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vol. XXI Pag.3 - Da TOLLERABILMENTE a TOLLERANZA (42 risultati)

: livello di intervento dell'uomo oltre il quale vengono sconvolti gli equilibri di un

tollerabilità che bisogna garantire per non sconvolgere il sistema, ospitiamo su uesto stesso

argento vivo, la polvere fulminante ed il terremoto personificato. leopardi, iii-602: la

ma pur tollerabilmente. tommaseo, 11-306: il la- menais prosatore m'aiutò a meglio

m'aiutò a meglio conoscere la poesia: il manzoni poeta a scrivere tollerabilmente la prosa

precede un agg. di cui limita il significato). spallanzani, ii-402:

accettato. bacchelli, 1-iii-80: il bragana pigliava i donativi ghignando, e

sarebbe piaciuto di tartassare quei fastosi, ma il gusto non valeva il riserbio e la

fastosi, ma il gusto non valeva il riserbio e la fatica... la

ostili. navagero, lii-1-303: è il signor don ferrante uomo di gran fatica

remissivo. foscolo, ix-1-264: perpetua il titolo meritato di falso mone- tiere sovra

meritato di falso mone- tiere sovra filippo il bello, tiranno atrocissimo nelle vendette;

ma anche iena d'indulgente compatimento per il male che il genero le l

iena d'indulgente compatimento per il male che il genero le l. -sostant

discorso nella radunata dei tolleranti, sotto il naso vermiglio dei due angeli custodi che

chi scrive, corre due pericoli: il pericolo di essere troppo buono e tollerante

e tollerante con se stesso, e il pericolo di disprezzarsi. -improntato a condiscendenza

.. non capace d'imporre per forza il mio republi- canismo. pratesi, 5-387

che possono senza iattanze per dare all'uomo il senso della bellezza della vita. piovene

tolleranza. mazzini, 86-184: sia il vostro linguaggio, come il vostro sentire,

86-184: sia il vostro linguaggio, come il vostro sentire, tollerante, conciliativo,

su un sistema repressivo o tollerante, il risultato non cambia. 5

2-227: del pari, pecca d'ingenuità il nostro irriflesso parteggiare pei soccmiam e pei

ogni cosa sostennero, i quali di certo il tempo passato conobbe, e sempre vivranno

non perdere perciò la tolleranza, né il decoro. 2. il durare

né il decoro. 2. il durare a lungo in uno sforzo o in

deleteri. malvezzi, 164: il loro esercito si disfaceva, anichilavasi quello

rimessa, la tolleranza più quieta, il color del volto buono, l'occhio bellissimo

o atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le avversità, le molestie

teresa di tolleranza, di pazienza e dolcezza il voler riparare a tanti disordini, nondimeno

con molta tolleranza vi stava, e il pensier suo era di stancar i parigini,

392: or meglio non saria, giusta il buon senso, / di prevenire in

. tiepolo, lii-5-72: sa ella che il re fa molti disordini con donne,

. carducci, iii-6-444: che se il mondo permette a'grandi, quali il

il mondo permette a'grandi, quali il petrarca e il leopardi, ch'e'gli

a'grandi, quali il petrarca e il leopardi, ch'e'gli parlin dei fatti

7. atteggiamento passivo che, con il non opporsi ad atti o comportamenti che

diritto (in partic., con il diritto di proprietà) e un proprio

con l'altrui diritto e compiuti senza il consenso ma grazie alla semplice mancanza di

fatale che si spropositasse), che il popolo non andava lontano dal vero stimando che

popolo non andava lontano dal vero stimando che il tutto fosser commedie di inimicizie finte non

nel quale era ammesso legalmente, sotto il controllo sanitario e con la regolamentazione

vol. XXI Pag.102 - Da TRABEATO a TRABOCCANTE (36 risultati)

ba3. figur. degenerazione morale, il cadere in comportamenti peccaminosi. m

peccati voi sperimentate? dunque portate addosso il piombo del peccato vecchio. -eccessiva esaltazione

2-62: l'umile cuore, la pace il circonda, / d'ogni cosa contento

mentre che, attestando la cristianità tutta il traboccamento de'loro meriti, grida ad

doversi a sì gran lumi dell'ordine sacerdotale il sito più de10 tra 'candelieri d'

paese più potente degli altri, secondo il traboccamento spontaneo di questa potenza. 5

avea. piccolomini, 10-200: né il traboccamento degli affetti ch'erano in loro,

tutto l'empito della gratitudine, tutto il traboccamento della preghiera e della disperazione era

montagna. leggenda aurea, 884: il diavolo si puose allora in figura dimoisè,

diavolo si puose allora in figura dimoisè, il quale nomando da ogne parte i giuderi sopra

pioggia e tempesta, apportò in roma il giorno vegnente della notte, nella quale

nella quale questo era seguito in firenze, il terribil tevero traboccante. cesarotti, i-xviii-280

-che deborda dall'abito (le spalle, il seno) castelnuovo, 2-18: ciò

2-18: ciò non toglie cn'egli, il commendatore, fosse in frac e che

tes. -eccezionalmente prominente (il naso). marino, viii-10:

ed eravi un vasello di legno. buonarroti il giovane, -158: levar bombole e

/ suscitaron nel mio vigore / nudo il brivido salubre / del lavacro mattutino.

fr. martini, i-562: il disegno della testa inscritta nella trabeazione sviluppa

degli elegantissimi steli delle colonnine, tutto il portale nel suo insieme di severa grazia formale

44: assediato di verde è anche il portone del tardo medioevo... che

voce dotta, formata per incr. tra il lat. trabs trabis (v. trabe

una capsula o da setti fibrosi contenenti il parenchima di un organo, si spinge verso

di un organo, si spinge verso il suo interno, formando con le altre fibre

le cavità midollari del tessuto spugnoso presso il canale delle ossa lunghe. =

negli angoli degli parieti situati, et il trabèculo et la vite insieme uscivano ma fora

trabecole dell'angolo iridocomeale, per permettere il deflusso dell'umor acqueo. =

che la donzella l'ami di tutto il suo cuore, però elvella li mostra sì

tre corti piedini di ferro imbullettati contro il corpo stesso di ciascun timballo. manzoni,

le mani [l'arrotino], afferrò il suo trabiccolo per le stanghe.

rucellai, 6-73: qual colpa ci ha il provvedere eterno, se noi quelli semo

contiene al centro uno scaldino per riscaldare il letto, asciugare i panni, la biancheria

la signora pareva un letto con dentro il trabiccolo. bacchetti, 1-i-317: aveva preso

). giusti, v-172: sebbene il trabiccolo che mi ha travasato fino ai

un lat volg. * trabiculum, per il class, trabicula, dimin. di

, sm. ant. e letter. il traboccare. - in partic.:

arsione delli fuochi mondani, come fu fatto il diluvio per traboccamento d'acque. belli

vol. XXI Pag.103 - Da TRABOCCANTEMENTE a TRABOCCARE (50 risultati)

, traboccanti, appuntellati; s'indicava il numero de'sacchi, spropositato. borgese,

satollo di cibo (lo stomaco, il ventre). boccaccio, viii-2-194:

(la quantità, la misura o il peso stesso). marino, 1-13-246

/ che dal tatto di micia ebbero il biondo. fr. serafini, proem.

anonimo, lx-3-283: traboccante in quel seno il giubilo la rapiva da sé medesima.

dichiari capo. angioletti, 1-30: arriva il tranvai giallo, cigolante e traboccante come

emblema della nostra antica venezia dogale è divenuto il suo emblema: la comucupia traboccante di

, ii-173: si potrà obiettare, che il mondo è traboccante di ingiustizie, e

. pellico, 2-2: mi sento il cuore spesso traboccante di malinconia e intollerante

monte). bembo, io-iti-133: il re penato avendo que'tre dì a portare

con tutte le sue genti, avanti il mezzo giorno, giunse a fomovo.

volgar., iv-11 (48): il desiderio della carne, il quale traboccantemente

48): il desiderio della carne, il quale traboccantemente conduce ai peccati, s'

f. f. frugoni, vi-123: il sole della verità nell'equilibrio ti bocca ogni

era sorta quella marino, 19-8: vede il garzon, che indomita e feroce / la

particella pronom. (trabócco, trabócbuonarroti il giovane, 9-37: colui che atleta,

, o cacciatore, o sorriso sforzato il vèrgoli « perché non mi parete troppo saldo

vi trabocca e sbalza: / dentro, il coltello gira gira gira. arbasino,

e cacciava; annunziavanmi quando dovea traboccare il nilo, ed io me ne faceva beffe

onde traboccando fuori di quelle, allaga il circustante spazio. domenichi [plinio]

[plinio], 18-18: quivi il nilo, in luogo di lavoratore,

comincia a traboccarsi... dopo il solstizio o la luna nuova. galileo,

galileo, 1-1-353: più facilmente [il fiume] rigonfia e trabocca sopra gli

adiacenti. marchetti, 5-24: cresce il nilo l'estate, unico fiume / di

siena, 355: sia tenuto [il camerlengo] per saramento de andare ogni mese

trabocca e piove. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, /

e con vomito alterno or gli trabocca / il sangue per la piaga or per la

. con meton.: riversare dagli orli il materiale sovrabbondante, per lo più liquido

sì, che pò t ghiottone / empiere il gocio e la triste centrala. fagiuoli

ugurgieri, 362: lasso con tutto il corpo si trabocca a terra. andrea da

andrea da barberino, 1-193: quando il re disidero assalì e'saraini, non si

g. gozzi, 1-16: far il terzo impalo sul diadema del detto leon

detto leon e, nel voltarsi, il vino che avea bevuto non gli ha permesso

non furono che un melanconico cimitero. il primo a traboccare fu il cappellano di

cimitero. il primo a traboccare fu il cappellano di fratta, indi toccò allo

46: s'imbarcò nello schifo, il quale per essere molto carico traboccò,

, / che arde ogni cosa, e il mur crepa e trabocca: / né

le macchine minori, / per adoprar che il muro altier trabocchi. 6

su la stadera della croce si pesò il giusto, che traboccava di merito, perché

giusto, che traboccava di merito, perché il peccatore di bassa lega falsificato dalla colpa

