Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: il Nuova ricerca

Numero di risultati: 860845

vol. XVII Pag.60 - Da ROMPERE a ROMPERE (61 risultati)

ugurgieri, ioo: inchinati rompevamo il mare con battenti remi. sannazaro,

): animosamente notando e destramente rompendo il fiero corso de tacque, andava tuttavia

. marino, x-149: col corso il pian, con la salita il monte,

corso il pian, con la salita il monte, / rompon col nuoto i

ben cento remi / dal sublime naviglio il grave aulete / rompe l'onda, che

: ala furia dell'onde ei [il rematore] la destrezza / e il saldo

[il rematore] la destrezza / e il saldo braccio oppone: e obliquamente /

/ la corrente rompendo, aggiunger tenta / il corpo de la donna. gnoli,

de la donna. gnoli, 1-130: il mio diletto / ora è tuffarmi nel

/ ferma l'avaro remo, / che il pigro, irremeabile / stagno rompendo va

barca, parte rompendo, parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto

rompendo, fanno suono, e più acuto il fanno, se con maggior velocità si

vanni, / dell'etiope men- none il gemello / destner d'arsinoe locriense alivolo.

aleardi, 1-36: ruppe l'aure il grido d'una madre. praga, 4-22

calma;... e, tranne il gorgheggio sommesso di un usignolo che rompeva

per l'ampia vallata non errava che il suono de'miei passi. 11

qualche raggio venia di nascoso, / ma il crino invidioso / subito il ruppe e

/ ma il crino invidioso / subito il ruppe e di sé mi fé velo.

della sommità degli altissimi monti i quali rompono il movimento del cielo. -contrastare il

il movimento del cielo. -contrastare il vento (il nocchiero di una nave)

del cielo. -contrastare il vento (il nocchiero di una nave). segneri

trinchetto, che gli riesca di secondare il venticello amorevole e di rompere il tempestoso

di secondare il venticello amorevole e di rompere il tempestoso. -ostacolare il vento

rompere il tempestoso. -ostacolare il vento smorzandone la violenza (una piantagione

, con imboscate, ecc.; sbarrare il passaggio. ugurgieri, 334: la

ch'erano rimasi della compagnia tribolavano tutto il paese d'intorno e rubavano e rompevano

di guerra, per averli quella rotto il passo e tolto la munizione. guerrazzi

già ha rotto le strade. buonarroti il giovane, 9-146: per le medesime

tornò in gallia e ruppe dietro da sé il ponte, acciò che non fosse rotto

nemici. di costanzo, 1-192: il prencipe... ritornò alle paludi di

rompere i ponti, fatti da'turchi sopra il fiume dravo. mazzini, 49-204:

empiea de'freschi fiori, / poi sopra il letto la venia versando, 7

di corinto. 13. spezzare il sartiame di una nave (la tempesta)

, potrà perire. loredano, 175: il palischermo... ci era stato

balase essendo in mare, una fortuna il percosse, e tutte e sei le sue

vela e gittò via i remi e il timone e al vento tutto si commise,

avvisando dover di necessità avvenire o che il vento barca senza carico e senza governatore

sugli scogli; mandare a fondo (il pilota o l'equipaggio). baldi

). baldi, 287: quando il nocchier, fuggendo il mar turbato,

, 287: quando il nocchier, fuggendo il mar turbato, / ruppe fra scogli

però, non frenò de l'onda il verno, / coraggioso leandro. f.

assai acqua e corre veloce: mediante il quale, tal volta con pericolo di

sponde (un fiume in piena, il mare in burrasca). leonardo,

l'argine interposto in fra sé ed il mare o trabocca ella di sopra. tebaldeo

via con le campagne ti trasporta / il po che ciascun dì rompe le rive

; ma che poi, gonfiando quivi molto il mare per venti contrari nel suo crescere

per l'ordinario placido e quieto, impedivano il progresso rompendo gli argini. s.

. s. errico, i-138: spesso il mar con onde piene / romper le

due fonti ignobili e fangose / sgorgando il maragnon, presto riceve / fiumi,

la nebbia con la propria luce (il sole) o dissolverle. cusano,

splenda. panzini, 1-50: poi il sole rompeva le nebbie. bocchelli, 2-i-118

nebbie. bocchelli, 2-i-118: quando il sole rompe le nuvole dell'alba, suonano

era più possibile andare sui colli, il cielo non rompeva le sue nubi e la

venti] abbassati aggirandosi più strettamente rompono il nuvolo sanza fare fuoco e saetta,

e vertigine e revoluzione di venti, il quale è nominato tifone. -rischiarare

le tenebre o la nebbia; interrompere il buio fitto (una luce).

. guerrazzi, 116: ecco cessare il vento, sicché gli accesi ceri poterono rompere

bianchetti, 1-211: gli scrittori che sanno il loro mestiere, quando traducono ne'romanzi

di rompere con qualche lampo di vero il fitto ed orribile tenebrore della loro falsità

falsità. -sconfiggere l'incertezza, il dubbio. michelstaeater, 45: il

il dubbio. michelstaeater, 45: il coraggio dell'impossibile è la luce che

vol. XVII Pag.61 - Da ROMPERE a ROMPERE (46 risultati)

roma ruppe la tesoreria e tolse tutto il tesoro. esopo volgar., 7-138

: venendo una notte uno ladrone per rompere il fondaco e rubare, recò seco uno

sottosopra. birago, 706: avendo il generale mandato a tal impresa mille novecento

/ e porre osò ne * regni nostri il piede, / e trame palme a

, ii-393: tant'è... il fuoco dell'avarizia ch'è in loro

cesarotti, i-xxiii-2q: volevano essi rallentare il freno del timore, ma non già

sforanti gittare al disperato, / rompere il career, saltare il castello? ghirardacci,

, / rompere il career, saltare il castello? ghirardacci, 3-64: aveva

compresi / ch'era inutil del reno il far parole: i... i

e aspero, si ha per impossibile il potersi rompere come in effetti fu.

un gruppo di persone circostanti, spezzandone il cerchio; interrompere una condizione di isolamento

, 12-157: calmo e deciso ruppe il cerchio dei convenuti; si fece avanti

8-158: fin che garofolo vuole rompere il suo isolamento,... si

mani. fenoglio, 46: negus ruppe il cerchio che i suoi gli facevano intorno

-superare i normali limiti di durata (il sogno). g. gozzi,

, i-7-76: gran cosa è questa che il sonno, ai sua natura veloce,

e sia volato via, e che il sogno, rotti i confini suoi, ti

19. fiaccare, indebolire, spossare il corpo e lo spinto; stroncare,

, 8-7 (i-iv- 729): il trottar forte rompe e stanca altrui, quantunque

volgar., 14-37: i digiuni rompano il corpo, le infermitadi raggravano, le

a la spagnola? / questo e il dolor che più che altro mi rompe /

mi rompe / e mostra ben come il cervel li vola. foscolo, ix-1-376:

tonaca francescana. moravia, i-285: il nervosismo della giornata avanti, l'alzata

fatica delle esercitazioni militari gli avevano rotto il corpo. -straziare il cuore.

avevano rotto il corpo. -straziare il cuore. niccolò del rosso, 1-14-4

era di migliore aere credeva che fosse il meglio a piegare gli animi del popolo

con parole i servi e non permise che il toccassero. s. girolamo volgar.

o prima / ch'ira d'amor rompa il mio cor costante. -piegare ai

a quante scelerate lingue / ardite contro il ciel silenzio impose! / quanti ostinati

l'ira di dio, terribil, che il superbo / rompe. 21.

14: beato è... quello il qual rompe e fuggie ogni concupiscenzia e

volgar., 3-178: studiavasi [il frate] con tutte sue forze d'affliggere

ten passerai con bel trionfo altero / il promesso a goder celeste regno.

avete anco a sapere che dove è il compito e da ogni banda perfetto amore,

: levato a me di sopra agli omeri il non pesante mantello,...

non pesante mantello,... aperto il vago seno, le bellezze di quello

la durezza della vostra superbia, farò che il cielo mi sarà di ferro e la

pira. rovani, 2-305: tentava il possibile per vedere di rompere la gravità

per darvi nuova come di geneva / il tanto fumo ed il rigoglio è rotto.

come di geneva / il tanto fumo ed il rigoglio è rotto. 22.

/ che senza nubi un dì mi mostri il cielo? / e nel bel petto

? / e nel bel petto rompa il freddo ghiaccio / che trae dagli occhi miei

sete donna. ma a noi dà il core che, se fossimo là ove questa

core adamantino e la recheremmo a far il nostro volere. renieri, xxxvi-81:

.. hanno rotto l'animo e il corpo alle fatiche del lavoro. bacchelli,

al mestiere. bonsanti, 5-i-26: benché il mestiere esercitato l'avesse rotta ad ogni

vol. XVII Pag.663 - Da SBAVATO a SBECCUCCIATO (6 risultati)

la brocca dal becco sbeccato. ecco il tirastivali in forma di lira.

in disordine...: anche il bordo, pure lastronato e alto una decina

e. cecchi, 6-332: il taglio del suo vestito nocciola, la sbeccatura

(sbeccuccio). sbeccare, scheggiare il beccuccio o l'orlo di un recipiente.

