, che udiva farsi, gli traballava il cuore, e gli diceva: « questo
, e gli diceva: « questo è il demonio ». goldoni, xi-978:
, xi-978: incomincia piano piano / il cervello a traballar. -non percepire distintamente
urti ripetuti, di passi pesanti (il suolo, un pavimento); tremare a
, perché la cassa traballa, non trovando il suo assetto. e. cecchi,
. e. cecchi, 2-61: il tavolino al quale la commissione era seduta,
e le librate. loria, 5-50: il pavimento su travicelli tremava e traballava tutto
in quell'aria. buzzati, 3-184: il colonnello si mosse, facendo traballare e
scoppiavano gli applausi. pecchi, 10-41: il treno, traballando e spesso sostando,
correvano verso la città, c'era il sole e la strada era asciutta ma ancora
essere in pericolo (la regalità, il trono). siri, i-ii:
catturare un'inglese. alfieri, i-312: il papa era traballato ed occupata e schiavi-democrizzata
. s. spaventa, 2-100: il ricasoli traballa e parmi difficile che si
, 16- v-1986], 9: il premier attuale, che sta traballando sotto i
conseguir ogni suo intento, / gli dice il tutto, e se gli raccomanda,
di dare una terribilissima scossa alltmperio ottomano il quale per gli soli urti de'veneziani
lì per lì le parole proprie, snaturerà il proprio pensiero, parlerà stentato e slavato
, 3-ii-18: per non lasciare che traballi il discorso su fondamenti non assodati, dimmi
. ant. soffiare con alterna direzione (il vento). ulloa [guevara]
guevara], iii-154: s'è contrario il vento, non puoi navigare;.
nell'aria l'aggira e lo traballa / il vento, come penna asciutta e lieve
meno e persino rideva, traballando silenziosamente il pancione. = comp. dal lat
mancamento). giusti, v-176: il biscardi soffre di traballoni per un mal di
di chi traballa. collodi, 24: il povero pinocchio... dopo due
traballoni, lasciando una scia di curiosità lungo il percorso, il pittore entrato nel gabinetto
scia di curiosità lungo il percorso, il pittore entrato nel gabinetto di toilette pose la
gabinetto di toilette pose la regina dentro il lavandino riempito d'acqua. 2
. 3. locuz. dare il traballone-, andare in rovina, in fallimento
]: 'traballone': negoziante che ha dato il traballone. ufficiale pubblico che sta per
. ufficiale pubblico che sta per dare il traballone. il ministero ha dato il
pubblico che sta per dare il traballone. il ministero ha dato il traballone?
il traballone. il ministero ha dato il traballone? -perdere il potere politico
ha dato il traballone? -perdere il potere politico. giusti, 4-ii-397:
ma se toccasse ai principi / a dare il traballone? = deriv. da traballare
andò per le terre: e tra questi il poeta sonator di chitarra: altri spaventati
s. v.]: 'trabalzaménto': il trabalzare. bianciardi, 4-7:
bianciardi, 4-7: per intanto il coito si è ridotto, per la stragrande
velocità. bacchetti, n-31: anche il re della città angosciata doveva patire, sul
ventura, far capitare (la sorte, il caso). - in un contesto
sepoltura, ma che lasciassero, che il suo corpo fosse trabalzato dovunque portasse il
il suo corpo fosse trabalzato dovunque portasse il caso. zucchetti, 41: li colpi
sembravano attenderlo nuovi travagli e pericoli. il povero paziente ebbe a soggiacere a molte e
governi. a. cattaneo, iii-149: il primo elemento del cavalcare è star sì
elemento del cavalcare è star sì, che il cavallo non vi butti giù di sella
non vi butti giù di sella. il secondo è, che non vi trabalzi,
mi si impiccia alle spalle, lungo il mio astruso cammino, lo trabalzo, dalla
emir, in turbine volai / e il conte a venti passi trabalzai / come paggetto
paggetto. -abbattere la vegetazione (il vento). alfieri, 1-635:
dotti, 1-147: noi del tempo il vasto gorgo incalza. / la puerizia
. fortini, i-13: se ti agrada il numero di queste novelle sapere, non
, 2-26 (76): trabalzando [il frate] e percotendosi di scoglio in
fonda sua speme. lucini, 4-20: il tuo andare si mutava in corsa,
3-566: con quelle è trabalsato dal cielo il monopolio, la turba, la
trasalì. -balzare in petto (il cuore); essere scosso da un'improvvisa
fogazzaro, 10-451: di timore / trabalzò il core / a maria per una carezza
affetto e protezione, egli sentiva trabalzare il suo cuore, nel desiderio dei sacrificio.
consumato, emergeva e fiottava e si riemmergeva il rumore della battaglia nei sobborghi, con
porta molina. pascoli, 465: già il treno rallenta, trabalza, / sta
nell'oscurità. pavese, 4-287: adesso il carretto trabalzava sui ciottoli. dovetti scendere
tavola tanto da far trabalzare le stoviglie e il cristallame. bechi, 2-300: la
un altro. tommaseo, 19-56: il prenderla pietosamente per mano, la fece
farlo infuriare. aretino, 26-15: il mendozza, perdendo, se ne corruccia con
trabalzati, non poco si consolassero e per il gran atir che avean fatto, e
due porte, per le quali esce il popolo, come egli il chiama, de'
le quali esce il popolo, come egli il chiama, de'sogni, popolo certamente
, tirati presto indietro, e procura ottenere il perdono. 2. figur
fermo e lucia, 621: si pose il fiasco a bocca, e tenendolo con
, i-239: le piaceva in distanza il trabalzo dei tram. 2.
: che trabalzi, che risalti gli desse il cuo = comp. dal lai trans
noi posso spiegare. guerrazzi, 7-159: il cuore per paura di tratto in tratto
ultimamente apposta. cattaneo, iii-2-142: il re di napoli... denunciò il
il re di napoli... denunciò il patto che lo legava ai tre despoti
avvoltolavano frenetici dandosi calci e ceffate. il rimugghiar del bestiame, il fremere delle
ceffate. il rimugghiar del bestiame, il fremere delle larve, il sospiro degli angeli
bestiame, il fremere delle larve, il sospiro degli angeli, il rugghio dei
delle larve, il sospiro degli angeli, il rugghio dei demoni, il russar delle
angeli, il rugghio dei demoni, il russar delle foche s'accordava diavolescamente al
5. ant. usura; il guadagno illecito che se ne trae. -
s. v.]: 'trabalzóne': il trabalzare forte. soffici, v-6- 260
trabalzóne inaspettato, gli cadde di capo il berretto. = deverb. da trabalzare
alta e più grossa statura di tutto il regno, e la loro funzione è d'
della gente. rovani, 194: « il capitano foresti vi terrà compagnia e due
, sgherro. guerrazzi, n-i-207: il doge... abitava il palazzo ducale
n-i-207: il doge... abitava il palazzo ducale, e cinquecento trabanti lo
dei trabanti governavano i cavalli, e il comandante fumava al balcone, in pantofole
e cuore, / bisogn'esser sopra tutto il primo a dare. =
da un determinato sentimento, traboccarne (il cuore). varano, ii-507:
ii-507: se al sol bramarlo mi trabbonda il core / di tanta gioia,
occhio tuo? cesariano, 1-32: il resto de li lignei trabi si resecano quanto
interrusto. idem, 3-38: sotto il trabe, nel spatio tra le columne,
or l'elmo scioglia, / spezzi il frassino duro, e 'l molle ulivo.
tu da toscano ceppo / traggi millesmo il ramo, o perché tu / trabeato
, o perché tu / trabeato saluti il tuo censore? monti, x-5-47: perche
, i suoi due loggiati sovrapposti e il bel portico trabeato si porgono più che mai
:... ceda quivi dunque il trabeato di salauce, re degli colchi.
arricciato. moravia, 18-153: presso il pulpito, vedo la donna che 'lui'
, e son cose, a dime il ver da zazzere / poco intendenti.
vi-191: altri i capei canuti, altri il calvizio / sotto il cuffiotto appiatta;
capei canuti, altri il calvizio / sotto il cuffiotto appiatta; altri con zazzere /
posticcie. amenta, 1-61: non iscuotere il capo, che ti cascherà la zazzera
costume, dovrà riputarsi in certuno d'essi il fasto e sfoggio delle zazzere posticcie.
1 porri, per star troppo sotto il letame, fanno la zazzera.
zazzeretta argentea. pasolini, 3-291: il male li aveva spolpati;...
pellaccia grigia, le zazzerette lunghe sopra il colletto dei panni logri e stramiciati che indossavano
capei torto avervi. lancellotti, 28: il portare ciuffetti e zazzarine non è da
onestà. de pisis, 3-36: il mirabile bimbo di tre anni, biondo,
rosso nazareno. arbasino, 3-98: il tedesco piccolo era curiosissimo. di mezza
piume. d'annunzio, iv-2-1199: il giovine sonatore aveva... un
tutto infagottato e gobbo nella cocolla, il cranio bianco, incoronato da una zazzerella
cicognani, v-1-358: veniva due volte il mese, ferdinando, un pezzo d'uomo
per i calzoni a coscia, zazzeruto il capo come un gran cesto di insalata rìcciola
famiglia graminacee la cui unica specie è il mais. - disus.: mais.
