hanno insieme con la prudenza voluto concedere il libero arbitrio: libera dunque dee esser
giudicare. de luca, 1-10-251: il maggior dubbio... se questa facoltà
, 7-130: chi ama non ha il giudizio libero e chiaro. rosmini, 2-1-xi
, in tempi di servitù filosofica, conservò il suo pensare libero meglio di tutte l'
disinvolto, malizioso (l'aspetto, il modo di comportarsi). dante,
aperto, sincero (un discorso, il modo di esprimersi); esente da finzioni
parlar libero poter toccare un poco più il fondo di questa cosa. tasso, 2-81
al mondo, perché hanno troppo famigliare il cambiare l'affirmative in negative e le negative
in affirmative. varano, iii-460: il suo / libero favellar è certo segno
in questo senso, e del non essere il parlare e lo scrivere da divieti o
questo fosse a ogni suo piacere. udendo il cardinale sì libere risposte, pensò di
i dinari? caro, 3-1-205: il vescovo d'aquino m'ha scritta una
-non inceppato, fluente (la parola, il discorso). carducci, ii-20-291:
. girolamo soranzo, lii-10-76: è naturalmente il papa inclinato alla privata vita e libera
,... ne venisse incolpato il medesimo cardinale, quasi che avesse voluto castigare
, 2-23: alzisi dipoi o abbassisi il quadrante (lasciando andare il filo col piombo
o abbassisi il quadrante (lasciando andare il filo col piombo libero dove ei vuole
loro cuticola, la membrana cellulare ed il parenchima, di diaframmi e veschichette dell'
: la stanchezza quasi scomparve, gli tornò il polso, sentì il sangue scorrere libero
, gli tornò il polso, sentì il sangue scorrere libero e tepido per tutte le
. brusoni, 116: sapendo che il fiume per la sua rapidezza dasse in pochi
sua rapidezza dasse in pochi luoghi libero il guado, proveduti quei posti di conveniente
oltre i sentier liberi al sole / il ciel l'ultime sfere a lei scoperse.
, con l'ordine di sconficcare adagio il paletto, per aver libero l'ingresso
condotta questa femina? -oh sarà stato il vostro polito, ché questi garzonacci,
sgombro, ateniesi, vi stava innanzi il campo di gloria. guadagnoli, 1-i-9:
libero della fila di macchine che listano il marciapiede, vi aveva fermato la sua.
ii-57: nelle malattie si suole prenderne il decotto [di tamarindo]; il quale
il decotto [di tamarindo]; il quale immediatamente produce il suo effetto purgativo
tamarindo]; il quale immediatamente produce il suo effetto purgativo, lasciando il ventre libero
produce il suo effetto purgativo, lasciando il ventre libero e fresco, e la
. disponibile. novellino, vi-186: il pane era attoscato: in pruova,
magliuoli; ma di questo modo trovando presto il sodo, non profittano a un pezzo
. tebaldeo, xxx- 7-43: togliete il duro sasso ornai dal volto / del mio
dal volto / del mio signor che il miser cor mi strigne, / sì ch'
case illuminavano irregolarmente da tre lati; il quarto dava libero verso il mare.
lati; il quarto dava libero verso il mare.
sereno, limpido, sconfinato, trasparente (il cielo); che circola liberamente;
, 1-vii-98: l'aria è nuvolosa verso il mare dal lato della rovina, e
sia prepotente sugli animi e sugl'ingegni il capriccio dell'arte o dell'altrui
del telescopio. magalotti, 20-23: il fiocchetto di piuma bianca, intorno al quale
bioccoletto di color rosso ben carico, il quale getta in cima una stella di cinque
25 (432): non sapeva, il pover uomo, che federigo non era
.). bianciardi, 4-180: il problema del tempo libero non si porrà
, con grande libertà di pennello, allorquando il tocco mostra un lavorio facile e l'
filicaia, 2-2-302: è cosa di stupore il veder quella lettera scritta con un carattere
, i-279: 'libero'o 'staccato'[il calice], 'liber, ovario minime
segnali possano disporsi a via libera per il secondo treno. 44. fis.
dalla differenza fra l'energia interna e il prodotto dell'entropia per la temperatura assoluta
motrice della bicicletta al fine di consentirne il movimento anche quando i pedali sono fermi
freni. soldati, 2-51: tornava il silenzio percorso dal ticchettio delicato di mille ruote
in tal modo tutti sono liberati e il gioco può riprendere da capo.
tutte le [parole] metatoniche hanno il medesimo peso. già ho distinto le complicate
misura e rima. minturno, 66: il dir libero e sciolto che 'prosa
una linea immaginaria trasversale che passa per il punto più a prua dello scafo e
, e nell'altra parte dell'equazione il primo termine sia libero dalla indeterminata. agnesi
agli schemi rigidi tradizionali per quanto riguarda il numero dei versi che compongono le singole
forma. stigliani, 2: di nuovo il verso (quando egli è moltiplicato,
medesimo suono. martello, 157: sebbene il verso libero, e qualche volta rimato
metri liberi. bucini, 4-111: il verso libero deve suonare, imitando, la
deve suonare, imitando, la cosa, il pensiero, l'azione che rende;
sviluppo della frase. marinetti, 12: il verso libero, dopo avere avuto mille
, scorrevole. ruscelli, 3-368: il verso ama di correr libero e non
competizione nella quale ciascun concorrente può adottare il tipo di nuotata che preferisce (e
rapido battito alternato delle gambe, tenendo il corpo bocconi sull'acqua ed effettuando la
nel fango o nell'acqua (e il termine è però sostituito comunemente dall'originale
s'era interrotta, tornò nel cornetto il monotono segnale di libero. 54
tranquillità. aretino, 20-139: il confessore è come il medico, che
aretino, 20-139: il confessore è come il medico, che guarisce più tosto il
il medico, che guarisce più tosto il male che si gli mostra in su la
f. loredano, 13-15: sì come il procedere alla libera è segno di animo
è segno di animo schietto, così il tentare con simulazione è indicio di inganno
libera e a lettere d'appigionasi: il vecchio è innamorato di voi a una
alla libera... e infiorar il discorso di barzellette e di proverbia senzaché qualche
e di proverbia senzaché qualche schizzinosa torcesse il naso. ferd. martini, i-44:
ho stimato... opportuno il rispondervi; né vi paia strano,
spagnuoli, e fatto testa non ubbidivano il governatore, per usare latrocini senza freno
l'isola alla libera, cose che il governatore non voleva tollerare. -con
rasentando i paracarri, rallentai. posai il piede su un paracarro, mi fermai.
): per ciò che col biasimare il fallo altrui le parve dovere a'suoi far
-dare libero sfogo, lasciare libero il corso, dare via libera: liberare
, 1-1-128: dalla man del nemico / il gran pegno si tolga, / ché
, e poi si lasci / libero il corso al mio furor. batacchi, 2-235
infeste; mantenendo, illudendo nel pubblico il senso d'una certa libertà d'opinione.
, soffocare. molineri, 2-138: il capitano... non lasciava libero sfogo
sassetti, 268: se dove egli [il trinchetto della nave] era cominciato a
in libera carcere. -lasciar libero il posto a qualcuno: cedergli un incarico
. v.]: 'lasciar libero il posto ': levarsi da un uffizio
, liberàccio. salvini, v-473: il mannelli... fa una postilla liberotta
...: così si chiama il * liberista * in rapporto al sistema degli
, 1-256: risalta anche in questo scritto il solito « cretinismo » economistico che è
comportamenti contrari (ad es., fare il bene o fare il male).
., fare il bene o fare il male). guittone, xlviii-199
., iv-27: quando noi vogliamo il bene, la volontà è buona; quando
tale libertà crediamo noi che si denomini il libero arbitrio; con la quale è libero
la libertà potenza elettiva, fia meglio il distinguerle. pagano, iii- 198:
di muoversi e determinare se stessi secondo il fine lor naturale ed a proporzione delle
. note al malmantile, 2-469: il poeta s'è ricordato qui del proverbio
al sole come le lucertole: godersi il tepore del sole; passeggiare o crogiolarsi
lucertole '; locuzione tolta dal fatto che il gatto che mangia lucertole, dimagra.
muoversi sotto i raggi del sole, godendone il tepore (per lo più al figur
, da me aperte, contenevano il lucertolino ben formato, e ranicchiato dentro il
il lucertolino ben formato, e ranicchiato dentro il guscio co'suoi vasi umbilicali.
in macelleria, taglio di carne fra il girello e il soccoscio, che, nel
taglio di carne fra il girello e il soccoscio, che, nel taglio nazionale
parte di dietro della coscia, tra il girello e il soccoscio. crusca [s
della coscia, tra il girello e il soccoscio. crusca [s. v.
della vitella macellati, che sta fra il girello e il soccoscio, e che
macellati, che sta fra il girello e il soccoscio, e che è preferita specialmente
: due bei lucertoloni in caldo traversarono il prato a saetta nascondendosi fra le marruche
vescica dell'aria]... il lucertolone marino e molti e molti altri ancora
g. averani, iii-63: il garo... ritenne sempre lo stesso
virtù morali, 115: nello stellione, il quale è un lucertolotto quasi dipinto
un lucertolotto quasi dipinto e stellato, il quale non ha ale, ma con
manifestazione dell'intelligenza o del carattere attraverso il volto o lo sguardo; modo di
la luchera sua lo manifesta. buonarroti il giovane, 10-960: diacin fallo /
apparenza non t'abbia a ingannare / o il luogo o il posto ad onorar
ingannare / o il luogo o il posto ad onorar gl'indegni, / quantunque
volgere al bello, al sereno (il tempo). -anche: avere buona indole
. redi, 17-101: si dice il tempo avere buona lucchera, quando mostra
, / e 'l calenzuol dorato e il lucherino. sannazaro, iv-70: in questo
): gabbadio tutta la notte contrafece ora il rosi- gnolo, ora la calandra,
gnolo, ora la calandra, ora il lugarino, ora il fanello ed ora
la calandra, ora il lugarino, ora il fanello ed ora qualche altro augello di
quelli che cantano più melodiosamente. buonarroti il giovane, 10-898: capperi! e'
. marino, 7-29: con l'assiuolo il lugherin si lagna, / col sagace
storno ingordo. tanara, 126: il figurino o lugarino, da'siciliani lecora,
la persona e colore ignobile, ma per il canto desiderato e pregiato. g.
