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vol. XXI Pag.54 - Da TORNARE a TORNARE (43 risultati)

. baldi, 184: volendo il rege eterno, / che l'antico valore

a quel fiorisco, mi balza il cuore d'allegrezza, mi toma il calore

balza il cuore d'allegrezza, mi toma il calore in sommo ben che mai non spiace

sommo ben che mai non spiace / levate il core a più felice corpo,

or alfieri, 1-283: il fragor cresce. ah! tu ne fosti

fa ristoramento grandissima prodezza i-238: il buon umore tornò assicurato dopo che la chiromante

2-68: quelle mattine di giugno mi tornava il dispetto contro uno signore prudente, né debbe

uccisi da'turchi, altri menati schiavi; il grezza nel bel viso.

struggimento della chiesa. cesarotti, 1-xxiv-361: il merito di proeresio tornò in vantaggio della

, xlvii-154: tomi la festa, tomi il riso e zo ottenne da costante

riso e zo ottenne da costante il dominio sopra molte isole dell'arci

pistole e pugnali a cintola... il capo nare infinite volte. fagiuoli,

4-44: i paladini intrepidi e il mino, e toma su il greco negli

il mino, e toma su il greco negli scritti dei frati siciliani e negli

decreto, una legge). to né il poeta francese, né il filosofo nel pigliare

. to né il poeta francese, né il filosofo nel pigliare dai forestieri tortora

per l'osservanza di essa, che fu il secondo editto si sulle apparenze, e misura

scemi toma. carducci, ii-13-200: il zanichelli le si offre per stamna (

revi15- sione. tommaseo, 1-245: il forcella lo pago tanto alla faccia: mi

, che è popolo e che perciò ama il popolo. 16. rifarsi presente

7-iii-229: a me certo torna più far il regalo, che piterna gloria. /

comprarlo. faldella, 13-121: con il violino sotto il mento o il gna

faldella, 13-121: con il violino sotto il mento o il gna fama e 'l

: con il violino sotto il mento o il gna fama e 'l giusto onore /

però che noi dubitiamo che, sanza fare il debito / tutto quello, che

volte 4-13: la pena e il tradimento torni in ogni traditore. machia

la quale cosa non osservata, tornassi sopra il capo della tesimi non tornassero colle

tornano / e per lo più / fra il bene non toma in voi l'

risolversi in una determinata conseguenza, ribuonarroti il giovane, 9-500: volle vedere (e

stringendo i denti, appena / del fodro il trasse. sione pred. con cui

bene ». pea, 7-400: se il vestito non ti torna bene, domani

superiore di esso, benché sia rotto il vetro dove tornava la testa, il

il vetro dove tornava la testa, il salvatore che sta sopra un monte.

è una delle quattro vedute principali, il più delle volte si vede tornar l'opera

tacciata, dove le pose in opera il mademo, e rendè quell'ornato alquanto

l'adotto, 3-443: fu poi misurato il ramo del po di venezia, alla

lire? balducci pegolotti, i-37: il catara di pera, toma in bruggia libbre

borghini, i-iv-4-168: sabato si vendè il grano ragionevole a lire quattro lo staio;

). rametti, 119: facendo il detto uomo tornare la mota di ferro

al pie d'una grande montagna. girone il cortese volgar., 330: dopo

viltà di fuor mi pinse / veggendo il duca mio tornare in volta. guiniforto,

, 201: quel color, cioè il color pallido, che di fuor nel viso

di cuore,... veggendo il mio duca tornare in volta, tornare in

vol. XXI Pag.55 - Da TORNARE a TORNARE (57 risultati)

mostro, / e quasi a mezzo il cielo innalzo il guardo, / veggio

/ e quasi a mezzo il cielo innalzo il guardo, / veggio una stella luminosa

alla bambina che veniva avanti adagio per il prato. -muoversi, procedere in

lo spirito del parlante cavaliere avere abandonato il corpo e più non dire, mutato il

il corpo e più non dire, mutato il naturai colore, tornò palido, e

: citarea veramente, che allora ode / il fleto acierbo de le due nutrice,

effige di due donne accorte / appo il sepulcro stanno in loco basso. bellincioni,

di petra. sassetti, 98: il viso e 'manoni dell'uomo, che

legno, tal che a mettervi su il dito e pigiare un poco, e'tornavano

ci avevamo insieme? / tornato è il nostro riso in gran tristizia: / pel

in gran tristizia: / pel sol ricordo il cor mi strugge e preme. lorenzo

marte stai, / né pensi, il del di tua colpa dispone: / così

nella sua natura, / per molto tempo il segno ne ritenne / perché fu specie

, 5-71 (i-147): così riscosso il conte il giovanetto, / tor- nollo

(i-147): così riscosso il conte il giovanetto, / tor- nollo al padre

di provenienza. birago, 563: il che saputo dal maestro di campo, dando

alcuni scudi al soldato, fece dare il santissimo sacramento ad un capellano, perché

levano la pelle all'animale immolato, il corpo gli votano, e poi che hanno

gli votano, e poi che hanno netto il fegato e le intestine, con la

, / che tomi a chi 'l rubasti il degno elmetto. stuparich, 5-252:

larbaud, ed io le tornerò in fretta il fascicolo. -ricambiare un'affermazione, un

volte incontrandomi per strada mi ha tornato il saluto, ridendo, facendomi buon viso.

buon viso. sangalletti, 4-ii-358: il signor concino è arrivato qua a buon salvamento

: tratta ancora di questa materia caldissimamente il petrarca con papa urbano quinto essortandolo a tornar

e riformar la trasandata italia, e tutto il mondo. -ricondurre uno stato

qual durarono fino al 1553. buonarroti il giovane, i-40: ben fu d'oro

ale / levando al cielo, amor fece il bel colpo, / poi che da tal

tal radice / dovea sì degno germinarsi il seme, / che le parti più

mondo ancor renda beate, / e lieto il torni a quella prima etate.

mal di lei c'è in casa il medico, / che ha seco la ricetta

bacchetti, 1-ii-577: ben che dolendo, il sole tornato li tornava a vivere.

qualcuno. alamanni, 7-i-203: sopra il fien giaci, e l'asinelio e il

il fien giaci, e l'asinelio e il bue / co caldi spiriti lor tornan

cesari, 6-9: passato a mantova il verno, il padre lo tramutò a

6-9: passato a mantova il verno, il padre lo tramutò a castiglione, a

le forze perdute. -far tornare il cervello a qualcuno: v. cervello,

. (1-iv-108): tre giovani male il loro avere spendono, impoveriscono; de'

precedente. cattaneo, ii-2-443: il nuovo e opulento signore cerca...

insieme degli elementi estetici che ne costituiscono il carattere specifico; ricondurre un'istituzione alla

due concetti grandissimi: l'una era il tornare a luce la buona architettura, credendo

c. campana, 1-30: madama sollecitava il rifacimento delle chiese rovinate, e attendeva

voler tornare la religione cattolica in tutto il suo splendore. -ristabilire la natura

. tansillo, 7-61: il tempo toma al mondo ciò che fura,

riavere. b. croce, ii-14-23: il mondo avrebbe raggiunto [la perfezione]

avrebbe raggiunto [la perfezione] prima che il caos tornasse le cose all'uno.

ottimo, iii-233: gaudesi, perché discemiamo il bene, per lo quale il mondo

discemiamo il bene, per lo quale il mondo di sopra toma, gira, e

di sopra toma, gira, e governa il mondo di sotto. 34

gli occhi, lo sguardo; voltare il viso (per lo più su qualcuno o

fiore [dante], i-26-9: ricigna il viso e gli occhi toma. dante,

28-148: poi a la bella donna toma'il viso. bandella, ii- 1083:

.. l'ottavo è, quando [il dicitore] toma il suo rammaricamento sopra

, quando [il dicitore] toma il suo rammaricamento sopra di alcuna cosa o bestia

: prese grande amicizia con uno sanese il quale gli tornò inimicizia. -far

giamboni, 8-ii-411: laida cosa è quando il maestro toma la colpa sopra lui.

1-i-342: oimè, perché hai tu tornato il diletto che tu sentivi, parendoti che

la mia melanconia. arici, ii-31: il riso in pianto amaro / tornò marte

vol. XXI Pag.56 - Da TORNARIA a TORNATA (18 risultati)

giorni festivi, lo splendor delle chiese, il salmeggia- mento de'cori, le tornate

, / che non gli are'fomiti il gran tartàro; / castella...

, come la grave va talmente sotto il tempo della leggera, che né in

ben cento vibrazioni, né in mille anticipa il tempo d'un minimo momento.

organo collegiale. machiavelli, 1-ii-238: il più delle volte toma loro fatta la

strasordinaria... per finire e concredere il giorno che s'avessi a fare tesequie

mente nelle tornate, nelle quali osservavano benissimo il decoro e procedevan canonicamente, secondo i

una tornata sola, e questa sia il martedì. 4. fisiol.

latte o tornata': tatto del ritornare il latte alle donne che allattano, ed anche

che fa a'suoi interessi, e il resto lo volta e toma fino che vi

lo volta e toma fino che vi trova il suo conto. 40.

. nell'antico gioco delle bocce, ripetere il colpo. bisteghi, xcii-ii-338: accadendo

se è quella che bocchiò, allora può il giocatore rippren- dere un'altra, e

rippren- dere un'altra, e tornare il giuoco. 41. locuz.

: nutrire. novellino, xxviii-809: il fummo non si può ritenere che toma

-tornare a, in gola: per indicare il sapore sgradevole che si avverte in seguito

gola': di cibo non ben digerito, il cui sapore ogni tanto vien su alla

qualcosa coll'aglio, gli toma tutto il giorno alla gola'. ibidem [s.

vol. XXI Pag.607 - Da UTRAQUIZZARE a UVEO (4 risultati)

. foscolo, v-144: recandomi a casa il burro sovra una foglia d'uvaspina in

sua, ancor cavato e guardato contro il lume, mostra la medesima apparenza.

medesima apparenza. campanella, 1041: il corpo nostro è opaco e solo ha trasparenti

campanella, i-172: dice all'anima che il carcere suo è tutto opaco, e

vol. XXI Pag.608 - Da UVETTA a UZZOLO (25 risultati)

che proviene da confusione di umori, il che accade con infiammazione della tunica uvea

coriandoli secchi, e che questo è il suo frutto, il quale si matura nel

che questo è il suo frutto, il quale si matura nel mese di settembre.

uva passa. chiesa, 5-239: il momo ed il memo si son messi a

chiesa, 5-239: il momo ed il memo si son messi a frignare:

volgar., 6-37: a purgare il capo, e all'uvola ripiena d'umor

cotta in vino, e lo 'nfermo riceva il fummo di detto vino per la bocca

vino per la bocca, e poi gorgogli il vino; la qual cosa asciugherà l'

qual cosa asciugherà l'uvola e purgherà il capo. a. cocchi, iii-141:

cervelletto, compresa fra la piramide e il nodulo, con i quali costituisce il

e il nodulo, con i quali costituisce il verme del cervelletto. 3.

c. richard ha dato a questo genere il nome di 'streptopus'. =

favore. di che indico essere meglio uxorare il figliuolo nel regno, che fuori de

sellini da vaiano, a sé tre, il detto di, i staio di biada.

