pungevamo col pennino i loro polpacci di sotto il banco, cercavamo con ogni astuzia di
stalle e nelle grotte in cui impartiscono il loro insegnamento. moravia, ii-140: fu
. moravia, ii-140: fu veduto il ragazzo correre tra i banchi con quella fretta
bancone nei caffè, nei bar (dietro il quale il cameriere serve gli avventori)
caffè, nei bar (dietro il quale il cameriere serve gli avventori); scrittoio
; scrittoio, studio (dal quale il padrone, il negoziante disbriga gli affari;
studio (dal quale il padrone, il negoziante disbriga gli affari; e,
; e, una volta, indicava il negozio stesso); tavola su cui
avvezzi alla bottega, al banco / con il grembiul. goldoni, iii-417: veggiamo
stava al banco del caffè a dar il resto agli avventori. verga, 3-18:
alla famiglia di pidocchiosi, vi è anche il banco del maccaronaro. questi maccheroni si
, 5-89: non una donna. dietro il banco alla cassa ve n'era una
di bei colori, sui quali predomina il giallo delle arance, il verde delle
sui quali predomina il giallo delle arance, il verde delle insalate, il rosso delle
arance, il verde delle insalate, il rosso delle mele appiòle. barilli, 6-170
al banco di vino al sole bevemmo il bicchierotto tra gli uomini gravi. baldini
con la donna al banco che parlava il dialetto. moravia, vii-106: di giorno
rigamonti seduto sopra uno sgabello, dietro il banco, leggeva il giornale, chinando
uno sgabello, dietro il banco, leggeva il giornale, chinando sulla pagina quella sua
e della nebbia. ridevano, gridavano il comando del gin, e l'uomo del
signora infilò una strada dove c'era il mercato; camminava in mezzo ai banchi
azzardo). -avere, tenere, prendere il banco: detto di chi al gioco
le puntate degli altri giocatori. -perdere il banco, cedere il banco: passarlo
altri giocatori. -perdere il banco, cedere il banco: passarlo ad altri giocatori (
. goldoni, 1-666: io faccio il taglio, ed egli mi mette al
mette al banco, cioè a tutto il danaro ch'io aveva sulla tavola,
... ma l'uomo che teneva il banco era spaventoso. palazzeschi, i-78
i-78: era inesauribile nel mantenere vivo il consesso..., e prenderle il
il consesso..., e prenderle il banco non era impresa facile; ricorreva
lotto: la ricevitoria del lotto, il botteghino ove si fanno le giocate.
i cittadini là dentro -stretti fra il banco del lotto e il muro del cimiteró
-stretti fra il banco del lotto e il muro del cimiteró, come tanti topi
.., compagni ai gobbetti con il rotolo dei numeri sull'insegna dei banchi
di lettere anonime, che la reggente il banco del lotto impostava bimensilmente in città
della difesa, dell'accusa. -levare il banco: dar termine all'udienza. -sedere
pipi- stregli, / e beigli quando il giudice va a banco, / questa
lo leggesse. varchi, 23-218: il giudice, che siede a banco tra il
il giudice, che siede a banco tra il debitore, e il creditore, non
a banco tra il debitore, e il creditore, non dice solamente tu gli hai
gli hai prestato la pecunia. buonarroti il giovane, 9-291: vorrebbe ch'io
in toscano; / di chiamar nero il nero e bianco il bianco. d'annunzio
di chiamar nero il nero e bianco il bianco. d'annunzio, v-1-674:
poi è stato sempre nell'alma roma il quartiere dei notari, dei magistrati,
quattro persone per banco, ciascuno maneggia il suo remo. pindemonte, 24-155:
su i banchi, / e lei portava il vento e il timoniere. d'annunzio
, / e lei portava il vento e il timoniere. d'annunzio, ii-867:
attrezzatura latina e l'armamento e il remeggio di trenta banchi sotto coperta.
l'operaio si rimette al banco, il manico della lima gli restituisce quasi tutto
manico della lima gli restituisce quasi tutto il calore che egli vi aveva lasciato la sera
un banco di prova nella lotta per il potere, e quella comunista di modena
. avverb. - sotto banco, sotto il banco: segretamente, di soppiatto.
: fare giochi di destrezza, fare il ciarlatano (sulla pubblica piazza).
venezia in piazza s. marco, circa il vespro: perché in questi doi luoghi
antico banco di s. giorgio, il banco di santo spirito, il banco
giorgio, il banco di santo spirito, il banco di napoli, ecc.)
riponli in questo sacchetto, e suggella il sacchetto col tuo anello, e poscia
darò avviso. bisticci, 3-34: il banco de'medici nel giubileo ebbe della
nella quale [mercatura] egli governando il banco e tutte le faccende
ricchi, e altri che per mantenere il banco loro aperto non hanno se non
di danaro di privati, ai quali il governo non prestava altro che la sua
casa del re, depositavano al banco il proprio danaro, là tenuto sicuro perché
conobbero quella libera cultura letteraria, che il governo popolare per tre secoli fomentò in
di sicilia. d'annunzio, v-1-866: il vostro campidoglio era forse un banco di
m. villani, 11-38: mosse il comune a fare banco, il quale
: mosse il comune a fare banco, il quale con denari del comune pptesse sovvenire
interrando la bocca, e perciò prolungando il letto dentro quegli scanni, banchi, dune
sarebbe inevitabile. segneri, 3-338: ivi il fiume non è sì largo, e
di secca, che chiamano banco, il quale vien a stringergli il seno.
chiamano banco, il quale vien a stringergli il seno. cattaneo, iii-1-210: i
un grande ponte... raggiunge proprio il villaggio al disopra del banco di sabbia
, v-1-561: mi compiacevo di abbandonare il mio peso inerte al flutto del mare
rasciutti. cicognani, 3-48: passato il ponte, l'oscurità impediva di vedere dove
, 17-44: in certi giorni di secca il fondale dell'imboccatura del porto poggiava su
voluto poterlo dimenticare anche lui. ma il fondaco, le balle, il libro,
. ma il fondaco, le balle, il libro, il braccio, gli comparivan
fondaco, le balle, il libro, il braccio, gli comparivan sempre nella memoria
tra la pompa delle mense, e il sorriso de'parassiti. panzini, iv-57:
che in senso scherzoso, come appunto usò il manzoni, dal cui esempio fu reso
manzoni, dal cui esempio fu reso popolare il modo di dire... l'
comp. da banco e -grazia (come il secondo elemento di aristocrazia, democrazia,
perché scadente e d'incerto valore. il sistema poi, in generale, sul quale
= comp. da banco e giro (il « giro » dei crediti); nel
lavoro appassionato. savarese, 41: il rosso vivo dei mezzi animali squartati si
meccaniche. -in tipografia: adibito per il lavoro di composizione, correzione e impaginazione
quali andava tramutando, secondo che camminava il marmo,... a poco
, i-135: l'archetto che va sopra il tempagno, o contrafondo, sia distante
grande energia la tasca del petto. il portafogli, gonfio delle trenta banconote da mille
sterline e ritrovarcela dopo un mese: il primo posto sarebbe una contea dell'inghilterra,
posto sarebbe una contea dell'inghilterra, il secondo la lapponia. govoni, 3-232:
via salendo in sul ponte, sotto il quale lo passavano, e riguardando dalla
andare. boiardo, 2-18-48: callò il brando nel petto e nella panza, /
banda di mezzo dì non teme punto il reame di francia, per esservi la marina
, sùbito mostrano da qual banda sia il vicio. guicciardini, 11-86: i fanti
, 139: io credo che [il rubino] fosse falso. avea assai bella
delle bande dall'istessa parte che ha il fondo, tiene anco il capo.
parte che ha il fondo, tiene anco il capo. galileo, 367: fermatevi
fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia al focolare. sbarbaro,
mise in bocca e si curvò verso il fiammifero: la carta bruciò rapidamente,
da scellerate affrangere / tossi mi sento il petto; / l'ore notturne io numero
5-103: gli bruciava 10 stomaco per il tanto vino bevuto. pirandello, iv-145:
, 1-192: quando mi appare, alta il volto giallo terroso, gli occhi neri
che la tua fama brucia, avrà fatto il resto. non puoi vivere in incognito
carducci, i-529: mi sento bruciare il viso dalla vergogna di avere a ricordare
giorno ch'io ci andavo mi sentivo bruciare il viso dalla vergogna. pirandello, 6-648
innanzi, bruciando dal desiderio di conoscere il contenuto di quel foglio: potevo leggerlo,
sola consolazione al mio dolore / è il durare e bruciar del mio dolore. campana
bocca è un serpente che riposa / ma il mio cuore mi brucia di mistero /
ungaretti, viii-23: grido, / il grido, sola, del mio cuore,
non di sé / ma l'altro [il muto] sbigottisce e teme che /
brusciava, con rencriscimento grandissimo gli toccò il suo passionato cuore. de amicis, ii-649
, ii-513: 11 vero amore, il dolce veleno che dove s'apprende brucia
suo amore, colla passione avesse bruciato il suo desiderio di vivere e d'amare.
lì per lì mi bruciò un poco che il signor arciprete applicasse anche su me la
: molti, che credono bollire il masso del ferro, el bruciano. tommaseo
[s. v.]: bruciare il ferro vale lasciarlo troppo a lungo in
ed a combinarsi con molto carbonio; il pezzo assume perciò la fragilità e la grossa
ferraccio, e si riduce in frantumi sotto il martello. 13. medie. cauterizzare
che se mi svela prima che cessi il rimorchio, gli brucio le cervella. panzini
alla testa; locuzione forte che ricorda il brùler la cervelle dei francesi.
