a. falconi, 1-5: deve il capitano stare avertito nel pigliare li offiziali
pigliare li offiziali perché in loro sta il condurre il vassello a salvamento e scamparlo
li offiziali perché in loro sta il condurre il vassello a salvamento e scamparlo nelle fortune
.. quelli che non sanno fare il debito loro io li chiamo rompi vasselli
gragnuola, / alla neve, alla pioggia il capo estolle, / conduce egli di
e le fascine. dottori, 1-270: il figliuolo di maia era costui, /
uno de'nomi dati al fico sotto il quale furono allattati dalla lupa romolo e remo
che del ge- ner reo / porta il roman trofeo / e nel cor de'romulei
/ di gelida paura / si tinse il volto, quando / rosso di strage intorno
strage intorno al roman vallo / cacciavi il temerario / impeto del cavallo? roccatagliata
roccatagliata ceccardi, 2-392: ei che tradì il mistero / de la possanza, e
mano / andrà di libia a fulminare il seno? 2. relativo,
). marsilio ficino, 6-77: il regale e nuovo palazzo coperto di paglia
/ del dittator superbo udir si fea / il forte tullio. goldoni, v-704:
goldoni, v-704: d'eroine abbonda il romuleo terreno. pindemonte, ii-399:
/ empiea sonante l'isola / che il tebro ad ostia in faccia / lieta di
. cieco, 33-2: lui verso piraga il passo affisse, / lasciando addietro le
curve ranche / cader sul solco fa il villan la biada. d'azeglio, 4-117
ronca del villan calabrese! ma se il diavolo mi lascia due minuti.,
tutto come spinoso. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la
, 7-114: non voleva che questi [il garzone], dovendo, per esempio
fato. lalli, 9-107: ora il fiero destin con la sua ronca / ogni
quando cominciano a imputridire, tenendo frattanto il reo guadagno sì stretto, sinché stan
in teschio ignudo ignudo gli si convertì il capo, e la persona in ischeletro armato
per disegnare in carta, per il nero v'è l'inchiostro, la pietra
todesca, la terra nera et il carbone del salce o del roncàgino; per
carbone del salce o del roncàgino; per il rosso la pietra rossa detta apisso
roncaglia, in cui federico i compì il primo tentativo di creare uno stato centralizzato
a. chiappini, cxiv-14-211: il padre bardetti mi figura che anderà leggendo
tutto essere 20, come mi dissero sì il putativo che il vero autore. bettinelli
, come mi dissero sì il putativo che il vero autore. bettinelli, 3-163:
. aprì gli occhi al passeri, il quale troppo avea deviato dal vero nelle lettere
. calza, 1-i-56: sarà tenuto [il massaro] al roncaménto di tutte quelle
e bandi, xxxviii-3: sia proibito il tagliare cerri, e possasi sementare senza
alcuno. d. bartoli, 4-5-32: il bosco era sì folto e denso che
per le macchie, roncando e rompendo il passo a gran forza. muratori,
forza. muratori, 7-v-263: secondo il loro istituto dovendo anche lavorar colle proprie
: ho roncato un bosco per bonario, il massario del porro, qui a un
anche sostant. gelli, 15-ii-264: il roncare si chiamava, dice benvenuto da
benvenuto da imola, in quel tempo il purgare e nettare le biade da l'
. soderini, ii-168: vuole [il guado] la terra quale il grano,
vuole [il guado] la terra quale il grano, ma spoppa fortemente il terreno
quale il grano, ma spoppa fortemente il terreno e lo smagrisce... roncasi
diligenza. ottonelli, 203: il segare e mieter le biade si dice in
pascoli, 814: a tempo, quando il gambo avea tre foglie, / voi
1-iii-629: era la stagione di roncare il grano e di potare gli alberi da fratto
crescenzi volgar., 1-13: potevi nettare il seme, racconciar le funi vecchie.
venire in chiesa, subito pensò dirle il suo pensieri. e preso tempo disse:
4. cavare, estrarre il marmo. - anche assol. roccatagliata
co'lenti / bovi misuri, o il grembo arduo di fratte / ronchi e
come una rupe... stupirono il viandante. y incidere il corpo
il viandante. y incidere il corpo del tonno (ed è la prima
f. cetti, 1-iii-180: indi il tonno si ronca, cioè a dire,
. runcàre, di origine indeuropea; per il n. 5, cfr. il
per il n. 5, cfr. il siciliano arruncari. roncare2, intr
profondo...; qui sarà il roncare, e poi il sogno. g
qui sarà il roncare, e poi il sogno. g. p. maffei,
femm. -trice). che talia il pesce crudo, per lo più il tonno
il pesce crudo, per lo più il tonno, in pezzi di imensioni ridotte
s. v.]: 'roncatura': il recidere con uno zappetto le erbe inutili
(runcazióne), sf. ant. il ripulire un campo dalle erbacce.
mano l'erbe quando le biade han fatto il nodo, il che libera le radici
quando le biade han fatto il nodo, il che libera le radici. =
ronca. 2. ant. fare il tagliaborse. della porta, 2-305:
roncheggiare forte. ramusio, cii-ii-849: il simile e per la medesima cagione fecero
cagione fecero gl'indiani, 1 quali appresso il fuoco non lontano da nostn si distesero
terribilmente. strafarola, i-168: venuto il giorno sequente, ambedue ritornorono a chiappino
sequente, ambedue ritornorono a chiappino ed il trovo- rono che come un grasso
-egli dice essi col lor russare sturbando il sonno agli altri essere cagione di sviare
montagne, poiché, venendosi a sfeltrire il terreno in luoghi ripidi, le rovinose
baruffaldi, 92: rottamente, come il pazzo orlando, / roncheronferussando, /
attrezzo agricolo. barbaro, lii-2-251: il secondo ordine [della fanteria] è
d'asta corta e grossa, che ha il ferro a similitudine d'una ronca da
anche tuncare'... di là anche il nostro 'ronca, ronchétta, roncone'.
padula, 1-31: ha di scarlatto il viso e il gonnellino, / biondo
1-31: ha di scarlatto il viso e il gonnellino, / biondo il capello qual
viso e il gonnellino, / biondo il capello qual fior di ginestra, / che
di ginestra, / che in mille ricci il vento vespertino / le disciolse sul viso
: nel cavarmi ieri sera i ronchettini, il mio servitore l'ha fatto con tanta
tanta grazia che m'ha scorticato fieramente il garretto. p. petrocchi [s.
strade a'natri. magalotti, 10-20: il tuo ronchetto / in su la pietra
si odono i colpi dei ronchetti e il rumore delle forbici che potano. baldini
baldini, 9-218: sentiremo... il rumore delle cesoie e dei ronchetti de'
stizza... in plauto, senti il cane come ronchia! cicognani, iii-2-49
la macchinetta, aveva notato che leone, il cane, aveva ronchiato quand'ella era
e con tono minaccioso (e introduce il discorso diretto). bechi, 2-135
cosa vuol che ci faccia? » ronchiò il capitano con un'altra alzata di spalle
sopra che grifone / con aquilante, il suo german famoso, / vidder stare a
ove s'insena / entro la glauca grotta il lago e stagna, / e pendono
su dal riverbero di tanta cenere rovente sorgeva il monte lunato con le coma volte a
, iii-49: teresa, avendo udito il rotolare della carrettella sul suolo ineguale e
in una stretta di val bormida, formano il borgo di dego: uno piantato su
ritorto a corno ducale, sembra minacciare il paese. fucini, 66: alla cala
di lamiera o di latta bucherata, che il riccio dei buchi rende ronchiosa da una
le montagne,... cavatone il ferro e l'accaio, a masse
sani. -bitorzoluto, ruvido (il viso, le unghie). montigiano
come uno mezzano uomo ha la coscia: il suo colore luccicante e la sua schiena
, iv-299: hanno [i tacchini] il capo e 'l collo senza piuma,
suo 'ramo di giacinto'stimolato e sollecitato il passo troppo pesante della musa francese;
strada). landolfi, i-403: il camposanto di t. non è lontano dal
rapace). bartolini, 18-214: il vecchio liberava il falco al cielo?
bartolini, 18-214: il vecchio liberava il falco al cielo??
passavano specie di uccelli simili ai fagiani. il alco li roncigliava magari per un'ala
a uncino. fanzini, iii-519: il papa porta la tiara e un manto
fece dare un ferramento che si chiamava il ronciglio, acciocché egli tagliasse spini di
gola, i sospir versando, e il sangue / dal collo in sì crudel foggia
foggia trafitto. roberti, ix-120: il giardiniere con industre guardo / la roncola
con industre guardo / la roncola e il ronciglio adopra intento. grossi, ii-328:
roncigli allor dan mano / a trame lungi il fatai legno intenti. pascoli, 697
strada, con un suo ronciglio, / il pingue concio. -figur. tormento
navali. cebà, 13-36: il numero... de'traci legni,
. che guardan con la punta verso il di dentro del corpo, conforme si osserva
terbo. carducci, iii-6-220: il tassoni... nella prefazione alla
sm. (plur. -chi). il russare, ronfo. ramusio [
fosse stato in toledo e l'admirante il chiamava di tempo in tempo e dicevali
esso qualche volta rispondeva: « già, il veggo, signore », e poco
secchi e crepitanti della tosse che durante il giorno avevan chissà come taciuto, erano
per portargli aguti ferri, / il tagliente pennato, il ronco attorto. b
, / il tagliente pennato, il ronco attorto. b. corsini, 12-63
. corsini, 12-63: cade il misero vestii a capo tronco, / ma
ronco / con la man destra il sassia avendo urtato, / da sé
si aggiunse alla non curanza, perché dopo il taglio [dei faggi] si bruciarono
bruciarono gli avanzi per far ronchi e seminarvi il grano. e. ragazzoni, 22
tolse la letizia delle vendemmie e il guadagno che quasi unico traevasi dai
può narrarsi. milizia, ii-214: il miglior suolo domanda cultura; abbandonato a
per andare alla fontana, e per il solito era tutta chiusa da ronchi e da
g. m. cecchi, 1-2-502: il mio / figliuolo è in ordin come
a tagliar legne e rattizzare intorno / il fuoco che bollir fa le caldaie,
, ed ebbe il soddisfacimento di leggere il processo verbale... non seppe
a pranzo. sei stanco? abbiamo il tempo. ti farò vedere i miei
, 408: « io? » sciamò il principe: « io sposare quel brutto
fan quattro che è lei... il catone della morale murale, l'implacabile
murale, l'implacabile scarabocchiòmane, insomma il rompiballe anticidrolinico patentato. = voce dotta
..., levò stentando il capo e il becco a cercar aria.
