. jovine, 3-74: leone tolstoi, il patriarca multànime, nega all'uomo il
il patriarca multànime, nega all'uomo il diritto di giudicare dell'uomo.
.. in questo multànime istrumento solo il tevere è tardo, silenzioso, torbido
linati, xii-179: è maltempo. il cielo cinereo, il lago tutto un
: è maltempo. il cielo cinereo, il lago tutto un furore; s'ode
; s'ode laggiù correre lungo le sponde il suo muggito ansimante e multànime.
un fervorlo multànime di fonti / come il sangue nel cuore del poeta.
'multanimità 'non avevano potuto modificare il fondo della mia sostanza. =
cantini, 1-26-353: quando poi resti scoperto il donatore, sarà questo punito con due
per le strade senza lume, appresso il terzo tocco della campana. p. viani
la beozia, impermalite, multarono fortemente il poeta. -in senso generico: condannare
nutrice 'e delle succedanee: a cui il vigile dal naso violaceo e bitorzoluto si
; essa pagherebbe la virtù, multerebbe il vizio, trasformerebbe la morale in un
] l'oro invola dai palagi, il pane / da gli abituri, i figli
già da lungo tempo abbiamo chiamato barbaro il dazio sui libri...; quando
senza ragione di malattia, / dopo il sole. = voce dotta, lat
] che hanno un sol fusto, come il 'girasole '... '
cauli o fusti dalle radici, come il 'tartufo di canna '. tramater [s
dei velieri... ecco: il mio è un biplano multicellulare a coda direttiva
parini, giorno, iv-664: quale il multicolor zanni leggiadro / che, col
molte decorazioni. ojetti, 1-162: il colonnello dei bersaglieri sempre così luciao e
è multicolore. pavese, 8-133: il passato è un multicolore caos di generazioni
arpa dorata. betteioni, i-254: il panciuto / multicòrde liuto, / che ai
disus. diviso in più parti (il piede, l'unghia di un animale
). citolini, 220: il busto de'bruti è partito in tronco ad
bifidi o moltifidi. -che ha il piede o l'unghia divisa in più
citolini, 231: i quadrupedi parimente dopo il lor generale, ove essi sono posti
per lo più sono quelli ch'hanno il piè fesso in molte parti, chiamati da
'non si ha un'idea chiara. il clusio... ci dice solamente
vico, 91: porre principio di filosofia il corpo già formato e diviso in parti
si può... ridurre tutto il multiforme, tumultuoso... sforzo
/ che sulla taurifera sacrata f ruota il sangue ne spargi. pascoli, 724
la storia felice dei trionfi che ottennero il suo ingegno multiforme e la sua larga
larga cultura. panzini, iii-642: il nostro multiforme algarotti le si inchinò [
pindemonte, ii-13: deh! qua rivolgi il passo [o salute], /
/ e la schiera fedel ti cinga il fianco, /... / quella
dì par sempre bianco / ed è letizia il nome, / e il gioco e
ed è letizia il nome, / e il gioco e il riso e terzo /
nome, / e il gioco e il riso e terzo / il moltiforme scherzo.
gioco e il riso e terzo / il moltiforme scherzo. -che rappresenta,
; / innumeri tumultuano i cuori / dentro il tuo cuore piccolo ed enorme. /
le sue multiformi chimere / che lente il cielo sommo conquistavano. -che appare di
vegetale). sbarbaro, 1-221: il lichene è il più multiforme dei vegetali
sbarbaro, 1-221: il lichene è il più multiforme dei vegetali.
allora ci sfugge. gramsci, 1-122: il senso comune è un concetto equivoco,
. c. arrighi, 123: il colloquio crepitava brioso, arguto, multiforme
al tavolino intorno a cui stava raccolto il giovane crocchio. 6. che ha
adatta facilmente alle diverse esigenze espressive (il verso). tasso, 11-iii-619:
tasso, 11-iii-619: ditemi dunque: il sonetto è uniforme o multiforme? dico
de'ternari. d'annunzio, iv-1-149: il verso è tutto. nella imitazion della
costume, di carattere, a foggiare il proprio pensiero in uno stampo non suo,
[del verga], che è certamente il nucleo, la prima forma dell'ideale
ente, se vi trova la moltitudine, il numero, che, per essere modo
, come fece licotrone, chfe chiamò il cielo moltifronte, la terra capogrossa ed
cielo moltifronte, la terra capogrossa ed il lito calle stretto. 2.
3-185: tu sei figlio di ulisse / il multifrónte: che l'inganno piombi,
piombi, / vulture macro, a divorarti il cuore. 3. mutevole
. = deriv. da multilaterale', il significato n. 2 traduce il termine
multilaterale', il significato n. 2 traduce il termine ingl. multilateralism. multilateralménte
: non è quadro ni tondo [il castello di rovereto], ma in figura
altre figure si appellano moltilatere e pigliano il nome dalla moltitudine degli angoli loro.
è moltilatere. gioberti, 9-ii-301: il bello, ancorché uno, è moltilàtero
ottenere le più complicate simultaneità liriche. il poeta lancerà su parecchie linee parallele, parecchie
figura '... si divida prima il detto rettilineo ne'suoi triangoli e questi
l'alleluja. montale, 3-95: il signor fuchs, uomo multilingue, di età
idrati di carbonio e può raggiungere il peso di una decina di kg
di grasso sostituisce nella cucina ebraica il maiale, proibito dalla legge mosaica
zati prodotti gastronomici, e inoltre il piumino, prelevato mediante spiumatura in
, imperocché col becco rodono e nuoce il loro sterco. sercambi, 1-i-56:
: sempre volsi in casa l'oca e il cane, animali destissimi e..
., 1-19: or si vede il villan domar col rastro / le dure zolle
che eli'abbino per entro la vita il budello diritto con una estrema calidità, che
/ e di qualche ailetto emmi il vederle / coglier da limpi- d'acqua
vederle / coglier da limpi- d'acqua il biondo grano. ghislanzoni, 4-124: come
torma dell'oche / clamose beccare dal truogoj il biondo fromento. gozzano, 40:
felice! al vespro invernale / protende il collo, giubilando roca. montale,
. proverbi toscani, 367: ha il cervello come un'oca. de marchi,
e delle coperte, prima di tirarle il collo. -con riferimento all'episodio
episodio narrato dallo storico livio, secondo il quale durante tassedio dei galli nel 390
, che vegliava, / cavò ben ella il sonno per gli orecchi / alla gente
fioche, / rincarato è l'inchiostro il sei per uno, / più non fan
altre armi che la penna d'oca e il calamaio. -per metonimia:
oca colombaccio (branta bermela) ha il capo e il collo
(branta bermela) ha il capo e il collo
nelle regioni artiche; l'oca dal federico il grande e, in partic., nelle
cavo o di col capo e il ventre bianchi e abita di prefe
o anello, su cui è fissato il cavo destinato a subire la ziana:
bernicla... venne pure dato il nome di oca di mare, come pure
s. ferrari, 260: forse rivedi il tuo mare d'opale? / lieta
taglio d'ale / (e s'ode il tonfo) ora la preda abbranca.
arienti, 205: [mandare] il lavoratore a la citade e specialmente a
al soldo, tocca pelata soldi 4, il tordo danari quattro. piovene, 7-117
sacchetti, 257: chi cantar ode il corbo / dice ch'anun- zia morte
come la rondine con la primavera, il primo d'agosto con la malvasia,
primo d'agosto con la malvasia, il ventinove di settembre con i maccaroni, il
il ventinove di settembre con i maccaroni, il primo di novembre con la oca e
primo di novembre con la oca e il natale con le farine. tassoni,
si mangeranno oche, paperi e salsiccie, il tutto affogando in un fiumicel di vernaccia
5-80: si arrostivano le castagne, tirammo il vino, mangiammo due volte il tacchino
tirammo il vino, mangiammo due volte il tacchino e una l'oca.
, vi-522: - non si dice: il vostro fratello. - il boccaccio.
si dice: il vostro fratello. - il boccaccio. -non si dice: il
il boccaccio. -non si dice: il boccaccio. -eccoci in su la favola
di gallina. bacchelli, 1-ii-102: il naso aquilino ed ardito era sottile,
a lingua, nella quale quest'oca [il castelve- tro] ha le più stravaganti
/ dicendo ch'ei non vuol che il vin lo cuoca, / ma che chi
): le grida son tante -pensava -e il dottore non è un'oca. rovani
voleva parlar dell'italia in modo che il francese si adombrasse. visconti venosta,
cospirazione. carducci, iii-20-383: celebrato il centenario; verificato, sodato, preconizzato
sodato, preconizzato su tutti i toni che il maestro non è morto...
baldracca. / l'oca senz'ale abita il campidoglio / e la talpa senz'occhi
campidoglio / e la talpa senz'occhi il quirinale. moravia, iv-72: «
per primo nell'ultima casella, e se il punteggio la supera il giocatore deve ritornare
, e se il punteggio la supera il giocatore deve ritornare indietro (anche nelle
molte bestie; anzi perché v'è tutto il mondo, ed ella è così ambiziosa
o gran signora, in mente / il nostro giuoco così bel dell'oca, /
ognor rinnoca: / e così vince il giuoco. pananti, i-93: la gran
ballava all'oscuro. nievo, 63: il capitano, che diceva di aver sempre
saetta armato e d'arco, / il sacrato a giunon pavone occhiuto, /
sacrato a giunon pavone occhiuto, / il pesce volator, l'oca stridente. piazzi
mitologiche). dossi, iii-218: il medésimo giove dall'olìmpica calma va in
sola come suo papà. -aspettare il covare dell'oca: attendere a lungo
un aspettar che nasca l'erba o il covar dell'oca. -avere un cervello
conosciute...: noi conosciamo il melo dal pesco,... gli
crede oche reali gli anitroccoli. -dare il fieno alle oche: v. fieno,
forse darà credenza alle mie parole; il che se adiviene egli è l'oca.
