più. tassoni, 280: senz'aura il cielo, il mar sen
, 280: senz'aura il cielo, il mar sen z'onda stanno
z'onda stanno, / perduto è quaggiù il moto o non si trova. giuliani
un po'dinerbate, uggiose, e il solco non vien punto bene. slataper,
diventa cosa affatto secondaria. del resto il reggimento è sempre quaggiù. -con
india: e però non venne inverso il ponente. ben si trova che questa gente
trova aperta. ottimo, ili-105: il vivere qui è uno militare, e però
sp., 36 (627): il signore m'ha voluto lasciare ancora quaggiù
tomba / dove ora si disperde / il martoriato corpo.. / non conta.
basse e fragili cose dì qua giù, il levassimo alle cose alte e perpetue delle
poetica aver origine dal furore divino, il qual non arguisce in vita sua influsso alcun
va chi mal saggio, / volgendo il tergo al ciel, sua speme fonda /
a un padre troppo severo, proprio il contrario del suo povero padre di quaggiù
pena e angoscia / di chi adora il 'quaggiù 'e spera e dispera /
quaggiuso al cielo / per non avere il tratto alle bilance, / scendi or di
del padre eterno: però che quagiuso il vediamo imperfettamente, ma lasuso senza alcuna
breve corso / tutto rode qua giuso il tempo, e lima! baldi, 278
sarebbe che l'uomo temesse una lepre o il volato d'una quaglia o le coma
194: è sera forse? e dentro il ciel profondo / il crepuscolo indugia?
? e dentro il ciel profondo / il crepuscolo indugia? e nel sereno / canta
ingrano biondo? d'annunzio, i-927: il prato in fiore / è pien di
sei la voce roca / della campagna, il grido / della quaglia nascosta, /
grido / della quaglia nascosta, / il tepore del sasso. -in similitudini e
ter- zuolo / la stringa, come il ferro suol tanaglia; / né restar
animo ora di fare se io passerò il tuo prefisso termine... -antonello,
è la classe dei damerini cacciatori: caschi il mondo, bisogna che conquistino. se
e apprensivo per l'imminenza o per il timore di un pericolo. fedeli,
, di origine onomat., attraverso il provenz. e fr. ant. quaille
che quasi tutto il latte si era coagulato nei vasi di stagno
coagulato nei vasi di stagno, mentre il quagliamento era appena cominciato nei vasi di
rappigliarsi (un succo, una linfa, il latte, una soluzione colloidale).
altra parte. romoli, 230: il latte nuovamente monto è più calido e
nello stomaco. campanella, i-211: il freddo beve, e si congela in
, / come si quaglia -in pioggia il fummo e cade 7 dolce alle biade
biade. redi, 16-ix-30: tutto il punto... consiste nel mantener dolcificato
... consiste nel mantener dolcificato il sugo nerveo, nel mantenere il sangue dolce
dolcificato il sugo nerveo, nel mantenere il sangue dolce ed un poco più tenace
a quagliarsi. cesarotti, i-xu-318: il latte si rappiglia per lo sbattuto quaglio e
duecento grammi, quanto ne può dare il latte di tre pecore, messo a
» disse rita. e batté a terra il piede scalzo. « il mio sonno
batté a terra il piede scalzo. « il mio sonno non quaglia più, »
luce, ma tra mare e cielo il confine non si quagliò: rimase quella zona
riempirai le barchiglie; le quaglierai con il suo brodetto fatto di rossi d'ova e
, 418: poi è... il covolo, con la canterella e 'l
g. vialardi, 1-271: il quagliasco è un pesce ordinario molto scaglioso
. rappreso, coagulato, denso (il latte, il sangue). filarete
coagulato, denso (il latte, il sangue). filarete, 1-ii-421:
, si trovò dopo morti che avevano quagliato il sangue nelle vene e nel cuore.
e nel cuore. desideri, lxii-2-vi-14: il latte quagliato di queste vacche è una
i- 157: in quei giorni il mio cibo non era che latte quagliato
calvino, 6-13: prendere in giro il marinaio tedesco è facile perché lui non
: uno viaggia in auto e a tutto il lavoro che c'è quagliato fi dentro
commedia di aristifipia, 24: s'il potessi fare, caveria da mangiare quattro
mangiare quattro o cinque giorni, senza fare il parasito: ma che si vendano stinchi
per compressione, esce un suono che imita il verso dell'uccello. b
pel prato / che gli seguiva sonando il quaglieri. olina, 58: pigliansi
e gran gusto. savi, 1-431: il cacciatore, munito di un fischio da
, detto quagliere, va, poco dopo il levar del sole, alla campagna aperta
o vi ammazzo, parola di lupo. il sangue di quella quagliétta, per cristo
contra veneno. romoli, 211: il quaglio di lepre vale contra il veleno
: il quaglio di lepre vale contra il veleno e ristringe il flusso del ventre,
lepre vale contra il veleno e ristringe il flusso del ventre,... e
del ventre,... e quanto il suo quaglio è più vecchio, tanto
giudichi che sia per bastare a rappigliare il latte che tu vuoi... si
dità e siccità. cesarotti, i-xn-310: il latte si rappiglia per lo sbattuto quaglio
dei ruminanti. roseo, iii-228: il quaglio del capretto che non abbia anco
pasciuto... ha proprietà di squagliare il latte quagliato e quagliare il liquido.
di squagliare il latte quagliato e quagliare il liquido. idem, iii-245: dei quagli
quagli degli animali si quaglia molto bene il cascio et si possono molto bene cavare
quattro stomachi], che dèesi considerare come il vero stomaco, porta il nome di
considerare come il vero stomaco, porta il nome di abomaso o quaglio. =
alle quaglie e in cui si esercita il tiro alla quaglia. montale,
da carcano, 2-53: fatto che sarà il sparviero, potrassi andare liberamente in campagna
di quindici o sedici, in luogo ove il maschio non le ritrovi. goldoni,
composto da quark considererebbe in queste condizioni il quagma come mondo normale e il nostro
condizioni il quagma come mondo normale e il nostro come anomalo. m. fontana
», 1-xi-iq87], 244: il loro scopo è di creare per la prima
gluoni già chiamata dagli addetti ai lavori con il nome curioso di 'quagma '(
è esistita nell'universo pochi istanti dopo il big bang, la grande esplosione primordiale
di forma. ricordo alcune soltanto: il cnspigno,... la caccialepre,
. ciascuna delle tavole squadrate che formano il primo corso del fasciame esterno dello scafo
che si mettono nella carena per formare il fondo del fasciame, cominciando dalla chiglia
: « in fé di dio tu dr il vero! sappi se egli sa lavorare
porto occidentale, e poi alzatosi verso il septentrione, comenciò a navigare a le
minacciare un parroco ed atterrirlo dal fare il debito suo e sopraffare indegnamente due poveri
tal gianpagolo frascati,... detto il semprallegro, si raccoglieva ogni sera una
raggio, talora gli occhi, talora il pensiero della donna mia. tansillo,
mi pasco, / n'andrei digiun tutto il mio tempo. di giacomo, ii-537
venuta del principe di prussia ho avuto il piacere cu andare da lui qualche volta
salimbeni, xxxviii-355: io ti vo'dir il vero: / el c'è fra
occhi lagrimando chiuda, / qualche grazia il meschino / corpo fra voi ricopra,
7-8 (i-iv-636): arriguccio, stendendo il piè per lo letto, gli venne
1-26: prima che tutto abbia rinchiuso il mosto / ne le vostre cantine il
rinchiuso il mosto / ne le vostre cantine il grasso autunno, / a voi me
di francia. metastasio, i-v-154: 'il convito degli dei '...
vostri. machiavelli, 1-i-235: avendo il popolo romano recuperata la libertà e ritornato
essi non amano donna che abbia trapassato il segno di quarant'anni, se per aventura
assediari parimente avevano poca monizione, ma il marchese di san lue trovò modo di
risana una mortai fedita: / così spero il mio mal mi sia salute, /
c. campana, ii-12: trincerato il luogo donde disegnava la batteria, ch'era
era ben quattro- cento passi lontano, il nono giorno di novembre cominciò a battere
un qualche spirito inglese, ma quando il parlamento da piemontese diventò italiano di nome
lo diventò anche di fatto e dopo il '6i e specie dopo il '76 non s'
e dopo il '6i e specie dopo il '76 non s'è più avuta una camera
i-69: ha bisogno di qualche ristoro / il mio buio cuore disperso. -determinato
soriano, lii-4-107: fu anco [il regno di francia] il primo ad accettar
anco [il regno di francia] il primo ad accettar la fede cristiana al
alto un qualche tre palmi, che il rappresentava in abito di pellegrino. spallanzani
piedi grosso. amari, 1-ii-380: il quale [esercito] ridondò al solito
la ruota. marino, 1-13-237: il crudo, rampin gli mira a'piedi.
mascelle. -strumento chirurgico per estrarre il feto morto o anche per coadiuvare un
vti-26: quando sarai veramente chiaro che il feto sarà morto, cerca diligentemente se giace
traverso, accioché tu sappia ove piantar il rampino col quale si possi estraere il feto
il rampino col quale si possi estraere il feto. tramater [s. v
riesce più o meno fortemente incurvata verso il corpo dello strumento. s'adopera, men
men che si può, ad attrarre il feto all'estemo. -graffio per ripescare
ferri, detti rampini. c'è il rampino per digrossarlo, e si chiama
n'ha un altro rampino (detto il raffice) che unisce molto il lavoro
(detto il raffice) che unisce molto il lavoro e lo tira a perfezione.
-punto interrogativo. cagna, 3-381: il povero assessore lanciava in giro un'occhiata
altinsù, proprio lei., e il suggello., tale e quale: tutto
1087: tutto questo c'entra con il discorso di maccari?... c'
. marino, xii-249: sappia tutto il mondo che infin dal primo dì ch'
rampino a cui s'attaccano dopo successo il fatto. bacchelli, i-m-138: cecilia.
l'« unità » -, gli spiegò il vecchio che col rampino avvicinava le gondole
moreto volgar., vili: come il murator che si prepara / materia al
15. locuz. - attaccare il rampino: avere un appoggio o un
attività. pananti, i-310: se il ciel mi assiste saprò far benino: /
: / basta ch'io possa attaccare il rampino. -buttare rampini: cercare
, 1-5-82: 'his actis ', il dottore ebbe a stacciare, /.
