delle ragioni che a mano a mano
e si venivano sempre nobilitando e migliorando il grado suo. roseo, v-77: quanto
roseo, v-77: quanto più dentro entra il nemico, tanto truova più debole il
il nemico, tanto truova più debole il battaglione, per rispetto che le battaglie.
1-96: benedetto veniva stringendo sempre più il ginocchio. -di sogg. inanimati
. morosini, lii-8-185: vuol vedere il fine di questa causa prima che venga vecchio
levi, 3-56: da quelle parti il fèrro viene ruggine in un momento, e
ch'ello sapa? / sì vertudioso il fa solo tesoro! b. segni,
, i-27: si riguardi... il buono e il bello e il vivo
si riguardi... il buono e il bello e il vivo che si asconde
. il buono e il bello e il vivo che si asconde sotto la ruvida scorza
, che vengono opposte al petrarca, è il poco amore che egli portò a questo
cuore animoso; di un cuore che prendesse il mondo come viene! giuliani, i-485
rosa senza spine: e bisogna pigliare il mondo come vien viene. -quando viene
di fare qualcosa. secchi [il caffè], 503: l'italia,
penne. -discendere; camminare verso il basso o, anche, dirigersi verso
basso o, anche, dirigersi verso il luogo in cui si trova qualcuno.
juannunzio, iv-2-43: torà veniva giù per il lido, tra le dune coperte di
era sul punto di venir meno per il caldo. -indebolirsi gravemente, deperire
di laura] / m'è più caro il morir, che 'l viver senza. d'
ella si piega su un fianco, tocca il suolo con una tempia. - così
/ trova'mi stretto ne le mani il freno / del governo del regno.
c., 172: non sostenete che il reame di numidia... venga
. b. croce, iii-27-92: il giorno in cui la libertà venisse meno nel
al perticali, vi so dir che il tempo mi vien proprio meno.
, 13-9: imagini quel carro a cui il seno / basta del nostro cielo e
sì pieno. gozzano, i-1095: il quadrante solare si rifiuta di segnare l'ombra
stilo quando la luce vien meno o il sole l'offusca al passaggio d'una
finire (e nella forma negativa assume il significato di durata lunghissima o interminabile)
. prov. monosini, 42: il mal viene a libbre e vassene a once
cor non viene. idem, 392: il mal viene a libbre e vassene a
a once. albertazzi, 593: tutto il male non viene per nuocere.
morto hai tu gli abenserragi, / morto il fiore hai di granata! / hai
poco, non tramandato dalla famiglia (il patrimonio, i beni). battista
-per anton.: poeta venosino o il venosino, sm.: il poeta orazio
venosino o il venosino, sm.: il poeta orazio, nativo di venusta.
3-272: né sarà più chi il venusin ripigli / perché purpurei i
cigni abbia chiamati, / posciaché il tebro avrà cigni vermigli. algarotti
gli umori corrotti, più volentieri seguitano il moto del sangue arterioso che del venoso.
, attraverso le vene cave, sbocca il sangue venoso refluo da ogni parte del corpo
3. ricco di venature (il marmo, il legno, ecc.)
. ricco di venature (il marmo, il legno, ecc.); che ha
[dioscoriae], 107: cresce [il frassino] in bella e altissima procerità
bella e altissima procerità, et ha il legno bianco, venoso e nervoso.
senza vene, altri venosi, come il fladro d'alemagna venosissimo. r.
nell'esemplare della galleria nazionale di roma, il giovine compagnaccio, che più volte aveva
modo ventàbile nell'inghilterra di persuadere il re alla guerra causava in esse
scrissine a m. luigi bembo, il quale stimava che fusse in ciò più pratico
che tu mi vuoi se ti porrai il ventaglio alle labbra. addio. d'annunzio
simil. attività ricreativa che non fa sentire il caldo e fa passare i pensieri fastidiosi
aretino, 20-49: sendo ora di cacciare il caldo col ventaglio delle ciance, antonia
le palme sopra le ginocchia, fitto il viso nel volto di nanna, disse:
. goldoni, viii-729 tit.: il ventaglio. moretti, ii-309: indi,
dei saggi finali, si pensò di comporre il quadretto aggraziato del goldoniano 'ventaglio'.
