lo so spiegare. -per introdurre il discorso diretto. d'annunzio, iv-2-53
gittandosi di nuovo supina. -interrompere il silenzio sceso fra gl'interlocutori. pavese
di arrivare a casa », ruppi lasciando il muricciolo. « se, beninteso,
. zanella, 1-487: così dal core il canto / un tempo mi rompea,
, / se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'rei pontefici, /
86. locuz. -da rompersi il collo (con valore ag- gett.
alla pianura seguiva una discesa da rompersi il collo; e giù per la scesa,
, pietre, pietrischi. -far rompere il collo a qualcuno: metterlo in pericolo
in su'curri per farmi poi rompere il collo. pratesi, 5-101: una volta
una buca fonda, per fargli rompere il collo, e lui la scansò.
pigliar quel bel tempo che arrei potuto, il diavolo, per farmi rompere il collo
, il diavolo, per farmi rompere il collo, mi mette addosso, senza che
mille ribalderie, e fanno altrui rompere il collo. -provocare una caduta rovinosa
vacillanti, fatti apposta per far rompere il collo. -determinare la rovina di
che m'ha a fare / romper il collo. -freschezza che rompe il bicchiere
romper il collo. -freschezza che rompe il bicchiere: come di ghiaccio.
del vino; una freschezza che rompe il bicchiere. -lasciare rompere il collo a
che rompe il bicchiere. -lasciare rompere il collo a qualcuno: lasciarlo andare in
524: egli ha giurato di lasciarmi rompere il collo. -mancare di che rompere
collo. -mancare di che rompere il digiuno: non aver nulla da mangiare
, / a cui manchi da rompere il digiuno, / bisogna che proceda con rispetto
carducci, ii-9-274: penso che sarebbe il meglio, non potendo altro, romper
marinetti, i-53: vuoi tu rompere con il tuo passato? alvaro, 10-53:
ogni forza. dottori, 3-67: il bosforico mostro, / rotti gli artigli e
, / rotti gli artigli e disquammato il tergo, / ne l'ingiusto covil ratto
[guevara], iii-143: e ben il vero che 'l viver senza emulazione è
, ma quando la malizia del tempo il creasse, nessun rimedio abbiamo più certo che
capricci; star savio; trovarci il conto. -rompere i cieli coi
carena, 1-157: 'rompere i colori'dicesi il mescolarli, onde più non conservino il
il mescolarli, onde più non conservino il tono che avevano nella tavolozza.
-rompere i denti a qualcosa: fame cessare il tormento. giusti, 4-ii-365:
i denti / al tarlo occulto che il mestier le rode. -rompere i
. badoer, lxxx-3-21: marciano bene per il largo e per lo stretto e per
disegni. -rompere i fati: mutarne il corso. lancia, i-308: se
-rompere i flati, le ventosità: eliminare il meteorismo intestinale. soderini, ii-92
e divieti. giordani, iv-32: il sacratissimo principe, con una santissima legge
legge, ha rotti i lacci che il giusto desiderio naturale stringevano.
desiderio naturale stringevano. -rompere il cammino a qualcuno: impedir
chiabrera, 1-ii-104: rotto... il bel cammino / che per l'alto
per l'alto ella tenea, / il bel piè fermò vicino, / là 've
bel piè fermò vicino, / là 've il giovine sedea. forteguerri, 19-13:
perciò romper sua via. -rompere il capestro: agire da scapestrato. pananti
, / i giovinastri che han rotto il capestro. -rompere il capo
rotto il capestro. -rompere il capo: v. capo, n.
capo, n. 19. -rompere il cavallo: riportarlo all'andatura che ha
bisognando, botta di capezzone. -rompere il cavallo un'andatura, la battuta:
l. santa paulina, i-22: rompe il trotto col galoppo. idem, ii-2
lor battuta, benché insensibilmente. -rompere il cavezzone: comportarsi senza ritegno o disciplina
: seguitate, o giovani, a rompere il cavezzone e mettervi sotto a'piedi ogni
vostra liberta sta legato. -rompere il cervello: infastidire con discorsi astrusi.
, 10-19: deh, non mi rompete il cervello con le filosofie!
con le filosofie! -rompere il chiodo con qualcuno: trarlo dalla propria
principali per guadagnarli, perché, rotto il chiodo con essi, gli altri v'andavano
altri v'andavano in consequenza. -rompere il chitarrino: v. chitarrino, n.
chitarrino, n. 2. -rompere il cielo con le pignatte: provocare grandi
p. e. gherardi, cxiv-20-275: il composto irritava eccessivamente il sangue mio e
, cxiv-20-275: il composto irritava eccessivamente il sangue mio e, non lasciando scorrere felicemente
pruova sollievo, ch'io non vò rompere il cielo colle pignatte. -rompere il
il cielo colle pignatte. -rompere il collo a qualcuno o a qualcosa:
collo1, n. 11. -rompere il colmo: straripare per la piena (un
). montale, 2-28: rotto il colmo sull'ansa, con un salto,
sull'ansa, con un salto, / il volturno calò, giallo, la sua
/ nelle crete. -rompere il colpo: impedire che raggiunga il bersaglio
-rompere il colpo: impedire che raggiunga il bersaglio, farlo andare a vuoto.
, / ma importuno pastor mi ruppe il colpo. -rompere il confine,
mi ruppe il colpo. -rompere il confine, il confino, i confini:
colpo. -rompere il confine, il confino, i confini: rientrare nel
di prigione, si partì e ruppe il confine e andò nelle terre della signoria di
lui giunia sua madre che aveva rotto il primo confino suo. g. capponi,
egli stesso bruciato vivo qualora avesse rotto il confine. -rompere il contatto: essere
qualora avesse rotto il confine. -rompere il contatto: essere tagliato fuori. fenoglio
più d'un pasto per non rompere il suo contatto con l'esercito.
contatto con l'esercito. -rompere il corso alla vita: farla finire con la
. giuliano de'medici, 60: il non poter del mio dolor far motto
sì da lui cotto, / ariano il corso di mia vita rotto / più volte
rotto / più volte. -rompere il corso a qualcosa: impedirla, ostacolarla.
, 4-i-223: voluto... rompere il corso alli molti contrabandi che si facevano
cieco scoglio /: he rompe il corso ad ogni sua speranza.
un totale distacco dal passato. -rompere il culo a qualcuno: sodomizzarlo. giraldi
per via e che noi / gli rompiamo il camin col darli morte, che
per quatro mesi o sei -rompere il cammino, il sentiero a qualcosa: inrompa
o sei -rompere il cammino, il sentiero a qualcosa: inrompa con lo
ond'io m'impetro, / non rompeva il cammino tenesse cagione molto recente d'indignazione
chiabrera, 1-i-81: ben aspro voler ruppe il sentiero, / quasi onda di torrente
lui qualche quantità di risoluto / ci romperanno il culo a tutti quanti ». sergardi,
. sergardi, danari per rompere contra il re di francia, e poi si fosse
di francia, e poi si fosse -rompere il cammino, la via: interromperlo, 1-271
lui. fermarsi. / perché a rompermi il cui giunge in eccesso.
-rompere il cuore a qualcuno: procurargli un dolore
tolse la vita al figliuolo e ruppe il cuore della madre. giordani, ii-1-189
. giordani, ii-1-189: mi rompe il cuore la somma e ostinata sventura di
fatto una musica che mi ha rotto il cuore. -rompere il digiuno:
ha rotto il cuore. -rompere il digiuno: v. digiuno2, n.
digiuno2, n. 8. -rompere il digiuno amoroso: saziare il desiderio.
. -rompere il digiuno amoroso: saziare il desiderio. morando, i-285: ecco
digiun nel cibo amato. -rompere il dosso: v. dosso, n.
dosso, n. 5. -rompere il dosso alla gente con la lingua: danneggiare
di forbici e di soffietto e rompiamo il dosso alla gente con la lingua.
gente con la lingua. -rompere il filo a qualcosa: impedirne lo svolgimento.
. davanzati, ii-301: ècci anche rotto il filo e ordine tanto studiato.
e ordine tanto studiato. -rompere il filo della schiena, il fondamento delle
. -rompere il filo della schiena, il fondamento delle rem a qualcuno: fiaccarlo
pievano, questo gioco / mi rompe il fondamento delle rene », / bita interruppe
panzini, i-819: a tutti lei rompe il filo della schiena. -rompere
filo della schiena. -rompere il freno al cuore: lasciare libera espressione
férmati. almeno / lascia che rompa il freno / al cor riconoscente un popol fido
riconoscente un popol fido. -rompere il freno dell'ubbidienza: ribellarsi all'autorità.
perché, rotto una volta dagli uomini il freno dell'ubbidienza, gonfiati dall'ambizione
appellasi, volentieri trascorrono. -rompere il freno della pazienza: perderla. ariosto
: perderla. ariosto, 28-102: il saracin..., /..
