la loro autorità. brusoni, 1027: il re fatte avanzar le sue truppe a
ardita risoluzione o che non volessero rompere il trattato di pace, si ritrassero addietro.
. colletta, i-47: aspettava [il pontefice] opportunità di rompere quegli accordi
ed ogni patto, / e fé il figliolo al padre disleale. -con
benigna, / raer, la terra, il foco, e 'l mar, ma
oggi non lo pagate, / rotto è il contratto, e in lite ritornate.
ho rotto con barbèra ogni impegno per il petrarca. fenoglio, 5-ii-408: io
gridò che eravamo tutti lì per succhiargli il sangue a lui,...
-assol. piovene, 7-176: il suo padrone, che ha saputo mezz'ora
per tome quinci, ed ha già il mio consenso. -considerare nullo un
gran differenza... si scorge tra il caso che il testamento sia irrito ed
. si scorge tra il caso che il testamento sia irrito ed invalido e l'altro
inoffizioso, posciaché in questo secondo caso il testamento si presoppone valido e perfetto,
diversi stati. bonrizzo, lii-13-64: il gran-signore ha cara questa amicizia sua e
ben tosto, se le aggrada, il libretto impresso in amsterdam in idioma francese
curiosissimo, divolgato dalle province per eccitare il parlamento a romper la lega francese.
sia rotta l'amicizia tra lui ed il neutrale. 40. tradire la parola
ch'elli aveano rotta al pellegrino, il pellegrinaggio non valeva loro nulla. roveroella
: chi 'l saprà mai? / ché il sol, le stelle, il ciel,
/ ché il sol, le stelle, il ciel, la luna il vede.
stelle, il ciel, la luna il vede. pasqualigo, 2-69: io voglio
petto, se non gli era tenuto il braccio. rocco, 1-77: l'amore
: l'amore non rompe la fede, il godimento volontario non è perfidia; il
il godimento volontario non è perfidia; il fanciullo goduto da onorato maestro non perde
per giudicar qual sia tra questi due onori il verace, esaminiamo alla sfuggita questa fede
, esaminiamo alla sfuggita questa fede che il servo non dèe rompere al tiranno.
viso delle persone, se fosse quello il momento o il caso di rompere ad
persone, se fosse quello il momento o il caso di rompere ad esse la devozione
fede, ché ogni volta che egli [il mercante] vorrà, te la romparà
i nelli, i-159: se avete rotto il segreto col palesarmi l'essenziale, ben
l'essenziale, ben potete dirmi ancora il rimanente. spallanzani, i-320: circa
bei studi mi potete confidar tutto senza il minimo timore che rompa il segreto.
tutto senza il minimo timore che rompa il segreto. -non adempiere un voto
conve- nia, per questo avere rotto il boto. scala del paradiso, 226:
stretta ed angosciosa, ristrigni ed angustia il ventre, però che, se il
il ventre, però che, se il ventre è sciampiato, tu hai rotta la
consigliato ch'io come isfor- zato rompa il voto. leandreide, lxxviii-ii-294: avanti
proponeva [ero] / muorir che rumpere il suo voto casto / onde a diana
qualche monaca con adulterio o fornicazione rompeva il voto della castità, veniva presa e
: non è spergiuro solamente in rompere il saramento, no. cavalca, 11-68:
: quelli cittadini temevano più assai rompere il giuramento che le leggi. panigarola,
a un re, ma rompere anche il giuramento, questo non si può comportare
che ruppe gli legami li quali offendevano il suo animo. domenico da montecchiello,
di quel dolce oro / per mitigar il duol che nel cor serbo. bruni,
: la sicurezza ruppe l'unione che il timore aveva formata. leopardi, iii-454:
donna, e poi romparlo? è il mettarsi il capestro in gola per andare
e poi romparlo? è il mettarsi il capestro in gola per andare poi allo
... quantunque si sappia che il matrimonio, secondo il vangelo, sia indissolubile
si sappia che il matrimonio, secondo il vangelo, sia indissolubile, quasi nessuno
, per una sorta di vigliaccheria, il matrimonio può anche non rompersi, con
amata, moglie del detto latino, il quale latino ruppe quello maritagio e diedela
sappi che farti, e per questo il parentado si rompesse? bandello, 1-22
(i-267): pensò... il signor girondo tra il signor tim- breo
pensò... il signor girondo tra il signor tim- breo e la sua amante
, ii-3-12: intendo alludere al matrimonio, il quale è stato con brutte e turpi
, rotto. de roberto, 11-38: il solo fatto che, dopo aver letto
aver letto queste lettere, ella non ruppe il parentado, dimostrerebbe la pienezza del suo
ai genitori di maria e di rompere il mio fidanzamento.
trasgredirla. -in partic.: violare il diritto intemazionale. giamboni, 8-ii-223:
vedendo eglino alquanti de'discepoli che mangiavano il pane colle mani non lavate, sì li
tutti gli anziani di parte bianca. il quale, essendone ripreso, dicea per sua
. buti, 1-42: compose quel libro il quale piacque tanto ad augusto che,
senza delitto! mazzini, 69-120: il progresso si compie per legge che nessuna
popolare. mazzini, 83-79: il plebiscito fu rotto dalla convenzione del 15
molta difficoltà a concederla e a rompere il divieto da essi medesimi fatto. niccolini
fermo in tal proponimento e non rompere il divieto? -non osservare una
, dell'aceto / mai non ruppi il divieto. -interrompere per il digiuno.
ruppi il divieto. -interrompere per il digiuno. allegri, io: la
quieta / di questo arciflemmatico animale [il grillo] / mi fa dir ch'egli
qual è né più né men ogg'il poeta. / l'un par che la
nella quale li italiani furono a tutto il mondo maestri. flaiano, i-ii- 51
finzione letteraria. bocchelli, 2-xex-340: il punto più pervaso e commovente è anche
volgar., 258: voi rompete il comandamento del signore che disse: «
volle a dio anzi nella scienza, rompendo il precetto, che, nella bontà osservandolo
rovinare un luogo, fa di metter il zappino per tutto e fa dire e
. -costituire violazione della legge divina (il peccato). settembrini, 34:
peccato). settembrini, 34: il peccato rompe la legge. -mitigare
turba di malvagi lupi. g. rucellai il vecchio, 46: faciemo lega
.: nella quale lega entrò poi il duca di savoia e ruppegh guerra di
accordarono; e passato innanzi pochi passi, il tavolato del ponte per il quando
pochi passi, il tavolato del ponte per il quando ei non dovevano rompere loro
venne in corte... per necessitare il re a rompere la guerra con gli
tra i n. soderini, lxxxviii-ii-649: il dico a lui, e quel seco
de'nostri vecchi. cesari, 1-1-171: il mondo non dispiace a'cristiani così del
a'cristiani così del tutto e manca loro il coraggio di romper apertamente la guerra a
giulio? non era anzi egli stato il primo a romper guerra con me,
se sparse. boccaccio, vlii-2-5: il quale [suono] è tanto maggiore e
sarebbe impossibile / dir quanto ancide ancora il cor frangibile / più ch'un vetro
1-24 (66): partito che fu il ditto monsinore, troppo indiscretamente maneggiando il
il ditto monsinore, troppo indiscretamente maneggiando il bel manico el vaso, non potendo
rompere è proprio di cosa soda. buonarroti il giovane, 9-248: per caldo soverchio
ogni sforzo per tenerla su, ma il timone si ruppe. carducci, ii-18-103
le forze e guardarsi fissamente a traverso il mio dolore immobile come a traverso un
: o donne,... quando il pignatto bolle, non lassate mai ramparvi
rompere. p. cattaneo, cxx-279: il noce euboico... facilmente si
. negri, 1-266: io camminava sopra il ghiaccio qui del lago meler,.
. pascoli, i-23: rottosi un giorno il ponte su cui lavoravano, corse egli
lavoravano, corse egli ancora pericolo di rompersi il collo. de amicis, n-440:
riguadagnare le cento- mila lire, fa il lavoro da scellerato, e la coronella non
ve lo dico io! -spuntarsi contro il bersaglio (un dardo). - an¦
-intr. sanudo, xiv-189: il papa ha iurato sopra il suo pecto
, xiv-189: il papa ha iurato sopra il suo pecto con le più calde e
catolico, di mai non far pace se il re catolico et il re de ingaltera
non far pace se il re catolico et il re de ingaltera romperano al re di
colpo). botta, 6-i-411: il forte stesso poi era costrutto con una
cantoni, 648: e vero che il mio caso non è semplicissimo né frequente,
, ii- 194]: so fare il poeta e l'idillico ma il giorno dopo
so fare il poeta e l'idillico ma il giorno dopo son l'uomo pratico che
, ii-1-250: ogni poeta sa che il suo lavoro consiste nello sbrogliare quella macchia
vittorini, iv-231: credo di sbrogliare il mistero. -rendere viva e attiva
di sgorbi, un groviglio che terrorizzò il tipografo destinato a sbrogliarlo.
noci e le castagne secche e di perdere il vizio di strappare il filo e sbrogliare
e di perdere il vizio di strappare il filo e sbrogliare i nodi coi denti.
su una tavola, sì che impedisca il far checchessia. giusti, 4-i-314: abolì
castel sant'angelo. / e sbrogliato il quirinale / ci fé scrivere: « spedale
, 4-270: si lasciarono rinchiudere osservando il nipote che, accesa la lampadina elettrica e
e sbrogliato un po'di posto sopra il tavolino ingombro di vasetti e di bottiglie
mano / dalla fronte i capelli, il gesto vano. 5. liberare
, direte, è difficultoso e periglioso il camminarvi! ma se questo viene sbrogliato
ii-321: bisogna innanzi a tutto smorzare il fuoco delle passioni insidiose e sbrogliarsi la
servono che alla elevazione dei piccoli per sbrogliare il loro pensiero dandogli una potenza di astrazione
si regge più sulle stampelle; / dice il cuoco ridendo: « or or lo
avviluppano. fucini, 437: il marinaio la guarda [la cima del vesuvio
direzione del vento. slataper, i-m: il padrone della barca si levava la camicia
suonarlo... in testa l'avevo il suono, ma vattelo a investire il
il suono, ma vattelo a investire il lavoro (delle mani e de'piedi)
porta quel suono! non sapevo trovare il verso. come dio volle, me la
fenoglio, 5-ii-51: ci ha rovinati [il re] e poi ci ha lasciati
i giovinetti presso la porta a ripulirsi il viso nella fontana ed a sbrogliarsi de'
cara amica, addio in fretta: il corriere riparte ed io ho addosso la necessità
fenoglio, 1-i-1344: il fucile ammutolì, ma ora dian non
sarai stanco, ma certo che almeno il cervello ti si è sbrogliato.