,... come se tra il compositore e 'l copiatore, tra l'asino
sul terzo di nove. -fare il becco all'oca', v. becco1,
becco1, n. 2. -fare il volo dell'oca', fare molto strepito e
da siena, 605: ella ha fatto il volo dell'oca: fa il busso
fatto il volo dell'oca: fa il busso grande e in fine non ha fatto
, corteggiarlo, dimostrarsene innamorato, fare il cascamorto. r. sacchetti, 1-383
si chiama semplicio?... il quale (se non te ne sei accorta
che fare, perciocché l'oche, alzando il piè, stringon la pianta.
o bernardo in tra i cavalcanti: il quale papero ha degli anni ottanta, e
diritto. pulci, 21-59: liombruno il cavai voleva allora. / alardo disse
allora. / alardo disse: io il credo tu il torresti: / e'ci
alardo disse: io il credo tu il torresti: / e'ci è di molta
farla gridare. -sapere da quale piede il maniscalco ha inchiodato l'oca', essere
ben la bisogna e da qual piede il maniscalco aveva inchiodato l'oca.
pastura', sfruttare la prostituzione, esercitare il lenocinio. pulci, 18-131: s'
oche in pastura, che vale fare il ruffiano, e si dice di colui che
l'oca al torso che ci lascia il becco. ibidem, 101: dove son
in: tanto beve l'oca, quanto il papero. ibidem, 349: l'
. 8. -non è fatto il fieno per l'oche: v. fieno
, di origine indeuropea), che sostituì il class. anser -éris, anch'esso
tubero comme smo, per il privilegio accordato all'esperienza stibile di
122: c'era in tutto il loro atteggiamento una passività inalterata, che
un corpo cavo e allunquatore) e il punto in cui il sole apparentemente
allunquatore) e il punto in cui il sole apparentemente gato di terracotta con
/ le flebili ocarine che salutano / il tuo viaggio ed i lievi echi si sfaldano
, 2-xviii-172: al tempo del savary il filo di capra si vendeva da 4 fino
destinato per i cammellini che servono per il serraglio del gran signore. tommaseo [
167: la contrarietà, che accenna tra il raro e denso, è parimente occasionale
consecutivo. salvini, 41-228: volendo qui il poeta far docile e attento l'ascoltante
7-45: voi credeste a principio che il male di quel padre fosse una febbre
un dente. muratori, 6-25: il corpo, sì per se stesso come per
era la realtà: era l'occasionale, il contingente. -composto per un'occasione
due sostanze, fìsica e psichica, il tipo del rapporto universale di tutte le
esso nel sistema dell'armonia prestabilita diventa il concetto della irrelatività reciproca delle monadi,
noi arriviamo... al momento che il puro naturalismo nella sua forma dommatica riporta
sull'augustinianismo col quale esso avea combattuto il cartesio ed al quale parea che avesse ceduto
cartesio ed al quale parea che avesse ceduto il posto negli occasionalisti ed in malebranche.
legato alle circostanze, occasionale, confinché il nostro povero grande amico non raggiunse tingente o
episodico. anche questa volta con fatica il luogo dell'eterno riposo b. croce,
besituazione stessa. gramsci, 6-323: il bracco... ha cercato,
. de luca, 1-4-1-47: se il disponente non sia il principale impositore,
, 1-4-1-47: se il disponente non sia il principale impositore, ma sia debitore occasionale
come possessore della robba a quello obligata, il eso si stima parimente reale. svevo
reale. svevo, 5-26: già sentiva il isogno degli amici occasionali che non attentano
d'esiglio. pe- dio; il punto di partenza è la critica alla causa
lafatto che l'ha occasionata e che è il mio ritiro dall'onore volontà divina può
modificare la corrispone dalla soddisfazione di essere il vostro presidente, io oserei pregarvi
vino assopora e la femmina stordisce: il vino cagiona poreo, che nega all'
2-xix-606: gli altri per il buon avaro diventano prodi 1669
ardieò, ii-251: è precisamente nell'ammettere il farsi da se naturale delle cose che
farsi da se naturale delle cose che il finalismo si differenzia = deriv.
animali, le quali pare che [il poeta] venga dopo a nominare,
: si ha la netta impressione che il govoni occasionalmente mari- nettiano, il govoni
che il govoni occasionalmente mari- nettiano, il govoni * jongleur 'di immagini, sia
di immagini, sia stato non solo il più rappresentativo ma il più poeticamente vitale
stato non solo il più rappresentativo ma il più poeticamente vitale. 2
, 2-85: spiritualmente [si dilunghi il sacerdote] da tutte quelle [operazioni]
e per più importante d'ogni altro il timore che non occasionasse questa bolla alcun
f. f. frugoni, vi-577: il meretricio non monda nespole, perché occasiona
meretricio non monda nespole, perché occasiona il precepizio, preverte la castità. magalotti
, allorché poterono aver lo sfogo per il mare egeo: e nel loro ritiro
da abituati; e tutti applaudirono [il predicatore]. = deriv.
intuito estetico non è né può essere il capolavoro offerto agli occhi, ma sì bene
offerto agli occhi, ma sì bene il fantasma prodotto dalla loro immaginazione e occasionato
piccolomini, 10-105: quando accade ch'il mal altrui ci faccia nascer opinione e
la femmina è un maschio occasionato: il che non vuol dire altro che una cosa
notevole vantaggio o che permette di raggiungere il proprio intento con poco sforzo; momento
in tutte le cose l'occasione è il principale, e fuori di quella tutto si
aspettare la fortuna dopo che già tiene voltato il piede. goldoni, ix-898: signore
, ix-898: signore, colui che fa il sensale, / anche a prò di
oh vedete un poco: gran destino è il mio, che le cose a proposito
voti potresti da loro impetrare, cioè il commodo e l'occasione di farvi signori dell'
suo pistrino. tasso, n-ii-73: quantunque il dall'occasionalismo. gentile, 1-140
. ariosto, sat., 6-182: il saper ne lafingua de li achei / non
s'io non intendo / prima il parlar de li latini miei. / mentre
sdegnata, / poi che mi porge il crine, et io noi prendo. p
capegli solamente sopra la fronte e tutto il resto del capo calvo. vasari,
strale, / vola repente e ci nasconde il seno. salvini, v-458: l'
salvini, v-458: l'occasione ha il ciuffo dinanzi per essere acciuffata, di
leopardi, iii-446: ti avrei mandato il 'giordani 'per l'occasione del conte
di trasporto. tortora, ii-173: il principe, co '1 trimoglia, con
: tornato a pesaro, non fu messo il modello altrimenti in opera, perché nuove
prigionia vi dà questo privilegio di obbligarmivi il primo. muratori, iii-6: mio intento
, ma di pregarvi ch'umanamente accettiate il dialogo de l'umana nobiltà o de la
. magalotti, 21-149: ciò ha avuto il motivo dall'occasione di maneggiare qualche liquore
occasione in un punto, passaià insieme il tuo canto e in luogo di quello verrà
tuo canto e in luogo di quello verrà il pianto, a cui succederà la fame
i-12-115: non avea però ancora palesato il suo amore, attendendo migliore occasione.
donne, intendete con questa occasione che il principal vostro capitale è la modestia,
-andamento. magazzini, 1-27: il tutto si faccia secondo l'occasione della
conto. roseo, -180: deve il generale similmente far tentar se vi fosse
punto per contenzione di giurisdizione, pretendendo il papa che il re dovesse dichiarargli non
contenzione di giurisdizione, pretendendo il papa che il re dovesse dichiarargli non aver facoltà alcuna
acquietarla, e 'impedirne almeno il più terribile e irreparabile effetto: veniva
letteraria. aretino, v-1-719: se il sole sbucava quel dì fuora, se
le forbici del 'non lo disse il petrarca 'in eterno. caro, 12-iii-23
persone. metastasio, 1-iv-196: se il tempo o il genio pedantesco mi secondasse,
, 1-iv-196: se il tempo o il genio pedantesco mi secondasse, vi addurrei
nel 1939. montale, 2-105: il presente volume contiene quasi tutte le poesie
tutte le poesie da me scritte dopo il 1928... in realtà due
peccare. giovanni dalle celle, 4-2-11-7: il terzo modo [è] per occasione
ii-585): deve in questo caso il marito tener aperti gli occhi e levar via
che onesta. panigarola, 1-23: levi il generale dall'essercito le occasioni del peccato
poca de occasione. guicciardini, i-76: il re alfonso... aveva commesso
senza grande occasione in potestà della fortuna il regno di napoli, che era perduto se
piccola occasione cacciano fuori di casa sua il suo parente. bizoni, 45:
la rimembranza de'passati danni, / il timor de'futuri ad ambo apporta /
1-ii-375: se avete letto aristotile e il vocabolario, dovreste sapere che l'occasione
montmorency... tengono in divisione tutto il regno di francia, ridotto forse principalmente
fu d'occasione per rendermi conto che il melodramma ha la possibilità, negata al
subord. varchi, 4-38: dice il vero che gli otto di balià sopra
detto fantoni e '1 suo compagnog•iulio nesi va il diavolo, per essersi quest'altro maritato
per anche spirata la triegua, quando il re, ritrovata o procurata roccasione di
onde prendere le preliminari disposizioni per collocare il monumento dell'alfieri nella chiesa di santa
in questa occasione di provveder di danaro il re di polonia si sono contentati far
, possono sperare i macchinatori che dopo il fatto cessi colla vita eli lui l'
(98): le tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel
tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel sentiero retto e piano
mai trovato nell'occasione d'assottigliar molto il suo, ne aveva, in questo
ma le occasioni anticipavano di sette ore ed il corso delle medesime si allungava di volta
occasione, in un'occasione: se è il caso, eventualmente, quando càpita;
sp-, 3 (47): il caso è serio; ma voi non sapete
e presto, pigliandone l'occasione, il che non tralasciarà un che giudizioso e
guisa parlò. d'annunzio, iv-1-277: il vedovo biondiccio e scolorito colse l'occasione
un'osservazione intorno ad un orso, il quale fu veduto sempre a succiarsi la
paese vicinissimo alla costa, non amava il mare. non ci andava nemmeno mai
attaccarsi anche alla terra. -avere il motivo o anche il pretesto. nardi
terra. -avere il motivo o anche il pretesto. nardi, 48: volevano
-essere determinato. baldini, 9-30: il viaggio romagnolo... aveva probabilmente
... per capire qual e il poema. de pisis, 3-47: il
il poema. de pisis, 3-47: il marchesino lo confortò con parole d'occasione
. b. croce, ii-8-8: il goethe non si stancò mai di ripetere che
. b. croce, iii-22-278: il pascoli si sforzò di gonfiarsi e dilatarsi
si inalzarono le prime montgolfiere, aveva il coraggio di chiedere: che più ti
c. e. gadda, 13-70: il cielo era d'occasione: tormenta sulle
: tormenta sulle cime, che cessò il giorno stesso, sul tramonto. -posto
uno dei negozianti mosto di genova, il quale è anche consigliere municipale, si mostrò
porto l'occasione di schiarirsele. -fornire il motivo o anche il pretesto di uncomportamento determinato
schiarirsele. -fornire il motivo o anche il pretesto di uncomportamento determinato. nardi,
io ho fatto, conciò sia cosa che il mio marito stesso, ch'è qui
abbia usata occasione. -costituire il motivo o lo stimolo (o anche
, iii-13-70: una volta vide [il boiardo] madonna in compagnia di altre due
, causare. loredano, 2-202: il capitan generale... temeva che,
-originare. salvini, 39-v-80: il nome di miriàn in ebraico, dai
poter accadere. bembo, 5-5: il pigliar trento è posto in occasione o
, la quale mi ha tolto tutto il settembre, che era il tempo di venire
ha tolto tutto il settembre, che era il tempo di venire più bello, e
comunque. sciascia, 10-121: quando il brav'uomo, così rincuorato, stava
chiamò indietro e gli consigliò che per il sì e per il no, per
gli consigliò che per il sì e per il no, per levare l'occasione,
per levare l'occasione, si mettesse il cappuccio. -per occasione di qualcosa
della guerra turchesca. guicciardini, v-134: il duca di urbino e il marchese di
v-134: il duca di urbino e il marchese di saluzzo fermatisi in firenze per
tristi, per occasion di rubare, il volgo, come è suo costume, vago
cose nuove... tagliano a pezzi il tribuno e un centorione de'più severi
mia ragione. manni, 1-109: il rimanente degli ecclesiastici dietro il suo esempio
1-109: il rimanente degli ecclesiastici dietro il suo esempio nudriva senza occasione la barba
, li-1-458: in diverse occasioncelle soccorse il principe, che è oggidì re, di
somma di danaro. goldoni, ii-523: il ridicolo... nelle scritture in
con industria da'periti recitanti per commovere il riso. bresciani, 6-x-378: virginia
la quale montale, 1-57: il mio giorno non è dunque passato: /
è dunque passato: / tramonta il sole; ponente, occidente, ovest.
