istituzionali di un tale sistema (e il termine si contrappone ad altri termini designanti
dottrina. panzini, iv-374: il liberismo attraversa in tutto il mondo un
, iv-374: il liberismo attraversa in tutto il mondo un pessimo quarto d'ora.
cui legge... è assoluta, il liberismo economico procede solo per massime empiriche
. bacchelli, 1-iii-275: dopo che il liberismo della destra, in una colle
esigenze finanziarie, aveva fatto sentire precipuamente il lato spietato del libero giuoco delle forze
protezionismo confuso. gramsci, 12-30: il liberismo è un programma politico, destinato
a mutare, in quanto trionfa, il personale dirigente di uno stato e il programma
il personale dirigente di uno stato e il programma economico dello stato stesso, cioè
del reddito nazionale. gobetti, 1-i-943: il liberismo ha dominato in piemonte e in
, 2-982: dei quali [scrittori] il principale in tento è di
stesso nome della scienza, condannare il socialismo come 'antiscientifico 'e
esistono fabbriche e che si spera, dopo il ribasso del prezzo del ferro che
. marinetti, 2-i-27: egli [il lucini] fu, da giovanissimo,
] fu, da giovanissimo, il provocatore più ardente delle prime scaramucce libe
, non tolse, per altro, il sagace intervento dello stato dove fosse necessario.
estranee alla propria volontà per quanto riguarda il modo di pensare, di comportarsi e
; che è quanto dire, « il far quella cosa sta in suo potere e
solo è bene: / a udire il canto delle due sirene. / io
che, posta intra el bene e il male e fatta libera di potere eleggere
/ non gravi al mio signor perch'io il ripreghi / di dir libero un dì
, 11-54: ma- scheran le donne il proprio affetto / assai sovente e..
che non stringerò / più fra catene il piè. d'este, 99: la
cieco amore, / perché libero ho il core. cassola, 3-163: mara.
, mi dica una cosa sola: se il suo cuore fosse stato libero, crede
. piovene, 3-45: io vedevo già il mondo come una gara di ambizioni.
da barberino, i-107: lui [il tuo superiore], libero stando,
mez'ore dell'anno;... il resto del tempo sono liberissimo, ed
ov'è quel bravo, quel libero, il quale si vanta di non aver punto
vere e reali virtù: amando con il cuore schietto e non finto, libero
]: 'libero scrittore': che dice il vero, segnatamente in materie di ben comune
libero nel bere, e si vedea che il vino lo tracannava con buona coscienza.
dicono molti, cioè che egli [il sarpi] fosse cattolico, ma perseguitato,
rej. « non spetta certo a me il concederlo », rispose il delegato «
a me il concederlo », rispose il delegato « né credo che questo sia
2-4: lasciato un fettente puzzo, il duca da lo spirito libero al tutto
fummo liberi e aperti / sù dove il monte in dietro si rauna, / io
mi fa men bello / con torta vite il maritai mio laccio! / mentre alzar
snello, / m'incurva i rami il pampinoso impaccio. -di animali.
muratori, 8-ii-93: camminando in due, il più degno si pone alla destra,
. soldati, vii-131: dora dormiva, il grande torso bruno e nudo libero dai
. obbedii e presi l'uomo per il gomito libero. -agile, spedito
libero. -agile, spedito (il passo, la corsa). ariosto
ariosto, n-13: dove lasciato avea il cavallo, avezzo / in cielo e
/ e ritrovò che s'avea tratto il morso, / e salia in aria a
ho pel ballo disinvoltura di vita ed il piede ben libero e sciolto.
ch'egli avea agli occhi, e il frate rimase alluminato chiaramente degli occhi e
carducci, ii-8-11: l'umido e il freddo mi han colto poco coperto,
tutte le ossa e non mi lasciava libero il capo. -incolume, illeso;
corpo). cavalca, 602: il beato santo francesco ebbe pietà di lui
capo od altro simile. mi sento il capo più libero. -immune da
5-7 (67): messere, colui il quale voi mandata a morire come servo
persona libera. amari, 1-1-10: il conte ruggiero, principe di liberi uomini
,... fortemente e ordinatamente il nuovo stato reggea. -sostant.
la schiava ancor sospira? / e il sen che nutre i liberi / invidiando mira
che la virtù e la malizia determinano il servo dal libero, nobili et ignobili
convocare gli animi e la fede e il sangue de'viventi; chi non sa spender
dovessi pagare fiorini 2 larghi per tutto il mese di novembre prossimo che viene e fussi
[rezasco], 77: mediante il quale [pagamento] sarà libero ed assoluto
gravezze '. la libertà, insegna il conte di cavour, che consiste nel
a tanto che come minori vivono sotto il tutore che li governa. nello stato di
mia comare con questo suo figlioletto, il quale io son certo che fu da te
... lasciar libero a ciascheduno il vedere le altrui fantasie ne'proprii fonti.
trovavano, essendo però libero alle parti il farvi nuove fortificazioni a proprio talento.
talento. carducci, iii-16-134: vorrebbe il tempo della scuola ridotto da cinque a
marinetti, 2-1- 321: mediante il divorzio facile, il voto alle donne e
321: mediante il divorzio facile, il voto alle donne e la partecipazione completa
delle donne all'attività nazionale noi distruggeremo il matrimonio e giungeremo all'amore libero.
che quella ch'è libera... il disegno è libero, imperoché se vedervi
': e se libero è colui il quale è in grazia di se stesso,
. b. segni, 37: il papa... ben sapeva che niccolò
libere montagne piemontesi lungo le quali filava il battello parevano fiere e paghe..
libera più barbaro degli stranieri, arma il suo cuore di orgoglio sì contumace che
. g. gozzi, i-n-89: il cittadino... in libera patria la
o fia serva tra l'alpe ed il mare; / una d'arme, di
del signore; / giuriamo far libero / il suolo natio: / uniti per dio
in italia da cavour), esprimente il concetto che, per garantire la libertà
verbo non v'è il più tristo e il più lograto: / tu devi,
e a me si deve: / e il potrei tutto coniugar d'un fiato.
al tramonto. né all'ironia è logorato il pungolo. linati, xvi-181: era
è venuto in taglio di, mutando il logorator del mio, riallogar certe malandatissime
continua azione logoratrice dell'anima sopra il corpo, della lama sopra il fodero
sopra il corpo, della lama sopra il fodero. = nome d'agente
beltramelli, iii-1228: io sento ritornare il passato; ma così limpido in me che
me che più non me ne separa il tempo e il logorìo della vita. marinetti
non me ne separa il tempo e il logorìo della vita. marinetti, 2-i-81
della vita. marinetti, 2-i-81: il futurismo, meravigliosa formula del rinascere cosciente
al « logorio della vita moderna » il club oppone non già farmaci o bevande
mattoni, svuotantisi in polvere come per il logorìo di un tarlo, in mostra per
, ii-102: ripara [l'uomo] il logorio alzando tombe, / e per
sé una fatica non indifferente; figurarsi il logorio di puccini che italiano lo era
era dieci volte. baldini, 9-250: il desiderio, che ogni tanto pungeva il
il desiderio, che ogni tanto pungeva il carducci, di rifarsi del sordo logorìo
dirà piuttosto che alfonso nitti non abbia il gran sangue freddo di zeno cosini e
un po'inconsapevole che precipita e vela il suo logorio interiore. 3.
. b. croce, ii-14-63: il logorio critico continuò sempre nel decennio seguente
liquirizia. ricettario fiorentino, 1-85: il sugo della logorizia, del-
muro appoggiato. foscolo, xiv-76: il passaporto... mi è divenuto
di velluto, che leverò via tutto il logoro. cicognani, iii-2-263: portava una
, non facevano che mostrare di più il logoro e le ragnature. -corroso
: queste mura logore e annerite sono il ginnasio di tolomeo. aleardi, 1-376:
listelli. ungaretti, ii-107: come il sasso aspro del vulcano, / come il
il sasso aspro del vulcano, / come il logoro sasso del torrente. -escoriato
denti senza riparo de i labri e il naso logoro, e voltatosi a santa
monica sua madre, disse: dov'è il capo di cesare preclaro? rosa,
grossi. de sanctis, ii-n-122: il giorno dopo comparisce un frate logoro dagli
aspetto. betteioni, iv- 20: il pover'uomo è logoro, e quella donna
sospirano, ripensando come si disperde tutto il sapere e tutta la civiltà, qualora,
uscito dalle sponde logore, si dissipa il regai fiume della lingua. b. croce
le circostanze pratiche le quali, mercè il fervore prodotto negli animi, colmavano le lacune
si vede sempre più antiquato e logoro il diritto feudale, il diritto canonico, lo
antiquato e logoro il diritto feudale, il diritto canonico, lo spirito di corpo-
cantù, 523: o non gli convenisse il farne mostra, o volesse solleticare il
il farne mostra, o volesse solleticare il logoro senso del piacere col savore del
le cose. montale, 9-141: il repertorio / della memoria è logoro: una
monti, x-2-42: mossi più addentro il piede; e in logra zona /
fiori, piume disperse, / e il nostro abbraccio una lotta cupa.
ant. avanzato, arrivato al tramonto (il giorno); calante (un astro
tal cosa faceva, essendo di già il giorno logoro, sonava ven- tudua ore
v-2-138: udivasi di quando in quando il sommesso gemito roco delle colombe nella cova
maggior quantità d'olio, che non sia il bisogno per logoro e consumo.
giusti, e tal volta anco fanno il logoro grasso bene. 6.
carne o esche di vario genere; il falconiere lo faceva roteare in aria per
roteare in aria per richiamare a sé il falco. dante, inf.
