cuore non c'è nulla, e che il male si restringe alla membrana che involge
cosa che fa la natura nel formare il feto nell'utero della madre è lavorar le
l'acqua si versi ed esca fuori il feto. bocchelli, 2-xxiv-891: non ho
quella situata tra lo strato epiteliale e il tessuto connettivo sottostante. -membrana caduca
: mucosa uterina che viene eliminata dopo il parto; decidua. domenichi, 5-207
; decidua. domenichi, 5-207: il bambino, tosto che uscito del ventre
. battoli, 10-269: ne siegue che il tremore e fondazione, ch'è il
il tremore e fondazione, ch'è il moto dell'aria in quanto sonora, venga
, i-523: tutta la camera sotto il timpano, come tutti gli ossicciuoli,
che cuopre la superficie interna di tutto il tubo digestivo, dalla bocca all'intestino
: si fa una bevanda d'orzo il cui nome è zito; questa provoca
membrane e particolarmente a quelle che vestono il cervello. garzoni, 1-299: sotto
che... in questo caso il sistema dei nervi, e specialmente il principio
caso il sistema dei nervi, e specialmente il principio dei nervi stessi, cioè il
il principio dei nervi stessi, cioè il cerebro e le due membrane che lo
iddio co '1 cocodrillo perché, quando il cocodrillo è sotto l'acqua, dicono
toscana, 14-1-269: le sere passate il serenissimo granduca, dopo aver veduto tagliare alla
.. esso non era altro che il peritonèo degli animali bovini, ossia quella
piccoli nervi e vene, che avvolge il loro basso ventre. d'annunzio,
ancorché stia nell'acqua, non ha il piede palmato, come l'anitre e
vaglion d'ale membrane sottili ed ha il pelo in vece di piuma. mamiani,
, le sere precedenti, nel vederselo [il pipistrello] ogni volta passar rasente al
- membrana nucleare: strato che circonda il nucleo separandolo dal citoplasma. -membrana testacea
si stacca lasciando quella membrana vuota come il calice d'un frutto già caduto. spallanzani
caduto. spallanzani, ii-194: se il rosso delle uova... deve riputarsi
melo e al corbezzolo; carnosa l'hanno il sovero e l'oppio; la vite
quelli [alberi] ai quali è il frutto umido et ignudo o coperto di sottile
frutti a perfezione più presto, come il ciriegio, il moro. boccone, 1-347
più presto, come il ciriegio, il moro. boccone, 1-347: una gran
della sua prima dura e ruvida veste il riso, al quale successivamente si leva
o. targioni tozzetti, i-28: il seme poi, a guisa dell'uovo,
-membrana coriacea: quella che riveste il seme e che talora contiene a sua
che sia dal velo o arillo, il separare da esso una membrana coriacea o
con la parte coriacea predetta, formante il guscio. tommaseo [s. v.
: 4 membrana coriacea': che involge il seme, talora semplice, e talora accompagnata
alcuno avesse chiusi i mari, nientedimeno il reattolo aveva mandato le membrane di pergamo
libro di membrane, che si chiami il libro de'malabiati. confraternita di giovanetti
finestra è un leggìo con suvvi aperto il libro della historia di lancillotto dal lago
dentro la quale era una membrana scrittovi il sottoscritto sonetto. buonarroti il giovane, 9-70
membrana scrittovi il sottoscritto sonetto. buonarroti il giovane, 9-70: lacere
che carta io ti scrivo per compensare il mio brutto carattere con la bella membrana
a percussione. soldati, 22: il vero e proprio attacco ai timpani non
ai timpani non l'aveva dato: il suonatore tuttavia... aveva egualmente
, in atteggiamento di attesa, alto il mazzuolo. 10. pelle molto
che voi tornaste a spingere con forza il vaso sotto acqua sino presso alla totale
redi, 16-iv-56: per di dentro [il guscio dell'araticù] è bianco sudicio
; 'fusto membranaceo ', quello il quale o è appianato, come sopra
: pergamena. carducci, iii-8-95: il codicetto consta di nove fogli membranacei che
una corrente d'acqua che convoglia verso il citofaringe le particelle alimentari in sospensione.
membrana (uno strumento musicale, come il tamburo, il timpano).
uno strumento musicale, come il tamburo, il timpano). = voce
aria. vallisneri, i-34: aperto [il ventre], fra le altre cose
iv-2-288: sonava la viola ad arco il golpo di càsoli, un omuncolo tutto
tutti i suoni, / accogli pure il sarcasmo / col quale accompagno il disfacimento
pure il sarcasmo / col quale accompagno il disfacimento / di tutta la mia carcassa.
s'insinua. spallanzani, 5-151: il ventriglio di questi uccelli notturni, per
, 3-22: in un organo qual è il cervello... il menomo turgore
organo qual è il cervello... il menomo turgore nei vasi de'suoi involucri
coperte scagliose o membranose o carnose, il giovane rampollo che si sviluppa senza fecondazione.
costante, / quella cui di gustar fessi il divieto, / ma fu posto in
12-95: in duo begli occhi è il nido suo, né cura, / fuor
donagli membranza / del giorno ch'io il vidi a scudo e lanza / con altri
-tenere in membranza qualcosa: tenerne vivo il ricordo, conservarla impressa nella mente.
; / ché gli torna a membranza il ben tuttore. = deriv.
e son fatt'una fera, / membrando il suo bel viso e l'opre sante
desio. tasso, 14-504: fiso il contempla alete e intanto membra / gli
gli altri suoi fatti, e doppia il cor gli agghiaccia / meraviglia ed impetra
iliade. mazza, ii-60: dorme il sonno a quel de'numi eguale, /
in grembo a lete, / membrando il bene e smemorando il male. alfieri
, / membrando il bene e smemorando il male. alfieri, 8-351: certo è
male. alfieri, 8-351: certo è il passato; e con diletto freme /
di là si rivolgea, membrando / il valor di patròclo e la grand'alma,
serba / lieto e seren lo spirto, il corpo ancora / sano e forte mantien
la beltà fugace / ti membra, e il giorno dell'eterna pace. abba,
alfieri, xvi-7: godi tu forse il lagrimevol caso / udir membrar da me
audace virtù! 3. indirizzare il pensiero verso qualcuno o qualcosa; pensare
di smalto diverso (l'aquila, il grifo e altri animali). =
. spontone, 1-337: [il basta] fu grande di statura e
. membratura, sf. anat. il complesso delle membra umane e animali considerate
mani e di vita, che formano il suo terribile [di michelangelo].
acuto trapassano tacque per scorgere dove sguiscia il muggine e fulminarlo con un colpo diritto
e le membrature magre, e generalmente il gusto è alquanto secco. d'azeglio
grandiosi. carducci, iii-15-197: il frugoni adombrò, tanto plauso avea levato
frugoni adombrò, tanto plauso avea levato il giovine per certe imagini miltoniane di questa
l'irradiate sbarre del tempo che fronteggia il nulla ». linati, 10-25: s'
di tutti i cieli, secondo che il punto della sesta è posto nel miluogo del
spesse volte faceano badalucchi, per occupare il ponte, che era nel miluogo. fatti
ho trovato in alcuni di loro, il miluogo, ciò è il mezzo del luogo
di loro, il miluogo, ciò è il mezzo del luogo... ma
ciascuno centro. varchi, 18-2-71: il miluogo o vero centro di firenze non è
. a gettar le àncore nel miluogo tra il vecchio ed il nuovo molo. gioberti
àncore nel miluogo tra il vecchio ed il nuovo molo. gioberti, 6-ii-310: napoli
fochi d'italia, come roma n'è il miluogo. 2. centro (di
sociale). carducci, iii-18-9: il miluogo o focolare della produzione e operosità
landino [plinio], 682: il pesce milvagine overo nibbio, quando vola
milviana: varietà di mela ottenuta innestando il melo dolce sul cotogno.
i-3-325: l'issione e l'avoltoio e il milvo e tutte le sue spezie.
. boterò, 11-193: vola anche il milvo e l'aer è sì noto /
/ al calamar, come al compagno il suolo. valli sneri, iii-
valli sneri, iii- 217: il pesce milvo,... alla foggia
. martello, i-3-254: la viola ed il milvo gli scogli a noi feconda;
lidi abbonda. tommaseo, n-119: ondeggerà il mare ove prima le messi: pascerà
nella loggia splenica dell'ipocondrio sinistro fra il diaframma, lo stomaco e il rene
fra il diaframma, lo stomaco e il rene sinistro, preposto a molteplici funzioni
: e'fu otta ch'i'ebbi il cotai male nella milza. fiori di filosofi
., 27-1 (435): elli il percosse mortalmente tra la milza e le
. trattato delle mascalcie, x-241: il fieno greco giova a tutte le malattie
le cartilagini, la milza o il fele,... la milza o
. tendono al medesimo scopo di giovare il cibo e farlo abile a rinnovarci col farlo
. monti, x-5-15: mi scoppia il riso fuora della milza. lambruschini,
, xv: io mi sto pianamente il me'ch'io posso, / stiracchiando le
come la sede nella quale si origina il riso). milzo, agg.
ei tenea,... essendo il detto andrea in pistoia colla sua famiglia e
. riccati, 4-378: zeppo è il paese di mimi e di mime, /
poetesse, di poeti e questo / il più vile mestier par che si stime.
