è il mondo rappresentato nel purgatorio. nievo, 70
e lo rompe a falda a falda / il corruccio ed il dolor. montale,
a falda a falda / il corruccio ed il dolor. montale, 97: nonne
non cede alle impietose loro mani / il suo male. 17. rinchiuso,
quali capitoli delle nostre responsioni vi mandiamo il trascritto, chiuso in queste lettere.
elli volgeva; la state chiuso contra il sole, e il verno si volgeva contro
state chiuso contra il sole, e il verno si volgeva contro il meriggio.
, e il verno si volgeva contro il meriggio. boiardo, canz., 78
e nell'atto dello scoprir che fece il volto all'imperadrice per consegnarla: e
: la cordicella [del manichino] circondava il polso del paziente; i legnetti,
del paziente; i legnetti, passati tra il medio e l'anulare del prenditore,
1-11: tutti volevano vedere pascariello, il quale era tenuto chiuso in casa dalla
intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella stanza, /
. d. bartoli, 38-86: smontato il duca e fattosi alla lettiga, dove
duca e fattosi alla lettiga, dove il santo suo padre venia tutto chiuso tra
prigione. alamanni, 5-1-41: esca il coltivator del chiuso albergo. tasso, 6-iii-35
.). pirandello, 7-177: il dottor sarti, suo intimo amico fin
clericale. alvaro, 7-283: che il cemento della vita antica raccolta e chiusa
antica raccolta e chiusa, fosse proprio il grande avvenimento del buio? e che
grande avvenimento del buio? e che il laceramento, la trasformazione di quella vita
: già da più notti s'ode ancora il mare, / lieve, su e
: tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta
, per dirlo alla tua maniera, il senso dell'interesse, mentre gli anelli che
delle virtualità e passioni umane, e il primo si è l'amore della giustizia,
primo si è l'amore della giustizia, il secondo l'affetto di famiglia, il
il secondo l'affetto di famiglia, il terzo la religione, il quarto la
di famiglia, il terzo la religione, il quarto la carità fraterna, e così
via fino al ventiquattresimo, che è il più chiuso, il più cieco, il
, che è il più chiuso, il più cieco, il più piccino di
il più chiuso, il più cieco, il più piccino di tutti, e si
senza sfogo. cardarelli, 1-144: tutto il mio chiuso / e cocente rimorso /
altro sfogo non ha / fuor che il sonno, se viene. montale, 2-53
l'altra [cosa] si è il non aver cessata né storia, né favella
pulci, 25-141: io non intendo il tuo parlar qui chiuso.
cor profondo in suo secreto. girone il cortese volgar., 137: elli
non dice neente. chiabrera, 380: il gran ribellante, il gran nemico /
, 380: il gran ribellante, il gran nemico / all'alma croce si mirò
voi / io leggo in cor; ma il mio v'è chiuso. tommaseo,
giusti, ii-21: se debbo fartene il carattere, lo credo un uomo a sé
... guardava, appassionata, il figliolo; quel figliolo chiuso, che
. e. gadda, 326: dopo il richiamo della giuseppina, il curato di
: dopo il richiamo della giuseppina, il curato di lasnigo raccomandò la maria: chiusa
sempre stata un carattere chiuso » le disse il nonno, tanto tempo fa.
lui / ma solo al grande che pietoso il chiuse / a lui solo il valor
pietoso il chiuse / a lui solo il valor diè questo impero. moravia, iv-22
madre a poco a poco distendersi; « il temporale è passato, ora toma il
il temporale è passato, ora toma il bel tempo ». alzò la testa e
con chiarezza e indicato a'suoi successori. il suo campo chiuso è la politica e
: egli, coll'ìndice, scorre il dosso dei libri... passa l'
perché di tale che fieramente sentiva; passa il cigli- aggrottato e taciturno alfieri, stoffa
, 1-93: precipitoso e lieve / il tempo ci raggiunse. / di fuggevoli
amore / brucia la vita e fa volare il tempo. ungaretti, ix-21: nove
più in esso [giuoco], il quale con la lancia più vicino alla terra
senza muoversi sconciamente, dimora correndo sopra il cavallo. boiardo, 2-2-21: turbato
, 2-2-21: turbato oltra misura, il ponte passa / con la vista alta
; et avean questi, / come anco il resto, accesi
porse. foscolo, 1-385: sfolgorando il fiero / foco degli occhi azzurri iva
degli occhi azzurri iva minerva / chiusa il petto nell'egida, che prezzo /
/ e l'estremo collare, ond'esce il capo, / in guisa tal, che
rosso chiuso come tu ti sei allacciato il feltro tien caldo a la gola, e
errando, / mentre che l'orizzonte il dì tien chiuso. ariosto, 139:
. ariosto, 139: chiuso era il sol da un tenebroso velo. tasso,
tenebroso velo. tasso, 1-15: sorgeva il nuovo sol da i lidi eoi,
rannuvolato, oscurato per le nuvole (il cielò). boccaccio, iv-7:
). boccaccio, iv-7: allora il cielo di somme tenebre chiuso vidi.
., 34 (585): il tempo era chiuso, l'aria pesante,
tempo era chiuso, l'aria pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola
uguale, inerte, che pareva negare il sole, senza prometter la pioggia.
/ l'asfalto della via specchia il remeggio / delle nubi e il seren degli
via specchia il remeggio / delle nubi e il seren degli spiragli / chiusi e schiusi
s'ampliava nella distesa del sole. il cielo era chiuso e grave.
35. fondo, fitto, completo (il buio, le ombre, la notte
e a notte chiusa m'awiai verso il castello, seguendo l'olmata che vi conduce
maestro pensò tosto che fosse giunto per il discepolo uno di quei terribili cimenti interni che
terribili cimenti interni che gli facevano fuggire il povero giaciglio e le ombre chiuse,
). pananti, ii-42: scioglie il chiuso fringuel voci canore, / se
rispondea che chiuso romba / da ravenna il toscan verso di dante. panzini, i-618
e penoso. quasimodo, 2-16: e il vento s'è levato leggero ogni mattina
s'è levato leggero ogni mattina / e il tempo colore di pioggia e di ferro
colore). firenzuola, 579: il nero non ha bisogno di molta dichiarazione
di molta dichiarazione;... il qual colore, quanto più è chiuso,
l. salinoti, ii-1-142: prese [il trissino] il secondo inganno, assegnando
, ii-1-142: prese [il trissino] il secondo inganno, assegnando la greca e
dell'* grande o aperta; ed il greco 0), il quale del nostro
aperta; ed il greco 0), il quale del nostro 0 largo il suono
, il quale del nostro 0 largo il suono ci rappresenta, alla voce del nostro
le spighe in un campo, sotto il vento). boiardo, 2-2-6:
mai capito se la sorgente potesse essere il calamaio, il foglio, o
se la sorgente potesse essere il calamaio, il foglio, o i miei pensieri
. insieme chiuso: ogni insieme contenente il suo derivato. 47. medie.
e quindi nell'espettorato non è presente il bacillo di koch). 48.
lett. it., ii-179: essendo il proprio di questa maniera una cantilena breve
una cantilena breve e chiusa, che ha il suo valore non solo nel rimanente della
più o men chiuso o aperto, secondo il discretamente dovuto alla diversa condizione e stato
ritrovano alcuni li quali, benché abbiano il core morto nel corpo, pur spinti
ad occhi chiusi vanno inanzi e fanno il debito loro, e dio sa come
che l'ha sentito in ogni fibra il sangue. d. bartoli, 32-99:
sangue. d. bartoli, 32-99: il divorar che fece lo spazio di quei
spazio di quei forse quaranta palmi d'altezza il peso più leggiero, fu con un
gravi, secondo quello che ne diceva il suono, avrebbe indubitatamente creduto, l'
di non condannare così a occhi chiusi il mèola, se non vogliono macchiarsi della più
seduta, a cui non è ammesso il pubblico. v. franco,
suo seme / mandò nel chiuso ventre il re celeste, / avean le ruote preste
l'omicida lucido d'achille / rifatto il giorno mille / e cinquecento tredeci fiate
recinto per tenere raccolto e al riparo il bestiame; terreno cinto da una siepe,
di terreno, che era in tra il muro della città e la cintura del
città e la cintura del fosso, il quale era discosto dalle mura circa un mezzo
n'uscìa del chiuso / de le trinciere il popolo adunato. magalotti, 1-60:
di saluti sonano le gronde / e il chiuso, dove il cielo è vaporato /
gronde / e il chiuso, dove il cielo è vaporato / da un rosseggiar
fare. che disperazione fu riportar verso il chiuso le bestie, che quando sono bagnate
e di là come matte, con il codino a frullo sotto la pioggia!
al varco intrepido, e difende / il chiuso de le strade al popol franco.
