ove, in vece, d'entrambi il furor pugna! chiabrera, 341: pentito
avrebbero sdegnato a quel tempo di unire il mio al loro nome. de roberto,
pure. ma è possibile espellere senz'altro il sensuale e il piacevole? palazzeschi,
possibile espellere senz'altro il sensuale e il piacevole? palazzeschi, 3-61: erano generalmente
di protesta. cassola, 2-311: -oggi il cuore è messo al bando, -
- disse. - è un pericolo per il regime. -dar bando al denaro:
sol colpo non falla / per sempre il pone della vita in bando. idem,
. idem, 2-24-26: poi che il cognobbe, tutto lacrimoso / gli raccontò la
disaventura, / come era andato il fatto doloroso, / e che 11
, / se non lo ha già soccorso il conte orlando. -in bando di
cesse come nei tanghi argentini: arrivò il bandolero... tutte le
... tutte le notti il bandito veniva a cantare la romanza:
toscane, 171: in marciata il moschettone si porta come sopra è
2. tracolla mobile (per chi porta il fucile e le cartucce, per il
il fucile e le cartucce, per il cacciatore; ma anche come semplice ornamento
uniforme... e finalmente veniva il momento critico, quando, cioè,
cappellaccio alla sgherra, la bandoliera attraverso il tenero petto, la piccola mano posata
tornavo dalla caccia, col cane ansante, il mazzo di stomi appeso alla bandoliera,
2-13: con la lepre in pugno, il fucile a bandoliera, teneva, ora
e battono in terra scarpe fatte per girare il mondo. alvaro, 9-64: portava
vegetali (l'adragante, l'agar-agar, il musco d'irlanda, ecc.
senza fatica nessuna, perché sa il bandolo e onde bisogna farsi a
dipana / senza per dere il bandol né arruffare. de marchi, 179
seduta. 2. figur. il bandolo oppure il bandolo della matassa:
2. figur. il bandolo oppure il bandolo della matassa: il mezzo,
bandolo oppure il bandolo della matassa: il mezzo, l'elemento, la chiave che
(dall'immagine della matassa arruffata, il cui bandolo si nasconde e senza il
il cui bandolo si nasconde e senza il quale non è possibile dipanarla, sbrigliarla
: perdere, smarrire, non trovare il bandolo; cercare, trovare il bandolo,
non trovare il bandolo; cercare, trovare il bandolo, ecc. pulci,
/ che mai non s'è poi ravviato il bandolo, / sempre le brighe compero
oh io son chiaro! io ho trovato il bandolo. a. f. doni
! che gerghi sono i vostri? -dice il petrarca: « qual maestro verrà e
distrigar mai; perché, a confessare il mio difetto al signor salviati, io ci
pensato, né mai ne ho potuto ritrovare il bandolo, e non dico tanto di
aveva perduto affatto la bussola e smarrito il bandolo della matassa. goldoni, ii-1022:
ha d'andar così la faccenda. se il disegno di trastullo non avrà buon effetto
trastullo non avrà buon effetto, troverò io il bandolo per venire a capo di tutto
più imbrogliate, perché non sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere
senza tal dottrina non si può trovare il bandolo né recar qualche ordine in quelle
tener la gente ciuca / non conosce il bandolo. de sanctis, i-286: voi
certe trasposizioni, che ti fanno perdere il bandolo. nievo, 27: soltanto colla
nievo, 27: soltanto colla furberia il minuto popolo trovava il bandolo di ricattarsi
soltanto colla furberia il minuto popolo trovava il bandolo di ricattarsi delle sofferte prepotenze.
una signorina,... che conosci il mondo, tu forse sapresti trovarci il
il mondo, tu forse sapresti trovarci il bandolo! tu forse sapresti rispondere alle
particolare. ella si guardò bene dall'offrirgliene il bandolo, continuò a parlargli del tempo
all'arte; ma non riuscivo a trovare il bandolo. d'annunzio, v-1-511:
6-502: non mi curerò minimamente di cercare il bandolo di quest'arruffata matassa di volgari
là dentro per imbrogliare la matassa. ma il bandolo alla matassa lo trovo io,
sì sì », senza lasciar finire il discorso, mostrando col proprio zelo aggressivo altrettanta
, e preoccupata soltanto di tenere lei il bandolo della matassa. gramsci, 164
pare terribilmente diffìcile e complicato; cerco il bandolo della matassa, ma non so trovarlo
limosine perché la benedizione del cielo assistesse il suo nato e perché la beatissima vergine
perché la beatissima vergine la inspirasse circa il bàndolo del da farsi, nell'ora
agguerrirsi, di orientarsi, di trovare il bandolo della vita. jovine, 115:
con me stesso di aver trovato finalmente il bandolo della matassa, ossia il motivo vero
finalmente il bandolo della matassa, ossia il motivo vero del disamore di emilia,
o di bandone su cui fatalmente cade il piccone demolitore. baldini, i-19:
si entrò in una rivendita di liquori il cui bandone era stato traforato dai colpi di
iii-1-60: e tu, minerva, che il sommo loco / tra l'iddii
eroi del dniepr, allorché... il poeta evocava sulla bandura le bellezze
si è diffuso dall'oriente durante il sec. xv, specie nella russia.
famiglia di alghe rosse, di cui il genere più importante è rappresentato dalla bangia
per i modi della riproduzione e il tipo del tallo (fila
jazz. borgese, 5-211: il banjo scocca le sue note come frecce
omero del far west, faceva il buffone nella vita e, peggio, nei
(dal portogli, bandurra); il fr. banjo è docum. nel 1859
nel camposanto quattro ore ad ascoltare il silenzio mortale, a vedere ondeggiare nel
boccardo, 1-320: era bannalità il privilegio che molti grandi si arrogavano
imaginatevi ora che s'abbia messo innanzi il caro mascherato da uccello, e che,
uccello, e che, facendogli dietro il « bao bao », con questa sua
. c. gozzi, 4-209: mette il zendal marfisa in sulla testa, /
bombacee) caratterizzato dal tronco gigantesco (il cui diametro arriva fino agli 8 m)
una meraviglia e cuopre tutto di ombra il piccolo prato domestico. moretti, 56:
.. accoglie / suoi orsi grigi e il rito d'ogni giorno / che gli
di foglie. tombari, 2-139: dietro il baobab, lo sciacallo al vederlo si
dial. vogare alla rovescia per far deviare il na tante dalla sua linea
tante dalla sua linea, tuffando il remo in dire zione quasi
proprietarie di quel che oggi potremmo chiamare il bar più accreditato di via dell'abbondanza.
nella quale si doveva decidere se fornirgli il denaro occorrente per fondare in un punto
rigamonti seduto sopra uno sgabello, dietro il banco, leggeva il giornale, chinando
uno sgabello, dietro il banco, leggeva il giornale, chinando sulla pagina quella sua
tre o quattro giovanotti sportivi che pigliavano il vermut al bar, a parlare scandalizzati,
conte mio, per chi vi ama, il vedervi braveggiare contro dio,..
castiglione, 282: pochi dì sono domandando il proto da luca, il qual,
sono domandando il proto da luca, il qual, come sapete, è molto piacevole
, come sapete, è molto piacevole, il vescovato di caglio, il papa gli
piacevole, il vescovato di caglio, il papa gli rispose: « non sai tu
ad un vescovo non poter mai nominare il suo titulo senza dir bugia; or
12-i-96: gli si arruffò per modo il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò
quando: « non », disse il frate, « tu hai bisogno più d'
, 3-7-193: spade e bastoni è il lor trattar giocondo, / mai però non
più furibondo. guerrazzi, ii-169: il garibaldi udendo sì fatte parole si leva in
leva in piedi, guarda a stracciasacco il maggiore, ma poi cagliando torna a
del formaggio, ottenuto facendo coagulare il latte col caglio. = deriv
per mezzo d'un'analisi chimica trovò il valentuomo una gran proporzione di flemma o sia
olio e di terra; ma che il presume, o globuletti cagliati del sangue
c. e. gadda, 5-167: il cadavere dell'assas- sinato giaceva solo.
... con segni orridi, sopra il volto, del suo sangue cagliato e
cesta bilanciata sul manubrio della bicicletta, il venditore di latte cagliato, di raveggioli.
usata nell'industria casearia per far coagulare il latte): preparata dall'abomaso (
calcio. mattioli, 1-399: il caglio de gli animali... è
lattano. tutti gli animali che ruminano hanno il caglio. magazzini, 34: si
magazzini, 34: si rappigli [il latte] co 'l fiore di cardo,
caglio o ventrucci. redi, 16-v-138: il caglio di lepre è molto commendato dagli
al pére lachaise, e il caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono
veniva usata un tempo per far cagliare il latte). = voce dotta,
di buono e di cattivo umore. il cattivo gusto, il cagliostrismo cafone vi eccelle
cattivo umore. il cattivo gusto, il cagliostrismo cafone vi eccelle. =
, per esempio, si dimentichi che il russo, noi, quel cagliostro, lo
idem, inf., 33-31: cacciando il lupo e i lupicini al monte /
, e con diligenza investigano qual fu il padre e qual fu la madre; e
: dal cavallo e da l'asina nasce il mulo, e nel paese di cirene
marino, 279: avea seco / tigrino il mio levriero / più favorito e caro
e pioveva. mio nonno aveva spento il lume per economia. la stanza era
scranna impagliata. silone, 5-61: il mastino emise un lungo altissimo ululato.