. v.]: 'sbeccucciare': rompere il beccuccio d'un vasello, d'un

, agg. sbeccato, che ha il beccuccio o l'orlo scheggiati (un

vol. XVII Pag.664 - Da SBECERARE a SBELLETTATO (32 risultati)

3-182: 'sbefanare': dare a una donna il titolo di befana. eufemismo.

l. dati, lxxxviii-i-405: il deo indoctus, populare alunno, /

populare alunno, / standosi in mezzo il popular tomulto, / molto mi sbeffa

essi con tai figure sbeffare o schernire il sacerdozio e negargli l'autorità. m

regnante dopo numa, sbeffando e motteggiando il più delle virtù dell'antecessore,.

sagrificio chi sparge di tanti poveri religiosi il peggio che sappia, chi li scredita,

piccarda nelle gazzette loro umorifere e gli pingevano il grugno da caricatura e il mal grifo

gli pingevano il grugno da caricatura e il mal grifo e il mal ceffo, nessuno

grugno da caricatura e il mal grifo e il mal ceffo, nessuno gli minacciava guerra

[s. v.]: 'sbeffare il cibo o checchessia': schifarlo, mostrandone

timore; ispesso lasciano con iscomo e sbeffato il loro possessore, perdendo loro possessione.

benavides, 25: tanto colore dava il ribaldo uomo alle imaginate parole e con

intenzione beffarda. crudeli, 2-159: il riso no, i'volea dire un ghigno

sbeffeggiamenti. fr. serafini, 237: il più malvagio spirito che, sferrato dagli

ancor 10 può domandare se ha nominato il nome di dio invano in favole e canzone

1-v-202: sbeffeggiava apertamente ed in pubblico il nemico che avea da fronte, come

che vecchio era ed istorpio, doveasi il più delle volte far portare in lettiga.

vogliamo che i nostri figliuoli seguano allegramente il loro capriccio, avversino brutalmente i vecchi

voce nel suo sbeffeggiare. -introduce il discorso diretto. buzzati, i-252:

, quei lascivi sottintesi, bisognava disperderne il malefizio. = agg. verb.

che sbeffeggia. cagna, 3-178: il mordace sbeffeggiatóre di ogni sdilinqui- tura dinnanzi

viani, 10-171: le sbeffeggiature avevano ridotto il barone dressde alla croce dei missionari,

). ant. truccare, imbellettare il viso o altre parti del corpo.

le continenze salde, e a isbellettarsi il viso puttaneschissimamente. beccuti, i-143:

f. doni, 6-88: faceva [il petrarca] alla sua laura un paio

. citolini, 488: lavarsi il viso, sbellettarsi, pelarsi le righe.

non paia più bella la sua moglie il sabbato, quando fa il pane, che

sua moglie il sabbato, quando fa il pane, che non sarà la domenica,

: l'andar acconcia non voglio che sia il perder tempo tutto il giorno a sbellettarsi

voglio che sia il perder tempo tutto il giorno a sbellettarsi e a farsi la bionda

. 3. figur. modificare il racconto di un avvenimento per renderlo più

ammirazione. lancellotti, 2-162: il nostro farfalloniero valerio massimo, che si

vol. XVII Pag.665 - Da SBELLETTO a SBERLA (31 risultati)

che pur uno esce deh'ordine: il che è vizio e non virtù. n

. cesari, 6-387: la donna, il marito e l'altra gente..

sbellicò dalle risa. cicognani, 3-194: il vecchio, che sbellicandosi faceva l'altalena

: persona grassa, a chi non tiene il bellico, risica di sbellicarsi.

smorzandone la prepotenza, l'aggressività, il carattere bellicoso. fagiuoli [tommaseo

sbendò. d'annunzio, v-1-257: dianzi il dottore, dopo avermi sbendato, rateava

i sensi una fiamma, per misurare il campo visivo. fenoglio, 1-i-1646:

: ai piedi dell'ultima collina miguel sbendò il prigioniero. calvino, 2-63: mendicanti

avendo già veduto per chiara prova che il costui esempio avea sbendati gli occhi a tutti

l'altre le quali sono sbendate. buonarroti il giovane, i-418: senza arco vi

'l cor gli ha tolto / sbendato il lume e smascherato il volto. d annunzio

tolto / sbendato il lume e smascherato il volto. d annunzio, iii-1-237:

riconosce intera. ojètti, iii-166: il povero bistolfi, appena sbendato, si è

olio sul fuoco, epperò... il capo rimaneva sbeneaetto con danno irrimediabile

per mettere dei gravi malumori tra me e il mio illustre avversario. il guerrazzi era

me e il mio illustre avversario. il guerrazzi era una sbercia, tanto sbercia

. { sbèrcio). tose. mancare il bersaglio, fallire il tiro, sbagliare

tose. mancare il bersaglio, fallire il tiro, sbagliare la mira. -al figur

s. v.]: 'sberciare': il volgo lo dice anche per 'gridare

gettando l'allanne. -tr. introduce il discorso diretto o una prop. dichiarativa

sbercia, tenendosi con le due mani il piccolo petto albergo di cotanto cuore.

uno sbercio e chiudevo, sbacchiando, il portone che doveva star aperto. bechi,

italiana » / diceva quello che tosava il porco: / « molto rumor, ma

. ant. usbergo. buonarroti il giovane, 9-70: arme 'n aste vi

boiardo, 1-14-64: fu in gran fretta il re agricane armato: / di grosse

agricane armato: / di grosse piastre il sbergo se vestia. caro, 1-803:

che d'oriente / addusse de l'aurora il negro figlio: / e lui raffigurò

donna: non avere alcuna difesa contro il fascino di una donna. domenico da

mi offenda, / qual tanto aggrava il mio debile tergo. / non vai

né sbergo, / che via non passi il suo colpo mortale, / col velenoso

al loro albergo, / ciaschedun mi volge il tergo; / con- tra. mme

vol. XVII Pag.666 - Da SBERLARE a SBERNOCCOLUTO (32 risultati)

petruccelli della gattina, i-39: il vaiuolo l'aveva butte vergine

, sberleffava, dava de'calci, fracassava il gravecembalo, agitavasi tutto. =

sfregio, ferita o cicatrice che deturpa il volto, provocata da un'unghiata o

un oggetto tagliente. buonarroti il giovane, 9-231: bello sberleffe, ch'

a me che faccia uno sberleffe / il nemico al nemico e che col brando

attraverso alla gota. bersezio, 4-272: il mio avversario, che deve esser morto

gli tirò un riatto sulla testa: il piatto nel rompersi gli fece uno sber-

sbarleffi che fanno i mercanti che sentono il come sono andate le cose male.

overo dal ginaldo, ché così dimandano il cane. 3. contrazione involontaria

. s'estese dalla faccia a tutto il corpo. 4. per estens.

sberleffo in faccia alla natura, / ed il sostegno a lei più caro atterra.

9-317: in gadda è... il testo narrativo che produce il dialogo,

.. il testo narrativo che produce il dialogo, come un corollario, un massimo

costituisce un caso a sé, tanto che il suo atroce sberleffo è sospettato di tragicità

futuro. bonsanti, 4-27: se il pensiero di dimostrasse fertile in trovate,

seminare definitivamente l'importuno, allora, il tempo, la conseguenzialità dei fatti nonostante

i-69: le partiture friabili e portentose come il discorso di un maniaco escono, dalla

, / sia legato ed attaccato / per il collo, con un crollo; /

. ant. gozzovigliare; festeggiare rumorosamente il carnevale. varchi, 3-65: sono

mala fama. fagiuoli, 4-214: il più celebre giorno di carnovale, che dal

d'aver ben pieno la trippa, cavato il corpo di grinze ed aver dimolto vin

'berlingatoli'e 'berlinghici's'appellano; ed il così fare 'sberlingacciare'si chiama.

era successo al nano di vedere che il direttore una volta raccogliesse come medaglia una

, 4-12: venticinque metri venticinque! volava il direttore con il suo mantello spiegato per

metri venticinque! volava il direttore con il suo mantello spiegato per andare a cogliere

peccato », disse, una volta che il grande re dello spazio per strafare davanti

una ballerina di nuova dotazione aveva alzato il pentagono a trenta metri ed era atterrato

casa. piccolomini, xlv-20: intendo il vestir di più colori, come fa

pavonazza, le manichette di raso sbiadato e il centolo verde, che pare la più

in man quando più verna. buonarroti il giovane, 9-502: chi è 'l

magalotti, 7-171: m'è venuto il nicchio, nicchio però di monte.

come potrebbe essere se fosse ancora testacea. il convesso esterno è tutto sbemoccoluto come potrebbe

vol. XVII Pag.667 - Da SBERRETTAMENTO a SBESTIATO (54 risultati)

sberrettaménto, sm. l'atto di togliersi il berretto in segno di saluto o di

omaggio riverente. soldati, lft-23: il censore lo salutava con uno sberret- tamento

vede, / con gran fretta alza il piede / e vi sbarretta. a.

-figur. rendere omaggio a qualcuno riconoscendone il valore, il mento. g.

omaggio a qualcuno riconoscendone il valore, il mento. g. gozzi, 541

poeti. 2. salutare qualcuno togliendosi il copricapo con atto riverente e cerimonioso.

la borsa e fassi sberrettare. buonarroti il giovane, 9-21: io possa, 'ncontrandol

che io li faccia servitù, con il fare cascato sotto le finestre, ch'io

le orazioni per raccontare all'uomo che il sor bellono aveva toccato col proprio bastone

proprio bastone le reni al loro figliolo e il marito ridestava il marmocchio sonnacchioso per chiedergli

al loro figliolo e il marito ridestava il marmocchio sonnacchioso per chiedergli se aveva convenientemente

sonnacchioso per chiedergli se aveva convenientemente sberrettato il personaggio. -sostant. mattio franzesi

sia cianciare? 3. togliere il berretto a qualcuno. carena, 2-36

carena, 2-36: 'sberrettare': cavare altrui il berretto. = comp. dal pref

sbarettata, sbarrettata), sf. il togliersi il berretto per salutare per lo

sbarrettata), sf. il togliersi il berretto per salutare per lo più in

di sberrettate che cominciavano allora a guastare il nostro paese. 2. dimin

. sberrettatina. aretino, 20-239: il ragazzon vola... e salito la

, 606: « 'sbaretada': sberrettata. il cavarsi per riverenza la berretta di

». sberrettatura, sf. il levarsi il berretto in segno di

sberrettatura, sf. il levarsi il berretto in segno di saluto.

una rovina certa; / vuol vendere il suo nuovo manoscritto, / ognuno glielo

desideranti marito. giusti, ii-69: il sano sberta il malato, l'ammalato uggisce

giusti, ii-69: il sano sberta il malato, l'ammalato uggisce il sano

sberta il malato, l'ammalato uggisce il sano. soffici, v-6-118: criticava,

deplorava, sber- tava con appassionata eloquenza il malaugurato progetto. 2. beffare qualcuno

ingozzati al bue, / do- venta il papa -sei del tavolino, / ché quando

sbertato e pelacchiato, / ti salda il conto a spese dello stato. pa-pini,

rifiutare sdegnosamente. bechi, 1-81: il marchese paolo... s'inquietava che

mentiva giustificando tutto nei padroni che riducevano il lavoratore ad un numero nell'officina come

lavoratore ad un numero nell'officina come il galeotto nella galera; mentiva sottraendo la

. tommaseo, lxxix-iii-461: né dovrebbe il presente governo italiano lasciarsi vincere al paragone

nella 'diceria degli amici pedanti'pubblicata sotto il patrocinio di lui [carducci].

di sua madre nella capanna gialla sotto il leccio e fece il vagabondo, scalzo

nella capanna gialla sotto il leccio e fece il vagabondo, scalzo, sudicio, sbertato

come sbertato via da un vento, il velario disparve. sbertatóre, agg.

