decotti usati per le tossi e per estrarne il sugo con cui fassi la tintura di
considerato dalla tradizione popolare un rimedio contro il raffreddore. cinquanta, xxxiv-634:
salubre et ottima, / finché si veda il mal se sia pestifero. a
a. casotti, 1-6-90: il gorgozzule annoderatti un cappio / serrato e
sigillato tanto forte, / che inutil sarà il sugo del melappio. papini, 28-174
mi fecero lo stesso effetto che farebbe il melappio a una bocca assuefatta a bere
a firenze, che faranno ben trazer il sangue dela miseria firentina, perché non volevanno
mancandoci / tai cose, nulla varrebbe il convivio. fasciculo di medicina volgare, 28
arbore all'invernata, le vecchie perdono il succhio, diventando stoppose; ma di
, 24-14: s'ella avesse a guadagnare il pane come fo io, alla fè
. b. tedaldi, 1-67: taglia il melarancio l'anno al marzo fra le
. campailla, 11-96: del melarancio il fior, croco vermiglio / al colore
di limoni con regolare simmetria architettata copria il fiumicello. botta, 5-441: quattro
sono i prìncipi ingrati. paragonasi perciò il virtuoso in corte al melarancio in tavola
melarancio ': dicesi qualche volta per il sedere, le natiche. 4
mi venisse all'inverso, conoscendo che il melaranzo aveva più poco succo.
andò a governare un melarancio. -discernere il pruno dal melarancio', essere accorto e
le finestre: / che chi discerne il prun dal melarancio, / sa come grasse
professione, quando si vuol dire, secondo il detto del boccaccio, del prime un
; né anche saprebbe dal molto cavare il poco o, come dicesi, * da
lenzuolo un berrettino '. -ricoprire il melarancio: coprirsi bene, vestirsi per
ebbi molto grate, / per ricoprire il melarancio appunto / erano da me state
.. ritiratosi in rodi a fare il maestruccio, per aver tanto da sbattere
aver tanto da sbattere e da ricoprirsi il melarancio. arlia, 1-218: 'melarancio'
'melarancio': dicesi così per ischerzo il sedere. le natiche, perché è
qui la frase: 'avere da ricoprirsi il melarancio', per: aver da vestire
meno; ma non li userei senza il voto de'savi. = denom
tubo digerente delle api, in cui il nettare si trasforma in miele.
asportabile) in cui le api depongono il miele. crescenzi volgar.,
, cioè: nero e vario. il vario, che è migliore, si vuol
che è migliore, si vuol serbare e il nero uccidere nel melario. d.
208: segue... il pomo o melo, e le mela,
di pece. idem, 170: il sig. cavalier dell'ambra fiorentino..
(ch'è mela odorosissima), il tabacco la beve e tutto di quell'odore
di melaròsa. moretti, iii-792: il quattordicenne aveva una faccina melaròsa, qualcosa
guancia serbava la freschezza del frutto, il rezzo della salute. baldini, 6-208
che si vende in roma. buonarroti il giovane, 10-947: -che passata che l'
i-653: la prova più ostica erano il 'pulmentum ', un polentone di farro
ch'egli stesso ci scodellava, e il 'mulsum ', ch'era un vino
nuova sono andati a genova a fare il viaggio melato degli sposi rurali piemontesi.
-ant. che racchiude, che contiene il miele. murtola, 8-49: da
purpureo sul mattin nascente / formaro tapi il lor mellato regno. 2.
2. per estens. che ha il sapore del miele; zuccherino, dolcigno
passeri], volando sulle piante, affondavano il becco nelle ferite dei fichi che pendevano
/ ho melata la lingua e dolce il canto. -figur. gradevole a
(un suono, la voce, il modo di parlare). -anche:
io... io... il monosillabo usciva mielato di tutte le sensazioni
stavano i pièveloci cavalli di diomede mangiando il melato frumento. -dolciastro (un
cioè nero seme. quello è ottimo il quale è di veementissimo odore et è molto
domenichi [plinio], 20-17: il git alcuni greci lo chiamano melanzio,
ed anche sciroppo che rimane dopo che il succo della canna zuccherina è stato assoggettato a
raffinerie di zucchero. bacchelli, 18-i-159: il mio specifico l'ho sperimentato su me
, stucchevole. bonghi, 1-78: il giordani, che a molti pare uno zucchero
monoginia e della famiglia delle melastomee, il frutto di parecchie delle cui spezie può
e, mangiandone, lascia sulle labbra il nero. i suoi caratteri sono il calice
labbra il nero. i suoi caratteri sono il calice persistente diviso in quattro o cinque
le fecer grosse, / con le melate il pubblico gli assalse. tommaseo, 13-iv-253
lo sviluppo di fumaggini e cocciniglie; il fenomeno può essere provocato da forte intensità
una specie di rugiada untuosa e dolce come il mèle, la quale, in certe
fa grandissimo danno. lastri, v-163: il vizio della melata non è facile a
aphis ', detto comunemente pidocchio, il quale corre a succhiare questo sugo.
ovidio volgar. [tommaseo]: il marito od altro amante mestia gli amari
con parole villane e ingiuriose morderlo. il che era a roderigo cagione di mestibil noia
egualmente unita e distesa per tutto, il che molti chiamano 1 imprimatura '.
tutta la tavola, si metta sopra essa il cartone. r. borghini,
non avria menda... se il reo metodo delle mestiche non pregiudicasse anche
accanto al salotto da ricevere, seguita il salottino da lavoro, tutto dipinto a
. borghini, i-167: volendo poi trasportare il disegno, che avete fatto sopra la
tela o in altra carta, se il campo d'essa tavola o tela, da'
, i-131: i moderni artefici hanno trovato il modo di fare nella cera le mestiche
3. cosmetico, belletto. buonarroti il giovane, 9-613: rinzeppando / tra gli
nuovo tutta baldinucci, 9-xii-34: tutto il tempo impiegava in fare guastare e rifare,
dei contadini marchigiani si dorme benissimo: il fiato delle bestie fa da termosifone,
sciocchezza. siri, ii-172: vedendo il nunzio mischiato li ritratti de gli apostoli di
allegrità e mesticanza l'italia aveva mangiato il sapone. 4. mus.
un poco di sale, ho empiuto il budello. tanara, 2-20: le viscide
sacchetti, come il vino. algarotti, 1-ii-257: il neutono
come il vino. algarotti, 1-ii-257: il neutono... tentò di farlo
... tentò di farlo [il bianco] in più modi, mesticando insieme
precetti d'orazio, non come mero traduttore il vedrai procedere, ma, misticando con
. g. sangalletti, 4-ii-595: il dire che tutto il fatto è una
sangalletti, 4-ii-595: il dire che tutto il fatto è una ciabatteria et uno inpiastramento
con olio di noce, finché trovino il colore che desiderano. olina, 6:
l'unguento rosato e la biacca e il retrargilio m'hanno mesticata la pelle; e
e mirra amarissima. sanudo, xlv-27: il pane che si fa è mesticato con
iii-176: se non si è legato il nesto, in cambio di terra umida piglisi
soverchio caldo. tonar a, 100: il fiele mesticato con mele aguzza la vista
armonia cromatica. soderini, ii-158: il giaggiolo fa i fiori compartiti di pari
o 'vida- rino ': ha il nome ancor lui dal color verde, misticato
, la bottega di un mesticatore, il quale, avevo saputo, vendeva tali generi
. cecchi, 5-495: lo zolfo e il cinabrese nei bariglioni del mesticatore. pratolini
pratolini, 9-1025: adamo maestri, il mesticatore, il fabbricante di colori, l'
: adamo maestri, il mesticatore, il fabbricante di colori, l'industriale.
potete dire, mastro lazzaro, -diceva il pittore soddisfatto, -che non è fatto risparmio
lor bisogno. soffici, v-5-450: il cavalletto che traballa, la tela che
che slumacheggia, la luce falsa, il colore che s'immelma, il mestichino
falsa, il colore che s'immelma, il mestichino che graffia... sono
tanti stimoli. viani, 4-177: il confonditore di critici, lo spauracchio dei filistei
guerra. fagiuoli, 1-1-184: quel fare il servitore è un mestieràccio vituperoso. verdinois
dannata! -mestieràccio infame! ed era il loro modo di dirsi che si volevano
abilità consumata, perizia sicura acquisita con il lungo e continuo esercizio di una determinata
l'alito suo divino la ispirazione e il genio. 2. chi esercita
abborracciatore. tommaseo, 1-151: veggo il quadro del gazzarini: mestierante. emiliani-giudici
di buona lega ». lo notano il molossi e il tommaseo, come voce d'
». lo notano il molossi e il tommaseo, come voce d'uso in
: i fortunati sono i mestieranti! fate il mestiere, fate il riduttore, saccheggiate
mestieranti! fate il mestiere, fate il riduttore, saccheggiate l'ingegno degli altri
rivelino nei loro autori l'artista anziché il mestierante. b. croce, ii-1-106
di fedeltà, di personalità, che il mestierante [fotografo], rassegnato,
fotografo], rassegnato, compiace collocando il paziente in quelle date pose e in
3. chi possiede a fondo il proprio mestiere; artista esperto.
della persona bello e grande così come il re fosse, senza misura della reina
mistièro. cebà, i-7: per far il mestiero del calzolaio o del sarto si
: accoppiando ad arte, distingue: il 'mestiere * è da meno...
intenzioni e atti vili. vile anche il mestiere da re, se re d'
e sovente svagandolo, per modo che il mugnaio alla fine, perduta ogni pazienza,
rimunerativo dell'altro, cercando di sbarcare il suo lunario, sbarcò, dopo molte
me a trieste? / là c'è il mestiere per tutti, e c'è pure
proprio utile, o l'orgoglio o il capriccio. de sanctis, i-47: se
per emularle, e'faceva un po'il mestiere dell'abate trublet di voltaire, 1
mestiere dell'abate trublet di voltaire, 1 il compilait, compilait, compilait'. comisso
: in fè di dio, se tu il fai, sie pure infermo se tu
c. e. gadda, 10-139: il peone andava e riveniva senza guardarli,
e populari, quali tutti aveanno posto il suo povero cavedal a questa camera per sustentazione
compagni, 2-7: richiesono... il consiglio generale della parte guelfa e delli
ragunano insieme. ammirato, 682: il mestier della seta non lavorò mai tanti
5-125: una volta ogni mestiere aveva il suo santo,.. adesso ogni mestiere
santo,.. adesso ogni mestiere ha il suo sindacato. -letter.