1-iv-199: 'zea': farro o spelda, il cui grano è molto nutrivo. i
cui v. in partic., il n. 2), di origine indeur
stessi lupi e zebbe, / senza il vero amore, luce sincera, / ch'
gran campo, la stanchezza / ruba il piede e la lena? niccolini, 40
40: le fiorentine zebe / preme il britanno ad ampie strade avvezzo. mamiani,
, ma a'tiranneschi artigli / cede il capo de'figli, / e a brancolar
io gli dico -urlò ancora più forte il trattore -che la m'ha rotto, gli
la carta del navigare, di guardare il bossolo, d'infrasconare le vele, di
d'infrasconare le vele, di levare il zebendale all'artimone. = etimo
è grande come un asino grosso. il suo pelo è bianco di fondo, rigato
, perché non si lasciò mai mettere il basto. bacchetti, 14-231: lo
14-231: lo struzzo disse d'avere il collo della giraffa, ma restò corto;
della maglia. sereni, i-io: il verde è sommerso in neroazzurri. / ma
. volg. * eciféra, per il class, equifera 'cavalla selvaggia', attraverso
, i-658: attraverso i vetri si vedeva il riflesso vibrante di una insegna al neon
e di viola la parete di fronte e il soffitto. quarantotti gambini, 10-16:
che ha la superfìcie del corpo o il mantello segnati da strisce più chiare e
'safari', si precipita brutalmente verso il molo, si ferma, ne scende
della giacca zebrata. manzini, 12-129: il mare era zebrato: azzurro, color
quale a poco a poco tornerà ad affiorare il rettangolo zebrato di caratteri d'inchiostro.
passaggi zebrati apparsi in un film sono il simbolo della nostra alienazione. ma di
varietà di beola che si escava presso il centro omonimo... si presenta di
fondo l'artista sovrappone con meravigliosa sveltezza il disegno e la tinta preferita,..
presso carrara dove viene escavato; prende il nome di zebrino dalle stria- ture o
sino al castano, da ricordare più il manto della zebra che non i classici
ha una piccola gibbosità sul dorso. il suo pelo è oltremodo liscio macchiato di bianco
. montale, 5-113: ho continuato il mio giorno / sempre spiando te, larva
fu in odio ogni altra vita, e il frutto / d'ogni altro ventre;
/ d'ogni altro ventre; e il rosso sangue munto / bevvero alle bisonti,
origine tibetana (mz'opo), attraverso il fr. zebù (nel1752).
stato italiana nel 1978 si fuse con il poligrafico dello stato in un unico istituto
, iii-7-41: feciono puntellare e tagliare dappiè il nobile palagio e la torre della guardia
vasari, 4-i-534: intanto io vo seguitando il modello et ò trovato, poi che
modello et ò trovato, poi che il piano della zeca abia fino al fiume
bellissime, che aranno l'entrata lungo il nume. garzoni, 1-860: per
delli giri ossiano capitali di zecca prende il re 79 per cento ai prò'.
133: oggi i tre dittatori pubblicarono il decreto che obbliga sotto pena di immediato
argenti dei privati perché sieno fusi dando il 5 per 100 d'interesse. palazzeschi,
i quattrini come si va a spillare il vino dalla botte. -figur. capacità
tutti. collodi, 195: aperto il portafoglio, invece dei quaranta soldi di rame
cantoni, 826: sono per il bel servizio che mi avete fatto. «
« io? quando? » chiese il vecchio più morto che vivo dalla consolazione,
spandono, con poche varianti, su tutto il territorio di varese, per dar posto
o rifuse. lombari, 4-152: il giovane... pensa al suo nome
[questa battuta]! quando mai il pubblico ha preteso... ovvero,
... ovvero, quando mai il pubblico ha speso bene i propri quattrini?
che aggia pecca, / e se il cuoio sia buono o montonino. sergardi,
di più è quel denaro che si ritiene il principe per diritto della zecca, chiamato
droit de seigneuriage, e suole importare il due e vi per 100.
fra l'unghie. giuliani, ii-237: il mal della zecca le chiappa [le
1425: argo in quel concio giaceva, il buon cane, gremito di zecche.
e zecche, ma indosso a loro fanno il nido gli scorpioni e i ramarri.
citolini, 275: quivi sarà il manipolo o la pugnata de la cosa
cosa presa con mano, e così il piccico, e poi sara il tener in
e così il piccico, e poi sara il tener in mano portar in mano,
). ant. soffiare dolcemente (il vento). fr. gualterotti 43
la pece, / che mi de'il canovaio, anzi caronte, / che chi
che brusca fronte / che zeffo è il suo, che razza d'uom salvatico!
alcuni stimano che si concepano di vento: il perché si chiamano zefirie da zefiro vento
seme nati. boccaccio, viii-3-86: il settimo [vento] chiamano 'zeffiro'ovvero 'ponente'
scambrilla, lxxxviii-n-475: o qual fu il primo legno che 'n gaeta / zeffir condusse
? fausto da longiano, 29: il quarto [vento] zefiro, che spira
e costante come si presuppone che sia il fato. marchetti, 5-241: e pria
increspano. foscolo, 1-170: se il notturno zeffiro / blando sui flutti spira,
e già la barca si sbilancia / e il cristallo dell'acque si smeriglia. /
, questa mosca canina da fianchi, venga il cancaro a chi me l'attaccò.
. galiani, 3-60: si sa che il marchese del carpio nella generale rifusa di
. cellini, 1-45 (122): il quale ufficio dava sei scudi d'oro
ufficio dava sei scudi d'oro di provisione il mese, sanza che i ferri poi
pezzi a ponto limitati, secondo che il prencipe concede al cec- chiero per terminatissimo
marsili, 183: questo rinegato aveva tuttavia il posto di zecchiero dell'imperio ottomano,
che ha sempre ritrovato qualche utile, il quale congiunto agli altri utili sopra la monetazione
, chiamato emiliano orfini, primo fermò il pensiero di mettere in torchio il poema
fermò il pensiero di mettere in torchio il poema di dante. = deriv.
con le carte in cui chi tiene il banco distribuisce a se stesso e agli
a zecchinetta. sciascia, 11-51: il circolo attraversò un brutto momento: i lascuda
di lanzichenecco (v.), secondo il modello fr. lansquenette, con influsso
petruccelli della gattina, 2-117: il signor di diano era un bietolone innestato
monete d'argento,... il che non vuol significar altro che i diversi
proverbi toscani, 94: t'annoia il tuo vicino? prestagli uno zecchino.
al ducato d'oro che poi prese il nome di 'zecchino'negli ultimi anni del principato
per vostra regola, vale più di tutto il vostro crine di capecchio pieno di zéccole
. cediglia. lami, 1-2-382: il theta da'nostri antichi, siccome da greci
radice cilindrica, ovvero ovata, divisa per il lungo in quattro parti. dizionario di
rondinella peregrina. ariosto, 11-82: passò il resto del verno così cheto / che
/ d'un zeffiro fecondo / sciolgasi il gielo e tomi / a popolar'i campi
! gozzano, i-1055: chi sa che il mio sogno non veda scendere da uno
zeiformi la cui specie più nota è il sanpietro (zeus faber), con corpo
; la qual zelamina non solo tinge il rame, ma incorporandosi seco, lo
me. boterò, 194: il cardinal osio fu prelato zelantissimo dell'aumento della
iii-49: com'ebbe fornito di parlare il legato, alcuni de'più zelanti cominciarono
lo farò più che volentieri » risponde il buono e zelante padre. muratori,
padre. muratori, 10-i-145: quanto il santo arcivescovo di milano ambrosio fosse zelante
poco. cesari, 1-2-245: paolo era il più forte e zelante ed efficace predicatore
ritenuto lui in catene, dovesse perire il ministero della parola e della salute.
sorella intrigante e chiassona, massime dopo il pranzo e le abbondanti libazioni. bacchelli
patiscono ciascun anno al tornar che fa il carnovale. massaia, xii-97: che angeliche
fra di essi eravi un prete prussiano, il cui fervente parlare mi rapiva il cuore
, il cui fervente parlare mi rapiva il cuore. 2. che esprime
e con zelante ardore / contempliam salmeggiando il gran fattore. 4. sm.
. cecchi, 2-155: edipo fuggiasco, il reduce ulisse, poco avrebbero avuto da
ed entrar nel novero dei cenciosi che il piranesi andava disegnava zelantemente, 'come
stati apolli'. piovene, ii-243: il pubblico partecipa zelantemente alla riesumazione. =
ingrazionirsi. è uno degli zelantoni per il nuovo ministero. = acer, da
salute loro. pindemonte, iii-104: il muratori zelò assaissimo su l'onore della nostra
sollecitudine una causa, un'idea, il raggiungimento di uno scopo (anche in
. ulloa [guevara], iv-50: il fece con giusto e santo zelo,
più tosto, che non mostrar di zelare il servizio pubblico. roberti, xiii-153:
però se caldo di santa ira zela il dispregiato onor del suo dio. lambruschini,
po'd'ordine nelle amministrazioni, zelare il culto di dio, liberare il clero dalla
, zelare il culto di dio, liberare il clero dalla schiavitù dei secolari. b
gregorio magno volgar., 1-3-26: egli il conoscea sì zelato e rigido, che
opera con particolare, dedizione e impegno per il conseguimento di un fine (talvolta in
, viii-566: era auso di dire quello il quale era provisore della sua città e
. sarpi, vi-2-249: e più obligato il prencipe che il privato ad esser timoroso
: e più obligato il prencipe che il privato ad esser timoroso di dio, zelator
fede, riverente alli prelati che tengono il luogo di cristo. gigli, 4-49:
per sentimento della gloria degli autori classici il sig. ab. costa si propose in
/ prima toccar con man potresti il cielo / che ritraimi da dio o fl
che ora mi vengon dati accresceranno il mio zelo e le mie premure per
e le mie premure per disimpegnare il meglio che per me si potrà queste rispettive
mie incombenze. foscolo, x1y-190: il ministero della guerra possiede ora le
la mia prigionia, le mie ferite ed il mio zelo. pea, 3-212
3-212: aveva l'impressione che tono fosse il suo padrone, e lo serviva
serviva con lo zelo con cui si serve il padrone che paga. bacchelli,
, x-227: si vedeva chiaro come il sole che il sergente, lui, la
: si vedeva chiaro come il sole che il sergente, lui, la guerra
esso re abbia per questa impresa contra il turco, non può dubitarsi ch'egli
. ca'da mosto, 1-56: il signor mostra de vederlo scarsamente, e
informa, / far che sia freddo il foco, e caldo il gelo, /
sia freddo il foco, e caldo il gelo, / e l'acqua sì ch'
, / e la terra stellata, erboso il cielo. 2. sollecitudine, attenzione
, che sono odiato e povero per dire il vero, si dee credere, credetemi
vero, si dee credere, credetemi che il zelo che io ho de l'onore
s'ingegnava di dare col suo discorso il modello. ortes, xviii-7-77: io non
non ò gran zelo di far passare il mio secolo per più istrutto degli altri secoli
l'estranghelo / cita or chi solo il buon latino apprese, / per gloria letteraria
sofolcleo coturno. ascoli, 30: solo il cospicuo merito potendo aver fiducia di andar
, quanto che si conosceva condurre a morte il nimico suo con così fatta querela.
