. chiusura, sf. il chiudere, l'essere chiuso.
milizia, viii-337: chi vuol rendersi comune il muro del vicino per chiusura solamente,
l'altezza. palazzeschi, 3-252: il baule pronto nell'ingresso e legato già
parte della conduttura stessa, anche quando il flusso in essa è terminato.
-chiusura di un circuito: atto per il quale si stabiliscono i collegamenti di un
, in modo da attuare in esso il passaggio di corrente. 2. figur
, i-381: si può tenere che [il movimento fecondo] venisse mancando circa il
il movimento fecondo] venisse mancando circa il 1565, un anno dopo la chiusura
impiegati, pagandoli bene, compensandoli per il lavoro soverchio, dando loro delle belle
matura oliva, e córrevi sì basso il sole, che si potrebbe di leggiero,
qualunque fiume o lago gittata fusse, il farebbe subitamente seccare; e quante chiusure
tornire i bottoni e orlare le asole: il sistema di chiusura è sempre quello con
22-1 (377): essendo compiuto il lavorio del detto tabemaculo, intorno al
e specialmente i monasteri caverebbono dal coltivare il gelso nelle loro chiusure. [sostituito
come un aiuto all'ortolano e fornirgli il vitto magrissimo ch'egli desiderava.
altresì come una forte chiusura per guardare il giardino del cuore. -chiusura del
-chiusura del fondo: recinzione che il proprietario, l'enfiteuta, il superficiario
che il proprietario, l'enfiteuta, il superficiario e (per quanto compatibile con
se pur tentazion le assalisse, / tengale il fren della chiusura forte. cavalca,
. arrighetto, 224: sia maledetto il dì nel quale mi con- cepette la
piansi e trassi guai. sia maledetto il dì ch'io usci'della chiusura del
;... e dentro alle vene il fedel ministero delle cateratte, o chiusure
a forme verbali tronche o monosillabe presenta il rafforzamento sintattico: dacci, facci,
diletto a chi della scienza s'intende il ci misi. a. pucci, cent
pucci, cent., 32-39: il popol di firenze, poi che giano /
un povero uomo mutolo e sordo, il quale un di questi dì ci venne
dee., 5-3 (36): il buono uomo cominciò a domandar la moglie
perché gentile / animo non ci trova: il vulgo cari / tien zappator pur ch'
rado e sopra tutti dal petrarca, il qual nondimeno la pose ne'suoi versi
gente in folla da ogni parte; e il numero dei forestieri era così stragrande,
per la gola non ci andava giù il cibo. tecchi, 2-105: la
ce li portava lui in processione, il padrone giovane, a far vedere le sue
sue bravure. levi, 1-69: il paese è tutto cinto di burroni,
ne sono. boiardo, 1-2-67: il re, turbato d'altro e disdegnoso,
che a noi rimorso sia, senone il grido; ché poeti antichi, che
): fratello carissimo, non ti sturbi il mio gran male, perché l'arte
del semplice, come, per esempio, il
però tra questi movimenti quale chiamerete voi il semplice, e quale il composto?
chiamerete voi il semplice, e quale il composto? lancellotti, xxiv-289: non sento
, i-96: eh! quand'è il castigo di dio, che ci si fa
/ non c'è che lotta tra il bene ed il male, / questo è
c'è che lotta tra il bene ed il male, / questo è paese di
c'è più nessuno che accoltella / il mostro a cnosso, e nel mercato /
: -tu t'inganni, -rispose il carpigna, -se tu pensi ch'egli non
dalla sua bottega, l'altro corra per il confessoro, perché il medico non ci
altro corra per il confessoro, perché il medico non ci arà che fare ».
e ci consenta. galileo, 359: il rimettersi ad asserir la fermezza della terra
che la pietà, la religione, il conoscimento della divina onnipotenza, e la
sp., 1 (24): il nostro arcivescovo... quando può
con lei foss'io da che si parte il sole, / e non ci
di tanta necessità, che se l'anima il considerasse quanto gli è di bisogno
alla battaglia. caro, 6-590: spaventi il can trifauce a suo diletto /
famoso aquapendente. panciatichi, 254: anche il ciacconi ci viene presto promesso dal
ii-129: con quanta rettitudine sentisse il monti la varia natura de'suoi
, 687: ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse / che
/ nasce forse un fiume quassù / ascolto il canto delle sirene / del lago dov'
da un'acqua lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore.
/ forse il cuore ci resta, forse il cuore. pavese, 7-107: gli
anni una certa foglia che loro chiamano il cià. d. bartoli, 40-ii-66:
d. bartoli, 40-ii-66: datogli bere il cià, sei tenne presso d'un'
segneri, iv-217: l'acqua, il cià, la cervosa ed ogni altra bevanda
in terra. sacchetti, 59-12: disse il signore: « venite cià, o
. spreg. ciabattino. buonarroti il giovane, 9-528: regalo, / ch'
e non converrebbe per indicare sul serio il mestiere ch'è serio, come i letterati
traslati. pratolini, 2-301: attraverso il ciaba-gazzettino, via del como era
ciaba2, sm. chiacchierone. — fare il ciaba: il saccente.
. — fare il ciaba: il saccente. = deverb. da
chiacchierare a voce alta, facendo il saccente, ciarlare in modo presuntuoso.
comodo, ma poi / faccio il poeta. giusti, iii-60: i dilet
ne uccideremo uno, agli altri il sangue andrà alla testa, e saremo tutti
saremo tutti fritti, prima che il signor vice-capitano pensi a mettersi le
s'accostò al desco e occupò il suo posto solito. campana,
un giorno la piena ci porterà tutti. il torrente gonfio nel suo rumore cupo commenta
niuno di voi non sa dove mi duole il piè. note al malmantile, 7-5
! / per dio, che troppo il capresto s'indugia! l. salviati,
. pascoli, 1232: io qui gusto il sonnellin dell'oro / mentre ella assesta
per riuscirmi incresciosa, rimanendo spettinata tutto il giorno, senza busto, in ciabatte,
gomita, ridotti propio, come dice il proverbio, con uno zoccolo e una ciabatta
, e come proveduta / con leggi ferme il mondo tutto cura, /..
mina, né furon più curate, e il popolo romano stette per vinti anni quasi
si dicon « materie » da insegnarsi dentro il cinquennio dell'erudizione legale, volle applicarsi
greggi / vede l'alba tranquilla e vede il vespro. carducci, i-763: un
da riprodurre nel modo più fedele possibile il testo originale. carducci, iii-27-297;
carducci, iii-27-297; gli aveva affidato il suo tesoro di edizioni e codici di
sì che la pioggia non par che il maturi? g. villani, 5-7:
ha còlta, / ma lei non cura il colpo e non lo sente. poliziano
disprezzo, / e gloria in cielo il non curarla in terra, / ornai ti
odio, della lascivia, della cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere
eteocle sul misero fratello / la spada, il braccio, sé tutto abbandona. /
, 32 (555): non curò il pericolo, né parve che se n'
oimè, quanto somiglia / al tuo costume il mio! sollazzo e riso, /
guardando dinanzi a sé con gli occhi che il sole fastidiva, non curando il calore
che il sole fastidiva, non curando il calore. serra, ii-10: dante fu
36-22: e questo dice per divisare il detto de'poeti, che curano più di
non mi curo s'egli è sogno il resto. savonarola, iii-93: oh,
che tuona: odi che 'n gelo / il vapor di lassù converso piove; /
innoltro, e spargo di perenni unguenti / il nobile tuo serto: / né mi
1-13: io volevo intonare sempre io il rosario per farlo recitare più adagio, ed
palchetto, aveva tolto con mal garbo il guardaspalle al capitan d'arme, e
, e l'aveva dato al tenente, il quale glielo accomodava sugli omeri nudi in
suo superiore, adagio adagio, facendo il comodo suo, senza curarsi di tutti
in quel momento; e, riprendendo il suo fare cerimonioso tolse commiato. « non
vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato
passione di vederlo tanto ispesso mi toglieva il sonno e il cibo e mi conduceva
tanto ispesso mi toglieva il sonno e il cibo e mi conduceva per il mal cammino
e il cibo e mi conduceva per il mal cammino, non mi curando di
giudicio, con ciò sia cosa che il presente articolo mi tocca: e a ciascuno
che le gangole. cavalca, 4-131: il santissimo agapito li dimandò se avessero fede
: pareagli possibile, come che malagevole, il placarsi l'odio di leonilda, rattemperarsi
si servono solamente di questo sugo, il quale non solo resiste al veleno,
. pirandello, 7-273: sembrava che il colera fosse venuto a napoli per me
. crescenzi volgar., 4-43: il vaso infetto di muffa in questo modo
: tra'quali [capi dell'esercito] il conte della roccafocaut per curarsi s'era
2-397: gli disse che lasciasse stare il dottore perché per la vita ch'ella
a volerla curar, del fuoco; il medico / pietoso qui non è punto a
, ii-390: fece nondimeno [arrigo] il terzo di gennaio... la
de gli animi, perché è più malagevole il mutar la natura che la consuetudine.
affezione, io le avrei curate quanto il morso d'un verme sotto il calcagno.
quanto il morso d'un verme sotto il calcagno. tommaseo, i-238: a
agile man e leggiera; e, il corpo del redentore stesso onorare nel corpo malato
. fra giordano [crusca]: il lino sapete che si vuol curar molto
12. tose. patire, soffrire (il solletico). collodi, 204:
era venuto a sapere che io curavo moltissimo il solletico sulla punta del naso.
sacco e più non ne puote domandare il curattiere, cioè il sensale. ma perchè
ne puote domandare il curattiere, cioè il sensale. ma perchè il curat- tiere
curattiere, cioè il sensale. ma perchè il curat- tiere sia più benevolo a fare
d'argento del sacco, i quali paga il venditore e niente il comperatore,
quali paga il venditore e niente il comperatore, e così è di tutte mercanzie
mercanzie onde si paga curataggio, che il curataggio paga il venditore e niente il
si paga curataggio, che il curataggio paga il venditore e niente il compera tore.
