, 1-ii-609: essa toccava con le cime il cielo, / e'bracci sparti e
n. villani, lvii-165: fra il vento era il bosco immoto e cheto,
, lvii-165: fra il vento era il bosco immoto e cheto, / quando ruppe
immoto e cheto, / quando ruppe il silenzio un vecchio alloro / che più d'
: di questo mese seminano alcune persone il lino stio in terra lieta. sannazaro,
produce. salvini, 15- 2-136: il terreno... è grasso, e
... dalle sue verdeggianti colline inverso il fiume portandosi, graziosamente i ben coltivati
splendor vetusto. arici, iii-121: il secchio spumerà, tanto più lieti / rivi
più lieti mi fioriano gli anni, / il cor m'accese d'immortale amore.
carducci, 900: ivi non più il rumore de gli anni lieti crescenti, /
prolisse respirazioni. papi, 4-143: allora il mattin fresco e della sera / il
il mattin fresco e della sera / il dolce venticello a lieti invita / passeggi
volta. tasso, 12-10: sollevò il re le palme, e un lieto pianto
come l'aura tra la collina e il mare. sbarbaro, 1-177: la dama
novella della sua vita, tanto lume il suo volto sprigiona. -che tratta
una lacrima che spreme dai nostri occhi il dolore. saba, 1-24: il fascismo
il dolore. saba, 1-24: il fascismo non poteva inventare una favola lieta
13. favorevole, propizio (il destino, la sorte); che
vive in lieta sorte / è sollecito il morir. 14. allietato da
19-1: se poi si cangia in tristo il lieto stato, / volta la turba
stato, / volta la turba adulatrice il piede. tasso, 7-113: segue de
, 7-113: segue de la vittoria il lieto corso / e invia novello a i
buon amico. carducci, 932: quando il lavoro sarà lieto? / quando securo
l'amore? gozzano, i-547: il barone era morto due anni dopo, in
lorenzo de'medici, i-180: volto è il dolce in amaro e il lieto in
volto è il dolce in amaro e il lieto in pianto. 15.
tal di vaga gioventù ritorna / lieto il serpente. 16. letter.
e piove, / ove se stesso il mondo strugge e pasce, / e ne
più lieto che lungo, fece tirare il collo a un cappone e disse [alla
doni infiniti / in ch'ad ogn'altra il ciel v'ha posto inanzi, /
. parini, giorno, i-35: sorge il mattino in compagnia dell'alba / innanzi
l'armonia / vince di mille secoli il silenzio. -fare lieto viso o lieta
dee., 1-10 (118): il maestro, sentendosi assai cortesemente pugnere,
loro. g. gozzi, i-3-227: il buon uomo fece lieto viso, ringraziò
dante, purg., 14-83: fu il sangue mio d'invidia sì riarso,
! -prosperare rigogliosamente. buonarroti il giovane, i-106: dalla mercè divina /
g. villani, 11-16: durò il detto uficio uno anno e non più
. ariosto, 44-20: poi venne il vento, e come cosa lieve /
si dissolve rapidamente, poco denso (il fumo, la nebbia). bembo
o si disperde / sulle cime de'monti il fumo lieve. carducci, ii-9-20:
fumo lieve. carducci, ii-9-20: il languido sole di gennaio fra una nebbia
l'erba, / o dove vince lui il ghiaccio e la neve; / ponmi
chi cel serba. leonardo, 7-i-34: il pittore con grande agio siede dinanzi alla
sua opera ben vestito, e muove il lievissimo pennello co'vaghi colori. ariosto,
vaghi colori. ariosto, 43-52: il corso del fiume il legno prese, /
, 43-52: il corso del fiume il legno prese, / che da sei remi
terra. gemelli careri, 1-iv-63: il padron della mia barca, affinché avesse una
uso avverb. carducci, 859: il legno scivola lieve: tra le uberi /
. martini, 7-217: ergevi al sole il tuo petto, vestita / d'una
, piccolo, gracile, esiguo: il corpo o un membro). crescenzi
un bastone. linati, 8-51: il busto... mostrava a sommo petto
pelurie lievissima le fioriva, ombreggiando anche il labbro superiore, lievissima. idem,
. caporali, lxv-72: quando s'accorse il mio corporeo impaccio /
regna, / attragga a sé di me il più chiaro e lieve, / e
lieve, / e la terra ne sugga il tetro e greve. 5.
/ ed a i bianchi destrier premono il dorso, / che sono al giro
, 19-97: se de l'aspra donzella il braccio è grave, / né quel
, 583: lavorerò di lena / tutto il gran giorno; e sento / ch'
/ o la tua lieve mano / od il vocìo lontano / mi chiamerà, di
, di panni, di lanerìe, il cui lieve prezzo fa stupore. tarchetti,
essa separata dal regno di napoli per il mare che vi si interpone sebben con
assai lievi intervalli. svevo, 5-271: il sandolino passava per i canali più lievi
, / e tremo a mezza state ardendo il verno. 7. soffice,
. montale, 3-181: non sopporta il lievissimo tic tac di quel cuoricino meccanico
grazie alunna, / giovenilmente vezzeggiando, il piede / villan del servo con l'
è troppo per aizzare la tigre e il leone; ma qual pungolo è mai troppo
pungolo è mai troppo acuto per inferocire il placido aggiogato bue? cesari, i-213
affettazione. gozzano, i-1165: ecco il mento raso, dove però il ritocco
ecco il mento raso, dove però il ritocco non deve abolire la lievissima ombra
a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli avi. pirandello
(un colore); rado (il buio, l'ombra). pananti
/ più lieve della lieve ombra che il fumo / disegna in terra nel vanire
amatori della filosofia matematica potranno almeno pigliare il monte a più lieve salita. poerio
fortemente acerbo / stringe per l'aria il vaporoso umore, / neve diviene, che
si togliea. alamanni, 2-81: il giovinetto snello in leve salto / secur
lieto a passo lieve / non torce il piè dalle native porte? pascoli, 168
bruna la viola. montale, 2-50: il passo che proviene / dalla serra sì
la musica óra. chiabrera, 1-iii-112: il dioneo fanciullo, /...
quasi giurar volesse. forteguerri, 17-77: il cavaliero avvezzo alla tenzone / lieve saltò
tasso, 7-89: i lievi imperi il rapido cavallo / segue del freno,
che si interrompe facilmente e frequentemente (il sonno); non molto profondo. -anche
è mai l'aurora, / quanto lieve il sonno è mai! arici, ii-348
ii-348: gravosse / di sopor lieve il mio pensier dolente. palazzeschi, 1-116
riposava sul mio letto bianco, e il suo sonno era così lieve da non
così lieve da non poterne udire neppure il respiro. 15. che non
. nievo, 744: le posizioni che il medico ordinava non erano tali che si
16. che trascorre rapidamente, fuggevole (il tempo, un'occasione).
miseria suol far breve, / più veggio il tempo andar veloce e leve, /
. frugoni, i-2-227: lungo è il nostro studio, / e il viver nostro
lungo è il nostro studio, / e il viver nostro brieve, / precipitosa e
o spontanea eleganza (la voce, il discorso, i modi di una persona
vui ». onofri, 11-36: il raggio, soverchiante a volo il giro /
11-36: il raggio, soverchiante a volo il giro / del mio petto che in
che in te vita riceve, / è il dono d'una grazia ilare e lieve
fa, dell'aria, fuoco, entro il respiro. comisso, 12-191: viveva
i. frugoni, i-10-62: veder piace il cappelletto lieve / che far cupolo sembra
. piovene, 196: l'ha costruita il palladio, ed è la casa più
di dire che voleano pace, mossono il lieve popolo a gridare pace. cicerone volgar
riman sola sculpita: / sì che scusar il buon ruggier si deve, / se
iroso si conosce dall'acceso isguardare, il frodolente dal mirare pur a terra,
. maestro alberto, 146: il lieve e non costante gli studi permuta?
, per. non averla egli [il popolo] ancora gustata, poco l'
nascesi gran ruina. ariosto, 44-41: il voler di mia madre avrò in sì
a pieno ingannata del vostro amore, il quale dianzi giudicai grandissimo, fermo e
). pananti, ii-9: anco il buon vecchierei, che curvo e lento
curvo e lento / tragge a fatica il suo tremulo passo, / gustar può
a tormenti, dapoi ch'ebbe manifestato il tutto, fu severamente punito. tasso,
/ d'onor, che 'n lete il nome mio non caggia, / ma per
notte, e sotto l'ali / menò il silenzio e i levi sogni erranti.