cesarotti, 1-xxvii-125: ateniesi, questo è il tempo di mostrar il vostro zelo per
, questo è il tempo di mostrar il vostro zelo per me, per le leggi
impegno concreto nei confronti del prossimo e il desiderio di convertire le anime dei pagani
con sua gente corse [mosè] per il campo, ed ammazzò del popolo ventitré
quelli, che avevano fatto e lavorato il vitello. lotario diacono volgar., i-257
però che sempre buon cristian saremo: / il zel di dio e questo dolce vermine
c. gozzi, 4-16: della religione il zelo santo, / per cui la
zelo l'ha reso ben magro / tra il sentore dei letti e i discorsi con
, 367: zelo divin reggerà cauto il corso / del legno altero a cui fu
petrarca, 182-1: amor, che 'ncende il cor d'ardente zelo, / di
ardente zelo, / di gelata paura il tèn constretto. lenadreide, lxxviii-ii-363:
i-34): quella dea che regge il terzo cielo, / ognuno accende d'amoroso
amore] ragione alcuna / non ha il perverso, a te sicuro invio, /
una trattazione. g. visconti [il caffè], 83: tutte quelle cose
della fede); che svolge scrupolosamente il proprio compito; solerte, volenteroso, zelante
, 2-101: or così a questo modo il signore riprende i giudici, i quali
popolo gli nocquero assai, per- cioché il governatore, che stava zeloso della città,
zucchetti. 405: sentì egli il tutto con gran flemma e benignità e zeloso
. bibbia volgar. [tommaseo]: il si gnore e zelote:
sghembo (v.), come sostiene il d. e. i.,
a terra gli ficchiamo, come fa il zembuto per vecchiezza: e viveremo
zembuti. b. giambullari, ii-56: il buon destrier qui gli fu morto
. dhyànam 'meditazione, pensiero'), attraverso il pali shàna 'contemplazione'e, in seguito
shàna 'contemplazione'e, in seguito, il cinese chàn. zéna (zina
nella parete interna della botte per incastrarvi il fondo. capobianco, 46:
m. membri, 35: per il mese de decembrio e zener ha fatto grandissimi
chiara de venezia... è sotto il zeneral de frati minori. =
citolini, 61: ne'l fermamente vedremo il circolo latteo il quale non pongo con
ne'l fermamente vedremo il circolo latteo il quale non pongo con gli altri imaginati;
si vede, e vi sarà anche il zenit de'l capo, che in esso
si appella quel punto del cielo, il quale ci sta sopra il capo a perpendicolo
del cielo, il quale ci sta sopra il capo a perpendicolo. stoppani, 1-587
perpendicolo. stoppani, 1-587: quando il sole si approssima allo zenit., l'
stimme del tuo sposo, flette / il brivido del gelo. g. bassani,
: del tutto sgombro di vele, il mare, sebbene il sole non avesse ancora
di vele, il mare, sebbene il sole non avesse ancora raggiunto lo zenith
appariva già scuro. calvino, 8-155: il senso delporien- tamento è perso da tempo
cardinali, anzi neppure lo zenit e il nadir. -in un contesto iperb.
non serve. gozzano, coprivano il capo in chiesa durante le funzioni reli
zenana (plur. zenanas). perte il volto d'ampi zendali, molte scalze,
sedente alla luna di porsi le braccia sotto il zendale. pirandello, capobianco,
oncie una e meza -1004: il rosso acceso dello zendado dava un vivo risalto
brusoni, 6-52: vestiva quella sera il cavaliere in abito d'ermesino nero marezzo foderato
poco rivestita, obesa e traballante. il gonnellino di zendalo intorno a quell'adipe disciolto
simiglianti. g. villani, iv-9-49: il dì d'ognessanti mocci entrò messer carlo
, 1-231: sopravenne in quel punto il palatino e fece alzare un zendado, che
alzare un zendado, che teniva coperto il ritratto vero e naturale del morto ammiraglio.
, che... rimase impressa sopra il zendado con cui la beata veronica asciugò
di lagrime, coi capelli disciolti e il solo zendado sul capo mi si gettò
fulva, detta rovana; e ha il capo tutto avvolto in uno zendaletto che palpita
del pahlavi avistàk va zand 'la legge e il commento': v. zendo.
mane'. imbriani, 10-135: il lombardo è un linguaggio che capisco alquanto
: ciò non per tanto 'fanfulla'preconizzava il polpettone zendriniano, come una critica superiore,
m. savonarola, 9: il fuoco... al tempo fredo vuole
, 121: la sua ammirazione per il tatto di tancredi raggiunse lo zenit.
3. locuz. fra lo zenit e il nadir, in tutto il mondo,
lo zenit e il nadir, in tutto il mondo, dovunque. nievo,
, 1-vi-245: benedetto tutto ciò che fra il zenit e il nadir si può benedire
benedetto tutto ciò che fra il zenit e il nadir si può benedire in sana coscienza
-circolo massimo passante per lo zenit e il nadir. -distanza zenitale-, v.
fusse di trombe e non di vespone il suono, e fuggì senza biso
di mira e dalla verticale passante per il punto di sta zione.
dall'altra banda, san marco con il dose in zenocchioni davanti, con un stendardo
sostant. vico, 80: il vico si ricevette di bel nuovo alla filosofia
ricevette di bel nuovo alla filosofia sotto il padre giuseppe ricci pur gesuita, uomo di
setta ma zenonista nel fondo... il che era presagio... che
inanze k'ella fosse nadha, / il ventre de la matre -sì fo sanc-
tificadha; / tanto k'ella stete il mondo, -quella vergen beadha / in
per fare un zenzalare da mettere sopra il letto questa state; perché qui abbiamo
. giov. cavalcanti 369: esaminò il villano che tale zenzerata gno
: in questa isola vi è allignato benissimo il zenzero, portatovi dall'india. vincenzo
. caterina da siena, 307: il zenzaro si trova ancora in persia. dizionario
e odorante. volponi, 4-136: fra il coperchio e la testa aveva sistemato il
il coperchio e la testa aveva sistemato il pastone bagnato di tutte le pastiglie rimastegli,
258: diedi per una zenzeverata k'ebe il balio ed altre kose a parigi al
zenzeverata. crescenzi volgar., 6-60: il calcatreppo è un'erba molto spinosa,
frugoni, ii-70: a saturno era toccato il pa trocinar le mostarde,
ossa di varie chimere / à tutto il petto e le reni anco armate.
orazione, la quale sia stata come il pesce pastinaca, cioè senza capo e senza
, diffuso a cavallo fra l'ottocento e il primo novecento. cavour,
in una delle due fabbriche si produceva il solo zenziglio che è quel tabacco rosso che
], 186: zeo fabbro è chiamato il mullo a ga- di. g.
altro altrove sia tenuto in maggior pregio, il coracino in egitto, il zeo,
pregio, il coracino in egitto, il zeo, che si chiama anco il fabro
, il zeo, che si chiama anco il fabro, a gade. =
materie vulcaniche, dove sembra essersi formata dopo il loro raffreddamento. 2.
= deriv. da zeolite, con il suff. del pari pass, dei verbi
= deriv. da zeolite, con il suff. dei nomi d'azione dei verbi
, iii-207: pure con tutte queste difficultà il meglio che poterono fecero una barca male
daniello, lxi-5: allor fu ritrovato il duro ferro / e la stridente lama de
sega / ché pria sfender solean con zeppe il legno. milizia, v-102: in
di rotolare. landolfi, 14-138: il parapetto inoltre, anch'esso di pietra massiccia
giuliani, i-385: questa caldaia ha il fondo di ferro fuso, ma intorno
recatasi in mano la zeppa, scalzò il piede sinistro di beatrice. banfi, 8-02
sinistro di beatrice. banfi, 8-02: il piede nudo e coriaceo ha già calzato
piede nudo e coriaceo ha già calzato il sandalo bianco dalla zeppa altissima.
avea questo svantaggio non piccolo, che il più l'ottava gli dava necessità di raccogliere
più l'ottava gli dava necessità di raccogliere il suo concetto in tutto quel giro,
suo concetto in tutto quel giro, il qual talora era troppo lungo al bisogno;
a zeppe retoriche. sciascia, 10-144: il ver- zeni, però, sempre nega
qualcuno; aiuto, raccomandazione. buonarroti il giovane, 9-270: non ce 'l volea
ad altro che a mettere zeppe fra il padrone e la padrona, fu licenziata.
marza della pianta che si desidera ottenere fra il tronco e la scorza dell'albero innestato
dice 'innestare a zeppa', quando fra il tronco e la scorza dell'albero che si
, ma non corrisponde sempre (nel rendere il frutto ch'altri se ne promette:
a todi, nel 1289) e il plur. zippe (a bari, nel
zeppandola con schegge ai pietra onde impedirne il rotolamento. 2. intr.
qui come se la nostra libreria fosse il suo confessionale! = denom.
un contenitore stipando bene o eccessivamente il contenuto (anche con uso iperb.)
non c'era ragazza che non avesse il suo scatolino [di tabacco], e
zeppan di grasso e di carne sinché perdono il fiato. 3. inserire
persone. palazzeschi, ii-696: il corteo è in pianura, e s'incammina
zeppati in un tascapane da scolaro: ecco il bagaglio. 3. figur.
. papini, v-133: chi ha il cuore zeppato di voglie matte, di
, e in seguito come aeromobile per il trasporto di passeggeri. panzini,
riempito in ogni parte. buonarroti il giovane, 9-552: riguardo lo sgomino,
ugnun stopparsi zeppo / di quelli ossami il grugno, e sonar pive. salvini,
: quantunque, e'dicono, sia pieno il tutto, anzi, come si dice
arretra. pascoli, 46: zeppo, il granaio; il vin canta nel tino
, 46: zeppo, il granaio; il vin canta nel tino. manzini,
sostanza liquida. brancati, 3-37: il guanciale, l'indomani, si trovava zeppo
. p. fortini, 1-375: il frataccio aveva tanti anelli, fra d'oro
non contano. leoni, 70: il duomo zeppo di popolo lieto, libero;
termini pochi minuti prima della partenza. vidi il treno zeppo: montai senz'altro sulla
). buzzati, 1-16: tutto il vallone era già zeppo di tenebre violette.