8. balenare fra le nubi (il fulmine). marino, 1-12-24:

non con tanto vigor dal ciel trabocca / il fulmine né fa tanto fracasso, /

/ né cosa v'ha che gli rinchiuda il passo. g. graziani,

e sì mortale / fuor de le nubi il folgore trabocca, / come il ^

nubi il folgore trabocca, / come il ^ uerrier precipitoso e fero / a quel

quel pianto, a quel suon spinge il destriero. -irradiare luce da dietro le

le montagne. bacchelli, 2-i-120: il sole accolto risale e trabocca dai sassi

ogni guerra sosta. montale, 21-15: il sole che trabocca oltre i monti si

mia, tanta dolcezza, / che pare il gaudio quasi fuor trabocchi / né posso

effetti peggiori. di giacomo, ii-823: il nostro dialetto... finalmente,

vol. XXI Pag.104 - Da TRABOCCARE a TRABOCCATO (38 risultati)

f. frugoni, 3-i-195: il tenore di questa lettera, che non eccedeva

. b. cerretani, 2-52: il carnovale era suto alli otto dì di febbraio

otto dì di febbraio... il popolo li pareva che fussin tornati e tempi

lo scolmo: / in tutte parti già il suon ne rimbomba. cavalca, 20-276

giraldi cinzio, iii-6-93: di tanta temenza il cor trabocca, / che per l'

che per l'orror, ch'acerbamente il punge, / si va a nasconder tra

: affacciata alla bassa finestrella / conosce il nati, onde il suo cuor trabocca

bassa finestrella / conosce il nati, onde il suo cuor trabocca / d'allegrezza e

annunzio v-i, 1135: di continuo il cuore traboccava come l'urna della vostra insegna

di gioia. 15. tramontare (il sole). stigliani, 2-134:

. stigliani, 2-134: com'oggi il sole in ocean trabocchi, / verrai

/ d'incendiate nuvole profonde, / il sol... / nell'alto abisso

muzio, 4-74: in occidente / trabocca il dì per dar luogo alla notte.

fatto la forma per la materia; il che doverrebbe essere a riverso: la roba

granello di polvere insanguinata a far traboccare il secondo impero), dopo sédan i fati

quasi trabocco. turbolo, 1-i-190: il venir a quest'atto di mutazione e

facilità. vimina, 1-225: si lasciò il re facilmente traboccare nella risoluzione d'armare

re del lato di dietro del castello il traboccarono. ariosto, 29-42: con

profonda a me s'apra, overo il padre onnipotente mi trabocchi all'ombre co la

notte profonda. boccaccio, viii-1-188: il diavolo, per invidia della gloriosa vita

e ficcò l'elmo nel fango e il cavallo si rizzò. boiardo, 3-8-46:

, che ivi era arivato, / percosse il re agramante con la lancia / trabuccandolo

trabuccandolo a terra riversato / e passolli il destrier sopra la pancia. -lanciare

fiorentini. -capovolgere un'imbarcazione (il mare in tempesta). catzelu [

catzelu [guevara], 1-66: il mare alterato trabocca i navili.

amore. petrarca, 87-8: similemente il colpo de'vostr'occhi, / donna,

ch'eterne / lagrime per la piaga il cor trabocchi. 21. versare

un recipiente. pavese, 1-240: il vecchio... andò fuori a rastrellare

quantità. pulci, 25-293: farfarello il famiglio facea, / ed orzo e fien

. f. doni, 3-261: il mercante dà a credenza e spaccia con la

la cattiva roba... questo [il tempo], con la speranza ti stirachia

contesto figur. guerrazzi, n-ii-23: il grano che trabocca la bilancia, per

locuz. -essere la goccia che fa traboccare il vaso-. v. goccia, n

). marin. disus. usare il trabocchetto. stratico, 1-i-468: 'traboccare'

, trovandoci molto in terra, saltò il vento traversio, di modo che istem-

, 15-2 (292): quando ettore il vide traboccato morto stendersi alla terra,

finestra della sua casa, battè di posto il capo su la selciata della publica strada

corpo traboccato pesantemente a terra, dopo il rimbombo, le dita delle mani,

vol. XXI Pag.105 - Da TRABOCCHELLO a TRABOCCO (22 risultati)

tesauro, 2-72: stazio, che fu il più astruoso e traboccato nello stile,

, 4-80: più volte mi venne il dubbio, che m'avessero tolto dalla primastanza

, in modo che chi vi pone il piede precipiti a inganno entro un sotterraneo

o beffarlo. siri, 1-vii-548: il duca di lorena... non seppe

preparavano. a. cattaneo, i-24: il terzo è l'avaro ingiusto che tende

quanti può e quanti sieno per uccelar il suo prossimo. rovani, ii-65: che

: è un istrumento de'costruttori, il quale è formato da una riga lunga circa

circa due piedi, con divisioni indicanti il rientramento graduato che debbono ricevere le coste

debbono ricevere le coste della nave, il cui contorno è dedotto da quello della

poste su differenti livelli, usato per il trasporto di materiali di riempimento o di

9. ant. in una bilancia, il congegno che solleva il braccio o che

in una bilancia, il congegno che solleva il braccio o che lo libera dai sostegni

, 2-5: avvertendo che sia tal [il peso] che le bi- lancie piccole

trabocchetto facilmente elevino,... il metterete sopra alle vostre bilancette da saggi.

e le parti sue, ciò è il trabbocchetto, la lenguella, la mazza,

. agostino giustiniani, 75: il castello era sito in luogo alto rapido

gittare innel trabocchetto del sammalò. buonarroti il giovane, 9-95: per ire al

cinese, per nome manuello, che il santo si conduceva, cadde sul trabocchetto

305: in cima, dov'era franato il pavimento, appariva chiaro che si trattava

la donnola, e si perseguitan con il smeraglietto o castrica già detta.

da evitare. volponi, 4-137: il nano procedeva sul fondo erboso, tra i

la superbia cacciato fu astretto a far il pedante in corinto, altrettanto occorrerà a

vol. XXI Pag.1088 - Da ZOIRE a ZOLFINO (25 risultati)

ha seco i zolfanello per rallumare il fuoco in quelle parti. dottori, 1-20

miracolosa col lasciarti fuggir dalle mani il zolfanello che ac testa nel

, i-430: nel suo 'trattato dell'agricoltura'il soderi- scampi dalla sua collera.

di ricchi, xxv-292: accostare il tizzone al zolfanello / ed zolfigno, agg

, caratteristico dello faetano, ma il cattivo metodo col quale si tentò di stabilirvi

zolfanaia, fece mancar l'impresa e scoraggiare il proprie glior mercato di specchi

le ginestre secche; che se vi metti il solfinello, subito zolfanèllo (solfanèllo,

cantone a per uso d'accendere il fuoco. vender sulfaroli e pastinache

ovidio volgar., 6-286: sì come il piccolo fuoco, prese forze a

la cenere stessa, infino che tiene coperto il superficie del vaso a, non

col solfanello, ritrova le spente fiamme e il lume che fu impristre (anche con

zolfino. e. cecchi, 13-593: il drillo correva per la gabbia con il

: il drillo correva per la gabbia con il fuoco quando vuol superare el legno,

va al camino, dove è apparecchiato sempre il carbone ne straordinaria della sezione autonoma zolfatai,

pareva finisse sempre più a punta, senza il glancoperto, la facellina, con il

il glancoperto, la facellina, con il zolfanello da accenderla. galileo, presso l'

3-4-198: chi dicesse io ho sentito battere il fuoco al vicino, e di agrigento.

di senrazione, altre alla pietra, il fucile, l'esca e il solfanello ancora

pietra, il fucile, l'esca e il solfanello ancora, tir dire uomo 'andante',

piedi sonnacchioso e piglia / l'esca, il = dimin. di zolfata per solfata (

prima. fucil, la pietra e il zolfanello; / batte, ed il foco

e il zolfanello; / batte, ed il foco in tre botte s'appiglia.

, ii-112: profittano dell'arte della seta il padron zolfino2 { solfino), sm.

più interna, per accertarsi che de'terreni il conduttore della foglia de'mori e de'bossoli

gl'incannatori, i zolfatori. cavo fuori il mio quattrino. carena, 2-223: 'solferino'

vol. XXI Pag.1089 - Da ZOLFINO a ZOLLA (41 risultati)

quadri coreografici. fogazzaro, 5-90: il professore si alzò, prese uno zolfino lungo

lo cacciò nella brace del caminetto e accese il lume. cicognani, v-1-335: e

22: dentro si sentiva solo respirare, il massimo rumore era quello dei zolfini sfregati

sopra la quale sparto l'avea perché il fummo ricevessero, io la misi sotto

gettano fore cenere e sulfo, dove il terreno senza visibile foco e senza acqua manifesta

13: mi piaceria ch'l carbone, il solfo e 'l salnitro, de'quali

506: pestaremo la canfora insieme con il solfo. g. del papa,

schifoso male. tarchetti, 6-1-86: talora il piede si affondava in uno strato di

un secondo e un terzo fiammifero, torcendo il naso al puzzo dello zolfo che frìggeva

che ha subito un processo di raffinazione mediante il fuoco. livio volgar.,

. anonimo [agricola], 225: il solfo è di due maniere: o

se non che non ha ancora sentito il fuoco, o è fattizio, che il

il fuoco, o è fattizio, che il chiamano i greci 'pepiromenon', cioè che

i greci 'pepiromenon', cioè che ha sentito il fuoco. mattioli [dioscoride],

quello che, per non avere esperimentato il fuoco, si chiama vivo, e di

e una di solfo vivo; polverizza bene il tutto; e metti la polvere in

meritaro tanta pena e tormento, che il solfo e 'l fuoco di ninfemo multiplicò e

quel che come zolfo o esca, / il foco par che rinnalzi ed accresca.

un pugno di solfo che bruci. il suo ardore sembra fuggitivo come quello di una

l'apparenza del candore: come sempre il candore emana un odore di zolfo.

, senza indiscrezione, a guardarlo durante il suo lavoro: mentre sarchiava nell'orto

ginzburg, i-491: era scomparso anche il solfo per via della guerra, e la

mano, se non è subito spedita, il vino si guasta. -farmac.