far del bel mattino, / lungo il rivo stando solo, / il fringuello
/ lungo il rivo stando solo, / il fringuello e il lucarino / vo chiamando
stando solo, / il fringuello e il lucarino / vo chiamando con il fischio.
e il lucarino / vo chiamando con il fischio. pananti, ii-35: contro
ricciuti crini. savi, 2-ii-160: il lucarino è sicuramente, fra i suoi congeneri
i suoi congeneri, uno di quelli il cui carattere è più dolce e più
ed a segno di venire a prendere il mangiare in mano. bacchi della lega
. bacchi della lega, 241: il lucarino [ha] becco grigio corneo.
parti superiori olivastre vergate di bruno eccetto il groppone che è giallo, macchiato
volavano. d'annunzio, iv-2-250: il tempo era bello e su la loggia
connesso al sostrato celtico o veneto, con il senso di 'bianco splendente, lucentezza
bianco splendente, lucentezza '(cfr. il gr. xeuxó? 4 bianco '
. xeuxó? 4 bianco ', il lat. lux 4 luce ', ecc
, noi abbiamo d'aver con noi il camello, e non gli fare un
[s. v.]: iersera il g. prese una lucia che non
fare la lucia). buonarroti il giovane, 9-430: scherzi la sera e
far la lucia. salvini, vii-576: il buon vecchio anacreonte avea il saltare e
vii-576: il buon vecchio anacreonte avea il saltare e 'l ballare per la testa.
e barcollando bàcco cotto, / fu il primo che facesse la lucia.
con riferimento a persone che si cedono il passo a vicenda). fàgiuoli
lepidezze, ond'è alcuna volta condito il dialogo nell'ebreo di verona, sieno
sali lucianeschi, gittati per impia- cevolire il racconto, e non hanno in seno granellino
diverte. papini, iv-249: se talvolta il boccaccio fu lucianésco e magari sotadico seppe
abominazione? galileo, 3-1-251: avete spiegato il tutto assai più lucidamente di me.
1-ii-967: sin qui lucidamente s'intende il testo. mamiani, 10-i-514: il
il testo. mamiani, 10-i-514: il teismo ripete al pari del panteismo che conviene
pari del panteismo che conviene in tutto il mondo universo mirare a tre termini, e
universo mirare a tre termini, e sono il finito, l'infinito ed il nesso
sono il finito, l'infinito ed il nesso loro. ma questo nesso, che
le pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse
spolveri e dei lucidamenti ideologici, perché il suo ingegno maschio non potea gustare quei
stesse. galileo, 3-3-421: rivoltando il foglio a rovescio e facendo venire il
il foglio a rovescio e facendo venire il di sopra di sotto e guardando per la
luce. termine proprio de'nostri artefici; il che si fa in diverse maniere,
qualcuno lucidare le sole parole che contengono il nome abbreviato 0 intero di iacopo della
. per via d'uno strumento, il modo di lucidare le prospettive naturali e
naturali e diminuire le figure, ed il modo parimente da potere ridurre le cose
1-ix-177: in alcuni luoghi pare che [il salvini] troppo servilmente stia attaccato all'
omero, e là che ne perda il contorno. mamiani, 10-i-410: quivi già
... non lucidò, né copiò il libro di calila e dimua, e
si può essere pagano oggi ed imitare il carducci, mistico domani e lucidare i pro-
, / ti lucidai la croce e il caro nome. e. cecchi, 5-295
l'unico sistema efficace per tener lustro il pavimento d'una chiesa è di lucidarlo
mariolina aiutava noretta a rassettare, lucidare il salottino. 4. ant.
[cioè di candela] sia interposto il telaio, con carta lucida o senza
colle sue scritture lucidò e fece chiaro il vangelo. gherardi, ii-149: nulla cosa
varie misure di templi, conveniente è il lucidare quella delle celle oblunghe e crociate.
a luce. montanelli, 60: racconciamo il nostro legno, armiamolo a sfidare robusto
brieve intervallo di tempo, lucidavasi alquanto il fosco aere. = voce dotta
proprie a far conoscere lo stile ed il fare del pittore. 2.
. moniglia, i-ii- 105: perché il volto mio / ad irene s'agguaglia,
eleganza. de amicis, x-83: il romanzo, nel suo complesso, mi parve
govoni, 2-50: ebbi davanti / il fresco paradiso d'un giardino. /
d'un giardino. / e come il cielo / dopo che vi passò a rovina
/ dopo che vi passò a rovina il nembo / lasciando il sole lucidato a nuovo
passò a rovina il nembo / lasciando il sole lucidato a nuovo. piovene,
, rischiarato. soderini, i-363: il sole illumina il corpo di tutte l'altre
soderini, i-363: il sole illumina il corpo di tutte l'altre stelle,
piano di cristallo su cui si sovrappongono il disegno e la carta trasparente, illuminandoli
. capuana, 15-103: [il pubblico] ci ha sputato in faccia
7-77: nella luce chiara dell'ufficio tecnico il ruminante ingegnere non è solo, con
ruminante ingegnere non è solo, con il suo regolo dietro la catasta degli abbachi
e lucidatori vi respirano, intenti a versar il pensato nei concreti segni dell'inchiostro.
o feltri, usati rispettivamente per raschiare il pavimento e per ripassare la lucidatura.
da lucidare. lucidatura, sf. il lucidare; il rendere lucido, lustro
lucidatura, sf. il lucidare; il rendere lucido, lustro; il risultato
; il rendere lucido, lustro; il risultato, l'effetto di tale operazione.
maddalena de'pazzi, vi-265: o il sole è una cosa tenebrosa appetto alla
. rappresentano quello di che è incapace il senso e l'intelligenza umana, affermando che
fronzolo. bresciani, 6-vi-153: vide il nobile quartiere del comandante, i vaghi
, i vaghi camerini degli ufficiali, il lusso de'legni pellegrini onde ogni cosa
inferire che, per ogni minima luce il corpo che la riceve, debba divenir così
i-3-4-49: avranno più di una volta veduto il cielo nell'ore notturne, nelle parti
si trovasse modo che non fusse fragile [il vetro],... saria
, tu con le tue parole accompagna il tuo desiderio. 2. figur
più lucidità di dio, e più il disceme, e più il comprende e intende
, e più il disceme, e più il comprende e intende, che mai nissuna
in un'opportuna soluzione elettrolitica in cui il pezzo funziona da anodo.
accademiche lucidazioni. capuana, 15-151: il rod ha compiuto un miracolo di lucidazione
lucciole sono vermicelli, delli quali luce il corpo pur come fosse fuoco; della quale
e del legno della quercia fracido tratta il filosofo pienamente nel secondo della meteora.
che vedi del calice, non adorare il sapore del vino né l'odore. dolce
corpi copriranno lo splendore dell'armi et il numero de'soldati, dove all'incontro
numero de'soldati, dove all'incontro il lume farà parer più chiara la lucidezza
tele e alle figure la trasparenza, il rilievo, la carne, il sangue,
trasparenza, il rilievo, la carne, il sangue, il brio, la pastosità
rilievo, la carne, il sangue, il brio, la pastosità, la lucidezza
ed eleganza. cicognani, vi-182: il bel tempo col suo alitare refrigerante e vivificatore
. settembrini, v-193: essendo tale il suo sentimento, le immagini che lo contengono
lucidità e deliri,... il 22 maggio di quell'anno moriva.
e di chiaroveggenza in altri esperimenti; e il signor favilla... più
che di sol priva, / dava splendore il lume che n'usciva. bandello,
ribolle e frizza / lo spumoso sciampagna, il qual poi desta / i bei racconti
delle capinere. de roberto, 3-27: il pretore invidiava il cameriere che, sul
roberto, 3-27: il pretore invidiava il cameriere che, sul lucido cassettone dell'anticamera
in tuba lucida... si accarezzava il mento, la guancia. montano,
: mi trattenni un istante a osservare il cielo scialbo, i rami stillanti dei
via. montale, 2-31: seguimmo il canale fino alla darsena / della città,
-che ha la pelle, le squame, il pelo particolarmente liscio e rilucente (specialmente
b. corsini, 10-38: mi rapisti il core e l'alma / de'lucidi
quando è allegra, senza sentirsi commovere il sangue. c. 1. frugoni,
/ ad arte farai sorgere / fra il dolce e il lusinghiero. tarchetti,
arte farai sorgere / fra il dolce e il lusinghiero. tarchetti, 6-i-652: il
il lusinghiero. tarchetti, 6-i-652: il pallore sepolcrale del suo volto, l'
sue fattezze,... rivelavano il segreto di quei patimenti intimi e soprannaturali
, se avete corta vista, contra il vostro pensiero, ponetevi gli occhiali, che
in ogni parte del laco permette vedere il fondo. tasso, 14-616: tutta
c. i. frugoni, i-9-32: il tuo poeta, o trebbia, /
lucido e puro. pascoli, 106: il fiume va con lucidi sussulti / al
in fondo, a nembi, / il fumo strascicato d'una nave.
ferisse. torini, 266: il fuoco mai da essere cocente, lucido e
non cessò mai. petrarca, 192-12: il ciel di vaghe e lucide faville /
piccoli animali... ch'ànno il ventre lucido che pare che sia fuoco
chi vide mai, o nell'aprile o il maggio, / pioggia venir col sol
, lampeggiando / e ser- pendo, il ciel tutto empie di foco. tasso,
foco. tasso, 17-34: somiglia il carro a quel che porta il giorno,
somiglia il carro a quel che porta il giorno, / lucido di piropi e
ingrate. fagiuoli, v-49: rimira il sole, osserva luna e stelle / che
se 'n giva. leopardi, 33-58: il sole, /... folgorando
vedevo le creste nere dei monti e il cielo blu cupo e le stelle lucidissime
lucidi lapilli / ond'io vidi ingemmato il sesto lume. pagliaresi, xliii-no: se
la terra di gioia, venghi a ornare il paradiso de la tua lucida presenza.