). rajberti, 4-76: essendo il mio manoscritto tutto zeppo di cancellature e
passo, egli di suo capo raffazzonò il pensiero in modo così sconveniente.
-grasso, pingue (una persona, il suo corpo). a. casotti
, 1-5-19: più corpulento e forte è il sansone; / poi di carnaccia grassa
zeppo, / che se vedeste un giorno il suo trippone, / il bassà,
un giorno il suo trippone, / il bassà, voi direste, egli è d'
forteguerri, 18-20: orlando lega al mezzo il grosso ceppo / con la fune,
egli era; / poi colà, dove il popolo è più zeppo, / lo
fagiuoli, xii-127: d'onori va il guidon gremito e zeppo, / e
gremito e zeppo, / e posato il gabban, veste di drappo.
arrabbiato. papini, 27-788: strappargli il cuore dal petto, gettare la sua
lascivie drammatiche. foscolo, vi-345: il muratori medesimo in quelle mille e più
a'nobiletti ed a'frati rimatori, trascura il poliziano. buzzati, 4-399: essi
in sera cresce in effetto e riempie il teatro a zeppo. = pari.
quand'altri è sciolto e libero, il vincere l'inimico, ma è molto il
il vincere l'inimico, ma è molto il superarlo co'piedi ne'zeppi, senza
grosso zeppo. bartolini, 4-l52: il pastore si accostò... alla botte
alla botte di vin buono, sturò il primo zeppo, poi il secondo, riatterò
buono, sturò il primo zeppo, poi il secondo, riatterò il primo ed il
primo zeppo, poi il secondo, riatterò il primo ed il vino zampillò tranquillo per
il secondo, riatterò il primo ed il vino zampillò tranquillo per la gioia di discendere
zeppa. pascoli, 479: il tronco sodo ora sputava fuori / la zeppola
, e si sentiva allora / crepare il legno frangolo. 2. dimin
sm.). soldati 6-391: il ruzzolare è una caciotta tonda, spessore dodici
si attacchi. f. geraci [« il gazzettino », 20xii- 1941],
uva prodotta, di color rosso-bruno e il vino che se ne ricava. tanaglia
; smanceria, svenevolezza. buonarroti il giovane, 9-233: come va lindo quello
sapendo... come passar via il tempo, lo consumano tutto in zerbinerie e
scalmanata verso un punto della piazza: il barbiere col rasore in mano,..
i-407: e così nudo com'è [il palazzo] e lasciato in rustico pare
le venne indietro, tanto da insudiciare il nettascarpe, ch'era uno zerbino frusto
, /... / lascio il nome gentil di tulipano. baretti, 3-90
giulia. alfieri, iii-2-50: ma il più dotto zerbino e il più gradito /
: ma il più dotto zerbino e il più gradito / non sì presto a soccorrerla
vola / l'empia cagion, che il buon signor c'invola. nievo, 252
signor c'invola. nievo, 252: il marche- sino fessi, il conte dall'
252: il marche- sino fessi, il conte dall'elsa e qualche altro aristocratico zerbino
: d'accosto al muratore zerbino c'è il muratore propriamente detto. tozzi, iv-337
propriamente detto. tozzi, iv-337: il giovanotto, che aveva l'aria di
anton. dal nome del personaggio zerbino, il principe di scozia innamorato della saracena isabella
la state che verrà: / ma se il caldo sarà grande, / e la
c'è una signorina, teniamo ora il ritratto di uno zerbinotto con lo spillo nella
e nelle brughiere, che rimangono oltre il bisogno. 2. agg.
/ non ravvedendo lui, che per il zerbo / luogo e paludi si può gir
al duca di milano fecero comandamento per il consiglio di pregadi che si dovesse far
senza testamento e senza eredi, recatano il suo e lo mete in san marco.
zerga, 323: qui si dichiara il zergo de li bari / che parlando tra
, ma io scio ben che tu intendi il zergo e il calmo e sciai far
scio ben che tu intendi il zergo e il calmo e sciai far berte ne le
. sicinio, i-prol.: ora intendo il zergo, avete ragione: chi non
, in lingua zerga, vuol dire il mantello, detto da'latini, pallium'
un altro grosso fiume... il gadda, il capitano entrò nello stato di
fiume... il gadda, il capitano entrò nello stato di re jàngara,
uno di quelli che s'erano spartito il regno di munza e che avevano ammessi
sf. region. gerla. -anche: il contenuto di una gerla. straparola
dietro le spalle. sarpi, ii-219: il pontefice, per insegnar alli governatori dei
. zerlétto. lornini, 120: il zerletto fatto e contesto di vimini, strumento
zerman. g. michiel, lxxx-3-374: il re de romani, ancoraché sia (
zermogliaménto, sm. region. il germogliare; germogliamento. g
numero cardinale che nella serie naturale occupa il primo posto, prima di uno;
l'unico numero naturale che non sia il successore di un altro; indica una quantità
con o). -anche sm.: il numero che indica tale grandezza; la
che indica tale grandezza; la cifra, il segno grafico che lo rappresenta.
nulla senza compagnia. se tu poni il zero con uno innanzi, egli fa io
3-1-115: dell'infinito tal parte n'è il molto che 'l poco e che il
il molto che 'l poco e che il niente, perché per arrivar, per esem
dei regnanti al volgo / come sta il mille al solitario zero. romagnosi, 3-ii-516
al solitario zero. romagnosi, 3-ii-516: il punto dell'eguaglianza'perfetta forma il 'zero'
: il punto dell'eguaglianza'perfetta forma il 'zero'differenziale, o sia la 'negazione'
uno non vedeva nell'aritmetica più né il dieci né lo zero! e. cecchi
cifra, in coteste pagine, come il prezioso fermaglio d'un vezzo di perle,
concreti). carducci, ii-18-117: il mio rispetto per il lavoro collettivo in
carducci, ii-18-117: il mio rispetto per il lavoro collettivo in letteratura e in filologia
si è sentita male. -indica il punto d'inizio di una serie, di
czar avevano tempo di mettere in dubbio il mondo se il 1900 si dovesse chiamare l'
di mettere in dubbio il mondo se il 1900 si dovesse chiamare l'anno uno
aia. pasolini, 8-18: mentre il luogo zero delle avanguardie corrisponde a un
di critici e specialisti, per provarne il grado di consenso. 4. gastron
pea, 7-651: la pasimata è come il panettone di milano... è
uovo, a ricordare al ghiottone che il torlo è stato messo dentro, con lo
della medaglia del romanelli, zero. il sottosegretario alla guerra gli ha risposto l'altro
ho falso zelo; / se maldicenza fosse il dire il vero, / sarebbe maldicenza
zelo; / se maldicenza fosse il dire il vero, / sarebbe maldicenza l'evangelo
fatti undici di figli che gli succhiano il sangue... ti piacerebbe di essere
376: da oggi a ieri è sceso il termometro a 13 gradi. oggi è
carducci, ii-16-282: la notte passata il termometro segnava zero: l'altro ieri alle
i-329: turchia, dunque asia. il professore t'avrebbe dato zero in geografia;
avrebbe dato zero in geografia; ma il buon senso, dopo un'ora, ti
si voltò in là, e grappato il 'salvum me fac', con furia, se
poi nel tondo, e così finì il secondo assalto con dirmi: « c'è
annullamento. -in logica matematica, rappresenta il valore di verità falso, in contrapposizione
una ragazza del mio paese che aveva avuto il tifo e parte li perdette e il
il tifo e parte li perdette e il resto glieli rasarono a zero con la macchinetta
) -se i nostri filosofi idealisti -e fece il nome di giovanni gentile -lo [spencer
? » - « ne hanno -concluse il vecchio prof. braun -le loro buone
psi, omega. castelvetro, 8-1-545: il che non monelli, 1-219
zero, spari a zero, tenente! il tenente d'artiglieria mi guarda inebetito,
corre anche lui come un pazzo verso il nemico. moravia, 18-171: tutto
! perché io potrei offrire al giusti il rimborso di ciò che ha speso per aver
rimborso di ciò che ha speso per aver il diritto a tal divieto: ossia 'zero
2° libro al capitolo 743 conobbe solamente il zerumba, overo zerumbet, ma perché
persia, pensò che fusse di due sorti il zerumba, et il zerumbet =
di due sorti il zerumba, et il zerumbet = adattamento di una voce persiana
e allo t, dell'alfabeto greco; il segno che la rappresenta e le articolazioni
ben tomi un zero, / perché il tuo sangue preme c chi né te né
del tutto. bartolini, 15-369: il morale dei soldati e degli ufficiali era
ricevendo nondimeno gli uni e gli altri il nome di z 'zeta', tale apunto
4-22: è da sapersi prima che il nostro cachisterco è un purista e un rigorista
quel momento, forse perché aveva udito il suono di quella zeta nel discorso della
i. frugoni, i-6-248: porgi dunque il terso specchio / di melissa al buon
: la sciarpa era tutta bucata, il cappotto aveva uno strappo in forma di zeta
; / chi ha la tosse, chi il capo che gli gira, / chi
: / e chi tocca dell'asino? il poeta. = voce dotta, lat
si chiama iscerre di sodo ch'è il principale, e l'altro si chiama
l'altro si chiama di filo, il quale seguita a'fanciulli dopo il lavorare alla
filo, il quale seguita a'fanciulli dopo il lavorare alla caviglia come trame, orsoi
xlv 'oro. g. rucellai il vecchio, 29: alla donna novella si
zetanino. d'annunzio 1-3 io: il conte ragionava di zetanini e di tessuti
appicchetati e ai affiammati, avendo a lato il magnifico arazzo fiammingo di casa doria e
o di vino e nell'esercito costituivano il nerbo degli opliti. due,
verso è un zeugma, per cui il verbo che serve a due soggetti si
, colombi o altri uccelli, riserva il sangue e li fegatelli: poi, smembrati
. tornasi di lampedusa, 21: il povero principe fabrizio viveva in perpetuo scontento
fabrizio viveva in perpetuo scontento pur sotto il cipiglio zeusiano. zeuzèra, sf.
vela alla latina pero più sottile; et il medesimo il pennone della zevadera.
pero più sottile; et il medesimo il pennone della zevadera. = voce
zeugma), quanti erano necessari per arare il loro terreno. vecchia zia e. è
el zezer fa ber- nare / m'il fa e di cantare, / com'elgli
zòzza, sf. dial. il sedersi (in partic. nella locuz.
