= nome d'azione da orientare; il n. 5 è traauz. del-
o spunta sull'orizzonte, nascente (il sole, una stella). -
non essendo vero per solitudine assoluta che il gange, solo tra tutti i fiumi del
i fiumi del mondo, corra verso il sole oriente, percioché ce ne sono
corrono. m. adriani, 2-ii-4-80: il sole oriente contrasta alcuna fiata colle nubi
occidente. poerio, 3-398: ovunque corra il mio pensiero o posi / la tua
dlun lago. d'annunzio, vi-350: il sole oriente ferisce le arcate dell'ingresso
, 1-3-34: maggior numero di persone adora il sole oriente che l'occidente non fa
la parte dell'orizzonte da cui sorge il sole (anche con riferimento alla sfera
. bibbia volgar., i-73: disse il signore ad abram, poscia che si
dal primo mobile. ariosto, 40-43: il re agramante all'oriente avea / volta
orto all'occaso rettamente, essendo sopra il nostro capo, grandissime appaririano le lunghezze
pantalone] l'oriente; vedeva sorgere il sole come sanguinoso; si spaventava.
: ecco le grazie a destra ed ecco il letto / mobile d'alghe: lerici
attribuito a petrarca, xlvii-170: levasi il sol talvolta in oriente / senza alcun
bianco e li surgenti raggi per tutto il nostro emisperio avevan fatto chiaro. pulci
si facea rosso. tasso, 1-71: il dì seguente, allor ch'aperte sono
, prorompere fra lauree nuvole dell'oriente il vivo raggio del sole e riconsolar la
., 17 (297): il cielo prometteva una bella giornata: la luna
vivi soli hanno oriente, / nel mare il sol tramonta e '1 giorno more.
. per estens. tempo in cui sorge il sole, alba. landino [
landino [plinio], 30: il dì variamente si distingue: babiloni lo
rive rir ne 1 oriente il sole. -apparizione di un astro
l'ultime parti d'oriente era venuto [il re antioco] a liberare grecia.
d'oriente / addusse de l'aurora il negro figlio. erbolario volgare, 3-15:
tiepolo, lii-5-203: tuttoché estenda [il portogallo] la navigazione e il commercio
[il portogallo] la navigazione e il commercio sino agli ultimi termini d'oriente
ultimi termini d'oriente, che è il giappone. targioni tozzetti, 9-285:
in senso proprio medio oriente indicherebbe invece il subcontinente indiano, la persia, l'
2-117: né di sì vive perle ornato il seno / rugiadosa conchiglia a l'alba
, mediante la rivelazione rinnovata, ecco il problema. ma la rivelazione rinnovata si
salse. pascoli, i-359: là il mistico oriente s'incontrò e s'infuse nelle
altre cose del mondo, ha avuto il suo oriente, il suo mezodì e
mondo, ha avuto il suo oriente, il suo mezodì e il suo occaso.
suo oriente, il suo mezodì e il suo occaso. castelvetro, 3-35: le
. [hanno] similitudine del sole il suo oriente, mezzo giorno e occidente
riverisco carlo magno, in cui ebbe il proprio oriente l'impero occidentale. siri,
occidentale. siri, iv-2-794: rimandò il re al parlamento una lettera sua con
mettere fine alla guerra e, cavando il regno da un occaso tempestoso di sangue,
corpo colpito e squarciato... [il duca di breze] fu nell'oriente
da sezze, iii-540: essendo ormai vicino il tempo nel quale s. chiesa celebra
di pers, 3-311: tramontar nascendo il giusto suole / ed aver ne la
suole / ed aver ne la morte il suo oriente. -luogo di nascita
or tra 'beati ardori / godono il premio de'celesti onori. 6
: ecco, che io farò venire il mio servo, l'oriente. idem,
detto 1''oriente ', overo 'il sol nascente '...
nascente '... vedi il caldeo, il quale in vece della parola
.. vedi il caldeo, il quale in vece della parola tradotta nella
colla voce 'oriente 'pose addirittura il 'messia '. -per estens
vincendo e trionfando dalla stessa morte sopra il cielo del cielo, ch'è l'
presieduta dal gran maestro. -anche: il complesso degli affiliati alla massoneria. tommaseo
: povera gente, non pensavano che il secolo decimonono, governato da grandi maestri
(di germania e austria) contro il grande oriente francese. gobetti, i-i-
alla monarchia, mediatore capello, pronubo il grande oriente: ecco una fantasia troppo
repubblica », 7-v-1981], 1: il p. m.... ha
della luce, con toni varianti fra il rosso, il rosa e l'azzurro
, con toni varianti fra il rosso, il rosa e l'azzurro (e si
: nel 1453 questa città, che fu il capo e metropoli dell'imperio d'oriente
.. / e infin la muffa e il fungo, /... / e
la marea. lucini, 61: il grembiule rosso, nella eccitazione, le ventava
: tosto vedrai ne l'oro / venire il nero uccello / (credemi, io
oriafiamma. bresciani, 6-xi-26: vide [il popolo] spariti nella notte i gloriosi
orifiammi dalle antenne della piazza, fuggito il doge. leoni, 605: dalla porta
acroteri, / le orifiamme sopite dentro il cielo. -mar in. bandiera
, 31-127: come quivi ove s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte,
s'infiamma / e quinci e quindi il lume si fa scemo, / così quella
ori- fiamma, intorno alla quale raccoglie il suo universo. carducci, iii-18-392:
suo universo. carducci, iii-18-392: il cielo d'italia è tutto solcato da tutte
l'orifiamma, dicevo ieri -seguitava infiammandosi il buon prete, quasi fosse realmente sul
e serve in partic. per il passaggio dei fluidi. castiglione,
. durante, 2-232: prendonsi per far il semplice le cime dell'iperico che cominciano
imitassero tutti quelle colombe le quali tengono il nido, non dentro il seno della piccola
quali tengono il nido, non dentro il seno della piccola buca che le ricetta
l'altre. milizia, vii-375: il bacino è separato da un tramezzo..
. trattato delle mascalcie, 1-58: il movimento de l'orifizio del culo del
/ dall'alto, mentre t'infilzano: il palo / non chiude l'orifizio della
speculo. a. cocchi, 4-2-96: il male... consiste in una
contribuire a mantenerla nelle sue giuste misure il bagno freddo, il quale, lavando
nelle sue giuste misure il bagno freddo, il quale, lavando gl'impercettibili orifizi e
unirsi, apre a quel sottilissimo liquido il passaggio. -foro che mette in comunicazione
e si dice orificio aortico quello fra il ventricolo sinistro e l'aorta, orificio
mitralico quello che unisce l'atrio sinistro e il ventricolo omonimo). bencivenni,
arteria. a. cocchi, 4-2-116: il male pare al presente ridotto in una
. cocchi, 1-115: in questo vestibulo il sangue aspetta il rilassamento o la diastole
: in questo vestibulo il sangue aspetta il rilassamento o la diastole del cuore, ed
due maniere, cioè salvatico e dimestico. il salvatico, il quale ha le foglie
salvatico e dimestico. il salvatico, il quale ha le foglie più ampie, adopera
2-301: quivi cum graziosa dispensazione era il floribondo xifio, lavendule, origani, pollicaria
due sorte: bianco e nero; il nero non fa sementa, il bianco minuta
nero; il nero non fa sementa, il bianco minuta. b. corsini
b. corsini, 13-43: v'era il timo, l'aneto, il petrosillo,
v'era il timo, l'aneto, il petrosillo, / la menta, la
], 385: lo origano eracleotico, il qual chiamano ancora cunila, produce le
ruota, ma in più parti divisa. il seme produce egli nelle sommità dei fusti
* origano 'dittamo o di candia il dittamo eretico. = voce dotta,
da alcuni sono chiamati soli. hanno il pelo a rovescio, ciò è volto inverso
pelo a rovescio, ciò è volto inverso il capo. citolini, 235: dipoi
un animale che si chiama orige, il quale ha di continuo sete, perché naturalmente
quale ha di continuo sete, perché naturalmente il paese ha carestia d'acqua, et
luna, quando spunta, fissamente, il che stimano che facci per l'antipatia che
belve. a. martini, i-3-323: il cervo, il capriolo, il bufalo
martini, i-3-323: il cervo, il capriolo, il bufalo, il capro salvatico
: il cervo, il capriolo, il bufalo, il capro salvatico, il pigargo
cervo, il capriolo, il bufalo, il capro salvatico, il pigargo, l'
, il bufalo, il capro salvatico, il pigargo, l'orige, il camelopardo
, il pigargo, l'orige, il camelopardo. d'annunzio, iii-1-1169: le
. beltramelli, i-477: bucalosso afferrò il suo cappelluc- cio che aveva passato con
di un oggetto (e ne costituisce il primo esempio o modello, da cui
giordani, i-1-488: voi ci deste e il consiglio autorevole e l'aiuto efficacissimo a
fino che un immortale / stella segni il cammino, / novizi, oltre la
, nel suo originai valore, che il potere del popolo. -insito fin dalla
concreto. foscolo, ix-1-335: il ributtare i racconti incredibili annienta la verità
. b. croce, 111-10-41: il momento economico ha nello spirito valore originale
. -anche: che segna l'inizio o il principio di un evento significativo.
o mio benigno male, / che il titol ti vuo'dar d'originale,
: con maggiore audacia e presunzione usavano il loro maestrato... che non faceano
loro buono originale cittadino. annotazioni sopra il decameron, 63: questa facilità e larghezza
dalla mano dell'autore; che costituisce il diretto e primitivo risultato dell'attività di
ancora di suo reame; e tutto il suo pensiere si era nella donzella la qual
un altro. ariosto, 21-34: il cieco suo desir, che non assonna /
/ suoi vizi antiqui, e ne discorre il tutto. / mille pensier fa d'
prima che fermi in alcun d'essi il chiodo. -fare pensiero: proporsi
milano, dove i capitani fecer pensiero se il prenderlo gli fosse stato difficile.
