io scrivo, / ne'cadenti cipressi il nome odiato. metastasio, 1-ii-70:
!... i... il mio dolore. pindemonte, ii-375:
pindemonte, ii-375: ben talora, ove il loco è più romito, / veggo
sì manifesta / ch'io riscossa abbandono il fatai sito. foscolo, iv-352: quando
, / quei figurati armenti, e il sol che nasce / su romita campagna,
porser mille diletti. nievo, 1-62: il villaggio di arra, cosi romito nella
e degli ontani,... dopo il vespro si dispicca a somiglianza di pennacchiera
senti nel sangue riardere / più intenso il desio della vita. albertazzi, 87:
reggia sublime in una cella romita, il manto reale in un aspro cilicio, lo
, romite celle, / muse, volgete il piè? -isolato dall'ambiente o
popol devoto. praga, -61: il noce, l'olmo, i platani romiti
giocondo, / destinò lor quando cuciva il mondo. -desolato, disabitato,
meco alte parole. arici, i-253: il romito / tacer de le foreste e
trascorrere in solitudine (la vita, il tempo). chiabrera, 1-6-6:
romiti. poerio, 3-466: è il giovinetto de'romiti giorni / peggior del vecchio
, i-195: o giovinetta, se il fatai viaggio / forza è che farlo da
e in fredda plaga, ove non arda il raggio / de'tuoi begli occhi,
mi vorrei far romito. -farsi romito il lupo: mutare radicalmente condotta essendosi ravveduto
e all'anima. / -che sì che il lupo si farà romito. -vivere
prov. proverbi toscani, 302: il diavolo, quand'è vecchio, si fa
: elli fu un santo padre, il quale,... aveva con
1-226: oliamo quella romitelfa che metteva il diavolo nello inferno. lubrano, 3-84:
quando più nel tempio non si vede / il romitàccio, orlando monta in sella.
sanudo, 126: luntan de qui è il remitorio chiamato santa maria. firenzuola,
chiamato santa maria. firenzuola, 2-242: il santo romito poteva e doveva starsi pianamente
ala nuova della costruzione che fu già il romitorio de'celestini ospitava adesso, come
di romiti sì uomini come donne abitano per il monte, spartiti parte ne'conventi e
a tutte le persone, però che molti il provano che non solamente non fa loro
lodo che [la vedova] faccia il romitorio suo / più tosto in luogo dove
fare un piccolo romitorio in villa, il quale ornai è fornito, e poi
scriverò, che vostra signoria mi faccia fare il letto. f. f. frugoni
per non restar ivi a disagio, intimò il savio la
ritirata verso il suo romitorio. lupis, 464: aveva
mia tazza e ti saresti addormentata sovra il mio petto. nievo, 4-13: la
cactus, i palmizi, le mimose, il romitorio d'una casa orlata di pietre
aurea volgar., 192: remigio fuggì il mondo ed entrò in romitorio.
andò nel convento invisibilmente e, menatola il converso nel suo romitoriétto, le diè la
, una parete, una muraglia; aprire il fianco di una nave.
affitto contigua a detto fondaco, ruppero il muro ed entromo dentro e gli rubarono dodici
ducati contanti. porcacchi, i-164: rompendo il ghiaccio con la scure, si faceva
polza. gualdo priorato, 3-iii-160: il mastro delle cerimonie monsignor febei ruppe il
il mastro delle cerimonie monsignor febei ruppe il sigillo pescatorio e l'impronto delle bolle
muse] non use / gli ruppero il liuto in su la testa, / et
terre. botta, 5-216: arso il libro d'oro, trascorreva il popolo,
: arso il libro d'oro, trascorreva il popolo, anche i carbonari vi si
: i ladri han tentato di rompere il suo muro. inutile: è fatato.
urto rompestimi quel vaso / dov'era il re di tutti i miei vivuoli.
fondo. p. piccolomini, iii-61: il fuoco col suo caldo è atto a
achillini, 1-62: un fulmine ruppe il tetto del palagio, in ferrara,
di tempo, marchiò per soccorrerla passando il po presso a casale. il qual fiume
passando il po presso a casale. il qual fiume cresciuto improvisamente ruppe due volte
qual fiume cresciuto improvisamente ruppe due volte il ponte e impacciò gli spagnuoli cinque giorni
la sua rotondità. ciò awenirebbe quando il vaso non fosse tondo; ma essendo
mattioli [dioscoride], 214: il più si mangiano salati questi pesci,
pesci,... per essere il sale buona causa di rompere la durezza
a'moti d'una calamita mossa rasente il fondo di quel di sotto. algarotti,
?? ghislanzoni, 18-46: il signor diodato non compariva, e in
in quella vece entravano nella cucina, rompendo il pavimento coi grossi scarponi, alcuni avventori
alla fine, usciva di pista, rompeva il motore, ace va dei numeri
: rompendo basilio la carta, menòe il garzone ne la chiesa e fecelo degno del
sapeva ballare; scompigliò tutto, mise il disordine nelle coppie, ruppe un lembo
quel di più di metallo che riempiva il boccame della forma. -spezzare il
il boccame della forma. -spezzare il pane; spartirlo per distribuirlo. -anche
anche, sopra d'un monte, il celebre castello d'emaus,...
la resurrezione, i due discepoli conobbero il redentore nel rompere che fece il pane
conobbero il redentore nel rompere che fece il pane. misasi, 7-i-158: rompendo il
il pane. misasi, 7-i-158: rompendo il pane, porse i pezzi al mastino
. comisso, v-42: a rompere il pane nel latte, avvertì subito l'
, come un tempo. -spezzare il guscio in cui è racchiuso (un pulcino
un anatroccolo che ha rotto proprio allora il suo guscio. -lacerare l'involucro
0. targioni tozzetti, i-379: il seme... è rivestito di integumenti
vasari, 1-3-62: trovò... il modo di girare le crociere e gli
e, tirate in prospettiva, rompino il canto e lo faccian per il piano.
, rompino il canto e lo faccian per il piano. -far dileguare un'immagine
noi necessario, nel comporre e misurar il verso, di spezzare o rompere parole
'homo multìplex', romperlo per studiarne il meccanismo. 2. schiacciare
sono ancor essi due tavolette, come il pettine: ma più larghe che alte
vescica. 3. spaccare il guscio delle uova; strapazzare albume e
; strapazzare albume e tuorlo; sbattere il latte per fame burro. cennini,
, con tutto lo albume; serbate il rosso intiero nel suo mezo guscio. soderini
, iv-224: come è ben rappreso il latte, si rompe co 'l bastone rotondo
boccone, 217: coagulato che sia il latte, lo rompono con un bastone
latte grumoso; da questo si raccoglie il cascio con un cucchiaro grande e s'
, ammaccature, fratture diffuse in tutto il corpo. compagni, 3-38: uno
e fecelo cadere, per modo si ruppe il ginocchio. francesco da barberino, 29
inf, 32-61: a cui fu rotto il petto e l'ombra / con esso
1-iv-610): diedergli tante busse che tutto il ruppono. novella del grasso legnaiuolo,
donna ebbe questo detto, che volendo il fante rispondere, uno dei fratelli di
male su questa mano e mi ruppi il dito. pavese, 9-58: quell'altra
ci ho colpa, io », piagnucolava il fanciullo, « lasciami, ché mi
fanciullo, « lasciami, ché mi rompi il braccio ». -in formule di
/ aspetta fin che gli è rotto il forame. rocco, i-37: da molti
nel discepolo e per fretta, li hanno il più delle volte rotto il ricettario.
li hanno il più delle volte rotto il ricettario. -spalancare fino a fare
che spetta tutto dì e mezza notte il suo nimico dove non è da sedere,
gli scatena le membra, gli confonde il cervello e gii toglie il vedere.
, gli confonde il cervello e gii toglie il vedere. tansillo, 1-82: se
, lo conoscerai col mettervi dentro o il dito o lo stilo. cesarotti,
stilo. cesarotti, 1-vii-168: il condottier de'traci / piro feroce armò la
ferisce, penetra nelle carni, ne rompe il costato, ne lacera il seno.
ne rompe il costato, ne lacera il seno. de amicis, x-29: le
, gemiti e lacrime, e par che il cranio scoppi e le ondate del sangue
rugge nell'anima quando sento nella fronte il soffio maledetto d'una platea.
[dioscoride], 104: mettesi [il panace] nei medicamenti delle lassitudini e
si può saldar affatto. -squassare il petto (il battito frenetico del cuore
affatto. -squassare il petto (il battito frenetico del cuore, i singhiozzi
i polsi, mentre i singhiozzi gli rompevano il petto. brancati, 3-255: uscì
a precipizio col cuore che gli rompeva il petto. -lacerare la bocca di
-lacerare la bocca di un cavallo (il morso inadatto, troppo duro).
grisone, 1-66: quando pur [il cavallo] fosse fuora di lena si
baldi, 162: se grave il vento spira, / rompe e disperge le
giambullari, 7-30: ella ha preso avale il broncio meco, / perch'io le
pezzi. tasso, 7-87: le labra il crudo per furor si morse, /
gli strali. birago, 677: il sergente maggiore che conduceva questa gente,
che conduceva questa gente, avendo rotto il bastone per non esser conosciuto o perché
limpide tutte le fonti: / e il cherubino, che guarda quel loco, /
volendo saettare di forza anassagora sofista, il quale facea credere a'suoi discepoli noi
tu ordisse e dormisse, tu romparesti il filo. tanaglia, 3-819: tu
del molo. casalicchio, 447: il vero invasato,... quando ode
,... quando ode dormire il falso spiritato, fa quanto può di sciogliere
, e li venne fatta, rmettendo il signore iddio che rompesse facilmente i gami
contumace, / e rotti i lacci il gran braghier sdrucito / resta alle borse
., 9-4: quando si doma [il cavallo], si leghi alla mangiatoia
bandello, 1-13 (i-146): che il dolore rompa lo stame de la vita
per ventun'anno. -far cessare il canto. filicaia, 2-218: futura
vò che tu n'oda in altra lingua il suono. -far finire un'intesa
vendetta. giuglaris, 378: se il demonio tuo capitale nemico ti ha teso
una volta / romper d'indegna servitude il nodo! parini, 461:
non è mai stata lavorata o dopo il riposo invernale); spaccare le zolle
che la gran matre antica / si spoglia il vago manto, ogni bifolco /.
