scoli e di canali che uniscono a venezia il basso friuli. moretti, 17-31:
; / e quindi fu del fosso il nostro passo. leonardo, 1-88: l'
chiamò toste con un cenno, gli chiese il conto, lo saldò senza tirare,
, purg., 25-129: appresso il fine ch'a quell'inno fassi, /
la giovane,... facendo suo il piacer del re, con bassa voce
più basso, / che ti esca il fiato, bestia. della porta, 1-55
dice circonflessa. manzoni, 234: il musico gentile / pria che la lingua
rapido perché voleva fare a te solo il dono di quello che ti diceva.
8. prossimo al tramonto (il sole, la luna, un astro
2-10: tenea la ringhiera impacciato mezzo il dì, e eravamo ne'più bassi tempi
., io-conci. (511): il sole era già basso all'ora di
2-34: ma io m'aveggo che il dì è basso;... sarà
di dipartirci. castiglione, 523: il sole... girando illumina il
il sole... girando illumina il tutto e nel verno s'accosta al più
ore e in certi giorni, quando il sole era basso o il cielo coperto
giorni, quando il sole era basso o il cielo coperto. 9.
femminile; minime spese generali, perché il capitalista è anche imprenditore. piovenc, 5-189
, rispetto al resto della regione, conta il maggior numero di coltivatori diretti..
elettricità. de pisis, 186: il bacio di una madre / al mio bambino
l'appetito. marotta, 2-201: il cielo era qua e là benevolo, ma
d'annunzio, iii-1-362: ima- gina il fantasma vivente del basso impero su questa
, come te basso e vile / mostrava il segno che lì si discerne! maestro
medici, 520: invan si oppone il basso voler nostro / al decreto ch'
alfieri, 1-17: dal cor ti svelli il sospettar non tuo: / basso terror
re, che merti esser tradito, il lascia. foscolo, 1-83: que'prenci
, 81: non è giustizia che il persegue: è solo / odio privato,
bassa inclinazione della gola, per mortificare il tuo corpo. lambruschini, 1-306:
intaminato e puro. cattaneo, ii-1-295: il numero e la bellezza degli edifici è
. settembrini, 1-398: ma dopo il ribrezzo mi è venuto un sentimento diverso
che cosa è questo mondo? è il mondo cinico e malizioso della carne
appare. serra, ii-325: in tutto il libro si sente questo; come un
cavalcanti, 263: ma e'vedevano che il muovere novità nella repubblica era di massimo
età siano stati eccellenti, abbino avuto il principio e il nascimento loro basso e oscuro
eccellenti, abbino avuto il principio e il nascimento loro basso e oscuro,
padova, i viniziani recuperorno subito tutto il contado, avendo in favore loro la
che le rendesse stupende e maravigliose a tutto il mondo; né la bassa fortuna di
pur si dovesse lor rispondere, si dia il carico a persone più tosto basse,
.. nel principio di ciascun anno il padre di famiglia, assiso nel focolaio a
di un ceppo a cui s'appiccava il fuoco, gli dava l'incenso e vi
'l padre di famiglia solennemente deve appiccare il fuoco ad un ceppo sì fatto nel fuocolaio
commedie, l'altre son farse per divertir il basso popolo. monti, iv-no:
: nulla al ver detraendo, / confessa il mal che ci fu dato in sorte
ci fu dato in sorte, / e il basso stato e frale. gioberti,
origine, o la bassissima vita. ma il nastro e la commenda fondata in barba
, io: buon per loro che il cavallante incaricato dell'alta e bassa giustizia
nelle note alle « letture * per il ginnasio, solo lavoro, faticoso ma
dei bersaglieri mi pareva un nume. il mio affetto era tutto per la bassa
era niente superbioso; e si levava il cappello anche alla bassa gente. papini,
stato, non sdegnarà per sua mansuetudine il basso stile, ma accepterà la mia
direm dunque che lo stil grave sia il nobile e l'alto, il gravissimo,
sia il nobile e l'alto, il gravissimo, il nobilissimo e l'altissimo
nobile e l'alto, il gravissimo, il nobilissimo e l'altissimo...
altra parte l'opposto al gravissimo sarà il bassissimo e l'ignobilissimo. allegri, 185
alcuna pietra, la quale, come il « paragone * degli orefici l'oro basso
.. si dovrebbe procurare di aprirsene il commercio co'paesi stranieri, con stillarli
già spezzato da un'angoscia mortale, il colpo basso mi dà la nausea.
gente. de roberto, 112: il monello, quando carpiva l'occa
panzini, ii-274: serafino era il consigliere delegato di una di quelle squa
nardella le comandò che anco ella il suo armario aprisse, dicendole: -io penso
. segneri, i-140: considera che il modo di tener basso un tal servo
un altro la bùcara, un altro fa il chiovo e mettelo nel buco. boiardo
. in questo senso, bassetto dice piuttosto il difetto. pea, 5-212: il
il difetto. pea, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante,
luogo posto in basso, giù; il fondo (di un lago, di
: innanzi che si partissono... il vino venne al basso, e levossila
: ella [la zucca] gli disse il nome, e dove al basso /
tre mesi / quivi era giunta accelerando il passo. tasso, 10-62: questo è
ceffi spagnuoli, venuti con la corda e il sapone, sicuri del fatto loro.
al bel ceffo austero / vostro passeggi il popolo d'avante. 3.
in modo ostile, con avversione; fare il broncio. firenzuola, 657: quando
e gli dissi: « se volete che il mangiare mi faccia buon prò, non
: evvi abbracciato / con la perfidia il rompitor de'petti / falso interesse, che
ostilità. sacchetti, 123-46: venuto il cappone in tavola, la matrigna,
tavola, la matrigna, che guatava il figliastro in cagnesco, a ceffo torto,
dal lat. tardo capus, per il classico caput capo, testa '.
ceffuto, agg. ant. che ha il muso grosso, robusto.
, che sia ben fazzionato [il cane], / che gli abbia il
il cane], / che gli abbia il collo giusto, e ben ceffuto.
insetti imenotteri, a cui appartiene il cefo. = voce dotta, lat
citolini, 236: la bertuccia, il mammone, il cefo. domenichi [
236: la bertuccia, il mammone, il cefo. domenichi [plinio],
, 3-8: della quale [grossezza] il fumo al capo salendo, al celabro
lo digiuno so'tali, che lo'manca il celabro; così a costoro per quello
. leonardo, 1-214: giove fece che il beuto vino da maumetto elevò l'anima
vino da maumetto elevò l'anima sua inverso il celabro e quello in modo contaminò,
, o come la canfora. buonarroti il giovane, 9-841: a questo 10
, 35-309: questo dell'orecchio, è il quinto paio de'nervi che discendono dalla
f. f. frugoni, xxiv-1067: il mondo... è bello,
d'umori peccanti distillativo e (come il tabacco) eva- porator d'esalazioni umide
porator d'esalazioni umide, che fanno sdrucciolar il senno ad infangarsi nel senso. redi
: fiuta, arianna, questo è il vin dell'ambra! / oh che robusto
quel che è più, ne gode ancora il labro. salvini, 39-i-9: tanta
che lo stagnante de le dapi odore / il cèlabro le offenda. panzini, iii-185
offendete la pituitaria del re e tutto il celabro ne scola. = » voce
cervello '. celaménto, sm. il celare, il celarsi; il tener
celaménto, sm. il celare, il celarsi; il tener segreta una cosa
sm. il celare, il celarsi; il tener segreta una cosa; occultamento,
, nascondimento. giamboni, 7-183: il nascimento di molte stelle, ed il
: il nascimento di molte stelle, ed il celamento di certe altre commuovono grandissime tem-
l'amico, né l'avversità cela il nimico. dante, vita nuova,
a poco raffigura / ciò che cela il vapor che l'aere stipa. idem,
(440): le fanciulle, veggendo il pesce cotto e avendo assai pescato,
cotto e avendo assai pescato, essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle
tenevano l'odio, e lo rancore, il quale celavano con silenzio, aspettando tempo
mi contristi, e convienmi sforzare di celare il mio pensiero e ridere, quando ho
boiardo, canz., 75: rèndece il giorno e l'alba rinovella, /
sei benigna e pia; / rèndece il giorno che la notte cella. sannazaro
, 314: a pena in lei / il monarca del ciel volge lo sguardo /
xxiv-903: non era difficile al cielo il celare come invisibile la sua serva ad
. alfieri, 1-44: va: cela il pianto; / premi i sospir nel
: nettarei fonti, / ch'eterno il verde edùcano alle chiome / degli onorati
più bei fiori / di colei che fa il tutto e cela il come. foscolo
colei che fa il tutto e cela il come. foscolo, 1-154: e a
, i-439: la credeva le celassero il vero, e ch'egli soffrisse più,
io vidi tape legn àiòlà / celare il corpo che riluce, quale / nera viola
quale / nera viola, / dentro il tuo duro calice. d'annunzio, iv-2-98
d'ignoti affanni / io celo in me il terrore. / il vero, il
io celo in me il terrore. / il vero, il vivo, il presente
me il terrore. / il vero, il vivo, il presente dolore / m'
/ il vero, il vivo, il presente dolore / m'è quasi amico.