cantù, 3-265: è da piazzino il beffare per difetti del corpo, imitando

corpo, imitando lo zoppo, rifacendo il verso a chi balbetta 0 rimangia le

balbetta 0 rimangia le lettere, sbertucciando il gobbo. fanfani, i-160: 'sbertucciare

fazzoletto uno strappo sul labbro, pigiano il tasto del giradischi e si mettono a

lo scapato ti saluta dinoccolato e sbertucciando il cappello. fucini, 53: canterellando si

poteva tollerare la vista dei pantaloni, il loro contatto la faceva delirare, e

folla intorno: « è lui, il gradassino, non vedete come sbertuccia! »

ferd. martini, 4-185: il pieri così sbertucciato ricorse a me per

ch'io pigliassi la penna e rintuzzassi il critico malevogliente. papmi, 27-1004: io

malevogliente. papmi, 27-1004: io, il più sbertucciato servo di palazzo, ero

, ero l'unico che potesse dire il parer suo liberamente senza giocarsi la vita.

volgarmente quello, specialmente da donna, il quale in tutto o in parte sia

e per imparare finalmente l'inglese o il francese. -in contesti figur.

tira: / alfin fu don chisciotte il fortunato, / ma gli rimasi rotto e

malignamente sconvolto, sbertucciato, perché aveva il sangue indebolito, avvelenato dall'amore adulterino

'prisonnière'di proust lei toma a prendere il ventaglio in casa verdurin dopo la serata

verdurin dopo la serata disastrosa, protegge il povero charlus sbertulato dicendogli appunto che fl

hanno bisogno di sbestialirsi, di ripulire il loro interno, di scegliere le loro virtù

vol. XVII Pag.668 - Da SBETTOLA a SBIADIRE (33 risultati)

frequenza esagerata. varchi, 23-251: il divino augusto confinò la figliuola più che

notte per tutta roma sbevazzando. buonarroti il giovane, q-381: questo spesso awien quan-

terme. cantù, 3-123: tutto il dì a sbevazzare, tutte le sere a

è cosa più civile e più degna il vivere insieme che il bere e lo

civile e più degna il vivere insieme che il bere e lo sbevazzare di compagnia.

sbevazzar seconda / la parlasìa, che il calido bicchiere / via della man gli

ebbe sbevazzato un bic- chieretto, / il molesto dottor la pipa accese. nievo,

d'imbriacarsi. e. solari [« il regime fascista », 30-i-1944],

fascista », 30-i-1944], 3: il potere legale passò effettivamente nelle mani ai

ai quegli altri due furfanti sbevazzatoli: il 'premier'e l'arcivescovo. = nome

v. sbevazzare): nello 'sbevicchiare'è il gusto del bere un po'troppo a

sbeucchiare'. pratesi, 4-147: la sera il vinaio... sbevuc

parola, un discorso). buonarroti il giovane, 9-717: torcon quelle boccucce:

le più belle per fama. credendo il somigliante, non veggo altro che cerussa,

di forte aceto, sì che il vapor di esso aceto percuota sempre essa lama

nieri, 3-182: 'sbiacciucare': è il biascicare de'poppanti e degli sdendati.

di biascicare (v.), con il pref. lat. ex-, di

viani, 19-70: la carne, tra il mento e le clavicole, s'era

/ che li spazasse ben la potta e il culo! = comp. dal

silvana a la festa / quand'ho il farsetto e 'l mantello sbiadato / e 'l

quei che non convengano insieme, com'è il verde col giallo e'rosso con

con lo sbiadato. lomazzi, 4-ii-175: il bianco si potrà ombrare di sbiadato

; stinto, sbiadito (un oggetto, il colore). b. machiavelli

risposi, « che quel suo bianco fosse il bianco o sia l'aurino della luce

, xiv-1-221: più sarà semplice e sbiadato il suo vitto, più presto si riavrà

e da biado2 (v.) con il suff. dei part. pass.;

ojetti, ii-637: da quando il nostro mondo s'è impallidito così?

stampa », 16-ii-1988], 2: il deficit indica senz'altro sbiadi- mento,

. targioni tozzetti, 10-48: il ragazzo era pieno di piccole pustole rosse

i raggi del sole sbiadiscono. / il calendario nota vigilia. vittorini, 6-83:

: a poco / a poco, sbiadisce il giorno /... / nella

-sostant. tozzi, vt-998: quando il sole è per discendere, le montagne

). de roberto, 1-292: il ricordo dell'assente cominciava a sbiadirsi.

vol. XVII Pag.669 - Da SBIADITAMENTE a SBIANCARE (35 risultati)

si omogeneizza di epoca in epoca con il tipo di moda. 4.

martini, 1-ii-42: di fronte a maconnen il lelio goldoniano sbiadisce. non ci fu

.; altri sovrani spodestati sbiadiscono tra il popolo mortale. 5. tr

5. tr. far perdere il colore, rendere pallido, meno vivo

in origine ritinto in verde, ma qua il sole lo aveva sbiadito, là qualche

7-159: le tue pitture, che il tempo e l'umidità hanno sbiadite,

sanctis, ii-13-71: lì è ancora il suo letticciuolo di legno e una coltre

solo con inchiostro sbiadito e annacquato come il sangue e lo stile di tutti i poeti

le covette, sotto l'olmo e il pioppo, / vai serpeggiando, e sfoggi

chiari); cereo, esangue (il colore della pelle). -anche sostant

con squarrata voce, / mentr'ei tartassa il cembalo, e veloce / mena le

mena le dita. nievo, 1-562: il secondo, grave e sbiadito baronetto in

suo splendore; offuscato, adombrato (il sole, una luce). carducci

la montagna. cagna, 1-142: il sole piatto, opaco, sbarbato di

paesaggio). tozzi, v-35: il sole dell'estate occidua illuminava un campo

-poco luminoso, grigio, opaco (il cielo). cassola, 6-20

d'eventi e caratteri tali è nito il modo e la ragione; e ne rimane

. -che ha perduto nel tempo il significato, il valore, l'interesse

-che ha perduto nel tempo il significato, il valore, l'interesse o l'energia

suoi propositi e le azioni da fare il giorno dopo per portarli avanti erano tutti sbiaditi

sguardo). silone, 4-189: il suo sguardo era smorto, sbiadito; non

riconosceva i visi. fenoglio, 5-i-455: il no provocò un acciaioso lampo negli occhi

13: anche qui, a salerno, il bozzo facea 'paolo'; ma che

o da quelle che sarebbero necessarie per dare il giusto rilievo al racconto. padula

, 248: i ruggiti dei leoni, il combattimento dei tauri quando vanno m caldo

davvero non gli fece molto onore presso il cugino che lo udiva parlare per la

letter. che incomincia a divenire chiaro (il cielo). fenoglio, 5-i-517

. fenoglio, 5-i-517: li svegliò il primo sparare nel cielo sbiancante.

: sgranella [la macchina a vapore] il cotone, estrae l'olio, macina

l'olio, macina i solfi, cuoce il pane, scalda, sbianca, fila

occorre. -costellare di schiuma candida il mare. gadda conti, 1-219:

dalle raffiche, rompevano già, sbiancando il mare di spume. -rendere più

di spume. -rendere più chiaro il colore della peluria del coipo, dei

imbiondire. bernari, 6-154: tolto il bolero, rimase in una veste di

. le lasciavano le spalle nude che il sole aveva indorate, sbiancandovi la lieve

vol. XVII Pag.670 - Da SBIANCATA a SBIANCHIMENTO (46 risultati)

destra, a manca; / sbircia il sol che in alto sfolgora / e sbiancato

azzurro sbianca. rebora, 2-66: quando il ciel sbiancò il di colore bianco opaco o

rebora, 2-66: quando il ciel sbiancò il di colore bianco opaco o ha tonalità chiare

mio fu sole, / ero il trillo d'una fonte / che nel verde

/ di fluire. bacchetti, 2-xxiv-1038: il bri celimi, 557:

dell'alba sbiancava le finestre. il quale si conosce perché... egli

sbiancava la mano, rendeva specchiante il legno della chi lavagne di

cato che molti chiamano verdegiallo, il quale è fatto di color bianco debole

della porta, 9-125: quando tu troverai il che sbiancò il viso del ragazzo

quando tu troverai il che sbiancò il viso del ragazzo morso nelle viscere dalla

faccia. bartolini, 20-307: il dolore ti sbianca, l'insidia di

lucignolo. g. manfredi, 229: il pulmone del fanciullo quando è nel

è casione de sbiancare pulmone, il quale de sua natura è rosso. alvaro

si forma lentamente graf, 5-845: il cielo comincia a sbiancare in oriente.

vediamo che cosa succede sole, il cielo già ne sbiancava. caproni, i-19

con questa », aggiunse iniettando il liquido nel corpo la sua faccia

. - che ha perduto il colorito naturale della car- sostant.

della car- sostant. nagione per il freddo o per il duro lavoro.

. nagione per il freddo o per il duro lavoro. d'annunzio, v-2-355

.. come?.. » balbettò il povero padre sbiancandosi in viso. svevo

d'annunzio, iii-1-178: se tu vedessi il fiume! le selci sono secche e

fosse gravemente malata. cassola, 5-89: il padre mi fermò dicendo se gli vendevo

- arrossato beltramelti, i-317: il sole... si addolciva, sbiancando

8. diminuire di luminosità (il sole). che ha ripreso il colore

(il sole). che ha ripreso il colore chiaro in sbiancata, lo guardava

bernari, 3-272: mi fissò negli occhi il suo sguardo sbianche e'non se ne

lagrime. -sbiadire, scolorire (il colore di un dipinto). 5

di una luce fioca (la luna, il voce). cielo ai primi

/ dietro la grigia poverella, / porgendole il tuo caro specbiancare (v.)

c. e. gadda, 20-66: il san- chi: il levare gli

20-66: il san- chi: il levare gli occhi al cielo, nascondendo le

pille sotto le palpebre e mostrando solo il biancopietroso pasto forte, in uno sprazzo di

illuminato da una luce nitida e intensa, il cui cata d'occhi. riflesso renda

carro d'oro tenzoni, 101: il colore scialbo, cioè bianchiccio o sbian- /

c. carrà, 512: il modo degli impasti, il gioco delle ombre

, 512: il modo degli impasti, il gioco delle ombre cupe e delle luci

. viani, 4-86: quei giorni il delitto fa dei segni celesti dentro le

di riso), la pula e il farinaccio del riso bramato; provvede all'apertura

, ampliata e perfezionata, potrebbero ottenere il bramato fine. 2

. operazione meccanica che consente di separare il riso dalla pula e dal farinaccio.

nera, alle volte ha dipinto in sé il rospo con i piedi slargati.

poscia bianco. - accentuare il bianco in un restauro. r

r. longhi, 654: il lembo che spenzolava dalle brache del ragazzino

. da bianco (v.) con il suff. dei verbi frequent. sbiancheggiato

/ e d'un color che par fra il nero e il bigio. -parete sbiancheggiata

un color che par fra il nero e il bigio. -parete sbiancheggiata: persona ipocrita

vol. XVII Pag.671 - Da SBIANCHINO a SBIECARE (29 risultati)

chiaro, a soffondersi di luce (il cielo all'alba). -anche sostant.

lazzo / cigolio. -risaltare per il colore bianco fra elementi più scuri

da bianco (v.); per il n. 2, cfr. fr.

