c. i. frugoni, i-6-234: il suo corpo e la statura / son di
carnoso, ecc. (la mano, il piede, le gambe, le dita
, le gambe, le dita, il naso, ecc.). pirandello
.). pirandello, 7-305: il ventaglio e tanti e tanti anelli massicci
mano, in una delle mani tozze, il biglietto col quale mia madre mi presentava
dei sigari. moravia, xiii-82: il naso tozzo che pareva storto di faccia
e giovane, maltenuto; e io iersera il cavalcai per far bene i vostri fatti
come l'abete, quale tozzo come il faggio e quale di mezzana sacoma,
. montale, 2-25: óra chiedi il paese dove gli onagri / mordano quadri di
bocce) come quel tozzettino lì (il giovinotto, che mi veniva indicato),
, / e di far ripesar di nuovo il pane, / cioè quei tozzi,
, or messer alberto ti fa alzare il fianco. foscolo, xiv-79: senza la
pane. carducci, iii-23-114: adesso il povero medoro... erra forse
dovreste comprare la casa che abitate: il padrone, ch'è in acque basse,
amore. sbarbaro, 1-71: rimastica il superstite nelle ore deserte l'antico tozzo di
più giorni, finché la testa, il collo e i quattro natatoi con la
con tozzi si riempie la testa, il collo, e il principio della coda,
riempie la testa, il collo, e il principio della coda, cucendo la pelle
delle streghe] tenevan la rocca / e il filo torcean con lo sputo, /
coi denti.. / èd altre diceano il rosario.. / ed altre
come l'armatura del toro, come il torozzo dei marinai. 8
a tozzo, a tozzi: quella che il doge di venezia portava, in sostituzione
elemosina, vivere di carità. buonarroti il giovane, 10-016: se tu se'sua
. -mordere la mano che porse il tozzo: comportarsi da ingrato, facendo
/ la man mordesti che ti porse il tozzo. 12. vezzegg.
. g. argoli, 342: vòlse il zoppo ch'a forza anco vi fusse
/ l'altro col mulo che porta il pan santo, / che fan limosinando i
pratesi, 5-16: ora a tozzolare il pane, a dirvela, mi vergogno
1-634: parve mal consiglio quello di concitare il popolo a superlative acclamazioni pel poco,
appeso all'uscio di casa, con il quale si bussa. muratori, 7-iii-386
tra mantova e ferrara si divide [il po] in due parti, delle quali
, 1-50: pur tra quei boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tór
9-70: tra 'l collo e la nuca il colpo assesta; / e tronchi i
testa, / prima bruttò di polve immonda il viso, / che giù cadesse
viso, / che giù cadesse il tronco. davila, 470: succedeva.
più ora tra la piana sterminata / e il largo mare m'appàxterò.
separa due luoghi e, anche, il collegamento che li unisce. piero della
tra torino e vercelli, notando che il corriere che par te ordinariamente
anche senza lettere de'luoghi anteriori per fare il servizio tra cigliano e vercelli. montale
cigliano e vercelli. montale, 2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del
], 173: accarezzo... il bambino che sta traile braccia della donna
tutti, pregai mi restasse tra mano il bambolotto di gomma, la laidezza del pezzo
tu puoi salvarti se tu vuoi. buonarroti il giovane, q-724: così disse egli
io bene inteso allora, / fosse il mescolar ei talvolta alcuna / traile vulgari
riputare savio tra te medesimo. buonarroti il giovane, 9-835: stordito dal grido
». b. croce, iii-10-67: il vostro idealismo attuale non mi persuade.
. pucci, cent., 1-58: il primo impe- rador, che fu cristiano
: tra 'l sì e 'l no vinse il partito che non li le darebbe.
, 1-708: ma, se effetto avesse il 'sì'/ che ogni giorno ho in
, l'unico dissenso in italia è tra il fare e il non fare.
dissenso in italia è tra il fare e il non fare. 5. entro
là senza timore. mazzini, iii-368: il convegno, in concentramento di tutte le
1-22 (i-282): tra questo mezzo il signor timbreo tenne stretta pratica con messer
tenne stretta pratica con messer lionato, il quale, avvisata fenicia di quanto intendeva
... indussero herrico di castiglia, il quale re carlo avean lasciato in luogo
, nel frattempo. - anche: lungo il cammino. s. gregorio magno
davila, 746: accompagnarono in questa visita il re i principali signori della corte,
i principali signori della corte, ma particolarmente il duca di mena, per far conoscere
[regno d'italia], 1: il matrimonio è inoltre proibito tra lo zio
zio e la nipote, la zia ed il nipote. -tra di noi: alla
signori francesi, tra 'quali era capo il duca di guisa, avrebbono voluto che
per i suoi effetti, che ricevette poi il nome da'trent'anni della sua durata
apparenza d'interesse mediocre. -introduce il secondo termine di un superlativo relativo.
la rena giù sen giva quello [il fiumicello]. livio volgar., 6-137
a dividere la vittuaglia, e massimamente il vino traile navi. 10.
rubellavano. 11. per indicare il complesso, la somma risultante dall'unione
e la vaga ordinanza de'lumi [il teatro], riusciva del tutto nuovo e
seneca volgar. [crusca]: quando il traavaro ode questi versi, egli se
del mese di giugnio all'entrante, il decto arrigo venne ad oste sopra la città
2-18-6: coperto era a trabacche e tende'il piano: / non se vidde giamai
1-10-210: già già numero immenso ingombra il piano / di tende armate e di trabacche
di trabacche tese; / piagne disfatto il misero aquitano / e le messi e le
1-103: oimè, che appena io posi il piede in quel l'
d'annunzio, iv-2-939: un vincitore vegliava il cadavere del suo compagno avvolto nel vessillo
fermo e lucia, 625: dinanzi, il vasto campo interno del lazzaretto, ingombro
animato da un popolo, del quale il veduto al di fuori non era che un
in un mercato ambulante. buonarroti il giovane, 9-229: cerca una strada sola
f. rucellai, 109: solo il giorno di lavoro ci [sul ponte]
molte trabacche tecchio era rinomato anche il commercio e l'augurale assaggio della salsiccia
su la trabacca del letto, ch'era il suo posto preferito, egli seduto su
la nostra malconcia trabacca. e questa il 17 agosto fu sospinta dal vento alla
dal vento alla volta di antibo, finché il 19... si gittò l'ancora
due dall'altra a modo di riverenza. il vetturino balzando dal suo sedile e spalancando
'trabaccare': accavalciare. vìani, 19-621: il cameriere, sventolò le lembe sulle lacche
lucch. bacco 'passo fatto alzando bene il piede'dèriv. dal lat. valcàre
che ti piaccia chiamarli, fomiti pel luogo il quale si deve apparare e profumare a
prato fan dimora, / e poi ciascuna il suo bel trabacchetto / acconcia per la
uso nell'adriatico e nello ionio per il trasporto e la pesca. c
dorme. d'annunzio, iv-2-320: il trabaccolo 'trinità', carico di fromento,
trabacca), incr. già anticamente con il lat trabes ft rave'.
g. villani, 12-37: rinunziò [il doge genovese] la signoria dinanzi al
stata trabandata, e non dava loro il cuore di poterla ritrovare. testamento di
fuor della città. papi, 1-6-259: il principe baciocchi e sua moglie ricoverarono a
. palco', per incr. con il lat. trabs trabis 'trave'.
. neri di donato, 278: andò il bando che chi avesse avere per trabaldarie
, agg. ant. molto grande (il pene). berni, 351
grazia d'avere un priapone grande per il vostro orto, con una fuscina trabaie fra
di terremoti, sentii traballarmi d'improvviso il suolo sotto a'piedi; ma per
per buona sorte non era altro che il moto de'miei piedi che cagionava quel
quel traballamento. milizia, viii-203: il traballamento, cui tanti solai soggiacciono,
alte: addio! addio! ma sia il traballamento della barca, sia la mancanza
liscia della terra. tobino, 5-5: il bonaccorsi aveva già rammassato la sua roba
già rammassato la sua roba, avvoltolato il materasso, tolti via i pochi
frugoni, i-n-174: di più tazze colmo il seno / per ebbrezza fuor di sé
ebbrezza fuor di sé / ama queste il buon sileno, / traballante ognor sui
usa in città per tener su ritto il traballante fantolino. gadda conti, 2-57:
padiglione reale. -tremante, malsicuro (il piede); incerto, vacillante non
10-38: ha tremante la lingua, ottuso il guardo, / debil la voce,
/ debil la voce, e traballante il piede. leopardi, i-134: se tu
e sotto, dove corse l'occhio saltando il testo, uno scarabocchio di firma.
un'altra. soldati, 2-126: il tram rosso passò, festoso, fragoroso,
piedi nella segatura di cui era sparso il pavimento; e ho ordinato un caffè?
