più assidui alla sua conversazione, c'era il capitano maurizio della morte, napolitano anch'
famiglia liberale. oriani, x-13-47: il governo anziché rivoluzionario si annunziava liberale,
, 2-xi-366: già lo vedo storcere il naso all'idea di mettersi in gala
(e nel linguaggio dell'età risorgimentale il termine denota per lo più l'idea di
delle loro mene e per combatterle, il partito del governo, dei liberali monarchici,
anche sostant. borgese, 1-121: il nome dei monti non era sconosciuto nelle
, 637]: gli italiani riuniti sotto il medesimo governo non importa se liberale o
dell'amicizia. bresciani, 6-vi-341: il conte mamiani... gittò tanta fiamma
liberali. b. croce, ii-2-285: il liberalismo è il partito della cultura;
croce, ii-2-285: il liberalismo è il partito della cultura; e liberale fu il
il partito della cultura; e liberale fu il nostro risorgimento, nel quale cultura e
mi va ancora chiamando nei salotti liberali il gran serpente incantatore. -cattolicesimo liberale
certi presupposti filosofici e ideologici incompatibili con il cristianesimo e da certi eccessi anticlericali)
attrazione spontanea dei moderati è da ricordare il formarsi e lo sviluppo del movimento '
'cattolico-liberale ', che tanto impressionò il papato. -che si riferisce al
o democratico. gramsci, 1-173: il croce divise con giustino fortunato questo ufficio
prima metà del secolo xix), il movimento politico, culturale e sociale ispirato
forme. cavour, xi-359: in italia il partito liberale è più cattolico che in
iii-25-21: le speranze, i voti che il partito liberale italiano ha circa il suffragio
che il partito liberale italiano ha circa il suffragio universale, è che quest'onda
martello, 41: non però sdegni il pastoral vincastro / né amor di ninfa
colli di lieo. rovani, i-675: il prevosto... erale sempre stato
essere rimettendolo, con ciò sia cosa che il saramento niente fosse: adunque solamente rimase
suo libidinoso disio. masuccio, 23: il re... fu multo liberale
chiesto perdono. guicciardini, iii-132: [il papa] non concedette mai alla repubblica
della lor libertade. guazzo, 1-139: il ministro dee essere paziente nel dare orecchie
dee., 10-5 (436): il nigromante... disse: già
per compiacere ad altrui, a incornutare il marito. lemene, xxx5- 243:
al comune incarico, depose quel bene il quale sopra tutti al sapiente è carissimo
, 1-95: egli puzza... il filosofo ed il liberalastro a cento miglia
puzza... il filosofo ed il liberalastro a cento miglia. pisacane, vii-175
borbonici. de marchi, i-373: il cilindro rimase appiccato col pelo più arruffato di
libe- ralucoli di campagna volevano soltanto avere il modo di approfittare più facilmente.
'(nel 1812). per il n. io, cfr. b.
iii-27-9: « non è senza ironia il fatto che il nuovo atteggiamento spirituale ricevesse
non è senza ironia il fatto che il nuovo atteggiamento spirituale ricevesse il suo battesimo
fatto che il nuovo atteggiamento spirituale ricevesse il suo battesimo donde meno si sarebbe aspettato:
. liberaleggia; ma non approvo neppure il marchese vostro padre che si è chiuso in
in una prigione. oriani, x-19-199: il milionario liberato liberaleggerà, riconoscendo in lui
milionario liberato liberaleggerà, riconoscendo in lui il vero liberatore e un buon diavolo,
apostolato liberalesco ei ci metteva tutto il calore tutta l'accortezza di cui era
liberaleschi. b. croce, ii-6-282: il fastidio per la rettorica liberalesca e
signore maestre non l'hanno studiato il galateo? eppure si vantan liberalesse!
giuochi denominandosi liberali, in essi risonava il culto professato a bacco. tramater [
vita socio-culturale in genere), proponendo il modello di uno stato caratterizzato dal pieno
democratica) dell'organo (parlamento) esercitante il potere legislativo; nell'ambito di tale
soprattutto sulle concezioni etico-politiche e istituzionali; il liberalismo politico, a sua volta,
di riforme economiche (distinguendo così fra il concetto politico di liberalismo e quello economico
italiano, specie dell'età risorgimentale, il termine denota spesso l'idea di laicismo
). mamiani, 4-145: il papa con gran ragione poneva a sigillo
gran ragione poneva a sigillo di tutto il sillabo, quella ricisa e larga proposizione
di coloro i quali presumono 'potere il papa e dovere riconciliarsi e accordarsi col
dovere riconciliarsi e accordarsi col progresso, il liberalismo e la recente civiltà'. cantiì
quella dei gaudenti, che professano liberalismo il far tutto quello che loro frulla pel
frulla pel capo. mazzini, 10-29: il canosa è a roma, e va
che, per timore di reazione, il governo pensa a scacciarlo. massaia, ii-23
ii-n-275: 10 mi adoperai a slegare il legame indebitamente annodato tra « liberalismo »
e così salverò 11 decoro di tutto il liberalismo. d'azeglio, 4-i-218: in
in germania si pensa che... il liberalismo italiano non si occupi, generalmente
affermare che quella crociata del liberalismo contro il clero campagnuolo fu una ingiustizia, fu
un piemontese che m'ha detto che il conciliatore ha disingannato il paese circa la
m'ha detto che il conciliatore ha disingannato il paese circa la buona opinione che s'
liberalismo austriaco. mazzini, 12-343: il loro liberalismo [dei governanti inglesi]
, ma da una posizione sociale che dà il danaro, e qualche volta anche l'
sull'assenso in basso rimaneva prona: il suo liberalismo più necessario che meritorio era
oscillante, secondo le circostanze, tra il rispetto dell'ordine e il desiderio di
circostanze, tra il rispetto dell'ordine e il desiderio di riforme, mio padre.
rinnovamento politico. balbo, 1-204: il vero e sodo liberalismo politico, che
, concessione larga ed alacre di tutto il bene che può venire altrui dal procedere del
venire altrui dal procedere del tempo, il liberalismo vero dee concedere al tempo nostro
progressi di lui. rosmini, 7-114: il nostro autore ci dice che il sentimento
: il nostro autore ci dice che il sentimento onde in noi germina e fiorisce la
è una di quelle limitazioni che mette il liberalismo scientifico del nostro autore al sapere
rivolte più tardi al romanticismo col definirlo il « protestantesimo nella filosofia », o
protestantesimo nella filosofia », o « il liberalismo nella letteratura ». -tolleranza
leggi parallele a quelle dell'economia. il sincretismo religioso non fu mai tanto ben
p. es. in francia) il settecento col suo liberalismo verso le parole
ai liberali e al liberalismo (e il termine ha spesso una connotazione polemica o
contrario la virtù della liberalitade, ed il vizio, cioè prodigalità, è contraria
tenere, ch'è avarizia, e il disordinato spendere, ch'è prodigalità,
, o atto cortese e gentile che usi il corte- giano verso il suo signore,
gentile che usi il corte- giano verso il suo signore, si deve chiamar liberalità e
gioia. poi tutti tacquero e guardarono appressarsi il coro delle donne portatrici dell'ultima liberalità
l'atto comporta un effettivo arricchimento per il destinatario (con corrispondente depauperamento della controparte
, con l'intento di beneficare spontaneamente il destinatario stesso). de luca,
mera liberalità. boccardo, 583: il contratto 'di beneficenza, di liberalità '
codice civile, 769: la donazione è il contratto col quale, per spirito di
: si celebrorono le esequie di giuliano, il quale fu con le lagrime da tutti
molto isdegnoso il cui nome alfonso si era. ariosto,
ancora fussi del mio figliuolo giovanni, il quale vostra eccellenza illustrissima mi aveva legittimato
s. stefano, 1-150: quando il padronato trapasserà dalla linea retta del fondatore
i-iii- 19: nella linea diritta tra il padre e la figlia, la madre
, tutte vestite di castagni, giace il castello di garresio, dominio, quando
): alla morte di quel duca, il primo chiamato in linea di successione,
storia, due erano le linee pretendenti il dominio del goggiam. -in senso
di individui animali o vegetali nei quali il campo di variabilità complessiva è minore di
bandello, 2-20 (i-843): il prete a cui già nicolino aveva dato
di corte. montano, 1-231: sebbene il suo bel viso inalterabile non mutasse di
, sommariamente. baldini, 9-75: il giovine giosuè traccia a grandi linee la
maggiori e supreme. baldini, 9-228: il poeta [carducci] ha preso gusto
grande importanza. gramsci, 4-174: il jacini non fu personalità di prima linea
morali. mazzini, 10-195: se il tempo e le sventure dovessero entrare in
non credenti, temono e disprezzano del pari il dolore e la morte. -in
soffici, v-5-227: si può dire che il secolo xix fu nelle sue grandi linee
calvino, 7-181: sono sicura che il progetto, nelle grandi linee, era giusto
: quel poi che ne fa intrigatissimo il lavoro, egli è il gran tritume.
fa intrigatissimo il lavoro, egli è il gran tritume... de'pezzuoli delle
e ogni lineuzza, ogni punticello, ha il suo proprio che fare. = voce
delle colonne volgar. [tommaseo]: il sole, correndo il lineale corso,
tommaseo]: il sole, correndo il lineale corso, non hae a oscurare continuamente
oscurare continuamente. calandri, 328: il braccio quadro corporeo è un corpo che
è chiamato cubo e dai volgari dado, il quale è per ogni suo verso un
ce ne resta più alcun altro che il solo vitruvio, che è similmente diffettosissimo,
che, segato per testa, mostra tutto il lineamento della parte interiore di tal legno
starsene ore e ore e guardare lungo il fianco della nave i giuochi dell'acqua,
sopra la schena un osso bianco, il quale nella parte di fuori è assai
sp., 20 (340): il contegno, le mosse, la durezza
mosse, la durezza risentita de'lineamenti, il lampeggiar sinistro, ma vivo degli occhi
solamente l'animo, ma né eziandio il corpo per veruna ragione credo che per
leggerezza. linati, 16-146: il santuario di santa caterina del sasso parve
619: con l'avanzar della nave, il lineamento dell'isola si accusa di meglio
scaglioni della roccia ingigantiscono, ne scopro il taglio vario a strapiombo sul mare,
dell'opere loro. siri, viii-1297: il procedere usato in questa occorrenza da gli
lineamenti diversi affatto da quelli co'quali il cruccio indecente e bugiardo s'è inca-
s'è inca- gnato a voler disegnare il carattere mio. cesarotti, i-x-
187: al tempo di eschilo il dialetto greco di troia s'era imbarbarito
la proporzione e cose tali che secondo il solo lume naturale debbono trovarsi in ogni
-elemento costitutivo. scannelli, 12: il fegato, già ottenuta la formazione de'
, riceve poscia dal sangue della madre il compimento e perfezzione del suo essere.