dell'oro filato. magalotti, 26-275: il nastro però, la maggior parte,
attività e la condizione del soldato; il servizio militare (cfr. anche arma1
sanudo, xiv-296: non voleva far più il mestier dii soldo. ariosto, 11-26
militar gloria è distrutta, / per te il mestier de l'arme è senza onore
2: fece per la prima volta il mestiero del soldo in asia sotto marco termo
vassalli, e di far guerra: il qual mestiere quanto sia alieno dall'umile istituto
, xxiii- 170: ho almeno il piacere di porvi in situazione di conoscere
porvi in situazione di conoscere qualche poco il mestiere del soldato in campagna. bertola
in campagna. bertola, 147: il mestiere di uccider gli uomini mi parve
mestiere di uccider gli uomini mi parve il più facile, e lo abbracciai. d'
l'onore del mestier dell'armi, fu il primo a comparire in lizza, cavalcando
* ministero '. anco napoleone diceva * il nostro mestiere '. ma * fare
nostro mestiere '. ma * fare il soldato 'per prezzo o per forza
militare in oriente, andava a 'fare il mestiere '; e quando rubava i
: poi chiamaro di guerra capitano / il valente uguccion della fagiuola, / ch'era
a farvi, disse lascy. ad imparare il mestiere della guerra, risponde lloyd.
più orgoglioso / non ebbe mai tutto il mestier de l'arme. -mestiere
nella scuola d'equitazione militare come istruttore; il che gli reca qualche vantaggio, e
gli reca qualche vantaggio, e imparerà perfettamente il mestiere della cavalleria, e l'arte
forteguerri, 13-9: a chi fa il mestier del navigante, / domandar suo
dee., 1-1 (71): il popolo di questa terra, il quale
): il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro [
nostro [di prestatori a usura], il quale loro pare iniquissimo e tutto 'l
siena, 629: se tu vuoi il consiglio del farti monaca, non andare a
assai. getti, 17-245: ulisse è il nome mio, e il mio mestiero
ulisse è il nome mio, e il mio mestiero fu un tempo le lettere,
far esercizio di cantare, facea solo il mestiero di sonare la citara. c.
stagioni dell'anno. alfieri, 9-87: il commercio è mestiero da vigliacco. foscolo
in una di queste scale dava l'appartamentino il mestiere d'autore è il solo per cui
dava l'appartamentino il mestiere d'autore è il solo per cui non bisogna novidella mamma
faceva chiaziato: basta non saper punto il francese e pochissimo mare dolores e faceva
maggior sione... che il nostro stesso mestiere sia sminuito, che
di lui. p. foglietta, mone il capello di capo e, volando con esso
di capo e, volando con esso sopra il carro, 55: -ti tengo
-ti tengo per uomo segnalato, come dimostra il con grande rumore, gli venne di dietro
credo che tu avanzi ogni altro del mone il detto capello nel suo capo, quasi come
un altro aiutante, e prese andrea, il onoratamente, senza esercitare più questo tuo
più questo tuo mestiero figliuolo di pizzuto, il barbiere della barriera, il quale [
di pizzuto, il barbiere della barriera, il quale [di sbirro] così vituperoso
, 1-239: veniva in città ad apprendere il mestiere. bacchetti, 1- intorno alle
ii-435: sui mulini, schiavetto giurava che il mestiere sempre in diffidenza d'esse loro
serve. leti, 5-i-401: fu sua il « mestiere » dell'arte e la gioia
sicura, i limiti di un tema, il gioco deh'immaginazione, dello già
immaginazione, dello già che tutto il suo mestiere era di depredare e rubbare.
di depredare e rubbare. stile, e il mistero della felicità di uno stile. cassola
bastami sol che chi ha i du'occhi il veda, / i carbonai sono gelosissimi del
operazioni son nati) ei ceda / il vii mestier dell'aggavigna-altrui. più semplici.
, tenete e fate presto », disse il notaio, levandosi 5. conoscenza profonda e
che avete un poco imparato il mestiere ». tommaseo [s
. mostra, a nostro parere, che il mestiere trita e raffinata, perizia consumata (
lo più nelle a tal pensiero / che il ver mostrare non pareva ad arte, /
ad arte, / locuz. fare il mestiere, fare quel mestiere).
167: la carne tira, voi avete il latte alla le furberie del mestiere
donnacce... sono tanto sfacciate e il me mestiere che, stagionato
zione », o, come il volgo dice, « fare il mestiere »
, come il volgo dice, « fare il mestiere ». de roberto, 10-170
utilissimo mai la ragazza mi facesse il mestiere, / soffocherei di e
rabbia o saprei vendicarmi. il loro non degno, disorrato e disutile prusor
utile, in poco molto. che quanto il mistier di avvocato. è maggio,
di avvocato. è maggio, e maggio il merito, maggiormente esser deano gigli,
maggiormente esser deano gigli, 2-228: il dottor, sì poco accreditata / vista la
abbans. domenico, 32: poiché il vescovo d'oxima... in questo
ebbe compiuti due anni, passando che il legai mestiero / non fa ricchezze per la
derio / dall'un lato percosse, il fiorentino / dall'altraterario), svolta per
so'mestier. fra i tre fa il quarto e pende; / quel che vien
e forestieri e nostrali, giudicata la farà il mestier come va fatto, / senza sospetto
cui esercitar si diligenza che in tutto il rimanente dell'opere che di potessero; ai
ritrovavono. mascardi, 25: era imposto il carico di scacciare dai seminati gli uccelli.
sia medico o mercatante o soldato colui che il a. verri [caffè], 282
dover considerare di che doti si trovi dalla il tuo tempo. g. ferrari, 514
casti, i-2-5: era in veè il loro mestiere. il mestiere dell'artista è
era in veè il loro mestiere. il mestiere dell'artista è l'opposto.
libro..., due studi. il primo, 'il
, due studi. il primo, 'il
donna nostra, / non le tenere il tuo mestier coverto. idem, conv.
incomodo mestiere. de sanctis, n-129: il diavolo continuò il suo mestiere tentando sotto
sanctis, n-129: il diavolo continuò il suo mestiere tentando sotto insidiose forme i
, li-3-124: essendo stato soldato tutto il tempo di sua vita, gli è riuscito
gli è riuscito difficile imparare da vecchio il mestiero di re nell'apparenza, però che
stimare tale. giuglaris, 1-30: il savio re luigi santo, che il suo
: il savio re luigi santo, che il suo mestiere intendeva, una delle cose
segnati molti, acciò che impari / il necessario pel trattar civile. muratoti, 9-43
regina amalasunta, perché allevasse nelle lettere il giovinetto figlio del re teodorico, pretendendo che
giovinetto figlio del re teodorico, pretendendo che il solo maneggio dell'armi fosse il mestier
che il solo maneggio dell'armi fosse il mestier de'regnanti. carducci, ii-i
»! bel complimento per umberto, il quale è malato seriamente, ed ha
porta del lazzaretto. ma niente! il tempo il suo mestiere, e io il
lazzaretto. ma niente! il tempo il suo mestiere, e io il mio.
il tempo il suo mestiere, e io il mio. -metodo di vita;
un giglio, / bench'ognuna stia sotto il velo nero. / pensa ciascuna dare
... confessare essere mestier di pochi il far la suddetta orazion mentale.
e prima di tutto... il mestiere di uomo. pavese, 8-tit.
uomo. pavese, 8-tit.: il mestiere di vivere. (diario 1935-1950)
tempio nocchiero / tien per tonde d'amore il fren sì stretto / che, intenta
in roma con grandissima diligenza e santitade il tesoro di cipro e per cagione di
di cipro e per cagione di quello mestiero il senato avea comandato che non se ne
. vi vogliono grandissime cognizioni per dirigere il metodo, copiosissima serie d'osservazioni per vedere
d'osservazioni per vedere la catena et il filo che unisce il tutto, una mente
la catena et il filo che unisce il tutto, una mente disappassionata con una
avido prurito, / che quasi tutto il giorno faceva un tal mestiere, /
ricreativa. novelle adespote, vi-388: il re si ritornò co la sua compagnia
in quei tempi in firenze uno, il quale era chiamato biondello,...
quale era chiamato biondello,... il quale quel medesimo mestiere usava che ciacco
. che tu avessi in core apparato il mestiero de'lusinghieri. muratori, 7-i-357:
michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine: il più
fare il mestiere di molestar le femmine: il più pazzo, 11 più ladro,
più pazzo, 11 più ladro, il più arrabbiato mestiere di questo mondo.
ma familiarmente più in generale: 'il galantuomo è mestiere fallito '. giusti
qualche buon padrone / di far con meco il solito mestiere, / lo piglieremo a
angeli o per lo meno, com'è il suo mestiere, a fare di un
. costo, 1-529: dite bene il vero, disse allora lo studioso,
cotest'azione si mostrò perfettamente politico, il che tanto monta quanto a dire che
. giuglaris, 353: questo è il mestiere di noi miserabili: non scuoterci da
lo svergogneranno in quello modo che richiede il mestiero. della casa, iv-206: se
altro cantare / e della storia tutto il suo mestiero. -sventura, calamità
verona francesco di jacopo bueri; fessi il mestiere in firenze. ordinamento degli sponsali
simone della tosa, 214: morio il re carlo a foggia in puglia e
adì 22 di gennaio se ne fece il mistieri in firenze. libri di commercio dei
membra che son gravi, / ho io il braccio a tal mestiere sciolto. livio
altri membri s'indegnarono e crucciaronsi contra il ventre, dicendo che per lui si affaticavano
in quelle due maniere / che conta il lor mestiere. sansovmo, 2-66:
la mattina per tempo conducono fuor di casa il doge e insieme montano in nave,
, cent., 21-71: sentendo il re di francia suo'mistieri, / allo
. ammirato, 1-217: colui che ha il nudo e solo uso del podere nulla
servio tullio] s'ingegnò ancora d'aggrandire il dominio con la prudenza e parimente accrescere
svolgere una determinata attività. -maledetto il mestiere!: per esprimere disappunto e
tempi, malannaggia la furia! maledetto il mestiere! era ancor composta, in gran
, ecc. novellino, vi-169: il saladino, avendo mestiere di moneta,
in sua terra, e poi li togliesse il mobile suo ch'era grande oltre numero
più 'l mantello. bembo, 9-1-10: il povero giovane... ha per
tacer non vuoi? non vedi tu che il padre / ha mestier di riposo?