. da bianco (v.) con il pref. lat. ex-con valore privativo-detrattivo

3. pallido, smorto per il dolore, la vecchiaia, la malattia

malattia (l'aspetto di una persona, il viso). linati, 9-97

, 3-114: tutti si precipitarono e raccolsero il pimpinella sbianco ed esanime. =

sala da padrone s'installa / sbiascia il bicchiere ingiunge / scrive il verbale parte via

/ sbiascia il bicchiere ingiunge / scrive il verbale parte via con la borsa.

le forbici, in cambio di tagliare il pelo, lo stringono tra i due coltelli

, i-264: la medaglia l'avrà presa il tenente della divisione che è venuto il

il tenente della divisione che è venuto il giorno dopo a vedere la posizione e

e con i bei gambali gialli ha allettato il cupola a tirarci addosso i suoi sbibboloni

di bica (v.); per il signif. proprio, cfr.

/ di fallo sbiasma. 2. vendere il vino a bicchieri. = comp.

biasimare (v.). per vendere il vino a bicchieri: 'barile con quella bottega

caro, sbicchierando come fa, ci guadagna il doppio'. gnosce così bene di questi

così bene di questi panni sdiavati. buonarroti il = comp. dal pref. lat.

; fiacco, vasari, ii-725: il qual ponte, perché il fiume attraversa

, ii-725: il qual ponte, perché il fiume attraversa mediocre.

la strada in isbieco, fece fare il tribolo, sbiecando an gioberti

egli l'arco, secondo che sbiecamente imboccava il manzo, che è una spezie

biavo (v.), con il suff. dei part. pass. già

s. v.]: 'sbiavire': il maturare delle biade. due sensazioni

, se a te vicino / ei sbiechi il sbiavito, agg. ant.

tassoni, xii-1-37: vostra signoria awertisca che il mo- caiale non abbia nghe per mezzo

grado si terrà tal ordine: prima il bianco si potrà ombrare di sbiadato, gialdolino

ma di verde giallo. onde il volgo italiano suol chiamare ghi e

sbiecano sbiavo ciò che ha perduto il suo vigore, come sono le biade

vol. XVII Pag.672 - Da SBIECARE a SBIETTARE (38 risultati)

marini, 124: sbiecando verso il cielo e digrignando i denti: «

desideri giusti », gridò, « giusto il cielo, da lui favori eh?

. rosmini, xxv-99: basta considerare il caso in cui gli occhi sbiecano,

oggetto irregolare. dossi, iii-328: intanto il di lei occhio mancino sbircia ad una

sta al posto del cuore, mentre il destro si sbieca vers'u- n'aurea

cellini, 661: questo si fa perché il gesso si torce, e verrebbe [

lastri, vi-46: anche circa al conservare il legno senza squarci e senza sbiecature,

squarci e senza sbiecature, niente giova il taglio in una o in un'altra

una superficie con una certa inclinazione (il raggio del sole). vasari

per ornamento. lippi, 6-78: il re,... /..

i-91: nell'ala sbieca della cascina sotto il fienile, si allungava il basso muro

cascina sotto il fienile, si allungava il basso muro, bianco e cieco, della

della stalla. sinisgalli, 3-11: il sole sbieco sui lauri. -con

-incurvato, sbilenco (un arto o il fisico di una persona).

valore awerb. guerrazzi, 5-179: il curato lo guardò sbieco per di sopra

. milit. battere di sbieco: orientare il tiro dell'artiglieria in modo da colpire

modo da colpire secondo una linea obliqua il bersaglio. pisacane, vi-152: a

sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri. verga, 8-37

de'bischeri. verga, 8-37: il balcone del vicoletto... guardava di

piazza. r. longhi, 187: il giardino, posto di sbieco sul fondo

la tavola guardando con aria di sfida il fratello. -con una certa inclinazione rispetto

non rettilineo. savinio, 27-187: il cane avanza nella stanza camminando di sbieco

allungava fin sulla soglia della bottega, il bianco dei panni, delle camicette di

scelse un albergo secondario donde non vedeva il lago che di sbieco. -a

nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. poi, febbri pestilenziali: l'

: con un'occhiata di sbieco gli disse il pièrapido achille: / « cane,

, iii-2-147: a quando a quando guardano il vescovo, di sottecco o di sbieco

. 4. figur. perdere il controllo, uscire di senno. arpino

spaldo, e sca- miciare e slabbrare il ciglio del muro sopra il cordone spesso

miciare e slabbrare il ciglio del muro sopra il cordone spesso le palle schianciano, così

sasso fitto in terra e che abbia il pendio verso dove è il moto?

che abbia il pendio verso dove è il moto? 2. striscia di

obliquamente. ramelli, 190: spingendo il detto uomo co'i piedi la ruota

, 6-139: « se egli [il sole] è più vicino », io

, v-2-722: bìfora, non tra il ritto ed il rovescio / d'alcuna sua

bìfora, non tra il ritto ed il rovescio / d'alcuna sua rnedalia il

il rovescio / d'alcuna sua rnedalia il pisanello / mai mi partì come tu suoli

se uno faceva tanto di cacciar fuori il naso c'era caso vederselo sbiettar via.

vol. XVII Pag.673 - Da SBIETTATURA a SBIGOTTIRE (36 risultati)

quel che fa per lui, / sprona il cavallo tutto a un tempo e sbietta

tempo aspetta: / che mentre piscia il can, la lepre sbietta. =

o teatro) che si compie staccando il tagliando di controllo del biglietto per gettarlo

23-vt-1986], 19: lei auspica il ripristino delle lunghe teniture e dello sbigliettamento

. de fisis, 1-198: il ragazzo nervosamente prese per la testa la

acqua morta e l'agitò più volte (il corpo sbigolente faceva delle acute spirali per

, 505: cagionava ormai insensibile sbigottimento il vedere legati a decine in mezzo ad

. cesari, 6-73: per darle spavento il demonio prendeva figure orribili...

e sbigottimento che tutta tremava, perdeva il polso, tanto che né muoversi potea

uomini dovevi / morire pure tu, il nostro padre, / solo e zitto nel

cavalcanti, 401: con crudeli sbigottimenti il castello di giorno in giorno più stringevano.

molto mi sbigottì. g. rucellai il vecchio, 57: orribili tremuoti sufi qui

i tuoi soldati, è cosa prudentissima il saperlo dissimulare e pervertirlo in bene.

può sbigottir co'suoi vani prestigi / il tuo gran cor? carducci, ii-1-105:

. andrea da barberino, 1-91: il tuo singnore... mi minaccia e

sbigottire con l'armi l'eufrate o il reno, veniva con le bandiere manzi,

. b. del bene, 2-41: il [cane] guardiano della casa in

, poi ancor coll ^ aspetto, sbigottisca il malfattore. guerrazzi, 2-701: chiama

gli uomini alla penitenza ma in verità il solo tuo godimento era di sbigottire e

alfani, xxxv-ii-606: veggiovi con lei / il bel saluto che mi fece allore:

e la dispersione della famiglia non isbigottirono il forte animo del giovinetto. pirandello,

animo del giovinetto. pirandello, 8-631: il treno si fermò per un gran pezzo

non s'udiva alcuna voce e, cessato il rumor cadenzato delle ruote, l'attesa

uno giovane che in uno vecchio: il che mi sbigottisce, essendo la città

nostra oramai antica. albertazzi, 278: il giorno dopo non mancava, sebbene.

, 1-339: la precisione dell'accusa sbigottì il prete. gozzano, i-438: la

comprendere, poi sorride, si copre il volto con l'avambraccio alzato, come un'

usare corso, accioché, vegnendo avaccio il combattitore, colla lancia di subito assalisca il

il combattitore, colla lancia di subito assalisca il nemico e faccialo sbigottire. g.

de'loro ambasciadori e così subitamente venire il bavaro e castruccio all'assedio della città

monetti, 2-483: sbigottì a queste parole il giovane veranio e si guardò intorno timoroso

veranio e si guardò intorno timoroso come se il solo ascoltare queste profezie fosse commettere delitto

animo. chiabrera, i-i-193: quando il pensiero umano / misura sua possanza /

tanto meno in quelle ove non è disperato il rimedio. genovesi, 4-393: non

, xxviii-851: la donna l'accomiatò. il cavaliere sbigottì tutto e partissi da lei

pucci, cent., 17-76: quando il re carlo sentì

vol. XVII Pag.674 - Da SBIGOTTITAMENTE a SBILANCIARE (18 risultati)

fortezza. motza, i-4: si tenne il più vituperato uomo che mai nascesse sotto

più vituperato uomo che mai nascesse sotto il cerchio della luna e sbigottì sì fieramente

doglia.. vasari, 4-ii-265: il balzello fa sbigottire le genti. g.

di cui l'orecchio sbigottisce di cogliere il brusìo. -sbalordirsi, stupirsi,

cassola, 5-42: alfredo seguiva sempre il filo dei suoi pen sieri

sieri, e sbigottì vedendo sbiancato il cielo, incorporeo il fragile cerchio

e sbigottì vedendo sbiancato il cielo, incorporeo il fragile cerchio della luna.

sbigottita..., indi alzò verso il crocifisso gli occhi umidi di lagrime.

ne novera di simili a centinaia. il depretis ne fu sbalordito, sbigottito, atterrito

e ancor digiune / del nostro sangue il cauto mio nemico / senz'altro deporrà

come ci tossi, la città raggelarsi, il trepestio, porte sbattersi, le vie

g. gozzi, i-5-22: il valentuomo mezzo sbigottito, come quegli che

messo ve paveano, perché tirannescamente teneano il reggimento. boiardo, 1-5-4: stava

questa sonnolenza che sbilancia i pensieri, il punto di arrivo e l'ora che mi

certo punto si sbilanciò e, senza il sostegno del fidanzato, sarebbe caduta. arpino

pratolini, 9-326: non so come, il carro s'era sbilanciato. -spostarsi

superare i limiti della prudenza esprimendo apertamente il proprio parere; compromettersi con gesti avventati

grato di s. m. cristianissima il re nostro signore. carducci, ii-5-232:

vol. XVII Pag.675 - Da SBILANCIATO a SBILICATO (35 risultati)

: nel giuoco delle forze di ercole, il secondo cimiero dei nicolotti vacillò una volta

scompose gli sforzanti; e nel replicare il giuoco rovinarono sbilanciati con tanta furia che

tutto solo davanti a me, lungo il marciapiede di sinistra di via borgoleoni,

: una vettura di piazza; con dentro il bianco d'un camice; sbilanciata dalla

. g. gangi, 83: il casale, tutto immerso nei cieli, ma

hierro, poi llorente e michel, il cui tiro è rimpallato. 4.

