lui di chieder la licenza non sofferiva il core. gualdo priorato, 3-iii-18:
, 2-62: da che si sarà il marinaro accordato, dee... dimandargli
. brusoni, 473: aveva già il contestabile chiesto con grande instanza alla corte
delle proprie indisposizioni, licenza di lasciare il governo di milano e ritornare in ispagna
rea femina. guerrazzi, i-80: il medico,... nel prendere licenza
chiamare. fogazzaro, 13-426: avendo il prevosto preso licenza colla promessa di ritornare
ritornare alle sette, donna fedele pregò il medico e la cugina di uscire.
ultimi versi di una canzone, con cui il poeta si congeda dai lettori; il
il poeta si congeda dai lettori; il commiato che talvolta l'autore di un
concederà distendere questa licenza anche per entro il corpo della tragedia, quando a i
quegli ultimi versi d'una canzone, il cui il poeta rivolge ad essa 11
versi d'una canzone, il cui il poeta rivolge ad essa 11 discorso,
conclusione. * licenza 'dicesi anche il fine d'un atto d'una tragedia.
prende da loro. carducci, iii-21-355: il coro altro non è che una «
», una licenza con la quale il poeta si rivolge agli spettatori e parla.
. p. maffei, 87: sdegnato il tiranno con mal viso lo riguardò:
divozione, ma per tema della battaglia che il giorno seguente darsi dovea, martino chiedeva
licenza. tasso, n-ii-364: dee il padrone dar licenza al servitore inobbediente e
quell'ufficio? paoletti, 1-1-339: il contadino che lasci di farle [le puliture
: atto scritto con cui si concedeva il congedo ai pubblici dipendenti, e specie
dipoi chiesta. sozzini, 200: il capitano giovanni pizzano domandò buona licenza,
buona licenza,... al quale il detto signor piero gliela diè cortesemente e
e dopo aver superato con esito positivo il relativo esame (esame di licenza).
di licenza). - anche: il documento stesso che certifica l'avvenuto conseguimento
ebbe la licenza liceale, che era il trionfo nella sua ufficiale solennità del cretinismo
dorato, don riccardo, altrimenti detto il cavaliere, prese possesso della città che
slataper, 2-432: studio molto bene il tedesco, e -dopo un anno -torno
. dir. civ. atto con cui il proprietario (o comunque il locatore o
con cui il proprietario (o comunque il locatore o concedente), di un bene
o colono, che egli non intende rinnovare il contratto alla prossima scadenza e lo invita
dalla legge intimazione di sfratto) con cui il proprietario comunica al conduttore che, a
, a causa della morosità nel pagare il canone (o di qualche altra grave
contrattuale), egli intende risolvere subito il contratto e gli intima l'immediata riconsegna
. se fu limitata la licenza, il conduttore, ancorché abbia continuato nel suo
1603: se si è convenuto che il contratto possa sciogliersi in caso di alienazione della
facoltà deve dare licenza al conduttore rispettando il termine di preavviso stabilito. codice di
di sfratto per finita locazione '. il locatore o il concedente può intimare al conduttore
finita locazione '. il locatore o il concedente può intimare al conduttore, all'
). machiavelli, 1-vii-305: [il duca] ordinò che il conte francesco
1-vii-305: [il duca] ordinò che il conte francesco sforza suo soldato gli domandasse
guidiccioni, 5-254: il bizzarro, apportator di questa, è stato
concede ampissima con la promessa di mantenervi il grado senza pregiudizio dell'anzianità quante volte
ronda mi chiese i documenti. cavai il foglio della licenza. 9.
ampliamento della sua sfera giuridica, consentendogli il compimento di atti o lo svolgimento di
gli sarebbero vietate dalla legge (e anche il documento che contiene uno di tali atti
della pubblica amministrazione, o creano per il privato diritti attinenti ad ambiti di attività
pilone ';... dicono offerirà il guadagno alla cassa delle collette de'venti
, 1-i-137: in napoli... il numero delle levatrici, de'salassatori e
economica... costituiscono il terreno fertile in cui nascono e crescono
licenza. cassola, 6-15: dietro il banco della mescita., erano appese l'
contratto di licenza d'uso) con cui il titolare di un diritto di proprietà intellettuale
a un altro soggetto (detto licenziatario) il diritto, esclusivo o no, di
suol negare. redi, 2-7: il p. inquisitore di firenze, mi fece
favellare e del mordere altrui, ricoprendo il viso de'morditori. fr. zappata,
, giorno, ii- 351: il fianco abbandonar de la sua dama / non
. cattaneo, iv-4-633: affettava [il d'azeglio] una certa licenza di
ciò che è illecito. questo è il limite che separa la libertà dalla licenza
licenza; ma se questa nuoce, (il che è fuor di dubbio),
non giova. de roberto, 65: il giovane che usciva dalla ferrea tutela della
..., badando a fare il censore, riprese agramente la popolar licenza
: io, tosto che 'l vidi [il fanciullino], temendo non con quella
tuo onore e di te stessa, doni il tuo amor a gernando, che veramente
di ordine del fatto artistico (ma il termine, a partire dal romanticismo,
ciascuno si prese licenza, e ne seguì il dispregio delle cose belle, tolta ogni
testo nel momento stesso che egli [il carducci] l'aveva messe in carta.
: pone... qui l'autore il vocabolo del « lago » per lo
. castelvetro, 10- xi-166: presuppone il bembo che 'matre 'e 'patre
: l'usare nel medesimo caso e numero il pronome 'stessi 'in vece di
senza meritarne riprensione; perché riprendete voi il caro, non si essendo discostato dalla
. [alcuni prìncipi] non discernono il giusto legale da quel assolutamente giusto, né
bacchelli, 2-xix-951: la sovranità temporale, il dominio della chiesa fu caratterizzato dalla più
l. adimari, 1-2: la necessità il potè allora rendere [il crudele divieto
la necessità il potè allora rendere [il crudele divieto] scusabile almeno, se non
586: giudice del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno:
ammirato [rezasco], 2-99: il generale fu costretto venirne in firenze,
generale fu costretto venirne in firenze, il che accrebbe la licenza del campo restato
loro lecito l'accennare e 'l dare, il fare affronto e dispiacere a chi si
f. casini, i-182: ritornò il prodigo all'albergo del genitore, dopo
albergo del genitore, dopo aver dilapidato il tesoro di sua eredità nello sfogamento di
uopo era, e da ogni fren sciogliere il vizio. pecchio, i-501: i
delitti più comuni fra le donne sono il furto e la licenza. de sanctis,
la licenza. de sanctis, ii-6-47: il petrarca vide la prima volta laura in
fantasie peccaminpse. d'annunzio, iv-2-407: il meraviglioso violator di leggi alcibiade..
del prandio. beni, 5: il decamerone per soverchia libertà e licenza,
un'aria. zarlino, 1-3-249: il contrappuntista potrà prendere alcune licenze, come
, non ha diritto di esistere perché il diritto è cosa morale e suppone la
la facoltà, l'autorizzazione; averne il potere. miracole de roma, xxviii-437
giugno 1886. -chiedere licenza: domandare il permesso di allontanarsi da un luogo o
dal signore e dal compagno. sentendo il signore il caso, subito mi dié licenza
e dal compagno. sentendo il signore il caso, subito mi dié licenza.
tutta la rubiconda brigata, senza interrompere il chiasso. chiesta poi licenza agli ospiti,
con licenza del pastor sovrano / di missionario il titolo portava. goldoni, xi-602:
della forza ed a questo modo finire il ragionamento, dandoci, come si sol
l'animo altrove. bisaccioni, lx-1-26: il farò, quella disse: ma sentendosi
piaceva pescare. algarotti, 1-v-325: il restituire a'francesi le isole dello zucchero
le isole dello zucchero e la gorea, il dar loro licenza di pescare a terranuova
primi momenti dell'ozio mio nel rendere il dovuto contraccambio al gentilissimo foglio di v
appoco appoco dall'abitudine, massime quando il farsi soldato vuol dire mangiar una buona
; / avea un piè zoppo, il pelo ispido e rosso, / un occhio
. codèmo, 317: -ho veduto il suo medico, -soggiunse poco dopo alessandro
e ho passata la notte trepidando per il timore di prendere un solenne malanno. d'
avevo qualche malanno, quando mi doleva il capo o mi si gonfiava una gengiva o
dio ti dia, dio ti dia il malanno, ti venga il malanno, ecc
ti dia il malanno, ti venga il malanno, ecc.): alla
lui, -si levò in pié e distese il braccio per pigliar con la mano il
il braccio per pigliar con la mano il barattiere. sacchetti, 54-42: la
grossi bellissimi. -deh, ti venga il malanno! nardi, 6-27: -io ti
. bandello, 2-28 (i-968): il giudice... mostrando non sapere
commetteste al bari- gello. -io commisi il malanno che dio ti dia, soggiunse
malanno che dio ti dia, soggiunse il giudice. aretino, 20-173: se ti
la lo faceva per onestà; per il malan che dio ti dia, e la
12-ii-81: sarà mai possibile che io abbia il torto? e che la ragione o
la lunga bravaria / e ciò che il ladro medico favella / de l'arte del
maffei, 103: o che venga il malanno a queste nenie. becelli,
alla statura mia, / e mandagli il danar che la congiunga / il fabbro
mandagli il danar che la congiunga / il fabbro col malan che il ciel gli dia
congiunga / il fabbro col malan che il ciel gli dia. cesari, i-573:
prendete per tedeschi, che vi colga il malanno. tarchetti, 6-ii-157: la causa
portuno... che gli venga il malanno. -in costrutto assoluto o ellittico
male2, n. 21. -avere il male, il malanno e l'uscio addosso
. 21. -avere il male, il malanno e l'uscio addosso: v
n. 21. -avere, ritrovare il male e il malanno: v.
