, se a te vicino / ei sbiechi il livido occhio porcino. =
minacceranno di scrivere contro, e darvi il licambèo veleno e cotali altre loro inezie.
. carducci, iii-17-202: non più, il parini, lanciatore di licambee saette alle
aciclico insaturo, la cui molecola contiene il radicale acido e quello chetonico; si
popolari sui lupi mannari), per cui il malato, credendo di essere convertito in
agitazione e si sente spinto a simulare il comportamento e l'ululato del lupo.
lupo. campanella, 1053: il tetro e negro umore misto col sangue
ai sepolcri, imita l'urlo e il portamento di questo animale. carducci,
al culto di giove linceo, per il quale un uomo si trasformava in lupo
opinione de'demo- nografi, colui che il demonio cuopre d'una pelle di lupo,
urli spaventevoli e commettendo orribili guasti. il demonio, secondo essi, non lo
la fantastica forma, oppure trasporta altrove il corpo di lui, e ne'luoghi che
sempre, una attrattiva oscura e genera il rispetto, come a qualcosa che partecipa
, allor che l'uom sia verso il suo prossimo un licaon e un licàntropo.
carnivori canidi simocioniti, riconoscibile per il pelame variegato di nero, giallo e bianco
[ii] licaone... ha il collo velluto. pulci, 25-319:
arcadi, cambiato in lupo, secondo il mito, da zeus, per avergli fatto
20-82: dal duro volto de la terra il sole / non tollea ancora il velo
terra il sole / non tollea ancora il velo oscuro et atro; / a pena
, che, passati in italia, assunsero il nome di enotrii. 2
minore e anche dell'arcadia). per il n. 2 cfr. il mito
. per il n. 2 cfr. il mito di licaone (v. licaone
che la lattuga e più grosse, il gambo è lungo e ha molti capolini
dal bianco all'arancio, inclinato verso il basso, e frutto a capsulaoblunga.
, della famiglia delle nereidee, il quale ha molti rapporti colla 4 licorys
n. franco, 37: il cardinal da ben ci chiude gli occhi /
ii-212: questi avvocatori... desiderano il guadagno e cadauno tira al lichétto.
sm. ant. palizzata che recingeva il terreno sul quale si svolgevano i tornei
giostre; riparo, trincea. -anche: il terreno recintato. pace da
liccia, / e in sol pensarvi il sangue mi si agghiaccia. 3.
lice, / vi trovammo bordella sopra il mare, / dove garona perde ogni
, bramosia o simili. 4 appena senti il colpo, liccia! quand'è l'
altra di sotto; le quali stecche pigliano il nome di 4 licceròli 'o 4
. -trice). operaio che ha il compito di infilare i fili dell'ordito sulle
oliva, i-3-128: ogni paglia sembra il liciatorio di golia; ogni stilla vien
di golia; ogni stilla vien riputata il torrente d'ezechiele. = cfr.
, la cassa, i cannoni, il telaro, i subii, l'armadura,
girelle, i licci, la licciatura, il pettine. 2. liccio.
. liccio. gargiolli, 221: il * corpo 'o 'licciatura 'è
anguillara, 6-25: questa calcola e quella il piede offende, / e, mentre
a volo, / corsero i licci e il pettine sonoro. d'annunzio, ii-809
sorridea sempre. e la conocchia e il fuso, / la spola e i licci
bardi, 1-12-32: gli occhi allora verso il palco alzare ardiscono, / mirando di
a un canapo di liccio, / sopra il capo lor scendere un graticcio. monti
un graticcio. monti, xii-2-40: il * licium 'de'latini, da
'de'latini, da cui venne il liccio degl'italiani, è un filo di
maliarde negl'incantamenti amorosi, onde legare il cuore de'giovinetti. = lat.
orizzontali che limitano superiormente o inferiormente il liccio e ne guidano le maglie.
esame liceale. carducci, ii-3-154: il giovine che io vorrei potesse entrare in
. b. croce, ii-6-383: frequentai il corso liceale come alunno esterno delle scuole
preceduti, tutto glorioso d'aver dimenticato il peccato e confutato il destino, le
glorioso d'aver dimenticato il peccato e confutato il destino, le avevan fornito il sistema
confutato il destino, le avevan fornito il sistema d'idee abbastanza indigente e liceale
secondo le favolose tradizioni, avea ucciso il lupo che infestava il territorio di argo,
, avea ucciso il lupo che infestava il territorio di argo, o perché, posto
in fine per la ragione naturale che il lupo teme la luce del giorno,
evitare l'abborrita preposizione 'di'ecco il 'liceista'. de amicis, i-532: certi
a cui s'invidiava i calzoni fini, il piede piccolo e l'abbonamento al teatro
teatro. lucini, 3-200: conosco il sogno biondo e troppo azzurro / di cui
e troppo azzurro / di cui or viene il liceista in traccia.
o anche a un privato); il documento scritto contenente un atto di tal
piante. machiavelli, 1-i-479: ammazzò il figliuolo per avere combattuto sanza licenza,
licenza, ancora ch'egli avesse superato il nimico. b. davanzali, ii-211:
gabelle. gemelli careri, 1-i-104: il giannizzero dimandava un zecchino per la licenza
. maffei, 6-370: leggiadro è il modo con cui, dopo introdotte le
: 'os lusiades', le 'lusiadi', il poema immortale di camoens: un'edizione
che dovevano andare a casa in licenza durante il viaggio del conte e della contessa,
congedati ultimamente tutti 1 domestici, e il suo cameriere particolare inviato in licenza presso
: levatosi da tavola,... il fiero michelagniolo chiese licenzia di tutti di
lasci morire. caro, 6-279: conobbe il magno eroe le messaggere / de la
sua madre. tasso, 11-2: preceda il clero in sacre vesti, e canti
, duci gloriosi e magni, / pietate il vulgo apprenda e n'accompagni. f
. carducci, iii-2-168: torrei prima il gran cane / od un muftì, che
la sua volontade. tansillo, 1-6: il nerva, pur che sodisfaccia ai magni
questa ora là fece fermare. -accompagna il nome proprio di un personaggio storico in
, 1-20: del sopradetto re pipino discese il buono carlo magno suo figliuolo. boccaccio
. boccaccio, vi-107: ov'è il gran consolato e'senatori, / ove quel
canonizzato e alberto magno non aveva ancora il titolo di magno, che l'ebbe di
bandello, 1-2 (i-25): il vincitor del mondo, il magno alessandro
i-25): il vincitor del mondo, il magno alessandro, presa una città ricchissima
ne tarmi onoratamente affaticati e v'avevano il proprio sangue sparso, non volle a
e del più glorioso essercito che abbia visto il sole, de i nostri tempi?
senza gloria sua e utile della città il governo di bologna nel 1339. pascoli,
non vuo'dir parola. / lasciate il corno pendere alla soga: / non
alla soga: / non verrà carlo il magno a questa volta. / dunque,
mal comprendo. cellini, 819: risiede il sacro santo iddio immortale / con la
] nel medesimo monasterio della torre, il quale i padri del monasterio, come magno
tema, / né più de lacrimare il cor se bagni. aretino, vi-235:
e de'malvagi; / diede alle donne il magno matteone, / che titol non
/ de i padri conversanti lungh'esso il fiume sacro. -con riferimento alla natura
i-34: a noi sempre dona tutt'il bene / la magna nostra ma- dr'
generoso (tanimo, lo spirito, il cuore); cortese, gentile (un
dominici, 4-135: questo dì abbiamo il sesto mandato al cielo di penitenzia specchio,
onesti e graziosi e magni. buonarroti il giovane, i-361: d'alti pensieri /
intelligenza, 104: vennev'airone, il grande incantatore: / dipinto v'è
: / dipinto v'è com'ebbe il magno onore, / perché sapea ne'
tal mestieri, / che tratta di troiano il magno ardire, / dove son le
virtù magna. onojri, 11-92: spogliato il minor corpo, or ne hai vestito
, / und'è per questo dolce il mio morire. -conforme alla virtù.
ai saggi accanto / stoiche leggi dettava; il magno esempio, / più che il
il magno esempio, / più che il parlar, le dava forza e vanto.
iv-7: tutti... abbiamo inteso il loro parlare [degli apostoli] nelle
all'uom concede. machiavelli, 1-viii-242: il papa non possea per se /
caterina, vicino a san pietro, e il magno lavoro cominciò. -sostant
cominciò. -sostant. buonarroti il giovane, 9-517: tutto quanto / quel
negromanzia fine. gioberti, 1-iv-109: il cappuccino, il parroco e il missionario non
gioberti, 1-iv-109: il cappuccino, il parroco e il missionario non han nulla
1-iv-109: il cappuccino, il parroco e il missionario non han nulla di appariscente e
mattioli [dioscoride], 230: il magno galeno... con grandissima
luminari magni della pittura, dov'è andato il famoso cartone di lionardo da vinci e
voltaire. -celebre, famoso (il nome). dell'uva, 177
, 177: sia pur magno e famoso il nome caro / e scritto in carte
, iii-5-159: di tutte le novità che il magno romanticismo, scuola di redenzione letteraria
ha nell'insegna, / che, fra il cuoio e la forma, ha nel
e gli dice: -quali intenzioni avrebbe il governo se qui ci fosse un '
noi abbiamo la città magna e ricca, il dominio ampio, molte castella. aretino
vien con la sua magna / padella il cuoco, e fa rider la sposa /
vi guadagna. bandi, 178: il generale... riprese il suo
178: il generale... riprese il suo magno cannocchiale per guardare due cannoni
. carducci, ii-3-384: porterò meco il magno poliziano, la sant'uliva,
/ non campò terra che tenesse il fermo / in tutta quanta quell'isola
? tasso, 14-10: lei come isola il mare intorno chiude; / e lui
della cronologia. -magna grecia: il territorio dell'italia meridionale e della sicilia
compresi tutti gli stabilimenti de'greci lungo il mar tirreno. -filos. disus
quelle che al fine intese platone per il suo magno, e il punto e
intese platone per il suo magno, e il punto e atomo è quello che intese
e atomo è quello che intese per il suo parvo, gemini principii specifici de
ii-57: nel mezzo di tutti è il nobilissimo e magno palazzo nel quale abita
grandissimo e non ha palco, ma il suo spazzo è più alto che l'altra
.. / piene di deità se il dì tramonta / lento e la notte ammanta
notte ammanta i dorsi magni / e il sommo foco l'ombra ne sormonta.
