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vol. I Pag.78 - Da ACCETTEVOLE a ACCHETARE (49 risultati)

g. villani, 9-333: accettò il duca la detta signoria addi 13 di

ebbe. guicciardini, ii-16: allegava [il re di francia]...

sia venuto dopo tanto tempo ad interrompere il rosario lento delle loro giornate. quel

. 6. diplom. atto mediante il quale vengono riconosciuti da un governo un

maniera che al donante non sarà permesso il pentirsi. dovrà nondimeno il donatario entro

sarà permesso il pentirsi. dovrà nondimeno il donatario entro termine di tempo abile ratificar

accettazione suddetta. codice civile, 1326: il contratto è concluso nel momento in cui

. de luca, 1-5-2-82: quando il fallimento sia seguito, non solamente dopo

di cambio, ma ancora dopo scorso il termine dell'uso. baretti, i-171:

cambiale non esprimeva che un contratto fra il traente e il portatore. ma quando viene

che un contratto fra il traente e il portatore. ma quando viene apposta l'

ma quando viene apposta l'accettazione, il suo primo effetto è di rendere 11

diretto della lettera, non solo verso il possessore di questa, ma eziandio verso il

il possessore di questa, ma eziandio verso il traente e i giranti.

delle contrattazioni commerciali, con la quale il compratore si impegna ad accettare le tratte

: quanto più l'ami con tutto il tuo cuore, più se'accettevole a lui

. crescenzi volgar., 4-47: il [vino] dolce più caldo è,

pertanto l'apostolo a'romani: -ecco il tempo accettevole, ecco il dì della salute

: -ecco il tempo accettevole, ecco il dì della salute. = deriv.

promessa, niente di meno, compiuto il novero di sette anni, adempiemmo accettevolmente

ti [= riforniti di cavalli] il meglio che si potè, accetto la brigata

ed accetta? machiavelli, 6-7-471: il conte guido intenderà da questi prigioni qualche

oriente toma ornai l'aurora, / il tempo è accetto, e la stagion dell'

mille masnadieri al nostro comune, e il comune l'accettò...; fatto

...; fatto l'accetto, il detto signore senza niuno intervallo di tempo

. salvini, 30-1-449: dicendo il petrarca a cola di rienzo:

di questa voce. manzoni, 955: il titolo di « persona di lettere

: accezione è più propriamente, non il senso che ha la voce in sé

, 6-2-21: richiedesi... che il signore sia giusto in distribuire giustamente gli

accanto / ne mangi all'alba, il primo dì dell'anno. svevo,

ordine. acchetaménto, sm. il calmare, 1'acquietarsi. =

m. villani, 4-10: [il prefetto] si dispose a volere accordo

che andassero a loro, acciocché pregassero il conte che si tornasse all'albergo,

,... e che eglino accheterebbono il popolo. sacchetti, 159-112: e

faccia baldanzosa e lieta / sorgendo argante il mormorare accheta. pindemonte, 5-580:

mormorare accheta. pindemonte, 5-580: il nume acchetò il corso, e l'

. pindemonte, 5-580: il nume acchetò il corso, e l'onda / ritenne

.]. leopardi, i-1548: come il bambino è nato, convien che la

al mondo, lo consoli, accheti il suo pianto, e gli alleggerisca il

il suo pianto, e gli alleggerisca il peso di quell'esistenza che gli dà.

] non amano, ma cercano acchetare il loro libidinoso volere, il quale acchetato,

cercano acchetare il loro libidinoso volere, il quale acchetato, non più avanti d'

settembrini, 1-368: mi si faccia il favore di darmi un termine qualunque per

. villani, 4-85: innanzi che il bollore del popolo sanese s'acchetasse in

, 1-47: ti vo'mostrare come tutto il desiderio s'ammollisce, e 'l duolo

duolo s'accheta. ariosto, 20-139: il ma- stin che con furor s'aventa

accheta: e questa ha per suo fine il porre in opera. monti, 4-507

: gli volse un guardo di traverso il forte / tìdide, e ripigliò: t'

sp., 5 (79): il podestà, più infervorato di cuore nella

vol. I Pag.79 - Da ACCHETATO a ACCHITARE (42 risultati)

il podestà... s'acchetava a stento

più cocenti di prima... il riflessivo ha un significato nel quale più

ma tutti erano stanchi, tutti sentivano il bisogno che cessasse quel disordine, quel

noi. leopardi, 39-75: ed acchetossi il tuono, e stette il vento.

ed acchetossi il tuono, e stette il vento. / taceva il tutto.

e stette il vento. / taceva il tutto. 6. rifl.