sguardo o d'un cenno: cagna dietro il padrone. bartolini, 15-44: noi
ma teco, o crudele, si pacifichi il pigro asino. piovano arlotto, 198
quello giovine con uno suo compagno, il quale gli disse: -egli è una
isconcio in altro modo -, rispose il garzone: -io non credo che sia
bella d'irene, aveva gli occhi come il cuore del papavero... ma
lodata..., a patto che il giornalista amico qualifichi per cagne tutte le
: e così cane, cantante; onde il bisticcio volgare di can-tanti. vivo traslato
sempre qualcuno intorno come adulatore. buonarroti il giovane, 9-422: se non ha seco
, 9-422: se non ha seco [il rettore dell'università] qualche cagna a
. grazzini, 4-454: come dice il proverbio: la cagna frettolosa fa i
nel mar scende la pioggia, / il mar col cielo, il ciel col mar
, / il mar col cielo, il ciel col mar si mesce. / in
in disusata foggia, / l'augello il nuoto impara, il volo il pesce
, / l'augello il nuoto impara, il volo il pesce. / oppongonsi elementi
l'augello il nuoto impara, il volo il pesce. / oppongonsi elementi ad elementi
. / potè, tant'alto quasi il flutto sorse, / la sua sete ammorzar
questa sera, in conclusione, terminato il periodo della sua gloria con una cicalata in
, e senta dire al padrone che il suo cane è un buon bestione,
, i-292: l'imagine ingrandì, il cagnaccio diventò enorme come un toro.
passati facilmente a vie di fatto se il pecoraio non fosse stato attorniato da tre cagnacci
qualcuno si libera e corre a seguire il caprone, / che li spruzza e
quella furia, che si a ventò il cagnaccio, che uccise la cagnuola.
affogati con l'otre ventricale gonfio e il collo strozzato da un cordino.
robba? oh cagnaccio! tu ti dai il bel tempo. l. salviati,
mano / ch'a quel cagnaccio partisti il cervello. marino, i-252: poco
. 4. locuz. fare il cagnaccio: usare astuzia, per fini
, / che fece 'l tristo e il cagnaccio all'usanza, / e lasciossi
come de la padrona, ancora che facciate il cagnaccio. 5. sf
mia venendo dopo iacea una cagnara, facendosi il ballo in mezzo i due atti.
messa... la sera a cantare il vespro e a dar le torcie per
diventava grave. boine, i-158: il mago che arriva nuovo tutta la città
la spuntano, se è proprio vero che il re gli dà le terre, vogliamo
gli dà le terre, vogliamo vedere il capolega che ghirigagna, che cagnara,
, giudice del loco, / tutto il cacciò sotto il bollente stagno, / dove
loco, / tutto il cacciò sotto il bollente stagno, / dove non pianse
curar sì poco, / che disse il giustiziere: -io te la cagno -;
de forme, rincagnato (il volto). boccaccio, dee
, 8-4 (255): ella aveva il più brutto viso ed il più contrafatto
ella aveva il più brutto viso ed il più contrafatto che si vedesse mai..
poco monca dal lato destro, e il suo nome era ciuta; e perché così
... ma ben più che il fuoco / dell'eterno la cruccia:
, paonazzo (come le nari e il muso dei cani). dante,
; le ossa in un mucchio, il cuore in pizzico,... i
(cagnéggio). ant. fare il bravaccio, proferire minacce e ingiurie (
v-45: quei bravoni e bravacci che fanno il giorgio su per le piazze, e
andare e con le bestemmie, facendo il viso dell'arme, si dicono cagneggiarla o
arme, si dicono cagneggiarla o fare il crudele. = » deriv.
orridi, esclamano con romore diabolico per il canal grande e per i rii piccoli di
, i-47: io ho qui attaccato già il cuscinetto all'arpione e fermato il piede
già il cuscinetto all'arpione e fermato il piede a bomba per questa estate;
postura). casti, 5-50: essendo il micco ad una cagna appresso, /
fermò su due piedi, voltò indietro il viso più torvo e più cagnesco che
agitano per ogni piccola contrarietà. sospenda il dire o l'operare quando egli
risentito, irato, minaccioso; fare il volto arcigno, sospettoso. -disus. stare
capo. sacchetti, 123-46: venuto il cappone in tavola, la matrigna,
tavola, la matrigna, che guatava il figliastro in cagnesco, a ceffo torto
? ». pulci, 13-66: il saracin del cerro allora scese, / ch'
fu, essendo lui canbiato più che il dovere nel viso, fu causa che io
b. davanzati, ii-136: il popolo gli era lusinghevole fuor di tempo
e 'l collo con le zampe, sporgendomi il ceffo in sul viso e guatandomi in
in una certa contrada un cert'uomo, il quale ha sei figliuoli, quattro maschi
altro eran rimasti fermi, ciascuno dietro il suo padrone, guardandosi in cagnesco,
: « un mercantino, / che il paese ha messo a rubba, / un
giù non tanto per lui, quanto per il grasso stipendio che temevano di perdere;
provincia di salerno. nievo, 79: il dottor sperandio abbruciò la lettera, ne
di bufalo. fogazzaro, 5-396: il buon paolon, che taceva sempre e non
non osò parlare. nieri, 176: il pastore... lo squadrò in
cannelle si aprirono; da tutte sprizzò il sangiovese; e la cagnina empì nera,
= deriv. da cagna, forse per il sapore mordente (cfr. lomb.
. cagni * mordere ') o per il colore (cfr. abruz. '
m'avevano ucciso basco, bascolino, il cagnino bianco... ucciso come?
1-329: cagnolare... è il guaire che fanno i cagnuolini quando hanno
che i pisani mossero ai fiorentini (il p all'effe) a cagione di un
con questa chiave alla mano si disserra il senso di quel serpe che corre da
corre da falterona tra l'effe e il p e che altro non è che
che l'amo, che serpeggiando acceffa il corpo, cioè passa per mezzo a
ii-335: codinzola e ti gira / il cagnoletto intorno, / ma noi toccar quel
e benozzo gòzzoli, là, fuori il prato, al camposanto nuovo di pisa
certa poco dispensabile convenienza a non rifiutare il regalo d'una cagnolina di bologna,
. andò a imaginare e a metterle il disgraziato inaudito nome d'acrisia. forteguerri,
cagnolino che tra via / perduto abbia il padrone, e fame il morda. algarotti
perduto abbia il padrone, e fame il morda. algarotti, 2-410: l'
che ne mostri una leziosa dama quando il suo cagnolino si rompe una delle sue gambe
: una dama... temette non il gatto avesse assaltato la sua cagnolina.
pur la mia poesiina, / se muore il passero o la cagnolina. manzoni,
di valigette e spolverine; cagnolini, sotto il braccio delle dame. -per
volte [la pisana] mi baciuzzava come il suo cagnolino, ed entrava con me
mi fa domandare oggi per quale miracolo il mio braccio sinistro non sia più lungo
, che consolazione, che dolcezza sente il padre, quando il fanciullo gli tocca il
che dolcezza sente il padre, quando il fanciullo gli tocca il viso.
il padre, quando il fanciullo gli tocca il viso. 3. sf.
alla monarchia, non perché ella smettesse il latrato... bensì il cagnolìo.
ella smettesse il latrato... bensì il cagnolìo. = deriv. da
dello zoccolo anzi che dividere per metà il carpo, lo stinco, il nodello,
per metà il carpo, lo stinco, il nodello, il pastorale, la corona
carpo, lo stinco, il nodello, il pastorale, la corona, lo zoccolo
di botto cercava col fiuto / tutto il giardino per ogni larghezza. fior ovante
un cagnuolo e vegghiando una iscimiotta. il cane che dormiva, teneva stesa la
bianco che riluceva, e gli copriva il volto e le mani, ed in
per galantaria, la fa abbaiare contra il più mal vestito, la fa latrare
solo cagnuolo smarrito incontrammo per via; il quale ci accompagnò lunga pezza di plaudenti
: nella camera del morto durava intanto il contrasto fra la moglie del sagrestano,
siete un ragazzo tale e quale! il mio ragazzo avrebbe più giudizio di voi
, descrivendo con lo zoccolo, durante il movimento di flessione del piede, una
gittati gli ultimi guizzi, ha lasciato il posto all'andivieni innocuo e saporifero di
, iii-4-162: la stampa aveva avuto il tempo di metter radice; la guardia
uscio della stanza comparve la lancia spezzata, il cagnotto, l'anima dannata, o
tuttavia mi parve che la franchezza fosse il miglior partito e quando ebbi tirato il
il miglior partito e quando ebbi tirato il mio cagnotto da ferma nell'aperta campagna
deriv. da cagna, perché segue fedelmente il padrone. cagnùccio, sm. (
: « guarda, signori, quanto il vostro proposto è amator della chiesa di
bosforo (e nel mediterraneo greco) per il trasporto delle persone. f.
bordo... si dà anche il nome caicco alle barche cannoniere, che portano
: correvano in quei momenti a fare il bagno, o giravano in caicio per il
il bagno, o giravano in caicio per il mandracchio..., improvvisando sempre
nell'africa tropicale. è utilizzato per il legname e per la corteccia, che
, i cocchi ed i banani, / il fiume e le sorelle quadrumani, /
e le sorelle quadrumani, / e il gioco favorito che le piacque, / quando
ponti cagnozzo, malacoda o barbariccia, così il suo clima è una fornace d'estate
deriv. dalla voce tupi cainca, attraverso il por toghese.
). caino1, sm. il figlio di adamo, che uccise
adamo, che uccise a tradimento il fratello abele. -al figur.: tra
fratricida. frezzi, ii-16-123: il suo fratei maggiore uccise in pria
beltramelli, iii-209: un'esile nube divise il gran disco rossigno in due zone,
di caino. panzini, iv-98: il segno di caino: sarebbero le sopracciglia
sarebbero le sopracciglia unite. « e il signore mise sopra caino un segno affinché
connotati a qualcuno: di aver soppresso il naso a tizio, di aver riformata una
pianta ama grandemente l'acqua salsa, il cairo ancora nato di essa immerso nell'
. dal malese kayar * fune 'attraverso il fr. cane (1544);
cane (1544); cfr. anche il portogh. cairo [cayro).