ogni loco. alamanni, 5-5-1148: già il saggio giar- dinier riprenda l'arme,
deve / la sementa versar, passato il verno. salvmi, 13-140: al
prospera vegetazione, se non si rompa il campo da seminarsi, si lavori, si
7-584: nanni volpe, nel rompere il maggese, alle prime acque, aveva
del mare. -per estens.: contrastare il moto delle onde o risalire la corrente
del jadar, ripeterono sullo stesso punto il terzo sforzo. -sbandato. b
stracorsero fra quelli altri, dove era il re in persona. -in
ad sbaraglino. giovio, ii-94: il tempo caldo fa desiderare l'inter- tenimento
aver sì lunga pazienzia di consumar tutto il tempo ozioso a scacchi, sbraglino e la
. bragaccia, 1- 403: il giuoco delli scacchi... è più
tavoliere overo sbaraglino comunemente vien domandato, il quale è pieno di molta filosofia. tassoni
... 1 non dava troppo il guasto a la scrittura / ed era
s 2. per estens. il tavoliere su cui si gioca; il tavolino
. il tavoliere su cui si gioca; il tavolino adatto a tale gioco.
ventiquattro segni che sono nel tavoliere ed il poeta scherza con questo 'addoppiar le
'addoppiar le girelle'con dire che 'battendogli il tavoliere in testa, gli raddoppia le
.. / penetrar, ancorché stretto, il varco, / con un'impetuoso e
omo diverso, / e via tra'il suo bastone a gran sbaraglio / contra a
con opposto intento legnano dai clericali e il vespro siciliano dai liberali, con scapito
storia tanto sicuro quanto incerto era stato il vantaggio politico, e insomma a sbaraglio delle
. imperiali, 4-514: l'altro il nemico già scoperto assalta, / quanto
, 1-370: confesso che, a fare il dovuto sbarraglio di tanti comacchioni che nel
ancora a gran sbaraglio, / ché il colpo gli donò tal stordigione / che
stordigione / che da l'oreccme uscia il sangue e di bocca. sanudo,
ponersi a tanti sbaralgi dove ne andava il tutto. guicciardini, 2-1-36: pare
guicciardini, 2-1-36: pare troppo resoluto il mettersi a sì presto sbaraglio, il tórsi
resoluto il mettersi a sì presto sbaraglio, il tórsi la facultà di potersi rifare,
si schierano, marciano e vincono senza il destro e 'l sinistro corno e, qualora
questi sien rotti, va di quello il corpo a sbarraglio, tanto è perciò vero
tanto è perciò vero che a mantener il cor in vigore si richieggon le coma.
direm lo sbaraglio del campo battuto / e il sir di tant'oste tre giorni perduto
sbaraglio, / piegandola si ruppe a mezzo il taglio. -affrettatamente, senza troppa
3. litigio, rissa, parapiglia; il trambusto che ne deriva. buonarroti
trambusto che ne deriva. buonarroti il giovane, 9-525: pensieri, affetti /
marmo uscirebbero fiamme se gl'italiani pigliassero il partito di mettere ogni cosa allo sbaraglio
. r. sacchetti, 1-229: il solo capo banda, soprannominato il 'pesce'
: il solo capo banda, soprannominato il 'pesce', per antitesi, teneva fermo nello
ne risulta. nievo, 1-492: il maggiordomo teologo uscì gravemente dalla stanza,
si resta... di dar loro il generalato, quando però si conoscano
nonostante le porte chiuse, invase il palazzo, sbarattò la guardia, comecché rinforzata
la detta armata, per male seguire il loro amiraglio..., quasi tutta
vegiendo que'vinti sbaratare, / subitamente il ponte calato hanno. 2. per
, 1-9-29: avea ranaldo sbarattato / tutto il serraglio. capriata, 358: inviati
assalire colla cavalleria e tagliar a pezzi il presidio della testa dello stesso ponte.
, la quale, sbarattando senza riguardo il canneto, mosse cotesto rumore, che
-rifl. lacerarsi le carni, aprirsi il petto (maometto nella 'commedia'dantesca)
guardommi, e con le man si aperse il petto dicendomi: « or vedi come
. seneca volgar., 3-169: il fiore del senato sarà sconfitto in una
, sarà sparto e sbarattato per tutto il mondo. 4. colpire qualcuno
boiardo, 1-3-18: proprio alla vista il duca rincontrava, / ed hallo in
messa l'artegliaria in ordinanza bisogna allestire il vassello, sbarattarlo de'capi o altro che
fr. serafini, 207: nudate il campo, sbarattate lo spazio, scostatevi
con la particella pronom. sgombrarsi (il campo di battaglia). boiardo,
. monti, 471: pochi giorni dopo il medichino sbarattava da ponti. =
(un esercito, una truppa, il nemico). marco polo volgar
artiglierie e sbarattate tutte le cose, il danno fu inestimabile ed irreparabile per molti
barberino, iii-102: trovò [riccieri] il campo molto isbarattato per la morte di
di ripulitura che si compie per predisporre il terreno a un determinato uso.
l'uso o infastidisce. buonarroti il giovane, 9-261: mentre che la dogana
sementano i lupini, le rape, il lino et una specie di trifoglio che chiamano
che riguardano garibaldi... faccia il piacere di mandare oggi o dimani il suo
faccia il piacere di mandare oggi o dimani il suo uomo a prenderli perché ho anche
mia piccola librena. verga, 7-448: il cantoniere, onde sbarazzare le rotaie,
onde sbarazzare le rotaie, aveva adagiato il cadavere nel prato. de marchi,
prato. de marchi, ii-734: il galimberti... sbarazzò due sedie dalle
o a morire altrove. -lasciare libero il passaggio (un mezzo di trasporto).
poste subito in grandissima confusione, sbarazzarono il passo. -sbarazzare il campo, il
confusione, sbarazzarono il passo. -sbarazzare il campo, il terreno, la via:
il passo. -sbarazzare il campo, il terreno, la via: togliere di
via: togliere di mezzo quanto ostacola il conseguimento di un fine, lo svolgimento
... innanzitutto... sbarazzare il terreno da ogni equivoco.
.. dovuti al 'demerito'di avere sbarazzato il campo di tutti i concorrenti o di
7-339: si deve una buona volta sbarazzare il campo degli affaristi improvvisati.
estens. svotare un piatto mangiandone avidamente il contenuto. sbarbaro, 5-46: passava
, 18-132: presto, giulio! sbarazza il signore da quegli impacci! de roberto
petruccelli della gattina, 4-136: che il signor conte mi sbarazzi della sua rozza
anche, compromettenti; liberarsi di beni il cui possesso è ritenuto poco proficuo o
di cose d'arte che un giorno furono il pensiero, le cure e l'ambizione
fondi del patrimonio frumier, dei quali il dottor domenico fulgenzi cercava sbarazzarsi per adoperare
sacco. idem, 6-120: dietro il banco c'erano tutt'e due le sorelle
. pirandello, 7-66: riflettendo che il fratello aveva forse acquistato quel podere per
terminati i tre giri di prammatica, il padrone gridava: « chi ha ballato
del suo salone. pea, 7-53: il ragazzo si fece bianco: un tremito
da [imbarazzare (v.); il signif. n. 5 è calco del
falconi, i-13: con sollecitudine [il guardiano] deve procurare l'utile del
fu bussato impazientemente alla porta e apparve il marito sbarazzato dall'abito di cerimonia col
, quando altro non vi fosse che il dolce spettacolo dell'amore dei sudditi e
dolce spettacolo dell'amore dei sudditi e il trovarsi sbarazzato da infinite cure che il soverchio
e il trovarsi sbarazzato da infinite cure che il soverchio rigore moltiplica tutti i giorni.
. bacchetti, 2-xxii-42: per tutto il libro c'è... un misto
, scriveva con paladini un giornaletto « il figurinaio » in cui se la pigliava
soldati, i-145: è pure bello il quadro del povero gigi. di gigi
povero gigi. di gigi che era il più giovane, il più sbarazzino, e
gigi che era il più giovane, il più sbarazzino, e che noi credevamo
l'uscio in fondo e verrà avanti il primo attore, con l'aria spigliata,
don matteo ebbe un puerile soprassalto: il colonnello se ne accorse e sorrise con
11-89: coltissimo, [correnti] fu il primo compilatore del famoso « vesta verde
e conservatore, con tinta, come dice il titolo, sbarazzina. 7
/ con ali d'erba smeraldina / e il berretto alla sbarazzina / come una
abbarbagli ante. pasolini, 3-270: il cielo era ormai sbarbagliante ma grigio:
tutto uno sbarbaglio. praga, 4-173: il sole schietto rivestiva le montagne nevose in
. r. sacchetti, 1-259: il suo fidanzato, il cupo guglielmo, strabuzziva
, 1-259: il suo fidanzato, il cupo guglielmo, strabuzziva gli occhi dinanzi
strabuzziva gli occhi dinanzi a lei come il barbagianni allo sbarbaglio del sole. pirandello
mule sui ciottoli di quel vicolo che il sole d'agosto infocava come un forno e
vivo, luminoso. 4. il formarsi o il manifestarsi repentino di un'
. 4. il formarsi o il manifestarsi repentino di un'impressione, di
nella memoria. idem, 3-136: il raggio di quegli occhi malinconici lo portava
e lo scuoto e lo sbarbo (il dico o '1 taccio?) / un
odo. marino, 1-19-162: sbarbò [il ciclope] frassini antichi ed elei altere
quand'è stato sbarbato un grand'albero, il terreno rimane sgombro per qualche tempo,
di sbarbare, non che luerebo', il colosseo di roma. -strappare qualcosa
della barba. foscolo, xv-330: il signor domenico ha pigliato il bel costume
, xv-330: il signor domenico ha pigliato il bel costume di tagliarmi nello sbarbarmi.
