ha approssimatamente questa forma. il caffè politico e letterario, 238: i
xii-1988), 1: per esempio il 'toro'di plasma che circonda il satellite
per esempio il 'toro'di plasma che circonda il satellite di giove, io, è
ispessimento centrale della lamella mediana che attraversa il canalicolo nelle punteggiature areolate. -ricettacolo
vesta, / che adesso se reaccende il nostro toro. 2. dir
2-i-169: sebbene... non potesse il concubinario valersi dell'accusazione 'iure mariti',
non essendo egli tale, né avendo il toro che è proprio de'mariti, nulladimeno
. de luca, 119: circa il terzo punto della separazione,...
di toro. -magnete toroidale. elettromagnete il cui nucleo ha forma toroidale, che
di un toro su un piano quando il punto di vista è all'infinito.
iii-342: egli alzò la testa, il collo sembrò ancora più toroso.
vuol comprare / filosofi? tre lire il centinaio ». 3. noderoso
torpedine, la pista e la soglia il verno scavano sotterra e in quelle caverne ci
intormentita, e stupida la mano, ed il braccio di colui, che lo tocca
tocca. d'annunzio, v-1-309: lungo il bordo, dal- l'una e dall'
. ferd. martini, 1-ii-519: anche il tenente di vascello tosi comandante della torpediniera
torpedinieri. d'annunzio, v-1-85: il torpediniere e il sottonocchiere, accanto a
d'annunzio, v-1-85: il torpediniere e il sottonocchiere, accanto a me, stanno
città). barilli, ii-542: il torpedone parte da roma alle sei e mezzo
sarebbe stato tre volte più bello, e il torpedone era gratis. =
. livio volgar. [crusca]: il quale non poteva esser lungo, siccome
lungo, siccome torpente annibaie, né il suo campo senza duca lasciato assalire.
baretti, i-142: non mi fu permesso il farlo da una certa torpedine intellettuale.
(v. torpere); per il signif. n. 2, cfr.
diffuse nei mari caldi e temperati di tutto il g. parrilli, 1-ii-524:
noi le sue torpenti e velocissime braccia, il pescespada s'infisse diritto come un dardo
, giorno, ii-432: e questi [il sonno] / di fredda obli- vion
e di torpenta / indifferenza gli ricinse il core. 5. che ha
intorpidito; rimanere inerte o intirizzito (il capo, una sua parte).
so'indegno, signor mio, ch'il tuo pied'entre / sotto il mio tetto
, ch'il tuo pied'entre / sotto il mio tetto: io tremo, agghiaccio
v. giusti, 34: mi trema il core: e tutta agghiaccio e torpo
mio ardor, che quasi insano / il mio battuto e agitato ingegno, / si
anzi stagna nelle vene il sangue. a. maffei, vii-1233:
al dì si chiude, / già torpe il sangue nella fredda vena. 2
lo sguardo potesse scorgere... il rospo che sotto alla zolla torpe da
ed ozio e scherzi e fole / torpe il campion de la cristiana fede. ciro
pubblica ignari. papi, 4-282: se il prence non ravviva, in lento /
non ravviva, in lento / sopore il popol torpe e avviasi a morte, /
siccome fiamma, a cui vien manco il vento. -versare in uno stato
.. guardando torpidamente la porta e il muro bianco. fenoglio, 5-i-1079: ettore
5-i-1079: ettore domandò molto torpidamente se il freddo poteva loro nuocere molto se si
redi, 16-iv-51: crede ulisse aldovrando che il fiele, impiastrato in qualche membro del
qualche membro del nostro corpo, v'introduca il tremito e la torpidezza. p.
sonno, che teneva la campagna, il suo corpo si riposava dalla stanchezza della
deh'aria. sederini, i-58: il fine de'venti è commuovere l'acqua e
da riduzione della sensibilità, intirizzito (il corpo, una sua parte); che
portata. de pisis, 3-218: il senso dell'assoluto in quelle torpide giornate
/ la vallisneria e timo / sente il dio con un fremito. bacchelli, 1-ii-576
opaco, velato, privo di brillantezza (il sole). ruzzati, 4-217:
ruzzati, 4-217: senza splendore, il sole torpido batteva sul fosco muraglione.
2-72: tollendoli una torquea per il sommarsi di sollecitazioni delle quali nessuna basterebbe
, renda intormentita e stupida la mano ed il braccio di colui che lo tocca,
uccello). olina, 54: il colombo selvatico maggiore dicesi a roma piccione
vien chiamato colombella...; il cerchio che gli fa aver nome di torquato
402: l'anitra torquata può essere il cisone o altre che hanno collane al
. donato degli albanzani, i-671: il quale entrato in roma in bellissimo carro
fa'[l'ozio] che prima che il torpore e morte mi tolga le mani
. varano, 1-371: alfin disciolto / il torpor della mente empiè gli sguardi /
piedi sull'erba per stirarsi e scuotere il torpore. -con riferimento all'anima
, 23-298: aggiungi a queste cose il torpore della mente e la vecchiezza,
animo e i perpetui tumulti. buonarroti il giovane, 9-766: da sì fiero torpor
acini d'oro le cingeva per tre giri il collo. -archeol. presso diverse
: de una [parte] sia facto il superiore toro: cioè a modo de
(1420-1498) che organizzò in spagna il tribunale dell'inquisizione. torquemadésco [
le zone... gli instromenti come il gnomone, lo sciotario, il torquétto
come il gnomone, lo sciotario, il torquétto del monteregio. = etimo
un antico torracchione mezzo rovinato... il guardiano si fermò. carducci, ii-2-155
del castello / vegliate in armi tra il guattir dei falchi, / biondi arimanni,
, poeta eccellente, come ne fa fede il torracchione, poema eroico giocoso, che
: ti accade di levare gli occhi verso il tor- racchione di vetro e d'alluminio
. sanudo, 3-25: più oltra è il campaniel - opera mirabile di altezza,
torrazze guerresche, per iscorgere dalla lunga il nemico. = accr. e
e di sé. carducci, ii-4-44: il corbaccio a quell'ora era appollaiato su
le mura ornate d'alcune torri che fiancheggiano il borgo e d'ogni intorno munite di
campagna / cantando vai finché non more il giorno. d'annunzio, i-238: scendea
la notte è breve; è vano / il sogno ». quasimodo, 1-47:
tonfi, / e le nebbie che affondano il fiume, / e le felci e le
). leopardi, 22-51: viene il vento recando il suon dell'ora /
leopardi, 22-51: viene il vento recando il suon dell'ora / della torre del
i vostri cor magnanimi e zentili / abbiate il voler saldo come torre / e sian
torre. piovene, 7-189: sotto il fuoco dei riflettori, in quella sera di
torre gli assaltavano, s'impegnavano con il fuoco rovinarle. citolini, 464: dipoi
1-4-60: da mezodì, dove la batte il mare, / era ordinato un naviglio
-ant. torre a tre canti: il patibolo. g. m. cecchi
in partic. per contenere e proteggere il personale, gli organi di comando, le
aerei. - con meton.: il personale che vi opera. -torre
anonima della guerra di persia, lii-12-219: il castello... è intorno intorno
semo, / non è sì alto il torràccio a cremona. busca, 80:
a dongo ho veduto i forni per torrefare il ferro spatico di barbignano e della gaeta
. e. cecchi, 3-121: il volto dell'antico popolo azteco si mostra,
e parzialmente carbonizzata. - anche: il locale in cui tale operazione è compiuta e
locale in cui tale operazione è compiuta e il prodotto, in partic. il caffè
e il prodotto, in partic. il caffè, è messo in vendita, e
. spettacolo della natura, 1-iv-169: il giusto grado della torrefazione o ab- brustolimento
torrefazione o ab- brustolimento, è che il caffè abbia il colore inclinante al violetto,
brustolimento, è che il caffè abbia il colore inclinante al violetto, e sprema
si avvertisca che, benché, parlando secondo il modo comune, diciamo che sono cinque
di beni ciò sono l'utile, il dilettevole, l'onesto. 6.
animali, da cui si differenzia per il grande sviluppo superficiale e, per lo
nutritive a partire da materiali inorganici (e il termine non ha un rigoroso valore scientifico
dei vegetali. sbarbaro, 1-218: il lichene prospera dalla regione delle nubi agli
, lat. mediev. vegetalis, per il tardo vegetabìlis (v. vegetabile
vegetaliano, agg. che pratica il vegetalismo. - anche sostant.
/ fra molti vegetanti eletti doni / il meglio eleggi, e con l'estremo
, e con l'estremo dito / il meglio tronca dai fioriti steli. tommaseo,
siccome è grido, / di maia il figlio dal natio cillene / la tenera portò
la mente umana, gli affetti, il corpo, il cielo; la terra,
, gli affetti, il corpo, il cielo; la terra, gli animali,
, che vegeta nella più sterile arena, il cui legno è proprio a tanti usi
essere coperto da una fitta vegetazione (il suolo). carducci, iii-2-42:
r. bonghi, 1-i-177: sta il fatto che rimportazione delle idee artistiche del
disus. crescere, irrobustirsi, svilupparsi (il corpo, una struttura anatomica, un
ii-162: sul terzo lustro si forma il sistema muscolare e nervoso e le ossa vegetano
. -tr. ant. fortificare il corpo; ritemprare il fisico. -
. ant. fortificare il corpo; ritemprare il fisico. - anche assol.
assol. fra giordano, 3-121: il vino ha propriamente virtù di crescere e
quest'universo per noi... il cielo a coprirci, la terra a sostentarci
a coprirci, la terra a sostentarci, il sole a splenderci il giorno, la
a sostentarci, il sole a splenderci il giorno, la luna e le stelle la
la luna e le stelle la notte, il foco a scaldarci, l'acqua a
: lo essere cogli elementi... il vegetare colle piante. locatelli, 302
colle piante. locatelli, 302. quando il sommo fattore dell'universo...
gli diede l'essere con le pietre, il vegetar con le piante, il senso
, il vegetar con le piante, il senso con li bruti, l'intellettiva con
carne di qualsiasi animale, ma consente il consumo di prodotti quali latte, formaggio
di più, tirare in gioco schopenhauer e il buddismo, le dottrine del vegetarianismo e
carni di qualsiasi animale, che pratica il vegetarianismo; che è convinto della bontà
. e. cecchi, 6-22: il tirannosauro, carnivoro, è acerrimo nemisono
non era accreditato in banca, ma il suo nome ricorre quando si parla dell'antica
vegetativaménte, avv. biol. senza il concorso dei gameti. e
di vegetativo. vegetatività, sf. il vivere al grado minimo dell'esistenza,
diminuire e guastare. tasso, 11-ii-286: il primo grado degli animali è quello che
, 9-37: non potendo essere nntelletto senza il senso e senza la vegetativa.
quasi piramidi veggetative, mostravan che sotto il loro piede tenean sepolti i pregi di
i pregi di quanti giardini pompegiassero sotto il cielo. -sm. pianta;
, dentro si trova la radica, il fusto, le foglie, ecc. quali
foglie, ecc. quali sotto terra preso il vigore e alimento, veggonsi crescere ma
determinale » ^, 1-32: il germe di una pianta... si
[a giobbe] che la malattia e il dolore gli avessero rinnovato il corpo e
malattia e il dolore gli avessero rinnovato il corpo e l'animo, come la mondatura
la potatura di una pianta ne rinnovan il legno e la forza vegetativa.
embriol. polo vegetativo: nell'uovo, il polo opposto a quello germinativo, corrispondente
germinativo, corrispondente alla parte che racchiude il tuorlo. = dal lai mediev.