[caiserlicco), sm. scherz. il kaiser, l'imperatore d'austria (
, 5-333: eravamo tutti entusiasti malgrado il vuoto dello stomaco. tutti meno il padovano
malgrado il vuoto dello stomaco. tutti meno il padovano, sempre; del quale va
imbarcazioni, piccole navi. buonarroti il giovane, 9-266: passa passi e calloni
un folto frondume di siringhe palustri nodriva il vigore nell'acque che vi stagnavano,
averne recise alcune, v'introdusse almarico il burchiello e l'appiattò. carena, 2-343
antica / lorica / del catafratto, / il mare. deledda, iii-314: certo
va bene; i ragazzi sono sani, il raccolto è stato buono. quasimodo,
stato buono. quasimodo, 68: il rombo / d'un frantoio che macina
aveva sentito dalle chiese vicine sonare il mezzogiorno. alzò il viso quasi istintivamente
vicine sonare il mezzogiorno. alzò il viso quasi istintivamente nell'ombra della
tangolo di cielo che sopra il taglio dei tetti quasi com- bacianti
bacianti pareva altissimo, fosse potuto passare il suono delle campane.
la pesca. bocchèlli, ii-198: il risucchio suscitato dal motoscafo muoveva lieto tutto
3. piano inclinato per permettere il facile scivolare in mare dei galleggianti (
al piede di un blocco per provocarne il distacco. = deverb. da calare
(e vince chi riesce a raccogliere il maggior numero di carte). aretino
. -che vuol dir le minorine; il calabrache; le menchiate, il criccone,
minorine; il calabrache; le menchiate, il criccone, il tre, e due
; le menchiate, il criccone, il tre, e due e asso, e
? moneti, 50: fate che il gioco voi più non alletti, / di
., 12-140: lucemi da lato / il calavrese abate giovacchino / di spirito profetico
dotato. bar etti, 2-289: il mio terzo avversario fu un certo pretoccolo
tommaso barbaro. carducci, i-662: il piccolo calabrese, se un bel giorno si
ricordi che suo padre lo vendè, che il suo padrone lo picchiò lo affamò lo
contaminò... se un bel giorno il piccolo calabrese si ricordi quel che ha
può darsi che finisca co 'l gettare il plettro in faccia a'suoi ascoltatori. pascoli
di cuoio. cattaneo, iii-4-195: il nemico, avvezzo a dileguarsi alla vista
una a una ripartendole in mucchio secondo il colore. calabresèlla, sf.
della calabresella e della bambara, cresceva il cicalio delle donne. fucini,
non uomo. leonardo, 1-209: il ragno, volendo pigliare la mosca con sue
onde avea detto: « e dove il scarabeo fa la pallotta », ma dandomi
pungiglione. con questo nome chiamiamo ancora il tafano. monti, x-3-87: fuggon via
fuggon via, quai calabroni / che il villan col foco scaccia / dagli antichi covac-
e ascòl- tano con sempre crescente clemenza il ronzìo dei calabroni che loro alèggiano intorno
, 5: fa che su me il maciullar degli armenti / sereno ascolti, tra
maciullar degli armenti / sereno ascolti, tra il vago ronzìo dei calabroni,..
dei calabroni,... / e il crepitìo delle stoppie che, ardendo come
, 205: gran cose per certo, il mio chimenti - dich'io, poiché
non intenda questi nostri ragionamenti. buonarroti il giovane, 9-532: ché, s'
onore di credere ch'io stia tutto il giorno soavemente affaticato a delibare, pecchia
delibare, pecchia e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e
come si qualificava da se stesso, il quale deve pungere un nobile ma indolente
un nobile ma indolente cavallo come era il popolo di atene. jahier, 52:
seghe circolari / calabroni infuriati / poi il nostro rosso gregge / di tronchi cavicchiati /
e la lieta fatica del ballo, il chiuso dell'ambiente e poi le sue
, 463: « udite un madrigale, il quale uscito / èmmi non infelice dalla
/ èmmi non infelice dalla penna; / il petrarca è divin, non vo'negarlo
non dirò nella fossa dei leoni ma tra il maligno infinito ronzio dei calabroni.
. 3. locuz. -avere il calabrone nell'orciolo: parlare barbugliando,
: parlare barbugliando, sussurrare. -conoscere il calabrone nel fiasco: sapere bene che
, 4: e nell'orciuolo egli ha il calabrone. bellincioni, 1-63: non
pessimo. lippi, 11-3: sbandiva il gallo apportator del giorno / la notte
cavalca, ii-105: è ancora simile il detrattore al calabrone, il quale non
ancora simile il detrattore al calabrone, il quale non cerca se non sterco, e
le vespe aguzzan gli spuntoni / e dove il calabron fa la pallotta. note al
, 2-784: la bassa gente confonde il calabrone collo scarafaggio. = lat
cecco d'a scoli, 2425: il calandrelle, quale è tutto bianco,
del caladrio udito hai dire, / il qual posto all'inferno per obietto,
. calafatàggio, sm. marin. il calafatare; arte del calafato.
. rendere impermeabile all'acqua il fasciame esterno turando, nelle navi in
luca pulci, ii-95: chi calafata, il me'che può ristoppa. buonarroti il
il me'che può ristoppa. buonarroti il giovane, 9-668: e scorgerem pel fiume
la libertà di pensare, questo è il linguaggio d'un parlamentaio e di un marinaio
un'altra! » aggiunse mastro turi il calafato, « di mettere anche il dazio
il calafato, « di mettere anche il dazio sulla pece ». quelli a
strepitavano i mazzuoli dei maestri che calafatavano il fasciame delle barche. bocchelli, 1-iii-95
ci si mise, in modo che il san michele potesse aspettare l'uomo dell'arte
appartamento terreno, che dopo aver ricevuto il fresco della notte, e dopo annaffiato
santi; le finestre chiusero diligentemente, affinché il cho- lera della rivoluzione non entrasse in
, quasi stesse per rovesciarglisi addosso, il tetto a terrazzo, anzi a ponte
amore, al vinneri le dilatava il sospetto. calafato1, sm.
con quarantasei provigionati a ducati tre il mese per uno, che per lo advenire
caracca. boccardo, i-400: il maestro calafato è colui che esamina
d'ascia segando / a fil di sinopia il legname / squadrando chiodando impernando /
impernando / dallo scafo alla tuga il fasciame, / i calafati la scussa /
, 8-105: chiamò l'uomo che era il calafato, e gli additò una
certe nuvolacce a stendardo che rattristano il cielo. bocchelli, 1-iii-96: « adesso
, padrona cecilia », disse il saladino, « non resta altro da fare
: penò ben un'ora a trovare il calamaio e a trovare una penna.
michele, 38: fue arrecato dal notaio il calamaio e la penna e 'l foglio
, e sarebbono arsi. di che accettato il calamaio e foglio e la penna,
calamaio e foglio e la penna, il santo chiese i libri, i quali gli
lorenzo de'medici, 193: mostrommi il duca mio un che venia; /
/ ed io, come gli vidi il calamaio, / dissi: -e'convien
scola apparato legger e scrivere ed attaccatosi il calamaio a la cintola, si pose
: da qui innanzi vo'portar meco il calamaio, che è un tradimento,
un scritto; / va', di'che il calamar un po'ti preste, /
vii-1129: signor filippo, mi fareste il piacere di permettermi ch'io scrivessi una
• parini, 750: teneva questi [il dottore della badia] avanti di sé
dottore della badia] avanti di sé il tavolino con calamaio e scritture pertinenti agli
badia. pananti, i-61: arriva il caporale che mi ha messo / davanti carta
stoppaccio. calamaio a stoppaccio, quello il cui inchiostro immolla stoppa o bambagia,
metallo, 0 di stoviglia, giuntovi il polverino, le ostie e altre cose
e a cui è unito a vite il polverino per disotto, e il coperchio
a vite il polverino per disotto, e il coperchio per di sopra. foscolo,
di aspetto e di umore piacevole, il quale mi disse: « voi siete
lasciando penna e calamaio al demonio, il quale, come egli diceva, gli
penna d'oca su l'orecchio, il calamaio e la carta in una mano,
è stanca e troppo sola / e il cuor non basta a farle compagnia / si
, prendiamo la cartella scura, / il calamaio in forma di barchetta, /
cannetta, / la storia sacra e il libro di lettura. c. e.
... aveva preso di sul tavolo il calamaio vuoto, con sicurezza lombarda:
. viani, 13-291: le mostrerò il calamaio nel quale è stata tuffata
bianco, un calamaino di porcellana in cui il pollice di un'educanda non potrebbe esservi
, i-496: in lombardia [il camedrio] si chiama per la maggior parte
in forma di freccia e con il capo munito di dieci tentacoli a
quelli che non hanno scaglie, come il polpo, il calamaio e molti altri
non hanno scaglie, come il polpo, il calamaio e molti altri. mattioli,
le interiora. sassetti, 54: il terzo [servito] fu di pesce arrosto
: qual vi credete voi che sia il pasto di questi pesci? essi piglian per
nessun prete voleva riceverlo in chiesa: il ranieri parlò a parecchi parrochi, e tutti
mandò un bel regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere, e fece allogare
quale si lasciò persuadere, e fece allogare il cadavero nel muro esteriore accanto la porta
un zabaione. viani, 19-180: il padrone bruciava tappi di sughero per farne
: dal paese di ciampa ne portano il calambà, legno tanto prezioso in tutta l'
: ad ogni grado è assegnato immutabile il con che divisarsi da gli altri: e
dal malese kalatnbaq. labbro invisibile le sfiori il collo, di sotto la chioma vivida
. calaménto1, sm. ant. il calare; abbassamento, diminuzione.
segneri, iv-269: questo è il guardo, che ognuno ha da procurare
di concrezioni e stalattiti (ed è il più diffuso minerale di zinco).
crescenzi volgar., 6-30: il calaménto è di due fatte, acquatico e
2-80: l'erbe odorate, come il calaménto montano, la persa ed il
il calaménto montano, la persa ed il serpillo, si pestano come le radici
giovine, fasciato anch'egli e calamistrato il crine all'uso egizio. algarotti,
appoggiare nell'incavo del primo: e il manico è di legno).