/... / poi ch'invano il monaco interroppe / e non potè mai
furor gli messe. -rompere il freno del pudore: abbandonare il ritegno
-rompere il freno del pudore: abbandonare il ritegno in amore. dottori,
le nevi e rompi al bel pudore il freno. -rompere il freno del
bel pudore il freno. -rompere il freno del rispetto: diventare sfrontato.
senza merito come io sono, rotto il freno del rispetto, se non mi
l'occupazioni in cui tuttavia eravate e il non essere mai comparito uomo ad introdu-
cermi al cospetto vostro. -rompere il freno, i freni: v. freno
freno, n. 8. -rompere il freno paterno: divenire insofferente dell'autorità
autorità patema. aretino, v-1-181: il maschio nei dodici e nei tredici anni
e nei tredici anni comincia a rompere il freno paterno, e toltosi a la scuola
partorito ne languisca. -rompere il fronte a un sentimento: superare l'
. franco, 6-43: ho pur rotto il fronte a la codarda timidità che m'
meriti de la magnificenza vostra. -rompere il fuoco: aprire il fuoco. garibaldi
vostra. -rompere il fuoco: aprire il fuoco. garibaldi, 2-127: l'
, ed appena terminata l'operazione suddetta il nemico ruppe il fuoco. gazzetta di
terminata l'operazione suddetta il nemico ruppe il fuoco. gazzetta di gaeta [29-xii-1860
piazza avevano violato questo patto, rompendo il fuoco contro le truppe nemiche.
le truppe nemiche. -rompere il ghiaccio: v. ghiaccio1, n.
ghiaccio1, n. 13. -rompere il giogo: liberarsi dall'oppressione straniera.
infelice or ride e spera / romper il giogo e ristorar suoi danni / col favor
vostra aquila altera. -rompere il grugno: v. grugno, n.
grugno, n. 6. -rompere il mallo: erompere, sbocciare. linati
aveva, per così dire, rotto il mallo ed era traboccata fuori impaziente ed avida
fuori impaziente ed avida. -rompere il mostaccio: v. mostaccio, n.
mostaccio, n. 8. -rompere il muso a qualcuno: v. muso1,
muso1, n. 11. -rompere il naso a sangue: sanguinare. pontano
naso ad sangue. -rompere il pane del verbo divino: esporre il
-rompere il pane del verbo divino: esporre il vangelo. g. p.
maffei, 273: molte volte era costretto il servo di dio, abbandonate le chiese
campagna, e quivi da rilevati poggi rompere il pane del verbo divino alla famelica moltitudine
verbo divino alla famelica moltitudine. -rompere il partito: dichiarare decaduto un accordo.
l'assignamento che le avesse fatto e romper il partito. -rompere il passo
romper il partito. -rompere il passo: impedire il transito. anonimo
-rompere il passo: impedire il transito. anonimo romano, 1-54:
commattessimo colle guardie. -rompere il pensiero: impedire l'attuazione di un
, 7-ii-354: non avrei voluto romperti / il pen- sier. -rompere in faccia
sforzi del suo furore che, traendo il cavalier a terra, sciolto dal primiero
entrar secolare ne'chiostri consacrati o uscirne il religioso. -rompere la collera:
disperazione ad una donna maritata quanto venire il marito a romper adosso di lei la
aggiunger quest'altra angaria, potria con il troppo tirare romper la corda. -rompere
alcun romperammi la cuffia, risponderò che il signor preposto muratori m'insegna di non
antico esempio de'proditori, publicamente impiccare il fecero. -rompere l'aiata:
'bardi, xcii-i-143: va più serrato il giuoco a partire gli innanzi in tre
e veder che la canova / o il granaio o la cassa m'aiutino.
, respinto le cinture di salvataggio e rifiutato il 'rond de cuir', l'artista
le scalee digradanti a uso d'anfiteatro, il tutto velato d'arazzi. oriani,
la sera di state, per pigliare il fresco, una compagnia di giovani, non
porta alla croce, e quivi passando il tempo e il caldo, facevano loro
croce, e quivi passando il tempo e il caldo, facevano loro cicalecci, ma
lat. volg. * scaleria, per il class, scalarla, neutro plur.
si chiamano scalelle. di questi lacciuoli il modo è questo: che ne'capi d'
marrelli / a quando a quando battere il pennato): / « aria a scalelli
stesso fino che non muta forma e che il moto è libero. = deriv.
. bartoli, 7-6: finalmente egli [il triangolo] sarà di tre lati disuguali
, 417: euforbo... fu il primo de'nominati fra 'greci che
. crescenzio, 2-1-73: tagliaremo poi per il suo diametro il lenzuolo diviso in due
: tagliaremo poi per il suo diametro il lenzuolo diviso in due triangoli scaleni.
obliquamente inclinato al piano della base, allora il cono dicesi scaleno. manfredi, 2-10
oro; e la superficie non è il tutto del matematico corpo. bisogna considerarne
voi un po'troppo secco e compassato il famoso arcone di civita castellana? ma il
il famoso arcone di civita castellana? ma il mondo neo-latino è vivo soltanto in quelle
...: parte dello scaleno, il mastoi- deo, l'osso jugale,
muscoli, de'quali l'anteriore piega il collo in avanti; il medio lo piega
anteriore piega il collo in avanti; il medio lo piega pure in avanti ma
avanti ma meno del primo; ed il posteriore concorre in unione del medio a
. v.]: 'scalentare': tra il toscano e il romanesco dicono 'scalentarsi,
]: 'scalentare': tra il toscano e il romanesco dicono 'scalentarsi, scaldarsi'.
pone una scala d'oro a denotare che il grado del salire di queste anime,
sullo scaleo del palazzo scolastico municipale vedemmo il busto di un fratello di lui, resosi
, 53: si vide... il giardino del signor conte agostino giusso,
n. villani, i-3-76: pure il fimmarco ingevallone, ad onta / di
piè de'merli ascende, / e perché il suo scaleo più su non monta,
con le sue braccia nude e guarda il crine della maddalena attorto come un groppo
= dal lat. tardo scalerius per il class, scalaris, deriv. da
gradinata. moniglia, 1-i-157: il suntuoso trono,... da ricco
/ al gioco di tre sette: ivi il più bello / si passa dell'età
lato s'alluoghino li canali da pigiare il vino in luogo più alterello, sicché per
la specula. alvaro, 10-100: il carrozzaio abbatte con un colpo (fella
abbatte con un colpo (fella mano il predellino che scende fino a terra. è
dinanzi ad alcune chiese, dette anche il getto e dai francesi 'le parvis'.
di legno forte..., il quale appoggiato alla scaletta da cui viene
quale appoggiato alla scaletta da cui viene formato il punto d'appoggio, nella vicinanza o
, dal minore vien mosso o sollevato il peso da moversi. -tenaglia usata
-tenaglia usata dai fabbri per modellare il materiale incandescente. tramater [s
scalette con la quale le nostre maschere il carnovale scagliano alle vaghe giovani i fiori
accoparono crudelmente. barilli, 5-18: il pilota ci viene incontro in motoscafo:
. f. tosi, ci-23: proccuri il maestro che nel solfeggiar la scaletta le
piegatura dei sedicesimi per tenerne sotto controllo il giusto ordine e la completezza (anche
le antichità che erano in vendita, pagandone il prezzo in rate mensili o annue col
si metta / le spese della guerra e il prò a scaletta. -fare scaletta
posto e gli sviluppi psicologici e tutto il resto. = dimin. di scala1
che conosce segreti dell'arte sua e il meccanico sotto le volte della bottega
di utile, anche come narratore, il cinema me ima dato: cioè l'abitudine
architettare, a 'scalettare'una storia. il guaio è che poi non resta né
guaio è che poi non resta né il tempo né la voglia di scriverla, specie
; nelle sue piazze, dove sosterà il gruppo a tre e il gruppo a quattro
dove sosterà il gruppo a tre e il gruppo a quattro, scalettato dai tricomi
far sol qualche servizio / per smozzare il puro vizio, / e cent'anni
livello dell'acqua, rende più vorticoso il flusso della corrente aumentandone la spinta sulle
'riscaldare'; cfr. fr. échaujfer e il provenz., catal. e portogh
doman mattina di far gli suoi atti contra il presente. scalfattura e
croce, 151: alla zia pandora bugattara il mio pa- glierizzo dove dormo suso,
adopera con la sua forza, ed il suo consumarli egli è un roderli con i
i-59: se 'l fanciullo arà scalfito il piè, subito si manderà per lo
, 2-37: lui continuò a scalfire il ramo con la lama, poi disse,
un'istituzione o di una nazione (il corso della vita, gli eventi).
, iv-4-191: i movimenti elettorali, quando il voto è un privilegio di pochi,
di pochi, possono fallire senza scalfire il carattere di una nazione. c. e
fare rovinare, a fare percuotere altrui il piede e farlo cadere e scalfire.
d'aver mal fatto, non sapendo il modo del camminare: onde la testa,
scalfisse. nomi, 14-28: nell'arena il corpo si scalfisce / stando alla staffa
: queste constatazioni non fanno che scalfire il problema degli intenti formali di moretto,
non sa... più che scalfire il problema raffaellesco. = etimo
2-90: grotte dove scalfito / luccica il pesce. 2. ferito o
perché i colpi di spada fan sempre il taglio nel mezzo più profondo. faldella
, / è covo di briganti sotto il monte / zara di sasso non scalfito
sfiorato. gadda conti, 1-445: il dardo vibrava un poco, con un
nessuno; non ò mai ferito che il muro innocente; n©n altro rumore che
industria calzaturiera, l'operaio che prepara il guardolo alla cucitura o all incollatura,
: talora poi in cambio d'introdurre il nesto nella fissura o pur tra 'l legno
(come lo strapparsi i capelli e il graffiarsi il volto). tommaseo
come lo strapparsi i capelli e il graffiarsi il volto). tommaseo, 2-ii-182
si strappano i capelli, si picchiano il petto, si graffiano il viso..
si picchiano il petto, si graffiano il viso... ed è detto 'gridata'
b. del bene, 1-332: sgombra il velen della vipera, dopo la scalfittura
di rivoltella. palazzeschi, i-180: il bicchiere l'era davvero caduto in terra senza
da'nostri che leggono omero francese sotto il nome di madama dacier, scaligeriana giurata
vecchi [in muratori, cxiv-45-48]: il detto sacerdote... prova di
: mi rallegro che li sia capitato il componimento poetico del ferretto sopra gli scaligeri
. e lampeggia d'un sorriso tra il verde glauco degli oliveti e il bianco
sorriso tra il verde glauco degli oliveti e il bianco delle case di pescatori, su
monzambano l'ho davanti agli occhi. il castello scaligero corona di merlature una piccola
a mezzogiorno. idem, iii-4-60: sotto il merlato ponte scaligero, / tra nere
. f. rondinelli, 2-11: il teatro era fìnto di marmo,..
croci era ferma e aerea a tentare il cielo, con le due file di enormi
stadi, ordine di posti digradanti per il pubblico. magalotti, 9-2-135:
= deriv. da scalinoi, con il suff. dei parti pass.
un disegno da riportare su stoffa, il riempire i quadretti che delimitano il disegno
, il riempire i quadretti che delimitano il disegno stesso, ottenendo un contorno a
scalèa. zeno, vl-101: il luogo della prima scena... si
scala granda, tirade, adeo per il gran peso fé crepar alcuni scanni de
alcuni scanni de dita scala, et il volto de soto si risentì. p.