ale d'anitre, e legarvi su il pasto; e vuoisi cominciare a fare reddire
lorenzo de'medici, ii-29: getta presto il suo logoro in terra: / lo
parla, fende / con tanta fretta il suttil legno tonde, / che con maggiore
i versi come fa nella snodatura della spalla il braccio dell'alfiere nel maneggiar l'insegna
e dello strozziere nel richiamar col logoro il falcone. guerrazzi, 1-60: cotesta
fu la caccia al falcone, gli levaste il cappello, lo avventaste contro il colombo
levaste il cappello, lo avventaste contro il colombo; poi, agitando il logoro per
contro il colombo; poi, agitando il logoro per richiamarlo, gli riponeste i
: avete la cintura gonfia di cartucce, il logoro con lo spago. 2
che far dovreste alla mia dimanda, sarebbe il logoro al qual, veduto una volta
., la scrittura cuneiforme, il geroglifico egiziano). = voce dotta
. papi, 2-3-67: questi [il deputato chabot] fece passaggio nel palco
impiegati, di ricevere dal nuovo imperatore il giuramento prescritto e di aver cura particolarmente
. giannone, 1-iv-502: si legge il nome di onorato gae tano
uffiziale del regno di sicilia, il quale ne'parlamenti sedeva a destra
supremo del principe; onde spesso il suo ufficio si congiungeva nella stessa
. fr. logothète. per il n. 2 cfr. m. riccio
blocco unico, allo scopo di abbreviare il tempo occorrente alla composizione. =
tre alberi con vele quadre, per il traffico nella manica. anche « lugaro
, v-539: 'la loia'... il sudiciume. giusti, 2-81: schifo
, loia e marame, / trascina il carico spropositato / fin che gli durano le
perenne corruccio con la morale borghese e il sapone, catafratte di loia e di superiore
perdonava,... essendo tutto il suo animo immerso in quel segreto, profondo
satanasso. bandi, 2-ii-143: vedrai che il piovano arlotto può lavarti la loia di
a ceffoni, schiaffeggiare. buonarroti il giovane, 10-889: che, se della
agli a cena, che dio ti dia il malanno, e la mala pasqua
: col dito replicato si fa il palmo, dal palmo il braccio, dal
replicato si fa il palmo, dal palmo il braccio, dal braccio la canna
riempito, le misure. e questo è il modo di loicare più noto in
: avrete un'idea di quel che arzigogolò il liberalume loiolesco degli ultimi cinquant'anni del
di gioberti risulta dai documenti vaticani che il papa aveva già dato preventivamente -in forma
periodici popolari, ii-187: in novembre il senile comando della guardia nazionale presso la
-ripigliò la voce stridula del loiolesco - il vecchio tuo padre! = deriv.
quel 'loiolino 'ganimede fece scattare il mio compagno. = deriv. dal
[in carducci, iii-15-423]: verrà il tempo che il mondo, come
]: verrà il tempo che il mondo, come si è vergognato del peripateticismo
giuste beffe del gesuita lucchesini che volle darci il machiavelli per uomo di poche lettere
a. verri, 2-i-2-145: il mio lloyd, che è passato ultimamente
dal portogallo e dalla spagna, malgrado il suo antico genio loiolistico, confessa che
. cantari cavallereschi, 118: il re rispose: io non ti sarò
cefalopodi dibranchiati, a cui appartiene il loligo vulgaris o calamaro. =
è usato per lo più come lettiera per il bestiame e come materiale per imballaggio;
1-428: come è ben mondo [il farro], se ne cava fuori
che si dice anche 'lolla', è il guscio che si leva di sopra al grano
fa col vaglio per pulire dalla lolla il grano. pascoli, 351:. il
il grano. pascoli, 351:. il tuo grano è una polvere sottile /
. / lo tribbiò 11 grillo dentro il suo cortile, / e la vanessa ventilò
cipolla, / ch'aprir si possa il capo di medusa, / perché m'hai
ed è la corolla di linneo, il calice di jussieu, la glumella di
fine di confortare, esortare e incoraggiare il popolo con canti e preghiere e aiutarlo
di un certo eresiarca chiamato lollardo, il quale dommatizzò gli stessi errori degli albigesi e
la loligine vola fuori dell'acqua: il che fanno ancora e pettenculi in forma di
in forma di spada o di lancetta; il loro sacco porta in cima due natatoie
flessoestensione del tronco; è curata con il riposo, col calore, con frizioni
lombali / region quinci e quindi entro il confine, / i reni, che due
. stigliani, 79: se bene il boccaccio disse in verso * crudei
deteriore. lombardaménte, avv. secondo il dialetto e l'accento lombardo.
un'osteria, presso la quale era il ricetto delle male femmine cinto di mura.
e le scappate del heine egli [il praga] le allunga e stempera un po'
. panzini, iii-778: gli mostro il telegramma. dà un balzo di consolazione
ojetti, i-203: al tavolino vicino il ministro de capitani lombardamente roseo posato e
sarebbero disegnati gli argini, tutto quanto il terreno e sasso che si ricavasse dal taglio
sei braccia l'uno dall'altro, tra il luogo dove sono essi materiali e il
il luogo dove sono essi materiali e il luogo del lavoro, e prendendo un mattone
un embrice, ecc. per volta, il primo lo getta quasi a colombella all'
, immaginarsi un altro boiardo lombardeggiante come il primo e meno sciolto e corrente,
balbo, 2-342: a malgrado il lombardeggiare, il manzoni vien posto il
, 2-342: a malgrado il lombardeggiare, il manzoni vien posto il primo di que'
il lombardeggiare, il manzoni vien posto il primo di que'grandi di sua età,
nella seconda metà del dugento, abitarono il bel monastero lombardesco situato su l'estrema
punta del promontorio. bacchelli, 2-xv-26: il quale [poema] ha una sua
altri,... ignorantemente sprezzando il bel parlare di toscana, riempiono le
1-169: alcuni l'hanno lodato [il manzoni] di conformarsi soprattutto all'indole
proprie delle popolazioni lombarde. -anche: il loro tipicocampanilismo. linati, 16-36:
2-363: molte volte, dimenticando tutto il proprio lombardismo, e contraddicendolo, usciva in
del soggiorno romano. pioverle, 5-108: il « lombardismo » della provincia [di
. gramsci, 6-167: il manzoni sciacquò in arnb il suo lessico
, 6-167: il manzoni sciacquò in arnb il suo lessico personale lombardizzante, meno la
dell'altre, lei, accorgendosi che il ditto giovane l'amava, pensò: «
molto spesso si costuma dire, cioè che il lupo muta pelo e non cangia vizio
la spada. piovene, 5-79: il lombardo corre in ufficio con tanto desiderio
sentimento. -per antonomasia. il gran lombardo: bartolomeo della scala (
), signore di verona, presso il quale si rifugiò dante al principio dell'
/ che 'n su la scala porta il santo uccello. -in partic.
partic., in francia, praticandovi il prestito a usura. boccaccio, dee
dee., 1-1 (71): il popolo di questa terra...
l'alta stirpe di roma, e il lungo-chiomato lombardo / ch'ultimo accampò sovra
tutti e le gambiere, / hanno il roncone e la mannaia lombarda. d'annunzio
piovene, 5-97: aveva detto [il vescovo di pavia]: « se
« se non frequentate la messa, il sacrificio di cristo è stato 'inutile
questo « cionca » vocabolo lombardo, il quale appo noi non suona quello che appo
1-169: alcuni l'hanno lodato [il manzoni] di conformarsi soprattutto all'indole
che appartiene a un dialetto intermedio fra il tipo dialettale della lombardia e quello della
della romagna (e tali possono considerarsi il bolognese e il ferrarese). baruffaldi
e tali possono considerarsi il bolognese e il ferrarese). baruffaldi, ii-219:
. gherardi, iii-97: a cui il duca così dicea, riguardandolo in viso e
mosio presso mantova nel 1226 contro federico il tommaseo [s. v.]
! tu, wittelsbach, dispiega / il sacro segno in faccia de la lombarda
di esistere nel 1866, quando anche il veneto, per la pace di praga
alla repubblica de'grigioni, la valtellina, il friuli e alcune piccole porzioni degli stati
dinandea arrivò a rimuginare fantasticherie, come il nome indica, d'« unione personale
romantici lombardo-veneti... spinsero il furore della originalità sino a rifare o
25-216: chi butta, alla lombarda, il pannisello, / ed acqua lanfa è
alla lombarda. carducci, iii-8-367: il mo'ripieno alla lombarda, non è
dei toscani: vero: ma, se il sacchetti lo mette tante volte sulla
pei bossoletti bellamente, e non ti intonicare il viso a la lombardonaccia. nievo,
lettéra mi giunge qui, dove faccio il commissario su gli esami di licenza di questi
colonna vertebrale; i primi quattro costituiscono il plesso lombare e il quinto il plesso sacrale
primi quattro costituiscono il plesso lombare e il quinto il plesso sacrale. -vene lombari
costituiscono il plesso lombare e il quinto il plesso sacrale. -vene lombari: le
-vene lombari: le dieci vene che seguono il decorso delle arterie lombari e sboccano nella
cervello un gran tronco è prodotto, il qual si espande per tutta la spina,
alto; viene adottato sia per estrarre il liquore cerebro- spinale a scopo diagnostico,
a scopo terapeutico, o per prelevare il liquido nel caso di ipertensione liquorale.
bue e due gran misure di birra, il poter leggere nella sua lingua quella lacera
di witheall. oriani, x-22-29: il lesso grasso e magro, questo è davvero
, 61: ha un bel tagliare [il macellaio] nella lombata la sua casalinga
animale macellato che comprende la parte fra il polmone e il fegato.
comprende la parte fra il polmone e il fegato. carena, 1-344:
, 1-344: 'lombatèllo': ciò che divide il polmone dal fegato, ed è una
tutta la grassa del vitello offerirà e il grasso al fegato con li lombicelli.