. parini, giorno, i-541: il tuo signor vedresti ergers'in piedi; /
ricurve, per stirare in lunghissimi fili il secreto delle filiere. = voce dotta
greci vengono dette 'dryopetae ', il perché fra le canne dimorano.
in voi si trae ciascun core / sicome il ferro inver la calamita. sacchetti,
corona, la quale, come calamita tira il ferro, così con la sua virtù
dignità. scala del paradiso, 419: il ferro va alla calamita non volendo,
virtù della natura. leonardo, 1-62: il moto fatto da'corpi gravi verso il
il moto fatto da'corpi gravi verso il comun centro, non è per desidero
gli occhi de'circonstanti, come calamita il ferro. aretino, 8-83: fatta
danno che pativa la terra, perdendo il suo cannone, la fama del quale
e finalmente ogni cosa va a trovar il simile e fugge il contrario. garzoni
cosa va a trovar il simile e fugge il contrario. garzoni, 1-330: dicono
come sarebbe, per esempio, dell'attrarre il ferro, del conferirgli, solo con
bracciolini, 1-19-25: volgesi a lui dirittamente il mago, / come si volge a
, / c'ha da la luna il nome e lo splendore, / la calamita
e 'l giacinto ch'a cinzio accese il core. d. bartoli, 34-332:
uno dall'altro, vedesi non meno correre il ferro verso la calamita, che la
verso la calamita, che la calamita verso il ferro. p. verri, i-102
del cielo, meritò i rimproveri o il sorriso de'gravemente ignoranti suoi contemporanei.
gli occhi taglienti come trincetti, captano il loro uomo come la calamita il
il loro uomo come la calamita il ferro. -ant. pietra calamita
sua certa qualità, per la qual essendo il ferro fatto molto simile alla calamita,
procedeva da « piazza * castello verso il viale grande con un certo augusto e
quattro ferri, grevi e piatti: che il quadrupede pareva stentasse ogni volta a levarli
nell'alternazione abituale), come li succiasse il magnete: forse la totale calamita del
movesti mia barca, / tu sia il nocchiere intento sempre e fisso / alla
come la calamita, ancor che lunge / il sagace nocchier la porti, errando /
/ or dove nasce, or dove more il sole, / quell'occulta virtute,
due o di quattro rami, e poi il bossolo, la calamita e la
più debile qualunque volta e'deva sostenere il ferro alla presenza del polo boreale di
istoria in cento anni che non ebbe il mondo in quattro mila; e più
fermo, rimesso in libertà, prende verso il punto del polo una corsa tanto vemente
scrittori eruditi. baretti, 1-107: il cocchi dice qui che le scoperte fatte ne'
4. figur. ciò che ha il potere di attirare, di far rivolgere
e no'colui che la possiede, il quale sempre si fa calamita d'invidia
, / che toglie e rende poi / il chiudere e l'aprir degli occhi tuoi
del ciel d'amore, / ove sempre il mio cuore / si aggira trasformato in
oggi io spiro / sia de la morte il precursor sospiro. l. casaburi
rapir, del ferro in vece, il core. baretti, 2-149: ma signor
da caldmus * canna '(perché il balsamo di storace si conservava un tempo
compagnata, di modo che non solamente il corpo, ma l'animo ancora è infermo
fatte per terra e per mare ma il consentimento de'cieli e degli uomini pronunziavano
cordoglio amarissimi! aretino, iii-113: il comprendere che tali calamità procedevano da dio
202: misero a me, disse, il quale tratto d'un folle desio di
sia stato più, o scellerato et empio il tiranno, o paziente e vile il
il tiranno, o paziente e vile il popolo fiorentino, avendo sopportato tanti anni
calamità, essendo allora massime più certo il pericolo nello starsi, che nel mettersi con
tremenda e grave / nostra calamità spera il buon padre / di trovar fin con le
ramarichi e lagrime deploro, come scrive il sarsi, la miseria e calamità di
ad un uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice e li communica
la bizzarra tra sé pensava drento / che il gridar e il far forza erano fole
pensava drento / che il gridar e il far forza erano fole. / « io
diceva « cambiamento / e nausea per il mondo, con parole; / ben
, con parole; / ben verrà il giorno della mia vendetta: / il savio
verrà il giorno della mia vendetta: / il savio tempo e luogo e punto aspetta
aveva fatto qua abominevole e qua miserabilissimo il nome d'uomo; solo il coraggio
miserabilissimo il nome d'uomo; solo il coraggio e la voce de'poeti soccorse.
indipendenza, la sua libertà, il suo primato nella storia del mondo. di
tempi di pace e di riposo, e il nuovo dominio non parve grave a
dunque come niente? palazzeschi, 199: il sindaco una volta osò chiedere aiuto
calamitante delle voci. idem, n-no: il suo struggimento gli veniva da qualcosa
più lontano e vasto che non il piccolo paradiso del giardino perduto: qualcosa
i ferri la prima fiata che vogliono ferrare il corsiere. c. battoli,
sopra un ferro rovente, tanto che pigli il colore della viola mammola; e temperato
perno della bussola, e si copre con il vetro. 2. figur. attrarre
ferro e all'acciaio naturalmente calamitato. il detto acciaio calamitato comunica la sua virtù
chiamasi bussola. guerrazzi, i-56: il cuore dell'uomo al pari dell'ago
ago calamitato. calamitazióne, sf. il calamitare, l'attrarre come una calamita
bene né di fare male all'altro. il che... in progresso di
poco ben riconoscenti. garzoni, 1-844: il fondaco è attorniato da gente calamitosa e
, dell'editto, come calamitosi per il paese, e opposti agli interessi essenziali della
mia esistenza rappresentò per me un intermezzo tra il mio stato incerto e quello calamitoso e
cosa mirabile. soderini, ii-69: il calamo è spezie di canna, ma
. marino, 6-128: d'india il biondo calamo vi cresce. monti, x-3-537
. panzini, ii-124: se [il vento del mare] spirava forte i
. b. davanzali, ii-508: il calamo delle lor nuove messe non è
messe non è tondo e non riceve il bocciuolo. marino, 19-389: spiche
e puri / portan con lento piè premendo il calle / dentro vasi gemmati in su
/ virtù d'amor fatica, / discende il refrigerio / d'una parola amica.
ebreo, 114: ha in mano [il dio pan] una verga e una
flèssile avellana. govoni, 1-30: il capripede pane rivestito / di muffa e di
. bibbia volgar., v-266: il cuore mio ha mandato fuori la buona
e 'l stracco calamo a mercurio votato innanzi il prepostato termene del tutto offirire. ariosto
ariosto, sai., 1-226: il qual se vuol di calamo et inchiostro /
da bomba, / digli: signore, il mio fratello è vostro. michelangelo,
calligrafo copista, tagliando col temperino affilato il calamo de'paduli di bambilonia al modo del
a quella banda / ond'era uscito il calamo omicida. guarini, 249: cedendo
nascosto i tutto lasciò ne le làtèbre il ferro. marino, 15-161: già
, 15-161: già già la bianca il calamo pungente / vibra e da tergo
sottilissimi legami. / ma mentre appresta il calamo ed intende, / pescatrice leggiadra,
mattioli [dioscoride], i-44: il calamo odorato nasce in india. il
il calamo odorato nasce in india. il migliore è il fulvo, e spesso di
nasce in india. il migliore è il fulvo, e spesso di nodi, e
pieno di ragnitelli. soderini, ii-70: il calamo odorato nasce in india, nella
ove nascono la mirra, la cannella, il calamo aromatico, il legno aloe,
la cannella, il calamo aromatico, il legno aloe, l'incenso et altri aromati
: io tengo dal ghini, che sia il vero acoro il volgar calamo aromatico delle
ghini, che sia il vero acoro il volgar calamo aromatico delle spezierie.
trattato dell'arte della lana, 487: il pettinatore parte [la lana] a
pastello, quando si mozza per fare il pane, ma pigliasi il rocco della detta
per fare il pane, ma pigliasi il rocco della detta lana e in mano
in mano se l'adoppia e così doppio il pone sun un pettine tanto tempie,
dàvvi su circa io colpi e volgendo il pettine la ne trae e quando è così
distese, et queste sono le stame cioè il calamo della lana che è come il
il calamo della lana che è come il lino lungo e collo stame detto s'ordisce
= voce dial.; cfr. il napol. calma, il calabr. carma
; cfr. il napol. calma, il calabr. carma; dal lat.
se ne conosce una sola specie, il calamobius filum (detto volgarmente mozzaspighe)
, la cui larva danneggia gravemente il frumento, rodendo il culmo vicino alla
danneggia gravemente il frumento, rodendo il culmo vicino alla spiga e facendola cadere
per atterrarsi. viani, 13-343: il cacciatore e il barcaiolo il quale,
. viani, 13-343: il cacciatore e il barcaiolo il quale, munito di un
13-343: il cacciatore e il barcaiolo il quale, munito di un remo da spinta
(v. cala1), con il sufi, -anca (anch'esso prelatino)
i calanchi ed i pascoli magri prendono il posto dei seminati. cardarelli, 3-135:
egualmente mi suona, aggrada e molce / il noioso ulular e 'l pianger dolce.
come una calandra. collodi, 653: il suggeritore invece di suggerire, urla come
scuola che insegni ai ragazzi a cantare il magnificat. pascoli, 193: è
. aretino, 8-66: si stropicciava il manipolo, aspettando di far cantar con
, zampe rosso-rame (e danneggia gravemente il grano e altri cereali).
piccolezza del corpo; ma si veda il gr. mod. xaxévrpcc 'gorgoglione '
radiatore degli autoveicoli. -carenatura che riveste il motore di un fuoribordo. = fr
. calandratura, sf. tecn. il lavorare alla calandra. =
e di insetti, e sa imitare il canto di altri uccelli: di doppio passo
far calandrino ', e talvolta * il grasso legnaiuolo '. lippi, 5-23
vezzoso uccellino simile alla lodola, onde il soprannome di calandrino nel boccaccio, quasi
si puote propriamente assomigliare a un uccello il quale ha nome calandrino, che ha
, e se egli dee scampare, sì il guarda e ogni malattia gli toglie da
se egli dee morire, gli volge il capo e non lo guata mai; e
poeti con statue di ghisa, riservando il bronzo agli artisti e ai guerrieri, mi
ungaretti, i-47: calante malinconia lungo il corpo avvinto / al suo destino.
