caricarlo o qualunque altra malaugurata accidentalità, il fatto si è che il suo impareggiabile
accidentalità, il fatto si è che il suo impareggiabile oriolo col cuculo...
del terreno. ma sarà ormai difficile dare il bando a questi vocaboli. savarese,
di aver quel riposo di dire: il mondo ci è, perché è stato fatto
idem, 502: manifestissima cosa è che il moto della nave, sì come non
son troppo noti. onde accidentato dicesi il paralitico, anche non per effetto di
2-296: e morì sulle labbra accidentato / il genio di quel birro illuminato. pirandello
ii-181: mi stupì anche di vedere che il suo braccio accidentato non era come al
tutti come i visi di quelli che hanno il mal caduco, o i visi degli
immensità di rovine. bontempelli, 5-124: il terreno del boschetto era assai accidentato:
valle. fracchia, 837: il sentiero era ineguale e accidentato, perché correva
ineguale e accidentato, perché correva lungo il promontorio su e giù per gli scogli e
su e giù per gli scogli e rasente il mare. pancrazi, 1-105: i
per la costa fanno duro e accidentato il sentiero. calvino, 1-358: oltrepassato
mente non essere per terra più sicuro il suo cammino, e in quello similmente
): la donna... lietamente il ricevette e seco al fuoco famigliarmente il
il ricevette e seco al fuoco famigliarmente il fe'sedere e dell'accidente che quivi
dell'accidente che quivi condotto l'avea il domandò. idem, dee., 5-1
, 5-1 (17): erasi il matrimonio per diversi accidenti più volte frastornato.
, 171: un, ch'ebbe nome il cavalier cortese, / si dipartì per
/ dal re artùe e di tutto il paese. machiavelli, 380: il primo
tutto il paese. machiavelli, 380: il primo [libro] narrerà brevemente tutti
lasciare milano e andare altrove a stampare il resto della mia opera. idem, ii-116
della festa. foscolo, ii-2-194: trovai il diritto civile in tutti i popoli,
leopardi, 13-33: ecco è fuggito / il dì festivo, ed al festivo il
il dì festivo, ed al festivo il giorno / volgar succede, e se ne
volgar succede, e se ne porta il tempo / ogni umano accidente. idem,
la nostra amicizia. sinisgalli, 6-97: il sogno, per il fatto stesso che
, 6-97: il sogno, per il fatto stesso che può essere interrotto da un
li accidenti inopinati, i quali, il più delle volte, sogliono tanto più
aspettati... inopinato accidente fu il figliuolo di creso, re di lidia
da questo inopinato accidente, e veggendo il re mosso per venire a'loro danni,
convertono inaspettatamente in fortune, come fu il caso mio rispetto all'accidente avvenutomi un
, a causa d'un accidente, il più serio che gli fosse ancor capitato.
subitamente un fiero accidente la soprapprese, il quale fu tale e di tanta forza,
ancora alcuna spezie di malattia, come il deliquio, l'epilessia, apoplessia,
in veleno, e gli fece cascare il pan di bocca per un accidente toccato ad
ha voluto. de roberto, 221: il giorno che arrivò la notizia della pace
, senza sapere che là c'è il macello, c'è da morire d'un
imprecazione. d'azeglio, 1-197: il postiglione... aveva già ricevuto i
di più. panzini, ii-208: il mio ospite non replicò, ma mi
accidente. idem, ii-645: dopo il dolce [ci voleva] il caffè amaro
: dopo il dolce [ci voleva] il caffè amaro per mandar via il dolce
] il caffè amaro per mandar via il dolce del dolce, dopo il caffè amaro
via il dolce del dolce, dopo il caffè amaro, un accidente che ti
quell'accidente di pal- mirina ballava già il trescone. palazzeschi, 3-244: eliseo,
la testa con questi accidenti, è il nostro destino, sono questi che ce
di essenza, di sostanza); il contingente. ristoro, vii-11-4 (237
3-270: che vedi tu cogli occhi? il bianco e 'l nero, il giallo
occhi? il bianco e 'l nero, il giallo e 'l verde, i colori
giallo e 'l verde, i colori. il colore non è la cosa, ma è
un panno bianco: quella bianchezza non è il panno, ma è accidente; ch'
è sustanzia. leonardo, 1-61: il moto è un accidente nato da inequalità
galileo, 311: vien creduto essere [il caldo] un vero accidente affezione e
riscaldarci. tassoni, i-99: cagionando il calore tutti gli effetti mirabili, che
la filosofia, la quale non ammette il passaggio degli accidenti da un soggetto all'
all'altro. al secondo pare che ripugni il non potersi intendere con quale energia possa
c. dati, i-387: cominciò il filosofo con sillogismi, distinzioni e termini loi-
che niente conchiudevano, s'avvede che il buon uomo non l'aveva giammai veduta,
e accidenti; se io provo che il contagio non può esser né l'uno
un corpo all'altro; ché questo è il loro achilie, questo il pretesto per
questo è il loro achilie, questo il pretesto per far tante prescrizioni senza costrutto.
proposito un accidente del lume, perché il sacerdote inclinandosi ombreggia la testa del chierico
specie, nel mistero eucaristico, ossia il colore, la figura, il sapore,
ossia il colore, la figura, il sapore, il peso del pane e
colore, la figura, il sapore, il peso del pane e del vino,
par., 1-133]: sì come il fuoco che discende dalla nuvola, cala
grazia. crescenzi volgar., 3-8: il campo non diventa fruttifero però, se
dabbene, che amavano la giustizia ed odiavano il sangue. 13. acer,
, diffuso nella scolastica per tradurre il gr. oup. 3e3yjxó <;;
nuove e a quei buffoni che vogliono il risorgimento del teatro italiano! dossi,
piglia in giro. idem, 4-151: il più delle volte non soltanto non si
negligenza, indolenza, trascuratezza nel fare il bene: uno dei sette peccati capitali
263: in questo girone si purga il vizio dell'accidia, la quale non
, però ch'ella fa macchia sovra il ferro, e divoralo. così fa l'
nascer da diabolica instigazione, perché naturalmente il demonio ha potestà sopra tutta la nostra
cagione de la perdizion del tempo, il qual è la più cara e la più
d'aprile, caldo e umido. il sole appariva e spariva tra i nuvoli fioccosi
teneva roma. pirandello, 6-142: il marchio degli arabi era rimasto indelebile negli animi
una specie di male, l'accidia e il tedio, lavoravano come tarli interni.
generalmente valide. gioberti, 1-ii-524: il promotore della fede... suol esser
titolo onorifico, conferito a sovrani durante il medioevo. muratori, 7-ii-179: hanno
nostri dì, che in que'denari entrasse il nome de gl'im- peradori per esser
e un pappagallo, i quali avevano il dono della parola e parlavano come due
, o anco la propria; onde il motto proverbiale: avvocato in causa propria;
per celia avvocatessa. baldini, 4-44: il palazzo di giustizia è pieno di avvocatesse
con la toga e la borsa sotto il braccio. idem, 4-176: non è
torino! per farvi tale, basta il consiglio d'ogni goffo pre- toccolo,
, 1-27: quello che mi spaventava era il vedere certi avvoca toni di grido arrovellarsi
avvocatura, sf. professione di avvocato; il complesso degli avvocati di un luogo,
organo a cui spetta la rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza in giudizio delle
dobbiamo fuggire, e tutte cose che peggiorano il nostro vizio. imbriani, 2-71:
, circonda. salvini, 34-132: il fier coi pugni aspro polluce, / avvolgente
, i-350: dopo averlo cibato [il cardello], prenderete uno stecco,
con quella bagnata in acqua gli laverete il becco. arici, 21: la precisa
in perpetuo movimento, tirando e avvolgendo il filato. -figur. petrarca
avvolge. d'annunzio, iv-1-88: tutto il cielo risfavillava di stelle che certe
iii-310: senza dir parola, perché il vento 1'avvolgeva in pieno, sospinse
vento 1'avvolgeva in pieno, sospinse il marito al di fuori e richiuse precipitosamente
, 9-290: con amore l'acqua tocca il corpo di lei, lo avvolge e
sue fiamme abbaglianti. govoni, 2-10: il nembo aggredì carri colmi e buoi /
dall'affannoso amante! cattaneo, i-1-32: il secolo di schiller più non intendeva e
controversie, anzi le avvolgeva tutte sotto il nome di pregiudizi e di traviamenti.
l'ombra / che muterà in tristezza il tuo coraggio. e. cecchi, 6-51
, 238: dall'ampio vel dell'acque il foco occulto / leva il bollor,
dell'acque il foco occulto / leva il bollor, che in nebbie e fumi avvolge
6i- 115: perché di vostra etate il verno imbianchi / il crin, che
perché di vostra etate il verno imbianchi / il crin, che spesso i più ritrosi
iv-2-985: spesso l'ingenua frode avvolge il credulo. 8. rifl. girare
avvolge, e orribilmente / ne squarcia il tronco, e di radice schianta.
... / tal su quell'alma il cumulo / delle memorie scese. nievo
freddo mattin da'tuoi sparsi casali / il fumo che ascende e s'avvolge / bigio
avvolve. monti, 170: sovra il mar tremolante altri si getta, / e
i fianchi. giusti, i-125: dispregiando il giudizio degli uomini... si
di lana bruna in cui s'avvolge il sonno dei combattenti. nella trincea.
: bisognava nascondersi ancor meglio, esaltare il proprio io, avvolgersi in un'atmosfera di
avvolse nella coperta militare e attese che il sonno venisse a chiudere la sua giornata.