. -bruciare i vascelli: impedirsi il ritorno. d'annunzio, iii-1-1172:
., 19 (333): che il personaggio sia quel medesimo, l'identità
ma per tutto un grande studio a scansarne il nome, quasi avesse dovuto bruciar la
come un ferro rovente. -bruciare il paglione, bruciare il pagliericcio, bruciare
. -bruciare il paglione, bruciare il pagliericcio, bruciare il pagliaccio, bruciare
paglione, bruciare il pagliericcio, bruciare il pagliaccio, bruciare il pagliaio: venir
pagliericcio, bruciare il pagliaccio, bruciare il pagliaio: venir meno a una promessa
». panzini, iv-88: bruciare il paglione, vale 'andarsene senza pagare,
'. in toscana, * bruciare il pagliaccio '. di giacomo, i-559:
e di paura; doveva sentirsi bruciare il pavimento sotto i piedi con quel tipo in
a una delle cappelle laterali, mise il pupo su un banco e, come se
tua: bisogna provvedere a premunirsi quando il pericolo si avvicina. = lat.
aveva men forate le budella, / pareva il corpo come una grattugia / e da
sarà la minugia. aretino, 1-197: il cane che dormiva, teneva stesa la
o dicembre,... sotto il gran lume a petrolio bronzato; col vassoio
ombrellone d'incerato verde che le copriva il barroccio e il fornello dalla grande bocca di
verde che le copriva il barroccio e il fornello dalla grande bocca di negro,
, un bicchieretto, e del resto accetteranno il buon core. = deriv
quale hanno espresso / sulle tre ore il venticel rovaio, / che ha spento il
il venticel rovaio, / che ha spento il lanternone a un bruciataio. fagiuoli,
o un bruciataio. giusti, i-393: il maestro bruciataio... gridò alla
a pelare? cicognani, 2-135: il cimitero invaso dai barbari che mangiavano bruciate
bruciate - c'era davanti agli scalini il bruciataio. bruciatìccio, agg. bruciacchiato
gli operai tengono sempre al fuoco per il loro lavoro. gozzano, 332:
bruciaticcio, acre e soffocante che mozzava il respiro. c. e. gadda,
, 129: ho annusato nel vento il bruciaticcio / dei buccellati dai forni.
si fugge l'averci che fare o il sentirne parlare. 4. prov
4. prov. dove è stato il fuoco ci sa sempre di bruciaticcio:
lombi al glorioso arciero, / si riprenda il cimento, e a fin s'adduca
camera. pirandello, 7-97: quando il vento spirava di là, recando il lezzo
quando il vento spirava di là, recando il lezzo asfissiante dello zolfo bruciato, guardavano
dei parlatori, si passavano con riguardo il braccio intorno alla vita, bruciati con
lenti, / questa mano che segna il cielo dove / romba un tuono, sono
giornate più ardenti d'agosto, quando il sole arroventava i muri e tutta la
incontrato, a quell'ora bruciata, lungo il molo di viareggio. govoni, 2-143
perduti con rastrelli e forbici / lasciavano il vivaio / dei fusti nani per 1
acqua. idem, 1-51: portami il girasole ch'io lo trapianti / nel
bruciato dal salino, / e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti / del cielo
, nelle ore bruciate, avevamo battuto il fiume e i canneti. -figur.
, ricca e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia.
e s'affatica / di far tignere il pel del corridore / con un color di
sandali alterato, / e di leardo il fa sauro bruciato. svevo, 5-59:
non so quale gagliarda animazione. anche il colore, così bruciato, contribuiva a
con le calze biancastre, e si cavavano il berretto e guardavano a terra.
amore. de amicis, i-727: il povero giovane, innamorato morto da diciassette
contatto, tentato dall'oscurità, aveva perso il lume della ragione, e s'era
, 7-143: e poi le donne, il gioco: è quello che accade un
alto, dalla riga della cessa dove il foco era stato vinto. 8
dispositivo che serve a immettere nel focolare il combustibile (solido polverulento, liquido o
aria comburente. bruciatura, sf. il bruciare; l'effetto, il segno
sf. il bruciare; l'effetto, il segno che resta sulla cosa bruciata;
coleòttero che non s'accenda, allora, il corsaletto d'intensi riflessi e di bagliori
, 8-2-4: a madonna gostanza importa il ritrovarla, perché non avendo ella figliuoli,
debbe dubitare, che morto nicolozzo, il marito che sarà di questa che egli
in qua [gli agli]. -dice il minonna: -saranno forse bruciolati. del
, e dormia su la paglia. buonarroti il giovane, 10-958: mi son stati
di bruciore. soderini, ii-298: il letame le fa [le radici] spugnose
canti carnascialeschi, 1-117: menando, il ferro taglia, e 'l legno
. caro, i-156: quante lasagne il giorno e quante staia / fanno di
bizzarrie, in che spendeva e consumava il tempo: -eh, paolo, questa tua
, questa tua prospettiva ti fa lasciare il certo per l'incerto: queste sono cose
coltello tagliente, facendone brucioli. buonarroti il giovane, 9-651: or di che sorte
perché sieno acconci per bruciare e avviare il fuoco; quasi cppóyavov lat. cremium
di paglia. lippi, 2-54: il cacciator che quivi era in farsetto, /
di estetica o di saccenteria; 3) il sentimento dell'opportunità. inutile discorrere
tamento de'matti, stupido su il brucior della mano di muzio scevola
mani pallide e tremanti mi pare di vedere il sangue circolare nelle vene, tanto
è notte tutto fa paura: il tronco di un albero diventa un uomo in
dopo avergli fatto salire alla gola il solito sbuffo d'aria nauseabonda, non ebbe
aperti le vicende di casa, il lavoro dei campi, e i raccolti e
vergogna); impressione dolorosa. buonarroti il giovane, 10-928: cre'che sia meglio
giovane, 10-928: cre'che sia meglio il brucior dell'amore, / che quel
; ma io penso alla pelle: il più interessato son io, lasciando stare
son io, lasciando stare che sono il più accorto. figliuol caro, se tu
figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che dire;
un vinto che abbia tutto perduto fuorché il bruciore della vendetta,... là
, a morire, ci andò per il bruciore d'aver sentito dare di vigliacco a
la lavora?... da quando il marchese ha messo in testa ai vecchi
a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'
andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'avrebbero trattata.
quando capii che non sarebbe tornata, il bruciore della mia villania s'era ormai
così che nei momenti di gioia repressa. il bruciore della fucilata li aveva appassiti.
nascano bruchi. leonardo, 1-222: il bruco, che mediante l'esercitato studio
son quelli che rodon le foglie, il fiore e il frutto; e quelli che
che rodon le foglie, il fiore e il frutto; e quelli che s'incartocciano
si spandono, nati, per tutto il frutto. campanella, i-243: ogni erba
bachi moventi. vallisneri, i-9: il bruco rispetto alla farfalla non è che una
ci siam rinchiusi e inviluppati / come fa il bruco su per la ginestra. idem
ginestra. idem, 23-48: lasciàgli come il bruco in su le frasche, /
a questo modo smaltiran le lasche / e il mosto e ciò che la sera mangiomo
. un po'grossi di testa; il pelo lungo lungo come quello dei bruchi.
la gemma / delle piante perenni, come il bruco, / luccica al buio,
note al malmantile, 1-24: quando diciamo il tale sbrucò intendiamo andò via; ed
tale sbrucò intendiamo andò via; ed il simile intendiamo nel dire fuor bruchi;
itterizie e coliche / di quel bruchétto il voi. = lat. tardo
; * specie di locusta ': il significato attuale deriva dall'incontro con il lat
il significato attuale deriva dall'incontro con il lat. èrùca * bruco '
* bruco '(nei volgarizzamenti antichi il lat. eruca è reso con bruco
di metallo (lungo quanto è grosso il libro legato) a cui stanno attaccati i
ghiande gli stanno d'intorno, e il suolo è ripieno dovunque di ginestra e
non l'ansare della collera repressa e il leggero bruire degli zampilli. montale,
/ perché di neve me gli empieva il vento. caro, 12-iii-113: mi metto
, 28 (480): ma forse il più brutto e insieme il più compassionevole
ma forse il più brutto e insieme il più compassionevole spettacolo erano i contadini.
ediz. 1827 (483): ma il più spesso, il più lurido,
483): ma il più spesso, il più lurido, il più sformato brulicame
più spesso, il più lurido, il più sformato brulicame era de'contadini. giusti
carducci, i-755: e l'europa tra il dubbio e la meraviglia vide questa nazione
mangiano... di tanto in tanto il tifo, il colera, la malannata
. di tanto in tanto il tifo, il colera, la malannata, la burrasca
troneggiava ora la notte accesa in tutto il suo brulicame di stelle e di fiamme.
e di fiamme. 2. il brulicare, il muoversi confusamente, con
. 2. il brulicare, il muoversi confusamente, con agitazione.
agitazione. salvini, v-495: il brullicame del popolo, che bolle e
tempesta. 3. ant. il rampollare (di una sorgente).
