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vol. IX Pag.1 - Da LIBECCIALE a LIBELLO (37 risultati)

mareggiata provocata dal libeccio. -anche: il periodo di tempo in cui soffia il

il periodo di tempo in cui soffia il libeccio o si sviluppano tempeste e mareggiate

machiavelli, 892: fluttuava come il mare di pisa quando una libecciata gli

, che sollevano tre e quattro braccia il mare. targioni tozzetti, 12-9-100:

, che col loro spolverino vi depositano il salmastro. guerrazzi, 14-218: ci prese

. profluvio. montale, 3-136: il vigile fabrizio non dovè mancare di dar

ii-186: la tosse che mi causò il libécchio preso costì m'ha fatto stare

, 1-156: chiamarono... il vento che è tra mezogiorno e ponente,

ingrossar de'lebecchi. muratori, 7-iii-351: il vento 'libécchio 'si crede così

le prime pioggie / fischiano, ed il libeccio ulula e squilla. d'annunzio,

squilla. d'annunzio, iv-2-8: il libeccio urlava come cento lupi e il cielo

il libeccio urlava come cento lupi e il cielo a ponente sembrava sangue. pirandello

tu rintrona, libeccio, i pini e il greto; / è dolce nella notte

greto; / è dolce nella notte il tuo fragore. montale, 2-73: libeccio

di sud-ovest. moravia, vii-11: il giorno che me ne andai, era

libeccio, con un vento forte che tagliava il fiato e il sole che accecava nel

un vento forte che tagliava il fiato e il sole che accecava nel cielo spazzato.

dal rio di treppugnana, che divide il barghigiano dal lucchese, come fa tra

, come fa tra mezzogiorno e libeccio il fiume serchio, ed a levante il

libeccio il fiume serchio, ed a levante il torrente ania. cantù, 496:

al tumulto delle vele. quando soffiava il vento di libeccio, il tetto suonava

. quando soffiava il vento di libeccio, il tetto suonava e dal letto si udiva

, turbamento. linati, xii-119: il vento era mutato a buono nello spirito

, 84: dov'è, campo, il brusìo della maretta / quando rabbrividivi ai

una fila di tuie auree, a cui il libecciuolo arruffa la piuma come increspa la

d'aloe. viani, 14-364: il mare franto e rifranto dal libecciolo accavallava

: venti asciutti e libecciosi che asciugano il suolo. libèlla, sf.

domenichi [plinio], 33-3: il popolo romano, innanzi che fosse vinto

popolo romano, innanzi che fosse vinto il re pirro, non aveva ancora usato argento

di moneta antica d'argento che aveva il valore di un asse, ed era la

, i livornesi 1 cavalocchi ', il moufetto 4 libelle '. 5

fil. ugolini, 237: essendo venuto il tempo di riscuotere il mio credito ed

: essendo venuto il tempo di riscuotere il mio credito ed avendolo inutilmente addimandato,

dovetti petizionare, o 4 libellare ', il mio denaro. = denom.

che non pensava a far cosa senza il loro conseglio e consenso della plebe. tramater

. gioberti, 1-ii-361: come si chiama il divulgatore di una calunnia, se non

. gramsci, 4-58: [il regime parlamentare] rende solo pubblico e

vol. IX Pag.72 - Da LIMA a LIMACCIA (33 risultati)

drento con quel propio avvedimento del ladro il quale coi grimaldelli e con le lime sorde

! ah birboni, canaglia, datemi il busto! -per simil. rappresentazione

, lacci coperti. bocchelli, 4-193: il tonno non poteva scordarsi la sottilissima lima

/ adam tentò, tu hai pagato il fio. v. colonna, 1-348:

opra mal con sorda lima. buonarroti il giovane, i-356: del- l'adimari

concorde, / con l'abate capponi, il cui lavoro / è fabbricato con le

or l'uno e l'altro, sopraposto il dito, / mi dicon: lima

: lima lima e vello vello. buonarroti il giovane, 10-973: -la zia non

lima',... parole che precedono il 'lima lima'; e ciò si dice

di lima, ma neppure sarei stato il primo scrittore italiano senza preparazione umanistica.

a forza di lima e non aveva il dono dell'improvvisazione. -avere bisogno

lima, per rammorbidire in alcune parti il lavoro [del sonetto]. serra,

destra su quello della sinistra, imitando il movimento della lima, in direzione di

in su l'indice della sinistra verso il viso di colui, gli dice: lima

lippi, 3-37: chi per vestirsi riaccende il lume, / peroc- ch'al buio

dar la burla a uno, si fregano il dito indice d'una mano sopra l'

nel diavolo, massime ne'momenti cattivi; il perché, sentendosi andare in visibilio tanto

giorno, e ironiche larve metton fuori il capo dai rossi papaveri ammiccando e facendovi

una lima. -lasciare libero il corso alla lima: sfogare la sete

lo sapeva io prima, / lasciava il corso libero alla lima. -lavorare

al conto... elli acquisterebbe il linguaggio italiano. carducci, ii-7-255:

ii-7-255: per questo lavoro intendo di avere il compenso solito darsi dalla 'antologia '

. casotti, 1-4-42: non l'approva il dottor, né lo riprova, /

riprova, / ma vuol che parli il suo scolar secondo, / per metterlo

letteraria). martello, 1-46: il poemetto contumace stà sotto la lima.

-trarre la lima dal foro: interrompere il coito. aretino, 20-57: egli

specie di agrumi conosciute da noi sono il limone, il limoncello, la lumia

conosciute da noi sono il limone, il limoncello, la lumia ('limuni

la lima (* piretta '), il portogallo, il portogallo sanguigno.

* piretta '), il portogallo, il portogallo sanguigno. = deriv

crescenzi volgar., 5-29: fruttifica [il ginepro] nel lito del mare o

: infestando i limacchiosi nidi, / [il nibbio] d'attorte bisce il suo

[il nibbio] d'attorte bisce il suo digiun consola, / e col curvo

vol. IX Pag.73 - Da LIMACCIA a LIMARE (29 risultati)

. c., 303: quando il mare è grosso e comincia a tempestare di

lordezze di ogni maniera e lascia sedimenti e il limaccio per dove passa. =

pea, 7-259: quella bocca aperta [il delta del nilo]...

le incivil zampe de fervidi / cavalli il volto e '1 color bianco spruzzano / di

di nostra gente! bocchelli, 1-ii-150: il sergente piombò in acqua, ch'era

strada] quasi tutto tanno: / principalmente il verno è una sporcizia, / i

i vostri piedi e i miei per prova il sanno. b. del bene

e su quell'alfa / quercia non gracchi il negro stuol dei corvi. d'annunzio

. gadda conti, 1-28: aveva il viso coperto d'alghe limacciose.

, ii-70: pensiero tale gli sommoveva il limaccioso fondo dell'animo, eccitàndovi a

orgoglio luciferino. bucini, 48: il vizio dilagava d'ogni parte, ma un

recondito, sotterraneo, limaccioso, che temeva il sole. piovene, 10-64: una

molluschi gasteropodi polmonati, al quale appartiene il lumacone (limax maximus).

, 6-50: limacie è pietra che prese il nome dall'animale nella cui testa fu

nidi, con la conchiglietta a spirale e il piede espanso in due lobi atti al

, della sezione ete- roceri, con il corpo massiccio e le ali ampie e

. limaménto, sm. disus. il limare. l. bellini,

son le maniere di rifare e mantenere il ferro che si disfà e si consuma col

d'arte. scaramuccia, 100: il tintoretto... non poteva in sé

, con squame ruvide e dentate; il lato superiore, di colore rosso scuro

di insetti lepidotteri, diffusi in tutto il mondo; comprende farfalle notturne con bruchi

dicima? cavalca, 21-108: maladetto il ferro, il quale quanto più è

cavalca, 21-108: maladetto il ferro, il quale quanto più è limato e messo

rugginoso. alamanni, 7-i-14: e il torto aratro / e gli altri ferri

un rozzo marmo e 'n vaga statua il forme. d. bartoli, 9-30-269:

. bartoli, 9-30-269: si dà [il diamante greggio] a rodere e limare

ruota, che lo spiana pari, il ragguaglia, il pulisce. bettini, 1-266

lo spiana pari, il ragguaglia, il pulisce. bettini, 1-266: in quel

, 402: sotto le azzioni vi è il lavorar de l'orefice a caldo e

vol. IX Pag.776 - Da MARCIA a MARCIA (36 risultati)

camminare tipico dell'uomo, in cui il corpo non si stacca mai completamente dal

ecc.). -in senso generico: il marciare, il camminare. -per estens

-in senso generico: il marciare, il camminare. -per estens.: passeggiata

camminata. deledda, iii-43: il rumore lontano del torrente accompagnava la sua

marcia. cicognani, v-1-475: imboccato il sentiero s'andava, così, senza sapere

alla scuola schiapparelli, si diressero verso il castello. -milit. esercitazione che

tipo di posizione del corpo (con il busto e la gamba rigida) e di

cui sono indicati i tempi previsti per il passaggio, nei vari luoghi, dei

.. seppesi da questi indiani che il luogo dove risedeva il caziche non era

questi indiani che il luogo dove risedeva il caziche non era più lontano di quivi d'

che fui all'armata, mi raggiunse il mio federico e mi liberò dal pensiero

o la cavalleria; si ripetevano, il meglio che si poteva, certi nomi

notte verso parco. carducci, ii-19-193: il barattieri fece un abbozzo e un disegno

e la carneficina dei loro eserciti e il segno della divina protezione hanno osato vedere

marcia di fianco: quella in cui il fianco della colonna procede parallelamente al fronte

del normale. metastasio, 1-iv-152: il re di prussia dopo la disfatta di

della marcia scaglionata, ma non sempre il terreno permette di porlo in pratica.

