alta mefite. monti, x-2-332: il fatai vase scoperchiò vulcano / e all'aura
rubiconda / bragia ne fece. ne sentirò il puzzo / i sotterranei zolfi e le
lezzo ingombra. niccolini, 1-146: il guerrier non abbia / dalle mefiti del
]: dicesi * mefite ammoniacale ', il sottocarbonato di ammoniaca; * calcare '
sottocarbonato di ammoniaca; * calcare 'il carbonato di calce; 'di magnesia',
calce; 'di magnesia', o 'magnesiaca', il carbonato di magnesia; * marziale '
carbonato di magnesia; * marziale 'il carbonato di ferro; 'di piombo '
ferro; 'di piombo ', il carbonato di piombo; 'di potassa', il
il carbonato di piombo; 'di potassa', il sotto-carbonato di potassa; 'di soda',
sotto-carbonato di potassa; 'di soda', il sottocarbonato di soda; 'volatile', il
il sottocarbonato di soda; 'volatile', il sottocarbonato di ammoniaca concreto. 2
aure ingombri. spallanzani, v-6: il fuoco prodotto col gaz ossigeno non è quello
24: dell'aria propria del bagno mediceo il terzo era costituito di aria mefitica.
... / bécero si sentì mozzare il fiato. tramater [s. v
la morte. 'aria mefitica 'dicevasi il gas acido carbonico. tarchetti, 6-i-351
con l'acqua fino alla cintola e il fango fino alle ginocchia, intonò un
nell'ombra dei musei la freccia e il verrettone e a cedere la gloria della
.. la sfinitezza,... il poco grossolano cibo, la mefitica e
aria mefitica e un puzzo da mozzare il fiato: l'abitazione del portiere. barilli
vizio gravissimo [personalismo] anzitutto trasformando il nostro mefitico sistema scolastico, inteso solo
, volgare. arbasino, 218: il loro pensiero è soltanto uno, riuscire
, o allusione, o confidenza, il cenno obliquo o la smorfia che fra
-intr. ristoro, 1-23: venendo il sole a passo a passo al virgo,
a passo al virgo, viene menomando il die, lo quale è caldo, e
boccaccio, 21-31-14: egli poi, riguardando il cielo infra gli ombreggianti albori, notava
gli ombreggianti albori, notava in che parte il sole in quello stesse, e poi
interrotta voce / del querul mormorio segni il timore, /... / se
l'anima langue, / languisca e menomando il canto, manchi. / non da
manchi. / non da tutti è il cantar. pascoli, i-990: 'le
con quella [la pazienza] si mencyna il dolore, con quella si fa lieve
vostro consiglio in qualche parte a menomar il travaglio, il farem volontieri. algarotti
qualche parte a menomar il travaglio, il farem volontieri. algarotti, 1-x-44:
sì a menomare e sì a ritardare il disfacimento delle cose delle quali ci appartiene l'
uso. foscolo, iv-339: calerò il sipario; e lascierò che gli altri
la vendetta s'indugi, non menoma il dolore del dolente ricevitore di quella.
, togli alquanta acqua calda, imperocché il dolore subito menemerà e daratti disiderio di dormire
: l'autore domanda a virgilio se dopo il dì del giudicio all'anime dannate crescerà
dicesi senza passione e senza menomar punto il merito de gli altri), ciò
. g. ferrari, i-322: il cartesianismo sempre, o confinato nell'idea o
dall'idea e confuso coll'essere (il genere), colla necessità di scegliere
necessità di scegliere tra l'idea e il genere, colla necessità di prendere l'
esteti e professori d'italia, sarebbe il vero professore. de roberto, 1-370:
è quella parte della diceria nella quale il parliere reca cagioni e ragioni e
li quali attuta e menoma e indebolisce il confermamento dell'aversario. -rendere inoperante
originale, i cui effetti persistono dopo il battesimo, sebbene questo abbia la virtù
ch'egli avrebbe menomato e forse distrutto il mistero paradisiaco di loro bellezza. saffici,
in un insieme omogeneo, senza menomarne il particolare accento. 8.
che alle volte una magnanima confessione redime il fallo; né d'altra parte il
il fallo; né d'altra parte il tacere può menomare ne'potenti la naturale
le rimostranze fattene al principe avevano cresciuto il fervore del giovane, in cambio di
l'esperienza durò, ne ha menomato il ricordo. -intr. (anche
menoma. cavalca, vii-27: come il tesoro manifesto diminuisce, così la virtù
c. campana, iii-217: il re si trovava ancor forte di cavalleria
, sì che non giudicò prudente consiglio il riportato ne'fortunosi accidenti: essendo ciò
profane discipline, e l'indietramento o il ristagno di quelle, l'idea di
, 31: [la vecchiezza] menoma il vedere l'udire e l'odorare e
vedere l'udire e l'odorare e il saporare. de roberto, 9-85: la
indebolire la forza di uno stato, il potere di un sovrano; ledere,
deitade. livio volgar., 3-110: il danno che incogliesse alla repubblica allora svigorita
, i-xi-8: a questo aristotole allega il testimoniaggio d'un savio re chiamato teeponpe,
. ll'uomo gli avea conmesso menomò il suo podere. dolce, 9-7: questa
già vostro. alfieri, iii-1-296: il breve intervallo dell'umano governo di vespasiano
. beltramelli, iii-1050: ribelli come il bove che tragioga e si scaglia innanzi
che tragioga e si scaglia innanzi contro il dirupo, non potevano né avrebbero voluto sottostare
forza, se no come si seccherebbe il mare perché tutte le fontane o acque dolci
savio fosse menomata la possanza, convertì il suo cauto ingegno contro l'uno, cioè
ingegno contro l'uno, cioè munzio, il quale teneva diviso il suo campo dal
cioè munzio, il quale teneva diviso il suo campo dal dittatore. boterò, 9-26
estinse affatto. tarchetti, 6-i-383: il prestigio degli eserciti stanziali non è solamente
in generale e le informazioni avute circa il nemico, che ne menomavano la forza
, che ne menomavano la forza e il morale, ce lo fecero disprezzare oltremodo
fine riposto della impresa di francia, il quale consisteva nel surrogare il suo patronato
francia, il quale consisteva nel surrogare il suo patronato dell'austria in italia, e
mesi; e perché non gli fosse menomato il superfluo 10 gli mandava il denaro ch'
fosse menomato il superfluo 10 gli mandava il denaro ch'era necessario alla mia vita.
volgar., 4-47: quando [il vino] alquanto invecchierà e un anno
alquanto invecchierà e un anno passerà, il calor suo s'accresce e la sua umidità
da piacenza cacciato. misasi, 7-ii-54: il possesso esser doveva completo, non menomato
domanda, in cui le parve menomato il profondo rispetto che doveva a suo padre
suo compagno, nella notte breve: rotto il più ricco ramo della sua stessa vita
, 12-71: più che paura, fu il sentimento di trovarsi di fronte a un
., 4-8 (446): ricordatole il passato tempo e 'l suo amore mai
bella, ricordati che ogni sguardo altrui usurpa il tuo possesso. il godimento della contemplazione
sguardo altrui usurpa il tuo possesso. il godimento della contemplazione parteggiato è menomato;
vere o presunte. la letteratura e il teatro informino. bocchelli, 13-365: né
spezie di mele, in certi anni, il quale fa impazzire e per questo è
ponto è un'altra sorte di mele, il quale in certi anni fa impazzare e
acqua non ci sarà difficultoso né nuovo il riconoscervi... vero taglio, ma
, ampiezza, consistenza o volume; il più piccolo di tutti; piccolissimo.
. a. cattaneo, i-199: il suo veleno... penetra ad ogni
ii-647: chi giammai / fuor che il genio di francia osato avrebbe / su
/ recar felicemente? andò romito / il buongusto finora spaziando / su le auguste
ora innanzi menome. verga, 1-200: il cuore non mi reggeva a guardarla [
rispetto a gli altri, questo è il menomo ben che le abbia donato il
il menomo ben che le abbia donato il cielo. galileo, 1-2-289: il lume
il cielo. galileo, 1-2-289: il lume... poi un sol punto
egli sia veramente stimabile, ma che il tiranno lo stima. foscolo, xv-213:
: la signora teresina partì senza ordinare il pranzo e senza lasciare il menomo aiuto
partì senza ordinare il pranzo e senza lasciare il menomo aiuto ai poveri letterati. tommaseo
ai poveri letterati. tommaseo, 11-295: il pensiero è della poesia la menoma parte
: sai quanto grano abbiamo avuto? il menomo da queste parti, sebbene le
2-86: lei guardava lontano senza far mai il menomo commento; solo, alla fine
caricò d'improperi e, senza darmi il menomo respiro, mandò que'libri dal libraio
a mostrare che così sia stato; il quale quando a teodosio ubbidio, massimo
trattato di pittura in lingua latina, il qual è più di matematica che di pittura
a checchessia. mazzini, 92-52: tra il papa, che dichiarava eterno il sistema
tra il papa, che dichiarava eterno il sistema di tolomeo e colpiva di maledizioni
sistema di tolomeo e colpiva di maledizioni il sistema di kopernico e galileo, e la
arici, i-53: usar convienti / il ferro ogni qual volta si palesi /
vasari, ii-22: in quella stanza era il morbo degli animali morti troppo crudele,
ma non sentito da lio- nardo per il grande amore che portava all'arte. b
? / e qui si pose al naso il fazzoletto. magalotti, 20-75: fu
fazzoletto. magalotti, 20-75: fu il solo che potè assistere il conte di
20-75: fu il solo che potè assistere il conte di culagna, perché non sentiva
conte di culagna, perché non sentiva il morbo che gli usciva pe'calzoni.
medi sfacciati, non ce ne sarebbe il morbo, come ce n'è.