19-55: m'ero fatto di mima loy il prototipo d'un femminino ideale forse uxorio

coniugale. della porta, 1-ii-179: il peggio è ch'è prerupto nelle parti

l'ha fatto inabile a poter fungere il munere uxorio. = voce dotta

uxor -dris (v. uxore); il signif. n. 2 è calco

; ed anche a siena e per il contado. paolieri, 2-94: l'uzza

un frane. * hulfti 'vestito indossato sopra il surcot', adattato nel lat. mediev

uzzare, tr. dial. aizzare il cane dietro la preda. muratori

dicono uzz, uzz, ed 'uzzare il cane'. = voce onomat, di

]: 'uzzo': termine de'bottai. il corpo a gonfieza nel mezzo di una

simile. carena, 1-254: 'uzzo': il corpo o gonfiezza nel mezzo d'

, vale far che la botte, il barile o simile resti con più corpo,

vol. XXI Pag.609 - Da V a VACANTE (26 risultati)

. lettera che nell'alfabeto italiano occupa il ventesimo posto (il ventunesimo o il

alfabeto italiano occupa il ventesimo posto (il ventunesimo o il ventiduesimo se si comprendono

il ventesimo posto (il ventunesimo o il ventiduesimo se si comprendono anche j e k

v dell'alfabeto greco; è chiamata con il nome di vi o vu (v

grafica fu usato indifferentemente anche per indicare il suono vocalico velare di massima chiusura u,

seguito da un numero, per indicare il verso di una composizione poetica (anche

non puntata come abbreviazione di verso indica il lato posteriore della pagina di un manoscritto

di valvola, in partic. quando il numero delle valvole è superiore a due

o è abbreviazione di vergine, dopo il nome di alcune sante o nelle espressioni

vergine); di vescovo, dopo il nome di un santo; di vice,

di m. v, bench'avesse il mezo e il fine simile a quello dell'

v, bench'avesse il mezo e il fine simile a quello dell'intonazione de'

a quello dell'intonazione de'salmi, il principio però semplice era differente.

l'ora [23-vii-1944], 2: il 6 luglio, dopo circa un mese dall'

civutà delle macchine, 36: nel 1942 il v2 fece il primo volo coronato dal

, 36: nel 1942 il v2 fece il primo volo coronato dal successo. nato

sforzi disperati della macchina bellica tedesca, il razzo raggiungeva un'altezza di quasi 100

numerazione romana, segno grafico che indica il cinque nella successione cardinale e il corrispondente

indica il cinque nella successione cardinale e il corrispondente ordinale. rinaldo degli albizzi

passi. porcacchi, i-306 not.: il sesterzio giorno si pronunzia in latino 'sestertium'

siri, ix-551: v'era il provento annuo del pontificato di otto cento

splendore italico nella nostra città, vacante il romano imperio per la morte di federigo

sedem apostolicam et futurum pon- tificem', il qual non è né si sa quando sarà

. carducci, iii-24-74: c'era vacante il posto di retorica nel ginnasio qui del

in tempo di sede vacante o impedita, il capitolo di ciascuna chiesa, elegge il

il capitolo di ciascuna chiesa, elegge il suo vicario, e governa la sua chiesa

vol. XXI Pag.610 - Da VACANTELLA a VACANZA (37 risultati)

vacanza? -per anton.: il periodo di riposo estivo (o, meno

: ho veduto tommasini di sfuggita; il quale è già tornato a parma, e

di ora in ora, che scoccasse il momento delle vacanze, con la promessa,

intelligenti: quelle che cercano di conciliare il riposo con attività culturali (e l'espressione

g. manganelli, 1-64: detesto il concetto di vacanza intelligente, che recentemente

], / quando al corpo, il suo cibo al tempo debito / e il

il suo cibo al tempo debito / e il suo sonno; poi, quanto allo

) dare le vacanze alli scolari. buonarroti il giovane, 0-430: venissi qualche volta

tutte le cause con quell'autorità che faria il medesimo parlamento. de luca, 1-15-3-281

per lo sposalizio del duca di genova, il 7 maggio 1883 si diede a sfogo

popolari, ii-35: se veramente ei [il lavorante] non potesse più rimanere in

seconda volta che qui s'ode citar il nome d'un oscuro comune per vacanza di

sia stato inanti, ma vi abbiano vacanzie il cancellier esei mesi, il camarlingo per

abbiano vacanzie il cancellier esei mesi, il camarlingo per un anno, ec. g

temporanea delle garanzie costituzionali (e traduce il fr. vacance de la légalité,

tagliar le viti) comandato che si desse il guasto alla terra. 6

del tesoro presumino allogare, affittare, il mortuario o la vacante. giannone,

vacante. giannone, 1-v-470: ordinò il sequestro delle rendite delle chiese e benefici

3-14: sabato fu vacante. domenica poi il signor montecatino et egli disputarono di argomenti

in che non ebbi parte. buonarroti il giovane, 9-17: or noi qui

offizio... però che si rifè il sacco. -che è interdetto dai

-region. vuoto di cibo, digiuno (il ventre). bernari, 7-477:

.. / e di schifar disira il minacciante / mar pauroso con tonde correnti

. livio volgar., 3-232: il senato di roma diede doppio soldo a'

a v. s. rev. ma il fu- sta circa una vacantèlla.

vacantarìa di voi altri signori napolitani. buonarroti il giovane, 9-667: quell'è un

5-201: mi fece concepir desiderio di festeggiare il carnevale con una burla da ridere della

leggero. castelletti, 14: il cortile vo'che sia tondo com'è quello

e, anche, per estens., il periodo in cui perdura tale condizione)

e l'elezione del suo successore; il periodo di tempo in cui si protrae

, che è affatto incredibile, dice il marquez. baldinucci, 9-xvii-188. occorse

d. contarmi, lxxx-4-286: pareva che il padre principiasse distaccarsi da quella disinteressatezza monastica

. de sanctis, 11-322: se il mondo a'suoi tempi era in tanto disordine

designava anche, e tuttora designa, il farsi libero di un posto specie statale:

la vacanza della cattedra », che implica il consolidamento legale di un vuoto, e

, perché disciplinati li reggano. buonarroti il giovane, 9-764: goda del passatempo,

l'aria un pos pura, e guardando il mare. vedete che mi concedo anche

vol. XXI Pag.611 - Da VACANZARE a VACCA (24 risultati)

8. locuz. -avere o mandare il cervello in vacanza: non usare le

(v. vacante), attraverso il fr. vacance. vacanzare,

]. 'vacanzare': andare in vacanza. il neologismo è stato preceduto dal sostantivo vacanziere

]: i vacanzieri vanno verso il mare. l. satta, mill.

.]: 'vacanzare':... il neologismo è stato preceduto dal sostantivo 'vacanziere'

detentore dell'autorità suprema (un regno, il papato). giamboni, 8-1-103:

gabriele boldi suo figliuolo si dovesse conferire il primo canonicato che nella chiesa episcopale di

liuolo finì lo 'mperio agl'italici, il quale per vi imperadori era urato lini

occupazioni; cessare un'attività; dedicare il tempo al riposo, all'ozio.

facevano vacare o per la chiesa o per il giardino. agazzari, 50-187: e'

e più? -essere disponibile (il tempo). zanobi da strata [

siena, iii-84: quando puoi vacare il tempo tuo all'orazione, ti prego

l'anno incirca. redi, 2-27: il granduca... mi conferì la lettura

. g. villani, iv-10-312: il comune di firenze v'avea su ragione

stette senza pastore, manfredi riacquistò tutto il regno. compagni, iv-351: s'accordorono

accordorono; e eletto fu imperadore: il quale, per lunga vacazione dello imperio,

giov. cavalcanti, 325: venendo il tempo di sì fatta vacazione, non che

, mentre questo ha eletto di correre il pericolo di quella persona, e non della

si sa egli che le vacazioni sono il giardino in cui si ricrea il vigore de

sono il giardino in cui si ricrea il vigore de lo intelletto. getti,

lo intelletto. getti, 7-445: il porzio, che legge in pisa filosofia,

. 4. l'attendere, il dedicarsi interamente a un'attività. s

, ai fini della retribuzione, durante il quale un perito, un consulente o anche

degli uffici. pea, 3-151: il giudice... dice che in magistratura

vol. XXI Pag.612 - Da VACCAGIONE a VACCHERIA (47 risultati)

de'corpi. boiardo, 1-46: il simulacro di questa iside, e fatte come

pascarella, 2-20. dopo ho fatto fermare il legno avanti a una chiesa indù.

di tale animale fatta costruire, secondo il mito, da dedalo perché pasifae potesse

, lii-13-234: apparecchiavasi poi ogni sera per il lungo della piazza, sopra a stuoie

l'uomo le puttane le lauda, lava il capo a l'asino, se le chiama

e quasi marcendo prima di condursi a fare il bozzolo, son chiamati volgarmente vacche.

viene a essere cresciuto la coppa, cioè il corpo del vaso. baldinucci, 84

mercato delle vacche, mercanteggiamento che svilisce il valore morale e ideale delle cose su cui

latte. gioia, iii-281: senza il concorso di sostanze organiche l'albero della

). targioni tozzetti, 12-4-457: il non si essere per anche trovata

sulle cosce e sulle gambe delle donne per il prolungato contatto con lo scaldino (forse

lavorate dalle vacche, che le fa il foco, che nel correre giù lavavano

. salgari, n-149: « è il grido d'una 'vaca marina'. » -

vuoi dire un lamantino? » chiese il corsaro. « sì, capitano. una

quistione, ponendo nome a chi avea il migliore della questione, bue, e a

questione, bue, e a chi avea il peggiore, vacca. 14

/ in cui ben tutto e già il ver lume spento. c. e.

giovanotto in divisa... volgeva il viso di là, disgustato, « vacca

, diventare flaccidi e cessare di produrre il bozzolo (i bachi da seta)

iniziative. -guastarsi, diventare brutto (il tempo), rannuvolarsi (il cielo

(il tempo), rannuvolarsi (il cielo). panzini, iv-727:

cielo). panzini, iv-727: il tempo va in vacca: il tempo si

iv-727: il tempo va in vacca: il tempo si guasta (trieste).