sempre nascosa. -fuori di tutto il pensiero: inopinatamente. boccaccio, dee
sventuratamente e poi, fuori di tutto il suo pensiero, assai felicemente a un nostro
cittadino adivenisse. -girare quanto il pensiero dell'uomo: viaggiare in lungo
4-15: era ritornato dopo aver girato quanto il pensier dell'uomo. -il
governati altrimenti, publicando ogni cosa, il pensiero sarà loro et a noi basterà aver
che conveniva. -lasciare a qualcuno il pensiero di qualcosa: lasciar fare a
. -va'pure innanzi tu e lasciane il pensiero a me. bacchelli, 1-ii-146:
1-ii-146: -caporale barbacinti, -gli prescriveva il sergente fistola, -fate quel che vi
non vi curate d'altro; e lasciate il pensiero a me. -lasciarsi uscire
errore. giovannini, 5-29: il petrarca fa nelle sue lettere lattine d'
parigi in occidente. -leggere il pensiero: riuscire a conoscere, in
questa somma di denaro, ne levarono il pensiero. -levare un pensiero a
grosso pensiero. -levare, rimuovere il pensiero di qualcosa dal cuore, dall'
vada: e per ora n'ho levato il pensiero. b. accolti, 279
'luoghi che pareano impugnarla: massimamente il levitico a 18 e il deuteronomio a 25
: massimamente il levitico a 18 e il deuteronomio a 25. non trovando ragion
di levarsene da pensiero. -levarsi il pensiero di qualcosa: risolverla, attuarla
, 8-590: ecco, sì, levarsene il pensiero! tutta la vita non era
barbara, e che ti sei levata il pensiero. -levarsi un pensiero:
-mettere in pensiero di qualcosa: suscitarne il desiderio. bibbia volgar.,
, se non in quelle che vanno per il corso ordinario, ma in tutte l'
poiché per grazia di dio con tutto il poco pensiero che vi è stato messo e
che vi si mette, è sminuito il numero degli ugonotti il settanta per cento
mette, è sminuito il numero degli ugonotti il settanta per cento. -mettere
-mettere pensiero a qualcuno: suscitare il sospetto. b. davanzati, i-140
. -mettere, porre pensiero, il pensiero, ogni pensiero in, a
disse la fata: -io ci porrò il pensiero, / e fra dui dì te
qualcuno in pensiero di qualcosa: suscitargli il proposito di farla. b. davanzati
e li guantesi tumultuanti gastigò e mise il duca di clèves in gran sinistro e
orto. -non passare nemmeno per il pensiero: non essere neppure preso in
tenere poco pensiero di qualcosa: tenerne il gran conto che merita. caro,
la imputazion vostra. -passare per il pensiero: v. passare, n.
seriamente. boiardo, 1-9-64: il fiume della oblivione / è qui davanti,
le preoccupazioni. forteguerri, 29-37: il cafro re, che tacito e pensoso /
diete s'era preso pen- zieri che il papa di vignone... fusse in
cosa. g. moro, lii-14-335: il poco pensiero che si prendono di far
carducci, ii-8-3: agiti pure san michele il suo brando rumoroso e polveroso; 10
un bruto, è vero, / ma il ciel dei bruti ancor prende pensiero.
pensiero di me, lascio da parte il mio costume e la ringrazio di cuore.
, 5-8 (1-iv-415): coricossi adunque il giovane allato a lei senza toccarla
toccarla: e raccolti in un pensiero il lungo amor portatole e la presente durezza
del suo pontificato. -riavere tutto il proprio pensiero: ritornare in sé,
pensiero: ritornare in sé, riavere il completo dominio di sé. manzoni,
come a una chiamata interna, e provò il bisogno di risentirsi interamente, di riaver
di risentirsi interamente, di riaver tutto il suo pensiero, di conoscere dove fosse
paura mi fé doppia. -se il pensiero non mi erra: se non m'
cor mi ripresenta, / madonna, il mi'richero, / fra me stando in
pensiero questi dì, vedendo che ne logoriamo il tempo, poco opera dando a quelle
, perché sulla busta non ci era il numero della casa, e ne stavo in
stare in pensiero ». -tenere il pensiero a qualcosa: rivolgervi la mente
doverla vedere che a altro non poteva tenere il suo pensiere. -tenere qualcuno
capuana, 14-124: -si può battere il telegrafo fino alla merica? -in qualunque
-venire al proprio pensiero: conseguire il proprio scopo. b. roselli
ai suoi parenti in pensiere di far aprire il cadavero. -ritenere, congetturare.
in pensiero che vostra eminenza non amasse il servo suo. p. verri, 1-ii-178
de'bussolari agostiniano. -volgere il pensiero a qualcosa', dedicarvisi. alv
vedendosi mancar questo appoggio, han volto il pensiero a provvedersi. 16
s. girolamo volgar., 1-18: il pensieri del male uomo si è magione
un debito '... 'il pensiero non si può incatenare '. proverbi
ibidem, 320: quando bacco trionfa il pensier fugge. bocchelli, i-iii- 129
. bartoli, 9-30-62: si lascia infrascare il capo di pensieroni e concetti di se
redi [in magalotti, 9-1-265]: il pensiero che v. s. illustrissima
: guardate che pensieracci vi vengono per il capo! g. g. belli,
questi scioperati, i quali si stanno il dì tutto tra le femminelle o che si
simili pensieruzzi feminili, certo non ànno il cuore maschio né magnifico. s.
bartoli, 7-3-171: sente dell'incredibile il notomizzar che faceva... ogni pensieruzzo
mi accuso di qualche pensieruzzo cattivo contro il prossimo. nievo, 92: quando questi
pensiere2. pensierosaménte, avv. con il fare di chi è assorto
5-322: vedevo talora marco appoggiare pensierosamente il piede ad una delle gomme anteriori.
li renda. bertola, 142: il complesso del luogo ne risvegliavano ancora alcun
sp., 23 (384): il portamento era naturalmente composto,..
poeta! landolfi, 2-103: quando il giovane, per uno sciocco puntiglio insistè e
pindemonte, ii-35: o pensieroso augel [il gufo], di ria fortuna /
i-156: la cavalla mora si accostava masticando il trifoglio svogliatamente, e stava anch'essa
similmente del carattere dello stesso falconetto il cor tile pensile nel palazzo
, iv-1-316: i vetri delle finestre rispecchiavano il plenilunio guardando gli orti pénsili aldobrandini
/ dove sfiammavano in sanguinando il verde / garofani plebei, garibaldini spa
1-296: mentre a piedi vo, sovra il mio capo / cadon talor dalle
sul cappello l'insalata, / e quindi il dio degli orti ognun mi noma
vedere che cosa fosse successo, agitando tutto il pensile giardino che le ornava la
segneri, ii- 456: diviso il mar rosso, si erano le acque alzate
flutti pensili. campania, 8-114: il sole in quella candida spruzzaglia / i
dello zodiaco. papini, i-600: tutto il resto si confondeva col buio in modo
suo vorace proboscide non si continiva cum il piano dii basamento, ma, sublevato,
che posseggo d'im- prestito è tutto il mio mobile: mi contento d'una botte
un lembo. -anche: sospeso per il collo (un impiccato). gigli
, / che belle riverenzie / farà il sanese nunzio / con quella croce pensile /
la pensile dimora. tarchetti, 6-i-322: il pappagallo parlante occupava una gabbia pensile.
., i-606: gaio sergio orata fu il primo che ordinò li bagni pensili.
questo orata... fu il primo che si servisse de'bagni pensili
.. c'informa che asclepiade introdusse il primo quest'uso. par dunque credibile che
. giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-207: il mirabile di queste grandi piante è questo
pensile): letto fluviale in cui il fondo si trova a un livello superiore
100: sull'ingresso principale, il vèrgoli aveva fatto alzare, più alto
pratolini, 10-62: sotto la pensilina, il tram arriva ma non ci saliamo.
non un giorno dopo che le cedole per il nuovo concorso furono stampate ed esposte
in modo che mi si precluse il tempo utile e necessario a continuare
produttive, avviene rispettivamente prima o dopo il termine normale. svevo, 3-636
normale. svevo, 3-636: il professor bertini... era morto poco
prima a firenze ove s'era stabilito dopo il suo pensionamento. arbasino, 19-305:
montecarlo è sempre la stessa, con il suo fondo fisso di 'rentiers ',
iii- 936: per questa ragione il signor don guglielmo resterà in palermo,
, aggregandolo alla cittadinanza e pensionandolo per il merito di un suo progetto. beccaria,
di milano. leoni, 74: il comitato ordinò tosto di pensionare le famiglie
-in par- tic.: non rinnovare il mandato a un rappresentante eletto, non
. di censura all'onorevole corimbo, il cui voto a favore del ministero caduto era
. -eh no, no; appena venga il momento buono lo pensioneremo...
momento buono lo pensioneremo... il nostro deputato l'abbiamo bell'e pronto
significhi. / ma signi- ca pensionare il buon dio; / interromper la sua partecipazione
-a). sanudo, xxi-463: il re di franza à mandà 200 milia
piace al re. caro, 12-ii-39: il signor anton da matelica pensionàrio è stato
ricever una quantità di danari per liberar il beneficiario dal pagarla: la qual quantità
età del pensionàrio. biondi, 1-ii-346: il consiglio tutto quasi pensionàrio di luigi,
tutto quasi pensionàrio di luigi, preponendo il proprio utile a tutte le ragioni di
. de luca, 1-132- 11: il pensionarlo non ha partecipazione alcuna nell'amministrazione
è egli vero che, se il pensionàrio per un solo semestre si scusasse di
siclo di cui è talora eccessivamente aggravato il suo benefizio, l'inquietereste con lettere
olanda: nei secoli xvii e xviii, il più importante funzionario della provincia d ^
medesimi signori; e insomma hanno quasi il medesimo ufficio che quelli detti in iure sindici
e dentro e fuori l'orazione. così il borgomaestro di fuora, quando va a
scritture. g. bentivoglio, i-ii: il tesoriere maneggia il danaro pubblico e i
. bentivoglio, i-ii: il tesoriere maneggia il danaro pubblico e i pensionari sono dottori
magistrato. gualdo priorato, 4-35: il pensionàrio o sindico d'olanda è adesso il
il pensionàrio o sindico d'olanda è adesso il signor di vit di dort, soggetto
si procurava incessantemente di riassumere e perfezionare il negoziato coi medesimi stati. pacichelli,
quella del pensionàrio di olanda, oggi il signor pagel. romagnosi, 10-459:
pagel. romagnosi, 10-459: sotto il nome di 'pensionàrio 'vien designato il
il nome di 'pensionàrio 'vien designato il presidente dell'in allora repubblica di olanda
allora repubblica di olanda, conosciuta sotto il nome di 'provincie unite '. botta,
sterline l'anno col compito di accompagnare il re nelle comparse in pubblico. magalotti
maestra che ha due gran baffi sotto il naso e dei più spaventosi al cuore,
nel lombardo-veneto e non nel reame borbonico il nuovissimo artigianato della moda pronta, con
(v. pensione): per il n. 2, cfr. oland.