cauta in sospetto; e metteva fuori il capo guardando nell'altra stanza. c'
. figur. la parte più nascosta, il centro di un bosco. vico
», che dovetter esser selve rasate dentro il chiuso de'boschi. d'annunzio,
d'ogni delizia, in nave inglese il cuoco è franzese. baretti, 3-348:
alla cuoca. de roberto, 99: il cocchiere, oltre al servizio della stalla
e da staffiere. pirandello, 7-72: il servizio da tavola era stato fornito per
un cuoco e due camerieri per servire il pranzo. cassola, 2-120: francesco sembrava
vecchio addirittura. egli non aveva fatto sempre il bo- scaiolo: era stato mercante girovago
dal punto che seppe pigliare nel cuocerli il gran cuoco della natura. g. gozzi
sì è vero: ma se non do il lasso all'imma ginazione ora
2. prov. -una ne pensa il cuoco, una il goloso: fare
. -una ne pensa il cuoco, una il goloso: fare i conti senza l'
dovizia; / ch'una ne pensa il cuoco, una il goloso. -i
ch'una ne pensa il cuoco, una il goloso. -i troppi cuochi guastano la
d'intorno con le loro droghe e il malato non si risente. i troppi cuochi
= lat. tardo cocus, per il lat. class, cóquus: da cóquère
sm. chi vende o chi concia il cuoio. angiolieri, 32-6:
. esopo volgar., 2-31: il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere
essendo vergogna somma... che il coiaio, che il calzaiuolo, che il
... che il coiaio, che il calzaiuolo, che il tesserandolo, che
il coiaio, che il calzaiuolo, che il tesserandolo, che qualunque altro artiere sappia
dar conto della sua professione, e il cristiano non lo sappia ancor egli dar
dar della sua. panzini, i-485: il presidente della repubblica, o primo arconte
concia, ingrassano la terra. buonarroti il giovane, 9-133: che se'tu
esser troppo maninconica e indigestibile: ma il lor coiame è buono, spezialmente s'
e smaltisce in questa città ed in tutto il dominio fiorentino, coiame forestiero da far
leggiadri coiami d'oro, lasciava tra il colmo di quelle e se stesso uno arco
3-206: ti ricordi?... il parato della camera è un coiame antico
punti e pendenti a pezzi e bocconi rasente il muro. 4. ant.
e sovra un coscino di cuoio, il quale ne la caldissima stagione porgea gratissimo
ha l'arco a'piedi e gli attraversa il fianco / d'un bel cuoio linceo
dei rubiera, c'era stato anche il teatro. si vedeva tuttora l'arco dipinto
nude e a colonnati come una cappella; il gran palco della famiglia di contro,
pareti d'una stanza nel palazzo chigi. il cuoio aveva preso quella tinta calda e
tutti gli altri risero sguaiatamente, tranne il militare che, tenendo stesa sul divano
in vino. giamboni, 4-223: rimandato il suo cuoio [del serpente] a
, ma mandano le cuoia, peroché il signore ne fa tutto fornimento da arme
era coperta di cuoio peloso, siccome il cuoio del cavallo. sacchetti, 8
avesse penne a'cuoi, / volando verso il nido che t'indua, / mi
e co 'l grave suo scudo, il qual di sette / dure cuoia di
sono sì bestialmente elefantini che chi pigliasse il dazio delle cuoia ne farebbe un gran
. idem, 16-203: era [il molosso] terror de'più tremendi cani
, / ed avea, come lupo, il cuoio irsuto. d. bartoli,
di afta epizootica, e neppure il cuoio è stato buono da vendersi.
, / in lui fondar si converrebbe il muro. poesie anonime, v-332-46:
ragione a tutti i suoi soggetti; il quale giudice giudicò un suo nimico non per
detto, onde egli fece iscorticare vivo il detto giudice, e 'l cuoio suo puose
rimembranza de l'iroso giudicio ch'avea dato il padre. ottimo, iii-14: il
il padre. ottimo, iii-14: il cuoio è guaina delle membra. lippi,
insieme degli oggetti in cuoio che costituiscono il corredo dei cavalli o dei cani da
167: e giunti a casa, riponeva il cuoio / e i can governa e
i can governa e mette nella stalla / il canattier: poi all'infrescatoio / trovasi
sui cuoi. sbarbaro, 1-222: simula il lichene ogni sorta di manufatti:.
dante, 34-4: ben ti faranno il nodo salamone, / bicci novello,
trasmissione. d'annunzio, ii-109: il gesto del paziente / ilota, che
, che trita la spelta / o il latte agita nel secchio / o scardassa
è prigioniero: / lui precorre leggiero / il giocato, mentr'ei ne vien dall'
di gioia. / farai del mosto mite il vin possente. / della giovine forza
ariosto, 17-112: colui ch'indosso il non suo cuoio aveva, / come
torri mobili) per maggiore protezione contro il nemico. giamboni, 7-161: acciocché
., 4-21: chi fende colla scure il cuoio dell'arbore, quando comincia a
della corteccia. e se elle lasciano il cuoio malagevolmente, sotterrinsi nella paglia.
al capellato che dalla castagna medesima prende il nome. 10. strato di
terrestre. anguillara, 15-92: sforza il vento la terra, e fa ch'
e fa ch'ell'abbia / gonfiato il ventre, come una vessica: / e
vessica: / e, mentre ella il suo cuoio non apre e fende, /
cuoio e del buccio. -esserci per il cuoio e per il pelo: essere
. -esserci per il cuoio e per il pelo: essere particolarmente implicato in qualcosa
cuoio e per lo pelo, secondo il suo grado e la sua facoltà.
prodigo con i danari degli altri, fare il generoso con le ricchezze altrui.
-intendere al cuoio e allo spago: esercitare il mestiere del calzolaio. dante,
le cuoia: morire. febus il forte, 6-16: per tal vertù ch'
in piedi con gli occhi strabuzzati e il fiato grosso - ci vorrà ben altro!
queste cuore o core unite insieme forse diedero il nome a correggio. d'annunzio,
e premente, accoglie nelle proprie cavità il sangue che riceve dal sistema venoso e
: / gli altri due prima pone il cieco aspetto, / ma pur nel cor
spirito si pasce. intelligenza, 127: il mare iera vermiglio e 'nsanguinato, /
dee., 4-9 (452): il rossiglione, smontato, con un coltello
del guardastagno aprì, e colle proprie mani il cuor gli trasse. marsilio ficino,
gli trasse. marsilio ficino, 2-137: il cuore del corpo nostro per un suo
nostro per un suo perpetuo movimento, agitando il sangue a sé propinquo, da quello
, da quello spande gli spiriti in tutto il corpo. lorenzo de'medici, 344
certa colleganza e conformità che è tra il core e il cervello, subito al
e conformità che è tra il core e il cervello, subito al cervello sono comunicate
poi che son cenerizzate le sua osse, il core è ancor dentro sanguinoso; e
nel sinistro lato del core, mediante il sangue dell'arteria, che in tal ventriculo
714: le viscere si commuovono, il core mi si sbarba dal petto, le
ariosto, 12-75: ne lo scontro il principe d'anglante / 10 fe'cader
anglante / 10 fe'cader per mezzo il cor passato. garzoni, 1-305:
: ell'avea già, quando il sabeo licore / le viscere condì del caro
centro fore / del bel fianco sparato il cor tremante; / indi il serbò tra
sparato il cor tremante; / indi il serbò tra preziose tempre / di celesti
d. bartoli, 3-161: trasse il waleo dalla grande arteria assai vicino al cuore
quanto convenga a star bene, infievolendosi il moto del cuore, se ne rappigli il
il moto del cuore, se ne rappigli il sangue, in che principalmente le febbri
r. cocchi, x-in: il cuore umano è nel mezzo del petto
fra i due polmoni, e sopra il muscolo diaframma, che divide dal ventre
violenta, affannosa. viani, 14-373: il cuore è situato in modo obliquo e
calmati; ma non si calmavano; il cuore pulsava, saltava con fracasso nel suo
del cuore visto di fronte, in cui il diametro trasversale prevale sul longitudinale: indica
un ingrandimento del ventricolo destro mentre il sinistro ha conservato il suo volume normale
ventricolo destro mentre il sinistro ha conservato il suo volume normale. -cuore bovino,
altissimo grado di ipertrofia cardiaca che porta il peso del cuore fino al quadruplo del
fisico di estrema violenza, eventualmente con il concorso di altre cause. -cuore grasso
decubito laterale sinistro. -cuore periferico: il sistema arterioso per l'azione della tunica
per l'azione della tunica delle arterie il cui tono muscolare e la cui elasticità
del ventricolo sinistro. -cuore senile: il cuore nell'età avanzata con l'eventuale sclerosi
orecchiette o ciascuno dei ventricoli che compongono il cuore. a. cocchi, 5-1-107
5-1-107: rarefacendosi pel calor del sole il sangue, e per l'esercizio premendosi da'
sinistro cuore, in quella contranitenza segue il fermarsi del sangue là intorno. 2
la parte del petto dove si trova il cuore. manzoni, pr. sp
.. lo pigiasse a sinistra, tra il cuore e l'ascella, dove sentiva
figur. marsilio ficino, 2-137: il sole che è cuore del mondo,
che è cuore del mondo, per il suo corso spande il lume, e per
mondo, per il suo corso spande il lume, e per il lume le sue
suo corso spande il lume, e per il lume le sue virtù diffonde in terra
in terra. marino, vii-406: [il sole] è cuore del mondo e
d. bartoli, 3-205: come il sangue va per le arterie dal centro
umore dal fondo, che appunto chiamano 4 il cuore ', a tutte l'estremità
estremità della pianta, e altre da esse il riportino al cuore. d'annunzio,
quel figliolo! pensa che à cancellato il tuo nome e il mio, che tu
che à cancellato il tuo nome e il mio, che tu ài scritto dentro
che stanno in fiori, / che il nimico dà spade, e giuoca ardito
, dell'eloquenza, in quanto ha il potere di conoscere i rapporti umani e
xix); nella filosofia contemporanea, il termine * cuore 'viene usato scambievolmente
. bruno, 3-1137: si dice il core essere prencipe di vita, e non
campanella, i-99: l'autore dice che il re è cuore o testa, ma
rosmini, xxi 287: il cuore è la sede delle affezioni: 'cuore
: 'cuore sapiente'adunque viene a dire il complesso o il fonte delle affezioni conformi
adunque viene a dire il complesso o il fonte delle affezioni conformi alla * sapienza
, un tempo assai diffusa, che il cuore fosse il luogo delle sensazioni,
assai diffusa, che il cuore fosse il luogo delle sensazioni, delle emozioni)
indica l'indole, l'animo, il carattere di una persona.