., levò stentando il capo e il becco a cercar aria. 3
: tomo a rendergliene grazie con tutto il cuore e supponendo avrà ricevuto certo manuscritto del
certo manuscritto del fu signor maggi mediante il signor conte giovanni borromeo, le prometto
anche sostant. bianciardi, 4-190: il discorso sarebbe coperto dalla musica e dal
», concluse l'altro: « ecco il ponte ». = voce d'origine
con vergogna, dicono a firenze: il tale è rimaso scornato o scornacchiato o
naso. guadagnali, 1-ii-260: dopo il sorbetto di pistacchio / non l'ha potuto
c. e. gadda, 62: il corso garibaldi procurava al cinema garibaldi l'
, banale. imbriani, 3-21: il critico ha una specie di principato efimero
loro far pallotte. cestoni, 57: il redi prese uno sbaglio e confuse lo
. redi, 16-iv-388: ho ricevuto il vasetto con gli scaraf ag- gini nati
6-ix-161: 1 suoi pirati si scaraffarono il bello e nobil casamento degli esercizi spirituali
con probabile sovrapposizione di scarafone; per il d. e. i.,
quattor- deci sieno calpestrati ed uccisi per il piè di albenzio. c.
». morante, 3-157: perfino il proverbio lo dice che pure lo scarafone
. dovranno... camminare lungo il rispettivo tratto per osservare se niente si
della grassa, cioè sparagualti. capitoli per il nuovo regolamento della pubblica annona di faenza
ed equilibrata abbia conferito al numero 13 il suo fascino cabalistico e scaramantico. c.
corrotto, forse, da 'chiromanzia'. il petrocchi spiega 'disdetta alle carte': piuttosto
. barilli, 7-113: forzano e il compianto caramba furono i primi matricolati gran
malefica atmosfera di superstizioni, nella quale il furbo poteva magari cavarsela col gesto della più
sottovoce, e qualcuno toccava per scaramanzia il panno marrone per propiziarsi la capricciosa dea
nulla. fenoglio, 1-40: mentre aspettava il ritorno e il rinforzo di maggiorino mio
, 1-40: mentre aspettava il ritorno e il rinforzo di maggiorino mio zio aveva fatto
non potrò io ancora credere... il ferro del rame, l'argento dell'
ogni banda delli fianchi e ne spiccherai il scaramasso del petto [del fagiano]
guadagnato quel grado con l'aver leccato il lembo della veste del gran bassà
scaramuccia1, con cambio di suff.; il d. e. i. registra
, sf. marin. cassetta in cui il calafato ripone gli attrezzi del mestiere.
quella cassetta a vari compartimenti nella quale il calafato raccoglie i ferri, la stoppa
]: 'scaramia': cassetta nella quale il calafato raccoglie 1 ferri, la stoppa e
ferri, la stoppa e l'acqua per il suo mestiere, e serve anche di
, 1-23: a la impregnazione molto giova il sonpno facto da la dona drieto tal
batacchi, 3-163: quando in letto il mezzogiorno udirò, / fecero una scaramuccia
una scaramuccia e si vestirò. / il portentoso fu che si sentirò / più
], cii- vi-741: quando vidde il messo d'atabalipa..., gli
scaramuzza, la scrittura in omicidio ed il poeta in assassino. -zuffa fra
, di che certi loro cani, sentito il lupo, gli furono intorno e fatto
/ narate e, veramente, chi ha il torto. nievo, 1-397: decisero
. pea, 7-511: sempre con il controllo di sé, con il '
sempre con il controllo di sé, con il 'tu'ed il 'lei'addomesticato a
sé, con il 'tu'ed il 'lei'addomesticato a seconda di chi poteva sentire
quando la lirica, la drammatica, il romanzo erano avvisaglie, scaramucce, battaglie
belvedere. idem, 10-7: avevate palesamente il disopra nella scaramuccia di frizzi che ferveva
, di origine napoletana, che ripropone il modello del soldato millantatore e poltrone già
s. fiorillo, cv-531: il volermi tu contradire, o scaramuzza,
gustavo falbi con un soprammano / di netto il capo smoccola a sardella; / scaramuccia
, una specie d'avventura di scaramuccia, il libro destinato alla signora annita fu riportato
la 'chiara'del ricci, il 'furioso'di donizetti, il 'buontempone'del
del ricci, il 'furioso'di donizetti, il 'buontempone'del mandanici, tutte opere in
ai signori dello « scaramuccia » di pubblicare il bulletino della mia salute, e andrò
. -anche sostant. buonarroti il giovane, i-494: persone che, scaramuc-
, battagliero. guarini, 1-iii-222: il nostro scaramucciante filosofo, il qual s'
, 1-iii-222: il nostro scaramucciante filosofo, il qual s'awide che alla regola universale
. piccolomini, 2-31: -oh questo è il bel punto! e quanto al magnar
.., comparsi circa un'ora avanti il mezo giorno, principiarono a scaramucciare per
trattanere gli austriaci fino che potessero piantare il cannone e gion- gesse il rimanente delle
potessero piantare il cannone e gion- gesse il rimanente delle truppe loro. garibaldi, 2-68
. algarotti, i-vi- 109: il munich, dopo molto scaramucciare nei diserti,
impers. agostino giustiniani, 256: il duca, quale era dentro col suo
farsi la vittoria più facile si continuava il battere da stampace insino alla porta a mare
mezzo spesso tra la muraglia battuta e il riparo. davila, 307: sopraggiunse dopo
307: sopraggiunse dopo non molte ore il principe, risoluto di combattere e pronto ad
risoluto di combattere e pronto ad incalzare il nemico, ed all'arrivo suo si cominciò
a scarmucciare. botta, 5-350: scaramucciossi il giorno diecinove ed il venti sulle rive
5-350: scaramucciossi il giorno diecinove ed il venti sulle rive della bormida. calandra,
buoni cavalli, scaramucciando e giocando tutti coperti il viso, che non si conosceva l'
imposero al capitano e guida dell'una il nome d'alessandro e a quel dell'altra
nome d'alessandro e a quel dell'altra il nome di dario; e avevano cominciato
c. malespini, i-44-118: se il prode barone guerreggiava con l'armi in
, polemizzare. aretino, 26-124: il pecora campi scaramucciava co 'l fate ben
? nulla. ma e'mi sta il dovere, perché io ho preteso di scaramucciar
esso voi, tenendomi su gli universali il più che ho potuto. mamiani,
non mi avresti rimproverato già tu. il « fanfulla » nuovo invece scaramuccia di
dette all'italia. faldella, i-2-205: il fatto suo [di depretis] era
vasari, 4-ii-73: prima per il tramezzo della chiesa e del coro l'
fondamenta quando si ha da fabricare sopra il sasso, tofo, scaranto, il
sopra il sasso, tofo, scaranto, il quale è una sorte di terreno che
milizia, viii-121: la rocca è il più solido terreno per i fondamenti,
per i fondamenti, come lo è il tufo e lo scaranto. fanzini [1905
landò, 1-57: se si arrostisse il cerebro del camelo e sia bevuto con l'
, giova mirabilmente al mal caduco: il fele, posto col mele, sana
nido alla scheranzia, cui giova anche il medesimo loro nido disfatto in acqua ed
emil., da connettere probabilmente con il bologn. scarvàint (v. scaraventare)
stizza o di ira. buonarroti il giovane, 9-212: per far da signor
nel palato. passeroni, 4-91: il primo sasso / che trovò, con
non lasso, / come strai, rasente il solco, / scaraventa al buon bifolco
, poi ebbe uno scatto, agguantò il calamaio, glielo scaraventò. pirandello,
un fastoso ceffone che gli fa girare il capo. -proiettare una luce particolarmente
le cui finestre vogliono questa sera contraddire il passatismo di strizzatine d'occhiate scettiche del
. ferd. martini, 4-42: il teliini non replicò: presomi per un
l'elefante] perdé la pazienza scaraventando il povero poeta parecchie braccia lontano. jovine
in quale razza di scogli ti scaraventi il grecale a perdere anima e corpo.
più sgradite. carducci, iii-24-201: il governo italiano... afferra di
. » ferd. martini, 4-241: il giorno di poi il guamieri fu chiuso
martini, 4-241: il giorno di poi il guamieri fu chiuso in fortezza e in
, 13-246: speriamo... che il comando di divisione non ci scaraventi in
o pericolose. monelli, i-98: il vino giungeva troppo regolare e il cuoco
i-98: il vino giungeva troppo regolare e il cuoco si raffinava troppo nella certezza che
cuoco si raffinava troppo nella certezza che il mulo veniva ogni giorno con la spesa
ogni giorno con la spesa. ma il destino ci scaraventa di nuovo, con
anche la plebe, oltre gli studenti e il medio ceto, loro scaraventa. fogazzaro
. fogazzaro, 1-450: ha visto il terribile padre zoc- chi cosa mi scaraventa
r. sacchetti, 1-227: il segretario schiattava dalla bizza; dormivano tutti
. bigiaretti, n-188: èva sentiva che il mio silenzio copriva alla meglio qualche milione
scaraventassi addosso. fenoglio, 1-110: il commissario stavolta fece una smorfia tembile e
era mai ricevuto. -in relazione con il discorso diretto. arpino, 19-173:
avevano, senza dirmi nulla, fatto firmare il decreto; e me lo scaraventarono addosso
nella notte totale, si scaraventarono verso il borgo sottano. arbasino, 3-264: di
avrei detto scaraventatevi, ma cappita! il muzio ci grida]. buonarroti il giovane
! il muzio ci grida]. buonarroti il giovane, -337: son di quelli
al lusso di cui avevano sempre goduto, il partito delle economie trovava molti oppositori
abbandonarsi a eccessi e intemperanze. buonarroti il giovane, 9-656: l'uom malvagio,
che per timor tenne al suo vizio il morso, / non avendo chi 'l freni
/ colle sue iniquità si scaraventa: / il buon diventa reo, necessitato / dal
estens. esagitato, scomposto. buonarroti il giovane, i-198: accomiatati ormai dalla
, tr. (scarbóno). estrarre il carbone di legna dalla carbonaia, quando
di legna dalla carbonaia, quando è compiuto il processo di carbonizzazione. - anche assol
. v.]: 'scarbonare': cavare il carbone dalla carbonaia, quand'è bello
di agricoltura, 1-86]: quando il carbone è 'purgato', vale a dire
mostravano di scarbonchiarla e di porci suso il piede, acciocché il fumo de la
di porci suso il piede, acciocché il fumo de la ismoccolatura non gli salisse
frattura concoidale, si trova in vene attraverso il calcare di scarborough in inghilterra.