ha di mestieri. metastasio, 1-v-652: il poemetto della molto illustre pastorella non aveva
mestieri che nessuno venga qui a insinuarci il modo di pronunziare le sillabe dell'alfabeto
-avere mestiere di elleboro: avere perduto il senno, essere matto (cfr. elleboro
g. bassani, 3-169: il direttore, dottor ballola, aveva cominciato
delle lettere,... vi fornirò il soggetto di un racconto abbastanza curioso.
maestro, d'artista, che sa bene il fatto suo: * è uomo
idem [s. v.]: il padre di gioacchino rossini era suonatore di
: io ho sempre pensato e detto che il progresso vero ed effettivo della critica,
, più che utile, necessaria se il regista provenisse direttamente dal mondo della musica
gli accattoni di mestiere, diventati ora il minor numero, confusi e perduti in una
di mestiere, che a prezzo depongono il falso, inventano lettere suppositizie, e
. g. villani, 7-75: il primo giorno fece passare la reina con
la ramaglia, tanto accuratamente era intrecciato il legname. -con valore avverb.
figure, gasparo per i paesi, il p. iacopo per le battaglie. nelle
la verità. algarotti, 1-iii-213: il gentiluomo dicendo: come volete voi che
, se io non sono del mestiere? il pittore, che appunto l'aspettava a
: nel veder poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento [un
amor mi credo più valenza / fora il donare, là ove il mistier pur sia
/ fora il donare, là ove il mistier pur sia. morovelli, 279:
. c., 6: poiché il consiglio è preso, si è sbrigatamente mestiere
consiglio è preso, si è sbrigatamente mestiere il fatto. dante, conv.,
ché gli rei pruovano i buoni, siccome il fuoco pruova l'oro nella fornace.
modio, xlv- 345: quando il marmitta ebbe finito il suo discorso,
345: quando il marmitta ebbe finito il suo discorso, parve che ci lasciasse
innalza; e come prima / fornito il mira, ad atterrarlo è volto,
raccomandazioni. bacchelli, 1-iii-97: dopo il coraggio, fu mestieri di pazienza, che
ch'arivando un cardinale a vinegia, il dogi vogliendoli fare onore, fu di
114: così è di mestieri scemar il mangiare e bere. a. f.
di mestier ch'ancora / abbiano tutti il fin pari al natale. baretti, 6-172
le nuove corde che qui fa vibrare il poeta, vi è mestieri di affissarvi
svapora e rutta. — fare il mestiere: lavorare, darsi da fare.
a grattarci la pancia, o a fare il mestiere? -fare il mestiere di
a fare il mestiere? -fare il mestiere di chi non ha mestiere:
povero emigrato, un forestiero / farà il mestier di chi non ha mestiero.
di chi non ha mestiero. -fare il mestiere di michelaccio: condurre un'esistenza
garzoni, 1-809: gli oziosi che fanno il mestiero di michelazzo, che consiste in
non ha voglia di lavorare, ché il mestiero di michelaccio dicono che era mangiare
e andare a spasso. -fare il proprio mestiere: esercitarlo con impegno;
, a una mansione; compiere rigorosamente il proprio dovere. a. pucci
disiderio / dall'un lato percosse, il fiorentino / dall'altra fé ben suo
la spada della giustizia in mano fa il suo mestiere. -badare prevalentemente al proprio
, uomo, libraio e israelita, fa il suo mestiere: mi offre dai 200
guidotto da bologna, 1-35: si può il fatto narrare brievemente, se colui che
colui che favella... non seguita il fatto insino alla fine, ma insino
. cellini, 2-49 (387): il vescovo e misser guido ebbon molto più
in poste quel traditore d'ascanio, il quale conparse in su-la mezza notte. caro
di vacca o di pecora [il latte] fa di mestieri essere più parco
rollando: « morte sarà meglio! / il mio le- gnaggio non sarà dispetto.
re, come già fece andrea, il frutto dei passati servigi. vai, 5
metastasio, 1-ii-19: tale è delle corti il rio costume, / ove dell'ozio
8-111: perché corre oggi spigliato / cotanto il verso a te, che fai mestiero
di guadagno. algarotti, 1-viii-35: il succhiar le ferite, del che ci
facean mestiere, detti psilli, anzi il semplice sorbire che uno fa delle cose
mestiere dell'iniquità, coloro che divorano il popol mio, come un pezzo di pane
fa un po'tutti i mestieri: il portiere, la spia telefonica e postale
n. 3. -guastare o guastarsi il mestiere: v. guastare, n
, n. 21. -guastare il mestiere a qualcuno: v. guastare,
cantoni, 640: tutti guardarono fuori e il chirurgo riconobbe lo scrivano dello spedale.
. gl'incerti del mestiere come diceva il re per acciarito -rispose il chirurgo districando
come diceva il re per acciarito -rispose il chirurgo districando le gambe per scendere presto.
sono gl'incerti del mestiere. -intendere il mestiere: comprendere il senso allusivo di
mestiere. -intendere il mestiere: comprendere il senso allusivo di un discorso.
del papalino, ora che hai visto il papa ». ma questo, che intendeva
». ma questo, che intendeva il mestiero, rispose: « se voi crepate
voi crepate di quello che ho visto il papa, tanto più creperete quando io sarò
3-ii-18: è stato... il mio fine di pratticare in prosa (e
di pratticare in prosa (e facilmente il conoscerà chi s'intende del mestiere) con
da mendico in terra / e chiede il poveretto / per via la carità. tommaseo
pucci, 6-193: la lepre gittò via il cavaliere, / vedendo il passerotto volar
gittò via il cavaliere, / vedendo il passerotto volar via, / e sì dicea
piacevolmente disse ad uno,... il quale, essendo da lei, per
la donna: « qual è dunque il mestier vostro? », rispose con un
, rispose con un mal viso: « il combattere ». bisaccioni, 1-154:
su 'l piccante. qui è finito il giuoco (disse) non è vostro
mestiere. e colui invece di guadagnar il suo punto, il perdè. carducci
colui invece di guadagnar il suo punto, il perdè. carducci, iii-28-306: su
mestiere di: per mezzo di, per il tramite di; per opera di,
lettor, m'accorgo che tu dici il vero, / ma, se meglio tu
. -rubare, levare, rodere il mestiere a qualcuno: sconfinare dal campo
): vergogna! vogliam noi rubare il mestiere al boia? assassinare un cristiano?
un cristiano? capuana, 15-110: il romanziere ruba il mestiere al psicologo,
capuana, 15-110: il romanziere ruba il mestiere al psicologo, al fisiologo,
i cattolici si erano messi a levare il mestiere ai socialisti. -rendergli impossibile
i denti / al tarlo occulto che il mestier le rode, / o scongiuri le
di code. -sapere, conoscere il proprio mestiere o il mestiere, saper
-sapere, conoscere il proprio mestiere o il mestiere, saper fare il proprio mestiere
mestiere o il mestiere, saper fare il proprio mestiere: essere in possesso delle
v. s. ch'io non sapeva il mestiere del poetare. giuglaris, 2-281
non si ingerisce se non chi non sa il suo mestiere. saccenti, 1-2-100:
meglio di costor [i bacchettoni] sanno il mestiere. manzoni, pr. sp
filatore di seta, che sa bene il suo mestiere. codemo, 284:
capelli perché 1 tedeschi lo conoscono il loro mestiere, e la guerra la
per guadagnare pochi soldi, e sa fare il suo mestiere, e non ne sbaglia
. v.]: 1 sanno fare il loro mestiere ': in qualsiasi cosa
). di leo, 184: il vostro nome va con proprie piume /
senza mestier ch'altri per l'aria il porte. -strapazzare il mestiere:
l'aria il porte. -strapazzare il mestiere: v. strapazzare. -vivere
. proverbi toscani, 35: non è il più bel mestiere, che non avér
noia perché ci ha guardato dentro: il cuoco non è mai ghiotto, il calzolaio
: il cuoco non è mai ghiotto, il calzolaio va con le scarpe rotte)
vedranno cristo mai. -a ognuno il suo mestiere: come invito a non
sempre ancora qualcosa e talìno le faceva il contrabbasso. -ernesto ha voluto vedere se
ha voluto vedere se c'è. il macchinista, -dicevano. -ognuno il suo
è. il macchinista, -dicevano. -ognuno il suo mestiere, - rispondeva il vecchio
-ognuno il suo mestiere, - rispondeva il vecchio. -chi fa l'altrui
: a chi vuol degli dei fare il mestiero, / riesce far la zuppa
ha tolto a fare l'altrui mestiere; il far ridere non è da lui.
