o, più spesso, valutativa sotto il profilo sociale, morale, giuridico (
vita in pochi giorni di febre maligna il conte porcellaga, nobile bresciano di gran
... che, se non possiede il giudizio che lo qualifichi veramente, tutte
. temanza, 277: l'eccellenza ed il merito di questa opera non si può
parole. essa sola basta per qualificare il danese per uomo eccellente. algarotti,
imitazioni che basterebbero esse sole a qualificarlo per il più gran verseggiatore. 3
: ora da tutte le parti si qualifica il male di lui per un'oftalmia,
alla totalità, e ogni aggettivo fa correre il rischio di creare un dissidio insanabile o
gualdo priorato, 3-iii-27: veniva a godere il risparmio delle spese immense che concorrono a
, iv-2-540: sin da giovanetto [il donghi] se n'era passato in ispagna
battersi col pugnai alla mano, snudato il petto, in una fina racchiusi; e
a un insieme di persone, determinandone il carattere o la disposizione a operare;
primo stato. così fece l'autore, il uale ogni passione di virgilio sente
lauro, 2-124: l'altra causa è il rinchiudimento delle porrosità nel fondo delle acque
prospettiva... in che modo il vedere e l'oggetto per la diversità del
la qualità; e quivi sarà prima il semplice alterarsi e qualificarsi, e poi
. scala, 58: è forza che il fiume ginz più d'ogni altro fiume
cospicua. vittorini, 5-352: è il 'racconto ', e cioè il verso
è il 'racconto ', e cioè il verso e il senso in cui le
racconto ', e cioè il verso e il senso in cui le cose si qualificano
; cfr. fr. qualifier (verso il 1400). qualificataménte, aw
cultura americana ci dà la possibilità di definire il carattere che è il suo principale ancora
possibilità di definire il carattere che è il suo principale ancora oggi e che costituisce il
il suo principale ancora oggi e che costituisce il suo apporto qualificativo alla cultura di tutto
suo apporto qualificativo alla cultura di tutto il mondo. 2. gramm.
io (me ne saprebbe male per il qualificativo di 'grande '),
, i-2-210: è necessario determinare esattamente il significato della parola 'naturale ', che
e radicato. einaudi, 2-17: il prezzo, che per usare il qualificativo più
2-17: il prezzo, che per usare il qualificativo più breve possibile possiamo chiamare '
contribuiscono a determinare una certa immagine, il giudizio, la valutazione della persona che
assai manieroso, detto lo spagnoletto, il quale nell'imitazione del vero riuscì qualificato
solo si tiene offesa perché m'ha ceduto il luogo, ma perch'io costantemente ho
preteso, ch'è ragione, ch'ella il mi ceda? a. cattaneo,
59: usava di quando in quando il gran duca di conoscer le ruspanti ed
a morte la nobiltà tutta, dava il nome a quelle sgualdrine delle prime dame
un lavoratore; e nel linguaggio comune il termine esprime l'idea del possesso di
tanto ». gramsci, 11-138: il più ottuso e ignorante staffiere del capitalismo
, anche l'operaio che per apprendere il suo mestiere ha impiegato più tempo di
1-i-474: la fiat... contava il più bel frutto della selezione operaia coi
coll'anima. machiavelli, 1-ii-172: il paese è qualificato in modo che le lance
domandi. galileo, 4-2-305: e'piglia il solido qualificato di gravità o leggerezza e
tutti i capi da guerra venne combatuto il suo parere, qualificato anzi per impossibile.
: « che farete ora che manca il lavoro nel vostro mestiere? » « imparo
si farà loro [ai buoi] portare il giogo qualificato alla loro età.
anche un'opera artistica e letteraria e il metodo con cui è composta).
[in muratori, cxiv-45-105]: il merito del predetto cavaliere è così qualificato
pacichelli, 2-746: regola... il tutto circa l'annona e i sedili
tutto circa l'annona e i sedili il maresciallo, ch'è di casa poppenheim
a che non mi fosse sortito di conseguire il qualificatissimo carattere di accademico della crusca.
l'appensato [omicidio] si distingue tra il semplice, il quale non abbia alcuna
omicidio] si distingue tra il semplice, il quale non abbia alcuna qualità o circostanza
o circostanza aggravante..., et il qualificato, cioè che questa uccisione segua
circostanza aggravante. gobetti, 1-i-727: per il periodo 1879-88 la sardegna figura come capolista
uffizio. segneri, 5-250: pigliai il giuramento del santo ufficio per la carica
la carica di qualificatore di esso, che il papa si è compiaciuto aggiugnermi all'altra
caratteristica particolare. guarini, 365: il naturale... e la natura cagionano
naturale... e la natura cagionano il gonfiamento. ambidue sono forti, sono
(per così dire) di qualificare il suo soggetto in modo ch'egli sia
ch'altro lume si accenda, onde il loro paresse o minore o tenebre in cui
, come qualificazione di inabilità politica, il nome di poeta, gli avversari mostrano di
. vanno... a ingrossare il fardello della erudizione e della critica de'
qualificazione dargli, n'esce a un tratto il ternario: 'pur non temo il
il ternario: 'pur non temo il cimento.. '. p. e
o restrizione alcuna, in maniera che il principe dica restituire l'illegitimo in tutto e
per lo più tecnico-pratico. -anche: il risultato ai tale attività; l'acquisizione
ai tale attività; l'acquisizione o il possesso di tale capacità o competenza.
aggettivo qualificativo. bonghi, 1-158: il boccaccio è il primo, ch'io sappia
bonghi, 1-158: il boccaccio è il primo, ch'io sappia, de'
aggettivi e cercato lo stile florido. il numero delle preposizioni, delle particelle,
. 7. dir. il sussumere un fatto concreto sotto una determinata
cui derivano conseguenze giuridiche), o il sussumere una categoria legale sotto una più
giuridico, o, in genere, il dare una definizione giuridica a un fatto o
fatto o rapporto). -anche: il risultato di tale operazione; la definizione
, 27: a giochi fatti per il campionato, quindi, le previsioni si fanno
qualificazioni dovrebbe essere gerhard berger ad assumere il compito di leader. g. spadoni [
. ha battuto garlini e ha spiazzato il portiere calciando basso accanto al palo di
= nome d'azione da qualificare; per il signif. di 'restrizione, limitazione
1060: segue... [il mare] il moto del sole e della
segue... [il mare] il moto del sole e della luna, non
luna, non del tutto come calamita il ferro, ma perché è rarefatto e
gonfiato da loro. zucchelli, 75: il sangue nella sua circolazione, se non
, garbino o coretano o ostro, il più delle volte sarà pioggia, perché
frequenti. sigiar etti, 11-45: il primo freddo e l'ora tarda rareface-
corrono con leggerezza a chiedere a prestito il denaro altrui, rarefare i capitali privati
rendere astratto. boine, jlli-31: il mio intelletto rarefà senza posa la pol-
dissimulare, rendere irrintracciabile, rarefarlo, il procedimento della psicologia. 5
a rarefare. piccolomini, i-45: il rarefarsi... alcun corpo non procede
possa adattarsi. sarpi, vii-21: se il mezzo per il qual tu guardi si
sarpi, vii-21: se il mezzo per il qual tu guardi si condensa, parrà
, si sminuzzolino. montanari, 1-22: il caldo del sole rarefà quest'aria e
-diradarsi (le nubi, la nebbia o il fumo). -anche sostant.
: 1 nuvoli, i quali ricoprono il cielo toscano, alcune volte per l'
, disgregano e svaniscono in maniera che il cielo comparisce sereno. ojetti, ii-781
scomparire. bergantini, 1-77: così il torpido umor, per infezione / di
aer chiuso, e in infinito cresce / il suo vigor più che altri lo contrasta
un'ondata di sfiducia che aveva paralizzato il mercato, mentre il denaro si rarefaceva
che aveva paralizzato il mercato, mentre il denaro si rarefaceva. -ridursi.
è per gli altri, che rappresenta il denaro, la potenza. = voce
fr. martini, i-329: il calore... è suttiliativo e rarefattivo
galileo, '4-2-12: avrei creduto piuttosto il ghiaccio esser acqua rarefatta che condensata.
di una gallina et osserverà che circa il terzo giorno si vede nel colliquamento o,
si formano in un subito, perché il metallo essendo liquido e rarefatto dal fuoco
17-16: se molto lento o rarefatto il sangue / gonfia le arterie sì che spiritoso
allor langue / tutto e in sé casca il genere nervoso. alfieri, i-246:
tempo ch'io mi vi trattenni era allora il pallon volante; e vidi due delle
immensa atmosfera. massaia, iii-31: il calore, chiamando di fuori muove correnti
se ne esca insieme col fumo per il tessuto delle pareti e del tetto.
rarefatta dell'aula soffocante e gli ridestava il desiderio di quella del paese di giulia
). dalla croce, 9: il sangue esce per via di sudore..