, 1-739: zezzolo. senese caparrilo, il capo della poppa delle femine. roberti
poppa delle femine. roberti, iii-118: il fantolin poppatore appiccica le labbra allo zezzolo
d'ignoti, lxvii-75: « dov'è il tuo cane? » / « véllo colà-
], ii-23: nella croce fu il luogo dove cristo... dette egli
la madre sua al nipote, quivi il nipote alla zia, quivi la chiesa a
3-57: stranieri orridi. ziacce vecchie. il trionfo dei foulard. = lat
, voltando la proda, vogano verso il petto i remieri per far tornar a dietro
p. della valle, 2-iii-239: il re mandava bene spesso a presentare all'
, fratei del re ruberto, / il qual veniva, che fosse ziano / del
si ripararebbero. crescenzio, 2-1-132: il che fatto, si tomarà ziando alla posta
portar con la fregatma o schif- fo il capo, che dicono di posta, in
. sacchetti, 161: lasciai il calamaio e la penna, / che scrisse
recando meco cotal zibaldone. bonfadio 1-64: il zibaldone di vostra signoria è intero non
di novelle, di cronache ecc. che il vocabolario profonde a mano sì larga,
diede al diario filosofico-letterario che tenne fra il luglio 1817 e il dicembre 1832; fu
che tenne fra il luglio 1817 e il dicembre 1832; fu pubblicato per il
e il dicembre 1832; fu pubblicato per il centenario della nascita (1898-1900) col
presieduta da g. carducci, e riebbe il titolo originario nell'edizione a cura di
a partire dalla commedia dell'arte, il canovaccio di una compagnia. goldoni,
che nel xv sec. volgarizzò in versi il terzo libro dell'al- mansone del medico
a quello di una pelliccia. -anche: il tessuto trattato con tale operazione.
sono al parer mio le migliori di tutto il mondo. m. fiorio, 526
provida natura nella moscovia, dove abbonda il gelo e dove è rigidissimo il freddo
dove abbonda il gelo e dove è rigidissimo il freddo, ha provisto anche di quantità
di gioie. magri, 74: il pontefice ancora la notte di natale nel
= da una voce slava come il russo sobot o il polacco soból,
una voce slava come il russo sobot o il polacco soból, forse per il tramite
o il polacco soból, forse per il tramite di un tardo medio ant. ted
di poter indossare i loro pelliccioni d'oltre il cerchio, de'più strani orsi,
zibetti. campatila, 12-17: odorosi il zibetto ha i suoi sudori, / ed
ha i suoi sudori, / ed olezzanti il mosco anche i tumori. franzoj
anche, specialmente le donne, ungersi il corpo con una pasta nera che ha un
due gatti di quelli, che fanno il zibetto. ca'da mosto, 1-100:
: ho veduto inoltre l'animale che fa il zib- betto, il quale è grande
animale che fa il zib- betto, il quale è grande come un grosso gatto,
gatto, ma fierissimo, e ha il muso lungo. sergardi, 1-194: labeone
anche l'amparo », rispose con impazienza il conte. « tenga queste parolacce per
parabosco, 4-8: - si datele il buon giorno, con parole profumate sapete
, zabid, propr. 'schiuma', attraverso il lat. me- diev. zibethum;
ciclico a diciassette atomi di carbonio costituente il principio odoroso dello zibetto. =
che si secchi al sole, come è il zibibo damaschino, e parimente quello che
cipro. montale, 7-77: dopo il torneo filosofico visitammo il palazzo dell'emiro
, 7-77: dopo il torneo filosofico visitammo il palazzo dell'emiro e affrontammo di buon
di zibibbo. pratolini, 4-33: inzuppavo il biscotto nel vino e lo succhiavo come
corti rinascimentali. lomazzi, 259: il molza buon da ben tre li poeti /
buio e col fagottello della colazione sotto il braccio, via svelte, zibrettando, per
zìcchete, zich), inter. riproduce il rumore di un taglio o di uno
! zich! gramsci, 6-361: il capo della onorata società che entrando in scena
società che entrando in scena fa scattare il ferro e zie, sfregia l'amante traditore
[zìcchete zàcchete), inter. riproduce il rumore provocato dal susseguirsi di due tagli
forma di trifosfato con tro il retrovirus dell'aids (acquired imuno-defìciency syndrome
delle pinacee; cedro. - anche: il legno che se ne ricava.
14-3-377: l'obbligo suo sarà tenere il danaro, e sopraintendere a tutta la zienda
slnganna / nel pigliar la zienda ed il maneggio. lastri, i-27: affido a
ziffe, zìffeté), inter. riproduce il rumore di un colpo secco, in
a brava, / ziffe, il capo recide al malandrino. =
orca, la rota, l'arbore, il fìsetro, il zino. =
rota, l'arbore, il fìsetro, il zino. = voce dotta,
una coda di zifo che porti via il bastimento con tutti dentro a piombare all'
letti a tesa aragna, / e tanto il gioco, udendoli, rinova / che
: doppoi vidi venire pan satiro che sonava il ziffulo, secondo la voce de gli
capitano, che non iscrisse mai, dice il giovio, di sua mano, se
lettere a'suoi cancellieri, volendo sottoscrivervi il nome suo, vi soleva fare più tosto
messaggio cifrato. bembo, 5-59: il qual m. andrea percioché stimolato dalla
lxxx-4- 151: ho avuto per segretario il sig. paulo resio, che non ha
più in zifera, ma apertamente dirle il suo bisogno. g. c. croce
stanza, cred'io, dov'era il cesso; / e mentre intorno l'occhio
mistero / o predetto o zifrato ha il vostro ingegno, / mal v'adattaste al
al nubi- loso impegno, / sembrando il vostro dir meno sincero. =
giuglaris, 1-239: si chiarirà [il principe] insensibilmente delle combinazioni de'suoi
, effigiato. baiardi, 4: il gentil cavalier c'ha il cor acceso /
, 4: il gentil cavalier c'ha il cor acceso / per amor di colei
strazia / d'entrar in giostra ha già il partito preso, /...
a cavar de'pippioni, / fuggendo il ziffe zaffe e serra serra. lalli,
8-vii-1988], 26: prosegue con successo il terzo festival delle eolie, che ha
: in russo, in inglese è il suono della parola nostra zingaro. nelle stampe
, la rota, l'arbore, il fisetro, il zifio, e 'l rosmarino
, l'arbore, il fisetro, il zifio, e 'l rosmarino di scandiana,
, distinto per questo vistosissimo carattere che ha il capo foggiato a modo eli martello,
'giogo'in nostra favella, perché siccome il matrimonio chiamasi per metafora giogo, e
in scienza marinaresca 'stabilimento del porto'il momento nel quale la marea raggiunge la
3-180: una borsa con zoie donò il duca di borgogna. una corona d'oro
ordini di remi nell'antica grecia, il secondo ordine a partire dal basso.
rivolte in avanti e due, fra cui il pollice, all'indietro. 2
disposte in avanti e due all'indietro (il piede di un uccello).
. ramificazione delle ife sessuali che sostiene il gametangio o la zigospora. = voce
di flagelli o altre strutture che consentano il moto. = voce dotta, comp
, xxxv-i-794: ota è stabilito / che il villano deza aver per vieto / lo
. sederini, iv-364: non merita il pregio dell'opera ad allefì- cargli [
uccelli nominati sorte, / la passera, il fanello, il calenzuolo, / lo
, / la passera, il fanello, il calenzuolo, / lo zigolo, il
il calenzuolo, / lo zigolo, il frusone, il raperino, / lucherin,
/ lo zigolo, il frusone, il raperino, / lucherin, lodoletta e cardellino
zigomatica) fra l'osso mascellare e il frontale, l'ala dello sfenoide e la
vomere. carradori, ii: il muscolo frontale. l'orbicolare...
muscolo frontale. l'orbicolare... il zigomatico. tommaseo [s. v
umana: hanno l'osso ioide, il becco coracoide, l'àcromio e l'arcata
beranti e quelle nari enfiate, trova che il vero è ben altro. ghislanzoni,
placide e zigomate le fanno corteo, ha il volto profilato e tormentato in una piega
, per la somiglianza che tengono con il giogo che portano i buoi, queste sono
23, nel quale verso la sera il ragazzo ebbe certe pezze rosse sopra gli
ha tanti di fiera, lo sguardo, il pelame, gli zigomi, la fronte
, gli zigomi, la fronte, il cranio, o che so io, è
i capelli cortissimi, rasi da poco, il viso più scavato e rosso agli zigomi
rosso agli zigomi. pratolini, 10-379: il volto, già non era più il
il volto, già non era più il suo: esangue e tutto rosso agli zigomi
pasolini, 14-131: quanto amore per il giovane con le guance scavate, /
giogo. comprende una sola specie, cioè il 'zygopetalon mackaii'. = voce
maschile con quello femminile. -anche: il nucleo diploide stesso, risultante dall'unione
che risulta della fusione del macrogamete con il microgamete. = voce dotta, dal
e posteriori simili, tenute chiuse lungo il dorso in posizione di riposo, e
le scarpe, di zigrì ranciato; il turbante, rosso, rigato di argento.
restò fama fin'a tempi nostri, ch'il conte si vestì di panno vilissimo,
parallele o di altri piccoli rilievi (il bordo di una moneta, una superficie
. -anche sostant. -per estens. il segno che risulta da una stampa con
muraria ruvida. raimondi, 5-172: il cannello è di ottone, ha come un
alcuni ani mali, come il cammello, l'asino e il mulo,
, come il cammello, l'asino e il mulo, opportunamente conciata in modo da
, ruvido. stigliani, 1-251: il guarnello è il fustagno, / ed il
stigliani, 1-251: il guarnello è il fustagno, / ed il zegrino è un
il guarnello è il fustagno, / ed il zegrino è un panno grosso di /
. a. monti, 450: il medaglione... non stava all'aperto
non stava all'aperto in libertà come il sesterzio romano, ma chiuso in una scatola
dalla groppa del cavallo', forse attraverso il fr. chagrin (secolo xvi)
), bordo deve aver sentito il rombo dei motori, infatti comincia
mano trema, la palla faccia zig-zag lungo il percorso. montale 2-35: una botta
.. la mulattiera che dapprima costeggiava il ruscello e poi, per ampi zig-zag,
, ecc. milizia, ii-164: il borromini portò la bizzarria al più alto
. lanzi, i-126: perciocché osserva anche il sig. hei- neken, scrivendo di
dice, a zig zag... il nostro fuggitivo aveva fatte forse dodici miglia
2-123: prese a salire a zig-zag lungo il fianco della collina. -con valore
a zig-zag. cassola, 5-73: il tram di monte mario percorre dapprima alcune vie
armadio] zoppicava su un piede, il cristallo denunciava alcune lesioni a zig-zag e il
il cristallo denunciava alcune lesioni a zig-zag e il ciliegio veniva metodicamente divorato dai tarli.
salita consacrata al cantore delle 'grazie', il signor m. sciolse la mano da
lampo dipinto / indistinto / m'è il sentier. linati, xvi-72: attraversavano
piazze tenendosi per mano, zigzagando tra il saettare delle macchine, emergendo poi di colpo
a manovrare zigzagando. fenoglio 1-95: ora il plotone zigzagava, quasi una torma di
di marcia, in partic. per evitare il siluramento (un'imbarcazione).
alle navi che mutano rotta per evitare il siluramento). panzini, iv-756
. ziiiii, inter. per riprodurre il ronzio di un insetto (per lo
io canterò e voi accompagnatemi lentamente imitando il ronzio degli insetti., ziiiii..