ventagli di penne di pavone, il molle costume orientale, i tappeti vellutati
e pugnali, oggi quel che prima incanta il visitatore è l'adorna bellezza di quelle
, 6-19: una autoinnaffiatrice risalì verso il corso spruzzando i muri di lembi del
2-282: pompeggiossi, come / degli augelli il lucifero costuma, / qualor fa di
. carducci, ii-13-227: mi saluti tanto il pavone gonfio e pettoruto,..
: 1 giocatori ai tavoli richiudono il ventaglio delle carte contro il petto e si
tavoli richiudono il ventaglio delle carte contro il petto e si voltano verso il nuovo
carte contro il petto e si voltano verso il nuovo venuto. -sventagliata semicircolare
. -sventagliata semicircolare di mitragliatrice; il raggio d'azione che copre.
montale, 9-14: dai cretti / il ventaglio di un mitra ci ributtava, /
. del pesco) che consiste nel ramificare il fusto in due branche inclinate a 450
-con valore aggett. che circonda il viso allargandosi sul petto (la barba
pascarella, 2-39: andiamo a trovare il padre rettore. un irlandese basso e
: a san simone (28 ottobre) il ventaglio si ripone. 12
dopo un poco, tutti deposero sulla tavola il ventaglietto rovescio delle loro carte. bernari
. bernari, 3-291: avviandosi verso il luogo del dichiaramento prese a farsi aria col
nella vela aurica e nella randa, il lato poppiero. crescenzio, 2-1-74
, che altri dicono ventamo, cioè il ferzo più lungo verso poppa.
2. in una bandiera, il lato verticale che si muove libero,
sbigottita verso le case e i marinai verso il porto. ventare1, intr.
e letter. soffiare, spirare (il vento). francesco da barberino,
e nell'anelo / petto affannoso ricreògli il core. boine, iii-139: oh strapotente
oh strapotente violenza del mare quando venta il libeccio! -con uso impers.
e venta. alfieri, 7-174: il clima... comincia a pungere;
. gadda, 9-139: appena capito il pericolo subito s'era fatto coraggio, lì
per li, tra la paura e il fumo, un fumo che ventava su dalla
? colpisti. / bene colpisti. il vortice dell'ale / precipitò ventandoti sul
itali zefiri ventando? lucini, 61: il grembiule rosso, nella eccitazione, le
mano in mano che scendiamo, spiccano il volo, e sentiamo ventare le loro ali
, v-3-701: a traverso la distanza il soffio della follia mi ventò sul viso e
. tr. scuotere qualcosa soffiando fortemente (il vento). - per simil.
vento). - per simil. abbattere il nemico (col solo suono delle trombe
volgar., v-263: tu sei il mio re e il mio iddio, il
v-263: tu sei il mio re e il mio iddio, il qual mandi la
il mio re e il mio iddio, il qual mandi la salute a iacob.
persona che cambi opinione o propositi secondo il tornaconto. papini, 28-199: spergiurano tutti
iii28- 10: ne faccia pur memoria il caro verseggiatore nel suo 'carnet'e ne
tondeggiante, che veniva usata per ravvivare il fuoco, in partic. nei caminetti.
manico di canna che si adopera a ravvivare il fuoco in cambio del soffietto.
milizia, vii-253: la ghiaccia si cuopre il di sopra da ogni parte..
, bufera. guerrazzi, 1-574: il vicario di dio parve capire alla rovescia
8-80: delle ventate di scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro; una
ventate di scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro; una sete da impazzire.
, le tendine si sollevarono sventolando verso il soffitto. pasolini, 3-358: si
d'ottoni / e mi sfreccia davanti il treno lampo. piovene, 3-190: mi
: mi parve di attendere con impazienza il suo consueto gesto, che nel passato
era tanto sgradevole, di gettare sul letto il cappotto spiegato. sentii quel tonfo,
, in una ventata di trilli, sotto il toccheggiare della pieve. vittorini, 6-13
la sottana che la donna teneva per il lembo, con dentro farina quanta ce
stato d'anid'annunzio, v-3-629: il primo ardore e clangore del vento d'
subito la guerra, la ventata, il terrore del mondo. 7.