nel pensiero / l'orma che lascia il sogno che s'oblia; / un'orma
bandello, 2-45 (ii-147): il mio dire... da sé sempre
del racconto è anche più lieve; è il ricordo di una scappata d'innamorato,
leve /... m'ha fatto il parlar dolce e pio; / ma 'l
, e de'regni suoi sia lieve il pondo / al pargoletto eroe fatto robusto
... i danni erano lievi, il parafango di tullio era appena ammaccato e
parafango di tullio era appena ammaccato e il camion appena sgraffignato. -con
. epiteto ingiurioso degli inglesi (per il clima). c. arrighi
volgar., ix-64: egli è venuto il figliuolo del- l'uomo mangiante e bevente
: apriranno li morsi suoi, come il povero mangiante nascoso. salvini, 6-82
199: la cucina ha per fine il piacere de'mangianti. -mangione,
. saccenti, 1-2-237: grida il conte [al cameriere]: apri lì
neghittosa, che vive nell'ozio sfruttando il lavoro e la fatica altrui (ed
a impiegati statali). buonarroti il giovane, 9-106: quanti dell'ordin vostro
arrivato un mangiapane della corte, portandole il figurino del vestito che tutte le dame
tutte le dame devono farsi, per il lavazampe del giovedì santo. guadagnali,
mangiapane. collodi, 166: allora il direttore disse al suo garzone di stalla:
mangiare1 e pane (v.); il n. 2 è calco del gr
che hanno le antenne davate e perfogliate; il torace convesso e quasi senza margine,
quasi senza margine, sotto del quale il capo può esser nascosto dall'insetto col ritirare
capo può esser nascosto dall'insetto col ritirare il collo; ve ne ha di circa
, i giumenti e i cavolocchi, / il mangiapélo ed il cenerò li venne
cavolocchi, / il mangiapélo ed il cenerò li venne. = comp
di cui ancora non si è ingemmato il vocabolario? or bene, se ti
, se ti piace e ti viene il destro di usarla, non stare in
sue 4 annotazioni alla fiera 'del buonarroti il giovine, e la trasse, come
ecco un buon sciopero ci vorrebbe -dice il primo dei due. certamente gli ribatte
primo dei due. certamente gli ribatte il secondo: -vedresti se farebbero tanto i
trovarvisi nello stato del papa, rinfocolava il vecchio fuoco mangiapretesco, rinfrescava le stantie
su cui avevan corrotta la fantasia, il tutto mischiando ed esaltando nell'ira e
, corteggiatore e disprezzatore delle donne, il padovano copriva i propri sentimenti sin là
de amicis, xii-72: all'udire il suo accento vercellese, pensai che fosse
insieme con federigo... mangiarono il buon falcone. sacchetti, 151-76:
. sansovino, 2-168: usasi fra il volgo di pigliar carne fresca due dì
l'appetito loro, e usano tre pasti il giorno. c. campana, ii-466
mancate nell'istesso tempo le legne per il fuoco, e si mangiavano le carni
giusti, misericordiosi popoli della terra, il che non senza ragione di ascrive al non
, 10-306: l'altr'anno quando ammazzai il maiale viense tanta mai gente alla vegliata
411): ancora che con isdegno il facesse, si mangiò il pane e bevve
con isdegno il facesse, si mangiò il pane e bevve la vernaccia. michele
una donzella nuda, / e mangiarsi, il crudel, la volea cruda. b
e vittime iddio permise offrirsi altro che il sangue degli animali e mangiar la carne
, / che mangiò 'l pomo per cui il mondo è gramo. leone ebreo,
donna, ingannata dal serpente, causò il peccato del marito e suo, e mangiorono
carne del figliuolo dell'uomo e beverete il suo sangue, non averete vita eterna
« prendete, mangiate: quest'è il mio corpo ». popini, v-402:
. popini, v-402: chiunque mangerà il mio corpo, che ogni mattina, per
tu se'uso a mangiare dua volte il dì, dua mangia; e se una
e bevete, e di piacere / inebriate il vostro cuor mortale. moravia, i-500
invitati che mangi e bei, e il cor suo non è contento. s.
, 3-8: era un uomo ricco, il quale vestiva di porpora e bisso e
cosa. -per estens. procurarsi il necessario per il proprio sostentamento.
-per estens. procurarsi il necessario per il proprio sostentamento. guadagnoli, 1-ii-132
prima ci copre e poi ci mangia il verme. cesarotti, 1-xvii-352: né
cesarotti, 1-xvii-352: né però punto il di lui corpo s'imputridisce, né i
, 15-83: cosa fai, ti mangi il lembo del grembiule? pavese, 7-36
operanti. cellini, 646: quando il lavoro fummica più forte, allora bisogna
ii-565: si mangia [la cote] il taglio del coltello da sé affilato,
la 'provvidenza 'se la mangiavano inutilmente il sole e l'acqua, dov'era
l'acqua, dov'era ammarrata sotto il lavatorio, senza far nulla. buzzati
far nulla. buzzati, 3-285: il signor colonnello è finito, dovrei rispondere
avendo la corrente del fiume preso il corso nella sponda contraria, mangiandovi il
il corso nella sponda contraria, mangiandovi il terreno, avea lasciato all'asciutto quest'
musiche / dall'altra parte! non il mare che mangia la roccia! bocchelli
la roccia! bocchelli, 1-i-113: il fiume gli mangiò l'argine sotto i
lo travolse. jovine, 3-179: se il fiume cambia strada un'altra volta come
manzi, o una fera, o il tempo sepoltura d'ong'uno? govoni,
di quel fradicio di quelli ossicini, il padre mi chiamò, che io andassi
mangiare dentro. verga, 4-303: il letto le mangiava le carni. zena
ossia di fregarsi gli occhi e soffiarsi il naso, e intanto si sentiva addosso
: un cancro gli ha mangiato tutto il naso. pavese, 1-15: l'asfalto
che lo mangia. bandi, 1-ii-119: il principe che da tanto tempo è preso
ingoiarsele. salvini, 41-227: dice che il cominciare un sonetto con questo principio,
far mangiare la vocale, renda languido il verso. algarotti, 1-iii-286: niente vi
massicciata. calvino, 6-16: quel giorno il marinaio tedesco veniva su di cattivo umore
su di cattivo umore. amburgo, il suo paese, era mangiato dalle bombe ogni
notte d'autunno, vent'anni addietro; il babbo se l'era mangiato il mare
; il babbo se l'era mangiato il mare; se l'era mangiato, una
l'era mangiato, una sera che il libeccio urlava come cento lupi e il cielo
il libeccio urlava come cento lupi e il cielo a ponente sembrava sangue. cassieri
: fu a grotta mammola che subì il martirio santa albina e i fedeli le eressero
fedeli le eressero una cappella. poi il mare si mangiò tutto. 9
. a. neri, 1-49: se il colore è carico a bastanza, si
l'acqua marina pare verdeggi, tuttavia il sale, che è nel vetro,
che si distese intera la mattina; il tempo, introduttore della morte, mangia
sono forme spettrali. banti, 8-78: il triangolo di sole ogni giorno si fa
rumore). verga, 3-16: il treno era partito fischiando e strepitando in
parlai, mi sfogai ad alta voce e il vento si mangiava le parole. pratolini
le parole. pratolini, 10-303: il motore si mangiava la sua voce,
-sciogliere. papini, 28-23: il sole mangiava la neve per ristorare i
, 5-68: d'agosto non basterà più il barbiere -la barba mi mangerà tutto il
il barbiere -la barba mi mangerà tutto il viso in una mattinata. govoni,
mattinata. govoni, 2-53: bello il circo equestre / che sorge come un magico
così pallida, gli occhi gli mangiavano il viso e respirava con affanno come se
baleno (una distanza). buonarroti il giovane, 9-122: spronatevi, avacciatevi,
. moretti, il-mo: occorre dire che il macchinino quei benedetti ventinove chilometri se li
d'un fratello della sua balia ed il padre che mangiano tutto il suo.
balia ed il padre che mangiano tutto il suo. goldoni, iii-23: glieli do
possa comparire puntuale e onorato; le venderò il panno io, acciò non le venga
2-271: fate bene a venderlo [il pezzo di terra] giacché avete dei
la fabbrica, la villa, tutto il capitale. pavese, 7-102: ce
armi. carducci, ii-2-198: giacché il governo mi ha dato questa posizione più quieta
avendo quasi denari, alloggiavano, per mangiare il paese, molto larghi e correvano per
... gli strumenti, mangiano anche il coltivatore. de amicis, xi-216:
. mangia le piccole proprietà e obbliga il contadino a emigrare. zena, 13
a emigrare. zena, 13: il fitto di casa che mangiava più di
: mangiarsi la dote, s'è mangiato il suo. mangiò il suo podere.
s'è mangiato il suo. mangiò il suo podere. ha fatte due eredità e
suo ignoto protettore al quale indegnamente scrocca il danaro, per berselo e mangiarselo cogli
. machiavelli, 1-iii-1015: si crede il re di francia... sarà
, 12-27: in inghilterra... il partito con servatore si è
con servatore si è mangiato il partito liberale. -angariare.
* scacciamali 'perché quasi di tutto il mondo giganti e tiranni, che si
, scacciò o uccise. -schiacciare sotto il peso della propria superiorità fisica, morale
una battaglia. carducci, iii-24-330: il primo e naturale reciproco saluto tra due
forza. loria, 1-134: tra il nostro capo e gasparone c'è vecchia ruggine
c'è vecchia ruggine... il governo che fa? dice: li farò
, ii-217: se si vuole fare frate il tuo figliuolo, lascialo prima diventare grande
tonino che non mi stia a fare il buffone, e se è ginestra veramente.
; violentare. firenzuola, 392: il quale, minacciando e borbottando, se
dormire, che non vi mangierò mica il vostro amore. nievo, 238: vidi
si diceva prossima a morire, perché il 'budda 'l'aveva ammaliata o,
di quella. pallavicino, 3-125: il pontefice avea detto chiaramente al gravela che
del peccato, certamente ella non può mangiare il pane della giustizia; imperocché i denti
usanza del peccato, niente possono mangiare il cibo della giustizia. a. f
. e al giuoco delle carte: 'il tre mangia il due. gli ha
delle carte: 'il tre mangia il due. gli ha mangiato l'asso '
se tu metti briscola, mi mangi il carico! 22. marin. sfasciare
, 509: 'mangiare 'talvolta piglia il senso di coprire: onde i marinari
tra due onde. -farsi mangiare il remo', lasciarselo prendere dall'acqua,
di marina, 426: * farsi mangiare il remo'; lasciarselo prendere dall'acqua per
di piatto la pala. -mangiare il vento: disporsi con la propria nave
o a una vela di poppa di prendere il vento. guglielmotti, 509: '
: dicono altresì in senso di togliere il vento: p. es. un bastimento
es. un bastimento grande sopravvento mangia il soffio a un piccolo che gli resta vicino
vento; e così la vela maestra mangia il vento al trinchetto quando si corre in
ristretto, durante la composizione tipografica, il testo di un manoscritto. - anche
24. venat. mangiare la botta o il piombo: fare in modo che il
il piombo: fare in modo che il colpo vada a vuoto, spostandosi rapidamente
tutti i vizi fuori quello di mangiare il fuoco: commettere ogni sorta di azioni riprovevoli
tutti i vizii fuor quello di mangiare il fuoco ': solo quel male che non
malato in convalescenza o un bimbo dopo il periodo di allattamento). tommaseo [
suol dire per es.: « eh il tale crede che dante sia roba da
.): ciò che è necessario per il proprio sostentamento; quantità più o meno
-dare mangiare a una cote: porgere il cibo a chi non ne può trarre
... giusto come la cote consumando il ferro consuma anche sé.