adulto. nappi, xxxviii-262: [il carnevale] l'era pur el bon
. -sviluppato fisicamente, possente (il corpo, le membra, ecc.
el gode, el ciel, che più il disia, / lo rapirà col magno
mamiani, 10-ii-147: la natura è il magno volume in cui ciascuna pagina dee portare
). moretti, ii-636: è il segretario... che taglia sulle bozze
bologna, e questo messono in esecuzione. il popolo di bologna, benché grande e
peccatore, / che del mondo vagheggi il bel sembiante / e con la carne
i poderi, / che, quand'è il tempo più bello e più magno,
bibbiena, 68: non ha voluto [il re] spacciarmi prima che il terzo
[il re] spacciarmi prima che il terzo dì, perché io vedessi le sue
bel castello / fece con la sua sposa il conte allora, / riserbandosi a fame
al casin de'nobili invitato / fu il dey d'algeri a quella magna festa,
l'uccellare. pulci, 8-29: disse il messaggio: -o signor da pontieri,
carta). foscolo, xv-395: il volume primo è quasi compiuto; è
ariosto, 21-56: se la fede e il giuramento, magno / e duro freno
. nomi, 3-13: indi [il sangue] all'arteria corre / che magna
26. dir. magna curia: il supremo organo amministrativo del regno di sicilia
27. premesso a un aggettivo ne rafforza il significato. goldoni, xi-265:
. 28. locuz. fare il magno o del magno: largheggiare,
18-15: bella cosa ch'è 'l fare il largo e 'l magno / di quel
magno / di quel d'altri. buonarroti il giovane, 9-15: lauto il mangiare
buonarroti il giovane, 9-15: lauto il mangiare e 'l bere / attende, e
odorosi fiori. tarchetti, 6-ii-498: il passaggio opposto tracciato nel boschetto di magnolie
bassa forza. pratesi, 1-389: il sole zampillava tra i lauri e le magnolie
. pascoli, 1259: mi sveglia il canto delle capinere / tra le magnolie.
alla bambina che sorvola, / battendo il cerchio, un viale. c. e
gadda, 297: lucide magnolie specchiavano il lume delle prime gemme tremanti nel cielo
delle magnolie, un plenilunio, presso il mare. -il profumo del fiore
fiore. angioletti, 101: anche il vino sapeva di magnolia e di viole
-per simil., a indicare il candore delicato e luminoso della pelle femminile
un caldo pallore di magnolia sotto il velo nero leggerissimo. valeri, 3-76:
azisa, coi suoi fianchi rotondi, il suo petto forte, il colore della sua
rotondi, il suo petto forte, il colore della sua pelle come di una
disposti in più serie e caduchi come il calice, molti stami inseriti sotto l'ovario
si aprono per lungo, d'onde esce il seme ligato ad un lungo cordone ombelicale
magnolino, sm., nella locuz. il piacere, lo spasso del magnolino:
. m. cecchi, 17-72: 'il piacere del magnolino ': si dice
benedetto magnolini, cittadin fiorentino, detto il magnolino, il quale di verno quando
cittadin fiorentino, detto il magnolino, il quale di verno quando pioveva andò in mantello
stordisce. e. cecchi, 2-172: il giardino con un cavallo immobile sotto il
il giardino con un cavallo immobile sotto il signorile magnolio. stuparich, 5-245:
incerata. viani, 13-202: il maestro intanto s'intabarrava, calcava sul
, di operare prodigi, di predire il futuro, di porsi in contatto con l'
assai puote. ariosto, 4-21: il mago vien per far l'estremo incanto.
incanto. tasso, 18-48: mesce il mago fellon zolfi e bitume, / che
potrebbono per sé generare, git- tano il seme d'alcun uomo nel ventre della donna
né col demonio rio / mettere in compromesso il mio valore. giannone, ii-283:
mio valore. giannone, ii-283: il mondo per più secoli ha sofferto prodigiosa
d'annunzio, iv-2-111: spacone, il mago, quel vecchio con la barba
bibbia volgar., viii-51: gridò il re fortemente che fossero introdutti li maghi
. bocchelli, 2-xxiv-323: entrò in babilonia il giorno in cui gli scesi in lizza
parve d'avermi bene inchiodato nella testa il nome di napoleone, esaltato ogni tanto
di napoleone, esaltato ogni tanto come il più grand'uomo che mai nascesse,
lontani dalle belle, e cercavano per il mondo, sfidando maghi, giganti, serpenti
può del mio stato esser presago / il partir de la speme fiacca e frale,
dovete maravigliarvi di queste trasformazioni. buonarroti il giovane, 9-124: sogni, voi
fe'tante meraviglie? pascoli, i-957: il carducci e il d'annunzio sono riusciti
pascoli, i-957: il carducci e il d'annunzio sono riusciti, più o meno
in un altro, e di rappresentare il presente e farci apparire in lontananza il
il presente e farci apparire in lontananza il passato; ma sono maghi essi, e
anima umana. -per antonomasia. il mago, il maghetto: il critico
-per antonomasia. il mago, il maghetto: il critico letterario ugo brilli
antonomasia. il mago, il maghetto: il critico letterario ugo brilli (nella lingua
scolari). carducci, ii-14-271: il maghetto verrà. vogliamo mandarlo per da
pei cieli diafani e tranquilli / discende il mago radiante in volto: / un
suffolto / gli gorgheggia: ben venga il signor brilli. idem, 1-180: se
! ma qual modo? spero che il mio maghetto mi illumini. s
, al lume della luna / viaggia il mago fra i silenti orrori. / ha
sputa in ginocchioni. viani, 13-93: il maestro guardò stupefatto il brilli. -oh
, 13-93: il maestro guardò stupefatto il brilli. -oh, maghetto maghetto, vuoi
in salciccia. carducci, iii-16-114: il dotto propugnatore della magia, abate tartarotti
tra la folla che fece ala, apparve il piccolo mago, condotto per mano dalla
giovane e bella. ma quanto minuscolo il prodigio famoso! 9. dimin
, 10-74: quadranti si rimise in testa il suo tubino, trinciò una riverenza e
trinciò una riverenza e si rincamminò attraverso il cortile col suo passo campagnolo: più
carducci, ii-15-316: c'è anche il maghettaccio [chiarini], il quale
anche il maghettaccio [chiarini], il quale si meraviglia che tutti da bologna ed
suo ardore: / temprar non ponno il foco del dolore, / lasso, né
e maghe. marino, 12-158: il volto gli spruzzò del licor mago. mascardi
gli scudi in tazze e ozioso è il campo. / virtù non ha di mille
/ virtù non ha di mille spade il tuono, / dovè maga bellezza avventa un
aver per questi luoghi ermi veduto / il tesor delle rime illustri e maghe.
6. lusinghevole, ingannevole. buonarroti il giovane, 9-35: de'mali e della
: grande albero dell'america meridionale, il cui legno, che è di un bel
tutti così magoghi e ci va via il mitidio. • 2. strano
un pero, l'accattone gli accennò il contadino che zappettava nel magolato appresso.
sonci le mangone / che ci empiono il contado e tutta pisa, / parte di
coll'interesse di tutti coloro che impiegano il ferro. d'annunzio, ii-853:
so che a fabbrizio bisognava altro che il provedimento ordinario, che non m'arebbe ripieno
-gran quantità, soprabbondanza. buonarroti il giovane, 9-759: un bottin d'oli
. stomaco. -in partic.: il ventriglio degli uccelli. cennini, 1-46
: lasciami dormire, che mi duole il magone e la testa. g. c
quel grosso magone. frateili, 3-251: il giorno in cui si mettono a rivangare
, 1-i-459: ma non sapete che il mondo è bello perché è vario? e
favorito. carducci, iii-3-305: dice il magontino arcivescovo: -a canto / de
scarsità delle precipitazioni atmosferiche, è sotto il livello normale; secca (e è contrario
barca lungo una barena,, scoprirono il corpo d'un annegato che giaceva sul
in giorno di sosta o di magra per il modesto locale, e chiacchierava con la
ostessa. piovene, 7-367: abbiamo il caso strano di una commedia che,
in un anno di magra, è il maggiore successo del teatro di prosa parigino
grassa 'si è chiusa, per sigillarne il bordo e impedire la fuga degli uccelli
: in luogo di corazza portavano avolto il petto e le spalle di molte corde congiunte
assicura essere riusciti pregevoli sopra tutto per il colore. guglielmotti, 505: 'magra
come ti fece dio, non consumaresti tutto il giorno ad incalcinarti la faccia e a
del ponte del diavolo doveva aver luogo il rapporto tra l'aiutante e il «
aver luogo il rapporto tra l'aiutante e il « generale » se il serchio era
aiutante e il « generale » se il serchio era in magra. sbarbaro, 1-275
spire / portando in cuore, come il suo fuggire / non fu mai quieta non
212: menatolo in casa, sendo apparecchiato il desco, cenarono magramente. imperiali,
festeggiata, pensò, se cocco altronde il vivere si procacciava, che anco a lei
: bisognerebbe a simil uomini torli tutto il loro avere e darlo ad un galantuomo,
loro avere e darlo ad un galantuomo, il quale magramente li facesse le spese.
casa] in piazza farnese e facciamo il meglio che si può, che vuol dir
magramente, poiché non possiamo ritrarre il danaio e le nostre borse non ci
mie incessanti fatiche. zena, 1-163: il signor baldassare viveva magramente del suo a
, 253: altri dicono che sanno incantare il mal degli occhi e 'l duolo de'
. burchiello, 32: se ti nuoce il mal della magrana, / fa stillare
regione del magreb, a cui appartengono il libico, il tunisino, l'algerino
magreb, a cui appartengono il libico, il tunisino, l'algerino e il marocchino
, il tunisino, l'algerino e il marocchino. sanudo, iii-942:
). pasolini, 64: il vento, da grado o da trieste /
più puro. idem, 5-111: il casolare degli zii di milio, i faedis
più che spesso, mentre si logora il tempo in queste magrerie, nascono eventi che
magrerie, nascono eventi che, oltre il credere nostro, il desiato fine disturbano.