7. che non detiene saldamente il potere (un regnantravvedeva sì e no
che durò questa virtù efficacissimamente persuasiva, il regno si mantenne tranquillo, il partito
, il regno si mantenne tranquillo, il partito de'principi apparve traballante e quello degli
. -xxui: costui non era certamente il tenuto conquistatore, ma qualche pic- ciol
). a. spinelli [« il mondo », 21-v-1949], 3:
l'aiuto d'un servidore. buonarroti il giovane, 9-475: bello a veder
e su le mani, e gli fiottava il capo, / e movendo traballava come
vino. de pisis, 3-214: il bambino... camminava traballando su e
. camminava traballando su e giù per il presbiterio. pavese, i-49: lorenza,
essere incerto e malfermo nel passo (il piede). marchetti, 5-111:
del vino ha penetrato / dell'uomo il corpo, e per le vene interne /
tosto ne segue / gravezza nelle membra, il piè traballa, / balbutisce la lingua
. goldoni, xii-97: per timore -sento il core / e le gambe traballar.
traballar. cesari, 6-406: essere stato il diavolo da senno: / tu
di squilibrio, cadere in confusione (il cervello); palpitare affannosamente (il cuo-
(il cervello); palpitare affannosamente (il cuo- re). a.
f. invar. lettera che occupa il ventitreesimo posto dell'alfabeto che comprende anche
cioè una ir, è chiamata con il nome di vi o vu doppia,
abbasso). leoni, 51: il commissario superiore leonardi, passando davanti la
vetrine esposta un'ampia torta con in mezzo il solito: « w pio ix »
m w, viva e abbasso per tutto il quartiere. -maiuscola o anche minuscola
ingegneria civile, maiuscola non puntata, è il simbolo del modulo di resistenza che è
resistenza che è dato dal rapporto tra il momento d'inerzia della sezione trasversale di
statistica, maiuscola non puntata, indica il numero di stati microscopici corrispondenti a uno
bottiglia di vino, » disse il podestà, « e la scatola dei wafer
... e risalite va- gnerianamente il crescendo dei gradini, portando quasi e tenendo
di ogni pensiero melodico; dicono che il giovane compositore è infetto irreparabilmente di wagnerismo,
parmi un piccolo capolavoro di pittura olandese il viaggio in wagon ed il soggiorno in campagna
pittura olandese il viaggio in wagon ed il soggiorno in campagna in quelle « filles
i bastioni d'un valalla su cui incombe il crepuscolo. = voce ted
una sentinella munita di walkie-talkie, lancia il segnale convenuto. = voce ingl.
per compiere acrobazie sullo skateboard, tenendo il volume del walkman oltre la soglia personalizzata
, a sua propria dichiarazione aveva fatto il suo tempo, alla rievocazione di un medioevo
[n-v- 1884], 319: il magnifico wapiti o gran cervo (cervus canadensis
comportamento estetico sono divenuti denaro-morte, e il pensiero warholiano non poteva non toccare con
di ricevuta rilasciata ad un commerciante, il quale ha depositata la sua merce in speciali
nelle regioni più calde dell'europa per il suo alto fusto e la ricca chioma con
con la 'costituzione'dei washingtoniani è proprio il principio aristocratico del presbitero che, spogliato
non sarà certo un'ara / ma il water di chi ha fame ma non testa
. volponi, 2-497: qui metti il cesso alla turca sia per gli uomini che
per le donne, evita ti raccomando il water e le sue tavolette.
con la scritta wc). -anche: il vaso di malioca di tale gabinetto.
elettrotecnica l'unità pratica di potenza è il watt. p. pogliaghi [« la
», 21-xii-1884], 398: il watt corrisponde dunque al lavoro di un milione
attività del sistema che produce o consuma il lavoro. calvino, 14-58: la sera
unità di lavoro di uso industriale sono il cavallo-ora, il watt-ora, rettowatt-ora e il
di uso industriale sono il cavallo-ora, il watt-ora, rettowatt-ora e il chilowatt-ora.
il cavallo-ora, il watt-ora, rettowatt-ora e il chilowatt-ora. = comp. da watt
week end), sm. invar. il sabato e la domenica, in quanto
rimase dal sabato al lunedì, per il suo avaro week-end, e lei quasi titubò
bella e mondana, andava fuori roma il week-end col suo amante e allora ti permetteva
me. vittorini, 5-69: questo è il progetto per una piccola villa da weekend
). scherz. chi, durante il weekend, è solito dirigersi verso luoghi
luoghi di villeggiatura; chi ama passare il fine settimana fuori città.
che due o tre esemplari in tutto il mondo. welfare state [wèlter
lungo teorizzato e combattuto nei decenni passati (il sindacalismo, il welfare state).
nei decenni passati (il sindacalismo, il welfare state). e mortillaro [«
italiana. rapporto censis igg2, 4: il 47 % degli europei (ed il
il 47 % degli europei (ed il 68 % degli italiani) non ha fiducia
: nel bel mezzo di roseres v'è il grande albergo gigante della flora sudanese,
grande albergo gigante della flora sudanese, il cosiddetto 'baobab', l'adanso- nia digitata
1866-1046). savinio, 19-60: il 'wellsismo, o come dire le cervellotiche
: concezione, visione del mondo. il sostantivo è femminile. = voce dotta
impacificabile guerra tra le fregole della gloria e il pizzicore della lussuria. e. cecchi
15: 'wed'acqua con infuso dentro il pestifero veleno americano. salstern'o film
avventure con i 'cow-boys', la prateria, il 'far- west', prodotto tipico che ha
. dorfles, 7-30: si prenda il caso del cinema: accanto a opere
e teneva un piede avanti per perfezionare il modello western. àrbasino, 7-130: si
liberale del parlamento inglese, configuratasi fra il xvii e il xix sec. e
inglese, configuratasi fra il xvii e il xix sec. e che, in opposizione
de'vescovi si chiamano 'presbiteriani, portano il nome di 'vigs', nome che in
proprio di qualche ladrone di scozia. il vero e certo si è, che
che voglia far la sua via è il torismo o il whiggismo. p treves [
la sua via è il torismo o il whiggismo. p treves [in « rivista
), 1, 23]: per il solo 1987, poi, mi constano
accuse dai vigliacchetti d'italia, difendere il vino e chi lo beve contro la
birra i birrai i birri e contro il wisky e chi, snobescamente, invece
m. praz, 3-385: il direttore della rivista era un famoso bevitore
, 6-107: i lucidi insetti puliti spuntano il becco / contro il vetro di pioggia
insetti puliti spuntano il becco / contro il vetro di pioggia. bevo il mio wiski
contro il vetro di pioggia. bevo il mio wiski, adagio. calvino,
in inghilterra e negli stati uniti tra il settecento e l'ottocento. =
), 1, 23]: per il solo 1987, poi, mi constano
baretti, i-383: poi si piglia il té; poi si giuoca a quadriglio o
: al circolo dei magnati di budapest il nostro duca trova un vescovo che giuoca al
al silenzio che si deve osservare durante il gioco), che si è sovrapposta a
a. mcneill whistler (1834-1903); il rifarsi a tale tendenza.
che ne evoca lo stile, il linguaggio. pasolini, 17-330:
. f. cooper], 189: il gran serpente dei mohicans è entrato
che ne evoca lo stile, il linguaggio, le storie e i perso
ungaretti, xiii-64: l'estetismo anglo-sassone, il wildismo è ben tramontato; permane l'
tramontato; permane l'influenza di dostoievski, il senso delle voragini dell'anima; ma
dell'anima; ma nietzsche, ibsen, il wagnerismo letterario, son cose scomparse.
. d'annunzio, v-1-1139: il 14 novembre noi sbarcammo a zara per
'critica sociale',... accettando il programma wilsoniano ne deriva l'inutilità di ogni
lessona, 1312: la francia adottò il chassepot; l'inghilterra, il fucile
adottò il chassepot; l'inghilterra, il fucile snider, la danimarca, il fucile
il fucile snider, la danimarca, il fucile remington; la svizzera, il
il fucile remington; la svizzera, il fucile peabody; l'austria, il fucile
il fucile peabody; l'austria, il fucile woenzl; gli stati uniti, il
il fucile woenzl; gli stati uniti, il fucile winchester. in italia si armarono
possono assolutamente man osiride per il fasto atletico-perverso della coreografia geometrica ornamentale,
famiglia papilionacee, comprendente specie rampicanti come il glicine (wistaria sinensis).
spirito. calvino, 13-176: il piacere del witz, del calembour, della
repubblica », 23-v-1985], 6: il wojtylismo non è una restaurazione, è
r. longhi, 1-i-1-454: il kehrer si dibatte fra l'affermazione di
affermazione di uno zurbaran estremamente 'monumentale'e il desiderio di farlo rientrare negli schemi wòlffliniani
farlo rientrare negli schemi wòlffliniani del 'malerische', il generalissimo di tutto il periodo barocco.
del 'malerische', il generalissimo di tutto il periodo barocco. los. wolfianismo.
: i vecchi filosofi... condannarono il kant come scettico e corruttore della filosofia
[volfjanì§mo], sm. filos. il pensiero filosofico deh'illuminista tedesco ch.
elaborazione didascalica della filosofia leibniziana, ossia il wolfianismo. wolfiano [volfjàno] (
scola, xl-465: quando tutto il genere umano sarà volfiano, allora ritorna
tessile come mordente e per ricavare il tungsteno. = deriv. da
calcio, utilizzato nell'industria delle porcellane per il suo alto punto di fusione.
per accompagnare carni fredde o per insaporire il succo di pomodoro usato come aperitivo e
la collezione kress, la salsa worcester e il verso di bau delaire sulla
una variabile x con n funzioni, il determinante della matrice quadrata avente le varie
che questo canonico professore gli lasciasse ignorare il bravo curato filippo hahn e tanti altri
e f. invar. lettera che occupa il ventiquattresimo posto dell'alfabeto che comprende /
texano) -, è chiamata con il nome di ics. -fonet.: generalmente
di ics. -fonet.: generalmente il suono rappresentato dalla lettera x è quello
's', ovvero di 'g5 ed 's \ il quale appresso dei toscani di converte in
s. v.]: 'x'dice il signor bembo che vale per due consonanti
quella. b. croce, iii-26-127: il carattere della lingua italiana è questo;
di cattivo umore: « purché non tolgano il primato a verdi per darlo a litta
tenerla per la rivista x o il giornale y: o se mai, solo
biol. cromosoma x: cromosoma che determina il sesso di un individuo. 5
6. gioc. nel totocalcio, indica il pareggio tra due squadre. -nel
-nel totip, indica la vittoria o il secondo posto di un cavallo di un
certo gruppo. -nell'enalotto indica che il numero estratto al lotto è compreso fra
cui mole cola è presente il nucleo dello xantene, impiegata nel
e animali, la cui molecola contiene il nucleo della purina e dal quale derivano
[dioscoride], 599: chiamasi volgarmente il xantio lappola minore: è notissima pianta
4-ii-169: quelli [colori] che fanno il verde sono i verdi azurri, il
il verde sono i verdi azurri, il verderame, il verdetto, che si chiama
i verdi azurri, il verderame, il verdetto, che si chiama santo, ma
, derivato del carotene, che costituisce il pigmento giallo di molti vegetali ed è
quella dell'acido folico e che costituisce il pigmento giallo delle ali di alcune farfalle
giallo delle ali di alcune farfalle e il tegumento di alcuni insetti. sapere
e zanzare, i cui derivati costituiscono il nucleo di vari pigmenti vegetali e
, impiegata a scopo diagnostico per determinare il contenuto nel sangue di alcuni aminoacidi.