mangiare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o per la
mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o per la cena; far pranzare
dell'isola benignamente ci ricevettono e accesono il fuoco per lo grande freddo ch'era e
dàmmi da mangiare. -dare mangiare il proprio: far mangiare a proprie spese
(109): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni,
, e rimangli un sol falcone, il quale, non avendo altro, dà
in segreta parte della casa: dove il petto s'aggiugne alle coste, filomena li
aggiugne alle coste, filomena li segò il collo, ed amendue li lacerarono le membra
mangiami mangiami. -essere come mangiare il cacio fresco: trattarsi di un affare
io. -fare mangiare qualcuno: somministrargli il cibo. iovine, 366:
pane: procurarsi lo stretto necessario per il proprio sostentamento. tommaseo [s
, non pau sando che il tempo necessario per bere. -mangiare a
ed all'adolescenza / pervenuti, mangiaro il pane affatto. note al malmantile,
al malmantile, 2-20: 'mangiare il pane affatto ': mangiare bene e senza
storiellina popolare fra l'altro dice: « il soldato, che. va alla guerra
messer no, anzi mangia pane, il quale mostra che egli seco recasse. disse
di quella del maestro che, secondo il naso, lo debbe avere da
e mangiare. guadagnoli, 1-i-22: il nobil privilegio d'esser nato / per non
confetto2, n. 1. -mangiare il cacio nella trappola: v. trappola.
trappola: v. trappola. -mangiare il cavolo a merenda: v. cavolo,
cavolo, n. 4. -mangiare il cavolo con i ciechi: v. cavolo
, n. 4. -mangiare il cibo di qualcuno: nutrirsi alla sua
, marito, perché avete voi ucciso il cavallo? egli era pur bello; egli
: « sappi che tutti quelli che mangiano il mio, e non fanno a mio
sì fatta moneta ». -mangiare il cuore a qualcuno: angustiare, turbare
: questa [l'invidia] ti mangerà il cuore, t'arderà il petto,
ti mangerà il cuore, t'arderà il petto, ti trafiggerà la mente e divorerà
pestifero ardore. pascoli, 660: il canto il cuore dell'eroe mangiava.
. pascoli, 660: il canto il cuore dell'eroe mangiava. -mangiare il
il cuore dell'eroe mangiava. -mangiare il fegato della lepre: non saper mantenere
saper mantenere un segreto. -mangiare il ferro (con valore iperbolico):
prossimi alla loro summersione, che mangeriano il ferro; e dispere- rannosi ancora perché
rannosi ancora perché li sarà propinquo allora il diavolo. -mangiare il frumento in
propinquo allora il diavolo. -mangiare il frumento in erba: v. frumento,
, n. 4. -mangiare il pane a tradimento: v. tradimento.
v. tradimento. - mangiare il pane a ufo: v. ufo.
v. ufo. - mangiare il pane di qualcuno: v. pane.
qualcuno: v. pane. -mangiare il pane, la fatica, il sudore altrui
-mangiare il pane, la fatica, il sudore altrui, mangiare il proprio pane
fatica, il sudore altrui, mangiare il proprio pane in ozio: vivere del
vasari [zibaldone], 5-278: il tenerlo a mangiare il pane d'altri
], 5-278: il tenerlo a mangiare il pane d'altri non è approposito,
v.]: 'chi mangia il suo pane in ozio, mangia il pane
mangia il suo pane in ozio, mangia il pane non suo, che suo non
ricchi dicono de'poveri: 'mangiano il pane nostro '. e i poveri de'
poveri de'ricchi: 'si mangiano il pane sudato da noi, si mangiano i
mai visto una zappa, e vogliono mangiarsi il vostro sudore. - mangiare
vostro sudore. - mangiare il porro dalla coda: v. coda,
-mangiare la cupola del duomo o il bene di sette chiese (con valore
: 'mangerèbbe la cupola del duomo o il bene di sette chiese 'ec.
cupola del duomo »; ovvero « il ben di sette chiese ».
baciare. 'quella mamma si mangia il suo bambin dai baci. ti mangerei
de roberto, 3-142: se non era il rispetto, egli avrebbe mangiata a baci
a baci la bambina quando volle pizzicare il suo strumento. marinetti, ii-74: mangiai
. -mangiare, mangiarsi qualcuno come il pane: sopraffarlo con estrema facilità.
anco: 'mangiare'o 'mangiarsi uno come il pane'. e ha più forza.
., 1-7 (106): volendo il suo oste esser pagato, primieramente gli
non amo fare intrinsechezze nuove; e il mangiare insieme è principio d'intrinsechezza. soffici
-mangiare sangue e carne: infierire contro il prossimo; oltraggiarlo. s. bernardino
sangue e carne. -mangiare sapone o il sapone: v. sapone. -mangiare
vi prego 'ulterius 'a volere salutare il signor abate, al quale io mangiai
gelosia. verga, 3-207: tutto il paese si mangiarebbe i gomiti dall'invidia
guanto, n. 11. -mangiarsi il cervello o le midolle: arrovellarsi,
le sue lagrime calde, / questo è il poeta in un mondo. brancati,
. brancati, 4-165: io mi mangio il cervello per capire che diavolo veramente gli
veramente gli è successo! -mangiarsi il cuore: v. cuore, n.
cuore, n. 27. -mangiarsi il fegato: v. fegato, n.
fegato, n. 8. -mangiarsi il sangue: v. sangue. -mangiarsi
cupidigie. a certuni, per comprarsi il pane, voglionsi belle monete d'argento.
c'è pane, suolsi rimproverare 'il pane che un disgraziato ci mangia '.
digiunare. speroni, 1-2-454: starsi il verno di notte tempo fra nevi e
spazzo i gusci ': altri ha raccolto il guadagno, lasciando a noi il pensiero
raccolto il guadagno, lasciando a noi il pensiero del resto... col nome
. ibidem, 74: tanto mangia il povero quanto il ricco. (cioè
, 74: tanto mangia il povero quanto il ricco. (cioè: tanto ha
a nulla mai)... il ministro di sicilia rode, quel di napoli
viceré spagnuoli). ibidem, 218: il fiorentino mangia sì poco e pulito,
e bevi meno, a lussuria poni il freno. ibidem, 289: non
in qualche ufficio od azienda, si prepara il proprio danno o la propria rovina)
ibidem [s. v.]: il mangiar mangia lui. (dicesi,
, in proverbio, di persona alla quale il mangiare, anche in abbondanza, non
ferrarese scadevano a san michele (da che il detto: chi ha da mangiare per
li dilicati [cibi] lodava, e il più si pasceva di grossi, oltremodo
per vivere ogni poco basta, e il troppo fa male. -cane non
v. oca. -il bue mangia il fieno perché si ricorda che èstato erba:
. 4. -il pesce grande mangia il pesce piccolo, ilgrande mangia il piccolo:
grande mangia il pesce piccolo, ilgrande mangia il piccolo: i deboli soccombono sempre ai
. e come è di consuetudine sempre il grande mangia il piccolo, questo duca voleva
è di consuetudine sempre il grande mangia il piccolo, questo duca voleva essere signore
, / di tutti gli animai questo è il destino, / il debole è la
gli animai questo è il destino, / il debole è la vittima del forte /
debole è la vittima del forte / e il pesce grosso mangia il più piccino.
forte / e il pesce grosso mangia il più piccino.. -i padri
proverbi toscani, 129: tal susina mangia il padre, che allega i denti al
del padre ne tocca a far penitenza il più delle volte a'figliuoli).
le campagne in man dei ladri; il fattore, capo. mangia tu che mangio
mangio anch'io. -quando il lupo mangia il compagno, credersi dee sterile
io. -quando il lupo mangia il compagno, credersi dee sterile la campagna:
fa bellin bellino che ti manger ebbe il cuore: molti si effondono in calde dimostrazioni
fa bellin bellino, che ti mangerebbe il core. -tal vi sputa su
): alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare che non pareva a lui che
in coda, che non poteano ben vedere il suo mangiare, e toccava spesso il
il suo mangiare, e toccava spesso il tagliere, ma poco se ne mettea
2-168: circa al mangiare, usasi fra il volgo di pigliar carne fresca due dì
che toccano immediatamente i sensi, come il mangiare, il bere, il sonare,
i sensi, come il mangiare, il bere, il sonare, ma eziandio
, come il mangiare, il bere, il sonare, ma eziandio quelle, che
... è così difficile per il mangiare. -di animali. tasso
4-47: le faccende, e poi il mangiare, le portavano via tutta la
fornicatore né ghiotto come fue esau, il quale vendette per uno mangiare li suoi onori
senescalco detto per nome aria- barzane, il cui ufficio era, quando il re publicamente
barzane, il cui ufficio era, quando il re publicamente faceva un convito, salito
, venirsene innanzi agli scudieri i quali il mangiar del re portavono in vasi d'oro
, iv-1-700: io portavo ogni giorno il mangiare ai colombi. gozzano, i-32
colombi. gozzano, i-32: tramonta il giorno, fra le stelle chiare, /
robusto / viene alla soglia, con il suo mangiare. bocchelli, 1-i-226:
(32): re porro, il quale combattèo con alessandro, a un mangiare
le spese che si fece per baldovino il die che si supelio, a preti
bibbia volgar., viii-581: anco il tempio era pieno di lussuria e di
108): avendo... il siniscalco le tavole messe, fece dire all'
abate che, qualora gli piacesse, il mangiare era presto. sannazaro, iv-302
: venuto l'altro giorno a portarmi il mio mangiare quel servitore del castellano,
paolo da certaldo, 109: ti guarda il più che tu puoi di non ricevere
; e mi fu forza a voltargli il sedere; e tenendogliene in grembo, per
1-6 (103): appresso di sé il sostenne, per penitenzia dandogli che egli
-apparecchiare, approntare, fare preparare il mangiare: provvedere, confezionare, cuocere
la collazione fatta, comandò s'apprecchiasse il mangiare. bandello, 1-5 (1-86)
cucina, non ci sarà chi ne faccia il mangiare, se non vogliamo ogni dì
donne con un paletto pestano a due mani il mais in un grosso mortaio di legno
in un grosso mortaio di legno. preparano il mangiare. bocchelli, 1-ii-15: coniglio
-dopo, appresso, dietro mangiare o il mangiare: dopo colazione, dopo pranzo
alle donne convertite. passavanti, 63: il frate... disse ch'ella
, fatta la seconda predica, dopo il mangiare. boccaccio, dee., 4-1
dee., 4-1 (387): il quale un giorno, dietro mangiare laggiù
lasciatala senza mangiare sola sola. -ordinare il mangiare: fare preparare una vivanda o
pasto completo. boccamazza, i-1-360: il capo caccia deve deputare la sera avanti
da mangiare, e lì ordinare vada il mangiare senza averne più fastidio.