, 5-3 (33): tutto il dì, ora aspettando e ora andando,
così s'avvolse, / ch'aiutando il silenzio e l'aria nera, /
di parole (nel discorrere, neiresprimere il proprio pensiero). tasso,
bandello, 1-2 (i-31): il fanciullo, facendo tali suoi movimenti vezzosi
d'acciaio avvolgibili che, se alzi il pollice, scattono e s'arrotolano.
scosse, / ch'ambi in un tempo il suol presser col fianco. redi,
, 421: brilla nei tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d'un orlo tenero
avvolgimenti dell'agrumeto. 3. il percorrere un cammino tortuoso, una strada
cammino tortuoso, una strada intricata; il muoversi con difficoltà tra una folla di
cittadini sono tutti atti fittizi. buonarroti il giovane, 9-517: ond'egli è
cui / tanto li loda e li condanna il mondo, / è meno assai di
cioè cotale tenebrosità ed avvolgimento, come se il mondo si aggirasse intorno intorno.
firenzuola, 433: né posso tacere il giudicio di martino spinosa nella romana ruota
nella romana ruota dei primi avolgitori; il quale... dandomi, contro ad
2. tecn. operaio addetto ad avvolgere il filo in bobine; nei grandi magazzini
!... andrebbe ad essi il visitatore, avvolontato di vedere il bel quadro
essi il visitatore, avvolontato di vedere il bel quadro e la bella statua custoditi
potuto avvoltarmi per venezia e cercarvelo [il libro]. = intensivo di avvolgere
avvoltatura, sf. ant. avvolgimento; il legame col quale si avvolge un oggetto
f. buonarroti, 2-27: il salmasio sopra trebellio, nella vita di
, nella vita di gallieno vuole che il nome compacum, o compagum, venga
foglia dà nel nero, avvolticchiata come il thè verde, bagnata e distesa, e
ne le guance accolta, / spande il confuso crin ricca procella. parini, giorno
spuma avolto. alamanni, 7-i-28: lascia il vermiglio, e 'n brune spoglie avvolta
... / viene gridando: il bell'adon è morto. tasso, 6-59
spoglie avvolta / de la sua genitrice il fato reo. idem, 19-30: ogni
in fasce. idem, 6-70: mira il selvaggio dio non lunge molto,
, avvolto con cura in una stoffa, il guidone di comando. silone, 5-154
di comando. silone, 5-154: il caldo cominciava a farsi sentire. la
, né delle putrì e lente / ore il danno misura e il flutto ascolta.
lente / ore il danno misura e il flutto ascolta. cattaneo, i-1-240: fra
amore. idem, iv2- 295: il sindaco e i consiglieri e i gendarmi,
una saetta. montale, 2-98: il ghirigoro d'aste avvolte /...
di 3 m di apertura d'ali, il collo nudo in gran parte e di
grande avoltore col becco unco, guastandoli il fegato immortale e l'interiora fecunde di pene
natura. arrighetto, 220: il divoratore avoltoio e il nero corbo..
220: il divoratore avoltoio e il nero corbo... alla 'ngor-
nello odorato siamo avanzati dallo avoltoio, il quale, secondo i savi, sente il
il quale, secondo i savi, sente il fiato del cadavero centinaia di miglia da
fegato pasce / questo avoltore e tutto il giorno prande. landino [plinio],
/ paschin rabbiose, e gli avoltori il core. domenichi [plinio],
ti farò dono. / io sterparogli il core; io darò in pasto / le
g. c. croce, 74: il nibbio e l'avoltore vanno sempre dietro
coronati avvoltoi. carducci, 233: come il turpe avvoltoio ripara, / franto tali
prepara / pur gli artigli la fame ed il voi. d'annunzio, ii-775:
esercitar le giunture e, nel sentire il soffio, di subito si gettano giù,
mai batter tali! fanzini, iii-259: il cuore gli tremava come a un passerotto
come a un passerotto che vede arrivare il grosso avvoltoio. deledda, ii-17: ricordò
di una mummia. sinisgalli, 8-30: il bambino diceva buongiorno agli uccelli. buon
lui si fa più crudo / sentire il duol de le ferite, ed anco /
, ed anco / roso gli è il petto e lacerato il core / da gli
roso gli è il petto e lacerato il core / da gli interni avoltoi,
: l'avvoltoio, o fratello, il cuor mi lania / con piaghe eterne e
libro di messa e la misi fra il letto ed il pagliericcio. d'annunzio,
e la misi fra il letto ed il pagliericcio. d'annunzio, iv-2-283: mise
una giacca, uno scialle, avvoltola tutto il bambino nella mantella che era del padre
si rivolge agitandosi sopra un suolo. il serpe s'avvolge alla pianta; il
il serpe s'avvolge alla pianta; il cane s'avvoltola per le terre. collodi
stranamente avvoltolati. negri, 2-889: il codino di topo dei capelli incolori avvoltolato
dioscoride], ii-54: di questo [il sicomoro] scrivendo avicenna lo chiama azadaracht
amazzano gli animali, e così parimente il suo legno. = dal persiano
pascoli, 916: tu lo vedesti il buon messia passare / sotto gli olivi,
di interesse sia pubblico sia privato; il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per
2-821: tutti rispettano e obbediscono per tradizione il capo di casa, ch'è anche
capo di casa, ch'è anche il capo dell'azienda. soffici, ii-
, 7-242: nella sede dell'azienda agricola il caldo della stufa accesa...
ogni spesa. calvino, 1-210: il titolare del l'azienda.
... mi dovete pagare il fìtto della panca. g. bassani,
panca. g. bassani, 1-239: il disgra ziato, un oscuro
cosi spiccata individualità, da rendere necessario il sottrarli all'azione degli organi normali.
azienda di s. a. s. il farlo [il danaro] pagare in livorno
. a. s. il farlo [il danaro] pagare in livorno dal poltri
facienda 4 cose da farsi', attraverso il senso di 4 occupazione poi 4 beni
balzò in piedi, afferrò con una mano il polso di sua moglie, con l'
di sua moglie, con l'altra il quadernetto aziendale, e si avviò.
, svoltasi nel periodo di trapasso fra il pleistocene e l'olocene nel versante settentrionale
sm. astron. angolo compreso tra il piano meridiano di un luogo d'osservazione
meridiano di un luogo d'osservazione e il circolo verticale che passa per l'astro
rappresentano i circoli verticali passando tutti per il punto verticale della tavola. galileo,
, cioè moto locale e moto azionale. il moto locale è quando l'animale si
si muove da luogo a luogo, e il moto azionale è il moto che fa
luogo, e il moto azionale è il moto che fa l'animale in se medesimo
. pratolini, 2-47: aziona il mantice; il ferro si arroventa fino
pratolini, 2-47: aziona il mantice; il ferro si arroventa fino a diventare malleabile
. e. gadda, 3-253: oggi il filo elicoidale, azionato da motori elettrici
di buone operazioni. leopardi, i-1435: il moto e l'attività è ciò che
e l'attività è ciò che distingue il vivo dal morto: e la vita
: in mio fratello, organismo equilibrato, il pensiero s'accompagnava sempre all'opera;
s'accompagnava sempre all'opera; in me il pensiero predominava ma senza distruggere le mie
gobetti, 1-40: la libertà economica fu il perno educativo su cui egli impostò la
una soddisfazione intera. cassola, 2-207: il nostro, dicevano, è il partito
: il nostro, dicevano, è il partito della classe operaia; ma l'operaismo
uomini di pensiero e d'azione dànno il nome a una quantità di strade.
est'azone. leone ebreo, 21: il fine de l'uomo consiste ne l'
chiamar giusta, morale, bona, o il contrario, non basta né platone,
miglior parte degli uomini... il più degno oggetto che questi possano proporre
in odori. giusti, i-315: il vario racconto di tante cose magnifiche,
di quel che sia veramente la realtà e il dovere. ojetti, 127: l'
un'azione. pavese, i-204: il pensiero che mi veniva fatta una mala azione
si possa. galileo, 3-2-85: il poter voi dire iuridicamente, che l'azione
resta ora che diciamo in che modo il collegio debbe procedere nel trattare l'azioni
? c. dati, 4-126: il chiamare commedie in genere tutte le azioni
. gravina, 1- 13: il di cui ragionamento era assai bene acconcio e
di chiedere per via legale e processuale il riconoscimento di un proprio diritto, che
di te. -nell'uso comune, il mezzo al quale si ricorre per ottenere
mezzo al quale si ricorre per ottenere il riconoscimento di un diritto violato; causa
riconviene della medesima, altramente si confonderebbe il libello e i patti. galileo, 1-1-222
senso giuridico-forense la parola azione denota sia il diritto che ad uno compete di ripetere
san donato, la sua ragione sopra il podere di cianfo. -ant.
delle parti eguali in cui è diviso il capitale di una società per azioni; il
il capitale di una società per azioni; il titolo che la rappresenta, e conferisce
2-383: le azioni cadrebbero in discredito; il capitalista inglese troverebbe d'aver collocato
capitalista inglese troverebbe d'aver collocato il suo capitale a po vero
in una impresa: e quindi anche il titolo autentico che la esprime.
è, in parte maggiore o minore, il frutto della speculazione sul vizio e
cec chi, 6-44: il proprietario d'una o mille azioni od obbli
-azione di capitale: quella che rappresenta il corrispettivo dei versamenti eseguiti dal socio.