: egli è ben altro che saper se il gelo / si faccia in rarefatto o
generosa e spaventevole. calvino, 8-109: il tempo dell'universo è cominciato a un
a lui rimase della passione amorosa, il rispetto come di una forza che trascenda
delineate crudamente. -distaccato, formale (il tono di una conversazione). moretti
'è una di quelle composizioni rarefatte il cui capolavoro è forse 'vanità ',
5. eletto, squisito (il linguaggio). alvaro, 7-119:
sf. fenomeno o processo per il quale un fluido o un gas diventano
appunto perché vien cagionato dalla rarefazione che il sole induce nell'atmosfera. g.
e separazione, ma se la corporalità è il primo principio, oltre quelle due maniere
freddo e la bianchezza dalla rarefazione che fa il calore. magalotti, 21-12: è
materia e liquida e soda che compone il corpo nostro. spallanzani, v-101: non
. 5. per estens. il diventare raro, infrequente. montale,
. e. cecchi, 6-169: il fenomeno della rarefazione del pubblico...
lanciato dall'ente stesso qualche tempo fa circa il pericolo della rarefazione dei combustibili liquidi.
pubblicate nel 1915 da corrado covoni, sotto il titolo 'rarefazioni e parole in libertà
della materia, e più occorre che il tema sia naturale e imperioso. montale,
, v-536: s'oggettò al mio cospetto il dottor giuseppe degàno, che singularizzavasi nella
li raggi solari, quantunque empiano tutto il mondo, tanti però sono nella estremità del
: l'iride... si fa il giorno dal sole, e stimarono già
: s'acconcia dall'un de'lati il termometro e il barometro, sì per misurare
dall'un de'lati il termometro e il barometro, sì per misurare i gradi della
, iv-2-241: una bava molle gl'inumidiva il mento, quella piccola parte della mandibola
solo per l'italia, ma per il mondo tutto. il qual per la rarezza
, ma per il mondo tutto. il qual per la rarezza delle pitture con
esso vino senza offendere la botte: il che aviene percioché agevolmente rarifica le doghe
ed altre curiose osservazioni da farsi sopra il magistero di cui si vai la natura nel
. crescenzi volgar., 6-89: il prezzemolo impiastrato sopra le pustule maravigliosamente mondifica
la morfea... e mitiga il dolor delle reni e della vescica, imperocché
del corpo. 3. dilatare il tempo, prolungarlo. pallavicino, 6-1-46
per quattr'ore, avendo per teatro il fiore di quella fiorita città e per
, ed egli trovò invenzione di rarificare il tempo a più che doppia latitudine.
aprono i pori. serpetro, 228: il pepe... è prodotto a
roseo, v-77: quanto più dentro entra il nemico, tanto truova più debole il
il nemico, tanto truova più debole il battaglione, per rispetto che le battaglie.
, lat. scient. rareficàre, per il class. rarefacére (v. rarefare
p p ottimo, i-243: il quale aere volendosi tornare al naturale luogo
: disse palladio massimamente essere da eleggere il campo grasso e raro, il quale
eleggere il campo grasso e raro, il quale, rarificato per lo caldo, non
. tasso, 11- iii-837: non solo il lume e 'l movimento, ma la
mai uno a molestar que'figliuoli dentro il loro steccato avvegnaché scoperto e, per
sia falso l'antecedente, cioè che il corpo della luna abbia rarità penetranti da
maggiore che dove il lume non si refletta, viene a
. b. fioretti, 2-4-302: il ripigliamento della stessa parola già detta porta
non furono usitati, né usitato fu il procedere del giudice, il quale, quando
né usitato fu il procedere del giudice, il quale, quando di sì fatto procedere
rituale apparato del corridoio ad anello che recinge il cimitero regio. -esiguità numerica
in questo per addietro famoso studio (il che è mirabilmente pur a dirsi) quasi
ai salti più difficili, mancando loro il coraggio, retrocedono, ma quelli che
segno di stare in buono aspetto del sole il produrre metalli e gemme di preziosa rarità
luminoso pianeta. baruffaldi, 105: il tabacco reai di san cristoforo...
, 429: altro editto che tassa il riso allo stesso prezzo massimo per tutto
per la pulitezza. carducci, iii-21-278: il palazzo di alberto conoscenti...
guazzo, 1-31: voi offenderete più tosto il boccaccio con l'improprietà che con la
. maffei, 4-142: è mirabile il piacere che si ha talvolta nel rilevare alfine
rarità oscura e difficile, che spiani il senso, overo alcuna notizia ci rechi.
ci rechi. bacchelli, 2-xxv-174: il leopardi... adopera tali parole o
, per dir meglio, avete sentito il mio giudizio delle rarità dello scali, statomi
rantà mogolle. foscolo, ix-1-562: il padre lombardi... andava collazionando
rarità da museo. alvaro, 20-101: il suo ideale era di finire la vita
mai al mondo, del continovo volle gustarne il sapore, non risparmiando a spesa benché
una regione. ungaretti, xi-337: il ficodindia non è una rarità. l'abbiamo
machionetti presenti possedevano ora le terre, il palazzo e quel bel parco che era
cesarotti, i-xvm-166: a provar che il fenomeno non sia una novità e nemmeno
novità e nemmeno una certa rarità meteorologica, il nostro naturalista andò tessendo un curioso e
. serao, i-474: ah, il disgraziato... lo conosceva bene il
il disgraziato... lo conosceva bene il terribile ingranaggio per cui le vincite sono
sp., 7 (103): il vedere un potente ritirarsi da una soverchieria
entrando in un teatro... tutto il popolo levato in piedi salutò con lunghe
levato in piedi salutò con lunghe acclamazioni il poeta. montale, 2-32: la
fanno i grilli? viani, 13-263: il campano scandiva tocchi rari, mortuari.
essere di poche parole... il sermone della vergine dee essere prudente,
. s. degli arienti, 1-145: il parlare suo era savio, raro,
-che ha frequenza minore di quella normale (il polso, il respiro).
di quella normale (il polso, il respiro). malpighi, 1-212:
poi cessando del tutto, rimane tepido il corpo, raro il polso, e l'
, rimane tepido il corpo, raro il polso, e l'ammalato in tanto
essere naturalmente. brancati, 4-44: il suo respiro diventava sempre più pesante e
-ant. e letter. lento (il camminare, i passi). dante
disio... o qual sorte muove il passo lento e raro; ed in
7-106: non voleva affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero, se
o frequenti,... se il prezzo fosse alto o basso, se insomma
di avere un'altra facciata sul tergo verso il monte. -che è poco comune
parini, 468: ho nel ventre il mio sapere / e ad ognuno il
il mio sapere / e ad ognuno il fo vedere; / fo vederpaesi e mari
boterò, 1-1-14: gallizia è compresa tra il fiume avia e l'oceano; l'
che rompevano a zone, quasi paurose, il buio della strada. sinisgalli, 2-19
, 2-19: cominciai presto ad assaporare il veleno della solitudine... a tenere
veleno della solitudine... a tenere il segreto sulle poche fantasie, sui rari
i capitelli ionici degli archi del solaio hanno il collo tra l'astragalo della colonna e
nazione. g. gozzi, i-9-142: il vero buon gusto è cosa rara quanto
vero buon gusto è cosa rara quanto il vero ingegno. bianconi, xxiii-203:
paesi la rogna. foscolo, v-19: il bello è sì raro! fanfani,
sì raro! fanfani, lvii-30: il non raro abuso della lingua popolare..
la trivialità. d'annunzio, 8-74: il lodato cronista ha, tra le altre
compitamente osserveno. guicciardini, 2-1-167: il premio e la pena...,
358: in cosenza non è raro il signore che la sera prima d'andare a
poveri del cairo lo vanno a trovare [il sovrano], portandoli qualche presente che
e raro, e costui gli remunera il doppio. lemene, ii-426: sai pur
, ii-5-4: per la camera intorno il guardo gira, / e ciò che di
:... hanno bisogno di ravvivare il loro appartamento con qualche mobile curioso e
ella nasconde un raro / gioiello (il più nel nostro mondo raro):
rare. cellini, 746: il 'perseo 'di benvenuto...
: nel suo tempo vi si messe il laocoonte, statua antica rarissima. r.
apollo. gozzano, i-184: avea il volume incisioni rare / dove il bel
: avea il volume incisioni rare / dove il bel paggio con la mano manca /
cosa rarissima si contava in que'tempi il far guerra dal fine di ottobre sino alla
suscita stupore. metastasio, i-iv-71: il raro dell'affare si è che in un
così violento ho pochissima materia onde riempire il foglio ed appagare la curiosa vostra impazienza.
lxx-425: per rara sorte quel giorno fu il sesto d'aprile, il quale gli
giorno fu il sesto d'aprile, il quale gli antichi, specialmente i greci,
rari e virtuosi facevano in roma quasi il medesimo effetto che si facessino le leggi
, forbito (un modo di vestire, il parlare). bellincioni, i-178:
iv-38: tra dafni e melibeo / siede il nostro androgeno, / e di rara
androgeno, / e di rara dolcezza il cielo ingombra, / temrando gli elementi
un pastor, che quando mena / il plettro su per le squillanti corde, /
su per le squillanti corde, / sia il ciel quanto vuol tristo, il rasserena
sia il ciel quanto vuol tristo, il rasserena. guidiccioni, 5-45: o fugaci
iv-142: celebrasi sopra ogni altra cosa il pane di sapor così raro che supera la
i più ran diletti, ricercavano senza tregua il sommo, l'insuperabile, rinarrivabile.
hanno invitato con questa occasione ad offerirle il governo di cesena. caro, 3-3-314:
le nereidi. rajberti, 2-15: se il mondo possedesse quella rara facoltà che si
di giacomo, i-488: totò galiero, il vero socialista della penna, soprannominato fra
ed eccellente sobrietà. panzini, i-215: il 'pàté ', benché cibo pruriginoso
scarpe / dietro portar, non che il liuto o l'arpe. scannelli, 215
e vera pittura che forsi abbia dipinto il raro tiziano. casti, vi-463: chi
avrebbe, / chi mai potuto immaginar che il fato / m'avesse destinato per isposo
beve acqua / né vino adacqua, / il suo amicissimo / severinissimo, / raro
, fra i rari / nomi, che il tuo primeggi / e fronda trionfale il
il tuo primeggi / e fronda trionfale il crin ti ombreggi. -con
l'aria, corpo men raro che il fuoco, più s'illumina dai raggi solari
. l. cassola, 51: quando il lume obliquamente passa da un mezzo più
rara e spongosa. bontempi, 1-1-12: il polmone, interiore di sostanzia spongosa,
.. salutari e gratiosi che agli naufraganti il propinquo littore... et più
, folto, ed è talora implicito il concetto di scarsità). renieri,
, xxxvi-73: have la chioma rara, il capo calvo, lo mento canuto,
lo mento canuto, / pien di peli il petto, crespa la pelle dura.