: erbe parassite, vegetate spontaneamente tra il grano. de marchi, i-365: tutta
lui prima ammessa nella materia, molto più il farà lette che abbia le sue
di leggier si corrompe, e ne chiude il poro della vegetazione, per lo quale
i-80: non v'ha dubbio che il colsat, specie di cavol selvatico che
acqua che un pomodoro tagliato rilascia aggiungendo il condimento. -in vegetazione-, (con
così poco più alti dal piano normale, il panorama, a'intomo alla collina era
, in un ambiente. -bot. il complesso dei vegetali che vivono in un
malpighi, 42: so ch'è ineffabile il modo, con che l'anima nostra
interrotto all'arrivo della sposa, egli era il dottore, il filosofo della famiglia,
della sposa, egli era il dottore, il filosofo della famiglia, nella sua vegetazione
cicognani, 1-46: il dottore, dopo un nuovo esame che parve
g. bassani, 3-78: « e il cane,... quello che abbaiava
? jor? » « sì, il danese ». « anche lui vivo e
vegeta, non atti a sostenere degnamente il loro grado. bacchelli, 1-ii-572: o
un soldato del genio,... il quale s'era incapricciato della sua vegeta
: a un batter d'occhio, trasformato il corpo, / passa in un gambo
pe'monti, e palpita / vegeto il piano. -per simil. folto
gli occhi da dosso all'ingegnere: il modo signorile, il vestito tagliato alla moda
all'ingegnere: il modo signorile, il vestito tagliato alla moda, portato bene
erudita). barilli, 8-210: il venerando e vegeto repertorio [melodrammatico]
placida rotazione. bacchelli, 2-xix-194: il centenario lo troverà libro vegeto e fresco
di rigogliosa vita. 'piccolo mondo antico'ha il suo posto, e il tempo gliel'
antico'ha il suo posto, e il tempo gliel'ha già sicuramente confermato, ed
, 11-196: basta evitare lo scontro ed il cozzo di certi nomi per vivere tranquillamente
vegeta del vostro affetto, certa che il mio non appassirà in alcun tempo.
. bacchelli, 1-i-63: ora spero che il lettore senta quel gusto sano e
nome d''acqua vegetominerale's'indica il sotto-acetato di piombo dilungato nell'acqua. c
. gadda, 17-141: seguirono: il medico di famiglia, delpacqua vegetominerale,
necessario della fede? che più ragionevole che il cieco presti fede al veggente, circa
nella notte / scrissi sopra un foglietto il gran segreto. -a veggente-,
poco tardato di tórre la minestra, il detto abate paolo... diegli una
mia, a'miei occhi veggenti consumarono il matrimonio. magalotti, 23-120: voi
non la polve dei sepolcri, e il carme / dell'àugure, e il vegente
e il carme / dell'àugure, e il vegente occhio del sole.
, 11-70: esteticamente parlando, ezechiele è il profeta veggente più difficile da tradurre in
, anche, fonte di immagini poetiche (il sonno). marradi, 58:
l'anima ad interrogar di tiresia, il veggente di tebe. moravia, 16-88:
che aveva fama di veggente, accostò il proprio viso ansioso a quello di lui
perché la mia anima sia pura come il mio corpo e possa avere vano
2. pretesa o supposta capacità di prevedere il futuro o di conoscere situazioni delle quali
vino. fausto da longiano, 24: il vino è raro, tosto [il
il vino è raro, tosto [il fulgure] lo penetra e rimane il vino
[il fulgure] lo penetra e rimane il vino ne ìa veggia abbrusciata: perché
ne ìa veggia abbrusciata: perché per il molto sulfureo vischioso che è nel fulgure
costrutto legno / la veggia, che il terren traduce altrove; / e néi lassi
'veia era chiamato presso gli osci il carro'), attestato nel medioevo nelle
.]: 'veggio': vaso da tenervi il fuoco per iscal- darsi le mani.
gadda, 6-127: ci dormiva, estromessone il prete ma non il veggio, quel
ci dormiva, estromessone il prete ma non il veggio, quel mucchietto d'ossa de
essere desto, sveglio; il rimanere sveglio tutta la notte o comunque
momenti. d'annunzio, v-2-367: il digiuno e la veglia tanto m'avean
sogno né nella veglia. -tra il sonno e la veglia: nel dormiveglia (
f. negri, 1-244: ha [il cane] questo istinto naturale, che ordinariamente
giacendo, e quasi addormito, o tra il sonno e la veglia, va movendo
a quella maniera, che alcuna volta il bambolo pendendo dal petto della madre,
dal petto della madre, standosi tra il sonno e la veglia, con un
notti e i giorni / tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne / sudar
/ tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne / sudar nelle officine, ozio
ozio le vegghie / son de'guerrieri e il perigliar nell'armi. 6
seguito publicano alcuni fogli periodici due volte il mese sotto nome di 'veglie'.
del fiore assunta da varie piante durante il giorno, rispetto a quella che mantengono
: nel medioevo, la notte che il cavaliere trascorreva in preghiera alla vigilia dell'
vegghiante, gli si diede a vedere il santo. beltramelli, iii-266: un uccello
vegghiante è nimico della fornicazione, ma il sonnolento sì gli è marito.
i figli. bacchetti, i-368: il 'vegliante'di polizia, di servizio quella notte
pensando, e a le porte fermandomi il cane vegghiante, risentitosi con un subito
sineddoche). giamboni, 7-12: il giovane ad uso delle battaglie si dèe eleggere
'l capo tiene ritto ed ha lato il petto ed ossute le spalle. benvenuto da
con tener gli occhi fissi sempre verso il corso della palla. 5.
angoscia, in d'armi con il duca di baviera, ricordava il cardinale a
armi con il duca di baviera, ricordava il cardinale a scianut molte vigilie (
dovea comportarsi. tentazioni ributta [il digiuno], egli unge per la pietade
v-18: né prima la luce entra ne'il paralume. di preghiera notturna consistente
e gli studi. galileo, 3-1-160: il polso batte (nel xvii sec.)
., 1-45: come potrà stare sicuro il lavoratore al tempo della guerra, se
guardia de'cavalieri? a. verri [il caffè], 421: questa
è più da lodare che non è il vegliardo, che mena sua vita dissolutamente.
i giovinetti, / a cui le guance il primo pelo infiora, / custodiscan le
che ha un omonimo nato successivamente: il vecchio. livio volgar. [crusca
volgar. [crusca]: publio licinio il vegliardo. -sf. donna molto
-ant. e region.: continuare il lavoro in una bottega artigiana (o in
in mangiare e bere gli scrivani al fondaco il verno a vegghiare e alcune volte ch'
e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega / dal
s'adopra / di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. -rimanere sveglio
con lor vicini. porcacchi, i-189: il far banchetti fuor di stagione, la
la realizzazione di un obiettivo, per il raggiungimento di uno scopo; mirare a
qui in poi veghierete maggiormente per ammaestrare il prencipe superiore. muratori, 10-ii-121:
ammirato, 594: donato acciaiuoli vegghiava contra il quieto e pacifico stato della republica,
vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio0 altro piacer vano, / dopo la
/ ma chi con le virtù tiene il cor sano / in questo mondo vegghia,
, viii-1-186: questi tre la carne, il mondo, il diavolo] continuamente vegghiano
questi tre la carne, il mondo, il diavolo] continuamente vegghiano e stanno intenti
vegghiare. bruni, 249: dorme il più cieco dio, / ma vegghia ai
p. verri, 1-i-26: veglia [il principe] sulla vita e sulla sanità di
anni una tasca d'anziani, incominciando il loro officio quando la tasca che allora
viziosi e sfacciati giovani creata per rovinare il frate, e sotto il suo nome abbattere
creata per rovinare il frate, e sotto il suo nome abbattere quella forma di governo
. bicchierai, 199: sentì diminuito il dolore nell'orinare, benché vegliasse il
il dolore nell'orinare, benché vegliasse il sedimento marcioso. 8. avvenire
civili che vegghiavano tra essi. buonarroti il giovane, 9-29: premavi cura, 7
i tuoi dolori. serao, i-852: il padre ebbe il tifo, fu in
. serao, i-852: il padre ebbe il tifo, fu in pericolo di vita
una larga apertura. nella seconda stava il malato, col fratello e le donne che
vegliano la morta / le rimovon dal volto il bianco vel. dessi, 7-42:
in fin di vita, chiamò a sé il figliuolo che era un po'scapato,
e gli disse: « tienlo a mente il proverbio de'vecchi: 'chi dorme d'
. risveglio dal sonno. -anche: il segnale che inpetrarca volgar., iii-29
un mortale pallor divegliata stanchezza, / e il cuor che mi si spezza dal gaudio ch'
partic. dalla polizia (una persona, il luogo in cui risiede o si trova
1-5-84: sia ancora l'obbligo suo tenere il libro de'debitori e creditori del fisco
notte. salvini, 48-24: se il sol con lui [marte] congiungasi,
vegghiatori / essendo, opran la notte e il giorno dormono. 2.