/ che fé del sangue suo già caldo il porto. boccaccio, iv-5°: quantunque
boccaccio, iv-5°: quantunque egli [il sole] velocemente si calasse all'occaso
n'andò verso l'occaso / e volle il grande atlante superare. cariteo, 161
/ che nulla nube a mezzo giorno il vela. tassoni, 279: l'àncore
, caro prence, e prima / che il sol giunga all'occaso. foscolo,
siri, tv-2- 794: rimandò il re al parlamento una lettera sua con
polo, / per torre a italia il servii pianto e '1 duolo, / col
è qui rimaso. caro, 6-1255: il suocero da l'alpi / e da
alpi / e da l'occaso, il genero da l'orto / verrà l'un
/ qui [in mantova] virtute ebbe il porto, / la fede olimpo,
, 1-85: ognor le merci, ove il velen s'asconde, / tratte all'
a. verri, ii-304: era stellato il cielo e la luna già immersa nell'
. d'annunzio, iv-2-264: era il cielo, dopo l'occaso della luna,
, 2-96: imbrunan l'ore / verso il torbido occaso, ove il noioso /
/ verso il torbido occaso, ove il noioso / già passato cammin chiede riposo.
, conduce con piè sereno in oriente il giorno, facil cosa sia trar certezza del
, / com'è allegro de'passeri il garrire! scarfoglio, v-341: fuggite
scialbato. 4. figur. il venir meno; fine, termine, cessazione
dante, purg., 30-2: il settentrion del primo cielo, / che
altre cose del mondo, ha avuto il suo oriente, il suo mezodì e il
, ha avuto il suo oriente, il suo mezodì e il suo occaso. tasso
il suo oriente, il suo mezodì e il suo occaso. tasso, 13-i-1108:
tasso, 13-i-1108: qui virtute ebbe il porto, / la fede olimpo, e
all'occaso! lanzi, v-5: quando il secolo sestodecimo declinava all'occaso, non
eterni. de pisis, 3-215: il mio spirito, il mio cuore, il
pisis, 3-215: il mio spirito, il mio cuore, il cuore umano,
il mio spirito, il mio cuore, il cuore umano, come una navicella che
strabocchevol guerra e, vando il regno da un occaso tempestoso di sangue,
casini, i-486: provò la chiesa il suo occaso anche in quelle parti orientali
campi, / nel campo de'tuoi fogli il nome tuo, che più non teme
/ acquistati ne'grido avvivi: / il / su i gioghi di
. boccaccio, i-256: preso il cammino con molta compagnia, cercando già
cammino con molta compagnia, cercando già il sole l'occaso, sempre piangendo se
si leva una grande nebbia ovvero quando il sole va ad occaso, sicché la
altramente da mattina a terza / che quando il sole è già presso all'occaso,
, quando tu eri secolare non pigliavi mai il cibo innanzi l'occaso del sole.
occaso del sole. tasso, n-iii-1103: il loto non solamente ora apre e ora
apre e ora rinchiude i fiori, ma il gambo medesimo alcuna volta s'inalza,
mezzanotte. chiabrera, 1-ii-357: era il sol ver l'occaso, alla stagione
: finché non verge invér l'occaso il sole, / quindi non esca il gregge
occaso il sole, / quindi non esca il gregge. marradi, 329: fra
guiniforto, 270: già approssima all'occaso il segno chiamato leone sempre mostrato dall'ultima
: certo che a voi è noto il volubile corso delle stelle e gli occasi.
noi siamo entrati un poco nel considerare il tempo quando l'ulive cominciano a maturarsi
dell'arturo. fredda stagione comincia il sole della nostra vita, spogliandoci de
non sol n'ebbe da l'orto) il sangue vostro. garopoli, 18-95:
, 3-245: voi quaggiù non provaste il lento occaso / del mortai corso e
lento occaso / del mortai corso e il declinante ingegno. -all'occaso (
pulci, 27-172: o crucifisso, il qual già, sendo in croce,
valle oscura, / che tu raffreni il suo corso veloce, / acciò che al
sol gli era rimaso, / che tutto il resto avea perduto intorno, / lo
, 4-186: in tale stato partorii il terzo clotario. oh, avessero i
cui tramonta un astro, in partic. il sole. lessona,
: l'arco d'orizzonte compreso tra il punto ovest ed il punto del tramonto d'
orizzonte compreso tra il punto ovest ed il punto del tramonto d'un astro.
), sf. letter. ant. il rendere cieco; accecamento.
boiardo, 2-30-60: vago fu molto il loco dove egli era, / de
occelletti gai, / che empian di zoia il boschetto cantando, / e là in
. bellini, 6-80: sonate pur campane il ticche tocche, / che luca ha
dominici, 1-33: in due provincie dividiamo il paese primo, cioè inferno e purgatorio
falsa non si trova, / mirando il volo e il canto de le ocelle.
trova, / mirando il volo e il canto de le ocelle. idem, 2-19-10
berni, 6-31 (i-163): ecco il gigante che quivi arrivava, / la
torbo. -e lo sono, disse il frate agguantando il paoli per un braccio,
lo sono, disse il frate agguantando il paoli per un braccio, verga
essendo neppur necessario in quest'ultimo caso il corredo mimico e fonico di boccacce e occhiacci
da picchiapetto. nievo, 1-53: il padrone nell'accennarle or questo or quello adoera
e di occhiacci la loro sorpresa e il loro terrore. panzini, ii-510:
faceva occhiacci, crispo ghignava. buonarroti il giovane, 9-233: ve'come elle
verga, i-432: ci ho lì il mio ballerino che mi ha pagato il costume
lì il mio ballerino che mi ha pagato il costume, quel turco che fa gli
pea, 11-129: la madre rimproverava il figlio facendogli occhiacci. pavese, 7-101:
marmo testaceo, detto comunemente occhiadino, il quale viene molto utilmente impiegato in nobili
profonda a forma di piramide quadrangolare fra il cranio e la faccia, destinata ad
e la faccia, destinata ad accogliere il globo oculare e i principali annessi.