: lasciate fare a me; è il mio mestiere, dopo quello di sbarbar
orecchio con un suono che gli passò il cervello come un ago: « e
finta. martello, 6-ii-64: qui il barbuto nettuno si smaschera e si sbarba
109: per l'intero arco, il muso della macchina sbarbava la cordonatura interna,
e quando la curva terminava e si apriva il rettifilo, la macchina si trovava già
bencivenni, 7-87: alcuna volta, per il grande nocumento che viene tra denti,
ve ne capitasse un altro... il qual seccamente promettesse di sbarbar calli et
bellini, 5-3-35: non credeste forse che il forte del suo sapere medicinale arrivasse più
le radiche, l'ottava fenicata, il mordente per stagnare le stravasature. bacchelli
. soderini, iv-299: tenendolo [il pollo] stretto fermo e con ambedue
l'astuzia. siri, vi-581: il parlamento... mirava pure a sbarbare
. mirava pure a sbarbare dagli olandesi il consenso et aggradimento de'suoi attentati contra
consenso et aggradimento de'suoi attentati contra il re. idem, vii-1079: supponevano che
portare via a forza denaro. buonarroti il giovane, 9-589: s'a chi v'
iii-336: la prima cosa che fa il digiuno a'perfetti è che ogni vizio
alte e tenaci radici che penò lungamente il duca di modena per sbarbarle e renderli
dalla testa mi scende alle reni, il quale col primo mal mio incominciò,
quivi [nelle 'tusculane'] odesi insegnare il dispregio della morte, la pazienza a vincere
rendo, cadde un fulmine dall'aria, il quale dato in un portone fatto a
-far franare. soffici, 6-27: il treno entrerà fra pochi istanti in un passaggio
più commodo. ammirato, 335: il duca... stimò che, per
gli altri per ispavento non osassero alzar il capo. baretti, ii-219: i perfidi
. collodi, 669: per toglierlo [il fiorentino] da firenze e portarlo un
un proposito. forteguerri, 3-66: il demonio non mi sbarba / dal mio
, sbarbando la conocchia, / che dimagra il poeta e non istrippa.
e non istrippa. -sbarbarsi il cuore dal petto, sentirsi sbarbare il
-sbarbarsi il cuore dal petto, sentirsi sbarbare il cuore: essere in preda a un'
o passione. machiavelli, 1-viii-93: il core mi si sbarba del petto.
questo petto, che mi sento sbarbar fuori il lacerato cuore. cicognini, 53:
cuore. cicognini, 53: talor mancava il lume agli occhi miei / e mi
orrore / le viscere stracciar, sbarbare il core. -senza sbarbare un capello
dalla testa di qualcuno: senza fargli il minimo male. faldella, 13-43:
dio e della patria, che ritorse contro il papa lo stesso latino di sacristia e
, 21-i-1988], 19: in letteratura il posto dell'isola sbarbariana è sicuro,
quando che sia per una qualche occasione il libro degli uffiziali, riguardante il comento
occasione il libro degli uffiziali, riguardante il comento dell'esercito militare e altre cose,
sbarbatello. muratori, 6-372: calerà presto il brio a questi sbarbatelli sì spiritosi.
guazzo, 1-170: considerate all'incontro il bell'onore che hanno le mogli grinze
effetto perché in essi è totalmente estinto il calore. -mancante, privo.
, privo. cagna, 1-142: il sole piatto, opaco, sbarbato di raggi
b. davanzati, lì-139: lanciano il fuoco nella prima parte della loggia e
partic. un bambino, un giovane, il volto, le guance); liscio
isbarbato. porcacchi, i-260: dato il segno che fossero morti tutti i giovanetti
dietro alle farfalle, / non tocca il mento ai giovani sbarbati / e preme
sbarbati / e preme sol della virtude il calle. buonafede, i-93: brutto,
, iii-5-191: uscite fuora, mostrate il viso..., voi autori
parte di un vecchio, io li dipingerei il mento sì che paresse raso, con
sotto la beretta. oliva, i-1-571: il disordine ristagna ne'giovani, e la
persona). nievo, 8: il signor conte era sempre sbarbato con tanto
deledda, ii-328: verso rimbrunire giunse il fidanzato. sbarbato, attillato, con
moravia, i-539: giovanni rientrò, il torso nudo e un asciugamano sulla spalla,
a liberare dalla lanugine e da impurezze il pelo di lontra, lepre, castoro
delle ruote dentate per correggerne o perfezionarne il profilo mediante l'asportazione di un velo
dentatrici, teste natco, due presse per il montaggio dei cingoli. = nome
sbarbare. sbarbatura, sf. il radere o il radersi la barba.
sbarbatura, sf. il radere o il radersi la barba. -anche:
volto. gozzano, i-1165: ecco il mento raso, dove però il ritocco
: ecco il mento raso, dove però il ritocco non deve abolire la lievissima ombra
striscia- menti e rotolamenti... il progettista riserva alla superficie usurabile la finitura
par vorrìa da sé gittallo, / ma il cozzon fermo addosso a lei s'appicca
: né altro gli manca se non trovare il modo di sbarbozare l'arroganzia de solimano
, ma sbarbazato. gioberti, i-185: il parlare clandestino è tanto più dannoso dei
da terra. idem, ii-57: avendo il nobil disegno di usargli a dare.
vallisneri, i-328: né meno il paradiso terrestre sito mu tasse
laghi, i fiumi, i fonti, il mare tutto allo stato primiero si restituisse
s. carlo da sezze, iii-99: il giardiniere ozioso e negligente ritornò al
g. chiarini, 361: ecco poi il ciarlatan che vi dà pillole, /
le favolose opinioni. bisaccioni, i1i-58: il mancamento di fede è una pianta che
divelti e sbarbicati i vizi, rendano il campo della chiesa fecondo e ne facciano
anche nell'espressione sbarbicare l'anima o il fiato). stigliani, 2-235:
stelle mie, / innanzi che risusciti il di spento. / sbarbicatemi il fiato,
che risusciti il di spento. / sbarbicatemi il fiato, / fuor delle miserabili ganasse
ed anche con la morte: eppure il governo non e riuscito a sbarbicarle.
sorelle onde velivole / a nudrir di nettuno il vasto imperio / e le procelle risonanti
303: dei quattro carrubi che davano il nome alla campagna, uno mostrava le radici
-rifl. viani, 19-104: il padre, che, nell'attigua camera,
di bue, corse in sala e flagellò il figlio incestuoso. = comp.
, 10-190: quel giorno era indomenicato anche il cavaliere grotta: cappello sodo color pancia
ualiana [24-ii-1946], 124: posando il fondo non autarchico dei pantaloni su cuscini
illustrazione italiana [13-vi-1909], 600: il personale delle pompe funebri non pare disposto
nel suo testamento. perché non avvalorare il desiderio della sbarbificazióne con qualche milioncino?
viaggio interrotto e piu, se più durasse il male, li sia menato buono
venuta a imbarcarsi per andare a vedere il cadavere, dove è venuta a sbarcare
quel pezzente, che ha fatto salire il prezzo delle terre da 5 a 100!
, per commissione, licenza o diporto (il personale di bordo). l'
illustrazione italiana [14-iv-1912], 365: il vice-ammiraglio luigi faravelli... ha
, quando fui costà la volta antecedente ebbi il commodo in una locanda per me e
commodo in una locanda per me e il mio servitore in faccia a s.
giardini, tra i fiori splendidi e il soave cinguettio degli alati. 4
remunerativo dell'altro, cercando di sbarcare il suo lunario, sbarcò, dopo molte tempeste
giorno vicino a cinque miglia, solcando il fiume, per poter poi sbarcar le
, e, per poterle sbarcare, pagato il denaro al doganiere, se ne riceve
8-740: sul serio hanno pensato che il belgio neutrale potesse lasciarsi invadere quietamente e
'sbarcare un ufficiale': si dice quando il comandante, che ordinò l'imbarco di un
valle di lagrime, non mette proprio il conto di volerci male, di tipizzarci e
per isbarcarla a meglio. -sbarcare il lunario: v. lunario, n.
. allontanarsi da un porto, prendere il largo. c. campana,
tortora, iii-473: aveva ancora mandato il duca di guisa e 'l contestabile memo-
lesse dei forestieri, / ch'era il testé sbarcato un signor pio qualieri. pascoli
). brusoni, 4-ii-200: disegnava il capitan generale d'impadronirsi delle provigiom sbarcate
turchi a fodelle, ma glielo vietò il tempo divenuto tempestoso e perverso. faldella
casa, i grandi magazzini per ammucchiarvi il pesce seccato, sbarcato dai mille vascelli
f. f. frugoni, 5-96: il primo disordine che suol subire l'umanità
s. v.]: amministrativamente il personale si considera sbarcato quando non fa
. algarotti, i-v- 223: il famoso sbarco a copenaghen con cui si aprì
impopolare. e. cecchi, 6-11: il gong suonava in anticipo per la colazione
rompesse,... sarebbe impossibile il salvarsi le persone, non vi essendo
uscire del fiume. -marin. il fare scendere coattivamente a terra un membro
'sbarco e abbandono arbitrario di persone': il comandante della nave o dell'aeromobile,
un passeggero, ovvero li abbandona impedendone il ritorno a bordo o anticipando la partenza
.., solo certo e prevedibile resta il ferragosto. 4. locuz. -da
sbardare, tr. privare della bardatura il cavallo. dizionario etimologico italiano [
dirupo con le zampe anteriori che sfioravano il vuoto. sbardato2, agg.
trovato costantino impiccato, e gli feci il segno delle mani intorno al collo.
: 'sbardellare i puledri'... è il cavalcargli la prima volta col bardellone,
/ dentro fra loro, e perdettono il tutto. / e così fu quel gran
/... / senza mandarsi il cercin giù da'fianchi, / tutti sbardella
! intendo », soggiunse sbardellatamente ridendo il governatore, « questo è il mestiere
ridendo il governatore, « questo è il mestiere delle cavallette ». mamiani,
dellatissima pancia. sassetti, 7-126: il secondo [piatto] fu di pesci
dellatissima minestra. magalotti, 9-2-68: il lappone e 'l giapponese troverà nella voce
, un patrimonio). buonarroti il giovane, 9-558: inarcando le ciglia /
con provvisioni sbardellate ai fisici 80 scudi il mese, ai cerusici 40. b
cellini, 1-62 (153): il governatore mi disse e fece molte sbardellate
». guerrazzi, 1-799: narra il torre che millanterie ne corsero da una
giornale di commercio » con parole mordaci il janin e quanti forestieri s'impancavano con
elli usano con parole conseguitare? chi il loro sbardellato riso? f. f.
