le cose infinite che cospirarono a spingere il malumbra a quel suo tristo mestiere,
: coloro a cui non fu concesso neppure il più rudimentario organo mistico ritengono che le
persuaderà di non poter tanto tagliare [il romanzo] senza offendere gli organi vitali e
fatto per esprimere e manifestare di fuori il senno ed il lume dentro. sacchetti,
e manifestare di fuori il senno ed il lume dentro. sacchetti, v-36:
g. m. casaregi, 1-237: il navicellaio o mulattiere non è altro che
, per esser lontani, non è possibile il poterla consegnare o restituire di presenza.
filangieri, i-498: è scandalosa cosa il vedere che i legislatori di roma credettero
della verità. gioberti, ii-207: il galilei, trovando gli strumenti, creò
galilei, trovando gli strumenti, creò il vero organo materiale delle scoperte; e accoppiando
al metodo esclusivo e induttivo la deduzione, il calcolo e l'ipotesi, compose l'
. magalotti, 21-12: è tutto [il termometro] di cristallo finissimo lavorato per
delle proprie gote per mantice, tramandano il fiato per un organo di cristallo alla
organi che valgano a palesarla e senza il necessario coraggio. de sanctis, ii-15-284
ha creduto sempre e crede che il giornale sia organo delle sue opinioni.
era, fa un mese appena, il tuo giornale / organo del partito moderato;
'. b. croce, iii-22-203: il secondo congresso italiano, quello di reggio
, scevro ormai di anarchismo, battezzò il partito 'partito socialista dei lavoratori italiani
, manifesta ad altri i sentimenti, il volere di qualcuno, o ne mette
, ciò non significa doverne rendere meccanicamente il suono, ma farlo con la propria intelligenza
pubbliche inclinazioni. baldasseroni, 238: il gonfaloniere di firenze si fece organo dei
gli altri buoni dovrebbero accettare senza riserva il programma e farsene organi in firenze e toscana
possa essere un organo di palmerston. il tempo chiarirà questo ed altri sospetti;
in questo caso l'ambiente, nel quale il filosofo o il poeta opererebbe da organo
ambiente, nel quale il filosofo o il poeta opererebbe da organo delegato. -intermediario
e senza riserva alcuna per se stesso che il farlo con detta riserva, poiché nel
con detta riserva, poiché nel primo caso il suffeudante viene stimato un semplice organo,
semplice organo, overo istrumento, mediante il quale il padrone dia il feudo al suffeudato
, overo istrumento, mediante il quale il padrone dia il feudo al suffeudato.
, mediante il quale il padrone dia il feudo al suffeudato. -personaggio che
costituisce, in un'opera letteraria, il movente fondamentale dell'azione. de sanctis
azione. de sanctis, 9-124: il damerino astolfo, provvisto di un libretto
: coll'organo de'nostri consultori proponemmo il prestito nazionale con regole più opportune ed
di timbro e di costruzione identiche; il meccanismo dei tubi sonori è messo in
è messo in azione dalle tastiere, il cui numero varia da uno a cinque
remota antichità (già nella bibbia, il re e david sonava uno strumento simile
fu costruito in varie dimensioni; verso il sec. ix, monaci tedeschi e francesi
una fune, mentre la sinistra azionava il mantice e la destra premeva i tasti,
nel sec. xii e, verso il sec. xv, apparvero i primi
da organo, mi viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia. bibbia
, ciò è alla quale s'adopera il fiato e gli organi ad acqua. leonardo
poi i mantici, la cassa, il somiere, i tasti, i pedali,
tenori, i flauti; e così il menar i mantici, sonar organi, mutar
procurarmi sul teatro un organo per accompagnare il quartetto della preghiera. tramater [s
ultimi anni da greniè a parigi, il quale con un meccanismo particolare seppe dare
foresta di pietra. -con metonimia: il suono prodotto da tale strumento musicale.
delli piagnenti. oliva, 600: perché il fortunato neofìto, prima che finisse l'
a festa la casa d'iddio / tra il fumo degl'incensi e i lampadari:
i-251: come maestro di cappella, il suo posto era sulla banconata d'un
eseguire, e convenientemente disposte: quando il cilindro gira, le punte agiscono come dita
.]: 'organo 'era già il nome volgare della diafonia, cioè uno
di latta. vittorini, 3-114: il suono è pieno, è il canneto
3-114: il suono è pieno, è il canneto che piglia vento...
, piagnucoloso, ma, in tutto il suono, così profondo. 12
accenti di quegli organi celestiali, overo il cibo di quella salutifera ambrosia, il cui
overo il cibo di quella salutifera ambrosia, il cui savore non sazia e non invilisce
altro che una soavissima armonia, la quale il signor iddio gli perpetui.
insieme delle opere logiche di aristotele comprendente il libro delle 'categorie ', il
il libro delle 'categorie ', il libro dell interpretazione ', i due libri
gli otto libri dei * topici 'e il libro degli 'elenchi sofistici '. -anche
libro degli 'elenchi sofistici '. -anche: il contenuto di tali opere, il sistema
: il contenuto di tali opere, il sistema concettuale espressovi. bruno,
operazioni logiche fondamentali quali l'inversione, il prodotto logico e la somma logica.
nel primo ponte di una nave per il deflusso dell'acqua nella sentina. tramater
, bisogna incaminar prima quelli che portano il cavaletto o trepiè, e questi siano seguitati
più travi congiunte solamente dai iati, il quale sta sospeso sulla porta delle fortezze
luogo della vecchia saracinesca, perché ponendovi il nemico al di sotto qualche ostacolo per
artiglieria, la parte in cui avviene il rinculo della bocca da fuoco, costituita
usato nella seconda guerra mondiale; permetteva il lancio contemporaneo di 16 razzi.
della idealità, e vorremmo non soddisfare il solo brutale organo olandese dell'acquisto.
e riprovevole. carducci, ii-10-107: il chiedere elemosina per or
non et coetera sumsit 'ec. il resto, diciamo noi, lo canta
verrò in terzo colla zolfa maggiore, e il resto lo canterà l'organo.
, organuzzo. gioberti, 4-2-620: il principio degli atomisti è una moltitudine di
corradicale di fcpyov 'opera, lavoro per il n. 9, cfr. ebr
invar. insieme dei fenomeni che provocano il differenziamento e la strutturazione degli organi durante
sono l'organogenia dei civili, e il volervi trovare una pulitezza adulta e maturata,
». « per appunto insegna » ridacchiava il prete. « e che insegna?
« e che insegna? ». il prete trionfò: « è professore di organolettica
una sostanza, come l'odore, il sapore, il colore).
come l'odore, il sapore, il colore). lessona, 1034
radicale alcoolico, come l'etile, il metile, ecc., è unito ad
un metallo; lo 'zinco-etile ', il 'potassio-etile 'sono sostanze organometalliche.
medie. dottrina patologica che, limitando il concetto di malattia, sostiene 1'esistenza
costruzione degli strumenti musicali, considerandone il materiale, le dimensioni e le proporzioni.
: uso di mezzi propri ad attivare il rinnovamento organico nei casi di alterazione degli
. chim. soluzione colloidale in cui il mezzo disperdente è un composto organico.
mai più quale suo organo mi diede il siero di cui abbisognavo. = voce
pègaso1, sm. mitol. secondo il mito greco, cavallo alato e immortale
favoleggiandosi, si dice che generò con medusa il cavallo alato il cui nome fu pegaso
che generò con medusa il cavallo alato il cui nome fu pegaso, che, volando
nettuno nacque un cavallo alato, detto il cavai pegaso: il quale...
cavallo alato, detto il cavai pegaso: il quale... aveva anco in
,... come se tra il compositore e '1 copiatore, tra l'asino
e sembiante, / poi si termina il piede in piedestallo; / visi di can
/ in tre piedi, viziosa più che il diavolo. giovio, ii-no: queste
ad un canuto / vecchio poeta / il vino è poppa; / e il suo
il vino è poppa; / e il suo pegaso, / se sen abbevera,
prima dell'attigua costellazione di andromeda formano il quadrato di pegaso che, a certe
grandi pinne pettorali (e vi appartiene il pegasus draconis di colore brunastro e lungo
vivono tutte nei mari delle indie orientali. il comune pegaso ('pegasus draco '
e sul capo due liste dentate: il colore è azzurriccio. = voce
buono e caro servitor mio, il quale amorevolmente fece sicurtà e peggieria
. ferd. martini, 1-iii-31: il prinetti ebbe torto nella forma; disse
foscolo, viii-134: nel primo verso il dir 'sole 'per significare un individuo
soprannaturalmente perfetto è metafora enfatica della quale il petrarca abusò; e peggio i suoi
in tutto rea ». in questa parola il cuopre tulio e dimostra ch'elli avrebbe
serva con una voce / che taglia il viso peggio della sferza, / la
può andare peggio? e giù! hai il fucile! stendimi morto! bocchelli
trattato del ben vivere, 7: tutto il loro pensiero e tutta la lor pena
medici, i-123: tacito e solo il mio bel cor vagheggio; / e in
143: io sono in modo aconcio che il trarre i sassi è la minore,
che cani, noi! - / risponde il pezzente. piovene, 1-209: mi
dispone sempre peggio nel suo interno verso il marito. vittorini, 8-23: ti
, quando lo seppe si sentì diacciare il sangue, barcollò peggio di quella notte
veggendo lui sì mutato, vie peggio perdea il coraggio. nievo, 1-109: non
a un avv., gli conferisce il grado di comparativo di minoranza: meno
i signori inquieti;... il regno sanza armi, sanza governo. gheri
porto / d'ogni tempesta con- ducea il tuo legno, / senza la qual tu
morto. foscolo, ix-1-401: crebbe il traffico peggio che infame d'adulazioni e
., 8-115: or dì: sarebbe il peggio / per tomo in terra,
fosse cive? petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il
il mal mi preme, e mi spaventa il peggio. niccolò cieco, lxxxviii-n-199:
seguon la traccia, e 'l mal conduce il peggio. sanudo, li-85: ancora
se non la grande apparenza, ma il peggio e il merito de le cose si
grande apparenza, ma il peggio e il merito de le cose si deve attendere.