. f. doni, 4-33: il mulo come si fu accorto della paura c'

si fu accorto della paura c'aveva presa il re, e che si aveva gonfiato

e che si aveva gonfiato di sospetto il cervello; disse fra se medesimo;

l'erario pubblico come una vacca, secondo il proverbio fiorentino che dice: 'minchione chi

che dice: 'minchione chi non sa trovare il modo di mungerla'. -stare

chi ha rubato la vacca può rubare il vitello. ibidem, 128: di

la vacca. ibidem, 252: il pover uomo non fa mai ben: /

se muor la vacca, gli avana il fien; / se la vaccascampa, il

il fien; / se la vaccascampa, il fien gli manca. ibidem, 306

in sul descaccio, / su cui vendeva il giorno la vaccac- cia. tommaseo [

poi tornata negli strepiti e nelle pretensioni il caricò di nuove minaccie quando non l'

morello vaccaro. ramusio, i-74: il rimanente d'i detti sono o tessitori di

come aveva visto una volta suo padre il vaccaio, quando tremava di febbre accanto

, per vivere, tutti i mestieri: il vaccaro, il carriettere di miniera,

, tutti i mestieri: il vaccaro, il carriettere di miniera, il sarto,

vaccaro, il carriettere di miniera, il sarto, il calzolaio, l'orologiaro,

carriettere di miniera, il sarto, il calzolaio, l'orologiaro, il fochista.

sarto, il calzolaio, l'orologiaro, il fochista. -in espressioni comparai per indicare

., che l'attesta, per il signif. n. 1, nel sec

opera fatta male'. pavese, n-i-426: il mare è una gran vaccata.

sola per le alte selve muggendo e cercando il giovene giovenco. b. tasso,

; e col grondante / capezzol sopra il novo parto starsi / godea la mansueta

. d'annunzio, v-2-673: giudicò il libro con severo acume. in fine

di vacca, con doppio suff.; il signif. n. 3 è registr.

vol. XXI Pag.613 - Da VACCHESCO a VACCINIO (41 risultati)

portati via. calvino, 21-835: il giovane si riprese le vacche e le ricondusse

con annessa latteria per la vendita o il consumo di latte, e altri prodotti di

.) e sp. vaqueria. il signif. n. 2 è di area

è d'una grossa vacchetta. buonarroti il giovane, i-339: mi scarco / col

, sat., 6-201: mi more il padre, e da maria il pensiero

more il padre, e da maria il pensiero / drieto a marta bisogna ch'io

apro una inedita vacchetta di lui [il redi], giorno per giorno il buon

[il redi], giorno per giorno il buon medico e scienziato vi segnava esperienze

e bollato. viani, 19-668: il nano s'era fatto gli arnesi. una

= dimin. da vacca-, per il signif. n. 3, cfr.

: e1 sperma induce e si tempera il sangue / ma il più grosso che

e si tempera il sangue / ma il più grosso che si è il [latte

ma il più grosso che si è il [latte] vacchino / più sottil al

, anche, di bovino adulto (il cuoio). a. adriano,

vaccina, piglierai la forcina grande e il coltello grande. casti, i-1-400: così

f. cetti, 1-ii-135: il colombo domestico è quindi veramente prezioso;

egli oddi, 2-10: tu dì il vero, quanto a te, che se

disus. vaiolo bovino (e a anche il pus ricavato dalle pustole che veniva impiegato

conservata gelosamente nella sua purezza, come il sacro fuoco di vesta, se chi la

. l'utile vaccina sarà inutile, ed il vaiuolo sempre alle nostre porte coglierà le

che, con quella ingordezza che va il frate al brodo, si gì a pasturare

= femm. sostant. di vaccino-, il signif. n. 5 è registr.

[s. v.]: ora il bimbo è vaccinabile; me lo porti

poco appresso allo scomparire dell'infiammazione apparve il volume dell'osso diminuito d'assai. gazzetta

molti medici sono oggi d'opinione che il vaccinaménto non serva a nulla. =

uno stipendio. massaia, ii-43: il medico aveva roffizio di vaccinare tutti gli schiavi

vaccinarsi contro all'infezione romantica spendeva tutto il suo tempo nel tradurre e frequentare i

tradurre e frequentare i latini: tutto il giorno a catullo, e a lesbia tutta

b. croce, iii-10-179: a me il vezzo non pare sopportabile. il porena

a me il vezzo non pare sopportabile. il porena e gli altri che vi si

rea, 13-127: te lo ricordi il generale alaxin. vedessi.. vedessi.

: potrà darsi che altri popoli (che il cielo non permetta!) siano colti

siano colti da accessi di quel male [il fascismo] del quale finora non hanno

ha sofferto ed è assolutamente vaccinata contro il ritorno dell'infezione. 4. ant

di questa laida pestilenza vaccinata in tutto il bel corpo dell'italiana favella parleremo più seriamente

nell'organismo umano un'immunità attiva contro il vaiolo mediante l'innesto per via cutanea

per vaiuolo sono indizi al legislatore che il pregiudizio contro la vaccinazione è tuttora forte

padre, la campagna delle vaccinazioni contro il vaiolo. 2. figur.

faggeta si hanno praterie di graminacee e il tipico vacciniéto; bellissime le fioriture in

vaccinìfero, agg. medie. che somministra il vaccino. - anche: vaccinogeno.

tema del lat ferre 'portare'; il signif. n. 1 è registr.

vol. XXI Pag.614 - Da VACCINISTA a VACILLANTE (48 risultati)

specie diffuse in italia, note con il nome di mirtillo, sono diffuse per lo

più sulle alpi e fra esse si distinguono il mirtillo nero (vaccinium myrtillus) e

mirtillo nero (vaccinium myrtillus) e il mirtillo rosso o vite idea o vite

g. barbeusi [« il mondo », 5-x-1946], 3:

delle bestie vaccine. calvino, 1-61: il paese era una macchia d'ardesia,

-prodotto con latte di vacca (il burro, il formaggio, ecc.

con latte di vacca (il burro, il formaggio, ecc.). -

- anche sostanttrattato delle mascalcie, 1-33: il buturo vacino e buturo carino è megliore

altri, se volete, e così ancora il vaccino, il bu- falino, il

volete, e così ancora il vaccino, il bu- falino, il pecorino e 'l

il vaccino, il bu- falino, il pecorino e 'l caprino. romoli, lxvi-1-385

e 'l caprino. romoli, lxvi-1-385: il cascio vaccino è più nodribile perché è

del pecorino e questa medesima natura ha il latte. 2. medie.

. medie. che colpisce i bovini (il vaiolo); che è ricavato dalle

ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (il pus, il siero immunitario impiegato nella

pustole del vaiolo bovino (il pus, il siero immunitario impiegato nella vaccinazione jenneria-

, terminasse nella frivolezza di un cosmetico, il nome di jenner non sarebbe glorioso.

antitetanico, ecc.), con il numero delle affezioni a cui si rivolge la

manzoni, v-3-9: luisa vi porta il vaccino che sogni t'ha annunziato con

un suo fratello, che vuol fare inoculare il vaccino ai suoi figliuoli. d.

66: jenner... dovette ghermire il suo bambino, mentre la madre ne

aveva abbandonata la culla, per inocularli il vaccino. moravia, 16-8: a buchenwald

vaccino. moravia, 16-8: a buchenwald il dottor ding ha esperimentato su cavie umane

ha esperimentato su cavie umane dei vaccini contro il tifo petecchiale e contro la febbre gialla

per oggetto di studio e di applicazione il vaccino e la vaccinazione.

grassa come un vaccone, che prendeva il sole. 2. donna dai

la cuffia, o simili altre deformità sono il primo cibo, anzi veleno di que'

egli si era subito arrestato, offrendole il braccio nel vacillamento che l'altra non riusciva

loro, ma noi non sappiamo cogliere il frutto della vittoria. e f. frugoni

ai tormenti fino al vaneggiare; aveva il cuore di martire, ma non la fibra

segneri, ii-93: non potrebbe anzi il vostro morbo consistere in una febbre la qual

vino, non si ha da pubblicare ebbrietà il vacillamento della ragione. 4.

a mille danni. / tenero sovra il suolo e vacillante / stampa dubbia vestigia

v'era restato che l'ombra. il suo corpo, incurvato e vacillante, pareva

-che è malfermo, insicuro (il piede, il passo). dino

è malfermo, insicuro (il piede, il passo). dino da firenze [

han tenere le membra e vacillante / il pargoletto piè. goldoni, ix-263: ah

piè. goldoni, ix-263: ah fugge il vile, il traditor, né posso

ix-263: ah fugge il vile, il traditor, né posso / seguirlo, oh

annunzio, iv-2-151: si avanzò fin verso il pulpito, con passi quasi vacillanti.

-percorso da tremori (le membra, il capo). conti, 67:

e mezzo piagne, / piega sul seno il vacillante capo. cesarotti, 1-ix-57:

, gli occhi / su cui sospeso il lagrimar s'aggorga. fanzini, i-567:

nel mezzo della tavola l'ingegner campieri e il comandante moletto s'indugiavano seduti a ragionare

dilungava sotto la mite luce vacillante per il vento che riusciva a sorpassare le imposte

mi cavò di coro vostro messo, il quale mi narrò nuovo caso occorso nella

dalle invasioni straniere. tozzi, vii-162: il mio animo è vacillante, e il

il mio animo è vacillante, e il mio pensiero è soltanto un lembo troppo fuggevole

vol. XXI Pag.615 - Da VACILLANZA a VACILLAZIONE (59 risultati)

: della... qual mente il profondo iddio entra... e quando

virtù per gl'incomodi sentieri / tentenni il volgo. 6. che versa

4-105: ne meno si dèe incolpare il conte duca delle guerre, che hanno in

la libertà di stampa rende instabile e vacillante il più solido governo. -che mostra

incoraggir ciascheduno; riappiccar con gente scelta il conflitto; nulla lasciar d'intentato;

la impresa corsa si combatteva per sostenere il credito vacillante del ministro choi- seul,

credito vacillante del ministro choi- seul, il quale voleva dare ad intendere che con l'

compensata con usura delle perdite sofferte durante il suo ministero. -critica (la situazione

, non erano certo fatti per ristorare il mio vacillante budget, né per dare soddisfazioni

, 216: ma sentiamo ciò che conclude il nostro autore da tutte queste premesse tanto

, le vocali concorrenti spartendosi, viene il corso del parlare di languido a farsi

, come per un capogiro, verso il viale dov'era sparita la vecchina del

gambe oramai vacillano di senile giacomite: il camminare a marciapiede mi affligge.