14. dissolversi, svanire (il fumo). moravia, i-188:
fumo). moravia, i-188: il fumo spicciava dalla sigaretta dell'o
v'era stato confinato tra gli straccali, il telaio polveroso del ricamo e intelaiò un
era sbroglione. riuscì a farsi aprire il fumatoio della seconda classe, e tra sonare
fumatoio della seconda classe, e tra sonare il nano e giacere sui divani della navigazione
: 'sbrodare': sfrondare. lo registra il palma, e lo dice usato in quel
dei rami. - anche: strapparglieli (il vento). d. bartoli
gli si fé notte prima di poterne fendere il tronco. a. cattaneo, i-265
2. eliminare a poco a poco il male, il vizio. a.
eliminare a poco a poco il male, il vizio. a. cattaneo, i-467
sbrancati e divelti e sbarbicati i vizi rendano il campo della chiesa fecondo e ne facciano
rovina la più felice e con un danno il più prezioso del mondo. =
. (sbróncio, sbrónci). fare il broncio. tommaseo [s. v
, tr. (sbroncóno). pulire il terreno dai rami e dai fusti
mente si fanno i lavori per il terreno da sementa, ma si
da sementa, ma si scassa il terreno, si sbroncona, si sfittona.
46]: 'sbronconare': ripulire il terreno dai bronconi, cioè dai grossi sterpi
ferri, detti rampini. c'è il rampino per digrossarlo e si chiama
, tramortito. calvino, 2-280: il fresco dell'acqua snebbiò un po'la
: l'italia di quegli anni viveva il suo 'miracolo economico', e nessuno poteva
gridò a celestino che si scostava sotto il pergolato, « volevo sbronzarti stasera ».
: la marchesa lo voleva lei, il topazio, era sbronza, strillava e
, domatore illustrativo di caterina, è il 'desiderio esternato'di sly, il sogno temporaneamente
è il 'desiderio esternato'di sly, il sogno temporaneamente realizzato del calderaio sbronzóne.
'sbroscia': così chiamasi per disprezzo comunemente il brodo molto allungato, e per ciò di
sbrosciatura, sf. tose. il residuo dell'inchiostro adoperato per tingere la
per la soggetta valle, / le pecorelle il citiso, e lascivi / i capri
chiese che alcuno de'fanciulli gli tenesse il cavallo, mentre sbrucava un poco d'
con aria di stupida meraviglia; abbassava il capo, sbrucava una boccata d'erba
passare la mano stretta a pugno lungo il ramo. bronzino, 1-426:
uccello s'era mai azzardato a fare il nido. 2. figur.
tommaseo, n-213: certo ch'e'[il discorso scritto] non è ancora potato
ancora potato e sbrucato pur bene: ma il molto levatone assai v'indicherà pure il
il molto levatone assai v'indicherà pure il superfluo che ci resta. sbrucchiare,
a questo di non lo toccare [il pesco] troppo col pennato, e
manzini, i-2-249: nel mutar che fa il cardello l'aiu- tarete con qualche sbruffaménto
, 120: entromo nel fiume, il quale li giungeva fino alla gola e tal
a sbruffare et in quel modo quasi scherzando il pas- somo. muratori, 7-iii-369:
della voce. massaia, xi-128: il povero mulo, tenuto da un nuotatore per
testa alta. capuana, 1-ii-405: il canonico, preso da un colpo di
da un colpo di tosse, sbrufava il caffè che stava per sorbire. pirandello,
l'awenuta infrazione, e costui fu il primo che salì da me sbruffando fuoco e
superbia. nievo, 2-123: anche il chiacchierone brofferio è stato qui a sbruffare
! pecoroni! e poi venite con il petto in fuori a sbruffare vittoria.
perché gli uomini sono uomini, e toccandosigli il muso, torcano il ceffo e sbrufano
, e toccandosigli il muso, torcano il ceffo e sbrufano come son punto punto offesi
nave). viani, 19-515: il 'polifemo's'ingavonava e sbruffava come un
in faccia una risata. -sbruffare il viso a qualcuno: farsene beffe, dileggiarlo
dirrei che sarebe cosa bona per sbroffame il viso a'turchi. = voce di
bacchelli, 20-154: « contentiamoci » disse il white per prevenire una sbruffata presidenziale «
v. lancelloth, 144: servite con il piatto unto e fette di pane sotto
palpebre nel ricevere la sbruffatura scuoteva forte il capo e n collo di vecchia grinzosa.
ondosi sbruffi. bersezio, i-27: vedendo il nipote, gettava due sbruffi di tosse
mai dare un colpo di tosse, mai il più piccolo sbruffo, mentre noialtri tossiamo
, si producono ancora degli spacchi per il ritiro che va facendo la terra nel
smergo in caccia, / a spiare il coral che s'invermiglia. viani, 10-328
del mare. malerba, 1-124: il torrente era asciutto altrimenti avrei potuto sollevare
guadagno illecito. pananti, 1-iii-16: il nostro avvocato e turcimanno, che sottomano
sparsa in emisfero, di sapore acido tra il vetriolico e ralluminoso. =
tono borioso e arrogante (anche per introdurre il discorso diretto). g
= denom. da sbruffone, con il suff. dei verbi frequent.
.. dopo tali giostre non era raro il caso che alcuni di noi -generalmente i
nome d'azione da sbucarer, che traduce il fr. débouquement, propr. lo
cesarotti, 1-vii-149: lui [il cervo], sbucante, da un
masso in guato ascosto / di licia il cacciator colpì nel petto. calandra,
nel petto. calandra, 4-99: il poeta mostrò l'uscir degli inco
e nutriti anche coi tedeschi salienti per il sentiero e i fascisti sbucanti nella sua
249: un uomo inferraiolato, quasi nascosto il capo dalle pieghe del mantello, che
che si protende sopra i baffi (il naso). palazzeschi, 5-113:
sbuca / fuor di sfasciumi e calcinacci il gufo, / al fine uscii. foscolo
oliva. pascoli, 51: sbuca il can dalla fratta. calvino, 1-11:
can dalla fratta. calvino, 1-11: il sarago fece capolino da una tana,
pulci, 2-37: e'mi darebbe il cuore / che noi potremo or nell'
tutta riavuta, scovo e faccio sbucar il pover uomo di dove lo feci appiattare.
siri, i-vii- 346: appena albegiava il nuovo giorno de'30 del mese di
certamente pagato, disse: « abbasso il cigaro », e sbucarono altri soldati e
cassola, 2-239: proprio mentre imboccavano il ponte, dall'altra parte sbucò una macchina
investito dal vento marino che aveva spazzato il cielo e l'aveva fatto terso.
. per simil. apparire nel cielo (il sole, un astro); far
partorì sì brave cose. peroché se il sole sbucava quel dì fuora, se gli
stella che sbucava nel cielo pareva allargasse il respiro dell'immensità. pratolini, 8-103:
baleno, da dietro i poggi, sbuca il sole. -sgorgare d'improvviso dalle
o direzione (una perturbazione atmosferica, il vento). algarotti, 1-vi-142:
s'accontentava di tacere e di chinar il capo. cagna, iii-199: nuove filastrocche
: le ragazze uscivano dalla messa con il vestito lustro e tirato sul sedere,
9: questa coclea sui tre lati riguardanti il corso del sole è illuminata da vari
passeroni, 4-27: fa'che fuori il vero sbuchi. 8. venire alla
nascere. carducci, iii-20-364: è il vecchio autoctonismo degli aborigeni, per cui
corruzione. - risultare con il crescere nell'età. fogazzaro, 1-56
insidie per la navigazione (e traduce il fr. débouquer, propr. 'sboccare da
allo scoperto. caro, 9-101: il rutulo infiammato, anelo e fiero / va
ferrucci, 49: li avevono isbucato il grano e factoli molti altri danni.
: si sbuca [d'ottobre] il grano ed altre grasce, facendo prove se
restrecta in gabbia. 14. sporgere il capo da un'apertura o da un riparo
riparo. burchiello, 94: sbucò il capo e guardò giù la tomba.
tocco. ij. locuz. sbucare il granchio con valtrui mano: lasciare ad
con valtrui mano: lasciare ad altri il compito di risolvere le situazioni più difficili
genovesi, 5-17: voi volete sbucare il granchio coll'altrui mano. quanto siete
cone, o si sbuca, acciò il fuoco della camera possa appi- ciare la
giuliani, ii-185: a volere che il massello sia bastevole (durevole),
), bisogna che sia intonacato, che il freddo non l'arrivi. se l'
. -apparso fra le nuvole (il sole). calandra, 1-135:
sole). calandra, 1-135: il sole, sbucato dalle nuvole in quel
dalle nuvole in quel punto, bruciava il sagrato. 3. figur.
carducci, iii-1-298: de li umani il genere infelice / pensò mandarne a 'l
a 'l nume ambasciadori / per festeggiare il parto suo felice / sbucato senza femminil dolori
uno sbucciafatiche, che sta a far il piuolo all'osteria e nella stalla, rise
e nella stalla, rise quando vedeva il vicino faticare di più con un aratro di
sottile buccia verde e amara, rispettando il bianco e salvando il limone che offeso
e amara, rispettando il bianco e salvando il limone che offeso risecchisce e fa la
crescenzi volgar., 5-37: il brillo è un piccolo arbuscello, il
il brillo è un piccolo arbuscello, il quale nasce nell'arene de'fiumi e fa
ha troppo tirate le radici e sbucciato il corpo. stigliani, 1-200: sbucciare non
, ne masticavano le cortecce, sugandone il crudo umore. fucini, 459: i
bere e sbuccia i fichi / ed affetta il popone. d'annunzio, 4-ii-41:
si monda e non si schiaccia [il lupino], / sol si sbuccia un
operazione chirurgica. jovine, 2-47: il flebotomo don peppe spaventa era da quindici
don peppe spaventa era da quindici anni il medico di guardialfiera, quello che sbucciava
venuto. lippi, 9-54: è grave il colpo e { pugne in modo tale
cassola, 9-183: non voleva correre il rischio di sbucciare una scalpa o di
numerosi versi di dante, in cui il fiero ghibellino propugna che si sbucci la
foglia, questa si stende e prende fortemente il fondo ed impedisce che l'oro non
fascio di rametti di salice che il vecchio doveva aver perduto nella sua fuga.
elettricisti entrarono in casa... il più furbo gli mise in mano l'estremità
superficiali; scorticato, graffiato. buonarroti il giovane, 10-961: -e'denno aver le
nocche sbucciate, da una usciva anche il sangue. -che ha perso la
lxii-4-122: alcuno di quegli uomini stringendosi il naso con un morso di corno e ungendosi
.. l'ignorantone cerca lo sbudellamento e il fattac cio.
massacro. bacchetti, 2-xxiii-683: se il disarmo... arrivasse...
al ventre un nemico o anche il suo cavallo in modo da far uscire gli
loro. ippi, 2-43: sbudella il quinto e fredda il sesto ancora.