il curataggio paga il venditore e niente il compera tore. = dal fr
propri interessi economici (cioè, per il diritto attuale, deltinabilitato e del minore
di un altro soggetto (curatore) il quale esplica la sua funzione senza poteri
distingue dalla tutela), ma dando il proprio assenso agli atti eccedenti l'ordinaria
volte solo di poteri di assistenza, il compito di curare determinati interessi, patrimoniali
particolare condizione (come lo scomparso, il nascituro, il minorenne, i cui
come lo scomparso, il nascituro, il minorenne, i cui interessi si trovino in
. i buoni scrittori, come osserva il moschini, dissero sempre 'cura'. boccardo
ha fatto vedere quanto malagevole cosa sia il dedurre e fissare le giuste e precise
, 1-167: la parte curativa è il brutto, nella medicina. piovene, 5-656
ancora sgorgano tra i ruderi; ed il forte di michelangelo. -figur.
quali compongono una medicina tanto salubre [il sacramento della penitenza], non sono
tancredi... si astenne da fare il cronista e parlò di bellini e di
, 70: e gli suona nel core il non curato / avviso della sua madre
ed ebbe l'onore di far ridere molto il papa ed i cardinali. 3
disferenziarsi dagli altri fuor che nell'essere il men curato degli altri. d'annunzio
, iii-400: l'amore, secondo il betmann, è una malattia come tutte
si nota, infatti, in esso, il periodo d'incubazione, l'ascesa,
., 13 (236): il vicario scendeva le scale, mezzo strascicato e
[ediz. 1827 (236): il vicario scendeva le scale, mezzo tirato
(e comporta per chi ne gode il compito del governo pastorale di una comunità
di una comunità di fedeli: come il beneficio parrocchiale); beneficio non curato
che non comporta tale compito (come il beneficio canonicale). bisticci, 3-299
(e in senso improprio): il sacerdote coadiutore del parroco; vice-curato,
vice-parroco. sarpi, i-295: contiene il decreto... che li curati inferiori
feste solenni. baldi, 7-94: per il curato baroni ho ricevuto lettere dell'e
parola con un don petronio zamberlucco, il quale è curato del luogo dov'egli
dov'egli dimora. monti, 3-6-68: il curato gran- dier, per decisione /
sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il curato venne; adempiuto con doloroso rispetto
curato venne; adempiuto con doloroso rispetto il debito suo, disse che a qualunque
confonda con * parroco ', è il coadiutore di quello. un parroco può
aspetta », continuò vedendo in quella entrare il curato ed il medico. « ora
vedendo in quella entrare il curato ed il medico. « ora che il papà è
ed il medico. « ora che il papà è in buona compagnia, verrò
ragli un requiem co 'l viso compunto il curato / e la beghina pia due
lagrimette sparga. sbarbaro, 1-55: il curato occhialuto è scappato pei campi con la
, un gran cappello di paglia nera, il sigaro in bocca e l'ombrello sotto
sigaro in bocca e l'ombrello sotto il braccio. « oh, curatone! »
. « se mi toglie! » rispose il curato di puria, scendendo verso il
il curato di puria, scendendo verso il battello. = lat. eccles
sicilia). verga, i-279: il povero curatolo arcangelo guardava in aria anche
anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo tetto. ei ci perse il
il suo tetto. ei ci perse il sonno della notte e il riso della bocca
ei ci perse il sonno della notte e il riso della bocca; si dissanguava a
con un fattore responsabile, che prende il nome di curàtolo. = voce sicil
femm. -trice). chi ha il compito di assistere, custodire, prendersi cura
e benefattore; e le cose generate amano il cielo come patre pio ed ottimo curatore
, e roride / d'eterna ambrosia il crine, / qual negli arcani e taciti
, 1-93: piuttosto sarà creduto [il medico] essere ucciditore d'uomini che curatore
gli animi, perché è più malagevole il mutar la natura che la consuetudine. salvini
sp., 31 (527): il protofisico lodovico settala... non
medievale). milizia, vii-298: il popolo romano credette fare onore ad augusto
l'è bella, se m'è dato il curatore, / perch'io getto il
il curatore, / perch'io getto il denar per istentare. targioni tozzetti,
tozzetti, 12-11-185: venne rinnovato ai cattanei il titolo di conte... e
piemonte all'età dei quattordici anni liberano il pupillo dalla tutela, e lo sottopongono soltanto
degli stabili. lambruschini, 1-213: se il giovane è corrivo allo spendere, se
, se non tien conto delle spese, il castigo è facile: gli si eleggerà
curatela limita l'ammontare dei pedaggi e il numero delle barriere, giusta il bilancio
e il numero delle barriere, giusta il bilancio probabile delle entrate e delle spese.
i creditori ebbero poco o nulla; il curatore ci ricavò tanto da permettergli di viver
ricavò tanto da permettergli di viver comodo il resto della vita. -figur.
ma qual sarà questo curatore benefico? sarà il timor santo di dio.
universali o più salutiferi aforismi, come il semplice insegnamento della natura. salvini,
famiglia di coleotteri rincofori caratteristici per il prolungamento del capo in un rostro sottile
c. e. gadda, 529: il povero carlo aveva meticolosamente infilzato gli scarabei
], 24: quello [il cipero] della seconda spezie, che si
per le vigne, sono... il ciglio selvatico, il clino- podio,
sono... il ciglio selvatico, il clino- podio, la curcuma, et
o per la radice, o per il fusto, o per i frutti, e
eccentrico che permette di liberare dai detriti il foro da mina prima di caricarlo.
cosa che egli [romolo] partisse il popolo in trenta compagne o curie. vico
al terzo esercito prepose lucio quinzio, il quale scrisse per tenere guardata la città
tornando / dalla curia o dal campo il buon marito / degna versarle alcun secreto
. nievo, 8: quello era il focolare e la curia domestica dei castellani
avemaria della sera, ed era cessato il brontolio dell''angelus domini *,
3. stor. l'assemblea principale, il senato dei comuni italiani del medioevo.
, uffici, commissioni) che coadiuvano il papa nel governo generale della chiesa.
desiderandosi solamente quel requisito anche legale, il quale viene maggiormente inculcato dalle costituzioni apostoliche
della curia. botta, 4-260: il seripando... avrebbe anche voluto qualche
lett. it., ii-275: il pallavicino... per commissione della
del sarpi]. fogazzaro, 7-148: il professore dane era stato richiamato in irlanda
. croce, iii-23-74: comunque, il sarpi non ebbe seguito fuori di coloro che
che, come lui, si rivoltarono contro il gesuitismo morale, rimasero voci nel deserto
organismi amministrativi e giuridici che aiutano il vescovo nel governo della diocesi. fagiuoli
reverendo!... non serve il diniegare col capo... ci abbiamo
, 560: se sorgevano contestazioni tra il municipio e la curia, teresa serviva
religiosi, l'organo collegiale che coadiuva il superiore generale nel governo dell'ordine.
giudiziario collegiale. -per estens.: il corpo sociale di tutte le persone che
gli avvocati e procuratori (che costituiscono il foro); in senso largo,
senso largo, giudici e avvocati; il mondo, l'ambiente giudiziario e forense
, l'ambiente giudiziario e forense; il complesso di questioni, problemi, affari
e avvocati, ecc. buonarroti il giovane, 9-727: s'all'awocato /
e notte / perch'è un somaro ed il latin non cape, / e non
, x-2-182: i santi dritti ond'esce il comun bene, / i costumi le
pananti, i-313: voglio veder se il sacro alloro posso / innestar sulla laurea
a denti secchi. colletta, i-149: il fòro ecclesiastico scemò di autorità e di
/ la letterata furia, / e riconduci il devio / piede alla facil curia.
origine etnisca. in seguito curia significò il luogo (il tempio) ove si celebrava
in seguito curia significò il luogo (il tempio) ove si celebrava il culto
(il tempio) ove si celebrava il culto, poi la dimora del senato (
portamento curiale, sono squisiti a provocare il vomito. fagiuoli, 3-7-31: allor ch'
, 2-72: l'uso maggiore che il vostro curial manifesto, faccia de'fatti
la sua curiale perizia nel discemere e il fatto e il gius nievo, 210:
perizia nel discemere e il fatto e il gius nievo, 210: non si oppose
ufficiale (la lingua, lo stile, il portamento, i costumi, ecc.
