. pirandello, 8-190: gli sovvenne il racconto che il signor lanzi aveva fatto
, 8-190: gli sovvenne il racconto che il signor lanzi aveva fatto alcuni giorni addietro
del suicidio d'un povero carabiniere, il quale, nello scorso inverno, era venuto
coprendo [la carbonaia] di tutto il vostro legname e di rocchi. soderini,
nichetti; serve per recidere a traverso il legname intero, per fame toppi o
elementi cilindrici che formano, sovrapponendosi, il fusto di una colonna. vasari,
i rocchi delle colonne erano abbattuti fra il pietrisco. r. longhi, 1-i-1-86:
a chiocciola al centro) che compongono il fusto. 4. porzione di
avambraccio e alla spalla. ed ora è il seno, sfuggito alle strette del busto
strette del busto che lo frenava. perfino il collo è un salsicciotto.
in partic.: l'anguilla e il pesce spada). sermini, 337
g. gangi, 191: gli diede il miglior posto della tavola...
3-45: questa [la pasta] con il bastone e con le mani / rimenano
xviii secolo, perno intorno al quale girava il sottaffusto o, anche, l'affusto
quel zoccolo ritondo, sul quale posa il perno e gira il sottaffusto.
sul quale posa il perno e gira il sottaffusto. 6. pila di
: 'frate': nell'aretino è detto così il 'rocchio del bollore... forse
'rocchio del bollore... forse il rocchio del bollore, sorgendo in alto
: chi parla la parola, chi versa il discorso / latino o quechua? na
cicognani, iii-2-155: tirò fuori di tasca il rocchio della cigna e tenendola dalla parte
età. cassola, 7-20: per lui il mare era... la signora
sotterra una buca o pozzo per riporre il grano; e alle pareti di esso pongono
. a. pucci, 3-4-22: il capitan fé cominciar la cava / e dirizzar
muri delle grotte dove in queste campagne serbano il vino, che impregna la roccia della
propria fragranza. sbarbaro, 4-25: il pozzetto ostruito dal capelvenere dove vado ad
stanzetta si stava a malapena in piedi sotto il soffitto inclinato, il fondo era di
in piedi sotto il soffitto inclinato, il fondo era di roccia nuda e cruda.
o vulcaniche, le quali formano il 95 % della crosta terrestre e derivano
cristallini, miloniti, impattiti, che coprono il restante 4 % della litosfera e
tra gli altri, non davano il nome di 'roccie'o di 'roccie vive',
-roccia madre: sedimento in cui si accumula il sapropel, che viene poi trasformato in
: nelle sue urne [del mare] il sole / ancora segreto si bagna;
acqua tra le rocce, / guida il mio rosso sangue. moravia, 1x-193:
e di cicuta. gozzano, 1127: il cielo che riempie / il frastaglio dei
, 1127: il cielo che riempie / il frastaglio dei rami e delle roccie /
mezzi artificiali. jacomuzzi, 1-i-86: il 19 ottobre 1940, in un banale
, massicci. comisso, 1-66: il fratello del capitano, un uomo dalle
di torpore. marotta, 6-142: il sonno che precipita su di lui è una
v.]: 'roccia': pellicolina sotto il guscio delle castagne e che vi resta
tre palmi la roccia, / ch'il mar, non una doccia, / non
un tempo elegantissimo e sopraffino (ora il luridume vi aveva fatto una tal roccia che
ciompa col cardo. com'è incignato il pettine, che già vi s'è fatto
insonne tutto l'azzurro splendido delle acque, il verde lanoso delle boscaglie e il grigio
, il verde lanoso delle boscaglie e il grigio già vampante di caldura sulle alte
guida autorizzata e vuol condurci a visitare il rocciame della punta estrema della pointe du
la gonna / a la femina ignuda il capro nume, / e fa venir la
alle fosse sotterranee nelle quali si ripone il grano. s. palma, 1-i-134:
e. cecchi, 7-14: il rombo dei tre motori mi si confondeva
spettacolo di gioie, di canti, il gusto dell'esibizione e del trasporto,
della tonaca al vento non nascondono più il granito della rocca di pietro: e
al sole. montale, 1-123: il remo che scandaglia / l'ombra non urta
che scandaglia / l'ombra non urta più il roccioso muro. moravia, ix-99:
300 e i 600 km (e il nome traduce tingi. rocky mountains o
pipa in fondo alla straducola, rizzò il capo che teneva appoggiato a una bardella
nito per sviluppare un tipo che, malgrado il biondo dei capelli e il roseo dell'
, malgrado il biondo dei capelli e il roseo dell'incarnato nordico, ricorda la massiccia
a zaccarelli, da causio, trasformatosi dopo il calare stagionale, ai rocciosi gentile e
difensiva maceda-sanchiz e del portiere agu- stfn il reai diventa più solido se non addirittura roccioso
. 4. profondo, imperturbabile (il sonno). savinio, 2-122:
i-391: ristringe... filocolo il re del castellano nella sua sedia con
de'suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra sua l'uno degli
sinistra sua l'uno degli alfieri; il castellano assedia quello di filocolo con molti
bandello, 1-2 (i-17): il senescalco, veggendo l'onesta vergogna del suo
scudo e muro, / come agli ebrei il possente sansone, / sì che nulla
ché a questo gioco, per pigliare il rocco, / né alfieri, né
che pasturò col rocco molte genti. buonarroti il giovane, 9-419: torri e palagi
pian scachi e roco. -tirare il rocco: cercare di conquistare con la
ginite le armi, / vorrei tirare il rocco a quella città là, / che
chi sa? -cercare di procurarsi il favore di una donna, corteggiare.
che le tira [a gisella] ancora il rocco ». -proporsi un obiettivo
e l'emilia dicevano che irene tirava il rocco a diventare contessa. -trovare
rocco a diventare contessa. -trovare il rocco a petto il cavaliere: trovarsi di
. -trovare il rocco a petto il cavaliere: trovarsi di fronte a un
. villani, 11-130: messer malatesta trovò il rocco a petto al cavaliere, che
rocco a petto al cavaliere, che il capitano dell'oste de'pisani era nolfo
gliardo] fabbricata s'un rocco sopra il fiume sena. 2. pietra,
roccia. siri, i-380: avanti il baloardo di nassau v'è una fossa
stessi cordai, colla balla, sotto il braccio, della canape che accoccano per
verde, le cui tre punte, sbuzzato il rocco rossi- gno, stavano come tre
un certo inguan- gueretto saporito, che il reverendo durò a leccarsene i puppattolini per
roccolo. bacchi della lega, 230: il 'roccolo'del territorio faentino consiste in uno
pineta, la salita di marcena, il chiuso dei lombardi; e poi la casa
l'aia del bottaccio, la mirabella, il ròccolo., chi sa quanti tordi
, 523: l'arciduca governatore vorrebbe far il liberale e il conte cittadella fa da
arciduca governatore vorrebbe far il liberale e il conte cittadella fa da mezzano, ma i
, 197: « agenzia? » fece il bre- schi. « che ingenuo sei
detta cura dette malattie [crusca]: il mele e 'l zucchero, tenuti in
voce. bacchetti, 2-xxiv-1017: mi stupì il mistero della voce: vi ritrovavo il
il mistero della voce: vi ritrovavo il ricordo dei più deliziosi contralti e anche
in g. borgna, 157]: il tuo bacio è come un rock.
. borgna, 152: prima che il rock nascesse, la musica americana era
stampa », 2-vtii-1983], 15: il vangelo come opera rock? 'jesus christ
, la qualità di ciò che suona ed il modo in cui il pubblico lo recepisce
che suona ed il modo in cui il pubblico lo recepisce regolandone le proporzioni del
che sentono altri ragazzi gridare « bisogna impedire il concerto » sugli autobus diretti al concerto
acrobatico. pratolini, 10-148: si balla il rock, si va sulla luna,
24: è [vasco rossi] il nuovo prodotto della canzone italiana, l'
, l'erede di una generazione che trova il terreno che gli hanno preparato i dalla
panorama », 19-i-1992], 22: il cineasta tedesco ha commissionato brani musicali su
ira, per un'emozione, per il pianto (anche per indicare iperbolicamente che
ulivier fu seppellito in borgogna / e tutto il popol fe di pianger roco. cieco
. cieco, 31-62: ancora so che il mio rimaner seco / giù potrebbe in
già fatto roco. alamanni, 7-91: il buon re lago, poi che stanco
1-11: pria vedrassi agghiacciar qual neve il foco, i... i donna
roco. dottori, 1-173: fra tanto il podestà roco e sudato / bestemmiando l'
. b. fioretti, 2-5-392: il cane arrabbiato è roco di voce. f
soderini, iv-269: quanto più canta [il gallo] a buon'ora, tanto
voce). boccaccio, 9-44: il prefetto della reale casa, sucido, disorrevole
. con reca voce e colla verga dà il segno della battaglia. giusto de'conti
il soldo. foscolo, xv-374: i mariti
guadagnato grazie all'attività di ruffiano (il denaro). carducci, iii-3-68
casca / del senso riscaldato. / il canto è fede. -e s'accarezza
. -e s'accarezza in tasca / il soldo ruffianato. ruffìanatòrio, agg
, le darò quel castigo che merita il suo ruffianéccio. -per estens. allettamento
smaccatamente servile e adulatorio, di accattivarsi il pubblico. d'annunzio,
dopo aver prodotto venti volumi che recano il nome e l'imagine del mio paese nel
avvedersi gli scribi e i sacerdoti che il ruffianeggiare era una mercatanzia muta e uno
v'erano forse in quelle degli arlecchini, il di cui carattere è la balordaggine?
carattere è la balordaggine? de'brighelli, il di cui carattere è la scaltritezza e
di cui carattere è la scaltritezza e il saper ruffianeggiare? d'annunzio, 4-i-171
2. figur. cercare di accattivarsi il pubblico con un atteggiamento smaccatamente servile e
. bartolucci, 1-2-26: sapeva ben consigliarmi il tristo, s'io lo richiedeva per
antiche pratiche della familiare ruffianeria matrimoniale, il gioco delle amorose corrispondenze, dei desideri
e persino di quello che oggi si dice il comportamento sessuale, si va facendo più
fradicia genìa / che acquista a italia il nome vii di ladra / in tra il
il nome vii di ladra / in tra il baratto e la ruffianeria. g.