, 2-43: sbudella il quinto e fredda il sesto ancora. goldoni, x-988:
a. f. doni, 4-14: il pastorello sciocco si mette intorno questa pelle
sciocco si mette intorno questa pelle onde il toro cominciò a soffiare, a mugghiare,
tomiati che aveva in punta alle coma, il toro sbudellava certamente quel signor cavalliero.
. bencivenni, 7-22: affatichisi [il gallo] combattendo, poi li si
] combattendo, poi li si tagli il capo et isbudelisi et insalisi con salgemma e
. bartoli, 4-3-187: cade morto il colpevole e seco gli altri parenti, amici
. goldoni, ii-47: guardate lì il bel suggettino, per cui le donne s'
la serratura. oddi, xxi-ii-337: il dì seguente sbudellai la casetta della gabella
, ii-949: fracassa almeno con la mente il mobilio della tua casa, sbudella divani
. disfarsi durante la cottura lasciando fuoriuscire il ripieno o le interiora. romoli,
. 7. locuz. -sbudellare il mondo a chiacchiere: fare lo spaccone
/... / e tutto il mondo a chiacchiere sbudella. -sbudellare
. a. casotti, 1-4-25: il piovan dalle risa si sbudella. pasolini,
: pur continuando a sbudellarsi dal ridere, il ca- gone gli lanciò un'occhiata amara
formare. ricchi, xxv-1-252: perché [il denaro] gli è d'una natura
. sacchetti, 258-45: chinando il lume, vede l'asino morto e
del figlio sbudellato, / chi piange il morto padre e chi 'l marito. f
passerom, 3-24: più non serve il pettabotta, / quando si ha la
, gli dice: « andatevene in navona il dì del mercato e non ve ne
vasari, i-3-214: fece [donatello] il cavallo di bronzo che è in sulla
nel quale si dimostra lo sbuffamento et il fremito del cavallo. = nome
sbuffa, che sta sbuffando, che ha il respiro rotto e affannoso (per un'
emozione, per la fatica, per il caldo o per esprimere impazienza, noia
, 7-161: l'ho letto [il panegirico] allo sbuffante lampredi l'altra
x-5-368: dragutte a rapido ritorno / il suo sbuffante corridor spronava. -con
verga, 7-267: da lontano vedeva passare il treno sbuffante. pratesi, 5-454:
5-454: girava e rigirava e affondava giù il grosso mestolone, con gran forza,
disagio fisico, per la fatica, per il caldo; ansimare, respirare rumorosamente.
piovano arlotto, 214: fu domandato il piovano per quale cagione quando si lava
piovano per quale cagione quando si lava il viso isbuffa con bocca. amabile di continenzia
parole o atti che mostrin lui aver preso il grillo, essere saltato in su la
, 8-146: in quel momento tornò il canonico lupi, rosso in viso,
rosso in viso, sbuffando, asciugandosi il sudore. pirandello, 8-132: dal
davanti ai seggi, col giornale aperto o il naso in aria, ridendo in compagnia
-sostant. lomazzi, 4-ii-150: il carere, l'ansare, il sudare,
4-ii-150: il carere, l'ansare, il sudare, il sbufare, il dormire
carere, l'ansare, il sudare, il sbufare, il dormire, il sofiare
, il sudare, il sbufare, il dormire, il sofiare nel fuoco et altri
, il sbufare, il dormire, il sofiare nel fuoco et altri simili moti.
: casualmente espresse... un altro il fumo che manda fuora per il naso
altro il fumo che manda fuora per il naso il cavallo ne l'annasar e ne
fumo che manda fuora per il naso il cavallo ne l'annasar e ne lo
sbufare. tasso, 7-1-23: sbuffando, il bel destriero / con la bocca spumosa
bel destriero / con la bocca spumosa il fren mordea. tassoni, 6-43: fiero
... / raglia, sbuffa, il terren furioso pesta. d \ annunzio,
cancello, e parlare, sbatter porte e il cavallo sbuffare. -emettere aria mista
più o meno impetuosamente e rumorosamente (il vento); rombare (il tuono
rumorosamente (il vento); rombare (il tuono); scrosciare (la tempesta
: sull'infanzia dei germi e delle fronde il marzo sbuffa. -sostant.
. verga, 3-34: si udiva il mare che russava lì vicino,..
(uno sfiatatoio, una locomotiva, il tubo di scappamento di un'automobile,
di scoppi e di scintillanti sfavillamenti tutto il circunstante focolare, già le fiamme,
fumaiuole. carducci, iii-4-96: già il mostro, conscio di sua metallica /
salde incudi. fogazzaro, 2-7: il convoglio... si svolge sbuffando.
. si svolge sbuffando... tra il labe- rinto delle rotaie. moravia,
. marchesa colombi, 2-220: udii il fischio della macchina, poi il rombare
udii il fischio della macchina, poi il rombare pesante e cupo in lontananza..
gas). savonarola, 5-i-154: il sole tira su il vapore e la nugola
savonarola, 5-i-154: il sole tira su il vapore e la nugola lo circunda e
sbuffava fuori di quei volti protesi come il vapore da una pentola a bollore.
, invece di gridare e sbuffare contro il male, proporre dal suo canto gli
zeno... ringhiò e sbuffo contro il lazzarini il lami il bianchi, molossi
.. ringhiò e sbuffo contro il lazzarini il lami il bianchi, molossi della buona
ringhiò e sbuffo contro il lazzarini il lami il bianchi, molossi della buona erudizione.
fatto gioco, / chi galleggia risorto e il flutto sbuffa. lubrano, 3-55:
sbuffi rumorosi. massaia, vi-52: il giovane re levossi in piedi sbuffante ira
ira e livore. ghislanzoni, 7-70: il dottor nespola e donna aspasia sbuffano ira
erano con lui, sbuffanti dalle nari / il tedio di quel navigare a rande.
viveva una sua vita propria, indipendente. il suo fumaiolo, caparbiamente rovesciato ah'indietro
, 3-109: contro a falsi numi il suol fremente / sbuffa nebbie di polve
contra al re e la reina. buonarroti il giovane, 9-40: senza sbuffar rampogne
quarta ronda unpa che stanotte gli invadeva il rifugio. -in relazione con il discorso
il rifugio. -in relazione con il discorso diretto. berchet, 167:
. cicognani, v-1-235: soffriva maledettamente il caldo. la vedo ancora l'estate rientrare
come mugghia un toro tirato dai giovani intorno il re d'elice. pascoli, 747
mostre veniva perfino riprodotto, chimicamente, il tanfo caratteristico del villaggio agricolo e del
appena uscita la nonna, gittò via il foglio, strinse i pugni...
cavallerizzi. dicesi del soffiare che fa il cavallo quando se gli para davanti alcuna
de'miei due poliedri / vibrò chiamando il suo perduto aedo. cesareo, 229:
dopo avergli fatto salire alla gola il solito sbuffo d'aria nauseabonda, non
, 1-273: ci furono le nuvole e il sereno, gli acquazzoni di maggio e
e. cecchi, 6-393: lungo il mare l'aria era tepida e appiccicosa,
/ si mossero i lunghi stantuffi. / il treno fischiando / partì dicendo coi suoi
ha visto uno sbuffo di fumo lambire il tetto di bandone e svanir nella pioggia;
bandone e svanir nella pioggia; vi riconosce il primo accendersi d'un fuoco. moravia
vapore e fischi e sbattimenti di sportelli, il treno si è fermato e i viaggiatori
, tutto nuovo, / verdino come il grano dei campi, / con bianchi sbuffi
di rose canine che stentavano a sopraffare il puzzo di chiuso. fenoglio, 1-i-1342:
2-54: « la guardi » mi diceva il sagrestano, / « la guardi un
piovano! ». zena, 1-410: il tulle a sbuffi del colletto bruciato per
rannicchiata una coppia di vecchietti pomposi: il maschio in parrucchino ad ali di piccione
vaporosa. piovene, 13-9: il pelo lungo biondo-rosa [del cane] faceva
in piemonte. scarfoglio, 192: il signor giuseppe giacosa... ha voluto
di sterile pietà, non fu che il maggior mantello della tua cupidigia di piacere,
carducci, iii-19-114: cagion forse questa che il poeta veronese si compiaccia d'un certo
ordine, e per non andare dietro il mio stesso sbuffo di vapore, e come
, agg. letter. lievemente mosso (il mare). tommaseo, 2-ii-265
. (sbuffóno). ant. fare il fanfarone, lo smargiasso.
papini, 225: s'ingannava cesare et il re, s'ingannavano quanti la volevano
, quando un'arietta in musica verso il fine del convito l'addolcì. =
ii-116: marco a pier chiese in prestito il somaro: / « avrei »,
, i-81: timida per natura, sfidava il ridicolo e la vergogna snocciolando le sue
leoni, 661: a meglio sbugiardare il 'non entrerete'di pio, le truppe italiane
la istoria del logos... né il falso in atto e in archivio delle
). dossi, 1-ii-659: se il sarto avesse adoperato altra tela, i
, così molti curiosi e fra questi il padrone gli ebbero a domandare parecchie volte
. ant. bucato. valiteli-2-382: il suo mangiare [degli uccelli], acciò
lo spingere in su, che fa il grano quando nasce, un po'di terra
pasolini, 3-69: sbullonarono da per terra il compressore e lo portarono in due verso
2. figur. far perdere il controllo di sé. strati, 6-138
deciso per una strategia intesa a sbullonare lentamente il regime di marcos senza creare troppe vittime
, 534: bisogna sburocratizzare e decongestionare il ministero della istruzione pubblica. gramsci, 8-156
« quaderni rossi », 5-182]: il sindacalismo aziendale ritrova su una base organizzativa
sburrare, tr. disus. scremare il latte per ricavarne burro o panna.
tozzetti, 7-165: l'umidità acquosa è il vero veicolo della sostanza coagulatrice: perciò
veicolo della sostanza coagulatrice: perciò qualora il latte fosse troppo untuoso, cioè burroso
avertire che, prima che si accenda il fuoco, bisogna immettere nelle canne un poco
tutta cinta di legname sbusato, per il qual si può sicuramente tirar saette, ha
e sbusata che in vano per ingonfiarla il vento soffia. 2. figur
317: quando mi salta, ve', il moscherino, / lo vorrei sbusecchiar per
intr. ant. rumoreggiare sommessamente (il mare, il vento).