roberto, 8-263: a un tratto il torace è percorso da un moto di contrazione
e. cecchi, 5-254: ha [il putto] due aiucce brevi, ma
pianta or questa in terra mette / il capo e rompe all'altre braccia e lombi
medesimo pazzo. aretino, 20-31: il mulattiere era d'un venti anni o
sbarbato, paffuto, con la fronte come il fondo d'uno staio, con duo
e... pare che non sente il sangue che va spargendo delle ferite di
lombi, soprafatti dalla corrente, impedivano il corso al passaggiero, la cui vita pericolava
e in soave moto / s'allarga per il pube timoroso. moravia, xii-108:
cavallo, parte del tronco compresa fra il dorso e la groppa. statuto dell'
volgar., 9-7: abbia [il cavallo] le nari gonfie e grandi
nari gonfie e grandi... il dosso corto e quasi piano, i lombi
gran drapel di biscie, / che dopo il verno al sol si goda e liscie
: s'avviò come lione / che il bovile abbandona, lasso e stanco /
/ tutta la notte vigilanti, e il pingue / lombo de'tori a contrastargli
neri, 8-41: come talun, che il lombo d'un agnello / vede
sapevano ricercare nei corpi delle bestie uccise il lombo squisitissimo occultato fra la massa dei
che ha lo stomaco, che riceve il cibo nel corpo, co'lombi, nelli
applaudir tutti in falsetto, / quando il verso ne'lombi entra e in gavazzo
della futura gente. panigarola, 132: il modo del primo peccato si considera ne
, 1-i-16: di tal albero genealogico il marito mazzacorati s'infischiava, finché,
per lungo / di magnanimi lombi ordine il sangue / purissimo celeste. de amicis
un lombo, di maniera che resta il capo delle correnti in gradi 24 della parte
graf, 5-372: spesi egli [il liutaio] avea molt'anni già,
lire). pasolini, 3-62: il vecchio offriva venticinquemila; i due compari
: indossare, materialmente o idealmente, il cilicio o un'armatura spirituale; raffrenare
colpe dei padri fin nella settima generazione, il feroce scrutatore dei lombi e dei reni
don margotti:... è il dio del vecchio testamento. -senza
abominevole lungàgnola onde rimatori senza lombi strascicano il discorso come galletti accapponati i frasconi.
b. scappi, lxvi-2-54: piglisi il lombolo di bove che sta sotto alle
alle coste e sotto al rognone, il quale è più tenero di quello che
, e si batti con un bastone per il lungo. ghirardi, 22:
mente. giusti, 4-i-294: il lombricaio / degli aspiranti. 3
corrotto, equivoco. - anche: il mondo considerato come luogo di peccato,
insomma in quel sozzo lombricaio borbonico, il solo re ferdinando fu costumato. carducci,
, appartenente alla sottofamiglia lombricini; ha il corpo cilindrico di colore bruno-roseo, lungo
e un ingrossamento che trascinano in avanti il corpo per due o tre centimetri;
o tre centimetri; molto comuni sono il lombricus terrestris e il lombricus variegatus.
molto comuni sono il lombricus terrestris e il lombricus variegatus. sacchetti,
lombrico, e mettesi nell'amo, e il pesce va per pigliare el lombrico,
mosca vedova, alla quale era stato ucciso il marito, pochi giorni erano, da
. tanara, 347: ficcando questi il becco in terra, ne fanno uscir fuori
potranno l'olio di lombrici terrestri, il loro liquore oleoso 'per deliquium',
violette. ogni tanto... inarca il dorso per tirar fuori un lombrico,
esperimenti di caterina sforza, 138: se il lumbrico è unto con lacte de amandole
cum nocelli de persico, eficacemente ucide il lombrice. imperato, i-23: l'
pericoli grandi causati da lumbrici, proporzionando il peso all'età. vallisneri, i-305:
nessuno, dice dio, e solo il mio verbo lo sa e lo misura?
pozzanghera? guerrazzi, 1-614: se cerchi il motivo di tanta vicenda, lo troverai
nella bianca poltiglia rasciutta... il moto... di que'filamenti a
dieci dita tra verse; il maschio è più gracile e breve della femmina
più gracile e breve della femmina, il suo colore è bianco o tendente al rosso-carneo
e pungente, col quale s'impianta il verme nelle membrane delle intestina, e
ménte), avv. secondo il pensiero e la dottrina di cesare lombroso
. de roberto, 6-204: il principio lombrosiano della pato logia
, detto altre volte legume articolato, il quale non si apre, ma si disarticola
di quelle si sia tentato ancora di fare il pane; lomento è chiamato tale
, che alcuni chiamano trito, il quale è stimato cinque assi la libra.
dita e la coda lunga come il corpo, coperta da scaglie o peli o
dal l'aperta bocca verso il labbro di sotto una certa linguetta
dice della lonchitide, cotta prima che faccia il seme. = voce dotta,
alvaro, n-210: riuscì a strappargli il nome di una ditta londinese cui andavano i
giuseppe di santa maria, iii-77: il capitano della galeotta scoprì da lontano due
. brusoni, 671: tolse il capitan generale a'turchi undici vasselli,
londra. baretti, 3-143: il martinelli sono due mesi che non «
di stato, ed in specie per il levante,... si è degnata
certi panni di francia sottili fatti per il levante ad imitazione dei panni che ad
a londra. baretti, 3-143: il martinelli sono due mesi che non «
a londra. baretti, 3-143: il martinelli sono due mesi che non «
sia longànimo, cioè che lungo tempo aspetti il divino aiuto e mai non gl'incresca
boccaccio, 21-29-61: di pusillanime magnanimo il feci e nelle imprese lungànimo. cassiano
l'uomo lungànimo è molto savio, il piccolanimo è molto matto. savonarola,
la consolazione dell'anima, ti apparecchierai il cuore a maggiore tabulazione, non ti
. ferd. martini, 4-182: il tipografo longanime divenuto a un tratto impaziente,
a proporre questo dilemma: o gli pagavano il conto o il giornale non si
o gli pagavano il conto o il giornale non si stampava. d'annunzio,
. bibbia volgar., v-439: il signore miseratore è e misericordioso; longanime
: dai versi giovanili che un artista quale il parini non disconfessò panni lecito industriarsi a
un sogno longanime esulava / sulle sabbie il cavallo fortunoso / e la sua mano già
, 2-1-272: non era ancor giunto il dì scritto in cielo a mettere il
il dì scritto in cielo a mettere il piè stabile nella cina, e dovea costare
principi. d'annunzio, iii-2-1063: il tuo padrigno, in una condizione tanto difficile
, i-1-358: io certamente non so ridurre il discredito di tal pianta ad altro capo
tediosa longanimità che conviene usare per goderne il frutto. siri, vi -intr.
.. ne'suoi dispacci copulati insieme il molto ed il raro, quanto soprabbondante in
suoi dispacci copulati insieme il molto ed il raro, quanto soprabbondante in lei il
il raro, quanto soprabbondante in lei il senno, la sagacità, l'industria,
.. se con quello stile fra il dante e l'ariosto avesse avuto la
alla posterità. pascoli, 1-317: il marchi può provarsi sin da adesso, e
, e mandarmi le bozze impaginate secondo il formato di cui un saggio gli mandai
. con la longanimità interessata con cui il professionista tratta la cliente danarosa e importuna
l'intestino dritto, overo longanone, il qual luogo da'medici è appellato sedere e
vene emorroidali. garzoni, 1-306: il sesto e ultimo intestino è addimandato il
il sesto e ultimo intestino è addimandato il retto o longanone. = voce
tolta una longarina ne'viali, e però il tranvai non va oltre a porta
a metà circa di guatimozino è il « centro fierrero », vasto deposito di
e provvisori. loria, 5-119: il soffitto obliquo dello stanzone...
4-62: gli piaceva osservare con calma il crescere della sera come una vasta cosa tranquilla
umana (oanche animale e vegetale) oltre il limite medio; condizione di chi si
lunghezza di anni, di vita. il vocabolario ammette solo 'longevo': il
il vocabolario ammette solo 'longevo': il dire poi 4 longevità di vita'..
gioberti, 12-iii-250: la longevità è il supremo bene proposto agl'individui e alle
fierezze; vidi camaris come animosa nel sangue il mettea: e intorno di questo primo
], carducci, iii-17-299: già il secolo ragionatore prepara- vasi a profferire sentenza
lungo; che supera o ha superato il limite medio della vita (un uomo,
/ di sì longeva salma, un marmo il chiuda? targioni tozzetti, 12-5-317:
quel tempo, se non l'annunciatore e il precursore di te medesimo dovendo riapparire su
-sostanti. svevo, 8-538: ecco il primo longevo. luzi, i-244: chi
ii-153: riepin... avrebbe esposto il suo primo quadro a venticinque anni.
. 3. molto avanzato (il tempo, l'età). canteo
andrà nel ciel, poi c'haggia tolto il santo / sepulcro di iesù da man
elei negre si vieta a mortai vista / il sacro bosco, da profana scure /
. letter. che ha il collo lungo. pascoli, 654
2. zootecn. che ha il corpo eccezionalmente allungato e la taglia superiore
ripido, come ad es. il metro, il doppio metro, il
, come ad es. il metro, il doppio metro, il triplometro, la
il metro, il doppio metro, il triplometro, la pertica; flessibile, come
triplometro, la pertica; flessibile, come il nastro, la rotella metrica, la
come la ruota metrica, podometro, il pedometro). = cfr.
tile o i liti gangi, / il cor che al pecto col partir mi frangi
partir mi frangi, / tal corno il se ritrova intendo darti. g. visconti
fusse al balcon stato longinquo / non migli il lecto, ma pur pochi palmi.