tommaseo, ii-45: io sospetto che il volgare curiale che in ciascuna città appare
lasciarci qui a quattr'occhi, che il nostro colloquio non è nul- l'affatto
noi. bocchelli, 2- 359: il re, a cavalcioni sulla seggiola, aspettava
re, a cavalcioni sulla seggiola, aspettava il presidente minghetti. quando questi gli ebbe
lo zio giunto a saper ch'io fo il curiale / con tanto grido, ne
gente de'curiali. pellico, ii-104: il capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso
capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in alto. obbedimmo
, giornalisti. nievo, 206: il cancelliere... non mostrava gran
. nievo, 27: intanto il patriziato friulano cominciava a dividersi in due
e nel prescrivere a'disubbidienti le pene; il che non appartiene a'teologi, ma
con me / de'curiali tutto quanto il resto [ecc.]. =
quell'antipatico uomo di spirito ch'era il dupin, il cui discorso mi
uomo di spirito ch'era il dupin, il cui discorso mi sembrò cavilloso e
5-443: facilmente si scorgeva, nodrire [il ricci] opinione avversa all'infallibilità
-comizi curiati: riunioni in cui il popolo romano, ordi nato
nato per curie, dava il proprio voto. -leggi curiate:
i nostri comizi curiati che sono il fondamento della cavalleria, i nostri comizi centurii
comizi. garzoni, 1-96: romolo fu il primo che diede le leggi ai
di mandate curiate, dopo il quale numa pompilio compose le leggi
nell'antica roma (e ne curava il rituale sacro). - curione massimo:
trionfalmente dèi e uomini; ai quali il poeta si mescola, ricercandone curiosamente,
salvini, 19-iv-2-254: quanto copioso [il corso] di mute, di maschere
formate. carducci, i-56: del resto il fraticelli dovè confessare che que'sonetti riscontratisi
se non che, potrebbesi opporre, il codice alessandri, onde gli cavò primo
codice alessandri, onde gli cavò primo il fiacchi, è del secolo decimosesto, e
suoi fisichi gli mandare profferendo d'avvelenare il loro segnore. machiavelli, ii-1-238:
di ammali. deledda, iii-613: il vecchio si oscurò in viso. il nipote
: il vecchio si oscurò in viso. il nipote non se ne accorse, tutto
la sua brava cupola e la porta e il finestrino fu piantata...,
piantata..., vi cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare,
era venuto a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla. = deriv
207: questi è, disse, il suo buon consigliere, il quale fu
, disse, il suo buon consigliere, il quale fu autore del suo fuggire,
già disteso per terra si giace sotto il letto, e avendo veduto ogni cosa
. tasso, n-iii-1033: forse è curiosità il voler saper troppo: perché a la
castigo, per aventura non si conviene il premio di più lunga o di più durevol
la lite, / più non vuole il pastor favole o ciance, / più non
f. frugoni, xxiv- 904: il burchiello... tra quei fogliami,
più cerviera. fagiuoli, 1-4-434: il cercare, per qualsivoglia strada, anche non
: i clamori della folla né esprimevano il voto de'buoni né eran di norma al
, producono un male reale, perché il popolo li crede massime del governo e se
o per malinconia, o per mantenermi il prestigio della padronanza, o anco se volete
di contado. nievo, 1-133: il signor ambrogio standosi in sacristia dopo la messa
messa parrocchiale, annunciò ad alcuni compari il prossimo sposalizio della figlia col cugino leonardo
battesimo in casa trao, e don luca il sagrestano che andava e veniva, coi
coi candelieri e gli arnesi sacri sotto il braccio. svevo, 2-416: approfittò della
, 7-152: la curiosità, con cui il vicinato stava a spiare, faceva nascere
stava a spiare, faceva nascere veramente il sospetto che quelle visite avessero un significato
anna considerava con curiosità 10 stacco fra il bianco del busto e delle gambe, e
bianco del busto e delle gambe, e il viso, 11 collo e gli avambracci
giovanni dalle celle, 4-2-6-4: è il vizio della curiosità nell'intellettiva cognizione?
?... e in questimo di il vizio della curiosità è nella parte intellettiva
curiosità ed un affanno nel voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio.
grazia di dio. magalotti, 3-4: il sentimento di questi versi suppone necessariamente la
.. ho sentito per la prima volta il vago tormento di una pungente curiosità:
da scintille. pavese, 4-222: sorgeva il mat tino, calava la
crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo. 3.
, 1-2-192: io veggo adesso di rado il signor dino, occupatissimo in varie curiosità
o che la fortuna venisse personalmente a far il nocchiero a'cercatori di rinaldo. redi
e nelle sue rovine può sempre fornire il soggetto d'un piacevole ed erudito viaggio.
una mia operetta frescamente uscita di sotto il torchio, la quale sì per la curiosità
imperciò coll'aiutorio di dio sì proverò il mio poco senno, e favellerò con teco
, togliere una curiosità: soddisfare esaurientemente il desiderio di sapere. collodi, 155
agli orecchi? verga, 4-41: il marchese limòli la colse a volo mentre s'
per amore del pettegolezzo, o per il gusto di conoscere i fatti anche più
rarissima, la quale essendo, come è il più delle donne, curiosa e cupida
, poiché loro non hanno giudicato necessario il farmela intendere; solo ho ritratto dalla
viene l'ordine della principessa a dissuadervi il ritorno. a. f. doni
, 207: già nell'itala tempe il grido vola, / e il curioso cittadin
tempe il grido vola, / e il curioso cittadin su lieve / cocchio a
e là conducendolo, gli mostri / il suol domato e l'espugnate rupi.
verga, 4-40: in prima fila il cugino don ferdinando, curioso più di
, e allungava verso la piazza grande il collo dal cravattone nero, al pari
, 9-1 io: la signora ascoltava curiosa il principio dei miei discorsi, ma poi
braccia frondose / escludendo da l'antro il chiaro lume / de la lampa diurna
sapere i fatti d'altri. buonarroti il giovane, 9-274: chiromantico astrologo ha d'
, schernisce. / da ciascun gesto il tendere / de'curiosi appar. collodi,
de'suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi. verga, 4-14:
anna si fermò a guardar ballare. il cavaliere era un sottotenente; la dama una
. petrarca, iv-3-88: ivi era il curioso dicearco; / et in suo'
allora fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice,
etica. d. battoli, 2-1-20: il p. giovanni ro- driguez, curiosissimo
punge / stimol sì caldo ad indagarne il vero? / -io?...
brama. de sanctis, lett. il., i-162: al tempo di san
tra le colonne, / s'avria trovata il curioso amante. c. dati,
ch'ai suo cercar fu poco il mondo. -sm. bruno
3-845: che vi vai, curiosi, il studiare, / voler saper quel che
e mare? salvini, 25-59: lascio il rimanente di questa composizione all'esame de'
guemito, e in punto / era il destrier. firenzuola, 300: tu
curiosi. m. villani, 1-33: il re filippo avendo l'animo curioso di
la forza del re d'inghilterra, il quale teneva il forte castello di calese
del re d'inghilterra, il quale teneva il forte castello di calese in su la
i-389: pericle ritenne questa scorsa e recise il curioso appetito del popolo / rivolgendo il
il curioso appetito del popolo / rivolgendo il più di lor forze alla guardia e
. boccalini, i-271: mi crepa il cuore di scoprir anco in noi il comun
il cuore di scoprir anco in noi il comun difetto di quegl'ingegni ambiziosi e
lieve, ma tacito e grave gli muniva il cotone. seri ma non serici,
. magalotti, 21-144: assai curioso è il vedere come accostandosi l'ambra già strofinata
! ma chi la sa prendere per il suo verso, le fa far ciò
di donnetta che si dimeni per facilitarsi il passo. soffici, ii-306: egli mi
una singolare rassomiglianza fisica tra lui e il poeta recanatese. sbarbaro, 1-29:
. piovene, 1-225: notai che il suo corpo era affetto di una rigidezza curiosa
giusti, v-276: so che hanno messo il guerrazzi in casa di correzione. non
i suoi giudizi sono degli aggettivi. il più curioso è che veuillot si prende collera
a'suoi aggettivi. pavese, 6-342: il curioso era stata l'idea di affittafe
che guardava superga. calvino, 1-481: il curioso fu che alla firma del contratto
altro, si danno a scrivere per il teatro per una circostanza singolarissima; perchè
uscii dal salotto; nel corridoio presi il mio cappello. curioso! nessuno veniva a
); acuto, ingegnoso. buonarroti il giovane, 9-393: or mosca, dimmi
pure allegramente, che sei sicuro d'accertare il gusto di s. a.:
39-iii-120: instituì [agostino coltellini] il curioso giuoco della sibilla, la quale
accostandovela, mezzo negava e mezzo mostrava il bello del paradiso. i.
si mette sotto oggetti pesanti per facilitarne il movimento. biringuccio [tommaseo]
curlétto. biringuccio, 1-113: tra il letto dove è collocata l'arti- gliaria
dove è collocata l'arti- gliaria e il piano detto ho messo tre curletti tondi a
, dicea la dolce pacchera. buonarroti il giovane, 9-654: donne / lor galline
-figur. pandolfini, 1-16: il corpo, il quale la natura ha suggetto
pandolfini, 1-16: il corpo, il quale la natura ha suggetto come suo
di currère 4 correre '; per il significato del n. 2 cfr. curriculum
17-61: poi, procedendo di mio sguardo il curro, / vidine un'altra.
]: 'procedendo di mio sguardo il curro ', cioè, seguitando lo scorrimento
ii-59: seminato ch'e'sia (il basilico), calcandosi con un curro,
altre cose gravi, per facilitare loro il moto quando si strascinano, dai latini
questi pezzi alle medesime, per rendere il terreno lubrico; perché il curro altro non
per rendere il terreno lubrico; perché il curro altro non è che un composto
luca pulci, ii-9: simula in modo il malvagio susurro / che amfitrion metteva spesso
sultano, massime nel re francesco, il quale tanto l'aveva stimolato alla spedizione
curro: mettersi in pericolo, correre il rischio. fagiuoli, 3-6-198: ti
. pulci, 14-60: evvi il cuculio con sua malizietta, / che
dir nel nido di che uccello faccia [il cuculo] questo tiro: molti dicono
quello della curruca, donde è venuto il motto contro ai mariti balordi che non
di uccello nel cui nido depone le uova il cuculo per fargliele covare. oggi
, lat. curruca 4 capinera '. il pulci non doveva essere al corrente
ruca è un uccello a chi il cucculo iscambia l'uova *.