, pari e vile / mima, il pudore insulti, / dilettando scurrile / i
al fasto occulti. tommaseo, i-157: il mondo vile in ebrie / danze que'
ululante per la ferita profonda, [il compositore] si rifugia sul palcoscenico e là
i-734: la mima condusse seco anche il buffo della compagnia d'operette che cantava
mezzo del cammino, / or che il mondo alla mia musa maldestra, / quasi
, / quasi a mima che canta il suo mattino, / soccorrevole ancor porge la
vestita di colori in cui sembri figurare il dispetto e la tenebra che ti pesano
iv-553: incontrai certi mimalloni che facean il conto del tedesco, mentre quasi stavano sempre
quasi stavano sempre a desco e premetteano il cinque in uno a tutte le spese
profani di bacco, ch'avean in testa il fumo più del vino che dell'incenso
ricorso alle parole o anche per accompagnare il discorso conferendogli maggiore vivacità, evidenza
ed espressività). - anche: imitare il mododi gestire o di atteggiarsi di una persona
in punta alla poltrona per mimare meglio il suo discorso. emanuelli, 2-30: il
il suo discorso. emanuelli, 2-30: il « tempo » sarà controllato dall'agente
, simulare. soldati, 2-178: il nuovo gusto comprendeva perfino l'acre gioia
cosi esprimere, al grado più basso, il tutto. 3. prendere a
i veri colti e quindi non faceva sorgere il problema se fosse o meno in concorrenza
. 5. intr. fare il mimo, esercitare l'arte del mimo
marina, 470: 'mimare': il mezzo del mare. attribuito dal petrocchi
. (miméggio). ant. fare il mimo, esercitare l'arte del mimo
maffei, 10-i-222: infame par che fosse il mimeggiare in teatro e ignobile il recitarvi
fosse il mimeggiare in teatro e ignobile il recitarvi. = denom. da mimo1
f. f. frugoni, vi-335: il far galanterie buffoneggiando, come colui,
alle di lui mimerie,... il condannai alla frusta pria che fosse appeso
senza riso resteria insipida: ma però il riso non deve essere tanto abondante che
e che si determina come imitazione attraverso il superamento dell'unicità dell'essere e l'
... cercò d'intendere scientificamente il concetto della « mimesi ». gentile,
trovarvi dentro un pensiero. dato infatti il dualismo di modello e imitazione, non
e imitazione, non si vede come il paragone e il rapporto sia mai possibile.
non si vede come il paragone e il rapporto sia mai possibile. -nella dottrina
mai possibile. -nella dottrina pitagorica, il rapporto che intercorre fra le cose e
apparenza sensibile del vero intellegibile. è il vero, come immaginato. idem,
la confusione dell'apparenza colla realtà. il progresso delle scienze in universale sta nello spogliarsi
;), -e che oscilla tra il significato di « imitazione » e quello di
arte. vittorini, 7-229: [il romanzo novecentista europeo] sconvolge la risaputa
sostituendo al suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di naturalismo soggettivista.
assunto in chiave estrosa, bizzarra, attraverso il gusto del rifacimento, della mimesi scherzosa
intellegibile, rivelandosi come tale, crea il pensiero umano e, attraverso questo, gli
attraverso questo, gli esistenti), il primo movimento del ciclo creativo, per
primo movimento del ciclo creativo, per il quale il mondo, allontanandosi da dio,
del ciclo creativo, per il quale il mondo, allontanandosi da dio, ne
connesso al momento della metessi, per il quale il mondo ritorna a dio attraverso
momento della metessi, per il quale il mondo ritorna a dio attraverso l'uomo
; ma l'unità primitiva acchiude potenzialmente il molteplice e il diverso; l'unità finale
unità primitiva acchiude potenzialmente il molteplice e il diverso; l'unità finale lo abbraccierà in
animo. -in senso concreto: il mondo, il cosmo, gli esistenti
-in senso concreto: il mondo, il cosmo, gli esistenti in quanto prodotti
idem, 4-2-30: la mimesi, cioè il sensibile, è la superficie delle cose
di diversificazione. gioberti, 4-2-28: il cristianesimo è il più alto grado metessico
gioberti, 4-2-28: il cristianesimo è il più alto grado metessico della religione,
della religione, di cui l'abramismo e il mo- saismo furono la mimesi. la
. l'insieme de'canoni con cui il noto viene imitato e riprodotto...
dopo l'augusta e laboriosa recognitio che il reale opera, originalmente deformandosi e in
. e. gadda, 16: è il connubio delle arti. nove muse intrecciate
l'occhio vede, l'orecchio sente, il muscolo freme, preso nell'empito della
7-53: in tali società [primitive] il grado culturale del senso della vista non
gioberti, 4-2-143: la mimesi, cioè il corporeo e il sensibile, non è
: la mimesi, cioè il corporeo e il sensibile, non è che l'implicazione
l'uomo fatto somiglia al fanciullo, e il fanciullo al feto. = comp
non vale che come propedeutica. è il passaggio dell'uomo senziente all'uomo intelligente
capacità mimetiche,... era il marchese. -che è proprio,
de'miei ritmi se io medesimo sono il respirante impulso del mio poema? una
formavano mazzi di cicisbei: anche fra questi il problema era la selezione, anziché la
. e. cecchi, 5-74: il cane, mimetico fino all'abiezione,
di somigliarci come un servo che scimmiotta il padrone. 4. che si confonde
, 3-51: non si può acchiappare [il cane]. è mimetico. si
levi, 2-45: avevano svaligiato, il mattino, un deposito militare alla costa
riscontriamo in molti animali, cioè l'assumere il colore del luogo circostante: gli animali
circostante: gli animali del deserto hanno il color fulvo delle arene; gli animali delle
animali inermi con la forma e con il colore e riesce ad ingannare tutti.
), che hanno alcuni animali (il merlo, la ghiandaia, la gazza,
merlo, la ghiandaia, la gazza, il corvo, la civetta), i
intimidatorio e difensivo, come la cianciallegra e il torcicollo, che imitano il sibilo delle
cianciallegra e il torcicollo, che imitano il sibilo delle serpi. 2. per
che indarno si sarebbe voluto persuadergli. il mimetismo è la legge di educazione per
gentile, 2-i-141: se noi guardiamo il bambino alla luce del mimetismo, in
gusto, l'istruzione colla cultura e il mimetismo colla civiltà. serra, i-340
a trenta l'impertinenza la petulanza e il mimetismo degli adolescenti più acidi. alvaro
i sentimenti, ma gli atteggiamenti, il costume, la razza. c'è un
di tale mimetismo. moravia, vi-251: il palazzo, situato in un quartiere moderno
,... gli aveva dato il senso di un vivere ovvio e anonimo
che un parlante compie per adeguare il proprio linguaggio alle particolarità di pronuncia,
milanese, malamente scimmiottato, aveva sostituito il romano. 3. riflesso
: ecco, sprovvedutamente gli aveva rinnovato il ricordo di un altro lutto. «
per uno strano mimetismo della memoria, il timbro di queste e persino certi tratti della
arbasino, 8-71: meno che meno il teatro sarà una riesumazione di racine o
'd'una rappresentazione teatrale che lasci il pubblico 'intatto ',...
,... invece di recuperare il potere comunicativo e il mimetismo magico del
invece di recuperare il potere comunicativo e il mimetismo magico del gesto straordinario capace di
era ormai una voce di guerra, indicava il trucco cosparso su ordigni distruttori per salvarli
passare inosservato. pavese, 5-14: il va e vieni della gente forestiera, la
della gente forestiera, la confusione e il baccano della piazza, avrebbero mimetizzato anche
: poiché la signora ada non sopportava il groviglio dei fili sviscerati dal posteriore dello
un'anfora a becco d'oca che ingoiava il peggio degli antiestetici cordoncini e li mimetizzava
nell'ambiente descritto, fino ad assumere il più intimo spirito linguistico (siciliano nei
celeste. tornasi di lampedusa, 145: il segreto sulle intenzioni matrimoniali di tancredi,
sociale, politico, culturale, accettandone il sistema e le norme di comportamento.
di comportamento. bartolini, 17-271: il cittadino, mimetizzandosi, è diventato una
la particella pronom. biol. presentare il fenomeno del mimetismo (un animale).
puppera della vacca e la lettiera, insospettì il rettile, che per qualche minuto,
pratolini, 2-19: è tanto nero [il carbonaio] che si mimetizza con le
1-254: l'unico segno di vita era il fumigare bianco e denso dei comignoli,
fumigare bianco e denso dei comignoli, il fumo bianco subito si mimetizzava nel bianco
, latente. pasolini, 9-341: il neorealismo ha instaurato subito alcuni stilemi,
7-217: nei luoghi dove un cartello autorizza il 'camping 'sorgono interi villaggi provvisori
biol. che presenta, che ha subito il fenomeno del mimetismo (un animale)
animale). govoni, 1081: il pescatore con la lunga canna /..
in piedi sopra l'argine / fa ballare il boccone allucinante / sopra gli occhi bovini
di qualità, piuttosto triste, con il pelo d'un marrone rossastro che sembrava
operativi. buzzati, 4-320: il colore [dei carri armati] era giallino
e sarebbe assurdo attendersi che, quando il pack del collettivo abbia toccato il massimo
quando il pack del collettivo abbia toccato il massimo grado di solidità, l'idea stessa
salvini, 6-182: in quel luogo il filosofo intese l'epopeia, quale è
.). lucini, n-411: il mimojambo-ippico-lirico-coreografico sfoggiò i muscoli glutei e callipigi
mimi in versi giambici '(plinio il giovane); cfr. gr. p
mimica è un poema che imita con il solo gesto qualunque genere d'azione a
turbe frettolose; preferiscono la mimica, il gesto, la scena rapida e muta.
ed a quella s'accompagna, ch'è il moto non solo de'piedi, ma
, e di ciascuna parte; né il moto soltanto ma e lo stare e l'
e rinnova la mimica realistica di tutto il teatro e di tanto cinematografo.
con i quali per lo più si accompagna il discorso per conferirgli maggiore efficacia, per
tendenza o inclinazione particolarmente accentuata ad accompagnare il discorso con la gesticolazione. tommaseo
, ii-305: la novizia si toccava il cuore, gli occhi e la bocca nominando
cuore, gli occhi e la bocca nominando il cuore, gli occhi e la bocca
la bocca, e l'innocente mimica divertiva il maestro e gli alunni trasportati in una
la mimica,... se il merlo non sente il fischio,..