9-510: ei fuor cavossi dall'occhiaia il trave, / e da sé lo scagliò
-tu vedi laggiù quella carrozza -le disse il signore. -la vedo -rispose la vecchia
vedo -rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato, e aguzzando gli occhi
/ e gli sferzava intorno al viso il vento / la bianca barba. svevo
subito dopo la morte essa gli apparì, il corpo già semidistrutto, le occhiaie vuote
. c. gozzi, 4-20: il duca namo nella sua vecchiaia / avaro
dei tessuti molli della regione oculare per il logoramento dei tessuti adiposi o per disidratazione
. veduta l'avessi... covare il fuoco, in su le calcagna sedendosi
, come quegli di calandrino. buonarroti il giovane, 9-561: s'ella avrà grand'
alla paffutaggine tronfa del tuo corpaccio, il più grosso civettone ch'avesse mai minerva
tempia. tornasi di lampedusa, 278: il colonnello pallavicino aveva le occhiaie anche lui
de gli occhiali, l'occhialaro, il far occhiali, il lustrarli. g.
l'occhialaro, il far occhiali, il lustrarli. g. m. cecchi,
scienze fisiche in toscana, 14-1-x-27: il primo che fé dono al genere umano
lettere, un idiota olandese occhialaro, il quale si abbatté, per ventura,
di ollanda stato non fosse così benigno il caso. sbarbaro, 1-243: gli chiedo
). faldella, 5-116: il fornaciaio spulezzò di casa, sentendosi forare
virtuale e ingrandita dell'oggetto posto fra il fuoco e la lente stessa, sia
qualsiasi strumento ottico. -in partic.: il microscopio; gli occhiali; l'occhiai
e li occhiali. paolucci, xxi-1-974: il papa, mirando con el suo occhiale
, 1-237: se è vero che il polmone sia un aggregato di lobetti e
dell'occhiai del galileo, / questo [il buio] gli dà veramente il mattone
[il buio] gli dà veramente il mattone. galileo, 1-1-75: fu sparsa
in cielo e in mare. buonarroti il giovane, i-318: terra e mar molto
: poco ingrandimento... riceve il capo della cometa riguardato col telescopio, cioè
nella perfezione del primo strumento, detto il telescopio o volgarmente l'occhiale del galileo
è l'occhiai di gelosia / che il ciechissimo amor fa eh'argo sia. berni
guardatura, / si confonde ogni cosa: il buono è tristo, / il brutto
: il buono è tristo, / il brutto bello e 'l danno utile e acquisto
la voce sua. -col vostro occhiale il vi mostrarò, se guardarete o arete a
sede de la mia vita, ecco il bastone de la mia vecchiezza, ecco l'
or e'sbuffa or si libra ed or il petto / sbadatamente con le man misura
l'occhialetto. gatto, 2-12: il colonnello esimio sembrava intento a far dondolare
l'occhialetto dell'incognita si rivolse verso il banco di pietra sul quale erano seduti
di compensare i difetti dell'occhio modificando il tragitto dei raggi luminosi; gli occhiali
considerare come primo esempio di tale strumento il famoso monocolo di nerone, l'invenzione
mise gli occhiali e volsesi in verso il fuoco. bembo, 10-vi-348: io
tempo, come sapete, ora leggo tutto il mio ufficio ed ogni lettera senza essi
. idem, 9-xviii-203: colorì [il groppallo] paesi, lavorò di cere
« ah! ah! » fu il suo saluto, mentre si levava gli occhiali
diritto innanzi alla sua orchestra, batteva il tempo con un gesto severo e sobrio
, 1-4: ch'egli abbia conseguito il suo fine, lo vede chiaramente ciascheduno
materia. piovene, 7-317: falsificando il cinquecento, il falsario senza volerlo vi
piovene, 7-317: falsificando il cinquecento, il falsario senza volerlo vi mette qualche cosa
gli occhiali del riggido catone, mentre il consenteno, anzi comandano, questi dì che
hai gli occhiali, a te lascio il discernere. b. croce, ii-1-452:
e, per così dire, mirano il proprio male con gli occhiali che ingrandiscono gli
le lenti degli occhialini da naso, il dottor pulga -dichiarò mio padre -non gli
? farebbono spiritare. pirandello, 8-297: il rosso s'è tirati sulla fronte gli
in specie - hanno creduto studiare il nostro popolo... arrivando a
io dire che avreste trovato dove puntare il vostro occhialino. -capacità visiva aumentata
guarda, cammina e cammina, finalmente il vetro dell'occhialino mi disse che era
.. l'altro instromento ottico denominato il microscopio, ch'egli occhialino per vedere
). foscolo, xvii-244: se il ferroni e molti altri illustri suoi pari
quell'arsiccio e miope filosofo duca, il quale, dall'oeil de boeuf de versailles
è inutile, con lei si spreca il fiato. / il suo bell'occhialino ella
lei si spreca il fiato. / il suo bell'occhialino ella si mette / per
errico, v-3: risponde a questa difficultà il dottissimo occhialista, dicendo che esso scrisse
l'occhialone fatto dal campani, con il quale questa sera si è osservato giove,
vengono chiedendo a rosetta onde sia stata con il mastro di ballo. lei che la
foro traiano cogli occhialoni in giro e il lanternino al sommo. 3.
. gerg. nelle carte dei tarocchi, il due di denari. moretti,
: l'omo nero. questo e il due di denari: l'occhialone. il
il due di denari: l'occhialone. il due di spade: la filippa.
ii-16: quegli occhialoni / che usar soleva il cardinal salviati. tesauro, 2-70:
2-70: puoi tu conoscere quanto sia il mondo invecchiato, poiché gli bisognano occhialoni
dei petali e dei pistilli, obbligano il signor frigerio a portar gli occhiali,
inforcato gli occhialoni di tartaruga, legge il giornale e il suo petto è scosso
occhialoni di tartaruga, legge il giornale e il suo petto è scosso da un riso
: con un colpo di pedale avviò il motore; si accomodò sul sellino, e
andarsene. marinetti, 2-iii-19: spesso applaudono il popolesco lazzari e la parlata rapida coloratissima
, 8-92: paiono essersene accorti [che il gioco è un'attività sessuale].
. volponi, 4-150: temette [il nano] che i cani avessero rinforzi
amore [tasso], 57: il povero marito pensandosi riposare e star quieto
gonfia, gridò: -bandi tira fuori il cognac o ti strappo i baffi.
, verbigrazia, che, ripassando sul palmo il rasoio, si fa sotto l'insegna
si fa sotto l'insegna ad occhiare il corteo, è sul rispuntare del pelo
, cominciò a dire: -quello è il pazzo che dovette fuggire da siena,
-sostant. bersezio, 264: il conte motteggiava come era suo costume,
mettevvi [nell'eredità] l'ugna il nibbio. -ci son degli altri che l'
volete proprio scender qui? -mi domanda il capitano misurando con un'occhiata tutta la
. monelli, i-182: ed ecco il corpo investito dalla raffica si piega scivolando
raffica si piega scivolando un poco lungo il tronco dell'albero... con
... con un'occhiata, il medico sbriga la formalità dell'accertamento.
con un compì, che ne precisa il carattere). a. f.
nominazione. lippi, 6-63: credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbriciolar
con un sguardo / di sbriciolar tutto il femmineo sesso; / ma dell'occhiate sue
sue ben più gagliardo / or sentene il riverbero e il riflesso. giuglaris,
gagliardo / or sentene il riverbero e il riflesso. giuglaris, io: giovani
, 3 (51): mettendo il dito alla bocca, diede alla madre un'
diede alla madre un'occhiata che chiedeva il segreto, con tenerezza, con suplicazione,
! -vociferò lentamente, fermo, ironico il conte lorenzo, slanciando un'occhiata maligna a
carducci, iii-17-75: agli amatori disgiunti rimane il linguaggio delle occhiate e dei brindisi.
in un'occhiata, si può scoprire il vetro, ma bisogna presso all'occhio mettere
mettere un vetro meno acuto e scorciare il cannone, altramente si vedrebbono gli oggetti
male. romoli, 182: il soprascritto sommario dei variati condimenti di cibi
che... possiate senza lambiccar il cervello sapere in una occhiata tutte le
gare, parmi di ravvisare in essi il mio antico me, di trovare in
, 1-ii-23: l'avv. pitò, il quale è consultore della nuova società per
un'occhiata di sole: e tutto il monte cominciò a partorir creature.
le lucide notti d'estate / che il cielo la terra importuna / col lampo
i-215: nel vero vedremo che questo fu il maggior miracolo che operasse mai cristo,
valore iperbj. belli, 59: il reno qui si allarga ad occhiate e poco
allarga ad occhiate e poco in su il nechar... vi entra.
e a migliorare a occhiate finché riprese il primier suo colore e le pristine forze nella
, iii-47: mi ha fatto ridere il modo con cui mi avvisate che il
il modo con cui mi avvisate che il nostro abate vianelli riceve le mie lettere.
. pavese, 5-84: ancora adesso il sor matteo a un'occhiata sapeva dire
un'occhiata. forteguerri, 28-81: il grasso è un mago di prima portata
/... / che chiude il fosso in meno d'una occhiata / e
3-248: non mi si permetterebbe più il distribuire occhiatene, sorrisi, ghignetti,
. n. martelli, 128: il cintolin vostro, datomi una oc- chiatetta
bascia la mano del nuovo padrone, il quale, datogli un'occhiatina sotto coperta
se a caso lo facessi, levandoti il velo dal volto, lo lasci vedere,
par che l'appigionasi lievin qualche volta il credito alle case vote, ma e'
nel passar davanti alla nicchia che taglia il mezzo della loggia dell'edificio chiamato allora
mezzo della loggia dell'edificio chiamato allora il collegio de'dottori, non dessero un'occhiatina
corrisposta, andava nella scuderia a farsi insellare il suo saldo corridore furiano. svevo,
timidissima s'asconde / quando è sereno il cielo ed entra sotto / i sassi e
/ contro le viste altrui le faccia il denso / de le canute ed agitate spume
negre macchie a guisa d'occhi ha il dorso? / de l'occhiatella che,
fila / degli ami e de'tridenti il torpor pigro, / onde tremanti, stupide
molte chiazze di unto sulla superficie (il brodo). 4. cosparso di
occhiata per tutto, ed ogni occhiello aveva il suo ago pendente alla seta di ch'
beve. quarantotti gambini, 11-170: come il mio can di te, / geloso
mio can di te, / geloso era il tuo principe / occhiazzurro di me.
, occhibendato arciero, / di te il mio cuor si ride. fantoni, i-182
son qual era della facil cinara / sotto il soave impero. = comp
moretti, 15-188: essi accusano rumorosamente il bell'eugenio, l'occhicerulo eugenio,
posteriore delle brache. linati, 20-193: il pae- setto di fontvieille è ancora laggiù
daudet, i rosei tetti occhieggianti fra il verde. comisso, vii-35: le acque
con compiacenza, fare agli occhi. il cieco d'adria nella sua alteria.