parti: xenia, satura i e satura il pasolini, 14-285: di / 'xenia
g. manganelli, 12-21: nell e il vecchio si trovano in condizione di 'xenìteia'
apparsa talmente straordinaria che gli è stato conferito il premio nobel. e. giacobini [
della porta, 1-328: è questo il xenodochio del cerriglio? denina, xviii-3-748:
filia o a disinteressato amor di cultura deciderà il lettore. sciascia, 11-70: il
il lettore. sciascia, 11-70: il sindaco non regalpetrese stette circa sei mesi ad
regalpetrese stette circa sei mesi ad amministrare il comune, poi il gusto di cambiare la
mesi ad amministrare il comune, poi il gusto di cambiare la vinse sulla xenofilia
sentimento che tutti gli stranieri hanno contro il forestiero il quale r loro è
che tutti gli stranieri hanno contro il forestiero il quale r loro è soltanto italiano
gli ha fatto accettare, poi, il fascismo... come esterofobia, xenofobia
], 1: in gran parte, il razzismo e la xenofobia sono comportamenti della
illustrazione italiana [14-v-1911], 473: il movimento xenofobo di canton, la rivoluzione
mie mani, facendoli venire, contro il parere di tutti gli xenofobi di mia
che hanno di cementarsi addosso ('agglutinarsi'è il termine preciso) vuote conchiglie altrui.
tutti gli italiani piu imbecilli hanno verso il forestiero di qualsiasi nazione sia. =
stampa », 21-ii-1992], 8: il documento è stato xerocopiato per ordine della
. xerofilìa, sf. biol. il carattere proprio degli organismi animali e vegetali
di trapiantare nelruomo organi di animali, il cosiddetto xenotrapianto. = voce dotta,
birago 697: uno di quei principi fu il re, o (come lo
(come lo chiamano in quel paese) il xeque di catifa, antico tributario della
prodotto in spagna, più noto con il nome inglese di sherry. g
salgari n-160: -grazie amico: ti raccomando il pranzo e soprattutto le bottiglie buone.
, serie di raggruppamenti che vanno verso il climax partendo da un ambiente più arido
sul versante meridionale delle alpi, durante il quale il clima era più caldo e
meridionale delle alpi, durante il quale il clima era più caldo e secco di
xerotermica: area in cui l'esposizione, il terreno, il clima locale, ecc
in cui l'esposizione, il terreno, il clima locale, ecc. mantengono condizioni
aree circostanti, favo rendo il prosperare di piante adatte a un ambiente
pesci dell'ordine perciformi, cui appartiene il pesce spada (xiphìas gladius).
in alto fuori dalle acque, e fare il medesimo alcuni pesci detti xifii. garzoni
[sono stati] veduti da loro (il muglie, il congro, la murena,
] veduti da loro (il muglie, il congro, la murena, il polipo
muglie, il congro, la murena, il polipo,... i xifi
bigemina, costituita da due corpi uniti per il torace a livello dello sterno.
sottotipo chelicerati, le cui specie hanno il corpo rivestito da un ampio scudo a forma
identificabile con l'aloè. -anche: il legno che si ricava da tali piante
idui gli stiraci, lo amigdalato beenzui, il ponderabile zilaloè. idem, 3-318:
ponderabile zilaloè. idem, 3-318: il xiloaloè, di suavitate inenarrabile, quale nondeporta
ori terminali ed i legumi alquanto legnosi, il quale somministra il legno d'aquila,
legumi alquanto legnosi, il quale somministra il legno d'aquila, detto anche legno d'
128: balsamo legno, che è il zilobalsamo. gaiucci [g. acosta]
un'altro non così perfetto, ch'è il liquore del medesimo legno o corteccia e
ii-329: silobalsamo o xilobalsamo, è il legno, anzi i piccoli rami della pianta
api dei paesi caldi, che intaccano il legno. = voce dotta,
greco d'un genere d'uccelli, il picchio... dell'ordine delle piche
... dell'ordine delle piche, il quale esprime la sua incessante abitudine di
. savinio, 27-184: ora il signor girolamo sta in piedi, e il
il signor girolamo sta in piedi, e il brivido continuo che lo scuote trasforma la
. m. -ci). che riproduce il rumore di un legno percosso, simile
nacque così questa 'danza macabra'in cui il silofono s'ingegna a imitare il legnoso
in cui il silofono s'ingegna a imitare il legnoso tac tac degli scheletri che ballano
fonazione sono usati come strumenti, tutto il suo corpo vibra come un legno,
palme delle mani; in più, hanno il baia- fon, una specie di xilofono
delle larve di alcuni insetti che distruggono il legno. vallisnen i-38: si
altre forme di ina. verri [il caffè], 442: nascondete adunque miei
alla stampa della xilografia. savinio 27-30: il 'bestiaire au cortège d'orphée'di
. -per estens. che ricorda il tratto violento tipico delle xilografie (un'
appositivo. carducci, ii-19-176: il signor minardi, ora insegnate nella scuola
de pisis, 1-132: lorenzo viani, il noto disegnatore e silografo, ci dà
trattati con un solvente della paraffina; il più usato è lo xilolo.
algarottx, 1-vii-237: si è trovato il xilologo, dite voi. mon- sieur
, sf. letter. arte di predire il futuro basata sull'osservazione del legno degli
zia, ceromanzia, piromanzia, ed il morso velenoso delle pecore. =
in essere gli elementi delle loro orbite ed il passaggio pe'l perielio.
xiphion o phafgomon come molti credono, benché il seme suo sia simile alla punta.
3-303: quivi cum gratiosa dispensatione era il floribondo xiphio, lavendule, origani, pol-
licaria. idem, 3-306: non mancavano il hyacintho et gli libi convallii, et
[diosco- ride], 512: il xiphio chiamano i latini gladiolo e è così
nasce per tutti i campi, quando il grano è in erba. =
si facevano offerte di legna per alimentare il fuoco del tempio di gerusalemme.
e f. invar. lettera che occupa il venticinquesimo posto dell'alfabeto che comprende /
di quello greco; è chiamata con il nome di ipsilon (v.)
intende meco. firenzuola, 18: il toscano non usa lo y, ma sì
omeriche, per indicare e distinguere rispettivamente il ventesimo libro o canto dell'iliade o
8-2-84: 'oxiytjv te tgórce ^ av, il quale secondo verso = voce ingl. (
cattivo umore: « purché non tolgano il primato a verdi per darlo a litta!
moltiplicando la quantità 'x'o y per il numero delle migliaia di colpi di spola o
delle migliaia di colpi di spola o per il numero delle tonnellate] di carbone,
. biol. cromosoma y: cromosoma ritenuto il fattore determinante del sesso maschile nella fecondazione
usata soprattutto per compiere perlustrazioni (e il termine nel sec. xviii indicò un
: prese un iakt spargendo di voler fare il viaggio per mare. ibidem (1676
avanzi del mammifero. far tornare il reame saturnio su questa terra colla vita sem
ii-807: l'ex nemico non aveva affatto il tipo yankee delle quattro fonti confluite a
yankee delle quattro fonti confluite a costituire il testo del come ce l'avevano tanto mostrato
, 42: yakuza... è il nome con cui in giappone si chiamano
. invar. serratura di sicurezza in cui il chiavistello è comandato da un rocchetto che
e in partic. nel taoismo, il principio attivo, positivo, maschile dell'
biologici e psicologici. secondo fritjof capra (il dpunto di svolta, feltrinelli) richiama
e le stagioni (ad esempio 1 il nord e rinvemo), i numeri pari
yankee (optional per la nel taoismo, il principio passivo, negativo e femminile trinchetta
essenziale. ferrare, stringere', con il suff. -tra con valore strumentale. r
, 11: può assicurare a parigi il controllo militare dell'arcipelago, importante da un
914 metri; iarda. e di questi il primo è chiamato yleos. fasciculo di medicina
(v. ileo). cettato il sistema metrico decimale. la jarda è pari
indeur. dai vincoli materiali attraverso il controllo di sé, la yatagan
che l'attesta nel 1882. ganismo umano il miglior rendimento possibile a scopo di beyemenita
, 12-197: la maggioranza degli yemeniti seguono il rito zeidita, cioè sono eretici per
un'antica tradizione yemenita, avevano brucato tutto il indiani dicevano che gli alimenti, le acque
come fossero appena sveglie. vitale, il prana. g. morselli, 4-138:
o yogin indiani, perché in tale caso il taumaturgo ne. opera con mezzi assimilabili al
. e. de martino, 14-107: il saggio di mircea eliade che i clowns
misterioso essere, tra l'umano e il bestiale, con piedi di sole
del tibet g. manganelli, i-171: il mostro ha dei parenti, uillustrazione
478: i pastori bulgari mangiano largamente il yoghourt, che han diffuso in tutto
invar. lingua ria della sicilia, appartiene il yoghurt che qui si produce, dolparlata
gli gridano dietro a che ora vuol pronto il yogurt per la merenda.
: ebbe [l'arcadia] col cesarotti il sonetto filosofico, il sonetto younghiano col
] col cesarotti il sonetto filosofico, il sonetto younghiano col manara. yò-yò
moretti, ii-571: lui, il signor herder, anzi herr doctor..
stesso che jo-jo (v.). il giocattolo è fondato sul noto principio meccanico
ciascuna delle commissioni in cui si divideva il consiglio di stato nella cina nazionalista.
repubblica », 20-xii-1985], 23: il sogno del mercato yuppie è neo-espressionismo e
3. dimin. yuppétto. il giornale [3-xii-1987], 21: un
spreg.). -anche: il fenomeno rappresentato dalla diffusione degli yuppie e
influenza socio-culturale. roberto duiz [« il manifesto », 21-iii-1986], 9:
ritorno, a essere messo in discussione è il senso di quel che si fa.