. -azione industriale: che rappresenta il corrispettivo di una prestazione d'opera,
azionisti. einaudi, 1-272: poiché il mercato è restio ad assorbire azioni ordinarie
presso i singoli percipienti... il problema si pone per i duecentosettanta milioni
che non potevano effettuarsi se non attraverso il meccanismo economico delle società per azioni.
tattica, intesa a trarre in inganno il nemico, fingendo di attaccare un punto
partito d'azione: nome dato verso il 1860 al movimento di ispirazione mazziniana,
di ispirazione mazziniana, che intendeva riprendere il piano di liberazione d'italia, ma
e insurrezionale. carducci, iii-19-241: il distacco allargavasi,... e diè
. -appellativo che assunse nel 1942 il movimento, allora clandestino, di opposizione
1-255: era chiaro per lui che il partito d'azióne era il migliore dei partiti
per lui che il partito d'azióne era il migliore dei partiti e che passata la
di atleti. -nella scherma è il modo di maneggiare tarma, per ottenere
uno fa nel tempo stesso di parare il colpo dell'avversario. d'annunzio, iv-
d'oltr'alpe. noi ci avevamo il caratano, ora poco usato nel senso primitivo
anonime e talora quelle in accomandita, il cui capitale vien diviso in tante porzioni
corpo morale autonomo che accresce ogni anno il capitale, aggiungendovi i lucri. panzini
lucri. panzini, 11-479: quando il senatore disse che il re del belgio
, 11-479: quando il senatore disse che il re del belgio aveva operato come un
un centesimo di dividendo agli azionisti, il marchese don ippolito non ammirò la bellezza
. azocom- posto aromatico, ottenuto riducendo il nitroben- zolo con ferro in soluzione alcalina
respirazione. allo stato libero costituisce il 75, 5 % dell'aria atmo
atmo sferica in peso e il 78, 06 % in volume; allo
proteine: l'organismo umano ne contiene il 2 %). a temperatura
.. seguita dal titolo indicante il contenuto percentuale di azoto organico.
alte cadute idroelettriche. -ciclo delvazoto: il complesso di trasformazioni attraverso alle quali passa
d'azza essendo armato. buonarroti il giovane, 9-70: e mazze, e
cui squadri / là, nel verno, il pino e il cerro. idem
là, nel verno, il pino e il cerro. idem, 1011:
puoi, che sia ben fazionato [il cane], /... /
. marino, 281: fu tigrino il primiero / che nel fianco sinistro il dente
tigrino il primiero / che nel fianco sinistro il dente infisse. / orecchione il secondo
sinistro il dente infisse. / orecchione il secondo / m'azzannò ne l'orecchio.
terrestre aiuola. deledda, ii-553: il suo orgoglio allora si muoveva in mezzo
incatenato; ruggiva, cercava di azzannare il dolore; a volte vinceva. viani
19-397: l° percuoteva con un bastone che il bestione azzannava e leccava. tozzi,
azzannassero. sbarbaro, 4-62: ti togli il cappello e il cane lo azzanna.
4-62: ti togli il cappello e il cane lo azzanna. comisso, 14-95-:
azzannato e divorato. calvino, 1-234: il cane, sganciato dalla catena partì a
dalla catena partì a grandi zig-zag per il pietreto, azzannando l'aria di latrati
annunzio, ii-700: e vede palpitare il vasto corpo / azzannato dai cani e
effetto di un colpo di zanna; il segno che rimane sulla pelle nel punto
. crudeli, 2-155: non azzardare il tuo credito ad una sola prova.
cosa. rajberti, 2-65: né sarebbe il caso di azzardare su di un pezzetto
azzardare su di un pezzetto di carta il mio nome sconosciuto negli elenchi della facoltà
la risposta. bocchelli, i-369: il caso è d'importanza, è scabroso
, è scabroso; se posso azzardare il mio infimo parere, è caso di
e s'azzardava a camminare, lungo il muro, fino alla casa del fabbro
bar etti, ii-37: e perdo il tempo a combattere le vostre asserzioni
. magalotti, ii-154: è dunque il guarir la quartana e simili febbri effetto
i-106: giacché in questo loco / per il più grande effetto dell'azzardo / ritrovati
ditemi un poco: / -rende bene il mestier? leopardi, ii-1180: l'azzardo
dicono i francesi quello dove ha forza il solo caso, o fortuna, né per
alla cieca. vallisneri, ii-245: il modo primo di medicare è mero empirico
azzardo. rajberti, 2-157: può darsi il caso che per istinto o senso comune
persona: audace, temerario; che ama il rischio. tommaseo-rigatini, 3023:
, arrischiato, cioè che non teme il pericolo a cui si pone. soffici,
ingegnoso dette ai franchi e azzardosi marini il dono dell'avventura. =
or altra paglia imbecco, / nauseando il troppo usato pasto, / a te,
bartolini, 12-136: 11 fiore reclina il capo, / la foglia si dissecca,
bottari, 5-38: in fine vedrete che il giudizio fra miche- langiolo e i suoi
ed una verità incontrastabile; questa volta il proverbio riferito, al vedere, l'
quanto abbia inventato. bartolini, il-no: il candidato rispose: « sono sei »
: « vuoi scommettere che io indovino il tuo nome? » disse la donna.
azzecchi non ne vale la pena, perché il mio vero nome lo conosco anch'io
, fortunato. casaregi, 1-136: il che meglio non si può azzeccare che
che in lucca, dove è formato il processo e ferve il civile cimento.
, dove è formato il processo e ferve il civile cimento. targioni tozzetti, 1-26
targioni tozzetti, 1-26: bisogna azzeccare il tempo opportuno per farle [le semente
i ferri, / quanti con sé porta il bottaio...: / l'
. cecchi, 6-14: la polemica contro il grattacielo fa parte essenziale della critica a
si chiama azzardo. l'albero, il quale produce questi, ho veduto io
soderini, iii-324: l'azzeruolo rappresenta il garbo di fazione, buccia, foglia,
sanza fede. sacchetti, 82-53: il bevitore del signore non si poteva azzicare
azzima che in formentato, nondimeno peccherebbe il greco se sacrificasse in azzima, però
e squisitezza / per le nefande nozze il figlio azzima. bacchétti, 2-272:
dintorno a'suoi vestiri, e lisciossi il volto. fatti di cesare,
sempre per lor consiglierò lo specchio e il pettine, e il vento è loro capitai
consiglierò lo specchio e il pettine, e il vento è loro capitai nemico, sconciatore
troppo larghe [regole] disfa- rebbono il verso, e le soverchio strette la prosa
, 1-75: gli ebrei durante tutto il tratto della pasqua non si cibano d'
. biringuccio, 1-138: questo è il modo che si fanno quei lavoretti sottili
., x-98: adunque espurgate e nettate il vecchio levato, ché siate novella conspersione
sacchetti, ii-259: nota che'greci sacrificano il corpo di cristo nel pane lievito levando
'l loro e 'l nostro è veramente il corpo di cristo. crescenzi volgar.,
, 227: lo pane azimo è il sapere non superbo e non enfiato, cioè
. d'annunzio, ii-486: e il pane azzimo involto nell'erbe amare /
mattina del giovedì [di pasqua], il primo giorno degli azzimi. quasimodo,
è la ragazza / a cui ardeva il volto perenne / unto d'olio della pasta
ruspoli, xxvi-3-185: che ti possa sbarbare il mal de'pondi, / coll'azzime
forteguerri, 22-59: così di notte il can del contadino /... /
del palazzo avanzava rapida verso levante. il vento si rabboniva, le onde si azzittivano
si azzittivano. dossi, 666: il pianoforte-organetto azzittisce di botto, e i ballerini
, ad un frullo, s'era mosso il fogliame. moravia, vii-101: aveva
aveva appena tirato fuori la mammella e il pupo, da vero lupo, si era
giordano, 1-312: se tu hai dilicato il corpo, e la carne tua,
azzoppaménto, sm. l'azzoppare, il divenire zoppo. azzoppare
azzoppassi 'l mio caro asinelio. buonarroti il giovane, i-240: che vulcano azzoppasse
, i-133: l'altro mio cavallo, il cordovesino, essendomisi azzoppito,..
te di tempo in tempo, invocavi il nome delle santissime muse, e che allora
la gente, quei tre moncherini levati verso il cielo. 2. far picchiare
. far picchiare la testa, far battere il capo. bacchelli, ii-190: momenti
. che batte la testa, che picchia il capo. -anche al figur.
tumulti, gli azzuffamenti civili, agevolavano il mal disegno. azzuffante (part.
artifilo, che lungo spazio avea sostenuto il disio dell'azzuffarsi, mové sé e'
azzuffare con i francesi, per sostenere il loro primo impeto e fare 1 primi
: lo azzuffarsi ode de'veltri, e il molto / latrar che fanno ai lupi
augei notturni. beltramelli, i-31: [il cane e il gatto] si azzuffarono
beltramelli, i-31: [il cane e il gatto] si azzuffarono, si rincorsero
. pea, 7-150: si azzuffa con il creduto rivale, geloso, come sono
/ che la balia abbia tolto loro il latte, / e siansi azzuffati colle
azzuffassero concetti estranei a lui, disputandosi il terreno accanitamente. 2. per
così vagheggiano questa loro saviezza, che il non seguire i loro conforti non è
uomini rissano, e s'azzuffano tutto il giorno. bar etti, i-
m'azzuffassi sonetteggiando. cardarelli, 6-26: il municipio non ebbe più una banda,
vestono al rigattiere, che mostra che il farsetto si voglia azzuffar co'calzari,
274: che vi pensate che sia stato il guaio vero delle nostre faccende? nient'
col pennello,... contrafaceva il vivo colore della carne di baccio. v
lungo si traesse / de'duo fratelli il doloroso fato, / ch'in francia par
trattato delle mascalcie [crusca]: il maestro con alta e nota voce si
cavalli. d'annunzio, iv-1-141: il fiotto sgorgante dalle ferite de'mostri
azzurraménto, sm. l'azzurrare, il colorare di azzurro. —
. -al rifl.: assumere il colore azzurro, diventare di colore
trinosa, con quel passo lento, il carattere di convoglio fu nebre
azzurrastro. piovene, 2-21: il viso pallido corso d'ombre azzurrastre.
d'azzurro. lancia, 2-14: il quale forzerino non possa essere di maggiore
annunzio, ii-232: insetti che hanno il lucore / dell'acciaio azzurrato. jahier,
accade nelle montagne di neve, quando il sole si mostra infuocato. bracciolini
colore azzurro, tendere all'azzurro; prendere il colore azzurro; dar luce azzurra,
per esemplo del colore dell'aria allegheremo il fumo nato di legne secche e vecchie
3-5-251: metrodoro disse, che quando il sole risplende per mezzo delle nugole,
velata di luna e di rugiada; il grigio della ghiaia azzurreggiava appena; e
t'azzurreggia / negli occhi, sotto il lino monacale. campana, 71: pure
, ci seguì poi giù giù per tutto il pendio. azzurrìccio, agg. disus
8-43: la prima [qualità] è il colore azzurriccio o vero nero,
tinta la tunica. varchi, 7-98: il viso era assai bello, gli occhi
rigne. ojetti, i-741: il corpo appeso del cristo è d'un
. (341): la luce, il cui splendore la notte fugge,
vider quest'occhi la pudica / spigolatrice fra il maturo grano / alta e bella passar
. idem, 1069: improvviso rompe il sole sopra l'umido mattino, / navigando
con aria annoiata. fogazzaro, 2-70: il lago, zitto come olio, palpita
la lama azzurrina dell'adriatico saliva verso il cielo. deledda, ii-1025: si
: si ferma e si volge a guardare il terreno e solleva gli occhi placidi azzurrini
solleva gli occhi placidi azzurrini a osservare il villino e lei sulla terrazza. ojetti
. bontempelli, 9-50: da dietro il colle sorgendo lungo la linea del cipresso
saba, 271: aveva in volto il mio sguardo azzurrino. stuparich, 2-88
, azzurrine. pavese, 82: il tabacco, che vendono nell'ultima casa /
obbligava a spalancare la porta per sfogare il pericolo. cassola, 1-125: una
sciamavano. beltramelli, iii-462: digradava il piano lontanamente in una diafana azzurrità. onofri
dotta, deriv. da azzurro (per il colore) col suff. -ite.
