: livello di intervento dell'uomo oltre il quale vengono sconvolti gli equilibri di un
tollerabilità che bisogna garantire per non sconvolgere il sistema, ospitiamo su uesto stesso
argento vivo, la polvere fulminante ed il terremoto personificato. leopardi, iii-602: la
ma pur tollerabilmente. tommaseo, 11-306: il la- menais prosatore m'aiutò a meglio
m'aiutò a meglio conoscere la poesia: il manzoni poeta a scrivere tollerabilmente la prosa
precede un agg. di cui limita il significato). spallanzani, ii-402:
accettato. bacchelli, 1-iii-80: il bragana pigliava i donativi ghignando, e
sarebbe piaciuto di tartassare quei fastosi, ma il gusto non valeva il riserbio e la
fastosi, ma il gusto non valeva il riserbio e la fatica... la
ostili. navagero, lii-1-303: è il signor don ferrante uomo di gran fatica
remissivo. foscolo, ix-1-264: perpetua il titolo meritato di falso mone- tiere sovra
meritato di falso mone- tiere sovra filippo il bello, tiranno atrocissimo nelle vendette;
ma anche iena d'indulgente compatimento per il male che il genero le l
iena d'indulgente compatimento per il male che il genero le l. -sostant
discorso nella radunata dei tolleranti, sotto il naso vermiglio dei due angeli custodi che
chi scrive, corre due pericoli: il pericolo di essere troppo buono e tollerante
e tollerante con se stesso, e il pericolo di disprezzarsi. -improntato a condiscendenza
.. non capace d'imporre per forza il mio republi- canismo. pratesi, 5-387
che possono senza iattanze per dare all'uomo il senso della bellezza della vita. piovene
tolleranza. mazzini, 86-184: sia il vostro linguaggio, come il vostro sentire,
86-184: sia il vostro linguaggio, come il vostro sentire, tollerante, conciliativo,
su un sistema repressivo o tollerante, il risultato non cambia. 5
2-227: del pari, pecca d'ingenuità il nostro irriflesso parteggiare pei soccmiam e pei
ogni cosa sostennero, i quali di certo il tempo passato conobbe, e sempre vivranno
non perdere perciò la tolleranza, né il decoro. 2. il durare
né il decoro. 2. il durare a lungo in uno sforzo o in
deleteri. malvezzi, 164: il loro esercito si disfaceva, anichilavasi quello
rimessa, la tolleranza più quieta, il color del volto buono, l'occhio bellissimo
o atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le avversità, le molestie
teresa di tolleranza, di pazienza e dolcezza il voler riparare a tanti disordini, nondimeno
con molta tolleranza vi stava, e il pensier suo era di stancar i parigini,
392: or meglio non saria, giusta il buon senso, / di prevenire in
. tiepolo, lii-5-72: sa ella che il re fa molti disordini con donne,
. carducci, iii-6-444: che se il mondo permette a'grandi, quali il
il mondo permette a'grandi, quali il petrarca e il leopardi, ch'e'gli
a'grandi, quali il petrarca e il leopardi, ch'e'gli parlin dei fatti
7. atteggiamento passivo che, con il non opporsi ad atti o comportamenti che
diritto (in partic., con il diritto di proprietà) e un proprio
con l'altrui diritto e compiuti senza il consenso ma grazie alla semplice mancanza di
fatale che si spropositasse), che il popolo non andava lontano dal vero stimando che
popolo non andava lontano dal vero stimando che il tutto fosser commedie di inimicizie finte non
nel quale era ammesso legalmente, sotto il controllo sanitario e con la regolamentazione
ba3. figur. degenerazione morale, il cadere in comportamenti peccaminosi. m
peccati voi sperimentate? dunque portate addosso il piombo del peccato vecchio. -eccessiva esaltazione
2-62: l'umile cuore, la pace il circonda, / d'ogni cosa contento
mentre che, attestando la cristianità tutta il traboccamento de'loro meriti, grida ad
doversi a sì gran lumi dell'ordine sacerdotale il sito più de10 tra 'candelieri d'
paese più potente degli altri, secondo il traboccamento spontaneo di questa potenza. 5
avea. piccolomini, 10-200: né il traboccamento degli affetti ch'erano in loro,
tutto l'empito della gratitudine, tutto il traboccamento della preghiera e della disperazione era
montagna. leggenda aurea, 884: il diavolo si puose allora in figura dimoisè,
diavolo si puose allora in figura dimoisè, il quale nomando da ogne parte i giuderi sopra
pioggia e tempesta, apportò in roma il giorno vegnente della notte, nella quale
nella quale questo era seguito in firenze, il terribil tevero traboccante. cesarotti, i-xviii-280
-che deborda dall'abito (le spalle, il seno) castelnuovo, 2-18: ciò
2-18: ciò non toglie cn'egli, il commendatore, fosse in frac e che
tes. -eccezionalmente prominente (il naso). marino, viii-10:
ed eravi un vasello di legno. buonarroti il giovane, -158: levar bombole e
/ suscitaron nel mio vigore / nudo il brivido salubre / del lavacro mattutino.
fr. martini, i-562: il disegno della testa inscritta nella trabeazione sviluppa
degli elegantissimi steli delle colonnine, tutto il portale nel suo insieme di severa grazia formale
44: assediato di verde è anche il portone del tardo medioevo... che
voce dotta, formata per incr. tra il lat. trabs trabis (v. trabe
una capsula o da setti fibrosi contenenti il parenchima di un organo, si spinge verso
di un organo, si spinge verso il suo interno, formando con le altre fibre
le cavità midollari del tessuto spugnoso presso il canale delle ossa lunghe. =
negli angoli degli parieti situati, et il trabèculo et la vite insieme uscivano ma fora
trabecole dell'angolo iridocomeale, per permettere il deflusso dell'umor acqueo. =
che la donzella l'ami di tutto il suo cuore, però elvella li mostra sì
tre corti piedini di ferro imbullettati contro il corpo stesso di ciascun timballo. manzoni,
le mani [l'arrotino], afferrò il suo trabiccolo per le stanghe.
rucellai, 6-73: qual colpa ci ha il provvedere eterno, se noi quelli semo
contiene al centro uno scaldino per riscaldare il letto, asciugare i panni, la biancheria
la signora pareva un letto con dentro il trabiccolo. bacchetti, 1-i-317: aveva preso
). giusti, v-172: sebbene il trabiccolo che mi ha travasato fino ai
un lat volg. * trabiculum, per il class, trabicula, dimin. di
, sm. ant. e letter. il traboccare. - in partic.:
arsione delli fuochi mondani, come fu fatto il diluvio per traboccamento d'acque. belli
, traboccanti, appuntellati; s'indicava il numero de'sacchi, spropositato. borgese,
satollo di cibo (lo stomaco, il ventre). boccaccio, viii-2-194:
(la quantità, la misura o il peso stesso). marino, 1-13-246
/ che dal tatto di micia ebbero il biondo. fr. serafini, proem.
anonimo, lx-3-283: traboccante in quel seno il giubilo la rapiva da sé medesima.
dichiari capo. angioletti, 1-30: arriva il tranvai giallo, cigolante e traboccante come
emblema della nostra antica venezia dogale è divenuto il suo emblema: la comucupia traboccante di
, ii-173: si potrà obiettare, che il mondo è traboccante di ingiustizie, e
. pellico, 2-2: mi sento il cuore spesso traboccante di malinconia e intollerante
monte). bembo, io-iti-133: il re penato avendo que'tre dì a portare
con tutte le sue genti, avanti il mezzo giorno, giunse a fomovo.
volgar., iv-11 (48): il desiderio della carne, il quale traboccantemente
48): il desiderio della carne, il quale traboccantemente conduce ai peccati, s'
f. f. frugoni, vi-123: il sole della verità nell'equilibrio ti bocca ogni
era sorta quella marino, 19-8: vede il garzon, che indomita e feroce / la
particella pronom. (trabócco, trabócbuonarroti il giovane, 9-37: colui che atleta,
, o cacciatore, o sorriso sforzato il vèrgoli « perché non mi parete troppo saldo
vi trabocca e sbalza: / dentro, il coltello gira gira gira. arbasino,
e cacciava; annunziavanmi quando dovea traboccare il nilo, ed io me ne faceva beffe
onde traboccando fuori di quelle, allaga il circustante spazio. domenichi [plinio]
[plinio], 18-18: quivi il nilo, in luogo di lavoratore,
comincia a traboccarsi... dopo il solstizio o la luna nuova. galileo,
galileo, 1-1-353: più facilmente [il fiume] rigonfia e trabocca sopra gli
adiacenti. marchetti, 5-24: cresce il nilo l'estate, unico fiume / di
siena, 355: sia tenuto [il camerlengo] per saramento de andare ogni mese
trabocca e piove. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, /
e con vomito alterno or gli trabocca / il sangue per la piaga or per la
. con meton.: riversare dagli orli il materiale sovrabbondante, per lo più liquido
sì, che pò t ghiottone / empiere il gocio e la triste centrala. fagiuoli
ugurgieri, 362: lasso con tutto il corpo si trabocca a terra. andrea da
andrea da barberino, 1-193: quando il re disidero assalì e'saraini, non si
g. gozzi, 1-16: far il terzo impalo sul diadema del detto leon
detto leon e, nel voltarsi, il vino che avea bevuto non gli ha permesso
non furono che un melanconico cimitero. il primo a traboccare fu il cappellano di
cimitero. il primo a traboccare fu il cappellano di fratta, indi toccò allo
46: s'imbarcò nello schifo, il quale per essere molto carico traboccò,
, / che arde ogni cosa, e il mur crepa e trabocca: / né
le macchine minori, / per adoprar che il muro altier trabocchi. 6
su la stadera della croce si pesò il giusto, che traboccava di merito, perché
giusto, che traboccava di merito, perché il peccatore di bassa lega falsificato dalla colpa
8. balenare fra le nubi (il fulmine). marino, 1-12-24:
non con tanto vigor dal ciel trabocca / il fulmine né fa tanto fracasso, /
/ né cosa v'ha che gli rinchiuda il passo. g. graziani,
e sì mortale / fuor de le nubi il folgore trabocca, / come il ^
nubi il folgore trabocca, / come il ^ uerrier precipitoso e fero / a quel
quel pianto, a quel suon spinge il destriero. -irradiare luce da dietro le
le montagne. bacchelli, 2-i-120: il sole accolto risale e trabocca dai sassi
ogni guerra sosta. montale, 21-15: il sole che trabocca oltre i monti si
mia, tanta dolcezza, / che pare il gaudio quasi fuor trabocchi / né posso
effetti peggiori. di giacomo, ii-823: il nostro dialetto... finalmente,
f. frugoni, 3-i-195: il tenore di questa lettera, che non eccedeva
. b. cerretani, 2-52: il carnovale era suto alli otto dì di febbraio
otto dì di febbraio... il popolo li pareva che fussin tornati e tempi
lo scolmo: / in tutte parti già il suon ne rimbomba. cavalca, 20-276
giraldi cinzio, iii-6-93: di tanta temenza il cor trabocca, / che per l'
che per l'orror, ch'acerbamente il punge, / si va a nasconder tra
: affacciata alla bassa finestrella / conosce il nati, onde il suo cuor trabocca
bassa finestrella / conosce il nati, onde il suo cuor trabocca / d'allegrezza e
annunzio v-i, 1135: di continuo il cuore traboccava come l'urna della vostra insegna
di gioia. 15. tramontare (il sole). stigliani, 2-134:
. stigliani, 2-134: com'oggi il sole in ocean trabocchi, / verrai
/ d'incendiate nuvole profonde, / il sol... / nell'alto abisso
muzio, 4-74: in occidente / trabocca il dì per dar luogo alla notte.