, 1-255: era chiaro per lui che il partito d'azione era il migliore dei
lui che il partito d'azione era il migliore dei partiti e che passata la ventata
. b. croce, iv-12-251: il pani errò, mi duole dirlo, e
di ventàgolo, / ch'è lassù il bel maestro e sire, / ch'egli
/ o ventavol entile, / tutto il valor de'nugoli e nebbioni. moniglia,
1-iii-68: grii è già sera, e il ciel s'annugola, / il ventàvolo m'
, e il ciel s'annugola, / il ventàvolo m'assidera. guglielmotti, 1962
buti, 1-106: pone lo tremuoto e il venteggiare... e la folgore.
folgore. campofregoso, 3-4: quando il sol alzato e a mezzo giorno: /
/ e che a noi più riscalda il nostro mondo: / sempre venteggia al
, 191-112: metrocle, filosofo, avendo il ventre molboccaccio, dee., 2-7
b. croce, iv-n-109: il rapidissimo mutamento per la caduta del ventennale
contratto a miglioria, che vige in tutto il mezzodì. è la prima attestazione della
, xi-260: quando nel 1444, il ventiduenne cadamosto fu fermato dai venti contrari
patria, o patria! » ecco, il lamento / del cuore ventenne s'udì
. ventesimo. leoni, 643: il veniente 22 (ventenne anniversario della liberazione
anni. carducci, ii-8-363: il cretinismo dell'ignoranza italiana dell'ultimo ventennio
risultati raggiunti. -per anton. il periodo del regime fascista in italia (
1923-1943. moravia, 22-141: abbiamo avuto il ventennio nero. poi il ventennio bianco
abbiamo avuto il ventennio nero. poi il ventennio bianco. il ventennio nero ha
ventennio nero. poi il ventennio bianco. il ventennio nero ha gonfiato gli italiani di
ha gonfiato gli italiani di retorica. il ventennio bianco li ha gonfiati di pubblicità
gonfiati di pubblicità pasolini, 10-291: il fascismo che avevano sperimentato gli uomini di
una progressione o in una serie il posto corrispondente al numero venti (ed
parlare: « padre mio, forse il ventesimo giorno dopo la mia partita da
ventesimo anno. davila, 308: alloggiarono il ventesimo dì d'ottobre a befort,
gers. -il secolo ventesimo: il novecento. borgese, 1-351: nel
. b. croce, ii-22-207: il crispi... inaugurava il monumento a
ii-22-207: il crispi... inaugurava il monumento a garibaldi sul gianicolo e celebrava
ventesimosesto anno compose in un volumetto, il quale egli intitolò 'vita nova', certe operette
questi affari più di quaranta giorni, il ventesimqprimo di novembre, vicin'a sera,
nella città tarchetti, 6-i-475: conto oggi il mio ventesimosesto anno. -per
scoli, i-679: era il tempo quello del fiorire di lucilio, di
g. salvemini, i-274: il 'ventennale'è una forma del così det-
che segue; e nelle canoniche sotto il titolo: sortes, nella seconda e
o a un papa, che regna con il nome che fu già di diciànnove suoi
venticinquesimo di braccio. padula, 532: il guicciardi offre il ventesimo di più,
padula, 532: il guicciardi offre il ventesimo di più, e sapete che dissero
sapete che dissero i gonzi? dissero che il prefetto intendeva farsi proprietario della sila!
= deriv. da venti, con il suff. dei numeri ord.