nelle miserie; e quel ch'è il peggio, ci manca ogni giorno più
calamità al peggio. saba, 541: il pensiero / irraggia un ultimo vero;
un ultimo vero; s'illude / che il peggio -forse -è passato. gramsci,
: gli spagnuoli a tal avviso varcarono il fiume. fecero lo stesso i francesi e
i francesi e vennero alle mani con il peggio di quelli, che perderono diversi
gramsci, 7-191: 'il male minore o il meno peggio'(da appaiare con l'
tutto bello... c'è il peggio e il meno peggio, l'ottimo
... c'è il peggio e il meno peggio, l'ottimo non c'
. dominici, 4-124: al corpo fate il peggio che potete, però ch'è
vo'teco provarmi, / e fammi il peggio, poi, che tu poi farmi
, quell'i- stessa mi fa oggi il peggio che può farmi, avendomi impresso
nel petto l'amore di colui che ha il cuore... di durissimo smalto
facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui, e trascuro il mio
secondo il piacere altrui, e trascuro il mio dovere; e poi mi toccan de'
: oggi è tenuto ottimo chi non fa il peggio che può. castelvetro, 8-1-425
figurato? significa ciò che andiam dicendo, il peggio si fa fuori; la peggior
piglia i tuoi ducati ducento e faranne il peggio che tu sai, né mi venir
; / e veggo ben che non sarebbe il peggio / che fra tanti sospir giugnessi
signore annibaie, che crediate questo, che il giuoco non sia contesa. d'aquino
campare da peggio. saba, 381: il novonato morì; né si dolse /
di peggio » quando dovremmo dire: « il peggio verrà. verrà un giorno che
un tanto, e dicesi 'pagare il peggio, i peggi '. quando finiscono
'ma quello che i giuocatori dicono 'il peggio ', il biliardaio dice '
i giuocatori dicono 'il peggio ', il biliardaio dice 'il pallaio ',
peggio ', il biliardaio dice 'il pallaio ', giacché il pallaio è egli
biliardaio dice 'il pallaio ', giacché il pallaio è egli stesso a chi il
il pallaio è egli stesso a chi il così detto 'peggio 'cioè la partita
: la gotta tutta via mi tormenta et il peggio è che quanto più vengo in
non sono risparmiati nel male, che il simile non avenga a noi, o
peggio. alv. contarini, lii-15-245: il popolo, con le persone del contado
un veneziano. muratori, 5-iv-18: il peggio mi sembra che gli uomini, da
altrui componimenti. temanza, 297: il male si è che non fu mai
è che non fu mai compiuta ed il peggio che le scale e le finestre
peggio. mazzini, 14-6: domani è il giorno dell'elezione; si fa in
tirati e peggio. zena, 1-411: il peggio era per marinetta, vestita come
o peggio. piovene, 15-74: il peggio, che doveva venire più tardi,
peggio, che doveva venire più tardi, il rigurgito del fondo ottuso, non poteva
tortora, i-294: stimò alla fine il re carlo peggio di ogni altra cosa il
il re carlo peggio di ogni altra cosa il rimandarlo a dietro
dalla virtù e dal vizio, che sono il modo primiero da riconoscere il meglio dell'
che sono il modo primiero da riconoscere il meglio dell'uomo e 'l peggio,
pascoli, 1431: pazienza gli è il meglio / ch'abbiano gli uomini in
in terra, e l'impazienza gli è il peggio. piovene, 3-198: rispondevo
, e sembrava sollecitarlo, quasi per ricevere il peggio di me e renderlo puro.
valore. de luca, 1-254: il venditore non possa pretendere di dare del
dare del peggio e del corrotto e il compratore non possa pretendere di sciegliere l'
possa pretendere di sciegliere l'ottimo e il migliore. settembrini, 1-193: il
il migliore. settembrini, 1-193: il re che aveva per molti anni tenuto da
regolato quel ministero negava tutto, e dava il peggio, e tardi.
, 300, 400. se poi il peggio, cioè l'inferiore metallo, supererà
, cioè l'inferiore metallo, supererà il legittimo, cosicché per marca vi saranno per
meno rilevante o più condannabile. - il meno peggio: parte che meno si presta
, 9-71: quanto inoltri più, più il suol s'impruna; / arragona,
arragona, peggior di catalogna, / finché il peggio del pessimo si aduna / là
del pessimo si aduna / là dove il bel madrid non si vergogna / di
... gettò in ombra il suo peggio e diè rilievo al mirabile delle
. gozzano, i-1349: la raccoltà adunerà il men peggio delle mie liriche.
). brusoni, 4-ii-182: passò il giorno de'ventitré con picciole operazioni d'
roma: gli resiste innocenzo e ributta il re con la peggio dagli assalti notturni.
fra giordano, 1-209: per altro il pensiero è più peggio. cavalca,
, ma peggio assai, / se il compenso da darsi ei fosse tolto / sovra
: / l'unica cosa radiosa è il nulla di un sorriso. -più
o dannoso. giuliani, i-292: il vento è la peggio rovina che li
-roba da fare andare in aria tutto il quartiere!... santo e
assalirla di fronte. moravia, ii-62: il perro disse che gli occhiali parevano un
: gli insorti sostarono poiché compresero che il volger le spalle oramai era peggio,
dal guscio, ma almeno conoscere bene il proprio prima di entrare nel guscio degli
del nostro? -più truce (il volto). manzoni, pr.
, 5-88: se bene è antico [il motto] e perciò non tanto noto
-più volgare. carducci, iii-17-98: il poema burlesco dà agli dèi e agli
agli eroi dell'epopea l'atteggiamento e il linguaggio della peggio commedia.
commedia. -il meno peggio: il più soddisfacente o apprezzabile nella mediocrità generale
mediocrità generale. carducci, iii-16-97: il men peggio è un sonetto del baretti
perché intorno vien su gente che conosce il mestiere. -il meno peggio: che
che è di qualità meno sgradevole, il piu passabile. borgese, 1-140:
, 2-177: - questi, -disse il natta, -... sono in
la mia flamminia, / deliberato avea il territorio / umano abbandonare. -forsi partitasi
. pascoli, i-37: qualche volta il canto iniziale non è ne bello né dolce
26. locuz. - alla, il meno peggio: nel modo più soddisfacente
circostanze. codemo, 309: mettiamoci il core in pace, e fin che non
salute m'aiutino ad assolver questo dovere il meno peggio. landolfi, 2-141:
. landolfi, 2-141: nell'oscurità il giovane cercava alla meno peggio di sistemarsi
senza far parola. landolfi, 2-32: il giovane era ridiventato alla meno peggio padrone
comune. magni, 15: fece il castellano preparare una mensa, regalando s
solamente contra di noi, ma contra il proprio lor fondatore e capo incrudeliscono et imperversano
così alla peggio. giuliani, ii-322: il padrone mi trattò alla peggio: gli
alla peggio: gli ebbi messo in punto il podere che facea innamorare; proprio
troppo di lor pavento: sol di costoro il nome / mi fa di gelo il
il nome / mi fa di gelo il sangue, mi fa rizzar te chiome.
che, a valer poco, varrà quanto il vostro. manzoni, pr. sp
: ciò mi è alieno quanto tutto il resto. -al peggio: con
, lxxxviii-i-286: vo gridando come mugghia il toro, / di te pensando, com'
guida, ché ha due percosse, dove il guidato n'ha pur una. machiavelli
yconcl. (1-iv-340): né il seguirlo [amore] in ciò che per
quello diventa scoria, o ver zolla, il quale, posto nella fornace delle tribulazioni
peggiorare. pigna, 120: viene il colpo mortale a tempo assai, / se
giuglaris, 1-93: lasciava che, andando il tutto alla peggio per trovarsi le piazze
. albertazzi, 568: correvate il rischio di non poter più liberarvene se
andare per la peggio. -avere il peggio, la peggio; rimanere al peggio
com battessono, n'avrebbono il peggio. romanzo di tristano,
, ma ben assai gli pesava che il povero figliuolo di telamone già due volte
due volte nella causa medesima ne avesse avuto il peggio da un indegno avversario.
i-580: in fondo non le spiaceva che il suo amico, non praticante, avesse
di peggio in peggio: per indicare il peggioramento, il deterioramento, l'aggravamento
peggio: per indicare il peggioramento, il deterioramento, l'aggravamento di uno stato
di male in peggio tuttavia s'intricava il negozio, con travaglio non poco del
da poco, certo si è che il lami ci ha fatti da peggio.
dechina. fosco / o, vi-290: il secolo de'tre tolomei (gli altri
memoria del trascrittore. -mettersi il tempo al peggio: tendere a un andamento
): riman da vedere se [il contagio] possa essere accidente. peggio
un corpo all'altro. -pigliare il peggio: scegliere sempre le soluzioni o
, che si suol dire che pigliano il peggio sempre, noi saremo a quel
medesimo. -rimanere, toccare il peggio o la peggio a qualcuno:
; e... ai ducheschi rimase il peggio di questa così disperata battaglia.
ad amor chieggio: / sto male il giorno e poi la notte peggio. g
altri che abbia condotto esercito salvo che il duca d'alva, vecchio già d'
potevano star peggio un tantino, / se il ciel non le aiutava nella fine.
al peggio le sue, per volgere il discorso in contesa e non dargli luogo
han mai voluto capire, cioè che il peggio viene sempre appresso. proverbi toscani
: e prova ne sia, che il proverbio lo han fatto gli uomini. tommaseo
per chi le riceve [ma sovente il rovescio. tommaseo]. ibidem, 292
fanzini, ii-692: io dico che dopo il male viene il peggio. gramsci,
: io dico che dopo il male viene il peggio. gramsci, 7-191: ricordare
peggio. gramsci, 7-191: ricordare il detto popolare che « peggio non è
mai morto ». -il meglio raccolga il peggio: v. meglio, n.