. di giacomo, i-782: quando il parco cede ai rigori del verno e di
cede ai rigori del verno e di tutto il suo verde si va spogliando man mano
. romoli, 272: chi lo [il prezzemolo] semina per averne le radici
è spessa di parti e densa, il fuoco è di parti sottili e rare.
latte. d'annunzio, iv-1-663: il silenzio rioccupò i dintorni arborati; gocce
e runa e l'altra massa ha il suo raro e 'l suo denso contracambiati,
'l suo denso contracambiati, che dove il denso della massa leggiera è lucido, quel
della trave è fosco e, dove il raro della leggiera è fosco, quel
: sono lodate quelle [pietre zaffirine] il cui colore né è troppo sodo né
: raro altre volte avvenne che il parlamento di alcun popolare tribuno fosse tanto
a dissetarsi al fresco umore / raro il gregge venia, raro il pastore. pellico
umore / raro il gregge venia, raro il pastore. pellico, 4-200: insomma
e breve. soffici, v-6-309: il pubblico, preso di petto da qualche stravaganza
agli studi miei. fenoglio, 2-224: il silenzio di mia madre mi decideva anche
italia, se tal rara volta non vede il genio far vezzi di scimia, ringrazi
: rare volte o forse mai si dà il caso che, ricusandosi tal offizio,
iii-22-211: col negus menelik era aperto sempre il contrasto pel trattato di uccialli, e
contrasto pel trattato di uccialli, e il ras del tigré, man- gascià,
tigré, man- gascià, sul quale il generale gandolfì e poi il nuovo governatore
, sul quale il generale gandolfì e poi il nuovo governatore baratieri avevano cercato appoggio per
cercato appoggio per la loro politica contro il negus, si sottometteva al suo sovrano,
se si vuole, i ras siano poi il regime. i. giordani, cxix-33
i. giordani, cxix-33: qui imperversa il rassismo. il paese è in pugno
, cxix-33: qui imperversa il rassismo. il paese è in pugno di quattro ragazzetti
quattro ragazzetti, che hanno per capibanda il ras pollastrini guglielmo e il pregiudicato re-
per capibanda il ras pollastrini guglielmo e il pregiudicato re- gnoni mauro, imputato di
della mattanza. bacchetti, 2-i-440: il ras della mattanza annunciava ai suoi pescatori
, vani o nicchie. 2. il radere al suolo; distruzione di mura,
. siri, v-2-846: dimanderebbono solamente il rasamente di peterburg senza farsi menzione dell'
altre piazze. idem, xii-130: il rasamente di ogni sorte di fortificazioni.
rasante, agg. milit. radente (il tiro). algarotti, i-x-156
che ha nel batter la campagna il colpo di artiglieria rasante sopra il ficcante.
campagna il colpo di artiglieria rasante sopra il ficcante. = fr. (
priorato, 8-188: delibero di fermar il tentativo e destramente incaminarsi verso neuport come
come fece, potendo agevolmente perciò conseguir il detto rantzaù il suo pensiero di rasare
potendo agevolmente perciò conseguir il detto rantzaù il suo pensiero di rasare e demolire li
algarotti, i-vi-iii: voltò... il munich la marcia alle linee di precop
tentare la reidificazione di quel tempio che il re salomone costruì in gerosolima e che i
con chi ci sta dentro; e anche il quirinale. -marin. privare una nave
203: le forbici da rasare il velluto sono inginocchiate tra l'impugnatura e
, perché se fossero piane si ammaccherebbe il pelo del velluto. -edil. regolarizzare
/ e degli altri più industre imprima il proprio / nome sul marmo, i secoli
misura per aridi in modo da toglierne il soverchio. g. b. colombina
esose. gualdo priorato, 8-210: il popolo napolitano, smunto e impoverito,
or da una e or dall'altra parte il gravoso governo d'alcuni officiali che lo
tommaseo [s. v.]: il radersi bene o male la barba non è
.. come i bretoni si rasano tutto il corpo eccettuata la testa e il labbro
tutto il corpo eccettuata la testa e il labbro superiore. -rifl.
ima ragazza del mio paese che aveva avuto il tifo e parte li perdette e il
il tifo e parte li perdette e il resto glieli rasarono a zero con la macchinetta
con la macchinetta. -eliminare il pelo dalle pelli conciate. giuliani,
rasare alberi e cespugli. significa che il colle rimarrà spoglio e desolato.
: un contrapeso di legnò... il quale si regge sopra la sommità di
fuora circa a tre braccia e rasando il mare la sustentano che non si può travolgere
': rasentare. la palla mi rasò il cappello; due dita più bassa,
radere (v. radere) attraverso il part. pass, rasus (v.
santi, ii-126: quivi lungo il lido viddemo antichi muri sporgenti in mare
spianato con l'eliminazione delle sporgenze (il terreno). - in partic.:
rasati, sono posti nella canova e il cocchiume è inclinato in modo che bagna sempre
sono ricordi di vaste spazialità basate sovra il rapporto prospettivo di telai dolcecromati di volti
rasata e scarpini. papini, 27-933: il sudore colava giù dalla testa rasata a
stesso, sicché non gli si vedevano che il cranio tondo quasi rasato e i radi
tagliato fino alla cute (la barba, il pelo). ghislanzoni, 2-69:
. c. carrà, 448: il berrettone di pelo nero rasato. 6
là a goder la magra vita / con il dolce rumore prorumato / dei sacchi delle
a zero. de pisis, 1-211: il prato rasato come un velluto.
maglie rovesce (e si dice maglia rasata il manufatto confezionato con tale tecnica).
messo una fungosità verde e rasata come il verderame. 3. ant.
lo staio è fuori? piglia anche il rasatoio. il grano è bello e pulito
fuori? piglia anche il rasatoio. il grano è bello e pulito.
. dal dizionario delle professioni; per il n. 4, cfr. ven.
non vuole che portiamo la barba, ma il sapone e i rasoi non ce li
2-425: parlando, emilio lo osservava. il braccialetto, l'orologio, l'anello
macchina utensile. 5. edil. il rendere regolare la superficie di un muro
immagine scolpita in pietra, che caccia il veneno, vaierà contra essi veneni e
sono l'anfora, le botte, il carro, il bigoncio, l'orna,
, le botte, il carro, il bigoncio, l'orna, il congio,
carro, il bigoncio, l'orna, il congio, il barile,...
bigoncio, l'orna, il congio, il barile,... la rasca
, cioè che l'avere rascemato il credito e la stima al cardinale astalli
. varchi, 18-2-235: fu lodato il bandino..., avendo..
.., avendo... vinto il nimico, senza aver altro rilevato che
cronaca [21-vi-1989], 13: se il piemonte ha il castelmagno, il bra
, 13: se il piemonte ha il castelmagno, il bra, il raschèra,
se il piemonte ha il castelmagno, il bra, il raschèra, ogni regione
ha il castelmagno, il bra, il raschèra, ogni regione ha un formaggio
di questo formaggio di montagna che dà il nome alla sagra. il nome è
montagna che dà il nome alla sagra. il nome è lo stesso del lago,
nome è lo stesso del lago, il raschèra, che a 2. 000 metri
i malgari delle valli monregalesi hanno denominato il formaggio da loro prodotto 'raschèra '
. ant. raspa per lavorare il legno. rzoni, 1-752:
legno. rzoni, 1-752: il tomo, i pigazzi.., i
toglierne le asperità o per eliminarne il superfluo. fra giordano, 5-396
com'uno raschiamento alla nave ad apparecchiare il buco. l. bellini, 5-2-265:
, 14-215: quando ho portato all'orecchio il ricevitore, non ho udito che i
flogosi ulcerativa. dopo due giorni si ripeterà il raschiamento. cicognani, 13-470: tutto
è avvenuta in modo normale. domattina il professore procederà al raschiamento.
, 4-121: -hai appetito eh? -disse il sarto, con una curiosa vocetta raschiante
di testimonianze del passato. buonarroti il giovane, 9-421: pur partiron mai più
, baciando la terra per disegnar in essa il sepolcro all'oro che intendono di truffare
con pignoleria eccessiva). buonarroti il giovane, 0-840: guardi a non si
mancarono mai all'italia, e il più instancabile di essi, cioè il gran
e il più instancabile di essi, cioè il gran mu ratori, fu
gran mu ratori, fu il primo erudito del suo secolo.
un ferrolino sottile e, ra- stiato il fondo del rubino, gl'intervenne a quello
. vasari, i-164: fare che il muro, se vi e dato su il
il muro, se vi e dato su il bianco o a fresco o in altro
rastiar la tavolozza / o altro che il bisogno o il caso porte. foscolo,
/ o altro che il bisogno o il caso porte. foscolo, xvii-238:
: raschiare con un pezzo di vetro il dorso dell'unghia. pavese, 8-251
solo, in una baracca, che mangia il grasso e la salsa da una pignatta
ammucchiavano, la caricavano sui carri e raschiavano il lastricato. -con uso impers
-di animali. deledda, ii-232: il cane, andato avanti, raschiava il portone
: il cane, andato avanti, raschiava il portone con le unghie e guaiva allegramente
con lo zoccolo l'asfalto. -scavare il terreno. e. cecchi, 3-8
spine. soderini, i-443: raschia il capo della vite vicina che tu vuoi
raschia. pascoli, i-877: ecco il rovo aspro e orrido, che non può
pascoli, i-313: l'italia nuova adora il sacrifizio di cui un dolce prete sconsacrato
/... disperate / vibrazioni raschiano il silenzio. 2. eliminare da
da una superficie la parte eccedente o il superfluo per mezzo di uno strumento tagliente
uno strato superficiale, un'incrostazione, il sudiciume, un intonaco, un rilievo
si dèe tutta- volta raschiare da essi il muschio. biringuccio, 2-141: in
parte del corpo che vogliono moscare (il braccio, per esempio, la mano,
braccio, per esempio, la mano, il piede, e così di mano in
fior di carne onde pare si rammollisca il marmo. pellico, 4-74: or
or che me ne vado, [il ragno] ritornerà forse e troverà la
. sinisgalli, 9-61: qualcuno raschia il tartaro dalle botti / nei sottani. g
una noce e manco e più secondo il bisognio. p. della valle, 3-332
ricchezze togliendole ad altri. buonarroti il giovane, 9-517: tu, mio fedele
anche l'intero testo per utilizzare nuovamente il materiale scrittoio (come nel caso di
. siri, vn-1310: per coprirne il segreto, raschiarono la detta clausola dagli
salvini, 39-iv-107: lo spagnuolo, raschiandone il d, fece, siccome da '
scritta. bettini, 156: tutto il resto è ardente simpatia fra me e
funebre da cui, prima d'incidervi il tuo caro nome, abbiam fatto raschiare un
, a raschiare la carta, sentivo il pennino sul foglio duro della carta da bollo
berni, 52-42 (iv-246): il brando passa e va a trovar l'arnese
fracasso: / e giù strisciando colse il buon destriero. marino, 1-20-277: il
il buon destriero. marino, 1-20-277: il moro... /..