. -avere, ritrovare il male e il malanno: v. male2, n
male2, n. 21. -cercare il malanno col fuscellino: procurarsi fastidi,
crudeli, 1-123: tu che cerchi il malan col fuscellino, / non ti
lasciar fuggir questo festino. -dare il malanno a qualcuno: arrecargli grave danno
: si tien nostri usciranno fuora e darano il malanno a li inimici, perché i
questo sì bestiai flusso ti potrebbe dar il malanno. dolce, 8-13: potrei
in qualche errore, che mi darebbe il malanno da vero. costo, 1-88:
di lui e che gli avrebbe datto il malanno, non aspettò che la gente si
466: le feste del santo natale e il buon capo d'anno che molti mi
dare, mi hanno pur troppo dato il malanno e la mala pasqua mungendomi indiscretamente
andate difilato al diavolo, voi e il vostro eustachio del malanno.
so en el malanno. -fare il proprio malanno: fare il proprio danno
-fare il proprio malanno: fare il proprio danno. verga, i-222
i-222: chi non rispetta i genitori fa il suo malanno e la brutta fine.
nell'ottavo a lui venne in malanno / il divo oreste dietro da atene.
e mandar due malanni. -mettere il malanno in qualcuno: causarne la perdizione
goldoni, vi-1077: -si chiama dunque il signor cavaliere faloppa?...
faloppa?... - mi chiamo il malannin che vi colga. -malannùccio
, 4-223: non mi capacito anzi come il figlio di alfio si tenga addosso una
simili. c. arrighi, 2-59: il capitano, vedendo la mala parata,
di trivio. bacchelli, 1-i-392: il padre non lo rimandava a casa carico
la 10 faceva per onestà; per il malan che dio ti dia e la
qua e là. codèmo, 134: il cuoco era stato preso in aiuto per
/ che sta passando, e perduto il suo fiore / mette spine e non
usare della libertà malapproposito, tirarsi sopra il capo miserie e guai. giornale d'
. giornale d'italia, xl-145: il bevitore, l'uomo di buona ciera e
dissipa un ducato malapproposito, perde veramente il suo ducato tutto ed intero. =
, che furia malarbetta! -urlò il marito. = deriv. dal
! / ch'io 'l so ben tutto il seguito / tra chimena mia sorella /
malardi et anatre. tanara, 398: il maggiore e più bello è il maschio
: il maggiore e più bello è il maschio dell'anitra comunemente chiamato cisone,
. g. morelli, 399: il duca malò di male pestilenziale. machiavelli,
aiuto, facendolo malare, per toccare il cuore anche a lui. baldini, 13-90
che, lui malatosi, finì di curare il piergili. = denom.
e laveragna (a cui appartiene il parassita laveragna malariae, che provoca la
opera di bonifica comprendente la disinfestazione con il ddt, la sistemazione delle acque e
, 1-ii-232: è savio che dall'altipiano il cui clima è salubre si mandino soldati
, eccoti luigi nardini e moglie e il resto. manca il francesco fiori che
moglie e il resto. manca il francesco fiori che è sempre malato di
. orioni, x-19-334: per lui il mondo non vale la francia, anche
malarica si sentì sfebbrare. era come il rinfrescarsi dell'aria nelle notti estive.
notti estive. bocchelli, 1-i-253: il suo pallore di malarico s'era fatto
la regione è probabilmente malarica, dato il suo caldo umido. barilli, 5-1 n
cosa di cambiato nell'aria, è il cambiamento del clima. la fredda e pura
, è un mal arnese / che leva il pane a quelli del paese. petruccelli
del mio male arrivato corpo. buonarroti il giovane, 9-729: e'son mercanti /
una trista vita. foscolo, viii-140: il redi era sommo scienziato in fìsica e
sp., 12 (214): il primo comparire d'uno di que'malcapitati
un crocchio di gente, fu come il cadere d'un salterello acceso in una
[ediz. 1827 (213): il primo mostrarsi d'uno di que'malarrivati
amore di dio! montanelli, ii-19-26: il tradito e malarrivato giovane, dopo di
tale rimembranza! guerrazzi, 3-229: il malarrivato, giunto a capovoltarsi, sbuca
unicus '... ad ogni modo il borgno vive a san benedetto,
per mezzo de'vostri amici e parenti il malarrivato mio chierico. -non arrivato
un telegramma malarrivato, venivano ad interrompergli il piacere di quelle gradite occupazioni.
, 160: a tal baratta / corre il malagevole / e 'l can di monna
inverso del duca... aiutato, il signor piero condusse diecimila fanti. priuli
, né gli spagnoli mancavano di soffiarne il fuoco. = comp. da
me se dà? aretino, v-1-190: il morirsi di fame procede da la dapocaggine
partiti, rimasosi col cavaliere solo, il quale tra sé si dolea della sua mala
lagnava della sua mala sorte. e il contadino, di fuori, a confortarlo.
situazione difficile. bocchelli, 2-xv-67: il duca, disperato, aveva dovuto finalmente
, disperato, aveva dovuto finalmente piegare il capo e far buon viso alla malasorte.
sarebbero tredici con lei, / che il numero farebbe della morte. govoni,
di tutti gli strazi / è l'amore il più acuto. = comp.
2. impastare la farina per fare il pane. mattioli [dioscoride],
mugnai; cibi ottimi; e in prima il pane che la buona adele intrideva e
. v.]: applichi allo stomaco il cerotto di galbano disciolto nell'aceto e
di magherà presenza e poca ciarla, il qual seccamente promettesse di sbarbar calli o im
ghislanzoni, 232: quel cappellino il conte l'aveva do nato
tanta pace, le solite fazioni presero il nome di maletaccole e malaugelli, che
: 'malatasca 'chiamò la santa il demonio. petrosellini [in gigli,
palazzo malatestiano, ha lasciato un'impronta il quattrocento, che è lo stile della
novellino, ii-113: a cui il detto vetturale rispose, come di que'
altro mi renda così malsano, fuorché il fare per civiltà quello che non vorrei
gli rendeva di quando in quando impossibile il lavoro. verga, i-200: il
il lavoro. verga, i-200: il suo figliuolo era sempre stato debole e malaticcio
e malaticcio. misasi, 3-22: il vagabondo, nel vedere entrare la giovane
petto quasi esanime. pratolini, 3-178: il marito, malaticcio e bevitore, la
: a'deboli e malaticci muove nausea il pane ed il vino. casti, iii-228
e malaticci muove nausea il pane ed il vino. casti, iii-228: era [
e non ebbe altro schermo dalla noia che il suo pensiero, e quel pensiero,
, e quel pensiero, assiduo, aggravava il suo male. carducci, iii-5-288:
dallo stato malaticcio di quella contrae questa il morbo che poi mollemente rilevato le viene
ti stringono la mano e ti offrono il latte delle loro capre e l'uva
non si estrinseca, e che riguarda il suo guscio d'uovo come un grande orbe
n-153: nello stesso brevissimo tempo durante il quale aspettavo la risposta di èva,
che alla base della malattia sta spesso il peccato. -in relazione con un compì
. guittone, xvii-159-122: è folle il malato, / ch'el dolor del'
, 8-329: ogni volta che cresce il numero de'malati in un paese, i
trovano maggiormente affaticati, e manca loro il tempo di poter fare le opportune ricerche su'
. papini, ii-532: cos'è il delinquente? è un anormale, risponde
delinquente? è un anormale, risponde il ferri, una varietà antropologica con caratteri
. cosa significa tutto ciò? che il delinquente non è un uomo come gli
funzionalità; minato da una malattia (il corpo, un organo). laiini
. moretti, ii-1139: è [il quadro del cremona], se ben si
. tarchetti, 6-i-148: egli guardò il sole che sorgeva circonfuso di nebbia,
, 2-54: la montagna non conservava il bel colore verde cupo di pochi giorni
, / che in me criato -tutto il male dura / di tale guisa,
malato, / che 'n me celato -tutto il bene escura! amico di dante,
cui m'ha liberato / l'anima il sol che m'arrossò le mani. tozzi
motto. b. croce, iii-25-333: il tommaseo era certamente un malato, un
famigerata malattia romantica che prese, tra il settecento e l'ottocento, forma di
: l'attitudine della monarchia piemontese e il linguaggio tenuto da cavour nelle conferenze facevano
). capuana, 15-187: dunque il romanzo moderno è malato. -morboso
. tavola ritonda, 1-164: [il re marco] dàe per sentenzia che a
malato': di chi non vuol fare il servizio, l'obbligo che gli spetta
che gli spetta. -scoprire il malato quando suda: agire in modo
più bello del lavoro / e scuoprono il malato quando suda. p. petrocchi
è, come si direbbe, scoprire il malato quando suda. 11.
prov. proverbi toscani, 73: il sano consiglia bene il malato. (
toscani, 73: il sano consiglia bene il malato. (cioè facilmente, senza
'sant'ansano, sant'ansano, / il malato porta il sano '. di
sant'ansano, / il malato porta il sano '. di persone che si fanno
medici, la madre disperata vegliavano presso il capezzale, in silenzio. non s'udiva
, in silenzio. non s'udiva che il respiro affannoso del malatino e le sue
spesso con la febbre addosso; perché il fattore è un cane, che non
(sec. xii). per il signif. del n. 9, cfr
ferro 'o 'protomalato di ferro 'il sorbato di ferro che si prepara sotto
in fiandra aspra signoria, e raddoppiare sopra il popolo assise e gabelle e male tolte
assise e gabelle e male tolte, onde il popolo forte si tenea gravato. statuto
panni]... ogni maletòlta che il re di francia toglie. targioni pozzetti
letteraria. baldini, 10-17: il manzoni non sarebbe riuscito quel prodigioso tessitore
. comprende una sola specie, cioè il * malapterurus electricus '.
anatomica degli organi o ne fa deviare il funzionamento in senso dannoso; circa le
psichiche o mentali). -anche: il periodo in cui si manifesta o il
il periodo in cui si manifesta o il decorso dell'affezione. della caducità
della vita umana, xxxv-1-659: se [il prete] ge torna la segunda volta
, 3-61: [cesare] fece richiedere il detto re che personalmente venisse dinanzi da
trovasse altro rimedio,... il coito essere atto e potentissimo a renderle
giorno di gennaro del 1580 morì finalmente il cardinal enrico dopo una malazia di più
dino da firenze [tommaseo]: traggendo il cavallo della stalla calda e menandolo fuori
al buio, sulle quali, non sapendosi il vero, ciascuno dice la sua;
de'bachi. mazzini, 14-172: il cane che avevamo in casa e ch'era
. massaia, xii-108: gli tastai il polso, ed osservai che veramente era
si intende l'ulcera semplice, il bubbone di natura benigna e conseguenze locali
clinica dermosifilopatica a bologna, ha frequentato il corso estivo di malattie del lavoro a
le loro private malattie; e se elle il fanno, elle peccano gravemente.