che, oltre il credere nostro, il desiato fine disturbano. = deriv
perché è magreta, è carestia, riprende il suo risparmio, e il suo lavoro
, riprende il suo risparmio, e il suo lavoro lontano rilavora alla pace.
sostant. sacchetti, 207-8: il marito era magretto e di poco spirito
. indi spia / nella vitrea acqua il piè bianco. piovene, 9-144: senza
di questa più tosto magretta ed accettate il buon animo. algarotti, 1-ix-40: la
colore. bembo, 10-vi-87: erasi il povero signore ridotto di doglia in doglia
fatto temere di febre abituale, renderebbe il mal presente molto considerabile, quando ancora
debiti e da far coprire di terra il mio piccolo corpo, piccolo sempre,
coperta del letto. borgese, 1-159: il generale lambert aveva quarantacinque anni, era
meglio con quella sua magrezza scattante e il viso di sparviero, tutto profilo.
corpo. arrighetto, 218: è il viso il libro e la scrittura dello
arrighetto, 218: è il viso il libro e la scrittura dello stato dentro
in quella figura, in quale fusse il viso fresco e lattoso, sarebbe sozzo soggiugnervi
m'era ben accorto che i disagi e il lavoro la consumavano. d'annunzio,
la fame. spallanzani, 4-iii-421: il considerabile scemamento di peso in cotesti rondoncini
piedi, la magrezza della pelle, il prurito o l'ardore. -in
quella magrezza. moravia, xii-315: il denaro si era fatto, in questa
lucce. crescenzi volgar., 5-1: il pedale si lievi da terra più o
meno. ramusio, i-31: considerò il re che quella non era città che potesse
terreno. g. capponi, 1-i-364: il genio industriale, il genio economico degli
, 1-i-364: il genio industriale, il genio economico degli antichi fiorentini volevano che
. pecchi, 14-32: quando è sorto il sole e la magrezza della terra lavorata
fu a'poveri cagion di fame, costando il grano ducati venti al cantaio.
magra. manfredi, 5-234: quando il fiume è in istato di magrezza,
e la magrezza, / che antivedere il male è gran guadagno, / e
male è gran guadagno, / e il saper contentarsi è gran ricchezza. -ant
loro liberale questi rigittatori a digiuno, il corpo de'quali è in grassezza e l'
gonfiezza, la preziosità dello stile, il francesismo, il barbarismo e la pedanteria
preziosità dello stile, il francesismo, il barbarismo e la pedanteria scientifica erano vizi
. le cruscheggianti ricerche che formano tutto il merito d'un altra classe de'nostri
, thiers, ecc., perché il difetto del tuo lavoro è la magrezza;
coraggio. capuana, 15-69: per il resto è... se un pietoso
, dalla magrezza o dalla pinguedine, il vigore della mia scienza. linati,
non so che di men forte che il dispregio, ma pur ci tende. carcano
per la fatica, le privazioni, il dolore, i dispiaceri). -in partic
., 21-128: venne cefàs e venne il gran vasello / de lo spirito santo
, magri e scalzi, / prendendo il cibo da qualunque ostello. boccaccio, i-215
come chiodi. dossi, 3-12: il maestro da disegno -un piccolino, débole
e come un osso asciutta. buonarroti il giovane, 9-204: quattro dita pelose,
pascoli, 984: solcato d'ombre era il suo volto macro, / e fisso
e fisso l'occhio, e sempre, il passo, uguale. d'annunzio,
sera. egli di lei conosceva soltanto il volto e le mani: ora, le
di quella mano magra, e tra il riverbero e l'impedimento deltombrello 'le vidi
tordo in selve va volando, / passato il tempo de le negre olive. tanara
diventata magra. / altro male non è il suo che d'amore.
a'grassi. gozzano, i-1356: è il trionfo dei magri, perché le persone
-ripetuto con valore intensivo. buonarroti il giovane, 9-542: che lampane di visi
, gli occhi infossati e tristi e il corpo tutto pelle e ossa.
bene anche sotto una giacca, e aveva il magro di chi cammina svelto.
sode e di facile digeribilità (come il nasello, la spigola, ecc.)
libbre del peso del loro corpo, e il vitto quasi totalmente vegetabile e magro ha
b. del bene, 2-30: il formaggio,... se si fa
, mentre, tuttora fresco, ritiene il sugo. agnoletti, lxvi-2-324: abbiate
. e. gadda, 6-44: compravate il prosciutto magro a via panispema.
); limitato allo stretto necessario (il vitto); frugale, sobrio.
, che guazzar ne'conviti e bever il sangue de'poveri. manzoni, pr
magra colazione,... pagò il conto, uscì, e prese a diritta
alloggiarlo nell'ospizio,... fornirgli il vitto magrissimo ch'egli desiderava. bigiaretti
agostino... ha per soggetto il vitto quadragesimale. è questo un convito ideale
quaresima. -giovedì magro di carnevale: il giovedì che segue immediatamente al martedì grasso
: e viva felice. di ferrara, il giovedì magro di carnevale. crusca [
]: * giovedì magro 'dicevasi il primo giovedì di quaresima, il quale è
dicevasi il primo giovedì di quaresima, il quale è grasso in quei luoghi nei
è grasso in quei luoghi nei quali il carnevale è di quattro giorni più lungo
di certi cibi. massaia, ii-13: il pranzo e la cena vengono loro mandati
. de'sommi, 73: perché era il banchetto da grasso e da magro,
. che mi vedevo fumare inesorabilmente sotto il naso arricciato tutti i venerdì che dio
la legislazione ecclesiastica, questi giorni sono il mercoledì delle ceneri e tutti i venerdì
al mondo sole. panciatichi, 46: il cuoco... non faceva delle
c'erano clienti e alfredo metteva in bagno il baccalà perl'indomani, venerdì, giorno
di più di cinque braccia, [il perseo] fu fatto nel primo modo che
e magre colonne. linati, 20-265: il corpo magro dell'isola si perdeva a
che l'addentano,... il mare vi brontola, schiaffeggiando la magra
. alvaro, 8-30: aveva [il tasso] caratteri nitidi, agili, magri
impasto da costruzione, la malta, il calcestruzzo; cfr. anche calcina,
intriso alquanto grassetto fosse più tenace che il magro. baldinucci, 26: '
a. neri, 1-10: quando il tarso è magro, se li dia dieci
m. fiorio, 541: ivi è il terreno magro e povero e vi nasce
gramigna. b. davanzati, ii-527: il buono abeto vuol esser fatto in luogo
montuoso. d. bartoli, 1-2-22: il terreno è malvagio, magro e sabbioso
e desolate spiagge / pasce la pecorella il verde musco. targioni tozzetti, 7-33:
. einaudi, 1-586: per ricreare il bosco, bisogna espellere il coltivatore dalle
per ricreare il bosco, bisogna espellere il coltivatore dalle magrissime terre montagnose da cui
. ovidio volgar., 2-133: il leggiere e soave vento chiamato zefiro dicrolla
, seminato, non avrà forza contro il verno la magra e tenera pianta. domenichi
marzocchio rosso. carducci, iii-18-241: il vento batteva i magri oliveti della collina
magri oliveti della collina e giù basso il mare mugghiava biancastro. d'annunzio,
stesso campo e lo stesso sole che cuoce il terreno calvo calpestato dall'infinito passaggio,
prode. -debole e scarso (il succo nutritivo, la linfa vitale)
della ruggine, viziando in qualche modo il sugo e l'alimento della pianticella,
è cagione che nella spiga si produca il granello magro, ristretto e piccolo. targioni
pàmpini agli alberi, sui pianori perché il sole li ingrossi e maturi l'uva
cavalca, 20-2. 5.: il lavoratore pognamo che, considerando li tempi
, tanto basse di livello quanto è il mare. s. maffei, 7-357:
vorrei che si scavasse non già tutto il letto dell'adige, ma un canale
e profondità che fosse capace di tutto il fiume, quand'egli è povero e
calandra, 6-59: in questi giorni [il po] è magro che fa pietà
si alzerebbe sopra, meno quando ritrova il fiume più grosso, e più quando
14: non è caldo nel cielo / il sol, dov'ogni dì si pago-
povere d'abitatori. carducci, iii-23-460: il secolo che va dal machiavelli al tasso
gloria lirica. viani, 13-288: il rabdomante... conclude che queste terre
misero. jovine, 5-98: il lavoro stesso dello zio filoteo, già
passava ogni giorno qualche ora sotto il palcoscenico dove aveva installato una pic
. piovene, 7-37: la merce diserta il mercato... al mercato nero
mercato... al mercato nero. il governo issa i cartellini dei prezzi legali
in un capo morto spogliato di tutto il solfo, avertendosi che se la miniera
. borgese, 6-93: ho varcato il cenisio, mi sono affacciato sulla cara
abito). vittorini, 9-35: il suo eterno cappotto nero dal magro bavero
luce). govoni, 1171: il magro fuoco per i pasti /..
ogn'altr'è magra. il. esiguo, modesto (un guadagno,
, un patrimonio, lo stipendio, il salario). berni, 67-40
, 1-2-141: quando succeda di riscuotere il semestre della mia magra pensione in brescia
pensione in brescia, mi sarebbe caro che il danaro fosse investito là in tanto refe
voleva rimanere in sul più bello senza il becco di un quattrino. onufrio,
quel suo magro capitaluccio, sentiva stringersi il cuore. pea, 1-392: me
e rubomo costoro; / e perché pure il bottin magro andava, / d'astolfo
magro andava, / d'astolfo anco il cavai vollon con loro. -poco
» venne, con le braccia ciondoloni e il cappello affondato sugli occhi, a dare
non aveva quasi denaro, e aspettava ancora il pagamento della prima rata dell'appalto.
d'annunzio, v-i- 893: il magro patto di londra. marinetti, i-232
settimana passata, e se dura così, il carnevale vorrà esser magro. piovene,
al raziocinio e alla cultura classica, il rifiuto di tutto ciò che è moderno
). cavalca, 20-164: quanto il corpo si ingrassa, tanto l'anima
(ii-229): bene si spera che il nostro signor conte bal- dessar castiglione farà
nievo, 4-109: si mormorava che il cuor peloso di messer acefalo e l'anima
per dir bugia e per tener ignorante il pubblico delle crudeli e feroci verità.
pavese, 10-142: l'uomo solo rivede il ragazzo dal magro / cuore assorto a
con un picciolo lumicino la luce e il calor del sole. aretino, vi-499
guidiccioni, i-83: qui tutti alzano il cor, né cosa adegua, / per
. baretti, ii-242: ti scommetto il tre contr'uno, / lice mia
di stella, xxxiv-612: per te fie il viver mio infimo e macro; /
i regni beati empio costume, / e il viver macro ad altre leggi addisse.
tragedia, piangerne amaramente, e levarsi il magro gusto di serbare per reliquia alcune
c. e. gadda, 6-55: il dottor fumi scosse il capo: un
gadda, 6-55: il dottor fumi scosse il capo: un ultimo sbadiglio: restituì
conceder a chi a questa foggia strapaza il mestiero. manzoni, pr. sp.
