nel mezzo, senza destare tuttavia il canarino accoccolato sul ballatoio. =
dan zatore; chi ama il ballo, chi sa ballare.
. ballerla, sf. ant. il ballare; ballo, danza. livio
con la vita stretta dal busto e il petto in su come usava allora.
è sempre una gran cosa; ma il non esserci tempo di vedere fino a
a che punto sia bello ne accresce il desiderio in proporzione al difetto che ha
che ha patito l'immaginazione. di qui il fascino delle ballerine sul palcoscenico, che
ballerinetta. e. cecchi, 6-332: il caffè tupinamba, simile a un'anticamera
uccello del genere delle cutrettole: e il nome le deriva dalla sua trepidante irrequietezza
propriamente detta (motacilla alba) ha il piumaggio bianco e nero e grigio;
alba yarelli) si distingue per il colore del dorso e del groppone:
calano, e non sento / se non il fischio delle ballerine / seguire il solco
non il fischio delle ballerine / seguire il solco dell'aratro lento. ballerina3
frutto) e ballerino (per il frutto che pende a ciocche).
per passar tempo. tasso, n-iii-893: il ballarino è mosso da l'arte del
, la quale è in lui, come il corpo da l'anima. buonarroti il
il corpo da l'anima. buonarroti il giovane, 10-977: un cittadin,
valente. marino, i-190: mutava il passo con tanta galanteria e faceva un
al mondo. algarotti, 3-411: il voltaire,... dice che gli
fidanzato. panzini, ii-107: finito il giro -non ne stava giù uno, che
uno - si rifugiava come paurosa fra il babbo e la mamma: non sapeva
nudo di fanciulla norvegese splende iridato come il grosso merluzzo che il pescivendolo porta a
splende iridato come il grosso merluzzo che il pescivendolo porta a spalla. pea,
, ai quali la troppa luce abbarbaglia il cervello; siamo come ballerini di corda
qualvolta vedeva volare una nuova lama verso il corpo della fanciulla, piacquero i cavalli ballerini
i semi con lana attaccati. buonarroti il giovane, i-274: quelle tante del maggio
spine. -figur. buonarroti il giovane, 10-883: tancia mia, deh
che fiorisce nelle regioni mediterranee), il cui labello raffigura la sagoma umana
all'oggetto di trafficarla, senza pagare il nolo e trasporto... si è
/ in oltre vi si aggiunse anche il balletto. algarotti, 1-260: l'
tartaro o cinese. 3. il complesso formato dagli esecutori di un balletto
balletto miss colosseo provavano quella mattina sotto il frascame una nuova danza classica.
l'aveva saputo dalla fonte originale, quando il garzone era venuto a portare il «
quando il garzone era venuto a portare il « ballino di brace * e l'aveva
con bandiere e stendardo di zendalo; il popolo e le donne ornate, e
e con istromenti, gridando: 'viva il signore'. francesco da barberino, 215:
, 2-9 (i-731): venne il fine de la festa del ballare e si
cominciò a far la danza o sia il ballo del « torchio » che altri dicono
del « torchio » che altri dicono il ballo del « cappello ». da porto
44: passando la mezza notte e il fine del festeggiare venendo, il ballo
notte e il fine del festeggiare venendo, il ballo del torchio o del cappello,
del torchio o del cappello, che dire il vogliamo, e che tutto dì nel
. idem, n-iii-666: le ballate oltre il suono e 'l canto desiderano il
il suono e 'l canto desiderano il ballo. idem, app., xviii-28
ballo ritessendo ordiro, / e circondano il mirto, e s'imprigiona / il cavaliere
circondano il mirto, e s'imprigiona / il cavaliere ancor dentro a quel giro.
/ l'alme di mille amanti. buonarroti il giovane, i-322: con ine,
al par delle vive, senza potersene indovinare il come. note al malmantile, 2-723
. pindemonte, 12-409: tirammo a terra il legno, e in cavo speco
innamorare un uomo quanto col ballo: il quale pare che comunichi alle sue forme
... inaugurare con mio cognato il prefetto la nuova sala da ballo.
ballo. de roberto, 186: il suo abito era così ricco, tanto guarnito
suo corredo; e la madre e il padre, in quell'estate e per la
d'addio si chiudeva la stagione: il più bello ed importante. alvaro, 9-331
bello ed importante. alvaro, 9-331: il ballo è un vecchissimo rito, venuto
uomini. esso è niente altro che il saltare antico, l'antico fuggire, una
quattro ceri, vestita di bianco. il suo primo vestito da ballo, indossato una
notte per tre notti sulla piazza è andato il ballo, e si sentivano le macchine
ghiaccio. lastri, 1-5-162: il gelo fu forte e continuato, talmen-
fu forte e continuato, talmen- teché il divertimento del passeggio, o come chiamano
straparola, 2 -intr.: finito il ballo tondo tutti si posero a sedere
tutti loro un circolo; che è forse il lat. choreas ducere, da'nostri
e di fortuna. -rendere il ballo: ricambiare un invito a ballare
un invito a ballare. buonarroti il giovane, 10-907: vo'fare in qualche
, 16-viii-266: domenica sera non rese il ballo al sig. cavaliere maffei,
al sig. cavaliere maffei, ed il pover uomo se n'ebbe a morir di
altro quattrino, e passato ch'avrai il fiume, per la medesima strada te
che nel primo nascere dell'universo nacque anche il ballo, ed apparì compagno dell'antico
due mani, col terrore che ricominciasse il ballo più indiavolato di prima. de
roberto, 588: confusamente, essi comprendevano il tiro che aveva loro giocato, il
il tiro che aveva loro giocato, il ballo in cui li lasciava. barilli
barilli, 6-4: di lì a poco il mare vorticoso si fa più livido,
si allarga: siamo fuori del tutto; il ballo ingrossa, il viaggio diventa stomachevole
del tutto; il ballo ingrossa, il viaggio diventa stomachevole. borgese, 1-254:
borgese, 1-254: non vide che il ballo della pallina negl'incavi e la barbetta
. cecchi, 1-88: dentro le opinioni il ballo delle notizie è fatuo come il
il ballo delle notizie è fatuo come il ballo dei moscerini dentro il raggio di
fatuo come il ballo dei moscerini dentro il raggio di sole. -in particolare
10-56: noi vedemo rinaldo, o fu il cugino, / in mezzo un cerchio
col cavallo; / quivi era tutto il popol saracino, / e non potemo tanto
del ballo, / ed a dispetto nostro il portò via: / mai vedemo uom
. boiardo, 2-21-43: come ebbe il brando in mano, ora pensati / se
pensati / se egli mena da ballo il giovanetto; / non fórno altri giamai
sì dissipati: / chi fesso ha il capo, e chi le spalle e il
il capo, e chi le spalle e il petto. ariosto, 16-52: spinse
, 16-52: spinse a un tempo ciascuno il suo cavallo, / poi che fur
marte. foscolo, 1-471: offrire il petto / so di piè fermo, e
senso osceno. masuccio, 68: il preite, che ancora il ballo non avea
, 68: il preite, che ancora il ballo non avea finito, udito il
il ballo non avea finito, udito il sonare e 'l gran scamattico farsi supra 'l
maior pressa che avesse mai, lasciato il cominciato e imperfetto ballo, come più presto
vito: malattia nervosa, per cui il corpo è scosso da convulse contrazioni muscolari
nome, i velenosi ragni che danno il ballo di san vito. bacchelli,
i-325: si sentiva i piedi leggieri e il ballo di san vito nei pensieri.
che filippo si era messo nel letto per il dolore che non gli bastava l'animo
di nuovo, bellissime donne, / il nostro granchio in ballo. fagiuoli,
563: s'intende ch'io misi il tutto alla posta senza nulla dire alla giovine
3-177: dopo che gli avevano fatto venire il pensiero di maritarlo... correva
ballo: chiamare in causa, impegnare il nome o la responsabilità altrui, invocare
tirare in ballo, se potessero, tutto il genere umano. idem, pr.
savia e gentile signora potrebbe accidentalmente aprire il mio libro a questa pagina, e
sigaro che egli teneva in bocca, il vecchio pittore, invece di soffiarla via
servito come di un nuovo grigio per il fondo del suo dipinto. e. cecchi
pavese, 6-318: si lamentò che il suo lavoro finiva sempre con gli infissi
era impadronita della riviera: là vedevi il palazzo già abitato,... qua
palazzo già abitato,... qua il caseggiato appena finito, coi vetri segnati
va'pe'fatti tuoi, / perché il mio mal non è male da biacca.
a poco altro, che ad alleggerire il dolore alle semplici contusioni: e però
e fiacca / è la natura, e il buono a tutti piace. = dal
dal longob. * blaih (cfr. il francone bleich 1 di color sbiadito '
ii-506: sul petrame ove raro striscia il biacco, / rosseggiar come sangue che
io vedea l'alta muraglia / che il cardona scalò per dare il sacco. viani
muraglia / che il cardona scalò per dare il sacco. viani, 4-46: stando
condussero o finsero di condurre di schiavonia il famoso serpente epidaurico, che era un
nelle nostre maremme. = forse il nome deriv. dal colore, dal *
della soda caustica: adoperato per fare il gessetto o per gli stucchi a colla.
