aprirò un po'più tardi, quando il sole / bacerà la sua camera e il
il sole / bacerà la sua camera e il suo letto, / quando si sarà
, brividi sottili e freddi correvano lungo il dorso a intermittenze regolari. jovine,
tratto si accorse che urlava e che il sangue gli rombava insopportabilmente nella testa.
nella testa. brancati, 4-250: il cuore di antonio si dava a rombare
di dollari e sterline, / romba il lavoro. térésah, 2-239: che è
: lo spinto sia prono / verso il passato. cardile, lxxv-180: lontano,
lxxv-180: lontano, par che rombi il mare; / è la vita che romba
10. trascorrere rapidamente (il tempo). foscolo, ii-287:
ora su i tumulti vani / rombare il tempo. 11. incombere,
e si sente che romba. c'è il nemico che incalza. e che può
d'annunzio, i-1021: ha dato il cipresso all'amore / e il mirto
ha dato il cipresso all'amore / e il mirto a colei ch'è più grande
a colei ch'è più grande, / il mirto alla morte che odo / rombar
dolore). deledda, v-650: il dolore mi romba dentro come un vulcano
grido, rombando per l'aria come il sasso d'una fionda. panzini, ii-87
/ alza venere gli occhi, e il maggior figlio / vede, cupido,
. doni, 170: viddero tutto il popolo correre e imperversare in qua e là
e dame. nomi, 12-84: il nemico ci tratta da ragazzi, / perché
ai sonanti bossoli comincia; / ora il picchiar de'bossoli sul piano; /
de'bossoli sul piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare,
, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar de'due dadi; or
dadi; or de le mosse / pedine il martellar... /...
.. d romor cresce, / il rombazzo, il frastono, il rovinio.
romor cresce, / il rombazzo, il frastono, il rovinio. grossi,
, / il rombazzo, il frastono, il rovinio. grossi, ii-396: un
e le sale. guerrazzi, 1-473: il liofante, atterrito dal rombazzo di urli
innanzi. carcano, 45: fra il sommesso cinguettìo nelle panche della scuola e
, 932: giù di fuori è il salutar contento / e il ristare e l'
fuori è il salutar contento / e il ristare e l'andare e venir lento /
gente che ha finito, / e il rombazzo e il garrito / da un capo
ha finito, / e il rombazzo e il garrito / da un capo all'
maestra / di bimbi su e giù per il villag gio. bacchelli,
gio. bacchelli, 14-188: rapidamente il clamore crebbe fino a diventare un
contraria, / graffiandosi e stridendo, / il del empiè d'un rombazzo stupendo.
arrabbia, 7 tanto più ne gode il pazzo / lupo e mena un gran
armenti / è la festa nei pascoli e il rombazzo / che fan gridando a tutta
corvi. pascoli, 1244: lo rivedo il marmoreo palazzo / delle gronde vocali /
soderini, i-30: i tuoni, passando il sole per i segni australi e vernali
segni australi e vernali, cioè per il capricorno, aquario e pesci, spesso
de'venti; /... / il turbo e la procella ab- biam ne'
sordo prodotto da un urto. buonarroti il giovane, 10-968: sur una tenda duo
, 13-458: narrasi eziandio di don retro il giustiziere come... baccasse per
-fracasso (e, in partic., il frastuono provocato dal traffico cittadino).
grazzini, 43: io sento già il rombazzo / ed udir parmi le tue maccatelle
grazzini, 43: io sento già il rombazzo / ed udir parmi le tue maccatelle
si levassi / per la fanciulla trafugata, il vecchio, / che crederà d'esser
temere i flutti della vostra adunanza ed il rombazzo e le risa e lo sdegno
rutone. carcano, 459: flavio, il quale aveva avuto la minor parte in
troppo delicato, anzi, come dice il volgo, schizzinoso chi trova in essa
..., e può immaginarsi il rombazzo d'allarmi, polemiche e rettifiche che
gran stramazzo / in atti. buonarroti il giovane, 9-43: non è per
venti pazzi / quel maestro nastagio, / il cui rombazzo a me di fuggir giova
, 4-198: rccoli ha gli occhi, il mento in su voltato: / nel
un codazzo / e alla bassetta scaricare il bacchio, / e non le manchi di
mazzo / e fi cambiar fogge e il cappello e il pennacchio / e il poter
fi cambiar fogge e il cappello e il pennacchio / e il poter a suo
e il cappello e il pennacchio / e il poter a suo modo far rombazzo.
r. bonghi, 662: perché il tintoretto affettava di sentire per tutto come
di vergogne ch'io non riesco a trovare il bandolo della mia vita per sempre perduta
ad esser detto come già disse il diavolo a colui che tosava i
rombo. a. boni, 411: il rombo è un pesce piatto di grandi
, che trovasi frequente nella svizzera presso il lago di costanza. 2.
], 264: qui si ritrova anco il rombite, grosso quanto una castagna o
un rombo, dal quale ha tolto il nome. = deriv. da
tarme fanno rombo. boccaccio, viii-3-212: il quale rimbombo, dice l'autore,
assai stagion ritenne / della pennuta striscia il forte rombo. b. corsini,
, con gran rombo / a inseguir prende il colombo. pascoli, 161: poi
torpida, dove non si udiva che il rombo di qualche insetto. g. raimondi
g. raimondi, 6-11: finito il rombo dei piccioni, nel portico ritornava
rombo dei piccioni, nel portico ritornava il silenzio. -con riferimento a divinità
; / da ogni parte si sentiva il rombo / de'lor destrier, ch'ognun
quel trotto, un galoppo furioso, il rombo di cento cavalli sfrenati in una
ariosto, 2-50: con lancia arrestata il cavalliero / taria fendendo vien d'orribil
stelle. caro, 9-916: mezenzio il vide: e l'altre armi deposte,
la testa. indi scoppiando / allentò il piombo, che dal moto acceso / squa-
e con gran rombo in una tempia / il garzon perco- tendo, ne l'arena
lo distese. marchetti, 5-48: il suon dell'armi /... e
armi /... e delle frecce il rombo. -tonfo, rumore
suono del ripercuotere dell'arme insieme, il quale suono propriamente parlando è appellato rombo
5-138: mi par d'avere nelle orecchie il rombo / della campana. d'annunzio
: le campane di san marco diedero il segno della salutazione angelica; e il
il segno della salutazione angelica; e il rombo possente si dilatò in lunghe onde su
3-113: dalle porte del tempio, il rombo dell'organo si rovescia nel traffico
, 255: tutto oggi tuonò tanto assiduo il cannone, che è un rombo continuo
che è un rombo continuo e ne trema il suolo e le case tutte sensibilmente.
al piombo. beltramelli, iii-992: il rombo della guerra era alla soglia.
del cannon. govoni, 688: il rombo di zampillante mina / di nera
, 15-415: oh avere una buona volta il coraggio di infliggersi quel rombo terribile e
. leonardi, 4-52: fiede le montagne il rombo / della rocella. giuliani,
della rocella. giuliani, ii-92: il tempo gragnolava, e la bufera schiava
tanto che a quel rombo mi dava volta il cervello. d'annunzio, iii-1-210:
cervello. d'annunzio, iii-1-210: il vento fa un rombo singolare, nella
schioppettate. quasimodo, 1-43: s'ode il vento con rombo di crollo / se
, udiva qualche latrar di cane e il rombo dell'acqua alla cascata del mulino
scrosci repenti, sì terribilmente? / è il mare? il gran mare che piange
terribilmente? / è il mare? il gran mare che piange in un fiotto /
di spume. fenoglio, 5-i-690: il rombo pieno del fiume, il tamburellare
5-i-690: il rombo pieno del fiume, il tamburellare della pioggia sul tetto.
; ma le voci dei venditori ambulanti, il rotolare dei carri, il rombo dei
ambulanti, il rotolare dei carri, il rombo dei tram sono dominati dal rantolo
rantolo atroce. panzini, ii-507: il rallentare dell'automobile, un rombo chiuso
beltramelli, ii-461: quand'ero ragazzo ricordo il senso di penosa nostalgia che mi dava
senso di penosa nostalgia che mi dava il rombo di un treno che si allontanava
un'ora dopo si volava verso lisbona. il rombo dei tre motori mi si confondeva
angioletti, 1-119: scendeva sulla città il languore del tramonto, roseo sulle facciate dei
i canti lontani delle donne, acquetava il rombo delle macchine. g. raimondi,
girare sullo spiazzo e poi infilai velocemente il viale di accesso. -frastuono
degli orti [la cavolaia] / tra il rombo turbinoso cittadino. valeri, 3-67
8-684: la voce di questa canzonettista e il rombo dell'orchestrina facevano una violenza orribile
... si sentiva vibrare nel petto il rombo di quella voce soffocata.
voce soffocata. 8. il pulsare affannoso e agitato del sangue nelle
sorella morta e nel suo sangue / il rombo d'altre vene ritrovasse. gozzano
i-825: nel silenzio meridiano ella sentiva il rombo del sangue nelle sue vene, sentiva
rombo del sangue nelle sue vene, sentiva il sangue fluirle dal cuore nel cervello e
, 633: sentii diventarmi di piuma il cuore / nell'incantevole rombo d'amore /
jovine, 340: s'era quietato il rombo del sangue e potè udire lo scroscio
continuo, e in mezzo al rombo udiva il grido breve e secco d'andrea sperelli
giunge a quando a quando, attraverso il rombo della mia malinconia. tornasi di
.: dalle loro viscere si levò il rombo del terrore, senza suono,
. pavese, 2-164: udivo come il rombo del silenzio nella penombra, e
d'annunzio, i-441: da presso udendo il rombo de la morte, / ridon
(un fatto). buonarroti il giovane, 9-169: m'ha commesso che
cibo migliore. monosini, 384: il vino al sapore / e 'l pane al
signori. ibidem, 273: sopra il sai non è sapore, sopra dio
saporétto. prudenzani, titil sollazzo e il saporétto. s. bernardino da siena
tutto ciò che ha a fare a ponere il suo signore in saporetti. dolce,
rivederci animetta mia inzuccherata. -a rivederci il mio caro saporétto, il mio dolce
. -a rivederci il mio caro saporétto, il mio dolce intingolo gustoso. casti,
consente, / è un saporétto, che il piacer rinnova, / trovar ripulse.
pietro metastasio, non hai mai lodato il vizio, anzi hai sempre lodato la virtù
amarognolo, l'hai sempre offerta con il condimento della musica. baldini, i-786
di s. domenico, 23: elli il bevea sì innacquato, ch'appena vi
vino e da'cibi di molto sapore acquista il gusto più delicato e più fino,
più appetibile o saporito, un cibo o il vino; fare acquistare sapore.