. lastri, v-79: egli [il filugello] cresce rapidamente, onde è
costretto a cambiar la pelle quattro volte, il che dicesi 'muta, dormita,
, per trattenerci di quella malattia [il peccato], di quella inimicizia,
animo costituiscono la credulità da una parte e il pirronismo dall'altra, due malattie della
, 7-150: l'autrice nostra pretende che il genio... sia una malattia
! b. croce, iii-27-48: il romanticismo morale, il romanticismo come malattia
, iii-27-48: il romanticismo morale, il romanticismo come malattia, il « male
morale, il romanticismo come malattia, il « male del secolo », non possedeva
mercede. de sanctis, 9-171: viene il seicento, in cui l'italia ebbe
, iii-8-359: per la lingua [il trecento] fu certo l'età dell'oro
la tubercolosi e gli sdilinquimenti sentimentali; il novecento ha il cancro e il fascismo
gli sdilinquimenti sentimentali; il novecento ha il cancro e il fascismo. gobetti, 1-i-1018
; il novecento ha il cancro e il fascismo. gobetti, 1-i-1018: se si
cose nel loro aspetto di tecnica politica, il partito nazionalista è un poco il fratellino
, il partito nazionalista è un poco il fratellino del vecchio partito repubblicano, prodotto
qualche vizio più profondo, e il disfacimento de'tessuti organici? b.
, 2-64: ero forte, e ringraziando il signore non ho mai fatto una malattia
e gianni tristano, suo figliuolo, e il re di navarra, con altra gente
è giù dalle spese anche lui. il colse quella malatietta di adesso, che attacca
segni, 9-109: la diminuzione mostra minor il bene come il male...
la diminuzione mostra minor il bene come il male..., dicendo..
diminutivi sono quelli che fanno minore o il bene o il male che significa il
quelli che fanno minore o il bene o il male che significa il primo nome donde
il bene o il male che significa il primo nome donde derivano; come quando
son malattiaccie quando in camera ci manca il canterale. borgese, 1-285: quella stessa
ha scorto, / ei non ricusa il rischio o la fatica. frachetta, 768
tanta pace, le solite fazioni presero il nome di maletaccole e malaugelli, che
. maledire. guerrazzi, 1-760: il popolo solo dura fino agli estremi,
alta la fronte bisogna essere incensurabili, e il senatore montanari malauguratamente non è tale.
da vario ordine di casi, [il depretis] si rassegnò: non la ideò
la occupazione de l'harrar, che il bismark suggeriva. bigiaretti, 10-190:
provai ancora a correre, e malauguratamente il fucile mi scivolò dalla mano facendomi incespicare
ismem- brata. bencivenni, 4-27: il nostro signore al comincia-
carducci, ii-1-242: o sono io il capro espiatore di cotesto malaugurato ginnasio?
più blando dell'aria si ritirano? goditi il mondo com'è e tu vivrai più
, imprudente. soffici, v-2-235: il sindaco infuriato come una bestia, il
il sindaco infuriato come una bestia, il ventre sbracato che gli ballava dalla grande ira
oimè, sentite, oimè quel malcreato [il corvo], / con qual roco
qual roco aspro ed insoffribil strido, / il suo malaugurato / arrivo osa annunziare in
volgar. [crusca]: io sono il primo chiamato, non certo per onore
medesimo vaglio sì poco che l'offerirvi il mio cuore e la mia servitù sarebbe
este, 112: con amarezza ricordava il canova le perdite che aveva sofferto la sede
. nievo, 2-135: ricevetti invece il malaugurato ordine di dar una passata di
genere. stuparich, 5-73: se il primo giorno che giunsi alla « romitella »
mie affezioni a te, e tutto il mio tempo ai capricci della fortuna, che
cari. carducci, iii-5-464: successe il malaugurato seicento, nel quale ogni nazionalità fu
squallido. moretti, iii-522: prevaleva il malaugurato ottocento che ancora ha l'aria
. bernardino da siena, 745: come il vento della robba tua verrà meno,
di persone / posto ne la pugnace africa il piede / un re di sì lontana
a cui cambise / con male augurio il popul suo commise. tommaseo, 19-53
tali, nella tradizione popolare, per il loro grido lamentoso). foscolo,
... ». « ma fai il piacere, uccello di malaugurio!.
malaugurio: quelli che si distinguono per il verso lugubre e lamentevole (come lo
che un male te lo possa mutare il sangue] in acqua! - malaugurio a
non sono profeta di malaugurio, sono il medico il quale vi dice: al
sono profeta di malaugurio, sono il medico il quale vi dice: al cessar della
augurio. e. cecchi, 5-287: il cembalo sembra arrocchio, e l'oscurità
di malaugurio. montale, 9-127: il mio sogno non è nell'estate / nevrotica
! ». -fare, portare il malaugurio a qualcuno: in dirizzargli un
qualcuno: in dirizzargli un malefizio, il malocchio, la iettatura; portargli sfortuna
, 18-i-458: sciagurato, mi hai fatto il malaugurio! avrei sbancato il regio lotto
hai fatto il malaugurio! avrei sbancato il regio lotto. moravia, vii-
... tua madre ti porta il malaugurio?... tua madre vuole
malaugurio?... tua madre vuole il tuo bene ». = comp
nuove cose. pascoli, i-417: il piccoletto malauguroso re carlo... bivaccò
. trattato delle mascalcie, 1-252: il cavallo che ha nelli peli della pelle
leggieri saran manco gli spassi / che il barbaggiani ci darà, una volta / malaguroso
), qualcuno tra voi berrà ancora il dolce lume: lo berrà in un
stragi, ma malaugurose alla città, il suo vescovo che faceva? de amicis
tutto concorre a rendere allegrissimo, luminosissimo il luogo, e nondimeno il popolo ne serbò
, luminosissimo il luogo, e nondimeno il popolo ne serbò una ricordanza malaugurosa.
annunzio, iii-1-903: ah che certo il cuore le scoppia, / ornella, se
esopo volgar., 4-8: bevendo il lupo da la parte di sopra del
via. savonarola, 14: lassa il costume tristo / e la tua mala
fosse mio dovere d'avvertir di tutto il signore zio. [ediz. 1827 (
creduto mio dovere di avvertir di tutto il signore zio]. -porre per la
la maffia, che hanno per intento il mutuo concorso e soccorso nell'operare con
era la camorra, non si conquistava il primo grado che con « a zumpata »
. rovani, 3-ii-44: si tolsero seco il giovane siciliano con quella malavoglia con cui
lavorare. bocchelli, 1-iii-76: dato che il popolare distingua fra impotenza e malavoglia,
. m. villani, 6-2: il marchese cavalcò subito a pavia e menò
servizi lo faceva di mala voglia: il menarmi a marcire ore ed ore in una
la duchessa brandoria, come ebbe rimandato il messo, subito s'infinse essere di
, ed era sì di malavoglia che il fatto suo era ima compassione.
1-ii-36: coniglio mannaro era fra tutti il più di malavoglia. -mangiare, inghiottire
forno]. bocchelli, 20-322: quando il reverdin, malavoglìccio, agg. ant
avea cattiva testa e molto temea il lume della luna; e così malavogliccio se
sua bocca stessa al fine [il baco da seta] la rompe..
sua gente. costo, 1-349: il povero e malavveduto gentiluomo, alle parole
com'ei volle, lo seguì. buonarroti il giovane, 9-525: molti son che
. mazzini, 93-63: se [il paese] troverà nel vostro, come in
voi tutti inesperti e malavveduti e prematuro il sorgere del vostro elemento. -sostant
potenzia e ogne ventura buona e ria il magnanimo temperatamente si porterà, e benavventurato
. girolamo volgar., 1-15: il peccato fa lo popolo maleavventurato. sassetti,
a rivolgere, quasi non conoscesser più il maiavventurato elihu, a giobbe con tenero
che di sacramenti fanno malìe. buonarroti il giovane, 9-630: uso ordinario de'
amaro: -ora sappiamo da chi viene il colpo. 2. che non
39-51: da ragazzi fu anche mazzini il nostro laico santo dalla gran barba e spasimante
strada sbagliata. botta, 4-647: il villaggio di pomasio... si frapponeva
tasso, 19-104: a riguardar sovra il guerrier feroce / la male aventurosa era
cui dà senso l'amor, vita il dolore, / altro non sa che,
smorta, / piover per gli occhi amaramente il core. 2. che è
pfofonde piaghe che posson lacerare e corrompere il corpo della repubblica, perocché in esse
funesto. 3. avverso (il destino). m. adriani,
travagliando sempremai. de roberto, 1-85: il loro figliuolo, che adesso aveva sette
consigliatrice. landolfi, 2-41: un giorno il malavvisato trasgredì l'ordine e perì,
severa. guerrazzi, ii-24: il cuore che non sente più il dolore
ii-24: il cuore che non sente più il dolore è pari alla sorgente inaridita.