]: 'rampino ': così chiamasi il piede del cavallo, in cui la
alla catena [del camino]. il rampo s'introauce nell'una o nell'altra
leopardi, 341: lo spenzola [il manzo] pel rampo a la girella:
quali quasi come un granchio strignessero mordendo il peso. 4. ant. sostegno
rimprovero aspro, espresso verbalmente, per il comporta mento di una persona
à gran vergogna. petrarca, 360-76: il mio adversario con agre rampogne / comincia
minace sbiecar dell'occhio la coda contra il fratello, non mai sentito brontolar con
xii-698: altri pretendono che... il marchese scrivesse a roma, a'suoi
manzoni, fermo e lucia, 567: il primo che, disertando la sua parrocchia
strilli di donne, e dalla casa veniva il gemito di un impotente a muoversi.
'l re mantenesse un suo ambasciadore presso il re di scozia quasi volesse assicurarsi da
persona mia. nievo, 1-520: il barone conchiuse fra sé che quel dervis
e 'l drizza a f elmo. buonarroti il giovane, 9-833: strali d'agre
e mostrar sua vergongnia / a tutto il ciel, per dargli maggior pene, /
posizione precaria e tollerato qui solo perché il governo non può senza rampogne prestarsi all'espulsione
suoi impiegati. faldella, ii-2-376: « il diritto », organo della democrazia italiana
. martello, 6-iii-140: tu menti il gran natale, / perfido vecchio:
/ e al cui volto è rampogna il tuo rossore. guerrazzi, 3-332: divenne
. fenoglio, 4-14: gli mosse incontro il padre di guido, con un'aria
lontano, come un'oscura rampogna, il borboglìo profondo del mare. jahier,
perché ora tuona più o più vicino il cannone... a notte il suo
vicino il cannone... a notte il suo grande latrato ci conca nel rimorso
, i-69: chi non avrebbe creduto che il zelantissimo patriarca, acceso di santo sdegno
giustissimi rampognamenti? salvini, 41-288: il tasso in una sua leggiadrissima canzone le
a un notturno amante, che odiava il suo lume come pregiudiciale a'suoi interessi
biasimo. papi, i-38: il gran duca alzava / su quella spiaggia orribile
riprendere a viva voce una persona per il suo comportamento; rimproverare con severità o
li tien vergogna, / e loro indarno il capitan rampogna. f. f.
incontrasse o che far rumore udisse / il battea con la mazza e 'l rampognava.
agitatrice aspra diana / con acri motti il rampognò: tu fuggi, / tu che
, tanto per cominciar subito a rampognare il poco accetto consorte. svevo, 3-850:
. svevo, 3-850: avendogli offerto il mio aiuto, avevo ora il diritto di
offerto il mio aiuto, avevo ora il diritto di rampognarlo, e ne feci
a tempo, sceglier piuttosto di rampognar dopo il fatto non è cosa da onesti e
della mischia. -in relazione con il compì, predic. dell'ogg.
dell'ogg. bisaccioni, lx-1-37: il rampognava di codardo nelle occasioni amorose.
traditrice. -in relazione con il compì, di colpa. nardi,
di colpa. nardi, 1-1-1: il fido amico, che brama et agogna /
con una prop. subord. buonarroti il giovane, 9-159: io bevvi / scansator
. b. fioretti, 2-3-292: il boccaccio, essendo mordace- mente dal popolo
per un re. giannone, i-rv-628: il conte di ripacorsa nel 1507 scrisse a
vita li ripogna. -tormentare con il ricordo del male commesso, col rimorso
rampogna e condanna; / e darò tutto il sangue in contro ai privilegi, /
l. bellini, 5-1-138: se per il contrario l'uomo troppo adopera gli strumenti
cibo nel corpo, si risente e il rampogna non meno imperiosamente la sazietà.
fona, 4-64: io in tutto il tempo della battaglia non feci altro che
non feci altro che piangere e sospirare il mio poliarco, ora tacitamente rampognandolo dello
, religione e chiesa, senza tentarne il ravvivamento. fenoglio, 4-249: allora gli
n. villani, i-9-72: rinfellonisce [il lupo] e s'ange e si
reo bisogno? -in relazione con il compì, predicativo: accusare. bracciolini
ciascun lente rampogna. -incolpare il destino o la sorte. cesarotti,
cesarotti, i-xxn-64: certo è assurda cosa il rampognar la fortuna come apportatrice di mali
niccolò da correggio, cvi-240: questa il rampogna e morde a tute l'
è fato cazatore. caro, 12-1446: il suo gran tèlo enea vibrando, /
tu mora o sotterfugio o schermo? buonarroti il giovane, 9-763: passa ormai tu
., all'albero con qualche violenza il conducevano. p. verri, i-325
i-325: niente è poi più disgustoso quanto il vedere che il padrone di casa sgridi
è poi più disgustoso quanto il vedere che il padrone di casa sgridi o rampogni i
longavilla si astenne dal rampognare a'deputati il loro silenzio sopra la lega d'italia
di biasimo. -anche in relazione con il discorso diretto. k k
de * servizi di suo figliuolo et il premio d'esser stata ella a parte
borbottare. sacchetti, 9-34: il maestro piero con motti si difendea e
sey ìudice, veggiamo a ragione chi ha il torto di noi due -, pigliandolo
cotesto uom bestiai volger le spalle, / il qual per molto sdegno si rampogna /
qui trovati in questa valle. buonarroti il giovane, 9-834: sempre rampognando,
l'uomo solo, per cui creò il signore tutte le cose, mormora perché
frane, (da prosne 'divisorio fra il coro e la navata '),
. rimproverato con severità e asprezza per il proprio comportamento; redarguito, sgridato.
palla strozzi, con due staffieri disarmati, il quale, rampognato con gran superbia da
, 4-164: gli uomini scendevano mangiando il rancio, pane raffermo e pancetta di
e ammonitrice, e quando ancora ragione il voglia e mestier faccia, severa rampognatrice
. bacchelli, 2-xix-96: ci fa mettere il dito sul punto debole del carducci rampognatore
una lettera molto acerba e rampognosa contro il fratello di lui conte d'ar- tesia
mi direte che le vostre dame hanno il latte cagliato nel petto, le rose rampollanti
alberti, 1-57: a chi scamozza il tronco annoso e indurato per le radici
/ dai monchi nodi qua e là [il rovere] rampolla / e sogna ancora
d'essere fronzuto. sbarbaro, 1-253: il ficodindia, che vive in liguria una
-per simil. diffondersi sul volto (il colorito). f. f.
di una spanna, grosso quanto è il giro di due dita insieme congiunte,
toni bleu-verdi prediletti dalle guardie civiche e il cappello avrebbe suscitato l'invida cupidigia di
fra giordano, 7-433: diluviò idio il mondo d'acqua, che venne da
-sostanti sbarbaro, 1-281: il polso della vita batte col rampollare dell'
una fonte d'olio e corse per tutto il dì larghissimo rivo. leggenda aurea volgar
quando rampollasse fontana d'olio, allora nascerebbe il salvatore. -figur. accendersi
una, o sera. / largo il pianto rampolla a la profonda / sera,
piccolo bastardo nel talamo dove era nato il celebre allori. -generarsi (anche
/ sovra pensier, da se dilunga il segno, / perché la foga l'
uale rampolla dal ricco fonte dell'umanità, il quale non èe riseccarsi già mai nell'
rinvigorite le coscienze, ristaurati i princìpi, il coraggio civile rampollerà d'ogni parte.
re l'espressione di dolore che attraversava il volto della f anciulla.
: mi volsi al savio duca, udendo il nome / che ne la mente sempre
l'ultimo fatto, che n'è solo il maturamente e lo scoppio, ma sibbene
maturamente e lo scoppio, ma sibbene il primo peccato nostro, che è come
primo peccato nostro, che è come il germe da cui le susseguenti calami- tadi
tra le frante / colonne vidi rampollare il flutto / d'un'ampia chiarità, cangiante
dell'accordo de'malatesti, mi disse il conte d'urbino, e non lo credetti
moretti, i-385: senza arduino, il terzo figlio, venuto tardi, rampollato
rampollo, / a piè del vero il dubbio. landino, 215: rampollo
nascere un bel garzone, con graziosa cura il nutricava. bibbia volgar., v-50
pianta, quelli conservino la specie e rendino il medemo frutto. tasso, 7-3-65:
lieto coglie / dal suo natio rampollo il frutto caro. gaiucci [g. acosta
rampoli e, quando runo cessa di produrre il frutto, l'altro incomincia e l'
un piccolo coltello aguto, ficcheravi entro il rampollo in tal maniera che la corteccia
: rampollo o tralcio o pollone o marza il ramicello atto a inserirsi. b.
al sasso / due fontane: una sprizzi il moscatello, / che di felsina ai
alcun rampollo. ariosto, 26-111: il villan, se fuor per l'alte sponde
fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada, / frettoloso
fanciulla aspetta / con sui riccioli bruni il suo corollo. -spicciare (il sangue
bruni il suo corollo. -spicciare (il sangue). bonarelli, xxxii-373:
, spicciando, / venne a tingermi il seno. 4. per estens
9: sarebbe non piccolo errore il mio, se io non facessi ogn'
calvino, 2-67: -il figlio, il primogenito, il rampollo, -disse
2-67: -il figlio, il primogenito, il rampollo, -disse il cavalier avvocato
primogenito, il rampollo, -disse il cavalier avvocato in fretta in fretta.
i-165: o bella dea, questo è il sentiero / che per vedere il genitore
è il sentiero / che per vedere il genitore anchise / calcò il rampollo del
per vedere il genitore anchise / calcò il rampollo del troiano impero.
. f. frugoni, iii-468: risolse il mio padrone... di partir.
.. di partir... il giorno appresso al primo rampollo dell'alba.