più fastidio. -perdere il mangiare: perdere l'appetito. boccaccio
in tanto dolor cadde che, perdutone il mangiare e a giacer postosi, deliberò
: durano una fatica maravigliosa e perdonne il mangiare e 'l dormire. bandello,
1-6 (i-90): ed ecco che il porcellio infermò gravissimamente, di modo che
vita del povero vecchio, avendo perduto il sonno ed il mangiare. -toccare
vecchio, avendo perduto il sonno ed il mangiare. -toccare del mangiare:
prov. proverbi toscani, 287: il sangue una volta l'anno, il
: il sangue una volta l'anno, il bagno una volta al mese, il
il bagno una volta al mese, il mangiare una volta al giorno. (
mangiare una volta al giorno. (il sangue, di rado, che non è
l'anno). ibidem, 309: il mangiare non s'appicca, se non
bere. machiavelli, 7-8-53: spera che il mangiare insegni bere ad ognuno. varchi
un discolo, un insolente? lo sa il cielo ora quel che n'è stato
, che si portava bene e che il mangiare gli aveva insegnato bere. -il
appartenente al genere crataegus di linneo secondo il savi. = dimin. di mangiare2
girolamo volgar. [tommaseo]: tenendo il primo cibo, lo prendono, cioè
v.]: * mangiarino ': il mangiare poco e spesso. 'tanti mangiarini
molti uffizi del regno disgraziatamente c'è il mal mangerino ». - « il direttore
è il mal mangerino ». - « il direttore m. era affetto dal mal
via ». nel giorn. « il lachera », i, 1, pag
i, 1, pag. 2, il fanfani scrisse: « misi il capo
, il fanfani scrisse: « misi il capo a partito, e senza pensare a
un soldo per me, cominciai a sperperare il mal mangerino dove lo trovavo, e
strutto (ed era usato, durante il risorgimento, come epiteto ingiurioso rivolto agli
si nutre prevalentemente di semi (come il ciuffolotto, il fringuello, il frosone
di semi (come il ciuffolotto, il fringuello, il frosone, ecc.)
come il ciuffolotto, il fringuello, il frosone, ecc.).
sulla piattaforma della giardiniera... il mio onorevole nemico guyot, il mangiasocialisti
. il mio onorevole nemico guyot, il mangiasocialisti, il quale mi vibrava certe puntate
onorevole nemico guyot, il mangiasocialisti, il quale mi vibrava certe puntate di sguardi
) installato in un locale pubblico per il gioco d'azzardo; funziona mediante l'introduzione
». allora mi ricordai e compresi il perché gli abissini danno per disprezzo ai
gli abissini danno per disprezzo ai copti il soprannome di * mangia sorci '.
.). mangiata1, sf. il mangiare; ingestione alquanto abbondante di un
moglie o la figliuola, invitava tutto il parentado a fare una bella mangiata.
. ». cassola, 2-446: pregustava il piacere della gita in compagnia, del
rigutini, 2234: 'mangiatina'vale non tanto il poco mangiare, quanto il mangiare con
non tanto il poco mangiare, quanto il mangiare con gusto, e non troppo
. imbriani, 4-284: il babbo getta in un gran monte di
si trovò di servare in comune, il rimanente, armi, abiti, attrezzi,
si destò, cacciò furente, / il freddo acciaro a cesare nel seno: /
del cibo; che tende a soddisfare il bisogno di nutrirsi. a. adimari
a. adimari, 1-35: a dirvi il vero, quello che mangiano i principi
di spesa ed apparenza grande, ma il gusto, lo stomaco, la metafisica
mattioli [dioscoride], 206: il nero della seppia cotta mangiato è duro
è duro da digerire, nondimeno mollifica il corpo. c. durante, 2-400
d'esterminio. lambricschini, 4-160: il cuor formato a religiose e civili virtù
v-401: questo pane mangiato stasera sarà il vostro nutrimento fino a domani.
. magalotti, 9-1-133: apertosi dunque il guscio che a fatica si atteneva,
dal pesce]. cesari, i-652: il ladron caco a pie'del monte aventino
b. davanzati, i-393: sfoderò il detto pugnale mangiato dalla ruggine e diello
da una malattia: la persona, il corpo, un membro). ferd
-ustionato. loria, 1-200: il tetto si scoperchiò sollevando un nembo nero
anticlericali. jovine, 5-279: aveva il viso mangiato dalla barba e gli occhi
onde (un vascello); confuso con il paesaggio. guglielmotti, 509: similmente
stalle o scuderie, serve a contenere il mangime per talimentazione degli animali; viene
esopo volgar., 3-176: venne il bifolco alla stalla e fornì bene la mangiatoia
intra ciascuna [cavalla] un legno, il quale divida e sparta, acciò fra
mangiatóra si'alta de terra braccia 2; il principio de la rastellicra braccia 3 e
mangiatoia, con una mucca che mi leccava il viso! -con riferimento al giaciglio dove
magno volgar., 1-132: partorì il figlio suo primogenito e lo fasciò e
. salvini, 40- 517: il signore,... non trovando chi
una mangiatoia. papini, v-46: il figlio dell'uomo, che doveva esser divorato
, porcile. cavalca, 18-199: il bue conosce il possessore suo, e
cavalca, 18-199: il bue conosce il possessore suo, e l'asino la
l'asino la mangiatoia del signore, e il popolo suo noi conosce né intende.
avesse buono vedere e l'altro avesse il vedere corto, or non interverrebbe egli che
non interverrebbe egli che quegli ch'avea il vedere corto non vedrebbe altro, né
badare che alla mangiatoia, non levare il capo dalla mangiatoia 'si dirà, per
suo non veda e non curi che il salario. de sanctis, ii-8-466: la
: la morte di papa leone gitta il terrore tra'letterati, che vedono mancare la
punto? da lasciarci andare a mettere il muso nella loro mangiatoia? che fa
per un principio di ragione, bastando il timore, la minaccia e, sopra ogni
altra cosa, l'alzar la mangiatoia e il bastone. fagiuoli, j-5-3ò9: fatta
[le fanciulle] avverano pur troppo il proverbio che dice che chi si piglia
... invece di « ridurgli il vitto »: 'alzargli la mangiatoia'.
mangiatoia del signore. -non levare il capo, dalla mangiatoia: vivere in
s. v.]: 'non levare il capo dalla mangiatoia'; non badare che
senza più degno pensiero. -pascere il ronzino nella mangiatoia di una donna:
lei. sercambi, 1-ii-751: vidde il barbieri che di casa uscìa, avendo
casa uscìa, avendo tre volte pasciuto il suo ronzino innella mangiatoia di piacevole.
s'è seduto sulla mangiatoia » diceva il marchese. -togliere a qualcuno la
: se non si lavora, manca il necessario. a. martini, i-9-373
la mangiatoia. -mangiatoia bassa fa il mulo malato: la troppa facilità e
seduto sulla mangiatoia », diceva il marchese, oppure: « mangiatoia bassa
, oppure: « mangiatoia bassa fa il mulo malato ». = deriv.
piccola mangiatóra: intanto che, mandandole il priore spesse volte'un poco di torta o
dir cose troppo note, come che il nostro cortegian non debba far profession d
è già pranzato e quasi digerito anche il caffè, dacché la sorte riunì due rapidissimi
superiorità amichevole, uno di que'commensali, il più onesto mangiatore del mondo. ferd
un raffinato 'gourmet '. ma ormai il solo piacere della vita è di veder
che tra li denti de'mangiatori crescessi il cibo. boccaccio, i-99: della
i-99: della qual cosa chiunque sarà il primo mangiatore, o subitamente morrà
corto d'ingegno, mangiatore di frutte il maggiore che dir si possa, fu
, fermo e lucia, 411: il nostro mangiator di pane avrebbe avuto orrore
portavano venti di morte / me per il regno dei pesci, e prendemmo, nel
presso o lungi, e gli sovvenne il vanto / ch'ei riportò con la sua
ei riportò con la sua forza e il senno, / del mangiatore d'uomini gigante
uomini gigante. cassola, 5-51: il capitano viaggiava nel paese dei cogàri, selvaggi
poiché nessuno lo aveva mai visto, ed il leopardo non si teneva in quelle parti
degli olofemi non avrà più poteri sopra il suo destino. 3. figur
del fuoco, e vinse in due mesi il reame de'polifemi mangiatori di popoli.