fatto la forma per la materia; il che doverrebbe essere a riverso: la roba
granello di polvere insanguinata a far traboccare il secondo impero), dopo sédan i fati
quasi trabocco. turbolo, 1-i-190: il venir a quest'atto di mutazione e
facilità. vimina, 1-225: si lasciò il re facilmente traboccare nella risoluzione d'armare
re del lato di dietro del castello il traboccarono. ariosto, 29-42: con
profonda a me s'apra, overo il padre onnipotente mi trabocchi all'ombre co la
notte profonda. boccaccio, viii-1-188: il diavolo, per invidia della gloriosa vita
e ficcò l'elmo nel fango e il cavallo si rizzò. boiardo, 3-8-46:
, che ivi era arivato, / percosse il re agramante con la lancia / trabuccandolo
trabuccandolo a terra riversato / e passolli il destrier sopra la pancia. -lanciare
fiorentini. -capovolgere un'imbarcazione (il mare in tempesta). catzelu [
catzelu [guevara], 1-66: il mare alterato trabocca i navili.
amore. petrarca, 87-8: similemente il colpo de'vostr'occhi, / donna,
ch'eterne / lagrime per la piaga il cor trabocchi. 21. versare
un recipiente. pavese, 1-240: il vecchio... andò fuori a rastrellare
quantità. pulci, 25-293: farfarello il famiglio facea, / ed orzo e fien
. f. doni, 3-261: il mercante dà a credenza e spaccia con la
la cattiva roba... questo [il tempo], con la speranza ti stirachia
contesto figur. guerrazzi, n-ii-23: il grano che trabocca la bilancia, per
locuz. -essere la goccia che fa traboccare il vaso-. v. goccia, n
). marin. disus. usare il trabocchetto. stratico, 1-i-468: 'traboccare'
, trovandoci molto in terra, saltò il vento traversio, di modo che istem-
, 15-2 (292): quando ettore il vide traboccato morto stendersi alla terra,
finestra della sua casa, battè di posto il capo su la selciata della publica strada
corpo traboccato pesantemente a terra, dopo il rimbombo, le dita delle mani,
tesauro, 2-72: stazio, che fu il più astruoso e traboccato nello stile,
, 4-80: più volte mi venne il dubbio, che m'avessero tolto dalla primastanza
, in modo che chi vi pone il piede precipiti a inganno entro un sotterraneo
o beffarlo. siri, 1-vii-548: il duca di lorena... non seppe
preparavano. a. cattaneo, i-24: il terzo è l'avaro ingiusto che tende
quanti può e quanti sieno per uccelar il suo prossimo. rovani, ii-65: che
: è un istrumento de'costruttori, il quale è formato da una riga lunga circa
circa due piedi, con divisioni indicanti il rientramento graduato che debbono ricevere le coste
debbono ricevere le coste della nave, il cui contorno è dedotto da quello della
poste su differenti livelli, usato per il trasporto di materiali di riempimento o di
9. ant. in una bilancia, il congegno che solleva il braccio o che
in una bilancia, il congegno che solleva il braccio o che lo libera dai sostegni
, 2-5: avvertendo che sia tal [il peso] che le bi- lancie piccole
trabocchetto facilmente elevino,... il metterete sopra alle vostre bilancette da saggi.
e le parti sue, ciò è il trabbocchetto, la lenguella, la mazza,
. agostino giustiniani, 75: il castello era sito in luogo alto rapido
gittare innel trabocchetto del sammalò. buonarroti il giovane, 9-95: per ire al
cinese, per nome manuello, che il santo si conduceva, cadde sul trabocchetto
305: in cima, dov'era franato il pavimento, appariva chiaro che si trattava
la donnola, e si perseguitan con il smeraglietto o castrica già detta.
da evitare. volponi, 4-137: il nano procedeva sul fondo erboso, tra i
la superbia cacciato fu astretto a far il pedante in corinto, altrettanto occorrerà a
ha seco i zolfanello per rallumare il fuoco in quelle parti. dottori, 1-20
miracolosa col lasciarti fuggir dalle mani il zolfanello che ac testa nel
, i-430: nel suo 'trattato dell'agricoltura'il soderi- scampi dalla sua collera.
di ricchi, xxv-292: accostare il tizzone al zolfanello / ed zolfigno, agg
, caratteristico dello faetano, ma il cattivo metodo col quale si tentò di stabilirvi
zolfanaia, fece mancar l'impresa e scoraggiare il proprie glior mercato di specchi
le ginestre secche; che se vi metti il solfinello, subito zolfanèllo (solfanèllo,
cantone a per uso d'accendere il fuoco. vender sulfaroli e pastinache
ovidio volgar., 6-286: sì come il piccolo fuoco, prese forze a
la cenere stessa, infino che tiene coperto il superficie del vaso a, non
col solfanello, ritrova le spente fiamme e il lume che fu impristre (anche con
zolfino. e. cecchi, 13-593: il drillo correva per la gabbia con il
: il drillo correva per la gabbia con il fuoco quando vuol superare el legno,
va al camino, dove è apparecchiato sempre il carbone ne straordinaria della sezione autonoma zolfatai,
pareva finisse sempre più a punta, senza il glancoperto, la facellina, con il
il glancoperto, la facellina, con il zolfanello da accenderla. galileo, presso l'
3-4-198: chi dicesse io ho sentito battere il fuoco al vicino, e di agrigento.
di senrazione, altre alla pietra, il fucile, l'esca e il solfanello ancora
pietra, il fucile, l'esca e il solfanello ancora, tir dire uomo 'andante',
piedi sonnacchioso e piglia / l'esca, il = dimin. di zolfata per solfata (
prima. fucil, la pietra e il zolfanello; / batte, ed il foco
e il zolfanello; / batte, ed il foco in tre botte s'appiglia.
, ii-112: profittano dell'arte della seta il padron zolfino2 { solfino), sm.
più interna, per accertarsi che de'terreni il conduttore della foglia de'mori e de'bossoli
gl'incannatori, i zolfatori. cavo fuori il mio quattrino. carena, 2-223: 'solferino'
quadri coreografici. fogazzaro, 5-90: il professore si alzò, prese uno zolfino lungo
lo cacciò nella brace del caminetto e accese il lume. cicognani, v-1-335: e
22: dentro si sentiva solo respirare, il massimo rumore era quello dei zolfini sfregati
sopra la quale sparto l'avea perché il fummo ricevessero, io la misi sotto
gettano fore cenere e sulfo, dove il terreno senza visibile foco e senza acqua manifesta
13: mi piaceria ch'l carbone, il solfo e 'l salnitro, de'quali
506: pestaremo la canfora insieme con il solfo. g. del papa,
schifoso male. tarchetti, 6-1-86: talora il piede si affondava in uno strato di
un secondo e un terzo fiammifero, torcendo il naso al puzzo dello zolfo che frìggeva
che ha subito un processo di raffinazione mediante il fuoco. livio volgar.,
. anonimo [agricola], 225: il solfo è di due maniere: o
se non che non ha ancora sentito il fuoco, o è fattizio, che il
il fuoco, o è fattizio, che il chiamano i greci 'pepiromenon', cioè che
i greci 'pepiromenon', cioè che ha sentito il fuoco. mattioli [dioscoride],
quello che, per non avere esperimentato il fuoco, si chiama vivo, e di
e una di solfo vivo; polverizza bene il tutto; e metti la polvere in
meritaro tanta pena e tormento, che il solfo e 'l fuoco di ninfemo multiplicò e
quel che come zolfo o esca, / il foco par che rinnalzi ed accresca.
un pugno di solfo che bruci. il suo ardore sembra fuggitivo come quello di una
l'apparenza del candore: come sempre il candore emana un odore di zolfo.
, senza indiscrezione, a guardarlo durante il suo lavoro: mentre sarchiava nell'orto
ginzburg, i-491: era scomparso anche il solfo per via della guerra, e la
mano, se non è subito spedita, il vino si guasta. -farmac.