occhi alla finestra, / quasi a vedere il lustro della vampa, ad ascoltare il
il lustro della vampa, ad ascoltare il martellare a fuoco, / ton ton
., 12-2 (257): poi il pregòe achille, ed alle preghiere aggiunse
: di novanta navigli capitano / veniva il veglio cavalier nestorre. -sostant.
singulare. tasso, 1-32: qui tacque il veglio. monti, 24-208: stavasi
. monti, 24-208: stavasi in mezzo il venerando veglio [pnamo] / tutto
come suo speglio. pascoli, ii-576: il fiume di lagrime deriva da una fessura
13-iv-383: dove lasc'io del buon ridolfo il veglio / i figli e i successori
alla rappresentazione tradizionale della divinità che dà il nome a tale pianeta, in quanto
salvini, 48-110: avvenendosi in questi il veglio e marte / micidiale, e
forfore, impetigini. -stor. il veglio della montagna: il vecchio della
-stor. il veglio della montagna: il vecchio della montagna. betto
contrada che si chiama milice, ove il veglio della montagna solea dimorare. de sanctis
dimorare. de sanctis, 9-24: il veglio della montagna si converte e stringe amicizia
. v.]: stasera c'è il veglioncino al teatro goldoni. =
fu gridato viva l'imperatore, viva il generale kleneau, morte agli insorgenti.
tutta quella tritumaglia e quel briciolame che il fiume porta quando fa piena, che sono
piloni dei ponti o sui tratti dove il fiume incurvandosi fa spiaggia. 2.
mancamento di coloni. bacchetti, 1-iii-106: il nome del fondo veniva da certi prati
motore); costituito da veicoli. il messaggero [6-i-1965]: è caduto
]: 'veicolare': prima aggettivo (il traffico 'veicolare'), ora è anche verbo
), ora è anche verbo, con il senso di 'trasmettere', diffondere, comunicare
. n. raugeri [« il manifesto », 20-iv-1986], 3:
4-33: mandò a capova un messo, il quale significasse loro qual dì, ragunati
a venire nel suo campo a prendere il formento. landino [plinio], 131
druso. suo fratello amalato. buonarroti il giovane, 9-774: avvenga- ché.
. / non possan molto in fretta trarre il passo; / in luogo di veicolo
: pretendeva la formi- chetta che tutto il traffico della via, gente, veicoli,
la strada rigurgitava di veicoli, era il momento del massimo traffico. -veicolo a
a elica (e l'espressione traduce il più comunemente usato ingl. hovercraft)
-insieme delle componenti meccaniche che permettono il movimento di un mezzo di trasporto.
che l'acqua del mare antico è stata il principal veicolo dei sughi petrifici, e
ecc. sassetti, 411: variato il mezzo che ha ad esser el veiculo di
. pinamonti, 192: la luce è il veicolo del calore. spettacolo della natura
della natura, 1-vi-35: l'aria è il veicolo degli odori. -organo del
. -organo del corpo umano attraverso il quale vengono trasmesse percezioni sensoriali.
credere che essi [nervi] sieno il veicolo proprio, per cui l'azione de'
storico-morale e geografica, cioè insinuandole per il veicolo degli occhi, la visione pittorica di
suoi ultimi effetti, non rischia di divenire il veicolo rmovimenti bui, di tramutarsi in una
buona disciplina maritima, che si può chiamar il veicolo delle vittorie e la chiave della
lui operati ma per lo strumento e il veicolo d'un agente finito. -persona
altri, attuandone concretamente il progetto o ne consente l'attuazione anche
penetrare le notizie alla maestà sua, accelerare il negozio e definirlo. p. verri
trasporti, persone tutte le quali sono il veicolo che accosta il consumatore al riproduttore,
le quali sono il veicolo che accosta il consumatore al riproduttore, e conseguentemente colla
alla moderazione con sensate rimostranze che per il veicolo dell'ambasciatore suo conte di beaumont
la connessione fra l'elemento pneumatico e il suo stadio di manifestazione immediatamente inferiore (
di manifestazione immediatamente inferiore (e traduce il gr. òxrma). pico
, formi lei stessa quello corpo terrestre, il quale lei di poi ha ad governare
della nostra saliva, perché questa può essere il veicolo più facile ad introdurre le particelle
la causa? innanzi tutto la stagione, il caldo, che è il terreno naturale
stagione, il caldo, che è il terreno naturale di cultura del tifo. poi
contagio. targioni tozzetti, 6-18: il commercio della lana di levante, era
commercio della lana di levante, era il principal veicolo delle pesti. 11
scuole in cui si venne a distinguere il buddismo in una certa fase del suo sviluppo
latina: quella di taglio triangolare con il lato prodiero inferito a un'antenna.
2-575: s'è tra tramontana, il navilio non potrà andare fra tramontana e
e greco, ma bisogna che passi il mezzo infra greco e ponente, e
le vele, e fan men gonfio il mar. d'annunzio, i-233: le
: reggi la vela, amor, ché il vento spinga, / mentre che ancora
spinga, / mentre che ancora intorno il mar lusinga. fausto da longiano,
le carra a vela che caminano con il vento, e quando non ci è vento
: attraverso le vetrate lievemente appannate, il wannsee ghiacciato appariva come un'immensa lastra di
, 269: trovammoci poi d'aver passato il capo di buo- nasperanza a'12 d'
, veliero. pulci, vi-99: il granturco ha arrestati tutti i fiorentini e
e genovesi in pera e per tutto il suo regno, e... sono
venti miglia. algarotti, 1-vi-31: il giorno dieci, come io le scrissi,
: del tutto sgombro di vele, il mare, sebbene il sole non avesse ancora
di vele, il mare, sebbene il sole non avesse ancora raggiunto lo zenith
firenzuola, 429: finito che fu il bellissimo giuoco, mandato giù una vela
per movere la mola che macina il grano per casa. moretti, ii-
, ii- 536: subito volto il mulino in modo che il vento soffi di
: subito volto il mulino in modo che il vento soffi di fianco. sciogliere la
quella missero la vela bianca, acciò che il soccorso venisse da pisa.
ha le punte di tale forma (il colletto di una camicia). cicognani
3-6: lo sparato della camicia strabuzzante e il solino colle vele sgualcite e accavallato sul
camicia. pratesi, 5-301: vide il babbo... mettersi anche due baset-
: l'aquila superba / batte tra il fumo della mischia acerba / l'ampie vele
è la vela del tramontano, segno che il tempo vuol rimettersi. si sente la
pelaghi dimoranti! 11. il corso della vita, l'esistenza.
l'acqua dentro alla pozza / sommuove il fondo limo; quella che lega i vènti
; quella che lega i vènti, ora il sudario / della mia vela spinge.
una richiesta. siri, i-192. il che cagionò che i parlamentarii abbassassero in
-andare a vela: procedere nella navigazione con il solo ausilio della velatura, senza l'
velocissimamente la nave,... il gittarono in mare. -comportarsi con
. caterina da siena, v-324: macera il corpo tu col digiuno e con la
vestire e del dormire delicatamente, acciocché il cuore tuo non vada a vela per vanità
levante, e preso in poppa / il vento e 'l flutto, a tutta vela
vento e 'l flutto, a tutta vela il golfo / correndo. lampredi, 4-126
correndo. lampredi, 4-126: non ostante il segno che facesse l'armatore, perché
segno che facesse l'armatore, perché il legno mercantile si arresti ammainando le vele
egli non ostante seguitare a piene vele il suo cammino. -con impegno totale
. -con impegno totale, con il pieno coinvolgimento delle proprie capacità ed energie
, 431: comparso finalmente questo rinforzo, il poi servitosi del beneficio della notte,
lor viaggio. di costanzo, 1-115: il capitano dell'armata siciliana con grand'astuzia
india. pananti, iii-13: vedemmo che il brigantino aveva messo alla vela.
al sopravvento, impedendo di ricevere direttamente il vento. ariosto, cinque canti,
forteguerri, vii-15-70: ei non sapeva il nautico lavoro / né quando dare oppure
attività). sciascia, 10-143: il processo riprende vela. -rivoltare le
piena manifestazione. salvini, 39-v-71: il nostro gran prosatore spande le vele alla
pucci, cent., 64-89: stava il vicario in orto san michele, /
proverbi toscani, 156: non si piglia il vento alla vela senza licenza del nocchiero
licenza del nocchiero. ibidem, 243: il buon nocchiero muta vela, ma non
non tramontana. ibidem, 257: accerta il corso, e poi spiega la vela
zena, 1-432: aveva appena finito il senatore tommaseo i suoi pre
, chiusi i vetri ermeticamente, steso il velabro sulla coppa affumicata della fiammella agonizzante
voce del dolore erompeva di nuovo; ed il suo flutto copriva, inghiottiva il sottil
ed il suo flutto copriva, inghiottiva il sottil velabro di gioia. = voce
marin. la penultima vela quadra e il relativo pennone dell'albero di trinchetto, situati
dell'albero di trinchetto, situati sopra il parrocchetto e sotto il controvelaccino; tale vela
, situati sopra il parrocchetto e sotto il controvelaccino; tale vela era una volta
. viani, 19- 687: il nano infuocato macinava il nome di tutte le
687: il nano infuocato macinava il nome di tutte le vele: rionda,
indossata aperta su un lungo gilet; il termine è poi passato a indicare la
periodici popolari, i-405: questo era il debito che io volea pagarvi, o ragazzi
quella sua faccetta paffuta e porcina, il parrucchino terminato a coda di topo, la
sànchez, marchese di ve- lada; il lat. mediev. valada (a venezia
mezzo giorno, favorevoli per salirlo [il fiume], avendo tali barche diversi velaggi
cucitrici, d'ogni sorta artieri, trattano il lino da canapa la stoppa la lana
canapa la stoppa la lana la pece il sevo lo sparto. 2.