», rispose fra cristoforo, rendendo il bicchiere a un servitore. « scuse
sentenza ». papini, x-2-325: il vicario di colui che chiamò omicida anche
è contentato di mendicare magre scuse per il concordato col nazismo. 15. che
registrarli nel vocabolario. monti, iv-278: il vocabolario della crusca riuscì così magro e
tempo). vittorini, 5-78: il più disperato, il più magro, il
vittorini, 5-78: il più disperato, il più magro, il più polemico,
il più disperato, il più magro, il più polemico, il più stravagante,
più magro, il più polemico, il più stravagante, il più contraddittorio, il
più polemico, il più stravagante, il più contraddittorio, il più balzano,
il più stravagante, il più contraddittorio, il più balzano, il più predicatore nel
più contraddittorio, il più balzano, il più predicatore nel deserto e il più man-
balzano, il più predicatore nel deserto e il più man- gialocuste periodo della nostra letteratura
periodo della nostra letteratura, voglio dire il periodo che va dagli ultimi guizzi dell'ottocento
ariosto si dimostra, quasi per tutto il suo corpo poetico, assai digiuno, magro
un sospiretto magherò... [il vedovo] rammenterebbe la bene- dett'anima
parola). caro, 12-iii-154: il signor nipote di v. s.,
dove più gli aggrada, abbandonando crudelmente il corpo dove sta e giace, in preda
, 3-239: trovò dinanzi alla porta il colonnello con cui scambiò il solito magro
alla porta il colonnello con cui scambiò il solito magro saluto. -ant.
. agric. che non è concimato con il sistema della stabbiatura (un terreno,
di magro, con minor paura che il contadino sospettasse del mio imbarazzo finanziario.
scommetto, che michela si girava sotto il lenzuolo. -fare magra figura:
l'ha reso ben magro / tra il sentore dei letti e i discorsi con
strettezze economiche nelle quali era, e il talento capriccioso della giovine moglie, la faceva
, 2-116: oltre gli ultimi giardini, il poggio diventa brullo, la vegetazione si
dalla carne; osservare l'astinenza, il digiuno. -anche: mangiare cibi leggeri
, 3-206: io son risoluto d'inquaresimare il carnovale e fo voto, mediante il
il carnovale e fo voto, mediante il suo deliciosissimo regalo, di non mangiar
grasso. a. cocchi, 4-1-39: il mangiare di magro non fa male alcuno
a manducare di magro e di far il dovere di buon cattolico. pratolini, 2-384
chiesa che comanda la meditazione, e il mangiar di magro. -né grasso
/ tarpea, come tolto le fu il buono / metello, per che poi
cesare. ugurgieri, lxxviii-ii-92: passato il fiume che lava i contenti, / rimase
, 11-459: studia di fare ch'il popolo sia occupato circa le cose necessarie
sputato. costa, lx-181: seguiva il desinare magrolino. faldella, 3-214:
un magrolino, con le scarpe rotte e il vestito logoro. -magròtto.
.. vuol essere più magroletto che il concertativo e populare. -vezzegg.
alberti, 2-106: vedrai a chi sarà il naso rilevato e gobbo,..
. v.]: gli si vede il livore in quel viso magrognolo.
firenze un certo animalone, / che fa il poeta a vanto e 'l dottoracelo.
carne macellata. cassieri, 53: il popolo sovrano aveva perduto il gusto dei
, 53: il popolo sovrano aveva perduto il gusto dei formaggi e prosciutti aborigeni preparati
volte servivano a profumare i guanti. il legno è ricercato dai torniai e dagli
della vescica, e sudorifero si stimava il legno dell'albero, e febbrifuga la
iv-401: 'maràgia '... il femm. è 'maharani '.
portata nella sua lettiga d'oro verso il gange sacro. = voce sanscr
ascetiche, teosofiche. -per antonomasia. il mahatma: mohandas karamchand gandhi (
forma di lotta adottata dagli indiani contro il dominio inglese. specie di non renitenza
a sterminare gli infedeli e a estendere il dominio musulmano su tutto il mondo.
a estendere il dominio musulmano su tutto il mondo. -in partic.:
islam. panzini, iv-394: 'mahdi': il messia dei maomettani, che convertirà tutto
messia dei maomettani, che convertirà tutto il mondo all'islamismo. celebre fra codesti
= deriv. dall'ar. al-mahdi 'il ben guidato, l'ispirato ';
sudanesi, e a estendere su tutto il mondo il dominio delltslam. casati
e a estendere su tutto il mondo il dominio delltslam. casati, 1-168
. -i). stor. che riguarda il mahdismo o ne dipende; seguace o
primo battaglione, prendendo le mosse verso il nord alla notizia della invasione mahdista,
, mantennero la misura di cattività per il governatore, pel medico e pel maggiore.
'l petto. petrarca, 100-8: il sasso, ove a'gran dì pensosa
4-6 (433): del sepellirlo è il modo presto qui in questo giardino,
modo presto qui in questo giardino, il che niuna persona saprà giammai, perciò
cadente umore? metastasio, 1-ii-327: come il ciglio / mai rasciugar potrei? foscolo
a che mai giovano la bellezza, il valore, il sapere, la ricchezza;
giovano la bellezza, il valore, il sapere, la ricchezza; a che la
mai ragiona, / le notti, il tardo guida tor dell'orse / oziando
(248): mai, frate, il diavol ti ci reca! ogni gente
sì come è 'mai', che disse il boccaccio: 'mai frate il diavol ti
disse il boccaccio: 'mai frate il diavol ti ci reca'; che tanto
no ', come che la voce il vaglia. b. davanzali, i-173:
vaglia. b. davanzali, i-173: il reo, niente perduto d'animo,
niente perduto d'animo, scoteva verso il figliuolo le catene, chiedeva vendetta agl'
lontano da modi tali: seguisse mai più il supplizio di cotal mostro. lippi,
'oh mai più '; ed è il latino 'tandem aliquando ', e
dee., 1-1 (73): il cominciò a domandare se egli mai in
): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro una
intensamente, giustamente e santamente ameremo il nostro prossimo, esso starà sempre con noi
termine di paragone, conferendo ai medesimi il valore di superlativi (relativamente a qualsiasi
, 1-1 (69): egli era il piggiore uomo forse che mai nascesse.
a. manetti, 107: avendo [il brunel- leschi] sempre nella mente lo
6-3-3: faceva un romor che mai il maggiore. brusoni, 6-406: continuando
questo mentre a soffiare più che mai rabbioso il vento. parini, iv-28: o
, 128: la volpe, che sentiva il bulicame / salito tra il pelame /
che sentiva il bulicame / salito tra il pelame / del monte più sublime della testa
va peggio. panzini, iii-590: guardo il suo ritratto. ha una faccia da
[s. v.]: dice il popolo: 'tante mai volte; tanto
-nel linguaggio popolare e familiare, conferma il valore intensivo e asseverativo degli agg.
donne le quali dopo d'avere rinnegato il pudore, fanno traffico dell'amore e dell'
signora elvira « cui scoprirono nascosti sotto il materasso tanti e mai quattrini » fu ricoverata
sento, / se 'n vostra gioi il meo cor non riposo. iacopone,
, inf., 5-135: quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto
/ era 'l mio stato, quando il primo strale / fece la piaga ond'io
ché a mostri tali / l'eterna vita il cielo non concede. manzoni, pr
due fonti vive, / mai non potrebbe il pianto / adeguarsi al tuo danno ed
livide fiamme / per la tenèbra tropicale, il dio / huitzilopotli. misasi, 2-54
mai. pascoli, 35: vidi il mio sogno sopra il monte in cima;
, 35: vidi il mio sogno sopra il monte in cima; / era una
caro, 2-3-382: che affanno mortale è il mio, a non aver avuto mai
da voi. redi, 16-vii-259: il primo terzetto non può esser mai mai
questa passeggiata! landolfi, 2-174: sennò il coltello non ce la farebbe in nessun
mai. nievo, 325: oh, il cuore, il cuore! a sentir
, 325: oh, il cuore, il cuore! a sentir l'avvocato ormenta
quistionossi in firenze agli anni passati sopra il 'mai ': sentenziossi che e'
: sentenziossi che e'potesse negare senza il 'non ', sì per l'
vi-2-102: gli antichi nostri, perciocché il nostro 'mai 'corrisponde all unquam '
unquam 'de'latini, volendo esprimere il 'nunquam ', diceano 'mai
potessero fare un buon tutto, ricorse il nostro popolo, per dir anche la
quel * non ', e fare che il 'mai 'avesse la signifi- canza
supplendovi quasi la negativa e facendovela sottontendere il sentimento medesimo, venuto in soccorso.
in soccorso. gigli, 2-146: il solo possesso di questo linguaggio sarebbe mai
mandra pasciuta di vento » che forma il meglio della nostra società. corazzini,
: o anima peccatrice che hai posto il talento in terra, come farai,
orazione per voi come ho fatto per il passato, ché mai mai vi dimentico.
penetrato da quell'amore; aveva tutto il sangue alterato come da un veleno, senza
più, che ne pone in risalto il valore di negazione assoluta e definitiva (
ojetti, 1-51: ad ogni sorso deponeva il bicchiere con un'aria di mai più
-possedere. boiardo, 1-14-47: sparve il palagio, e mai non fo veduto
tempi umidicci contraffacesse messer federigo strozzi, il quale in tutto questo tempo mai mai
maissimo. 11. sm. il mai: l'eternità. savonarola,
. adimari, 4-2-68: scemi dal falso il vero, / dall'eterno 11 caduco
, / dall'eterno 11 caduco, il mai dal sempre. graf, 5-174:
. graf, 5-174: la fine e il fondo io vidi e il sempre e
fine e il fondo io vidi e il sempre e il mai. 12.
fondo io vidi e il sempre e il mai. 12. concorre a formare
diavol mai! 'e simili, sottinteso il resto. 13. locuz.
vidi uno sgoverno come questo. -pagare il giorno di san mai: non pagareaffatto.