: la mia mano vacilla, e il mio cuore s'infrange nello scrivere queste

ginocchia mi si ripiegan sotto, e il capo vacilla. 2. oscillare ripetutamente

8-i-78: esse macchine o torpide lasciano il moto, o senza legge trascorrono o vacillano

come se voglia e non voglia, / il treno nel partir vacilla: / quel

tornasi di lampedusa, 251: dopo, il peso spropositato di un piede che si

che stava sotto. la barca vacillò sotto il mio peso. -essere scosso

di terremoti, eruzioni, cataclismi (il suolo, un monte, un luogo

le stelle e 'n modo orrendo / il grave globo immobile ne vacillò d'intorno

le faville insieme. fantoni, i-62: il suol vacilla! fremon l'aure inquiete

! fremon l'aure inquiete! / il ciel si oscura! fra l'orror traluce

da orrendo tremuoto / vacillò da'suoi cardini il mondo. -dare segni di instabilità

costruzione). sergardi, 105: il portico d'agrippa, in cui sfavilla /

tasso, 8-25: poi che tornò il lume a gli occhi miei, / ch'

a lo sguardo fioco / s'offerse il vacillar d'un picciol foco. cesarotti,

vacilla al soffio de'notturni venti / il cardo solitario, e sullo stelo /

e sullo stelo / gravido di rugiada il capo abbassa. il conciliatore, ii-610:

gravido di rugiada il capo abbassa. il conciliatore, ii-610: il ramo su

capo abbassa. il conciliatore, ii-610: il ramo su cui fiorisce la rosa;

raggio / vacilla intra le fronde e il cammin segna. pavese, 4-103: l'

pavese, 4-103: l'estate addolciva il silenzio e vacillavano calde stelle che stefano aveva

vista vacilla e, allucinata, gli mostra il mal genio. stuparich, 5-44:

contemplarti mi vacillava. barilli, 9-136: il ben dell'intelletto perde piede quando la

ha creduto vacilla e, vacillando asconde il segreto del suo volere imbucarsi in chiesa

dov'elleno vacillino. sacchi, 3-48-165: il che se vero fosse, vacillerebbe il

il che se vero fosse, vacillerebbe il fondamento di tutta la teoria da me esposta

m. villani, iii-9-24: sentendo il cavaliere l'animo de'suoi terrazzani mal

di siena e quello di perugia, il perché lo stato di montepulcianesi vagillava,

ad un punto, e mi vacilla il trono. g. l. cassola,

di cui non pareva che apparirebbe mai il fondo per avere impegnate al suo mantenimento

vacillava con l'animo, e ora il suo, ora il consiglio di parmenione,

animo, e ora il suo, ora il consiglio di parmenione, tarda avvedutosene,

cominciava a perdermi di animo e vacellare che il me- lio era de ritornarmene in dietro

in dietro. barilli, i-217: sotto il terrore elle tenebre che calano rapidamente

si tirava indietro nel momento del pericolo, il partito era inflessibile. -in

. panigarola, 2-199: egli stesso è il mio salvatore, e mi protegge in

chi vacillò! gigli, 3-17: il padre bonucci vacillò in fede, e poco

, né sovente / al signore s'innalza il suo pensiero. -dare segni di

quest'anno cominciò la congiunzione fatta tra il pontefice e ferdinando a vacillare. botta,

botta, 5-28: l'austria e il piemonte... procedevano con animo più

. -essere malfermo, insicuro (il piede, le gambe, il gionare,

insicuro (il piede, le gambe, il gionare, delirare (anche per una forte

di nabattista, vi-4-3: quando stampa il fanciullo orma languenvecchiezza, cominciò alquanto a

vacilla. goldoni, ix-936: indebolito ho il fianco, trema, vanon sa quello

dice ». pulci, 23-25: rinaldo il colpo non moti, maremoti,

, maremoti, ecc. cilla il piede. saluzzo roero, 1-i-108: vanne

ammutisci? / arrossisci? t'arresti? il piè a suo modo disfogare. / ma

vol. XXI Pag.616 - Da VACILLIO a VACUO (28 risultati)

m. villani, ii-3-55: e il comune, temendo che in questa vagillazione

: oltre la svolta: non altro che il vacillio della costellazione. pavese, 4-102

dal mare come un alito che accompagnava il vacillio delle stelle, enormi.

quali debolezza e vacillitade d'animo, et il desiderio di più oneste opere conforta di

g. visconti, 2-10: amore il gran turcasso ha vacuato / dei dardi

in modo che niuno poteva uscire ad vacuare il superfluo. buonarroti il giovane, 9-67

uscire ad vacuare il superfluo. buonarroti il giovane, 9-67: quel ci spianerà poi

. machiavelli, 1-vii-460: cosimo con il credito suo vacuò napoli e vinegia di

. giovio, i-256: la tratta vacuarà il paese e cesare arà il danaio,

tratta vacuarà il paese e cesare arà il danaio, e noi il malanno.

e cesare arà il danaio, e noi il malanno. 6. intr.

ch'e'medici mi han tolto quasi il fiato / e cogli umor la borsa

3-6: la grossezza del muro che circonda il tempio è palmi xxxi, benché in

quella [casa] dunque ordinò, ch'il padre fus- se menato a dormire,

pontano, 1-51: tardo è serrare il sacco, quando è vacuato il fondo

è serrare il sacco, quando è vacuato il fondo. 2. totalmente

dio, ma è diletto sommo, il più che possa essere, vacuato e spogliato

che l'attesta nel 1937); per il signif. n. 2 cfr. anche

che sostiene nella natura delle cose trovarsi il vacuo. = dal fr.

s'avverte / a quando a quando il fremito d'un'ala / che solcando invisibile

spongioso atto a raschiare e pulire: il tofo è di vacuità sparsa, non evidente

vigna, sotterra trovò uno grande sasso, il quale di fuori era tutto saldo e

saldo e sanza neuna fessura, e rompendo il detto sasso, il trovò dentro vacuo

, e rompendo il detto sasso, il trovò dentro vacuo. masuccio, 240:

l'altro. scarfoglio, 1-26: il dannato papista è un uomo turgido d'

ventri di bronzo rabescato, aspettavano che il braccio di biasce le facesse vibrare trionfalmente

corpo). boccaccio, viii-1-153: il rimanente di tutto l'altro corpo rimane

guevara], iii- 169: il mare molto più pietosamente si porta con gli

vol. XXI Pag.617 - Da VACUOGIUNZIONE a VACUOLARE (33 risultati)

vacui e puzolenti. ramusio, iii-146: il legno di questi alberi è come vacuo

('la sola corteccia') e guardò il buco luminoso in sommo donde uscivano i

rive, e vede i porti vacui e il navigio relitto. boccaccio, viii-3-263:

. campana, iii-5-1-3: lasciarono vacuo il castello ritirandosi variamente a salvarsi dove meglio

leoni, 286: subito egli voleva vacuo il locale pei suoi soldati. -libero

ne andò in quel di siena per riordinare il governo di quella città.

occupato (un posto, un seggio, il letto). s. maria maddalena

con gli altri quivi apparisse; ma il letto era vacuo e la giovane sparita

consiglio di amministrazione fiat, 862: il medesimo sia ceduto franco e libero da

come se fosse vacua, assalì antioco, il quale era vincitore, e i galli

). agostino giustiniani, 182: il commune era molto più vacuo di denari

giro a muso duro, considerando con abominio il luogo per gli strani costumi, le

anche a loro: anche a loro il riposo dopo le fatiche d'un giorno di

botta, 6-ii-94: essendo ormai giunto il tempo che suole esser vacuo degli esercizi

b. segni, 7-82: tenne bene il contrario democrito, dicendo ché, sè

ii-207: pensano [i cinesi] che il cielo è vacuo e le stelle si

sapere che non si può dare nella natura il vacuo. galileo, 3-2-50: la

ripieno d'aria. algarotti, 5-206: il peso dell'aria e qualch'altra sua

come l'acqua ascenda nelle trombe aspiranti, il che è cagionato da questo peso,

al capolinea della fine del mondo, il vacuo colmo, lo scaffale inconsultabile dei

g. villani, 6-30: rompendo il detto sasso..., dentro al

, quasi di legno, ed era il volume quasi com'uno salterò. anonimo

, è languida e dolce, e tutto il vacuo di dentro è pieno d'un'

per la grossezza del muro che circonda il tempio vi sono alcuni vacui fatti acciocché

, ii-43: tra colonna e colonna il vacuo adorno / era di statue dei

, / che godesser giammai l'aurora e il giorno. milizia, iii-485: 'sfogatoi

canzonette non più stampate; elle farebbono il numero di versi 200, e con titoli

granai e le cantine di villa confessavano il vacuo. -difetto in un elemento importante

monti, xii-5-262: si confessa che il gran vacuo del vocabolario è nel linguaggio

richieste. collenuccio, 132: mandò il papa a federico un priore di san

..: e così vacuo ne rimandò il priore. panigarola, 1-163: ne

: non sapete quel proverbio: che il vacuo ventre volentieri le parole non intende?

, impiegato per misurare leiccolissime correnti che attraversano il filo in un am- iente sottovuoto

vol. XXI Pag.618 - Da VACUOLIZZANTE a VAGABONDAGGINE (40 risultati)

. subire vacuolizzazione (una cellula, il citoplasma). = denom.

o cavità del citoplasma contenenti un liquido, il sugo cellulare. = voce

un condotto in cui sia stato fatto il vuoto mediante una pompa pneumatica. -

automaticamente l'azione di una pompa che genera il moto in un ambiente, in modo

moto in un ambiente, in modo che il valore della pressione di quell'ambiente si

trissino, 2-3-241: ma solamente il duca di sassogna / s'ostinerà nel

. l. melzi, iii-14: avendo il contreras vadata l'acqua, passò dopo

parole con cui gesù respinge nel deserto il diavolo tentatore). vàdia,

un giorno determinato. -con meton.: il giorno stabilito per comparire.