. rumoreggiare sommessamente (il mare, il vento). glossari italiano-tedeschi del
de nicola, 190: questa mattina il governo, o sia il corpo legislativo
: questa mattina il governo, o sia il corpo legislativo, si e occupato della
rosa e paterno, sono stati approvati: il già caporuota mascari è stato sbussolato
sbutirrato, agg. disus. scremato (il latte). milizia, viii-53
sciabola? ». « a sbuzzare il nemico ». c. e.
verde, le cui tre punte, sbuzzato il rocco rossi- gno, stavano come tre
vidi una striscetta di luce sbuzzare timidamente il cortile. -per estens. incidere
che fu salvato generosamente dal medico, il quale corse subito ad allacciargliela.
chi non si converrebbe, per avere il segreto ch'essa rinchiude. guerrazzi, iii-411
un coltellino, e sbuzzatela ne disperse il ripieno. barboni, ll-i- 894
nelle mani. viani, 14-161: il nano, credendo d'essere stato dipinto sopra
. « polizia », dissero. ammanettarono il padre. rovistarono la casa per ogni
mare o un vegetale per fame fuoriuscire il contenuto. viani, 10-312: a
alcuni alpini stanno scuoiando un mulo, il coltello... stride leggennente sui tendini
leggennente sui tendini e sui nervi. il ventre enorme sbuzza fuori biancastro, soltanto
indumento per l'eccessiva grossezza o per il cattivo stato dell m- dumento stesso.
c. e. gadda, 10-123: il dottore sbuzzò a ridere suo malgrado,
ora che ci ha a che fare il freddo e l'esperienza per una logora
e brutta e sbuzzata com'è e con il caldo che fa. viani, 19-103
sedendosi sopra un divanaccio sbuzzato che strabuzzava il capecchio di cui era imbottito, diceva
4. figur. spuntato improvvisamente (il sole). cassieri, 1-158:
inadeguata igiene personale e collettiva, e il contagio avviene per lo più per contatto
nuoce anche a leprosi e scabiosi, perché il coito muove et excita quei umori alle
di scabbia. dalla croce, iii-53: il prurito, la psora, la lepra
, le specie delle scabie o rogna, il lichen, cioè impetigine, sono connumerati
: languiva intanto in roma / di roma il regnator, anzi del mondo, /
anzi del mondo, / quel costantin cognominato il magno. / languiva tempestato / di
. mazzini, iii-1-274: fece [il boccaccio] poi ritorno nel 1373 in certaldo
. f. frugoni, iii-563: è il vizio nei grandi come la scabbia,
scabbia. soderini, i-258: se il bestiame ancora di quattro piedi starà in luogo
overo è una picciola esulcerazione che incita il pizzicore e corrode la pelle, ed è
, iv-186: se di tanta scabbia / il nostro almo paese / per sua presenzia
imprese, / se contra voi pur arma il sacro petto? machiavelli, 1-viii-302:
: vostr'è l'ambizion, lussuna e il pianto, / e l'avarizia che
cupidigia, l'appetito, la libidine, il desiderio di vendicarsi, di guadagnare;
in un con le mirabil'onde / il peccato e la scabbia il fonte sacro.
mirabil'onde / il peccato e la scabbia il fonte sacro. f. f
pro- speritade, scabbia tale invase / il britannico suolo: altri scrittori / non
a purgare d'ogni erronea scabbia / il cuor dell'uomo, e pria quel di
metastasio, 1-iv-468: costoro, per avere il tributo delle mie lodi,..
vi-606: se non che poco giova il sapere sì fatte etimologie, e l'ignorarle
questa puledra di lussuria che ha strappato il morso. 4. condizione, esperienza
dolorosi, funesti. -con metonimia: il disagio o il tormento che ne deriva
. -con metonimia: il disagio o il tormento che ne deriva. petrarca,
tuoi assiderati scrittori inefficaci quelli che restituiranti il diadema antico? oriani, x-17-25: a
un prurito cominciò a tormentarmi per tutto il corpo...: chiamai l'ufficiale
= lat. tardo scabia per il class, scabies, deriv. da
, 1-26 [var.]: sia il luogo mondo e d'ogni lato scabbiato
boerio, 613: scabio vuol anche dire il vino. ghislanzoni, 2-85:
arrighi, 3-85: se domani debbo fare il faccione col signor direttore delle traviate,
di area sett. (cfr. anche il milan. scabio), di etimo
vale contra squinanzia, e vi- gorasi il suo potere, se il luogo della scabbiosa
vi- gorasi il suo potere, se il luogo della scabbiosa si congiunge colle predecte
scabbiosa si congiunge colle predecte cose, il quale a questo è mirabile. del
metridato in capo di otto dì, secondo il bisogno, di sca- biosa tiepida.
mel granato, / la manna, il tamarindo e l'amaglosa. mattioli [dioscoride
la decoz- zione, ma ancora mettendone il succo negli unguenti. usasi in tutti
uno occhio e tutto scabbioso in una notte il portò sei volte al luogo de la
suoi vituperati. pacichelli, 5-236: il lavino si chiama ancor solfatara per le
urine e lo sterco, / spezzò il suo ultimo dente / per rodere gli ossi
sans peur'di napoleone; ò visto il pallido e magro sotto- tenente pressar nel
. g. manfredi, 147: il coito nuoce alli febricanti e leprosi e
e scabiosi. bembo, iii-138: il vostro dante, giuliano, quando volle
mie indicazioni erano di correggere e portar fuori il principio erosivo scabioso fissato ne'plessi cardiaci
animo o di corpo, massime dopo il cibo e nel tratenersi il verno il traspiro
massime dopo il cibo e nel tratenersi il verno il traspiro. a.
dopo il cibo e nel tratenersi il verno il traspiro. a. cocchi,
nelli scabbiosi, elle sieno per essere il più efficace medicamento. 2. per
orecchi e tintillano al gusto guasto; ma il solletico è fanciullesco, il prurito è
; ma il solletico è fanciullesco, il prurito è scabbioso e 'l tintillo è vano
flauto che usava lo scabello per segnare il tempo. g. b.
giubilatoli e succunditori che gridano 'ti riempio il corpo di piombo'nelle naumachie vaticane,
di cui si servivano i flautisti per segnare il tempo (e fu usata anche in
attori va dentro, strepitano gli scabilli e il sipario s'alza. g. b
91: 'scabillo': anticamente, armato aveva il maestro di ca- pella il piede di
armato aveva il maestro di ca- pella il piede di un pezzo di legno o di
b. croce, 2-46: abolì il diritto che gli artigiani fiamminghi si erano
giudiziaria. lucini, 4-239: anche il magistrato francese della sesta camera..
del conte o del messo che presiedeva il giudizio. g. villani,
g. villani, iv-9-55: il popolo minuto ai bruggia cor- sono la
bruggia cor- sono la terra e combatterono il borgo, cioè il castello ove stanno
la terra e combatterono il borgo, cioè il castello ove stanno gli schiavini e '
, 3-92: compreso in quel numero il borgomaestro di dentro, che è anco schiavino
anche gli scabini o sia gli scavini, il nome de'quali dura tuttavia nella germania
contrade di europa. zanon, 2-xviii-250: il consolato è un magistrato composto del prevosto
con facoltà ai loro discendenti di continuare il negozio all'ingrosso senza derogare alla nobiltà
italiana [n-x-1914], 321: il governatore tedesco aveva offerto al collegio degli
: stabiliti l'inganno, la frode ed il risultato del plagio, ne dovrebbero deferire
scabrare, tr. ant. sarchiare il terreno nelle vicinanze di una pianta.
. soderini, iii-512: non ama il noce di essere scabrato o zappato o
anonimo [agricola], 284: il cristallo ottimo è quello che ha candido
cristallo ottimo è quello che ha candido il colore e che traluce a guisa d'una
: per che quanto al colore il fanno vizioso la nubbe macchiosa o oscura
; quanto al corpo, la scabrézza, il sale, la apostema occolta, il
il sale, la apostema occolta, il capillamento, la ferrugine, la rubigine,
, iii- 367: dio rotondò il pianeta e tocca all'uomo / a torgli
ii-846: da l'umida sua grotta il pado allora, / che dentro un
ella rabbrividendo si ritraeva a tentoni lungo il muro scabro. pecchi, 14-149: 1
. g. rucellai, 9-19: il citriuol... sì pallido e scabbro
, 94: la scabra vite, che il lichene ingromma / come di gialla ruggine
sconnesso (un sentiero, una strada, il letto di un fiume) o costituito
, / lun- g'ora, e il monte scabro / e gli arsi scogli rimbombaro
lontan sorrida / volge gli occhi bramoso il pellegrino. amari, 1- i-282:
e le depressioni che presenta. buonarroti il giovane, 9-135: benché sferico ei [
giovane, 9-135: benché sferico ei [il mondo] sia, benché rotondo,
benché rotondo, / più d'un monte il fa scabro e più d'un rivo
. casti, 10-91: se squaglia il sol biacca e cinabro, / onae si
si pingon le fattizie belle, / il senil volto appar pallido e scabro, /
cercò la sua; sentì nel suo il palmo dell'altra scabro e bruciante.