. lami, 1-2-412: io ho il zolfo di un sigillo di giotti piovano di

interdizione. ci sono illuminazioni sotto cui il verde dei platani e dei tigli prende

sempre odo. g. b. strozzi il vecchio, 2-45: 0 mia sorte

, ii-24-67: costui, veggendo tra'chierici il zolfo / acceso per tre papi,

alfieri, 9-67: pur fa arrischiarmi il giovami mio zolfo: / salpo:

ferd. martini, i-499: hai visto il messaggero? si getta a quel modo

ariosto, 7-27: come si vide il successor d'astolfo / sopra apparir quelle

ne la pelle. ammirato, 2-4-51: il solfo ha nelle vene, l'ariento

ne'piedi, la smania nel capo et il prorito nel pettinicchio. -portare

. g. raimondi, 1-176: zoliano il gesto del poliziotto che offre una pezzuola

una pezzuola, già nera, per detergere il dito inchiostrato. 2.

st., i-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure

/ col curvo aratro e con la vanga il suolo, 7 volghiam sossopra le

rosseggia franta dal bipede / seguace dietro il vomere che passa. quasimodo, 2-30

delle sere iosolea passar gran parte / mirando il cielo, ed ascoltando il canto /

parte / mirando il cielo, ed ascoltando il canto / della rana rimota alla campagna

sedevamo sulla zolla più verde e rigonfia, il verde ramarro fuggiva sull'orlo della siepe

superbo sole / era, e pensoso il verno aere ammirava: / ma più seduto

vol. XXI Pag.1090 - Da ZOLLAGLIA a ZOMPARE (35 risultati)

non m'è che l'amicizie. buonarroti il giovane, 10-882: sol signor di

, 1-82: volle / che ognun serrasse il traffico e il negozio; / donando

volle / che ognun serrasse il traffico e il negozio; / donando a ciascheduno entrate

, i-118: egli si è levato il debito, ha il pane per tutto l'

si è levato il debito, ha il pane per tutto l'anno, ha qualche

foscolo, iv-369: mia cara amica! il tuo sepolcro beva almeno queste lagrime,

ah, ah compagno, / tu hai il giaco eh? o ve'che buona

tra le zolle, e forze fia il suo megliore. alberti, i-196: non

parlan ai patria. io talpi adoro e il mare, / e gli appennini adoro

, / e gli appennini adoro e il natio colle / l'italia adoro e la

-zollina. papini, x-2-756: il grano bisogna tirarlo fuori dai sacchi,

zolloni di tufo i nicchi scintillavano come il diamante. qua e là, su pei

gibbi, la fioritura salina luceva come il tritume del vetro, come la limatura

, sf. colpo inferto o ricevuto con il lancio di una zolla di terra.

= deriv. da zolla; il d. e. i. pattesta nel

(zollatura), sf. agric. il modellare intorno al colletto delle piante una

in modo che non subiscano danni durante il trasferimento. = nome d'

, i-636: barbara teneva in grembo il cagnette e gli dava delle zollette di zucchero

allori, 1-38: or è converso il tutto in berta e 'n baia, /

le acque piovane] per non essere il suolo sciolto, sollevato, scabroso,

quasi lo disfece. pananti, ii-123: il babbo gli arrivò dietro?

, zombava, conciava male. buonarroti il giovane, 9-712: ve'quel ragazzo che

, 5-206: aspettiamo, una sera, il sor filippo, e lì fra lusco

brusco, si zomba, gli si rinfresca il groppone. -recipr. lippi

s. v.]: vedendo che il ragazzo non voleva attutirsi, gli diede

e incarnato in un cadavere. -anche: il cadavere stesso cui lo spirito ha

creola di origine africana (cfr. il congolese zumbi 'feticcio'); nel signif

bresciani, 6-viii-236: cominciai a menare il manico del mio frustino, e ai

'zomoterapia': metodo di cura che utilizza il plasma muscolare cioè la carne cruda: forma

: oltre che correre, ho dovuto saltare il muricciolo, evitare la scaletta che obbligava

, muovermi un po'da zompafossi tra il lentisco. = comp. dall'

l. bellini, i-108: il bucchero e il barro, / o si

. bellini, i-108: il bucchero e il barro, / o si prendano inzompare,

, un farsi lato, / un esser il dappiù, un sopraregioni dell'italia centrale

bravura. te la mia donna che tutto il giorno mi sente cantare o mi vede

vol. XXI Pag.1091 - Da ZOMPATA a ZONA (33 risultati)

giuliani, i-295: io con il lume in mano vado dietro al muro;

simil. sussultare per una forte emozione (il cuore). manzini, 18-209

cuore). manzini, 18-209: il cuore... gli zompò rapidamente nel

. gli zompò rapidamente nel petto. il dolore strinse allora in una morsa lo stomaco

non si è fatta passare la mosca per il naso davanti all'estranea, ed è

rodolfo valentino. -ant. poggiare energicamente il piede sul corpo di un'altra persona

quando voleva montar a cavallo o sopra il carro. 3. presentarsi improvvisamente

, iv-534: 'zompata': in napoletano indica il duello a coltello dei camorristi, perché

: fraomele fremette: nelle sue vene il sangue del guappo antico non dormiva, sempre

= deriv. da zompare, con il suff. dei nomi d'azione dei verbi

omeri n'ammanta / e di cerulee zone il dorso e 'l ventre / distingue.

9-69: era abbronzata a zone; il ventre scoperto mostrava lo stampo di un precedente

mia fuggita errante. mazzini, 55-254: il piemonte deve considerar se stesso come il

il piemonte deve considerar se stesso come il campo trincierato della libertà italiana, la

bandiera. b. croce, iii-22-85: il che era anche confermato dalla legge sul

cui è vietata la caccia per favorire il ripopolamento della selvaggina, la quale può

territorio in cui è probabile o imminente il verificarsi di un conflitto armato.

lenzio, ecc.). il pericolo di conflitti armati. la repubblica [

-zona di libero scambio: territorio in cui il commercio estero non è sottoposto a tariffe

speciali misure di vigilanza doganale per prevenire il contrabbando. -zona militare-, area riservata

della sera [8-viii-1941], 4: il giappone avrebbe presentato alla russia le seguenti

invisibili, invalicabili mura: di qua il centro borghese, di là la periferia

su una determinata area e costituisce perciò il punto di riferimento obbligato per tutti coloro

alcune grandi città, area in cui il traffico e il parcheggio dei veicoli sono vietati

, area in cui il traffico e il parcheggio dei veicoli sono vietati o limitati

. -zona disco: quella in cui il parcheggio degli autoveicoli è consentito solo per

corpo umano. savinio, 424: il berretto gallonato aderisce al corpino mediante una

italiana. gramsci, 12-135: è con il nascere e lo svilupparsi delle disuguaglianze che

nascere e lo svilupparsi delle disuguaglianze che il carattere obbligatorio del diritto andò aumentando la

alle attività che normalmente si compiono durante il giorno. -zona notte, parte di

che sono all'altissimo monte / ove il nilo ha, se in alcun luogo ha

nominare i poli, le zone, il zodiaco, l'orizonte? e. danti

plinio], 27: essendo quello [il cielo] diviso in cin

vol. XXI Pag.1092 - Da ZONA a ZONIZZARE (38 risultati)

matematici e ancora i poeti han diviso il cielo, e conseguentemente la terra che

come fasce o cinture vengono a cingere il cielo, e ancor la terra.

, 7-32: questi tai quattro circuii dividono il cielo in cinque parti, quasi si

esclusiva. cattaneo, vi-1-144: così il silicio e altre sostanze meno pesanti rimasero

di carattere amministrativo in cui è suddiviso il territorio nazionale. -in periodo bellico,

motivi militari o di pubblica sicurezza, il sorvolo di aeromobili. 19. patol

tra la linea di fondo situata dietro il proprio canestro (cioè quello in cui

di realizzare i propri punti) e il bordo più vicino della linea di metà campo

ni, salvadore su hitchens liberando maldini il capitano, il cesare nostro, che

salvadore su hitchens liberando maldini il capitano, il cesare nostro, che è grande ma

per così dire, specializzato nel segnare il goal decisivo di varie partite propno quando il

il goal decisivo di varie partite propno quando il tempo di gioco stava per finire.

nata in quanto nella partita svizzera-italia disputata il 29 marzo 1931, il giocatore renato

partita svizzera-italia disputata il 29 marzo 1931, il giocatore renato cesarmi portò al pareggio la

la nostra nazionale nell'incontro italia-ungheria disputato il 13 dicembre dello stesso anno, realizzando

striscia di carta su cui viene impresso il testo di un messaggio ricevuto tramite telegrafo.

messaggio ricevuto tramite telegrafo. -anche: il nastro perforato della telescrivente. -lettore di

con cui le donne cingevano in vita il peplo. -in senso generico: fascia o

generico: fascia o cintura che cinge il corpo, per lo più ai fianchi.

tesauro, 5-262: mirate quanto meglio il sen disciolto / breve zona mi stringe;

; e senza intoppo / lascia libero il pié salda succinta-milizia, iii-18: fibula

che serviva a ritenere la clamide, il paludamento, la palla, la zona o

, come d'una zona campestre, il senso largo e nudato. d'annunzio,

annunzio, i-934: dalla zona slacciata il seno, ricolmo di latte / manda,

aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la zona. idem

insieme zona. daniello, 692: il sole e la luna, di giove e

l'uno e l'altro cinto; il che suol avenire quando l'uno d'essi

, / a merenda scuoteva un po'il groppone, / dava di zona pria d'

al tappeto; ma non era più il tappeto bizantino steso su forme incorporee superficiali,

steso su forme incorporee superficiali, ma il tappeto che zonava di colore le superfìci di

. calvino, 1-234: prima il rosso delle bacche del gigaro, dei

1i-1-70: allora la monumentalità si placca: il cavallo scorciato si espande in un largo

di due cervici umane, si versa il liquido verde di un colle così lontano -come

come per tendenze antonelliane cui si richiamerebbe il motivo delle sfere sui pilastrini e persino

motivo delle sfere sui pilastrini e persino il tipo del san girolamo che si costruisce,

da accumuli torbosi. -zonazione verticale: il succedersi in montagna di fasce di vegetazione

, che ha sborsato 60 miliardi per il restyling e messo lo zonista maifredi al posto

e traslucida e sono diffusi in tutto il mondo. = voce dotta,

vol. XXI Pag.1093 - Da ZONIZZATO a ZOOFITO (26 risultati)

. a. stefani [« il tempo », 18-ii-1957]: bisognerebbe che

'quamquam'per lettera, per trovarsi come il zono di mezzo avantaggiato, quasi che

zono di mezzo avantaggiato, quasi che il giuoco sia per fornirsi senza sentirsi la borella

intimissimo, che per molti anni seccò il prossimo col 'bighellonare', avrebbe potuto molte

meta, per lo più trascorrendo oziosamente il tempo. varchi, v-44: 'andare

: / e l'accompagna ognun'fuorché il marito. pananti, ii-23: e dove

dicea la diva a quel girandolone, / il giorno a zonzo, la notte a

un topolino. rajberti, 1-95: il gatto. nella bella stagione...