. tralcio che si lascia crescere lungo il fusto della vite per abbassarne o eventualmente
vite per abbassarne o eventualmente per sostituirne il tronco al fine di ringiovanire la pianta
campo eleo forti cursori / già travagliar© il piede. a. adimari, 2-501:
. adimari, 2-501: intende questo per il corso ginnico, ove i cursori si
88: un mulo avea di gran cursore il vanto. gioia, 1-i-64: la
avea la forma del plettro. / il disco lanciato / cangiavasi in ala robusta
/ cangiavasi in ala robusta. / il pentatlo e il pancrazio / erano i fulcri
in ala robusta. / il pentatlo e il pancrazio / erano i fulcri dell'ode
i fulcri dell'ode, / come il tripode solido regge / lo spirto prenuncio
a un magistrato, a cui è affidato il compito di notificare atti pubblici (in
della chiesa se alcuno era là per il re cristianissimo. tassoni, 1-56: i
tempo né vapori né telegrafi da far il giro del mondo in un batter d'occhio
. silone, 17: negli ultimi tempi il cursore comunale neppure era più venuto a
le ruffiane dinanzi al mio padrone, il quale mi vuol far suo maestro di
potrebbero ledere la scala: o ingranare il cursore. -parte scorrevole della chiusura
limitatamente ad alcune operazioni (per esempio il calcolo dei momenti assiali), si
rovesciate sono le seggiole di essi; il frullone col suo burattello campeggia nel bel
berni, no: fatemi apparecchiare in tanto il letto, / quella sedia curule,
fianco in una di quelle sedie curuli che il gusto parigino aveva dissotterrato dai costumi repubblicani
-iron. imbriani, 1-192: il commendatore don liborio ruglia,..
riccati, 25: a ritirarlo [il corpo] dalla tangente, ed a portarlo
nel loro teatro i gradini, cioè il semicerchio. nievo, 136: vide.
così sperando ch'io trovi bello anche il suo naso, ma non serve. il
il suo naso, ma non serve. il suo naso dovrebbe essere fatto cosi »
arresti? / e ancor rat- tieni il cocchio / in su l'estrema curva?
219: la strada maestra costeggiava il bosco, descrivendo una larga curva e
parava davanti un nuovo rettilineo, né il paesaggio accennava a mutare. -curva pericolosa
si fosse accorto all'ultimo momento che il lungarno finiva e v'era il muraglione
che il lungarno finiva e v'era il muraglione. -figur. essere nelle
, iv-2-645: a un tratto, dinanzi il palazzo rosso dei foscari, nella curva
, nell'elide. pratolini, 1-5: il rione di sanfre- diano è « di
proietti creata, e primo vide / il contener delle contente sfere. bontempélli,
, poi mosse in leggiera discesa verso il libano. brancoli, 4-20: il
verso il libano. brancoli, 4-20: il cielo di villa borghese si fa sempre
della forza e codardo nella vecchiaia; osserviamo il talento che è l'effluvio il più
osserviamo il talento che è l'effluvio il più puro dell'anima descrivere la sua
nostri. carducci, i-1005: per voi il benaco, lavandaie, è un gran
lavandaie, è un gran catino, e il cielo imo sciugatoio. se fossi qui
le * curve ', e lavorerebbe per il bordello, mentre voi lavorate, o
8. marin. curva di evoluzione: il percorso curvilineo che compie una nave ad
ad andatura costante e controllata quando inclina il timone di un dato angolo e lo
istante in cui si comincia a muovere il timone fino a quello in cui la prora
della nave e che è collocato con il ramo superiore verticale e con quello inferiore
prua: una delle tavole che formano il costato della nave. sassetti, 268
di curvo. curvaménto, sm. il curvare, il piegare; curvatura.
curvaménto, sm. il curvare, il piegare; curvatura. curvare,
arco e n'avventò lo strale. buonarroti il giovane, 9-510: buon villan qua
prato un'infelice agnella, / tu curva il collo e te la reca in schiena
reca in schiena. campana, 61: il noce è davanti alla finestra della mia
: ecco che la formica esploratrice, seguendo il ponte d'un filo d'erba,
d'estranio servaggio / niun de'greci curvava il pensiero, / e alla madre giurava
pensiero, / e alla madre giurava il guerriero / di morire 0 tornar vincitor
odo stridere la carrucola del pozzo. il passato mi piomba addosso col rombo delle valanghe
curva, mi calca. -curvare il capo, la fronte, la schiena:
/ d'amos l'inclito figlio e il morastite: / rispettosa la fronte a te
rispettosa la fronte a te curvaro / il libano e le piagge ascalonite. carducci,
categorie disposte ancora una volta a curvare il capo sotto la dittatura, significa che
servo], d'alto curvando 1 il cristallino rostro, in su le mani /
è... / ove si curva il lido e in fuori stende / due
larghe corna. marino, 228: curvandosi il mar sotto la prora, / con
d. bartoli, 10-146: quindi è il curvarsi d'ogni buona lama, fino
, ii-20: addietro curvasi in arco [il cane], come onda allo scoglio
distinti. pituiemonte, 192: volentieri il patrio abete / sotto la nota man
schiena. bruno, 3-736: mentre il ronfo sonavagli li scifoli e tromboni innante
andò trepidando trepidando a curvarsi e dar il capo in seno di madonna giunone. nievo
era convenevole ch'in questo paese, il quale, curvandosi a guisa di luna,
514: tigri con gange in dietro il piè ritrasse, / curvossi atlante e
alta immortai bocca di dio / irrevocabilmente il fato uscio. f. f. frugoni
nella quale l'anima, che pur vede il bene e lo ama, è costretta
e l'ischio dalle alte fronde, / il tiglio delicato, il faggio, il
alte fronde, / il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro, /
il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro, / il fragile nocciòlo,
faggio, il vergine lauro, / il fragile nocciòlo, il frassino utile per
vergine lauro, / il fragile nocciòlo, il frassino utile per paste, / l'
paste, / l'abete senza nodi, il leccio curvato dalle ghiande.
ghiande. -letter. rivolto verso il basso (gli occhi, 10 sguardo
da curvare. curvatura, sf. il curvare, il piegare ad arco;
curvatura, sf. il curvare, il piegare ad arco; l'effetto del
2. l'esser curvo, inclinazione; il presentare una sinuosità (un fiume,
maggiori alterazioni di questo fiume avvengono verso il tempo degli equinozi: allora aumenta le sue
fase lunare dalla curvatura della falce che il pugno del mietitore celeste volgeva e rivolgeva
mietitore celeste volgeva e rivolgeva per tagliare il vento azzurrato o la lanugine della nube
una possibilità di visione stereometrica per cui il bianco e il nero dovevano apparirgli rispettivamente
di visione stereometrica per cui il bianco e il nero dovevano apparirgli rispettivamente concavo e convesso
curvazióne e per questo stima sempre essere il razo visuale nello luogo della imagine che noi
e. cecchi, 6-241: a tratti il ponte è sospeso a tramagli ed amache
piano curvilineo, sopra di cui scorra il mobile. v. riccati, 19
costante;... per altro il paragone non verrebbe meno, quando anche
si assumessero variabili, generando in tal caso il flusso della linea, non una superficie
la consistenza; della beltà classica con il capriccio moderno. 5. strumento
a plutone. / che tutti uccise il ratto divo achille; / da i curvipedi
d. bartoli, 10-92: il ricorrere a'due fuochi della ellissi, dove
. grandi, ii-281: non tanto importa il togliere affatto la curvità de'fiumi
? non già gli illuminati; per il restante hai perduto qualche curvità negli inchini
inchini e qualche bassezza di chi mendicava il tuo favore? non è poi grande lo
ma ancora dopo, sin tanto che il peccato non è scancellato; e questo non
effetto restato dopo quella passata, assomigliando il peccato originale alla curvità, come veramente è
curvità dell'onde longitudinali fiano variate inverso il fiume. idem, 7-i-87: siano con
considerati i termini di qualunque corpo, ed il modo del lor serpeggiare, le quali
la bocca fe'd'un porco, il naso còrvo. straparola, 6-2:
a'nocchieri. marino, 10-236: il vomere già curvo or fatto acuto / a
figlio / di metanira, a propagarne il seme, / e l'uso ad insegnar
le querce / ed abborrir dell'irte fiere il cibo. leopardi, 29-22: tu
curve labbra / de * tuoi bambini, il niveo collo intanto / porgendo, e
desiato. nievo, 33: feci scattare il grilletto, e n'ebbi un dito
. a ogni tratto, beppe volpi, il capotorpediniere, li esamina, li tasta
: era risultato che teoricamente, se il nemico in luogo di cannoni a tiro
adatti a produrre traiettorie più curve, il paese era colpibile, e cioè l'angolo
ora minuta ora larga, variabile come il tono della sua voce viva, fra
po. 4. piegato verso il basso, rivolto in giù; chino
, le mani aspere e callose, il capo e la persona tutta tremante, lo
vicino / fece poscia a la sponda il curvo pino. marino, 1-72: quand'
, / e curvo e chino entro il lanoso petto / con un riso villan
/ con un riso villan da terra il prende, / tra le ruvide braccia avvinto
lunghezza e chini fino a mettervi dentro il capo. parini, giorno, i-43:
innanzi al campo, e scuote / lungo il picciol sentier da'curvi rami / il
il picciol sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma,
pindemonte, ii-75: su candido telaio il bel garzone / curvo si stava e
àgora sedea, curvo a la terra / il capo venerando. verga, 3-127:
, che tornava dalla città, curva sotto il carico come un asino stanco, e
e andava lamentandosi per via, secondo il costume dei vecchi: « vorrei farlo io
una gamba, ad accendergli in camera il lumino da notte e a preparargli il
il lumino da notte e a preparargli il letto. de pisis, 4-134: si
qui, dove curve pecore risalgono / con il capo affondato dentro l'erba, /
s'udiva la mola del frantoio / e il tonfo dell'uliva nella vasca. vittorini
del cancello, i due pilastri bianchi, il fogliame scuro di un grande albero curvo
curva e pendente da un lato sopra il mare, tanta copia di pesci vi
un andamento curvilineo (un viaggio, il moto degli astri). leonardo,
più lungo moto fia causa di piegare il moto retto in curvo. varano, 9
curvo. varano, 9: non darà il sol ne'curvi suoi viaggi / altro
quella in fine, / che sotto il curvo del viengli concessa / perfezlon morale
arco, per significare che quello era il punto più forte e più delicato della curva
cielo curvo (non c'era là il mare?) si ammucchiavano nella chiarità
o globo, esser quattro volte tanto il suo cerchio massimo. 9.
che sia stato fatto ciò per secondare il curvo della strada. 10. dimin
malispini, 1-219: [era] il conte di barcellona e di valenza ad
sava ragione), la quale tenea il detto re di francia. g
discordia tra 'l duca di brabante e il conte di luzimborgo, per cagione del
, per cagione del ducato di lamborgo il quale era vacato, e ciascuno de'
a letto. anna si era appena sfilata il vestito, quando si sentì arrivare
. f. giatnbullari, 4-ii-449: comandò il re, che minutissimamente si cercasse.
zibetto o ambra, e cucendo fitto il guanciale perché non svapori. panzini, ii-460
e la sua piccola lampada, e il cuscinetto antico di raso verde. deledda
cuscinetto di carta monetata. -attaccare il cuscinetto alvarpione: decidere di non muoversi
, i-47: io ho qui attaccato già il cuscinetto all'arpione e fermato il piede
già il cuscinetto all'arpione e fermato il piede a bomba per questa estate.