d'annunzio, ii-805: tal era il riso de'suoi denti scabri / quale un
spoglio / di sue giovani carni, il teschio atroce / col bianco ghigno su la
scabre. l'uggiolìo terreno / velava tutto il canto delle stelle. pavese, 9
parla italiano, / ma adopera lento il dialetto, che, come pietre / di
e del luogo. -affannoso (il respiro). pascoli, 708:
pavese, 4-31: stefano osservava con calma il viso ossuto e la barbetta scabra del
ferrigno smalto / l'anima scabra e il duro cuore ha cinto / chi non si
, / che qualor chiude ed apre il dolce labbro / o scopra o mostri
mostri le sue perle intatte / e il riso da far molle il cuor più
intatte / e il riso da far molle il cuor più scabbro. g. prati
s s -risentito, energico (il carattere); brusco nei modi,
scabro e dantesco. carducci, iii-6-408: il uerrazzi... si trova a
con que'tuoi scabri studi, / fosti il forier del furioso orlando. monti,
ed efficace che è proprio di lui, il cnspi descrive potentemente il misero stato della
di lui, il cnspi descrive potentemente il misero stato della sicilia sul finire del
, ricca e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia.
mezzo dell'impreso arringo. / scabro e il suo tema, gli ornamenti sfugge,
gno). viani, 10-339: il pittore disegna, con un granatino di
e lasciano qua e là lo scabro, il provvisorio e l'impreciso. -espresso
, 1-121: poiché l'angelo appien pago il mio voto / rese, l'ordin
offendere la sensibilità, l'innocenza o il pudore altrui (un argomento, un
; scabroso. carducci, iii-9-220: il traduttore raddolcì o, meglio, dissimulò
dissimulò un particolare un po'scabro. il trovatore cantò che il vecchio comune si
po'scabro. il trovatore cantò che il vecchio comune si gittava a dosso corazze di
... tacque pertanto e lasciò passare il punto scabro anche per non sciupare in
nel creder scabro / quando regesti in esso il pastorale / e descaciasti l'ariana turba
da'gettatori di metallo, ea è il ripulire che fanno con ciappole, strozzi
ogni superficie e ruvido e macchiato vergognosamente il volto più liscio e più candido. ferd
senza farsi legare e tirare su, il masso non presentando scabrosità alcuna. marinetti,
, lxii2- iv-61: ingaggiati per portare il padre prefetto, per la scabrosità del
la scabrosità del cammino non lo portarono il quarto del viaggio. massaia, v-57
poteva molestarli. alvaro, 11-140: quando il peso è enorme, il passo si
: quando il peso è enorme, il passo si fa piccolo, saltellante, mentre
passo si fa piccolo, saltellante, mentre il piede nudo avverte la più piccola scabrosità
fortis [in faldella, i-4-120]: il suo ingegno non passò al tomo della
aretino, iv-4-12: egli [il vostro parlare] cade tuttavia in se
intesi abbia rinchiusi. pallavicino, i-iqi: il sottilizzare sopra certe metafisiche scabrosità è ufficio
situazioni e di argomenti che possono turbare il pudore o la sensibilità. capuana,
passioni... hanno travolto [il pubblico] nel loro ingranaggio, lo hanno
hanno fatto palpitare a soffrire; e il pubblico ha mostrato che non chiedeva altro
crescenzi volgar., 5-28: il giuggiolo è un arbore piccolo molto scabroso
apre e vi dismembra, / o quanto il vostro stato al mio rassembra, /
freddo e stridente / ratto si mira [il ferro ardente], ove il polisce
[il ferro ardente], ove il polisce e terge / scabrosa lima e lo
c. durante, 2-378: è il pruno domestico arbor grande con radici non troppo
non troppo profonde e poche. ha il tronco dritto con molti rami e con
colore abbruciato. milizia, vii-183: il poi-fido e il granito non debbono impiegarsi
milizia, vii-183: il poi-fido e il granito non debbono impiegarsi con altri marmi
/ far d'un sasso scabroso / il mio riposo. bacchetti, 18-ii-236: quassù
e anche impervio (una strada, il letto di un fiume) o costituito
grandissimo impeto gli stanchi e deboli. il calle era angusto e scabroso. buonarroti il
il calle era angusto e scabroso. buonarroti il giovane, 9-187: amo le strade
e per essere... terrapienato il castello. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-21:
quell'umil capannetta. nievo, 229: il prudentissimo conte mandò una dozzina di lavoratori
dietro la vetta scabrosa / piega la luna il suo giro. comisso, vii-141:
: se da piccina la tua lingua e il dente / mal s'unendo a formar
abbagliati da caduco e fugace piacere, il freno de l'azioni nostre in mano a
e scabrose vie, né sappiamo discemere il sentiero de l'amore da quello de la
sia la magnificenza, essendo tanto difficile il far l'opre magnifiche e tanto facile
far l'opre magnifiche e tanto facile il biasimarle. testi, 3-460: il negozio
facile il biasimarle. testi, 3-460: il negozio è scabroso e pieno di difficoltà
di difficoltà. gualdo priorato, 3-iii-2: il cardinal mazarino, sempre più indagando ripieghi
e scabrosa non solo vi si richiede il sapere, ma ancora una necessaria tranquillità
la necessità... persuase talvolta il concedere l'arme ai servi, ed allora
giuseppe da ascoli, lxii-2-i-28: quantunque il viaggio sii al maggior segno scabroso e
sp., 7 (117): il giovine, intento a schivare ogni questione
vista d'accorgersene. ghislanzoni, 18-41: il noviziato della esperienza è scabroso per tutti
pelle. palazzeschi, i-409: giunse il parto, e per l'estrema debolezza
è capo della colonna. ve- truvio il chiama epistilio. questi vocaboli antichi lui gli
fioretti, 2-5-285: traspone all'ordinario suo il nominativo, cioè ruggiero, in un
e anfibologico. pallavicino, 1-243: il punto scabroso è questo: se l'
somma bontà, dunque non può cagionar il suo contrario, ch'è il male.
può cagionar il suo contrario, ch'è il male. muratori, 8-ii- 277:
che la versione del secondo libro, il più scabroso di tutta l'iliade', non
libera e con ciò si fa perdonare il sistema nei punti più scabrosi, di
beni, 23: né al presente il dire « io fo boto che io mi
ti dò tale in su la testa che il naso ti caschi nelle calcagna » fora
offendere la sensibilità, l'innocenza o il pudore altrui; contrario o estraneo alla
con attenzione maggiore i suoi andamenti, il vide più volte entrare nella sua casa
ora tristi, ora scabrosi, ma che il tempo, che è giusto, ha
amorose di costoro... ed era il conte primoli a osare il primo aneddoto
ed era il conte primoli a osare il primo aneddoto scabroso, ravvolto in una
. bruno, 3-588: folgori tempra il scabroso vulcano. -privo di educazione e
in mano di maestri che sono per il più enunchi bianchi, li quali sono
. sansovino, 168: nello stile [il segretario] sia chiaro, candido,
gola insaponata o, quel che diceva il passavanti, il 'parlare squarciato'.
o, quel che diceva il passavanti, il 'parlare squarciato'. 2. sbiadito
sforza la pazzia nostra a dar pasto tutto il giorno alla plebe. = comp
1986], 3: chi non ricorda il grande salone al piano supe
: abbaiano [i cani] tutto il giorno e se dio liberi li lascian liberi
a intrawedere, [l'oca] riprese il volo verso la fessura. 2
dogai cuticagna l'impisciavono, e scacazzavono il capo calvo. -rifl. burchiello
, sperperare. firenzuola, 2-316: il vicario ordinò... che menicuccio
che scacazzavano quattro o sei fogli, facendo il lette- ratuccio, due sonetti tutti fatti
qualità. monti, iii-119: il nostro armento poetico aveva preparato una grande
versi, ma tutti sulla lusinga che il parto dovesse esser maschio. =
gargiolli, 254: è... il 'guano'scacazzìo d'uccelli che viene dal
, 11-135: dal ginocchio in giù [il pedante] ha in gamba un paio
/ giva a impetrar da augusto ai dotti il pane. -umile, modesto,
autore). grazzini, 422: il cecchi ha vinto e superato il cino,
422: il cecchi ha vinto e superato il cino, / che prima era un
fisco e della tesoreria. -anche: il tribunale dotato di ampia giurisdizione sulle questioni
, lii-2-234: appresso a questo foro ha il re d'inhilterra il tribunale del fìsco
questo foro ha il re d'inhilterra il tribunale del fìsco, che si chiama lo
. mondi, 1-ii-224: fuggì ferito il duca di buchingam, il conte di
: fuggì ferito il duca di buchingam, il conte di viltonia e tomaso thorpe primo
degli scacchi. castiglione, 281: il gentilomo, turbato, come soglion esser
degli scacchi], prese in mano il re, che era assai grande, come
scaccate ed intraversate. sarpi, ii-139: il sesto capo fu sopra il modo di
ii-139: il sesto capo fu sopra il modo di vestir de'preti,..
le calze scaccate rosse o verdi. buonarroti il giovane, i-452: le vele bellissime
chiare o scure (la pelle, il pelo, il guscio di un animale
scure (la pelle, il pelo, il guscio di un animale).
mattioli [dioscoride], 233: il serpente che si dimanda sepa..
16-iii-253: ha [la chiocciola] il guscio assai grosso e duro, di
pendente al nero. vallisneri, i-431: il maggiore [ramarro] era di color
sempre ogni sei mesi lasciano e ripigliano il pelo scaccato. spallanzani, 4-iv-161: il
il pelo scaccato. spallanzani, 4-iv-161: il ventre ed il petto [delle salamandre
spallanzani, 4-iv-161: il ventre ed il petto [delle salamandre] sono tinti di
bianco e rosso. alamanni, 6-23-79: il forte palamede il gran pagano /.