sacri. calvino, 13-280: esso [il best seller] si basa su un
, artifici, espedienti mirati a suscitare il gradimento del pubblico. faldella, i-4-9
guarda che no, venire a goderci il tuo orto, e ho caro, che
mali giudizi che si fan di voi et il pericolo della querela che si dice che
spero di poter esercitare con molto avanzo il ruffianésmo, perché dove il clima dispone
molto avanzo il ruffianésmo, perché dove il clima dispone alle lassivie, riesce meno
ognun con torvo ciglio / e regna il rufianesmo e 'l disonore. g. gozzi
nei quartieri di mala fama che guardano verso il ticino. papini, x-1-1031: lo
grecia e della tavola rotonda meglio che il suo nome. -artificio, espediente
finge giunone pregar venere che le prestasse il cesto nel quale scrive esser amori, cupidini
a sé col ruffianésimo ai una canzone il vagabondo 'idonio', ch'ella sapea essere abitatore
, ii-1-148: verrà un villan da vecchiano il quale, se non lo aduli e
rescrivere ad esso che in mia mano mandasse il duplicato per lei del diploma arcadico,
del loro problema salariale, sia attraverso il ricatto (me ne vado, se
mi pagano di più), sia attraverso il 'ruffianesimo', (le 'conoscenze',
4. mezzo o espediente inteso a guadagnarsi il favore di qualcuno. firenzuola,
è un merito di colpa e di pena il salassare le borse de chi ne viene
torto alla bareria, e dicendo questo torrei il vanto alla ladroncelleria, alla ruffiania,
n. franco, 25: l'essere il mondo fatto pei beffoni / e pei
boccaccio, 1-ii-473: d'altra parte vide il folle ardire, / lusinghe e ruffiania
giusto, virtuoso,... il quale, sendo cacciato a le forche per
, 8-ii-36: in questi cotali è il loro desiderio insaziabile e sforzansi di guadagnare
, inf, 18-66: così parlando il percosse un demonio / de la sua scuriada
che 'l cor fellone / avea scoperto il misero contra essa, / ch'ella,
potente in man si sarà messa; / il quale se la terrà con irrisione /
tristi che un giorno fanno per 18 soldi il ruffiano, e l'altro giorno per
vedeva la divina isabella inghirami seduta tra il ruffiano e il sodomita, dinanzi a
divina isabella inghirami seduta tra il ruffiano e il sodomita, dinanzi a un bicchiere sudicio
giorno una tenitrice di postribolo, milionaria. il ruffiano suo marito legittimo ha voluto rispettare
, quello che la meretrice, quello che il ruffiano con inganni, che l'avaro
piccolomini, 10-142: come che tutto il giorno vegghino... infidelità di servi
le commedie. minturno, 117: introduce il comico in atto e in parole cavalieri
, 8-269: ithamore e la cortigiana e il ruffiano del iv atto del 'jew'comporrebbero
becco? de roberto, 67: il meno che gli disse fu « ruffiano del
g. villani, iv-n-8: s'accordò il re col... messer ugo,
irlanda con uno loro seguace ch'avea nome il baldotto, prete e roffiano, e
sa la trama e ne debb'essere / il roffian. romei, 42: -io
volevi dire. tassoni, xvi-717: quando il principe cattivo ha bisogno di denari,
di convincere la ragazza », riprese il carletti, « garantiremo per lui,
, 40: negar non si duo che il lusso fu sempre il cameriere d'amore
non si duo che il lusso fu sempre il cameriere d'amore e il ruffiano del
fu sempre il cameriere d'amore e il ruffiano del letto. g. manganelli,
lui qual potesse essermi buon ruffiano presso il duca del sesto, e staremo a
. c. gozzi, 1-758: il re tartaglia ha mandato pantalone, regio
pantalone, regio ruffiano, per concludere il matrimonio con barba- rina, sua sorella
rina, sua sorella, chiedendo in dote il pomo che canta e l'acqua che
: chi è bugiardo è ladro, dice il proverbio; essendo giornalista, può essere
fate, / ogni giorno che splende ha il suo domani! gramsci, 4-159:
molti uomini di stato facevano i ruffiani come il d'azeglio. stuparich, 5-442:
cose. sfido io: quando si disprezza il genere umano a tal segno da provocarlo
della mente è la fatuità o è il proponimento ferreo di riuscire a qualunque costo
riuscire a qualunque costo, anche facendo il ruffiano di se stesso. 6
6. per simil. chi favorisce il raggiungimento di uno scopo. - anche
172: mangiano i frutti dell'arbuto il verno volentieri i tordi e i merli:
strumento di inganni e truffe. buonarroti il giovane, 9-650: capito uom nuovo /
nuovo / alla bottega d'uno: il credo uom giusto / e mercante reai,
è poco). monti, ii-26: il male si è che l'italia non
ed è accompagnata da tanti ruffiani che il suo esteriore è quello non d'una
. v. cavallo]: 'ruffiano': il cavallo, l'asino o il toro
'ruffiano': il cavallo, l'asino o il toro impiegato a riconoscere se la femmina
di'di te stesso: / « guàrdati il petto, la testa e le mani
esplorando con certe occhiate ruffiane giu oltre il muretto. 12. che
li umani. baldini, 9-204: il 'clou'del romanzo e cioè la scena-madre
-che attrae irresistibilmente. buonarroti il giovane, i-238: o ricchezza degli animi
? -per estens. che asseconda il potere o un disegno politico.
14. che fornisce l'occasione o il pretesto perché un fatto, una situazione
l'altra sera madonna tenendo per mano il nipote, il quale avea a essere
sera madonna tenendo per mano il nipote, il quale avea a essere, con lo
essere, con lo imparare del salterò, il roffianeùo de la zia, chiamò il
il roffianeùo de la zia, chiamò il pedagogo. guazzo, 1-146: aggiungite certi
raffia- nelli i quali, se conoscono il prencipe vago di donne, cercano di
moravia, 18-215: sono rivoltato sopratutto contro il tuo lercio capitalismo sfruttatore, la tua
l'ho molto caro, e ne ringrazio il legno santo, che, dove vi
burbero. per rispondervi bisognerebbe mettersi addosso il tribribastio o 'l gergo de'raffi
. ant. ruffo di sant'alto: il sole. nuovo modo de intendere la
rossari, e di raffi o di raffi il lavoro sarà fatto. fanfani, i-157
: essere messo a soqquadro. buonarroti il giovane, 9-730: o mie canzoni e
non ha roba. egli ha fatto il suo de raffola raffola. = deriv
che morerà vi concorreranno più leverieri, il cacciatore ha da pigliare le gambe de
. scappi, lxvi-2-22: ha da avere il detto cortiletto... un altro
vi sieno alcune cose exquisite, accioché il suo cuoco segreto le possa avere a
chiusole attorno [a roma] / il traffico del mar, l'avea ridutta /
capitale; ad accorgersi... che il chianti, la rufina e il pomino
che il chianti, la rufina e il pomino potevano sostituire il barolo, il barbera
la rufina e il pomino potevano sostituire il barolo, il barbera ed il grignolino
e il pomino potevano sostituire il barolo, il barbera ed il grignolino. fanzini [
potevano sostituire il barolo, il barbera ed il grignolino. fanzini [1905],
alcuni uccelli o mammiferi, per cui il colorito generale dell'animale è sul rossiccio.
quello che i latini chiamano rufo, il quale... è colore non pienamente
agricola], 167: è rosso il sardio; è rosso il carbuncolo; è
: è rosso il sardio; è rosso il carbuncolo; è rafo il colore de
; è rosso il carbuncolo; è rafo il colore de la sandaraca. candido,
colore rosso. equicola, 316: il raffo, il fosco e 'l lionato significa
equicola, 316: il raffo, il fosco e 'l lionato significa taciturnità e
). ottimo, iii-710: secondo il colore de'capelli, fu l'uno
morente. 3. che ha il pelame o il piumaggio tendente al rosso
3. che ha il pelame o il piumaggio tendente al rosso (un animale
colore rafo le pecore, come è il fiume xantho presso troia. landò,
landò, 1-54: tigellino epirota fu il primo che mangiasse la merla: suol
a cavallo etc. la notte significa il tempo della tribulazione: l'uomo che
, la divinità del quale siede sopra il cavallo raffo idest sanguinoso, cioè sedeva
aquifolium). oderini, ii-288: il rafo non si semina perché egli non fa
solo pochi giorni... mangia volentieri il torlo d'uovo assodato, ed anzi
viani, 19-12: aprì il sacco e, a tasto, rufolò nel
alligna pelo, cerimonioso e implacabile, il silenzioso trasformatore di bambole, colui che
saccenti, 1-2-275: tosto si mette il pampalucco in via / e va studi
infoiando. 5. masticare lungamente il foraggio. salvini, 16-127: ciascun
, / che allato stanno, infoiando il bianco orzo e la spelda. =
aspetto venerando, / di crespe rughe il volto ingombro e pieno, / che
ché verran presto / le rughe e il lezzo alle tue carni belle. / di
quella faccia, che da natura mostrava il forte raccoglimento del pensiero nell'idea,
nell'idea, l'uso della signoria aspreggiò il sopracciglio e diresse acute verso il mezzo
aspreggiò il sopracciglio e diresse acute verso il mezzo della fronte le rughe intagliate duramente
farsi la roba. misasi, 7-1-54: il volto della ve- gliarda era tutto una
tutto una fitta rete deleada, iii-491: il suo viso si rifece giallo e floscio
e mestieri, i-247: bisogna stemprare il gesso con dell'acqua quasi calda e gettarlo
sia incomodata e non faccia delle rughe, il che produrrebbe delle deformità nella figura.
senza una ruga. comisso, v-19: il corso delle piccole acque, nelle rughe
nelle rughe del pendio, che lungo il sentiero in salita vengono raccolte dai boscaioli
a un incirca di mille tese sopra il livello del mare. bacchelli, 13-619:
piano. gadda conti, 1-221: il resegone s'era brizzolato di neve nelle
puntuta perché sotto la punta c'è il dito grosso, dito forte che piega,
offriva molte rughe buone per afferrarsi, il ragazzo salì oltre le cime degli alberi,
/ pietate, e non di pianto il ciglio asciuga, / ma poi ch'a
, 9-107: questa equazione scioglierebbe egualmente il problema della curvatura di un velo lento attaccato
orizzontale che senza rughe si disponesse per il proprio peso nella forma di un catino.