, 188: ripongono [sulla pira] il corpo in uno letto, e disopra
e drappi de più sorte. buonarroti il giovane, 9-573: panni e telerie
: la bruttezza... sotto il velame di quello liscio si nasconde.
tempo. biringuccio, i-100: senza il suo mezzo [del piombo] mai aremo
testo di carattere figurato o allegorico dietro il quale si cela il reale significato che appare
o allegorico dietro il quale si cela il reale significato che appare non immediatamente comprensibile
consolazione a voi stesso, le quali sotto il poetico velame mi parvero comprender tanto di
che avete gl'intelletti sani, mirate sotto il velame di questa favola quello ch'io
, ii-138: la dottrina nascosta sotto il velame de'versi strani è che enea
, ii-102: chi mai dunque sotto il velame / scoprirà l'imagine ascosa?
. 9. locuz. squarciare il velame di qualcosa: rivelarne il segreto
squarciare il velame di qualcosa: rivelarne il segreto, il mistero. dante,
di qualcosa: rivelarne il segreto, il mistero. dante, inf.,
panno lino o di scorze, sotto il quale, come sotto un velamento possino dormir
. per estens. condizione di chi porta il velo (in par- tic. per
loro velamento, e ch'ella già mostrasse il sembiante d'una creatura 'partita di questo
del corpo, in par- tic. il volto, propria o di qualcuno, per
orecchi udiron gli vitiperi e le minacce. il pianto della vergine maria, 52:
giorno una di quelle, / che vela il volto, e non si studia al
spuntavano in mezzo al lino che velava il suo seno. piovene, 8-129: adesso
aspetto esterno proibendo alle donne di velare il viso. -ricoprire qualcosa con un panno
usanza protestante; cattolica e italiana sarebbe il velare gli specchi delle case dov'è
velare gli specchi delle case dov'è il cadavere. -per estens. rivestire
di festiva fronde / velammo i templi il dì, miseri noi, / che de'
ordinòe le tenebre la notte per tutto il mondo, come velamento sopra gli occhi degli
dio. quei, che servono, come il dono fatto a sara, di velamento
. figur. testo figurato o allegorico dietro il quale è celato il reale significato non
o allegorico dietro il quale è celato il reale significato non immediatamente desumibile. boccaccio
non pure lo scusano [omero] ma il lodano ancora ezian- do in coteste stesse
reale. fra giordano, 5-375: il velamento, che non ci lascia vedere
ci lascia vedere iddio, si è il corpo, ch'è velamento dell'anima.
testo o discorso figurato o allegorico dietro il quale si cela il reale significato.
o allegorico dietro il quale si cela il reale significato. s. gregorio
a un'articolazione con diaframma individuato fra il dorso della lingua e il velo palatino
individuato fra il dorso della lingua e il velo palatino (una consonante, una
e gutturali, la cui pronuncia interessa il palato molle o velo.
-chiudere gli occhi, in partic. per il sonno o addormentandosi. dante, purg
a dargli una tentennata; e sentiva cresciuto il caldo, cresciuta la smania. pascoli
gemiti e strilli e parole, / tra il frastuono or tremolo or piano, /
or tremolo or piano, / ode il suono che non s'oblia: /
maria. -rivestire le guance, il volto (una sottile peluria).
voli, / quasi a fermo bersaglio, il pensier volge / tosto ond'uscio l'
, cui 'l primo polo / velava il mento ne l'età più bella.
e velata, sì la menarono veggendo il luogo, infino a tanto ch'e'fu
che mai nubi del cielo / velino il sol, cotal parse oscurato. caro,
cangiossi in viso, / e parve il sol, che allora che più splende,
umide sponde / onde di fango traboccarne il fiume; / e livido ogni fonte,
fumo la faccia. fenoglio, 1-162: il calore era potente, e a lei
.. e andò a velare col fiato il vetro del balcone. -inumidire
. 4. figur. alterare il tono della voce, renderla opaca,
e l'occhio sfiora / i cuori ove il suo sogno si ristora. tombari,
l'uomo sappia con diverse astuzie coprire il segreto del suo cuore, e che fuomo
sappia... con parole velare il suo intendimento. daniello, 1-19: il
il suo intendimento. daniello, 1-19: il discreto e saputo medico, per gli
coperta di dolcezza la medicina velando, il gusto di quelli ingannare. siri, xii-425
... s'imaginavano di velare il mancamento di parola con la francia se
/ nulla nube di duol gfin- gombra il petto. marini, i-193: quali losche
, se non eran quelle, con cui il cieco amore suol velare gl'intelletti anche
sanctis, ii-15-48: le quistioni per il pepe erano molto semplici: nessun secondo
velò. jovine, 5-23: pian piano il vario concerto dell'acqua e del vento
avevano potuto velare la bella amicizia tra il pittore macchiaiolo e il maestro.
la bella amicizia tra il pittore macchiaiolo e il maestro. nascondere, tenere nascosto
azzini, 69-69: sull'edifizio che il popolo d'italia innalzerà iù sublime del
i-571: fu egli [pani spinelli] il primo che nel lavorare in fresco lasciasse
primo che nel lavorare in fresco lasciasse il fare di verdacci sotto le carni, per
tingere con poco colore e molta tempera, il colorito di una tela o di una
le fisiche sedi al vulgo incognite / il celebrato inglese, e il divin batavo,
incognite / il celebrato inglese, e il divin batavo, / io chiamo,
arduo volo. -ant. ricevere il velo da monaca; monacarsi. dante
perché oggi, / anima degna, il grado de la spera / che si vela
squarci, ch'e'scopre dogn'intomo / il perfetto contorno / dell'arme invitta,
sottili, di foschia; rannuvolarsi (il cielo, il sole, la luna)
foschia; rannuvolarsi (il cielo, il sole, la luna). g
, 13: eccoti ad un tratto velarsi il cielo, ottenebrarsi l'aria, lampeggiar
bianche nubi / meridiane intanto si velava / il sole. montale, 14-81: la
di una tenerezza pia, come se il professore avesse avuto paura di incenerire la
la diletta saettandole addosso senza precauzione tutto il fuoco dell'anima. pratolini, 3-83:
della sua natura violentata dalle occasioni. il suo discorso, che poteva farlo sembrare
: eppur tai cose, se da lungi il guardo / vi s'affissa da noi
ni e veli / di bianca sopravvesta il verde colle. bertola, 266:
266: come ci appressavamo a colonia il paese, che spianasi sempre più,
, falbe odorose, / che sotto il languido tedio dell'aere / dormon le cose
così patetica e contrastante col testo che il sorriso appena percettibile di monsignore si distese
volgar., 129: in quell'ora il formoso, e bellissimo gesù sopra tutti
: lente cadon le braccia, / il guardo le si vela, / e pia
di uno strato sottile di brina (il ghiaccio). redi, 16-vi-51:
redi, 16-vi-51: talvolta suol velar il ghiaccio, ancora quando il termometro è
suol velar il ghiaccio, ancora quando il termometro è a cinque gradi sopra il dieci
il termometro è a cinque gradi sopra il dieci, ma questo proviene dallo stato
guglielmotti, 1955: 'velare': coprire il bastimento colle vele, mettere le vele
vele, mettere le vele; fornire il bastimento di tutte le sue vele.
velario già disteso fin dalla vigilia per il passaggio della processione. monelli, 2-298
funzioni già facevano scorrere le corde e ritiravano il velario di tela leggera che aveva riparato
per riparare dal sole gli attori e il pubblico. giordani, i-34: 'spaccato
fine i sotterranei. ojetti, i-479: il mio gran sogno [di c.
un anfiteatro romano colmo di folla sotto il velario, e in fondo sul suo podio
mobile o fisso, impiegato per delimitare il palco nelle sale in cui si tengono spettacoli
d'annunzio, i-544: quindi, rompendo il magico velario / che l'edera tessea
ardito / gesto egli prese ad oriana il cuore. moretti, iv-136: continui,
buzzati, 6-146: non esisteva ancora il sole ma si capiva che dietro i velari
velari di umidità e di nebbia, il sole c'era. -con riferimento
specchiata nell'azzurro jonio, stesa sotto il velario sempre azzurro del cielo.
e dall'umidità bechi, 2-304: il polverone alto che si levava dalle macerie.
e doriche, e col panteon e il colosseo per isfondo, e con un velario
protezion dell'infamia. dessi, 7-52: il velario di clamore del levatoio cedeva al
abbeveratura. 6. relig. il velo del tempio di gerusalemme. 7
. fanzini, ii-426: si aprì il velario. strano velario! aveva il
aprì il velario. strano velario! aveva il difetto che non si voleva né aprire
gigli, 4-215: or veggiamo se il nostro sanese dialetto, che pur sempre
mantella. faldella, i-4-255: vediamo il segretario generale del dittatore presentare ai proconsoli
lo strappo o distacco di affreschi e per il trasporto del colore. 3.
corpo, in partic. la testa, il volto); che ha il volto
testa, il volto); che ha il volto coperto da un velo. -anche
5-68: e così la domenica si fece il funerale, le autorità, i carabinieri
relazione. tasso, 13-i-743: visiti il tempio a passi tardi e lenti, /
passi tardi e lenti, / velata il biondo crine e scinta il seno, /
/ velata il biondo crine e scinta il seno, / la bella donna, or
. c. campana, 86: morto il secondo marito si fece monaca, velata
, panni. carducci, iii-14-7: il palco... sorgeva nel cortile del
scalee digradanti a uso d'anfiteatro; il tutto velato d'arazzi. -protetto
narratrici avole. pavese, 9-38: il piacere del luogo stava in certi tavolini con
della polvere. moravia, 26-209: il pavimento di legno è velato di una
circondata da acque libere e correnti; conciossiaché il mincio, a stanca verso la cittadella
). p fortini, i-187: il giovine vedendolo così divenire smorto e mutato
giovine vedendolo così divenire smorto e mutato il colore, mossa la voce, li occhi
43: la vecchia guardò... il soffitto, rovesciando le pupille che erano
par velato. di costanzo, 95: il sol, che chiaro a tutti gli
col velo. alvaro, 2-177: il sole era velato. g. bufalino,
ricordi cesellati dal freddo, che aizzava il sangue giovane e acuiva i sensi.