. alamanni, 6-23-79: il forte palamede il gran pagano /... /
: la ca'da mosto in venezia ha il cane scaccato a rete azzurro e d'
locuz. stare a sole scaccato, dove il sole è scaccato: in prigione,
, xxi-ii-940: star non vorrei dove è il sole scaccato. g. forteguerri,
finito quando una delle parti ha ricevuto il matto, anzi se ne accorano e ci
se ne accorano e ci riflettono tutto il giorno. = nome d'agente da
fazione dei seguaci della famiglia pepoli (il cui stemma si presentava ripartito in scacchi
gli ultimi amorosi frutti, ma tenere segreto il maritaggio tanto che mio padre scacchi.
burla in burla scacchiate e facciate piagnere il mondo davvero. 2. per estens
agric. eliminazione dei germogli improduttivi lungo il tronco e le branche di una vite
è alla scacchiera che aspetta di riprendere il gioco interrotto. calvino, 10-139:
-in senso improprio: tavoliere usato per il gioco del tric-trac. ungaretti,
. pucci, cent., 72-38: il settimo segno figurato / di lucca fu
messicana, il cui emblema era una scacchiera a grandi
4-i-169: la scacchiera d'arlecchino / sarà il nostro figurino. -a scacchiera
nella giacca a scacchiera,... il vecchio colonnello era il modello impeccabile di
... il vecchio colonnello era il modello impeccabile di ciò che rimane di
del pavimento e non solo la scelta e il tassellamelo dei colori in vista dell'effetto
file alternate. barilli, 5-151: il treno passa sotto altissime pareti di rocce
, e non avrebbe così presto riveduto il sole da una finestra senza scacchiere.
. g. ferrari, i-193: il doppio movimento dogmatico e critico che si
tempi ha scomposto più volte e ricomposto il mondo, ed ha trasformato la ragione
. ferd. martini, 5-205: il depretis doni e qualità ebbe difatti.
tavola quadrata divisa in 64 riquadri per il gioco degli scacchi e della dama;
g. villani, iv-8-12: era il migliore maestro di giucare a scacchi,
giucare a scacchi, e in su il palagio del popolo dinanzi al conte guido
1-i-483: filocolo gli leva con uno alfino il cavaliere, e dàgli scacco rocco,
cavaliere, e dàgli scacco rocco, il castellano, per questo tratto crucciato oltre
o neri. aretino, 20-202: il tavoliere e lo scacchiere ti omino la
la tavola. caro, 12-iii-269: mandate il tavoliero e lo scacchiere perché il vento
mandate il tavoliero e lo scacchiere perché il vento ci tiene assediati in casa e ci
, 133: van dipoi, finito il pasto, / a giuocare a uno scacchiere
a giuocare a uno scacchiere / solo il re col sol tomilla. rovani, 5-22
senza pronunciare parola, attendevano al giuoco il senator barbarigo e l'ammiraglio candiano.
di tirannidi. gramsci, 12-27: il loro interesse [degli industriali] è
: titolo con cui è tuttora designato il ministro delle finanze e del tesoro nel
e di cancelliere dello scacchiere senz'avere il carattere di primo ministro, lo rappresenta in
della autorizzazione specialmente sancitane dal parlamento. il capo o ministro di questo compartimento porta
capo o ministro di questo compartimento porta il titolo di cancelliere dello scacchiere ('chancellor
'cancelliere dello scacchiere'dicesi tuttora in inghilterra il ministro delle finanze e tesoro.
. 8. locuz. fare il sole lo scacchiere a qualcuno: per
(nel sec. xii); per il n. 7, cfr. tingi,
scaccario). scacchismo, sm. il gioco degli scacchi; l'arte di
», 4-v-1982], 11: è il meglio dello scacchismo intemazionale. scacchista
scacchi. de marchi, i-456: il cavaliere martellini, lustro del foro napoletano
giuocatori. montale, 15-679: tutto il resto / era per me decifrato da
non sarebbe più una partita. sarebbe il nulla scacchistico o l'impensabile scacchistico,
maniera che sia, che, avendo il cavallo credenza overamente s'egli andasse col
dalla banda dov'egli va duro, il profilo rilevato del modo che dissi,
uno scacciacani! fenoglio, 5-i-474: il biondo lamentava che non si aveva armi
che non si aveva armi sufficienti per il nucleo base, altro che accoglier dei
, altro che accoglier dei nuovi, il più attrezzato dei quali si presentava con
qualità e forme diverse, e fra questi il famoso cannone detto scacciadiavoli, di grossissima
gran palla del quale essendo vuota portava seco il fuoco, e, scoppiando, faceva
dabbene che non potresti trovar meglio, il maggiore scaccia-diavoli non è in toscana.
scacciare e fumo (v.); il d. e. i. l'
sie già ingannato del tuo pensiero, il tuo scacciamento è sicuro sanza pericolo.
con meton., ciò che ne ha il potere). leggenda aurea volgar.
insù, o vero non altro sia il loro salire che uno scacciamento fatto di
si ritrovino. 4. figur. il far cessare uno stato d'animo (e
medesime passioni. marini, i-58: il vostro aggradimento, infanta, è intiero
a questo trono se ne stava seduto il negus,... circondato da una
di carta. barilli, 5-130: il gendarme indigeno, tutore della disciplina,
gravi che sono portate all'insù, imperoché il suo moto molto più è veloce vicin
. / sentì che quel villan facea il ruggieri / sul dolce suon d'un
. grazzini, 545: come dice il nostro consagrata, / la caccia è
e rubata la casa e meza disfatta, il popolo minuto perdé ogni rigoglio e vigore
cardinal di medici quel valente / a scaziare il nemico sempre aita. roseo, v-187
,... scacciò nettamente tutto il popolo che vi trovò e la ripopolò di
, fu cinto subitamente da ogni lato il castello. giannone, iii-177: essendo stati
oriente suoi più vicini successori, ebbe il vescovo di roma come suo vicario in
questi popoli. botta, 5-274: il dì ventitré novembre i napolitani si muovevano
, iii-1-794: non vedi tu che il sangue / del tuo fedele / col sangue
uscio della sua capanna che guarda verso il paradiso da cui fu scacciato. -da
mondo ron giustizia, / iscacciando da quello il demon rio. catzelu [guevara]
fede, ma fu perché cristo scacciò il demonio della sua figliuola. giuglaris,
318: molto più però soprafatto rimane il medico allora che, senza tante diete
, scacciar demoni. muratori, iii-313: il signor nostro... promise che
grilli e tafani. fucini, 90: il barrocciaio, che la mattina passa scacciando
pancia del mulo trafelato, gli dà il buon giorno. ojetti, ii-774:
le scacci, tornano e riprendono ostinate il medesimo giro. -ant. stanare
dopo costui fu vescovo un buono uomo, il quale da certi invidiosi sì fu scacciato
], 173: sendo sca- ziato il demonio, malegno nemico dell'uomo, dalla
tenera e si fa un puntale che dà il peso. -strappare via, staccare
pastura. -abbandonare la costa prendendo il largo. simintendi, 2-49: poi
mariotto davanzati, ciii-200: quando riede il sole e da noi scaccia / l'
e ghiaccia. campofregoso, ii-25: il sol, ch'è vita d'ogni mortai
. leonardo, 2-97: quando apparisce il sole che scaccia le tenebre in comune,
le tenebre in comune, tu spegni il lume che te le scacciava in particulare,
sopra e tra le viti si scacciano con il ramo e fiamma di pagliaccia o altra
le notturne / ombre, ch'avean il dì scacciato allora, / scuota dai
iscaccia da te ogni malinconia, ché il tempo si racconcia. leandreide, iii-0-20:
petto mio téma e dolore? buonarroti il giovane, 9-857: non si scaccia
fontane. calandra, 243: scoteva il capo come per scacciare le immagini di
svevo, 5-176: scacciò da sé il brutto sogno. d annunzio, iii-1-220:
a lei, in quel momento, il sole della gioia recente. landolfi,
d'avere. cavalca, 11-55: il leggiare apparecchia e'buoni pensieri e scaccia
che direbbe, / se quinci oltra passasse il vecchio elpino, / ch'altro già
l'errore o l'ignoranza e introdurci il vero. -con riferimento alla redenzione
sgradevole. citolini, 316: scacciar il caldo, scacciar il freddo, e qui
, 316: scacciar il caldo, scacciar il freddo, e qui saranno le impannate
trarsi la sete, onde scacciare il freddo. tanara, 17: con le
per le donne si fanno ventagli da scacciare il caldo. forteguerri, 27-36: li
un vento all'improvviso, / che il grave lezzo scacciò lor dal viso. goldoni
entusiasmo da proporne all'occorrenza io per il primo lo studio, non gli ho
279: cocen- dosi l'erba o il grano di essa [senape] in acqua
iii-29: nello spazio di due mesi il padre maurizio da tolone, cappuccino,
di consumare e dissolvere e di scacciare il veleno. romoli, 262: prima che
uelli che beveno el calamento con vino scacia il veneno. alla croce, iii-17:
la bellezza. 10. eliminare il suono di un lingua mutandolo in un
fiorentini, secondo la pronunzia loro scacciato il 't'da certe voci, dove ha suono
contro la tentazione di ripetere all'inverso il peccato stesso del fascismo, e pretendere
, 9-215: la vecchia signora disse che il suo vizio sarebbe stato il tabacco da
disse che il suo vizio sarebbe stato il tabacco da fiuto, che però non le
scacciastaffa, sm. invar. dispositivo per il ricupero delle staffe di frenatura applicato alle
c. camfana, iv-56: tralascio il descriver la serie di coloro c'hanno
fare un controllo rapido. buonarroti il giovane, 9-160: data la mia scacciata
. sacchi, 2-8-38: procede il lodato scrittore a considerare i passi che
. egli ne numera ven- tidue e il loro vocabolario italiano, secondo che egli li
inf, 28-97: questi, scacciato, il dubitar sommerse / in cesare, affermando
n. franco, 5-26: il padre e la madre si trovarono di firenze
aveano. sarpi, vi-1-205: vidde il pontifice che vi andava molto dell'onor
anni. pascoli, 551: morto il babbo da più d'un mese, /
di discordia] vi si può mettere il ducato di vittemburgh, tenuto dal re de'
, dalla sua più somma altezza vide il suo grand'esercito sconfitto, tagliato e
, tagliato e scacciato, e da'nemici il suo regno occupato. b. davanzati
moio ». fontanella, i-260: verso il caro suo ben corre anelante, /
estens. rimandato indietro, respinto verso il proprio letto (un fiume).