del giudice, 2-43: ha disteso il bleu d'usine dandogli un'ultima occhiata
ruga d'ombra. malaparte, 7-59: il viso del giorno già si copriva di
se non un veglio / a cui il sangue l'età, non l'ardir,
angeli, anzi a dio, ch'è il fonte d'ogni perfezione. non vi
minima ruga. scalvini, i-31: il loro merito nelle lettere ben a ragione deve
del servaggio e le rughe della miseria il popolo alla fine le lava e le spiana
... sono andato a sentire il magnificat di bach: una musica bella assai
soldati nelle caserme o in giro per il centro non fanno una ruga.
babbino, babbetto, non sono io il vostro cucco? »; e, grattandogli
: non credo di essere bello ma il mio avversario ha un tipico viso chafouin cioè
, incidevano con tagli sottilissimi ma profondi il suo pallore malato. -rughina.
la piazza dove si fa certi dì il mercato, nondimeno troppo gran fatica e
nondimeno troppo gran fatica e spesa sarebbe il menare le sue mercatanzie in piazza,
in acri a moggio; ed è il moggio del signore e della ruga di pisa
piazzetta e'si ricorda oggidì ancora più il nome mio che quel del sanazara.
nel pegù. gualdo priorato, 3-i-133: il signor le maré, tenente del signor
le case dov'elli era s'apprese il fuoco e ardeva ogne cosa.
si tengono nel campo del mercato per vendere il biado, si debbiano tenere ordinatamente e
rinaldeschi, 1-105: da cagioni occulte produce il signore i suoi effetti, sì che
cagioni non sai, sf come senti il vento, ma di che rugada venga non
michele da cuneo, lix-63: né per il parto se li [alla indigena]
se li [alla indigena] ruga il ventre, ma li sta quasi sempre tirato
colgono gusto a star lì apposta', il tocco è del castagna medesimo, 'a
: si usa nel significato di 'fare il rogantino, il rissoso, stare a tu
nel significato di 'fare il rogantino, il rissoso, stare a tu per tu più
2. mugolare, ringhiare (il cane). pratesi, 5-151:
, uno di que'servitori... il cane rogò. 3.
l'ha portato, cosa l'ha avuto il coraggio di portarmi, a me,
lombari, 4-50: chi è allegro il ciel l'aiuta. e a me m'
pucci, cent., 65-83: quando il conte sentì ch'egli eran presi,
acosta], 33: non ha [il macer]... fratto o
. manzini, 11-98: liscio è il primo petalo già stirato dalla luce;
già stirato dalla luce; appena rugato il secondo, grinzosi gli altri.
minuta. -solcato, striato (il cielo). manzini, 8-120:
numeroso, asciutto, aveva mosso tutto il cielo, rendendolo sonoro e rugato come
ragadura. fr. colonna, 3-135: il residuo del vestire demesso velava cum minutissime
reflato delle suave aure instabillule et per il moto corporeo, fina alle lactee suffragine
scopo del gioco è portare con le mani il pallone oltre la linea di meta della
nome della città inglese di rugby, dove il gioco venne ideato. rugèllo
. che rumoreggia stridendo sinistra- mente (il fuoco); che rimbomba cupamente (un
. idem, iii-2-337: com'ebbe / il leoncello, ei volle che una sola
, / ov'entro le caverne stride il ferro / dei càlibi, la spinse
fornace / ruggente. bernari, 7-113: il popolo... ritornò al suo
al suo vecchio patrono, ne sollevò il busto dalla faccia di oro pallido di
soltanto nebbia al di là della quale il sole, forse. oppure semplice- mente
4. figur. minacciosamente persecutore (il demonio). simone da cascina,
offro alla meditazione dei giovani marxisti anche il libro di un regista sovietico che,
formalismo russo, ha dovuto vivere appunto il periodo del culto della personalità e del
legno o di metallo usata per livellare il grano nello staio. giannini-nieri, 53
indebolisce e rendelo molle e non lascia digestire il cibo nello stomaco, onde diventa cagione
e fa rugghiaménto nelle budella e costrigne il cavallo a mandar fuor lo sterco indigesto e
ant. e letter. ruggente (il leone), per lo più in
. busone da gubbio, 1-217: il maliscalco, a guisa di ragghiante lione,
/ urlo ragghiante. -cupamente fragoroso (il mare in tempesta). mazza,
implorar soccorso, / ma giù l'inghiotte il vortice ragghiante. 3.
vibrano come ragghianti spade, / e il canto, ala d'incendio, divora i
r. longhi, 1085: fu proprio il ragghiante 'belvismo'a rovesciar nel fondo della
., 1-86: pien di sanguigna schiuma il cigliai bolle, / le larghe zanne
, per armar sue forze, / frega il calloso cuoio a dure scorze. francesco
scorze. francesco da battifolle, lxxxviii-ii-24q: il mio cor si squatra / e sì
cani. ne presi uno che aveva il laccio alle gambe: come mi vide,
, ii-125: anche su di lui [il gatto] pareva pesare l'ansia;
in segno di protesta, tumultuare (il popolo, la folla). giov
qual perdita fu di tanta fortuna che il grano rincarò soldi dieci lo staio, e
rincarò soldi dieci lo staio, e tutto il popolo ragghiava. luca pulci, i-7-90
. lorenzo de'medici, ii-105: il popol ragghia e tutto 'l mondo grida
, sciamano, ragghiano, come se il fumo dell'inferno mordesse loro gli occhi
, i-4-216: dopo che fu assunto il cairoli al ministero, il crispi partì per
fu assunto il cairoli al ministero, il crispi partì per un nuovo viaggio all'
. d'annunzio, iii-1-794: feroce è il tuo padre, / preghiere non ascolta
mostro la tua infermità e avessi atterrato il tuo rughiaré et avessi spezzato quella tua
oliva, i-2-88: rugghia... il santo contro a sì diabolica simulazione e
carducci, ii-8-121: la tua parola e il tuo sguardo frizzavano e ragghiavano come ferro
e negli scrosci dell'incendio, varcò il prato e giunse al posto.
violento fenomeno meteorologico); rimbombare (il tuono); crepitare fragorosamente (il
il tuono); crepitare fragorosamente (il fuoco). dante, inf,
roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo del definitore teologo. graf 5-430:
. graf 5-430: squarciato / insorge il mar ragghiando. d'annunzio, iii-2-363
in cima all'argine e s'ode il fragore del mare. landolfi, 2-162
del mare. landolfi, 2-162: il fuoco divampava con forza, piegando la
verso la spaccatura sulla parete, in cui il fumo si precipitava ragghiando.
-sostanti carducci, iii-1-244: deh il vostro furiar / e il torbido ragghiar
iii-1-244: deh il vostro furiar / e il torbido ragghiar, / venti, placate
/ tarpea, come tolto le fu il buono / metello. boccaccio, 1-ii-459:
s. bernardino da siena, 2-ii-1355: il vostro aversario, el diavolo, va
. dial. spianare con la rugghia il grano contenuto nello staio. giannini-nieri,
la sua rabbia, / al leone il fer raghio, al drago il fischio.
leone il fer raghio, al drago il fischio. salvini, 13-239: due
. '. opardi, 719: il ragghio orrendo / udir non si facea de
tibie e de la belva / ferita il ragghio in mille suoni rendi. panzacchi,
, accompagnatori e proprietari godono di quanto il ragghio e il furore del proprio animale
proprietari godono di quanto il ragghio e il furore del proprio animale vinca quello
una grossa risata che non imitava troppo male il ragghio delle scimmie. 2
di spavento. bacchelli, 1-i-229: il bavaglio non aveva potuto soffocar del tutto
, non io, occhi divini: ma il demonio che rugge in me nelle ore
del tuono. cesarotti, 1-xxxii-46: il mar fremente / cangia il suo rugghio
, 1-xxxii-46: il mar fremente / cangia il suo rugghio in placido sorriso, /
/ bacia l'avverso lito e schiude il seno / ai velivoli legni. monti,
. monti, x-1-433: muggìa frattanto il mare, e in lontananza / un rugghio
remoto / tuon che fra 'nembi discorrendo il cielo / nell'estremo orizzonte si dilegua
orizzonte si dilegua. percoto, 321: il rugghio della procella era divenuto tremendo.
era divenuto tremendo. fogazzaro, 7-97: il rugghio sovrano del tuono romoreggiò per le
. s'ode a quando a quando il rugghio confuso dell'incendio e il fischio
a quando il rugghio confuso dell'incendio e il fischio del vento libico. moretti,
del vento libico. moretti, i-571: il bimbo ascoltava il rugghio della marea montante
. moretti, i-571: il bimbo ascoltava il rugghio della marea montante.
in funzione. cesareo, v-355: il treno, con rugghio di turbine, vola
vola. d'annunzio, vl-808: il rugghio del proiettile che mette 25 secondi
sotto vetriate polverose, gli uomini anneriti, il tonfo sordo del maglio sulle taglie,
taglie, lo stridore dei trapani, il rugghio delle fucine, il percuotere dei martelli
trapani, il rugghio delle fucine, il percuotere dei martelli, il luccichio dei
delle fucine, il percuotere dei martelli, il luccichio dei trucioli d'acciaio e di
bacchetti, 11-14: udirono in lontananza il fragore e il clamore delle armi e degli
: udirono in lontananza il fragore e il clamore delle armi e degli uomini, e
clamore delle armi e degli uomini, e il rugghio della battaglia mutante in lamento col
una porta. arici, i-364: il rugghio orrendo / feria di tutti negli
/ feria di tutti negli orecchi e il fremere / de'cardini sonanti e de'cancelli
e rubigi ne chiamano, offende molto il ferro, massimamente scegli si trova di
anonimo [agricola], 344: il rame vien travagliato da la sua ruggia
ant. e letter. ruggire (il leone). boiardo, 1-9-21:
. ulloa [guevara], 1-88: il leone... si mise a
ch'era in terra caduto, mi mise il piede infermo sopra la mano.