fa l'altrui mestiere, / dice il proverbio che non sa mentire, / per
. e. gadda, 6-235: abilita il destinatario entrato in coma, carta canta
vivo chi vive, e senza vita il morto, / nei petti dei fautor
fuoco del mio amore si lique- faccia il gelo della tua mestizia. pallavicino, 1-571
caramente; sì come la madre ama il figliuolo, e sì come il veditore della
madre ama il figliuolo, e sì come il veditore della tragedia pone amore alla virtù
ogni passo, la mestizia del frate, il quale camminava già con tristo presentimento in
lo stesso avversario del caduto, il protetto di pallade odisseo, è stretto dalla
si è fatta più riservata: cresce. il ragazzo trascina la sua irrequieta mestizia di
universale mestizia. carducci, iii-6-229: il morgante è la schietta rappresentazione della vita
passa, e pure la melenconia remane, il perché ancuora più se atristano, cuncesia
debeli assai rimangono per tal acto, il perché, come dice galieno, li forti
che dietro tal acto da può'rimane il corpo tuto prostrato et in la vertù molto
pareva inondato da una dolce mestizia e il suo aspetto si andava rianimando. carducci,
manifesta la tristezza, l'angoscia, il tormento interiore o anche l'accettazione rassegnata
mestizia piene. tortora, iii-171: il duca, per rimediare al soprastante disordine,
, dimostrando con la mestizia del volto il dolore del cuore. metastasio, 1-4-8
1-4-8: non sempre / la mestizia, il silenzio, / è segno di viltade
e. cecchi, 2-223: d'alcune il volto si componeva a mestizia e gentil
6-13: una strana mestizia pareva soffonderle il viso, nei momenti in cui non
tanto interesse gli spagnuoli, fatta che ebbe il marchese di leganes la pace col duca
di nero, e di panni simili coperto il pavimento, ed il tutto disposto in
panni simili coperto il pavimento, ed il tutto disposto in guisa che né l'ornamento
breve leviga sul sasso / delle tombe fiorite il davanzale, / e sàgoma l'eterno
cade infranto / nelle mestizie sue sepolto il mondo? pisani, 282: ove
. c. gozzi, 1-316: il racconto / delle sciagure tue non fa
gente lagrimosa e mesta / per isfogare il suo acerbo despitto. boccaccio, i-117
... mestissima... per il pericolo del padre e degli altri suoi
, / sparse le chiome, pallidetto il volto, / qual giglio offeso dal notturno
, i-287: la mesta / non sciolse il cinto; e, finché lei sotterra
delle dee consolatrici / sacrò gl'inni e il dolor, vergine ancella. manzoni,
della mesta, immobile / era quaggiuso il fato. -di animali.
veloce, / mesto piangendo seco quasi presente il minacciato scempio, / fatto co'figli
o incline alla tristezza, alla malinconia (il temperamento). arici, i-126:
, i-126: poiché vana riuscirgli vide [il ciclope] / la vendetta e l'
/ la vendetta e l'amore, il mesto ingegno / d'arti novelle a
(l'aspetto, l'atteggiamento, il volto, la voce, ecc.)
fior stretto da rabbioso gelo, / il vago aspetto va cangiando in mesto.
, afflitto, come coloro che danno il commandamento dell'anima a quei che hanno
, che m'addolciva dianzi, / il riso in un mesto pianto mutato m'ave
duolo alleggia. tassoni, 5-43: il giovinetto ne la faccia mesta / e
la cognata. brusoni, 2-105: il cordoglio che trasse porzia da queste sconsigliate
sue stanze. varano, 1-128: il mesto aspetto, che fea piena fede /
vi-424: mesta ho la fronte, il parlar basso e breve. pananti, iii-45
di noi. nievo, 474: il medico! -riprese egli con un sorriso mestissimo
certe battaglie. pirandello, 5-88: inchinando il capo con un sorriso mesto, sedette
miei tormenti. giannone, i-359: il cane, non potendo prestar aiuto al
occhi tuoi, soavi / seguirmi sempre per il mio cammino, / chinarsi mesti sul
: su la riva del tessalo peneo / il lauro, il lauro istesso, /
riva del tessalo peneo / il lauro, il lauro istesso, / de le'sempre
non vedrai più frequenti / sciolte avanti il lor giorno / sdegnose ombre dolenti /
greca. filicaia, 2-2-206: mesta il ciglio e nel guardo aspra e severa
tu noti, newero, tu avverti il mesto accento, il non so che
newero, tu avverti il mesto accento, il non so che di vacuo e falso
regno [di amore] io posi il piede, / tutti i mesti pensier'mi
m'ingombrano, / pensier funebri / il cuor m'opprimono, / gli occhi mi
riconosco, o mesto / immaginar, che il velo / tuo distendi su questo /
che tutte e sette queste canzoni furono il mesto frutto della sua solitudine in recanati
a tanto che dagli astrologi loro sia prescritto il giorno della sepoltura, prolungando altri questa
e spesa. varano, 1-120: il divo amor, che in sua tranquilla
ii-57: non s'aspetti di squilla il richiamo; / noi concede il mestissimo rito
di squilla il richiamo; / noi concede il mestissimo rito. lambruschini, 4-19:
seconda volta ch'io vengo ad adempiere qui il mesto e pietoso ufficio. visconti venosta
, ma... egli cedette il mesto incarico al conte gaetano bargnani.
ii-8: flebile e mesto ha fatto il verso mio / quell'accerbo dolor, quale
onorata squadra. / quel gli dipinge il corso de'pianeti, / questi la
, / questi la terra, quello il ciel gli squadra: / questi meste
questi mesti, in questi oscuri accenti / il suon degli amorosi miei lamenti / e
fior mesto e canoro / pur sempre il piagni, incenerito orfeo, / de le
, / de le musiche dee sepolto il coro. algarotti, 1-ix-313: chi 'l
che passi un'ombra / e riconosco il tuo riso / un po'amaro.
. / battendo alzano al ciel meste il romore. del bene, 79: il
il romore. del bene, 79: il dorso e'fianchi / par che gemendo
e stanchi: / perché, sendo il vigor nostro sparito, / temerario, ne
comiato. v. galilei, 1-70: il diesis x posto nella parte acuta fa
nella parte acuta fa la cantilena allegra e il b molle nella grave mesta. l
te, dolce amico, udrò più il verso / e la mesta armonia che lo
si propagan sopra la laguna e canta il gondolier con le sue rime.
. govoni, 1-129: non mi scuote il pensier della tempesta, / né della
mesta e svogliata / quasi soltanto per lavare il mondo / dalla polvere estiva.
e di soavità. -lamentoso (il verso di un uccello, di un
erbette ascoso, / spande all'aure notturne il mesto trillo, / panni silenzio.
cade / la mesta lira, né più il labbro esprime / l'usate voci.
delle foglie. praga, 3-178: il mesto tramonto / empie di lunghe striscie
/ empie di lunghe striscie d'oro il cielo / e la campagna di confusi suoni
: velato, oscuro, fosco (il cielo, una condizione atmosferica).
mesta casa sia fatta degna del ricevere il suo grande oste, che è v.
giorno e notte ho sparse, chiamando il nome di v. s. lanci,
e mesta. tassoni, 268: sparve il giorno col sole, e innanzi sera
. f. frugoni, 1-395: dove il sole tramonta, lasciar è solito mesta
/ veggio del bel parnaso, e mesto il giorno / spande pallida luce al loco
monti, x-1-122: senza far motto il passo accelerava, / e l'aria
né agl'incensi avvolto / de'cadaveri il lezzo i supplicanti / contaminò; né
amor dell'ali con la placid'òra / il vel dirada, e in grande arco
guarda dalle sbarre d'una prigione, il cielo è mesto e la natura è malinconica
è malinconica. tarchetti, 6-i-331: il domani fu un giorno assai mesto nella
un giorno assai mesto nella natura; il cielo era cupo e pesante, la neve
lo schianto fitto dei fulmini... il vento si è placato, è cessata
e sì nefando, / è peggiorato il viver nostro. cattaneo, iii-2-92: l'
l'anno più mesto fu in parma il suddetto 1829, ch'ebbe neve e pioggia
famiglia, anche emilio incominciò in casa il corso degli studi universitari di legge.
ariosto, 124: la nera gonna, il mesto oscuro velo, / il letto
gonna, il mesto oscuro velo, / il letto vedovil, tesserti priva / di
. i. frugoni, i-12-114: fra il mesto scintillar di tante faci, /
scintillar di tante faci, / fra il dolce lamentar del flebil canto, /
ah vieni, ah vieni, e il sacro rito onora! -che esprime
messo; /... / cibele il pino appresso / con il mesto cipresso
/ cibele il pino appresso / con il mesto cipresso, / che piange ancor
e maligna. bandello, ii-944: vidi il mesto loto, / ch'interpretato dice
la regina di nuovo chiamato a sé il parlamento gli comandò di portar il libro de'
a sé il parlamento gli comandò di portar il libro de'registri per farne in sua
stracciare l'editto dell'unione; ma il parlamento, che lo prevedeva, senza il
il parlamento, che lo prevedeva, senza il libro comparve; et andando tutti a
: intorno / al troncon rotto si rivolse il canto / in mesto lutto, e
pietre. tasso, 13-54: non esce il sol giamai, ch'asperso e cinto
de'mortali? betocchi, i-73: il navalestre / non più si volta, ché
bargagli, 213: né meno approvo il raccontare quelle novelle che sieno di mesto
e doloroso fine, perché dove si desidera il novellare, accioché induca letizia e allegrezza
mesti / fiano i trionfi ed infelice il vanto! 10. letter. che
uom turba, / fuor dell'albergo il ragionar soave / degli amici fedeli lo
questo bene è tolto, / ché il bene e il mal dobbiam riporre in lui
tolto, / ché il bene e il mal dobbiam riporre in lui. -che
non l'attendono, non gli ode il popolo, a pena li patisce la
e la femina non fa frutto senza il maschio. questo si vede nelle carrobie,
nelle palme e in altri, che il maschio e la femina inchinano l'un
luce). poerio, 3-633: il pianeta dalla mesta luce / illuminava l'
. carducci, iii-3-274: benigno è il sol... / sotto il velo
è il sol... / sotto il velo de'pampini i gemmanti /
ordine delli umiliati; fu di tal cosa il comin- ciamento mesto, ma fu ben
ciamento mesto, ma fu ben poi lieto il successo. 13. ant.