, 1-27 (i-339): a dir il parer mio, e'mi pare che
tutti i cibi del mondo ove non gioca il vino siano insipidi, e quanto il
il vino siano insipidi, e quanto il vino è megliore certamente saporisce più le
quel dubbio che saporisce in gran parte il poema inglese..., quei
vii-75: ecco, signora mia, ecco il grazioso effetto / del suo brillante spirito
maravegliare, / qual tengo qui sotto il mantel ascosa? / -e qual coco la
quei terreni le biade e l'uva, il quale spegne la putrescenza, secca le
i rocchi di ciccia del maiale, dava il condimento per tutto l'anno.
più intenso. tommaseo, 13-iii-243: il gusto di voi saporisce là dove non
qua com'io mastico bene e com'il tracanno saporitamente! ragazzoni, lii-13-97:
selimo; e quanto prevaleva in maneggiare il visco dell'adulazione e nel condir più
! dimmelo tu -o fu egli alcun altro il motivo che mi condiva sì saporitamente quel
bene la kermesse e condisce tanto saporitamente il sauerkraut? -figur. spiccatamente, eminentemente
dormuto. duodo, lii-15-194: posto il terraiuolo per terra, faceva mettere un paggio
mettere un paggio per traverso, sopra il quale appoggiava il capo, e due altri
per traverso, sopra il quale appoggiava il capo, e due altri si accomodava
. ser giovanni, 3-81: come il marito fu ito, e la donna
saporitamente. gualdo priorato, 3-i-51: il marchese di chasteauneuf... esercitava
esponeva ad un terribile genere di offesa, il ridicolo: sentimento che quelle spavalducce applicavano
1-7-11: né punto men profittevole era il conversare dimestico di tutti e tre che
mi fu consegnato dal signor marchese orsi il vostro libro per leggerlo, e già ne
gituto dar luogo alla venerina marmorea che il signor iangiorgio cesarino vi donò,.
, co'dipinti a chiaroscuro, imitanti il basso rilievo nella maniera del traballesi e
tale che io ridirvi non posso, il vi direi. = deriv. da
soperchio, acciò che conservi santade e il tuo cibo ti faccia prode e desti
tuo cibo ti faccia prode e desti il tuo palato alla fame, la quale,
, a pian passo procedendo ed ausando il gusto a quello che non gli bisognerebbe,
, / che solletica fuor d'uso / il palato più squisito. ferd. martini
affanno più che l'usato avuto o forse il saporito bere, che a cisti vedeva
, la condizione degli olandesi, che ama il sale e gli aromati, li rendeva
si dice saporita: che vuol dire il contrario di sciocca o insipida e senza sale
senza sale. bacchetti, 5-43: il prosciutto di recoaro, di cui agata era
fresco, frizzante (l'aria, il vento). achillini, 2-11:
rimanere lassù a godermi fino al tramonto il venticello che spirava saporito dal mare.
uno stato d'animo di viva allegria (il riso). d. bartoli,
f. frugoni, iii- 603: il pappagallo spiegò di repente un volo dal pugno
della pazzia'. -ristoratore e profondo (il sonno). libro di sydrac,
doni, 2-32: aveva la giovane e il bellissimo paggio dopo i piacevolissimi sollazzi preso
saporito sonno. groto, 1-67: il sonno è più saporito al romor dell'
ben saporita. pirandello, 7-67: il padre doveva sudare una camicia, certe
bello d'aspetto, tanto da suscitare il desiderio sessuale. -in senso generico:
da me, fu opportuno ne sequisse il divorzio, quantunque fusse cum mio dolore
, quantunque fusse cum mio dolore: il perché era una bella giovene, grande,
bianca e non manco saporita che apta sotto il scudo. del carretto, 7-29:
piacevoli ed eccitanti (un bacio o il corpo); che dà il più vivo
bacio o il corpo); che dà il più vivo piacere (l'atto amoroso
poter vivere senza aver di continuo appresso il suo amato ghisi. beccari,
. frugoni, 4-137: la femmina scaltra il suo sollazzo / più saporito ha de
ossimoro. leone ebreo, 55: il resto l'intenda chi l'avversa fortuna
dolcezza d'amore ha gustato, e il suo saporito veleno in principio non ha
porta seco lo studio non è forsi il miglior condimento che le possa rendere più
laude cortonesi, 1-i-124: per voi fioresc'il mondo e rinovella, / reina sovra
essere adomato. redi, 16-viii-206: il poema... si è letto in
lettera... mi si spalancò il cervello. guarini, 1-i-192: non si
città. a. cattaneo, i-21: il vescovo lo volle in casa per alquanti
si fa sempre più feconda, e il vostro sale più saporito. f'anfani,
straniera, non se ne impara mai il saporito sugo delle frasi vituperose, che
di saporito latino vien a costituire tutto il pregio della predica. c.
sua forma abituale di espressione fu sempre il più saporito linguaggio meneghino. frateili, 5-
pirandello, 8-431: se ci fosse stato il divorzio, un matrimonio prima, sì
a. cavalcanti, 18: avendo il marrucelli, fra l'altre sue, composta
saporito equivoco. idem, 85: il che egli con arguzia saporita trasferisce alla
. nieri, 2-209: stava fresco il povero michele di cervantes...
bastone). pananti, i-69: il celebre orator viene alla barra, / un
torta; / ha un libro sotto il braccio e tiene in serbo / sotto la
quanto si dice un amen, egli levò il cappello di sotto una seggiola; tolse
gran lunga è da elegger più tosto il poco e saporito che il molto e insipido
più tosto il poco e saporito che il molto e insipido. beolco, 729
al malmantile [tommaseo]: perché il saporito è meglio al gusto che l'
in grandissima parte, la composizione e il tutto insieme del guadro, ma non
ultima delle carni, la freschezza e il saporito delle tinte. 10.
1-ix-107: chi volesse... stillarsi il cervello su i libri, che non
appetitosina. firenzuola, 223: onora religiosamente il matrimoniai letto del tuo buon petronio,
vorrei fare a quella saporitella, che il dire importa poco. -che gli vorreste
i-393): marino non evette il vino, ma se lo mangiò a poco
volse la faccia sua e la mente verso il cielo, quasi volendo parlare con dio
: dormiamo all'albergo fiappo e spendiamo il nostro saporosamente. 5. ant
. ant. raggiungendo la piena maturazione e il sapore migliore (un frutto: in
né eziandio a'salsa- menti spesso eccitanti il pigro e addormentato appetito...,
saporoso l'intingolo. bacchelli, 1-ii-275: il brodo era fragrante, e il ripieno
: il brodo era fragrante, e il ripieno dei cappelletti, di carne e
. speroni, 1-2-461: mezzo è il maturo fra lo svanito e l'acerbo;
e fanne un monticello e fawi apprendere il fuoco. venuti, lxxxviii-ii-704: le valli
: risentì l'odore del mare, rivide il mare: l'effetto, fino da
che indica ciò che dà sapore o il tipo di aroma. anonimo veneziano,
del fiore. cinelli, 1-125: il cielo si liberava, si puliva. i
, avenantissima. -che dà il pieno piacere dei sensi (un rapporto
cinzio, 4-4- (1963): il servo, entrato nella camera e deposti anch'
saporosi baci, si mise a scuoterle il pilliccione in guisa ch'ella ne rimase molto
bacio. -profondo e benefico (il riposo, il sonno). michelangelo
-profondo e benefico (il riposo, il sonno). michelangelo, 1-iv-161:
1-iv-161: ho visto poi in quella notte il più saporoso sonno che ci gustasse già
, 8-673: viva... il mio vecchio divanaccio di juta, ampio e
saporoso quel riposo per le strade dove il sole e il vento bianco di luglio
riposo per le strade dove il sole e il vento bianco di luglio si rincorrevano festosi
lotta assunse di buon'ora per lui il carattere di una perfida gara, di un
recrissimento. pallavicino, 1-298: bocche il cui cibo saporoso eran solo i letterari
: d'amore in segno / condiano il comun cibo aurei precetti; / e i
: così ai tempi nostri e mentre il buon giusti era vivo, abbiamo veduto stampate
: 'il vasello'del mio verso e il 'naturai vasello'di dante, 'purgatorio'xxv,
: aurelio... pregustava già il primo colloquio con lo zaldini durante il
già il primo colloquio con lo zaldini durante il tragitto da laveno a cerro; pregustava
. e. gadda, 330: il frizzo de'buoni motti, le saporose opinioni
scrittore). fucini, 4-278: il novellista saporoso [d'annunzio]..
gli uomini. boine, cxxi-iii-671: il capitolo migliore è quello dove l'eroe
ladri, e tutto pellegrino; / il saproso bocchino, / moscado, fiori,
l'agua- cate...; il secondo luogo si deve alle sapote, che
rotto, uno stilo e uno stimma. il frutto è carnoso, a una o
. tendenza di alcuni organismi a trovare il proprio ambiente ideale di vita in sostanze
sapròfilo, agg. biol. che trova il proprio ambiente vitale in sostanze organiche in
milano, invece, mi invia, per il mio vivaio di pubblicità (sezione parassiti
più batteri e funghi, si procurano il nutrimento da sostanze organiche in decomposizione.
wiegmann, che sembra lo stesso che il genere 'tiresias'di bory de saint-vincent. queste
un micete o fungo, comunemente noto sotto il nome di muffa bianca.
che si origina nelle acque stagnanti per il depositarsi di organismi planctogeni, gusci silicei
z'altra saputa, giocasta più volte il domandò ond'egli era. egidio romano
egidio romano volgar., iii-3-11: il quarto insegnamento che 'l prenze e 'l
e 'l signore die avere si è che il suo consiglio, o quello ch'
di mia saputa inganno, che allora il padre giove, conservata la città e la
. cronaca di perugia, 154: il popolo... guastò tutti i sacchi
non la soccorrete! cattaneo, iv-1-76: il maggior prezzo che finora siasi pagato in
: io ti svergognerò a saputa di tutto il popolo in faccia al sole.
era solito a farla lo stesso prevosto, il quale ballava egli stesso come un disperato
di sua saputa. bacchelli, 2-xv-75: il marchese federico non aveva mostrato di sapere
libro di lettere, cxxv-79]: tosto il signor domenichi a bocca farà le mie
, 3-ii-223: signor élearco (ripigliò il principe), voi saputamente argomentate.