). -anche al figur.: il sorgere, il germogliare (di pensieri
-anche al figur.: il sorgere, il germogliare (di pensieri, di idee
acqua di polla che bolle, onde ha il nome. carducci, i-347: nel
maledizione: vadano al diavolo. buonarroti il giovane, 9-233: vadan le vecchie al
. guerrazzi, 5-117: sporto il capo giù per la via mirai
porta. carducci, iii-4-190: contra il nemico brulicante al piano / e lampeggiante
inutile orgoglio cerebrale. levi, 1-92: il paese è abbandonato alle donne, queste
un fremito diede e concepìo: / e il suol, che tutto già s'ingrossa
di folla. serao, i-1099: il chiostro di san tommaso d'aquino..
miei ricordi scolastici non serbavo se non il « passo di maratona *. idem
edera nera e gigantesca serpeggiava dovunque con il suo brulicante fogliame. pavese, 4-194
per sempre. manzini, 11-120: il mare era d'un azzurro sfacciato,
corona e letto, / si fissava il mio sguardo; e attento e cheto /
mio sguardo; e attento e cheto / il picciol mondo a contemplar poneami / che
mezzo a tanta festa, e per il fracasso che lo sbalordiva, e per il
il fracasso che lo sbalordiva, e per il brulicar della gente innanzi e indietro,
san giacomo. panzini, ii-191: il luogo dove il venerabile uomo si trovava
. panzini, ii-191: il luogo dove il venerabile uomo si trovava pareva la corte
(67): a mezzogiorno, il palazzo brulicava di signori d'ogni età
rabescate zimarre. verga, 2-156: era il primo giorno delle corse. le cascine
di spettatori. fucini, 159: il padule brulica di beccaccini, d'anatre,
opere. dossi, 890: tutto dunque il mondo occidentale brulicava di drammaturgi. pea
, i-659: fra gli olivi scendeva il carro e le luci rossastre dei fanali si
sul tetto / sempre la notte quando il serchio abbaia. monti, 2-126: tumultuoso
monti, 2-126: tumultuoso / brulicava il consesso. manzoni, pr. sp.
discorsi. de sanctis, i-38: il racconto non gli pare altra cosa che
su le sue opinioni con un'aria tra il predicatore ed il satirico. nievo,
con un'aria tra il predicatore ed il satirico. nievo, 91: non posso
che già lì stagnante / specchiava il volo delle esauste nubi, / dopo
, i-472: si sa che il poeta durante l'ultima malattia si rammaricava
agitare. pulci, xxx-11-7: vengale il grattagranchio nell'orecchia, / che non
orecchia, / che non la possa il capo brulicare. = deriv. da
di anguille che fanno la schiuma come il mare; i canestri foderati di iuta son
le forti chiarità bianche dei padiglioni, il brulichio nero della folla. -per
per sorgere, s'intrawedeva già di tra il brulichìo dei cimoli argentei degli olivi.
cecchi, 5-262: vedevo nella penombra il dorato brulichìo delle aureole e dei manti
verga, 1-425: si udiva nella strada il gran brulichio, il gran va e
udiva nella strada il gran brulichio, il gran va e vieni di carrozze. de
quella intimità misteriosa con la natura, il brulichìo delle foglie, il ronzìo degli
la natura, il brulichìo delle foglie, il ronzìo degli insetti. pea, 7-403
degli insetti. pea, 7-403: il brulichìo di un'operosa vita in sordina
3. figur. il rampollare (confuso, disordinato) di
bègli, / e me n'è intraversato il brulichìo. buonarroti il giovane, 10-923
n'è intraversato il brulichìo. buonarroti il giovane, 10-923: pensa che s'io
di opinioni. cicognani, 1-278: il professore pensava soltanto al momento in cui
professore pensava soltanto al momento in cui il fratello se ne sarebbe andato: ma
fratello se ne sarebbe andato: ma il brulichìo nel cervello di guido, e il
il brulichìo nel cervello di guido, e il moversi di mare quand'è grosso nell'
, la seccano e così è fatto il combustibile per l'inverno. =
mi pare verisimile, che se fosse il gran cherico che voi dite, che fosse
con i rami spogli e brulli ritti verso il cielo, quasi braccia di consternati o
a fatica. fucini, 105: il primo sole del novembre...,
/ te insidia giovinezza, / quella il lacciòlo d'erba del fanciullo. pavese,
e uguale, di brulla roccia lungo il mare, e poi sorrise. cassola,
poi sorrise. cassola, 2-18: il podere di pantano sorge in una plaga di
inf.. 34-60: a quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar
spogliò le sue. chiabrera, 499: il buon parente serra gli occhi intanto,
una feminaccia bene istante, che non istima il rimanersi brulla per trarsi ogni appetito.
brullo. prati, ii-336: lungo il viaggio, / mi prese il ladro
: lungo il viaggio, / mi prese il ladro al seno, / e mi
turbine e alla piova, / che il povero fanciullo / or s iguarda allo specchio
le sue coste rosseggiavano di terra sanguigna sotto il velo argenteo degli olivi e i ricami
e malinconica. montale, i-64: il gesto indi s'annulla, / tace ogni
città lontano. calvino, 1-72: ma il vecchio aveva detto solo un eh senza
eh senza nessuna intonazione, brullo come il suo sguardo. 5. letter
terrore alla cosa, e per facilitar il disegno, a piover bombe dentro la
dentro la città tostoché i brulotti appiccato avessero il fuoco al navilio inglese. guerrazzi,
. dossi, 698: si eleva il ricamato affanno del piano [forte],
di'la verità: tu hai già il brum a ora. già voialtri letterati
popolare, almeno nell'alta italia. il tassì ha detronizzato il brum. oh
alta italia. il tassì ha detronizzato il brum. oh, che belle parole!
pesano le brume / su lutezia che il verno discolora. verga, 4-89: in
un ciel di morte, / chiuso il dì nella bruma orrida. pascoli, 79
, di tra vaghe brume, / guarda il bove, coi grandi occhi: nel
su ravenna c'è sempre, verso il tramonto, un nembo basso, un cappuccio
. gozzano, 121: forse vedendo il bel fiore malvagio / che i fiori
cardarelli, 1-115: sepolto nella bruma il mare odora. valeri, 1-106:
c. e. gadda, 216: il primo cielo del giorno è senza nuvole
è vanita. alvaro, 1-108: il mare era la pianura indistinta che si
propri sentimenti. piovene, 2-107: il cervello era morto e come invaso da
2. disus. solstizio d'inverno; il cuore dell'inverno, il freddo più
inverno; il cuore dell'inverno, il freddo più intenso (e le brine,
durante cipresso / ad ogni bruma e il cerro con esso. lorenzo de'medici,
soderini, 1-8: comincia a crescere il dì dal dì della bruma, e
più lunga notte che sia nell'anno et il più corto giorno. tasso, torrismondo
febri? idem, n-iii- 1091: il rostro [degli alcioni] è lungo e
alcioni] è lungo e quasi verde, il nido somigliante ad una palla marina,
. galileo, 979: circa il qual tempo potrebbe accadere che di nuovo per
presso all'altra seguente bruma. buonarroti il giovane, 9-609: arda il leone
buonarroti il giovane, 9-609: arda il leone, / geli la bruma, o
ch'io so, ch'ella sol cerca il piede / metter su torme mie;
giove, al divin concilio, / sente il rovaio anch'esso; / e,
che la neve sfiori, / è il fiato che nell'aria fredda fuma / dalla
= voce dotta, lat. bruma * il giorno più breve dell'anno', deriv
vermi di mare, che rodono sotto acqua il fasciame delle navi, verrinando, come
colpo di stato napoleonico, che abbatté il governo del direttorio. de
, lett. it., ii-403: il 1815 è una data memorabile...
, ma di brumaio / cruento è il fango, la nebbia è perfida. bacchetti
crescenzi volgar., 4-34: conviensi il vino travasare... dopo
vino travasare... dopo il solstizio brumale, cioè da mezzo dicembre innanzi
solea mutar letto, or per fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio
fuggire / il tempo ardente, or il brumai malvagio. galileo, 979: le
s'asconderanno, restando celate sin verso il brumai solstizio dell'anno 1614. marchetti
né certa, / la cagione, ond'il sol dall'orbe estivo / giunga al
d'egoceronte. monti, 6-182: il vento / brumai le [foglie) sparge
brumali grumi di vapori dove / delira il desiderio, / nel sonno, di non
staffe e quasi andò per terra / il conte a quella nespola brumèsta. =
, intr. [bruméggio). buttare il brumeggio ai pesci.
». alla domanda che gli faceva il brumista: « quale? » rispondeva:
/ tentennare. bacchetti, 10-63: il progresso, bello e meraviglioso, badavano
: su i colli de le argonne alza il mattino / brumoso, accidioso e
albe già un poco brumose, seduti presso il capanno accanto al tenditore bobi,
al sole era caldo brunastro e rugoso come il dorso d'una bestia viva.