fermo in se stesso, / contro il facchin le redine gli sciolse; / e
/ e tra 1 visale e la nasella il colse; / e se non che
; / e se non che strisciò raschiando il segno, / del primo pregio il
il segno, / del primo pregio il colpo era ben degno. -rasentare
coprì col suo impermeabile, s'alzò il bavero, la seguì curvo, raschiando i
muri di via sanrandrea e volle evitare il centro illuminato. 5. grattare
centro illuminato. 5. grattare il corpo o una sua parte; stropicciare
; stropicciare ripetutamente la pelle per asportarne il sudiciume. mattioli [dioscoride],
5-432: ciccio serviva tutti i sabati il suo prossimo, strisciandosi il rasoio sulla
tutti i sabati il suo prossimo, strisciandosi il rasoio sulla palma della mano e toccando
i giovani mal esperti della bottega imparano il mestiere: qui si fanno le scale
avevo appreso a raschiare di mal garbo il contrabasso. carducci, ii-n-123: il
il contrabasso. carducci, ii-n-123: il fatto è che raschiava sur un violino,
macchina, a un tratto, invecchia il lavoro di dieci anni e mostra che ancora
faldella, ii-2-38: raschierò dai miei scritti il tabacco della castigatezza. o
di por fine alla conversazione e di lasciare il passeggio sgombro. -per estens
trovato una gomma / per raschiare via il genio / dall'anima dei poeti.
anima dei poeti. -cancellare il carattere di un sacramento. a.
. a. cattaneo, ii-156: il battesimo è impresso nell'anima sì altamente
i trucioli che vi può aver lasciato il maneggio della pialla retorica, altro è ch'
tuttavia su 'l viso la grammatica e il dizionario. 11. indagare più
. carducci, iii-19-147: notò bene il camerini come, a raschiare, per
, per usar la frase francese, il regaldi, esce pur sempre fuori il
il regaldi, esce pur sempre fuori il viaggiatore. -intr. scavare nel
ir prima ben del corpo, purgarsi il naso del catarro e la gola co
e se mi raschio / o mastico il salterio in una volta. a. casotti
: raschiò, sputò, tossì, soffiossi il naso / e, preso il foglio
, soffiossi il naso / e, preso il foglio in man, disse: ecco
foglio in man, disse: ecco il caso. padula, 241: qui mio
vittorini, 6-199: di sotto venne il suono del motore che raschiava innestando la
. venire meno per l'emozione o per il dolore; schiantarsi (il cuore)
o per il dolore; schiantarsi (il cuore). cicerchia, xliii-443:
i'lo so, ché mel ponesti [il denaro] in mano, / e
crosta di pasticcio. -raschiare il fondo del barile: usare le ultime
rasoio a'confini della gola, disse il trascurato giovane: « state in cervello,
sfregamento. fogazzaro, 12-x-93: trasse il suo magico violoncello, incominciò la melodia
una bella riverenza, una sgantecata per il palco e una buona rasoiata. nievo,
. g. bassani, 3-167: per il resto taceva, limitandosi a uscire ogni
rasciata. alida, 64: pigliarò il legno aloè che sia perfettissimo, e lo
perfettissimo, e lo taglierò minuto con il coltello; e metterò a pistarlo: a
galanga e le radiche di tormentilla, poi il ben rosso, raschiate al di fuori
sue barbe. moravia, i-6q2: il mare... scintillava ancora al sole
da un terrazzo nella valle. dove il deserto è assoluto; sprofonda; raschiato
nievo, i-vi-642: non ebbi che il ginocchio raschiato da una scheggia di muro
raschiato da una scheggia di muro durante il bombardamento. 5. strascicato
legno o d'altro. (anonimo, il quale però scrisse alla fiorentinesca 'rastiatóia
-in partic.: attrezzo per lisciare il metallo e per nettarlo dalle sbavature di
radano destramente. citolini, 404: il brunitoio, il rascatoio, il trappano
. citolini, 404: il brunitoio, il rascatoio, il trappano. cellini,
404: il brunitoio, il rascatoio, il trappano. cellini, 670: é
a ciascuna delle bocche della fornace, il quale con i rastiatoi che si usano
usano a tale professione, con quelli scaccino il bronzo in verso la spina tutto,
, si va diligentemente co'raschiatoi levando il superfluo. b. del bene,
la pece stillò giù nel fondo, levato il braciere, quella che stillò o che
gettatori di metallo con che si rastia il bronzo e si caccia verso la spina
nero in viso, col suo sacco e il suo raschiatoio. moretti, 15-165:
v'ha chi ventoso raschiator di cetra / il pudor caccia e se medesmo in brago
materiali. -ruspa per spianare e livellare il terreno. 6. sf. nella
o lo strato corroso. -anche: il rumore che ne deriva. magalotti,
magalotti, 9-1-257: è più dispettoso il sentir una rastiatura d'un piatto d'
erano lavori di scuola, sui quali il maestro posò la mano sapiente. r.
: appena l'incantata raschiatura / toccogli il caldo petto e l'arsa bocca / che
e sciocca. cantù, 513: il carnefice, rimovendo la raschiatura inzuppata di
inzuppata di sangue e collocando nella bara il tronco esanime che sotto il suo piede
nella bara il tronco esanime che sotto il suo piede aveva cessato il doloroso vibrare
esanime che sotto il suo piede aveva cessato il doloroso vibrare, esclamava « ed uno
. e in quel momento in cui il primo impulso è di
c. e. gadda, 154: il comandante mi prospettò... la situazione
risultato positivo. pananti, i-402: il nostro principale, o perda o vinca,
una cassa ch'è sicura, / essi il guadagno avran fatto del tinca / e
: alcuni non escon mai più, come il poema di quel nostro amico che diceva
di un maschiotto che ci tiri innanzi il nome, i privilegi e le prerogative del
/ e crede ancor di poter fare il bello, / gli fan la raschiatura su
. v. raschiare]: di qui il toscano rustico (san miniato)
raschièra, sf. corrente fluviale che erode il fondo o le sponde. guglielmini
da quella del canale che va radendo il secondo riparo, si forma il ramo maggiore
radendo il secondo riparo, si forma il ramo maggiore del po.
raschietta doppia), usato per disincrostare il fasciame delle navi prima di catramarlo o
fucinatura per staccare l'ossido formatosi con il riscaldamento. = femm. di raschietto
rastiétto. pecchi, 14-153: è il lavoro che si chiama 'slupatura 'e
raschietti. g. giudici, 9-106: il raschietto a due lame, la tabacchiera
. bianciardi, 4-29: vi mostrerò il muso della tinca, davanti alla fiocina
alla fiocina del sub, cinquanta metri sotto il faraglione, per dissolvere poi, lento
muso di tinca, quando lo aggredisce il raschietto del ginecologo. = dimin.
, 19-251: lì ho imparato che / il naso si chiama sparafumo /..
, / la camicia, raschina; / il panciotto, raspino. = deriv.
calce. periodici popolari, ii-673: il martello del fabbro ferraio, la pialla
ferraio, la pialla del falegname, il raschino del bottaio. soffici, v-6-
ii-21: ritornato a casa, prese il raschino e dove scorgeva, in chiese o
, spingendolo in avanti, per raschiare il ghiaccio dai marciapiedi e, un tempo
io mi ravveda / col provar se il mio sen divien fecondo, / e rida
rida pur chi vuol, mi faccia il raschio: / se ciò avviene, '
. v. j: 'ràschio. il raschiar la gola. moto simile per
raschi. brancati, 3-136: esprimevano anche il no e il sì con un raschio
3-136: esprimevano anche il no e il sì con un raschio della gola. pasolini
raschio della gola. pasolini, 1-266: il bega- ione non la smetteva di tossire
, 9-ii-57: mi sono sentito stringere il collo, che me n'è rimasto il
il collo, che me n'è rimasto il rastio fin dentro la gola.
8-233: tra lo squillo dell'incudine ed il raschio della pialla che è il suono
ed il raschio della pialla che è il suono di molti paesi qui, sulle soglie
e ricami, lavine, 3-54: udimmo il raschio minuto della sua penna sulla ruvida
altri raschi esasperanti. 4. il raschiare su una superficie. -anche: il
il raschiare su una superficie. -anche: il segno che vi rimane. fenoglio
nella stalla e a quel chiaro m'insegnò il raschio dello zoccolo di nostro padre sulla
padre sulla pietra. calvino, 3-62: il raschio sul fondo delle marmitte vuote e
8-712: le dita... riprendevano il rasoio, lo passavano su la guancia
raschìo. soldati, 2-99: ecco, il fruscio [dell'ascensore] diventava uno
per un nonnulla alla bambina s'accendesse il viso: e l'aveva anche sentita fare
volta o due quel verso di chi à il raschìo alla gola. 4.