. lami, 1-2-412: io ho il zolfo di un sigillo di giotti piovano di
interdizione. ci sono illuminazioni sotto cui il verde dei platani e dei tigli prende
sempre odo. g. b. strozzi il vecchio, 2-45: 0 mia sorte
, ii-24-67: costui, veggendo tra'chierici il zolfo / acceso per tre papi,
alfieri, 9-67: pur fa arrischiarmi il giovami mio zolfo: / salpo:
ferd. martini, i-499: hai visto il messaggero? si getta a quel modo
ariosto, 7-27: come si vide il successor d'astolfo / sopra apparir quelle
ne la pelle. ammirato, 2-4-51: il solfo ha nelle vene, l'ariento
ne'piedi, la smania nel capo et il prorito nel pettinicchio. -portare
. g. raimondi, 1-176: zoliano il gesto del poliziotto che offre una pezzuola
una pezzuola, già nera, per detergere il dito inchiostrato. 2.
st., i-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure
/ col curvo aratro e con la vanga il suolo, 7 volghiam sossopra le
rosseggia franta dal bipede / seguace dietro il vomere che passa. quasimodo, 2-30
delle sere iosolea passar gran parte / mirando il cielo, ed ascoltando il canto /
parte / mirando il cielo, ed ascoltando il canto / della rana rimota alla campagna
sedevamo sulla zolla più verde e rigonfia, il verde ramarro fuggiva sull'orlo della siepe
superbo sole / era, e pensoso il verno aere ammirava: / ma più seduto
non m'è che l'amicizie. buonarroti il giovane, 10-882: sol signor di
, 1-82: volle / che ognun serrasse il traffico e il negozio; / donando
volle / che ognun serrasse il traffico e il negozio; / donando a ciascheduno entrate
, i-118: egli si è levato il debito, ha il pane per tutto l'
si è levato il debito, ha il pane per tutto l'anno, ha qualche
foscolo, iv-369: mia cara amica! il tuo sepolcro beva almeno queste lagrime,
ah, ah compagno, / tu hai il giaco eh? o ve'che buona
tra le zolle, e forze fia il suo megliore. alberti, i-196: non
parlan ai patria. io talpi adoro e il mare, / e gli appennini adoro
, / e gli appennini adoro e il natio colle / l'italia adoro e la
-zollina. papini, x-2-756: il grano bisogna tirarlo fuori dai sacchi,
zolloni di tufo i nicchi scintillavano come il diamante. qua e là, su pei
gibbi, la fioritura salina luceva come il tritume del vetro, come la limatura
, sf. colpo inferto o ricevuto con il lancio di una zolla di terra.
= deriv. da zolla; il d. e. i. pattesta nel
(zollatura), sf. agric. il modellare intorno al colletto delle piante una
in modo che non subiscano danni durante il trasferimento. = nome d'
, i-636: barbara teneva in grembo il cagnette e gli dava delle zollette di zucchero
allori, 1-38: or è converso il tutto in berta e 'n baia, /
le acque piovane] per non essere il suolo sciolto, sollevato, scabroso,
quasi lo disfece. pananti, ii-123: il babbo gli arrivò dietro?
, zombava, conciava male. buonarroti il giovane, 9-712: ve'quel ragazzo che
, 5-206: aspettiamo, una sera, il sor filippo, e lì fra lusco
brusco, si zomba, gli si rinfresca il groppone. -recipr. lippi
s. v.]: vedendo che il ragazzo non voleva attutirsi, gli diede
e incarnato in un cadavere. -anche: il cadavere stesso cui lo spirito ha
creola di origine africana (cfr. il congolese zumbi 'feticcio'); nel signif
bresciani, 6-viii-236: cominciai a menare il manico del mio frustino, e ai
'zomoterapia': metodo di cura che utilizza il plasma muscolare cioè la carne cruda: forma
: oltre che correre, ho dovuto saltare il muricciolo, evitare la scaletta che obbligava
, muovermi un po'da zompafossi tra il lentisco. = comp. dall'
l. bellini, i-108: il bucchero e il barro, / o si
. bellini, i-108: il bucchero e il barro, / o si prendano inzompare,
, un farsi lato, / un esser il dappiù, un sopraregioni dell'italia centrale
bravura. te la mia donna che tutto il giorno mi sente cantare o mi vede
giuliani, i-295: io con il lume in mano vado dietro al muro;
simil. sussultare per una forte emozione (il cuore). manzini, 18-209
cuore). manzini, 18-209: il cuore... gli zompò rapidamente nel
. gli zompò rapidamente nel petto. il dolore strinse allora in una morsa lo stomaco
non si è fatta passare la mosca per il naso davanti all'estranea, ed è
rodolfo valentino. -ant. poggiare energicamente il piede sul corpo di un'altra persona
quando voleva montar a cavallo o sopra il carro. 3. presentarsi improvvisamente
, iv-534: 'zompata': in napoletano indica il duello a coltello dei camorristi, perché
: fraomele fremette: nelle sue vene il sangue del guappo antico non dormiva, sempre
= deriv. da zompare, con il suff. dei nomi d'azione dei verbi
omeri n'ammanta / e di cerulee zone il dorso e 'l ventre / distingue.
9-69: era abbronzata a zone; il ventre scoperto mostrava lo stampo di un precedente
mia fuggita errante. mazzini, 55-254: il piemonte deve considerar se stesso come il
il piemonte deve considerar se stesso come il campo trincierato della libertà italiana, la
bandiera. b. croce, iii-22-85: il che era anche confermato dalla legge sul
cui è vietata la caccia per favorire il ripopolamento della selvaggina, la quale può
territorio in cui è probabile o imminente il verificarsi di un conflitto armato.
lenzio, ecc.). il pericolo di conflitti armati. la repubblica [
-zona di libero scambio: territorio in cui il commercio estero non è sottoposto a tariffe
speciali misure di vigilanza doganale per prevenire il contrabbando. -zona militare-, area riservata
della sera [8-viii-1941], 4: il giappone avrebbe presentato alla russia le seguenti
invisibili, invalicabili mura: di qua il centro borghese, di là la periferia
su una determinata area e costituisce perciò il punto di riferimento obbligato per tutti coloro
alcune grandi città, area in cui il traffico e il parcheggio dei veicoli sono vietati
, area in cui il traffico e il parcheggio dei veicoli sono vietati o limitati
. -zona disco: quella in cui il parcheggio degli autoveicoli è consentito solo per
corpo umano. savinio, 424: il berretto gallonato aderisce al corpino mediante una
italiana. gramsci, 12-135: è con il nascere e lo svilupparsi delle disuguaglianze che
nascere e lo svilupparsi delle disuguaglianze che il carattere obbligatorio del diritto andò aumentando la
alle attività che normalmente si compiono durante il giorno. -zona notte, parte di
che sono all'altissimo monte / ove il nilo ha, se in alcun luogo ha
nominare i poli, le zone, il zodiaco, l'orizonte? e. danti
plinio], 27: essendo quello [il cielo] diviso in cin
matematici e ancora i poeti han diviso il cielo, e conseguentemente la terra che
come fasce o cinture vengono a cingere il cielo, e ancor la terra.
, 7-32: questi tai quattro circuii dividono il cielo in cinque parti, quasi si
esclusiva. cattaneo, vi-1-144: così il silicio e altre sostanze meno pesanti rimasero
di carattere amministrativo in cui è suddiviso il territorio nazionale. -in periodo bellico,
motivi militari o di pubblica sicurezza, il sorvolo di aeromobili. 19. patol
tra la linea di fondo situata dietro il proprio canestro (cioè quello in cui
di realizzare i propri punti) e il bordo più vicino della linea di metà campo
ni, salvadore su hitchens liberando maldini il capitano, il cesare nostro, che
salvadore su hitchens liberando maldini il capitano, il cesare nostro, che è grande ma
per così dire, specializzato nel segnare il goal decisivo di varie partite propno quando il
il goal decisivo di varie partite propno quando il tempo di gioco stava per finire.
nata in quanto nella partita svizzera-italia disputata il 29 marzo 1931, il giocatore renato
partita svizzera-italia disputata il 29 marzo 1931, il giocatore renato cesarmi portò al pareggio la
la nostra nazionale nell'incontro italia-ungheria disputato il 13 dicembre dello stesso anno, realizzando
striscia di carta su cui viene impresso il testo di un messaggio ricevuto tramite telegrafo.
messaggio ricevuto tramite telegrafo. -anche: il nastro perforato della telescrivente. -lettore di
con cui le donne cingevano in vita il peplo. -in senso generico: fascia o
generico: fascia o cintura che cinge il corpo, per lo più ai fianchi.
tesauro, 5-262: mirate quanto meglio il sen disciolto / breve zona mi stringe;
; e senza intoppo / lascia libero il pié salda succinta-milizia, iii-18: fibula
che serviva a ritenere la clamide, il paludamento, la palla, la zona o
, come d'una zona campestre, il senso largo e nudato. d'annunzio,
annunzio, i-934: dalla zona slacciata il seno, ricolmo di latte / manda,
aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la zona. idem
insieme zona. daniello, 692: il sole e la luna, di giove e
l'uno e l'altro cinto; il che suol avenire quando l'uno d'essi
, / a merenda scuoteva un po'il groppone, / dava di zona pria d'
al tappeto; ma non era più il tappeto bizantino steso su forme incorporee superficiali,
steso su forme incorporee superficiali, ma il tappeto che zonava di colore le superfìci di
. calvino, 1-234: prima il rosso delle bacche del gigaro, dei
1i-1-70: allora la monumentalità si placca: il cavallo scorciato si espande in un largo
di due cervici umane, si versa il liquido verde di un colle così lontano -come
come per tendenze antonelliane cui si richiamerebbe il motivo delle sfere sui pilastrini e persino
motivo delle sfere sui pilastrini e persino il tipo del san girolamo che si costruisce,
da accumuli torbosi. -zonazione verticale: il succedersi in montagna di fasce di vegetazione
, che ha sborsato 60 miliardi per il restyling e messo lo zonista maifredi al posto
e traslucida e sono diffusi in tutto il mondo. = voce dotta,
. a. stefani [« il tempo », 18-ii-1957]: bisognerebbe che
'quamquam'per lettera, per trovarsi come il zono di mezzo avantaggiato, quasi che
zono di mezzo avantaggiato, quasi che il giuoco sia per fornirsi senza sentirsi la borella
intimissimo, che per molti anni seccò il prossimo col 'bighellonare', avrebbe potuto molte
meta, per lo più trascorrendo oziosamente il tempo. varchi, v-44: 'andare
: / e l'accompagna ognun'fuorché il marito. pananti, ii-23: e dove
dicea la diva a quel girandolone, / il giorno a zonzo, la notte a
un topolino. rajberti, 1-95: il gatto. nella bella stagione...