.. è capace di passar tutto il giorno sui tetti, a godere l'aria

tetti, a godere l'aria pura e il sole, andando a zonzo senza scopo

: soltanto i maschi delle lucciole hanno il privilegio del volo, e spesso se

). pea, 7-590: ora il tempo è cattivo e a zonzo sui poggi

questa pratica, / e quasi che il cervel gli andava a zonzo. a.

e son zannate, / va a zonzo il lor cervel, sono sviati. 3

sviati. 3. locuz. mandare il cervello a zonzo: confondere e obnubilare

e vedermene in mano, mi manda il cervello a zonzo. bacchelli, ii-433

, ii-433: io m'accorsi che il gran da fare consisteva nel mandare a

da fare consisteva nel mandare a zonzo il cervello. = voce onomat.

là, per lo più trascorrendo oziosamente il tempo. palazzeschi, 1-581:

5-67: quello non è uno zonzolone; il cittadino egidio è, avido del miracolo

di [giardino] zoologico], secondo il modello ted. e ingl.

istinto di maternità, che non trova il suo sfogo naturale, si debbono attribuire

terra, tutt'intomo la pozzanghera, il sale di cui gli animali selvatici sono avidi

piante animali. pallavicino, 1-136: il gusto e il tatto dunque per le sopraddette

pallavicino, 1-136: il gusto e il tatto dunque per le sopraddette ragioni ritrovansi

abbondano i testacei ed i zoofiti, il riccio, la penna, la fravola e

vol. XXI Pag.1094 - Da ZOOFITOLOGO a ZOOMORFOSI (24 risultati)

608: non manca, sul davanti, il gatto che, a confronti vibranti che

: 'zoofobia': termine medico per indicare il terrore patologico o morboso che taluni hanno di

archit. frefossili da cui aveva tratto il suo ingresso in questa vita storta;

valore aggett. alberti, 7-223: il zofforo sera come in la jonica ordinazione

sopra piedistalli, / che so- steneano il solido architrave, / ch'avea sovr'esso

e cornice. lomazzi, 4-ii-76: il fregio, detto zoforo, è di altra

fatto quattro parti, una ne tiene il vuovolo detto cimazio. marino, x-197:

vò che serpa un feston, che fasci il sasso / con grottesche a cartocci,

, a fogliami. baldinucci, 96: il fregio detto da'greci zoforo, il

il fregio detto da'greci zoforo, il cui profilo è una linea retta, secondo

, i-i-lxxiv: nel zooforo inferiore si legge il numero d'anni mccxcvii, ma può

tibaldi, ha preso una grandissima licenza. il zoforo o il fregio lo ha dato

preso una grandissima licenza. il zoforo o il fregio lo ha dato assai più alto

l'individuo; e quello della pirolatria era il fuoco in universale, non in particolare

tempi dei latini s'avesse osato adoperare il prenome di bestia, certo il suo primogenito

osato adoperare il prenome di bestia, certo il suo primogenito lo avrebbe ricevuto in regalo

, 1: la geografia zoologica della quale il sig. zimmer- man ha mostrato l'

essendo suo unico scopo la verità e il ben fondato incremento della scienza zoologica,

piccolo rodano la mia macchina puntò verso il grande stagno di vaccarès, riserva zoologica

. v.]: 'zoologista': è il commerciante di animali esotici.

153: non basta che abbiamo scimmiottato il ridicolo 700; in un pezzo duro

l'assideramento umano. stoppani, 1-589: il geologo, lo storico della terra,

degli animali, la loro vita e il loro abito si restringevano volentieri ad aggiungere

: tra le altre sue smanie ha [il pazzo] quella, dirò così,

vol. XXI Pag.1095 - Da ZOONIMIA a ZOPPEGGIARE (12 risultati)

all'uomo (come la tubercolosi, il carbonchio e la rabbia).

come attività specifica l'assistenza veterinaria e il controllo sia dei mangimi, sia degli

filmate allo zoosafari le tigri mentre straziavano il ranger. = voce dotta, comp

animale nei zoospermi. dossi, 1-ii-589: il seme del marito non ha zoospermi.

. b. croce, iv-12-70: il patrimonio zootecnico è depauperato a segno da

gobetti, 1-i-730: si potrebbe moltiplicare il raccolto delle erbe foraggere e sviluppare così

tale argomento. redi, 16-iii-252: il dottissimo marco aurelio severino, nella '

. ibidem, 14-1-1- 357: il biscioni ha copiato una lettera di lorenzo bellini

e la ragia, perché ha già ricevuto il callo del sale. = voce

appicca la villaggine, come chi pratica con il zoppo la zoppaggine. imbriani, 0-83

trattato delle mascalcie, 1-256: e se il cavallo guarirà di questa infermità, in

mancia / li zoppa e li deforma il mal di francia. soffici, 6-91:

vol. XXI Pag.1096 - Da ZOPPELLARE a ZOPPICHELLARE (34 risultati)

onestà. fiamma, 1-53: è [il peccato] error, perché sì come

fu gettato del cielo, perché il calor e paltre cose celesti sono uni

redi, 16-ix-17: tutto ciò costituisce il signor paziente e molto più i di

da causa intrinseca, e più accalora il loro timore un caso in tutto simile,

un affrettarsi premuroso del figlio ad aiutare il vecchio zoppicante quando saliva o scendeva dal

calvino, 11-74: questa domanda probabilmente il cavaliere ha rivolto al primo essere vivente

: non ò finito la frase, che il passo zoppicante del ronzino è diventato carriera

, stonato. frateili, 5-178: il coro si faceva zoppicante, e qualche voce

faceva zoppicante, e qualche voce perdeva il tempo. 4. che è

. salvini, 39-iii-78: per ristringere il tutto in brevi parole: sarebbe da

, irresoluto. sarpi, vi-2-184: il medesimo re ragionevolmente può lamentarsi de'sudditi

tempo e vecchio ornai 7 langue il corpo e vien meno, e se le

/ e la lingua e la mente, il tutto manca. dossi, 3-29:

gualdo priorato, 7-355: mentre verso il danubio quelle fa- cende della guerra,

della guerra, che da prima zoppicavano per il partito austriaco, avevano preso giro

18-562: dal ceppo dell'in- cude il mostro / abbronzato [vulcano] levossi,

crescenzi volgar., 9-19: quando il cavallo par che zoppichi con uno o

. del bene, 1-326: se il bue zoppica per dolore di nervi, con

risani. svevo, 8-860: allora il povero gatto con l'ultima risoluzione zoppicò

mo- zambique. banti, 8-9: il treno zoppicava e c'era tempo di godere

capriata, 505: era quel giorno il mare placidissimo e l'aria molto quieta

. marchesa colombi, 2-11: qui il letto è duro: la sedia cigola,

ad ogni orma che stampa, fugge il demonio: sostenuto va, perché sai non

ne'sudditi questo velenoso fermento, se il principe portasse in trionfo le sue de

zoppicavano le faccende del pubblico, passava il popolo all'elezione di un podestà. g

: le cose di spagna zoppicano; il governo pare abbia successo per un lato;

borsieri, 17: non dico mai il mio parere senza metterlo in compagnia di qualche

contratto). palescandolo, 141: il venditore non è obligato a trasferire il

: il venditore non è obligato a trasferire il dominio della cosa venduta, ma basta

la consegni al compratore e gli duoni il possesso di quella, onde il contratto

gli duoni il possesso di quella, onde il contratto zoppica in questa parte.

felicemente co'i primi tre versi entra il e nella stanza presente, ma ne i

cenne da la chitarra, xxxv-ii-427: il maggio voglio chefacciate en cagli / con una

64: è cosa dannevole ed affatto inutile il porre che rampi [a cavalli]

vol. XXI Pag.1097 - Da ZOPPICONE a ZOPPO (42 risultati)

oca tutta d'argento che aprisse e chiudesse il becco, ma grande quanto un uomo

bestiame, la filossera delle viti, il mal rosso dei porcelli, la morte nera

rosso dei porcelli, la morte nera e il cacasangue degli uomini e di noialtri »

voi nessuna parte si confonde: / anzi il tutto risponde. / con zoppità di

savonarola, 8-ii-246: e vedevano quivi il zoppo risanato, che lo conoscevano prima,

: era zoppo, rachitico, vidi il ginocchio non più grosso del suo braccio,

grosso del suo braccio, si tirava il piede dietro come un peso. bianciardi,

aita, / mosso a pietade, il zoppo dio vulcano. batacchi, i-io:

nume onta e dispetto / sente, già il burla, e se ne prende giuoco.

ulloa [guevara], 1-88: il leone... si mise a caminar

v-1-453: egli era ormai conosciuto per il protettore dei ciuchi zoppi, dei cavalli

byron. -claudicante, zoppicante (il passo, l'andatura). cicerchia

intoppo. fenoglio, 1-147: si sentì il passo zoppo del podestà sulla striscia lastricata

valore avverb. citolini, 277: il non saper caminare, l'andar carpone,

fazio, iv-20-51: disciolto m'hai sì il groppo / 'n questa parte, che

paglia, ad una tavoletta zoppa, e il marito sta in faccia a lei sopra

ci fu. pratesi, 5-271: il maestro, per premunirsi dal freddo, era

3-62: lo scrittoio non era più il vecchio bugigattolo in cui bisognava il lume e

più il vecchio bugigattolo in cui bisognava il lume e non ci si rigirava e

spagliata. gadda conti, 2-232: il carrèga portava sul ponte un tavolino zoppo

. campiglia, 1-212: cominciò allora il condè a vacillare e a camminare zoppo

. calzabigi, 69: lullo fu il primo che del canto fermo / mostrò

mostrò a'francesi e la natura e il nome; / ma il loro ingegno trovò

la natura e il nome; / ma il loro ingegno trovò zoppo e infermo,

/ l'animo è pronto, ma il potere è zoppo. / se gli

. alamanni, 19-110: non può il fero iberno al grave intoppo / della gente

/ della gente che vien, fermare il piede; / ma col valor gagliardo e

non trovare ancora fatta la pace e astradato il concilio zopissimo. d'azeglio, 5-259

esistenza). guazzo, 1-15: il petrarca, con quante lodi egli dia alla

reggevano in piedi. dossi, 2-ii-551: il pensiero di lui... non

pensiero di lui... non sentiva il bisogno di ripararsi sotto una forma,

ripararsi sotto una forma, diventata oggi il presidio chirurgico delle idee zoppe, e

presidio chirurgico delle idee zoppe, e il tutelare mantello delle espressioni sciancate.

tener decima musa: / boezio vostro il dice a lato all'asse. muzio,

da questa lezione non riceve gran danno il concetto, ma il verso ne resta zoppo

riceve gran danno il concetto, ma il verso ne resta zoppo: e azzoparlo

andar avanti debbo notare che forse a molti il primo verso sarà paruto zoppo. camerana

sarà paruto zoppo. camerana, 274: il nostro scopo è farti un bel sonetto

vi si vede la fretta, e il rabberciamento e così via. c. e

archi zoppi. algarotti, 1-iii-304: e il simile avviene anche talora delle volte che

chiesa di s. lorenzo in firenze, il di cui disegno gli fu storpiato nel

questa voce annunzia un movimento sincopato, il quale dà alle note un andamento ineguale,

vol. XXI Pag.1098 - Da ZORATTERI a ZOTICO (33 risultati)

tua lettera qua: ma essendo così lento il loro camminare, e dovendo io pure

o peccaminoso. giuliani, ii-347: il su'babbo camminava zoppo, e lui (

su'babbo camminava zoppo, e lui (il figliuolo) anche peggio.

pea, 7-541: io vorrei che il tempo andasse coi piedi zoppi. invece

invece è per me un treno lampo, il tempo. -pigliare qualcuno a piè

chi ha per compagno del suo cammino il zoppo. ulloa [guevara], iv-34

intoppa. monosini, 243: chi schernisce il zoppo, deve esser diritto. idem

. zoppino. pea, 1-211: il curioso zoppino fa ridere il ragazzo. betti

, 1-211: il curioso zoppino fa ridere il ragazzo. betti, i-895: il

il ragazzo. betti, i-895: il vero motivo per cui il signore si china

i-895: il vero motivo per cui il signore si china su noi e si

e si interessa tanto, è proprio il vederci così, dei poveri zoppini.