gentil sono una cosa, / sì come il saggio in suo dittare pone. idem
: era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e intenerisce il core
volge il disio / ai navicanti e intenerisce il core, / lo dì c'han
): considerando che le donne secondo il lor piccol cuore piccole cose dànno,
del dono, [vi priego] il prendiate. s. giovanni crisostomo volgar
è quel mal che affligge e passa il core, / questo è quel mal che
dicean sentirsi compunto, commosso, intenerito il cuore quanto mai non avean provato alle
sp., 7 (142): il padre soggiunse, con voce alterata:
soggiunse, con voce alterata: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto »
che ci rivedremo presto ». certo, il cuore, chi gli dà retta,
quello che sarà. ma che sa il cuore? appena un poco di quello
mi fingo; ove per poco / il cor non si spaura. nievo, 3
virilità. verga, 3-126: egli aveva il cuore grosso, 11 povero 'ntoni,
di qual dono io mai / posso bearti il giovanetto cuore? d'annunzio, ii-243
cuor nuovo. barilli, 1-167: il teatro... era tutto spensieratezza e
dall'uso come una moneta: « avevo il cuore in bocca, ho il cuore
avevo il cuore in bocca, ho il cuore nello zucchero, ha il cuore chiuso
, ho il cuore nello zucchero, ha il cuore chiuso come una pina verde,
chiuso come una pina verde, ha il cuore come un crudino...,
lingua quello che ha nel cuore, ha il cuore in mano, il cuore deve
cuore, ha il cuore in mano, il cuore deve raffreddarsi prima di parlare con
orti meno tristi. montale, 1-50: il cuore che ogni moto tiene a vile
da un'acqua lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore.
/ forse il cuore ci resta, forse il cuore. gatto, 1-145: cuore
/ e con gli spron gli adizza il core altiero. chiabrera, 226:
e sino al tigre cadde / dalla faccia il terror, l'ira dal core.
sostava sino all'alba del mattino / il cuor del gregge, sazio di mentastri.
[le rondini] come se buttassero via il cuore, e ogni volta gliene rinascesse
]: papini ha fatto una volta il calcolo che carducci nelle sue poesie nomina il
il calcolo che carducci nelle sue poesie nomina il sole duecentotrentacinque volte. quante volte papà
volte. quante volte papà edmondo nomina il cuore? 8. per estens
. bibbia volgar., vi-175: il cuore duro starà male nella fine;
cuore si graverà nel dolore; e il peccatore aggiugnerae nel peccato...
peccatore aggiugnerae nel peccato... il cuore savio e intendente si ritrarrae dalli
dal colèra!... nessuno ha il mio cuore, no! alvaro,
o fia serva tra l'alpe ed il mare; / una d'arme, di
dell'animo umano (e indica pinteriorità, il segreto della mente, del pensiero,
canzone, 2: voi che stendendo il terzo ciel movete, / udite il ragionar
il terzo ciel movete, / udite il ragionar ch'è nel mio core,
vedere chi noi crede, ch'io il veggio tuttavia nel mio cuore. petrarca
, 572: prometto a dio servare il corpo mondo: / con la bocca e
.. rider spesso con la bocca quando il cor piange. cellini, 1-77 (
di pluton portan al cuore, / il nome di giesù segnano in fronte.
. pallavicino, 3-326: essendosi ritenuto il papa una nominazione di cardinale in cuore
domestico, impenetrabile a'profani, è il mondo rappresentato nel purgatorio. nievo,
nievo, 1-54: terminai col prender il broncio daddovero, donando in cuor mio della
che, in fin de'conti, il ragazzo non ha sbagliato strada per farsi
cuore: la donna amata. -avere il cuore di una persona: esserne amati.
una persona: esserne amati. -dare il cuore: innamorarsi. -mettere il cuore,
-dare il cuore: innamorarsi. -mettere il cuore, porre il cuore in qualcuno
innamorarsi. -mettere il cuore, porre il cuore in qualcuno, in qualche cosa:
in qualche cosa: affezionarsi. -prendere il cuore a qualcuno: farlo innamorare.
ix-485: se ti piacesse in me cogliere il fiore, / apparecchiata son, come
, / che certamente t'ha donato il core. boiardo, canz., 59
vivo, / ed hami l'alma e il core intorno a vento, / me
mio ben mi furi, e per sé il toglia. ariosto, 30-72: per
, / avria potuto in ruggier porre il core. castiglione, 432: quasi senza
canto / gli orecchi, e indura il core, / che non ricetti i messaggier
non avendo cosa terrena, con cui dividere il cuore e compartire i pensieri. segneri
e tutto da quel dì gli diedi il cuore. metastasio, ii-128: sarai,
la mano avrai, ma non sperare il core. g. gozzi, 1-45:
femmine e che a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. alfieri,
giovò l'avermi cattivato io pria / così il suo core. monti, i-429:
1- 128: allor che guido occultamente il core / pose in vergin regale,
... che serve? perché il mio cuore era qui. leopardi, 21-29
un bel giardino in fiore, / il mio pensiero, e dice: si può
i nostri compagni del piemonte. è il volo dell'anima alla donna del cuore.
, / quasi un sogno obliato, che il dolore / riscopre amica. con paura
dolore / riscopre amica. con paura il cuore / le si accosta, che
. ungaretti, viii-23: grido, / il grido, sola, del mio cuore
, che l'odiare ad un tempo il peccato ed amare il peccatore, fosse
odiare ad un tempo il peccato ed amare il peccatore, fosse un'impresa da riuscire
2-57- a quel loco, che chiudea il mio core, / dissi, partendo,
mio, / ch'i'vo'poi darti il più soave bacio, / ch'avessi
: qui tace e chiede del suo core il core, / e gli è recato
morte / di tanto rider che farebbe il core. dante, inf., 13-59
eterno onore. ricchi, xxv-1-165: il grande iddio più gode de la fervida
v. a. s. quale fosse il cuore di questi doi poveri uomini,
, ii-97: sai che artabano, / il tuo gran genitore, / regola a
, / regola a voglia sua di serse il core. monti, 6-467: 11
me lontano / richiamano, fa vano il dolce invito. manzoni, pr.
reggesse. de sanctis, iii-237: vogliamo il paradiso sì, ma lo vogliamo secondo
paradiso sì, ma lo vogliamo secondo il cuor nostro. oriani, x-21-
. boccaccio, vii- 133: il sommo bene /... di signore
corpo, poiché non lo corpo, ma il cuore dobbiamo avere contrito? s.
chi dicea, iddio gli ha tocco il cuore,... et altri se
-metter cuore: dar coraggio. -perdere il cuore: scoraggiarsi. latini, i-25
disio / e la mia speme e tutto il mio valore / aggio perduta. compagni
perduta. compagni, 2-38: se il nostro signore non ha cuore di vendicare
nostro signore non ha cuore di vendicare il misfatto a vostro modo, fateci levare
, 6-140: e se 'l mondo sapesse il cor ch'egli ebbe, / mendicando
cent., 77-46: veg- gendo il cardinal gente si bella, / riprese cuore
paris veggendo lo re menellao, perdé il cuore, e non volle combattere. g
canta pensando a i suoi affanni, il fa per dare cuore al suo fastidio.
/ co 'l cuor di gracco ed il pensier di dante / la terza italia.
italia. verga, 3-128: quando il mare era cattivo, e voleva inghiottirseli
e ogni cosa, quel ragazzo aveva il cuore più grande del mare. d'annunzio
tua fatta sirena, / infin che il mar fu sopra te richiuso! quasimodo,
a un paese, ecc.); il complesso delle forze vive (di un
boccalini, i-145: percioché, sbaragliato il senato e così trafitto il cuore della
, sbaragliato il senato e così trafitto il cuore della republica, ella [libertà]
legislatore, nelle di cui mani è il cuore delle nazioni. de sanctis, lett
delle nazioni. de sanctis, lett. il., ii-61: firenze era ancora
., ii-61: firenze era ancora il cuore d'italia: lì ci erano ancora
scontarla bellia? ma perché bellia è il cuore del cuore della famiglia e il
il cuore del cuore della famiglia e il castigo si concentra in lui.
un discorso, di un ragionamento); il punto, il momento mediano (del
di un ragionamento); il punto, il momento mediano (del giorno, della
notte, di una stagione); il momento culminante (di un avvenimento,
. cecco d'ascoli, 331: girando il cielo, vegnon le triste ore /
, vegnon le triste ore / che il bello raggio nello sol si vela / stando
dell'alma. colletta, i-387: il re disponeva l'esterminio del nemico,
re disponeva l'esterminio del nemico, il quale, aiutato da'tradimenti, e arrischiatosi
, 5-284: pasotti posò risoluta- mente il foulard da banda. appoggiate le braccia e
la mela, non sapendo ove gittame il cuore, senza che niuno la vedesse:
malato, / non dorme: ascolta il sottile pianto accorato / che viene dal
bella d'irene, aveva gli occhi come il cuore del papavero. -la parte
bella della casa,... il luogo sacro, il cuore della casa!