., 5 133: sì come il sol, che si cela elli stessi /
nostri e non si mira, / salvo il soggetto ch'è da lor finito.
ch'io sì l'adombri e veli [il tuo nome]. marino, 209:
]. marino, 209: ivi il crudel [amore] si cela, ivi
. filicaia, 2-1-9: mira che il loco / a tant'empito manca; e
, / e di tant'aste all'ombra il dì si cele! metastasio, ii-138
d'indovinello, e si vuol celare sotto il misterioso nome di 'aristarco ',
, lett. it., ii-76: il fatto non è solo fatto o accidente
argomentazione. cardarelli, 1-122: quando il cisto più odora / e per le vie
termine mnemonico convenzionale della sillogistica, mediante il quale veniva designato un modo della prima
negativa, costituiscono il secondo [modo], e la conclusione
chim. alcaloide (più noto con il nome di catino), contenuto nelle foglie
nei tropici e comprendente 27 specie; il celastrus scandens, coltivato anche nei giardini
): e bene, -disse il giudice, -che facevi tu a quell'ora
che si portava sotto l'elmo per difendere il capo, o sia il cervello;
per difendere il capo, o sia il cervello; e forse lo stesso fu che
/ eccelsi coni. foscolo, 1-428: il dardo / celata e cranio traforò e
come mastini. montale, 15: punge il suono d'una / giga crudele,
fatta una celata di cartoni, e sopra il mezzo del capo teneva accesa la candela
messi in battaglia presero, e tennero il borgo, donde le celate per più sicurezza
usano [i birri]... il tormento della celata, i dadi infuocati
aretino, iii-155: - haiti calzato il giacco? - s'intende. -vestitoti
intende. -vestitoti la celatina? -dicavelo il mio capo di ferro. montecuccoli,
di ferro. montecuccoli, 2-123: il turco ha per armi da difesa giachi
in origine questo copricapo serviva a proteggere il viso); cfr. cat. celada
aperta della prima vocale nel catalano) il provenz. salada (nel 1495)
. g. villani, 5-1: vegnendo il detto papa alessandro a parigi celatamente con
si levò una boce: 'ecco il papa, ecco il papa'. passavanti,
: 'ecco il papa, ecco il papa'. passavanti, 86: elli manifestava
dolea, che tolto / le fosse stato il suo ruggier temea, / di lacrime
temea, / di lacrime bagnando spesso il volto, / ma più celatamente che
celatamente ivi nutrir ti fei. buonarroti il giovane, 9-115: celatamente viene a star
331: fors'anco / celatamente trapelando il mare / per le sulfuree vene / e
celato lo aspro lupo, e sotto il pietoso cato il crudele nerone. boccaccio
aspro lupo, e sotto il pietoso cato il crudele nerone. boccaccio, dee.
buovo. machiavelli, 627: manifestando il celato e dissimulato amore, corse, ed
(i-980): e pregando tuttavia il vecchio che cosa era, egli gli disse
sotto la man già senti / dentro il materno cortice / scaldarsi i petti algenti.
di quale celata ansia veramente lor batte il cuore. pellico, ii-145: ci
fiore, 196-7: ma venga, il più che puote, a la celata,
rea / si dette per suo amore (il caso è acerbo), / perché
barberino, iii-327: in celato gli mandava il catellino per la caverna sotto terra,
: voi non potevate né men dire il triste e caro addio ai genitori,
bisognava fuggir di celato... perocché il gendarme v'incalzava alle piante. saba
alle piante. saba, 371: tra il padre contro a lui di verga armato
verga armato, / e la madre che il volto di celato / gli baciava,
del galileo... si deve registrare il celatone, o testiera, o tubo
più sottilmente non cessa di tentare il suo celatóre. = voce dotta
celatura1, sf. ant. il celarsi, il nascondersi. guido
, sf. ant. il celarsi, il nascondersi. guido delle colonne volgar
industria e providenza della natura, che il tutto con bell'artificio dispose, e
. celebraménto, sm. raro. il celebrare, celebrazione. l
non toglie... all'eroiche persone il dovuto celebramento. celebrando, agg
dimari, 2-736: avvertir molto bene deve il poeta di non lodar se non chi
agg. e sm. che officia secondo il rito una cerimonia religiosa; il sacerdote
secondo il rito una cerimonia religiosa; il sacerdote officiante. dominici, 1-120:
l'hai nominate a dio, che vede il cuore. pallavicino, 3-741: il
il cuore. pallavicino, 3-741: il vescovo celebrante... lesse unitamente
a dimari, 1- 125: il camice e il roccetto del celebrante..
1- 125: il camice e il roccetto del celebrante... erano guarniti
direte alla contessa. nievo, 56: il signor conte occupava solo nel coro un
del sacerdote celebrante. soldati, i-154: il vangelo era finito, e il celebrante
: il vangelo era finito, e il celebrante, dopo essersi chinato a baciare
cavallereschi, 39: io son di rana il vescovo turpino / che cantai messa e
turpino / che cantai messa e celebrai il signore. machiavelli, i-29: la
, 187: celebrate, pastori, il suo gran nome, / e questo dì
eccellente signore, se io non stimasse il vostro ingegno, non onorasse gli vostri
, xxiv-57: possiam dire che ancora il nostro omero italiano sia stato cieco a
cui celebrasse; se forse non emulò il capriccio del greco omero nel voler celebrare
greco omero nel voler celebrare anch'esso il suo margite. vico, 324: gli
, 2-68: voi, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete
dante, del celebrare la filosofia sotto il simulacro di bella giovane che prima l'alletta
e poi gli si porge dura oltre il bisogno e sdegnosa. b. croce,
io ero diverso dagli altri, celebrò il mio progetto di scuole rurali. -ant
rendere solenne. sassetti, 54: il banchetto si fece venerdì sera, dove
venerdì sera, dove intervennero a celebrarlo il magnifico, il signor bonamico, messer
dove intervennero a celebrarlo il magnifico, il signor bonamico, messer piero ricciardi.
castiglione, 89: ognun proponga secondo il parer suo un gioco non più fatto;
: usa a temprar ne'caldi alberghi il verno, / e celebrar con lieti inviti
d. battoli, 36-67: per tutto il corso di quella quaresima avea raddoppiata la
. -celebrare le ferie: osservare il divieto di amministrare la giustizia in giorni
: debbono essere assegnati ad alcuno, il quale celebri per lui. sacchetti, 33-53
. sacchetti, 33-53: dovendo dire il vescovo una messa piana,...
negli altri difetti vostri: dovete aspettare il divino giudicio, che verrebbe sopra di
di voi. masuccio, 438: fatto il corpo de cristo divotamente e con le
posto, con gran reverenda e divoto lacrimare il cristianissimo imperatore al soldano consignò. savonarola
11 coro dietro, che servono, dicendo il divino uffizio, a mandare le vod
vedere celebrare. segneri, iv-555: il sacerdote non muovasi a celebrare principalmente per
sant'uomini morivano di fame; come il vicario il quale celebrava anche quando non
morivano di fame; come il vicario il quale celebrava anche quando non gli pagavano
volgar., 1-66: divenuto [il re priamo] impaziente del riposo,
: in 3. compiere secondo il rito e con la dovuta sulla prima
. villani, 6-64: celebrando uno prete il sacramento in una cappella di parigi presso
in nome di santa chiesa in prima il re luigi, e dappresso la reina
al sacro tempio, nel quale già il solenne uficio debito a quel giorno si
dove solennemente celebrata la messa, pregò il sacerdote che consegrasse il corpo di cristo.
messa, pregò il sacerdote che consegrasse il corpo di cristo. capellano volgar.
a dire la messa. e quando celebrò il signore, vidde lucio alban io cristo
ne ponemmo con loro insieme a celebrare il mesto officio. ariosto, 40-12: e
disse. carletti, 127: correva il popolo a questi nuovi ministri di quei
divozione. d. bartoli, 39-144: il vide all'altare, mentre celebrava il
il vide all'altare, mentre celebrava il divin sacrificio colà in siviglia, col
: litare diis manibus, come disse il bembo, per celebrare la messa dei morti
sono sconvenevolezze tali che maggior non sarebbe il metter indosso a uno de'nostri dottori
438): « domando », riprese il cardinale, « se è vero che
questi casi, abbiate rifiutato di celebrare il matrimonio, quando n'eravate richiesto,
celebrava, accompagnato dal grand'organo, il pontificale. -figur. d'annunzio
la carne tangibile infiniti misteri che solo il contatto di un'altra carne può rivelare
croce, ii-8-92: di quelle imperfezioni il poeta soffre bensì, bramerebbe risanarle,
non fuggì, per dò, né poi il giudicio divino né allora infamia e odio
, 2-43: fu di tessaglia aventuroso il monte, / dove si celebrar questi
questi imenei. pallavicino, 3-73: che il concilio... sia libero,
in lui, senz'avvertirlo, a destarsi il pensiero di meditare un dritto ideale eterno
: scrivo al fratello, che farò il possibile per intervenire alle nozze di caterina
a disgrazie terminate. bratteati, 4-70: il fidanzamento fu celebrato alla presenza dei soli
. varchi, 18-1-125: si celebrò il martedì che venne... un
). alvaro, 7-122: il passato regime fu l'epilogo, anche
mani de'periti moderni si rivolgono, fu il nostro com- patriotta claudiano, il quale
fu il nostro com- patriotta claudiano, il quale nell'anno della grazia quat- trocentodieci
, celebrato in maggior canto, / portò il troiano ettor miltanni pria. cornaro,
la scala del numero binario. buonarroti il giovane, 9-71: quivi all'eternità
2-275: strana cosa sembrerà a molti il dire essere notabilissimi errori in un'opera
con celebrata convulsion la mensa, / il teatro, e la danza. monti,
perfetta / la grand'arte di roscio il vero imita. foscolo, vii-114: l'
. foscolo, vii-114: l'alfieri, il più celebrato tra i moderni scrittori,
celebratori. 2. compiuto secondo il rito (una cerimonia); stipulato
de'celebrati e de'celebratori. buonarroti il giovane, 9-636: né perché la sua
9-636: né perché la sua fede e il suo servizio / favelli ognor di lui
, dando nome e grido a chi il merita. = voce dotta,
rivolta alla cerchia. 2. il compiere, secondo i riti e le regole
. sarpi, i-324: cesare diede il collar del tosone ad ottavio suo genero
dell'asssemblea di quell'ordine che tenne il dì di sant'andrea. pallavicino,
ha contratto col sig. giulio perticari il matrimonio civile. rimane che questo sig
baldini assista alla celebrazione delle nozze secondo il rito di santa chiesa. d'annunzio,
, nel modo liturgico, chiamar natalizio il giorno della celebrazione corale. palazzeschi,
gli altri miei coetanei gioveni forse non il minimo riputato. ariosto, 19-48:
quali, come sapete, erano celeberrimi il signor ottaviano fregoso, messer federico suo
fregoso, messer federico suo fratello, il magnifico iuliano de'medici, messer pietro
in tanto empie e scellerate innovazioni contro il rito osservato per centenara d'anni con
, con la medesima animosità recalcitrarebbono contro il concilio che s'incominciava. galileo,
vivo..., come anche per il fonte che vi è. d.