per otto dì o dieci egli [il vino] farà della schiuma assai, non
pece stillò giù nel fondo, levato il braciere, quella che stillò 0 che
checchessia dalla pentola, lasciatone scolar bene il brodo. tarchetti, 6-ii-119: lumaconi
mi dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due buone dita
/ buon mastro fu que'che rincalcinò / il fallo che sua mestola gli dié '
dorata, da un schifo, che il maestro delle cerimonie gli porge, tre
con la mestola e i mattoni e il vassoio della calcina; il cappuccino che dà
mattoni e il vassoio della calcina; il cappuccino che dà l'ultima benedizione.
piote. -strumento di legno con il quale le lavandaie battono i panni.
mani e con il semplice movimento alterno in avanti e indietro
con un foro, pel quale passa il filo incatramato immediatamente prima di avvolgersi sullo
alquanto concava, a uso di trinciare il grosso pesce. 9. figur
. con valore di inter. ringraziato sia il manico della mestola: a esprimere grande
e di là vengo. -ringraziato sia il manico della mestola. 13. locuz
a veder giocar alla palla, quando il giocatore vuol ribatterla, e che la palla
palla e la mestola, far correre il gioco con la propria mestola: essere in
m. cecchi, 3-24: lasciate andare il mondo, come e'vuole / chi
mano / e la mestola. buonarroti il giovane, 9-107: dimmi un gran
la mestola mia. -essercene per il manico e per la mestola: determinarsi
.]: 'ce n'è per il manico e per la mestola ':
i'posso. -menare le mestole per il dosso a qualcuno: recargli un grave
-mettere in mano o rendere la mestola e il ballo: conforme a un'antica usanza
sia lor messa in mano. buonarroti il giovane, 10-907: s'io son
la mestola e 'l ballo, rendere il ballo »: cioè far ritornare in
« ballo della mestola »: dove il cenno dello invito è il tocco della
»: dove il cenno dello invito è il tocco della mestola o la consegna di
-venire la mestola a qualcuno: giungere il suo turno; toccare a lui prendere
chela mestola che vi va per dentro: il più adatto a giudicare una questione è
mese di giugno co'peduncoli terni lungo il caule ed a'rami. i suoi
giugno, con i peduncoli terni lungo il caule ed i rami. il sapore è
terni lungo il caule ed i rami. il sapore è pungente, ed essendo acquatica
o vende (per lo più esercitando il commercio ambulante) utensili da cucina.
. papini, i-205: è passato stamani il mestolata di serra con un somarino vecchiazzino
, con la sua alta statura e il picciol berretto assai bizzarramente piantato sulla grossa
questa nuda man col duro legno? buonarroti il giovane, 9-615: di sudice udimmo
, 1-225: tienla [la nettatola] il muratore con la sinistra mano, e
prendi la mestolata e la spartisci / e il mattone vi adagi al suo livello.
mestolata è bell'e rimesso in dentro il mattone. 4. locuz. a
lo più piana, a uso di rivoltare il fritto nella padella, e di cavamelo
ha la carne e la scodella e il mestolino e l'acqua e la salina ed
merre'drieto cento miglia all'erta. buonarroti il giovane,, 9-162: oh quanti
. 3. locuz. -fare il mestolino: sporgere il labbro inferiore (
. locuz. -fare il mestolino: sporgere il labbro inferiore (come fanno i bambini
: quando i bimbi cominciano ad atteggiare il viso al pianto, allungando specialmente il labbrino
il viso al pianto, allungando specialmente il labbrino di sotto, si dice che
sotto, si dice che 'fanno il mestolino '. -porgere il mestolino
fanno il mestolino '. -porgere il mestolino: consegnare tale utensile, come
/ e l'ugnanese, al quale il ballo tocca, / sciorina a bertinella in
-rifarsi o cominciare dal mestolino: acquistare il necessario per arredare la casa, a cominciare
s. ferrari, 133: briaco il mago beve a quegli immensi / mari d'
, e scivola di mano / giù il mestolo alle streghe. gozzano, i-228
gli occhi. con lunghissimi mestoli stuzzicavano il tegame dall'intingolo. moravia, i-258
esservi contenuta. sbarbaro, 4-16: il sopruso della prima uniforme;...
scodella di ferro incastrata nel banco, il mestolo di minestra che la monaca vi
bastone. cantoni, 707: tolse il paiuolo dal foco, lo mise a terra
del fucile, lui mi avesse spianato contro il mestolo per girare la polenta, stornai
nuca grigia. -avere, tenere il mestolo in mano o nella caldaia:
, come si suol dire, il mestolo in mano, esultarono nel vedersi offerto
mestolo in mano, esultarono nel vedersi offerto il pegno d'una protezione tanto utile in
, 9-45: né manco basta tenere il mestolo (frase volgare ma propria) delle
latini che voglio darli a due che tengono il mestolo nella caldaia. codemo, 289
quattro villani rinciviliti, che soli tengono il mestolo di queste belle faccende! carducci
parte moderata... adesso tengono il mestolo, almeno fin che non sarà strappato
verga, ii-327: eh, tenere il mestolo... al giorno d'oggi
eleganti mariuolerie, giacché aveva in mano il mestolo, ordinò a suo criterio i
bene a mente, dorligo, che il mestolo lo tengo in mano io e non
». — ghermire, levare il mestolo di mano a qualcuno: estrometterlo
estrometterlo da un'iniziativa, usurparne il potere. periodici popolari, i-364:
che voleva venirci in aiuto per poi ghermirci il mestolo di mano. ibidem, i-651
per guida... si cerca il più adatto, quello che è più uomo
si capita male, gli si leva il mestolo e si sceglie un'altra guida.
guida. — perdere o deporre il mestolo: trovarsi esautorato o rinunciare al
[s. v.]: 'perdere il mestolo': il comando. 'deporlo
v.]: 'perdere il mestolo': il comando. 'deporlo '.
'deporlo '. -pigliare il mestolo e schiumare: assumere l'iniziativa
affogare, ma può anche darsi che pigli il mestolo lei e schiumi, o,
rumena. — salvare, afferrare il mestolo: conservare il potere o passare
— salvare, afferrare il mestolo: conservare il potere o passare dalla parte di chi
, per poter salvare come che fosse il mestolo quasi intatto ai vecchi reggitori ed
e vende carne d'altrui, afferra il mestolo / anzi che terminare nel pàté /
proverbi toscani, 37: ognuno vorrebbe il mestolo in mano. p.
altri, bisogna rispettare almeno chi ha il mestolo in mano. 8. dimin
soderini, iv-224: come è ben rappreso il latte,... co 'l
ingiurioso. aretino, 20-32: appunto il mestolone si levava suso per partir la
animetta mia ». pescatore, 49: il mestolone andrà, come si dice,
, oh, che cose stempiate! buonarroti il giovane, i-144: quel mestolon,
sgarbato pisellaccio. giusti, 4-i-257: il suo caro taddeo somiglia un b,
all'estremità (e di qui deriva il nome); vive in asia, nord
femmina è di colore bruno-giallastro uniforme e il maschio è fornito di una lucente livrea
sim'acqua, nel quale girava e rigirava il mestone. faldella, 2-33: ora
, 2-33: ora girava e frullava il mestone nel paiuolo, acciocché la polenta
, 19-149: si avviò zoppicando verso il focolare dove c'era il paiolo col
zoppicando verso il focolare dove c'era il paiolo col mestone infilato dentro.
, maneggione. massaia, viii-23: il piccolo ma florido e pacifico piemonte,
. 3. locuz. leccare il mestone a qualcuno: riceverne ciò che
« povero io? se tu mi lecchi il mestone, tu stai bene a polenda
] mesto- ridente / delle sottili nuvolette il lume: / e la remota stella
mestrina, sf.). ant. il territorio, il contado, la campagna
). ant. il territorio, il contado, la campagna circostante a mestre
) mestruale: quello che lascia passare il sangue delle mestruazioni. -ciclo mestruale:
sangue delle mestruazioni. -ciclo mestruale: il complesso dei fenomeni fisiologici che coinvolgono l'
meno regolare, fra la pubertà e il climaterio (interrompendosi durante la gravidanza):
). giamboni, 8-i-161: il buturo di quello lago è si tenente
affatto. a. cocchi, 4-2-69: il peggioramento, dopo che cessò la pletora
, 2-9: avvegnaché passi un mese fra il principio di una purgazion mestruale e l'
non pertanto... incerto è il termine del mestruale periodo. bacchetti,
, non ad altro buono che a involtar il pepe; quind'io me ne vaglio
carta, a carta scucita, per foderarne il tributo mestruale che pago a dite.
57: questa è la madre, ovvero il mestruale / de'quali si compone ogni
superiore della cavità della matrice, possa il sangue, in caso di pienezza, da
: è verisimile che qui e'lodi il sangue vegnente dal naso, non già
gravidanza e l'allattamento. -anche: il periodo, il modo, la durata,
allattamento. -anche: il periodo, il modo, la durata, la quantità
v.]: * mestruazione ': il mestruo. 'comparsa della mestruazione'.
gli habab hanno anche questo: che il latte della vacca non deve darsi né a
le mestruazioni. piovene, 7-193: il principale discorso di questi mesi a parigi
cura russa per ringiovanire. si cita il caso di note e anziane signore che hanno
[immonda] per due settimane secondo il modo dello suo flusso mènstruo. guglielmo
volgar., 1-5: trae [il feto] dalle vene della matrice e dalla
15-71: di far tai mestrui sborsi il sangue nega / a le gravide donne e
rata di tempo, in maniera che il contratto duri in regola di percezione de'frutti
. frugoni, iii-420: quello era il procinto dell'estro mestruo di ofionèo e
: quand'è vicino aprii, segua il secondo [taglio]: / a cui
s'aggiunga ancora e, poco dopo, il terzo. a. verri,
minerva, xl-95: questo scrittore [il cocchi]... conclude..
desideroso di fare la vita tranquilla, il non ammogliarsi, ma se la esigenza
delle mestruazioni e, in partic. il sangue mestruale. bibbia volgar.
mestrui, pongasi nella natura delle femmine il sugo suo [dell'assenzio]. serapione
.. né l'argento vivo, né il mènstruo delle donne sia di tanta malignità
mesi non correranno i suoi mestrui; onde il ventre le s'enfierà, che ella
spesso della salute senza nessun pudore e il discorrere sui mestrui è per le signore
. fallamonica, 56: giunto con il mestruo, [lo zolfo] si
un mènstruo vinoso, verrà a rendere il primo assai più alcalico del secondo.
l'acqua non nuoce e serve per il mestruo da cavar la sostanza della salza
qualche mestruo o fondente appropriato e cavarne il regolo di rame puro o sia raffinato.