... alla banca dei monchi, il giorno di san mai. p.
. v.]: te li darò il giorno di san mai.
-maneggiar me, trescar con meco dovrebbe il cianciumc, e non co i libracci e
meglio tardi che mai (segnatamente a fare il bene, il dovere proprio)
mai (segnatamente a fare il bene, il dovere proprio). carducci,
di u. peruzzi con cui mi accompagna il dono,... perché,
-il poi è fratello del mai, il poi e il mai sono fratelli:
è fratello del mai, il poi e il mai sono fratelli: chi è solito
citolini, 323: ne lo speziale sarà il molino d'acqua e le parti sue
sega, i denti, la cassa, il carro, i morelli, i ruotoli
voce dotta, gr. maia (e il d'annunzio la scelse come titolo del
realtà. panzini, iv-394: il 'velo di maia ': la illusione
maia madre di mercurio, e comprende il 'cancer spinosus 'di olivier.
. e. gadda, 6-143: il senso comune si sbeffava già del racconto,
tempo. 'tra novembre e dicembre è il tempo della maialatura '.
, derivato da specie selvatiche, come il cinghiale, e addomesticato fin dall'antichità;
, la qual cosa fatta, mutano il nome e di verri son detti maiali.
/ ed ora perché s'è morto il maiale. sbarbaro, 4-59: là le
del bottinaio: ne assolvono con entusiasmo il compito i maiali e vi si ingrassano;
che mi vide alla mora -ammazzavano il maiale e le donne eran tutte scappate.
, xi-322: si propalava la notizia che il governo olandese avrebbe ordinato la distruzione di
fenoglio, 1-127: gli guardavano sopratutto il collo... e la nuca,
anno per anno. artusi, 379: il pesce di maiale è quel muscolo bislungo
237: deve saper far di tutto il montanaro, siccome necessità di tutto lo
siccome necessità di tutto lo sprona. il suo lavoro nella montagna è il lavoro
sprona. il suo lavoro nella montagna è il lavoro primitivo, indifferenziato, dell'uomo
-contadino,... oppure conciare il suo maiale -salumaio. piovene, 7-300:
di cipolle, una bistecca di maiale, il formaggio. 3. maiale d'
c. e. gadda, 17-81: il clericalismo simboleggiato da un prete pesantissimo,
sposarle. buzzati, 6-248: « il tuo amato bene? ». « che
. foscolo, ii-428: son io il prode, son io / che feci da
mille beati maiali, dei quali si compone il branco infinito degli sdraiati giù nella melma
lo metterò alla porta: vedrò se avrà il muso di tornarci. pascoli, 1-254
. arbasino, 3-59: « odio il paesaggio! » urla renato prima di buttarsi
ne l'inferno, / voi che cantaste il « ver », brutti maiali!
rigenerando lana dagli stracci / di tutto il mendicume nazionale / e dei cenciosi eserciti
eserciti delle due guerre. -fare il maiale: comportarsi impudicamente, compiere atti
e magari con tutte talino aveva fatto il maiale. -fare la festa al
, dividendo a metà le spese e il profitto. p. petrocchi [s
s. v.]: 'pigliano il maiale a mezzo ': di chi
. maialino. lastri, 1-4-86: il povero contadino... s'industria,
corruzione della virtù, cioè a crescere il tanfo, il maialétto e le galline
virtù, cioè a crescere il tanfo, il maialétto e le galline e, non
'... lo chiamava sempre il cameriere che avevamo, veneto.
si dia loro dentro dell'orzo, il quale beccano volentieri. = etimo
persiane. angiolello, ii-73: il signor sophì aveva fatto mettere una grande
over piazza. gemelli careri, 1-ii-13: il lunedì andai a diporto, vedendo il
il lunedì andai a diporto, vedendo il borgo... vi è un ottimo
ch'io gli dia? -di quella lungo il muro. -confetti, o altro?
ducati 13 per uno a'mori, voi il signor turco pagino « solum » maidini
di ponte ': tavole che formano il giro del vascello e sopra le quali
sopra le tavole del fondo e che formano il principio della rotondità delle coste della nave
alle quali si fa la bordatura e il rivestimento esteriore della nave e dei ponti.
si tratta del plurale maiestatico ma perché il capolista del noi è il me.
ma perché il capolista del noi è il me. bocchelli, 13-628: -noi -diceva
discussione, con la quale si aiuta il discepolo o l'interlocutore a scoprire da sé
concetti; arte professata da socrate, il quale fu perciò detto 'levatrice degl'ingegni'
, 2-i-183: socrate... il proprio ufficio didattico concepiva come una sorta di
ed accidentali, a scorgere da sé il vero: quel vero che, aggiunse platone
due legni appresso, ove s'arbora il trinchetto. dizionario marittimo militare [tommaseo
poppa e di proda s'indentano sopra il giogo, e vanno con la lor
lor codetta sora la tapera in lungo sotto il tavolato. = deriv. da
in forma di scimmia, donde sarebbe venuto il nome ». mainare,
in: rimedio contra i tuoni è il mainar le vele. carducci, iii-3-312
passavanti, 67: appresso li dicea il pensiere: o dopo centomilia anni? e
lascerà per questo la vostra beatitudine che il duca di milano si facci signore d'
no, che io non voglio che tu il creda, disse il santo uomo.
non voglio che tu il creda, disse il santo uomo. g. m.
le pro prietà, sollazzevole il modo di vivere. = comp
màio1, sm. ant. il mese di maggio. anonimo,
la congiunzione / e pace avremo appresso il mese di maio. intelligenza, 2:
fiumicello. daniello, 437: fermossi il poeta di qua dal fiumicello co'piedi,
fra que'mai. caro, 8-420: il divisato erculeo pioppo / tessèro altri in
in vista alla donna / cui lungo il rivo scorse dante tra'freschi mai.
suon grossi e col maio. buonarroti il giovane, 10-926: così gettato ho via
delle quali [maggiaiuole] tiene in mano il maio, scherzo antichissimo,..
e nulla impetra; / insomma perde il tempo. salvini, vii-558: un
un grosso ramo fronzuto d'alloro, il maio, adorno di nastri, di
ascensione fu scoperto che era stato piantato il maio davanti la loro porta.
11-14: tu pur potrai d'amor piantare il maio / nel florido amenissimo pratello /
pur viterbese, e quel dì lasciò il maio. -omaggio di sudditanza.
, al mio parere: / questo è il trilauto ch'io t'arreco e 'l
. 6. locuz. -appiccare il maio a ogni porta: fare il
il maio a ogni porta: fare il cascamorto a ogni donna; essere facile
pulci, 6-19: a ogni casa appiccheremo il maio, / ché come l'asin
fagiuoli, 2-238: per questo appiccare il maio ad ogni uscio, è passato in
ogni uscio, è passato in proverbio il voler inferire d'uno che s'innamora per
andava, come suol dirsi, appiccando il maio a ogni porta; vale a dire
e di là, non aveva ancora trovato il fatto suo. -essere allegro come
le punte, e così i maltelli, il maio, i picchi, le martelline
a dormire, prima di aver trovato il prelibato [gatto] zambor; il
trovato il prelibato [gatto] zambor; il quale, dopo averlo cercato diversi per
°c. bisticci, 1-i-265: il vescovo, per la arsione grande de
sendo restate né taze né nulla, misse il vino in una iscodella di maiolica e
nella gerla. carducci, iii-21-278: il palazzo di alberto conoscenti, sorto su 'l
: alcuni ceppi ardevano sul camino, ma il caldo era mantenuto nella sala da una
maiolica vi si sporgeva dal fianco verso il tirreno. moravia, i-13: la lampada
robbia. d'annunzio, iv-1-66: il cavaliere dàvila, un gentiluomo napoletano che aveva
raccoglitore e conoscitore di maioliche, dava il suo giudizio su ciascun pezzo importante.
del buon sangue manfredo era costui [il capitan fracassa], / onor di quell'
, i-2-79: cresciuto a dismisura in italia il novero delle fornaci, parecchi maiolicai emigrarono
a trapezio, a cui pareva sospeso il piatto maiolicato. prisco, 5-242: guardò
maiolicato sacello dove, chi ne provi il desiderio, può 'lavarsi le mani '
una fuga della condizione dei poveri verso il paradiso delle stanze da bagno maiolicate,
appartamenti coi mobili chiamati allora novecento, il telefono. 3. sm. superficie
e contado, sia loro ancora permesso il poter servirsi delle lane matricine di quarta
città. cattaneo, iii-1-247: il corpo degli studenti è fornito in gran
gran parte da famiglie così povere che sotto il nome di 'maioli 'sono costretti
galanti, 1-ii-126: la maiorca è il grano il più generale nella provincia di
, 1-ii-126: la maiorca è il grano il più generale nella provincia di lecce e
vino di malaga, indi aggiustatele sopra il piatto che dovete servire. sciascia, 8-61
una spanna, acuta, grossa come il braccio, dove sono messi li grani
seminano gli indiani questo suo grano, il quale chiamano maiz. benzoni, 1-66
chiamano maiz. benzoni, 1-66: il grano di queste genti è detto dal vulgo
picciol foro fatto con un piuolo, seminatovi il mahiz, in breve raccogliono quella barba
alimento proprio alli naturali, che è il mais. f. corsini, 2-334
birre, che facevano quegl'indiani, disfacendo il maiz per infusione e per cottura,
: avemmo due specie di mais, cioè il giallo volgare ed il bianco di filadelfia
mais, cioè il giallo volgare ed il bianco di filadelfia. galanti, 1-ii-127:
chiamano * grano d'india ', immagrisce il suolo e ricerca terreno grasso ed umido
: 'maiz': si desidererebbe sapere perché il compilatore del 'bollettino delle notizie agrarie
ché la vera è mais? ecco qua il foglio della prima decade del settembre 1883
località (bene!) montuose è incominciato il raccolto del maiz... veneto
.. veneto... segue dovunque il raccolto del maiz. emilia. danni
provincia di bologna. toscana. bello il maiz di seconda semente. lazio. soddisfacente
di là, si vede proprio che il compilatore nuota in un mar di contentezza
. cantoni, 798: divider il maiz dal frumento facendoli volare entrambi col
col ventilabro, e giovandosi del fatto che il grano, lungo e sottile, si
sottile, si ferma dove cade, laddove il formentone, poco men che rotondo,
con un paletto pestano a due mani il mais in un grosso mortaio di legno.
un grosso mortaio di legno. preparano il mangiare. -farina di granturco.