: serie di disposizioni preliminari che stabiliscono il movimento e la disposizione delle truppe.

marcia: grafico in cui si riporta il movimento delle truppe su due assi ortogonali

mentovati nella chiama di malacoda a formare il ruolino di marcia della pattuglia infernale,

marcia della pattuglia infernale, uno, il primo chiamato, non è d'invenzione

5-121: i suoi larvali personaggi, per il semplice fatto che sono ambientati nella guerra

trasporto). borgese, 1-30: il racconto s'ingorgava, turbato dal ritmo

. pavese, 1-132: mi ricordo che il medico accese la moto facendo un fracasso

impiegato a percorrerla). -anche: il tempo impiegato a percorrere tale distanza.

marce conducevano garibaldi alla frontiera abruzzese: il regno, stretto fra la doppia azione,

promozione; perfezionamento morale (e il termine contiene l'idea di un procedere graduale

annunzio, v-1-571: la nazione ha intrapreso il suo nuovo cammino. la grande nazione

palazzeschi, 3-18: era in marcia il regno di belzebù, e si annunziava per

si annunziava per la fine del secolo il giudizio universale. bocchelli, 1-iii-365: che

progresso. silone, 4-143: « il partito è la storia in marcia » gli

stridule e gli scalpelli / che segnano il tempo alle mie marce nel passato.

nella marcia de'suoi versi, che stracca il lettore e partorisce quell'effetto che nella

), riducendone in sede di proiezione il tempo di svolgimento. -marcia indietro:

invertire, in sede di proiezione, il normale svolgersi dei movimenti, usato per

16. ferrov. marcia a vista: il procedere di un treno a una velocità

vol. IX Pag.777 - Da MARCIACAVALLO a MARCIAPIEDE (28 risultati)

del labirinto, consistente nel far camminare il paziente con gli occhi bendati (e

in caso di lesione labirintica monolaterale, il soggetto non riesce a camminare diritto).

di ritmo binario, destinata ad accompagnare il cammino concorde di una moltitudine, generalmente

partic.: composizione destinata ad accompagnare il cammino di poche persone (come,

coi dottori. foscolo, v-72: or il povero la fleur non sapeva far altro

far altro sopra la terra che battere il tamburo e suonare due o tre marcie sul

orchestra suona una marcia funebre, mentre il coro ripete. d'annunzio, iv-1-730:

: come fu tutto svolto nella strada il corteo, una banda di sonatori vestiti

tamburo, la marcia trionfale dell'aida o il toreador della carmen. moravia, ii-140

aveva potuto vedere dalla sua chiusa bussola il cambiamento, intervenuto nella cerimonia; e

e mezzo con la marcia reale e il 1 god save thè queen 'si pone

roma: azione armata intimidatoria con cui il 28 ottobre 1922 le milizie dei fasci

della sua ultima dulcinea liberale per lusingare il vincitore. pavese, 7-143: ce

marcia: determinare manualmente o per automatismo il funzionamento degli organi meccanici che trasmettono il

il funzionamento degli organi meccanici che trasmettono il movimento alle ruote di un veicolo o

movimento alle ruote di un veicolo o il cambio dei rapporti di velocità. -per

. -per estens.: la manovra e il movimento conseguenti a tali operazioni.

finalmente quell'arco di trionfo, per meritare il quale aveva divorato la campagna. moravia

24. tess. sistema che comanda il funzionamento delle calcole di un telaio.

. = deverb. da marciare1; il n. 2 deriva direttamente dal fr

, 1-3-281: bisogna guardarsi dal far pascere il branco delle pecore in erbe ove sieno

; l'epiteto deriva alla biblioteca per il fatto che i novecento manoscritti donati alla

bessarione nel 1468 (lascito che costituì il primo nucleo della biblioteca stessa),

. carducci, iii-25-317: intanto il popolo i marcianti accompagna con tenerezza patema

marcia considerata come modo di locomozione (il passo, la camminata); ritmato

marciapiedi. baldini, i-774: il corso di catanzaro è ben palazzato,

deltoffizio della grascia, 86: il primo de'quali luoghi è discosto da detta

è discosto da detta bottega per tutto il marciapiede che è lungo la detta bottega.

vol. IX Pag.778 - Da MARCIARE a MARCIARE (48 risultati)

erano più affollati, la gente gremiva il marciapiede. d'annunzio, 1-49:

susseguentisi con frastuono, diede a lucio il capogiro. e. cecchi, 5-84:

, ma la giornata era serena e il marciapiede già animato. -con valore

-con valore antonomastico, per indicare il luogo dove si esercita la prostituzione,

! lo devo a'te, caro, il marciapiedi! a te! cinelli,

marciapiedi pei viaggiatori e, nascosto sotto il piano dei ven- tidue binari, non

: la vidi sul marciapiede ferma aspettando che il treno ripartisse per attraversare il binario.

aspettando che il treno ripartisse per attraversare il binario. 3. disus.

, 276: volendo costruire nel canale serrato il marciapiede ad aumentarsi il rapporto delle spese

nel canale serrato il marciapiede ad aumentarsi il rapporto delle spese. bicchierai, 59

staffe, sopra i quali ciascun marinaro posa il piede e cammina, quando deve lavorare

deve lavorare in alto e spandersi lunghesso il pennone... ogni marciapiede è composto

così stringono la verga, a contrasto tra il petto e le ascelle, e vanno

: nel guardarlo di traverso, immaginare il terriero arriva sugli alberi e coi piedi sui

inferiori hanno una redancia od occhio, entro il quale può scorrere il cavo

entro il quale può scorrere il cavo del marciapiede in maniera da assumere

maniera da assumere una maggiore curvatura sotto il peso della persona, consentendo a questa

. 5. locuz. -battere il marciapiede: esercitare la prostituzione.

avevo mai avuto alcun dubbio, batteva ancora il marciapiede. buzzati, 6-41: e

hai visto fare, ancora? battere il marciapiede? -buttare al o sul

scarpe avean tanti tacconi, / che parea il campo d'agramante moro, / che

truppa). -per estens.: compiere il servizio militare, trovarsi sotto le armi

armi. esercizi militari, 1-176: il modo più usitato è di far marciare

, 1-178: benché sia fatto o dato il comando, non si deve partire per

(i-173): noi vince però tanto il dolore, / che non abbia chiamati

poi. gioacchino da coniano, 120: il nostro generale subito fece uscir fuora tutte

ponte buterone. tasso, 9-13: marcia il campo veloce, anzi sì corre /

anzi sì corre / che de la fama il volo anco precorre. datila, 683

. datila, 683: come fu il giorno chiaro, cominciarono a marciare i

: al primo albore / si muove il campo e marcia con gran lena. note

1-72: 4 marciare ': è il moversi degli eserciti. voce restata a

, non si curando di riflettere che il 4 eh 'in francese suona 4 sci

spro- vista. tortora, iii-104: il duca di gioiosa... compose un

siamo in guerra coi francesi; e il generale oudinot marcia su roma. ferd

scettro e la spada della solennità, il manto di porpora e la corona imperiale

quelle... che non vogliano il manto e marcino col servidore innanzi. lippi

gronda e chioma di rondone, / che il diresti avanzato al mal contagio. botta

in mano. vittorini, 3-27: il marito di mia madre si rinfranca;

eh! » ritorna a dire. risolleva il suo braccio e cinge a mia madre

-di animali. milizia, i-194: il popolo, non guarda marco aurelio,

, s'incanta al cavallo, encomia il cavallo, ha per animato il cavallo

encomia il cavallo, ha per animato il cavallo... e vuole che il

il cavallo... e vuole che il cavallo marci. pascoli, 1488:

, andarsene. guicciardini, 2-5-312: il magnifico pisano, per più sue lettere

.. ha scritto che le marcerebbono il dì seguente. p. f. giambullari

, 1-388: poiché a quel fine il signore predisse egli: guai a voi che

veicolo). boriili, ii-187: il nostro apparecchio ha l'aria di marciare

de libero, 1-38: se dalla montagna il fiume / ancora continua a marciare,

vol. IX Pag.779 - Da MARCIARE a MARCIFACCIO (43 risultati)

maestro. cesarotti, 1-xxxi-203: già il nome dell'olivi cominciava a passar l'

mezzi onde svolgersi l'umana perfettibilità ed il suo miglioramento morale, restassero quasi inceppati

3-97: non passò un minuto che il signor fuchs emise l'opinione che tre

due e non quattro elementi avrebbero creato il clima più idoneo alla conversazione. -mi

sempre conquistarmi lo scaffalino del bagno e il permesso di far marciare il giradischi a

bagno e il permesso di far marciare il giradischi a una cert'ora.

accampati al dirimpetto di lui, segretamente marciò il viaggio di tre giorni.

13. tenere, scandire (il passo). boine, i-43:

.. fece intendere alla comare che il sorice e don elia erano in società.

prende l'affare all'ingrosso; e il sorice raccoglie le molliche. -marciare

. xii), poi 4 posare il piede 'e 4 marciare ', dal

contraria. bisaccióni, 3-70: [il poppenhaimo] che teneva li corridori e

e, non avendo forze da sostenersi il passo,... si ritirò a

a magdeburgo. tesauro, 1-39: il principe (al cui parere volle il leganès

: il principe (al cui parere volle il leganès conformar la marciata), esaminando

suoi sicura, / più che d'urtare il longobardo, ei cura. siri,

e monistrol. mamiani, 3-5: il regno lombardo ha i forestieri poderosi sul collo

e inerme; alle provincie romane mancheria il tempo per apparecchi delle difese; e il

il tempo per apparecchi delle difese; e il simile convien pensare altresì del piemonte,

sonare, toccare la marciata: dare il segnale della partenza dell'esercito. giuglaris

, in cui, per tradirlo, il suo amore trovato aveva sì gran mezzana.

la marciata per inviarsi al campo, il buon re d. protasio pubblicamente si com-

cioè 4 marciare ': 4 sonare il tamburo 'per segno della mossa dell'

). jahier, 19: il giorno ci mandi a dormire perché è

perché è stasera la partenza, stasera il mistero di tutta una notte marciata.

soderini, 4-224: si conserverà [il seme del popone] all'asciutto,

da samminiato [petrarca], i-123: il bere e 'l cibo voi convertite in

ebrietà e riempimento superchio del ventre, il riposo e la quiete in sonnolenzia et a

., xii-9 (153): quando il raccoglimento dell'orina, dormendo noi,

/ l'onda vigore, / ma il rese marcido / in pochi dì. tommaseo

lor blandia sul capo, / tremula, il serto marcido di rose. bocchelli,

. e. gecchi, 6-152: il traffico, durante il giorno, i colori

gecchi, 6-152: il traffico, durante il giorno, i colori dei cartelloni,

dei cartelloni, l'accavallarsi della gente e il succedersi dei tipi, distraggono l'occhio

addentro / i cuor di quella che il vangel ne porge. 7.