e parve discesa dal cielo, quando il divino rafaello, con gli ultimi lineamenti
uomo letterario poteva nel rinascimento pur concepire il pensiero di cercare i frammenti informi o
dell'ente, e col tratto lineare il processo discorsivo dello spirito. b. croce
figurativi geometrici o -da sole linee senza il chiaroscuro. piccolomini, 3-5: in
fosse in fatti la plastica o il disegno lineare il primo prodotto della imitazione.
la plastica o il disegno lineare il primo prodotto della imitazione. giordani,
. d'annunzio, v-1-743: ecco il maratoneta,... espresso in
le lunghezze e larghezze, si deduce il metro quadro, che serve a misurare
che serve a misurare le superficie e il metro cubo, che serve a misurare i
direttamente proporzionale all'altra, per cui il grafico risultante è una linea retta (una
continuandola, produrremo un numero lineare, il qual numero continuato per lo suo verso
numero continuato per lo suo verso faccia il numero superficiale, il quale mosso anch'
suo verso faccia il numero superficiale, il quale mosso anch'egli faccia il sodo;
, il quale mosso anch'egli faccia il sodo; come se uno si aggiugnesse
se uno si aggiugnesse all'unità, il numero nato, che è due, dimostrerà
del terzo. idem, 1-2-628: il denominatore sia tale che nessuno de'suoi
. b. croce, i-2-54: il simbolo della serie lineare è inadeguato al concetto
al concetto, al quale meglio conviene il circolo, in cui a e d fungono
ingresso, poiché le oscillazioni in cui il segnale è scomponibile hanno frequenze diverse e
fran ^ aise ha messo in scena il 'coriolano 'di shakespeare. è la
. dotato di fermezza, di coerenza (il carattere, l'indole di una persona
persona); retto, coerente (il comportamento, la condotta). baldini
lui l'arte di fondere e lavorare il bronzo ed il ferro. romagnosi, 4-137
di fondere e lavorare il bronzo ed il ferro. romagnosi, 4-137: colla
abbiano. lomazzi, 2-1 io: il colorire, che è la terza parte della
). pascoli, 1320: brigo il vaso, tuttavia bistugio, / tingea
; contornare. tarchetti, 6-ii-695: il dall'ongaro poi ti prega di recapitargli
col giornale e copiando su un biglietto il brano di questa mia che ho lineato
margine, ripulendolo. gozzano, i-212: il tempo edace lineò di bistro / le
i pioppi dalle stecchite braccia, lineanti il fiume e gli uliveti, eran ghiacciati dal
che abbiamo testé lineati parlandosi dell'accettare il dominio de'forestieri. pascoli, i-892:
lo sguardo o con l'immaginazione (il contorno di un paesaggio, di un
qui con la penna e mostrar al mondo il d'intorno d'un uomo infame.
della civile società, voi dovete linearne il piano, il governo non deve che
società, voi dovete linearne il piano, il governo non deve che seguirlo.
di ferro, che si profilano contro il cielo. 2. per estens.
, 7-157: beato l'argine che contiene il corso / del torrente o del fiume
b. croce, iii-26-173: il circolo è stato riconosciuto non quadrabile linearmente
... la luna seguitasse puntualmente il moto del sole e stesse, per caso
diciamo di congiunzione, vedendo ella sempre il medesimo emi- sferio della terra che vedrebbe
medesimo emi- sferio della terra che vedrebbe il sole, lo vedrebbe perpetuamente tutto lucido
[alfonso davalo], paia solamente ombreggiare il lume d'un tanto sole, la
: ora voglio che come io ho mostrato il disegnio lineato al padrone, così che
. c. campana, ii-i-1-87: portò il disegno, lineato molto diligentemente, di
; sottolineato. tassoni, xii-1-325: il libro di quei discorsi del zuccolo sarà
rigato. fazio, v-17-46: [il basilisco] bianco è, del corpo,
abriani, 1-226: voi, giulio, il cui pennel tanto è stimato, /
arlia, 316: * lineatoria 'dicono il luogo dove si riga la carta
loro chiamate parallele, che dividono egualmente il cielo tra l'un polo e l'
e lineature nericce. 2. il tracciare o l'imprimere linee su un foglio
bene 'rigatura ', che vale appunto il tirarvi su le righe e orizzontali o
, e nello spazio intermedio si vedeva il segno di altra lineatura, onde posta
da lineare2. lineazióne, sf. il tracciare, il disegnare linee; il
lineazióne, sf. il tracciare, il disegnare linee; il complesso delle linee
il tracciare, il disegnare linee; il complesso delle linee tracciate, disegno.
ciascun punto delle divisioni, si tirino verso il centro a alcune lineette, dalla prima
rotti, porrai esso numero annoveratore sopra il denominatore, intramessa fra loro una lineetta
seguitavalo, vestito di panno lineo sopra il corpo nudo. tanaglia, 2-206:
stretto. savonarola, 7-ii-351: vestirassi il sacerdote la tunica linea. confraternita di
piacevole è la coltura dei lineti. il terreno non si rompe con l'aratro,
queste chiare linfe, / sia teco il tuo amato e caro figlio, / ché
, / ché qui non si conosce il suo valore. poliziano, st.,
ionio, / sollazzandone stava / aci il pastore e galatea la ninfa. parini,
una volta sola osai profanare colla mano il vergine cristallo della sua linfa. d'
e. gadda, 6-323: si rigrattò il testone, si appressò alla vaschetta,
dato libero corso alle linfe s'insaponò il naso e la faccia, il collo e
s'insaponò il naso e la faccia, il collo e le orecchie. comisso,
sistema di vasi che lo portano verso il centro rappresentato dal sistema venoso.
: la contraria partita degli umori sono il siero del sangue,... la
del pericardio. tarchetti, 6-i-511: il suo aspetto era truce, il suo
: il suo aspetto era truce, il suo occhio torvo, la sua pupilla iniettata
/ ti batte ai polsi inavvertita e il volto / t'infiamma e discolora.
3. zool. liquido circolante che costituisce il sangue degli invertebrati; emolinfa.
delle radici e propriamente dalle barbe, il quale ascende lungo il fusto ed i
propriamente dalle barbe, il quale ascende lungo il fusto ed i rami ('linfa
nutrizione della pianta. nel quale stato acquista il nome di * linfa discendente 'o
immediati. d'annunzio, iv-1-426: intanto il ramo già rotto, ritenuto da alcune
delle sue vive fibre, penzolava lungo il fusto; e, proprio, quella frattura
cosa dolente. alvaro, 12-47: il vigneto è stato potato. le viti gemono
fresca della vita: la novella e il romanzo. e. cecchi, 8-128:
che per un solo momento io metta il capo sul tuo seno, e riposi,
c. e. gadda, 6-229: il ronzio nuovo e... un
poi che 'ghiandola ', con il suff. -ite, che indica affezioni morbose
/ e surse, e sanza tuorsi adosso il manto, / disus. linfoma. —
: insieme degli organi che contengono'ghiandola con il suff. -osi, che indica affezione pala
e a portare la linfa e il chilo nel sistema venoso. aumenta o
. aumenta o provoca la produzione e il flusso segneri, iv-19: canali lattei,
congenita o acqui tici, il loro licore e la loro propagazione. vallisneri
sacche liquide e di edema), seguita il male per il quale si chiede consiglio è
di edema), seguita il male per il quale si chiede consiglio è un tumore
gadda, 6-255: ebbero tutti e tre il senso di una = voce dotta,
i linfatici e le vie vagali fin dentro il pieno delle poppe. zione cancerogena.
deposito linfatico. de marchi, i-787: il dottor hunger medie. tumore benigno
dhtetov affetto da linfatismo; che ne ha il caratteristico 'vena', col suff.
la tua fotografia. niente. questo è il 4-59: l'altro, un giovane abatino
0. targioni tozzetti, i-141: il pelo... delle piante è
secondo la loro natura linfatici quando contengono il sugo semplice della pianta. glan- dulosi
soffici, v-2-643: rossi trifogli, il fiengreco, il fiorito maggese, cui si
: rossi trifogli, il fiengreco, il fiorito maggese, cui si mescola nepitella
), agg. ant. annacquato (il vino). m.
m. savonarola, 25: il vino... dar se debbe del
non ti pòn dare el vin linfato o il lacte. della porta, 6-46:
linfedutto, sm. ant. condotto attraverso il quale passa la linfa.