. ariosto, 13-41: per purgare il mondo di quel morbo, / l'arbor
dalla ringhiera, gridando: - ecco il mio morbo! -animale pericoloso,
compiere azioni moralmente riprovevoli o dannose per il prossimo; colpa, fallo, peccato
che avevo della corte,... il tosco et il morbo delle adulazioni sue
corte,... il tosco et il morbo delle adulazioni sue et in somma
pena si può dire quanto sia appiccaticcio il morbo della maledicenza. campiglia, 1-500
alle piante: parigi, ch'era il cuore, stava per cadere nel morbo
viltà de'popoli. cattaneo, vi-1-406: il delitto... è un morbo
dei conflitti così incoerenti, è appunto il principale morbo morale dei nostri tempi.
ambizione smodata. betteioni, i-303: il gentilizio / morbo del sangue principesco invase
sangue principesco invase / lui pure e il persuase / che re il volesse un
lui pure e il persuase / che re il volesse un popolo. pascoli, i-45
entri allora), io, non cerco il poetico, il buono, il bello
, io, non cerco il poetico, il buono, il bello, ma il
non cerco il poetico, il buono, il bello, ma il sonante e l'
il buono, il bello, ma il sonante e l'abbagliante. -stato
iii-2-329: l'onta hai nell'occhio, il morbo / nefando su la gota,
determinano). campiglia, 1-198: il re carlo... si persuadeva,
a sterpare l'eresie, eh'a sanare il suo regno dal morbo delle guerre civili
morbo delle guerre civili fosse necessario conchiudere il matrimonio. mascardi, 2-356: qual altro
: qual altro morbo più gravemente afflisse il vigore e corruppe la bellezza della republica
più fastidio e addolori maggiormente ognuno quanto il morbo della povertà, pure non manca
passioni e di opere... è il morbo civile che più inferma gli stati
l'è un morbo quotidiano. buonarroti il giovane, 10-980: la cosa è mari
/ più in casa nostra di fanciulle il morbo: / quest'era del nostr'orto
la tempesta, / che ci guastava il melo, il noce e '1 sorbo.
/ che ci guastava il melo, il noce e '1 sorbo. mazzini, 47-8
più si farebbe, se non fosse il morbo degli amici che dio manda un
schifosa di dei, che può dirsi propriamente il morbo incurabile della iliade. tommaseo
talmente spezzata e sparsa d'italicismi che il famoso arrigo stefano non si potè tenere
le porte alla campagna e spargono intorno il morbo del loro dinamismo centrifugo.
non me lo lascio accostare, perché il morbo non mi s'appicchi, ma
tanto di muso. dossi, i-183: il più orribile morbo che imaginare si possa
possa lo tormentava, ché... il martiro, sorto dalla fantasia, alimentato
, convenendo tutti nella opportunità di risparmiarsi il contagio della tristezza, morbo inutile e
a segno da provare sopra sé stessi il corso del poetico morbo. papini,
figlio di un ispettore scolastico, aveva il morbo pedagogico nelle vene.
. papini, ii-1093: speriamo che il morbo spagnolo si fermi all'amor de'
14. con valore di inter. che il morbo spenga qualcuno! venga o possa
spenga qualcuno! venga o possa venire il morbo a qualcuno o a qualcosa!
ariosto, 366: che venir possa il morbo a mastro la- zaro, /
ghiotto, ghiotto, / che venga il morbo a te e le tue girandole!
fagiuoli, 1-3- 300: vienga il morbo a il leticare, a chi l'
300: vienga il morbo a il leticare, a chi l'ha trovato e
n'è causa! -che mi venga il morbo: per sottolineare con forza una
. franchi, 4-2-47: che vorrà il fegatello adesso? che mi venga il
il fegatello adesso? che mi venga il morbo se non vuol attaccare i soffioni
. salviani, 17: che mi venga il morbo se non te ne do una
15. locuz. -dispiacere come il morbo: risultare antipatico, insopportabile.
nondimeno subito che lo vedi ti dispiace come il morbo e non puoi a modo alcuno
-essere più a noia che il morbo: risultare insopportabilmente fastidioso.
titoli vani sono più a noia che il morbo. 16. prov.
prov. proverbi toscani, 300: il vero ha il morbo in casa.
proverbi toscani, 300: il vero ha il morbo in casa. 17. di
disonestà che non praticassi, tanto fu il mio morbino che divenne finalmente un morbone
nel sangue lasceranne / segato nelle canne il vertebroso / collo, o pur per
. ho sentito per la prima volta il vago tormento di una pungente curiosità: quella
gramsci, 12-30: è innegabile che il protezionismo, specialmente nei paesi a mercato
libertà di iniziativa industriale e favorisce morbosamente il nascere dei monopoli. 5.
la sua persona, dormendo cinto il corpo da un aspro cilicio, e
morbosità polsi riarsi, / e non il tedioso sentimento, / che fa le notti
citolini, 254: sotto la impotenza sarà il corpo stanco, debile, infermo;
6-i-60: la disunione dei princìpi costituenti il corpo umano forma la morbosa intemperie.
fermino sopra. cesarotti, 1-xx-210: il tumore né cede né scema, l'
scema, l'idrope sopraggiunge alla sarcocele, il testicolo è già tutto invaso dal cancro
. guadagnoli, 1-ii-279: mi consola il dottor col dir che mille / furon soggetti
iracondia, la loquacità, la melanconia, il tedio della vita. ghislanzoni, 16-12
della vita. ghislanzoni, 16-12: il terrore aveva prodotto in quell'infelice una
l'uso di un tal rimedio [il mercurio] i corpi si facciano generalmente
tempo avanti. cattaneo, vi-1-368: il prigioniero levalay... sotto l'oppressione
oppressione d'uno stimolo morboso, supplicava il medico a liberarlo dello strettoio che lo
boterò, 9-101: la parte che guarda il mar tirreno è d'aria grave e
napoletani. d'annunzio, iv-2-1038: il respiro era come un'esalazione morbosa che
i pensieri. cavacchioli, lxxv-222: il fiore nato in un concime / morboso
, 3-ii-348: più del male fu morboso il rimedio e la medicina fu più velenosa
dice [s-agostino]... che il corpo trasse pel peccato originale una qualità
ammalato, infermo (una persona, il corpo, un organo). -anche:
diferenza sostanziale si può dir che sia tra il re e qual sia altr'uomo?
che poi si ritrovò abbondantemente mescolato tra il grano buono, dopocché fu battuto.
brivido. g. bassani, 5-8: il suo carattere non era diverso da quello
certe macchiette verde prato e ne annusava il profumo inebriante. era un viziato e
dementi e morbosi è ricordato falari, il cui bue dante conosceva. 7
benedetto tigrè, ove è da prevedere che il suo diletto mangascià non tornerà a regnare
accessi nervosi, la vicinanza continua, il contatto, quel non so che di morboso
, 2-104: pareva anzi che più il tempo passava e più il dolore del
anzi che più il tempo passava e più il dolore del capitano per la perdita della
; ma, strano a dirsi, anche il desiderio morboso di non troncarlo. d'
l'irritabilità, la sensibilità morbosa, il culto della pietà, il vangelo. albertozzi
morbosa, il culto della pietà, il vangelo. albertozzi, 85: crispi
ad esaltarmi era così acuta da rasentare il morboso. b. croce, iii-25-
e nella correlativa letteratura ed arte, tra il sette e l'ottocento, il morboso
tra il sette e l'ottocento, il morboso venisse prendendo un posto che non
questo riguarda lo stato morboso e non il sano di società, la quale, se
per passarvi delle corde nella manovra e facilitarne il movimento. = etimo incerto
sono prima le carni e poi fecce: il perché spesse volte il dì debbono travasare
poi fecce: il perché spesse volte il dì debbono travasare in conche e in tavole
è costrettiva. soderini, i-246: il loto, la morchia e l'argilla,
tenendone sopra i grani, renderà più sodo il frumento. bracciolini, 1-14-1: l'
pezzo avanti / radi la barba e il folto ispido pelo / tessi in dure stamigne
a suo tempo / dalla morchia si scevri il puro sugo. sergardi, 69:
/ e nella morca d'olio inzuppa il pane. milizia, iii- 156:
giunture di que'piccoli pezzi non soffriva il gelo, e, per meglio difenderla,
, 19-37: dalla morchia si scevri il puro sugo [delle mele].
). d'annunzio, vii-300: il motore su un cavalletto la morchia.
. idem, 9-23: macchiava [il chiattone] il mare di sudiciume e di
9-23: macchiava [il chiattone] il mare di sudiciume e di morchia.
. 3. deposito catramoso che il tabacco bruciato lascia nel fornello della pipa
: la fetida morchia dei piedi, il lordume che si raccoglie nelle unghie. viani
, 4-86: rasentando le mura, il belletto verde m'aveva empito di morca
plinio], 9-30: lo assaltarno [il polpo] intorneandolo de nocte;.
passavanti, 23: dà al diavolo il fiore della sua gioventù, e a
. v. villani, 4-19: il calor anco in lui si sta mal vivo
provocante e ambrosiaca, che ci manda il 'boulevard 'di parigi a istruirci nei
e che non acquisti fetore, gioverà il porre in fondo degli orci aceto buono,
e morchiosa. baretti, 2-205: il signor zanon non ha ragione di dire che
signor zanon non ha ragione di dire che il vino assai nero e denso e morchioso
. sudicio, lurido (una persona, il viso; e può anche essere ingiuria
è un soffio. hai appena valicato il sonno dell'arco che già vagolano pei
si voltò alla moglie e, essendogli impedito il poter parlare della mordacchia, gli bassò
poter parlare della mordacchia, gli bassò il capo applaudendo a ciò che sua moglie
cui i veterinari e i maniscalchi stringono il labbro superiore dei cavalli e dei tori
: museruola. govoni, 221: il toro selvaggio tenuto a stento dal boaro
che metta al vizio le mordacchie e il freno, / che non faccia parere
freno, / che non faccia parere il fallo vero. = deriv. da
e sono mordaci, coni'anco è il castore. soderini, iv-192: per fargli
. /... / han cinto il crin di vipere mordaci. sieri,
non abbaia. montale, 5-62: il puledrino in gabbia / con la scritta
battaglia fa la mosca audace / contra il mastin nel polveroso agosto, /.