: dai nostri contadini si mescola molto il mais, non solo col grano, ma
le fave, delle quali particolarmente corregge il sapore amaro che sole averebbero.
/ ch'occhio mortai non può fisare il sole. caro, 8-296: abitatore un
corsini, 15-55: benché fusse maisempre il cavaliero / stato animoso ai gran perigli
, credi, non m'era / il non vederti e dubitar maisempre. soffici,
., 3-3 (291): il valente uomo,... disse:
, 11-86: or dove avete voi il conte carlo? per certo noi vogliamo vedere
; ma in sì gran salto / il grappolo verrebbe giù disfatto. gioberti,
giù disfatto. gioberti, 1-ii-95: il gesuita può egli procacciarsi tutte queste notizie
tutte queste notizie? maisì, purché il superiore glielo permetta. guerrazzi, 10-405
10-405: non vi pare egli caritatevole il vicario? maisì. -con
imparava a scrivere e che gli raccomandava il maestro l'imitazione dell'esemplare, cominciò
per venire ad essa, va sempre dopo il punto fermo, ma dopo l'interrogativo
questo 'dizionario '. è innegabile il fatto che della maiuscola si abusa.
biglietto da visita sul quale era stampato il suo nome seguito da una coda di
sulle ginocchia o in mano un libro; il « werther » o « l'
« l'ortis » e fa sì che il pittore faccia delle lettere maiuscolette nelle pagine
debbe coronar di notte, acciò che il giorno non si arossi nel vedere simili
bella lettera maiuscola, e questo era il proprio carattere romano;... poi
: nell'edizione, citata dagli accademici il costui è stampato coll'iniziale maiuscola,
circolare ove fra gli altri meriti sfoggiava il suo sposalizio con 'donna cecilia zen
porsi la lettera maiuscola: i° dopo il punto fermo. 20 al principio di ogni
nei nomi dei popoli, quando non hanno il sostantivo. 6° quando s'introduce alcuno
a parlare. 70 nelle parole esprimenti il genere o la specie: 'uomo,
fra parentesi. non iniziali maiuscole. il primo verso d'ogni strofe all'infuori.
e in maiuscolo di cui sarà seminato il rimanente di quel libello. saba,
cassiodoro ', benché * cassiodoro 'faccia il muratori, e così insegni tre volte
muratori, e così insegni tre volte il ms. più antico e maiuscolo?
... contiene in gran maiuscolo il salterio tutto co'cantici, d'una parte
/ se forte ha 'l lombo e vigoroso il muscolo, / più del vecchio padron
nostro? de amicis, xii-347: il danno e il malanno eran stati tutti
de amicis, xii-347: il danno e il malanno eran stati tutti dalla parte sua
a far un oltraggio di quei maiuscoli sopra il cuore. panciatichi, 59: udite
. cattaneo, 1-86: chi parla tutto il santo dì e gran parte della notte
bugiaccia maiuscola, che questo sia pure il caso della nostra contrada? che il parlare
pure il caso della nostra contrada? che il parlare delle bocche nostre s'abbia che
fece un error maiuscolo chi pose / il boschetto sì prossimo alla stanza. dossi
corse tanto che alla fine si ruppe il collo. redi, 16-vi-383: quanto al
mia moglie, / che, a dire il vero, praticava sempre / coi pezzi
bresciani, 6-x-275: coteste scempiaggini gittarono il capogiro in tanti cervelli maiuscoli. guerrazzi
boccalini, ii-286: così grande fu il contento che ad apollo diede questo decreto
sicil. mod. maiuto 1 che ha il colore della biancheria mal lavata '
, 94: spinse verso l'occipite il berrettino di makò. = dalla località
, 9-1006: quando esce, celso diventa il capo della mala. piglierà il
il capo della mala. piglierà il posto del gobbo in san frediano.
come le malabariche dolenti, / estinto il dilettissimo consorte, / soglion gittarsi nelle
varii modi. imperocché o si fa con il folio malabatrino o senza esso.
mattioli [dioscoride], 70: spessiscesi il malabatrino con le medesime cose che
nasce ancora in siria malobatro albero, il quale fa le foglie ravolte e di colore
mattioli [dioscoride], 34: il malabatro è foglia... che nasce
. 2. le foglie o il profumo ricavato da questa pianta.
stato condotta la vera mirra, né il stacte, né il malabatro, né similmente
mirra, né il stacte, né il malabatro, né similmente il vero cinna
stacte, né il malabatro, né similmente il vero cinna momo. mattioli
distanza del cammino si svanisce fra via il lor buono odore del malabatro. conti
odore del malabatro. conti, 421: il primo tu de'miei compagni fosti,
compagni fosti, / con cui sovente il lungo dì passai / con generoso vin
vin, cintomi avendo / di siro malobatro il crin lucente. mazza, iii-187:
. miserabile. baruffaldi, 59: il prezzo [del tabacco] alquanto scotta /
uno per uno) persone oneste, il senato (nel suo complesso) consorzio malvagio
. magalotti, 23-20: il loro giudizio, la loro volontà, la
prudenti. a. verri, 2-iv-27: il torto rimanendo sicuramente al malabile calunniatore,
malessere. sassetti, 7-98: il vostro messer francesco,... seguitando
si potrà credere che egli ebbe superato il malabito. = comp. da
malope. l'altra, perché mollifica il ventre, è detta malache. domenichi [
domestiche. l'altra, perché mollifica il corpo, vogliono che si chiami malachi.
l'accostarsi ch'e'fanno: 'ecco il carro della malacarne'. pirandello, 5-538
brancoli, 4-92: mamma tanina, il mio fratello di latte, dopo la
, dopo la sua mammella, aveva il vizio di succhiarsi anche la mia.
vecchio signore... tamburellava nell'attesa il pietrato con la mazza di malacca.
cosa malaccetta ', non è solo il non essere gradita, ma il dimostrarsi
è solo il non essere gradita, ma il dimostrarsi con segni la cattiva accoglienza.
, 1-971: o bella man da intepidire il gelo, /... /
sinonimo, di bonaccia, cui aggiungete il significato del male che produce ai naviganti o
: particolarmente prendesi per l'epilessia o il malcaduco, nelle maniere 'soffrire di
guazzose... lo fanno perire [il bestiame pecorino] di milza o malaccio
cibo). pallavicino, 6-1-255: il nuovo papa, esausto di cibo e
saranno due poli su'quali sarà fondato il mio malacconcio discorso. 4. che
p. segni, 1-109: il generoso cane inesperto malaccortamente s'avventa contro
s'avventa contro al cinghiale. buonarroti il giovane, i-500: il nostro petrarca
. buonarroti il giovane, i-500: il nostro petrarca in questo sonetto poeticamente si
. manni, 1-86: altri dié malaccortamente il cognome de'serpetraccoli a francesco petrarca.
di malaccortezza e di presunzione, ponendo il mio cervello sul gran trono. =
8-12: squarciossi i panni e si percosse il viso, / e sciocca nominossi e
: per cavare dalla tavola di milano il chiodo francese che vi s'era fitto
più stato possibile cavarla fuori. buonarroti il giovane, 9-105: può egli essere /
/ che voi lasciate in tal guisa il palazzo / incustodito? tagliaz-ucchi, 1-ii-6
insidiose arti con le quali cercavano di allucinare il popolo malaccorto. codèmo, 146:
, 4-38: quando pensa al riparo il malaccorto / e vuol chieder mercé,
voi, / malaccorti mortali, / il freddo orror, la spaventevol sorte / è
e i dolori hanno insegnato a compatire il prossimo, e a perdonare anche l'inettitudine
malaccorta voglia: / è tempo ornai che il mio servaggio cesse / e, se
oblungo; alcune specie (come il malachius bipustulatus, verde con elitre giallo
rossicce all'apice, e il malachius spinellus, con atenne dentate
classe prismatica del sistema monoclino; è il prodotto più comune dell'ossidazione atmosferica del
iv-1-139: chiare marine di settembre! il mare, calmo e innocente come un fanciullo
con \ xocxdxiq 'malva ', per il colore. malacìa (malazìa)
malacia 4 languore '; cfr. anche il gr. (juxxaxta con lo
di crostacei, caratterizzata dall'avere il corpo diviso in un numero costante di segmenti
le specie più evolute (come il gambero, l'ara gosta
, l'ara gosta, il granchio e il paguro).
gosta, il granchio e il paguro). tramater [s
un rovescio di pioggia sì grande, che il cura pensò subito alla malacqua.
con l'inganno, l'imbroglio, il furto. — anche sostant.