è detto che non s'abbia a imbroccare il viottolo giusto. -spossato, snervato.
questo secolo. dossi, 3-67: il pettinatore morale di tutti questi meloni -un
gli fosse malcaduto questo, ancora potea il resto della sua gente opprimere i nemici.
costui 'pativa di malcaduco ', il qual malcaduco, in molti luoghi di
, si chiama mitrito. che cosa sia il mal caduco, egli è lo stesso
fischi in un teatro di torino e il pellico dovette buttare in un cantuccio per
dovette buttare in un cantuccio per sempre il malcalzato coturno. = comp.
bosco, 199: mandò subito [il re] per farlo prendere e malcapitare,
s'egli ben tosto non si ricoverava appresso il gran turco. 2. arrivare in
sp. y 12 (214): il primo comparire d'uno di que'malcapitati
un crocchio di gente, fu come il cader d'un salterello acceso in una
brillò in viso all'idea di avere il malcapitato sior zacomo nelle granfie. fucini,
di quella del malato; tantoché, rovinando il
ix-208: mostrano un grande rispetto verso il forestiero e lo colmano di gentilezze; ma
innocenza del povero malcapitato, egli faceva il sordo alla voce della giustizia. misasi
, i-157: se malcautamente aveva violato il primo e sublime precetto cristiano di non
sforzo ad espiare la colpa, eseguendo il secondo, quello cioè di riparare al
delicatezza di alcuni haliani poeti novelli, il nostro buon petrarca lasciava in un canto
de'sergenti. emiliani-giudici, 1-329: il conte, mentre spendeva e spandeva con
agli occhi del fido ed affettuoso servo il figlio prodigo del vangelo. comisso,
, 170: si cerchi e trovi / il mio regio sigillo, a lui concesso
da quel posto ove gli avea sollevati il capo vanissimo di democrito e de'suoi malcauti
.. spargono in tutti gli ordini il contagio della miscredenza, non è più
: più d'un segno / dimostri fuore il mal celato sdegno. papini, 27-974
impacciato, vacillante (una persona, il passo, un gesto).
che vengono dallo stare molte ore sotto il sole canicolare: capogiro, vista punteggiata
suo fianco. luzi, 2-10: il più malcerto, / si fa da un
/ come fa l'ebbro, che il cammin non trova, / inseguendo un'
era aperto, in un tedio / malcerto il certo tuo fuoco. 4.
del paese. vallini, 101: il profilo malcerto / dei monti apparta di
, / le mie nari che fiutano il delitto. -malnato. carducci
per malcerte vie. comisso, vi-121: il treno rasentava una strada malcerta dove
5. instabile, variabile (il tempo, una stagione). angioletti
. discontinuo, irregolare (una pulsazione, il battito cardiaco). pea,
le pulsazioni che scomparivano e riapparivano lungo il polso. borgese, 1-358: il
il polso. borgese, 1-358: il cuore, alleggerito e malcerto, si sarebbe
. b. cavalcanti, 81: il malcerto delle cose nostre ci ha tolto
massimamente da'visi della giovane, andato il malcolore e per la novella ditta venuto
malcolore e per la novella ditta venuto il rossore. = comp. da
marino, 7-207: [venere] schiva il mio crin malculto e rabbuffato, /
rabbuffato, / del mio piè diseguale odia il difetto, / l'arsiccio volto aborre
una gran fatica a riavere, con il corpo del vaso mal cominciato,..
del vaso mal cominciato,... il resto dell'argento che io gli avevo
, incongruente. carducci, 111-1-359: il frammento del carme riconosce tutti i suoi
malconcio e lo stroppio sì che di confessore il fo martire, e gli conviene aver
breme, cono., iii-24: il tapino scontò ben presto i suoi lamenti sotto
sotto una grandine di battiture che orrendamente il malconcia- rono e lo ridussero mezzo morto
. m. cecchi, i-337: se il santo gli fa grazia / di ritornare
b. davanzali, ii-254: spaurito il nimico, non avendo animo d'attaccar
in una secreta camera, discoperto ignudo il suo petto, con un torchio acceso
al re, già venuto per godere il frutto de'suoi sospirati amori, tutta
tutta da quel foco arsa e malconcia, il marito dalla non meritata morte, il
il marito dalla non meritata morte, il re da quella tiranna passione e se
esso, ella non può più soffrire il macinìo, e ciò forse perché, aggiunta
collodi, 209: appena bucato leggermente, il sacco si aprì in due parti e
vino. -deperito, sciupato (il volto, l'aspetto). baldovini
). baldovini, xxx-n-29: guata il mio viso sì malconcio e grullo,
mi sono guardato allo specchio per compassionare il mio magro e malinconico volto così malconcio
disgraziato. bernari, 6-253: non sciuparti il trucco... poi ti vedono
visto l'equipaggio radunato a prua per il rancio o vicino all'ufficio del
martini, 3-1: da grandine percosso il fertil campo, / malconcio sì che il
il fertil campo, / malconcio sì che il riconosce appena. bettola, 234:
, i-658: a un certo punto il parapetto della via è rotto dai primi
. e. gadda, 9-145: il balossi era piovuto a piedi nudi dal tetto
dei pedanti: noi abbiam dovuto ristudiarne il concetto, spogliarlo di ogni bastardo innesto
] se n'andò a genova, rimandando il resto del malcondizionato esercito in piemonte.
mondo si fosse. segneri, iii-1-169: il beato giovanni di dio esercitava questa carità
10-535: o perché voi, di cui il soccorso non venne mai meno agli uomini
in un paese strano / s'avvide il padron suo ch'era trascorso / e disse
. malformazione. antongini, 360: il cielo, benigno, secondo i credenti,
: possiate... ringraziare in estremo il vostro divino liberatore che vi mondò,
16-517: folli! ché tolto aveva loro il senno / pallas minerva; ch'ettore
a quel bel fior che vede / il presente, il futuro. alberti, ii-281
fior che vede / il presente, il futuro. alberti, ii-281: e'dotti
trapasso vicino, pur sì fa come il mal consigliato giona. salvini, 39-i-13
quando la malconsigliata tar- pea, se il fatto è vero, chiesele in prezzo del
, 2-336: gioberti e compagni hanno avuto il talento di malcontentare l'armata, coll'
166: qualunque altra cosa più confonde / il pover pel- legrin, che malcontento /
boccaccio, viii-2-123: enea, dopo il disfacimento di troia partitosi, per tempesta
siena, 402: non si dìe partire il marito dalla donna, come molti fanno
innominato, diede di nuovo nell'occhio il pover'uomo, che rimaneva indietro,
indietro, mortificato, malcontento, facendo il muso senza volerlo. svevo, 1-214
onore. machiavelli, 556: mostrò solamente il re alfonso, delli prìncipi di italia
in scena / la materia, che dà il portante a'denti / e rende al
tanto per non dargli nulla, e tenere il sigaro per un'altra volta. svevo
un'altra volta. svevo, 6-421: il momento in cui ella fosse malcontenta di
, ed or le dà / doglia il tergo, e in letto sta, /
solo, / che di tai malcontenti il mondo è pieno. f. f.
15-128: siccome noi non possiamo fargli il torto di supporlo un malcontento per natura
pirandello, 8-721: delle lagnanze sui prezzi il proprietario può... non curarsi
piace. savonarola, 11-449: ha [il tiranno] per tale modo usurpato la
per tale modo usurpato la libertà e il ben commune che li animi del popolo
accidente. gualdo priorato, 3-i-54: il pensiero intanto del coadiutore era d'indurre
pensiero intanto del coadiutore era d'indurre il duca d'orleans a formare un terzo
dimostra sempre più malcontento e insofferente verso il perdurante regime paterno. -sostant.
carico al governo. brusoni, 456: il viceré, per diminuire il numero de'
456: il viceré, per diminuire il numero de'malcontenti in napoli, spe:
, 1-vi-120: come cesare, diede il lascy licenza a'malcontenti di andarsene;
piemonte. periodici popolari, i-169: il secolo decimonono può dirsi il secolo dei
, i-169: il secolo decimonono può dirsi il secolo dei malcontenti e dei noiosi.
: ella riprese, mostrandogli tornare inutile il malcontento, la vita torbida e il
il malcontento, la vita torbida e il tormentarsi in famiglia. carducci, iii-17-391:
. piovene, 3-98: vivevo con il malcontento di una persona trattenuta dal- l'
di una persona trattenuta dal- l'appagare il proprio istinto. -per estens.
, 12-x-314: quando heribrand fu uscito, il viso del re si colorò di malcontento
voce tacita e dimessa / sfogar poteano il malcontento interno, / ché al lagno libertà
rifiutano d'assidersi intorno ad essa, il dey e il divano tremano; è il
intorno ad essa, il dey e il divano tremano; è il segnale del
il dey e il divano tremano; è il segnale del malcontento e della rivoluzione.
ficio. de roberto, 350: biasimava il malcontento contro la convenzione di settembre.
ant. gioco di carte praticato durante il rinascimento. tansillo, 1-267: perché
, i-ix-n: coloro che ddo- mandano il quale de'monarcie sia milglore e'ppiù valevole
1''anterote ', cioè il * contramore ', o amore contrario,
amore contrario, o s'intenda il reciproco e scambievole, o pure un amore
da questi autori inventata, affinché il beneficante mal corrisposto non si faccia
era così giovinetta e così bella che il pretore, estasiato, avrebbe voluto, forse
natura. baldinucci, 9-iv-162: anco il nostro marcantonio raimondi d'avere intagliato in
-sostant. papini, x-1-959: il denaro che avevo estorto ai mal costumati
.]: la religione condanna in'genere il malcostume. gramsci, 11-7: con
atteggiamento di polemica e di condanna verso il malcostume precedente. = comp.