, la vera padrona del mondo, il mestruo universale, e che un giorno
fermentare, dissolvere, assottigliare e convertire il cibo, di già macinato, in chilo
chilo. malpighi, 42: benché il senso non arrivi alla cognizione di quella minima
intelletto però, esercitato nelle mecaniche, con il discorso vi giunge e perciò con la
quale, nel secolo xvi, spettava il comando delle guardie regie; luogotenente.
* che è come un generai capitano, il quale ha piena autorità sopra i soldati
cotai cose. ulloa, 13: il mezuar del xeche... è come
/ e con archi o con mete il merto vostro / agguagliar? cellini, 622
con diligenza. serdonati, 9-47: il paese... produce particolarmente molto zuc-
. produce particolarmente molto zuc- caro, il quale... fu dalla natura in
artificio. marino, iii-26: vennevi il dritto e funeral cipresso, / piramide
: fra quegli alberi / apparve anche il cipresso, simile alle mete.
di marmi, che sorgeva a roma fra il mausoleo di adriano e il vaticano e
roma fra il mausoleo di adriano e il vaticano e, secondo una credenza medievale
al borgo nuovo. g. rucellai il vecchio, 72: la meta di romolo
giogo, né importava molto qual prima passasse il campo; el fatto stava sapere bene
. c. bartoli, 1-307: per il diritto del lungo divisono la piazza in
gareggiatore, / de le mete vetuste il vecchio onore. s. maffei, 5-5-15
, 1-xvii-272: fa... che il sinistro cavallo rasenti la meta, cosicché
sinistro cavallo rasenti la meta, cosicché il mozzo della ben-fatta ruota sembri averne tocca
a ferire i cavalli e a spezzar il carro. alfieri, 1-273: si forte
l'ha misurato. ecco alla meta il corso / licenzioso intende. monelli, 2-308
strozzi, 1. 2-2: lascivia accresce il vedovile ammanto: / negre fiamme son
punto di arrivo prefisso, luogo verso il quale si è diretti; punto, luogo
/ ch'occhio mortai non può fisare il sole. tasso, 1-27: ora che
certi i mali, / tropp'alta meta il suo cammino inforsa; / o se
34 (593): renzo affrettò il passo, facendosi coraggio col pensare che
, impellicciato fra le nevi pietroburghesi; il magalotti a vienna, in svezia, a
. foscolo, vi-434: de'dardi il tintinnir dentro il turcasso / aureo,
, vi-434: de'dardi il tintinnir dentro il turcasso / aureo, capace e pien
baldi, 57: de'robusti compagni il lieto stuolo / insieme si rauna
ai termini suoi. costo, 1-5: il bel monte di somma, detto
mascheroni, 8-212: per lei franco il nocchier spinge l'abete / oltre il
il nocchier spinge l'abete / oltre il mar indo; e il vasto ardire umano
/ oltre il mar indo; e il vasto ardire umano / tutte del- l'
mete. d'annunzio, ii-1086: perse il figliuol primo / bevuto sino all'ultima
che mai non si disseta, / e il suo secondo ne'ghiacciai scomparso / di
? marino, xiii-166: varcò poscia il ligustico guerriero / del forte alcide le
matraini, io: con giusta meta il sol librava intorno / dal secondo equinozio.
- anche: 11 fine raggiunto, il risultato ottenuto, l'impresa conclusa.
onorata meta. giraldi cinzio, iii-1-61: il mento, il collo e le vicine
giraldi cinzio, iii-1-61: il mento, il collo e le vicine parti, /
più poco gli caglia, / cerca il rischio maggior de la battaglia. sarpi
or malesperti / tentiamo in van di ritoccare il segno / e fan meta al desio
intorno alla espressione ha singolarmente da affaticarsi il pittore, che vuol prendere il più alto
affaticarsi il pittore, che vuol prendere il più alto volo: ella è la
? foscolo, xv-344: io vedeva il mio lavoro andar presto alla meta.
seno / trema e s'innalza, il molle / sen lascivo, in ch'avieno
rende, nulla abbiamo che in vista il volgo offende; siamo a tutti due
non è picciol stato / aver tra'scelerati il principato. ariosto, 199: meta
14: deh, fie almeno qui il punto e qui la meta del mio pianto
'l restauro, principii la gioia, nasca il contento e sorga la gloria. baldi
: langue fra i ceppi avvinto / il prigionier; ma l'alma / del vincitor
. fantoni, ii-188: se geloso il ciel prefisse / già la meta al nostro
è la conclusione, la sostanza, il ristretto, 'la sommità, la mèta,
natura del mondo, che quieta / il mezzo e tutto l'altro intorno move,
pianeta / a cui si dona in terra il primo clima. / e se dal
occorre far rotolare la palla per segnare il punto. g. gozzi, 1-178
non potè ruotolando giungere alla meta per vincere il punto. 11. sport.
del valore di tre punti, che il giocatore della squadra attaccante realizza riuscendo per
, n. 12); si eseguepoi il calcio di trasfoimazione, con il quale si
si eseguepoi il calcio di trasfoimazione, con il quale si deve far passare il pallone
con il quale si deve far passare il pallone fra i due pali e al
sopra della traversa della porta (e se il tiro riesce, si ottengono i due
. i vini dolci ottimi, soldi cinque il boccale. statuto d'ameglia dell'anno
caterina da siena, 44: il governo della vittovaglia è tale che non si
che pare all'estimazione di chi ha il carico. g. r. carli,
per cento. beccaria, ii-443: il secondo ostacolo sono le mete sul pane
del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto, se il grano si fosse comunemente
che sarebbe stato il giusto, se il grano si fosse comunemente venduto trentatré lire
grano si fosse comunemente venduto trentatré lire il moggio: e si vendeva fino a
d'azeglio, 4-iii-321: ciò che stabilisce il giusto prezzo del pane non è già
meta », come voi dite, o il calmiere, come si dice in toscano
migliori intenzioni del mondo, hanno inventato il calmiere o la meta, onde arrestare le
infinitamente più serio e più pericoloso) il calmiere delle carni e la meta del
e la meta del pane, che il nostro secolo credeva in buona fede di avere
meta: essere sul punto di raggiungere il luogo a cui si è diretti.
e mi avviai attraverso la città con il solito sentimento di disagio e di ripugnanza
ch'oltre ogni meta al- zaro / il proprio nome e'1 lor terrestre manto,
amaro. gonzaga, 21-62: seguendo il camin sedata e queta, / più
, trascendere la meta ole mete: passare il segno, la misura; eccedere.
e negar non mel potete, / che il marcare ogni virgola col gesto / è
* 19-9: in stato d'innocenza il corpo umano / tenea gli affetti in
. trissino, 2-2-186: trattommi belisario il grande / com'io fossi il più
trattommi belisario il grande / com'io fossi il più vii di tutto 'l campo,
, / di moderato ben non perde il frutto! tasso, 5-57: se l'
voglia. -toccare la meta: raggiungere il traguardo. musso, 241: quei
: primamente / alla corsa de'cocchi il premio pose: / una leggiadra in
ottenere l'appagamento di un'aspirazione, il con 13. locuz.
. algarotti, 1-x-55: avea veduto il medesimo hockio, che per via dell'attrazione
desiata meta. foscolo, vii-19: il vico piantò vestigi verso le sorgenti dell'
de'gran- d'ingegni, non precideva il suo corso. mazzini, 62-84:
colonnetta'; cfr. méta1. per il n. 12 è molto probabile una
25: qui a milano è permesso il combustibile « meta », molto comodo e
. soldati, 2-209: piero fece il tè... collocando la tavoletta del
1-viii-298: alzò quel porco al giunger nostro il grifo / tutto vergato di meta e
altrui capanna o tetto, / serrilo [il fieno raccolto] tutto in un di
stor. nell'antico diritto germanico, il prezzo che lo sposo pagava al mundoaldo
familiare sulla donna, per ottenere il trasferimento a sé di tale potestà.
vedova, avendo essa in tal caso il diritto di prelevare la somma stessa,
maritava una donna, non ne seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della
non ne seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della medesima; ma necessario
fratello o altro parente d'essa, mediante il prezzo che si accordava fra loro.
ristoro, 2-5: uno cerchio, il quale è chiamato orizonte,...
chiamato orizonte,... ne parte il cielo per mezzo: l'una metade
, i-13: cosi ciascuno tirando, il pane si divise per mezzo e rimase in
di continentia, 118: publicamente [il re] spoliossi le vesti- menta sua
amante. brusoni, 830: aveva già il duca eletto di ricuperare la metà dello
, e dichiarato d'avere in pronto il danaro per ciò. g. m.
loro uguali, che unite insieme compongono il tutto; non già quello che ugualmente è
del cammino, o pure a mezzo il cammino. così non dirai: -vi aspetto
so ch'è più grande la metà che il tutto ». e. cecchi,
malipiero [rezasco], 611: il luogotenente de cypri fo electo con ducati
lega composta da oro puro solo per il 50 %, che veniva usata per
del secolo decimoterzo. vittorini, 7-7: il rapporto con la realtà -i fondamenti del
separata che insieme con altra consimile forma il corpo intero di checchessia, come di
): me l'andavo finendo [il perseo] con le dificultà già ditte,
oh! se avessimo la metà, il terzo del coraggio che hanno i polacchi!