, /... / negli occhi il punge e nel grifo mordace. galileo
di mordace verme... mi roderà il core. -che serra con forza
e spiana. melosio, 3-ii-160: il mio labro talor, ne'suoi frapposto
iv-2-252: candia rimase in piedi. il suo naso ricurvo era gonfio di collera
/... co'mordaci denti il piè recide / a le dorate biade
/ a le dorate biade. buonarroti il giovane, 9-262: tanaglie squisitissime e
i-5-76: quercia alpina, / percossa il piè da la mordace scure, /
. f. frugoni, 4-405: il diamante... logra la tempra dell'
acciaro mordace. barotti, 36: il genovese audace / a novi liti spinse
genovese audace / a novi liti spinse il forte pino, / afferrando co'l'ancora
/ afferrando co'l'ancora mordace / il non mai tocco in pria fondo marino.
sospesa / al duro scoglio, attraversato il petto / da cuneo lungo di mordace
. passero, 3-8: porta corona il fior che quelle acute / spine mi
quelle acute / spine mi mostra onde il tuo capo è cinto: / la lancia
/ onde si stringe, onde si tragge il ferro. -che fa presa
da troppa pienezza, vi vale mirabilmente il castoreo, facendo poscia il contrario quando
vi vale mirabilmente il castoreo, facendo poscia il contrario quando si fanno da siccità di
giuseppe di santa maria, ii-228: il fuoco sacro... umettava tanto che
39: stuzzicato a sdegno, [il camaleonte] schizza contro l'aggressore una
mordacissime. d'annunzio, ii-201: il sale mordace cancella / dalla colonna il
il sale mordace cancella / dalla colonna il solco / dorico, nel masso fenduto /
4-735: co i mordaci suoi labri [il fiume] umidi baci / dona a
sono piene di succo mordace, congettura il lemnio che siano più lussuriose delle grasse
). dalla croce, ii-5: il primo accidente che appare è un dolor
1-1-34: l'ottimo [elleboro] è il bianco, frangibile,...
gusto mordaci. soderini, i-190: il buono [ebano] se, in piccoli
e stanco zappator d'avante / dié il mordace scalogno il suo conforto. a
zappator d'avante / dié il mordace scalogno il suo conforto. a. cocchi,
conforto. a. cocchi, 5-2-125: il cacio,... duro e secco
f. f. frugoni, vi-644: il fetor di essa [frine] è
che morta. — intenso (il colore). d. battoli,
pungente. papi, 4-37: il crudo aere mordace / allor invita le
/ non ti vergogni e pur segui il tuo gioco, / giungendo sempre legna
gioco, / giungendo sempre legna sopra il foco, / pestifero, mordace e crudel
sardi, ii-250: ebbe in sepoltura il fiume del tevere
. pascoli, i-85: era per altro il naturale suo sensuale e mordace, compensato
mordacissimo aristofane / fu tratto in scena il sofferente socrate, / mai non avvenne
marzi alesco, perché, a dirvi il vero, a me questo latino piace
: momo. batacchi, ii-52: il dio mordace dall'arcigno muso, /
delle cose delltndie. segneri, i-164: il maledire con formola ingiuriativa si lascia a
e di mordace, e l'ottenere il riso degli uomini, al debito dell'
i suoi sali altro non hanno che il piccante, l'acre e il mordace.
hanno che il piccante, l'acre e il mordace. 6. che è
parole mordaze. ariosto, 35-71: il mordace parlare, acre et acerbo,
: fece favore a gaio memmio nel chiedere il consolato, alle cui asprissime e mordacissime
che gli fece erdere la pazienza e il giudizio. g. gozzi, 1-1115:
francesi. monti, 4-9: quand'ecco il sommo / saturnio, inteso ad irritar
protesta femminile. jovine, 2-245: il sergentello ebbe dei frizzi mordaci all'indirizzo
. arguzia. bertanni, lx-2-130: il mondo... vuole sempre vedere
mordace era secondo l'indole sua, come il deca- merone più chiaramente dimostra, sopratutto
in parte alcuna. pascoli, i-700: il poeta [catullo] si dimenticò della
freddezza mordace di quell'uomo non bastava il contegno altero, in cui man mano
, offensivo. fagiuoli, ix-132: il mondo si divise e restò pieno /
a nozze e una bella occasione di legnare il milanese, sarebbero stati...
che da mordace e penosa passione era il suo cor trafitto. tasso, 7-50:
le più mordaci amarezze che possa lambicar il cordoglio più sviscerante. salvini, 39-v-113
/ cura mordace. carducci, iii-1-389: il dolore già mi versa in torno /
siam poi feriti? praga, 5-183: il mordace / desio di camminare sopra la
come non s'apre a'tuoi sotto il terreno? 10. prov.
donato degli albanzani, i-595: tornati il dì seguente gli ambascia- tori in consiglio
che mordacemente si agitava la controversia fra il duca vincenzo secondo di mantova e la
modesti ricovri, pretendendo di averne trovato il capo o il fonte verace.
pretendendo di averne trovato il capo o il fonte verace. 3. con
[s. v.]: mordacemente il veleno strazia le carni.
la sera prima, avevano levato più alto il piedi stallo.
acciocché la mordacità del molto umore non spenga il germoglio. mattioli [dioscoride],
asprezza delle frequenti renelle, abbiano esulcerato il collo della vescica, non par molto
spinose e fo- gliute, come è il cardo... e ortica: queste
verde e secca, morde molto; il che non fa la radice del mechioacan
dubitando di quella sua debile calidità, il siroppo o giuleppo rosato: nel quale
paolo portava alla corte di roma, il faceva dare alcuna volta in opinioni erronee
mordacità e la penetrazione che giungeva attraverso il rancore fino alla superiorità 6
gli difenda. galileo, 4-2-503: il tacere... è da disperati e
.. è da disperati e convinti; il gettarsi interamente alle mordacità e punture ha
esser padrone di poter dare al pubblico il quadro de'non considerabili accidenti della mia
voluttuosità, sensualità oriani, x-14-71: il suo amore, dissolvendosi nel proprio
prodigio, fra la mordacità dei baci e il crepi tio delle parole somigliava
si vende] mordasangue, e dassi il sacco, e non si fa tara.
. d'annunzio, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé...
1-21 (i-257): pareva talora che il core da due mordenti tanaglie stretto e
superbi destrieri,... strascinando il freno, più che mordente, roduto,
ilo, 4-15 (ii-73 9): il duca, in luoco di uno mordente
[la lucertola d'acqua] sopra il sale sia posta, dimena la coda
e s'ingegna di fuggire e, perché il sale è mordente assai, ella non
accecava le persone. redi, 16-ix-100: il sangue medesimo ne rimane sempre imbrattato,
, mordente. monti, v-420: il mio occhio si risente non poco della
congesti / mordenti sali e d'àlcali [il fiume] s'at- tempra / a
alla buona salute. rajberti, 3-37: il solo sintomo del. dolore può avere
.. roma era in mosto per il mordentissimo caldo. ant. che
ci sarebbe cagione che costrignesse in pianto il medicato. m. adriani, i-382:
: in lunga e varia infermità [il medico] concede a tempo misurati diletti
ancora costi corno rosa, che fano il fructo longo corno cani glie, piene d'
, piene d'una graneta mordente come il pepe. varthema, 202: la
come questo nostro. alamanni, 5-5-112: il mordente scalognio, il fragil porro.
, 5-5-112: il mordente scalognio, il fragil porro. ricettario fiorentino, 1-28
[dioscoride], 699: è [il vetriolo] mordente al gusto, aspro
occhio un moscerino, e per tutto il tempo del viaggio... non
altro sapore. pavese, 4-105: venne il boccale: un vino marrone che pareva
di là portato un moscatello, / il più dolce e mordente, il più soave
/ il più dolce e mordente, il più soave / ed odorato, il
, il più soave / ed odorato, il più lucente e bello. lancerio,
. f. frugoni, 3-ii-221: per il più i vini di corte sogliono esser
dei vaghi augelli. carducci, ii-9-339: il tempo è sereno, ma il freddo
: il tempo è sereno, ma il freddo è intenso e mordente. butti
butti, 83: attilio, tuffando il viso nella freschezza mordente dell'acqua,
114: a tutta rima [il vento] è ancora selvatico e mordente,
. boccaccio, iv-99: né conosce il nero lividore dell'invidia divoratrice e mordente
scostati che casca '. non so se il difetto di solidità fosse o reale o
, 18-101: si è mai udito declamare il verso con una vibrazione più mordente?