-tanto peggio tanto meglio: per indicare che il deterioramento della situazione sociale, politica
(ant. pegioraménto), sm. il peggiorare, il divenire o il rendere
), sm. il peggiorare, il divenire o il rendere peggiore, meno
. il peggiorare, il divenire o il rendere peggiore, meno perfetto o più
nella malvagia instituzione e indovuta si mostra il comun danno e pegioramento e questa è
beni grandi. pascoli, ii-154: il mosca accenna a peggioramento della gente tosca
nel podere ch'è iscritto di lato e il pegioramento del podere e quello che pagai
male. galileo, 1-2-215: se il peggioramento mio va crescendo, come
quattro giorni in qua, dubito che il dettar più lettere sarà giunto al fine.
, i-60]: per tutte queste operazioni il n. n. non ha ricuperata
peggioramenti. a. cocchi, 4-2-69: il peggioramento dopo che cessò la pletora periodica
. carducci, ii3- 69: nonostante il perdurare della malattia senza sen- sibil peggioramento
condizioni psichiche. moravia, v-473: il giorno dopo, per quanto mi sforzassi
per quanto mi sforzassi di illudermi che il riposo e il sonno avessero modificato i
sforzassi di illudermi che il riposo e il sonno avessero modificato i sentimenti di mino
mi feci fare gli anni passati, il mio piede sinistro, peggiorante sulla sua
segnoria, / in mante guise pegiora il suo affare. g. villani, 5-19
avere migliorato stato per fare impe- radore il detto otto, troppo lo peggiorò, ché
cent., 75-71: nel predetto anno il baver per quistione / da lucca tra
è causa d'indugiar sempre e peggiorare il negozio. foscolo, xii-631: il secondo
il negozio. foscolo, xii-631: il secondo [doge] non migliorò né
peggiorerò. bacchelli, 1-i-481: rifaceva il quadro, che non aveva bisogno d'
a non infiammare, a non corrompere il male coi rimedi. bartolini, 20-378
, iii-305: vien ora dante mostrando che il crescer di numero che fa la città
in quell'anno incominciò tiberio a peggiorare il principato. 2. rendere meno bello
nel rimanente. carducci, ii-15-248: il verso 5 della prima a me non
carducci, iii-27-46: egli ha peggiorato il genere, avvolgendolo in un frasario sozzo
malcontento e timore gli avevano peggiorato anche il carattere. 4. diminuire il
il carattere. 4. diminuire il valore intrinseco di una moneta abbassando,
uso degli altri ti sforza spesso a guastare il tuo e, volendo mantenersi la moneta
. davanzati, ii- 452: replica il debitore: s'io ti do un fiorin
bene come questo: e a dire che il lasciassi a costui per trentotto soldi!
che elle scaldano e seccano e peggiorano il corpo. boccaccio, dee., 3-9'
in quel punto che costui non levò mai il pensiero di questi fiorini cinquecento che si
e li cardinali feno bon tenor, dicendo il papa pezorerà per uno ducati io.
di riposare, anzi è alcuna volta il suo cuore istato un poco istanco,
volendo soccorrere alla natura umana, mando il suo figliuolo ad incarnare. passavanti,
avveggano [gli uomini] che, se il mondo sempre andasse peggiorando e che i
non pò. vasari, 4-ii-741: il cardinale mi aveva oferto iacopino, ma
e peggiorasi quanto è più vii cosa il loto. c. i. frugoni,
su i libri impallidì, / tanto il mondo peggiorò. g. gozzi,
sono peggiorati? giusti, 4-i-68: il mondo pèggiora: / (gridan parecchi)
/ (gridan parecchi), / il mondo pèggiora: / i nostri vecchi /
l'integrità o la purezza originale (il costume). savonarola, iv-334:
. delfico, i-35: quanto più il corpo della nazione pende alla forma aristocratica
e sospettoso. nievo, 339: il suo temperamento avea sempre peggiorato: tiranneggiava
mazzini, iv-3-49: quanto all'italia, il piemonte, genova e la toscana peggiorano
. villani, 7-147: d'allora innanzi il reame di francia sempre andò abbassando e
e peggiorarono. carducci, iii-11-232: il reggimento dei signori da correggio andò sempre
peggiorata, così si vede esser occorso il contrario alla fanteria e alla cavalleria alemanna
di loro peggiorò nelle scienze e nelle arti il buon gusto che già da qualche secolo
del capitan monte acuto da faenza, il sig. duca nostro essere piggiorato di modo
pegiorare. davila, 48: dopo che il re francesco aveva cominciato peggiorando a dar
voi, per ritrovare / colla vostra salute il mio conforto. / e in udirvi
farmi ammalare. foscolo, xvi-156: anche il mio occhio peggiora. manzoni, pr
ragazza cominciò a peggiorare appena andato via il postino. soldati, 2-494: piero
arrivo ». -essere deturpato (il volto). lapidario estense, 164
con papà e ho lasciato al suo parere il chiedere o no un impiego. leopardi
e sì nefando, / è peggiorato il viver nostro. mazzini, 75-217: le
-presentare maggiori difficoltà. girone il cortese volgar., 518: passa il
il cortese volgar., 518: passa il letterato marmo, e la via non
antico, e di peso acini 56 il carlino. per il che mancò il peso
peso acini 56 il carlino. per il che mancò il peso acini 9 1 /
56 il carlino. per il che mancò il peso acini 9 1 / 7 per
della moneta peggiorata vi vollero per conguagliare il fiorino, che stette sempre fermo nel
imbruttirsi. muratori, 7-ii-20: dopo il mille peggiorò la maniera di scrivere:
15. diventare inclemente, perturbato (il tempo). pascarella, 2-9
pascarella, 2-9: durante la notte il tempo peggiora con piovaschi, pioggia e
. 16. locuz. peggiorare il gioco: comportarsi con maggiore durezza e
cent., 37-76: appresso poi peggiorarono il giuoco, / ch'egli il disfero
peggiorarono il giuoco, / ch'egli il disfero [il castello di trevigne] insino
giuoco, / ch'egli il disfero [il castello di trevigne] insino a'fondamenti
megliora chi non peggiora. [ma il contentarsi di non peggiorare e ne'mali corporali
col suff. -accio, che assume il significato suddetto. atti del primo
è quella del poter formar dalle voci il superlativo, il diminutivo, l'accrescitivo
del poter formar dalle voci il superlativo, il diminutivo, l'accrescitivo, il peggiorativo
, il diminutivo, l'accrescitivo, il peggiorativo, vezzeggiativo, avvilitivo. corticelli
la crusca. mazzini, iii-1-279: il medesimo secolo xvi ebbe un altro autore di
: eccomi qua, signorino. sono il sor accio, peggiorativo di professione,
, peggiorativo di professione, vecchio come il primo topo, ma sempre sano e pien
longhi, 271: sarà stato soltanto il caso a voler che il soprannome di masolino
stato soltanto il caso a voler che il soprannome di masolino fosse un vezzeggiativo,
'crepuscolare 'sta invece qui per il contrario di retore, di urlone, tronfio
prepotente, accattabrighe. bacchetti, 1-iii-180: il contatore dei giri li raccolse in quella
più rozza. mazzini, 34-244: il 'socialismo 'che i francesi derivarono dal
derivarono dal principio fondamentale di bentham è il peggiorativo dell'idea sociale che la democrazia
più malevolo o malizioso (un uso, il senso d'una parola); deteriore
con tanta insistenza contrappose le vernunft e il verstand, la ragione e l'intelletto
. villani, 9-62: così si partì il re ruberto con sua oste assai peggiorato
'scri- nia ', dove era il poema, per bruciarlo. 2
azeglio, 5-72: non è possibile immaginare il danno che risultò sì al pubblico che
, e la ribattè peggiorata di nuovo il quarto; o per la buona, la
a seneca. colletta, i-241: il re, che avea ripigliate le maniere di
, s'è possibile, peggiorata, il dottor rizio non resse. pascoli,
. cantù, 454: gli piangeva il cuore per alpinolo che credeva dover essere
faticosamente barocche. era, peggiorato, il classicismo cattolico del vida.
che è o appare meno ricco o il meno dotato di qualità positive; che è
positive; che è più distante o il più distante dalla perfezione, meno degno
i-i (1-iv-35): egli era il piggiore uomo forse che mai nascesse. savonarola
e poi non ci vergogniamo di usurpare il nome cristiano, essendo simili e peggiori
voleva ella farmi questo sì gran torto, il quale è di stimarmi sì fattamente piggior
io che sono avanti a tutti, il peggiore di tutti. bartolini, 20-39:
di tutti. bartolini, 20-39: sono il peggiore di tutti quanti? / vi
ogni volta che anteo si ve- dea il peggiore della battaglia, sì. ssi lasciava
, 1-13-5: in uno stanzino sotto il tetto, a guisa di pipistrello abitava
pipistrello abitava un certo uomo dabbene, il quale, datosi tutto allo studio de'
di tutta la via atenea, e il farmacista dirimpetto tenevano su per giù il
il farmacista dirimpetto tenevano su per giù il medesimo discorso. -che denota inimicizia o
s. venier, lxxx-3-840: dimostra il presente duca ogni peggior volontà [verso
, 10-57: sapesse discernere... il male per sé, cioè qual fosse
e più perniciosi scandali di questo tempo era il sentire ogni giorno uscir fuori nuovi editti
della donna ei corse / e pospose il divino al proprio amor e. tortora
l'arcivescovo di avignone per comporle: il quale la ritrovò anche in peggiore stato
: lo stato della solitudine è considerato il peggiore: quindi una falsa carità fa
veggiono? ariosto, 32-61: le preme il cor questo pensier; ma molto /
prima, di ruggier, che tolto / il suo amor le abbia e datolo a
fra tanti e sì gran mali era il peggiore j d'ogni altro, e 'l
crudele e miserando, / ch'appena il morbo gli assalia, che tutti, /
noia d'esser ammalato sarebbe al presente il peggior d'ogn'altro. mazzini, 64-207
nel freddo della solitudine, ch'è il peggiore dei mali, saranno presso a
, suscita, o padre, a ravvivarle il pensiero dei morti che amammo e che
che ci amano. padula, 296: il celibato 'imposto 'e 'fatale
nel veder modo di farla sparire sta tutto il roblema dell'odierna civiltà. d'annunzio
cadeva in una specie di paralisia psichica il cui sintomo primo era una incuranza profonda
, inf., 9-15: nondimen paura il suo dir dienne, / perch'io
della lingua ì foscolo, vii-121: il danno peggiore che a noi possa fare
follia propaga funeste idee, s'impone il silenzio. beltramelli, iii-1203: la guerra
come non si sarebbe pensato mai che il chiaro di luna fosse diventato il peggior nemico
mai che il chiaro di luna fosse diventato il peggior nemico del genere umano. barilli
, i-321: quello di invecchiare è il peggior errore che l'uomo possa commettere.