compartecipazione. foscolo, xiv-195: il libro è classico per se stesso,
è classico per se stesso, ed il tempo farà che possiate non dirò venderlo ma
da bene. pulci, 22-223: il dì ch'io me n'andrò sotterra,
-metà campo: in diversi sport (come il calcio, la pallacanestro, il tennis
come il calcio, la pallacanestro, il tennis, ecc.), ciascuna delle
: noi possedemmo la terra da aroer, il quale è sopra la ripa del torrente
: rosseggiava a metà del bicchiere / il vino. jahier, 271: ascensione
la metà di novembre palesò... il soccorso ch'egli andava copiosamente somministrando all'
l'autunno. mazzini, 39-178: scotere il giogo di roma era alla metà del
roma era alla metà del secolo xvm il pensiero predominante
. p. verri, 2-i-2-373: il riso si vende comunemente a sette soldi
4-4: tengo per certo, e ogniuno il giurarla, / che del nostro apuan
è più della metà, è quasi il tutto. delfico, ii-149: come,
'dell'altra, perché l'affetto e il dovere rende l'una necessaria all'altra
. la sciocchezza di prender moglie, il povero professore non aveva altri mezzi di
né la pietà / del padre, né il debito amore / per la sua dolce
bandello, 3-63 (ii-581): mostrò il canonico per compassione volerla comprare [la
a metà. landolfi, 2-129: il vello era sull'orlo appena un poco rilevato
di immaturità. alfieri, iii-1-94: il popolo, e il più degli uomini,
alfieri, iii-1-94: il popolo, e il più degli uomini, non son mai
133: è un garrir senza frutto / il fare una disputa / sopra cosa a
* mezzo ', come quando il popolo dice 'a metà strada '
, reticente. cassola, 2-294: il fratello bevve il caffè, chiuse gli
cassola, 2-294: il fratello bevve il caffè, chiuse gli scuri e si
in metà c'era una donna che faceva il bucato e con vicino un bambino seduto
: veramente mi dà dell'inquietudine / il timor che chi ha prese una alla volta
mie, ìn'ascriva a ingratitudine / il lasciare a metà la sua raccolta /
la menzogna, asserendo di aver letto il volume che non avevo neppure sfogliato, o
neppure sfogliato, o di aver terminato il romanzo lasciato a metà. -metà
, vi-67: -se non mi puoi fornire il tutto, fa'che ne sappi parte
in paesi dove fossero persone che pigliassero il terreno degli uliveti per seminarlo a metà
, 1-ii-257: quattrini e santità (sapete il detto), metà della metà.
dal lat. medìetas -dtis 'metà; il mezzo, il centro 'con sincope
medìetas -dtis 'metà; il mezzo, il centro 'con sincope della sillaba centrale
. arbasino, 8-63: applicando il discorso alla drammaturgia: quella meta-attività che
quando poi s'immagina o si crede che il poeta, esso, in quanto poeta
proprietà riducenti e antisettiche, che trova il più vasto impiego in enologia, per
; dotato di una struttura che rivela il processo di metablastesi dal quale è derivato
. mus. nella prassi musicale ellenica, il passaggio da un ritmo ascendente (con
avviene allora attraverso particolari piedi, quali il eretico e il coriambo, che permettono
particolari piedi, quali il eretico e il coriambo, che permettono un'oscillazione fra
nella falange classica, ogni manovra che il singolo fante compiva all'interno dello schieramento
falange, con cui voltavasi o per evitare il nemico di fronte o per volger la
di fronte o per volger la faccia verso il medesimo, se lo aveva alle spalle
eta@àxxco * cambio, muto '; per il n. 2 cfr. il lat
; per il n. 2 cfr. il lat. tardo metabóle (fulgenzio)
cromaticamente; perché sempre che s'adopri il c, o l'f, sollevato,
. mus. che determina o favorisce il passaggio di tono. g.
segnare l'uno col nero, verbi grazia il dorio, e l'altro col rosso
, e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle
voci metaboliche che cadono in amendue tra il g e l'a, e tra il
il g e l'a, e tra il p e l'e, con le corde
nell'organismo che avvengono di seguito secondo il senso di rotazione determinato dal verso della
organismo vivente, determinandone lo sviluppo, il rinnovamento, il mantenimento in vita.
determinandone lo sviluppo, il rinnovamento, il mantenimento in vita. -metabolismo basale:
della nutrizione: e si intende tanto il processo di assimilazione (anabolismo) come il
il processo di assimilazione (anabolismo) come il processo di disassimilazione o distruzione (catabolismo
, ed anche le pere, sono il più accreditato precedente del mio cervello.
e di regnare, quando napoleone confuse il metacarpo col metatarso, fu ammonito dal
teoricamente c'era, lo zio colonnello, il bricconcello della famiglia, che infatti s'
. proteina intermedia prodotta dall'azione che il succo pancreatico esercita sul caseinogeno trasformandolo in
metacentrica: distanza che intercorre fra il baricentro e il metacentro e che determina la
distanza che intercorre fra il baricentro e il metacentro e che determina la stabilità della
dei punti in cui viene a trovarsi il metacentro nelle varie inclinazioni della carena.
raggio metacentrico: distanza che intercorre fra il metacentro e il centro di carena.
distanza che intercorre fra il metacentro e il centro di carena. dizionario di
(trasversale o longitudinale): distanza fra il metacentro e il centro di gravità.
): distanza fra il metacentro e il centro di gravità. al diminuire dell'altezza
trasversale o longitudinale): distanza tra il metacentro e il centro di carena..
): distanza tra il metacentro e il centro di carena... il punto
e il centro di carena... il punto di incontro della retta rappresentante la
della spinta con la verticale passante per il centro di gravità (direzione del peso
. nei limiti di io o 12 gradi il punto metacentrico è identico per tutte le
e la verticale che passa per il baricentro di un'imbarcazione. carena
carena, 2-347: 'metacentro', è il punto più alto a cui portando il
il punto più alto a cui portando il centro di gravità del bastimento, esso
più alto, al quale si riportano il centro di gravità e la sospinta di
un asse orizzontale, longitudinale o trasversale, il centro di carena, che in condizioni
normali si trova sulla verticale passante per il centro di gravità e inferiormente a questo
a questo, si sposta dal lato verso il quale la nave si inclina e la
], 1-5: secondo che dimostra il tenore di questa pistola, io non
di questa pistola, io non fuggo il vizio del metacismo, né la confusione del
solecismi, insieme co 'l iotacismo, il lambdacismo, il metacismo. tasso,
insieme co 'l iotacismo, il lambdacismo, il metacismo. tasso, 12-700: l'
concorso d'asprissime lettere, come è il 'polysigma ', in cui si fanno
's '; e schiva ancora il 'metacismo 'e l'altre figure sì
, le più importanti delle quali sono il bromuro e il cloruro.
importanti delle quali sono il bromuro e il cloruro. = voce dotta,
sono forniti di un lungo peduncolo con il quale si fissano sul fondo marino)
: sempre occupato in questi pensieri concernenti il linguaggio, la ragione e la fede,
,... l'hamann mori il 21 giugno 1788. = voce dotta
= voce dotta, ted. metakritik; il termine comparve originariamente nel titolo di due
metacronica, e in essa si risolverebbe il dilemma sincronia-diacronia delle « tavole semantiche strutturaliste
: intende [cantero] per metacronismo il tempo futuro posto in vece del passato.
quantità di liquido a essa corrispondente; il recipiente che ha tale capacità.
: se multiplichi le libre, che vale il cogno, per 3, e parti
per 3, usciranne le libre che tocca il cogno. bandi lucchesi, 143:
ii-161: quel ch'è più grasso è il piovan dell'antella: / perch'è'
metafase, sf. citol. il secondo dei quattrosta di in cui si
dei quattrosta di in cui si articola il processo di cariocinesi, nel corso del
cioè fornisce a tutte le altre scienze il fondamento comune a cui si riferiscono e
, disciplina filosofica che ha per oggetto il vasto e indeterminato campo che rimane al
dimorò lungo tempo e composevi un libro, il quale è in volgar francesco,
e naturale, e alla metafisica, il quale egli chiamò il tesoro.
e alla metafisica, il quale egli chiamò il tesoro. savonarola, 8-ii-125:
savonarola, 8-ii-125: la filosofia naturale ha il termine suo all'anima intellettiva e
gli sguardi a sì fatto splendore, il qual non rischiara ma opprime la
: la metafisica è una scienza che ha il privi legio di diriggere i
, per dirla in una, il vero ente. muratori, 9-97: per
meditar sulle cose, alzandosi sopra il sensibile della materia. genovesi,
e materiali. galanti, 1-179: il proprio e naturale oggetto della buona
metafisica sarebbe di conoscere e scoprire il divario de'sentimenti della natura da quelli che
aspetti delle cose. galluppi, 2-270: il vocabolo metafisica, preso nel senso il
il vocabolo metafisica, preso nel senso il più ristretto, significa la scienza delle
reale, ella non può abbracciare che il ramo delle scienze ontologiche che trattano dell'
, sebbene paia sterilissima, è pure il principio sovrano, onde tutte le scienze e
, 1-23: io vidi in vico il precursore della nuova metafisica, che dissi
fisici, e da tale collocazione sembra venuto il vocabolo di metafisica (da pierà e
: ottima cosa e da pochi è il risalire da'particolari alla metafisica dell'arte
ii-4-145: 11 mezzo, del quale il marx si vale nella ricerca (dice
si vale nella ricerca (dice ora il sorel) è uno strumento metafisico: egli
mondo, concezione della realtà (e il termine può anche avere un carattere ironico
, iii-23-72: egli non ha fastidio, il tedesco, di cacciare quella mano che
, di cacciare quella mano che scrisse il 'natan 'la 'drammaturgia '
'natan 'la 'drammaturgia 'il 'lacoonte ', non ha fastidio di
su 'l suo boccale di birra rifabbrica il mondo a imagine sua e della sua
. g. gozzi, i-28-145: eccovi il gusto degl'italiani del tempo nostro:
società. cesarotti, 1-xxx-341: se il benefizio è d'un genere che non
al loro avvilito amor proprio; analizzano il benefizio con una maligna metafisica, prestano
astratte di metafisica. leopardi, i-153: il vizio prese il carattere di metafisica.
leopardi, i-153: il vizio prese il carattere di metafisica. de sanctis, iii-123
, iii-123: le grazie segnano già il passaggio alla critica. non ci è più
, de chirico, che ne fosti il grande inventore. 6. locuz
o zappatore in cui tutto s'affaccendava il mio compagno, si odono fucilate vicine
, designava quelle che venivano collocate dopo il trattato sulla natura (xà < poaixà
; solo più tardi, in relazione con il contenuto dei testi, tale denominazione passò
: con un'altra ragion metafisicale per il medesimo effetto procede platone nel suo parmenide,
sono una cosa medesima, come ancora il falso e 'l brutto. campanella,
magalotti, 23-257: se fosse possibile il farne fisica- mente quella precisione che ne
metafisicamente raffinato. gioberti, ii-202: il panteista non può concepire altra sorta d'infinità
ferrari, ii-335: se locke disconosce il complicato labirinto in cui s'avvolge,
equazioni là dove era mestieri osservare e accettare il „ fenomeno, la teoria, guidata
nobildonna inglese, famosa... per il suo misticismo teosofico e cristiano, innamorata
gli altri bambini, ma metafisicamente consumava il tempo incomparabilmente più presto.
foscolo, xvii-i77: voi n'avete il patriarca nel garbatissimo cavalier bossi che ha
l'arte retorica del divino aristotele: il primo della persuasione, il se
divino aristotele: il primo della persuasione, il se condo degli affetti,
poi le immagini verisimili, le quali fanno il bello poetico. foscolo, xv-4.