, 2-7. (193): venuto il giorno chiaro ed alquanto la tempesta acchetata

al giuoco della tartaruga; questo potrebbe essere il giuoco dell'acchiappamosche, giuoco veramente elettrizzante

, giuoco veramente elettrizzante. potrebbe essere il mio giuoco, il giuoco dei poeti.

. potrebbe essere il mio giuoco, il giuoco dei poeti. 2.

acchiappaporci, col laccio in mano; e il pollame scappava schiamazzando, come se lo

mangiano vivo immediatamente. idem, iii-24: il duca di guisa raccontava, per barzelletta

267: -signor maestro, che fa smettere il collodi?... acchiappa le

61: non era anche raro il caso ch'egli acchiappasse uno di quei

prime case del paese, dove aspettava il ragazzo che soleva portargli il pane di

, dove aspettava il ragazzo che soleva portargli il pane di nascosto. idem, i-340

le rane. serao, i-1096: il capraro acchiappa una capra, e la trascina

acchiappa una capra, e la trascina dentro il portone, per mungerla innanzi agli occhi

si gettò carponi e l'acchiappò sotto il berretto. deledda, ii-422: la rincorse

, la riportò nel cortile, chiuse il portone, la spinse in cucina e chiuse

, 8-45: riuscivo 11 fra il buio ad acchiappare qualche soldo nel taschino

pezzetto di formaggio secco, per acchiappare il topo. pancrazi, 2-102: un cucciolo

la repubblica va in fascio, e il principato te lo acchiappa qualche catilina.

istante di avere acchiappata la fortuna per il ciuffo. 2. cogliere di

dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del

, collo star di notte a vendere il caffè sotto l'arco della galleria.

e dà vicino al fondo, / ed il suo cane acchiappa in sulla testa.

... questo verbo può denotare il principio dell'inganno medesimo. molti

un tristo che non ha però avuto il tempo di gabbarli insino all'ultimo.

, / le cieche imposte, il lastrico. acchiavare, tr.

la gente s'acchina più a crédare il male che il bene. = lat

acchina più a crédare il male che il bene. = lat. acclìndre (

: un manipolo di case acchiocciate sotto il campanile. idem, 14-276: il popolo

il campanile. idem, 14-276: il popolo battezzò la torre: carbonaia.

, rastremato di spranghe ferrigne, sorse il paese: minuscole case acchiocciate sotto la

casa dei miei. idem, 19-383: il suo paese nativo era acchiocciato sopra una

forma di chiocciola, a spirale; il raccogliersi su se stesso. =

sopra le ginocchia e facendo sì che il capo sia alle ginocchia ben presso;

ginocchia a terra, sovr'esse accoccolando il resto della persona. s'acchiocciola pure

quartata, con la fronte decisa, il naso ad uncino, la bocca recisa,

[l'elefante] acchiocciolato e stretto il naso tiene. vallisneri, 11-337:

con la stecca la palla o il pallino in un punto

vol. I Pag.80 - Da ACCHITO a ACCIACCO (31 risultati)

quale vengono a trovarsi la palla e il pallino, dopo che il giocatore di

la palla e il pallino, dopo che il giocatore di biliardo si è acchitato.