senza mezzi a disposizione, dai peggiori impacci il proprietario. -con uso neutro.
interesse comune. guicciardini, 2-2-17: il governo di uno, quando è buono
uno, quando è buono, è il migliore di tutti; ma quando è cattivo
tutti; ma quando è cattivo, è il peggiore. de sanctis, ii-15-164:
credi tu che si cavi di casa, il migliore o pur il piggiore? patrizi
cavi di casa, il migliore o pur il piggiore? patrizi, 2-53: né
. crescenzi volgar., 9-75: il cacio che sene fa [con il latte
: il cacio che sene fa [con il latte di pecora] è nutrimento del
cibi e le bevande di milano sieno il rovescio di quello che mi bisognerebbe,
ne hai letto uno che ti sembri il 'meno peggiore 'degli altri; scusami
scopre ch'io l'inganno, / il gran rimedio usato sarà peggior del danno.
?? leonardo, 2-75: il sommo bene è la sapienza, il
: il sommo bene è la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo
la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo, imperò che, essendo
la prima è migliore, la peggiore è il corpo, la sa- pienzia e della
sa- pienzia e della miglior parte, il sommo male è della peggior parte e
dignità. tasso, n-iii-899: utto il male che si può dire de la natura
che avrebbe voluto, di quel che il generale aveva sognato. 16.
lo popolo superbo e traccurato si vinse il peggiore [consiglio], che la detta
procedesse. f. galiani, 4-381: il partito della quiete si stima il peggiore
: il partito della quiete si stima il peggiore. -più erroneo (un'opinione
lo sai, / or mi dona il tuo conforto! / del peggior che sia
peggior che sia già mai / uguanno il vedess'io morto / con pene e dolori
[medea] ebbe veduto giasone, il senso le fece scordar del tutto le proposizioni
piggiore, benché in abito vedesse e lodasse il migliore. foscolo, 1-159: di
altri e della sorte, / conosco il meglio ed al peggior m'appiglio. landolfi
: si può seriamente credere che uno vegga il meglio e si appigli al peggiore?
caggi in tanto errore, / ché sarebbe il tuo piggiore / e di chi si
fatto compagno / quanto è rinaldo, sarìa il tuo peggiore. achillini, ii-202:
agostini, 1-26: da allora cominciò tutt'il male che la natura corrotta originale ha
era in piacer suo che que'demoni il trattassero alle peggiori, aspettava intrepidamente il
il trattassero alle peggiori, aspettava intrepidamente il successo. -avere il peggiore, la
aspettava intrepidamente il successo. -avere il peggiore, la peggiore, le peggiori;
colla tua donna, fa'ch'aggie il piggiore / del gioco e dille ch'
, in quanto colui, che ha il piggior del giuoco, è battuto e
andrea da barberino, iii-92: fatto il primo e 'l secondo assalto e cominciato
primo e 'l secondo assalto e cominciato il terzo, essendo ognuno molto affannato, folicardo
essendo ognuno molto affannato, folicardo aveva il piggiore della battaglia. anonimo, xcii-1-325
battaglia. anonimo, xcii-1-325: il qual precetto si de'osservare cadavolta che nui
pezor. bisaccioni, iii-18: ando il colonello giovanni vuert con numerosa soldatesca e
una donna della peggiore specie. benché il marito guadagnasse molto, ella lo costringeva
alla volta d'italia. se i francesi il coglievano, l'avrebbero mandato per la
battuti li carlini di peso acini 56 il pezzo, quanto pesava un carlino di
o offensivo. seriman, i-108: il dottor coriandolo, timoroso di vedersi peggiormente
queste cose d'italia mi fanno dolere il capo assai peggiormente. -più sgradevolmente
assomigliare a caratteri ebraici (da cui il nome di pegmatite grafica) ', può
irregolarità della sua struttura, che sembra il prodotto d'una subitanea congelazione. vi
comune è la granitoide, nella quale il quarzo in grani, è misto confusamente
g. villani, n-104: il marchese di monferrato tolse la città d'
.. e la cagione fu perché il re ruberto per sua avarizia non pagava
autoveicolo e aeromobile) o un credito, il uale viene consegnato (o, se
favore) al suo creditore che acquista il diritto di possederlo fino a quando non
possederlo fino a quando non sia soddisfatto il credito a cui la garanzia si riferisce
suo debitore (la legge vieta invece il patto commissorio in base a cui la
passerebbe direttamente al creditore nel caso che il credito non venisse pagato); il
il credito non venisse pagato); il contratto in forza del quale viene costituito
credito o un bene immobile); il contratto con cui esso viene costituito (
dee venir qui testeso uno che ha pegno il mio farsetto. regola dell'ordine di
, per la quale frederico è priso; il sol- dano, donandogli libertà, vole
, vole cinquecento milia ducati; lassali il corpo de cristo in pigno e se ne
alla corona. de luca, 1-1-133: il pegno vero e naturale di fatto
: uno è quando si dà il pegno per pura cauzione e sicurezza del creditore
; l'altro quando si dà il pegno perché da esso si possa
far senza, ho messo ieri in pegno il mio mantello, e oggi il
il mio mantello, e oggi il vento urla come un indemoniato. de roberto
e l'albergatore, come pegno per il conto, si era tenuto le valige.
valige. codice civile, 2784: il pegno è costituito a garanzia dell'obbliga-
zione dal debitore o da un terzo per il debitore. possono essere dati in pegno
. lettera di pegno: documento con cui il cliente di una banca (o un
pegno convenzionale, a un terzo, che il creditore aveva diritto di ritenere fino al
). de luca, 1-229: il pegno convenzionale... è quello il
il pegno convenzionale... è quello il quale per convenzione si dia dal debitore
per sua sicurezza...; il pegno pretorio... è quello il
il pegno pretorio... è quello il quale col rimedio del salviano, ovvero
legale sul bagaglio per i crediti verso il passeggero nascenti dal contratto di trasporto.
nascenti dal contratto di trasporto. quando il passeggero adempie ai propri obblighi, il
il passeggero adempie ai propri obblighi, il vettore è tenuto a riconsegnare il bagaglio nel
, il vettore è tenuto a riconsegnare il bagaglio nel luogo stabilito dal contratto.
obbligo di restituire un importo equivalente quando il credito sia stato soddisfatto o, in
di ciò, al diritto di soddisfare il credito col trattenere definitivamente ciò che gli
ipoteca navale (nella legislazione vigente, il diritto reale di garanzia sui beni mobili
'pegno navale ': contratto col quale il proprietario d'una nave mercantile dà in
del credito vantato, che doveva versare il creditore che chiedesse all'autorità giudiziaria la
bando, dovuta quando si voglia intentare il beneficio del salviano interdetto.
pura misura o rappresentazione del valore, il che può farsi anche della carta,
privata cne esercita a scopo di profitto il prestito su pegno. - banco di
agenzia privata o istituto pubblico che esercita il prestito su pegno. -istituto di prestito
collegato con una banca) che esercita il prestito su pegno senza fine di lucro
. bernardino da siena, iv-159: il prestatore non presterà, sopra un pegno
, 3-53 (ii-521): io voglio il pegno in mano e voglio che i
giorno medesimo sarebbe per le pegnora venuto il bargello. [sostituito da] manzoni,
(123): un braccio per ritirare il pegno]. verga, 8-102:
1539) [rezasco], clxviii: il camarlingo de'pegni... sia
, transatto: quello che, scaduto il tempo per la riscossione, poteva essere
boschini, 39: portò via [il quadro], lassando un grosso pegno
prestito internazionale. compagni, 1-8: il vescovo d'arezo, come savio uomo
priorato, 7-34: a fiorenza venne inviato il questor francesco maria casnedi per negoziare col
soldati, perché (odi nuova scelerateza) il romano esercito giurasse a'barbari servitù,
morti o prigioni. boterò, 6-164: il duca mandò in spagna il prencipe filiberto
6-164: il duca mandò in spagna il prencipe filiberto, suo figliuolo, giovane
della sua ottima volontà e divozione verso il re catolico. n. villani,
vi resti. leoni, 140: diede il suo bimbo trienne in pegno agli austriaci
primorto. casti, ii-11-98: giunge il naviglio, e l'affidato pegno / sbarca
. 5. premio stabilito per il vincitore in una scommessa o in un
« io so fare un gioco, il quale farà trarre le brache a chi a
brache a chi a me parirà ». il primo vantatore, trovandosi sanza brache:
vadane un paro di calze ». il proponitore d'esso gioco, accettato lo
volto al mettitore delle calze e vinse il pegno. g. bargagli, 1-75
: di pegno senza giudice saranno, come il giuoco del segreto, quando si dice
quale ella dà la risposta forte, e il maestro del giuoco da poi chiama uno
del giuoco da poi chiama uno del cerchio il quale dalla data risposta indovini quel che
si fece una veglia, in casa il guazzese, di pisani et aretini,
vedremo in qual modo si debba dare il pegno da un cavaliere all'altro per segno
una lacrima è 'l premio, un laccio il pegno / del mio amor, lasso
stampa, 170: tosto ch'io vidi il caro pegno / de l'amor tuo
. boterò, 8-269: all'ora il moro, toltasi una scarpa del piede,
di tua ricolta onde guer- nirti / il bianco sen di quel vermiglio nastro / ch'
primo pegno d'amore, le presentò il cofano gentilizio. bianciardi, 4-27:
i benefici de la santade, lasciavano il pegno de la loro salute.