,... il luogo sacro, il cuore della casa! 21.
cuore fisico di cristo, considerato come il simbolo del suo amore per l'umanità
l'altare,... et il ciborio dove sta jesu, il cuore della
. et il ciborio dove sta jesu, il cuore della vergine. 22.
piante legnose. soderini, i-156: il core, la matrice, la midolla e
a certi è più duro e più spesso il core, come al corniolo, al
, riman forte, / ed ama il suo signor dopo la morte. berni,
disse, peggior misfatto essere in costui il non aver sottoscritto di cuore, che
panzini, i-58: -voi -rispose ironicamente il prete - vi addentrate troppo a cuor
». -al cuore, secondo il cuore di una persona: secondo
: io ho trovata ima giovane secondo il cuor mio,... la quale
trovato davit figliuolo di jesse uomo secondo il cuore mio: mostra bene per certo
e quasi contra coscienza, rendendosi, loro il donò. magalotti, 9-1-19: una
amorosi (e indica, in particolare, il ganzo delle donne di facili costumi)
ii-329: in ognuno di quei buenos retiros il lurchi era conosciuto da tutti e conosceva
e conosceva tutti: la padrona, il ganzo della padrona, le ragazze e i
buon cuore. goldoni, vii-1045: il troppo buon cuore del padre fa essere
ii-136: la gioia mi tolse il respiro, ed il povero sopraintendente,
gioia mi tolse il respiro, ed il povero sopraintendente, che per impeto di
-avere 11 cuore in mano, avere il cuore sulle labbra: essere sincero.
non t'inganna; ha sulle labbra il core. pananti, i-461: d'inganni
d'accordo. leopardi, iii-431: il cavaliere gli risponderà sincerissimamente e col cuore
f. corsini, 2-219: credè opportuno il rimandare gli am- basciadori più tosto perplessi
credendomi disonorato per sempre. -con tutto il cuore: con vivo affetto, di buonissimo
, par., 14-88: con tutto il core, e con quella favella,
passavanti, 138: con tutto adunque il cuore si dee amare iddio, cioè con
che se in ritàve desiderassimo con tutto il cuore, ciò che ci pare grave
. ariosto, vi-633: così con tutto il cor vi prego e supplico, /
(i-1103): io con tutto il core vi prego ed affettuosamente supplico che
core vi prego ed affettuosamente supplico che il mio onore tor non mi vogliate. sassetti
priego con tutto 'l quore che per il dolore mi s'apre e spezza,
a me che lo desideravo con tutto il cuore. piovene, 1-157: ti
: ti scrivo per pregarti con tutto il cuore dell'animo, caro figliolo,
ieri. -contro cuore: contro il proprio desiderio, malvolentieri. s
, 2-58: avevano gli occhi umidi e il cuore aperto. -cuor contento
vuoi fuggire i vizi che ti consumano il cuore del corpo, non ti conviene essere
forte, coraggioso, intrepido. -fare il cuor del leone: compiere un atto di
. salmni, 22-89: che prima il prode sposo ne perdei, / che tien
prodi ancora / rimangono agli achei dopo il pelìde / cuor di lione e rompitor
(16): don abbondio (il lettore se n'è già avveduto) non
sandracca e a tre de'suoi assistenti fare il cuor del leone, e uscire alla
spira ne'turbini / de l'alpe il tuo cor di leone / incontro a'barbari
d'amore. chiabrera, 299: il soave fin de'miei desiri / in tutto
assentiva e negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli occhi pieni di
2-69: e la pernice ne aveva il cuore grosso, credendo che i galli facessero
volgar., ii-1-81: di tutto il suo cuore amava l'altro tarquinio.
quale rendeva, pur di cuore, il contraccambio. carducci, i-339: [
contraccambio. carducci, i-339: [il boccaccio] apparteneva dunque a quella cittadinanza
, / ma l'albergo non è forse il migliore. -caldamente, con fervore
a pochi giorni morì, ed adempiè il giuro che di cuore lui a dio aveva
della casa, 2-2-13: pregando di cuore il signore dio, che felice la conservi
. carducci, i-428: noi ammiriamo il popolo tedesco; e aspettiamo di grafi
tedesco; e aspettiamo di grafi cuore il giorno vaticinato dal suo poeta. bacchelli,
pallavicino, ii-104: non potea credere il legato ch'egli dicesse di cuore, non
12-76: ponlo al dito del cor [il cerchietto d'oro], né mai
quando ti cerco amore, / come il mio tempo e questo grigio vuole.
in te era l'ombra della terra e il sole, / e il cuore d'
terra e il sole, / e il cuore d'un fanciullo senza cuore.
dalla fronte al tallone. -allargarsi il cuore, sentirsi allargare il cuore:
-allargarsi il cuore, sentirsi allargare il cuore: provare un vivo senso di
ho sentita venire, mi si è allargato il core d'allegrezza. manzoni, pr
mi ha... un po'allargato il cuore. dio gliene renderà merito.
gliene renderà merito. -agghiacciare il cuore: spaventare, atterrire; sentirsi
leopardi, 16-83: poscia improvviso [il pallido ladron] / col suon dell'
rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passegger, cui semivivo
volgar., 1-387: ma perocché il convenente non andava quella volta al cuore
frutto nel tuo cervello, che fa il grano seminato ne campi. -aprire il
il grano seminato ne campi. -aprire il proprio cuore: parlare con assoluta sincerità
animo. metastasilo, 1-i-740: apri il tuo core a tito, / confidati
monti, i-333: le ho aperto il mio cuore e non ho voluto ingannarla
non ho voluto ingannarla, noi consentendo il mio carattere libero e sincero. manzoni
e sincero. manzoni, 144: il reo sfugge la società di quelli che
superbi della loro virtù: aprirà egli il suo core a loro, che ne profitteranno
? lambruschini, 1-89: vi aprirò il mio cuore, come farei ad una corona
che vi ha mostrato a fibra a fibra il cuore suo,... non
. firenzuola, 638: padrone, lasciatene il pensiero a me; ch'io non
monti, x-5-21: poi: dimmi il ver, gli chiedi, ho il vero
dimmi il ver, gli chiedi, ho il vero a core. foscolo, viii-183
sorti della squadra. -avere il cuore, avere cuore di fare una cosa
: essere deciso a farla, avere il coraggio (e a volte anche la
ariosto, 26-136: marfisa avea sì il cor d'ire a parigi, /
castighi gravissimi, ai quali poi sa il colpevole che noi non avremo cuore di sottoporlo
, non ne ho cuore. -avere il cuore a una cosa: pensarci molto,
v'è l'istoria bella; / ma il conte che a tal cosa non ha
conte che a tal cosa non ha il core, / alle sue spalle questa porta
passa. segneri, 2-1-2: hanno il lor cuore o nelle faccende di casa,
non sanno talora che cosa abbia detta il sacerdote. salvini, 23-177: e sempre
. salvini, 23-177: e sempre avendo il core / nell'onde, sempre osservano
1-87: morire in piena guerra mentre tutto il mondo civile aveva il cuore ad altro
guerra mentre tutto il mondo civile aveva il cuore ad altro, non era un morire
di fare una data cosa: avere il fermo proposito di farla. ariosto,
massime in questi paesi. -avere il cuore a qualcuno o a qualche cosa:
o a qualche cosa: tenervi rivolto il pensiero. iacopone, 62-41: celar
reali benefici? chi non ha ancora il buon re di castella, o il saladino
il buon re di castella, o il saladino..., o galasso da
.. che tormento! -bastare il cuore di fare una data cosa: avere
della pastorale turba, a cui bastasse il core di partirsi quindi, per ritornare ai
non dubitar, ché me ne basta il core. -cascare il cuor e
basta il core. -cascare il cuor e, cadere il cuore: perdersi
-cascare il cuor e, cadere il cuore: perdersi d'animo, di
ahi tirsi è morto! / caddemi il cor tosto ch'io l'ebbi udito!
ii-521: or chi può esprimere come caddegli il cuore a sì rea novella?
-cascare di cuore a qualcuno: perderne il favore, l'affetto. salvini
a dii nimico. -cavare il cuore a qualcuno: ucciderlo, trucidarlo
, / se gli dovessi esser cavato il core, / di cercare ogni via,
/ se giungea orlando, di cavargli il core. berni, 4-4 (i-90)
): si voglion questi due cavare il core; / e poi combatton,
governatori suoi, che con le gravezze cavavano il cuore a'popoli, che non mai
, e lettere in cirimonie mi cavano il cuore, e tanto più che quel suo
b. davanzali, ii-272: càvanti tanto il cuore, disse apro, queste tragedie
, che ti cava gli occhi ed il core, quando la vagheggiava. forteguerri
(disse nalduccio) / mi cava il cuore, e dammi gusto estremo.
madre, frati e monache vi caverebbono il cuore; gli altri possono abbaiare.
-cavarsi il cuore per qualcuno: aiutarlo in
come a colui che mi trarrei il cuore per darlovi, se io credessi piacervene
se io credessi piacervene. -costare il cuore: costare assai. g
allevati duoi figliuoli, che mi costano il cor del corpo per far che gli imparino
far che gli imparino virtù. -crepare il cuore: provare un dolore immenso,
avesti maschio, per farti bene crepare il cuore. -crescere il cuore: sentire
bene crepare il cuore. -crescere il cuore: sentire gran piacere, provocare
adorno, / che d'allegrezza mi cresceva il core. pulci, 15- 12
12: subito crebbe all'amostante il core, / e disse: può
, e muoversi all'attacco, se il terreno è uguale, per dar cuore
giusti, v-226: creda che non dà il cuore di starsene qui a non far
vita. -dare cuore, dare il cuore di far una determinata cosa:
ardire di farla, sentire di avere il coraggio di farla. m. villani
, 2-42: disse, che gli dava il cuore di montare in su la più
(41): se quivi ti dà il cuore di venire, io mi credo ben
di fra michele, 20: et il lunedì mattina, in sul dì, essendo
dire frate michele che non gli dava il cuore di potere andare. pulci, 6-16
: se con quel cavalier vi desse il core / a corpo a corpo (ché
tornar più al campo non gli diede / il cor, ch'ivi apparir non avria
manualmente io adopererei, a me dava il cuore di volare al sicuro. tasso,
minta, 983: crudel, daratti il cor, vedermi morto? segneri, ii-49
. -di'sù. -non me ne dà il cuore. leopardi, 17-63: né
. leopardi, 17-63: né dielle il core / di sprezzar la dimanda e il
il core / di sprezzar la dimanda e il mesto addio / rinacerbir col niego.