, per provvedersi di galanterie. venendo il discorso di camminare a piè zopperello, disse

ingegno più forte di tutta la brigata, il 'fattorino'del lodato editore, arranca per

'fattorino'del lodato editore, arranca per il negozio, facendo suoi commenti e suoi

foglie larghe, di color verde, il che certi chiamano prason, altri zostera.

: la lingua di terra, che separa il mare dal padule, è piena eli

, comprendente alcuni generi fra i quali il più diffuso è la zostera.

. elemento di rinforzo e collegamento fra il ponte di coperta e il fasciame esterno,

collegamento fra il ponte di coperta e il fasciame esterno, corrispondente nelle moderne costruzioni

ossia altare del fuoco era forse in origine il sito di un tempio zoroàstrico. arbasino

o zaratustra, caratterizzata dal dualismo tra il principio del bene rappresentato dal dio mazdah

i-89: signor mio zoroastrissimo. altro ch'il signor piero a cui per eccellenza si

piero a cui per eccellenza si convenisse il nome di strozza, non ho sentito

con suffumigio immondo e nero / indiavolatamente il fai più fiero / per rassembrar de

più fiero / per rassembrar de maghi il zoroastro, / senza cagion cotanto ti

/ vantansi, e colle feste perché il tondo / san far, di matematica

danza popolare basca in 5 / 8 il cui ritmo è scandito da uno strumento a

che comprende dodici specie diffuse in tutto il mondo, fra le quali la zostera marina

. fa foghe larghe di colore verde, il che alcuni zoticàggine, sf.

vantar altro che la propria zoticaggine e il cattivo gusto. idem, 2-xxiii-444:

equicola, 32: l'auttore gli narra il principio del suo amore, come udendo

: chi l'à detto ch'egli è il vero rappresentante e l'istigatore della posa

vol. XXI Pag.1099 - Da ZOTICUME a ZUAVO (41 risultati)

griso! correre qua e là tutto il giorno, stare all'agguato, dirigere

mal disciplinati, pigliar sopra di te tutto il pensiero e tanta parte della fatica.

e zotici, press'a poco come il barbèra o il le monnier e gli editori

press'a poco come il barbèra o il le monnier e gli editori tutti fiorentini

la terra non è ancora spenta, il sole la ribrucia, resta zotica dal

ruvida, impastato con farina grossolana (il pane). -anche: duro, difficilmente

4-235: colui che colla sola parola pacificò il tempestoso mare,... colla

zotichi modi. leopardi, 227: il viver zotico e ferino / corruzion si

l'ingegno. bechi, 2-252: il giovine si accorse subito, alla prima accoglienza

subito, alla prima accoglienza, che il malinteso non era dissipato e sentì..

tradotto da frate gidio o giuda, il quale ci dà la peregrina notizia che 'pubblicano'

lingua che si sia, sempre diletterà il suo lettore. fagiuoli, v-18: io

raviglioso suo difetto. / ma come il dir difetto mi scappò, / quando

. cecchi, 20-15: se la sapesse il bene, / ch'i le voglio,

innutile avvertire alla licenza presami di rendere il vocabolo tedesco 'schnaps', che non

in giù per la via provinciale, il cappello sulla nuca, il sigaro in bocca

provinciale, il cappello sulla nuca, il sigaro in bocca, sputacchiando, trangugiando

» fece quello, dopo aver vuotato il bicchierino di zozza, « di pagare io

« di pagare io: non voglio levarvi il piacere ». 2.

. zoticóne. aretino, 20-36: il zoticone cacciatole il roncone nella siepe,

aretino, 20-36: il zoticone cacciatole il roncone nella siepe, la fé veder

gozzi, i-26-168: abbiansi, secondo il merito loro, certi zoticoni nel letto una

delle forbici alle dita, che odori il mal sentore della cucina. de marchi,

che quello zoticone non portasse in casa il pranzo del tabacco e del cognac.

: a cosa servono tutte le scuole che il governo mantiene in questo paese? se

e udir le sue minaccie uno che fingeva il sordo. marino, v-52: tanto

si leva zotto / alfin colui, che il suo bisogno vede. 2

seguente, invitando i circonstanti a sentire il zottino a cantar un sonetto del mal

, 4-397: « aspetta » gli disse il zozzaio « non c'è manco il

il zozzaio « non c'è manco il lume ». piani, 10-70: colpa

. zri, inter. per indicare il rumore leggero provocato dal volo di un

zu, inter. per riprodurre il ronzio di un insetto, in partic

comprendente anche indigeni (e nell'ottocento il termine passò a indicare altri corpi e

soliti nostri catenacci. carducci, iii-23-47: il marchesino... fu zuavo del

che quel giorno portava, / con il rosso bolero alla zuava / e la gonna

corti e molto ampi, stretti sotto il ginocchio. p. petrocchi [s

e. cecchi, 6-375: pareva il ragazzo che fugge di casa per andare a

che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato sugli

: quella sera indossava un cappotto corto sopra il ginocchio, coi pantaloni alla zuava e

i calzettoni. calvino, 1-71: il vecchio aveva guardato i calzoni zuavi rattoppati.

tribù cabila dell'africa seti, attraverso il fr. zouave (nel 1830).

vol. XXI Pag.1100 - Da ZUBBA a ZUCCA (41 risultati)

ghirardacci, 3-271: nona squadra, con il trombetta innanzi, stradiotti con zubbe divisate

anzi pur zucariflua, che ignobile / è il mel. = voce dotta, comp

foglie ruvide e fiori gialli. - anche il frutto prodotto da tali piante, diffuso

grossissimo di una pianta erbacea, coltivata, il cui fusto sale contro i corpi vicini

zucche delle sementi, ci avevano lasciato il segno sulle pareti dove erano state per tanti

li invitò a sedere, un'altra servì il tè e semi di zucca.

vi resterebbe zucca che fusse tanta per riporvi il cervel0. targioni pozzetti, 3-ii-85:

e verdi, le quali nel seccarsi prendono il colore sbiancato e capo, e da tali

. la parrucca, / ch'è il coperchio de la zucca; / e vedrete

. baldinucci, 35: cocuzzolo. il mezzo della zucca del capo, fasciculo

ovata e depressa, ma sempre divisa per il lungo in spicchi. alvaro, 17-241

in spicchi. alvaro, 17-241: poi il sole sali nel cielo e si mise a

nel cielo e si mise a covare il mondo come una gallina; scaldava le vigne

come una gallina; scaldava le vigne e il grano, scaldava gli uomini,

detta saraphos. è vana- onde ha preso il nome, e è grossa un dito

: fra li simplici, si adopera il nasturzio detto in vìneggia communemente agreto, la

che non sia zucca o mellone. buonarroti il giovane, 10-927: si trasformino in

cinta di conveniente lunghezza su cui s'appoggia il petto del nuotatore. tombari, 4-23

del nuotatore. tombari, 4-23: il capitano invece, con poche bracciate faceva

capitano invece, con poche bracciate faceva il giro del paletto e se la sguazzava fra

parte dell'alambicco in cui si raccoglie il prodotto della distillazione. ventura rosetti,

a distillare. idem, 1-207: il diligente profumiero deve avere... orinali

orinali con sui capelli, bozze con il collo lunghe, e zucche di vetro,

ha la sola forma, ma non il viso. serve allo stesso uso che la

corti pratichi, che in tutto venda il pesce e gli resti sì vota la zucca

pellico, 4-23: bravo! gridò il caporione con urlo stentoreo; questa volta tomo

: si persuada, caro cavaliere, che il contenersi dentro la giusta misura, in

uno si senta, come deve sentirsi il barboni, un po'di sangue caldo nelle

li gentilotti, udendo sì tristamente parlare il podestà della sua terra, l'ebbero spacciato

. pensava che in uno solo sguardo il santo frate di lei acceso si fosse.

bigio, le volpi che, come dice il fiorentino, pisciarono in molte nevi.

molte nevi. carrer, 2-470: il figlio di romualdo era appunto il rovescio

2-470: il figlio di romualdo era appunto il rovescio del padre: quanto questi accorto

, 7-iii-280: ora si richiama da ferrara il card [inale] ugolini zucca famosa

] « sapete che diavoli d'occhi ha il padre: mi leggerebbe in viso

.. zucca! non mi ricordo più il nome. 10. locuz

inutilmente. zannoni, 5-29: il bayle crede che l'asino di buridano non

avea sale in zucca, / pure aspettava il soccorso fiorito. boccaccio, dee.

talun di voi così baggeo / lascia usurparsi il suo dominio e resta / col gran

han sale in zucca costoro! grida il conte. monelli, 2-139: un disgraziato

: un disgraziato è, che paga il fio di essere figlio di agrippa, e

vol. XXI Pag.1101 - Da ZUCCAGGINE a ZUCCHERINO (41 risultati)

che non vi sia per fargli onore / il miglior modo che lo stare in zucca

lo stare in zucca, / ancora quando il verno è nel rigore. pananti,

pananti, i-93: stanno in carniera ancora il dì di festa, / e senza

-con valore aggett. che ha il capo scoperto o rasato. vasari,

capponi, neutrale amico suo. buonarroti il giovane, 9-157: come / vi sete

da un andito di fianco, sotto il loggiato, un giovanotto in zucca con

zucche. cagna, 3-173: quando il sole cocente le faceva montare le vampe

e le rugine. soderini, i-546: il mammolo è buon vitigno per vini,

per fare vino et abbondanti, sì come il marzimino e l'uva mostaia che ne

. targioni pozzetti, 7-23: deve adunque il perfetto agricoltore sapere i mezzi migliori di

se capissero, [i vitelli] abbassavano il capo, proprio nello stesso modo

ragazza che la sola via vera è il matrimonio, la famiglia, i figli.