. lettera che nell'alfabeto italiano occupa il ventunesimo e ultimo posto e il ventiseiesimo
occupa il ventunesimo e ultimo posto e il ventiseiesimo nell'alfabeto che comprende anche la
x e la y; è chiamata con il nome di zeta (v.)
ma in generale si può osservare che il suono itsl ricorre quando z è seguita
potenza, bellezza, ecc.); il suono / dz / invece si ha
funzione di agg. numer., indica il ventunesimo o il ventiseiesimo elemento di una
numer., indica il ventunesimo o il ventiseiesimo elemento di una serie ordinata mediante
numero atomico; in elettrotecnica, indica il collegamento a zig-zag degli avvolgimenti dei trasformatori
. -essere a e z: costituire il principio a la fine di ogni cosa
z, principio e fine, dice il signore. -non distinguere vacca dalla
claudio si sentiva offrire dalla lisa, ma il più delle volte dalla signora gemma,
più delle volte dalla signora gemma, il viatico postremo d'uno zabaglione, con tanto
zabaione, che ci vendono a racconciare il latino in bocca certi maestri, figliuoli
suola, i guardoli, lo scappino, il calcagno, le aste, le zabatte
calcagno, le aste, le zabatte, il zabbattino, e 'l zabbattare.
di cresi, città di francia, il qual fu figliuolo d'un zabattièro, ma
citolini, 436: poi sarà il tagliar le scarpe, il cucirle, il
: poi sarà il tagliar le scarpe, il cucirle, il dirizzarle, l'informarle
il tagliar le scarpe, il cucirle, il dirizzarle, l'informarle, il fondarle
, il dirizzarle, l'informarle, il fondarle,... e così saranno
, i guardoli, lo scappino, il calcagno, le aste, le zabatte,
calcagno, le aste, le zabatte, il zabattino, e 'l zabattare.
giovio, i-237: si vede che il principe d'oria, come prudentissimo,
lorenzo. boterò, 6-115: aveva il re catolico fatto un grosso partito con
. biz. £ó (5oxog, per il class. 6ià0ox. og (v
. ramusio, cii-i-571: come entra il mese di agosto, cominciano [gli
gli abitanti di capo verde] a seminare il grano, che chia- man miglio zaburro
si chiama maiz. boterò 1-180: il sostegno loro [dei caragoli] principale è
sostegno loro [dei caragoli] principale è il za- burro, ch'essi seminano,
burro, ch'essi seminano, dopo il crescimento dei fiumi, spar
za, zàcchete), inter. riproduce il rumore di un colpo secco e
... -eccoli tutti fuori -allora il barbino, zac, tac -li accoppa uno
di rancifelloni], col solito sistema, il mazzone legato in cima allo stecco,
rapido, brusco o, anche, il verificarsi improvviso e inaspettato di un evento.
iterata. arbasino, 3-351: ecco il movimento detto 'dei ventagli nervosi': zac-zac
vilissima. m. zane, lii-14-402. il capitano vorrebbe introdurre di decimar i peremezini
. caro, 12-i-29: voi sapete il bisogno di noi altri zaccardelli. marino
per le calze. lubrano, 2-214: il mal abito si scuote di dosso come
ancelle. a. casotti, 1-4-84: il medico scuote il pillacchere, / che
casotti, 1-4-84: il medico scuote il pillacchere, / che gli scuopre sul saio
levo le zacchere. borgese, 1-197: il nome di celestina rimbalzò contro i marciapiedi
poeta, che per queste zacchere / strimpella il colascion, batte le nacchere.
guadagna chi mi dona / dyogni zacchera il perdon. -oggetto di poco conto
aver che zacchere. carducci, iii-27-142: il descrittore può in brutto rassomigliare al commesso
quei chincaglieri girovaghi i quali vi propongono il lotto d'una zacchera qualunque a cinque franchi
pulci, 18-126: piccolo sia [il fegatello] questo è proverbio antico,
un ovo solo, voglioti / rompere il capo. zeno, vi-133: in tutta
con acqua rosata e zacchera. purghisi il capo con pillole d'aloè. ricettano
g. gozzi, i-26-149: costui [il mastino] era pezzato, d'un
e rincagnato. d'annunzio, v-3-83: il palafreniere curvo su la lettiera asciutta,
. 2. fangoso, melmoso (il suolo). imperiali, 3-87:
, poco aitandogli la serenità del cielo contro il zaccheroso bitume della terra.
[nome] e quanto io posso il ricopro, per non bruttarlo de'schizzi della
cornazano, 1-18: gli ho cucito il zacco tutto rotto. = var.
fangoso. sacchetti, 158: il meucio / ha un nuovo rimbrencio, /
molto bomba, / ed una gomba / il vin gli mesce / nella tomba.
= deriv. dalla forma dial. il sett. region. zaccon 'bastone',
). carducci, iii-18-155: forse il zacintio aveva dai primi anni ritenuto nella
disse: « o sere, voi siate il ben venuto: che andate voi zaconato
zàffete, zaffe), inter. indica il rapido compiersi di un gesto, di
a cavar de'pippioni, / fuggendo il ziffe zaffe, e serra serra. badalucchi
. cagna, 2-35: codarossa, il gattone del portinaio,... in
zaffaménto, sm. disus. il tappare un tino, una botte con
zaffato ben bene la buca, affondando il mattone nella terra umida; e premendovi
e premendovi con le dita all'orlo il terriccio. jovine, 18: i malfutesi
contra franza, dicendo englesi à roto il campo di franza, e fo uno che
: più di un gatto presto, il zaffa orlando / per la gonella e fél
peggio fai tu che t'avvilisci a tenere il tuo lavoratore che non so vedere come
d'aglio o di cipolle. buonarroti il giovane, 9-550: ci accostammo al lor
e addosso a chi tura la botte o il tino, quando ne esce forte lo
: così dicendo, e tenendo in mano il calice di cui aveva bevuto quasi la
montale, 13-11: dicevano i garanti che il vecchio logos / fosse tutt'uno coi
, malizioso. nievo, 426: il leoncino ai zante non degnava neppur d'uno
, 59: alle dieci e mezzo entrava il piovano, il quale mi dava alquante
alle dieci e mezzo entrava il piovano, il quale mi dava alquante zaffate per gli
: doveva... aprire pian piano il portello che avrebbe emesso rugginosi cigolìi e
i-148: li liquabili al fuoco, come il solfo, l'antimonio la margassita,
margassita, la giallamina, la zafferà, il manganese, e simili, son quasi
l'arte de 'l tingere, il tintore, la tintoria,...
, lii-3-22: vestono la camicia zafferanata sotto il corsetto per rispetto de'pidocchi, e
, 13-10: mi toma più commodo avere il naso, che la cintola zafferanata.
, violetti, bianchi o variegati, il cui stilo si divide in tre stimmi
. g. soderini, ii-398: il zafferano fiorisce ogni anno; e sta verde
verno e l'autunno si raccoglie, facendo il fiore somigliante a quel del giglio.
zafferano salvatico. serpetro, 240: il 'zafarano'fiorisce per un mese continuo.
più importanti. tali sono... il grano... le piante e
zafferano. piovene, 2-205: dorigo alternava il lavoro con le passeggiate nei campi,
fuorché zaffrano. galanti, 1-ii-130: il 'zafferano'è di uso nella medicina,
o in un'espressione comparai per indicare il colorito giallastro della pelle, causato da
a causa di una condizione patologica (il viso). piovene, 6-385:
acciò che paresse morto da dovere. buonarroti il giovane, 9-349: quel che par
rosso aranciato; che ha sfumature rossastre (il colore giallo). ramusio,
turchi... coi cavalli intabarrati, il piccolo scudo tondo, di cuoio,
, ma la sua dimora ordinaria è il mare. -fringuello zafferano: uccello
cellini, 1-617 (158): il negramante mi si raccomandò, pregandomi che
raccomandò, pregandomi che io gli tenessi il fermo, e che io facessi fare profumi
cambiar mu- chio a zaffètica. buonarroti il giovane, 9-404: ti giuran gran
buzzi, 120: l'azzurro usurpa il creato / traverso i mappamondi esigui delle
terra dall'estivo ardore. sembra che il cielo, terso da quelli, risplenda
di colore azzurro a seconda della componente di il menite nel reticolo cristallino; gemma ottenuta
/ raggio frangendo, colorò le gemme / il rubin lo smeraldo e lo zaffiro.
roccafredda: /... / ha il piè d'oro; e tutti i
miei cedri. / e farò d'oro il colmo dei tuoi tetti; / e
le tue porte di zaffiro / e tutto il tuo recinto di diaspro. tornasi di
esaltare la bellezza della donna amata o il colore azzurro limpido e trasparente dell'acqua
f f 679: spira il vento soave, e placida aura / con
sonar di quella lira / onde si coronava il bel zaffiro / del quale il
il bel zaffiro / del quale il ciel più chiaro s'inzaffira.
quelle guance, / la bocca, il naso e gli occhi di zaffiro / e
ciglia ridenti. forteguerri, 25-48: il vecchio, che avea gli occhi di zaffiro
avea gli occhi di zaffiro, / udito il tristo fin d'arimonda, / diede
ebbra allo stupendo zaffiro strofinato che mette il cielo dopo la tempesta, quasi a
colori vividi dei rosoni e dei finestrini il sereno del cielo diveniva zaffiro.
su la piazza barberini / s'apre il ciel, zaffiro schietto. / il tritone
apre il ciel, zaffiro schietto. / il tritone de 'l bernini / leva il
il tritone de 'l bernini / leva il candido suo getto. de maria, 17
stoppa o di tessuto, usato per chiudere il foro della botte o del tino;
la spina della botte, e anche il cocchiume, se è tondo.
buco della spina della fornace, per ritenere il fuso metallo, finché si debba gettar
, 1-188: signor garzicco (quest'era il suo nome) sareste pur buono da
una tromba per alzar l'acqua, dove il solido a rappresenta li zaffo con tutto
solido a rappresenta li zaffo con tutto il peso dell'acqua da alzarsi.