dallo stretto pertugio. pavese, 4-91: il terriccio della piazza era brunastro,
= deriv. da bruno (per il colore che tende a scuro):
, edite dal ballard: ebbero il titolo comune di brunettes perché nella prima aria
905: i genii, che sostengono il velo bruno steso sopra il sonno che
, che sostengono il velo bruno steso sopra il sonno che dorme, saranno di color
uccelli notturni. leopardi, i-1242: il color bruno, o tendente al brunetto,
e piccante, quasi contrastando e rilevando il pregio delle fattezze. ma se il
il pregio delle fattezze. ma se il contrasto è eccessivo, e se il bruno
se il contrasto è eccessivo, e se il bruno è nero, o se il
il bruno è nero, o se il colorito è insomma troppo diverso da quello
in casa d'una gentile e bella brunetta il signor ricchi in mia presenza preferì i
l'acqua della fonte / si lava il dì la fronte / e 'l seren petto
'. bruniménto, sm. il brunire, brunitura. galileo,
per lo più ado perando il brunitoio). cennini, 26
e con un poco di olio brunirai il tuo niello... questo brunire si
perfezionare. allegri, 200: il vostro capitol, ripolito, / m'è
, ossaccia senza polpe, / e fare il torcicollo, e ovunque passi / seminar
,... intende qui dare il lustro a'sassi co'labbri, baciandogli spesso
, / che ha tutto ad ór brunito il guar- nimento, / un cavallier gli
, insieme con le buone lettere avete il raro tesoro de l'umanità e cortesia,
cellini, 549: vedi di dargli il suo colore,... tenendo la
al detto fuoco; e farai che verso il viso tuo sempre ti si mostri il
il viso tuo sempre ti si mostri il brunito, e quella parte che non è
mi ricorda che... per far il brunito di quell'arme bianco, lucido
vi ebbi poco meno che a perdere il cervello. b. davanzati, i-193:
poterla far visibile ed accomodata a ripercuoterci il lume del sole? baldinucci, 79
? baldinucci, 79: l'adoperano [il lapis] ancora li spadai per metter
sono corrusche d'armi ferree, perché il ferro brunito, e niun altro metallo,
di levante un raggio di luna, rigare il pavimento, sfiorar un'onda di vesti
pinea vite! aureo s'accoglie / il sol nel lungo tuo grappolo mite:
cadeva sì maestosa laggiù e aveva ancora il brunito, la sonorità dei cieli di
fanteria. alvaro, 1-59: sotto il sole dell'alba lucevano certe fronde degli
. cecchi, 3-83: si sentiva il ronzìo di quelle [automobili] che arrivavano
barocca. comisso, 1-171: adocchiò il mio vestito strano, il mio volto
1-171: adocchiò il mio vestito strano, il mio volto brunito dal sole, mi
e con un poco di olio brunirai il tuo niello. garzoni, 1-485: gli
loro [orefici] sono... il brunitorio o a lanzetta, o a
coperta dei libri di fresco legati. il legatore adopera pure un altro brunitoio,
sm. che brunisce; chi adopera il brunitoio. canti carnascialeschi, 1-262:
, e anche quel lustro che prende il metallo quando è brunito. di giacomo
, della storia e, dato loro il pulimento e la brunitura della critica,
e ne guarda la lama e ne tenta il filo e ne scruta la brunitura e
, e ne fa scintillare al sole il tersissimo acciaio. bocchelli, 6-167: si
si trattava di un acciaio nuovo, il quale, mediante originali processi di tempera
). baldini, i-441: il dizionario di panzini è tutt'un intaglio
brunitura del tempo, pieno di figure come il bastone del pastore aligi, con le
., 22-93: e se guardi il principio di ciascuno, / poscia riguardi là
rancio / fatto già de la notte il bruno ammanto, / lasciando di titòn
, / lasciando di titòn l'aurora il letto. garzoni, 3-135: in macedonia
fe'vedersi in veste bruna: / bruno il cimiero e bruno il guarnimento, /
: / bruno il cimiero e bruno il guarnimento, / ma bianco era il destrier
bruno il guarnimento, / ma bianco era il destrier più che l'argento. marino
, nell'abito proprio de'letterati, il quale è una veste paonazza bruna colle maniche
la medesima cinge all'orlo le maniche e il bavero, che scende giù sino alle
fomenti, / sì che con legge il naturai calore / v'arda temprato, e
al digerir ti vaglia, / scegli il brun cioccolatte, onde tributo / ti dà
cioccolatte, onde tributo / ti dà il guatimalese e il caribbèo / c'ha di
tributo / ti dà il guatimalese e il caribbèo / c'ha di barbare penne avvolto
/ c'ha di barbare penne avvolto il crine. pindemonte, 5-85: i pioppi
a gran fatica tacque / ond'è cinto il castello; e giunto a proda,
io non ti vegga ancor qual eri il giorno / che ne'vezzosi appartamenti accolta
brune e verdastre di cui la chiazzava il sangue corrotto dalla bile. carducci,
d'oliveti. fogazzaro, 2-34: il limpido cielo aranciato... posava un
, sotto i labbrucci del bimbo, il cerchio del capezzolo largo e bruno come
, e d'una / gaia fiamma riarde il rosa smorto / della facciata. ma
odio in petto e su le ciglia il pianto? -seguo bruno: di
petrarca, 30-15: ma perché vola il tempo e fuggon gli anni, / sì
e più tosto un altro uomo pareva che il
: s'io non son bianco, è il sol, né mi sta male,
, 6-59: [giove] tutto candido il pel, la fronte ha bruna,
demetrio mio, che l'arlecchino e il brighella s'assomigliano già a due mimi antichi
freschi ligustri e rose, / e il bruno sottilissimo / crine che sovra lor
le pupille in cui erra dolente / il desio d'un ignoto estraneo lito. pascoli
. borgese, 6-150: ha smarrito il sentiero. lo ritrova. eccolo, bruno
i capelli rossi. moravia, ii-219: il vestito bianco, di seta brillante,
brune, con la bianchezza di tutto il corpo. morante, 2-30: il
tutto il corpo. morante, 2-30: il suo corpo, nell'estate acquistava uno
bianco, che scende loro sino a mezzo il corpo. 3. oscuro, buio
cecco d'ascoli, 2748: [il botto] fugge l'aspetto, quanto
. pindemonte, 4-502: s'alza il vecchio divin dal cupo fondo, /
onde la rea fortuna / e amore e il mondo hanno il mio core aperto.
/ e amore e il mondo hanno il mio core aperto. manzoni, 39:
paure della veglia bruna, / te noma il fanciulletto; a te, tremante,
ingrossa ruggendo la fortuna, / ricorre il navigante. leopardi, 39-16: in queta
de le stelle a l'altra conta / il mio secreto ne la notte bruna.
quando non vide più dinanzi a sè che il mare bruno ed immenso, su cui
: uscimmo da quella casa che tramontava il sole, e la valle e i
può risvegliarsi, tanto è notte, il vento / è così forte, il cielo
, il vento / è così forte, il cielo è così bruno. serao,
signora, poiché non aveva neppure rialzato il bavero della sua giacchetta e guardava continuamente
nazionale tutta bruna nella notte nera, e il mare nero che batteva sinistramente contro la
: e passa nell'aria bruna, / il ricordo della irraggiungibile grazia / come un
, / non mi porrann'avanti gli occhi il velo, / non faran mai che
velo, / non faran mai che il mio bel sol non mire.
dir mi sforza: / s'accende altrove il dì, se qui si smorza;
de la bruna quadriga, / discolorossi il cielo, / e 'l grande atlante che
funesti nitriti, / fu per deporre il suo stellato incarco. parini, 1-6:
per me si piega / sul remo il nocchier brun / colà donde si nega
: a me dintorno / le penne il bruno augello avido roti; / prema
; / prema la fera, e il nembo / tratti l'ignota spoglia; /
ignota spoglia; / e l'aura il nome e la memoria accoglia. idem,
; / evie più tristi li facea il parlare / che udieno a'circunstanti di sé
me, guido mio, ch'io dico il vero: / càngiase mortai sorte or
, 9-86: non fece più di lui il buon fabrizio; / questi non era
beltarmi], scolorate, ovunque / il bruno le toccò vapor del foco.
). bruno2, sm. il colore bruno, che tende al nero
, / che bruna è sì, ma il bruno il bel non toglie. parini
bruna è sì, ma il bruno il bel non toglie. parini, ii-60:
/ de le ardite villane; / e il bel volto giocondo / fra il bruno
e il bel volto giocondo / fra il bruno e il rubicondo. manzoni, pr
volto giocondo / fra il bruno e il rubicondo. manzoni, pr. sp.
poche nuvole, tra l'azzurro e il bruno, le più basse orlate al di
viva e tagliente. leopardi, i-1242: il color bruno, e tendente al brunetto
e piccante, quasi contrastando e rilevando il pregio delle fattezze. ma se il contrasto
rilevando il pregio delle fattezze. ma se il contrasto è eccessivo, e se il
il contrasto è eccessivo, e se il bruno è nero, o se il colorito
se il bruno è nero, o se il colorito è insomma troppo diverso da quello
verga, 2-225: misuravano a occhio il maggese della giornata che spiccava in bruno
v-1-637: da presso, ripiegate, contro il muro cadente, simili a vecchie bandiere
, o si schiari de la notte il bruno. leopardi, 881: la mia
grato che molesto. deledda, iii-618: il gregge meriggiava nel bruno azzurro delle ombre
, portare, mettere, prendere, lasciare il bruno: il lutto. a bruno
, prendere, lasciare il bruno: il lutto. a bruno: a lutto,
casa. varchi, 23-181: fece chiudere il suo palazzo, ed a un suo
coperto a bruno; / è gernando, il fratei del re norvegio. idem,
dati, 162: dopo a tutti veniva il pentimento, colmo di dolore, rinvolto
, / si riveste a bruno fino il guattero. salvini, ii-372: il bruno
fino il guattero. salvini, ii-372: il bruno vien detto il lutto, lo
, ii-372: il bruno vien detto il lutto, lo scorruccio, anticamente il corrotto
detto il lutto, lo scorruccio, anticamente il corrotto, il duolo. goldoni,
lo scorruccio, anticamente il corrotto, il duolo. goldoni, ii-691: parli con
cosa le bisogna per la casa, per il bruno, per altre spese.
birri in ginocchioni, / noi metteremo il bruno... agli zamponi.
signori del paese, che sarebbe stata villania il recusare: invano ho messo avanti il
il recusare: invano ho messo avanti il bruno: mi hanno detto basta che
di lei perché andò a lavorare subito il giorno dopo la morte della sua vecchia,
vecchia, e perché non aveva messo il bruno. pirandello, 5-219: del
per andare in chiesa, pur tuttavia « il bruno » bisognava bene che se lo
, desolate, a bruno / veste il flutto indurato, e par che ondeggi,
i-661: in una strada deserta dietro il duomo rivedo i soldati in chiacchiere con
la stregghiatura. la brusca suol avere il suo dorso attraversato da un pezzo di
brusca o frasche... si dà il fuoco, di maniera che consuma non
fuoco, di maniera che consuma non solamente il sevo, ma ancora abbrusca e scalda
* interruppe bruscamente don rodrigo: « il rispetto ch'io porto al suo abito
qualche cosa dovesse farmelo dimenticare, sarebbe il vederlo indosso a uno che ardisse di
attaccar lite per l'edizione, ed il mussi ne lo cacciasse con una seggiola
chiamare per rimproverargli di non aver trattato il foscolo ancor più bruscamente. verga,
ulteriore conseguenza del congresso di berlino fu il veder bruscamente troncata un'altra speranza italiana,
passare bruscamente dalla collera alla gaiezza senza il rischio di un vero e proprio collasso.
2-48: prima di salire in casa dà il pastone al suo cavallo, lo brusca
hanno bisogno di essere racconciati; perché il fuoco gli polisce e netta e abbruscia
dopo una processione in cui è portato il bruscèllo, ramo di leccio o cipresso
un testo in ottave incatenate (e il poeta, posto dietro agli attori,
, posto dietro agli attori, dà il tempo e fa da suggeritore); gli
di notte alla caccia di uccelli con il bruscèllo. = deriv. da arbuscello
solo dei capi); vince chi tira il fuscello più lungo o più corto.
tolga. lippi, 2-39: appunto il re sollecita e commette, / che pe'
proposto; e quel filo che tira il premio si fa o più lungo o più
testate, ciascuno dei ragazzi cava fuori il suo; e quello che tira il più
il suo; e quello che tira il più lungo o il più corto, secondo-
e quello che tira il più lungo o il più corto, secondo- ché è destinato
, secondo- ché è destinato, conseguisce il premio proposto. = dimin.