... se il merlo non sente il fischio,... le poverette si
le poverette si cuociono i polmoni ed il cuore, e qualche volta muoiono di
riesce se non a reprimerle, e il represso sentimento si apre alti varchi,
la volta. mimica crescente di tutto il trasporto ascetico. soldati, 2-164: quella
raffigurati, per la leggenda o il fatto rappresentato, capaci di provocare
viso, che si accentuano o diminuiscono secondo il grado di emotività innata nel soggetto e
paradossale: alterazione della facoltà di esprimere il pensiero attraverso gesti e atteggiamenti che si
alla gesticolazione. pavese, 2-211: il vero mito non muta valore, lo si
-fare la mimica: imitare; fare il verso. carducci, iii-24-26: bisognava
vederlo e udirlo, giuseppe torquato, il quale... aveva ore d'irrefrenabile
mimiche et altri nelle satiriche hanno talvolta il loco. b. fioretti, 2-5-212:
mimiche baiuche / a foggia di gomitolo il mostaccio. martello, i-3-49: questo mimico
moderna pare si accordi a tenerlo [il 'dafni e lie- tersa ']
tersa '] per un dramma satirico come il 1 ciclope ', tendente ad avvicinarsi
lucini, 4-205: la sinfonia, il libro, una rappresentazione mimica non sono
. n. villani, 3-66: il boccaccio fra i toscani ebbe ingegno assai
che io non ho talento mimico, né il genio satirico. -con riferimento a un'
'fedra 'di alfieri] in cui il gesto ha più valore della parola.
della parola. spesso la parola nega e il gesto afferma. carducci, iii-14-220:
). zanoia, 308: ove il canoro dramma / e la mimica danza
commozioni umane nel manifestarsi) io alzai il viso perché giuliana la scorgesse. b
... sempre, beninteso, che il linguaggio venga concepito in tutta la sua
al cosiddetto linguaggio articolato ed arbitrariamente escluderne il tonico, il mimico, il grafico
articolato ed arbitrariamente escluderne il tonico, il mimico, il grafico). e
arbitrariamente escluderne il tonico, il mimico, il grafico). e. cecchi,
, con l'atteggiarsi del viso o il labile sfioccarsi delle dita. bigiaretti,
mentre così fra mimiche fatighe / scherza il tiranno d'asia e pargoleggia, /
l'uomo giusto; ma qual peso il rappresentare ogni giorno tutt'altro che noi
, meccanico. bianciardi, 4-72: il coito si è ridotto, per la stragrande
, la fortuna, la condizione, il sesso, la patria della finta persona richiedesse
uccelli dell'ordine passeriformi a cui appartiene il mimo [mimus polygloltus).
forma di balbuzie, consistente nel pronunziare il suono 'm 'in sostituzione di
o cresta o batti- loglia / se il mimmi sia più lecito portare. bresciani,
l'usanza d'allora, mal posava il piede;... con un 'mimi'
cuffietta ch'egli era, non le riparava il sole. = adattamento del fr.
: non vi sia discaro, uditori, il reflettere insieme meco, quasi alla sfuggita
, 3-5: giuochiamo a chi fa il bacio più piccolo: un barbaglio di quelle
paroline, dolce segreto fra ogni madre e il suo mimmo. panzini, ii-405:
la teresa era stata, da mimma, il cucco del babbo e bellina bionda con
serve? a che? di grazia il dite / voi, sacerdoti. ciò che
nonna [compera] gingilli da spassare il bambino quando il portano a mimmi.
] gingilli da spassare il bambino quando il portano a mimmi. 5.
.: sommesso, carezzevole (il modo di parlare); fievole,
, flautato, un po'lagnoso (il tono di voce); puerile,
o disonesti che fossero, secondo che il commedo diceva, facevano. s.
costumi e i detti delle persone. buonarroti il giovane, 9-577: il desir volsi
. buonarroti il giovane, 9-577: il desir volsi / agli scherzi, alle baie
s. borghini, 1-157: essendo tutto il grazioso d'un tal luogo [il
il grazioso d'un tal luogo [il teatro] composto della sporcizia di molti,
tutta / la riverenza di che degno il feci, / se no 'l ritoglie autorità
alla stamberga d'un borgo toscano; il viso severo del mimo pareva ristampato in
della tua donna insulta, / e il piè nel socco avvolto / patrizio mimo
esulta, / dell'indignata pesaro / il fremito ridendo e il lagrimar. galdi
dell'indignata pesaro / il fremito ridendo e il lagrimar. galdi, ii-311: i
. ah per dio, ecco che anche il mimo bronte, come
e. gadda, 15-14: indi il mimo d'una scenica evulvescenza, onde la
, iii-30- 349: non danza il verso mio, mimo a'piaceri / d'
3. biol. organismo animale che presenta il fenomeno del mimetismo. 4.
differenziate, per la presenza e per il vario rilievo degli aspetti grotteschi o osceni
siro (e nel medioevo, con il generale venir meno del teatro profano,
si chiamano animati, cioè atti a ricevere il vivo spirito della recitazione, come sono
un mimo di messer giovambattista giraldi, il quale mostrava la nostra lingua ancora di
, 9-52: la scena popolaresca o il fatto di sangue « romantici » hanno nel
sangue « romantici » hanno nel meridione il sapore del mimo o della tragedia greca,
* miti ', in cui si fonda il razionalismo volgare. la prima costituisce un
razionalismo trascendente identico al vero sovrannaturalismo. il razionalismo volgare ammette miti e simboli.
razionalismo volgare ammette miti e simboli. il razionalismo sovrannaturale e trascendente ammette invece mimi
a mimare e a tentare d'indovinare il significato di una frase proposta dagli avversari
toscani, 170: è più facile fare il momo che il mimo. (sbeffare
è più facile fare il momo che il mimo. (sbeffare malignamente, anziché con
tempo di tiberio, stimò non disconvenevole il far menzione eusebio nel cronico. 2
lord byron pure tenne altro modo; il byron, verso cui scalpita in vano nelle
cui scalpita in vano nelle 'laudi 'il mimografo. = voce dotta
densi capolini o in spighe, e il frutto è un legume oblungo e lineare
tortuosa 'e 'gommifera '. il succo dell'acacia dell'egitto vien somministrato da'
legumi della 'mimosa nilotica '; il caucciù dalla 'mimosa catechù ',
catechù ', che alligna nelle indie; il pisello zuccherino di s. domingo dalla
di rosa. gozzano, i-414: il piede s'avanza ora fra muschi, licheni
: la povera morta restava lì sotto il verde ombrello della mimosa in fiore, e
, avvengane / comunque che ricusi essa il contatto / delle mani. -corteccia
in un angolo mettendo tra di loro il mazzo di mimose che sandro poco prima
pudiche. ora sono tutte in vibrazione per il predicatore. = voce dotta,
quali assai frequenti nei giardini, e sono il 'mimulus guttatus ', e il
il 'mimulus guttatus ', e il 'mimulus moschatus ', notevoli entrambi
mimulus moschatus ', notevoli entrambi, il primo per bellezza di fiori, il secondo
, il primo per bellezza di fiori, il secondo per l'odore di muschio che
viene ostruita con materiale inerte per aumentare il potere deflagrante); trova largo impiego
alta ruina / che 'l duro sasso o il grosso muro solve. biringuccio, i-io
gli stati, mettervi dentro senza remissione il fuoco e sieguane che può. fagiuoli,
, 1-6-74: se s'è dato il caso che sia ito all'aria per via
d'un solo / diviso è in cento il rozzo scoglio informe. botta, 4-811
scoglio informe. botta, 4-811: poiché il devoto minatore [pietro micca] in
minatore [pietro micca] in sicuro il vide, diede fuoco alla mina ed
fuoco alla mina ed in aria mandò il terreno soprapposto e se stesso e parecchie
degli zuavi era convenuto dovesse essere come il segnale del loro moto. nievo, 595
i bersaglieri ci tenevano a bada, il grosso degli assalitori avea sfondato una porta
da voi fuggiva a passo a passo il monte / tremando per le cupe mine:
iii-1-275: udivamo di tratto in tratto il rombo delle mine che squarciavano le viscere
già sera, quando s'era sentito il rimbombo tremendo di quella mina scoppiata.
alba dal volo dritto delle pernici / il fumo delle mine s'inteneriva. -borratura
strumento che serve a praticare nella roccia il foro destinato a contenere la carica esplosiva
destinato, si darà principio a far il forno [della mina], il
far il forno [della mina], il quale altro non è che una piccola
procede a minare tutti i moli. il comandante è risoluto a far saltare il
. il comandante è risoluto a far saltare il porto, nel caso che le necessità
muratura di mattoni o calcestruzzo (ed è il tipo più adatto per realizzare, in
miccia detonante (e in tal caso il danno provocato dall'effetto d'urto è
di una maggiore quantità di esplosivo, il fondo del foro è allargato con piccole
praticato nella roccia, dall'alto verso il basso e in direzione 11 più possibile
abbattere con macchine perforatrici (e costituisce il tipo comunemente impiegato nei cantieri sotterranei di
polvere di mezzo: destinata a ottenere il distacco di un blocco integro di roccia
carica di esplosivo deflagrante, che permette il progressivo allargamento della frattura. -mine
, orizzontalmente o con leggera inclinazione verso il basso, alla base della fronte di
della fronte di abbattimento, per agevolare il lavoro delle mine verticali. -mine di
quelle perforate, con forte inclinazione verso il basso, alla base della fronte per
alla base della fronte per abbassare progressivamente il piazzale del cantiere di abbattimento.
, a partire dall'esterno, determinando il crollo della massa compatta soprastante.