caprarola, parlatrice ancor essa eccellente quanto il più possa desiderarsi. segneri, iii-3-19
egli spese l'adolescenza in istudiare sotto il celebre diogene mastigoforo, insigne papasso d'an-
pavoneggiandosi, perocché aveva bevuto ch'era il sedile di pietro bembo cardinale, celeberrimo
: da questo celebre e colto scrittore [il parini] procurai d'indagare, con
voglia d'imparare, dove consistesse principalmente il difetto del mio stile in tragedia. monti
materia...: l'uno, il 'principe'e i * discorsi * del
imbriani, 2-127: in quel trambusto il principe colonna, ippomane celeberrimo era corso
mentre gli altri in silenzio / bevano il vino. pirandello, 7-171: ho
in secolo son per nascere. buonarroti il giovane, i-314: starò intanto godendo et
: starò intanto godendo et esultando che il nobile e venustissimo poema... abbia
principio l'epoca letteraria della francia, il gran cornelio, non era ancor giunto al
: allora, o giovani, conoscerete che il guiderdone agli studi, la celebrità del
valente, illustre, rinomato '. il giusti, è vero, scrisse: «
da senno, come risulterebbe da tutto il contesto. nievo, 16: un castello
sue mura due dignità forensi e clericali come il cancelliere e monsignor orlando, non dovea
x-21-61: ii... salone diventò il ritrovo degli spiriti più eletti e di
i puristi ripudiano la detta parola. il carducci ('davanti san guido ')
di colpo una celebrità e si comperò il feudo dove suo padre era stato massaro
vizi capitali, dalli sette difetti venuti per il peccato originale, dalli sei giorni della
, 1-58: cadmo figliuolo d'agenore fu il primo che diede a'greci, venendo
a gli occhi, che porgono a quelli il sentimento e il movimento, di modo
che porgono a quelli il sentimento e il movimento, di modo che a maraviglia sentono
. frettoloso / vèr quella adunque celerando il piede / odo annunzio per via fero e
/ in vestimenti insigni... / il rito disponean, taciti, intenti.
, intenti. manzoni, 43: e il concitato imperio, / e il celere
e il concitato imperio, / e il celere ubbidir. guerrazzi, ii-150: oltre
ubbidir. guerrazzi, ii-150: oltre il naturale talento, persuadeva il garibaldi ad operare
: oltre il naturale talento, persuadeva il garibaldi ad operare celerissimo, l'avviso
francia e nella spagna... il sentimento religioso, esaltato dagli interessi politici
celere. pascoli, 1347: lor disse il piè-celere achille: / « gioia con
. d'annunzio, ii-822: corre il ticino tra selvette rare, / verso
, squarciava le nuvole periate e gettava il cono, a grifo, dei suoi
. truppe celeri: unità, create dopo il primo conflitto mondiale, potentemente armate,
1945). calvino, 1-505: il rancore... lo sfogava così,
con la quale scrive con la penna il più spedito scrittore. algarotti, 3-104:
forze. d'annunzio, iv-2-220: il fuoco, sotto il costante soffio del
, iv-2-220: il fuoco, sotto il costante soffio del vento, propagavasi con
mustel (nel 1886), perché il suono s'avvicina a quello del registro
ultimamente consentì. pulci, 3-9: il caso presto alla dama fu porto, /
canz., 90: noi pur vediamo il cielo e le sue stelle, /
le sue stelle, / la luna, il sole, e ne'celesti chiostri /
sole, e ne'celesti chiostri / il vago lampegiar de gli altri segni. aretino
donna] come i segni celesti per il cerchio del lor zodiaco. berni,
. tasso, 1-73: intanto il sol, che de'celesti campi / va
/ dita ridendo noveri / quante volte il celeste / a visitare ariete / dopo
celeste / a visitare ariete / dopo il natal mio dì febo tornò? alfieri,
stesso inverno studiai anche con molto calore il sistema planetario, ed i moti e
dove si può arrivare a capirle senza il soccorso della per me inapprendibile geometria.
: ivi ei fece la terra, il mare, il cielo / e il sole
fece la terra, il mare, il cielo / e il sole infaticabile, e
, il mare, il cielo / e il sole infaticabile, e la tonda /
padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'erano accostumati a crederlo
che ha nome luna, / cui sotto il mento s'incurva / ima collana /
. 14. 2. che ha il colore del cielo sereno: azzurro chiaro
chiaro. - anche sm.: il colore azzurro. sacchetti, 155-49:
celeste '. colore rassembrante quello onde il cielo apparisce colorito. collodi, 224:
manzini, 15-64: la bambola accusava il tramestio di quella gente, tentennando il
il tramestio di quella gente, tentennando il capino imbecille, con quel vibrìo di ciglia
ciglia, sotto le quali s'intravedeva il celeste intenso e insieme fatuo degli occhi
occhi. piovene, 2-91: io guardavo il cielo, celeste pallido, d'un
, regno celeste, gerusalemme celeste: il paradiso. giacomino da verona, v-428-5
: / 4 voi, che 'ntendendo il terzo ciel movete '. cantari cavallereschi,
/ a quell'amor vivace, / il qual la fa capace / della mia gloria
parte del tempio. firenzuola, 56: il quale [amore], perciocché è
cose celesti, e però, lasciando il corpo da canto come cosa terrena,
mutazione. campanella, 1038: ma il moto dell'anima esser circolare averroè pur
circolare averroè pur disse, ben che il corpo glie lo faccia variare: dunque
tonde / lambire a gara della diva il piede. de sanctis, leti, it
s'aprirà / sugli argini solenni ove il brusìo / del tempo più non affatica.
dormi, o fanciul celeste: / sovra il tuo capo stridere / non osin le
voi dunque siate perfetti com'è perfetto il padre vostro celeste. -celeste
diviso, / quantunque avesse di molte il disegno. cantari cavallereschi, 98: chi
: mi sembrava celeste e non umano / il riso, il canto, il suon
celeste e non umano / il riso, il canto, il suon de la favella
/ il riso, il canto, il suon de la favella / e d'ogni
si finse, / ma di celeste maestà il compose. marino, n-61: porta
scenda per lungo / di magnanimi lombi ordine il sangue / purissimo celeste. monti,
loro / s'affaccendano i duci: il grande ettorre, /... ed
grande ettorre, /... ed il preclaro agènore, / ed acamante,
un non so che di celeste, ed il mio cuore s'innalzava come se aspirasse
della terra. manzoni, 37: lunge il grido e la tempesta / de'tripudi
, 22-76: indelibata, intera / il garzoncel, come inesperto amante, /
terrestri, non solamente ad uno iddio, il quale solo amante ed amato ci fa
ogni dio di dolcezza / tutto colmava il petto. marino, 6-160: ma sappi
sappi, anima mia, che quale il vedi / quel ch'or ti fa pietà
fa pietà, povero infante, / volge il mondo sossovra, e sotto i piedi
piedi / ha con tutti i celesti il gran tonante. parini, giorno, ii-269
a variar la terra / fu spedito il piacer. foscolo, gr., i-34
, i-34: una diva scorrea lungo il creato / a fecondarlo, e di natura
nato sia non sanno; / ma il dì verrà che nobile / retaggio tuo saranno
de'celesti. pascoli, 1346: egli il suo caro bambino baciò, palleggiò tra
stuparich, 5-289: eppure mi pareva che il più astuto fossi tu. anche in
dante, conv., iii-vn-12: ché il suo parlare, per l'altezza e
purg., 2-43: da poppa stava il celestial nocchiero. idem, purg.
usurpato / oggi, ben vedi, il braccio spirituale / l'ufficio altrui e il
il braccio spirituale / l'ufficio altrui e il gladio temporale, / e come il
il gladio temporale, / e come il mondo tutto n'è confuso, / perché
un danaio, / poi ch'egli il manda il re celestiale. giovanni dalle
danaio, / poi ch'egli il manda il re celestiale. giovanni dalle celle,
. d. battoli, 28-19: [il sole], rimirando ciascun di quegli
sopra di loro, fra i tetti, il cielo pareva una cupola luminosa; e
voli dei colombi domestici, bianchi come il paraclito, traversavano la quiete celestiale.
deliziosa scena di bellezza o d'amore il godimento ce ne resti nell'anima,
mi fe'pensoso di paura forte / il portamento suo celestiale. fogazzaro, 7-116
zuffettine domestiche. bartolini, 1-180: il sole appariva a tratti brevi e radi
. sm. plur. coloro che abitano il cielo: i beati e gli angeli
s. agostino volgar., 2-2: il salmo è opera d'angeli, esercizio
sf. miner. solfato di stronzio (il più comune dei minerali dello stronzio
pallido. - anche sm.: il colore celeste pallido. intelligenza, 20
nel celestino / suo bel vessillo, il quale ondeggia al vento / ha in forma
. religioso appartenente alla congregazione fondata verso il 1264 da pietro del morrone (il
il 1264 da pietro del morrone (il futuro papa celestino v).
in un silvestro ed in un pietro il cuore / de'suoi seguaci nuovi lumi accende
di questa noll'ho sentita giammai! il buonafede fatto generale de'celestini! quel
! quel buonafede chiamato con iscusabile quolibeto il « malafede » da ciascuno che lo conosce
celèu§ma), sm. voce con cui il celeuste dava il ritmo della voga alla
. voce con cui il celeuste dava il ritmo della voga alla ciurma; cantilena
gli antichi greci e romani scandiva il ritmo della voga.
d'annunzio, ii-674: udivasi nel vento il suon del flauto / che regolava
or sì or no s'udiva il canto roco / del celeùste.