l. di zucata. g. rucellai il vecchio, 28: alle colezzioni uscivano

soderini, iii-418: si costuma di fare il pane impepato con mescuglio di zuccata e

20-135: ti do la fede mia che il zuccaraio mi ci diede più basci che

nato allora allora. idem, iv-5-262: il signor pavolo zuccararo, cioè il rota

: il signor pavolo zuccararo, cioè il rota, il compar dico; s'è

pavolo zuccararo, cioè il rota, il compar dico; s'è ripacificato con seco

a questo forse non sempre supplisce bene il legittimo verbo 'inzuccherare', che il vocabolario

supplisce bene il legittimo verbo 'inzuccherare', che il vocabolario spiega per 'aspergere di zucchero':

[s. v.]: ha il difetto di zuccherar troppo le paste dolci;

. savonarola, 1-80: può biem usare il zuea- ro e le cosse zucarate,

soldati, 6-171: e così, il nostro vino comune aellàlto adige, che

orrore di condotta da mettere sulle furie anche il più zuccherato di tutti gli zii dell'

è simile nella georgica l'ambrosia e il nettare di virgilio, che egli unge

anche egli sì gentilmente de'versi suoi zuccherati il lavono della agricoltura, che non ha

lavono della agricoltura, che non ha il mondo sì alto principe, piace

espressione artistica. savinio, 12-266: il balletto 'russo'nacque per reagire col suo

: egli [pio ii] era allora il più dolce zuccherel- lo del mondo.

, 16- x33: questa volta serviva il caffè con tutto quel che ci vuole,

caffè con tutto quel che ci vuole, il vassoio grande, la caffettiera d'argento

90: « come si chiama il paese di anseimo? » « domandò la

aveva letto quel nome: sul barattolo che il finanziere adoperava come zuccheriera. zuccherière

salvemini, 2-i-523: se volesse scrivere contro il protezionismo degli zuccherieri, il 'giornale d'

scrivere contro il protezionismo degli zuccherieri, il 'giornale d'italia'glielo impedirebbe. fanzini

coi numeri statistici alla mano: quanto costa il dazio sul grano; quanto guadagnano ogni

ecc. ecc. moretti, ii-191: il padre me li additava, zuccherificio e

, 9-282: a fin di settembre il sole illuminava i verdi cespi delle barbabietole

illuminava i verdi cespi delle barbabietole, il fumo dei camini e degli essiccatoi del

in gran lavoro. cassola, 4-29: il viottolo correva sull'argine? c'era

argine? c'era cattivo odore: difatti il fosso serviva da scolo allo zuccherificio.

vol. XXI Pag.1102 - Da ZUCCHERINO a ZUCCHERO (32 risultati)

sotto ai portici si pigia l'uva e il mosto cola zuccherino. piovene, 8-32

zuccherino. piovene, 8-32: ci sono il fegato affettato cosparso di erbe aromatiche,

, i profumi zuccherini che davano all'aria il sapore d'un'essenza aromale. govoni

mi dice che non pigia l'uva finché il mostimetro non segna 21 gradi zuccherini.

le gioie d'amore). buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero

l. adimari, 179: si prepara il fiato / col muschio stemperato in zuccherini

muschio stemperato in zuccherini, / perché il respiro ancor sembri odorato. cantù,

, ma con quelle domande che sviluppano il raziocinio. marchesa colombi, 113:

giarie, e le vostre donne tutto il dì stanno là a'munisteri delle monache

zuccherini e berlingozzi e mille novelle, il che non sta bene. p. fortini

lato, dentro un'altra bottega, il più innocente dei peccati mortali sotto forma di

benevolenza. castelnuovo, 1-327: frattanto il ministero aveva avuto agio di ponzare le

, anche in nome dei colleghi, che il governo era ben lungi dal far questione

o prima o poi » continuava infatti il facoltoso cliente provinciale e sembrava soprappensiero,

un discorso. bonsanti, 5-250: il significato del suo discorso poteva risultar troppo

alcon ogni cura e tenerezza. meno il 62 % di saccarosio, a elevato grado

. domenichi [plinio], 12-8: il zucchero nasce in arabia ma molto migliore

, i-360: avanti di beverlo [il caffè], nella scodella vi si mette

del zuccaro, più o meno secondo il gusto di chi lo beve. magalotti,

oggi la moda è di non mettere più il zucchero nella chicchera, ma in quello

james la relazione d'un cerusico, il quale narra che il padre suo continuamente

d'un cerusico, il quale narra che il padre suo continuamente adoperava lo zucchero sulle

prese pegno su tutte le merci che il governo teneva nell'isola e propriamente su tutto

teneva nell'isola e propriamente su tutto il caffè, lo zuccaro, le spezierie e

zuccaro, le spezierie e l'indaco che il governo potrebbe consegnare entro dieci mesi.

cera che stilla, parole / che il seme del girasole / se brilla di

violato. crescenzi volgar., 4-40: il vino è ben chiarificato e rimosso dal

a vr. una scariola con dentro il zucchero rosato che le manda suor angela caterina

ma che ne può fare egli, se il mele, il zuccaro e la manna

può fare egli, se il mele, il zuccaro e la manna che unge,

voci e le parole delle cortigiane è il veleno, il napello e l'arsenico che

parole delle cortigiane è il veleno, il napello e l'arsenico che

vol. XXI Pag.1103 - Da ZUCCHEROSAMENTE a ZUCCHETTO (37 risultati)

dolce e savoroso, e ciò è il dono della sapienza, che la scrittura appella

tali [invidiosi] suol cangiarsi in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio,

in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio, ed in ortiche le morbide e

ispagna, tutto si accon- zarà; il dubio è in questo mezzo. benché questo

mezzo. benché questo amaro ha ancora il zuccaro suo: la bontà e virtù del

bandello, 1-9 (i-124): con il core che gli notava in una mar

lusinghevole. de roberto, 8-88: il tonisi, pure addolcendo la pillola con lo

e saggia, / che in testa il sale e in bocca il zuccaro abbia.

in testa il sale e in bocca il zuccaro abbia. -avere lo zucchero

buoi, ché non sempre abbiamo preparato il zucchero per la tosse, senz'altro

che per un tratto egli è traboccato il zucchero alla caldaia. -con lo

: voi ci avete appena messo in bocca il zucchero e fattaci correre l'acquolina:

ma- lenconici i quali hanno talmente offuscato il cervello che non discemono il zuccaro dal

talmente offuscato il cervello che non discemono il zuccaro dal fele. -sembrare uno

rosa, non guasta mai alcuna cosa. il troppo zucchero guasta le vivande.

'zucchero di canna'), da cui anche il gr. oànxaqov (v.

v. saccaro1); cfr. anche il lat. mediev. zucarum rosatum (a

zuccheroso seno [del fico] / scopre il tesor mellifero / ond'è gremito e

pieno. lastri, iii-90: volendo che il vino acquisti corpo, colore, depositi

la zuccherosa o perda come suol dirsi il dolce, sarà necessario tenerlo sulle vinacce per

più bianca [beca] che non è il bucato, / più colorita che non

, / più colorita che non è il colore /... / più zuccherosa

mondella, venendo dalla filanda, incontrò il lupo mannaro: che, levatosi il cappello

il lupo mannaro: che, levatosi il cappello e sdrusciatene le gran piume per

e untuosa, in cui era notevole il contrasto tra i piccoli occhi grigi e molto

grigi e molto duri, serpigni, e il sorriso delle labbra sottili, zuccheroso,

definizioni della poesia si potrebbero, per il periodo romantico, citare centinaia. montale

tombari, 4-41: di fuori giunge il fruscio delle frasche mosse dal vento di

ulloa [castagneda], i-301: giunse il marsciale stanco e travagliato, e dimandando

e la zucchetta. pascarella, 2-246: il mate è una erba paragua- yana di

. zucchetto. carducci, iii-19-61: il governo d'una casta in sottana e roc-

di ferro; la quale si porta sotto il cappello. fagiuoli, 3-1-182: di

ma è soda e piena, siccome tutto il restante. 8. dimin

grado gerarchico (ed è bianco per il papa, rosso per i cardinali, paonazzo

riccardi di lantosca, 2-199: cerca [il monsignore] al lume d'un moccolo

d'un moccolo, la sottana e il zucchetto. ojetti, i-56: dentro una

simile veramente ad una scolara, con il suo zucchetto bianco e azzurro posato sopra

vol. XXI Pag.1104 - Da ZUCCHINA a ZUCO-ZUCO (44 risultati)

. zucchino. salgari, 16-26: il 'kuskussù'che è il piatto nazionale, intrutlio

salgari, 16-26: il 'kuskussù'che è il piatto nazionale, intrutlio di fave,

zucchero mandava profumi che facevano ar- ricchiare il naso al bravo rocco, molto diffidente verso

zucchettino. bresciani, 6-iii-345: figurollo il bertolini in roccetto e zuc- chettin rosso

basta averne voflia montale, 3-135: il servo fabrizio,... servì.

solinas donghi, 2-145: polonia accendeva il forno, e tritando e pestando in un

. dioscoride volgar., 1-8: il cardamomo... giova...

di ferro usato dai fantini cne corrono il palio per proteggersi dalle nerbate e dalle

: chi ha canuta la barba o bianco il zucco / vi puzza, o donne

/ a quei che han sol nele parole il succo. 2. per estens

... perenne. nasce fra il grano, la vena e le altre biade

a toccarla a chi si sia, è il maggior vitupero che gli si faccia.

/ e la ruvida cotenna, / ed il zuccolo mi gratto, / come fa

mi gratto, / come fa talvolta il gatto. 2. per simil

: giuno mosse, e lassò d'olimpo il zuccolo. = deriv. da zucca

altre sore, e tutte passano sotto il nome di anitrelle, o anitrette.

zucconaménto, sm. lo zucconare; il rasare a zero i capelli.

s. v.]: 'zucconaménto': il zucconare. = nome d'azione

la gente. varchi, 7-208: il che non varrebbe, né nel medico,

. fagiuoli, iii-178: osservate che il radersi i capelli, / si dice,

[i teutonici]... che il marito radeva alla sposa il capo ed

. che il marito radeva alla sposa il capo ed ella lo radeva a lui:

, come erano zucconati, si conchiudeva il 'sì'fra loro e facevano casa.