o due, perché non gli dava il cuore di rimettersi in strada sotto il solleone
il cuore di rimettersi in strada sotto il solleone. -dare il cuore a fare
in strada sotto il solleone. -dare il cuore a fare una data cosa: scegliere
cuore a crederlo. -dare il cuore in deposito a qualcuno: abban-
pulci, 16-73: rinaldo, ch'avea il cor dato in diposito, / non
. castiglione, 277: devesi guardare il cortegiano di non parer maligno e velenoso
e d'un consiglio. -essere il cuore di qualcuno: suo amico intimo
messer antonio da venafro, che è il cuore suo, ed è il caffo degli
è il cuore suo, ed è il caffo degli altri uomini,...
temenze umane, / ché bene inspira il cielo / quel cor che bene spera
; tremenda / è la prova; ma il dio degl'infelici / sarà con voi
gemono dal tetto. / gli dice il santo « ancora un po'; fa'cuore
di cuore. fiacchi, 46: il lupo a tale onore, / fece tanto
fece tanto di core. -fermare il cuore in qualche cosa: porre tutto
ch'io la t'insegni avere? ferma il tuo cuore nell'amore di dio,
4-2-170: non si convien fermar sì duro il core / in una opinion, pensando
amici del sovran pastore. -gradire il buon cuore, accettare il buon cuore:
. -gradire il buon cuore, accettare il buon cuore: accettare una cosa come
se non staranno come meritano, graduano il buon cuore. -il cuore dice
ditelmi, donne, ché mel dice il core, / perch'io vi veggio andar
, né merito di saperlo: ma il cuore mi dice, che un sì gran
, né in congregazione, gli diceva il cuore di patire. -legarsi al
eccellenza illustrissima. -levare, distaccare il cuore da qualche cosa: rimuovere da
da qualche cosa: rimuovere da essa il pensiero, l'affetto. fra giordano
torràgli iddio i figliuoli, acciocché levi il cuor suo da essi;...
vana quello ch'ama e dove egli hae il cuore, sì si riconosce e ritorna
dio. segneri, i-721: staccare il cuore... da tutto quello,
da dio si distolse. -mancare il cuore: scoraggiarsi, disanimarsi. compagni
feciono, peroché per viltà mancò loro il cuore. -mangiarsi il cuore
loro il cuore. -mangiarsi il cuore, rodersi il cuore: accorarsi,
-mangiarsi il cuore, rodersi il cuore: accorarsi, tormentarsi.
, stanchissimi e con la tristezza mangiandoci il cuore. pavese, 8-279: hai perduto
. pavese, 8-279: hai perduto il gusto di vedere, di sentire, di
accogliere, e ora ti mangi il cuore. -mettere il cuore,
mangi il cuore. -mettere il cuore, porre il cuore a fare una
. -mettere il cuore, porre il cuore a fare una determinata cosa:
14-86: o gente umana, perché poni il core / là 'v'è mestier di
solamente / a darli vita avesse posto il core. -mettere il cuore in
avesse posto il core. -mettere il cuore in alto (in basso):
umiltà; è pover, che mette il cuore in basso; e perciò tutti veraci
fantasia, / ch'io non misi il mio core in luogo immondo.
di fare una determinata cosa: infondere il coraggio, la volontà di farla;
di fare una determinata cosa: prendere il proponimento di farla. francesco da
vantare. g. villani, 7-37: il buono luis re di francia, il
il buono luis re di francia, il quale era cristianissimo e di santa vita
., 155 (222): il padre si pose in cuore pure di fare
pulci, 28-22: quando ulivier percosse il viso a gano, / io dissi
romani. salvini, 16-3: chiamò il popolo achille a parlamento; / che
. cavalca, 16-2-61: misemi [il demonio] in cuore a una vergine
a dimostrare amore. -mettersi il cuore in pace: tranquillizzarsi, rassegnarsi
, proseguiva dettando, « che io il cuore in pace non lo voglio mettere,
». verga, 3-16: ora mettetevi il cuore in pace, che per cinque
e non pensarci più. -mordere il cuore: suscitare pentimento, contrizione.
, purg., 31-88: tanta riconoscenza il cuor mi morse, / ch'io
cuore della tua serviziale. -passare il cuore, arrivare al cuore: dare
pulci, 10-128: queste parole assai passano il core / al tristo padre.
al tristo padre. -perdere il cuore e il sangue: andare in rovina
padre. -perdere il cuore e il sangue: andare in rovina. compagni
, 3-8: i cavalcanti perderono quel dì il cuore e il sangue, vedendo ardere
cavalcanti perderono quel dì il cuore e il sangue, vedendo ardere le loro case e
. gli tenean ricchi. -piangere il cuore: a indicare rammarico, dolore
: gli amici, onde ti piange il core, / ha spenti acerbamente empia
luca tornando indietro, perché gli piangeva il cuore di lasciarla così zitta zitta sul
già centomila lire, che mi piange il cuore a pensarci! -prendere cuore
cuore di fare una cosa: prendere il coraggio di farla.
m. villani, 1-58: il tiranno di faenza,... sentendo
cuore, volle provare se, dicendo il contrario al re, gliene seguisse meglio
perde tempo, piglierà cuore a fare il principe. marini, xxiv-814: prendete
la ripida, ché sopra lei giove il vasto-tonante / ha la sua mano distesa,
g. morelli, 231: scrissesi il quinto danno, che'pupilli ricevono pella
danari; / del resto poi provvederà il signore. d. bartoli, 2-3-245:
non ne credette una: nè che il notaio volesse più bene a lui che
d'aiutarlo. collodi, 433: il mago... aveva preso a cuore
era tubercolotico, e chi sa quando il povero figliolo sarebbe stato liberato, sebbene
preso subito la cosa a cuore presso il governo. -prendere il cuore di
presso il governo. -prendere il cuore di madre: nutrire sentimenti materni
296): prima di ricever da lui il titolo di madre, n'aveva preso
titolo di madre, n'aveva preso il linguaggio e il cuore, e dimostrata
madre, n'aveva preso il linguaggio e il cuore, e dimostrata co'fatti la
dimostrata co'fatti la premura. -rapprendersi il cuore: venir meno (in seguito
). viani, 19-309: il cervello mi diminuì nella scatola, il
il cervello mi diminuì nella scatola, il cuore mi si rapprese e penzolò nella gabbia
un uccello accappiato. -reggere il cuore: non perdersi d'animo, conservare
d'animo, conservare la volontà, il coraggio (di fare una data cosa
non potrei, / se non mi regge il cor, se la mia bella /
volte per dire qualche cosa, ma il cuore non le resse. saba, 580
ultima vittoria che depreco / (ma il cuore, per dolcezza, regge appena
di cuore: di gusto. -far ridere il cuore a qualcuno: farlo ridere di
core che non riderei io, se il duca pensasse ad altro che a la mia
quando rido di core, mi manca il fiato. alfieri, i-38: io rideva
sentire raccontare dagli altri come era accaduto il fatto del 'potebam 'nella scuola
. verga, 3-18: bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che
delle cose allegre, da far ridere il cuore agli altri. svevo, 2-415
di disapprovazione della zia. -ridere il cuore: esultare. grazzini, 3-2-82
rihà 'l gusto, e non gli ride il core. -ridurre al proprio cuore:
l'uomo al suo cuore. -rodere il cuore: tormentare. buonarroti il giovane
-rodere il cuore: tormentare. buonarroti il giovane, 9-817: ma verme già di
di livido colore, / poter rodermi il cuor non crederei / per chi d'oro
in fondo all'arche. -scoppiare il cuore: provare un immenso dolore.
e anco io piango, anzi mi scoppia il core. poliziano, 2-56: mi
poliziano, 2-56: mi fa scoppiare il cuore a udirlo pur favellare. b.
sordo a'forti consigli. scop- piavagli il cuore, persistendo nell'armi, d'avere
nell'armi, d'avere a lasciare il vincitore più crudo a sua moglie e figliuoli
in mia presenza data / (scoppiami il core a dirlo), è maritata.
), è maritata. -sentirsi il cuore di fare una cosa: avere
cosa: avere l'animo, avere il coraggio di farla. verga, 3-26
, 3-26: la povera donna non sentendosi il cuore di lasciar la bestiola sulla strada
uscio. -sentirsi mancare, morire il cuore: provare uno sgomento profondo,
ho osato contraddirti sebbene mi sentissi morire il cuore. -soffrire il cuore,
morire il cuore. -soffrire il cuore, patire il cuore: bastar
. -soffrire il cuore, patire il cuore: bastar l'animo, avere
cuore: bastar l'animo, avere il coraggio, osare. boccaccio, dee
, 5-2 (23): non sofferendole il cuore di se medesima con alcuna violenza
ahi come, traditor, ti soffrì il core, / tal vèr la tua cognata
ahi come, o natura, il cor ti soffre / di strappar dalle braccia
amico l'amico, / al fratello il fratello? -spezzare, schiantare il
il fratello? -spezzare, schiantare il cuore: causare dolore immenso. -spezzarsi
causare dolore immenso. -spezzarsi, dividersi il cuore: provare un dolore immenso.
voi che ciò bastevole fosse a schiantargli il cuore? mei estasio, i-3-295: in
faccia a lei / mi si divide il cor. pananti, i-376: è cosa
è cosa che fa pianger, spezza il cuore, / il vederci privar de'nostri
pianger, spezza il cuore, / il vederci privar de'nostri beni. leopardi
parto da te. mi si divide il core / in questo dir.
e, senza volergli dire altro, sommamente il pregò che di buon cuore stesse.
anni oramai. -stringersi, chiudersi il cuore: venir meno, svenire.