, la cui funzione è di evitarne il contatto e di attutire i possibili urti.
. -l'elemento sul quale appoggia il perno di un accoppiamento che permette rotazioni
che rotolano fra due anelli, permettendone il moto relativo e dando luogo a un
la filettatura in massa di viteria mediante il procedimento di rullatura. — cuscinetto per
banco: l'insieme dei supporti entro il quale ruota l'asse motore di una
di spinta, cuscinetto reggispinta: ha il compito di sopportare la spinta longitudinale di
di operai. sinisgalli, 8-62: il fabbro non potrà mai costruire un cuscinetto
larghezza lf un triangolo equilatero laf, il cui punto a serve di centro per trovare
punto a serve di centro per trovare il taglio dei cunei; onde i lati prolungati
lana o di piume, per poggiarvi il capo (e allora è affine al
valluni. cennini, 1-99: metti il tuo oro propiamente come fai in tavola
, no: fatemi apparecchiare in tanto il letto, / quella sedia curule e due
un cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate. alfieri,
cuffietta della guardaroba, e farsi addobbar il letto con cuscini e coperte orlate di
di velluto. buzzati, 1-138: il cuscino forse ha ancora l'impronta della sua
ancora creata, o non ancora reclina il capo al vento fecondatore. 2
avevo isdi- menticato le mie staffe e il mio cucino. 3. marin
strati di legno duro, interposti tra il fasciame della nave e le piastre di
tengono l'ago col suo pennaiuolo, il refe, l'anello, la castella,
refe, l'anello, la castella, il cosinello con la sua borsa, la
con la sua borsa, la forbice, il pontiruolo. = cfr. provenz.
olio. artusi, 69: il cuscussù è un piatto di origine araba
rappresentate nella nostra flora); hanno il fusto volubile, assai sottile, rossiccio
arbustive e arboree, delle quali avvolgono il fusto con le loro spire, emettendo
vive sopra l'altre piante, come fa il vischio. lastri, vi-72: una
, messer ridolfo comincia sicuramente pigliarne pieno il cusoliere. gli ambasciadori, così veggendo
sicuramente; onde al primo boccone tutto il palato si cos- sono, sì che
, e l'altro cominciò a guatare il tetto, e a singhiozzare.
gotico. viani, 10-315: sotto il timpano di una chiesa cuspidale c'era
a una curva. -ramo cuspidale: il ramo di curva che esce da una cuspide
pini, cipressi), dentel- lano il cielo. e. cecchi, 6-177:
. aguzzano i loro dommi a ferir il cielo con le lor cuspidi, come le
, / se ancora sorgere dovesse / il suo amore, impassibile farebbe / numerare le
intorno alla quadratura del sole, considerando il termine che dissepara la parte illuminata dai
e là... tacque infine irto il ghiacciaio. campana, 65: il
il ghiacciaio. campana, 65: il mattino arride sulle cime dei monti. in
sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello, più alto e più lontano
e più lontano. silone, 5-295: il suo sguardo era fisso alla montagna a
verticalismo della linea terminale, che corona il fastigio di una facciata, di una
..,, allorché udivo appena il cannone di sant'elmo scaricato a mezzogiorno
de'suoi canali, che lascia sentire il fiotto dei remi d'una gondola lontana e
fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare dei colombi sulle cuspidi delle sue
degli orti insulari su tacque ove specchiavasi il fogliame perpetuo delle cuspidi e dei capitelli
quali rabbiosi, quali grevi e profondi, il gallo della cuspide appariva nella luce mattutina
disceso / fra stele, sotto cuspidi dove il cielo s'anhida. 4
]: 'cuspide 'si chiama anche il * punto 'ove si congiungono e
ogni oggetto a punta '(anche il * tridente '). cussina
farmacopea ufficiale, 89: per il colore rosso dei pezzi del calice tto
pezzi del calice tto la droga prende il nome di cusso rosso. il cusso
droga prende il nome di cusso rosso. il cusso secco ha poco odore e sapore
della robba loro che i padroni proprii, il re si accorse che il cotal signore
proprii, il re si accorse che il cotal signore gliene voleva carpir suso; per
tuo famaspe. è suo custode / lentulo il duce. a'miei maggiori ei deve
: incauta! e a'suoi custodi il fanciulletto / rapire osasti? e del
gli occhi opachi dalla veglia, saluta il custode delle chiavi che apre il magazzino attrezzi
saluta il custode delle chiavi che apre il magazzino attrezzi. palazzeschi, 22:
quegli enormi calzoncioni blu! / è il fido, il solo. / il fido
calzoncioni blu! / è il fido, il solo. / il fido custode,
è il fido, il solo. / il fido custode, il solo compagno;
solo. / il fido custode, il solo compagno; / il solo che trova
custode, il solo compagno; / il solo che trova dischiusa ogni porta /
/ del cristallo, onde sol procede il lume. metastasio, 1-i-916: udite,
custodi de'sepolcri; e quando / il tempo con sue fredde ale vi spazza /
l'armonia / vince di mille secoli il silenzio. leopardi, 31-6: su tossa
leopardi, 31-6: su tossa e il fango / immobilmente collocato invano, / muto
, / muto, mirando dell'etadi il volo, / sta, di memoria solo
solo / e di dolor custode, il simulacro / della scorsa beltà. prati,
che perderemo in superar la fede / e il valor de'custodi, agio bastante /
preparar difese. settembrini, 1-89: il custode maggiore rispettosamente mi chiese il permesso
: il custode maggiore rispettosamente mi chiese il permesso di ricercarmi i panni indosso,
indosso, volle che io gli consegnassi il danaro che avevo, ritenne il valigiotto
consegnassi il danaro che avevo, ritenne il valigiotto e la chiave. -custode
di polizia. fanzini, ii-321: il custode dell'ordine che tiene la lanterna
con la lanterna cieca perché tale è il suo mestiere, ma non desidera neppure
de'tuoi vigili cani, / non far il prego mio vano e deluso: /
/ ma del museo tra sé ride il custode. giusti, ii-14: l'unica
quando per la scaletta di tredici gradini il custode li condusse agli scrigni della principessa
sogni inconfessabili. pirandello, 7-194: il giardinetto s'era già un po'animato
s'era già un po'animato. il custode annaffiava le piante. saba,
l'umidità nelle sue crepe. / altro il suo cimitero / non è che un
e sembra una noce molto secca dentro il mezzo guscio. comisso, 7-217:
comisso, 7-217: alla luce delle candele il custode ci mostrò una danza funebre che
armida della regai porta / mirò giacere il fier custode estinto. marino, 226:
e de la soglia / fier custode latrante il piè mi morse.
a mantenere intatto e anche ad accrescere il tradizionale patrimonio spirituale di una società,
al giudicare invitto / dalle tiranne passioni il core. metastasio, ii-194: siam del
: e quei mutar non gode / il consueto a te ordin vetusto; /
cuoco, 1-260: l'eforato è il custode della costituzione, e la censura
al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io. pascoli,
v. borghini, 6-iv-364: il governo di questo spedale...
. redi, 16-v-431: intendo che il sig. gio. maria cre- scimbeni
perciò non era vietato ad essi laici il mettervi de'custodi. targioni tozzetti,
custodi. targioni tozzetti, 6-109: il casabona confermato custode del reai giardino dei
la consolazione di trovar... il podestà e tutti i magistrati del comune
e tutti i magistrati del comune, il soprintendente dei dazi, il custode della
del comune, il soprintendente dei dazi, il custode della dogana colle loro rispettive consorti
giustizia. tasso, 17-12: alza il più degno / la nuda spada, del
del rigor ministra; / l'altro il sigillo ha del suo ufficio in segno.
gabinetto in presenza delle loro maestà, il custode de'sigilli parlò poco o niente.
o niente. papi, 2-1-24: il parlamento voleva opinare a pluralità di suffragi
voleva opinare a pluralità di suffragi e il custode de'sigilli lemoignon tenea fermo che
sigilli lemoignon tenea fermo che, presente il re, non dovessero darsi i voti.
della chiesa, compresa l'illuminazione, il suono delle campane e la ripartizione delle
santa. angelini, 1-14s: presento il padre custode. e bisogna essere precisi
tutti i privilegi del cenacolo, da quando il cenacolo ci fu rubato dai musulmani.