: non ha'tu di mia fede il cor in pegno / con sicurtà che mai
la man nuda e fredda alzando verso / il cavaliero in vece di parole / gli
/ se mi rendi, o nice, il cor, / quanto già cantai di
che avevano, come si suol dire, il mestolo in mano, esultarono nel vedersi
in mano, esultarono nel vedersi offerto il pegno d'una protezione tanto utile in
noi ponevamo come pegno su questa città il sangue versato. montale, 1-128: ti
, 36: chi seguita jesù possedè il pegno / di non venire a l'ultima
che te solo, / deh, preendi il dolce pegno de l'amore. tansillo
aveami a tanta speme dato ardire / il grazioso pegno che amor diemmi / allor che
moglie / ricevi in questi accenti / il pegno del mio ben, co'miei
primo bacio. montale, 2-43: cerco il segno / smarrito, il pegno solo
: cerco il segno / smarrito, il pegno solo ch'ebbi in grazia / da
: ben lieve fu de la mia fede il pegno, / onde meco a ragion
l'amante / di stima e confidenza il pegno estremo. c. gozzi,
14-27: ecco elena avanza / e il giovane da me tratto in errore / la
in gioventute, / e servò intatto il toro congiugale, / dando a sé gloria
ariosto, 3-30: ecco di quel bertoldo il caro pegno, / rinaldo tuo.
vii-552: l'alte fiamme fuggendo, il buon troiano / il vecchio genitore e 'l
fiamme fuggendo, il buon troiano / il vecchio genitore e 'l pic- ciol pegno
padre geloso, ingiusto padre, / contra il tuo sangue incrudelendo vai? / così
. martini, 4-45: consegnai alla signora il dolce pegno [il cane]:
consegnai alla signora il dolce pegno [il cane]: lei se lo riprese,
de'non suoi / pegni carco, inarcarsi il verde ramo. 10.
donne che, andandosene, vogliono lasciare il pegno di un desiderio. piovene, 14-43
, un cocente rimorso di aver distrutto il pegno che la legava al proprio amante
, anticipazione che funge da garanzia per il futuro attuarsi di una promessa o di
ed impermutabile stato di santità, nondimeno il più certo pegno della futura perseveranza è
più certo pegno della futura perseveranza è il non tener nella rocca dell'animo verun
sposo / nel suo morir pegno di gloria il rendi. cesarotti, 1-vii-5: la
, iii-618: ciò che si soffre è il pegno di ciò che si dovrà godere
, 1-129: tu aborri per istinto il vuoto e la noia della quiete, come
c'era, immediato pegno di discordia, il polesine di rovigo. -ricordo
l'ora di cui è pegno; il fiore d'infanzia. -qualità o
, 1-2-258: per questo abbiamo ricevuto il pegno della fede per tutto il tempo che
ricevuto il pegno della fede per tutto il tempo che pellegrinando sospiriamo pervenire alla sua
bellezza. granucci, 1-48: essendo il marito di costei avvisato di questo maneggio
di lei, come quegli che allora curava il bel pegno dell'onore, uccider la
46: la fé, conte, il più caro e ricco pegno / che possa
deledda, ii-238: la sua salute è il più bel gioiello, con quel pegno
dir vago, altero e degno / ornate il mondo; né più caro pegno /
vostro. c. bini, 1-145: il pegno più sublime che abbiamo di patria
trattamenti, che fece meco, furono il vilipendermi, il tentare di scemarmi l'
che fece meco, furono il vilipendermi, il tentare di scemarmi l'autorità e finalmente
tentare di scemarmi l'autorità e finalmente il non volermi credere, se non,
molestare, proibire, ribellare, vietare il pegno: opporsi al messo incaricato di
. lapo da castiglionchio, 42: il pegno se per pacto vi sarà entrato
: de la pena a chi vieterà il pegno al messo. statuto di gragnola
rezasco, 779]: di chi proiberà il pegno al corriero. statuti del collegio
.. impedire pegno. -dare il pegno, il pegno in mano: fornire
pegno. -dare il pegno, il pegno in mano: fornire una prova
dar per fede a chi noi crede il pegno? bandello, 1-34 (i-410)
parlo vi posso con brevi parole dar il pegno in mano? -essere pegno
aveva puntualmente pagato lo speziale e ricompensato il medico senza far pegni né chieder nulla
, 21: gimignan pose pegno il mantello. beolco, xxi-11- 1024:
a svolgere mai. -lasciare pegno, il pegno: pagare una contro- partita.
cosa per vedere di fuggire senza lasciarvi il pegno. -levare, pigliare,
-levare, pigliare, prendere, togliere il pegno, i pegni: ricevere una
], 1-77: sia tenuto [il dalivo] dire lu nome suo ad casa
col pegno: essere restio a compiere il minimo favore. lippi, 1-33:
. fiamma, 1-318: par che il dare un poco di pane sia la rovina
sia la rovina delle case; che il prestar senza pegno e usura sia un manifesto
: / se voi per ora senza il pegno in mano / mel credete, mi
dell'arbitrio straniero si mutano; ma il sanguinoso nodo non si scioglie mai.
non si scioglie mai. -volere il pegno in mano e l'uomo in carcere'
faldella, i-5-149: questo si chiama voler il pegno in mano e l'uomo in
preferire che si scavezzi o si imputridisca il paese piuttosto che rinunziare a un pezzo
in più parti sdruccita e tenea schierato il suo stanzolino di molte altre racciabatate,
puglia pure si raccoglie la pece; il catrame, la trementina comune ed il
il catrame, la trementina comune ed il 'terac 'detto comunemente 'pecola '
i-405: a me par veder proprio il gonfio che bollendo levava su la pegola
e putridi. de amicis, i-721: il mare... d'un bitume
spessa da cui per avventura volessero mostrare il dorso. 2. per estens
, 228: fanno [le api] il melligene o vero pegola di gomma d'
nella pegola / del fango luminoso / il nulla immaginoso / che si divora i
altra pegola. viani, 4-37: il disprezzo per cotesta progenie è pegola; l'
gozzi, 4-314: feci per lo passato il mio possibile / per sostener la verità
o la pelle. bresciani, 6-xii-309: il liberalismo è una pegola che quando s'
v. pece), con lenizione; il n. 9 è calco dal ted
= = deriv. da pegola; il d. e. i. l'attesta
boerio, 486: * pegoloto 'chiamasi il venditore di pece. = deriv.
acacia catechu); catecù. -anche: il legno ricavato da tale pianta e la
. del che ci fanno buon testimonio il genio misto del pelvi e del cofto
persiani, dei medi e dei parti. il pehlvi successe allo zend e cessò di
quaranta staffieri che dovevano accompagnare e proteggere il sultano turco negli spostamenti o recapitarne celermente
staffette e per ispeditissimi avisi se ne serve il signore. = voce turca.
tale attività restò fino al secolo scorso il ricordo, nella città di firenze,
2-80: qui presso è un pelacane, il quale scuoterà benissimo cotesta pelle con un
la mangino. ghirardacci, 3-252: il signor giovanni donò la casa e le robbe
e rifà di pelacani, / che il delitto insignorì, / il vivaio dei bali
/ che il delitto insignorì, / il vivaio dei bali. nieri, 3-142
altro non sei, e non fare il pin di monte. = comp
, ingozzati del bue; / doventa il papa-sei del tavolino; / ché quando t'
sbertato e pelacchiato, / ti salda il conto a spese dello stato. idem
/ tira a castrare e a pelacchiare il pollo, / come suol dirsi, senza
furono ritrovati a dar sollazzo: le il pelacchiù si dice uno di quelli. gherardini
al pelacchiù 'è ribobolo usitatissimo presso il vulgo lucchese per significare una 'donna
essere spogliato dei propri beni, perdere il proprio denaro. salvetti, 85:
7-90: con quei pelacci bianchi, il giorno delle nozze. 4.
femminili. aretino, 10-58: il vostro dire 'in conclavi 'mi mostra
= etimo incerto: forse in origine il nome indicava una moneta di scarso valore
donne,... essendo il caldo grande e vedendosi il pelaghetto da
.. essendo il caldo grande e vedendosi il pelaghetto da vanti e senza
al pelaghetto, / su cui sta il mulinetto, èvvi di faccia / un
èvvi di faccia / un legnaiuolo: il tuo fratello è quivi. foscolo, gr
biondiccio, / mesci 'n vaso nominato / il bigoncio bi- recchiuto; / ma ben
/ dai granei curalo, / scandagliando il pelaghetto / con la ciottola o torcetto.
diffusa nel mediterraneo, pelagia noctiluca, il cui corpo, provvisto di lunghi tentacoli
è fosforescente e di colore porporino. il vento del sud la getta sovente sulle coste
, agg. zool. fauna pelagiale: il plancton e il necton della fauna marina
. fauna pelagiale: il plancton e il necton della fauna marina e lacustre.
a cui veniva attribuito tutt'al più il significato di 'cattivo esempio ',
a negare l'utilità di un sacramento come il battesimo, venivano a mettere in discussione
non manca mai? gioberti, 4-78: il pelagianismo, predicante l'integrità dell'umana
principali [sette eresiarche], accenneremo il 'pelagianesimo ', fondato al principio
dio la dà egli solo: contro il pelagiano dogma degli epicurei, che da
ii-220: or questo è sempre stato il vezzo degli eretici: chiamare abusi
'...: di materiali costituenti il fondo dell'oceano, formati in massima
gia, in cui tale comunità soleva celebrare il culto; voce registr. dal
delle vesti. -in senso improprio: il mollusco da cui si estrae tale colorante
. landino [plinio], 194: il buccino schietto si danna perché non tiene
buccino schietto si danna perché non tiene il colore; collegasi col pelagio e alla
pelagio e alla troppa sua nerezza dà il vivo e fa lucente, come è nella
, ben che da la proda veggia il fondo, / in pelago noi vede.