789]: è noto... il giudizio del collegio nostro... a
l'uso de'pascoli, si minora il numero de'bestiami. rezasco, 789:
di una particolare coltivazione, spesso mediante il pagamento annuale d'un piccolo canone o
punto di potersi proibire agli stessi proprietari il pascolo nelle loro terre senza il consentimento
stessi proprietari il pascolo nelle loro terre senza il consentimento di chi aveva quel diritto.
di venezia, e massimiliano sforza lasciò il ducato per sempre, e fu a vivere
, dov'era vivuto e morto prigione il moro suo padre. de sanctis, leti
, leti, it., ii-206: il re del secolo, il gran maestro
ii-206: il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier
, il gran maestro della parola, fu il cavalier marino, onorato, festeggiato,
antichi e moderni. ghislanzoni, 1-25: il conte giulio litta scriveva delle opere musicali
103: grato... il canova a queste offerte magnanime di quell'
sotto l'egida / del presidente / godo il papato / di ensionato. cavour,
la nostra legislazione non a mai considerato il pensionato come investito del diritto assoluto di
, o, anche, che ha perduto il vigore, la vivacità di un tempo
queste dei licei sarebbe stato troppo saltuario il passaggio, e quindi immaginò ed indicò
, e quindi immaginò ed indicò sotto il nome di ginnasi o pensionati altre scuole
. cattaneo, 1-2- 422: il matteucci saviamente accetta il collegio solo nel
422: il matteucci saviamente accetta il collegio solo nel caso in cui il
il collegio solo nel caso in cui il padre sia astretto a ricorrervi, e in
zio e nipote, ne potrebbe approfittare il suo futuro pensionato di studenti delle scuole
alloggio e vitto, ecc.) presso il nuovo pensionato cattolico di via cesare da
. pirandello, 7-250: passeggio ger il mondo, signorina. stavo prima ozioso fisso
orna, perché avevo vinto la cuccagna: il pensionato. = dal fr. pensionnat
pensioncina tra le ombre de'pioppi e il cantare degli uccelletti '. fogazzaro,
uccelletti '. fogazzaro, 13-178: il padrone muore pelato dal prete, le pensioncine
melzo, presente et acceptante, il resto della sua pensione e summa de'danari
rini, lii-1-9: è anco solito il duca spendere in dar pensione a
passata, a li 14 dii presente, il cristianissimo re fece el numero di
cadauno di pensione. bembo, 10-vi-83: il cardinale, ne'primi incontri fatti
pensione non le basta, sì che il re convien alcune volte supplire con donativi
segretario con una pensione / di tanto il mese. giacomo soranzo, lxxx-3-269:
a tre. mazzini, 24-123: il volere che noi crediamo al loro liberalismo
di me assegnandomi una pensione. -rizzò il capo con fierezza. -spero di guadagnare
francese mi consigliano ch'io mi metta il cervello in riposo di questa ladra pensione
pittura. gorani, 2-i-15: era il nostro illustre arcidiacono socio duna pia radunanza
in quella città la cura di premiare il merito de'giovani i più studiosi coll'
, s'io potrò, esser fra il numero di quelli che per le loro virtuosissime
zerca l'abazia fo data al corner, il papa non voi; voi darla al
al qual l'à data; e il cardinal corner li daria ducati 1000 a l'
4-i-138: lui si contenta rinon- ziar il canonicate al vostro zio, co '1 regresso
non è cosa solo di questi nostri tempi il metter pensione sopra li benefici; solo
pensione sopra li benefici; solo è novo il modo; e la fre- quenzia è
che la pensione si può estinguere, il che in italiano vuol dire farne pecunia
che ricever una quantità di danari per liberar il beneficiario dal pagarla: la qual quantità
un altro. minio, lii-14-87: il capitolo della pension di cipro, cioè
zante. gualandi, 18: venuto il giorno nel quale i romani riscotevano la prima
riscotevano la prima pensione dai cartaginesi, il popolo tutto come sentì menzionare il tributo
, il popolo tutto come sentì menzionare il tributo sospirò. gosellino, 2-37: cedette
, 2-37: cedette per questa pace il re francesco a carlo imperadore una pensione
con la sola pensione di farmene poscia il racconto con qualche merlettino discreto. cesarotti
da precise norme di legge) che il datore di lavoro pubblico o privato, o
all'importo della retribuzione percepita durante il servizio (o all'importo dei contributi previdenziali
impediscono al dipendente di continuare a prestare il servizio (pensione di invalidità).
di riposo. gioia, 1-ii-256: il pubblico vede i cavalieri per le strade
, ma non li vede quando sottoscrivono il mandato della loro pensione. carena,
r antonio ferrara, già ofiziale italiano, il quale, nel 1814, abbandonò la
. leoni, 597: oggi il consiglio comunale decise unanime:...
la vecchiaia. pirandello, 7-1321: il professore, entrato tardi nell'insegnamento,
: perché la pensione è così poca per il contadino in confronto a quella dell'operaio
pensione, per la facoltà di passarne il diritto e il godimento da uno all'altro
la facoltà di passarne il diritto e il godimento da uno all'altro, per
dopo l'armistizio avevo chieste, secondo il mio diritte, d'andare in pensione.
pensione. cicognani, 13-4: quando il signor bocciardi era andato in pensione aveva
rocca di papa;... ma il colonnello se ne riservava, troppo giusto
avevano l'aria di gente perbene; il padre era un usciere in pensione.
usciere in pensione. sciascia, 8-45: il colonnello salvag- gio, colonnello in pensione
fa pensione, stanza e cibo compreso il vino, per lire 71 / 2.
71 / 2. cantoni, 529: il rumore di una carrozzella ruppe in questo
ragna di tavole apparecchiate e si disputano il forestiero a lettere di scatola. montale
mura dell'orto per andare a trovare il suo amante. cattaneo, i-1-114: la
appresso di sé. baretti, ii-262: il re s'è degnato tre mesi fa
de sanctis, ii-1-9: giovannino ci lesse il leicester, a me e ad alcuni
titolari i lavoratori dopo che hanno cessato il rapporto di lavoro o che lo stato
stampa », 14-vii-1982], 1: il peggioramento della situazione finanziaria delle gestioni pensionistiche
sono... quelle che maggiorano il trattamento pensionistico per gli ex combattenti.
improvisa partenza alla bolena accortasi già che il re era restato qualche tempo tutto pensivo nella
saluzzo roero, 3-i-12: egli diceva, il bel guardo pensivo / e delle gote
bel guardo pensivo / e delle gote il bel rossor mirando, / dove occulto
g. g. belli, 440: il cavalletto o almeno il penso era subito
belli, 440: il cavalletto o almeno il penso era subito decretato a pieni voti
i-844: ci caricava di lavoro [il professore], ci oberava di pensi.
prima ch'io facessi dopo aver compito il mio penso. calvino, 3-123:
quel caro fabbricatore di pensi che è il mazzoni. gramsci, 6-383: ha
261: sono entrato nella casa a portare il saluto; e sulla soglia la vecchietta
suo aspo centenario, ratta a eseguire il penso del re dei geni.
vero », ho detto pensosamente. « il senso morale è stato certamente sostituito dall'
vino / dove pensosamente si rinfocola / il giorno da poco andato giù? =
pensosità. la parola essa la maneggia come il pasticcere lo zucchero filato. pioverle
dubbi o sospetti (una persona, il suo animo). -anche: immerso in
dar per isposa. novellino, vi-75: il giovane stava pensoso; vide passare per
a capo basso / stette, signore, il cavallier dolente. delminio, i-51:
pensoso. n. franco, 7-129: il gir piano e il fermarsi per strada
franco, 7-129: il gir piano e il fermarsi per strada è anche usanza di
/ pieghi la bella testa / verso il candido seno? chiari, 2-ii-143: per
, 2-ii-143: per meglio far pago il di lei penetrantissimo spirito, essendo allegra
sp., 22 (369): il signore, rimasto solo, continuò a
/ e tu, lieta e pensosa, il limitare / di gioventù salivi?
e guai? misasi, 3-184: il vecchio ascoltava pensoso, come uomo cui incominci
pensoso la romita altura / ove ha il suo nido l'aquila e il torrente,
ha il suo nido l'aquila e il torrente, / e centro della lontananza
-sostant. castelvetro, 10-x-123: il trovare cosa nuova è da speculatore e
da speculatore e da pensoso, ma il godere la cosa trovata è da persona
. sempronio, 21: io, nascendo il mio dal tuo pensiero, / penso
pensosi, a me dovevano apparire soltanto il continuo sviluppo d'una serie crescente.
paino: e dispregiano in sommo grado il timido, il pensoso, il delicato.
dispregiano in sommo grado il timido, il pensoso, il delicato. -con
grado il timido, il pensoso, il delicato. -con riferimento a una
, 6-10: di tutti quanti sta il mio cor pensoso / perché so ben che
pensosa di noi! -che rivolge il pensiero o l'attenzione a qualcuno o
. pascoli, 471: nell'angolo il giorno tu [o granata] resti,
quell'acque / la speme e il dolor mio. -dubbioso, incerto
nimico stesse tuttavia pensosissimo a darne il segno, rispose avvedutamente: perché non
burrasca, come una tela grigia [il mare] palpitava tra due ciuffi di pino
o assorta riflessività (lo sguardo, il volto, oppure un atteggiamento, un
trissino, 2-1-182: padre gentile, il cui pensoso aspetto / vi mostra degno di
nel confronto, tra i due, tra il faccione liscio e sorridente di rossini e
faccione liscio e sorridente di rossini e il volto pensoso di brahms...