71: quando fummo sullo scalino del sagrato il meneghini, alzando le braccia, opportunamente
scalino della porta. cassola, 5-199: il mio sguardo si ferma su una donna
roccia o costruito con pietre per facilitare il passo in un punto particolarmente ripido di
di chiodi le scarpe e di punta ferrata il bastone; temprò i beccastrini e i
sei scalini. marcello, 91: occorrendo il trono, si formerà questo di tre
i. soranzo, lii-13- 225: il visir... sedeva sopra un tamburotto
esser l'altezza di quello scalino sopra il quale egli si sedeva. magri, 1-24
di s. lorenzo in firenze, il di cui disegno gli fu storpiato nel
oro, geera lo illustrissimo duca nostro, il marchese de mantoa, fracasso fiolo del
o scalino di roccia e vediamo tutto il sahara stendersi sotto di noi con milioni
di bacelliere e di maestro, non usando il primo scalino di lettori, sì che
alcuni collegi principali... acquista il titolo di bacelliere. foscolo, xvii-29
dei nostri cari fanciulli, ossia per trovare il modo di salire uno scalino più su
ii-304: data la mia sensibilità, il pianto doveva parermi anche più interessante,
respiro,... era questo il primo scalino. arbasino, 7-283: la
assarino, 2-ii-485: lo persuasero [il mazzarino] a farsi capo d'una
l'avrebbe portato l'universal consenso di tutto il regno. gabr. pepe, i-153
pepe, i-153: egli mi assicurò che il comando provvisorio della capitanata era per me
uno scalino da cui noi dobbiamo prendere il salto per trasformarci a nostra volta in
6-315: è necessario... che il vino sia armonico, equilibrato, fuso
a quattro. verga, 8-171: il notaio era sceso a precipizio, facendo gli
ecc. siri, ii-1548: tuttavia il fine d'un pericolo e travaglio,
, cosi i 'beoni'-letterariamente, 'il simposio'(!) -alla 'caccia'. quanti
più alto, e d'una scintilla cresce il fuoco che brucia una città. becelli
bassi. gemelli careri, 2-i-392: il teatro [di bruxelles] si è
[gli antichi romani] doveva avere il fiato più lungo, le gambe più forti
meno insieme, secondo che se gli affacci il luogo, il sito e 'l terreno
secondo che se gli affacci il luogo, il sito e 'l terreno purché non guastino
terrazzato. monachi, 51: farrà il magliuol un cugnono / per volta benché
scalmana. fagiuoli, xii-6: prego il cielo che mantenga sane / le vostre
vi venga frussi né scannane, / il cimurro, l'assillo o il pizzicore.
, / il cimurro, l'assillo o il pizzicore. bresciani, 6-xv-109: se
, che sarebbe presto sparita senza lasciare il lieve vestigio. cinelli, 1-63:
tremare e a tossire. allora soltanto il dottore le ascoltò i polmoni. sentiva
marchi, 1-6: stentò a trovare il sonno e voltolandosi nel letto andava sospirando
, che avvampano la faccia, verso il pomeriggio. 2. calura.
calura. aretino, iv-5-140: lascio il farlo [il ringraziamento] da parte
aretino, iv-5-140: lascio il farlo [il ringraziamento] da parte, imperò senza
: espressi con parole non meno franche il mio odio e lo sdegno per le
amici futuristi sono stati tentati di metter fuori il loro bravo programma, bisognerà pure anch'
noi, cominciò a placarsi, e il fascismo, organizzandosi in grande partito nazionale
della scalmana del thiers per la beigioioso il barbiera narra aneddoti bizzarri.
a lei si tiene nell'ombra. scaccio il pensiero che il sentirsi sul ginocchio una
nell'ombra. scaccio il pensiero che il sentirsi sul ginocchio una mano le chiami
, / sir john, dite: il cornuto / chi è? soffici, v-6-488
lo scoppiettìo giocondo delle sue arguzie, il suo giocoso doppio fondo, che fu poi
un certo punto desiderò che io lasciassi il paese per non avere scalmane e rotture clamorose
tempo a babboriveggoli o, come dice il vecchio proverbio, a patrasso. manzoni
e scalmanavano per disporre in buon ordine il corteo e farlo marciare al passo,
scalmanava né del papa né per francesco il pratolini, 3-129: mio padre si
3-129: mio padre si portò alla bocca il pezzo di pane. disse: «
a. monti, 29: con tutto il loro scalmanarsi, altro non facevano che
è stata una fatica / da scalmanarsi il bando che tu hai letto ». milizia
342: volle andare a nascondere il suo tesoretto in campagna, vi trovò
animali. magazzini, 8-60: per il troppo caldo... anco i buoi
e scalmanano. giuliani, i-24: è il primo viaggio che fanno questi giovenchi e
, sovraffaticare. soderini, iv-136: il rimettere [i cavalli] moderatamente e
febbre. sansovino, 6-181: trovatosi [il sol- dano] scalmanato per il disagio
[il sol- dano] scalmanato per il disagio sopportato nel fatto d'arme nel
nel fatto d'arme nel qual tutto il dì era stato a cavallo. n.
ad anima viva. cagna, 1-64: il battello stava per mettersi in moto,
parlando, sputare addosso », seguitò il fornaciaio con voce scalmanata.
, costipato. lippi, 2-29: il primo giorno fece tanta via / che i
grandi opposizioni non si ebbe più che il sobrio scalmanìo degli spiriti liberi; qualche insolente
sanudo, lii-628: ci fu il clarissimo bragadino col bel manto, molto
bel manto, molto affanato, et il clarissimo suriano, molto scalmanoso, che
del cervo, si scalmò tanto che il prese una infiammazione di petto acutissima.
i fiorentini dicono 'scalmare', significante il sentire un gran caldo o sete.
abbandonarono su le sponde di esso, né il vollero tragittare. bresciani, 3-139:
buon vecchio di noè, che fu il primo a piantare le vigne, un giorno
eccoti una cara epistoletta data di livorno il 23. oh va'a dire che la
bastimento da remo. pascoli, 661: il fulgido odisseo dava la vela / al
, apertura quadrata dello scafo nella quale il remo veniva inse rito e
banda di certi bastimenti, per collocarvi il remo, in vece dello scalmo che in
intervallo necessario pel moto del remo, il cui manico è quadrato e trovasi perciò sufficientemente
ciascuna di quelle aperture per le quali entra il remo, invece di essere allacciato collo
allo scalmo. cotesto metodo rende facilissimo il calare ed il levar remi.
cotesto metodo rende facilissimo il calare ed il levar remi. 3. nelle
di banda di certi bastimenti per collocarvi il remo, in vece dello scalmo, che
a remi, alla quale viene assicurato il remo; serve da sostegno e da fulcro
de la nave, al quale alligato è il remo. barbaro, 34: nelle
, cioè dallo spacio ch'è tra il ligamento d'un remo e l'altro,
si piglia quella misura che regola tutto il corpo della galera. ulloa [f
o a quelle con le quali si spadola il canape. vero è che i remi
/ contra 'l rapido flutto e contra il vento / ostinato e crudel. guerrazzi,
remo, tira su l'àncora, dàmmene il segno; poi attenti al fischio,
un attimo i remi dagli scarmi; il timone reggo io. pascoli, 669:
remi. d'annunzio, iv-2-1339: il rematore di prua teneva il remo ritto
, iv-2-1339: il rematore di prua teneva il remo ritto a governare; solo vogava
poppa, senza che lo scalmo forcuto desse il più lieve stridore. alvaro, 9-255
alle sue giunture. moravia, viii-246: il ba gnino entrò nell'acqua
negli scalmi e poi spinse la barca verso il largo. 2. ciascuno dei
e lunghi pezzi di legno che formano il davanti della nave e riempiono tutto lo
. siccome questa parte del bastimento fende il fluido e dèe resistere alle forze del
che in fila, coi remi battevano il torbido mare. d'annunzio, iii-1-67:
, 8-19: mi tornò in mente il sigillo miceneo dove si vede l'arrivo a
cassero, arrivando fino a rinforzare il parapetto di coperta. crescenzio,
. sono i pezzi superiori che terminano il contorno delle coste... 'bcarmotti di
le tavole della murata, che è il parapetto od opera morta della nave.
scalo, con le bambine.. il vapore è già m porto. e.
merci fra lo scalo d'itea e il bazar di amfissa. bacchelli, 9-78:
in ripa razione e lungo il quale essa scorre al momento del
si accingono a lasciare la nave. già il sevo luccica sul pendìo dello scalo.
cavo è stato mollato. / e pure il ciclopico squalo /... /
, 1-i-410: 'scalo di magazzino': è il nome di un piano inclinato verso il
il nome di un piano inclinato verso il mare, che si forma di più pezzi
a pubblicare le sue corrispondenze già verso il 15 di dicembre. montano, 141:
15 di dicembre. montano, 141: il nocchiero voleva farla uscire un poco,
(idroscalo). montale, 7-121: il douglas dc6 ha ripreso il volo per
7-121: il douglas dc6 ha ripreso il volo per i due scali obbligati: gander
, così l'idrovolante di sotto sopportava il maggior consumo al decollo e quello di sopra
e se, come pare, nascerà il bisogno di distinguere le intermedie dalle due estreme
estreme, a queste si potrà dare il nome di scalo, voce anche tutta
c. e. gadda, 11-192: il fascio dei raccordi ferroviari...
di scalo. soldati, xi-221: il signor francesco bonetto, gestore delle ferrovie
. luogo dove veniva sottoposto a tassazione il pescato destinato alla vendita. -per estens
7. nelle antiche corderie, il lungo corridoio che 1 funai percorrevano da
pantera, 150: si è introdotto il remo grande, chiamato di scaloccio.
questo e'greci commandano che si sparga il seme in terra e non si pongano.