6. opaco, scarsamente lucido (il metallo). -anche sostant.
guerrazzi, 39: perdono le guance il bel vermiglio, si fanno velati i
4-29: pugliese aveva gli occhi rossi, il capofficina, invece, li aveva piccoli
319): « intendo », disse il conte zio; e sur un certo
ulloa [guevara], ii-20: il ladro... si ritrovava nella croce
occhi velati, le sue carni rotte, il sangue sparso, il corpo crocifisso,
carni rotte, il sangue sparso, il corpo crocifisso, solamente il cuore restandoli vivo
sparso, il corpo crocifisso, solamente il cuore restandoli vivo, essendo appeso sul
leggermente velata. quarantotti gambini, 10-291: il rimprovero, tanto era il garbo del
10-291: il rimprovero, tanto era il garbo del nostro ospite, restava un po'
xxii-516: non tacque: e del futuro il vel fendea / d'inni celesti '
a cui dinanzi in lucid'ombre ardea / il mistero da'secoli velato. borgese,
da'secoli velato. borgese, 6-149: il futuro è velato, e il passato
6-149: il futuro è velato, e il passato traspare nitido dietro un vetro.
nella mente, confuso, indistinto (il ricordo, la conoscenza). pratesi
, nelle voragini buie del mare, il fioco barlume del sole trasparente dalla superficie
umanità velato / l'eterno figlio, il re de'regi è nato. 9
: quando le voci tacevano, si udiva il suono velato di un organino a bocca
quando è chiusa la porta, non senti il vuoto intorno, come avviene nelle sontuose
comi / de le velate antenne, il greco ospizio / e '1 sospetto paese abbandonammo
feritrici? velatura1, sf. il velare, il velarsi, il coprire con
velatura1, sf. il velare, il velarsi, il coprire con un velo
sf. il velare, il velarsi, il coprire con un velo, con un
papini, i-465: la base era il cedro maturo -che in certi seni delle
degli arancioni gallonati. jahier, 3-129: il falegname serra la morsa, il verniciatore
: il falegname serra la morsa, il verniciatore estende la prima velatura con una
. e. cecchi, 6-391: il cielo era senza nuvole, il sole ancor
6-391: il cielo era senza nuvole, il sole ancor alto: ma la velatura
dentro alla pupilla. pratolini, 10-334: il cielo che ebbe una velatura costante azzurro
, ecc. jovine, 2-28: il respiro gli veniva più facile, gli occhi
gli occhi perdevano le velature sanguigne, il rosso ai pomelli si smorzava, gli
, gli oggetti intorno a lui riprendevano il loro posto, smettevano la disordinata tarantella
di farsi ammirare per l'eloquenza o il valore o le dignità, la signorile
ore del giorno, l'aurora, il mezzodì, la sera. lucini, 4-177
, la sera. lucini, 4-177: il concerto delle terminazioni di cui la nostra
della voce. ghislanzoni, 18-55: il segretario che aveva letto la prosa di
non erano valse che a rendere più grottesco il tema. 7. sfumatura,
. carena, 2-361: 'velatura': il complesso di tutte le vele di cui
una vista appunto ardita, quando prendevano il largo col libeccio, spiegando al vento
. 11. 2. aeron. il complesso delle superimi aerodinamiche di un velivolo
vincitori di corse in circuito, che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su
-velatura fissa-, l'insieme delle superimi che il pilota non può manovrare in volo (
apparenza affatto velazqueziana di pittori italiani verso il 1630-40. veleggiàbile, agg. letter
; navigabile. bacchetti, 2-xxiii-201: il mare, come egli [colombo] scrisse
stagni / papero crocci, e seco il veleggiante / cigno. veleggiare, intr
, lii-12-293: gli uomini delle galere sono il sopra- comito, detto 'reis', il
il sopra- comito, detto 'reis', il comito, il sotto-comito, parone e quattro
comito, detto 'reis', il comito, il sotto-comito, parone e quattro altri uomini
poi venticinque inferiori per la navigazione e il veleggiare. g. c. croce
l'armi guerriera. monti, 4-1-10: il detto barone veleggiava alla volta di napoli
di napoli per aver vivo nelle mani il barone d'armfeldt. d'annunzio, ii-856
12-84: irina è lontana, ormai, il cappello con la rosa veleggia su un
leopardi, 16-101: sempre loderollo [il tuo raggio, o luna], o
quella superiore luminosità già declinava, lasciando il posto ad una cinerea effusione nella quale
una cinerea effusione nella quale veleggiava immobile il disco bianco del sole. -muoversi
. longhi, 1-i-1-50: ora, guardate il 'porto'di metzinger, e vedrete come
vedrete come tutte le curve che formano il rabesco di vele, siano in funzione
faldella, i-5-244: alla base veleggia il golfo col vesuvio fumigante. pascoli,
una terra, e veleggiava azzurra / tra il cilestrino tremolìo del mare.
tra 'l campidoglio / e fa'ventino il reduce quirite / guardava in alto la città
, ecc. baldini, 9-30: il loro amore veleggiava pel terzo anno. gadda
. gadda conti, 2-617: mentre il pomeriggio,... veleggia verso le
: volare con un aliante, praticare il volo a vela. si dice meno comunemente
foscolo, sep., 202: il navigante / che veleggiò quel mar sotto
tornò a distendere la larghezza delle ali tra il mare e il monte, e mise
la larghezza delle ali tra il mare e il monte, e mise rauchi gridi di
gioia innanzi alle navi che veleggiavano franche il mediterraneo per la terza volta italiano.
). ottimo, ii-368: veggio il nuovo pilato, cioè il re di francia
ii-368: veggio il nuovo pilato, cioè il re di francia, alla detta presura
che veleggiano la nave sua, entro il tempio, cioè nelle magioni e possessioni
a un sol'albe- ro, e il mare, retto in una terribil fortuna,
autonomo della pittura napoletana; proprio lui veleggia il suo cuore napoletano via nel mare del
d'annunzio, v-2-556: da quante ore il fuoco fatica? perché tanto è lento
? perché tanto è lento a struggersi il metallo? il maestro guarda il cielo
tanto è lento a struggersi il metallo? il maestro guarda il cielo e fiuta il
a struggersi il metallo? il maestro guarda il cielo e fiuta il vento, come
il maestro guarda il cielo e fiuta il vento, come un veleggiatore alla panna.
maestosi veleggiatori dell'aria i cui nugoli il vento del largo ci mena.
correnti ascensionali. 3. chi pratica il volo a vela; aleggiatore. =
da veleggiare. veléggio, sm. il veleggiare; navigazione con un'imbarcazione a
a vela. scarfoglio, 1-55: il maggior numero celebrava il voluttuoso veleggio nella
scarfoglio, 1-55: il maggior numero celebrava il voluttuoso veleggio nella zona degli alisei,
addestrarsi al veleggio, avevano scelto nel lazio il ripiano di ardea. idem, iv-2-1075
. d'annunzio, iv-2-1172: imitavano il veleggio dei grandi rapaci.
grandi rapaci. 2. il volare con un aliante. = deverb
ant. e letter. uccidere mediante il veleno; avvelenare. seneca volgar.
chi fosse stato acconsenziente con lei a velenare il fanciullo. boiardo, ii-1-6:
ad una danza, dove si trovò il duca di anioù, fosse cagione della
) velenato. perpetro, 4: il conciliatore riferisce di avere veduto quattro che
d'amore. equicola, 6: il cuore segno esposto a velenate e mortifere
in qualche scura spilunga, s'arrestono il cibo di velenato angne, o ver
diletti temporali, sotto a'quali è nascoso il veleno infernale, il qual noi,
quali è nascoso il veleno infernale, il qual noi, come il pesce con l'
infernale, il qual noi, come il pesce con l'ésca piglia l'amo,
velenosa, vuol mettersi in cammino per il mondo alla ricerca delle sei sorelle sue.
oh gioia / scorger più non potere / il bianco rettile velenifero d'una strada.
dell'umana sapienza certissimo tempio, bevendo il veleno, le lagrime di santippa sua moglie
in quelle si doleva lui a torto bere il mortai beveraggio. crescenzi volgar.,
crescenzi volgar., 5-18: piantasi (il noce) nella stre- mità di gennaio
seccherai alquanto al sole, acciocché si secchi il nocivo veleno dell'umore. bandello,
sp., 12 (219): il pane verrà a buon mercato, ma
a buon mercato, ma ci metteranno il veleno, per far morir la povera gente
la traversata: di veleno, giurava il callimaco novello. calvino, 8-108: il
il callimaco novello. calvino, 8-108: il leone s'inarca nel suo balzo e
punta intinta nel veleno di serpente trafiggerà il pelo fulvo tra gli occhi sbarrati.
sangue, e vi crea l'ebbrezza e il delirio? pratesi, 5-75: stamani
pratesi, 5-75: stamani ho dovuto rècere il cuore... per una medicina
svevo, 5-46: ricordò ch'era il vanto di tutti i fumatori di toscani di
era altro che un inganno pietoso o il viatico di una lenta agonia.