, trasparente, sereno (l'aria, il cielo, l'atmosfera). -anche
sia stato a santo francesco, a vedere il luogo come sta egli? è tre
nelle tenebre. redi, 16-ii-66: il biondissimo crine all'aura sciolto / lieto scherzando
quella, / al crin di berenice il pregio ha tolto / con più folta e
là tutto desio si volse, / onde il lucido giorno entrar si vede. foscolo
mattino lucido, caldo, sereno, il sole si versava sulla via. pascoli,
le lucide notti d'estate / che il cielo la terra importuna / col lampo
diritta strada, / lasciando a destra il lucido levante. -lucidi paesi:
lucido levante. -lucidi paesi: il regno dei cieli. - anche:
e con sincero / parere fa che il prendi, sì che forse / non tragghi
tu sei lucidissima idea, / ond'oggi il mondo torre la norma dee / e
27 (464): tanto agnese quanto il suo turcimanno furono ben lontani di ricavare
. frachetta, 325: o il prencipe è d'intelletto lucido o oscuro,
perché la mia anima sia pura come il mio corpo e possa avere la veggenza
, dall'altra parte della bilancia, il peso dell'allegria. -che si distingue
critico). liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana-
lo sana- zaro limato e candido. il bembo istretto e in sentenze acuto;
natura raggiunge l'inimmaginabile, è che il paziente, lucido e nel pieno possesso delle
! cassola, 1-11: a parte il freddo, non aveva più sonno. la
pirandello, 5-100: si ridestava in marta il lucido e gaio senso che, da
fantasia, delirio. bocchelli, 2-xix-419: il lucido travaglio dell'intelletto, lo splendore
rare di deliquio... -disse il dottore, a bassa voce. -lucido?
, a bassa voce. -lucido? -chiese il marchese con una strana voce. borgese
una strana voce. borgese, 1-20: il lucido delirio non durò che alcuni minuti
boccaccio, 1-ii-224: cotal fine ebbe il lucido splendore / che lui servava al
e fatti lucida, ché egli è venuto il tuo lume et è nata sopra di
son troppo incomparabili le vostre bellezze, né il mio cuore sa arder se non per
che co'suoi moti interni mi presagiva il cuore. parini, xix-22: ed ecco
sorgere / le delicate forme / sovra il bel fianco, e mobili / scender
veste coprir. bresciani, 6-vi-52: il buon bartolo, nelle sue fantasie color di
aspetto delle gioie romane già mezzo incarnato il primo abbozzo delle sue speranze. faldella
. faldella, iv-150: suo padre, il conte di riverenza, era stato
ben pettinato e lucido, nemmeno facendo il chiasso si scomponeva. -sostant.
panni. bandello, ii-1071: qual latte il vestimento biancheggiava, / ma lucido,
che le belle fattezze sì celava / com'il bel vetro in sé un lume ardente
in sé un lume ardente. buonarroti il giovane, i-488: un lucido e
disteso, colorito (una persona, il suo aspetto). boccaccio, viii-2-194
: intendendo... per la neve il male condensato nutrimento, per lo quale
di sterilità lucida e ben governata; lusingava il suo corpo coi cibi, i comodi
evangelio e sempre per proprio epiteto lo chiama il libro lucido. ariosto, 40-21:
ove s'impieghi / con più lucida fama il tuo valore. forteguerri, 6-87:
al suo lucido fine, / che foggia il suo fato, là, sopra /
atti selvaggi che si sono commessi sta il lucido splendore del dovere adempiuto, con
, limpido. delminio, i-52: il sangue nostro, nel qual è posto,
tanto viene a poco a poco volgendo il suo caldo nel contrario e l'umido in
corpo è l'occhio tuo; se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo
se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà lucido. lamenti storici
a questo lume di notte sia interposto il telaio con carta lucida,..
borghini, i-166: volendo poi trasportare il disegno, che avete fatto sopra la
tela o in altra carta, se il campo d'essa tavola o tela..
egli ha in dosso, si specchia il vermeglio del velluto adattogli dietro per ornamento
s'era spogliato, nel quale era il profilo manco, perché nel lucido di
ogni cosa. sarpi, vii-16: il maggior lucido più di raggi diffonde, ma
gli alti gridi, / non pur il po, col loco ov'ei soggiorna,
, / ma all'onde d'arno il bel lucido torna, / ad onta e
specialmente per copiare disegni mediante calco; il disegno ottenuto mediante calco. -in partic
senza lo esempio, e nota bene dove il lucido non si scontra col disegno tuo
valersene con utilità, pigliando dal lucido il dintorno d'un certo tutto, e poi
edizione... del che, accludendoti il fogliolino, prego te, che senta
lucido 'o * lucido catastale 'il disegno rappresentante la figura e le varie
dal pilota locale che, nero come il lucido da scarpe, in un candido
: con molto lucido suol comprendere anco il difficile degli affari. goldoni, iii-1007:
, ii-70: pensiero tale gli sommoveva il limaccioso fondo dell'ànimo, ecci- tàndovi
profonda inclinazione [di michelangiolo] verso il titanismo -strettamente connesso col luciferismo -lo condusse
-lo condusse a concepire e a modellare il 'mosé 'sì da farlo apparire animato
). papini, x-2-496: neanche il male si trova allo stato puro.
sapientone che fa la sesta ginnasio, il quale mi ha assicurato che la vera parola
. bocchelli, 9-359: durò [il silenzio] fin che l'alba rimise
al mito classico di prometeo che sottrasse il fuoco agli dei perché ne potessero fruire
quaglino, 3-166: -se prometeo espia / il delitto lucifero sui gioghi, - /
, fosforescente. galileo, 1-2-261: il trattato dell'eccellentissimo signor fortunio liceti intorno
inutili segrete, ché, anzi, il sole burlava la tua apparente libertà.
4. sm. astron. letter. il pianeta venere (poiché è l'ultimo
altro sole e fa più tosto venire il giorno. anguillara, 11-29: l'undecimo
né pur nominati i pianeti, eccetto il sole e la luna, e uno o
cui stende / sul pelago l'aurora il croceo velo. -plur. per
5. relig. nella teologia cristiana, il più bello e splendente degli angeli che
sua parte nell'inferno, dove divenne il capo dei demoni col nome di satana;
'l luzefer legato, / che tutto il suo gran stato / perdè 'n un
insofferente. aretino, iv-6-255: circa il volere che ancora la di me openione
da s. anatolia, lxii-2-ii-5: il suo padre e la sua madre,
divenuti mezzi angeli. garibaldi, 1-114: il povero dentato -cosi scontava il suo amore
1-114: il povero dentato -cosi scontava il suo amore per l'italia e per
per istizza insolente. papini, 5-72: il loro orgoglio di luciferi, le loro
luciferi, le loro ambizion di titani, il loro cuore di prometei li conduce verso
sotterranee. 7. prov. il diavolo vuol tentare lucifero: con riferimento
loro. proverbi toscani, 355: il diavolo vuol tentare lucifero. 8
genovesi abbia veduto le nostre bagatelle et il suo giudizio non è riuscito punto diverso
anche nel significato astronom.; per il n. 3, cfr. il lat
per il n. 3, cfr. il lat. tardo dei giuristi luciferae fenestrae.
ore not turne (e il termine ha per lo più una connotazione
ha perciò preteso d'interpollar col giocoso il serio e d'interrompervi la maraviglia con
sua proposta, v. monti diceva: il lucifugo biamonti. -stor. con riferimento
tanto che giunto fu al lucignoro, dove il topo misse li denti. aretino,
: venitevene appoggiandovi a me, che il lucignolo, acceso nel pignatuzzo di chi viene
animali non sono a ciò atte, perché il fuoco le abbrustolisce e perciò somministrano alimento
sp., 21 (361): il lucignolo della lucerna,...
, indietro. tarchetti, 6-ii-139: il lucignolo della lampada coronato da una specie
di sego col lucignolo, che faceva il fungo nella fiamma, pareva anch'essa
diede la buonanotte, abbassò piano piano il lucignolo, e non disse più nulla.
non basta l'olio santo a riaccendere il lucignolo della vita già finito e inzuppato nella
capelli a lucignoli sulla fronte stretta e il naso da unno. 5.
. bocchelli, 15-129: si vide il bonanza volare di scalino in scalino,
hanno scelto a protettore e presidiatore tommaso il gemello. idem, x-2-330:
gemello. idem, x-2-330: il fondo è buono e un po'di fiamma
6. locuz. - attaccare il lucignolo: dilungarsi in discorsi interminabili;
spazio dei tre chilometri, che riattaccano il lucignolo risalendo sul tranvai il giorno dopo
che riattaccano il lucignolo risalendo sul tranvai il giorno dopo. -badare, guardare
sua barba, e ridendo sì forte il tirò che tutto del mento gliele divelse.