. frugoni, vii-451: s'alterò il bacchettonello, si scompose, gittossi via con
di voi stessi e degli altri: il gettare villanamente la persona, i risacci
la persona, i risacci sbardellati, il giocar di mani. -triviale, volgare
faldella, 13-204: dove non cvè il nudo sbardellato, i pittori francesi traggono
esprimersi. alberti, i-63: tutto il dì si pruova questo, per disonesta
awentatacci. pulci, 22-101: tu hai il capo pien di grilli / e fusti
sofismi. f. pallavicino, 291: il duca di maqueda è predicato per sbardellato
6. disordinato e irregolare (il trotto). f. f.
mammelluta. pancrazi, 1-106: morino leva il trotto sbardellato giù per la scesa,
per la scesa, e mi sento dietro il riso dell'asinaio e le sue scarpacce
gliene diede una nel pugno, in cui il valente uomo teneva la mazza, che
; / chi mette l'ali, sotto il basto trotta. = nome d'azione
riuscire più a capire, a seguire il filo di un discorso. linus [
difficoltà, a disagio; fargli perdere il controllo. cassieri, n-119: nel
: nel frattempo simon pietro ha trovato il lessico su misura: «...
] partorì, perché non si stimasse il parto supposito, volle il marito che ciò
non si stimasse il parto supposito, volle il marito che ciò si facesse in publico
in palermo circondata da sbarre, donde il popolo potesse vedere manifestamente quanto seguiva.
desiosa turba intenta aspetta / che venga il conte, e mormorando freme; /
ponte, le quali non potendo sostenere il gravissimo peso di tante genti, sì
1-36: io m'attardo / presso il cancello d'un antico parco, / fra
di artiglieria tra grandi e piccoli, cioè il pezzo grosso in corsia, due ai
st., 1-19: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua
. jovine, 2-232: camminò speditamente verso il portone, tolse la sbarra e aprì
-lista nera di lutto che rileva il necrologio o la notizia della morte di
, densissime, nere. è morto il re? è morto il re della poesia
. è morto il re? è morto il re della poesia? e poi quell'
ideale. siri, v-1-466: serviva il danubio alle dure armate di forte sbarra
firenzuola, 869: la celeste clemenzia il sacro volto / lieta così vi scuopre
volto / lieta così vi scuopre, il mio gasparre, / ch'io vi veggio
sbarra. ramusio, cii-ii-354: volse il nostro signor messer giesù cristo dame così
alli xxv di luglio, che fu il giorno di san iacomo, entrammo nella sbarra
barriera ossia un sbarra mobile, vietante il passo, la quale si rimuove, pagata
che nelle aule dei tribu- i delimita il luogo in cui siedono gli avvocati e
la zona delimitata da tale barriera; il tribunale stesso. papi, 1-2-28
ammessi alla sbarra. pecchio, 275: il colpevole si presentò alla sbarra con un
frustare i desideri degli uomini; sventolare il corpo come una bandiera;..
repubblica [i7-iv-ig86], 11: per il sequestro della lauro 14 palestinesi alla sbarra
l'altro corno su quello dell'effigie, il pezzo violentemente incalzato dai due coni ne
del timone, dov * e applicato il manubrio. dizionario di marina [s.
aveva portato alla palestra dov'era maestro il vecchione che pa reva l'
da una linea tracciata sul terreno, il cui scopo è toccare i componenti della
a fare a sbarra, / allegri come il giorno di vacanza. jahier, 37
di vacanza. jahier, 37: il giorno ritorna un ragazzo: che è una
cavallereschi. alamanni, 24-187: fu il primo gargantin, che in man si
g. attolini, 70: nel 1589 il cortile di palazzo pitti fu convertito in
-come strumento di tortura. buonarroti il giovane, 0-110: io veggo là lontan
lo scudo diagonalmente, dall'alto verso il basso e da sinistra a destra.
: porta in azzurro una dorata sbarra / il conte d'ottonlei ne lo stendardo.
insieme delle due linee verticali che attraversa il rigo musicale e indica una pausa fra
del canto, in esso introdotta dopo il secolo undecimo, per indicare al cantante
al cantante la pausa o respiro e dividere il senso delle parole. fu detta pausa
nome delle due linee verticali che attraversano il rigo ed indicano per lo più il
il rigo ed indicano per lo più il fine del pezzo musicale. 12
accostate, atte l'una ad avvolgere il filo, l'altra a porgere appoggio
o guasta. marchetti, 5-240: solo il ferro a preparare è buono / gli
sur una di esse passa e striscia il tessuto che discende ad avvolgersi sul subbiello
. locuz. -aprire la sbarra: dare il via a un'azione, a un'
la sbarra alla generazione nuova e incominciano il terzo periodo che è di svolgimento e
. -fare la sbarra: impedire scherzosamente il cammino a una giovane sposa che si
, se non dona loro qualcosa, il che fa veramente. -passare le
-del muto dover. idem, iii-10-295: il popolo, corrotto e accanato dai governi
incrocio del velo. fenoglio, 5-iii-96: il vecchio si affacciò al finestrino..
che impedisce l'accesso in un luogo o il passaggio (e può rappresentare un caposaldo
dall'altro. d'annunzio, v-1-87: il canale di farasina, ben munito,
una dentatura. savinio, 312: il loquace era quello piccolo e grasso.
che ostacola o rallenta o rende arduo il compimento di un'azione o l'attuazione
e guardo la mareggiata umana che accoglie il papa alla porta di damasco. neppure
papa alla porta di damasco. neppure il forte sbarramento della polizia...
durante l'ascensione della via dolorosa, il pontefice dovesse procedere tra una vera calca
quando fummo all'imbocco della scaletta, il cane tornò a fare uno sbarramento assoluto.
, incanalare e regolare la portata o il livello dell'acqua o per creare un
di aprile 1945 le truppe canadesi raggiunsero il punto più orientale della diga di sbarramento.
universitario, esame o serie di esami il cui superamento è indispensabile per poter accedere
2-39: una trentina di noi avevano superato il severo sbarramento dei primi esami, ed
, entro le quali può venire scritto il nome di una banca, per indicare
che l'assegno deve essere presentato per il pagamento solo attraverso una banca, e
l'assegno sbarrato deve essere presentato per il pagamento solo attraverso una banca o quella
nostre batterie, costituendo contro di loro il così detto sbarramento aereo. c
insieme di mine subacquee, per impedire il passaggio e l'approdo delle imbarcazioni nemiche
, 423: la mattina del 4 il grande incrociatore tedesco 'york'urtò contro lo
a una città per ostacolare e impedire il passaggio dei nemici. sercambi
c. campana, 2-41: volendo il popolo sodisfarsi, furono fatte con catene sbarrar
alzata la pietra, che, colto il cattivello nel capo e rottolielo, l'
: / ho visto di giallo rifulgere il ciel. dossi, i-20: egli tastava
3. ostacolare, intralciare o impedire il passo a qualcuno ponendoglisi davanti.
le mossi incontro, e sbarrandole audacemente il cammino, la investii in tal guisa:
soldati colla baionetta in canna che sbarra il passaggio. 4. contrassegnare un
eventuali aggiunte.. incanalare o deviare il corso di un fiume. uca
pesco. -chiudere uno stretto impedendo il passaggio; circondare un'insenatura.
nancòr: cioè quelle che da tramontana sbarrano il canal delle perle. alvaro, 11-32
penetrò nel vagone, onde gli assonnoliti sbarrarono il mento nei baveri brontolando.
. 7. solcare, segnare il viso (una ruga) o un terreno
di lava che sbarrano di cicatrici nere il paesaggio. moravia, iv-90: due rughe
potenzia del duga. -impedire il conseguimento di aspirazioni. g. carrieri
della chiesa aveva sbarrato castro per investirne il figliuolo pierluigi e nepi per coprirne l'
dante, inf, 8-66: quivi il lasciammo, che più non ne narro
, fermo e lucia, 478: il notaio, sporgendo in fuori il mento
478: il notaio, sporgendo in fuori il mento e la mandibola inferiore, allargando
, sbarrando gli occhi, e scotendo il capo in fretta, fece loro intendere di
« e lo sono », disse il frate agguantando il paoli per un braccio
lo sono », disse il frate agguantando il paoli per un braccio e sbarrandogli negli
, / poi lascia un colpo andar il fier gigante. -intr. con
3. ant. aprire e facilitare il cammino a qualcuno precedendolo, per sgombrargli
strada da eventuali ostacoli. buonarroti il giovane, 9-85: voi potete, quando
/ a sbarrarvi, ove bisogni, il passo. 4. superare o
castelvetro, 133: perché appresso gli ebrei il detto verbo significa ancora fuggire, quindi
, passa a miglior vita... il pontefice nelle sue essequie si trova presente
sue essequie si trova presente e sopra il corpo fa l'officio e poi il
il corpo fa l'officio e poi il fa seppellire, ma innanzi fattolo sbarrare e
trovatogli una pietra nella vessica, vuole il papa averla presso di sé per divozione
riferimento alla fatica di eracle che strangolò il leone di nemea e, scuoiatolo,
con l'impronta de l'èrcole che sbarra il leone. 2. sparare colpi
: furono sbarrate molte bombarde che fra il loro rimbombo e lo strepito delle campane dalla
dalla torre di san jacomo pareva che il mondo andasse sosso- pra. sarpi,
in terra, hanno combattuto e svaleggiato il galleon moresini et un altro vas- sello
lesti e leggiadri, scoppiato che fosse il tuono, nel ripigliarle da terra.
lontano, allora? nievo, 230: il pover'uomo diventava gobbo mano a mano
oramai le forze gli mancavano; grattava il formaggio stando seduto e non ci udiva
gualdo priorato, 7-118: perché il marchese di mortara, conduttore di questa
poi i medesimi quartieri che guardano verso il nimico si devono tener bene sbarrati dalla
ad unirsi. siri, 1-ii-495: il ponte di gressein, spezzato e sbarrato da'
? -presidiato da soldati che impediscono il passaggio. fracchia, 312: il
il passaggio. fracchia, 312: il ponte era sbarrato da sentinelle. fenoglio,
ne la sbarrata piazza, / terge il fin elmo, impiuma il bel cimiero,
/ terge il fin elmo, impiuma il bel cimiero, / guarda se ben
internamente / spranghe traverse, ed uno era il serrarne. verga, 7-992: colla
. di giacomo, ii-662: ne seguì il solito 'fuie ie'napoletano: porte
di chiodi. jovine, 2-184: il paese era tornato deserto. le case dei
folla, che rende difficoltoso o impossibile il passaggio. -anche: protetto da un
d. bartoli, 1-8-104: vocosciura è il porto..., difeso poi
sbarrato alla bocca da un'isoletta che il ripara delle tempeste del mare aperto. manzoni
tutti quelli che venivano dalla parte ove il corteggio doveva passare, accorrevano e si fermavano
sbarrata. di giacomo, i-793: il sole si levava in un immenso bagliore accecante
sbarrata dai castagni. cicognani, v-1-345: il sommo di questo primo tratto era sbarrato
era sbarrato da un muricciolo che pareva il parapetto di una terrazza. moravia, ix-406
4. solcato da una ruga (il viso) o da un'increspatura (
. -attraversato da una decorazione militare il cui colore contrasta con la divisa.