pallida morte si dipinse. -stringere il cuore, serrare il cuore: angustiare,
. -stringere il cuore, serrare il cuore: angustiare, rattristare, impietrire
a poco, / già similmente mi stringeva il core. verga, 3-16: nel
sofferenza, e le si era stretto il cuore dalla compassione. panzini, i-117:
, i-117: indovinai tutto, e il cuore mi si serrò. calvino, 1-12
che piangeva era una cosa che stringeva il cuore. -toccare il cuore:
stringeva il cuore. -toccare il cuore: muovere a pietà, a commozione
279: sentitosi quello uomo buono toccare il cuore, aperta la borsa e trovatovi
e pregatelo che ancora a voi tocchi il cuore. foscolo, 1-130: se né
patria ornai né fama / ti tocca il cor, di te medesmo almeno / amor
che mi venivano suggerite, mi toccavano il core, in un modo particolare,
bellissimo e utilissimo, e a volte tocca il cuore come vedere il primo libro di
a volte tocca il cuore come vedere il primo libro di lettura fra le mani d'
, e trinca del migliore, / il vin di brozzi, un pane e una
cipolla, / talor per uno scherzo tocca il cuore. note al malmantile, 1-14
note al malmantile, 1-14: 'toccare il cuore': dar soddisfazione intera. quando
la tal vivanda gli ha toccato il cuore. -toccare il cuore (
ha toccato il cuore. -toccare il cuore (iddio): far sentire l'
sentire l'appello della grazia, infondere il sentimento di contrizione per i peccati commessi
): « dio v'ha toccato il cuore, e vuol farvi suo »,
e vuol farvi suo », rispose pacatamente il cardinale. pirandello, 7-137: quando
, 7-137: quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo... diranno che dio
.. diranno che dio m'ha toccato il cuore. -togliere un peso
moralmente sollevati. monti, iv-401: il sig. ercolesi mi ha tornato in calma
, 21: sempre mi toma al cuore il mio paese / cui regnarono guidi e
guidi e malatesta, / cui tenne pure il pas- sator cortese. -tornare
ti perdoni e aiuti. -tremare il cuore: avere grande paura, stare
: tremava più ch'a tutti gli altri il core / a bradamante. fiacchi,
a bradamante. fiacchi, 95: frattanto il reo l'universal minaccia / da un
da un canto udiva, e gli tremava il core. moravia, iv-152: avrebbe
calma, ma non le riusciva; il cuore le tremava, era inutile nasconderlo
che si mandaron fare per tutto gandia, il venire in cuore alla duchessa di
). magalotti, 7-118: dice il proverbio: lontan dagli occhi, lontan dal
nelle sistole si vuoti affatto di sangue il cuore, come a voi è riuscito
su 'l piatto dei suoi versi in processione il suo concino tremolante di espansività.
i-358: ma siamo una razza sbiadita: il cuori * ciattolo dello stupido nipotame tremola
. beltramclli, ii-283: veda, il mio cuoruccio bello veda a che cosa
, che cuoràccio di pietra che è il vostro! -acer, spreg.
veritier non sei, / dorrammi men che il non essermi arreso / a tuo pregare
raggi tristi di quel sole indorarono cupamente il volto della fanciulla, mentre ettore,
ettore, l'educato sor contino, il don giovanni del villaggio, le sussurrava
degli uomini e sua, e gli bruciava il sangue come una bevanda attossicante trangugiata in
maiale non appariva in alcun luogo. il tassista borbottava sempre più cupamente. brancoli
, x-1-393: le pupille abbassò, tremogli il core, / gli tremar le ginocchia
le ginocchia, e di man cadde / il vasello fatai, che cupamente / risonò
illuminata, strisciavano dei passi: ogni tanto il portello pesante... si richiudeva
pirandello, 5-55: di tratto in tratto il vecchietto tossiva, e quei colpi di
della chiesa deserta. brancoli, 4-93: il vento era violentissimo, e andava ferendosi
la porta a camullia, ed in tutto il giorno vi fecero una rottura di canne
li prigioni a lavorare, ed a cupare il fosso fra le mura e la ritirata
viaggiare da sé. ojetti, ii-37: il cupè a due posti soli, col
cfr. d'annunzio, iv-1-251: « il corso era popoloso, le vetrine splendevano
.]: dicesi 'cuperósa bianca 'il solfato di zinco;...
... 'cuperósa azzurra ', il solfato o vetriolo di rame; 'cu-
; 'cu- perosa verde ', il solfato o vitriolo di ferro.
.). ottimo, iii-435: il quale occhio, bene che stando in
stando in sulla proda del mare veggia il fondo, noi vede essendo in pelago
in quanto poi a nocumenti, che arreca il noce alle altre piante vicine, questi
e quel tempo; cominciò a fare il capo cricca, macchinando più che altro
sciolto. boccaccio, 14-243: messosi il libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a
, or quindi, / a rimirar come il natio candore / dal candor peregrin sia
ella fugge, e pur guata; infine il bosco, / dove selvaggio è più
so tacere la maraviglia che ne mosse il vedere come i nostri navicellai tenessero tratto
ai medesimi, e mostrassero d'intenderne il bello ancor per minuto. leopardi,
annunzio, iv-2-146: nell'entrare, aspirò il profumo dell'incenso cupidamente. =
di due piccoli cupidetti, si videro il giuoco e 'l riso in simil guisa
, 3-659: non dica maggior errore il superbo appetito di gloria, onde resulta
cose, ch'in- traman della vita il stame. colletta, i-248: tre menti
corrotta da cupidigie private, dovranno guidare il regno per mezzo alle vicine tempeste.
operando lentamente quel tristo effetto in tutto il milanese. abba, 1-19: l'ordine
buona volontà. d'annunzio, iv-2-1161: il padre e lo sciacallo, che a
vicenda custodivano l'adito, avevano espresso il loro pensiero su la necessità di chiudere l'
cupidigia ch'essi celavano sotto la sollecitudine, il dottore fece un ritratto spietato. b
di cibi. fogazzaro, 5-20: il curato e pasotti fiutavano, tra un
ehi, risotto, risotto » sussurrò il prete con un lume di cupidigia in
. d'annunzio, iv-2-55: ella aveva il grembo colmo di mele acerbe e ficcava
la testa era immersa nell'ombra; il petto libero fioriva di giovinezza.
questo affetto, che merita più tosto il nome di cupidigia che d'amore. oriani
cupidigia. d'annunzio, iv-1-332: il fantasma d'un delitto d'amore lo tentò
dal lat. mediev. * cupiditia per il class, cupidltàs -atis, da cupìdus
cupldine2, sm. letter. ant. il dio dell'amore, cupido.
, de la quale io ora non so il nome, essere il fonte di cupidine
ora non so il nome, essere il fonte di cupidine, del quale chiunque beve
due cupidini per dèi, l'uno per il delettabile, l'altro per l'utile
se maschio, per chiarissimo, se non il foletto cupidineo pianta i dottori ne gli
raggiungere un particolare scopo, di ottenere il possesso di beni o vantaggi materiali; bramosia
ha? m. villani, 1-42: il re luigi..., avvegnaché conoscesse
contro a'suoi agro nemico, innanzi il volle suo avversario,... che
odio, della lascivia, della cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere
amore, la gloria, i dolori ed il sangue de'lor pii ed animosi compatrioti
sanza vizio di cupidità, o di divoracità il savio usi cibo prezioso, e lo
dicemmo, piglia origine dal vedere: il vedere è posto in mezzo tra la
posto in mezzo tra la mente e il tatto. di qui... ora
surge la cupidità del toccare, ora il desiderio della celeste bellezza. leopardi,
borsa. g. villani, 6-62: il buono anziano aldobrandino udendo la promessa,
ornamenti e con uno rubino in dito, il quale valeva oltre a cinquecento fiorin d'
oltre a cinquecento fiorin d'oro, il quale costoro volevano andare a spogliare;
guerra per ministri. prati, ii-13: il padre tuo cupido / coll'or si
[l'àlacre fame de l'oro] il nauta ride i furori / d'euro
vorrebbero portarla alle labbra, finalmente, e il sigaro donarlo a chi sa chi.
dante, purg., 20-13: veggio il nuovo pilato sì crudele / che ciò
vele. parini, xix-113: ei [il secolo] te vedrà nel nascere /
, / de'tuoi begli anni farà lento il voi. prati, ii-94: oh
/ di procellosi palpiti / sentii balzarmi il core. carducci, 45: e
e conoscente figlia / a le tue nozze il talamo invermiglia, / allor che da
. imbriani, 1-105: le scomparve il riso dalle labbra, le si accese un
si fe- ciono per necessità, essendo il duca signore potentissimo e cupido di gloria
essere onorati. fogazzaro, 7-17: il giovane monaco aveva sentito il fascino della
7-17: il giovane monaco aveva sentito il fascino della cultura religiosa di giovanni, degli
e chiude, / chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto;
i sospiri, / gli apre subito il core / e nel tenero sen riceve
. a lei non era mai dispiaciuto il capraio, che si presentava in bottega
cupido, sm. mitol. il dio dell'amore presso romani (
gola, e si disse che cupido il teneva pieno de la ruggine de dardi,
presso alla mattina / dov'era lionetto il suo cupido. guarini, 93: te
e 'l foco: / ben sallo il petto mio ferito ed arso. / giugni
cupido, / se non c'hai ghiaccio il core, / né ti manca d'
. plur. i fanciulli alati che formavano il corteo mitico del dio. vasari
. vasari, 1-285: si videro il giuoco e 'l riso in simil guisa
che fece arcesilao, la carozza e il carrocchiero tanto sottilmente lavorati, che dall'ali
1-508: vanno [le api] ongendo il cupilo con sugo di calice, di
. pucci, ix-409: e poi il dì di calen di gennaio / vanno in
/ u'mai non trova la rovina il fondo. tansillo, ix-602: valli nemiche
al sol, superbe rupi / che minacciate il ciel; profonde grotte, / onde
/ mi scorse, onde a gran pena il fianco trassi. galileo, 3-1-122:
fonti / sgorga e crespo di spuma il mar s'imbianca, / quinci e quindi
2-51: camminando / o affondava sul lido il passo pesante / o stanco tornava nella
, / la finestra ne accoglie anche il fiato. la strada / a quest'ora
io sono un pozzo cupo cupo, il quale ha tanto grossa la vena,
'n parte troppo cupa e troppo interna / il pensier de'mortali occulto giace. algarotti
e ferve. pascoli, 784: ascesi il monte senza lo strepito / delle compagne
, come fanno i poveri. buonarroti il giovane, 9-290: senti conserto!