calliforidi, denominati comunemente mosche verdi per il colore verde brillante delle livree; depongono
lucilina non è altro... che il petrolio, il nafta, il bitume
... che il petrolio, il nafta, il bitume degli antichi. c
che il petrolio, il nafta, il bitume degli antichi. c. arrighi,
, distinzione. siri, ii-690: il conte duca... entrò con essa
= deriv. da lucere-, per il n. 2 cfr. spagn. lucimiento
2-283: dalle cime e d'ogni intorno il sole / tra campanacci e pascoli per
della morte. dossi, 1-i-237: il vecchio, ingannato dal suo luciore, lo
-per quel dio che fa lucire il sole, / ch'a mal vostro
sua cietta / e perfino alla sella il primo affetta. 2. per estens
lucis- sima favilla, / che essaudisca il mio contrito core. = deriv
fece trarre fuori della casa di dio il luco [dedicato a baal] e fuori
di pesaro. carducci, iii-20-301: il dì appresso cesare mi colse in una
macchia, affermando sé essere opimio e quello il luco delle furie. pascoli, 1132
ricche fonti della lingua e dei miti, il vico ne menziona e adopera una terza
poeti: per es.... il luco di romolo, che livio definisce
sacro ', affine a lucire per il significato originario di 'radura di un bosco
5-41: hai messo sul comodino / il bulldog di legno, la sveglia / col
tuo dormiveglia. caproni, 2-71: il mare io lo conobbi: / conobbi
f. m. martini, 7-170: il vecchio già muore, rimuore: /
io ti voglio lucrare e usare per il signore nostro; sazia le mie interiora
con loro. sanudo, xlvi-426: lauda il magnifico retor di retimo e questi feudati
d'este, 11: eseguì [il canova] le prime opere, nelle quali
leggi... fecero sì che il servo della gleba potesse anch'egli farsi franco
purché solo riescisse a lucrarsi colle braccia il pane nella prossima città o nella sua
dare, a chi ne aveva, perché il mercoledì non fosse la rovina sua e
ii-498: non si aggravi... il povero operaio se, stretto dal bisogno
della piazza rivoluzionaria. moretti, i-803: il padrone, facendosi avanti, accettava con
: parenti e casa benefica strascinarono dunque il testamento di prospero moisé loira in giro
del regno. 2. che riguarda il lucro, he ha per oggetto0 per
fine lucrativo. filangieri, ii-392: il danaro non fu mai il soggetto del premio
ii-392: il danaro non fu mai il soggetto del premio né in atene,
iii-20: non è bene assolutamente che il signor blanchon spedisca in milano verun esemplare
fuggo le sue conferenze distruttrici che insegnano il matrimonio lucrativo. bocchelli, 1-iii-571: in
assente, ancorché non sia abile a trasferire il dominio, tuttavia esclude la penitenza.
titolo lucrativo per non averne ancora pagato il prezzo. galanti, 1-i-65: la
tanto, / quando i figli alzano il pianto, / che 'l pensier lassi da
pensier lassi da canto / di render il mal lucrato. bocchelli, 1-ii-422: il
il mal lucrato. bocchelli, 1-ii-422: il vantaggio politico e territoriale non meritato,
pessimistico. carducci, iii-20-91: il momento settimo tutto napolitano, dal 1834
314: come quei suoi amici, il vico... era lucreziano e la
, iii-32-208: sospettai... che il vico avesse, da giovane, partecipato
155: nell'artefici sempre vi è sicuro il lucro, mentre vi si spende l'
qualsiasi abbia,... matura il tempo per tutto gennaio. gualdo priorato,
, 3-i-166: trassero pertanto gl'inglesi il pretesto dalle pesche del- l'arenghe,
. m. casaregi, 1-114: se il presentatore della lettera averà mancato di notificare
e levare i protesti, può perdere il lucro del cambio e li futuri interessi,
li futuri interessi, ma non già il capitale. lanzi, ii-348: la ingordigia
età dell'indorato sterco, / che il subitaneo lucro unico apprezza. romagnosi,
unico apprezza. romagnosi, 18-292: il lucro è l'opposto del danno: egli
e per viltà, si farà segretamente il medesimo della carne umana. d'annunzio
) dalle cui finalità istituzionali è escluso il conseguimento di lucro, il perseguimento di
è escluso il conseguimento di lucro, il perseguimento di profitto economico.
: o risuonar delle valli / dove lancia il torrente / a galoppo i cavalli /
cavalli / del suo corso irrompente, / il grido delle macchine e dei lucri /
lucri, nella ressa dei popoli, il pensiero d'alessandria continuava intanto a rimasticare
oro e di argento, vi troveranno il lor conto facendole pagare tanto d'averne
considerabile lucro. alfieri, 5-4: il filogallo che lo avrà, anch'egli stesso
e all'autore e a lui [il libraio] fruttar molto onore e lucro.
ad altro che all'utile dell'individuo; il tal lavoro darebbe più fama; il
il tal lavoro darebbe più fama; il tal altro più lucro. -fare
f. galiani, 4-24: quando il moralista e il giureconsulto ci dicono che
galiani, 4-24: quando il moralista e il giureconsulto ci dicono che niuno può far
mercatura. torricelli, ii-3-284: che il famosissimo galileo lodasse il pensiero del disseccare
ii-3-284: che il famosissimo galileo lodasse il pensiero del disseccare le chiane, non
, angustiati dai presenti bisogni, non hanno il tempo né l'inclinazione di esaminare a
europa si sono riservati per loro profitto il lucroso traffichetto del sale, tabacco e carta
decadenza. tommaseo, 1-233: viene il crescini, m'offre lavori lucrosi;
io rifiuto. pratesi, 1-181: il marito d'ilia... avrebbe dovuto
-che ha per oggetto o per fine il guadagno, la ricchezza. mamiani
cambio di cui non si può mai fingere il più lucroso. = voce
, e fingo che la lucerna, cioè il giudizio acquistato con studio, mi risponda
e delle sette de'filosofi. buonarroti il giovane, 9-710: non vorrei che 'n
, 19: valerio... fu il primo che intitolò le sue fatiche lucubrazioni
grevio d'utret ha mandato in firenze il suo disegno fatto per la nuova edizione
corpi scientifici. bocchelli, 1-i-483: il baron flaminio esponeva lucubrazioni d'alta politica
si pare lu- culentissimamente in che dimori il nerbo e la forma intrinseca del parlare
vero] avrebbe finalmente tutto in presenza il luculènto retaggio de'lumi e pensieri lasciatici
scrittore). liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana-
tissima prova della divozion filiale de'veronesi è il titolo di madonna del popolo, ond'
: peccando, in tutto si perde il segno / che la reggeva [l'alma
,... si possono ricordare il tesoretto, la intelligenza,..
, la intelligenza,... il fiore, i poemi di francesco da barberino
, intr. vivere o mangiare secondo il fasto e l'abbondanza proverbiali di lucullo
l. lucullo, dal quale fu denominato il marmo lucullèo. fr. colonna,
semidivulse mirabilmente exscalpte. citolini, 174: il nassio [marmo]
[marmo], l'armenio, il numidico, il lucullèo, il caristio
], l'armenio, il numidico, il lucullèo, il caristio ed altri assai
armenio, il numidico, il lucullèo, il caristio ed altri assai. dolce,
assai. dolce, 6-52: v'è il lesbio [marmo], il co-
v'è il lesbio [marmo], il co- rinteo, il caristeo e 'l
marmo], il co- rinteo, il caristeo e 'l numidico, il luculeo che
rinteo, il caristeo e 'l numidico, il luculeo che si trova in chio.
e che prende gran lustro. ebbe il nome da lucullo, perché questi fu
nome da lucullo, perché questi fu il primo che ne introdusse in roma portandolo
romano, famoso per la ricchezza e il fasto di cui si circondava.
.. onoratamente fece albergar ciascuno secondo il grado che aveva, e con lauti
che nelle antiche città etrusche deteneva sia il potere politico (militare, giudiziario ed
passo di varrone. = significa: il vocabolo lucus [deriva] dal non lucere
tiratasi di tasca una lucussétta, levatole il turacciolo, versossi nella sinistra aperta un
del secolo xix, mirava, per il timore della disoccupazione, a impedire l'
dante, par., 30-10: il triunfo che lude / sempre d'intorno
regina di cartagine dido non si volgea mai il truculente ferro nel latteo ed eburneo pettulo
mea, est la- scivula, ha il petto procace, occhi blandienti e, nella
boccalini, iii-227: raccontò [il principe]... i ludibrii
quel capitalissimo nemico della nazion fiamminga, il duca d'alva. saraceni, ii-693
d'alva. saraceni, ii-693: il corpo morto dell'ammiraglio patì in parigi
e mille strazi. zilioli, 1-8: il duca di savoia... va
savoia... va aggiungendo tuttavia il disprezzo, l'insultazione, il mancamento
tuttavia il disprezzo, l'insultazione, il mancamento di parole e tutti quell'altri ludibrii
lo scaramuccia e la chiara del ricci, il furioso di donizetti, il buontempone del
ricci, il furioso di donizetti, il buontempone del mandanici, tutte opere in
[stuolo dei morbi] della sorte / il danno cessi ed il ludibrio antico.
della sorte / il danno cessi ed il ludibrio antico. -vergogna.
per far maggiore non la forza, ma il ludibrio del nuovo suo principato. montale
, 9-107: le parole / preferiscono il sonno / nella bottiglia al ludibrio / di
: benché vero boccone da maritaggio, il marchese raùl era il ludibrio dell'intero
da maritaggio, il marchese raùl era il ludibrio dell'intero consorzio femminile dell'alta
: or lungo ai liti / vassene il corpo mio ludibrio a'venti / e scherzo
ma che ludibrio sia degli affamati / mastini il capo venerando e il bianco / mento
affamati / mastini il capo venerando e il bianco / mento d'un veglio indegnamente
ucciso, /... è questo il colmo / dell'umane sventure. pellico
pellico, 2-19: poiché siamo per natura il ludibrio della fortuna, a che sempre
partorì... l'idealismo, il panteismo, lo scetticismo e gli altri
menzini, ii-324: volle per giunta il crudo assirio sdegno / ch'io pur
365: van rendendo le scene italiane il ludibrio di quelle nazioni che ne hanno
. guittone, 1-43: mettono follemente il santuario in ludibrio. baretti, 1-324
.. e che metta sempre in ludibrio il matrimonio. = voce dotta, lat
degli asini son coloro che non onorano il savio, ma 10 scherniscono e maltrattano
comportamenti che sono loro propri (e il termine è usato soprattutto in psicol.