.. sembra proprio di veder apparire il volto del piccoletto mozart. marinetti,
piccoletto mozart. marinetti, 2-iii-286: il mio avversario ha un tipico viso chafouin
dante e leopardi, non ci è il sentimento della natura in quanto natura,
oblia. de marchi, iii-2-106: se il tempo è... grigio,
i-509: d'un pensoso dolore / settembre il ciel riempie. / gli languon su
verrò. papi, 4-97: quando il ciglio / srughi e bandisci le pensose cure
mazza, iv-44: tra i campestri passeggi il giovin saggio, / cui solitudin ne
appar più lieto e) iù lucente il giorno, / più pensosa la notte e
capo de gl'insani / eversor di cittadi il mite ramo. idem, iii-4-223:
ornai la quercia ombreggia e rado / il cignal fruga, / terre pensose in
due masse verdi degli alberi, e il mare pensoso, in fondo. -degno
. tasso, 18-11: passa pensoso il ai, pensosa e mesta / la
nelle filippine, comprendente cinque specie; il legname della pentace burmanica è usato per
per ottenere un olio grasso, e il legname per lavori di carpenteria.
e stia a mirarla: / poi scioglie il libro, e coi demoni parla.
, 6-17: -ben avete in ordine il pentàculo e lo spergolo? - il
il pentàculo e lo spergolo? - il tutto è apparecchiato. d. bartoli,
ne spiritava, le disse: qui è il tesoro. cagna, 3-228: andò
piccoletti, la quale pensò di scongiurare il malore, applicando sulla parte dolente un
momentanea del pianto. papini, iv-1039: il vecchio professore fa la corte alla magìa
.. l'ode, l'ovo, il pancrazio, il parenio, il paromeo
ode, l'ovo, il pancrazio, il parenio, il paromeo, il pentacolo
, il pancrazio, il parenio, il paromeo, il pentacolo. =
, il parenio, il paromeo, il pentacolo. = voce dotta,
1-114: gli sciti prima delli altri usarono il pentacordo. g. b. martini
: 1 sciti prima degli altri usarono il pentacordo, instrumento di cinque corde. gianelli
mento a cinque corde; questo è pure il nome della quinta voce del tono.
. moretti, ii-141: per suo merito il nostro paese ebbe l'intuizione della musica
, arcileuti. de pisis, 1-458: il giapponese... suona in un
.. suona in un fiorato chimono il pentacordo finemente intarsiato. 2. nell'
la quinta. bontempi, 1-2-119: il sistema di cinque suoni e quattro intervalli
qxoofi] 'venti '(per il numero degli atomi), col suff.
da cinquecento persone (per anton., il senato ateniese istituito con la riforma democratica
in senso iron. e spreg., il consiglio dei cinquecento costituito in francia nel
soldati. carani, 1-21: il colonnello di cinquecento uomini...
. viene avere trentadue file, il capo della quale è nomi
i-5-243: pentacosiomedimni... solone chiamava il primo ordine dei cittadini ateniesi, che
, particolare al mar delle antille, il 'pentacrino caput medusae ', di cui
mattioli [dioscoride], 59: il seme, che chiama diosco- ride ricino
di due ottave, che formavano il. sistema perfetto delle armonie,
l'unità di misura proposta daltiflodnal, il millennio-luce, [sarebbe]...
, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, l'essasillabo,..
pentasillabo, l'essasillabo,... il pentadecasillabo [ecc.]. =
occidentale, caratterizzata da fusto altissimo, il cui legno è usato in ebanisteria
mattoni] sono di tre sorti: il olidoro, il quale usiamo, lungo
sono di tre sorti: il olidoro, il quale usiamo, lungo un piede e
un piede e mezzo e largo uno; il secondo è tetradoro; il terzo pentadoro
largo uno; il secondo è tetradoro; il terzo pentadoro. anonimo [agricola]
domenichi [plinio], 25-9: il cinquefoglio non è ersona che noi conosca
che [alcuni distillatori] avessero fitto il capo e il viso dentro a un lambicco
distillatori] avessero fitto il capo e il viso dentro a un lambicco di acqua
trévxe 'cinque 'e cpuxxov 'foglia il n. 2 è registr. dal
egli è uno corpo sperico, che il suo assis è radici de 48, il
il suo assis è radici de 48, il quale contene uno corpo de 12 baxe
] la radice quadrata, che sarà il fuso overo il piombo di qual si
radice quadrata, che sarà il fuso overo il piombo di qual si è l'una
cinque faccie. cicognani, v-2-194: il più grosso [calcolo], il coetaneo
: il più grosso [calcolo], il coetaneo mio, più grande assai d
: sul viso smunto di federigo grandeggiava il promontorio del naso sanguigno a'àprito di porri
pentagono. calandri, 302: sia il pentagono 'a b c d e
'a b c d e 'il quale voglio risolvere in triangoli. galileo,
risolvere in triangoli. galileo, 4-3-61: il pentagono circonscritto avrà maggior proporzione al
non gli ha l'ettagono; e però il pentagono sarà maggiore dell'ettagono. guarino
dell'ettagono. guarino guarini, 1-58: il pentagono, cioè figura di cinque lati
sacchi, 115-93: nel cerchio inscrivendo il pentagono e di poi l'esagono, saranno
, vii-229: c'è a scommettere che il brazzolo in quell'estasi sue poetico-metafisiche vedeva
estasi sue poetico-metafisiche vedeva... il tempio d'apollo in figura di dodici pentagoni
la rocca orsina e bracciano occupa il cielo con l'enorme pentagono turrito,
.), in cui ha sede il dipartimento della difesa degli stati uniti d'
: dopo che lo ha suggerito anche il pentagono [il rimpatrio dei marines]
lo ha suggerito anche il pentagono [il rimpatrio dei marines] nel suo rapporto
foggia pentagono, che meglio non potrebbe il lapidario. c. arrighi, 136:
b. croce, iii-2- 355: il castello di sant'elmo, pentagono, per
io non credo che la poesia scritta, il quadro dipinto, la musica segnata sul
(trevxàypajxfxov, neutro sostant., per il n. 2), comp.
nsieme con cinque piaghe? non è questo il pentalfa? caminèr turra, xl-486:
, o ad una con esse, il basile disegnò più vasta tela, che fu
di raccogliere in una sorta di decamerone il tesoro delle fiabe popolari che si narravano
annunzio, 1-515: i devoti, oltre il gran pentame- rone festivo di francavilla,
per lo più preceduto dall'esametro con il quale si alterna nel distico elegiaco; e
elegiaco; e si dice pentametro eolico il verso che nell'antichità si considerava formato
sono l'eroico, overo esametro, il pentametro. regolette della nuova poesia toscana,
versi, i più sovente usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il
più sovente usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico..
il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico... l'esametro e
dattilico... l'esametro e il pentametro. -sostant. patrizi,
esametro] può dirsi del pentametro, il quale non prima che da archi- loco
di quattro e di cinque piedi sono il pentametro e l'esametro, il primo
sono il pentametro e l'esametro, il primo de'quali è composto di due emisticchi
7-162: ringrazio teresina dei versi; ma il metro non è suo; e quello
esametri e pentametri. pascoli, i-iooo: il 'pentametro 'è composto di sei
è composto di sei piedi anch'esso: il terzo e il sesto sono però catalettici
sei piedi anch'esso: il terzo e il sesto sono però catalettici 'in syllabam
pen- tangolo è 'l quadrangolo, il triangolo. leonardo, 2-388: io
e due di sotto, d'onde il nome di pentapasto. = voce
v.]: pentapetale piante sono quelle il cui fiore costa di cinque foglie.
domenichi [plinio], 25-9: il cinquefoglio non è persona che noi conosca
sola famiglia non la seguiva, quando il diluvio sommerse il mondo. nella pentàpoli
la seguiva, quando il diluvio sommerse il mondo. nella pentàpoli una sola famiglia non
: così, cred'io, dice ora il ben più tristo / gruppo de'nuovi
crispi, nicotera e zanardelli, sotto il titolo di pentarchi. 2.
cinque soldati. carani, 4-103: il pentarca, cioè il capo di mezza fila
carani, 4-103: il pentarca, cioè il capo di mezza fila che contiene cinque
. = estratto da pentarchia, secondo il rapporto che c'è tra monarca e
e monarchia, tetrarca e tetrarchia; per il signif. n. 2, cfr
b. croce, iii-22-21: il crispi, il nicotera, lo zanardelli,
croce, iii-22-21: il crispi, il nicotera, lo zanardelli, il cairoli
crispi, il nicotera, lo zanardelli, il cairoli, il baccarini...
, lo zanardelli, il cairoli, il baccarini... costituiscono la 'pentarchia
aggiunse poi la francia) che dopo il congresso di vienna si imposero come arbitre
, per mio giudicio, a temperare il soppruso che esercita la pentarchia europea,
prode bersagliere, aprì le avvisaglie pentarchiche il 2 ottobre 1883 a genova, dove
-io direi piuttosto un pentarchico - suggerisce il barzellotti. = deriv. da pentarchia
1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, l'essasillabo.
cinque locali. arbasino, 7-359: il più immondo finto-quattrocento coi suoi ferracci battuti
trematodi, stabilito da rudolfi. hanno il corpo lunghetto, rotondato, o depresso.
degli stessi versi e dal numero loro viene il poli- colo chiamato distrofo, tristrofo,
', costituendo con le loro prescrizioni il sistema di norme religiose e sociali a
libri] legali sono cinque a novero: il genesi, l'esodo, il levitico
: il genesi, l'esodo, il levitico, il libro de'numeri e il
genesi, l'esodo, il levitico, il libro de'numeri e il deuteronomio,
il levitico, il libro de'numeri e il deuteronomio, cioè la seconda legge;
mosè. faldella, i-5-260: anche il curato rilegge il pentateuco, dopo che si
, i-5-260: anche il curato rilegge il pentateuco, dopo che si parla di
in lungo, in due giornate; il vincitore viene proclamato in base a una
si costuma che nel pèntathlo si suoni il piffaro. d'annunzio, v-2- 911
autoritari, in quegli efebi tagliati per il 'pentatlon ', in quelle balde
stampa », io-x-1982], 23: il nuovo campione iridato è daniele masala,
: fra i consonanti [intervalli] sono il tritono o intervallo di tre tuoni;
tritono o intervallo di tre tuoni; il tetratono o intervallo di quattro tuoni;
tetratono o intervallo di quattro tuoni; il pentatono o intervallo di cinque tuoni.