una valle che scende rapidamente verso il mare, quasi spaccata tra monti
assai. ariosto, 30-8: non gusta il ronzin mai fieno né biada, /
goldoni, iv-36: passa per la via il somarello. conosce all'odore la biada
orzo e altro, quando ne abbisogni il sovrano, le rendite dell'imperio si
erano già attaccati, ma avevano ancora il sacchetto di biada alla bocca. bocchelli,
in malora i sacchi, la biada, il biadarolo e il sarzanello, e viva
sacchi, la biada, il biadarolo e il sarzanello, e viva la bella vita
pieni di biade non altramente ondeggiare che il mare. paolo da certaldo, 270:
le prime biadora. -così del vino il primo, de le pecore le prime
i barbareschi di cicilia / non dando biada il dì della vigilia / che 'ntrava il
il dì della vigilia / che 'ntrava il podestà di sinigaglia. giov. cavalcanti
che tocca, / tal che col fiato il sasso scoppia e crepa, / tanto
angere. machiavelli, 507: circa il fine di maggio, il campo tornò
507: circa il fine di maggio, il campo tornò verso lucca, e le
tagliorono le vite e gli arbori, predarono il bestiame. ariosto, 26-111: come
bestiame. ariosto, 26-111: come il villan, se fuor per l'alte sponde
fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada, / frettoloso
siano migliori. galileo, 349: che il veder per le strade e per le
e ragionando insieme. campanella, i-221: il freddo beve, e si congela in
agguaglia, / come si quaglia -in pioggia il fummo, e cade / dolce alle
e di biade. vico, 112: il freddo e 'l caldo conferiscono alla
l caldo conferiscono alla generazione delle cose: il freddo a germogliare le semenze delle biade
sp., 28 (476): il maximun del grano e dell'altre granaglie
[ediz. 1827 (479): il maximun del frumento e delle altre biade
terzo. tommaseo, i-542: perché il regno d'egitto, per il senno di
: perché il regno d'egitto, per il senno di giuseppe ispirato da dio,
egitto per comprar pane, e alleggerire il peso della lunghissima carestia. carducci,
, / fin che cessa la pioggia e il giorno appare: / giungono a un
: / giungono a un piano vasto come il mare, / magnifico di biade.
chiude ancora nel suo grembo di pietra il dono delle biade e dei frutti.
pochi sono de'segatori, e pregate il signore della biada, che metta più segatori
giov. cavalcanti, 220: ora è il tempo di cogliere le nostre biade:
cogliere le nostre biade: ora è il tempo di schifare le vostre attossicate vivande
ma lui menava botte disperate: / il conte non ne voi di quella biada
donna] pietosa divenuto, la fortuna niega il potere nelle sue biade por mano,
un nuovo mondo questo, perciò che il marito non le scoteva il pelliccione due
, perciò che il marito non le scoteva il pelliccione due e tre volte il mese
scoteva il pelliccione due e tre volte il mese, e alora tra il dì e
tre volte il mese, e alora tra il dì e la notte da tre uomini
dir? -vi chiedo per sostanza individuale il nutrimento di vostra figlia. giusti, i-171
prò assai di quella che mi dà il * trattore'. carducci, 468: e
, dal francone * blad, da cui il fr. ant. blee e blé
riposato e biadato nella stalla, / il legame spezzando, giù pel piano /
1-124: appropriato di qualche tempo avanti il concime di cavallo biadato,...
: l'indaco, sottilmente polverizzato, o il biadetto, faranno il turchino.
polverizzato, o il biadetto, faranno il turchino. = dimin. di biado2
bianca. = da bianco, per il colore bianco tenero del baco. bianca2
, sf. tess. procedimento per dare il bianco ai tessuti. -dare la bianca
= deriv. da bianco, per il colore. bianca dei limóni, sf
le biancane. d'annunzio, iv-2-963: il vento... era passato su
sterile che isolava la città murata, sotto il segno canicolare. montale, 117:
, ma chiuse nella stampa; / e il viso ornato di bellezze tante: /
ornato di bellezze tante: / e il chiaro impallidir d'una tal vampa /
, / che ogni core adolcisce e il mio divampa. bianca róssa (
destra e l'altra a sinistra, fra il lago e la nebbia. serao,
, e i plumbei monti, e il mar biancastro, / e l'elba e
che si avanzava in punta di piedi verso il nostro letto; una figura silenziosa paludata
cenere dei focolari abbandonati, / svelando il profilo dell'isola macilenta, / biancastra di
, 2-113: mi venne di ricordare il biancastro lordume che al fronte dilagava intorno agli
e biancastre. pecchi, 2-175: il vento... è arrivato alle file
dei pioppi che si alzano biancastri sopra il muro dell'orto. jovine, 3-67
dell'orto. jovine, 3-67: il rettore aggrottò le ciglia un attimo e i
punti neri. brancati, 4-87: il viale saliva verso un poggio su cui sorgeva
le calze biancastre, e si cavavano il berretto e guardavano a terra. 2
fa di mestiero aspettare che tanto si debiliti il lume firenzuola, 611: per esser
quand'egli e di lontano / biancheggiar tutto il lido e la marina. la guardava
alte ruine / sparso da lungi ancor biancheggia il suolo. biancazzurro, agg. di
azzurro. sotto a mille prore il mar biancheggia. algarotti, 3-210:
3-210: d'annunzio, ii-509: il bianco-azzurro fregio dei festoni. tra
che dal marmoreo collo alteramente / surgeva il viso, ecco cessare / i ragli sul
/ puramente mortai. cesarotti, ii-204: il vecchio ghiandaie. tecchi, 3-167:
eroe / diemmi la bella. biancheggiava il petto / come degli spini, ma
appena veggo biancheggiaménto, sm. il biancheggiare; / il vel fuggente
sm. il biancheggiare; / il vel fuggente biancheggiar fra'mirti, / quasi
ancor luceva nella biancheggiante aurora, quando il siniscalco levatosi,... n'andò
. sannazaro, 5-88: ciascuno, lasciando il pigro letto, se apparecchiò con la
ho veduto la notte, stando sereno il cielo, ma senza lima, tonde
disseccati, biancheggiante qua e là come il tronco del gàttice. beltramelli, i-98
ben saggi. boccaccio, iii-7-94: il ciel tutte le stelle ancor mostrava, /
oriente. boiardo, 1-13-8: e tutto il campo intorno biancheggiava / de ossi de
liti spesso / vede come nel mar biancheggi il gange. firenzuola, 434: vidi
gange. firenzuola, 434: vidi il circolo della luna nella sua maggior grandezza
, / e tutto biancheggiar di spuma il morso. idem, 15-8: biancheggian tacque
366: le salde lastre, ove riponsi il passo / eran berillo, e biancheggiava
passo / eran berillo, e biancheggiava il tetto / di compartite in oro ampie conchiglie
. galileo, 1093: per scorgere il candore nella luna
la neve. carducci, 644: sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar
sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar. idem, i-1093: biancheggiavano
del confessionario biancheggiò una mano che faceva il segno della croce. de amicis,
monte] biancheggiavano di asfodelo fiorito, il verbasco argenteo striava il verde vivo delle
asfodelo fiorito, il verbasco argenteo striava il verde vivo delle felci. gozzano, 57
. biancheggia, tra la polvere fulva e il verde del fogliame, il corteo funerario
fulva e il verde del fogliame, il corteo funerario. saba, 18: biancheggia
, 5-108: le spalle biancheggiavano vincendo il lino e i merletti. quasimodo,
193: spesso quando è imminente il vento vedrai stelle / precipitare dal cielo
biancheggiare. levi, 1-145: e il vallone delle carogne, così chiamato perché serve
. cassola, 2-194: sulla destra il panorama si largava: lo chiudeva in fondo
tutta l'aria imbruna, / toma azzurro il sereno, e toman l'ombre /
: bisogna però confessare non essere rarissimo il caso che il gatto faccia capitombolo dal
confessare non essere rarissimo il caso che il gatto faccia capitombolo dal tetto..
spesso in occasione di nevicata, essendoché il biancheggiare uniforme dei sottoposti piani lo illude,
/ un moto di fantasimi / copre il funereo pian. nievo, 487:
giù pei fianchi l'ombra / già avvolge il monte: non ancor sì fonda /
, i tortuosi solchi / dei precipizi, il biancheggiar de'sassi / nei greti asciutti
. tassoni, i-99: se adunque il fuoco irruvidisce e fa nere le superficie
fa nere le superficie de'corpi, il gielo all'incontro lisciandole farà biancheggiarle,
vedono le tende degli arabi biancheggiar tutto il verde piano. 4
che col pennello e col gesso particolarmente danno il bianco ai muri; e son comunemente
. deriv. da bianco, per il colore. biancherèlla, sf. bot
= deriv. da biancox, per il colore. biancherìa, sf.
, ecc.). buonarroti il giovane, 9-498: e vengo / per
miei staffieri, la cassetta della segreteria, il baule de'libri, quello de'vestiti
della sola biancheria, con in testa il suo berretto da notte di seta rossa.
festone si agitano un poco, come il mare alla bàttima, come le ali dei
come i cercatori di arselle, come il seno di cleofe. e. cecchi,
aveva adottato l'uso praticissimo di praticare il cambio della personale biancheria la sera del
nel sole. alvaro, 7-142: è il tempo in cui le signore indossano uscendo
= deriv. da bianco1, per il colore (una volta era fatta
stretti di viiforte, cioè soventoni, il braccio soldi dua. bianchétta3,
volgar., 5-20: rimarrà il liquor di dilettevol sapore e di color bian
accanto a lui, sul tavolino, fra il bianchetto e il vermiglione, si raffreddavano
, sul tavolino, fra il bianchetto e il vermiglione, si raffreddavano i maccheroni al
, col bianchetto a rendere meno rosso il suo naso rosso. 4.