, perciò che non avendo potuto aspettare il soccorso longinquo, erano dalle presenti forze
a dì 7 di questo era morto il duca filippo di savoia di malattia assa'
. acciainoli, 1-3-263: non è credibile il duca giovan galeazzo appetire le cose longinque
predette una specie di domestica che produce il fiore di notabile bianchezza, la cui
e le trasverse, che ne cingono il collo e l'orificio anteriore. bossi,
pietra è poco dura; intacca leggermente il vetro; la sua frattura longitudinale è
sulla fronte. cassola, 5-56: il quartiere... era formato, si
asse longitudinale: l'asse condotto per il centro di gravità di un velivolo, orizzontale
': linea retta ideale passante per il centro di gravità dell'apparecchio e parallela
. asse longitudinale: asse che percorre il corpo umano dalla sommità del capo all'inguine
di simmetria: nella costruzione navale, il piano verticale, perpendicolare a quello di
botta, 8-13: non è [il quarzo] tutto unito, ma vera
altro. olivi, 12: il fango,..., a misura
.. attraversavano longi tudinalmente il corpo della fortezza. = comp
distanza angolare del meridiano che passa per il punto o per l'astro dal meridiano fondamentale
misurata sull'arco di questa compreso fra il punto equinoziale di primavera e il circolo
fra il punto equinoziale di primavera e il circolo passante per il centro dell'astro e
di primavera e il circolo passante per il centro dell'astro e per i poli
si determina calcolando la differenza oraria fra il meridiano del punto stesso e quello fondamentale
osservata: quella calcolata direttamente, durante il corso di una navigazione, osservando la posizione
-longitudine stimata: quella calcolata, durante il corso di una navigazione, tenendo conto
del percorso compiuto, quando sia noto il valore della longitudine del luogo di partenza
'l meridiano del già detto luogo ed il meridiano dell'isole canarie, cominciandosi,
431: timocari... fu il primo che osservasse i luoghi delle stelle fisse
quel punto dell'ecclittica a cui corrisponde il sole nel suo tramonto. il numero de'
cui corrisponde il sole nel suo tramonto. il numero de'gradi intercetto tra la sezione
dividere l'arco di eclittica compreso fra il punto y e il cerchio perpendicolare all'
eclittica compreso fra il punto y e il cerchio perpendicolare all'eclittica stessa; corrisponde
baleniere nell'oceano antartico... sotto il 670 incirca di latitudine meridionale ed il
il 670 incirca di latitudine meridionale ed il 50° di longitudine orientale. jahier,
la posizione del 'nautilus '. il 'nautilus '... ha affiorato
e 170 e 28'di longitudine tra il comodino e il letto. -longitudine
28'di longitudine tra il comodino e il letto. -longitudine eliocentrica: longitudine
riferimento l'equatore galattico e come origine il centro galattico (in passato l'origine
dell'ora con l'equatore galattico e il nodo ascendente di questo rispetto all'equatore
calcolato sull'arco di eclittica compreso fra il punto vernale e il punto d'intersezione
eclittica compreso fra il punto vernale e il punto d'intersezione del piano orbitale col
, di cui una è diretta verso il nodo e l'altra verso il perielio
verso il nodo e l'altra verso il perielio (e talora il termine viene usato
altra verso il perielio (e talora il termine viene usato anche per indicare la
tale orbita e della differenza angolare tra il nodo e la posizione del pianeta (è
ordinamenti di tutti i vecchi che hanno il capo canuto, e che sono lodati solamente
del tempo. aretino, iv-3-76: il cielo, in premio delle noie sofferte
ghiberti, 92: se... il moto della cosa fosse secondo lo spazio
lato o vuoi largo, si muterà il luogo d'essa e sentirà il viso la
muterà il luogo d'essa e sentirà il viso la mutazione del luogo d'essa
allora la scuola longobardica di pavia, il cui lavoro fu tutto nel ridurre a
lavoro fu tutto nel ridurre a sistema il gius longobardico, fissarne e dichiararne il
il gius longobardico, fissarne e dichiararne il testo, e trovarne le forinole per i
non era tale da rendere lieto ed allegro il cuore dell'uomo, ma essi.
, la sottolineavano, come avrebbe detto il vecchio nostro storico carlo troya, con «
dante, par., 6-94: quando il dente longobardo morse / la santa chiesa
nome per uno individuo chiamato godan, il quale, venute le mogli de'longobardi
chi sono questi longobardi? e però fue il loro primo nome. ariosto, cinque
o sedente al tirren lido, / poggiata il fianco a i monti, / a
, germanico. gobetti, 1-i-564: il dilettante di bolscevismo c. erich suckert
simili a quelli dei popoli germanici (il viso, l'aspetto). g
8: nella pace che i fiorentini e il duca avevano fatta, era un capitolo
non era a esser passata, né il duca di qua né i fiorentini di là
fiorentini di là, anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda
, anzi quella fosse il termine e il confine tra la longobarda potenza e la
cavalli al paro de'suoi remi: il che sarà forse ragionevole, se messer
d'annunzio, i-81: risplende placido / il plenilunio / su 'l mar fremente:
i piagnoni e gli arrabbiati 'o il * sampiero da bastelica 'o alcun
dei drammi di lui lontanamente famosi; chi il diletto provato nella lettura dei 'bozzetti
che proprio ne ha bisogno; e il men lontanamente possibile. 3
racconti io mi studio d'imaginarmi che il caso sia seguito a me medesimo.
scompigliati, la faccia ancora assonnata. il suo alito sapeva lontanamente di vino.
poi a poco a poco si spense il trotto del cavallo lontanante insieme al clamore
. bacchelli, 9-323: illumina [il sole] i monti dal pendio dolce,
si vede mai nell'amante, niuna festa il tocca, niun gioco. tasso,
-sonetto di lontananza: in cui il poeta canta la triste condizione delfinnamorato separatodalla
-per estens. periodo di tempo durante il quale si verifica l'assenza di una
, 4-955: appresso di lui rimase il figliuolo per aver la principal cura dell'armi
, 13-2 (261): è [il regno di pafìagonia] molto prossimano verso
regno di pafìagonia] molto prossimano verso il sole levante, ed è quasi regno
più che la lontananza, / temeva il ritrovar la via impedita, / e che
grandezza alquanto / de l'ampia terra il largo seno, o 'l dorso, /
, apparirà tondo; lo sferico piano; il piano, per la varietà dei colori
occhio dell'osservatore; profondità. buonarroti il giovane, 9-190: quelle son tele /
e compra sia compita quando si dona il prezzo per comprare le marche, ch'
per comprare le marche, ch'è il tempo del cambio, come avviene in ogni
del trafico. tasso, 11-iv-143: il timore è... espettazione di male
. la lontananza del male dunque accresce il male. pascoli, i-276: persino le
gozzano, i-266: ma, se il piloto avanza, / rapida si dilegua [
grigiverdi, in cui l'acqua ed il cielo / sembran vanire, come dietro un
ix-190: adesso c'era di nuovo il silenzio, con appena appena un'eco
. cassola, 5-14: a cento metri il fiume faceva una lenta curva adagiata sulle
in lontananza: essere previdente, considerare il futuro. forteguerri, 26-22: la
un nuvolo tetro s'avanza, / il tuono mormora già in lontananza. manzoni
mangia la diligenza. algarotti, 1-iii-275: il vecchio scarlatti fu il primo a dar
, 1-iii-275: il vecchio scarlatti fu il primo a dar loro [alle arie dell'
piacer più fino / che mai formasse il piacer infinito. boccaccio, dee.,
loro di te, / e risolvesse il tempo / ciò che si è sciolto in
boccaccio, i-205: quelle fiamme le quali il mio padre credeva, lontanandomi da te
gli amorosi disiri. petrarca, iv-2-75: il saggio e casto / joseph dal padre
per venir qui circa io mia, sentite il campanon fortemente, e che quelli di
. delminio, i-39: anco possiamo diminuire il male col non voler lontanarci dal voler
da me, là dove dovrei pregare il cielo che mi stiate d'appresso. monti
astri], quantunque facciano lor giri circa il fuoco solare e circa i propri i
passo umano / lontanare, laggiù, verso il paese. fenoglio, 1-169: quando
202: come è tristo e pio / il lontanar d'un ultimo saluto. negri
giungono i muggiti / dei bovi e il lontanar d'una canzone..
. pascoli, 628: sentii come il frusciare in tanto / di mille cetre,
, 39: estate, sembri immota come il sole / a mezzo il giorno e
immota come il sole / a mezzo il giorno e come lui declini! /.
lontanare / quand'io triste vagava lungo il mare / senza una vela, tra
una vela, tra la magra e il serchio. bocchelli, 1-iii-606: le sue
savie, noi possenti siamo e saremo quanto il secolo si lontanerà, e degne di
degenerazioni dei veri divini, seguivano meglio il naturai lume, dal quale in fuori
lume, dal quale in fuori v'è il cristianesimo. = denom. da lontano
de'cristiani che allora viveano, feciono il detto pellegrinaggio, così femmine come uomini
e più lontani / in parte ove il buon vino in pregio s'ave. tasso
lontano sacerdozio. leopardi, 11-41: il sol... fra lontani monti
. fra lontani monti, / dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua.
la bontà d'una mano, / varcherà il cielo lontano / la ciurma luminosa che
/ striscia di pioggia visitar pareva / il laghetto d'albano. tarchetti, 6-i-281:
meno / par che di tronche membra il campo asperga. -sostant.