in francia. -dissestato, che ha il bilancio economico in passivo. goldoni

i neutrali sentivano nell'interno del cuore il loro torto, ed essendo la mala coscienza

, non ardivano alzar la voce a reclamare il loro dritto, dubitando non solo di

posto lo sbilancio di commercio che è il debito cogli esteri, se un'improvvisa

alti a danno de'sudditi. franci [il caffè], 48: non

industria per togliere lo sbilancio che soffre il nostro commercio. filangieri, i-321:

le spese fatte in quell'anno furono il principio del nostro sbilancio che poi s'aggravò

einaudi, 1-206: unanime sarebbe per fermo il biasimo verso chi, noncurante dello sbilancio

, 2-5: ne'regolamenti e nelle restrizioni il grano fa sempre degli sbilanci e de'

cambi. broggia, 380: quando il legislatore faccia in modo che quel che

ne converta una parte commutata addirittura con il metallo forastiero o in moneta o in pasta

più bisognoso lo stato medesimo, si toglierà il motivo dello sbilancio de'cambi e con

livello di un corso di acqua oltre il limite di normalità e di sicurezza.

sbilancio. periodici popolari, i-523: il buon senso del popolo presto ha prevalso

presto ha prevalso, presto ha ripreso il proprio potere, dopo il momentaneo sbilancio

presto ha ripreso il proprio potere, dopo il momentaneo sbilancio prodottosi in ogni mente.

onofri, 12-116: lo sbilancio / fra il cielo infinito / e il sangue in

sbilancio / fra il cielo infinito / e il sangue in attrito. r. ponghi

: la squadra è tutta sbilenca. il vecchio marini, chiamato a fare il miracolo

. il vecchio marini, chiamato a fare il miracolo, ha contribuito ad accrescerne le

sbilènco, sbilènchi). rendere sbilenco il passo; obbligare a un percorso irregolare.

su un braccio solo, con tutto il peso su un braccio solo; si

.]: 'sbilenco': fino a dianzi il popolo diceva anche sbilencio. de marchi

fenoglio, 5-i-1114: johnny poteva vedere il piccolo elmetto posare sbilenco sulla sua grossa

cupamente entro la nube sbilenca che attraversava il cielo. -storto (la gamba

3. ondeggiante, vacillante, incerto (il passo, l'andatura).

cavalli fossero giovenchi, / che lustro il pelo, i passi hanno sbilenchi. calvino

balengo (v.), che ha il valore, oltreché di 'sciocco, incostante

baretti, 6-280: alla salita passato il ponte non vi fu modo di passarla

vol. XVII Pag.676 - Da SBILLACCO a SBIRCIATA (37 risultati)

di nascosto cercando di non far notare il proprio interesse; occhieggiare con dissimulata attenzione

gli ho corso dietro fino a mezzo il monte, / ma pur, per dir

monte, / ma pur, per dir il vero, io la lassai: /

, 2-223: sbilucicava con malinconica tenerezza il mucchietto di marenghi che il dritto andava

malinconica tenerezza il mucchietto di marenghi che il dritto andava facendo sulla tavola. nieri

alle mie spalle; mi volsi: il signore del ferrazzuolo che sbiluciava. =

, per sbilenco, con sbirciare) e il sen. sbilurchiare-, v.

carta e allo scoperto si dava a sbroccolare il nemico. -intr.

a destra e a sinistra, riguadagniamo il ciglio dello spalto. m. t.

suo esco. pirandello, 10-42: il vescovo rartanna aveva una nipote sbiobba nel

montale, 5-23: troppo / straziato è il bosco umano, troppo sorda /

essendo sano e robusto per potersi guadagnar il pane, lo va sbirbando.

più bravo che mai / va detto [il deputato], a senso mio,

vecchi. giusti, 4-ii-680: adesso il conte fa una bella vita: / se

erra, tra polvere e péste, / il gonzo pecorume / dei ragazzi di scuola

e dalla lor scontentezza / nessuno vorrebbe il mio officio. sbirciarne (part

carta che avvicinava, rallentando un po'il passo, agli sbircianti occhi suoi miopi

. furino, 62: benché il vero la vista non gli dica / e

, 1-171: questo era appunto il buon gusto che mostrava nella pittura

i quadri di zeusi: biasimare il buon e lodare il cattivo. fagiuoli,

zeusi: biasimare il buon e lodare il cattivo. fagiuoli, xii- 10

. s. maffei, 177: il padron vostro sbiercia molto e molto /

le poppe. casti, i-1-73: sbircia il ricolmo fianco, e il nudo seno

: sbircia il ricolmo fianco, e il nudo seno / par cogli occhi divori.

mi sono scollata un po'troppo, il principino di tarsia, che stava nel palchetto

d annunzio, i-60: un rigido britanno il tumido / naso purpureo solleva attonito,

era sull'uscio a sbirciare, chiamò il rapalli. onufrio, 68: ella era

attraverso un vetrino. pratolini, 2-39: il nesi è rimasto sulla porta..

disse forte. verdinois, 16: il de zerbi mi sbircia appena, si rimette

landolfi, 16-97: hai forse avuto il sospetto che sbirciassi ciascuna lettera prima di

, sì da almeno sbirciare, traverso il subbuglio e il disordine, il fondo

almeno sbirciare, traverso il subbuglio e il disordine, il fondo di me?

, traverso il subbuglio e il disordine, il fondo di me? = comp

, si restrinse... per evitare il nostro contatto. dossi, 1-i-117:

.. le sbirciate dei vecchi: il tacito confronto tra la scienza nuova e la

la scienza nuova e la antica; il rammarico del tempo perduto. d annunzio,

1288: la sbirciata ai rivali, il passo ondoleggiante delle coppie disdegnose sotto l'

vol. XVII Pag.677 - Da SBIRCIATURA a SBIRROCRAZIA (44 risultati)

7-369: i padroni stessi, là dentro il palco..., li aveva

li aveva visti da una sbirciatina attraverso il cristallo. fogazzaro, 12-x-331: sentenziò

note al malmantile, 1-18: il nome bincio o sbircio si dice non

aggrottò la fronte per guardare di sbircio il medico che le volgeva le spalle.

bircio (v.); per il n. 2 cfr. sbirciare.

convocarli tutti in presidenza uno alla volta, il padre industriale, la madre sbirolata,

, la madre sbirolata, la ragazza, il ragazzo, i compagni testimoni, per

tuttosport [16-xi-1982j, 7: il suo sinistro sbirolo saltel- lon saltelloni sbeffeggia

cantò, 3-88: troppo tempo fa perdere il mal vezzo di sopraffare coi prezzi.

prezzi. l'averli fissi e ragionevoli toglie il bisogno di sbiracchiare e della trista genia

al servizio di un'autorità (e il termine ha una connotazione marcata- mente spreg

, si aviò con frettoloso passo verso il luoco della giustizia. g. f.

laddentro con la maggior furia del mondo il bargello con tutta la sua sbirraglia e

con tutta la sua sbirraglia e circondare il cavalliere per condurlo prigione. parini,

ed al bargello / con al collo il cartello / e la mitera in capo in

3-88: codesto flagello della sbirraglia era il peggiore d'ogn'altro in ogni parte

una sbirraglia scatenata di diavoli a farvi il peggio che pono e che sanno,

. a. cattaneo, i-316: il punto sta non lasciarsi fuggir di mano

punto sta non lasciarsi fuggir di mano il timone che guida la nave nel bollire della

subito. b. corsini, 17-14: il fetore è fetor di sbirreria / che

timor che la poltronerìa, 7 anzi il fracasso d'una moschettata, / fé

fece con un tono da compieta / il gran capoccia della sbirreria. -per estens

.. eccoli: 'nunc'e vtunc \ il 'nunc'è accompagnato da una piena

è accompagnato da una piena di grazie; il 'tunc'è fiancheggiato da una sbirreria di

giordani, ii-1-265: addio, addio: il vostro calunniato dalle sbirresche censure e nemicissimo

quando amicissimo vostro. soffici, v-6-267: il che non toglie, tuttavia, che

tuttavia, che alla minima occasione egli [il pizzardone] possa manifestare il suo essere

egli [il pizzardone] possa manifestare il suo essere più rude, l'intima

, 1-359: si tratta dell'impossibile che il governo possa reggere i sudditi..

e sul ricorso a misure repressive per il mantenimento dell'ordine pubblico. poerio,

, intimidatorio. settembrini, i-55: il ministro, sentendosi morso da qualche giornale

sbirri. baruffaldi, 2-261: portino il berrettone alla todesca / e con quel

polizia americana: sempre lo 'sbirrismo'crea il 'malandnnismo'. 2. per estens

di un'autorità (e in età moderna il termine ha assunto una connotazione sempre più

di polizia di stati e governi invisi per il carattere autoritario). sanudo

: se egli reputi virtù quella a cui il cittadino è condotto come il malfattore in

a cui il cittadino è condotto come il malfattore in prigione, vò dire con gli

turbolento e temibile, popolo che disprezza il villano, odia lo sbirro e massacra la

. figur. chi tende a imporre dogmaticamente il rispetto della tradizione contro ogni proposta innovatrice

di voi sia facile... il mutamento da rivoluzionario a sbirro.

destra, anarchica e socialista per ragguantare il potere! avanti la sinistra, conservatrice

d'annunzio, v-1-933: un comizio che il buon popolo di roma lasciò regolare dallo

medicei. g. tambara, 1-13: il male maggiore stava nella sbirrocrazia, come

maggiore stava nella sbirrocrazia, come la chiamò il montanelli, la quale formava una specie

vol. XVII Pag.678 - Da SBIRULENTO a SBIZZARRITO (33 risultati)

si spiaccicò sul pietrato, vi pose il capo e la coda che sbisciava.

l'altro, con la mota anteriore frisò il pastrano del brilli. arpino, 13-54

e felice, le gambe d'ebano e il torso coordinati nell'affondo improvviso.

veicolo). calvino, 1-383: il treno cominciava a scorrere tra i pilastri

liquido). linati, 13-133: il sangue scorreva a gore dal muso dell'animale

anguillara, una via che sbiscia tra il pozzo di santa zita e piazza s.

guizzare, balenare improvvisamente nel cielo (il lampo). pascoli, 539:

pascoli, 539: s'è sfatto il cielo: a scosse / v'entrano urlando

sbisciano i lampi. viani, 10-56: il fulmine incrina il cielo e i vetri

viani, 10-56: il fulmine incrina il cielo e i vetri del casone, e

orazioni. e una donna che stia tutto il giorno per le chiese a sbisoriare si

e gentiluomini con gentiluomini. voi sbisoriate il breviario; costoro giuocano e bevono.

occhi, sbisoriava, e si picchiava il petto con una pietra. = voce

. tose. chi biascica preghiere tutto il giorno. rigutini, 2-88: 'sbisorione'

'sbisorione': colui che se ne sta tutto il giorno in chiesa recitando orazioni.