. 4. miscuglio per dare il bianco alle scarpe (e ad altre
la giberna. e ridava ad esse il colore con una pezzolina intrisa di bianchetto
. pratolini, 2-253: si stirò il vestito, si passò il bianchetto sulle
: si stirò il vestito, si passò il bianchetto sulle scarpe, si pettinò e
grani conta quello colla resta nera, il ravanese grosso senza resta, il bianchetto,
nera, il ravanese grosso senza resta, il bianchetto, il mazzocchio e il civitello
grosso senza resta, il bianchetto, il mazzocchio e il civitello, tutti colla resta
, il bianchetto, il mazzocchio e il civitello, tutti colla resta. manetti,
vita presa. bembo, 1-94: il dipintore bene potrà come che sia la bianchezza
la freddezza non mai, sì come cosa il giu- dicio della quale, al tatto
a voler che si chiamin belle conviene il candore, al petto la bianchezza solamente
doni, i-215: egli, che ha il cervello sottile, non attinse a bianchezza
, / mentre a lei di bianchezza il pregio toglie. garzoni, 3-393 *
, e la bianchezza dalla rarefazione che fa il calore: ma se la rarefazione del
perché non sono bianchi la caligine e il fumo? campanella, i-69: la
198: davanti ai pozzi delle miniere il nero del carbone si mescola alla bianchezza
azzurra chiaria. bocchelli, 9-239: il greto del fiume svaria d'erbe e di
f. stellati, i-311: il fianco di questo legno non ha onda,
.. non è, come volle il filosofo, apparenza sottolunare; molto meno
io: a mano a mano che il sole calava dietro le colline dal lato
rapita? soffici, 1-62: ma il giovenco pareva camminasse tra fantasmi e precipizi
due infermieri. bianchiménto, sm. il bianchire, imbiancamento. 2
, sale ed acqua; qual è il bianchimento ordinario che si usa all'argento
(nel preparare lo zucchero, il sale, ecc.; nella coltivazione degli
r. viani, 14-363: -bianchiscono il pane macinando cornocchi di gran turco commisti
argento bianchito. biancicaménto, sm. il biancicare; biancheg- giamento; incerto
chiesa, 5-162: non vedevo altro: il buio degli anditi e delle scale
di fascia delicata; e sopra il rosso, un colore tra il candido
e sopra il rosso, un colore tra il candido e il celeste, con
un colore tra il candido e il celeste, con nubi qua e là biancicanti
ermo dirupo / suo ruvido moschetto il pastor spiana / contro la biancicante ombra del
. d'annunzio, iv-2-28: il mare tristo biancicante in di
idem, 2-28: alcuna volta [il mare] è più nero che l'acqua
risonanti schiume. peregrini, xxiv-126: il biancicar dell'aurora non è il giorno
: il biancicar dell'aurora non è il giorno, ma è un fievole raggio del
medesimo. pascoli, 83: posa il meriggio su la prateria. / non ala
. le allodole invisibili empievano di melodia il disperato biancore. panzini, ii-115:
perdeva nel biancicore fresco del mattino; il mare dileguava in un color lieve d'indaco
scendono. è quasi mezzodì. il sole scagliava un biancicore abbagliante per
simo). che ha il colore, assai intenso (pari a
in qualche dolce piaggia aprica / secondo il vento par or verde, or bianca.
1-8 (i-112): poi si vestì il suo valescio di boccaccino bianco come neve
loro, / quanti fra l'erbe il bianco piè n'apriva. bruno, 3-1007
dall'altra cenere. galileo, 727: il modo è assai facile, ed è
amore; / né distinguer sapea / il bianco umor da le sue mani intatte,
v'ha parti. magalotti, 9-1-93: il gran duca ci mandò una mattina alcune
parean di latte. parini, 13: il tuo castaido... già con
ai dolci sogni invita, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo
quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo petto, / e all'èrebo
, livida, in sussulto; / il cielo ingombro, tragico, disfatto: /
velluto nero. pancrazi, 2-210: il camaleonte apparve bianco come la neve.
come la neve. alvaro, 12-89: il cielo era sereno, nubi erano alte
contraffare i colori propri che suol dare il lume di quella bianca giallezza della luna
le matto nelle di maiolica il bel tappeto amarantino, variato d'azzurro
bianco-avorio che staccava sul grigiore degli ulivi e il ferrigno delle selve, aveva una scala
: sull'erbaglia sommersa che porge oltre il pelo dell'acqua i fioretti bianco-giallini, il
il pelo dell'acqua i fioretti bianco-giallini, il rospo ha gonfiato il suo palloncino e
fioretti bianco-giallini, il rospo ha gonfiato il suo palloncino e canta. silone, 97
risate insulse. levi, 1-137: ma il paesaggio non era rinverdito, ed era
nuda. pavese, 65: girava il gelato / bianco e rosa: pareva
eri, seme che vi avesse / sperso il villano dalla corba alzata. panzini,
papini, 25-48: i cavalli pascevano sotto il sole bianco. borgese, 6-88:
: nella bianca aria traspare / incantato il paesaggio. slataper, 1-44: e dischiomando
capelli irti di stecchi e foglie, stracciato il viso, ma l'anima larga e
, la luna / troppo bianca, il granito dura schiuma; / e l'ulivo
l'investirono subito la bianca vampa, il silenzioso fervore del solleone. 4
si cuopre col suo coperchio, ed il vaso s'involta in una salvietta bianca.
lenzuol bianchi. beltramelli, 1-666: e il gobbo pulizia veniva agitandosi sempre più.
medici, ii-5x: l'intelletto e il disir così si stanca: / adunque
... ci sarebbe pur sempre il fastidioso danno della notorietà di un pubblico
lista. petrarca, 16-1: movesi il vecchierei canuto e bianco / del dolce loco
, 270: questi altri per avere già il capo bianco, e per aver i
2-235: se quanto / d'esperienza il bianco pel t'addusse, / a
pel t'addusse, / a sedurre il fanciullo. foscolo, 1-64: né quell'
eran difesa: quelle bianche chiome / e il tuo pallore di pietà m'han vinto
m'hanno incanutito anco l'animo e il cervello, il temporeggiare è guadagno per
incanutito anco l'animo e il cervello, il temporeggiare è guadagno per lui. nieri
al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella stanza, /
contado.... ed essendo il caldo grande, s'awisò che gran
, s'awisò che gran cortesia sarebbe il dar lor bere del suo buon vin bianco
: quella decozione... mescolandola con il vin bianco, me la desse a
nere. lippi, 11-33: il vino sprigionato bianco e rosso / fugge per
asse. pananti, i-270: ma il pan che qui si mangia è pane bianco
, 1057: ne la spumeggiante / vendemmia il tino / ferve e de'colli italici
nera calpestata e franta / sé disfacendo il forte e redolente / vino matura.
bianco e del liquore. -indica il colorito delle persone sane e floride (
pallido, scolorito, livido, morto (il volto umano: per forte emozione,
féro aviso / tingan di bianca pallidezza il viso. marino, 6-71: l'
sp., 13 (236): il vicario scendeva le scale, mezzo strascicato
: infesto occorre / per le contrade cittadine il bianco / / tuo lume al drudo
asso, col viso bianco di luna, il mento sui ginocchi, in un gomitolo
gomitolo. giocosa, 119: oh! il pover'uomo quanto soffriva! gli era
bianco come un cencio e andava asciugandosi il sudore. pascoli, 4: levano bianche
bianchi volti, / non altri, udendo il pianto disusato, / sollevi il capo
udendo il pianto disusato, / sollevi il capo attonito ed ascolti. de roberto,
ad aprire, benedetto si vide dinanzi il principino bianco in viso come un foglio
la neve. deledda, iii-507: il contatto con le tue piume tiepide, mi
andronico, come per spavalda celia, il suo volto essendosi fatto bianco come le
dietro la cornice nera degli alberi, il plenilunio inargentava parimenti il cielo notturno.
degli alberi, il plenilunio inargentava parimenti il cielo notturno.
: s'io non son bianco, è il sol, né mi sta male,
movea le piante, / ben largo il petto, ed allenato il fianco, /
ben largo il petto, ed allenato il fianco, / bruni gli sguardi e
alquanto gli avori ond'era bianco / il nobil volto, ed avea d'or le
aria insieme con lo sguardo, mentre il pensiero era fisso alle cose della terra
quel formaggio, sentirmene in bocca, tra il pane e l'aria forte, il
il pane e l'aria forte, il sapore bianco eppur aspro, e antico,
, ancor direte / nel vedermi voltare il passo errante, / e coi monaci
bianco per aver generato un figliuolo moro; il che successe per aver mirato fissamente la
che aspetto! la ferocia bianca / strussemi il regno ed i miei templi infranse:
: i cattolici si erano messi a levare il mestiere ai socialisti: dicevano che le
è un banco di prova nella lotta per il potere, e quella comunista di modena
: mi disse... che il bastione si doveva conservarlo difendendolo all'arma
. luzionari (ed è passato a indicare il regime di -fumata bianca: v.
, lett. it., ii-403: il « terrore bianco * sucfluidi bianchi:
e -voce bianca: di un timbro fra il maschile viscosa, della quale ne va
della quale ne va poi sempre continuamente e il femminile, come quella dei fanciulli prima
che qui fa un tempo -il bianco e il nero: i due opposti; in un'
arrivare, per vedere l'internativa, il lato favorevole, positivo, e quelloferno bianco
brucia senza difficoltà e in fretta. il vero: / càngiase mortai sorte or bianca
è stanco; / non ti varrà mandarmi il -notte bianca: trascorsa vegliando.
mi atterrì. sinisgalli, dandoci il foglio bianco. berni, 9-13 (i-235
altri metalli / nel resto poi dà loro il foglio bianco. manzoni, pr. sp
., di colore bianco (come il platino). 16 (277):
platino). 16 (277): il poverino si smarriva in quella ricerca: era
gli ha affidati a uno che credeva il fior de'galantuomini; -palla o fava
dare voto sfavorevole. 3-56: ecco il momento d'una immane esumazione...
momento d'una immane esumazione... il compagnia del mantellaccio, 37:
medievale. anonimo, ix-515: il villan cacciator tanto noioso / ri
uomini non sospetti e buoni, di cui il popolo minuto nicchiato tutto, arrotava
gogna, dicono a firenze: il tale è rimasto scornato... dicesi
, sola in contrappunto / sallo il cavalier suo, che n'ha paura,
caccionne la parte bianca,... il detto dante era de'/ quantunque
dicon le carte, caro, 6-21: il quale è grandone e biancone come fu
fussero fatti neri -pesce bianco: il muggine. coll'inchiostro de'poeti,
sm. (plur. -chi). il colore bianco. speranza delusa.
idem, purg., 26-6: ferìami il sole in su l'è stata bianca
bianca non leonardo, 1-277: il bianco non ha per sé colore, ma
obbietto. berni, 182: pare il suo capo la cosmografia, -punto
n-iii-1079: coscienza. il camaleonte appresso plutarco significa l'adulazione,
di tutte le cose vicine, se non il vuoto gli sguardi non avevano perduto
gli adulatori. galileo, 454: tuttavia il termine -razza bianca: la razza
così europea. distinto quanto è distinto il bianco dal nero, e massime dove
bianco dal nero, e massime dove il taglio passa sopra la parte della luna naturalmente
più aspra. tassoni, i-98: che il bianco poi sia ef- reti bianche:
-terrore bianco: l'insieme delle azioni di il sevo, e mill'altre. pallavicino,
, dalla come appunto è lordo un panno il quale in alcune minime
particelle ritenga il bianco, ma in altre maggiori d'intorno
ghirlande, /... / e il molto fior ch'estolle / le odorate
deserta, nella quale mi arresto trattenendo il respiro; di tratto in tratto un
la macchia cupa dei lecci lo rallegrava quanto il bianco filiforme dei carpini e dei frassini
filiforme dei carpini e dei frassini e il verde chiaro dei pini.