ferro col quale i gettatori di metallo puliscono il bronzo, dopo che è fuso
gola. trinci, 1-74: il rituffare [le vinacce] dopo cinque o
pirandello, 8-66: s'affacciò anche il barsi alla sua, e seguì con
seguì con gli occhi la bimba, crollando il capo e stropicciandosi le gote raschiose con
sannazaro, iv-286: finito che fo il mangiare, se disparò il tinello,
finito che fo il mangiare, se disparò il tinello, et in un punto calato
tinello, et in un punto calato il panno de rasa, apparve corno cosa
: l'aoito de'fiorentini, passato il diciottesimo anno, è, la state
in sé compatta e stretta, come è il feltrone, overo con certo ordine implicata
a tali uomini era troppo gran semplicità il raccomandare invece delle ricche stoffe le antiche
. d'annunzio, iv-2-947: rivedeva il cadavere composto sul letto da campo, avvolto
vogliono che la saia sia rascia e che il migliaccio sia torta. buonarroti il giovane
che il migliaccio sia torta. buonarroti il giovane, 9-522: così spesso si vende
contadino 7 o per saia o per rascia il perpi- gnano. g. gozzi,
direbbe anche 'focaiola ', si da'il nome in alcuni luoghi di 'razzetto
index [s. v.] per il punto 733), corradicale di razzineto,
deriv. rasciugaménto, sm. il rasciugare o il rasciugarsi; processo di
rasciugaménto, sm. il rasciugare o il rasciugarsi; processo di ciò che asciuga
certe scosserelle che non arrivano a bagnare il terreno per quelle scapite ch'elle fanno nel
valfredo portò e commise al tintore: il quale però rispose che, per 1 tempi
pass, anche rasciutto). asciugare il pianto, arrestare le lacrime (anche per
. sacchetti, 47-22: la donna fece il pianto grandissimo, come tutte fanno,
costa loro poco; e, sotterrato il marito e rasciutto le lacrime, se avea
saggia e con miglior consiglio / rasciuga il pianto e rasserena 3 ciglio. c
1-365: hai sola / tu di nerone il core: ormai, che temi?
lagrime rasciutte / tosto saranno con tutto il mio sangue. foscolo, iv-312: la
rimembranza che teresa fu nostra amica rasciugherà il nostro pianto. carducci, iii-5-80:
boiardo, canz., 165: né il dolce vento e l'aura matutina,
, / che sì suave me rasuga il pianto, / me dàn conforto in
velo di speranze. -asciugare, tergere il sudore, la bava. b
, i-406: stracco, non sedere; il sudore con altro che con la vesta
ragionevole, finita la corsa e rasciugatosi il sudore, avrebbe dovuto andare a baciar
. e. cecchi, 6-249: il vecchietto cascò a sedere sulla seggiola e
sulla seggiola e si mise a rasciugarsi il sudore. -fermare, tamponare il sangue
rasciugarsi il sudore. -fermare, tamponare il sangue. livio volgar.,
ella, « non vi smagate: il re fu smarrito per lo subito colpo;
tornato in sé. noi abbiamo rasciutto il sangue e riguardata la ferita ».
2. asciugare una parte del corpo o il corpo stesso, bagnati, in partic
quanto le parve ebbe pianto, alzato il capo e rasciuttisi gli occhi, disse:
un vaso d'acqua putrida e brutta; il quale sapendo donde venuto era, rasciuttasi
v.]: rasciugarsi le mani, il viso. faldella, 3-418: egli
v-3-236: ella si sforzava di raffrenare il singulto e di rasciugarsi le guance.
le guance. jahier, 174: il viso bianco gli riasciughiamo / il corpo
174: il viso bianco gli riasciughiamo / il corpo stronco ricomponiamo. / e il
il corpo stronco ricomponiamo. / e il nostro morto / ce lo ripren
. firenzuola, 803: toma [il sole] le chiome a rasciugarsi,
e sparsi sfavasi facendoli biondi al sole, il quale con razzi fiammeggianti li rasciugava.
dal mar ritorno / l'alba e colora il ciel di rosa e giglio, /
giorno, / rasciuga al primo sole il bel vermiglio. bruni, 331: italia
poco a poco / l'umido. buonarroti il giovane, 9-431: mi ricordo come
3. far evaporare, far asciugare (il sole, il vento).
evaporare, far asciugare (il sole, il vento). boccaccio, i-15
dee., 8-3 (i-iv-685): il sole è alto e dà per lo
, che la mattina, anzi che il sole l'abbia rasciutte, paion nere.
, 2-49: la mattina, quando il sole ha rasciutta la rugiada della notte
della notte. trissino, 2-3-342: rasciuga il sol l'er- bette e i fiori
ancora acerba / e 'nsu le mosse il sol del gran viaggio, / né ben
ne l'umid'erba / le notturne rugiade il primo raggio. metastasio, 1-ii-67:
i fiori. massaia, xi-189: sorto il sole, non tardò con i suoi
ingombri da strati di poltìglia, o che il sole non penetri mai a rasciugargli,
facciano l'acquaio, la fogna, il condotto delle acque luride del quartiere.
. e. cecchi, 5-23: il sole avidamente poppa e rasciuga ogni
tassoni, xvi-115: essendo contrari il sole e il vento, cioè
, xvi-115: essendo contrari il sole e il vento, cioè l'un freddo
: un selvaggio, accorgendosi che il fuoco cuoce e il vento rasciuga, ne
accorgendosi che il fuoco cuoce e il vento rasciuga, ne impara regolar
4. prosciugare un fiume, il mare, un luogo paludoso o inondato
che con gli occhi, ov'arde il foco mio, / rasciutte un sì bel
borghtni, 1-82: un tremoto rasciugò il mare di corinto. forteguerri, 9-94:
oh portento! / fugge la ripa e il fiume in quel momento. tqmmaseo,
come voler, le alpi adeguate e rasciutto il mare, far dell'italia con tutte
; disidratare. sassetti, 166: il sole penetra fino alle midolla dell'osso e
invano. forteguerri, i-268: liborio, il caldo mi rasciuga in modo / che
. rilavare più volte con acqua fresca chiara il detto argento vivo, di poi versare
, di poi versare detta acqua e rasciugare il detto argento vivo con bianchi pannilini.
1-237: per formare... il nuovo letto a aria, prendi vesciche di
a nerone e disse: « fa'rasciugare il sangue mio, il quale è sparto
: « fa'rasciugare il sangue mio, il quale è sparto, imperò che ecco
è sparto, imperò che ecco me, il quale era stato dicollato, com'io
, com'io ti promisi, sono risuscitato il terzo die ». -con riferimento
, 661: si tiene tanto legata che il gesso abbi rasciutto una gran parte della
g. gozzi, 1-162: quando il fuoco è acceso, la donna piglia di
egli di là e cominciano a rasciugare il bucato. massaia, v-27:
7. rendere secca una ferita fermandone il sangue, asciugandone il pus.
una ferita fermandone il sangue, asciugandone il pus. aretino, vi-616: a
iii-189: vedrete... come velocemente il piatto voto, / come rasciugo presto
: se te lo lascerai carpire [il denaro] fino all'ultimo soldo, non
. niccolini, i-98: poi che il pianto / gli ha rasciutto il furor
poi che il pianto / gli ha rasciutto il furor, pianto novello / coll'attonita
fisica, rendere secco un corpo, il fisico, asciugarne gli umori. a
natura della spelda... è tra il caldo e il freddo temperata e rasciuga
.. è tra il caldo e il freddo temperata e rasciuga con una sua virtù
umori. melosio, 3-i-28: perché [il tabacco] suol rasciugar la testa,
leggenda aurea volgar., 911: venne il servo di dio e unse tanto il
il servo di dio e unse tanto il corpo di reginaldo che non solamente il
tanto il corpo di reginaldo che non solamente il caldo de la febbre, ma eziandio
e nascosta, la quale rasciuga tutto il sangue della carità, nella quale sta
molto bene inseme col coltello rasciucanao continuamente il pane con la... farina
farina. 14. far perdere il latte. soderini, ii-43: deesi
l'appio alle balie, perché rasciuga il latte e riscalda, troppo il fanciullo.
rasciuga il latte e riscalda, troppo il fanciullo. 15. intr.
cosimo de'medici, 4-i-657: sopra il ragguaglio di quel che si faccia nel
rugiadosi crepuscoli gelata e illanguidita, attendeva il sole per rasciugarsi e per ravvivarsi.
lacerba, iii-107]: tiro fuori il pane che s'è rasciutto e inacidito stando
a lei s'appressa, / che portava il bucato a rasciugare. manfredi, 5-50
fece rasciugare. -cessare dalla pioggia (il cielo). papini [in lacerba
papini [in lacerba, iii-in]: il cielo... sputa pioggia ogni
acqua). tesauro, 4-141: il mare è la fonte di tutti i fiumi
tosto si rasciugherebbero i fiumi, se il mar, donando sempre il suo,
, se il mar, donando sempre il suo, non ricevesse mai dall'altrui.
n'è uscita quella donde si è fatto il riempiasciugare le pelli (ed è voce
rugiada rasciutta e in tempo chiaro, il vino sarà più durabile e più potente
ser benvegnato, al cui era uscito il furore. f f
20. acquistare una vigorosa snellezza (il fisico). palazzeschi, i-627:
: è alto e di bel corpo, il corpo dell'agricoltore che prende a rasciugarsi
22. cessare di essere secreto (il latte). boccaccio, dee.
i-iv-144): videvi due cavriuoli forse il dì medesimo nati,... e
non essendolesi ancora del nuovo parto rasciutto il latte nel petto, quegli teneramente prese
monosini, 379: quand'e'canta il botto, / rasciuga più in un
proverbi toscani, 190: quando canta il botto, rasciuga un dì quanto non
otto. ferd. martini, 1-ii-303: il visconti fece, pensi egli a disfare
stendere ': presso gli stampatori, e il contrario di tendere, cioè è il
il contrario di tendere, cioè è il raccorre i fogli stati tesi e rasciugati.
rasciugate... rivelavano al palato il sapore metallico del sole che in cucina
. romoli, 17: fin che il padrone non e levato e rasciugato,
stampa periodica milanese, i-489: se il grano non è rasciugato, egli è
. 2. arrestato, fermato (il pianto). metastasio, i-iv-380:
: so che tonorato signor carattoli sostiene il colpo dolorosissimo come uomo prudente e cristiano,
4. vigoroso e snello; asciutto (il fisico). palazzeschi, 6-113:
fisico). palazzeschi, 6-113: il signor palìn era scuro di pelle e
rasciugare, tr. tose. asciugare il corpo bagnato o una parte di esso
spropositi nel mangiare, a non rasciuttarti il sudore, e sta'di buon animo.