-che denota cattiva salute, terreo (il colore del viso). buonafede

vena della fronte e come ha marcido / il color di quel sordido mustaccio?

marcida. gherardi, ii-4: per fuggire il tanto nimico del nostro intelletto e ingegno

marcido ozio. bocchelli, 2-ix-118: il re... manifestava una continua e

tedio squisito e un po'marcido, il caso sarebbe artistico, ed esile alquanto.

, persuadè medicando; e fu stilo il suo stile, che penetrò nell'intimo,

fe'uno pertuso, dove zenobio metteva il suo marcifaccio e quine orinava, intanto

com'era sua usanza, sì puose il marcif accia per lo pertuso pendente molto a

vol. IX Pag.780 - Da MARCIGIONE a MARCIO (34 risultati)

marcigióne, sf. ant. il marcire; putrefazione, marciume.

. f. loredano, 7-70: se il tuo naso o la tua lingua non

-ime. marciménto, sm. il marcire; corrompimento, disfacimento.

, infiacchimento. genovesi, 3-198: il vigore e la forza della natura può

i bagnanti sono andati a letto, il mare si ricorda d'esser lui.

salgono dall'abisso oscene fiatate, come il fortore d'un limo primordiale, brulicante

: ella [la vecchiezza] infiebolisce il cuore e fa languire lo spirito e fa

e putride. civinini, 7-138: il conte orso mi volle in sposa per forza

dopo una fatica di dodici ore sotto il solleone e co'piedi nell'acqua marcia,

a. boito, iv-137: il portone... inquadra un bugigattolo

. moravia, vii-229: vidi subito che il tubo era marcio e che bisognava rimetterlo

. l'autore che essi giacciono sopra il suolo della terra marcio, putrido, fetido

marchetti, 4-86: di piccioli vermi il suol ribolle / allor che per tempeste

-pieno di caldo e di umidità (il clima, la stagione); afoso

buie sotto la cupa nuvolaglia, che il giorno pareva sorgesse soltanto per annottare.

i venti caldi... aggravavano il capo e seccavano le fauci in una sete

inestinguibile. -coperto di nuvole (il cielo). papini, 28-27:

cielo). papini, 28-27: il cielo screpolato, livido, marcio, par

la pioggia. papini, v-576: il cielo era intristito ancor più; s'era

7. molto fermentato, macero (il concime). roseo [tommaseo]

). roseo [tommaseo]: il letame ha da esser vecchio, marcio

. soderini, ii-250: ama [il prezzemolo] terreno sustanzioso, grasso, stabbiato

letame marcio, e che non sia il luogo troppo umido. -inacetito,

umido. -inacetito, inacidito (il vino). berni, 21-3 (

diventa aceto, / cercóne e marcio il dilicato mosto. paoletti, 1-2-92: il

il dilicato mosto. paoletti, 1-2-92: il vino marcio è insipido, perché manca

naturale. c. ridolfi, ii-279: il vino qualche volta diventa filante come olio

. giovanni dalle celle, 5-32: il savio nell'ozio non diventa marcio; alcuna

e bocca infame, cotesto dunque è il tuo zelo? questo dunque è lo scopo

al papa? vico, 164: il gassendi ritruovò il mondo tutto marcio in

? vico, 164: il gassendi ritruovò il mondo tutto marcio in amori di romanzi

scabbiosa? / bada non t'infetti il tuo branco, / e a mòglieta non

nobile che non aveva negato al povero il suo fuoco e il suo pane.

negato al povero il suo fuoco e il suo pane. 12. basso

vol. IX Pag.781 - Da MARCIO a MARCIOSITÀ (61 risultati)

battista casti... fu il menestrello nomade della marcia e fetida arte

suoi marzi sguattari, portano sempre infaciato il quasi ch'io non dissi. 14

veluto, co'l quale vano facendo il duca ne l'ora che non si

quattrin marcio non è più fidato / senza il mallevadore e senza il pegno.

fidato / senza il mallevadore e senza il pegno. -di scarsa rilevanza,

astice] era di un colore tra il bleu pescecane e il verde marcio.

di un colore tra il bleu pescecane e il verde marcio. arbasino, 7-49:

marito e donna toglie, / non il giudicio né la elezione, / ma l'

c. malespini, ii-27-91: benché il maggiordomo e tutti gli assistenti conoscessero apertamente

maggiordomo e tutti gli assistenti conoscessero apertamente il suo errore e ch'egli fusse un luterano

. lalli, 2-21: di- rowi il marcio ver (segua che puote) /

conviene. g. bentivoglio, 6-2-556: il guardasigilli solo è buon francese e.

. baldovini, 2-6: si pensa il pisellone / che la livia abbia male;

consigliere comunale, se don silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga,

se don silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga, non avesse

convinto vi trovaste. bresciani, 2-ii-7: il professore di teologia morale...

facilmente e la pelle non ha più il color rosso. 19. sm.

bonsanti, 4-205: l'aveva inciso il bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il

il bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone.

fuori. gatto, 5-128: io cerco il passo, scendo nell'agguato / dell'

/ dell'acqua molla, ne respiro il marcio. 20. figur.

carrer, 2-473: la buona zucca intravedeva il marcio che ci covava sotto a quest'

quando chi è al sommo delle cose ha il marcio in corpo, per quante restrizioni

carcame! carducci, ii-i 1-270: il marcio è marcio, e non v'è

tela campanina. comisso, 17-82: il 'marcio borghese': colonialismo, proprietà terriera,

parate. tecchi, 13-99: bisognava tagliare il marcio alla radice. bernari, 3-329

don placido non riusciva a capire interamente il significato di questo nuovo avvenimento. intuiva

, puntodebole. machiavelli, 6-2-289: il commissario..., trovati più pezzi

i-240: in ciò... consiste il marcio della superstizione perché si trasferisce la

dio. periodici popolari, i-iii: il marcio sta che il popolo non è persuaso

, i-iii: il marcio sta che il popolo non è persuaso dell'utilità della

, n. 5. -andare marcio il gioco: andare male un affare.

cecchi, i-329: io cerco / che il giuoco non vada marcio sempre.

marcio sempre. -cavare, cavarne il marcio: riparare un danno, rimediare

, sarò addosso al giambullari e caverò il marcio dell'uno e dell'altro negozio

f. loredano, 11-38: tosto caverò il marcio della cosa. tasso, iv-46

della cosa. tasso, iv-46: il vescovo di modena non devrebbe consentire che

pratiche; laonde di leggieri potrete cavarne il marcio. siri, 1-v-635: giurò [

marcio. siri, 1-v-635: giurò [il cardinale] che il re e suo

: giurò [il cardinale] che il re e suo consiglio erano risoluti a cavare

re e suo consiglio erano risoluti a cavare il marcio di questo negozio. amenta,

negozio. amenta, 2-53: or io il vo'trovare e destramente veder di cavarne

vo'trovare e destramente veder di cavarne il marcio. -c'è del marcio in

forza nominare un prete-prete, e fortuna il trovarlo. -essere marcio a qualcuno

possa risponderli senza essermi marcio. -giocare il marcio: tentare il tutto per tutto.

marcio. -giocare il marcio: tentare il tutto per tutto. lalli, 2-64

i tetti, / ne vanno tutti, il marcio ora si giuoca, / non

/ non v'è rimedio; è fatto il becco a l'oca.

5. -perdere (0 vincere) il gioco marcio, perderla (o vincerla

, 2-64: mio danno s'io perdo il giuoco marcio. moneti, 175:

romani. salvini, v-453: perdere il giuoco marcio significa perdere il giuoco puro

: perdere il giuoco marcio significa perdere il giuoco puro. fagiuoli, i-160: chi

, / la perde marcia. -rompere il marcio: iniziare a fare qualcosa dopo

. casotti, 1-1-63: avvezzo alle bozime il polmone, / per pranzo non vuol

d'un ferragosto / e, quando il marcio al fin egli abbia rotto, /

. finirono di riaversi interamente. buonarroti il giovane, 9-392: è stata ventura ora

stata ventura ora la mia / il trovar voi scolari, / per vendervi qualcosa

marciolino ': quel sapore che prende il vino fatto di uva cominciata un poco a

dimostrare l'antitesi fra l'antico e il nuovo testamento, respingendo l'interpretazione

antico testamento non soltanto appare compatibile con il nuovo, ma ne è la premessa

è la premessa necessaria. -anche: il movimento ereticale che faceva propria tale dottrina

vol. IX Pag.782 - Da MARCIOSO a MARCIRE (33 risultati)

fresca a fidarmi di te! mira il bel ritratto della dapocaggine: viso tinto,

, /... / sembra [il neri] un povero che accatti.

maggio). bresciani, 6-ii-246: il nostro cacio parmigiano è roba sciocca;

ghiottissimo. -inacetito, inacidito (il vino). f. gualdo,

superbi. anguillara, 5-162: vedi il seme marcir, seccarsi l'erbe. soderini

soderini, ii-31: è bene ordinare il letamaio dell'orto, ove scolino tutte

a stagionarsi. marino, vii-420: il pesce incomincia a marcire dal capo. lippi

dal capo. lippi, 6-60: il gran se gli marcì dentro a'granai.

fumigavano, le piante si spogliavano, il fogliame marciva nell'umidità delle zolle. saba

di padova,... aveva il cornaro un vasto podere, ma pregiudicato

per mancanza di gore che dessero loro il corso. 4. corrodersi,

d'ostro inumiditosi più e più volte il muro, e per gli ardori del

è tenera, che di nuovo prende il lume, hanno gran copia di umore:

e tarlano. marchetti, 4-217: e il duro sasso / non è roso e

5. macerare (la canapa, il lino). spettacoli della natura [

, danneggiarsi. soldani, 1-55: il ciel non prende / suo moto da quel

ghiribizza: / né tale alterazion per modo il rende / corruttibil, ch'ei bachi

s. bonaventura volgar., 4-18: il splendore della tua bellezza [o vergine

giustino volgar., 395: tutto il suo oste, lasciato lo studio della

ozio. gherardi, ii-41: vedea il malvagio e crudelissimo tiberio colle sue potenti

dilettarsi in quello. ariosto, 357: il meschin non ardisce di mettere / piè

alla contemplazione. caro, 2-2-206: il fine propostosi di voler far marcire i

nobili] nell'ozio o pure impiegano il tempo loro in idolatrare il

o pure impiegano il tempo loro in idolatrare il debile sesso. forteguerri

sotto la tenda in verziere per mantener il signorino in prigione e pagargli i vizi.