: in faccia a dio non va perduto il zillo / d'un insetto calpesto in
insetto calpesto in mezzo all'erba / né il boccheggiar dell'uc- cellin che spira /
loro passaggio [de'tordi] per il fischio, o, come propriamente si chiama
di continuo ripetono. bazzero, iv-89: il povero rampichino... si lamenta
i vetrucci rotti, i piombi caduti, il vano oscuro della finestra quaglino, 2-101
zim, inter. per indicare il suono prodotto da uno strumento idiofono a
, 12-142: si strappò in cento pezzi il zimarrone. verga, i-400: il
il zimarrone. verga, i-400: il suo padrone di casa per entrare in
grasso, rosso come un tacchino dentro il suo zimarrone di pelliccia. fogazzaro,
rapini, iv-740: sfogava [carducci] il soprappiù delle forze e l'umor nero
i viene in lucco e in zimarra il magistrato, / e d'ogni intorno l'
zimarre. d'annunzio, iii-1-619: il medico indossa una guamacca lunga fino al
e un turbante nero listato di giallo; il giullare, una gonnella di scarlatto.
io resto al pian, tu ascendere / il sacro monte or devi. calvino,
cavalier carrega, poi, avevamo scoperto il fondo d'animo falso: faceva sparire cosciotti
esorcismo; / tal vi tuona, che il callo ha della marra. zena,
iii-22: io andai con voi a vedere il franco e vigliora pellizzaro e bodadiglia zimatóre
zimbellerai se cheti cheti, / senza il canto nemmen degli spincioni, / si tuffano
colpire i passanti, in partic. durante il carnevale e con intento scherzoso, con
: alla vostra imitazione potrei dire, che il nome simbellatore vien dai zimbelli, che
cordicella, coi quali i nostri fattori il carnevale soglion sacchettare e zimbellare le maschere
. scherzo, usato in partic. durante il carnevale, consistente nel colpire i passanti
fantastico). pascoli, 2-521: il mostro rappresenta la frode ed è tricorpore.
3. ant. che durante il carnevale percuoteva con intento scherzoso i passanti
. -che cosa? - « oh, il segreto a te non ti fa operazione,
costa poco, e alle volte fa il suo effetto. = nome d'azione
bacchetta o strumento, cui è attaccato il zimbello. zimbellista (zimbellista),
uccello prigioniero usato come richiamo, con il canto o anche con la sola presenza
e saggina, acciocché comincino a usare il luogo gli uccelli. castellani, xxxiv-310
balli e le secrete scuole / fanno come il zimbel che sempre alletta. ariosto,
zimbel di quelli; / tal esser volse il re cimosco quivi. olina, 19:
. spettacolo della natura, 1-v-89: il zimbello ordinario, che chiamasi lenza semplice
la preda. boterò, 11-180: il martin pescatore tutto s'awolge / nel fango
d'ogni ciurmaglia? lippi, 7-76: il vecchio mansueto, /...
/... si vedeva fatto il lor zimbello. manzoni, pr. sp
impotenza e de'tuoi furori. io confonderò il tuo orgoglio, rendendoti lo zimbello de'
furbi e non sapevano / di essere loro il tuo zimbello: / di esser visti
avversa. toe che si tocchi il zimbello, / e disse: « ganellon
e però si co- gnosce a quelle il vero ». 7. sacchetto
: alla vostra imitazione potrei dire, che il nome 'simbellatore'vien dai zimbelli, che
cordicella, coi quali i nostri fattori il carnevale soglion sacchettare e zimbellare le maschere
5-47: l'son pur nato per essere il zimbello dellacon gli spinaci di osvaldo?
se per sua sciagura / non risponde il zimbel secondo al fischio. 3.
cautela che se stato fossevi in armi il nemico. in ordinanza schierata veniva; vanguardie
né meno feciono questi essi, come fa il demonio, il quale sempre sta avvisato
essi, come fa il demonio, il quale sempre sta avvisato di pescare e d'
un discorso. pulci, 24-38: il duca astolfo fece come e'suole: /
e rigida stuoia, lo zimmile che custodiva il frumento color di miele. =
, sm. strumento impiegato per misurare il grado di fermentazione raggiunto dalla mistura di
strumento... per misurare con esso il grado di fermentazione causata dalla mistura di
causata dalla mistura di differenti materie e il grado di calore che queste materie acquistano nel
specie di termometro proprio a far riconoscere il grado di calore che si svolge nelle
duoli fitti. baruffatili, \ -$y. il bel labbro / di vivace zinabbro /
grembiulino indossato dai massoni. buonarroti il giovane, 9-558: di lavori vostri /
lancellotti, 112: sommata, per il terzo piatto, nel medesimo modo servita
re- galatamente fatti. salvini 39-vi-145: il grembiule, lo zinale, pure dal
pregna di tre mesi parecchio imbrodolato sotto il cintolo, ove si percepivano certe gore
in piedi davanti al fornello, tendendo il braccio robusto a stringere il manico di
, tendendo il braccio robusto a stringere il manico di una padella. morante, 3-75
morante, 3-75: cava dalla manica il famoso foglio, che la suora, allontanandosi
'zincare': coprire d'uno strato di zinco il rame e l'ottone. =
medicina. capuana, 1-i-108: il piede destro picchiava con dei colpet- zìngana (
. letter. zingara. tini irrequieti il fondo zingato della vettura. baldini, 3-123
zingato della vettura. baldini, 3-123: il monti, xii-5-164: quella che parla è
-per simil. che ha l'aspetto, il colore di un metallo che ha subito
zincate che ombrava l'orto, sotto il vento, crepitava come la fucileria.
156: 'zincite': monossido di zinco, il solo ossido minerale di questo metallo.
lana filosofica e fiori di zinco, costituisce il composto più largamente usato nell'industria (
aggett.): che ha l'aspetto il colore di tale elemento metallico; che
irritazione gli cagionava, nella paura che il vecchio si svegliasse, il raspìo delle
nella paura che il vecchio si svegliasse, il raspìo delle zampine di quel canarino su
zinken 'dente, rebbio', dal momento che il metallo entra nel forno in forme dentate
bruno, 3-569: è tolto con il suo atro nigrore, crocitante loquacità,
traeva sua vita alla zinganesca, correndo il paese, e accattando. =
sf. tipogr. procedimento chimico con il quale si ricavano da fotografie o disegni
. d. bartoli, 4-3-3: il giappone è paese di zingani, senza né
mori sono propriamente ghezzi, che è tra il zingano e 'l nero. =
, i-166: quattro zingare siam; chiedere il vero / so- gliam al ciel de
di zincografia. govoni, cliii-116: il librettino di immagini e figure che io
si putrefanno, e la putrefazione attacca il centro dei rami e del tronco ancora.
lorenzi, 1-64: dico la scorza che il confin divide / de la radice appunto
speranza uccide / de'figli che veder voleano il cielo. -dimin. zinconcèllo (
appena sparecchiata, colui che pareva essere il castellano posò un mazzo di carte da
allegro per la splendente aria di maggio il metro delle canzonette che i quattrocentisti chiamarono
più dilettevole. carducci, iii-12-23: il verso più breve, quinario se incomincia
aria zingaresca strana e stanca. buonarroti il giovane, 9-550: ci 'nvaghi talento /
9-550: ci 'nvaghi talento / di beffare il guardiuol nel magazzino / là dove ei
: mi faria dunque venir la grande rangola il truffatore, con quella sua zingaresca imbrogliata
conducendo vita nomade, esercitando attività come il commercio di cavalli, la lavorazione e
di india? insomma le puttane hanno il mele in bocca e in mano il rasoio
hanno il mele in bocca e in mano il rasoio: e ne vedrai due leccarsi
. caterina da siena, 70: il giorno avanti al nostro arrivo, era
, òosì sia. carducci, iii-19-91: il prati, dato a se stesso che
: è così, sono zingari, quando il marito lavora e guadagna, spendono fino
tratto sentì [la moglie] dileguarsi il rincrescimento e l'affanno della febbre, la
generativo gittare insieme la zinghinaia e tutto il malore. = etimo incerto: forse
. v. zanna]: 'zanna': il dente del zingiale. = var
a grappoli, a pa- nicoli. il frutto è una cassula a 3 logge,
selvatico. pascoli, 1052: disse il comune: « lo tenemo, come /
: ero in camicia e io ci ho il petto ancora adesso erto, che sta
, xii-511: non avendo la sella il solito arcione, egli lo portava attaccato alla
bicchiere) dal quale bere. buonarroti il giovane, 9-381: - certe importune /
zinnare, tr. dial. succhiare il latte dalla mammella, poppare (anche
4-147: all'alba essi non sentono certo il ronzio dei maggiolini sulle zinnie, lo
, dalla parte del cancello c'era il giardino, pieno di zinie, di gigli
intr. { zinzilulo). emettere il verso caratteristico, costituito da gridi brevi e
ha canto [la rondine], il quale da'latini fu detto 'frintinire'o vero
beltramelli, i-159: ora, quando il mattino lanciò le sue treccie d'oro
le finestre in isprazzi luminosi e condusse il zinzillulare delle rondini nei cieli. =
piccoli sorsi, centellinando. buonarroti il giovane, 9-381: - certe importune /
volta. d'annunzio, v-2-515: il rivolo era tanto gagliardo che mi disperavo di
: così mi ricordo ch'una mattina il signor scipione mio fratello, discorrendo col
è mio zio, / che vuole il bene mio. brusoni, 1051: con
brusoni, 1051: con questa occasione fece il prencipe qualche passo col re suo zio
prencipe qualche passo col re suo zio sopra il trattato della pace. l. pascoli
l. pascoli, ii-425: andava dunque il zio dando buone parole al nipote.