figure,... e si communica il caldo coll'ambiente, rasciuttandovi la fetente
la particella pronom. diventare secco (il tempo). giuliani, ii-259:
asciutto. boccaccio, viii-1-136: il lungo silenzio, per alcun difetto intrinsico
né ancora al duca non è finito il tremito del suo mortale pericolo. montigiano,
a detta tramontana e ove non batte il sole. e come è ben suzza e
in un vaso di vetro tutto quanto il liquor velenoso cavato da'capi di dugencinquanta
umide rasciutte. bresciani, 6-x-91: come il bucato fu teso e rasciutto, ed
l'umidità superficiale (un oggetto, il terreno bagnato dalla pioggia); che non
tela o la tavola siano rasciutte, il tempo opera in esse come un assestamento.
d'ogni più rasciutto dono di vertumno, il pitalaccio fu elevato agli onori del piano
di questa stagione;... il calice è rasciutto come la carta.
lavatura, dalle lacrime del pianto (il corpo di una persona o di un
due fontane, cominciarono a scaturire, e il mal rasciutto petto di lui a
molte coverte. g. b. strozzi il vecchio, 2-54: l'aere
pre fremon tonde: / questi [il viso] un già mai rasciutto /
amico erano appena rasciutti; e il luogo, ove il 'consumato amore '
rasciutti; e il luogo, ove il 'consumato amore 'aveva pianto
canz., 149: or che sotto il leon più boghe il celo, /
: or che sotto il leon più boghe il celo, / aridi i fiumi e
11-116: scoperchiasti l'arca e vedesti il suolo rasciutto, e dio t'impose d'
erogazione). papi, 1-5-23: il kléber, avendo trovato affatto rasciutto l'
, privo d'acqua (un luogo, il terreno). porcacchi, i-424
asciugato (le lacrime); fermato (il pianto). b. davanzati,
che la crudeltà seguitava, essersi levato il cibo. foscolo, xvii-271: voi vedete
io non vi scrivo, rincomincio strappandovi il pianto ch'era forse rasciutto. bersezio,
un viso d'uomo maturo, seduce il cuore d'una donna un ultimo tratto rimasto
ancor rasciutta: / però dimmi s'è il ver, com'io diviso.
procaci, le conferivano l'aspetto e il prestigio formale momentaneo d'una tenutaria.
non avere rasciutti gli occhi o rasciutto il latte sui denti o sulle labbra: essere
avere rasciutti gli occhi 'o 'rasciutto il latte sulle labbra ': essere ancora
se contra la corda de l'arco, il quale rascorta. 2.
rasenie cittadi in mezzo a'boschi / il sonno sepolcral. idem, iii-4-51: vuole
già molti anni addietro errando solitario lungo il tirreno e credendo di udire il respiro
lungo il tirreno e credendo di udire il respiro delle città rasenie dormenti.
un fortissimo e ben culto imperio fra il tevere e l'amo. comisso,
alcune case abbatté. domenichi, 5-354: il pescara..., con incredibile
l'ingegnere, opponendosi con dire che il mio discorso sia concludente solamente in quella
toccarne. aleardi, 1-446: d'amalda il morbido volume / [la freccia]
l'usbergo. govoni, 6-29: il fruscio d'una gonna di seta che mi
/ mi mette nell'anima torrida / il fresco che diffonde in un giardino /
v-1-235: le risse delle rondini rasentano il cavallo verde di marco aurelio. panzini
gialla come solfo... rasentava il monte mario. -mancare di poco (
e l'altro lo rasentò, / il terzo, il mortale, lo prese entro
lo rasentò, / il terzo, il mortale, lo prese entro la bocca.
bocca. -spazzare con forti raffiche (il vento). soderini, i-87:
della terra. pratesi, 5-195: il vento,... rasentando 1 tetti
tumulto come di spiriti che scotessero fuggendo il loro lenzuolo. -per estens. sbagliare
. -per estens. sbagliare di poco il bersaglio; raggiungere lo scopo solo in
di nominare: non potendo insomma cogliere il punto, cercherà di rasentarlo. tommaseo [
. croce senza trovar anima, rasentai il seminario. tarchetti, 6-i-485: a
due passi verso la parete, rasentando il leggìo. sbarbaro, 2-75: rasento le
tardo e pensieroso, con una borsa sotto il braccio, li rasentò senza far caso
uso recipr. alvaro, 13-203: il piacere di mescolarsi, rasentarsi, guardarsi
, va tramontando. -seguire il contorno di un elemento del paesaggio.
). buti [crusca]: il cerchio dell'uno coll'epiciclo e col
averani, ii-21: perché tana ubbidisce il moto del sole che sì da lungi sopra
che nel 1680 rasentò nel suo perielio il sole e fu cagione si discuoprisse la vera
e qua come discreto / dove vede il bisogno riparava. 3. percorrere
un orrendo precipizio, / si vede il carretton che andava via. manzoni,
di piedi, vennero avanti, rasentando il muro. verga, 5-299: riconobbi
, ix-408: la macchina rallentò perché il corpo di rosario sbarrava la strada, non
, non tanto però che, rasentando il fossato, non si potesse oltrepassarlo.
quella maledetta bestia s'ostinava a rasentare il precipizio. soffici, v-2-147: un tramvai
sullo stradone e nei prati che rasentano il fiume. tarchetti, 6-ii-160: la casa
precipizio. r. sacchetti, 1-502: il corso si allargava rasentando 1 portici.
rasentando 1 portici. pea, 1-184: il fiume rasenta il paese e sventra la
pea, 1-184: il fiume rasenta il paese e sventra la campagna. fracchia,
livello. soldati, 2-236: poiché il cadavere rasentava la superficie del terreno,
gnosi. buonissimo giovane; ma rasenta il coglione 'a randa a randa '
di semplice leggiadria, quanto la materia il patisce, rasentano il primo segno.
quanto la materia il patisce, rasentano il primo segno. mamiani, ii-167: io
di cuore. fanfani, lvii-30: il non raro abuso della lingua popolare,
rasentare una di quelle ragioni ideali che il pensiero italiano o il pensiero dei classici
quelle ragioni ideali che il pensiero italiano o il pensiero dei classici non aveva ancora conosciuto
non mi sottrai, facendomi / come il sonno una cosa inanimata, / ma me
solo rasentare. 7. rischiare il carcere o un procedimento penale. tarchetti
mille volte nella sua vita aveva rasentato il carcere, e non vi era mai entrato
[s. v.]: rasenta il codice penale. -evitare per poco una
i più vili, son quelli che rasentano il patibolo guardandosi dal darvi dentro.
milletrecentottanta e quelli che cominciarono incontanente passato il quattrocento. 9. riguardare, attenere
attenzione alla vita politica di quel popolo che il carducci diceva l'erede di roma.
[s. v. passare]: il passare molto vicino alla prua di un
di scortesia,... correndosi il rischio di investire un'altra nave o imbarcazione
/ calando pel burron, passai rasente / il castagneto di cecchin del nente. magalotti
terra terra notando con la pancia rasente il fondo. g. b. casaregi,
per la piazza sen va, rasente il canto, / presso la strada ove colei
150: lucia... andava rasente il muro tutta sospettosa. nievo, 435
vero magliuolo quello che si spicca rasente il capo che rimane alla vite. d
,... ho lasciato cadere rasente il muro sassolini e pietre di differente grandezza
coscia, la quale gli fu tagliata rasente il corpo per mano d'un boscaiuolo che
-seguendo, in un tragitto, il contorno di un elemento del paesaggio.
tornando a santa caterina, vegniamo rasente il monte sinai. settembrini [luciano],
. ghislanzoni, 17-62: correva rasente il lago come un brigante inseguito.
a valicar la tortuosa via / rasente il corso del fiume funesto. targioni pozzetti
nel giardino, / vien giù rasente il muro. cicognani, v-1-516: la vecchia
sua. cesare, iii-523: nota il poeta che questo alone s'accosta più
accosta più rasente al corpo lunare, quando il vapore è più spesso.
era per la parte mia avessi potuto stimare il gioiello e la croce il suo dovere
potuto stimare il gioiello e la croce il suo dovere, che saneno stati di più
forzati l'andare un poco più rasente il prezzo alle cose piccole.
dentro a terra e, secondo che il carro è tirato avanti, aprono nel solco
lo maggiore che si può rasente rasente il tondo, sì dèi vedere apertamente, per
qui di rimpetto, che tanto è il quadro per faccia quant'è il diamitro
è il quadro per faccia quant'è il diamitro del tondo. -con riferimento
si lamenti uno che compra carne che il macellaro gli avesse dato con essa troppo
mincio, disotto al qual luogo cinquemila passi il consolo cornelio fermò gli alloggiamenti rasente il
il consolo cornelio fermò gli alloggiamenti rasente il medesimo fiume. sozzini, 198:
li altri prigioni segnalati furono messi sotto il palazzo delli spannocchi, in quelle stanze
e pulita, rasente i canneti. buonarroti il giovane, i-421: lontano poi dalla
amburgo... mi piacque subito: il vasto porto fitto di navi, il
il vasto porto fitto di navi, il quartiere di san paolo coi suoi ritrovi di
paolo coi suoi ritrovi di divertimento, il giardino zoologico con animali innumerevoli, il
il giardino zoologico con animali innumerevoli, il bel lago rasente alla città.
interviene de'sogni che si fanno rasente il dì. 4. aw.
di zolfo e camminando rasente si ode il ronzio delle api. 5. a
96: ponete mente / che, quando il nome al sospetto s'accorda, /
: a'dì 2 di maggio 1409 andò il suo campo a arezzo, e stnnselo
[plinio], 229: quando hanno il vento contrario, le api volano rasente
le api volano rasente terra, dove il vento è rotto dagli sterpi e dalle
rasente terra. calvino, 2-103: il bassotto, rasente la terra, attraversava
lo sanno le fanterie austriache a cui il vento rasente dell'ala strappava il fazzoletto di
cui il vento rasente dell'ala strappava il fazzoletto di su la nuca pavida.