* colui che dava ai rematori il comando cadenzato o celeuma '.
/ dagliene un sorso, e dagliene il secondo, / fé'sì che..
celia. p. verri, i-274: il suo discorso nella conversazione è di una
, iii-365: fuori di celia, il povero diavolo conosce il suo errore,
fuori di celia, il povero diavolo conosce il suo errore, n'è pentito,
amichevole, imo di que'commensali, il più onesto mangiatore del mondo. questo
... la celia scipita, il ridere smodato, ingrossano l'animo, ne
freddo, un vecchio marinaro mi diede il suo cappotto; di che gli altri ridevano
/ che per celia fu chiamato / il ghetto cattolico. collodi, 113:
andronico, come per spavalda celia, il suo volto essendosi fatto bianco come la
che mi fa celia? chi non conosce il petto forte, lo zelo imperterrito di
/ fra 'l conte, la marchesa, il castiglione, /... / ed
ed un gridìo / ch'empiea tutto il geografico stanzone. = etimo incerto
ne'seg. versi del persiani: * il tuo canto è più dolce d'una
celiaco: celiachia. -plesso celiaco: il plesso nervoso simpatico, formato dai rami
poi faccio subito un'altra legatura verso il cuore, ecco immobile tutta l'arteria.
2-303: nella fame canina è frequente il vomito accompagnato anche da lienteria o
.. si turbi, ed interrompa / il celiar degli eroi che accorser tosto /
pareva ancora balbo, ii-166: il parini si tenne discosto dalle scurin tempo
e peggio logia popolare, che riconnetteva erroneamente il termine sacri, dove le celie anche
e1 sior zacomo » incominciò pasotti canzonando il signor giacomo puttini, un vecchio celibatario veneto
a tutti coloro che, ricevendo il suddiaconato, vengono ordinati in sacris.
hanno giurato castità alle galline e osservano il celibato, e perciò è vanità trovar
, 7-v-138: mal volentieri soffriva [il clero] le leggi del celibato, fin
, i-1092: una religione, che loda il celibato,... dimostra ch'
. cattaneo, ii-2-155: non ostante il celibato militare e clericale, qui
certi economisti, scioccamente crudeli, predicano il celibato prudente, per
, per tema che il mondo non basti a'nascituri. verga,
non si capiva fino a che punto il suo celibato fosse da attribuire al suo
termo- donzio. baretti, 1-9: il suo celibe autore l'ha scritto con
aspetto e per maturo / senno il nobil concilio ha di più grave /
amiche. gioberti, ii-64: perché [il monachismo] non rinfrescherà le antiche glorie
i copiosi sussidi che la quiete, il ritiro, la vita celibe e frugale
la vita celibe e frugale, e il comune concorso di molti porgono a chi
[s. v.]: contare il numero de'celibi in un paese,
e. gadda, 399: e il figlio della signora, per quanto misantropo,
. -i). che abita il cielo. - al plur.:
la celidonia, sì che c'entre / il cano succo che sana lor morbi.
. garzoni, 1-463: cervi usano il dittamo per cavarsi fuor le saette de'
cacciatori: la rondine usa la celidonia per il viso. dioscoride italiano, 2-217:
chelidonio et erba irondinaria): produce il gambo alto un gombito, e talora
la rondinella suol patire di cecità; ed il suo rimedio è ricorrere a una tal'
redi, 16-ix-148: si potrebbe adoperare il zucchero candì,... le
delle rondini (come parrebbe intendersi per il colore della pianta in crescenzi volgar.
pietre di più colori mescolati si contengono il diaspro, il sardonio, la sarda,
colori mescolati si contengono il diaspro, il sardonio, la sarda, la balanite,
un pigmento azzurro, più noto sotto il nome di ceruleo (v.).
secreto. juccio, quasi sospettando, il menò dentro in una cella terrena. ariosto
pena ha bradamante da la soglia / levato il piè ne la secreta cella, /
per qualche tetto con perieoi di fiaccarsi il collo, ovvero starsi un dì ed una
sotto un monte di fieno quando arde il mondo di caldo. tasso, 6-i-120
esta angusta e fosca cella, / il tuo vivo splendor segua per duce / in
/ per un terso cristal varcando, il lume / ne'vari suoi color si
pastorella. campanella, 1075: sopra il tempio vi stanno alcune celle nella cupoletta attorno
marini, xxiv-829: continuarono a scendere il monte, e di mano in mano
: sol che non gli si rompa il silenzio in casa e non gli si turbi
turbi la quiete in cella, vada il regno, e, se non basta un
, se non basta un regno, tutto il mondo in fasci. magalotti, 9-1-161
incoronato. deledda, iii-762: il sesto giorno scese senza zoppicare le scale,
, e imboccò con una certa sveltezza il corridoio sul quale si aprivano le celle
coi frati in una cella, dove il vecchio sorvegliò certi lavori di restauro
. quasimodo, 1-53: hai udito il grido del gallo nell'aria / di là
di voci dentro le celle, e il richiamo / d'uccello della ronda avanti l'
sante, / e chiuse in poca cella il paradiso. stigliani, i-5: e
a sei facce? parini, 120: il teatro è un alveare, i palchi
celle, i giovani le api che fanno il miele. pascoli, 524:
le due borse ai lati, riporre il carico con un altro lavoro preciso delle zampe
. quasimodo, 1-59: ed ecco il mare e il fiore già sull'àgave /
1-59: ed ecco il mare e il fiore già sull'àgave / e il colore
e il fiore già sull'àgave / e il colore del fiume vive lungo / antiche
bibbia volgar., vi-57: menommi il re nella cella sua vinaria. colombini,
le loro pene questi uccellatori col dormire il più tosto che potessono; e inviati
scaglioni. ser giovanni, 89: il maestro fece accendere un torchietto, e cominciò
e cercò tutta la camera e sotto il letto. alberti, 375: solo
stamani in una cella, e voglio fare il pazzo e lo imbriaco.
più interna del tempio pagano dove stava il simulacro della divinità; più tardi,
altra volta / da lui si prenda il volontario voto. milizia, ii-250: '
anche la parte interna del tempio, il santuario dove tro- vavasi la statua della
celle cosi volte... dee essere il fattoio, l'une e l'altro
d'operai. -cella campanaria: il vano, alla sommità del campanile,
. 16. elettr. il filtro elementare che, collegato in serie
del tipo a catena. -cella elettrolitica: il complesso costituito dal recipiente che contiene
cella sol sempre per dritto / contro il nemico la pedestre torma; / se non
caritativa pietà s'ubbidisca; e alle celle il cellaio, alla canova il canovaio,
alle celle il cellaio, alla canova il canovaio, e alla cucina il cuoco.
alla canova il canovaio, e alla cucina il cuoco. salvini, 22-179: né
ai barili, dal più piccolo dei quali il nostro enologo mi spillò un bicchiere di
generalizzi (ed è nostro voto) il sistema celiare, il pri
è nostro voto) il sistema celiare, il pri gioniero ha assoluto bisogno
oziosa, ne for tifica il corpo, ne educa la mente ed il
il corpo, ne educa la mente ed il cuore, e gli fornisce infine
infine un mezzo onorato per vivere il giorno che uscirà dalla prigione.
cantina ove si fa o si conserva il vino; celliere; dispensa. bibbia
uva col sistema antico, e dove il vino perciò compie tutto il suo ciclo
, e dove il vino perciò compie tutto il suo ciclo. = dal lat
uomo di molto senno e discrezione, il quale fu cellerario e cuoco di
, 3-783: come chi vuole il pane, va al fornaio; chi vuole
pane, va al fornaio; chi vuole il vino, al cella- raio.
da siena, 2-1-69: perocché voi sete il celleràio di questo sangue [di cristo
. bembo, 1-99: se il romitello del certaldese veduta v'avesse,
quel fuoco. forteguerri, 20-60: vede il buon frate adunque che vicina / ad
. fogazzaro, 7-92: si fece il segno della croce ed entrò nella sua celletta
... entrano nelle cassette a succhiare il miele, e talvolta mangiano anche le
esso, come ape, ha da deporre il suo granellino di polline. d'annunzio
mesi a un dipresso vi vogliono perché il fratto del caccao giunga alla maturezza; e
lo più sotterraneo) dove si conserva il vino; dispensa. giamboni
terrena o sotterranea per uso di tenervi il vino. pascoli, 1298: ecco entra
come se a un tratto s'apra il celliere, / l'odor di pomi.
fr. ant. cellier, che è il lat. cellarium, deriv. da
sf. chim. enzima che trasforma il cellobiosio in glucosio. = deriv
). panzini, iv-124: il cellòfane, membrana lucida e impermeabile per
la scena si staccò come una pellicola e il giocattolo rivelò la sua semplice ingegnosità.