, aglio e scalogna, / or hanno il modo d'ingrassar la carne, /
è accaduto di mangiare di buon appetito il latte inacidido, l'aglio e le scalogne
, su trentasette numeri dovrebbe uscire propno il cinque? fenoglio, 1-i-1772: per colmo
, dalla palestina, donde fu importata; il signif. n. 2, di
frullo; non un trillo. il cane non si muove: dorme. ti
cipolla, l'aglio olente, / il mordente scalognio, il fragil porro.
aglio olente, / il mordente scalognio, il fragil porro. soderini, ii-347:
giudea, d'onde elle hanno cavato il nome... benché un capo di
. 3. locuz. conoscere il pepe dagli scalogni: riconoscere la superiorità
a certi granchi nuovi come si conosce il pepe dagli scalogni. 4.
soglia dell'appartamento. carducci, ii-10-65: il penultimo gonfaloniere della repubblica fu un carducci
del palazzo del bargello, perché era il capo degli 'arrabbiati'. pratesi, 5-337
storia dell'arte senese, ii-188: il piano degli scaloni sia solamente battuto a
aretino, 20-263: tosto che si udì il tocche ticche, il messere che si
che si udì il tocche ticche, il messere che si stava come morto in letto
. caterina da siena, i-io: il primo scalone nel corpo di cristo sono
. c. durante, 2-200: il gioglio altro non è che un vizio
delle biade,... con il calamo più sottile che di grano, nella
da assi trasversali; serve a pareggiare il terreno in superficie. vocabolario ai agricoltura
calastrelli a pendìo, adatto ad assorbire il rinculo del cannone. falconi,
di sottaffusto usato a bordo, quando il pezzo fosse grosso e il bastimento piccolo
bordo, quando il pezzo fosse grosso e il bastimento piccolo. serve per menomar la
la rinculata ed anche per condurre facilmente il pezzo in batteria o nella stiva, secondo
di soldati. colletta, 2-i-79: il giorno 3 la ia divisione si arrestò per
, 47: fu... disposto il movimento in ritirata a scaloni ed ordinato
mia lettera le portò una profezia. solo il povero ricchi stancò invano scaloni, anticamere
.. si voleva probabilmente scalonre. il male si spargeva nel fiume e la salute
, 253: 'scalosciare'... è il bollire a scroscio, a cavalloni;
toglie la calotta, cioè definisce perfettamente il vetro lavorato asportandone le asperità con una
gradini. linati, 16-185: il paese ha la struttura caratteristica dell'antico
scalpéggt). ant. percuotere scalciando il terreno. ugurgieri, 335: cadendo
scarpellava i mortai, et ora ha il bel palazzo. r. borghini, i-173
fate conto ch'io cominci a scarpellare il marmo. fr. zappata, 88:
marmo. fr. zappata, 88: il nocchiero • non mai si vanterà d'
d'annunzio, ii-1065: questi [il generalissimo], che vedi curvo su
-raschiare. pratesi, 5-147: volle il banchiere spazzarne i secoli [dal palazzo
, v-1-818: con un ferraccio scarpello il leone alato. -figur. rimuovere
. papini, x-1-449: non distrussi il metallo di origine divina del quale ero
assol. garzoni, 1-114: il proprio ufficio è... proibire la
... proibire la putrefazione. il che si fa scancellando, vessicando, consolidando
del villaggio di riva di softo trovasi il tanto rinomato luogo detto il como di
softo trovasi il tanto rinomato luogo detto il como di trenta passi. esso consiste in
fare una vescichina o schiuma bianca avanti il loro pertugio, quale si ritaglia con tre
di un ditto. bisaccioni, 1-230: il buono artefice,... lavorando
parole una scalpellata, se è lecito il dirlo, un omerico lineamento del giove
i-iii: ancora riconosco per coteste strade il piacere che mi dava da bambino un
a ogni spesa di colui che fa il lavoro, sì delle reti, sì dey
zio passava pel più bravo scarpellatóre e il più valente a fare i mercun che si
di quel sublime torso, per celargli il tradimento del masso che la strapotenza dello
c. bartoli, 1-137-7: il polimento [dei marmi] comincia dalle
che rodendo. viani, 4-181: il marmo non è fulminato dalle scalpellature che
e poscia con un scalpelletto lenticulato ed il martelletto di piombo dividevano tutte le parti
altro orificio. salvini, v-2-4-2: il porfido prima con uno scalpelletto...
con la sovrapposizione di scalpellino2, per il n. 2. scalpellino1 (
chi squadra e sagoma la pietra e il marmo con lo scalpello o provvede a
15-i-508: uno scarpellino e statuario, il qual si chiamava ato...
: per mostrarne uno grand'essempio, allegherò il ran michelagnolo... che,
vedea ben formato in ogni parte / il simulacro dell'istesso marte. temanza,
un affannato / nugolo di scalpellini / batta il lastricato / di pietra di lava /
del demonio e pensavo che per riprendere il racconto avrei dovuto non soltanto conoscere il
il racconto avrei dovuto non soltanto conoscere il diavolo altrettanto bene che l'ignoto scalpellino,
che l'ignoto scalpellino, ma anche il suo contrario. -con uso appositivo
soggezione del bernini,... dà il modello per le ferrate delle cappelle sotterranee
scarpelliti; e così in grecia, il che avviene dalla troppa superabbondanza dell'umore
di legno, su cui si batte con il martello, impiegato nella lavorazione dei marmi
squadrare, levigare, scolpire o incidere il materiale grezzo; in falegnameria si usano
di nuovo, i maestri, che il fanno, si pigliano la pietra, la
128: come possiam noi credere che il pennello e lo scarpello possano effigiare la
degli occhi, la piacevolezza di tutto il viso e l'affabilità e il celeste riso
di tutto il viso e l'affabilità e il celeste riso e i movimenti vari della
, 2-8-13: dalla parte ove apparisce il giorno, / era tagliata a punta di
: volentieri mi sarei messo a descrivere il modo delle subbie, delli scarpelli e
grato scarpel, su questa pietra incidi / il fausto dì, quando a'miei lari
: allo scultore / che veste molle giovinezza il marmo / docilissimo scorrerà scalpello / purché
italiana », 17-xi-1946], 317: il battito celerissimo degli scalpelli pneumatici.
. con meton.: l'arte, il genio dello scultore; la scultura come
nrintaglia, / del pennel di natura il pregio agguaglia. imperiali, 4-431:
vanti. pacichelli, 5-404: ivi il pennello negli angoli e nella cupola garreggia con
prova della forza che ha in noi il latte della nutrice non potrebbe egli essere ciò
? pindemonte, ii-83: tu, sotto il cui scarpel divino / si rammollisce un
/ canova illustre. faldella, i-4-143: il foresti... credeva che il
il foresti... credeva che il cristo nel nostro riscatto dovesse parere uno di
scalpelli argivi. piovene, 2-15: il giardino tagliava il pendio nettamente, con
piovene, 2-15: il giardino tagliava il pendio nettamente, con una ringhiera ornata
ferd. martini, i-63: dentro il mese di gennaio lo scritto che è
adoperare lo scarpello. a buon conto il giovane ha buon genio e mostra anche
. -causa esteriore capace di cancellare il ricordo della persona amata o sentimenti e
ossee. dalla croce, 7: il sesto istromento chirurgicale, addi- mandato da
..., è convenientissimo appresso il chirurgo per aprir una vena, per
ceccardi, 1-618: non ricordava più il numero dei crani aperti collo scalpello,
erba coca, simile alle ciriege, il quale quando prender vogliono, per lo collo
m'appongo, mi par pietra per il vostro scarpello. 8. prov
. -scalpellino. g. rucellai il vecchio, 34: cose donate che non
dalla croce, v-33: quando anco il dente sia da qualche banda corroso, non
manco auggiano e'seminati, manco mungono il campo, e per córre ev frutti
naddo, i-133: per persona del mondo il corpo di detto messer piero non fu
. che scalpiccia, che pesta il terreno o una superficie. pascoli,
questa corruzione della virtù... il maialetto e le galline e, non di
. sordi spaventi la scalpicciano come orchi il campicello di puccettino.. frequentare un
femmine rade volte o non mai iscalpicciano il tuo alberghetto. 4. intr
, / che scalpiccia e conteggia e accende il fuoco. c. e.
ufficiali, ognuno scalpicciando sulla ghiaia verso il carro del proprio plotone. -sostant.
-di animali. verga, 7-888: il vitellino era là coll'acqua al collo,
poi lo schianto rude, i sistri, il fremere / dei tamburelli sulla fossa fuia
del fandango. pavese, io-m: il martello / di quell'uomo seduto scalpiccia
seduto scalpiccia su un ciottolo / dentro il molle terriccio. = voce da
3-372: 1 ricchi badano ad avere il suolo de'loro appartamenti scalpicciato da una
dell'acqua e dalla ghiaia scalpicciata, il rumore del saccheggio partigiano. scalpiccio
o stropiccìo alcuno. baretti, 6-37: il sonno mi fece scordare tutti i dolori
sonno mi fece scordare tutti i dolori che il mio povero esofago avea sofferti,.
soldati, v-35: mi riscosse impercettibilmente il lieve scalpiccio di un passo sulla neve
leggiadro altiero, / se dal devere il ragionar non muto / non è cosa
porto / la fronte di rubore e il cuor dipincto. tesauro, 3-93: il
il cuor dipincto. tesauro, 3-93: il suo destriero, conoscendo la forza del
ostinossi di non volere portar più oltre. il re, indarno quassando le rendine e
, indarno quassando le rendine e iscalpendogli il fianco anelante, per avviso di un
tesauro, 9-82: già strepeva [il mostro] con l'ali e già scalpendo
già scalpendo / con le branche falcate il sasso infame, / m'inghiottiva con
. pascoli, 1044: ci fermeremo tra il pulverulento / scalpitaménto de'cavalli ansanti.
dsdle officine, i cui zoccoli percuotendo il selciato fanno uno strano scalpitaménto ai branco
, ed inni, e delle parche il canto. tecchi, 13-63: i due
scatti, con impazienza o agitazione (il piede). poerio, 3-467:
piede). poerio, 3-467: il tappeto di persia accarezzava / pirata,
, irrequieto. linati, xii-39: il suo corpo ancora baldanzoso di curve,
. { scàlpito). battere rumorosamente il suolo con gli zoccoli, o durante il
il suolo con gli zoccoli, o durante il galoppo o da fermi, scalciando con
ribil lena / soffia, e di spume il duro morso imbianca / scalpitando e spargendo
/ come centro in sé raduna / il bel fior d'ogni altra cosa.
san giusto. sbarbaro, 1-232: il treno carico di sonno, ovattato, che
anche camminare con passo cadenzato, calcando il terreno con i piedi in modo particolarmente
larghe di parigi. sbarbaro, 4-77: il collega, che butta avanti scalpitando il
il collega, che butta avanti scalpitando il piede matto, a vedermi zoppicare s'
di un'emozione o per angoscia (il cuore). gadda conti, 1-580
). gadda conti, 1-580: il cuore si metteva a scalpitare d'angoscia
: lord byron pure tenne altro modo: il byron, verso cui scalpita in vano
, verso cui scalpita in vano nelle 'laudi'il mimo- grafo. 4.