, che oggi per lo più indica il corrispondente numero ordinale). fazio
fu restituita. pigafetta, 197: se il governatore volse esser libero, ne dette
centocinquanta galline. tasso, v-192: il libraio del popolo romano ha avuti i
alnncirca. bernari, 4-127: allora il colonnello si fece costruire un muro di
muro di cinta alto venti metri, privando il suo vicino non solo della vista del
spense. r. borghini, 1-55: il rapetto fu un cittadino fiorentino ricco di
di venticinque o trenta mila. scudi, il quale portava un mantello tutto rattoppato.
venticinque anni. carducci, iii-13-247: il racconto del garofalo... è
guicciardini, 2-1-101: oggi essendo stato gustato il consiglio grande, non si ragiona più
si ragiona più di tórre o tenere usurpato il governo a quattro, sei, dieci
venti lupi, li quali tutti, come il ronzin videro, gli furono dintorno.
che ti farebbe lì, al muro, il comò con lo specchio e coi ninnoli
., il-xin-ii: alfragano dice quello [il diametro di mercurio] essere de le
'nsegne. guicciardini, 2-2-59: mi darebbe il cuore nominarvene venticinque, che voi vedete
che io non so se vi paressi troppo il fargli de'cinque del contado, o
sacrifici, di sonno perduto, tra il sarcasmo, l'ironia, la diffidenza generali
e appo li romani tarquinio prisco, fu il detto tales. s. girolamo volgar
attemperare. 3. indica il ventesimo minuto successivo a una determinata ora
ore. 5. sm. il numero, la cifra o il segno grafico
sm. il numero, la cifra o il segno grafico che indica tale grandezza.
giov. croce, 129: il ferimento fa quarantanove; settanta, credo,
. rebora, 3-i-7: questa volta il lotto scolastico ha fruttato tre temi secchi (
bel ventinove a monteverdi. 6. il ventesimo giorno di ciascun mese (anche al
di questa istoria, questo fu fatto il dì ventotto di giugno, l'anno di
. b. croce, iii-22-207: il crispi... inaugurava il monumento a
iii-22-207: il crispi... inaugurava il monumento a garibaldi sul gianicolo e celebrava
, anche sottinteso. -anni venti: il secondo decennio di un determinato secolo (in
iii-12-327: i romantici tra 'l venti e il quaranta, risuscitando il nome di ballata
'l venti e il quaranta, risuscitando il nome di ballata e applicandolo alle loro imitazioni
delle minchiate, come nei tarocchi, il segno del matto corrispondente a tale numero.
dirvela mi pare: / ma questo è il becco, numero cattivo.
foro veneto [rezasco], 198: il collegio di vinti (giudica le cause
soldo1, n. 14. -reggere il venti: v. reggere, n.
= dal lai tardo vinti, per il class, viginti, di origine indeur.
debiti, nei mutui venticinquennali, per il possesso di una casa. 2
soprattutto stranieri, non abbiamo almeno riscoperto il problema. 2. sm. venticinquesimo
'venderà': luogo nelle case da pigliare il vento, invenzione praticata nelle parti orientali:
-apertura praticata in una parete per consentire il ricambio dell'aria in un ambiente chiuso
uno cavallo, e tanto che vi passi il cavallo e l'uomo, e chiuderla
. battere, investire un territorio (il vento). bibbia volgar. [
forma di larga pala usato per ventilare il grano e separarlo dalla pula. -in
del giudizio, separerà con tale attrezzo il grano dalla pula, cioè dividerà gli eletti
nello spirito santo e nel fuoco. il cui ventilabro è nella sua mano, e
mondarà la sua aia, e raunarà il frumento nel suo granare; ma egli bruciarà
savonarola, 7-i-16: ha tolto cristo il ventilabro ovvero la pala, e ha buttato
nuvole, la scopa monda la casa, il fuoco monda l'oro, il ventilabro
, il fuoco monda l'oro, il ventilabro monda l'ara. segneri, i-243
monda l'ara. segneri, i-243: il ventilabro, che tiene in mano è
quella pala, con cui si sventola il grano, quando è su l'aia.
che nella profonda / viola che fa il mare dentro l'urna / ventilata del sogno
il ventilabro il grano dalla pula. -in un
il ventilabro il grano dalla pula. -in un contesto fi-
duce. montano, i-iio: il sorriso fuggevole, gli atti indecisi,.
ermete ad ogni cosa accomodato / responde il pulmon nostro ventilante / onde è il calore
responde il pulmon nostro ventilante / onde è il calore intrinseco exalato. 5.