). che ha un colore fra il celeste e ii turchino (ed è il
il celeste e ii turchino (ed è il colore del cielo sereno, del mare
ugo ciapetta e suo legnaggio sempre portarono il campo azzurro e fioredaliso d'oro.
in lunga distanzia participerà più d'azzurro, il quale sarà più vicino al nero
poche nuvole. tra l'azzurro e il bruno, le più basse orlate al
l'aria imbruna, / torna azzurro il sereno. carducci, 678: sotto
/ ha la vergine maria: / sotto il grande azzurro velo / ella i martiri
annunzio, iv-1-139: talvolta appariva [il mare] tutto azzurro, d'un azzurro
cameretta che l'aspettava...? il mare? il mare vero, le
...? il mare? il mare vero, le lontananze infinite dell'acqua
occhi azzurrissimi. papini, 21-173: azzurro il cielo in mezzo a'bianchi nuvoli /
in mezzo a'bianchi nuvoli / azzurro il fumo su da'boschi umidi, /
su da'boschi umidi, / azzurro il fosso nel ghiareto candido, / azzurri
dei maestri. berni, 182: pare il suo capo la cosmografia, / pien
si tingono prima in azzurro: ma il verde ha più luce: e però nel
e però nel diafano dell'aria mirandosi il cielo, vediamo un semplice azzurro,
pioggia ecco deterso / in purità d'azzurro il ciel risplende. d'annunzio, iv-1-219
delle camere lucide e silenziose pareva straripasse il mare, di un azzurro laccato e
verde cangiante. saba, 28: sfuma il turchino in un azzurro tutto / stelle
: marzo. sul muro di cinta il tralcio del glicine s'incipria d'azzurro.
della magna, e l'oltramarino si è il migliore. cennini, 49: azzurro
oltramarino. condivi, 1-28: mancava il ritoccarla coll'azzurro oltramarino a secco e
più ricca. beltramelli, ii-221: il cielo era di un bell'azzurro saraceno
era di un bell'azzurro saraceno quando il vapore entrò nel canale. -azzurro-grigio:
3. sm. figur. il cielo sereno, la distesa del mare.
gentil. idem, 924: rompendo il sole tra i nuvoli bianchi a l'azzurro
azzurri immacolati. negri, 2-897: anche il terreno bagnato luccica qua e là sotto
volta celeste. onofri, 42: ecco il ritmo frenetico del sangue, / quando
azzurro di ieri / la grande luce e il mare? montale, 2-76: l'
avvolse, lamentoso. luzi, 9: il volo è lento, penetra a fatica
: le ramificazioni dell'oro sparse per il lapis ovvero azzurro oltramarino. soderini, ii-335
oltramarino. soderini, ii-335: fendasi il gambo del fiore o rosaio vicino alla radice
2-461: lo azzurro si sparge sopra il giallo e fallo verde, e si
fallo verde, e si sparge sopra il rosso e fassi pagonazzo. c. dati
al valore militare. -principe azzurro: il giovane ideale che le fanciulle sognano come
fatto a fresco, ove era scritto il nome dell'altro uomo di loro religione
dell'arabo làzawàrd 1 lapislazzuli 'e il colore 'azzurro ', deriv. dal
d'un grigio azzurrognolo d'ortensia: il rosso è tutto nell'acqua. deledda,
tutto nell'acqua. deledda, ii-8: il fiume azzurrognolo rifletteva i fiori del sambuco
al paese, si contentava di guardare il lieve fiore azzurrognolo del fumo che s'agitava
azzurrognolo del fumo che s'agitava sopra il comignolo: solo segno di vita in tanta
solitudine. beltramelli, iii-72: guardò il fumo azzurrognolo uscire dalla terra e perdersi
grandi aureole. tozzi, 2-73: il sole era andato giù da una mezz'ora
sul mucchio grigio e nero delle case il fumo dei camini stava stendendo una coltre
m. buommattei, 29: noti il discreto lettore che noi abbiamo scritto bi.
nel pronunziarle. corticelli, 1-315: il b è assai simile al p e
bracato, a peso di carbone, / il suo caro taddeo somiglia un b:
po'meno nella seconda. quindi, essendo il suono dell'una più forte e reciso
dell'altra più fluido ed aperto, il p si chiama labiale dura, il b
il p si chiama labiale dura, il b labiale molle. -b.
somma logica, a + b, è il concetto minimo, che contiene gli altri
gli altri due, a e b, il che prima si diceva « sfera del
si diceva « sfera del concetto »; il prodotto logico, axb, indica il
il prodotto logico, axb, indica il maggiore concetto contenuto in a e in b
costante, di un punto. -con il termine funzione b [beta) si
. giusti, iii-89: si lamenta il paesucolo b e il paesu- colo c
iii-89: si lamenta il paesucolo b e il paesu- colo c perché, immaginate,
, c, d, e) che il popolo fronzuto di pomona e di vertumno
moda. 7. mus. indica il suono che corrisponde al si naturale (
. dall'alfabeto lat., ove occupa il secondo posto, come in gr.
gr. (v. beta); il nome ital. è bi (cfr
viani, 10-217: aveva fatto il baalaro da un inglese che aveva cavalli
tavola del salotto, bimbi e babe e il fratello del padron di casa, tutto
a tombola. idem, 1-129: tutto il giorno c'è una brutta baba sdentata
sdentata che sbraita discinta dalla finestra contro il suo bambino. 2. dimin
baba * nonna, vecchia '. il n. 2 è termine assunto direttamente dalla
pazienza ed attenzione... quando il babà è sfornato, se è ben cotto
, se è ben cotto deve avere il colore della corteccia del pane. marotta,
, deriv. dal polacco baba (il dolce così soffice che riusciva adatto anche per
nome volgare di insetti nocivi, specie il pidocchio delle piante (gorgoglione).
-resta dove sei. a casa c'è il ba-bau colla faccia nera, che si
alla stradicciuola, scappavano come se vedessero il babau. de amicis, i-877:
brutto e fatto male, nero come il babao,... con una nasopia
una nasopia brignoccoluta a peperone che pareva il castigo di dio. cicognani, 1-205:
da bau-bau, voce onomat. che ripete il latrato del cane: e con essa
cane: e con essa si suole fare il verso al preteso fantasma.
babaccio. de roberto, 58: il monaco, guardatolo un momento fisso,
= v. babbaccio; cfr. il dial. babbasone 1 babbeo '(
della famiglia ciperacee (e precisa- mente il cyperus esculentus), che vegeta in terreno
, babbalei, che quello è il mio cugino? = deriv.
, 11-87: e scortica li sudditi il regnante, / gl'imbelli il forte,
li sudditi il regnante, / gl'imbelli il forte, ed i babbei lo scaltro
d'azeglio, 1-145: in questo cocchio il buon re con quella sua faccia -via
giorno a'babbei / fa regger santamente il candeliere. verga, 4-186: suo
a schiaffi, egli chiederebbe a sua moglie il permesso di piangere. serao, i-893
220: quel babbeo di ferdinando riduceva il giardino un pestilente carnaio, preso a un
, tanto che s'era arraffato come niente il mio denaro. deledda, iii-208:
reumatismi diffusi in questa zona piovosa. il vecchio parroco esigeva dall'aldilà somme di
di denaro o cibarie, secondo che il babbeo era signore o contadino. =
sul rispondere, rado; e, puta il caso, con dei « sì
g. c. croce, 254: il medico si partì, ridendo della gran
mancò poco che non se gli aprisse il petto, e così fece il re.
gli aprisse il petto, e così fece il re. babbióne (babióne),
, de ragione / in cotale atto il chiama un babione. ariosto, 371:
, ii-32: oh che bel perdere il tempo dell'uomo dietro a un ricamo!
di qui senza avere vedutolo altrimenti, dico il re. non lo ridiceste! ché
vento, la fa fredda, per temperare il sole. = v. babbio.
disse, noi siam pur figliuoli; / il babbo nostro è 'l vin che dà
amicis, ii-634: m'accorsi che il suo pensiero non era più con me
e non mi restava più davanti che il babbo. dossi, 274: trovò
che io stesso trovar non potèa, e il babbo pagò di nascosto del padre.
morta da un pezzo, ma c'era il babbo, un omone grosso, rozzamente
/ dolce, triste, lontana; il tuo ruggiero; / in cui, babbo
di muschi, con una silice dura il ritratto del suo babbo, della sua
ci venivano incontro e incominciavano a fare il chiasso con noi che come cani cuccioli
, nella vecchiaia? calvino, 1-148: il babbo era in maglietta, una faccia
fu prescelto dal destino / a umiliare il titolo al sacchetto. cantoni, 155:
3-56: e comandante elegge della massa / il nobil cavalier maso di coccio: /
vedere): * andare a rivedere il babbo morto '. babbuassàggine, sf
: -anco la volpe ci fece stare il lupo. -quando fu? -a l'ora
fondo a la cima; e dicendogli il babuasso: du ze ne va, comare
ne va, comare? rispose: il mondo è fatto a scale. cellini,
): onde io, che avevo il polso forte alterato, forse fuor di quella
ippocrate né da galeno, sentivo ben io il mio male. caro, i-128:
trovando qualche volta giovanni dell'antella, il quale, si diceva, poiché tolse moglie
. goldoni, v-815: in tali gaglioffaggini il babuasso impegnasi. /...
nomignolo di papuzza (babbuccia), il signor giacomo designava venetamente il turco.