/ ma in ciò non pari, che il re scellerato / uccisor di due popoli
. b. giambullari, ii-176: il qual come sentie raggiar la chiave,
s s -sibilare con violenza (il vento). de meis, ìi-19-167
, ìi-19-167: si avvicina la tempesta; il vento 'a; un pastore su
/ e più merita attenzione / e il terribile leone, / raggibondo e divo-
i denti. è dell'uso comune per il contado pistoiese. = voce
razen. fiori di filosafi, 146: il ferro,... se no
. se no l'aopere, la ragine il consuma. testi fiorentini, 207:
toglie via la ragine al ferro, e il fuoco toglie via la scoria dell'oro
la machina de esso edificio. buonarroti il giovane, 9-263: smarrite / le vecchie
v-2-208: la chiesa è abbandonata. il campanello è assordato dalla raggine. e.
v-4: fra li simplici si loda il rame abbrasciato, la squama del rame
abbrasciato, la squama del rame, il fior del rame,... la
della natura, 1-vi-173: forma [il rame] una certa raggine o crosta venefica
'ruggine di piombo': fu così detto il carbonato di piombo più o meno impuro.
comparative, in partic. per indicare il colore rosso cupo e anche una condizione
gine? pascoli, 1196: tutto il piano era aspro / come di fulva
piglierà giammai. borsi, 14: il povero rinunzia a quei tesori, sulla
affatto lontana dallo spirito analitico, tolto il quale si cade facilmente in gravissimi errori
di colui che fu, in francia, il penultimo superstite del bel canto italiano.
colore bruno-rossastro simile a quello che assume il ferro per effetto dell'ossidazione. -colore,
di mandarmi del refe di raggine, con il quale vorrei cominciare qualche coserella per il
il quale vorrei cominciare qualche coserella per il ceppo di gali- leino. inventario di
cordelle di ragene. tanara, 341: il capo, il collo, la schiena
. tanara, 341: il capo, il collo, la schiena, l'ali
pascoli, 73: nel suo gracile dito il tesoro / raggiò di benedizione. /
quell'oro, / di raggine, presso il castone.. / o mio padre,
corpo si strinse più feroce. sotto il cielo color di raggine, il terreno
. sotto il cielo color di raggine, il terreno si copriva di cadaveri. ojetti
di guerra. pavese, 10-52: vedo il cielo, ma so che tra i
ultime piante. pasolini, 18-122: il paesaggio, in istria,...
tansillo, 2-113: mentre il vero lume ebbero a scherno / questi
/ che de le vite umane hanno il governo. -con uso aggetti:
bianco senza tenta e senza marizzo, il quale adesso s'usa in giupponi.
alfieri, i-73: la ruggine sovra il mio intelletto si andava incrostando si densa
musa mia tinto ha di ruggine / il suo primo candore, e benché io brami
si consuma la ruggine del peccato, quanto il cuore arde di maggiore amore. scala
muterà in finissimo smalto e vi abbellirà il diadema del dominio. d.
, sospettando che si partisse con sopra il cuore qualche ruggine di sinistra affezione a
loro entrata nel corpo, o almeno che il primo loro ingegno già intenebrato e dappoco
. salvini, 39-iv-136: si trascurò il polire la nostra lingua, e in
altre abbiano qualche peccato d'origine, altre il privilegio speciale della nobiltà, che queste
cenno), o di rabbrividire fra il platonismo poiché lor fu detto che il
il platonismo poiché lor fu detto che il libro è vecchio assai. monti, xii-1-7
la ruggine d'ideologie presto abbandonate, il vigoroso apostolo dell'arte moderna che diventò
definito... l'inadeguatezza a rappresentare il mondo industriale della poetica della 'fetta ai
quegli dato, e quali, avendo il mantello foderato con regine d'ignoranza,
poco di ruggine e grossezza, che il più delle volte la natura non puote
o vermo / che bruttasse di loro il netto vaso, / dal qual fecion leggiadro
di molti che contro questi prencipi nodrisse il papa una interna rugine, nata in
'litiganti. baretti, 1-68: carissimo il mio cecco, io ho un po'
voi. papi, 2-2-202: fra il re e l'assemblea continuava una certa ruggine
3-173: egli nutriva una reggine segreta contro il bel lisandro, che aveva fatto alla
di minestra, e la reggine fra il riso e la meliga non accenna a
tarchetti, 6-i-75: gubart tolse a malincuore il suo violino e lo guardò bruscamente;
e lo guardò bruscamente; esisteva tra il suonatore e l'istremento una specie di
lo guardava, come se tra lui e il treno corresse una vecchia reggine. bonsanti
noncuranza. fra giordano, 1-218: il tesoro della virtude o delle vir- tudi
presentan le pene apprestate a'malvagi dopo il morire che appunto non concepiscono il cataletto
dopo il morire che appunto non concepiscono il cataletto se non per un letto,
conoscervi. bruno, 3-988: è [il furore eroico] un calor acceso dal
sua vita sola e senz'amore e il suo ingegno che miseramente vaneggiava nella meschinità
acido lattico. palazzeschi, i-504: il salto nello scendere fu tale da accusare
pascoli, 708: egli pensò che fosse il picchiar duro / del taglialegna in echeggiante
uccelli, i parassiti dei frutteti, il grillo-talpa, l'arvicola. -in
gittandovi dipoi sopra solfo spolverizato, fa il fuoco, e dicono che piantati i suoi
... e, in generale, il vizio del cielo che induce pallore nelle
di buono. trinci, 1-242: venendo il caldo e l'asciuttore, le fila
vuotezza. fantoni, 1-189: non il libeccio sentirà pestifero / la pregna vite
b. del bene, 2-358: il fumo allontanerà [dalla vigna] la
aver fatta la raggine, e incolpava il riposo della pace per non confessare ch'e-
raggine / col suo battaglio, e spezzargli il cervello. passeroni, 6-107: abitava
come mignatte e barbieri che ci tolgono il mal sangue e come lime che ci tolgono
ruggine dai forzieri: rimettere in circolo il danaro messo daparte. periodici popolari,
dei sepolti forzieri...: il vostro oro sta sospeso fra le ugne
d'un pittore. e noi sa il proverbio? 'chi si frega al ferro,
con rilucenti / unghioni al collo, il qual da ogni lato / ricoprien l'armi
nascosto per alquanti mesi, un giorno [il rasoio], ritornato all'aria e
5. ant. corrucciato (il volto). anonimo genovese, 1-1-202
). leonardo, 2-302: il ferro, che continuo riceve la percussione
tutto che non si rugginisca, come il ferro, fa nondimeno ancor egli [il
il ferro, fa nondimeno ancor egli [il rame] la sua ruggine, che
chiamiamo verde rame. lauro, 2-128: il ferro per lo suo terrestre adusto è
con vivande ruvide, stiti- cano talmente il corpo che alle volte si pena otto,
pena otto, dieci giorni in aver il beneficio dell'uscita, di sorte che dalla
dalla ruggine. imperato, 1-17-5: il sai non liquefatto e 'l ferro rugginito
un metallo. imperato, 1-4-42: il verderame si è detto che sia rugginosità
], disgustati dalla rugginosità che ricopre il poema [la 'commedia'di dante],
un metallo ossidabile, per lo più il ferro, o un oggetto di metallo ossidabile
consumata per lungo tempo, pendente sopra il pozzo. romanzo di tristano, 2-125
15-25: per l'umidor dell'acqua il cavaliere / aveva l'arme ruginose indosso
, 20-290: che io non dico bugia il testimo niano tre ducati di
/ ho una fiaccola rossa / nascosta sotto il moggio, 7 sotto un moggio
un prato i reticolati nemici rugginosi tra il verde. viani, 13-165: non scorgerà
guardarsi nello specchio rugginoso che era sopra il lavandino. -costituito da ruggine (
lavandino. -costituito da ruggine (il sedimento su un oggetto metallico).
di ruggine per la consuetudine a lavorare il ferro (il fabbro) o perché vi
la consuetudine a lavorare il ferro (il fabbro) o perché vi ha sede l'
focon di mille ordigni onusto / travaglia il nero fabro entro la grotta. / più
dotta; / ruginosa la fronte, il volto adusto. bruni, 141: sotto
tempra fatale, / negli accesi carboni il dardo eletto / fabrica il dio ch'
negli accesi carboni il dardo eletto / fabrica il dio ch'è zoppo al dio c'
, la tua mazza non può batter più il ferro caldo, la tua zappa non
cavare più terra. -faticoso (il movimento di una macchina).]
con gli sportelli chiusi: s'intravedeva il verminaio dei viaggiatori che oscillava nello sforzo
tosto rugginosi e fracidi denti, de'quali il numero in molte parti si vede scemo
1-viii-304: dell'ombre / si scosse il regno, attonito dal soglio / slanciasi pluto
spavento, ahi che sul capo / il signor dell'indomito tridente / non si squarci
a- vemo, / ell'ebbe incontro il rugginoso dio, / l'austero ese-
, 1-96: batteva tali, sorridente il ciglio, / l'alma, quand'a-
/ l'alma, quand'a- docchiolla il gran nemico, / ed avventando il ruginoso
docchiolla il gran nemico, / ed avventando il ruginoso artiglio, / destossi all'uomo
4. che distrugge e corrode (il tempo). baldi, i-67:
, / ma del tempo crudel ch'il tutto atterra / col dente rugginoso e non
di quella etade avventurosa, / che prese il nome del miglior metallo, / ne
e sardi o sardigni, che hanno il nome dalla corsica e sardigna ove nascono,
minute. chiabrera, 1-iii-79: ei [il sole] cosparso di macchie sanguinose /
e rugginosa nube / quasi di fumo il va tingendo intorno. redi, 16-vii-126:
da'fisiologi si è detto che da principio il sangue è giallo, che in seguito
è giallo, che in seguito piglia il color rugginoso, che questo per gradi
in rosseggiante. verga, 8-73: il paese in cima al colle, arrampicato
: tutte le vecchie casette, che il tempo aveva vestite d'una sua particolar
tozzetti, 12-10-64: pietra dura quasi quanto il diaspro, di colore livido, macchiata
scuro. f. cetti, 1-ii-201: il colore d'amendue [gli uccelli] è
, no: sebbene al di fuori [il cocco] non è di
. dessi, 9-123: in lontananza il verde rugginoso dei cisti e dell'erica
di malta in santi giovanni e corchila il cingolo che usò il signore, lavando i
giovanni e corchila il cingolo che usò il signore, lavando i piedi agli apostoli
anche le rondini, quelle che hanno il pettino rugginoso, non bianco. montale
all'ora le grazie del cielo e il favor delle genti, onde, avveduta del
, avveduta del suo errore, piangerà il tempo consumato invano e si dorrà fino
ruginosa pelle e con vetri affocati inanellato il crine. lubrano, 2-278: se arsiccia
-arido, privo di affetti (il cuore). jahier, 2-13:
sarai fra ven- t'anni: / il tuo sguardo polveroso, il tuo cuore rugginoso
anni: / il tuo sguardo polveroso, il tuo cuore rugginoso / il tuo stomaco
polveroso, il tuo cuore rugginoso / il tuo stomaco ventoso. 9.