, sotto gli ordini del trierarca. il capo della pente- contarchia. tommaseo [
come i pentecostali (i quali aspettano il ritorno di cristo), spingessero i
dall'omonima ebraica, che si celebra il cinquantesimo giorno dopo la pasqua, non
non prima del io maggio e non oltre il 13 giugno di ogni anno, per
chiesa cristiana). -per estens.: il giorno dell'anno in cui cade di
cavalieri e dell'oste si davano sempre il dì di pentecoste nella piazza di mercato
lio giorno della penta- costa proxima venente il decto papa niccolao il coronò re di
costa proxima venente il decto papa niccolao il coronò re di pulgla e di cecilia
. carducci, iii9- 173: ottenuto il divorzio dal concilio di beaugency il 18
: ottenuto il divorzio dal concilio di beaugency il 18 marzo del 1152, facea nozze
. piovene, 7-350: ogni anno il lunedi di pentecoste il fantoccio della tarasque
7-350: ogni anno il lunedi di pentecoste il fantoccio della tarasque circola nelle viuzze di
mietitura; assunse in un secondo tempo il significato di commemorazione del dono della legge
si finisse o terminasse nella cristiana, il che si fece quando mandò cristo lo spirito
.. che significa quinquagesima, per essere il cinquantesimo giorno doppo la pasqua degli azzimi
spirito santo, di esprimersi e predicare il cristianesimo in tutte le lingue).
di atene, si cava, et il pentelico. arici, ii-9: racconta
colle muse. guerrazzi, 10-672: il pellegrino, cui punge amore, vada
laterali. d'annunzio, ii-196: serberemo il miei dell'i- metto / e il
il miei dell'i- metto / e il vin del parnete, odorato / con la
, 2-157: atene ricostruì con molto impegno il suo stadio... ma
e le trocaiche. carducci, iii-10-416: il metro è guasto nella rovetana,
'non può esser breve; il ritmo è stentato per mancanza di
voce d'area sett., connessa con il lat. pingère 'dipingere ',
giosa a cui si accompagna il desiderio di farne ammenda e di
bonagiunta, xxxv-1-274: pentimento non distorna il fatto: / megli'è volontà stringer
(1-iv-879): ma, con tutto il pentimento, sì come vaga di veder
con molte altre donne della città andò il giardino a vedere. leonardo, 2-91
. leonardo, 2-91: se piglierai il piacere, sappi che lui ha di-
etate più che un fiume, / né il stato umano ha mai ferma certezza.
formale, un pentimento volontario per essere il peccato offesa di dio. tesauro,
di dio. tesauro, 2-176: il pentimento è una tristizia nascente dalla propria
nuovo in ginocchioni una divotissima espressione verso il suo confessore, così parato com'era,
sf., 4 (65): il padre guardiano... parlò del
sventura si può riposare, fuorché sopra il pentimento. pascoli, ii-108: queste
di scomunicati, di altri che indugiarono il pentimento al punto di morte, di
punto di morte, di altri a cui il pentimento fu in certo modo estorto dalla
va'e reca la novella. di'che il pentimento sarà rimunerato ». borsi,
, 2-20: se è vero che il pentimento lacerante è già un principio di salvezza
, provocazione ed altri ministri che edificano il palaggio del pentimento. -ravvedimento
di questioni letterarie. mazzini, 23-95: il re di cui mi parlate va in
lui, la colpa, le giustificazioni, il pentimento. ma fu traditore, e
pentimento. ma fu traditore, e il mondo lo conosce tale. faldella, i-5-248
e dente acuto / d'amaro pentimento il cor gli morse. i. andreini
, signora mia. giuglaris, 1-352: il donare è facile, non così il
il donare è facile, non così il donar bene: azione è questa la più
lettera mi ha rinnovato il pentimento ed il dispiacere di aver smarrito
lettera mi ha rinnovato il pentimento ed il dispiacere di aver smarrito nel passato alcune
una frode vergognosa..., allora il pentimento inutile lo agitò così forte ch'
149: conforta ritrovare alla stessa opera il viso amico dell'ultimo fratello minore.
. ferd. martini, 5-15: il monumento... fu relegato in
per rispetto delle vettovaglie, essendo certo il duca di guisa che alla fame nella plebe
alla fame nella plebe sarebbe immediatamente conseguito il pentimento. cesari, 6-26: parendo
padre tanto che gli bastasse a prendere il nuovo stato e tuttavia temendo i nuovi
romagnosi, 4-748: tu, coll'applicare il detto paragrafo alla tua maniera, gli
rapidi, le cancellature subitanee a mezzo il verso, a mezzo la parola, le
, 1-i-1-237: è troppo evidente che il quadro ha subito pentimenti e rappezzi.
: or impara ancor tu (volgendo il piede) / a non comprar sì caro
, sm. matem. ant. il numero cinque, considerato in rapporto col
che penda- merone si chiama, e il sei perfetto... il cinque [
, e il sei perfetto... il cinque [si diceva] quintario,
colpa, / più lune ha volto il sol poi che fu spenta, / se
sì scelerata cosa ordinare che, conoscendo il suo male, non s'ingegnasse di
se non ce lo dà lui, il pentire. d'annunzio, iii-2-1098: l'
stanza verginale, con la nuca sotto il calcagno della vendicatrice. -in relazione
belli e penetranti, subito egli riconobbe il suo peccato e se ne pentì.
/ gli gravavano addosso, riviveva / il disgusto per esse della pena / amara,
1-iv-43): gli uomini bestemmiano tutto il giorno idio, e sì perdona egli volentieri
e voler contrari sono, / così il parer dall'esser fa divario. bandello,
ho, io sentito più fiate predicare che il pentirsi di core sempre vale. menzini
pentimento e duolo! / ma tardo il duolo ed il pentir fia tardo.
duolo! / ma tardo il duolo ed il pentir fia tardo. alfieri, 1-312
alfieri, 1-312: e i rimorsi e il pentire e il pianger, nulla /
: e i rimorsi e il pentire e il pianger, nulla / fia che mi
, se non ce lo dà lui, il pentire. -ravvedersi.
. 5. cavalli, lii-4-331: il duca d'alansone, come vide la
: a l'uom vai poco penter dopo il danno. amari, 1-2-153: smorzava
iv-i- 666: l'anatomia presuppone il cadavere. come l'ebbe proferita si
. casalicchio, 70: tutto questo sentiva il povero vecchio con le proprie orecchie,
, 1 (15): « ma il matrimonio non si farà, o.
(1-iv-349): sentì incontanente [il padre] più aver di forza la natura
] più aver di forza la natura che il suo ingegno; e pentessi d'averlo
e peggio fatta, in vano è il pentere. r. roselli, lxxxviii-n-426:
i-121: tardo pentir fu di baldanza il frutto / e servitù peggior d ^ ogni
1 (21): s'accorse che il pentirsi di non essere stato consigliere e
: da questo libretto forse egli apprese il presentimento di quel vano pentirsi, di
in ogni tempo, allora sì pentìo il signore ch'egli avea fatto l'uomo
cioè mostrò segni come si pentisse facendo il diluvio e disfacendo la città di sodoma e
bontempi, 1-1-46: dio pentitosi, secondo il nostro modo d'intendere, d'aver
adamo... mandò dal cielo [il diluvio] a sommergere irreparabilmente la terra
sua rea e io mi penta del male il quale 10 penso di fare loro per
mi pento, anche perché adesso conosco il minuto insistente lavoro di quell'incontentabile sul
5. locuz. -comprare caro o tanto il pentire: profondere stoltamente il proprio denaro
o tanto il pentire: profondere stoltamente il proprio denaro per una relazione amorosa indegna
esserci passato, perché assai bello è il paese e da assai cortese gente abitato
6-301: non avrebbe nondimeno a pentirsi il saggio, se consecrasse un po'di tempo
pentersi. gonzaga, ii-18: sappi che il fare e pentere è molto meglio che
non è a tempo, non paga il male: il pentimento tardivo è inutile
a tempo, non paga il male: il pentimento tardivo è inutile. cambiozzo
, ninfa vezzosa e vaga, / che il pentere da sezzo il mal non paga
, / che il pentere da sezzo il mal non paga. muse padovane, lxv-
324: ogni cosa consuma e guasta il tempo / e 'l pentirsi da'sezzo
. neol. nel linguaggio giornalistico, il fenomeno dei pentiti (v. pentito,
» è l'autentico interrogativo a cui il verdetto deve rispondere. pentito (
12-11: papa bonifazio ottavo avea ritrovato il giubbileo di cento in cento anni, che
ma indispettito. carducci, iii-15-136: il petrarca confondeva in un sospiro di stupenda
un sospiro di stupenda elegia l'ardore e il tremore del cuore amante e pentito.
nell'onda / della tua preghiera / il tuo bambino pentito, papà, che
.. che rende se non impossibile il pentimento, almeno così tardivo da costringere i
imputato di reati di terrorismo: e il termine, proprio del linguaggio giornalistico,
nel giro neofascista deve aver contato, il suo nome in quest'aula l'ha
29-x1-1983], 1: non è certo il caso... di porre sotto
. 304, quella che va sotto il nome di legge dei pentiti. -maddalena
landò, i-n: meglio... il non saper lettere che saperne, poiché
lui in vita rinunciati gli stati e il comando di essi. cesarotti, 1-xxviii-183:
avendo recato seco un gran trave, il pose davanti l'uscio del giudeo..
poi pentito, si misse a scalare il balladuro della porta degli asinelli. aleandro
-che esprime rimorso o rincrescimento (il volto). pratesi, 5-102
5. locuz. -far mangiare a qualcuno il pan pentito; mangiare il pan pentito
a qualcuno il pan pentito; mangiare il pan pentito: v. pane1, n
perdono avesse. ghirardacci, 3-127: avendo il viso tutto coperto di lagrime,
longhi, 86: più decisiva, per il nostro argomento, è la quinta tavoletta
contrada è usanza che la nuora, il seguente dì ch'è suta menata, domanda
qualunque volea sacrificare suo sacrifizio, venia il fanciullo del sacerdote, quando la carne
e ciò che l'uncino pigliava, togliea il sacerdote a sé. anonimo toscano,
mettili in una pentola nova e falli su il savore. m. palmieri, 2-6-10
pentola. -con metonimia: il contenuto di tale recipiente (che può
venti sparagi. cavazzi, 65: il ganea amoloco, per quello che concerne
bollire. beltramelli, iii-127: si udì il gorgogliare della pentola su le bragi.