/ apre la scorza, e pullula il gran tronco / nuovi rampolli. buonarroti il
il gran tronco / nuovi rampolli. buonarroti il giovane, i-462: questa, dirò
studio di questa lingua se consideri che il rampollo dacoromano fu tratto dal tronco italico
ramusio [oviedo], cii-v-248: il grano del maiz... gonfia
e mette alcuni rampolletti in quella parte che il grano stava attaccato nella panocchia di che
con mille / rampolletti d'argento / germoglian il fonte sacro / possente uom morto a
... si era d'abbellire il giardinetto..., radendone a somma
: escono con i grandi piroscafi e corrono il loro mare infido fino al lastrone del
perenne, sopra lo svalbard, oltre il capo nord, lungo il greenland, a
svalbard, oltre il capo nord, lungo il greenland, a cercare merluzzi e a
2. ripiegato alle due estremità verso il basso, ad angolo retto (un
. citolini, 429: poi è il far ferri, e qui vedrete le maniere
, 4-3-477: i carnefici, messogli il rampone chi ne gli orecchi e chi in
capo e ve la portano annodata, il traevano a terra. d'annunzio,
un commentatore -li impiccherebbero, e per il principale, voglio dire per fratognone,
principale, voglio dire per fratognone, il signor profosso metterebbe in opera il rampone
fratognone, il signor profosso metterebbe in opera il rampone. era un'impiccagione inasprita,
aveva ramponi. bello. ma è finito il tempo dei ramponi. le balene ora
cavallo, ripiegatura delle due estremità verso il basso, ad angolo retto, fatta per
li facesse tanto largo quanto è largo il ferro da ogni parte, cioè dentro
parte, cioè dentro e fuori: il qual rampone non però fosse più rilevato dal
con ramponi e piccozza, salì e ridiscese il ghiacciaio, in quattordici ore! malaparte
in quattordici ore! malaparte, 9-87: il capitano si avvia giù per il ghiacciaio
: il capitano si avvia giù per il ghiacciaio,... i ramponi di
'ramponiere ': è quegli che scaglia il rampone nella pesca delle balene e d'
pesci. pavese, 13-87: tutto il libro ['moby dick '] è
ricevuto, caro signore astorre, il pane bianco da frati e i ramponzoli teneri
, fronda. gelli, 15-ii-443: il quale amomo è... uno albero
de 'hebdne cyssampelos 'insieme con il medemo fiore. salvini, 23- 364
salvini, 23- 364: festoso [il polpo] abbraccia e stringe / i ramucefii
prati, poi la cascina, e il mattino dopo li trovavano morti sul letto
morti sul letto dell'osteria, sotto il quadro della madonna e il ramulivo.
osteria, sotto il quadro della madonna e il ramulivo. tomizza, 3-226: 1
dove donne gemevano con in mano il rosario o il ramulivo. = comp
con in mano il rosario o il ramulivo. = comp. da ram
c. ridolfi, ii-402: il tronco, o caudice, si suddivide in
in ramoscelli (una pianta, il suo fusto). mattioli [
la salvia, la satureia, il timo maggiore, l'origano. idem
[dioscoride], 1ó4: il cedro è di due specie, una delle
rapa. messisburgo, 80: servarai il modo che si tiene a fare le
, con due cordoni ghiandolari decorrenti lungo il dorso, la mascella superiore formata da
la rana intanto gracidava nella palude, mentre il grillo strideva nelle aride fessure del campo
io solea passar gran parte / mirando il cielo ed ascoltando il canto 7 della
gran parte / mirando il cielo ed ascoltando il canto 7 della rana rimota alla campagna
smeraldo, di brace / azzurra: il martin pescatore. sbarbaro, 1-59: e
e la rana! palpita tutta: il gorgozzule di raso bianco, la pancetta
dileguati giorni / dell'accademia, quando il mascheroni / con sottile argomento di metalli
giù e poi le ripigliono riserbandosi sempre il veleno. m. fiorio, 539:
vien chiamata pyriphrynon, che però è il suo vocabulo proprio, fra sassi di continuo
potresti crepare e non croscieresti mai quanto il bue. allora la rana si dolse
sommerse. pasquinate romane, 721: il turco, che bel bello / sta
/ sta a veder questa rana, come il topo / finirà nella favola d'esopo
eschilo sulla terra; la commedia prende il nome dagli animali che compongono il coro
prende il nome dagli animali che compongono il coro al passaggio del dio sul- l'
le rane ':... prende il nome da un coro di rane della
di due versi composti di parole imitanti il gracchiar delle rane. alfieri, i-307
pi- grete di alicamasso, che racconta il conflitto fra i topi e le rane
che v. s. illustrissima lasci acchetare il frastuono che faranno ne'primi tumulti tutte
« è però di buona razza » disse il boriini, « e somiglierà presto a
di nuoto composto da quattro tempi; il primo consiste nella trazione delle braccia,
palme nell'acqua e gambe allungate; il secondo nella flessione delle braccia e nell'
con le gambe piegate all'indietro; il terzo nella spinta violenta delle gambe in
e nell'estensione massima delle braccia; il quarto nella riunione delle gambe giunte alla
rana mi facevo tutta sott'acqua per il largo la piscina. 8. stor
quantità eccessiva d'acqua o, anche, il gorgoglio che talora ne è segno.
proverbiale detta del beneficar persone che adoprano il benefizio per far soprusi o dar noia
passavanti, 36: io lascio alle rane il gracidare e a'corbi il crocitare,
alle rane il gracidare e a'corbi il crocitare, le cose vane del mondo agli
ti vengano a profferire fino a casa il danaro? alla rana, che non chiese
sempre salva ': nelle paludi abonda il fango nel quale la rana si nasconde
salvano. -la rana ama il pantano: per indicare una persona che
. rana, di origine onomat.; il signif. n. 4 è di area
, 222: « crincio, sei diventato il luttuoso? ». « va'a
eterotteri acquatici della famiglia nepidi: hanno il corpo molto stretto e allungato, terminante
ix- 14: 'ranatra è il nome che il petivert dà a due insetti
14: 'ranatra è il nome che il petivert dà a due insetti emipteri del
insetti emipteri del genere delle cicale. il primo è di due colori, giallo
3 suo canto imita in qualche modo il grido delle ranocchie. il secondo si
qualche modo il grido delle ranocchie. il secondo si ritrova nelle piante e nell'erbe
suo ano una spezie di schiuma; il suo colore è giallo, macchiato di
è lunga oltre o m. 05; il suo corpo è giallo sopra, grigio
atra 'rana scura ', perché il verso ricorda il gracidìo delle rane.
rana scura ', perché il verso ricorda il gracidìo delle rane. ranca1,
strascica dietro a loro la ranca il zoppo. = deverb. da
cavallo che troppo serrato ne'garetti move il piede con una specie d'arco.
. respirare a fatica e rumorosamente durante il sonno, russare. g. c
1-ii-12: ora egli ranchettava giù per il pendio che conduce alla vallata di sant'
. guerrazzi, 13-227: accompagnò [il cane] la processione ranchettando con tre
con altre cento fatte inprimamente / tutto il mondo facea maravigliare. / remi e
= etimo incerto: la forma ricorda il venez. rampegon (nel 1314)
iii-418: si costuma di fare il pane impepato con mescuglio di zuccata e ran
de chocolate ',... è il più regalato condimento che s'usi sul
ranciato bene. capuana, 1-i-153: il sole, prossimo a tramontare, dorava
e bigio. v lancellotti, 107: il secondo scalco e trinciante avevano bande di
. n. franco, 7-57: il color ranciato altro non nota che letizia
. calandra, 3-136: in fondo il monviso spiccava ancora netto sulla tinta ranciata
all'arancione, al giallo dorato (il cielo, una luce, una fiamma
fitte. cesareo, 306: sfuma ranciato il vespero sul mare / sazio di luce
sazio di luce. soffici, v-2-256: il lampione del tranvai proiettava ancora un modesto
violati. 3. sm. il colore arancione. grazzini, 4-560:
ranciato vestita. lomazzi, 4-ii-169: il rosso sanguineo lo fanno le lacche tutte
lo fanno le lacche tutte, et il ranzato lo fa il minio. targioni tozzetti
lacche tutte, et il ranzato lo fa il minio. targioni tozzetti, 12-5-268:
di ranciato. tommaseo, i-276: il cielo tutto sereno:... le
olio e un po'affumicate o il burro un po'vieto o simili cibi,
burro mi ha fatto rancico. ha il rancico alla gola '. -raucedine.
dell'arte della seta, 37: se il tuo colore ti venisse rancicoso, non
idee superate. cestoni, 805: il sig. dott. marcellino è restato stupito
egli contaminati con vecchia rancidezza non corrompano il novello sapore dell'olio.
letteratura, i quali chiaman un perditempo il fermarsi alle prediche, si ricantan cose decrepite
rancidisci; aus. essere). subire il processo di irrancidimento, divenire rancido.
.. è frutto... il cui nucleo è molto pieno, grasso e
: come la cosa va alla lunga, il debitore fa un sopraosso così duro che
debitore fa un sopraosso così duro che il diavolo con mille graffi non glielo strapperebbe
iii-1-956: bene ti s'è indurato / il sangue su cotesto viso giallo, /
. -sostant. l'odore e il sapore di un cibo o di una
romoli, 300: ogni olio che perda il buon sapore, se dentro si mette
un poco di acqua bollita, perde molto il mal sapore e il rancido. soderini
, perde molto il mal sapore e il rancido. soderini, iv-80: il grasso
e il rancido. soderini, iv-80: il grasso piglia più presto il rancido al
iv-80: il grasso piglia più presto il rancido al fondo che in stanza aerosa e
ha l'avvertenza di purgarle, acquistano il rancido e lo comunicano all'olio successivo
all'olio successivo. pratolini, 10-176: il puzzo di chiuso e di rancido.