1-331: sempre lieto... [il giovane albanese] cantava, poetava,
per istrada una ragazza che le occhieggiava il marito. -assol. borsieri
, ii-403: eugenia... pregava il cielo, e tradiva il marito;
. pregava il cielo, e tradiva il marito; vantava la sensibilità, e voleva
genio coniugale a salire mano in mano il monte della vita, non possono soffermarsi
parlato... -prese a dire il pittore occhieggiando alla sardi languidamente. praga
occhieggiavano. bartolini, 20-379: taceva dentro il suo antro una giovane donna /.
a dei no / a chi, lungo il fiume, sostava nell'altra riva.
d'annunzio, v-2-504: avevo tutto il tempo di confermare il mio disegno,
: avevo tutto il tempo di confermare il mio disegno, di studiare i luoghi,
di studiare i luoghi, di scegliere il punto strategico; e perfin di occhieggiare le
come le nuvole. viani, 4-25: il satrapo obeso. tonfando lento e cadenzato
, saliva fino ai piani che rasentavano il cielo, ricalando giù occhieggiava sinistro le
, occhieggiando. fanzini, i-717: il gatto occhieggia a ragguardevole distanza.
cielo. pea, 7-63: su tutto il turchino, le stelle s'erano affacciate
sorrida a gli angeli / e occhieggi il paradiso. 6. recipr.
. capponi, 1-ii-74: carlo alberto ed il mazzini si occhieggiavano a vicenda, confidandosi
foglie, simbolo delle grazie, gremivano il chiosco posto a capo del viale più
dei pioppi. palazzeschi, 7-101: il giardino è formato da alberi secolari la
vegetale comunità, e fra i quali il palazzo occhieggia misteriosissimo e con sospetto,
case arse e franate internamente, occhieggiava il cielo. bartolini, 18-52: un'immagine
: terre dove occhieggia sotto gli strapiombi il mare. -sgorgare debolmente (una
a tratti. pascoli, 1128: il fuoco dorme in mezzo alla foresta /
/ nella sua piazza. dai cagnoli il fuoco / occhieggia e guizza. pea
tanto occhieggiava. jovine, 2-184: il paese era tornato deserto. le case dei
di fucili vigilanti. pratolini, 6-239: il semaforo... era bloccato sul
: tra le persiane a noi sfavilla [il sole] e occhieggia / a lo
ad occhieggiare con le scaglie d'oro il serpe di luce. 11.
indefinito. thovez, 16: sotto il calore apparente [dell'opera carducciana]
. carducci, iii-1-174: occhieggia / il pensier, di mia vita intatta gioia
vita intatta gioia, / mi svela il nulla. -manifestarsi sporadicamente.
iii-20-14: spunta qua e là e occhieggia il fiore azzurro della leggenda.
carena, 2-32: 'ucchiellaiadonna cui il sarto suol commettere la formazione delle asole
= femm. di occhiellatóre; il signif. n. 1 è registr.
galanteria. g. gozzi, 1-134: il decoro de'bottoni e degli ucchielli di
con gli ucchiei replicati, / ma sopra il destro quarto ricuciti, / segno evidente
del ricamo, 35: è bene localizzare il punto dove va fatto l'occhiello
va fatto l'occhiello sopraffilando poi tutt'intorno il taglio..., quindi va
la fenditura dell'occhiello e si passa il filo da destra a sinistra sotto l'ago
la gugliata verso la parte opposta mentre il punto si stringe più vicino possibile al
vicino possibile al margine del taglio. dopo il primo punto se ne fa un altro
la prima parte è terminata si continua il punto occhiello ad arco per tutta la voltata
dar passaggio alle cimette, donde pigliano il nome distintivo. dizionario di marina [
. -amo a occhiello', quello il cui gambo inizia con un piccolo anello
con un piccolo anello a cui si lega il filo. -in senso generico: qualsiasi
non guazzi. carena, 1-291: il filo che proviene da un rocchetto passa attraverso
ucchièllo, i'ho avuto sempre a recere il cuore. de amicis, xii-115:
, 7-146: ci inseguivamo, io e il tenente feni- more, nascondendoci dietro gli
fatti miei sono uso, / apersi il canestrin per isportello, / ché quel gatto
. cammelli, 180: ascolta, il suona: sai tu chi è quello?
-anche: solco poco incavato per interrare il letame. trinci, 1-246: [
, 1-246: [si faccia] sopra il concime per il lungo della porca coll'
[si faccia] sopra il concime per il lungo della porca coll'occhio del marrone
foscolo, ii-268: sol per te il fervido bel garzoncello / a donzelletta vezzosa
ritenzione d'orina. qualche chirurgo aiè il nome d'occhiello a tutte le incisioni
editore, stampato sulla pagina che precede il frontespizio; occhietto. - anche:
estens.: la pagina stessa che riporta il titolo o la pagina bianca che precede
titolo o la pagina bianca che precede il frontespizio. tommaseo [s. v
occhiello ': la pagina che precede il frontespizio del libro e in cui non è
libro e in cui non è stampato che il titolo dell'opera, e nel rovescio
manoscritti delle ballate... sebbene il ghivi, che passò di qui colla
vanto. carducci, iii-25-113: se il signor a. f. intende per
per l'occhiello qualcuno: prenderlo per il bavero, affrontarlo o trattarlo in modo
e prepotente. carducci, iii-17-217: il quale [poemetto] fu perseguitato dal
gli fa la lezione e gli corregge il compito. 13. prov.
: senza l'occhiello non s'affibbia il bottone (oppure: non si ferma il
il bottone (oppure: non si ferma il bottone). = dimin. di
. uccello di palude identificabile probabilmente con il quattrocchi (bucephala clangula).
martello, i-3-254: la viola ed il milvo gli scogli a noi feconda;
modi trovati dai suoi andari, aguzzava il core d'ognuno. berni, 29-49:
non sono sì amabile / da vincerle il cor. / se avessi un occhietto /
gli occhietti. ghislanzoni, 18-131: il conte fa una smorfia col labbro,
, 283: dice davvero? -soggiunse il partistagno rosso di piacere. - guarda
di piacere. - guarda! -ripigliò il barone accennandogli due occhietti umidi e sanguigni
che dicevano di essere soliti a vedere il fondo di molti bicchieri. -credo di aver
pirandello, 8-47: su quel busto, il testoncino, ritto sul collo stralungo;
], irrequieti, arruffati, con il loro occhietto nero come il carbonchio, rosso
, con il loro occhietto nero come il carbonchio, rosso come il rubino,
nero come il carbonchio, rosso come il rubino, secondo la luce. 2
t'aspetti, / ché incompiuto è il lavoro, ed alla vesta, / che
si torniscono. zonca, 72: il filo della seta partendosi dal rochello per li
avviluppata et accomodata in alto, sotto il lato della cassa, sotto al viluppo
sotto al viluppo vicino a lui si fora il piano della tavola e si caccia per
piano della tavola e si caccia per il foro dalla parte di dietro della tavola,
bibbia], 1-597: in quel giorno il signore torrà via l'ornamento delle pianelle
mestiero [del fornaio] s'appartengono il pane, le fugazze, le pizze,
discerne per entro un occhietto giallo, il quale era lo zecchino. carducci, iii-4-
, o lalage. savinio, 250: il portoncino è chiuso. accanto al portoncino
esopo volgar., 3-60: [il cinghiale] percosselo [il leone]
3-60: [il cinghiale] percosselo [il leone] della sanna nel petto e
gran finestra per traverso. e vedendo il toro sì fatta scarsella disse: « a
. carena, 1-59: 'occhietto': il solco che si fa coll'occhio del
'occhietto delle suppliche': l'indirizzo che il segretario fa su di esse alla persona che
è una delle piacevolezze delle segreterie. così il dott. bolza, ma non dice
abbreviato, stampato sulla pagina che precede il frontespizio (e un tempo era inserito
estens.: la pagina stessa che riporta il titolo o ciascuna pagina bianca che precede
titolo o ciascuna pagina bianca che precede il frontespizio di un'opera o i titoli
più specialmente la materia o a dire il sunto del frontespizio stesso. vi hanno
separare le varie materie di cui si compone il libro o le varie parti di esso
che si stampa nella pagina che precede il frontespizio ovvero innanzi alle diverse parti di
ci vuole; e non so come il vigo, che in principio l'aveva
lampadina). ojetti, ii-24: il radiotelegrafista, seduto nella poltrona davanti alla
chiude per far quel tenero sguardo che il mondo galante chiama l'occhietto pio.
occhietto pio. bresciani, 6-xiii-68: il ribaldacelo facea l'occhietto della misericordia,
rindi che abbia un occhiettino benevolo per il figliuolo del mio 'patrono 'aw
occhiettòne. carducci, ii-4-137: che il frontespizio sia italiano, che vale?
occhiet tone 'che porti il titolo generale delle poesie latine: e
riccioli lunghi, / che al focolare ponessero il tripode grande, e ci fosse,
, 2-504: l'occhiglauca dea, ripreso il volto / di mentore e la voce
la voce e richiamato / fuor del palagio il giovinetto, disse: / « telemaco
atena). pascoli, 1385: il sonno / dolce gittò sulle palpebre a lei
, / tacea la valle, addormentato il vento / nella rupe giacea della montagna,
brunette e le occhinere / piene di neini il viso, / tutte mi diedero un
. che ha gli occhi arrossati per il turbamento, per l'ira. baruffaldi
(ad abbandonare) questi angiolini per il mondo... ma è carina,
da varie formazioni dette annessi dell'occhio: il globo oculare è formato da una tunica
attraverso cui penetrano i raggi luminosi e il cui centro corrisponde al polo anteriore del
interna corrisponde alla tunica nervosa, e il cui muscolo, contraendosi, serve a
cristallino, n. 5, e il corpo vitreo, per cui v. corpo
o vicini), nell'iride, il cui pigmento spesso si forma dopo la
le sopracciglia, i cui peli fermano il sudore e moderano l'intensità elei raggi
da veli membranosi e muscolari, ricoprono il globo oculare senza interruzione durante il sonno
ricoprono il globo oculare senza interruzione durante il sonno e periodicamente durante la veglia,
e con i loro peli impediscono che il pulviscolo dell'atmosfera penetri nel sacco congiunti
parlando in dolore sia la testa inchinata, il viso triste e li occhi pieni di
è uno strumento di superfìzie sperica, il quale è mezzano infra l'obbietto e
fenestre dell'animo et in questi può il pittore isprimere acconciamente ogni passione: come
ogni passione: come l'allegrezze, il dolore, l'ire, le teme,
p. tieòolo, lii-5-61: è [il re] piccolo di statura, di
cristallina dell'occhio sinistro e così impeditosi il passaggio alla luce onde resulta la cecità
umori. pindemonte, 3-19: minerva il precedea, / la dea dagli occhi
occhio [di cavretto] sul tagliere, il pratese... subito il piglia
tagliere, il pratese... subito il piglia e manucaselo. pulci, 15-106
che dopo la generale resurrezione, quando il corpo sia glorificato con l'anima,
ariosto, 14-107: con occhio d'argo il glio di pipino / previde ove
15-32: a pena seguirà con gli occhi il volo / la fama ch'ha mille
mille penne. campiglia, 1-204: il duca di guisa, in luogo di dormire
o artificiale: ottenuto con materiali come il vetro o la plastica per sostituire,
sbarbaro, 5-60: s'accorse [il guardiano] che la sua autorità risiedeva
in quel torno... preso il posto di quello andato in cateratta.