, 88: colui pecca saputamente il quale colla volontà diliberata fa il male.
saputamente il quale colla volontà diliberata fa il male. roseo, v-150: noi
e manifesto. tesauro, 4-484: il pittor capriccioso guasta saputamente le proporzioni del
si pubblica in napoli, settimanale, il « lucifero »: i primi quattro numeri
più compatisco un uom tutto dappoco, / il qual fra gl'ignoranti se ne sta
poscia di pane e d'onori, accrescono il numero dei saputelli, degli avidi,
deriva. alfieri, 8-40: il saputello cinguettìo, che introna / l'orecchio
ad altra gente. bonsanti, 4-311: il dito saputello di sara, che si
esse erano per la nipote che ci aveva il diavolo addosso pur sotto quelle apparenze
diventa prodigiosa al dì d'oggi che il mondo è pieno di saputelli di quindici anni
r. longhi, 1-i-1-312: pare che il pellizzari persino s'industrii per non abbandonare
da saputo. saputézza, sf. il sapere, insieme di conoscenze. martello
a noi donne ingratamente adattasi, / come il filare e il cucire agli uomini.
ingratamente adattasi, / come il filare e il cucire agli uomini. =
loro; e questo cambio moltiplica veramente il capitalo della scienza, perché ogni ingegno
, ii-14: navigando una caravella per il nostro mare oceano, ebbe un vento levante
non era saputo. -sm. il sapere, l'insieme delle conoscenze acquisite.
una mente e costituisce lo scibile o il saputo. gentile, 2-ii-67: la
non c'è, non perché oltre il saputo nello scibile entri pure quello che si
quello che si saprà, ma perche il saputo stesso, quando gli si va incontro
fido dalle persone, e avendone esse il lor tornaconto, lo spedivano coll'asinelio
tutti. d. bartoli, 2-1-112: il presentano, ed egli quella ne sceglie
in cambio di ringraziarmene vorreste far apparire il balordo me e 'l saputo voi.
-fare da saputo, del saputo, il saputo: assumere atteggiamenti da persona dotta
fucina. a. cavalcanti, 20: il mar- rucelli, volendo fare il saputo
: il mar- rucelli, volendo fare il saputo e l'indovino, disse: «
: « questo sonetto è fatto sopra il colombo ». martello, 6-i-268: io
proverbi toscani, 220: chi fa il saputo stolto è tenuto. bacchetti,
gonfiavano, e gli servivano a fare il saputo e l'importante tra i campagnoli
-petulante. pascoli, 45: il passero saputo in cor già gode, /
saputo in cor già gode, / e il tutto spia dai rami irti del moro
20: di ciascuna [virtù] il potere fa saputo / e fa cernir,
iii-2-182: questo de l'insegnar cristiano è il modo, / così il fanciullo vien
insegnar cristiano è il modo, / così il fanciullo vien saputo e casto. misasi
accorato sorriso. fenoglio, 5-i-530: il vecchio annuì, senza spegnere quel suo
2-4-480: morto lui, levò alto il capo un gran professore d'ogni maniera di
tanto da lodarsi e da pregiarsi quanto il volgo fa generalmente. sara,
primitivo. marino, 1-20-84: péra il sozzo inventor che tra noi questa /
gioco empio e profano / saravanda e ciaccona il novo ispano. b. corsini,
... / cantar su la ciaccona il miserere / e con stili da sfarzi
alla distesa. sacchi, 2-7-38: il tempo ternario serve a quelle altre danze,
j: 'sarabanta': termine di ballo. il dizionario dell'academia francese in 'sarabande'dice
sopra un'aria a tre tempi; ma il dizionario dell'academia spagnola dichiara la voce
. panciatichi, 65: quando qualcosa il bidello comanda, / il tutto va
quando qualcosa il bidello comanda, / il tutto va in ciaccona e serabanda. marcello
tansillo, 3-207: su le prime il cavallo di costoro, / che di
portava orlando adosso. / ma cresciutogli il peso d'ambo loro, / comincia a
correndo scattando starnazzando, come se avessero il diavolo in corpo. -traffico intenso e
in coro: « gigi, non è il momento ». 3.
movimento. soffici, iv-2: sopra il muricciolo fiancheggiante una tortuosa stradetta che si
tortuosa stradetta che si arrampicava su per il declivio, ebbi una notte la visione
nostro signore 1900 e fino a tutto il 14 e dipoi, nella saravanda che ne
rete teleselettiva, di recente ampliata a tutto il paese, invitava, irresistibile.
= dallo spagn. zarabanda, attrav. il fr. sarabanda, sarabante, che
santi, ii-176: io non voglio finire il presente capitolo senza far più particolar menzione
i ferri, / quanti con sé porta il bottaio, allora / ch'è preso
. viani, 10-255: lontano s'ode il saracco che sega una ciocca di rovere
usato nel medioevo dai mercanti europei per il commercio con gli arabi. balducci
costò di primo costo in cipri, il cantaro del cotone al peso di cipri
cotone al peso di cipri viene costato il migliaio di puglia tari 19 e grani 14
con gl'indigeni, i cristiani impiegarono il bisante d'oro... così fecero
cu altri popoli... tale è il 'fagopyrum vulgare erectum'...:
delle loro conquiste, e perciò ritenga il nome di grano saraceno o saracénico.
popolazioni costiere cristiane (e ha anche il valore antonomastico di musulmano). -
dee., 1-3 (1-iv-54): il saladino, il valore del quale fu
1-3 (1-iv-54): il saladino, il valore del quale fu tanto che non
fu tanto che non solamente di piccolo uomo il fé di babillonia soldano ma ancora molte
voce salta in su la riva / il saracino, e nel viso la guata;
. tasso, 6-12: forte sdegnossi il saracino audace, / ch'era di
tatuata. -per anton.: il saladino, salah-ed-din, sultano d'egitto
petrarca, iv-2-149: vidi verso la fine il saracino / che fece a'nostri assai
danno; / quel di lurìa seguiva il saladino. -malvagio, spietato (
ha l'aspetto, i tratti somatici, il colorito della carnagione alquanto scuro, tipici
cassieri, 157: come lo riconobbe, il ragazzino di occhi e fattezze saracene,
/ un bel gruppo di palme apre il fogliame / ampio come un ventaglio di
di cadina, / nitidamente, sopra il ciel di rame. sbarbaro, 1-250
gesso. bernari, 4-121: spandeva [il mare] i riverberi dei lumi e
novellino, 73 (124): il soldano mandò per questo giudeo, e
o la manna; / e riprendendo il rito saracino, / gran tazze e
v-1-244: c'è la zàgara. è il nome arabico che dà al fiore d'
. c. levi, 3-46: il sole si levò, la mattina appresso,
cielo quando io mi destai, perché il portiere del grande albergo aveva dimenticato,
per esser nero. soderini, ii-136: il formentone è quella spezie di grano che
trentino e in frivoli saraceno; ha rosso il fusto. cattaneo, i-2-409: in
lungo la schiena dei monti, dopo il verde giallo dei pascoli rasi, vedevi
verde giallo dei pascoli rasi, vedevi il verde bruno dei castani, poi sterratefli bianchi
intenso. beltramelli, ii-221: il cielo era di un bell'azzurro saraceno
era di un bell'azzurro saraceno quando il vapore entrò nel canale che taglia a mezzo
così fatti, se eglino avessono già il viso fatto come il saracino della piazza,
eglino avessono già il viso fatto come il saracino della piazza, ama ella sopra
: si fermò là dove si pone il saracino. stigliani, 1-418: la quintana
, 13-225: vi ricordate come fanno scrollare il saracino della chintana quando imbroccano con la
carriera? -in una sineddoche, il gioco della quintana. g. de'
g. de'bardi, xcii-i-137: il nuoto, il pome, il cavallo,
de'bardi, xcii-i-137: il nuoto, il pome, il cavallo, il saracino
xcii-i-137: il nuoto, il pome, il cavallo, il saracino, la scherma
nuoto, il pome, il cavallo, il saracino, la scherma e giostra e
] più usati da noi. buonarroti il giovane, 9-187: correr sopra un
. persona leggera e volubile. buonarroti il giovane, 9-561: dirai che quella è
camera apostolica. -moneta padovana coniata fra il 1338 e il 1345 da ubertino da
-moneta padovana coniata fra il 1338 e il 1345 da ubertino da carrara, signore
armato come un saracino. -essere il saraceno di piazza: sopportare ogni sopruso
de'soprusi si dice: « egli è il saracino di piazza ».
la siepe de la loro liberalità non pigliono il saraci- netto che mi ha promesso il
il saraci- netto che mi ha promesso il vineziano e la schiavettina che diè darmi
vineziano e la schiavettina che diè darmi il milite, non è per capitarmi in casa
; colà son esse agresto, / buttando il fiore; e altre sa- racinano.