.. è capace di passar tutto il giorno sui tetti, a godere l'aria
tetti, a godere l'aria pura e il sole, andando a zonzo senza scopo
: soltanto i maschi delle lucciole hanno il privilegio del volo, e spesso se
). pea, 7-590: ora il tempo è cattivo e a zonzo sui poggi
questa pratica, / e quasi che il cervel gli andava a zonzo. a.
e son zannate, / va a zonzo il lor cervel, sono sviati. 3
sviati. 3. locuz. mandare il cervello a zonzo: confondere e obnubilare
e vedermene in mano, mi manda il cervello a zonzo. bacchelli, ii-433
, ii-433: io m'accorsi che il gran da fare consisteva nel mandare a
da fare consisteva nel mandare a zonzo il cervello. = voce onomat.
là, per lo più trascorrendo oziosamente il tempo. palazzeschi, 1-581:
5-67: quello non è uno zonzolone; il cittadino egidio è, avido del miracolo
di [giardino] zoologico], secondo il modello ted. e ingl.
istinto di maternità, che non trova il suo sfogo naturale, si debbono attribuire
terra, tutt'intomo la pozzanghera, il sale di cui gli animali selvatici sono avidi
piante animali. pallavicino, 1-136: il gusto e il tatto dunque per le sopraddette
pallavicino, 1-136: il gusto e il tatto dunque per le sopraddette ragioni ritrovansi
abbondano i testacei ed i zoofiti, il riccio, la penna, la fravola e
608: non manca, sul davanti, il gatto che, a confronti vibranti che
: 'zoofobia': termine medico per indicare il terrore patologico o morboso che taluni hanno di
archit. frefossili da cui aveva tratto il suo ingresso in questa vita storta;
valore aggett. alberti, 7-223: il zofforo sera come in la jonica ordinazione
sopra piedistalli, / che so- steneano il solido architrave, / ch'avea sovr'esso
e cornice. lomazzi, 4-ii-76: il fregio, detto zoforo, è di altra
fatto quattro parti, una ne tiene il vuovolo detto cimazio. marino, x-197:
vò che serpa un feston, che fasci il sasso / con grottesche a cartocci,
, a fogliami. baldinucci, 96: il fregio detto da'greci zoforo, il
il fregio detto da'greci zoforo, il cui profilo è una linea retta, secondo
, i-i-lxxiv: nel zooforo inferiore si legge il numero d'anni mccxcvii, ma può
tibaldi, ha preso una grandissima licenza. il zoforo o il fregio lo ha dato
preso una grandissima licenza. il zoforo o il fregio lo ha dato assai più alto
l'individuo; e quello della pirolatria era il fuoco in universale, non in particolare
tempi dei latini s'avesse osato adoperare il prenome di bestia, certo il suo primogenito
osato adoperare il prenome di bestia, certo il suo primogenito lo avrebbe ricevuto in regalo
, 1: la geografia zoologica della quale il sig. zimmer- man ha mostrato l'
essendo suo unico scopo la verità e il ben fondato incremento della scienza zoologica,
piccolo rodano la mia macchina puntò verso il grande stagno di vaccarès, riserva zoologica
. v.]: 'zoologista': è il commerciante di animali esotici.
153: non basta che abbiamo scimmiottato il ridicolo 700; in un pezzo duro
l'assideramento umano. stoppani, 1-589: il geologo, lo storico della terra,
degli animali, la loro vita e il loro abito si restringevano volentieri ad aggiungere
: tra le altre sue smanie ha [il pazzo] quella, dirò così,
all'uomo (come la tubercolosi, il carbonchio e la rabbia).
come attività specifica l'assistenza veterinaria e il controllo sia dei mangimi, sia degli
filmate allo zoosafari le tigri mentre straziavano il ranger. = voce dotta, comp
animale nei zoospermi. dossi, 1-ii-589: il seme del marito non ha zoospermi.
. b. croce, iv-12-70: il patrimonio zootecnico è depauperato a segno da
gobetti, 1-i-730: si potrebbe moltiplicare il raccolto delle erbe foraggere e sviluppare così
tale argomento. redi, 16-iii-252: il dottissimo marco aurelio severino, nella '
. ibidem, 14-1-1- 357: il biscioni ha copiato una lettera di lorenzo bellini
e la ragia, perché ha già ricevuto il callo del sale. = voce
appicca la villaggine, come chi pratica con il zoppo la zoppaggine. imbriani, 0-83
trattato delle mascalcie, 1-256: e se il cavallo guarirà di questa infermità, in
mancia / li zoppa e li deforma il mal di francia. soffici, 6-91:
onestà. fiamma, 1-53: è [il peccato] error, perché sì come
fu gettato del cielo, perché il calor e paltre cose celesti sono uni
redi, 16-ix-17: tutto ciò costituisce il signor paziente e molto più i di
da causa intrinseca, e più accalora il loro timore un caso in tutto simile,
un affrettarsi premuroso del figlio ad aiutare il vecchio zoppicante quando saliva o scendeva dal
calvino, 11-74: questa domanda probabilmente il cavaliere ha rivolto al primo essere vivente
: non ò finito la frase, che il passo zoppicante del ronzino è diventato carriera
, stonato. frateili, 5-178: il coro si faceva zoppicante, e qualche voce
faceva zoppicante, e qualche voce perdeva il tempo. 4. che è
. salvini, 39-iii-78: per ristringere il tutto in brevi parole: sarebbe da
, irresoluto. sarpi, vi-2-184: il medesimo re ragionevolmente può lamentarsi de'sudditi
tempo e vecchio ornai 7 langue il corpo e vien meno, e se le
/ e la lingua e la mente, il tutto manca. dossi, 3-29:
gualdo priorato, 7-355: mentre verso il danubio quelle fa- cende della guerra,
della guerra, che da prima zoppicavano per il partito austriaco, avevano preso giro
18-562: dal ceppo dell'in- cude il mostro / abbronzato [vulcano] levossi,
crescenzi volgar., 9-19: quando il cavallo par che zoppichi con uno o
. del bene, 1-326: se il bue zoppica per dolore di nervi, con
risani. svevo, 8-860: allora il povero gatto con l'ultima risoluzione zoppicò
mo- zambique. banti, 8-9: il treno zoppicava e c'era tempo di godere
capriata, 505: era quel giorno il mare placidissimo e l'aria molto quieta
. marchesa colombi, 2-11: qui il letto è duro: la sedia cigola,
ad ogni orma che stampa, fugge il demonio: sostenuto va, perché sai non
ne'sudditi questo velenoso fermento, se il principe portasse in trionfo le sue de
zoppicavano le faccende del pubblico, passava il popolo all'elezione di un podestà. g
: le cose di spagna zoppicano; il governo pare abbia successo per un lato;
borsieri, 17: non dico mai il mio parere senza metterlo in compagnia di qualche
contratto). palescandolo, 141: il venditore non è obligato a trasferire il
: il venditore non è obligato a trasferire il dominio della cosa venduta, ma basta
la consegni al compratore e gli duoni il possesso di quella, onde il contratto
gli duoni il possesso di quella, onde il contratto zoppica in questa parte.
felicemente co'i primi tre versi entra il e nella stanza presente, ma ne i
cenne da la chitarra, xxxv-ii-427: il maggio voglio chefacciate en cagli / con una
64: è cosa dannevole ed affatto inutile il porre che rampi [a cavalli]
oca tutta d'argento che aprisse e chiudesse il becco, ma grande quanto un uomo
bestiame, la filossera delle viti, il mal rosso dei porcelli, la morte nera
rosso dei porcelli, la morte nera e il cacasangue degli uomini e di noialtri »
voi nessuna parte si confonde: / anzi il tutto risponde. / con zoppità di
savonarola, 8-ii-246: e vedevano quivi il zoppo risanato, che lo conoscevano prima,
: era zoppo, rachitico, vidi il ginocchio non più grosso del suo braccio,
grosso del suo braccio, si tirava il piede dietro come un peso. bianciardi,
aita, / mosso a pietade, il zoppo dio vulcano. batacchi, i-io:
nume onta e dispetto / sente, già il burla, e se ne prende giuoco.
ulloa [guevara], 1-88: il leone... si mise a caminar
v-1-453: egli era ormai conosciuto per il protettore dei ciuchi zoppi, dei cavalli
byron. -claudicante, zoppicante (il passo, l'andatura). cicerchia
intoppo. fenoglio, 1-147: si sentì il passo zoppo del podestà sulla striscia lastricata
valore avverb. citolini, 277: il non saper caminare, l'andar carpone,
fazio, iv-20-51: disciolto m'hai sì il groppo / 'n questa parte, che
paglia, ad una tavoletta zoppa, e il marito sta in faccia a lei sopra
ci fu. pratesi, 5-271: il maestro, per premunirsi dal freddo, era
3-62: lo scrittoio non era più il vecchio bugigattolo in cui bisognava il lume e
più il vecchio bugigattolo in cui bisognava il lume e non ci si rigirava e
spagliata. gadda conti, 2-232: il carrèga portava sul ponte un tavolino zoppo
. campiglia, 1-212: cominciò allora il condè a vacillare e a camminare zoppo
. calzabigi, 69: lullo fu il primo che del canto fermo / mostrò
mostrò a'francesi e la natura e il nome; / ma il loro ingegno trovò
la natura e il nome; / ma il loro ingegno trovò zoppo e infermo,
/ l'animo è pronto, ma il potere è zoppo. / se gli
. alamanni, 19-110: non può il fero iberno al grave intoppo / della gente
/ della gente che vien, fermare il piede; / ma col valor gagliardo e
non trovare ancora fatta la pace e astradato il concilio zopissimo. d'azeglio, 5-259
esistenza). guazzo, 1-15: il petrarca, con quante lodi egli dia alla
reggevano in piedi. dossi, 2-ii-551: il pensiero di lui... non
pensiero di lui... non sentiva il bisogno di ripararsi sotto una forma,
ripararsi sotto una forma, diventata oggi il presidio chirurgico delle idee zoppe, e
presidio chirurgico delle idee zoppe, e il tutelare mantello delle espressioni sciancate.
tener decima musa: / boezio vostro il dice a lato all'asse. muzio,
da questa lezione non riceve gran danno il concetto, ma il verso ne resta zoppo
riceve gran danno il concetto, ma il verso ne resta zoppo: e azzoparlo
andar avanti debbo notare che forse a molti il primo verso sarà paruto zoppo. camerana
sarà paruto zoppo. camerana, 274: il nostro scopo è farti un bel sonetto
vi si vede la fretta, e il rabberciamento e così via. c. e
archi zoppi. algarotti, 1-iii-304: e il simile avviene anche talora delle volte che
chiesa di s. lorenzo in firenze, il di cui disegno gli fu storpiato nel
questa voce annunzia un movimento sincopato, il quale dà alle note un andamento ineguale,
tua lettera qua: ma essendo così lento il loro camminare, e dovendo io pure
o peccaminoso. giuliani, ii-347: il su'babbo camminava zoppo, e lui (
su'babbo camminava zoppo, e lui (il figliuolo) anche peggio.
pea, 7-541: io vorrei che il tempo andasse coi piedi zoppi. invece
invece è per me un treno lampo, il tempo. -pigliare qualcuno a piè
chi ha per compagno del suo cammino il zoppo. ulloa [guevara], iv-34
intoppa. monosini, 243: chi schernisce il zoppo, deve esser diritto. idem
. zoppino. pea, 1-211: il curioso zoppino fa ridere il ragazzo. betti
, 1-211: il curioso zoppino fa ridere il ragazzo. betti, i-895: il
il ragazzo. betti, i-895: il vero motivo per cui il signore si china
i-895: il vero motivo per cui il signore si china su noi e si
e si interessa tanto, è proprio il vederci così, dei poveri zoppini.