, ario scorse eneo sull''empedocle', il rimorchiatore piu piccolo e scarcassato.
dell'essere scarcerato. massaia, vtii-57: il capitano ca- meron, console inglese.
ad ottenerci da sua altezza di scarcerarlo [il tasso] e condurlo a diporto.
, al quale non sia stato notificato il decreto di citazione, deve essere scarcerato.
] le tre ragazze ordinando di vestire il loro abito più bello e sgargiante.
jahier, 2-91: scotete nel vento il lenzolo malato / e risperate guarigione /
lo ricopre o lo costringe. buonarroti il giovane, q-501: gente accorsa / a
-slaccia / i tuoi calzari! -scàrcera il tuo seno! / -schianta il tuo cinto
! -scàrcera il tuo seno! / -schianta il tuo cinto! -inàrcati! /
- rivèrsati! 4. far sprigionare il fuoco. salvini, 15-1: dalla
salvini, 15-1: dalla selce scarcerasse il fuoco. 5. intr. con
figur. sprigionarsi da una sostanza (il fuoco). g. del papa
onde uscendosene anch'eglino fuori, augumentano il sopraddetto effluvio ed il calore insieme.
fuori, augumentano il sopraddetto effluvio ed il calore insieme. -non essere afferrabile per
essere afferrabile per l'estrema mobilità (il mercurio). lubrano, 2-4:
, 2-4: strettoi non l'ammaccano [il mercurio]; lacci non l'
, 5-97: batteale nell'aspettar questa vista il cuore con tanta violenza che parea che
in seno al suo silandro consisteva tutto il suo bene. = comp. dal
del corpo. tapini, v-512: il suo spirito [di cristo], scarcerato
3. sprigionato nell'atmosfera (il fuoco). g. del papa
, 8-329: fu una gran festa, il giorno di quella scarcerazione, nel fondaco
: volle accompagnarlo a san vittore per il disbrigo delle pratiche di scarcerazione e a
l'istruzione e dopo l'interrogatorio, il giudice istruttore, sentito il pubblico ministero
l'interrogatorio, il giudice istruttore, sentito il pubblico ministero, o il pretore d'
, sentito il pubblico ministero, o il pretore d'ufficio nei reati di sua competenza
risulti che si tratti di reato per il quale la legge autorizza il mandato di cattura
reato per il quale la legge autorizza il mandato di cattura. ibidem, 327
, 327: nella ordinanza di scarcerazione il giudice può imporre all'imputato l'obbligo
a lato. = etimo incerto; il lat. tardo scardìa vale 'aristolo- chia'
altre piante spinose, e in partic. il cardo dei lanaioli { dipsacus fullonum)
cardo dei lanaioli { dipsacus fullonum) e il cardo selvatico { dipsacus silvester).
. scardola. galanti, 1-ii-148: il lago di fucino abbonda di un pesce
/ corse più gente e agli orbi il tolse e trasse. / ma non avendo
/ ma non avendo in testa egli il capello, / la nuca gli ammaccare le
avviticchiare, dividere, incannare e scardassare il cotone sono ingegnosissime. settembrini [luciano
, 16-28: gli accadeva spesso di sognare il letto della casa paterna...
-con uso impers. buonarroti il giovane, 9-163: si pettini e si
regger al freddo, si vestono contra il verno, perciocché co'piedi, i
e aggrovigliate. viani, 10-273: il marinaro sta seduto sul pietrato del cortile
(in partic. nelle espressioni scardassare il pelo, la lana, la pelle,
alcun malivolo qui sento, / adatterà il battaglio ancor dal cielo / in qualche modo
/ in qualche modo, a scardassargli il pelo. cantari, 100: eccoti giunti
10-51: egli non restò mai di scardassargli il pelo, finché non palesò la robba
icciavano la schiena, che mi lisciavano il pelo, che m'ab- occonavano
mi scardassavan la pelle, mi calpestavano il dorso, mi sputacchiavan sul muso. a
antica, / e a chi la tocca il ciel la benedica. -torturare.
e tormenti. viani, 10-184: il barone dresdde lo volevano scardazzare, trafiggere
sua deposizione orale e scritta non vedeva il momento di poterla scodellare alla corte a
quella lana che, a uno tempo il ramaiuolo e la mescola accordandosi, delicatamente
uno tratto. aretino, 20-31: il mulattiere... trangugiava bocconi smisurati
che mille anni gli parea di scardassare il pelo con il battaglio suo, dileggiavano le
gli parea di scardassare il pelo con il battaglio suo, dileggiavano le vivande nella
coll'orrende penne sue. -strappare il pelo, la barba. aretino,
. f. frugoni, vti-780: godeva il merito in sentire scardassar addosso la lana
lusinga. qualor volsi gabbar alcuno, il lisciai, lo stregghiai. 6.
toccò più d'una batacchiata, / ché il baston suona come una campana, /
scala di quello, portando innanzi a tutti il gonfalone della giustizia un certo michele di
, d'ogni sorta artieri, trattano il lino la cànapa la stoppa la lana
cànapa la stoppa la lana la pece il sevo lo sparto. c. e.
, una scardassatura ad un foglio intitolato « il caffè », che mi dicono si
. villani, iv-13-3: com'era ordinato il tradimento, non fu lasciato più cure
a vita a vita, e vive il duca nostro signore! ». statuto dell
scardassiere, e venuti gli amici a levare il corpo, lo trovarono sparito. d
. bartoli, 13-2-21: la ricreazione che il santo duca si prendeva or più or
.. invero gli si rende così difficile il mutar abitudini e pensieri, che
si lascerebbe piuttosto sfracel lare il dosso, anziché cedere agli altrui consigli.
, poco innanzi cena, fu mozzo il capo a due in sulla piazza de'
di pigliar certi suoi scardazzi, che pur il giorno davanti comperati nuovi e bellissimi.
davanti comperati nuovi e bellissimi. buonarroti il giovane, 9-161: è carico di
carda. cantù, 3-351: poiché il cambiar la direzione d'un movimento,
una muraglia, non sai tu che il vento solo che porta la mia spada
ne vien a far meco lo scardasso, il bambalione e 'l protoquamquam.
, viii-70: del resto parve che tanto il pescivendolo napoletano quanto lo scardator fiorentino fossero
egualmente animati da pari zelo di cercar il comun bene
forte / lana cattiva allo scardatore / che il pettine rompe / e in petto si
pettine rompe / e in petto si tiene il cuore. = nome d'agente
diverse arti si coltivano la soda, il guado, l'erba guada, l'indaco
o ginestruzza, la robbia, il toumesol, il dissaco o scardic- cio
ginestruzza, la robbia, il toumesol, il dissaco o scardic- cio. 2
targioni tozzetti, 12-4-346: converrà che il contadino pratichi una grande e continua diligenza
una grande e continua diligenza nel custodire il suo prato ed estirpare i pruni,
: quel cardinale d'andrea che dopo il 1860 doveva giungere quasi a farsi scardinalare
.). scardinaménto, sm. il togliere, il levare via, per
scardinaménto, sm. il togliere, il levare via, per lo più con
furono unanimi le grida: « abbasso il direttore!... abbasso il regolamento
abbasso il direttore!... abbasso il regolamento!... » fracassamento
scardinamento di tutti i princìpi, con il rovesciamento rivoluzionario di ogni valore riconosciuto,
solo ma dell'arbitrio estetico, secondo il quale ogni forma è ottima se è
separazione repentina dalle persone amate (e il disadat tamento che ne consegue
che mi lega a questa donna è il punto cui condusse la mia vita: la
martellate ». bernari, 1-201: il fattore comincia a considerare la proposta con
pasolini, 5-135: ripresero a scardinare il cancello. 2. in contesti
di ambiente anche lontanissimo dall'italiano, il richiamo telefonico rimane il nostro 'pronto'
dall'italiano, il richiamo telefonico rimane il nostro 'pronto'! nazionale, quando
nostro 'pronto'! nazionale, quando il film si svolge in ambiente di alta
politica. l. sturzo [« il mondo »], 28-v-1949], 3
la monarchia; la filosofia aveva scardinato il cristianesimo. f. molinari, 3-126:
e quasi inavvertitamente, in un attimo, il piano di realtà della scena, non
trattato intemazionale. soffici, v-6-451: il cieco aggrapparsi a un trattato iniquo (
scardinarsi e tutta la stanza e tutto il mondo furon pieni di un urlo; dell'
. astrarsi. papini, x-i-iioi: il poeta deve sradicarsi, scardinarsi dalla vita
. 12. locuz. -scardinare il capo: lasciarlo penzolare. viani,
lasciarlo penzolare. viani, 19-176: il morto messo contro la muraglia fredda scardinava
morto messo contro la muraglia fredda scardinava il capo pesante sopra una spalla, il viso
scardinava il capo pesante sopra una spalla, il viso, manicato da un pennello tutto
scàrdino). spazzolare con un cardino il pelo adatto a confezionare cappelli. tommaseo
quasi demolito. buzzati, i-587: il mare con furiosi sibili ribollì, e si
verdi! -scoordinato, scomposto (il passo). jovine, 2-29:
da presa che senza pretesa, con il suo prismatico obbiettivo, ci vedeva,
con l'accento di uno per il quale sia naturale e legittimo e fatale lo
granato. lomazzi, 4-ii-404: il zaffiro rappresenta i serafini,...
raggiungere la lunghezza di 30 cm e il peso di un kg e ha scaglie
, assiso al lito, / d'arezzo il pescator pescando stava / ed anguilluzze e
schiame d'uno pesce detto scardova, il quale più di nullo altro le ha ampie
capuzzo / la scar- dovella e guadagnar il luzzo. = dal lat.
con le spine del pesce (cfr. il gr. àxav-sca; 'spinarolo1 e axav#o
qui scarmigliarli. brancati, 3-258: il brav'uomo si scarduf- fava i capelli
, 15-79: è tempo ormai che cessi il ribrezzo aristocratico dei capelli lisci e impomatati
scarduffiati. viani, 19-181: vi capitò il randagio drammaturgo trucolento ulisse barbieri, di
trucolento ulisse barbieri, di statura titanica, il viso strinato da fiamme volatiche, tutto
stolta: / dicalo citerea, se il suo marito / di questo mal, fuor
oco tra loro discosti, perché ci passi il fumo e il calore. '.
discosti, perché ci passi il fumo e il calore. '. petrocchi, 1-123
'. petrocchi, 1-123: menco, il contadino, ha scarellato davvero: il
il contadino, ha scarellato davvero: il caniccio è diventato un ammasso di legna da
sm. ant. scalferotto. buonarroti il giovane, 9-574: voltar lo sguardo alla
armati i loro bordi, e di là il nome italiano. il targioni la chiama
e di là il nome italiano. il targioni la chiama cora. = etimo
de'napoletani. brusoni, 4-ii-198: vedendo il capitan generale che né meno le perpetue
artificiali. gemelli careri, 1-iv-41: il lunedì 5, dopo la scarica di
mortaretti, venne per la strada della marina il mandarino della città a prender fresco.