. medie. tumore maligno che colpisce il sistema linfatico. = voce dotta,
e si distinguono, fra gli altri, il linfogranuloma inguinale, il sifilitico, il
gli altri, il linfogranuloma inguinale, il sifilitico, il tubercolare, ecc.)
il linfogranuloma inguinale, il sifilitico, il tubercolare, ecc.). -linfogranuloma
che con l'andare del tempo conducono il paziente alla morte. g
dal punto opposto; talora solitario, il più delle volte fa parte di gruppi
unità elementare morfologica e funzionale che forma il linfonodo (e si distingue in linfonodulo
. medie. qualsiasi affezione che colpisce il sistema linfatico. = voce dotta,
; emblema di siva, è anche il distintivo della setta, per molti aspetti
= deriv. da unga2', cfr. il sanscr. lingavat o lingin, indostano
porco, che non dormiva, ma il tutto chiaramente intendeva, levatosi in piedi
le fingeva el viso, la gola, il petto.
ogni dì 10 ritornava a lattare [il fanciullino], secondo che era solita
da valvasone, 2-67: lingesi egli [il cane] e da se stesso si
se stesso si monda, / e sano il fa la sua propria saliva.
man nel cor dipinge, / frena il martir, l'acerba piaga unge, /
: capo di biancheria. buonarroti il giovane, 9-237: le letta / rivestirete
lingeria. periodici popolari, i-47: il modesto artigiano, se ha contratto abitudini
biancheria. bresciani, 6-x-91: come il bucato fu teso e rasciutto ed eccole
machiavelli, 1-ii-181: danari due per uomo il giorno per i ungi cioè tovaglie e
la settimana, ma, per averne il paese abundanzia, li mutano più e
scandinavia. magalotti, 26-286: il lingone è men brusco: di questo
pianta ha le foglie per appunto come il bossolo, e per tale si piglie
sono riposti i lingotti, suddivisi secondo il corpo e la giustezza. =
di colata è troppo alta oppure quando il raffreddamento è eccessivamente lento nell'intervallo di
un'estremità, che si ottiene colando il metallo fuso in uno stampo apposito,
dovesse... fare l'assaggio sopra il materiale da prendersi dal lingotto che si
intermedi: lingotti speciali usati per modificare il formato e le dimensioni dei blocchi che
filetto, che ne limita in parte il movimento. guinizelli, iv-40 (
alla lingua gran copia di saliva per il moto e gusto, la natura vi
: anima de la bocca, entro il recinto, / guizza la lingua morbida,
mi sono bruciate tutte le gengive ed il palato e la lingua a forza di
. e. cecchi, 5-78: rattenendo il fiato per la grande attenzione, con
fra i denti, allora egli [il parrucchiere] dosava ceroni, inanellava riccioli,
delle mascalcie, 1-6: l'arà [il cavallo] infia- mento di palato,
st., 1-87: zufola e soffia il serpe per la biscia, / mentre
sparte / di color vari ed ha purpureo il rostro, / e lingua snoda in
parte / la voce sì ch'assembra il sermon nostro. olivi, 91: il
il sermon nostro. olivi, 91: il tritone... è un verme
di grandi fiamme che salivano a lambire il soffitto. quarantotti gambini, 12-122: lo
-folata. marinetti, 2-i-554: il dramma delle grandi velocità aviatorie, fatto
esser luochi serrati e senza esalatoi. buonarroti il giovane, i-427: per la rottura
gnoli, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade s'accalchi
pel cielo. / che arde? il tempio, il tempio / maraviglia del mondo
/ che arde? il tempio, il tempio / maraviglia del mondo. moretti,
/ ciancia o farfuglia a grandi lingue il fuoco. palazzeschi, 1-79: una lingua
c. e. gadda, 9-136: il fuoco non potè a meno di liberare
di fumo. -segno simbolico sotto il quale si manifestarono la presenza e l'
, facilità di parola. -anche: il parlare, discorso, eloquio.
, 119-77: ruppesi intanto di vergogna il nodo / ch'a la mia lingua
assai. / panni mill'anni rivedere il conte / e l'ardito rinaldo di chiar-
fren che regge / de la ragion precipitosa il morso; / timon ch'è dato
/ de la nave de l'alma il dubbio corso. buommattei, 8: ma
corso. buommattei, 8: ma perché il principale strumento, di che si servono
colera! siri, v-2-339: si scusò il duca, sotto pretesto di qualche occupazione
le battute di una cantata ossessiva che il vento, tratto a tratto, intonava
, xiii-75: le cose ragionate circa il conoscere per via di rappresentazione dimostrano che
o generato in troia,... il quale senti e conosci le stelle e
lingua di quel [dell'uccello] canta il ruscello, / con la lingua di
/ una fauce, una foce, il canto e tonde. pascoli, 566:
dagli scrittori, con cui si attua il linguaggio articolato, serve al- l'uomo
e si presenta in perenne evoluzione attraverso il tempo (e può essere privo di
, la provincia, la città o anche il paese), che pure è affine
e abondante ed atta ad esprimere bene il senso e il concetto della mente.
atta ad esprimere bene il senso e il concetto della mente. machiavelli, 1-viii-195
le lingue. redi, 16-v-162: il primo e principal fine de'vocabolari non
principiante nello studio di qualche lingua che il non vergognarsi d'errare e l'ardirsi sfacciatamente
di valenti scrittori. baretti, 3-23: il vetturino... se ne veniva
sua perfezione, ella è un'ingiusta schiavitù il pretendere che non s'osi arricchirla e
uso delle lingue che chiamano erudite, il linguaggio della conversazione a lungo andare dee
del cangiamento della lingua si potrà argomentare il cangiamento nelle idee. monti, xii-1-19:
v-3-19: cos'è una lingua, secondo il senso universale degli uomini che furono,
sono e che saranno, se non il complesso de'vocaboli usati da una società
pubbliche imposta a tutti, ossiavero quella il cui uso è spontaneamente, a più o
non è veste del pensiero: è il suo corpo stesso. gramsci, 1-4:
gramsci, 1-4: chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi
, direi quant'allegrezza m'abbia cagionato il suo libro sulla lingua,...
in esso vediamo già reale e presente il risorgimento o piuttosto il nascimento dell'eloquenza
reale e presente il risorgimento o piuttosto il nascimento dell'eloquenza italiana. bacchelli, 1-
, e quando partì da livorno sapeva il latino, il francese e l'inglese.
partì da livorno sapeva il latino, il francese e l'inglese. b. croce
studi linguistici. manzoni, v-1-469: il meno attento esce dalla lettura di que'
strofa e ad assaporarle pure... il mio amore per la lingua nacque da
-per sineddoche: popolo che parla il medesimo idioma; territorio di una nazione
giov. cavalcanti, 49: guatate il muro del capitano, che ancora ritiene
'. le nazioni periscono col dimenticare il proprio idioma, imbastardiscono coll'imbarba- rirlo
lingue ancora si serba dagli scrittori quasi il suggello del grado delle voci. algarotti
1-x-95: egli è fuor dell'ordine il presumere di scrivere convenientemente in una lingua
bene. pensar molto e svolgere molto il vocabolario, ecco il modo a vincere le
e svolgere molto il vocabolario, ecco il modo a vincere le difficoltà degli autori
negli scritti, 'lingua viva ', il linguaggio che si conforma alla lingua vivente
'da 'viva ', che il participio dice l'atto in generale, l'
men viva forma. fucini, 650: il colloquio fra me e lui fu breve
idioma originale, la quale, secondo il linguaggio immaginoso della bibbia si sarebbe compiuta
un gruppo di popolazioni semitiche, contro il volere di dio, volle costruire nella
gran città ed una altissima torre, ma il signore sturba il lor disegno per la
altissima torre, ma il signore sturba il lor disegno per la confusione delle lingue,
3-32: adamo... appropriò il nome alla loro natura, chiamandoli tutti ad
a conciliare due esigenze ugualmente importanti: il rispetto per una gloriosa tradizione e la
espressiva, chiarezza e validità estetica rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive
e validità estetica rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive o parla;
lingua, ove natura / volò tessendo il mio dolce ritegno. boccaccio, dee.
vedo aver concitato contro a me tutto il mondo con la mia lingua. tasso,
. pananti, i-462: quando ho il piè messo / sopra il teatro per
: quando ho il piè messo / sopra il teatro per la prima volta, /
tommaseo [s. v.]: il tale autore poi dicesi 'ha ricchezza
del mondo poetico e sentimentale: altrimenti il lettore deve incominciare a tradurre la « lingua
sopra tutt'altre, che dee apprendere il pittore e non da altro maestro che
è degli affetti. pasolini, 4-37: il
quello scritto-parlato, ossia... il cinema è un'altra lingua.
tasso, n-iv-328: se tu sei non il vulgare ma 'l celeste amore, quello
, dalle arbitrarie e cavillose interpretazioni. il saggio legislatore... la renda costante
l'italiano medio, in fondo, il rapporto più curioso: esso si basa
su un equivoco che moravia spavaldamente accetta: il disprezzo per la condizione borghese,.
del nazionalismo. -lingua matematica: il complesso dei segni usati nella matematica.
modo di pronunciare le parole che rivela il luogo d'origine di una persona.
specialmente al fine di dichiarare con immediatezza il proprio pensiero, di manifestare un sentimento
: ciò che una persona dice, il senso di ciò che dice, il modo
, il senso di ciò che dice, il modo con cui abitualmente lo dice.
poliziano, 1-732: chi può tenere il freno / alla timida sua lingua,
amoroso: / saettavan le lingue in tanto il core / di dolci punte, che
venivano per vittuagliar monplaser sotto bologna, il nostro generale subito fece uscir fuora tutte
all'immagina- zione, si è trascurato il più energico dei linguaggi. svevo,
vero / non si verria, cantando il santo riso / e quanto il santo
cantando il santo riso / e quanto il santo aspetto facea mero. petrarca, 247-12
ingiuria tra le lingue mettea foco, / il tradimento li inferrava lance / e l'
li inferrava lance / e l'avarizia ministrava il coco. ariosto, 242: nova
c. i. frugoni, i-1-79: il giudicio de'pesi riesce ingiusto e falso.