: qui cupe tazze vuotansi / secondo il patrio rito, / ben che sia lunge
alla mandra, all'aer cupo, / il numer dell'agnelle estimi il lupo.
, / il numer dell'agnelle estimi il lupo. d. bartoli, 3-58:
, 42: le montagne che fiancheggiano il nostro fiume a diritta, sono propriamente
, 35 (608): verso il mezzo di quel cielo cupo e abbassato,
quelle strade cupe e dirotte, / sotto il cadente ciel della notte, / nel
sotterra rispondessero. orioni, x-21-4: il salotto di un gusto ricco e severo,
c. e. gadda, 5-247: il cielo, così vasto sopra il tempo
5-247: il cielo, così vasto sopra il tempo dissolto, si adombrava talora delle
tonfi, / e le nebbie che affondano il fiume, / e le felci e
macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco filiforme dei carpini e dei frassini
filiforme dei carpini e dei frassini e il verde chiaro dei pini. -per
boriili, 6-58: dietro di noi il passato brucia man mano allontanandosi. i
con gli orribili cappelli a cilindro che il popolo toscano qualifica del nome di <
cariatidi ambulanti. pascoli, 761: per il monte erano stese / porpore cupe a
ii-199: padre di templi / fulvi come il grano maturo, / pentèlico, de'
risalto. gozzano, 146: tra il cupo argento della chioma densa / ella
diradare. la pioggia à reso cupo il grigio delle montagne. ungaretti, ix-30:
. quasimodo, 1-59: ed ecco il mare e il fiore già sull'àgave /
1-59: ed ecco il mare e il fiore già sull'àgave / e il
e il fiore già sull'àgave / e il colore del fiume vive lungo / antiche
[silenzio], se non quando il fende, / cupo tenor di musica locusta
, benché l'intirizzimento della persona, il nericcio delle vene e un cupo rantolo
cosenza su 'l busento, / cupo il fiume gli rimormora / dal suo gorgo
108: e nella notte nera come il nulla, / a un tratto, col
d'arduo dirupo / che frana, il tuono rimbombò di schianto: / rimbombò,
mise in ascolto. non giungeva che il romor sordo, cupo, confuso della
in fondo a un prato - veniva il cigolìo e il cupo tonfo delle macchine.
un prato - veniva il cigolìo e il cupo tonfo delle macchine. 5
minacce incombenti o di tristi presagi (il silenzio, il mistero). -anche di
di tristi presagi (il silenzio, il mistero). -anche di stati fisici:
pieno di affanno e di incubi (il sonno); insaziabile (la fame)
sé riviene. alfieri, i-91: il mio dolore era cupo e taciturno;
vari indirizzi di adesione, si alzò il deputato mounier a denunziare il fatto che era
si alzò il deputato mounier a denunziare il fatto che era stato la cagione prossima
dell'odio. carducci, i-470: il cupo entusiasmo del poeta...
cupo, non parlava quasi più guardando fisso il ventre grosso della moglie. d'annunzio
della moglie. d'annunzio, iv-2-530: il più potente, il padrone di più
, iv-2-530: il più potente, il padrone di più vaste turbe, corroso nei
in una cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto di contrapporre alle piccole formule chimiche
oscura sua cattedra perseguitata, si inaspriva il suo tribolo. il partito dei rigorosi,
, si inaspriva il suo tribolo. il partito dei rigorosi, con sguardi di
dolore; nelle sue pene troppo gravi per il suo esile corpo o per la sua
d'animo. brancoli, 4-60: il barone cadde in una collera sempre più
col catenaccio e restò pensoso e cupo tutto il pomeriggio a misurar coi passi lunghi il
il pomeriggio a misurar coi passi lunghi il corridoio, fino a buio. c
marino, 326: figlia, sì come il centro / del cor più volte dal
/ de le leggi immortali ha scritto il fato. salvini, 39-ii-146: fanno
, 1-3: sangue mi grida / il mio rimorso, sangue; e da me
rimorso, sangue; e da me il chiede / del padre mio l'ombra tradita
/ reggia lo vidi agonizzar: qui il nome / proferì di tieste, e
società, nutriron forti gli affetti, il culto delle tradizioni della famiglia e dell'ordine
gli avvenimenti della giornata e gli parve che il sogno fosse un cupo avvertimento. e
, 11-43: ed arrivando al fosso, il cupo e 'l vano / cercano empirne
34-258: e se appressar lo vede [il temuto bollor], 0 se nel
lontan l'usato / suo nido, e il picciol campo, / che gli fu
spirale / su per l'olmo ed il sole tra le frappe / cupo invischia.
con la mano, dall'alto verso il basso e viceversa, produce un suono
folgore cadde in roma, e percosse il campanile di san piero, e abbatté la
nel mezzo. campanella, 1075: il tempio è tondo perfettamente, e non
, per conservarla dallo umido... il vano, che rimarrà da l'una
i varie e ricche d'ornamenti / e il bel tempio componenti. algarotti, 3-340
orizzontali sieno figure simili, e aventi il loro centro in un'asse verticale, e
della chiesa, io vedeva in lontananza il termine della piazza, e da tutte
vignola. d'annunzio, iv-2-707: il corruccio del mare si propagava su la
da donghi dentro un riverbero che evoca il nitore di un oriente ideale. -per
più non ha case, che tra il verde, rare, / con le ben
annunzio, iv-i-m: la dama teneva il bastone dell'ombrellino su la spalla, girandolo
suo volto. deledda, iii-613: il vecchio si oscurò in viso. il nipote
: il vecchio si oscurò in viso. il nipote non se ne accorse, tutto
la sua brava cupola e la porta e il finestrino fu piantata sotto l'albero severo
degnazione, non negandole la sua ombra e il suo sostegno, vi cacciò dentro il
il suo sostegno, vi cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare,
era venuto a curiosare, poi invitò il nonno a visitarla. palazzeschi, 3-223
loro ebrezza canora. bontempelli, 8-145: il cielo non era più azzurro ma colore
nuvole. e. cecchi, 329: il sole avidamente poppa e rasciuga ogni minima
notò anche quanto fosse ormai misero e consumato il cappotto che da tanti anni gli foderava
parti arrotondate e convesse del diaframma, il cui profilo è ben visibile in radioscopia.
lungo, diritto, tutt'ombra, il viale dei tigli quasi non vede il
, il viale dei tigli quasi non vede il cielo: dai due lati, i
dove esso nasce, ché questo è il loro compito. -perdere la cupola
. algarotti, 3-210: ricevono essi il lume d'alto per via di quattro cupolini
paese. non si nasce per niente sotto il cupolone. tu non sai..
, più o meno, si vedeva il cupolone senza bisogno del canocchiale.
la medaglia, che si vede sotto il cupolino, nella quale è san filippo neri
sua casa, a guardar senza malevolenza il cupolino della terrazza che gli faceva comodo
e stretto. panzini, ii-200: il suo cranio piccolo sta incapsulato giù sino
mobile del palcoscenico dentro cui si nasconde il suggeritore durante lo spettacolo. 4.
arlia, 133: 'cupone'è il francese 'coupon', che è quel fogliolino
, si può dire, quel medesimo che il francese, perchè se 'cupone '
, fecero tanti e tali guadagni che il loro capitale, oltre agli annui cuponi
nella produzione di un tipo di raion, il raion al cuprammonio).
affatto, quale voi lo pensate, il magro e sapiente stregone di quella località infernale
e citr [ato], con il suff. -olo. cuprolitico, agg
; 872: lasciamo stare la tesi che il sergi sostiene in questo libretto, attribuendo
squame saldate fra di loro che avvolge il frutto delle piante cupulifere; è sostenuto
rallegrasi e contrista / ben mille volte il dì nostra natura: / spesso il
il dì nostra natura: / spesso il mal la fa lieta, il bene attrista
/ spesso il mal la fa lieta, il bene attrista. / spera il suo
lieta, il bene attrista. / spera il suo danno, e del bene ha
del bene ha paura: / tanto ha il viver mortai corta la vista. /
coltivate dopo la loro nascita e durante il periodo della vegetazione. palazzeschi, 1-450
calcarea del suolo, l'aridità per il subitaneo sgrondare delle piogge, impediscono qualsiasi
e chiude, / chiude anch'ella il suo petto / a l'amoroso affetto
cura. tasso, 3-35: alcandro, il maggior figlio, aspra ferita / rimosso
patema cura. alfieri, viii-27: il pargoletto in cura / riman di adrasto;
gli fia padre. al pianto / il crescerei; mentre a vendetta, e
mai delle tue cure / dar possa il labbro mio. nievo, 74:
annunzio, iv-2-153: alcuni mesi dopo il ritorno, scoppiò nel paese un'epidemia
/... / lasciar ti possa il sol per sempre oscura, / che
in prigione allora ti trovasse? / il che s'avien, con sollecita cura /
modesto, e godrà delle rivelazioni che sono il retaggio dei modesti, nella sua cura
del culto. passavanti, 3: il governo e la cura del movimento e
governo e la cura del movimento e il conducimento della detta navicella, il celestiale padrone
e il conducimento della detta navicella, il celestiale padrone iddio in alcun modo,
piovano arlotto, 22: manderollo [il cherico] a prò vedere alle cure e
/ de le fortezze e di tutto il dominio / de l'isola guardian lascia
dominio / de l'isola guardian lascia il cugino. firenzuola, 41: se mai
69: -fate di sorte ch'io accape il negocio, e sii come si voglia
; e quinci io debbo / sciorre il mio legno; e co'precetti miei
mia pace. colletta, i-39: uccidere il viceré, occupare i castelli della città
31 (536): prese [il padre felice], sul principio, la
/ d'essere a loro faccende: il parlare, degli uomini tutti / cura ha
morì alcuno. sarà cura de i medici il fame la pruova. alfieri, xiii-87
la pruova. alfieri, xiii-87: il quando, il come / s'abbia il
. alfieri, xiii-87: il quando, il come / s'abbia il ferro a
il quando, il come / s'abbia il ferro a vibrar, mia cura sia
, al mattino, è quella di studiare il mare, le nubi, il vento
studiare il mare, le nubi, il vento, i barchetti in cui a lungo
fura / ch'io non le rompa il suo disegno, e meco / non ti
tasso, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer
, iv-2-242: era stato [il cane] per molti anni la loro cura
72: assai meglio scrisse [il boccaccio] quando si lassò guidar solamente
, iv-1-278: s'egli avesse posseduto il discobolo di mirone o di doriforo di policleto
la sua prima cura sarebbe stata di chiudere il capolavoro in un luogo inaccessibile e di
e di goderne da solo, perché il godimento altrui non diminuisse il suo proprio.