, 3-329: l'arrosto più che il lesso / par che oggi ne diletti /
una certa bruschezza, come quando lavano il viso ai bambini. pavese, 2-175:
a lavar carrozze sul pietrato del fosso per il solo vitto. manzini, n-112:
con la lingua di un rosa di saponetta il piattino, facendolo battere discretamente sulle mattonelle
né soda e non tocca la granata e il bruschino. viani, 4-76: osservava
stravaganza di radersi la barba e il modo di affilare il rasoio a quel pezzo
barba e il modo di affilare il rasoio a quel pezzo di sapone che
a quel pezzo di sapone che calcinava il viso e il bruschino che avrebbe scorticato
di sapone che calcinava il viso e il bruschino che avrebbe scorticato la pelle d'
un pezzo di sapone ciascuno, e il bruschino in comune. l'acqua era
rosso carico (come certi vini: il lambrusco). buti, 3-289:
. buti, 3-289: questa [il balascio] è una pietra preziosa,
crescenzi volgar., 4-47: ma il vin brusco, il quale acerbo è detto
4-47: ma il vin brusco, il quale acerbo è detto, è più duro
. cornaro, 38: a me il vino brusco e freddissimo sapeva buono.
a. f. doni, li-m: il vin dolce genera sangue grosso; la
baldovini, 5-47 [note]: il vino similmente chiamato dai latini vinum austerum,
arti profittano di questi contrasti; e il cuoco vi rallegra l'appetito con vivande dolci-brusche
rallegra l'appetito con vivande dolci-brusche, il musico fa sentire nell'armonia qualche dissonanza.
un bicchiere di vin brusco per sciogliere il nodo che gli s'aggroppava alla gola
. varchi, 23-219: se sospirò quando il ti dié: fece il viso brusco
sospirò quando il ti dié: fece il viso brusco, credette di prenderlo, non
e facile, credo per allargare e addolcire il testo sì stringato e brusco. baldovini
c. gozzi, 4-240: gli aveva il mago attentamente uditi / con ciglia brusche
vada tra la gente sciocca / a fare il dotto, e colla cera brusca,
4-335: dall'altro canto poi faceva il viso brusco se diodata aveva la faccia
lì, da don gesualdo, con il fazzoletto nero in testa. nieri, 166
una vera vittima soffici, ii-279: il suo aspetto burbero, il suo fare brusco
, ii-279: il suo aspetto burbero, il suo fare brusco, certa sua laconicità
l'inquietarlo. moravia, vii-50: il regista era un tipo brusco, che
con ossequio come se lui fosse stato il signore. ogni tanto lo coglievano bruschi
. croce, i-1-100: l'umoristico sarà il riso tra le lagrime, il riso
sarà il riso tra le lagrime, il riso amaro, lo sbalzo brusco dal comico
tragico e dal tragico al comico, il comico romantico. govoni, 2-96:
pensare ad altro. cassola, 2-123: il brusco cambiamento di itinerario effettuato dal mulattiere
6. rannuvolato, turbato, tempestoso (il tempo); fresco, pungente (
tempo); fresco, pungente (il vento). -anche come sost.
m. villani, 9-53: e perché il tempo allora era dirotto alle piove.
]: sia pur brusco, sottintendi il cielo. sia pur * brusco ',
* brusco ', rabbruscato, turbato il cielo. si dice comunemente * il cielo
il cielo. si dice comunemente * il cielo si rabbrusca ', quando *
e rossi della baviera, stillavano sotto il cielo mosso e brusco. montano, 88
giunte notizie più brusche del popolo, il prefetto chiese di rimanersi celato lì in casa
altre sei specie di sapori... il fotte che è chiamato da'latini acido
è chiamato da'latini acido, e il brusco e lo acerbo declinano al freddo.
v-53: ho sempre notato, che ove il complimento abbia del dolce e del brusco
gli pose una mano sulla spalla; il giovane si voltò brusco, la levò
, gli disse brusco, comparendo, il capolega, « vi avevo detto di
non siate voi quegli, a cui tocchi il riprenderli, per non avere ad usare
brusco2, sm. nell'espressione fra il lusco e 11 brusco oppure fra lusco
'un si sanno i giri mancini tra il lusco e il brusco dietro il poggio dalla
i giri mancini tra il lusco e il brusco dietro il poggio dalla parte del fiume
tra il lusco e il brusco dietro il poggio dalla parte del fiume! pascoli
2-126: per tanti giorni mai tra il lusco e il brusco / nella pioggia e
tanti giorni mai tra il lusco e il brusco / nella pioggia e nel vento avanti
, i-645: riferì di aver visto fra il lusco e il brusco nelle prime avvisaglie
riferì di aver visto fra il lusco e il brusco nelle prime avvisaglie del giorno,
occorre, in questi lumi di luna fra il lusco e il brusco, saper far
lumi di luna fra il lusco e il brusco, saper far fronte ». pecchi
allora vidi dinanzi a noi, tra il lusco e il brusco, a una
dinanzi a noi, tra il lusco e il brusco, a una trentina di passi
: io, allora, osservandoli, fra il lusco ed il brusco dei miei umori
, osservandoli, fra il lusco ed il brusco dei miei umori, notai che ciascuno
che ciascuno riteneva per suo posto, il più buono. = dal lat
arco trionfale, costrutto di stili per il ritto, e di pali per il traverso
per il ritto, e di pali per il traverso, rivestito di paglia e di
occhio tuo, e poi potrai trarre il brusco dell'occhio altrui. buonarroti il
il brusco dell'occhio altrui. buonarroti il giovane, 9-94: che possa scapolar,
di olive frante per poi premerle sotto il frantoio; fiscolo. padula
la sanza (rifatto), poi il sanzino, e ad ogni volta le bruscole
, 1-187: ha appena preso posto, il nonno, che s'informa del venditore
ben da'bruscoli. cellini, 632: il primo si è, che e'mantiene
carboncini o bruscoli drento alla forma. buonarroti il giovane, 10-974: ve'come ne
dirompersi. leopardi, ii- 1004: il tutto esistente; il complesso dei tanti mondi
ii- 1004: il tutto esistente; il complesso dei tanti mondi che esistono;
varchi, 18-2-158: per lo che il commessario ferrucci, disposto levarsi quel bruscolo
non bisogna montare sui trampoli per isbeffare il fratello che ha il bruscolo nell'occhio
sui trampoli per isbeffare il fratello che ha il bruscolo nell'occhio mentre nel suo ci
431: alle povere donne è vietato finanche il riso, perché tra noi non manca
tra noi non manca alcuna, a cui il fattore dà di brùscolo, ed ella
corno. casti, iv-158: quando il toro ad un tratto il salto spicca
iv-158: quando il toro ad un tratto il salto spicca / rapido contro l'orso
/ rapido contro l'orso, e il corno abbassa, / e se in corpo
bisognava guardarle l'andatura soltanto, e il color delle braccia; perché del resto era
sia riprovato un bruscolino, / che il popol ne fa poi suo badalucco.
ne fa poi suo badalucco. buonarroti il giovane, 10-936: e s'hai pel
travaglia / a trovar prò e contro il bruscolino, / com'anche a'nostri
e la sera si udiva un'altra volta il brusìo della gente che chiacchierava nella stradicciuola
l'assiuolo]: abita presso / il brusìo d'ima fonte e d'un cipresso
caramelle, ci annunciarono che lì era il teatro. linati, 30-90: il vasto
era il teatro. linati, 30-90: il vasto brusìo delle cicale...
cassetta di legno sul muro non c'è il brusìo consueto. campana, 198:
.. / genova in sogno tra il brusìo confuso / genova marinara che fa
in bugno. bocchelli, ii-311: il sole dei giorni canicolari avrebbe spaurito perfino
e le frutta maturavan forte, tra il folto brusio del visibilio d'insetti estivi.
a leggere la targhetta. ma dopo il terzo piano, non ebbe più bisogno
... un bel bicchiere raso, il babbo; un bicchierone di quel nostro
questi fossi, dentro queste ramaglie che il sole fa brusire di piccoli scoppi. manzini
piccoli scoppi. manzini, 8-51: il vento... fa brusire d'una
vide tra le spine sul suo capo il cielo stellato e udì l'acqua del torrente
. malattia delle piante, che provoca il progressivo disseccamento delle foglie. -brusone
brustan e francone * brozdón, da cui il fr. ant. brosder (
brosder (sec. xii, il mod. broder) * ricamare '.
modo di brusto, tale che il leggìo se ne cuopra bene. capitoli
. bencivenni [crusca]: il rabarbaro conviene leggermente brustolarlo. magri,
. magri, i-359: si pone dunque il detto seme in un tegame di terra
ridurre le terre a coltura e seminarvi il frumento, il quale, brustolito tra gli
a coltura e seminarvi il frumento, il quale, brustolito tra gli dumeti e spinai
panzini, ii-160: ma poi, calato il sipario, negli intervalli, era tutto
'. ma allora io non sentivo il cricchiare dei * brustolini \ bocchelli,
2. dial. raro. tostino per il caffè. = deriv. da brustolare
brutale non ha né la ragione né il consiglio. bene è vero che questi duoi
è vero che questi duoi appetiti, il ragionevole, dico, et il brutale,
, il ragionevole, dico, et il brutale, sempre contrastano insieme e vinconsi
e vinconsi a vicenda; benché per natura il superiore appetito, che è il ragionevole
natura il superiore appetito, che è il ragionevole, dovesse tirar l'inferiore,
si guida e si precipita più per il senso de l'orecchio d'una brutale e
b. croce, i-1-27: allorché il filosofo parla della natura animale, brutale
con lo sperpero violento e brutale che il peccatore fa de'suoi beni, col
, i-1-40: poco monta invero se il don carlo dell'istoria fu per avventura
un giovine rozzo e brutale, quando sotto il suo nome schiller ci dona questa dolce
rivela ignote e inaspettate miserie là dove il vulgo sogna perpetue felicità. carducci,
l'osservatore,... ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per
levano le braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei soprawegnenti,
disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei soprawegnenti, 1 vincitori
i-458: da quando la prima volta il marito l'aveva picchiata, un odio
dentro per quell'ubbriacone brutale che era stato il tiranno della sua gioventù. b.