, pretore! papini, x-1-410: per il capriccio di una ganza regia si mandava

, 10-51: i giovani che tentano il centro di roma, stagnano e marciscono

tal procedere porta lunghezza; hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che farebbono nelle carceri

s. bernardo volgar., 3-139: il ragionamento cerca, la ragione truova;

ne'disegni ambiziosi della virilità, perché il disiderio della eterna salvezza non prevaglia a tut-

robusta vecchiaia. dossi, 1-ii-828: il talento intanto gli marciva in follia.

i più fini concetti / e dentro il libro mio poscia raccolti: / e

.. coprire con un coccio il carciofo da seme, perché non v'entri

vol. IX Pag.783 - Da MARCISO a MARCIUME (31 risultati)

biasimo, ma molto ancora dannoso marcirsi il viso con quelle calcine e veneni quali

d'andar tra i cavoli / senza il « qui giace ». / lasciate

« qui giace ». / lasciate il prossimo marcire in pace. -marcirsi

prossimo marcire in pace. -marcirsi il sangue: farsi sangue cattivo, rovinarsi

, liti la mattina, / c'è il sangue da marcirsi e intisichire.

. ant. narciso. buonarroti il giovane, 10-880: ma un bel fior

dell'arte, si cognosce quel luogo sotto il quale è la vena; e conviene

visconti [caffè], 81: lungo il canale, che ha origine dall'adda

hanno, e, non gelando, preservano il prato dalla bassa temperatura, alla quale

fosse coperto da quell'acque; dimodoché il prato seguita a dare dell'erba,

fuori di porta romana, quasi sotto il campanile di chiaravalle, la terra classica

, i-50: se troppo graveolente / il concime tieni, unir fie meglio / il

il concime tieni, unir fie meglio / il raccolto pagliaio e le cannucce / peste

stagnante. c. ferrari, 491: il riso era intaccato dalle tigniuole, e

riso era intaccato dalle tigniuole, e il baccalà marcito, talché si dovè gittare

/ coi perduti colori di ciascuna / e il tacito pianto di tutte; / che

, marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. frate di s

legno marcito. bocchelli, 1-iii-97: il legno si dimostrava tarlato o marcito o

). soderini, ii-271: trapiantando il porro giovine... e rincalzandogli

più, non toccando perciò dove mette il tallo e gettando, tuttavia che si tagliano

come un odore di sagrestia, e il profumo marcito dei gigli ai piedi dell'altare

ai piedi dell'altare, passava dentro il disegno, la siluetta di poetino d'

saranno stremati quanto i vinti, allora il popolo darà l'ultimo colpo alle borghesie

di vita. -che ha perduto il valore espressivo e l'efficacia originaria (

. rapini, iv-699: lasciava [il carducci] gli angioli nel cielo,

. marcitura, sf. il marcire, il putrefarsi; putrefazione,

marcitura, sf. il marcire, il putrefarsi; putrefazione, decomposizione. -anche

, decadimento. papini, 39-190: il secondo impero aveva visto l'ultima marcitura

tessuto cellulare, la cui infiammazione produce il foruncolo, e che erasi cancrenato a

. papini, 27- 835: il marciume che sgorgava dalle piaghe; il sangue

: il marciume che sgorgava dalle piaghe; il sangue delle emorragie e dei mestrui.

vol. IX Pag.784 - Da MARCIURA a MARCONIGRAFIA (47 risultati)

: la vecchia era morta / per il sangue cattivo a vedersi sfumare le terre

stiano lontano dalla casa, per rimuovere il puzzolente aere. segneri, i-192: se

se stessi sempre immerso nel bagno, il mondamento degenererebbe in marciume. carducci,

rime ai marciumi della città [il parini] contrapponeva i sereni aspetti di brianza

odio, atroce e abbietto, che il marciume, e la paura del contagio

alla patria mia. alfieri, 5-186: il lungo inveterar nel tenerume, / che

nel tenerume, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, /

che vedeva attorno a sé portava impresso il segno di un vizio nascosto, il

il segno di un vizio nascosto, il marchio mal dissimulato della corruzione. « che

inghilterra alla fine del secolo x con il valore di 100 pennies, poi di 160

correnti soldi e denari; importante fu il marco di curia, pari a 63

fiorini aurei, che ebbe corso durante il pontificato di giovanni xxii).

. rustico, vi-1-157 (25-1): il giorno avesse io mille marchi d'oro

. b. davanzati, ii-430: il marco si è il 'besse 'romano

, ii-430: il marco si è il 'besse 'romano, cioè otto once

: l'oncia in 24 danari: il danaio, in 24 grani. dassi qui

bontà di denari 11 e 12, con il rimedio in peso di denari 11fz per

marco. guerrazzi, 2-118: pagasse il censo annuo di duemila marchi steriini di

di un quinto, favorendo così enormemente il potere di acquisto delle truppe alleate, laddove

acquisto delle truppe alleate, laddove per il belgio e per l'olanda si è mantenuta

la quasi parità, e finanche per il marco della germania il rapporto è stato di

e finanche per il marco della germania il rapporto è stato di un quarto.

altro peso qual si chiama marco, il quale è di once 8 di goa.

8 di goa. sarpi, vii-72: il pesare non è altro che la proporzione

non è altro che la proporzione tra il marco e la cosa pesata; un

p. neri, 1-vii-9: il ragguaglio de'pesi, coi quali è stata

libbra di dodici once, che era il peso romano, e si principiò a

si usano in questo stato, senza contare il peso del sale diverso dagli altri tre

del sale diverso dagli altri tre. il primo è il peso detto di marco

diverso dagli altri tre. il primo è il peso detto di marco, ossia di

, l'appartenenza, l'origine, il prezzo o altri elementi caratteristici; marca

stesso peso. -piombino che recava impresso il marchio dello stato, utilizzato dalle dogane

-per estens. ferro per marchiare il bestiame. m. garzoni [tommaseo

si tiene fermo e sodo in piedi il cavallo e, segnato il marco di qualche

in piedi il cavallo e, segnato il marco di qualche colore, lo stamperete

, lo stamperete; poi li raderete il pelo largo più d'un dito dove

più d'un dito dove averete impresso il colore. 2. il romano

impresso il colore. 2. il romano della stadera. statuto del podestà

di firenze... e se il peso della cosa che si vendesse, valicasse

si vendesse, valicasse la doppia 0 il marco, abbia il venditore uno altro peso

la doppia 0 il marco, abbia il venditore uno altro peso giusto e diritto

bilancia e le parti sue, ciò è il trab- bocchetto, la lenguella, la

lenguella, la mazza, le bilancie, il marco. d. bartoli, 5-262

. f. frugoni, 4-572: considerò il savio che l'oro, di cui

que'marchi di opulenza egli avria reso il suo riscatto più disastroso. salvini,

da collegarsi anche con marco1; per il n. 1, cfr. lat.

marco. marcofìlìa, sf. il collezionare marche da bollo. =

vol. IX Pag.785 - Da MARCONIGRAFICO a MARE (49 risultati)

meramente meccanica, di quell'ingegno trasferente il flusso magnetico ed acci- piente, cui

. cecchi, 7-83: accanto a me il marconista con la cuffia, e che

a male. tozzi, iv-430: il vino di quella botte era andato a

in greco 'principio ', era il primo principio di tutte le cose; e

5° / o, ma può anche oltrepassare il 4 o scendere al di sotto di

di sali disciolti, primo fra tutti il cloruro di, sodio e, in

, sodio e, in quantità minori, il cloruro di magnesio, il solfato di

minori, il cloruro di magnesio, il solfato di calcio, il bromuro di

magnesio, il solfato di calcio, il bromuro di magnesio e il carbonato di

calcio, il bromuro di magnesio e il carbonato di calcio; costituisce un ambiente

butta. dante, xliii-17: passa il mare, onde conduce copia / di nebbia

de la foce. petrarca, 146-14: il bel paese / ch'appennin parte,

ariosto, 15-19: d'ogn'intomo il mar la terra abbraccia; / e

, / sia dove bolle o dove il mar soggiaccia. tansillo, 1-45: mentre

mia con voi si sfoga, / il mare insuperbito in alto vola / e

ciascuna / riva sua dorme tonda e tace il vento. morando, iii-227: specchio

, iii-227: specchio del ciel sereno il mar ridea. metastasio, 1-ii-561:

metastasio, 1-ii-561: la terra, il mar, le sfere / parlan del

de'grandi laghi o vasti fiumi rende il freddo men rigido e il calore men

fiumi rende il freddo men rigido e il calore men soffocante. foscolo, sep.

. foscolo, sep., 202: il navigante j che veleggiò quel mar sotto

brandi. leopardi, 21-25: mirava il ciel sereno, / le vie dorate

dorate e gli orti, / e quinci il mar da lungi, e quindi il

il mar da lungi, e quindi il monte. pascoli, 752: come in

scoprire puoi da un prato, / e il mare con le navi e il promontorio

e il mare con le navi e il promontorio. pavese, 10-39: troppo

mi viene in mente /... il mare fermo sotto il volo dei gabbiani

... il mare fermo sotto il volo dei gabbiani / sfrangiato appena tra

: dal lato di mezzo giorno à il mare mediterraneo; poi dal lato della tramontana

; poi dal lato della tramontana à il mare adriatico. petrarca, 135-17: una

che da natura / tragge a sé il ferro e 'l fura / dal legno,

propontide. c. ridolfi, ii-222: il mare di arlem è stato prosciugato dalle

tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che 'nver'ipr s'avventa, /

41-12: vòta altri l'acqua e torna il mar nel mare. tassoni, 4-28

, / se non che convertisse in vino il mare. salvini, 22-14: gonfiava

33: tenendo noi alto mare, avemmo il vento assai più gagliardo sempre. tasso

mar l'aurata vela: / ei guarda il lido e 'l lido ecco si cela.

nave. montale, 2-31: fu dove il ponte di legno / mette a porto

ma dove devea venire, ed avendovi trovato il porto, ove io credea essere in

porto, ove io credea essere in mezzo il corso in alto mare, chiaramente conosco

abbiamo lanciato nell'alto mare delle speculazioni il nostro debole navicello. palazzeschi, 4-118