, per provvedersi di galanterie. venendo il discorso di camminare a piè zopperello, disse
ingegno più forte di tutta la brigata, il 'fattorino'del lodato editore, arranca per
'fattorino'del lodato editore, arranca per il negozio, facendo suoi commenti e suoi
foglie larghe, di color verde, il che certi chiamano prason, altri zostera.
: la lingua di terra, che separa il mare dal padule, è piena eli
, comprendente alcuni generi fra i quali il più diffuso è la zostera.
. elemento di rinforzo e collegamento fra il ponte di coperta e il fasciame esterno,
collegamento fra il ponte di coperta e il fasciame esterno, corrispondente nelle moderne costruzioni
ossia altare del fuoco era forse in origine il sito di un tempio zoroàstrico. arbasino
o zaratustra, caratterizzata dal dualismo tra il principio del bene rappresentato dal dio mazdah
i-89: signor mio zoroastrissimo. altro ch'il signor piero a cui per eccellenza si
piero a cui per eccellenza si convenisse il nome di strozza, non ho sentito
con suffumigio immondo e nero / indiavolatamente il fai più fiero / per rassembrar de
più fiero / per rassembrar de maghi il zoroastro, / senza cagion cotanto ti
/ vantansi, e colle feste perché il tondo / san far, di matematica
danza popolare basca in 5 / 8 il cui ritmo è scandito da uno strumento a
che comprende dodici specie diffuse in tutto il mondo, fra le quali la zostera marina
. fa foghe larghe di colore verde, il che alcuni zoticàggine, sf.
vantar altro che la propria zoticaggine e il cattivo gusto. idem, 2-xxiii-444:
equicola, 32: l'auttore gli narra il principio del suo amore, come udendo
: chi l'à detto ch'egli è il vero rappresentante e l'istigatore della posa
griso! correre qua e là tutto il giorno, stare all'agguato, dirigere
mal disciplinati, pigliar sopra di te tutto il pensiero e tanta parte della fatica.
e zotici, press'a poco come il barbèra o il le monnier e gli editori
press'a poco come il barbèra o il le monnier e gli editori tutti fiorentini
la terra non è ancora spenta, il sole la ribrucia, resta zotica dal
ruvida, impastato con farina grossolana (il pane). -anche: duro, difficilmente
4-235: colui che colla sola parola pacificò il tempestoso mare,... colla
zotichi modi. leopardi, 227: il viver zotico e ferino / corruzion si
l'ingegno. bechi, 2-252: il giovine si accorse subito, alla prima accoglienza
subito, alla prima accoglienza, che il malinteso non era dissipato e sentì..
tradotto da frate gidio o giuda, il quale ci dà la peregrina notizia che 'pubblicano'
lingua che si sia, sempre diletterà il suo lettore. fagiuoli, v-18: io
raviglioso suo difetto. / ma come il dir difetto mi scappò, / quando
. cecchi, 20-15: se la sapesse il bene, / ch'i le voglio,
innutile avvertire alla licenza presami di rendere il vocabolo tedesco 'schnaps', che non
in giù per la via provinciale, il cappello sulla nuca, il sigaro in bocca
provinciale, il cappello sulla nuca, il sigaro in bocca, sputacchiando, trangugiando
» fece quello, dopo aver vuotato il bicchierino di zozza, « di pagare io
« di pagare io: non voglio levarvi il piacere ». 2.
. zoticóne. aretino, 20-36: il zoticone cacciatole il roncone nella siepe,
aretino, 20-36: il zoticone cacciatole il roncone nella siepe, la fé veder
gozzi, i-26-168: abbiansi, secondo il merito loro, certi zoticoni nel letto una
delle forbici alle dita, che odori il mal sentore della cucina. de marchi,
che quello zoticone non portasse in casa il pranzo del tabacco e del cognac.
: a cosa servono tutte le scuole che il governo mantiene in questo paese? se
e udir le sue minaccie uno che fingeva il sordo. marino, v-52: tanto
si leva zotto / alfin colui, che il suo bisogno vede. 2
seguente, invitando i circonstanti a sentire il zottino a cantar un sonetto del mal
, 4-397: « aspetta » gli disse il zozzaio « non c'è manco il
il zozzaio « non c'è manco il lume ». piani, 10-70: colpa
. zri, inter. per indicare il rumore leggero provocato dal volo di un
zu, inter. per riprodurre il ronzio di un insetto, in partic
comprendente anche indigeni (e nell'ottocento il termine passò a indicare altri corpi e
soliti nostri catenacci. carducci, iii-23-47: il marchesino... fu zuavo del
che quel giorno portava, / con il rosso bolero alla zuava / e la gonna
corti e molto ampi, stretti sotto il ginocchio. p. petrocchi [s
e. cecchi, 6-375: pareva il ragazzo che fugge di casa per andare a
che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato sugli
: quella sera indossava un cappotto corto sopra il ginocchio, coi pantaloni alla zuava e
i calzettoni. calvino, 1-71: il vecchio aveva guardato i calzoni zuavi rattoppati.
tribù cabila dell'africa seti, attraverso il fr. zouave (nel 1830).
ghirardacci, 3-271: nona squadra, con il trombetta innanzi, stradiotti con zubbe divisate
anzi pur zucariflua, che ignobile / è il mel. = voce dotta, comp
foglie ruvide e fiori gialli. - anche il frutto prodotto da tali piante, diffuso
grossissimo di una pianta erbacea, coltivata, il cui fusto sale contro i corpi vicini
zucche delle sementi, ci avevano lasciato il segno sulle pareti dove erano state per tanti
li invitò a sedere, un'altra servì il tè e semi di zucca.
vi resterebbe zucca che fusse tanta per riporvi il cervel0. targioni pozzetti, 3-ii-85:
e verdi, le quali nel seccarsi prendono il colore sbiancato e capo, e da tali
. la parrucca, / ch'è il coperchio de la zucca; / e vedrete
. baldinucci, 35: cocuzzolo. il mezzo della zucca del capo, fasciculo
ovata e depressa, ma sempre divisa per il lungo in spicchi. alvaro, 17-241
in spicchi. alvaro, 17-241: poi il sole sali nel cielo e si mise a
nel cielo e si mise a covare il mondo come una gallina; scaldava le vigne
come una gallina; scaldava le vigne e il grano, scaldava gli uomini,
detta saraphos. è vana- onde ha preso il nome, e è grossa un dito
: fra li simplici, si adopera il nasturzio detto in vìneggia communemente agreto, la
che non sia zucca o mellone. buonarroti il giovane, 10-927: si trasformino in
cinta di conveniente lunghezza su cui s'appoggia il petto del nuotatore. tombari, 4-23
del nuotatore. tombari, 4-23: il capitano invece, con poche bracciate faceva
capitano invece, con poche bracciate faceva il giro del paletto e se la sguazzava fra
parte dell'alambicco in cui si raccoglie il prodotto della distillazione. ventura rosetti,
a distillare. idem, 1-207: il diligente profumiero deve avere... orinali
orinali con sui capelli, bozze con il collo lunghe, e zucche di vetro,
ha la sola forma, ma non il viso. serve allo stesso uso che la
corti pratichi, che in tutto venda il pesce e gli resti sì vota la zucca
pellico, 4-23: bravo! gridò il caporione con urlo stentoreo; questa volta tomo
: si persuada, caro cavaliere, che il contenersi dentro la giusta misura, in
uno si senta, come deve sentirsi il barboni, un po'di sangue caldo nelle
li gentilotti, udendo sì tristamente parlare il podestà della sua terra, l'ebbero spacciato
. pensava che in uno solo sguardo il santo frate di lei acceso si fosse.
bigio, le volpi che, come dice il fiorentino, pisciarono in molte nevi.
molte nevi. carrer, 2-470: il figlio di romualdo era appunto il rovescio
2-470: il figlio di romualdo era appunto il rovescio del padre: quanto questi accorto
, 7-iii-280: ora si richiama da ferrara il card [inale] ugolini zucca famosa
] « sapete che diavoli d'occhi ha il padre: mi leggerebbe in viso
.. zucca! non mi ricordo più il nome. 10. locuz
inutilmente. zannoni, 5-29: il bayle crede che l'asino di buridano non
avea sale in zucca, / pure aspettava il soccorso fiorito. boccaccio, dee.
talun di voi così baggeo / lascia usurparsi il suo dominio e resta / col gran
han sale in zucca costoro! grida il conte. monelli, 2-139: un disgraziato
: un disgraziato è, che paga il fio di essere figlio di agrippa, e
che non vi sia per fargli onore / il miglior modo che lo stare in zucca
lo stare in zucca, / ancora quando il verno è nel rigore. pananti,
pananti, i-93: stanno in carniera ancora il dì di festa, / e senza
-con valore aggett. che ha il capo scoperto o rasato. vasari,
capponi, neutrale amico suo. buonarroti il giovane, 9-157: come / vi sete
da un andito di fianco, sotto il loggiato, un giovanotto in zucca con
zucche. cagna, 3-173: quando il sole cocente le faceva montare le vampe
e le rugine. soderini, i-546: il mammolo è buon vitigno per vini,
per fare vino et abbondanti, sì come il marzimino e l'uva mostaia che ne
. targioni pozzetti, 7-23: deve adunque il perfetto agricoltore sapere i mezzi migliori di
se capissero, [i vitelli] abbassavano il capo, proprio nello stesso modo
ragazza che la sola via vera è il matrimonio, la famiglia, i figli.
l. di zucata. g. rucellai il vecchio, 28: alle colezzioni uscivano
soderini, iii-418: si costuma di fare il pane impepato con mescuglio di zuccata e
20-135: ti do la fede mia che il zuccaraio mi ci diede più basci che
nato allora allora. idem, iv-5-262: il signor pavolo zuccararo, cioè il rota
: il signor pavolo zuccararo, cioè il rota, il compar dico; s'è
pavolo zuccararo, cioè il rota, il compar dico; s'è ripacificato con seco
a questo forse non sempre supplisce bene il legittimo verbo 'inzuccherare', che il vocabolario
supplisce bene il legittimo verbo 'inzuccherare', che il vocabolario spiega per 'aspergere di zucchero':
[s. v.]: ha il difetto di zuccherar troppo le paste dolci;
. savonarola, 1-80: può biem usare il zuea- ro e le cosse zucarate,
soldati, 6-171: e così, il nostro vino comune aellàlto adige, che
orrore di condotta da mettere sulle furie anche il più zuccherato di tutti gli zii dell'
è simile nella georgica l'ambrosia e il nettare di virgilio, che egli unge
anche egli sì gentilmente de'versi suoi zuccherati il lavono della agricoltura, che non ha
lavono della agricoltura, che non ha il mondo sì alto principe, piace
espressione artistica. savinio, 12-266: il balletto 'russo'nacque per reagire col suo
: egli [pio ii] era allora il più dolce zuccherel- lo del mondo.