), il signor giacomo designava venetamente il turco. era la personificazione della turchia
neve gli scendeva dalla testa ai piedi; il turbante era coperto da un alto cappuccio
bianco e roseo,... il gesto reciso, la sottana linda un po'
come un salone da ballo, passò il balletto persiano dai calzoncioni ricascanti sulle babbucce
infantile, forse per l'impressione che dà il suo piede nella scarpa dal tacco basso
,... ed a cui il mio viaggio di genova pareva, com'era
; vive a branchi, preferisce il suolo (è terragnola);
sopras- selli, / v'aggiunse il re marsilio un dromedario / il qual
v'aggiunse il re marsilio un dromedario / il qual t'arrecherà tanti gioielli.
tanto grosso, / schiacciato ha il naso, e l'occhio piccolino, /
e che ha fatto in firenze rincarare il cavolo. redi, 16- iv-429:
: la povera vedova è divisa tra il desiderio che la discendenza diretta di bertoldo
che la discendenza diretta di bertoldo colga il frutto di tanta opportunità e la pena poi
tanta opportunità e la pena poi che il suo povero gocciolone di figlio possa trovarsi a
pura e semplice del babbuino, essendoché il ragazzo sia composto di materia così grossa
sec. xiii-xiv), poi anche il 'vecchio ridicolo '; della stessa formazione
.]: « lo derivano [il nome di babbuino] dal dimenare del mento
rozzezza). redi, 16-vi-119: il vino che vi è drento, è il
il vino che vi è drento, è il seguente. vin rosso di firenze fiaschi
). confusione; luogo ove regna il più rumoroso disordine. -anche: torre di
. pananti, i-65: il giudice aggranfiate le mie rime, /
diavolo che vogliono o quel che vuole il diavolo, che non me n'importa
di abbattere la tettoia; don luca il sagrestano assicurò che pel momento non c'
o avignone, nel trecento); il paganesimo o l'islamismo. latini,
di babel; onde iddio per confondere il detto orgoglio, subitamente mandò confusione in
e disse: -ecco, uno è il popolo, ed uno è il parlare a
uno è il popolo, ed uno è il parlare a tutti... venite
prossimo suo -. e così divise il signore loro di quello luogo in tutte
la città. e perciò è chiamato il suo nome babel, imperciò che quivi fu
volto per natura schiva / a roma il viso et a babel le spalle,
tasso, 7-62: per te fia il regno di babèl distrutto. idem, 8-5
d'ingenuità e di malizia, ne'quali il senno, il capriccio, la serietà
di malizia, ne'quali il senno, il capriccio, la serietà e la scempiaggine
= lat. babel -èlis, il nome ebraico della città e della
, ii-131: sono riusciti con tutto il loro ingegno e la loro erudizione a
diverso fogliame. gioberti, iii-49: il panteismo dottrinale e poetico degli anglotedeschi.
pensava di fare qualche grande mascherata per il prossimo carnevale. proposi questa cavalcata storica:
da babiaus 'babbuino ', perché il babbuino è ghiotto dei tuberi di queste
b. croce, i-1-152: il divario appare già grandissimo, se si
appare già grandissimo, se si paragona il secolo decimottavo, così inetto a uscire da
; non ci rimarrà nulla, dice il signore. ed anche de'tuoi figliuoli i
, 137-1: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'ira di dio e
perciò essa fu nominata babilonia, perciocché il signore confuse quivi la favella di tutta la
sempre alcun nuovo ne incantano, e il fanno entrare in una babilonia di tanti errori
a guardare dal cortile, mentre infornavano il pane, la babilonia che c'era
quando, di qui a tre giorni, il nipote ritornerà al paese, dopo averle
: nel suo nativo buon senso vedeva il grottesco e il ruinoso di tanta babilonia
suo nativo buon senso vedeva il grottesco e il ruinoso di tanta babilonia e di tanto
di trecce. 2. ant. il nome della città biblica; simbolo dell'
tempo che sedecia era re in gerusalem, il quale regnò intorno di dodici anni;
andiamocene ciascuno al suo paese; perciocché il suo giudizio è arrivato infino al cielo
ba ^ uatóv -cóvo?), che il testo biblico riconnette a babel, come
bruno, 502: instituiscasi oltre festivo il giorno presente nel quale si ripurga il
il giorno presente nel quale si ripurga il cielo, e questo sia più sollenne a
popolo leproso, ed a gli ebrei il transito dalla babilonica cattivitade.
luce della civiltà italiana empirà mirabilmente tutto il cielo d'europa. 2
confusa e disordinata grandiosità; che ricorda il vano fasto (o la corruzione)
di quelle vanità architettoniche che usurpano oggi il nome di arte. linati, 8-56:
e corruzione. cattaneo, i-1-44: il domingo, turpe figura in cui si
più agilità del maiale comune), il tronco relativamente breve, testa piccola,
piccola, pelle dura e rugosa; il maschio è caratterizzato dai canini superiori che
reo di stato, / condannar si dovesse il babirussa. gramsci, 97: io
, 97: io ti voglio rivelare [il segreto desiderio]... di
poppa a prua; mentre tribordo è il lato opposto, dal quale entrano le persone
quale entrano le persone sulla nave. il babordo è riservato alla manovra, e non
, nelle batterie o sul bastingaggio. il nostro comandante domandò se avevano bisogno di
di avventure. baldini, i-227: il caccia... a un certo
'bordo posteriore ': perché allora il pilota guardava il lato destro della nave,
': perché allora il pilota guardava il lato destro della nave, perciò aveva
babuvismo, sm. stor. dottrina affermante il principio della comunione dei beni e del
'. bacàccio, sm. il baco (da seta) morto.
, sm. guasto dovuto ai bachi; il bacare. redi [tommaseo
. [baco, bachi). fare il baco, il tonchio; essere roso
, bachi). fare il baco, il tonchio; essere roso dai vermi;
frutti intarlano e bastano poco. buonarroti il giovane, 9-833: fu visto uscir
materie corruttibili inverminano, o in quelle nasce il baco. 2. intr.
prete, stufo d'aver sulle spalle il nipote, l'aveva messo sul più
quella pizzicheria dove gli s'era bacato il cervello come una forma di parmigiano andato
furono dentro e si guardarono intorno, il lenzetta non potè stare senza fare un po'
intere, per essere comunemente bacate. buonarroti il giovane, 9-160: spesso approvecciarsi /
bacate, da cui non sia ancora uscito il verme, hanno nel guscio un piccol
. e. cecchi, 5-151: il dentista gli cavò un dente buono,
di genio e stimolo di inclinazione; il quale idiotismo o piuttosto plebeismo, vestì
f *: ce comparire in buon lume il nostro petrarca. idem, v-411:
. giordani [accademia]: non essendo il vostro nobil cuore bacato dall'egoismo.
). bacatura, sf. il bacare, l'essere bacato. -al
morale. carducci, ii-10-57: il mio male è che io non possa
cosa intieramente, senza che ne veda il brutto, il falso, la bacatura
, senza che ne veda il brutto, il falso, la bacatura, il ridicolo
, il falso, la bacatura, il ridicolo; e non posso dissimulare di aver
con l'interno polposo e succoso (il mesocarpo), contenente più semi, che
e senza attacco (come l'uva, il pomodoro, l'asparagio, il ribes
, il pomodoro, l'asparagio, il ribes, ecc.). -nel linguaggio
arcadico pan l'irsuta fronte. buonarroti il giovane, 9-419: [hanvi]
del sole. magri, i-357: il cedro del libano è un albero assai più
alla foresta / le novissime fronde invola il verno, / ravviluppato nell'intatta vesta /
, / ma non ha penne per il suo vestire. / e mangia altro che
annunzio, ii-814: ahimè, di bacche il frùtice s'affoca. idem, iv-2-3
piaghe dei pettirossi. jahier, 84: il sambuco non costa nulla: è l'
d'acqua. de pisis, 28: il platano più alto /... /
. idem, 101: ha sprangato il beccaio che infiorava / di bacche il muso
il beccaio che infiorava / di bacche il muso dei capretti uccisi. tecchi,
colori, a uno a uno. prima il rosso delle bacche del gigaro, dei
zonati sugli alberi di pino. poi il verde, i cento, i mille verdi
e di pampino / coverto bacco, il qual duo tigri guidono, / e con
/... / contra le bacche il suo furor disciolse. caro, i-326
fu nomato, da un certo, il dio salato. f. negri, 363
, 506 (332): tagliate il baccalà a pezzi larghi quanto la palma
questi cominciano a prender colore buttate giù il baccalà e fatelo rosolare da ambedue le
serao, i-1097: l'olio fritto, il salame rancido, il formaggio forte,
olio fritto, il salame rancido, il formaggio forte, il pepe pestato nel mortaio
salame rancido, il formaggio forte, il pepe pestato nel mortaio, l'aceto
nel mortaio, l'aceto acuto, il baccalà in molle. di giacomo, i-411
molle. di giacomo, i-411: il cameriere... ora gli poneva davanti
rossastra. de roberto, 299: il venerdì compravano il pesce troppo caro,
de roberto, 299: il venerdì compravano il pesce troppo caro, quando avrebbero dovuto
una copertura di tende si allineavano lungo il marciapiede sacchi di ceci, di fagioli
in molle. viani, 19-330: il porto alitava il dolciastro dell'alga commisto
viani, 19-330: il porto alitava il dolciastro dell'alga commisto alla salamoia del
l'aria era calda e inerte. il puzzo di cavoli e di baccalà che
(detto soprattutto dei protestanti, per il vestito austero dei loro pastori).
che legge. idem, 7-8: il ragazzo cominciò ad impensierirsi: se iddio
pianto... e lui, il vecchio, non è dio.