fraudolenta; appropriazione indebita. -anche: il frutto dell'acquisizione, dell'appropriazione indebita
sono certo, che sanza usare sodisfazione il male acquisto è goduto insino nel quarto
3-90: la madre guardò di nuovo il biglietto rosso e ripigliò: tu sai che
bocchelli, 1-xii-403: colmandola di timore il pensiero del malacquisto, e di quale
malacquisto, e di quale ne sia il frutto, e del castigo, che presto
plinio], 263: fa gomma [il bdellio]: alcuni chiamano brocon,
plinio], 12-9: fa gomma [il bdellio], la quale
atteggiamento rozzo e volgare. buonarroti il giovane, 9-601: le tante sparse fronde
esige talvolta l'espressione dell'amore anche il più verginale. = comp.
dir. civ. consapevolezza che il proprio comportamento è (per natura o
perfetto, immune da vizi (e il comportamento che venga tenuto nonostante tale consapevolezza
si presume in un terzo possessore, basta il possesso pacifico e non interrotto di tre
che moltiplica le liti e rende più difficile il commercio, è un principio di dissoluzione
raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido,
stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido, benché senza di
stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
pellico, 2-138: né avrei difeso il merito letterario della francesca, ma avrei
certo con molta malafede, si fa passare il colonnello per un partigiano assoluto dell'abbandono
talun che opra è di mala fede / il dar l'usata mercanzia per nuova;
documenti della malafede letteraria; si loda il libro all'autore che lo regala, e
gloria della comune origine da calvino, il principio della democrazia congregaziona- lista; ma
menzogna. manzoni, v-3-302: il tuo rifiuto m'ha fatto congetturare che
enuncia le proprie idee, è facile il comprendere esser egli ben lontano dalla mala
mala fede. cattaneo, v-3-320: siccome il sofisma riduce al silenzio senza persuadere e
malafede: con la coscienza di affermare il falso, con la consapevolezza di agire
. tasso, n-iii-792: non merita lode il perdonare a'ladroni, a'micidiali,
ferrari, 90: per fino mirava [il nemico] alla nostra perdita col mezzo
casupole del quartiere di san pietro, il più schiettamente popolare della cittadina, attiravano
regione intorno a malaga in andalusia; il particolare processo di lavorazione impiega mosto
ii-509: a bucciuolo è modo d'annestare il più malagevole, perché bisogna cèrio molto
è cosa malagevole e di grande importanza il reggere un principato con laude. b.
ecclesiastica. foscolo, iii-1-214: trascelgo il principio del libro secondo perché in esso
g. villani, 8-78: il tempo era caldissimo e il fornimento di
, 8-78: il tempo era caldissimo e il fornimento di bere e di mangiare de'
volgar., vii-167: io sono il signore iddio della universa carne: e sarà
nella oscurità di tanta antichità, a ritracciare il vero delle cose da'loro autori.
sono assegnati due obietti: a l'uno il bene sotto questa semplice considerazione, a
questa semplice considerazione, a l'altro il bene arduo, cioè difficile e malagevole
, 14-60: è troppo malagevole impresa il conseguir la perfezione, onde bisogna contentarsi
men perfetti. cattaneo, vi-154: il por confine allo sminuzzamento eccessivo della proprietà
loro affari con segretezza sì grande che il penetrargli fino al midollo è assai più
rischioso (un'impresa). girone il cortese volgar., 69: giron.
par ch'a giunger qui goffredo / oltra il dover indugi; or tu dimandi /
, 3-75: sperava [dejotaro] che il tuo partire d'alessandria fosse malagevole e
gualdo priorato, 3-iii-98: riusciva difficile il soccorso a nemici, convenendo passare per
strade sono malagevoli per condur carri e il paese scarso d'erba e di foraggio
e con destrezza, l'aiuto che il giovane le offriva ne'passi malagevoli di
. c. campana, ii-311: era il sito malagevol molto e i soldati eran
timore tutti inconsideratamente andavano ad incontrarsi dove il nemico era più feroce e l'adito
più malagevole. bellori, i-170: il letto, che sbocca nel mare d'ostia
vero quel che voi dite; ma il fine è così lontano e posto in
né per me era egli un passo il più malagevole o più disperato degli altri
495: al parziale tanto è malagevole il comportare la contraria parte, che s'el
parte, che s'el fratello o il figliuolo o il padre. moniglia, 1-ii-72
s'el fratello o il figliuolo o il padre. moniglia, 1-ii-72: malagevole
tempi calamitosissimi è malagevoli, quando tutto il mondo ancor gemeva sotto la tirannide dell'
darà ad intendere meglio quando si commette il peccato mortale e quando il veniale.
si commette il peccato mortale e quando il veniale. castelvetro, 10-xi-117: le
: e per poco non può intenderlo il medesimo intelletto, ch'intende tutte l'
: ha felicemente recato in toscano [il marchetti] le più aspre e fosche
, 1-ii-98: passiamo a dichiarare tutto il seguente testo, che a tutti così
algarotti, 1-viii-218: tra tutti i poeti il più malagevole a tradurre è forse orazio
, i-147: quel poeta, volendo affrontare il malagevole de'concetti e delle rime,
e malagevole riesce la quistione, rimetterò il giudizio delle mie risoluzioni al tribunale degli
dolorosa materia; ma per compiacervi seguirò il mio parlare. de'fulmini ancora,
malagevole, che per altro non sarebbe, il cadimento del medesimo punto.
morte di uno... non ecciti il dolore in un animo di persona ben
, 75: era ispesso mandato [il frate] a'luoghi dov'era malagevole famiglia
ne rendesse malagevole, poi, chiamato il prete, cominciò a dire li suoi
aurea volgar., 902: mostrandosi il papa malagevole a ciò fare, una
malagevole a ciò fare, una notte il detto papa vidde in sogno che la
, 160: a tal baratta / corre il malagevole / e 'l can di monna
nannini [petrarca], 220: il mio signore è malagevole e superbo. soffici
e superbo. soffici, v-1-80: il dissidio fra lui [rimbaud] e la
non si conviene indegnare, quante volte il battagliero tumulto lo sgrida; imperciò che
.. alcun dubbio esser molta malagevolezza il trarre la nascosa verità di sotto al fabuloso
come fu ed è di grande pericolo il peccato e come è grande malagevolezza a
: è meglio che sia differenza tra il fare e il mantenersi buono...
meglio che sia differenza tra il fare e il mantenersi buono... che il
il mantenersi buono... che il contradirsi, cioè che sia malagevolezza tessere e
sia malagevolezza tessere e che sia agevolezza il mantenersi buono. tasso, 11-iii-
di nari e di gola manda fuori il fiato ed ha tutta la gola enfiata,
, iii-217: se non sarà così presto il ritorno, s. e. incolpi
di far la via di amiens lungo il fiume della somma, non meno per
delle strade paludose, le quali tenendo il più breve cammino gli sarebbe convenuto di
di fare. siri, v-1-310: se il ritirarsi da vigevano non iva prosciolto da
secondo l'ordine della cavalleria dirò, il quale ordine se oscuro e non pulito
, ii-592: non poss'io, giusta il costume d'altri oratori, mettere innanzi
per angosciose e tempestose malagevolezze si compie il corso del porto. seneca volgar.
porto. seneca volgar., 3-15: il nostro savio vince ogni disagio ed ogni
ogni altro male, ma nondimeno egl'il sente bene. giovanni da samminiato [
duca nostro. grazzini, 2-163: il pedagogo si disperava, non gli parendo
perché questi popoli, soliti a vivere sotto il dominio della chiesa, ripugnavano alle innovazioni
ebbero tanto per vera la malagevolezza e il pericolo che si trae addosso chiunque si mette
avete sentita, ve lo dirò. buonarroti il giovane, i-529: né difficultà esterne
padre che al sepolcro voleva andare; il che con grandissima malagevolezza ottenne. pasqualigo,
poiché avrà ricevuto, senza malagevolezza, il freno, si meni alquanti giorni a mano
virtù. boccaccio, iv-13: amore il primo dì di me ebbe interissima possessione;
interissima possessione; e certo sì come il verde legno malagevolissimamente riceve il fuoco,
sì come il verde legno malagevolissimamente riceve il fuoco, ma quello ricevuto più conserva
è dello avvenimento vostro, e drizzare il gonfalone della santissima croce. s.
frugoni, 1-142: malagevolmente si scioglie il nodo che lungamente fu stretto. martello
: senza quella discordia avrebbe potuto compiere il suo disegno molto malagevolmente.
, stentatamente. cavalca, 20-78: il fece abitare più dentro infra l'eremo
malagevolmente con le navi, se non il verno. 2. con scarsa
adriani, 1-ii-103: non lo contendendo il re, che malagevolmente poteva farlo,
malagevolmente poteva farlo, si contentò che il governo si desse ad altri. siri
perdeva d'animo, malagevolmente tuttavia [il re] reggere poteva contra gli estremati
che malagevolmente le cose del mondo a sé il dovrebbono ornai poter trarre, seco stesso
bene ». pasqualigo, 161: il vedermi priva di voi avrà forza di
, non mi essendo rimasto altro conforto che il legger le lettere che quasi ogni giorno
mutabilità nella causa, malagevolmente potrà riferire il candore all'illuminazione dell'etere ambiente.
cristiani tu metti a morire. buonarroti il giovane, i-327: starò pe'cerchi a
, saturno. cantù, 2-522: il frate volle esser dei primi a salire;
volta e malagiatamente, sicché guai se il nemico ci scorgeva. = comp
e male agiati di moneta. buonarroti il giovane, 9-201: se noi siam
in esilio, colà dove in trastevere è il più lontano e 'l più malagiato abitare
ch'elli avevano menata, che non faceva il malagio e la penitenza ch'ella sofferiva
io la sbadata malagrazia di affermare che il d'annunzio abbia torto e con
tanto, penso, se gli hanno conservato il posto. 2. ant.