. carducci, i-985: voglio vedere il sole calante che dà nelle vetrate al
uno scudo incantato... tutto il sole e tutto il cielo, co 'l
.. tutto il sole e tutto il cielo, co 'l nuvolo di pulviscoli d'
robinie, betulle, tigli, che il sole calante traversa di frecce rosse.
frecce rosse. pavese, 43: il bosco / è un rifugio tranquillo, nel
deriv. da una voce asiatica, attraverso il portoghese calau. calappa
l'interesse porta. l'interesse che è il calappio dell'egoismo. viani, 14-470
egoismo. viani, 14-470: lungo il muro sornacchiano altri cani sognando il triccio
lungo il muro sornacchiano altri cani sognando il triccio asprito di nodi del macellaio crudele,
nodi del macellaio crudele, o il bastone spaventoso della granata di stipa, o
bastone spaventoso della granata di stipa, o il calappio dell'accalappiacani. -etimo incerto
. calare, tr. spostare verso il basso, far scendere (lentamente,
la ripa. ariosto, 9-43: il mio compagno al mar mi cala in fretta
un canape sospesa, / là dove attento il suo fratello aspetta / sopra la barca
li profeti per l'aria a recarli il fiasco con la pagnotta. diodati [bibbia
della casa, e lo calarono [il paralitico] per li tegoli, insieme col
d. bartoli, 35-142: fatto il vuoto alla maniera comune e preso il cannello
il vuoto alla maniera comune e preso il cannello con le sue trenta dita d'
trenta dita d'argentovivo alzate, e seco il vaso in cui aveva tuffata la bocca
vetro, e sigillativi isquisitamente, stuccando il coperchio a'labbri dell'apertura per cui
cratere interno, assai ben profonda; il che praticatasi allora per mezzo di certe funi
la calai là dentro, io sovra il letto / dell'eterna quiete la composi;
cavano la terra; / e profondo il corpo calano, / a cavallo,
ii-551: i tre giovani ufficiali calavano il compagno ferito, piano, come un faticoso
bagaglio. jahier, 47: anche il mozzo aveva fissato di disertare appena si
giorno da zone più elevate / calano il filo a piombo. -calare le reti
d'un canale, e per quanto il luogo fosse malfamato per i salti e i
, purg., 25-12: e quale il cicognin che leva l'ala / per
castellano, aperta la porta, e calato il ponte, mise dentro nel castello coloro
. giunte le brache in terra, il topo schizza fuori. anonimo, ix-448:
un suo servizio corporale; laonde, veduto il re tal atto, gridando disse:
prati, i-104: va'sciagurato! cala il cappello, / ti ravviluppa nel tuo
vedendo entrare anche don gesualdo, dietro il canonico, calò di nuovo gli occhiali
/ e i chiavistelli, ed apparisce il vecchio / ch'ha in sua balìa
porte delle stalle: / zuam toso. il lume ha grave ormai degli occhi;
, dove siete? * / cala il cappuccio, stringe a sé la cappa /
ch'ebbe dal comune / ad ognissanti per il suo lavoro. palazzeschi, 1-247:
taluno doveva rivolgermi la parola calavo sopra il viso un velo bianco fittissimo. alvaro
di dio. -figur. calare il sipario: finire, concludere definitivamente (
tutto, purtroppo! e quando anche il soave sogno de'nostri amori terminerà,
nostri amori terminerà, credimi, io calerò il sipario; la gloria, il sapere
calerò il sipario; la gloria, il sapere, l'amicizia, le ricchezze,
una grazia lasciandosi amare, io calo il sipario e lascio la commedia a mezzo
è la materia del libro, è il suo antecedente. siamo alla fine del
spada sul petto... qui comincia il libro; qui, dove cala 11
rappresentazione. imbriani, 1-169: caliamo il sipario, caliamo. la scena susseguente fu
, secondo dante allaghieri, è bassa voglia il volere udire. 3.
volere udire. 3. allentare il cavo che sostiene una vela o una
, 1-243: compresi dal continuo indicare il mare che cercavano un punto dove le onde
, spalancata la gabbia e misovi dentro il lusignolo, si tirò a dosso il fascio
dentro il lusignolo, si tirò a dosso il fascio con gran contentezza d'ognuno.
, ecc.): dall'alto verso il basso. -anche intr. pulci
. pulci, 3-57: orlando vide il pagano adirato: / pensò volere il
il pagano adirato: / pensò volere il colpo riparare, / ma non potè,
orlando in salto de traverso / e menò il brando per le gambe al basso,
al basso, / ed a quel tempo il saracin perverso / callava il suo bastone
quel tempo il saracin perverso / callava il suo bastone a gran fraccasso. / tirando
se gionsero insieme al contrapasso / ma il brando, che non cura fatasone, /
. tasso, 9-23: non cala il ferro mai, ch'a pien non colga
non faccia. foscolo, xv-434: il guillon, prete-non-prete francioso compilatore della parte
que'cani, ma è pazienza fratesca il lasciarli abbaiare. carducci, 703: pensa
lasciarli abbaiare. carducci, 703: pensa il dì che a tulna ei venne /
venne / di crimilde nel conspetto / e il cozzar di mille antenne / ne la
la sala del banchetto, / quando il ferro d'ildebrando / su la donna si
: un freddo cala... duro il colpo svetta. / e l'acacia
e l'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala / nella prima belletta
. intr. e rifl. portarsi verso il basso, abbassarsi (lentamente, con
., 2-5 (172): posto il petto sopra l'orlo dell'arca,
sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in fuori e dentro mandò le gambe
e ne'valloni ombrosi / condutto è il conte a perigliosi passi. / cal-
fraccassi, / però che '1 vento, il trono e la tempesta / dalle radici
le spalle e gli si arruffò per modo il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo
. borghini, 1-2-222: come dà il variar delle umane cose, che sempre
umane cose, che sempre vanno verso il peggio calando. tasso, 6-96: e
calli. idem, 7-29: suona il corriero, in arrivando, il corno,
: suona il corriero, in arrivando, il corno, / e tosto giù calar
aria quaggiù corre a traverso / onde il sol cade, ed onde ei sorge
i gelidi trioni, / ed onde il basso polo a noi s'asconde. galileo
che rimosso dal perpendicolo, che è il suo stato di quiete, e lasciato
spazio, o solamente tanto meno quanto il contrasto dell'aria e della corda o di
che riman vuota, si scalderà, il mercurio d'esso calerà sotto le trenta dita
tristi, diede loro ordine di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto, e
di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto, e, calati dentro, nascondersi
/ toccava i monti, e l'altro il mar toccava. giusti, 2-132:
sommo dell'acque / rimase un corbello / il re travicello. collodi, 438:
giù tra i fantasmi / cui né il sol veste di fulgor purpureo / né le
purpureo / né le pie stelle sovra il capo ridono. fogazzaro, 5-143: quella
ridono. fogazzaro, 5-143: quella mattina il lago era quieto, propizio per le
lontano, calarono lentamente a piombo, il filo si distese via via sotto il
il filo si distese via via sotto il sughero che gli navigò dietro un poco.
. d'annunzio, i-750: tutto il popolo prega. e su le navi,
si sarebbe già calato anche lui dentro il pozzo. slataper, 1-105: apro la
denti mi scorre l'acqua salsa, e il corpo si lascia calare lentamente nel mare
pulci, 6-2: rinaldo giù calava il monte, / dove era orlando suo
ariosto, 2-47: e giù calaro il poggio alpestre e rio. guicciardini, i-162
sbergo l'afferra, / e verso il tronco il tira strasinando. leonardo, 1-230
afferra, / e verso il tronco il tira strasinando. leonardo, 1-230: che-
: questo fiero animale guardisi di seguitar il cancro, e di voler là ancora
dove trovarà moglie e compagni. buonarroti il giovane, i-567: cantando e stiamazzando
vi calano. monti, 2-24: il sogno, il divin cenno udito, /
monti, 2-24: il sogno, il divin cenno udito, / awiossi, e
lunga fila sotto la tettoia, allungarono il collo ragliando; dei piccioni calarono a
. bocchelli, i-441: presto furono dove il capocaccia li raccolse in circolo per assegnare
raccolse in circolo per assegnare a ciascuno il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta
asia e d'europa era passato / altissimo il giovane in volo e calava nella scizia
. morante, 2-178: appena calato il sole,... d'un tratto
sole,... d'un tratto il mio umore cambiava. era come se
isola che m'avevano tenuto compagnia lungo il giorno, calassero, facendomi dei grandi segni
rigida e poi batté la tempia e il sopracciglio destro contro la sua mitraglia
calavano in italia, per dare non solamente il sacco dovunque giugnevano, ma per mettere
. monti, 16-228: qual crudivori lupi il cor ripieni / di molta gagliardìa,
fonte a lambir colle minute lingue / il nereggiante umor, carne ruttando / mista
, 5-396: grande e magnifico era il disegno di buonaparte per riconquistar l'italia.
proponimento era di varcare col grosso dell'esercito il gran san bernardo col fine di calarsi
... là si calò. buonarroti il giovane, 9-524: sendoci..
