laude. grazzìnì, 201: hanno questi il pedale, / o manico che dir
staccio, / userai da qui innanzi il burattello, / che qui senza fuscello /
, / ma getterai in quattro menate il fiore. 4. ant.
arbasino, 1-130: nove volte su dieci il nostro affare è per sfratti o altre
, 1-118: 'tregenda'. questa voce presso il vulgo toscano significa quantità di lumicini che
li chiamano 'fuochi fatui 'e il nostro vulgo toscano 'la tregenda',
: l'amica... ti grappa il cotale e, stringendolo due o tre
, gli dà una menatina e poi il lascia in succhio. magalotti, 5-329
(col probabile influsso di manata per il n. 1); cfr. fr
di ginepro e di mortelle che accomodava lungo il frontone del focolare. 2
. tutto che gagliardamente si muovano, il moto non è da esse, ma
schiavo,... attesta il nome della sua gente e la santità del
che veniva accolta nella casa maritale dopo il contratto degli sponsali per il perfezionamento del
maritale dopo il contratto degli sponsali per il perfezionamento del matrimonio. dominici, 1-175
colpo). boccaccio, iii-8-41: il meglio che essi poteno / dalli menati
iv-260: 'tovaglie menate 'disse il boccaccio nel suo testamento per 'adoperate '
mia vita acerba e stanca, / inbolando il guatar con tema e frodo, /
in tanti sudori e con tanto lambiccarsi il cervello, senza pensar molto all'anima
descrive, anzi dipinge, a domeneddio il guasto menato da federico ii in sassonia nell'
e domeneddio che sta a sentire, aspettando il momento del 'pathos 'per lasciarsi
del 'pathos 'per lasciarsi cadere il fulmine di mano? 14.
g. gozzi, i-23-151: dice il proverbio antico che una danza, /
sacchetti, 215-54: lui menò verso il menatoio dello smalto... e
lavorante. d'annunzio, v-1-357: il sangue sempre più s'ispessisce. mi vien
mi vien voglia di sbatterlo, come il latte nella zangola, col menatoio.
pezzo di ferro, con cui si dà il moto al tirare della tromba da attigner
una conserva. gargiolli, 169: il mòzzo ha due grossi perni; ad
perni; ad uno de'quali è adattato il menatoio per metterlo in moto e fare
, azionata ritmicamente, mette in funzione il mantice. carena, 1-179:
orizzontalmente in alto, a uso di menare il mantice sottoposto. 4.
berrovieri / che m'hanno tutto guasto il menatoio. pataffio, 8: io ho
imposta che gli era stata fatta, il duca gli fece cavare la lingua infino alla
380: ti guarda di non farlo [il tuo figliuolo] segatore d'assi e
: mai non si accorda l'asino e il menatóre: se non quando l'asino
perde, allora è l'accordo tra il menatóre e l'asino. salvini, 24-
; che le fa da guida indicandogli il cammino da seguire. bibbia volgar
, lat. minàtor -óris 'che stimola il bestiame per farlo camminare ', nome
c. e. gadda, 549: il nostro sindaco aveva proprio l'aria di
del marito dopo gli sponsali, per il perfezionamento del matrimonio. ber.
= nome d'azione da menare; il signif. del n. 5 è
lancia. carani, 1-107: il menaulo è certa sorte di dardo.
... a coloro che gittano il sangue di sotto, e menagioni, e
menchero là. cicognani, 1-211: il poveròmo non credeva ai suoi occhi;
minchia (v.); cfr. il d. e. i. che ipotizza
decrepito. pataffio, 4: il messerino storpio col maneo / sguazzerà sorso
panichina? l. bellini, ii-105: il latte è cibo e nutrimento / da
di sdilenquimento. tommaseo, ii-448: né il sì mi farà mencio, né il
il sì mi farà mencio, né il no magro: ma e dal no e
-sostant. sacchetti, 158: il mencio / ha un nuovo rimbrencio, /
invecchiato. palazzeschi, 4-351: ma il giovinotto la sapeva più lunga di lei
c. e. gadda, 15-92: il marito mencio, o lo infidele,
, un organo, la pelle, il corpo); flaccido, raggrinzito, cascante
195: essendo sempre questo male [il rachitismo] congiunto coll'universale pallore ed
come quei cani che s'abbiosciano sotto il castigo e nel pugno del padrone diventano
. cicognani, 2-105: è [il bambino] un cosino peloso peloso: i
con tutti i suoi denti guasti, il viso pecorile, slavato, i suoi occhi
. landolfi, 9-161: non è raro il caso di chi, credendosi sfoderare di
vi-621: aveva fatto [la gatta] il corpo affilato e mencio; con il
il corpo affilato e mencio; con il naso non più roseo e dolce, ma
giallo e patito. negli orecchi perdeva il pelo. tecchi, 15-12: le
gadda, 10-203: l'agricoltore, il giardiniere sagace... ne spiccano [
spiccano [dalla pianta] acerbamente il frutto, quello che sia venuto mencio o
mucchietto di pinoli. prisco, 5-93: il panchetto vuoto del fioraio all'angolo con
6-21: prese giù, dal piolo, il cappello. il male infitto cavicchio si
, dal piolo, il cappello. il male infitto cavicchio si disincastrò e cadde al
, 27-746: quante lunghe attese, sotto il sole scottante o la pioggia agghiacciante,
flosci, sorride di sprezzo e vuole il parrucchiere. jovine, 5-87: luca trasse
cenci. tommaseo, 15-300: a'palchetti il ballo saltato e gesticolato da menadi;
popolo, la commedia, la tragedia, il dramma veri. papini, iii-69:
dramma veri. papini, iii-69: il suo * tesoretto 'è una tiritera di
cido, appassito, vizzo '; il devoto ipotizza anche una correzione tose,
madre si è missere scosso, / il doloroso, il trafitto e 'l percosso
è missere scosso, / il doloroso, il trafitto e 'l percosso, / monna
e non d'altra si può notare il tuo animo, ch'a troppo grand'ira
argo. alfieri, 9-19: accademico il fanno: ecco, e sputare, /
. guerrazzi, iii-311: rimase [il prete] edificato delle mende leggiere della
ogni menda che vi fosse. buonarroti il giovane, 9-137: dove [nelle mercanzie
i plausi avrai d'un pergamini e il voto, / puro bensì, ma
un giovine di mondo:... il critico più severo in fatto di moda
aveva raccolto davvero quei fiori, e il poeta glieli aveva davvero veduti in mano
come è indegna e stomachevol cosa / il vederti talor con un pennello / pinger le
'ed è un difetto del panno il quale non si vede se l'opera
aretino, iv-3-140: non da noi viene il difetto de la menda che ciascun porge
12-34: infinta moneta... il duca domandava per menda al comune di
grande pericolo è certo credere a colui il quale è mendacissimo ed inventore di mendacio
: tu sei mendace. tu parli il linguaggio delle passioni e dell'ignoranza,
mancamento o bugia, io sarei sempre il mendace, e non mai v. s
di loquace / presso d'essa ottenne il nome. -per metonimia.
per lingua mendace / chi non ha il piè fugace. galileo, 4-1-357: mordace
i buoni. metastasio, 1-i-21: mendace il labbro / fedeltà mi giurava / e
labbro / fedeltà mi giurava / e intanto il cor pensava / come lunge da me
pensava / come lunge da me volgere il piede! cattaneo, vi-1-356: la
3. che non ha fondato il proprio lavoro o le proprie ricerche su
. botta, 5-418: dichiarava inoltre il papa... che né egli né
volgar., 5-16: se fosse [il nespolo] da'vermini molestato, sì
e aceto. bocchelli, 1-iii-166: il freddo non molestò il grano sotto le
bocchelli, 1-iii-166: il freddo non molestò il grano sotto le spesse nevi di quell'
presso al mare, di che patì il grande incommodo e fa- sdigio. sarpi
montagne de la sierra morena, che molestano il camino di madrid per quella parte.
a cui questo moto dava più travaglio che il rivolgimento di lugo, il generale lannes
travaglio che il rivolgimento di lugo, il generale lannes con un buon nervo di
l'atto di lusuria, quali dopo il fatto occideva. gelli, ii-107: io
sospinge / un possente desire, / il qual sì mi molesta / che non
mi molesta / che non ha pace il core. campanella, 4-381: così l'
gravi odori, infetta, molesta et appesta il nostro spirito. a. verri,
: di gelosa rancura ti molesta / il ballo delle donne ch'or son belle
lui nelle dolcissime piaghe sue, come il fanciullo ricorre alla madre. leggenda aurea
, 200: una volta che le tentazioni il molestavano troppo, levossi e puosesi in
e facile. clemente cominciò, secondo il solito, a parlare delle sue tentazioni
fedelmente, eziandio nullo infestante né molestante il corpo loro. serdini, 1-215:
loro. serdini, 1-215: sommerga il cielo, sì che tenebrosa / la
ne'piedi. guadagnoli, 1-i-164: il puzzo di pipa lo molesta, né
le pregnante molestate: dico comunamente, il perché alquante si ritruovano da quello non
sacrificanti. dalla croce, v-32: se il dente molesta con dolore l'infermo,
-vi è passato, madama, / il dolore di capo? -un poco ancora
nella primavera, s'estese a tutto il corpo. 8. per estens.
, l'esercizio di un'attività, il compimento di un lavoro, il corso di
, il compimento di un lavoro, il corso di un'impresa o, anche
iii-2-1: bisogno non ha ch'altri il molesti, / perch'egli vada ai fatti
bellori, iii-201: lo molestava a diminuire il prezzo di un quadro per averlo dipinto
347: io salii 'n sul mulo, il quale... mi portò presto
con freno né con sproni di nulla il molestai. grisone, 1-88: perché
molestai. grisone, 1-88: perché il più delle volte farebbe il cavallo stordire o
: perché il più delle volte farebbe il cavallo stordire o disperare e non sempre
le coscie del cavallo e quella pigliando il cavaliero con la man destra, tirando
man destra, tirando e lentando, il molesta di sotto. 11.
. dell'uva, 7: cavalcò il duca e, ritrovata quella, /
. lapo da castiglionchio, 42: il pegno se per pacto vi sarà entrato
ma da ogni persona difendere, altrimenti il doppio di quello, onde fosse fatta
opinione). gelli, 15-29: il conte della mirandola pose già in roma
tale esercizio o a mutare o limitare il modo con cui veniva precedentemente esplicato. scendevano
dee., 9-5 (374): il dì e la notte molestato e afflitto
guerreg- gianti, egli avverrà facilmente che il neutrale, offeso e molesto da ambedue
. c. campana, i-2-18-135: il conte giovanluigi del fiesco ebbe ordine da'
debole incontro: del che avvisato, il marchese vi spedì cesare da napoli,
condursi in sicuro. davila, 170: il duca d'angiò, non seguitato né
dai nemici, passò quella medesima notte il fiume creusa. brusoni, 4-ii-17:
, 748: la provenza ed il delfinato non ancora ben ridotte all'obbedienza
imperator sia per fomentar sempre turchi, il principe di transilvania et ogn'altro prencipe mal
, non lo volle, o ch'elio il facesse per virtù o il facesse
elio il facesse per virtù o il facesse non fidandosi. -danneggiato nella persona
alla perfezione. davila, 234: il prencipe di condé,... molestato
p. f. giambullari, 43: il prudentissimo carlo... constimi primieramente
.. constimi primieramente re della italia il secondogenito suo pipino, per mantenere il
il secondogenito suo pipino, per mantenere il paese in pace e per conservare nel
si fuggirà e viverà, né forse il prossimo di colui il quale è stato insanguinato
, né forse il prossimo di colui il quale è stato insanguinato,..
di rivedere la sua cara giulia e che il suo amore sopra ogni altro giudicasse incomparabile
dalle loro case. massaia, ix-64: il male allagava talmente la città che n'
de'salmi, se palemone vedeva il discepolo molestato dal sonno, cavatolo fuori
della febre grandemente dalla sete molestato, il medico gli ordinò che pigliasse delle susine
che 'l mandasse in italia a ricovrare il regno. domenichi, 2-350: m.
spillettiera, molestato da un suo amico, il quale gli voleva dare per moglie una
adunati alla ripa e... il più feroce di tutti, molestato da quello
di tutti, molestato da quello che il governava e il reggeva, si gettò nell'
molestato da quello che il governava e il reggeva, si gettò nell'acqua e così
ad ogni molestatore, come le aveva difese il padre. idem, 5-202: occupatori
fare ricorso alcuno, per vedere se il sopportare le molestie pazientemente giovasse più che
sopportare le molestie pazientemente giovasse più che il dolersene giustamente. ma come i molestatori
sia da non farti riscaldare, però che il pericolo v'è grande, avendo tu
pericolo v'è grande, avendo tu il sangue caldissimo e i cibi atti a
la podestade. baldelli, 2-1-578: il popolo di atene da co
volgar., ii-n (24): il cui cadimento è tanto più nocevole degli
tanto più nocevole degli altri, quanto il nimico più molestevole e l'assalimento è
re, con molto molestevoli prieghi sollecitava il marito suo che andasse a roma e
ricevuto, da un'azione che offende il senso morale o estetico, dal comportamento
e tanto ingegno. g. rucellai il vecchio, 15: la molta strettezza e
di silvio. loredano, 1-55: il sognarsi è pericoloso, infausto ed apporta mille
è quella che fa meritare al tempo il nome di zoppo, cosi il piacere
tempo il nome di zoppo, cosi il piacere gli mette l'ali. g.
molestia di tutto ciò che non riguardava il suo sentimento. 2. in senso
: ruggiero, ai fin costretto, il ferro caccia; / e perché tal
, 3-172: dopo avere indarno trattato il papa con l'imperatore di quel di
, io-1-104: l'opera virtuosa acquista il suo maggior pregio ed aumento dalla fatica e
frugoni, vii-90: consultò di nuovo il medico e il cirugico, accioché il
: consultò di nuovo il medico e il cirugico, accioché il liberassero da quella
nuovo il medico e il cirugico, accioché il liberassero da quella molestia con far di
della vita ella aggiunge da se stessa il veleno che le esacerba e che le
c'entra forse l'amore? e il cuore? una molestia. -incarico,
cavalcanti, 118: non vorrei che il verino si fussi lasciato imbarcare in cotesta
egli [luigi azimonti] trovava sempre il momento di dare un'affettuosa accoglienza a
accoglienza a un amico, di mostrare il suo rispetto all'ingegno e alla virtù
coda, ma essi ebbero sì prospero il vento che, senza ricever molestia,
crescenzi volgar., ii-27: se [il ciriegio] da formiche ricevesse molestia o
con quelle genti che aveva, assediò il conte immo in un suo castello per
: da quel dì 'nanzi perseverantemente [il monaco] stette in oratorio e nulla molesta
e, andare per orare alla chiesa, il giovanetto impudico e coinquinato si presentava innanzi
. sarpi, vi-1-73: fu proposto il tutto al senato... che,
ed inconcludente irrisione dei fanciulli, che il giannizzero... fa tacere e fuggire
molestie / seguono le barbarie e no il progresso; / co lisciarle vann'oltre
egli ha consentimento all'opere, e però il diavolo non gliene dà molestia. s
vere e reali virtù, amando con il cuore schietto e non finto, libero
né tu o verun altro che sia sotto il tuo commando... si mostrarà
molestie e danni. mazzini, 24-32: il rolandi, ora tornato dal suo giro
. bonaventura volgar., 1-49: allora il figliuolo di dio eterno senza alcuna molestia
in testa; / e benché fussi il paladin sì franco, / per la percossa
a. cocchi, 4-2-91: il senso di dolore e di stiramento e
5-130: sebbene di quando in quando il generale dell'imperio,... per
de lo schifo, / vorrei pigliare il cuor di quella bestia. -groppo,
la bellezza del vecchio sta nell'avere il corpo atto e bastevole alle fatiche necessarie
] fanno scorpo; / proprietà divers'ha il naturale / nome, che bene puote
antimonio... in infusione con il vino al peso di 8 in io e
sino a 15 grani è catartico nobilissimo il quale opera come di sopra senza alcuna
azione possessoria di manutenzione), mentre il diritto penale conosce la molestia o disturbo
lapo da castiglionchio, 42: il pegno se per pacto vi sarà entrato non
ma da ogni persona difendere, altrimenti il doppio di quello onde fosse fatta molestia
1585: 'garanzie per molestie '. il locatore è tenuto a garantire il conduttore
. il locatore è tenuto a garantire il conduttore dalle molestie che diminuiscono l'uso
dalle molestie che diminuiscono l'uso o il godimento della cosa, arrecate da terzi che
turbare profondamente. pallavicino, i-499: il recesso di spira colmò di molestia e
. e sopra tutti se ne commosse il pontefice. -dare, fare,
... chi cantando e chi sonando il corno, / vanno la notte atorno
tanta ne ebbe, si cercò di significare il grazioso, soprattutto in quel pudore,
p. maffei, 195: anseimo spinse il cavallo e comandò che al detto lepre
al detto lepre non si desse molestia, il quale, campato di tale agonia,
, 1-ii-231: ne'21 anni che durò il suo regnare giammai non dié molestia a'
zelo mal sonante in un vescovo cattolico il disertar dal suo posto per semplice antipatia
di santa maria, ii-142: scrisse il re di bareccancun che non mi desse molestia
... seppero prendere di fianco il nemico e dargli molestia. -riuscire
la mala coscienza. bembo, 10-ix-277: il caso di lorenzo vostro...
. nannini [petrarca], 233: il pensiero di tanti figliuoli mi cagiona una
grave molestia. tasso, 11-iv-520: il dubbio che movete è dubbio c'a me
sp., 24 (407): il cipiglio dell'innominato non gli dava fastidio
]. -riuscire sgradevole, urtare il senso estetico. selva, 3-38:
ogni armatore, nell'atto di esercitare il suo diritto, non oltrepassi talora i
al bastimento pacifico molestie e vessazioni oltre il bisogno. palazzeschi, 1-579: alla
ad altri non reca, anzi spesso il contrario, se quello di suo non se
l'estate per le mosche e per il molto grattar che si fanno con li piedi
boiardo, 1-52: vivendo nel fiume, il cocodrillo ha la bocca piena di sanguisuge
aperta, sempre volta al vento zefiro: il trochillo gli entra in bocca e levali
: de la quale utilità delettendose, il cocodrillo non fa a quello lesione né
importunare. cavalca, 9-34: facendo il patriarca abraam al grande e signore iddio
i suoi amici lo abbandonarono fuorché il petrarca, che lo sovvenne di danaro,
molestissimo). che suscita, con il comportamento, con l'atteggiamento, con
atteggiamento, con la presenza, con il modo di esprimersi, con un'eccessiva
erano troppo molesti alli monasteri; per il che gli abbati e monachi, desiderosi di
di liberarsi da quella soggezione, trovarono il modo, ricorrendo al pontefice romano,
v. per non esserle molesto, talché il mio silenzio è un testimonio dell'osservanza
corte dell'affare della vai- tellina era il cervello bisquadro di renier zen, ambasci
quand'ebbe sbevazzato un bicchieretto, / il molesto dottor la pipa accese. monti,
carducci, ii-1-55: tu sai quanto il nencioni è molesto e veramente nauseante quand'
: vietava [la siepe'alle galline il passo, / moleste avanti e più
8-65: frequenta [l'aquila] ovunque il mare e '1 fonte allaga, /
sentenza data, / per la sua morte il conficcare al legno. r. rosclli
giovene o fanciulla, / ciascuna a fare il male è falsa e ria: /
, / poi che la madre uccise e il sacro egisto / e che l'ultrice
la seta. cesarotti, 1-xlii-25: il metodo poi sintetico ed il tuono autorevole
, 1-xlii-25: il metodo poi sintetico ed il tuono autorevole de'primi maestri produrrà due
di difficoltà o di impaccio; che offende il senso morale o, anche, estetico
. bernardo volgar., 3-9: il vostro segreto e nascondimento dalle cose che
sol tanto favello. g. rucellai il vecchio, 3: giudico persona con
domestico essere cosa troppo molesta e fuggono il legittimo e onestissimo accrescere della famiglia.
amore, avere scosso / dal collo il giogo tuo molesto e grave. ariosto,
25-80: per tenerlo desto / gli punge il cor sempre un pensier molesto. guicciardini
pensier molesto. guicciardini, i-282: il pontefice e gli oratori de're di
;... quando bisogna ripetere il salasso oltre la terza o la quarta
della 'cattedra del carducci'e così vedemmo il poeta delle piccole cose allo stesso posto
molesto che in italia, dove tenevano il primo luogo di potenza e di autorità
di cumularle. -angosciosamente ossessivo (il pensiero della morte). s
1-63: attorno [l'anima porta il suo corpo, come molesto peso: non
muratori, 7-iv-422: quei che abborrivano il loro dominio, troppo talvolta greve e
. tasso, 14-600: mancherà tosto il cibo e non ci resta, /
chiusi in sì molesta / dimora, ove il digiun n'uccida e '1 tedio
moleste. fagiuoli, viii-174: che il tempo si rassetti s'è pregato:
le preghiere fur moleste, / perché il piovere, oibò, non è cessato.
quel che cristo aveva offerto con tutto il suo sangue grondante. e per non udire
). straparola, 8-2: appena il marito aveva aperta la bocca,.
che molesta fosse. -angoscioso (il pianto). storia di stefano,
luce, la fame, la sete, il caldo, ecc.). cavalca
. bernardo volgar., 3-5: il sole, overo la luce, per la
sete molesta. tasso, 8-26: il duolo ornai de le ferite crude /
nuda e sotto aperto cielo. buonarroti il giovane, i-465: aggravato egli da
ristette. fantoni, i-53: langue il bel volto fra moleste doglie, / qual
poscia tanto più lo stomaco, fanno il contrario le parti loro più magre,
quali, se non così bene contentano il palato, sono però assai manco moleste allo
giovanni... per andar predicando il verbo divino non temeva caldo né freddo,
molesto tempo. zefiro, xxxvi-239: fugge il verno via, lieta or nel mondo
sopravenne in questo mentre, essendosi acceso il fuoco nella polvere, bombe e granate
, data espressamente, che, cambiato il reggimento, la francia avrebbe tutelato dagli
a quelle di dentro, né è per il peso molesto alle mura.
. giordani, i-2-376: di che [il leopardi] sortì privilegio raro di evitare
molesto per le grosse e varie spese che il mantenerlo causava loro. 6
). nomi, 1-97: intanto il sol la polverosa chioma / nell'acque
acque salse a lavarsi scendea, / e il dì finia, che la molesta soma
livio volgar., 5-287: facesti il mare d'intorno a malea molesto e
contrario, sfavorevole (la fortuna, il destino). petrarca, 102-6:
lagri- mosa e mesta / per isfogare il suo acerbo despitto. boccaccio, vii-43
miei leggera e presta / in me dispensa il suo orgoglioso sdegno. di costanzo,
allora si fa più molesta se raddoppia il tedio con la sua lunghezza. giuseppe
" x36: son giunto a quel segno il qual s'io passo / vi potria
: questi aggiunti... rendono il verso vago, dolce e piacevole.
più corte. pea, 11-20: il discorso si stendeva oscuro e molesto.
: dentro la graziosa grotta... il molesto de l'odore, che usciva
= mola, macina). 'e arrivato il moietta'. bacchetti, 1-i-175: non
senza una strana, improvvisa tristezza, il ragazzetto dell'arrotino, il 'moletin'
improvvisa tristezza, il ragazzetto dell'arrotino, il 'moletin', cantare nel suo dialetto
come questa? coltelli? niente lavoro per il moleta? »... aggiunge
dolce (per lo più rame) il disegno da stampare sul tessuto.
dal fr. moiette (nel 1723 per il significato del n. 1 e nel
n. 1 e nel 1840 per il signif. del n. 2),
di notturni lumi. / l'un cura il dolce ovil, quell'altro mulge /
prese. citolini, 424: troverete il pastor porsi a sedere, chiamar i
bestiami, molgerli. garzoni, 1-168: il molger le vacche per studio da gentiluomo
le vacche per studio da gentiluomo, il cavar fossati per fatica da soldato.
anche assol. soldani, 1-4: il giuntato garzon bocia e divolga / tua
tua lingua molga / e se t'incurva il dorso e se t'inclina / il
il dorso e se t'inclina / il beverarti a vaso così lordo / un folle
3. locuz. molger e il becco: fare opera vana, compiere
garzoni, 7-457: de'quali si verifica il detto recitato da luciano dell'antico demonatte
antico demonatte, cioè che uno molge il becco e l'altro tien l'olla dal
nulla conosciute, e sono queste: il cardamomo e verde e rosso e nero,
cardamomo e verde e rosso e nero, il cinnamomo nero,... il
il cinnamomo nero,... il moli. mattioli [dioscoride], 403
. mattioli [dioscoride], 403: il moli ha frondi di gramigna, ma
radica nero, ma simile a latte il suo fiore: / moly lo chiamano i
moderne circi, quando seco non abbiano il moli preparato da un dio. d'
un uomo a morte più velocemente che il papavero o l'oppio.
frutti riuniti a grappolo. -anche: il frutto di tale pianta; il liquore
-anche: il frutto di tale pianta; il liquore che se ne ricava.
alcalini). bossi, 3: il molibdato, conosciuto sotto il nome di
, 3: il molibdato, conosciuto sotto il nome di piombo giallo di carinzia.
. fiorio, 352: se il cocitor non abbia de la pietra focaia o
di bario o di molibdeno, questo è il vostro termine od oggetto.
lente. -acido molibdico: acido in cui il molibdeno è esavalente, usato in chimica
pigmenti. bossi, 3: il molibdato... risulta dalla combinazione
. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione di elementi e
e due di acido molibdico, ponendo il mescuglio ridotto in pappa entro l'acqua
dieci parti d'acqua e facendo bollire il tutto per dieci minuti. è polveroso
o anche, la sua età, il suo ambiente; che è opera di molière
opera. carducci, iii-23-189: il goldoni con la sua riforma mirava specialmente
sara, rossanella, breppon), il cui frutto è utilizzato esclusivamente per
, delle uve da cui si ricava il famoso recioto amarone. sono le quattro
gratiae donis (1588), il cui fine era di presentare la questione
uomo alla grazia stessa: la volontà e il libero arbitrio dell'uomo si esercitano nel
temerità, ipocrisia'. gioberti, 1-i-364: il molinismo con tutte le opinioni affini è
ho niente da obiettare all'affermazione che il corneille per suo conto rigettasse la teoria
filosofica per sostenere, circa quel punto, il giansenismo contro il molinismo, che,
circa quel punto, il giansenismo contro il molinismo, che, a mio avviso,
/ porrei studio a far sì che il giansenista / non corrugasse il naso né
sì che il giansenista / non corrugasse il naso né i barbigi / arruffasse al passar
coll'altro; e solo differiscono in quanto il giansenista dà troppo alla grazia e il
il giansenista dà troppo alla grazia e il molinista troppo alla natura. b.
gli uni e gli altri non lasciavano il terreno legalitario, gli uni avevano ragione
v'è un'aria di regolamento grandissimo e il tutto è sulla forma di un monastero
. maffei, 10-i-217: che dirà qui il p. daniele? ecco gettato a
. b. croce, iii-32-139: il più rigoroso giansenista, il più vivace molinista
iii-32-139: il più rigoroso giansenista, il più vivace molinista, in quanto fa
giansenista né molinista; potrà dichiarare altrove il suo pensiero in proposito...
; che si riferisce, che riguarda il molise, i suoi abitanti; che
saggezza e nella sua povertà molisana, il dottor ingravallo... interrompeva talora
nelle città e in certi paesi, il sale molito si paga dalle 30 alle 70
registr. dal dizionario delle professioni per il signif. 1, 2 e 3.
disposizione del genio civile che ha segnato il destino di questi ultimi superstiti alla concorrenza
l'introito. piovene, 5-578: il capitale esistente [nel sud] rifugge
sotto all'edificio può alzarsi tanto da impedir il moto alle macchine, convien cessar dalla
macine sono assai pesanti da trascinare e il lavoro della molitura assai faticoso. sciascia,
luogo di abbattimento gli autocarri direttamente trasportano il sale ai centri di deposito e di
molla: coefficiente di proporzionalità che lega il carico al quale è sottoposta e la
quale è sottoposta e la freccia (e il valore reciproco, misurato dalla freccia sotto
o non lineare, a seconda che il carico sia o meno costante).
quella corrispondente al raggiungimento, in tutto il materiale, della massima tensione ammissibile.
l'altre cose e di regolare anco il moto conforme al celeste, ed è tale
stuparich, 5-462: una molla scattò sopra il nostro capo, un vibrare di fibre
vibrare di fibre legnose. « ah! il cuculo! » dissi con fastidio.
quella in cui la rigidezza cresce con il carico (e la variabilità può essere
forza contenuta nello stesso piano (ed è il tipo impiegato negli orologi, con l'
giuseppe da capriglia, 50: il fusello della ruota del suono sia come
magalotti, 21-22: cosi è necessitato il pendolo [dell'o- riuolo] dalla
colla chiave. la molla muove lentamente il rotismo dell'orologio. tramater [s
fissi l'albero e si faccia girare il tamburo o viceversa, la molla si stringerà
ch'era fissa, l'albero o il tamburo, questo farà forza per girare
di meccanismo a molla che ne determina il funzionamento (e conobbe larga diffusione a
c. e. gadda, 6-298: il padrone montò dopo, dall'altra parte
ammortizzatore per carri leggeri e funzionante secondo il principio della molla a balestra.
fra due superfici, serve per impedirne il contatto. galileo, 1-2-166: nella
sdrucire l'addome delle rane, ed estrattone il mesenterio, di applicarvi degli uncinetti,
più a passo costante, in cui il carico agisce secondo l'asse, provocando
rinforzare la rete metallica o il saccone del letto e per conferire
capecchio e stoffa, acciocché rendano elastico il sedere di essi canapè, sedie, ec
dessi, 7-194: poco dopo sentii il cigolio delle molle del letto di oreste.
corno anteriore della noce quando si alzava il cane, ed era liberata quando si
ed era liberata quando si faceva scattare il grilletto. carena, 1-136: 'molla
parti mobili. - pacco molle: il complesso delle molle di contatto di un
stanghetta di ferro che, incastrandosi fra il tallone e la costola, mantiene aperta la
di ferro, elastica, fermata lungo il dorso del manico e libera verso il
il dorso del manico e libera verso il collarino, dove essa ha il dente o
verso il collarino, dove essa ha il dente o risalto, che s'incastra
o risalto, che s'incastra fra il tallone e la costola per tener salda la
della corda del pozzo, nel quales'introduce il manico del secchio (e sostituisce vantaggiosamente
burbera, invece dell'uncino, assicura che il sec chio ad essa attaccato
pozzo'dicesi quell'anello spezzato che per il taglio lascia entrare il manico del secchio
spezzato che per il taglio lascia entrare il manico del secchio e non gli permette l'
, che, premuta, lascia entrare il manico della secchia o mezzina e poi si
che serve a chiudere o a distendere il mantice delle carrozze. carena, 2-210
restino tese a fine di tener fermo il mantice alzato. 'scaricare le molle'
'scaricare le molle'vale ripiegarle per abbassare il mantice. 7. dispositivo
, anticamente usate sulle navi per tenere il conto delle ore segnate dagli orologi a
rosso-azzurre mi scattano ai piedi di tra il pietrisco puntandosi alla molla delle cosce.
, 255: avvegnaché per tal mezzo abbia il cibo più agio... di
quindi è che, per chiarir bene il fatto, tagliato il capo a quattro
per chiarir bene il fatto, tagliato il capo a quattro altre tartarughe e scolatone tutto
capo a quattro altre tartarughe e scolatone tutto il sangue, ne apersi due dodici giorni
due dodici giorni dopo e vidi chiaramente il cuore palpitante e vivo. l. bellini
modo avvenire, vi fu chi tentò insinuare il contrario. magalotti, 21-30: l'
tener- velo a forza e a contrastargli il ritorno. f. gualdo, xl-188
supremo. ferd. martini, 5-33: il puc- cioni della legazione non si valse
che cercano di attutire gli urti fra il peso crudele del carro e i sobbalzi
o emotivo che determina e condiziona il comportamento; stimolo mnemonico. genovesi,
che se una molla ne spingeva avanti il corpo con freno, ce n'era
: beati i semplici perché per essi sarà il regno dei cieli. -atto
era una molla d'immancabile effetto, perché il conte rimaneva atterrito dallo scandalo che ne
... è magnifico e leva il mortale a sublimi concetti; ma se
esame delle singole molle, senza che il tuo pensiero rimanga fiso al gran tutto
, dove ella non sia, cresce il pianto dei mortali. b. croce,
di potere politico; strumento istituzionale attraverso il quale si esercita. alfieri,
inattive le molle del governo e tardo il corso delle leggi. -causa determinante
scendere all'esame di quante molle sorreggevano il trono ai dittatori letterari. idem,
tentativo per coordinare le molle che aiutano il moto progressivo d'un popolo.
due ingegni veneti, l'algarotti e il conti, che svolgonsi e operano nella
nell'aspirazione alla novità, rappresentano tipicamente il contrasto che è la molla di tutta
decimottavo. barilli, i-108: dopo verdi il teatro lirico italiano decaduto, tradito e
fuggiti dalle nostre terre e con essi il genio, l'ispirazione. -tema
l'animo umano sono l'utilità e il diletto. genovesi, 1-18: il dolore
e il diletto. genovesi, 1-18: il dolore... è la sola
, rendendo la verità attiva e benefica. il bello è la gran molla del vero
luppo del nostro spirito è il piacere ed il dolore, dobbiamo conoscere
luppo del nostro spirito è il piacere ed il dolore, dobbiamo conoscere quante cagioni si
fianco una qualche persona che avesse conosciuto il cuor dell'uomo in esteso egli avrebbe
di gloria. michieli vitturi, xl-265: il nostro interesse, che è la mola
una regola dall'alto togliere dal mondo il male, cioè spezzare la molla stessa
: egli [l'intellettuale] sapeva che il tiranno anche più rozzo e ingenuo ha
su questa molla per cercare di mediarne il po tere.
la molla involontaria, quella che dà il via al meccanismo. 18.
.). utensile usato per attizzare il fuoco, porvi pezzi di legno e muovere
dell'ariento] è affinato nella coppella, il cuoprono con una pezzolina bagnata e ispengonlo
forte al consesso perché sino a tutto il '99 le damigelle nobili prima di essere promesse
, e le attizzo con le molle / il fuoco sotto, fin che stride invasa
d'annunzio, iv-1-6: si chinò verso il caminetto, prese le molle per ravvivare
caminetto, prese le molle per ravvivare il fuoco / mise sul mucchio ardente un
. vittorini, 2-202: c'era il braciere acceso, in mezzo, e
pr. sp„ 33 (583): il fornaio, gl'intimò di non entrare
ha un paio di molle, tiene il ferro d'una freccia che fabrica.
tirava fuori agli occhi della folla / il moncherino di quel santo a molla, lì
... dove cleopatra, sopra il seno vasto come un guanciale irrorato d'inchiostro
nascondeva d'un tratto con tutta la palma il volto. -che è fornito di
manifesta aspetti alquanto diversi e contraddittori (il carattere, l'umore).
automaticamente. leopardi, i-420: il governo non può camminar da sé,
cauu- tela e circospezione. buonarroti il giovane, i-129: sarà un farle di
: dieci anni prima (1844) il niccolini aveva osato pubblicarne una imitazione [
]: e non è mica tutto il peggio che... potrebbe aspettarsi dall'
d'inferno ch'era pe'nostri padri il candido shelley. -da prendere o
, 2-14: o questa (disse il duca) è veramente / da pigliar
accaderebbe a chi volesse pigliare colle mani il fuoco. sicché questo proverbio significa che
ii-695: s'incomincia a temere che il re ne abbia combinata una da pigliarsi
del grammofono miagolante ci guarda ridendo attraverso il fumo della sigaretta. -essere
meno complicate, se sono come afferma il critico 'tutti meccanismi a molla',
, creda, non ne consegue che il lavoro dell'artista diventi 'facile ed ovvio'.
molle da fuoco]... il ferro è pur largo e fa molla,
si stringe l'oggetto: nella ripiegatura il ferro è più largo e fa molla
g. raimondi, 4-114: aprendo il cancelletto di ferro, rametti carichi di
, ultima discendente d'una galigai. il casato e la 'nobiltà'di leonora,
dalle torri come i turchi) chiamando il popolo alla preghiera. i dottori della
scrofani, 128: ciaschedun quartiere ha il paroco o mollà con i suoi viceparochi.
. ferrari, 3-320: pertanto libero il corpo degli ulema di rinnovarsi con proprie
agg. ant. debole, fiacco (il sapore del vino). palladio
., 11-14: è usanza di medicare il vino leve e di sapor mollaccio col
. specie di veccia che creéce fra il grano. = voce di area
dei fiumi torbidi, ove è difficile il nuoto. papini, 28-181: un anno
convertiti in caccia: e ponendo loro il fuoco al mollame tra le cosce di dietro
dossi, 3-30: quel mollame [il ragno] si avanzava sempre, senza
bencivenni, 5-190: bisogna di radere il capo e fregare... nella commissura
ed è propriamente quella che è sopra il fianco. nomi, 8-52: gliela
e mascella su cui presto si appesantirà il mollame della ganascia. 4.
zucchero] che quel sale che trovasi dentro il mollame o midollo di certa canna che
guglielmotti, 549: 'mollaménto': il mollare. = deriv. da
la vela a segno che pigli tutto il vento, si farà mollar l'orza davanti
farà mollar l'orza davanti fin che il carro d venghi in ponente e la penna
verbo tirare. baldini, i-805: il motoscafo rimorchiò l'apparecchio un breve tratto
tratto...; poi mollato il canapo, virò di bordo. bacchelli,
2-72: sulla riva di qua c'era il nostro campo... e attraccate
vederseli più da vicino. -mollare il (o un) rimorchio: staccarlo dalla
staccarlo. ibidem, 770: 'mollare il rimorchio': rendere indipendente il rimorchiatore dal
: 'mollare il rimorchio': rendere indipendente il rimorchiatore dal rimorchiato, e cioè:
senso generico si usa anche per 'lasciare il rimorchip'. -mollare in bando o
'mollare in bando', cioè tanto che il canapo, la vela o la manovra vada
alcun ritegno. viani, 10-274: il marinaio solo fa forza di vele e di
bando, terzarola la randa, ammaina il pollaccone, scia, dirotta la nave.
senso figurato di 'mollare', per indicare che il servizio, lavoro, oggetto, persona
scotte delle vele a poppavia, perché il bastimento, forzato dal fardello d'avanti,
, 549: 'mollare i remi': abbandonare il giglione sul fulcro allo stroppolo, perché
giglione sul fulcro allo stroppolo, perché il remo da se stesso si prolunghi sul
-mollare la barra: lasciare libero il timone, facendo procedere l'imbarcazione secondo
timone, facendo procedere l'imbarcazione secondo il vento e le correnti. guglielmotti
, 549: 'mollare la barra': allentare il ritegno alla manovella del timone, tanto
ritegno alla manovella del timone, tanto che il bastimento lasci di contrastare col vento,
manovella del timone di un veliero, sicché il timone stesso non opponga resistenza al movimento
tenevano piegata la vela, così che il grembo medesimo di quelle, pel proprio
ripartì. calvino, 3-146: -molla il sacco, brigante! -e s'avventò
-e s'avventò su un cavaliere strappandogli il maltolto. -disus. cessare di
premere. magalotti, 14-65: cominciò il medico del re a tastarmi l'uno
dita s'intirizziscono e tu ne perdi il contatto e molli anche un pochino,
d'improvviso le tende. pare che il nemico abbia rotto più a valle.
, alpini delle ore tragiche, per turare il buco! mollare tutto, le casse
: 'o commissario capo da politica. il quale, prevedendo 'na giornata fiacca,
, iv-98: era venuta a prendersi il carretto,... ma spine non
cattive nuove per hawthorne; pare che il redattore della pbsl non voglia saperne di
della pbsl non voglia saperne di mollare il prezioso titolo e quindi niente millennio.
mi vide diede grida di gioia mollando il divano per venirmi ad abbracciare e dirmi
, i-251: questi « mollò » allora il due-soldi. a. monti,
. gadda, 9-236: ricordò che il vecchio faceva sempre no, no, col
ferita). cagna, 1-168: il dottore, in un momento di collera,
... mollerei su montecitorio tutto il carico di bombe che risparmiai a schoenbrunn
aria e mollò alquante rocchette che fecero il leone stordire. marinetti, 2-iii-197:
avinio, 1-122: aveva indubbiamente [il vecchio] l'intenzione di parlarmi,
, i-248: canaglie! hanno rovesciato il pollaio! i pali dell'uccellanda sono crollati
dell'uccellanda sono crollati. ora assaggerete il mio bastone. in quanto a te,
. jahier, 259: è sempre il mio buon plotone di padri, affardellato
mai posizione. monelli, i-30: il prigioniero fatto dal tenente fabbro ha detto
detto che gli austriaci, prima di mollare il paese, hanno avvelenato il vino.
di mollare il paese, hanno avvelenato il vino. 12. lasciare solo
, faceva fin troppo bel giovanotto. il povero quantulumcumque gli stava dietro, non
stava dietro, non lo mollava quando il ragazzo batteva la campagna. pavese,
-in partic.: dare a qualcuno il segnale di libera uscita, di cessazione
boine, iv-277: infine t'acchiappano il pazzo vero e mollano allora, con
sempre andare ». e mi stringeva il bavero della giacca. « ma io ti
lavoro). loria, 1-93: il giovane... non volle mollare l'
crescenzio, 1-125: allora farà caricar il commito l'orza e tirarà il carro
caricar il commito l'orza e tirarà il carro d... a ponente libeccio
, 21-123: s'applicò nel luogo solito il calore. l'effetto quanto alla staffa
calore. l'effetto quanto alla staffa fu il medesimo che nell'altre, poiché da
fedele abitudine ai segnali e non ridiscutevano il proprio destino. e non pensavano a sorte
gnocco: ghioldi -in questa -mollan- dosegli il furore, ispaventato dio sa per che cosa
. d. bartoli, 4-2-300: il verno mollò e la stagione cominciò a
8-i-46: quando egli [romulo] seppe il suo nascimento non mollò mai di raunare
di guerreggiare contra amulio che avea tolto il regno al suo avolo. angiolieri, 40-14
.. tutto dì non mollano di lavarsi il corpo. niccolò del rosso, 210-4
boccaccio, 8-9 (315): il medico, che oltre modo disi- derava
rigore, si mollò un poco e il dì, aperte le carceri, li lasciavano
, 9-266: vedete che cosa ha guadagnato il nostro carlo x a mollare di rigore
l'allocuzione del papa. -ahi! il papa molla, lecchi, 12-139: alla
.. non vuol mollare e cedere il campo -come (nel migliore dei
24. ant. sprizzare, zampillare (il sangue). sanudo, xlix-137:
corner... se li molò il sangue da naso in tanta quantità,
manovra (e può anche avere espresso il compì, oggetto al quale si riferisce
vele, i remi, o altro, il cui nome va espresso o sottinteso nel
alla murata. dal loro nome deriva il vecchio comando: 'molla contre issa bugne
una mezza giornata a tira e molla. il barone faceva l'amabile, e il
il barone faceva l'amabile, e il reverendo, seduto in faccia a lui,
parimente alto non ti inibisca, te il tuo pudore lo molli in tanta malorsega
; a cagione di ciò dovè lasciare il chiostro e mollarsi a bando nella vita
nel brodo magro del detto savore molla il pane predetto. trattato delle mascalcie,
con essa la enfiagione, e guarda il cavallo venti dì. -intr.
rificco; egli me l'inforna, il pane, che non è mai punto rilevato
poc'acqua mollava di molto e metteva il gelo profondo nell'ossa. -intr
stropiccia, chi le molla con l'aceto il naso e le tempie.
nella corrente. gatto, 2-135: il fiume... va, ma le
. li. gadaa, 17-137: era il regno e la strategia del costone,
carducci, ii-3-210: e'fu scritto [il brindisi] in poche ore, parte
ore, parte in riccardiana, con innanzi il cod. del poliziano e a lato
svolgersi delle funi alle quali è assicurato il blocco di marmo che scorre sulla lizza
. d'annunzio, vi-322: il mollatore è l'uomo che sta al
uomo che sta al piro per tenere il canapo. 2. agg.
/... la molle acqua il duro marmo spezza. bandello, 2-59
bandello, 2-59 (ii-242): il gentiluomo... gli diede anco la
può intrider bene? morgagni, 232: il piccol tumore, mobile, molle,
ne le molli cortecce alcun ne sculse / il faretrato figlio di ciprigna / e di
. monti, x-5-69: tu, mentre il ferro al foco si fa molle /
: gli sembrava di avere ancora fra il pollice e l'indice la goccia molle della
cognazione, / così temperi insieme il molle e il duro: / da te
così temperi insieme il molle e il duro: / da te fatti contrari hanno
hanno unione. savonarola, 7-ii-334: il tatto dà iudicio del freddo, del
tatto,... sebben occupa tutto il corpo, tuttavia pare che principalmente risegga
. g. bentivoglio, 4-994: il ricinto del forte essendo composto di terra
: si lasciò baciare. avvertì dapprima il contatto delle labbra, poi una sensazione
io, sopportare l'acqua, fanno bere il vino puro, ma avendo anche riguardo
mettere dentro un molle di pane, il quale trae a sé la parte più focosa
bee; e più del molle nutrisce il duro. -che è privo di
, i quali, incontrandosi, perdono ambidue il moto, rifletta che non per questo
più rammollito e in parte liquefatto con il calore o intriso d'acqua, si può
mani. marini, i-287: mirando poscia il suolo, che per l'umidità del
intorno a le rimose / cellette spalma il molle luto, e spargile / di rare
14-38: trovano un rio più sotto, il qual diffonde / vivaci zolfi e vaghi
e vaghi argenti e vivi; / questi il sol poi raffina, e 'l licor
separandolo dalle minute arene; altre filando il riducevano in mollissimo stame. ariosto,
mollissimo stame. ariosto, 7-53: il suo vestir delizioso e molle / tutto era
drappi mollissimi, e porti addosso tutto il suo corredo, e non abbi rassettati
prima si fa più lavoro, ma il filo riesce meno unito e più floscio
all'incontro col fuso si unisce meglio il tiglio del lino e la scialiva che
di morbida ampiezza (un abito, il panneggio); che non è rigido,
giacomo, i-611: mise in testa il cappelluccio a tese molli, gli dette
un po'a destra, sulla fronte, il ricciolo naturale. d'annunzio, iii-2-72
capigliatura, i capelli, o anche il pelo, il vello di un animale)
capelli, o anche il pelo, il vello di un animale). proverbia
distesi e molli, gli occhi bianchi, il naso aquilino. nannini [olao magno
infocato / al labro tuo vo schiudere / il fonte mio segnato: / io colme
era facile raffigurarsi da tenen- tino bellimbusto il buon colonnello restori, coi baffi molli
, coi baffi molli sulle labbra e il cranio giallo tutto a bozze come la
come colto al matutino / è da sera il ligustro e il molle acanto. pigafetta
/ è da sera il ligustro e il molle acanto. pigafetta, 3-128: portano
, in tramiti diviso, / eravi il biondo croco, il molle acanto, /
, / eravi il biondo croco, il molle acanto, / la pallida viola e
molle acanto, / la pallida viola e il bel narciso. c. /.
: ecco d'edere molli tortuose / il buon padre leneo le chiome adorno. varano
sfornite zolle. arici, iii-21: il campo a poco a poco / biondeggerà
su'rivi sacri? ti rapisca il vento / de l'apennino, o molle
soffice muschio. pascoli, 187: il monte gragno molle di velluto. deledda
d'amor, che a coppie salgono fra il molle dei prati di viole e gelsomini
arici, ii-52: la molle rosa e il mirto... / compagne a
un pozzo e molte palme selvatiche, il molle e tenero delle quali pestandolo mangiavano
morte di teresa, volendosi porre sopra il monumento una lapide di bel marmo,
marmo, convenne scoperchiare esso monumento. il corpo di lei fu trovato incorrotto,
dure scuole / della triforme dea / [il mio cane] trae '1 molle piè
... canali cartilaginosi li chiamano il laurenti e pochi altri. ella è tonaca
, 9-112: tirato ch'egli ebbe il calamaio in faccia al professore, la
di collegio. bacchelli, 1-ii-32: il primo [colpo di corda] s'abbatté
più molli. calvino, 1-16: il polpo, unico tra gli esseri pescati,
: li polmoni, dove è tutto il mollissimo delle midolle e delle interiora.
ferita). zavattini, i-257: il coltello gli sarebbe penetrato nel ventre
goccia di sangue, c'è solo il taglio molle su cui la mano
aspetto fiorente, pieno, formoso (il corpo, le membra, con par-
dura / a se stessa e crudele, il molle seno / si squarciava. sansovino
aspre ritorte. chiabrera, 1-iii-112: il dioneo fanciullo, /... la
disperso e sciolto, / mosso dall'aure il molle avorio asconde / e gli amorosi
fiamme a i cori, / donna, il tuo vago neo, per cui pomposo
una saetta e l'arco, / cingea il molle fianco / forbito acciaro che l'
casti, i-2-269: indi, alzandole il bianco guarnelletto, / il tempierei di venere
, alzandole il bianco guarnelletto, / il tempierei di venere scoperse / e la
la fanciulla, per provar diletto, / il molle ingresso languidetta aperse, / e
pupille, tenue la bocca ed umido / il labbro, rosea la molle guancia,
, rosea la molle guancia, / il sen di latte tumido. foscolo,
pastose. bettini, 68: sotto il corsetto inturgida / con molli curve il
il corsetto inturgida / con molli curve il seno. tozzi, vi-822: la più
troppo tenera e molle, / [il dardo] parmi grave soverchio. c.
di un'arte plastica attenta a dare il senso vivo e delicato della carne viva.
come conosci la fanciulla dea, / che il puro ne scolpisci anco dell'alma?
i scultori / veston di molle giovinezza il marmo, / con l'armonia di belle
agli uomini ed a le belle giovani il vestire riccamente e con garbo e con
barba? tarchetti, 6-i-271: vi vorrebbe il pennello fantastico di grandeville per offrire un'
neonato). borgese, 6-42: il giovane padre idoleggiava il primogenito della famiglia
borgese, 6-42: il giovane padre idoleggiava il primogenito della famiglia, / roseo,
unapersona). rajberti, 2-153: il papa e i cardinali con facce molli
mi accorgo in questi giorni, lasciato il letto, di avere ancora troppo bisogno
, di lasciar passare le ore e il silenzio sui muscoli molli. montano, 1-286
sulle guance molli e fredde, avvertendo che il poveruomo pensava: « adesso sente la
non si trova in stato di erezione (il membro virile). pigafetta,
i pesci molli patiscono per natura grandemente il freddo, per aver la carne spogliata,
chiamano molli, i quali quasi tutti hanno il capo tra i piedi e 'l ventre
degli animali senza vertebre, così detti perché il loro corpo cede facilmente al tatto.
sedere, coricare comodamente; che impedisce il contatto diretto con una superficie rigida e
che invita al riposo, che concilia il sonno, che induce all'abbandono,
troppo infocato, f metter fuor non osi il piè. g. gozzi, 3-5-386
stare in luogo caldo, e falli il letto mollissimo che dorma bene.
. quieta e vera / pace riserbi il tuo molle tranquillo. 13. che
un saldo appiglio; che cede sotto il peso di un corpo che vi affonda
, soffice, friabile, cedevole (il terreno, il fondo marino, il letto
friabile, cedevole (il terreno, il fondo marino, il letto di un
(il terreno, il fondo marino, il letto di un corso d'acqua)
[rodomonte] dove è saldo [il fondo del fiume] e sa dove è
fondamenta di ogni fabbrica sono: trovare il vivo e il sodo; nei luoghi
ogni fabbrica sono: trovare il vivo e il sodo; nei luoghi pendenti cominciar dal
mare. gemelli careri, 1-i-176: il suo porto è grande, però mal
figliuoli la ce- remonia dello scavo. il terreno fu trovato molle e instabile,
molle con un cavo che poteva anche essere il principio della mia fossa. cassola,
. magi, 86: accioché [il terreno] non si venga ad intronare
] ha posto sotto la creta e il terren manco sodo: e così di mano
così di mano in mano ha fondato il molle sul duro e '1 duro sul
a. f. doni, 4-26: il paragone, che conobbe che vi era
). ariosto, 26-111: come il villan, se fuor per l'alte
fuor per l'alte sponde / trapela il fiume,... / chiude una
, i-254: s'awerti- sca che il muro che viene davanti alla faccia del cavallo
e in molli bronchi / d'oro inalano il sole, anche pei cionchi / gnomi
benché entro un ardor costante, / il solfo, col proprio acido fervente, /
tasso, 18-86: vien contro al foco il turbo; e indietro volto / il
il turbo; e indietro volto / il foco ove i pagan le tele alzaro,
di capelvenere; vi mira / dentro: il coltello taglia l'ombra molle. d'
vergin baciava i molli passi / talor il mare, a cui faceva scorta / candida
e membra istrane / voglio che facciano il mio strame. -poco rigido
pantera, 1-239: non sia [il compasso] tanto lento o molle
volte che l'abate zanella toccò in versi il tasto della politica, la corda
rosa. montale, 1-114: fuma il suolo che s'abbevera, / tutto d'
. del bene, 25: avea già il sol bel venti volte adorno / di
vermiglia uva e molle / sovra elsa il mio paterno e dolce colle. massini,
i. frugoni, i-6-145: frutto [il fico] che tutto imbalsama il palato
[il fico] che tutto imbalsama il palato, / tenero e molle, e
arbor gentil da palla amato, / il parnassico allor, l'aurato cetro,
, l'aurato cetro, / veggia il mirto odorato, il molle fico.
cetro, / veggia il mirto odorato, il molle fico. 17. tenera
: debbo io... spargere il sepolcro e ornarlo tutto, almeno di
mollissime erbe ed olentissimi fiori. buonarroti il giovane, i-9: qual più leggiadra
erbette molli d'un bel prato / movendo il lento piè, nutrire il guardo /
/ movendo il lento piè, nutrire il guardo / là dove rivo o fonte /
ove l'erba è sì molle e vago il fiore. varano, 1-533: povero
fiore. varano, 1-533: povero il mio torel! per te non torna /
uncibo). campanella, 4-450: il vecchio ha bisogno di molle, poco
masticarli. carducci, ii15- 77: il fratello suo, prode uomo, mandò arzagole
ma più saporose. stuparich, 1-434: il padre portava il cibo alla bocca con
stuparich, 1-434: il padre portava il cibo alla bocca con lentezza e inghiottiva
c. li. gadda, 6-320: il tipetto, e lui stesso il bion-
6-320: il tipetto, e lui stesso il bion- done, sguardarono a quelle polpe
la virtù ripo sto è il nostro bene. varano, 1-114: l'
facile e molle. arici, iii-45: il colle si dismonta e scende / in
, ii-142: giunto alla meta, e il suol tocco del piede, / più
atteggiare variamente. tasso, n-iii-874: il bello è un non so che di molle
si colora e splende, / e se il rigido imita / sasso la molle
vita, / palpito più possente / scuotegli il cuor nella serena mente.
mezz'aria, che non è né il colore realizzato nei suoi accordi precisi, né
maligno). landolfi, 8-150: il vero inferno è una cosa senza rumore
, teneramente affettuoso (lo sguardo, il sorriso, l'espressione del viso).
stesso pensiero. bigiaretti, 11-209: il sorriso di marta inganni era molle e
e zucchero. -serenamente abbassato (il ciglio). gatto, 1-113:
baci e spessi. arici, iii-473: il contegnoso e tardo / marito si tenea
molle amplesso. poerio, 3-95: il molle m'allaccia / nodo delle tue braccia
lusinghiero, seducente (la parola, il discorso, il significato che esprime,
(la parola, il discorso, il significato che esprime, il tono con
discorso, il significato che esprime, il tono con cui è pronunciato). -anche
chesa. la voce era molle ma il no era duro. serao,
i-873: parlava a mezza voce [il marchese] con una 'er
che la povera bal- ducci rendeva erede il marito d'una minor parte della sua
paro: / né men di quelle il gran petrarca suona. giraldi cinzio,
asprezza loro. tasso, 1-3: il vero, condito in molli versi, /
, / ruba ingegno rapace e, mentre il toglie, / de le fatture mie
si stima. martello, i-2-vi: il metro soverchiamente molle effemminava la gravità,
spicchi / di pindaro la cetra, o il molle suono / d'ana- creonte fra
spoglia dei verni l'arsura / freddo il campo a le piogge d'aprii.
doveva far dimenticare quanto aveva d'incompiuto il poema. de sanctis, ii-n-119:
vi-7: solitudine verde, ove canta il vento ne la tua musa, o teocrito
pascoli. tornasi di lampedusa, 181: il bersagliere leggeva i molli versi [di
me, in esso poema di dante il vario degli stili che egli dà a sua
commoventi, patetici (uno strumento, il modo di sonarlo, il tocco del
uno strumento, il modo di sonarlo, il tocco del sonatore). castiglione
idem, ii-78: tal seguita appresso / il vago concento / delle arpe d'argento
concento / delle arpe d'argento / il molle tremor. corazzine 4-54: oh
. foscolo, gr„ ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati giovani
(una musica, un suono, il canto di un uccello). dottori
ai limpidi ruscelli, / di che il molle susurro ancor mi suona / lieve agli
agli orecchi? poerio, 3-320: il molle suono che mi vien da l'
flora ornato. pisanelli, 165: il vino fu detto leone, soave limpido,
, ii-74: d'aleatico s'empie altri il bicchiere, / altri si fa portar
/ alle smorfiose dive fa piacere / il molle ed abboccato loretino. 29
, in partic., l'alba, il tramonto); pervaso da un
cesareo, 94: m'avviai lungo il fiume per la molle / sera e
l'anno moriva, assai dolcemente. il sole di san silvestro spandeva non so
nodosità moretti, 3-63: com'è triste il settembre che all'aprile, / al
di primavera. brancate 4-81: levando il viso con gli occhi socchiusi e lasciandosi
, ii-12-7: ieri a sera, seguitai il viaggio tra il vaporoso e magico splendore
a sera, seguitai il viaggio tra il vaporoso e magico splendore della luna, che
distesa della pianura del po, tra il verde della viva vegetazione, è più
, baluginante. gatto, 2-175: il generale s'aggrappò con le due braccia
). aleardi, 1-176: lungamente il guardo, / indagator de la beltade
indagator de la beltade, affisse / il cavaliero in quel novo e gentile /
/ leggiadria de le forme, e il crine e il labbro / tumidetto, e
le forme, e il crine e il labbro / tumidetto, e le molli
sui loro volti un effetto contrario. il volto di dorigo le si arrendeva, come
pallido, piacente e impreciso... il viso di emilia, invece, così
... i colli / che vagheggia il tirren fertili e molli. marino,
e molli, / dove del tebro il mormorio risona. v. villani,
mite refrigerio al caldo; che concilia il riposo durante il calore del giorno (
caldo; che concilia il riposo durante il calore del giorno (l'ombra).
bre molli usate, / e cuopre il volto della madre antica / sotto le
-placido, tranquillo, ristoratore (il sonno). molza, 1-294:
molza, 1-294: sparso a terra il bel ceruleo lembo, / potrai con
potrai con l'aura, ch'ivi alberga il colle, / seguir se- curo sonno
-che induce al riposo, che suscita il sonno. betteioni, i-223: il
il sonno. betteioni, i-223: il pargolo subisce / della canzon materna il
il pargolo subisce / della canzon materna il molle incanto, je lento s'assopisce.
afflusso di forze, sia politiche per il rinnovato appoggio degli stati e delle classi
33. che spira lievemente, blandamente (il vento, la brezza); mite
ninfa gentil, molle e dolce aura / il tuo favonio. tasso, 10-63:
, indizio prenda / che non sia lunge il lido. passero, 6-12: il
il lido. passero, 6-12: il bel concento / dei vaghissimi augelli all'aura
cangia, orrendo a dirsi!, il bel zaffiro / dell'italico cielo; in
l. gualdo, 1149: spuntava il dì sereno; non aleggiava vento /
non aleggiava vento / sulla spiaggia che il flutto batteva molle e lento. pascoli,
acqua). zavattini, i-218: il treno rallentò: rasentava le risaie dalle
che s'imbeve di luce, rischiara il viso. vittorini, 1-77: anche questo
, 40: morte, che passi per il ciel profondo, / passi con ali
, / con gli occhi aperti sopra il triste mondo / addormentato. sanminiatelli,
pianura sterminata nell'agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli
1-619: le colline del chianti orlavano il panorama con molli onde lunghe, sparse
d'ulivi. gatto, 1-68: il silenzio teme / di muover foglie, in
291: sogno la baia più molle che il sole / più caldo illustra; di
/ più caldo illustra; di sotto il suo cielo / fammi vivere, in
36. sciolto, disinvolto, spedito (il passo, l'andatura). -per
29: guardisi se nelle guerre [il principe] è stato strenuo e valente,
delicati e molli eunuchi, / mitrato il mento e profumato il crine, / va
, / mitrato il mento e profumato il crine, / va del mio scorno
: per farsi veder ne'tornei sovra il generoso destriere con ondeggiante cimiero ogni molle
agenti affacendati a raccogliere d'ogni banda il fior delle belle e inviarlo al reale conservato-
maledicenti, né i rapitori non possederanno il regno di dio. 5. agostino
. tasso, 17-16: non sudò il molle sotto l'elmo ancora, / né
, / né ma- tutine trombe anco il destaro, / ma da gli agi e
177: assonna la pigrizia, e fame il molle / ed ozioso converrà che soffra
che si svolge fra gli agi, il lusso, i piaceri, le comodità,
di impegni pubblici, tanto da rendere il corpo fiacco, pigro, la personalità
; voluttuoso; beato, spensierato (il modo di vita, i costumi,
: tale... fu della servitù il comincia- mento, perché gli uomini già
, 14-77: come essa, lasciando il caro amante, / in altra parte il
il caro amante, / in altra parte il piede avrà rivolto, / vuo'ch'
vider da la grave soma / scarco, il domaro e i piacer vili e molli
, 1-339: son l'aure e il sole pe'felici e i molli / riposi
1-ii-82: rimprovero / l'inerzia, il folle / fasto insoffribile / e il
, il folle / fasto insoffribile / e il lusso molle. poerio, 3-85:
i ventagli di penne di pavone, il molle costume orientale, i tappeti vellutati
pindemonte, ii-151: più molle gira il secolo e più molli / con esso
, di animo vizioso e corrotto (il modo di presentarsi, di comportarsi,
l'oro, / favolosa memoria, il pensier folle? / se in quel
se in quel secolo molle / vivesse il rozo mondo in rozza spoglia, /
-che manca di convinzione, fiacco (il sentimento religioso). reina,
individuo. -ant. che esprime il concetto di mollezza, dissipazione, fiacchezza
., 3-60: mai non sia ozioso il servo di dio, avegna che,
-per estens. che ha per scopo il puro divertimento; faceto (un componimento
i-25: a sostener la dolce poesia / il genio e la ragion si affaticare,
di opere letterarie e poetiche, trascurando il rigoredegli studi scientifici. buonafede, 1-8
periodi poetici lunghi? ma orazio li faceva il doppio, e pindaro il triplo:
li faceva il doppio, e pindaro il triplo: se i molli italiani non ci
trar del regno effeminato e molle / il caro amante. trissino, 2-1-169: l'
molle. poerio, 3-481: sentiano il freno tuo risole molli, / che l'
eccita la sensualità (l'atmosfera, il clima di un luogo). forteguerri
molle e di gentile / che infiacchiva il lor animo virile. tarchetti, iv-57:
, carnale, lascivo, sensuale (il desiderio, la passione, uno sguardo
. soranzo, 25: tali versò bestemmie il fier nemico / da le immense caverne
io dico, / svegliando ne la donna il molle affetto. bruni, 89:
ancor, con amorosa arsura, / il guardo e '1 riso altrui molle e lascivo
... / né men zenone e il portico d'atene /...
. mazza, iv-78: forse fermo il tuo cor negò legarsi / nei molli modi
molli, specialmente quelli degli uomini ove il desiderio improvviso della preda appariva e spariva
la turba errante or non estime / il molle ingegno mio, non me n'adiro
eccita la sensualità (la musica, il canto, con partic. riferimento allo stile
sono oppressi e guasti e inintelligibili sotto il lusso dei trilli, dei gorgheggi, delle
voce [di una melodia] entra il lamento impotente, il molle, l'umido
melodia] entra il lamento impotente, il molle, l'umido. 47
serra, ii-514: non canta già [il pascoli] a piena voce, con
elle sono più lunghe, tanto più fanno il numero non pur veloce, ma molle
, 5-iii-217: quella maniera di pronunziare il 'cha, che'ec. come il 'chaleur'
il 'cha, che'ec. come il 'chaleur', il 'ja, je'ec.
, che'ec. come il 'chaleur', il 'ja, je'ec. come in
je'ec. come in 'jamais', il 'ge'e 'gi', 1''s', i
's', i due 'u'differenti, il dittongo 'eu'e altre simili tenerezze dell'i
natia sua stella / si volge, e il molle vaneggiar de'sensi / mira con
. linati, 16-166: a scorrere il volume delle 'haydine',...
qua e là vi si senta ancora trepidare il settecento colle sue brevi ansie e la
); lento, misurato, armonioso (il ritmo del passo, un movimento)
nievo, 9-86: lavò la pioggia, il vento / terse la pietra infame;
donzelle e dame / molle vi striscia il piè. cantoni, 410: il moto
striscia il piè. cantoni, 410: il moto lentissimo dei fianchi delle ballerine aveva
al seno. pavese, 10-85: il suo corpo segreto cammina a quest'ora
per strada / col suo passo, ma il ritmo è più molle.
si distende prona sopra la tavola. il molle di cotesto atto, che
terre / dove si sfa di tenerezza il cielo / e van femmine molli bilanciando /
-dovunque, / mi trapassò di gioia il tuo pensato / aspetto. -che
più [prende] dell'acqua, [il cavallo] sarà sanguigno, tardo,
-che ha i tratti infantili (il volto). 'tasso, 9-27
, / d'arme gravando, anzi il lor tempo molto, / le membra ancor
atteggiamento); spento, esangue (il colorito). -anche per simil.
di convalescente. bigiaretti, 10-13: il molle pallore di gianni, attraverso i
, iii-3-72: mescete, o amici, il vino. il vin fremente / scuota
mescete, o amici, il vino. il vin fremente / scuota da i molli
barlume di malinconia... e colse il momento per dirgli di nuovo che suo
, anche, cautela, circospezione (il passo, l'andatura); stentato
. -lento, pacato, indolente (il modo di gestire). pirandello,
. -appena accennato, lieve (il moto di un oggetto, di un
pascoli, 1221: la luna bacia il cipressetto fosco / che con un
muschi e capelveneri / la voce roca dentro il tibur- tino. ^ 4.
molle / altri legge sonetti e posa il fiato / or sull'unquanco, or sulle
, miagolante. -flebile, fioco (il verso di un animale); affiochito
. timido, impacciato (la parola, il discorso). pulci, 4-81:
cesena. -mite, benigno (il destino, la sorte). filicaia
galera. ferd. martini, 1-i-32: il n., toscano e molle come
molle. di costanzo, 1-204: il papa, che, come era nell'altre
che non era tanto gran cosa, essendo il principe suo nepote spronato dalla gioventù.
. pucci, cent., 18-67: il comun di firenze non fu molle,
fu molle, / ma, come il franco messer gian bertaldo, / allor
l'orecchio de'governanti e più superbo il cuore, formarono parecchie giunte, una
molli e neghitosi. battista, vi-4-42: il pensier della patria è pensier molle,
tasso, iii-133: meglio sarebbe certo il non infermare; ma poi che l'
ministri. -sprovveduto, impacciato (il modo di fare). bernari,
. niccolini, ii-20: snudarlo [il ferro] / in questa molle età
-molle di collo: che non mantiene il collo diritto, ma ha tendenza a piegarlo
. grisone, 1-12: pian piano il farete [il cavallo] voltare da
, 1-12: pian piano il farete [il cavallo] voltare da man destra un
. idem, 1-69: s'egli [il cavallo] ha il collo molle da
s'egli [il cavallo] ha il collo molle da man sinistra e duro dalla
da infermità non è impedita, negare il latte a'propri figliuoli, conciò sia
caro che, passata alle seconde nozze, il volle sempre seco, adoperando ogni cura
(una persona, l'animo, il cuore). boccaccio, i-415
ariosto, 19-20: quando angelica vide il giovinetto / languir ferito, assai vicino
per disusate porte, / che le fe'il duro cor tenero e molle. v
figlia; / ella mi sedurria, se il core avessi / arrendevole troppo e reso
cose; / se molle e tenero / il core avete, / amorosissime / donne
138: ch'io viva ancor, morto il mio bruto? io viva / vedova
poco di piangere, raffrena un poco il tuo dolore. bruni, 372: la
bruni, 63: armò d'orgoglio il sen, di sdegno il viso, /
d'orgoglio il sen, di sdegno il viso, / ma fu in quel
.. /... fa che il grado di cublai ti rammenti; /
puro, verecondo e delicato che è il femminile, « tessere gentile e puro »
pea, 7-36: si lasciava portare, il padrone, dal molle sapore della fede
molle sapore della fede quasi all'unisono con il sentimento della ragazza ulivastra.
. francesco da colle, lxxxviii-11-640: il forame lor cola / isperma sangue merda
: ah come al giovinetto / corse il gran foco in tutte le midolle! /
midolle! / che tremito gli scosse il cor nel petto! / d'un
brutto e molle d'acqua vanne / tra il foco e i sassi e gli archi
9-151: senza asciugarsi con la mano il sudore che gli pioveva dalla fronte per
e tutto molle, ubidì a cristo il quale disse: seguimi. vasari, 4-i-114
e sparsi stavasi facendoli biondi al sole, il quale con razzi fiammeggianti li rasciugava.
me, dove debb'io / volger più il piede a seguitarti, o caro,
e stanco. tasso, 6-44: il fero argante, che se stesso mira /
/ reca ed ha molle di sudore il volto. foscolo, iv-317: vedeva
con gli occhi fuori dell'orbita, il dottor leh- mann, samuele lehmann,
indi, alle prime gocce, / baciarti il viso molle / su cui sbatton le
relazione. metastasio, 596: molle il volto, il sen bagnato, /
metastasio, 596: molle il volto, il sen bagnato, / dorme steso in
destriere, tutto molle d'acqua, il quale sbuffando e scuotendosi scorrea per l'
verun lavoro, dei quali abiti tadornò il padre e la madre nel suo sponsalizio:
la sofferenza di lei non avrebbè patito il molesto di tal frigidità. b.
umidi sprazzi e di salata schiuma / il ciel vedemmo rugiadoso e molle. boterò
. tasso, 9-87: come vede il ferro ostil che molle / fuma del sangue
le vesti di leucoroe, molli per il sudore, furono dalle damigelle esposte ad essere
/ spegner la sete e farsi specchio il rio. metastasio, 1- ii-41:
con l'acqua,... e il segreto si è questo, che la
la vorrebbe essere mantenuta molle quattro mesi il manco. vasari, i-89: andandolo consumando
. vasari, i-89: andandolo consumando [il porfido] a poco a poco con
di pioggia o di altri liquidi (il terreno, l'erba, ecc
prati molli. magalotti, 23-245: il mio fattore veniva da una gagnaia che è
da una gagnaia che è qui sotto il prato. l'accesso è breve, ma
nuvol di morbi infetto; / e il meriggio a'bei colli / asciuga i
cadde. onufrio, 233: il terreno era verde di muschio, molle d'
molle d'umidità pascarella, 1-242: il sole fiammeggiante uscì dai monti facendo brillare
rugiada. barilli, ii-14: tutto il terreno, che nel giorno della battaglia
-che ha le fibre impregnate di umidità (il legno). dante, 44-32
di me. cavalca, vii-146: il fuoco malagevolmente s'appicca alle legne molli,
sostanze fertilizzanti; ferace, ubertoso (il terreno). imperiali, 4-96:
dure / cui fa di negra polpa il molle ammanto / in nessun membro suo
gonfio di pianto (gli occhi, il viso, e anche, con uso
per dolor più fermo / porto umido il pecto e molle il viso. giusto
fermo / porto umido il pecto e molle il viso. giusto de'conti, ii-50
ii-50: altri possedè et io piango il mio bene, / che in acquistarlo tanto
3-105: scema e mitiga tutto / il tempo, è ver, né sempre
è ver, né sempre è molle il ciglio, / né sempre è l'alma
, rientrò nel sacro chiostro, ripigliò il suo abito e maria sparve. cesarotti
ii-13: era l'alba; e molli il viso, / maddalena e l'altre
i'diverrei beato, / cangiando in gioia il mio doglioso stato, / ch'or
iii-377: molle già era divenuto [il drappo] delle sue lagrime. nannini [
. a. chiesa, lvi-504: il molle al pianto mio sasso...
/ tra quei ch'ordì natura, il più bel velo. tozzi, iv-499:
-con metonimia: che bagna di lacrime (il pianto). /. andreini
che verdeggiassero. zeno, xxx-6-182: il molle pianto / (tenerezza mi fa
m'ingombrano, / pensieri funebri / il cuor m'opprimono, / gli occhi mi
di limpida voce. -inumidito (il naso di animali). s.
che le piumose / orecchie giovanili e il molle naso [dell'asino] / tanta
(un luogo, l'atmosfera, il clima). -anche: ricco di
; acquoso, acqueo (l'aria, il vapore). — umore molle:
secco vapore. de jennaro, 93: il ciel con le sue negre nebie
a me dispiacque, per esser il verno tutta molle e fan
varano, 1-34: l'aurora, umida il crin di vapor molli, /
: cara piccola giusini, oggi è il dì 11 di febbraio, l'anniversario
trovar nessuno. comisso, 12-159: il foro romano sotto un cielo molle di primavera
-umido, freddo, malsano (il carcere). cellini, 1-128 (
ascolta, luca, or che ne viene il bello: / aver rotto una gamba
le petecchie e la moria; / uno il molle, la nebbia o '1 tramontano
contrario di secco. baldini, 12-23: il molle di quella pioggia e il brutto
: il molle di quella pioggia e il brutto di quel fango se li risentì nelle
prima. tasso, 15-3: gli accoglie il rio ne l'alto seno, e
3-7: su la molle sponda / vede il bel rio moltiplicati i fiori. caraccio
lieto arno lo riga e fende [il piano], à e quinci e quindi
de mori, 122: doglioso il bel fiume / ch'onora i toschi colli
'1 rezzo estivo, / lungo il tranquillo rivo. lemene, i-327:
su la sponda. -per antonom. il molle seno: il mare. tasso
-per antonom. il molle seno: il mare. tasso, 15-12: altre
/ e da essi e da'rostri il molle seno / spumar percosso in queste
/ sarà per me come si coglia il frutto, / e come a galla de
come a galla de la tepid'onda / il biondo olio mollissimo vaneggi.
n. villani, i-6-154: perché il molle umor seco noi muova [il
il molle umor seco noi muova [il cristallino] / intorno al continente ei s'
, 10-269: v'ha in esso [il nervo dell'orecchio] un ammirabile provvedimento
pe- roché dopo alquanto se ne divide il tronco in due rami, l'un
chiocciola, e d'essa massima- mente il più intimo girellino; e tal era necessario
del moto e del tremore che rende il suono in passando per essa. baldinucci
congiugazioni, de'nervi;... il nervo uditorio più molle, provvede alle
hanno altra divisione e sono queste: il gesso, la pomice [ecc.]
percezioni, le sensazioni (unorgano sensorio, il cervello). c. i.
questo idioma la 't'molle conserva pure il suo posto, in quello si muta
saranno gli accenti, cioè l'acuto, il grave, il circonflesso, il lungo
, cioè l'acuto, il grave, il circonflesso, il lungo, il breve
, il grave, il circonflesso, il lungo, il breve, l'aspirato,
, il circonflesso, il lungo, il breve, l'aspirato, il molle,
lungo, il breve, l'aspirato, il molle, l'apostrofo, la virgola
lor [gli ortografi] s'aspetta il modo del puntare, di cui n'ha
discorrendo degli accenti e dichiarando qual sia il grave, l'acuto, il circonflesso,
qual sia il grave, l'acuto, il circonflesso, il lungo, il breve
grave, l'acuto, il circonflesso, il lungo, il breve, l'aspirato
, il circonflesso, il lungo, il breve, l'aspirato, il molle,
lungo, il breve, l'aspirato, il molle, l'apostrofo, la virgola,
di esplosione e di fruscio e nel quale il fenomeno vibratorio è gradualmente progressivo.
, quando resta stracco e snervato, tra il termine del flusso e il principio del
, tra il termine del flusso e il principio del riflusso. -vento molle'
bemolle. -chiave molle: che abbassa il valore di altezza delle note.
gaio quando parlava in publico e, sentendo il padrone innasprir la voce e uscire per
): levò poi dal taschino de'calzoni il coltello, col fodero tutto fradicio,
e sta colle gambe in molle tutto il giorno! pirandello, 7-69: il
il giorno! pirandello, 7-69: il nerbo, per le nerbate, glielo procuro