, 16- x33: questa volta serviva il caffè con tutto quel che ci vuole,
caffè con tutto quel che ci vuole, il vassoio grande, la caffettiera d'argento
90: « come si chiama il paese di anseimo? » « domandò la
aveva letto quel nome: sul barattolo che il finanziere adoperava come zuccheriera. zuccherière
salvemini, 2-i-523: se volesse scrivere contro il protezionismo degli zuccherieri, il 'giornale d'
scrivere contro il protezionismo degli zuccherieri, il 'giornale d'italia'glielo impedirebbe. fanzini
coi numeri statistici alla mano: quanto costa il dazio sul grano; quanto guadagnano ogni
ecc. ecc. moretti, ii-191: il padre me li additava, zuccherificio e
, 9-282: a fin di settembre il sole illuminava i verdi cespi delle barbabietole
illuminava i verdi cespi delle barbabietole, il fumo dei camini e degli essiccatoi del
in gran lavoro. cassola, 4-29: il viottolo correva sull'argine? c'era
argine? c'era cattivo odore: difatti il fosso serviva da scolo allo zuccherificio.
sotto ai portici si pigia l'uva e il mosto cola zuccherino. piovene, 8-32
zuccherino. piovene, 8-32: ci sono il fegato affettato cosparso di erbe aromatiche,
, i profumi zuccherini che davano all'aria il sapore d'un'essenza aromale. govoni
mi dice che non pigia l'uva finché il mostimetro non segna 21 gradi zuccherini.
le gioie d'amore). buonarroti il giovane, 10-875: chi 'n sul pero
l. adimari, 179: si prepara il fiato / col muschio stemperato in zuccherini
muschio stemperato in zuccherini, / perché il respiro ancor sembri odorato. cantù,
, ma con quelle domande che sviluppano il raziocinio. marchesa colombi, 113:
giarie, e le vostre donne tutto il dì stanno là a'munisteri delle monache
zuccherini e berlingozzi e mille novelle, il che non sta bene. p. fortini
lato, dentro un'altra bottega, il più innocente dei peccati mortali sotto forma di
benevolenza. castelnuovo, 1-327: frattanto il ministero aveva avuto agio di ponzare le
, anche in nome dei colleghi, che il governo era ben lungi dal far questione
o prima o poi » continuava infatti il facoltoso cliente provinciale e sembrava soprappensiero,
un discorso. bonsanti, 5-250: il significato del suo discorso poteva risultar troppo
alcon ogni cura e tenerezza. meno il 62 % di saccarosio, a elevato grado
. domenichi [plinio], 12-8: il zucchero nasce in arabia ma molto migliore
, i-360: avanti di beverlo [il caffè], nella scodella vi si mette
del zuccaro, più o meno secondo il gusto di chi lo beve. magalotti,
oggi la moda è di non mettere più il zucchero nella chicchera, ma in quello
james la relazione d'un cerusico, il quale narra che il padre suo continuamente
d'un cerusico, il quale narra che il padre suo continuamente adoperava lo zucchero sulle
prese pegno su tutte le merci che il governo teneva nell'isola e propriamente su tutto
teneva nell'isola e propriamente su tutto il caffè, lo zuccaro, le spezierie e
zuccaro, le spezierie e l'indaco che il governo potrebbe consegnare entro dieci mesi.
cera che stilla, parole / che il seme del girasole / se brilla di
violato. crescenzi volgar., 4-40: il vino è ben chiarificato e rimosso dal
a vr. una scariola con dentro il zucchero rosato che le manda suor angela caterina
ma che ne può fare egli, se il mele, il zuccaro e la manna
può fare egli, se il mele, il zuccaro e la manna che unge,
voci e le parole delle cortigiane è il veleno, il napello e l'arsenico che
parole delle cortigiane è il veleno, il napello e l'arsenico che
dolce e savoroso, e ciò è il dono della sapienza, che la scrittura appella
tali [invidiosi] suol cangiarsi in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio,
in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio, ed in ortiche le morbide e
ispagna, tutto si accon- zarà; il dubio è in questo mezzo. benché questo
mezzo. benché questo amaro ha ancora il zuccaro suo: la bontà e virtù del
bandello, 1-9 (i-124): con il core che gli notava in una mar
lusinghevole. de roberto, 8-88: il tonisi, pure addolcendo la pillola con lo
e saggia, / che in testa il sale e in bocca il zuccaro abbia.
in testa il sale e in bocca il zuccaro abbia. -avere lo zucchero
buoi, ché non sempre abbiamo preparato il zucchero per la tosse, senz'altro
che per un tratto egli è traboccato il zucchero alla caldaia. -con lo
: voi ci avete appena messo in bocca il zucchero e fattaci correre l'acquolina:
ma- lenconici i quali hanno talmente offuscato il cervello che non discemono il zuccaro dal
talmente offuscato il cervello che non discemono il zuccaro dal fele. -sembrare uno
rosa, non guasta mai alcuna cosa. il troppo zucchero guasta le vivande.
'zucchero di canna'), da cui anche il gr. oànxaqov (v.
v. saccaro1); cfr. anche il lat. mediev. zucarum rosatum (a
zuccheroso seno [del fico] / scopre il tesor mellifero / ond'è gremito e
pieno. lastri, iii-90: volendo che il vino acquisti corpo, colore, depositi
la zuccherosa o perda come suol dirsi il dolce, sarà necessario tenerlo sulle vinacce per
più bianca [beca] che non è il bucato, / più colorita che non
, / più colorita che non è il colore /... / più zuccherosa
mondella, venendo dalla filanda, incontrò il lupo mannaro: che, levatosi il cappello
il lupo mannaro: che, levatosi il cappello e sdrusciatene le gran piume per
e untuosa, in cui era notevole il contrasto tra i piccoli occhi grigi e molto
grigi e molto duri, serpigni, e il sorriso delle labbra sottili, zuccheroso,
definizioni della poesia si potrebbero, per il periodo romantico, citare centinaia. montale
tombari, 4-41: di fuori giunge il fruscio delle frasche mosse dal vento di
ulloa [castagneda], i-301: giunse il marsciale stanco e travagliato, e dimandando
e la zucchetta. pascarella, 2-246: il mate è una erba paragua- yana di
. zucchetto. carducci, iii-19-61: il governo d'una casta in sottana e roc-
di ferro; la quale si porta sotto il cappello. fagiuoli, 3-1-182: di
ma è soda e piena, siccome tutto il restante. 8. dimin
grado gerarchico (ed è bianco per il papa, rosso per i cardinali, paonazzo
riccardi di lantosca, 2-199: cerca [il monsignore] al lume d'un moccolo
d'un moccolo, la sottana e il zucchetto. ojetti, i-56: dentro una
simile veramente ad una scolara, con il suo zucchetto bianco e azzurro posato sopra
. zucchino. salgari, 16-26: il 'kuskussù'che è il piatto nazionale, intrutlio
salgari, 16-26: il 'kuskussù'che è il piatto nazionale, intrutlio di fave,
zucchero mandava profumi che facevano ar- ricchiare il naso al bravo rocco, molto diffidente verso
zucchettino. bresciani, 6-iii-345: figurollo il bertolini in roccetto e zuc- chettin rosso
basta averne voflia montale, 3-135: il servo fabrizio,... servì.
solinas donghi, 2-145: polonia accendeva il forno, e tritando e pestando in un
. dioscoride volgar., 1-8: il cardamomo... giova...
di ferro usato dai fantini cne corrono il palio per proteggersi dalle nerbate e dalle
: chi ha canuta la barba o bianco il zucco / vi puzza, o donne
/ a quei che han sol nele parole il succo. 2. per estens
... perenne. nasce fra il grano, la vena e le altre biade
a toccarla a chi si sia, è il maggior vitupero che gli si faccia.
/ e la ruvida cotenna, / ed il zuccolo mi gratto, / come fa
mi gratto, / come fa talvolta il gatto. 2. per simil
: giuno mosse, e lassò d'olimpo il zuccolo. = deriv. da zucca
altre sore, e tutte passano sotto il nome di anitrelle, o anitrette.
zucconaménto, sm. lo zucconare; il rasare a zero i capelli.
s. v.]: 'zucconaménto': il zucconare. = nome d'azione
la gente. varchi, 7-208: il che non varrebbe, né nel medico,
. fagiuoli, iii-178: osservate che il radersi i capelli, / si dice,
[i teutonici]... che il marito radeva alla sposa il capo ed
. che il marito radeva alla sposa il capo ed ella lo radeva a lui:
, come erano zucconati, si conchiudeva il 'sì'fra loro e facevano casa.