-solido di escavazione della mina: tutto il volume di materiale solido che l'esplosione
: 'solido di escavazione ': tutto il volume di terreno, di muro e
da ostacoli rocciosi (e si propaga il fuoco alla mina proteggendo la miccia con
d'esplosione che ristagnano nelle gallerie dopo il brillamento delle mine; dà luogo a
e in polveroso fiato / distrugge tutto il tutto e regni e mondi. /
materia che sia atta ad accendersi facilmente, il qual filo doverà avere il suo principio
facilmente, il qual filo doverà avere il suo principio nella parte dal lato che
(e per impedirne l'individuazione con il cercamine magnetico, si costruiscono mine amagnetiche
la loro potenza: le mine, il sottomarino, l'aeroplano, il dirigibile,
mine, il sottomarino, l'aeroplano, il dirigibile, i lanciafiamme, i veleni
pirandello, 8-1155: gli studi tecnici, il materiale bellico, si dice cosi?
donna, e quest'ultima aveva messo il piede su una mina ed era saltata
distanza dalla natura magnetica del materiale con il quale è costruita la nave, dall'onda
la breve vanga delle trincee, e il tuo invisibile spirito, o guglielmo marconi
ancorate automaticamente a breve distanza per intercettare il passaggio di navi o sommergibili nemici (
era necessario per introdurre a suo tempo il fuoco nella polvere d'archibuso della quale doveva
lati della nave e fra le pareti e il tetto della mina, fu da lui
fortificazioni nemiche assediate e puntellato, con il progredire dei lavori, con tavolame e
, caduta presso che in disuso durante il medioevo, ebbe nuovo impulso dalla diffusione
incominciò a far mine sotto, trovando il terreno cedere agli affossatori, i quali
in fare la mina, dandovi poi il fuoco, con notabile rovina si spiana ed
ruinar le muraglie. tensini, 1-1-43: il nome delle contramine per se stesso è
se adi caieh fosse ceduto, sarebbe il caso forse di praticar mine o trovar mezzi
reni rotte alla mina / se chiedi il polso della gravina / se chiedi il ginocchio
chiedi il polso della gravina / se chiedi il ginocchio piegato a salire / se chiedi
mina: passaggio che mette in comunicazione il pozzo con la galleria e i corridoi
senza andare alle gallerie ordinarie. si attacca il minatore di notte a qualche angolo o
nemica, si copre col mantelletto; se il primo fosse ucciso, sottentra un secondo
pronta una nicchia da ripararvisi. talvolta il minatore si acconcia in una competente apertura
furia di cannonate. allora esso continua il lavoro, fa piazza per altri suoi
suoi aiutanti, scava la camera, carica il fornello, mette la salsiccia, attacca
fornello, mette la salsiccia, attacca il fuoco, si ritira e aspettaa vederlo brillare
delle acque filtranti per avere asciutto tutto il resto. dizionario militare italiano, ii-26
che si fa per giungere a stabilire il piano delle gallerie, de'rami o
. dizionario militare italiano, ii-27: il 'telaio della mina'... è una
di cui si fa uso per rassodare il piano, e sostenere i fianchi e le
. c. battoli, 1-379: il lavoro di così fatto rivo o e'sarà
veramente passerà per entro un monte, il che chiamano mina o canale sotto terra
serrata la porta,... il marito della buona donnicciuola cominciò a battere
cominciò a battere; ella, conosciuto il picchio, dolente cominciò ad accennargli che
della quale ella bevette con gli occhi il fuoco per darlo alla mina della sua fuga
sua fuga. segneri, iii-1-23: il demonio prima fa la breccia in un
al fine una mina da sbalzare in alto il fondamento medesimo della fede. periodici popolari
futurismo, 24: coloro che combattono il diritto legittimo delle suffragette, lo fanno
1-113: la favilla d'un bacio accese il lampo / in su la mina e
/ in su la mina e pubblicossi il foco. / ed ecco amor trionfatore
i-222): quando faustina intese come il marito la volesse ammazzare e fuggirsene con cornelia
le mine e l'armi colle quali il tuo e mio nimico mi contende e mi
cadavero pomposo, ascosta mina / che il mondo di rovine empie sovente, /
loro più cupi disegni è svaporata avanti il tempo. brusoni, 4-ii-112:
meritati. a. verri, 2-ii-117: il nipote del defunto senatore santucci voleva sposare
, ii-714: egli volle toglier loro il terreno di sotto pur con una mina
ne restano sì oppressi, che può il loro / spirto a pena, onde
, kimberley è un grosso villaggio -mentre il centro è quello di una gran città
siri, iii-223: giudicò ben [il conte] istituire questa giunta chiamata delle
mine, a carco della quale stesse il trovare le invenzioni e facilitare le maniere di
tosto ella si butta / in chi dié il primo foco a questa mina? f
umor più brilante, deliberai di attaccare il fuoco alla mina: così, finita la
la carta. bellegno, li-2-362: il gesuita scoperse le mine e allora non
e allora non diede tempo a mettergli il fuoco. amenta, 4-128: or
presa e sacheggiata scardona, v'accesero il fuoco, facendo sotto a'forti giuocar le
fuoco al fornello, perché faccia il suo effetto e mandi in aria tutto
chiuse le imposte dello studio quasi tutto il giorno perché sotto casa fanno le mine
catal., spagn. mina-, per il significato di 'minaccia 'del n
, aspetto esteriore della persona secondo il contegno, il comportamento (per lo più
esteriore della persona secondo il contegno, il comportamento (per lo più nelle espressioni
mina, ancorché fossi di pallidore diffusa il volto, mi fece fra le genti
funesta scena. magalotti, 26-138: il menagio è un uomo ben fatto,
salute per molti mesi la discrepanza tra il clima ben caldo di spagna e quello
mina. arlia, 351: 'mina': il magalotti, cui tanto andava a fagiolo
, che fa sentire lontano un miglio il sito della 'mine 'gallica. panzini
garzoni, 1-196: secondo diversi paesi nomina il tonellato, il cafiso,..
secondo diversi paesi nomina il tonellato, il cafiso,... il motolo,
tonellato, il cafiso,... il motolo, la mena. p. de'
, 113- 45: si fa porgere il mago un bicchierone / il quale al
si fa porgere il mago un bicchierone / il quale al fermo teneva una mina.
-region. vaso di terracotta con il quale in puglia si misurava l'olio
due quarti, perché due mine facevano il sacco; ogni mina uguale a litri
piovano arlotto, 208: gli è morto il piovano di santa maria impruneta e.
, e la mina pesante, che valeva il doppio; nel sistema ponderale attico-euboico,
ccc mine d'oro; e puosele il re nella casa del bosco di libano.
più eminente de gli altri era scolpito il re, in atto di far la offerta
g. r. carli, 2-xiii-34: il siclo era un peso detto dagli ebrei
], iii-3-65: mi fa maraviglia il mago, che potendo farsi amare dalle
un determinato comportamento (una persona, il volto, l'espressione, la voce,
ivi fermosse / in vista de'nemici il fero argante, / per gran cor
talmente gli animi del censore e di tutto il sacro collegio de'letterati che con li
bella squadra obbedì al comando, nascondendo il dispetto della preda fallita sotto le grinte
più fiere e minaccevoli e spregiose contro il malvegoli. -uso a minacciare.
sasso o legno / e a lui [il colubro] mentr'alza il minaccievol capo
lui [il colubro] mentr'alza il minaccievol capo / col fischiante gonfiato collo
. marchetti, 4-125: se, mentre il minac- cevol serpe / sta vibrando tre
/ s'attorce e sparge di veleno il suolo. guadagnoli, 1-i-66: dimenando
] venia quel gran trombone / ed il furor già gli occhi torbi accennano; /
. compagni, 1-27: non prese il detto capitano la città, come dovea
capitano la città, come dovea; il perché i nimici non temeano...
. davila, 530: era tutto il monitorio ripieno di parole gravi ed esquisite
le sue dimoranze avea compiute, né il tempo facea sembianti di riposarsi, ma
primamente al fortissimo figliuolo di almena, il quale, poste giù le saette e
infernale, che a parigi fece far il più orribile e spaventoso che fu possibile,
. franco, 5-28: l'esser il petrarca da sì perigliosi princìpi scampato significò
. tornaquinci, 13: avvegna che [il mare] non sia inalzato et enfiato
e terribili onde. tasso, 15-31: il minaccievol fremito del vento. g.
l'oceano. preti, 102: minaccevole il cielo, il mar cruccioso. g
preti, 102: minaccevole il cielo, il mar cruccioso. g. averani,
. -avverso, contrario, sfavorevole (il destino, tinflusso degli astri).
pubblico ufficiale, la violenza carnale, il ratto, la violenza privata, ecc.
di domicilio. -in senso concreto: il male stesso in tal modo prospettato.
alla vendetta, quelli che rimangono vivi il più delle volte ne lasciano il pensiero
vivi il più delle volte ne lasciano il pensiero a te. tasso, 7-103:
fermarono a ravvisarne [di pisa] il grande non tanto quantoché minaccievole campanile,
, / le grandi alpi apuane / regnano il regno amaro, / dal loro orgoglio
guerra con cassandro, re di macedonia, il quale, avendo il suo reame occupato
di macedonia, il quale, avendo il suo reame occupato, minaccevolmente il richiedea.
avendo il suo reame occupato, minaccevolmente il richiedea. s. agostino volgar
ma veracemente detto da quello iddio, il quale i loro dottissimi predicano tanto eccellente
dalla volontà di colui stesso che prospetta il male; può essere fine a se stessa
provocare una sofferenza nella persona minacciata mediante il turbamento, la preoccupazione, il timore
mediante il turbamento, la preoccupazione, il timore che si provoca in essa),
alla, borsa, non che tutto il midollo di quella. parini, v-140:
di quella. parini, v-140: imperturbato il regno / de'sgiggi dietro all'utile
, 774: colui a chi fu tolto il mulo è stato ritenuto a non venire
, parte con promissione di farli restituire il mulo. cesari, 1-1-75: questa
che hanno da cristo, di esercitar il loro ministero. 2. per
ultime sue parole, non ardiva di ricominciare il ragionamento, temendo pure ch'egli dalle
32 (558): un tale, il tal giorno, aveva visto arrivar sulla
occhi accesi, coi capelli ritti, e il labbro atteggiato di minaccia. panzini,
-il disdegno, il corruccio, la riprovazione della donna amata
senso concreto: la pena prevista, il castigo comminato. guittone, 95-9:
de'tribuni e diceva ch'egli aveano il potere di aiutare il popolo minuto,
diceva ch'egli aveano il potere di aiutare il popolo minuto, non mica di condannare
, iii-314: benché si lamentasse che il pontefice avesse mescolato tacitamente le minaccie con
a fare qualche deliberazione che gli diminuisse il numero degli inimici. g. c
m'ha fatto. tortora, ii-78: il bellagarda, non istimando né i comandamenti
impadronì di quella città e di tutto il marchesato. marini, 214: il soldano
tutto il marchesato. marini, 214: il soldano,... lieto d'
davanti più mai. muratori, 10-ii-176: il segreto per fargli guarire...