-contraddistinto da una linea trasversale (il numero distintivo di un mezzo pubblico che
, 1-i-1363: in libera uscita, varcato il ponte nuovo sull'aniene, prendevano d'
nuovo sull'aniene, prendevano d'arrembaggio il 7 sbarrato. -listato a
dire: « oh, quine è il grande diavolo! ». pulci, 7-8
legge pagana, / mora rinaldo e il suo leon sbarrato! tasso, 7-1-25:
tasso, 7-1-25: de lo scudo il campo aurato / da sbarrata pantera adorno
sbarrati nel vuoto, cose orrende: il terremoto, i carri funebri della peste con
moglie e i due figli avevano disteso il loro caro sul letto. egli aveva gli
aperte. manno, 1-2-70: lungo il chiaro scamandro erra diffuso / l'armento
3. disteso e pronto a spiccare il volo (le ali di un uccello
. caraccio, 16-58: aguzze [il cavallo] orecchie e curvo collo e
permettano; se non, si fa il medesimo con un tiro di cannone sbarrato
ostile. muratori, cxiv4- 140: il timore non è poco ne'parmigiani per una
i portoni. bontempelli, 20-123: il duro sbarrator di portoni mi gettò un'
. palazzeschi, 4-140: venuto poi il momento di dir basta la direttrice si
balestrici, 2-238: c'è tutto il tempo per organizzare dall'interno una resistenza
con questo grande tubo che si srotola infilare il getto dentro lo spioncino.
salvezza comune, ci sia chi ha il coraggio o l'incoscienza di ascoltare una canzonetta
vien col capretto in braccio e guida il carro, / e come a tanto reggimento
33-42: io veggio certamente, e pero il narro, / a dame tempo già
, chiaronero per gli affannosi crepuscoli preme il respiro l'ottuso cielo dell'impotenza e
d'arma da fuoco (e anche il rumore che provoca). campiglia,
nimici. a. verri, 2-i-1-376: il giorno della ascensione ho veduto la papale
5-262: questo si è un difetto, il quale è epilogo e compendio di tutti
di tutti gli altri in quella guisa che il dir birro è dire in un sol
veduta, sarebbe un gran trastullo il mio. egli è un giovinetto gagliardo
19-280: su di un pancaccio ci facevano il sant'antonio ai prevenuti: una rebbiatura
cosa se ne potrebbe fare? ». il mio padrone sbaruffandoli rignava: « è
: don diego..., perduto il naturai colore e divenendo tuttavia più macilente
vero che le poesie m'hanno sbasato il cervello. = comp. dal pref
, agg. torpido, ottuso (il cervello, la mente; ed è uso
2. rincagnato, schiacciato (il naso). viani, 19-236:
naso). viani, 19-236: il caularo, un viso giallo a spiazzottori,
de'santi, avanti che sbasisse, chiamò il suo barba, e con gli occhi
6-196: « ahimè! » rispuose il bagascione « amico, neppur io ho
a l'olio santo un di loro, il superiore comandò che vegghiassero quattro dei più
diedero subito in le carte tal che il padre, che sbasiva, nel sentire
, / avidi, macilenti a contendersi il pane, / come fanno ad ingombro qua
, quadrata, sanissima dentatura da fare sbasire il povero obeso asmatico, nelle gengive del
, le tiranti sono in pezzi, il pietro l'ho sbasito, il fongo è
pezzi, il pietro l'ho sbasito, il fongo è tutto mangiato dai taruoli.
tempo che si fe de la gironda / il gran canzonamento, un uomo ardito /
goldoni, xi-877: buovo d'antona, il disgraziato, è morto: /.
« io lo faccio sbasito », rispose il maresciallo: « e'pare che,
, ii-435: per l'acqua calvaneo e il povero / si furono in un tratto
, floscia, avvizzita, sbasita, tra il giallognolo ed il livido, e la
, sbasita, tra il giallognolo ed il livido, e la teneva così con gran
si venne a rompere... il padrone, udito sì bestiai tempo, si
impers. lippi, 3-57: il secondo è il vecchina, il gran barbiere
lippi, 3-57: il secondo è il vecchina, il gran barbiere, /
3-57: il secondo è il vecchina, il gran barbiere, / che vuol cìvognor
un problema insolubile in fisica lo spiegare il gran ritiramento e sbassaménto seguito nel mare,
sbanco. michelini, 429: se il luogo massimamente pendente e più basso sarà
di g, è pur necessario che il massimo strisciamento e impeto si faccia nel sito
e però quivi continuamente andrà più scavando il suolo, finche trovi il terreno mobile.
più scavando il suolo, finche trovi il terreno mobile. torricelli, ii-3-266:
(o tutta volendosi), con profondare il canale a proporzione del detto sbassaménto fino
diventa capace di restituire a ciascun richiedente il capitale prestato. -diminuzione di un tributo
. dell'annunziata e del natale [il diacono] s'ingenocchierà, come lo fa
discostano dalla bocca della versilia, che è il loro centro. sbassanza, sf
o tutta, volendosi), con profondare il canale a proporzione del detto sbassamento fino
la chiesa di lunghezza e larghezza: sbassò il piano oltre a due braccia, e
sbassano. gabr. pepe, i-iio: il soffitto della loggia alza verso la porta
o si dovrebbe tutto alzare, ed allora il suolo del cabinetto verrebbe più alto
m. fiorio, 400: sopra il tondo de la fornace over le tavole
tavole di rame e sopra i sassi mettasi il loto mescolato con paglia trita alto tre
... i caratteri. -abbassare il livello delle acque. targioni tozzetti,
se si potesse sbassare du- gento canne il livello del mare, ben presto si vedrebbe
. 2. spostare qualcosa verso il basso, tirarla giù. -in partic
le quale mediante le cuselle se sbassa il ponte da la parte superiore.
. 3. piegare verso il basso, reclinare, inclinare. boschini
l'infermiere alzò le spalle e sbassò il capo. idem, 1-199: sbassando gli
di grazie. -diminuire d'intensità il tono della voce. nievo, 1-417
colle stelle. 4. ridurre il titolo aureo di una moneta (e,
e, per estens., diminuirne il valore). giacomo soranzo, lii-3-64
resterò di dire di un modo che il re enrico vili usò per ritrovare danari,
re enrico vili usò per ritrovare danari, il quale come fu di quasi totale rovina
la morte sua li consiglieri che governavano il re edoardo le sbassarono talmente che,
oro di nuovo divenne grandissima, ed il valore delle cose parve di conseguenza bassissimo
delle cose parve di conseguenza bassissimo. il che non sarebbe stato se, come
: filippo iv nel 1622 fece coniare il due grana, che fu poi sbassato ad
danno di nostre finanze. -diminuire il costo di un bene economico; ridurre
costo di un bene economico; ridurre il valore di una valuta rispetto a quelle
ragione ostava al suo remedio di sbassare il cambio. manni, 1-237: per dare
per dare sollievo ancora temporale si sbassò il prezzo della carne, del pane e
da sezze, ii-56: sia benedetto il nostro bon signore che si è servito di
sbassare la mia superbia. -ridurre il potere e l'autorità di qualcuno;
uom servendo, amando / e quanto il fa sbassar la gelosia; / veggio contra
, percioché non ama l'anima o il corpo solo,... ma l'
principal parte e forma dell'uomo e il corpo secondariamente come veste, sede e
all'emissario del lago, ritrovai che il livello della superficie del lago era sbassato cinque
comune? targioni tozzetti, 6-16: il mare in un certo tempo ed in un
al mare. 8. tagliare il meridiano terrestre al di sotto della linea
al di sotto della linea equinoziale (il sole nel suo moto apparente).
maggior declinazione in esso meridiano che faccia il sole sbassandosi sotto l'equinoziale, videro
levate. -incurvarsi, arcuarsi (il collo). s. carlo da
>eravano le mie forze, mi si sbassò il collo e me se ingravì a vita
alla fine la febbre era sbassata ed il polso era tornato inuguale. p
decadere, venire meno (una qualità, il potere, fintelligenza ecc.).