: ah sì! tu sei proprio il fanciullo più buono e più bello di
poco parlamentare, fu quello che dopo il voto del 18 marzo 1876, pomposamente
che si facevano rosse e si coprivano il viso col grembiule. voltavano le spalle
vescica o, secondo la dilettevole, infornare il malaguida. n. villani, 2-674
. n. villani, 2-674: il dire di una donna che ella alzi
si possa intendere che ella voglia infornare il malaguida. = comp. da
d'annunzio, v-1-937: il malalbèrgo dove si rifugia il ventriloquo di
v-1-937: il malalbèrgo dove si rifugia il ventriloquo di molte frodi fu da loro difeso
, xlv-39: è molto da fuggir ancora il venir in fama di mala lingua,
venir in fama di mala lingua, il qual vezzo è oggi in quasi tutte
al letto fingevano di ammirare per propiziarsi il dottore lunatico e malalingua.
che gli dette a intendere che gli era il meglio fare presente all'imperatore di
editto. forteguerri, 28-14: il tristo si volea far trar le calze,
che scoperta non fu per noi il 'manuale 'd'ambrosoli, quando
sua ineffabile clemenzia, sì ne mandò il figliuolo suo a noi, accioché di tenebria
la speranza della biada altresì si cessò quando il germoglio malamente perìe. gherardi, iii-216
celesti. s. maffei, 10-ii-204: il maggior fonte delle novelle sopra simone e
bello. tommaseo, 3-1-100: fare il simile delle professioni reputate minori e de'
. anonimo, lx-3-287: comprese malamente il paggio questi sensi, onde ne meno
1-83: i francesi... maledicevano il capitan loro perché se era reso così
i poeti seguire a logorar sì malamente il tempo, non dovran poi adirarsi se
nostro colei che così malamente lascia perdere il suo. c. gozzi,
tempo opportuno, si procederà malamente e il giudizio sarà nullo. -inadeguatamente,
. céllini, 2-69 (421): il rattoppare le statue... ell'
, col pavimento di assicelle sconnesse, e il solaio di travi malamente incalcinati. ungaretti
moravia, ix-131: tingevano malamente [il tessuto] di turchino con certi loro cattivi
malapena; difficilmente (e può assumere il valore di pura e semplice negazione).
perché in syo al presente ritrovasi malamente il modo di tanti danari. commedia di
: malamente si può schivare quello che il cielo apparecchia. brusoni, 43:
cielo apparecchia. brusoni, 43: il che veduto dal signore della vailetta,
insofferenza. sanudo, lviii-310: dimandi il papa come sopporta el matrimonio de anglia
. tecchi, 13-31: ricomparve anche il ricordo più lontano, quello del giorno
malamente tormentare. savonarola, iii-352: il signore della vigna malamente li amazzerà e
barbarossa. g. bentivoglio, 4-952: il duca d'umena... era
jury. borgese, 1-251: scoperto il trucco, l'avevo spedito in trincea,
esopo volgar., 4-46: vedendosi il leone in tanta miseria e da sì
che si facesse, / che s'onorasse il ministro del dio, si prendesse il
il ministro del dio, si prendesse il riscatto; / ma non piaceva nel cuore
. adriani, 1-i-302: della qual cosa il pontefice contro al signore e contro al
più malamente / che quando eri presso il camino / e i mietitori incanivano.
diatessaron volgar., 235: messere il mio figliuolo giace in casa paralitico e
, né potendo appena parlare, cominciò il * miserere ', né potette finirlo,
576: noi ti preghiamo che tu rechi il popolo a la vera credenza, ched
m'è venuto in taglio di, mutando il logorator del mio, riallogar certe malandatissime
e fare una piantata novella. ma il carducci gli ama, e però io gli
rimpiazzandoli con piante giovini; e così il vialone serberà la sua vera fisonomia ormai celebrata
celebrata. pirandello, ii-1-672: siccome il proni vive solo e disprezza tutti i
e dopo ancora una risvolta, portò il dottore allo spiazzo: dov'era il cancello
portò il dottore allo spiazzo: dov'era il cancello principale della villa, di legno
, che per qualche malattia ha perduto il colore e ha dato, come si
, nelle vecchie. marrini, 1-178: il menzini nella satira ia usò la voce
in collo. baldini, 15-33: il sannazaro... a quarantatré anni
. b. davanzati, i-171: il re de'garamanti era compagno al rubare
i-444: voi dite, che cosa è il contadino in faccia al mondo? volete
a'benestanti cittadini del cielo. buonarroti il giovane, 10-958: io vo'cercar di
. difetto di albero da costruzione, il vocabolo 'malandrà 'è italiano,
cui esce umor fetido e malvagio. così il d'ayala. noi osserviamo che '
imporrare, e che 'cipolla 'il nocchio, 'cipolloso, cipollato 'e
e 'cipollino 'i marmisti addimandano il marmo a sfoglie. = deriv
in egitto, disse di avere estirpato il malandrinaggio cambiando tutti i malandrini in altrettante
bocchelli, 1-i-181: cogli anni prosperi il malandrinaggio scemava sul fiume e nelle campagne
maliziosamente. aretino, 20-220: il barone... traendo uno di quei
sono le petacchine che ti facevano lucere il pelo? chi te le ha malandrinate?
, birbonata. baldini, i-106: il tema dei discorsi è, tutt'in una
, brigantesco. -alla malandrinesca: secondo il costume proprio dei malandrini. seneca
: sempre lo « sbirrismo » crea il « malandrinismo ». = deriv
, lvii-137: giunse latona, arso il bel labro e il petto / di sete
giunse latona, arso il bel labro e il petto / di sete, co'suoi
! / ha la brina / sopra il capo e 'l focotin testa. becelli,
becelli, 1-56: con lo spiedo il porco malandrino / diede al targon dell'
par vedere capocorsali. goldoni, xii-115: il mestiere è malandrino, / ma noi
/ le zuppettine / di cui è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo
avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo vicino. 4. inclemente
, 9-212: nell'agro romano, mantenendo il tono furbesco, insolente, malandrino della
quel capitol malandrino, / che sopra il sesso mio mena il flagello. pananti,
/ che sopra il sesso mio mena il flagello. pananti, ii-25: così
pananti, ii-25: così le tolse il gusto malandrino / di spionare e fare
gusto malandrino / di spionare e fare il gazzettino. faldella, iii-137: forse avrebbe
pulci, 11-20: io vo'che tutto il paese rubiamo / e che di mascalzon
i casali. stigliani, 1-511: il prattico malandrino... prima svaligia
prattico malandrino... prima svaligia il viandante e poi l'uccide, accioché quello
, accioché quello non accusi affa corte il delitto di lui. c. gozzi,
sp., 26 (456): il governatore di milano... aveva
un promotore di saccheggio e d'omicidio, il famoso lorenzo tramaglino che, nelle mani
, ma doveva tacere. non per nulla il capo dei malandrini regi aveva avvertito,
ii-279): era smarrito in volto il malandrino / e non sa trovar scusa
vaglia, / che far non gli convenga il mal cammino / che lo conduce al
valorosa e brava, / ziffe, il capo recide al malandrino. manzoni, pr
atterrita, e cacciò un urlo; il malandrino la mise per forza nella carrozza.
scaltro. goldoni, ix-926: eccolo il malandrino, ecco lisauro, affé;
malandrino / del tuo cardel, che il miglio ora sparnazza? 4.
. sacchetti, 380: ov'è il conte di fiandra / e la gente
grossolano, volgare (l'atteggiamento, il comportamento); vistoso (l'abito)
cagna, 3-408: aveva modi piuttosto malandri il dottore, un vocione incombente, prepotente
tra due malandri in fiore / deriso era il mio cuore. pasolini, 4-158:
giorni. fogazzaro, 7-162: dato il colpo del suo malanimo, scosse le
, i-1-41: forse piacerà a dio che il malanimo de'nostri avversari rimanga senza effetti
più tarda. coprì però con la dissimulazione il suo mal animo. algarotti, 1-iv-361
. massaia, viii-121: bisognava vincere il loro malanimo con la mansuetudine, con la
: altre proteste e dichiarazioni aggiunse esso il conte per tre volte in giorni diversi
parola contro la bolla; e se il cappello avesse riferito altro, averlo fatto
: non cangerà mai... il malanimo, il chiuso rancore di stia moglie
mai... il malanimo, il chiuso rancore di stia moglie, contro
, 3-ii-26: in questi giorni, schivava il più possibile gli incontri con melchiorre,
, 5-i-399: sostengono i corsi di malanimo il governo de'genoesi. pananti, iii-234
di sì mal animo, e pagano il tributo con sì grand'ira i ber-
malanimo, deliberò esperimentar le forze ed il valor delli due signori. birago, 82
villano. gelli, 7-331: oh malannaggia il diavolo! piccolomini, xxv-2-14: malann'
tirate, canaglia maledetta; / che malannaggia il temerario istinto, / perugini, ch'
ballare. malannaggia la furia! maledetto il mestiere. cantù, 159: malannaggia
in lui. capuana, 14-196: brancicava il foglio, così pensando, quasi le
i-100: -malannaggia l'anima tua! -urlò il barone dando di piglio ad uno stivale
. petruccelli della gattina, 2-295: il capitano lasciò andare un malannaggia.
un solenne sciocco colui che propose di far il castello altafronte sull'arno, perché i
, i-146: di tanto in tanto il tifo, il colera, la malannata,
di tanto in tanto il tifo, il colera, la malannata, la burrasca,
. pulci, 2-22: all'oste rimarrà il malanno; / mangian pur molto ben
scongiurare spiriti, / ch'e'non sarò il malanno. loredano, 5-26: il
il malanno. loredano, 5-26: il non aver concesso a questo vecchio /
sempre t'è a cuore di predire il male. muratori, 14-123: crescono
mi fanno / convien ch'io chini il capo e me le succi. manzoni,
una bella prodezza! per cavarmi di bocca il mio malanno, il vostro malanno,
cavarmi di bocca il mio malanno, il vostro malanno, ciò ch'io vi nascondevo
di remi e vogare, perché si fuggisse il malanno, / sempre cenpando col capo
fagiuoli, 1-5-399: ora sono su il pagar la tassa a il sale,
ora sono su il pagar la tassa a il sale, la 'mposta, la testa
sale, la 'mposta, la testa, il macinato, il malanno, ecc.
'mposta, la testa, il macinato, il malanno, ecc. -con valore