pulci, 22-101: perché pur trarci il vin con questi spilli? / un
con questi spilli? / un tratto il zaffo avessi tu cavato! 12
menano prigione? garzoni, 1-911: quantunque il mestiero de'birri, o zaffi sia
mantener la giustizia in piedi e per servare il ben commune, è riputato non solamente
v-3-423: ecco, ecco, appare il principe di tiro seguito dalle sue meretrici e
giunto in casa mi vo'corcare sopra il letto per rifarmi del disturbo che ho patito
, 201. né meno terribile rendevasi il saraceno con la balestra, il sannite col
rendevasi il saraceno con la balestra, il sannite col verruto, l'ispano con
, l'ispano con la tragola, il macedone con la sarissa, l'alemanno
, l'alemanno con la zagaglia, il latino col lancione. monti, 7-17:
4-21: quel povero animale ebbe passato il collo fuor fuori da una zagaglia moresca,
1-49: con la vittoria restò agli insulari il cadavere di giacomo cook, nel quale
zibellini] un bellissimo vedere ed accrescono il pregio delle pelli, le quali quanto
giovanni in rodi, in tripoli, e il pericolo grande che ultimamente corsero in malta
p. spadafora, 2-603: 'zagara': il fior dell'arancio, limone e cedro
lilla, le zàgare, le rose e il timo, la maggiorana, il basilico,
rose e il timo, la maggiorana, il basilico, il mirto, tutte le
timo, la maggiorana, il basilico, il mirto, tutte le essenze, componevano
odore delle alghe che veniva dal mare, il profumo delle zagare che veniva dai giardini
. cassieri, 147: vi si godeva il falsopiano del giardino con i suoi profumi
umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli alberi
. = voce affine a zaganèlla; il d. e. i. l'attesta
abolito nel 1812, in base al quale il barone poteva ottenere che ogni genere alimentare
e cittadini benemeriti, 'et satis \ oltra il piovano delle chiesie è preti e zaghi
, e poi che l'hanno colto il gettano in certi vasi con acqua salsa,
acqua salsa, e passati alcuni dì il seccano al sole, e secco il mangiano
dì il seccano al sole, e secco il mangiano. = adattamento di una
contenitore per liquidi, in partic. per il vino, di tale capacità.
vestiario. ariosto, 17-32: sotto il braccio un fastel d'alcuni fece, /
un fastel d'alcuni fece, / né il grembio si lasciò né il seno voto
/ né il grembio si lasciò né il seno voto: / un suo capace zaino
. m. cecchi, i-147: salito il monte luza, m'adagiai / in
in quelle spiaggie solitarie, e tratto / il pane e 'l vino e certe altre
/ del zaino, cenai. buonarroti il giovane, 9-334: vorrestici tu forse esser
zaino. salvini, 13-222: tutto il dorso avea del mostro orrendo / gorgon
mio zaino / ponesse due pani / per il solitario domani. bacchelli, 1-i-557:
gli zaini sulle spalle, per vendere il sale e il tabacco. -borsa di
spalle, per vendere il sale e il tabacco. -borsa di fattura simile,
): dotato di cinghia per facilitare il trasporto sulle spalle (una borsa).
marinetti, 257: violetta, dammi il tuo zainotto. = dal longob.
un manto di cavallo); che ha il manto di tale colore (un cavallo
mantelli de cavalli,... il zaino e poi balzano, o argillo
fra tutti peli... saranno il baio indorato o rosso in color quasi di
quel cavallo baio, sauro o morello, il quale in alcuna parte del corpo non
o segno bianco. verga, i-157: il puledro zaino, rimasto orfano, non
alla setta musulmana sciita moderata che ripudia il con cetto dell'infallibilità dell'
. dial. ant. cialda. -percuotere il piede in una zalda: incontrare una
antonio da ferrara, xxxix-i-303: disteso [il vecchio] cade in terra al primo
, / vedesi caduto / perché percosse il piè in una zalda. = var
el re di francia... il munifico molto e donnòli onoratamente sei gigli
più drieto me venite, io vi levarò il capo da le spalle. =
più grossi, un signore che chiamano il zamalucco, che pose l'assedio a [
: così l'arpa, la zamara, il salterò, il decacordo, il barbito
arpa, la zamara, il salterò, il decacordo, il barbito, il fenico
zamara, il salterò, il decacordo, il barbito, il fenico, il pettido
, il decacordo, il barbito, il fenico, il pettido, l'indico,
, il barbito, il fenico, il pettido, l'indico, il panduro,
fenico, il pettido, l'indico, il panduro, e i vari modi
fatte pe'l mangiare... sono il molino, il pistrino, il forno
... sono il molino, il pistrino, il forno, il panattiere,
sono il molino, il pistrino, il forno, il panattiere, il zambellaro,
, il pistrino, il forno, il panattiere, il zambellaro, il cuoco,
pistrino, il forno, il panattiere, il zambellaro, il cuoco, e i
forno, il panattiere, il zambellaro, il cuoco, e i conviti con molte
: et al suo mestiere s'appartengono il pane, le fugazze, le pizze,
campanile, tentò per molte vie di tirar il prete al primo zambèllo, ma non
la testa, anco quando vi è il turbante de'turchi, o il carpacco de'
è il turbante de'turchi, o il carpacco de'greci... i turchi
sancto celli della gattina, 4-4: il conte tuffossi in certe brache a peduli;
. algarotti, 1-ix-284: nel letto il mezzogiorno, e il cioccolatte / in
1-ix-284: nel letto il mezzogiorno, e il cioccolatte / in leggiadro atto assisa ella
ella attendea / d'un gentil zamberlucco il seno involta, / che un sol ago
zamberlucco, impacciata a mettere da parte il suo crocione ed il calice? svevo,
mettere da parte il suo crocione ed il calice? svevo, 1-99: la
abitazione; l'interno della casa, il chiuso delle pareti domestiche. - anche
sottigliezze de le quali disputano in segreto il maggiordomo e monsignore. buonarroti il òiovane
segreto il maggiordomo e monsignore. buonarroti il òiovane, 9-608: entre nell'ampie sale
al buio: / ma non già il buon telemaco, perch'esso / fin nella
/ fin nella zambra, a discacciarne il buio, / ebbe eunclea con face ardente
ardente appresso. foscolo, vii-199: il salvini seminò un sacco di parole antiquate,
didamente la zambra e da fare impallidire il lume a petrolio! cicadee, e della
classe cicadine, comprendente specie tropicali ornae il fa bene andare a zambra. mentali o
zambracco ubriaco, tardo e lento / e il cicalar, che ei fa più che
atomi d'oro e tassi di questa il colore azurro. vale essendo pigliata per bocca
ghirardacci, 3-170: dietro il papa seguitavano gl'infrascritti cardinali, cioè
seguitavano gl'infrascritti cardinali, cioè: il... cardinale giovanni mela spagnolo zamo-
era signore di tutto questo ma- labar il re ai calicut detto zamorino. =
sanscr. sàmudri 'il marino', attraverso il malese sàmùri. zampa1, sf
da siena, 295: talvolta [il cane] si pone alla fessura dell'uscio
: era in quella galea uno marinaio il quale aveva dua gatte, le quali
ariosto, 10-84: vedi tra duo unicorni il gran leone, / che la spada
le incivil zampe de'fervidi / cavalli il volto e 'l color bianco spruzzano / di
limacciosa e torbida. parini, 510: il cumul denso / de la pula spandea
accovacciato, con le zampe ripiegate sotto il ventre e il collo teso a poppare
con le zampe ripiegate sotto il ventre e il collo teso a poppare dalle mammelle.
per varie preparazioni gastronomiche. buonarroti il giovane, 9-392: non son stato pur
all'estremità, che si allarga verso il fondo (un pantalone).
. bandi, 263: fu tanto il chiasso che fece battendo i piedi per
cristi. d'annunzio, iv-1-188: il sedile era un gran semicerchio di marmo
zampa un po'tarlata si fiacchi e il credenzone vi caschi sulla testa. bianciardi,
afferra con una lunga e magrissima zampa il braccio nerboruto. viani, 14-493: un
che non possono star lì a perdere il tempo per decifrare certe zampe di gallina.
nella robba del padrone, non procederai come il dispensier di pleura. muratori, 9-158
2-126: io chiedo subito a quest'ultimo il manoscrit to; ei me
fossero ombre invisibili. qualcuno si levava il cappello e andrea lo garriva: «
zampetta. pulci, 13-61: disse il pagano: -egli è pazzo e lunatico,
nani nani nani. pirandello, 8-550: il cagnolino nero si levò su le quattro
le quattro zampette sul canapè, cacciando il musetto sotto il braccio della padrona de pisis
sul canapè, cacciando il musetto sotto il braccio della padrona de pisis, 3-158
[castagneda], ii-101: quando fu il sabbato di mattina, s'imbarcò con
. letter. che avanzando, percuote il terreno con gli zoccoli (un
/ d una zampante greggia / che il tuono recente impaura. / l'accolse la
mosse, / ch'ador ador stanno aspettando il corso, / zampa altri, altri
paulina, i-i: se lo castigherete [il puledro], tanto maggiormente s'intimorirà
, friggeva, con la testa volta verso il portone del palazzo. prisco, 5-03
d'un cavallo alato. -raspare il terreno (il gallo). viani
alato. -raspare il terreno (il gallo). viani, 19-98:
19-98: le galline razzolavano sull'aia, il gallo zampava imperiale, i piccioni tubavano
: quegli statuoni di donne zampando facevano il fumo di sotto i piedi.
3-90: la roba più consistente per il pranzo erano venuti a prenderla da mamma
che per le zampate di papà sotto il banco, perché accondiscesero a rilasciarle una
arbasino, 3-182: entra con una zampata il tenore, senza cappello, getta la
f. f. frugoni, vii-468: il gallo, che trovò nell'orzo una gioia
carducci, iii-25-112: vorrei finire; ma il signor a. f. mi dà
zampeggio). battere ripetuta- mente il terreno con la zampa; zampare (un
. e. gadda, 6-272: oltre il casello poi,... due o
insolito, a lungheggiare in accelerato zampettamento il binario. = nome d'azione da
. comisso, 7-285: subito era sopraggiunto il mezzogiorno, avvertito dallo sparo del cannone
la nebbia era più fitta, udivamo il cane zampettare sulle foglie più rapido, e
sulle foglie più rapido, e poi il fru-fru dell'uccello levato. cancogni, 12
del gerente responsabile la quale zampettava tutto il santo giorno per le vie di lucca
). -con meton.: il rumore che ne è provocato. linati
fioco. calvino, 2-97: c'è il momento in cui il silenzio della campagna
: c'è il momento in cui il silenzio della campagna si compone nel cavo dell'
malattie [redi]: alcuni vi mettono il grassume bianco, cavato dalli zampetti de'
chi i zampetti, le cotenne, il grugno e le gote a far la soppressata
ritagli di carne pure di maiale; fate il tutto ben cuocere con acqua, sale
b. corsini, 3-19: ei [il destriero] repente infino a mezzo il
[il destriero] repente infino a mezzo il collo / sentendosi in tal tana esser
per simil. che fuoriesce a fiotti (il sangue). fra gidio [crusca
zampillante delle vene. svevo, 5-232: il sangue zampillante grida le sue intenzioni.