: anna andò in cucina, accese il fuoco, mise la pentola a scaldare.
tenuta, all'interno della quale circola il vapore prodotto dal riscaldamento di acqua (
. -l'ora della pentola; il vuota pentola: l'ora in cui
v.]: 'vòta pentole ': il mezzogiorno, l'ora che si va
leggenda aurea volgar., 953: il calice chiamava pentola, lo quale calice
spingendo l'aria, si fa giungere il fumo alle api, le quali subito,
. l. strozzi, 1-73: il cervel mi va a spasso: / ma
: / ma sempre che da basso il fuoco sventola, / manca il caldo alla
da basso il fuoco sventola, / manca il caldo alla pentola. ruscelli, 1-189
borgese, 1-270: tenete... il diavolo rubò mi porta la pentola,
rubò mi porta la pentola, ma il bibliotecario monnier lo ha mandato in anticipo
ha mandato in anticipo a me, il coperchio. tenete. leggete.
la groppa: a me si muove il lombo anche così per il solletico.
me si muove il lombo anche così per il solletico. oh beato chi può intignere
alla pentola toccherà a quello, il quale, bendato, la colpirà con
si destinerà uno ad andar sotto, il quale, bendato, partendosi da un
un punto della sala, anderà a dare il colpo, che quasi sempre fallisce.
. e fatto così, colui dà il colpo, e riceve una pioggia d'acqua
-in alcuni luoghi di campagna si fa il giuoco giù per su come è descritto
i giocatori sono sottoposti a bagnarsi. il premio poi l'ottiene colui che abbia
, destinato a sorte quello che deve essere il primo a romperla, si benda costui
qualunque parte del corpo, egli ha perduto il giuoco: gli si leva la benda
fa depositare un pegno. se dà il colpo in fallo, ha parimente perduto
ottone, di forti e spesse pareti, il cui coperto vien assicurato da forte vite
e'parea mezzo morto, / ché il divora e tu lo portavate, / si
fare da mangiare. -dare di volta il cervello. cantoni, 402: dichiarano
deve essere stato ah'improvviso, perché il suo contegno durante il viaggio non fu soltanto
improvviso, perché il suo contegno durante il viaggio non fu soltanto ragionevole, ma
la pentola stava già bollendo anche durante il viaggio. -avere mangiato in pentola
mangiato in pentola ': quando piove il giorno che uno sposa. -bollire in
esserci roba in pentola', per indicare il prepararsi di eventi importanti in segreto o
. g. bassani, 3-128: che il papà a settant'anni suonati, e
mattine alle sei e mezzo per dare il buon esempio, come dice lui, e
molli piume, transeat. -passare per il capo. pirandello, ii-1-119: -ah
. b. croce, ii-8-361: il goethe... notata la riduzione che
. monosini, 419: come disse il tinchia: ecco fatto; e dette
-non essere in grado di raggiungere il proprio scopo. tommaseo [s
, 1-490: schiumar la pentola è levar il grasso nello schiumar del brodo quasi nell'
v.]: 'ogni pentola à il suo coperchio ': ognuno trova da
n. -chi accompagna la pentola con il paiolo, quando s'incapperanno, si
-i guai della pentola li sa il coperchio: v. coperchio, n
-il diavolo fa la pentola ma non il coperchio: v. diavolo1, n
pentolone di fuoco lavorato, per dirne il vero, racconciarono ogni cosa. piovene,
. volg. * pinta, per il class, pietà (e tardo pineta)
medico consista in saper sonare come sarebbe il violino, la tromba marina, il
il violino, la tromba marina, il colascione, le nacchere, lo scaccia-
terracotta usata nel gioco popolare omonimo, il quale consiste nel colpire, con un
ricadere, qualora la pentola si rompa, il contenuto sul concorrente. tommaseo [
, in cui si e soliti organizzare il gioco suddetto (anche nell'espressione domenica
della quaresima, in cui si fa il gioco della pentolàccia. 5.
insieme la roba che mandate voi e il figlio di neri. 6.
pentolai fanno qualunque altro vaso. buonarroti il giovane, 9-169: vuole, insomma
adopra / creta per l'orinale e il nobil vaso. tommaseo [s. v
], iii-1-183: sono, né rifiuto il nome di pentolaio, benché la mia
l'es- sempio del re agatocle, il quale essendo nato di padre pentolaio,
. -essere asino o come l'asino o il ciuco del pentolaio: fermarsi ogni momento
come l'asino del pentolaio che dà il capo in ogni porta. a. f
come l'asino del pentolaio ': il qual proverbio non è punto disonorante,
, come non è disonorante pei parochi il fermarsi ad ogni uscio, quando distribuiscono
c. e. gadda, 20-67: il pentolame con le carabattole appese al carro
): elmo usato fra l'xi e il xiii secolo, la cui forma cilindrica
la respirazione, e si indossava sopra il camaglio e la cervelliera. =
fare alle pentolate). buonarroti il giovane, 9-393: u pentolaio fare alle
l'ora di colazione. ognuno cerca il proprio fagotto: la pentolina, il cartoccio
il proprio fagotto: la pentolina, il cartoccio di salame. 2. locuz
, 1-53- * 45: era solito il povero agostino di farsi arrecare da casa
pavese, 4-58: stefano aveva lasciato il pentolino del latte, più come pensiero che
430: un pentolino / già lo sfamava il dì di pasqua, ed ora /
. d. bartoli, 4-1-164: il cià, decozione d'una particolar erba,
. -anche con allusione oscena per indicare il membro virile. berni, 75:
berni, 75: piangete, destri, il caso orrendo e fiero / piangete,
fuggendo mi ammoniscono che non è più il caso di distrarsi, e buttano via
, e buttano via per l'aria il pentolino della colla. non possono dunque
poste destinate al vincitore. -giocare per il pentolino'. per il guadagno, smettendo
. -giocare per il pentolino'. per il guadagno, smettendo quando si vince.
mai col pentolin s'intende. buonarroti il giovane, i-152: « pel punto in
del giulè, tirandolo colui che faceva il miglior punto. malagoli, 286
dice di chi ha per abitudine di cessare il gioco quando ha fatto un guadagno.
fatto un guadagno. -per metonimia: il gioco stesso del giulè o bazzica.
botryoides. 9. locuz. -accozzare il pentolino: v. accozzare, n
medici, ii-237: chi lo perde [il tempo], come molte fanno,
un pentolino. -fare il pentolino: esercitare l'arte magica.
, / quand'ella fa lo staccio o il pentolino. note al malmantile, 3-69
'fa lo staccio 'e 'il pentolino ', intende 'fa incantesimi '
gli affari vanno alla peggio. -traboccare il pentolino: superare il limite di sopportazione
peggio. -traboccare il pentolino: superare il limite di sopportazione, non poterne più
una ragazza! così, quando sento che il pentolino sta per traboccare, me ne
provocandum...: 'quando il pentolin bolle, non lo stuzzicare '.
. di pentola, con allusione, per il n. 8 (registr.
affettavano le ortiche e si faceva bollire il pentolo a acqua schietta. nievo, 61
acqua schietta. nievo, 61: avevamo il privilegio di raspar le pignatte, le
pentoli; e di ciò si costituiva il nostro pranzo. cicognani, 2-142: a
di acqua. fucini, 482: il medicamento doveva essere manipolato in un pentolo
ii-298: -quando venivi anco tu co'il pentolo ae fra pacifico avevi meno lusso.
, e ora spesso ci scappa anco il chiccherichì. 3. locuz.
le gote a pentolo. -avere il pentolo alla gola', rantolare nell'agonia.
gola ': essere moribondo. avere il rantolo dell'agonia. -capelli fatti
. -capelli fatti, tagliati con il pentolo: taglio di capelli mal riuscito
613): « aspetta », disse il frate; e, presa un'altra scodella
... piovigginava... e il cielo era tutto un ciafru- glio di
. persona stolta, stupida. uonarroti il giovane, 9-626: si trovan pur gli
leste in capo e à il vezzo di turchine; la bambina di già
erba peonia antichissimamente fu trovata e ritiene il nome del suo auttore: la quale
di struttura complessa (la costituzione e il peso molecolare non sono ancora esattamente conosciuti
botta, 7-93: dire poi che il bembo, il casa e simili autori
7-93: dire poi che il bembo, il casa e simili autori non scrivevano bene
scrivevano bene l'italiano perché scrivevano bene il latino è una delle solite pentracole dei gran
numerose specie erbacee o suffruticose; il fiore è caratterizzato da quattro stami
: avute n'ha mille pentute / il fiorentin. boccaccio, 1-i-420: non per
non per tanto, ogni ora che il no è della loro bocca uscito, hanno
viaggiano. d'annunzio, iii-2-50: il presbitero sergio, ferrato sotto la pènula,
sergio, ferrato sotto la pènula, coperto il capo e il collo da un camaglio
la pènula, coperto il capo e il collo da un camaglio metallico, regge nelle
bandello, 1-8 (i-m): era il penultimo giorno di maggio e poteva quasi
. bentivoglio, 4-729: seguì la resa il giorno penultimo di novembre. giordani,
gradino. soldati, 2-252: apriva avidamente il giornale, correva con l'occhio,
ma celeste e divina. -sm. il giorno che precede l'ultimo del mese.
c. campana, ii-539: entrò maurizio il penultimo di maggio dentro di zuffen.
anzi raffaello, michelagnolo, tiziano, il coreggio scolari che il vannucci, il
, tiziano, il coreggio scolari che il vannucci, il grillandaio, il bellini ed
il coreggio scolari che il vannucci, il grillandaio, il bellini ed il mantegna
che il vannucci, il grillandaio, il bellini ed il mantegna maestri? io
vannucci, il grillandaio, il bellini ed il mantegna maestri? io però de'quattro
. -non essere l'ultimo nè il penultimo: avere notevoli qualità positive.
giordani, viii-39: mi è certo che il mio intelletto non è l'ultimo né
intelletto non è l'ultimo né forse il penultimo degli umani. = voce dotta
lat. tardo paenultimus (e, per il n. 3, paenultima, sf
penuria di tutto, dacché solamente giù per il po veniva loro di lombardia quel tanto
imperator, che in suo poder era il tuto. marini, 1-81: ella mostrossi
l'odore, ma la penuria lor cresce il pregio. moscheni, 34: non
sacerdote. gualdo priorato, 10-vii-22: il conte di tavanes... pensò al
passar con li suoi nella guienna, dove il prencipe avea penuria di gente veterana.