di questo germano [copernico], il quale... è stato sì saldo
.. è stato sì saldo contra il torrente de la contraria fede, e benché
bisogna mi mandiate in prosa / tutto il suggetto di quel che volete / ché la
barilli, 5-47: eccolo là [il sole], quasi opaco, rugginoso,
spoglia, la squallida magra del fiume, il vasto greto motoso e livido, livida
11. figur. oscurato, macchiato (il buon nome). nannini [petrarca
: la maggior vanità del mondo è il volere io indorare con l'oro degli illustri
oro degli illustri fatti de'miei maggiori il rugginoso metallo della mia viziosa vita.
, la voce); affannoso (il respiro); stridente (un rumore)
porco. pascoli, 1043: ecco il lontano canto delle trombe, / ecco il
il lontano canto delle trombe, / ecco il tuon delle torme de'cavalli, /
su ferro, spade contro spade, / il martellar d'una fucina immensa, /
d'una fucina immensa, / e il rugginoso anelito, e il singhiozzo /
, / e il rugginoso anelito, e il singhiozzo / del sangue. ojetti,
tornava di tanto in tanto a fare il tiranno, con sollazzo di tutti e anche
: sentì la rugginosa vibrazione del nldiferro, il veloce raschio sul ghiaccio e l'infuocato
14. ottuso, poco penetrante (il giudizio). fausto da longiano,
/ in amar me non degno, il nobil uso: / ché 'l ferro brama
antiquato, primitivo (una lingua o il tempo in cui era parlata).
latina, rispose a quegli ch'aspettavano il suo parere, come ne l'udirle gli
18. patol. affetto da ruggine (il baco da seta). lambruschini,
f f sacchetti, 152: il tragia in beretta / e sta in pettine
pettine di sette, / e mette il tempo a dar punzoni, / leffom,
colui, ch'avea del viso forse il terzo, / trasse la spada ch'aveva
/ pensa che, s'egli avessi avuto il berzo, / morto arebbe con due
berni, 27: e'm'è venuto il più bello appipito / di darti,
'l'atto dello stramazzare': qui il passaggio sarebbe tuttavia inverso, da 'rotolare
ind. rugge, ruggono). emettere il tipico urlo rauco e rabbioso, in
in segno di minaccia e di allarme (il leone e genericamente un felino).
de bovi. boiardo, 1-13-52: rugge il leone e fa gran dimenare; /
rugge il leone al bosco, / né quel ruggito
tasso, 1-12-90: più suso, alquanto il passo a lor contende / fèro leon
. gnoli, 1-302: or, mentre il tigre rugge da la sponda, /
rugge da la sponda, / li volge il gange tra l'arene d'oro.
d'oro. pratesi, 5-317: il domatore... dava colpi all'aria
ambessa. montale, 14-41: rugge il leone affamato, / il lupo alla luna
14-41: rugge il leone affamato, / il lupo alla luna ùlula.
poca gloria è che cognata e figlia / il leon beatissimo ti dica, / che
tebe audaci, / ché la ne chiama il fier leon volante, / ov'ei
sorge altro aldragheto, a cui / il veneto leon rugge e i suoi mari
leone. bruni, 83: già il sol, che l'aria infiamma, i
che rugge, / segue là sovra il cielo, / e son l'aure più
. boccaccio, viii-1-182: dissi che il leone era altisono nel ruggir suo e
fischia e ruggie e volto in rabia il smembra / cun denti acuti e ochi
2. per estens. grugnire (il maiale, il cinghiale). s
per estens. grugnire (il maiale, il cinghiale). s. giovanni crisostomo
., 1-86: pien di sanguigna schiuma il cignal bolle, / le larghe zanne
e per armar sue forze / frega il calloso cuoio a dure scorze. 3
or più non freme e ringhia / il labbro a ruggir uso, / ma
tenta; amor spronalo; / e il labbro indotto: io t'amo, proferì
stomaco, che non poteva più riscuotere il fiato. e ruggiva come il maiale dentro
più riscuotere il fiato. e ruggiva come il maiale dentro il porcile. montale,
. e ruggiva come il maiale dentro il porcile. montale, 14-101: rugge e
fortemente bactrà. g. b. strozzi il vecchio, 2-17: con l'aure
sprezza; / verso chi m'è umile il mio cor rugge / e son umil
. berchet, 364: mal abbia il dì che l'umil tua fortuna / soc-
buoni, contendo e ruggo. e il vino, al quale alcuni amici mi invitano
le genti chiuse / raggiano, e il cibo dividean con tunghie. fanzini,
solo che le molle che fanno scattare il personaggio 'belva', il clacson che lo fa
che fanno scattare il personaggio 'belva', il clacson che lo fa ruggire han da
-protestare violentemente. massaia, v-198: il padre leone, appena appreso che io
fierezza. cicognani, v-1-107: mentre il carducci coi fidi gargani e chiarini per
sterminio alla scellerata astemia romantica famiglia', il nencioni continua ad andare indisturbato e tranquillo
mazzini, 3-199: credete voi che il lione popolare sia spento perché non rugge
i destrieri sferzò la paura / quando inerme il tuo popol ruggì. abba, 1-104
... in quanta desolazione si vide il popolo di quel comune per la morte
che metteva pietà. bresciani, 6-x-81: il conte d'al- mavilla già la faceva
ora mi son messo a studiare. il tempo rammarginerà un poco la cicatrice.
, i-283: le femmine, che udirono il ruggire / de i morituri, ignude
. nievo, 9-206: ecco già il popol rugge.. / -ohimè.,
grida entusiastiche. alvaro, 7-135: il fascino di quest'arte sta in quel
topi / da sacristia. -fare il gradasso. granucci, 2-27: e
granucci, 2-27: e che fa egli il miserello? si muore a guisa del
tutele, / e se quel manca, il servisio si strage, / la spene
, / la spene falla e fa il tempo desuteile; / poi la irroganga,
lxxxviiiii- 42: già sento al principio il viver greve / e un dolor che
deve. g. b. strozzi il vecchio, 2-108: che non osa e
mio petto; presi la mira e il mio dito si posò sul grilletto. misasi
avrebbe voluto avere per bocca... il cratere dell'etna, per vomitare addosso
boine, i-26: non esiste roggi od il nuovo, né la passione ruggisce.
si rugge, / e de'sospiri il doloroso vento / rinforza il fero ardore e
de'sospiri il doloroso vento / rinforza il fero ardore e 'l mio tormento:
traduco, illustro, commento, miagolo il provenzale e lo spagnolo, sgretolo il tedesco
miagolo il provenzale e lo spagnolo, sgretolo il tedesco, e ruggisco leggendo il mazzini
sgretolo il tedesco, e ruggisco leggendo il mazzini e il proudhon sotto il pascia-
, e ruggisco leggendo il mazzini e il proudhon sotto il pascia- licato di bettin
ruggisco leggendo il mazzini e il proudhon sotto il pascia- licato di bettin bey, a
ire. de pisis, 3-199: viene il giovanotto linfatico a farmi vedere i suoi
. un vago pudore mi tiene e il cuore di dentro sordo rugge. -scontrarsi
mente. tommaseo, 11-77: arse il pelide: entr'al piloso petto /
produrre un rumore fragoroso e minaccioso (il temporale, il cielo sconvolto dalla tempesta)
fragoroso e minaccioso (il temporale, il cielo sconvolto dalla tempesta); gonfiarsi
scorrere impetuosamente e con grande frastuono (il mare in burrasca, un fiume in piena
); soffiare sibilando con forza (il vento). panigarola, 3:
àncora della vera chiesa: e poi frema il mare, ruggisca il cielo, battino
: e poi frema il mare, ruggisca il cielo, battino tonde, insultino i
senza un periglio al mondo. buonarroti il giovane, 9-832: l'ira di
. f. frugoni, 3-iii-27: rabbuffato il mare a guisa di bone fremente raggia
divorar lacerato, a zanne bavanti, il mal sicuro legno. magalotti, 2-139:
masso in masso / ruggendo d'ira il liquefatto verno. dotti, 1-395: quando
tregue? cesarotti, i-iv-368: odo il vento nel bosco a ruggir forte: /
: / giù dalla balza va scorrendo il rio / con roco lamentevol mormorio.
ingrossa ruggendo la fortuna, / ricorre il navigante. tommaseo, 11-122: ad un
, 11-122: ad un soffio tuo il gelo impetra, e carreggiabile è la faccia
spandono. dall'ongaro, viii-375: il mar che rugge tra ca- nddi e
ed aquilon raggia. fogazzaro, 7-351: il vento potente la stordiva ruggendole sopra e
i monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade.