miner. varietà di spinello tutto il capo. pataffio, 3:
pataffio, 3: ed ha rotto il bifolco e la celloria. sacchetti,
celloria. burchiello, 80: perocché il chericato e i camicioni / hanno messo
dopo un rabbioso e rapido sconvolgimento, il formicaio umano ricostruiva altrettanto rapidamente e rabbiosamente
. goldoni, vii-1182: dice che il nostro cervello è pieno d'infinite cellule
: onde in quell'estate m'inondai il cervello di versi del petrarca, di dante
; convinto in me stesso, che il giorno verrebbe infallibilmente, in cui tutte
affetti. fogazzaro, 5-252: anche il professore, che aveva infiltrazioni sierose di fantasia
una infetta cellula primitiva che aveva già il puzzo della grande monarchia. panzini,
= deriv. da ceylon. che il comune rurale autonomo. celiò ri a
(segregazione cel munista, il raggruppamento minimo formato da lulare)
, di villaggio). ponevano di risolvere il problema mercé della segrega panzini
cellulare 'agg. sostantivato, per indicare il carcere vedono che tu hai per la
vedono che tu hai per la testa il gioco e ti ubriachi. casa celle
madre è all'officina, / vuoto il tugurio e il padre al cellulare,
all'officina, / vuoto il tugurio e il padre al cellulare, / un'angoscia
, cusato..., il ministro della giustizia lo condanna alla
nella carlinga piena di congegni, lungo il bordo levigato, il silenzio è un silenzio
di congegni, lungo il bordo levigato, il silenzio è un silenzio 3. vettura cellulare
cellulare (anche sm. cellulare): il che a chi ascolta parla ima parola
... così è pur chiamato il carrozzone per il trasporto dei detenuti. viani
così è pur chiamato il carrozzone per il trasporto dei detenuti. viani, 10-
. ciascuno degli scompartinelle case prefabbricate, il complesso standar menti in cui
menti in cui si credeva che fosse diviso il cercante (una stanza); traballante
col nome usurpato di diligenze, percorrono il nostro appennino. viani, damento
: tutte le volte che prendo la posta il pensiero tuito da un recipiente che
. foglio di celluloide morbose siano il risultato di alterazioni patolo dali
. de sanctis, iii-285: secondo il professore tommasi l'uomo nella cellula pro-
pro- ligera materializza tutto se stesso, il suo tipo umano, vizi, virtù
alvaro, 9-116: del resto, anche il corpo stesso muta. dicono che di
dicono che di sette in sette anni tutto il nostro apparato cellulare è interamente nuovo,
panzini, iv-124: polsini di celluloide, il colmo della volgarità nel vestire dell'ottocento
della volgarità nel vestire dell'ottocento per il raffinato novecento. viani, 10-190:
: due golettoni di celluloide gli inghiottivano il collo lardato, una cravattina color pancina
, 11-23: nella vasca del giardino il pesce di celluloide, signore di tanti toni
. e al figur.: a indicare il mondo della produzione cinematografica, e,
scherz. dizionario di sanità, i-123: il mercurio è l'unico hyatt, nel
, 43: coprono [i filosofi] il mondo con un rimedio del celtico..
un rimedio del celtico... tutto il mistero consiste nell'in- con il sufi
tutto il mistero consiste nell'in- con il sufi. - [o] id;
impuro con una donna prostituta. si conosce il (carta, fibre artificiali,
a scopo ornamentale). che sanno pure il celtico. nello stato e destinata
ritrovato che forse ci renderà autonomi per il nostro [celtis australis), detto
dicesi quella che non solo cuopre tutto il corpo nella = voce dotta,
anche ceiòstata). astron. perforano il legno degli argini, delle dighe, ecc
un ammasso combinazione di specchi piani che ha il com = voce dotta, lat.
. sottili. imbriani, 1-274: il cerusico ne favorì la retrazione direzione, in
cui si ricorre per mettere in comunicazionepercuotere il cembalo. nere un cliché, che
. mus. mati, condotto mediante il quale il celoma cellule di rivestimento delle membrane
. mati, condotto mediante il quale il celoma cellule di rivestimento delle membrane sierose.
indica i tumori. tore, il quale li percuoteva l'uno contro l'altro
téptvw 4 taglio '. meglio sapeva sonare il cembalo e cantare: l'acqua corre
redi, 16-v-25: 'carpentiere'. il vocabolario spiega la borrana ', e
borrana ', e menare la ridda e il ballonchio. crescenzi celsiana, sf
ma significa facitor di celoni. erra il vocabolario perché pecchie], con cembali
. e particolarmente facitore 16-25: fatto il convito, vennon molti suoni, /.
ant. grandezza; al il qual duo tigri guidono; / e con
da tappeto in questo, che il tappeto ha il pelo come velluto,
tappeto in questo, che il tappeto ha il pelo come velluto, ancora, i
di un esercito carta e il celone è piano, e senza pelo.
la buccina marina, / ed altri batte il cem- nuvole italiane, ed intronarono
bàlo sonoro, / ed altri suona il crotalo festivo. f. f. fru
bambino di forse due anni, tristo come il padre e che lando col capo fumoso a
si riferisce alle malattie veneree; sopra il tappeto o celone della tavola, e stava
muro, / maravigliandosi, / vede il villano / che corre al cembalo / del
pascoli, 722: ma quando tacque il tutto, /... / s'
o dalle varie posture de'pantomimi nasce il diletto dell'occhio e della orecchia.
egli suonatore di cembalo; e se il compositore suonasse stromenti d'arco non curerà
d'arco non curerà punto d'intendere il clavicembalo. c. gozzi, 4-29
o anche solo un organetto da strada, il suo nome è famoso e caro.
sera, appena mi avevano coricato, il babbo sedeva al cembalo nel tinello attiguo
/ ed io in un canto udivo il dilettoso / angelico lavoro. comisso,
comisso, 1-76: lo vedemmo comparire [il gobbo] sul ciglio del muricciolo,
di cembalo. marcello, 88: il secondo cembalo non anderà che alla prova
prova generale mandando a tutte le altre il terzo. 4. locuz.
lo fa sapere a tutti. -avere il capo in cembali: pensare soltanto a
, i-540: o bisogna avere il capo in cembali, o confidare alla cieca
brusoni, xxiv-847: quando si pensava già il negozio conchiuso, cascò una pietra
cascò una pietra nel cembalo, che quasi il rovinò: perché, chiamato il
il rovinò: perché, chiamato il pievano ad assistere a questa funzione
gnando dare in cembali. suonare il cembalo: lavare le stoviglie. piovano
29: piovano arlotto, a voi tocca il sonare il cembolo -, cioè dello
arlotto, a voi tocca il sonare il cembolo -, cioè dello lavare le scodelle
solleva su per l'aria e scoti / il caro cembanel ben conosciuto, / quando
conosciuto, / quando con dita musiche il percoti. d'annunzio, v-2-229:
-acer. cembalóne. buonarroti il giovane, 9-238: e far un salto
. pulci, 16-25: fatto il convito vennon molti suoni, i.
soldi. d'annunzio, v-2-229: il buon maestro chiti... pretendeva di
due estremità del fusto della colonna, il raccordo fra la superficie di esso
pareggiare un corpo coll'altro: così il plinto della base è unito per una
gra devole sapore (e il suo legno è largamente usato dai
1016: oh, tra le mina che il fratricidio / cementò eterne, pace è
dell'oligarchia. foscolo, xiv-51: il patriarca si presta con la pietà della religione
carducci, i-801: un partito come il repubblicano, che tanto sangue ha sparso
nell'inferno dei battelli sottomarini, entro il chiuso scafo ove non è per l'
non è per l'uomo altro posto che il posto di manovra o di combattimento
fil. ugolini, 80: fuggi ancora il vezzo di alcuni latinizzanti, i quali
, ebbe principio tale, che ritrovato il fuoco, come a vitruvio nella sua
sua 4 architettura 'piace, e compreso il commodo di quello, la gente cominciò
anni. d'annunzio, v-1-757: il cadavere era mal sepolto, a fior del
soldati carponi erano costretti a passarci sopra. il tritume del sasso e la mota rossiccia
ossa, di sotto al calpestio. così il passaggio s'era fatto sodo come una
fatto sodo come una soglia cementata; e il braccio del morto pareva impietrito. deledda
. d'annunzio * iv-2-1022: dietro il colle la città di vento e di
nuvole le sue torri i suoi campanili il suo mastio feroce, lo sprone formidabile
. it., ii-140: quello era il tempo che i grandi stati d'europa
a cementare. cementazióne, sf. il cementare. -al figur.:
tubazione e terreno il quale aderisce ad ambedue, ottenendo cosi
, con altri cementieri meno importanti, il monopolio del cemento in italia, di
di case. cementificio, sm. il complesso industriale dove si prepara il cemento
. il complesso industriale dove si prepara il cemento. silone, 157: se
(stupende le raffinerie dell'aquila e il cementificio), assorbono pochi operai e
operaio che compie lavori col cemento (il falso marmo dell'età nostra). silone
in proporzioni convenienti, e macinando finemente il prodotto cotto ottenuto (clinker).
che tiene insieme gli elementi cristallini formanti il materiale. bencivenni, 4-14:
si ricordava di quando era stato fatto il ponte, raccontava che i pali che
notte mettevano le ali, e così il cemento. gozzano, 34: dalle
34: dalle panciute grate secentiste / il cemento si sgretola se all'aria /
delle insegne e tabelle di neon, il mattone delle mura, il cemento dei marciapiedi
di neon, il mattone delle mura, il cemento dei marciapiedi, sono rivelati in
logorazione. pavese, 7-75: cambiammo il camion. tornavamo a torino con un
batte con mazza- picchi. questo è il * signino 'degli antichi, e il
il * signino 'degli antichi, e il nostro 'smalto'per i fondamenti delle
, 181: c'è venuto di francia il cemento armato (fr. cément armé
di ferro. panzini, iv-124: « il sentimento del cemento armato vince e si
crocicchio di quattro grandi vie bianche e il ponte nuovo di cemento, bianco e
, perché l'opinione, che è forse il solo cemento della società, imponga un
e le nazioni, e fu quasi il cemento che dai rottami dispersi della feudalità
gli animi. alvaro, 7-283: che il cemento della vita antica raccolta e chiusa
vita antica raccolta e chiusa, fosse proprio il grande avvenimento del buio? e che
grande avvenimento del buio? e che il laceramento, la trasformazione di quella vita
oscurità? 5. anat. il tessuto che riveste la radice dei denti
: all'ombra della chiesa... il prato cemeteriale era sparso di ciarpame,
cemeterio. d'annunzio, i-433: chiude il gran corteo la morte, / non
e albergo. bisticci, 3-50: il giovedì medesimo faceva ordinare una cena,
cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno alla tavola.
credeva, così era, e che il comune era più governato alle cene e
prima incominciò a farsi notte, volse il signor prefetto che si mangiasse e tutti
nel tempo a lei concesso / agevolarsi il gran lavor commesso. redi, 16-ix-84:
diella volentieri. algarotti, 2-379: il più lesto di tutti fu d'un volo
ma l'invitante, preoccupato di ciò che il lettore sa, e infastidito, e
a casa e la pallida sorella lasciava il lavoro per fargli compagnia a cena.
la stoviglia semplice e fiorita / e il commento dei cibi. silone, 5-92:
alle laute sue cene, gli contrastasse il comando d'una provincia. -figur.