, ludico. arbasino, 8-33: eppure il paragone più calzante rimane quello col gioco
calzante rimane quello col gioco degli scacchi. il teatro ha la stessa natura: essenzialmente
che ha per oggetto o per fine il gioco, lo svago, il diletto,
per fine il gioco, lo svago, il diletto, il divertimento; giocoso,
gioco, lo svago, il diletto, il divertimento; giocoso, scherzoso; beffardo
gli occhi mei morte più pallida / e il desio far d'ogni sperancia voto,
or seriosa or callida, / vestesi il stigno et antracin colore, / pullata,
e burlevoli. rezzonico, xxiii-245: il muro * avacamptico 'trovasi nell'opposta
della dea, cui si è voluto dedicare il tempietto. carducci, iii-9-225: si
ludificare la mente tutti quei beni che il demonio nel mondo ti rappresenta congiunti insieme
verità, ma così parevano, faccendo il diavolo ludi- ficazione e fascinazione. mamiani
quel che conduce alla scuola, ma anche il ludimagistro o maestro di scuola medesimo
questa foggia la lingua toscana, s'assume il
diritto di fare il ludimagistro addosso altrui e d'insegnare il
il ludimagistro addosso altrui e d'insegnare il modo vero di scriverla? tommaseo [s
'vedere... uno spettro il più spaventevole e una larva più tetrica,
fa scendere nell'acqua premendo col dito il turacciolo di suvero che ne chiude la
boccia piena, in cui sta immerso il ludione, quando codesta acqua viene ad
che, generalizzato, può essere il segno del rifiuto del mondo adulto
saba, 287: ero, fanciullo, il primo in ogni ludo; / e
, rendete a i vecchi scudi / il pallid'oro che l'ebreo raschiò / ed
squame. peri, 1-109: vede il fier dragutte, che tagliente / ferro
lei de l'elmo priva, / troncargli il capo e far che più non viva
: di toscana certamente cavarono i romani il modo de'ludi scenici e gli istrioni.
faccia a cui son nulla / quanti ornare il sebeto, ornar la senna / ludi
litterario? scroffa, 11: così il mio ampio ludo letterario, / poi
mediante la quale si cerca di accelerare il ritorno del malato alla socializzazione.
prìncipi di piombino; che ne prende il nome. d'annunzio, i-466
fratello di quello donorno * in solidum 'il re di ierusalem e messer corona a
stampato « impensis pro- priis » il suo bel libro. = deriv
una descrizione e marianno che si raccontava il proprio futuro vedeva come dopo conquistato il
il proprio futuro vedeva come dopo conquistato il milione andasse a portarlo a quella figura ludra
di suo padre, un ubriacone come il padre di menina. bocchelli, 1-ii-231
un accidente. -che ludro, caro il mio mastro signor peppino scacemi! c.
in onore del botanico ludwig. il carattere di tal genere è un calice quadrifido
... de'moderni vogliono che il mercurio in tanto abbatta la lue venerea
a. cocchi, 4-2-113: il male proposto è vera lue venerea di
l'umor fecondo sugge / perché mentisca il fior le sue promesse. spolverini,
chi degli dei concitò l'ire? il figlio / di latona e di giove
fiori vistosi, gialli o biancastri; il frutto è un poponide la cui corteccia diviene
specie di gigaro ', da cui il gr. tardo aùcpa. luffo,
luffo di tappeto mise di sotto, perché il monte paresse maggiore. tommaseo [s
; 4 pennacchio, ciuffo', attraverso il lat. region. lophus-, cfr.
luffu 4 ammasso di capelli '. il tommaseo la suppone voce onomatopeica.
pisa si trovò con... il conte d'alvagna d'alamagna chiamato luffo
nelle corti, cui si dà per ordinario il titolo di grande. forse in origine
baretti, 3-409: perché caratterizzo io il modo di comporre sempre usato da questo
: fece già di sua figlia briaruga / il buon padre tebano aver franchezza, /
altre cose. garzoni, 1-657: che il re prigione dorma tre anni di lungo
con voce anco articolata, l'usignuolo, il logaro, il cardellino, il faganello
articolata, l'usignuolo, il logaro, il cardellino, il faganello, il merlo
, il logaro, il cardellino, il faganello, il merlo. calvino, 1-289
, il cardellino, il faganello, il merlo. calvino, 1-289: nel giardino
boccaccio, 1-vi-456: 4 lùgere'; il qual similmente per volgere viene a dir
. cieco, 5-43: balugante ode il suo popol che lugge, / e per
. forse da 4 lucherino ', per il cappello verde e la piuma che costoro
. liigher 4 lucherino ', forse per il colore verdognolo del vestito. lugliàtica
all'uva lugliatica. subito che nella pergola il grappolo della vite primaticcia si matura,
ai discorsi] se non poi per il cammino, che vuole dire averlo questo
(53): infra 'l marzo e il prossimo luglio vegnente... oltre
, 18-142: cominciando a sciòrre ora il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a
/ poi quest'agosto, / o il mese di luglio più vicino. foscolo,
, iii-3-178: e luglio ferve e il canto d'amor vola / nel pian
come un grappolo / d'uva nera il tuo nome, / come il fiore del
uva nera il tuo nome, / come il fiore del croco / e la pioggia
perché non era buona; o non era il caso suo, che diciamo: '
: l'animo d'un ministro, il mio e il tuo / son, press'
d'un ministro, il mio e il tuo / son, press'a poco,
luglio: v. pepe. -vendere il sole di luglio: far apparire raro
mia fortuna? - (o questo vende il sol di luglio da vero).
ipercorretto su un precedente giuglio, secondo il rapporto loglio: gioglio, tiglio:
un'altra volta in quell'anno, colto il primo frutto, fa potarle di nuovo
alberi, con vele quadre, per il traffico della manica. = deriv
giraldi cinzio, 3-6 (1932): il marito, fingendo non poter più vivere
pieghe lugubri. moretti, i-399: il suo rigido lutto aveva alcunché di eccessivo
funebre. bruni, 313: il lugubre ufficio almeno accoglia / la già
pur troppo mi dicono al cuore che il batista è già morto. monti,
al lugubre convoglio. manzoni, ii-387: il dì che segue la battaglia, quando
battaglia, quando / sul campo della strage il sacerdote, / tra il suon lugubre
della strage il sacerdote, / tra il suon lugubre, alzi le palme, offrendo
lugubre, alzi le palme, offrendo / il sacrifizio per gli estinti al cielo,
arbori, fiumi,... / il lauro trionfai e 'l saldo corno / il
il lauro trionfai e 'l saldo corno / il lugubre cipresso e 'l faggio eccelso.
, 28: di noia / pallido è il cielo, e lugubre il cipresso /
pallido è il cielo, e lugubre il cipresso / regna sul colle dispogliato.
che l'ore / presènte estreme e il fato. -che provoca la morte
, i-103: o viator, ch'anco il tuo fin rimiri / scritto ne l'
le note che scolpite miri / sovra il lugubre sasso in mesti carmi.
l'anima e 'l nome / chiamando, il finto suo corpo onorava. lancellotti,
si lamenti. pananti, iii-104: il cacai [orso] grande come una volpe
, 38: d'un tamburo il suon lugubre e basso / pare un'epidemia
un atro vel, di che nuli'altro il nero / color lu- gùbre eguaglia,
erano sempre lugubri. pirandello, 6-224: il silenzio della città addormentata, vegliata da
mia cognata sui protestanti... e il viso lugubre con cui le faceva,
nero. silone, 84: « se il governo impone la tessera, vuol dire
guerra », continuò in tono lugubre il generale. moravia, 12-403: andreina si
lugubre ». vittorini, 2-32: il gran lombardo disse: « beh, del
. « molto triste », disse il gran lombardo. « lugubre anzi..
è ragionevole supporre... che il sonetto sia più antico di quel che dante
: intrecciando ai cancelli della pioggia / il mio lugubre pianto, / vedo sempre
, i-153: era un raggiro di cui il lugubre personaggio, che si rannicchia in
in un palazzo di dogi, raccoglie il premio. periodici popolari, i-629: è
rapina non va punto a genio che il popolo sia istruito. panzini, ii-163:
, spietato. moravia, iii-59: il bibliotecario... sente che è venuta
/ spettacolo di pena, / stretta il piè di catena, / traevi a giogo
si veggono scritti. bruni, 349: il cadavere squarciato, / per l'assedio
ariosto, 46-94: in questa parte il giovene si vede / col duca sfortunato
era in pindo e vidi a un tratto il suolo / scuotersi e tremar l'aria
avevo innanzi agli occhi, / e il cor batteva lugubri rintocchi. govoni,
deprimente. ariosto, 8-67: sì il dolor mi muove, / che mi sforza
accenti / celebrar, alma degna, il tuo gran vanto. g. b.
nievo, 850: quell'inverno fra il quarantotto e il quarantanove fu pregno di lugubri
: quell'inverno fra il quarantotto e il quarantanove fu pregno di lugubri meditazioni.
mie quasi finite ti leggerei e ne vorrei il parer tuo; una malinconica, trista
notizia; e giunse infatti a me il ventinove nelle prime ore della mattina. d'
. locuz. vestirsi di lugubre: prendere il lutto. -anche: indossare abiti neri
g. cappello, lii-2-280: quando il re si trova in campo, ella
a l'isole emergenti / in solchi per il desolato lago / sedean cantando / lugubremente
persa per i nostri » commentò lugubremente il guercio. marotta, 1-74: vestiti e
stesso / ched elli apertamente / mi dica il convenente / e lo bene e lo
: lui folgorante in solio / vide il mio genio e tacque. carducci,
, inf., 33-147: questi lasciò il diavolo in sua vece / nel corpo
tumuli guardi / vagolando, ove dorma il sacro capo / del tuo parini? a
a stuolo, / mille celesti strinsero / il fiammeggiante volo. carducci, 832:
71: l'incubo del sogno era il signore che lottava con lui. ungaretti,
125-33: aver dentro a lui [il cuore] panne / un che madonna sempre
penso affa mia ardente face, / il cor meco s'adira, et io con
veccia / nata con lui, né il loglio fuor si cribra. fed. della
parità o quasi parità di meriti giovasse il sapere che il dottore galiini è di
quasi parità di meriti giovasse il sapere che il dottore galiini è di famiglia affatto povera
dommi e con le man s'aperse il petto. idem, purg., 1-62
miseria suol far breve, / più veggio il tempo andar veloce e leve, /
e scemo. firenzuola, 395: il menò nella di lui camera. fil
dir molti, p. es. 'il di lui padre, la di lei
di lei, di loro 'dopo il nome, dicendo: * il padre di
'dopo il nome, dicendo: * il padre di lui, la sorella di
di lui. mamiani, ii-21-3: il sottoscritto... à deliberato di convocare
e lui subito la portò via e passò il mare e andò a creti ed ebbe
lui non indugia e pone a bocca il corno, / per donar fine affa terza
, 1-53 (392): veggendomi il detto duca, dipoi fattomi molte infinite
.]: 'lui', quando regge il verbo, è modo famigliare, ma non
predicativo; nelle esclamazioni ellittiche; quando il pronome segue il verbo. boccaccio,
esclamazioni ellittiche; quando il pronome segue il verbo. boccaccio, dee.,
forte tedaldo, che alcuno in tanto il somigliasse, che fosse creduto lui.