; bianchezza. cicognanì, 1-274: il ragazzo, con gli occhi spalancati e
a bocca aperta, non finiva di guardare il nuovo venuto. dalle maniche corte a
con uno spillo. savarese, 41: il rosso vivo dei mezzi animali squartati si
di raganella. alvaro, 9-171: il senso del pericolo, la curiosità, il
il senso del pericolo, la curiosità, il bianco accecante e sdrucciolevole della porcellana,
guardare quel bianco maligno, / sotto il nero dell'afa, e sperare nell'acqua
. pratolini, 2-304: similmente sguainò il pugnale, la cui lama fece specchio
lama fece specchio alla lampada votiva: il bianco gelido dell'acciaio ebbe dei riflessi
e snello, ancora un poco biondo tra il bianco, con un profilo imperioso.
un bianco latteo e pare non traggano più il nutrimento dalla cute. 4
, che porti vestito e velo bianchi il giorno della cerimonia nuziale. dante,
... morì, oggi è il dì sesto; / lieta, divota e
cui nel mondo muliebre così alto risuona il nome di dresda. palazzeschi, 4-33:
lucchese, maestro di musica; perduto il padre, la campava stentato a cucire
: è un esercizio di pazienza, il lavoro delle cucitrici di bianco: ciò che
in bianco; condimento in bianco o il bianco: salsa a base di burro,
aveva tutte idee speciali; per esempio: il sugo! mica gli piaceva!
, di una sostanza). - il bianco dell'occhio: la tunica sclerotica
degli occhi. leonardo, 1-129: il circolo della luce, che appare in mezzo
delli obbietti. salvini, 39-ii-186: il lor nero [degli occhi], cioè
cioè le pupille, eran nerissime; il lor bianco, cioè i giri attorno,
destra e a sinistra, facendo lampeggiare ora il bianco, ora il nero di due
facendo lampeggiare ora il bianco, ora il nero di due occhi grifagni. de amicis
sorrisi indefinibili, altri che non mostravano che il bianco dell'occhio. de roberto,
mangiarselo. d'annunzio, v-1-670: il consenso attonito vi rideva nel bianco degli
sommersi sotto le palpebre e quasi si vedeva il bianco. pavese, 2-251: avevano
'l bianco dell'uovo, che aggira il tuorlo, non tenesse e non lo rinchiudesse
padella della frittata intento a beatamente sbattere il bianco e il rosso dell'uovo insieme
intento a beatamente sbattere il bianco e il rosso dell'uovo insieme con un poco di
mandava cambiali accettate in bianco e discacciava il pensiero come un insetto molesto.
dipintor di quelle piacerà di porre sopra il bianco? cennini, 59: innanzi
innanzi che profili così i dintorni, togli il detto pennello, col verdaccio va'ritoccando
, e un poca d'arricciatura è il maggior lusso. ungaretti, i-42: dal
rilievo. panzini, iv-69: sotto il nome di bianco e nero sono comprese tutte
ecc., dove al colore è sostituito il solo effetto di chiaroscuro.
, bellissimo. cattaneo, ii-1-13: il bianco che si degradasse a por mano
verrebbe riguardato come una contaminazione di tutto il suo ceto; verrebbe perseguitato ed anche
papini, 25-84: la carne umana è il più ghiotto dei cibi ma appunto per
a voialtri bianchi che ve n'astenete il padrone del cielo ha dato in ricompensa il
il padrone del cielo ha dato in ricompensa il possesso di tutta la terra. serra
nuovo nido sulla striscia equivoca e malfida dove il mondo dei bianchi cessa per far posto
invece accusano le cooperative avversarie di mantenere il bracciante nello stato originario, senza affrancarlo
bianco rosato. 19. scacchi. il giocatore al quale spetta, per sorteggio
, alterare la verità. -non distinguere il bianco dal nero: non capire le cose
, più elementari. -conoscere, distinguere il bianco dal nero: il vero dal falso
, distinguere il bianco dal nero: il vero dal falso. - pigliare il
il vero dal falso. - pigliare il bianco per nero: intendere una cosa per
16-7 (48): amoti secondo il paternostro, / e 'l bianco per lo
. pulci, 9-6: e dicea forse il traditore il vero, / ché,
, 9-6: e dicea forse il traditore il vero, / ché, se vi
, che non si lasci dar ad intendere il nero per lo bianco. guicciardini,
bianco nero. grazzini, 3-2-6: il mondo è diventato tanto strano, /
diventato tanto strano, / che spesso il bianco si piglia per nero. sassetti,
occasioni loro sono forzati dipinger ai popoli il bianco per lo nero. lippi,
che vogliono a ciaschedun soprastare, che il nero si credono, coll'autorità che
tuo popolo in toscano; di chiamar nero il nero e bianco il bianco. de
di chiamar nero il nero e bianco il bianco. de sanctis, ii-148: ed
ed eccoti schelling che ti fa proprio il rovescio, e confonde bianco e nero,
, ma al piano dell'orizzonte, il qual modo chiamano i bombardieri tirare di
punto in bianco. galileo, 4-1-151: il tiro parallelo al piano, detto tiro
senza che abbiam nemmen potuto avere / il nostro fagottin. manzoni, pr.
collodi, 711: una bella mattina il marito, svegliandosi, disse di punto in
nulla. -dare di bianco, dare il bianco, dare una mano di bianco
visite di professori che venivano a pagare il debito, -e ci avrei volentieri dato
maddalene che i nostri antichi dipinsero come il nostro popolo se le doveva figurare,
lidia; la fanciulla, dopo averci dato il bianco, doveva averle messe ad asciugare
in fretta e furia, diede anche il bianco, mise gli infissi.
infissi. -girare in bianco (il vino): guastarsi, inacidire.
trascura di ripulire anco i raspi, il vino gira in bianco, e non è
: omettere di scrivervi, lasciar vuoto il posto. -al figur.: non pronunciare
73: quando in questa parte voi lasciate il tutto in bianco per leggere poi in
iii-883: intanto potete lasciare in bianco il luogo pei versi, e continuare la vostra
che la costituiscono. -mettere il nero sul bianco, mettere nero sul
scritto, impegnarsi scrivendo. buonarroti il giovane, 9-57: né vo'far buio
tutte. ih! com'è divenuto sospettoso il mondo! non vi fidate di me
bianco fióre, sm. è il titolo dell'inno dei lavoratori cristiani (
quantunque di varie vivande divisato l'avessi [il convito], di niuna altra
cuoco, le costolette dall'osso appiccicato, il burro che serve tre volte.
serve tre volte... il biancomangiare fatto con l'amido, i pasticci
dial. denominazione calabrese dei bianchétti (il pesce minuto). = dal
= dal fr. blam-manger (per il n. 2 cfr. bianchetto).
piumaggio bruno e la testa e il petto bianchicci; lunghezza totale di
rappresenta nettunno, è chiamato da tutti il 'biancone di piazza \ pananti, i-291
, i-291: vedrete l'amo, il palazzo de'pitti, / il ponte vecchio
amo, il palazzo de'pitti, / il ponte vecchio, ed il biancon di
pitti, / il ponte vecchio, ed il biancon di piazza. giusti, iii-270
di tant'anni, pazienza, perché il voltar baracca è cosa tanto frequente anco tra
m'aspetto oggi o domani di vedere il biancone di piazza girarsi verso il borgo dei
di vedere il biancone di piazza girarsi verso il borgo dei greci. bianconèlla
lenzuola di un biancore dubbio, che il vento soffocava e minacciava di lanciare al
. le allodole invisibili empievano di melodia il disperato biancore. panzini, ii-613:
gli occhi e vide sotto di sé il biancore di una tazza di latte. gli
delineò nella mente quell'essere morente sopra il suo letto. pirandello, 6-640:
6-640: che pena infinita mi dava il vasto biancore illividito di tutti quei ciottoli
vendere ». ojetti, ii-61: il cerchietto di corno nero intorno agli occhiali
soltanto, un po'di luce, e il biancore delle tovaglie nella sala da pranzo
montagna arcigna non ha a primavera il biancore d'un melo. slataper,
nome. bocchelli, 1-iii-771: il biancore del greto gli dava a scorgere il
il biancore del greto gli dava a scorgere il fiotto nero di uomini che affluiva
sospese al cielo, e sopra il loro monotono biancore passava l'ombra mutevole
nera, un momento in cui il suo cuore aveva ansimato di gioia. moravia
i-51: aveva nevicato tutta la mattina; il cielo era di un biancore trasognato
boccardo, i-340: ognun vede che il bianco-segno è l'atto più illimitato
commissione di storia patria; prima che finisca il mese. lo puoi fare tu
fare tu con un mio biancosegno? eccoti il bianco segno. basta così
lo scirocco aveva perso ogni alito. il latte di galassia pareva inondare tutto il
il latte di galassia pareva inondare tutto il firmamento. le stelle annegavano in una
? / non c'era laggiù tra il bucato, / sul bossolo o sul biancospino
presso de la parrocchia: sentieri dove il biancospino fioriva co'suoi fiorellini amari.