a saracinare, dal color nero che il volgo attribuiva a'saraceni. gioberti,
937: essendo egli nel detto ponte, il castellano di sant'angelo intra una catena
catena artificiata e la saracinesca della porta il prese e ferillo. sanudo, 37:
porta sarracinésca nella punta che è verso il mare... si alzarà con il
il mare... si alzarà con il mangano ogni volta che bisognarà purgare il
il mangano ogni volta che bisognarà purgare il porto dalla mondezza che da'navigli in
bello avvolgendolo co'ragionari, gli prese il cavallo per la briglia, e tiratolo
giù dalle valli, / apria le imposte il maggiordomo austero; / e nel fosso
entrare per mezzo d'un buco, il quale poi con una saracinesca si possa
vergine di czenstochowa. soldati, 61: il villino, con le mura bianche latte
fatto alzare le saracinesche del negozio, il cui profondo e tortuoso deposito s'inoltrava
circondata da case in rovina. qui il camion si fermò davanti a una rimessa
denudano, e io guardo in faccia il mio compagno di viaggio. 3
. f. d ambra, 22: il quale [uscio] avendo una buona
della saracinesca, della quale / solamente il padrone tien la chiave. lanci,
grande a far tanto rumore, essendo il serrarne di questo divieto una saracinesca così
inglese, formata da sei pali aguzzi verso il basso, ai quali sono inchiodate cinque
cateratte e diversivi, mentre coprono il fondo sino all'altezza degli altri diversivi
lasciano fare alle acque l'ufizio di contenere il fondo escavato bastantemente. oriani, x-20-212
: mi arrestai al ponticello sotto cui il canale si biforca con un rombo di cascata
. -essere una saracinesca: parare tutto il parabile (un portiere di calcio).
stampa », 24-iv-1992], 34: il portiere granata... marchegiani non
saraceno. bencivenni, 4-14: il buono cemento, onde si fanno le
10-9 (1-iv-935): comandò [il saladino] che a messer torello..
mare dell'india. ottimo, i-191: il suo avolo fu federigo primo: questo
mattioli [dioscoride], 642: il cnico produce le frondi lunghette, dentate
dentate per intorno, aspre e spinose, il fusto alto un piede e mezo,
grande come una oliva grossa; fa il fiore di zaffarano, il seme bianco
grossa; fa il fiore di zaffarano, il seme bianco e qualche volta rosso,
arabi lo chiamano cartamo. usano alcuni il suo fiore nei cibi in vece di zaffarano
dentate intorno, aspre e spinose, il fusto alto un iede con un
sena e la sciarappa / molto valente ed il saracinesco / zafferano. 4
saracinìa, sf. ant. il mondo islamico, in espressioni enfatiche,
ho inteso niberta di quanto ha spudato il saraco. = deriv. da sarac
.. e1 secondo loro negozio è il cambio esercitandolo in quella maniera di ser
gerg. imbonitore, ciarlatano (e anche il complice di un imbroglione).
zibibbi che saliva sul sediolo a fare il saraffo per tirare i sofferenti sotto i
arabi. sanudo, xxiii-420: il qual signor turco poi entrò in alepo
turco poi entrò in alepo e avé il tesoro dii soldan che fo sarafi 800 milia
detto darmi. leone africano, cii-i-389: il sol- dano si sdegnò e mandò un'
uale assediò e disfece la detta città e il porto de zibid, che ava
i.) che nel 1952 assunse il nome di partito socialista democratico italiano (
delle due mammelle della sedicente modella, il saragattiano cesetti, sorpreso a succhiare la rimanenza
g. saragat. -partito saragattiano: il partito socialista democratico italiano. oggi
[24-xii-1947], 2: è [il simoncini] niente po'po'di meno
pietro- nennismo per ragioni d'incompatibilità fra il rublo e il dollaro.
per ragioni d'incompatibilità fra il rublo e il dollaro. saràgia, sf
al suo figliuolo,... ella il vuole fare venire a sé, e
macchioline rosse di che portano alcuni segnato il viso. = var. senese di
p. cattaneo, cxx-279: il noce et il saragio sono bellissimi e
. cattaneo, cxx-279: il noce et il saragio sono bellissimi e bonissimi legnami.
), sm. dial. ant. il soggolo degli abiti femminili, nel cinquecento
; siracusano. liburnio, 12: il saragosano dionigi alle sue due mogli.
suo saraménto che conserverebbe in sua libertà il popolo e l'uficio di priori e
fine. ottonelli, 187: ècci anche il verbo saramentare: obbligare alcuno con saraménto
persona ch'è avara ha per nulla il saraménto. » cavalca, 20-110: pognamo
ciappelletto] a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato
d'ogni vietato saraménto, ricordandosi che il secondo comandamento dice: non ricordare il
il secondo comandamento dice: non ricordare il nome del tuo iddio invano. mannelli
chiamatosi innanzi, dopo lui partito, il pages, gli afferme- rebbono con saraménto
pages, gli afferme- rebbono con saraménto il padre aver confessato di lui quel che
gli sarebbe dannoso, non solo inutile, il negarlo. -in partic.:
quitati. ser giovanni, 3-412: il detto papa concilio fece in parigi generale
papa concilio fece in parigi generale, il quale scomunicò il detto federigo e dispuoselo
in parigi generale, il quale scomunicò il detto federigo e dispuoselo dello 'mperio,
la parola, ma toccando con la mano il libro dei vangeli, la croce o
, ch'eglino dovessono dare per iscritto il saraménto ch'egli do- veano portare a'
se'tenuto per saraménto. -fare il saraménto: pronunciare la formula di giuramento
, / se non mi credi, fotti il saraménto. fiore [dante],
reina. -fare qualcuno sicuro per il saraménto: dargli garanzie giurate.
solenne. -in partic.: pronunciare il voto di fedeltà feudale durante la cerimonia
cristo, e oltracciò gli diè per istatichi il fratello e due suoi nipoti. andrea
e giuravasi con saraménto, ch'era il voto o l'essenza di cavalleria. cesari
in su l'altare, dèe servare il saraménto. ceffi, xiv-10-39: ricorro a
saraménto, sotto pena di saraménto: con il vincolo di un giuramento. cavalca
è una pasta tenace, ed è il migliore intonaco che si possa dare ai commenti
quale fanno uso gli indiani per calafatare il commesso de'loro bastimenti.
, i-151: mercordì, idest podomani, il papa andarà ad assaggiar la sarapica di
con l'emil. zarabiga, ziribìguel, il marchigiano ciampica e il sicil. sirapica
, ziribìguel, il marchigiano ciampica e il sicil. sirapica, alter, popol.
sono invece nane; in floricoltura si coltivano il sarcanthus laxus, il sarcanthus flexus e
floricoltura si coltivano il sarcanthus laxus, il sarcanthus flexus e il sarcantbus appendiculatus.
sarcanthus laxus, il sarcanthus flexus e il sarcantbus appendiculatus. tramater [
famiglia delle orchidee, stabilito da lindley, il cui perianzio od inviluppo florale, è
. dire con sarcasmo (e introduce il discorso diretto). fenoglio, 4-310
. i. mazzoni, i-84: il sarcasmo è ogni volta che alcuno con finto
grande. baretti, 1-21: egli [il parini] descrive molto bene tutte le
: nel secolo passato l'alfieri e il parini... incominciarono la redenzione patria
troilo e cressida incontriamo a un tratto il sarcasmo, e un sarcasmo amaro.
l'ironia s'awelena nel sarcasmo, il dogma vissuto con la tirannia della logica
f. f. frugoni, vii-29: il suo [di diogene] naso col mi-
punto tutti ci affrettammo a illustrare ad andrea il progettato giornale. andrea ci guardava con
poco ordine. mazzini, iii-1-303: il tasso, assalito villane- mente, rispose
i cruscanti. rajberti, 4-166: il magnetismo rimarrà bersaglio ai sarcasmi di quelli che
di quelli che sono valenti nel colpire il lato ridicolo delle cose, e riescirà
boria dei dotti, va di séguito il quarto che ora si chiamerebbe delle 'fonti'o
degli 'influssi di cultura', e che il vico sarcasticamente designava come quello della successione
offesa, di tentazione e d'orgoglio mosse il sangue di bakùnin, che disse sarcasticamente
. carducci, ii-5-293: vero che il santo padre avrà tenuto un linguaggio
sarcastico. ma io non credo che il poeta sia obbligato a rappresentare l'uomo
disse sarcastico: « ve l'insegna il vangelo a chiedere prezzi come questi? »
16-243: « povero franz! » esclamò il violinista italiano con sarcastica pietà. carducci
con sarcastica pietà. carducci, iii-23-431: il sorriso è dolce, fino e meno
9-190: una contrazione sarcastica gli sformava il viso. viani, 13-325: cinque ordini
in battute sarcastiche contro i militari e il clero. pavese, 6-193: volli parlare
fuor di questo seminare i lupini tra il panico e il miglio nella sua seconda sarchia-
seminare i lupini tra il panico e il miglio nella sua seconda sarchia- gione.
a una pianta o a una coltura con il sarchio o, in tempi più recenti
{ { campo e aveva il suo barletto vuoto, e uno moscone
seminarono e sarchiarono e segarono e ricolsono il grano. alamanni, 5-5-295: surgan
, di tal larghezza / che tenendo il villan fuor d'essa il piede / tocchi
/ che tenendo il villan fuor d'essa il piede / tocchi il mezzo con man
villan fuor d'essa il piede / tocchi il mezzo con man; né gli convegnia
, di coglier l'erbe. buonarroti il giovane, 9-510: terra sempre e franga
fugati i gemini / e ne rida alto il granario. / treg- giator varchi e
: s'osservi in oltre di tenere sempre il terreno ralito e netto dall'erbe,
nei campi coll'abito rimboccato fin sopra il ginocchio. pascoli, 44: sarchiava lì
pescatore di telline, che veniva sarchiando il fondo del mare a qualche braccio dall'asciutto
cento paranze in un mese. -scavare il volto (la vecchiaia, una malattia)
). bigiaretti, 10-125: il volto dell'ammalato era ormai irriconoscibile;
boccaccio, v-249: domine, dàgli il malanno; tomi a sarchiare le cipolle,
., 3-4: quando è maturo [il cece] si coglie: una mezza
doveva andare in quella giornata a sarchiare il granturco in una fattoria bastantemente lontana da
scrivo, là nella campagna, / il branco delle contadine / che sarchiano il
il branco delle contadine / che sarchiano il frumento canta a squarciagola / una canzone
3. estirpare le erbe infestanti con il sarchio. carducci, iii-5-253: parrebbevi
'passatempo', che un villanzone tarchiato, il quale altro non sa che sarchiare le
sia me'che il pane, non ti lasciando perciò sarchiar l'
l'orto, se non ti paga il terreno nel quale vuole spargere il seme.
ti paga il terreno nel quale vuole spargere il seme. = dal lat. tardo
frequenti sarchiature (una pianta, come il mais, la patata, il pomodoro,
, come il mais, la patata, il pomodoro, ecc.). c
, e ricevono una o più volte il lavoro della sarchiatura, al quale non di
, e talora in parte s'accompagna, il lavoro della rincalzatura. esempi comuni di
p. cuppari, 3-197: il sarchiatolo meccanico richiede un bifolco solerte ed
, sf. agric. lo sminuzzare e il rendere soffice lo strato superficiale del terreno
e rincalzargli, ché si guadagna assai il giorno, massime se dopo la sarchiatura venisse
e un sole. lastri, 1-5-170: il caldo è stato eccessivo, ma non
2- 184: per la sarchiatura il tempo è venuto allor quando le pianticelle
io discorro con me stesso), tentenna il capo ogni tanto. = denom
fatta la sera, andossene al luogo dove il ladro detto li aveva; e cavando
tori. d. bartoli, 1-7-27: il dì appresso tornarono in maggior numero,
ciascuno si procacciò, e datisi a raschiare il suolo e staccarne quelle sporcizie quivi incrosticate
staccarne quelle sporcizie quivi incrosticate, diligentissimamente il rimondarono. è. del bene, 1-86
ii-420: col sarchiello si ripulisce [il granturco] dall'erbe, che lo vengono
e fiore, chino 7 sopra il sarchiello: « faceva ombra, sa!