, 4-315: ome si era sbassato il cervello d'annunziano dalle non lontane laudi
12. svilirsi, perdere la dignità, il decoro. magri, 1-151:
. idem, 14-126: gli abusi malgrado il concilio tri- dentino rivivevano più rigogliosi che
più rigogliosi che mai...: il secolo tendeva alle riforme, i gesuiti
, sbassati dai gonzaga, seguitavano ad abitare il loro palazzo di fronte al palazzo degli
botta, 4-1028: così fu sedato il tumulto, e i plebei restarono molto
tomolo di farina: è argomento che il danaro vai poco o che sia il
che il danaro vai poco o che sia il suo prezzo sbassato, o perché ci
gigli, 46: conoscendosi... il considerabile detrimento che questo felice ma piccol
fagiuoli, 1-3-209: mi verrà mangiato il resto a risquo- terle in detrazioni,
rimediare all'incomodo che ne potesse risentire il commercio sarebbe facile la maniera, perché con
. v.]: 'sbastare': cavare il basto. = comp. dal pref
nazionale dopo la presa della stessa avvenuta il 14 luglio 1789). alfieri
sba- tacchiamento e lo tireremo su, il nostro pesciatello, non ce lo lasceremo
70: ci divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore delle saracinesche dei negozi, le
dei negozi, le porte sbatacchianti, il brusìo e lo scalpiccio delle folle.
urta ripetutamente. pavese, 12-142: il corpo inerte, nudo, tornò a galla
tirare... e trascinare a riva il mostro immane, ancora semivivo e sbatacchiante
sobbalzante. govoni, 7-113: aspettano il passaggio dei treni sbatacchianti, / col
, sessanta addosso a uno. buonarroti il giovane, 9-171: io 'ntrepido
ben prima, sbatacchiargli / per terra poscia il capo, e di cervella / fiorir
per i capegli e lo sbatacchiarono contro il viso di sabina. bonsanti, 4-585
sabina. bonsanti, 4-585: abbrancato il corpo della femmina, lo sbatacchiava sul
altro che caro », ci diceva il... proprietario accompagnandoci e sbatacchiando
ma fu inutile. smanacciando e sbatacchiandosi il cappello nelle ginocchia, mi lasciò per entrare
alzò poi gli occhi, vide sul comodino il ritratto dell'amante, e per un
frutti. soderini, iii-514: quando il mallo della noce si stacca dal guscio
segno che ella è fatta e matura, il che è alf autunno, nel qual
d'untume si stiracchiava, altri sbatacchiava il sacco dell'arena, ed altri le grosse
, n-pref.: qui tornò a strapazzare il mio libro ed a sbatacchiare le mani
tavolino con sì poca grazia che buttommi il calamaio e il polverino per aria, che
poca grazia che buttommi il calamaio e il polverino per aria, che poi,
. « va'! va'! fa'sempre il comodacelo tuo ». e gli sbatacchiò
al vento. guerrazzi, 2-399: il vento penetrò le case spazzando la polvere
violenza facendo oscillare in direzioni alterne (il vento). papini, 28-185:
govoni, 391: dalla finestra aperta sopra il verde / il vento sbatacchiava il cartellone
: dalla finestra aperta sopra il verde / il vento sbatacchiava il cartellone / dei pesi
sopra il verde / il vento sbatacchiava il cartellone / dei pesi e misure.
tonfo che parve colpo di artiglieria, e il contadino e i cinque curiosi furon qua
. de marchi, ii-367: mentre il treno lo portava via sbatacchiandolo, una
o sbadiglia. -far sussultare (il singhiozzo). manzini, 12-118:
delle campane. faldella, 13-126: il mezzogiorno il sindaco lo lascia sempre sbatacchiare
. faldella, 13-126: il mezzogiorno il sindaco lo lascia sempre sbatacchiare alle undici
nella festa del paese, in cui il mezzogiorno è trasportato ad un'ora pomeridiana.
c. e. gadda, 12-45: il campo di battaglia, a parigi, fu
campo di battaglia, a parigi, fu il palazzo del lussemburgo, dove maria de'
/ giustizia, almen (come natura il vuole) / soggiacciano d'ignavia i
comisso, 5-313: sbatacchiano le ruote, il cavallo conosce, l'ombra degli alberi
dimenandosi irrequieti. moravia, i-400: il sedile correva con falsa e cieca violenza,
sbatacchiando nelle curve. -palpitare (il cuore). de pisis, 1-459
de pisis, 1-459: non credo che il mio cuore resista a lungo a sbatacchiare
delle stoviglie. bernari, 3-135: il solitario sbatacchiare delle ruote dei carri sovraccarichi
violenza. fucini, 38: il tonfo di un uscio sbatacchiato. calandra,
. cicognani, 3- 257: il fracasso del portone sbatacchiato interruppe l'imprecazione
piova. -scompigliato dal vento (il fumo); fatto ondeggiare (le
alberi). fucini, 445: il fumo, rabbuffato e sbatacchiato dal vento
). gavoni, 530: tutto il mare in tempesta con le navi /
ripetuta di urti o scossoni. buonarroti il giovane, 10-968: pensonno che dagli alberi
, strapazzati, scompigliati mi ha stretto il cuore. -scaraventato a terra.
: compar me'caro, se mi tocca il ticchio / di fare anch'io de'
acchio, / vò scegliermi per suono il mazzapicchio / per veder s'i'riesco allo
elmo la cresta / e sulla cresta il tremulo pennacchio, / e furon messi di
finestre. fucini, 128: il mio arrivo aveva destato, davvero, rumore
e inconcludente. slataper, 1-21: il mare schizza di gioia, e spuma.
schizza di gioia, e spuma. ché il mare non ama il lento arranchìo asmatico
spuma. ché il mare non ama il lento arranchìo asmatico dei vecchi, lo
e più mi tira / (chi il crederebbe!) è il suon delle campane
/ (chi il crederebbe!) è il suon delle campane, / che l'aria
s'aggira, / e non è mica il suon delle pisane, / quelle,
giocosamente per sonar le campane, essendo il battaglio quello che fa loro render suono
, 3-177: non so quando sarebbe cessato il disaccordo dei lavoratori col proprietario, se
vanesio della locomotiva manovrante in piazza, il suo querulo fischio, l'ansante stantuffo
era uno spettacolo che aumentava di molto il prestigio di piazza delle cure.
fatto. qualcuno osservò tra l'impaurito e il faceto: ma senti del rosso,
i baloardi dia l'assalto e pianti prima il stendardo su le mura.
spossato. foscolo, xvii-67: pregate il cielo: così non avrete in me
: così dicono i legnaiuoli per sfondare il canto del legno che lavorano. =
. cennini, 3-184: sopra tutto il negro avanza, che ti scolpisce meglio
mano e con quella sbatteva del continuo il paniere, subito ch'egli sentiva rodere.
foggie s'abbia bisogno di un camariere il qual abbia special cura di sbatterle e sco-
calvino, 1-528: prima d'aprirlo [il libro] dovevo strofinarlo con un cencio
dicendo, fece l'atto di sbattergli il calcio del moschetto al sedere. savinio,
bastone sul lastrico, s'incamminò per il viale deserto. vittorini, 3-95: l'
vittorini, 3-95: l'uno sbatte il bicchiere contro il bicchiere dell'altro.
: l'uno sbatte il bicchiere contro il bicchiere dell'altro. -respingere una
, ch'o vani, o leggieri il corpo a pena / leccar passando. idem
con lo scudo 7sbattea de l'aste il tempestoso nembo. 2. gettare
stizza. casalicchio, 70: indi il vecchio... si pose a contare
d'oro con sbattere le monete sopra il tavolino, acciò sentissero il suono le interessate
monete sopra il tavolino, acciò sentissero il suono le interessate figliuole. buzzati,
sacchi di farina e di fagioli, il cappello in testa e il sigaro in bocca
fagioli, il cappello in testa e il sigaro in bocca, in un'aria appestata
, 1-i-1723: energicamente la donna si snodò il grembiule e lo sbattè sull'asse.
via distandosene. sbarbaro, 1-99: il racconto di nello io dovevo indovinarlo attraverso
racconto di nello io dovevo indovinarlo attraverso il commento che le prime parole di esso
parole di esso scatenevano nell'anonimo: il quale dava a menarsi pugni nel capo
pugni nel capo, a sbatter via il cappello, a raccattarlo per bìa- sciarne
sciarne la tesa. fenoglio, 1-i-1757: il soldato col pizzo sbattè via la rivista
, da buttare. -determinare casualmente il corso degli eventi (il destino)
-determinare casualmente il corso degli eventi (il destino). gadda conti, 1-12
de roberto, 3-232: ella fece il gesto di tirargliela addosso. « sarebbe
se lo sai » lo minacciò di nuovo il guardiano sbattendogli la luce in faccia «
sul viso ai giovanotti. -offrire il proprio corpo con ostentazione. e.
far urtare violentemente, anche più volte, il capo o altre parti del corpo contro
delle mani aperte contro il fianco del legno rapidamente. brancati,
e luigi prendono uno scivolone, sbattono il sedere per terra. -sbattere i piedi
, 23-39: sbatte i piè, crolla il capo; e ad alta voce /
moravia, ix-153: severino si alzò, il tedesco fece un saluto militare sbattendo i
l'uno contro l'altro oscillando per il vento (gli alberi). p
folti arbori tra di loro, crearono il fuoco. 4. spingere qualcuno violentemente
le storse i polsi e la sbattè contro il cancello. fenoglio, 5-ii-374: tornava
si schiacciavano nella cabina, si succhiavano il sangue. « mi sbatti fuori »,
già tutti in un reparto che chiamano il confine. li sbatteranno fuori. arpino
sbatteranno fuori. arpino, 16-50: il tempo di trovarmi un'altra soffitta. colpa
, ecc.; farli ondeggiare (il vento). ovidio volgar.,
, sì come le foglie, quando il vento borrea le sbatte. marchetti, 5-251
violentemente a riva (la tempesta, il mare in burrasca). donato degli
che eravamo così sbattuti dalla tempesta, il pilotto d'essa nave ci avea detto
. martini, i-ii- 522: il comandante che naviga da 30 anni dice che
temporale simile a quello che ha sbattuto il 'rubattino'ne'giorni scorsi. -urtare le
scorsi. -urtare le coste impetuosamente (il mare). crescenzio, 2-3-309:
. nievo, 728: ora il tuo flutto travolto e tumultuoso sbatte due
imposte / e maledice al giorno che rimena il servaggio. c. boito,
frastuono una porta, una finestra (il vento). atti del processo alla
monaca di monza, 478: se aprevo il parlatorio, era la vostra e la
furia grande le imposte, mi spense il lume. stuparich, 5-118: mi levai
dioscoride], 545: quando si sbatte il psillio con acqua fresca di fontana fino
olio overo con siropo violato, purga il corpo. soderini, i-513: volendo
. soderini, i-513: volendo fare il vin bianco limpido e trasparente, piglia l'
1-615: che vita maledetta / è il far la cameriera! / dal mattino alla
/ è mezz'ora che sbatto; / il cioccolatte è fatto, ed a me
piscine, turbar tacque, per vederne il netto. 9. chiudere e
. pirandello, 8-207: contemplava intanto il suo podere, sbattendo continuamente gli occhietti
continuamente i denti o le ginocchia per il freddo o per una forte emozione.
venne voglia di andare a passare il rimanente della giornata con lei, preso
e fare una meditazione per definirli? il più delle volte sono porcherie senza patria
insetto). daniello, 619: il falcon, quando gli è tratto il cappello
: il falcon, quando gli è tratto il cappello di capo,...