. d'alcu- ni facilmente si conosce il veleno ad un certo umore rosso e
giovane. verucci, 1-24: tu perdi il tempo, persutto: sei troppo rancido
la vernice di fresche, a raddrizzarsi il fusto, a spianarsi le grinze, a
, 8- 389: or che il cavallo aonio / del peso tuo si sgombra
28-49: la bianchezza de'denti, il vermiglio delle labbra, ohimè, sono
segreta e particolare che non mi dà il cuore di ritrarre a penna. sergardi
a penna. sergardi, 1-320: deve il saggio orator sempre adattare / ai tempi
adattare / ai tempi, al genio il dire ed alle norme / del giovami
rancida msolenzia. beni, 18: prima il giorno mi verrà meno ch'io possa
costumi che, da coloro ch'hanno avezzo il gusto a la gentilezza e al decoro
: 1 valenti medici ben sanno, sotto il velame di quelle teorie rancide, ritrovare
mura, gli alberi, le nuvole, il cielo, il sole e il rancido
alberi, le nuvole, il cielo, il sole e il rancido domeneddio dei cristiani
nuvole, il cielo, il sole e il rancido domeneddio dei cristiani. marinetti,
domeneddio dei cristiani. marinetti, i-217: il cinematografo è agonizzante... di
249: ebbi per questa ragione da esse il titolo rancidissimo di eccellenza. nievo,
troppo vecchi è cosa malagevole il confessarli e molto difficile l'emendarsi da
lettere a questa posta per levarle ne pagò il costo, si ritenne quelle che voleva
fatele prima imbalsamare, perché non piglino il rancido. -non più valido giuridicamente
bollente, perché le lavande calde promuovono il disgustoso odore di lana e posson disporre al
rancidume. stampa periodica milanese, i-400: il butirro... ha un sapore
, fuori moda per lo stile o il modo di scrivere. -anche in senso concreto
'di fra iacopon da todi, il 'dittamondo di fazio uberto, le
nella seconda metà del secolo decimottavo, ma il suo spirito, la sua poesia appartiene
lontane dalla metropoli si conservi lungamente famigliare il rancidume de'vocaboli più vieti. muratori
leggiadrissima lingua. foscolo, vfl-199: il salvini seminò un sacco di parole antiquate
e. visconti, 202: è pedanteria il serbare tutto il rancidume de'nostri vecchi
, 202: è pedanteria il serbare tutto il rancidume de'nostri vecchi libri..
che, per nascondere almeno a prima vista il suo rancidume, aveva appunto di bisogno
che sostengono continua tra la ragione e il senso. capuana, 1-iii-158: fammi
senso. capuana, 1-iii-158: fammi il piacere... con cotesto tuo rancidume
che rancidume! bacchelli, ii-436: il resto, a cui ho creduto anch'io
che per turno dèe apparecchiare e scodellare il rancio. faldella, i-2-84: il
il rancio. faldella, i-2-84: il poeta vuole mandare il suo sottotenente ranciere
, i-2-84: il poeta vuole mandare il suo sottotenente ranciere a prendere il ministro
mandare il suo sottotenente ranciere a prendere il ministro delle finanze. bechi, 2-138:
tenuto da tale amoretti, che nonostante il nome non è di origine italiana;
p. levi, 3-121: c'è il tipo rancino, invece, che sembra
/ carco, avanzar con verde chioma il tetto. gaiucci [g. acosta]
. marino, 1-19-18: rancio coturno il bianco piè gli veste. documenti sul parentado
cappel rancio. baruffaldi, i-37: venga il pestacelo / col suo potacchio / e
l'africano docile augelletto, / cui sfuma il croco della rancia piuma, / naviga
occidente. aleandro, 1-317: cominciando poi il sole spuntar fuori dell'orizzonte, sgombra
i vapori e con questi fa svanire il color rancio. spallanzani, xxiii-436:
xii-98: l'aurora cominciava a prendere il color rancio. -che ha l'
neri e ranci, morbidi alla vista come il velluto. -mela
all'arancione o al giallo dorato (il cielo, l'aurora, una zona
aurora già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia. caro
scolorite le stelle. algarotti, 6-165: il cielo ci si dimostra sull'orizzonte or
calzabigi, 100: già spingeva il suo cocchio alla calata, / rivolgendosi
sole soprawegnente. butti, 320: il sole... lasciava cadere a perpendicolo
dalla porta aperta sul- l'andialetto entrasse il sole, ma con poca forza e luce
violetti. 3. sm. il colore arancione. -anche: riflesso o
gottifredi, xliv-270: ogni colore ha il suo significato: il verde speranza, il
ogni colore ha il suo significato: il verde speranza, il nero fermezza e
il suo significato: il verde speranza, il nero fermezza e dolore, il giallo
, il nero fermezza e dolore, il giallo disperazione, il rancio contento,
fermezza e dolore, il giallo disperazione, il rancio contento, il bianco purità e
giallo disperazione, il rancio contento, il bianco purità e fede, l'azzurro gelosia
gelosia. tasso, 13- i-241: il vermiglio suole / cangiarsi in rancio quando
la sua lunghezza disposti in maniera che il rosso è nell'estremità inferiore di essa
inferiore di essa, a cui segue il rancio e a questo il giallo,
a cui segue il rancio e a questo il giallo, poscia il verde, indi
e a questo il giallo, poscia il verde, indi l'azzurro, l'indaco
indi l'azzurro, l'indaco e finalmente il violetto. tapini, 28-124: il
il violetto. tapini, 28-124: il cielo, a occidente, era una gran
tarlate e fracide. campiglia, 1-221: il grasso e la songia rancia furono per
e molto adurente. -sostant. il sapore di un cibo irrancidito. n
, perché sono ottimi e non hanno il rancio né l'arido ma sono d'
bel giambone di bayonne: tagliate via il rancio, raschiatelo bene. 2.
abbiano figliuoli, non vogliono però deporre il pennacchione di capo, né starsi dalle
testa. / la braccia quadre, il collo rancio e grosso, / son di
noi abbiamo l'angelo e dio e il paradiso e il cielo e il sole;
l'angelo e dio e il paradiso e il cielo e il sole; ma tutto
dio e il paradiso e il cielo e il sole; ma tutto questo è rancio
pel guerrazzi, ed ei mi trova « il pensiero di dio ».
son, cantar disdegno / con stucchevoli carmi il rancio amore. 5. decaduto
dico che le parole vogliono essere chiare: il che avverrà, se tu saprai scegliere
= lat. volg. rancius, per il class, rancidus (v. rancido)
). ràncio4, sm. il cibo che viene preparato e distribuito giornalmente
, fora in cui viene consumato e il pasto stesso). stratico,
1-i-381: 'rancio degli ammalati ': il cibo de'malati. c. ferrari
. c. ferrari, 12: veramente il rancio che abbiamo dal governo è molto
dal governo è molto scarso, ed enorme il peso che dèe portare il povero soldato
ed enorme il peso che dèe portare il povero soldato. garibaldi, 3-27: la
trovate le loro marmitte in cui bolliva il rancio, se le portavano in città
sedarli i soldati nostri, cne pietosi divisero il rancio cogli ammutinati al grido di «
cogli ammutinati al grido di « viva il nostro esercito! ». d'annunzio,
ii-896: ancor nella gamella è caldo il rancio. cicognani, 6-40: carmelo
visto l'equipaggio radunato a prua per il rancio. silone, 100: le pattuglie
, 100: le pattuglie si diedero il cambio per il rancio. fenoglio, 1-260
le pattuglie si diedero il cambio per il rancio. fenoglio, 1-260: « quando
qualche volta arriva verso l'una, dopo il rancio ». calvino, 3-62:
misura dal fragore che manda, allora il sonante esercito dei franchi si fa riconoscere
della gente, dell'equipaggio ': il luogo dove si dispone l'equipaggio. d'
marinai che, a turno, consumano il loro pasto. stratico, 1-iii-210:
': sulle navi da guerra, il militare più anziano d'ogni rancio.
di tromba che avvisa i soldati che il pasto è pronto (anche nelle espressioni
(anche nelle espressioni squillare, sonare il rancio). savinio, 1-53:
rancio). savinio, 1-53: il rancio squillò: « la zuppa l'è
e suoni di tromba (la sveglia, il rancio, la libera uscita, ecc
ii-294: certe meste trombe lontane suonavano il rancio. 4. pasto di
chi vive. là ti dànno anche il rancio. p. levi, 3-72:
ci siamo fermati e ci hanno dato il rancio come sotto la naia, ma
11-122: è più facile sia stato il rancio scolastico a peggiorare, che aa disgustoso
. 5. branda (e il termine è ancora usato sui pescherecci dell'
, / vedrà de'sua begli occhi il lume spento, / rancioso e vizzo il
il lume spento, / rancioso e vizzo il suo pulito avoro. 2.
p. sardi, 134: il butirro si salerà come fanno in olanda
si salerà come fanno in olanda ed il grasso di porco parimente, perché non rancisca
. cattaneo, iii-3-298: dileggia [il ferrari] la rancità delle querele delle
che appellasi rancare o ranchettare, perché il piede o la gamba offesa è costretta di
, cioè sconcertato nell'anca, ed il suo camminare dicesi anche arrancare. dunque
furioso, cadde a terra, batté il musetto e, con acuti guaiti, corse
nomi, 9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse e
dentro tenevano l'odio e lo rancore, il quale celavano con silenzio, aspettando tempo
che lo offeso non si accorga che il male proceda da lui non si può dire
così, a un tratto mi s'accende il sangue, ma poi...
cangerà mai -questo è certo -il malanimo, il chiuso rancore di sua moglie contro di
rancore di sua moglie contro di lui, il rammarico della sua vita tramontata senz'alcun
9-88: gli risposi indifferente, ma il rancore dentro mi crebbe, una vera
gli piaccia per mio amore / di levar il suo rangore / e volervi perdonare.
le spalle in capo, aggrondato, il cappello calcato fin sugli occhi, pareva covasse
calcato fin sugli occhi, pareva covasse il più cupo rancore contro la vita.
di protesta. bisaccioni, 1-18: il paese suddito è dovizioso, onde può
, i-v-32: vidi un combattimento di galli il lunedì 28, giuoco così usitato nelle
: aveva gli occhi grandi ed azzurri, il labbro inferiore un po'sporgente, ma
di rancore perché io gli avevo guastato il suo piacere. borgese, 1-362:
cortile della prigione per vedere tarcisio con il vestito a strisce dei carcerati? »
: antichi rancori fra la repubblica e il duca, procedenti da controversie di confini e
private e i rancori di municipio trasformarono il campo dell'utile controversia in un'arena
, basando, i più benigni, il loro rancore sulla verità incontrovertibile che l'
inconsciamente alla maniera stessa con cui opera il medium. 6. ant. rancidezza
rancidus (v. rancido); il significato ant. di 'tristezza, malinconia
adesso ve lo faccio vedere io se il mio cavallo è vecchio ».