. ant. ripulire delle erbacce usando il sarchio. soderini, ii-381: si
, ii-381: si dèe poi nato [il trifoglio] sarchiettare con diligenza e tenere
, acciocché alle migliori erbe non rubino il nutrimento. tesauro, 7-348: la sua
si spiani poi subito seminati i lupini il sopraddetto lembo col sarchio o colla marra,
arici, iii-97: poste le piante, il rincalzar ti resta / la terra ai
la terra ai gambi, o oprarvi intorno il sarchio. stampa periodica milanese, i-394
nel suolo al luogo ove deve trovarsi il pedale. 2. dimin.
forma di marra, che serve per ripulire il terreno dall'erbe salvatiche tagliandole con esso
cumulo d'ogni generazione di sargine, il circondavano. sermoni sacri [tommaseo]:
di peccati, che degli altri m'ha il mondo con mio menta! diletto privato
, ecco al sentiero, / tremante il cor, d'eternità m'invio, /
, ecco severo / mi attende a'conti il tribunal d'un dio.
; < xapxó <; 'carne', per il colore rosso intenso. sarcìzio
sm. bot. frutto nel quale il mesocarpo è particolarmente abbondante, polposo e
, polposo e succoso. -anche: il mesocarpo stesso. tramater [s.
commestibili; alcune specie sono ricercate per il legname, considerato alquanto pregiato.
ernia carnosa. cesarotti, 1-xviii-210: il tumore né cede, né scema,
, l'idrope sopraggiunge alla sarcocele, il testicolo è già tutto invaso dal cancro
biol. genere di parassiti sarcosporidi, il cui ciclo vitale si svolge in due ospiti
svolge in due ospiti, di cui il primo, di solito un animale erbivoro o
muscolari cisti piene di spore, e il secondo, un animale carnivoro o onnivoro
garbella, e la sua garbellatura vale il terzo di ciò che vale il buono sarcocollo
garbellatura vale il terzo di ciò che vale il buono sarcocollo. testi fiorentini, 185
.. e battilo e dàline con il pasto e con pelo di un cigniale.
di vulneraria e consolidante, come spiega il suo nome. 2. bot
foglie in forma di squame che ricoprono il fusto eretto, alto fino a 35 cm
di dario. tolosani, 1-2-35: il candido alabastro vien per nave, /
nave, /... / il sarcofago in terra ancora abbonda. lauro,
la quale in spacio di trenta giorni consuma il corpo morto. perciò a nostra età
1-7-118: l'arca nella quale si pone il morto, che si chiama già da
si svela a chi l'ama è il belvedere in vaticano. da lontano, quel
, 3-104: sull'arco della porta, il bassorilievo di due comucopi tempera di gracili
ai lati. piovene, 7-347: feci il giro d'ob- bligo, la città
; 'carne'e cpuxxov 'foglia'; il signif. del n. 1 è registr
callo..., è lodato il cibo alquanto viscoso, sì come le teste
e xt-flo; 'pietra', per il colore; la forma masch. è registr
cancrose. idem, v-5: consuma [il cauterio] le escrescenzie come sono gli
iii-i () i: ha due sarcomi il naso a me sì grave, / 0
; 'aspetto, apparenza', per il suo colore rosso-carne; è registr.
gravissime infezioni flemmonose, e talvolta anche il tetano. = deriv. da sarcopsilla-
invertebrati; di queste ultime fanno parte il genere sarcoptes scabiei (l'acaro della scabbia
l'acaro della scabbia umana) e il genere dermatophagoides (causa di alcune
meridionale e caratterizzati da escrescenze carnose sotto il becco e sopra la piccola testa; vi
sopra la piccola testa; vi appartengono il condor (sarcorhamphus gryphus) e
altri avoltoi. spettano a questo genere il condor ed il re degli avoltoi.
spettano a questo genere il condor ed il re degli avoltoi. = voce
, deriv. da aàpt -japxós 'carne'; il signif. del n. 2 è
sarcòtico, agg. disus. che favorisce il riformarsi dei tessuti; cicatrizzante (un
sarcula è chiamata, la quale ha il granello bianco e ritondo e torbido, con
, diffuso nelle acque salate di tutto il mondo; in europa è rappresentato soprattutto
. 000 uova ciascuna, e quindi riprendono il largo; la carne, alquanto pregiata
caso viene per lo più indicata con il dimin. sardina); meno pregiata,
e senza olio, che ci fa rinegare il paradiso. capitoli della bagliva di galatina
migliare. d. bartoli, 4-3-535: il vitto, una volta il dì un
4-3-535: il vitto, una volta il dì un poco di riso, a chi
svariano sul celeste e lo smeraldo. il congro, il ciortone, l'acciuga,
e lo smeraldo. il congro, il ciortone, l'acciuga, la sarda,
, la sarda, l'ombrinotto, il sàrago. caproni, 2-102: apre una
in acqua dolce: del che stupiva il signore. 2. genere di
di calcedonio traslucido e di colore fra il marrone, il rossastro e il giallastro
e di colore fra il marrone, il rossastro e il giallastro; si trova
colore fra il marrone, il rossastro e il giallastro; si trova, associata alle
talvolta confusa e da cui si distingue per il colore più scuro, soprattutto in cave
le pietre di più colori mescolati sara il diaspro, il sardonio, la sarda.
più colori mescolati sara il diaspro, il sardonio, la sarda. dolce, 6-62
abbiano varie virtù, come di ristagnare il sangue del naso e vena del petto
naso e vena del petto e rallegrare il cuore. zeno, v-144: sarò sempre
. pascoli, 1507: orlando fiede il gran masso di sarda: / l'acciaio
l. f. marsili, 1-i-106: il matteriale che la compone è legnio,
raffinatezze. - anche sostant. buonarroti il giovane, 9-21: vostra la cura fia
ascolto, ed utile n'attendo / il superbo guair, strider l'avaro,
ad abbigliarsi ogni dì dell'anno come il dì delle nozze, a masticarsi pranzi e
da tigri. butti, 85: siccome il carnevale precipitava, si combinarono in quel
. m. ricci, ii-70: stassi il misero sardanapalo [il re della cina
ii-70: stassi il misero sardanapalo [il re della cina] inchiuso con più di
terribile e severo che gli succedette, il fé parere in suo paragone un sardanapalo
ornavi del tuo riso i canti / che il lombardo punean sardanapalo / cui solo è
punean sardanapalo / cui solo è dolce il muggito de'buoi che dagli antri abduani
migliaia, le avrebbe spese volentieri, il nostro sardanapalo. = deriv.
mano all'oratore e gli diceva con il suo accento sardagnolo: « ma lei
questo mattacchione l'assassinò per davvero: il pubblico ministero gli tirò il codice in
per davvero: il pubblico ministero gli tirò il codice in petto, che c'avanzò
maestro martino, lxvi-1-195: sardelle. il suo naturale è de fingerle et ancora le
vedrai le vili / sardelle, e il tonno involto / notar in olio molto
fratelli, una sardella salata, che non il meglio abitante dell'oceano con questi miei
/ per intiere giornate, / ma il pesce non s'arrischia. gozzano,
-carta da sardelle: grossolana, per involtare il pesce. grillo, 681:
a incartocciar sardelle; ma sembra impossibile il mento che allor si faceva agli autori di
moretti, iii-562: « to'» fece il marinaio fingendosi inte ressato «
riferisce, che è proprio della sardegna (il territorio, le risorse, faria,
m. villani, 4-21: aveva [il giudice d'alborea] in suo aiuto
landò, 1-21: se platone, il quale, per domar la ferocità della
(una merce, un manufatto, il formaggio pecorino, la lana).
: caso frisco e caso sardisco. buonarroti il giovane, 9-602: quelle forme sardesche
sedere. d'annunzio, iii-1-1192: il servo rudu rimane in) iedi,
. cattaneo, cxx-283: non tarla [il castagno] ancora se non con grandissima
sardegna, e però i greci chiamavano il suo frutto balani sardiani, cioè ghiande
nell'angiolini... per indicare il 'carnaio'. sardigna era luogo in firenze
orrore. la polvere, la mota, il pattume delle strade; le campagne insozzate
degli animali; i torrenti dove si rovesciava il laidume dei panni cittadini; i fiumi
abbaiare la lulù e ne domando notizie. il viso di liliana balducci si attristò dolcemente
e sardi o sardigni, che hanno il nome dalla corsica e sardigna ove nascono
medesima. f. cetti, 1-iii-197: il nome di sardina mostra essere stato dato
] e forse la tavolara ne ha il maggiore merito. a'tempi delle porpore
], 5: forse per girare il mediterraneo con la loro ex sardinièra.
. linati, 20-98: douamenez è il porto sardinièro più attivo di tutta la
. disus. grigio scuro, stornello (il mantello di un equino).
gramsci, 4-99: si ha così il sardismo, il partito riformista siciliano.