-i due mari: l'atlantico e il pacifico. - anche: il tirreno

e il pacifico. - anche: il tirreno e l'adriatico. dizionario di

due mari ': l'atlantico e il pacifico. parlando dell'italia: il tirreno

e il pacifico. parlando dell'italia: il tirreno e l'adriatico. -foce

l'adriatico. -mare di sotto: il tirreno. guicciardini, iii-396: infestando

i mori d'affrica con molti legni il mare di sotto, gli offerse di mandare

. maremagno. -'mare nostro: il mediterraneo. petrarca, 75-4: i

procellaria / l'aquila marzia, e fiuto il mare nostro / nel vento della landa

vol. IX Pag.786 - Da MARE a MARE (34 risultati)

la riva. cassola, 4-28: il giorno dopo, uscirono subito nel primo

subito nel primo pomeriggio. non imboccarono il viale a mare, ma l'altro

lupanare, / dove son merci ed uomini il detrito / di un gran porto di

di bordo. massaia, x-149: il capitano cecchi finalmente, esperto negli studi

cittadini e mezzi re in oriente, il provenzale fa la figura d'un mozzo

pieni di biade non altramente ondeggiare che il mare. poliziano, st., 1-18

/ e le biade ondeggiar come fa il mare! guicciardini, 13-vii-6: perché

tutte queste turbazioni: è ricco come il mare e non ha se non un solo

dovere, sapete, un giovine ricco come il mare: se vedeste i regali che

, e ben reggente la barca, il seguente dì alla notte che su montata

fresco vento. ariosto, 10-18: il travaglio del mare e la paura /.

a indicare lo stato, le condizioni, il moto ondoso delle acque sotto l'azione

perpendicolari alla direzione di spostamento e battono il fianco di una nave. -mare vecchio

sera si mise un vento tempestoso, il qual faccendo i mari altissimi, divise le

a gaeta per aspettare la galea e il mare buono. luca pulci, 1-1-98:

con fresco mare e in fil di ruota il vento. ariosto, 30-14: era

, 30-14: era l'aria soave e il mare in calma: / e

mar fosse più sorto, / restava il paladin ne l'acqua morto. tasso

quello stato che vulgarmente si dice essere il 'mar di fele'. redi, 8-3-87:

proprio vocabolo, soglion nominare mar vecchio, il quale, in brev'ora quietandosi,

iv-1-139: chiare marine di settembre! il mare, calmo e innocente come un fanciullo

abbiamo. e. cecchi, 6-398: il bollettino segna « mare mosso »;

grondaie e, nell'ora accesa, il mare delle cicale. -brezza di

salso. l. frescobaldi, 2-130: il seguente dì n'an- damo al mare

l'elvira si senta benissimo e che il mare le abbia fatto bene. soldati,

similmente. n. franco, 4-112: il vittorioso m. benedetto...

5-125: non ho mai sentito tanto il falso [nei due romanzi] né di

di malva. faldella, 5-148: il commendatore... richiedeva dagli altri un

. nieri, 440: così è il gran mare delle lingue parlate. pirandello,

un mare di guai, egli intraprese il morgante per compiacere lucrezia tornabuoni. baldini,

trovavi guardando gli alberi le montagne ed il cielo qualche conforto alle ore tue solitarie;

ed andrei dove non intendessi più mentovare il suo nome. manzoni, pr. sp

... un francese e il suo servo nero éi son gettati alla ventura

nel passo. jovine, 34: il mare di ocra delle spighe era tutto un

vol. IX Pag.787 - Da MARE a MARE (33 risultati)

posta su un pendio e soggetta a spostamentiverso il basso. 10. luce diffusa,

carducci, iii-1-123: o diletto, muore il sole: / oh che mare di

v'è una perla? -anche: il mondo, l'ambiente letterario. f

cui voglio pescare i peccatori che per il mar del mondo vanno perduti. leopardi

così tra questa / immensità s'annega il pensier mio: / e il naufragar m'

s'annega il pensier mio: / e il naufragar m'è dolce in questo mare

10-i-565: noi veggiamo dalla bontà scaturire il gran mare dell'essere e l'economia

, diventavano fantasmi, cimbe natanti sopra il mare degli anni! -la volontà e

canti / tosto in rivi di gloria il cor disciolsi; / quindi il sopito

di gloria il cor disciolsi; / quindi il sopito e morto / mio spirto,

ancora dio per non avere ancora creato il mondo, e di colà porta via qualche

paure. pasqualigo, 122: solcando il mare della speranza,... dolce

della speranza,... dolce sarebbe il vivere sospinti dalle sue aure soavi,

dolcezza, / se chiudo al sonno il cor, l'apro al diletto.

al diletto. siri, ix-690: il cuore del re si trovava annegato in un

i-22: ed ecco ottenuto dagli antichi il grand'effetto, che domandano i romantici

c. arrighi, 2-77: ora pensi il lettore che fiume, che mare,

, che oceano di gioia m'innondava il cuore. fogazzaro, 7-227: quando

e i germi vivi si disseccano e il mio cuore diventa un mare morto, io

. -sf. ant. girone il cortese volgar., 269: allora,

.. e chiamalo mare di tutto il senno, a similitudine che come 'l mare

algarotti, 1-viii-71: una tale scoperta fece il neutono quasi scherzando e poca gloria aggiunse

senno, dove ella avria fatto suonare il nome di tutt'altri. monti,

/ per aspro mare, a mezza notte il verno, / enfra scilla e cariddi

periglioso mare di questa nostra vita e il soffiar dei rabbiosi suoi venti ne hai

2-i-108: mare amaro e tempestoso è il mondo infame che ha l'ambizione per

fantoni, ii- 84: pieno il mar della vita è di tempeste, /

vi rimediate per tempo con un proposito il quale sia universale? -circostanza

le sarte. de'mori, 54: il duca, che non si ritrovò su

e soggiorni / negli altrui petti, il vate e poscia a riva / da

del passato se non vogliamo diventare davvero il popolo più imbecille del mondo. govoni

, santa e benedetta, / quando il tuo piccol grembo arditamente / fa vela per

piccol grembo arditamente / fa vela per il mare del destino / verso l'ignoto suo

vol. IX Pag.788 - Da MARE a MARE (39 risultati)

n. 7. -corte del mare: il tribunale retto dai consoli del mare.

velluti, 220: fecesi uno uficio, il quale ancora dura, che si chiamano

steza. consolato del mare, 9: il giudice per il medesimo se è retrattato

del mare, 9: il giudice per il medesimo se è retrattato per suspetto,

estende la sovranità dello stato stesso (il quale deve peraltro consentirvi il passaggio inoffensivo

stesso (il quale deve peraltro consentirvi il passaggio inoffensivo alle navi degli stati stranieri

: superficie marina che si trova oltre il mare territoriale (cfr. anche libero1

del mare aperto quell'orlo che bagna il lido della terra si riguarda come incorporato

sulla estensione di cotesto mare territoriale. il più sicuro sembra che ne'lidi non

lidi non curvi s'inoltri nell'acqua il territorio fino a quella maggior distanza,

territoriale si applicano le disposizioni stabilite per il demanio marittimo dal codice e dal presente

per la coltivazione e deposito di mitili, il capo del compartimento promuove il parere del

mitili, il capo del compartimento promuove il parere del medico provinciale, per quanto

, tra la fine del secolo xvi e il principio del secolo xvii, si affermasse

principio del secolo xvii, si affermasse il principio della libertà dei mari o del

comunque un'alta autorità, che comportava il controllo della navigazione o addirittura il monopolio

comportava il controllo della navigazione o addirittura il monopolio della. pesca e dello stesso

altri popoli di molte cose vi vietava il commercio. 20. arald. parte

, già tocchi dal sole, sopra il nero della parte tenebrosa ed in guisa

mare. lauro [tommaseo]: il medesimo [dioscoride] dice che la pietra

vento, che io sborri... il seguente capitolino. -aggiungere,

arare, asciugare, lastricare, rompere il mare: impegnarsi in un'impresa impossibile.

i venti, ch'io credo asciugar il mare. pananti [gherardini]: si

affare / o se avrò preso a lastricare il mare. proverbi toscani, 357:

proverbi toscani, 357: pigliare ad ammattonare il mare. fanfani [s. v

v.]: 'prendere a lastricare il mare ': prendere a fare cosa

mia stella seguendo. -correre il mare: navigare. cantoni, 5

: navigare. cantoni, 5: il bambino, fatto ormai grandicello, principiò

[s. v.]: 'correre il mare': come corsari. -dire mari

in profondo. -essere tra il mare e il monte: trovarsi in

. -essere tra il mare e il monte: trovarsi in una situazione difficile

devastare. sassetti, 172: tutto il resto del paese sta ubbidiente a s

di fame mare. -impedire il mare: formare un blocco navale.

, 8-37: i pisani, per levare il detto porto,... con

... con otto galee impedivano il mare, il perché merca- tanzie né

. con otto galee impedivano il mare, il perché merca- tanzie né uscire né entrare

pubblicavano in quel tempo erano eseguite, il ducato di milano doveva avere almeno tanta

mari e monti, di potere spegnere il fuoco che continua- mente ci abbrucia.

per terra; queste guerre hanno impedito il commercio. -in ogni luogo, ovunque

vol. IX Pag.789 - Da MARE a MAREA (51 risultati)

terra, chi brava, / chi fa il ricco, chi il bello chi lo

, / chi fa il ricco, chi il bello chi lo scaltro, / chi

. falconieri, i-1-178: perché, sebbene il serenissimo principe ha fatto la maggior parte

tarchetti, 6-i-183: ho trovato or ora il suo padrone, il degno farmacista sapiston

trovato or ora il suo padrone, il degno farmacista sapiston, che ne va in

acqua, n. 4. -prendere il mare: deteriorarsi, guastarsi per l'

mare, si dice che 'ha preso il mare'. es.: « com'è

cattivo questo caffè: deve aver preso il mare. questa tela ha preso il

il mare. questa tela ha preso il mare: quando tornerà dal bucato vedrai che

tutta in pezzi ». -riprendere il mare: intraprendere nuovamente la navigazione.

massaia, vii-165: gentilmente ci offrì il suo legno, che dopo due giorni

, che dopo due giorni avrebbe ripreso il mare: ma non toccando che gedda

sopra mare, sempre. -tenere il mare: galleggiare, navigare senza difficoltà

. guglielmotti, 1823: 'tenere il mare ': navigare al largo,

dizionario di marina, 1053: 'tenere il mare': navigare al largo in crociera o

di una nave si dice che tiene bene il mare quando è atta alla navigazione con

navigazione con qualunque mare. -turbare il mare: suscitare polemiche. petrarca,

mancano tre ore all'imbarco, è quasi il tramonto, ho girato tutto il giorno

quasi il tramonto, ho girato tutto il giorno, ma ancora ho troppa voglia di

ma ancora ho troppa voglia di pestare il suolo di questa curiosa città.

di questa curiosa città. -violare il mare: trasgredire le ordinanze sulla navigazione

consentire che né essi né altri violassero il mare con legni armati.