e dal pubblico. ciò non farà che il grande sig. cavaliere giambattista giusti la
. cavaliere giambattista giusti la compatisca dopo il brutale articolo ch'egli ha scritto.
sette volte maggiori che non fossero sotto il brutale sistema del monopolio e della proibizione.
esempio, lo spaccapietre, per occupare il mio corpo, dal mattino alla sera
', e simili, allora ripetiamo il brutal, la brutalité e il brutalement
allora ripetiamo il brutal, la brutalité e il brutalement dei francesi, i quali nelle
la plebe conferisce le sue gratuite fatiche e il dono dell'obolo per avere uno splendido
brutalità, sf. l'essere brutale; il compor tarsi da bruto;
non solamente non è gentile, ma il suo forte consiste nella brutalità. bettinelli,
uno potè rendersi illustre... portando il primo annuncio del viver civile a disperse
le orecchie in tanta brutalità, che con il peso che in esse vi appendono di
che la memoria delle tenerezze, e il sentimento della mia fedele servitù e de'
sugli operai, sui soldati, su tutto il popolo; e la brutalità loro è
tempo prisco, / la virtù, il sentimento e i dover suoi / alla posterità
quasi per dire: motorizzate fino ad atrofizzare il piacere. brutalménte, avv.
e si strilla, / mugghiar si sente il tuono in lontananza, / romba improvviso
tuono in lontananza, / romba improvviso il vento, il suol vacilla. colletta
lontananza, / romba improvviso il vento, il suol vacilla. colletta, i-297:
nasceva lazzaro, ma si diveniva; il lazzaro che addicevasi a qualunque arte e mestiero
, come sopra ho detto, prendeva il nome di lazzaro. nievo, 790
. b. croce, iii-22-123: il bismark diceva brutalmente che gli era indifferente
né soltanto brutalmente, ma integralmente attraverso il tormento spirituale e la passione della vita
brutalmente scherzoso di « burino » con cui il barista gli rivolgeva la parola.
la divina provedenza, / quando creò il mondo, con sincera / vista conobbe
mondo, con sincera / vista conobbe il fin d'ogni semenza / razionale e bruta
iv-187: e convienci avere in questo camino il bastone in mano, sì che ci
è non altrimenti che un animale bruto, il quale, ancora che di natura feroce
, dal senso nasce l'appetito, il qual a noi è commune con gli animali
: nel qual grado l'elefante tiene il primo luogo, dipoi il cane,
l'elefante tiene il primo luogo, dipoi il cane, il cavallo. lorenzino,
primo luogo, dipoi il cane, il cavallo. lorenzino, 220: se.
mondo erodoto e empedocle a dire che il seme degli etiopi fussi negro, se
un corpo. la mi par certo il pantamorfo de gli animali bruti. garzoni
, ii-1-21: nella nostra antica legge il padrone d'uno schiavo tiene quello stesso
della rievocazione... si nega il carattere ideale, serbando di lei il mero
il carattere ideale, serbando di lei il mero nome per darlo ai sempre nuovi
d'annunzio, v-1-912: non bastava che il loro sangue fosse mercanteggiato a parigi e
ogni passo, una configurazione diversa, e il corpo slitta, oscilla, si avvita
, del sistema, vale a dire il numero che esprime la gravità, il peso
dire il numero che esprime la gravità, il peso bruto degli arti.
elaborato. de roberto, 682: il carro, finalmente liberato, era trainato
, finalmente liberato, era trainato verso il luogo del bisogno. allora, come trascinato
più che materia bruta per lo storico, il quale scevererà tra esse quelle che furono
bruto sangue un volgo imbelle / murò il parco de'cervi al re cristian.
. d'annunzio, v-1-500: io cerco il raggio in ogni viso umano. io
chim. formula bruta: quella che indica il numero complessivo degli atomi della stessa
la natura, e certi pochi ancora secondo il costume l'uomo di più vive secondo
lor nascere ed ascondersi, che è il termine sin dove penetrano gli occhi dei
tanto è superba! verga, 3-23: il sabato... quando arrivava 11
.. con l'istinto di tenere il capo curvo e lo sguardo a terra come
capo curvo e lo sguardo a terra come il bruto. pirandello, 6-444: e
e chi ha detto... che il bruto non sai sa quello che gli
non s'impaccia d'altro, perché il bruto non ha in sé alcun superfluo.
borgese, 1-85: per quasi tutto il genere umano la morte e l'immortalità
bestia da tiro. suo marito, il pescatore, sembra un bruto. gozzano,
tassoni, v-543: né paia enorme il metter le mani nel sangue d'un
d'un cittadino della sua patria, inperoché il giusto, nell'atto della giustizia,
a questo, di servare alla giustizia il suo diritto. monti, x-2-14:
bruti che la fanno da demente per il comando d'un ministero o d'una
antica, ai bruti battezzati paganamente circa il 1800. -capigliatura alla bruto:
a spazzola. sarebbe alla bruto, ma il nome essendo venuto di francia, così
tempo del dominio napoleonico. = il nome brutus deriva dall'agg. lat.
lo 'mperadore e monarca umano ». anche il più antico lucius iunius brutus { dante
come essi. maestro alberto, 146: il lieve e non costante gli studii
sono ammazzate da questo inevitabil male [il vaiuolo] oltre a due almeno che vengono
esca con le chiome bruttamente arruffate; il colorito del terrore ha certi confini,
crusca, la crusca del manuzzi, il mucchierello del fan- fani e la
di brutto. bruttaménto, sm. il bruttare, il bruttarsi; corruzione,
bruttaménto, sm. il bruttare, il bruttarsi; corruzione, contaminazione.
ariosto, 18-65: e di quel sangue il fosso e l'acqua brutta. bandéllo
periglio / del regno tutto, laniossi il manto, / bruttossi il bianco e venerabil
tutto, laniossi il manto, / bruttossi il bianco e venerabil crine / d'immonda
/ si sparge e brutta, e fiede il vólto e 'l petto. idem,
'l petto. idem, n-iii-826: il corsaro, bruttatosi del sangue altrui tra
onde la sparta / negra chioma agitata e il volto tutto / bruttavasi. colletta,
su le strade oscurando viepiù e bruttando il paese. berchet, 90: da canto
sul capo la sparse; e bruttava il piacente suo viso. bocchelli, i-iii-717
la fronte di orbino, non la bruttasse il fango. -per simil.
filosofia aristotelica non ebbe d'aristotile che il nome. giusti, 2-316: né svergognato
o quella avessi, che già ebbe il legnaggio del re bando di bernvich,
vennero a bruttare le beneficenze di carlo il sospetto e la intemperanza. leopardi,
. tommaseo, ii-200: egli era il duca vero, vero successore di pier
esempi e di abiette donne le bruttava il talamo, le infamava la corte. svevo
svevo, 4-936: gli appariva gravissimo il fatto che s'era bruttato di avarizia
generoso. d'annunzio, iv-1-261: anche il ricordo della grande passione si corrompeva miseramente
. che alessandro manzoni aveva bruttato il poetico primo coro dell'adelchi con
che ludibrio sia degli affamati / mastini il capo venerando e il bianco / mento
degli affamati / mastini il capo venerando e il bianco / mento d'un veglio indegnamente
indegnamente ucciso, / che sia bruttato il nudo e verecondo / suo cadavere, ah
, ah! questo, è questo il colmo / dell'umane sventure. de sanctis
di martirio », non gli è dato il cuore di farcela comparire dinanzi bruttata del
fanatico se dovesse vedere sul suo altare il sacramento coperto d'un cencio immondo?
bruttata di sangue, resta per ciascuno il suo tesoro. 2. figur
guisa di puttana bruttata, tengono sotto il giogo della servitudine. bandéllo, 2-37
la crudeltà e la lussuria hanno tenuto il prencipato. della casa, 2-2-138:
tristi; poiché da fanciulli avendo cominciato il mestiere di ladroncelli, cresciuti ed educati
: l'amore, per amalia, restava il puro grande desiderio divino: era nell'
astratta- mente la bruttezza di un uomo il più brutto del mondo. che ragione
bellezza? b. croce, i-1-383: il burke indagò l'origine delle idee del
: mi fermò una ragazza messicana, il libro da messa sotto il braccio; magra
messicana, il libro da messa sotto il braccio; magra, e d'una
, 456: ma se voi noterete il modo del procedere degli uomini, vedrete
adonestono. castiglione, 528: deve allor il cortegiano... deliberarsi totalmente di
. de roberto, 694: gli mancò il coraggio di significare una verità della quale
onde l'uomo s'affatica, quindi è il merito. che fai tu, sozzo
sì mi soprapiacque, che volsi ch'il suo vivo ritratto fusse essaltato nel più
or brutto, i e con tra il suo fattore alzò le ciglia, / ben
(254): ma ella avea il più brutto viso e il più contrafatto che
ella avea il più brutto viso e il più contrafatto che si vedesse mai.