. / sì quale addita le ore secondo il moto che dalle ruote inteco'begli occhi
quali ancudini rono ad invispirlo mediante il matrimonio ed andarono si domandano
, per lui la lingua più chiacchierina ed il cervel dirizza su.
le corti. siri, vii-190: [il papa] sentiva rossore e renitenza grandissima
degli orecchini? -me l'ha detto il signor don marzio. -ah lingua
: « marquis de grotesco » [il marchese gioacchino napoleone pepoli], l'aveva
: persona che mente, che ha il vizio di mentire. garzo, xxxv-n-304
se non era don giuseppe, che mise il petto davanti alle bocche dei fucili,
con ingiuria di quel supremo benefattore, il quale l'avea fatto il più saggio e
benefattore, il quale l'avea fatto il più saggio e 'l più ricco re della
. gioberti, i-iv- 389: il clero e il patriziato, i maestrati e
i-iv- 389: il clero e il patriziato, i maestrati e gli atenei,
patriziato, i maestrati e gli atenei, il foro ed il fondaco, il banco
e gli atenei, il foro ed il fondaco, il banco e l'esercito,
, il foro ed il fondaco, il banco e l'esercito,...
con svezia ovvero norvegia, e secondo il flusso e riflusso del mare si copre e
ii-4-17-156: verso la cicilia... il mare, penetrando fra terra, forma
. su d'un tratto di terra, il quale, congiunto essendo col continente per
città. niccolini, ii-64: è il lido una lunghissima lingua di terra che
lingua di monte... divideva il lago in due rami. buzzi,
, sulla estrema lingua della duna, / il verde castello turrito di pinnacoli? linati
terra. c. campana, 161: il castello,... di forma
massaia, xii-123: io dubitava che il nostro piroscafo potesse passare per quella stretta
lo più nelle regioni polari, raggiungere il mare), o in cui si verifica
la lingua di bue, la camomilla, il turrumaglio. ricettario fiorentino, 1-b-i:
a la lente adam fissati, / che il mesto gli esibì del sommo nume,
gradevole e viene usato soprattutto per cucinare il fegato alla veneziana. -lingua di cane
, come di topo. dà essa il nome alle 'pillole di cinoglossa '
nutrirsi, mancando dell'umido necessario, [il grano] vi si striminzisce, vi
. 0. targioni tozzetti, iii-390: il seme o samara del frassino è detto
19. gastron. piatto preparato con il taglio macellato della lingua di diversi animali
vie che ci cacciano le zaffate sotto il naso come se fossimo tante lingue di
zurigo. ghislanzoni, 13-175: [il prelato] amava troppo le lingue di
codogno, per disgustare un creditore, il quale era pronto a * notare '
. citolini, 464: poi è il far gabioni, tirar fuochi artificiati o
abbracciare la lingua dello stromento e che il volto, sonando, non divenga troppo
cascar ti possa / la lingua appunto il dì / che tu dirai di sì,
s'addirizzò con la sua armata verso il porto di sapienza. sanudo, iii-988
. a. cattaneo, ii-317: il cavaliere, tutto inteso a prender lingua
sue parole. bandi, 155: il generale si coricò... dopo aver
preso lingua dagli scorridori che aveano esplorato il terreno. -chiedere consiglio. giocosa
un'autorizzazione. belli, 175: il signor duca gli ha fatto assegnare una
lingua da sua eccellenza. -avere il cervello nella lingua: v. cervello.
. n. 2. -avere il morso alla lingua: essere molto prudente
parlare. ariosto, 41-67: ma il santo vecchio, ch'alia lingua ha
santo vecchio, ch'alia lingua ha il morso, / non di quanto egli sa
egli sa però favella. -avere il proprio in contanti sulla lingua: distinguersi
un ciarlon, che però detto è il cornacchia, /... / e
. / e perché nella lingua ha il suo in contanti, / molto si vanta
al malmantile, 1-110: 4 avere il suo in contanti nella lingua 'vuol dire
lingua 'vuol dire avere tutto quanto il maggior capitale nelle parole, cioè nelle chiacchiere
bocca: respirare con difficoltà, avere il fiato grosso. boiardo, 2-11-32:
/ soffia per tutto, tal spavento il tocca, / la lingua più d'un
avella lunga quanto bisogna, e dire il fatto suo fuor de'denti. carducci
, senza complessi e soggezione; avere il coraggio di dire ciò che si pensa.
: dice tante meraviglie di voi, che il terzo sarebbe a bastanza. hammi fatto
molte profferte... ha letto il lambertano, ed ha lingua che gli serve
: chi è di lingua sciolta, per il solito è anche lesto di mano.
porre la lingua in metastasio e di cercargli il pelo nell'uovo? tommaseo [s
ch'avea pronte, / prontissima avea quella il paladino. carducci, iii-16-189: non
conversazione. forteguerri, iv-443: il primo allora / saresti a avere in
che volevo dirle, pensavo di dirla perché il momento mi sembrava favorevole, stavo già
. caterina da siena, v-251: sarete il gaudio, l'allegrezza e consolazione mia
di ased è pessima), cercando il figliuolo della sua asina, smarsidua conversazione
coppia attaccati insieme, come si attacca il cane e la cagna. grazzini, 4-165
del male assai, si dice: 4 il suo aceto è di vin dolce,
onorare cui nell'animo gli capevà che il valesse. cellini, 2-59 (403
fuora. d'annunzio, i-93: il fulvo cane polveroso segue / con la
otranto seguivano per la spiaza per veder se il provedi tor canal voleva dar lengua,
di virtù, 38 (112): il quinto vizio si è essere di due
altrui, e poi di dietro tutto il contrario. -essere presto in una
. bentivoglio, i-37: è stato [il principe d'oranges]...
sciolta, ardita, presta: favorire il discorso, facilitare la conversazione; rendere
fa la mente e la lingua, il dimandai: / -dimmi per cortesia, che
è questa? ariosto, 30-2: manca il dolor, né l'impeto sta fermo
manzoni, fermo e lucia, 73: il padre cristoforo faceva stare la sua lingua
nome, in lingua povera, secondo il movimento che fanno fare all'osso che
scusi ». monelli, i-194: il suo delitto? diserzione all'interno: in
infiniti i modi che abbiamo per esprimere il silenzio d'uno, come: * star
lasciar la lingua al beccaio, aver visto il lupo '. -lasciare la lingua in
lingua in molle, ch'io sciorrò il guinzaglio. l. salviati, 19-54:
. l. salviati, 19-54: il gaglioffo ha / messa la lingua in molle
in molle. s'imbriaca / cicalando il poltron: pensa quel ch'egli / farà
appartengono all'ambito soprannaturale, che trascendono il mondo umano. segneri, ii-619:
ciel la sua lingua bestemmiatrice, perdendo il rispetto a dio, molto più,
dio, molto più, come dice il profeta, la pone in terra, perdendo
profeta, la pone in terra, perdendo il rispetto agli uomini. -mettersi
. -non avere peli (o il pelo o il callo) sulla lingua
-non avere peli (o il pelo o il callo) sulla lingua (o alla
, e avete fatto conoscere che non avete il pelo alla lingua. crusca [s
. v. callo]: non avere il callo alla lingua, dicesi proverbialmente di
alla lingua, dicesi proverbialmente di chi dice il fatto suo con libertà. bocchelli,
muor la lingua in bocca, quando mettete il becco in molle a favor degli amici
di lingua, cioè spergiurando e spargendo il sangue di lor cittadini.
con fantarie. -parlare con il cuore sulla lingua: trattare, conversare
: liborio, io non adulo e con il cuore / sulla lingua ti parlo.
la lingua di qualcuno: ricalcarne fedelmente il modo di esprimersi, riferirne il pensiero
fedelmente il modo di esprimersi, riferirne il pensiero con scrupolosa esattezza. s
-schioccare la lingua: sbatterla contro il palato in modo da produrre un rumore
, e sciogliere la lingua e rompere il silenzio 'sono locuzioni topiche cavate dal
, non apre la bocca, non rompe il silenzio. fed. della valle,
di aver del 1243 veduto in padova il miracolo di un nato muto cui si sciolse
pallavicino, 6-1-198: pregò in vari tempi il cardinal chigi, che gli sciogliesse la
, nostro signore pensa che, quando il re mi parla di questa cosa, io
, 311: delle quali cose, oltra il buono e 'l diritto molto perturbato,
refrenando la lingua sua, ma seducendo il cuor suo, la sua religione è
cogli eretici, contieni la lingua e il ventre, e dove tu stai, di'
boiardo, 2-11-6: fuggeva, spesso il capo rivoltando, / e truffava di
l'eccesso, perché agl'estremi ripugna il senso comune). chi ha lingua in
più lingua. -la lingua batte dove il dente duole: v. dente,
lingua non ha osso, ma fa rompere il dosso (o l'osso):
à osso, ma ella fa rompere il dosso. più legiermente, più salvamente
puote l'uomo dire lo bene che il male. s. bernardino da siena
lingua non ha osso e fassi rompare il dosso. fagiuoli, 1-5-330: le parole
lingua non ha osso e si fa rompere il dosso. calandra, 77: non
lingua non ha osso ma fa rompere il dosso. -la lingua parla per
uccide più la lingua che la spada: il parlare incautamente, la maldicenza e la
la linguina per cantone, ti grappa il cotale. -linguerèlla. baretti
labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi depose per un
impudicizia: della puttani- cizia, direbbe il belli. era, per solito, un
in un mazzo / la fanciulla, il ragazzo, / la fante e la padrona
linguaccia invelenita / di noi numi celesti il sacro coro! batacchi, i-75: giove
: è per cotesta vostra linguaccia che il signore vi castiga! -agg.
, e forse sa di muffa, il qual non può servare netto liquore.