. gadda, 6-342: don ciccio moderò il galoppo della smania, tirò le redini
li ri. idem, 6-149: il leone... multo indignato subito la
5-26: l'aver a consumar quasi il tutto de'miei dì di lavorare,
6-225: io non comanderò che tu, il quale cercherai per essa, dirizzi le
quali così presuntuosamente s'ingegnano di scalpitare il nome poetico? buti, 1-184: la
., 3-241: non credere che [il savio] sia scalpitato e soppressato dall'
essendo egli in povertà, vinse tutto il mondo, e, quello che è più
boiardo, 3-167: da altrui fia colto il mio bel fiore: / colto,
scalpiccio. -con me- ton.: il rumore che ne deriva. cavalca,
deamicis, i-358: si sentì distintamente il rumore dei carri, lo scalpitìo dei
, i-212: all'apparire dell'alba cominciò il tramestio e lo scalpitìo soliti, con
(ant. scàlpité), sm. il calpestìo sul terreno degli zoccoli di un
o di un altro animale che procede calcando il suolo pesantemente; il battere irreauieto (
che procede calcando il suolo pesantemente; il battere irreauieto (specie degli zoccoli delle
trattenuto a forza. -con meton.: il rumore che ne è provocato.
nelle tenebre lo scalpito dei cavalli e il tintinnio della sciabola. d'annunzio, i-778
quattro piedi, si era dato a ingannar il tempo con uno scalpito lento, quasi
sul terreno. -con meton.: il rumore che ne deriva. bersezio,
, battuto. bresciani, 6-vi-295: il terreno tutto scalpito, pesto, fangoso,
duo cavallieri ad un poggetto / e sentendo il scal pizzo de'ronzoni /
pizzo de'ronzoni / prese alcuna speranza il giovanetto. = voce di area
head. 2. chirurg. il lembo cutaneo-muscolare che viene inciso sul cuoio
capelluto e rovesciato per mettere allo scoperto il cranio in vista di specifiche operazioni chirurgiche
non è stato per altro che per il dispiacer che io ho di vedervi f;
profitto. b. davanzati, i-17: il popolo di tale preminenza levatagli non fece
che un po'ai scalpore. buonarroti il giovane, i-211: la regina e la
: perché fa tanto romore / contro il mio libro il sesso femminile? /
fa tanto romore / contro il mio libro il sesso femminile? / perché fan contro
carrà, 677: da quei foglietti nacque il 'manifesto dell'architettura futurista'che tanto scalpore
tutta europa. bacchelli, 1-iii-651: il caso, l'accusa, l'arresto fecero
overo scalpelli piani sono detti. buonarroti il giovane, 9-816: esqui- sito /
= deriv. da scalptura, con il suff. del pari. pass.
.. e sì saviamente seppe rappresentar il personaggio di pazzo che passò dipoi al governo
lui. tarchetti, 6-ii-140: tolga il cielo che, dal giorno che io m'
guglielmi netti, 3-45: il mio sguardo ironico è sì scaltramente maligno
è sì scaltramente maligno / chfoi crede il mio sogghigno un riso d'ardor malinconico.
, 2-3: perché non ha tanto capitale il mio capo per celebrar un principe così
così grande, ho colla scaltrezza supplito il mancamento della facondia. segneri, ii-452:
solaro della margarita, 321: si dà il nome di scaltrezza politica all'arte di
scaltro. cesarotti, 1-vii-335: il saggio ulisse / colle scaltrezze sue pensi
l'uomo per diritta ragione a conoscere il bene dal male. bibbia volgar.
anni. -abilità manuale raggiunta per il tramite dell'esperienza e dell'acquisita conoscenza
disposizione. d'annunzio, v-2-156: il cuore mi trema, i pensieri mi
ma la mano è confermata dall'attenzione, il polso è agevolato dallo scaltriménto.
: artificio escogitato con astuzia per ingannare il nemico. giamboni, 10-80: convertiwi
dell'istesso annibaie di prendere a canne il vento vultumo alle spalle, accioché portasse
dante, purg., 26-3: spesso il buon maestro / diceami: « guarda
scaltrito. ariosto, 32-57: sia il cavalliero o suo vasallo o d'altri,
o suo vasallo o d'altri, / il parer di quel re vò che mi
degli antichi fiorentini per denotar con questo verbo il 'rendere alcuno cauto ed astuto'.
mie parole. d'annunzio, v-1-140: il soprintendente... coordina sorveglia corregge
del corpo direttivo. si sforza di armonizzarne il lavoro, di accrescerne l'energia,
bacchelli, 2-311: scaltrivano lo storto il naturale maligno, il calor dell'odio e
scaltrivano lo storto il naturale maligno, il calor dell'odio e il languore dell'invidia
naturale maligno, il calor dell'odio e il languore dell'invidia. -rendere
dentro, scaltrire l'amore, eludere il custode, cogliere la giunchiglia nel piccolo
, ii-13-499: tali studi conferiscono a educare il gusto, disciplinare l'intelletto, scaltrire
e di sé. imbriani, 4-261: il zanella ha torto marcio: e l'
diogene insegnò ai figliuoli di xeniade prima il reggere le inclinazioni, accioché non sviassero
., e da * cautenre, per il tardo cauteriàre 'bruciare col ferro rovente'(
: qui... davidde impiega il suo vivo ingegno? qui studia? qui
desii. baretti, 1-316: brighelli il di cui carattere è la scal- tritezza
cui carattere è la scal- tritezza e il saper ruffianeggiare. 2. in
da bologna, 1-38: sempre sia scaltrito il dicitore di fornire il detto suo per
sempre sia scaltrito il dicitore di fornire il detto suo per carta. giamboni, 10-44
i-74: l'audace e scaltrito ingegno, il corpo valido e robusto. delfico,
accoglienze e nelle risposte di federigo cercò il nostro scaltrito don abbondio di scrutinare se
dello scaltrito nelrassegname i tempi ne'quali il rosignuolo cessa dal canto? monti, x-2-156
cessa dal canto? monti, x-2-156: il vulgo / quelrabbandon vii disse e quella
/ ma ti diè laude di scaltrito il saggio. -di animali.
dalla madre uccisi, eccetto che uno, il quale, più scaltrito degli altri,
scaltrito degli altri, si salva sopra il dorso di essa madre. pedemonte,
! donato degli albanzani, i-415: il malvagio e scaltrito ingegno di annibale giunto
temere. boiardo, 1-5-43: ben prese il tempo 11 demonio scaltrito. bandello,
paio di comicini. pascoli, i-15: il loro... è il linguaggio
i-15: il loro... è il linguaggio artifiziato d'uomini scaltriti, che
le vicende che da quel punto corse il ducato, ora preda degli ingordi, or
quei venti. salvini, v-4-1-1: il vecchio sempre è più scaltrito, perché.
non esisteva nei 'fatti personali'del '13 quando il suo autore scriveva in prima persona assumendosi
galiini, 167: voi avete il latte alla bocca, e già vi tenete
. carrà, 348: si direbbe che il pittore cerchi di soffocare ogni tentazione edonistica
palpitare / ai penne e di piume, il demone gagliardo / tutto rostro ed artigli
duri modi di un psicologismo ravveduto e scaltrito il senso tenero e dolce, abbandonato e
gradite / aver la pioggia in viso, il cor sereno. -spreg.
tasso, 6-50: l'uno è il franco arideo, pindoro è l'altro,
siciliani, non venga dagli scaltri alzato il velo ed accorti della loro dabbena- gine
tal occasione altro i numi se non palesare il gran cuore e la costanza reciproca di
che più adora. monti, x-4-72: il volgo è sempre / per chi l'
per chi l'abbaglia, e spesso volte il regno / è del più scaltro.
: scaltro e ladruncolo per eccellenza, il lazzaro rubacchia indubitatamente quando gli si presenti
, i-62: tanto era sollecito durante il giorno, scrupoloso, attento, provvido
: lo scaltro ti vinse, / che il muscolo e l'adipe ascosi / avea
. frugoni, i-3-355: ne rise il perfido, / scaltro cupido: / ella
antico mio capo, che è divenuto il mio rivale implacabile. -che rivela
'il tradimento di giuda', giotto rappresenta il traditore dall'occhio scaltro e feroce mentre
de'fallaci amanti, / io mostro loro il serpentello ascoso / sotto i bei doni
e poi quest'altra, / e con il praticar diventa scaltra. -istruito
nocchiero scaltro / concederebbe a te solo il governo. nomi, 4-68: si piglian
medicina ben periti / e in chirurgia oltre il sapere scaltri. c. i.
oro, l'argento, la turchese, il orfido sono usati con scaltra leggerezza.
f. f. frugoni, vii-252: il tiranno girava due occhioni scaltronacci sotto la
g. calza, 1-i-46: cederà [il proprietario] pure a favore dell'affittavole
scalvare, tr. ant. radere il capo. -anche as- sol.
se almeno / a l'interesse tuo nuoce il tagliarle / fin da l'ima radice
avran pena di morte. franci [il caffè], 53: 1 boschi
prati, guidar le timonelle, scalvar il bosco. = comp. dal pref
, agg. rasato dei capelli (il capo); che ha il capo rasato
capelli (il capo); che ha il capo rasato. leggenda dei santi apostoli
), iii-208: all'affittuario spetta il prodotto dello scalvo periodico delle piante esistenti
via, non ci badi, -intromise il gelataio, - stattene zitto, scalzacane.