: dal girare attorno alla macina transporta il pensiero alla circonferenza del circolo, e
la circonferenza del circolo, la circonferenza per il giro dintorno alla macina, e il
il giro dintorno alla macina, e il giro per la persona che gira,
quanti gradi in un sol momento abbia il tuo pensiero a calarsi per giugnere al
pendenza, in declivio; estendersi verso il basso (la costa di un monte,
per vento nimico, / ma perché il globo cala della terra) / chi va
mondo. boiardo, 1-4-29: era il sol chiaro e a l'óra sventolava ogni
castani e di carpini; indi cala verso il laghetto così a dirotto come se là
sentiva finire. chiese l'estrema unzione: il curato venne; adempiuto con doloroso rispetto
curato venne; adempiuto con doloroso rispetto il debito suo, disse che a qualunque
e sembrò voce / quasi di pianto il mormorar de'flutti. panzini, ii-x21:
ii-x21: calata la notte, comincia il lavoro del custode. saba, 9:
ha riempito / della sua pace nera / il cielo impallidito. / e il mio
/ il cielo impallidito. / e il mio giorno è finito. buzzati, 1-263
della fortezza. pavese, 4-222: sorgeva il mattino, calava la sera, maturava
al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo [la guerra]
e lo rompe a falda a falda / il corruccio ed il dolor. verga,
falda a falda / il corruccio ed il dolor. verga, 4-116: era lì
senza lagnarsi, senza cercare di fuggire il suo destino, badando solo di non
e le sue miserie. volse il capo, vedendo entrare la sorella, quasi
, 1-83: sono quasi irritato contro il suo male, contro l'oscurità che è
13. scendere sull'orizzonte, tramontare (il sole, le stelle). -
stelle). - anche sostant.: il tramonto. dante, purg.,
che 'l sol calò e fu finito il giorno. boiardo, 2-6-7: rispose a
alla partita abbiam contrario vento; / il mare è grosso e vien sempre maggiore.
de altri segni più spavento, / ché il sol callando perse il suo vigore,
, / ché il sol callando perse il suo vigore, / e dentro a i
, / e dentro a i novaioni ha il lume spento; / or si fa
si cale / febo, e finito è il mio sermon col sole, / alfeo
. campanella, 1108: credono che il sole sempre cali a basso, e però
in caligine ed in orrore; quando il sole si diparte per calare al mare atlantico
i verecondi astri minori / d'iperione il luminoso figlio, / quando dall'arsa eclittica
figlio, / quando dall'arsa eclittica il gran carro / della luce ritira, e
/ dimani, al dì di festa, il petto e il crine. giusti,
dì di festa, il petto e il crine. giusti, iv-27: siccome dormimmo
siccome dormimmo a passignano, potei vedere il trasimeno al calare e al levare del sole
levare del sole, spettacoli antichi quanto il mondo, e sempre graditi. carducci
sempre graditi. carducci, 1079: il sole / ridea calando dietro il resegone.
1079: il sole / ridea calando dietro il resegone. fogazzaro, 5-147: il
il resegone. fogazzaro, 5-147: il sole calava dietro al ciglio del monte
di oria. pascoli, 1392: come il sole calò, che ci venne il
il sole calò, che ci venne il crepuscolo sopra, / ecco che noi ci
. bocchelli, 2-60: settembre indorava il cielo limpido e la terra, che col
, che col calar del sole ventava il calore raccolto. -diminuire nelle sue
. volgere al termine, venir meno (il giorno, una stagione, ecc.
già morti alquanti di loro, e che il giorno era nel calare, disperati di
ritrassono della battaglia. boiardo, 1-1-59: il giorno se calava in ver la sera
trar le sorte fu compito. / il duca astolfo con la mente altiera /
, / benché la notte viene e il cel se anera. carducci, 609:
ojetti, ii-535: vuole la rivincita. il pubblico lo sente. non s'ode
calata e le ombre sono scomparse. il giallo dell'arena è così tenue che l'
che l'uomo e la bestia [il toro] sembrano sospesi in un'aria di
di sogno. 15. abbassarsi (il livello dell'acqua, la pressione,
, 19-52: et è con lui sì il rapido corrente / de l'agitato mar
ch'in fretta cala, / che porta il legno più velocemente. buonarroti il giovane
porta il legno più velocemente. buonarroti il giovane, i-336: altamente l'acqua
trovava 11 compratore, e in contado il terzo meno a valuta, e assai
tre per cento; e quando vendi il fa, e cresceratti la tua biada.
fonte pliniana. ariosto, 432: calare il prezzo e crescere, / quando gli
più di 40 o 45 per cento; il restante è purissimo ferro. sassetti,
ben secondo quella dei tempi. buonarroti il giovane, 9-151: hai desiderio /
cala. idem, 9-256: tu scema il prezzo di quelle vacchette, / abbassa
intensione, non è di questo luogo il cercarlo, né d'ognun che li
, né d'ognun che li cerchi il trovarlo. segneri, iii-1-245: crescendo
qua io. algarotti, 3-130: vuotatosi il paese di anno in anno di contadini
di anno in anno di contadini che fuggivano il giogo straniero, diminuì la coltura della
, 227: sempre più gli calava il da fare: di quello che prima faceva
che, costantemente, in certe stagioni, il solfato di rame saliva e in altre
: la neve intenerita dal sole cala sotto il tuo piede. bocchelli, ii-39:
[tommaseo]: non è assolutamente tollerabile il difetto d'una voce che cresce e
d'una voce che cresce e cala come il flusso e riflusso del mare.
non credo che... calando tutto il giorno la gentilità, e isvanendo il
il giorno la gentilità, e isvanendo il culto degli idoli,... edificassero
loro, / e altri in brieve il poggetto afforzare / quanto poteron sanza alcun
ben fare. buzzati, 1-64: il richiamo correva nella notte. « all'erta
nel nulla. 19. diminuire il numero delle maglie col crescere dei giri
sul più debole, di maniera che il detto campanile [di pisa] pende sei
l'uva chiamata raffaone... vuole il clima caldo e il suolo totalmente esposto
.. vuole il clima caldo e il suolo totalmente esposto all'aria di mezzogiorno,
.). calata, sf. il calare, lo spostarsi verso il basso
sf. il calare, lo spostarsi verso il basso; abbassamento, discesa; la
. fra giordano [crusca]: il che avvenne loro nella calata giù dal
alpestra / giunto a l'ultimo grado il fondo tocca, / passa, dietro a
cratere interno, assai ben profonda; il che praticavasi allora per mezzo di certe funi
levante; la raggiunse in calata verso il clamore che saliva dai marinai e dai
delle nazioni barbare si continuasse come prima il com- merzio suddetto. manzoni, pr
chi non ha visto don abbondio, il giorno che si sparsero tutte in una
: con tali mezzi avrebbe potuto mai il mèola liberar montelusa dalla calata dei liguorini
liberar montelusa dalla calata dei liguorini? il vero eroismo consiste nel saper attemprare i
ragione è, perché questo edilìzio [il campanile di pisa] è tondo fuori e
paurosamente dialettale. pasolini, 3-287: il suo compagno... invece biondo,
, 5-231: calata [diciamo], il ballo di molta fretta, da calat
: l'ondeggiare di ima nave; il pescaggio di un'imbarcazione. boccardo,
è un vasto sviluppo di calate, il quale permetta al massimo possibil numero di
calata: anguilla che sta scendendo verso il mare. viani, 14-115: il
il mare. viani, 14-115: il pescatore a mazzacchera, al mattino,
due specie di danza o ballo: ed il poeta scherza con la voce calata,
e le fiscelle / in alcun tempo il latte mai non manca. caro, i-29
, fatto di canne o vimini, entro il quale le donne de'tempi più antichi
: camminava col suo solito passo strascicato, il cappello calato sugli occhi, le mani
. marino, 5-145: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso
/ e v'ha de'sommi dei tutto il consesso; / con tal pompa d'
disserra, / che sembra a punto il ciel calato in terra. manzoni,
a stuolo, / mille celesti strinsero / il fiammeggiante volo. carducci, i-1173:
); tramontato (una stella, il sole). d. bartoli,
se ne distoglieva fino a ben calato il sole. 3. figur. immesso
3. figur. immesso, trasposto (il pensiero nell'immagine, l'ideale nella
ci è compenetrazione dei due termini. il pensiero non è calato nell'immagine;
pensiero non è calato nell'immagine; il figurato non è calato nella figura. idem
la stoffa da cui doveva sorgere più tardi il dramma spagnuolo. sbarbaro, 1-276:
; scaduto. pallavicino, 3-2-178: il che ci rappresenta a noi stessi per
fra le due estremità dell'uovo e il tuorlo che viene così tenuto in posizione.