: le vesti, la faccia, il colore della pelle, allo sguardo sperimentato

più agevol esce / e in più copia il licor quando si spreme.

alfieri, 1-317: amar virtude / quanta il ciel mai ne acchiuse in cor di

cavato profitto ella ne giudicherà, esaminato il foglio che le acchiudo. idem,

. di chiudere (v.). il significato del n. 3 è derivato

fu più valoroso uomo d'èrcole, il quale innamorato mise le sue forze in oblio

già domina la cruna; / tira il fil dentro alquanto, e l'occhio

era finita l'accia, / e pieno il fuso, e terminato il giorno.

/ e pieno il fuso, e terminato il giorno. d'annunzio, ii-800:

volgar. [crusca]: quando vidde il sangue suo spandere, prese cuore e

carena, ii-539: acciabattare, il racconciare le ciabatte. 2.

e precipitazione abituale: smania di levarsi il lavoro dalle mani. 3.

, xx-xi: con l'aria oziosa e il passo acciabattato che hanno spesso i pastori

acciaccaménto, sm. l'acciaccare; il pestarsi, l'ammaccarsi. ammaccatura.

acciaccare le noci, è quell'infragneme il guscio con mazzuolo, o con altro,

, o con altro, per cavarne il gheriglio. negri, 2-846: i piatti

,... capì che quello era il corpo di un uomo. soffici,

piuttosto dura, come lo zucchero, il pepe, il sale, i cui frantumi

come lo zucchero, il pepe, il sale, i cui frantumi si vogliono

= voce onomatopeica (da ciach!, il rumore di ciò che si schiaccia)

per giunta, una buona acciaccata sotto il banco. acciaccato (part.

co'lor noccioli, o vero prima cavatone il nocciolo, e come si dice acciaccate

si dice acciaccate. redi, 16-iv-254: il quale [cane] dopo aver inghiottito

nelle membra già rifinite si mantien vegeto il buon costume, né si risente degli

gli anni mi vanno sempre più incurvando il dorso, gli acciacchi non cessano di moltiplicare

altri condannati. rajberti, 2-117: il più fido amico è il dottore che gli

, 2-117: il più fido amico è il dottore che gli cura gli acciacchi.

svanito l'incanto; e ritrovato invece tutto il peso dei vecchi acciacchi, nel tedio

vita sconsolata. tombari, 2-152: il maschio [dell'aquila] non era certo

vol. I Pag.853 - Da AUTIERE a AUTOBLINDATA (14 risultati)

, ii-925: la padrona, che abitava il piano terreno, le rassomigliava:

la prima volta che mi aveva confessato il suo amore: « ti amo tanto »

della legge cristiana, che grande era il ragionarne fra loro, e con ampissime lodi

, chi n'era testimonio più autentico, il governatore. 6. ant.

tavola ritonda, 28: allora [il re] fe'apparecchiare una nave di

). einaudi, 1-457: perché il contadino della montagna non deve diventare cameriere

altro in piedi aspetta di dargli il cambio appena si stanchi. cal

i-182: volò un sacchetto sodo, che il vecchio pigliò a volo e depose nell'

: i taxisti immobili al volante, il rado via vai delle auto e dei pedoni

i tram che prendevano e lasciavano alla fermata il loro carico di passeggeri. calvino,

di combustione (nei motori diesel costituisce il mezzo d'accensione del gasolio iniettato nell'

, sf. vettura automobile per il trasporto di ammalati o feriti.

autobiografia intellettuale. borgese, 1-23: il pensiero della morte lo ricondusse all'autobiografia

) a scegliere come fonte di ispirazione il proprio mondo interiore, i casi,

vol. I Pag.854 - Da AUTOBLINDATO a AUTOCORRIERA (22 risultati)

invar. autoveicolo di ampie dimensioni per il trasporto di persone (da un punto all'

panzini, iii-321: io ebbi bensì il bollo di arrivo, ma l'autobus

. e l'autobus, che ha iniziato il servizio da poco, in tre quarti

, mentre io correvo in autobus, dopo il teatro, vedendolo in una piazza deserta

di traballoni. penna, 243: il fanciullo magretto torna a casa / un

ogni sorta di povera gente, ci portano il fango delle scarpe. cassola, 2-175

la partenza dell'autobus. per tutto il viaggio guardò ostinatamente fuori dal finestrino.