4-99: si ha così il sardismo, il partito riformista siciliano. r. beilato
n-xl-1985], 2: c'è il rischio che l'assenza di ideali lasci spazio
m. -i). che propugna il sardismo come programma politico; che sostiene
fussi per altra cagione, non pagò il debito del commune, come che avea
giungon le maremmane / pinete; e il bianco sale fiorisce dvaromi le sarde /
d'annunzio, ii-896: non guarda il cielo retro ari. guarda / tra
formaggio pecorino tipico della sardegna. buonarroti il giovane, 9-602: passando una gran barca
far voler baratto. viani, 14-139: il padrone, bracco, bracco, ha
, bracco, bracco, ha volto il capo alla stiva dei formaggi compitando su
fra la redazione, le antille, il numero otto di via della braida, lo
. solinas donghi, 2-132: prendevamo il fresco della sera sgusciando fave e affettando
: ci andavano loro due perché sapevano fumare il sigaro alla sarda, col fuoco in
: la bella lingua del gaio sapere [il provenzale] per lei è lo stesso
provenzale] per lei è lo stesso che il tedesco o il barbaresco o il
lei è lo stesso che il tedesco o il barbaresco o il sardo: promette
il tedesco o il barbaresco o il sardo: promette la vendetta del marito al
pasolini, 9-41: c'è poi il suo [del poeta casula] sardo della
stato. manzoni, iv-697: il governo sardo, dalla sua parte, protestò
i-12: uscita la folla, restò il signor cerrutti, console generale sardo e
regnatore sardo, sua maestà sarda: il re di sardegna. f. argelati
si ricordi di mandare le prefazioni et il giorgio intero, che forsi si dedicherà
/ ma riposa italia in pace / ed il sardo regna- tor. carducci, iii-22-437
nel duol dimessi; / ma le gravano il piè sarde catene, / onde ricade
di piccola taglia (raggiunge al massimo il metro di altezza al garrese),
erba sardonica, onde possa dirsi che il rìso in essa sia prodotto da convulsione.
44: ancor nel cor rinbomba / il tristo suon de'dolorosi pianti, /
. carducci, iii-9-36: orlando batte il pietron di sardonico: stride l'acciaro
le labbra. d'annunzio, iv-2-462: il divino lineamento medusèo, rilevato sul campo
. sergardi, 1-129: di sardonica pietra il chiaro giorno / segnato venga dopo tanti
« e sfatte zitta », gridò sardonico il riccetto 'onice di sardi',
secondo servio e solino fu poscia detto il riso sardonio. carena, 2-306:
, maligna, che tende a dissimulare il pensiero e il reale sentimento attraverso un
che tende a dissimulare il pensiero e il reale sentimento attraverso un crudele dileggio;
espressione del volto, uno sguardo, il tono di un discorso, di una
mascardi, 1-248: potè parer sardonico il riso, ch'induceva la morte.
da criticare. verga, 7-625: il suo musetto sardonico vi mette tutti i
se pure non me l'avesse detto il suo sorriso sardonico, avrei capito che non
si vede che la faccia espressiva, tra il tenero e il sardonico.
faccia espressiva, tra il tenero e il sardonico. -beffardo, provocatorio (
convulsioni e stiramenti di bocca, per il che apparisce che i malati ridano; e
fapium risusf ed erba sardoa, d'onde il riso sardonico. 2. che
sardonico. 2. che ha il sapore dell'erba suddetta. metastasio,
sardòo, di grata cena / amareggia il piacer: perché potea / senza tai
andrea da barberino, 6-ii-109: mi mostrò il saretto asmichel e 'figliuoli.
famiglia di alghe dell'ordine fucali, il cui genere più noto è il sargassum.
fucali, il cui genere più noto è il sargassum. = voce dotta
, dotate di aerocisti che ne assicurano il galleggiamento (per cui sono anche dette uva
canarie; la tranquillità delle acque favorisce il permanere di tali alghe, che formano
formano un denso ammasso galleggiante (e il fenomeno fu segnalato per la prima volta
non meno temuta volta del sargazo appare il mare pieno di quest'erba chiamata sargazo.
. lessona, 1300: venne dato il nome di 'mare dei sargassi'a certi
questa pianta abbonda per modo da colorare il mare in verde. questi tratti di
coperta da queste alghe galleggianti che fanno parere il mare un prato estesissimo: questo è
. dal lat. volg. salica per il class, salix -icis 'salice'),
class, salix -icis 'salice'), attraverso il fr. sargasse. sargènte e
. bandello, 1-17 (i-206): il marito per lasciar il letto libero a
i-206): il marito per lasciar il letto libero a la moglie s'era ridutto
, nel far vista che si spartisse il figliuol vivo, comandò che se ne
ne desse mezzo per uno. buonarroti il giovane, 9-267: tal nuda affatto
colla ròcca. magalotti, 9-2-259: il suo abito in una rigorosa semplicità,
. rovani, 4-iii- 28: il nostro letto è coperto da sargia rozza di
i pesci. baldi, io7: il sargo ama la triglia, e di quel
/ si pasce ove la triglia ebbe il suo letto. f. cetti, 1-iii-114
i sardi con poca alterazione di parola il sargo. calvino, 1-15: zeffirino
ampio mantello. idem, 23-191: il maggiordomo del favorito le aveva fatto indossare
era una ragazza con un sari viola, il sari sarebbe quel loro vestito senza maniche
sari alta due braccia, grossa quanto il dito grosso. ha le foglie come il
il dito grosso. ha le foglie come il papiro e mangiasi nel medesimo modo;
spiga i... 1 ritrovo il tuo sapor di giovinezza. =
che risale alla voce tupi sarighe attraverso il portogli, sariguéa-, cfr. gioia,
. settembrini [luciano], iii-1-321: il trace copertosi con lo scudo lo affronta
la sarissa in resta e trapassa lui ed il cavallo. = voce dotta, lat
da sarissa (v.), con il suff. dei pari. pass.
di sarissa. nardi, 367: il re [antioco]... trasse
luogo davanti agli steccati: dopo quelli tutto il nervo de macedoni, i quali chiamavano
macedoni, i quali chiamavano sarissofori, come il fondamento del tutto, intorno alle munizioni
), fondando un regno che prese il nome di sarmazia, di cui si
e di schiavonia stabilirono già molti secoli il regno che si chiama al presente di
/ de moschi, quando ascolta / il nome sol del sarmata superbo,
e 'l'impero', o pure 'tolse il sarmata eroe', già che sarmato non
cavaliere, cui l'immaginazione trepidante dava il nome di sarmata, era l'avvenire
era l'avvenire, e adesso è il presente. il sarmata si chiama russo
avvenire, e adesso è il presente. il sarmata si chiama russo. bigiaretti,
, 3-97: corran le maraviglie a darti il nome, / o dei sarmati regni
perché di quelli che si cavano, il sarmatico, che è trasparente, è
. -ant. mare sarmatico: il baltico. pantera, 1-62: giudicò
.. sono state da me fatte per il dispiacere di perder lui, non per
del mio bisogno. io non credo che il marchese orsi s'unisca con voi a
.. sappiate ch'è tanto possibile il vedermi di nuovo innamorato di delia quanto
», 22-xi-1987], 101: il vento sarmatico della 'pere- strojka'(la
bacino di vienna, di cui sono residui il mar caspio e il lago d'aral
cui sono residui il mar caspio e il lago d'aral. 4. sm
fresco e un sorso di vino: il sermento è delle viti. = deriv
diletta. palladio volgar., 3-39: il sermente di questa cotal vite se si
se si traspianti, cioè si pogna il suo magliuolo, non ritien la virtude della
percioché dalle radici del monte vien prodotto il cinamomo, che ai nuovi scermenti è somigliante
viti proprie. galileo, 3-1-115: il saper piantar un sermento di vite in
far col saperlo far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scerre questa parte buona
di viti o sermenti. bisogna che il legno della vite sia ben maturo per
per piantarlo. guerrazzi, 1-611: il papa riscrisse: « non gingillassero,
: « non gingillassero, facessero come il buon contadino, che pota i sarmenti
, una vipera ch'era tra essi sentendo il caldo del fuoco uscinne e gittossi alla
. crescenzi volgar., 5-21: se il prugno fosse infermo, si dèe mettere
fosse di sarmenti e virgulti verdi acceso il fuoco. buonarroti il giovane, 9-204
virgulti verdi acceso il fuoco. buonarroti il giovane, 9-204: ormai le mie cavalle
carducci, iii-9-159: sua madre scaldava il forno e raccattava i sarmenti. pascoli
cinamomo. pascoli, i-877: ecco il rovo aspro e orrido, che non può
-sarmentuccio. roseo, iii-54: essendo il ceppo della vite più netto e più
da tutte quelle bruttezze e sarmentucci, sara il potar meglio fatto e più presto.
mattioli [dioscoride], 395: è il timo... una pianta sarmentosa
c. durante, 2-201: è [il gelsomino] >ianta sarmentosa, che facilmente
paglia, i traccioli de'falegnami, il gambo delle ortiche e dei lupini, il
il gambo delle ortiche e dei lupini, il luppolo, altre piante sarmentose.
. domenichi [plinio], 25-11: il psillio alcuni lo chiamano cinoide, altri
lungi dalla via dei carri, dietro / il bosco sacro alla sarònia dea, /
sacro alla sarònia dea, / presso il sasso di tèseo, / è un'ara
sarracenia porporina è usata nelle indie contro il vaiolo. = voce dotta,
monete di diverso conio, risarcendole per il loro valore in metallo, allo scopo di
= etimo incerto, forse da connettere con il lat. sarcire (v.