: / sentite voi ch'egli avvelena il mondo? manzoni, pr. sp.
detto, che la moglie li voleva dare il veleno ama ga, come
svevo, 3-558: m'ero aspettato che il dottore studiandomi mi scoprisse il veleno che
aspettato che il dottore studiandomi mi scoprisse il veleno che inquinava il mio sangue.
studiandomi mi scoprisse il veleno che inquinava il mio sangue. 5. figur
la dote di costantino cominciarono a sentire il savore del dolce veleno delle umane ricchezze
machiavelli, 1-i-144: l'ampliare [il territorio di uno stato] è il veleno
[il territorio di uno stato] è il veleno di simili republiche. astolfi,
1-146: cominciava ad assaggiare e a bere il veleno della lusin che le
ghigna e fa due occhiolini che dicono il contrario. alvaro, 7-172: chi
questo, si accorge che, perduto il rispetto dell'autorità dello stato si entra
quarantotti gambini, 10-275: è questo il bacillo, il tarlo, il veleno,
10-275: è questo il bacillo, il tarlo, il veleno, o cos'altro
è questo il bacillo, il tarlo, il veleno, o cos'altro si voglia,
bavilischio, per sembianza, / che saetta il veleno collo sguardo. tasso, aminta
fingendo ch'ancor non mi passasse / il dolor di quel morso, / fei
villani, iv-7-34: volle in quella spandere il suo veleno, e far partorire le
seguace. c. gozzi, 1-8: il libro... risuscitato da non
moltissime verità, ed è peccato che il cruccio e il veleno che acciecano, più
ed è peccato che il cruccio e il veleno che acciecano, più che una filosofica
., 31-75: quando per la barba il viso chiese, / ben
, / ben conobbi il velen de l'argomento. savonarola, ii-70
: hanno costoro [gli eretici] il veleno nel loro mal dire che avvelena e
b. croce, iii-32-104: dice il pietrobono che io non ho badato alla
tra l'allegoria che a virgilio appiccò il medioevo e quella di dante, il quale
appiccò il medioevo e quella di dante, il quale se l'appiccò da sé a
sé a sé stesso. ma non intendo il valore o il veleno dell'argomento.
stesso. ma non intendo il valore o il veleno dell'argomento. gozzano, i-331
, i-331: voi, / mal soffrendo il velen dell'argomento, / con la
dell'argomento, / con la mano inguantata il ciuffo a sommo / gorante,
1-90: 1 nazionalisti sono il veleno delle nazioni, e l'avanguardia sciocca
parlarmi in secreto e doppo, discoprendo il veleno, cominciò a dire di non voler
poderoso di quello e che per sua causa il duque di bata due volte gli aveva
14. locuz. - avere il miele sulla bocca e il veleno nel
. - avere il miele sulla bocca e il veleno nel cuore-, v. miele
miele, n. 16. -avere il veleno in corpo: provare rabbia, odio
24 (408): lì bisognerà rodere il freno. intanto il veleno l'avrà
lì bisognerà rodere il freno. intanto il veleno l'avrà in corpo, e sopra
la pestilenzialissima catedra, e quivi vomitarono il veleno, del quale avevano pieno,
del quale avevano pieno, e gonfio il petto. -fischiare veleno contro qualcuno
, x-790: spende [l'amante] il denaro, e poi mangia veleno.
confronti di qualcuno (una persona, il suo sguardo). marini, i-43
. monosini, 112: ogni serpe ha il suo veleno. idem, 416:
veleno. idem, 416: dato il veleno, voler dar l'utriaca. idem
non porta veleno. ibidem, 335: il veleno si spegne col veleno. ibidem
, 356: morta la bestia, spento il veleno. 16. dimin.
escene fuori una umidito de la quale il corno trae a see per somiglianza di
. mattioli [dioscoride], 554: il napello, la cui velenosità in ammazzare
. frezzi, iii-5-76: quando morì il grand'ercol virtuoso, / ché la
catena rose. boiardo, 2-15-26: il fonte de merlino era in quel bosco
maliziosoiù che niuno altro animale della terra, il quale fusse fatto da >io. e
fatto da >io. e questo cognoscendolo il dimonio, che quello era il più
questo cognoscendolo il dimonio, che quello era il più pessimo animale e astuto e velenoso
. 3. atto a inoculare il veleno (i denti, il morso di
a inoculare il veleno (i denti, il morso di un animale, in partic
/ li denti ha lunghi e velenoso il morso, / acute l'ugne, e
, e i piedi nudi, ed il serpente... tiene inutilmente aperta la
in tal maniera sì alidisce, che il loro frutto al niente al tutto riduce.
velenoso. gherardi, iii-153: venuto dappoi il tempo del fuggire lo tanto a nostra
/ che oratori, a cui capo è il velenoso / autor delle filippiche, non
non parmi / possa accettarli di filippo il figlio. -lingua velenosa: v
depravate, raccapriccianti, da farsi davvero il segno della croce. -che esprime
grave depravazione morale (lo sguardo, il sorriso). burchiello, 2-45:
paodo. albertazzi, 643: ortensia ebbe il volto improntato del velenoso sorriso che anna
scrivendole. suzzati, 4-361: era ancora il giovane in canottiera. « sei qui
per velenosa. muratori, 6-180: il dire così asciuttamente, che l'umana
papini, 27-826: ed ecco che il mio sposo fu chiamato dal re alla
-che danneggia le coltivazioni agricole o il bestiame (una malattia, una condizione
s. v.]: veleria': il luogo, l'officina o magazzino dove
leggerissimo e trasparente, calato a coprire il volto, usato in partic. nelle
elena col cappellino in testa, e il libricciuolo da messa in mano, andava
uscire, col cappello, la veletta, il libro delle preghiere e l'ombrellino,
di una finestra per chiudere dall'esterno il vano contenente il rullo della persiana avvolgibile
per chiudere dall'esterno il vano contenente il rullo della persiana avvolgibile. 3.
questo contratto delle dote delle fanciulle dove il capitale istà fermo, era più cattivo
5. drappo usato per coprire il calice e la croce. inventario di
: su la vetta / della mina issava il tricolore, / più agile che mozzo
o velette o guardia alcuna e tenevono il campo sparso in più parti. settembrini
sopra 'l mare, / dov'era teso il ricco padiglione. 4. locuz
per estens.: stare attento aspettando il momento opportuno per dire o fare qualcosa
commedia intitolata 'sine nomine', 22: sono il velet- taio, che qua dalla madonna
machiavelli, 1-ii-489: le velette che pongono il giorno a velettare il nimico, sono
velette che pongono il giorno a velettare il nimico, sono state cagioni della rovina di
velico è a prua della verticale passante per il mezzo del piano di galleggiamento del veliero
a cui si stabiliscono la disposizione e il tipo delle varie vele. -sistema velico
. ornamento femminile che serviva a fermare il velo intorno al capo. savonarola,
2. drappo usato per coprire il calice e la croce. inventario di
e sì veliere / superbe navi, onde il gran mar s'ingombra. bresciani,
d'annunzio, i-848: ei gittò il grido a una barca veliera / precipitando
della navigazione veliera... sotto il crepitare della vela correva il mare, impiumato
.. sotto il crepitare della vela correva il mare, impiumato ai fianchi di spuma
, bastimento a vela, che sfrutta il vento come unica forza propulsiva. piccola
, 45: non più il catrame odora / di remoti velieri / dietro
15-44: c'è una prima pagina con il motto 'proletari di tutto il mondo
con il motto 'proletari di tutto il mondo unitevi', poi c * è il
il mondo unitevi', poi c * è il frontespizio, poi c'è una velina
, 5: « la velina che annunciava il primo commento americano alla decisione di gorbaciov
pajetta « già dai primi commenti fece il suo effetto. la decisione venne generalmente
6: è risaputo, come spiegava il sempre più compianto ennio flaiano, che si
iii-428: io mi sperava di potervi spedire il terzo volume dell'iliade foglio reale velino
6-76: alla ringhiera della balconata e attraverso il soffitto, pendevano festoni di foglio velino
la magior parte [fu] stampato sopra il veliino, o carta pecora sopranna dell'
carta pecora sopranna dell'anno 1494 e tutto il 1500 e lettere iniziali ornate di belle
. e f. sport. chi pratica il velismo. migliorini [s.
autore di una minaccia di morte contro il velista statunitense dennis conner, lo skipper di
dei soldati armati alla leggera che avevano il compito di disturbare e attaccare per primi
. livio volgar., 4-99: dato il segno, smontarono i veliti. machiavelli
e prima da i veliti, sotto il cui nome s'intendevano i iaculatori e gli
voi scorgerete senza dubbio in tale ordinanza: il poterei sostenere vicendevolmente nello appiccar la zuffa
per diserzione. carducci, iii-15-141: il velite della gironda assalitore di robespierre,
velite della gironda assalitore di robespierre, il nobile e generoso louvet non è altri
velivoli partivano... a conquistare il cielo. b. croce
una graziosa cimba velivola / che avesse il blando nome di glàuce, / ne 'l
di volare (v. volare); il sostantivo fu introdotto da gabriele d'annunzio
par., 33-143: ma già volgeva il mio disio e 'l 'velie',
mossa, / l'amor che move il sole e l'altre stelle. di meglio
v. velle), da cui il fr. velleità (nel xvi sec.
velleità (nel xvi sec.); il d. e. l. i.
sempre scontento di tutti perché nessuno riconosceva il suo genio e che, in fondo,
la volontà concreta. moravia, 18-36: il mio studio è chiaramente il museo della
18-36: il mio studio è chiaramente il museo della mediocrità, dell'approssimazione,
necessarie a sostentare i vivi, come il mangiare e il vestire, posto che quando
sostentare i vivi, come il mangiare e il vestire, posto che quando mancano affliggano
, sm. ant. e letter. il toccare o sfregare lievemente la pelle,
toccare o sfregare lievemente la pelle, il corpo di una persona; solleticamento.
. redi, 16-ix-309: per conseguenza il vellicamento e il gonfiamento ne succede.