/ che con le mani mie le tira il collo. bartolini, 5-142: avrei
si fosse, di botto, presentato il poeta scalzacane villon. = comp.
vedo che al dì d'oggi / tutto il mondo è pien di sfoggi; /
. giusti, iii-40: se purgheranno il paese di pochi scalzagatti,...
lenta che richiama l'erpice delrugna e il desiderio dello scaldamento della radice.
a quelli ai quali non sia tanto inimico il freddo, come ai peri et a'
, 2-346: compiuto lo scalzamento avanti il solstizio, converrà metter ogni tre anni
colombino. 3. ant. il togliersi le calzature. s. bernardino
[redi]: è necessario che il medico faccia un diligente scalzamento alla lor taciturnità
, feroce. carducci, iii-7-267: il restaurato impero d'isacco e d'alessio,
tra la protezione oppressiva dei latini e il disprezzo scalzante dei greci, non bastò
, 84 (142): quando venne il giorno dell'agunanza, i sescalchi suoi
: misera a me, quanto ho mutato il vezzo! / esser solevo scalzata ogni
che le ordina i capegli. buonarroti il giovane, 9-658: gabbando e 'ngannando /
acceso, / spuma, freme, il piè scalza, il manto spoglia, /
spuma, freme, il piè scalza, il manto spoglia, / sì lo
spoglia, / sì lo strugge il velen che '1 cor gli ha preso
dentro la neve; scalzollo e fece il medesimo a'piedi. petruccelli della gattina
niuna donna sposa o altra persona per lei il dì che ne va a marito.
i borzacchini. guerrazzi, 5-29: il signor orazio, entrato in camera e
. 2. per estens. rimuovere il terreno intorno al pedale o alle radici
da siena, 308: egli chiama il mezzaiolo e diceli: « questo fico
elli occupa la terra ». dice il lavoratore: « doh! lasciamolo stare questo
quelle [viti] che han troppo grande il rigoglio... si ritirino col
(che geme la mattina), avanti il cui ritorno bisogna potar le viti;
zappare o vangare o scalzare, perdono il fiore. -abbattere o principiare ad
/ noi possiam la quercia ancora. / il restante fara poi euro od affrico per
sp., 3 (52): il padre macario vide questo benefattore vicino a
radici al sole. 1rea, 7-500: il coltello non fu ritrovato. e fu
degli olivi. 3. rimuovere il terreno o altri materiali di rincalzo dalla
a fare scarpa. per la qual cosa il fosso più largo divenne e la muraglia
sino al fine del lavoro, terminato il quale abbruciavano i puntelli o li tiravano
o li tiravano a terra, ed il muro rovinava. gozzano, i-593: le
cada un'altra terra in terra. buonarroti il giovane, 9-265: rimembrando / primieramente
frugoni, i-13-188: deserta riva, che il ren scalza e bagna / tra salci
demolirla). carducci, iii-22-46: il luso corrodendo la sponda scoperse e scalzò
, i-206: ora fanno prova di scalzare il campanile, che reputano un osservatorio,
: poi si vuole trarre collo ferro [il dente], poi che l'arai
-liberare la fronte dai capelli (il vento). caproni, 5-80:
mio furore, son stato a ritrovare il vostro signor fortunio, il quale..
a ritrovare il vostro signor fortunio, il quale... volse, come si
femina di più. galileo, 3-1-274: il pro ceder per interrogazioni mi
oltre al gusto che si ha dello scalzare il compagno cavandogli di bocca quel che non
segrete / di menar la fortuna per il naso. de meis, 1-79: uno
stradi. -scoprire a poco a poco il vero. d. bartoli, 2-3-226
a poco a poco scalzando e discoprendo il vero con lunghe interrogazioni. 7.
varchi, 18-3-199: si disse poi che il vitello, o per iscalzarlo, come
gattina, 81: come ministro, il signor bastogi ha tenuto con grande convenienza
signor bastogi ha tenuto con grande convenienza il suo posto... non sembra ambizioso
i sovrani legittimi. -diminuire il prestigio o le prerogative o la fama
algarotti, 1-iv-384: troppo bene egli sapeva il debito di buon cittadino, che non
fondamentali dello stato. cantù, 2-496: il partito repubblicano lavorava da un pezzo in
la religione dei loro padri e annunzia il regno d'iddio. monelli, 2-137
che subito sogliono fare al solo pronunziare il suo nome? moravia, xi-270: questa
xi-270: questa baracca per me è il primo gradino. se ci metto sopra ben
gradino. se ci metto sopra ben bene il) iede, poi posso salire più
e lascia le calze, colà ritta il vestito, da una parte si sbraca e
ferrari, vi-1087: posto lo schioppo, il mago sulla sponda / si spogliò,
dante, par., 11-80: il venerabile bernardo / si scalzò prima,
tommaseo, ii-94: confessiamo da ultimo che il tocco dello scalzarsi tanti seguaci di francesco
, l'incapestrarsi, l'incocollarsi ed il cignersi non ispegnessero sempre tutti i pensieri
. vignali, 1-1-4: può fare il mondo che in tutta fiorenza ci sieno tante
acconcia, sola si coricava. buonarroti il giovane, 9-435: hawi per terzo
i piedi. sur una panca lungo il muro della sala si allogano seduti in fila
le viti scoperte e tenerle per tutto il verno scalzate. -che appare in
(le radici); che mostra il pedale (un vecchio albero).
. arpino, 9-87: ho visto il muto riso dell'uomo mentre la buccia
3. che ha avuto il terreno smosso e asportato alla base (
. jahier, 14: stanotte [il torrente] soggrotta le vecchie sponde rotando
torrente] soggrotta le vecchie sponde rotando il martello dei ciottoli scalzati. bacchelli,
scoperto in parte nella zona della radice per il restringimento del tessuto gengivale (un dente
una periostite a una mascella... il signor cesare trovò che uno degli incisivi
[dioscoride], 432: mettesi [il laserpizio] nelle cancrene prima scarificate accioché
-tricé). disus. che scalza il terreno intorno al pedale o alle radici di
è intimo, privato. buonarroti il giovane, 9-348: io giudico a costui
far romore / e gli sciorini angustiato il cuore. salvini, v-3-1-5: 'scalzatoli':
testi fiorentini, 88: venendo il decto imperadore al de- cto papa in
non petinata né lisciata molto, come il poder della casa richiede sì procuri d'andare
così scalcio et in camiscia, prese il cammino verso il suo albergo. tasso,
in camiscia, prese il cammino verso il suo albergo. tasso, n-iii-679:
mi vesta di bigio, come faceva il muzio iustìnopolitano, o pur, co'piedi
cinto di corda, cerchi di rassomigliare il panigarola? b. corsini,
esse a paro; / ne vien cantando il caro / nome del suo pastore.
, 36 (624): ecco arrivare il padre felice, scalzo, con quella
per diletto, netti di sotto, cioè il terreno a modo di prato, da
iscalzo sanza temere di niente che offendesse il piè. del carretto, cvi-572: or
206: ella sentito non ne aveva il passo, / perché va scalzo. su
: prudentemente tenne in mano la carta il papa nel fare il discorso alla figlia
in mano la carta il papa nel fare il discorso alla figlia colonna che, professata
colonna che, professata nelle scalze, ricevè il velo da nostro signore. p.
arriva di mattina, [la marietta] il passo scalzo, furtivo, ma non
dire scalzo e gnudo e non posso avere il mio resto, se io non ò
2-64: « coglioni! » esclamò il prete, « oh! vacci scalzo!
faldella, 4-64: sull'altra parete scalzona il bruno vitto- rione del gonin, nella
sanculotto. papini, iv-416: il despotismo della piazza gli parve [al-
del despotismo della reggia, specie quando il primo era rappresentato dagli scalzonati di parigi
sacchetti, 64-109: « o son io il primo, a cui venga sciagura ne'
scamatare là in una pontica. buonarroti il giovane, 9-268: lievasi innanzi all'alba
. note al malmantile, 9-53: il proprio significato di sciorinare è il cavare le
9-53: il proprio significato di sciorinare è il cavare le pelli ed abiti di panno
fave e rape, tagliandogli la pelle per il fianco intercedendola, e fra pelle e
. allegri, 221: ricevetelo [il capitolo]... e, lettolo
. 4. locuz. scamatare il pelliccione: possedere sessualmente. g.
viti è sommamente comodo, diremo che sia il minore; l'altro chiaman gallico,
francioso; e l'olmo naturale, il simile; et ottimi per vinciglie e per
calpestìo. masuccio, 69: udito il sonare e 'l gran scamattico farsi
all'autore è mancata la voglia e forse il talento di stuellare e lavorare quella felice
colore che dicono: perché piegandole mutano il colore, non altrimente che veggiamo avenire in
). scambiaménto, sm. il prendere una persona per un'altra;
riconoscano. p. fortini, 1-92: il giovine villano, non essendosi acorto di
che quella fussi la suocera e, sentendo il caldo dele lenzuola rinvenutoli il poltro e
, sentendo il caldo dele lenzuola rinvenutoli il poltro e cresciutoli l'appetito, prese
2-9 (1896): uranio, il quale insino ad ora per vostro figliuolo avete
per quella strada lì, ci è il cortile, nel quale entrando a man manca
o principale o interposto non vi fosse stato il consenso. g. gozzi, 1-208
per la faccia del re vecchio, facesse il ritratto d'un nostro contadino, chiamato
ritratto d'un nostro contadino, chiamato il giuggiola, fu egli uomo di aspetto
contraccambio reciproco di un dono. buonarroti il giovane, i-594: così cortesemente largiva
lui fatti ne'suoi componimenti. buonarroti il giovane, 9-579: bugie, mostre
o meno importune, ma sempre per il bene del 'proximus tuus'(chiedo perdono
alle mie parole. manni, 2-142: il che apparirà chiaro a chi le istorie
uno. tasso, 12-390: stante il fatto di questa maniera, semplici saranno
: lasso di tempo fatto intercorrere fra il verificarsi effettivo di un evento e la
ed errata. bottari, 3-1-185: il vedere uno scambiamento di tempo sì enorme
intero secolo, fa vedere che né il campanella né altri ne fu il compositore
che né il campanella né altri ne fu il compositore e che il libro non fu
altri ne fu il compositore e che il libro non fu mai. cesari, iii-301
. cesari, iii-301: a raccorre il molto in poco, l'errore del detto
procedette dal non aver posto mente che il rivolgimento di marte non in due anni
bisogna al metter drento ben guardare, / il luogo ov'è 'l zibetto non scambiare
: quando saperete la qualità mia, benedirete il vostro scambiarmi con chi si sia.