. nievo, 1-177: burbera come il folletto e linguacciuta come un campanello di
che si manifesta con la maldicenza e il pettegolezzo. foscolo, xv-4: vedo
pettegolezzo. foscolo, xv-4: vedo il vostro zuì: se la passa alla
poco spazio di tempo, mostrandogliele esse, il lor lin guaggio apparò.
tribunale, che in lor lenguàggio si chiama il veguer, che ha giurisdizione civile
varsavia appresi alcuno poco da mia zia il linguaggio polacco. g. gozzi,
e l'uom d'eternità s'arroga il vanto. borgese, 1-288: avevano in
che aveva imbastardito il linguaggio di gioia e in luogo di
lingua italiana. stigliarli, 91: il secondo modo è la prima persona singolare
metodicamente, perché ella non sorge come il linguaggio materno, in un col pensiero
inferiore al soggetto; perché appunto io amo il vostro goffredo, mi riesce impossibile imprigionare
non individuale ma sociale, con cui il parlante rende comprensibili a sé e ai
: facoltà di parlare, favella; il parlare stesso. romagnosi, 17-59
aumentato ed esteso sino ad un certo segno il suo dizionario. galluppi, 1-ii-80:
altri i propri pensieri, hanno potuto istituire il linguaggio dei suoni articolati...
linguaggio dei suoni articolati... il linguaggio può essere considerato come un mezzo
cono., iii-372: comprendendo sotto il nome di 4 linguaggio 'le maniere
1-i-305: le lingue si imparano, il linguaggio si produce nell'uomo, e si
si forma e cresce seco, perché il linguaggio è tutto l'uomo. gioberti,
l'uomo. gioberti, 4-1-332: il linguaggio è un organismo di sensibili. e
sono altresì le specie del linguaggio naturale. il linguaggio naturale interno è psicologico, l'
o fisiologico che dir vogliamo. il vocabolario del primo linguaggio, cioè la
in modo conforme alla ragione; e quindi il tenore, specialmente dei sentimenti espressi in
. b. croce, ii-1-196: il linguaggio è l'uomo che parla,
manifestazione di una qualsiasi attività intellettuale, il « linguaggio », è contenuta una determinata
e anche con validità estetica, rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive
validità estetica, rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive o parla.
scrive o parla. -per estens.: il discorso o lo stile; l'argomento
o lo stile; l'argomento, il senso stesso del discorso. - anche
indiana, ad essi solo fosse vietato il linguaggio che possono intendere, cioè le
barbaro favellar parole ignote. / ovunque il cielo accese / splendori a quel linguaggio
nostri libri. cesarotti, 1-v-90: il nostro poeta abbonda di apostrofe o indirizzi alle
le quali sono state in ogni secolo il linguaggio della passione. giordani, ix-39:
sole 'i tropici, parendogli che il sole, giunto a quelli, rivolga
sole, giunto a quelli, rivolga il suo cammino, giacché l'annuo corso apparente
padula, 108: come? e il linguaggio poetico non è una cosa sola con
bonghi, 1-52: la critica ideale considera il linguaggio come istrumento d'un'arte,
: con un linguaggio piano e chiaro, il buon scrittore traccia la figura bonaria a
vecchio geniale. barilli, i-72: il linguaggio di questo volteggiatore [strawinski]
. gorgia fu colpito dal linguaggio, il quale era libero dalle vecchie leggi armoniche.
pavese, 3-7: siamo convinti che il mito è un linguaggio, un mezzo
-anche: ciò che viene detto; il senso o l'argomento stesso del discorso
amoroso linguaggio. mascardi, 2-39: il linguagio che più universalmente corre fra'cortigiani
giovanni ghiumaz- zero... verso il fine d'aprile tenne il medesimo lenguaggio
.. verso il fine d'aprile tenne il medesimo lenguaggio col papa. algarotti,
sopra una tal pianta fosse stato innalzato il bello edilìzio, il tempio della pace,
fosse stato innalzato il bello edilìzio, il tempio della pace, gl'inglesi avrebbero
sp., 4 (70): il suo linguaggio era abitualmente umile e posato
significare idee vili, ma chi ha il sentimento del vero e del bello s'
ii-10-73: oramai l'arcadia ha sciupato tutto il linguaggio dell'aroore, né io sono
. ungaretti, xi-251: popolo [il fiammingo] ancora così vicino all'istinto.
parla all'immaginazione, si è trascurato il più energico dei linguaggi. tommaseo [s
suono più forte. vittorini, 7-107: il linguaggio mimico ha sempre una sua qualità
animali. cassola, 5-170: comprese il muto linguaggio dell'animale, rientrò in
discipline scientifiche (e può riguardare sia il lessico e la terminologia, sia lo
la terminologia, sia lo stile, sia il contenuto semantico). - anche:
[la democrazia] sengnoregiamento nel quale il popolo, che. ll'uomo chiama in
4 vulgus 'e in comune linguaggio il minuto comune, cioè a. ddire
ddire la moltitudine de'poveri, istabolì il sengnoreggiamento e governa tutto solo. burchiello
'ntenderei senza lucerna. vico, 4-i-901: il vocabolario di tutte le prime nazioni gentili
prime nazioni gentili... ci spiegherà il linguaggio de'princìpi del diritto naturai delle
: nel popolar linguaggio suol essere ristretto il nome della limosina a quel solo porgere danaro
l'uso delle lingue che chiamano erudite, il linguaggio della conversazione a lungo andare dee
, ii-198: non essendosi ancora formato il linguaggio di questa parte della filosofia, è
considerazioni, le quali don avendo ottenuto il consenso generale, le idee rimasero più
loro ingegno, e fissano a così dire il linguaggio intellettuale d'una nazione e il
il linguaggio intellettuale d'una nazione e il carattere della sua letteratura. flagello della
: è tempo... che il linguaggio degli schiavi non lordi più le
degli uomini liberi. mazzini, 20-82: il linguaggio dei democratici parigini è diventato insoffribile
,... costituisce, secondo il linguaggio estetico, la situazione del lavoro
di persone: onde si dice * il linguaggio de'medici è pieno di voci greche
medici è pieno di voci greche. il linguaggio degli artigiani. il linguaggio delle ciane
greche. il linguaggio degli artigiani. il linguaggio delle ciane e de'beceri'.
per la modernità del dettato e per il linguaggio tecnico hanno grande difficoltà, non
l'orizzonte con i cannocchiali. cercano il « punto » come si dice in linguaggio
non è vero che marx parli alla massa il linguaggio materialistico, mazzini il linguaggio ideale
alla massa il linguaggio materialistico, mazzini il linguaggio ideale: l'ideale di mazzini
termini scientifici. pasolini, 8-20: il linguaggio televisivo pare aver accantonato la sua
di comunicazione. leonardo, 2-105: il misero salice... veduta a sé
farai, io sono contento di ricevere il tuo nidio sopra il nascimento de'mia rami
contento di ricevere il tuo nidio sopra il nascimento de'mia rami, insieme colla
ancora e confusa, non parla che il silenzioso linguaggio del calcolo. volta,
del calcolo. volta, 2-i-259: il linguaggio dell'elettrometro è il più significante
2-i-259: il linguaggio dell'elettrometro è il più significante di tutti. gioberti,
o creativo, in quanto tramezza fra il sensibile e il sovra- sensibile, fra
, in quanto tramezza fra il sensibile e il sovra- sensibile, fra l'idea,
. si fonda nel cronotopo, ed è il linguaggio matematico. sinisgalli, 6-22:
certi fenomeni che non avevano ancora trovato il loro linguaggio. 8. figur.
di comportarsi. marrini, ii-44: il linguaggio del cuore e degli occhi della
chiude per far quel tenero sguardo che il mondo galante chiama l'occhietto pio.
occhietto pio. leopardi, i-160: il silenzio è il linguaggio di tutte le
. leopardi, i-160: il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni.
. tarchetti, 6-i-527: lo sbadiglio è il linguaggio della noia. -aspetto
o meno chiaro e perspicuo, sotto il quale gli eventi della storia, gli avvenimenti
leopardi, i-24: s'è perduto il linguaggio della natura. tommaseo [s
tommaseo [s. v.]: il linguaggio de'fatti. tarchetti, 6-1-
, lasciano che solo la carne parli il suo divino linguaggio. sbarbaro, 1-60
pallina, e gli improvvisi impennamenti, il disperato precipitare di questa. -linguaggio
.]: 'il linguaggio dei fiori': il significare, col colore di più
una speranza. piovene, 7-564: il linguaggio con cui gli abitanti di queste
formalizzato: sistema sintattico di simboli per il quale sono date anche delle regole semantiche
, l'afasia, l'inceppamento, il rotacismo, il sigmatismo, o disturbi
, l'inceppamento, il rotacismo, il sigmatismo, o disturbi semantici relativi sia
un'ipoattività psichica, per la quale il malato, rifiutandosi di parlare, accetta di
forma di automatismo mentale, nel quale il malato sente delle voci con cui conversa
. sanudo, lvii-213: ha [il re] quatro linguazi: francese,
non è altro che amore. -parlare il linguaggio di qualcuno o un linguaggio diverso
': le lagrime, l'azione, il martirio formano linguaggio comune per gli uomini
fatte da persone ignoranti che non conoscevano il francese ed infrancesavano il loro volgare.
che non conoscevano il francese ed infrancesavano il loro volgare. tronconi, 5-69:
le lingue sono in continua trasformazione. il progresso delle scienze e delle arti,
progresso delle scienze e delle arti, il crescente accomunarsi dei popoli, rendono impossibile,
lingue. de amicis, xiii-153: ecco il linguaio degenerato, uggioso e ridicolo,
monti, xii-3-15: di queste viete eleganze il vocabolario è doviziosissimo, e i linguaioli
annunzio, più che l'artista, il dilettante linguaiolo. boine, iv-24: che
delfico, iii-543: la gorga, il palato, la lingua, i denti,
modificare, ciascuno differentemente dall'altro, il suono della voce; quindi le differenti
labbiali. cattaneo, v- 2-339: il suono linguale domina nelle voci latine 'lingua
, la parte posteriore della lingua e il pavimento della bocca. -nervo linguale:
manzini, 14-154: come gli offersi il latte [il gatto] mi guardò
14-154: come gli offersi il latte [il gatto] mi guardò di sottecchi e
in su la linguata tiepida: e allora il ciattìo del diguazzo e gli schizzi sopra
fritte e in guazzetto, del quale il re ne volse dare un piatto alla regina
ammollati; indi aggiustate la linguattola sopra il piatto che dovete servire, unto di
le avviluppano come in una fiamma lingueggiante il volto disperato. papini, 28-100:
bianchi tuoi marmi, tu mitri dentro il nuovo cerchio daziario del peruzzi, tu
fiamma pigra azzureg- giava lingueggiando e lambendo il ceppo. pirandello, 6-698: tutta
la fascina crepita lingueggiando di fiamme tra il fumo. rubino, 91: sulla volta
cattivi libri di poesie;... il crepitar della fiamma del rogo e il
il crepitar della fiamma del rogo e il guizzare e il lingueggiare suo rosseggiante mi rallegrerà
fiamma del rogo e il guizzare e il lingueggiare suo rosseggiante mi rallegrerà un po'
, 1-11: non commuove, tra il lingueggiare ardente e capriccioso dell'ara,
lingueggiare ardente e capriccioso dell'ara, il marmo compatto e freddo della divinità. marinetti
carducci, iii-7-349: nelle epistole senza titolo il suo stile latino vigoreggia di nuova potenza
capelli rossicci. sbarbaro, 7-36: il fico è nell'orto un candelabro bianco che
537: dopo alcune battute d'apertura il discorso lingueggiò rapido, simile a fiamma
piagge a lei dilette, / dove il tempio de'mirti erge quirino, / che
un ne promette / in cui lingueggi il tenero rubino, / in cui labro con
rubino, / in cui labro con labro il dente stringa / e di nettare e
che scendeva. soffici, v-6-121: il forno crepitava con un ruglio divoratore; lampi
fuor delle graticole. -tremolare per il caldo. e. cecchi, 5-493
pini due o tre ore, finché il caldo non li sloggia anche di lì
3. sibilare; fischiare (il vento). luzi, i-109:
intenderai quel grido soffocato / che incrina il nostro cuore se desiste / la rosa
cuore se desiste / la rosa, corre il tempo inattuato. 4. prendere
che assomiglia a piccola lingua. di qui il nome di un forte di portoferraio dalla
d'aria che vi è introdotta, producendo il suono; linguetta, ancia.