(uno sguardo, un atteggiamento, il tono della parola). banti
caso alberta marini e mi scontrai con il suo sguardo un po'torbido e rancoroso.
guerra e in molta rangura. buonarroti il giovane, 9-578: lo mi vi scontorcea
soleva d'amore, / farìa comporre il rogo dentro al quale / l'uficio si
. fazio, i-3-35: già venia il sol per alcuna fessura / del romitorio
accorgersi che la via è sbagliata quando il sole è già piegato al tramonto.
/ per careggiarti, per averti presso / il cor mio. panzini, i-740:
divenuta fissazione, in quella rancura contro il mondo? c. e. gadda,
c. e. gadda, 6-i-83: il pensiero gli correva via dietro a una
che ogni figliolo... ha per il padre. -doglianza, lamentela,
quindi 'l britano, / e attrarre il franco a tua mortai rancura / pietade o
, iii-132-6: chi a falsi sembianti il core arrisca, i... i
navarro della miraglia, 96: voltò il capo contrariato, battendo il mulo,
: voltò il capo contrariato, battendo il mulo, che si rancurava.
la se provi a rancurar col cucchiaio il chiaro d'uovo ne la supa: istesso
domandai ad un contadino di montecarlo: il padule di bientina mena fin qui aria
romagnosi. buonissimo giovane, ma rasenta il coglione a randa a randa.
con difficoltà. varchi, xxvi-1-156: il giusto vuole e la ragion comanda /
debba onorar chi ti fa bene: / il che oggi tra noi s'osserva a
1-162: le savie riforme fatte sotto il principe regnante... furono combattute
giuliani, i-385: questa caldaia ha il fondo di ferro fuso, ma intorno
4. strumento usato per eliminare il colmo da una misura di capacità;
due verghe, rispettivamente la boma e il picco, collegate mediante giunti snodati all'
marconi o bermudiana), nella quale il lato verticale è inferito all'albero e
una randa ad ogni albero, prende anche il nome di brigantina. 'randa di
gira con una estremità biforca per distendere il fondo della brigantina aurica. =
n. 1 è usato per rendere il lat. cursor 'corridore ', che
dì ch'i'non ho anni. buonarroti il giovane, 9-525: scorti ho andare
sempre a speculare. pascoli, 657: il randagio pitocco entra dal fabbro, /
vidi io nel periglio / padre lasciare il figlio senza scorta; / poi,
già gli ponesse al collo questa medaglia perché il fanciullo fosse, anzi che no,
né dire di cui fosse figliuolo, il padre temesse di perderlo. b.
in trasferimenti continui e non organizzati (il tempo destinato a un viaggio turistico)
che spira cambiando di continuo direzione (il vento). térésah, 1-160:
sole, del ventoso sereno che chiazzava il mare di macchie randagie splendenti.
contaminazione dell'it. andar errando con il fr. ant. aler arage (provenz
uccellagione vietata, ma con deroghe. il randagismo nel mirino. 2.
]: 'randare un arco ': il girar che si fa della detta randa
.]: 'randeggiare ': spingere il naviglio con vele di randa. dizionario
3. locuz. randeggiare il vento: navigare con le boline tesate
s. v.]: 'randeggiare il vento ': navigare di bolina stretta
randèllo). colpire, picchiare con il randello; arrandellare, bastonare.
stesa la mano, / nell'asino il demonio ella percuote. / dunoè lo randella
.]: 'randellare ': stringere il vento colla verga e vela di piccola
, sf. percossa o colpo inferto con il randello o con altro oggetto contundente.
cosa ha fatto mussolini? ha accettato il programma di nitri e trovandolo improprio ai
, 3-256: curvo sotto le randellate che il cuore gli menava alla cieca sulle gambe
che segue una colpa commessa. il vetturale [in b frontespizio, 80]
; voglio dire la punizione, e quindi il pentimento, la riabilitazione. =
ereno si belli i mieti di quello [il pero] che subito mosseno appetito al
signore. pulci, 4-31: parve il randello uscissi da un balestro. ariosto
1-1-19: oh tu vorrai ch'io adoperi il randello. lippi, 11-26: gli
. e. cecchi, 6-37: il randello sotto braccio, le guardie assistono
, 9-36: se ne avvide mangàno, il buon cerusico, / quando, disoccultato
, / quando, disoccultato, fu il randello / delle camicie nere.
. questo non faceva buona presa: il carnefice andò per una fune, ma,
un randello. -in senso osceno: il membro virile. b. giambullari,
trasversalmente al collo di animali per rallentarne il cammino o per impedirne l'accesso in luoghi
rivuole o gigli; / palle sia il tuo odor di scarafaggi, / randel di
metta, mentre l'uva dura, il randello, ché non passino alle vigne
che veniva percosso al suolo per scandire il tempo dell'esecuzione dallo strumentista che aveva
tempo dell'esecuzione dallo strumentista che aveva il compito di dirigere l'orchestra; fu
al ciel ritorno, / mentre al teatro il suo gentil randello / i suoni a
. stampa periodica milanese, i-436: il fulminato ottenuto quando fia sgocciolato, ma
suo peso di nitrato di potassa; il mescuglio si fa sur una tavola, su
] sono le seguenti:... il randello, il seggio, i soatti
:... il randello, il seggio, i soatti, il soatto della
randello, il seggio, i soatti, il soatto della groppiera. 8.
un randelletto in mano. = il significato n. 2 pare ammettere la derivazione
si avvolge intorno alla testa 'per il quale rohlfs suppone invece la deriv. dal
chiaro. casati, 1-107: il corpo, ripulito, ungono [i mambetto
le nubi. = da connettere con il provenz. e fr. ant. randon
doveva avergli randolato fra capo e collo il calamaio. idem, 19- 283
. idem, 19- 283: il vecchio gli randolò una sgabellata. =
random, di origine germ., attraverso il fr. ant. randomizzare,
, sf. inforni, e statist. il randomizzare (e nella statistica medica indica
, i-229-11: poi provai sed i'potea il bordone / in quella balestriera, ch'
piccola rana. bencivenni, 4-54: il ladro gitta la piccola ranella in bocca
ch'è di tale natura ch'ella fa il cane muto. sacchetti, 56:
: ancor più su / ch'allora canta il grillo / la lepre, la ranella
con le rane. idem, 540: il giorno fu pieno di lampi; /
al centro, che si pone fra il dado e la vite per rendere più
di rana (v.); per il signif. n. 2, cfr.
(o cne ne ricorda l'aspetto o il verso). pasquinate romane,
volgare, 1-36: piglia la cinoglossa e il core della raneta e la sua
resso ai lati e leggermente incurvato verso il asso, vivacemente colorato e lungo
; le specie più note sono il rhamphastos toco, detto toco, lungo
tropicali del brasile e delle guiane; il rhamphastos cuvieri, detto tucano di cuvier
colombia, bolivia e brasile; e il rhamphastos sulfuratus, detto tucano sulfureo.
dentato, grosso e lungo uanto il loro corpo, dalla lingua lunga, dritta
pananti, i-40-15: la puma lite ebbi il più grande incontro, / e l'
appuntito e, talora, incurvato verso il basso; vivono nell'africa centro-meridionale.
ad agganciarlo alla pianta e ad appendervi il contenitore della frutta * durante la raccolta
in due specie a tegumenti glabri; il solo rhamphus pulicanus, che depone la
e salici, è diffuso in tutto il territorio nazionale. tramater [s
centrale e meridionale, fra le quali il rhamphocoelus passerina, detto comunemente tanagra dal
avevano gli arti inferiori modificati per permettere il volo e una lunga coda espansa.
e dei monotremi privi di denti; costituisce il becco e serve a prendere il cibo
costituisce il becco e serve a prendere il cibo (la parte inferiore che riveste
. disporre sul campo dopo la falciatura il fieno e le altre foraggere secondo file
traina; rotando, i rastrelli raccolgono il fieno tagliato sparso sul terreno, lo
mezzo del rastrello o del ranghinatore, il fieno tagliato, in modo da prepararlo
: navigare seguendo la costa. -rangiare il vento: navigare il più possibile contro la
costa. -rangiare il vento: navigare il più possibile contro la direzione del vento
è navigare presso terra. 'rangiare il vento '... si dice per
, anche diversa da quella precedente (il vento): per lo più nelle espressioni
accosta a divenire contrario alla rotta. 'il vento si rangia per poppa '.
si accosta ad essere favorevole. 'il vento si rangia al nord '.
al nord '...: il vento si è messo al nord e soffia
renna. citolmi, 235: il ranfigero di scandiana. nannini [olao
le nevi e l'alto ghiaccio / il rangifero, occulto al nostro mondo, /
d'alcuni paesi e come vi siano dopo il diluvio capitati: i mofoli in sardegna
in svezia. serpetro, 315: il rangifero nasce nel settentrione, e in
ciascuno de'quali ne sono due, ea il capo sembra cinto da tanti arboscelli.
f. negri, 1-41: è il rangifero un animale quadrupede, di fattezza
sito, quando gli impediscono nell'acqua il bere. algarotti, i-viii-66: si nutre
foscarini, li-2-519: a meno di confessarlo il migliore comparativamente tra gli altri del rango
,... quanto è superiore il rango delle persone tanto inferiore è la condizione
medesimo denaro e minore viene ad essere il fratto che dai loro capitali si ritrae.
secondo quello a cui sono inclinati per il loro talento o per il rango che
sono inclinati per il loro talento o per il rango che occupa il padre nella società
talento o per il rango che occupa il padre nella società. nievo, 57:
società. nievo, 57: adesso che il signore ci sembra molto lontano, può
, in ogni occasione, ricordarle di tenere il suo rango di maestra? c.
vita di cosimo 777, 6: amava il granduca altre donne, e d'alto
che mi rende vile e mi getta sotto il mio rango. casti, ii-3-75:
teatro] / chi del rango mogollo il lustro macoli. saba, 1-136: per
dove si voleva escludermi. non ho il rango che avrei meritato, ma pure
, mestiere. flaiano, i-96: il poliziotto è poliziotto sino all'impossibile.