. pulci, 1-1: era iddio il verbo, e 'l verbo lui. bembo
vossignoria illustrissima. -lui! - disse il cardinale, con un viso animato, chiudendo
cardinale, con un viso animato, chiudendo il libro, e alzandosi da sedere -venga
sp., 38 (661): il papa, che dio lo conservi anche
. viani, 14-156: qualcuno, accennando il nano, gli diceva: -ma lui
, / attendendo la sera, attendendo il mattino. / i bambini vi giocano,
lui, e se ne veniva verso il valico per il grande sentiero.
se ne veniva verso il valico per il grande sentiero. -in partic.
dee., 1-1 (82): il quale negar non voglio essere possibile lui
14-7: a'bulgari, lui preso, il giogo pone. grazzini, 2-152:
giogo pone. grazzini, 2-152: il pilucca affermava esser lui disceso dalla schiatta di
, 638: qual altra, fra quante il mondo onora, / in maggior pregio
94: lievitomi in su l'asse come il pane, / ma non poss'ire
insistere perché la madre restasse a tutelare il figliuolo in tanto frangente.
: l''ho ricevuto in casa [il fratello minore] come un peso,
sparsi? / ch'i nostri altari il mondo a lui converta? manzoni, 37
aspettiamo che torni lui ', cioè il marito. il sottoposto dirà a'colleghi:
lui ', cioè il marito. il sottoposto dirà a'colleghi: 'zitti,
zitti, c'è lui'; cioè il superiore; e così de'simili. così
superiore; e così de'simili. così il fanfani. p. petrocchi [
zitti, c'è lui! '. il superiore. montale, 9-13: lui
la geldra però lo attendeva / per il presentat-arm: stracolmi imbuti, / forconi
[in arlia, 1-206]: dentro il ghetto degli ebrei / ci è dipinto
dipinto lui e lei; / gli ha il vestito di velluto; / lui e
. « ma non era mio, era il fidanzato di mia sorella. io,
: nel pisano poi, invece di nominare il baco che si trova nelle ciliege,
in cui ammetteva, esecrava e bandiva il proprio orgoglio si svolgeva dentro un lui
mio ventre quasi verticalmente, sollevando vistosamente il lenzuolo. 8. con uso
comuni in italia quattro specie: il luì piccolo (phylloscopus collybita)
piccolo (phylloscopus collybita); il luì grosso (phylloscopus12 luigi d'oro e
79: aveva trochilus); il luì verde (phylloscopus sibilatrix) e
luì verde (phylloscopus sibilatrix) e il luì bianco (phylloscopus bonelli); altre
asia e nell'europa settentrionale (come il luì boreale, il luì forestico, il
settentrionale (come il luì boreale, il luì forestico, il luì siberiano).
il luì boreale, il luì forestico, il luì siberiano). pulci
/... / la cingallegra, il luì, il capinero. m.
/ la cingallegra, il luì, il capinero. m. franco, 1-38:
luì. pananti, ii-67: alto era il sol, suonato il mezzodì / e
ii-67: alto era il sol, suonato il mezzodì / e preso non avea neanco
. bacchi della lega, 159: 'il luì grosso '... 'adulti
12, millim. 4. in volgare il grido, anzi il lamento continuo 'luì
4. in volgare il grido, anzi il lamento continuo 'luì, luì'gli ha
continuo 'luì, luì'gli ha dato il nome. montale, 5-84: nel
-chiudere, serrare le luia: sospendere il canto dell'alleluia nelle funzioni religiose in
tommaseo, s. v.]: il popolo toscano antico disse 'le luja
esempio 'chiudere le luja'suona secondo il linguaggio ecclesiastico: omettere negli uffici divini
, che sono di lega perfetta, ricava il re utile rilevantissimo, riducendoli tutti in
oro correnti. pacichelli, 2-73: il luigi d'oro o la pistola, ch'
disordini,... fu stabilito che il luigi d'oro dovesse correre a lire
= deriv. dall'incontro fra luì e il nome di persona luigino, con intenzione
, chiuso in fondo con un cartello dietro il quale si ammira una bella madonna luinesca
avrebbe voluto ch'egli portasse all'occhiello il mazzolino con geranio, reseda o viola
o viola del pensiero o erba luisa, il mazzolino fragrante preparato da lei prima d'
luis- simo. fagiuoli, 1-6-216: il diavolo se l'è portato via sul
serdonati, 9-181: all'aitan è soggetto il luitisio, che tiene l'ultimo luogo
, che tiene l'ultimo luogo, il quale similmente è perito della guerra,
arbitrio dell'aitan, secondo che richiede il bisogno, va coll'esercito in varie spedizioni
parti di forma lunata che compongono il fondo della botte, situate fra il
il fondo della botte, situate fra il mezzule e l'estremità delle doghe.
68: levandosi dal fondo d'una botte il mezzule o la lulla, non si
che si canta ai vecchi, cioè il 'luma, lumachella, / cava fuor
occhi; secerne un muco che mantiene il corpo viscido, facilitandone il movimento
che mantiene il corpo viscido, facilitandone il movimento, e che lascia al
., 25-132: quel che giacea, il muso innanzi caccia, / e li
dove 11 porco e la pecora e il bove e il ramarro e la lumaccia
porco e la pecora e il bove e il ramarro e la lumaccia sono a casa
anche ars magna), col quale il lullo tentò di sostituire una nuova logica
), una teoria del comico e il rinnovato sforzo di creare un'arte dell'ingegno
. -per estens.: che segue il metodo sintetico. a. verri
larghi feltri, / impiombate le cappe e il piè sì lento / che le lumacce
pian piano tenendo coperto il vaso. sbarbaro, 4-61: vano
là. montale, 3-68: tornò il cameriere con aria scoraggiata. -una
le empiron d'acqua acquissima; vi posero il bombagio, vi appesero il fuoco;
vi posero il bombagio, vi appesero il fuoco; e tutto ardeva. 4
si piegano in guisa di lumaca verso il centro. tommaseo [s. v.
perno conico della catena. longo [il caffè], 258: siccome agli orivoli
differenza di celerità di moto; per il che... s'usò che quel
intorno un cilindro, e riceve spesso il nome di coclea e vite d'archimede.
balorde e rimbambite, et hanno sempre il passo della lumaca e stanno un anno
delle lumache. pascarella, 2-290: il treno va a passo di lumaca per la
che l'uomo temesse una lepre 0 il volato d'una quaglia o le coma d'
colui, senza mancare occasione di mortificare il prossimo, guardando l'orologio; -ci
d'uomo! -lasciare o rimanere il segno, lo strascico come la lumaca
, 18-141: dovunque i'vo, lasciarvi il segno soglio, / come fa la
faceano mercanzia di fichi secchi. -ornare il capo a qualcuno col distintivo della lumaca
adulterio. tarchetti, 6-ii-591: ama il tuo ugo che ha la certezza di
la certezza di meritarlo, non ornargli il capo del distintivo della lumaca.
-scrutare le gambe ai ragni e il manto alle lumache: comportarsi con meticolosa
le gambe a'ragni e alle lumache il manto. 14. dimin.
lumacotto di quelli da quattro coma, il quale prese per moglie una di quelle lumachine
negli androni delle sacristie, lumacavano verso il focherello del braciere. 2
dal non aver bene e uniformemente risciacquato il panno lino insaldato, prima di stirarlo.
nelle corna e subito li ritira tra il bollichio della vana bava, appena col
-sm. milizia, ix-221: è il mausoleo tutto di marmo bianco, eccettuato
. de marchi, iv-231: soltanto il vecchio dalle scarpe « molto andate
lumachevol molle i rivi, / del gange il molle fatto smaltamelo / fa la via
persino ai lumaconi di corte pareva che il mondo avesse mutato faccia. cantoni, 608
mamma che pareva un'altra lumacona come il marito -e pensa che questo signore vorrà certo
-e pensa che questo signore vorrà certo il caffè fresco. palazzeschi, 5-273: che
lumacone! moravia,, xiii-193: il giovanotto dalla faccia di lumacone, impomatato
parti che / e'si sia appiccato il lumacone? / va'pur là. egli
ancora si dice a uno che fa il goffo, quando per altro è accorto e
mai e di cui è pieno tutto il paese. 3. boccolo,
è quel ferro che serve a tagliare il pelo del velluto, e se non taglia
. loria, i-87: entrarono sotto il reticolo dei rampicanti impregnati di un fortore
interessa. redi, 16-i-143: il nostro giuoco della lumaggrè, per iscambiarsi
a grè ', e così credeva il già sig. giraldi, proposto di
, cioè 4 ti piace ella '? il che conferma il suddetto significato di lumaggrè
ti piace ella '? il che conferma il suddetto significato di lumaggrè. nomi,
pananti, i-32: abbiam sentito dir fino il lumaio / che non vuole aver men
28-99: te vuoi fare l'apostolo, il profeta, il lumaio delle generazioni e
vuoi fare l'apostolo, il profeta, il lumaio delle generazioni e che so io
. batacchi, ii-212: accese il lume, un corno / prese pien
ragazza, a labbra bianche, con il gesto di un automa, sollevò lo scipione
dalla doppia pelle, vi accennò con il mento marchevole e con occhi sfuggenti alla
apparecchio atto a emanare luce (e il termine si riferisce per lo più a
che va di notte, / che porta il lume dietro e sé non giova.
bandello, 1-17 (i-203): era il costume de la donna innamorata tener acceso
acceso un lume in camera fin che il suo amante seco in letto si corcava,
lume. pananti, i-84: viene il garzone con un lume a mano, /
c. bini, 1-100: io aveva il vizio di addormentarmi col lume acceso.