la bilancia e le parti sue, cioè il trab- bocchetto, la lenguella, la
, la mazza. barbaro, 429: il labro del timpano maggiore sia segnato con
punti egualmente distanti uno dall'altro; ma il minor cerchiello ne l'ultima sua circonferenza
nella bilancia... e nella stadera il centro è quel punto del pirone che
.. è quella cosa che rinchiude il foro per dove l'aria entra ne'mantici
l'aria entra ne'mantici, ed il fiato nel pallone da vento. 7
bocchetta dell'aratro e serve ad aprire il terreno. 8. chim.
di linguèlla o che reca ancora sul retro il segno della linguèlla. linguétta
una linguetta di carta che ne indicava il contenuto. tarchetti, 6-ii-181: il
il contenuto. tarchetti, 6-ii-181: il vetro che teneva sollevato per la linguetta di
vide spuntare, sotto la filatura contro il pavimento, un biglietto. « raffinatezze del
. g. averani, ii-203: il pendolo che ci dava i minuti secondi
seconda leva, urta e spinge in su il martello. h. ganasce sottili,
grida s. giovanni crisostomo), rimettete il perno e la linguetta in mezzo alla
xii-403: [cattolici e protestanti] consideravano il duca di baviera come la linguetta della
raggianti. magalotti, 21-12: egli [il termometro] è tutto di cristallo finissimo
delle proprie gote per mantice, tramandano il fiato per un organ di cristallo alla
divisa, di mano in mano dove richiede il bisogno di lor lavoro spirando, vengono
carducci, iii-24-250: scambia per popolarità il cicaleccio dei salottini e la linguetta delle
non finano mai, mormorando, di vituperare il prossimo. g. gozzi,
dell'aria introdotta in essi, producendo il suono; ancia. galileo, 3-4-238
: aria attenuata e condotta, quanto il più si potè, vicino alla sottigliezza dell'
. dente metallico che serve a fermare il movimento di una ruota a sega.
questa girella... averà un dente il quale pigliando sotto di sé e mordendo
-ripiano inclinato che serve a moderare il flusso dell'acqua di una sorgente.
una sorgente. milizia, vii-376: il bacino è separato da un tramezzo,
all'altro. redi, 16-iv-281: il ranno... si cola per carta
. c. durante, 2-205: il giglio è per nobiltà prossimo alla rosa
regolari o non interi, dei quali il petalo è tutto per una parte, e
iii-57: maioli con la linguettina libò il bicchierino della 'chartreuse '. -spreg
passere o passerotti, che formano sovente il loro 'cin cin ', ne sia
ne sia appo di questi [toscani] il verbo 'cincistiare 'venuto; e
cincistiare 'venuto; e forsi (lasciati il 'singultire 'o 'linguettare
al figur. faldella, 6-158: il linguettare interno della sua anima viperea imprimeva
serra, iii-144: si consumava [il ciocco] sconsolato nel caminetto, ma
carena, 1-50: far colare e passare il liquore dal primo nel secondo vaso.
d'un dente d'elefante] ed il fondo dell'alveolo, resta un vuoto alto
labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi depose per un
. 2. locuz. -con il linguino intinto nel savore: con un
savore / a non far tanto tanto il bellumore. -fare il linguino:
tanto tanto il bellumore. -fare il linguino: mostrare la punta della lingua
s. v.]: 'fare il linguino 'dicesi d'una persona la
sèrrano al seno, e gli fanno il linguino e il pizzicorino e lo mangiucchian di
, e gli fanno il linguino e il pizzicorino e lo mangiucchian di baci e
baci e carezze. -tagliare corto il linguino a qualcuno: impedirgli di parlare
3-54: ti consiglio a tagliar loro corto il linguino, se no, ci avrai
.. meno torbido e più concreto il concetto del verso libero, teorica,
levi, 6-161: tutta la retorica, il linguismo, la vuotaggine tronfia della tragedia
grammatico. foscolo, xvii-117: il lamberti nelle sue giunte e postille ci
., ii-156: non ci è più il poeta, ci è il grammatico e il
ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista, co'suoi
il poeta, ci è il grammatico e il linguista, co'suoi terribili critici dirimpetto
scrivere nell'adoperarle. carducci, iii-26-324: il teza voleva che per al presente una
alla purità della lingua italiana senza distinguere il vivo e il morto, il proprio
lingua italiana senza distinguere il vivo e il morto, il proprio e l'improprio
senza distinguere il vivo e il morto, il proprio e l'improprio, il conveniente
, il proprio e l'improprio, il conveniente e il ridicolo. 3.
e l'improprio, il conveniente e il ridicolo. 3. poliglotta.
rispose che sapeva quasi tutte le lingue. il linguista cominciò a parlare in lingua greca
e monsignore chinava di tratto in tratto il capo dando ad addivedere che intendeva tutto
capo dando ad addivedere che intendeva tutto il discorso del mezzofanti. = deriv
comprendere scientifica- mente i modi in cui il linguaggio si organizza nelle svariate forme e
all'esame di ciascuna di esse; il loro studio può essere condotto con una
analisi, quello delle unità distintive (il piano del significante) e quello delle
) e quello delle unità significative (il pianto del significato), e sull'
in quest'ultimo aspetto si può considerare il caso particolare della linguistica comparata, che
linguistico; per quanto riguarda la lingua, il linguaggio. b. croce
[bertoni] non distingue per nulla il bartoli dalla comune schiera.
determinati fenomeni linguistici, considerati come il risultato delle correnti culturali, che hanno
tata ': quella corolla monopetala che ha il petalo fatto a striscia o lingua piana
singenesie, come la scorza nera, il radicchio, la lattuga. = deriv
di salmi, i-133: chi dice il vero senza necessitade, egli è linguoso
di lingua. tesauro, 2-ii-200: il promontorio linguoso della famosa smirna.
volgare per distinguerla dalla latina, e il nome di romanza restò alla provenzale;
agg. che riguarda la produzione e il commercio del lino e dei suoi derivati.
derivati. boccardo, 2-119: il governo ed il volgo non sapevano trovare
boccardo, 2-119: il governo ed il volgo non sapevano trovare modi migliori di
.]: 'linificio': arte di lavorare il lino e il luogo ove il lino
: arte di lavorare il lino e il luogo ove il lino si lavora. boccardo
lavorare il lino e il luogo ove il lino si lavora. boccardo, 2-120:
parziale ossidazione che ne aumenta il potere mente convenzionali, così seguiterò
per lo più per preparare decotti emolche il primo le classò. lienti ed espettoranti.
e fra i linimenti più conosciuti sono il linimento ammoniacale, con azione revulsiva;
linimento ammoniacale, con azione revulsiva; il linimento oleocalcare, usato per curare le
, usato per curare le ustioni; il linimento al cloroformio, per combattere i
corrosioni de'cantoni de gli occhi, per il cascare de i peli delle palpebre e
cascare de i peli delle palpebre e per il flusso delle lacrime. redi, 16-ix-92
immutando sovente tal finimento, si conserva il membro nella propria sua temperatura. redi
. sostanza acidofila di cui è composto il reticolo nucleare; acromatina. =
lin [um catharticum], con il sufi. chim. -ina, che indica
la paretegastrica (linite plastica), sia il solo piloro (linite pilorica).
lxii-2-iii-80: seguite le suddette linniture, il matrimonio è già fatto. =
nero,... si conserva il membro nella propria sua temperatura.
monte baldo, non dovevasi omettere, portando il nome di linneo, a cui fu
per la nomenclatura, è stato seguitato il sistema linneiano. 0. targioni tozzetti,
0. targioni tozzetti, i-496: il noce, per esempio, è monecio
esempio, è monecio, ed ha il frutto a nocciolo o drupa, secondo i
cefalo. leonardo, 2-165: il pescio detto linno,... il
il pescio detto linno,... il quale nasce ne'liti di sardigna,
dell'oriente, viene coltivata in tutto il mondo come pianta da tiglio e come coltura
da olio; le specie più diffuse sono il linum usitatissimum, il linum catharticum e
più diffuse sono il linum usitatissimum, il linum catharticum e il linum perenne.
linum usitatissimum, il linum catharticum e il linum perenne. cavalca,
perenne. cavalca, iii-179: il fino è un'erba. bibbia volgar.
germinate. crescenzi volgar., 3-15: il fino desidera l'aere temperato e terra
. domenichi [plinio], 19-1: il fino si semina ne'luoghi sabbiosi e
venga più tosto. soderini, ii-194: il fino seminato intristisce tutte le terre.
tutte le terre. tassoni, 9-12: il nobil fin, di cui già tele
fino, dopo lavate e tolto loro il verde, si fanno bianche. galanti,
. galanti, 1-ii-129: si coltiva il fino in tutte le province, e la
, e la canape dove si coltiva il frumentone. c. ridolfì, ii-163:
: vi sono fra queste piante oleifere il ricino, il pistacchio,..
sono fra queste piante oleifere il ricino, il pistacchio,... il fino
, il pistacchio,... il fino. d'annunzio, iv-1-183: il
il fino. d'annunzio, iv-1-183: il mare or sì or no rideva in
, tra fogliami leggerissimi, azzurro come il fiore del fino. -fiore di
questa pianta. térésah, 2-39: il fino / color dei laghi alpestri.