7-50: avvenne che la notte che morìo il detto papa, essendo il detto in
che morìo il detto papa, essendo il detto in nave in alto pelago e andava
un furioso noto / che d'ombra il cielo e 'l pelago coperse. daniello,
umile e placido / a ciel aperto il gran rettor del pelago / co'suoi
le scoscese pietre ove si rompe / il pelago di licia. d. bartoli,
in alto pelago, si dilungarono ciascuna secondo il più o meno vantaggio dalla sua vela
vantaggio dalla sua vela, passò felicemente il capo di buona speranza. a. verri
di scio. leopardi, 40-23: questo il rigido marte, e quello il flutto
questo il rigido marte, e quello il flutto / del pelago rapisce. carducci,
ciel le divine / luci alzò raccogliendo il molle crine. pascoli, 198: tese
. g. villani, 12-73: il comune si provvidde e comperonne e fece
per mandare inverso pelago, si paga il sopradetto pedaggio. rezasco [s. v
affondò me dintorno, coperse di pelago il mio capo. -abisso, profondità
canto di muro colla testa, e tutto il capo aveva disfatto, ed era da
: vedi tu là quel fronzuto bosco, il quale è circondato dalle profondissime ripe di
vogliono costoro che la barca che solca il pelago fatto da quattro fiumi la sia tessuta
, e che da due finestre godeva il prospetto della tremezzina da una parte,
freddi,... trovò molto ghiacciato il fosso della città dimoia. l'acqua
pelago era altissima e profonda: dove il ghiaccio era oltre misura grosso, non
... che se volessi passare il monte, serbava a tua istanza un pelago
i-294: in questo tempo fu tagliato il monte tra il lago di rossiglione e
in questo tempo fu tagliato il monte tra il lago di rossiglione e 'l garigliano,
, e troppo spensierato per temere che il canale si profondasse più che non avrei
lami, 1-2-395: l'allagamento e il pelago delle acque per la campagna fiorentina
: per disordine delli maestri rovinò mezzo il fornello dove era il pelago del metallo distrutto
maestri rovinò mezzo il fornello dove era il pelago del metallo distrutto e lo fece
pianto. marino, vii- 370: il pelago di quel sangue. a. verri
tanto nostro pericolo ha travagliato e combattuto il nostro legno in un profondissimo pelago di
morando, i-290: par che diluvi il cielo influssi ardenti / e in pelago di
influssi ardenti / e in pelago di fiamme il mondo avvampi. torricelli, ii-4-187:
prudenziali. periodici popolari, i-378: il pelago incontenuto delle opinioni, dei pregiudizi
dopo essersi guardata intorno, aveva gittato il mazzolino dai ferri del balcone, giù
ammirazione. bresciani, 6-x-113: quivi il divino altotas m'erudiva...
dalle cose / terrestri esala, entro il profondo e vasto / pelago aereo se
queste esclamazioni fanno gran prova ad innalzar il concetto, mostrando la mente del poeta
, 2-ii-279: siccome sembra straordinaria cosa il vedere in una sì piccola città tanti e
talora l'ignoranza stessa, come se fosse il principio della vita e il fondamento dei
se fosse il principio della vita e il fondamento dei costumi e della società.
mondo, puosimi nome pelagio e fuggì il mondo e fecimi monaco. passavanti, 5
, / ch'a voi ma'fia vietato il vento in poppa. bellincioni, ii-113
d'orza e quando di poggia, scorsi il pelago della mia giovinezza. l.
giovinezza. l. salviati, 23-i-24: il pico s'è partito dal mondo appunto
d'alcuna amaritudine. boccalini, ii-109: il navigar il tempestoso pelago delle corti era
. boccalini, ii-109: il navigar il tempestoso pelago delle corti era risoluzione non
e a colpi di battiture e sotto il peso d'innumerabili fatiche e con tutte
d'imeneo. viani, 19-414: il tarmito, col cuore invelato, filò in
invelato, filò in un baleno tutto il pelago della sua vita travagliata e trista
iii-322: ciò che tu non conosci, il bene che tu doveresti conoscere e non
che tu doveresti conoscere e non conosci, il male che tu ti doveresti guardare,
maestro niuno vi si trovarebbe tanto solenne il quale di gran pezza a filonico non
non era una bussola sufficiente per dirigere il corso delle mie azioni in questo pelago
, proem. (1-iv-4): il mio amore... sol di sé
del trecento, xxxiv-224: io conosco il rapace / tuo pelago [o amore
lxxxviii-1-563: così spesso ricercando vado / il pelago, ov'io entrai soro e
, ed anco a uscir non trovo il guado. masuccio, 245: tanto fuori
guado. masuccio, 245: tanto fuori il pelago d'amore si era lassato trascorrere
nel pelago, / per poi pagarne il fio? parini, xv-14: gode
la contumace venere; / e, rotto il fune e il torto / ferro,
/ e, rotto il fune e il torto / ferro, rapir nel pelago /
cagna, 1-163: adesso un po'per il rovello della febbre, un po'per
de'sogni. idem, iv-2-107: beveva il balsamo della parola di dio, fissando
.. non assottigliandosi troppo né mettendo il piede troppo addentro nel pelago della scrittura
è il cielo e troppo basso è 'l mondo;
basti, che tenta in vano / il pelago de'fatti alti e superni / umil
concittadino di colombo, trovate anche voi il nostro mondo nel pelago della scienza e
tutto questo mondo sì è a pensare il profondo e l'abisso delle cose divine
., xiii-17 (173): il beato apostolo, ricercando nella mente sua
allo spirito l'incomprensibilità dell'essenza e il pelago dell'infinito. -mistero di
: esorcismo più efficace adoprare non poteva il gondi per astringere la republica a trarre da'
indeuropea, con ampliamento semantico, per il n. 2 (di area tose
parlava teco? bacchetti, 15-134: ora il macu- bino, divenuto misantropo affatto e
e più sospettoso che mai, aveva accolto il figlio con una lunga lagna della propria
lo più piatoso de tucti ucelli, il qual sempre serve a li soi genitori,
dice avicenna, e 'gottoso ': il pelagroso. = alter, di podagroso
lieti e contenti / fagli cadere gli occhi il naso e i denti. documenti sul
: mi disse liberamente che intendeva che il sig. principe ha la pelaia.
non è vero. bizoni, 63: il marchese fu conosciuto subito da un romano
quali avendo col loro gridar terremoto posto il popolo repentinamente sozzopra, furarono molte cose
, anzi a dimandare limosina, e fare il pelamantelli e lo stradiere.
-con uso aggett. buonarroti il giovane, 9-20: voi siete avvezzi spesso
determinazioni che ne indicano la qualità e il colore). f f
f f grazzini, 156: il pelame, la fronte, il naso,
156: il pelame, la fronte, il naso, il mento, / gli
pelame, la fronte, il naso, il mento, / gli occhi, la
/ gli occhi, la bocca, il collo, il petto e i fianchi,
occhi, la bocca, il collo, il petto e i fianchi, / i pie
vario. m. fiorio, 519: il elame del castore è disuguale e bianco
per tutto l'ha or corto e ora il doppio lungo. soderini, iv-34:
vii-391: la regola, ch'osservava il cinico gran metoposcopo, era il pelame,
osservava il cinico gran metoposcopo, era il pelame, da cui si conosce di
ha gli occhi così affinati per distinguere il pelame di un animale come gli ha un
'pelame 'è la qualità, il colore del 'pelo ', è la
tranne sul dorso dalla coda al collo dove il pelame è nero com'ala di corvo
, iii-1-781: io cerco / il leopardo / che mi donò l'imperadore greco
pelame costellato. tozzi, v-215: il ciuchino alzò di più il muso, guardando
v-215: il ciuchino alzò di più il muso, guardando con i suoi occhi
guardando con i suoi occhi turchinicci tra il pelame ancora troppo lungo. comisso,
troppo lungo. comisso, v-308: il cane biancastro con il pelame sugli occhi
, v-308: il cane biancastro con il pelame sugli occhi riapparve spaurito.
non ci è stato mai verso di persuadere il nostro eroe a tagliarsi un po'di
terra). savinio, 37: il piccolo didaco, piena d'alberi la testa
scanalati veleniferi portano molti denti massicci; il colore della parte dorsale è nero bruno
spinosa della dorsale separata dalla molle, il corpo allungato e cilindrico, le squame
. domenichi [plinio], 32-11: il cibio: così si
chiama il pesce pelamide tagliato, il quale dopo quaranta
chiama il pesce pelamide tagliato, il quale dopo quaranta dì ritorna dal mare
. = deriv. da pelare; il signif. n. 2, di area
sfac cendata, che perde il tempo in attività inutili. fenoglio
pelandroni né profughi. borgese, 1-52: il più tristo, un pelandrone. bocchelli
poco mi sveglio intirizzito e scuoto violentemente il corpo disteso ed immobile del soldato. -svèglia-
ti, pelandrone. -non si sveglierà più il pelandrone. arbasino, 91: questa
di patria di quanto pelandronismo è capace il comico nostrano. = deriv. da
se non è sulla china di mangiarsi il fatto suo per pelandronite. =
che trovin bindoli e riboboli per sostener il torto in faccia alla verità chiara e
ordinarono, per benis- simi cibi, il pavon da samo, il capretto di ambraccia
simi cibi, il pavon da samo, il capretto di ambraccia,...
capretto di ambraccia,... il pelano de calcidonia, la murena tartesia.
.. che su i credi / fondo il grado, l'onor, la dignitade
invar. aiutante del pollivendolo, con il compito di spennare i polli macellati.