purg., 15-145: questo [il fumo] ne tolse li occhi e l'
, io vedo! dove con tutto il cuore ringrazio dio che, sendo stata
insieme con l'orecchio misura anch'egli il tempo. alfieri, iii-1-156: tra
le arti corre, a mio parere, il divario che corre tra la sviluppo intero
con la propria facoltà visiva, con il minimo di approssimazione e senza l'uso
di far cacio al paragone. / il mestier nostro vuol gran diligenza, / pulitezza
sta nell'occhio. quando ho trovato il tono il quadro è fatto ».
nell'occhio. quando ho trovato il tono il quadro è fatto ». cagna,
: giacomino ebbe occhio ancora da scansare il colpo abbassandosi. arneudo [s. v
occhio tipografico 'dicesi nel linguaggio corrente il particolare requisito di abili correttori tipografi che
correttore tipografo. moravia, vii-333: il tappezziere è un mestiere difficile. non
sospinse / quella lettura, e scolorocci il viso. idem. purg.,
gli occhi, sicché null'altro che il vescovo vidi. bibbia volgar.,
vidde ogni regione intorno al giordano, il quale le bagnava, inanzi che sovertisse
quale le bagnava, inanzi che sovertisse il signore sodoma e gomorra, sì come paradiso
la galea... dietro tirarsi il legnetto. sercambi, 1-i-49: chimento,
scala cadde e quasi non si fiaccò il collo. ariosto, n-55: riconosce ella
ella è nuda, / tien basso il capo e non che non gli parli,
viso ancor più serio, esclamò: « il 15 d'ottobre 1627! sicuro:
colei ch'a questo core / rimiera il varco ed innocente aprissi. pascoli, 22
, che pur vedeva quel sciocco (il qual pensava di non esser veduto),
. tapini, x-2-705: se guardi il mondo con l'occhio dell'innamorato ogni cosa
(spontanea o intenzionale) che rivela il carattere, l'indole di una persona,
tanto d'occhi e congiungendo l'indice e il pollice, quasi per pesar le parole
boccaccio, i-92: poi che a cavallo il vide, riguardando lui con torto occhio
e tu, lieta e pensosa, il limitare / di gioventù salivi? de
visconti venosta, 252: ecco di nuovo il commissario con tanto d'occhi fuori,
; / recava in man narcissi. / il grànde occhio languente / come luna in
e sia condotta la perpendicolare os. il punto o dicesi punto di veduta.
non avere apparenza. giuliani, i-400: il vero tendere è sulle pertiche: gli
bell'occhio, perché gli s'è levato il seccume di dosso. guasti, iv-169
strumenti e attrezzi per introdurvi e fissarvi il manico o per agganciarli; anello per
corda, ecc. - anche: il materiale o la parte dello strumento che
1-29: con l'occhio d'un zappone il van minutamente tritando [il vetriolo]
un zappone il van minutamente tritando [il vetriolo]. grisone, 1-25: la
, a quello s'attacca la testiera ed il barbazzale communemente. e dicesi occhio dal
/... in cotesta faccenda / il manico farà miglior effetto, / quand'
1-246: [si faccia] appunto sopra il concime per il lungo della porca coll'
faccia] appunto sopra il concime per il lungo della porca coll'occhio del marrone un
, e via di corsa giù verso il melo. pea, 1-83: le
marra. cinelli, 11-99: aveva infilato il pollice nell'occhio della tavolozza e preso
scure i criminali. idem, 580: il principe di belmonte fu il solo che
580: il principe di belmonte fu il solo che... comparisse decorato
pastine] a più raggi si dicono il sole, l'altre sono campanelli, gelsomini
e bello consiste nello spogliarlo di tutto il siero in modo tale che la sua pasta
di gallo: strumento usato per picchiettare il cuoio dopo la concia. garzoni,
ha un occhio quasi gialleggiante. buonarroti il giovane, 9-670: quegli altri sciagurati /
e cieca, è ver, ma pur il pan pepato / è più torte,
.. li quali pezzetti, quando il pane si taglia, restano nella tagliatura
tali occhi, che sono dolci, il pane resta più forte, cioè più acido
erano quattro acacie molto frondose, sicché il sole, penetrandovi filtrato, chiazzava il
il sole, penetrandovi filtrato, chiazzava il terreno d'occhi mareggianti. -in
di prati. comisso, vii-24: il cielo si oscura, nereggia pomellato
si chiudono. piovene, 13-46: il lago già paludoso una volta adesso era
con metonimia. boccaccio, vili-1-60: il paone tra l'altre sue proprietà,
belle macchie rotonde che à nella coda il pavone. salvini, 23-94: vaia
, di un girasole). -anche: il fiore stesso. graf, 5-io
/ e, lungo i rivoli schiudi / il picciol occhio turchino. fogazzaro, 2-122
occhio turchino. fogazzaro, 2-122: il popolo delle passiflore, dei gelsomini,
foresta: curvi sugli alti steli pelosi, il grande e rotondo occhio nero, dalle
pentola: procurarsi o desiderare per sé il meglio di qualcosa). pataffio
gli occhi alla pentola: diciamo levarne il brodo di sopra, che, per
coll'acqua: e dicesi del togliere il buon d'una cosa per sé e lasciare
buon d'una cosa per sé e lasciare il cattivo ad altrui. carena, 2-265
digrassato': quello cui è stato tolto il grasso, galleggiante in figura d " occhi
e rassodato in falda uniforme, se il brodo fu lasciato freddare. -polla
... e di più il magistero di occhi di granchi. malpighi,
poco danno, onde piglia di presente il solo brodo alterato con malva, viole,
martello gli scultori del porfido che ha il suo forte manico, ma non ha occhio
coronato da un occhio di pernice, il mignolo si accavallava sul fratellino di poco
cucinato in un tegame in modo che il tuorlo rimanga intero in mezzo all'albume
l'occhio al lustro uman conduce [il sole], / ma fa produr ciò
per quello che si dice) tosto che il raggio del sole percote sopra 'l volto
e traguarda per i buchi della diottra il centro dell'occhio solare. campania,
: tu, grand'occhio del mondo, il qual risplendi / (poi volta disse
poi volta disse al sol) per tutto il cielo, / tu, che a
è 'l mio dio, deh schiara il velo. fiacchi, 158: oh!
mamma, -fa', ti prego, che il tempo schiari: ho da imbucatare i
. graf, 5-127: sull'orizzonte il sol come un portento / squarcia l'
enorme occhio cruento / folgora in giro il formidabil lume. pirandello, 8-636:
portaronla in una casa a ristorarsi. ma il presidente, saputone, ne sgridò i
. algarotti, i-viii- 47: ecco il needham il quale prende del sugo tutto
, i-viii- 47: ecco il needham il quale prende del sugo tutto bollente di
dell'alba. panzini, iii-672: il platano del giardino diffonde, nell'appartamento
brillante / verso l'occhio del sole il fianco innalza. magalotti, 20-121: i
lunare. salvini, 48-111: se il buono salvadore, illuminante / gli uomini
, 45: noi ridente vigila / il grande occhio lunar. bacche ili, ii-372
mira. soderini, i-34: con il freddo non mettono fuori gli occhi né
linati, 9-155: si franse [il virgulto] netto là dov'era l'
donde germoglia. cestoni, 395: il grano ha 3 invogli e 3 occhi
ecco l'occhio luccicante delle cipolline, il tessuto crespo e duro degli spinaci.
con valore aggettivale): praticato con il trasferimento di una gemma sul soggetto (
: se poi s'indugia a fare il predetto nesto nel mese d'agosto,.
. -con valore avverb.: praticando il trasferimento di una gemma sul soggetto.
col taglio ottuso, quanto è grande il detto scudo, il quale si applica
quanto è grande il detto scudo, il quale si applica coll'occhio in fuori
di tronco al di sopra, affinché il medesimo succhio non venga a soffogare il
affinché il medesimo succhio non venga a soffogare il nesto,... stando poi
in poi, non fa che girare il suo occhio smorto sfarfallando su queste acque
acque continuamente deserte. jahier, 18: il fiotto del nostro * occhio di bove
1-416: tacquero tutti e due ascoltando il mormorio d'una fontana vicina, e
era l'occhio di luce che feriva il buio che faceva pensare alla capanna.