, 16-ix-309: per conseguenza il vellicamento e il gonfiamento ne succede. g. gozzi
che così, con una piuma, il viso / ti vellicai, che tu torcesti
alquanto / le labbra, e nacque il primo tuo sorriso. c. e.
c. e. gadda, 10-105: il dottore palpò l'ingegnere a lungo,
tutte saltellando in qua e in là con il capo e cioè con l'orecchio,
o vellicarmi gli occhi, né il naso né la gola. 3.
stramberie... che facevano palpitare il cuore delle belle, o almeno vellicavano graziosamente
toccato o sfregato lievemente; solleticato (il corpo di una persona o di un
: tale era metastasio, e tale era il suo tempo, idillico, elegiaco e
rovani, 3-i-164: s'era fatto sentire il gozzi con quella sua satira leggermente vellicatrice
vellicamento. faldella, i-4-308: il suo idealizzare e il suo fraseggiare paiono
faldella, i-4-308: il suo idealizzare e il suo fraseggiare paiono cosa torpida ai talenti
torpida ai talenti odierni, che appena sopportano il frizzo della gazzosa o la mordacità delle
la vellicatura superficiale del solletico, o il rimbalzo delle freddure (idiotismo signorile)
delle freddure (idiotismo signorile) o il pungolo afrodisiaco. = nome d'
deriva). baruffaldi, 98: il tabacco è eccitativo dello starnuto per la
vèllico, sm. lo sfiorare delicatamente, il solleticare una parte del corpo.
oriani, x-5-72: si sentiva battere il cuore tratto tratto come il vellico di
sentiva battere il cuore tratto tratto come il vellico di una carezza sul collo, che
baldelli, 5-3-158: ci è medesimamente il cilicio, che è una sorte di
, 17-137: e lava e tondi il puro e nobil vello, / giusto al
più delicato. d'annunzio, iì-44: il savio ulisside / telemaco dal suo seggio
giasone andava all'isola di coleo ov'era il montone col vello dell'oro. fazio
: a piè d'un arbor puose il solco, / il drago e 'l tauro
un arbor puose il solco, / il drago e 'l tauro e suvvi 1 aureo
alta grandezza, / che riportò da coleo il vello d'auro, / nonvide in nave
gelo / muoion le fère per averne il vello. bacchelli, 2-xxiv-93: giù
gli pende sui fianchi vello di pantera, il tirso fra le mani, egli procede
una persona. bonsanti, 5-48: il suo petto di marinaio era cosparso come
iii-1-187: e per man di fiorenza avrò il cappello / de 'l mio battesmo in
petto accese? rebora, 3-i-166: il vello di neve che scivola e piega /
fisico. cassola, 4-261: ecco il dosso coperto di un vello verdescuro,
velli a velli. berchet, 80: il veggiono / nel bosco i suoi donzelli
qui debole e lasso / m'ha fatto il tempo e tutti bianchi i velli.
: tignoso fa cappello / poi che perde il vello. = voce dotta,
necropoli arcaica. 2. addolcire il tono di voce. dossi, iii-184
piacevolmente calda. marinetti, 6-62: il paesaggio si velluto d'ametista = deriv
un pelame morbido e lucente che ricorda il velluto (un animale). caro
-folto, fitto (la peluria che copre il corpo di una persona).
copriva gli avambracci, le guance, il labbro superiore e persino il collo.
le guance, il labbro superiore e persino il collo. -rivestito di leggera lanugine
di sotto. tarchetti, 6-i-299: il vento... curvava sulle acque del
affinché, secondo che è d'uopo, il cibo si ammollisce, si agiti,
, talora, da una lucentezza che ricorda il velluto (anche con riferimento al colore
comodissime poltrone. viani, 10-215: il cielo era sempre tutto vellutato di nero.
cinti di ciglia lunghe e morbide, il giovane sogguardava or qua or là i ricchi
, pastoso, carezzevole (la voce, il modo di parlare). ghislanzoni
: mi fa gustare, ghiacciato, il bianco regaleali del conte tasca d'almerita.
sale e pepe bianco (e traduce il fr. crème veloutée). a
dotati di scardassi metallici atti a rialzare il pelo. = nome d'agente femm
v.]: 'vellutatura': lo disse il targioni a significare lo stato di una
conferire un aspetto vellutato a materiali come il legno, il metallo, la plastica,
vellutato a materiali come il legno, il metallo, la plastica, ecc.
con dei festoncini smagozzati d'uva sotto il cornicione e il vellutello nel cortiletto.
smagozzati d'uva sotto il cornicione e il vellutello nel cortiletto. -strato che
216: dati i tre colpi, il vellutiere ricalca, e passa il secondo
colpi, il vellutiere ricalca, e passa il secondo ferro: tira altri tre colpi
/ che su letto di felci adagi il fianco, / e al mormorio di turtoro
-coperto da una fitta peluria; villoso (il corpo di una persona).
di gagliardo temperamento, membra sode e tutto il petto velluto. d'annunzio, ii-718
e molle /... / il purpureo amaranto in alto saghe.
. g. villani, iv-10-301: il dì di san giovanni feciono correre palio
in pezza. pascoli, 1012: il podestà coi giudici e'notali / scendono,
3-1-112: vedete nei velluti a opera il color della seta tagliata mostrarsi molto più oscuro
verga, 8-139: compare santo rannicchiò il capo nel bavero di velluto, al pari
, rinon- ciare al veluto e vestire il sacco. -zampe di velluto:
foglie ricche, lunghe che, sotto il velluto chiaro della pagina inferiore, nascondono
linati, 13-144: i monti perdevano il velluto de'pascoli per farsi rozzamente violenti
rosea fiorisce nelle sue guancie, e il fuoco dei più irrefrenabili desiderii traluce da'
flautato (la voce); armonioso (il canto). lucini, 4-24:
lalli, 9-98: ma vibrando volscente il ferro acuto, / a l'infelice
, / a l'infelice eurial trapassò il core. / cade quel giovinotto di velluto
la stampa [12-i-1983], iii: il cervo (cervus elaphus) è il
: il cervo (cervus elaphus) è il simbolo della foresta primordiale, ed i
coma sono ricoperte da una epidermide vellutata, il 'velluto'che poi rinsecchisce e cade.
e frega la man terrosa su per il morbido del piviale di vellutàccio, che gli
un tempo, dalle donne per coprire il volto, il capo o le spalle come
dalle donne per coprire il volto, il capo o le spalle come segno di
che nell'abito da sposa tradizionale copre il capo ed è per lo più lungo
chiesa aveva riposto in fondo a un baulino il velo e le ciocche de'fiori d'
nelle locuz. deporre, lasciare, prendere il velo). dante, par.
essendo con lei un prete, credendosi il salterò de'veli aver posto in capo,
foscolo, ix-1-336: la fanciulla, prendendo il velo, aveva per rito monastico mutato
mi nascosi in un monastero, presi il velo benedettino. calvino, 3-96: non
dato di vedere mia madre, che prese il velo in un lontano convento.
, / un poco, pria che il pianto si raggeli. ciro di pers,
ciro di pers, 3-6: giunto è il verno, o nicea, mira ch'
-velo di cipolla: sottilissima pellicola che riveste il bulbo della cipolla. bronzino,
e veli / d'una cipolla trovereste il tutto. -zucchero a velo:
uno specchio d'acqua. buonarroti il giovane, i-69: tu su l'argentea
dell'ocean tranquillo. barilli, 5-38: il pescecane... fila sotto il
il pescecane... fila sotto il velo dell'acqua come una torpedine. cassola
velo d'acqua emergeva appena un pino che il taglio aveva rispettato. s
alla vista; strato di nubi che offusca il sole o le stelle. lorenzo
; / così si duol la terra, il mare e 'l cielo. ariosto, 2-54
. berchet, 352: la rugiada ed il fior sullo stelo / brillan solo vivaci
istante, / quando sgombra la notte il suo velo. piovene, 1-190: cominciò
perché talvolta gli brillassero gli occhi dietro il velo perenne delle lagrime. bernari, 4-112
lagrime. bernari, 4-112: anche il capopesca volse a noi il suo viso dolente
: anche il capopesca volse a noi il suo viso dolente, scoprendo i suoi
o la conoscenza di qualcosa o anche il manifestarsi di ricordi, sentimenti, passioni
(i-729): leva dagli occhi tuoi il velo che ti acceca e non ti
che ti acceca e non ti lascia veder il cammino che dèi cami- nare. g
vola, / a'guardi suoi non contrastare il vero. landolfi, i-636: la
i cuori sui quali non sia sceso il tetro velo dell'indifferenza e della menzogna
leggero. gemelli careri, 1-ii-137: sotto il velo di questa favola dice il signor
sotto il velo di questa favola dice il signor matteo egizio, mio amico, che
.. che la favoletta vostra sotto il velo dell'allegoria nasconde una certissima verità
quanto quel che s'asconde / sotto il vel d'onestate. giannone, 1-iii-235:
manfredi opportunamente cominciò pian piano a togliersi il velo della simulazione. solaro della margarita
vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo / anzi che 'l vezzo,
mi parea / quasi pennuto volar verso il cielo / drieto all'orme di quella,
cielo / drieto all'orme di quella, il cui bel velo / cenere è fatto
. campanella, 956: invan si muove il remo, le sarti, il velo
muove il remo, le sarti, il velo e gli altri ordegni per drizzar una
altri ordegni per drizzar una nave, se il timon non si tocca a proposito da
che se bene alle più ne seguita il sangue, che non perciò è questo di
della membrana amniotica espulsa col feto durante il parto. -in senso generico: membrana
un pezzo di sostanza simile alla precedente, il quale colla sua estensione arrivava a comprimere
estensione arrivava a comprimere posteriormente, oltre il velo palatino, anche l'ugola medesima.
e l'ugola sforzassero in maniera / che il velo palatin restasse infranto. -velo
o universale-, membrana che riveste interamente il ricettacolo dei funghi a cappello e che
è persistente e forma un velo.. il velo rende capaci le radici di raccogliere
atmosferica. se questo involucro ricopre tutto il cappello e il peduncolo [del fungo
se questo involucro ricopre tutto il cappello e il peduncolo [del fungo]..
l'arca con le parti sue, cioè il propiziatorio, i dui cherubini, il
il propiziatorio, i dui cherubini, il velo, il santuario. moretti, i-195
i dui cherubini, il velo, il santuario. moretti, i-195: mostrava il
il santuario. moretti, i-195: mostrava il camice e la pianeta spiegata lì sopra
camice e la pianeta spiegata lì sopra e il calice su cui poneva la patena e
poi di volta in volta la palla, il velo. 15. pitt.
tenda di tessuto prezioso che celava alla vista il santuario che custodiva l'arca dell'alleanza
volgar., ix- 168: il velo del tempio si divise in due parti
aperseno. panigarola, lxv-136: squarciossi il sacro velo / del tempio e d'
e d'ogni intorno / s'imbrunì il chiaro giorno. 17. sport.