, son fatta ». così mordente fu il tono che troncò a mezzo alla signora
un avversario, [oriani] attacca il suo tema. -sostant.
sicché lasci negli animi di chi ode il mordente, dirò così, o il
ode il mordente, dirò così, o il piccante de'ragionamenti. 8.
dell'arte senese, ii-89: de'fare il detto nome di jexu, dorato a
di mordente. cennini, 105: il modo di fare un buon mordente per
.. in questo modo. tu torrai il tuo olio cotto al fuoco o al
maniera che si chiama a mordente, il che si adopera ad ogni sorte di cose
due mani di colla. e poiché il mordente è dato così, non mentre
con mordente, invece di bolo; il qual mordente, per esser di sua
bacchelli, i-268: non gli reggeva il cuore [all'orefice] d'entrarci a
degli arnesi della sua arte precisa, il forno per colare i metalli e il cannello
, il forno per colare i metalli e il cannello per saldarli, e le pietre
che ha la funzione di combinarsi con il colorante di una fibra tessile (o di
: tempest... mi fece vedere il principio, il progresso ed il fine
. mi fece vedere il principio, il progresso ed il fine di tutto l'operoso
vedere il principio, il progresso ed il fine di tutto l'operoso magistero che
imbeve un corpo da tignere, perché il colore vi duri sopra. 3
radiche, l'ottava fenicata, il mordente per stagnare le stravasature.
efficacia, e, per così dire, il mordente. montano, 396: lambiccature
della sua efficacia, anzi ne accrescono il mordente e la violenza. santi,
santi, 8-20: lo scandalo sembrò perdere il mordente. -spirito agonistico,
si segna con appositi accidenti posti sopra il rigo in corrispondenzadella nota. g.
di forbici, adatte a limare gradualmente il materiale osseo, che erano usate soprattutto
bolo, e questo si fa sora il legno, per brunirlo. baldinucci,
baldinucci, 9-iv-59: esser egli stato il primo che incominciasse a lasciar l'antica
. fagiuoli, viii-123: avea [il cervo] le corna dorate a mordente /
, perché non soggiace a brunitura come il dorare a gesso e bollo.
l'azioni altrui. -non appiccarsi il mordente: non fare presala critica, la
cinematografia a colori, operazione che consente il fissaggio dei colori delle diapositive mediante un
, aggredire oppure per prendere in bocca il cibo onde nutrirsene). - anche:
foco furo ». cavalca, 20-14: il giovane,... non avendo
percuote con la sferza di maniera che il povero putto, per lo gran duolo menando
che lo tiene. tasso, 20-38: il destrier, se da la spada resta
resta / alcun mal vivo avanzo, / il morde e pesta. bruno, 3-198
lingua che viene ad esser morduta con il pane. giuglaris, 1-431: li
piede. massaia, iv-90: se [il serpente] venisse calpestato, allora,
mordevamo la polpa succulenta come si morde il pane. montale, 2-25: ora chiedi
pane. montale, 2-25: ora chiedi il paese dove gli onagri / mordano quadri
della rabbiosa tigre d'oriente / arde il covile e d'altra fera il dente /
arde il covile e d'altra fera il dente / la morde là nella natia
fiorio, 520: se [il tasso] s'abbatte a combatter con essi
così dolenti. / a quel dinanzi il mordere era nulla / verso '1 graffiar
e perseguitando chi lo feriva, [il serpente] cadde e morì. -recipr
. i. neri, 10-6: girava il suo cervel come un frullone / che
suo cervel come un frullone / che il ritratto parea della pazzia, / onde,
della pazzia, / onde, graffiato il sen, morse le labbra, /.
nel corridoio, tutta tremante, mordente il fazzoletto come una bambina e singhiozzante.
co'denti mordevano l'acqua come fa il veltro quando per lunga cacciagione ha corso
veltro quando per lunga cacciagione ha corso il fuggente animale. -assaggiare.
/ fissa attenta un dolore, mordendo il clarino. -morsicare voluttuosamente (come
amandosi fino al delirio, mordersi tutto il giorno e tutta la notte come i
altro fico e per pascersi mordono tanto il fiore suo che l'aprono. leonardo
va alle case delle ave per torre loro il mele, esse ave lo cominciano a
cominciano a pungere, onde lui lascia il mele e corre alla vendetta; e
dell'acquafòrte, che morde e intacca il rame ne'luoghi lasciati scoperti dalla punta
o atmosferici. sbarbaro, 1-38: il marino morde le torri rosse a vedetta,
, lacerare. verucci, 1-10: il taglio di quella spada morda, attossichi,
: rantola [la sega] quando morde il tronco scorzato. -scavare,
, / morde l'amico ferro e acuto il rende. -ant. far aderire,
. oliva, i-1-227: mirate come il sale morda e asciughi 'l fradiciume
e asciughi 'l fradiciume che impiaga il corpo umano. 4. bruciare
subito in una quasi oscurità, perché il lucignolo non voleva lasciarsi mordere. pavese
, i-332: dentro a'termini suoi morde il torrente / gli schermi opposti. revere
gli schermi opposti. revere, vi-494: il mar vorace /... accarezza
vorace /... accarezza mordendo il flavo lito / con gli amplessi canuti
[l'isola], la flagella il nembo / e il nocchiero la fugge.
, la flagella il nembo / e il nocchiero la fugge. -raggiungere, toccare
la fibbia e l'oro, che mordea il vestire, diventò piuma. ijgurgieri,
quasi come un granchio, strignessero mordendo il peso. marino, vii-519: abile
dentata. arici, iii-641: morde il fianco / l'inserta fibbia. poerio,
5-570: con le tenaglie adunche mordono il ferro acceso. govoni, 2-100:
/... le mordeva gentilmente il polso. -assol. calandra
calandra, 3-60: era divenuto gonfio il suo libro da messa col fermaglio che
moravia, xiii-26: premette di nuovo il freno, ma sentì che non mordeva
falce e ferrea morde / l'ancora il lido. carena, 2-342: « mordere
pare una processione di mostri che trascinino il male all'inferno. bocchelli, 2-i-663
, 2-i-663: premè sul carburatore; il motore tremò, la macchina morse la
fatica. bocchelli, ii-147: quando il treno prese a morder con proverbiata lentezza
morder con proverbiata lentezza la salita, il tempo ruppe da ponente.
era diffuso per tutta la stanza, e il ragazzo lo sentì mordere alle narici.
bacian, mordono. soaerini, i-500: il vin dolce... che non
primo autunno. algarotti, 1 -vii-19: il fresco della mattina... ti
brivido gentile. capuana, 1-i-102: il vento era quasi cessato; ma il
: il vento era quasi cessato; ma il freddo del mattino mordeva più vivo.
amicis, xii-412: in quei giorni il freddo cominciava a mordere. buzzi,
-sostant. guerrazzi, 6-322: il cittadino, poc'anzi lieto delle tepide
. crescenzi volgar., 6-86: il porro..., con la sua
[plinio], 593: il suo sugo [dell'anemone] è utile
[veleni] sono acri e corrosivi come il letargirio, antimonio, gesso e simili
morde, / anime sante, / il foco: intrate in esso, / e
non siate sorde. bergantini, 65: il dolor di calcoli / mordente e carminante
: sarà sereno... ma il tempo è cambiato. io lo sento prima
: -ridatemi la mano, -soggiunse [il chiromante] tornando rapidamente al suo tono
primavera / le nuove gemme va mordendo il gelo. papi, 4-39: il tristo
mordendo il gelo. papi, 4-39: il tristo / euro la primavera tenerella /
e rigido rintuzza / del giovin anno il rigoglioso ardore. tecchi, 14-7:
fazio, ii- 24-3: la morte il morse coi suoi denti. pulci, 1-50
giustizia tanto / che vuol che sempre il suo giudicio morda / ognun ch'abbi peccato
: mentre mordi [o morte] il tuo signore in terra, / provi le
ansia di vita morde i giorni come il bambino morde la mela. -ridurre
, esaurire. volponi, 3-76: il giorno luminoso rinfrancava le sorelle e la
mirando, / sentì eh'amor per lei il cor gli morse. serdini, xxxix-i-8
. boninsegni, xxx-7-21: velenosa dolcessa il cor le morse. boiardo, 3-172
canto la morde. ariosto, 46-65: il sangue ch'ai cor, quando lo
cor, quando lo morse / prima il dolor, fu tratto da la pietà
la pietà, / a questo annunzio il lasciò solo in guisa / che quasi
lasciò solo in guisa / che quasi il gaudio ha la donzella uccisa. caro,
baciola [cloe]? no; ché il suo bacio morde il core e cava
? no; ché il suo bacio morde il core e cava altrui di sentimento.
iii-186: quanto morde quella povera anima il peccato commesso! forteguerri, 11-95: così
. / a me mordeva per emilia il core. alfieri, 11-103: né tanto
core. alfieri, 11-103: né tanto il mal trascorso ornai mi morde, /
trascorso ornai mi morde, / quanto il pensare, antivedendo, ai mali /
cacciava giù, in fondo al cuore, il rimorso che saliva a morderlo. fogazzaro
t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio di te fuggitiva. pavese,
paure, mille incertezze gli mordevano il cuore. -rifl.
come farnetici si reputano sani e mordono il medico e fuggono le medicine. boccaccio,
voler mordere con alcuno motto di vergogna il ditto re. gherardi, 2-i-200:
romano. castiglione, 262: il termine e misura del far ridere mordendo bisogna
sonno. algarotti, 1-vili-133: né il consolo di roma fu il solo nell'
1-vili-133: né il consolo di roma fu il solo nell'antichità a cui non dispiacessero
vivo ed acuto uomo ch'era agostino il suo secolo inerte e mal augurato. alfieri
calandra, 4-219: come gli pareva lontano il tempo... in cui poteva
: gl'interpreti si disperano, stillano il cervello, sudano sangue; fra loro si
hanno in virtù di santa ubbidienza comandato il non censurarsi,... il non
comandato il non censurarsi,... il non mordersi l'un coll'altro,
dee., 2-8 (219): il conte... con gravissime riprensioni
. franco, 5-76: si messe [il petrarca] a scrivere lettere a furia
invidiosamente. giacomo soranzo, lxxx-3-288: il re di boemia,...
ed i tradimenti. papi, 1-1-296: il panis... morde quella preminenza
1-i-7: promuover la virtù, mordere il vizio, / adesso è preso per fatuità
dante, par., 6-94: quando il dente longobardo morse / la santa chiesa
i-1-73: mi par gran cosa che il re non abbia potuto dare a suo
giacomo, i-390: ah, maledizione! il dottor matthaus mi mordeva, adesso!
sotto di lui, io sentivo scricchiolare il mio petto sotto le sue ginocchia macabriche
lo rincorrono e vogliono morderlo, sotto il gran sole. 18. godere
la sua pena / e ciascuno mordeva il suo silenzio. -esercitare, compiere
, fece lello, rimbonito, mordendo il gioco con meno accanimento, che già
, la triste saggezza che per respingere il frutto non chiede di mordervi. pavese,
sento tutto mordere /... / il meato de gli odori. pavese,
che bene. pio vene, 7-552: il momento della protesta e della rivolta è
in certi momenti di maggior lena sentivo il lavoro andare e mordere nel ferro della
, al vecchio castello, quadrato, dentro il cui mattone la vecchia edera morde.