, e nel corso della quale egli istituì il sacramento dell'eucarestia. -anche: le
fare cena, carità e pasqua, il giovedì santo, ciascuno anno. bibbia
vestimenta sue; e preso ch'ebbe il lenzuoletto, sei cinse. boccaccio, i-521
: ma quella cena, ch'è il viatico d'una fine, è anche un
. -figur. e letter. il paradiso. -cena del benemarino, 12-185
gran cena / del benedetto agnello, il qual vi ciba / sì, che la
-fare l'ora di cena: occupare il tempo, in attesa dell'ora della
s'appoggia, / che folce del cenacolo il soffitto. redi, 16-i-16: se
colà si cenava. ma aumentato essendosi il numero de'piani, si dissero cenacoli
pananzi, i-124: e chiuso era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio
: e chiuso era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta
; stanza in cui sugli apostoli scese il paracleto, il giorno della pentecoste.
cui sugli apostoli scese il paracleto, il giorno della pentecoste. -anche: dipinto
, 1-18: istituita l'eucaristia, il dono senza sosta, gesù usciva
usciva dal cenacolo e veniva verso il suo monte. sul chiacchierio merenda
. sul chiacchierio merenda o con il desinare: non riuscire a mettere
). giusti, v-183: dunque il cenacolo è finito d'andare all'aria
studi onde quei cari e rari amici proseguivano il lavoro pe'soliioni fiorentini concentrati nella
fermato tra i congiurati che egli desse il veleno,... disse piano
, intr. (céno). consumare il pasto della sera. iacopone,
moglie che nel letto suo avea allogato il lebbroso, la moglie incontanente alla camera andò
-conci. (120): come il sole sarà per andar sotto, ceneremo per
più vicine a sé madonna berenice, il viso e le parole verso lei dirizzando lietamente
quale assai spesso soleva cenare: ma il conte mi prese per la cappa e
compagne. galileo, 125: dov'è il sole, le candele son superflue ed
. cibandosi più che parcamente una sola volta il giorno. dietro a questi seguì il
il giorno. dietro a questi seguì il mai più non cenare. nievo, 189
la voce chioccia di don ferdinando chiamare il sagrestano, lì dirimpetto. pascoli,
lì dirimpetto. pascoli, 97: presso il rudere un pezzente / cena tra le
cena quelle medesime erbe, le quali sarchiando il campo... divelse. ser
dica, / e di coelite il ponte, e quel di serse, /
agli abitanti di certi territori di fornire il cibo alle truppe in transito.
lì per lì: giusti, ci direste il ballo! -bene o mal cenato
un palazzo sgangherato, / ond'entra il freddo da tutte le bande; / e
/ e s'io fo fuoco, il fumo me ne mande: / così me
. boccaccio, 16-90: quivi il lume l'uno tenendo, e l'altro
gruppo di gente cenciosa. buonarroti il giovane, 9-125: qui non ho io
di ognuno c'era legato un fagotto il cui peso li accollava come le bestie da
onor? son tutte baie; / il cavarsi una voglia è quel che 'mporta;
a centinaia / per fare alla consorte il trattamento, / lo stimava una frulla,
mano fatto a modo di cesta, il cenciaio. cenciaiòlo (cenciaiuòlo)
, / chiami spesso i cenciaiuoli. buonarroti il giovane, 9-370: fo d'ogni
. tenere in macero, a macerare il cenciame per ridurlo figurabile in carta da
se non l'hai capito da te, il perché e il percome, a mio
hai capito da te, il perché e il percome, a mio modo di vedere
le novizie... traeva di sotto il letto un facchino più sporco, che
alberi, quella parte del corpo che il primo peccato ci ha fatto parere esser più
farsetto, indosso, / ch'a pena il ricopria fin sui ginocchi, / purpureo
pindemonte, 17-364: com'egli [il cane di ulisse] vide il suo signor
[il cane di ulisse] vide il suo signor più presso, / e,
e, benché tra que'cenci, il riconobbe, / squassò la coda festeggiando.
, 521: le aveva fatto compassione il vederla coperta di cenci e intristita in
! che! che! » balbettò il povero sorpreso, con un volto fatto in
combattimento, era una carneficina disgustosa. il bianco, già ridotto un cencio sanguinante,
cencio sanguinante, aveva le labbra lacere il naso pesto le palpebre gonfie tutto il
lacere il naso pesto le palpebre gonfie tutto il ceffo disfatto. deledda, iii-569:
ceffo disfatto. deledda, iii-569: il vecchio guardava i biglietti, ma non
ha più a grado l'amico che il nimico, ma quel grado dimostra all'imo
ha per cencio. firenzuola, 125: il mio colui non si truova cencio di
che abbia poca roba, diciamo: il tale ha quattro cenci. alfieri, i-188
rasori, cotte., i-540: ora il nostro autore ha fermato nell'animo la
assai di quant'arte mai volesse porci il tuo parrucchiere. manzoni, pr. sp
. d'annunzio, iv-2-31: il sole involgeva quel mucchio di cenci in una
stava come un fardello di cenci il soldato rametta. -dare fuoco al
-dare fuoco al cencio: accendere il fuoco ad altri, venir loro
l'in teresse, o il poco cervello, l'abbia a far dare
, come si dice, lavorato il suo campo, e forbitosi con i cenci
batticuore! non già per parlare con il re... ma per uscire dai
, le proprie disgrazie. -mettere il proprio cencio in bucato: dire il
-mettere il proprio cencio in bucato: dire il proprio parere. algarotti, 3-316
anch'io, come si suol dire, il mio cencio in bucato. -stare,
: sentire puzzo di bruciato; torcere il naso per il lezzo. -al figur.
di bruciato; torcere il naso per il lezzo. -al figur.: essere
veniva del cencio, che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le
ii-105: un ometto sparuto... il quale portava un cappelluccio a cencio sull'
di tessuto, usato come canovaccio per il trapunto fiorentino. 7. cenci,
amor de'padri inverso di quelli. buonarroti il -ogni cencio vuole andare in bucato
cencio vuol entrare in bucato) fargli il sensal nell'appalto delle cagioni delle umane
: le ciance, la doccia, il cioncare, il biasciare, che so io
ciance, la doccia, il cioncare, il biasciare, che so io, cen-
se son donne o strefinàccioli da spazzare il forno; figuriamoci quella cencetta lì!
-la madre l'avrà pizzicottata, perché il visino subito paonazzo e nella bocca acquosa
visino subito paonazzo e nella bocca acquosa il cencetto di lingua che trema spillassero quattrini
94: recan le facce stupide / che il gramo viver tigne; / scalzi,
la marcia a suon di tamburo verso il piazzale della parrocchia. verga, 3-27
uno sprazzo teatrale. levi, 1-60: il campanaro, un ragazzone sui diciott'anni
lascio cadere verso quel cenciosello... il mio più lampante soldo.
precipitava affondando in un cenciume che aveva il puzzo della carne frolla. =
senza morte colui ancora latra / cui il cenao giunge o mordono chersidri, /
mattioli [dioscoride], ii-126: il morso del cenao è simile a quello
[plinio], ii-96: questo [il sennolino] è utile contra le serpi
marine. dioscoride italiano, 6-68: il seme del lino e de la lattuca
guisa di empiastro è utile rimedio contra il morso del cenerò. marino, 12-15:
e dragoncelli, o come / inasprano il dolor, che la tormenta, /
granello di miglio * (da cui il nome di questo tipo di serpente picchiettato:
e ormesino, nell'aver rimosso da sé il capello di paglia, e aver assunto
della cenere sulla quale è stato versato il ranno per fare il bucato. -anche
è stato versato il ranno per fare il bucato. -anche: residuo di cenere,
soderini, i-449: alcuni altri il capo delle viti... legano
aveva bello e smollato i panni per fare il bucato e gli aveva già inconciati;
aveva già inconciati; ci aveva accomodato il ceneràccio e ci aveva votato dentro la
cenere, lieve / cenere, buona per il tuo bucato. / e il ceneràccio
per il tuo bucato. / e il ceneràccio, al prato! d'annunzio,
iv-2-1043: tutta la terra era come il ceneràccio che rimane nella conca del ranno
conca o del mastello, o sopra il quale si pone la cenere per farvi il
il quale si pone la cenere per farvi il ranno. viani, 13-156: stamani
ranno. viani, 13-156: stamani il ceneràccio del cielo filtra, stacciata,
selva che scola sui tronchi e impolpa il sabbione. 4. piattello collocato
. 4. piattello collocato sotto il fornello per ricevere la cenere.