rasente. 2. radente (il volo). bocchelli, 2-v-698:
fare un abito e lo pagai 5 lire il braccio dalla bottega del sera: lire
dall'erba e dai rovi, con il fuoco o con la zappatura, per
e di questo s'intende lo spargere il seme in essa raschiatura. p. petrocchi
rasiccia ': lavoro che consiste nello sbucciare il terreno duro, ammontare degli sterpi,
con quel terreno, bruciarli, sicché il terreno cècia e ingrassi, spargerlo e
in que'monticelli alquanto sparpagliati si semina il grano. = denom. da rasiccia
crescenzi volgar., 4-43: radasi ottimamente il vaso dentro con rasiera ovvero ascia.
piastre sottili di stagno... abbi il primo tratto la cassetta...
cassetta... e n'empi il suo fondo di spessi e minuti fori,
, che in man tengo, / accioché il mio pa- dron ciclope, tornando,
. d. bartoli, 1-7-27: il dì appresso tornarono in maggior numero, con
si procacciò e, datisi a raschiare il suolo e staccarne quelle sporcizie quivi incrosticate
staccarne quelle sporcizie quivi incrosticate, diligentissimamente il rimondarono. largioni tozzetti, 12-3-232:
di legne, chiamate risei, a tirare il sale in cima della caldaia. fanfani
arrotata, che serve a'legnaiuoli per rasare il legno. giuliani, i-161: colla
-raschiatoio usato in legatura per pareggiare il taglio dei libri. arneudo [
: 'rasiera ': nome con cui il giannini designa il ferro appuntato usato per
: nome con cui il giannini designa il ferro appuntato usato per levigare i tagli dei
dei libri. -strumento per il taglio delle pelli, costituito da un
palla rovente e toppaglio d'argilla. il disco impedisce al cretone di aderire al
2. piccolo cilindro che serve a eliminare il colmo dallo staio e da altre misure
cantando e senza togliere con la rasiera il colmo dello staio. -tose. rasoio
rasoio. viani, 13-267: il mio padrone..., figaro di
si tira a pulito: noi diciamo rasierare il pezzo. = denom. da
17-23: nuovamente s'è trovato piantare il tragone appresso all'albero, che così si
], 363: dal rame si fa il verderame di più sorte; per che
lorenzi, 299: ad altri usi il facil tomo mosso / volga pino odorato
degli intestini al quale sarebbe stato sottoposto il vescovo siriaco martirizzato sotto diocleziano o un
, 8-36: mastro-don gesualdo fece così il suo ingresso fra 1 pezzi grossi del paese
: la incarnazione era bruna, aveva il vedere acuto, il capello morbido, si
bruna, aveva il vedere acuto, il capello morbido, si tenea rase le
tosto di pettinarsela che di tosarla; il viso tutto raso, fuor che nel
grandezza smisurata, con gli orecchi forati, il capo calvo e 'l mento raso.
æl cravattone di raso,... il sorriso sulla faccia rasa di fresco.
'l melon per superchio omore o come il bozzacchio per li acquazzoni. -no, tu
lascivo grembo / della druda infedel sansone il forte / raso s'alzò del suo
si consiglia / di torre al padre il crin di furto, e raso / deliberarlo
nono in italia, si avevano raso il capo e lunga barba e lunghi vestimenti
miei. nardi, 6-63: mercurio, il tuo favor ogi mi presta: /
è segno comune di tutti gli ordinati il cocuzzolo raso. campanella, i-32: né
fenoglio, 1-127: gli guardavano soprattutto il collo... e la nuca,
spion de puzza e di sozzura vaso [il naso] / e di chi 'l
raso ancora le guance. -che ha il pelo naturalmente corto (un animale).
mezza rasa. soldati, 2-183: il cameriere dalla giacca bianca sporca e dalla
, poi vescovo gran tempo / -disse il periato colla cherca rasa. anonimo romano
. -per simil. naturalmente corto (il pelo di un animale).
ogni casa. caporali, ii-6: il giorno de la data gli è rimaso
), perché reciso da piè ne vedo il foglio guasto e raso. -privato
soldi xii. -diserbato (il terreno). crescenzi volgar.,
crescenzi volgar., 2-28: si rada il fondo con le marre e la terra
: brevi d'entro la macchia svariavano il piano ed i colli, / rasi a
: i... i vidi il suo volto ch'era pien di pianto,
rotta e disfatta / e raso e guasto il suo vedovo manto. -tosato (
-anche: consunto dall'uso. buonarroti il giovane, 9-657: gran romori / di
-per simil. levigato, polito (il marmo, l'osso). talosani
talosani, 1-3-100: è nell'egitto il laberinto / con dodici alazzi e mille
dodici alazzi e mille case, / il quale intorno è tutto quanto cinto di
parte delle donne amanti tenta di abolire il proprio passato, tenta di rinascere,
cera colata in sulle rase tavolette cerchi il guado; la cera saprà prima la intenzione
acqua). luzi, 4-47: il lago raso rigato da un solo cigno.
soprannome di costui erano rimase certe lettere, il mese e l'altre rase e sottilmente
, sentenza o ragione, inferente che il vescovo di roma sia da più che gli
altri, per dannata e rasa. buonarroti il giovane, 9-657: accuse e varie
che più volte lasciò e poi ripigliò il buon camino, leggo esser stato mostrato
buon camino, leggo esser stato mostrato il suo nome tante volte raso e rescritto su
gran rovo di bronzo irto di spine come il serto del figliuol d'uomo. soldati
figliuol d'uomo. soldati, v-300: il prato, a erba rasa corta,
misura rasa soldi quattordici di soldi trentatré il fiorino d'oro. citolini, 345:
. leggi e bandi, 15-4-2: essere il sacco o bigoncia alla misura rasa dello
[rinaldo] in un certo borgo il fuoco / appiccare, e rubar botteghe
chiamar da mona masa; / lascioti il cuor, deh! non me lo
[guevara], i-33: quelli che il mondo porta sotto il suo giogo,
i-33: quelli che il mondo porta sotto il suo giogo, questi sono quelli che
e misura, ma quei che portano il giogo di cristo ogni cosa riceveno colma e
. v.]: gli ha empito il bicchiere raso. ha bevuto tre bicchieri
., (253): gli accennò il bicchiere, e con
. m. adriani, ii-174: era il luogo una pianura disposta a ricevere uno
avea gran numero di elefanti e sopra il doppio di fanterie. foscolo, vi-
. foscolo, vi- 630: il re fu accolto, con diplomatico temperamento,
dal trenino la facciata bianca a mandorla, il campanile acuto sopra il cocuzzolo raso del
a mandorla, il campanile acuto sopra il cocuzzolo raso del monte. -non protetto
linea retta che s'immagina descritta per il lungo dell'anima nella parte inferiore della
altra gioia. guglielmotti, 1422: il raso della gioia è il piano estremo della
1422: il raso della gioia è il piano estremo della bocca; il raso
gioia è il piano estremo della bocca; il raso dell'anima è la linea che
li fu la verità scoperta. buonarroti il giovane, 9-462: 1 mer
], 2-18: piacque a dio che il luogo degli inimici fosse superiore alla bocca
. falconi, 1-12: longo [il vascello], raso dyopere morte, peschi
assai bene, si governi bene con il timone. carletti, 42: non tutte
che in pompeo quella di esser il primo de'romani? 15.
delle bottiglie, si riempiva a raso il bicchiere. -di raso colmo:
testa. ruscelli, 4-1: fate che il filo del piombo vada per fianco a
m. membri, 35: per il freddo, loro in casa mettono uno tentur
tentur, cioè uno pitaro, ma il fondo è largo, la bucca è angusta
. ca'da mosto, 273: il piè suo [dell'elefante] non è
callo del piede ha cinque unghie attorno il detto piede, raso a terra, rotonde
oriente, l'opale in rosa, il rosa addensarsi e stratificarsi nel carmino..
bonsanti, 2-50: le case allineate contro il fiume... parevano sorgere dall'
del piano stradale. -marin. stringendo il vento, navigando di bolina (anche
a raso detto di orzare, vale stringere il vento senza vuotar le vele.
ermisim, / quando tu puoi portare il ferraiolo: / basta aver buone scarpe e
bella comparsa. cornoldi caminer, 71: il raso fu l'abito di moda delle
di raso. d'annunzio, 4-ii-15: il petto le sussultava sotto la corazza di
pareti tappezzate di carta gialla, imitante il raso di seta. p. petrocchi [
le tue tele illustri / quant'arte il può rappresentar costei. /...
, 1-74: dall'alta galleria / vedo il suo corpo aereo / sul piè di
: e la rana! palpita tutta: il gorgozzule di raso bianco, la pancetta
illustrazione italiana [18-vii1-1907], 162: il brasile fornisce abbondantemente il legno di rosa
, 162: il brasile fornisce abbondantemente il legno di rosa, il legno raso,
fornisce abbondantemente il legno di rosa, il legno raso, il legno scagliola,
legno di rosa, il legno raso, il legno scagliola, il palissandro.
legno raso, il legno scagliola, il palissandro. 3. figur.
imbrattando intorno, / succiansi in erba il non premuto sidro. -chiarezza del
1-ii-275: -oh i'credo / aver trovato il modo... /.
venia contra messer niccola. e dubitando il notaio degli atti avea prestati, se erano
, se erano tocchi, trovò il raso fatto. = sostant.
r. sacchetti, 1-292: il calzolaio gandola stava malinconicamente mettendo fuori il
il calzolaio gandola stava malinconicamente mettendo fuori il suo banco: una tavoletta lunga poco
. che taglia la faccia, pungente (il vento). papini, 31-789:
, l'aria era spesso acquidosa, il vento spesso rasoiante. rasoiare,
, rasói). colpire, ferire con il rasoio; provocare tagli con il rasoio
con il rasoio; provocare tagli con il rasoio. papini, 39-204: il
il rasoio. papini, 39-204: il goffo e brutale amante respinto prova gusto
brutale amante respinto prova gusto a rasoiare il viso della signora elegante che disprezzo le
hanno rasoiato la faccia / con tutto il fracasso e quegli urli per niente ».
rasoiata, sf. colpo inferto con il rasoio (e il taglio o la
. colpo inferto con il rasoio (e il taglio o la ferita che provoca)
alla schiena, e tremando in tutto il corpo guardò la serva che piangeva in
che piangeva in silenzio, inginocchiata presso il letto. rebora, 2-270: uno,
lettura o oggetto di grande bruttezza; il danno (anche economico) che deriva
un festino dalle avare fessure, tagliano il mio buio rasoiate di luce.