lietamente sui fioroni degli enormi orci per il vino e le civaie. -risonare aspramente
unavoce). cinelli, 2-258: il proclama del re. animi rigidi e
giacosa, 31: cercai di intavolare io il discorso, ma questa volta era lui
-qualche nome si legge. -quando dicono il nome è qualcuno che non morde,
bianciardi, 4-182: ogni mattina mi desta il filo di luce che trapela dalle stecche
dalle stecche delle tapparelle, e sotto il ringhio sordo della città che ha cominciato a
-mordere come la pecora e non come il cane: satireggiare in modo gentile,
l cane, perciò che, se come il cane mordesse il motto, non sarebbe
perciò che, se come il cane mordesse il motto, non sarebbe motto ma villania
: non si disdice ancora alle donne il mordere un poco, in quello però
però che ad amar appartenga, pur che il morso sia... di pecora
di pecora e non di cane, essendo il mordere in guisa della pecora gentilezza e
mordere in guisa della pecora gentilezza e il mordere come il cane villania. algarotti
guisa della pecora gentilezza e il mordere come il cane villania. algarotti, 1-x-317:
guisa di pecora. -mordere con il dente: invidiare o odiare qualcuno;
: invidiare o odiare qualcuno; desiderarne il male. tramater [s. v
gli iniqui ceppi! -mordere il ditino: approfittare di una situazione.
così stupito. -qua, mordi il ditino, pezzo d'ipocrita. -mordere
ditino, pezzo d'ipocrita. -mordere il freno: v. freno1, n.
freno1, n. 8. -mordere il nome a qualcuno: v. nome.
soccorre, che accarezza, che dà il pane: ricambiare con ingratitudine la benevolenza
/ adulator dell'aretino erede, / morde il pane e la mano. o re
-mordere la terra, la polvere, il fango, il campo, il suolo
terra, la polvere, il fango, il campo, il suolo: soccombere in
, il fango, il campo, il suolo: soccombere in un combattimento (
la terra. caro, 11-1059: cadde il meschino e fe'di sangue un rivo
/ sopra cui voltolandosi e mordendo / il sanguigno terren, di vita uscio. tasso
vita uscio. tasso, 20-89: il re cade e con singulto orrendo / la
aladino awien che cada / e morda il suol del proprio sangue impuro. monti
macello. e già trafitto / morde fulvio il terren. aleardi, 1-438: un
in dietro / cadde, non sopra il ventre, non con l'onta / d'
con l'onta / d'aver morduto il fango sanguinoso, / riverso cadde. negri
tommaseo [s. v.]: il cane morde quand'è arrabbiato, l'
quand'è arrabbiato, l'uomo nasconde il veleno. -alla prima acqua di agosto
b. buoninsegni, 594: conoscerà il mondo che i granchi non hanno a
. -la biscia, la vipera morde il ciarlatano: l'inganno, spesso,
v.]: 'la biscia morde il ciarlatano (chi si crede approfittare dell'
morde. -non si può mordere il cane senza essere rimorsi: chi fa
toscani, 164: non si può mordere il cane senza esserne rimorsi.
penetrante. campanella, 5-92: il membro si rizza, ed egli solo è
delle malattie, 1-24: è manifesto [il reuma] per rossezza di faccia e
per cagion di troppo mele, non uccida il seme. libro delle segrete cose delle
che, fino all'esserne dissipati, il tenevano in grandissima passione e sconvolgimenti di
de'reni, senza che per anco né il medico né l'ammalato sappia discernere se
per questo... e avrebbe continuato il periodo sa il cielo con quali parole
. e avrebbe continuato il periodo sa il cielo con quali parole acide e mordicanti,
non fosse arrivato in tempo a metterci il punto. mordicare, tr. (
assol. ramusio, iii-134: il frutto [dell'asci] è alla vista
proporzione, benché... mordichi come il pepe. mattioli [dioscoride],
acqua calda. soderini, ii-300: e il rafano di potentissimo, acuto, pungente
dica la lingua e scalda con meraviglia il palato e lo stomaco. lettere inedite
stomaco. lettere inedite, ii-106: il primo si è di raddolcire l'urina
-sostant. biringuccio, 1-149: considerato il molto suo mordicare [del salnitro]
così poca che a pena la può il sentimento apprendere, poco riscalda e non cagiona
da s. c., 33-2-5: il samaritano menò un uomo ch'era per
d'annunzio, ii-728: l'inclinava [il capo] a mordicare i ci moli
, ii-787: mordica le rose / il capricorno sordido e bisulco. rubino,
astringente. bencivenni, 5-51: il sale è liquefattivo, solutivo e costipativo
cine incisive e mordicative: il timore e la contrizione. = deriv
pugni mento, corrosione per tutto il corpo. benci venni,
sia piacevolmente e senza mordicazione mon- dificato il luogo. 2. stimolazione,
assol. fogazzaro, 5-23: chiuse il ventaglio d'un colpo e si mise
mie dita e un poco / ostinarsi il tuo gioco ai miei polsi che tu
denudi. gozzano, i-282: mordicchio il braccio, con martirio lento, /
latino. moravia, xii-337: mordicchiava il fazzoletto e aveva gli occhi pieni di lacrime
all'omero quando io per aizzarlo nascondevo il resto dietro il dosso. barilli,
io per aizzarlo nascondevo il resto dietro il dosso. barilli, 5-249: questo
barilli, 5-249: questo animale [il cammello] tende il collo verso l'
: questo animale [il cammello] tende il collo verso l'uomo che suole nutrirlo
le mani. tozzi, v-214: il ciuchino mordicchiava il ventre della madre,
tozzi, v-214: il ciuchino mordicchiava il ventre della madre, che si scuoteva tutta
misura. montale, 9-39: il mondo tu l'hai mordicchiato, se
. biringuccio, 1-29: ha [il vetriolo] sustanzia mordi- ficativa.
mordeménto), sm. ant. il mordere; morso. -anche: rosicchia-
mal mordemento! patrizi, 3-162: il mordiménto fa l'innamorato non per tirare
i-154: non accumulate questa manna oltre il divino prescritto, accioché putrefatta non vi
aveva grande obligo al popolo ateniese, il quale, coi suoi mordimenti e col
da gente servile, volendo egli biasimare il giudizio di color che alla vertù la
ogni animo onesto e bene istituito, il mordimento e l'impeto della calunnia.
. buti, 1-328: violenzia contra il prossimo è in due modi, o
curata. carletti, 207: il male, che nell'india propriamente si
offende, / e quinci e quindi il morditor s'arretra / al saettar dell'
odiosa sempre. bergantini, 1-77: il torpido umor per infezione / di furtivo velen
, piedulo. fiamma, 1-95: il dissoluto nominano buon compagno, il licenzioso
1-95: il dissoluto nominano buon compagno, il licenzioso è morditore faceto e il medesimo
, il licenzioso è morditore faceto e il medesimo osservano negli altri vizi per confortarvi
. siri, viii-498: riusciva [il duca] pungitivo e morditore. g
tolto di mezzo questo implacabile morditore [il buffone]. 3. che rimprovera
mandar fuori [questa novella] senza il suo scudo tutelare,... a
v-2-859: chi sa dove s'è sperduto il morditore bilbìlico! avevo gli epigrammi nella
morditura, sf. ant. il mordere, morsicatura, morso; il
il mordere, morsicatura, morso; il punto o la parte del corpo che
morè »: ragazzo impiegato a nettare il bastimento, servire l'equipaggio e ad
'morè'(ragazzo da scopa): chiamasi il servo o garzone che in un naviglio
in qualsivoglia fatica e particolarmente nel nettare il bastimento e nel servir l'equipaggio.
morè ', in greco moderno è il vocativo di 'moros ', che vuol
ah, moré, daie, magnete pure il castel s. angelo e il
il castel s. angelo e il palazzaccio che ci abbiamo bisogno di parcheggi
, pianta molto diffusa nella penisola durante il basso medioevo. moréccia, sf
un funghetto sotto una moréccia, c'era il nepotino. = femm. di
batacchi, ii-13: egli osserva il cadavere e, veduto / che
= = valè letteralm.: 'secondo il costume francese '. mòre itàlico,
, locuz. awerb. lat. secondo il costume italiano (tale locuz.,
, si riferiva al modo di interpretare il diritto in conformità alla tradizione giuridica
= vale letteralm.: 'secondo il costume italiano mòre iudaeòrum, locuz
locuz. awerb. lat. secondo il costume degli ebrei (con riferimento allo
. = vale: 'secondo il costume degli ebrei morèlla1 (murèlla
, 3-158: subissoni andò a vedere il cortile, quadrato, tutto di mattoni
cui testa è piuttosto larga, ma il suo corpo va a poco a poco assotiglian-
: color... conducon a firenze il grolioso morellin del naso rosso. montale
naso rosso. montale, 3-161: tornò il « ministro » che dispose sui tavoli
nero obruno scuro, tendente al nero (il pelame, il mantello di un equino
, tendente al nero (il pelame, il mantello di un equino e, in
, dei cavallo): si distinguono il morello ordinario o deciso, di tinta
al colore dell'inchiostro di china; il morello corvino o gaietto ogiavazzo,
corvino, n. 1); e il morello maltinto o fosco o affumicato,
fronte. grisone, 1-3: se [il cavallo] prende più della terra,
anguillara, 6-119: la spoglia ha il suo cavai tutta morella. corte, 23
. tassoni, 5-42: va pomposo il signor de'ravennati / sopra un nobil corsier
bruno. 2. che ha il mantello nero (un equino e, in
equino e, in partic., il cavallo). testi fiorentini, 245
morello. pulci, 18-65: era il soldan sopra un cavai morello. berni
se ne vien sopra morel ronzone / il bovanin domenico. monti, 20-270:
sei gli partorirò. berchet, 1-43: il mio cavallo morello raspa. ojetti,
23-33: -piglia del campo, rispose il pagano, / e volse un suo morel
balzano. brignole sale, 6-35: prese il buon rodrigo per sé un morello e
donò all'amico un gran leardo punteggiato il manto candidissimo di oscure macchie.
carducci, iii-3-298: -i miei cani, il mio morello, / il mio spiedo
miei cani, il mio morello, / il mio spiedo -egli chiedea. l.