tommaseo [s. v.]: il fino è pianta utile... ancora
seme i'modo che vi s'appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio
appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio, se ne leva fiamme grandissime
bene e fané inpiastro e pone sopra il nerbo. ricettario fiorentino, ii-17: conservasi
c. durante, 2-261: è il seme del lino caldo nel primo grado
concuoce, risolve et asterge... il seme del fino, pesto e mescolato
. una conocchia carica di fino e il fuso al fino appiccato. pisani,
: la verità dipinta, / cui scopre il veglio alato, / in fino effigiato
, 9 (149): sotto il velo, una bianchissima benda di lino cingeva
moravia, ix-131: la lana e il fino, dopo averli filati,..
fibra. tasso, 1-19-84: prende il pesce con l'amo e suso il
prende il pesce con l'amo e suso il tira / con la tremula canna avvinta
. erasmo da valvasone, 5-68: il cauto uccellator nel suolo / tien di
negli fini / s'imbatteron, cercano il laccio largo, / girando la muraglia della
te viene a ceder delle parche / il non crollante coro, e indietro il
/ il non crollante coro, e indietro il fino / torcono della necessaria sorte
intinto nell'acqua, cominciò a purgarle il volto dalle brutture del sangue e restituirle il
il volto dalle brutture del sangue e restituirle il natio candore. c. i.
i-3-160: di bianchi fin coverte / il rintrecciato crine, / co i figli e
i-260: questi al fianco ti adatta il bianco fino / che sciorinato poi cada,
/ quando profano spino / le punse il piè divino. carducci, iii-2-44: qui
). dell'uva, 40: il sacerdote poi di bianco lino / vestito
buon vento accolga, / osservi prima il ciel, poi scioglia il legno. anguillara
osservi prima il ciel, poi scioglia il legno. anguillara, 8-1: si
fatali un'altra volta, / sopra il mare nomato dal tuo lutto. / -l'
infausto, / o vedova, traeva / il tributo di carne al mostruoso / fratello
mono- ginia, famiglia delle gigliacee, il cui carattere è nella corolla di sei
...: cresce più alto il doppio del lino comune, ma non dà
perciò 'lino ginestra 'dal vigna, il quale avverte che, al tempo del
g. bargagli, 153: il lino indiano,... posto nelle
. cecchi, 1-i-56: non è fatto il lin per foche. lin per le
donne: la pioggia di maggio rovina il grano, ma giova al lino.
vino e serbabile, che appo il pisano massimamente si pianta. =
parassiti di animali domestici, al qualeappartiene il linognathus setosus o pidocchiovero del cane.
. chim. -ato, che indica il sale di un acido ossigenato a valenza
: quando avrai qualche stampato circa il 'linoleum 'mandamelo perché io possa fare
, sdrusciavano semi secche sopra il linoleum. levi, 2-150: spinsi la
leggieri e rica mati. il linone si fabbrica collo stesso filo che serve
fare la bella tela nota sotto il nome di 'battista ', in telai
miele, bibita usata dai monaci per rompere il digiuno. 2. gerg.
erba in plinio, che alcuni vogliono essere il mar- robbio, altri il prassio.
vogliono essere il mar- robbio, altri il prassio. (par che indichi la proprietà
-ci). tipogr. che riguarda il procedimento linotipografico; che è ottenuto mediante
, 5-102: piombo fuso che il linotipista costringe a raggelarsi in parole,
e. gadda, 17-148: il guidatore, dattilografo e lynotipista vertiginoso
mestieri, e, in ultimo, anche il linotipista. vittorini, 2-11:
andavo al lavoro tutte le mattine, per il mio mestiere di tipografo-linotipista.
caratteri tipografici in linee intere; il sistema a nastro perforato, introdotto succes
ingl. 'line '), onde il nome. usata specialmente per la
vanno impigliando, gli guarisce... il sugo del linozoste con l'aceto.
mammiferi carnivori viverridi, a cui appartengono il linsango fasciato (prionodon linsang),
ornata di fasce trasversali nere, e il linsango macchiato (prionodon par dicolor)
lino. capponi, 362: il pane che mangiavano i priori era di
: [giovanni da bruggia] ritrovò che il temperare i colori coll'olio di noce
, dal rapporto costante dell'ordinata con il raggio di curvatura (e corrisponde alla
questa legione fu cognominata linteata, pigliando il nome dalla copertura disopra di quel luogo,
a essi, che erano presenti, il linteo, ch'eglino il tendessino dirimpetto
erano presenti, il linteo, ch'eglino il tendessino dirimpetto alla faccia sua, come
, i-222: davano loro una ascia e il linteo sopra detto, che sei cingessino
usato): / mongia le capre e il suo linteo se cingi. aretino,
. e vide i lintei posti, ed il sudario il quale era stato sopra il
i lintei posti, ed il sudario il quale era stato sopra il capo del signore
il sudario il quale era stato sopra il capo del signore. g. capodilista,
[una imagine] perché abbia toccato il corpo o la faccia o altro del
. sì come si chiama... il sacro linteo dove fu involto il beatissimo
. il sacro linteo dove fu involto il beatissimo corpo del salvatore nostro dopo la
nelle mani [alla casa savoia] il santissimo linteo. 2. tela di
per la figura che ha, dice, il p. kischer, simile ad una
sotto questo nuovo punto di vista, il problema dell'ospitalità. ferd. martini,
sia vero, come inclino a credere, il fatto è da meditare. d'annunzio
le dubbie sorti umane, / piangere il tempo, ed oscurar di vane / melancolìe
di tuo seme i generosi alunni / medita il petto mio. -per estens. scrutare
smarrito ed abbagliato e quasi cieco / fra il suono e tanta luce esser mi parve
non dileguasse la speranza certa: / il guiderdone del risveglio alato.
.). bellori, iii-186: il che si può credere non per altra
maneggio d'armi e una volta o due il nemico in viso, che colui che
degli avi. carducci, iii-27-262: il manzoni, analizzatore fino e profondo di
e trattenendola in bocca come per meditarne il sapore, domandò quanto costasse.
non è sì chiusa che ella spaventi il lettore e non è sì aperta che ella
perché ella per lo suo uso levi via il fastidio della mente e tanto sia più
molte tribulazione. agostini, 15: il giustificare l'empio, che senza il
il giustificare l'empio, che senza il concorso del suo libero volere far non puoi
mai altro che questo non meditasse, il mio signor iddio non sarebb'egli bastante
voce di dio, che di già meditava il rimprovero e la pena alle sue colpe
sp., 8 (143): il palazzotto di don rodrigo...
cattaneo, ii-2-232: è a notarsi il 'comitato su la mendicità 'instituito il
il 'comitato su la mendicità 'instituito il 21 marzo 1790 nell'assemblea costituente,
le rote / nere del falco meditante il salto / a piombo. -in
oggettiva. gualdo priorato, 3-i-42: il principe... entrò in sospetto
. m. bonini, 1-i-36: il capitano che medita..., per
/ co'suoi soldati, ed occupare il tempio? bernari, 3-13: mi odia
del mio poema. muratori, 5-ii-117: il pastore, introdotto a parlar dal poeta
e decoro? foscolo, xviii-292: il letterato di cui le parlo, è autore
, né scrivere, se non stasse il gomito riposato. da giglio, lx-3-94:
che così andasse meditando e, fisso il pensiero a così fatte considerazioni, agitata
. g. gozzi, i-1-186: poiché il signor filosofo vuol vivere a se medesimo
, limiamo. tarchetti, 6-i-512: il pensatore non è mai un uomo felice;
la fede. saba, 298: amo il lido del mare e la campagna /
. i. frugoni, i-8-114: sì il profondo meditar mi prese / e sì
iii-1-153: sol che mi segua e il meditar soave / e il mite imaginar,
segua e il meditar soave / e il mite imaginar, e amore
a meditar sulle cose, alzandosi sopra il sensibile della materia. s. maffei,
, vii-183: non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi, l'
. tarchetti, iv-52: bouvard non ebbe il tempo di meditare al partito più conveniente
., o lo scriverle senza eseguire il desiderio che ella già m'accennò. loredano
di meditare, ché 'l fuoco spegne il fuoco; ché sappi per certo che
e con assiduità, sarà buon senno il mandar l'animo fra le delizie del
aiuto del conte errico, avevano eretto il primo convento. -sostant.
-sostant. pallavicino, 1-601: il quale affetto, da molti attribuito a
angustia, una tomba, e massimo, il morto al secolo e alla carne,
1-475: beato l'uomo... il cui diletto è nella legge del signore
discorrere. cesarotti, 1-xxv-163: aggiungeva che il parlar meditatamente era indizio d'uom
. moravia, 12-64: aperto il pellicciotto e toltosi di capo il
il pellicciotto e toltosi di capo il cappello, fumava meditativamente con gli occhi rivolti
d'annunzio, iv-1-741: demetrio era stato il suo vero padre; era il suo
stato il suo vero padre; era il suo vero unico parente. e rivide l'
pea, 3-134: lui non aveva il carattere del meditativo. 2
cose divine. gioberti, 12-iv-82: il buon mistico è certo meditativo e contemplante,
meditativo che disse che voi intendevi di baciare il simbolo della fedeltà. salvini, 40-178
qui a voi, ferventi meditativi, il penetrare colla veduta della pietà in quella
che ne deriva); che favorisce il raccoglimento interiore. foscolo, xv-532:
annunzio, v-3-79: in qualche luogo [il silenzio] eia così meditativo e così
linea di questa melodia... descrive il nascere a una delizia meditativa e insieme
d'un profumo. piovene, 1-151: il rimorso... riportò a galla
un tronco e l'altro dei platani, il cancello del villino guardato da due bianchi
. carducci, ii-10-246: feci il viaggio assai tranquillo e molto meditativo: avevo
(sec. xiv). per il signif. del n. 6, cfr
pensatori. mazzini, 66-278: il voto esce libero, meditato, solenne.
sorge alba dal colle, / sviato il core non trovò più dio.
mentale. pallavicino, 1-560: il quarto errore è ravvisarsi che la buona
intuito (un effetto). buonarroti il giovane, 9-78: vogliam noi prevenir con
. g. bentivoglio, 4-185: il supplicare s'è chiamato tradire...