si accorse del biancospino, quando spinse il cancello di legno. govoni, 2-100:
2-100: fu l'odore per tutto il finestrino / dell'improvviso tiepido fluire /
la primavera, / fioriva oltre le mura il biancospino. tombari, 2-120: per
una fratta di biancospino in fiore [il somarello] sospirava un miglio distante.
con falce d'oro / del sacro visco il fior. idem, i-1418: figuriamoci
di poesia entro un tempio dorico, sotto il cielo e nella primavera della grecia,
serao, i-116: uno dei tre, il consigliere di prefettura, chiudeva il numero
, il consigliere di prefettura, chiudeva il numero in una scatoletta rotonda, il
il numero in una scatoletta rotonda, il secondo usciere lo passava al fanciul- letto
, / alto raccolta intorno al capo il crine, / premendo con piede àlacre la
: le donne, biancovestite, avvolte il viso di leggiere bende bianche, sono sedute
mucchi di lunghe alghe risecche che inargentano il gombo. = calco del lat
fagiuoli, 3-7-161: l'ebbi [il bastone] per istrumento da persone
e alle funzioni: « attenti che passa il paolotto, il baciasanti e il biasciarosari
« attenti che passa il paolotto, il baciasanti e il biasciarosari! =
passa il paolotto, il baciasanti e il biasciarosari! = comp. dall'
35: ognidì facevano [gli dei] il viso dell'arme, burberi, arcigni
donna! un ve lo battezza mica il prete per penelope. e alla nagrafe,
biascicaménto (biasciaménto), sm. il biasciare; il rumore che si fa
), sm. il biasciare; il rumore che si fa con la bocca biascicando
; oppure biàscio, biasci). rigirare il cibo (o anche altre cose)
impiastratovi sopra un poco di gesso. buonarroti il giovane, 9-570: e scuacquerabrodetti,
moto angolare delle mascelle. anche così chiamasi il masticare lentamente e male di chi mangia
cavallucci di siena che son duri, o il pan- speziale. « così vi divertite
ridursi a uno stato simile, tra il buffo e il pietoso, schiavi di tutti
stato simile, tra il buffo e il pietoso, schiavi di tutti, senza altra
un pugno di schegge di legno da accendere il fuoco; forse, nella nostra moneta
fuoco; forse, nella nostra moneta, il valore d'un soldo. è quanto
pugni nel capo, a sbatter via il cappello, a raccattarlo per biasciame la tesa
aguzzo che le sbalzava orribilmente fin sotto il naso, biasciando a vuoto.
caggia di bocca per pronunziarla! buonarroti il giovane, i-265: ch'io vo'
ch'a compito leggendo, finalmente / il sunto apprende. note al malmantile,
compitano sotto voce, facendo colla bocca il medesimo gesto che fa uno che biascia.
. pananti, ii-45: lunge lunge il fringuel che stenta e biascica, /
di viziosa pronunzia. manzoni, 988: il giusti... mentre leggeva,
ii-500: -ah! signor canonico -biascicò il moribondo. -per quattro ulive m'hanno
dalla vergogna. panzini, ii-256: rimane il professore che ha trovato da questionare con
, e biascia avemmarie; / che se il trovassi armato per le vie. giusti
e avemarie, e usa i modi e il linguaggio del mestiere con la facilità indifferente
lo zio santoro,... era il peggio che ci potesse essere, faceva
. de roberto, 177: il lettore settimanario saliva sul pulpito e alla prima
alla prima forchettata di maccheroni, dopo il benedicite, si metteva a biascicare.
/ i ceri agonizzanti sugli altari, / il biascicar dei mistici / rosari. boriili
138: a un caporalmaggiore accovacciato dentro il buio ricóvero, con occhi rotondi e
6. figur.: ed esprime il compimento stentato e di mala voglia di
in bocca, senza essere masticato (il cibo, o anche altre cose)
nutre! fucini, 72: empirono il pavimento di gusci di ballotte biasciate.
n'avveda. jahier, 84: il sambuco non costa nulla: è l'albero
biascicatura (biasciatura), sf. il biascicare; cosa biascicata. cicognani
biascicatura. biascichìo, sm. il biascicare continuo, insistente. - al
pirandello, 8-397: tutti supponevano che il povero vecchio si lamentasse del troppo camminare
,... si coglieva ora il nome di un ministro o di questo o
, 3-1-803: siagli permesso eziandio conghietturare il meno probabile, quando questo è più
negli uomini, nei quali è biasimabile il trasandare. biasimaménto, sm.
: che non potè l'invidia alzare il corno / colle biasmanti, invidiose offese.
, / di ciò si bia- smi il debole intelletto / e 'l parlar nostro.
., 23-64: ma chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortai che
breve, lo esempio di cristo, il quale fuggì, quando volle esser fatto re
udendo malabocca ch'astinenza / sì forte il biasimava e riprendea, / sì si crucciò
altre virtù è sommamente da commendare e il contrario da biasimare, per non parere
, 1-20: per ciò mi vuole male il mondo, perché io biasimo l'opere
masuccio, 170: veruno meritamente porrìa biasmare il signor cardinale, che non
. pulci, 6-34: non ricognobbe orlando il suo cugino, i perché baiardo è
parlava al modo saracino; / vide il lione, e molto ha biasimato: /
meretrice, anzi bagascia / d'orlando, il tradimento avea fatto ella. boiardo,
avea fatto ella. boiardo, 1-25-59: il tempo via trapassa e lui non sente
fastidio delle cose che si posseggono: il che fa biasimare i presenti tempi, laudare
iii-224: biasimavano alcuni che, per il rispetto di uno solo, si avesse a
tutta l'universalità de'cittadini e tutto il dominio a tanto pericolo. flaminio,
ogni sorte di timore, ma biasimo il timor penale, il quale è segno
timore, ma biasimo il timor penale, il quale è segno o d'infedeltà o
conosco benissimo che a le donne importa il tutto questa cosa. a. f
, / tutto adombrando con mal arte il vero, / pur come vizio sia,
. c. croce, 58: il re scaccia le donne / e biasma il
il re scaccia le donne / e biasma il sesso femminile. sarpi, ii-44:
in dubbio la comunione del calice e il matrimonio de'preti. allegri, 102:
commesso l'equivoco in quell'argomento; il quale equivoco si è da noi scoperto
cavare altrui d'errore e per manifestare il vero. campanella, i-320: cicerone
/ biasmai, vecchia gentile, / il tuo sen, la tua chioma e
palinodia. algarotti, 3-392: surse il padre della poesia, che non ebbe
poesia, che non ebbe innanzi chi il superasse, né chi l'aguagliasse dipoi;
odo / biasmare, o figlio, il mio divieto, a cui / alta ragion
l'astuzia. idem, 1-425: il re sorrise, / e ripigliò: senza
terra / provar felicità. ciò seppi il giorno / che fiso io ti mirai.
roberto, 331: biasimavano raimondo per il viaggio fatto insieme con l'amica.
ii-1-218: egli [de amicis] biasima il pudore fuori di luogo, che ci
; e per complemento d'ogni ragione il caso di lucifero. salvini, 39-v-52
uno autore scrive, l'invidioso e il biasimatore si sta in ozio. campanella,
s'avea che ben gli volesse o che il volesse vedere; e per tutto salerno
vituperare. anguillara, 2-279: affretta il passo assai, non però tanto,
che gli dei ricercano la riverenza, il timore, l'amore, il culto e
, il timore, l'amore, il culto e rispetto da gli uomini per
uccisore e sperditor de'tuoi / non ami il figlio. leopardi, 1010: così
: così questo atto dell'uccidersi, il quale ci libera dalla infelicità recataci dalla corruzione
non naturale. cattaneo, iii-4-212: il colonello zobel ne fece fucilare diecisette sotto
gioberti, ii-23: e aggiungo che il patrizio ignorante e corrotto perde ogni titolo
., 39-4-6: ogne animo infermo, il quale per biasimo si dibassa, ovvero
fe'licito in sua legge / per tórre il biasmo in che era condotta. idem
alquanto più temperatamente era priso, schifando il biasemo de la giovene e del suo
: quello che disposero, né quello che il conte rispondesse, niente ne scrivo;
lodi. boiardo, 2-11-12: in mezo il fiume, sopra de ima barca,
queste mie fatiche e darete loro> con il vostro giudicio, quel biasimo o quella
: però la donna, per compiacer il suo amante bono,... po
e brutta macchia, quant'è il parlar in biasmo di voi donne. tasso
a cui gloria non dà, ma biasmo il vero. idem, n-iii-616:
idem, n-iii-616: sì come il bene minor in rispetto del maggiore
ora silenzio. tommaseo, il-n: il biasimo può essere meritato, e può
e riconoscente deve imputare a se stesso il biasimo, e dividere la lode col
diede aristotele a socrate, che ricusò il nome di maestro. monti, 6-693
: la tariffa protettiva ebbe forma stabile il 4 luglio 1789. né si può veramente
venire biasimato. fiore, 142-1: il bel valletto di cu'biasmo avesti /
che le tigri. sarpi, i-318: il soto disse che la parola « imputazione
boccalini, iii-171: domandò di udir il belar delle pecore, per intender il
il belar delle pecore, per intender il vero significato: le quali come prima
essa non di lei, onde ella il biastimò che esso si potesse innamorare di
. sacchetti, 81-31: e come il sanese gli fu presso, più mostrava borghese
più mostrava borghese l'ira, volgendo il viso al cielo, e biastemando tutta
tanto crudel li conducia, / bevette il succo che ivi era rimaso, / insino
, sat., 3-282: poco il mal dir mi noce: / se riniega
e per questa volta non biastemi quando sentirà il puzzo. redi, 16-i-214: tra
si scaccino. sarpi, i-54: pubblicò il cardinale le sue constituzioni della reforma,
. contenevano tren- tasette capi: circa il vestire e conversare dell'ordine clericale,
volgar., x-530: e aperse [il dracone] la bocca sua nelli
, iii-162: suonò così dolcemente ohe il vitino di damigella violante si scosse,
glosse del nel modo istesso / il biasmo tollerar come la laude. casti,
reggia intera / ch'ami ed apprezzi il figlio tuo; che degno / di biasmo
biasmo, e in un di scusa, il giovanile / suo ardir tu stimi;
cavalca, 9-84: pognamo, che il salmista, ed altri molti profeti par,
a. adimari, 2-548: il deunce, grandissimo bicchiere, usato solo
la sacra scrit tura: il vecchio e il nuovo testamento (cioè
tura: il vecchio e il nuovo testamento (cioè le opere
per quelle degli assiriani, che nembrot il gigante fu il primo re ovvero rettore
assiriani, che nembrot il gigante fu il primo re ovvero rettore e ragunatore di
di bibbie poliglotte, senza saper discemere il sicuro dal sofistico. pea, 7-7:
: un giorno, a casa mia, il prete vide una bibbia, sul mio
7-8-23: io so che vi ho tolto il tempo; perdonatemi; e se voi
e'faranno la bibbia insieme'. cioè il vecchio e nuovo testamento: quando un vecchio
], i-976: vennero in italia oltra il po nelle guerre civili bebriachesi uccelli nuovi
ancora oggi mi sfugge... recare il biberon caldo ai lattanti che le
solo con simili voci, diverrebbe in breve il più brutto idioma del mondo.