. gettare in aria con la pala il grano o altri cereali lanciandoli controvento o
. alberti, i-362: ventilla e riponi il grano sotto la luna estrema. b
estrema. b. tasso, ii-169: il villano / sotto il più ardente sol
tasso, ii-169: il villano / sotto il più ardente sol ventilla il grano.
/ sotto il più ardente sol ventilla il grano. lancellotti, 402: è [
, o pula, non essendo arrivato il tempo di pulirlo e ventilarlo. monti
/ dal suo frutto gentil, che il buon villano / vien ventilando...
per giorni, i contadini vi trebbiavano il grano facendolo pestare dai buoi e ventilandolo coi
indorano e si mischia / al loro volo il rumore nascosto / e perenne del grano
e ierusalem ». lancellotti, 1-162: il grande iddio con la pala dell'infinito
ventilarà tutti gli uomini e non prima separassi il grano de'buoni dah'immondiglie de'cattivi
de'buoni dah'immondiglie de'cattivi per il fuoco eterno. -per estens.
. ottimo, iii-330: beatrice muove il dubbio, che ventila sotto la distinzione
disegni, de'quali ci conviene informare il lettore. c. botto, 95:
l'ardore / ch'elli acquistavan ventilando il fianco. cammelli, 6: il gallo
ventilando il fianco. cammelli, 6: il gallo è in aria ventilando l'ale
ali pian, pian si ferma [il volante destriero] in aria. pascoli,
; scarmigliare, scompigliare i capelli (il vento). giovan matteo di meglio
scherzarle intorno, e ventilarle spesso / il crespo della chioma oro sottile.
, acciocché vago l'aere / ventili il sottostante frutto. pascoli, 1459:
, e ti ventili quando / tocco il leon ruggì scotendo le freccie del sole!
molto tufate. 5. ravvivare il fuoco facendogli vento; attizzare. gadda
maschi, agitando vecchi giornali, ventilavano il fuoco. pavese, 1-60: aveva anche
de sanctis, 9-293: primo ci capita il maestro, quando non abbia la forza
impijs, non est pax impijs', dice il profeta, se la superbia gli [
aria, se l'invidia gli traffigge il cuore e le midolle e gli tien
. sestini, 76: aman le fronde il ventilar dell'aura. panzini, ii-9
sentivo / già prossimo ventilare / anche il respiro del mare. 10.
cadere, e con l'altra si stringeva il peplo che ventilava. -ondeggiare al
anche sostant. marino, 1-3-14: il ventilar de'tremuli arboscelli, / dove fan
guerrazzi, 98: poseranno gli angioli il remeggio dell'ale per ascoltare, un
f. montani, 50: seguita il gazzettiere: vi sono due diverse maniere
all'occidente e contra l'aquilone e contra il mezzogiorno. = voce dotta
, quali sopra le candide tempie e quali il dilicato collo ricadendo, più la fanno
mai refrigerio di soave fiato, / sognasti il tuo pog- getto ventilato / di monsummano
/ come sapeva di mare / sapendo il suo lavorare! -con riferimento a una
agio, poiché la ventilata iustificazione sta sopra il de creto e la sentenzia
indecisa. c. arrighi, 121: il tema posto in campo da don gabriele
bassani, 6-119: aveva portato senz'altro il discorso sulla questione delle ventilate leggi razziali
e dai mercati / salmastri guarderanno ilari il mondo. 8. di ampio
parola); sommesso, fievole (il verso di un animale). comisso
tare polveri e fumi o di assicurarne il raffreddamento (un macchinario, un motore
azionata da un motore per lo più elettrico il cui movimento crea e mantiene una corrente
sogna la patria lontana, resupino sotto il refrigerio dell'immenso ventilatore. tabucchi, 5-30
pensare come in mare, che è il proprio regno dei venti, l'uomo patisca
di circolazione di aria; e come senza il ventilatore di halles, e i tubi