lontani. castiglione, 601: sovente anche il timor più sciocco / atterrisce i lontani
poi, in simili casi, quando sente il vicino, non sente il lontano,
, quando sente il vicino, non sente il lontano,... perciò è
,... perciò è manifesto che il suono sfericamente non diffondesi. guadagnoli,
lontano, / convien che si mantenga il polmon sano. bocchelli, i-ii-
, iii-345: ne'primi giorni dopo il mio arrivo, fu tale il mio smarrimento
dopo il mio arrivo, fu tale il mio smarrimento, trovandomi isolato e lontano
po'poi / non mandi a quel paese il principale. d'annunzio, i-76:
tasso, 5-50: assai più chiaro il tuo valore estremo / n'apparirà mentre
: un'amorosa lacrima furtiva / bagna il viso pudico / per la memoria del
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua. 3
: nulla operarono le rimostranze private contro il pubblico beneficio, parendo a'grisoni che tornasse
., 28-70: tre passi ci facea il fiume lontani. cecco d'a scoli
, i-intr. (61): era il detto luogo sopra una piccola montagnetta,
tuo, ch'a me giungesse, il volto / scolorarmi? pascoli, i-572:
dei tuoni. bertolucci, 61: è il bene, il bene di un giorno
, 61: è il bene, il bene di un giorno / questo sole lontano
rime sospiranti. sbarbaro, 2-49: il mio padre e la mia sorella sono
, per sogno vide quale doveva essere il frutto del ventre suo. pallavicino, 10-i-
3-15-47: saria possente ad infiammar il core / di lontana vendetta e di
indovino del passato. deledda, i-605: il treno corre attraverso le roccie e le
attraverso le roccie e le brughiere; ecco il cielo profondo dell'isola, gli orizzonti
cecco d'ascoli, 2373: onora il padre con la genitrice, / a ciò
lontan tacere. gioberti, 5-188: il cristianesimo... ha dato alle
è più per mutarsi e durerà lontana quanto il mondo. carducci, iii-21-74: e
sotto fregi in vestimento vano / giace il cor vago di virtù lontano. zanobi *
. palazzeschi, 1-146: tenne [il principe] sempre vita solitaria, lontana
puossi a la donna mia assimigliare [il berillo], / ch'ogni lontan d'
castiglione, 141: dove occorrerà, [il cortegiano] sappia... intenerirgli
dalla salute, perché cono- sceano meglio il loro bisogno: e poi la gratuita- elezione
lingua dell'età innanzi a lui [il boccaccio] e troppo è tutto lontano dal
quistioni loro proposte... abborisce troppo il vero e buon gusto cotali cicalecci,
eminente, adeguata, più sarà bello il termine che la racchiude; e men
). loredano, 1-108: continuò il misero la servitù, tanto più infelice
. svevo, 6-34: quando poi ho il più lontano sospetto di disturbare, non
ancora in una superficie di muro dritto il piano e 'l lontano. caro,
'l lontano. caro, 12-iii-215: il lontano... di questa medesima
mi piacerebbe che figurasse la cagione ed il principio di questa guerra contra gli dei.
ire. d'annunzio, ii-53: il sole era al colmo dei cieli / ignudo
e lontano. vittorini, 1-73: il cielo... è rimasto terso,
mi parrebbe che per fuggir questo, voi il doveste in alcuna parte mandare lontano di
egli lontano / da l'oste immantinente il passo torse. manzoni, pr. sp
e lontano dall'osteria, tanto che il povero oste non ne vada di mezzo.
, amato / come la mensa ed il letto, di sparse / macerie ingombro
. boccaccio, 1-vi-317: pervenuto [il po] a ferrara, similmente si
messaggier andria. tassoni, 3-11: il prato de'grassoni a destra mano / dal
appena compita la cerimonia della vestizione, il guardiano gl'intimò che sarebbe andato a
gl'intimò che sarebbe andato a fare il suo noviziato a... sessanta miglia
appressar le genti averse / d'alto il miraro, e corse lor per tossa
per tossa / un tremor freddo e strinse il sangue in gelo. leopardi, 11-30
la fulva tortora tra gli olmi / manda il suo dolce gemito d'amore, /
lontano all'orizzonte / verso la terra il lampo di calore. c. e.
lontano; / cotanto ancor ne splende il sommo duce. pirandello, 8-666: lontano
, sì che di lontano / conobbi il tremolar de la marina. boccaccio,
(118): avendo di lontano veduto il maestro alberto verso loro venire, con
bel volto / ch'all'amorose reti il tenea involto. baldi, 92: da
peregrinando vegna. bettini, 1-124: il bosco fu tagliato. / chi torna di
ode squilla di lontano / che paia il giorno pianger che si more. petrarca,
, 1-ii-224: come c'entra che il sarto o il parrucchiere / vada a
: come c'entra che il sarto o il parrucchiere / vada a cavai col fiore
bigiaretti, 8-284: io ho capito che il pianto nasceva da più lontano delle mie
verso le donne... macchiando il nome di una ragazza alla quale non
far breccia e salirvi con quei che il seguivano. nievo, 6: la moltitudine
: eccettuati quei pochi che fug- gono il peccato, che cosa è il popolo cristiano
gono il peccato, che cosa è il popolo cristiano, se non una turba
non v'ha riparo più pronto che il giuocar alla lontana. -vagamente,
pensiero che all'alpi nemmen passava per il capo alla lontana. bigiaretti, 8-184:
-durare. targioni tozzetti, 1-246: il grano macchiato e culaccinato, le viccie
le viccie ed altri semi vanno lontano quanto il grano buono. -essere lontano
scappi medesimo... gli ha fatto il medesimo ragionamento. magalotti, 23-118:
è già compita, / e fornito il mio tempo a mezzo gli anni.
... alquanto di lontano facendoci, il principio della narrazione nostra incominciare.
interessano direttamente. giusti, 3-37: il popolo, occhiuto ma distratto, nauseava
gambo di finocchio, / ti rallegri il cuore e l'occhio / più d'un
io non sarei lontano dal credere che il motteggiatore di parrasio alludesse più tosto a quella
o dopo. -per lontano, per il lontano: per paesi o luoghi remoti
. d'annunzio, 4-ii-39: ella il giorno aveva udito giù nel viale ridere
indiretto o involuto, senza affrontarne subito il tema principale. -stare, girare,
sp., 33 (564): il griso osservò il viso del padrone,
33 (564): il griso osservò il viso del padrone, stravolto, acceso
emilia sta bene, ed ha pieno il cuore di gratitudine per tutto l'amore che
sì lungamente. -essere oscurato (il sole).
: dice liberamente che non gli dà il cuore di studiare, essendo stato tanto tempo
tennero / lontano, quando ti fu detto il modo / del suo morire..
toscani, 54: acqua lontana non spegne il fuoco. -lontan dagli occhi
la mano e la pietra indietro, il medesimo ferretto la seguiterà, fermandosegli poi
e leggiero. sacchetti, 82-52: il genovese fa scambietti, lanciandosi in alto
14-79: èvvi la lontra e va cercando il pesce, / ed or sott'acqua
provida natura nella moscovia, dove abbonda il gelo e dove è rigidissimo il freddo,
abbonda il gelo e dove è rigidissimo il freddo, ha provisto anche di quantità
, e nel tranquillo umore / visto il pesce guizzar, di lui s'invoglia.
. serao, 3-94: ella affrettò il passo, chiudendosi meglio nella sua giacchetta
lutra * lontra ', incrociato con il gr. èv [ù] 8pta,
avere. d'annunzio, iv-2-1005: il volo s'allontanò... volse a
[s. v.]: sotto il nome di 'radice lopeziana'2.
dante, xxvii-3: ben ti faranno il nodo salamone, / bicci novello,
lxvi-1-119: carne de vitello, zioè il pecto davanti è bono allesso, e la
/ ch'è un tentennone, rubati il danaio / e un gran pezzo ti dà
cagna, 3-465: quando capita frodano il dazio, come la signora lenzoni, sorpresa
; tardo; floscio. buonarroti il giovane, 9-36: il sonno amico agli
. buonarroti il giovane, 9-36: il sonno amico agli ebeti, a i
paura di quei quattro gonzi, / e il pancreate acciò non si disagi, /
valore rafforzativo. redi, 16-vii-35: il seguente [sonetto] è lonzo lonzo;
lonzo lonzo; e lo mando perché il servo dee render sempre conto al suo
. intenderanno facilmente di che uve parli il signor trinci, quando parla dell'uva
quale non è ancora ben risaputo né il luogo onde la riceviamo, né la pianta
a forma discoidale o lenticolare convessa verso il basso e concordante rispetto alle rocce incassanti
grosso. d'annunzio, iv-2-851: il colono in ginocchio... rimestava
; / e se con molta loppa il grano abbico, / tu questa massa mia
quantità di scorie generate nel- taltoforno durante il processo per la produzione della ghisa;
metallica. leonardo, 2-493: il colon e l'altre interiora ne'vecchi
: con un ferro sempre tenete il bagno netto de la loppa. caro,
separa dalla materia nel fondere i metalli e il vetro, sia venendo a galla
, ope rata per estrarne il ferro. 5. locuz.
lopia 'dicesi della filuga quando ha il cielo e le tende, da poter difendersi
che formano sopra la poppa di essa il coperchio, 'lopia '. dizionario di
disteso sull'erba... e guardavo il cielo di fra le rame di un
. palazzeschi, 4-24: si vede il podere coi suoi filari di loppi ignudi
abbandonano le viti. 2. il legno di tale albero. d'annunzio
rappresentazione di stella, xxxiv-625: se il messo farà ritornata, / i'penso addormentarlo
con un loppio, / e torgli il breve. = deriv. da oppio
di pianta del genere acero, il cui legno si adopera in lavori di mobili
, / non vi scordate di portare il lopporo » (beverini, idiotismi lucchesi
, 91: la spelda è ritratta come il farro, niente di manco assai
amico; ed io, che sono il più loquace uomo del mondo, non ho
aprosio, 1-131: loquace è colui il quale affoga in moltissime parole impertinenti pochi
prima caraffa tenne dietro una seconda: il vino incominciò a fare il suo effetto
una seconda: il vino incominciò a fare il suo effetto e l'amico a poco
s'egli non è mentecatto del tutto) il dannerà per loquace, ma l'abborrirà
dal loquace. goldoni, xiii-496: il labbro de'loquaci è presto / a dir
modesto). savinio, 312: il loquace era quello piccolo e grasso.
la veste dal vento, vedesi quasi tutto il nudo del corpo distintamente. quindi,
quindi, additando a braccia alquanto scoperte il sacro lino col divin volto sudante,
dica con occhi e bocca loquace: ecco il gran prodigio agli astanti. metastasio,
: risponderti vorrei, / ma gela il labbro e tace; / lo rese amor
sonava dalla loro bocca non loquace, il verso che pareva congegnato dalla natura.
lingua loquace è data all'uomo, il quale si conviene che abbi in sé
parigi sorsero publici e tumultuari susurri tra il popolo licenziosamente loquace contro il consiglio e
susurri tra il popolo licenziosamente loquace contro il consiglio e contro la regina. alfieri
1-i-96: ci guardi... il ciel dal parapiglia / che suol far
-gracchiante. pindemonte, 5-88: il gufo, lo sparviere e la loquace /
, 308: non celò ancor questo segreto il loquace uccello, e disse: «
favola] deve esser negoziosa e operativa il più che si possa, e il
il più che si possa, e il meno che sia possibile loquace e oziosa.