. carducci, iii-27-107: è allora il tempo di ausare le fresche menti a
, xiii-333: sentirai, come dice il nostro primo poeta vivente quello che c'è
zampilla, / che con suo arco il bel monte sospende. aretino, 20-56:
: l'acqua cu una fonte, tra il verde, zampillava, dietro la casa
da una ferita; scorrere copioso (il sangue). -anche sostant. sacchetti
scala dietro a'porci, là dove il sangue per tutto zampillava. pulci, 19-45
d'intorno / di palpitanti eroi zampilla il sangue, / come fonte da rupe.
vetri che riverberavano. -essere versato (il vino). redi, 16-i-18:
stella). pratesi, 1-389: il sole zampillava tra i lauri e le magnoglie
: fuor della buia infinità zampilla / perennemente il... tremolo raggio / [
/ da quel suo cannellone in chiesa il canto. -essere pronunciato con irruenza
gitto inesauribile. borgese, 1-45: il marito, viste vane le persuasioni,
, dicendo che rubava l'onore e il pane ai figli e che meritava due revolverate
tosto che son tocchi. -emettere il sangue a fiotti (una ferita).
con michele, ma più istintivo ancora il mio ritorno a lui e a voi,
papini, v-859: si sentì inondare il viso da uno zampillìo di gocciole salse
della povera gente come sia sempre lirico il nudrimento, e vivo lo zampillo del
del fumo delle caldaie, per attivarne il tiraggio. 7. meccan. spruzzatore
è la ragione dello sparpagliarsi in tanti zampilletti il getto d'acqua elettrizzata. spallanzani
6. locuz. -metterci lo zampino il diavolo-, andare sorto o essere sul
qui che messo / ha uno zampino il diavolo? -mettere lo, uno zampino
uno zampino addosso a qualcuno: esercitarvi il proprio potere, i propri effetti (anche
», / perch'un altro non mettavi il zampino. 7. prov
da un mantice da lui manovrato con il braccio.
de pastori. baretti, 6-58: fa il possibile per farmi passar via il tempo
fa il possibile per farmi passar via il tempo, ora parlandomi dei sui lunghissimi viaggi
zampogna dei monti. non era cominciato il crepuscolo mattutino. pirandello, 8-563: sentiva
, 8-563: sentiva venire dalla strada il suono delle zampogne e dell'acciarino e il
il suono delle zampogne e dell'acciarino e il coro delle donne e dei fanciulli per
, dal latino detta; pigliase per il fraudolente, il quale con dolci parole inganna
detta; pigliase per il fraudolente, il quale con dolci parole inganna sempre il
, il quale con dolci parole inganna sempre il proximo, come fa l'ucellatore.
venat. richiamo artificiale con cui si imita il verso della folaga. 5.
pronto al suon lo risomiglio / che il figliuol di quello che amò danne /
un po'di luce con la cieca: il zu- cabbo s'era messo all'angolo
. 24 marzapani. pazzi, xxvl-3-310: il varchi porta uova nella zana, /
le trae leggiadro e snello. buonarroti il giovane, 9-234: oh, belle zane
. doni, 2-95: avevano lasciato il bambino solo nella zana in camera dormendo,
primavera, la state, lo autunno et il verno. c. bartoli, 1-186-39:
dipinte o statue, si fanno secondo il disegno delle porte. 4.
luca pulci, 1-4-122: et oltria questo il suo cavai fellone / giàcominciava a fare la
zana, / e tanto fèche ne portò il mellone. 7. dimin.
e non andiate / aggirando. buonarroti il giovane, 9-144: ma se la dama
getti, 7-364: ma che fa il servidore di lapo con quel za- naiuolo
. faldella, i-5-157: veduto il risultato inconcludente del primo scrutinio e computate
certa / chi cerca di cadere. buonarroti il giovane, 10-963: - chi v'
x-208-11: questo fu che, chinato il capo verso quel luogo, s'avvisò
asta. galileo, 4-1-265: essendo il metallo più grosso verso la culatta,
: 'innesto a zanca': si fa tagliando il tronco o ramo dell'albero orizzontalmente sino
fende circa due tanti, e si termina il taglio orizzontale nell'altra metà della grossezza
: si fece battere con questa nuova proporzione il tari, il serve a fissare saldamente
battere con questa nuova proporzione il tari, il serve a fissare saldamente un elemento alle
a fissare saldamente un elemento alle strutturecarlino, il mezzo carlino, detto pure 'zannétta', ed
mezzo carlino, detto pure 'zannétta', ed il quarto di murarie. carlino o sia
fanno i pelsanudo, viii-256: certo il signor bortolo si tiem sia morto,
. ant. trampolo. - anche in il lessico dell'inventario di alfonso ii d'este
... a cui l'interesse fa il turcimanno, qual platone avrebbe l'accademia
una semplice e pocopesante leva zancata di alzare il peso, credo di 40 libbre, con
contadini di modena e d'altri popoli il nome di 'zancni'è passata in quelle
poi truccar via al nome di dio, il quale sa quando ci rivedremo.
cavallo dalla fronte al naso. il lessico dell'inventario di alfonso ii d'este
tanto dall'umore traportato che non conosceva il danno per la bizzarresca superbia che aveva nel
leggermente conico, in cui si fa il burro con lungo dibattervi la panna, al
la crema, precedentemente acidificata onde ottenere il burro in grumi... sbattitore,
, in partic. per tenere a bagno il baccalà. tommaseo [s. v
, dove i salumai mettono in molle il baccalà, lo stoccafisso. soffici,
gli sgabelli, spazzava, metteva in molle il baccalà nelle zangole, andava e veniva
la crema, precedentemente acidificata onde ottenere il burro in grumi... sbattitore,
la crema, precedentemente acidificata onde ottenere il burro in grumi... sbattitore,
lavorazione della crema ai latte per ottenere il burro, effettuata mediante la zangola.
, 6-23: quando ci scorse cerbero, il gran vermo, / le bocche aperse
quel pagano. guarini, 166: il mio sommo diletto / turbava assai la
: fugge intanto, e fuggir vedi il cignale / così che caccian ne la selva
cani: / volge le zanne e il più vicino assale. gemelli careri, 1-vi-168
poi fatto cader vivo un cinghiale, il male accorto mulato corse e lo prese
, gli passò da parte a parte il braccio colle taglienti zanne. casti, 11-52
11-52: benché avesser la zanna, il corno e l'ugna, / feriti molti
della vipera, abbocconando le carni, schizzano il veleno. 2. per estens
marchetti, 5-229: irritato / freme il molosso, e la bran bocca aprendo
era a piedi... e teneva il cavallo pel freno; che voltatosi in
d'averne esercitata una protezione... il cardinale di aver messa quella pecorella al
mettitori] per bru sé il difetto sopra tutti gli altri abominevolissimo dalle zannire
gli altri abominevolissimo dalle zannire o dare il lustro a'loro lavori, si servono de'
; coi libri sui piaceri amorosi mi acquistai il favore dei libidinosi, cioè di turbe
milano, patria mia? / anco vibri il tuo ferro sì mortale? / anco
zanne? siri, ii-1204: morì il grande con fierezza più tosto, che intrepidezza
quando che la zanna / della morte il rapisce al vulgo ignaro, / gli darai
scranna. garibaldi, 3-202: tale fu il contegno di questi superbi figli di roma
linati, 10-172: di giorno in giorno il nemico faceva sentire sempre più precisa e
. * zan 'dente', da cui anche il ted. zahn, anche se non
, [della pesca] in guisa che il sugo inondando dalla dolce ferita tutto lo
sapeva più come raccòrlo, occupato a rasciugarsi il mento e l'abito.
si disse che donai proposizioni false contro il libro del mostro. presto si vedrà ch'
mi dite così? -perché m'hai rapito il cuore. -eh, che non ho
. galileo, 4-3-172: tiratolo [il canaletto] dirittissimo, e per averlo
doni, iii-1-76: sarà superfluo che [il cantore] usi gesticolamenti, e cambiamenti
amaritudine infetta. carducci, ii-n-97: sbrano il questi rettorici zanneschi. bugnole sale
quell'impressione che vien fatta per avere il rovescio d'un disegno di matita,
[mettitori], per brunire o dare il lustro a'loro lavori, si servono
zannata del cignale, che gli aperse il ventre, come successivamente avvenne ad altri
, [s. v.]: il cane voleva mordermi: ho ritirato la
uomo d'arme con due cavalli, cioè il grosso, ed un altro da cavalcare
la foggia della cavalleria spagnola. il lessico dell'inventario di alfonso ii d'este
di giannetta1 (v.); per il signif. n. 2, v.
di 9 da mesina da ulixes salvador che il vice re di sicilia avea messo ordine
macchie di tanti colori, / che il mio vestito par quello d'un zanni
comici fra di loro chiamano l'arlecchino il 'secondo zanni', e il brighella 'il primo'
l'arlecchino il 'secondo zanni', e il brighella 'il primo'. c. gozzi,
, i due personaggi shakespeariani hanno comune il fare spensierato e scherzevole. -per
l'insieme dei personaggi e, anche, il tono, la tradizione della commedia dell'
è tenuto. emiliani-giudici, ii-288: il gravina... gli dimostrò cosiffatto mestiere
zanni. verga, 8-448: io fo il chirurgo, amico mio. io fo
chirurgo, amico mio. io fo il mio mestiere, e non m'impiccio a
3. locuz. far da o il zanni: andare in maschera. galileo
, o simili cose, o se il padre orazio grassi ci dicesse ch'egli per
per carnevale s'è astenuto da fare il zanni pel corso. lalli, 11-65:
. lalli, 11-65: e d'atreo il figlio menelao, il meschino, /
e d'atreo il figlio menelao, il meschino, / disperso va sino al confin
s'io vi ho consentito di far il zanni senza farvi provar l'impeto dell'ira
5. dimin. zannétto. buonarroti il giovane, 9-232: con quel vestire a
diffusa nelle acque dolci e salate di tutto il mondo, detta alga di fiume {
aleandro, 1-54: lo stigliani inducendo il zanni a dire nel fine di questo
in cuore / di battagliare, e arruota il bianco dente / inchinato. g.