] bellamente le commedie di plauto, il sarsinate che i cesenati considerano come loro
1-58: dirà stata sia / a casa il padre, alla sarta o nel tempio
rasi abbaglianti. pavese, 5-81: il massaro metteva ancora da parte, il
: il massaro metteva ancora da parte, il sor matteo teneva il cavallo, le
da parte, il sor matteo teneva il cavallo, le sue figlie suonavano il
teneva il cavallo, le sue figlie suonavano il piano e andavano e venivano dalle sarte
= dal lat. mediev. sarterius per il tardo sartor (v. sarto
, assicurando la resistenza allo sforzo che il vento esercita sulle vele e alle oscillazioni
, / antenne, vele, sarte appresso il porto: / tal di guerra apparian
, 2-177: già del gran giove il nono anno si volge / da che giungemmo
dalla terra nera ov'è la sfinge, il vento / moriva in un ronzio di
sopra le quali da uno suo, il quale in quelli tempi era tenuto assai sufficiente
rivide la visitatrice, poggiata senza peso il gomito contro una costa della fusoliera,
contro una costa della fusoliera, presso il timone verticale, sotto una sartia rigida d'
un positivo svolgimento della vita, attraverso il dominio deeli eventi e delle passioni.
in porto, e stanco ornai / il mio nocchier, e rotte arbore e sarte
i-214: sciolte le sarte / e drizzato il cammin, l'ingegno e l'arte
desse a metter ne le sarte / il guelfo giglio. -mutare, rivoltare
, là sì com'era, / il dolce tempo della primavera. -raccogliere
tolsi di mano / e 'n affrica il fec'io voltar sue sarte.
sue sartiette arridate / a mano, il palischermo / attrezzammo a vela latina.
, sarchiarne), sm. marin. il complesso delle corde e dei cavi di
2- 468: spedì senza perder tempo il capitan francesco de lugo a far mettere
condurre alla vera cruz le vele, il sarchiarne e i timoni di tutti i vascelli
fuoco del suo sartiame / che mostra fuori il pelo per falta di catrame. berchet
. berchet, 119: è di seta il sartiame, / di zendado è l'
fermo al sartiame, levando in alto il berretto. d'annunzio, iii-2-177: i
... fanno tra la tettoia e il suolo un intrico di potenze immobili.
punta degli alti alberi, i pennoni, il sartiame, provava in sé..
2. per estens. aeron. il complesso dei cavi d'acciaio che assicuravano
. marinetti, 1-103: 'sartiame': il complesso dei fili di cro- cera o
: che niuno patrone o sartiatóre o il luocotenente non possino pigliare in prestito.
nostra sartina. d'annunzio, 8-76: il carbone bisogna lasciarlo alle cameriere, alle
, / che per fretta trapassa spesso il punto. boccaccio, viii-2-185: le
se non l'abbiamo ancor detto, il sarto del villaggio. leoni, 95:
. carducci, ii-5- 275: il menicucci, vecchio,... era
; costumista. pananti, i-351: il soffione, il pittore, il macchinista,
pananti, i-351: il soffione, il pittore, il macchinista, / il
i-351: il soffione, il pittore, il macchinista, / il buttafuori, i
, il pittore, il macchinista, / il buttafuori, i falegnami, i sarti
temine e puttane, è sì gran cosa il fregarla a la fede che si dà
dà per via di due mani insensate? il fatto sta nel fracasso che ne fate
una collana di quella sorte. buonarroti il giovane, 9-215: la cappa '
guernni, 2-184: tu solo sei il sarto de'tuoi versi e, se ti
tuoi versi e, se ti dicessero il contrario, te ne avresti a male.
lxxxvtii-ii-135: misura sette e taglia una il buon sarto. ghirardacci, 3-249: imitassero
buon sarto. ghirardacci, 3-249: imitassero il sarto che mille volte disegna et una
taglia. proverbi toscani, 236: il sarto fa il mantello secondo il panno.
toscani, 236: il sarto fa il mantello secondo il panno. 5
236: il sarto fa il mantello secondo il panno. 5. dimin.
sarchio. serve special- mente a raccattare il concio per le strade... dice
dalla fame / mangiò 'l corbello, il sartoglio e 'l pattume'. viani,
sarebbe stato bene dentro un sartoio o il sarchiello. = voce di area
non sapeva cucire un abito, se il disegno non fosse venuto da londra o
. c. bini, 1-72: fate il sartore piuttosto, chè cucirete a punti
sf. arte, lavoro dei sarti; il complesso delle tecniche e delle attività artigianali
; gli aghi, i ditali, il refe, le forfici, il bracciolare e
ditali, il refe, le forfici, il bracciolare e 'l gesso. stampa periodica
i-455: in edimburgo,... il numero dei lavoranti senza impiego è assai
ojetti, 1-67: all'angolo tra il corso e via guidi un altro manipolo
dopo, quell'uomo dall'anima franca come il suo sorriso. moravia, 21-160:
altri [muscoli] dentro accostano: il primo dicesi congo, ovvero fasciale o sartorio
sartrianaménte, aw. secondo le teorie, il pensiero, la concezione letteraria, la
che riguarda l'opera, la poetica, il pensiero o l'ideologia di jean-paul sartre
, e anche nella bocca, con il concetto sartriano, fino a perdere ordine
interessa. volponi, 8-259: « il piano altro non è che la nuova
aggiornata difesa del capitalismo », gli disse il marxista- leninista sartriano maoista marcusiano freudiano.
teneva. dossi, iii-333: sa il linguaggio dei fiori meglio di una educanda e
. oriani, x-28-9: vi è il barbiere dei giovanotti e la sartrice delle
sartre. vittorini, 7-72: il signifié del sartrismo (dell'impegno nello
tramoggia, in modo tale da consentire il dosaggio uniforme dei chicchi di frumento sulla
. secondo tarentino, 526: scontra il fiero sarzo rodomonte / con ribuffata barba
. dial. ant. stagionare (il legname). a. barbarigo
. ant. stagione. -anche: il tempo opportuno per un lavoro, per un'
, 1-i-569: la leggenda vuole che il debra johannes sia asilo a parecchi sassà
intere o lobate e fiori giallastri; il frutto è una drupa; la corteccia,
: è l'arboro (donde si taglia il legno, che al presente portano di
redi, 16-iv-115: francesco ximenez racconta che il legno del sassafrasso, tenuto in molle
trilobe, sassofrasso.... il sassafras delle spezierie ci viene dall'a-
. cattaneo, iii-2-12: varie palme, il sassafrasso, le piante della vaniglia,
, grosso come un pisello. si adopera il suo legno in medicina come stomatico e
. luzi, ii-146: rinasce esso [il fiume] dalle secche, / ora
/ della sua quasi estinzione / per il suo nuovo cammino. 2. riparo
questi casi... franasse tutto il terreno interposto fra la gora e l'amo
contro la sinistra verso la strada ed il piano contiguo. documenti delle scienze fìsiche
a livorno loro altezze hanno fatto fare il molo o sassaia. dizionario di marina [
cava. fahier, 100: guadagna il conducente, lo spaccapietre, il sassaio
: guadagna il conducente, lo spaccapietre, il sassaio. = deriv. da
di sassi effettuato da più persone contro il medesimo bersaglio; battaglia a sassate (
fatta una gran sassaiuola, e fuggissi il nostro turcimanno. g. m.
alla sassaiuola. fucini, 720: il fatto è che spesso fra me e loro
scavato lungo i poderi agricoli per consentire il deflusso delle acque piovane, sorretto da
sorretto da argini di muratura e con il fondo acciottolato. buonarroti il giovane,
e con il fondo acciottolato. buonarroti il giovane, 9-366: o qualch'altro ch'
trinci, 1-118: si facciano poi sopra il suolo della cultivazione ne'luoghi più bassi
e nelle rocce dentro terra abita copiosamente il sassaiuolo. b. del bene, 2-91
nutre ottimamente i pesci che da lui hanno il nome, i quali, appunto perché
l. pascoli, i-43: come il numero de'sassaiuoli era composto più d'
sua cultura o la storia persiana durante il regno di essa. e.
caratteristici arcieri che saettano, poggiano a terra il ginocchio, provenienti dalle tradizioni sassanidi.
entriamo nel palazzo dove si balla, è il circolo sassarese, eppure sembra una casa
percosse di mazze e di scure / chi il petto par, chi le gambe gli
, eh? varchi, 18-2-110: il marchese stesso, mentre brigava di salire
ombre odorate / ove soffia dal mare il maestrale: / ira non ti serbiam
ne uscì una turba di ragazzi che prese il carnefice a sassate e lo inseguì fino
poi andar la sassata de'rimproveri sotto il manto dell'amicizia. -da sassate
distanza. 4. locuz. dare il pane e la sassata: v. pane1
. landò, 1-48: menade troiano fu il primo che mangiasse il congro, non
menade troiano fu il primo che mangiasse il congro, non inferiore di sapore all'anguilla
e dissuria... si dia il vin della decozion del suo [della pastinaca
. landò, 1-56: nello farullo fu il primo c'abbi mangiato il botaccio,
farullo fu il primo c'abbi mangiato il botaccio, il sassèllo, la merla
primo c'abbi mangiato il botaccio, il sassèllo, la merla acquaiola, il
il sassèllo, la merla acquaiola, il pettirosso. note al malmantile, 7-76:
, / che la duri »; ed il vecchio mansueto, / che si vedeva
mansueto, / che si vedeva fatto il lor zimbello: / « dàgli pur (
sottoposti a quel muro sasseo dal quale il porto era circondato. foscolo, vt-418
, 1-vi-509: così come se veduto avessimo il gorgone, sassei diventiamo, cioè ostinati
opinione). boccaccio, viii-3-28: il costume degli ostinati è non volere,
, v-4-1-5: per più enfasi disse il poeta elegiaco non 'sasseo', ma '
. savi, 2-i-390: tanto per il modo di coloritura della coda, quanto
per i suoi costumi, quest'uccello [il culbianco abbrunato] differisce alquanto dalle altre
specie nota di questa famiglia sono fra noi il culbianco e la monachella.