: uno stato dipendente da altri perde il suo rango fra le potenze. montano,
superi., indica la qualità, il valore, l'importanza, la prevalenza,
granai, 211: ciò che dice il nostro autore è contrario al sentimento di
nel sesto. bettinelli, alv-104: il superiore valore e rango dell'uomo sopra
possiamo osservare che all'espressione si dà il primo rango della bellezza. in fatti
e può indicare anche la categoria o il gruppo che comprende elementi di uguali caratteristiche
tra i mediocri, se non quanto il giudizio vostro di me potesse sollevarmi alquanto
o dei soldati coscritti, se visitassimo il napoletano, le calabrie, la sicilia
9-100: per descrivere uno scontro, il manzoni se la cava con due versi che
la legge metta nel rango dei delitti il fallimento fraudolento? stampa periodica milanese,
tribunale del mondo ». ecco qui il suo [di buonafede] * grado
: vorrei saper tutto quello che riguarda il rango che hanno tenuto quei granduchi nelle
, 8-23: leggendo nei giornali che il tipografo civelli ed il maglia...
nei giornali che il tipografo civelli ed il maglia... eran stati elevati
, nomea. monti, 5-323: il re carlo, che dopo un sudor tanto
carlo, che dopo un sudor tanto / il rango consegui, qual si dovea,
unità militare. colletta, 2-i-123: il capo battaglione,... che fece
capo battaglione,... che fece il possibile per trattenere il reggimento ne'ranghi
. che fece il possibile per trattenere il reggimento ne'ranghi, fu gravemente ferito
un solo rango e ci fecero prestare il giuramento. di giacomo, ii-694:
anche nei 'ranghi 'seguitava in piedi il suo sonno. -per simil.
. g. bassani, 3-117: il piccolo palcoscenico di via mazzini presentava a
classe sociale. mazzini, 60-290: il partito può dare uomini quanti si vogliono
uomini facoltosi. bisogna dir loro che il successo è una questione di mezzi.
del piemonte si sono grandemente modificati. il malcontento è cresciuto. nei ranghi inferiori
ecc. -sfoltire i ranghi: diminuire il personale. m. fuccillo [«
autunnali... passava e ripassava il viso attento e pensoso di osvaldo.
la quale mi riesce assai comoda salvo il rango più basso dei tiratoi, i quali
del morfema, che è l'unità costituente il sintagma ed è costituito dalle unità inferiori
., nella statistica linguistica, indica il posto occupato da una parola in una
secondo frequenze decrescenti e, anche, il numero intero che designa questo posto.
da guerra secondo la loro grandezza, il numero ed il calibro dey cannoni. questa
la loro grandezza, il numero ed il calibro dey cannoni. questa denominazione però
otto ranghi di bastimenti da guerra: 'il primo rango 'comprende le navi di
-rango di una matrice: è il numero intero che soddisfa questa condizione,
-rango di una superficie algebrica: è il numero r delle rette tangenti alla superficie
, 51]: potremo quindi guardare il 'grappo 'come un insieme di
solo la mattina, a rango per il rancio. stuparich, i-205: tutti in
fatto splendidissima figura nel mondo. -osservare il rango della distanza: prendere posto,
all'ospite secondo una disposizione che rispetti il grado nobiliare o il prestigio dei presenti
disposizione che rispetti il grado nobiliare o il prestigio dei presenti. p.
circolo di dame e credo che osservino il rango della distanza; le persone della primissima
schieramento. bechi, 2-23: il colonnello era livido. -oggi nessuno esce
5-103: parve allora a don paolo che il suo ri torno in italia
, di ritrovare, a ritroso, il bandolo dell'imbrogliata matassa. parise,
... questo matrimonio gli darà finalmente il senso della realtà che gli manca ed
ragazzi correvano a raccogliere i loro libri e il dolce profumo del pane ramerino li attirava
al grassone. monelli, i-182: il plotone d'esecuzione - racca { {
tace in tronco,... [il tamburino] si mette a fischiare anche
fuor dei ranghi. piovene, 14-101: il sergente maggiore, spiegando il giuramento che
14-101: il sergente maggiore, spiegando il giuramento che parlava di fedeltà allo stato
ran gognare di non averne il di che. = voce di
lavoro, anche gravoso (e il compito o il lavoro che sono
anche gravoso (e il compito o il lavoro che sono oggetto di tale
guidotto da bologna, 1-47: il primo modo si piglia dalla autorità
autorità e dalla grandezza del fatto, quando il dicitore mo stra che l'
... brievemente am- maestroe il re... ch'elli avesse rangola
, / provveda per lor la fava e il napo, / se agli uomini
napo, / se agli uomini il simil non facciam noi, / o si
che di monton, cui strangola / il beccaio, di noi s'abbia più
orec chio, che ha il cuor libero da quelle misere servitù, che
lo stato dell'altra vita, levando il cuore degli appiccamenti della terra? ritmo
giamboni, 72: ito è via il sonno degli occhi miei, e per
faria... venir la grande rangola il truffatore, con quella sua zingaresca imbrogliata
ammassar roba; onde si dice: il tale ha una rangola di far roba o
.]: 'rangolaménto ': il rangolare che si fa aprendo la gola e
/ rangola trafelato e gemebondo / il lontano clamor d'una campana. adami e
gua mongola! / quando rangola il gong, la morte gongola!
, lasciando stare u rangolo che gli dava il pensiero della sua povera casa.
volgar. [tommaseo]: rangolosamente lavora il poder tuo. = comp.
cavalca, 20-449: era... il venerabile padre giovanni in cibo temperatissimo e
in silenzio rantoloso, in limosine giusta il suo potere larghissimo. bibbia volgar.,
noi... le zuffe e il dolore rangoloso. -travagliato dalle fatiche
, l'addome corto e stretto e il primo paio di pereopodi fornito di chele.
veduto fino a qual segno possa esaltarsi il calore senza pregiudicare al nascer delruova ranine
: ne'germi ramni avanti la fecondazione batte il cuore per modo onde cagionare la circolazione
lessona, 1237: in anatomia si dà il nome di 'arteria ranina 'alla
quest'arteria che viene avanti orizzontalmente fra il genio- glosso e il linguale, fino
avanti orizzontalmente fra il genio- glosso e il linguale, fino alla punta della fingila.
): confluisce nella vena linguale e raccoglie il sangue proveniente dalla lingua; vena sottolinguale
. g. sandri, 541: il salasso alle 'ranine 'o sia vene
vene sotto la lingua, siccome reca il sollievo più pronto, deesi preferire quando
= deriv. da rana-, per il signif. n. 2, cfr.
ranina, sf., e per il n. 3 il lat. mediev.
., e per il n. 3 il lat. mediev. raninus.
ranio, rabri, sono sinonimi: è il medesimo che il boro, secondo alcuni
sono sinonimi: è il medesimo che il boro, secondo alcuni. = etimo
'ranista ': chi nuota imitando il movimento della rana. corriere della sera [
(rannaiuòla), sf. colatoio per il ranno. tommaseo [s.
: 'rannaiuòla ': orciolo per colarvi il ranno. fanfani, i-149: '
, i-149: 'rannaiuòla ': accerta il signor ne- rucci averlo udito dire a
. sacchetti, 147-166: sì lavò il culo, ma non sì che non
a. neri, 1-4: si cavi il ranno chiaro e si metta in altre
conche vote, e si lasci stare il ranno per duoi giorni; e di
corte. -ranno vergine. buonarroti il giovane, 9-432: s'io non era
è sudicio '. 2. il liquido residuo di un lavaggio con il
. il liquido residuo di un lavaggio con il ranno. lastri, i-170:
ranno. lastri, i-170: il modo di rendere a queste ceneri la loro
: iniziare o tornare a farsi scuro (il cielo, il tempo).
a farsi scuro (il cielo, il tempo). tommaseo [s.
[s. v. rannerare]: il fumo del caminetto ha rannerito tutte le
[s. v. j: il sigaro e la pipa ranneriscono i denti.
di superficie metallica o corpo lucido che pigli il nero... metalli che,
]: 'rannestamento ': rinnpstamento, il rannestare. = nome d'
contesto. ruscelli, xxvi-2-124: il voi, c'ha del civile e del
presto alto levar le tenerelle / braccia il vedrai. 2. congiunto,
rannichiaméntó), sm. letter. il ripiegarsi su se stesso, il rannicchiarsi.
. il ripiegarsi su se stesso, il rannicchiarsi. -per simil. impressione
tommei [in lacerba, ii-139]: il moto relativo è il moto della forma
, ii-139]: il moto relativo è il moto della forma non in sé ma
che un cotal dolore il può prendere, con l'irascibil parte da
. verri, 2-34: sembra che il dolore sia un rannicchiamento forzato del nostro
i-vi-216: noi siamo omini, che il caldo ci stempara et il freddo ci ranichia
, che il caldo ci stempara et il freddo ci ranichia. -riunire e
più una si dimena, / contorce il viso e rannicchia la schiena, / suda
gliene giova. aretino, 20-78: il malcondotto uomo suo, chiudendo gli occhi,
né pur osando per non scoprirsi rannicchiar il corpo, attende la seconda percossa che
ambe le man per maraviglia. -reclinare il capo, ritirarlo fra le spalle contratte.