alberti, 2-90: a chi avesse il viso rosato, candido e venusto,
venusto, a costui poco s'affarebbe il petto e l'altre membra brutte e
. lorenzo de'medici, 166: già il sole in verso mezzogiorno cala / e
vasari, i-426: si vede incontro il diavolo brutto a maraviglia, che prontamente dice
bruttissimo, sotto la chioma arruffata, il suo pallido volto. gozzano,
voce la propria verginità... il vicinato aggiungeva, ch'era rimasta a piedi
albero privo di fronde, / brutto il cavallo senza il velo d'una bionda
di fronde, / brutto il cavallo senza il velo d'una bionda criniera / sul
e i peli ruvidi / fanno bello il corpo dell'uomo. -con riferimento al
stridulo, falso, poco squillante (il suono di una voce, di strumenti
occhi di lupo cerviere, sì che il loro vedere qualunque corpo opposto passasse,
cattivo augurio. algarotti, 3-5: il vento era est; brutto augurio per il
il vento era est; brutto augurio per il nostro viaggio. pananti, i-412:
, i quali gli arien fatto rompere il collo. b. segni, 125:
del brutto gioco fattomi dall'acerbi: il quale, debitore a me solo della
all'arena / scese, e nullo il seguì, che l'ozio e il brutto
nullo il seguì, che l'ozio e il brutto / silenzio or preme ai nostri
. machiavelli, 824: ma perché il pianto a l'uom fu sempre brutto
debbe a'colpi della sua fortuna / voltare il viso di lacrime asciutto. ariosto,
manifestazioni di piazza, nelle quali ebbe parte il d'annunzio e si pronunziarono parole assai
bosco, / ove ha più asprezza il balzo, ove la valle / è più
disprezza / te, la natura, il brutto / poter che, ascoso, a
grave malattia, di acuta sofferenza (il volto, il colorito, l'aspetto
, di acuta sofferenza (il volto, il colorito, l'aspetto generale delle persone
persone). guicciardini, ii-97: il dì seguente, che fu il decimo
ii-97: il dì seguente, che fu il decimo ottavo dì d'agosto, è
, vii-219: ma si vede altresì che il frammento greco è composto d'un emistichio
/ dirizza prima [l'arno] il suo povero calle. boiardo, 1-7-23:
394: brutto impiccato, che ti venga il cancaro! nieri, 364: ma
10. piovoso, cattivo, inclemente (il tempo). berni, 43-10 (
(iv-28): poi cominciossi a fare il tempo brutto / e l'aria ad
ad oscurarsi e farsi bruna, / e il mar turbarsi irato in gran fortuna.
in gran fortuna. goldoni, vi-788: il tempo si fa brutto. baretti,
: i vari riflessi della luce quando il sole risplende, e le diverse apparenze delle
e le diverse apparenze delle nuvole quando il tempo è brutto... somministrerebbono ad
, ii-10-217: ah ogni cosa, il male e il bene, il brutto
: ah ogni cosa, il male e il bene, il brutto tempo e il
cosa, il male e il bene, il brutto tempo e il buon tempo,
il bene, il brutto tempo e il buon tempo, il dolore e la gioia
brutto tempo e il buon tempo, il dolore e la gioia, ogni cosa,
del volto); irritato, minaccioso (il tono della voce). pananti
che fumo... di fumo il mio brodo?... il fumo
fumo il mio brodo?... il fumo ce l'ha lei nella testa
taceva; ma essi avvicinatiglisi col lume, il domandarono che quivi così brutto facesse.
410: lavisi l'uomo e la donna il meglio che sanno o possono, e
autore de'ben, dio, che fa il tutto. ariosto, sai.,
omicidi brutto. idem, n-61: il re d'ibernia, ancor che fosse
., viii-22: né per molte ferite il corpo è brutto, / anzi una
brutto, / anzi una piaga sola è il corpo tutto. berchet, 327:
corpo tutto. berchet, 327: il breve nummo / duramente negato il contadino
327: il breve nummo / duramente negato il contadino / brutto di polve e di
polvere,... ella poggiava il gomito sulla tavola. 13. ant
. salviati, i-195: ha di salario il detto ufficio... libbre 2400
sensazioni sgradevoli; la bruttezza estetica, il negativo nell'arte. berni, 60-4
, / si confonde ogni cosa; il buono è tristo, / il brutto bello
cosa; il buono è tristo, / il brutto bello, e 'l danno utile
suo chiaro / nettare, amor meglio condisce il brutto, / ch'acerbetto è per
acerbetto è per sé, che non fa il bello / d'ogni esterno dolcior schivo
essere ancora di mala natura, perché il male non desidera il bene, né il
natura, perché il male non desidera il bene, né il brutto desidera il
il male non desidera il bene, né il brutto desidera il bello. galileo,
il bene, né il brutto desidera il bello. galileo, 494: 'l vero
sono una cosa medesima, come ancora il falso e 'l brutto. tommaseo,
'l brutto. tommaseo, ii-172: il negativo è dell'arte; il positivo è
ii-172: il negativo è dell'arte; il positivo è dominio della natura: l'
dominio della natura: l'una evita il brutto; l'altra incontra, indovina
brutto; l'altra incontra, indovina il bello. carducci, i-849: il regno
il bello. carducci, i-849: il regno d'italia segnava in tutto e
brutto. b. croce, i-1-88: il brutto è l'espressione sbagliata. e
per le opere d'arte non riuscite vale il paradosso: che il bello ci presenta
non riuscite vale il paradosso: che il bello ci presenta unicità di bellezza e il
il bello ci presenta unicità di bellezza e il brutto molteplicità. idem, i-1-107:
brutto molteplicità. idem, i-1-107: il brutto è... l'arbitrario,
è... l'arbitrario, il ciarlatanesco; e, in realtà senza l'
: venerdì spera rivedere gli stampini. il brutto è per le copie: delle quali
a tirarne dieci. pavese, 1-95: il brutto di quella campagna era qui,
del tempo. moravia, i-67: il tempo... s'era messo improvvisamente
casi. giusti, 3-197: arringando il popolo... si lasciò scappare
che alle brutte avrebbe tenuto in cervello il popolo col cannone. nieri, 423:
voler far capire che alle fin delle fini il granduca era lui e alle brutte alle
che fosse mio dovere d'avvertir di tutto il signore zio. -brutta copia (
copia. baldini, 1-86: ho visto il taccuino d'un sergente con la brutta
, i-446: se ti vedo ancora dattorno il bobbia -le diceva -ti fo come
una sera gliela fecero brutta. appostarono il passaggio nell'erba e gli tesero un fildiferro
, 3-211: allora 'ntoni cominciò a fare il diavolo, gridando e rompendo i bicchieri
ma gli bastava l'anima di fargli uscire il vino dal naso, se voleva,
di contrarietà, delusioni). buonarroti il giovane, 9-315: io credo pur che
alza la spada, e quando vede il bello, / tira un fendente,
brutto sperante, e per rovello / il resto che gli avanza all'aria scaglia
or voi se si rimane brutto / il povero rinaldo a quel boccone. goldoni
a rigettare tra gli apocrifi certi componimenti il non essere essi bellissimi a paragone di
ma! se gli elettori, per il bene pubblico, avessero ritenuto necessario che io
di romanzi. soffici, ii-363: il ragazzo era su per giù della mia età
piuttosto bruttino. pea, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante, perfino
.. al papato osporco romano, il quale per la bruttura del nome si fece
sergio. carducci, i-373: è il tipo, se non più grande,
brutture de'suoi carmi latini, anche il più gentile. piovene, 5-228:
più gentile. piovene, 5-228: il problema è più grave per il centro
5-228: il problema è più grave per il centro medievale di ferrara, un nodo
perpetrate brutture, erigendo ad esempio presso il fianco del duomo un'orribile gabbia di muratura
si volle piegare a bruttura, egli il cominciò a minacciare. capellano volgar.,
/ e degli onori a parte de'cittadini il rende. lambruschini, 1-153: questo
mi ucciderà! gioberti, ii-227: il tacito l'epiteto di regio porta seco
tacito l'epiteto di regio porta seco il concetto di ogni bruttura e scelleratezza. de
ma tutto della bruttura, della quale il luogo era pieno, s'imbrattò.
era lontano molte migliaia di passi, il che puotte... dargli ad intendere
chiari, limpidi, incorrotti, quanto il cielo avanza la terra in mondezza e purità
: fui costretto al alzarmi e bere il caffè all'in piedi, subito raggiunsi
: fare i propri bisogni. buonarroti il giovane, 10-928: s'io vo a
bruttura. lippi, 9-17: profuma il piscio i panni e i ferraiuoli, /
né guardan s'e'v'è pena il far bruttura. = deriv.
ci rimane la bruzzaglia codarda. buonarroti il giovane, 9-113: sfrattata quella diversa bruzzaglia
: la mattina avanti l'alba, il dilucolo, il crepuscolo, è voce special-
avanti l'alba, il dilucolo, il crepuscolo, è voce special- mente toscana
ora che precede l'alba o segue il tramonto. -a bruzzolo: sull'albeggiare
la mattina a brùzzolo, prima che il lattaio portasse il latte, eran già fuori
brùzzolo, prima che il lattaio portasse il latte, eran già fuori.
chiacchiericcio di molte persone, o imita il suono che si fa con la bocca per
dal suono bu bu, che rassomiglia il romore che fa colla bocca uno che
desperati, senza più studiar e beccarsi il cervello in vano risoluti ne andavamo a
le persone in quanto a questo ti daranno il torto, e a me la
. dati, 3-22: tornò ciapo senza il vino, e il padrone che s'
: tornò ciapo senza il vino, e il padrone che s'immaginò la [sua
leopardi, 1062: la buassaggine è il miglior dono che la natura faccia a
: al male del fianco è lodato il cuore della bubola, e la cenere delle
hanno veruno, come la bubbola, il picchio [ecc.]. =
. aretino, ii-71: bisogna ubbidire il signore, l'altre cose son bubbole.
son bubbole. varchi, 24-14: il caso sarebbe che fusse riuscito; l'
tutte bubbole. saccenti, 1-1-37: ingabbiò il merlotto / con bubbole e con chiacchiere
una vera bubola, mio caro fiorimo, il mio duello. de marchi, i-559
la tavola. baldini, i-633: il maestrino confessa di essere arrivato a mezzaselva
nelle cose. bartolini, 1-104: il pubblico che beve bubbole. 2
dalla fine, se volessimo riferir tutto il rimanente di que'discorsi, che lui
agg. rumoreggiante, mugghiante (il tuono, il mare).