govoni, 6-157: sotto le finestre ulula il mare / mugghia e rugge con ira
, 6-165: dal fondo dei burroni il vento saliva con i suoi vortici gelidi,
-sostant. marino, 1-12-32: fiocca il ciel sempr'adirato e piove / a
ed ama, ed egli solo sa il gemito che gli sorge dentro, ad ogni
rumorosamente la disapprovazione per uno spettacolo (il pubblico). stampa periodica milanese,
l'impresario e dopo alcuni momenti si presentò il signor laporte...: ma
invidia); costringere con violenza sotto il proprio potere (l'amore); minacciare
i tiranni fare le sue cradelitadi ed il popolo le sue furie et i nemici
: finché gli scherzi, le facezie e il giuoco / fien de'miei versi più
più adeguato oggetto, / dell'invidia il ruggir fremente e roco / non saprà di
saprà di timore em pirmi il petto. romani, 24: mia vendetta
: ruggiva con insolito e spaventoso fremito il monte e, moltiplicando più sempre il
il monte e, moltiplicando più sempre il fetore e la densità del fumo, si
alba a la collina, / ei [il poeta] co 'l mantice ridesta /
e ruggì nella piccola gola, riempiendo il salotto di vita e di calore. d'
iv-2-222: disparve per sempre dove più ruggiva il fuoco. bacchetti, 3-101: dovunque
, 2-87: bui cassero c'era tutto il trambusto che precede la partenza d'un
di mare. la caldaia ruggiva; il vapore fremeva dalla lunga canna.
uccelli, 23: quando sentirai ruggire il ventre dell'uccello o sonare, dàgli a
io m'acconcio al collo: / il budel dentro rugge e di fuor suona
colpo al pedale d'avviamento, e il motore cominciò a ruggire. cancogni, 19
. cancogni, 19: come ruggiva il motore e com'erano belle le mani del
le mani del signor salice che stringevano il volante, con quei peli lunghi e
-rimbombare (un luogo, per il rumore delle macchine). barilli
cannone). guerrini, 2-532: il cannon ruggiva e la mitraglia / per le
radura ruggì di risate, nord dando il segnale. * 5; essere
a te. tommaseo, 3-i-381: quando il peri- alto (un tipo di poesia)
avvedimento. 10. imperversare (il caldo torrido, con allusione scherz.
e le procelle dell'aspro verno né il sollione che rugge, né canicola che
canicola che mena vampe di rabbioso fuoco il vostro studioso fervore, né pure minimoché
notte, / e più allor che il lion nel ciel raggia, / chiuso e
malvaggia. -essere particolarmente rigido (il clima). felice da massa marittima
santa maria con povertade, / portando il tempo che per freddo rugge. s.
stridere, crepitare con straordinaria intensità (il fuoco o un vulcano in eruzione o una
e la fucina tutta si distrugge; / il foco che non c'è paese
minaccia. - anche in relazione con il discorso diretto. mazzini, 31-12:
ruggite la parola del popolo! dio e il popolo saranno con voi, e chi
che sarebbe tamore con orazio e rimembrando il primo saggio delle carezze di stefano.
ella non può che fremere! « il viscido stefano! » rugge sordamente. carducci
, ruggì losati. cagna, 1-159: il giovanotto dell'altra tavola aveva dato un
dalla sua seggiola, precipitandosi invelenito sopra il noretti, ed agguantandolo per il bavero
invelenito sopra il noretti, ed agguantandolo per il bavero, gli ruggì sulla faccia:
». pascoli, 838: devi, il comando, ruggirlo, o reduce /
, 13-380: quando mirbeau ebbe raggito. il suo discorso, schiacciando sotto il diluvio
. il suo discorso, schiacciando sotto il diluvio delle sue parole e delle sue
noi la favilla agitatrice del mazzini, il concetto e le aspirazioni della 'giovine
sulla scena col ferale proposito di squarciarsi il petto con un pugnale, si fa
più catilinaria esasperazione gli odi miei contro il genere. 21. rivolgere plausi
catuzza come una fiera che le avesse addentato il cuore e di là ruggisse vendetta.
. carducci, iii-1-420: tal ti mirava il giovinetto mondo / allor che la tua
che la tua [di geova] lancia il ciel coprio, / e suon rosso
, come non ti stanchi di ruggirmi il tuo comando! -con riferimento al
fra giordano [crusca]: diede il nitrito a'cavalli, il muggito a'
]: diede il nitrito a'cavalli, il muggito a'tori, il ruggito a'
cavalli, il muggito a'tori, il ruggito a'leoni. sermoni sacri [tommaseo
de'lioni. beicari, 6-169: il leone non voleva mangiare, ma continuamente
volgendosi sguardava intorno, cercando di vedere il padre suo [l'abate gerasimo],
. savonarola, 8-1- 200: il ruggito del leone e la voce della leonessa
stati contriti. guarini, 46: rugge il leone al bosco, / né quel
smorta viola a ifigenia repente / tinge il languido volto e scolorito. g. gozzi
spelonca. pratesi, 5-320: lui, il domatore, non doveva permettere alle sue
. verso l'alba s'era fatto dovunque il vengono a patti. marradi, 408:
_. sente torsione e ruggito per tutto il corpo. s. girolamo silenzio,
/ che a molte miglia rimbom- bonne il lito. d'annunzio, i-218: egli
. d'annunzio, i-218: egli ripensa il mostro senza nome /...
. / e ascolta se non giungagli il ruggito. p p -con
legni / ch'armi su tonde ove il leone s'annida, / che col ruggito
. frugoni, i-4-120: leon, che il regai iede in adria lavi / e
un lion con l'ale, e il suo ruggito / l'oriente contenne impaurito.
d. bartolt, 2-2-256: altri, il cui ufficio era menare un orribil fracasso
sgozzava atrocemente. viani, 10-166: il barone dresdde al buon giorno dei popolani
s'imban- dian convito. / videro il cocchio e misero un ruggito / palleggiando
. bartoli, 15-2-51: compassionevole spettacolo era il vederla [barbara] tutta divincolarsi,
interiora. bacchelli, i-105: si udì il ruggito del brigante ferito, che si
. oliva, i-3-43: udiamo tutti il ruggito di san leone papa, che
. piave, xc-81: si ridesti il leon di castiglia / e d'iberia ogni
mori oppressor. carducci, iii-2-434: il vigilante / di caprera lion con un
unico esempio deltinghilterra e sfumato, mentre il sistema rovina nel luogo ove ebbe la
ruggito irlandese. idem, 38-260: il grido di patria, libertà, indipendenza
la bufera umana delli accorrenti e sopra tutto il ruggito delli oppressi che si vendicavano.
, lamento. segneri, ii-61: il negozio della nostra eterna salute...
a. cattaneo, i-356: il dolore di davidde fu ruggito del cuore
dei gemiti e dei ruggiti che strappava il travaglio a quel pertinace schiavo sublime.
gattina, 1-i-49: quando si fece udire il terribile ruggito del macello, claudia portò
senza impallidire e senza dare indietro, il solco della daga romana a traverso i figli
fenoglio, 5-ii-451: ci riscosse entrambi il ruggito della macchina di placido.
vestito.. / fin del turbine il ruggito / voce parve a me d'amor
jovine, 92: intorno a lui sempre il ruggito dell'uragano che ora sentiva più
, 5-254: ove, poi che tempesta il cielo ingombra, / entran rabbiosi venti
14-87: soli sotto le stelle restavano desti il vento e lo strepito e il ruggito
desti il vento e lo strepito e il ruggito della foresta formidabile e feroce.
. pascoli, 1119: ella intese il nome / dove la fiera si mesceva
eterna / cetra del cielo puro ed il ruggito / della deserta immensità.
cosa, che importa? si ricostruirà il tabernacolo, si riaccenderà la solita lampada
3-7: del grano recente e nuovo il nutrimento è piccolo, crudo, flemmatico,
intorno el stomaco. romoli, 325: il mele nuovo e non bene stagionato e
battista, vi-3-29: già de'timpani il tuono assorda tutta / l'acaia,
acaia, e dalle buccine più storte / il trombador mesti ruggiti erutta.
affiggere dei cartelloni dov'era annunciato che il celebre mario e la insuperabile grisi avrebbero
williams che con tanto fanatismo lottò contro il fanatismo, o il sermone selvaggio '
fanatismo lottò contro il fanatismo, o il sermone selvaggio 'sinners in thè hands
. qui c'§, continuo, il ruggito dell'iperbole. -tono aspro
molto fracasso, ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia
emesso con gnaa roche e inarticolate (il pianto). c. arrighi
di v rughieri ho speso per salvare il mio maestro. = etimo incerto
v secolo insieme con i goti verso il medio bacino del danubio e sottomessa dagli
dal lat. rugii (tacito); il nome originario è probabilmente sopravvissuto nel toponimo
dal lat. tardo dravoca 'loglio', attraverso il fr. ant. dragée e lat
e in generale sulle superfici fredde (e il fenomeno è determinato dal fatto che il
il fenomeno è determinato dal fatto che il raffreddamento notturno della terra è maggiore di
cui nei periodi di calma di vento il vapore acqueo presente nell'atmosfera, a
nell'atmosfera, a diretto contatto con il terreno, raggiunge una temperatura inferiore a
per sete ch'aveano, e finalmente il loro pisscio medesimo beveano. sydrac otrantino
poliziano, st., 1-77: zefiro il prato di rugiada bagna, / spargendolo
l'aria. groto, 1-34: il succo della ruggiada, imbevuto dalle foglie della
: la me- dema aurora arrotò il suo carro di sdegno nel considerare
betta / morbidetta, / che il dì celibe riposa / mezz'ascosa,
/ mezz'ascosa, / apre il seno acciò vi cada / ad impregnarla la
, 1-114: non fosse la donna, il giorno sarebbe senz'alba; non stella
, 9-97: ha [l'alambicco] il collo lungo, a cui si accomoda
e..., quando torna il freddo del coperchio,... mutasi
diciamo anche quella sottilissima velatura che forma il vapore acqueo condensandosi a contatto di corpi
, specialmente se ben levigati, come il vetro, alcuni metalli, ecc.