la tragge. -che stormisce (il vento); che gorgoglia (l'acqua
,... /... il freno / posto all'acque loquaci e
e al ciel sereno / volto, donde il furor giove l'infonde, / incominciò
-scoppiettante, crepitante (il fuoco). moretti, 172:
e l'altra fede. / solo il fuoco è ancor loquace / col paiuolo
chiesetta: è a la sua porta il fido / silenzio che contempla e pensa ed
óra, / né pur vi appende il suo loquace nido / l'augel che sverna
stato d'animo, le intenzioni (il volto, gli occhi, uno sguardo,
loquace / l'occhio, la mano e il piè. cesarotti, i-xxxiv- 273
, grazia, onestà, dolcezza spira / il labbro, il guardo e patteggiar loquace
onestà, dolcezza spira / il labbro, il guardo e patteggiar loquace. pindemonte,
. c. dati, 112: il delacampio, per illustrare le parole
avesse chiamate le pitture loquaci, porta il detto di simonide, che la pittura è
e l'ho creduto, / che il poeta sia pittor loquace, / e che
poeta sia pittor loquace, / e che il pittore sia poeta muto.
ma non la teme; e per lasciare il nome / sopra un marmo loquace,
sopra un marmo loquace, / ambizioso il proprio mal non segue.
, la servilità insinuante e loquace, il malanimo di quell'uomo mi avrebbero certamente
1-3-83: opprimeresti con silenzio di timore il vero, ed in queste pericolose e vane
1-3-471: non solo... il dannerà per loquace, ma l'aborrirà come
palazzeschi, 3-265: nascondevano un sorriso sotto il ventaglio che agitavano con grazia e malizia
, cioè disordinato parlare, che quando il ventre è ripieno, la lingua ne viene
ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore e le fatiche de'buoni a
casti, 87: sempre tranquillo il tutto udì, / spesso l'altrui loquacità
consolazioni da desco piccolo-borghese sia venuto crescendo il socialismo italiano. -scherz. vostra
deserto. g. ferrari, 354: il parata, trascinato dalla propria loquacità,
nella conclusione si dice ancora una volta il titolo dell'opera, innocente origine di tanta
, la loquacità, la melanconia, il tedio della vita ecc. 4
e la chioma è propria degli aniipali; il sibilo delle serpi. -in senso
crediamo e conosciamo, che questo è veramente il salvatore del mondo. attribuito a petrarca
'l mondo, / sarà nel cielo il tuo nome giocondo. pallavicino, 1-434:
ed abbondante. monelli, 2-408: il vecchio artista, con molta loquela napoletana,
dossi, 2-i-400: in rovani anche il silenzio era talora loquela. 3
., ix 515: il perché non conoscete la mia loquela? imperò
? imperò che voi non possete udire il parlare mio. ottimo, iii-678:
bandello, 3-65 (ii-589): il povero uomo gli uscì pure da le mani
tengo esser debito di ogni buon italiano il considerare la propria loquela come un prezioso
abito e loquela delli africani. buonarroti il giovane, 9-458: riconosciuta ho la
acchetare, comandare, essere in somma il dicitore, affinché il suo linguaggio potesse
, essere in somma il dicitore, affinché il suo linguaggio potesse far credere ad agnese
al picchio rumoroso e inaspettato / quasi il sangue al marito si congela, / e
la loquela. ghislanzoni, 18-165: il cameriere sulle prime sembra abbia smarrito la
. giov. cavalcanti, 96: il grandissimo niccolò, con dolci parole,
loquènzia, in sapienzia non sapranno mai il fine di tutte le sapienzie. giov.
, conversazione. savonarola, ii-120: il padre santo benedetto nella sua regola dice
... con l'inacquato sarà il travescio e la lora. mattioli [dioscoride
imbottavino. trinci, 1-306: il custode delle api le prenda [le far
ivi un foro da cui possa esalar il vapore, o sia un imbuto da vino
zone tropicali e temperate, di cui il vischio è la specie più nota; crescono
e giallognoli, riuniti in spighe terminali; il frutto è una bacca ovale e gialla
ne'boschi di querce in europa trovasi il loranto, detto perciò europeo, dalle
diaforetici, e nelle officine si conoscono sotto il nome di * legno visco quercino '
. aguzzino armato di staffile che aveva il compito di incitare i gladiatori nel circo
puniva quando non mostravano coraggio abbastanza. il lorario era chiamato eziandio per gastigare gli
delly ammiragliato); in italia, il termine è spesso usato in senso generico
(e, in tale accezione, il termine contiene in sé l'idea di
. carducci, iii-3-88: fin che il sella un bel giorno, al fin
[s. v.]: il regno unito della gran brettagna è composto
tra sé tatorino -e, sbadigliando allungò il testone come un bianco, e, lentamente
sghescia, lupa, gran fame che leva il lume dagli occhi... comunissimo
, per dire meglio si lordò tutto il viso. g. m. cecchi,
: quale ornai v'ha gleba, che il guerriero / sangue germano e gallico non
e gallico non lordi, / o che il pianto del suo cultor non bagni?
ira sfavilla. ecco di polve / lorda il tiranno i crini. papini, x-2-540
, x-2-540: egli si lagna soltanto che il comune non pensi a costruire pubbliche latrine
lordano i boschi. bacchelli, 1-ii-271: il vecchio sentiva nelle viscere i dolori del
del colera; e non volendo lordare il letto della sua morta, s'era strascinato
letto. gadda conti, 1-435: il vino gli correva, lordandoli, per la
scivolò e ricadde al piano lordandosi tutto il fianco. -assol. d'
annunzio, iii-2-254: ecco, ecco, il toro si precipita / all'inganno,
capelli neri si lordasse tutto quanto strascinando il muso a bocca spalancata per l'affanno
bartolaccio quel che vuole: / che il nostro fonte gaio è tal tesoro /
schifoso e tale da lordare schifosamente tutto il suo ambiente. d'annunzio, iv-2-1260:
una vita antica e nova, riacquistano il mistero e la potenza, rimemorano quel
faro i saggi, che, lordando il terso, / una sillaba più fa
, / una sillaba più fa lungo il verso. f. m. zanotti,
moralmente; contaminare con l'errore, il vizio, il peccato; pervertire,
con l'errore, il vizio, il peccato; pervertire, depravare, indurre
volere contaminare e lordare la mente e il corpo suo per immondizia. segneri,
di nascosto attendeva una volta a lordarsi il cuore e il corpo con un
attendeva una volta a lordarsi il cuore e il corpo con un peccato immondissimo,
di cui lordarono que'tali [ecclesiastici] il loro rispettabile carattere con perniciosissimo esempio,
se ne schifa l'abisso, non che il cielo. pallavicino, 1-510: quei
lordare la faccia tua, e di corrompere il corpo per immondizia. -rifl.
prima dell'anno 1810, lordò tutto il regno di giuseppe, e non poca
si lordi nel fango comico, e che il suo stile, senza essere né monotono
ripugnanti. agostini, 64: poiché il lordarsi la bocca e la penna d'
qui lordo. monti, ii-346: il nome di de-coureil non lorderà mai più
perché mi debbo lordar la mano / scrivendo il nome d'uno strozzino? -per
3-113: questa città produce poca polvere; il sole subito, a lingua fuori,
serva singhiozzando. la faccia insanguinata e il pettorino di percalle lordato. jahier,
lazzaro aveva buttato in un gran fagotto il materasso, i lenzuoli, la camicia
esopo volgar., 6-67: cavando il gallo lo lutarne con suo duro becco
lo lutarne con suo duro becco cercando il cibo, deventò stupido per aver trovata
di lordeza priva. aretino, 10-98: il tuono, il folgore ed il baleno
aretino, 10-98: il tuono, il folgore ed il baleno simiglia l'avventarsigli de
: il tuono, il folgore ed il baleno simiglia l'avventarsigli de la nobiltà
/ ne sazia fin le vesti e tinge il volto. pratolini, 8-125: ne
: volli... / lavarmi il viso e rassettarmi il seno, / acciò
. / lavarmi il viso e rassettarmi il seno, / acciò si lorda non m'
avesse scorto. parini, xii-23: il cappel lordo e il vano / baston
parini, xii-23: il cappel lordo e il vano / baston dispersi ne la via
stomacosi]. papini, 27-835: anche il mangiare m'era penoso, quando pensavo
-sostant. baruffaldi, i-43: il netto e il lordo / piace all'ingordo
baruffaldi, i-43: il netto e il lordo / piace all'ingordo. -schifoso
fango, melmoso (un luogo, il terreno); fradicio. dante,
curvi, in blocchi sordi. -con il compì, di limitazione espresso: insozzato,
cherco. landino, 295: trovollo [il velo] la lionessa e straciollo e
spiaggia. a. boito, 130: il re sghignazzando / esclama e tremando.
leppo delle sozze iene / e lordo il volto pe'sanguigni baci / delle leonesse.