2. bot. tessuto che unisce il tegumento alla nocella dell'ovulo.
una che produce la spiga bianca e il granello esternamente rosseggiante, denominata calbigia,
lat. calvitia 4 calvizie ': per il colore. calca, sf.
passiva di una fitta folla che impedisce il passaggio. giamboni, 242:
difende. petrarca, i-2-86: a tanto il nostro e suo amico si mise,
2-1 (129): e così dicendo il pigliarono, e giù del luogo dove
, e giù del luogo dove era il tirarono, e presolo per li capelli e
sacchetti, 10-22: io voglio pigliare il luogo, acciò che quando sarà quel
, / ch'a un pagan levò il capo di netto; / poi nella calca
, / ch'a più di sei levò il capo dal collo. lorenzo de'medici
sfogando quel sdegno naturale c'ha contra il forastiero, ti verrà di sua propria
se non sarai cauto, a saldarti ancora il cappello in testa. boccalini, i-161
la moltitudine de'concorsi da tutto intorno il paese... che non capendone
passar oltra, furon astretti quei che portavan il morto a deporlo sul suolo. g
immensa calca / s'appressa: e il fior de'cavalieri eletti / su focosi destrieri
dunque starà? colletta, i-177: mentre il principe colonna gran contestabile del regno e
sì che lo scalpiccio de'piedi è il rumore più alto. nievo, 544:
/ ignobil calca che mi preme; il riso / non veder del nemico;
amor cavalca / e traesi dietro catenato il cuore: / ma il cuor s'annoia
traesi dietro catenato il cuore: / ma il cuor s'annoia tra la serva calca
tra la serva calca / sdegnoso di seguire il vii signore. ojetti, ii-7:
. bartoli, 34-77: per tutto dunque il fin ora discorso contro all'esser l'
, non ci si stancherebbe mai. il creatore è veramente tanto alto e lontano
m. villani, 3-73: il popolo mobolato, per paara della carestia
fornia a calca, e feciono montare il grano nella ricolta, e ristrignere i granai
dell'uomo. botta, 6-i-79: il popolo venuto in qualche sospetto, trasse a
poi nei paesi lontani e per tutto il regno, per modo che a migliaia le
10 meriti. varchi, 23-57: il medesimo, avendogli rebilo, uomo consolare
; ma io mi risolvo di aspettare il vostro ritorno. b. davanzali, ii-116
ben dodici de'sergenti corsero là dove il misero martellino era senza pettine carminato,
calca, loro tutto pesto e tutto rotto il trassero delle mani e menaronnelo a palagio
calca; emergeva distinto su i clamori il nome d'africa. govoni, 1-188
.. fendendo la calca, caricano il nesi ch'è irrigidito come una statua,
occhio aperto e uno chiuso. e il respiro fitto dell'agonia. -mettersi
molto in questo, e tanto più il dare poi fuori al pubblico i parti
berni, 45-5 (iv-77): ma il tristo ruba, e calcagna e sta
di calcagno. viani, 14-43: il delfino, della dimensione di un toro,
sulle pietre, a denti sgrigniti, con il buzzo gonfio di pesci divorati,
pesci divorati, e tutti ci pigliavano sopra il perdono con pedate, calcagnate e schiaffi
poi ci si mise con furore, con il cuore palpitante, impaurito di vederla uscir
fallace composto da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle dame e dei cicisbei nel
andare in caleagnini: essere generoso (il vino). panciatichi, 57:
e tondeggiante, su cui poggia specialmente il peso della persona; tallone.
nel salterio aprirò la mia proposizione. il per che temerò nel malo giorno?
curava, / ma di truffo solo il qual lasciava. idem, dee.,
forse un mese di questa beffa; e il dir le parole e l'aprirsi e
s'arriva a'piedi, c'hanno il calcagno di dietro, i diti dinanzi,
, e volendo lassarla basta alzare un poco il calcagno e scuotere il piede, che
alzare un poco il calcagno e scuotere il piede, che subito esce. d.
infra tutte le consonanze, unendole, il tormentasse, e le seconde, e
occhio in basso, e scortando moltissimo il piano, le figure dello indietro daranno colle
, ora d'altro muscolo, e come il centro di gravità del corpo umano cader
. panni, giorno, iv-194: ma il bel carro s'arresta; e a
dea, lieve balzando / col sonante calcagno il suol percote. monti, 13-359:
percote. monti, 13-359: color cangia il codardo, e il cor mal fermo
: color cangia il codardo, e il cor mal fermo / non gli permette di
immoto / un solo istante; mancagli il ginocchio, / sul calcagno s'accascia
s'accascia; e, immaginando / vicino il suo morir, l'alma nel seno
luca lì davanti, che gli avevano messo il giubbone del babbo, e gli arrivava
sul serpe col calcagno, le schiaccia il capo, poi con un piede ne butta
, 2-18: ora poggiava sul tappetino il calcagno nudo, tenendo in alto raggricciate
calcagni. alamanni, 6-18-20: alza il baston per dargli un man diritto;
mostrate ha le calcagna, / fuggendo il schiva. marino, i-17: s'avessi
. -avere qualcosa alle calcagna: avere il contrario di quello che ci si aspetta
ognun ha, sotto l'esca, il fuoco e l'amo. / e'si
mentisce la fede. carducci, 845: il latratore anubi / morde a i calcagni
a denti, perché io mi credo che il demonio entri in colui che intoppa nel
ben nato, / e sempre ebbe il pedante alle calcagna. forteguerri, 8-28:
alle calcagna. forteguerri, 8-28: spronò il cavallo in verso la montagna: /
di un filosofo. guerrazzi, ii-40: il capitano, quando il principe gli cammina
, ii-40: il capitano, quando il principe gli cammina dietro ai calcagni,
ai calcagni, più che a vincere il nemico, deve attendere a preservare costui
: avete un bel strillare e fare il diavolo per la casa. vostra nipote
alle calcagna. cicognani, 1-51: il mercante di pelli grezze si trovava,
un tesoro. -insidiare, fracassare il calcagno a qualcuno: tentarlo, indurlo
. leone ebreo, 302: maladice il serpente più che ogn'altro animale, e
serpente più che ogn'altro animale, e il fa andare sopra il petto e mangiare
animale, e il fa andare sopra il petto e mangiare polvere in tutta la vita
fra la donna e sua progenie e fra il serpente e sua progenie, talmente che
la testa ed egli a l'uomo il calcagno. -levare il calcagno contro
l'uomo il calcagno. -levare il calcagno contro qualcuno: insorgergli contro,
contro, ribellarsi. -levare, porre il calcagno sopra qualcuno: conculcarlo, dominarlo
conculcarlo, dominarlo umiliandolo, schiacciarlo sotto il proprio potere. guido delle colonne
, che ardiscono di levare contro a noi il calcagno. s. agostino volgar
. agostino volgar., 1-7-87: levò il calcagno sopra di me. buonarroti il
il calcagno sopra di me. buonarroti il giovane, 9-389: tanto s'è da
porre / sul collo e 'l fianco il fetido calcagno. -menar le calcagna:
a quel duca dal pardo. / volta il destriero e le calcagne mena, /
calcagne mena, / e di pigricia accusa il suo baiardo. ariosto, 1-17:
de le calcagna. -osservare il calcagno: spiare i movimenti. bibbia
) abiteranno e asconderansi, essi osserveranno il mio calcagno. -pagare di calcagna
bandello, 2-2 (1-668): il prete anco che minor paura non aveva
che minor paura non aveva, smenticatosi il dolore de la gotta, cominciò a
sig. antiquario, e poco conoscete il pregio delle mie imprese. io sono sempre
potevasi far di meglio? -pestare il calcagno: incalzare. giusti,
che la generazione che già ci pesta il calcagno, non abbia a dire: costoro
sulle calcagna davanti al cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se
pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse davvero fra quelle quattro tavole
religiosi l'arte e la magagna. / il secol diveniva miscredente, / e sempre
sempre più volgeva le calcagna. / così il disordin reciprocamente / era ormai divenuto una
una montagna. nievo, 29: il messer grande superbo di aver fulminato secondo
messer grande superbo di aver fulminato secondo il suo solito quell'altero feudatario volse le calcagna
delia calza o della scarpa che ricopre il calcagno del piede. bandello, 2-10
pedocchi nella camicia, i calcagni rotti e il necessario brutto. panzini, ii-220:
matrice che è opposta al carattere. serve il calcagno a puntarvi l'estremità libera della
, con l'elmo in testa; il quale aveva nella destra mano un troncone di
gli orefici] sono... il brunitoio o a lanzetta, o a calcagno
tacca nel centro, usato per lavorare il marmo. baldinucci, 25: calcagnuolo
, che serve agli scultori per lavorare il marmo, dopo averlo digrossato con la
l'uno l'ugnetto, e l'altro il calcagnuolo, servono solamente più per levare
in mezzo, che serve per lavorar il marmo, dopo averlo digrossato con la
intorno all'artellarie poi si considera, il modo di far le forme e i modelli
senza la quale non si potrebbe fare il vacuo di dentro, dove ha da
stil di ferro col calcagnuolo, e il foro suo. 3. marin
della chiglia (e vi è incastrato il diritto di poppa). garzoni
b c, annoverando dal b verso il c, segna palmi undici notati con la
palmi undici notati con la f per il calcagnuolo: detto calcagnuolo è alto palmi 2
una specie di tacca su cui posa il timone. = deriv. da
una presa qualunque dalla parte superiore. il calcalettere ponesi sopra lettere spiegate e ammontate
. crescenzi volgar., 4-7: il luogo in verità ch'è da pastinare
distillazione]... si vede il calcanto, verbi gratia, di sua natura
a. neri, 3: come il sale è bene asciutto, allora si spezza
sperone (come, a es., il tubo corollino delle linarie); speronato
/ non vide me'di me chi vide il vero, / quant'io calcai,
in valle, / che non conosca il suon de le mie rime; / né
/ ch'io no la calche mille volte il giorno. ariosto, 15-4°: l'
tronchi membri / calcate, e stabilite il santo acquisto. garzoni, 1-405: santo
marino, 4-90: stupisce il guardo e si trattiene il passo /
4-90: stupisce il guardo e si trattiene il passo / al bel lavor, che
in terra vede che di carcarle si vergogna il piede. d. battoli,
: una sì gran macchina com'è tutto il mondo, anzi in lui tante macchine
stagni avesse; / anzi a turbarne il giorno / sotto a le mura stesse /