, agg. che non ha raggiunto il giusto punto di cottura. sercambi,
cottura. sercambi, 1-i-236: passato il tempo del dormire, frate calandrino,
dormire, frate calandrino, vedendo già il lume chiaro, di nuovo le ripascèo
ecc.]. papini, 27-904: il cibo era scarso. il più dei
27-904: il cibo era scarso. il più dei giorni appena una tazza di riso
rispettarli per l'avvenire, altrimenti il primo che si renderà reo della più piccola
cortesia de le reliquie che tiene circa il mustaccio. redi, 16-viii-340: il mio
circa il mustaccio. redi, 16-viii-340: il mio lungo vergognosissimo silenzio avrà persuaso a
, con molta ragione, che io sia il più malcreato uomo del mondo. fagiuoli
, o per ignorante. così ha voluto il papa. carducci, ii-n-295: l'
i letterati italiani d'oggi; ma il suo brutto e malcreato io sta sdraiato su
bartoli, 2-4-106: in udir ciò il malcreato fecegli uno sconcio viso in atto
donne. ghislanzoni, 239: chi sarà il malcreato che ad ora sì avanzata della
a'tuoi maggiori, senza prima cavarti il cappello e dare il buon giorno?
senza prima cavarti il cappello e dare il buon giorno? pirandello, 8-193: ti
malcreata puerilità del ridanciano jim crow, il popolo traduce questo sentimento di antipatia con
... tutti gli uomini davano il poverello per disperato, allora la provvidenza di
: radi ogni piuma e svelli insieme / il malcrescente e temerario pelo.
debole. bigiaretti, 8-234: il corpo esile, malcresciuto di andrea,
da febbre con tal caldo, / che il buon viaggio dié allo stare allegra.
, 15-65: all'inferno te e il sindaco! ma dimmi un poco se ti
rente. - anche sostant. buonarroti il giovane, 9-81: abbi avvertenza / ch'
plinio], 263: fa gomma [il bdellio]: alcuni chiamano brocon,
plinio], 12-9: fa gomma [il bdellio], la quale alcuni chiamano
, e qui c'è la madre e il santo sacrificio è celebrato dall'abbé richard
si rimisero in carne. ebbene, il maldestino della borgata ebbe il sopravvento,
ebbene, il maldestino della borgata ebbe il sopravvento, tanta abbondanza non doveva durare.
, goffamente. brancoli, 4-86: il mezzadro... s'afferrò il berretto
: il mezzadro... s'afferrò il berretto per la visiera, cercò maldestramente
per prendere una sigaretta sulla tavola e il bastone era rotolato in terra. =
. m. villani, 4-2: il re luigi,... povero d'
mal destro a potere reggere o guardare il suo reame. d. bartoli, 40-iv-336
. cattaneo, iii-4-223: sul mincio, il nemico mal destro, nel far saltare
nemico mal destro, nel far saltare il ponte di goito, lasciò sussistere il
il ponte di goito, lasciò sussistere il parapetto. zendrini, iii-325: io,
ch'io sono. montano, 141: il nocchiero voleva farla uscire un poco,
, ancora maldestro. manzini, 8-16: il ladro,... maldestro,
. cicognani, iii-2-127: beatrice arrovesciò il paniere nella bigoncia: una quantità di
la mano è cresciuta cogli anni, ma il furbo ragazzo è diventato maldestro. non
muove maldestro, che ogni mio gesto tradisce il desiderio, l'insoddisfazione, l'inquietudine
bacchelli, 15-88: l'intemerata aveva fatto il suo effetto, e come accade agli
materna e protettiva delle donne, o il mio maldestro appartarmi. -incauto,
bigiaretti, 8-284: io ho capito che il pianto nasceva da più lontano delle mie
stile). carducci, iii-14-219: il buon braida, che non però volge
braida, che non però volge sempre il suo stile così mal destro, avea pubblicato
mezzo del cammino, / or che il mondo alla mia musa maldestra, /
, / quasi a mima che canta il suo mattino, / soccorrevole ancor porge
morino, ma, come mi confermò il catalogo, originale greco. 4
innanzi la caduta del fulmine aveva scorto il cielo, si disse di una nuvola in
di maldestro in cielo era avvenuto, il tempo, nella notte, si risolvesse in
pallore del viso spiccava come una ferita il rossetto maldestro e sbaffato delle labbra.
ma guarda un po'che combinazione! il signor pepi... -che c'entra
dicono gli uomini colui essere maldicente, il quale con le parole vitupera e biasima l'
valentissimo, / maldicente, tu in tutto il resto sei / sotto a gli argivi
, pungente. bembo, 10-iv-199: il leone,... mandato ambasciador
a massimiliano, una orazione maledicentissima contra il nome viniziano avea recitata. b. davanzati
tragedia non vedono e non considerano che il proprio comodo. 4. sm
essendo in effetto essi la peste e il morbo de le case e de le corti
di grandissimi mali. guazzo, 1-300: il maldicente quanto più s'affatica e s'
che sciupò tutto per ismania di fare il signore, che sonava benissimo il violino,
fare il signore, che sonava benissimo il violino, ed era un gran maldicente
proverbi toscani, 171: la tigna e il maldicente è peggio colpe e i
e diente. g. rucellai il vecchio, 5: non vorrei ch'e'
aretino, vi-117: la principal cosa il cortigiano vuol saper ticare con grande severità e
e da la ingordigia de l'arricchire per il morir d'altrui. b. cavalcanti
. si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio di qualche palagio
tribunale di maldicenza. giannone, 3: il mio destino [mi ha] condannato
come delle afflizioni d'animo, è il tempo... passato poco tempo
de marchi, ii-45: c'era il ragioniere quintina, un gobbetto elegante, terribile
michelstaedter, 176: la maldicenza è il più consueto, il più facile,
: la maldicenza è il più consueto, il più facile, il più caro aspetto
più consueto, il più facile, il più caro aspetto della rettorica. bartolini,
sete obligato o a non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni maldi-
maldi- cenzia. landò, i-58: il corbaccio non contiene altro che una sfrenata
e le maledicenze comuni ch'arsero contro il conte per essersi lasciato fuggire dalle mani
vostre maldicenze. monti, iii-182: il solo disprezzo non è moneta che saldi
; cara confidanza di amico persuadervi che il vostro emolo debba con le mani giunte
assomiglian ne la maledicenza queste che vendono il diletto a prezzo. b. fioretti,
satirica e la materia della satira è il vizio satireggiato. n. villani,
maldicenza, / l'arte d'esporre il vizio con lubrici colori, / che
vecchia, perché nelle sue parabasi verso il popolo si sfrenasse troppo insolente nelle maldicenze
quasi tutti s'erano infiammato e sfibrato il cervello in cotesta professione e nella dissipazione
rimedio se non l'aria aperta, il giaciglio e i lambivi astringenti. nievo,
lambivi astringenti. nievo, 867: il mal di mare non è guari né piacevole
soltanto a vederli, c'era da prendere il mal di mare. pirandello, 7-857
mal di mare, prima ancora che il piroscafo si mettesse in movimento.
» avran dato a qualche arcade il mal di mare con quel loro fiotteggiare
ha sceso in cordata -faccia nord - il granerò, bianco di maldimontagna, e l'
io: che avrebbe fatto più tardi il fermo cuore alpino. = comp
quelle giuggiole / m'hanno fatto venire il mal di, pancia. pavese, i-21
mal di petto? luppi, 2-54: il cacciator, che quivi era in farsetto
di petto / o altro, perché il prete non ne goda, / non trovando
tanto, l'insolazione d'estate, il mal di petto d'inverno, risparmiavano
: per lo marito tanto amato, il quale dipoi la moglie impiccò, potiamo
non corrispondere, esser discordante. buonarroti il giovane, 9-346: il polso intermittente,
. buonarroti il giovane, 9-346: il polso intermittente, / or sollecito,
e disertori svizzeri... spargevano il malcontento e l'inquietudine. =
g. b. adriani, 1-ii-206: il papa, conoscendo mal disposto inverso di
, conoscendo mal disposto inverso di sé il re cattolico, attendeva a trar denari da
disposto a credere che solo bastasse a respingere il vittorioso esercito nemico. moravia, i-328
alle minchiate, ed è cosa ridicola / il vederlo ingrugnato e maldisposto, / perché
indifferenti. 2. incline a compiere il male; malvagio, iniquo, perverso
, ii-188: stavamo nella casa di sciaoceo il p. cattaneo et io con i
edificio). cattaneo, vi-108: il presente macello, posto in riva al
era lor detto. e chi vedea portarne il suo, non osava domandarlo, perché
con maldissimulata contrarietà ora la sorella ora il giovane, palesemente questa presenza inspiegabile e
tasso, n-iv-129: ghino di tacco, il qual così agevolmente guarì il ricco abbate
tacco, il qual così agevolmente guarì il ricco abbate del male de lo stomaco
mi illude per lasciarmi stordito a maldistomaco il giorno dopo. = comp.