, trafelato, mentre stava per mettere il piede sul predellino l'autobus gli era

. milit. luogo destinato ad accogliere il complesso degli automezzi in dotazione a un'

-la valle si colmò. subito dopo il pranzo fu il fremere d'autocarri lontani,

colmò. subito dopo il pranzo fu il fremere d'autocarri lontani, il rombar di

pranzo fu il fremere d'autocarri lontani, il rombar di vicini; poi traini,

sm. milit. autocarro attrezzato per il trasporto delle munizioni fino alle linee di

, sf. meccan. procedimento mediante il quale recipienti cilindrici di acciaio, destinati

, le due operazioni che vanno sotto il nome di collimazione. = comp

colonna. calvino, 1-98: il rombo dei motori ingigantiva, era forse

in sé i dispositivi direzionali per colpire il bersaglio. = comp. da

. autoconcètto, sm. filos. il concetto concreto in quanto unità di pensiero

sm. commerc. contratto che il rappresentante stipula con se stesso, in proprio

, sf. autoveicolo che serve per il trasporto di passeggeri a ore fisse lungo determinati

rintocco dell'ora. malaparte, 11-207: il tram non c'è più, ora

e fagotti, che l'autista e il fattorino sistemarono sopra l'imperiale

vol. I Pag.855 - Da AUTOCOSCIENTE a AUTOFAGIA (28 risultati)

e logicamente distintivo, quale è invece il giudizio della critica. = comp.

, sf. filos. consapevolezza che il soggetto ha di se stesso in quanto soggetto

conoscenza. gentile, 3-163: tutto il pensiero è autocoscienza: determinazione dell'oggetto

: determinazione dell'oggetto, in cui il soggetto acquista coscienza di sé, o

serie d'usurpazioni, che avevano convertito il vescovo di roma in autocrata. imbriani,

chi impone tirannicamente la propria autorità, il proprio volere. - anche agg.

, e quindi più autocrata, era il palais royal, che mandò anch'esso

statale, in cui 11 sovrano esercita il potere assoluto, senza il controllo di

11 sovrano esercita il potere assoluto, senza il controllo di assemblee elette dal popolo.

primo periodo dell'impero romano, sarebbe il più strano enigma morale e politico..

ad esempio le autocrazie dell'oriente, il regno della forza in tutta l'asiatica

, 482: poco più che ventenne, il suo nome di pittore promettente era stato

. carducci, i-582: è il vecchio autoctonismo degli aborigeni, per cui

apennin fumante: / velaro i nembi il grande amplesso, e nacque / l'itala

2. dir. l'atto con il quale il colpevole di un reato ne

. dir. l'atto con il quale il colpevole di un reato ne informa l'

2. filos. l'atto mediante il quale l'individuo si determina secondo le

. beltramelli, i-607: se servo il pubblico ho avuto anche tempo di coltivare

pubblico ho avuto anche tempo di coltivare il mio ingegno. io sono autodidatta.

; e panzini, iv-46: « il leopardi fu un autodidatta. il francese ha

« il leopardi fu un autodidatta. il francese ha appunto la parola autodidacte.

francese ha appunto la parola autodidacte. il carducci usa questo neologismo, pur avvertendo

. rigutini-cappuccini, 175: lo registrò il tommaseo portando l'esempio: metodo autodidattico

automatico per aeromobili, che controlla unicamente il pilotaggio in direzione. =

; disciplina che trova in se stessa il proprio fondamento, la propria giustificazione;

.). autofagìa, sf. il nutrirsi di parti del proprio corpo

declino. se fosse vivo, forse il primo a favorire il declino sarebbe lo stesso

vivo, forse il primo a favorire il declino sarebbe lo stesso lord

vol. I Pag.856 - Da AUTOFECONDAZIONE a AUTOLISI (16 risultati)

trasporti collettivi intermedio fra l'autobus e il filobus. = comp. da

einaudi, 1-268: si ritiene che il cosidetto autofinanziamento delle società sia contrario all'

, sf. filos. l'atto, il processo col quale, in piena autocoscienza

). 2. procedimento mediante il quale vengono decalcati su pietra o su

per le belle arti, 4-139: il ritratto dello stesso leonardo, da qualcuno

d'este. borgese, 6-14: perfino il nome dell'autore fu omesso dal frontispizio

; un bellissimo e finissimo caratterino secondo il quattrocento. panzini, ii-52: aveva

baldini, 4-144: fu pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'autore

stesso. gobetti, 1-175: il dilettantismo dell'erudizione e la retorica fiduciosa

a obblighi pesanti o rischiosi (come il servizio militare). 2.