iii-23-m: da una parte menzel, il mangiator di francesi, che inorridiva al
iii-27-131: egli si risvegliò e affondò il freddo pugnale nel petto di cesare: oh
poco che credevano di dargli. per il resto ci avrebbe pensato da sé a farsi
imperterrito. nievo, 4-41: resta il rispettabile papà, il signor filo- strato
, 4-41: resta il rispettabile papà, il signor filo- strato, ciarlatore infaticabile,
instancabile spirito di apostolato, ripone tutto il suo diletto nel promuovere il bene spirituale
ripone tutto il suo diletto nel promuovere il bene spirituale del prossimo, la conversione
la vostra attenzione per queste strade è il fachir. non è il mangiatore di
queste strade è il fachir. non è il mangiatore di fuoco, l'ingoiatore di
refettorio. dossi, 3-62: vedemmo il lungo mangiatorie dai muri pitturati a convenzionali
sussurrone, prepotente. * fa sempre il mangiatutti '. palazzeschi, 1-536:
mange-tout (sec. xvi); per il signif. del n. 3 cfr.
prepotente, sempre pronta a minacciare il finimondo. -anche: persona burbera, ma
inserita sullo straglio di trinchetto per sfruttare il vento che la vela maestra non può
contrapappafichi. viani, 19-635: varò il gozzo nell'onde chiare, alzò il
varò il gozzo nell'onde chiare, alzò il mangiavènto e filò al largo.
mangifera indica ') è un albero il quale cresce naturalmente e si coltiva eziandio nelle
in parecchie contrade dell'america meridionale. il suo frutto, conosciuto sotto il nome
meridionale. il suo frutto, conosciuto sotto il nome di 'mangui ', ha
una stalla a parte, dove sarà preparato il mangime che loro conviene: il trifoglio
preparato il mangime che loro conviene: il trifoglio è ottimo. c. ridolfi,
che valgono, la custodia occorrente e il frutto debito del capitale. pascoli,
dure corniole, / come mangime: il mangime de'porci, che stanno nel
va a vederli. uno butta loro il mangime sul parapetto, ed essi accorrono,
suoi nonni nel campo, a fare il mangime alle bestie, ruzzavano sempre insieme
rohlfs, 1088: « s'incontra [il suffisso -ime] nel toscano come anche
quale un tristo, che era chiamato il mangione, a sua posta tenendola in una
) tre mangioni, / che papperieno il ben di sette chiese. fagiuoli, 1-3-215
a quel liquido bianco,... il bambino recalcitrava. moravia, vii-388:
quelle che sedevano negli ultimi banchi toccando il pavimento col piede, sode e pesanti
: non mangia quel d'altri; ma il suo dà, / perché a quel
aretino, 20-130: essequito l'ordine, il mangione fu preso e, inanzi che
come oche. bigiaretti, 11-139: il pranzo vero e proprio non era ancora
e svogliatamente. verga, i-302: il poveraccio cominciò a mangiucchiare adagio adagio.
. serao, i-42: ella prese il pacchetto dove il pane e la carne erano
i-42: ella prese il pacchetto dove il pane e la carne erano pulitamente avvolti
barilli, 5-269: i genitori si davano il turno, all'ora dei pasti veniva
ora dei pasti veniva giù in salone il papà e mangiucchiava mogio mogio e risaliva
son tutte zuppettine piene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali
zuppettine piene di sugo, il brodetto, il pangrattato, due cordiali, il cervellino
, il pangrattato, due cordiali, il cervellino, i beccafichi, e poi tutte
piero de'medici era adulto, imparava il latino, mordeva i limoni inzuppati nell'
lo serrano al seno, e gli fanno il lin- guino e il pizzicorino e lo
e gli fanno il lin- guino e il pizzicorino e lo mangiucchian di baci e carezze
creature umane con le quali si riannoda il legame fraterno. 2. figur
e perché si producono in acqua salsa, il loro frutto è ancora salso e amaro
: « * manglier ': è il nome francese della rhizophora mangle, piccolo
dolce e profumata. -anche: il frutto di tale pianta. gozzano,
sm. ant. l'arte con cui il mercante (in partic., di
freschi sia in confetture. -anche: il frutto di tale pianta.
. gemelli careri, iii-307: il mangustan, benché frutto di selva,
, fuoriesce dall'acqua, mentre durante il riflusso delle acque si rende visibile, in
/ e molto più nell'aspro che il mangurro. idem, 18-172: io vo'
cibasi soprattutto delle uova de'coccodrilli, siccome il gatto in europa, e piglia i
malefiche dell'ordine de'carnivori; ha il pelo grigio, irsuto, nero;
infaticabile d'ogni rettile intruso, come il gatto per i topi tra noi. e
. e. cecchi, 6-22: il cobra regio incide pettoruto, in una vetrina
'morto'. gioberti, 4-219: simile era il rito etrusco romano a onof dei mani
più, vivente attraverso le opere e il ricordo delle sue virtù. monti,
la guerra i vincoli del sangue e il naturai desìo di sacrificar qualche vittima ai
congo. zucchelli, 199: tanto il re quanto gli altri duchi e prìncipi
immagine, fantasma '; cfr. il friulano mània 1 cappellina a un crocicchio '
mània 1 cappellina a un crocicchio 'e il lat. mediev. ludus mayne *
in mania, e più m'accrescea il cordoglio, non essendovi a questo maggior
nascono le ostinate vigilie,... il delirio o furibondo o mesto, onde
341: nei casi di violenta manìa il furioso è rinchiuso solo in un'oscura e
periodo. de roberto, 438: ora il babbeo, che non ragionava più,
g. ferrari, ii-93: riesce difficile il guarire la mania raziocinante, quella che
, l'evidenza del fatto manca; il pazzo non trova ostacoli per trascorrere negli
della gente, una vera mania prese il cervello della povera donna. pirandello,
1-335: mania suicida. questo è il solo ricoverato guardato a vista, non si
si può abbandonarlo un istante, è il più furioso di tutti, è contro
ad aggiunger peso alla mala voce che il poeta [il poliziano] fosse morto di
alla mala voce che il poeta [il poliziano] fosse morto di 'mania
grida, schiamazzi, agitazione (e il trattamento di tali stati comporta il ricovero
e il trattamento di tali stati comporta il ricovero in ambiente specializzato e una terapia
. d. martelli, 25: il sussiego è la mania del giorno; un
le educande, maggiori e minori. il contagio si sparse per tutto il conservatorio.
. il contagio si sparse per tutto il conservatorio. papini, 27-1017: i
alla prima intruppata della sorte, aprono il rubinetto e se ne vanno. è una
tante illusioni e manie del settecento: il mito del selvaggio buono. -frenesia
, smania. sangalletti, 4-ii-465: il cardinale alessandrino sta bene e se li
un giorno / sol di cento battaglie il frutto perde. -letter. costanza
21: io vivea di memorie; e il mio senno / da manie, da
vinto. papini, 27-976: fu dato il tuo nome a una delle più insensate
mania, e perverte da ultimo perfino il senso morale. carducci, iii-6-201: in
regolarità della cavallerizza. gioberti, 14-246: il furore di senofonte è l'oppòsto della
papini, iv-583: [c'è] il poeta, come dicono, sorvegliato e
rumore assordante. pascoli, 722: il giovinetto udì strepere trombe, / gemere
certa mostruosità della percezione: insomma produce il bisogno di negarsi per sopravvivere.
che raggiungono effetti di astrazione esagerando maniacamente il realismo, la situazione dell'uomo che
. pecchio, 342: questo isolamento dispone il maniaco al sonno, e se non
passione, e sia anche un po'oltre il segno, per qualche cosa: così
scena donna isabella. invece di contrariare il manìaco, prese a secondarlo. d'annunzio
maniaco. de pisis, 3-70: il marchesino pensò: un maniaco che fa
e morboso per tutto ciò che concerne il sesso; erotomane. bocchelli, 18-1-476
un maniaco sessuale: ma, seguite il ragionamento se vi riesce: un maniaco
consuetudine e la vita sobria gli lasciavano il beneficio del sonno. borgese, 1-64:
di fantasie maniache. piovene, 6-295: il colore omicida, pittoresco delle idee morte
monomania. d'annunzio, iii-2-1061: il tuo dolore e gli atti del tuo
di là, carico di libri, sotto il braccio, nelle tasche,..
maniaci. e. cecchi, 2-100: il ministro della guerra era un maniaco di
una finestra del secondo piano fece capolino il vecchio elia, e subito si ritrasse,
perché era un maniaco nemico di tutto il genere umano. -sostant. frequentatore
produttrice e dispensatrice d'aureole, ecco il tuo vero nemico in terra straniera.
lungo « de là del mur », il prodotto più singolare della tecnica tessiana:
religioso come nel sacchetti novelliere profano, il savonarola pronunziò la formola: rinnovamento della
. letter. esagitato, molto rapido (il passo). c. e.