, guidando con le sue mani di fata il magnifico morello che le ha dato federico
, 2-137: legato a un pioppo il mio morello / brucava l'erba corta
in parte. sanudo, xxix-241: il re francese avea sopraveste di broca- tello
o paonazzi tinti col verzino. e se il morello non ha più qui tra il
il morello non ha più qui tra il popolo l'antico nome, è però certo
, iii-14-4: montato a cavallo s'avviò il pellegrino senza bordone con una compagnia fra
per ecchimosi, per una malattia, per il freddo, ecc.).
. lalli, 2-1-48: sopra [il naso] v'è 'l ciglio ricongiunto
paonazzo. leonardo, 7-i-122: dopo il nero e il bianco seguita l'azzurro
leonardo, 7-i-122: dopo il nero e il bianco seguita l'azzurro e il giallo
e il bianco seguita l'azzurro e il giallo,... dipoi il morello
e il giallo,... dipoi il morello ed il rosso. messisburgo,
,... dipoi il morello ed il rosso. messisburgo, 101: a
volerla [la gelatia] fare morella, il sandalo o pezzuola farà il morello scuro
morella, il sandalo o pezzuola farà il morello scuro. comanini, l-iii-370:
morello scuro. comanini, l-iii-370: il bianco è ombreggiato dal giallo e '1
. dossi, iii-248: nino dimenticava il morello de'pizzicotti e si sentiva rimesso
. morellino. corte, 102: il qual morellino al sol cenno s'inginocchiava
ossuto, morellotto:... egli il dì da poi se ne venne per
= dimin. di moro1) per il signif. del n. 6, cfr
dei mulini ad acqua, per trasformare il movimento rotatorio ad asse orizzontale in movimento
e '1 suo telaro e '1 letto, il carro, i morelli, i corletti
cortile. sanso vino, 4-140: il morello del tegolo, del mattone e della
riferisce, che è proprio di ludovico il moro (cfr. moresco3).
succosa e saporita. -anche: il frutto di tale pianta. manzoni,
connotazione ironica e scherzosa, per sottolinearne il carattere vieto e superato).
= vale letteralm.: 'secondo il costume degli avi '. morèna1
rifrangea morene. cucini, 1-182: il ghiacciaio si divora e si rinserra, /
, 3-166: non altro lavoro che il rodio dell'acque sotterranee e i ruzzoloni di
tingi, moraine (nel 1789) e il fr. merid. mourreno. v
sepi, se tu te engraviderai, il parto tuo serà cum gran difìcultà e
morene mettendoli suso della ditta erba [il cardò! cotta e calda quanto poi patire
l'intensità dei suoni e delle voci con il passaggio dal piano al pianissimo e oltre
estinzione. -anche: l'esecuzione e il brano stesso. crusca [s
passo del componimento stesso dove è notato il morendo. lucini, 5-123: pieno
nostro voglia anco per amor mio amare il detto m. r iero- nimo e
= vale letteralm.: 'secondo il nostro costume '. morènte (
d'uomin morenti. alfieri, 1-1082: il primo atto brevissimo... i
vita le spirar. gioberti, n-i-57: il comune infortunio di chi ti conobbe e
enrico un cavai bianco, presso ha il bianco suo stendardo / che coprì morenti
coprì morenti in campo san luigi e il prò'baiardo. pascoli, 73:
morte. pio vene, 7-357: il signor n. mi attendeva rinchiuso in
pi- stolenza... [il boccaccio] doveva ricordarsi della comunione e
annunzio, 1-357: non questa pace il morente chiede. / chiede il silenzio
questa pace il morente chiede. / chiede il silenzio immenso, eterno, che sta
o roma. borgese, 1-13: il morente faceva le tre donne usufruttuarie di tutto
faceva le tre donne usufruttuarie di tutto il suo. saba, 362: di lui
morta. comisso, v-234: appariva [il colle] lontano, cinereo nella nebbia
altrui qualche stilla di pianto, e il nostro cuore ama che il recente cadavere
pianto, e il nostro cuore ama che il recente cadavere sia sostenuto da braccia amorose
pr. spv 8 (127): il lucignolo, che moriva sul pavimento,
lidiz. 1827 (124): il lucignolo moriente sul pavimento mandava una luce
quasi al fin del suo viaggio / rischiarava il giovanetto / d'un morente ultimo raggio
morente ultimo raggio. aleardi, i-xii: il sole tramontava...; i
, iii-1-169: ne li occhi ha il riso d'espero morente / e tutta
d'un pennello, / tingeano di rosa il mantello / d'un oleandro. fogazzaro
a oro, / nel sol morente il capo del re enzio. d'annunzio,
effuso pel cielo. deledda, i-244: il sole illuminava ancora i tetti delle casupole
inverno, dipingono di cosi vari colori il morente fogliame. carducci, iii-23-315:
a liquefarsi, a sparire completamente (il ghiaccio, la neve).
al termine, che sta per finire (il giorno, una stagione, ecc.
francescano malaspina. molineri, 2-53: il morente ottobre ne preparava una delle sue
deciso di cavalcare alla pineta; e il pomeriggio di quel marzo morente era lusingatore.
di originale. alfieri, iii-1-181: il gran tullio, figlio, a dir vero
languido. d'annunzio, iv-2-158: il lume delle lampade si diffondeva fievole dall'
, anche sul piano musicale (il ritmo da binario divenne ternario e fu
xvii si diffuse in italia, per il carattere vivace, sfarzoso e pittoresco,
intorno che e'parea / che tutto il mondo rovinassi o caggi. pulci,
4-564: tutti insieme cantato e sonato il seguente madrigale, fecero in forgia di combattenti
moresca. caro, 12-i-280: perché il pranzo fosse saliare a fatto, avemmo
esca / senza ballare in campo: e il ballo loro / è quel che noi
56: vi sottentrano i machi e menano il riddone, la moresca, la gagliarda
, avete ribèca e voi, bindo, il vostro flauto; le ragazze, udendo
furia della moresca, sentendosi aspri traverso il ventre passar gli stridori dell'arco e
caro, i-300: incontanente che sentì il primo accento d'essa [sonata]
berni, 31-70 (iii-92): il re [sacripante] fa le più
e con tanti sforzi... il medesimo dirò de la croce, che
tra lor cinguettato,... il filosofo depose la tonaca e, rimasto in
quella tresca. — fare il cervello la moresca a qualcuno: confonderglisi
2. opificio nel quale si lavora il filaticcio. cavour, vii-218: secondo
caldaia a vapore non si può seguire il nuovo sistema. s'incontra parimente
venere e le grazie sparirono e cessò il suono. sabbatini, 11: le tavole
dee / che am- biron di beltade il primo onore, / come al buon
spagna. baldini, 12-50: il tempo dell'azione [dell'orlando] è
operaia che, nelle filande, isola il capofilo dei bozzoli macerati per dipanarne la
l. ghiberti, 37: èwi il soldano a sedere al modo moresco e
comi, bussoni, timpani moreschi / empieno il ciel di formidabil suoni. ramusio,
di formidabil suoni. ramusio, i-367: il re bramino con la barba molto lunga
: l'arte sua propria si era il fare bottoni moreschi e cotai cose appartenenti
e d'ogn'arte moresca in guerra ha il pregio. a. campana, 190
opaca ombrella. nievo, 401: il signor padre... si tirò sulle
accese la pipa, si fece versare il caffè. savinio, 10-172: la l'
.. mute di cani di cui il toro faceva strage. g. bassani,
, 3-244: osservavo la suppellettile: il divano-letto,... il tavolino nero
suppellettile: il divano-letto,... il tavolino nero, stile moresco, posto
nero, stile moresco, posto fra il divano e l'unica poltrona, di
. neri, 8-59: poi [il saladino] dice a tolomeo ch'urti per
la moresca. calvino, 3-129: il capo pescatore era stato soldato dell'esercito
nostrali e moreschi molto buoni, mandò il governatore a mettere una bandiera alla
stile moresco. de amicis, ii-99: il tetto del « mirador de la reina
vasti peristilii moreschi,... il tanto celebrato lusso orientale fisserà anzitutto la
ai saraceni stanziati nel mediterraneo centrorientale durante il medioevo). -anche: che abita
, n-ii-98: in africa... il signor ferrante gonzaga su gli occhi de
stirpe araba. pananti, iii-27: il governo dei bay di tunisi era divenuto
musulmano. sagredo, 1-526: se il padre fosse moresco e la madre cristiana
carnagione. tesauro, 2-241: perché il candore è il color manco mescolato di
tesauro, 2-241: perché il candore è il color manco mescolato di nerezza e pertanto
scuro. campanella, i-124: taccia il popol moresco, che non vuole /
popol moresco, che non vuole / il suon delle divine tube. / l'alba
invece zitta zitta con la boragine e il crescione mi faccio certi decotti che la
: disputaronsi quivi due punti principali, il primo se tornava conto al re di
e in una ricca targa alla moresca / il sol che par dell'ocean fuori esca
tere, salteri e cembali alla moresca, il canto. baldini, 12-50: lucrezia
cfr. lat. mediev. mauriscus; il signif. del n. n è
giano, fautore, seguace di ludovico il moro (1452-1508). bellmcioni
': modo avverbiale latino, * secondo il solito costume ', e per lo
mano, cattolica ripigliò più volte il discorso. = vale letteralm.