insegnano tutti i più saggi politici doversi il principe sommamente contenere nelle minacce e non
tutte le educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio
. il contagio si sparse per tutto il conservatorio; ne vennero proibizioni, ammonizioni
-in senso concreto: la pena, il castigo. cavalca, vii-101: non
tasso, n-iii-586: fu creduto [il tuono] il riso di vesta e
n-iii-586: fu creduto [il tuono] il riso di vesta e di vulcano,
e fero, / se poi vede il maestro onde fu doma / la natia
le lancie basse, gridò: « muoia il traditore micidiale ». mossesi a cotai
micidiale ». mossesi a cotai minaccie il cavaliere contro di loro ben coperto del
, 827: a le cineree trecce alzato il velo / verde, nel libro una
di quello avvenire. mazzini, 58-138: il sud ha empiuto l'europa de'suoi
non a chi vuole anzi tratto giustificare il suo sorgere. pascoli, 291:
e le mascelle, / serrando dentro il cuore una minaccia / ribelle, e un
più oltre si distendessero né l'eufrate né il tigre né le superbe minaccie del re
colpi di cannone tenuto lontano dal castello il barone e non avea stimato le sue minaccie
per esser egli valoroso, e forte il castello. brusoni, 30: lasciato
castello. brusoni, 30: lasciato il maresciallo della forza a raccogliere l'esercito a
d'annunzio, v-1-898: combattemmo contro il tedesco, contro il turco, contro
v-1-898: combattemmo contro il tedesco, contro il turco, contro il bulgaro. stroncata
tedesco, contro il turco, contro il bulgaro. stroncata l'austria rivolgemmo la minaccia
. arrighetto, 228: tu, il quale la fama tace e la infamia
diluvio universal questo fevrer per tutto quasi il mondo. giuglaris, 112: una
mortai vita. cesari, 1-2-32: il prefetto della sinagoga, nomato crispo,
non favorevoli. brusoni, 623: il danaro di fresco rimessogli da francia,
s. a. 13. il delinearsi, l'approssimarsi, l'incombere
delle condizioni che rendono possibile o determinano il verificarsi di tale circostanza. -in senso
tale circostanza. -in senso concreto: il pericolo che incombe o che si prospetta.
subitanee. saba, 196: tedio è il presente, del passato ho solo /
una minaccia. montale, 2-49: il piovasco si dilegua. / se il chiarore
: il piovasco si dilegua. / se il chiarore è una tregua, / la
poggi, / vago ten corri ov'il voler t'infonde; / né minaccia di
del tempo felice. gozzano, i-310: il ciel di pioggia è tutto una minaccia
un silenzio che lo rendeva più torvo. il paesaggio rispondeva a quell'aspetto di perfidia
. g. bargagli, 93: il giuoco delle lusinghe ha dato occasione a
che ciascuno ha la sua, manderà il giuoco in chiacchiera, col fare che un
doppo parecchie bravate e minaccie si termina il giuoco. 17. medie. pericolo
di respiro così contumace che bene spesso impedisce il giacere nel letto e che ha seco
pestilenza, si moverà di buon'ora il piissimo zelo de'sommi pontefici a concedere
. albertazzi, 164: per ischerzo gettò il nome in uno strillo d'ira e
forte. -sotto minaccia: con il pericolo. bianciardi, 4-62: anna
saggio non ha a schifo le minacce, il folle leva il grifo alle ben grandi
schifo le minacce, il folle leva il grifo alle ben grandi: il saggio non
leva il grifo alle ben grandi: il saggio non sotto- valuta alcuna minaccia,
lo folle a le ben grandi leva il grifo. -le minacce non sono
scolare sdegnoso, sì come savio, il quale sapeva niun'altra cosa le minacce
ottimo, i-282: chi male userà il maschio, l'uno e l'altro fa
una delle cagioni del quistionamento, puosero il fanciullo nel bordello. giuseppe flavio volgar
udendo lo ingiusto e superbo comandamento, il franco guerriere mescolata- mente tramischiò sdegno col
sospetto e nelle brigate del duca fuggi il mortale pericolo di sì ingiusto minaccia- mento
minaccia- mento. lenzoni, 170: il raddoppiamento di quel 'non pianger, non
dopo. sì come apertamente gli predice il seguente verso... ove dobbiamo
selva, 2-122: quanto si affaticorno il re d'egitto e quel de'palestini
gli affetti o creschino o s'innalzino, il primo moto non volontario è quasi una
(una persona, l'atteggiamento, il comportamento, i gesti, e,
in partic., lo sguardo, il tono della voce). boiardo
sembiante / ch'avea di cervel sano il capo scarco, / gli gridano con
bel petto ignudo / minacciante e piangente il ferro immerse. buonarroti il giovane,
minacciante e piangente il ferro immerse. buonarroti il giovane, 9-8: ecco, d'
aguzzate e crude, / fulminar minacciante il bel drappello. g. m. buondelmonti
istato di libertà, tenuto a pagare il danaro promesso ad una truppa di minaccianti
foscolo, gr., i-122: il provocato fremito di belve / minaccianti.
boccaccio, iv-44: mirava per le finestre il minacciante cielo nemico alla sua dimora.
dimora. -avverso, ostile (il destino, la sorte). boccaccio
sente circolare la domanda: -chi sarà il successore e il seppellitore? saranno i
domanda: -chi sarà il successore e il seppellitore? saranno i parti minaccianti?
maestro alberto, 59: di schifar desira il minacciante / mar pauroso con tonde correnti
camparci dalla minacciante alluvione grammaticale, venisse il fastidio delle rifritture dei salviati e buommattei
rifritture dei salviati e buommattei, tuttavia il volgo dei declamatori contro quelle che in
culturale). carducci, iii-10-130: il fervor religioso vampeggiava più forte che mai
idem, iii-16-87: tale ricorso [il ritorno al buon gusto nella prima metà
o a minacciante arco un fervente / sole il cervel gli cuoce, e secca il
il cervel gli cuoce, e secca il fonte / de'nobili pensier che in copia
(469): questo è adunque il gran male, il gran peccato, il
questo è adunque il gran male, il gran peccato, il gran fallo adoperato
il gran male, il gran peccato, il gran fallo adoperato da gisippo amico e
moglie di tito quinzio; per questo il lacerate, minacciate e insidiate. leggenda
leggenda aurea volgar., 39: il popolo, minacciando egea, e sì gli
patire, diventa uno uomo pericolosissimo per il principe. folengo, i-135: -gente
/ che vi leccate di bon rostro il muso, / mandatimi, per dio,
de la finestra! - / così gridava il po- ver'orlandino, / ed or
ma coloro che con ottima intenzione ricordavano il caso seguito non aver rimedio, il
il caso seguito non aver rimedio, il timore che dovevano avere delle genti, ch'
1-v-196: così egli... come il re di giiolo furono tanto minacciati da'
: non è da qui che comincia il pericolo; se lui non la minacciava poteva
lui non la minacciava poteva anche slacciare il reggiseno. -reca espresso, sotto forma
pena o di prop. subordinata, il danno che si intende recare (anche
machiavelli, 439: non arebbe [il duca d'atene] osservata la fede,
sul conto suo; ch'ella bastonava il marito, che lo tradiva, che lo
? e dove stassi? / minaccia il ciel con l'arme e poi s'asconde
che, innalzandosi, par che minaccino il cielo. batacchi, ii-85: il ciel
minaccino il cielo. batacchi, ii-85: il ciel minaccia, pesta i piedi e
qualcuno nella vita: nutrire e manifestare il proposito di ucciderlo; stare per ucciderlo
: ruggiero, al fin costretto, il ferro caccia; / e perché tal molestia
, 19-25: quegli di furto intanto il ferro caccia / e su 'l tallone il
il ferro caccia / e su 'l tallone il fiede, indi il minaccia. g
e su 'l tallone il fiede, indi il minaccia. g. gozzi, i-21-27
: s'impossessavano dei quartieri, occupavano il palazzo pubblico, minacciavano nella vita con
minacciavano nella vita con l'armi inarcate il podestà. zannoni, 3-17: la furia
esce dalla terra a minacciare co'serpi il matricida. -con riferimento ad animali
i-14-60: uno di loro piglia in mano il freno e con un bastone lo minaccia
e ferendo, come gli parve, il mondo discorse. frezzi, i-8-37: l'
ferir fa segno, / poi sfoga il colpo e la vendetta altrove. tasso,
passo lento / corron pur gli anni e il tempo non * ce aspetta, /
, 6-39: poi ch'in ambo il minacciar feroce / a vicenda irritò l'orgoglio
, / spazio al corso prendendo, il destrier gira. idem, 12-65: segue
-anche: costituire un pericolo sotto il profilo militare; approssimarsi in vista di
priorato, 3-ii-2: veniva grandemente minacciato il piemonte, sì che il duca di savoia
grandemente minacciato il piemonte, sì che il duca di savoia faceva reiterar l'instanze
di numero e di forze, minacciavano il cuore del piemonte. amari, 1-1-23
brusoni, 353: [aveva] già il signor di valansé tragittati occultamente sei mila
. c. campana, i-4: il riposo amabile della pace tanto è più
legni con la prora adonca / minaccia il mare irato. tassoni, 10-20: s'
, ognor più cresce / de'fieri venti il furibondo sdegno; / increspa e inlividisce
furibondo sdegno; / increspa e inlividisce il mar la faccia / e l'alza
la faccia / e l'alza contra il ciel che lo minaccia. d. bartoli
uno, la pestilenza, l'altro, il fuoco. brusoni, 21: il
il fuoco. brusoni, 21: il duca, veduto dopo l'infelice successo di
infelice successo di susa qual tempesta minacciasse il suo stato e quel di milano, mal
in-66: me disceso dal cielo / il silenzio minaccia, / che sotto denso velo
vuol che ancor chiuso giaccia / quanto il fato segnò. g. gozzi,
vita a me noiosa, / ed il corso ne tronchi: erode pera / almen
1-6-68: la rettezza del suo cuore il riteneva nella lega co'francesi, benché
i libri di quei moderni che portano il nome di filosofi, non ho potuto
i massi del monte par che minaccino il piano soggiacente'. mazzini, 41-5: noi
della civiltà. emanuelli, i-92: il cielo si era incupito sui tetti, minacciandoli
petto / carco d'orrido gel minaccia il verno? -costituire un pericolo,
della repubblica. carducci, iii-26-316: il niccolini... contro i neoguelfi
porta un carro, sanza ch'altri il cacci. carducci, iii-4- 239
alto / guarda, e ripensa, il barcaiol, torcendo / l'ala de'remi
cesarotti, 1-xxxi-196: consoliamoci alcun poco; il pericolo che ne minaccia è ancora fortunatamente
male. -incalzare, urgere (il tempo, una circostanza). montale
facoltà). cesarotti, 1-xx-210: il tumore né cede né scema, l'
, l'idrope sopraggiunge alla sarcocele, il testicolo è già tutto invaso dal cancro
obbligato di scrivere la storia di tutto il fatto, per dissipare ogni ombra di colpa
sp., 31 (536): il padre felice... animava
pena o di prop. subordinata, il danno che si intende causare.