. d'annunzio, iv-1-281: il giardino oscuro,... dominato
.. dominato dall'edifizio biancheggiante ove il solo portico aveva ancora un lume.
1 - intr. (50): il portavano, dietro a quattro o a
di paralume. pratesi, 1-146: il tuo pensiero correva al re giorgio e
, generalmente in metallo, per aumentare il potere illuminante della fonte luminosa.
notte e la candida luna non niega il corso suo; splende il mare sotto il
non niega il corso suo; splende il mare sotto il tremulo lume. petrarca,
il corso suo; splende il mare sotto il tremulo lume. petrarca, 19-3:
sole o d'aria; lume dirivativo fia il lume refresso. ariosto, 3-7:
veder quanto / orrida ell'era ancor sopra il costume / delle vecchie, che son
/ inghirlandata di rose, e non il lume / che cinzia versa placido dal carro
infesto occorre / per le contrade cittadine il bianco / tuo lume [della luna
aveva tutto infiammato, nel lontano, il fuggevole dosso de'tifati si raccoglieva in
sui vetri, a poco a poco, il lume del cielo notturno, fatuo e
dieta? mazzini, 23-213: ringrazio il padre dei buoni consigli medici, e
11 lire al giorno, non compreso il caffè e il lume. 4
al giorno, non compreso il caffè e il lume. 4. lucentezza,
un monile, / or di verdi smeraldi il lume finge. giuglaris, 126:
non meno avuto la sodezza che il lume, adamantino fu detto. piovene
lumi del moribondo. bontempelli, 7-46: il lume della fronte s'urtava tragicamente col
, astro. - in partic.: il sole. dante, xlvii-47: di
dante, xlvii-47: di fonte nasce il nilo picciol fiume / quivi dove 'l
/ a'duo lumi c'ha sempre il nostro polo. cariteo, 395: qual
222: fece dio due lume grandi: il maggior lume, acciocché signoreggiasse al giorno
lume, acciocché signoreggiasse al giorno, e il minore lume, acchiocché signoreggiasse alla notte
l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e rugiadoso al lume.
rugiadoso al lume. marino, 5-45: il più bel de'sette lumi erranti /
: chiamò con lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume.
febo il figliuol ch'avea mal retto il lume. -influsso astrale.
e qui refulgo / perché mi vinse il lume d'esta stella. petrarca, 7-5
10-134: questi onde a me ritorna il tuo riguardo, / è 'l lume
vita, a sottolineare la contrapposizione c
nutrimento; / e fu di questa vita il lume spento. ariosto, 43-154:
avrian fatto quando / non fosse a brandimarte il lume tolto. cellini, 4-541:
morte / a me c'ho in odio il lume de la vita. moneti,
/ quando che di sua vita è spento il lume. 8. letter. occhio
stiamo intorno, e caviamo a lui il lume grande il quale solo stava ascosto
e caviamo a lui il lume grande il quale solo stava ascosto sotto la fronte
lumi, / e di veder le pare il suo ruggiero. tasso, 7-5:
: a te soavemente i lumi chiuse / il gallo che li suole aprire altrui.
aprire altrui. fantoni, ii-90: era il mio foco argene / candida quasi latte
sereno. foscolo, ii-258: ha leggiadretto il labbro, / neri e focosi i
acciecativo. filicaia, 2-2-240: tacque il pubblico pianto e si asciugaro / del
frugoni, i-12-31: l'infausto giorno il giorno sempre amaro, / che a noi
una persona (e in tale accezione il termine è proprio della tradizione lirica del
, 163-9: ben veggio io di lontano il dolce lume / ove per aspre vie
e benigna imago, / donde uscì il chiaro e benedetto lume / che m'
vago, bello e dolce lume / nasce il mio fuoco, e poi da quello
e poi da quello istesso / viene il rimedio ch'ei non mi consume.
pensava egli che potesse avvenire, quando il vago lume degli occhi et il color
, quando il vago lume degli occhi et il color del viso per la vecchiezza venissero
. cesarotti, 1-xxxiv-156: ecco ecco il solito / lume già brilla, /
lume / di gioventù, quando spegneali il fato, / e giacevi. fogazzaro,
occhi assorto. bocchelli, 1-ii-102: il naso aquilino ed ardito era sottile,
per la sua vechieza li suoi occhi perderono il lume e il suo vigore tutto
suoi occhi perderono il lume e il suo vigore tutto venne meno. cavalca,
e poi mangiò e confortossi, e tomogli il lume. epicuro, 9: così
. epicuro, 9: così tornasse il mio lume visivo / come il vostro
così tornasse il mio lume visivo / come il vostro dal mio tant'è lontano,
a vita. tasso, 8-25: tornò il lume a gli occhi miei, /
rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume.
a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume. 11. figur.
trasse per formar la bella guancia / il cui palato a tutto 'l mondo costa
e mirarsi un ordine mirabile in tutto il commercio e in tutte le azioni sue?
equivoco. rosmini, xxv-512: è il lume della ragione la sorgente del diritto,
male morale. gioberti, 14-48: tra il soggetto e l'oggetto v'ha un
oggetto v'ha un mezzo, che è il « lume intellettivo », identico all'
», identico all'essere, di cui il soggetto e l'oggetto partecipano ugualmentè.
tozzi, vii-263: 11 dolore leva il lume del cervello. -filo conduttore
, 6-21: poveretto, tu hai perduto il lume del discorso. algarotti, 1-vi-176
di osservazioni salta su chi asserisce positivamente il contrario? manzoni, fermo e lucia
mistico: dono soprannaturale- e permanente mediante il quale, dietro l'ispirazione e la
pronte ai suoi impulsi per poter raggiungere il fine soprannaturale; virtù teologale della fede
10 non veggo che noi potiamo avere il detto lume del- l'intelletto senza la
abbino scusazione alcuna, io ho mandato il mio lume in terra in questi tempi e
idee divine mirano, e han poi il lume più glorioso, che l'alza alla
cristiani la folla de'cattivi, sì ampio il regno de'vizi, sì ristretto quello
determinar le ragioni, le appartenenze, il tenore, i limiti, il corso degl'
, il tenore, i limiti, il corso degl'incrementi sociali. -padre dei
i doni perfetti sono da dio, il quale egli chiama in questo luogo padre
della profezia. savonarola, 8-i-211: il nimico dell'umana natura, quando.
, v-9: se lo ufìciale e il rettore sarà buono, così farà buoni i
cattivo, ed eglino cattivi, perché il rettore è posto per loro segno e per
con coltelli lo ferirono ancora finché uccisero il nostro specchio, il nostro lume,
ancora finché uccisero il nostro specchio, il nostro lume, il conforto, la vera
nostro specchio, il nostro lume, il conforto, la vera nostra guida. g
perché sia lucente e splenda il foglio, / da lor beltà calore
calore e lume io voglio. buonarroti il giovane, i-134: spesse volte nel
, ix-300: gli occhi miei hanno veduto il salutare tuo, il quale apparecchiasti dinanzi
miei hanno veduto il salutare tuo, il quale apparecchiasti dinanzi alla faccia di tutti
misericordia di dio, in averci dato il suo verbo per lucerna e per lume
perché la lunghezza del tempo non oscurasse il giuridico lume e che la tenebrosità dei falsi
la tenebrosità dei falsi giudizi non occupasse il rigore della legge, chiamasi d'accordo
a lungo. giovio, ii-104: il vero lume de l'istoria consiste in chiarire
le nostre scansie e gli scaffali nostri il tesoro di tutti que'lumi e di
cammino della vita? chiari, 5-8: il maggiore de'suoi piaceri, in quella
sp., 24 (417): il timore che la madre le desse dell'
più osservata la nuova maraviglia di rifare il capo. ho udito più d'uno
, isdimenticatosi della regia potestà, cercava il lume nelle tenebre. nannini [petrarca
e dal fiato del maestro, prendano il lume delle scienze. f. f.