vendute per intercessione d'arbitri a compensare il zio di ducento fiorini d'oro,
leopardi, iii-11: pregiatissimo signore. il mio signor zio mi ha comunicata la di
. deledda, ii-210: egli dava il titolo di zio e zia, che i
uno zio d'america di cui s'aspettano il ritorno e le cospicue ricchezze e di
. tornasi di lampedusa, 119: il principe non veniva in essa [lettera
li schiavi e schiave, sono sopra il zuogo, sopra le biasteme. boschini,
, in cui sete costretti a ficcare il naso negli orinali, ne'pitali, ne'
lato come si ritrovava con la faccia contro il comodo e lo zipeppe in braccio,
un'estremità leggermente appuntita usato per turare il foro di spillatura delle botti o il
il foro di spillatura delle botti o il cannello di una conduttura.
giostrare i zipoli. bellincioni, 1-211: il mondo è un araldo: / e
, / ché non si versi. buonarroti il giovane, 9-231: gli si fa
uno zipolo da una botte, tutto il vino dentro di lei racchiuso si versa.
l'odore del vino, trassero fuori il zipolo all'una e all'altra botte e
, nuotandovi dentro. pascoli, 1-177: il capri non è stato ancora sentito!
non è stato ancora sentito! ha il suo zipolo ma nessuno ancora v'attinse
, aveva detto allora l'arrotino fermando il piede sulla stanga per regolare lo zipolo
ricercatina generale per la memoria e cavate il zipolo del tino a un tratto, perché
zipolo. bartolini, 4-36: il sangue... dalla ferita zampillava come
/ e che gli desse la tasca e il barlotto / e ciò che indosso avea
bencivenni [crusca]: perché il zirbo cuopre quasi le budella. fasciculo
coprire doppiate. monti, 2-559: finito il prego / e sparso il farro ed
2-559: finito il prego / e sparso il farro ed incurvato all'ara / della
farro ed incurvato all'ara / della vittima il collo, la scannare, / la
. nomi, 4-46: lo picchia il vecchio leggermente / sopra la calva,
che scherza, / e fino al zirbo il fende immantinente. fagiuoli, xiii-38:
in ottaedri a base quadrata. scalfisce il quarzo ed è scalfitta dal topazio e
leghe. lessona, 1577: il 'zirconio'... è un metallo che
è un metallo che si ottiene scomponendo il fluoruro di zirconio col potassio; si presenta
, che prende uno splendore metallico sotto il brunitoio... il zirconio fu isolato
splendore metallico sotto il brunitoio... il zirconio fu isolato nel 1805 da berzelio
anche sostant. linati, 10-95: il cielo è velato, ma si sente dal
i nuvoli, che, tra poco, il sole comparirà. = voce di
spiga, divide la paglia, staccia il grano e lo versa nel sacco, tutto
di uccelli fringillidi, più conosciute con il nome di zigolo. -zirla gialla: zigolo
pure, / fin ch'ai boschetto il tordo abbi condotto. pascoli, 128:
abbi condotto. pascoli, 128: certo il signore e la chiomata moglie / partì
moglie / partì pe'campi, chè già il tordo zirla: / muto tra un'
proprie malefatte. bresciani, 1-i-192: il cagliostro fra l'ugne della giustizia ebbe
. riccardi di lantosca, 2-138: il popolo zirla. / - depretis è da
termini adeguati. moravia, iii-160: il risultato era una spaventosissima cacofonia di barriti
emettere un verso acuto e frequente (il grillo). cassieri, in:
quella voce acuta e tronca che fa il tordo, detta così dal suono di essa
primavera. calvino, 20: quel mattino il vecchio aperse lo sportello ab'avema,
aperse lo sportello ab'avema, ne seguì il volo fino alla finestra del figlio,
finestra del figlio, poi tornò a spargere il becchime alle gazze e alle cince,
in gabbia per fare da richiamo con il proprio verso. crusca, iv impress
.]: e 'zirlo'si dice anche il tordo che si tiene in gabbia per
sia, di scodelle, che manda il mio simone da barzalona, non ti
buona dell'altre. vasari, 4-ii-900: il ziri da olio. cardarelli, 157:
ziro ziro, inter. per riprodurre il suono acuto, stridulo e lagnoso di
effetto, quasi come se non fosse il sente, e più con la memoria che
son molte; / remota causa, il ver vi parlerò, / fia rimosso perfetto
man di zitella? bizoni, 67: il duca ha due sorelle, una maritata
zitelle dalle maritate, perché le prime portassero il crine sciolto e l'altre aggruppato.
di zitellina che fa la ritrosa a nominarle il marito. -zitellùccia.
di vent'anni compiuti, formerebbe pure il bel quadro! ghislanzoni, 16-138:
6-112: si aveva qualche invitato, il ragioniere delle fornaci con la moglie,
delle fornaci con la moglie, o il prete d'un paese vicino, o qualche
g. bassani, 3-157: ecco il genere di compensi su cui è costretto
cravatta, questo scrittore 'sconosciuto'stava tra il vecchio impiegato zitello e il nobile legittimista
'sconosciuto'stava tra il vecchio impiegato zitello e il nobile legittimista. -bambino, fanciullo
tanto zitellone- sco risentimento, sia per il giudizio poco favorevole che un critico avesse
borse, ma col dito / fanno come il pedante allor che al giuoco / piucché
al giuoco / piucché agli studi vede attento il zito. 2. fidanzato;
mattioli [dioscoride], 260: il zito, per quanto si cava da dio-
partic. per invitare al silenzio fra il pubblicò durante uno spettacolo o per esprimere
specialmente di cantanti, ai quali venga fatto il sibilo di disapprovazione. 'lo zittirono
bombardamenti doveva ormai essere ridotta a calcina e il roz lo zittiva. 2
. siri, vii-597: altri addussero il possesso in cui erano di cacciare li
anzi per farlo zittire, subito gli porgevano il fiasco col collo rotto. pratolini,
. la colpa è nostra ». il babbo si era zittito. =
103: stiamo zitti, ascoltando e guardando il rumore / che fa l'acqua a
tra loro, mentrecché d'ordine dell'uno il dipigneva carlo, l'altro ne ordinò
vin di madera o delle canarie fanno il fatto mio. poi vado, al buio
la porta, e appena vide sgombro il luogo, volò su per lo scalone.
. lippi, 10-1: se si dà il caso di venire all'ergo, /
ergo, / zitti com'olio poi voltano il tergo. fagiuoli, 1-1-400: è
udire. giorgio dati, 2-1210: come il padre... gli pose le
quello, scese subito abbasso, ed il popolo non fece pur un zitto contra di
uno zitto. gioberti, 11-ii-219: ecco il maestro da due anni in qua è
ant. zizifo. - anche: il frutto di tale pianta; giuggiola.
: la zizippa, è chiamata cappadocia. il loro odore è simile a quello de'
della famiglia ramnacee, a cui appartengono il giuggiolo e il loto africano; sono
, a cui appartengono il giuggiolo e il loto africano; sono diffuse nelle regioni
: cipero è uno albero in egitto il quale ha foglie di zizifo e seme di
restata, tanderai accomodando con ordine dentro il tegame o in altro vaso, tramezzata con
un'altra similitudine propuose loro dicendo: il regno de'cieli è fatto simigliante all'uomo
è fatto simigliante all'uomo che seminò il buono seme nel campo suo; che quando
che quando dormivano gli uomini, venne il nemico suo, e sopra seminò le zizanie
suo, e sopra seminò le zizanie tra il grano, e andossene. testi fiorentini
boccaccio, vlii-3-63: le quali lettere il soldano, non per amor che portasse
parabola, dicendo: « simile è il regno del cielo a uno uomo che seminò
regno del cielo a uno uomo che seminò il buono seme nel suo campo. e
campo. e dormendo gli uomini, vene il suo inimico e seminovvi la zizzania nel
. crescenzi volgar., 3-12: il loglio ovvero zizzania nasce tra 'l grano ne'
: così sopporta alcuna volta le zizzanie fra il buono frumento, perche non si fradichi
buono frumento, perche non si fradichi il buon grano in compagnia della mala erba
. gozzi, 1-813: gli sembra [il fmmento] anche crivellato male. si
si può sperare gran frutto; se poi il nemico vi sparge la zizzania, e
dotta, lat crisi zizania, che riproduce il gr. lavici, plur. di
quella cosa, nella quale più spendo il mio tempo; vi rispondo che per aver
che per aver i cortegiani in uso il mal voler gli altri, il zinzaniare,
in uso il mal voler gli altri, il zinzaniare, biastema- re, dir bugie
ragion si può dire, che si perde il tempo per noi, più che non
all'ultima voce, cioè a 'zizzanioso', il quale esempio manca. ma che dissi
merid., femm. di zizzolo-, il signif. n. 4 è registr.