, perché il godimento altrui non diminuisse il suo proprio. 7. disus.
casa de'catecumeni ancora fin da quando il p. s. ignazio la fondò:
gio. battista eliani, a cui il s. borgia ne addossò la cura.
le fraterne mura / la notte e il dì guardar con buona cura. varchi,
a cui / né anco quando annotta il sol tramonta, / sposa di quel
, a la cui destra / commise il ciel la cura / de titaliche mura.
mura. tasso, 18-63: languisce il fido cane, ed ogni cura / del
tuo sàngue: e vive / eterno il lauro, che l'eterna e pura /
la pratica de'nostri princìpi, lasceremo il resto in cura alla fortuna, tranne la
creati la natura. 9. il complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni
guarire una malattia; terapia. -anche: il ciclo completo di applicazioni di un farmaco
medici dell'età nostra sempre fanno il pericolo dell'infermo assai maggiore che egli
ferito di un colpo di spada presso il ginocchio, non sono affatto guarito, ma
, 3-40: padron 'ntoni è andato tutto il giorno di qua e di là,
qua e di là, come avesse il male della tarantola, e lo speziale
del ferro. pirandello, 7-266: il medico si provò a dare ima spiegazione
ima spiegazione scientifica del fenomeno: dichiarò il male: emiplegia; prescrisse la cura
.. la bella cura che di lui il maestro simone avea fatta, d'averlo
: capitò a roma un grandissimo cerusico, il quale si domandava maestro iacomo da carpi
di mali franzesi. marino, 3-108: il mio piè, che per l'estrema
scudo, / colsi quest'erbe, il cui vigore affrena / il corso al sangue
quest'erbe, il cui vigore affrena / il corso al sangue e può saldar la
papa, 1-2-50: mi parrebbe che il principale, anzi l'unico scopo della cura
dell'ano, affine di evacuare il corpo. -cura termale: terapia
quelle genti; e confessarono tutte che il sanar i disordini de'popoli, allora
pensier. algarotti, 2- 496: il poetico suolo ancora il veggio / verdeggiare.
2- 496: il poetico suolo ancora il veggio / verdeggiare..., /
buon cultor vien meno, / che sterpi il loglio e il frondeggiar corregga / troppo
, / che sterpi il loglio e il frondeggiar corregga / troppo lascivo. de sanctis
ancora acerba, i fichidindia, tutto! il tuo è mio, capisci?
tuo è mio, capisci? il tuo è mio! gli mando questo fucile
11. eccles. cura d'anime: il governo spirituale dei fedeli appartenenti a una
rilevante, in cui si trova sia il sacerdote cattolico in cura d'anime,
cattolico in cura d'anime, sia il ministro di qualunque chiesa o confessione il
il ministro di qualunque chiesa o confessione il quale eserciti stabilmente funzioni pastorali per i
qui ti convien por cura, / ch'il sangue lor richiede / da te colui
. beicari, 3-2- 26: il bianco, rinunziando la gravezza della cura dell'
; e altri delle cose temporali per il vitto e servizio de poveri e infermi
luca, 1-12-3-14: debba... il vescovo... provedere subito questa
nazionalità, a cui è preposto per il governo spirituale un sacerdote; i fedeli che
fedeli che fanno parte della comunità; il territorio corrispondente; il beneficio o prebenda
della comunità; il territorio corrispondente; il beneficio o prebenda con cui si provvede
cinquanta denunzie. collodi, 734: il figlio prese per sé le poche migliaia di
: crederei poter fare altra figura / che il sagrestano e il servo della cura.
altra figura / che il sagrestano e il servo della cura. manzoni, pr.
un ipsilon: quella a destra saliva verso il monte, e menava alla cura:
chiesa parrocchiale soggetta a una pieve, il cui rettore dicesi curato o cappellano curato
più là, recinto da muri, il piccolo cimitero. sbarbaro, 1-120:
non fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto, / né
irato e rio / turban di novo il miser stato mio / con improvvise e
, / e mentre con la fiamma il gielo mesci, / tutto 'l regno d'
gli lascia serrar gli occhi dolenti / il folto stuol de le noiose cure.
/ ma, in quest'onda che tanto il cor m'alletta / sommergendo le cure
m'alletta / sommergendo le cure, il cor ne scarco. fr. della valle
, i-41: pur a voi volgo il piè, solinghe mura, / e in
/ di dolce oblio tal detto. e il dolor tuo / divido io pure.
ora e ne i pian solingo va / il dissidio, o mortai, de le
pampinea vite! aureo s'accoglie / il sol nel lungo tuo grappolo mite: /
non quella cosa che arde e consuma il core. poliziano, st.,
etate, / spargendo ancor pel volto il primo fiore / né avendo il bel iulio
pel volto il primo fiore / né avendo il bel iulio ancor provate / le dolci
degli utili e materiali godimenti non ottundessero il senso de'bisogni morali, non ghiacciassero
suoi pigliamo cura. aretino, 1-192: il romito, fattogli parte del pane
fattogli parte del pane con cui rompeva il capo al di giuno e
319): a memoria tomogli il suo vestito / ch'avea lasciato,
cam panella, 1076: il sapienza ha cura di tutte le scienze
alle spalle i suoi prossimi, e tutto il genere umano. tommaseo, i-237
. tommaseo, i-237: sparge il vento qua e là i piccoli
in grande pianta. direste che il caso li porta: ma dio di ciascun
altro messaggiero, / che gli raconta il fatto tutto intero. ariosto, 36-42
. alamanni, 5-1-685: prenda adunque il villan d'intender cura / delle terre i
le virtudi. bruno, 3-62: rispondeva il crudo rimorso, che quelli, non
per lo contrario appena mi facesse somministrare il bisognevole a sostentarmi. -badare
: nell'atto del polverizzare prenda cura il polverizzatore, che non gli passi in bocca
polverizzatore, che non gli passi in bocca il veleno, o su pel naso.
un anno in circa, avendosi adoperato il vasari segretamente che 'l duca cosimo de'medici
-avere in cura qualcuno: curare durante il decorso della malattia. pancrazi,
aveva in cura un malato. quando il malato fu morto, il medico veniva dicendo
. quando il malato fu morto, il medico veniva dicendo, tra quelli del
loco / han di vesta in cura il foco. monti, x-3-228: eppur
donna tanto della robba si leva, che il piede e spesso un poco di gambetta
. -mettere in cura qualcuno: destare il desiderio, suscitare la curiosità.
e'genovesi a ciò consentireb- bono, il detto signore prima avea preso cura e promesso
): lui prendeva la cura di tutto il resto, e guiderebbe la cosa.
curato, guadare l'incarico, affidare il compito. ariosto, 23-18:
del par; tu più possente / il dardo scocca, e tu più cauto il
il dardo scocca, e tu più cauto il guida / a certa meta ».
giustizia umana commisurarsi la pena. ma il giudice e il carceriere dovrebb'essere, per
la pena. ma il giudice e il carceriere dovrebb'essere, per ciò, confessore
curaménto, sm. ant. il curare (i malati, le malattie
del quale [guadagno] traendo tutto il curaménto della carne mia,...
datelo allo nostro curandaio ch'elio curi il pue tosto che puote, pagatene la
bernardino da siena, 365: vediamo prima il primo amore, cordiale, cioè col
cuore: a la radice cominciamo; il quale amore ha in sé sette amori.
intendeva forse con tal titolo quello che il prevosto e i campagnuoli per filosofo,
ricavammo dalla relazione dei medici curanti, il suo male si aggravò nel quarto,
poi credo che più della psicanalisi conti il medico curante; il vecchio lombroso, sulla
della psicanalisi conti il medico curante; il vecchio lombroso, sulla base della psichiatria
le persone poco fidate, e persino sostituire il medico curante. -sm.
iv-534: la riprensione pubblica con alcuni, il più delle volte, non è bastevole
233-6: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola
mia persona, di poi farò intender il tutto a colei, ne la qual vivo
alle piante, gli levai d'addosso il molto fastidio del quale egli era ripieno:
: ma tutto de'tuoi giorni era il gran fato / seguir la tua giovine maga
quando / udrei, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni
la striscia d'incerato; e invitò il santa margherita a tirar due t ca-