fue sì costretto dal re ch'elli il minacciò di sentenzia di morte; e elli
licenziosi, li quali, non servando il decoro delli figliuoli di dio, deeno
, infin che gustino quanto è soave il signore. b. davanzali, ii-201
marte adirato, / né di saturno il minacciar pavento. 10. rivolgere a
gran compassione a vederla; non perché il patre l'abbia battuta né minacciata, anzi
patre l'abbia battuta né minacciata, anzi il doloroso vecchio ha pianto con lei:
i-99: susanna, ignuda alla fonte ricuoprendosi il seno, si volge ai due vecchi
[pena o infermità] »; poniamo il freno con una santa e dolce memoria
giustizia ma per fare morire i suoi nimici il facea. bisticci, 1-i-237: giunti
cavalca, vii-63: l'invidioso ha il volto turbato e crudele che pare che minacci
bonifazio gli dié commiato / e crollò il capo, quasi minacciando. boccaccio, dee
non volemo... che [il cortegiano] si mostri tanto fiero..
piazza. cesarotti, 1- xvii-98: il piè-valente divino achille... scagliavasi,
. fantoni, i-51: le labbra il franco per vergogna morde, / l'anglo
un bravo del contado di bergamo, il quale solo doveva minacciare, acchetare,
acchetare, comandare, essere in somma il dicitore, affinché il suo linguaggio potesse
essere in somma il dicitore, affinché il suo linguaggio potesse far credere ad agnese che
industria in divo lume avvolta / spezzi il mistero e le sognate porte, / e
17i): la donna, veggendo che il pregar non le valeva, ricorse al
le parole, con l'atteggiamento, con il comportamento, l'intenzione di compiere o
col capo a minacciare / incominciò gridando il re d'algiere, / ch'a penitenza
4-2-226: già prese l'arme, [il volgo] minacciava tumulto. brusoni,
guardie,... in dimandando il dritto del passo, minacciano bastonate.
fanciulli codardi. carducci, ii-1-223: il padrone di casa mi sta alla gola
, i-300: prometti dunque o minaccia il tuo libro anche te, ma guardati
non lo paghiamo. -introduce il discorso diretto. tasso, 12-47:
c. campana, ii-261: fermossi il baron d'onù alla badia di chiaravalle
badia di chiaravalle e minacciandola di battere, il capitan che vi era in guardia s'
: sua maestà catolica minacciava d'assaltare il regno. brusoni, 8: rumoreggiando
malvagio di simili compagnie, che furono dette il vitupero della milizia, minacciarono di saccheggiare
e di firenze. mazzini, 12-88: il blocco ermetico che minacciano alla svizzera par
più dal petto mio? / vostr'è il mio cor e vostro il mio desio
vostr'è il mio cor e vostro il mio desio, / cagion del vostro ben
ali / e con l'ardente face il picciol dio / e par che mi minacci
/... / veggio assiso il nocchier, sull'ampia prora, / che
xlvii-275: se 'l mondo ti lusinga, il ciel minaccia, / e rado vidi
, 4-3 (ii-637): era il re africano gran filosofo averroista e de
, fieramente contra lui adirate, menacciargli il fine de la vita e la perdita del
saggi a conciglio e i più potenti / il re ch'ai minacciar de la fortuna
per feciali, usano questa maniera. il feciale porta una asta ferrata meza abbruciata
gli uomini prisci latini hanno fatto contra il popolo e senato romano. tasso,
, lasciar prevedere, dichiarare come prossimo il verificarsi di qualcosa di sgradevole, di
di noi lasciata sana, e minacciaci il peggio, se il tuo aiuto 0
sana, e minacciaci il peggio, se il tuo aiuto 0 quello degl'iddii non
potentati. metastasio, 1-iv-421: consegnandomi il signor don vincenzo pignatelli una lettera di
varano, 1-184: guardasti: e il femminil tuo ciglio asciutto, / qual cometa
sfavilli, / su chi lo minacciò rivolse il lutto. g. gozzi, 320
, preparare, porre le condizioni per il verificarsi di una determinata circostanza, per
, che in sul tramontar del sole, il mare tutto divenuto bianco cominciò a gonfiare
addolcì. c. campana, i-97: il mar minacciava anche qualche pericolo. tasso
, 13-54: non parte mai [il sole] che, in rosse macchie tinto
assaliscono malattie, mi- naccianti di troncare il filo de'nostri giorni: che orrore,
peste dell'esercito americano, vogliam dire il finir delle ferme dei soldati, che
totale dissoluzione. mazzini, 11-349: il colera, che purtroppo, è realmente
l'indice minutissimo del volume: egli faccia il computo: se minaccia d'esser troppa
: paventano di tua veloce forza / il minacciare e demoni degli uomini / mortali oltrag-
i ricchi; allora minacciava la fame per il presente, ora minacciano le teorie per
cada. g. campana, i-556: il flagello della pestilenza, quietato in vinegia
. g. gozzi, i-15-170: se il costume ed i pregiudizi della moda minacciano
che ama la società, di mostrarne il ridicolo, d'indicarne il danno?
, di mostrarne il ridicolo, d'indicarne il danno? mazzini, 8-384: la
del botta. carducci, ii-10-30: il lavoro di riparo sia limitato a fermare
punto. erizzo, 149: già il sole minacciava l'occaso e...
offerte. ariosto, 2-28: era [il mare] turbato e fiero / e
. adriani, 1-i-328: essendo già il verno ed il paese per natura umido
, 1-i-328: essendo già il verno ed il paese per natura umido e freddo e
per natura umido e freddo e già il cielo minacciante la pioggia e l'esercito
, 15-9: spariscon le nubi e cessa il grave / noto che minacciava oscuro nembo
noto che minacciava oscuro nembo. buonarroti il giovane, i-344: ecco subitamente che
, / e ci minaccia pioggia, il temporale. forteguerri, 9-45: i nuvoli
fortuna! c. boito, 35: il cielo,... tutto gravido
acqua a secchie. montale, 3-206: il cielo s'era rannuvolato e minacciava acqua
g. del papa, 6-i-36: il suo male è un principio di cachessia
minaccino una infermità, contro cui anche il più sapiente governo non saprebbe apprestar medicina
3-92: quella destra, che mi porse il frutto, fu un laccio che mi
e parevami che, sollevata, minacciasse il suo sdegno. -stare per annunciare
quei vagiti alcide, altri d'italia / il soccorso promise, altri a bisanzio /
-con uso reciproco. buonarroti il giovane, i-352: brandiscon tarmi e le
25. prospettare una sanzione per il mancato adempimento (da parte di chi
(i-315): fece... il re... in un praticello
forche e sovra per i piedi appiccarvi il cadavere, e vi pose sei uomini
1-116: i rossori che ha mandati il cuore alla faccia sono i rimproveri dell'anima
3-101: dio, per castigare maggiormente il demonio, nel maledirlo gli minaccia continua
esso dio minacciato fieri castighi, anzi il più terribile di tutti, cioè la
tutti, cioè la disgrazia sua e il fuoco eterno, ministro inestinguibile della sua
voi impetra. cesari, 6-326: il figliuolo di dio... insegna,
delitto, affinché gli uomini sappiano per avanti il male
osasse benedire qualunque specie di bestie senza il suo permesso. -indicare come peccaminoso
cotale cena s'intende, dio e il prossimo si offende. e questi cotali mangiari
o dall'effettiva possibilità del minacciante (il quale, tuttavia, spesso è, o
carismaticamente investito della facoltà di annunciare il male o la punizione incombente).
, 1-6-104: denunzia [la scrittura] il pericolamento di tutti li animali e delli
minacciati. e. cecchi, 5-184: il predicatore, puntato il dito verso di
cecchi, 5-184: il predicatore, puntato il dito verso di me, minacciava le
mandato a impaurire la città, minacciando il pericolo sopravvenente? baldi, 69: il
il pericolo sopravvenente? baldi, 69: il collo avrai purpureo; il color vivo
69: il collo avrai purpureo; il color vivo / del minio, onde quei
indarno / de'suoi danni, cassandra, il di che pari / mal d'antandro
mondane felicità, né promettono se non il riposo di questo mondo. foscolo, 1-173
mondo. foscolo, 1-173: canta il meonio, e tu, plato, con
/ restituiva alle vicende eterne / della materia il sangue algente e tossa, / le
al saracin minaccia, / come vide il cavallo e conobbe esso, / e
frezzi, ii-12-68: se suso inverso il ciel ancor tu miri, / menaccia
tu miri, / menaccia a te il giudice di sopra, / se gli fai
al viceré e si vanta di prendere il castello e l'altre fortezze di sua
e dannoso. ariosto, 41-47: il vento e la tempesta gli minaccia [
, 2-12: da vari giorni minacciava il libeccio, e grossissimo era il mare.