, viii-372: mi piace che abbiate trovato il veluto zi- zolino... che
. spettacolo detta natura, 1-iii-120: il zizzolo, il nespolo, il sorbo,
detta natura, 1-iii-120: il zizzolo, il nespolo, il sorbo, ed alcune
1-iii-120: il zizzolo, il nespolo, il sorbo, ed alcune spezie di mori
numism. unità monetaria polacca. il popolo d'italia [9-v-1943], 6
le vittime... hanno conservato il denaro di cui erano in possesso. i
no'more, / poi c'à 'nsangnato il core? / rispondo: chi lo
aver parlato. -in unione con il relativo che uguccione da lodi, v-153-17
? 2. in unione con il verbo essere: cioè, vale a dire
dimorò fin el zobia, et essendo refrescà il vento se partì. = var
. di giobia (v.); il d. e. i. l'attesta
contesto figur. gigli, 4-119: il piluccare propriamente dicesi dell'uva, staccandone
tocco / l'elemento insociabile che tiene sospeso il mondo. 2. grappolo
durante, 2-441: sorbe... il domestico fa il tronco dritto e lungo
: sorbe... il domestico fa il tronco dritto e lungo et i rami
ognun / or venga, or venga il becco. 2. mus.
collocato alla parte superiore ov'è posto il manico e l'altro ove s'attaccano le
): intanto con gran sollecitudine io fini'il bel giòve d'argento, insieme con
tre parti una si dà al zocco, il suo sporto è la quarta ed ottava
è cosa strana vedere fra l'altre cose il zocco delle due colonne all'entrata della
di quelle. milizia, v-455: conservasi il disegno della facciata del tempio di s
sia zocco. bacchelli, 1-i-148: il palo, poggiato sull'azzalino d'acciaio,
coi pantofani e coi zocchi / andono il dì, la notte van col feltro.
ebrei. siri, v-1-185: posto il collo su 'l zocco, gli fu con
letto e un zocco per capezzale; il povero giovane entrò in cupa malinconia e
zamisa insinuante, insolente... il pestalozzi, oramai padrone della propria anima
attivo, ed hammi sempre tenuto a fare il zoccolaio. garzoni, 8-918: 1
via e mi risvegliò: io presi il calamaio e scrissi subito quel poco che
: dimodoché tutto è già corsa, il quattro ^ ambe, zoccolante corsa sulle selci
, erta la coda, come se il culo ce l'avesse solo lui! gadda
sf. colpo di zoccolo. buonarroti il giovane, 9-763: passa ormai tu,
zoccolatura traforata. bigiaretti, 11-243: il palazzetto era ben tenuto, in stato di
ha trovato mezzo di mandare a roma il padre guardiano della chiesa dei zoccolanti di
ricevei del zoccolante, che mi accennate, il quale certamente non avrà molto studiato,
certamente non avrà molto studiato, non dirò il 'gala teo', ma
le missioni nella chiesa parocchiale. parlarono il vescovo di comacchio e uno zoccolante romagnolo
vien tratto dalla corda / alla mazzola, il vicinato assorda. = deriv.
scala interna. fenoglio, 3-163: il tenente cessò di seguirne la corsa [della
selciati di lava. bernari, 4-75: il giorno si levava senza un canto di
. cancogni, 189: prima di sera il traffico sulla mulattiera si quieta;
bernari, 6-34: egli inseguiva con tutto il suo sangue la sensualità della donna scontenta
chi gli fece. aleandro, 1-182: il calzare è tutto quello, che
.. perché in montagna non si compra il necessario; bisogna fabbricare e inventare
gli zoccoli, le brocche, il giogo. pavese, 5-33: mi ricordai
avesseno viste tante fuoze nove che tutto il dì si fanno e di berette e di
paesi. caporali, i-93: altri dannando il pazzo e pertinace / ardir tenean che
artiodattili. pascoli, i-949: il ritmo è appunto quella spinta fervida e
che fa trottare sempre più leggermente e rapidamente il corsiero al suono quadruplice dei suoi zoccoli
animale fantastico. cavazzi, 45: il ceffo di questo mostro è spaventevole, la
, 25: utilizzando poi come 'freno'il pesante strato di ghiaccio che si formava
strato di ghiaccio che si formava (il cosiddetto 'zoccolo'). -ant. zolla
, 17-21: cominciossi poi a spiccarlo [il magliolo] col suo zoccolo come nel
e altro più vivace. essi aggiunto il terzo modo ancora più espeditivo senza zoccolo
senza zoccolo, over dado, ma il grado ove posano, serve per uello
per uello. vasari, 4-i-18: il zoccolo sarà intagliato, e faravvisi
dado della base, un zoccolo, il quale da altri non si vede usato,
da altri non si vede usato, et il fregio lavorato minore de l'architrave.
, come d. baldinucci 93: il dado detto anche zoccolo, e da altri
zoccolo di granito circondato da un'àiòlà, il carro blinaato dalla torretta del quale lenin
porta impostando sopra la cornice del zoccolo, il qual serve di primo piano alla fabbrica
accompagnarle insieme, facendo come a dire il zoccolo e piede stilo della muraglia. idem
stilo della muraglia. idem, 118: il zoccolo è la base della muraglia posto
è la base della muraglia posto immediatamente sopra il fondamento... fassi più prominente
incominciata, solamente dal lato che guarda il paese nemico verso fraistat si è incominciata l'
non sono affatto affatto uno zoccolo, teneva il vanto nella pittura, e meriterebbe presentemente
6-163: poi, variando le desinenze, il tenente elvetico gli die'[al confidente
achille occhetto. perché versar lacrime? il partito ha tenuto sullo 'zoccolo duro'del
io. aeron. dispositivo per sostenere il carrello di un aereo in modo
che viene insinuato fra ciascuna ruota ed il terreno per trattenere l'apparecchio quando è
gastron. strato di determinati cibi, come il riso o la polenta, su cui
facesse una frittata in zoccoli. buonarroti il giovane, 9-538: e che in
mantiene le stesse caratteristiche tettoniche prolungandosi sotto il mare peruna profondità di 200-500 m.
fissata alla canna su cui si muove il ritto. 16. tipogr. legno
l'averebbe voluto portare in nave per il piovoso. molza, xxvi2- 25:
, rimanevan frigidi e scorgendo e palpando il più bel paio di mammellette, il più
palpando il più bel paio di mammellette, il più morvido pet- tignone e peloso.
suoi confronti. redi, 16-ii-156: il più superbo cavalier di spagna / è men
irradia la testa. pavese, 5-101: il primo gior- nodi mercato cinto vene all'
nodi mercato cinto vene all'angelo a prendere il coltello che gli avevo promesso. mi
paludosa di bassa lombardia! come suda il poveruomo a cavargli su da quella poltiglia
buzzi, lxxv-112: ogni tuono è il galoppo che brontola lungo e zoccoluto degli
, xii-3-187: soggiugneremo qui per elenco il nome de'mesi e dei giorni della
zodiaco. d'annunzio, iv-1-97: il sole splendevate sulla schiena, a traverso
firmamento un cerchio in cui ellino intomeano il mondo, ch'è appellato zodiaco.
, purg., 4-64: tu vedresti il zodiaco rubecchio / ancora a l'orse
stan sei. boccaccio, viii-2-173: il sole circuisce tutto il zodiaco in trecentosessan-
, viii-2-173: il sole circuisce tutto il zodiaco in trecentosessan- tacinque dì e un
i segni. galileo, 3-1-285: il sole ci apparisce sempre occupar nel zodiaco il
il sole ci apparisce sempre occupar nel zodiaco il grado opposto al grado nel quale si
: nella fascia del zodiaco che cinge il globo mondano, più che gli altri
tuoni nell'aria...; il razionate con dodici pietre preziose significava il
; il razionate con dodici pietre preziose significava il zodiaco, con dodici segni celesti.
ho detto, cesellata di piastra; aveva il cielo adosso, fatto una palla di
una palla di cristallo, intagliato in essa il suo zodiaco, con un campo di
che si figura non ha convenienza alcuna con il luogo che si piglia per il tutto
con il luogo che si piglia per il tutto: sì come il dipingere..
si piglia per il tutto: sì come il dipingere... in una inferma-
... in una inferma- ria il concilio di trento; o nella sala dei
nella stanza della dispensa di casa pingerli il corso del sole per lo zodiaco, o
luna. d'annunzio, 1-360: il lunario d'un astrologo del seicento,
festa con tante costellazioni intorno che pareva il zodiaco! » 2. per
lo zodiaco umano: la virtù come il vizio gli sono passati vicini e uguali,
dodicesimi, onde ai mortali compiono / il viaggio assegnato, ed arti a nascite.
e sgarbato), che, risorte dopo il risorgere dell'apologo nella smania del secolo
apologo nella smania del secolo decimottavo per il naturate affettato, furono diversamente ammirate nel
lido, e fanno a chi butta il sassolino più lontano, facendo il massimo numero
chi butta il sassolino più lontano, facendo il massimo numero di rimbalzi.
. m. membri, 36: il re cavalca,... corre con
, 3-136: par che nova alegreza il cor me accenda / e cum gran zoglia
che leggi ascolto, / abenché chiaro il tuto non intenda. s. degli
a lume di torze, finché veniva il tempo de prendere li noctumi riposi, avendo
finalmente trovò tutte te veste et zolie et il cagnolo a li lochi consueti. boiardo
ultimo numero dell'« ape », il sig. de welz... ebbe
visazo. boiardo, ii-i-i: giopalpando il tavolino in cerca di zolfanelli. soldati,
in nota le case del lor sestiere ed il giorno seguente, prova / me
li fanno da sé: vengono a tramonti il sabato pomeriggio e la domenica.
aspetto mai ne fatura, quando il vino si muta ed è già fatto perfettamente
colore grigio o verdoquanto egli fusse picciolo il zolfanello col quale gli voleva ilche abbia
costituito da sorosilicato di calcio e alluminio, il tempo, il variar di clima e la
di calcio e alluminio, il tempo, il variar di clima e la navigazione medesima.
bellini, 6-120: fatta la gola [il bambino] a foggia di scargrigi,
sella, / la man d'un battifuoco il fagottino, / e cinque dita
. zolfa 1819); il d. e. i. attesta la
animale. solfarini per scintillare e presto con il ferro et il silice excutere importanza
per scintillare e presto con il ferro et il silice excutere importanza, per lo
, 2-299: si sa che in roma il zolfanello che attaccò il foco. carena,
sa che in roma il zolfanello che attaccò il foco. carena, 2-223: 'solferino,
solfino', piccola matassa di animale. il fuoco al mondo in tante guerre civili fu
fuoco al mondo in tante guerre civili fu il credito che diede poche e lunghe fila di
di caio curione. siri, v-2-133: il tratdi sotto per servire di solfanello,