. sassetti, 7-191: grattandosi un poco il capo, e poi strappandosi una ciocca

zucca di grandi dimensioni. -anche: il capace recipiente che se ne ricava.

che ha la testa grossa. buonarroti il giovane, p-472: quando del suo zuccone

: quando del suo zuccone / fece il modello e 'l riempié di dorrà, 7e

fagiuoli, x-63: e pur venga il solleone, / se le tengon sempre fitte

parrucche] / e confitte / sopra il candido zuccone. pananti, i-196: gli

ride / zuccon, che quasi zucca il capo ha calvo. carena, 1-363:

dicesi di chi ha la zucca, cioè il capo senza capelli. settembrini [luciano

forzuti... che buonarroti il giovane, 9-472: erami accanto un certo

.. d'un saion vestito, / il cui pel mi cred'io che donatello

comprasse già quando del suo zuccone / fece il modello. baldinucci, 184: zuccone

1-455: bastiano rispose tranquillamente: « il ragazzo è uno zuccone, cara madama

! oscurantisti! la scienza positiva è il verbo della nuova chiesa militante. pavese

del complimento scambiato tra lo scotto e il manzoni gl'italiani hanno superato anche se

bianchi... gli uscivano di sotto il lacero zuccotto e gl'incoronavano la fronte

quando l'aprì per mostrarmi come si attacca il codino, traboccava d'altre immaginette,

pulci, i-6-61: ma non si trasse il zuccoto di testa, / ch'era

9-173: pretendono [i senatori] il semi-freddo, la torta-gelato, la cassata,

battendo colle spade i zuccoli, / il legato cacciare, e dentro zucconi

nudi di bellezza. mettere / il bavero con tutti i suo'tauccoli. buti

. d. di donatello raffigurante il profeta abacuc, che orna

vol. XXI Pag.1105 - Da ZUDEGADO a ZUFOLAMENTO (29 risultati)

sanudo, lv-123: a ore 3 il po rompete alla frasinella in un loco

rompete alla frasinella in un loco ditto il quarto di venante, dove rompete l'altra

.. a pontechio fato bone provisione il zudexe de pontichio voria taiar l'arzere di

el po calasse, le acque sboraria, il che saria ben di pontichio.

muratori, 7-i-198: di qua è nato il nome di giudecca, conservato fin qui

, come anche in ferrara, dove ha il nome di zuecca. = var

e zuffa. castelvetro, 1-56: il correre con le armi a partire una zuffa

-nell'espressione zuffa a mani vuote-, il venire alle mani senza armi (e

fontana uno bellissimo e grasso toro, il quale era strano della greggia de'suoi,

inoffensivi. n. ginzburg, i-642: il gatto menelao, in una zuffa su

si è fatta più serrata. ecco che il guerriero pervinca sbalza di sella il suo

che il guerriero pervinca sbalza di sella il suo saracino; quello, appiedato,

in pace recaro. g. rucellai il vecchio 47: una armata e l'altra

a bada, che fu fra quel mentre il soccorso di vettovaglie e munizioni nella piazza

6-79: sua altezza reale o il principe eugenio ristoreranno valorosamente la zuffa. calvino

la zuffa. calvino, 3-51: il moro lo incalzava con attacchi sempre più dappresso

di lusso come quei di roma, dopo il settanta, ma egualmente comodi, sebbene

trasse un colpo, che gli passò il cuore. 2. per estens.

non ce lascia andare, / in franza il ponerò senza naviglio. vincenzo maria di

dar di mano al zuffo; prendere per il zuffo: cogliere un'occasione, approfittarne

occasione essergli offerta, la prese per il zuffo. -fare il zuffo a

prese per il zuffo. -fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso ostile

. muratori, 7-iii-197: diciamo 'fare il zuffo ad alcuno', cioè con fronte

con fronte increspata guatarlo. -vedere il lupo in zuffo: affrontare un pericolo,

boiardo, 3-2-50: quei duo cavallieri il stimon poco, / perché altre volte

, / perché altre volte han visto il lupo in zuffo. = var

scambrilla, lxxxviii-ii-481: or piglia il mio ricordo: / se vuoi guarir

guarir del mal del zufolàcchio / lasc'ire il cicca e attinenti al tacchio. idem

metto, s'io guarisco, / empierti il zufolàcchio di spinaci e la cogliaccia tua

vol. XXI Pag.1106 - Da ZUFOLANTE a ZUFOLO (41 risultati)

nelle orecchie m'impediva di cogliere netto il suono delle parole. 5.

. ferrari, * 53: ed il mago sognò: sognò le bisce lubriche e

? io vorrei più tosto, quando il nato delle tribulazioni mi assalta, non dar

stati burlati a quella foggia. buonarroti il giovane, 768: zufolate, bussate,

i-242: 'zufolare': fischiare o sonare il zufolo. g. gozzi, i-23-180:

piedi zufolando e canticchiando, ne seguiano il suono. tommaseo [s. v.

mi allungherà una tavola sulla quale ripasserò il fossato come lo avrò passato nell'uscire.

. gioberti, 4-2-454: 'per mettere il loro paese in disolazione ed in zuffolo

tromba e poi gorgoglia, / e vedesi il cervel quando isbadiglia. viani, 19-291

quando isbadiglia. viani, 19-291: il padre traeva di tasca uno scatolone d'

, e le pinzochere s'imbre- scavano il naso di tabacco e zufilavano con le trombe

s s 2. emettere il verso caratteristico (un uccello); sibilare

). cavalca [crusca]: il serpente zufolando ingannò èva e cac- ciolla

st., 1-87: zufola e soffia il serpe per la biscia, / mentre

. bemi, 33-15 (iii-124): il drago maladetto zufolava, / battendo l'

me; / « che bella casa abita il merlo! / che libertà di salire

ai tronchi, rispondevano a coro fra il gracchiare delle mulacchie, lo zufolare dei

mulacchie, lo zufolare dei merli, il tubare delle tortore. bartolini, 15-162:

tubare delle tortore. bartolini, 15-162: il merlo sortiva dal suo albergo notturno della

3. soffiare sibilando, ululando (il vento). -anche sostant.

i-246: basso basso non pavento / il zufolar del gelido rovaio. borgese, 6-95

. borgese, 6-95: più tardi il ponentino comincia a zufolare soffiando nelle mutande

le terrazze. venditti, 1-23: il vento, che (poltre mare / vien

). boccaccio, ii-248: ella il dardo per l'aria vedea / zufolando

i-5-129: egli mi parea che, stillandomi il cervello continuamente in sui fogli, mi

. 'mi sento zufolare quest'orecchio'. il volgo dice esser segno che qualcuno ci rammenta

, 2-218: egli [verdi] ha il torto imperdonabile di far zuffolare a tutto

torto imperdonabile di far zuffolare a tutto il mondo le proprie cantilene. praga, 4-106

: tito vinadio agitò una ultima volta il cappello, scese una scaletta laterale,

dei pantaloni. si appoggia, con il dorso, ad un muretto. e zufola

man. montale, 9-118: se zufolo il segnale convenuto / sulle parole « sabato

i traseomachi avessero scritto queste lettere contro il sig. lami, per fargli così uno

vo ce: quegli è il tale; quegli è colui che fece o

marinella, 375: subito rompendo il ragionamento a tutti, cominciò a dire

mazzini, 5-299: mi duole che il pensiero dell'unione zufolatomi da tanti illusi

riprensione che virgilio fece a dante. buonarroti il giovane, 9-576: zufolatori / da

. guerrazzi, ii-296: così profondo il silenzio che tu avresti udito anco lo

della zanzara. de roberto, 3-82: il concerto dei trilli, dei zirli,

. guerrazzi, 2-96: non persuadevano il sonno lo zufolio del vento pel sartiame

lo zufolio del vento pel sartiame, il fiotto dei marosi che rompendosi contro la

viscere ai passeggeri. lucini, 16-63: il rumore era come un sibilo attutito,

vol. XXI Pag.1107 - Da ZUFOLONE a ZUGO (36 risultati)

, con uno o più fori per modulare il suono e un taglio trasversale all'imboccatura

chiose sopra dante, 1-625: il zufolo che. ssi suona conviene ch'

[plinio], 340: il calamo orcomenio è forato per tutto continuamente:

dai latini, e da questi ebbero il nome loro. galileo, 3-4-237: stupefatto

, 1-234: ma per quanto distolga il viso gli occhi le restan là invischiati:

uno zufolo suonava delle ariette, o imitava il canto degli uccelli, o acchiappava farfalle

de l'uccellar con vischio, trovarete il vischio, o da sole o d'acqua

1 nostri cacciatori, per contraffare il grido di questi uccelli, sogliono servirsi d'

eccola. / ell'arà auto negli orecchi il zufolo. -fare come gli zufoli di

, 2-64: « coglioni! » esclamò il prete; « oh! vacci scalzo

18-161: margutte disse: « io spendo il mio danaio; / io non voglio

non voglio, oste mio, come il gigante, / far degli orecchi zufoli

peti. piovano arlotto, 79: il nostro piovano fischiava bene e sanza zufolo

gioberti, 4-2-454: « per mettere il lor paese in disolazione ed in zuffolo

c. e. gadda, 8-106: il neptunia. dalle alte, nere murate,

trovaria pedagogo che non ritornasse a imparare il declinar dei nomi alla vostra scuola.

vostra scuola... egli è il vero che il vostro zufolo avanza ogni campana

... egli è il vero che il vostro zufolo avanza ogni campana, che

di danari per avermi poi a menare il zufolo? malatesti, 43: se da

epiteto ingiurioso. imbriani, 6-163: il tenente elvetico gli diè [al confidente]

zufolo. / oh! i'son stato il buon referendario. 5. sibilo

mani, / e l'altro il pane, e l'altro le vivande.

le vivande. codemo, 180: venuto il tòcco dello stesso giorno, clelia udì

tòcco dello stesso giorno, clelia udì il tintinnio d'una spada e uno zufolo

volgar., 3-2 (70): il quale, poiché il dragone vidde ch'

(70): il quale, poiché il dragone vidde ch'elli veniva a lui

da qualcuno. e ogni volta odono il zufolino, e ogni volta la stessa apparizione

= etimo incerto: forse da zufolo per il verso; v. anche ciuffolotto.

turco. bernardo, lii-13-362: il gran signore la sua volontà...