, una bella sera di settembre, il brontolante temporale arcadico si sfogò con una
trascendenti, se non esorbitanti, sorrise il tassoni, ma con sogghigno amaro.
518: il portone era chiuso, la strada era ingombra
mi accolse con una scarica determina il percorso delle scariche temporale di
scariche pubblicitarie. 4. il susseguirsi o il prorompere improvviso e frequente
. 4. il susseguirsi o il prorompere improvviso e frequente, di manifestazioni
non solo gli occhi gli sgocciolavano, ma il naso, quel povero naso gracile e
. fenoglio, 1-i-1964: tremava in tutto il corpo per scariche di freddo.
poi, come scariche di elettricità, sovra il popolo. a. parazzoli,
sotto forma di scintilla, e allora prende il nome di scarica disruptiva. serao,
scossa come da una scarica elettrica e il pianto le ricorse negli occhi. fenoglio,
negli occhi. fenoglio, 1-1-1314: il cadetto morello capitanava immobilmente una squadra compattissima
ancora fisso a un altoparlante, tutto il suo forte corpo come sotto scariche elettriche
. percorse a tratti / su su per il tramite di oscuri rameggi da una specie
dalla nube verso terra e che forma il canale attraverso cui si produce, con
si produce, con movimento inverso, il fulmine. airone [4-vui-1981],
airone [4-vui-1981], 72: il percorso del fulmine vero e proprio,
scariche-pilota, che avanzano a scatti verso il basso una cinquantina di metri per volta
prima relazione trasmessa da alessandria d'egitto il 17 settembre 1883, il dottor koch
alessandria d'egitto il 17 settembre 1883, il dottor koch notava la presenza in gran
azione di levare le merci che fanno il carico o parte del carico d'un
per le religioni pure ha ordinato [il re] a proporzione pistesso, non volendo
chiostri sieno la scarica delle casate ed il ricetto delle genti inutili. 15
dalla fante, mercé che li riuscì mancino il giuoco di scaricabarilli. moneti, 50
scaricabarilli. moneti, 50: fate che il gioco voi più non alletti / di
se la godeva, perché aveva aiutato il gioco di scaricabarili fra i sinistri, che
insidiose rispondete fischiettando...; usate il vecchio infallibile sistema dello scaribarile.
marce,... sarebbe intollerabile il vivere fra gli scaricabarile confusionari spostati del
la nomina del segretario; come se il verbale non fosse sempre affidato, per tradizione
: è da animi grandi e signorili / il fare in morte a scaricabarili.
un determinato campo di forze, qual è il campo gravidico o il campo ossequienatale-scaricabarili-
, qual è il campo gravidico o il campo ossequienatale-scaricabarili- stico. = deriv
m. casaregi, 2-61: deve il padrone osservare co'marinari e dar loro
, industrie, ecc., onde facilitare il carico e lo scarico delle merci dagli
modi e in quei tempi ch'ella consegua il fine per il quale ella è stata
tempi ch'ella consegua il fine per il quale ella è stata ordinata.
a'suoi lo scaricamento degli archibugi che il capitano con altri delle prime file atterati
con altri delle prime file atterati tolsero il cuore al rimanente di tentare la sorte
di un dispositivo di arresto che permetta il caricamento senza immediato scaricamento. 6
« quaderni rossi », 3-156]: il padrone è ancora costretto a chiudere gli
del processo oggettivo, oggettivamente necessaria per il passaggio ad un maggiore scaricamento di responsabilità
bernari, 1-68: la sera mi chiama il principale e mi fa: « perché
della raccolta. -in partic.: sbarcare il carico da una nave. boccaccio
, 30: andate, andate: scargat'il vino. statuti dell'università di bisceglie
, / ne fèr catasta al luogo ove il pelide / un tumulo sublime al morto
proporzione della loro fatica. -depositare il proprio carico (un mezzo di trasporto)
e. cecchi, 8-23: giunse il più ingente convoglio e cominciò a scaricare
, i-153: oh guarda!., il biondo apolline / precipita a l'occaso
: due uomini... sollevarono [il ragazzo] giusto per scaricarlo al filatoio
decina di persone. frateili, 1-189: il treno aveva scaricato poche persone.
sollevò in braccio e la scaricò sopra il muretto. e e
di graziani questa reticenza fu la prova che il cardinale li aveva, come si dice
: « e l'altri? » fece il riccetto. « l'avemo scaricati »
« l'avemo scaricati », disse il lenzetta, « se ne so'iti a
, dalla coscienza, vivo o morto, il tedesco, lasciamo andare gli altri tre
quattro feriti, sono leggeri, ma il tedesco davvero lei se l'è bello e
che molti la scaricassero da'tetti per il soverchio peso, temendo che le case
zio »... « sai il mio berretto tedesco di ieri? stanotte me
è di nicistà el cibo ognidì, il sonno concedersi e gli altri pesi sconci
: avevano in costume le amazoni circa il mezzo giorno di andare due insieme o
o sole alcuna fiata a scaricare naturalmente il peso del ventre. bandello, 1-5 (
bocca faceva un certo ribombare, rappresentante il suo che fa uno quando pieno di
con purghe. muratori, iii-202: il sidenam... tiene questi tumori per
usciti fuori, quasi che s'interrompa il corso preso dalla natura di scaricare gli
e de'rospi non si fecondano dentro il seno materno, ma sì bene nell'
anche assol. leonardo, 3-427: il fiume, nello sboccamento che fa,
, 1- i-357: tanto scanca [il canale] il più lungo e meno declive
i-357: tanto scanca [il canale] il più lungo e meno declive quanto il
il più lungo e meno declive quanto il più corto e più pendente, cioè tanto
più corto e più pendente, cioè tanto il tortuoso quanto il diritto. torricelli,
pendente, cioè tanto il tortuoso quanto il diritto. torricelli, ii-3-266: il canale
quanto il diritto. torricelli, ii-3-266: il canale g parallelo al pelo a delle
cose più lievi e le scarica dove il corso si fa debole. -far
grandine, pioggia (le nuvole, il cielo). intorcetta, 62:
. intorcetta, 62: per tutto il territorio di quattro grandi ville murate,
di quattro grandi ville murate, essendo il cielo chiarissimo senza che apparisse nube veruna
, 1-6-55: nube improvvisa oscurò intanto il giorno, / e a un tratto scaricò
6. fare o lasciare uscire il vapore da una caldaia. guglielmotti,
valvola dello sfogatoio e lasciar correre via il vapore dal trombino di scanco, come
17: quando non si possa conoscere il legno se sia amico o nimico,
mano scarica verso la regina; conte ripara il colpo, quale va in alto.
loro alabarde. oliva, i-1-677: alzò il filosofo la bacchetta per colpire lo sfortunato
per colpire lo sfortunato, e già scaricava il colpo, quando, ravvistosi dell'ingiustizia
o alle villanie con le quali impiagavano il suo onore. giannone, 1-ii-172: ecco
un gran colpo di bastone sul capo; il cristiano cadde, e più noi rividi
fece sobbalzare i due ragazzi e strillare il lattante. brancati, 4-42: scaricò sulla
tutti i suoi uomini, come se il vuoto li avesse succhiati e si fossero
insulti contro una persona. buonarroti il giovane, 9-834: sempre rampognando,
, 3-96: la domenica poi si metteva il cappello colla piuma e andava a scaricarle
, se non che io scaricherò tutto il mal tempo su la tua vita.
, i-158: sopra di me sola scarichi il cielo sì tristi auguri, e pur
mia disavventura. 11. rivolgere il discorso, recitare un brano o fare
di sillabe. imbriani, 3-23: il solerte segretario della promotrice, avvocato luigi
-addurre scuse o pretesti. buonarroti il giovane, 9-413: gli scarichi, le
zonzo. 12. manifestare apertamente il malumore, l'ira, lo sdegno
bontà, perché cagione scarichi tu sopra il tuo favorito figliuolo l'ira tua,
la tua bile he sobbolliva contro il povero foscolo. faldella, ii-2-202:
pirandello, ii-1-84: gli attori scaricheranno tutto il loro sbalordimento in una fragorosa risata.