. sassetti, 7-191: grattandosi un poco il capo, e poi strappandosi una ciocca
zucca di grandi dimensioni. -anche: il capace recipiente che se ne ricava.
che ha la testa grossa. buonarroti il giovane, p-472: quando del suo zuccone
: quando del suo zuccone / fece il modello e 'l riempié di dorrà, 7e
fagiuoli, x-63: e pur venga il solleone, / se le tengon sempre fitte
parrucche] / e confitte / sopra il candido zuccone. pananti, i-196: gli
ride / zuccon, che quasi zucca il capo ha calvo. carena, 1-363:
dicesi di chi ha la zucca, cioè il capo senza capelli. settembrini [luciano
forzuti... che buonarroti il giovane, 9-472: erami accanto un certo
.. d'un saion vestito, / il cui pel mi cred'io che donatello
comprasse già quando del suo zuccone / fece il modello. baldinucci, 184: zuccone
1-455: bastiano rispose tranquillamente: « il ragazzo è uno zuccone, cara madama
! oscurantisti! la scienza positiva è il verbo della nuova chiesa militante. pavese
del complimento scambiato tra lo scotto e il manzoni gl'italiani hanno superato anche se
bianchi... gli uscivano di sotto il lacero zuccotto e gl'incoronavano la fronte
quando l'aprì per mostrarmi come si attacca il codino, traboccava d'altre immaginette,
pulci, i-6-61: ma non si trasse il zuccoto di testa, / ch'era
9-173: pretendono [i senatori] il semi-freddo, la torta-gelato, la cassata,
battendo colle spade i zuccoli, / il legato cacciare, e dentro zucconi
nudi di bellezza. mettere / il bavero con tutti i suo'tauccoli. buti
. d. di donatello raffigurante il profeta abacuc, che orna
sanudo, lv-123: a ore 3 il po rompete alla frasinella in un loco
rompete alla frasinella in un loco ditto il quarto di venante, dove rompete l'altra
.. a pontechio fato bone provisione il zudexe de pontichio voria taiar l'arzere di
el po calasse, le acque sboraria, il che saria ben di pontichio.
muratori, 7-i-198: di qua è nato il nome di giudecca, conservato fin qui
, come anche in ferrara, dove ha il nome di zuecca. = var
e zuffa. castelvetro, 1-56: il correre con le armi a partire una zuffa
-nell'espressione zuffa a mani vuote-, il venire alle mani senza armi (e
fontana uno bellissimo e grasso toro, il quale era strano della greggia de'suoi,
inoffensivi. n. ginzburg, i-642: il gatto menelao, in una zuffa su
si è fatta più serrata. ecco che il guerriero pervinca sbalza di sella il suo
che il guerriero pervinca sbalza di sella il suo saracino; quello, appiedato,
in pace recaro. g. rucellai il vecchio 47: una armata e l'altra
a bada, che fu fra quel mentre il soccorso di vettovaglie e munizioni nella piazza
6-79: sua altezza reale o il principe eugenio ristoreranno valorosamente la zuffa. calvino
la zuffa. calvino, 3-51: il moro lo incalzava con attacchi sempre più dappresso
di lusso come quei di roma, dopo il settanta, ma egualmente comodi, sebbene
trasse un colpo, che gli passò il cuore. 2. per estens.
non ce lascia andare, / in franza il ponerò senza naviglio. vincenzo maria di
dar di mano al zuffo; prendere per il zuffo: cogliere un'occasione, approfittarne
occasione essergli offerta, la prese per il zuffo. -fare il zuffo a
prese per il zuffo. -fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso ostile
. muratori, 7-iii-197: diciamo 'fare il zuffo ad alcuno', cioè con fronte
con fronte increspata guatarlo. -vedere il lupo in zuffo: affrontare un pericolo,
boiardo, 3-2-50: quei duo cavallieri il stimon poco, / perché altre volte
, / perché altre volte han visto il lupo in zuffo. = var
scambrilla, lxxxviii-ii-481: or piglia il mio ricordo: / se vuoi guarir
guarir del mal del zufolàcchio / lasc'ire il cicca e attinenti al tacchio. idem
metto, s'io guarisco, / empierti il zufolàcchio di spinaci e la cogliaccia tua
nelle orecchie m'impediva di cogliere netto il suono delle parole. 5.
. ferrari, * 53: ed il mago sognò: sognò le bisce lubriche e
? io vorrei più tosto, quando il nato delle tribulazioni mi assalta, non dar
stati burlati a quella foggia. buonarroti il giovane, 768: zufolate, bussate,
i-242: 'zufolare': fischiare o sonare il zufolo. g. gozzi, i-23-180:
piedi zufolando e canticchiando, ne seguiano il suono. tommaseo [s. v.
mi allungherà una tavola sulla quale ripasserò il fossato come lo avrò passato nell'uscire.
. gioberti, 4-2-454: 'per mettere il loro paese in disolazione ed in zuffolo
tromba e poi gorgoglia, / e vedesi il cervel quando isbadiglia. viani, 19-291
quando isbadiglia. viani, 19-291: il padre traeva di tasca uno scatolone d'
, e le pinzochere s'imbre- scavano il naso di tabacco e zufilavano con le trombe
s s 2. emettere il verso caratteristico (un uccello); sibilare
). cavalca [crusca]: il serpente zufolando ingannò èva e cac- ciolla
st., 1-87: zufola e soffia il serpe per la biscia, / mentre
. bemi, 33-15 (iii-124): il drago maladetto zufolava, / battendo l'
me; / « che bella casa abita il merlo! / che libertà di salire
ai tronchi, rispondevano a coro fra il gracchiare delle mulacchie, lo zufolare dei
mulacchie, lo zufolare dei merli, il tubare delle tortore. bartolini, 15-162:
tubare delle tortore. bartolini, 15-162: il merlo sortiva dal suo albergo notturno della
3. soffiare sibilando, ululando (il vento). -anche sostant.
i-246: basso basso non pavento / il zufolar del gelido rovaio. borgese, 6-95
. borgese, 6-95: più tardi il ponentino comincia a zufolare soffiando nelle mutande
le terrazze. venditti, 1-23: il vento, che (poltre mare / vien
). boccaccio, ii-248: ella il dardo per l'aria vedea / zufolando
i-5-129: egli mi parea che, stillandomi il cervello continuamente in sui fogli, mi
. 'mi sento zufolare quest'orecchio'. il volgo dice esser segno che qualcuno ci rammenta
, 2-218: egli [verdi] ha il torto imperdonabile di far zuffolare a tutto
torto imperdonabile di far zuffolare a tutto il mondo le proprie cantilene. praga, 4-106
: tito vinadio agitò una ultima volta il cappello, scese una scaletta laterale,
dei pantaloni. si appoggia, con il dorso, ad un muretto. e zufola
man. montale, 9-118: se zufolo il segnale convenuto / sulle parole « sabato
i traseomachi avessero scritto queste lettere contro il sig. lami, per fargli così uno
vo ce: quegli è il tale; quegli è colui che fece o
marinella, 375: subito rompendo il ragionamento a tutti, cominciò a dire
mazzini, 5-299: mi duole che il pensiero dell'unione zufolatomi da tanti illusi
riprensione che virgilio fece a dante. buonarroti il giovane, 9-576: zufolatori / da
. guerrazzi, ii-296: così profondo il silenzio che tu avresti udito anco lo
della zanzara. de roberto, 3-82: il concerto dei trilli, dei zirli,
. guerrazzi, 2-96: non persuadevano il sonno lo zufolio del vento pel sartiame
lo zufolio del vento pel sartiame, il fiotto dei marosi che rompendosi contro la
viscere ai passeggeri. lucini, 16-63: il rumore era come un sibilo attutito,
, con uno o più fori per modulare il suono e un taglio trasversale all'imboccatura
chiose sopra dante, 1-625: il zufolo che. ssi suona conviene ch'
[plinio], 340: il calamo orcomenio è forato per tutto continuamente:
dai latini, e da questi ebbero il nome loro. galileo, 3-4-237: stupefatto
, 1-234: ma per quanto distolga il viso gli occhi le restan là invischiati:
uno zufolo suonava delle ariette, o imitava il canto degli uccelli, o acchiappava farfalle
de l'uccellar con vischio, trovarete il vischio, o da sole o d'acqua
1 nostri cacciatori, per contraffare il grido di questi uccelli, sogliono servirsi d'
eccola. / ell'arà auto negli orecchi il zufolo. -fare come gli zufoli di
, 2-64: « coglioni! » esclamò il prete; « oh! vacci scalzo
18-161: margutte disse: « io spendo il mio danaio; / io non voglio
non voglio, oste mio, come il gigante, / far degli orecchi zufoli
peti. piovano arlotto, 79: il nostro piovano fischiava bene e sanza zufolo
gioberti, 4-2-454: « per mettere il lor paese in disolazione ed in zuffolo
c. e. gadda, 8-106: il neptunia. dalle alte, nere murate,
trovaria pedagogo che non ritornasse a imparare il declinar dei nomi alla vostra scuola.
vostra scuola... egli è il vero che il vostro zufolo avanza ogni campana
... egli è il vero che il vostro zufolo avanza ogni campana, che
di danari per avermi poi a menare il zufolo? malatesti, 43: se da
epiteto ingiurioso. imbriani, 6-163: il tenente elvetico gli diè [al confidente]
zufolo. / oh! i'son stato il buon referendario. 5. sibilo
mani, / e l'altro il pane, e l'altro le vivande.
le vivande. codemo, 180: venuto il tòcco dello stesso giorno, clelia udì
tòcco dello stesso giorno, clelia udì il tintinnio d'una spada e uno zufolo
volgar., 3-2 (70): il quale, poiché il dragone vidde ch'
(70): il quale, poiché il dragone vidde ch'elli veniva a lui
da qualcuno. e ogni volta odono il zufolino, e ogni volta la stessa apparizione
= etimo incerto: forse da zufolo per il verso; v. anche ciuffolotto.
turco. bernardo, lii-13-362: il gran signore la sua volontà...