minacciava il libeccio, e grossissimo era il mare. carducci, ii-13-108: sono
'l colle di san leonardo ove tira il vento e le nubi vanno in rotta
così si son decisi a levarlo [il fieno] dai prati. cassola, 2-104
ribollire; essere o divenire agitato (il mare, le onde, un corso d'
e tu, ben nato laur, sotto il cui velo / fiorenza lieta in pace
, a la cui forza oppose / il pastor sbigottito / de la selva e del
tornielli, 481: dirò maria, se il turbine infuria, / se il mar
se il turbine infuria, / se il mar mi batte, se il vento m'
/ se il mar mi batte, se il vento m'ingiuria: / dirò maria
se tonda minaccia. foscolo, xiv-272: il tempo minaccia, mia donna: e
contentezza famigliare m'era necessaria per rompere il buio del mio orizzonte che cominciava a
a'solai, e se non più, il fatto è che del palazzo dei dogi
. locuz. -minacciare col dito: agitare il dito indice in segno di ammonimento,
minacciar forte col dito '; menando il dito si minaccia, tenendol fermo si dimostra
. lippi, 3-33: incollerito / il generale di cotanta fretta, / con
o vendicarsi d'alcuna ingiuria, sogliono brandire il dito indice verso quel tale che vogliono
). beicari, 6-226: per il tempo, quasi consumato ed invecchiato [
tempo, quasi consumato ed invecchiato [il tempio] minacciava di rumare. sanudo,
ciava ruina. vasari, i-657: il palazzo pubblico della signoria cominciò a minacciare
teme, minaccia '. di chi fa il bravo per ismal- tire o per ingannare
lo folle a le ben grandi leva il grifo. g. m. cecchi,
concia all'ordine, / m'ha detto il tutto. baldi, 4-2-15: dopo
, temendo per se medesimo, [il cardinale orsini] trattenevasi fuggitivo. botta,
trattenevasi fuggitivo. botta, 5-215: il senato, minacciato da una setta potente nella
., 8 (140): era il laico sagrestano, ch'egli, con
). ariosto, 14-98: il re agramante avea la fanteria / messo
sp., 7 (103): il padre cristoforo arrivava nell'attitudine d'un
e non in fuga, si porta dove il bisogno lo chiede, a premunire i
. n'erano la rendita più solida. il gran faro. e il circo vegliava
più solida. il gran faro. e il circo vegliava, con l'istinto di
trovarsi in una situazione fortemente negativa sotto il profilo politico, economico, sociale (
e turbulenze. mazzini, 35-292: il cantone è debole e minacciato dall'austria
e con la forza vuole ed acclama il re popolare. 7. esposto
dee., 1-6 (103): il fuoco minacciatogli di grazia si permutò in
. firenzuola, 391: al porto il menava la tema dei minacciati martiri. bruni
anguillara, 5-80: veggiam d'oscuri nembi il cielo / e di grandine e pioggia
, con riferimento alla fortuna. buonarroti il giovane, 9-634: chi talor tentolla [
parola, un gesto). buonarroti il giovane, 9-832: armando l'arco /
vicini e più formidabili minacciatori di tutto il mondo romano. -animato da intenzioni
mi fe'minaccio / quando mi mise il laccio, / und'eo sono allacciato.
scorterebbonmi i falconi, / che dov'ho il mio colombaio, / porrian dentro i
s. caterina de'ricci, 211: il pastore riduce la pecorella a casa con
tanti flagelli, come in prima credeva il furore del fuoco de'bianchi..
a'minacci del cielo far bene spesso il contrario di quel che bisognava! e
di quel che bisognava! e se il padrone diceva lor nulla, egli era sì
diceva lor nulla, egli era sì grande il romor dell'acqua che pioveva e dell'
segneri, ii-106: languiva di sete il popolo nel deserto e, strepitando intorno
minacciosamente mormorando. botta, 4-1019: il popolo minacciosamente... domandava le
animali). pirandello, 8-66: il cane abbaiava... vedendo appressarsi
andava intorno a minuti passettini; era il solo che si desse da fare,
brissio e bolzano, col fine di tagliar il ritorno ai francesi alle parti disottane dell'
sinistro ti percoterebbe l'orecchio, il canto oscuramente e minacciosamente allegorico della
, lo sguardo, i gesti, il comportamento, la voce); intimidatorio
hai nome benvenuto, questa volta tu sarai il malvenuto ». b. davanzati,
. tasso, 11-27: tra'merli il minaccioso argante / torreggia. buonarroti il
il minaccioso argante / torreggia. buonarroti il giovane, 9 * 594: tutti a
dir del cavaliero / riscossesi del sacco il portatore, / ma pur indi proruppe:
582: sdegnato di questa parlata, il governatore avezzo a dare, non a
minacciosa. d'annunzio, iii-2-127: il vescovo sergio resta seduto alla mensa,
voce amara, sollevando per un momento il viso scarno e scuro e gli occhi minacciosi
mano minacciosa fa l'atto di trarre il lungo ago crinale. -con riferimento
alamanni, 5-1-22: minaccioso e torvo / il barbato guardian de gli orti ameni /
, iii-15-4: ella solo al suo teseo il pensier volse / e di vederlo minaccioso
seco si dolse. lomazzi, 3-139: il francese per l'ordinario è contumelioso;
se giammai pavento / di quelle ciglia il minaccioso ardore, / grida mio pensamento.
belva, / ch'ancor fuggendo mostra il cor gentile / e minacciosa e lenta si
mattina che cesarino andò là dove dimorava il minaccioso dracone. alamanni, 5-2-564:
ampia fronte / minacciosa ha la vista, il ciglio scuro, / spazioso il collo
, il ciglio scuro, / spazioso il collo, e che il ginocchio offenda /
/ spazioso il collo, e che il ginocchio offenda / la pelle andando.
entrò ne'perigliosi / campi di marte il giovinetto franco: / tosto li furo al
ariosto, 17-89: come si spinge il cane al lupo adosso, / che
-che è segno di ferocia; rabbioso (il verso di un animale).
, si ordinarono a cingere tutto intorno il luogo in tre cerchi; ed eran nell'
tube, / balda rivolge e minacciosa il volo / l'aquila [reale],
-letter. che è in grado di respingere il nemico, di renderne vani gli assalti
all'uomo / fa la veneranda demetra / il colosso equoreo solca / pèlaghi ed ocèani
com'è nel sangue di questa gente il passato ch'esse manifestano. 5
tende ad ammonire severamente; che incute il timore di dure punizioni o di gravi
altre due. piccolomini, 1-97: il desio dell'onore, l'onestà, la
strida minacciose e interrotte: / mora il perfido, mora, / mora il tiranno
mora il perfido, mora, / mora il tiranno del gran regno mosco. bocalosi
): i veneziani... aiutando il duca sotto mano, come potevano,
lampedusa, 30: si udì minaccioso il tinnire del mestolo contro la parete della
sono filosofi. credono che comandare sia legare il corpo, frema pur l'anima e
dove i suoi raggi minacciosi rota / il formidabil marte, / al basso vulgo ignota
morte. fogazzaro, vi-154: all'udire il minaccioso nome, il commendatore ritirò il
: all'udire il minaccioso nome, il commendatore ritirò il capo fra le spalle,
il minaccioso nome, il commendatore ritirò il capo fra le spalle, chiuse gli
spalle, chiuse gli occhi, arricciò il naso. saba, 1-186: il passato
arricciò il naso. saba, 1-186: il passato, anche se 10 sentiamo agli
al dire di molti, necessaria previdenza il cacciare in qualche isola deserta tutti quei
giornaletti del '48. cominciò a pubblicarsi il 18 marzo di quell'anno. d'annunzio
capitalistica crebbe di sviluppo, crebbe anche il numero de'salariati, tanto che quest'
di prima. svevo, 8-852: avevo il sentimento che ciò fosse avvenuto dolcemente,
volte s'era veduto venire incontro minaccioso il treno. e. cecchi, 5-3.
disposto ad affrontare la minacciosa corriera e il suo mal sito, e il sangue che
corriera e il suo mal sito, e il sangue che essa sventaglia sull'asfalto.
2-350: non così tosto rosseggia in cielo il pellegrino splendore di minacciosa cometa che gli
le chiome irate / minacciosa cometa e il guardo giri / grave di morte a queste
. -anche: perturbato, inclemente (il tempo). tansillo, 1-21:
mostrolle ancor, benché da lunge, il fiero / minaccioso orion, stella sdegnosa
naufragi amica. fantoni, i-12: il ciel fremendo imbruna; /...
e la luna. fucini, 406: il cielo si oscurò ad un tratto dietro
nel giardino. bontempelli, 19-222: il piombo duro del mare... a
e minaccioso. gavoni, 2-10: il nembo aggredì carri colmi e buoi /
xi-203: invece di schiarirsi, [il cielo] pareva farsi ogni momento più
minaccioso. -agitato, ribollente (il moto delle onde); burrascoso,
onde); burrascoso, tempestoso (il mare). ariosto, 41-9:
e minacciose tonde: / mugliando sopra il mar va il gregge bianco. idem,
: / mugliando sopra il mar va il gregge bianco. idem, 43-32:
: qui presso una città difende / il po fra minacciose e fiere corna.
fenderà tonde minacciose e, appena / il primo albor dall'oriente appare, /
baldi, 54: spesso anco sì superbo il vento assale, / che son gli
la grand'ombra, di cui stampavano il terreno, mi tennero lungamente sospeso fra
quando un lato della città, quando il ponte, con quella grata sorpresa che ne
. d'annunzio, v-1-240: vedo il metallo freddarsi. la statua bollente della
cielo in tempesta. in fondo sembra rumoreggi il mare, stagni minacciosi, un lampo
di notte senza sentire un brivido gelargli il filo della schiena o senza, di giorno
aggressivi, vendicativi (una persona, il volto, l'espressione, ecc.)
minace sbiecar dell'occhio la coda contra il fratello. c. e. gadda,
e ombra i commisti profumi, parevano mediare il silenzio e la chiarità minace dell'ora
da valvasone, 1-4-229: né, benché il tuo bel nome ora si tace,
più di te priego né tanto / il famoso ladon, sperchio minace, / il
il famoso ladon, sperchio minace, / il gran licorma o l'uno o l'
l'altro xantho. morando, 335: il mare,... svegliato al
uva, 41: già col sol posava il vento, quando / giunsero al piè
compatto a lavori di sbancamento per il compimento di opere civili o a fini di
ulloa [barros], 2-136: il re maumetto... minò tutta la
tanto profonda che, camminando poi sotterra verso il luogo che s'intenda minare, s'
di canneto. botta, 4-811: il luogo era stato minato prima pel caso
. cantù, 2-589: intanto entra il generale pocrio schiamazzando alla napoletana: -cosa
? cosa si fa? se questo è il modo di difendere una città? perché
3-294: lo stradale traversa quasi perpendicolarmente il fiume su cui esisteva un ponte che
, 11-319: tra la chiesina e il fiume si sta minando la strada e le
cominciarono a mi - nare sotto il fianco del fosso. c. campana,
: i libri... hanno riempito il bagno, accerchiano e minano il letto
riempito il bagno, accerchiano e minano il letto matrimoniale. gozzano, 1-543:
si diffondono. béltramelli, i-632: il cavaliere si sentiva benissimo e i sottili
della cattiva coscienza. bacchetti, 14-234: il clima tropicale aveva minato una fibra che
le preoccupazioni minavano. calvino, 85: il dottore a poco a poco aveva ripreso
non si sarebbe messo a posto mai: il male lo minava, lo disgregava.