. d'annunzio, iv-2- 1289: il precipitarsi della coppia occhiuta e zannuta, a
, 245: di questa maniera è anco il zan- tene; e perché à guisa
a scuola a spalato, 'italianizzatosi', diceva il suo ammiratore samueli nel '97, 'da
i ciaccaloni cesarottiani veneti, digrignante sotto il suo soprabito verde versi apocalittici, come
. di sansa1 (v.); il fanfani l'attesta per la prima volta
per pungere uomini e animali e succhiarne il sangue (e tali fastidiose punture possono
altro fico e per pascersi mordono tanto il fiore suo che l'aprono. landò,
. marchetti, 5-107: non sentiamo / il cheto andar d'ogni animai che serpe
, e così svolgendosi dall'uovo, nasce il brucio, che diventa crisalide, che
sai, / là nel paese dove il sole cuoce / e annuvolano l'aria le
g. gozzi, 1-60. il medico che mai non avea parlato, e
manine da ragnatelo. pirandello, 8-402: il fatto che 'b'e 'a'fa 'ba'
verosimile. -scuotere la zanzara e tranghiottire il cammello: v. tranghiottire, n
ardito / a le famose prove / il sonoro metallo accende e move, / tal
quali accostumano a pasqua in luogo d'essa il brodetto. = voce di area seti
per difendere le persone dalle zanzare durante il sonno. d'annunzio, vi-292
. d'annunzio, vi-292: il letto ha una zanzariera bianca. c.
po fra parma e mantova doveva nascere il genio di giuseppe verdi, e parma
6-249: trovai ch'egli avea disfatto e il zenzariere. sangallo, 1-20: contro
un buono zanzariere, che perfettamente circondi il letto. vita di ferdinando ii, 17
di un letto ove era uno zanzeriere ed il granduca teneva in mano il lume per
zanzeriere ed il granduca teneva in mano il lume per veder meglio la tresca,
veder meglio la tresca, prese fuoco il detto zanzeriere casualmente, ed ebbe ad abbruciar
o pure sieno tali perché abbiano avuto il nascimento da vermi più grandi, io
non saprei dirlo. panzini, ii-112: il bosco è presso che deserto di popolazione
uno solo, cioè ranofèle clavigero, il zanzarone della malaria. stuparich, 1-229
del suo amore, / perché vano il cognosce e zanzatóre. zani, xxxix-ii-284:
; quanti hanno / di suo salario il zanzero fraudato; / o soppres- sata
imbriani, 6-192: toccollo e ferillo il re l'udirsi paragonare a'piglianculo,
, che senza la collana non farebbono il zanzeverino e il giorgio a suo modo,
la collana non farebbono il zanzeverino e il giorgio a suo modo, e forse
da un solo danzatore che scandisce il tempo battendo i talloni; è caratterizzata
del ritmo effettuata battendo la pianta, il tallone o la punta della scarpa sul
partire dal 1994 si è battuto per il riconoscimento dei diritti delle popolazioni autoctone dello
4-1-167: all'offesa della zappa, quando il nemico biane. - anche sostant.
secondo un gno, usato per dissodare il terreno, rompere le zolle, tracciato segnato
, ii-92: nel principio del romper il terreno, quello era sì duro ed agghiacciato
va 'l superbo alcastro, / nato ov'il nilo impingua il verde egitto, /
alcastro, / nato ov'il nilo impingua il verde egitto, / nel cui natale
rastro / frange le glebe e si procaccia il vitto. nomi, 9-76: fariaci
, 9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse, e
muratori, 7-iii-104: stimo io che il franzese 'sapper', usato per cavare i fondamenti
. to e chiotto, ma il mio naturale mi ha tradito, e mi
la penna? -la zappa m'insegnò il nonno, zi'carta. d'antonj
, allorché l'attacco comincia giugnere sotto il gran tiro dello schioppo, o che il
il gran tiro dello schioppo, o che il fuoco della strada coperta e molto rallentato
riparare i danni sofferti, e continuò il suo fuoco contro le teste ai zappa dell'
seconda parallela alla zappa volante, compita il giorno 8. 3. popol
8. 3. popol. il numero sette (per la somiglianza della
zappa sul piè con poco onore; / il che mi dà non poco da pensare
con tale strumento; roseo, iii-289: il macretto [è] della medesima forma che
e via dicendo. -gettare il manico dietro alla zappa: v. manico1
1-87: un certo garlasco tedesco, perché il padre era pali, che abbiano et avere
di zappa. marra; e il contadino si serve di esso nel disfar le
grosse della terra, e nel fare il lavoro più minuto. lo chiamano zappetto.
. mandirola, 2-1: deve finalmente [il giardiniere] aver in pronto tutti gli
vanga, la pala, la zappa, il zappetto, il ra- stello.
pala, la zappa, il zappetto, il ra- stello. -acer.
una cosa singolare, / che zappando il terren nascon fonti, / si che
tempo ormai d'avere zappato e coltivato il rosaio tardivo. ghislanzoni, 16-51: voi
meritaria. pascoli, i-13: fa il broncio in te, o contadino che
-sostant. sacchetti, v-158: il bagnare della terra è la contrizione, che
che si bagna con le lagrime; il zappare della terra è la confessione,
overo a più d'essi, e sono il zappare, vangare, coltare, seminare,
villa, che è manco fatica assai il zappare, lo arrare, il seminare,
fatica assai il zappare, lo arrare, il seminare, che non è servire questi
quattro solenni picchiate in capo, e diventare il mer- senne. carducci, iii-6-210:
te ne so, per dirtela, il mal grado / e quasi a male stento
2. per simil. percuotere e raspare il terreno con lo zoccolo (un cavallo
, 33-41 (iii-133): mugghiando [il toro] esce e zappando a la
. bolognetti, ii-134: obbediente [il cavallo] e presto ad ogni mano,
, 5-175: ancor che dorma / il feroce destrier steso fra l'er- be
corsier, focosi, arditi / non negate il favor del vostro ingegno. / più
lor co'lieti suoi nitriti, / zappando il suolo ed imbiancando il morso, /
, / zappando il suolo ed imbiancando il morso, / par, che a cantar
morso, / par, che a cantar il suo valor v'inviti.
e divenir orso e lupo e mastino contra il sangue e le carni degli uomini?
5. marin. vogare affondando eccessivamente il remo nell'acque e senza sincronia con
su la dritta dell'opera sudetta s'avanzava il nemico zappando per incontrare una nostra galeria
sbagliare l'intervento sulla palla colpendo invece il terreno. - anche assol. 8
, in acqua, in mare (o il mare): adoperarsi, affaticarsi inutilmente
. preti, 114: di quel che il ciel mi dona, altri mi priva
stesso, altrui riprendo, / zappo il mar, semio l'ombra e l'aure
8. -zappare la terra: fare il contadino. -zappare la terra sotto i
se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina. ibidem, 185
in orecchina. ibidem, 185: il carnevale, il povero a zappare.
. ibidem, 185: il carnevale, il povero a zappare. = denom.
pirandello, 7-66: non voleva che il suo unico figliuolo, gerlando, fosse un
del cassiere della banca di murazzano? » il giovanotto sorrise a denti stretti. «
agg. lavorato con la zappa (il terreno, in partic. quello circostante il
il terreno, in partic. quello circostante il fusto di una pianta).
ra. sacchetti, 40: rivolto avea il zapator la terra, / e poi risecca
del bene, 1-199: vien d'appresso il zappatore, che a spessi colpi di
marra, ugualmente e minutamente franga il dorso del suolo. leopardi, 25-29:
sua parca mensa, / fischiando, il zappatore, / e seco pensa al dì
, nella quale trovaro la serva e il servo degli schiavi del cielo che dormivano
, tuttavia in sua presenza perdendo più il gusto, venni a non assaggiarne boccone.
cominciarono ad insorgere contro la scolastica, il musico cieco si fece a difendere la logica
leggere e munito di zappa, aveva il compito di scavare trincee, costruire opere
serbavano piena ordinanza; e... il nemico, riposato ne'campi di tolentino
stramazzare giù trafitto da banda a banda il comandante degl'ingegneri dufort. d'annunzio
tommaseo [s. v.]: il capoccia, per la zappatura, distribuisce
1-ii-136: i pini si trovano in tutto il gnosese. regno, ma specialmente in
ma specialmente in terra di lavoro che danno il frutto = etimo incerto. del pinocchio
. fanzia dell'anno, come il dicembre è la vecchiaia. 2
. zappettare. brandiva la zappetta o il rastrello per ammazzarla. tecchi, 15-186:
ii-126: a primavera poi si scuopre il dragone e di subito si zappetta e
c'era anche caso di trovarlo sotto il sole a zappettare un terreno pieno di
agg. lavorato con la zappa (il terreno); smosso di fresco. -anche
com'è zappettato (per rincalzarlo), il granturco in du'settimane di sole vien
e la terra zappettata di fresco indicavano il punto dov'era spellellita la moglie.