6-i-390: egli mi aveva detto, osservando il profilo melanconico del mio viso -per il
il profilo melanconico del mio viso -per il cielo! si direbbe che tu soffri
di tempo stringiamo la materia e prendiamo il fondamento che cosa è amore. berchet
. ghirardacci, 3-345: volesse confortare il papa che di presente non pigliasse tanto
. achillini, 1-271: per impedire il vostro arrivo in italia, la discordia
la penuria nella città e per tutto il regno. zanon, 2-xviii-344: con la
delle mogli l'ingiurie; / e il marito fra tanto avrebbe a vile /
peggio aver patito, / quando faceva il miser da marito. -regime alimentare
estremamente parco. colletta, i-260: il re, sospettoso di veleni, mangiava
da molte di quelle imperfezioni che affliggono il sesso femminile. amari, 1-i-177: si
non buoni, cercando sempre mostrar che il poeta abbia fallato; e qui medesimo
derivazione, con l'analogia, con il domesticare termini stranieri e con altri mezzi
fonti storiche. muratori, 8-ii-230: il tempo, coll'aver divorate tante memorie
la carestia e la fame, ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura
la fame, ecco il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade
e la viltade, che ischerzano con il sciagurato della disgrazia, con il sobrio
ischerzano con il sciagurato della disgrazia, con il sobrio della penuria e con il pidocchioso
con il sobrio della penuria e con il pidocchioso della furfantarla. assarino, 2-i-419
penuria e la magrezza, / ché antivedere il male è gran guadagno. lanzi,
lanzi, v-295: senza invidia vide il frettoloso avanzi abbondar di commissioni e di argento
continuo. bacchelli, 2-xxiii-374: diverso era il caso del pittore, il quale,
diverso era il caso del pittore, il quale, a carico, con tre sorelle
ottimo vino, sturava a piene tazze il suo ingegno e la sua facondia davanti
, avarizia. carducci, iii-22-443: il contino giacomo... lavoracchiava per
ismunti e penurianti. guerrazzi, 1-804: il generale morris scorrazzando per la campagna dalla
accaderà che lo stato enuriante trovi il proprio utile nel ricevere il soccorso
enuriante trovi il proprio utile nel ricevere il soccorso ell'altro.
così smunto e infelice soccorso, rinovò il navagiero le instanze al generale perché,
m. casaregi, 2-43: quando il mercante avesse della vettovaglia e ne penuriasse
marcia... a fine di levare il blocco a barcellona, ove i nostri
borsieri, conc., ii-569: il piacere e l'utilità che abbiamo ritratto da
fiume). cattaneo, ii-2-320: il naviglio di paderno... non serve
prontissimi ad impalmare una donnina bella quanto il sole, la quale recava in dote il
il sole, la quale recava in dote il reame di scaricabarili. -scarseggiare di
con litote. broggia, 229: il rame penuriava per una scarsezza indicata dal
io non sono uomo ricco, ma il signore mi dà del bene piucch'io non
dal contrabbando? guerrazzi, 1-591: il tasso sei sa se [alfonso d'
laudi che prodigo troppo gli sbraciava; il mondo sa la lunga prigionia a cui lo
possiamo supporre ch'egli avesse, ma il mondo ignora come lo lasciasse penuriare così
: penuriava assai quella insigne città per il molto popolo. fr. morelli, 368
ha molte ricchezze ha di che saziare il corpo; e chi non ha buona fama
... avea... lasciato il publico di sparta penu- rioso e bisognevole
danari. leti, 6-ii-435: continuava il re di navarra in tanto a scorrer la
lati per render del tutto penurioso di vettovaglie il campo nemico. p. verri,
nemico. p. verri, 2-362: il milanese è uno stato piccolo, circondato
sempre di essere penuriosi non è né anche il bisogno di mantenere uno stato tale,
pusilli penuriosi d'intelletto, che abbacina il tuo splendore e s'avvicinano tremebondi e
argomenti). galileo, 3-1-403: il vedere che egli in queste poche
essere entrati senza impegnarsi ostinatamente a consumare il residuo del denaro e delle vite ne'viaggi
. carlo da sezze, i-461: perché il loco era un poco penerioso, se
m. casaregi, 2-43: avendo il padron della nave bisogno di denari per l'
tra noi soglia dirsi quello in cui il prezzo delle biade risale ad una terza
parentado con un re vicino e confinante per il soccorso di gente,...
condizione, la vita). buonarroti il giovane, 9-869: la sua vita fia
continue e non risolubili in cui versa il finito a rispetto di sé.
et ir penuriosi e'prieghi / si veste il molochino ad quelle altre ore.
: pareva qualche sera / tentennare anche il cielo / colle penzane di stelle.
, penzolante. sacchetti, 118-9: il fante tolse il canestro e andò al
sacchetti, 118-9: il fante tolse il canestro e andò al detto fico,
, 4-200 del tal la moda non volle il medesimo: / lunghetti e pengiglianti volle
gozzi, 4-219: terigi era per perdere il cervello; / spesso da sé ragiona
, 130-17: essendo una sua gatta sotto il deschetto, come sempre stanno, ebbe
, agg. che gravita verso il basso, pendente. bellotti [
-che si protende dall'alto verso il basso. - con ipallage: provvisto
di prominenze che scendono dall'alto verso il basso. moravia, 1-681:
. moravia, 1-681: sotto il belvedere, si spalancava una vasta grotta
: mi affacciai dentro la grotta premendo il petto contro l'orlo della vasca, sotto
penzolanti. -sporgente e cascante (il labbro). beltramelli, ii-304:
ascelle / dirotte. pasolini, 14-76: il suo morso mi strappa / quattro dita
2. tenuto in modo da ricadere verso il basso, da ciondolare nel vuoto;
con le code dei buoi che tiravano il carro. 3. inclinato,
essendo attaccato in alto; pendere verso il basso, nel vuoto. plutarco
fiere. redi, 16-iii-99: particolarmente se il ragno si penzoli da un albero altissimo
salvo / retrocesse fra 'suoi tosto il ferito, / cui penzolava dalla man l'
lino avvolto intorno è tenuta ferma sotto il braccio e lo stame filato si fa
penzola libero. misasi, 42: il carbonaio mise sulla spalla la cavezza di
mise sulla spalla la cavezza di cui il capo gli penzolava sul petto. pascoli,
lì ad affumicarsi. cassola, 1-239: il dottore era sull'uscio, sorridente,
una scimmia. marradi, 195: il flessuoso / boa giù da'rami allungasi
in cui lo aveva conficcato la levatrice. il suo piede... scavalcò il
il suo piede... scavalcò il bracciolo, penzolò tragicamente nel vuoto.
inerte. d'annunzio, v-1-277: il corpo ripiomba a destra. la testa penzola
c. e. gadda, 17-133: il suo viso aveva assunto quell'espressione tipica
deriva dal lasciar penzolare la mascella e il labbro inferiore. -tenersi aggrappato a un
entrò in quel momento, trasandato come il suo solito, con la giacchetta aperta che
, e disperato / l'albero ascese il venditor di cristo; / strinse il laccio
ascese il venditor di cristo; / strinse il laccio, e col corpo abbandonato /
. essere o stare inclinato, piegato (il capo). ghislanzoni, 16-158:
, i pericoli corsi, la fame, il 25 luglio, il 3 settembre 1943
, la fame, il 25 luglio, il 3 settembre 1943, il 6 agosto
luglio, il 3 settembre 1943, il 6 agosto 1945 (hiroscima); nessuna
: ella rideva; e a lui, il viso come sul fornello di cucila,
, sporgere. viani, 10-348: il pazzo penzola il capo dalla poltrona e
viani, 10-348: il pazzo penzola il capo dalla poltrona e stecchisce il corpo
penzola il capo dalla poltrona e stecchisce il corpo marmato. 8. piegare
': parlando dell'àncora, metter il ferro penzolo... sotto la gru
. [tommaseo]: arrecasi da loro il grappolo dell'uva penzolo in un pezzo
prendere la scala penzola. -cascante verso il basso. bracciolini, 5-7-19: allor
doni, 5-53: quando tornano, fatto il mosto, della villa, le fanti
tien le calze e la gonnella, / il penzol delle sorbe e del trebbiano /
bene incalcarvi sopra [al ramo] il bucciuolo che vi ponti forte, sì come
6. monile, pendente. buonarroti il giovane, 10-930: tale un penzol d'
di notevole resistenza usate per tenere fermo il timone. lessona, 1105: 'penzoli'
gomena a seguirla. -fare il penzolo: tenere sospeso a un cavo un
marinaresco. guglielmotti, 639: 'fare il penzolo ':... tener sospeso
con pensxlis 'pensile '), per il class, pendùlus (v.