come uso, poi sono stata con il rimorso tutto il giorno. e dal
, poi sono stata con il rimorso tutto il giorno. e dal rimorso mi sono
delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa. fenoglio, 69
male d'occhio, conciosia cosa che il cuore del corpo nostro, col suo continuo
nostro, col suo continuo movimento agitando il sangue a sé prossimo, da quello
da quello spanda gli spiriti in tutto il corpo. fagiuoli, i-7-79: si
, i tuoni e le tempeste, il « mal d'occhio » ed ancora altre
bisognerebbe mutar di pascolo... tutto il bestiame... il mal d'
.. tutto il bestiame... il mal d'occhio, sissignore! io
è passato di qui qualcheduno che portava il malocchio! fucini, 245: le
non falliscono. la vostra creatura ha il maldocchio che gli corre per le vene
casa... -dànno anche il maldocchio! = var. di malocchio
c. bini, 1-146: nella morte il genio quietò tossa, e le mal
e compiuta la prima trasfigurazione? -al dimane il maldurevole incanto sarebbe caduto, e per
si ristora; / qui si ribatte il mal tardato remo. fiore, 161-11:
. bembo, 1-35: questo sospinge il fratello a cercare dalla male amata sorella
crederà che solo / del quarto lustro appo il confin c'induca / a rilasciar la
così poteva con quelle sfogare qualche volta il mal umore. -in modo nori conforme
. ferd. martini, 1-i-198: il felter comincia male: manda telegrammi sconclusionati
dio, / tu hai sì strutto il mondo e fatto rio, / che a
, 185: dispiaccia a se medesimo, il quale prima mal piacendosi insuperbiva.
già tutto il mondo quasi, si che giove, /
io lassi. sarpi, i-2-127: il re di francia fa malissimo a non volere
gozzi, i-15-191: non mi pare che il gatto parlasse male: sicché, se
o fossero male informati, o scambiassero il nome, gli avevano affermato che era
fermo della mente come un albero sotto il fiato infuocato della lava. -in
i-18-156: oh dio! comporti queste nozze il cielo, / e questa che t'
s'appella, / mai non ti turbi il core e non l'offenda.
in sì elevate e insolite questioni anche il più consumato uomo d'affari potrebbe senza
che, stridendo sulla curva male unta, il tram / strepita come una folla di
in jerusalem co le sue mani / il mal guardato e già negletto nido. machiavelli
di querele. davila, in: il re, vedendo mal eseguite le condizioni con
di perdonare, procura di far prendere il principe di condè e l'ammiraglio. chiari
trema, / e mal le gravi membra il piè sostiene. chiabrera, 1-iii-184:
sostiene. chiabrera, 1-iii-184: mentre il cordoglio a disperarsi il guida / e
, 1-iii-184: mentre il cordoglio a disperarsi il guida / e la forza del duol
fan scontar proprio in tempo e denaro il vantaggio di tempo e denaro realizzato colla
: coloro che hanno promesso a conducere il popolo e a governare, se non
: l'essere voi sì mal prevenuta per il marchese leonardo pare un indizio di radicata
): « mala cosa nascer poveri, il mio caro renzo ». « è
tanto la loro personalità che pecca quanto il loro ceto che si afferma.
. fiacchi, 16-161: ben diceva il vero / la mammola indovina: / mal
aveva in odio quel cavaliere, come il diavolo l'acqua santa, voglio dire
l'acqua santa, voglio dire, il diavolo era lui; ma mi perdonerà
8-271: in quelle frasi del nonno, il quale, mi sono accorto, non
non scrive niente male, c'è tutto il clima, tutta la moralità bemabei.
, iii-3-305: ode, e, poggiato il capo su l'alta spada, il
il capo su l'alta spada, il sire / canuto d'hohenzollem pensa tra sé
pervertirsi; la bigotteria aveva già ucciso il coraggio del duello, l'astensione politica
moretti, iii-19: la bottegante aveva il vizio di parlar male, un vizio
spesso quella parte male atta a ricevere il color del liscio, o l'impiastro per
maneggerai, crederemo che tu abbia ucciso il tiranno; e se male, un
male speso; imperò che di tutto il nostro tempo noi aremo a rendere ragione.
di rascia / che male ha visto il conio di vinegia. romanzo di tristano,
: / seco è 'l pastor che male il suo bel volto / mirò sì fiso
ond'uscir gran tempeste, / e funne il mondo sottosopra vólto. marino, 8-84
, 6-conci. (141): il ragionare di sì fatta materia pareva ad
(132): chi non ha detto il paternostro di san giuliano, spesse volte
avvezzarti a passare i giorni in rovigo il meno male che tu puoi. gramsci
ampio mare. tarchetti, 6-i-292: il suo avvenire... incerto e
più delle volte quella via neutrale et il più delle volte rovinano. ariosto,
ariosto, 1-57: se mal si seppe il cavallier d'an- glante / pigliar per
an- glante / pigliar per sua sciochezza il tempo buono, / il danno se
per sua sciochezza il tempo buono, / il danno se ne avrà. pasqualigo,
pensiero, del quale farà quel capitale che il suo perfettissimo giudizio le detterà. goldoni
e. cecchi, 5-106: era forse il momento, per il del basso,
: era forse il momento, per il del basso, di trovarsi assunto e sistemato
ite male. vasari, i-563: il quale modello è oggi andato male, e
; guastarsi. vettori, 83: il suo frutto [dell'ulivo] non va
. f. bertini, 1-176: [il naso] egli è di carne;
. nelli, i-306: sia ringraziato il cielo che bene o male le diavolerie saran
oramai, bene o male, per il poeta di satana. -capitar male
principale / di pigliarsi di qui presto il pendio, / fa i conti, al
adatto. s'alvini, 39-iv-71: il che gli venne detto non volendo,
una macchinetta arrugginita ch'egli avesse dentro il corpo. montano, 1-260: finii col
; e l'abbondanza di piaceri, il desiderio del rovinarsi e di mandar male
. fa, menando la sua pala, il fiocco; / e se già le sustanze
luce. carducci, iii-15-184: che il cerretti, con quella lingua, avesse
., 1-2 (87): giannotto il domandò quello che del santo padre e
altri cortigiani gli parea. al quale il giudeo prestamente rispose: -par- mene male
: più d'ogni altro aveva in cuore il suo michele, e male sentiva che
ad amor chieggio: / sto male il giorno e poi la notte peggio. bandello
quando sei partito. ma già, il militare non fa più paura a nessuno.
se avrà avuto giudizio », rispose il mercante, « ne sarà stato fuori,
non gli accadrà nulla ». « il guaio è, » disse quegli, «
starne malissimo, poiché ebbe sentito che il re aveva per tutto-cresciute le forze e
e scioperata. jahier, 45: il fratello che hanno mandato mozzo a quattordici
lettera con un francobollo verde del canada e il bollo: bathurst. -va male
male assai. pascoli, 1-752: il caldo dura assaettato, e non piove
patiscono. la prima pioggia è sempre il principio per me di nuova attività poetica
; proverbio villeresco di chiaro significato, il quale usasi anche in senso figurato,
tua anima dal corpo per pensiero. invia il tuo cuore nell'altro secolo, cioè
male non è veruna natura; ma il perdimento del bene si chiama male. leonardo
chiama male. leonardo, 2-75: il sommo bene è la sapienza, il sommo
: il sommo bene è la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo
la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo, imperò che, essendo
prima è migliore, la peggiore è il corpo, la sapienzia è della miglior
la sapienzia è della miglior parte, il sommo male è della peggior parte e
che sa e può cavar del male il bene. tasso, n-iv-398: il reo
male il bene. tasso, n-iv-398: il reo è detto reo non perch'egli
tutte le cose create sono buone e il male non si trova nell'universo e
più difficili ad esser distrutti; dove il bene morale è sempre ristretto, è
della malvagità. galluppi, 4-iii-296: il male è di tre specie, cioè metafisico
fisico e morale. rosmini, ix-292: il male,... parlando universalmente
dato ordine. gioberti, 1-iii-332: il male... è un attentato contro
creativo, una disfida della terra contro il cielo, un folle conato per introdurre
nella suprema armonia di quell'azione divina il dissidio e la guerra che turbano le basse
sensibili e create. idem, 4-1-460: il male universalmente non è che l'incompiutezza
male universalmente non è che l'incompiutezza, il limite dell'atto creativo estrinseco..
dell'atto creativo estrinseco... il male risiede nell'atto creativo estrinseco,
bene preesistente. idem, 4-1-557: il male è scimmia del bene, l'errore
del vero. idem, 4-2-290: il solo modo di spiegare 1'esistenza del male
mondo, / di grande, c'è il male! / c'è il male
è il male! / c'è il male che piange, che prega, /
fame; e quel male / che accusa il fratello e rinnega / la madre,
, quel male ch'è male. / il male è sol quello che ride /
d'un lugubre riso di folle; / il male è sol quello che uccide,
sanno / l'amaro del sangue. / il male è più grande di dio!
! /... / oh! il male! bramito di belva / che
l'antica sua selva, / ravvisa il nativo dirupo; / e fiuta, la
chimera. d'annunzio, v-2-917: il male non è se non un dio profondo
nuove. montale, 2-85: vince il male... la ruota non s'
raimondi, 3-96: un uomo [il machiavelli] il cui battito ai polsi cammina
: un uomo [il machiavelli] il cui battito ai polsi cammina forte,
la cosa chiamata « male ». il male che è nel cuore degli uomini.
evidenza irresistibile, questa verità: che il male è sempre odio di se stessi;
odio di se stessi; e ha il suicidio come fine. 2.