... andava troppo adagio per il mio passo maniaco. = voce dotta
quale. grazzini, 2-169: il quale [un fantoccio] vestito poi
allegri, 159: vi scorgo dentro il ritratto maniato del poeta svenevole. lippi,
dice, maniato. redi, 16-vi-350: il di lei autore... ras-
vedete ch'è roba come sabbia, / il color non può esser più maniato.
di pittori e di pittura da vincere il borghini, il vasari e il lanzi.
di pittura da vincere il borghini, il vasari e il lanzi...
da vincere il borghini, il vasari e il lanzi... - «
... quell'angioletto che suona il liuto è un gianbellini maniato ». carducci
, iii15- 71: ed ecco designato il tipo storico del secolo deci- mottavo nella
del secolo deci- mottavo nella lirica, il quinto orazio fiacco 'maniato 'dell'
scaltro ed altero. gioberti, 158: il mastai e il rezzonico son due anime
. gioberti, 158: il mastai e il rezzonico son due anime in un nocciolo
. l. bellini, ii-44: il manto è tutto rabescato / di que'
; la manica a frate, con il fondo molto largo; la manica a
fallito, / e 'l pregio, il men cinquanta dobre fia, / che
andò per commissione del re a trovare il presidente charrone,... commettendoli
braccio sinistro ed una croce bianca sopra il cappello. compagnia della lesina, 1-68
osa già, che trasparente e nera / il soggetto candor vela ed accresce. parini
adiutatori siedono e i notari / e il cancelliere, e dritti, con le
gli tendeva le belle braccia nude entro il grande calice delle maniche di seta arancione
i venditori con le maniche rimboccate e il berretto sulla nuca gridano e gesticolano da
sussulti di un tacito singhiozzo. si rasciugò il volto, e il naso: con
. si rasciugò il volto, e il naso: con la manica.
pecchio, 342: questo isolamento dispone il maniaco al sonno, e se non
arbasino, 11-87: fuori, sembra il castello del trovatore. dentro, pieno
, pieno d'uffici del registro, il catasto, le mezze maniche, le
fosforescente, usata dai vigili nel regolare il traffico serale. bacchetti, 2-v-504:
le varie gesticolazioni dei vigili per regolare il traffico; s'era fatto una opinione
fatto una opinione sua, se fosse meglio il guantone, la mezza manica o il
il guantone, la mezza manica o il bastone per i segnali. -manica
di manicotto di stoffa nera, che il bombardiere infilava nel braccio prima di introdurlo
ghislanzoni, 18-41: questa volta il professore di scherma non sciupò le maniche
articolate, usata per coprire e difendere il braccio. giamboni, 7-27: ancora
giamboni, 7-27: ancora i balestrieri il braccio manco aveano coperto di maniche di
di tela grossa non incatramata, mediante il quale o dalla fonte si conduce l'acqua
, d'onde esce l'acqua per il fine di dirigerla mediante questa più facilmente
d'acqua da luogo a luogo, secondo il bisogno. sono fornite di ghiera a
stretto. per anton. la manica: il tratto di mare che separa la francia
potessero uscire, deliberò di precludere loro il passo del ritorno. siri, 1-i-495:
passo del ritorno. siri, 1-i-495: il ponte di gressein spezzato e sbarrato da'
, che fu quel di una manica che il martedì a'xin di decembre passò fra
i navigli. sassetti, 7-360: il colore della nuvola era assai chiaro, e
. redi, 16-ix-171: si stemperi il tutto con once xviij di acqua di
ha la sua manica e questa piglia il nome specifico dal fusto medesimo, dicendosi
rampone, rizzone di ferro per aggrappare il bastimento nemico e tenerlo avvinto. 15
manica ': così chiamano i pescatori il corpo della rezzuola e della sciabica, composto
rade, quindi più fitte, perché il pesce non ne possa uscire. dizionario di
aereo, con la base maggiore rivolta verso il senso del moto, per fare eseguire
dello squadrone di cavalleria), per tenere il nemico sotto il tiro delle armi.
), per tenere il nemico sotto il tiro delle armi. -nei secoli xiv
picche, per tenerne con loro fuoco il nemico lontano. quest'ordinanza, già
in uso nel secolo xvi, prese il nome dalla figura delle maniche di un
uomini al più e vennero abolite verso il fine dello stesso secolo, quando tutte le
secolo, quando tutte le fanterie presero il fucile; quindi rimase il nome di *
fanterie presero il fucile; quindi rimase il nome di * manica 'alle due
dignitari addetti alla persona del delfino per il periodo compreso fra i sette anni e
tenga. crescenzi volgar., 5-54: il secomoro è un piccolo arbore, simigliante
vi si fanno. boccamazza, i-1-420: il bastone che ha da fare il bottone
: il bastone che ha da fare il bottone [della tela], vole essere
medici-gonzaga, ii-85: tenendo per fermo il sr. amb. re, che toscana
non lo crede. testi, 3-360: il signor principe luigi ha parlato innanzi assai
. linati, 18-182: -a dirti il vero, cecilia, un migliaio di
sanudo, xlvi-249: ora è venuto il toso forlano con la bandiera in manega
subito si getta in faccia a tutti il vizio di alcuni pochi e si dice generalmente
. collodi, 645: dopo questa antifona il povero diavolo torna a casa più morto
, i-518: ciò non toglie che il clero sia di maniche larghe, e
severità o sta a rigore. il contrario 'di maniche larghe '. 'in
, 1-4-244: -io che ho creduto che il mio figliuolo faccia bene ad accasarsi con
è un altro par di maniche: il vostro figliuolo, quando il negozio non segua
maniche: il vostro figliuolo, quando il negozio non segua, non perde nulla
, 2-50: dal canto mio farò il possibile per ottenerti i bersaglieri per vallo
ma in toscana, no. con tutto il suo governo di pietro leopoldo anzi a
leopoldo anzi a punto per quello, è il paese più pettegolo e ignorantello e intollerante
somigli proprio a mio cugino alberto, il transfuga malato, questa specie di eroe,
transfuga malato, questa specie di eroe, il l'aspetto attraente talora nasconde gravi
protrarla nel tempo. buonarroti il giovane, 9-359: sedersi a piè ciascun
carducci, ii-n-168: in altro paese il bilancioni sarebbe stato dei filologi famosi;
strete, voleva esser ecclesiastico, et il padre deva 20 mile dicati per farlo
dicati per farlo cardinal. -prendere il tempo per le maniche: non frapporre
: non frapporre indugi. buonarroti il giovane, i-208: allor ch'ella sentì
su le maniche: per avere libero il movimento delle braccia e lavorare più speditamente
impegno. baldini, 9-12: il maremmano si rimboccò le maniche e glie
: 'rinfrescar la manica'dicesi da'marinari il mutar la fasciatura fatta alla gomena nel
prov. -a tal manica tal coltello: il simile sta bene col suo simile.
-acer. manicóna. buonarroti il giovane, 9-520: le manicone agiate,
fagiuoli, vi-134: poi se avessero il lucco e i maniconi / o questo
anco è arrovesciata, batte però sempre il nodo del collo, od ha 1
son maniconi larghi coi polsini insin sotto il nocchietto del polso, e anco hanno
verga, 4-165: come vide passare il barone zacco colla coda fra le gambe,
. -spreg. manicàccia. buonarroti il giovane, 9-411: e dimmi un po'
nei significati 14 e 22; per il n. 8 e 17, cfr.
, non solo gli uomini, ma anche il ferro, e propriamente s'intendeva le
cannolicchio, cappalunga. -disus.: il genere soleno stesso.
mollusco dei bivalvi di cui manicaio è il nome volgare). abita nei fondi
bivalve, aperta da ambe le estremità; il cardine ha un dente rivolto indietro e
un dente rivolto indietro e spesso duplicato; il mantello dell'animale è a forma di
sacco ed aperto nelle due estremità; il piede risulta cilindrico e ha due spiragli
118): più piacevole alla bocca è il capo di quello [del porro]
capo di quello [del porro], il quale voi generalmente, da torto appetito
generalmente, da torto appetito tirate, il capo vi tenete in mano e manicate
oimè! che 'l toso ara detto il vero, ch'ella s'ha manicato il
il vero, ch'ella s'ha manicato il cappone. mazzei, xxi-277: tutta
g. a. papini, 139: il latino 'manducare 'produsse 'manucare
questo tutti, e bevete; questo è il mio corpo, e sangue,.
non manicrà la mia carne e non berà il mio sangue, non può avere vita
manicherà delle carni del sacrificio salutevole, il quale è del signore, nella quale anima
bibbia volgar., i-412: sedette il popolo a manicare e a bere. albertano
non manicare infino a tanto che vedesse il signore essere risuscitato da morte. c.
selva, 3-85: era già venuto [il gatto] a fiutare s'io
di bonella impiombato, / che tutto il giorno sol seco si siede, /
non venite qui per piluccare. buonarroti il giovane, 10-931: o lisa mia
le pendevano a la bocca e manicàvalle tutto il volto. boccaccio, dee.,
in casa messere marsilio suo fratello, il quale disse esso non era esso; e
ho un oste, scarso più che il fistolo, / che mi sta sempre a
ambrogino saviamente provvedesse a volersi prima manicare il suo, che altri lo mangiasse.
conosco che a me non istà bene il por bocca né i piaceri che ella si
maggiore fervore, e volle sapere chi fosse il traditore del segnore, però che,
in una parola si compie: ama il prossimo tuo, come te medesimo. ma
manicare; / e'dice che è il signore, il ladroncello! / io ti
/ e'dice che è il signore, il ladroncello! / io ti farò provar
trattato delle mascalcie, 1-61: poscia il forbì e dàli manicare fieno o paglia
o paglia, overo erba, e poscia il frega bene. -fare manicare:
, 4-229: padre abate, a dirvi il vero, / nello stomacco sento un
manducare 'mangiare 'per incrocio con il lat. tardo masticare 'masticare ';
uomo addiviene, quantunque santissimo sia, il parergli dopo lungo digiuno buono il manicare
, il parergli dopo lungo digiuno buono il manicare, e dopo la fatica il
il manicare, e dopo la fatica il bere. iacopo da cessole volgar.,
brigatella mantenere. aretino, 19-140: andò il giovane e portò a lei i figliuoli
5. locuz. -dare manicare o il manicare a qualcuno: mettergli a disposizione
manicare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o per la
: mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o per la cena; far pranzare
, iv-332: diedero... e il manicare e il bere e olio a
diedero... e il manicare e il bere e olio a que'di sidone
faccia a'vetturali, che gli recano il vino, manicare overo danari.