.. accanto a lui, riveriamo il vice custode, cortesissimo e biondo.
lo stil prendi e scrivi / de'prodi il nome, che sul sacro letto /
né le custodi / braccia di febo onde il vedea precinto, / né lo frenò
itale glebe / e de'regi custodi il terrore / tra l'italia e l'italia
etimo sconosciuto. custòdia, sf. il custodire; sorveglianza (di un luogo
: non sapete voi che platone, il quale in vero non era molto amico
tutto cura. tasso, 18-52: il secreto... dato in custodia al
quale onorata custodia vecchio divenuto, finì il corso di sua vita. 7. neri
datagli da giunone in custodia, così come il monocolo polifemo la sua galatea. lastri
custodia delle derrate 0 per l'alloggio il più comodo, sì per i lavoratori che
buon prete, chiamato don ivaldi, il quale m'insegnò cominciando dal compitare e
del bagaglio. cassola, 2-460: allora il nero, come fa? vende
. dell'onore. monti, x-1-427: il giapetida / che a custodia sentia del
... / lasciò di marte il bosco. ojetti, 1-66: frugando
di un cancello di legno che sbarra il portale di mezzo, perché anche alla
perché anche alla custode piace di prendere il fresco, seduta sulla sedia con la
. della casa, 2-3-89: pregando il signore dio che sia sempre in sua
[selve], dimesso da loro il governo e continua custodia buona,..
soldati, i-122: brillavano, contro il muro di fondo, delle biciclette,
cani di custodia. 2. il vigilare, il sorvegliare (prigionieri, detenuti
. 2. il vigilare, il sorvegliare (prigionieri, detenuti);
sorvegliare (prigionieri, detenuti); il tenere in carcere; reclusione, carcerazione.
sufficiente guardia collocato, lasciato con lui il capitano alarcone, il quale continuamente aveva
, lasciato con lui il capitano alarcone, il quale continuamente aveva avuta la sua custodia
, essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile, e dev'essere meno
civica. aretino, 2-138: veggo il monte baldo, che difende il luogo
: veggo il monte baldo, che difende il luogo dal settentrione. scorgo il castello
difende il luogo dal settentrione. scorgo il castello di garda in custodia del levante
nelle lor cose molto infelicemente. buonarroti il giovane, 9-254: largheggiator di mance
che possono facilmente deteriorarsi). buonarroti il giovane, 9-851: entro a queste custodie
: ei leggeva un opuscoletto (forse il libro dell'opera) con un gran
una volta sola, circa tre mesi dopo il suo arrivo, avea cavato dalla custodia
suo arrivo, avea cavato dalla custodia il violino. e. cecchi, 6-267:
: senza parlare, lei abbassa leggermente il capo per dir di sì. sta riponendo
una custodia di celluloide, conservava gelosamente il foglietto che il cognato ermenegildo aveva lasciato
celluloide, conservava gelosamente il foglietto che il cognato ermenegildo aveva lasciato due anni prima
. dati, i-400: nella pina è il pinocchio pastoso saporito e coperto da un
ritrovasse un vaso dentro del quale stesse il corpo della farfalla tutto raccolto in se
forse raffigurata anche da omero quando considerò il cielo adattatole intorno così perfettamente come una
si sarebbe avvisato di chiamare il cielo lo scarabattolo di questo bucchero.
egli considerava la spoglia della vergine come il ricettacolo, come la custodia di un
continua, la custodia dei sensi, il combattimento perpetuo contro ogni attacco eccessivo alle
disciplina ecclesiastica, li ammoni a far il loro officio, qual non si può esequire
: cosa che giova, che previene il male. domenichi, 1-117: è
di sequestro giudiziario '. -nel disporre il sequestro giudiziario, il giudice nomina il
. -nel disporre il sequestro giudiziario, il giudice nomina il custode, stabilisce i criteri
il sequestro giudiziario, il giudice nomina il custode, stabilisce i criteri e i
sacramento. d'annunzio, iv-2-108: il prete, tutto d'argento, si
custodia di fermo, nella quale vi era il detto luogo. angelini, 1-150:
ci accoppiò sopra le mani e rivolse il pensiero a dio. — voce
. custodia. custodiménto, sm. il custodire; vigilanza, sorveglianza; cura
mia sapienza; e alla mia prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi
11-ii-5: nobile dunque veramente è colui il quale conforma a l'essempio quello che
e dapoi che l'ha conseguito, il custodisce. muratori, 7-iv-456: diffidi
a tante persone, si potesse custodire il segreto. beccaria, 1-345: io chiamo
, che a procurarla e custodirla ordinarono il consiglio dell'areopago. giusti, i-311:
morte, / come di cara donna il primo detto. oriani, x-21-251:
rosa era a poco a poco divenuta il genio misterioso della casa, che ne
, 3-28: nunziata lasciò alessi a custodire il focolare, e corse ad appollaiarsi sul
accanto alla sant'agata, per godersi il suo riposo anche lei, colle mani
quale era stato tenuto ultimamente più anni il duca di calavria. metastasio, ii-210:
... un conestabole con fanti sessanta il passo stretto della chiusa guardante e custodente
medi- terraneo. buzzati, 1-50: il formalismo militare, in quella fortezza,
che sotto la sua disciplina li custodissi. il che non vuole dire altro, avere
custodisce e chiude, / chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto
i sospiri, / gli apre subito il core / e nel tenero sen riceve amore
, e si turbi, ed interrompa / il celiar degli eroi che accorser tosto /
custodire. viviani, vii-363: tale era il diletto ch'egli aveva nella delicatezza de'
e custodite con queste diligenze, producono il frutto in capo a cinque anni, e
1-9: dal pericolo sempre custodendolo [il fanciullo] di appigliarsi a qualche abito vizioso
s. caterina de'ricci, 81: il signore vi custodisca, e in sua
soderini, i-364: di qui viene certificatissimo il proverbio che dice: * chi semina
5-53: si faceva tra i di voti il sorteggio d'una madonnina di cera custodita
lui prende nota delle cose accadute durante il giorno. 2. sorvegliato,
ancora che sien ben governate, che il braccio della divina giustizia, al primo
tutte confuse? tasso, 7-87: il difensor celeste il colpo torse / dal
? tasso, 7-87: il difensor celeste il colpo torse / dal custodito cavalier cristiano
dal custodito cavalier cristiano. / le labbra il crudo per furor si morse / e
, e per fame ampio macello / il frapposto ripar ne schianteranno. 3.
e ben custoditi, per far loro il processo l'oratore ando- cide [ecc
... pregarono a carlo non disertasse il regai palagio del nome de'borboni;
custodizióne, sf. ant. il custodire; custodimento. -anche: raffrenamento
cocchi, 8-98: più volte rifanno il medesimo giro o la grande circolazione insieme
... tre condizioni egli [il dottore] esige, e sono: un
sano; le carni morbide generalmente in tutto il corpo; e facilità di cicatrizzarsi,
corpo; e facilità di cicatrizzarsi, il che senza dolore si prova con una
esantema ', l'affezione che attacca il tessuto della pelle. d'annunzio,
.. tende a ottenere per tutto il viso e per tutto il corpo un colore
per tutto il viso e per tutto il corpo un colore eguale, simile a
accuserebbe ella qualche vizio più profondo, e il disfacimento dei tessuti organici, e la
sotto ai poli, ed elevata sotto il suo equatore, a cagione della cedenza
superficie di questa, o appena poco sotto il cutaneo: e allora lunghe grinze e
l'ago avanza, avanza, perforando il cutaneo, fino a raggiungere, avrei
fino a raggiungere, avrei pensato, il groppo cocleare dell'umbilico. = voce
lat. tardo * cutàneus (docum. il composto intercutàneus). cute
del più vago loro colore, ch'è il verde. non lo cangiano così frequentemente
2-540: la sua sensazione più forte era il bruciore della cute irritata dal sole,
un bianco latteo e pare non traggano più il nutrimento dalla cute. -per simil
dalla cute. -per simil.: il rivestimento esterno di molluschi, insetti,
cute e racchiuggono le sue viscere, cioè il canale degli alimenti, i canali
alimenti, i canali de'fluidi, il fegato ed il cuore. vallisneri,
i canali de'fluidi, il fegato ed il cuore. vallisneri, ii-288: molte
tiene immortale. marino, vii-246: il circolo del capo girando per la riga
a modo di cavaliere, si cinse il panzerone e il batticulo in tutto il
di cavaliere, si cinse il panzerone e il batticulo in tutto il tondo, s'
il panzerone e il batticulo in tutto il tondo, s'infilò il sorcotto di porpora
in tutto il tondo, s'infilò il sorcotto di porpora, si calcò la
calcò la barbuta su la cuticagna, afferrò il gonfalone del popolo, e cosi guemito
aveva balconi di dietro e d'avanti per il traverso del palagio. viant, 10-195
, sette volte e sette, trafitto il costato e la cuticagna. bocchelli. ii-421
di sutura sulle cuticagne lacerate, poiché il paese aveva questo di buono, che si
, 5-1-95: la cuticola, onde il nostro corpo è ricoperto, è di piccolissime
nuccia esteriore soprapposta alla cute che veste il corpo dell'uomo e degli altri animali
'. d'annunzio, iv-2-322: il giorno dopo, la cuticola del tumore
, secreto dall'epidermide, che riveste il corpo degli invertebrati. redi, 16-iii-302
loro cuticola, la membrana cellulare ed il parenchima, di diaframmi e
arido e per lo più trasparente, il quale copre tutte le parti del vegetale
innanzi d'uscir fuora. / cavarsi il cuticugno e le pianelle, / poi mettersi
2. prov. di giugno levati il cuticugno: bisogna attendere la stagione calda
, 793: quel tuono per sempre il gracile / bisbiglio ruppe d'una cutrettola
ne'fossi delle fortificazioni di genova, ove il nasturzio cresce vegeto ed abbondante.