. gioioso; sereno, radioso (il viso). giovanni di bonandrea
a la volta de caffa (salvo il vero fo nel mese de zugno 1539)
siepe; e, come quello che era il più dolce zugo del mondo,
f. doni, 1-109: fuscello è il ciabattino che mi sta presso a bottega
che mi sta presso a bottega, il più nuovo zogo del mondo. sassetti,
ne vai che corri sì? -vo il canchero che ti mangi giudeo cane, che
membro virile. poliziano, 4-124: il gondino litigava con la casa de'martelli,
. carducci, iii-25-109: il figliuolo non sarebbe andato a farsi trucidare
a farsi trucidare dagli zulù, se il padre, per farsi imperatore, non avesse
un giocattolo. barilli, 5-151: il treno passa sotto altissime pareti di roccie tagliate
tale popolazione. labriola, 2-i-21: il primo capitolo della psicologia del lotze si
. = dal bantu umuzulu, attraverso il fr. zoulou. zum1 (zun
(zun), inter. per riprodurre il suono di vari strumenti a percussione o
, zum. capuana, 1-ii-141: appena il contrabbasso cominciò a fare zun zun,
, grancassa e cembali! / avanti, il carrozzone / colla donna-cannone!
musica è soprattutto l'ar- gentinità, il sommesso zum zum dei piatti, il suo
, il sommesso zum zum dei piatti, il suo andazzo di marcia. idem,
cinem. portare progressivamente in primo piano il soggetto di una ripresa cinematografica o televisiva
inquadra velocemente e porta in primo piano il soggetto. p gonnelli, 1-207: 'zoomata
cinematografiche come l'uso del primo piano, il piano- sequenza, la zoomata, la
), sf. inter. per imitare il rumore o per riprodurre l'atto di
arbasino, 19-336: di nuovo il zum-pa-pa grullo di nino rota: sound
voce che familiarmente si usa per imitare il suono della gran cassa della banda, e
. pratesi, 5-401: poi sotto il baldacchino, in mezzo alla salmodia e al
col piviale d'oro; e in ultimo il tamburo che accompagna il canto solenne,
e in ultimo il tamburo che accompagna il canto solenne, o lo zunnene della banda
delinquenti entrano un concerto suona e come il concerto si tace incominciano a suonare i
i tamburi e le trombette tacciono ricomincia il zunnene! 2. locuz.
acordo. tommaseo, 2-4: per tutto il secolo duodecimo fu la serbia retta da
. poliziano, 1-698: ho perduto mezo il fiato / perfidare e zuppa e pappa.
. fortis, xxiii-471: le frutta e il cacio aprono il pranzo; la zuppa
: le frutta e il cacio aprono il pranzo; la zuppa lo chiude, precisamente
preziose vivande si trovasse davanti, sentiva il suo compagno come attraverso una parete che
di rondine ». « questo è il celebre pesce con lo zucchero. » «
cipolle, una bistecca di maiale, il formaggio e una caraffa di beaujolais.
valli, i-2-381: si deve osservar ch'il bracco sia purgato avanti che si cominci
. cassola, 5-157: interrogò a lungo il cameriere riguardo alla minestra e in ultimo
bicchier fa zuppa, / e chi il dì del digiun mangia palese. g.
che non gonfiava lo stomaco e lasciava il pensiero lucido e puro come quel gran cielo
-in un contesto osceno, per indicare il piacere sessuale. p. fortini,
arrosto e insalata...; per il dolce: zuppa inglese.
col rancio. foscolo, xv-36: il pane di zuppa sarà somministrato: il contratto
: il pane di zuppa sarà somministrato: il contratto fu fatto con un fornaio,
eritrea, i buluk-bash, gli scium-bash, il porto-said, ecc.?
forse un suo nemico; essi apparecchiano il nido e un altro uccello vien a
altro; e s'awiluppa, / onde il valor vi combatte e la rabbia,
lasciatemi ». -mancare solo il pane a fare la zuppa: essere del
, avrebbe gran vantaggio, onde è nato il proverbio: 'tu credi aver a
si dice: « egli è meglio che il pane ». -sapere quel che si
la zuppa: per indicare che è il turno di altri di sobbarcarsi oneri e doveri
e doveri. borgese, 1-138: il nostro dovere l'abbiamo fatto. ora tocca
zuppóne (sm.). buonarroti il giovane, 10-946: fecero in quel vin
, 6-144: insomma fu uno zuppone che il giovane scienziato riversò sull'amico tristano.
giubba. federici, lxii-4-20: il vestir di bezeneger era cavaie sopra le
disarmando / sino alla carne fie'toccare il brando. 3. vezzegg.
un bichieretto di vino del chianti. zuppare il pane nella pentola. zuppare un panino
i-620: apriva la finestra e zuppava il pane nel latte bollente, tenendo la
latte bollente, tenendo la tazza senza il manico sopra il davanzale. palazzeschi,
tenendo la tazza senza il manico sopra il davanzale. palazzeschi, ii-iq3: -lo
le scarpe. 3. intridere il fazzoletto (le lacrime). tozzi
le rimbalzavano lungo le guance, zuppando il fazzoletto che teneva in mano, su le
5. intr. ammorbidirsi nel brodo (il pane); fare zuppa. tommaseo
c. e. gadda, 13-248: il capitano è sempre lo stesso, zuppatóre
innaffiatura copiosa. lastn, ii-178: il praticare almeno nella prima estate l'inac-
, ma son tutte zuppettinepiene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali,
tutte zuppettinepiene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali, il cervellino,
brodetto, il pangrattato, due cordiali, il cervellino, i beccafichi, e poi
/ le zuppettine / di cui è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo
avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo vicino. = dimin.
gramsci, 7-119: arturo calza, il 'farmacista'del « giornale d'italia »
elementi eterogenei. -in senso concreto: il risultato di tale operazione. cameroni
aneddoti interessanti, avendo conosciuto da vicino il rovani, il praga ed i più singolari
avendo conosciuto da vicino il rovani, il praga ed i più singolari bohémes della letteratura
= deriv. da zuppa, con il suff. dei nomi d'azione dei comp
dico,... ha voluto provarsi il fiato o s'è sentito male?
o s'è sentito male? -provarmi il fiato, rispose cupo il ciunna,
male? -provarmi il fiato, rispose cupo il ciunna, passandosi di nuovo le mani
trafelato, zuppo, getta giù sullo spiazzo il carico, giù di colpo con rabbia
delle zampe puntate; si vedeva lustrare il pelame dei deretani e delle cosce; zuppo
. -inondato di lacrime (il viso, gli occhi). pascoli
, 3 ~ 452: hasan chan fu il primo che, sentendosi già zuppo,
-gonfio per un travaso patologico di bile (il fega- to). libro della
di sudore. pasolini, 5-143: il grande fazzoletto rosso che il nini portava
, 5-143: il grande fazzoletto rosso che il nini portava annodato al collo era quasi
acqua in profondità, saturo d'acqua (il terreno). soderini, i-384
la terra. cicognani, iii-2-163: il filo non sosteneva più il gocciolone che
, iii-2-163: il filo non sosteneva più il gocciolone che cadeva a terra;.
, / zuppi di sogno. « il vento! » disse: « il vento
« il vento! » disse: « il vento / del nord! quest'anno tarderà
, 1-122: c'era forse chi rubava il fiore deh'amorino o la viola sbocciata
zuppi di miseria? viani, 10-191: il cavaliere grotta... era illusionista
... era illusionista, ed aveva il tatto magico, ed era zuppo marcio
ca'da mosto, i-113: il qual abito era alla spagnuola, un zup-
mantellino disopra. varthema, 109: il re fa venire dui zupponi de corame,
ivi e zurato sull'altar d'ellezzer il mior e più sufficiente, più utele
ha fatto un mucchio, / che il sacco n'è stracolmo; e 'l farfanicchio
[s. v.]: cavare il zurro di capo a persona: capricciosa,
, che più comunemente dicesi 'cavare il ruzzo di capo. -cogliere in
volerla. luca pulci, 1-4-89: il suo cavai, che romano s'appellava,
in altri tempi si è resa illustre per il ben mordere, par che solamente adesso
adesso entri in zurlo di farsi celebre per il ben mangiare. a. casotti,
a. casotti, 1-5-66: era il pittore può dirsi intrato in zurlo 7
in zurlo 7 di fare in malmantile il dominamini. giusti, ii-384: quando
. giusti, ii-384: quando il cervello comincia a entrare in zurlo, io
allora salita in zurlo, e maneggiando il petto, e l'altre membra del
ora / girar per la percossa in terra il zurlo. 2. giravolta
la persona a piedi pari, spingerà il sinistro mezo piede innanzi: dipoi aggiungendo
sinistro mezo piede innanzi: dipoi aggiungendo il piè destro al pari del sinistro si voltarà
le calcagna e tenendo in terra solo il petto del piè sinistro. 3
da lato. sanudo, lviii-18: il capitano... scrive in materia de
con lo zoroastrismo, basata sulla conciliazione fra il principio del bene e quello del male
considerati figli dell'unico dio zurvan, il tempo. = dal pahlavi zuruàn
landino [plinio], 536: il paliuro è specie di spina, e in
di spina, e in africa chiamano il seme suo zuta. = forma erronea
tassiano da macerata, lxii-2-iv-116: ci fece il themò con 5 piattini per uno di
). cavalca, 20-194: il serpente zuzulando ingannò èva e cac- ciolla
c. e. gadda, 508: il nome di lui, però, le zuzzurellava
, come, durante un'attesa, il pollice fremente di figaro sulla corda ancor muta
. non ti vergogni zuzzerellone di perdere il tempo ne'gingilli? pensa a studiare.
luna vidi, vera schifenza, spuntare il fungo della bomba atomica, mi sentii divisa
mostro di debolezza, s'è partorito il padronaccio; e magari, pianeta vano e
11-39 ^: i zuingliani levaron via il tremendo sagrificio del corpo e sangue di
dieta di smalcalda che nell'ostia consacrata sia il vero corpo di cristo. carducci,
b. davanzali, ii-413: senza il parlamento non poteva la reina comandare che
parlamento non poteva la reina comandare che il culto divino si racconciasse: ma lo sospese
repubblica », 24-vi-1995], 38: il 30 ci sarà spazio anche per lo
una delle caratteristiche del deltablues, e il i° luglio per il piano boogie-woogie di big
deltablues, e il i° luglio per il piano boogie-woogie di big joe duskin.
e z??, inter. riproduce il ronzio di un insetto, il sibilo
. riproduce il ronzio di un insetto, il sibilo di chi russa, il rumore
, il sibilo di chi russa, il rumore di una sega in azione, ecc
, 1-14: con le dita immerse grattavo il verde che tappezzava la vasca. «
2. per consigliare o intimare il silenzio; sst cantù, 393:
, 393: « zz! » fece il carceriero, premendo la mano sopra la