/ a chi innanzi a la sera il dì s'asconde. g. m.

mar di fiele. ibidem, 60: il cuore de'bricconi è un mare in

dire al fare, c'è di mezzo il mare: v. fare2, n

fare2, n. 5. -loda il mare e tienti alla terra: v.

udirono i suoi, insieme vi lasciò il meschino. -uom di mare, un

vicini alla terra (e in partic. il sole e la luna: ia marea

secondo un rapporto variabile che ha il valore medio di 1: 2,

g. villani, 8-77: conoscendo il modo del combattere di quelle navi e

con le sue galee;... il savio ammiraglio attese con sue galee tanto

attese con sue galee tanto che tornò il fiotto colla piena marea. ca'da

si fa a venezia e in tutto il ponente, e dove in ogni luogo la

la città non si può andare per il piano. zilioli, i-167: partissi

della città. guglielmini, 244: durahte il flusso, o marea alta, la

fiume si sminuisce... sopravvenendo il riflusso, o marea bassa,.

gli scogli, nella bassa marea, il profumo delle alghe saliva per la costa

chiglie delle navi. montale, 1-128: il cammino finisce a queste prode / che

dell'alta e della bassa, quando il livello dell'acqua varia assai lentamente. comunemente

marea: quello con un'apertura verso il mare che rimane aperta al traffico marittimo

, o l'irrompere (o anche il rifluire) di una situazione, di

, come allora allora gli aveva detto il sig. bertini? mazzini, 24-93

la riforma elettorale avrebbe allontanato dal parlamento il suo conduttore e nocchiero più fido? dal

, le correnti plutocratiche terrebbero più lontano il delfino augure di giorni migliori...

negli scritti minori. palazzeschi, 3-26: il rumor della folla cresceva come quello della

: la primavera fa ribollire la terra e il sangue degli animali... il

il sangue degli animali... il silenzio a mezzogiorno fa marea. angioletti,

a poco a poco i morti ricordavano. il flusso della memoria risaliva come marea nelle

, 1-86: o tu che vai lungo il fiume... / incontro alla

pascoli, 717: ella s'aggirò tra il fango, / sempre accorrendo ad ogni

mugghiare una marea sotterra, / e il pianto vano venir su, dei morti.

vol. IX Pag.790 - Da MARECIELO a MAREGGIANTE (37 risultati)

svelta che fu dal lago, che aveva il colore di caffè chiaro con un odore

menta. -palude. girone il cortese volgar., 444: persona al

non era con loro, ed era il sentiero per mezzo la marea sì stretto

. magalotti, 2-127: tutto sfumato il radicale umore / ne'riarsi polmoni il

il radicale umore / ne'riarsi polmoni il sangue incaglia, / né forza v'è

che tu hai inventato per giustificare anche il suo danaro. è dunque una marea

di rogo. buzzati, 4-195: il prete si guardava intorno smarrito, misurando

, 1-242: giù in valle, il bello cantava. nella marea di calore che

lucini, 4-65: da quando il 4 bovarysmo 'montò in lui [il

il 4 bovarysmo 'montò in lui [il gargiulo] come un'amara marea a

della lettura i futuristi ebbero indovinato che il poeta marinetti era assolto, scoppiò un

, nella quale l'autore di mafarka il futurista... fu portato in trionfo

, 5-306: i corrispondenti americani affaticarono il telegrafò- a dirci che anche laggiù era

-sconvolgimento. marinetti, 2-i-793: riassumere il mondo la vita le razze e la

: l'autorità esclusiva del clero ed il predominio delle genti di toga hanno pur dovuto

l'arciduca leopoldo... incominciò il 18 giugno 1824 un regno che fra le

, quasi fosse tormentato dai tafani, il nobile animale si distaccava adesso sullo sfondo

sullo sfondo uniforme marecielo, fermato lungo il litorale da un'ombra o dalle

a. cattaneo, iii-112: era il saverio malato anch'esso niente meno degli

niente meno degli altri, anzi pativa il mare assai più di molti, niente

pascarella, 2-24: quando son sopra, il conduttore punge nuovamente il collo all'elefante

son sopra, il conduttore punge nuovamente il collo all'elefante e questi si alza compromettendo

all'elefante e questi si alza compromettendo il mio equilibrio. si parte. perdio che

mareg- giamento! fortuna che non soffro il mal di mare! -sbandamento,

interiore. pirandello, 5-344: e il giorno appresso, dopo una notte

, iii-4-223: ditemi dove / rovescio, il crin spio vendogli, dal

onda). govoni, 665: il vento come un gran pastore d'onde /

la batteria nera... filava verso il fronte, tra canapaie mareggianti. govoni

. -flaccido, molliccio, tremolante (il corpo). ojetti, i-796:

oggi ci vengono sotto gli occhi e sotto il naso orrori spaventevolissimi, scheletri ròsi,

erano quattro acacie molto frondose, sicché il sole, penetrandovi filtrato, chiazzava il

il sole, penetrandovi filtrato, chiazzava il terreno d'occhi mareggianti. 4

fugace di gioia e di soddisfazione (il volto, gli occhi). cagna

occhi). cagna, 1-55: il professore, con gli occhi mareggianti in

, gli occhi verso mila mareggianti fra il fasciro della bellezza e l'onda dei

f. f. frugoni, iii-543: il cappon restò ad ingrassare; il cigno

: il cappon restò ad ingrassare; il cigno continuò a smagrire, svogliatissimo sempre più

vol. IX Pag.791 - Da MAREGGIARE a MAREGGIARE (55 risultati)

., 28-74: tre passi ci facea il fiume lontani; / ma ellesponto,

tuttavia di ventare e di mareggiare, il legno, senza mai rattenersi, trascorse

carducci, iii-2-360: deh come lieto tra il sunio e l'isole / care ad

come mareggia lievemente in tempo di calma il mare. -sostant. g

. gozzi, i-12-47: era per avventura il mare alquanto fresco per un vento levatosi

la portava. guerrazzi, 2-165: il capitano, come uomo che si sottragga dalla

quello un campo di battaglia dove mareggiò il frangente, tante volte, dai più remoti

). siri, 1-iii-538: stimava il re che betunes avesse a cogliere quella

quella opportunità e procurare, prima che [il fiume sesia] mareggiasse, un'astinenza

. letter. risonare, echeggiare cupamente (il mare). - anche sostant.

silenzio, con la bocca socchiusa, bevendo il maestraletto pregno di sale, o ascoltando

maestraletto pregno di sale, o ascoltando il mareggiare sommesso e il grido di qualche

, o ascoltando il mareggiare sommesso e il grido di qualche gabbiano solitario a volo nell'

stormire, strepitare (la folla, il vento, il tuono, ecc.)

(la folla, il vento, il tuono, ecc.). -anche

delle fattorie ipotecate da suo padre; il mareggiare delle sale dentro i mozzi,

chiacchierio, che pareva esile, ecco il mareggiare grosso delle voci dei maschi.

nella piazzetta antistante la casa, ci fosse il mareggiare innumerevole di una folla.

lì,... con negli occhi il barbaglio di quella umanità appena sorta,

del « casino » quaternario, ove il galeotto lustrato di nero dovrà slabbrare seralmente

galeotto lustrato di nero dovrà slabbrare seralmente il riso ebete della sua tastiera cariata..

mestierucci servili, e a scuotersi da'panni il sito bottegaiolo. manzini, 18-280:

impeto di zefiro mareggia, / stendesi il vento imperioso e tutte / prostra a

: era lungi un trar d'arco il bel rivaggio. / l'alta erba mareggiava

-sostant. térésah, 1-48: il mareggiar di trepide ulivete. papini,

iv-198: i discorsi delle fontane, il pispiglio delle fronde, il gaiopinto mareggiar

fontane, il pispiglio delle fronde, il gaiopinto mareggiar dei fiori... diventavano

114: dolce... il guardare per le aperte / finestre, il

il guardare per le aperte / finestre, il mareggiar lento dell'erba. 5

dell'eloquenza. montale, 3-204: il cielo era tagliato da grandi fasci luminosi di

orioni,. x-13-127: nell'europa il mareggiare delle invasioni sembra quasi ubbidire alle

oscillante delle loro corone, / tra il mareggiare dei purpurei manti! e.