, 144: bebio iudice morì volendo che il vadimonio ciò è il dì del comparire

morì volendo che il vadimonio ciò è il dì del comparire in giudicio si differisse.

uomo petulante ed ingrato, e volendosi imporre il vadimonio... essendo concorsa la

: né più bisogna a noi cercare il ponte / donde si passi d'esto fiume

ponte / donde si passi d'esto fiume il vado / ché correr ben possiam calzati

, e parte di sotto dove allora il vado era piu largo. saraceni, i-246

marciando verso l'occaso, là dove il fiume incorvandosi porgeva col suo vado facile

fiume incorvandosi porgeva col suo vado facile il passaggio. -in un contesto metaforico

, 77: manco san costor trovar il vado / di cosa alcuna, e vanno

e vanno ognor a sorte / cercando il viver lor, che trovan rado.

guittone, 33-108: ferma tu dunque il piede / che s'ello ti trascorre

in miglior grado, / e securommi il vado / d'eterna fede e d'im-

nel vado la dipinta / carena e il simulacro sublime / splendeva sopra la tolda

. buongioco, xxvi-2-275: mi mostra il bel garzone il proprio vado, /

, xxvi-2-275: mi mostra il bel garzone il proprio vado, / in cui improntar

l'arena e tacque / che, decrescendo il flusso, venian meno. pantera,

invar. indica l'assoluto arbitrio che il vincitore si concede nei confronti dei vinti

dei vinti e, per estens., il prevalere della forza sul diritto.

l'uso di pesi falsi per misurare il prezzo del riscatto della città).

2-261: veniva a sedersi, guardava il va e vieni, il fumo, i

, guardava il va e vieni, il fumo, i sensali, e pareva che

di messaggi scorre sulla rete telefonica mentre il cielo è solcato da schiere di volatili.

un po'aria, quando contavo di ricominciare il mio solito va e vieni? sciascia

la disagiata vita del va e vieni tra il paese e il capoluogo. -con riferimento

del va e vieni tra il paese e il capoluogo. -con riferimento al moto ondoso

alzato dal va-e-vieni (ielle spume / il barcaiolo duilio che traversa / in lotta

. -anche: sistema di teleferica per il trasporto di persone o cose fra nave e

valore aggett.): alternato (il movimento di un determinato meccanismo).

qualcuno o per manifestare la noia, o il fastidio che suscita, per intimargli di

pasolini, 7-25: ahi, non so il romanesco se non rivivendolo: / non

di vafro macaco / nascosto nei panni il verdiccio / pelo e le chiappe callute

vol. XXI Pag.619 - Da VAGABONDAGGIO a VAGABONDO (37 risultati)

vagabondaggio. vagabondàggio, sm. il vagabondare, l'essere privo di fissa

'vagabondaggio': abito e stato di chi fa il vagabondo. parola brutta come 'accattonaggio'.

dei delitti e delle pene, 269: il vagabondaggio è un delitto. einaudi,

, che, prima, in certi momenti il pensiero di prendere parte alla guerra mi

miglia. -il passeggiare, il gironzolare senza una meta precisa. verga

poggio. 2. figur. il vagare della mente da un pensiero all'altro

s. v.]. 'vagabondaménto': il vagabondare. = nome d'azione da

casa. tozzi, ii-53: egli abbandonò il secondo anno dell'istituto tecnico e si

posti deserti dove solo chi deve nascondersi cerca il suo letto! montale, 1-104:

nulla col corpo, discorro vagabondando con il pensiero. piovene, 47: il

con il pensiero. piovene, 47: il mio pensiero vagabonda sempre intorno alla vita

francesca. bernari, 8-29: subito interrompesti il mio vagabondare a tentoni nel passato.

: tommaso, o, fattone esperimento, il mestiere non gli piacesse, o di

]: 'vagabonderia': abito vizioso del fare il vagabondo. = deriv.

. disus. l'essere vagabondo, il non avere fissa dimora né occupazione;

mendicità correggibili, la pubblica decenza, ed il buon costume, la delazione delle armi

i giuochi d'azzardo sono trascurati. il conciliatore, iii-188: in tutti quei luoghi

vagabondità ha cessato. 2. il vagare irrequieto del pensiero da un argomento

0 signore gesù cristo, illumina il cuore mio con la chiarezza del tuo lume

cavalca, 20-102: fece [il monaco elia] un monasterio con un

vagabondo, e non gli mancava neppure il sacco, ch'era poi un vecchio zaino

fine della precedente notte, e comincia il seguente dì; questa è chiamata da'vaga-

e vagabondi della plebe povera. buonarroti il giovane, 9-354: gli scioprati, i

del problema del vagabondaggio, ammette che il vagabondo non nasce ma lo diventa per

delicata d'animo, come ha potuto porre il suo affetto su quel vagabondo? moravia

quel vagabondo? moravia, xi-475: il fidanzato di marsilia, fidanzato, per

segnatamente, la quale dovette più patire il danno delle vagabonde milizie. cantoni,

bosco. leonardo, 2-113: andando il dipinto parpaglione vagabundó e discorrendo per la

. -figur. che vaga per il cielo (una nuvola). govoni

/ e la nuvola vagabonda / riprendere il volubile viaggio / per il nuovo sereno.

vagabonda / riprendere il volubile viaggio / per il nuovo sereno. sbarbaro, 1-169:

-che spira con impeto imprevedibile, turbinoso (il vento). domenichi [plinio

tra l'erba. graf 5-340: tosto il vento vagabondo / nel lontan vanisce.

landino [plinio], 5: sotto il sole è la grande stella di venere

. vive vagabonda come i tartari ora verso il mar glaciale, sulle rive di qualche

sulle rive di qualche lago, ora verso il seno bot- nico. buonafede, 2-ii-3

. aleardi, 1-174: vagabondo intanto / il suo pensier correa tra le bellezze /

vol. XXI Pag.620 - Da VAGALE a VAGELLAIO (29 risultati)

, 3-159: quando sentiva gli amici vantare il libero e vagabondo amore, senza legami

10. ant. transeunte (il mondo). s. girolamo volgar

e la zamira ebbero tutti e tre il senso di una repentina commozione che le fosse

i linfatici e le vie vagali fin dentro il pieno delle poppe: in un ansimo

genericamente una persona in cui l'azione (il tono) del sistema vagale sia alterato

qualcos'altro. montale, 3-165: il circolo ha la sua sede in una villetta

su un cavallo, a la perfine traboccato il cavallo in una fossa, caddene elli

carducci, iii-25-155: né ciò che il dolce romanziere vaghissimamente racconta degli amori adolescenti

vaghissimamente racconta degli amori adolescenti, né il cenno dell'ottimo... mi dànno

. vagaménto, sm. disus. il vagare, il girovagare, l'an

, sm. disus. il vagare, il girovagare, l'an dare

viani, 19-414: vagamondo egli portò il peso del suo corpo tribolato sugli angiporti.

10-ii-180: pure molto più facile è il divenir tale agli sfaccendati e vaganti. monti

-pesca vagante, quella in cui il pescatore si sposta continuamente intorno a uno

. tasso, 4-87: or tien pudica il guardo in sé raccolto, / or

, 10-ii-1955], 5: in italia il numero di tali 'case'è di

'case'è di circa 750, e il numero delle loro ospiti fisse, diciamo,

21-54: gli mandò dio tal sentenza che il capo gli tremava ed andava tutto sgomentato

per la campagna; ma a dirti il vero penso, e mi rodo. mandami

vagano / per le valli, molte per il bosco, molte sono chiuse / negli

dire di non avere per inconveniente alcuno il credere che l'etere celeste sia un

3. spirare, soffiare (il vento); muoversi spinto dal vento

); muoversi spinto dal vento (il fumo). ariosto, 34-50:

giorno. pirandello, 8-775: il fumo nero di quei treni stava un pezzo

sguardo). algarotti, 1-ix-284: il mio guardo vagava or sul confuso /

in una determinata regione. buonarroti il giovane, 9-452: nimici al proprio bene

rebora, 3-i-124: non vorrei che il suo richiamo mi giungesse nella seconda quindicina

(ant. vagagióne), sf. il vagare in luoghi diversi; l'errare

ed alle vagazioni della mente, che il nemico ci procura a tempo d'orazione.

vol. XXI Pag.621 - Da VAGELLAME a VAGHEGGIARE (40 risultati)

bacchetti, 1-ii-357: convinto che il vèrgoli, l'alpi, i colpevoli

stato, la sua occupazione, o il suo vagellamento. 2. debolezza

che corrono e invocandosi da ogni lato il saper positivo, è sembrato che rifuggirsi nel

tintore. gargiollo, 154: il vagellante che ha quella ingerenza con lento

lascia posare la caldaia, aspettando che 'nasca il vagello', vale a dire che arrivi

oscilla, che pencola, malfermo (il capo). capuana, 1-i-331:

1-i-331: con la testa vagellante, e il respiro affannato, alberto si sentiva avvolto

piedi. pirandello, 2-iii-110: arricciò il naso, aprì la bocca, col capo

luce). pirandello, 8-899: il treno è subito ripartito. è subito scomparso

piena di me, valutavo con orrore il significato della mia lunga vigilia, del

essere preso da capogiro, da vertigini (il capo). capuana, 6-37:

a dormire et io rimarrò a far bollire il vagello fine che arai un poco dormito

quelle lunghissime sciarpe di garza orientale che il tintore alchimista mariano fortuny immerge nelle conce

erano già pronti in ebollizione; e il fumo, come da una serie di

quanto strumento scelto da cristo per diffondere il suo nome tra le genti.

bargagli, xli-i-466: o quanto sarebbe il meglio che quel tempo ch'elle [

a tegami, a spedoni, che importano il tutto, e lo studio che fanno

tommaseo [s. v.]: il 'vagellino'è tutto di rame, molto più

. marinetti, iii-457: odio il torrido lequame dell'incinta nel giacimento e

viani, 10-165: « cent'anni il ladro e mai la spia » diceva terrorizzato

vagheggiare. vagheggiaménto, sm. il guardare, il contemplare con attenzione,

vagheggiaménto, sm. il guardare, il contemplare con attenzione, compiacimento e diletto

nella mente un'idea, un pensiero; il raffigurare nella fantasia un progetto, un

un vivo diletto; ma la riflessione, il vagheggiamento della medesima ce ne innamora.