, al quale però dee prima rendersi il significato proprio, come ben notarono il bergamini
rendersi il significato proprio, come ben notarono il bergamini e alberti: cioè * attendere
: poiché l'usò due secoli prima il tesauro ed è battuto come 'filosofare,
estrema- mente lambiccate; andare troppo per il sottile. gazola, 1-124: tralascieremo
deesi dimandare una materiale eguaglianza, che il diritto conosce solo l'eguaglianza formale.
carattere metafisico. tommaseo, 14-33: il cartesio portò la fisica nella metafisica
metafisica; aristotele volle metafisicare la fisica: il vico le unisce, ma non
un essere diverso da quello che è il suo unico e genuino. =
si ottenne qualche cosa, che fu il sano aborrimento dal metafisicheggiare in estetica.
, 1-118: cosa vuole... il mio carissimo amico con queste metafisicherie e
tali varietà del fatto accademia furono ieri il cubismo, l'orfismo, il metafìsicismo,
ieri il cubismo, l'orfismo, il metafìsicismo, il dadaismo, come oggi
cubismo, l'orfismo, il metafìsicismo, il dadaismo, come oggi sono il futurismo
, il dadaismo, come oggi sono il futurismo, e neofuturismo, il surrealismo
oggi sono il futurismo, e neofuturismo, il surrealismo, l'espressionismo. =
pasolini, 8-35: probabilmente [il potere economico] non vuole essere
] non vuole essere codificato: il suo pragmatismo e il suo tecnicismo
vuole essere codificato: il suo pragmatismo e il suo tecnicismo escludono la metafisicità dei
intesa sia come scienza prima secondo il pensiero di aristotele, sia come
cagione. de sanctis, ii-154: il volere è una conoscenza immediata, indimostrabile
. dal loro bisogno metafisico a cui il dubbio implacabile impediva di dilatarsi, di
b. croce, ii-1-395: [il mengs] fu sempre dominato da un
una religione. e può invece interessare il fenomeno della cosa, ossia una qualunque
raccolgono alcun profitto immediato dall'assalto, il metafisico rimane senza influenza, la sua
mamiani, 10-i-ix: egli è intervenuto che il dizionario metafisico di germania, trasudandosi fra
, 243: per aumentare o sia moltiplicarne il novero [delle monete] non si
non si sono serviti delle diminuzioni. il novero è stato reale, non ideale;
forse dalla lor perizia potrà ritrarre vantaggi il poema, e quando ancora per un
valor metafisico. mazzini, 29-163: il culto degli eroi, come direbbe carlyle
anche sostant. goldoni, viii-638: il signor avvocato ha dell'abilità, ha
, i-306: platone istesso non ebbe il coraggio di supporre questa confidenza e questa
questa buona fede tra i cittadini e il governo della sua metafisica repubblica. sbarbaro
faceva fantasticare che nel cuore della notte il doppiere s'accendesse e convitasse a un
suppongono. leopardi, i-4: non il bello ma il vero o sia l'imitazione
, i-4: non il bello ma il vero o sia l'imitazione della natura
oggetto delle belle arti. se fosse il bello, piacerebbe più quello che fosse più
era metafisicissimo, per dir così, usò il mezzo naturale, cioè l'eternità del
giorno a la disputa che ne facevano il padre metafisico co 'l signor ottavio.
d'un tratto spogliata e fermata; il popolo si ritrasse dall'arena, intese
b. segni, 7-7: il metafisico è differente dal logico, sebene
ma non reale... sarà il mondo razionale dei metafisici, da cartesio
è di certo da grandi; ma il rientrarvi dopo 'volontariamente 'è da
e accademie, che di giurisconsulti per il foro. fantoni, iii-115: legga
, iii-115: legga l'amante infelice il melanconico tasso. il metafisico dell'amore
l'amante infelice il melanconico tasso. il metafisico dell'amore petrarca e le elegie del
kleist. gioberti, 4-2-87: giovanni è il metafisico del sovrintelligibile solo, paolo deltintelligibile
nell'ombra dei musei la freccia e il verrettone e a cedere la gloria della
0. rucellai, 2-9-3-116: il rimanente l'ho per imaginazioni metafisiche e
fondamento. palla vicino, 1-141: il voler provare con sottigliezza di ragioni doversi
vediamo se quest'altra volta ci riesce il discorrer del mondo eterno o creato in un
questa religione? milizia, iv-229: se il vinci diede le prime tracce della scienza
p. verri, i-ii- 231: il duca pose in opera tutt'i ripieghi per
in opera tutt'i ripieghi per radunare il denaro, e fra questi ricorse ad uno
ritrovati, che coll'idea di tener celato il tributo opprimono i popoli più ancora di
ho sempre stimato misera cosa e metafisica ciancia il trattato di beccaria sullo stile. mazzini
che, vivente galilei,... il gesuita bonaventura cavalieri, alter archimede?
oscuro e iniziatico, inusitati accostaménti fra il mondo dello spirito e quello della materia
confuso e spesso troppo metafisico, [il dott. smith] è anche spesso trasportato
, nelle riviste di avanguardia, contraffaceva il repertorio dell'ironia d'alta scuola anglo-francese
con profitto, una figura popolaresca tra il * sor capanna 'e il vecchio
tra il * sor capanna 'e il vecchio poeta fagioni. piovene, 7-70:
, con un humour volutamente vuoto e il gusto dell'irrisione -improntato a caratteri
: indirizzo artistico sviluppatosi all'incirca fra il 1910 e il 1920, di cui
sviluppatosi all'incirca fra il 1910 e il 1920, di cui fu iniziatore e
, filippo de pisis), il quale, sul fondamento di presupposti
. me lo ricordo a roma, durante il periodo futu rista, al
, 1-297: de chirico, il fondatore della pittura metafisica,.
... affermava che l'impressionismo, il divisionismo, la nega zione
una di quelle fotografie metafisiche che sono il vanto dell'arte d'oggi. de
. arrighi, 1-313: c'è stato il caso d'un mezzo scemo, che
: area linguistica in cui si verifica il fenomeno della metafonesi. metafonia,
proprio significato a un altro che abbia con il primo relazione di simiglianza; traslato
non sono loro e transferisce o traporta il nome od il verbo da 'l luogo
loro e transferisce o traporta il nome od il verbo da 'l luogo dove egli è
sono addomandate. bruno, 3-861: è il peggio che diranno che metti avanti metaffore
sono metafore di consuetudine: e per esse il sapor d'una lingua si distingue da
'per 'commettere una cura '; il che fra di noi sarebbe latinismo.
al dettato. battista, ii-228: il maggior ornamento che riceve la locuzione vien
più bella. vico, 351: il secondo parlare, che risponde all'età
, 1-iv-332: io non vorrei esser il primo che avesse detto 1 'prati
tutte le lingue. cesarotti, 1-xxx-104: il bisogno fece che gli oggetti passassero dal
è lettera; l'un mondo è il paragone, l'immagine, il lume
mondo è il paragone, l'immagine, il lume dell'altro. b. croce
altro. b. croce, iv-2-304: il linguaggio è metafora, e i nostri
per metafora dell'uomo grasso e supino, il quale non vede eziandio quelle cose che
portassero rispetto al capo e che menassero il resto alla peggio che sapevano. a
da uccellare a pesche, / disse il burchiel, ferrassi nelle mane. /
con allusioni grassocce, o era addirittura il tiratore che diceva una metafora invece del
vero non si era ancora rinvenuto, e il fine insegnativo fungeva quasi da metafora del
potuto reprimere la lubrica lingua dal proverbiare il marito, già sommersa nel fiume che
già spenta in quell'onde la voce, il fiato e quasi l'anima, ancor
sono punto attendenti o attendere non volenti il comandamento dell'appostolo che melglio la singnoria
moravia, ii-25: fuori di metafora, il perro durante le sue perlustrazioni poliziesche aveva
non possono mangiare, si fa loro il pollo pesto. dicesi per metafora quando uno
. groto, 2-70: -cornacchia, il tuo padron parla in metafora. allegri
santa maria, ii-163: si fecero dare il viglietto e lo lessero, senza poterne
e lo lessero, senza poterne cavare il netto, per esser tutto sotto metafore
vostra seria e pazienteindustria. -cambiare il tipo di travestimento. guarini, 360
da burattino... e, sopra il tutto, una barba posticcia, acciocché
di pessimo gusto, sotto cui appare il barlume d'una grand'idea. nieri
. n. villani, 1-126: il ben metaforeggiare... è argomento
metaforeggiare per dire che tali predicatori dànno il 4 mangano 'alla verità. conti
e l'altro rimando, accrescono leggiadramente il ridicolo loro. algarotti, 1-x-95: il