infin la moglie / mi scambia. buonarroti il giovane, 9-22: né che,
nessuno. forteguerri, 18-51: accortosi il romito del bastone, / vuol tornare
mano sopra esso tentone, / e il trova pieno. cattaneo, iii-3-15: i
cattaneo, iii-3-15: i volteggiatori presero il volksberg; ma nell'oscurità della notte
l'umanità ridotta ormai a scambiare così il gesso col marmo, la cartapesta col
fede scambiarti per istorico, economista o il diavol che ti porti, leggicchiando nelle ore
per antonomasia. salvini, 39-iii-83: il credito da seneca per gli suoi scritti
molto affini o simili. annotazioni sopra il decameron, 7: poi che abbiamo alle
ma sì hanno bene creduto e detto che il poeta la scambiasse o la pigliasse per
cosa di nuovo e di profondo. il che non saprei mai io dire, né
, 64-291: traviando, inconsci, il nostro popolo a scambiare il fine pel
inconsci, il nostro popolo a scambiare il fine pel mezzo nella questione dell'oggi,
nella questione dell'oggi, voi correte il rischio di ringrettirne la santa aspirazione italiana ai
, invece, un difetto; confondere il bene con il male, il vero
un difetto; confondere il bene con il male, il vero con il falso
; confondere il bene con il male, il vero con il falso. f
con il male, il vero con il falso. f. m. zanotti
si abbandonasse alle opinioni del popolo, il qual di leggeri scambia con la virtù
qual di leggeri scambia con la virtù il vizio. baretti, 2-309: l'italia
la menzogna, l'inganno e talvolta il tradimento medesimo per acutezza d'ingegno,
, voluttà, lepidezza e importa assai il distinguerla dalle medesime. solaro della margarita
onore, scambiando di necessità mille volte il vero col falso, considerasse come superflua
che dicono i servi. -equivocare il significato di un vocabolo o il sintomo
-equivocare il significato di un vocabolo o il sintomo di una malattia; interpretare in
modificasse con tre camere, poiché scambiava il parlamento promessogli coll'idea di stanze da
pericoli, cioè che guatava d'avere prigione il maliscalco del detto re o altro barone
volgar.], 10-1: quando il forte combattitore entra nel campo, dove.
uova vicende volmente, quando il maschio e quando la femmina e così
scambiono l'un l'altro a portar loro il cibo et imbeccargli -sostituire a
ripubblicare tali scritti, restituendo a ciascuno il nome del suo proprio autore. e
nessuno si raccapezzerebbe. nessuno potrebbe garantire il giovane autore di 'baciami subito'di non
a scambiare. bisticci, 1-i-378: il duca di ferara dall'altra parte istava
mspingarde che dì e notte traevano, il duca iscambiava spesso quegli che v'erano
di mettervegli. guicciardini, i-166: il costume delle guerre d'italia...
tramutata o scambiata. sacchetti, 177-tit: il iovano dell'antella di firenze sente che
dio). cavalca, 20-620: il sacerdote perdona, cioè assolve in quanto
tucto oltramontano che da uno italiano. buonarroti il giovane, 10-976: cascata è 'n
libertà. carducci, ii-1-106: scambiando il mio consueto modo di vivere con un zinzin
mi trovo più contento. -sostituire il proprio registro linguistico con un altro più
più adatto o comprensibile. annotazioni sopra il decameron, 91: non farebbe altro,
li prestai uno mio nappo d'ariento, il quale di mia volontà li lasciò e
lasciò e consegnò franco sacchetti quando finì il vicariato di pescia e bartolo lo scambiò.
i-283: scambiandosi di due in due mesi il supremo magistrato al quale si riferiva la
segretario un servo moro datogli a recare il cibo, perché colui, intendente alquanto
, ii-13: garba, in cui rimise il senato lo eleggere gli ambasciadori, con
eccessiva inclinazione laterale dell'apparecchio o durante il volo rovesciato. 5. commutare
'l me scambiassaro. palescandolo, 113: il cambio del quale trattiamo è un trafico
ella avrà in vita sua; e adempie il giuramento, perché quanto gli può capitare
: sono nato anch'io di maggio, il venti, e così gli domandai se
, solidi e palpabili, che specifichino bene il concetto, bisogna dettare, scambiare,
verso que'due aggiunti che dipingono rinnalzando il concetto; scambiateli in altri: il
il concetto; scambiateli in altri: il verso ne perde il meglio. 7
in altri: il verso ne perde il meglio. 7. ricambiare una manifestazione
sopra un letto di rupi; e sento il bisogno d'avere un volto gentile col
con polso malfermo la mano del dottore, il quale gli scambiò energicamente la stretta.
, che mi fecero con le mani il segno di chi se ne va.
frasi siffatte, da finir di toglierci il fiato, dopo tutta quella salita. sbarbaro
, qui tutti si sono già scambiati il proprio parere. comisso, vi-58: fare
nemica. ^ leoni, 251: il nemico a mezzodì scoperse due batterie e
della guerra igiy t8, 475: lungo il piave vecchio e alla testa di ponte
due giovani erano quasi allevati insieme benché il garzone avesse qualche anno di più della fanciulla
godevano insieme per poter iscambiare un giorno il dolce nome di madre, runa alla
velli / ei non son dessi, il bagno gli ha scambiati / o e'gli
tosto que'poveri bevitori s'hanno versato il liquore nel seno, benché ti paia
vedo assai chiaramente in queste parole che il censore ha gran voglia di scambiare e
corrompere i sensi di s. giustino, il quale parla di que'cristiani che desideravano
quale parla di que'cristiani che desideravano il martirio e si offerivan da sé.
: percotera'lo tre o quattro volte il più, scambiando ogni dua colpi il conio
volte il più, scambiando ogni dua colpi il conio di sotto in sopra.
cavallo). pascoli, 425: il bel cavallo qui le zampe al trotto /
una collezione. moretti, 15-127: il suo nome è comparso più volte nel
momento. calvino, 109: il matrimonio fu regolarmente celebrato, gli sposi
sorpresa lieta. / si scambiavano in becco il cibo, oggetto, / ieri ancora
dati, 4-77: pone tra gli altri il vossio di liegi sopra il 'catone'stampato
gli altri il vossio di liegi sopra il 'catone'stampato in roma, e credo che
credo che scambi, perché lascia il medesimo sopra il 'sogno di scipione'stampato
scambi, perché lascia il medesimo sopra il 'sogno di scipione'stampato veramente in roma
alla quinta, e così via procedendo il giuoco e la vicenda, in sin a
e per lo conte, / dei quali il senno fu poco lor grado. /
ricoprire... è quando alcuno, il quale ha detto e fatto alcuna cosa
tiranni in cambio di prencipi. buonarroti il giovane, 9-463: non rivedere alla sua
. ant. passo di danza nel quale il piede sinistro si colloca di fronte al
col calcagno. caroso, i-13: il cambio, o scambiata che vogliamo dirlo,
a piè pari, ha da muover il piè sinistro e spingerlo tanto innanzi al destro
tanto innanzi al destro che quasi con il calcagno di esso stia diritto alla punta del
. leopardi, 29-46: vagheggia / il piagato mortai quindi la figlia / della
alla favella / pari alla donna che il rapito amante / vagheggiare ed amar confuso
affine (un oggetto). buonarroti il giovane, 9-657: diverse pretendenze / sopra
gozzi, i-16- 206: quando il cadì ebbe terminato di lavarsi, gli schiavi
uscieri,... essendo egli creduto il ladro,... lo ricondussero
. lo ricondussero preso per tale. il cadì, per le scambiate pantofole, lo
. carrà, 529: dai primitivi il grigionese ha imparato a riconoscere una più
al posto di un altro per errore (il nome di una persona).
all'interesse per un gruppo di pittori che il ghiberti, il billi, il vasari
gruppo di pittori che il ghiberti, il billi, il vasari, il baldinucci,
che il ghiberti, il billi, il vasari, il baldinucci, ecc.,
ghiberti, il billi, il vasari, il baldinucci, ecc., segnalarono fra
, 1-89: 'correggere': propriamente, è il notare a penna nel margine delle bozze
carta-moneta scambiata con oro o argento perde il sette o otto per cento.
dire la poppa aesteriore, cioè porre per il positivo il comparativo. scambiatóre,
aesteriore, cioè porre per il positivo il comparativo. scambiatóre, agg. e
con merci destinate a mandare in rovina il nemico. 2. apparecchio che
, dal cui ventre ancora aperto smntravede il groviglio di tubi a serpentina, come
stampa », 3-vii-1986], 5: il calore sprigionato dalla nuova 'formula'avrebbe fatto
: oramai poco ci resta ad aver condotto il tutto per far ad un tratto due
che mi debba aspettare più che i ghiotti il carnovale; e mi par vederlo scambiettare
. r. sacchetti, iii-149: il damo... prillava e scambiettava un
z'avanzare. d'annunzio, iii-1-628: il giullare prende e scambietta. fenoglio,
: or entra anch'esso a cardare il nano / col can, che su due
e sofistico. gioberti, 1-ii-498: il gesuita..., facendoti scambiettare i
... dei cibi, t'insegnerà il modo di conciliare il precetto di astinenza
, t'insegnerà il modo di conciliare il precetto di astinenza... eziandio cogli
gioia. sacchetti, 82-51: il genovese fa scambietti, lsmciandosi in alto
cominciarono. g. gozzi, i-16-49: il suonatore crede che sia terminato: non
turbine di scambietti così perfetti che tutto il teatro esilarato gridava: « brava!