4-161: livido senza voce, / lordo il corpo che langue / di polvere e
: mostrolle una pozzanghera, che faceva il letame su la corte d'una acqua
5-3-195: non si sa medesimamente chi fusse il primo che fece le candele di sevo
i. frugoni, i-9-86: tolga il ciel che troppo ingorda / su la mensa
calici, disturbi i sonni, come il diavolo arcimoscone e arcitafano furiosissimo. c
. i. frugoni, i-5-27: guarda il ciel che sputo lecchi, / guarda
ciel che sputo lecchi, / guarda il ciel che in altro pecchi, / in
io avessi 10 stomaco ongaresco / e il gusto adatto a que'loro paparotti,
gotti, / né curassi per mensa il lordo desco, / certo i'sarei più
tuo occhio è lordo e diviso, tutto il tuo corpo è iscuro e tenebroso.
gran parte de'signori, che sono il rovescio della sua medaglia, egli [creso
lorda gente. vico, 180: il raggio della divina provvedenza, ch'alluma
alluma un gioiello convesso di che adorna il petto la metafisica, dinota il cuor
adorna il petto la metafisica, dinota il cuor tenero e puro che qui la metafisica
, v-110: di necessità, se il compagno sarà lordo, e che tu
. dominici, 4-74: non volse il diletto sposo fusse private del sapere di
bocca lorda, legata lingua, fece il diletto con la presenzia sua, la
biasimo. alberti, 354: lodasi il bello viso, ma e disonesti occhi
/ che de'tuoi fiori ha colto il frutto lordo. varano, 1-224: già
con me la tua immagine incolpabile verso il lordo, verso il turpe.
immagine incolpabile verso il lordo, verso il turpe. -particolarmente grave, obbrobrioso
m. adriani, v-236: contaminò il castello che racchiudeva il santo tempio verginale
v-236: contaminò il castello che racchiudeva il santo tempio verginale con...
e artistico. carducci, ii-3-285: il sonetto di bosone su la morte di dante
mentre udite non in che modo il franco lordo lacera i buoni, perché
che stamani hai avuto lì per lì il sopravvento? bada, che agli uomini lordi
n. agostini, 4-9-32: né valeratti il tuo parlar molesto, / che meglio
e commerciale: comprensivo della tara (il computo di un peso; ed è
lana provenzale avuta da me per scudi x il cento: pesarono lorde libre 1280,
1-199: 'peso lordo 'chiamasi il peso della mercanzia, compresovi quello del
.. la licenza, che contenga il numero, marca e peso di detti
di retensione ed emolumenti, che ritirava il cancellier communitativo d'anghiari dai sei comuni
campagna che sono verso la rossia con il suo lordò, cioè popolo, aveva
; cfr. migliorini, 306: « il tartaro urdù è adattato sotto la forma
dotta, gr. xóp8cùot <; * il piegare innanzi '. lordòsico,
fagiuoli, lvii-78: voi vedete il figliuol d'un macellaro, / che
, la fetida morchia dei piedi, il lordume che si raccoglie nelle unghie, la
, 2-113: mi venne di ricordare il biancastro lordume che al fronte dilagava intorno agli
perverso. d'annunzio, iii-1-1084: il « lordume civile » sembra spazzato via
bene salga per la finestra aperta « il romorio degli insetti umani ». papini,
, 13-304: alla loro testa torreggiava il fortebraccio possente, terribile e orrendo,
coperto, in quella fogna di morte sotto il voltone, del sangue e della lordura
, 4-23 (ii-778): rivoltato il culiseo su la faccia del medico,
con un gran rimbombo di ventre gli scarricò il mal tempo su il viso, e
ventre gli scarricò il mal tempo su il viso, e più di sette dramme gliene
sette dramme gliene cadèro in bocca. il povero medico, tutto impastato in quella
ne morivano da quaranta sino a cinquanta il giorno. redi, 16-iii-221: ciascuna
rimorso. d'annunzio, iv-2-1114: ficcare il viso di badare in questa parte alla sanità
fiamme [la zolla tabacco, perché il medico è imbrattato della medesima di minerale]
. oltra di ciò la barba lunga ed il capo arruffato li davan sembianza d'una
molestia, poiché è proprio di tale uomo il passeggiare colle unghia lunghe, e con
un lezzo di stalla umana, che levava il respiro. dunque, a scaldare,
perciò iddio dal principio della sua cacciagione il convertìo in animale brutto, ciò fue
non è cosa alcuna, e par il tutto; è lordura che piace. alamanni
le donne portassero nella solennità di bacco il fallo,... accompagnandolo con canti
core; / benché a celar lordura il regai manto / sia d'ogni vel
/ sia d'ogni vel per certo il vel migliore. colletta, 2-ii-25: lo
.. sentiva la brama di scrostare il suo nome delle lordure del suo infame
ingiurie de'vili s'imbratta; e il silenzio è più decorosa risposta a siffatta
d'ingegno abusava l'operosità sua e il fior della vita dissipava in tali pettegolezzi,
giamboni, 8-i-200: nel fondato verno [il coccodrillo] non mangia e non fa
. fra giordano, 137: come il sole, che vede tutte le cose
quel giorno non avesti a vile / il reo capo servile / inchinare a la schiatta
tradurre delle frasi lorenesi, va gustando il parlare a occhi veggenti, e ogni scrittura
'suavissime aure 'non avevano mutato il lor costume, e crocchi di persone intelligenti
lui [mazzoni]... il fiorentinuccio striminzito, cortigiano, tirchio e
che venne formandosi a poco a poco sotto il granducato mediceo e si perfezionò coi lorenesi
loreto perché fosse pronto sempre a difendere il santuario dagl'infedeli: i cavalieri furono
cavalieri furono riccamente dotati, ed ebbero il titolo di conti lateranensi; da gran tempo
pappagallo '. sbarbaro, 1-245: così il lorito... col servizievole affaccendarsi
coda corta, e rosso quasi in tutto il corpo. tramater [s. v
* lori ': specie di pappagallo, il cui grido esprime molto bene la parola
di questo genere per le piume ed il colore tutto rosso più o meno carico.
tutto rosso più o meno carico. ha il becco più corto, più piccolo,
romani e i cavalieri medievali per proteggere il petto e l'addome; corazza, giaco
: la parte dell'armatura che proteggeva il basso ventre; panciera.
, iv-1-38: quivi era in terra acheloo il gran tauro; / quivi tollea lo
, e quello e questa / passò il rapido stral. pascoli, n 77:
pascoli, n 77: lontano / il vincitore in sua lorica d'oro / svanì
voi più sicur'arme: / ch'io il vostro scudo e la lorica allora /
i-248: o chi fia che mi nieghi il premio che fu concesso a mnesteo?
battista, vi-1-26: ha lorica di squame il pesce avaro, /...
, 1-2-69: di tutti la speranza il petto ignudo / di tole- ranza armò
che costituisce la corteccia immediata del seme o il tegumento proprio dello stesso.
ogni lorica smaglia. ariosto, 16-74: il brando intorno ruota, / ch'ogni
corazza di piastre ossee che protegge il corpo; aperture branchiali pic
ventrale, usata come ventosa per il fissaggio sul fondo; vivono nei fiumi del
per invincibili. bocchelli, i-378: il direttore d'orchestra mandava a pregarla di
e hanno una spiccata attitudine a imitare il linguaggio umano. = voce
destrier molto gli aggrada. / trassegli il freno e puosegli al lorino, / perché
le vespe] rigavan lor di sangue il volto. statuto dell'arte dei carnaiuoli,
fame, e non lo'volgeranno pure il capo. offici dei flagellanti di pojnarance,
: armenti e greggie / stavansi ruminando il secco fieno, / che 'l provido bifolco
'l provido bifolco apprestò loro / sotto il coverto tetto al miglior tempo. gigli,
: diede loro ordine di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto. leopardi,
di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto. leopardi, 11-54: quando
altrui core, / e lor fia voto il mondo, e il dì futuro /
lor fia voto il mondo, e il dì futuro / del dì presente più noioso
stesso? e. cecchi, 5-17: il soggetto, il verbo, e dietro
. cecchi, 5-17: il soggetto, il verbo, e dietro l'attributo in
dee., 1-1 (71): il popolo di questa terra, il quale
: il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il
il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo e tutto 'l
quella sciocca gente, bisognava insegnar loro il vivere e mostrar loro la qualità delle cose
inf., 3-51: fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia
, 85: udendo queste cose il principe si fe'beffe di lo'e
duo stelle per modo lucenti / che perde il sole al paragon di loro. ariosto
di cento / mila persone fa passare il monte: / vedete il duca là
persone fa passare il monte: / vedete il duca là di benevento, / che
cavallo ciascuno al loco usato, / ripresero il cammino in vèr la porta, /
v.]: fra l'articolo e il nome. 'il di loro. la
. la di loro ', come 'il di lui. la di lui '.
$5 (431): fece, secondo il suo solito, un piccol discorso al
nella forma allocutiva di cortesia, come il sing. lei rivolgendosi a persone verso
che, quando l'animale ha magagnato il guidalesco, sì che bisogna tagliare,
bruttissima caverna sopra detta, dove era morto il foiano di fame, ed ivi mi
e lor castelli, / anzi che carentana il caldo senta. boccaccio, iv-36:
tutt'e tre a riguardar come loro il paese dove andavano. pascoli, 182:
le sere / del dì di festa, il lor piccolo armento / molte ragazze dalle
loro, come io ho bello e fornito il compito da loro assegnatomi, se elle
, 1-66: i pastori, a cui il fer lupo ha tolto / il più
cui il fer lupo ha tolto / il più bel toro del cornuto armento, /
lor caro lattante, onde noi desti / il gemer lungo di persona morta. manzoni
sempre conservato un certo attaccamento rispettoso per il loro curato. d'annunzio, iv-1-244
/ mentre su'lor fastigi, che il sole di porpora veste, / splendono (
, / tra le dita incerte / il loro lume è chiaro, / e lontano
di alcune persone o appartiene a esse (il danaro, il patrimonio, l'avere
appartiene a esse (il danaro, il patrimonio, l'avere, il territorio)
, il patrimonio, l'avere, il territorio). compagni, 3-2:
: i popolani sono gravati, e tolto il loro colle grandi imposte. g.
fu ch'eglino aveano messo... il loro e l'altrui nel re adoardo
niccolò non gli avessino occupato e tolto il loro. d. acciaiuoli, 1-2-27:
gli è genovese, che comunemente / vogliono il lor per loro. pallavicino, 6-1-311
6-1-311: era concorso all'assali- mento il duca di modena co'suoi, i quali
, ii-671: aveva bisogno di parlare il nativo dialetto per confondersi con gli uomini
c. e. gadda, 16-54: il gentiluomo, coccolando il suo loro,
gadda, 16-54: il gentiluomo, coccolando il suo loro, offerivagli con i labbri
vi teneva nell'atto di chi dà il bacio. 2. marin. vela
ginandria monandria di linneo, per collocare il 'satyrium hircinum ', ed altre
ogni fisica intellettuale e morale attività guadagnano il fastigio del loro sviluppo, e maggior
desinare si va tutti, meno il martini, a fare una passeg
presenta al centro un foro tondo attraverso il quale appare lo smalto dello scudo.