-riflesso luminoso. bacchelli, 3-189: il sole s'ingemmava di verde, e ingemmava
s'ingemmava di verde, e ingemmava il verde di lucidi occhi, nel trapassare la
figur. capacità di giudicare, di cogliere il senso e l'importanza di una situazione
dee., 6-2 (1-iv-538): il che quanto in poca cosa cisti fornaio
che quanto in poca cosa cisti fornaio il dichiarasse, gli occhi dello 'ntelletto rimettendo
corpo è l'occhio nell'anima è il discorso e 'l consiglio. segneri, iii-1-189
loro. de sanctis, ii-11-22: il fantastico nel medio evo era naturale allo
al quale era abituata la loro immaginazione; il mondo sensibile non era guardato, era
quasi imperlata di timidezza e di ritegno e il languore simile alla viola bagnata di pioggia
stato / e largo a me comparti il tuo favore. tommaseo, 15-183:
: qui sta la poesia: indovinare il secreto di que'cuori già chiusi all'
, ii-15-24: non potendo scopertamente assalire il suo avversario, né avendo la scelta
avendo la scelta delle armi, [il villemain] usa con abilità uei
con abilità uei pochi mezzi che il sospettoso occhio imperiale iscerne e non
non può impedire. ghislanzoni, 17-108: il duello è avvenimento così insolito per questa
quante precauzioni si debbano usare per deludere il solerte occhio della polizia. pasolini,
con occhio filosofico e sano non ripugna affatto il confondere insieme e pareggiare i letterati e
gli artisti, ma intieramente ripugna bensì il confondere o pareggiare in nulla le lettere
con occhio critico. alvaro, 8-281: il tribunale ebbe un occhio di riguardo per
de'quali rivolge gli occhi della pietà il signore: cioè essaudisce sempre le sue
le sue preci. bontempi, 1-1-3: il conoscere [dio] tanto il futuro
: il conoscere [dio] tanto il futuro quanto il passato, essendo l'
conoscere [dio] tanto il futuro quanto il passato, essendo l'uno e l'
, /... / s'anco il potessi, all'inuman dovrei / la
capo dell'alfamir. caro, 14-103: il padre verso il figliuol suo, generato
caro, 14-103: il padre verso il figliuol suo, generato, allevato e tenuto
madre. goldoni, iv-472: corbezzoli! il signor florido è l'occhio dritto di
di suo padre. botta, 6-i-95: il quale operava di straforo ed era l'
bene, non mi vedeva mezza! ero il su'occhio diritto. -occhio di
, nazionale o universale, è considerato il più ameno o il più interessante e
universale, è considerato il più ameno o il più interessante e importante (o fra
: pisa, sentendo pecciole assediato, / il quale è l'un degli occhi del
. michiel, lii-4-387: vi hanno aggiunto il ducato di angiò, quello di berrl
ducato di angiò, quello di berrl e il paese di turrena, che è l'
che vede e osserva ed è considerato il collaboratore più valido e fidato di qualcuno
essi l'occhio, l'orecchio ed il consiglio del gran signore. -ciò
o disciplina. pallavicino, 1-5: il monarca erudito, fondato su gli argomenti
giustizia. gioberti, 43: ben potea il critico francese largheggiar di eloquenza a prò
a suo parere è l'occhio e il cuore della chiesa. periodici popolari,
detto, non so quante volte, è il suo occhio dritto. 14.
contadino, domandato che valeva in piazza il grano, disse: oh, vale
veduto un fanciullo che passava, che il detto avea solamente un occhio, disse:
mai a altro se non se che il grano vaglia e di serbarlo a'tempi
frutte, ogni cosa è cara come il sangue, e non vi si può por
. s. degli arienti, 311: il gallante... fece fare a la
qualche nome altrove, fu scelto a ciò il nome dell'occhio, trasportato dall'organo
insieme tengono. buommattei, 2-10: sopra il fregio facevan larghissimo padiglione alcune rasce che
. guasti, iv-164: ricordano pure il campanile nel suo secondo compartimento que'due
facciata esterna è, sopra una gradinata, il 'narthex '; e su 'l
condivi, 2-83: mirabilissimo sopra tutti è il profeta jona, posto nella testa della
forza di lumi e d'ombre, il torso che scorcia in dentro è nella parte
l'istesso si farà de pietrami lavorati per il serraglio dell'occhio. papini, x-2-383
un'ampio occhio o sia foro (il quale riesce in quello spazio che vi resta
a basso lo strame nella corsia per il mangiare e dormire de'cavalli. guglielmotti
, 5-7: strengasi... tanto il compasso che, ponendo una delle sue
in su la linea piana diverso man destra il ponto e fine dell'arcuazione passata,
ponto in ponto sino al 12, il quale è l'ultimo ponto e termine delle
1-16: dove in questa linea è il punto che separa le quattro parti e mezza
le tre e mezza inferiori, si fa il centro dell'occhio della voluta, il
il centro dell'occhio della voluta, il diametro del quale è una delle otto
volte, fino alla tangenza dell'occhio (il quale è nel mezzo della loro fronte
cui viene introdotta la carica esplosiva e il detonatore. guglielmotti, 580: 'occhio'
carica, entra la spoletta, e passa il fuoco dell'accensione. 22
idraul. apertura per lo scarico o per il convogliamento dell'acqua. manfredi,
dell'acqua. manfredi, 4-5-317: il signor ceva ci darà la livellazione del
luce fisso, e cioè non apribile come il portellino di murata. fori circolari praticati
tavola ecc., o dove s'incoccia il
la parte dove si guarnisce la redancia o il gancio, semplice o doppio, per
gancio, semplice o doppio, per fissare il bozzello dove occorra... 'occhi
nel punto si annodano, ove termina il cappio. -lasciare per occhio:
pupilla dilatata e rigida, che rappresenta il segno caratteristico del glioma della retina.
intorno. -occhio del vento: il punto da cui spira il vento,
del vento: il punto da cui spira il vento, caratterizzato da un chiarore diffuso
del vento': la direzione, donde il vento spira, donde si apre sull'orizzonte
, e donde parte: massime quando il punto medesimo sia accompagnato da certa chiaranzana
, di colore per lo più bigio, il quale, invece d'esser picchiettato come
quale, invece d'esser picchiettato come il granito, è composto di minuti rigiramenti
nell'america latina, cosi chiamato per il colore rosso vivo della pupilla.
; coda discretamente lunga e tondeggiante: il maschio ha il becco, i piedi
lunga e tondeggiante: il maschio ha il becco, i piedi, e la
di fuoco cupo, come appunto dice il nome dell'uccello. vive nelle foreste
strati incontrai di quelle pietre che hanno il nome di occhi di serpente, ma di
nell'altro quando adora nell'orto, il terzo quando è portato nel tempio.
e 'un occhio e mezzo', quando il viso svolta in guisa che si vede l'
con valore aggettivale): rappresentato con il volto girato più che di profilo,
reale. carducci, iii-3-83: il re dal suo lascivo occhio di bue
suo lascivo occhio di bue / guardava il mondo, piccolo al suo piè; /
sue, / benedicea da l'aureo dòmo il re. 37. 'tecn.
dell'istituto tecnologico di pietrogrado, mediante il quale si possono scorgere oggetti distanti,
disse) si fan diverse opere, il rinfranto, la saia, la gramignola.
riserbati alle aste gli altri due terzi, il superiore e l'inferiore. idem,
abbreviato, stampato sulla pagina che precede il frontespizio. arneudo [s. v
batter d'occhio fu presa, perdendo tutto il regno e in fine la vita!
laggiù una mano di scapestrati che tra il bere, e tra che di natura sono
perdere! »... disse il poliziotto che teneva andrea; e rivolto all'
marinaresco, grido con cui si esorta il timoniere a controllare la penna della randa
. m. villani, 10-53: il famiglio fu preso e negli occhi de'
2-58: veggiamo ad occhi nostri generarsi il cristallo ne i monti altissimi, dove
notte e travestito dal quirinale, perché il popolo romano gli avesse puntato un cannone
-secondo ciò che si vede, secondo il giudizio che si dà di ciò che
/ infarcì l'edifizio. -secondo il suo giudizio, le sue sensazioni,
se una volta, / solo una volta il lungo amor quieto / e pago avessi
non piangevo nemmeno; ricordavo; e il ricordo aveva quest'apparenza di pianto agli
di vita virtuosa e d'onorare / il tuo marito, sì che possa andare
chi dovrà tirarmi in alto / torcendo il capo dalla cerimonia! / neppure avrà bisogno
. ltppi, 10-53: per veder il fin di quel moscaio /...
di tradurre delle frasi lorenesi va guastando il parlare a occhi veggenti, e ogni scrittura
d'occhio. bigiaretti, 10-21: il venditore offriva in regalo un intero sacco di
a punta di martello e ocelli: il più a occhio, chi gli serve.
essere mezzogiorno, a occhio, ché il sagrestano non ci si arrischiava certo sul
centurioni e capidieci possono giudicare a occhio il luogò loro. -sulla base
184: èvvi un pesce detto amia, il quale ad occhio si vede ogni dì
spazio sterminato, di cui non si vede il termine (e ha valore iperbolico)
spazio sterminato, di cui non si vede il termine; fin dove giunge la vista
e. cecchi, 7-19: egli [il cadetti] rimase colpito dalla bellezza delle
1-64: ben ch'io ne 'ncolpi / il mala- detto dì ch'io gli occhi
, 5-360: solo l'incitamento e il dileggio continuo dei nostri coetanei può farci aprire
la sua maravigliosa efficacia, in vedere il sacerdote che alza la mano sopra di
occhio: fare capolino, sorgere (il sole, l'alba). giuliani
via, animo slappolate que'panni; il sole fa occhio, e la giornata vuol
buona. panzini, ii-660: intanto il sole apriva gli occhi laggiù in
., i-32: disse... il serpente alla femina...:
ad ogni flagello e dolore, ed il peccato mio ho sempre dinnanzi agli occhi
: avevano anche in su gli occhi il tempio a claudio fatto per arra d'eterna
gli occhi. bartolini, 4-36: il sangue che dalla ferita zampillava come da
s'era avvezzata a ciò che aveva tutto il giorno davanti agli occhi e negli
o fine, tendere o adoperarsi per il raggiungimento di un determinato risultato, che
, 24-143: vuoisi aver l'occhio che il termine non passasse. boiardo, 1-10
boiardo, 1-10: a questa caccia sia il tuo pensiero di avere l'occhio che
somigliante eccesso. botta, 6-ii-456: il re di spagna... aveva posto
da barberino, i-342: esso [il signore] non guarda a'vai: /
firenzuola, 326: io farò il tuo volere, pur che tu ti ricordi
. carli, 2-xiv-301: custode e tutore il tribunale dei diritti delle comunità..