chiostro penzoloni. soderini, i-485: il vino si fa come vecchio di nuovo
doh! vista paurosa e feroce! portar il capo penzoloni pel ciuffo. manzoni,
vecchia, guardando lucia, faceva saltare il fuso con istizza, e di tempo
. d'annunzio, iv-1-805: lungo il binario camminava un uomo scalzo, portando
mano penzoloni. sbarbaro, 5-24: il signore della sigaretta penzoloni fra le labbra,
/ e che cascangli vermigli / sotto il mento penzoloni, / due braciuole rubiconde
volume. monti, 15-26: non rammenti il dì eh'ambe le mani / d'
un ribaldo, fu posto penzolone [il corpo di manfredi] su un asino
la parete. de roberto, n: il principino, seduto sopra uno sgabello,
/ penzoloni. pecchi, 2-119: il custode del tempio era fino a qualche
che si trovava fra i piedi, il labbro inferiore penzoloni e gli occhi bassi.
dalla catena. calvino, 2-103: [il bassotto] ijon abbaiava più, la
-allentato. cicognani, 6-35: scorgendo il coscritto giovanino con le pezze da piedi
sonno o in un accesso morboso (il corpo di una persona). -anche con
di sonno i muscoli che tenevano diritto il collo s'allentano e il capo cade penzolone
tenevano diritto il collo s'allentano e il capo cade penzolone e la mascella inferiore
così penzolone le portarono in mostra per tutto il più pubblico della città. g.
suo grande e grosso come una botte, il quale, dopo di essere stato lungo
lippi, 6-50: risiede in mezzo il paretaio del nemi / d'un pergolato
del nemi / d'un pergolato, il quale a ogni corrente / sostien, con
terra fino a estinzione del debito; il valore minimo al quale erano calcolate le
(in america centrale e meridionale, il peonàggio). = deriv.
; dalla posizione della lunga (-) il piede prende rispettivamente il nome di peone
(-) il piede prende rispettivamente il nome di peone primo, secondo,
, bacchei e docmi (e fu il metro caratteristico dei peana).
. lenzoni, 144: [il piede] primagrave: peon secondo.
. martini, 2-3-429: l'anapesto ed il peone quarto hanno grande possanza per incitare
peone quarto hanno grande possanza per incitare il furore e la pazzia. pascoli,
... sono: a) il peone primo (una lunga, tre brevi
): 'dondolano '. b) il peone quarto (tre brevi e una
c. e. gadda, 10-74: il josé (il josé della villa pirobutirro
. gadda, 10-74: il josé (il josé della villa pirobutirro) gli venne
villa pirobutirro) gli venne a dire che il figlio della padrona, con suo comodo
cos'ha? », gli chiese. il peone alzò le spalle: « no
arcieri, /... / tutto il piano occupàr, che al mare inchina
molto antico tempo trovata, e ha il nome di chi la trovò. p.
con duoi cinocefali che mettevano in mezzo il nome melpomene. ricettario fiorentino, i-r-i
, la rosa e 'l giglio. buonarroti il giovane, 10-917: mettetele un po'
peonia, / ché questa è buona per il mal caduco. c. durante,
deledda, 1-68: intorno a loro il silenzio era intenso, infinito; l'
infinito; l'ombra calava sui boschi, il cielo di peonia impallidiva in tenere sfumature
versi sono l'eroico overo esametro, il pentametro,... il peonico.
esametro, il pentametro,... il peonico. patrizi, i-278: si
. patrizi, i-278: si chiama il peonico eziandio eretico, perché talora con
, 1-22: bisogna considerare che, se il peone non si può collocar sempre ne'
versi, i più sovente usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il
più sovente usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico,
il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico, l'anaspestico, il molossico
, il dattilico, l'anaspestico, il molossico, il corimabico, il ionico,
, l'anaspestico, il molossico, il corimabico, il ionico, il pirrichico
anaspestico, il molossico, il corimabico, il ionico, il pirrichico, lo spondaico
molossico, il corimabico, il ionico, il pirrichico, lo spondaico, il peonico
, il pirrichico, lo spondaico, il peonico. pascoli, i-996: i
barca delle più piccole, atte a cavalcar il mare) che lo aspettasse al lido
lo conducesse là con li sicari suoi, il 14 ottobre di quell'anno assaltarono il
il 14 ottobre di quell'anno assaltarono il frate. bizoni, 45: in francolino
. bizoni, 45: in francolino il corriere di ferrara vi passa due volte la
far nolo sino che non è partito il corriere. testi, 1-344: entrai in
od a mestre, cantare e suonare il cembalo, ballare e gozzovigliare.
imbarcazione (e si dice peota pratico il locatore). sanudo, 3-249
ditti peoti. brusantini, 26-88: il comito ucciso fu e il peotta.
, 26-88: il comito ucciso fu e il peotta. benzoni, 1-48: per
peotta. benzoni, 1-48: per essere il peota mal pratico, la nave dette
in capo di tre mesi, essendo ormai il naviglio con poca vettovaglia, disse il
il naviglio con poca vettovaglia, disse il peotta che per il suo sol eravamo
poca vettovaglia, disse il peotta che per il suo sol eravamo a fronte dalla città
. brusoni, 567: si era il bassà fermato a pattimo per provedersi di
': bambina pettegola che vuol mettere il becco in tutto. = voce
un tappo bucherellato, in cui viene tenuto il pepe in cucina o in tavola.
. -anche: macinino da tavola per il pepe in grani. b.
b. davanzati, 3-16: fanno il medesimo cotali ampollette di vetro a guisa
: una saliera ed una pepaiuòla per il condimento. moretti, ii-195: mio
. moretti, vii-374: e poi il sepolcro dantesco non l'han chiamato.
dichiara poco contento e compiange come nessuno il suo modesto architetto: 'e orinò
cigolio simile a quello del macinino per il pepe. montale, 7-138: solo
da pepe, con doppio suff.; il signif. n. 3 è registr.
). lauro, 2-ni: ma il terrestre, ch'è sorbito e nuota
frollo mondo borghese, per pepare un poco il pasticcio, erché il bordello pareva l'
pepare un poco il pasticcio, erché il bordello pareva l'alleato naturale del sole dei-
, od alla nostra sostanza, secondo il sistema degli umoristi. lessona, 1105
'. pepata, sf. il pepare. -in senso concreto: la
ghislanzoni, 18-19: gli intingoli pepati, il brillante vinello dei colli, i quattro
7-153: gli fecero preparare e servire il vitello in cento piattini cucinati in modo
. hanno un odore pepato che vi dà il capogiro e vi deprime. r.
come nella cro- censsione del santo, il rosso pepato dei mattoni lombardi ritorna nel
, 92: a questa magra consolazione, il marchese si sentì salir sulle labbra una
stesso umorismo era così pepato da lasciare il segno. giacosa, i-169: sono ritratti
posteri. de roberto, 11-247: il fratello... va dicendo cose
del primo. piovene, 7-299: il teatro d'oggi, con le sue sale
, i palchi, la platea e il loggione, ci divide ed immeschinisce; il
il loggione, ci divide ed immeschinisce; il suo speciale pubblico richiede commedie pepate e
capuana, 15-83: si vede che il grosso del pubblico vi cercava tutt'altro
mia schiena coi mattoni medioevali del castello il cui angolo perdendo ogni eroismo scioglie un
12-25: per le nomine, infatti, il parere di concini e di sua moglie
, divengono nere e rugose e producono il cosiddetto pepe nero (o pepe per
in acqua corrente ed essiccate, producono il pepe bianco, molto piccante;
8-i-165: al cominciamento d'india si è il monte caucaso, che montando in sulla
dall'una parte del monte, verso il sole levante, nasce il pepe. ricordi
monte, verso il sole levante, nasce il pepe. ricordi di una famiglia senese
spezie. crescenzi volgar., 5-25: il pepe è arbore piccolo e nasce e
piccolo e nasce e ottimamente fruttifica sotto il segno del cancro e nel primo clima ov'
altri aròmati, che tutti / come nocivi il medico mi danna. ricettario fiorentino,
nero. a. briganti, 108: il pepe nero, nel proprio luogo dove
romoli, 322: quanto più pesa il grano del pepe tanto è più fresco e
se ne spiccano. auda, 38: il pepe è frutto duna pianta indiana,
di lui, dosandovi con tanta arte il sale e il pepe e mescolandovi certe verdure
dosandovi con tanta arte il sale e il pepe e mescolandovi certe verdure appropriate.
quattro. ricettario fiorentino, 1-54: il pepe... è frutto d'un
un arbuscello che nasce in india, il quale produce in prima certi baccelletti,
betle). lessona, 1105: il pepe betel ('chavica betle ')
troncate. tutta la pianta, e specialmente il seme, ha un sapore bruciante.
di odore e di sapore acuto come il pepe. -pepe cipressino: pianta
chiamano caranfoli. soderini, ii-248: il pepe erbaceo d'india è di due sorte
, perché è di miglior gusto che il pepe commune, e per farlo più piacevole
pasta e se ne fa pan biscotto, il quale accompagnato con le spezie communi le
di più lo celebrano per medicamento speciale contro il mal caduco e contro a quella cecità
di pepe della giammaica... il pepe garofanato è il frutto risecco di
giammaica... il pepe garofanato è il frutto risecco di questa specie di mirto
: mirto indiano con foglie alterne laurine, il cui frutto risecco serve di condimento a
193: sono erbe montane... il polio montano, l'olivella, se
. forse al medesimo albero si deve riferire il 'pepe garofanato cipressino'. tramater [
zenzero. 3. per simil. il colore nero dei grani di tale spezia
di una vivacità irruente, era considerata il pepe, l'imprevisto di ogni gita
per ciò che è proibito, per il rischio che se ne corre o per la
. d'annunzio, iv-1-248: inauguriamo il nuovo 'restaurant ', anzi i '
doti quel po'di grottesco che è come il grano di pepe dell'eleganza. cantoni
e pizzicante. cicognani, 1-55: il vero rutilio era un omino gran di pepe
6. locuz. -andare via come il pepe: essere venduto in gran quantità