, la posizione, l'influenza, il potere di una persona o di un
danneggiandone la reputazione, la fama, il credito); costituire un elemento che
; costituire un elemento che può causare il venir meno, la decadenza, la
giustificare i suoi antecedenti passi, che il minarono nell'animo del re. longano,
testa cotanto plumbea e solfurea non mini il suo credito alla corte. de nicola
de nicola, 362: altri stanno minando il direttore zurlo e si dice che sia
, e lieve ornai; / minammo il vaticano. alvaro, 10-157: minano [
, invece delle campane, chiamano forte il popolo alle orazioni e in certe sere
. d. sestini, 25: il più bello edifizio... si è
più bello edifizio... si è il superbo gianù... il quale
è il superbo gianù... il quale tiene quattro mineré o torri.
ballatoio da cui nelle ore di rito il muezzin invita i fedeli alla preghiera.
, / ecco che alfin rimano, il melanconico / dell'ore banditor, quella
e meschite / del suo giovine raggio il sole accende. pascoli, 1021: per
attorno al minareto, / le cinque volte il muezzin cantò. d'annunzio, i-97
minareto azzurro. gozzano, i-38: il minareto e tre colonne infrante, /
minareto e tre colonne infrante, / il mare, la galea, il mercatante.
/ il mare, la galea, il mercatante... / città vedute nei
miei primi sonni. ungaretti, i-22: il cielo pone in capo / ai minareti
baldini, i-16: la gaia chiesa sotto il monte quarin, col suo minareto bianch'
questa volta è l'onorevole bonghi, il quale da quella stessa 'domenica letteraria '
è la rocca della mia tirannide e il tempio della mia religione, mi grida,
. manàra 'faro ', attraverso il fr. minar et. minasragrite,
, che poi fece assambassà, ed il fosso minato con un viale sotto terra,
12-8-120: anche sotterraneamente è minato [il terreno] dalle polle che per le viscere
facoltà più acute delle comuni facoltà umane, il lavorìo della vita incessantemente si rivelerebbe in
392: dopo aver girato per il mondo nella vana speranza di salvare la
in ungheria. idem, 50-261: il re di napoli, minato nell'esercito dalle
, 2-218: intorno a tommaso cresceva il risentimento della sua classe che si sentiva tradita
e nemmeno una memoria da salvare se il suo uomo era morto di coltello in
introdotto nelle nostre conversazioni notturne anche il tema, prima d'allora tabù, dei
. gualdo priorato, 10-x-207: il marchese di castelnau fece in tanto attaccare
fece in tanto attaccare un lavoro chiamato il ferracavalli e, superatolo, scese nella
e vi drizzò una galleria per coprire il minatore. siri, viii-519: mentre il
il minatore. siri, viii-519: mentre il minatore stava inteso a squarciare il baluardo
mentre il minatore stava inteso a squarciare il baluardo, quei di dentro lavorarono ad
. montecuccoli, i-204: si fa il prezzo co'minatori a tanto per piede,
, viii-2-172: pietro micca turinese era il capo de'minatori. botta, 4-811
e le difende. dicesi 'introdurre il minatore 'per esprimere il principio dei lavori
'introdurre il minatore 'per esprimere il principio dei lavori delle mine. d'
europa ed in asia, facendo dapprima il minatore,... messo insieme un
disgregazione o, anche, chi compromette il potere o la credibilità di una persona
, accusando l'arcivescovo di canterbury e il gran tesoriere come minatori della religione per
della religione per fabbricare sulle rovine sue il papismo. magalotti, 23-116: divenne
cui scaverebbe 11 filosofo-minatore, gli sembra il nulla. 5. medie. anemia
delle olive. lastri, iv-127: il verme, che alcuni chiamano 'minatore \
8. locuz. attaccare, applicare il minatore; vedi molti dialetti, dal
grossa torre e senza galleria, passato il fosso a'piedi della medesima, attaccarono
fosso a'piedi della medesima, attaccarono il minatore. brusoni, 4-ii-62: il petardo
attaccarono il minatore. brusoni, 4-ii-62: il petardo fu bravamente applicato alla porta,
che ordinò subito le galerie per applicare il minatore. d'antoni [tramater]:
. d'antoni [tramater]: attaccare il minatore s'intende, allora, quando
l'arcivescovo scrive da firenze avere ricevuti il breve a lui e quello alla s.
e minatorie. guicciardini, i-222: il re, intesa la ostinazione del castellano
. gir. priuli, i-245: il summo pontefice... iudicava quasi
se tenisse dura et obstinata e per questo il pontefice scriveva lettere ali signori veneziani
fratello. botta, 4-403: il senato l'abolì [la giurisdizione] con
che si riferisce, che riguarda il lavoro dei minatori e lo sfruttamento
più drieto me venite, io vi levarò il capo da le spalle. guicciardini,
e's'isforzò superarle di sua minchia il minchione ottimo massimo. -di ammali
armatura per fissare al ponte della nave il piede dell'albero; scassa. carena
di legname, nella quale è contenuto il piede dell'albero di maestra, al
sopra due bagli del ponte, per ricevere il piede del grande o del piccolo albero
rinvenuto averla [la vescica dell'aria] il grongo,... averla altresì
stinchi in croce, sì, ride, il teschio ». -minchia! «
minchie con paternostri: non saper distinguere il sacro dal profano. brancati, 11-43
, minchione. levi, 2-323: il ministro dell'industria e del commercio..
detto, che è proprio minchiarillo, ma il re dice che è un buon
, come si fa adesso. buonarroti il giovane, i-562: toltisi de'propri
alle minchiate, ed è cosa ridicola / il vederlo ingrugnato e maldisposto. note al
malmantile, 8-61: 'minchiate'. è il giuoco detto anche tarocchi, ganellini o
dicono 'tarocchi 'ed una si dice il 'matto '. baldinucci, 9-xv-141
carta sia buona / quando fuor esce il diavolo in persona. fagiuoli, xv-144
che vi sieno. baretti, 3-214: il mangiare con garbo, il bere con
, 3-214: il mangiare con garbo, il bere con modestia e un giuoco di
scudi, se non avessi fatto valere il nome del mio padrone. d'azeglio
5-132: noi nasciamo senza di lui [il prete]... se non
moriamo, purtroppo, perfettamente, senza il suo aiuto. pirandello, 8-220: erano
emiliani-giudici, 1 -77: in tre mesi il povero marchese spese parecchie migliaia di
o della sua ingenuità. buonarroti il giovane, 9-361: « passa 'l poggio
per minchionarci. marino, v-55: il porco che vivacchia alla carlona / non
signore. rosa, 40: cangiato è il mondo, oh quanti ne minchiona /
... rispose: « vediamo se il re ci vuol bene e quel che
far per noi. ditegli che scacci via il por tu- ghese e rompa ogni commercio
e rompa ogni commercio del sale ». il re, sentendo questa risposta: «
andare dove vuole, e noi seguitiamo il commercio co'portughesi ». goldoni,
(241): era stata una pazzia il far tanto chiasso, per lasciarsi poi
metà dell'anno... a minchionare il prossimo. zena, 1-124: tirava
valoroso e non sospiri, / se il suo dover conosce e non minchiona. rajberti
. soldani, 1-5: che importa il minchionar..., / se salva
entrate a'suoi bisogni. -tradire il proprio coniuge. saccenti, 1-2-6:
fallaci illusioni. panciatichi, 49: il motivo di lodare la frittura nacque dall'
: non solamente in toscana, egli [il termine « ampolloso »] è entrato
percelia; scherzare; divertirsi. buonarroti il giovane, 9-43: ei [il medico
buonarroti il giovane, 9-43: ei [il medico] se gli goda e trastulli
6. locuz. — minchionare il grillo in testa a qualcuno: ingannarlo
giacché ti siei / fitto di minchionarmi il grillo in testa, / perché in groppa
, minchionando un po'la fiera, / il franco disse lor: questo è colui
malmantile, 4-15: 'minchionare 'è il latino 'deridere '. quell'aggiunta di
comprare, passeggino per le fiere, domandando il prezzo di questa o di quella cosa
dell'alfabeto ha lì un repubblicano [il tommaseo], / e 10 lascia
, 1 -77: in tre mesi il povero marchese spese parecchie migliaia di scudi
come un negoziante, tirando su per il naso, rosso sotto la barba, come
, 185: mancini... diventerà il tipo dei ministri parlamentari, vale a
stesso dice, cioè in toscana, il qual berni ci riduca al fatto tutta la
caricata, per far ridere, atteso il tenore minchionatorio di tutto l'epigramma.
. dossi, 3-101: egli [il maestro] si fece aggrondato e, intorno
, con insistenza, quasi volesse scolpirci fuori il segreto, girò lo sguardo..
qual dimanda rispose per filo e per segno il penitente,... dichiarando il
il penitente,... dichiarando il gran desiderio che aveva di rimediare al
rimediare al mal fatto, se pure il rimedio giungesse opportuno e non come una
minchionature. -odorare a minchionatura: nutrire il sospetto di essere stato ingannato.
è probabile ci procuri nuovi fastidi: ma il generale caneva promise di occuparsi per ottenergli
occuparsi per ottenergli la grazia: secondo il suo solito non ne fece nulla e i
voler pagare. aretino, 1-27: il menchióne, tenendo per certo che la martire
, accioché la non avesse paura, il quale, come minchione (che la
si messe a voler tocar con mano il fatto. g. m. cecchi,
andreini, 167: io son pure il bel minchione a credere che le ranocchie
, insipido. goldoni, xi-667: il povero panico è un bel minchione. c
carbone. m. leopardi, 3-26: il mondo non sarà più pieno di zucche