450: si avrebbe voluto scaricare tutto il tenero che ci gonfiava di commozione in
ii-397: quanto si fermava al telefono il nostro buono e paziente papà per divertire le
scaricare? 13. sfogare il desiderio, la gioia, anche un dolore
giugner al loco / ove talvolta scarico il dolore. pasqualigo, 1-18: s'io
a scaricar la foia. -alleviare il peso della vita, una pena, un'
manzoni, fermo e lucia, 30: il curato aveva voglia di scaricare il peso
: il curato aveva voglia di scaricare il peso del suo cuore, onde fattigli ripetere
seriamente i più grandi giuramenti le narrò il miserabile caso. gozzano, ii-223:
con quell'anima carca / finché s'offerse il dolce pedagogo », / il pedagogo
offerse il dolce pedagogo », / il pedagogo ch'ogni pena scarca.
con l'andare ». -abbandonare il peso del corpo con la morte.
fan così smarrita / è la carne, il demonio e 'l falso mondo: /
agli avversari le carte meno favorevoli per il proprio gioco. grazzini, 514
gravi occasioni di disgusti e di doglianze fra il prencipe e il governatore e fra i
e di doglianze fra il prencipe e il governatore e fra i capi e le soldatesche
imitare quei che si scarnano quanto possono il più delle cose ap- partinenti alla giustizia
partinenti alla giustizia, poscia che questo è il tuo principale ufficio. lancellotti, 307
del nostro tempo... scaricano il peso dell'allattare e nodrire i lor bambini
uopo una dichiarazione dell'istituto, che il péso a lui imposto direttamente, la riforma
scaricare i propri pensieri su qualcuno: « il signore », mi dice, «
forse una o due coppie / di pane il mese, 0 un poco di vin
i muli? » disse rosaria, grattandosi il capo. einaudi, 3-71: quegli
, e veggian dove scarica. buonarroti il giovane, 9-205: chi verso ove può
scaricare a un mulino che aveva detto il padrone. -per simil. svuotare del
veleno, onde quegli, preso delicatamente il portafogli con due dita, lo scaricò
. per estens. sbarazzare un luogo o il mondo da una persona odiosa o anche
, 1-vii-618: fare istanza di scaricare il suo paese delle truppe e d'ogni
possa mai dubitare, venendosi a scaricare il mondo di un mostro, anche nelle
nuovi meriti. alvaro, 14-168: il sud è necessario per scaricare la propria
amici insieme si sfuocano, ragionando, il cuore. brusoni, 2-74: la
con una dogliosa corrente di lagrime a scaricare il cuore dall'incomportabile affanno che r opprimeva
r opprimeva. palazzeschi, i-40: il sindaco sapeva che quelle verbali escandescenze le
, affinché non rovinino. -liberare il corpo dall'armatura. tasso, 7-7-72
. tasso, 7-7-72: gareggia insieme il nobil drapelletto / in far allor servigio
/ chi scarca lor de la corazza il petto; / chi di spada e pugnale
non perdesse nel parlare e non scaricasse il corpo né per vomito né per altra
donna, sentendosi per i siropi inghiottiti il corpo moversi, andò a luogo necessario
, andò a luogo necessario a scaricar il ventre. aretino, 1-12: considera se
colui che non ha tempo di scaricare il ventre né la viscica. lancellotti,
indignità) e facendone vasi da scaricarvi il ventre. settembrini [luciano],
, iii-2-198: io in mutande mi forbiva il capo con un forbitoio dentato..
la ventraia. -liberare dal muco il naso, soffiandolo. fenoglio, 5-i-688
, e allora con un sospiro snodò il suo fazzoletto di seta azzurra...
.. e romoro- samente si scaricò il naso dentro. 19. svuotare
vuol dire col renderli inclinati considerabilmente verso il corso dell'acqua e con levar loro
loro i risalti i quali, rompendo il corso all'acqua,... sono
gli archi abbasso. sanudo, xvi-689: il castello comenzò a scaricare certi canoni e
artegliaria qual era a quella banda de verso il ponte. giovio, i-122: s'
scaricando in alto la sua carabina per dare il segnale alle salve di saluto e di
gran quantità e di quella grossezza che il luogo richiedeva, non poteva quasi essere
. sardi, 57: se [il pezzo] fosse caricato, subito lo scaricherei
banda è la guerra maggiore / fra il feroce rancherà e 'l conte orlando: /
di un tronco con tant'impeto che il ferro uscito dal manico saltò nel giordano
reiterasse le lettere e i prieghi perché il varco, rispondendo, lo scaricasse et allegierisse
precetto a'suoi sudditi di non seguitare il conte in simili azzioni scaricandoli dell'ubbidienza
ubbidienza giuratali. muratori, 9-221: il popolo, non ostante quella giunta d'
o scaricare niccolò dalla colpa o assicurare il popolo dai sospetti: altrimenti, restando sospeso
sempre è un tratto da mostro marino il ridurre un gemello a dover, per consolarsi
franco, 3-21: le frutte che oltre il soverchio scarri- cherà un autunno,.
fertile producimento manco può compartirsi in ciascuna il dovere suo. 25. archit.
suo. 25. archit. distribuire il peso di una struttura o di una
. neri, 1-106: si guardi se il colore è carico a bastanza, per
. arti e mestieri, ii-234: il tartaro bianco scarica il colore. -concentrare
mestieri, ii-234: il tartaro bianco scarica il colore. -concentrare il disegno o il
tartaro bianco scarica il colore. -concentrare il disegno o il colore in un punto
il colore. -concentrare il disegno o il colore in un punto di una rappresentazione
orientare le vele anteriori in modo che il vento dia nella vela e nella gabbia
le vele anteriori all'altro bordo, affinché il vento dia nella vela di trinchetto e
orizzontalmente pennoni delle vele perché queste ricevano il vento nella parte posteriore, durante la
pennoni delle vele posteriori, onde ricevano il vento sull'altro bordo, dopo che
gabbia di trinchetto in modo che riceva il vento nella parte anteriore. stratico
la gabbia di trinchetto, sicché riceva il vento nella sua faccia interiore, dopo che
vento nella sua faccia interiore, dopo che il bastimento stette in panna o virando di
vento possibile. -anche: far prendere il vento a una vela nella parte interna.
dei due sci, gravando maggiormente con il peso del corpo sull'altro. 30
sicuri che non si perderanno. buonarroti il giovane, 9-160: parton somieri, parton
via indignato con se stesso più che con il nano, tanto che si scaricò del
ha da complire tanto per avere passato il parto con salute propria usando parole,
dal piemonte disegnano di scaricarsi di genti il più che si può. f. f
, dove si scarica nel mare oceano il fiume di guadalchibir. galileo, 1-2-225
si scaricano in questo golfo uno è il penèo. g. gozzi, i-23-158:
nell'hauash. -diradarsi nell'aria (il fumo). palazzeschi, 1-358:
palazzeschi, 1-358: bisogna attendere che il fumo si scarichi un poco, giacché
. -staccarsi cadendo a terra (il terriccio). soderini, iii-452:
sarpi, vii-25: poiché tu senti il suono quando già il martello è levato
: poiché tu senti il suono quando già il martello è levato, siccome, scaricandosi
qualche pezzo di artiglieria, vedrai prima il fuoco per molto spazio di tempo che
fuoco per molto spazio di tempo che il suono udire. galileo, 4-1-145:
4-1-145: per essere l'artiglieria stromento il quale, per la sua grandezza e
qualcuno o disperdere la propria carica (il fulmine). cavazzi, 171:
aria, minacciando impetuosa pioggia, perloché il nostro generale impose far alto sin tanto
generale impose far alto sin tanto che il tempo si fosse scaricato. parini, 260
alfine / sui deserti infecondi e sopra il mare. opuscoli scelti sulle scienze e
e si profondava fino al terreno umido, il fulmine, trovando in esso un bastevole
sarebbe per esso interamente scaricato senza arrecare il menomo danno al rimanente della fabbrica. leopardi
tutto sopra roma. fenoglio, 5-iii-156: il temporale che era andato addensandosi per tutto
temporale che era andato addensandosi per tutto il pomeriggio si scaricò dopo cena.
: dove ha da andare a scaricarsi il tempestoso temporale in aria, alzatosi dal gridar
dal gridar che fanno i moralisti contro il libricciuolo apologetico dell'usura, pubblicato dal
, i-165: con questo mezzo si avrà il colore verde al fondo del vaso;
scanca. 38. trascorrere (il tempo). a. tiepolo,
carica in una determinata direzione, contro il nemico. roseo, v-68: udite
nemico. roseo, v-68: udite il rompimento e 'l gran fracasso delle lande
scaricarsi. brusoni, 206: il conte d'arcourt al primo avviso della mossa
premuta propagando a l'altra / va il peso e l'urto, e il peso
va il peso e l'urto, e il peso e l'urto istesso / a
peggio che un getto di fango; il suo alito è pestifero. vattene lontano
anche sopra degl'infanti si scaricò talvolta il furor de'gentili. varano, 1-52:
su di lui. -diffondersi lungo il corpo (un brivido). pratolini
proverbio che in lingua nostra significa che il filo si rompe dal capo più debole
i-2-27: pur troppo presto si scaricò il fulmine; posciaché il vecchio, caduto dalla
presto si scaricò il fulmine; posciaché il vecchio, caduto dalla stessa seddia ove
soddisfaceva alla curiosità degli sguardi, insanguinò il pavimento col cervello scoppiato dalla testa fatta
quando i successi delle cose non hanno il desiderato fine e massime quando ci pare
quando ci pare, scaricandoci noi, lasciar il peso sopra le spalle altrui. condivi
non si confida intieramente d'alcuno sopra il quale possi scarricarsi di qualche parte. cesari
: gesù è rappresentato al presidente pilato, il quale lo conosce innocente; e per
alla mia domanda onde io possa presso il capo dello stato maggiore generale scaricarmi di
relazione sulla sezione di difficile scavo e il direttore, istruito degli umori operai, se
me ne scarichi, presentando ad esse il conto. f. galiani, 4-94
e si sospiri sempre di veder giunto il momento da potersene scaricare. -discolparsi
che ciò che io consiglio, io il faccia a fine di scaricar me e di
gualdo priorato, 8- 313: il parlamento, il re e gli scozzesi s'
8- 313: il parlamento, il re e gli scozzesi s'andavano con
state imposte. pattavicino, 6-1-248: il cardinal gian carlo, affine di scaricarsi
affine di scaricarsi dalla nota di non promuovere il principale intento del re, ch'era
del cardinal barberino. -purificarsi, ricevere il perdono dei peccati commessi. alamanni
sp., 1 (23): il fatto sta che don abbondio aveva forse
di conoscerlo. bernari, 3-49: il suo sguardo, le sue mani nervose
i guanti attorcigliandoli e stirandoli, tutto il suo corpo che si moveva a scatti nella
nella seta del vestito aderente, dimostravano il suo estremo bisogno di scaricarsi. fenoglio
per garantirmi delle tentazioni e non violare il codice, alla vigilia delle uscite io
si era scaricato. fenoglio, 1-i-1588: il suo bisogno di azione si era quasi
stancarsi. tuparich, 5-452: il greculo non termina più. lo lascio
83: se 'l poetar a spizzico ovvero il componi- chiar a folate fa circondar la
dubito punto, durando all'amico nostro il mal presente e non gli mancando la
la balestra e l'altra di ricever il verettone, s'andarono a mettere sul
noi conosca. egli debbe aver scaricato il suo balestro con la bartolina. cademosto
ma che si stesse svegliata e per scaricare il balestro una volta, prima che mangiassino
un diaspro ella s'indonna, / dove il faretra ho mille volte scarco / e
forte e sospirar sovente: / e udiva il petto lor dai pugni infranto. /
una risata. faldella, iii-119: il pubblico scaricò le sue risa sopra la
8-12: d'alto allor sopra la fronte il fiede / e di sangue gli empiè
piccola che senza scaricare della sua soma il cammello entrar non vi potea, ma scaricato
del nemico con tanto coraggio che subitamente il disordinò, essendo nel medesimo tempo caduti
quelle frondi, pareami già d'avere il taglio della spada di lui che mi fischiasse
. cattaneo, i-100: questa ricevuta fece il re davidde ad ingiurie sì scortesi,
piovano arlotto, 119: tu fai il contradio degli altri che si vanno a
: la sala da pranzo familiare è il bicotidiano scaricatoio di bile, malumore, pregiudizi
. -persona con cui si sfoga il proprio malcontento. ghislanzoni, 3-72:
puniti con multa che non potrà oltrepassare il quarto delle restituzioni i proprietari od affittuari
: canale naturale o artificiale che permette il deflusso delle acque di un fiume o
di queste, si fa alzare gradatamente il livello dell'acqua, sino a potere
, iii-276: qualora si voglia che il mio cronyometro abbia a servire anche a
qualche tempo prima trovata la comunicazione fra il vi- ctoria-nyanza e l'alberto, cioè
vi- ctoria-nyanza e l'alberto, cioè il nilo vittoria, e aveva sostenuto che
uno scaricatore che non poteva essere altro che il nilo di duflì e di gondocoro.