, 3-139: ercole viceversa depone il biberon e fa: « come
. allora la madre si spostò e subito il piccino, attaccato al biberon della
a musto appellant » (e cita il verso di afranio); cfr. fr
graminacee: la varietà più comune è il bibio hortulanus. = voce
o gassata). buonarroti il giovane, 9-463: di ben cento altre
dell'altra. deledda, ii-27: trovò il malato alquanto febbricitante e irrequieto e per
accolte e benignamente applaudite. ma dopo il fortunato incontro di una commedia, come
. bibitòrio, agg. che concerne il bere, adatto al bere.
bibitorio. biblicaménte, avv. secondo il testo e i modi della bibbia.
biblicamente lamentare. essere colui che chiude il cerchio lamentoso, ultimo giobbe, di
. negri, i-452: respiro il noto odor di polvere / e di tintura
nella profana. gioberti, ii-153: laonde il sensismo grossolano, il materialismo, l'
ii-153: laonde il sensismo grossolano, il materialismo, l'ateismo, il fatalismo,
, il materialismo, l'ateismo, il fatalismo, e il panteismo, il
, l'ateismo, il fatalismo, e il panteismo, il razionalismo teologico e biblico
il fatalismo, e il panteismo, il razionalismo teologico e biblico, e gli altri
rustica... comandavano padre mariani, il quale presiedeva a lunghissimi conciliaboli di esegesi
. che ha i caratteri della bibbia: il senso drammatico, la solennità, la
un biblico disastro, / nelle apparenze, il velario si leva / lungo un lido
martirio / mille caricature, / vendendone il delirio / in bibliche freddure. carducci,
della vita e delle opere di federico il grande, edizione francese del 1789,
una carezza della palma, si riconosce il bibliofilo. serra, ii-475: trattando con
lodare, con gratitudine di bibliofilo, il buon maestro dei tipi: molto di
la letteraria. panzini, iii-448: il signor tale, oltre che uomo di pensiero
settecento. b. croce, i-1-383: il sulzer accolse nel suo dizionario estetico tutti
ricca bibliografia. serra, ii-268: il libro si conchiude con una bibliografia,
olio a tavola stasera, -mi dice il compagno facendomi vedere le schede per la
: quanto ai mezzi di cui si servirebbe il biologo, sono dibattuti in una vasta
, 1024: io per me credo che il secolo venturo farà un bellissimo frego sopra
rajberti, 1-41: siccome l'assunto è il lodare, si deve essere impudentemente bugiardo
inconciliabili: la storia propriamente detta, e il manuale o dizionario bibliografico. papini,
argomenti. serra, ii-566: determinare il luogo esatto che la dottrina morale di
scrittori. carducci, ii-16-72: un consiglio il quale decretasse l'acquisto per uso pubblico
agli occhi e alla bocca sensuale; il colore, o, se volete, la
amicis, ii-680: questo piccolo essere [il cane]... annusa i
(o altro libro) e interpretando il testo che cade sotto gli occhi (erano
. fiavreta 'predizione '), secondo il tipo negromanzia, chiromanzia.
quella peste. leopardi, iii-723: il lavorar nelle biblioteche pubbliche mi è assolutamente
rajberti, 2-128: dovete sapere che il louvre, oltre a una insigne biblioteca
, contiene un museo di pittura stimato il primo del mondo. carducci, ii-1-93:
a pisa, domanderò in una biblioteca il de odo religiosorum, che non avevo mai
. serra, ii-91: non aver letto il libro di dante, e non averlo
. redi, 16-vii-17: io ho il zanforti in quella stessa venerazione nella quale
leopardi, iii-303: conosco in genere il giornale arcadico, ma non
detta al funzionamento di una biblioteca; il direttore di essa.
due primi peccati, aveva ancora [il tiraboschi] quello d'essere regio bibliotecario e
sullo stomaco quella mole indigesta, ora senti il sapore del cavaliere, ora quello dell'
una volta. carducci, ii-10-239: il bibliotecario non ha facoltà di fare acquisti
a consalvo uzeda: l'aveva scritta il padre bibliotecario, che era letterato. b
, così anche i ricercatori intelligenti hanno il fiuto di ciò che serve, o potrà
o potrà più facilmente servire, tra il materiale di fatti in cui vanno frugando
, da qualche bicchierino, che mordendo il cannuccio della penna stillavano il loro pezzo
che mordendo il cannuccio della penna stillavano il loro pezzo d'obbligo. baldini,
, 6-198: « bisogna ch'io trovi il modo d'averti vicino anche a corte
camminando pensavamo al modo. fui io il primo a toccare il braccio di gennarino
. fui io il primo a toccare il braccio di gennarino: « potrei fare il
il braccio di gennarino: « potrei fare il bibliotecario ». piovene, 5-70:
e scherz.: che beve volentieri il vino, beone. soffici, ii-126
veder maggior tristizia / fosse in egina il popol tutto infermo, / quando fu
su la bica flava / udendo sotto il mio peso / stridere paride ariste. idem
oro delle biche / i chiari fossi e il macero coi sassi. bocchelli, 9-56
bica o al fienile sui forcali, il grano, quanto più peso meglio,
giove, minacciando, / per torgli il regno. ariosto, 34-76: passando il
il regno. ariosto, 34-76: passando il paladin per quelle biche, / or
si duol della salubre ortica? / solo il cui vergognoso; e così i tristi
bicamerale » agg. ordinato secondo il sistema rappresentativo a due camere (come
., la camera dei deputati e il senato): specie nelle locuz.
aveva prodotto l'effervescenza come quando sopra il bicarbonato dell'amore si butta il cidrato
sopra il bicarbonato dell'amore si butta il cidrato della gelosia che fa tutta quella spuma
più di quel che valgono. buonarroti il giovane, 9-247: povero pentolaio,
di qualcuno. palazzeschi, i-181: il sacrificio costato uno sforzo sovrumano sarebbe andato
i-217: come fa presto a scadere il tono delle situazioni più belle, a corrompersi
bicchieri sullo fegato, se fusse [il sangue] dalla nare diritta. boccaccio
camera, il quale era tanto picciolo che a pena bastava
veda da una certa distanza, empiuto il bicchiere d'acqua si vedrà. bruno
per grazia di dio, non viddi il ceremonio di quell'urciuolo o becchieri, che
, 200: vide uno che fregando il polpastrello d'un dito sopra l'orlo d'
in un campo chiaro, e prende il lume da due finestre, la immagine
pananti, i-16: due volte riempiutogli il bicchiere, /... / così
.. / così feci cader bene il discorso. carena, i-377: il bicchiere
bene il discorso. carena, i-377: il bicchiere ha la bocca, l'orlo
bocca, l'orlo, le pareti, il fondo, su cui rimane il centellino,
pareti, il fondo, su cui rimane il centellino, il culo, su cui
, su cui rimane il centellino, il culo, su cui pòsa il bicchiere.
, il culo, su cui pòsa il bicchiere. inoltre il bicchiere è o
, su cui pòsa il bicchiere. inoltre il bicchiere è o liscio, o a
ma son deputato e ho chiuso in dispensa il fiasco e il bicchiere. nievo,
e ho chiuso in dispensa il fiasco e il bicchiere. nievo, 32 7:
/ e de'miei versi funebri t'incoroni il bicchier. idem, ii-16-95: penso
i bicchieri. pascoli, 477: il babbo mise un gran ciocco di quercia /
; i bicchieri avvinò; sparse / il goccino avanzato; e mescè piano /
piano / piano, perché non croccolasse, il vino. b. croce, i-i-iii
cannelle si aprirono; da tutte sprizzò il sangiovese; e la cagnina cupi nera
, portafiori. alvaro, 12-119: il vino versato nel bicchiere di latta,
latta, col suo sapore frizzante e il suo colore nero come di un lete
: ma mano a mano che beveva il napoletano si faceva sempre più strano: alla
, / più che dugento filli. buonarroti il giovane, i-279: tracanna, e
. redi, 16-i-7: beverei prima il veleno, / che un bicchier, che
bicchiere di quella tenuta che giudica sufficiente il medico che assiste; che suol battere
piedi circa, del famoso signor liotard, il quale rappresenta una giovine cameriera tedesca in
cena all'osteria di giannaccio per bere il bicchiere dell'addio e per fare du'
, 19: chiedi pure lungo il giorno / un bicchiere d'acqua,
irresistibile. pavese, 137: perfino il pezzente, / che non ha una città
, l'avrà respirato, / come aspira il bicchiere di grappa a digiuno. idem
fatto. 3. locuz. -alzare il bicchiere: bevendo alla salute di qualcuno
giusti, iii-201: fu per me come il bicchier della staffa, che in certi
chi parte, in luogo di dargli il buon viaggio. -affogare in un
un bicchieretto, e del resto accetteranno il buon core. nieri, 229
bambino accoccolato per terra, / immergeva il suo bicchieretto / nel rigagnolo fangoso.