slop ', con questa differenza, che il cutter ha per l'ordinario il suo
che il cutter ha per l'ordinario il suo albero più inclinato al- l'indietro
vele del cutter pendevano flosce, il fiocco raccolto a prua simulava la polena scol
, 928: chi lo ha sottile [il naso] nel l'estremo
, / muovesi all'ira: il primo, come cuzzo; / l'altro
morto czar di moscovia... il granduca cosimo iii. leopardi, 923:
si discorreva della campagna di crimea e il commissario magnificava il piano degli alleati di
campagna di crimea e il commissario magnificava il piano degli alleati di attaccare il colosso
magnificava il piano degli alleati di attaccare il colosso in un punto vitale per le
modo da far... strabiliare il cariasela che aveva le idee del 1849
caterina ii non valse a colorire felicemente il disegno di una metropoli in crimea; e
czari§mo, sm. disus. il regime assolutista e dispotico dell'impero russo
autocratica e nella polonia oppressa; e perciò il liberalismo europeo aborriva lo czarismo e non
: è questa la sua unità, il punto neutro delle sue differenze, il motore
, il punto neutro delle sue differenze, il motore infrangibile delle sue forze. b
che pur possedeva o si procacciava sotto il precedente automatismo czaristico. -¦ deriv
puri e snelli e ispediti poi sono il £ e il d. alunno, 43
e ispediti poi sono il £ e il d. alunno, 43: 'd'
descenda, e fer- mansi amendue battendo il fiato ne'denti. buommattei,
e d's. corticelli, 1-315: il d ha gran parentela col t,
voci latine nel farsi nostrali hanno mutato il t in d, come: 'latro,
consonante, che per l'ordinario è il d, e dicesi ad usare, ed
usan molto. gigli, 80: il soggetto dell'orazione,... che
che venne portato graziosamente dall'arciconsolo fu il raddolci- mento della copula, tema geniale
un'unità metrica decimale, ne indica il sottomultiplo (i multipli sono rappresentati dal
la pittura veduta, e che d sia il lume. dico che se tu ti
anglod sassoni e tedeschi indica il re; nella musica moderna l'indicazione
bandiera rettangolare per le segnalazioni; secondo il codice internazionale dei segnali, alzata in
, c, d, e) che il popolo fronzuto di pomona e di vertumno
origine, punto di partenza (introducendo il complemento di moto da luogo); esprime
segni di casi. buommattei, 124: il numero de'segnacasi è posto variamente.
forza della parola da, che segna il termine a quo, corrispondente alla parola a
quo, corrispondente alla parola a disegnante il termine ad quem, per parlare con gli
gli scolastici. 2. introduce il complemento di moto da luogo. -anche
, 6-12: d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano. lancia,
: fuggo da tonde ingrate e prendo il porto. grazzini, 4-54: non
? d. battoli, 40-iv-601: il concorrere de'fedeli alle cose dell'anima era
11-808: chiamò dall'alta nave / il compagno patròclo: e questi appena / dalla
piazza, dai balconi, per eccitare il popolo. d'annunzio, i-468:
sp., 29 (506): il baroccio è arrivato davanti all'uscio di
ediz. 1827 (509): il baroccio è giunto dinanzi all'uscio da via
dal fior della gente, / da'savi il convenente, / in pianeta di leo
i consigli tuoi. marino, vii-116: il padre, ch'è da se stesso
, ch'è da se stesso, il figliuolo ch'è dal padre, lo spirito
udivo salire dal sangue, / da tutto il mio essere, in lode di sua
. levi, 1-40: da tutto il suo aspetto spirava un'aria stanca di
di balconi. -indica in particolare il luogo di origine, di nascita,
in-., 30-98: l'altr'è il falso sinòn greco da troia. a
*? -nella corrispondenza epistolare, indica il luogo dal quale la lettera è stata
tasso, v-23: da roma, il 4 di gennaio del 1591.
: per ricreare alquanto l'afflitto animo e il corpo dalle continove cure, se n'
vescovado. pulci, 11-133: guardivi il ciel da tutti i casi avversi.
dall'in- ganno ostile, / mentre il cielo è turbato e freme il vento!
/ mentre il cielo è turbato e freme il vento! monti, 9-450: mirabil
da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. pascoli, i-693: la
della gente. cardarelli, 411: il tempo come un ciclone / spazzò da
dalla famiglia. 5. introduce il complemento di tempo (e indica per
fiore rosato, / che non è il sole luciente da la matina, / poi
, / che, sempre santo, il diserto e 'l martìro / sofferse, e
vedenzia conserva e aumenta e tien sicuro il suo segui- tatore da male, e
segui- tatore da male, e poi il dirizza nel migliore. dante, conv.
cotanto, quanto si discorda / da terra il del. g. villani, 12-64
questi tre, veggendo l'ora tarda e il luogo solitario e chiuso, assalitolo,
luogo solitario e chiuso, assalitolo, il rubarono. idem, dee., 3
ora già calda s'avea levato da dosso il sottile velo. storia dei santi batlaam
credevo. ariosto, 11-65: era il bel viso suo quale esser suole / da
esser suole / da primavera alcuna volta il cielo. cellini, 1-126 (287)
ira? della porta, xxi-11-386: il nostro vicendevole amore cominciò da fanciullezza.
, 2-4-94: nel qual luogo fino il maggio 1550 era stato dato principio a
.]. 6. indica il punto di partenza (nello spazio,
in, ecc., che indicano il punto di arrivo), tinizio di una
, 2-55: da tutte parti saettava il giorno / lo sol, ch'avea con
con le saette conte / di mezzo il ciel cacciato capricorno. idem, purg.
maria. beicari, 1-135: non seppe il b. giovanni né grammatica, né
ariosto, sai., 2-204: già il suo grado gli spiace, e a
aspira / che dal sommo pontefice è il secondo. grazzini, 4-195: non fu
là dov'io nacqui, mi divise il vento. / esso, tornando, a
: quest'umido penetra tutto, e il fango sale da le scarpe su su fino
campagna. d'annunzio, iv-2-301: il sole discendeva a poco a poco dal
in fuori a cui di tale inganno il re fidato s'era. bembo, 2-82
in quest'ultimo caso spesso esprime anche il concetto di un soggiorno di breve durata)
c., 50: poiché venne il pericolo, tutta l'invidia e tutta la
la figliuola. guicciardini, i-53: il cardinale aveva, quando passò da savona,
dirmi tutto. 9. introduce il complemento di stato in luogo (e
persona, di un oggetto; determina il luogo ove qualcuno o qualche cosa si
malispini, 12: era posto [il palazzo] dalla mano diritta d'oriente.
monticel dal manco lato / le difende il calor del mezzo giorno. michelangelo, i-113
da erecteo. marino, 2-2: il piè ben consigliato ei torse / lunge dal
lo scorse, / scelse da destra il faticoso ed erto. magalotti, 9-1-3:
un canto / dell'avello solitario / sta il coperchio rovesciato. leopardi, 416:
da noi non sono capaci di compiere il lavoro marginale, curioso, intelligente e
parò indella via e prese per mano il giovane de'bondalmonti. g. villani,
fanti. velluti, 37: vendè il podere, o vero poderi suoi, da
davanzali, i-92: dedicò... il tempio... di iano dal
quattordici anni. 11. introduce il complemento di agente e di causa efficiente
: oh soavissimo sollucheramento al cuore sentire il dindonìo di moltissime campanelle suonate da certi
rimbomba / da cavalli e da fanti il terren. leopardi, 23-56: se la
., 5-9 (83): il qual pianto la donna prima credette che da
da dolore di dover da sé dipartire il buon falcon divenisse. cassiano volgar.
gigante. machiavelli, 11: il che non è nato dalla molta e poca
sp., 22 (371): il viandante, stracco e tristo da un
, 39-71: nella vista ancor l'era il baleno / ardendo sì, ch'alfin
spavento / fermò l'andare, e il cor le venne meno. giusti, 3-55
ulivastra, invece di rispondere, si coperse il viso col grembiale dallo spavento. banti
una cosa che non può farci rompere il suo silenzio, da com'è straordinaria.
è straordinaria. 13. indica il complemento di mezzo. sarpi, i-2-60
mi deride. 14. introduce il complemento di fine, di scopo,
destinazione, ufficio, funzione (assumendo il significato di adatto a, degno di,
tommaseo, 3-i-302: né credo umiliazione il servirsi d'un'arme da fuoco diversa
. fogazzaro, 5-27: don franco fa il morto da burla fino a che la
è da forte, / più che il morire, il vivere. monti, 1-47
forte, / più che il morire, il vivere. monti, 1-47: dio dall'
tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da'bei vermigli fior
vermigli fior. pascoli, 223: il babbo cerca, intorno / casa, quel
g. villani [crusca]: il quale avea nome guiglielmo dal como.
. banti, 6-36: egli ritorna il ragazzo malato che fu da adolescente.
., 23-122: e a tal modo il socero si stenta / in questa fossa
. varchi, 18-1-391: che il signor malatesta baglioni si conducesse per governatore
aria, ed intorno dall'aria è posto il fuoco. guittone, i-3-107: dicie
. 19. indica limitazione (e il suo uso affine a quello del di
condizione. giamboni 48: [il vino] awegna che sia buono da sé
favellare dice... quello che il suo avversario... gli voleva
le maniere. sarpi, i-2-72: il pontefice ha concesso alla repubblica otto decime
si faceva anco qui, si averebbe il triplo come suo. galileo, 3-1-56:
]. d'azeglio, 1-35: il farsi da sé in certo modo il
: il farsi da sé in certo modo il processo è utile a noi stessi.