superiore ed inferiore del somiere, acciò il vento compresso dai mantici passando in mezzo
affondavano nella creta sdrucciolavano nel parso conveniente il tradurre scaricatore. gioni tozzetti, 12-3-166:
porto. de luca, 1-2-66: il nome o vocabolo di vettigale, appresso
figur. vanteria, millanteria. buonarroti il giovane, 9-320: tu terresti ben noi
. salvmi, v-2-5-7: 'scaricazioni enfiate': il franzese per l'appunto 'décharges enflées',
del suo carico. buonarroti il giovane, 9-262: seguite pur, mentre
scarico vi sarà l'esattore comunale, potrà il medesimo essere incaricato della riscossione delle tasse
o in scarico ancora male stivate alzavano il becco della prora o il petto della
male stivate alzavano il becco della prora o il petto della poppa tant'alto che parevano
le navi quando giungono in porto denunciano il numero dei giorni entro cui deve effettuarsi
una teleferica di scaricare durante la corsa il materiale in essi contenuto, evitandone l'
gnif. concreto: i rifiuti o il luogo stesso dove sono accumulati.
riman sempre in pezzi grossi, ed è il cattivo; si gettano allo scarico,
liquidi o solidi). 3. il riversarsi di un liquido di rifiuto o del
in condotti di smaltimento. -anche: il condotto stesso (tubo di scarico).
scarico, che si berrebbe in silenzio il soverchio dell'acqua, se non fosse per
scarico, un passaggio, una porta, il collocamento d'una stufa, d'un
d'una stufa, d'un bagno, il cesso, il serbatoio, furono previsti
, d'un bagno, il cesso, il serbatoio, furono previsti in armonia con
d'una piena si ha da considerare il corso dell'acqua per tutta la lunghezza del
mò, con verità, asserire che il mare impedisca loro affatto 0 scarico.
. v.]: scarichi che ha il lago sul mare. -dir.
a reazione che consente di chiudere rapidamente il distributore che porta l'acqua alla girante
: parte del tubo di scappamento attraverso il quale vengono espulsi tali gas.
fiamme verdi rosse azzurre gialle, versicolori come il velo d'iride, già irrompevano dai
tubatura che convoglia i gas di scarico oltre il bordo d'uscita dell'ala, utilizzando
del giudice, 2-11: è apparso il tettuccio a goccia di uno spitfire supermarine
-collettore di scarico: tubo che scarica il vapore delle caldaie nell'atmosfera.
solo a fare aver inutili parole quando il figlio aveva già stretto il contratto e
parole quando il figlio aveva già stretto il contratto e a far confusione nel carico e
, i-32: forse fra non molto, il gusto del paradosso sarà tanto divulgato da
diventare una comune attitudine mentale così come il linguaggio letterario del seicento tanto dilagò,
deposito. ruzzati, 1-146: il signor colonnello... sfogliava i rapporti
firmare, una richiesta di licenza, il modulo giornaliero dell'ufficiale medico, un
a favore di qualcuno (per indicare il destinatario di un beneficio finanziario).
(1811), 927: il ricevitore comunale è tenuto d ^ accettare tali
esprimano le qualità specificate della tassa, il nome e cognome del contribuente e quello
comune a scarico del quale è stato fatto il pagamento. 7. figur. giustificazione
giovato: e però per_____ scarico è il meglio dirlo al re. neri di donato
guicciardini, ii-7: si ingegnava [il re], ingannando se stesso, di
, ingannando se stesso, di credere che il non avere i fiorentini fatte le debite
.. sinceramente testimonianza fame. buonarroti il giovane, 9-413: gli scarichi,
verità per scàrrico della coscienza mia stante il stato nel quale mi trovo. g
coscienza, / piovano, confessar vi deggio il vero: / mia moglie, e
scarico di sé a que'cortesi che il venner leggendo pazientemente. -proscioglimento
ecco la cortesia di quella che mi accresce il peso con la soprasoma di cento altri
vostre dal suo padre procuratore generale per il di lui scarico di prefettura e regresso.
di lui scarico di prefettura e regresso. il provvedimento dato di eleggere un vice prefetto
. e. cecchi, 13-117: il riso è veramente una forma inferiore;
salvi, 121: pregò [il compare] che volesse accompagnarlo con tarmi
.. ebbe tre scarichi di ventre il giorno appresso; il primo alle sei della
scarichi di ventre il giorno appresso; il primo alle sei della mattina, il secondo
; il primo alle sei della mattina, il secondo a mezzo giorno e il terzo
, il secondo a mezzo giorno e il terzo dopo mezzo giorno senza gran molestia
. d. contarmi, lxxx-4-290: il duca di lorena... l'ha
. aretino, vi-537: tale era il parlare de l'amico che concluse la
215): quelli della bottega stavano interrogando il garzone tornato scarico, il quale,
stavano interrogando il garzone tornato scarico, il quale, tutto sbigottito e abbaruffato,
alìor che acquista / forza maggior fra tonde il crudo verno, / perche 'l bisogno
/ meglio a l'avido mar s'involi il legno, / saziar la fame sua
casti, ii-3-89: per scempiaggine sovente / il vicin lago in tragittar, le barche
. -glabro, senza barba (il volto). baldi, 184:
già d'ogni dubbio scarco, / il mistero, cred'io, comprender bene /
bene / del ministro gentil che guarda il vallo, / degli augei, de la
ho pur vista / quando superbamente alzavi il capo / d'anni, di cure e
-di animali. leopardi, 432: il canto degli uccelli, liberi e scarichi e
io andava ancor libero e scarco / il candor m'abbagliò di bianca neve, /
/ in che lo vedi involto è il tuo peccato, / che obediente e volontario
maffei, 7-11: sciolto... il lieto spirto e scarco / fendea con
firenzuola, 2-62: come quei ch'anzi il sonno / grave martir gli addoglia,
, 9-23: un tratto sentì dileguarse il rincrescimento e l'affanno della febbre,
aure a tonde / son contento ridire il mio petrarca. 5. che
pianto. c. gonzaga, i-160: il tiranno d'o- riente io veggio /
: di regio oro e d'onor vili il veggio / pingue più ch'altri,
/ se ne stava elisea, pregando il fato / a consentir ch'ornai l'
scarco, / goder la patria et il tuo bel lume santo / che a
di grano. alamanni, 7-i-84: giaceva il villanel dall'opra scarco / vie più
p. f. giambultari, 184: il che pienissimamente eseguito, il re,
184: il che pienissimamente eseguito, il re, non tenendosi ancora scarico,
», giugno 1931], 33: il desiderio di quegli uomini di affidare a
nocivi o del sangue in eccedenza (il corpo). -anche con riferimento ad
apposta dove di prossimo sia stato tagliato il canneto; e a una di quelle
una vena e tagliala; onde uscendo il sangue rimane col corpo scarico e sano.
membri superiori rimasi più scarichi fanno meglio il loro ufficio. aretino, 20-72:
8. che ha smaltito una piena (il letto di un fiume); non
fin che 'l turgido letto arenoso / apra il varco / d'acque scarco. g
nelli, 32: ove si mantiene scarico il letto, convenendo talora in questi diversi
arici, iv-81: vide esser fra il padre e la consorte / scarco un
. canteo, 118: mostresi chiaro il dì più che non suole, / e
, / e d'ogni nebbia scarco il ciel profondo. molza, 1-222: mille
foco, / per le piagge del ciel il celeste arco, / lo qual,
usata foggia. caro, 12-i-85: cavando il capo fuori, « di qua (
fuori, « di qua (disse) il tempo è scarico, domani di certo
piani immensi dell'arabia, vive / il nomade pastor, né tetto il copre,
vive / il nomade pastor, né tetto il copre, / ché gliel consente il
il copre, / ché gliel consente il ciel sempre di nubi / scarco.
di galoppo in vèr laurento / battono il campo, e fan nubi di polve.
accosta la miccia al focone, e il colpo non parte; tenta da capo,
da capo, e invano; specolato il pezzo, lo trova scarico. piovene,
ha colore poco intenso (in partic. il vino). - anche con riferimento
: quando tu pensi che egli [il vino] abbi bollito e sia presso
qualche (fi, ché questo stabilirà il vino e lo farà scarico di colore.
contado di pescia. trinci, 1-63: il vino non riesce così odoroso, spiritoso
alla paglia. baldini, 3-253: il cielo qui appare distintissimo dalla terra,
temperati caldi e tropicali di tutto il mondo; hanno livrea variopinta,
nuovo e raschia e scarifica con esso il luogo enfiato sottilmente, e lascia uscire il
il luogo enfiato sottilmente, e lascia uscire il sangue e tumore giallo. dalla croce
tumore giallo. dalla croce, 7: il sesto istromento chirurgicale, addimandato..