rumoreggiante, mugghiante (il tuono, il mare).
guisa. 2. tremante per il freddo. dossi, 744: chi
{ bùbbolo). rumoreggiare, mugghiare (il tuono, il mare).
rumoreggiare, mugghiare (il tuono, il mare). note al malmantile
bubbolare, nel senese, si dice per il brontolare del tuono. tozzi, 2-11
bubbolava; e le nuvolette primaverili attraversavano il cielo come se sobbalzassero. 2
brontolare. pascoli, 656: viene il verno, viene il freddo acuto /
, 656: viene il verno, viene il freddo acuto / che fa nei boschi
coda al ventre. tombari, 1-88: il più ubriacone... s'era
so che di mosto in quel fiato e il ribollire d'un tino; il petto
e il ribollire d'un tino; il petto rovinato dal vino bubbolava alla lontana
piovere. 3. tremare per il freddo. -per estens.: tremolare
dal suono bu bu, che rassomiglia il romore che fa colla bocca uno che
bizzarro spavento che coglie, ora, il mio cuginetto poldo dinanzi a un piatto
, se s'inerpica uno scoiattolo, se il cucco fa il suo verso, tutta
inerpica uno scoiattolo, se il cucco fa il suo verso, tutta l'apparizione comincia
. pratolini, 2-75: aveva trovato il fuoco spento e i fratellini soli in casa
* fare bu bu, secondo il verso del gufo ', da bubo -dnis
muli. savinio, 2-97: il landò transitò al suono delle bubboliere.
e col fischietto la balia va svagando il bambino, e questi ponendosi in bocca
di sonagliera. 2. il rumoreggiare, il mugghiare sordo e lontano
2. il rumoreggiare, il mugghiare sordo e lontano (del tuono
/ stracci di nubi chiare: / tra il nero un casolare: / un'ala
un nome ad un tratto, fra il bubbolio del vento: « marco! »
: forse da questa voce bubbolo nacque il dir bubbole, che vale dir parole vane
, 5-261: spiccavano nel silenzio incantato il tintinno del bubbolo, il ritmico battere degli
silenzio incantato il tintinno del bubbolo, il ritmico battere degli zoccoli. baldini,
in guisa che da un'estremità abbia il nodo e dall'altra sia aperto { tommaseo
vicino, lassù sull'alpe, ma non il pastore bellimbusto tutto nastri e bubbole,
prima di guardar la parte dove aveva il dolore; finalmente la scoprì, ci
pagina fiacca, orsù! non è il dio-fece alle belle? soffici, 1-144:
dio-fece alle belle? soffici, 1-144: il vecchio alzò una faccia rasa, bluastra
3-146: sotto alla pelle incartapecorita, il corpo è tutto buche e bubboni,
di cocco. campana, 106: il battito forte nei fianchi del bastimento confondeva
battito forte nei fianchi del bastimento confondeva il battito del mio cuore e ne svegliava un
tumore dell'inguine '. prima del '6oo il termine per 'bubbone'
genere di uccelli, al quale appartiene il gufo. = voce dotta,
gatti sul tetto gnàulano disperatamente, bùbula il gufo, e la luna falcata, che
difende / 'bono! 'contro il 'bubù'ch'è mangiafuoco. =
antica misura agraria, biolca: quanto il contadino può arare in un giorno.
a'solchi dell'orto ottimamente si pianta il cece, e quando è maturo si coglie
n'andò alla buca, e fece il segno usato. b. pitti, i-i44
altra cosa. ariosto, 42-58: il cavallier, poi ch'alia scura buca /
ch'alia scura buca / fece tornare il mostro da l'inferno, / ove rode
manuca, / e da mille occhi versa il pianto eterno; / per esser di
d'un poco di riflesso di lume, il quale m'entrava in quella infelice caverna
era sola e tramortita o morta, e il putto rimanendo solo s'andasse fra quelle
vestizione. gli esercizi sul prato. il maneggio delle armi scariche. strisciare sul
, / vuole andar su, pur che il sol ne riluca; / però ne
8-37: volendo vedere la buca donde [il neonato] era apparso, tirandomi il
il neonato] era apparso, tirandomi il mio baccelliere per i panni, gli
animali. pulci, 14-60: èwi il cuculio con sua malizietta, / che
colombo nel capo. pancrazi, 2-60: il villano... presa un'accetta
accetta, andò ad appostarsi al sasso dove il serpe aveva la buca.
di livorno] / di cui m'ha il tanfo in tal modo conquiso / che
, quasi tutta la vita sua, facendo il guardiano delle imprese costruttrici, aveva dormito
-granaio sotterraneo. -saper di buca: il grano, allorché prende un tanfo particolare
che noi chiamiamo sito di buca, il quale è proprio dei luoghi rinchiusi
assai umidi, non è cosa lodevolissima il fare il siri e le buche sotterranee,
, non è cosa lodevolissima il fare il siri e le buche sotterranee, come
. quasimodo, 1-47: non svegliare il fanciullo che ti dorme accanto / coi
nella sua basa una buca di verso il lago. pananti, ii-52: si vanta
vanta nei paesi posti in buca / il gran passo del giorno di san luca.
: zola descrive nella « débàcle * il lento, implacabile (estendersi delle fanterie
estendersi delle fanterie tedesche tomo tomo tutto il margine della buca, a sédan.
ce n'è una grande come tutto il camion *. 7. debito
carbone: ripostiglio del carbone, sotto il focolare. -buche del fornello: che
cuffia di legno, ove prende posto il suggeritore. dossi, 649:
pirandello, i-29: sul palcoscenico, il cupolino del suggeritore, messo da parte
un giorno seppellirà l'amico, poi il fratello; / e le buche s'aprono
, quand'è pieno, si cerca il posto per la sua fossa.
sua fossa. -buca tartarea: il regno d'oltre tomba. monti
: da questi sproni / punto adunque il magnanimo e vincendo / carità di natura ogni
ottonaio, 1-30: i buon mercanti il sanno / per la buca lor fatta
è prezzata quella buca nella quale entrò il suo nocciolo. -pigliare alle buche
volendo persuadersi che nelle terre poco appianate il grano non può far di meno di non
81: sapeva segnare sulla faccia del bambino il luogo preciso dove la pelle se ne
anche sotto alla neve per cui trapassa il gambo, onde innalzarsi nell'aria libera.
pascoli, 739: ed egli fu il leucoio, ella il galantho, / il
ed egli fu il leucoio, ella il galantho, / il fior campanellino e
il leucoio, ella il galantho, / il fior campanellino e il bucaneve. cicognani
galantho, / il fior campanellino e il bucaneve. cicognani, 1-81: c'era
umido e puzzolenti di fogna: c'era il sole che il bucaneve esce a salutare
di fogna: c'era il sole che il bucaneve esce a salutare. stuparich,
, ciondoloni sull'esile stelo incurvato: il più lieve soffio li rabbuffava e li
nascono tra l'ultimo brivido dell'inverno e il primo timido bacio della primavera, creati
olandese), impegnato a condurre durante il secolo xvii un'ostinata guerra corsara a
alle antille si affumicava la carne e il pesce », avendo gli avventurieri francesi
», avendo gli avventurieri francesi adottato il modo di arrostire la carne usato da quegli
un cinematografo d'avventure, dove talvolta il pioniere puritano somigliava come due gocciole d'
cellini, 577: avevo fatto bucare il detto lapis lazzuli. magalotti, 21-28:
fare un vero taglio taglissimo continuato per tutto il dintorno della materia sconficcabile, solo col
, e con esso vi volea bucare il corpo. i. neri, 3-13:
. fracchia, 161: nel palparsi il fianco, senti che versava sangue.
arrivò al piano. montale, 23: il grillo insidioso buca / i vestiti di
. intr. raro e letter. aprirsi il passo, introdursi, penetrare in un
. locuz. -bucare i biglietti: fare il foro di controllo nei biglietti ferroviari o
-a). disus. lavandaio; il locale ove si fa il bucato.
lavandaio; il locale ove si fa il bucato. tommaseo [s.
bucati. bucatala, donna che fa il bucato, o serve a farlo, e
'. de sanctis, iii-199: faceva il medico, ma l'anima era a'
aria). moravia, vii-34: per il resto il solito squallore dei locali intorno
. moravia, vii-34: per il resto il solito squallore dei locali intorno alla stazione
massa nera bucata di punti luminosi lungo il bordo, con un rumore sordo di ali
marito di notte e di giorno appena il babbeo voltava le spalle. bucato2,
in bucato: lavare i panni mediante il bucato. buti [crusca)
bucate di qua e di là si guadagnava il vivere. cellini, 1-4 (26
. soderini, ii-77: facendo il bucato ai panni quello che le medicine
fiasco di tribiano che me lo aveva dato il predicator di san francesco perch'io gli
tassoni, v-131: quando le donne fanno il bucato, mettono a bollire l'acqua
anch'io m'ho fatto lecito secondare il comune abuso. muratori, 7-iii-175:
marmo pario convertita ad uso di fare il bucato. carena, 1-370: bucato:
che? che? che? » balbettò il povero sorpreso, con un volto fatto
, i-269: ognuno vuol mettere il suo cencio in bucato. verga, 3-29
: sa pure cucire e si fa il bucato da sé, e si rattoppa le
bello e smollato i panni per fare il bucato e gli aveva già inconca ti.
: le farfalle nei prati / facevano il bucato / al corredo del principe ragno.
di donne che lavano i panni. il bucato è una specie di cerimonia collettiva
era più stata in grado di fare il bucato, e nemmeno di rigovernare.
/ con ch'io pur scriver potessi il bucato. berni, 181: s'e'
: sapete voi quel terrazzo ch'è sopra il tetto, dove, già due dì