. bakeljauw, accanto a cabeljauw durante il sec. xvi; ma fin dal 1163
caputo, testuto, cdbiglio (secondo il dizionario italiano-inglese di giovanni fiorio,
baccalaràio, sm. tose. chi vende il baccalà. = deriv. da
boce levata la testa, vide uno il quale, per quel poco che comprender
terminato, beati noi. c'è il teatro patriottico, e i tuoi baccalari ti
e arrostigli insieme, ponendogli nome * il baccalare cinghiato'. firenzuola, 490:
cinghiato'. firenzuola, 490: veggendo il re tanta umanità e sì cortesi parole
cortesi parole in un bacalare così sterminato [il cammello], volentieri lo prese
poca medicina. allegri, 176: io il quale non mi conosco un di que'
. baccalàrius e * baccalàris, attraverso il provenz. ant. bacalar * giovane '
e provvede di biada e d'acqua il cavallo). ojetti, ii-37
zoccoli che sfilava dalla testiera del cavallo il sacchetto del fieno, ho udito salutare col
ho udito salutare col nome di violino il vecchio fiaccheraio nell'atto che, un piede
. indicava anche, nel limosino, il 'contadino possidente '); v.
. stor. possedimento rurale che conferiva il titolo di baccelliere. boccardo,
c. croce, 187: il padrone così rispose: messer asino mio caro
vostra tanta bacaleria, siete tanto poeta quanto il destriero del buon sileno. =
. piccolo possidente (durante il basso medioevo); baccelliere. boccardo
nei bassi tempi... tenevano il mezzo tra gli uomini signori ed i lavoratori
primi onori nella cavalleria, tenevan pure il mezzo tra'cavalieri e gli scudieri.
. indicava anche, nel limosino, il 'contadino possidente '); cfr.
. ant. bacchico, di bacco (il vino). lorenzo de'medici
. lorenzo de'medici, ii-181: il nostro comparon, ch'è più capocchio
de l'insolente orgoglio baccanale. buonarroti il giovane, 9-629: senza senno / giovanezza
. 2. la baccanal vivanda: il vino. aretino, 1-104: il
il vino. aretino, 1-104: il tavernaio... esclamò: io mi
; ma per concorrere io con alessandro il magno, il quale, doppo lo aver
concorrere io con alessandro il magno, il quale, doppo lo aver vinto il
, il quale, doppo lo aver vinto il mondo, consentì di restare prigione del
spiriti, e dei polsi sbasiti, ecco il triconcio per beer- sene le bigoncie.
baccanali. manni, 1-135: proibì [il pontefice] le maschere, i
... così atte ad esprimere il canto di satiri briachi nell'orgie de'lor
grammaticali. nievo, 374: era il trionfo del dio ignoto, il baccanale dei
era il trionfo del dio ignoto, il baccanale dei liberti che senza saperlo si
signora che si fosse trovata ai bagni. il baccanale della babele europea estiva faceva crollare
faceva crollare in uno scoppio di risa il melanconico castello di carte, dove la
di bisticci nefandi, di sciocchezze mostruose, il baccanale della chiacchera e della risata.
le raccolte e le rovine, / il sole, la tempesta e il baccanale
, / il sole, la tempesta e il baccanale / campestre quando l'uve settembrine
e le notti. palazzeschi, 6-284: il rumore aumentava così spontaneo da lasciar credere
camerana, vi-932: tanto azzurrino è il cielo e tanto limpido / che lo
mescolanza di vecchia e nuova società che costituiva il secolo, vecchia società ne'baccanali della
guaio, come quella che avea riscaldato il capo ad emilio e distoltolo dalle sue
lavorato giam- bellino alcune cose, ed il dosso una baccanaria d'uomini tanto
furon dipinte maggiori del vero. buonarroti il giovane, 9-117: le strida, le
baccano, ti sei cacciato in testa che il mondo abbia a mutarsi. idem,
* un inferno ', come direbbe il padre bresciani. collodi, 256:
fogliame dei pioppi stormeggiava lievemente; e il baccano del villaggio, ammorzato dalla distanza
di un bagordo pensava con abbattimento che il giorno dopo si sarebbe divertito al modo
, si meravigliava delle meraviglie altrui; il luogo le pareva brutto abbastanza. de
. de amicis, i-958: predicava il nuovo verbo per le piazze e per
alla chiesuola, rigurgitante di popolo. il baccano era enorme, incessante; la
, le quali non udivan neppure più il baccano e non aspettavano che l'ora
dove tra un baccano infernale si distingueva il picchiettare assiduo delle macchine da scrivere. pea
baldini, i-627: vinegia non è mica il bosco di baccano! più di tutti
tutti, a questo proposito, corre il fanfani, il quale fa derivare senz'altro
questo proposito, corre il fanfani, il quale fa derivare senz'altro la parola
dedicato a bacco. è presumibile che il culto di bacco portasse con sé un po'
si siede in un angolo / e imbocca il clarino. comincia un baccano d'inferno
. idem, 4-144: si sentì il cessato allarme. per un istante tutti tacquero
uomini diedero mano ai bicchieri e battevano il tempo. 2. disus. furfanteria
davanzali, i-327: ponte molle allora era il raddotto, la notte, di ogni
che i capi ameni delle brigate ne facevano il gran baccano alle spalle del buon leopardo
cronaca non facesse baccano. -fare il baccano a uno: dileggiarlo in molti
, / non bada che gli facciano il baccano. note al malmantile, 3-38
note al malmantile, 3-38: fare il baccano qui vuol dire beffare, dileggiare con
fischiate o strida, o simili: ed il suo significato proprio è fare strepito,
alla categoria dei sost. in -0: il senso più antico e più vicino all'
bacàn e bacàm: anche con il significato di 'padrone di un'imbarcazione
bacco; una delle invasate che formano il corteggio e il tripudio dionisiaco.
delle invasate che formano il corteggio e il tripudio dionisiaco. vasari, ii-626
guisa di baccante / gridando e percotendosi il bel petto, / [silvia]
accenti / d'edere e di corimbi il crine adorne / alternavano i canti /
, 2-434: avrebbe dato alle donne il riso forte delle baccanti, all'uomo avrebbe
d'antiche baccanti... poi, il sole alzatosi di più, incominciava a
dalle furie e dalle si svolge fra il « banco » e i giocatori (che
bocchelli, 6-88: la figura adempiva il tipo della bellezza fatale secondo il figurino
figura adempiva il tipo della bellezza fatale secondo il figurino di quella che si sarebbe potuta
furore bacchico '(a cui corrisponde il gr. paxxdcco e paxxeùcù); il
il gr. paxxdcco e paxxeùcù); il termine classico per designare la baccante (
, i-291: già di mentito vel coperto il petto / e di virtù tra finte
finte larve involto, / d'ire incognito il vizio ebbe diletto. / or che
or che vede baccante a fren disciolto / il mondo errar sotto larvato aspetto, /
, / nudo ei trionfa e smascherato il volto. redi, 16-ii-72: se a
serpe baccante, / mentre qual idra il suo livor propaga. cesarotti, ii-342:
, e le rade nuvolette, e il canto degli uccelli, ogni cosa mi
piagnucoloni! -gridò uno dei baccanti alzando il bicchiere. pea, 3-164: la
. domenichi [plinio], ii-120: il baccaro ancora ha solo la radice odorifera
anco l'errore di coloro che chiamano il baccaro nardo rustico: perché ella è un'
asaro. marino, 6-127: havvi il baccare rosso, in piaggia aprica /
di baccarat). = è il nome della cittadina francese di baccarat (nel
sinistra; chi tiene « banco » (il « banchiere ») dà due carte
dodici, vale soltanto due); il « banco » vince o perde se fa
ha lo stesso punto, impatta. quando il gioco si svolge soltanto a due (
, con un solo tableau) e il « banco » passa da un giocatore all'
altro (finché non perde), il baccarà assume il nome di chemin de
finché non perde), il baccarà assume il nome di chemin de fer.
con la facilità con la quale si gioca il denaro che non è costato fatica.
come i cani d'ateon miseramente cercarono il lor signore, né baccata ti seguo con
quell'altro sbuca fuori, agguanta tutto il baccellaio in una bracciata, se lo
oste di buona gente che mai facesse il detto re di francia, dov'era il
il detto re di francia, dov'era il fiore della baronia e baccelleria del reame
universitario: in uso anche in italia durante il medioevo e il rinascimento (secondo l'
anche in italia durante il medioevo e il rinascimento (secondo l'ordina- mento scolastico
. compagni [tommaseo]: il re... raunò in parigi molti
par., 24-46: sì come il bacciellier s'arma e non parla /
. sì come s'arma e prepara il bacilieri, altramente baccalario, e non parla
baccalario, e non parla fin che il maestro propon la quistione, per approvarla e
la termina e conchiude ancora, e non il baci- liero che solamente disputa e approva
storia di fra michele, 113: il generai ministro et i maestri e. baccellieri
parigi, che con gran solennità avesse il parlamento condannato a retrattarsi e disdirsi un
alquanti teologi propose conclusioni pubbliche, che il papa, vicario di cristo e monarca
carducci, iii-27-231: fatto sta che il livello della coltura generale è in italia
generale è in italia estremamente basso, e il numero dei professori, dei dottori,
2. saccente, sapientone. buonarroti il giovane, 9-579: mi risi / di
osservazione, ma non già d'osservanza, il vedere come que'maestroni e baccellieroni (
ce le distruggono a segno, che il seme ordinariamente non si ricatta.