..., è convenientissimo appresso il chirurgo per aprir una vena, per tagliare
, secondo lo 'nsegnamento degli antichi, il luogo ch'è stato morso. pagni
morso. pagni, 143: curossi scarificando il luogo offeso e ponendovi sopra la teriaca
periodica milanese, i- 473: il punto ferito deve fortemente scarificarsi, cioè tutto
crescenzi volgar., 5-10: dèesi il suo pedale [del fico] scarificare nel
2. in agraria, sottoporre il terreno alla pratica della scarificatura, per
dotta, lat. tardo scarificare, per il class. scarifàre, che è dal
[dioscoride], 432: mettesi [il laserpizio] nelle cancrene prima scarificate,
del braccio e si distribuiva sulla pelle scarificata il pus vaioloso. -che serve
. attrezzo usato in agricoltura per scarificare il terreno. cantù, 3-213: il
il terreno. cantù, 3-213: il signor arcangelo, che non l'intende
in agraria, lavoro colturale eseguito rompendo il terreno senza rivoltarlo al fine di favorire
poste ventose sopra al fegato, se il flusso del sangue è dal lato ritto
non totalmente è morta sia purgata con il scalpello, facendo ora molte e profonde scarificazioni
, 16-iii-71: gh pareva che tutto il lato sinistro fosse intormentito e senza forza;
causa che proceda, l'applicano con estrarre il sangue. cesarotti, 1-xvii-66: quindi
: quindi le incisioni, le scarificazioni, il fuoco attuale o potenziale e tutto l'
del braccio e si distribuiva sulla pelle scarificata il pus vaioloso. -pratica in uso
ne ritardano la rimarginazione e ne aumentano il volume. g. rossi-osmida [«
nel senso che non scorreva sangue, per il semplice fatto che gli 'scaristi'erano vessati
. luca da caltanissetta, 163: il qual ambasciadore mi portò resposta che io
color di scarlatto del fiore donde trae il suo nome, detto anche della sua forma
color di scarlatto, d'onde trae il nome. = deriv. da
a firenze, tra la pergola, il comunale e i giardini di oboli
cesare'ricorda nell'argomento e nello stile il 'mitridate eupatore'scarlattiano. 2.
puntiforme e successiva desquamazione della pelle; il periodo di incubazione (2-5 giorni)
sua denominazione. vieusseux, cix-i-225: il mio nipotino aveva la scarlattina. manzoni
: ricevo dalla cara e buona luisa il tristo annunzio della scarlattina di matilde.
ai nostri danni. secondo ogni probabilità il candidato del circolo che io presiedo si troverà
dell'animo. carducci, iii-23-256: il poeta da prima descrive e canta l'
, rosso brillante (e in origine il termine veniva riferito esclusivamente ad abiti,
esclusivamente ad abiti, indicando, oltreché il colore, anche la particolare varietà di
9-17: fenestella tiene che abbiano preso il nome dal colore de ^ calzari scarlatini.
scarlattine di colore tanto vermiglio che rassembrano il chermisi. b. corsini,
drappo scarlattino. spallanzani, 4-i-330: il feldspato e il quarzo sembrano essere stati
spallanzani, 4-i-330: il feldspato e il quarzo sembrano essere stati impenetrabili al solfo
più scarlattini conservano i naturali loro colori e il rispettivo grado di trasparenza. bresciani,
cui colorazione veniva compiuta, oltreché con il grana, anche con altre tinture meno
vivace e brillante (e in origine il termine, riferito esclusivamente ad abiti,
arco trionfale, costrutto di stili per il ritto, e di pali per il traverso
per il ritto, e di pali per il traverso, rivestito di paglia e di
/ nel sangue, con le forbici, il suo fiore. soldati, 2-166:
seriana panni pesanti, e se ne vantava il colore scarlatto e il turchino, e
se ne vantava il colore scarlatto e il turchino, e mandavansi a bolzano. ghislanzoni
riflessi o luminescenze di tale colore (il cielo, il sole, le nubi)
di tale colore (il cielo, il sole, le nubi). dannunzio
nubi). dannunzio, iv-2-49: il sole moriva tra i fumi violastri e
. alvaro, 13-130: venne alla fine il mattino anche di quel giorno, con
all'orizzonte. montale, 5-73: il volo / tuo sarà più terribile se alzato
. zena, 1-450: assalì [il malato] un impeto subitaneo di tosse
portare in capo berrette di pannolino e il verno di scarlatto. boccaccio, dee
con una cuffia in capo che pare il protomedico de la cirurgia. vasari [
camiciotto di scarlatto, e se avesse avuto il coltellaccio al fianco e una corda in
boia. d'annunzio, iii-1-619: il medico indossa una guamacca lunga fino al
e un turbante nero listato di giallo; il giullare, una gonnella di scarlatto.
è lo scartato, 11 cremisino, il pavonazzo. soderini, iii-456: quel frutice
, iii-456: quel frutice che produce il cocco o scarlatto chermisino, che non colto
.., somiglia tutto nelle foglie il leccio. pecchio, conc., ii-466
. arti e mestieri, 11-86: il vermiglio, così nominato dai tintori, o
. redi, 16-iii-228: conservava [il lombrico] un colore di scarlatto vivissimo
scarlatto vivissimo. codemo, 363: il sor checco invece pranzava sempre di migliore
pranzava sempre di migliore appetito, e il suo naso, vero peperone ungherese
ora i biolchi, gli otto bovi e il carro. d annunzio, 4-ii-13:
fu segretario a santa fiore, / ebb'il sigillo e l'altre cose in mano
occhi). ariosto, 1-iv-70: il viso li accusa e mostra il numero
1-iv-70: il viso li accusa e mostra il numero / degli anni a quelle pieghe
e orlati di scarlatto, non avessero offuscato il di lei splendore. bacchelli, 2-xxiv-438
violenta emozione. foscolo, v-59: il povero frate si fé di scarlatto « mon
[textum] sigillatum) per il tramite del fr. escarlate; cfr.
/ [dioscoride], 472: quantunque il ruellio e pa rimente il
il ruellio e pa rimente il fuchsio tengano per fermo nei loro dottissimi
, se fossero appartenuti ad altro sovrano il piombinese e lo scarlinese interposti fra la maremma
scarmare, tr. ant. rendere concavo il piano d'appoggio di un'arma
la chiave della culatta, acciò v'entri il corpo del pezzo e le comici.
un ottavo di bocca, per rendere il letto più leggiero et agile al maneggio.
le gote. sergardi, 1-136: il crin si scarmigliava con dispetto, / e
, / tua sorella / scarmigliar sapratti il crine. c. gozzi, 1-806
i baffi col carbone, sgarmigliato il tuppè. bresciani, 1-i-62: quelle martiri
della persona. bacchelli, 1-iii-243: il vento, che la scarmigliava, pareva
le soffiasse nell'animo la furia che sconvolgeva il volto di lei. -per
le nuvole, agitare le fronde (il vento). pafiini, x-2-200:
pafiini, x-2-200: nuvole bianche, che il vento scarmiglia / ed or velate or
scarmiglia / ed or velate or disvelate il sole. g. raimondi, 7-106:
spini. gadda conti, 2-211: il vento cresceva, scarmigliando gli ulivi con
importuno, lo ciuffo dove mi riesce il meglio, lo scuoto, lo scarmiglio
e dàssi a satanasso, / perché contro il suo genio ella ti piglia.
. 6. cessare di curare il proprio aspetto, lasciarsi andare, trascurarsi
ito a visitar messer lodovico ponsano, il quale fu eccellentissimo dottore al suo tempo,
un litigatore molto sazievole e impronto, il quale aveva il naso piatto, la
molto sazievole e impronto, il quale aveva il naso piatto, la barba lunghissima e
di santa maria, i-235: vedemmo il ballo di giovinette arabe, due per
di quella mezza giornata, ella poggiava il gomito sulla tavola, e la fronte
ha i capelli fulvi e scarmigliati, il volto d'un color d'oro olivigno.
che fu regina e donna. buonarroti il giovane, 9-864: che direm noi
ritroso, è fatta girare per tutto il paese e poi affogata nell'acqua e
verrebbe voglia di salir su a rinfrescargli il collo col nostro viso lavato in brezza
era rossa, scarmigliata, ansante, il vestito le si era sbottonato sopra una
sopra una spalla,... il petto sussultante in fuori. -unito
. forteguerri, 28-41: scarmigliata il crin, piangente e mesta, /
pargoletti, / curve la faccia e scarmigliate il crine. -per estens.
, disordinato, non curato daltuomo (il fogliame, le fronde degli alberi)
che spine. ojetti, i-266: adesso il pieno scarmigliato rigoglio primaverile nasconde croci,
. gadda, 20-66: stasera, sotto il cielo crasso ma senza gocce, le
scorre impetuosamente. fenoglio, 5-i-653: il fiume scorreva con una corrente ampia e
ravviati e per bene, non biasimano già il governo della frode, ma si il
il governo della frode, ma si il lesseps, che se uomo svelto fosse
. fr. serafini, 117: il bisso è il fior de'lini, che
. serafini, 117: il bisso è il fior de'lini, che per sottigliezza
rimescolata con un rifrusto di pugna che il nostro bighino trotti diede a certa sua
= deriv. da scarmigliare-, è anche il nome di un diavolo dantesco (cfr
pugni a scarmignare e pestarle gli occhi ed il viso. = var. di scarminare
molte vespe, i capelli scarmignati et il petto sottile. scarminare1, tr
una persona); affilato, scavato (il volto). attribuito a petrarca,
come garbato / preso ha l'ana e il vigor d'un buon marito. fu
insassirmi col suo spettacolo, ad intenerirmi il petto col pentimento, ed altro mirar non
roma è detto scarmo e merluccia, il quale ha la testa forte larga e
conceria, raschiare le pelli per asportarne il carniccio. statuto dell'università e
ferri da scarnare, e poi è il metterle pelli a molle, metterle ne
si scarna [la pelle] passando il coltello dalla parte della carne: questa è
carne che si leva dalla pelle è il carniccio. -privare le budella dai
, iv-252: giunti colà, mi fé il cuoco depoire la sporta e m'aaescò
con l'unghia, ovvero che si fenda il cuoio e vi si polverizzi il risagallo
fenda il cuoio e vi si polverizzi il risagallo pesto. fasciculo di medicina volgare
a lasciarsi di nuovo scarnare lì dov'era il risalto dell'osso e segar quel pezzo
5-1-144: non posso far altro che richiamare il. vostr'occhio e la vostra mano
staccar non si poteva se non con il coltello e con lo scarnarla. muratori,
scarnarla. muratori, iii-216: se il carboncello è duro, alcuni lo scarnano tutto
così eccellente maestro scarna prima ben bene il dente, perché senza dolor del paziente
. cennini, 3-15: poi riponi il temperatoio in su l'una delle
tirando incessantemente, avevano di già scamato il terrapieno sì al vivo che a'difensori
, iii-21-356: rovinò [la torre] il 22 febbraio 1389... perché
fece. g. prati, i-295: il pensier l'affatica e il duol la
i-295: il pensier l'affatica e il duol la scarna. 6. figur
. 6. figur. cacciare via il nemico da un luogo. siri,
era circondata. cavalca, ii-104: il detrattore rode li morti e scarnagli in
smidollano fino all'anima. -indebolire il potere, l'autorità di qualcuno.