sp., 5 (84): il conte duca ha l'occhio a tutto
mani lunghe; e, se ha fisso il chiodo, giustamente, da quel gran
quel gran politico che è, che il signor duca di nivers non metta le
non metta le radici in mantova, il signor duca di nivers non ce le
cavallo. montano, 367: esercitando il suo mestiere in riva all'adige, il
il suo mestiere in riva all'adige, il buon pescatore aveva un occhio alle trote
area del palazzo pizzardi ebbe l'occhio il socio corrispondente ingegnere antonio zannoni, provvedendo
conoscendosi per la comparazione quanto fusse diverso il reggimento moderato de'viniziani da quello de'
li occhi e se prima non volesseno il punteruolo che aco. -avere
vedere ciò che si guarda. buonarroti il giovane, 9-463: ad ogni cosa bisogna
. a. martini, i-n-351: il saggio ha occhi in testa.
grande e generale riforma, onde acevano il loro dovere. soffici, iii-514: usciti
te stesso? -avere, portare il compasso negli occhi: v. compasso1
d'impegnarsi a negare come non vero il presente racconto, conviene averne sotto l'occhio
racconto, conviene averne sotto l'occhio il principio. guasti, iv-96: l'unico
sempre tutto. gozzano, i-476: il direttore seduto su un alto scanno,
i-106: vo'per terra alla fin gettare il basto: / ne ho fino agli
agli occhi. carducci, ii-3-350: il professor gennarelli... farà una
. farà una delle solite declamazioni contro il poter temporale de'papi: delle quali
di non accorgersene. pirandello, 8-1071: il buon martinelli era trasecolato. pareva che
buon martinelli era trasecolato. pareva che il naso gli crescesse a vista d'occhio
vista d'occhio. bacchetti, 15-54: il vino correva, e le piramidi dei
buttare, n. 17. -cadere il velo dagli occhi', v. cadere,
fargli gola, eccitarne la golosità, il desiderio. g. m. cecchi
del pelide achille ', ti citerò il primo periodo d'un'orazione politica d'
cenni senza parlare, chiudere un occhio, il che si chiama 'far d'occhio
« avemo noi questa settimana detto male il pater nostro di san giuliano...
l'occhio a mercurio, ed ei piglia il coltello. d. bartoli, 9-24-1-81
. d. bartoli, 9-24-1-81: il popolo, che non ha musica che gli
gli suoni meglio a gli orecchi quanto il dir male de'grandi, fa d'
a fare la scimmia, a ballare dentro il catino e a schiacciarmi l'occhio storcendo
(1-iv-75): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni, a
. bacchetti, 1-i-74: io, fate il caso che se dovessi finire impiccato,
se dovessi finire impiccato, vorrei cavarmi il gusto di leggere la sentenza coi miei
. -considerare qualcuno o qualcosa come il fumo negli occhi: v. fumo
manzoni, fermo e lucia, 159: il padre cristoforo,... che
dette inegli occhi di sua eccellen- zia il sopra ditto diamante. o. rucellai,
... diede di nuovo nell'occhio il pover'uomo, che rimaneva indietro,
indietro, mortificato, malcontento, facendo il muso senza volerlo. e. cecchi,
nell'ingresso, cercando di dar nell'occhio il meno possibile. cassola, 4-11:
, uscì a dire: in ergendo il capo, e'non m'ha dato nell'
. d. bartoli, 43-3-221: il qual onore fattogli, non vi mancò
grande e celebre letterato quale si è il signor bellini e non hanno altro che
dare nell'occhio de'lettori, se non il povero mio nome. -dare un
, n. 3. -essere come il fumo negli occhi: v. fumo,
guicciardini, ii-159: questo esito ebbe il movimento di bartolomeo d'alviano, stato
g. bentivoglio, i-37: richiede il presente luogo che, per dar maggior
del prencipe d'oranges suo padre, il quale è stato anch'egli tanto ne
di preoccupazioni. ghirardacci, 3-17: il cardinale... pensa di far ritornare
propria marina. ungaretti, xi-55: il canale di suez rimane per l'inghilterra un
. scopro pistoia venzei miglia lontana; se il tempo è chiaro, la veggono anche
io mi facevo l'occhio e cercavo il letto: non c'era letto ma
metton ghigni: / è lì tutto il loro pensier. massaia, x-100: restavano
di vederlo. giannotti, 2-1-49: il ferruccio deliberò levarsi quella molestia d'in
molestia d'in su gli occhi e sicurare il detto cammino. brusoni, 384:
del lagoscuro,... machinò il generale giustiniano una intrapresa che, quando
effetto desiderato, averebbe coronato di gloria il suo generalato. -con riferimento a
povera casetta, non era altro che il griso, il quale veniva per levarne a
non era altro che il griso, il quale veniva per levarne a occhio la
-anche: farla morire, ucciderla per il suo vantaggio.. ariosto, 21-59
con mortifero liquore / levatole dagli occhi il suo signore. gelli, i-181:
o di menar captivo, / o pur il disleal dagli occhi tòrse / per morte
occhi per meglio potere soggiogare e dominare il paese. loredano, 2-ii-102: i
cecchi, 1-1-115: l'are " scorto il ghianda, / che avea gli occhi
sp., 2 (27): il nostro giovine, che, da quando
butto rapidamente l'occhio, no, è il conto della spesa. -scorgere
gravissimi stimoli la infamia la quale per tutto il mondo dalla leggiera mutazione di così onorato
carducci, iii-15-207: avvertito in tempo il mazza pose sotto gli occhi a quei chiarissimi
avrete dimenticato la strada, la casa, il numero, e perfino la qualità di
, purg., 30-122: alcun tempo il sostenni col mio volto: / mostrando
li occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte vólto. petrarca
de marchi, i-557: basolone, cioè il cuoco della cascina mornata, nicchiava l'
con lieto volto, non battendo occhi il popolo, eseguì. la mano incontanente
la mano incontanente s'adoperò, e il cieco vide. i. riccati,
.. non batteva occhio per vedere il fine della grande operazione.
per piangere. dessi, 7-130: se il suo commercio fosse andato male, i
mai non fu alcuno che muovere quindi il vedesse, ne alcuna volta levare gli occhi
dall'osservazione, o sospetto, che il buon padre non gli levasse mai gli
davanti agli occhi', non andare oltre il più immediato presente. duodo,
. duodo, lii-15-82: pare che il fatto non sia il loro, verificandosi
lii-15-82: pare che il fatto non sia il loro, verificandosi in loro eccellentemente quel
, verificandosi in loro eccellentemente quel detto il quale dice tre esser le nazioni che
con tre tempi: la spagnuola con il passato, l'italiana con il futuro e
spagnuola con il passato, l'italiana con il futuro e la francese con il presente
con il futuro e la francese con il presente; e in effetto è così,
, / non perderò mai d'occhio il mio diritto. foscolo, iv-295: or
, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare
lodaro i vecchi consiglieri e tutti / il generoso ardir de'due campioni; / ma
occhio perdendola [la capra], per il medesimo foro guardando, per onde immacchiata
la vide che, subito recatasi sopra il bambino, gli porse da poppar tanto
. gadda, 6-115: ingravallo e il dottor fumi non li perdevano d'occhio
, 5-30: la donna, che trovare il suo colui / di giorno in giorno
i contatti. bonehi, i-m: il potere della riflessione e dell'astrazione é
del sole. -perdere, smarrire il lume degli occhi', v. lume
mente un romito fervente nella penitenza e il baglione astratto nel giuoco. -prestare occhi
e attenzione. castelvetro, 8-1-37: il commune popolo e la moltitudine rozza.
. fausto da longiano, iv-60: il popolo ama quello che serra gli occhi
sia lecita e prudente, come è il serrar gli occhi alle fornicazioni ed alla
grazzini, 2-29: veggendo coloro turarsi il naso e così sott'occhi guardar pure
voi lo vedete colà com'egli ha il viso morto, gli occhi bassi,
383): affacciatosi alla stanza dov'era il signore e la brigata, vide questa
. berni, 20-28 (ii-149): il cavalier, di lui molto più esperto
quale tu hai promesso che sarebbe invocato il tuo nome. -stare con gli occhi
ricchi, si dolevan d'avere a guadagnarsi il pane. baldi, 3-3-150: il
il pane. baldi, 3-3-150: il pontefice astuto e potente, avendolo nelle
sopra con l'occhio, acciocché ci sdruccioli il meno che sia possibile.
. -stare sugli occhi: urtare il senso estetico. l. pascoli,
ricordo. foscolo, xiv-189: cascasse il mondo, vengo a venezia a dare
potenze, così facean tener d'occhio il micheroux dai loro confidenti. bonsanti,
, iii-28-108: bisogna... liberare il palazzo dai libri, e i libri
paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via...
: tenga d'occhio, se mai, il fan- toni, sul quale io spero
toni, sul quale io spero di finire il mio studio nel mese di settembre.
nascondere un servo dietro le tavole, il qual comparendo noi, sbalzò fuori e
occhi e con la boccuccia aperta seguiva il chiacchierio fitto, volubile della pa- droncina
lippi, 7-14: perch'è buono [il vino]..., / a
consumare quel vino, quanto gli dorrebbe il perdere il lume degli occhi.
vino, quanto gli dorrebbe il perdere il lume degli occhi. -averne ingerito
bove, n. 2. -vedere il bianco degli occhi di qualcuno: essergli
quando, com'essi dicono, vedono il bianco dell'occhio del nemico, che
dire quando gli sono tanto appresso che quasi il toccano. -vedere sott'occhio
. -vincere l'armonia dell'occhio, il valore degli occhi: abbagliarli, abbacinarli
/ sì che de li occhi tuoi vinco il valore, / non ti maravigliar.
-quello che l'uomo non vede, il cuore noi crede. alamanni, 7-ii-384:
ogni donna gli occhi dolci, dice il libertino. ibidem, 21: chi troppo
27. -chiudere un occhio e menar il buon per la pace: v.
-l'occhio del padrone o del signore ingrassa il cavallo: v. cavallo, n
-occhiolètto. aretino, 20-209: il resto favoreggia con gli sguardi e con
resto favoreggia con gli sguardi e con il chiuder de l'occhioletto dàgli ad intendere che
chiuder de l'occhioletto dàgli ad intendere che il core sta negli occhi e non in