ceneràio1 (ceneràrio), sm. il vano sottostante alla graticola nel focolare delle
tra ima palata di carbone e l'altra il macchinista sorvegliava attentamente alcune patate ch'egli
cellini, 518: e perché volendo che il niellato venga senza bucolini, et
qual voce si chiama per l'arte, il fare una cenerata. soderini,
l'argentiere, per ripulir meglio il vaso, l'imbratta tutto con la sua
cenere risolvere, / ornando di ghirlande il mesto cumolo. mattioli, 2-1438:
, fate vostro conto, che tutto il paese sia una cosa tale. carletti,
una cosa tale. carletti, 109: il vino si fa di riso, cotto
acqua che bolle in una caldara, il quale, di poi di essere cotto,
34-324: abbruciandosi ogni pianta ne va il sottil'di quegli [sali ed acidi]
larghi sprazzi di vermiglio bacco / di tutto il rogo ei spensero alla prima / le
molle. prati, i-144: guardo il foco morente, e m'innamora / tenervi
magalotti, 9-1-9: egli è pure il bel gusto trovarsi alla falda di ima
i-282: al dì vegnente, che fu il terzo, scemò la oscurità, ma
, ma per luce sì scarsa, che il sole appariva, come al tramonto,
diradarono le piove delle ceneri, cessò il fuoco ed il tuono del volcano.
piove delle ceneri, cessò il fuoco ed il tuono del volcano. leopardi, 34-18
da siena, 787: vi fu messo il fuoco mentre che era viva, che
. giov. cavalcanti, 106: il fuoco acceso sopra i nostri, vedevi
/ muor libertade; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma
/ nebbia di verno immondo / è il cenere d'un mondo / che forse
può in cener non sia tuto / il corpo mio, che in tal ardore consuma
in tal ardore consuma / che avrebbe il mar d'ogni liquor asciuto? tasso,
, 6-i-75: consumato in altra fiamma il core, / or, che cenere è
[d'amore] essendo estinta, il cuor mio è rimasto facile ad esser
acceso da nuovi fuochi... -s'il fuoco fusse stato di meglior tempra,
l'anno precedente, che, secondo il rito cattolico, il sacerdote impone sulla
che, secondo il rito cattolico, il sacerdote impone sulla fronte dei fedeli,
impone sulla fronte dei fedeli, pronunciando il motto « memento homo quia pulvis es
« memento homo quia pulvis es », il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima
ci reca a memoria la santa chiesa il primo dì di quaresima, quando ci pone
: non lasciate d'andare al palco il dì di cenere, che vi è un
... è un convito fatto dopo il tramontar del sole, nel primo giorno
a una vengono e s'inginocchiano. il vescovo introduce pel vano il braccio vacillante
inginocchiano. il vescovo introduce pel vano il braccio vacillante e segna di cenere le
muratori e imbianchini avevano finito: restava il lavoro più difficile, l'arredamento.
cener di sicheo. ottimo, i-78: il cener del cui corpo ella tenea in
petrarca, 320-14: or vo piangendo il suo cenere sparso. boccaccio, 14-44:
vada. idem, iii-2-74: del campo il corpo di creòn fe'torre, /
4-84: allora io cheggio che sovente il giorno / il mio sepolcro onori in
io cheggio che sovente il giorno / il mio sepolcro onori in questa valle:
bella fiamma, / e mi stringe il voler sì bel legame, / sia serva
sia serva l'ombra, ed arda il cener mio. tasso, 7-22: se
. tasso, 7-22: se in vita il cor misero fue, / sia lo
. frugoni, 615: quando il gran scipio dall'ingrata terra / che gli
terra / che gli fu patria e il cener suo non ebbe, / esule egregio
bar etti, 2-99: questo è il tempio in cui sono riposte le ceneri
pietra, o fratei mio, gemendo / il fior de'tuoi gentili anni caduto.
ceneri / sperdi ogni ria parola: / il dio che atterra e suscita, /
anche dalle nostre ceneri voi sentirete levarsi il profumo di quest'unica cosa veramente viva
. figur. l'uomo, in quanto il suo corpo è polvere (nel linguaggio
, buono e onnipotente e che tu sei il mio dio, che di niente mi
nel linguaggio ascetico simboleggia la penitenza, il lutto, il dolore).
ascetico simboleggia la penitenza, il lutto, il dolore). bibbia volgar.
fero, / c'a'fastidiosi vermi il corpo furi. fantoni, 848:
; ajace / t'incatenò: pianse il crudele: e a'greci / ti strascinò
cenere cosperso. prati, ii-91: il mondo non sa come talvolta /
. d'annunzio, ii-336: tonerà il cielo sul fòro / liberato d'ogni
cenere, / gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. 8. per
quello della cenere; pallido, smorto (il colore di un volto); biondo
del crepuscolo piovve spegnendo ogni guerra e il mare sembrò un'immensa palude plumbea,
plumbea, egli credè udire nell'ombra il grido dell'anima sua, il grido d'
ombra il grido dell'anima sua, il grido d'altre anime. negri,
l'alba / che sparge di cenere il cielo. valeri, 1-18: allora son
estinse, perciò che a nuove fiamme il petto aperse, cominciando a riscaldarsi de
di mio padre inquiete, che facevano intravedere il fuoco sotto le ceneri, o già
cenere già mostrava lo zucchero nascosto e il fuoco spento, cadevano su me senza
sannazaro, 1-54: l'arco ripiglia il fanciullin di venere, / che
: sta per fluire, o tristano, il sangue generoso a fiotti, il
il sangue generoso a fiotti, il sangue che sarà fuoco, fuoco inestinguibile,
inestinguibile, che ridurrà in cenere il passato di schiavitù e abbiezione che
detestato con la parola giovanile! il. prov. a can che lecca cenere
. marino, i-195: la mattina affrettai il cavalcare per esser presto a sant'
a dire 'covacenere '), secondo il dimin. del lat. cinerentus.
gli occhi al continuo pesti, incavernati, il resto del viso vizzo et cenericcio,
, / aver di figli di francesco il vanto. tommaseo, i-444: i patimenti
panzini, iv-124: indica [cendrier] il 'portacenere'o 'ceneriera ', piattellino
sf. cenere ancora calda, quando il fuoco non è del tutto spento.
: l'uovo fresco delle cenerine / è il mio cibo prediletto. = deriv
v.]: dormir la cenerina (il secondo sonno boccaccio, dee.,
baldinucci, 39: è di color verde il corallo, ed alcuna volta cenerino per
d'apollo / l'aurato biondo, o il biondo cenerino / che de le sacre
riverbero. 2. sm. il colore grigio chiaro. tommaseo, i-277
: al piano, i campi nei quali il verde cedeva più sempre al giallo biondo
, 1-98: appena poi andato giù il sole, sùbito il cenerino caliginoso spenge
appena poi andato giù il sole, sùbito il cenerino caliginoso spenge tutti i colori.
che son cenerizzate le sue osse, il core è ancor dentro sanguinoso.
: 'cenerognola minore ': presso il montigiano trovasi accennata sotto a questo nome
villani, 3-74: si mosse da mezzo il cielo fuori del zodiaco un vapore grande
zodiaco un vapore grande infocato sfavillante, il quale scorse per diritto di levante in
traendo allo stagneo, steso per tutto il corpo suo. a. cocchi, 8-54
sp., 21 (367): il cielo, piuttosto che nuvoloso, era
fianco. carducci, i-1067: procedeva [il reno] cenerognolo più che nero,
singolare. negri, 2-767: grigio-perlaceo il cielo, con nubi cenerognole a sud
fumo una lunga pipa leggera / (il suo fumo è un'ombra cinerognola).
cinerognola). 2. sm. il colore cenerognolo. sassetti, 386:
di essi che voi n'apriste trovereste il suo candido e il suo cenerognolo.
n'apriste trovereste il suo candido e il suo cenerognolo. = deriv.
di cenere che s'è adoprata per fare il bucato. 2. grosso canovaccio
2. grosso canovaccio usato nel fare il bucato. tommaseo [s. v
cui si copre la conca dove si fa il bucato, e sul quale, distesovi
, si versa di quando in quando il ranno per imbucatare o imbiancare 1
chioma. d'annunzio, iv-2-1086: il suolo sgrigliava sfarinandosi, sgretolava tritandosi sotto
presto presto rinaldo allor raccoglie / il cenerume, ed obbedisce al libro. d'
più generale di autocoscienza, finisce con il significare l'unità medesima della coscienza.
nelle trombe fanno; / cennan che il popol taccia; / parlano. pascoli,
va al balcon di dietro e confortava il parente soffiandogli che non dubitasse; e
la mano, col braccio, con il capo, per fare intendere qualche cosa
d'occhi, / un lampo ch'anzi il tuon trascorre e fugge, / è
discenda e fiocchi. tesauro, 488: il cenno è una metafora significante un concetto
onesto e breve. verga, 4-128: il marchese e il canonico lupi tenevano viva
. verga, 4-128: il marchese e il canonico lupi tenevano viva la conversazione,
parola, perché l'uno comprendesse subitó il pensiero dell'altro. onofri,
82: in ogni cenno irraggi il tuo mistero / d'esserti qui votata
ergersi intero. comisso, 1-186: il capitano in maniche di camicia venne accanto
erano intorno al corpo: e appressandosi il prete al cataletto, disse, che si
, che con picciol cenno / volgea il mio core in questa parte e 'n quella
, 0 a'cenni di bella donna il più provato cicisbeo. parini, giorno
sp., 6 (93): il vecchio se gli accostò misteriosamente, mise
vecchio se gli accostò misteriosamente, mise il dito alla bocca, e poi col
: più rumorosamente d'ogni altro respirava il cancelliere, se il signor conte non
d'ogni altro respirava il cancelliere, se il signor conte non gli facea cenno di
: peperito aveva chiamato con un cenno il canonico lupi, e s'erano messi a
ariosto, 45-71: qual su le mosse il barbaro si vede / che 'l
, discreto e provido conseglio, con il quale quell'animo eroico, già vinticinque
ne'quali vedea che altri prencipi con il capestro con il bastone e con tutte
vedea che altri prencipi con il capestro con il bastone e con tutte le più crudeli
leggo / già del tiranno in volto il fero cenno / di morte. monti,
2-678: regge la squadra de'focensi il cenno / di schedio e d'epistrofo
naubolìde ifìto. foscolo, 1-165: il re dell'onde /...