. gioioso; sereno, radioso (il viso). giovanni di bonandrea

a la volta de caffa (salvo il vero fo nel mese de zugno 1539)

siepe; e, come quello che era il più dolce zugo del mondo,

f. doni, 1-109: fuscello è il ciabattino che mi sta presso a bottega

che mi sta presso a bottega, il più nuovo zogo del mondo. sassetti,

ne vai che corri sì? -vo il canchero che ti mangi giudeo cane, che

membro virile. poliziano, 4-124: il gondino litigava con la casa de'martelli,

vol. XXI Pag.1108 - Da ZUICA a ZUPPA (36 risultati)

. carducci, iii-25-109: il figliuolo non sarebbe andato a farsi trucidare

a farsi trucidare dagli zulù, se il padre, per farsi imperatore, non avesse

un giocattolo. barilli, 5-151: il treno passa sotto altissime pareti di roccie tagliate

tale popolazione. labriola, 2-i-21: il primo capitolo della psicologia del lotze si

. = dal bantu umuzulu, attraverso il fr. zoulou. zum1 (zun

(zun), inter. per riprodurre il suono di vari strumenti a percussione o

, zum. capuana, 1-ii-141: appena il contrabbasso cominciò a fare zun zun,

, grancassa e cembali! / avanti, il carrozzone / colla donna-cannone!

musica è soprattutto l'ar- gentinità, il sommesso zum zum dei piatti, il suo

, il sommesso zum zum dei piatti, il suo andazzo di marcia. idem,

cinem. portare progressivamente in primo piano il soggetto di una ripresa cinematografica o televisiva

inquadra velocemente e porta in primo piano il soggetto. p gonnelli, 1-207: 'zoomata

cinematografiche come l'uso del primo piano, il piano- sequenza, la zoomata, la

), sf. inter. per imitare il rumore o per riprodurre l'atto di

arbasino, 19-336: di nuovo il zum-pa-pa grullo di nino rota: sound

voce che familiarmente si usa per imitare il suono della gran cassa della banda, e

. pratesi, 5-401: poi sotto il baldacchino, in mezzo alla salmodia e al

col piviale d'oro; e in ultimo il tamburo che accompagna il canto solenne,

e in ultimo il tamburo che accompagna il canto solenne, o lo zunnene della banda

delinquenti entrano un concerto suona e come il concerto si tace incominciano a suonare i

i tamburi e le trombette tacciono ricomincia il zunnene! 2. locuz.

acordo. tommaseo, 2-4: per tutto il secolo duodecimo fu la serbia retta da

. poliziano, 1-698: ho perduto mezo il fiato / perfidare e zuppa e pappa.

. fortis, xxiii-471: le frutta e il cacio aprono il pranzo; la zuppa

: le frutta e il cacio aprono il pranzo; la zuppa lo chiude, precisamente

preziose vivande si trovasse davanti, sentiva il suo compagno come attraverso una parete che

di rondine ». « questo è il celebre pesce con lo zucchero. » «

cipolle, una bistecca di maiale, il formaggio e una caraffa di beaujolais.

valli, i-2-381: si deve osservar ch'il bracco sia purgato avanti che si cominci

. cassola, 5-157: interrogò a lungo il cameriere riguardo alla minestra e in ultimo

bicchier fa zuppa, / e chi il dì del digiun mangia palese. g.

che non gonfiava lo stomaco e lasciava il pensiero lucido e puro come quel gran cielo

-in un contesto osceno, per indicare il piacere sessuale. p. fortini,

arrosto e insalata...; per il dolce: zuppa inglese.

col rancio. foscolo, xv-36: il pane di zuppa sarà somministrato: il contratto

: il pane di zuppa sarà somministrato: il contratto fu fatto con un fornaio,

vol. XXI Pag.1109 - Da ZUPPA a ZUPPO (39 risultati)

eritrea, i buluk-bash, gli scium-bash, il porto-said, ecc.?

forse un suo nemico; essi apparecchiano il nido e un altro uccello vien a

altro; e s'awiluppa, / onde il valor vi combatte e la rabbia,

lasciatemi ». -mancare solo il pane a fare la zuppa: essere del

, avrebbe gran vantaggio, onde è nato il proverbio: 'tu credi aver a

si dice: « egli è meglio che il pane ». -sapere quel che si

la zuppa: per indicare che è il turno di altri di sobbarcarsi oneri e doveri

e doveri. borgese, 1-138: il nostro dovere l'abbiamo fatto. ora tocca

zuppóne (sm.). buonarroti il giovane, 10-946: fecero in quel vin

, 6-144: insomma fu uno zuppone che il giovane scienziato riversò sull'amico tristano.

giubba. federici, lxii-4-20: il vestir di bezeneger era cavaie sopra le

disarmando / sino alla carne fie'toccare il brando. 3. vezzegg.

un bichieretto di vino del chianti. zuppare il pane nella pentola. zuppare un panino

i-620: apriva la finestra e zuppava il pane nel latte bollente, tenendo la

latte bollente, tenendo la tazza senza il manico sopra il davanzale. palazzeschi,

tenendo la tazza senza il manico sopra il davanzale. palazzeschi, ii-iq3: -lo

le scarpe. 3. intridere il fazzoletto (le lacrime). tozzi

le rimbalzavano lungo le guance, zuppando il fazzoletto che teneva in mano, su le

5. intr. ammorbidirsi nel brodo (il pane); fare zuppa. tommaseo

c. e. gadda, 13-248: il capitano è sempre lo stesso, zuppatóre

innaffiatura copiosa. lastn, ii-178: il praticare almeno nella prima estate l'inac-

, ma son tutte zuppettinepiene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali,

tutte zuppettinepiene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali, il cervellino,

brodetto, il pangrattato, due cordiali, il cervellino, i beccafichi, e poi

/ le zuppettine / di cui è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo

avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo vicino. = dimin.

gramsci, 7-119: arturo calza, il 'farmacista'del « giornale d'italia »

elementi eterogenei. -in senso concreto: il risultato di tale operazione. cameroni

aneddoti interessanti, avendo conosciuto da vicino il rovani, il praga ed i più singolari

avendo conosciuto da vicino il rovani, il praga ed i più singolari bohémes della letteratura

= deriv. da zuppa, con il suff. dei nomi d'azione dei comp

dico,... ha voluto provarsi il fiato o s'è sentito male?

o s'è sentito male? -provarmi il fiato, rispose cupo il ciunna,

male? -provarmi il fiato, rispose cupo il ciunna, passandosi di nuovo le mani

trafelato, zuppo, getta giù sullo spiazzo il carico, giù di colpo con rabbia

delle zampe puntate; si vedeva lustrare il pelame dei deretani e delle cosce; zuppo

. -inondato di lacrime (il viso, gli occhi). pascoli

, 3 ~ 452: hasan chan fu il primo che, sentendosi già zuppo,

-gonfio per un travaso patologico di bile (il fega- to). libro della

vol. XXI Pag.1110 - Da ZUPPO a ZUZZURULLONE (37 risultati)

di sudore. pasolini, 5-143: il grande fazzoletto rosso che il nini portava

, 5-143: il grande fazzoletto rosso che il nini portava annodato al collo era quasi

acqua in profondità, saturo d'acqua (il terreno). soderini, i-384

la terra. cicognani, iii-2-163: il filo non sosteneva più il gocciolone che

, iii-2-163: il filo non sosteneva più il gocciolone che cadeva a terra;.

, / zuppi di sogno. « il vento! » disse: « il vento

« il vento! » disse: « il vento / del nord! quest'anno tarderà

, 1-122: c'era forse chi rubava il fiore deh'amorino o la viola sbocciata

zuppi di miseria? viani, 10-191: il cavaliere grotta... era illusionista

... era illusionista, ed aveva il tatto magico, ed era zuppo marcio

ca'da mosto, i-113: il qual abito era alla spagnuola, un zup-

mantellino disopra. varthema, 109: il re fa venire dui zupponi de corame,

ivi e zurato sull'altar d'ellezzer il mior e più sufficiente, più utele

ha fatto un mucchio, / che il sacco n'è stracolmo; e 'l farfanicchio

[s. v.]: cavare il zurro di capo a persona: capricciosa,

, che più comunemente dicesi 'cavare il ruzzo di capo. -cogliere in

volerla. luca pulci, 1-4-89: il suo cavai, che romano s'appellava,

in altri tempi si è resa illustre per il ben mordere, par che solamente adesso

adesso entri in zurlo di farsi celebre per il ben mangiare. a. casotti,

a. casotti, 1-5-66: era il pittore può dirsi intrato in zurlo 7

in zurlo 7 di fare in malmantile il dominamini. giusti, ii-384: quando

. giusti, ii-384: quando il cervello comincia a entrare in zurlo, io

allora salita in zurlo, e maneggiando il petto, e l'altre membra del

ora / girar per la percossa in terra il zurlo. 2. giravolta

la persona a piedi pari, spingerà il sinistro mezo piede innanzi: dipoi aggiungendo

sinistro mezo piede innanzi: dipoi aggiungendo il piè destro al pari del sinistro si voltarà

le calcagna e tenendo in terra solo il petto del piè sinistro. 3

da lato. sanudo, lviii-18: il capitano... scrive in materia de

con lo zoroastrismo, basata sulla conciliazione fra il principio del bene e quello del male

considerati figli dell'unico dio zurvan, il tempo. = dal pahlavi zuruàn

landino [plinio], 536: il paliuro è specie di spina, e in

di spina, e in africa chiamano il seme suo zuta. = forma erronea

tassiano da macerata, lxii-2-iv-116: ci fece il themò con 5 piattini per uno di

). cavalca, 20-194: il serpente zuzulando ingannò èva e cac- ciolla

c. e. gadda, 508: il nome di lui, però, le zuzzurellava

, come, durante un'attesa, il pollice fremente di figaro sulla corda ancor muta

. non ti vergogni zuzzerellone di perdere il tempo ne'gingilli? pensa a studiare.

vol. XXI Pag.1111 - Da ZVJAGINCEVITE a ZZ (15 risultati)

luna vidi, vera schifenza, spuntare il fungo della bomba atomica, mi sentii divisa

mostro di debolezza, s'è partorito il padronaccio; e magari, pianeta vano e

11-39 ^: i zuingliani levaron via il tremendo sagrificio del corpo e sangue di

dieta di smalcalda che nell'ostia consacrata sia il vero corpo di cristo. carducci,

b. davanzali, ii-413: senza il parlamento non poteva la reina comandare che

parlamento non poteva la reina comandare che il culto divino si racconciasse: ma lo sospese

repubblica », 24-vi-1995], 38: il 30 ci sarà spazio anche per lo

una delle caratteristiche del deltablues, e il i° luglio per il piano boogie-woogie di big

deltablues, e il i° luglio per il piano boogie-woogie di big joe duskin.

e z??, inter. riproduce il ronzio di un insetto, il sibilo

. riproduce il ronzio di un insetto, il sibilo di chi russa, il rumore

, il sibilo di chi russa, il rumore di una sega in azione, ecc

, 1-14: con le dita immerse grattavo il verde che tappezzava la vasca. «

2. per consigliare o intimare il silenzio; sst cantù, 393:

, 393: « zz! » fece il carceriero, premendo la mano sopra la