), che consentono al guscio (il pericarpo), una volta disseccatosi,
toscana, con senso più ristretto: il frutto della fava. -baccèllo greco,
. -baccèllo greco, baccèllo dolce: il carrubo. boccaccio, dee.,
buon anno, s'io non conosco il baccello da'paternostri! io vi dico ch'
di baccelli. marino, ii-90: il vostro naso non è mica...
umano curvo a uso di sciabola, il quale chiamano poyo. questo s'apre,
i baccelli delle fave cominciavano a piegare il capo. d'annunzio, ii-824:
fave. sinisgalli, 8-34: qui sbocca il vento occidentale, sgombra le nubi del
la mia cognata / ha ancor lavato il capo a don baccello. 3
varchi, v-742: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può
che significano, si può dire, il medesimo, ma tratti da diverse traslazioni
padron sogna. tassoni, 304: ma il segretario suo, ch'era un baccello
spazzi i gusci: chi ha fatto il male, si rassegni a sopportarne le conseguenze
'), la forma volg. con il raauoppiamento * baccillum (attestata da bacchillum
: grossi e simili, anche per il sapore, alle fave. -cacio
, fave, fagiuoli: e perché spesso il baccello è vuoto e non attiene quanto
avevi paura di me, che sono il sangue tuo? carmine, come un baccellone
ero anch'io che si disprezza, / il baccellone che più fa dispetto.
boccaccio, iii-10-96: io non uccisi il sacrato serpente / all'alto marte ne'
sono:... d) il bacchio (una breve e due lunghe)
., 3-2 (279): vide il re uscire della sua camera inviluppato in
incontanente essergli aperto e toltogli di mano il torchietto. leonardo, 2-150: messa la
, tigni di nero, e fa il contrassegno alla bacchetta e al suo buso,
biondi e ricciuti...: e il caduceo e la bacchetta ne dimostravano che
l'altra a sinistra; pigliate poi il telescopio, e riguardatele con esso: già
sponda quanto mai poteva; e quando il filo si era ben disteso, quando
filo si era ben disteso, quando il sughero indicatore si era quasi ancorato in placida
. soffici, 11-68: egli [il giocoliere] si teneva in piedi con una
questo cielo italiano pare un gong / che il fresco vento trasvolando con bacchette odorose percuote
si sentiva, guardandola, sulle spalle il bavero alla marinara, fra le mani
venivano avanti guardando dall'alto in basso il terreno con un mezz'occhio arguto,
c. e gadda, 3-16: il secondo lavorante introduce una bacchetta pieghevole,
scarpini accollati precisi. 3. il manico della frusta; bacchetto. 4
avorio o d'altro) con cui il direttore d'orchestra scandisce il tempo e
con cui il direttore d'orchestra scandisce il tempo e sincronizza gli strumenti.
gli strumenti. cagna, iii-182: il direttore col braccio alzato pronto a staccare
colla punta della bacchetta, e dà il segnale. baldini, 6-232: il maestro
dà il segnale. baldini, 6-232: il maestro aveva preso la bacchetta e mentre
volevan più smettere, e gli inchini e il buio e i colpetti della bacchetta sul
dal digiuno e dalla fatica, batte il tamburo con un ultimo indistinto brontolio disperato
quinto trio del fiammingo beethoven mi toccano il cuore veramente, corporalmente, come le
, corporalmente, come le bacchette battono il timpano nel marmo vivente di lucca.
di lucca. pirandello, iv-644: il trombone fa da sé con tre brevi
tre brevi borbottii un commento ironico; il tamburo, da sé, senza bacchette
. e. cecchi, 3-53: e il manigoldo, che aveva sotto mano un
alla campagna di russia. ogni cosa il tenente mi additò. brancoli, 3-61:
ferma, svolge e, assicuratolo [il tamburo] per mezzo della tracolla a una
, scese dalla seggiola, mise insieme il gomitolo, le bacchette e il lavoro
insieme il gomitolo, le bacchette e il lavoro avviato, si tirò dietro la seggiola
; le bacchette sono traforate e con il traforo formano il mio nome.
sono traforate e con il traforo formano il mio nome. 8. ant
la bacchetta pur levar satollo / lasciasse il capellan, mi starei cheto, / se
da fuoco. abba, 1-112: il generale mi mise colle proprie mani un
dei pallini e della polvere, se il fucile era da caricarsi a bacchetta e
mentre passa. fagiuoli, 3-7-112: il punir de'suoi falli un reo soldato /
fa mutare la natura delle cose o il corso degli avvenimenti. panzini, ii-292
. panzini, ii-292: gli pareva il mago che, con la bacchetta incantata
e magnifiche, come la noce, il sassolino, lo zoccolo toccati dalla bacchetta
, si levava dritto, agile, e il suo viso assumeva l'aspetto di una
): asticella, bastoncino con cui il rabdomante si fa guidare nella ricerca di acqua
compagni, 3-25: messer guidotto veggendo tutto il popolo andarli incontro, si mosse anche
e smontò a terra, e baciogli il piè; e come uomo incantato, seguitò
; e come uomo incantato, seguitò il contrario del suo volere. andrea da barberino
sia tenuto vano, / per la citate il fece publicare, / ed a lui
come quella de'dogi di vinezia. buonarroti il giovane, 9-88: favoriti, mignoni
. stuparich, 5-59: oh, il mio bastone! come farò senza il
, il mio bastone! come farò senza il mio bastone? è qui, accanto
. finora me lo portavo appresso come il simbolo rovesciato d'una bacchetta di maresciallo
. fusto di ferro che attraversa per il lungo l'anima del rullo. -stecca metallica
le diede una cert'am- pronto per il macero. tono a bacchettare una fila
in mano, rajberti, 1-118: e il gatto non potrà, se gli capita il
il gatto non potrà, se gli capita il destro, tenere 0 maneggiare la bacchetta
di poi, quand'ei volle, il fece partire di lombardia e passare in toscana
1-9 (i-115): ma se il mondo si cangiasse e che le donne
d'animo, allo spedale. buonarroti il giovane, 9-107: io per me 'ntendo
io per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne, ove
174: d'esso [mondo] il governo alcun vorrebbe avere, / e
mano / per far pompa di tutto il suo sapere / con la fortuna d'un
e animati col piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca
per amore del figlio della cameriera, il quale, guastato dai tanti vizi, la
non contentare in tutto e per tutto il cognato che lo comandava a bacchetta,
piaciuto tanto farsi comandare da lui, il solo che lo comandasse davvero nella famiglia,
-dare a uno la bacchetta: concedergli il comando, investirlo d'una carica o
lasciare, rendere la bacchetta: abbandonare il comando, l'ufficio, deporre una carica
a principio del sec. xvi, il fr. baguette e lo spagn. baqueta
che vuol dir quell'esser bacchettato [il soldato], / se non che ei
consimili villanie. collodi, 165: allora il diret tore, per insegnargli
per virtù di calamita che attraesse il suo corpo leggero. paolieri, 2-
, 2- 41: picchiandolo [il ciuco] disperatamente, nella pancia tumefatta
con urli e bacchetti. 2. il manico della frusta. cicognani, 1-30
della frusta. cicognani, 1-30: il garzone invece di staccare [la cavalla]
delle grazie. viani, 13-31: il vetturale appena scòrse il signore schioccò la
, 13-31: il vetturale appena scòrse il signore schioccò la frusta che sibilante dal bacchetto
amo. 3. cannuccia per il ferro da calza. = deriv.
esteriori della religione ufficiale (e dà il senso del conformismo e dell'ipocrisia)
lippi, 2-1: era in uguano il duca perione, / che sempre all'altarin
diremo de'brutti bacchettoni: / percotendosi il petto, e lagri- muccie / costor
certi occhioni. tommaseo-rigutini, 1363: il bacchettone esercita affettatamente le pratiche religiose,
o per vanità, o per ingannare il prossimo, e intanto non opera il bene
ingannare il prossimo, e intanto non opera il bene, o non l'opera quando
, / che per celia fu chiamato / il ghetto cattolico. idem, 3-51:
ghetto cattolico. idem, 3-51: il montanelli non ha né forte sentire né
: bacchettoni e colli torti, tutti il diavol se li porti; bacchettoni e sgraf-
qualche moccolo. baldini, 5-117: il mio amico salvatore m. era stato per
2. sf. bacchéttona. buonarroti il giovane, i-235: diana anch'ella,
è bacchettona, ma ne sa quanto il diavolo. idem, iv- 252
marito. g. gozzi, 1-144: il marito stava da sé solo anche la
virtù, e le disse che quando il marito suo venisse a casa, se n'
saccenti, 1-1581: che forse in croce il redentor si svena, / e in
di due bacchettoncelle / fu di morte il calvario orrenda scena? goldoni, ii-854:
cui i penitenti si battevano durante il medioevo. bacchettonerìa, sf.
in compagnia. giusti, ii-272: il pera può fare un gran bene costà
costà, dove la bacchettoneria con tutto il seguito dei suoi soliti imbrogli annoda il cuore
il seguito dei suoi soliti imbrogli annoda il cuore e il cervello di molti.
suoi soliti imbrogli annoda il cuore e il cervello di molti. settembrini, 1-15:
anni la bacchettoneria era un andazzo; il governo voleva che gli uomini pensassero all'anima
i preti a una bacchettoneria che rasentava il rimbambimento. = deriv. da
predizione; e tutti correvano a guardare il noce. in fatti, a primavera,
a suo tempo, noci a bizzeffe. il buon benefat tore non ebbe la consolazione
, prima della raccolta, a ricevere il premio della sua carità. [ediz
[ediz. 1827 (50): il buon benefattore non ebbe la consolazione di
né so se sarebbe distinzione a capriccio il porre che bacchiare sia l'atto del percuotere
di canti la collina / e di canti il pian risona. verga, i-160:
bacchio tutte. pancrazi, 2-211: il noce, la donna e l'asino sono
vecchia sorda dal fascio dell'erba, il dottore di san piero e le piccole
a raccattare i ricci. scorse anche il bacchiatóre, che si teneva in piedi
dimostraci questo la poesia, perché tutto il moto bacchico ed ogni altro simile, infra
molta libertà bacchica, percotendo in ritmo il vetro dei bicchieri. idem, iv-2-315
dei bicchieri. idem, iv-2-315: il pensiero di quella fuga... gli
.. gli occupava con maggior profondità il cervello alterato dai fumi bacchici. negri
, allegra, del bacchico contado verso il paese. piovene, 5-618: anche
, 5-618: anche oggi, che il lazio è in trasformazione, si scorge
= contaminazione di macchie con bacco 'il vino '. bacchinone, sm
di bacchinone in arno: / e il bacchinone è chi tentava indarno. lippi
/ e giura, che di questo il bacchfllone / non andrà al prete per
. fagiuoli, 3-4-376: ti vuo'dare il babbo e la mamma, ve',
? io ti conosco, sai? so il tuo orgoglietto segreto, bacchinone che sei
, i-788: non era difficile chiamare il bacchinone in casa e col pretesto di far
, / e pure attende a scaricare il bacchio; / e la spada del prenze
fanno. viani, 4-149: come quando il beccaio percuote col bacchio la cancrena d'
bacchio la cancrena d'una carogna e il moscaio ronza e bofonchia, tale si udì
. = deriv. da bacca1 e il secondo elemento del tipo biformis.