. tagliano la bocca alle mignatte e il sangue n'esce, come di vasi detti
, e appoco appoco morendo quelle rannichiano il capo. verga, 8-139: compare
verga, 8-139: compare santo rannicchiò il capo nel bavero di velluto, al
, alzando le grosse spallacce e rannicchiandovi il viso. -ant. corrugare,
per ricevere qualche cliente..., il notaio aveva dovuto rannicchiare un tavolino e
che, come e'fece / eliseo sopra il morto, e'rannicchiasse / e ristrignesse
rannicchiare la lingua d'una nazione entro il dialetto d'una città, anzi entro l'
quelle finestre che invidiano l'aria ed il sole, quell'arte meschina, senza rimembranze
la particella pronom. stringersi con tutto il proprio corpo, riunendo e ripiegando su
ripiegando su se stesse le membra per occupare il minore spazio possibile (per paura,
paura, timidezza o sottomissione, per il bisogno di appartarsi, di sentirsi protetto
, mi rannicchio, mi nascondo, / il mantello vorrei di liombruno. leopardi,
e, chiusi gli occhi, / strinsi il cor con la mano e sospirai.
le mie braccia come un gattino che ricerchi il calore. piovene, 1-250: si
. tasso, 20-68: qual è il timido cigno a cui sovrasta / co 'l
menzini, 5-198: voglion poi che il popol si rannicchi / in baciar lor
a fanciullini che rannicchino o abbino il male maestro. b. corsini, 12-83
plinio], 242: se alcuno porge il dito a'pettini, quando aprono,
/ venga la scarpa, si rannicchi il piede: / v'entri per forza,
. stampa periodica milanese, i-234: il rio che basso rumoreggia, il cavo
: il rio che basso rumoreggia, il cavo della rupe che scuro si rannicchia,
si rannicchia, la roccia che sporge il ciglio ombreggiante. 6. abbassarsi
6. abbassarsi, perdere volume (il suolo). crescenzi volgar.,
. crescenzi volgar., 2-25: il segnale di questa terra è che ella
-abbassarsi, scemare d'intensità (il fuoco). brancati, 4-297:
. -farsi breve, scarso (il tempo). sassetti, 7-344:
replicarvi cosa nessuna, se non che il tempo si va rannicchiando quanto e'può.
povero stanzolino? leti, 5-rv-i63: ecco il mausoleo dove vivo si sepellisce quel monarca
carlo v] che non posò mai il piede ne la spada per rendersi formidabile
boine, iv-172: ciò che definisce il serra è appunto questo rannicchiarsi sul sodo
, i-153: era un raggiro di cui il lugubre personaggio, che si rannicchia in
in un palazzo di dogi, raccoglieva il premio? s s
contemplazione. guerrazzi, 9-i-36: il prete si rannicchia dentro la reli'one
si rannicchia dentro la reli'one come il malfattore un dì nello asilo. bandi,
.., così la tristezza a fuggire il consorzio altrui e rannicchiarci in noi stessi
stranieri, ed ecco sul più bello il capo ameno d'un inglese che capitava
la principessa, poiché... il suo pudore rannicchiavasi ancora nel suo vero
di un mollusco che si chiude entro il suo guscio: cfr. muratori, 7-iii-324
guscio delle ostriche, derivò questa voce il menagio ». rannicchiare2, tr.
valerio massimo volgar., i-663: copersesi il capo e, ranichiato tra le ginocchia
. cellini, 1-77 (182): il tribolo s'era fermato indietro et era
rannichiató in sul cavallo, che pareva il freddo stesso. caro, 8-1031: ne'
pur forte, dic'ei, rattienti il fiato / e fa'poche parole il più
rattienti il fiato / e fa'poche parole il più che puoi; / denti con
rannicchiato / gli occhi abbassava a rasciugarsi il pianto. manzoni, pr. si
, sulla linea di via cemaia, il sindaco di torino, rannicchiato in un
dai brividi incalzanti della febbre, spingeva il pensiero lontano lontano, al campicello suo
è l'uovo uman ravvolto; / è il corion la veste esteriore, / doppia
, 8-202: di primo mattino, sotto il lampione ancora acceso, il corpo gelido
, sotto il lampione ancora acceso, il corpo gelido e inerte di un uomo rannicchiato
raggruzzolata e rannicchiata, come per mostrare il grave sforzo di reggere coll'arco della
sua importanza. rosmini, xxi-221: il noto principio non viene annunciato da kant
per così dire, rannicchiato, come il feto nella secondina. gioberti, 4-1-209
saldi se ricorderemo che noi ci chiamiamo il '48, che abbiamo un programma nazionale,
, 285: troppo egli conosce [il boterò] la natura umana, troppo egli
, 161: la serpe per stare ferma il verno si sente poi la pelle rannicchiata
la pelle rannicchiata adosso per essere stata il verno ferma e aggomitolata sotto la terra
terra, va a mangiare del finocchio, il quale ci fa gittare quello scoglio così
e guida / di parte guelfa, il re e 'fiorentini, / col suo
tose. piccolo orcio destinato a ricevere il ranno che passa dal colatoio. burchiello
? francesco da barbenno, 233: il sole e 'l vento, la fame e
s'io ti dicessi di quante maniere ranni il suo auricome capo si lavava e di
sapone. brusoni, 7-283: se il belletto della dama del tasso era così dolcemente
pura nella sua naturai temperie si fa il ranno, il quale poi si cola per
naturai temperie si fa il ranno, il quale poi si cola per carta sugante o
1840], 730: fu esaminato il giorno medesimo e interrogato principalmente sul ranno
per guastarle le mani nel ranno e il viso al sole. ojetti, i-346:
osteria l'ostessa a braccia nude che dà il ranno ai suoi rami. jahier,
che l'acqua condita con essa, ossia il ranno di calce. p. petrocchi
proprio e generale, è da intendere il ranno che si prepara per racconciarle o
. frugoni, i-75: ha egli [il saggio] a somiglianza di sperimentato barbiere
a somiglianza di sperimentato barbiere a rader il pelo... e lavar..
agli asini, benché sia certo di perder il sapone, pur che li peli col
ove ad un'alma impura / fassi il bucato con ranno e sapone / per
-buttare, gettare, perdere, rimetterci il ranno e il sapone: v. sapone
, perdere, rimetterci il ranno e il sapone: v. sapone. -chiamare
. sapone. -chiamare i paioli e il ranno caldo: meritare una severa punizione
meritare una severa punizione. buonarroti il giovane, 9-554: io sono uno scolar
paioli e 'l ranno caldo / a pelarmi il cocuzzolo, accorammo! -cuocere
: darsi da fare inutilmente. buonarroti il giovane, 10-948: il tutto feci,
. buonarroti il giovane, 10-948: il tutto feci, / ma fu un
. -fuggire, schifare, sfuggire il ranno caldo o bollito: rifiutare un'
vi fu de'vostri, che fuggì il ranno caldo: ma ch'egli non si
mormora e cinguetta / e schifa volentieri il caldo ranno. varchi, v-75:
non son giostrante, bastava dire: il ranno caldo. adr. politi,
adr. politi, 1-541: fuggir il ranno caldo si dice proverbialmente di chi
o fastidio. nomi, 7-75: così il ranno bollito a tempo sfugge.
bollito a tempo sfugge. -lavare il capo a qualcuno col ranno caldo o
usano questi verbi:... lavargli il capo da'barbieri, e vi s'
1-1-29: dicendo: oh bella cosa, il dio del- l'armi / scender dal
ranno o sapone. -perdere il ranno, l'opera e il ranno:
-perdere il ranno, l'opera e il ranno: sprecare tempo e fatica.
a l'asin pegaseo, non perde il ranno. bandi, 2-i-215: puoi ben
, c'è da perdere l'opera e il ranno. -riversare, rovesciare
ranno. -riversare, rovesciare il ranno sul capo a qualcuno: sventare
[a napoleone iii] sul capo il ranno ch'egli aveva amman- nito per
pugnalatoli '; ma la polizia rovesciò il ranno in capo agli altri.
capo a lui più rovente. -scaldare il ranno della propria stizza: infuriarsi.
della propria stizza: infuriarsi. buonarroti il giovane, 10-889: mio danno si sia
5. prov. -chi lava il capo all'asino, perde il ranno
-chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone: v.
all'asino, perde il ranno e il sapone: v. sapone. -piano
sapone. -piano, barbiere, che il ranno è caldo; piano un po'
e incolti. fagiuoli, 1-7-292: il villano rivestito, / il baron rannobilito,
, 1-7-292: il villano rivestito, / il baron rannobilito, / in un tratto
, sm. letter. l'avvilupparsi, il raggomitolarsi; contorcimento di membra.
. salvini, 41-128: altramente il corso del sole non allontanandosi dall'eclittica
estatico alla bellezza di questa, aggiugneva il rannodamelo alla sua stupida mutolezza.
stupida mutolezza. 3. figur. il congiungersi, il riunirsi (in partic.
3. figur. il congiungersi, il riunirsi (in partic. di truppe
un'amicizia. papi, 1-6-244: il wellington, spintosi avanti con tutte le
ii-6-360: sarebbe da augurare che percorressero il mondo motti di rannodaménto spirituale, simili a
, 16-88: l'empia parca avea reciso il filo, / qual oiché è tronco
, iv-2-1124: una forza che le rimise il cuore nel mezzo del petto, che
riuscì impossibile a rannodarli di nuovo, sebbene il resto dell'esercito fosse pronto a sostenerli
senza por mano a riforme fondamentali, potrebbe il governo tener modi che servissero a rannodargli
al principe reggente ed al parlamento per fare il bene della sicilia, e così rannodare
felicemente. bacchelli, 1- i-460: il suo traffico colla città e i ragionamenti sul
principali (anche nella locuz. rannodare il filo). allegri, 213:
). allegri, 213: rannodando il mio ragionamento / sfibbiato, e in
i tuoi / dolci studi interrompo e spezzo il filo / dei concetti febei. -lieve
dante] la narrazione, ridicendo che il principe degli apostoli 'gli girò la fronte
. rosmini, 5-1-001: rannodiamo ora il filo del nostro ragionamento. dicevamo che la
. dicevamo che la legge naturale costituisce il primitivo fonte delle leggi positive.
di loro. rosmini, 5-2-220: il mio principale scopo è quello di rannodare le
1-iii-335: la mole de'legni e il lusso provano che la sicilia avea già
dei fatti, o, come fa spesso il montanelli, tu ti distribuisci in capo
rannodare gli anelli di pietra, sparsi per il mondo, e fame dei rosari.