parte inferiore dell'encefalo, compresa fra il margine posteriore del chiasma, le banderelle
di rombo. moretti, iii-405: il letto era chiuso da una bella coperta
della differente posizione di esse, abbiamo il losangato in banda, in fascia,
). svevo, 5-48: il fumatore di toscano era sempre occu
gli occhi loscavano per veder meglio il sigaro. = denom. da
iii-331: mira bene, o nipote, il funesto lo- scheggio dello sguardo di lei
lo- scheggio dello sguardo di lei e il sottile sorriso di quella bocca slabbrata.
bonvesin da la riva, 27: [il peccatore] tuto è infisto- lato,
lo conosco, / uccidere un che sembri il tuo ruggiero: / pur non dar
/ farà l'incanto, e celeragli il vero. da porto, 1-54: di
gli oggetti doppi. roberti, iii-181: il ragazzo, torcendo sempre il guardo a
iii-181: il ragazzo, torcendo sempre il guardo a un lato luminoso, diverrà
: annichilito, col capo chino, il sarti si tolse le lenti, si stropicciò
/ e già veduto s'è andare il losco / dove l'alluminato non va
non vi è cosa, che possa levarvi il paradiso, fuorché il peccato. non
che possa levarvi il paradiso, fuorché il peccato. non ve lo toglie la ignobiltà
lo toglie la deformità delle membra, donandosi il paradiso anche a i loschi, agli
, iii-25: -quanto tempo ancora terremo il mare? - riprese il losco.
ancora terremo il mare? - riprese il losco. -per antonomasia. duce
losco. varano, 93: il memorabil lago, / dove a terra il
il memorabil lago, / dove a terra il roman consol fu steso / dal losco
. alamanni, 7-i-40: quanto sia il fallo mio ben lo conosco; /
urge fortuna ostile, / cuor preparato il suo cangiare attende. / verno biancheggia;
soa obscuro e losco / sarebbe parso il lume, che restauro / gli diede de
aveva la guardatura un poco losca e il labro leporino. -che deriva da
. b. corsini, 14-47: il sugo di tal erba / diffuso non si
pel fesso appena, / che subito il dolor si disacerba, / saldansi i
un profondo intendimento non sia nascosto sotto il velame delle antiche favole. gioberti, n-ii-n
voi siete così losco dell'intelletto e avete il fatto filosofico così grossiere che non potete
queste finezze ideali. scarfoglio, 1-101: il dongolano..., losco d'
qual fiorita piaggia o verde colle / nacque il buon legno su cui cristo volle /
volle / col sangue raddolcir del serpe il tosco, / ond'ebbe tanta grazia il
il tosco, / ond'ebbe tanta grazia il mondo losco / per l'appetito
or vo'che lave / sotto quest'acque il tuo pensier sì losco, / insan
sembra fatto giunton. -che fa perdere il discernimento, la ragione; smodato,
, ii-75: la losca invidia per il regio tetto / occulta serpe. -culturalmente
o di ascoltare fra mino per superare il maestro?
, un proposito); che implica il sospetto di dubbia onestà, di dolo
credere che le banche avessero largheggiato verso il governo per fini elettorali, per altri
losco figuro, e perciò aveva fatto il vicesegretario politico. -equivoco, malfamato
marinai. penna, 56: trovato ho il mio angioletto / fra una losca platea
e cresciuti in quell'ora losca che precede il brillar dei lumi. -insidioso
vergin lauro del parrasio bosco / cresce il mio nome di tua man scolpito; /
itali mevii dallo sguardo losco / mordonsi il dito. -letter. scontroso.
bene esser losco per non vedere che il lampeggiare del riso è diverso dal lampeggiare
. però nella sorella di clodio vedesti il fratello che aborri... -e
: vibra pur la tua sferza e mordi il freno, 1 rabbiosa invidia, abita
mandar dirittamente al core. -tra il fosco e il losco: v. fosco
core. -tra il fosco e il losco: v. fosco, n.
altro, secondo i varii individui. il becco così straordinario serve loro a poter
carena, 2-340: 'lossodromia ': il corso obliquo di un bastimento spinto da
: tavole colle quali si può calcolare il cammino d'un vascello, e che
rombo di vento su cui si è fatto il cammino. = deriv.
le lotte vive nell'acqua calda sopra il fuoco; quando cominciano a fremere,
fino a tanto che principiano a lasciare il glutinoso che hanno intorno. =
. biringuccio, 1-165: mettesi [il vaso] sotto il lutarne caldo.
1-165: mettesi [il vaso] sotto il lutarne caldo. = deriv.
loteringo, / poi che tal cura il pio fratei gli cede: / ei con
è troppo meglio e più netto porre il piede che in quel poco lotto de
infetto e nel luto prostrato, / passeggia il verme reo, la schifa eruca /
attossicato. giusti, 4-i-249: movendo il loto / ritira il capo e celasi il
4-i-249: movendo il loto / ritira il capo e celasi il ranocchio. viani
il loto / ritira il capo e celasi il ranocchio. viani, 19-506: scorse
. viani, 19-506: scorse che il « polifemo » era costruito deforme,
più non ci avrai che sol passando il loto. boccaccio, 1-vi-452: 'sol passando
. boccaccio, 1-vi-452: 'sol passando il loto ', cioè il padule pieno di
'sol passando il loto ', cioè il padule pieno di loto. -ant
: fo comenzà a cavar in rialto il loto picolo, per poter serar il loto
rialto il loto picolo, per poter serar il loto grande. bruno, 3-415:
lo animale informe e schifo / alzò il capo fuor del loto, / per veder
: dice plinio che gellio tassio fosse il primo che, ad imitazione della natura
riconsacrato: la dirittura della via, il limite del campo, la casa di loto
è perversa questa mormorazione, come se il loto si lamentasse del figulo e dicesse:
così? e l'opra si levasse contra il suo fattore. m. palmieri,
3. elemento materiale con cui il creatore formò il corpo dell'uomo (
elemento materiale con cui il creatore formò il corpo dell'uomo (è derivazione del
di quella celestiale manna che neuno, il quale sia vestito di questa carne di
sacco di loto, e portiamo con noi il puzzo e 'l vituperio, e crediamo
loredano, 1-51: 'la morte è il fin d'una prigione oscura / a
ad imbolare alle ruote ardenti del sole il fuoco per animare l'effigiato suo loto.
pagano, i-72: prometeo finse dal loto il primo uom vivente. onde da callimaco
con vago epiteto l'uom fu detto il prometeo loto. -per estens. letter
loto. -per estens. letter. il corpo umano (in antitesi con l'
erger non vale a vagheggiar del vero / il divo aspetto, che per sé risplende
, 1-62: genti volgar ch'amate il numo, / poi che semplicità con
. pallavicino, 1-551: ci sta il cuore avviticchiato a questibeni di loto.
sozzura delle mani altrui colui che porta il loto nelle sue? cavalca, iii-215:
, iii-215: non reputa [il mondo] beati coloro che eleggono castità
quinti polvere di mattone finissima; stemperasi il tutto con acqua, all'uso dei formatori
alla quale [figura] così finita mettono il luto. fasciculo di medicina in volgare
la ragione d'egidio, quanto sturiano il soffio d'un mantice contra un vaso
pasta o poltiglia, di cui si impastriccia il fondo delle boccie, delle storte e
perché meglio resistano al calore. serve eziandio il luto per turare le commessure degli apparecchi
, e fu allora sostituito alle fronde il loto del medesimo bagno per la coperta del
da buttarci nel loto. -fare il loto addosso a qualcuno: recargli offesa
senza staffetta / abbiamo a sopportar che il loto addosso / ci sia fatto e ci
le specie più note in italia, il lotus edulis (o pisello africano)
produce un baccello commestibile molto nutriente; il melilotus officinalis (loto domestico o trifoglio
(loto domestico o trifoglio) e il lotus corniculatus (loto sottile o ginestrino
) sono molto appetiti dal bestiame; il lotus jacobaeus (loto dei giardini),
lotus jacobaeus (loto dei giardini), il lotus uliginosus, il lotus peliorrhincus e
giardini), il lotus uliginosus, il lotus peliorrhincus e altri sono coltivati a
dioscoride], 582: quale si sia il loto domestico scritto da dioscoride, non
sono alcuni... che vogliono che il loto domestico sia il trifoglio comune,
che vogliono che il loto domestico sia il trifoglio comune, che nasce ne i prati
altro luogo. montigiano, 205: il loto domestico nasce ne gli orti;
loto domestico nasce ne gli orti; il cui sugo, aggiuntovi mèle, netta.
simile al trifoglio che nasce pe'prati; il seme, come il fien greco.
pe'prati; il seme, come il fien greco. lastri, vi-121: cespugli
. v.]: linneo ha portato il nome di loto ad un genere di
dell'uomo e degli animali domestici. il 'loto commestibile, lotus edulis l.
si mangiano come quelli del pisello; il 'loto comicolato, lotus corniculatus l.
è bianca. boiardo, 1-56: quando il fiume cresce, nascie per quella acqua
ii-845: l'albor che di giove il mondo dice, / di pallade l'olivo
: in egitto è ancora un loto, il qual nasce ne i campi inondati dal
produce un gambo simile alle fave, il fiore picciolo, bianco simile al giglio.
, bianco simile al giglio... il capo suo è come de'papaveri,
più grosso, nel quale è dentro il seme come di miglio, il quale seccano
dentro il seme come di miglio, il quale seccano gli egizi e fannone pane
13-18: nell'eufrate lo scapo e il fiore, quando vien sera, si tuffa