costui, sendogli dal fratello detto che il figliuolo avea... per forza

vagheggianti e femmine / che per mercede il letto dànno al popolo. graf 4-4

a vagheggiare. chiabrera, 3-196: il paesetto si fa ogni volta più bello uscendo

sono. goldoni, x-753: quando il cielo imbruna, / esco primiero a

talento d'entrare ai domenicani a vagheggiare il quadro di fra sebastiano del piombo,

costei ond'io principio piglio / pigliavano il voc ^ bol de la stella / che

costei, cioè da dione, pigliavano il vocabolo della stella che vagheggia il sole,

pigliavano il vocabolo della stella che vagheggia il sole, ora di dietro, cioè

stanze de la loggia, / che vagheggia il giardin vicino al mare. b.

mare. b. tasso, 1-12-73: il dì seguente, in cim'a un

a un alto monte, / che vagheggiava il gran padre oceàno / e fiorita ed

rilevata, tutta la città di firenze ed il piano intorno. -rifl.

con le raccia aperte esprime il vano amore di sé stesso. fagiuoli,

donna al convento multo da presso [il frate] ricominciò con tanta importunità a

/ vagheggia? e come / le fa il galante! il sanno gli occhi miei

e come / le fa il galante! il sanno gli occhi miei. papini,

vol. XXI Pag.622 - Da VAGHEGGIATO a VAGIMENTO (33 risultati)

, 1-86: vieni e de'grandi augusti il mio desio / di nuovo in te

l'opre. muratori, 6-15: bello il sapersi alzare sopra la materia, e

la cattedra che vota lasciava nelpuniversità di padova il gentilissimo volpi. leopardi, 22-75:

gentilissimo volpi. leopardi, 22-75: il garzoncel, come inesperto amante, /

. c. levi, 6-230: il buon prete, tratto dall'accesa fantasia,

avrebbe potuto, perché no? partecipare anche il vescovo. -ipotizzare, teorizzare un principio

. b. croce, i-2-268: né il sistema dello spinoza, che

dello spinoza, che professò il metodo geometrico, né quello del leibniz,

né quello del leibniz, che vagneggiò il calcolo universale, sono sistemi matematici.

: non vae follemente vagheggiando per tutto il mondo. = denom. da

= denom. da vago, con il suff. frequent. vagheggiato (

quel secolo la lombardia fu quasi sempre il teatro della guerra, pel ducato di milano

, 2 (37): ma il pensiero di lucia, quanti pensieri tirava seco

l'automobile... avrebbe avuto il potere di assicurare a quei fanciulli,

fanciulli, intenti al rito improvviso, il più vero dei paradisi, il vagheggiato

improvviso, il più vero dei paradisi, il vagheggiato paradiso americano. vagheggiatóre

larappresentazione. b. croce, ii-1-192: il falso concetto del linguaggio è evidente in

a contemplarvi, si vide appresso, torcendo il guardo, modesto giovine. =

, quaracchini, ballerini, giostranti come il trentamila diavoli. grazzini, 2-91: la

ballerino, / e d'ogni cantatrice sa il casato, / l'abilità, la

/ l'abilità, la vita e il vagheggino. cantù, 503. « margherita

figliolo naturale del principe, che faceva il vagheggino tra quelle bellezze. lucini,

ch'ella sta alla finestra; tutto il dì arano in su, e 'n giù

, e 'n giù, e fanno il meschino. l. strozzi, 1-159:

strozzi, 1-159: e rispond'anche / il vagheggione; basta, ch'è 'nnamorato

o lunga bibbia al suo sdilinquimento / il vecchio rimbambito. = deriv.

va innanzi seguitando che poi non sa trovar il camino di ritornar indietro. boterò,

/ che m'avea per vaghezza tolto il core. magalotti, 20-237: la.

camera. metastasio, 1-v-722: il far si lungo cammino col peso di

15: sa ognuno di voi che il viso delle sirene ha in sé tanta vaghezza

di qua ve ne sono molte altre, il cui nome non saprei dire colorati,

le cose, che per far bello il mondo l'ha fatto pieno di varietà e

donna, vagiménto, sm. ant. il vagire, vagito.

vol. XXI Pag.623 - Da VAGINA a VAGLIA (44 risultati)

monti, 3-357: agamennone / tratto il coltello, che alla gran vagina / della

solea sospeso, / de'consecrati agnei recise il ciuffo. berchet, 15: già

ciuffo. berchet, 15: già il vegliardo dell'empia giannina / co'suoi

sola rinchiusi nella vagina sua di velluto il mio ritratto, e scrissi al palatino

dilatata delle foglie persistenti, che circonda il fusto; guaina. -anche: involucro

. campailla, 15-31: in mezzo, il foro appar de la vagina, /

perviene. r. cocchi, 1-47-. il liquore del padre è ricevuto dalla madre

la vagina dell'utero, ove poi cresce il figlio. papini, 27-1251: anche

-di animali. malpighi, 100: il sugo espresso dai cotiledoni delle vacche,

la spada nella vagina. -tenere il brando nella vagina: evitare la guerra.

lungi, / per tener nella vagina il brando? / contra que'duci, che

scient. vagina [uteri], per il n. 5, di origine

c. e. gadda, 15-14: il bombetta soltanto avea nerbo, nella convenzione

la vaginale, sf.): il rivestimento sieroso (vaginale propria) e quello

-cavità vaginale. lo spazio interposto fra il foglietto parietale esterno (che riveste la

(che riveste la vaginale comune) e il foglietto viscerale interno della vaginale propria.

degli alberi e dei frutici dicotiledoni, il quale dilatandosi veste, circonda, fortifica

veste, circonda, fortifica e sostiene il fusto, che allora chiamasi vaginato.

riduce la pervietà rendendo doloroso o impossibile il coito. -vaginismo mentale o primitivo

, ristringimento spasmodico della vagina che impedisce il coito, sia per causa d'iperestesia,

la formazione di placche che possono ostruire il canale. piccola enciclopedia hoepli,

, praticata in partic. per facilitare il parto. = voce dotta,

]: dalla piccolina fanciulla eustochio, il cui vagìo, cioè gridare de'piccolini.

presepio. marino, xiii-65: ecco vagisce il figlio, ecco già pieno / d'

e beato, / in cui vagiva il nazareno infante. c. i. frugoni

, i-10-266: dunque tanto aspettato / il pargoletto erede, / raccolto in fasce d'

, si dimenava irrequieta, si stropicciava il volto coi pugnetti. -per indicare

volto coi pugnetti. -per indicare il tempo della nascita o della prima infanzia

, 14-579: è quivi arsete eunuco, il qual fanciulla / nu- drilla insin da

mentre vagivi tra fasce, possano rischiarire il tanto bitume, in cui adulto codi-

confusi / col vagir di chi nasce il pianto amaro / della morte compagno e del

. pascoli, 1-743: lontano vagisce il pavone / come un bambino in culla

.: essere agli albori della storia (il mondo). oliva, i-3-134:

fauci. battista, vi-4-64: vedeasi il giorno agonizzar sul monte, / e vagivano

un assito scheggiato e sconnesso, di dentro il quale veniva quel suono straordinario. dannunzio

. anguillara, 15-134: v'intenerisca il cor col suo vagito / il lascivo

v'intenerisca il cor col suo vagito / il lascivo capretto e 'l molle agnello.

agnello. 2. figur. il primo manifestarsi di una lingua che si

è ignoto. d'annunzio, v-1-590: il profeta del 'gg, il battezzatore dei

v-1-590: il profeta del 'gg, il battezzatore dei giovani eroi che dovevano cangiare

battezzatore dei giovani eroi che dovevano cangiare il vagito in ruggito, gli dice: «

senza siepi ». sbarbaro, 5-79: il mio atto di nascita come poeta,

mio atto di nascita come poeta, il primo vagito, deve ancora trovarsi in

che si sveglia. 5. il primo apparire degli astri notturni; le prime

vol. XXI Pag.624 - Da VAGLIA a VAGLIO (42 risultati)

condotti con molta arroganza / argalia, il forte cavallier di vaglia, / e

. monti, 5-290: monta dunque il mio carro, e de'cavalli / di

consulta di guerra di porre in iscritto il loro parere sovra il tentare o sortita

di porre in iscritto il loro parere sovra il tentare o sortita o altra azione di

amministrazione delle poste, spesso utilizzato per il trasferimento privato di fondi (anche nell'

nome mio. deledda, ii-1058: il babbo scriveva appena arrivava in città,

solito impiegato mostro, sorridendogli confidenzialmente, il mio vaglia. -vaglia del tesoro

sian considerati come obbligazioni chirografarie: abbiano il solo privilegio di foro cambiale e pronta

e vi avrà recati i 'sepolcri'e il 'saggio omerico'; così pure una lettera

emessa dalla banca d'italia per facilitare il trasferimento di fondi. moretti, iii-282

, e si tastava la tasca dove aveva il vaglia bancario, non ancora riscosso.

e ran / quanto se ne farebbe il dì con elio? citolini, 501:

dì con elio? citolini, 501: il crivellare, o vagliare il grano,

501: il crivellare, o vagliare il grano, o altro, il batter la

o vagliare il grano, o altro, il batter la macina, nettarla, rassettarla

macina, nettarla, rassettarla, metter il grano ne la tramoggia. muratori,

non è 'vagliare', che agitare e scuotere il grano nel vaglio. verga, 8-19

/ che del suo giardinier, tosto il marito / cangia in castoro il cappellin di

, tosto il marito / cangia in castoro il cappellin di paglia. 2

dominici, 1-77: vagliare è discernere il buon dal rio. savonarola, 7-i-38:

rado, per poi tornare a vagliare il vagliato col vaglio fitto. mazzini,

betocchi, 7-29: non solo è vero il vero, ma anche il falso, /

solo è vero il vero, ma anche il falso, / per quant'è falso

vagliarsi di mano in mano chi vinceva il partito. guicciardini, 2-2-269: è

altri, e farli abili, perché il ristrignere o vagliare usciva de'termini del

, che si dimena e scontorce per grattarsi il prudore o pizzicore coll'abito, che

quello, che fa uno, che vagli il grano. piovene, 7-437: l'idea

vagliare), agg. passato attraverso il vaglio, setacciato, per suddividerlo per dimensioni

partic.: separato dalla pula (il grano). soderini, i-135

in essa alcune gocciole, ho d'empiere il vaso d'acqua. g. gozzi

, i-12-90: gli ritrovò appunto che misuravano il grano poco prima vagliato, e disperatamente

a poco a poco, tomo tomo, il canto si faceva più dolce, s'

stavano in mucchio, così alto da consolare il cuore. -per simil. liberato

a questo crivello. nievo, 1-vi-009: il seme è diventato a quest'ora un

vagliata e ristretta a tre, [il consiglio grande] potrà errare di poco

poco, perché se bene non togliessi il migliore di tutt'a tre, come

, chi, per mestiere, vaglia il grano, crivellatore; chi maneggia un

in vaidensa nel contado di firenze, il quale aveva nome parcittadino. venne a

venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare, ed esser uomo di corte