vie dal tirreno talamo, / e respinse il furente i col cenno onnipotente. manzoni
libero di movermi, come sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star
machiavelli, i-28: raunò una mattina il populo e il senato di siracusa come
i-28: raunò una mattina il populo e il senato di siracusa come se egli avessi
foscolo, vii-268: orsù, stringete il freno più sempre; obbligate i popoli a
66: ma ai lettori ne'quali il buon gusto va del pari con la buona
che si mostrasse. 7. il rintocco della campana, per annunciare tinizio
attendono nell'ombra / uomini e bovi il cenno della squilla. palazzeschi, 4-52:
da casa sotto una cappa nera, suonato il secondo cenno scappavano alla prima messa,
. marino, i-60: ed il poeta, avendo intenzione di tessere assai più
. a. cocchi, 8-463: il pozzo, che scrisse l'istoria di matilda
di qualche cosa. -questo non è né il tempo, né il luogo. baretti
-questo non è né il tempo, né il luogo. baretti, 1-240: mi
cenni utilissimi. cesarotti, i-108: il genio della lingua, secondo il cenno
i-108: il genio della lingua, secondo il cenno da noi fatto nel fine della
è fatto cenno misero in gran pericolo il patrimonio letterario, sia dei secoli aurei
che meglio intenda / di quel frontino il cavalliero a cenno. guarini,
t'offerse a lui, che regge il cielo a cenno. lambruschini, 1-45:
posa, urlano, si sbracciano, interrompono il discorso altrui. -rendere cenno:
altrui. -rendere cenno: restituire il saluto. dante, purg.,
salutò cortese e riverente. / rendere il cenno et ella incontanente / riprese l'arco
letterario. d'annunzio iv-1-653: pongo il tuo nome anche in fronte a questo
ariosto, 4 * 54 ^ capitò il primo giorno a una badia, / che
de roberto, 22: ordino che il mio corpo sia affidato ai reverendi padri
, dopo la soppressione, a custodire il cenobio. piovene, 5-518: san giovanni
dedita alla meditazione, allo studio; il luogo ove esse convivono. -anche:
medesima corrente. gioberti, ii-168: il savio di crotona congiunse la vita operativa
contemplativa, l'arte colla religione, e il suo instituto fu ad un tempo un
santità della vita. cesarotti, i-48: il proverbio quest'è il pesce pastinaca,
, i-48: il proverbio quest'è il pesce pastinaca, applicato a una cosa
benedetto, tenne un venerabile cenobita (il cui nome e la cui memoria riposano in
grammatico che vive fuori della poesia come il cenobita fuori della vita, credere a furtarelli
coenobium. cenobiticaménte, avv. secondo il costume dei cenobiti.
la sola differenza che v'ha, tra il reverendo e l'autor del libro,
è quella del loro stato, perché il primo avea un tuono di serietà dogmatica e
serietà dogmatica e di gravità cenobitica, il secondo parla con amenità e scherzi. botta
scherzi. botta, 5-483: siede il convento sulla sommità d'un monte, ha
, agg. e sm. geol. il piano inferiore del cretaceo superiore,
cui resti geo logici testimoniano il verificarsi della cosiddetta trasgressione cenomaniana (
, assalivano con cucchiaio e forchetta il cenone tradizionale. pavese, 5-16
solo, poi la merenda, il cenone, la veglia fino al mattino.
ceno- tafio, o sia memoria senza il cadavere, al defunto. s. maffei
lapide pisane..., nulla ostando il nome di cenotafi, ch'egli impose
in mezzo alla spianata... sorge il cenotàfio del milite: un sobrio parallelepipedo
del fratello, di cui egli pareva il sarcofago e la moglie il cenotàfio.
cui egli pareva il sarcofago e la moglie il cenotàfio. = voce dotta,
terra, durante la quale si concluse il ciclo orogenetico alpino, e la fauna,
: nella repubblica di genova, il tributo sulle compravendite, permute,
con una universal legge sociale venisse obbligato il contraddittore ad accettare la scommessa, qualora
i-278: l'altra [legge] ordinante il censimento del demanio comunale, a patti
dei possessori. ojetti, ii-293: il giorno del censimento, a dover confessare
. (censisco, censisci). fare il censi mento; inserire nel
o la sua mente era stanca, o il tempo davvero aveva scavato in quei
dotta, dal lat. tardo censire per il class, censère 4 dichiarare (
4 dichiarare (e accertare) il censo dei cittadini, mettere a
21: ed or di pel già sparso il volto, e quasi / fra i
gli agenti confermarono tutti i verbali. il pubblico ministero fece le sue riserve.
ordinò il censo; cosa che fu profittata e al
. vico, 461: fabio massimo introdusse il censo, che distingueva...
. p. verri, i-280: il progetto era questo: il senato diviso in
i-280: il progetto era questo: il senato diviso in due aule, civile
due aule, civile e criminale; il magistrato in due aule, giudiziaria e
due aule, giudiziaria e amministratrice; il consiglio in due altre aule di censo
dispotico. colletta, i-246: il censo numerava quattro milioni e ottocentomila napoletani
. boccardo, 1-431: sembra che il censo non si facesse [a roma
quinquennale, periodo che si chiamò il 'lustro ', da un sacrifizio
tutte le pro- vincie del mondo dessero il censo, cioè il tributo. cavalca,
vincie del mondo dessero il censo, cioè il tributo. cavalca, iii-77: lo
dicendo, se era lecito di dare il censo a cesare, o no. fazio
costui fu 'l primo che volse che il censo / si dovesse pagar nel regno
chiesero s'era lecito al vero israelita pagare il censo. ed egli rispose pronto:
dato a'servigi di saturno. buonarroti il giovane, 9-572: io, cui l'
te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando
, 15: e questi studio d'allargare il censo / avito rode, e quel
: questi gli anni più belli e il censo avito / dissipati nell'ozio o a
: le istituzioni costituzionali si allargarono. il censo e la capacità apersero la via
. pratolini, 2-319: non tutto il popolo grasso è di parte nera
via maggio e dei lungarni a cui il censo non ha velato la ragione: qui
quel regio educandato, ov'era accolto il fiore dell'aristocrazia e del censo.
monte, v-303-4: de la romana chiesa il suo pastore / con tutto il suo
chiesa il suo pastore / con tutto il suo consiglio comsentio / de lo re carlo
in segno della restituzione di bologna, il papa colla volontà de'suoi cardinali ne rinvestì
alla camera del papa, e compiuto il detto termine la renderebbe libera a santa
381: ricordandosi delle controversie le quali il padre e egli aveano molte volte avute con
convenzione] facilmente si venne, promettendo il papa l'investitura di napoli con censo
con censo solo d'un cavai bianco, il iuspatronato delle ventiquattro chiese, passo alle
della verità che io ti dico fu il sacco lacrimevole e sceleratissimo, che.
la voce 'alpaticum 'probabilmente significò il censo che si pagava alla regia camera
pecore nell'alpi. terratico anche appellavano il censo che si pagava da'villani coltivanti
personali. 6. contratto mediante il quale una persona, sborsando un capitale
fuso. -censo riservativo: patto con il quale taluno, nel trasferire ad altri
in oro. chiabrera, 499: il buon parente serra gli occhi intanto,
4-71: questo è un censo [il benefizio], il quale a chi lo
è un censo [il benefizio], il quale a chi lo prende / richieder
natura del censo è, che colui, il quale presta denaro a censo, non
altro piacevol veleno, / che per il censo mai non molestava, / tanto che
censo mai non molestava, / tanto che il foglio d'annate era pieno, /
annate era pieno, / e poi tra il capitale e l'usufrutto, / «
locatori medesimi; talché le manimorte conservassero il canone, perdessero la proprietà. foscolo
tutti quelli che hanno prestato al pubblico il loro avere, e questi non possedessero
non possedessero ricchezza certa di terra, il terz'ordine non potrebbe moderare più ornai
sfumare. boccardo, 1-435: si distingue il censo perpetuo 0 consegnativo, dal temporale
0 consegnativo, dal temporale o riservativo. il primo, detto anco rendita costituita,
un fondo certo e determinato... il censo temporaneo o riservativo è quel contratto
anno. allora si misero a fare il conto sulle dita di quel che avrebbe potuto
. de roberto, 425: come, il maltolto? io ho pagato il cavaliere
, il maltolto? io ho pagato il cavaliere e la casa con dei quattrini
con dei quattrini sonanti; ho affrancato il censo, avete capito? 7
essere elettore. mio padre voleva cedermi il censo, ma io non gliel'ho rammentato
se uno apparecchia uno convito, benché il convito sia spesa civilissima et quasi censo
familiarità tra gli amici, lasciamo adrieto il tumulto, la sollecitudine, gli altri affanni
aretino, 2-48: ritornate a rimandarmi il censo impostovi da la vostra cortesia,
dagli algebristi del secolo xv per indicare il quadrato dell'indeterminata e a volte anche
, ii-60: costantino... diè il temporale dello imperio alla chiesa sotto censo
note al malmantile, 1-383: colui il quale presta denari a censo,
xv-495: ultimo e migliore partito sarebbe il pigliare queste sei mila lire a censo
. redi, 16-viii-113: sotto il di cui arciconsolato io fui censore,
, e nel censo rato ebbi per compagno il signor marchese vincenzio capponi.
dei due magistrati romani incaricati di compiere il censimento, poi anche di esercitare la
esercitare la sorveglianza dei costumi, eseguire il bilancio dei tributi e delle spese dello
: nel detto medesimo tempo i censori il teatro della pietra in roma comandaro che si
cioè de'rannesi, tatiensi e luceri, il re prisco n'aggionse altre tre,
. vico, 244: per tutto il tempo innanzi, essendo stato l'erario de'