, l'arenaria e la puddinga; quale il gesso e quale i trachiti ed il
il gesso e quale i trachiti ed il basalto. = voce dotta, comp
occhi in cui sperando / ho rinovato il dolor di tereo. chiabrera, 1-i-259:
melpomene cantare, inclita musa, / che il fiero teschio della na medusa / sassificava
della consorella e di mitigare in parte il cordoglio di ne- zagualpiglio, statuendo che
castiglione, 2-ii-192: non veggiamo noi il ghiaccio per ispazio di tempo divenire cristallo
2. per simil. irrigidito (il corpo o una sua parte).
letter. che trasforma in pietra (il volto di medusa). anguillara,
in disuso. lucini, 12-133: il ciuffo d'erba magra e polverosa,
stili quante sono le logge... il frutto, talora carnoso, è in
valve settifere. i semi presentano sotto il loro integumento proprio un endosperma carnoso contenente
. letter. ant. che spezza il sasso. - al ngur.: potente
[plinio], 493: nasce [il politrico] in muri umidi e in
e... la frange. il perché credo che e'nostri lo chiamano sassifrago
airola. f. argelati, cxiv-3-549: il ladro che mi ha sassinato è tuttavia
. goldoni, iii-1079: ecco dunque il perché nella mia presente edizione mi sono
quelle commedie alle quali conosco mal convenire il verso e che in grazia del fanatismo
con sassismo, che però ha assunto il senso più generale di 'arrampicata californiana'.
più in voga in questi ultimi tempi è il cosiddetto 'free climbing'o sassismo, cioè
domenichi [plinio], 32-11: il colia o pariano o sassitano dalla patria
fioco e interrotto, / come quando esce il sasso della fromba. leonardo, 2-632
vite l'ha a noia, ma gradisce il caldo sole. volendo fare la fognarola
una partoriente, la quale aveva anticipato il suo termine per effetto del gran trambusto
, avrai peggio). -posa il sasso!: per intimare la calma a
[s. v.]: 'posa il sasso': intimazione scherzevole a chi ha
-sasso in bocca!: per intimare il silenzio a qualcuno. -sasso di pane
dei fiumi e che col loro ostacolo impediscono il transito alle barche, possono levarsi o
chi gli divora, come a tizio, il cuore, / chi di sisifo il
il cuore, / chi di sisifo il sasso pongli adosso. giuglaris, 290:
, 290: poca fatica per sisifo il rotolar il suo sasso, non così per
: poca fatica per sisifo il rotolar il suo sasso, non così per pacomio il
il suo sasso, non così per pacomio il ripigliar di continuo il penoso suo impiego
così per pacomio il ripigliar di continuo il penoso suo impiego senza vederne mai fine.
sulla 'pietra'costituita daltapostolo pietro, secondo il passo di matteo, 16, io
cui l'impero / promesso fu di tutto il mondo eterno, / a che siam
sopra la quale, tenuta sulle ginocchia, il calzolaro batte col martello le suola per
taciturna e bruna, / e alfin cadendo il grave sasso volve, / che di
sasso volve, / che di cerere il don riduce in polve. 3
star si pone. cino, xxxv-ii-689: il duro sasso / si copre d'erba
o spine / far che dal corso il corndor decline. panigarola, 1-11: in
altre parti e le fregate francesi attaccavano il fuoco ad altri legni nemici, si dilatò
un uomo strano / e come rinaldo il partisse. mariano da siena, 93:
a livrea, una caccia di toro e il gioco dei sassi, che è antichissimo
339: gli stupendi vini / fra il vivo sasso maturati quando 7 il
fra il vivo sasso maturati quando 7 il sole fa tinnir sonoramente / più riarse
inferno dantesco, ponte roccioso che consente il passaggio da una bolgia all'altra.
uscir di quel girone / e calamo de il sasso alla pianura. ariosto, 4-12
sasso tarpeo. porcacchi, i-276: il sasso è d'altezza di tre miglia e
., 3-57: mentre ch'e'tenendo il viso basso / essaminava del cammin la
, 1-iii-82: si dà altresì alla montagna il nome di 'retta'o di 'sasso',
altro colore. matteo venier, lii-13-303: il monte intorno è tutto di terra valida
suo centro è sasso e densissimo. il che si fa verisimile perché sasso ella
altro; la materia è... il sasso composto di minutissime particelle di vari
prassitelli, / ch'ai sassi dànno il moto in settignano. giuglaris, 4-264
che in roma nel suo tempo usarono il pennello, lo scarpello e collocarono sasso di
sulla costa della penisola araba a mezzo il mar rosso. -sasso albano: pietra
ha una scorza alquanto gialliccia, e il di dentro ancora pende in giallo.
che paiono coltelli, donde ha avuto il nome di sasso coltellino. non è
è d'una natura di mezzo tra il marmo e l'alberese o vogliamo dire sasso
, ma la sostanza granellosa quasi quanto il marmo ed ha molte frequenti vene e
: filtrava una luce verde, quieta come il rumore familiare delle acque che scendevan tra
cosa possiamo al nostro proposito raccogliere sotto il nome di questa medusa essere..
far la prattica (disse un giorno il genio a girupeno) sopra di questi antichi
beato monte, / ove adorai baciando il santo sasso, / ed in su quella
possa. / e n'e onorato il sasso / posto a coprir del virtuoso possa
/ d'un'alma dipartita / serba il corporeo vel, / ospite della vita.
580: non tutte le nostre pari hanno il modo di abbigliarsi con i sassi d'
m'ha fatto un sasso. buonarroti il giovane, 9-546: più non s'adori
una spietata belva. oliva, 61: il cuore di bernardo indurò in maniera,
scoppia; / più che al cor premo il pianto, più agli occhi si raddoppia
per lo mondan disio) / dove sarà il tuo albergo? l. giustinian,
quel che potrò... non ho il cuore di sasso, no! bonsanti
. locuz. - avere addosso, portare il sasso della vernia: compiere un'azione
si duri maggior fatica che a portar il sasso della vernia, come si dice
per proverbio? monosini, 332: avere il sasso della vernia addosso: 'onus atho
.. è quella di chiamar 'pane'il pane e 'sassi'i sassi (o quel
a'sassi? -conoscere, distinguere il pane dai sassi; non distinguere il
il pane dai sassi; non distinguere il pane dai sassi: v. pane,
8: suonava [eugenia] eccellentemente il violino ed il cembalo, cantava con una
[eugenia] eccellentemente il violino ed il cembalo, cantava con una dolcezza da
le parti. casti, 73: avanti il creditor viemmi ogni dì. / e
troppo pesante sullo stomaco de'tedeschi è il non aver finito di carpir de'genovesi
non aver finito di carpir de'genovesi il resto di que'milioni addocchiati. -fare
resto di que'milioni addocchiati. -fare il collo torto al sasso: cercare di compiere
siede mal pensa, non accade fare il collo torto al sasso. -fare
: non sapendo far altro lo compiango [il cardinale] e me ne condolgo non
sassi. -gettare, trarre il sasso e coprire o nascondere la mano
varchi, 18-2-449: avrebbe voluto secondo il costume suo, il quale era di
avrebbe voluto secondo il costume suo, il quale era di gittare il sasso, come
suo, il quale era di gittare il sasso, come si dice, e nascondere
. adr. politi, 1-587: trarre il sasso e nasconder la mano: si
mano: si dice proverbialmente di chi fa il male e mostra di non esser stato
esser stato. monosini, 340: tratto il sasso, coprir la mano: 'infixo
-gettare un sasso nelvacqua, lanciare il sasso nello stagno: provocare uno sconvolgimento
35 e i 40 anni che oggi dirigono il pci hanno voluto lanciare il sasso nello
oggi dirigono il pci hanno voluto lanciare il sasso nello stagio di mezzo agosto,
biagio de giovanni? -lasciare a terra il sasso di sisifo: evitare di trattare
sasso. ghislanzoni, 16-315: basta, il signor carlo vuole che si dimentichi quella
sasso. leoni, 681: oh il mio povero cuore! farebbe compassione ai
-muovere, rotolare, spostare il sasso di sisifo: continuare a dibattere
una questione. mazzini, 51-162: il partito non deve condannarsi a rotolare indefinitamente
partito non deve condannarsi a rotolare indefinitamente il sasso di sisifo. faldella, i-2-199:
a coloro i quali si affaticano a voltare il sasso di sisifo, a ritroso,
sisifo, a ritroso, come disse il manzoni, dei tempi e dei fati
gli occhi fatti di pianto fontane / ora il piano, ora il monte ed ora
fontane / ora il piano, ora il monte ed ora il lito. f.
piano, ora il monte ed ora il lito. f. argelati, cxiv-3-419:
tirato addosso questa lettera. nel leggerne il principio fui tutto, tutto giubilo, ma
alla crudeltà si aggiunge la beffa e il disprezzo. manzoni, pr. sp.
sp., 38 (665): il marchese lodò molto il suggerimento; ringraziò
665): il marchese lodò molto il suggerimento; ringraziò don abbondio, e
papini] che per decenni passò per il più inamabile, il più aspro, il
decenni passò per il più inamabile, il più aspro, il piu ostico, il
il più inamabile, il più aspro, il piu ostico, il peggio fatto dei
il più aspro, il piu ostico, il peggio fatto dei fiorentini d'allora e
sassi: v. spaccare. -tentare il sasso di un cuore: cercare di commuoverlo
dalla donna, mi risolvessi di tentare il sasso di quel cuore, o crudele
qualcuno mostrando ipocritamente di voler procurare il suo bene. gherardini [s.
bomba. proverbi toscani, 29: il vino nel sasso ed il popone nel
, 29: il vino nel sasso ed il popone nel terren grasso. ibidem,
. sasseròttolo. lisi, 1-105: il sasserottolo, che egli fece cadere nel lago
. verri, 4-34: quasi tutto il viaggio è in mezzo a sassoni pelati.
le sessole, le trombe d'acqua, il ponte. g. parrilli,
a lavorar di sessola per aggottarlo [il sandalo], mi sono scaldato.
). breme, 4: il men male è l'incontrarvi ad ogni passo
d'acqua di mare e sì come il sassolino della rena, così sono piccioli li
sassolino, sì bene lo tenea mondo il romito. berni, 80: aver
lumidargo. vidde ce- lindro, osservò il segnale e maggiormente turbossi. vallisneri,
sassuolino con uno maggiore, per lo che il dolore atrocissimo ed il rintronamento fece ben
per lo che il dolore atrocissimo ed il rintronamento fece ben presto risvegliare quel signorino
sassolini e lui con la bocca piena faceva il gesto di mandarsi via le mosche.
di un poema, alla storia: dare il proprio pur minimo contributo alla composizione di
lamenti che io non abbia voluto arrecare il mio sassolino? faldella, i-2-25: portano
ii-14: la colpa dell'uno fu che il re avea trovato nel bicchiere un moscino
. targioni pozzetti, 12-6-133: il sasso morto... è composto
ferro. idem, 12-6-350: attraversai il canale o fiume che prende il