, i-98: da l'agghiacciate vene / il tremor fuggirà; ma intanto cada /
de'fichi a coglier va'/ che il desco imbandirà / corisca ardita: / ma
bada, / lagrime di rugiada, / il collo torto o la veste sdrucita.
deriva dalle lodi con cui mi accompagnava il vostro nome, ed erano rugiada sul
adriatiche! quaglino, 2-47: il vostro pianto al popolo è rugiada, /
/ bagna com'acqua e brucia come il sole, / scintilla al sol come
, senza dubbio alcuna rugiada cadere sopra il mio fuoco comin- cerò a sentire.
dono del santo spirito, che fa il cuore dolce e di buon aiere,
], 4-4: perciocché tra loro il re unto corporalmente fu morto, pertanto
). muratori, cxtv-45-56: quando il sig. bertani avrà in pronto qualche
, e la gente ha più tosto voluto il contante. d'azeglio, 7-i-56:
, nella retorica anticlericale ottocentesca, con il termine spreg. di 'rugiadosi': cfr
del sole, onde ha ella preso il nome. serpetro, 230: la
del coagulo. varchi, 7-35: il sangue ha tre parti, chiamate da'medici
rugiada sparso per le parti similari; il glutine o colla, posta sopra i
, 1-62: oh, io saria pure il bello scempio se volessi, a guisa
, v-58: di quegli che si beccano il cervello sperando vanamente che una qualche cosa
come '1 cavallo del ciolle, il quale si pasceva di ragionamenti; come
: digiuno. cammelli, 115: il tuo cavai da quattro gambe infermo /
tei rimando pasciuto di rugiada, / il qual senza brocchiere e senza spada /
girolamo da siena, ii-106: tu apristi il cielo [o umiltà] e rugiadasti
cielo [o umiltà] e rugiadasti il giusto nel ventre virginale. = denom
rugiadoso. ottimo, ii-134: già il dì cacciava le stelle ed il debile
: già il dì cacciava le stelle ed il debile sole volge del mare li rugiadati
= dimin. di rugiada-, il n. 2 è attestato dal penzig nella
le mani untuose, bisbigliandosi rugiadosamente: « il re beve! ha bevuto! gli
beve! ha bevuto! gli gusta il sangue ». -in modo affettato
alcuni che un'istruzione puramente positiva inaridirebbe il cuore del popolo. essere quindi necessario
sparso di rugiada; rorido (il suolo, la vegetazione, una
onde se bagna / la verde erbetta e il colorito fiore, / fa rogiadosa
arse al sole. chidbrera, 1-ii-14: il rivo era d'argento / e
, 6-iii-539: qui di fior ruggiadosi germoglia il bel terreno, / qui,
terra. pea, 7-9: invidio il serpente che adesso si sveglia, si
attraverso i vetri rugia dosi il tetto sottostante dell'ortolano. 2
pioggia, / come uccel, dopo il sol, bramate tanto / lieto riceve
stille rugiadose / da cento luci innamorate il pianto. b. corsini, 55:
mat. [1763], 45: il rugiadoso umor che, quasi gemma,
/ un nembo rugiadoso, / ed il boschetto ombroso / e l'erbe ristorò.
ogni perla ruggiadosa, / onde è ricco il mar de'mori, / si stemprasse
è sol perché nel sen possiede / il rugiadoso orientai tesoro. 3.
alba. achillini, 1-83: qui meni il cielo, intanto, / rugiadosi gli
le fuggenti tenebre / appare, e il suo viaggio / orna col lume delretemo
una nuvola). buonaccorso da montemagno il vecchio, 37: dal bel guardo
dal sole, apparendo nel ponente e che il sole si ritruovi nell'oriente, dimostra
sole si ritruovi nell'oriente, dimostra il dì seguente dovere essere serenità. tasso
, ii-411: coi più bei rai che il sol mandar si miri, / pinta
onde si pasce. -che copre il suolo con uno strato leggerissimo di umidità
selciati di un madore rugiadoso sul quale il piede sdrucciolava. inzuppato,
[plinio], 230: viene [il miele] circa all'alba il perché
viene [il miele] circa all'alba il perché nell'aurora si trovano le fronde
spoglie i colli rugiadose, / già consumato il ghiaccio pigro e vile. caro,
umidi sprazzi e di salata schiuma / il ciel vedemmo rugiadoso e molle. tasso
fronda / e distillava de le scorze il mele. baldi, 5-15: da
chiari e limpidi cristalli, / ch'il bel prato rigando or quinci or quindi
. -che ha la pelle, il corpo gocciolante d'acqua o di sudore
tuo cantar, che di dolcezza avanza / il fiato di due labbra rugiadose. tommaseo
nievo, 109: mi sentii rompere il cuore pensando che prima di coricarmi non
egitto i fiori hanno poco odore, perché il nilo vi fa l'aria nebbiosa e
e si dolci che bastano a nutrire il popolo ozioso. magalotti, 19-41:
..... / esperto il cacciator chiaro comprende / che sarà lieto
cacciator chiaro comprende / che sarà lieto il dì. ptndemonte, ii-48: questa [
rugiadosa. -impregnato di umidità (il terreno). palladio volgar.,
, 10-10: a cui piace di formare il prato di nuovo, scelga se puote
prato di nuovo, scelga se puote il terren grasso e rugiadoso.
rugiadoso di perpetue fonti, / m'inviti il dolce piano. 7.
tic.: che fa la goccia (il fico). gherardi, 2-i1i-173:
rugiadosi [gli atomi fecondanti] cagionano il nascimento de bachi. salvini, 39-v-145
in partic., una giovane donna, il suo corpo o una parte di esso
f f giovio, ii-187: il signor arcivescovo suo fratello, per amarla
tanto, non vuol che stia troppo sopra il tormento della concupiscenza, atteso ch'ella
iv-360: la ho veduta addormentata: il sonno le tenea chiusi que'grandi occhi
-cosparso, bagnato di lacrime (il volto, il petto).
, bagnato di lacrime (il volto, il petto). b. tasso
, xxx-10-188: vedete senza voi qual porto il seno / umido sempre, e rugiadoso
seno / umido sempre, e rugiadoso il petto. marmitta, 78: lidia
della insperata subita novella, / ma chinò il volto rugiadoso e svenne / fra le
eccessivamente sentimentali. scarfoglio, 87: il tarchetti morì in casa di salvatore farina
quell'assassino colla sua voce rugiadosa, mostrandomi il pavonazzo della guancia. arlia, 1-294
da chiodi, rimproverandoli che avessero preso il generale garibaldi per un poverone che si
ed offerte. de roberto, 10-181: il cavaliere stromita, il direttore del «
, 10-181: il cavaliere stromita, il direttore del « vesuvio », il giornale
, il direttore del « vesuvio », il giornale più rugiadoso, più untuoso del
.. possano sviare la mente e il cuore. -edulcorato (un'opera
stillante mele ed ambrosia fratesca, secondo il quale la benedizione sta davanti ad ogni
rugiadosi'...: questo si è il nome che assegnò ai gesuiti vincenzo gioberti
per lo più magri e allampanati e il 'rugiadoso'ti mostra invece un frate bello,
come le divote rugiadose, ricevete qualche volta il vostro direttore. fusinato, iii-90:
[6-ii- 1870], 82: il « gazzettino del giovane popolo » è indirizzato
amor ghirlanda, / 'una capanna ed il tuo cuore'!... in questa
: non ho sonni tranquilli / ed invoco il riposo / soave, rugiadoso, /
loro con una ragiata di arteglieria per il corpo della città. idem [castagneda]
, ma le palle passarono per alto, il che le nostre non fecero, percioché
. di rugine, per ruggine, per il colore brano rugginoso della pagina inferiore delle
valerio massimo volgar., i-46: udito il ragìo de'topi, diede cagione per
dice di animali come l'orso e il cane). fanfani, uso
: 'rugliare': si usa a significare il suono o fremito cupo che fa la voce
tozzi, vi-622: la gatta, afferrato il cibo e masticatolo ragliando, lo inghiottì
s. v. j: 'rugliare': il poeta popolare niccheri lo disse per il
il poeta popolare niccheri lo disse per il tubare de'piccioni: 'rugfìa il piccione
disse per il tubare de'piccioni: 'rugfìa il piccione e canta l'assuiolo, /
canta l'assuiolo, / la cincia, il pettirosso e 'l canarino'. tozzi,
smorfia di stizza, si tagliò sotto il mento. 2. figur.
persona). firenzuola, 239: il popolo in quel mezzo ragliava, e chi
uno scoppio a'i- larità, che il vegliante si teneva la pancia, il barbagianni
che il vegliante si teneva la pancia, il barbagianni lacrimava come un bambino, la
due volte che tentai. -introduce il discorso diretto. a. monti,
so quel che ho: mi raglia il corpo maladettamente'. -provocare borborigmi nelle
l'acqua, l'aria), il rantolo nel petto (la tosse).
d'acqua', dirà chi ama molto il vino, 'la sento raghiare in corpo'.
rumorosamente (l'acqua che bolle, il mare in tempesta, un corso d'
pananti, i-45: sembra dagli urli che il teatro cada: / pare il vento
che il teatro cada: / pare il vento che soffia, il mar che raglia
/ pare il vento che soffia, il mar che raglia. giusti, 4-ii-680:
vento che ragli e che tempesti, / il mulinello della fantasia / gira e gira
s. v.]: ruglia il vento tra le fronde. rugliano i sassi
pentola quando bolle. pascoli, 503: il vento raglia., eppure / esso
. v.]: principiò a migliare il tono su nell'alto del cielo.
, 6-614: io udivo qua nella gabbia il sordo miglio della belva e l'affanno
ritira le braccia coi pugni serrati verso il seno e contrae tutto il volto sbattuto e
serrati verso il seno e contrae tutto il volto sbattuto e scomposto con una specie
, coll'unghie e coi denti, fra il diavolo e lui. montano, 1-303
volgare di alcune specie di cicerchie, come il 'la- thyras latifolius'lin., il
il 'la- thyras latifolius'lin., il 'lathyrus sylvestris'lin. = var.
or ragna di qua, or torce il muso di là. bocchini,
se ragna, vuol guarire. -introduce il discorso diretto. c. e.
l'arachide (o nocciuola) e con il becco e con la lingua ancora inturpitì
anco un po'di saliva, [il pappagallo] regnava di poi dolcemente: «
ferri, / quanti con sé porta il bottaio, allora / ch'è preso a
rugnisci). ant. grugnire (il porco). - anche sostant.