= vale letteralm.: 'secondo il solito costume '. moréta,
] e falle porre dove tu vuoi fare il moreto. lorenzi, 2-38: pur
, 2-38: pur qualche alunno, il men pregiato e umile, / che
uscì talor del nobile moreto, / ingrossò il gambo che parea sottile / e si
mezzo viso. cicognani, v-1-522: faceva il bagno nella vasca in mezzo al suo
circoli del settecento i gentiluomini si cuoprivano il viso con la morettina, sedendo al
(la carnagione, i capelli, il colorito di una persona, il pelo o
, il colorito di una persona, il pelo o il mantello di un animale
colorito di una persona, il pelo o il mantello di un animale o, anche
moretto. l. bellini, ii-42: il bucchero moretto natanino / sì l'era
lavorazione degli stracci, pezzi che hanno il colore della lana moretta. 2.
idris, mahmud, adam / formano il presidente. / dawer questi moretti /
. salvini, 19-iv-2-263: mi piace il moretto finito e 'l ritratto. gozzano
'l ritratto. gozzano, i-547: il barone era morto due anni dopo.
moretti ». gramsci, 7-145: il termine « moretto » deve essere una derivazione
petti in fuori e un piglio tra il guerriero e lo scanzonato. 2
, locuz. awerb. lat. secondo il costume coniugale, in modo coniugale (
= vale letteralm.: 'secondo il costume matrimoniale '. morévole
un umore simile al latte e dove tocca il corpo umano non vi nascono peli e
corpo umano non vi nascono peli e il luogo tocco muta il colore in vitilagine
vi nascono peli e il luogo tocco muta il colore in vitilagine, cioè morfea.
nel viso o sopra gli occhi, fa il cavallo più rustico, ma non lo
. pofxpf) 'forma ', con il suff. -ema, di uso istituzionale
morfia. gemelli careri, 2-i-19: il soprannome di 'grassa'esserle a gran ragione
le visioni morfiche, dividendo giro- nicamente il filo del nervo optico maraviglioso, avviluppandone
cava da una sorta di papavero, il cui succo dicesi volgarmente morfina. massaia
morfina! ». e per istinto il mio sguardo corse al tavolo da notte,
benessere. gramsci, 7-53: lotta contro il morfinismo politico che esala da croce e
, compito nostro è quello di narrare il fatto ». 2. figur
15: noi vogliamo rianimare e nobilitare il popolo veneziano, decaduto dalla sua antica
caffè dove tipi di capi ufficio ammazzavano il sonno a scopone, una magra entrò
una filosofia così sentimentalmente macabra che pareva il sogno d'un becchino morfinomane.
della realtà. campana, 291: il sapore dolciastro della letteratura femminile? ma
lungi e un'altra che corroso ha il naso / ed una spenta delle due
movimenti di modellamento che hanno luogo durante il differenziamento embrionale. morfògeno,
e l'appartenenza a determinate categorie come il nome, il pronome, il verbo,
a determinate categorie come il nome, il pronome, il verbo, l'
categorie come il nome, il pronome, il verbo, l'aggettivo, e
mentale la diacronia. ossia, ripeto, il processo. « abbiamo così nel laboratorio
, morfologici e sintattici di marca siciliana il pirandello introduce e può introdurre nella lingua
. arbasino, 8-51: brecht tratta il teatro in termini logici, morfologici,
le caratteristiche. lucini, 4-256: il dottor sigaut ed il dottor mac aulisse
lucini, 4-256: il dottor sigaut ed il dottor mac aulisse dimostrarono, colle loro
studia la forma, la composizione, il rilievo, il complesso dei fenomeni della
, la composizione, il rilievo, il complesso dei fenomeni della crosta terrestre,
dall'influenza di un agente esterno (il termine è generalmente usato come secondo elemento
solite bocche pari, cui tanto piace il linguaggio forestiero, traducono il francese '
tanto piace il linguaggio forestiero, traducono il francese 'morgue'... ma perché
annessa a uno spedale, dove si espone il corpo di una persona uccisa o trovata
proprio domicilio, affinché venga riconosciuta. il 'lessico 'propone 'riconosci torio
probabilmente alla mitologiaceltica; dal suo nome deriva il noto fenomeno di miraggio fata morgana (
ombre e le morgane / nel silenzio e il sussurro / pel monte e il pian
e il sussurro / pel monte e il pian guadando le fiumane / guadando il
e il pian guadando le fiumane / guadando il cielo azzurro, / io spronai.
io spronai. d'annunzio, iv-2-1236: il
apre la finestra / non vista e il fumo s'agita. 2.
sempre nuove mordane non era altro che il rimorso confuso di questa interna e inquieta
eguaglianza giuridica dei due coniugi in quanto il coniuge di rango inferiore conservava il proprio
quanto il coniuge di rango inferiore conservava il proprio stato giuridico-sociale senza acquistare quello del
di rango inferiore; di conseguenza né il coniuge di rango inferiore né i figli
nel secolo xix nelle dinastie regnanti; il termine è usato soprattutto nelle espressioni matrimonio
. arrighi, 4-55: così era avvenuto il contratto del loro matrimonio morganatico. oriani
, egli ha dunque l'impudenza di dichiararsi il conservatore della putredine nazionale, questo marito
. e. gadda, 12-140: il signor d'aubigné era il cognato morganatico
, 12-140: il signor d'aubigné era il cognato morganatico del re sole. bernari
bernari, 8-263: stavo per riprendere il discorso, ma un'occhiata di bebé,
del marchese, incontrata nel giro che il mio sguardo percorse alla ricerca di una conclusione
1-493: si scorgeva... il barone hildebrant von sigmaringen galoppare verso il
il barone hildebrant von sigmaringen galoppare verso il matrimonio morganatico che doveva riuscirgli fatale.
. sf. nell'antico diritto germanico, il dono, di valore variabile, che
dono, di valore variabile, che il marito faceva alla moglie la mattina successiva
(e la modalità del dono, il cui conferimento costituiva la sanzione definitiva dell'
, era dovuta alla facoltà, che il diritto barbarico riconosceva al marito, di
, 7-i-350: « soleva [il marito] costituire ad essa [sposa]
marito] costituire ad essa [sposa] il 'mor- gincap ', o
n. secchi, 1-53: il padron m'ha promesso vestirmi di nuovo
promesso vestirmi di nuovo, s'io il ritorno in grazia di dorotea: questi
. = dal nome proprio morgante, il gigante protagonista del poema omonimo di luigi
grossi acini con polpa alquanto densa; il vino che si produce con tale vitigno
gustevoli e saporite, come la canaiuola, il morgiano, il rafaione. b.
come la canaiuola, il morgiano, il rafaione. b. de'rossi, 3-iii-2-13
3-iii-2-13: né volle... il suo facitore in questa mostra dell'uve far
infirmità d'un ospitale, / contandovi il francioso e la moria, / quanto
francioso e la moria, / quanto il martel d'amor non fanno male. nannini
loro, sì che in brieve ne decimò il campo e il rimanente affralì e rese
che in brieve ne decimò il campo e il rimanente affralì e rese egro, languente
la morìa / con quello stil che il più bel fior ne coglie. manzoni
, 34 (604): votatolo [il fiasco], lo prese per il
il fiasco], lo prese per il collo, e gli fece fare un mulinello
appunto contro lo spavento della morìa, il giovane se n'era andato quotidianamente a cavallo
morìa n'era grande e maggiore ancora il numero de transfughi. pirandello, 7-273
transfughi. pirandello, 7-273: scoppiato il colera, atterrita dalla grande morìa e
placare l'ira divina, pretese da me il sacrifizio che sposassi, almeno in chiesa
precursore di morìe più vaste che trovava il suo terreno fertile nella rarità della razza.
giusti, 4-i-216: l'artistico, il togato, / il regno letterario,
: l'artistico, il togato, / il regno letterario, / è tutto una
: cercare scampo da un'epidemia abbandonando il luogo dove si è manifestata. gregorio
, 9-2- 274: come dice il proverbio, che non fu mai così gran
verbo della nuova lingua italiana. « il bandito pollastri fugge in francia 'moribondando
moribonda sua sorella, / stridendo e il nome suo gridando, corse.
[spada] nel ventre del feritore, il quale cadde moribondo, quasi a un
avere negli orecchi e nella bocca / il suggello per sempre. ungaretti, xi-231
dire un'ultima volta, dante moribondo, il canto delle preghiere secondo quella musica,
g. p. maffei, 23: il buon malco... esortò la
1-395: le raccontò tutto ciò che il dì innanzi gli era occorso nel bosco
, 6-198: dalla porta mi giungeva il lamento continuo del moribondo: « gesù
lasciatemi. appoggiar a questo sasso / il moribondo fianco. alfieri, 1-90:
la man tremante. leopardi, 1-135: il fato è diverso, e non consente
jovine, 328: nella valle c'era il silen sio dolcissimo di un
4. per estens. che sta esaurendo il suo corso o la sua funzione storica
e giubileo. aleardi, 1-312: il lor cenere è sparso ai quattro lati
la conclusione a cui è giunto finora il suo spirito: la grandezza antica e
fu lodato, di lui [rezzonico] il 'carme secolare 'per l'arcadia
meno moribonda poesia rimbombante che aveva preso il posto delle pastorellerie prime. fogazzaro,
: quando a tutti su l'etra il sol riluce, / in tenebrosi. chiostri
nuovo accrescea, / la vecchia intanto il giubboncello immondo / di dosso e la
: -siamo venuti troppo presto, disse il sig. g. entrando a tentoni,
inerte,... / corron fissando il moribondo raggio / che manda l'astro
lo zio... rimase solo con il suo lume e il suo latte, davanti
. rimase solo con il suo lume e il suo latte, davanti alle ultime brage
. betti, 23: fanciullo, il tramonto moribondo / si specchia nei vetri.
moribonde. palazzeschi, 1-36: il tic-tic moribondo mi turbava a segno che
a segno che come egli cessava subito il suo battito io ne sentivo l'eco
mura / che de t divin demente il duolo udirò / verrà peregrinando a 'l
peregrinando a 'l sacro suolo / che il moribondo po parte. 6
ltnati, 16-79: casolari specchianti nella corrente il rosso moribondo delle loro muraglie sgretolate.
una cravatta a tinta moribonda / tra il rosso cupo ed il gialletto d'ova.
moribonda / tra il rosso cupo ed il gialletto d'ova. manzini,
che era morto, non udendo più il sibilo del respiro. 10.
moricce di un forte, che fece il padre nel monte tauno, menò volando
pianta del piè pustule negre, moriranno il dì xxix. ottimo, iii-673:
. ottimo, iii-673: ristrigne [il topazio] il flusso del sangue; sovviene
iii-673: ristrigne [il topazio] il flusso del sangue; sovviene alle morici
delle femmine non lasciano correre né sputare il sangue, e costringono quello ch'esce
le morice, / onde convien che mangi il pollo pesto. bisticci, 3-140:
bruno. ottimo, i-501: il signore della città,... accogliendo
maggi, 143: ei [il confessore] mi morigera, / ma
appresero a morigerare con l'altrui aggiustatezza il proprio valore. magalotti, 7-93:
che era un ribaldacelo, quanto più il mio,... per iniquo che
longhi, 918: già nel 1642, il biografo romano, pur lasciando divedere la
dico ammirazione), s'incarica di morigerare il serodine e i suoi eventuali seguitatori con
doveri della cristiana morigeratezza, pure danno il bando a gli studi. tagliazucchi, 1-i-185
italiani chiamano 'morigeratezza'; ma, ritenendo il vero senso filosofico accennato anche da sommi
). pirandello, 7-220: tutto il paese pero sapeva bene che io,
, 554: ho io sempre pensato essere il debito de gli uomini morigerati e dotti
vane contenzioni. domenichi, 6-41: il morigerato giovine ha per male di vedere
hei mihi, ch'io non trovo il mio alunno morigeratissimo lean- dre. guarini
morigeratissima madonna, per vostro marito perpetuo il segreto marescalco de lo eccellentissimo et illustrissimo
morigerate e addolciate. oh, dovunque il popolo canta, fiorisce un lembo d'
, 9-194: ha certamente da desiderare il principe che tutti i sudditi suoi menino
ferocia de'costumi, era divenuto impossibile il sottomettere colla forza e ridurgli ad una
col primo. e qui ha fine il mio savio e morigerato avviso.
femm. -trice). che ha il compito di educare, di indurre a
4 raggiata di nero, ha il petto color vinoso, la testa rossa
ossosa. carducci, ii-1-206: sabato il giorno sarò in firenze con quattro grossi e
colore cupo, fra le quali il morimus asper, polifago, che si evolve
nia e della famiglia'delle rubiacee, il cui frutto, amaro, aromatico
verde oscura d'un color molto vivo, il suo sapore è delle foglie del navo
, i cui semi furono celebri sotto il nome di 4 noce di ben, pianta
di piante readali, che comprende il solo genere moringa.
strascico, se ne stava lì impalato secondo il solito. 3. che si
3. che si distingue per il colore molto scuro del pelo, del
esser colorita, o come riguarda il sole o come fa esperienza de'
nome generico di 4 acido ', denota il principio rosso che, insieme all'incolore
difesa] da fante a piede sono il morione, il celatone, la secreta,
fante a piede sono il morione, il celatone, la secreta, la goletta,
compagnia, le tre portano picche e il corsaletto con il suo morione.
tre portano picche e il corsaletto con il suo morione. m. adriani
un fier dragone / dell'ampia gola il baratro vorace. bisaccioni, 1-168:
fantaria de'nostri tempi sono per diffesa il murione, petto e schiena, con li
sorta d'arme difensiva, che ricuopre il capo, simi- gliante in tutto alla
gliante in tutto alla celata; ma il morione à di più la cresta.
e si picchiano per guadagnare ciascuno sopra il nemico e passare il ponte. monti
guadagnare ciascuno sopra il nemico e passare il ponte. monti, 10-335: sulla testa
agile e forte, è tremendo, il cavaliere. sugli omeri reca una pelle
certe razze di padrone... tutto il giorno stanno a spacciar delle ciarle,
pranzo quanto lor basti per impi astarsi il viso e mettersi un morion di frasche in
v.]: nelle milizie moderne, il 'morione 'è quella alta e
morion cascar la muffa. -fare il morione a qualcuno: tradirlo (con
si parlavano / ed al sartor facevano il morione. -fare l'asperges sopra
. morioncino. salvini, 39-v-232: il galericulo, ovvero morioncino, il quale
: il galericulo, ovvero morioncino, il quale si conficcava in capo l'imperadore ottone
, l'onice nero, la mirmecia, il morione, l'ab- sinto. dolce
soccorso alla fortezza e si smarrissero, il che loro crederono certo sentendo quelle allegrezze
murioni accesi, e da quelle si attaccava il fuoco ne i coppi, che erano
fossi morto / anzi che tu lasciassi il 'pappo'e 'l 'dindi '/
allora di voler morire; / e il pome de la spada in terra pone,
morono. sozzini, 29: morse il commissario della maremma, conte capacci.
buon luogo. tommaseo, i-134: quando il signore / ci percosse dell'aspra carestia
cantando. cecco d'ascoli, 2272: il cigno è bianco senza alcuna macchia /
. esopo volgar., 4-34: il topo della città, temendo di murire,
19-1 io: nel cader morì [il coccodrillo], sanza dar crollo. redi
., 19-120: li si vedrà il duol che sopra senna / induce, falseggiando
e gianni tristano, suo figliuolo, e il re di navarra, con altra gente
notte innanzi all'ottavo dì d'aprile morì il re carlo in ambrosa per accidente di
circostanze o condizioni esistenziali che accompagnano il momento della morte. dante, xix-13
contento. segneri, iii3- 206: il meno de'forestieri erano le dugento migliaia,
tassoni, 4-34: s'arresta alquanto il giovine gagliardo, / pensando se dovea
egli fu morto una volta (per il peccato), lui morì per il peccato
per il peccato), lui morì per il peccato; ma ora che vive,
, [dio] ha voluto che mora il suo unigenito figliuolo, il quale ha
che mora il suo unigenito figliuolo, il quale ha pigliato in se stesso la
vitali, essere abbandonato dall'anima (il corpo). petrarca, 71-96:
, chi nasce more: / se morì il corpo, ancor vive l'onore.
bande ilo, 2-22 (i-859): il signor giovanni ventimiglia ama lionora macedonia
trafitto è l'altro insin là dove il riso / ha suo principio e t cor
/ nasce una gente, a cui il morir non dole. cicerone volgar.,
, 4-97: dicesti che poco prezzavi il morire, perché io viveva. giov
cornaro, 36: mi dispiaceva assai il morir in così fresca etade. tasso,
divisa. mascardi, 94: il re filippo ii... lasciò nel
/ ch'oggi del mio morir anche fia il giorno. leopardi, 2-122: perché
giorno. leopardi, 2-122: perché il nascer ne desti o perché prima /
o perché prima / non ne desti il morire, / acerbo fato? pascoli,
/ del suo morir futuro / anche il bambino puro / là tra i puri suoi
. saba, 388: fu lento / il suo morire, come il lume a
fu lento / il suo morire, come il lume a estinguersi vicino / mandava ancora
: tutti gli uomini nel morire volgono il pensiero alla madre. 2.
la vertù d'ariete / per adornare il mondo, e morta è l'erba.
di legno: altrimenti non avrà né il frutto che egli desidera, né la pianta
che tosto muore. ginanni, 1-250: il primo ceppo s'inaridì e dopo pochi
j e ch'altro al mondo fosse che il troppo, / dopo le canne fitte
mimosa, ch'è morta, e il pioppo, / ch'è morto, /
237-18: ben ha prima ch'i'posi il mar senz'onde, / e la
morire. -giungere a maturazione (il grano). tecchi, 14-8:
). tecchi, 14-8: « il grano muore bene quest'anno »,
muore bene quest'anno », dice il contadino che mi accompagna. e c'è
un'aria quasi di trionfo, come se il « morir bene » fosse il premio
se il « morir bene » fosse il premio di tutta una vita.
a. cocchi, 4-2-208: sarebbe meglio il provare con due o tre fabbricate nella
. guerrazzi, 2-183: così durò il popolo córso una lunga agonia, e
che una pietra, un ricordo segni il loro passaggio, sovra una terra smossa,
. -anche: perdere la sensibilità e il moto; intorpidirsi, paralizzarsi, congelarsi
propositi vani. michelstaedter, 243: il morire è per chi scrive il silenzio.
243: il morire è per chi scrive il silenzio. -mancare di movimento
. g. averani, i-87: il nostro vivere non è puro e schietto
continuo morire. guerrazzi, 152: il poeta nasce tutto riso, tutto gioia
spesso in quei giorni tumultuosi che accompagnano il passaggio dall'adolescenza ad un'età più
grandi rivoluzioni della vita, e muore il fanciullo per nascere l'uomo, basta
fanciullo per nascere l'uomo, basta il vegliare una notte interrogando un defunto,
355: è... la nascita il caso mortale per cui gli uomini muoiono
, 4: trecento e venti anni dopo il vile rifiuto d'augustulo, nel qual
muoiono fuorché dopo la vittoria, quando il loro principio vitale, ottenuto tutto il
il loro principio vitale, ottenuto tutto il proprio sviluppo, s'è immedesimato col
invecchia, la chiesa ha nel cuore il cristo vivente meglio che sulle labbra. b
la filosofia faccia morire la poesia, il gusto d'amare, l'impulso ad operare
idea / che partorisce, amando, il nostro sire. anonimo fiorentino, i-244
cesarotti, 1-xxxiv-195: uom, cerca il bel che non declina o more /
spariti i circoli d'ansia / che discorrevano il lago del cuore / e quel friggere
oggetto). magalotti, 21-44: il ramo b a comunichi con una o
/ quando s'inalza e quando muore il giorno, / qual più mostri desio
: fin di clima ancor mal noto / il remoto abitatore / n'oda il grido
/ il remoto abitatore / n'oda il grido in ogni lido / dove more e
in ogni lido / dove more e nasce il dì. leopardi, 11-3: d'
campagna / cantando vai finché non more il giorno. poerio, 3-136: perché mi
muore? guerrazzi, i -tit.: il secolo che muore. aleardi, 1-460
. aleardi, 1-460: come è caro il dì che muore! carducci, iii-25-361
sangue civile. e non per questo il secolo che muore potrà riposarsi nella volgarità