. pirandello, 5-265: per procacciarsi il sonno... beveva un pochettino oltre
al banco di vino al sole bevemmo il bicchierotto tra gli nomini gravi. baldini
era un pigìo di folla da togliere il respiro intorno a un trofeo di legno
cristo nel mezzo nero di piaghe, il tutto posato su cavalletti. -vezzegg
a tavola, levate le tovaglie, venne il bicchie- rone e due volte o tre
in su et in giù. buonarroti il giovane, 9-158: e pienissimi alzando
allucinati musi. montano, 311: seguono il suo insegnamento parecchie case di cura,
forse dal lat. bacar 'vaso per il vino '). bicchierino,
[crusca]: si assuefacciano a bere il vino a piccoli bicchierini. g.
la conversazione delle bionde veneziane, e il bicchierino di malvasia gli avessero cancellato dalla
stava nella bottega di pizzuto a bere il bicchierino, prima dell'alba, che c'
prima dell'alba, che c'era ancora il lanternino davanti all'uscio. fogazzaro,
cui cercava di dissimulare a se medesima il suo vizio. nieri, 346: d'
con su dei numeri. « è il conto dei bicchierini bevuti dal tuo signor fratello
per non imbrogliarsi, mettevano in tavola il rituale vassoio di latta verniciata a fiorami sopravi
e i bicchierini per tutti, e il solito piatto di biscottini di mattonella, che
6-236: mi pareva già spiegato che il suo sistema di bere era girare ai vari
bicciacuto, / dando tai colpi sovra il monte d'oro, / che spaventar
bicciacuto, stromento da legnaiuolo... il suo manico è di ferro e
e non può vedere la mano che il primo tiene alzata, ma deve indovinare
sono le dita distese (e intanto il primo e i compagni cantano la filastrocca,
filastrocca, le cui parole iniziali dànno il nome al gioco). allegri
], dove siano allogate animelle. il biccicuco è fatto su di una forma
ant. animale restio. buonarroti il giovane, 9-609: quel cavalchi e sproni
: / chicchi, bichiacchi; dice il tuo sanguigno, / intendi a me,
la tosse. carena, i-iio: il redi sospetta che chicca possa essere accorciamento
manzini, 15-257: lui vedeva il filo della schiena netto, scoperto fino
si dice altalena. e di qui viene il verbo sbiciancolare, cioè 4 pendere dondolando
: / la bicicletta tinnula, il gran carro / tondo di fieno, bimbi
fieno, bimbi, uccelli, il frate / curvo, il ramarro. borgese
uccelli, il frate / curvo, il ramarro. borgese, 1-38: egli.
. moretti, 17-210: venivano prima il bambino e la croce; poi il prete
prima il bambino e la croce; poi il prete con la cotta troppo corta:
la bara:... in ultimo il becchino con la bicicletta a mano.
prendere e sortire di casa, afferrare il manubrio d'una bicicletta, oppure saltare
una bicicletta, oppure saltare a prendere il primo tranvai che mena verso il suburbio
prendere il primo tranvai che mena verso il suburbio della città. pavese, 4-11:
: a ore diverse passava in bicicletta il maresciallo dei carabinieri. piovene, 5-270
bicicletta. linati, 30-161: il boite l'ho risalito ieri in bicicletta
bicimotore: bicicletta a cui è adattato il motore (per distinguere dalla motocicletta).
. berchet, 101: o il bicipite augello esecrato / più ne
». -il monte bicipite: il parnaso. firenzuola, 862: bella
862: bella donna e gentil, scotendo il fronte / da le donnesche cure
attillata giacchetta. calvino, 1-206: il corpo snello e muscoloso di un giovane
tendere e rilassare i bicipiti per sgranchire il braccio addormentato. 2. locuz.
mensa, a due posti (mentre il triclinio ne aveva tre).
tre intorno ad una tavola, donde il cenacolo ebbe il nome di biclinio
ad una tavola, donde il cenacolo ebbe il nome di biclinio e triclinio.
contenente due atomi di cloro (come il bicloruro di zinco). = comp
pucci, cent., 91-6: secondo il mio parer, comincio e dico,
sp., 5 (75): il palazzotto di don rodrigo sorgeva isolato,
de'danari a comune, che alzò il tetto di drieto. 5.
andarono colla peggio, diedero a questa battaglia il nome di battaglia della bicocca: e
, bicòcchi). dial. dondolare il capo dormicchiando. c. e
di uncini alle due estremità, per il trasporto di secchi d'acqua o d'
sterro o di muratura): tenuto dietro il collo, sulle spalle (e i
che i portatori d'acqua tengono bilicato presso il collo, sostentando colle spalle il suo
presso il collo, sostentando colle spalle il suo peso e quello dei due secchi
'e collo (v.). il tommaseo registra la voce come caduta in
dalle tagliature, com sapete; / il fragil cordo e il bicolore / mirto,
sapete; / il fragil cordo e il bicolore / mirto, e con questi
amico. c. dati, 71: il tianeo mostra di credere che quella sorta
quella sorta di pittura, la quale il mongioioso nomina bicolore, non si debba né
e io sentii con affanno, guardando il lucido moto delle frondi bicolori, sentii
me nascosto dal folto della selva era il più bello. sbarbaro, 1-224: né
biconca grande di castagno per tenere sotto il tino quando si fae la vendemmia.
, / la man di tirso, il crin di vite adorni, / geni salaci
occhi, la pudica / spigolatrice, fra il maturo grano / alta e bella passar
.. con uno scroscio ultimo, il blocco / s'aprì, mostrando, come
d'annunzio, ii-509: demoniaco segno, il seggio porta / al piede, come
squillano su per la scala, tra il balenio delle acconciature bicorni. 2
cilindro di legno di piccol diametro. il lavorante usa tener la bicòrnia fra le ginocchia
. che ha duplice corpo (come il minotauro, la sirena, la sfinge
(che possono essere l'arancio e il verde-blu). -nella tecnica cinematografica
2. dente bicuspidato: il premolare. = cfr. fr.
. bicuspidale col valore di bicuspid 4 il premolare '. bicùspide, agg.
- dente bicuspide o bicuspidale: il premolare. = voce scient.,
nel bidè dove i piccoli lascian scorrere il tiepido pipì naturale. calvino, 1-144:
al meno mi dirranno: -cancaro vi mangie il naso! dove mai vedeste comedia uscir
bidello? stigliani, i-19: sono il vostro bidel, che m'appresento / per
scolari. / non appiattate sotto 'l manto il mento, / non vi mostrate dell'
di verghe di betulla sia poi venuto il nome di bidello a tali serventi di università
vestito anch'egli in toga, precede il professore allor che sale in cattedra; e
, i-40: vinci? ti fa il bidello alla tribuna: / trionfa tirannia
: / trionfa tirannia? t'accende il rogo. / doppiamente falsario e prostituto
come dice lui. palazzeschi, 200: il bidello, lo scaccino, / erano
: quando gl'impiegati, i custodi, il bidello di codesto ufficio...
codesto ufficio... si mettono il cappello e scendono in strada. piovene
piovene, 5-367: ritornando agli scavi, il professor libero dorsi li cominciò personalmente,
ambienti e oggetti la cui pulizia e il cui ordine le
figli a gli altrui biechi sguardi. buonarroti il giovane, bidonare, tr.
stor. luogo o recinto consacrato con il sacrifìcio di una pecora di due anni
dell'anime perdute alto sostegno, / il cui sublime ingegno / è ferma base
a. segni, 1-140: plutone, il monarca del bidentato impero, assiso sopra
e quell'altre armi, / onde porta il terren l'acerbe piaghe. caro,
nel ceruleo elemento a provar viene / il bidente e la marra? d'annunzio,
, iv-1-604: sei solo a seminare il grano. -solo. io lo getto e
ricopro. e indicò l'erpice e il bidente che rilucevano su la terra bruna
asina di losurdo. jovine, 3-177: il gruppo che era con l'agrimensore si
con manico di legno (per sollevare il fieno, per sistemare la paglia nelle
di qua plutone col cane cerbero, il quale posa le braccia in sul bidente?
forca con due punte, e questo è il gran forcone. carena, i-291:
tre, chiamasi tridente. in alcuni luoghi il bidente e il tridente chiamasi anche forcone
tridente. in alcuni luoghi il bidente e il tridente chiamasi anche forcone, specialmente quando
specialmente quando serve per disfare e rifare il letto nella stalla e levare il concime.
e rifare il letto nella stalla e levare il concime. = voce dotta,
rinsaccante ombroso bidetto, portava in sghibescio il cappello e doppiamente lunga la faccia.
agg. a due dimensioni (come il piano, che è uno spazio bidimensionale)
del vivandiere, per empir di vino il bidone, e quei sei litri che
della sua giornata: collocare fuori della porta il bidone dell'immondizia. calvino, 1-526
le tre un frastuono di ferraglie invadeva il cortile: gli sguatteri trascinavano fuori i
nelle duemila alla ragazza, è compreso il prezzo della camera ». « la
le stradicciole, in bicicletta, a portar il latte da villa a villa coi loro
volgar., i-90: se tu distendi il braccio, provvedi che il tuo lato
tu distendi il braccio, provvedi che il tuo lato non rimanga ignudo, perciocché tutti
la campagna... guardando biecamente il mare dalla parte di tunisi. c.
173: si sorteggiavano i pezzi con il tratto delle dita o con la buschetta
l'animo speravano, speravano: cercavano il pezzo che pareva maggiore, invidiandolo biecamente
far parola. ariosto, 13-33: il primo d'essi, uom di spietato viso
delle sue leggende, col cipiglio bieco e il coltellaccio in mano. cantoni, 490
cantoni, 490: e raggrinzai in alto il labbro superiore, sbirciando in giù di
: di persona che non sa distinguere il vero dal falso. boccaccio, 6-295
or che farièno / credendo questa vita il bene arrechi? 3. per
, par., 6-136: e poi il mosser le parole biece / a dimandar
, e non fate sì bieco / il giudicio, brigata, e sì bestiale.
i duri mortali / a lui voltano il tergo, / ei si fa, contro
e ciò dicendo, solo i lascio il mio appoggio; e bieco indi mi toglio
allor che seppe / vólto a bieche battaglie il nuovo sposo. manzoni, pr.