[s. v.]: fa il pelapolli al pollaiolo. 2. persona
, d'infimo rango. buonarroti il giovane, 9-123: dormiam, dormiam pur
epistole], 194: io ho dato il mio corpq a quelli che lo percuotevano
un precetto, sotto pena di essergli pelato il capo con acqua bollente, che mai
] fiere strida e gli pelava / il mento, e gli occhi e '1 naso
, 4-33: si sgrugnavano / rinaldo e il frate, e i menti si pelavano
a terra e stracciossi le vestimenta e pelossi il capo e pianse. cicerchia, xliii-332
la / cassa, mi pelo indarno il mento e impiccomi. b. corsini,
b. corsini, 2-50: pelossi il padre mio per rabbia il mento.
2-50: pelossi il padre mio per rabbia il mento. dottori, 1-312: l'
dove giunte di nuovo si pelaro / il mento i labbri e il ciuffo della fronte
pelaro / il mento i labbri e il ciuffo della fronte. -rifl.
bestemmiò, si pelò, si stracciò il manto. carlo leopardi [in carducci
uno s'andasse a radare da lui e il barbiere il pelasse, colui levarebbe l'
andasse a radare da lui e il barbiere il pelasse, colui levarebbe l'amicizia.
, o, anche, distruggendoli (il fuoco). sacchetti, 145:
aretino, 20- 257: era il male di così fatta condizione che pelava le
fatta condizione che pelava le ciglia, il pitignone, sotto le braccia e il capo
, il pitignone, sotto le braccia e il capo meglio che l'acqua bollita non
e sì cocente / ch'infino a terra il gorgogliar mantiene, / trapassa ogni arme
petrocchi [s. v.]: il tifo gli à pelato tutta la testa
22- 140: gli squarciò [il popolo] i panni, gli affranse il
il popolo] i panni, gli affranse il volto e gli pelò le barbe con
disperazione. cavalca, 20-640: battevasi il petto e le guance e pe- lavasi
e le canute ciglia, / maledicendo il cel, tutte pelava. berni,
berni, 41-58 (iii-328): il re dolente si straziava il manto /
iii-328): il re dolente si straziava il manto / e si pelava la barba
mentre l'ha in gabbia, / quando il vede volar poi fuori libero, /
, i-28-180: straluna gli occhi, pelasi il ciuffetto. batacchi, i-44: giove
allor fece alla bocca, / tanto il punse lo sdegno atroce e rio, /
fedone era un bello e stupido ragazzo, il quale non possedeva se non quei riccioli
proveduto la natura: / ché sotto il mento ha come una borsa, / che
'e'pela ', cioè leva via il pelo, facendolo cadere, senza svellerlo
tommaseo [s. v.]: il medico gli ha ordinato un pediluvio,
caldo che peli. giusti, v-210: il secondo giorno, dopo aver sentinellato dentro
: percuotere con tale violenza da togliere il pelo. viani, 13-31: il
il pelo. viani, 13-31: il vetturale con una frustata pelò gli orecchi
a pelare. pigafetta, 3-111: il porco viene pelato con il fuoco. romoli
, 3-111: il porco viene pelato con il fuoco. romoli, 143: la
romoli, 143: la porchetta, il capriolato e l'agnellino lattinati, quando
calda. becelli, 1-146: avea il gonnella il porco suo quel giorno /
becelli, 1-146: avea il gonnella il porco suo quel giorno / ucciso a
ucciso a suo grand'agio e poi il pelò. d'alberti [s. v
alle due estremità. serve per levare il pelo alle pelli. -per estens
sbucci. 5. asportare il pelo a un animale o provocarne la
pela tutti quanti li peli ove è il male. 6. per simil
agiunga a quella di coloro che pelano il culo a i tordi, accioché chi
piccione terraiuolo, si scanni che esca il sangue, si peli e si netti
carli, 300: in effetto vedessimo il suo prete sbracciato, con un coltello,
rocca e cangiossi in uccellino: / il vecchio lo conobbe e mancò poco / non
arrostisse al foco. pananti, i-265: il buono zio dalla consolazione / che a
zio dalla consolazione / che a casa il figliuol prodigo è tornato, / fé
i-1-471: quando lo ucello si pela il ventre,... cristarizzalo con butiro
poco la cicogna, che, quando vede il padre e la madre che non potendo
. cristoforo armeno, 1-288: sopragiunto il nibbio e sopra la simia calatosi,
la simia calatosi, credendo di dovergli il secondo [cappone] anco rubbare,
chi del suo verde è in forse / il cortese padron diede perdono. tommaseo [
foglie una pianta, una coltivazione (il vento, la grandine). giuliani
, con un coltelluccio tra le dita, il coltelluccio da pelar legumi.
. per la strada incominciò a pelare il cioccolatino e, nudo che l'ebbe tra
cattivelli. g. morelli, 232: il povero pupillo è pelato da'parenti,
comparte: / tu pigli da pellare il liberale / lasciando a me lo avar
conosco, pelerei, scorticherei, caverei il cuore a chi mi capitassi per la casa
i suoi servitori l'ingannano, le messaggiere il pelano. lippi, 5-9: per
l'inven- zioni, / che ritrova il legista ed il notaio, / quando per
zioni, / che ritrova il legista ed il notaio, / quando per pelar meglio
. arrighi, 2-30: io sapeva che il mio tenente giuo- cava disperatamente e che
di goderla. groto, 2-7: il tuo notaio con le cedule / ti pela
non contendono se non a pelare, essendo il luogo male provveduto di guardia la presono
. sercambi, i-213: di che vedendo il comune di firenza che il dicto messer
che vedendo il comune di firenza che il dicto messer iohanni aguto li avea così
là dove so'questi ordinamenti: che il rettore dìe avere cotanto per lira e
cotanto per fiorino; e così si pela il povar'uomo e anco il ricco.
si pela il povar'uomo e anco il ricco. gir. priuli, ii-220:
ricco. gir. priuli, ii-220: il re di franza era ahora 'dominus
che quella con la quale possono pelar il suddito. f. pallavicino, 3-ii-156:
ii-265: tu, che accagioni d'indugi il piemonte, oseresti niegare che il piemonte
indugi il piemonte, oseresti niegare che il piemonte non si è mai restato dell'opera
è mai restato dell'opera di pelare il cattolicismo ed il clero italiano? verga,
dell'opera di pelare il cattolicismo ed il clero italiano? verga, 8-410:
italiano? verga, 8-410: lui il solo che se ne stesse rintanato come un
giorno, la commissione per i poveri, il prestito forzoso, la questua pei fucili
mettevano in capo lista, lo tassavano il doppio degli altri. r. sacchetti,
pelati vivi. sotto pretesto di aiutare il re si sono fatto il lardo.
pretesto di aiutare il re si sono fatto il lardo. - impers.
; e così fui, / non cognoscendo il mal, del me'pelata.
c. bini, 1-106: sentirete se il mio verso pela; / dapprima aveste
mio verso pela; / dapprima aveste il lampo, or viene il tuono. /
dapprima aveste il lampo, or viene il tuono. / strugger vi voglio,
capelli, per cause patologiche o per il sopravvenire della vecchiaia; diventare calvo (
. m. villani, 11-78: il giovane, avendo con gentili giovani di
se ne morì. pasolini, 3-361: il budda... già cominciava a
leggeri e trasparenti sulla capoccia. -perdere il pelo, spelacchiarsi (un animale,
). detta casa, 5-iìi-179: il molza ha preso un brutto costume in
-pelare la cornacchia, la gallina, il pollo, la quaglia senza farla gridare
gallina]: 'pelare la gallina (o il pollo) senza farla stridere ':
pelare la gallina senza farla stridere. il gioco del lotto e un pelare la gallina
). soldati, 6-452: assaggiamo il nebbiolo dei roeri... «
lingua » dice ratti « ma non è il friz- zantino, è solo l'acido
che non ardisco nominar in questo luogo, il cibo di que'dolci fichi amarissimo avete
quelle, / per aver l'indie il colombo ritrove, / argonauta di bolle e
: cotestui, c'ha nel volto il grugno ed in cranio la pelarella, è
nuta per idrolisi della pelargonina (e il cloruro che da essa deriva ha
tingere di rosso la lana e il cotone mordenzati). = deriv
pelargonio ': genere di piante, il frutto della cui specie assomigliasi per la
cicogna 'e bpvu; 'uccello '; il n. 2 è registr. dal
maestre, che sa trarre da ciascheduno il più che può. = voce di
. aretino, vi-348: viddi come il diavolo, per gastigarle de la perversità
che si riferisce alle popolazioni che costituiscono il ceppo originario dal quale si sono sviluppate
l'altra greca. gioberti, 4-1-72: il genio etnografico che dee animare la filosofia
là avrei avuto la mia missione e il mio fine:... piantare i
molt'idiomi smarriti: l'etrusco, il sabino, il pelasgico. gioberti,
smarriti: l'etrusco, il sabino, il pelasgico. gioberti, iii-63: la
di origine non greca e presente durante il ii millennio nella penisola ellenica e nelle
nazioni esterne si sono ingegnate occuparlo [il regno di napoli], e li nuovi
intitolato 'protocosmo ', con cui descrisse il principio del mondo. si servì,
enotri e non creduta da dionisio, il quale fra popoli venuti di grecia nomina per
quasi noi non avessimo mare, quasi il mare da noi non si chiamasse pelago,
questo ospidale eretto un tempio, per il quale ti chiami ospitalaria, sì come
dea calendare, ogn'un ti aggiunga il nome di gloriosa per aver soccorso benissimo
voi mi fidi. buzzi, lxxv-112: il mio sogno è d'uscire per la
. fr. colonna, 2-286: il nemore era... laureato di multi-
(ant. pellata), sf. il pelare, lo spellare, lo spennare
s. v.]: 'pelata': il pelare, segnatamente nella locuz. dare
pelata. prese un galletto, gli tirò il collo, gli diede una pelata e
una pelata e lo cosse arrosto. stiacciò il capo a due piccioni, diede loro
in libertà. monelli, i-136: il maggiore pisoni ha una bella pelata lucida
cui alla caduta dei peli si accompagna il desquamamento dell'epidermide. g. m
fausto da longiano, tv-95: egli [il mostro] era tre gombiti alto,
etate / quasi col mento avea congiunto il naso / e sì le fauci rotte e
e le ciglia avea pelate / e calvo il capo e crespo il volto e raso
pelate / e calvo il capo e crespo il volto e raso. manzoni, pr
avorio. verga, 8-427: aveva il fiato ai denti, il cranio rosso e
: aveva il fiato ai denti, il cranio rosso e pelato che gli fumava
quando era giovane. cantoni, 204: il marito -bruttino, rossiccio, pelato,
celli nati in picardia, / soto il gran fondo de la gogoria, /
sbarbato. marino, vii-566: oltre il mento pelato e 'l capo raso,
al cuore. fogazzaro, 5-131: il bianconi... un omone alto
ricorda, / ne porta ancor pelato il mento e 'l gozzo. boccaccio, dee
e tutto pelato e rabbuffato, ricolto il cappuccio suo e levatosi, cominciò umilmente
e cotto. daniello, 108: benché il tristo e brollo, il mesto e
: benché il tristo e brollo, il mesto e pelato aspetto nostro renda noi
altrui, nientedimeno la nostra fama pieghi il tuo animo a dirne chi tu sei
questo sempre in quel tempo hanno pelato il dosso. anonimo [c. acosta]
): senza più pensare, tiratogli il collo [al falcone], a una
al falcone], a una sua fanticella il fé prestamente, pelato e acconcio,
oche peliate. aretino, 20-m: il medico mi stropicciava le spalle una notte
soldo, tocca pelata soldi 4, il tordo denari quattro. caporali, i-105
. a. monti, 45: il pignattino della mostarda, il barattolo del
, 45: il pignattino della mostarda, il barattolo del miele,...