-perdere il manicare: perdere l'appetito. rustico
cagione / ond'ell'ha sì perduto il manicare, / che si suol sì atar
/ non si tenea la man sotto il gherone; / ed or s'è sì
dee., 4-9 (452): il cuoco, presolo [il cuore del
452): il cuoco, presolo [il cuore del cinghiale] e postavi tutta
, 1-17 (i- 205): il povero marito ogni giorno faceva recar a casa
saporito manicaretto. becelli, 1-140: il bollir lungo a densa fiamma / cuoce
odore della menta desta l'animo e il sapor suo risveglia l'appetito ne'cibi;
aromi e ghiotti manicaretti, da mangiarsela il dopo pranzo. -ant. bevanda
. -ant. bevanda servita dopo il pranzo. baruffaldi, i-74: che
. n. franco, 4-32: il gracchiare in poesia e in arte oratoria
non vedere e mi tengono per ciò il ventre vuoto come una nassa. magalotti,
algarotti, 1-iv-354: livio andronico fu il primo che mettesse innanzi allo ingegno de'
ne sento correre l'acquolina. non può il pennello, né lo scarpello..
gustano. r. sacchetti, 1-11: il far quattro parole d'italia è talora
un sissa, egli, ch'è stato il cuoco di sì buon manicaretto, se
e polemico. monti, x-2-532: il buttura, quarto ingrediente del manicaretto imbanditomi
chi l'ha spinto ad armarsi contra il suo amico? capuana, 15-121: avvertito
, ho voluto subito assaggiare anch'io il vostro manicaretto. 4. per
egualità; dond'è che vedere chi il preme, sia colle doti naturali, sia
manicheretto saporosissimo. spallanzani, 4-ii-429: il mangiar le fatiche delle lor mani e
mangiar le fatiche delle lor mani e il bere il sudore della loro fronte, gli
fatiche delle lor mani e il bere il sudore della loro fronte, gli è
le mani a ogni verso; ti prodigalizzano il bravo, il viva; ti mettono
ogni verso; ti prodigalizzano il bravo, il viva; ti mettono innanzi manicaretti carichi
sarà scodella. -adunque io piglierò il manicarino da mia posta. -tu se
: la malva cotta e manicata solve il ventre. 2. divorato,
, sfregato. viani, 19-176: il morto messo contro la muraglia fredda scardinava
morto messo contro la muraglia fredda scardinava il capo pesante sopra una spalla, il
scardinava il capo pesante sopra una spalla, il viso, manicato da un pennello tutto
dovea esser frequente a'tempi di plauto, il quale, introducendo ivi un comico manicato
ad afferrar con l'una, per il manico, il pitalone ricolmo, a stringerlo
l'una, per il manico, il pitalone ricolmo, a stringerlo riguardosamente dall'
a stringerlo riguardosamente dall'altra parte con il palmo dell'altra, quasi accarezzandone la
bomba a mano fornita di manico per il lancio. viani, 19-495: l'
spada, scure, ecc.), il cui manico è rappresentato con smalto diverso
dee., 3-7 (329): il che come voi faceste, mossa dalle
, mossa dalle parole d'un frate, il qual per certo doveva esser alcun brodaiuolo
alcun brodaiuolo manicator di torte, voi il vi sapete. sacchetti, 107-39: con
« voglia di manicar » dantesca e il biblico « manicar senza prezzo » detto di
servono ai rematori per tenere più fortemente il remo che. debbono muovere. guglielmotti,
con essi pigliava, teneva e mandava il grosso remo di galera, cui non
dei quali i timonieri o altri lavoranti dànno il moto rotatorio ai loro arnesi. dizionario
della ruota con la quale si governa il timone. = adattamento del veneto manizza
comprendente l'occidente cristiano (sin verso il secolo vii), il mondo bizantino
sin verso il secolo vii), il mondo bizantino (sin verso il secolo ix
, il mondo bizantino (sin verso il secolo ix), il mondo islamico
sin verso il secolo ix), il mondo islamico (fino al secolo xi)
perenne fra due principi opposti e coeterni, il bene (inteso anche come luce,
, dio, ecc.) e il male (cioè le tenebre, la materia
, ecc. -l'ultimo dei quali, il « sigillo », è mani stesso
sigillo », è mani stesso, il paracleto). g. gozzi
dell'omniscio dizionario non possono negare che il dizionario del bayle non tenda a stabilire
dizionario del bayle non tenda a stabilire il pirronismo, a difendere il manicheismo a
tenda a stabilire il pirronismo, a difendere il manicheismo a promovere l'ateismo. gioberti
, che intramischia- rono ai dogmi evangelici il meraviglioso chimerico del paganesimo. tramater [
diteismo b. croce, iii-32-375: il manicheismo non potè mai attecchire in terra di
mai attecchire in terra di europa: il fiume di sangue, che sgorgò dalle vene
dalle vene degli albigesi, avrebbe fecondato il suo seme, se questo non fosse
cavalca, 6-1-144: seguita di parlar contra il maladetto errore delli manichei, li quali
dal diavolo. castelvetro, 210: il peccato è male, del quale, se
demonio, con insegnare che dio era il principe delle cose invisibili, il demonio
era il principe delle cose invisibili, il demonio delle visibili: e che però toccava
la strage dei circoncellioni e dei manichei e il lungo conflitto tra i greci trinitari e
chiesa cristiana]... vincendo il politeismo del paganesimo e i nuovi avversari
di quel satana, che a ragione il cristianesimo... tenne sempre presente
, lo schema manicheo della lotta tra il bene e il male è un'eresia che
manicheo della lotta tra il bene e il male è un'eresia che sorge negli
manichea, della lotta del bene contro il male,... è falsificazione e
manichea: due superumani che si contendono il predominio sul genere umano. 4.
dall'espressione siriaca mani hayyà 1 mani il vivente ', nome del fondatore della dottrina
paesi di lingua greca, per evitare il bisticcio con paveéi; 'folle ';
si adattano al braccio, per salvare il vestito. p. petrocchi [
manichino. sassetti, 7-140: il procaccio ha una scatoletta bianca, lunga
scatoletta bianca, lunga, scrittovi sopra il nome vostro, ove sono duoi collaretti
: 'manichetta del palombaro ': il tubo di gomma che porta dalla pompa al
si fece spazio tra la matrigna e il letto, staccò la manichetta dell'ossigeno e
loco dello stoppino, con che se dà il fuoco a quelle del fuoco inestinguibile,
l'acqua, ed in questa appicciarà il notatore il fuoco del miccio.
, ed in questa appicciarà il notatore il fuoco del miccio. 4.
fusse giovanandrea da lam- pognano: / il qual del manichetto trasse fuore / un pungente
, pigliandoli la mano dextra e sbottonandoli il manichetto e volendoli mandare suzo la manica del
di linea, possono testare e lasciare il loro residuo per rappezzare. benamati,
lui? e allora sì che'è il caso di sfoggiare l'abilità di nobile
la mano destra (o sinistra) il polso del braccio sinistro (o destro)
ascella e serrare con l'altro braccio il collo dell'avversario in modo da obbligarlo
: 'alzarsi i manichetti ': fare il possibile per riuscire in un'impresa.
sì di voglia ch'io ciufferò mezzo il manichino. firenzuola, 582: che
: acciò che in esse si possa mettere il manidal gomito in giù fa freddo,
nel punto e se gli faccia il manichetto m a vite. l. or
, par che la camicia venga a ricoprire il giubbone. sini [tommaseo]
tommaseo]: nel punto f è segnato il piombino con redi, 2-10:
collarettaio per imbiancatura di collari e il filo, il quale si attacca ordinariamente al
di collari e il filo, il quale si attacca ordinariamente al manichetto
/ di bianchi pizzi e fini il manicino, / piccolo cappellino.
in forma di trifoglio, col manichetto e il boc- tiro fuori la gala e
rovinare le maniche dell'abito. sinistra il braccio destro, alla piega del gomito,
e d'essersi infilati i manichini, / il capo-ufficio cavalier agitandone l'avambraccio a
freddo intenso. paese; avere il sopravvento, riuscire a prevalere.
vedemo siro, mio famiglio, ritto sopra il viscida di una sua mano rattrappita e il
il viscida di una sua mano rattrappita e il tepore di un letto
di forma tronco-conica, che proteggeva il polso defenderà, cesare l'aiutarà
la puta a magio, e farà il manichetto alli emuli. aretino, vi-225:
e un tratto dell'avambraccio (e costituiva il le ingiurie e l'offese, il
il le ingiurie e l'offese, il galina-bagnata e il poltrone in prolungamento della manopola
ingiurie e l'offese, il galina-bagnata e il poltrone in prolungamento della manopola).
per riparare le mani dal freddo. il nerone e il turco ti fa dietro i
mani dal freddo. il nerone e il turco ti fa dietro i manechetti. contile
ma1- 1-316: io lo pianterei [il padrone avaro], ma io mi nicotto
fare loro un manichetto dietro. buonarroti il giovane, con certi ordigni,
mi rampognano cella lunga un po'più che il giro d'un polso ordinario, /
mi tirate dietro la lingua né mi fate il manichetto. due piccole stanghette.
due piccole stanghette. la cordicella circondava il polso bacchelli, 16-196: l'
del paziente; i legnetti, passati tra il medio e l'anulare sciplinato silenzio,
, di modo un sol uomo il braccio e il pugno destro, e lo
un sol uomo il braccio e il pugno destro, e lo agitava
sparsa di nodi. bersezio, 291: il comandante... chetto. c
c. e. gadda, 9-265: il diniego d'udienza aveva s'arrabbia di non
, di cui dice l'aretino a metà il millennio: far fiorentino 'manichini
sinistra mano sul braccio destro alquanto sopra il gomito, e del sollevare chetto1, n
3). ciuchescamente e più volte il pertinente avambraccio 5. locuz. -con i
polsino della ca -non toccare il polso sopra il manichino: micia da
-non toccare il polso sopra il manichino: micia da uomo o della
, mussola, pizzo, seta, tocca il polso sopra il manichino; / facea de'
pizzo, seta, tocca il polso sopra il manichino; / facea de'saracin
manichino ', ponendo la mano sotto il gomito. = dimin. di
'mannequin', dicono piuttosto gli artisti italiani il fantoccio che, abbigliato, serve loro
panni o vesti per copiarei panneggiamenti. è il francese * manequin ', che in italiano
in 'fantoccio ', e di fatti il baldinucci nel * vocabolario dell'arte del
per adattarvi sopra le vesti e studiare il panneggiamento. imbriani, 3-123: il
studiare il panneggiamento. imbriani, 3-123: il soggetto non si spiega: e il
il soggetto non si spiega: e il mannechino dal quale venne dipinto quel frate
orecchio del prigioniero s'è curvato durante il lavoro, facendo una linea troppo ostinata
in lui neanche dopo di aver abbandonato il mestiere del modello: odiava ferocemente la
. per vedere andar fuori dai gangheri il buon vecchietto, bisognava nominargli il manichino
gangheri il buon vecchietto, bisognava nominargli il manichino. allora non ragionava più.
nei negozi (per lo più con il volto di cera o plastica) per
opportunamente decollati. moravia, xiv-90: il salottino delle prove: un divano e
. pratolini, 2-240: per adattare il manichino di maria, oreste ha ottenuto
era lo stesso / perché la gola ed il petto / t'avevano chiuso di colpo
fiabesco accanto al figliol prodigo che ricerca il padre, accanto al pastore che ricerca la
sbarbaro, 5-11: firenze vuol dire il giardino traboccante di lillà...