, ma in sbissone, anderà smozzato il labro di sotto e voltato in giù

uno stile originale, eccentrico (e il testo letterario o l'opera pittorica che

. giovio, i-303: con il sbizarirsi con questi concetti ha [giorgio

ha [giorgio d'arezzo] fatto il cartoncello, qual mando. scaramuccia,

stata molto ben considerata dal pordenone, il quale per l'imperfezzione delle costole.

... cercava la conciliazione fra il mondo ideale platonico e quello cristiano,.

platonico e quello cristiano,... il burchiello si sbizzarriva nel suo bislacco ermetismo

quel punto. -accanirsi con tutto il proprio risentimento o il proprio spirito polemico

-accanirsi con tutto il proprio risentimento o il proprio spirito polemico contro qualcuno.

collegati propizia la congiuntura di sbizzarrirsi contro il papa. passeroni, 5-8: contro esopo

'carovane dei pensieri', potranno sbizzarrirsi contro il librettista della 'gioconda', tacendo de'suoi

l'elemento comico corre e serpeggia per tutto il suo celebre romanzo e sbizzarrisce talvolta persino

per consentire agli individui di ciascuna specie il riconoscimento del proprio partner. 5.

a te le domande ancora. sarà il meglio perché hanno rispetto a risponderti, e

, ad abbandonare la propria riottosità, il proprio spirito di ribellione, la propria

fatto? ». poliziano, 7-58: il medesimo piativa con recco capponi, e

c. arrighi, 2-73: il cavallo del sergente, sbizzarrito, non

sbizzarrito, non voleva saperne di proseguire il cammino.

vol. XVII Pag.679 - Da SBLATERARE a SBOCCAMENTO (35 risultati)

. sblaterate a dritta e a manca che il nostro corpo vi ha fatto schifo

sdrucciolare. citolini, 278: il non saper caminare, l'andar carpone,

1939), 4, 119]: il graduale sbloccaggio attraverso i clearings indica la

. 0. gregorio [« il popolo d'italia », 6-xii-1941],

italia », 6-xii-1941], 1: il primo obiettivo del nemico, infatti,

: al di fuori delle risonanze fra il pubblico largo, troviamo 'sbloccamento dei consigli

gospic. ma eccoci ripartiti per sbloccare il presidio di ubdina. -rendere più

apertura di una nuova arteria per sbloccare il centro supercongestionato. 2. mettere

allora si bloccava sulla prima sillaba, il suo collo era scosso da un tic nervoso

collo era scosso da un tic nervoso, il gargarozzo gli andava su e giù,

illustrazione italiana [18-xi-1945], x: il dipartimento di stato svizzero informa che i

pratolini, 6-243: mi hanno sbloccato il denaro di mio marito, lui, l'

la palla sospinta 'ha sbloccato'; o il giuocatore, così deluso, dice: «

ho sbloccato ». perché 'blocco'chiamasi il cacciare la palla con empito nella bilia

o stallo, in partic. consentendo il movimento di persone o veicoli. moravia

17-161: le moralità che ne trae hanno il carattere un pò * pesante di velleitarismo

pure estenuati da vecchiezza... il disperato tentativo di blocco dell'ampolla,

cui postreme ritenute ohi ohi ohi di già il trauma grigio-verde nero-argento impelleva concomitato da fischio

freni di una vettura. -anche: il rimettere a via libera il segnale che

. -anche: il rimettere a via libera il segnale che vieta l'entrata di un

manzini, 16-131: se lo metteva [il pulcino] sotto il ma- glioncino,

se lo metteva [il pulcino] sotto il ma- glioncino, nella sblusatura fra la

. aveva già preso in mano il cucchiaio, allorché questi fece atto di versargli

nei tempi di pace, si fa il soldato come da ragazzi si fa una

nostra vita si ferma, vegeta, il nostro corpo suda e ingrassa, la sboba

panorama [18-x-1987], 69: anche il genere fiction piange i suoi lutti in

sbiobbo. sbobinare, tr. trascrivere il contenuto di una registrazione, per lo

sbobinare), agg. trascritto (il contenuto di una registrazione).

1-55: più si conveniva a virgilio servar il decoro del casto poeta che dello sboccacciato

ircania con fioritissimo esercito: ove veduto il golfo di quel mare...

, di cui è necessario che partecipi ancora il mare agitato, oltre il ricevere gli

partecipi ancora il mare agitato, oltre il ricevere gli sboccamenti de'fiumi. -straripamento

. m. adriani, i-303: il lago abano... incominciò manifestamente

riflesse da detto cielo conducono a fusione il metallo compartito per la fornace.

la mole del lavoro s'unì contro il rivellino. 4. territorio, anche

vol. XVII Pag.680 - Da SBOCCANTE a SBOCCARE (48 risultati)

ferita. salvini, 23-421: il cammino [del mare] s'intride di

, 2-175: più acqua non porterà il reno per avere l'alveo sboccante al

valle. buzzi, 122: sarete il rodano / bellissimo d'impeto gallico sboccante /

/ esce l'asta pel ventre, il giovinetto / dà uno strido, agginocchiasi e

, le molli capigliature prese dal vento ed il seno profumato sboccante dalle stoffe soavi,

determinato esito. fratelli, 5-196: il fondamentale naturalismo di puccini s'era arricchito

ve ne sono principali, l'ebro e il tago, che sbocca nell'oceano e

signori di padova, aveano fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva verso

chioggia, caricando di tutta l'acqua il ramo sinistro di lizzafusina, che sbocca vicino

essa combattono. foscolo, v-33: il danubio, diffondendosi dall'agevole clivo del

bocca del nume che entra in mare, il quale è chiamato gaga...

la mesa, ricevendo varie riviere, cioè il vahal, il leek e l'issel

varie riviere, cioè il vahal, il leek e l'issel. -essere

, l'uno verso oriente, ove ingorga il mare eu- sino, e l'altro

e l'altro verso occidente, ove sbocca il mare di marmora. 2

più di trecento ottanta miglia riceve [il po] il tributo di cento altri fiumi

ottanta miglia riceve [il po] il tributo di cento altri fiumi che

dal lago maggiore questo principe, per fare il servigio compito, un braccio d'acqua

un braccio d'acqua navigabile che si chiama il naviglio, e lo condusse a milano

l'ungheria] diversi fiumi, cioè il danubio che lo trascorre da ponente in levante

nel danubio dalla parte di ostro, il tibisco dalla parte di tramontana. marino,

e torbido compagno / sen va diviso il fiumicel melato, / onde per canal d'

un rigagno / verga di belle linee il verde prato / e sboccan tutte in

, i-396: a peschiera... il lago, dove la riva s'abbassa,

mette capo ad una foce e forma il mincio, mutato nome, che a

ungo tratto dalla sieve / che divide il mugel son ricettati. giuliani, ii-393

basso alquanto del piano dalla stanza, il quale sboccherà in luogo aperto, lasciandovi

per terremoti o per altro accidente mutino il loro corso e sbocchino sopra terra o

sboccando e n'empié fino all'orlo il vaso. alfieri, 5-251: s'entro

. g. bianchetti, 1-254: è il giardino dove sorgeva un tempo l'antica

: non seguirà... mai che il fegato sia l'officina del sangue e

l'officina del sangue e che tutto il sangue ivi si generi, perché bisognerà

: l'umore, in cui nuotava [il feto], indi si versa, /

si trova ne'vasi sanguigni di tutto il corpo. -figur. derivare.

c. i. frugoni, i-6-279: il mio buon dardo invano uscì di cocca

venti d'ostro gagliardi ch'avevano impedito il corso del tevere che non potesse sboccar

1-i-209: questo fiume è largo quanto il volturno di capua nel regno di napoli

era necessario per fare ciò, che il fiume fosse ristretto nel suo alveo e s'

bresciani, 6-xi-ii: forma di terra il focolare colla sua para di melma intorno

cederna, i-63: come niente sale [il vestito], scende, sbocca,

ciascun animale che vi s'appressa per il gran puzzo si muore, la qual

. imperiali, 4-497: da racchiusa valle il turbo sbocca. -uscire fuori

turbo sbocca. -uscire fuori (il vento). f. f.

imbrogliati i venti. pascoli, 755: il vento accorre dal ciel profondo / tuttavia

forre. sinisgalli, 8-34: qui sbocca il vento occidentale, sgombra le nubi del

mine], impensatamente sboccando e fracassando il tutto,... fanno rimanere i

sboccava in piazza ed essendo già levato il romore altarmi. guicciardini, 2-1-277: a

: a susa... sbocca il passo di monginevra e monsanese. c.

vol. XVII Pag.681 - Da SBOCCARE a SBOCCARE (55 risultati)

la cancellata di ferro su via cemaia; il piazzale immenso... sei scompartimenti

savinio, 27-139: quali segreti nascondeva il 'mostro marino'nella sua cameretta del seminterrato

dare un poco di volta; e preso il cammino per istrada iulia, isboccai in

di aronna e sbocco nel piano tra il borgo sant'antonio e charanton, spiegando

annunzio, v-1-194: cominciamo a vedere il chiarore della luna. dal sottoportico sbocchiamo

pensieri sboccò sul viale alberato. rallentò il passo, come se non volesse arrivare

, xii-359: mi dicevo: « quando il tranvai sarà all'angolo di corso oporto

-anche: uscire allo scoperto per assalire il nemico. chinazzo, j52: il

il nemico. chinazzo, j52: il pisani et il zeno con le loro galere

chinazzo, j52: il pisani et il zeno con le loro galere se le

nel baloardo dritto alla gola e quivi alzar il terreno senza che i cavalieri lo possano

e la guadagnarono. davila, 554: il re cominciò a fabbricare due trincere,

portò a combatterli. algarotti, 1-vi-130: il cammino, ch'ei tenne, è

di tedeschi. calandra, 6-93: il battaglione ondulò, pigliò la mossa,

: suonan organi e campane: / sbocca il popolo dal tempio. serao, ii-304

una sortita. muratori, 7-ii-125: il generoso popolo di modena, irritato da

di combinazione si ha negli uccelli mediante il polmone; ma quest'organo comincia in

bartoli, 2-4-119: su lo spiegar che il capitano faceva le vele al vento per

. p. sardi, 32: se il pagliuolo penderà dalla destra, farà falso

pagliuolo penderà dalla destra, farà falso il tiro dalla destra, perché la ruota

la ruota da quella parte che pende il pagliuolo sarà la prima a muoversi nel

. brancati, ii-272: si sbottonò il panciotto donde sboccò, tesa come un

o la spuma di un fazzoletto o il gancetto della stilografica, a lui sporge la

campanella, i-420: in quante maniere il moto dell'aria, che appelliamo suono

bocca. -prorompere, scoppiare (il riso). martello, 6-1-463:

, 4-758: da la bocca del core il cor sboccarne / facesse in onde parlatrici

muratori, 8-1-126: questa vanità è il più comune incanto di chi studia. ognun

ite, e perché in querele troppo il dolor non sbocchi / col dirvi infine

si sa: la lingua batte dove il dente dòle: va a finire che sbocco

22-xii: la lotta di classe caratterizza semmai il passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale

c. carrà, 347: localizzato il rapporto realistico in contrasti di luce e

che tacque delle chiane non fussero sopra il paese loro sboccate. c. bartoli

questo fosso delle 20 braccia, sbocarvi tucto il fiume. ann. romei, 3-466

ann. romei, 3-466: volendo restituire il po a miglior disposizione, giudico che

disposizione, giudico che sia necessario levare il reno dal luogo ove al presente entra

altrove. guglielmini, 2-355: dovendo il fiume sboccare nel mare, si deve

gran riserbo d'acqua; e cavato incontra il nemico e quel trovato, hanno isboccato

nemico e quel trovato, hanno isboccato il bottino e annegati nella cava gran popolo

ritiravano con altre trincee, delle quali il duca d'urbino teneva poco conto.

grandissima quantità di vasi che là portano il sangue, e da esso ne trafila una

nervoso, all'estreme radici de'nervi; il residuo poi viene sboccato nelle vene e

vene e ne'fini. -riversare il proprio contenuto. savinio, 27-152:

occhi e vide ai piedi del divano il bignè caduto dalle mani di messario, crepato

in tutto vele 32, non fo il zomo sbocassemo il streto e venissemo al tenedo

32, non fo il zomo sbocassemo il streto e venissemo al tenedo. crescenzio

tenedo. crescenzio, 2-2-178: sboccato il faro di messina,... tirò

sboccato l'olio via, al fiasco romper il collo, acciò che il vino passando

al fiasco romper il collo, acciò che il vino passando per quello non sia unto

. lippi, 7-io: sbocconcellando intanto il fiasco sbocca. note al malmantile,

note al malmantile, 7-io: 'sbocca il fiasco': stura il fiasco e,

, 7-io: 'sbocca il fiasco': stura il fiasco e, scuotendolo, butta fuora

fiasco e, scuotendolo, butta fuora il vino che è nella superficie per purgarlo

di poco netto? no? sboccare il nasco. -da sboccare: colmo fino

dall'anelo / petto a gran pena traendo il respiro, / nero sangue sboccar.

sboccando un fiotto che colpì in pieno petto il povero ramusino riempiendogli tutto lo sparato del

vol. XVII Pag.682 - Da SBOCCATA a SBOCCATOIO (27 risultati)

casoni, 337: se aveste inteso il concetto spiegato da questa impresa e da me

diodati [bibbia], 1-559: il testimonio verace non mente, ma il

il testimonio verace non mente, ma il falso testimonio sbocca bugie. lancellotti,

i-409: non intesero a sordo, e il primo sbocca / un certo venticello,

s. v.]: nel travasare il vino ha sboccato due fiaschi.

14-1-107: in quella terribile uscita che fece il vesuvio..., affrettandolo fl

scorrere almeno a lunghe occhiate quanto inchiostro il fiasco d'uno scrittore può versare alla

lei vengono..., è difficile il riputarla una tortorella scompagnata che pianga la

senza offenderlo in parte alcuna, né meno il cavallo, che sboccatamente si pose in

, scurrile. imbriani, 9-3: il marchese basilio puoti..., quantunque

, quantunque negli usi della vita parlasse il dialetto con più grazia e sboccatezza d'

, come la chiamava e l'elogiava il marino, una sensualità sospirosa e deliquescente

8-114: lei esplode in sboccatezze tali che il povero paterfamilias cala subito la bara con

del pezzo debbi avere maggior forza per il suo motto retto. 3. uscito

sboccato. beltramelli, iii-561: palma prese il suo unico boccale che era un coccio

. francesco da barberino, iii-410: il cavai discoverto nel tenere / feci sboccato

: già isboccato cavallo corse / traportando il signore e poscia invito, / frenato

. da porto, 1-157: essendo il cavallo del misero giovine tanto sboccato quanto

sboccato cavallo. giusti, 4-ii-397: il mondo d'oggi è un diavolo / di

mondo sì viziato / che mi pare il quissimile / d'un cavallo sboccato.

n'avèno da me, che era il più vechio e sbocato, per pregio di

non si può a la gioventù torre il suo corso: ella è senza freno perché

anonimo, lxxx-3 ~ (i047): il cardinale santa cicilia in quel principato era

né cuverte. aletifilo, 24: se il freno della vergogna non prolongasse e raffrenasse

una mano di scapestrati che, tra il bere e tra che di natura sono sboccati

tozzi, iv-213: che tu sei il più sboccato, lo sapeva. ma le

capuana, 8-66: ingrassa, alza il gomito fuor di misura, si perde

vol. XVII Pag.683 - Da SBOCCATORE a SBOCCIARE (41 risultati)

passa lo sboccatore del lago che genera il mincio. 2. nella produzione

secondo metodi tradizionali, colui che estrae il tappo della bottiglia di spumante, tenendola

, tenendola inclinata con la bocca verso il basso, in modo da eliminare il liquido

verso il basso, in modo da eliminare il liquido torbido che si è depositato sul

]: 'sboccatore': toglie a mano il tappo della bottiglia di spumante, tenendola inclinata

, tenendola inclinata con la bocca verso il basso m modo da eliminare il deposito

bocca verso il basso m modo da eliminare il deposito feccioso raccoltosi sul tappo stesso.

: la scaltra giovinetta allora stura / il barile, e l'odor sale alle

odor sale alle stelle, / ed il grassaccio con somma bravura / l'alza a

. desideri, lxii-2-vii- 30: il gange va a congiungersi al mare per mezzo

mattina 30 aprile, passando certi remorchianti per il rio di san trovaso, scopersero alla

rossetti, i-515: queste boglie infocate ebbero il suo fiatale nel fondo di alcuni lunghissimi

arebbe per diametro recto tanto quanto è il semidiametro di detto aggregato. gelli, 15-i-

229: nel centro della terra, pone il poeta che finisca il vano di questo

della terra, pone il poeta che finisca il vano di questo suo inferno, il

il vano di questo suo inferno, il quale venga dipoi allargando di mano in

della trincea. galileo, 5-16: il suo bassissimo punto è il centro del

5-16: il suo bassissimo punto è il centro del mondo, e la base o

della decima e ultima bolgia vanno verso il pozzo circondato dai giganti, che dal

valle. leonardo, 2-578: mutasi il corso de'venti e fassi inel moto

era la più principale, dove avevano il loro maggior nervo i nemici. 4

maggior nervo i nemici. 4. il deviare un fiume dal suo letto.

quintessenza di ringraziamenti e di complimenti. tutto il seicento e il settecento in una volta

di complimenti. tutto il seicento e il settecento in una volta sola, e ne

fioritura. lubrano, 1-11: il primo sbucciaménto de'fiori affilava pennati e

lancio è propriamente quella durante la quale il corpo del paracadutista è proiettato nel vuoto

osservatore... nella primavera spiava il verde tenero delle foglie sbuccianti, secondato

al purpureo d'un fiore sbucciante tra il verde, vibra le prime scintille della

per simil. che esce dalla scollatura (il petto). gadda conti, 1-343

1-163: poco dormì per esser quello il tempo più proprio in cui sorgono i

la vaga mam- moletta / e sbuccia il tulipan. manzoni, fermo e lucia,

come improvvisa odori / mentre si alza il lamento. -sostant. carducci

quella fessura nascondesse uno de'suoi semi, il quale fosse cagione che sbocciasse fuora la

voglia procedere con diligenza e conoscere quanto il seme vada perdendo di peso nel prosciugarsi

sbocciare, pesi esattamente lo staccino, il velo, il seme. idem, 7-190

esattamente lo staccino, il velo, il seme. idem, 7-190: altro segno

cento / bronzi tuonando annunziano / al mondo il fausto evento. -trarre origine,

. cecchi, 2-36: a un tratto il cielo nero si rigava di fuochi sibilanti

lacrimava nell'aria. brancati, 4-263: il giardino d'ingresso sbocciò di lampade d'

-apparire sul viso, sulle labbra (il sorriso), sfavillare improvvisamente (gli

parte del corpo, in partic. il petto femminile, i capelli).

vol. XVII Pag.684 - Da SBOCCIARE a SBOCCIO (26 risultati)

, 409: si tolse [sabina] il fazzolettone che la impacciava e siro vide

quel momento che sopraggiunse, ansando, il ministro rafael hakkarainen, capo del protocollo

a modellarsi (un materiale plastico o il marmo usato per una scultura).

con larga bocca e sortii collo, il vaso / da sé sbocciava, rorido,

malaparte, ii-177: mi pareva che il cupolone non avesse ancora finito di sbocciare

aria azzurra. 8. raggiungere il pieno sviluppo fisico; essere nel pieno

commedia. de sanctis, 7-133: fra il trenta ed il quarantotto...

, 7-133: fra il trenta ed il quarantotto... abbiam visto sbucciare una

pratolini, 6-219: egli agiva come se il loro amore, così come gli sembrava

. bonsanti, 3-iii-100: con tutto il suo atteggiamento sembrava voler prevenire lo sbocciare

pareti, come quei meravigliosi / fiori che il maggio sboccia in mezzo al tetro /

tardantesi intorno le chiuse, sboccia tra il 1014 e 1048, nel 'chronicon'del suo

dà la bella foglia, giugno serra il pugno. = comp. dal

che scappa fuori a modo che fa il fiore, il quale appena sbocciato cade ed

a modo che fa il fiore, il quale appena sbocciato cade ed è pesto

paragone del sole del lor oculare acume il carato. gioia, iii-183: i brachi

occhi fitti sul riso dei denti, / il corpo s'apriva al saluto.