, accanto al cocchiere, e contemplando il mareggiare delle groppe, era agevole dimenticare

delle groppe, era agevole dimenticare tutto il rimanente, e credere d'esser portati a

versi con tutta scilla, cariddi e il ciclope. -sostant. guerrazzi

-sostant. guerrazzi, 16-356: il dolore per la morte di maria mi

. tasso, 1-22-73: gittato [il corpo] è ne l'onda, e

ne l'onda, e l'onda il volve, / ch'un altro lago fa

/ e morte al morto mar precide il passo. n. villani, i-1-76:

sangue la gallia: ed in quel sangue il dito / tinse il ladro, il

ed in quel sangue il dito / tinse il ladro, il pezzente e l'assassino

il dito / tinse il ladro, il pezzente e l'assassino. 9

luce). stuparich, 5-35: il sole, appena uscito dai frastagli delle

/ ferve nel cielo immenso, / il popolo de'mondi. -essere marezzato

alla città. marino, 20-308: il drappello aventurier, ch'errante / altre

avea colti quell'ora * che volge il desio / ai naviganti '. bresciani,

da parte mia a cui tu creda meglio il pescatori, che da sei anni mareggiò

sardegna e anche al continente. -solcare il mare; tenere il mare (un'imbarcazione

continente. -solcare il mare; tenere il mare (un'imbarcazione). -in

aspettava che passasse a guerreggiare per terra il bavaro,... mandò in

.. mandò in fiorenza a richiamare il duca di calabria. botta, 6-ii-

dormire quando vegliava. pascoli, 633: il cuor d'achille mareggiava, come /

cuor d'achille mareggiava, come / il mare in dubbio di spezzar la nave

vuol fulminare curvando in un mareggiare indeciso / il suo sogno di bianchezza solenne! tecchi

creasse un senso di pace, gli desse il bisogno dell'ordine. 13.

vol. IX Pag.792 - Da MAREGGIATA a MAREMMA (37 risultati)

tommaseo [s. v.]: il mareggiare delle umane vicende,..

vicende,... l'ondeggiare, il fluttuare. 14. occuparsi

.. / ma mi mareggia alcun poco il minuetto, / da quando, per

acqua. bresciani, 6-xi-114: tutto il contorno di gallipoli carreggia l'olio alla

, per quali guise imbottino l'olio, il mareggino e il faccian salir nelle navi

imbottino l'olio, il mareggino e il faccian salir nelle navi. 17

la proposta alzi la mano, -disse il presidente, e quel mareggiar di volti

di giorni e di millenni / nemmeno il pettine di una conchiglia. cardarelli,

a me, d'intorno a noi, il mareggiare degli eventi mortiferi, il dolore

, il mareggiare degli eventi mortiferi, il dolore, il lento strazio degli anni.

degli eventi mortiferi, il dolore, il lento strazio degli anni. = denom

. / intanto un colpo ne porta il timone, / e quel ch'osserva

esser mareggiata, però che, se il mare fusse stato maggiore, sarebbe ita in

stuparich, 3-74: i bagnini, fra il chiasso e lo sgambettar dei ragazzi,

una calda mareggiata d'olivi avvalla verso il piano lucente di lame e di falaschi.

d'argento o d'azzurro per rappresentare il mare (lo sfondo o una. partedello

ma non già, tarconte, / il legno tuo, che d'una ascosa

mareggio, ad ogni flutto / ch'urta il gradino. 2. per estens.

tra un ballabile e l'altro. il chiasso era un po'calmato: la folla

i quali malgrado gli incagli, malgrado il mareggio delle prepotenti circostanze a cui andò

un grand'argine friabile e penetrabile contro il quale urgesse il mareggio del mio destino

friabile e penetrabile contro il quale urgesse il mareggio del mio destino.

la burrasca, / e che, il vento voltandosi alla peggio, / la repubblica

le marele subito sotto el zomal, ed il resto de'debitori de ditta tansa siano

in termine di un mese prossimo, passato il qual termine non si possa più ricever

da alcuno, ma sia subito portato il zomal in collegio, dove dal serenissimo principe

. borghini, 2-15: non sa il poveretto che le lingue sono un mare

mare magno della capitale ', dice il giusti della firenze d'allora, che

rovani, ii-32: spinse, attraverso il pertugio del telone, un'occhiata su quel

acre piacere della ciarla doveva aver preso il soppravento sugli scrupoli e lanciarle nel maremagno

problemi). cammelli, 273: il gran calcolator dell'alfabecco, / che

alfabecco, / che volea scorrer tutto il mare magno / con la sua nave,

/ c'ha te sue rive e tutto il fondo secco. tommaseo [s.

magalotti, 7-43: o si voglia tra il servizio de'buccheri o tra quello delle

terra cotta, e entrare a conciliare il luogo famoso di properzio con l'autorità

, per la convinzione degli antichi che il mare circondasse completamente la terra.

di pianura della toscana, compresa fra il corso del fiume cecina a nord e

vol. IX Pag.793 - Da MAREMMANAMENTE a MARENGA (17 risultati)

passi. crescenzi volgar., 5-14: il moro è arbore noto;..

di siena. idem, xlviii-231: il marchese di ferara ha mandato in mariema

maremme di pisa sono pini che producono il frutto breve, quasi tondo, poco

tempo era ita al bosco / a lavare il bucato a una fontana / ne le

maremme. d. battoli, 1-1-99: il mangiare del santo uomo era quel de'

. r. carli, xviii-3-448: il solo paese che in italia si dimostri

, 3-190: scendete, o ninfe che il pensier mio vano / accarezzò,.

-in partic.: secondo la lingua, il dialetto dei maremmani.

, 1-108: se i maremmani facessero il contrabbandiere, portando sale e mercanzie proibite

la lirica carducciana... [il mazzoni] si ferma per ricordare a uno

esistono leoni, carducci è passato, corse il tempo, mutarono tutti quei gusti,

da quel remoto 907, c'era tutto il tempo di pensarne un'altra, e

dose di tifo che avrei potuto sfidare il più povero, il più

che avrei potuto sfidare il più povero, il più sudicio, il

il più sudicio, il più maremmano dei miei sudditi, a beccarsene

oceano indiano per un maremoto improvviso, il morente impose coraggio alla ciurma allibita,

ferma: -non temete! è il mare che trema dinnanzi a noi!

vol. IX Pag.794 - Da MARENGHINO a MARESCIALLATO (40 risultati)

. bocchelli, i-iii-m: se volete riparare il pane- perso, quindici marenghini ve li

battaglia di marengo. ghislanzoni, 1-31: il duca litta, recandosi a lainate con

erano due marenghi gialli e lucenti; ed il vecchio, vedendoli ad ogni momento,

palpandoli nel prendere tra l'indice e il pollice l'aroma, sentiva in sé crescere

del possesso. moretti, 15-25: il bravo suocero si leva di tasca un marengo

, denaro. betteioni, iii-101: il vino prelibato... lo pagavano fior

a contatto con l'acqua in cui il pigmento si troverebbe allo stato di soluzione

espressione con cui i romani indicavano orgogliosamente il mediterraneo, ripresa dai nazionalisti italiani all'

. = espressione che vale * il nostro mare mareogràfico, agg.

la torre attenta del mareografo / il semaforo del tempo di greenwich /

sm. strumento che serve a misurare il livello del mare e in partic. l'

. per le osservazioni continue si adopera il mareografo, che è fornito di congegno registratore

, xxviii-932: in questa oste venne il maliscalco del re carlo ed ebbero il castello

il maliscalco del re carlo ed ebbero il castello per forza, e furono tutti

de'filistei. compagni, 3-27: il romore fu grande. il mali- scalco

, 3-27: il romore fu grande. il mali- scalco dello imperadore vi trasse.

scalco dello imperadore vi trasse... il maliscalco andò al serraglio con l x

fuga. g. villani, 11-52: il marescalco di messer mastino, avuto la

audacia con tutta sua gente venne discendendo il poggio, tuttora cacciando i nostri.

. n. villani, i-2-94: il corno vocal de i maliscalchi / di

]: questi sono obbligati insieme con il marascalco cavalcar per la patria e custodir le

pascoli, 1057: per là nel verno il conte di monforte, / coi maliscalchi

del suo maliscalco, che aveva cresciuto il prezzo de'ferri e de'chiovi,

ferri e de'chiovi, e che il cavallo era sferrato. campofregoso, 2-14

giovine], qual malescalco suole / quando il cavallo alcun dolor molesta / e ritrovar

cavallo alcun dolor molesta / e ritrovar il loco infermo vuole, / ch'el

colui che cura i cavalli e così il domandiamo noi: o sia curatore

49: fu preparato un copioso desinare! il sindaco, il farmacista, il curato

un copioso desinare! il sindaco, il farmacista, il curato, il marescalco,

! il sindaco, il farmacista, il curato, il marescalco, il barbiere

sindaco, il farmacista, il curato, il marescalco, il barbiere ed altri notabili

farmacista, il curato, il marescalco, il barbiere ed altri notabili del paese furono

luogo paludoso, palude. girone il cortese volgar., 442: con questi

7-108: « che cosa strana è il tempo -lasciamo passare la vita, non

de guermantes, naturalmente, o riguardare il barone di charlus. 2. tipo

. s. manetti, 1-64: il nostro pan bianco che si fabbrica dagli

g. bentivoglio, 6-1-193: il signor di vitry ha avuto il maresciallato

6-1-193: il signor di vitry ha avuto il maresciallato che aveva ancre. siri,

. siri, vii-678: s'imaginò il conte d'arcurt che covonges il confortasse ad

imaginò il conte d'arcurt che covonges il confortasse ad adoperare la forza per proprio

vol. IX Pag.795 - Da MARESCIALLERIA a MARESCO (52 risultati)

: l'ultimo carabiniere veniva considerato come il capitano a pisa,, anche dalle persone

nelle corti dei regni barbarici, era il titolo del capo supremo delle scuderie regie

e ufficiali generali; successivamente, con il graduale affermarsi del potere militare, i

conestabile con funzioni di luogotenente generale; il grado, soppresso durante la rivoluzione francese

nel periodo intermedio; abolito nuovamente dopo il 1870, il titolo fu ripreso durante

; abolito nuovamente dopo il 1870, il titolo fu ripreso durante la prima guerra

campagna italo-etiopica (1935-1936) e durante il secondo conflitto mondiale (1940- 1945)

mondiale (1940- 1945), ebbero il comando supfemo dell'esercito o si distinsero

: la intrata del coro, dove il re se doveva sacrare, guardavano li

conduto a barzelona. idem, lii-593: il marechial deli allogiamenti, che è venuto

.. che si pentiva d'avergli dato il grado di gran maresciallo, concessoli subito

. ulloa [barros], 2-71: il re don ma- nuello...

gente come di navi e munizioni, il governo della quale diede al marsciale don fernando

numero di gente perderono, e fra essi il famoso pietro strozzi, uno de quattro

maresciallo di francia, al quale dopo il generale dell'esercito s'aspettano i primi

1006: a questo parere inclinava particolarmente il marescial di birone. campiglia, 1-37

di birone. campiglia, 1-37: il maresciale,... avendo risposo

al mon- morencì la poca riverenza verso il re. pacichelli, 2-746: regola

. pacichelli, 2-746: regola poi il tutto circa l'annona e i sedili il

il tutto circa l'annona e i sedili il maresciallo, ch'è di casa poppenheim

presidente del medesimo [tribunale] è il maresciallo del paese, che si elegge

colla morte. papi, 1-6-167: il talleyrand, col governo provvisorio, con

quel giorno / tra la sesia e il ticino / verso il bianco maresciallo.