, donde uscendo l'amico mi gridò il suo disgusto e io conobbi, piangendomi
suo disgusto e io conobbi, piangendomi il cuore, la sua giovinezza. bacchelli,
della città. pratolini, 9-1159: il direttore: un uomo distinto elegante,
capelli pieni di brillantina, le parve il simbolo del suo mestiere: un manichino,
di lei... le porgeva il menù. 7. indossatore.
, / e quando avrai divino / rifatto il 'manichino / coll'irto stil descrivi
tu veduto l'atto di colui che fa il fieno? elli pone la falcia in
pone la falcia in terra appoggiata e tiene il manico in mano; e mentre che
un che facea suo lavoro, / il quale a darmi fu molto feroce, /
[al suggello] un manico, il quale era un ercoletto a sedere con la
e perle. fagiuoli, xv-58: fa il manico alla pala ed alla vanga,
uscio; e le donne, lasciando il manico dell'aspo che facevan girare e
pur col rasoio a manico mobile, il pennello è gonfio, la schiuma sale
c. e. gadda, 6-102: il perito d'armi discese con una cassetta
sul braccio, dove c'era dentro tutto il repertorio dei tiraviti, dei seghetti e
opportunamente sagomato e forato nel mezzo per il passaggio del codolo. -anche: elsa
leonardo, 2-112: uscendo un giorno il rasoro di quel manico col quale si
medesimo e postosi al sole, vide il sole ispecchiarsi nel suo corpo. ruscelli,
spada le cose necessarie sono la lama, il pome, l'else, il manico
, il pome, l'else, il manico, il fodero, il taglio e
, l'else, il manico, il fodero, il taglio e la durezza.
else, il manico, il fodero, il taglio e la durezza. panigarola,
: con la sinistra mano si cavò aod il pugnale dal destro fianco e con tanta
grassissimo ventre di eglonne lo cacciò che il manico ancora entrò fra le intestine.
intestine. datila, 429: accettò il frate l'invito, cenò alla tavola
cenò alla tavola della guella, tagliò il pane con un coltello nuovo, che
d'anfitrite / dié manico elegante ove il colore / con dolce variar l'iride
donna in foglia d'oro / battuta sopra il legno. jahier, 85: un
due [parti] ne rimarranno per il collo e li manichi, di poi venendo
sesto sopra al punto c, allargando il compasso due parti e toccando la linea curva
e circuendo fin al quattro, farà il fondo del vaso sotto del quale si
vaso sotto del quale si farà poi il piede. biringuccio, 1-43: manichi
cui logro avea l'uso frequente / il manico ritorto. pacichelli, 1-122:
: ad afferrar con l'ima, per il manico, il pitalone ricolmo, a
l'ima, per il manico, il pitalone ricolmo, a stringerlo riguardosamente dall'
a stringerlo riguardosamente dall'altra parte con il palmo dell'altra. 2. per
. m. fiorio, 196: il fornello ne la sua parte dinanzi ha
finestrate eziandio son di terra ed hanno il suo manico. guerrazzi, 6-50: l'
fabbricazione tedesca con lo scopo di facilitarne il lancio. g. bassani, 5-203
le stravaganti camicie azzurre,... il mitra ad armacollo, nonché infilate sotto
le parti loro, cioè la pala, il manico, il girone. spettacoli della
cioè la pala, il manico, il girone. spettacoli della natura [tommaseo]
. spettacoli della natura [tommaseo]: il manico del remo, ch'è la
è la sua parte rotonda, resta dentro il na- vilio e la pala, ch'
a corda (come la chitarra, il mandolino, il violino, la viola
(come la chitarra, il mandolino, il violino, la viola, ecc.
strumenti] di corde di nervo sono il liuto, o grande o picciolo e le
picciolo e le parti sue, ciò è il corpo, la rosa, il manico
è il corpo, la rosa, il manico, lo scagnello, i pironi,
sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri. marcello, 87
corpo di certi strumenti a corda, come il violino, il violoncello, la chitarra
a corda, come il violino, il violoncello, la chitarra, ecc. il
il violoncello, la chitarra, ecc. il manico serve a tenere lo strumento,
le dita sulle sue corde e premendole contro il manico, se ne formano i differenti
d'annunzio, v-1-390: dietro, il manico [del violoncello] è pallido,
sia la croce di corsignano, che aveva il manico di peruggine. n. franco
empionsi di polvere acconcia a subitamente accendere il fuoco e, postovi la pallottola e
tenute con le braccia, si volgono verso il nimico. guglielmotti, 510: 'manico'
si chiamava, nel secolo xv, il ceppo, teniero o cassa dello schioppo e
[della campana]... il manico over corona, che ha da sustener
campanello con un grosso manico di legno. il vecchio levò alto il campanello, suonò
di legno. il vecchio levò alto il campanello, suonò a lungo, col braccio
manda fuori que'manichi accartocciati ed ha il labbro della campana pieno d'uovoli e
arti, dov'è molta popolazione; ed il manico delle arti sono le buone cognizioni
s'avezza ad inargentare e ad inorpellare il manico de i disegni. 9.
così fatto manico, per lo qual il ditto medico comandò a madonna la reina
aretino, 20-53: oh egli avea il gran manico di sotto il corpo! oh
egli avea il gran manico di sotto il corpo! oh egli lo avea sodo
da dar a voi martello e a livia il manico. lanci, prol.:
. ricciardi, 7: della pancia il manico / ti spezzi la tentigine. g
tagliati quei cotali / a'quai spuntano il manico gli ebrei. marino, i-17:
marino, i-17: s'avessi renegato il sacramento / o m'avessi lasciato in man
14. locuz. -andare a fare il manico ai boccali: morire.
purè non sarò andato prima a far il manico a'boccali. -avere il
il manico a'boccali. -avere il coltello per il manico, tenere il coltello
boccali. -avere il coltello per il manico, tenere il coltello dalla parte
-avere il coltello per il manico, tenere il coltello dalla parte del manico: v
, esperto, sicuro. -avere poco il manico e meno la pala a fare
buffonevol maniera ci ho sempre avuto poco il manico e manco la pala. arlia,
1-212: a intender le cose per il suo verso, par che tu ci
, par che tu ci abbia poco il manico e meno la pala a fare il
il manico e meno la pala a fare il maestro. -aver inghiottito il manico della
a fare il maestro. -aver inghiottito il manico della granata: con riferimento a
un pezzo, come se avvesse inghiottito il manico della granata. -benedire qualcuno
/ ricco, io lo so; ma il liberale, e il prodigo. /
lo so; ma il liberale, e il prodigo. /... /
. / io mi tentenno, a dirne il ver, nel manico. idem,
suoi paion gragnuola. guerrazzi, 2-597: il tempo stringe e tu mi giri nel
non attener la promessa, non mantenere il proposito: com'arme che, non essendo
. guerrazzi, 1-64: carlo alberto il giorno 13 marzo annunzia la costituzione dalle
la costituzione dalle finestre del palazzo, il 14 la giura...,
una dimostrazione si mette a strillare viva il bolscevismo. -col manico, con
bere, mangiando con sua signoria, temperargli il vino con l'acqua calda, con
manico un servizio. -dare il manico a qualcosa: favorirla, alimentarla.
dando la sciocchezza et avarizia de'rettori il manico alle cattive arti e allargando la
queste scienze. -esserci qualcosa per il manico e per la mestola: essercene
v.]: ce ne sarà per il manico e per la mestola (per
vestito da uomo. -fare il manico e la quartara: essere padrone
l'avvocato bonaccorsi. « voi fate il manico e voi la quartara ».
all'esasperazione. gallani, 39: il padrone la merda mi farà un dì uscir
del comune. bandi, 2-iii-235: il parroco, conoscendo per fama l'umor
burla fuori de'manichi. -gettare il manico dietro alla scure o alla zappa
, 1-i-468: per questo modo gittò lemmo il manico dirieto alla scura per lo suo
-i'temo che non sia un gittar il manico / dietro alla scure. — eh
altro se non che ila seguiti di cavare il restante, per non gittare il manico
cavare il restante, per non gittare il manico dietro alla zappa. -imparare sul
imparata o d'una cosa importante saperebbe il buon partito conoscere, che non intende
chiarezza. pananti, ii-6: né il fatidico augel crediam che sia / di
ogni cosa di traverso. -prendere il manico di qualcosa: appropriarsene, impossessarsene
sasso, / castruccio si pensò prendere il manico / della tenuta e rimasene al
al basso. -prendere la pala per il manico: affrontare un problema o una
pala pel manico (le cose per il suo verso). -restare nel
resta nel manico? -ripescare il manico: sopportare il castigo di una
? -ripescare il manico: sopportare il castigo di una colpa, di un
/ - io vuo'che abbiate a ripescare il manico! -scappare fuori del manico:
del manico: perdere la calma, il controllo di sé; andare in collera.
in collera. marino, i-i77: il signor tesauro... era risoluto di
dal manico! -trovare a ogni cesto il suo manico: v. cesto1,
v. cesto1, n-5- trovare il manico a qualcosa: trovare il modo
trovare il manico a qualcosa: trovare il modo giusto per condurla a termine con
s. v.]: 'trovare il manico a una cosa 'vale trovare