.. / in cui usa avarizia il suo soperchio ». / e io:
secondo gli idoli delle genti, le quali il signore disfece nel cospetto de'figliuoli d'
comuni danni, / et in comune colpa il mal vi piace? berni, 95
, / che fan la pasqua come il carnovale; / id est che non son
già ne'cristiani. rosmini, 5-1-78: il male morale riducesi... ad
nostra volontà, pel quale questa non coglie il termine a cui essa è fatta,
6-10: quanto è agli esseri intelligenti, il male sorge dalla libera opposizione di essi
tende a rimovere e separare da dio il principio individuale e a rompere l'armonia
quella dote / che da te prese il primo ricco patre! idem, purg
purg., 20-85: perché men paia il mal futuro e 'l fatto, /
: assai manifestamente apparve che quello che il naturai corso delle cose non aveva potuto
noiosa. b. cavalcanti, 2-188: il timore è una perturbazione d'animo causata
i popoli sono avvezzi al tumulto e il male sia passato all'estremo, ogni
vita. metastasio, 1-6-139: se il mio duol, se i mali miei,
se i mali miei, / se dicessi il mio periglio, / ti farei cader
che portano a consunzione gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio,
della chiesa. foscolo, vii-141: il pessimo de'mali prodotti dalla passione della
mali prodotti dalla passione della gloria è il disinganno. manzoni, pr. sp
(71): avendola consigliata, per il meno male, di non palesar nulla
di starsene quieta, temeva ora che il consiglio potesse aver prodotto qualche tristo effetto.
è levato un muro fra i letterati ed il popolo, che sempre più s'alza
.]. frachetta, 819: deve il prencipe servar gli accordi e la fede
troncarne le radici, presto si vede il male immedicabile. fiacchi, 165:
è più grave / se nuoce, e il mal rimedio alcun non ave. carducci
silvano, uscito al mattino a vedere il male fatto alla campagna da un temporale
., 5-93: noi che tignemmo il mondo di sanguigno, / se fosse amico
mondo di sanguigno, / se fosse amico il re de l'universo, / noi
. di costanzo, 51: voi mirando il mio mal senza pare, / temprereste
mio mal senza pare, / temprereste il dolor de'martir vostri / con l'
. forteguerri, 7-48: così talora il pellegrin, dolente / per povertade e rotto
leopardi, 938: come nel dolore il nostro male, così nella grande allegrezza
nostro male, così nella grande allegrezza il bene, tengono intenti e occupati gli
pascoli, 152: io credo che il male di cui tutti soffriamo, e
e. gadda, 10-187: era il male oscuro di cui le storie e le
lo si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita, più
immedicato. montale, 1-52: spesso il male di vivere ho incontrato: /
di vivere ho incontrato: / era il rivo strozzato che gorgoglia, / era
l'incartocciarsi della foglia / riarsa, era il cavallo stramazzato. -nell'inferno
e però gli dicono, mentendo sopra il capo loro: tu non hai male di
male in peggio, come colui ch'aveva il male della morte. alamanno rinuccini,
e i medici non seppono mai conoscere il suo male. poliziano, 2-62: dubita
si sconciare, o di non avere il male che ebbe la donna di giovanni
giovanni de'medici ammalò e, cognoscendo il male suo mortale, chiamò cosimo e
e difficili indisposizioni vessata, come è il mal francese o infezione venerea. malpighi
determinate. a. cocchi, 4-1-4: il male per il quale si chiede consiglio
. cocchi, 4-1-4: il male per il quale si chiede consiglio è un tumore
certo è quello della signora enrichetta, il ritardo non è nocivo. d'annunzio,
la sua dottrina, l'esperienza, il virile dono della pietà, si componevano con
due sgabelli, guardando in mio padre il male che progrediva con lentezza.
. ibidem, 29: beuta due volte il dì a digiuno, sana la parlasia
sua disperazione ebbe colpa la natura, il sangue materno, il disamore paterno,
colpa la natura, il sangue materno, il disamore paterno, le nozze forzate,
venali, i sogni troppo arditi, il mal sacro della gioventù, l'aria pestilenziale
quella infermità che, chiamata da'franzesi il male di napoli, fu detta comunemente
detta comunemente dagli italiani le bolle o il male franzese. aretino, vi-83:
: la moglie in una casa è come il mal francioso in un corpo;.
sarà, che non resti, avendo il male universale, senza un duoimi un
seconda considerazione che debbo qui fare riguarda il mal francese, morbo che..
. quindi è addivenuto che i francesi il chiamino « male di napoli ». massaia
la 'nfer- mità della cotenna di tutto il corpo et a male morto di gambe
possa guastare a tutti! gli venga il male nero! -male perforante:
pascoli, ii-98: crebbe trattante) smisuratamente il caldo e, dubitando per la stagione
che ricader non vi voleva, fu il primo ad aver difficoltà di ritornare.
al figur. pavese, 10-195: il rapporto di queste occupazioni con i mari
d'imola, e che dice risponde ha il male del flusso. -mal
male degli intestini, che nè inverte il moto espulsivo con acuto dolore, fìsso in
/ la febbre, lo scorbuto, il mal d'orina, / piaghe, fistole
tenevano di grosso e del gesso, il cardinale di santa croce ammalò di febbre
anco penso viene che loro non hanno il male della pietra o di arenella,
nel 1549 altra malattia: lo tormenta il mal della pietra. -mal dei pondi
avari e sitibondi / suol far talvolta il popol senza legge / venir senza popone il
il popol senza legge / venir senza popone il mal de'pondi. -mal
ponta. siri, ii-1470: aperto il corpo, se gli trovarono due posteme,
di punta, se n'è andato il povero giuseppe quercia. -mal della
paesi un male della pelle universale, il qual è chiamato elefantiasi, overo morbo
più questa pratica; / ché se bene il mio giulio è un bel giovane,
, 4-18: o tristo, ti venga il mal di san rocco. -male di
ariosto, vi-363: oh che gli venga il mal di sant'antonio! / tutto
non vo'dir le gotte, / ma il mal di santo antonio e 'l mal
dir messe perché avvenga la guarigione, o il miserello si decida a morire.
, 3-40: padron 'ntoni è andato tutto il giorno di qua e di là,
di qua e di là, come avesse il male della tarantola. -mal di
da tre o quattro giorni mi sento il male de'vermi: siccome mi veniva
la tagliatura, pregando lo 'nfermo il segnore, con molte lagrime oròe con lui
formento, col quale si fa levare il pane, con vino cotto e falle inghiottire
farina di grano o segala, e sia il fiore e mischiale bene insieme, e
alquanto, poi ne poni tepido sopra il male ed è perfetto. tommaseo [s
di mangiare. detta malattia vien chiamata il mal della serra, perché serra la
dei caprini. lastri, vi-237: il mal secco sorprende queste bestie [le
del verme ': nome col quale il volgo indica il farcino. -mal
': nome col quale il volgo indica il farcino. -mal nero: carbonchio
: o tolli polvere di mirto e polvereza il luogo dela cotura, e guerrà [
luogo dela cotura, e guerrà [il cavallo]. 7. agric
sulla feccia. segneri, i-586: il vino, il quale quando ha pigiato
segneri, i-586: il vino, il quale quando ha pigiato già mal di
del genere citrus, in partic. il limone. -mal di terra dei mandarini
/ tocca s'inaspra e in lei cresce il dolore, / tal da i dolci
sì gran male / più inacerbisce medicato il core. buonarroti il giovane, 9-54:
più inacerbisce medicato il core. buonarroti il giovane, 9-54: d'ogni razza
/ de'quai non poca parte / tengono il mal celato, / e l'han
angoscia è mortale. io sento che il mio male è incurabile; il cuore mi
sento che il mio male è incurabile; il cuore mi duole come se proprio me
portano nell'animo, come te, il sottile e terribile male della riflessione della
come quando le aveva detto di conoscere il mondo facendo brillare alla luce del sole
sono del tuo parere nel credere che il mal del paese in beccaria fosse piuttosto imbecillità
con quelli antecedenti e con queste circostanze il leopardi divenne il poeta del 'mal del
e con queste circostanze il leopardi divenne il poeta del 'mal del secolo '
8-8 (300): alla quale il zeppa disse: -vedi, donna, tu
donna, tu hai fatto male, il quale se tu vuogli che io ti perdoni
pallidi morbi, aspra vecchiaia, / il timore e la fame a mal spignente.
, no, per amor del cielo! il signore c'è anche per i poveri
i-217: c'è qualcuno che fece il male? oh! infelice! oh!
abbassano gli occhi. egli passa tra il silenzio anelante. gozzano, i-978:
: l'eremita aveva conosciuto in altri tempi il fasto del mondo, aveva fatto il
il fasto del mondo, aveva fatto il male e ricevuto il male. pavese,
mondo, aveva fatto il male e ricevuto il male. pavese, 3-168: si
. pavese, 3-168: si fa il male per essere grandi, per essere dèi
fatto quel male per colpa d'alcuno il quale à sopra lui forza e signoria.
persone, di confiscare la nave e il carico. 10. pensiero,
uno all'altro... s'ingegnano il lor tempo di consumare. storia di
ricci, i-398: avendo udito [il mandarino] che i nostri dicevano male degli
cose in questa maniera, sarebbe proprio peccato il dime male: quasi quasi ce ne
e lorda, / e quindi viene il duol che sì li lancia. simintendi,
latie e delle ferite del figliuolo, ma il padre all'incontra più si duole de'
della monarchia. guadagnoli, 1-i-32: il maestro di lingue egli è un mestiere
lingue egli è un mestiere / che il suo bene e il suo male in sé
un mestiere / che il suo bene e il suo male in sé contiene. pascoli
parola / prima che si richiuda ancora il cielo / sopra un altro giorno,
giorno, forse l'inerzia, / il nostro male più vile. -scherz
versi. de amicis, x-243: il déroulède era studente di legge, e
di legge, e studiava poco: il mal dei versi lo cominciava a tormentare.
che tiene la lumaca, da invogliare il prosperi al riso -male dell'in
, v-775: già gli s'appiccava talmente il mal del pedante che, se gli
per lo caldo e per lo secco, il quale fa diventar vano il vigor delle
secco, il quale fa diventar vano il vigor delle piante. panigarola, 1-17:
stati ambiti e insidiati da molti fosse il pessimo de'mali, determinò de mantenervisi
ed è male, ma non chiedermi il perché. è doloroso e forse vergognoso per
pascoli, 161: c'è sopra il verno. il primo temporale / cova
161: c'è sopra il verno. il primo temporale / cova nell'aria.