avversario diretto ostacolandone in modo non falloso il movimento. m. medici, 190
craspedo. 19. locuz. -cadere il velo dagli occhi: apparire la realtà
dante, c-6: l'orizzonte, quando il sol si corca, / ci partorisce
sol si corca, / ci partorisce il germinato cielo, / e la stella d'
/ ché ciò che sensibilità possedè / il loco circoscrive e gli fa velo, /
vede, / sì che aver fine il cielo non s'awera. -essere
annunzio, iii-1-1165: tu t'inganni; il rancore ti fa velo.
sulla sconfitta dei giovani. -strapparsi il velo dagli occhi: accettare una realtà
lorenzo: ma s'io consentissi a strapparmi il velo dagli occhi, dovrei subito chiuderli
, i-302: prese questo giovine in mano il vasetto del colore e levatoli di sopra
purg., 2-51: poi fece [il celestiale nocchiero] il segno lor di
: poi fece [il celestiale nocchiero] il segno lor di santa croce; /
fare, / qual a le voci il cor, che già spuntare / il fin
voci il cor, che già spuntare / il fin acciar io vidi assai protervo?
quivi la lepre fuggitiva, quivi / il dolente fagian, che ancor rammenta 7 il
il dolente fagian, che ancor rammenta 7 il materno delitto, e le veloci /
doni? -arione, o fedra, / il nerazzurro cavallo di stirpe / divina,
rapidamente da un oggetto all'altro (il pensiero); fervido (la fantasia
. cassola, 78: nell'apogeo il di lei [della luna] moto è
la foce. batacchi, i-80: il cocchio velocissimo fendea / in lunghi solchi
della sua voce. montale, 3-22: il treno cammina velocissimo, è notte,
, 1-iv-235: forte, arindallo, era il tuo arco, e l'asta /
: la fama velocissima, la quale / il falso e 'l vero ugualmente rapporta
monti. -violento e travolgente (il vento). leonardo, 2-55:
al suo furioso corso, non altrimenti il settentrionale aquilone ripercuote colla sua tempesta.
un movimento); spedito, lesto (il passo); sciolta (l'andatura
chiabrera, 1-iii-126: criso impon che il suo destrier si freni: / destrier che
; affrettato e, talvolta, precipitoso (il modo di parlare, la pronuncia)
del poeta. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga
pensiero); travolgente e mutevole (il desiderio, la passione); repentino,
/ ché non è cagion di pianto / il fuggir da folli errori, / quell'
8. che trascorre rapido e inarrestabile (il tempo); fugace, fuggevole (
fugace, fuggevole (le ore, il loro volgere; un periodo di tempo
miseria suol far breve, / più veggio il tempo andar veloce e leve, /
, 1-iii-223: pensa, / che il tempo velocissimo cammina. d'annunzio,
. salvini [d'alberti]: il respinghiate dalle navi velocicamminanti. = voce
carducci, ii-4-181: molto godo che il poliziano, prosegua velocifero.
sul modello del fr. velociferi, per il signif. n. 3, cfr.
scuola positiva, merita certamente da noi il predicato onorevole di patriota velocigrafo.
andatura energica e risoveicolo. lo sostituì il velocipede. luta; con passo
: non tardò molto a venire [il cardinale] precedendo velocemente il clero che
a venire [il cardinale] precedendo velocemente il clero che gli faceva codazzo. d'
velocemente con quel tac tac secco che era il rumore che si sentiva in casa sempre
.. lui prestamente di dietro preso, il git- tarono in mare. savonarola,
tasso, n-ii-281: ne l'amore ancora il sangue bolle e 'l core, a
possibile, per diligenza che s'usasse, il far sì che le spie degli orsini
ogni tempo veggono questa velocità quaggiù e il tempo andare velocissimamente e dicono che questa vita
brevissima cosa. fagiuoli, vi-7: il parlar poco, poco tempo costa.
valsente / inestimabil, qua- l'è il prezioso 7 tempo, che fugge sì
ginevra. periodici popolari, i-281: il gasse, i canali, i velociferi,
, i velociferi, a sentir lui [il progressista] sono usciti dalla sua saccoccia
sua saccoccia. santucci, tit:. il velocifero. 2. scherz.
. e. gadda, 27-45: il velocipedastro poi, quando la folla si fu
dileguata, le cinse con la sinistra il dorso, quasi all'altura del colte.
porta romana. savinio, 50: il convoglio senza locomotiva riaccende... l'
-anzi un velocipede, avrebbe detto il nonno. dizionario dello sport e dei
come calco del gr. tmumaug; per il signif. n. 2, cfr
. che si riferisce, che riguarda il ciclismo, pertinente ai ciclisti; ciclistico.
a scopo velocipedistico, anziché militare, il ragionamento fatto novant'anni fa da garibaldi.
26-ii-1986], 21: moser ha ottenuto il primo successo proprio nella tappa che sembrava
. rapporto fra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo. -in par-
solamente s'acquietano. galileo, 1-1-24: il principio è questo, che il mobile
: il principio è questo, che il mobile naturale vada crescendo di velocità con
ai due moti, etc., il momento della sua velocità sarà in potenza eguale
per la velocità. pascoli, i-785: il primo di questi epiteti accompagna quasi sempre
della ter coda. marini, iii-31: il destriere... sottrattosi..
corso alla galea. foscolo, xiv-59: il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della
la velocità delle ruote, seguitava indifferentemente il suo corso. e. cecchi,
resistere. c. betti, 3-531: il reno nel stretto suo alveo con velocità
di tempo. comisso, v-48: il vento ha la velocità di sessanta metri al
). -velocità areale o areolare. il rapporto fra l'area descritta dal raggio
l'area descritta dal raggio vettore e il tempo impiegato a descriverla. -velocità asintotica
caratterizzato da frequenze diverse, e quindi il segnale luminoso e l'energia ad esso
punto in un intervallo di tempo e il tempo stesso quando quest'ultimo tende a
-velocità periferica: nel moto rotatorio, il rapporto fra la lunghezza dell'arco e
rapporto fra la lunghezza dell'arco e il tempo impiegato a percorrerlo. -velocità radiale
del cielo. tasso, 11-iii-798: il signor sanminiato ha voluto prevenir la mia
non potendo colla velocità della penna pareggiare il numero degli effetti, assai tosto cessarono
e la velocità: quella vi stabilisce il senno, questa vi incita il valore,
stabilisce il senno, questa vi incita il valore, tal che ognora vi scorgiamo
anzi l'estremo, ov'è tardo il pentère; / ché 'l ciel pur volge
fuggire bisogna andare ancora più svelti, risalire il tempo. -rapidità con cui
. martini, 2-2-261: scrive briennio il canto perfetto esser quello che di armonia
quanto poi alla velocità del verso, per il numero degli accenti e delle parole,
co l'adiettivo però di maligna, il che salva tesser febre in simili soggetti senza
velivolo che compie una traiettoria inclinata verso il basso. marinetti, 1-122: velocità
seconda, avendo come punto di riferimento il suolo, è la risultante della velocità
di un proietto: quella con cui il proietto è lanciato fuori dalla bocca da fuoco
velocità di arrivo: quella con cui il proietto giunge sul bersaglio. - velocità
- velocità di caduta: quella con cui il proietto riattraversa l'orizzonte di una bocca
iniziale': quella da cui è animato il proietto all'uscita dalla bocca di un'arma
12. biochim. velocità di nucleazioner. il numero di nuclei stabili che si formano
econ. velocità di circolazione della moneta: il numero medio di volte in cui l'
einaudi, 298: nei libri degli economisti il fatto si esprime dicendo essere diminuita la
azionata dal flusso d'acqua che attraversa il contatore e collegata ad un contagiri a
d'invio di merci da effettuare attraverso il sistema ferroviario e caratterizzate da differenti tempi
applicate. carducci, ii-15-271: il franceschim mi avverte, che se la
17. inforni. velocità operativa: il tempo impiegato da un elaboratore per eseguire
deve percorrere un mezzo di trasporto e il tempo impiegato a percorrerlo, considerando le
fr. colonna, 3-275: né il pictore apelle dill'amoroso dono che gli
apelle dill'amoroso dono che gli fece il magno alexandre né tanto acceptissimo è il spicilegio
fece il magno alexandre né tanto acceptissimo è il spicilegio alla flava cerere, quanto io
allato me la mia diva polia, il venustamine dilla quale arebbe velocitato il tardo
polia, il venustamine dilla quale arebbe velocitato il tardo saturno et firmato il velocissimo phoebo
arebbe velocitato il tardo saturno et firmato il velocissimo phoebo et stabilito il ca- duficero
saturno et firmato il velocissimo phoebo et stabilito il ca- duficero cyllenio. piccolomini, ii-40
avvicinarsi al suo luogo non velociti più sempre il movimento suo. scrittura de'signori ferraresi
quelle del reno e ave- rebbono velocitato il loro moto. a. rocco, 147
la cagione assegnata da voi si velociti il moto. 2. ravvivare una
e nei petardi, ed in somma quanto il velocitar coi mantici la fiamma dei carboni
qual cerca di pervenire, che è il centro del mondo, tanto più s'affanna
nel suo viaggio. patrizi, 3-291: il corso di un fiume si ritarda per
, 378: dedusse... il signor parea che quella velocitazione e questo più
. -per estens.: che esalta il concetto di velocità come valore estetico (
letterario). marinetti, 2-i-188: il futurismo italiano precisò subito ed intensificò il
il futurismo italiano precisò subito ed intensificò il suo carattere-funzione -definizione di orgoglio italiano svecchiatore
non 'velodromo'... ma il meglio sarebbe non dire né in un modo
bicicletta, dotato di dispositivi per misurare il lavoro muscolare degli arti inferiori.
dossi, 5-88]: ecco ha superato il velo-pen- dulo ed ora continua il suo
superato il velo-pen- dulo ed ora continua il suo cammino [...] un'
anche sostant. cattaneo, i-1-213: il nome di velsci... sopravive ancora
riposandosi questa cavriuola una volta e tenendomi il capo in seno, uscisse non so
squittiva come una piccola veltra che insegue il cervo. -come metafora della morte
della morte incombente e incalzante. buonarroti il giovane, 9-37: colui che atleta o
marino, 1-130: fede all'amica agnella il lupo osserva, / e secura col