le vecchie sentenze? carducci, iii-20-189: il nobile conte fa scambietti e lazzi poco
. lucini, 11-332: si sostiene [il verso libero] non con mottetti e
evasiva. guerrazzi, iii-178: sciolto il gelo, le parole vennero giù anco
era la promozione del marito... il ministro si difendeva alternando uno scambietto a
io vi assicuro che per quei capi ameni il saltare dagli scandali di catterina ii alle
magalotti, 1-21: né è da fare il minimo reparo, che l'arabo pronunzi
l'arabo pronunzi per 'f'quello che il portoghese pronunzia per 'p', essendo frequentissimi
per intralciare o ritardare un'attività o il comportamento di una persona (anche nelle
a uno scandalo! landolfi, 12-64: il certo è, con sua buona pace
p nardi, io: già il lungo stuolo de'camminanti aveva iene le
vi concorra. serdonati, q-10: il re, che aveva udito da'suoi cose
e piacevolezza del re giovanni, accolse il cano con grand'onore e dimostrazione di scambievole
modo alle differenze loro e trar frutto per il suo servigio da quella scambievole gelosia e
. crudeli, 2-240: tu discopristi il diletto, / il placido godere,
2-240: tu discopristi il diletto, / il placido godere, / per scambievole affetto
godere, / per scambievole affetto / il tranquillo piacere. botta, 6-ii-556:
awerb.: a vicenda. buonarroti il giovane, 9-468: festevoli e giocosi /
offese. oliva, i-1-162: comandò il messia che il sacrificio dell'altare non si
, i-1-162: comandò il messia che il sacrificio dell'altare non si terminasse senza
dell'altare non si terminasse senza che il clero si legasse col bacio di pace e
], 1097: i coniugi, durante il matrimonio, non potranno né con atto
medesimo atto. periodici popolari, ii-37: il bracciante deve incominciare col mettere i suoi
attività sua proporzionato, i pianeti e il sole vicendevolmente attraendosi, egli dèe risentirne
ed ogn'uno ha la sorte o il talento di trovarsi creditore. chiari,
facendo colà valere l'innocenza sua ed il nostro scambievole impegno. montano, 1-297:
. -fondato sullo scambio di merci (il commercio). romagnosi, 4-796:
, 4-796: l'utile, come forma il motore e lo scopo del commercio scambievole
loro compagnia. giordani, ix-36: il continuo e scambievole prevalere or dell'una
landino [plinio], 5: sotto il sole è la grande stella di venere
da volersi bene. carducci, iii-21-211: il cavedoni aveva opinato che le circumpadane [
remota. bacchetti, 2-xxiii-314: è il teatro vero ed unico, che vive
variazioni e ritorni (la sorte, il destino). marsilio ficino, 5-54
buonarroti il giovane, i-531: se io di cotale
». scaramuccia, 149: presone il congedo con iscambievolezze d'affetto, s'
delle cortesie, si toglie in certo modo il sole dal mondo? garibaldi, 2-197
2-197: passammo alcuni giorni in castelletto, il nemico mi significò la sospensione d'armi
celesti. algarotti, 5-258: il sole attrae a sé i pianeti, dunque
pianeti, dunque anco i pianeti attraggono il sole... questa attrazione, per
: giri pur a sua posta in cielo il sole, / e la scambievolezza /
da ferrara volgar., 99: il segno di questa unità predetta è che tutti
e così andò seguitando, governandosi secondo il consiglio... d'un suo liberto
e disonestamente. ammirato, 1-i-206: il medesimo avviene in paesi di confine,
delle campagne. chiari, i-47: il conoscerci scambievolmente giustificava abbastanza la curiosità di
., 17 (303): vede il cugino, gli corre incontro. quello
corre incontro. quello si volta, riconosce il giovine, che gli dice: «
santo antonio della codogna, avendo nelle mani il sagramento e d'intorno notai e testimoni
: dopo che scambievolmente hanno l'uno il pane e il vino dell'altro mangiato e
scambievolmente hanno l'uno il pane e il vino dell'altro mangiato e bevuto, restano
... lo preferirei senese per aver il maestro di lingua in casa..
a turno. leonardo, 2-350: il moto titubante scambievolmente infra le braccia della
, 1-15-121: scambievolmente al bianco quadro il nero / succede e varia il campo in
bianco quadro il nero / succede e varia il campo in ogni parte. lancellotti,
1-61: tralascio rinterprete di pindaro, il quale in più luoghi espone scambievolmente lira
, 12-14: chi sarebbe mai, il quale pigliasse in iscambio il suono d'uno
sarebbe mai, il quale pigliasse in iscambio il suono d'uno istromento da fiato per
iscambio la sua patna, ora credendola il capo di buona speranza, ora il
il capo di buona speranza, ora il cortile del 'palais-royal'. manzoni, fermo e
netta e luminosa è la polemica che il jacobi condusse contro un altro scambio di
mesi di prigione per abuso di confidenza verso il commissariato ai mendrisio. 2
uno scambio di lettere nascerà più facilmente il materiale per la nostra agognata pubblicazione.
e venezia. montano, 428: il ticino non potè essere il luogo di
, 428: il ticino non potè essere il luogo di quegli scambi perché troppo esclusivamente
, credendosi trovar la donna che lietamente il recevesse, per iscambio de quella trovò
meglio. aretino, vi-146: credendosi il bargello ch'egli sia messer maco,
padri (dicevano) si togliea loro il maggior bene che ne avessero, né potreb-
nocivi, arditi e scioperati pigliano per sé il numero dei sortiti e per poco prezzo
in barca per porto- gruaro e giunsimo il secondo giorno, dopo rotte molte alzane
prima di cominciar la battaglia, proponga il provveditore gli scambi. -consegna
ai piedi dell'ultima collina miguel sbendò il prigioniero... « hai visto?
loro. busim, 1-32: era il vescovo de'soderini am- basciadore al re
. serdonaii, 6-336: se alcuno, il cui nome fosse uscito, rifiutava d'
e quelle regono le volte come fa il pilastro di sotto. caro, i-65
[alberi], che quei paesani chiamano il cervello, mangiano in iscambio ai pane
state che verrà: / ma se il caldo sarà grande / e la merce mancherà
di suo arbitrio. leopardi, iii-887: il 'ne'(o piuttosto il 'n'è'
iii-887: il 'ne'(o piuttosto il 'n'è') interrogativo, non mi ricordo
morte, e in iscambio di consumare il male, voi lo nodrite. mamiani,
del percorso (scambio semplice) o il passaggio dall'uno all'altro di due binari
isolato in una biforcazione, che permette il passaggio regolare degli striscianti. -anche:
tale dispositivo. faldella, i-5-194: il centro è come l''eccentrico'delle
binario. di giacomo, 1-409: il treno entrò sotto la tettoia e passò sugli
si compiaceva di far andare a precipizio il carrozzone cosicché agli scambi le ruote stridevano
gente sobbalzava. cicognani, 3-82: il rumor degli schiaffi d'acciaio e il
il rumor degli schiaffi d'acciaio e il repentino sbattere del treno che infila gli scambi
: aperta e resa sicura quella strada, il commercio di compra e vendita e di
ed ottuse mucche / tutto vien munto il sangue, non che il latte, /
vien munto il sangue, non che il latte, / e in iscambio ci dàn
/ non per nulla in principio era il verbo. 13. sport. nel
13. sport. nel tennis, il succedersi alternato di almeno due colpi da
'ribattito', 'scambio''palleggio'. indica il vario succedersi dei colpi. sinora si
'ribattito', quando lo 'scambio'avviene durante il gioco, e 'palleggio', quando si tratta
. m. -i). chi ha il compito di azionare gli scambi ferroviari,
. marotta, 5-152: giacinta schizzò il ritrattino di uno scambista ferroviario.
fr. colonna, 3-292: il quale spectatissimo giardino, verso il centro
: il quale spectatissimo giardino, verso il centro porrecto, di passi 166 et semi
50; ma la quarta linea verso il centro se decrementava, et da questa linea
prima linea dii secundo prato; et per il medesimo modo il tertio prato se quadrava
prato; et per il medesimo modo il tertio prato se quadrava. perché la for-
cia dille linee al centro tendente, causava il scambo et le angustie di essi prati
e la grascia che inforza e accende il fuoco. = dal fr.
. scamerazióne, sf. ant. il togliere dal sequestro o dah'incameramento
alla coscia. t. madia [« il popolo d'italia », 6-xii-1941]
). scamiciaménto, sm. il togliersi la camicia o la giacca.
giacca. marinetti, 2-i-406: il colletto aperto preludia ad uno scamiciaménto audace
la camicia. faldella, 13-74: il clima di monaco è fresco, tanto che
, tanto che noi teniamo di conto il pastrano, mentre a torino vi scamiciate
dal caldo. sbarbaro, 5-70: qui il condannato dalla civiltà all'impiccagione del colletto
isterrare lo spaldo e scamiciare e slabbrare il ciglio del muro sopra il cordone spesso le
e slabbrare il ciglio del muro sopra il cordone spesso le palle schianciano.
batacchi, ii-171: perché va sottosopra il vicinato, / fino a correr la
era d'inverno,... il povero giudice orazio griffini era riuscito..
. -nudo, senza maniche (il braccio). tozzi, iv-5:
lucini, 132: poi che il cappello piumato di costoro avrebbe sem- bre
dell'operaio, sfogavano in satirica maldicenza il sospetto della propria dabbenaggine, contro quei
altri tipi che l'anarchico scamiciato, il sovversivo sopraffattore e vendicativo. -sostant
sanctis, iii-299: l'artista non accarezza il pubblico, lo conquista e lo comanda
comanda. e non è difficile. perché il pubblico, come la donna, vuol
. zola con la sua audacia ha destato il fanatismo nel pubblico sonnolento. lodano sopratutto
. non nasconde la sua antipatia e il suo fastidio. troppe monache per il suo
e il suo fastidio. troppe monache per il suo gusto; l'irrita poi il
il suo gusto; l'irrita poi il veder vilipesa la rivoluzione francese, rappresentata
didietro d'un'oca spennata, chiudo il libro perché lo sento bugiardo.
, i-4-204: si canticchiarono osceni ritornelli e il 'passa lobbia'e si unirono le
, 4-28: vitruvio disse che, facendosi il poggio intorno del tempo, si debbano
base della colonna. barbaro, 136: il nome di scannili in vero non si
sgusciare via. pataffio, 1: il bizzarro scamoia / e buffa all'aglio e
, escamochar 'potare', che forse continua il lat. caput mu [t] ilàre
, come lo spagn. escamondar continua il lat. caput mandare-, cfr. però
11 lat. mediev. scarnare 'gramolare il lino'e 'potare', che presuppone la
di ceduo in cui si lascia intatto il fusto, tagliando i rami e la freccia
asia minore, nella russia meridionale; il succo, ottenuto per spremitura, ha
, ma più tenere e triangolari. il fior suo è bianco, tondo e incavato
sapore acerbo o aspro e che bevuto ristecchisce il corpo; ma quelle di sapore acre
, accortezza, sagacità, e che sa il conto suo. dicesi anche per uomo
. cestoni, 115: alle apoplesie [il redi] non cavava sangue: dieta
furon dei punti neri sulla spiaggia dorata, il nano si spogliò dei panni.