tali': quello scuoterle che fa talora il gallo, tenendole aperte come se volesse volare
. massaia, i-166: quando sentii il gallo sbattere le ali, svegliai subito la
: quando avessero introdotto alla sua presenza il piccolo corvo, come subito avrebbe allargato
allargato e sbattuto le grandi ali, allungato il collo, abbassato il rostro grifagno!
ali, allungato il collo, abbassato il rostro grifagno! slataper, 1-47: amavo
carogne. io sto qui a fare il frate e quella si fa sbattere. cassola
camice. 12. far apparire il colorito pallido e smorto; rendere il
il colorito pallido e smorto; rendere il viso meno luminoso (il colore di un
; rendere il viso meno luminoso (il colore di un abito). -
. - in partic. neltespressione sbattere il dente. bellincioni, 1-154: che
bellincioni, 1-154: che piacere è il stare in un palazzo / e non
7-5: chi dal compagno a ufo il dente sbatte. i. nelli, iii-276
difficile a impararsi; ma per isbattere il dente bisognerà affaticar- cisi. forteguerri,
13-87: si fa l'ora di sbattere il dente. goldoni, vii-1159: l'
ma c'è poco da sbattere, ed il ragazzo è di buona bocca. fanfani
lo stesso di aver di che vivere, il cui pieno, pure usitato, è
pure usitato, è 'aver da sbattere il dente'; come sbattere il dente vuol
'aver da sbattere il dente'; come sbattere il dente vuol dir mangiare. è di
di quattro ore, poiché ebbono preso il borgo, dettono lo assalto alle mura
con prosperità defl'armi milanesi, avendo il carmagnola toccato una sconfitta notabile a soncino
a soncino ed essendo stato fieramente sbattuto il marchese di monferrato. guerrazzi, 1-40
: erennio ponzio ammoniva i sanniti che il popolo romano sbattessero così che in processo
in processo di tempo non levasse più il capo. -per estens. indebolire
in maggior pasta, essere sicuro che il papa... non lo offenda:
... non lo offenda: il che non può fare se non sbattendo la
campana, i-2-18-141: essendo... il disegno dell'imperatore solo rivolto a sbattere
solo rivolto a sbattere in tal modo il re francesco che se ne raffrenasse l'
tempo con grande animosità minacciava e nodriva il trattato della pace. b.
era non di abbattere ma di sbattere il duca, la vittoria in una sola sarebbe
dalla fame e dal freddo tanto che il becco e l'unghie le diventano bianche.
sesantadue nuovi, computando in detto prezzo il salario del tempo era stata meco a
che feciono pagassi ciascuno anno, cominciando il presente anno, fiorini cinque larghi.
anco altro dieci [milioni], che il governo dimette ai popoli meridionali affinché se
piero della francesca, 67: mecti che il pu- pone valesse 3 soldi e 3
pone valesse 3 soldi e 3 soldi vaglia il cocomaro; 3 puponi vagliano 9 soldi
9 soldi, sbacti 3 soldi che vale il cocomero, che a meno resta 6
, 2-61: da questa distanza sbattiamone il semidiametro di quel cerchio. -eliminare da
aretino, 20-139: - ti dirò il mio parere, del quale piglia la
bugia a la verità,... il mio parere è che tu faccia la
cioè fame la tara. -distinguere il bene dal male. soldani, 1-20
dal male. soldani, 1-20: il mal, che tocca poco men che a
contraddire un'argomentazione, confutarla, negarne il valore e la validità. b.
sforzi dell'avversario, et all'incontro il riso della parte con lo sforzo delle
libro 6 t>e iustizia et iure'arditamente sbatte il fondamento posto che si possa comprare a
posto che si possa comprare a minor prezzo il danaro per esser lontano di luogo e
latini e agevolmente sbatte quanto ne oppone il dottissimo samuel bochart. -superare in valore
picciola pittura del medesimo maestro che è sopra il lavatoio de'monaci di s. michele
, avvegnaché gli fosse sopra quasi tutto il mondo ed egli e sua gente fossero
tra i piedi, oh!, il mondo non è che un regno d'infelicità
le fronti dei bastioni, passarono anche il fosso. capriata, 204: cominciò
fosso. capriata, 204: cominciò il doria incontanente la batteria, e avendo assai
violentemente, anche più volte, con il corpo o con il capo contro una
volte, con il corpo o con il capo contro una superficie rigida. forteguerri
una piroetta, vado a sbattere contro il lavandino. -andare a finire addosso
l'uomo nero... alzò il cero, la fiammella gli sbatteva sul
paura a vederla. piccolomini, 10-186: il che intendendo il coro, subito assalito
piccolomini, 10-186: il che intendendo il coro, subito assalito e commosso da grande
, 1-4-61: non facev'altro [il malato] che smaniare, / che
g. c. croce, 50: il versare delle lagrime loro, lo sbattersi,
, in partic. alla passione amorosa (il cuore); fremere (il corpo
(il cuore); fremere (il corpo, una parte di esso).
naturai colore / tutto perde, sì il core isbatte e lagna. re enzo,
coperchio / e lo vasello, ove il cor dimora, / nonn. è spezzato
la mena... si sentiva il cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare
sé, prese un coltello da sopra il canterano; e con il cuore che gli
da sopra il canterano; e con il cuore che gli sbatteva, stette pronto
più spesso che lo sbatter dell'ala senti il batter del martello. michelstaedter, 634
: in un tanfo di cloro sentiva il lento strisciare d'una granata dietro al sottile
martello l'altro cornetto del caccianfuori, il qual viene a sbattere, facendo brandire
concepito, correranno a picchiare e sbattere il detto pignone. d'annunzio, v-2-213:
forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato nell'acqua verdastra del canale panfilio
, svolazzare più o meno rumorosamente per il vento (i panni, una tenda,
: su la nave, nell'entrare il porto, / il peggio vinse: sciolsero
, nell'entrare il porto, / il peggio vinse: sciolsero i compagni /
iv-2-175: andava innanzi gravemente, misurando il passo al ritmo delle musiche, con
montale, 1-114: goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera
goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera, / tutto
-arrivare a folate ripetute e violente (il vento). vittorini, iv-121:
imbarcazione). falconi, 1-12: il vassello longo non si sbatte tanto quando
longo non si sbatte tanto quando ha il mare a prua o su l'àncora.
mi sbatto nel contrasto fra l'eterno e il transitorio,... fra la
fondo, e spesso affannosamente, per il conseguimento di un risultato, di un
. guicciardini, 2-2-220: quando [il tiranno cacciato] si è sbattuto uno
in casa. galileo, 1-1-186: tutto il giorno si vanno scoprendo nuovi rincontri in
non vale la pena 'sbattersi'e cerca il modo di vivere senza lavorare, non
de fame dove andranno a sbattere? il grembo della mamma non può riprenderli indietro
dove sbattersi: non sapere come passare il tempo o che fare. arpino,
non sa dove sbattersi. -sbattere il mostro in prima pagina: presentare,
modo clamoroso, scandalistico e talvolta senza il sostegno di elementi probanti, un personaggio
sollecitazioni emotive, come quella di sbattere il mostro in prima pagina. -sbattere il
il mostro in prima pagina. -sbattere il naso contro qualcosa: trovarsi di fronte
, un bel giorno va a sbattere il naso contro la sottanella di una sartina
. pavese, 8-113: c'è il tipo d'uomo che non può tollerare
, iii-4-96: va l'empio mostro [il treno]; con traino orribile /
così andò spargendo che ambidue aveano mantenuto il loro posto con egual risoluzione. « in
la porta, e ci sarebbe voluto il martinello per aprirla. egli ci teneva
a non compromettere la calma della cucina e il suo ideale era che le pratiche,
suo ideale era che le pratiche, salvo il rispetto dovuto prima alla sua autorità,
). sbattezzaménto, sm. il togliere il vecchio nome per assegnarne uno
sbattezzaménto, sm. il togliere il vecchio nome per assegnarne uno nuovo (
vuol dare del capo o battere il capo nel muro; egli è disperato e
ad icanio mancar di fede, ma sbattizarmi il dì mille volte. melosio, 3-ii-71
ii-46: un mezzo inglese non sarebbe possibile il farlo bere a cotesta tazza, ed
: cosa da stupire, dico, che il tasso, più tosto che comportare che
di poeta. verga, i-460: sapeva il fatto suo in ogni cosa, il
il fatto suo in ogni cosa, il diritto e il torto: soprattutto il
suo in ogni cosa, il diritto e il torto: soprattutto il torto che gli
, il diritto e il torto: soprattutto il torto che gli facevano, costringendolo a
. n. franco, 6-36: il che l'invidia comprarebbe a contanti sendo
della speranza. 4. mutare il proprio nome o quello di altri. -per
. -per lo più in relazione con il compì, ogg. della persona.
faldella, 1-61: era una dichiarata corbelleria il barattare l'onorato cognome trasmesso agli arcadi
agli arcadi dai loro nonni e sbattezzarsi il nome cristiano per pigliare altri nomuc- ciacci
) e, come sbattezzandosi, gittò il nome di michele e riprese l'antico
sanzioni non fu costretta a sbattezzarsi assumendo il cognome della titolare. -con
? / riforma radicale: / sbattezzate il giornale! / questo nome di «
, mi sarebbe sembrato di sbattezzarlo: il suo vero nome non mi ricordo averlo
a milano... c'è il vezzo di sbattezzare metà di una strada,
. c. arrighi, 3-139: il trippa, come fuon della grazia di
, piangendo, sbattezzandosi, le rivelò il caso. = comp. dal pref
l'ore per le mani e cristo e il cristianesimo. lubrano, 2-63: un
: si suole ne'campi di quelle radere il bianco e poi avere una tinta d'
per gli scuri...; ma il campo, se ci e grottesche o
fu ancora... [iddio] il primario pittore, quando colorì la terra
confermai maggiormente nella mia opinione, che il riflesso dei coralli che stanno sott'acqua
a sbattimentarla di rosso né a darle il nome. = denom. da
campo scuro, per far risaltare maggiormente il suo disegno. il nero è nero
per far risaltare maggiormente il suo disegno. il nero è nero, perché non licenzia
in volto dalla luce riflessa. buonarroti il giovane, 9-268: ella vede uscir fuor
anche con un altro oggetto (e il rumore che ne deriva).