è proprio de'porci », replicò il barone « il tralasciare di ra- gnire
de'porci », replicò il barone « il tralasciare di ra- gnire, quando tengono
di ra- gnire, quando tengono sollevato il capo ». -emettere un verso
). -in partic.: ringhiare (il cane). boccamazza, i-1-473
denti, quando si nettano col stecco il viso del compagno a guisa di un cane
, rognisse, mughiasse e ragghiasse, il lambicco del suo stolto credere se n'andò
archimia. domenichi, 2-16: colui [il marito] prima cominciò a rugnire a
instratto dall'adultera. costo, 2-359: il fanciullo... cominciò a calcitrare
gli abeti, per le cui foglie il sole ci traguardava presso il mormorare d'
le cui foglie il sole ci traguardava presso il mormorare d'un rio o rugo come
hanno servito per aumentare, semmai, il senso del monumento umano costrutto ed incluso
cotone a righe bianche e celesti, il corsetto attillato. 2. per estens
montuoso. de marchi, ii-778: il resegone colle sue creste agitate e colle
come una gigantesca slitta che scendeva verso il ceno, traballando, sulle rugosità del
coperto di rughe (la pelle, il volto, una parte del corpo)
sergardi, 1-367: donna chvabbia d'affetto il cor ripieno / non teme di mostrare
teme di mostrare al suo marito / rugoso il ventre e fatto molle il seno.
/ rugoso il ventre e fatto molle il seno. l. pascoli, ii-270:
di luna. verga, 8-359: il vecchio allora ebbe come un ricordo negli
acqua. soldati, 2-20: anche il volto era rugosissimo: ma color del rame
, 4-52: tirando in un guizzo altero il filo / delle labbra rugose e le
anni. d'annunzio, iv-1-361: il venditore, un omuncolo tutto rugoso e
momento gli occhi allo scopo di rivedere il posto donde era venuto, la sdrucita
messa, arricci la rugosa / fronte il censore, e fatti i suoi cipigli /
, 3-38: o lidia, ha pur il tempo al fine / fatto al bel
cinque lustri fervida / di latte avevi il sen, di minio il labro; /
latte avevi il sen, di minio il labro; / né ancor degli anni le
. frugoni, i-5-142: su loro aggrotteranno il ciglio / i duri vegli, cui
scritto tenea, / per man d'amore il misero selvaggio / col proprio dardo suo
ferd. martini, 1-ii-173: si percorre il torrente derè mahacan ombrato da alberi vetusti
sala da pranzo, a pianterreno, e il suo sguardo scorse sulle pareti rugose.
ruvido fondo. cassola, 2-369: il soffitto era basso e ragoso. fenoglio,
un'ipallage. ungaretti, xi-146: il liscio slancio dei noci e la mgosa
i più orgogliosi. -screpolato (il suolo). e. cecchi,
membri. -increspato di onde (il mare). alvaro, 9-79:
facevano ormai che la spiaggia era deserta e il mare era divenuto scuro e mgoso,
scuro e mgoso, sandra avrebbe potuto visitare il nido che io avevo costruito.
, di carbone e di fango, il fiume diventa mgoso, appannato, striato
unità, gli entusiasmi avevan ceduto il luogo al ragoso sembiante della realtà: l'
più un fatto trasmesso dalla televisione che non il fatto stesso, nella sua mgosa concretezza
, rugomaré), tr. ruminare il cibo rigurgitato (un animale, in partic
, ch'avesse fesse l'unghie, come il bue, il cerbio, la pecora
fesse l'unghie, come il bue, il cerbio, la pecora, il becco
, il cerbio, la pecora, il becco, il montone. non mangiavano
cerbio, la pecora, il becco, il montone. non mangiavano del porco,
siena, 2-i-194: fa'come fa il bu'...: egli mguma,
li pare quello rugumare che non è il pasciare. landino [plinio],
tempi sopra a tutti gli altri ottiene il principato lo scaro, il quale solo di
altri ottiene il principato lo scaro, il quale solo di tutti e pesci dicono
un bue. segneri, iv-85: il montone anche mguma quanto il toro.
, iv-85: il montone anche mguma quanto il toro. g. gozzi, i-5-38
qualche gregfiòla di capre, attraversa tuttavia il letto sassoso del urne: s'
non dovea: e pensando d'esca tutto il dì rogu- mava vivande. vespucci,
g. g. belli, 276: il gatto m- guma la sua camaccia.
e taciturno al tuo timone / stai mgumando il tuo masticaticcio. 2.
eziandio riposandosi. boccaccio, vtii-2-212: il quale [intelletto], mgumando ed
vedere questa pecora margolla che, quando vide il padre siceo, cominciasse a ragumar cuiussi
con teco medesimo: « così disse il predicatore che io facesse ». g
mai non sia parola la quale non suoni il nome di cristo e che non sempre
paia d'orecchi per diventar professori torcesse il grifo rugumando qualche frase di 'liberrima
in sostanza a weimar lo schiller e il goethe? d'annunzio, v-2-235: egli
, ii-47: a volte d'estate rotola il tuono in cielo secco e si
secco e si dice ai ragazzi che il diavolo va in carrozza a prender
1-579: rugumazióne, senese: ruminazione, il rugumaré. 2. figur.
da altri. oriani, x-7-203: il vaticano è un teatro di buffoni, la
esempio come 'l tempo fura / il tutto. firenzuola, 2-348: senza più
assediati, per dimostrare che non temevano punto il nemico, fecero comparire sulle mine della
caldo ancor dentro le sue mine / fuma il vigor delle virtù latine! baretti,
di cui mine stava passeggiando sol soletto il vecchio piovano del luogo. monti, ii-345
che farete le maestose mine del colosseo cercate il mio nome nell'ampio porticato che domina
roma, tagliando i parenti et uccidendo il fratello e sparando la madre ».
man le porte. mazzini, 62-312: il solco civilizzatore tracciato da questa famiglia e
roina di tanta uccisione fece thomiris ricercare il morto corpo di cirro e ritrovatolo gli fece
di cirro e ritrovatolo gli fece tagliare il capo e quello fece gettare dentro a un'
in mare con sue genti e navile, il quale navicando per più tempo ebbe di
le devastazioni... cresceva terrore il sospetto che guido tarlati... venisse
, 20-399: la lingua della gola [il dragone] / più d'un braccio
conquista). sanudo, lviii-310: il dover sarìa la cristianità se unisse reintegrando
l'assalto. di costanzo, 1-177: il conte di landò, ch'era in
del re vittorioso, senza altro passando il tronto uscì di regno. tortora, i-232
. gozzano, i-186: surgesti [il castello di agliè] minaccioso e nelle
/ ma molti feditoli e balestrieri / per il peggio dell'oste e la mina.
allesan- dria per mezzo miglio si è il luogo dove santo attanasio andò fuggendo dalla
biastemava. cantari cavallereschi, 103: rinaldo il primo fu che con mina / percosse
se ne vada, / tanto è il suon dé le fiondi e la mina /
fiondi e la mina / che mena il suo cavai per quella strada / drieto a
si vien a toccar nella parte grave il ditono, s'ode tristissimo effetto; se
tristissimo effetto; se per caso si tocca il semiditono, fa una mina tanto grande
star seduti senza niente sotto, oh il bell'effetto misto di mina e di
ruina, / quivi le strida, il compianto, il lamento. chiose sopra
/ quivi le strida, il compianto, il lamento. chiose sopra dante, 1-306
fortissima e altissima da non poterla offenderla tutto il mondo e à dall'uno de'lati
avanti la ruina leùcadia, / e dietro il solfo de l'etnea scintilla. campiglia
finestrine nere guardano come occhiaie di scheletri il silenzio della valle profonda, chiusa. le
ruina da tuta parte. g. rucellai il vecchio, 78: gli apparve nelle
e ruina. savonarola, i-195: il popolo sotto el tiranno è come una
noi, ch'eràmo tutti pesti, il meglio che noi potemmo ci rimettemmo a cavallo
a dirlo. salvini, 40-44: dopo il torbido e nuvoloso tempo, gravido di
grato in un tratto ci si fa vedere il sereno, e la ruina e lo
dante, par., 8-108: il ciel... / producerebbe sì li
del mondo si conosce che s'appressa il regno di dio. buti, 3-269:
dispersione ridusse. gentile, 2-i-98: il vero corpo potente, il vero io
, 2-i-98: il vero corpo potente, il vero io, è tutto l'universo
non si può sottrarre, senza che il tutto non precipiti a ruina.
. cattaneo, vt-1-150: notò poi il modo barbaro con cui nella sicilia si
barbaro con cui nella sicilia si estrae il solfo, cosicché di 18 parti di solfo
dante, purg., 24-81: il loco u'fui a viver posto / di
mandare in savoia, vogliamo che dimostriate il lungo tempo che nella guerra siamo perseverati
pio e catolico imperatore, col voler ritirare il concilio a trento, dia occasione,
. gualdo priorato, 3-i-114: questo fu il maggior colpo che potesse far il cardinale
fu il maggior colpo che potesse far il cardinale, et è certo che tal massima
sperando ottenere gli stessi effetti. intanto il paese s'inabissa nella ruina.
occhi alla terra e vedrete che quanto il luogo è più alto e più rilevato,
2-1-102: non è da maravigliarsi se il primo [governo] non fu da
lui più non si adora / roma, il senato, al di cui cenno un
al di cui cenno un giorno / tremava il parto, im- pallidìa lo scita;
di pietro in roma, per fondarvi il regno di gesù cristo sulle ruine dell'
un difetto. panigarola, iag: il dottore dalla bocca dell'oro, cementando
salute, ruina d'ignoranza, coltello contra il peccato, scuto contra la tentazione.
. impugnata dal... mondini. il mondini, non contento di distruggere,
secolo veggiamo sorgere un altro legislatore, il quale elevò un nuovo tempio alla giurisprudenza
virgilio poeta li apparve, lo quale il confortò e sottrasse di quella ruina dov'
ma è rientrata nel luogo sinistro prima che il sangue fosse lavato, meditando di riattaccarsi
temerità e della sua tenacia, promettendosi il piacere di una nuova ruina. idem,
7. dissesto economico che colpisce il patrimonio di una persona o di un'
di una persona o di un'impresa o il bilancio di una nazione (e la
michiel, lii-3- 423: questo è il debito pubblico... e in questo
questo è al presente... il disordine o, per dir più propriamente,
non essendo poi manco esausto e consumato il privato di quello che sia il pubblico
consumato il privato di quello che sia il pubblico, li nobili specialmente e li paesani
gualdo priorato, 3-i-121: non solo per il commercio interrotto, ma anche per i