cova nell'aria. sai che, per il grano, / presto è talora,
. ma trovar la strada lì stava il male. 16. ant.
ad adimandarlo. gherardi, iii-221: udito il re il brieve e arguto dire della
gherardi, iii-221: udito il re il brieve e arguto dire della reina,.
violenta. gemelli careri, 1-iii-304: il più pronto rimedio in questo caso si
correre, raccomandandosi a dio, perché il male è violento e in uno istante
salvini, 41-412: mal aggiano (il ciel mel perdoni) certi troppo misurati
mal per te. aretino, 20-64: il marito con la paletta dal fuoco rifrustava
con la paletta dal fuoco rifrustava bistialmente il maestro, e se ella, venuta
, inf., 27-70: certo il creder mio venia intero, / se non
mio venia intero, / se non fosse il gran prete, a cui mal prenda
ercole bentivoglio, i-5: mi scoppia il cuor di com- passion, veggendo /
, 14 (253): gli accennò il bicchiere, e... disse:
in un sorso. cicognani, v-1-424: il vino andava a male, pigliava tutti
7-50: la corte, la famiglia, il regno istesso, / che fioriva pur
me, dice iddio. -avere il male, il malanno e vuscio addosso:
iddio. -avere il male, il malanno e vuscio addosso: patire ogni
ceracchini, 1-2-93: che io non avesse il ben servito del mio cerimonierato, col
del mio cerimonierato, col male, il malanno e l'uscio addosso. pananti
risponder posso, / s'ebbi il male, il malanno e l'uscio addosso
posso, / s'ebbi il male, il malanno e l'uscio addosso? soffici
: -peccato! -esclamava un altro. -e il povero faluca che ha avuto il male
-e il povero faluca che ha avuto il male, il malanno e l'uscio
povero faluca che ha avuto il male, il malanno e l'uscio addosso!
male. -avere o essere male che il prete ne goda o ne guadagni:
. varchi, 3-81: 'sfidare'è il contrario d'affidare e significa due cose
due parole, onde d'uno infermo il quale, come dice il volgo, sia
uno infermo il quale, come dice il volgo, sia via là, via là
che gli era fatta, incontanente permise che il diavolo entrasse addosso a colui che gli
della francesca venne questo andrea banchi, il quale ancora lui voleva bene alla detta
v-490: avea ben per male [il duca] che io servissi papa pagolo.
par male. prese benissimo la cosa per il suo verso. calandra, 1-98:
ha per male ch'io le rubi il cugino? -avere, ritrovare il
il cugino? -avere, ritrovare il male e il malanno, il male
-avere, ritrovare il male e il malanno, il male e il torto
, ritrovare il male e il malanno, il male e il torto: avere il
e il malanno, il male e il torto: avere il danno e le beffe
il male e il torto: avere il danno e le beffe, il danno e
: avere il danno e le beffe, il danno e 11 biasimo. lippi
l'altrui danno, / per te ritrovi il male ed il malanno. note al
, / per te ritrovi il male ed il malanno. note al malmantile, 1-205
. note al malmantile, 1-205: 'il male ed il malanno '. il
malmantile, 1-205: 'il male ed il malanno '. il malanno, che
il male ed il malanno '. il malanno, che è peggio del male.
del mondo, ch'i'abbia a avere il male e il malanno, non l'
i'abbia a avere il male e il malanno, non l'intendo certo! pascoli
devo aver avuto -ahimè! e avere il male e il torto. -avere
-ahimè! e avere il male e il torto. -avere tutti i mali
molto più mobili. gherardi, iii-108: il re, che vide dentro al giardino
forte a male, parendogli dovere perdere il suo piacere. michelangelo, 1-i-13:
uh me tapina! io temo che il mio fedria, / perché ieri noi
comportamento di lui. -cercare il male come i medici: cercarsi i
: cercarsi i guai, procurare volontariamente il proprio danno. l. salviati,
del mal come i medici? -cercare il male a danaro contanti: andarsi a
, 20-15: padrone, voi andate cercando il male a danar contanti. -cercare
male a danar contanti. -cercare il male per medicina, chiamare per medico
male per medicina, chiamare per medico il male: cercare un rimedio peggiore del
malanno a cui si vuole ovviare, cercare il proprio danno di proposito. firenzuola
mi par vedere..., udendo il tuo discorso, che tu chiami per
discorso, che tu chiami per tuo medico il male, e per aiuto ti accosti
ben si truova / e va cercando il mal per medicina. -cogliere,
-dare a credere o a intendere che il male sia sano: presentare una sventura
volete una volta darmi a credere / che il mal mi sia sano: il vostro
che il mal mi sia sano: il vostro animo / ho io veduto. g
tu mi vorrai dare ad intendere che il male mi sia sano, quando il tutto
che il male mi sia sano, quando il tutto stessi come egli dice, che
, alla meno peggio. buonarroti il giovane, 10-926: se tu l'avessi
morto con tutta sua compagnia. -fare il male per il male: agire, comportarsi
sua compagnia. -fare il male per il male: agire, comportarsi con deliberata
egli non aveva fatto e non faceva il male per il male. -far
fatto e non faceva il male per il male. -far male: procurare
: vostra signoria tenga per certo che il duca di savoia è inquieto, e farà
dee., 4-2 (405): il fondo v'era grande ed egli sapeva
è passata. -il male è, il male è che: il guaio, il
male è, il male è che: il guaio, il punto dolente sta nel
il male è che: il guaio, il punto dolente sta nel fatto che.
trova. c. dati, 3-150: il papa... domandò
. « nell'inferno », disse il prelato. « o questo è il male
disse il prelato. « o questo è il male », rispose, « perché
fa? voi non lo sapete? il male è che io non lo so né
bibbia volgar., vii-44: dice il signore: se voi dirizzerete bene le
se giudicherete bene tra l'uomo e il suo prossimo; al forestiere, al pupillo
vedova non farete ingiuria; né anco spargerete il sangue innocente in questo luogo, e
grazia, acciocché non mandiate a male il lavoro di più ore. manzoni, pr
tra ieri e stamattina? da mantenerne il ducato per due mesi. massaia,
« non c'è male », intendesi il male grave. carducci, ii1- 186
come tutti i fiorentini), che il camerlengo, avanti di pagare, chiamò perché
p. f. giambullari, 241: il che, se bene alle cose del
archi e mura / adoprasse sua falce il veglio edace. manzoni, pr.
. pananti, i-132: intanto sento il duce o il caporale, / non con
i-132: intanto sento il duce o il caporale, / non con bellica voce
nessun male, / ma per vedere il signor filippino / e salutarlo.
maggiore. pulci, 14-74: vedevasi il castor molto discreto, / che de'
/ che de'suoi danni eletto aveva il meno, / e strappasi le membra
strappasi le membra genitale, / veggendo il cacciator, per manco male. b
acqua, per manco male; perché il vento e l'aria li asciuga.
-pigliare in bene e in male: secondo il significato positivo e quello negativo.
. si recano a male di ricevere il cambio de'benefizi, e non cessano di
scritte da me. brusoni, 54: il duca e il collalto, disgustati che
. brusoni, 54: il duca e il collalto, disgustati che fosse stata presa
graziosi: i quali, curando solamente il vero di natura; non ebbero,
prudenza. carducci, iii-20-318: dunque il leopardi, in fondo in fondo,
: dunque egli non fece che continuare il petrarca o restò greco. greco?,
vecchio lizza, - disse. - avvertite il figlio. -pur del male: per
fa dio. tasso, i-186: il complice del tradimento è madalò; ed anco
male per bene. -ricevere il male: lasciarsi fuorviare dal cattivo esempio
sapeva male / di non aver finito il madrigale. carducci, iii-25-317:
mette nome galliano e toselli, perocché il popolo, me pe sa male pe'i
madonnina! come me ne sa male! il restauro del bertagna non valse punto.
prov. tavola ritonda, 1-316: il conte, vedendosi a tale partito,
.]: 'chi ha fatto il male faccia la penitenza 'dicesi in proverbio
, 120: dal falso bene viene il vero male. ibidem, 132: chi
ibidem, 132: chi ha provato il male, gusta meglio il bene. ibidem
ha provato il male, gusta meglio il bene. ibidem, 133: il
meglio il bene. ibidem, 133: il bene non fu mai male, il
il bene non fu mai male, il male non fu mai bene. ibidem,
ibidem, 252: la povertà è il più leggiero di tutti i mali.
i mali. ibidem, 287: il male vien dal male. ibidem, 289
'al male fagli male 'dice il proverbio. la povera ciutazza era stata dipinta
reo e buono è tenuto, può fare il male e non è creduto: l'
e buono è tenuto, può fare il male e non è creduto ».
». -chi fa male odia il lume: chi agisce disonestamente preferisce vivere
toscani, 83: chi fa male odia il lume. -chi l'ha per
-chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro vuscio: nessuno può ritenersi
chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro l'uscio.
. -è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male: rinunciare a
, 88: è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male.
-è un gran medico chi conosce il suo male: chi conosce i propri
: è un gran medico chi conosce il suo male. -iddio ci mandi
g. m. cecchi, 233: il male / non istà sempre mai dov'
-fuor che / agli scrignuti. buonarroti il giovane, 9-56: dice il proverbio,
buonarroti il giovane, 9-56: dice il proverbio, che sempre non sta,
, / fuor che 'n su gobbi, il mal dov'ei si posa. -il
(iv-27): non vien sì tardi il mal che non sia presto.
. proverbi toscani, 287: il male viene a carrate e va via
[s. v.]: * il mal voluto non è mai troppo '
, paura non avere: chi opera il bene può avere la coscienza tranquilla.