miele,... la salsiccia, il migliaccio, il cappone pelato e raccosciato
.. la salsiccia, il migliaccio, il cappone pelato e raccosciato.
se ne sta soletto, / mostrando il culerel pelato e il collo. e.
, / mostrando il culerel pelato e il collo. e. cecchi, 8-93:
; e voltandoci si vedevano ancora roteare fra il polverone, in una girandola di penne
..., la cappa et il mantello pelato, la berretta cerchiata d'
c. i. frugoni, i-15-131: il peggio si è che, per quanto
p. verri, xxiii-160: quasi tutto il viaggio è in mezzo a sassoni pelati
pelati, sconvolti, giungevano fino dentro il paese. pavese, 1-30: usciamo
i prati furon così rigogliosi: dov'era il più tardivo pelato, ora nappe e
1-262: mi dimenticava che allora correva il gennaio, e i poveretti [alberi
poveretti [alberi] erano pelati come il cocuzzolo. -scortecciato (un ramo
lessate, dopo che s'è tolto loro il guscio, lasciando intatta la buccia interna
una costruzione). g. rucellai il vecchio, 56: delle chiese è.
la barba pelata. -tosato (il pelo di un animale, in partic.
sempre pelato. fogazzaro, 13-178: il padrone muore pelato dal prete. fenoglio
conforto al suddito pelato / che il suo denar si spenda nello stato.
spese, / che mangia di pelato tutto il mese, / di potaggi francesi è
ricchi magnan sempre di pelato. -portare il capo pelato: avere il danno.
. -portare il capo pelato: avere il danno. l. giustinian, 1-325
quando poi siemo in le reti / il capo pur porten pelà. 11.
3-99: nell'epidemia di tifo che devastò il messico dal 1892 al 1895, le
. ciascuno degli animali selvatici che hanno il corpo coperto da peli (distinti dai
, quando pelatoio, e'ci perderebbe il cervello una bufola. -con metonimia
animali macellati. -per estens.: il mattatoio (anche nell'espressione andare al
co'ferri suoi, / l'ancella che il segreto non ignora, / lo specchio
. nelle concerie, chi ha il compito di raschiare le pelli, dopo che
dal dizionario delle professioni); per il n. 2, cfr. anche
, pugna, pelature di barba, il diavolo e peggio. -con metonimia
azione meccanica con agenti chimici o con il calore, di frutti o legumi destinati
di chiudersi, e servono a reggere il bozzolo alla frasca. = nome
x-6: oh pelarina, / voi pelate il mio core e il mio polmone;
, / voi pelate il mio core e il mio polmone; / a questa pelazione
mio polmone; / a questa pelazione / il pensiero e il palato / di parole
/ a questa pelazione / il pensiero e il palato / di parole per voi resta
non si conosce che una specie, il 'pelecanoides urinatrix '. questa specie,
cespuglioso e ha foglie di cece; fa il seme ne'baccelli ricurvi in forma di
], 473: lo edisaro, il quale chiamano i latini securidaca e i profumieri
. cesariano, 1-158: patrocle trovò il pelecino, zoè una nova forma de
carducci, iii-1-239: questi e il giovin divino atri compresero / per che
giovin divino atri compresero / per che il grand'ettor giacque, / e l'altro
nullo achivo palleggiar potea, / tranne il pelide, frassino d'eroi / sterminatore,
: non era ancora. o forse era il divino / efebo cinto d'ellera che
tommaseo]: la marca d'oro è il medesimo che la pelibra o selibra,
. pelicologìa, sf. medie. il complesso degli studi che hanno come oggetto
complesso degli studi che hanno come oggetto il bacino. = voce dotta, comp
. -anche sm. plur.: il popolo stesso. marino, 1-14-91
. e. gadda, 16-62: il poeta ovidio detto naso, onore della
, 6-357: a pratola peligna si fa il peligno bianco, « forse il migliore
fa il peligno bianco, « forse il migliore e il più conosciuto dei vini
bianco, « forse il migliore e il più conosciuto dei vini abruzzesi ».
. cervio, lxvi-2-101: tirerai il coltello per fianco e con il taglio
tirerai il coltello per fianco e con il taglio volto da basso darai tre o quattro
basso darai tre o quattro tagli per il traverso della fetta, incominciando dalla banda del
dell'ozio elegante (la sigaretta) e il pelime del dotto...,
pelime del dotto..., il baffo de'polpastrelli della cuoca.
= dal nome dell'inventore, il milanese g. pelitti (1838-1905)
stessa di gisella. pasolini, 1-207: il vino che aveva bevuto per l'
mer '. tomizza, 3-173: il marito, preoccupandosi ormai della propria pellaccia,
o pendente. linati, 13-120: il capo [delle tacchine] era sovraca-
delle impetigini, la quale particolarmente attacca il dorso delle mani e de'piedi con
di baccio si era andato a cercare il suo sostituto, un vecchio piccino, pellagroso
: ne l'abituro ove mori stanotte / il vecchio pellagroso, / veglia sul freddo
: pietoso un ospedale, / tra il rantolo dei tisici ed il delirio dei
, / tra il rantolo dei tisici ed il delirio dei pellagrosi, / legò l'
i pellami di tutte le sorti. buonarroti il giovane, 9-652: i quoiai /
altro luogo separato nel quale viene riposto il pelame donato. m. giustinian
coperti da un pellame denso che nemmeno il freddo astrale ce la farebbe.
ver gine e liscio come il raso, due occhietti furbi con del
= deriv. da pèlle; il n. 4 è di area lig.
cinque figliuoli, che non lasciavano addormentare il sesto, sempre attaccato a quella pellàncica
e pellarelle. brevio, 47: benché il tristo [male] si sia
soldati, 6-337: 11 péllaro, dopo il cirò, è forse il vino più
péllaro, dopo il cirò, è forse il vino più famoso della calabria: certamente
vino più famoso della calabria: certamente il più noto nella calabria di reggio.
, sf. ant. peluria che ricopre il corpo umano. niccolò del rosso
: a quel [peccatore] dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar,
liscia pelle. duodo, lii-15-177: il colpo della lancetta si dà nella pelle
scudi d'oro, e li cacciò sotto il busto, tra la camicia e la
d'annunzio, iv-1-8: le nudo il polso e insinuò le dita nella manica,
una veste rosa che le lasciava nudo il collo e dava alla sua pelle bruna
saper suonare, j quando di pelle apollo il fé spogliare. nannini [ammiano]
, 6-i-168: guardò con aria d'indifferenza il barone di rosen cui era venuto,
sfidare anche lei, sì, anche il suo sguardo, i suoi occhi di lucertola
medesimo. 2. con sineddoche: il corpo umano. monachi, 94:
si dice anche 'pelle '. « il tale è una pelle! ».
-pelle colorita: persona che ha il colore della cute diverso da quello della
la seta per la pelle, darai il piombo e lo stagno per la pelle,
giambullari, iii-525: qui non ha luoco il piangere o novelle, / volendo a
1-7: non si sarebbe trovato lì [il provinciale], con trent'anni sul
gambe pese, son vecchio -, rispose il romito, sempre pauroso di rimetterci la
rimetterci la pelle. faldella, i-5-255: il distributore- capo pretendeva per lo meno diecimila
non son due mesi che a cesena il padrej ha scampata a miracolo la pelle
indisciplinati. ma che volete fargli quando il giorno della prova sono lì pronti a
: « e se faccio tutto questo il bambino nasce? » « e che ne
. l. ghiberti, 59: il cervello è involto da due pelli. fasciculo
portano dal cervello lo spirito animale in tutto il corpo, le cui parti sono la
, 1-237: se è vero che il polmone sia un aggregato di lo- betti
una machera di pietra... il prepuzio, cioè quella pelle che ricuopre la
e dei crini che lo ricoprono; il mantello di un animale. francesco da
2-ii-78: fruozino, che già ha provato il primo, andò al secondo e.
moderno, quella di vitello, con il quale si confezionano scarpe, borse,
bibbia volgar., i-35: fece poi il signore iddio ad adam ed alla sua
martini, 2-3-131: questo formo e il sullodato epicarmo furono i primi che nella commedia
un grande albero, cominciai ad innestare il vaiolo alle persone che l'abegaz aveva fatto
di pelli dell'odore che faceva pizzicare il naso. pavese, 7-68: aveva
parise, 5-66: non ho avuto il coraggio di chiedere un'altra volta il
il coraggio di chiedere un'altra volta il prezzo stando cosi seduto su una poltrona di