6. per estens. che ha raggiunto il pieno sviluppo fisico e il culmine della

ha raggiunto il pieno sviluppo fisico e il culmine della bellezza. guerrazzi, 9-ii-101

di patria, alme sbocciate / sotto il calor de le speranze nuove. bigiaretti

letterario). mazzini, 1-35: il romanzo storico è pianta sbocciata appena in

, fioritura. -al figur.: il primo manifestarsi di energie spirituali, di

la mano', li pare d'essere il 'totum continens'. = agg.

la mattina. pavese, 8-305: il primo sboccio delle foglioline è un divampare

sboccio sanguigno, nessun lampo rovescio dirompeva il catramoso orizzonte. 3. figur

l'assoluto di lina è un poco il mio. essa concepisce questo sentimento come

vol. XVII Pag.685 - Da SBOCCIOLARE a SBOCCONARE (50 risultati)

mai sognare uno sboccio d'amore come il nostro. bonsanti, 4-84: il foglio

come il nostro. bonsanti, 4-84: il foglio bianco, invece di facilitare lo

invece di facilitare lo sboccio delle idee ed il fluire di esse in abbondanza, come

toma al paese seduto vicino al meccanico, il suo mezzo metro di virginia attraverso la

in mare di un fiume. -anche: il punto in cui tale corso d'acqua

lui pessimi effetti si manifestino per tutto il tratto del suo corso sino allo sbocco

s. maffei, 5-1-15: tal essere il suo sentimento può dedursi dal dir lui

, x-i-118: traversa normandia, traversa il tardo / sbocco di senna e il

il tardo / sbocco di senna e il lido che si sede / dal mar britanno

(495): dovevan seguire tutto il corso che fa l'adda...

allo sbocco del fiume, supino sotto il mio tumulo di terra. 2.

immettersi di una strada in un'altra; il fare capo in uno spiazzo; il

il fare capo in uno spiazzo; il punto in cui vi s'immette, vi

custoditi dagli armati del zambeccari, e il colpo andò fallito. landolfi, 2-91

-fonte, sorgente (e anche il punto in cui sgorga, la polla

d'una cascata d'acqua lontana. era il famoso sbocco d'una quantità di polle

petto come a cogliere con l'orecchio il primo shocco d'una nuova sorgente.

valle in uno spazio più ampio o il punto nel quale s'immette in una pianura

anfore su le spalle / ed hanno il fermo passo sì leggero; / e in

d'annunzio, v-1-1121: le ferrovie e il porto saranno esercitati secondo gli interessi della

in settori distinti e la sabbia avrà il suo prezzo: appunto come succede negli

. -apertura di una baia verso il mare. monelli, 1-300: è

. gherardi, cxiv-20-374: mercordì notte morì il zendrini... da un polipo

po'meglio. betteioni, iv-61: verso il tocco un assalto di tosse e uno

uno sbocco di sangue parve quasi soffocare il povero filippo. volponi, 2-235: «

di vomito. monelli, 1-150: il secondo ha un colpo di tosse, poi

dolcemente a vomitare... dopo il primo sbocco s'è ficcato due dita

, 8-127: in piedi, appeso per il braccio al portabagagli, ad ogni scossa

, da un corso d'acqua; il canale che consente tale deflusso.

sei un buffone », / risponde il re: e in tanto libicocco / tagliare

uno sbocco. temanza, 33: il fiumicello era vivo e perenne, con

soldati, 2-218: dopo che ebbe aperto il rubinetto e chiuso lo sbocco, si

mani sui fianchi. 7. il riversarsi di una massa di persone in un

francesi in italia, fu creduto utile il preoccupare il passo, con fare che

italia, fu creduto utile il preoccupare il passo, con fare che la religione

truppe incaricate di fronteggiare l'avversario adempiono il loro dovere, rallentando lo sbocco in

ferve dentro. periodici popolari, i-37: il sistema così detto protettore, oltre al

, a diminuire e restringere gli sbocchi ed il mercato. einaudi, 205: tutta

pea, 3-153: le pietre, il marmo ed altre merci non han più valore

estero. e. cecchi, 6-175: il mercato italiano e quello tedesco, per

-esportazione di merci da un paese. il monitore fiorentino, lv-197: la vantata ricchezza

superflue produzioni italiane ed anche oltramontane e il ringorgo delle oltramarine. -scalo commerciale

facile, che sarebbe costata poco, che il paese da prendere era pieno di risorse

prodotto letterario. guerrini, 2-163: il nostro paese era lo sbocco pel quale

le due storie poi continuavano ognuna verso il suo sbocco. -conclusione di un

. gadda, 18-160: io 'devo ammettere'il dato, che è lo sbocco,

, 222: dopo avere avvertito che il design tende ad una trasformazione radicale dei

preparato e in esso confluisce e trova il suo sbocco. -piena e soddisfacente espressione

c. carrà, 509: il sentimento popolare del suo autore non ha

del suo autore non ha ancora trovato il suo sbocco. -soddisfazione di sentimenti,

vol. XVII Pag.686 - Da SBOCCONCELLAMENTO a SBOLGETTARE (29 risultati)

dire, al par della giustizia, il coleroso sbofonchiava, stravagava, stravaccato nella

sua lordura. -tr. per introdurre il discorso diretto. deledda, v-1024:

« e belle donne, » sbofonchia il gobbo, fregandosi le mani.

.., in acqua cotte, il calor febbrile refrigerano, e lo sboglientamento e

guerra o di un combattimento. -anche: il raggiungimento della loro fase più acuta.

: la certezza di avere pure a cedere il primitivo ardore in parecchi più speculativi avrà

avvisa non conosce o non vuole conoscere il cuore dell'uomo. 2.

, a causa che e'sap- pino il porto e dove egli hanno a capitare.

dei novelli reali! inutile negare il fatto o girarvi intorno con arzigogoli miseri e

aretino, 20-215: essendo indoglita per il troppo sedere, sbadigliando e stirandosi,

7-155: costui andava sbocconcellando pian piano il suo pezzo di pane. comisso, iv-279

sbonconcellavano cibi e quando se ne andavano, il ragno scendeva a far bottino di briciole

sopra in una camera, ed esso con il suo segretario ci servivano a tavola

ei balocca / in cuocer l'uova e il cacio, ch'è stupendo, /

un saliscendo: / sbocconcellando intanto, il fiasco sbocca. manzoni, pr.

, n (209): tirò fuori il suo mezzo pane, e sbocconcellando,

sbriciolare. tommaseo, cix-i-490: salutatemi il lambruschini e domandategli... se

se con sola una voce si potrebbe rendere il 'putre solum', cioè 'terra friabile'

famiglia riaria non si ebbe scrupolo sbocconcellare il preteso retaggio di san retro. papini

più vasta confederazione germanica. -sminuire il prestigio di qualcuno. nascosto ai vecchi

aretino, 20-73: ella, sentendosi scuotere il susino non da marito, ma da

da amante, dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui

: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando a quello di

dita dai tasti appena un attimo, il tempo di sollevare il voluminoso incartamento per

appena un attimo, il tempo di sollevare il voluminoso incartamento per disseppellire un panino

scalini. e. cecchi, 6-348: il quartiere è cosparso di chiesette e oratori

per lo addietro propizie al concetto che il senatore torelli vagheggia da lungo.

; sbocconcellatura. moravia, vi-373: il busto color bronzo, era in realtà

. guerrazzi, 4-1-47: io do il voto in favore della sbocconcellatura d'italia

vol. XVII Pag.687 - Da SBOLGIARE a SBOLZONARE (40 risultati)

», 19-ii-1988], 138: quando il losco mob (il giro della boxe

138: quando il losco mob (il giro della boxe) gli trovò un avversario

, infatti lo sbattè a terra per il conto totale colpendolo semplicemente sulle spalle.

aretino, 20-8: i guai sono il veder montare il grano, i tormenti

20-8: i guai sono il veder montare il grano, i tormenti sono il vedere

montare il grano, i tormenti sono il vedere carestia nel vino, la crudelità è

pigion della casa, la morte è il pigliare il legno due o tre volte

della casa, la morte è il pigliare il legno due o tre volte l'anno

r. longhi, 53: anche qui il tracciato iconografico orientale scoppia e sbolla in

4. agitato, tempestoso, ribollente (il mare). valerio massimo volgar.

tanto despiaxe tal or / che [il maiale] inanti tempo è amazao / e

1'assettate zazere stettero ferme; ma il petto ansando e la rabbia isboglientando i fieri

mischiate tutto insieme. viani, 10-307: il mio è un buon partito: ho

viani, 19-72: la zitaccia rivide così il suo corpo devastato: le parti molli

devastato: le parti molli slabbrate, il petto sbollentato, il pelame intignato,

parti molli slabbrate, il petto sbollentato, il pelame intignato, i denti scalciati.

sboglientata. 3. torrido (il clima, l'atmosfera). pasolini

. 4. che ha raggiunto il massimo grado di intensità, il proprio

raggiunto il massimo grado di intensità, il proprio culmine (una sommossa, una rivolta

v.]: 'sbollire': dar giù il bollore. -diventare meno intenso (

bollore. -diventare meno intenso (il caldo). cassola, 5-142:

cassola, 5-142: aspetterò che sbollisca il caldo e poi me la farò a

342: la gioventù s'era sbollita e il sentimento s'era impietrato in profonda convinzione

, cxxiv-155: peccato che, sbollito il fervore della lotta elettorale, sia sottentrato

fervore della lotta elettorale, sia sottentrato il cholera a deprimere gli animi. carducci,

al più non sarebbe stato peggio, se il leopardi non avesse scritto il 'consalvo'.

, se il leopardi non avesse scritto il 'consalvo'. verga, 7-214: si sentì

l'eccitazione. moravia, 12-201: il professore assai commosso da questa declamazione tacque

fazzoletto, lasciò che fosse sbollito il piccolo accesso di vanità che l'aveva

cittadina, si esce dal tempio; e il viaggio di ritorno è quindi alquanto mortificato

l'ira. ghislanzoni, 17-35: il giovane, in luogo di riunirsi alla

che in una delle tante liti investì il buon turghenief, che cercava di sbollire la

sbollire), agg. placato (il furore). moravia, xii-196:

, 19-56: si unì all'applauso che il conferenziere era riuscito a ottenere dopo una

e che non si liberano completamente durante il raffreddamento; soffiatura. = nome

moravia, 18-48: detto e fatto. il colpo riesce; adesso bisogna sbolognare i

delle loro tane a prezzi d'affezione, il resto dei cittadini è desolatamente uguale a

c. e. gadda, 17-134: il dottor velaschi, da circa ventidue ore

, 1-244: alduccio, senza avere il coraggio di guardare in faccia nessuno, incazzato

in tutto oppugnata per un rivellino che contendea il passo. che fece? lo sbolzonò

vol. XVII Pag.688 - Da SBOLZONATA a SBORDAGNO (3 risultati)

farsi affronto / maggiore ad un che il ricettarlo in casa / e sbazzonargli poi

, i rigattieri, i cambiatori, con il resto de la plebe, truccando per

di san pietro: che dio tei dica il piacer che io ebbi dei raggi che