fasto / calchin per l'ampie strade / il popolo che cade. monti, x-2-143
adunque / che tutta è sacri; che il tuo piè calpesta / la tomba degli
degli eroi. pascoli, 1492: e il bove, tira e calca e ponta
, e, tombola, / crepa. il bifolco la carogna all'asino / ne
riga contro un muro di mattone che ha il colore del sangue aggrumato. calcano coi
via. pavese, 42: anche il passo che calca i ciottoli lento /
, / onde molto più corto era il viaggio. b. davanzali, i-69:
. tasso, 3-7: nudo ciascun il piè calca il sentiero. idem, 20-60
3-7: nudo ciascun il piè calca il sentiero. idem, 20-60: lastricato
20-60: lastricato co 'l sangue è il pavimento / d'arme e di membra perforate
e fesse; / e la cavalleria correndo il calca / senza ritegno, e fèra
ei gli eterei smalti / calca verso il leon, stelle infiammate. buonarroti il
il leon, stelle infiammate. buonarroti il giovane, 9-599: che 'l medesimo aringo
, / quasi prima che 'l sole, il ciel vedeste; / giste a calcar
agenti opportuni, poiché non tutti conoscono il paese e sanno le vie, per lo
volga l'estremo saluto, / e sia il lagno dell'uomo che muor. giusti
via ch'io calco, / lodola, il canto. g. bassani, 1-217:
canto. g. bassani, 1-217: il turista, o chiunque altro si trovi
si trovi a calcare in quel momento il marciapiede da tutti evitato, continua di solito
? lo sai tu che questo messere fu il più copioso, il più corretto,
questo messere fu il più copioso, il più corretto, il più elegante, il
più copioso, il più corretto, il più elegante, il più dotto, il
il più corretto, il più elegante, il più dotto, il più maraviglioso scrittore
il più elegante, il più dotto, il più maraviglioso scrittore che mai calcasse terra
10 spezza. lancellotti, xxiv-297: il piano [della stampa] che calca
[l'arrotino] fra le sue mani il ferro poco tagliente per affilarlo, e
lo spiana e l'addossa, e fortemente il calca e strettamente lo serra al contatto
.]. grandi, 5-54: ma il più comune ed ordinario uso delle viti
feconda vigna, i de'cui grappoli il sol parte dissecca / nel più aereo ed
dai fogliosi tralci, / o calca il pie'ne'larghi tini. [sostituito da
fosse andata in su, e fosse il pomo di quella che lo premesse in
su lungo la vita, e fosse il pome di essa che lo calcasse in quel
]. d'annunzio, ii-729: il centauro afferrato avea pei palchi / delle
afferrato avea pei palchi / delle corna il gran cervo nella zuffa, / come l'
uom pe'capei di retro acciuffa / il nemico e lo trae, finché lo
la schiena / e la cervice sotto il suo tallone. negri, 1-558: chi
sente 11 respir dei morti, che il trapasso / sciolse in vene d'occulto
mise a calcarle col peso di tutto il corpo. la fiamma scomparve di botto con
manzoni, 1129: or veggio / il fido letto, ch'io nel dì
nel dì lucente, / la notte il sonno coniugai calcava. pasolini,
: la santa / violenza sui rossi cuori il clero / calca, rozzo, e
delltmpero / da iddio imposto: e il popolo canta. -spingere verso il basso
e il popolo canta. -spingere verso il basso: calcare un cappello, un
.. che quell'ostinato insolente vi tolga il cappello all'italiana che talora calcate sopra
cappello all'italiana che talora calcate sopra il vostro berretto, e gridi intorno:
un gesuita! verga, 4-147: il barone diventò a un tratto come un cencio
come un cencio lavato. si soffiò il naso; calcò il cappello in testa,
lavato. si soffiò il naso; calcò il cappello in testa, e poi infilò
colica. tozzi, i-93: si calcò il cappello fin sugli occhi, in modo
era alzato, prese da una sedia il berretto con l'aquila dorata e se
. tasso, 6-19: e tornò il re d'arme al suo viaggio / per
ii-352: dispettoso, invece, secondo il solito contrasto, egli è verso le figure
., 19-105: ché a vostra avarizia il mondo attrista, / calcando i buoni
quella somma felicità, la quale ispegne il tradimento..., mitiga tire,
gli umili, accorda i nimici, ispegne il furore. s. degli arienti,
sia estimato e che molto me sia caro il vostro amore, sono contenta, calcando
a. f. doni, 3-28: il popolo cominciò a fare una gran furia
empi / calchi,... / il mio desir, tu che puoi solo
a'quali poco prima ella aveva calcato il piede nella gola. errico, 1-140:
errico, 1-140: de l'invidia il guardo atroce e fello / prendi a calcar
, / far de la sua beltà giudice il cielo; / calca i fasti e
ha posto giù la riputazione e calcato il rispetto dell'onore, può far che vuole
cittadino io 'l nome; / e il mostrerò; forse di tale ad onta,
. c. bini, 199: il piede del tiranno più non calca ima vittima
: e i barbari gittarono di nuovo il grido selvaggio: -guai a'vinti!
essa [l'àlacre fame de toro] il nauta ride i furori / d'euro
terrori. d'annunzio, v-1-266: il passato mi piomba addosso col rombo delle valanghe
calca. saba, 253: io guardo il vero, e calco / qual'è
, sottolineare con la voce, con il tono, accentuare (una parola, una
: insistere. pallavicino, 3-2-296: il nunzio s'accorse ch'eransi già cambiati
devotamente a ciascheduna posta / precedere faceva il suo mistero; /... /
. foscolo, xv-348: no; il male non deriva dalla mia marzia,
marzia, essa può solo guarirlo; ma il male non deriva né da lei,
da verun sospetto che avvilisca o il mio carattere o la sua delicatezza. io
io calco su questo discorso, perché il tuo paragrafo mi ha posto le mani
beata, e la destinata a salire, il male ricevuto toccano quasi con pudore;
è quel dar opera, che fa il gallo, alla fecondazione degli uovicini,
e così ne rimane segnata. per il che si leva via il cartone, e
segnata. per il che si leva via il cartone, e per que'segni che
colori lavorando, e così si conduce il lavoro in fresco o in muro.
ii-618: facendo da un garzone accostare il foglio con la palma della mano contro la
la parete curva, vi spolverava su il carbone, così forte che ancora si
più spesso calcava bravamente con una punta il contorno d'ogni piega e fattezza, e
piega e fattezza, e se ne segue il solco, netto come la cicatrice d'
valerio e marco aurelio nuovi consoli, il senato e gran parte del popolo tutti
strofa io costruisco i palchi / eretti contro il ciel, del mio pensiero: /
(e sono rocce calcaree l'alabastro, il travertino, il tufo, il marmo
calcaree l'alabastro, il travertino, il tufo, il marmo, ecc.)
, il travertino, il tufo, il marmo, ecc.).
di calcare siliceo e, più giù, il briscale degli affioramenti lo davano a vedere
: come un enorme scheletro geologico, il carso s'estende sotto il sole. è
geologico, il carso s'estende sotto il sole. è nato sollevandosi dal mare
. è nato sollevandosi dal mare. il suo magnifico calcare bianco-grigiastro è formato in
di lotta chimica con la pioggia e il ghiaccio. 2. agg.
calcareo. carena, 1-166: il marmo è una roccia calcare avente
una roccia calcare avente per base il carbonato di calce. borgese, 1-206:
carbonato di calce. borgese, 1-206: il grigiore stillante della notte milanese gli
agli occhi, sve landogli il pomeriggio rosso del carso e lo stradone di
-terreno calcareo: che contiene almeno il 2-3 % di sali di calcio
, i-440: dalla roccia calcarea balzava il tralcio della vite e sorgeva impetuoso.
sorgeva impetuoso. palazzeschi, 1-450: il calleio è la cima più alta delle
calcarea del suolo, l'aridità per il subitaneo sgrondare delle piogge, impediscono qualsiasi
, in parte viene bruciato per fondere il rimanente. pirandello, 7-96:
, 7-96: i carusi, buttando giù il carico dalle spalle peste e scorticate
, guardando a quella collina attraverso il vitreo fiato sulfureo che tremolava al sole vaporando
stenti là all'aperto, sotto il sole, e invidiavano i contadini.
calcata, sf. ant. il calcare, il premere, il
, sf. ant. il calcare, il premere, il pigiare. -
ant. il calcare, il premere, il pigiare. - anche dimin.
i-222: lo voglio aspettare per chiarirmi se il buon cerbone m'ha servito di piantarli
,... ho nelle lettere il senso, che per altro avea quell'amico
, 5-15: muta [l'arrotino] il ferro di positura e di luogo,
che andavano, crepò e ruppesi il ghiaccio, e tutta la detta gente e
mezzo del detto fiume s'attuffò. buonarroti il giovane, 9-644: comecché 'l
un'orma); spinto verso il basso (un cappello, un ber
monti, x-2-123: lassù dov'anco / il muto arriva / gemer del verme che
ira / di dio presenta delle genti il pianto. foscolo, 1-297: sgabello al
qui lunga ed acuta cima / fendere il ciel, quasi affilata scure, /
, i baffetti neri da meridionale e il feltro calcato sugli occhi anche d'estate,
vie. marino, 16-176: lieto il buon vecchio il ciel ringrazia e piove
marino, 16-176: lieto il buon vecchio il ciel ringrazia e piove / per gran
vassene dove / per la prova deveasi il terzo die. goldoni, vii-1212: partirò
sorge contro la ragion de'forti / e il pio sdegno e le sante ire raguna
trepida devozione. serra, ii-383: il difetto primo è dell'esagerazione, onde
si movieno. boccaccio, i-146: ferì il cavallo degli sproni fieramente, rompendo la
fra giordano [crusca.]: trovano il coperchio pieno di tignuole, e la
fiume, salire non altrimenti che se il fiume scendesse, e, l'uno
8-357: io pareva un capitano, il quale vuol dar la battaglia ad una
ad una terra, che va guardando il più forte de muri, il più
guardando il più forte de muri, il più cupo et il più largo de fossi
de muri, il più cupo et il più largo de fossi, e dove i
fino a portarla nella posizione opportuna per il tiro. moretti [tommaseo]
... poi si batte bene con il calcatoio. 4. tipogr.
dita per volta, calcandola bene con il calcatóre. = deriv. da calcare1
num), si distingue per il colore azzurro delle foglie; la
. crescenzi volgar., 6-60: il calcatreppo è un'erba molto spinosa, delle
dioscoride volgar. [crusca]: il calcatréppolo è nel numero di quell'erbe che