portato verso quelle fonti onde egli ha il suo principio, scacciato dal mare da
a forza. galileo, 4-2-114: il solido di piombo... scaccia ben
tanto appunto de'suoi propri momenti quanto era il momento detraria scacciata. 3
5-42: l'assassino fece uscire dalla casa il feretro di amata, perché l'altra
l'ordine infrascritto. loredano, 14-198: il soldano de'soldani, il re de'
14-198: il soldano de'soldani, il re de're,... il
il re de're,... il castigatore de'ribelli, lo scacciatore de'
boccaccio, viii-1-175: veggendo sopra questo monte il sole scacciatore delle tenebre eterne, e
sole scacciatore delle tenebre eterne, e il quale è toglitore de'peccati. leonardo
de'peccati. leonardo, 2-132: il foco... è luce, scacciatore
vivere. varchi, 22-81: chi altri il conservadore de'beni e lo scacciatore de'
e lo scacciatore de'mali, che il rettore e medicatore delle menti, dio
funzioni (e in origine aveva anche il compito di allontanare i cani o eventuali
tornava alla carica. fucini, 127: il sacerdote intuonava il 'credo'e lo scaccino
fucini, 127: il sacerdote intuonava il 'credo'e lo scaccino andava di panca in
passaggio obbligati, mentre l'altro percorre il bosco per stanare la selvaggina).
spaesato e sdegnato e anticipa nel pensiero il giorno immancabile in cui la novella nuora
vince la partita chi riesce a catturare il re avversario (v. scaccomatto);
condizioni di parità o patta, quando il re del giocatore a cui tocca muovere è
/ colla tua donna, fa'ch'aggie il piggiore / del gioco, e dille
, ritrovatore de l'ordi- nanze, il ritrovò ne la guerra di troia. vincenzo
or giocando al scacco, or sorbendo il caffè, or succhiando il tabacco in
, or sorbendo il caffè, or succhiando il tabacco in fumo. baretti, ii-42
in fumo. baretti, ii-42: quando il signor peppino celesia è in città,
mi tengo un po'di conoscer bene il giuoco. c. e. gadda,
lupis, 171: se arrotato [il mantello del cavallo], raffigura nella groppa
suolo la bastiglia e con essa tutto il vecchio edifizio europeo, formassero dei sassi
un gioco di scacchi e ne presentassero il delfino reale. -ciascuno dei pezzi
, i-391: ristringe... filocolo il re del castellano nella sua sedia con
suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra sua l'uno degli alfieri
alla sinistra sua l'uno degli alfieri; il castellano assedia quello di filocolo con molti
. fausto da longiano, iv-221: il vecchio innamorato è cavallo da scacchi,
cavallo da scacchi, ch'invita a perder il danaio né si può cavar di pericolo
femine e puttane, è sì gran cosa il fregarla a la fede che si dà
dà per via di due mani insensate? il fatto sta nel fracasso, che ne
l'accompagna / e col sangue e il sudor bagna la sabbia, / per ricompensa
avversario che deve sottrarsene immediatamente; quando il re non può sottrarsi da tale minaccia
solo tratto. boccaccio, 1-i-483: il castellano lieto cominciò a ridere, veggendo
con una pedona pin- gente scacco quivi il mattò, a se tirando poi i bisanti
, 1078: farsi replicar più volte il posto dei pezzi, con pensiero di
pezzi, con pensiero di poter produrre il gioco fino all'ultimo scacco. -come
altro, sul quadretto seguente dello scacchiere il doppio di ciò che fu posto sul
, e così sempre via via seguendo il raddoppiare fino al 64 ed ultimo quadretto,
rosi. citolini, 313: troverete il numerare, il summare, il sottrare,
, 313: troverete il numerare, il summare, il sottrare, il moltiplicare con
troverete il numerare, il summare, il sottrare, il moltiplicare con le sue
numerare, il summare, il sottrare, il moltiplicare con le sue maniere, ciò
i panni adosso: se egli è vergogna il portarli stracciati, perché non è vituperio
, 9-65: come le ebbe presentato il piccolo scacco di merletto, riprese,
oviedo], cii-v-507: non è altro il loro letto che o una rqanta in
, perché più fresco sia. buonarroti il giovane, 9-232: quel vestire a scacchi
una specie di persiana frantuma a quadrucci il vano e mitiga a scacchi il riverbero
a quadrucci il vano e mitiga a scacchi il riverbero del sole. -con
di seta tessuti...: il domasco o a onde o senz'onde,
353: entro la mandorla a scacchi sta il redentore contornato dai serafini. soldati,
contornato dai serafini. soldati, 2-123: il pavimento dominava, a scacchi obliqui,
e scuri. moravia, i-587: il cappotto a grandi scacchi scozzesi le modellava
, 2-283: « buon prò'gli faccia il sole a scacchi » ghignarono.
a la vostra barba? voi gli tenete il sacco / e gli insegnate a muovere
dritta sul lembo della vesta, fissi il chiodo di avventurarmi allo scacco di impallar
sei versi latini. siri, 1-v-473: il conte- stabile, veggendosi forzato alla dimora
col tenere in iscacco et in gelosia il re racquistasse l'autorità. f. f
ancona e jesi per tenere a scacco il generale neipperg. mazzini, 17-181: il
il generale neipperg. mazzini, 17-181: il progresso-mel- boume è oggi in iscacco.
progresso-mel- boume è oggi in iscacco. il risultato delle elezioni gli è contrario.
graziosa. / non fé mai tanto il porporato gracco, / che questa più
, / che s'allungaron per empiere il sacco. gambino a'arezzo, lxxxviii-ii-736
avviso ch'io non stimo un fico / il re marsiglio, e se l'ira
(come poi avenne), conoscendo il marito desideroso di figliuol maschio, provvide
bassano si sentiva mancar sotto i piedi il terreno, ebbe l'ingenuo capriccio di
riferimento a concetti astratti, per indicare il prevalere dell'uno sull'altro. giovio
e situazioni contrastanti e contraddittorie. buonarroti il giovane, 9-245: mostra, porgimela.
, 9-245: mostra, porgimela. / il mondo è fatto a scacchi. un
insieme confusamente elementi disparati. buonarroti il giovane, i-233: per non far di
. -vedere a scacchi o vedere il sole a scacchi: stare in carcere
detinentur in carcere':... vedere il sole a scacchi. lippi, 6-92
insacchi / in luogo ove si vede il sole a scacchi. g. gozzi,
gli artigli addosso e lo conducono dove il giorno seguente avrebbe veduto il sole a scacchi
conducono dove il giorno seguente avrebbe veduto il sole a scacchi. c.
aspettassi potrei essere condotto dove si vede il sole a scacchi. dunque aria e
rotto, paghi e vada a vedere il sole a scacchi. 8. dimin
, da cui scaccomatto, attraverso il provenz. e catal. ant. escac
e catal. ant. escac; per il n. 6, cfr. anche
n. 6, cfr. anche il fr. échiquier. scaccodònna,
, la mossa vincente con cui si elimina il pezzo avversario raffigurante la donna.
di volere / far di sua mano il ciel turbo e sereno, / e fece
ciel turbo e sereno, / e fece il mondo com'uno scachiere / di piani
, tr. (scàccolo). togliere il muco dalle narici. - anche rifl
è un brutto vizio quello di scaccolarsi il naso in presenza delle persone.
a uno dei due giocatori di catturare il re avversario e, quindi, di vincere
pedina: mossa che consente di catturare il re avversario con una pedina (ed
cui giocare conveniva, dove muovere doveva il cavaliere suo secondo per dare scacco matto
al re, e conoscendolo bene, mosse il suo rocco, e nel punto rimaso
punto rimaso per salute al suo re il pose. sacchetti, 184- tit.
che meglio del re giocasse, o che il re dopo non molti tratti al giuoco
che se ne fosse cagione, ridusse il re a tale che non poteva fuggir
10-129: allo scacco matto, sotto il piede del re sbalzato via dalla mano
a. boito, 1-412: il colpo era mirabile! 'scaccomatto'! 2
i-84-4: al die d'amor ricordaro il fatto / e disser ch'e'trovavar
lo scacco matto. sermini, 56: il popol tuo nobilissimo e grande / da
matto: che mio padre arà conchiuso il parentado coi buon romei. se egli è
per marito, e tu avendoli guastato il giuoco per le mani, ti darà scacco
darà scacco matto di pedina. buonarroti il giovane, 9-360: io ti lasciava
: senza la sua risoluzione i abbonire il papato... i calvinisti in francia
. i. frugoni, i-5-31: hanno il cerebro ben fatto: / se studiasser
in germania, e l'esperienza ed il calcolo mi persuadono che il giuocatore migliore
l'esperienza ed il calcolo mi persuadono che il giuocatore migliore ed i pezzi più numerosi
lotta assunse di buon'ora per lui il carattere di una perfida gara, di
f. f. frugoni, 1-186: il grand'iddio, che seriamente scherza nell'
puglia, ove quasi ogni giorno avevate il commodo di dare scacco matto ai granai
. gelsi, 118: voglio sciorre il sacco affatto / avanti ch'io m'
pasquinate romane, 467: napoli tien il seggio / de la virtù che
1-i-483: filocolo gli leva con uno alfino il cavaliere e dàgli scacco ròcco. iacopo
si dice: scacco rocco, allora perde il re il vicario suo, pero che
: scacco rocco, allora perde il re il vicario suo, pero che pazzo è
dare a tutti scaccorocco, / ma tanto il foco lavorava drento / che per costei
drento / che per costei perduto ha il sentimento. c. gozzi, 4-96
c. e. gadda, 6-292: il diavolo, per la ragazza, s'era
queste storpiature delle sue anticaglie. rivegga il titolo di questo libro e si scachinni
occasione averà sempre un pittore di mostrare il valor suo pigliando a dipingere materie grandi
. nieri, 3-185: 'scaciare': il fanfani nel 'vocabolario dell'uso toscano'lo
considerando che molto più di scaciare usasi il supino nel modo, 'far rimanere scaciato'
3. mancare, fallire il colpo. cagliaritano, 141: 'scaciare'
con vergogna, dicono a firenze: il tale è rimaso scornato o scornacchiato o
'se'. lippi, 4-59: ormai arriva il toro, ed alla vita / con
dietro al masso era fuggita, / il ribaldo riman quivi scaciato, / ché
abbia scasciati. cicognani, 2-35: e il mugnone! ah!, lui,
rompere le ossa della testa (e il termine indica, nel senso proprio,
/ non avendo vocabolo ch'esprima / tanto il far del suo bacchio in fosca rima
: come entrò,... smicciò il fiasco del vino sul comodino, e
le cose seriamente, » fece allora il prete, « sei consapevole di quello che
li avrai veduti) scadenti: perciò rifiutai il pagamento parziale. alvaro, 20-38:
per conquistare le sue simpatie bastava elogiare il suo orto il quale, benché desse scarsi
sue simpatie bastava elogiare il suo orto il quale, benché desse scarsi e scadenti
, 4-16: gli operai erano distratti e il lavoro scadente, le multe si susseguivano
o di ridicolo nell'andare a fare io il commissario governativo per i licei delle marche
'contessa', per esempio, mi pare il piu scadente, il più antipatico. carducci
, mi pare il piu scadente, il più antipatico. carducci, iii-22-120: le
: essendosi definito prima in modo sottinteso il giornalismo come letteratura scadente, è naturale
. -che perde validità o efficacia dopo il superamento di una data prefissata; che
erede. tesauro, 3-381: muore il re di germania; e quel regno
(ant. scadènzia), sf. il concludersi, il maturare, il completarsi
scadènzia), sf. il concludersi, il maturare, il completarsi di un periodo
. il concludersi, il maturare, il completarsi di un periodo di tempo durante
completarsi di un periodo di tempo durante il quale legittimamente si può o non si
[regno d'italia], 11: il matrimonio, contratto da sposi che non
263: prende impegni per forniture colossali (il suo maggior cliente, in questi anni
cliente, in questi anni, è stato il governo federale), battendo la concorrenza
o con brevi scadenze. 2. il momento ultimo (generalmente rappresentato dalle ore
stessi tempi e scadenze dovrà farsi ancora il pagamento della tassa fissa. g.