7-349: era necessaria la repubblica, il popolo doveva fare da sé. carducci,
, 1-23: e per avere il retaggio del re latino, grandi battaglie ebbe
più tempo. idem, 12-115: rifermò il papa il disonesto matrimonio da messer luigi
idem, 12-115: rifermò il papa il disonesto matrimonio da messer luigi alla detta regina
cavalcanti, 52: voi siete certi che il palagio è dal vostro. b.
vostro. b. davanzali, ii-410: il popolo gli pareva dal suo: le
mezo tonde. bembo, i-304: assaggierete il vino, che io ho fatto venire
che io ho fatto venire da fare il raspato. ariosto, vi-317: non
da mangiare quanto volevano, una volta il giorno, di certo miglio. diodati
io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete. d. bartoli
un paese preso d'assalto, e il governo come roba da mangiarci e da be-
non ha tempo da perdere, anche se il giorno è lungo. pirandello, 5-406
a colui da insuperbire e da far peggio il tiranno? tozzi, i-382: io
il saverio..., chiesto da uno
.., chiesto da uno de'compagni il suo cavallo ch'era di miglior lena
creature. buzzati, 4-463: impressionato, il professore tolse a ogni buon conto la
concetta che era subito scesa dabbasso salutò il primo con un soprannome che era tutta una
; ma questa parola ha ora perduto il suo primo significato; e sarebbe ridicolo complimento
primo significato; e sarebbe ridicolo complimento il dire a taluno: 4 tutti vi lodano
mia costanza ad ogni fatta di lavori, il certo si è, che presero a
1-i-91: nessun sovrano sceglie per favorito il figlio o il fratello di coloro che ha
sovrano sceglie per favorito il figlio o il fratello di coloro che ha egli stesso
ha egli stesso consegnati al carnefice, il che è un misto della più insensata
ii-52: la verità è, che il la marmora,... giudicando i
altri ho la dabbenaggine di pagarli. il conciliatore, ii-242: avreste voi la
la quale pareva donna dabene, sicondo il vestimento. tasso, 12-640: s'alcuno
rigutini, 2524: l'uomo dabbene vuole il bene di tutti, ne fa quanto
.. l'uomo dabbene opera anche sopra il dovere; opera con quella semplicità che
.. delle altre, che vanno per il mondo a godersela con un marito di
persone e tutti poterono osservare che facevamo il nostro dovere, da persone dabbene.
non conosco questo fiore * disse umilmente il dabbene. 2. bonario,
scherzo che al troppo dabben compagno fece il suo famiglio a trento, dormendo egli
. gemelli careri, 1-ii-137: sotto il velo di questa favola dice il signor matteo
sotto il velo di questa favola dice il signor matteo egizio, mio amico,
quegl'innocenti secoli che avesse al sole rubato il fuoco. baretti, 2-63: qual
hanno pensato bene di maritarsi, e il dabbenuomo, che per iscrupolo avea rifiutato
terra, e domandò al portinaio se il sor conte era in palazzo. nello
in palazzo. nello stesso tempo pregò il dabben uomo di accettare quattro uova fresche
scoglio nella lingua delle persone precise e il dabben tedesco fu contento come una pasqua.
una pasqua. landolfi, 7-49: il dabbenuomo fuggì verso la casa prendendosi la
.. e poi abbracciando strettamente, il primo amico, l'ideatore diremo, «
: dovrebbero [questi eventi] prepararci il dabben futuro, il dabben premio e la
eventi] prepararci il dabben futuro, il dabben premio e la dabben vittoriuzza,
rosso, 1-2-95: aveva nell'aspetto il dabbene. 5. peggior.
di vederla brama. bersezio, 206: il marito già oltre negli anni era un
un dabbenaccio che aveva sotto- scritto tacitamente il patto colla moglie di far tutto a
modo di lei. pirandello, 7-274: il marito è così dabbenaccio da rinzelarsi,
, 127: e che tanto ben suoni il dabbudà. varchi, v-148: e
tanto mena le braccia colui che suona il dolcemele o il dabbudà, quanto colui che
braccia colui che suona il dolcemele o il dabbudà, quanto colui che suona gli
me parve che non avanzasse di molto il dabbudà moresco. b. corsini,
colascioni / cento rozze forosette, / strimpellando il dabbuddà, / cantino e ballino il
il dabbuddà, / cantino e ballino il bombababà. nomi, 3-23: siccome
in là / scorre un fanciul menando il dabbudà. d'alberti, 280: 4
l'epa gli strimpella / e ne rintrona il vicolo e la piazza. =
termine mnemonico della sillogistica, che indica il settimo modo della prima figura del sillogismo
macchie ovali nere a centro chiaro; il ventre è giallognolo variegato di scuro;
case per cacciare i topi); il suo morso è pericolosissimo e uccide
sul costato e col braccio destro levare il pugno in alto; questo abbia i
il collo grosso, e dinanzi, per il
il collo grosso, e dinanzi, per il chinarsi al nemico, sia pieno di
del pensiero. / a voi daccanto è il vero / più che talor non sembra
: in quel momento passò loro daccanto il prelato con la faccia crudele. li
sussurrava delle fatuità imparate a memoria come il regolamento di disciplina. pascoli, i-298:
e forse, nel gran silenzio, il passeggero sente un fruscio e uno scalpiccio
fra giordano, 3-293: quando noi facciamo il peccato, noi crocifiggiamo cristo daccapo.
g. villani, 4-22: perciò il primo e il diritto papa gregorio co'
villani, 4-22: perciò il primo e il diritto papa gregorio co'suoi cardinali,
gregorio co'suoi cardinali, scomunicato daccapo il detto arrigo e privatolo dello imperio,
si fidava, e daccapo gli raccomandò il suo regno. fagiuoli, 1-6-97: ma
, iii-136: credi che voglia tenermi il tuo danaro? m'insozzerebbe le mani
un modo o nell'altro, secondo il senso: 'leggete da capo', 'dal principio'
daccapo', 'nuovamente'. alvaro, 7-53: il nostro tempo porta tutto all'estremo,
ricominciasse daccapo. soldati, 130: partito il telegrafista, l'usciere daccapo a implorare
un nuovo segno con cui s'indica il suo fine. 3. locuz
la falce, ed a lui posto il freno. imbriani, 1-62: chi guarentiva
all'intelligenza vera del come si faccia il taglio,... noi siamo
? ». giamboni, 7-118: il doge non può essere ingannato dacché sa
a una stagione i fichi novelli, il signore, passando per la contrada, vide
bello fico maturo. fecelsi cogliere. il fedele si pensò: -dacché li piacciono io
sì magnifica ed onorata pompa fu celebrato il suo mortorio. marino, 2-83: ma
son gli ordini suoi, / forza immortale il mio difetto scusi. bettinelli, 1-ii-251
foscolo, xvi-121: studio per movere il cervello, come viaggio per movere il
movere il cervello, come viaggio per movere il corpo, dacché per eterna volontà della
b. croce, i-1-220: per il pallavicino, la fantasia non può errare
con lei foss'io da che si parte il sole, / e non ci vedess'
romani non disfingevano lo spiacimento che aveva il senato di tutte le cose operate dal
lei foss'io da che si parte il sole » [petrarca, 22-31],
la tartara genìa / ebbe di nobilitade il ticchio strano. alfieri, 1-1137:
, allora tu incominci ad appassionarti per il ballo. d'azeglio, 1-409:
d'azeglio, 1-409: io ottenni il sospirato onore per l'abbatino; ed è
la morte della madre, aveva lasciato il paese. gramsci, 200: io sono
dacus (dal greco sdbcoc * animale il cui morso è velenoso ') e da
con metodo particolare, usato per migliorare il moscatello. soderini, i-489:
'(e si cfr. anche il gr. xùp. oc 'succo '
. 8<4- xpuov 4 lacrima 'e il sufi, -orna (che indica affezione,
fu scritto così: 4 ii tale è il mio dadà; la tal cosa è
mio dadà; la tal cosa è il suo dadà '. donde viene questa voce
questo se ne intende davvero. -ecco il tuo dadà: se parli di agricoltura
dada è voce francese infantile, come dice il suono istesso delle due sillabe uguali,
delle due sillabe uguali, ed esprime il primo saggio di camminare (to daddle
è pur espressione inglese), poi il 4 cavalluccio di legno '. la parola
desiderio di persona o cosa a cui il pensiero ritorna. = forma italianizzata del
valori, l'esaltazione dell'anarchia, il trionfo dell'irrazionale, dell'atto gratuito
, di un'arte che avrà solo comune il nome con l'arte coltivata nei secoli
o anticipata l'essenza del dadaismo, il movimento in cui si scoprì più apertamente
movimento in cui si scoprì più apertamente il 4 cupio dissolvi ', o per dirla
agitandosi languidamente, volteggiandosi, lasciando andare il capo ora da una parte or dall'
mammina. dossi, 40: viaggiando il mio sguardo continuamente dallo scrittoio alle panche
frùgolo al pari di essi, mi sentiva il morbino, non me ne potevo tenere
codesto istintivo viziato. viani, 14-166: il navigante dell'oceano, a cui piacevano
da'greci; giacché di simili n'ha il popolo a tutto andare, e ne
a tutto andare, e ne fa. il primo de'due [daddolone] dice
primo de'due [daddolone] dice il vizio, il secondo [daddoloso] anche
[daddolone] dice il vizio, il secondo [daddoloso] anche gli atti.
accresciuto dall'osservazione, o sospetto, che il buon padre non gli levasse mai gli
si levò daddosso, non senza fatica, il resto dei panni, che eran come
(5-2): egli è sì agro il disamorare / a chi è 'nnamorato daddivéro
, o parlava con tra a lui, il facea morire. tedaldi, 41-7:
41-7: e se di ciò adempio il mio pensiero, / per la virtù
questo demonio ne vene sul campo: / il passeggiare ha proprio di gradasso; /
fia quel, ch'esser suole, / il ciel salvar ci vuole; / e
vuole; / e poi chi vede il diavol daddovéro, / lo vede con
, prendersi dadovero la carica di fare il saggiatore degli altrui componimenti. sagredo,
sagredo, 125: la donnicciuola, vedendo il marito in forma severa, con l'
io / (rispose) se non resta il mostro fiero / piagato a morte;
in pochi dì buon aspetto. ma il timore ingrandiva a maria e prolungava il
il timore ingrandiva a maria e prolungava il pericolo. la credeva le celassero il vero
il pericolo. la credeva le celassero il vero, e ch'egli soffrisse più
affliggere: e co'falsi timori aggravava il male di lui daddovéro. nievo, 1-192
, ma è anche promessa sposa, e il fidanzato l'aspetta giù intagliando col suo
lascerò io a fare al mio signor dio il quale mai niuna mal fatta cosa lasciò