2-1-382: cantavano i salmi, accompagnando il sacro canto collo sbattimento delle mani e co'
parola 'motore'pronunziata subito dopo, il ronzio dell'apparecchio. -in
14-1-107: in quella terribile uscita che fece il vesuvio su la fine deh'anno 1631
valerio massimo volgar., i-305: il parto ch'ella avea nel suo ventre
ragion di farlo, non ne sappiendo il perché. f. casini, i-5:
perché. f. casini, i-5: il solo zelo della gloria divina non basta
battute concitate che basso e soprano (ma il basso con quali sbattimenti di voce,
appena un residuo di musica, torrente che il fuoco della passione ha prosciugato,
che sono quell'ombra tolta dal sole, il quale, più crudamente che il lume
, il quale, più crudamente che il lume, le fa in terra, nel
: può a suo modo porre [il pittore] il rilievo e prendere il lume
suo modo porre [il pittore] il rilievo e prendere il lume da qual banda
[il pittore] il rilievo e prendere il lume da qual banda gli piace,
piace, purché si faccia di modo che il sbattimento di esso rilievo si dimostri sfugire
esso rilievo si dimostri sfugire in dietro per il piano dove egli è posto. d
e per magistero d'arte: spartendo il lume, qui temperato e sfumante,
oscurità che producono i corpi opachi sopra il piano sul quale sono posati. r
baldinucci, 9-vii-31: troppo lunga cosa sarebbe il descrivere tutti gli altri addobbi di quelle
redi, 16-iii-380: alcuna volta rassembra [il riccio marino] velato di verde,
da tè con crostate di frutta e il vino proprio, pigiato nel podere, gli
bisnonna e i gilets neri del bisnonno, il charleston della mamma e il rock 'n'
bisnonno, il charleston della mamma e il rock 'n'roll della zia.
v-2-154: io cercavo lo sbattimento e il divago in lunghe soste sulle panchine di
replica molto spesso a ripetere in tutto il medesimo, senza provarlo, mi rimettessi
una bandiera, di una tenda (e il rumore che ne è provocato).
mio spirito un significato sinistro, aumentarono il mio terrore. buzzi, 245:
con cui si chiude una porta (e il rumore che ne deriva).
. b. machiavelli, 27: il perché rimanemo finalmente d'a- cordo insieme
d'a- cordo insieme che amaro, il quale avea domattina andare lassù per altro
, che scuote oggetti o persone (il vento). jahier, 2-13:
del vento sbattitore / scoccando in misura il grave cuore motore / come un degente che
si sfascia mi son ritrovato / rifatto il corpo del camminatore. = nome d'
= nome d'agente da sbattere-, il significato del n. 2 è registr
sbattiture o nel cader da alto, che il dolore appari atroce e che discendino molte
. chiusura energica di una porta (e il rumore che ne deriva).
deriva). volponi, 4-163: il composito solfeggio cessò con la sbattitura decisa
e da uovo (v.); il significato del n. 2 è registr
doni, 3-99: a questo sbattocchiare corse il portinaio con la chiave e 'l mazzuolo
non posso, / di'pur che il mesto suono, / che a te l'
, 65: prima le femmine / fanno il corte più denso di cenci, /
2. tr. dire (e introduce il discorso diretto in immagini scherzose).
p. della valle, 3-385: viene il re, accompagnato da pochissimi de'suoi
la prima volta, alzandosi prima alquanto il capo e poi abbassandolo in fretta,
f. f. frugoni, i-49: il lione, pizzicato dalle mosche importune,
piccola sbattuta alle uova per impedire che il composto si disgreghi. 3. gerg
... della spiccia intimità che il padre... lanciava in informi parole
altro fra loro, accesero e fecero primieramente il fuoco. varano, 1-127: allor
poco arride / agl'infelici, ravvivò il più grave / zefiro occidental su tonde
di quella campagna sparsa d'ulivi, il tonfo dei panni sbattuti sull'orlo della
sbattuti. d'annunzio, iv-2-213: tutto il palazzo era pieno dell'acuto tintinnìo de'
. di tratto in tratto si udiva il rimbombo d'un uscio sbattuto. caproni
/ che già vedemmo del nono anno il giro / su questo lido?
, appiattito. lubrano, 2-54: il sagramento, se ne state al testimonio
assai bella, salvo che, secondo il genio mio, quelle grate d'ottone,
colse nella canna della gola del detto il quale cadde in terra morto. caro,
2-894: in questa, acceso / il debil vecchio alzò tasta e lanciolla / sì
ovi freschi alquanto sbattute e mescolatile con il cervello, e faretile a modo d'
. guerrazzi, 9-i-17: gli strinse il bavaglio alla gola, della spuma del
mezzo morti per li disagi e per il freddo tra li sassi e le grotte,
di salute precaria (una persona, il volto). manzoni, pr.
sp., 9 (149): il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque
capelli bianchi. dossi, i-32: il marchese avea la faccia sbattuta silenziosamente disperata
occhi sbattuti, le ginocchia stracche, il sonno interrotto, i tormentati sospiri e
sonno interrotto, i tormentati sospiri e il trepidante polso, febrosa la mostravano in ogni
passata la furia di quelle procelle, il regno e la repubblica, rimasa sbattuta
c. campana, ii-3-4-95: così consigliato il generale da hamet col rappresentargli molt'agevole
loro disegni. sagredo, 1-526: se il persiano avesse secondato la vittoria, averebbe
. sfrenamento di ardiri, dove il lavoro è più dei proti che dei
cellini, 1-46 (124): il povero uomo, molto isbattuto, presto
tempesta / del suo sbattuto cor, tu il puoi d'un detto, / d'
mamma, mamma! mi son sognato il povero babbo: m'ha detto che
la estrema sensibilità sempre troppo vibrante impediva il coagularsi d'una volontà che la contenesse
vita, oltraggiati nella memoria, patiscono il supplicio di tempi ed eserciti corrotti.
fenoglio, 5-ii-403: la vigilia stetti tutto il giorno sbattuto sul letto a pianger ogni
, tr. (sbafilo). disfare il baule, i bagagli. fagiuoli
le mediocrità, e la bella povera il vecchio sbavacchiante. = comp.
bavaglio. saraceni, ii-415: il carmagnuola, incarcerato, esaminato e tormentato
imprimer zanna nel buon daniele per aver egli il suo corpo dalla verginità rassodato come un
anguillara, 6-118: sbuffa [il cavallo] ira e veleno / e
/ e sbava per superbia e rode il freno. marino, 20-284: rimorde
freno. marino, 20-284: rimorde il morso, che con or l'affrena,
immondi i sacrestani della disfatta hanno collocato il libro della cronaca di caporetto; e lo
e sbava e ogni volta che tira su il fiato, risucchia. moravia, i-324
, risucchia. moravia, i-324: il bimbo... prese ad un tratto
bianchi tuoi marmi, tu nutrì dentro il nuovo cerchio daziario del pe- ruzzi
pallottola gli aveva trapassato un polpaccio ed il sangue sbavava sulla calza di lana nera.
di lana nera. -schiumare (il mare, un corso d'acqua).
per entro agli scheggioni delle balze, il luccichio del filo d'acqua che sbava nel
fondo al giardino, / ci ritrovammo il mare ai nostri piedi; / sbavava
di sottinsù; comincia insomma solo quando il lume sbava e rade sotto quei voltoni
si diffondono. sbarbaro, 1-53: il cielo si sbava di viola con presenti-
contorno prestabilito. alvaro, 16-253: il suo rossetto d'un rosso viola, sbavava
dentro un vestito di salda, dondolava il capo sul petto, sbavando la camicia.
la camicia. tozzi, iv-406: il vitellino aveva mangiato poco del granturchetto tagliato
ragno). angioletti, 1-84: il ragno dei sobborghi non fece neppur caso
, che ha sbavato d'oro / il guanciale dei prati, esce un lamento
negli ascoltatori. gramsci, 6-297: il giocoliere si è vestito da cirano, e
cirano, e sbava poesia e agita il pennacchio. savinio, 25: nella penombra
parole magiche, formule che nessuno ha il coraggio di ripetere. = comp
la parte ch'è fuora della fornace, il detto buco si deve fare largo per
si faceano a mano, battendole sopra il tasso di piombo, lavoro lungo e costoso
. schiumalo, sbavalo, e vedrai se il cimento ti risponde di buon carato.
per incannarla [la canapa] si prende il filatoio e l'arcolaio. quando,
. -secreto in forma vischiosa (il filo di seta). manzini,
e. cecchi, 8-51: quando il mutamento diventò più deciso, sull'acqua
e sbavata di vento, parve che il mondo cercasse d'alzarsi in punta di piedi
, per dare un bacio, spiccare il volo, esalare un sospiro. -depositato
, da prodotti ceramici parzialmente essiccati, il materiale in eccesso, accumulatosi generalmente in
delle lumache. redi, 16-iii-151: fece il suo bozzolo tutto di seta bianca,
dal giallo zolfo, attraverso l'arancione e il rosso vermiglio, fino al rosso cupo
grande cautela nel libro delle copie, abbassavo il torchio, 10 risollevavo ansioso: ma
acqua. quarantotti gambini, 6-62: il vaporetto aveva doppiato punta grossa: appena
in quelle giornate calde e quiete striavano il mare. -lingua di materiale lavico
materiale lavico. bacchelli, 9-46: il monte dall'altra parte strapiomba nero e
della sola cosa di cui sa parlare cioè il mare, pur qui con molti difetti
dalla bocca. dannunzio, iv-1-597: il bambino sentendosi libero agitava le gambe e
tenca, 4-72: in fin dei conti il pane è pane, e il vino è
dei conti il pane è pane, e il vino è vino, e coll'uno
forma, senza curve e rilievi (il corpo in abiti rigidi).
malsanic- cia e cachettica, come dice il bianchini, non l'ho mai sentito
terracotta o di porcellana, facendone saltare il beccuccio o l'orlo. -anche intr.
recipiente di terracotta o di porcellana o il becco stesso). savinio,
). savinio, 27-179: ecco il lavabo con la tavola di marmo,
lavabo con la tavola di marmo, il catino a fiorami rossi, la brocca dal