, 1-469: l'alfieri ripete scarnando, il gioberti impinguando; ripetitori ambedue. idem
e in omero segnatamente studiavo, secondo il vico, l'infanzia della vita civile:
abbi ornata d'ostro, / e cerca il lito nostro, / dal qual più
e sì mi scarno / ebbi di giostra il pregio e di battaglia. peri,
in virtù di una forte sofferenza (il volto). tarchetti, 6-ii-51:
). tarchetti, 6-ii-51: vidi il suo volto impallidire, affilarsi, scarnarsi
), agg. che trascina il tempo fra svaghi e diverti
baldoria. varchi, 5-126: il primo de'quali [verbi] significa 'patrizzare'
a quello della carnagione umana. buonarroti il giovane, 9-409: con quel velette scamatino
rilevato, tutto gigli, / di rose il color prende. f. f.
privato della carne (lo scheletro, il corpo). -anche: spolpato
fra loro. periodici popolari, ii-329: il giorno dopo si distribuiscono a pezzetti le
leggeva in silenzio e raccontava a se stesso il miserabil fine del suo corpo.
p. maffei, 65: era già il santo vecchio arrivato alla età di cento
2-2-328: tanto dilicatamente ne va il manigoldo ricercando col rasoio le carni e
parti vitali, fin che, compiuto il numero delle tagliature, che tutte a
in un colpo di scimitarra che gli recide il capo. g. averani, i-303
e latte di donna e mettetilo sopra il callo la sera quando andareti a dormire
estens. smagrito, macilento, consunto (il corpo, una parte di esso)
molto affilato, emaciato, smunto (il volto). biondi, 1-iii-26
. biondi, 1-iii-26: proseguendo il protettore la sua querela, si sbotonò
secco. as- sarino, 6-105: il mirar sepolta nella gemina fossa degli occhi
motivi di dolore. siri, iii-627: il signor di liencour, esponendo le sue
672: nel mezzo d'un risuzzo il più smunto e scamato che voi vedeste giammai
tutta la na- seria e con cui il mento concorra di ambizione. manzoni,
accostandosi, e tremava, gli vedeva il naso affilato, le mascelle serrate, la
animali. grisone, 1-7: il cavallo vuole avere... le ginocchia
d. bartoli, 1-1-70: quando il gama toccò la prima volta le indie
toccò la prima volta le indie, il mare stava sotto a'piedi della colonna:
la spiaggia e portatone... il terreno alla parte contraria da ponente.
cotanto scarnata. -indebolito (il potere, l'autorità).
smembrata da quella di castiglia perpetuamente, il che renderà la potenza di spagna intrinsecamente
). mascheroni, 8-193: il logico, al suo dir, non cinga
mia storia corredo veruno, anzi perché il primo tomo non mi venga troppo scarnato
che ha colore rosa carne. buonarroti il giovane, 9-363: io veggo entro le
scarnatóio, sm. coltello usato per asportare il carniccio dalle pelli da conciare.
le pelli dalla carne che vi avesse lasciato il conciatore. = deriv.
carne che si leva dalla pelle è il carniccio, sarebbe a dire, il dosso
è il carniccio, sarebbe a dire, il dosso della carne, gli estremi della
pecchi, 15-91: la scamice, il sambuco, il corniolo sono i primi
15-91: la scamice, il sambuco, il corniolo sono i primi, in campagna
turchi] i nasi tagliati con scarnificare il braccio e tenerlo legato sopra il
il braccio e tenerlo legato sopra il tagliato naso. magri, 239: 'ungula'
fenoglio, 5-ii-452: gallesio ha ferito il capitano dei carabinieri, quello di alba.
incida quel solco per mezzo, acciocché il sangue se ne possa uscire. -iperb
ne mente per la gola, se bene il dicessi io. goldoni, vti-114;
. erodere. comisso, 5-23: il mare ritraendosi à scarnificato queste montagne e
3. per estens. mortificare il corpo con pratiche penitenziali. pinamonti
-rifl. lubrano, 1-50: stava il santo scarnificandosi di notte e offerendosi in
è prigione. -estenuare la mente e il corpo; logorarli. de pisis,
. per essere stato sottoposto a tortura (il coipo, una parte di esso)
segneri, i-35: piglia in mano il tuo crocifisso, e quivi...
pronta, anzi è irroventita, come il fuoco stesso. vi distendono sopra il
il fuoco stesso. vi distendono sopra il martire già scarnificato ed ulcerato come un giobbe
, che in d'annunzio aveva trovato il suo massimo artefice e che, scarnificata,
e che, scarnificata, aveva condotto il poeta abruzzese alle parti più vive di 'alcyone'
, caccabelli, capponi, scamigi (il frutto). gherardini [s. v
egli si voleva vantare di non stimare il suo corpo; e dipoi, essendo
1-218: si tagli... per il lungo un poco la buccia del fusto
in maniera che commetta e abbracci validamente il salvatico. giuliani, i-415: quando
in modo che commetta e abbracci forte il selvatico. -ridurre di spessore con
l. bellini, 5-2-301: il marmo tagliato in questa forma dalla sua
particola preziosa. cinelli, 2-55: il babbo, intento a scamire un blocco di
... intentata contro di lui [il bernini] d'essere egli stato cagione
castri, i-222: quanto meno pianeggia il terreno, tanto più è sottoposto aa
sciupare. -in partic.: rendere il volto smunto, le guance incavate.
violenze da infoscargli e incrudirgli rocchio e il cipiglio, come gli avevano scarnite le
carrà, 534:. i qui il vivo bisogno di riuscire aereo, di scamire
scamiva all'osso figure e situazioni che il testo originale riusciva a campire in una
la mia mano. pavese, 8-291: il mio libro 'lavorare stanca'..
accento toscano va oltre, si scamisce il dittongo, e una sola lettera di quello
. 5. limitare, ridurre il più possibile una necessita (nell'espressione
guerrazzi, iii-164: finché si scamiva il necessario per la famiglia fino all'osso
erano divenute belle. bacchelli, 2-xxiii-239: il viso, che era di finezza e
con le gengive irte e scarnite, il proprio teschio. -rosicchiato, mangiucchiato (
proprio teschio. -rosicchiato, mangiucchiato (il contorno del l'unghia)
-scrostato. chiesa, 5-116: il muro... era vecchio e scarnito
estens. smagrito, consunto, macilento (il corpo, una sua parte);
; smunto, fortemente affilato (il volto). t. valperga
un nastrino azzurro. serao, 149: il sacerdote stenta, un momento, a
liberato da inutili ridondanze; disadorno (il linguaggio, in partic. quello
, 41-229: dante somiglia omero, e il boccaccio altresì ne'suoi poemi e gli
che, benché conoscessero e adoperassero il verso più calcato e numeroso, pure
pure non isdegnarono di farlo, ove uopo il chiedea, smilzo ancora...
com'è scarnito, macerato e assottigliato il linguaggio. -schematico.
lento, emaciato (una persona, il corpo, una parte di esso
di esso); smunto, affilato (il volto). giovan matteo di
se ascondin ne la testa; / cresciuto il naso par nel viso scarno: /
, dovette vedere quant'era mutato. il portamento curvo e stentato; il viso
mutato. il portamento curvo e stentato; il viso scarno e smorto; e in
più a lungo / e ne palpita il molle costato. le gambe distese /
456: sul lieto stuol cui della danza il vago / genio unì, di citerà
piangea. -privo della carne (il teschio, le ossa). marino
piede picciolissimo più che un mezano. il quale ella, oltra la picciolezza, ha
opra veggo dell'artiere d'argo, / il simulacro del pancraziaste / dal mento ossuto
montecitorio anche queste scarne pattuglie potranno acquistare il valore di avanguardie del futuro se sapranno
non si può smagare dell'aroma proprio né il timo né il mentastro o l'origano
smagare dell'aroma proprio né il timo né il mentastro o l'origano: gli odori
realtà). mazzini, 21-268: il materialismo, in pittura,...
ii-425: c'è, ma raro, il metropolitano rustico, il suo gesto è
ma raro, il metropolitano rustico, il suo gesto è contenuto e scarno. buzzati
da spazzar via non soltanto quel ch'era il teatro del tempo,...
un teatro di poesia più intima attraverso il decadentismo crepuscolare. r. longhi,
in venti? / non lo scarno, il polposo fa bellezza. -disadorno
più scarno e morbido che non è il dorico. 7. disus.
, 115: pur seguendo questi suoi amori il nuovo stallone e d'uno in un
dio a cui piaceva più la carne che il pane, una cotale scamuzza di mezzo
; divertirsi, fare baldoria. buonarroti il giovane, i-575: ognuno quando gli si
, combattendo fieramente quelli, che avevano il carico di mettere il fuoco, lo
quelli, che avevano il carico di mettere il fuoco, lo mossero tosto con scamucci
; è rappresentato da un'unica specie, il pesce pappagallo { scarus cretensis),
tempi sopra a tutti gli altri ottiene il principato lo scaro, il quale solo di
altri ottiene il principato lo scaro, il quale solo di tutti e pesci dicono