: della quale si servono per vagliare il grano, invece di vagliarlo a mano.

facil vagliatura: / né per molta mondiglia il calo aspettano. soffici, i-139:

ne stavo seduto su quel parapetto a guardare il lavoro della vagliatura. 2

vol. XXI Pag.625 - Da VAGNO a VAGO (41 risultati)

e 'l vaglio. galileo, 3-2-95: il moto del vaglio in questa operazione è

agitato e mosso in modo tale, che il suo centro cammina per la circonferenza d'

ricevuto con assai plauso in molte fattorie il vaglio a cono, che con molta

. moretti, iii-56: cristina recò il matterello della piada, ch'era più corto

quasi nuovo, e lo staccio mezzano: il vaglio più rado, quello che toglieva

la crusca alla farina, ma lasciava il cruschello. -agric. vaglio ventilatore-

crescente, e che ruotando selezionano progressivamente il materiale. -vaglio vibrante, dispositivo munito

crivella, e poi per la trafila il passa. algarotti, 1-ii-247: così la

di vagli ripetuti. non è certo che il vaglio funzioni sempre a perfezione. fenoglio

« siamo troppi, e non c'è il minimo vaglio. » -discussione assembleare

savonarola, ii-348: passerà ogni cosa per il vaglio del consiglio. 3

biondi, 58: accortami che fusse vano il credere potersi ritenere l'acqua nel vaglio

giannin mio, che io faccia come il cavai grosso, che, poi ch'egli

che, poi ch'egli mi ha mangiato il vaglio, dà dei calci alla biada

calci al vaglio'. parini, 608: il signor doti tosi, persona dotta ed

tosi, persona dotta ed onorata, il quale fu dal r branda pubblicamente trattato

parve aver pisciato nel vaglio. buonarroti il giovane, 9-188: veggo quel che

nel vaglio piscia. -tenere come il vaglio l'acqua-, non saper tenere un

infinocchia chi vuole; e tieni come il vaglio l'acqua. 4.

, i-227: di venticinque o trent'anni il faggio dà un bonissimo fruttato. come

che non è rigoroso, scientifico (il modo di ragionare); non definitivo

o sono vaghissime. comisso, v-125: il giorno dopo andai a cercarlo. l'

e antifr. cicognani, v-1-16: il vero istituto nencioni visse e prosperò in

prosperò in via dell'oche. ò il vago sospetto che la scelta della via fosse

, non intenso ma diffuso in tutto il corpo (un malessere). d'

iupiter mentre s'avviava con lei verso il mezzo della sala. 2.

la sua fanfara del ritorno; e il suono / sparse per tutto un vago odor

/ si diffonde? come dolce trema il mare! landolfi, 2-102: si

di stare / seduto al sole sopra il limitare, / con gli occhi vaghi

/ con gli occhi vaghi fissi verso il piano. 4. ant. e

.. significa errante. buonarroti il giovane, 9-525: scorti ho andar in

da cascina, 96: rompe all'affamata il pan tuo, e li bizognosi e

, 135: penetra 'l del che scalda il foco rosso, / fin ch'alle

lor viaggio torto. varchi, 22-5: il sol, la luna e tutte l'

se pur treman ronde a cui perenne / il vago aere sta sopra, e travisando

. pascoli, 68: ed or sospeso il ticchettìo dell'ago, guardano donne verso

espressione venere vaga (anche per indicare il senso mercenario e in espressioni metaforiche).

metaforiche). vico, 5-340: il concubito vago proibirò / dier le leggi a'

di durevole concentrazione (la mente, il pensiero). -anche: libero di

avezza, / ch'ognor non li arda il core, ognor impiaghi. tommaseo,

7 condanni i rei, sospinge oltre il cavallo. monti, xii-2-72: dante

vol. XXI Pag.626 - Da VAGO a VAGO (47 risultati)

disonesta, / vaga del vizio, stringi il freno al male, / fuggi qui

freno al male, / fuggi qui il biasmo e di dio la tempesta. manetti

terribili, legga dante, perché dante è il massimo de'pittori. balbo, 6-204

. boiardo, 3-5-46: al- ciando il scudo il capo se coperse, / ché

, 3-5-46: al- ciando il scudo il capo se coperse, / ché non volse

e con l'italia e teco oggi il sospira / questa vaga mortale. leopardi,

al tuo vago pallore / la rosa il pregio cede, / che per lo scorno

vede. parini, giorno, xv-61: il vago labbro, / e di rara facondia

irascibile. vaghissimo era quello, che il re d'assiria, mandò tra gli altri

, ecc. tanara, 2: il passer moschetto è un uccelletto piccolissimo,

: fu quel che doveva essere [il vitellino] ebbe la sua testa (fin

la sua testa (fin troppo grande) il suo vago pelo, le sue quattro

monti, x-1-440: di venere era degno il tuo bel viso / e di quante

. -gentile, ben disposto (il pubblico, i lettori); gaio,

risparmiai gli accidenti degli aghi, / il crepar delle redini e de'cuoi, /

. casti, ii-1-50: vaga cosa il veder zelmira bella / in arnese guerriero e

veneti, se persino nella furia rammemora il lys. -elegante e atto ad abbellire

peggiallo d'oro fine, e poi il va'ritoccando, e ritrovando le piehe

avea la notte, e lor tolto il colore, / alle sembianze prime eran

riverse, / tornato a'gelsomini era il candore, / e nella vaga lor

. lomazzi, 3-286: quanto più il pittore varia la proporzione, l'età

varia la proporzione, l'età, il moto, e decoro delle figure; e

[dioscoride], 108: è veramente il frassinelle nell'aspetto bellissima pianta, e

che ronzano con grato mormorio / colgono il dolce mel da'vaghi fiori. bettini

poliziano, st., 1-77: zefiro il prato di rugiada bagna, / spargendolo

. morelli, 91: appresso, vedrai il paese, in quanto al terreno,

mortelle. assarino, 151: sparso [il monte] per ogni luogo di case

pensieri / sai che tutti egli dona e il suo riposo. poerio, 3-665:

fazio, i-19-53: 1'dico che il mio nobil campidoglio / fabbricar fece,

mio nobil campidoglio / fabbricar fece, il qual per una testa / lo nome prese

vaghe ed eleganti. cicognani, 13-48: il vago loggiato attorno al cortile nel cui

etate, / spargendo ancor pel volto il primo fiore, / né avendo il bel

volto il primo fiore, / né avendo il bel iulio ancor provate / la dolce

12. luminoso, radioso (il sole); lucente (la luna)

, 10-334: già dal cielo / caduto il giorno, era da l'erta in

cima / la vaga luna, quando il frigio duce / or al timone or a

scintillanti. aleardi, 1-135: e péra il dì, che volta all'oriente,

che volta all'oriente, / quando nasce il più vago astro dei cieli, /

, 17-59: per mettere alla prova il mio culto dell'esattezza, andrò a rileggermi

: qui s'adunan le streghe, ed il suo vago / con ciascuna di lor

i. neri, 2-64: costei quando il suo vago apparve / si fa di

ii-38: lascia che spento / cada il suo vago. nievo, 1-287: l'

: ogni bella inghirlandi / de le braccia il suo vago. -con valore

i-429: deh foss'io, come il vago de la luna, / addormentato,

tue braccia / mi risvegliassi a bevere il tuo fiato / potessi ancóra, in

, 2-134: l'angelico suo viso, il bel sembiante, / il vago de'

suo viso, il bel sembiante, / il vago de'begli occhi e lo splendore

vol. XXI Pag.627 - Da VAGOLAMENTO a VAH (33 risultati)

e di amor l'ire ineguali / mentre il vago dell'un l'altro scolora.

leggiera, fresca, innocente ritiene quasi il fior più squisito delle altre due; e

18. anat. nervo misto che costituisce il decimo paio dei nervi cranici e si

si estende dal midollo allungato giù sotto il diaframma e innerva i diversi organi del collo

e delle vie digestive, ed è il nervo moderatore del cuore. è detto vago

b. croce, iv-11-7: più spesso il suo ufficio [del superuomo] rimaneva

loro romualdo: fin a trovar vago il suo nome, piacente il suo aspetto:

a trovar vago il suo nome, piacente il suo aspetto: uno scherzo capriccioso di

spagnoli e a contemplare lo spazio, e il cielo, e le stelle, e

. bartòlini, 19-24: le volevo il bene dell'anima, ormai. il desiderio

volevo il bene dell'anima, ormai. il desiderio non era più nella sfera della

con la pietà di un fuggitivo amante / il sol che muore. parronchi, 129

in un'osteria. jahier, 83: il tranvai con uno strattone risoluto ai cinque

carichi di pietrisco; dalla minuscola motrice il guidatore,... ci indirizza un'

3. veicolo aperto di una teleferica per il trasporto di materiali vari. -con

costitutive di un convoglio ferroviario per il trasporto di persone e di merci;

: mi ricordo che quando fu aperto il primo 'chemin de fer'... molti

tutti i vagoni. alvaro, 17-344: il treno uscì dall'altra parte del traforo

(veramente dedicate ad un contratto per il trasporto di vino in vagoni- cisterna)

regime cellulare. alvaro, 15-128: il vagone di terza classe era pieno di

: quello provvisto di impianto refrigerante per il trasporto di merci deperibili. -vagone letto

non c'è nulla da fare. il suo 'mondo'sta per dare gli ultimi respiri

dare gli ultimi respiri. vogliamo dire il mondo dei vagoniletto e delle cene da mille

un posto al vagone-ristorante, quando passò il messaggero del pranzo. e. cecchi,

pranzo. e. cecchi, 8-45: il treno porta il vagone ristorante; con

cecchi, 8-45: il treno porta il vagone ristorante; con desinare, o cena

piene, ne spediscono dei vagoni e il giornale ne pubblica una, il più delle

vagoni e il giornale ne pubblica una, il più delle volte irriconoscibile.

materiali incoerenti. moravia, iii-211: il materiale metallico senza posa rovesciato da una

e la motilità gastrica ed eliminare così il dolore prodotto dall'ulcera peptica.

persona di othello; e talvolta inganna il giudizio. 2. che vola

faldella, 9-408: molti altri avevano preso il volo, e come uccelli liberi e

boine, iv-89: mi parve improvvisamente pullulasse il -vagone di prima, seconda o

vol. XXI Pag.628 - Da VAIAIO a VAIOLATO (32 risultati)

per essere di grande spaccio anticamente per il vai, portatura de'cavalien, de'

e. gadda, 475: ed è il commendator berlicche, stavolta, che gli

produceva uva nera. - anche: il vino che se ne ricavava.

frutto. soderini, i-549: così fa il varano. l'or- zese e 'l

, tondi e sodi... fa il vino molto gagliardo, colorito, grasso

. virar 'cambiar colore', che continuano però il lat. variare. vaiassa, sf

, in questi giorni, ha rapito il figliuolo d'un fabbro, ch'era il

il figliuolo d'un fabbro, ch'era il suo ganzo. fanzini, iv-728:

vela, sul cui orlo si cuce il gratile. 2. ant.