: si è ricevuto alle rispettive scadenze il canone degli scorsi 1814 -1815 -1816 dal suddetto
piaceri e servizi: 1) per il 27 pagare 50 lire, scadenza d'un
debiti verso le banche; c'è il rifiuto ragionevolissimo delle banche a far credito
suoi prospetti avevo capito che, levandomi il pane di bocca per pagargli a ogni scadenza
peggio che morto) la mia famiglia incasserebbe il mio valsente in cinquantamila lire. c
per toccare l'ultimo momento utile per il regolare pagamento (una cambiale).
considerato con riferimento al momento ultimo per il regolare adempimento. bacchelli, 15-189:
bacchelli, 15-189: jumpero cocconcelli vedeva venire il giorno e non lontano, in cui
di problematica esigibilità al momento previsto per il pagamento (una cambiale, un titolo
cui è maturato o sta per maturare il termine di pagamento. bernari, 7-115
pagamento. bernari, 7-115: con il rosario teneva legato il pacchetto delle sue
, 7-115: con il rosario teneva legato il pacchetto delle sue scadenze (erano quelle
sue cambiali). 3. il verificarsi del momento ultimo di durata di
o anche un cibo conservato); il momento, la data in cui sopravviene
biglietto di viaggio). -anche: il momento, la data in cui si verifica
una determinata sequenza temporale, considerati sotto il profilo cronologico. angioletti, 1-97:
incitandolo a non venirsene via dai clienti senza il danaro, o almeno senza nuovi
del lavoro e con le nuove scadenze che il capitalismo italiano si è posto sul piano
per esempio quando ella vuol dimostrare che il goldoni ritraesse efficacemente e con un intendimento
requisiti per esserne erede. -anche: il patrimonio così devoluto. capitoli del
della di lei ospitalità, manifestava subito il desiderio di riaffrontare la prova a scadenza
iii-31: a te che tieni in ordine il libro del dare e dell'avere,
si è inventata la villeggiatura, cioè il trasporto abitudinario, sistematico e scadenzato delle
, o altri, segnano il tempo che le obbligazioni contratte sono per
'sono scaduti', ciò è hanno perduto il credito nell'universale. caro [tommaseo]
sorella del delfino era scaduto a fare il giullare. verga, 7-112: rimandatemi al
. b. davanzati, i-no: il primo grado di dignità avevano i senatori
grado di dignità avevano i senatori; il secondo i cavalieri romani; e questi,
riccheza, entravano in senato, rendevano il voto e poco scadevano da'senatori. varano
. perdere un privilegio, un'eredità o il potere; essere deposto da una carica
scaduto. marco foscarini, li-6-490: il marchese di s. tommaso...
alfieri, 1-701: tu stesso, il seggio, onde scaduto sei / col tuo
già comincia ad isca- dere. buonarroti il giovane, i-256: quasi ch'ogni barbaro
delle città, roma, finché durò il regno di costoro, per gl'infiniti disastri
adesso siamo scaduti dall'antica gloria: il nostro retaggio di onore va quotidianamente stremandosi
vigorosamente e constantemente nella vita italiana durante il medio evo, forse allo scadere de'suoi
lo scadere continuo della mia patria e il perdersi della sacra letteratura italiana.
], iii-2-235: a poco a poco il mondo scadde da quella grandezza e,
che scade a bere alla bettola senza il pretesto di accompagnarvi un uomo. landolfi
], 20: come si vede, il maggiore s'era deciso, per una
è nel cuore dell'uomo. è il male del mondo, da sempre; ma
sono scaduti. pasolini, 9-462: il tema della libertà come lo pose la
pensare. e. cecchi, 8-193: il fascino così affettuosamente casalingo delle madonne e
più riscontro nella lingua d'uso (il significato di una parola). foscolo
parola). foscolo, vi-353: il diretto e religioso significato di questo vocabolo
pochi istanti alla maturità e perfezione, tutto il rimanente allo scadere e agl'incomodi che
i-217: come fa presto a scadere il tono delle situazioni più belle, a corrompersi
più luminose! pavese, 8-181: scaduto il fervore di una monomania, manca un'
bellezza). oriani, x-1-61: il cuore che ha provato, anche per una
giorno, a proporzione scadeva assai più il lume di questa stella che quello della
sopra la parete dell'orizzonte. per il che le parti di dietro scaggiono e
-abbassarsi. fenoglio, 1-i-2027: per il contraccolpo la nuca del sergente quasi gli
in bocca, poi subito gli scadde sotto il livello visivo, come l'uomo cedette
sullo scadere di quel giorno, per il vuoto del cancello, non impedita dai
, aveva steso ai piedi del morto il tappeto de'suoi chiarori. f. bianchi
illustrissima la ben ritornata dalla villa e prego il signore che per molte volte abbia a
che per molte volte abbia a seguire felicemente il suo compleanno che scadette li 21 del
debito, in partic. pecuniario, o il documento, in partic. una cambiale
esigibile. -anche: concludersi inderogabilmente (il termine che fissa tale scadenza).
casaregi, 1-210: immediatamente scaduto, il pagamento leva il protesto e dà insieme
1-210: immediatamente scaduto, il pagamento leva il protesto e dà insieme avviso a francesco
prima istanza, se non dopo scaduto il termine stabilito per l'appellazione. carducci
l'appellazione. carducci, ii-3-401: il 15 scade la cambiale di 100 lire toscane
a rate e una rata scadeva appunto il giorno dopo. bianciardi, 4-134:
bianciardi, 4-134: fra due giorni il prestito scadeva, così bisognava o riscattarli
legge [27-xii-1975], 687: per il personale... i relativi provvedimenti
un'aria disinvolta / prima che scada il facile noleggio / dell'abito di gala.
quotidiano cui u defunto era affezionato, il figlio non fece che rinnovarlo.
nuovo messico, io arrivai al confine che il visto consolare sul mio passaporto era scaduto
sconfinare abusivamente in una proprietà altrui (il bestiame di un proprietario). statuti
averà conzato e scaderanno li animali dentro il suo li animali del vicino non incorrano
non ha voluto chiudere e conzare il parete debbia pagare la pena di
falconi, 1-12: deve essere raso per il veleggiare della burrina, perché l'opere
scadde che 'l ricco i irrati il prendea, / e 'l padre non lo
non lo riscotendo, e collerici il vendèro a'carnefici. piovano arlotto, 166
guerra punica volgar., 169: tutto il contrario di questo loro pensiero vedevano essare
scadea / la signoria, però ch'era il maggiore. boccaccio, dee.,
che a lei per eredità scaduto era il fece signore. velluti, 59:
. bartoli, 2-4- 138: moriva il re senza figliuoli, come avviene degli smoderatamente
fratello. bresciani, 6-xiii- 145: il sire... fosse amore o,
spettino certi beni che trascinano con sé il titolo di conte. i beni erano scaduti
sepellire, non v'è dì che il figliuolo noi visiti e colle più umili e
= dal lat. tardo excadère, per il class, excidére comp. dal pref
. non fu per gli più lodato il dicreto, però che la città non era
bisogno di chi gliel ricordasse, altro che il suo medesimo zelo. a. cattaneo
delle famiglie. algarotti, 1-iv-224: il segretario fiorentino, che prima d'ogni
cagione dello scadimento greco e italiano fu il cristianesimo. dizionario politico, 735:
, dalla rotta di lepanto prese origine il suo scadimento. d'annunzio, v-3-395:
stirpi latine. papini, x-1-282: il cristianesimo era stato, per i popoli,
era certamente stato l'occasione principale per il progressivo scadimento dei genitori al rango di
si accordano a quelli che ne estraggono il grano, quando ce ne è abbondanza
e sfarzoso. fenoglio, 5-i-412: il locale, con la solita aria di scadimento
industriale e lo scadimento della produzione artigiana il vecchio mondo degli automi e la piccola
botta, 4-515: l'amore dei popoli il compensava [al duca di parma]
. morelli, 112: avea già veduto il 40° della sua età, dimodoché la
, dimodoché la sua bellezza avea passato il meridiano e toccava alcuni punti dell'occidente
. g. pitrè, cxxviii-279: il suo signor zio don salvatore da qualche
arte o di un autore. -anche: il risultare o l'essere considerato inferiore in
altro certamente che la presente infingardaggine e il poco ardore che si ha per il bello
e il poco ardore che si ha per il bello è cagione dello scadimento in cui
dello scadimento della musica si è appunto il soverchio signoreggiare ed il voler che la
musica si è appunto il soverchio signoreggiare ed il voler che la poesia quasi ancella si
lingua è nata con l'amore, il quale ha in lei svolto l'elemento
fargli vedere e testificare lo scadimento e il guasto sempre più grave e più rapido
che più voleano, hanno fatto venir il popolo bestia. dizionario politico, 646:
dalla costituzione dell'anno vili. durò sotto il reggimento consolare e sotto il reggimento imperiale
durò sotto il reggimento consolare e sotto il reggimento imperiale, e si vituperò col