32'una rasoiata di giovannelli ha sfiorato il palo. = deriv. da rasoio
duro e orecchio rasoiato ma l'altro spacca il per quanto duro cappello dell'architetto broggi
una serie di denti afiati che con il loro movimento velocissimo tagliano i peli della
dei fori rettangolari della parte esterna; il movimento della parte mobile può essere rotante
8-ii- 218: dionisio temea tanto il rasoio delli barbieri, perché li levava
nello re delli assiri, e raderà il capo e i peli dei piedi e tutta
enfrimento alcuno, si rada con rasoio il detto luogo. m. savonarola, 1-139
luogo. m. savonarola, 1-139: il barbiere, quando il raxuoro non è
, 1-139: il barbiere, quando il raxuoro non è bien aguzado,..
[plinio], 148: africano fu il primo che si cominciò a radere ogni
insaponò tanto scarsamente che 'l pecto e il petenecnio ne ebbono grassamente la parte sua
rasoio che recato aveva, le tagliò via il naso e poi le fece un lavoro
ella subito cominciò a dire: « ohimè il mio naso » e, preso uno
, mostrò a un tratto (quando il marito comparì col lume) il sangue
(quando il marito comparì col lume) il sangue, il naso et il rasore
comparì col lume) il sangue, il naso et il rasore. saraceni, i-238
) il sangue, il naso et il rasore. saraceni, i-238: chieduto un
. g. del papa, 5-25: il taglio d'un rasoio perfettamente affilato,
oh che dolcezza quando / alfin sopra il mio viso / pigliavi a dimenare il
il mio viso / pigliavi a dimenare il tuo rasoio! verga, 8-390: mastro
canali a radergli la barba, allorché suonarono il campanello e canali andò a vedere colla
colla saponata al mento. mentre affilava il rasoio, mastro titta allungò il collo per
affilava il rasoio, mastro titta allungò il collo per semplice curiosità. fucini,
. pirandello, 8-710: sul cassettone era il pennello, la scatoletta della pasta di
, la scatoletta della pasta di sapone, il rasoio. bocchelli, 18-i-472: da
da quando in qua, sul letto, il mio spazzolino da denti., il
il mio spazzolino da denti., il mio rasoio di sicurezza. comisso, v-214
a mettere in una borsa di cuoio il necessario per la notte: pettine, spazzola
quale quella del rasoio a lamette per cui il barbiere finisce di colpo di essere un
un personaggio partecipe della vita domestica (il figaro) e veicolo d'intrighi, di
uccelli che v'e- rano sì avevano il becco ritondo e 1 unghie e l'alie
, come rasoio, da prua a poppa il fondo della nave. e. cecchi
: per che cagioni / mi cavi il mio burchiel dello scrittoio? salvini,
da non ne venire mai a capo il pretendere di sciorre i pazzi enimmi,
quistioni, come di se medesimo racconta il piacevole nostro fantastico e bizzarro poeta di
cellini, 520: da poi piglia il tuo rasoio e finisci di scoprire il
il tuo rasoio e finisci di scoprire il tuo intaglio. 4. figur
scorticano la pelle e veleni che attoscano il cuore. della porta, 6-39: è
dice con forza, sodezza e modestia il fatto suo contra de'fratocoli oppositori,
de'libn tanto indiscreti che, facendo il proprio ingegno un procuste, vogliono che ciascuno
nel gelido mattino d'inverno, attraverso il rasoio dei trentacinque gradi sotto zero.
affoga s'attaccherebbe a'rasoi. buonarroti il giovane, 0-188: quel che s'appicca
attaccati a'rasoi. -avere, tenere il rasoio alla cintola, in manica,
, in manica, sotto o sotto il mantello: comportarsi in modo falsamente amichevole
che si fa cum lo rasore sotto il mantello. aretino, 20-240: le tristizie
/ e la fraude nel seno, ed il rasoio / tien sotto il manto?
, ed il rasoio / tien sotto il manto? -ballare sui rasoi: esporsi
. -essere sotto il rasoio: trovarsi in una situazione di
rasoi ': andare diritti, fare il suo dovere. -mangiare rasoi: compiere
a chi fa triste azioni. -menare il rasoio, radere come il rasoio: spogliare
. -menare il rasoio, radere come il rasoio: spogliare completamente una persona del
sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. -passare sulla lama di
proverbi toscani, 297: non mettere il rasoio in mano a un pazzo.
abbia uopo d'adoperare unguenti e lisci per il viso e sve- glierti stecco nessuno per
. rasoióne. viani, 10-255: il rasoione dei morti, col pennello omonimo,
tutto pieno di tache col quale alcuna volta il sabato la moglie gli faceva la barba
mosto, i-105: fra le cui vite il detto signor fece mettere piante overo rasoli
1766-1837). ranieri, 77: il medico ordinario della nostra famiglia era il
il medico ordinario della nostra famiglia era il non mai bastamente lodato dottor mannella. quanto
3. agg. che soffia radente il suolo (il vento). caproni
agg. che soffia radente il suolo (il vento). caproni, 4-93:
vento). caproni, 4-93: il vento... è rimasto il vento
: il vento... è rimasto il vento. / un vento lasco,
: nel gioco del calcio, tiro rasente il terreno. f. dominici [«
, 9-85: s. della chiesa jemoli il cui consueto tono prosastico, raso terra
tonda e mezzo tonda piatta) o secondo il numero delle punte taglienti al cm2 (
li rasparò grossamente con la raspa; il legno aloe lo taglierò minuto. carena
e più rialzati, rode più profondamente il legno a ogni tratta. bresciani, 6-ii-453
per raschiar le botti internamente e levarne il tartaro. -radimadia. tramater
cima a forma di cucchiaro, ripulisce il tubo della mina dal tritume o renistio di
-sorta di ruspa per livellare il terreno. lastri, vi-141: per
(come lo strapparsi i capelli e il graffiarsi il volto). tommaseo,
lo strapparsi i capelli e il graffiarsi il volto). tommaseo, 2-ii-182:
. pasolini, 3-355: tommaso mise il naso fuori, vide che solo qualche
fuori sulla strada. si tirò su il bavero della raspa. 6.
repubblica di venezia, protocollo sul quale il notaio o l'attuario di un giudizio
o l'attuario di un giudizio registrava il processo, segnalando ersona, titolo
a dì 26 di questo: che il libro di le raspe di cinque di la
8 e da movenze che richiamano il raspare degli animali; si è
york intraprese con movimento sussultorio di tutto il corpo a ballare la raspa. montale,
). bartolini, 16-157: il pesce, per il troppo fuoco che era
bartolini, 16-157: il pesce, per il troppo fuoco che era sotto la
raspare. raspaménto, sm. il raspare (o l'effetto che ne
. 2. per estens. il tracciare segni disordinati sulla carta (e
pulci, vi-175: 'raspante ': il cappone. nuovo modo de intendere
che vano raspando e cogliendo (come altrui il salnitro) et epsi il flore de
come altrui il salnitro) et epsi il flore de le silicee pietre.
erano arafatori del bene del comune oltra il dovere, funno chiamati raspanti, e
e delli beni del comune di pisa oltre il dovere, sono chiamati raspanti. e
uno de'bergolini ed assediarono in palazzo il podestà pisano. -a bologna nel
. vizani, 1-1-233: conturbarono allora grandemente il governo e la tranquillità di bologna i
. 6. agg. frizzante (il vino). bemarao accolti, 1-22
o lusinghi o morda la lingua e il palato o faccia l'uno e l'altro
che ha un sapore aspro, che irrita il palato (il vino).
aspro, che irrita il palato (il vino). fra giordano, 5-195
5-195: la seconda ragione per la quale il vino ha vertù di sanare si è
vino, c'ha contratto dal raspo il raspante, m'ha pizzicata la lingua.
cassieri, 1-107: cercherei di non vederlo il granchio raspante con la corazza e le
= pari. pres. di raspare-, il significato n. 5 è registr. dal
iii-62: si rasperà tanto con la rainetta il corno esteriore che, allargato il buco
rainetta il corno esteriore che, allargato il buco, il male si possa vedere e
esteriore che, allargato il buco, il male si possa vedere e toccare sino
al fondo. nievo, 61: avevamo il privilegio di raspar le pignatte, le
mi piacerebbe che tu lo leggessi [il romanzo], raspando a tuo parere
1-330: carlone... mi chiede il temperino e sale a sua volta sulla
riesce ad incidere un * w. il primo maggio '. -assol.
. incidere la carta invece di scrivere (il pennino metallico spuntato). moretti
anni, o anche prima, scriveva il raccontino d'avventure alla mayne reid per
carta. 2. grattare ripetutamente il terreno con le zampe o con le
ricevuta; e raspato alquanto co'piè il terreno vicino al salice, col becco
piantò. ramusio, cii- ii-349: il leon picciolo non fa altro che raspar la
frangia. / serra la coda, il pavimento raspa. tesauro, 1-256: partitosi
due tori, a'quali il corno / d'amore è stimolato a pugna
rimettere quella terra al suo posto perché il gatto fedele occupava le sue notti a
sole, in una valletta. raspavano il ghiaccio di certe pozzanghere e chinavano la
: / per vendicar del suo compagno il torto, / a sidilagi mughiando s'
bolle, / le larghe zanne arruota e il grifo serra, / e rugghia e
caropolt, 4-56: raspa esso [il toro] e mugge e con le coma
sallo. pascoli, 1009: egli, il figlio dell'imperatore, / la reda
montale, 5-48: dov'era una volta il tennis, nel piccolo rettangolo difeso dalla
salvini, 41-436: non senza mistero il cavallo alle muse dedicarono, chiamato pegaso
pascoli, 159: raspava una gallina sopra il ciglio / d'un fosso. sbarbaro