/ e le ceragie prime, e il primo staio / delle castagne, e i

fichi d'oro / vedrebbe, e il primo grispolletto vaio! linati, 9-159:

. crescenzi volgar., 5-29: il suo legno [del ginepro] è rosso

via di costì! » gridava agro il custode / della prigione. d'annunzio,

ordinario costume de'nobili la fodera e il cappuccio di vaio. monti, xii-2-166:

): come che egli gli vedesse il vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo

cinquantina / non è chi porti degnamente il vaio. sanudo, 3-22: si porta

d'annùnzio, iii-1-57: tu guardavi il doge con un occhio duro come il ferro

guardavi il doge con un occhio duro come il ferro quando egli si assopiva sotto il

il ferro quando egli si assopiva sotto il peso dei suoi panni d'oro e dei

martora si sta col zibellino; / eravi il vaio, e stavasi soletto.

sesto di porte san piero... il terzo, il di sotto a vai e

san piero... il terzo, il di sotto a vai e di sopra

m. savonarola, 7: il sexto, quando parano varale o morbilli

ale varuole. bembo, 5-18: il re carlo fu da vaiole soprapreso. cesariano

: sento che in reggio vi sia il mal della vaiuola, e che restano morti

galactite, l'ematite, la melitite, il schisto, i bassalti, i crisoliti

macchie. pirandello, 8-51: il mento rattratto sulla fossetta del collo, e

macchie, di segni (una superficie; il corpo di una persona, di un

forma in parte penta e esaedra, come il basalte. tommaseo [s.

quarantotti gambini, 13-92: erano sotto il pergolato, nei giochi d'ombra e di

variando agli aliti della brezza, macchiavano il volto di toni, sì da farlo

esser vaiolate, e di queste si fa il primo olio. crescenzi volgar.,

vol. XXI Pag.629 - Da VAIOLATURA a VALANGA (28 risultati)

= der. da vaiolato *; il d. e. i. l'attesta

e reto di pustole vacciniche per produrre il vaiuolo a scopo immunitario. = deriv

più si sfogano allora, tanto più rendono il corpo franco e schietto tutto il resto

rendono il corpo franco e schietto tutto il resto de la vita). d.

e che farete? / ne piglierete il brodo, e a chi ha il vaiolo

piglierete il brodo, e a chi ha il vaiolo / giù per la gola gliene

col volto corroso dal vaiolo aspettava che il suo nemico si decidesse. morante, i-40

« butterato » per via ch'egli aveva il volto deturpato dai segni del vaiolo.

e rosolia. ghirardacci, 3-187: il mese di settembre fu con molte maligne

di vaiuoli. cestoni, 185: verso il mezzo giorno si decifrò la causa,

piccioni] vaiuolo intorno agli occhi, il quale gli accieca e massimamente del mese

peggio per sani, ché si taglia loro il collo e si mangiano.

v.]: 'vaiuoloso': che ha il vaiuolo. tommaseo [s. v

altri malati. saba, 6-284: il riscuotitore infedele, che poi - per rimediare

nella contrada chiamata codilago, perché presso il margine di un piccolo lago sulla cima

due pesci appartenenti alla stessa famiglia, il triotto e la sanguinerola. = voce

regione storica compresa fra i carpazi e il danubio, che costituisce la zona meridionale

. moro, lii-14-336: paga ogni anno il bogdan some 70, che sono poco

poco più di zecchini 29. 000; il valacco some 70, quasi zecchini 60

, quasi zecchini 60. 000; il transilvano 15. 000; ragusei 12.

: su le dentate scintillanti vette / salta il camoscio, tuona la valanga / da'

d'uragano / e di valanga; ed il fragor con loro / rapido va, ma

e. cecchi, 8-58: il pietrame, a'ogni genere e misura,

. -cane da valanga: addestrato per il soccorso alpino. -cordicella o cordino da

lasciato con un capo sciolto, ne facilita il ritrovamento, sotto la massa di neve

pericolo. savinio, 10-292: malgrado il veto delle mogli ateniesi, una valanga

alle condizioni di tale scarica si ottiene il fotodiodo a valanga, con una moltiplicazione

repubblica », 31-xii-1988], 15: il business della neve, dai tempi gloriosi

vol. XXI Pag.630 - Da VALANGARE a VALEGGIO (28 risultati)

dall'alto. marinetti, 2-iii-327: il loggione denso delle preparatissime forze antitaliane valanga

una persona. marinetti, 2-iii-327: il loggione... valanga giù ingiurie.

strumento usato per lavora re il ferro. citolini, 404: e

. citolini, 404: e così il brunitoio, il rascatoio, il trappano,

, 404: e così il brunitoio, il rascatoio, il trappano, l'archetto

e così il brunitoio, il rascatoio, il trappano, l'archetto da forare,

l'archetto da forare, la sesta, il valanghino. = etimo incerto.

.]: 'walchirie': dee che servono il walalla. più italianamente valkirie. carducci

sarebbe agevolmente paragonata a una valchiria, il cane l'avresti detto civilmente educato se

», ottobre 1876], 278: il codo (1140-1217 ca.),

(1140-1217 ca.), che affermava il principio della ro bellissimo e ben ritmato

per la cavalcata delle valchirie o per il funerale di sigfrido, a noi resta la

un fiume sotterraneo, da cui nasce il fiume sorga. -sorgente valchiusana:

spiritual- mente ai papi o no, il fatto sta che le dottrine degli ugonotti

, parte del valdamo fiorentino. buonarroti il giovane, i-220: v'è più a

regie patenti la facoltà di elezione tra il senato di savoia e quel di piemonte

: parecchie guide valdostane di valtoumanche seguirono il wimper nelle sue escursioni sulla cordigliera delle

con mantello pezzato, pregiata sia per il latte sia per la carne. valdracca

meretrice. gioia, 3-i-141: il pubblico avrà egli bisogno della sentenza d'

, v-12: vero e ch'egli [il cavallo] avea bisogno d'una valdrappa

», passando « e ti sia lieve il suol ». carducci, iii2- 28

né i verdi campi vedrai più; né il riso / del ciel, né questa

oppure 'scritti e studi inediti'. ecco il mio awiso. vedi e provvedi. vale

la morte allora diventa dipartita, che il colpito dalla medesima assume il nome di estinto

, che il colpito dalla medesima assume il nome di estinto spentosi serenamente, al

recandogli l'estremo vale. -dare il vale all'universo: essere in punto di

, 1-173: né credo che cassandra e il lauro / respirimai sul labbro a quanti or

respirimai sul labbro a quanti or dànno / il novissimo vale all'universo.

vol. XXI Pag.631 - Da VALENDARNO a VALENTIA (36 risultati)

al fuoco; e in quindici giorni il carbone vien fatto. 3.

d'una donna valente, / ardeali il core come fuoco acceso. l.

mantener quello che mi fu promesso. il restori è valente, ha dato ottime prove

che 'bagni un valente medico, il quale ottimamente gue- rito m'ha.

arco. d. bartoli, 2-2-432: il valente giudice ebbe ad infallibilmente vero il

il valente giudice ebbe ad infallibilmente vero il fatto. muratori, 7-iv-181: cotanto

155: quegli è apelle pittore, il quale a stento può cavare dell'arte sua

ma valentissima attrice... non lusingava il suo amor proprio come avrebbe dovuto.

si pose col petto, e, messosi il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a

- anche sostant malispini, 11: il detto pravus era lo più valentre cavaliere

sua croce e la sua spada / è il segnai di nostre genti / e la

persona); ben disposto, vigoroso (il corpo). 5. agostino

bene valenti. cattaneo, vi-1-307: il diuturno esperimento di filadelfia prova che dopo

i sei anni di solitario lavoro, il prigioniero esce sano e valente. calvino,

è lo cavallo. forteguerri, 6-41: il terzo giorno furon di parere / d'

di parere / d'ammazzare un cavallo il men valente, / e del suo

ei, che di quella non ne sa il valente, / con disistima vi rivolge

valente, / con disistima vi rivolge il ciglio. -somma di denaro contante

ibidem, 168: l'asino porta il basto e non lo sente; se non

difesono valentemente. ser giovanni, 3-412: il detto papa alessandro valentemente contro a tutti

col capitano francesco tarugi da montepulciano, il quale si portò insieme col suo banderaio

tobiuolo prese sicurtà, e valentremente prese il pesce e recollo a terra. giordani

vincere ogni pena e ogni fatica, contemplando il gran bene della pace e della

e turbao, lo dito vesco arrian il vantà de entrà-ge per forga in la

oramai, bene o male, per il poeta di satana. -con tono

. bibbia volgar., viii-26: il trombetta chiamò valentemente: « a voi

vuol dire legno contro alle serpi, il quale è amaro valentissimamente. =

di un piccolo merito, non guaterà il fatto del cavaliere, ma la degnità

: l'ostinato marito, e perché aveva il capo duro, e perché e'non

queste belle valenterie. rosmini, xi-143: il furto ingegnoso s'ebbe in certi luoghi

sono state strombettate molte volte per tutto il mondo. -con valore attenuato: sfrontatezza

, / pensando al suo valore, il quale il feo / nelli giuochi olimpiaci pregiar

pensando al suo valore, il quale il feo / nelli giuochi olimpiaci pregiar, sì

contadinesca della figliuola. gozzano, i-1169: il cinematografo ha bisogno dell'arte:.

1-iv-36: mentre i dotti mettevano in cielo il poeta e le poetiche sue valentie,

e le poetiche sue valentie, si nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto