l'oggetto, questi in qualche modo il dipingono. tommaseo [s. v.
volgar., 1-1 (13): il re oete possedeva grandissimo ragunamento di tesoro
grandissimo ragunamento di tesoro e così posseduto il concedette alla memorata guardia. s. agostino
le provincie memorate,... il termino dell'imperio fu mutato e tornò addietro
per aspetto e per maturo / senno il nobil concilio ha di più grave /
avesti; e sì ti punge / anco il dispetto di recar non viste / quasi
. che ha la funzione di conservare vivo il ricordo; commemorativo. gioberti,
, 1-i-116: per fuggire ozio, il quale di trista memorazione de'suoi danni l'
a parma e gli successe di persuadere il duca di uscire finalmente in campagna;
; e gli sarebbe riuscito di spignervi ancora il duca di mantova, memore delle ruine
, 490: ad ottant'anni dura ancora il rammarico di non poter contemplare nel memore
suo 'pinini'. d'annunzio, iv-1-275: il ministro, memore d'aver guadagnate alcune
. martini, 5-43-'nel sorriso onde il vecchio luigi accompagnò la offerta di farmi
memorie suggestive; atto a serbare vivo il ricordo di eventi memorabili (unluogo, un
memori alture di gavinana'. * il memore serto nuziale ': che si rammenta
cantù, 2-4: maggior bellezza acquista il lago dopo svoltata la punta della cavagnola
d'impero / fece deserto, et il deserto disse / regno di dio.
porpora e dame in guardinfante / vide il roseo crepuscolo lungo i viali errar, /
superbe attuta; / dona i pensier che il memore / ultimo dì non muta.
v.]: 'dona i pensier'che il memore / ultimo dì non muta '
4-424: perchè non volentieri ragguarde- rebbero il loro nudrito, scampante per uscita così chiara
volgar., 5-261: là menò il consolo il suo esercito e, senza memorevole
, 5-261: là menò il consolo il suo esercito e, senza memorevole battaglia
, 1-320: l'arte di narrare il vero... dee prima sapersi
prima sapersi che l'arte di narrare il finto,... affinché, dal
. settembrini, 1-214: nella camera il deputato giuseppe massari disse memorevoli parole ai
e ritiene con tanto diletto e stupore il lettore. = comp. di
/ che gli fa l'uso e il buono o rio costume. guicciardini, 2-10-60
sua. meliini, 2-16: ebbe [il granduca cosimo] una profonda memoria e
, qualche cosa che prendeva fórma seguendo il ritmo del vostro sabre, come un'ima-
un orecchie di dietro alla memoria, il quale è grande come quel dell'asino.
rovescio andar gli lascia / e proprio il colse sotto la corona, / de
testa gli fascia: / ne la memoria il crudo colpo suona. michelangelo, i-158
sì diversa mena / che la memoria il sangue ancor mi scipa. petrarca,
l'aspra memoria, / più che il presente danno, oggi m'attrista. dottori
è oramai una grande memoria storica per il popolo francese. a. boito [
la mente in parte adombra e turba il ciglio. bellori, ii-193: la terza
d'una età passata, egli lasciava che il sole lo folgorasse alle spalle.
pulci, 14-19: poi che morto hai il traditor ribaldo, / vogliam, per
italia, pareva avere rivendicato a dante il vanto d'ottimo cittadino in tal guisa
vi sono, è degno di memoria il concetto di una damigella che porta un vaso
azioni di zaccaria è degno di memoria il divieto ch'ei fece ad alcuni mercanti
della sua memoria. loredano, 1-51: il fanciullo nerone, figliuolo di germanico,
di germanico, parlò in senato e rapì il cuore per l'orecchie degli ascoltanti,
orto, / m'è stato sempre il pianto per mia boria. s. carlo
. n. tasso, ii-558: il che soleva far il duca guido baldo
tasso, ii-558: il che soleva far il duca guido baldo di felice memoria,
memoria. vallisneri, ii-132: anche il lodatissimo lister, grande insettologo ed amico
e della prussiana reggia- caserma di federico il grande di sodomitica memoria. -con
6. dono destinato a conservare vivo il ricordo o a testimoniare l'affetto e
dalla memoria che ne segnò di suo pugno il medesimo p. simone in fronte d'
dolorosissima. foscolo, xiii-1-49: se il lord alto commissario non le avrà spedite
in tutte le memorie delle cose vedere il padre sedere prò tribunali e non solamente
prove dell'incorruttibilità del cielo, mette il non trovarsi, secondo le tradizioni e
tradizioni e memorie antiche, che in tutto il tempo passato alcuna cosa se ne sia
nelle sue memorie della guerra passata che il principio di questa calamità nascesse da alcuni
alcuni colonnelli, i quali, reggendo il corno sinistro dell'esercito, furono i primi
vilmente la fuga. mascardi, 94: il re filippo ii, principe di parti
o segno emblematico, destinati a perpetuare il ricordo di personaggi illustri o di avvenimenti
i-589: non gli fu posto sopra il sepolcro memoria alcuna. sansovino, 4-12
, con un quadro di marmo: il quale fu senatore di molta stima ne'tempi
. dispositivo di un elaboratore elettronico mediante il quale vengono registrati, conservati, modificati
memoria: allo scopo di precostituire per il futuro (quando se ne avrà bisogno
e non sarà possibile procurarselo altrimenti) il ricordo documentato di determinati fatti o atti
, di uno o più testi con il rito proprio della deposizione dibattimentale (cioè
caso delle parti personalmente), quando il giudiceritenga tali testi indispensabili e preveda che
salvo che la legge disponga altrimenti. il giudice peraltro deve ricevere con giuramento la
dal primo capoverso dell'art. 357 il presidente o il pretore può esaminare un
capoverso dell'art. 357 il presidente o il pretore può esaminare un testimonio anche prima
alle originarie domande di merito (secondo il vigente codice di procedura civile, il
il vigente codice di procedura civile, il qùale vorrebbe che la trattazione delle cause
di combinazione fra l'acido solforico e il cloruro di calcio in soluzione acquosa,
soluzione acquosa, da cui si forma il gesso solido. tommaseo [s.
fa tra l'acido solforico concentrato ed il cloruro di calcio in densa soluzione,
, 227: — pretto sul labbro il gallico idioma / mi suona. -gran miracolo
, / chi 'l potrebbe raccontar? / il cavallo mezzo morto / così prese a
lui che, quando fa bene, il fa per miracolo. cialdini, lx-2-178:
miracolo respirasse. brusoni, 4-i-76: il quarto [vascello incendiario], condotto da
per un miracolo. e puoi appendere il voto alla madonna. d'annunzio,
madonna. d'annunzio, iv-2-1199: il vigore, l'ardire, l'eleganza,
rinnovavano e rinfrescavano a miracolo in me il senso della vita. palazzeschi, i-239:
. pananti, i-124: chiuso era il cubicolo e il cenacolo / da un
, i-124: chiuso era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta
: non son due mesi che a cesana il padre / ha scampata a miracolo la
l'è squagliata e noi qui, aspettando il miracolo. -attendersi miracoli da
un antico schioppo di famiglia -rispose gravemente il giovine che ci avea meditato sopra assai
sibille, e nella fronte rugosa il balenìo continuo del monte tabor..
mai fatto guardia né sentinella alcuna; il parlar di trincerarsi era udir raccontare miracoli
quello che del palagio dell'aurora scrisse il santo vescovo apollinare. pindemonte, ii-236
non averlo perduto. -fare il miracolo di maometto: prendere un'iniziativa
(con riferimento alla tradizione secondo cui il profeta dell'islam andò verso una montagna
caso, come suol dirsi burlando, il miracolo di maometto, quando, chiamata
nel- l'istesso modo ancora non venendo il miracolo a trovar voi, potete voi
voi, potete voi andare a trovare il miracolo, retrocedendo con l'immaginazione tutto
miracolo, retrocedendo con l'immaginazione tutto il tempo che bisogna. -fare,
miracoli. della casa, iv-255: il prefato magnifico mi ha fatto intendere che
quando si tratta di far leggi per calmare il vile interesse nell'animo de'cittadini e
/ ché ne'sodi miracoli far suole [il grano]. i. guicciardini,
belli. b. davanzati, ii-518: il mandorlo si semina e traspone come il
il mandorlo si semina e traspone come il pesco. se vuoi che e'faccia miracoli
facci i miracoli, che non sono il primo che s'innamori. c. dati
tutti i cittadini, che quasi per miracolo il riguardavano [torello], con lunga
bandello, 1-6 (i-95): il santo frate, tutto a questa diabolica
ne le spalle e, rimirato alquanto il porcellio per miracolo, come averebbe fatto
/ che fa sempre colui ch'ha il capo duro, / che dentro a sé
a. casotti, 1-4-38: voglio udire il parer de'miei scolari, / che
di fondatezza e di attendibilità. buonarroti il giovane, 9-575: screditando questa /
ne ha, o ne usurpa, il merito e i vantaggi. 18
scandaloso, hanno anche ragione di tirarne il profitto migliore. -acer. miracolóne
allegri, 70: lascerete di farvi il più sfoggiato mira- colon del mondo,
sputato, vomitando la collera indigesta, il seguente sonettuccio sgraziatello. = acer
miracolosamente. boccaccio, i-io: miracolosamente il suo unico figliuolo mandò in terra da'
miraculosamente. ariosto, 34-69: ruotando il carro per l'aria levossi / e tosto
aria levossi / e tosto in mezzo il fuoco eterno giunse: / che 'l vecchio
portò in mare. delfico, ii-119: il creduto figliuolo d'una lupa miracolosamente scomparve
scomparve dal mondo come elia e divenne il nume quirino. manzoni, pr. sp
405): « e m'ha detto il signor curato, che vi facessi coraggio
di sollevarvi subito e farvi intendere come il signore v'ha salvata miracolosamente...
padri miracolosamente. grazzini, 2-205: il giorno poi, trovato lorenzo, ridendo insieme
claudio di guisa] ottenne poi sempre il primo luogo di riputazione tra i capitani
di pericolo. palazzeschi, 1-59: il tempo è bello e sereno, e il
il tempo è bello e sereno, e il novembre sembra continuare miracolosamente un maggio interrotto
c. e. gadda, 6-i-99: il balducci, miracolosamente ignaro, scese dal
10-47: allungavo la mano per raggiungere il piatto e buttarlo in terra, ci
tutti sulla banchina e si sentì finalmente il tintinnio segnalatore del treno, stefano stava
segnalatore del treno, stefano stava sbirciando il paese antico che sporgeva miracolosamente sul tetto,
è -quasi regale. ho rinnovato miracolosamente il vittoriale. -fortunatamente, finalmente.
: avvertono i teologi essere ben diffìcile il poter con franchezza decidere che l'estasi o
. it., ii-21: agramante mette il fuoco a parigi e rodomonte vi entra
e rodomonte vi entra solo e vi sparge il terrore. parigi è salvato, perché
san francesco, perché le basta indagare il concetto che se ne fece il medioevo.
basta indagare il concetto che se ne fece il medioevo. -sostant. gioberti,
. panigarola, 2-240: benedetto sia il dio d'israele, che solo indipendentemente
un po'scemata. che importa? il santp è più che mai forte,
inviolabile tabernacolo. -per anton. il miracoloso: sant'antonio da padova.
mondo vien per sua splendida antonomasia chiamato il miracoloso? -che è,
benedetto. d'annunzio, iv-1-607: il parroco bagnò il dito nella saliva e
d'annunzio, iv-1-607: il parroco bagnò il dito nella saliva e toccò i piccoli
, ii-311: solo dal discorso, che il miracoloso giuseppe imboccava ai fratelli per esser
. leggende di santi, 3-205: era il più miracoloso fanciullo che mai nascesse nel
/ occupata sempre ella era / in lodare il primo sposo, / come un uom
. conosceva la lingua latina... il professor branda, lodata al conte padre
lingua greca. carducci, iii-9-116: il trovadore mira a fare un bel lavoro artistico
strofe: in questo meccanismo gentile e sottile il trovadore è miracoloso. landolfi, 8-167
): essendo già quasi per tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno di
, mentre che noi stemmo insieme, il vecchio nella corte fece l'assiuolo.
fiero e crudo: / quei del paese il chiaman no- ceronte / e io il
il chiaman no- ceronte / e io il nome suo così conchiudo. / suso le
questo così miracoloso tumulto di genti, il duca dimandò i suoi capitani se ancora
giovinetto. montale, 2-25: ora chiedi il paese dove gli onagri / mordano quadri
dei pavoni. soldati, vii-160: vedendo il laido vecchietto [dell'albergo] che
-straordinariamente coraggioso. ariosto, 13-7: il qual poi che far pruove in campo
iii-283: si tastava la tasca dove aveva il vaglia bancario, non ancora riscosso.
: certamente la veste è bella, ma il saio è miracoloso e il groppo d'
, ma il saio è miracoloso e il groppo d'oro tirato, che lo fregia
dieci libre, fa stupire qualunche signore il vede. varchi, 7-4: che de
al sol l'occhiuta coda / spiega il pavon con molto ardor di loda,
terreno). jahier, 239: il suo progresso [del montanaro] sarebbe
corsini, 9-53: apollo poscia, il mio fratello amato, / in succhi
2-58: dove trovate voi in tutto il mondo uno edifizio simile [alla cupola del
alcune fabriche antiche miracolosissime, come fu il palagio di gordiano imperadore. d.
antichità. boccaccio, viii-3-25: finì il lavorìo di tanta bellezza e sì magnifico
sette miracolosi lavorìi, li quali in tutto il mondo essere allora si ragionavano. n
miracolosi edifici del mondo, non mettendoci il culiseo romano, sono manco di sette
un soldato scamiciato con pochi sterpi accende il fuoco tra quattro mattoni per il suo
accende il fuoco tra quattro mattoni per il suo caffè. 6. che
refettorio cheti se ne stavano a contemplar il miracoloso e famosissimo cenacolo di cristo con i
le sono miracolose. caro, 12-i-72: il guidiccione è tutto vostro e attende a
leonello da carpi,... il quale [quadro] fu miracolosissimo di colorito
. gori però non piace nella strofe il bottari, 3-1-17: viene al boccaccio
sorprendente, io lessi aprendo a caso il libro: 'poeta e ministro '
quel verso miracoloso, io lessi tutto il dramma. sinisgalli, 6-12: cartesio.
pensiero). redi, 16-v-116: il pensiero de'primi tre versi è mira-
di tenerezza e di poesia, e il passaggio da me fatto dalla gioventù alla
quale mi tenne per così lungo spazio il cor sano. pascarella, 2-444: soltanto
: soltanto dopo che la giustizia ebbe il suo corso su le natiche di maometto
su le natiche di maometto ho lenito il dolore di lui con un unguento miracoloso
. caro, 12-i-144: ebbesi il legno miracoloso che non brucia, e
. pavese, 3-7: sappiamo che il più sicuro -e più rapido - modo
che non m'aspettava. -fare il miracoloso: ostentare presuntuosamente e inopportunamente atteggiamenti
esso bailo. gemelli careri, ii-220: il mirakor ha la soprantendenza delle stalle.
balbo da pasignano, xvii-269-8: sicome il caciator lo tigro prende, / quando
16-v-26: 'mira- tore '. il vocabolario spiega * che mira 'e cita
ondeggiante su una superficie liquida; talvolta il fenomeno può presentare la sola immagine capovolta
nebbia, particolarmente al mattino, essendo il tempo in calma e tranquillo: specie
c'invitava a raggiungerla, proseguivamo animosi il cammino. tramater [s. v.
taluni a certo fenomeno di ottica, il quale consiste in ciò che, sotto qualche
una vasta ed arida pianura sembra che il suolo venga terminato all'orizzonte da una
. zena, 3-141: oh! il sogno orientale! / esso pur svanì come
, ricordata negli antichi romanzi cavallereschi. il fenomeno del 'miraggio 'era attribuito
della fata. gozzano, i-379: il caldo provoca i miraggi, scompone l'aria
quel nimbo di vischi e pungitopi / che il tuo cuore conduce / nella notte del
conduce / nella notte del mondo, oltre il miraggio / dei fiori del deserto,
picchio verde. piovene, 9-69: il varco, non largo, correva tra due
all'orizzonte traslucido su cui pareva disegnarsi il miraggiod'una città. -visione allegorica
tre fiere), in questo miraggio il pensiero di dante... ha
gli hanno dato [a miraggio] il senso di illusione della mente, e noi
occhi. de roberto, 1-380: il miraggio che l'aveva affascinata, la
abbandonati i correlativi falsi teorizzamenti e inteso il socialismo in questa sua efficace realtà formatrice
a oscure inquietudini porto, / che il mio dono non eri. jahier, 2-7
) nessun miraggio di fama potè avvelenare il concetto religioso della poesia che mi aveva
religioso della poesia che mi aveva inculcato il mio maestro di liceo, fedele romani
sventato col suo pennacchio in testa dietro il miraggio della corona d'italia, capitava
: l'africa, l'egitto, il nilo, il deserto: fra sei mesi
, l'egitto, il nilo, il deserto: fra sei mesi ci sarò.
lucini, 1-117: dicono che il 'paesaggio'/ sia uno * stato
dossi, 3-1 io: nel rasentare il gran miraglio della sala, gricciolai scontrandovi
, xxxv-n-705: là 'nde però s'acconcia il mi'fin core / in divisar di
. 'miraglio 'altresì deve chiamarsi il fenomeno di luce riflessa dai bassi vapori,
e poi qualcosa sarà; e qui finisca il ripetuto mirallegro del matrimonio vostro. alfieri
voglio / ch'oggi ti porti a dare il mirallegro / a cornelia. manzoni,
come l'aveva passata in que'guai: il lazzaretto diede opportunità di far parlare anche
: mi hanno detto che voi siete il sopracciò delle feste livornesi...
attendevo meno da voi e ve ne fo il mio mirallegro. verga, 2-57:
. ilia taceva. viani, 13-452: il parentado e il vicinato stordirono la puerpera
. viani, 13-452: il parentado e il vicinato stordirono la puerpera con i «
1-i-328: si diffuse in mirallegri per il bell'aspetto, 11 modo come lo
e butterata che veniva giusto per fargli il mirallegro ed anche per rammentargli le benedette
caso, per trarne un presagio; il fissare l'attenzione, a scopo divinatorio
nebbia, particolarmente al mattino, essendo il tempo in calma e tranquillo.
cucinato e servito in mirrause (il pollame, la selvaggina).
, torte che, s'egli aspettasse il carnovale o la corte di roma tutta
che andava per punirlo, rifuggissi appo il miramolino d'affrica. = dallo
, 407: è ottima erba nel prato il trifoglio... pessima erba è
trifoglio... pessima erba è il miramulo. domenichi [plinio],
18-28: ottima erba nel prato è il trifoglio, poi la gra- mignia,
mignia, e la peggiore di tutte è il miramulo. = probabile corruzione del lat
). giusti, 3-74: il governo [di toscana], levato di
che sia la più miranda cosa né il più terribile animale al mondo.
g. stampa, 66: lodate il valor vostro alto e mirando, / ch'
una miranda vision: di nizza / il marinaro / biondo che dal gianicolo spronava
trenta marchesi. monti, x-2-189: il ciel, che a più mirande e
a più mirande e peregrine / prove il chiamava [bonaparte], all'alto
con miranda / copia che fe'morir il seme ingrato. -che è di
. pindemonte, ii-471: un nume, il qual di santa / scenda vergine in
... avvegna che in alcune parti il candidissimo corpo coprisse, di quello non
, 9-28-3-112: tanto si avvezzò a tenere il capo alto e gli occhi miranti di
, 15-15: dall'odore hanno preso il nome [le pere] mirapie.
. idem, inf., 28-123: il capo tronco tenea per le chiome,
/ ma poi che 'l viso mira, il colpo arresta, / quasi sdegnando sì
mirandola oggi in fronte, gli leggeva il commesso peccato. tasso, 2-36: mira
'l ciel com'è bello e mira il sole / ch'a sé par che n'
se bianco discerno / per nevoso candore il freddo suolo, / sembra il latino
candore il freddo suolo, / sembra il latino abitator del polo. martello, i-2-7
? / -miralo! nella destra ha il ferro ancora. botta, 5-173: pietosi
beltà fugace / ti membra, e il giorno dell'eterna pace. carducci, iii-4-26
7-146: felicita vestì ancora una volta il suo abito bianco. lo mirava in
non meno che 'l canto dell'altre il dir di costei piacesse loro. c
quella mia / nemica, che mia donna il mondo chiama. serdini, 1-200:
mirando a l'arii, / io vidi il sol che poco avea a gir longe
/ che iva con cento piè radendo il suolo. condivi, 2-53: ha
15-48: drizza l'altera testa e il guardo gira / l'altissima giraffa intorno
virtù. leopardi, 260: sporse il capo, e con la vista intesa
l'uscio, innanzi a quello / vide il topo. carducci, iii-4-208: il
il topo. carducci, iii-4-208: il capitano calvi -fischiavan le palle d'intorno
spada, pur fiso al nemico mirando'/ il foglio e 'l patto d'udine
bella e chiarissima lampa / ch'illustri il mondo d'una seconda luce, /
mirare occhi infermi. arici, ii-318: il guardo / fra tarme 11 mira e
/ fra tarme 11 mira e testé il vide in soglio. d'annunzio, iii-1-249
. petrarca, 13-6: i'benedico il loco e 'l tempo e l'ora /
vedere spera. boccaccio, v-101: vidi il palido giovane me con tutto lo 'ntendimento
: di sì belle figure è adorno il loco / che per mirarle oblian la cena
.. alto la gabbia, onde, il sereno / del ciel mirando, il
il sereno / del ciel mirando, il vigilante servo / sorger veggia e cader
fra rispetto e fra vaghezza / mira il frigio pastor con luci intente. forteguerri
amo è più deserto, i campi e il cielo / desioso mirando; e poi
guardatura amorevole come è quella che fa il gatto al topo, sicché, per non
a volo. d'annunzio, iv-1-14: il suo sguardo, nello specchio, si
pratolini, 9-1141: egli le manteneva il fiammifero davanti al viso. -che
onor gli manchi parte / e, se il può, da mirar non si diparte
sì mirando in quelle, / mi prese il sonno; / il sonno che sovente
, / mi prese il sonno; / il sonno che sovente, / anzi che
sensualità, che 'l marito fusse come il predicatore bello fra sé medesma disiderava.
quanto è bello! / quanto è soave il non udir d'intorno! / qui
ch'io ti mirai, / fu il primo di mia morte. forteguerri, 28-29
luce. ungaretti, viii-23: grido / il grido, sola, del mio cuore
doglia manda fuore, / mai potessero il dolore, / ch'io patisco, terminare
, se desiate / serbar la libertà che il ciel vi diede, / bendatevi le
i servi, strugge: ed è il spesso mirarsi con la sua donna.
parola par troppo osa, / posponendo il piacer de li occhi belli, /
inchina. / mira in fra tutti il tuo cattivello / miser poeta messer tondello
. laudi sacre popolari, 494: mira il tuo popolo, / o bella signora
anonimo, i-613: guardando la fontana, il buon narciso / de lo suo viso
spiriti animali lasciano di rappresentarne all'anima il predominante fantasma e di agitarla colla passione
déstati al fine, emenda, / il grave error. più non soffrir che
amor. pirandello, 8-583: poi il lume fu riacceso su quel triste desco
la donna mia. tasso, 6-44: il fero argante, che se stesso mira
ogni pregio mirerassi altero, / ovunque il mondo adorerà miei regni, / e faran
rupi di granito, / senza che il cuore all'alto e all'infinito / con
, / e più vigor mostra il men forte sesso. testi, i-260:
tonde / lambir a gara della diva il piede. pa'scoli, 66: da
contrade, ove miraro / dei mio signor il risoluto ingegno. filicaia, 2-1-31:
tutte le nazioni nella gran tempesta agitate il sereno pacifico di questo soglio. niccolini
1-485: alza lo sguardo / e mira il nazareno, il vero figlio / di
sguardo / e mira il nazareno, il vero figlio / di dio vivente. aleardi
aleardi, 1-74: cui fu spento il poter de la pupilla, / forse perché
da le superbe altezze, / dove il genio si leva, avea mirato / in
in che, prima che pensi, il pensier pandi. fiamma, 1-178: ovunque
che serra / de la pigra vecchiezza il peso greve, / che già mira
peso greve, / che già mira il sepolcro e pende a terra? v.
in tale / stato m'ha posta il mio debile ingegno: / che non pensando
/ che non pensando errar, né il fin mirando, / troppo amai cieca il
il fin mirando, / troppo amai cieca il mio fratello e argia.
acerba / d'un eucalitto, ne mirava il sole. pascoli, 76: o
fia quel giorno / che, mirando il fuggir degli anni miei, / esca del
del pari utile. non mirasse solo il presente ». s. carlo borromeo,
di qualche valent'uomo, non basta il mirarla e giudicarla bella o impararla a
suoi vizi. molineri, 1-65: mirava il sacerdozio coll'occhio dei primi fervidi credenti
da l'un de'lati mi combatte il core. idem, par., 13-46
quella fama egregia, / ond'ha il tuo ceppo in terra eterna vita, /
tu se'che aggiungi d'ogni laude il colmo. foscolo, sep., 42
mira / dopo l'esequie, errar vede il suo spirto / fra 'l compianto de'
rendite, sono poche città che le mettano il piede innanzi. crudeli, 1-144:
/ per mirar chi fra i tre fa il quarto e pende. leone ebreo,
mira che cieco abisso, e come il cielo / le belle faci d'ogn'
la reggia / l'ora attendea che il bel giustin giungesse, / mira che
la sua vita naviga sollecita / verso il mistico porto. -in partic.:
spunti, o si schiari de la notte il bruno. g. c. croce
/ s'a l'opre de la mano il cor si mira. 9.
e stima. segneri, 1-33: il temerario mira verisimile il male di cui sospetta
, 1-33: il temerario mira verisimile il male di cui sospetta. p
m. doria, 393: in brieve il timore, dall'amore disgiunto, costringe
cesari trionfanti sono stati divorati dal tempo ed il poco che resta di essi è.
. s. foscarini, li-2-544: il duca di mantova si mira come abbandonato
a quella plebe bassa: / vuole il fellon, non gli altri, porre a
a morte. caro, 5-4: il giudice, mirando a la passione o a
a ragione. caporali, i-75: dannato il secol brutto, che sol mira /
piange e sospira! botta, 5-220: il generale lannes, il quale non curandosi
, 5-220: il generale lannes, il quale non curandosi né di governo, né
per amico né per nemico, ma secondo il loro commodo mirano le amicizie e le
persuadevate non esser esercito in africa, il quale ardisse di mirar appresso il mio
, il quale ardisse di mirar appresso il mio, co 'l qual vittorioso averei
, viii-182: chzranowskj avrebbe dovuto passare il ticino e mirare lodi con tutte le
levarà [l'onestà] per dare il primo buondì allo specchio... ella
questo dei sali un dì, questo è il tuo scudo, / mirati, italia
di mirto, profumata, ignudo / il petto... eh abbassa vergognosa
petto... eh abbassa vergognosa il ciglio. carducci, ii-10-172: anch'io
dice apparecchiato nella camera, e di tirare il campanello... e di mirarmi
ai petto si mira, / è il gran chiròn, il qual nodrì achille.
, / è il gran chiròn, il qual nodrì achille. idem, purg.
per lo disio del pasto che là il tira, / tal mi fec'io.
fuor del porto esser si mira / il comito e spirare il vento sente, /
si mira / il comito e spirare il vento sente, / altissime le corna
durillo, composto l'unguento, medicò il suo padrone, il quale il dì seguente
unguento, medicò il suo padrone, il quale il dì seguente si mirò quasi
medicò il suo padrone, il quale il dì seguente si mirò quasi del tutto
sguardo al bel sembiante, / arriva il colpo dalle luci al petto, /
più profondo. 17. rivolgere il pensiero o l'attenzione a un termine
/ ne segua al fin, dove il poeta mira. patrizi, 1-i-247: que'
. gir. soranzo, lxxx-3-12: il più delle volte [i tedeschi]
14-129: se al foscolo pare sublime il giurar d'una chioma, non so
ne'suoi 'sepolcri'. mazzini, 55-25: il popolo d'inghilterra mira al futuro:
popolo d'inghilterra mira al futuro: il governo d'inghilterra rappresenta il passato.
futuro: il governo d'inghilterra rappresenta il passato. de sanctis, ii-7-239: avrebbe
sanctis, ii-7-239: avrebbe voluto [il gervinus] che la letteratura avesse mirato
carducci, iii-16-364: vero è che il fantoni mirava a un impiego in napoli:
. svevo, 5-33: arrivò [il signor aghios] al compartimento cui aveva
, quasi volesse inferire che solo mirino il proprio comodo. -in relazione con
non minacciare, se non giustamente, il capitano, ma non minacci a vuoto
convenevolezza. de sanctis, ii-7-15: il poeta [silvio pellico] non mira
quello cui tutti miravano, a modificare il mondo. -impers. ferd
ranno di allettare e dilettare e trattenere il popolo, perché la felicità, alla
mira ad altro se non a fare che il reo da voi condannato abbia scampo.
i-26: stimando che altro non mirasse più il suo ragionamento che di far disarmare il
il suo ragionamento che di far disarmare il re e di ridurre in piena libertà
principio religioso. carducci, iii-24-161: il razionalismo giacobino, mova o da montesquieu
per contatto. barilli, i-147: il teatro che era tutto spensieratezza e passione e
nostri aitar mirassero a levante donde è il principio dello moto. ramusio, iii-89
dello moto. ramusio, iii-89: il vero e proprio polo non si può
sopra dal cielo de l'ovato verso il corno de la stessa facciata che guarda il
il corno de la stessa facciata che guarda il giardino, dove sia posto endimione.
-tr. soderini, i-26: il corno della luna che mira tramontana,
arma da fuoco o da getto verso il bersaglio; metterla nella posizione necessaria affinché
bersaglio; metterla nella posizione necessaria affinché il proiettile colpisca il segno (e,
nella posizione necessaria affinché il proiettile colpisca il segno (e, in partic.
l'operazione consiste nell'allineare la mira; il mirino e il bersaglio); prendere
allineare la mira; il mirino e il bersaglio); prendere la mira, aggiustare
); prendere la mira, aggiustare il tiro. salvini, 16-122: tosto
, prender la mira 'è affissar il solo occhio destro lungo la canna e
colpire. carducci, iii-4-190: contra il nemico brulicante al piano / e lampeggiante
, 6-i-496: spiano contro di lui il mio fucile, non miro, lo colpisco
loro, nell'altezza del cielo, è il destino che mira a me e mi
e mi saetta. sarpi, i-2-71: il re fu costretto componer le cose di
ii-249: antica l'arte / onde vibri il tuo strai, ma non antico /
: a tanta nostra guerra / manca il nemico che ci miri al cuore. e
, mirò al capo della taciturna e scagliò il colpo. barilli, 1-66: gli
dello strumento, prolungato, passi per il punto stesso. tommaseo [s.
mirar gli animi fura / m'aperse il petto / e 'l cor prese con mano
: « mira, mira: ecco il barone / per cui là giù si visita
e sul camino / lascia rose sanguigne il piè divino. 24. locuz
tasso, 14-551: se non mira il ciel con occhi torti / l'opre
uno / sapea de l'altro, e il mira bieco e torto. caimo,
d'ogn'accidente fanno inquisizione, mirando il tutto con occhio bieco e con volto
mantenimento. desideri, lxii-2vi- 57: il debà, come che era della stirpe degli
thibet, avea sempre mirato di malocchio il defonto cinghes-khang. -mirare da lontano,
oriente l'imperiai sua sede, consumandovi il resto di sua vita, contento di
tutto mirava con buon occhio, e così il disonore chiamava galanteria, la disonestà buon
che di nostre parole / curi. girone il cortese volgar., 133: non
cautela. bembo, 10-iii-119: già il successo del re carlo e la natura
/ per forza di demon ch'a terra il tira / o d'altra oppilazion che
ha sofferta. tasso, 3-64: il capitano, / poi ch'intorno ha
i suoi discende. -osservare attentamente il mondo o l'ambiente circostante.
, la quale si dimanda mirasole per il voltarsi che ella fa sempre verso a
turchesco, e in lombardia mirasole, quantunque il vero mirasole sia l'eliotropio. 0
: 'euphorbia helioscopia'... il nome di elioscopia o mirasole indica la proprietà
che ha di voltare l'ombrella verso il sole. 4. calabr. scorzonera
silvia, in cui pareva si fosse illividito il pailore
quegli infortuni. botta, 4-274: il cardinale con la copia e la gravità
e eziandio solamente usando in chiesa, essendo il frate colà da un canto, non
sepolcreto inseguiti dal ciotolino del mirbano, il quale, essendo un vetro d'orologio,
briciole lui, ma aveva anche infranto il vetro della teca. = etimo incerto
). jahier, 101: il pero gigantesco mai scalato fino in vetta
non pochi si mette in uso. significa il numero di dieci mille ed anche un
minacciato da'fulmini della scomunica fino sovra il suo letto matrimoniale, federigo continuava a
possenti dei cavalli / che per tutto il giorno / fremettero nelle vaste / macchine
dire per moltitudine indeterminata; ed era il massimo nome numerale che i greci avessero
torgli più di quattro miriadi di grano il giorno, delle otto che il padre
di grano il giorno, delle otto che il padre per distribuirsi ciascun giorno assegnò:
alla cuoca quanto ci fanno pagare le legna il miriagramma, ché suo padre le dà
metri. cattaneo, ii-2-287: il metro moltiplicato per dieci, per cento
agrarie, stradali e geografiche, cioè il decametro, l'ettametro, il chilometro
, cioè il decametro, l'ettametro, il chilometro, il miriàmetro. gioberti,
, l'ettametro, il chilometro, il miriàmetro. gioberti, 1-iii-293: facendo
sempre in numero rilevante; hanno il capo munito di antenne, di occhi semplici
, la più nota delle quali è il tamarisco. -anche: il tamarisco stesso
quali è il tamarisco. -anche: il tamarisco stesso. simintendi, 2-224
fr. colonna, 2-228: era ancora il sparto, overo mirica, overo aspalaro
4-2-2: come 'l sol le stelle, il mare, i fiumi, / l'umil
il pino, i fiori, il giglio,
il pino, i fiori, il giglio, / cosi tutti mortai francesco
virgulti e le mirici suole / ergersi il pin ch'ai ciel s'estenda. tasso
. c. durante, 2-294: il frutto della mirica domestica adoprasi in cambio di
mattioli [dioscoride], 117: è il mirice volgarmente conosciuto; nasce appresso alle
all'acque che non corrono. produce il frutto moscoso, come ancora il fiore.
. produce il frutto moscoso, come ancora il fiore. -grasso di mirica o
pascoli (e per lo più ha il significato di canto ingenuo, umile, semplice
le edizioni si susseguivano e ad ognuna il poeta aggiungeva una noticina per chiedere scusa al
quante myricae sulle prime ci tardano il passo! sono basse le più, terra
ora meschine » e, per il n. 2, panzini, iv-441:
simili a quelle del cipresso. il pascoli, togliendo dal verso virgiliano (egl
arboree, che comprende tre generi (il più noto dei quali è la mirica)
non fa nulla, predispone e preordina il tutto. petruccelli della gattina, 4-424:
v-2-218: nessuno si saziava di ammirare il successo insperato al quale aveva contribuito e
. luzi, i-70: tace / il mare delle vostre ombre al mio piede
ferveva negli animi loro l'idea mirifica, il fanatico appetito delle terre da spartire e
una voce mirifica corse fra i soldati: il re ha dato ordine di tornare alle
scenografici, solo lusso della bottega, il bibliotecario amerebbe nascondersi come all babà nella
ladenarda, che non ha potuto sopportare il suggello mirifico carducciano, torna a ridere
acquistar puoi. de roberto, 1-173: il ballo della contessa vannitelli,..
.). pasqualigo, 2-111: il mirifico amore e la veemente benivolenza,
finito: dell'illusione mirifica restavan solo il ricordo e il rimpianto. lucini, 11-
illusione mirifica restavan solo il ricordo e il rimpianto. lucini, 11- 261
iii-7-73: di mirifici liquori / rorando, il tempio riempié d'odori. c.
; ma per me, ignorante, dico il vero, fu il liquor mirifico,
ignorante, dico il vero, fu il liquor mirifico, quello che mi fece più
mio capezzale. e ciascuno mi porta il suo farmaco mirifico. idem, iv-2-241
copricapo. marotta, 1-183: rivedevo il decaduto don ciccio,... quando
decaduto don ciccio,... quando il suo mirifico bastone sfrondava farfalle.
da cui apollo è accompagnato, è il mirifico tiratore de'carri di giunone.
è quella del poeta alfredo jarry, il mirifico autore di 'ubu roi '
in una sera lontana tra montparnasse e il quartiere latino. = voce dotta,
la tacca di mira per permettere il puntamento della canna. -mirino a
a croce per inquadrare e centrare il bersaglio a grande distanza con un'
imbracciato un fucile, un piede avanti, il viso sul calcio, l'occhio al
coda, lo teneva discosto di tutto il braccio. l'animale s'attorcigliava come un
? ». chiese continuando a puntare il mirino.
landino [plinio], 540: il miriofillo, e quale i nostri chiamano
e con molte foglie: onde ha preso il nome. nasce ne i pantani,
: sono de'paludi e ciò sono il gionco e le maniere sue,..
e le maniere sue,... il miriofillo, l'ippolapato. mattioli [
. mattioli [dioscoride], 585: il miriofillo è un gambo tenero e solo
del finocchio, onde s'ha preso il nome. spolverini, xxx-1-102: spunta fra
) / l'antico millefoglie, ergendo il fiore, / quando soave a noi favonio
scenze molto dure, rotonde, bianche, il più delle volte diverse e prive
domenichi [plinio], 29-4: il mirmècio, simile nel capo alla formica
simile nel capo alla formica, ha il corpo nero distinto con certe macchie bianche
[plinio], 640: mirmecióne ha il capo simile alla formica. il ventre
ha il capo simile alla formica. il ventre suo è nero con macchie bianche
, alle quali taluni procurano non solo il nutrimento, ma anche il domicilio (
non solo il nutrimento, ma anche il domicilio (con partic. riferimento a
in partic., insetti), il cui ciclo vitale e le cui abitudini
e cp£xoc; 'gradito, accogliente'; il significato del n. 1 è registr
delle piante da cui le formiche ricavano il nutrimento. = voce dotta,
magno volgar.], 5-20: il mirmicoleone è un animale piccolissimo, nimico delle
. girolamo volgar. [tommaseo]: il mirmicoleone, ch'è dalla parte dinanzi
per conto degl'insetti qualche locusta e il mirmicoleone. bettini, 1-336: il satellite
e il mirmicoleone. bettini, 1-336: il satellite inviò il suo lungo capillizio ai
bettini, 1-336: il satellite inviò il suo lungo capillizio ai miei occhi, che
quell'imbuto di raggi, pericoloso come il vortice del mirmicoleone. = voce
per l'intervento prodigioso di zeus, il quale in tal modo procurò nuovi sudditi
, 15-2 (289): patroclo, il quale menoe seco nella detta schiera tutta
ottimo, i-501: in processo di tempo il signore della città la fece riabilitare e
. salvini, 13-245: a casa il padre / cigno caice seppell e 'l gran
atterrivano. periodici popolari, ii-187: il governo e i suoi mirmidoni troveranno una
. dell'eponimo muppi8cov -ovo? (e il termine è connesso con pùppitjj; -7
dei georgofili, travolse per siffatta guisa il mitidio, non comune, dei fiorentini,
cagione della constatata vacuità dei progetti presentati il problema non risoluto della forma da darsi
, se tricuspidale o basilicale dovesse eseguirsi il fastigio della medesima. = deriv.
padre di famiglia, stando a vedere il giuoco de'gladiatori, per aver detto che
giuoco de'gladiatori, per aver detto che il gladiatore chiamato trace, per aver l'
pari al suo avversario che si chiamava il mirmillóne, ma che egli non era già
et a'prelati, che, doppo il ministero divino, cangiando la stola in cingolo
preso con la rete per la testa il suo avversario, che era, secondo
, che era, secondo alcuni, il senatore; secondo festo e quintiliano,
senatore; secondo festo e quintiliano, il mirmilione. pascoli, 770: ne'triclini
formiche, da cui si distinguono per il torace diviso in due segmenti.
de'mutiilari di latreille, che tengono il mezzo fra il genere tifia ed il mutilla
latreille, che tengono il mezzo fra il genere tifia ed il mutilla; sono così
il mezzo fra il genere tifia ed il mutilla; sono così denominati dalla loro
son sepulte / al nostro ingegno che il ben abbandona, / seguendo il mondo qual
che il ben abbandona, / seguendo il mondo qual morte sperona! boccaccio,
: un alito era, solo, per il miro / gurge, di luce;
respiro. d'annunzio, v-2-610: il più profondo e immoto occhio umano quello
. linati, 25- 138: il mistero di quest'acque!...
l'ore / in cui madonna danna il caro core, / che 'l fronte franto
tasso, 1-5-35: disarmar le donzelle il cavaliero, / cui sol un di
paragona, / e d'un manto leggiadro il ricoprirò, / tutto contesto d'artificio
: sovra base di forte / adamante il fatai trono sorgea / e scritte al sommo
sommo queste note avea: / « il valor, non la sorte ». /
la mira madre in poveri / panni il figliuol compose / e ne l'umil presepio
e ne l'umil presepio / soavemente il pose. 7. locuz.
plinio], 9-23: aristotile chiama miro il maschio [della murena],
di più colori e debole, dove il miro è d'un colore gagliardo et ha
sono l'anfora, la botte, il carro,... la quarta,
carro,... la quarta, il miro. l. veniero,
, e l'ovario superiore cinqueloculare, il cui tipo è un albero della guiana,
dal tramandare, delle incisioni fatte sopra il suo tronco, un liquore rosso, balsamico
natura acida, di cui è noto il sale potassico per il vasto impiego in farmacologia
cui è noto il sale potassico per il vasto impiego in farmacologia.
. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione. miropòla,
ha odore gradevole che si accentua con il riscaldamento; sapore un po'amaro,
, 185: sapiate che sì tosto come il fanciulo è nato, si si conviene
, mescolate con salina e si conviene il bilicionchio tagliare di lungo quatro dita e
testicoli togli della terra che sta sotto il truogo della ruota del fabbro e vernice,
compiuti cinquecento anni, ordina a sé il nidio con l'unghie e col puro
che vi ha messa la cassia e il nardo e 'l cennamo e la mirra [
nuova fenice, come suole, / portava il nido alla casa del sole; /
in quel vino che si bee assicurerà il bevitore dal divenire ubbriaco. guarini,
è frutto d'un arboscello aromatico, il quale nasce in arabia, e quando
nasce in arabia, e quando entra il mese di marzo, vien agitato da due
quale si chiama la prima mirra. buonarroti il giovane, 1-180: vano giovan lascivo
/ fregi le rose onde si minia il volto, / né divo sei né vivo
madonna mia, ti adoro: depongo il mio cuore ai tuoi piedi, come vaso
de'grafici atterrato. savinio, 1-131: il mio letto... sarebbe indegno
incende, la mira, la cassia, il cinamomo, il lebanò. sannazaro,
mira, la cassia, il cinamomo, il lebanò. sannazaro, iv-45: era
gli arbori lagrimosi: la vite, il balsamo, la mirra e l'incenso,
lucido oriente, ove distilla / mirra il suo pianto e nasce il nardo e 'l
distilla / mirra il suo pianto e nasce il nardo e 'l croco. b.
b. corsini, 13-44: v'era il balan dell'etiopio lido, / l'arabo
lido, / l'arabo nardo e il dittamo idumeo, / ma di pregio maggior
immenso, / eran la mirra, il balsamo e l'incenso. — per
, vi-55: lo fasciculo della mirra è il diletto mio a me. vito da
a sé quasi uno fastello di mirra il quale dolcemente s'avea confitto nel cuore
mirra dell'amara penitenza a perseverare inviolato il tenero corpo suo da ogni corrozzione di colpa
: quelle labbra, che loro stillavano il mele con aculeo imbandito da una dolcezza
tomba anco e nel feretro / gioirà il corpo mio, benché defunto: / oh
, / mirra non è che sì vivace il fesse. 2. locuz. -pascere
tempo futuro. varchi, v-108: il vellutello spone in cotesto luogo 'mirrare',
con fiele. bencivenni [crusca]: il vino mirrato e assenziato...
o madre di dio pietosa, abbraccia il sepolcro e abbraccia il tuo dolce figliuolo
dio pietosa, abbraccia il sepolcro e abbraccia il tuo dolce figliuolo, e sopra lui
suff. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione di elementi o
.. la nipitella, la mirride, il meliloto. mattioli [dioscoride],
[dioscoride], 586: credesi il manardo che la mirride sia il cerfoglio
credesi il manardo che la mirride sia il cerfoglio, ma, comparandolo con l'istoria
terra condensato), fu pompeo magno il primo che, nel trionfo che egli rappresentò
[plinio], 790: pompeo fu il primo che di quello trionfo dedicò a
mirrino. dolce, 6-52: pompeo fu il primo che portò i vasi detti mirrini
le pietre biondeggianti è l'ambra gialla, il grisolito,... il mirrite
gialla, il grisolito,... il mirrite, l'aromatite. dolce,
da { zòppa 'mirra '(per il colore ambrato). mirrizza
mattioli [dioscoride], 603: il rusco, chiamato dai greci mirto salvatico
luogo di cibo innanzi che si trovasse il pepe, e di quelle si facea nobile
cui conviene adoperare l'allume di rocca, il fior di mirtèlla e le scorze di
olio essenziale di mirto, di cui è il componente principale. = deriv.
, iii-2-46: essa a le ninfe il mìrteo / bosco d'entrare impone.
. palladio volgar., 4-27: il detto asino emissario sie...
/ ma in piena luce videti / il cavalier romano. / pe 'l lungo
vedesi dagli antichi scrittori toscani collocato tra il nero e il rosso. 3.
scrittori toscani collocato tra il nero e il rosso. 3. bot. di
tutto dieci vennero a notizia mia: il pausio, l'algiano, il liciniano,
mia: il pausio, l'algiano, il liciniano, il sergio, il nevio
pausio, l'algiano, il liciniano, il sergio, il nevio, il cùlminio
, il liciniano, il sergio, il nevio, il cùlminio, l'orchide,
, il sergio, il nevio, il cùlminio, l'orchide, il regio,
nevio, il cùlminio, l'orchide, il regio, il cercite, il mirteo.
cùlminio, l'orchide, il regio, il cercite, il mirteo. = voce
orchide, il regio, il cercite, il mirteo. = voce dotta, lat
1-6: guidommi amor, ardendo ancora il sole, / sopra tacque di giulio,
pace accolte, / le fa beate il gran rettor di deio. preti, i-58
carolando, o ver- ginette, / il mirteto e i rosai lungo i meandri /
citerà e di cnido almo aliava / il divin bacio d'afrodite. d'annunzio,
. d'annunzio, i-801: grave il ciociaro vien giù per 'l declivio / dolce
landino [plinio], 575: il geranio da alcuni è detto mirris,
. bevanda preparata aro matizzando il vino o il mosto con bacche di
aro matizzando il vino o il mosto con bacche di mirto.
si faccia oglio e vino; item il mirtidano. domenichi [plinio],
in tre congi di mosto, finché scemi il terzo. quel che si fa in
mortine del medesimo colore, che abbraccia il suo pedale come una mano. =
o, anche, usare per colorare il vino); è comune nei boschi della
(vaccinium vitis-idaea). -anche: il frutto di ciascuna di queste piante.
2-296: 'mirtillo'... produce il gambo et i rami verdi e le foglie
mirtilli e di corbezzole, mi portano il primo saluto dalla macchia. stuparich,
piccolo arbu- scello, quasi bronco, il quale spezialmente abbonda nel lito del mare
[dell'olio rosato] si fa il violato, il sambuchino, il mirtino,
rosato] si fa il violato, il sambuchino, il mirtino, e vagliono
si fa il violato, il sambuchino, il mirtino, e vagliono questi olii contro
durante, 2-297: l'olio mirtino conforta il cervello, inervi, il cuore e
mirtino conforta il cervello, inervi, il cuore e lo stomaco. 2.
dalla croce, ii-16: quando poi il tumore è elevato e minente ed in
sm. ant. bevanda preparata aromatizzando il vino o il mosto con bacche di mirto
. bevanda preparata aromatizzando il vino o il mosto con bacche di mirto. domenichi
dipoi come catone voglia che si faccia il mirtite. i greci lo fanno in
in tre congi di mosto, finché scemi il terzo. = voce dotta, lat
, i-1-150: non poria mai di tutti il nome dirti, / che non
e acieto e mirto, e fa guardare il cavallo per tre dì. poliziano
sacro fonte. soderini, i-153: il terebinto, la carrobia, il nasso,
i-153: il terebinto, la carrobia, il nasso, il mirto et il silio
terebinto, la carrobia, il nasso, il mirto et il silio era dagli antichi
, il nasso, il mirto et il silio era dagli antichi per tutte l'opere
18-25: mentre riguarda, e fede il pensier nega / a quel che 'l senso
i salvatichi, e di quelli che fanno il frutto bianco et altri nero..
altri nero... 'mirto': il domestico ritrovasi negli orti, ne i
nelle vigne e nei boschetti da ucellare; il salvatico nasce per tutte le riviere del
e fra i lentischi, / dove il suolo declive, molle, odoroso e verde
di mirto i rannodati crini, / ed il bicchier coronami. foscolo, gr.
la canna tagliata, / fa guanciale il timido mirto. pavese, 7-169: ci
con foglie alterne, molto aromatica; il suo frutto fatto seccare, detto pepe
0. targioni tozzetti, ii-429: il pepe garofanato è il frutto risecco di
tozzetti, ii-429: il pepe garofanato è il frutto risecco di questa specie di mirto
per le campagne, che quantunque sia il rusco [ecc.]. bergantini,
e le ninfe e le sirene. buonarroti il giovane, i-72: noi de'più
pindemonte, ii-34: stracciò dal crine il mirto, onde solea / la poetica
dei trionfi suoi nei fasti incise / il dì secondo del ridente aprile. carducci,
: ahi, dal turbine infranto / giacque il bel mirto, e con aperte piume
pura. d'annunzio, iv-1-56: il lettor vero non è gi$ chi mi
mi compra ma chi mi ama. il lettor vero è dunque la dama benevolente
vero è dunque la dama benevolente. il lauro non ad altro serve che ad attirare
non ad altro serve che ad attirare il mirto. 3. locuz.
e funesti. bacchelli, 2-xxiv-247: poiché il mio cuore ha subito tale oltraggio,
more e, fra la guerra accesa tra il vizio e la ragione, tra la
tra la virtù e la carne ed il sangue, pretende d'essere lasciata in
). baldini, 15-81: il nostro frate [il bandello] conosce
baldini, 15-81: il nostro frate [il bandello] conosce vita, morte e
s. bernardino da siena, iv-184: il terzo amore è amore attiepidito. sai
è desso? la donna che arà il marito giovane ed ella sarà vecchia o misalta
sf. ostilità, avversione morbosa per il sesso maschile. = voce dotta,
i caratteri generosi. foscolo, iv-514: il carattere sdegnoso che a poco a poco
sdegnoso che a poco a poco assume il giovine werther deriva, senza ch'ei
suo malgrado, e ne'momenti che il suo cuore è più esacerbato. pellico,
ho perfino desiderato di scavare, come il trappista, in silenzio e quotidianamente la
d'una sterile misantropia: errano fra il tipo di don giovanni e quello di timone
ii-3-26: la disperazione, la misantropia, il veder tutto torto nel tempo nostro,
ventidue anni. d'annunzio, iv-2-530: il più potente, il padrone di più
, iv-2-530: il più potente, il padrone di più vaste turbe, corroso nei
parlava, e continuava a passeggiare per il paese, senza curarsi. =
proposito (né dovete ignorarlo, se il nostro persico vi ha spiegate, siccome
silenzio) e lo rompo nel momento forse il più critico della mia vita. pellico
, 2-xix-408: depenniamo l'ironia e il penoso sarcasmo della pretesa ambizione e avidità
da misantropia. serao, i-211: il misantropico segretario dell'intendenza di finanza,
fu timone ateniese, onde gli fu posto il soprannome di misantropo, cioè odiatore degli
di non so qual filosofia, timone il misantropo. muratori, 9-256: que'
,... stizzan sì fattamente il diaframma che, se non vi fan maniaco
ma nel mondo. mazzini, 1-355: il potente che non teme, ma sprezza
degli uomini. ojetti, i-174: il piccio, misantropo e bizzarro, lungo e
e bizzarro, lungo e spettrale, il cappellaccio tondo su una gran zazzera arida
arida e riccioluta sale e pepe, il paltò infilato per una manica sola,
manica sola, raccolto a toga contro il petto con l'altra mano. montale
dei misantropi. piovene, 6-146: assente il disertore, presente invece molto più di
, misantropa, coi movimenti bruschi e il viso legnoso arrossato. cassola, 2-303:
. addirittura gli era di peso restituire il saluto. -con riferimento ai diavoli,
mortale hanno a combattere molti secoli contra il cielo. f. f. frugoni,
e del pedante. -fare il misantropo: comportarsi, nei riguardi del
, se invece di rincattucciarsi a fare il misantropo e il maldicente e l'invidioso,
di rincattucciarsi a fare il misantropo e il maldicente e l'invidioso, si desse
perché per la prima questo non è il mio mestiere, e per la seconda io
, sconsideratamente. giamboni, 4-39: il detto cornelio disse che, costringendoli quelli
misavvedutamente assalio e sanza fare battaglia vinse il nemico che fuggio. fra giordano,
i sopraddetti misavvenimenti ne diviano, perché il morire si fa in men ch'e'non
.. comanda che l'uomo onori il padre e la madre, ond'è
dido, dicendo i suoi mali dopo il dipartimento d'eneas, acquista la benivolenza per
sì duramente, ch'egli ne perde il senno e la veduta. = dal
perverrai, ti sarà per ragione miscaro il non avere amato. p. montanari,
gingillo, carabattola. buonarroti il giovane, 9-186: 'coro di soldati e
, cui la rarità, la ricchezza o il lavoro rende care, preziose o stimabili
di gio. gastone i, 32: il gran duca... cominciò a
a barche. bresciani, 6-xv-146: il soldato, veggendosi innanzi poste in mostra
: -calma, signorine mie! -intervenne il tostini, perdendo una miscea del suo sorriso
serrato con tre chiavi. / v'aggiungo il due per cento / d'entusiasmo strutto
, 8-11: onde debbasi aspettare dal tempo il benefizio della depurazione e del forte rinverginarsi
miscèlla), sf. processo attraverso il quale due o più elementi liquidi, fluidi
a. cocchi, 4-1-50: il qual vitto... può considerarsi
[quello delle medicine semplici], il quale è più adattato alla debolezza della
c. arrighi, 1-132: non isdegnava il 'punch 'per la sua fiamma
esplosive. calvino, 7-70: sentii il bisogno di tapparmi naso e bocca per
e di idrogeno, come la benzina, il benzolo e la nafta, con un'
-miscela di terre: materiale ottenuto mediante il mescolamento di una terra con altre,
determinati tipi di resine che, per il basso punto di fusione e per l'alta
insopportabile. saba, 351: sta presso il letto la sua madre arcigna; /
xi-449: era un locale grande, con il banco di zinco per la distribuzione della
saba- tucci. tobino, 5-187: il bar era fornito di tutto, ogni
l'ordinatore in capo era francese: il personale di quell'importantissimo ramo del servizio
serioso poema ». poerio, 3-710: il protagonista è un uomo mirabile, e
di popoli. gramsci, 12-176: il carattere essenziale della « miscela delle razze »
rari, anzi se ne è perduto il gusto. p. levi, 2-27:
miscelò un pizzico di zolfo e coperchiò il tutto con l'altra pietra.
perforando qualche muro divisorio, far giungere il tubo fin sotto il tavolo dell'amministratore
, far giungere il tubo fin sotto il tavolo dell'amministratore delegato, in modo
a combustione interna, dispositivo che miscela il carburante con l'aria. 3
video: apparecchio che serve per eseguire il montaggio elettronico delle immagini nel corso di
= nome d'agente da miscelare: per il n. 5, cfr. angl.
, crestomazia. zeno, vi-5: il primo tomo di essa, già divulgato,
dello stecchi sopra l'ariosto è verso il fine di un grosso tomo di miscellanee
mente una miscellanea di poeti di tutto il mondo, dai t'ang fino a rilke
dedicata. serra, iii-278: il tuo giusti -te ne accenno qui perché
biblioteche pubbliche o private per agevolarne il ritrovamento e la consultazione. -anche:
lode di questo foglio, giorgio vasari, il giuniore, scrisse una lettera che ci
, vi-1-66: si è pubblicato a corfù il primo numero di una revista trimestrale,
inglese e greca-viva. mazzini, 9-56: il giornale si compone di stampato in «
finirò spero questa notte o l'altra il mio articolo. 4. letter
8o % delle entrate ordinarie totali, il resto, per andare al 100, dovendosi
pubblicati in franzese l'anno 1675 corresse il grozio. arlia [in ruspoli, xxxix
del ruspoli, notò quanto fosse necessario pubblicare il commento del rosselli. carducci, iii-8-260
raffinatamente sublime. redi, 16-vi-94: il dottor giovanni neri, per mio consiglio,
o miscillus 'misto, vario '; il significato del n. 6 è
omero avessin visto / quel sole, il quai vegg'io con gli occhi miei,
zucchero candito ana parti eguali, e pestato il tutto minutamente, misce, e di
. forteguerri, 11-30: un folletto il più malvagio e tristo / gli misi
terrene, e che più dell'umbro disprezzi il misticume: se non forse i fiorentini
lenzi, 1-48: se non fosse, il detto dì, stato il buono provedimento
non fosse, il detto dì, stato il buono provedimento e la buona guardia che
vista di spartir la mischia, tolse il bastone del letto e, tra quelli
, xiii-28: in tanto / serpendo incendioso il fulmin fischia; / e fra l'
fra l'orribil mischia / de'venti e il buio manto / del cielo, ognun
questo inclito stato, ma scenderà sopra il re cristianissimo e, durante fra loro la
i-472: nell'ardor della mischia, il rosiers, ferito di archibugiata in testa,
la mischia in ogni loco / ed il buio vieppiù cresce e l'orrore,
punto * né poco, / né il vinto si conosce, il vincitore. temanza
/ né il vinto si conosce, il vincitore. temanza, 144: essendo
1-vii-223: s'allenta / della mischia il furor, troiani e greci / raccolgon
, giorno, i-788: fuligi- noso il volto, d'atro sangue / asperso e
conquista del palazzo comunale, sul quale il vincitore issava il proprio vessillo.
comunale, sul quale il vincitore issava il proprio vessillo. -figur. lotta
vessillo. -figur. lotta che il cristiano deve sostenere contro le tentazioni del
non mi son posto a ragionar perché il loffio avesse mistiero di difesa,..
nelle mischie politiche. soldati, 2-36: il discorso sul nipote del fabbro era stato
mischie, non sapendo come io costì abbia il mio caro compar pasquino, dal quale
quale per rispetto del companatico ho tutto il giorno avvisi. 4. figur.
a. molin, lxxx-4-95: ha [il principe gonzaga] gran talenti e con
trenta pagine in cui l'amore, il rimpianto, la disperazione, la preghiera,
rimpianto, la disperazione, la preghiera, il dispetto, la rabbia facevano una confusissima
stuparich, 5-152: ero malato. il mio organismo fisico era malato. avevo
organismo fisico era malato. avevo perduto il mio bell'appetito. cuore stomaco cervello
dirò quello che ne so, secondo il luogo dove lo vuoi mettere in fresco
frugoni, 1-5: servirà... il contorno de'miei inchiostri ombreggianti a farlo
un avveduto ed accorto usciere qual è il clavigero pietro, e per reprimere qualche
tortuosa, / che con livide mischie il falso pingo, / bugiarda, lusinghiera
f. f. frugoni, 3-iii-307: il manieroso renato... venne a
con simone, nella quale è compendiato tutto il pensiero di dante intorno agl'invidi dell'
-anche: l'operazione volta a liberare il pelo dalle impurità in una cassa, nella
! cassola, 9-82: quando [il sole] brillava sul campo, si vedeva
brillava sul campo, si vedeva lustrare il fango sotto la porta del 'montescudaio '
semplicemente mischia, sm.); il giocatore che ha il compito di raccogliere la
.); il giocatore che ha il compito di raccogliere la palla tallonata fuori
sm. ant. e letter. il mischiare, l'essere mischiato; mescolamento
miscuglio. fra giordano, 2-159: il loto si è quello che si fa del
. crescenzi volgar., 1-4: il loto la mondifica [l'acqua] e
è 'l suo ragguagliamento, la terza è il mischiamento de'campi insieme, la quarta
de'campi insieme, la quarta è il suo tritamento. de bottis,
petrocchi [s. v.]: il mischiamento delle carte. 2. per
pessimo quanto più è puro; onde il male, ove non ha nullo mischiamento
. fra giordano, 3-144: mostrane il mischiamento [del bene e del male
-sciamò la marchesa alla fine, prendendo il braccio del principe. = formazione
giammai la nostra città e non rifinerà giammai il mischiante popolo, che li padri non
meschianza), si. letter. il mescolare, l'essere mescolato; operazione o
essere mescolato; operazione o processo per il quale si mescolano due o più sostanze
e le tempere de gli umori, onde il corpo è differentemente
del 'circolo'detto 'epico ', il quale comincia della favolosa meschianza del cielo
disegno. bergantini, 1 -ded.: il sole, /... in
ha bisogno anche, per quel che riguarda il movimento della popolazione, di uomini che
caro, 8-500: quinci di guerreggiar venne il furore, / l'ingordigia d'avere
attribuiscono quello che la nostra religione, il nostro clima e la mischianza del nostro
pericoloso al prencipe poco amato da'sudditi il soldato proprio e nazionale che infedele e
nazionale che infedele e dannoso al prencipe debole il mercenario e straniero; anzi, tanto
, tanto più quanto è maggior vantaggio il guerreggiar in casa propria che nell'altrui,
. dati, i-398: non è solo il cedrato, tra'pomi, nel quale
, negli intervalli lucidi delle mie metamorfosi, il grido della settima bolgia: 'omè
se una volta fa meschianza, sarà il più grazioso e musicale temperamento di tutti
le armonie, col quale iddio governa il mondo. oliva, i-3-5: cristo fu
mischianza d'amarezza, è indubitato che deve il saggio a tutto potere procurare di fuggire
morelli, no: che male è il profanar la chiesa e la domenica ancora?
pagani. petruccelli della gattina, 4-123: il dottor di nubo... non
... non veniva mai a vedere il p. buzelin senza provare una mischianza
di breme, conc., ili-153: il corredo dei vocaboli crebbe a dismisura.
111-9-123: guardando dalle coste di mezzogiorno il mediterraneo, e spingendosi su'pirenei e per
architetto esiterà alquanto, prima di legare il suo nome ad ima mischianza che mostrerebbe
cava soprattutto la mischianza di spunti e il tumulto di note, musiche del cielo
quando si mutano gli accidenti, ma il subietto rimane il medesimo; la generazione
mutano gli accidenti, ma il subietto rimane il medesimo; la generazione è quando il
il medesimo; la generazione è quando il subbietto stesso diventa un altro; ma
un altro; ma nella meschianza rimane il 'subbietto in potenza ', ma
ma si cangia 'in atto 'perché il subbietto diviene lo stesso misto, il
il subbietto diviene lo stesso misto, il quale può tornare a risolversi nelle sue
le cose. salvini, 39-i-90: il poeta filosofo empedocle per uno de'princìpi
dal suo contrario e dalla sua ombra il bel lume, per tutte le cose disseminato
a lei sottoposti, i quali pure il medesimo empedocle come princìpi del mondo ammetteva
falconeria volgar., i-1-98: prende il mèle e di bello burro e dell'erba
aurea volgar., 403: mischiarono il veleno col vino e portarogliene a bere.
: la mischiamo [l'acqua] con il vino e n'acconciamo le vivande e
: prendete tre oncie di butiro fresco, il qual butiro ponerete in un vaso di
, 16-24: bel sovra ogni fregio il cinto mostra / che né pur nuda ha
a chi non l'ebbe; e quando il fece, / tempre mischiò ch'altrui
agrumi possono cocersi co i cibi e il sugo loro mischiarsi con le bevande. leopardi
si chiama la fontana di mida, il quale fu re di frigia; e si
dicesi di quegli oggetti che hanno perduto il loro proprio luogo nell'ordine generale in cui
'adirarsi '. moravia, ix-187: il fango, come uscii di casa,
che timidi e tremanti / fur per torcer il corso a l'alte fonti, /
credendo di mischiar con tonde / amare il dolce, il mescolar col sangue, /
con tonde / amare il dolce, il mescolar col sangue, / co 'l
/ co 'l sangue ond'era sparso il mar. -immergere, tuffare.
ginocchi; / mischiò col tristo gorgo il petto anelo. 2. ant.
palladio volgar., 11-14: diventa il vino nuovo siccome vecchio, se togli
, 12-1-254: e cielo e terra senza il cenno mio / mischiare osate e tante
muti la qualità e forma, come sarebbe il farle più strette, con un filo
. guadagnoli, 1-ii-43: so che il sigaro vietano i dottori / pel molto olio
di sottrarre ad aden in buona parte il commercio del caffè: che a massaua,
caffè: che a massaua, mischiandovisi il prodotto arabo col prodotto abissino, si otterrà
le vostre mani. poi ognuno pigli il suo biglietto e veda il suo numero.
ognuno pigli il suo biglietto e veda il suo numero. poi con l'anessa
. poi con l'anessa chiave aprite il baule. loria, 5-33: il vento
aprite il baule. loria, 5-33: il vento alzava i palloncini,..
alzava i palloncini,... sbatteva il grappolo e mischiava i colori. idem
arco tira et empie. -ricoprire il corpo o le membra (con partic.
furti a lui simile, / mischiando il tuo da mille macchie offeso / col
si può meschiare ancora menegone da olmo, il quale, così a luna uscendo di
sociale diversa. pigafetta, 3-192: il re sposa le sue sorelle affinché il
il re sposa le sue sorelle affinché il sangue reale non venga mischiato con altro.
3-381: ebbe tessercito imperiale anch'esso il suo con trapeso della vittoria
bernari, 5-259: col pericolo di mischiare il bambino già malaticcio e di compromettere luigino
anonimo, i-568: simil fare sì tene il mondo in pene, / ch'entro
cavalca, 1-85: teodosio imperadore ebbe il vizio dell'ira, ma colla iusta
che porte / dolcezza agli altri e riconforti il cuore. pasqualigo, 310: me
per morire in tanta gioia, accioché il mondo con le sue aversità non ci me-
sue aversità non ci me- schiasse poi il suo amaro, come suol far spesso nelle
ha forza nell'uso di essa vi rpeschia il furore. a. bonciani, lxxxviii-1-322
sono così compunto per avere involontariamente offeso il tuo bolognini. sa il cielo che io
involontariamente offeso il tuo bolognini. sa il cielo che io non ci ho meschiato
affidatagli dal dio ignoto, che governa il mondo. papini, 27-1085: mi
pastore, / 11 ridicolo al serio il canto mio. muratori, 7-i-383: be-
dalla malizia di fra cipolla, mischiante il vero col falso, nominati.
: qui, fra le gramaglie e fra il cipresso, / le porpore meschiar,
errore al divino furore, dice per il più e per il principale il vero.
furore, dice per il più e per il principale il vero. sarpi, i-1-54
dice per il più e per il principale il vero. sarpi, i-1-54: io
i-1-54: io consigliarci che, per fare il suo libro più leggibile da ogni sorte
leggibile da ogni sorte di persone, trattasse il solo argomento suo, meschiando quanto meno
si conosca poi quanto artificiosamente vada pure il sarsi,... col divertire
sarsi,... col divertire il discorso e meschiarlo con cose aliene dal proposito
]... non meschiano coll'endecasillabo il settenario, ma adoperano l'endecasillabo solo
. s. maffei, 10-i-196: il nuovo scrittore meschia e confonde sempre e
dello stile, mischiando leggiadramente all'eroico il giocoso ed il festivo. parini, giorno
mischiando leggiadramente all'eroico il giocoso ed il festivo. parini, giorno, i-304:
noi lettori... troviamo conveniente che il poeta lirico alla pittura de'propri sentimenti
mischiando con preghi deboli ragioni, come il fastidio del mare, il quale non
ragioni, come il fastidio del mare, il quale non poteva esser grande in sì
avreste visto nella cerimonia della sua abiurazione il nobile giovinetto non proferir parola che non
ed altri. goldoni, ix-547: il genitor, meschiando le lusinghe all'impero
empié l'alma di foco, di speranza il pensiero. [sostituito da] manzoni
sp., 24 (419): il cardinale, salutatili cortesemente, continuò a
]. bertolucci, 84: ode / il pennato che stride nel vento più forte
222: or gode eternamente / e mischia il canto suo, dolce e perfetto,
cui dolce concento par che mischi / il vento e l'onda e le catene e
una nuova melodia. barilli, ii-287: il vento questa
e si mischia / al loro volo il rumore nascosto / e perenne del grano
bambino] giace, / ognun ferma il piè sul varco / e, curvando i
razzi luminosi. marino, xxx-5-9: il sol, pittore eterno, / si leva
/ si leva e sorge a miniare il cielo; / ed ecco già che,
/ ed ecco già che, intinto / il pennel de la luce / ne'color'
: io non volevo mischiarvi a tutto il pasticcio. 12. rifl.
dui garzoni... aveano tagliato il membro genitale in fino al ventre; e
libera, non può produrre alla società il medesimo danno. -intr.
misterio, però che di quelle doveva nascere il segnore. -fondersi, incrociarsi (
[i giudei] si mischiarono contro il precetto di dio co'gentili, impararono
i sistemi; accordarsi con altri per il raggiungimento di un fine comune, spesso
bene a furti e a gl'inganni il mostra, / che s'ha mischiar
era accostumato. ghislanzoni, 17-35: il giovane, in luogo di riunirsi alla
un brindisi poetico. imbriani, 2-158: il piemonte lo conosco forse meglio di voi
qualcuno. palazzeschi, 4-157: durante il giorno palle... guardava gli
altra donna: / perché si mischia il crespo giallo e 'l verde / sì bel
l'arbonense laco / quando cum theti il sol via più si mischia. sarpi,
vampa / del tropico... il boa snodasi e fischia / e di sé
sarpi, vii-4: li sensi nostri conoscono il suo pro- priissimo oggetto, ed ancora
i-25: a sostener la dolce poesia / il genio e la ragion si affaticare,
al muro della città si meschia con il rodano. galileo, 4-2-542: afferma
baldi, 288: flutto già sovra flutto il mar volgea; / già pendean tonde
tonde in monti e già col cielo / il pelago meschiavasi e la terra / d'
danni dati », che, senza vedere il danno, quello triplicato stimano.
'presbiteris, diaconis et'subdiaconis 'il notariato, perché prostituivano l'onore dell'
di legno? zena, 11: il meglio, nelle cose proibite dal governo,
/ e, con parole inavvedute, il fuoco / in vece di smorzar, vieppiù
barbari lasciarono sempre più libero agli ecclesiastici il dominio del pensiero. petruccelli della gattina
agostini, 1-51: io non intendo levarti il piacere che con la temperanza si meschia
immagini care o terribili che la speranza o il timore gli mettevano. praga, 4-89
gli mettevano. praga, 4-89: il caffè di zugliano, il signor intendente
, 4-89: il caffè di zugliano, il signor intendente, quel misterioso de emma
: nel parlare di bakùnin si mischiavano il fuoco e l'umiltà. 18
dolce: accompagnare sapientemente l'utilità con il piacere. -in partic.: istruire
. cesarotti, 1-xxxviii-209: ben rammenta il detto d'orazio, che chi mischia
che chi mischia l'utile al dolce ottiene il voto universale. -mischiarsi tutti
sopraffare da un'ira violenta; perdere il lume della ragione. baldini, i-in
, i-in: quando ho visto portare via il mio tenente, a me mi si
contemporaneamente. cavalca, 20-588: vedendo il beato francesco questa cosa, tutto stupidì
ivi. / elle rigavan lor di sangue il volto, / che, mischiato di
acqua inebria più tosto che non fa il puro. boccaccio, vi-228: poi
quando la notte comincia a finire e il dì appare, innanzi che si levi
dì appare, innanzi che si levi il sole, è quasi un tempo di mezzo
mischiato di luce e di tenebre, il quale noi chiamiamo aurora. guido da
. simone detta tosa, i-160: il grano valse lo staio mezzo fiorino tutto mischiato
g. del papa, 5-59: il fuoco è luce mischiata con altre materie
. lastri, ii-70: può seminarsi mescolato il gentile col grosso, il gentil bianco
seminarsi mescolato il gentile col grosso, il gentil bianco col gentil rosso e simili,
falciati. barilli, ii- 388: il fuoco del sole precipita mischiato alla pioggia.
alla pioggia. moravia, ix-266: il suolo... appariva tutto sparso di
: è mischiato con perle e rubini / il tuo bel viso d'immortal figura.
); screziato, chiazzato, maculato (il pelo di alcuni animali); aggiunto
fiorentino, i-14: mischiato e vario il pelo suo [della lonza]. boiardo
tinta di bianco e di rosso? espresse il colore della schiuma mischiato al sangue dal
della schiuma mischiato al sangue dal mordere il freno. deledda, ii-811: la
la serva si fermò a salutarlo; aprì il cestino con dentro il giallo smorto degli
salutarlo; aprì il cestino con dentro il giallo smorto degli involti mischiato al verde
rosso delle mele, e gli disse il costo di ogni cosa. -con
madre tanto quan- t'ella si puote il più trovare, e abia buono colore,
si misono dentro alle porte. buonarroti il giovane, i-126: il buon garzon
. buonarroti il giovane, i-126: il buon garzon portato s'è si bene /
, una mischia). buonarroti il giovane, 9-483: tutta la gente corsa
vizi, se da molti non si portava il dovuto rispetto alla religione, che maraviglia
rispetto alla religione, che maraviglia è il trovare anche la superstizione mischiata co'disordini
dante, xxx-84: s'ell'è il cavalier lodata, / [la leggiadria]
nelle altrui nuove e capricciose composizioni meschiato il serio col piacevole. muratori, 11-33:
continuamente, come un'acqua fluisce. il mondo eterno e coesistente è parola nel capo
se bene meschiati non si può fare il monostico, il quale, per essere
meschiati non si può fare il monostico, il quale, per essere un solo,
bartoli, 3-167: ho di certo il sangue essere un mischiato di parecchi umori
g. villani, 12-18: veggendo il popolo che erano convenevoli e pacifichi grandi
credo potrebbe sempre in qualche parte ritemprare il pensiero dei tedeschi, e d'ambi
secondo santo agostino, si è usare il vero, senza alcuna mischiatura di bugia.
di vizi lo ipocrito non ha in sé il color puro. guido delle colonne volgar
mele o 'n latte puro / il seme a macerar. soderini, i-107:
mischio. capriata, 1204: avendo il monte prorotto in un orribilissimo tuono,
[dei vermi] ha d'orrido vello il corpo irsuto, / l'altro è
mischio. f. birago, i-2-492: il color ne'cani... né
: perché fosse a'cuor più grave1 il rischio, / lacci e zimbelli [
/ di cheta valle, né di penne il mischio / vago colore, né gli
. sestini, 224: d'imbrigliar il leone ardir concepe / il fanciullo e
: d'imbrigliar il leone ardir concepe / il fanciullo e quel ^ manso, il
il fanciullo e quel ^ manso, il piè gli lambe, / e mira e
/ e mira e palpa in securtade il mischio / scoglio del sibilante basilischio.
: a basso si fa un salotto per il conseglio, pieno di nicchie con statue
. ordinò a'ministri della santa casa il far commissione di bianchi, neri e mischi
. gualdo priorato, 89: stavasi il re vestito di panno mischio co 'l colletto
n. villani, i-2-5: turbano il cielo e 'l mar, con rumor
una strada che ha del sordido, tirano il cappello su gli occhi.
): volle... che il signor girondo si levasse in piede, a
ora mai è tanto mischio e feccioso il lume degli onori nel mondo nostro ancora che
infiammato giro / si quietò con esso il dolce mischio / che si facea nel suon
dentro allora un fischio / stupendo, che il co- nobber al colore / del saio
, 1-723: mura di marmo avea [il tempio di giunone], colonne e
quelle montagne, dove ha fatto fare il medesimo duca cosimo una strada siliciata di più
col finissimo spultiglio, / qui diede il lume al porfido affricano, / al
fila è ben distinto. / di mischio il busto ed ha di bronzo e d'
di bronzo e d'oro / ciascuna il piè calzato e 'l capo cinto.
trova un mischio rosso e gialliccio, il quale ha sotto, a guisa di
michelagnolo addomesticò 1 monti, che dessero il marmo, sì quello da statue più
anche per delle proporzioni / con il miscio venuto mamiani, 6-27:
fusi insieme. rosmini, xii-287: il filosofo di stagira conchiuse non poter essere
, ma che rimanevano in potenza senza il loro intimo mescolamento, e per mezzo
. marino, 4-136: videi [il serpente] più d'un pastor non
talor torna dal pasto, / guadar il fiume e, variato a mischio, /
mischio, / trarsi dietro gran spazio il corpo vasto. -in mezzo,
, i-121: in questa ora si sepelisse il corpo dii signor don ugo, quale
, e di questi ha affermato farsi il continuo, mentre si confondono le loro
diversa natura e proprietà, che compongono il misto corporeo. b. segni
questo senso, com'è ver- bigrazia il misto, che fa una terza natura diversa
gru, i galei e lor maniere, il serpente marino, il drago marino e
lor maniere, il serpente marino, il drago marino e '1 grandissimo e 'l picciolissimo
l'an- gusigola, l'echenea, il miscocèto e 'l licostomo. =
, a cui appartengono specie che scavano il nido nel terreno e lo riforniscono di
, le capacità di una persona 0 il valore della sua opera. panzini
pietro apostolo, di piangere e di farmi il segno della santa croce: « oh
, nella misconoscènza dei più, sentiva il bisogno di gloriarsi da se stessa.
... dite voi. qual è il nome che proclamereste in faccia a chi
ciascuno debbia onorare suo pare e ubbidire il suo comandamento. gramsci, 12-
205: pare, dall'omodeo, che il volpe misconosca rapporto bellico degli ufficiali di
con le idee, le affermazioni, il comportamento di qualcuno. guittone,
[i precursori] muoiono prima di vedere il principio del loro trionfo, spesso sono
] spesso i suoi sfoghi nel settimanale 'il balcone ', e ne spediva molte
, 2-96: apostolo della polvere [il pretore patalocco], il mondo lo
polvere [il pretore patalocco], il mondo lo misconosceva... non sapeva
si toccherà con mano quando sarà venuto il tempo di pubblicare lettere e documenti e