tra la sesia e il ticino / verso il bianco maresciallo. / rifiorì l'itala

/ tra i dolci fiumi; e il re sardo / scese dal suo cavallo /

/ scese dal suo cavallo / per segnare il duro patto. b. croce,

sostenuta era, ed è, che il re e suo figlio principe di piemonte,

di piemonte, corresponsabile con lui per il contegno tenuto, abdichino e sia dichiarato

tenuto, abdichino e sia dichiarato re il minorenne principe di napoli, con una

una reggenza a capo della quale si ponga il maresciallo badoglio. gramsci, 7-35:

gli abbia promesso in fede di gentiluomo il bastone di maresciallo di francia. papini

francia. papini, iv-713: quando [il carducci] morì avrebbero voluto smezzare la

d'alloro e tagliare in due pezzi il bastone di maresciallo della letteratura italiana.

delle sue nascenti albicocche! non altrettanto il guerriero del bastone di maresciallo.

di battaglia; a partire dal secolo xviii il grado fu esteso ai comandanti di truppe

mentre arrivato su le ripe della riviera il signore di guitrì, maresciallo del campo,

quattrocento altri cavalli. bisaccioni, 1-248: il quartiermastro deve ogni sera andare a prender

. maresciallo di corte: altissimo (talvolta il più alto) dignitario presso una corte

.). giannone, 2-ii-255: il maresciallo di corte di vienna ha presentemente

... questo gran maresciallo dopo il maggiordomo maggiore occupa il primo luogo in

gran maresciallo dopo il maggiordomo maggiore occupa il primo luogo in corte e soprasta a

altri uffiziali aulici. si elegge dalltmperadore il quale per la capitolazione giu- seppina ed

eresse un'accademia, alla quale presiede il gran maresciallo della corte. botta, 6-i-75

nell'esercito e nell'aeronautica militare implica il comando di un plotone o particolari mansioni

di bello a quest'ora? ha preso il caffè? -lo vado a prendere al

uomo aveva colpito fabio, ed era il maresciallo ligorio, un sottufficiale istruttore che

la sua solita aria arcigna. c'era il maresciallo di finanza appoggiato al banco;

nobilissimo, incominciato nel secolo tredicesimo, il quale nelle sedi vacanti teneva le chiavi

essa, onde corte savella si chiamava il suo tribunale; spenta quella famiglia,

. 8. locuz. - ottenere il bastone di maresciallo: conseguire i massimi

-portare nella giberna (o in tasca) il bastone di maresciallo: avere la possibilità

-per estens.: fluviale. buonarroti il giovane, 9-265: presa cagion di qui

vol. IX Pag.796 - Da MARESCO a MAREZZATURA (36 risultati)

foraggi..., fu costretto il piccolomini di retrocedere e di far ripassare

. villani, 9-98: deve avere il detto re d'inghilterra la villa e castello

confine della selva, sto ad ascoltare il sonito dell'acqua sul marese e lo

superfìcie marina; e ant. indicava il movimento della superfìcie del mare all'inizio

ulloa [castagneda], i-319: perché il naviglio non poteva andar se non con

gli altri che l'acqua crescesse, perché il movesse, dubitando che gli nimici lo

ed amareggiati dalla maretta, nel pagare il primo tributo al mare ebbero a vomitare

a sommovere l'acqua su cui sobbalzava il battello. carducci, iii-19-9: si udiva

iii-19-9: si udiva lontano da basso il mugghio spasimante del tirreno che si contorceva

, 84: dov'è, campo, il brusìo della maretta / quando rabbrividivi ai

'. linati, 17-159: [il fuoribordo] parte, manovrato dalla bruna

, in cui non si avverte né il vento che la pròduce, né lo

l'animo, o almeno maretta, commovendogli il sangue d'intorno al cuore. redi

più di un mese ne fu pieno il mondo, ed anco adesso la maretta dura

, specie nei punti dove egli [il carducci] vuole sturare a forza gli

, perché ricevuto non ha ancora bene il moto, e quando si ferma,

si ferma, segue a muoversi per il moto ricevuto e dalla parte avanti si

aprivano ad una risaia che accoglieva tutto il cielo nel suo specchio di acqua serena

region. ciascuna delle due zone costeggianti il fiume po con estensione variante fra i

.: effettuare la marezzatura, dare il marezzo. - anche al figur.

mareggiante e a onde, come fa il mare: e quindi si dice anche marezare

: abbi l'occhio che, toccando il vagello dove non è la schiuma, cioè

è la schiuma, cioè messovi dentro il dito nel bagno, che quando tu nel

4-124: l'aria si marezzò, e il vento vi segnava striscie più chiare e

a forma di onde marine '; il sufi, -ezzare per -eggiare ne tradisce

o più precisamente, per indicare il periodo di tempo e le condizioni del

ricettario fiorentino, 1-43: ha [il legno guaiaco] la scorsa tutta verde

. brusoni, 6-52: vestiva quella sera il cavaliere un abito d'ermesino nero marezzo

marmorizzato (la copertina di un libro, il margine esterno delle pagine, un foglio

: in macelleria, carne che ha il grasso ben distribuito fra i fasci muscolari.

marezzate. d'annunzio, v-1-292: il preludio di scriàbine è di colore cupo,

dei salci. linati, 16-228: il laghetto, tra i suoi canneti e

di breva. soldati, x-228: guardavo il lago marezzato di argento e di azzurro

di nuvole (soprattutto di cirri: il cielo). linati, 18-109:

, costellato. linati, xvi-51: il sereno già lucido e ridente era qua

-farcito. panzini, iii-435: aprirono il cesto e ne trassero fuori ogni benedizione

vol. IX Pag.797 - Da MAREZZO a MARGARONE (23 risultati)

uno specchio non s'immaginano... il vapore dell'acqua aggiungeva una specie di

superfìcie lucente. bernari, 5-288: il sole... si riverbera sul soffitto

di un muscolo di animale macellato, quando il grasso sia ben distribuito fra i fasci

mutavano direzione e lucentezza, quasi che il sub corpo avesse una vita indipendente e

, 5-307: le fissava sulla schiena il giaccone di daino incantandosi a seguire..

bianco senza tenta e senza marizzo, il quale adesso s'usa in giupponi.

neri, 1-83: si mescoli bene il vetro e se ne cavi una prova che

. v.]: si diede il nome di * marezzo metallico 'ad una

preparazione, con cui acquista l'ondeggiamento il quale nasce da vari sbattimenti di luce

un'infanta. moretti, vii-96: il mare s'era fatto di raso, d'

. montale, 1-103: ora è finito il cenilo marezzo. / si getta il

il cenilo marezzo. / si getta il pino domestico / a romper la grigiura

: oh quali smorfie martoriali esprimea [il poeta] con gli occhi stravolti, col

o mediocre o molle: anzi ella ritiene il medesimo nome, o che disseccandosi si

, sì che io, quanto sia per il mio gusto, confesso non aver mangiato

è di natura margacea, prevalendo però il carbonato di calce. volta, 2-iii-292

semplicemente margarina, dicesi quel corpo, il cui principal costituente è la margarina,

costituente è la margarina, che preparasi mediante il grasso degli animali bovini e che,

e che, avendo l'apparenza, il gusto e le proprietà alimentari simili a quelle

qualità inferiore. bocchelli, 2-v-431: il gelato s'era sfatto. una brodaglia

vetro. citolini, 390: il lapidario, il diamantaro, il margaritaro.

citolini, 390: il lapidario, il diamantaro, il margaritaro. =

390: il lapidario, il diamantaro, il margaritaro. = deriv. da

vol. IX Pag.798 - Da MARGAROSANITE a MARGHERITA (19 risultati)

de prado. anonimo, i-561: purificami il core / la sua vista amorosa,

fiumi e del mare tirarono a vedere il cielo le pietre preziose e le margherite

la quale si dice che nell'ostrighe tiene il luogo del colore. reina, i-132

, 3-121: le circondava la gola il giro d'inestimabili margarite, pescate più

i'735: or che si compra avventuroso il taro / con la più bella e

. canaldo, 105: non a pena il suo sole comparve, ch'aprendo le

, più pregiata di qualche cosa; il meglio. guido delle colonne volgar.

la prima volta, con tutto che facesse il sordo e lo smemorato, feci per

plebe, parimente in gergo, chiama il tormento della fune la margherita; onde

un corpo all'altro, ed è il patire il tormento, e in margherita,

corpo all'altro, ed è il patire il tormento, e in margherita, che

due estremità e menato e rimenato sopra il cuoio, serve a spianarlo.

troppo frequentemente sugli scudi, che simboleggia il dubbio, l'incertezza in amore,

lungamente peduncolati e riuniti in corimbi; il disco è giallo, bianche le linguette

insalata. — nell'uso comune, il termine indica anche, impropriamente la margheritina

228: sopra le margherite e sopra il timo / stava la tela. cicognani,

ripiegando in tre la lunghezza eccedente verso il mezzo e facendosi due volte semplicientro le quali

la eccedenza di lunghezza della stessa verso il suo mezzo i due doppini che

arte, onde la vita / tragga il pan quotidiano, e poi cantate, /

vol. IX Pag.799 - Da MARGHERITANTE a MARGINALE (18 risultati)

perseguitando con l'intelletto color che fuggono il nostro intelletto, con quel dir che

danno. cavalca, ii-4: non date il santo, cioè il corpo mio a'

: non date il santo, cioè il corpo mio a'cani, e le margarite

di ennio, in quello degli scolastici il leibnizio, e noi imitiamo il pollo

degli scolastici il leibnizio, e noi imitiamo il pollo d'esopo, che lascia per

spagn. margarita, irlandese margareit. il n. 5 si fonda sull'equivoco

sull'equivoco con nome proprio margherita e il n. 9 (torta, pasta

c. e. gadda, 309: il « buonasera, anseimo », largito

, 6-325: la signora celli si fece il segno de la croce, 4 ora

= denom. da margherita (per il n. 1, v. n.

, v. n. 6; per il n. 2, v.

dinuovo ingesui tato e margheritato il piemonte, avrebbero dovuto fare 10

redi, 16-iii-155: era composto [il bruco] di tredici anelli, nel

sono ligulari; pratolina. -anche: il fiore di tale pianta. bergantini

bianchi, sul quale le zitelle traggono il pronostico d'amore. una per una

frangiate o pendule. -anche: il fiore di tale pianta. -per estens

saliva alla testa dandole la vertigine come il fumo del mosto in ottobre. de

cerere] sì venerata nell'antichità. il bailo voleva seco trasportare quella pesante reliquia