1-3-152: cominciò, come suole, [il tifone] da prima a largheggiare con
dove egli assaltasse. verga, 5-310: il conte si fermò sul suo cavallo e
, ed or più che mai è il destro per noi di scrivere a quanti conosciamo
. s. spaventa, 1-39: il principio della libertà, perché più astratto e
rannodava alle nostre tradizioni, prese subito il campo e parve ricongiungere in se stesso
a essi. carducci, ii-1-258: il cerretti è imitatore del fantoni e del
testi. b. croce, i-4-319: il libro del thyssen si rannoda a quello
da annodare (v.); il valore iter., qua e là riscontrabile
v.]: « 'rannodare il ragionamento 'e simili, vale ripigliarlo.
. taluni ne abusano traducendo alla lettera il francese 'renouer '».
crine sotto 'l verde alloro, / il rannodato crin, che in lunghe anella /
, 1-34: l'aurora, umida il crin di vapor molli / rannodato col
mirto i rannodati crini, / ed il bicchier coronami. foscolo, vi-402: apollo
uno e nel medesimo punto potessero pigliar il vento e l'abbrivo ed in tal modo
guarini, 1-iii-114: che ha da fare il poeta con le leggi della città?
giulio strozzi, 1-73: mentre più sembra il ciel che si rannubi, / disfoga
(ant. rannugolaméntó), sm. il rannuvolarsi; addensamento di nubi nel cielo
, oltre al piegare de'rami e il rovesciare le sue foglie inverso lo avvenimento
coprirsi di nuvole, offuscarsi (il cielo, la giornata, le
dicendo queste cose, e'si rannugolò il tempo e venne alquanti tuoni. leonardo,
e scure ciglia, da fare ranuvolaré il tempo e tremare la terra. savonarola,
alle volte quando piove un poco venga poi il sole e tu credi e di'
e tu credi e di'che è racconcio il tempo e non di meno poi in
un tratto si rannugola ed è guasto il tempo, e però ridico che si
però ridico che si rannugolerà e guasterassi il tempo. celli, 17-189: se egli
17-189: se egli vede pure rannugolare il tempo, e'comincia a temere che le
maraviglia / m'assal, ch'io veggo il ciel rannuvolarsi / per un vento che
a. f. doni, 296: il tempo è rannugolato e potrebbe piover e
diluviare. segneri, ii-4: cominciò il cielo, di sereno ch'egli era,
a rannuvolarsi. bocchelli, 2-v-241: il tempo rannuvolava, le nubi s'univano,
da lampi continui. montale, 3-206: il cielo s'era rannuvolato e minacciava acqua
piovere. giusti, i-70: dovrebbe venire il bel tempo, ma mentre scrivo rannuvola
, 6-196: spento a malizia nell'uomo il lume della religione divina, anche quello
527: e'si vedea rannuvolare, quantunche il re ogni terzo dì iscrivea non dubitassimo
non essere giunti allo scoperto, hanno mandato il conte di pitigliano ad ravenna con 1000
scuro. segneri, i-734: che il buon giudizio non venga in lui raffuscato o
dalle passioni. svevo, 6-340: il ghiribizzo, che evidentemente ha rannuvolato il
il ghiribizzo, che evidentemente ha rannuvolato il cervello di mia nipote, fra poco
.. non pur prima lo vidde che il core, presago, gli diè due
.. fornì in tutta di ranuvolargli il turbato dell'animo. 7.
o meriti. algarotti, i-vn-104: il dentone, il mitelli e il colonna
algarotti, i-vn-104: il dentone, il mitelli e il colonna sono i tre
i-vn-104: il dentone, il mitelli e il colonna sono i tre lumi senza dubbio
8. locuz. far rannuvolare il cielo, rannuvolare un cielo sereno:
bestemmie, moccoli, sagrati da far rannuvolare il cielo. o. prov.
. coperto da nuvole, nuvoloso (il cielo); caratterizzato da estesi addensamenti
. g. gozzi, i-19-79: quando il cielo intorno veggo rannuvolato, / so
l'aria s'era fatta rigida; il cielo rannuvolato. moravia, i-283: era
o che la esprime chiaramente (il volto, l'aspetto); rattristato,
l'aria del viso rannuvolata e per conseguente il riso, ch'è la rilucentezza di
fucini, 43: alle ventiquattro e mezzo il padre d'al- ceste, tutto rannuvolato
, non resisto alla tentazione di dipingermi il viso a guisa di maschera violenta, di
: italia e roma capo del tutto, il senato e 'l popolo non mai scuri
questo topo. ibidem, 4-63: riposato il lago e cessata la paura, le
v-704: né anco m spagna si rifiuta il mangiare delle ranocchie, anzi fino alla
abbiamo visto sì, quando sei andato per il prete. 4. locuz
matematiche, conosco ch'io son pure il bel minchione a credere che le rannocchie
uomo dall'acqua di vita. -dare il vino alle ranocchie: sprecare un bene
, la trag- gea a'porci, il vino alle ranocchie ': da'cose buone
i denti! eh, costui è il maggior furfante del mondo e si fa
vendendo ranocchi. 'senti, passa il ranocchiaio '. viani, 13-
voluto accompagnarmi alla stazione lazzaro, detto il ranocchiaro, un vecchio socialista.
: mangiatore appassionato di ranocchi. 'il nostro amico cesare è un gran ranocchiaio
sulla neve e frugare cogli occhi pesanti il buio. = denom. da ranocchio
potenti che nel lago fussero andarono a visitare il signore e, detto in ranocchiesco modo
modo alquante parole, per le quali il serpente si mosse a via, subito se
affacciò e vide la cinquecento ranocchiesca lungo il marciapiede. 2. che presenta caratteristiche
questa denominazione 'ad usum delphini 'il pittore di basilea ha inteso celare il
'il pittore di basilea ha inteso celare il ritratto di dina galli, di questo
= deriv. da ranocchio, con il suff. degli aw. in -evolmente.
192: né rubatoccni chiameria la madre / il ranocchin per certo al nascimento.
. cino, iii-57-8: veggiovi goder come il mo- nocchio / che li altri de
ranocchi tanto romor fanno, / doverà il tempo guastarsi di corto. romoli, 108
star nella mota, non si sentono quando il sol comparisce. cestoni, 342:
sol comparisce. cestoni, 342: il signor dottor contestabile... ha principiato
. s. ferrari, 273: il querulo corale / gracidar de i ranocchi.
nella gora. jahier, 87: riconosco il tonfo dei ranocchi nell'acqua da quello
piovuto ai ranocchi, / mi levo il cappello / e piego i ginocchi.
a rana (anche nelle espressioni fare il ranocchio, nuotare a ranocchio).
or rovescio, or boccone, or per il lato fece quando il ranocchio, quando
boccone, or per il lato fece quando il ranocchio, quando la lepre, quando
ranocchio, quando la lepre, quando il passeggio e quando 11 tuffo. linati
. aretino * 23-100: si farà il ventesimo quinto quando la donna tira le
le natiche sue: questo si chiama il ranocchio. 3. per simil
ambina, da lontano, con il suo panierino; era un ranocchio di
io: innanzi che gli augelli riprendano il loro canto melodioso, conviene che i
conviene che i ranocchi ed i rospi esauriscano il loro sguaiato preludio. con ciò si
giù a valle, nella palude che circonda il sacro monte e in cui gracidano tutti
, 1-102: [enrico ii] avisava il duca d'alva che faceva d'uopo
lippi, 7-14: è buono [il vino] e non di quello il quale
[il vino] e non di quello il quale / è nato in sulla schiena
g. m. cecchi, 736: il ranocchio non morde / (dice il
: il ranocchio non morde / (dice il proverbio) perch'è non ha denti
mani. leali, 8-178: pareva divenuto il grande eufrate / un picciolo pantan di
.]: 'rantacare ': avere il rantolo. g. gozzi, 1-214
di catarro nella gola (e anche il catarro stesso che lo provoca);
': spezie di catarro che impedisce il parlare. brignole sale, 4-80:
sale, 4-80: veggo che volete il gabbo di noi poveri vecchi, mostrando
': questo è quello elemento catarroso, il quale fa venire il rantaco (o
elemento catarroso, il quale fa venire il rantaco (o rantolo vogliam dire colla crusca
l'ugola all'uomo e gl'impedisce il parlare. p. petrocchi [
acqua e legna alla altrui cucine, il gaglioffo, non lascia serva, per ranticosa
/ e per forza tener co'denti il fiato, / e potea fra da
. gozzi, 1-28: un altro, il quale vendeva un certo spirito contra tutti
venire ad un uomo ma spezialmente contro il catarro e la tossa, nel parlare
come riani, -rantolava, tenendosi il petto, -era più cristiano tutti
tesauro, 2-73: repente ringalluzzava e stendendo il collo e scotendo le ascelle in guisa
sf. ant. in sicilia, durante il medioevo, luogo chiuso in cui venivano
[re- zasco], 52: il diritto della rantarìa tanto di schiavi come di
ant. rantolo (nella locuz. avere il ranto, per indicare iperbolicamente uno stato
grave prostrazione). buonarroti il giovane, 9-881: o se cecco sapesse
5-217: -avvicinatevi -fece con voce rantolante il moribondo. pirandello, 7-255: mi rivoltavo
, rantolante e insensibile a tutto, il coreo, il solo corpo ormai, e
insensibile a tutto, il coreo, il solo corpo ormai, e an- ch'
rantolante di un sonno pesante, seminudo il bel corpo agile e ambrato. monelli
.]: 'rantolare ': avere il rantolo. pratesi, 5-20: già
agonia. guerrini, 2-519: or che il ridere passato espio / e il mondo
che il ridere passato espio / e il mondo a vivere più non m'invita /