= deriv. da bacca1, con il secondo elemento dei comp. del tipo
137-4: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'ira di dio e di
/ nati solo ad empir di cibo il sacco, / portano in bocca qualche giorno
sacco, / portano in bocca qualche giorno il nome: / poi ne l'oblio
some. guarini, 224: porgimi il vasel d'oro / nicandro, ov'è
omei; / quinci de'pensier miei / il vo'gridar signore. idem, 223
intento / passar con bacco e con ciprigna il giorno, / e 'l fugace piacer
stringer contento, / di tempestive rose il crine adorno. redi, 16-i-200: '
/ lare e l'italo bacco empia il bicchier / tra gli amici che uberi /
. goldoni, ii-1022: avrei fatto il buon negozio! pancrazio mi ha rovinato
d'andar così la faccenda. se il disegno di trastullo non avrà buon effetto
non avrà buon effetto, troverò io il bandolo per venire a capo di tutto
.. bacco!... -gridò il capitan d'arme battendo in terra la
in cenere. -quando bacco trionfa, il pensier fugge. -senza cerere e bacco
= voce dotta, lat. bacchus, il dio del vino e della vite:
i-858: furono poi in grande stima il pesce lupo e il pesce asinelio..
in grande stima il pesce lupo e il pesce asinelio... due sono le
reliquie; vetrina. buonarroti il giovane, 9-468: gabinetti e lucide bacheche
: la sua incresciosa andatura avèale imposto il soprannome di oca. non bellezza,
. quella scarsissima intellettiva, che, il cielo o che altro le avèa concesso,
mobili a bacheca mettono in mostra dietro il cristallo una quantità di targhe, medaglie
. e. gadda, i-569: il fondo delle bacheche, o scatole a vetri
dal lat. baca 'perla * con il secondo elemento del tipo apothèca 'bottega '
lancia e tarmi tua ferrigne. buonarroti il giovane, 9-336: oh che visi
alvaro, 9-43: mentre prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua,
= dal nome dell'inventore, il chimico americano l. h.
. indurimento delle resine, ottenuto con il procedimento che si usa per la bachelite
, insetto. vallisneri, i-ii: il mondo naturale de'bacherelli nati è
pongono a'fiori gentili, e fanno il mele; ma non come quelli bacherozzoli
e come e'fusse di verno e il freddo grande, veggendo rilucere un di
mille e mille volte abbiamo. buonarroti il giovane, 9-579: siccome..
ma perché tra questi animaluzzi, che il padre chircher asserisce che nascono da'ramuscelli
: / qual si scopre di seta il bacherozzolo, / e cangiato in farfalla
grilli / ode e nitrir le rane dentro il folto / canneto: un bacherozzo,
. gadda, 3-204: è combinato [il tempo] di deliziosi libroni, di
le altre mi piacciono immensamente: quando il bacherozzo si mangia aristotele, tutti mi
coleotteri (della famiglia scarabeidi), come il pentodon punctatus (detto anche zurrone o
: tra le radici del bosso c'era il terriccio nero, pieno di bacherozzoli e
orride montagne di cavagliano: alla quale il valente bacherozzolo arditamente promise ogni suo aiuto
figur. persona spregevole; prete (per il colore della veste). varchi
= comp. da baco con il secondo elemento del tipo agricoltore.
grazzini, 4-286: oh, io sono il bel bachiocco, ch'egli m'arà
di barbogio, brogio e bachiocco! buonarroti il giovane, 9-561: s'ella avrà
la tasca agevolmente. fagiuoli, 3-4-214: il genitor, che in questo fu bachiocco
emil. e lomb. (anche con il significato di * chiacchierone '):
(alle signore), 0 piegando il ginocchio (per gli alti prelati).
distinti sono. cattaneo, iii-4-206: il generale teodoro lechi... si recava
lontano 1 baciamani fra la strada e il terrazzo. ojetti, i-71: ma
, conservato dignitosamente: la reggia, il ring, le strade, i giardini
, dove si direbbe che funzioni ancora il buono stampo carducciano. alvaro, 7-215
, 7-215: non si fa pagare il conto reale come se si fosse degnata
fosse degnata di ospitarvi nel suo castello facendo il baciamano alle signore. piovene, 5-353
cerimonie sacre e profane, ci fu il solenne baciamano, secondo le regole della
al sig. francesco mi farà grazia rendere il baciamano. marino, i-316: al
. parini, 334: se vedeste il signor prete... /..
baciaménto, sm. ant. il baciare ripetuta- mente.
re persiano, venuto per esortare il pontefice alla guerra contro turchi: ed ha
a questi baciapile / che voglion pur che il mascherarsi sia / una cosaccia disonesta
tevano ranno e sapone nel nettare il chiostro dalle bucce, cartacce ed
bacchettone. cavalca, iii-213: il mondo pare che abbia in tutto
, inf., 5-136: quando leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto
* vo'che vegna, / e basci il fior che tanto gli è 'n piacere
nocchione stava levò in piede, e il baciò e abbracciò. idem, dee
abbracciarlo: / « ben sia tornato il mio gan da pontieri ». /
, 1-12 (i-143): come ella il vide, così con le braccia al
aco nel core, e nella bocca il miele. della porta, 1-29: bacio
fo a quest'altro gentile animale, il qual non voglio che si domestiche con altro
simili. goldoni, v-572: signore, il mio dovere mi chiama a baciare gli
di s. maria maddalena, il rettor della quale, oltre l'acqua
2. rifl. e recipr. scambiarsi il bacio. dante, purg.,
1-5 (i-73): e andando talvolta il famiglio di sala in cucina ed altrove
adornano. foscolo, v-109: in inghilterra il baciarsi tra uomini è atto nefando;
ch'era costume derivato dalla liturgia: il bàcio della pace). compagni
dì xxvi di aprile 1304, raunato il popolo sulla piaza di santa maria novella,
: egli domandò, che voleva vedere il padre: e venendo il padre,
voleva vedere il padre: e venendo il padre, lo pregò, che gli desse
. testi, 309: qui dove aggira il tebro, a le latine / mura
, a le latine / mura baciando il piè, torbido il passo, / vivo
latine / mura baciando il piè, torbido il passo, / vivo lungi da voi
lasso. lippi, 1-33: già il sol baciava il volto alla marina, /
lippi, 1-33: già il sol baciava il volto alla marina, / e gli
oscuri. fontanella, i-244: grazioso il tirreno, / con la bocca de tonde
tirreno, / con la bocca de tonde il piè ti baci. redi, 16-i-17
. redi, 16-i-17: celebra / il purpureo liquor del suo bel colle, /
suo bel colle, / cui bacia il lambro il piede. tornielli, 478:
colle, / cui bacia il lambro il piede. tornielli, 478: chi le
/ fighe gemehe tue, cui bacia il mare, / e aprile il capo e
cui bacia il mare, / e aprile il capo e il lembo orna di fior'
mare, / e aprile il capo e il lembo orna di fior', / parvemi
la man. parzanese, vi-230: il salice piangente i rami abbassa / dal
e monti / bacia, cadendo, il sol. carducci, 1002: vedi:
sol. carducci, 1002: vedi: il sole co 'l riso d'un tremulo
, mi pareva che s'imbarcasse sotto il mio peso e andasse a baciare tacque
sopracciglio di bimbo. campana, 116: il dio d'oro del crepuscolo bacia le
degli alti palazzi. onofri, 52: il mare ànsima in schiume il suo tormento
52: il mare ànsima in schiume il suo tormento, / e ne assapora le
: a molte pieghe la sottana, il cui orlo nel camminare sembrava allungarsi per
. de pisis, 48: dopo il sordo martòro / l'anima leggera come
della contrada data intera fede, sì il mise nel capo e nella divozion di tutti
levato; / orlando gli volea baciare il piede, / ma carador l'ha per
medici, ii-87: io vo'baciarti il piè, signor sovrano, / prima ch'
io parta, ed a mie fighe il volto. ariosto, 286: vorrei qui
baciar le mane a misser pietro bembo, il quale non era ancor cardinale. caro
saprà che son venuto subito a fare il mio dovere. bacio le mani a
forse è perché non l'abbiamo pagato -disse il suino. -per un dollaro ci avrebbe
lascerebbe frustare. pea, 7-260: il frate che venne ad aprire, era
: umiliarsi. sassetti, 83: il signor giusti è qui in firenze, et
credenti, / se non t'accende il rogo, / ti bacerà co'denti.
ti bacerà co'denti. -baciare il barlotto, il fiasco, il boccale:
denti. -baciare il barlotto, il fiasco, il boccale: bere vino
-baciare il barlotto, il fiasco, il boccale: bere vino a dismisura.
la terra del boccale. -baciare il chiavistello: andarsene per sempre da un
tornare in casa? / -io ho baciato il chiavistello. lippi, 1-79: a
avean mantello, / comandò che baciasse il chiavistello. note al malmantile, 1-79
note al malmantile, 1-79: baciare il chiavistello, andarsene senza speranza di tornare
, andarsene senza speranza di tornare: il detto viene dal dolore, che alcuno
sacra, come i luoghi santi, o il suolo della patria). -baciar la
alla terra, e con paura basciaro il gialato sasso. tasso, 20-31: s'