. mandirola, 2-1: deve finalmente [il giardiniere] aver inpronto tutti gli strumenti appartenenti
vanga, la pala, la zappa, il zappetto, il rastel- lo. roseo
pala, la zappa, il zappetto, il rastel- lo. roseo, iii-289:
rastel- lo. roseo, iii-289: il marretto [è] della medesima forma che
forma che che la marra; e il contadino si serve di esso nel disfar le
zolle grosse della terra e nel fare il lavoro più minuto. lo chiamano zappetto.
lastri, ii-83: reso così soffice il suolo formano con un zappetto delle piccole
. pestato dagli zoccoli di animali (il terreno). g. p
sozze bestie zappicato ed ismosso, rassomiglia il brutto vizio della fornicazione. = deriv
= deriv. da zappa, con il suff. dei pari. pass, dei
stufi delle continue interruzioni pubblicitarie, usano il telecomando nel famoso 'zapping5 fra le reti
fr. de'marchi, 1-18: il zappone più stretto, il quale muove la
, 1-18: il zappone più stretto, il quale muove la terra con pietra.
la calcina. lorini, 120: il zappone et il picco è molto utile,
. lorini, 120: il zappone et il picco è molto utile, dove la
le collega / meglio di prima, e il terrapieno alzare / favvi, e la
205: vedendo l'ingegniere quadruplani, ch'il nemico travagliava con applicazione, e multiplicati
come formiche, perché dov'essi trovano il terreno atto a fendere e a cavare
, 53: è così dispotico ed assoluto il potere e l'autorità del zar,
e tartari. idem, 54: il regno è ereditario: passa per lo più
lo più a primogeniti o a chi il monarca tra i secondogeniti lo destinasse.
venezia... già da due mesi il granduca costantino di russia (secondonato dello
a sette strisce. einaudi, 3-111: il libro paga del 'soviet'di pietrogrado da
lai caesar 'cesare, imperatore', attraverso il got. kàisar, v. anche czar
raramente due) dichiarando ad alta voce il numero che si prevedeva sarebbe uscito uguale
; chi perdeva pagava tante monete quante il numero uscito, il vincitore le intascava
tante monete quante il numero uscito, il vincitore le intascava. garzo
purg., 6-1: quando si parte il gioco de la zara, / colui che
erano i dadi, la zara, il vino, la vivanda, le donne.
due dadi (e in questa accezione il termine era collegato paretimolo- gicamente a zero
: da questa tavola potrà ognuno che intenda il giuoco, andar puntualissimamente misurando tutti i
. giamboni, 249: solo iddio il cuore degli uomini conosce, e voi
così gran zara. magalotti, 9-2-84: il ma- rescial di turena aveva spesso in
; e sono questi, la zappa, il zappone, il zapponcèllo, il
questi, la zappa, il zappone, il zapponcèllo, il sarchiello, la
zappa, il zappone, il zapponcèllo, il sarchiello, la vanga. -giocare
giordano, 7-330: vedi come è prezioso il tempo! or lo giuoca a zara
: do ordine al capitano amendumi di ne il danno. partire domattina e prendere egli
228): toma a la zuffa il giovanetto forte / sì rosso in viso,
della russia, a partire da ivan iv il terribile (1530- parea di foco
pre-rivoluzionaria. einaudi, 3-122: il governo zarista aveva portato la circolazione da
fine del 1910. gramsci, 4-46: il tolstoismo aveva le stesse origini nella russia
ma non divenne una 'credenza popolare'come il gandhismo. piovene, 14-175: un brillante
un pisan sì lorde / ch'egli spegneva il fuoco a mungibello. = var
che sona. castelvetro, 3-155: quando il caro ebbe fornita la canzone accusata s'
. lorini, 124: segue il zerletto, fatto e contesto con vimini,
e gli ecclesiastici maneggiando la zappa e portando il zarletto in tutela della patria.
2. locuz. a zaro il resto! quando ormai tutto è perduto.
vien la morte! / a zaro il resto, ormai non vi è più gioco
insegnato quanto arduo e zaroso sia reggere il tutto ». tassoni, iv-2-17:
tassoni, iv-2-17: la guerra è il gioco degli stati non meno pericoloso e zaroso
.. adesso non ardirebber di perdergli il rispetto. baretti 2-360: voi non la
, non facevano altro che di continuo gettar il mar nel mare. garzoni, 7-569
labriola, 1-i-15: la battriana e il zaratustrismo. de li suoi farachi
professione. pasolini, 3-44: il cagone... approfittava di sembrare così
un coso buffo per fare ancora più il dritto. era figlio d'una scausa
tre fratelli, sparsi per roma. il padre passava due anni a bottega e un
molti zaratani persiani sentadi in terra con il tapedo. garzoni, 1-288: alle
corteggiare quella umana vivente poltrona per arcangeli il poeta arturo colautti cubico esplodente calor ingegno
italianità adriatiche. comisso, 12-53: il comandante sapeva di potere sempre tenere quella
3-xni: alle querele degli zaratustri cui piace il barbaro più del volgare...
agostino,... poteva assolvere il compito,... di contrapporre la
che si riferisce allo zar di russia (il modo ti- ranico di governare).
'è nato lo zarevic'. a pietroburgo tuona il cannone / a festa: è nato
la mano verso la corona caduta; e il malvagio shuiski non gliela porta via
. massaia, iv-30: essendo largo [il canale] circa savinio, 2-164
] circa savinio, 2-164: il generale greco gridò ai suoi 'euzòni': «
i rascieri o gottonate,... il sannito di lana, il zarzacan di
... il sannito di lana, il zarzacan di lana. =
, che vien da monti del perù, il qual risorge presso ad un luogo che
risalgono al sec. xvii, mentre il periodo d'oro si colloca nel sec.
nel sec. xix, in cui il genere si caratterizzò come tipo spagnolo dell'
linati, 20-8: pur che possa frequentare il caffè, la zarzuéla e la corrida
si esprime, noi sinceramente non riconosciamo il nostro paese, che non è solo
/ che quanto gira in tondo / il mare, e quanto spira zascun vento /
chiatta. - anche: fodero per il trasporto di legname lungo i fiumi o,
, iv-158: noi taglieremo di libano tutto il legname che ti farà bisogno, e
zatte con sopravi paglia inumidita vi appiccarono il fuoco. guerrazzi, 1-796: un
servire a parecchi bersaglieri che avrebbono traversato il fiume a noto. = voce d'
calore e concentrarlo, avrebbe potuto [il gatto] stendersi comodamente su quei soffici
magazzini, 39: le zatte vogliono divelto il terreno un braccio e mezzo il manco
divelto il terreno un braccio e mezzo il manco. c. dati, 4-189:
. c. dati, 4-189: era il tempo delle zatte. solo mi fa
zatte celebratissimi a quel tempo in tutto il paese per la squisitezza del loro odore e
2. locuz. non entrarci il seme di una zatta: essere affollatissimo
la sala / che non c'entrava il seme d'una zatta. =
zattanàs, sm. ant. satanasso, il diavolo. guittone, i-13-224:
o privo di sponde, usato per il trasporto e il deposito di merci (
di sponde, usato per il trasporto e il deposito di merci (o anche di
menare. g. barbaro, ii-95: il modo che servano in questo passare è
questo passare è che quei che hanno il potere mandano dei loro avanti, e
velocissimi. capriata, 440: il lisonzo ancora per le continue piogge gonfio,
le continue piogge gonfio, aveva rotto il ponte dagli austriaci sulle zattere fabbricato. carducci
iii-3-80: tre zattere di legno / ed il valor romano / bastava. pascoli,
1-525: basta che nell'arte si trovano il tintore, la tintoria, le caldaie
cavaletti, le mazze, la zattera, il guado, la zaffara.
guerra, zona di sicurezza compresa tra il ponte di protezione e il ponte di
compresa tra il ponte di protezione e il ponte di corridoio, che assicura la galleggiabilità
tale che, quando occorresse una disgrazia che il navilio si perdesse, questa si possi
gran copia se ne vede venir giù per il ticino, per l'adige a verona
, per la piave a conigliano, per il tagliamelo nel friuli. =
e camicie. angioletti, 1-30: arriva il tranvai giallo, cigolante e traboccante come
sullo zatterone un giovanotto vedendoli scendere lungo il marciapiede rovente. -milit. zatterone
uso rifl. buonarroti, il giovane, 9-97: quel s'infarina,
fanno. dalla croce, ii-6: il zavariare, passione detta aisipienza, delirio,
portino le zavatte o sandali, perché il terreno è caldissimo. savinio, 1-30:
più giorni, ne'quali si monta il capo, l'artiglieria suol calarsi per giunta
: come una pietra di zavorra affonda / il tuo nome nel- l'acque con un
, la settima bolgia, della quale il fondo è di zavorra, di arena e
zavora. garibaldi, 2-274: si sbarcò il carico a lima, e si partì
la differenza fra la forza ascensionale e il carico. -con riferimento alle pietre,
al macero. bacchetti, 1-ii-572: il filopanti, cucite che furono le tele di
la zavorra di ciottoli per affondare meglio il lembo inferiore, venne distribuendo alle squadre
invenzione, destinate ad assestare sul fondo il lembo stesso a manovra compiuta.
piè del monte, inveri levante scorre / il cedron, rapidissimo torrente, / e
cedron, rapidissimo torrente, / e il guado fra le sterili zavorre / s'
chiamata alla superficie. giusti, iii-37: il male non era nel grosso della popolazione
che infetta, e non serve a bilicar il navilio del cuore umano. 5.
pur ricordarvi, giace aspettando la correzione e il suo povero autore è occupato a caricarla
se la zavorra degli interessi pratici e il freno dei concetti. -produzione letteraria
. grave di testimonianze geologiche... il 'periodo glaciale', poi, lo zavorrava
. rapini, 40-63: mi portò il libro. era grosso quanto un vocabolario
. 2. per estens. il rimpinzarsi di cibo. papini, vi-897
e per notare le differenze dei meriti e il valore delle anime, e specialmente ove
ora avvenne un dì che, andando il prete di fitto meriggio per la contrada or
di cose innanzi, e fattogli motto il domandò dove egli andava. varchi,
ivi per quella sera di che accortosi il zazzeóne, che viveva a la sboccata et
portar la zazzera lubrano, 2-470: qual il privilegio de'giovani? pettinarsi le zazzere
zazzere lon- ghe. salvinij 45-17: il capo de'corsali si appellava corimbo,
, xii-67: fu [pio vi] il primo a portar la zazzera d'abate
. g. bassani, 3-242: il padrone di casa di malnate, un certo
dottor lalumìa, se non ricordo male il nome, era appunto un giudice del