34 (603): poi, composto il viso a un atto di serietà ancor
patria fosse lor stata avversa, e il suo nome non sovvenisse loro che opere
capelli sparsi sul petto a fissare bieca il marito supino. soffici, ii-228: era
si diede principio alla fabbrica, risoluto il bandinello col consiglio di giuliano di far che
strade che seguissero l'una l'altra il torto o bieco delle facciate delle case
. giusti, 2-77: vedea sbiadito il nastro degli occhielli, / e la
uniformi ritinte, e de'gioielli / il bugiardo baglior che non accieca. abba,
1043:... alzano tutti il grido, / libertà! grido delle lor
/ sapea de l'altro; e il mira bieco e torto. buonarroti il
e il mira bieco e torto. buonarroti il giovane, 10-973: la zia non
nievo, 149: gaetano fremeva, il signorotto guardava bieco perfino i suoi cani
parolaccia. d'annunzio, v-1-374: il maremmano irsuto, che aveva strappato l'
meccanico che unisce in un apparato motore il pistone alla manovella dell'albero: consistente
o sferiche poste alle sue estremità) il moto alternativo rettilineo di uno stantuffo in
) 4 trave ', da cui il fr. * bic, di cui bielle
3-923: né vogliamo che sii ubligato per il capitolo del silenzio biennale che si trova
2. bot. che compie il proprio sviluppo entro due anni (detto
, ii-10-89: accettando venivo a impegnare il ministro pel compimento di questa [aggiunta
d'uno dei cinque poeti italiani viventi il cui nome torna ad esser fatto tutte
fatto tutte le volte che critici aggiornati fanno il consuntivo dell'annata o del biennio e
bi-4 due, doppio 'con il senso dell'imperfezione, e fax -acis 4
e cotta con la lenticchia stitica il corpo gaiardamente, e molto più
altra è candida, che lubrica il corpo. serao, i-492: i due
luce, o a patinarlo di lucore, il piano dell'orto: con le
adottata al tempo della prima coltura, fra il 1811 e il 1813).
coltura, fra il 1811 e il 1813). bieticolo, agg
. einaudi, 1-194: se il premio fosse pagato, come è
fosse pagato, come è oggi il prezzo, in funzione delle qualità zuccherine delle
l'elenco dei coltivatori dei quali il produttore intende avvalersi deve essere annualmente
avvalersi deve essere annualmente concordato fra il produttore stesso e l'associazione nazionale
uova ad vergius. boccaccio, 1-47: il suolo era ripieno di fronzuti cavoli e
la setola. firenzuola, 264: il ventre pien di bietole e di altri
cuoce con le lenticchie, per ristagnare il corpo... galeno diceva:
via le lendini e la forfora, e il lor succhio manda via il dolore antico
, e il lor succhio manda via il dolore antico del capo e le vertigini,
l'europa doveva accettare della chimica francese il zucchero di bietole. gioberti, ii-299
di bietole. gioberti, ii-299: il banco e la dogana invadono il governo
: il banco e la dogana invadono il governo e lo stato, e le sorti
baionaccio, i'voglio, a dirvi il vero, / intenerirmi, ma per altro
(impiegata come materia tintoria per dare il giallo). lastri, 1-5-62:
varchi, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può
che significano, si può dire, il medesimo, ma tratti da diverse traslazioni
dirotto, / che fa per nulla il bietolon mal cotto. note al malmantile,
goldoni, v-833: credo sia allo spedale il poeta mirifico. / -all'ospeal?
due riviere? » « sì, per il raccolto delle olive ». « d'
ancora aperto bocca. palazzeschi, i-787: il bietolone avrebbe assaggiato così bene il manrovescio
: il bietolone avrebbe assaggiato così bene il manrovescio paterno da veder tutto nero per
, commuoversi. firenzuola, 124: il prete, che già era venuto in bietolone
dolcezza come una cutrettola, e spignendo il mento in fuori, che pareva pur che
mattioli [dioscoride], i-329: il blito è di due spezie, rosso
chiamansi biedoni. soderini, ii-63: il bietone è del salvatico e del domestico,
agretto grazioso. pasolini, 1-145: il vecchio cominciò a rasparci intorno per allargarlo
in quella fonda / ancor calda ferita il tuo gentile / furto introduci. carena
o meglio con vite di pressione, acciocché il gas che vi si va formando,
come la parola, / poi sforza il masso, come quella il cuore. d'
/ poi sforza il masso, come quella il cuore. d'annunzio, v-1-77:
di legno duro. bocchelli, 1-i-148: il palo, poggiato sull'azzalino d'acciaio
. -per simil. buonarroti il giovane, 9-581: corsi subito al luogo
mi vi acconciavo sopra, / poi che il mio buon destino / aveavi al fine
mio buon destino / aveavi al fine il bilico trovato. 3. mus
arco (negli strumenti musicali, come il violino o il contrabbasso) che ferma
strumenti musicali, come il violino o il contrabbasso) che ferma i crini della
da cosa nefanda, / che si mondi il caffè dalla moglieri. / perché le
al pernetto vi è un buco, per il quale / vi si attraversa una biettolina
a noi come di biffe per intracciare il restante del cammino fatto per l'aria,
restante del cammino fatto per l'aria, il quale ci rimane del tutto invisibile.
mortai, quando non si può vedere il bersaglio, si fa uso di due biffe
; e di qui nasce, quando il sasso della montagna rosseggia, che le
tr. segnare, delimitare con biffe il terreno (ai fini topografici).
non possa aprirsi senza rompere e guastare il sigillo, è modo non italiano.
. panzini, iv-70: venduto il libro, o altrimenti uscito dalla biblioteca
che esso non vi è più: il che dicesi biffare la scheda. 2
. vallisneri, i-431: quando [il ramarro] cacciava fuora la lingua l'osservava
sf. ant. misura agraria: il terreno che un bifolco può arare in un
giasone. sacchetti, 224-13: avvisò il conte di mettere un dì parecchie paia
volgar., 3-15: ciascuno abbia il suo bifolco che l'aratro tenga e meni
che non vogliono che si sappia che il padre sia bifolco o agricola. pulci
s'io n'ho due, andrà diritto il solco. boiardo, 1-24-39: poi
feroci tori avanti cazza / e dritto il solco li fa caminare. sannazaro, 5-95
vari semi e mille piante, / il fier bifolco con l'aratro assale. alamanni
5-4-832: alto e membruto / prenda il bifolco, che bene entro possa /
pastore. bruno, 3-193: rotto il sonnacchioso silenzio de l'umida notte, raggio-
bifolchi. manzoni, n: ed il siculo e 'l calabro bifolco / frange
dure glebe, / e riga di sudore il non suo solco. cattaneo, iii-1-87
greggia s'avvia scampanellando, / esce il bifolco e rauco i bovi incita. idem
era risvegliata in serafino, come si desta il serpente dopo il letargo invernale. chiesa
, come si desta il serpente dopo il letargo invernale. chiesa, 1-180: lui
invernale. chiesa, 1-180: lui, il bifolco, arrestatosi a mezzo lo sforzo
a mezzo lo sforzo / dell'annodar sopra il fieno la fune, ansimava / torvo
i-629: stanno in armi i pastori, il bifolco è loricato e caccia avanti i
l'uccellatore copre le reti collo scudo, il pescatore invece che con la canna pesca
elmo rugginoso. tombari, 2-52: entrò il biolco: afferrò il vitello per la
2-52: entrò il biolco: afferrò il vitello per la pappagorgia e prese a tirarla
figura anche lui. piovene, 5-396: il buon bestiame delle marche, che ingrassa
[idillio], che s'intitola il bifolchétto; grazioso invero, e tenero e
, 2-1: i quali fiori, secondo il numero delle foglie, si dicono unifoli
carducci, 684: ne la chiesa lombarda il dì scendea / per le bifore giallo
ii-154: la città dormiva ancora, e il tram mi faceva passare davanti agli occhi
, snelle e fine, / rideva il ciel d'opale. pea, 7-663:
strettissime. biforcaménto, sm. il biforcarsi, biforcazione. crescenzi volgar
crescenzi volgar., 5-23: se il [palmizio] maschio pian
mina, e il biforcaménto de'rami della femmina costringa i
lettera pitagorica y. verga, 2-138: il viale, prima di mettere alla scalinata
larghe. cassola, 2-154: il viottolo si ridusse ad essere uno stretto corridoio
punta. vallisneri, i-431: quando [il ramarro] cacciava fuora la lingua l'
ulivi, minati dalla carie, hanno il tronco biforcato dalle continue amputazioni e sono
i greci. biforcatura, sf. il biforcarsi; separazione, scis
* lunghezza tra l'indice e il pollice distesi '. cfr. papia:
por le vette de'fichi, tolli il ramo triforcuto e biforcuto, e coglilo dalla
la terra. gozzano, 1061: il nemico picchiò col piede biforcuto il terreno
1061: il nemico picchiò col piede biforcuto il terreno e disparve. -figur
aspetto e di doppia natura (come il minotauro, le arpie, la sirena,
non sa che si sia venere né il suo biforme figliuolo, e se pur la
principe, dinotando per la parte umana il reggimento della pace e per la ferina
al rischio / del gran mostro biforme [il minotauro], / ed a la
loro idoli millepiedi, tentacolari, anche il mobile sia costruito almeno bifronte.
contrastanti. de amicis, ii-258: il sultano è là, tra l'europa e
ii-476: insomma stella o scarpetta -ecco il nostro sciagurato e bifronte teatro vernacolo. d'
: ma anche per questo dà gran gusto il guardarlo, ché si assiste alla nascita
vittorini, 5-348: in questa lotta il bifronte marxismo... comincia infine
o cancrini (dal lat. cancer * il granchio 'che sembra camminare alla rovescia
che sembra camminare alla rovescia): come il verso latino delle falene { in girum
portava due persone: l'auriga e il combattente). caro, 5-209