casuali del volgo, sollevazione meditata di tutto il paese. gigli, 2-130: accorgendosi
acqua i vapori, debbono i lambicchi avere il lor cappello freddo o almeno men caldo
astuto impegno / suol passeggiar non conosciuto il mondo, / a prima vista placido e
niccolini, i-371: forse ne freme il tuo livor maligno / o gode in sé
in sé dei meditati inganni / contro il giovine eroe. g. capponi,
mentirono tutti. d'annunzio, iii-2-162: il navarco torreggia in mezzo al contrasto,
e crudo come quegli che ha certo il meditato castigo in suo potere.
i-8-265: severa dea, tu reggi / il meditato canto. g. gozzi,
di un temperamento pacifico, avendo veduto il modo modesto con cui propone i dubbi
cosa, fino a tanto almeno ch'esca il meditato libretto, a cui s'ella
. d'este, 260: lieto il mio amico di non aver trovato alcun ostacolo
ostacolo dalla parte del pontefice per eseguire il vasto suo disegno, si accinse a
questo verso notabile: 'non meditato il sofocleo lamento '. idem, 15-296:
calma, / distende amico sulla terra il cielo. tommaseo, 15-463: io sarei
. croce, ii-5-196: lo studio e il giudizio dell'arte non richiedono 'lottatori
botta, 5-458: fe'chiamar dal padre il figliuolo ribelle, fe'chiamar dalla madre
figliuolo ribelle, fe'chiamar dalla madre il figliuolo bastardo, dalle gazzette meditatóre scellerato
, / scorto da fioca cerea luce, il tuo / tardo meditator occhio discorre /
opera quel che altri ha imparato con adoperare il corpo, e la meditazione fa il
il corpo, e la meditazione fa il medesimo effetto, rammemorandosi spesso la cosa
meditazione... si è mai il contemplare un uomo forsennato o furioso e
contemplare un uomo forsennato o furioso e il dedurne le sue conseguenze! bettinelli, xii-173
lungo periodo di continue indecisioni, sentiva il bisogno di risolversi a far qualche cosa
cosa. g. raimondi, 3-4: il sogno, nella calma ora prima della
trattazione, ragionamento, disquisizione che costituisce il risultato di un'intensa attività intellettuale e
dopo quest'artistica meditazione, fu chiamato il custode massi onde recasse una piccola scala
al destro orecchio. mazzini, 1-93: il cielo, l'immaginazione, e la
alla patria. carducci, ii-12-119: il pregio grande di quei concetti di quelle
. 2. esercizio ascetico durante il quale il credente, dopo un'adeguata
2. esercizio ascetico durante il quale il credente, dopo un'adeguata preparazione diretta
dopo un'adeguata preparazione diretta a favorire il raccoglimento interiore, da solo, servendosi,
e prende risoluzioni precise ed efficaci per il proprio emendamento e perfezionamento spirituale;
mastica e ruguma. l'orazione sente il sapore. la contemplazione se ne nutrica
miracoli di s. caterina, 160: il suo giacere la notte è in su
a questo santo esercizio più propriamente conviene il nome di 'meditazione ', perché il
il nome di 'meditazione ', perché il primario impiego d'essa consiste in meditar
gli eventi terreni ed eterei che formano il vostro bell'individuo, e che ridete di
porge a la destra / del disinganno il cannocchial sincero, / che fabbricò,
... in un'età che appena il mezzo dell'umana vita oltrepassa,.
, lenti, gravi, abbandonando lungo il passaggio il frutto delle lunghe meditazioni vegetali.
, gravi, abbandonando lungo il passaggio il frutto delle lunghe meditazioni vegetali.
presente l'interesse, la convenienza, il vantaggio. vìviani, v-540:
d'arezzo, sia molto più salutifero il procurare di mantenere e di migliorare l'acquistato
voce dotta, lat. meditatio -ónis 1 il riflettere, il pensare; esercizio,
lat. meditatio -ónis 1 il riflettere, il pensare; esercizio, studio preparatorio '
cercato di esorcizzarlo con l'esecrazione e il vomito, invece di venire serenamente a patti
costante ineliminabile dal nostro paesaggio, come il cattolicesimo e la mediterraneità. mediterràneo
(20): quivi per mezzo il grembo della nostra abitabile terra, se medesimo
, [l'oceano] ordina a noi il mare mediterraneo per le parti del mondo
senza comunicazione alcuna cogli altri, contra il sentimento degli antichi, che lo credeano un
1-589: tracciate una spirale che segni il corso di una corrente atmosfèrica dall'equatore
o chiàminsi laghi), che chiudono il pòlo quasi entro un sistema d'innumerevoli
mediterranee. a. cocchi, 8-32: il lago poi di bientina...
, a sud-est col mar rosso attraverso il canale di suez; misura una superficie di
. dal lato di mezzo giorno à il mare mediterraneo. fazio, iii-6-20:
plinio], 3 -proem.: tutto il mondo è diviso in tre parti,
dallo stretto di zibilterra, per dove entrando il mare atlantico, si diffonde ne'mari
mar mediterraneo. boterò, 1-1-255: il mare si divide in oceano e in
in dentro, che ne formarono tutto il mare mediterraneo. -sm.
siamo sicuri che la lauretta a veder il mediterraneo avrà fatto boccuccie e tanto di
quel gran mare? è più bello il lago del giardino margherita di bologna.
non è tranquillo. -sm. il complesso dei territori bagnati dal mare mediterraneo
onda mediterranea. bontempelli, 19-79: il raglio è per eccellenza la voce mediterranea
la svizzera, la germania e tutto il purgatorio disinfettato e smontabile dell'europa centrale
(a rappresentare 1 quali, soprattutto il tommaseo chiama il popolo), si
1 quali, soprattutto il tommaseo chiama il popolo), si pone in contrasto
antropologica, introdotta da giuseppe sergi, il quale cercò di dimostrare la esistenza di
vavin. gramsci, 12-176: per il grant i mediterranei sono una razza infe
assumono particolare rilievo alberi xerofili, come il leccio, il sugherò, il cipresso,
alberi xerofili, come il leccio, il sugherò, il cipresso, e anche
come il leccio, il sugherò, il cipresso, e anche il mandorlo,
sugherò, il cipresso, e anche il mandorlo, il fico, la vite e
cipresso, e anche il mandorlo, il fico, la vite e l'olivo,
americano: insieme dei due mari (il golfo del messico e il mare caribico)
due mari (il golfo del messico e il mare caribico) che si stendono nell'
bacini marittimi dell'asia sudorientale compresi fra il tropico del cancro a nord, il
il tropico del cancro a nord, il io° di latitudine meridionale a sud, l'
autorità nella istria, postoina detta, il provveditor cornaro e l'alviano verso lei
essere stata la'monarchia più mediterranea di tutto il mondo abitabili, e perché in quest'
mediterranei. filangieri, i-268: se il suo territorio è picciolo ed è mediterraneo,
territorio è picciolo ed è mediterraneo, allora il legislatore deve promuovere le manifatture e le
mediterranei, cioè quelli che sono intra il mare e le montagne, e a'
una regione interna, non confinante con il mare. galileo, 3-1-57: domando
e in occasione delle quali si beveva il vino nuovo, a cui erano attribuite
iv-196: li cavalli suoi, che tiravano il carro, spaventati, per gran paura
e in qua fori d'ogni via il detto carro violentemente tirando, si ruppe
detto carro violentemente tirando, si ruppe il meditullo, cioè quello che mantene le rote
che mantene le rote, e cadendo il carro e ipolito insieme con esso, le
le rote gli andarono addosso e tutto il dilaniaro. fr. colonna, 2-155:
. colonna, 2-155: avea [il carro] le quattro volubile rote tutte,
volubile rote tutte, e gli radi e il meditullo del fusco acate.
specchio abbrucia e incenera / degli scrigni il meditùllio. targioni tozzetti, 12-5-116:
all'altre parti. baruffaldi, 15: il brasil [tabacco] vuole un cervello
anatomici chiamano 'medi- tullio 'ancora il mezzo del cranio umano. 5
a dire 4 intermediario '). il 4 medio 'nell'operare fenomeni di
. sarà una cosa molto interessante. il « medium » una ragazza ch'è
una mediazione fra la natura sensibile e il mondo delle idee. -anche: strumento
realtà che parla, è cifratrice. il rapporto è diretto. io posso parlare di
maggior piacere, rinfrescar la birra ed il medone, mettendo nelle tazze e ne'
medrio 'e 4 del quarto 'fu il dazio pagato in quella città per
la sostanza cellulosa da cui è formato il midollo delle piante. = voce dotta
cellule riproducono, nella loro struttura, il medulloblasto. = voce dotta,
oro (e si credeva che avesse il potere di pietrificare chiunque ne fissasse lo
alia del pegaseo, che passi per il mezzo di andromeda, giugnerà alla testa
tipo celenterati (sottotipo cuidari), con il corpo gelatinoso, per lo più incolore
fungo, a cui si è dato il nome di ombrella.. la bocca o
fosforescente come / su 1 salsi lidi il viscidume / delle meduse morte. beltramelli,
gozzano, i-124: era l'alba e il tuo bel corpo travolto / stava fra
effimero gioco e lusso della continuità attraverso il quale i polipi si confermeranno eterni.
, scarpe di corda, occhiali scuri, il cappello sostituito da un turbante di colore
coralli. bernari, 3-301: aprì il panno alla luce: vide qualcosa come una
provocante, ammaliatore (una persona, il riso, lo sguardo).
pir- gotele o di dioscoride; ma il divino lineamento meduseo, rilevato sul capo
panzini, iii-41: sospirano, ridono il riso folle, fanno lo sguardo meduseo
. ferrari, 566: l'equine froge il capitan francese / tosto al volto soffiar
suoi. rubino, 23: nulla oltre il sonno dei silenzi enorme: / vigilato
. d'annunzio, i-630: conosco il vostro portentoso male; / e il
il vostro portentoso male; / e il dolore ch'è in voi forse m'attira
3. che rende attonito per il terrore. d'annunzio, ii-28:
. papini, iii-1132: cercava [il buonarroti] da un lato la bellezza