della superstizione. -secolo dei lumi: il secolo xviii, in cui tale cultura
cosa è sommamente maravigliosa come con tutto il lume di questa felice età e con tutte
la scoperta d'un mondo incognito, il commercio e la comunicazione universale da un
: canta l'italia i lumi, / il popolo, il progresso. ojetti,
italia i lumi, / il popolo, il progresso. ojetti, ii-301: una
chi « ha tutto l'interesse a tenere il popolo nell'ignoranza ». 16
grande e dotta città io sia stato il primo ad insegnare nel corso della filosofia
tinto, / sì che t'abbaglia il lume del mio detto. idem, par
essa sua genitrice avea dato al figliuolo il capo bello e 'l lume bello di
petrarca, 326-4: or di bellezza il fiore / e 'l lume hai spento
che sì ben conserva / di giovinezza il bel purpureo lume, / consolo il
il bel purpureo lume, / consolo il guardo. algarotti, 1-ix-213: alfin s'
confessione del fallo commesso ristabilisce in tutto il lume dell'innocenza. serra, i-38:
sua terra, e nel bello ribeve il lume roseo della giovinezza, ritrova dolcezze
i ricordi, le vane sofferenze, il lume / di una vita che a loro
santo, / chi le dirà così che il ver s'integri? bocchelli, 2-
s'io ben mi rimembro / esso [il capo] è lume e corona /
copioso. gir aldi cinzio, i-208: il lume delle parole abbaglia quello della sentenza
nostra gente aver per duce / vairone, il terzo gran lume romano, / che
gran lume romano, / che quando il miri più, tanto più luce. masuccio
i boschi. nannini, 1-108: il signor giovan de'medici, capitano famosissimo de'
a. cattaneo, ii-16: ippocrate, il gran lume della medicina, parlando delle
fiume / con serena accoglienza rassecura / il cor già volto ov'abita 11 suo
tansillo, xxx-10-257: se non fusse il desio del caro lume / che spesso turba
desio del caro lume / che spesso turba il sonno a gli occhi miei / e
diceria, mi concluse ch'io ero il lume degli occhi suoi. niccolini, ii-27
degli occhi suoi. niccolini, ii-27: il dolce lume / fra le piante si
martelli, 133: non mi dava noia il non essere tutto netto della inondazione né
altre pompe vane, pur ch'io godesse il lume della sanità. guidiccioni, i-41
ogni diletto, / per gir là dove il grande ibero allaga / i nudi campi
a lo estremo ebe, / forse era il primo, e certo fu fra noi /
copre / cui non dà lume eterno il sol de l'opre. c. i
si fa. cesarotti, 1-i-326: il vostro esempio sparse un nuovo lume sulla faccia
un'altra querela gli dànno, quasi gelosia il tormentasse del merito altrui, e paressegli
perché inganni, al non suo lume il pone. martello, 230: l'amore
non la rappresentarono in scena con tutto il suo fuoco e nel suo maggior lume
posta ogni materia in pieno lume, il non passar oltre sia necessità de'tempi
a perfezionarsi. leopardi, i-22: il poeta ha scelti gli oggetti, gli ha
poesia pittrice: che fa consistere tutto il bello nel particolareggiare, che pone tutte in
fondo un lume di speranza, che irraggi il cammino. 25. elemento rivelatore
che questo fioco lume, non sapendo il nome dei parenti di lei. pirandello,
è nel chiarore. fa l'ombra il colore fusco, e il lume fa chiaro
l'ombra il colore fusco, e il lume fa chiaro ove percuote. dicono
quanto sia grande vedilo, che mancando il lume mancano i colori, e ritornando il
il lume mancano i colori, e ritornando il lume tornano i colori. campofregoso,
finestra, o porta o altro spazio; il terzo è il lume riflesso; quarto
porta o altro spazio; il terzo è il lume riflesso; quarto è quello il
il lume riflesso; quarto è quello il quale passa per cose trasparenti, come
cristalli od altri corpi, i quali fanno il medesimo effetto, come se nulla fosse
, come se nulla fosse interposto infra il corpo ombroso ed il lume che lo
fosse interposto infra il corpo ombroso ed il lume che lo illumina. pino, l-1-118
e rilievo, et in ciò loderei ch'il pittore eleggesse il lume nell'oriente,
in ciò loderei ch'il pittore eleggesse il lume nell'oriente, per esser l'aria
quello men cattivi. lomazzi, 2-115: il lume, quarta parte della pittura,
, iii-191: regola generale è che il più gran lume deve colpire nel mezzo del
altro quarto all'ombra più forte, e il resto alle mezze tinte. i fiamminghi
. vasari, i-611: in quello [il modello della cupola]...
donne. scamozzi, i-i73-53: il lume di lume, che si può chiamar
luoghi molto aperti, ch'hanno il vero lume... del puro
del vano, da gli antichi chiamata il lume, dieci parti e cinque alla
dice che egli bisogna che lo spazio e il vano o lume sia della grossezza di
. foro o apertura in opera muraria per il passaggio dell'acqua. manfredi,
fosse mantenuta ad una costante altezza sopra il foro, al segno a; mi
un dato tempo dal lume a, il quale ha sopra di sé l'altezza d'
del palcoscenico. -per estens.: il teatro, la rappresentazionescenica, ecc.
, e par proprio una colomba che tema il falcone. la signoria vostra non manchi
. la signoria vostra non manchi circa il toccarla al lume. -a
in una cassa / su la carta appuntando il suo sentiero / a lume di lanterna
sai tu a lume di fede, come il sagramento della penitenza è stato..
lume di così evidenti verità, il cuor umano non vuole distaccarsi da quel
lavoro di mani si affatica a stringer il vento che fugge, a prender quel fumo
si dilegua. cattaneo, iii-4-158: il governo provisorio... volle..
or le bagna la pioggia e move il vento / di fuor dal regno, quasi
, a questi lumi di luna, il « popolo », il « proletariato »
di luna, il « popolo », il « proletariato », i « lavoratori
trafori. siri, 1-v-730: procurerà il duca che i veniziani non abbino lume
acciò che non si disoblighino d'attaccare il sudetto stato. fogazzaro, 7-79:
sala illuminata, con gli abiti e il trucco previsti dal copione (e si
in tal maniera / e dice che il demonio lo staffila, / poiché gli fa
qualche cosa di più, per esser il lume che sta sopra il candeliero pubicamente
, per esser il lume che sta sopra il candeliero pubicamente esposto per guida degli altri
luce). viani, 19-145: il comandante degli agenti, giallo di naturale
grazzini, 2-288: così lasciatolo, il giovane, troppo desioso, cominciò a
fran- ceschetta. -farsi tenere il lume dal marito: tenerlo sottomesso;
portar le brache e farsi tenere il lume dal marito. -guardare le
pero, che facea buio. -levare il lume degli occhi: far perdere la
trafitte acutissime che di giorno gli levavano il lume degli occhi, e la notte
lo facevano voltar di schianto a mordere il guanciale. pea, 1-201: la
pea, 1-201: la fame leva il lume dagli occhi. -non spegnersi
dagli occhi. -non spegnersi mai il lume: con riferimento a persona che
scrivere, non gli si spegne mai il lume. -non vedere lume:
1-5-107: e'sa del suo campo il costume, / massimamente la gente francesca,
3-33 (iii- 425): udendo il vecchio questa favola così ben ordita,
favola così ben ordita, si trovò il più disperato uomo del mondo, e montò
: non vedo più lume. -pagare il lume e i dadi: v. dado
-perdere, smarrire il lume degli occhi, perdere i lumi
. boccaccio, i-340: senza dubbio il giudizio degli innamorati è falso, però
degli innamorati è falso, però che il lume degli occhi della mente hanno perduto
per quella cotal gelosia ismarrito quasi afatto il lume degli occhi, dissi che loro
occhi, dissi che loro medesimi aprissino il cassone. carducci, ii-8-39: quando
quando mi vengono su certi pensieri, perdo il lume degli occhi. ferd. martini
; ma a nominargliela solamente, perdeva il lume degli occhi. pavese, 9-62
, 9-62: un uomo innamorato ha perso il lume degli occhi e il suo giudizio
ha perso il lume degli occhi e il suo giudizio non conta. cassola, 4-106
a resistergli, a respingerlo: egli perse il lume degli occhi. -perdere
lume degli occhi. -perdere il lume della ragione (o, anche,
ragione (o, anche, perdere il lume): uscire di senno, impazzire
come uomo che abbia del tutto perduto il lume dell'intelletto. collodi, 520:
la vita mia, e che io perdo il lume della ragione tutte le volte che
tutte le volte che penso al caso che il padre di questa principessa potrebbe impegnarsi con
. -portare, reggere, tenere il lume: partecipare, assistere o intervenire
/ -chi è quel poltonier che tiene il lume? varchi, 18-2-454: in somma
stare, come si dice, a vedere il giuoco o tenere il lume. girolamo
, a vedere il giuoco o tenere il lume. girolamo leopardi, 2-59: ci
10 sento dir, nel resto io tengo il lume. -coprire con la propria
.. insomma, si può ancora reggere il lume a un compagno di bisboccia,
: avete la cintura gonfia di cartucce, il logoro con lo spago e tutto,
, / se rivolgendo poi molt'anni il cielo / fuggir disposi gl'in- vescati
aspro costume. aretino, vi-428: il giocarci qualche baiocco ti insegnerebbe a veder lume
conoscere un dappoco, gli faccia accendere il lume e il fuoco: è sufficiente
, gli faccia accendere il lume e il fuoco: è sufficiente un lavoro di
conoscere un dappoco, gli faccia accendere il lume e il fuoco, dice un trito
, gli faccia accendere il lume e il fuoco, dice un trito assioma di
a lux, lucère, ecc.; il n. 32 è calco del
: in questa isola vi regna molto il mal francese, e similmente la rogna
corvino, e pestole e ne spremo il succo, nel quale pongo goma arabica et
, gancetti e pelandronetti, teneri come il burro; e poi i più grossi,
dallo spiraglio d'una grotta, evocava il denso frondeggiare del parco. 2.
questa bellezza dell'animo l'intelligenza e il giudicio si è. -evidenza, risalto
e geografiche (e consiste nell'immaginare il rilievo illuminato dal nord-ovest o dall'alto
della sera, sempre contemplando e lodando il prodigioso sapere di quel grand'uomo [
prodigioso sapere di quel grand'uomo [il correggio], come sarebbe della tenerezza
: gli ho mandato ieri a salutarlo il maggiore coco: il quale lo ha trovato
ieri a salutarlo il maggiore coco: il quale lo ha trovato... deposti
i colli. milizia, vii-114: il fenomeno del nascere e del tramontare di quell'
colla sua luce saltellante e fantastica, il volto della bella creatura che vi stava seduta
e opaco /... / il molle candor di quelle membra / lumeggiava con
tersa onda azzurrina. bocchelli, 13-744: il sole scese dagli alti monti a lumeggiar
alti monti a lumeggiar sui campi d'oro il grano ancora in piedi o già disteso
biacca stemperata con la gomma si lumeggia il disegno. d. battoli,
d. battoli, 2-3-19: il f. niva jacopo le disegnò [le
dalla matita e sia lapis rosso, lasciando il color della carta per mezza tinta e
maestrevoli scuri. baldinucci, 85: il dare quel color chiaro dicono [i pittori
italia e oltramonti. foscolo, iii-1-240: il disegno d'una bella figura, e
la verità della imitazione,... il lumeggiare si vedevano in lui singolari.
. tornielli, 1-97: eccovi abbozzato il quadro, accademici ornatissimi: voi ora