. da lesione (v.) con il pref. auto (gr. aùxóc

l'esonero da compiti pericolosi, come il servizio militare). anche al figur.

panzini, iv-47: autolesionista: il soldato che, per sfuggire il pericolo

: il soldato che, per sfuggire il pericolo della guerra, si inferisce ferite.

voce della guerra [1918]. il salariato che si ferisce o mutila per

che si ferisce o mutila per riscuotere il premio dell'assicurazione obbligatoria da parte dei

vol. I Pag.857 - Da AUTOLIVELLATORE a AUTOMISMO (31 risultati)

di sifone che può adescarsi automaticamente quando il livello del serbatoio a monte supera un

voce dotta, gr. aùtoxóyoi; * il verbo '(origene), deriv

. magalotti, 20-129: era il discorso della solenne degradazione de'brutti da

del secolo passato. salvini, 39-v-98: il nostro vivere che altro è, che

. nievo, 527: in questi movimenti il mio corpo non si prestava che colla

medicina. d'annunzio, iv-1-329: il suo passo era un po'saltellante e malsicuro

principio di paralisi...; il suo busto rimaneva rigido, non assecondando il

il suo busto rimaneva rigido, non assecondando il moto delle gambe, simile al busto

autòma. palazzeschi, 3-191: sentivo il suo braccio indurirsi, e indurirsi insieme

papini, 1-66: ogni sei anni il mio stipendio aumenta automaticamente di duecento lire

in cui l'espulsione del bossolo e il ricaricamento sono compiuti, automaticamente, da

prezzo dell'oggetto richiesto) che sostituisce il venditore nella consegna della merce.

quei congegni in cui è dato sempre il movimento, trasmesso da una parte di

un sonnambulo. barilli, 4-33: il fuoco in camera tua te raccenderai da

vetri, sul banco del negozio, il telefono automatico pensando che uno tre tre

insaccatrici automatiche. montale, 63: il tardo frullo / di un piccione incapace

per baloccarsi ogni sorta di giocattoli che il babbo portava loro dalle sue scorrerie:

ii-226: con mossa automatica del tovagliolo il prete asciugava il sudore, e scacciava le

mossa automatica del tovagliolo il prete asciugava il sudore, e scacciava le mosche. papini

. automatizzazióne, sf. neol. il rendere automatico, il divenire automatico.

. neol. il rendere automatico, il divenire automatico. c.

, pro blema nel quale il nero è costretto a dare il matto

nel quale il nero è costretto a dare il matto al bianco in un determinato

un processo lavorativo completamente automatico, sostituendo il lavoro umano con macchine, nelle funzioni

molta precauzione per non rovesciare, oltrepassando il carretto... cacciai fuori il

il carretto... cacciai fuori il capo per osservare come il mio automedonte si

cacciai fuori il capo per osservare come il mio automedonte si cavasse d'impaccio.

fabbrica di ford è tutt'altro che il regno dell'automismo. = neol

deriv. da automa. rando il tovagliuolo. beltramelli, iii-410: riportò [

, iv-47: automatismo:... il complesso dei concivinini, 1-233: mamme

, 6-62: bisogna necessariamente trascurare la il sorriso iniziato agli angoli della bocca e da

vol. I Pag.858 - Da AUTOMITRAGLIATRICE a AUTOPOMPA (21 risultati)

automobili che rotolavano, certo, verso il fronte. jahier, 116:

indugiando davanti al luna park incontrato lungo il cammino. egli... l'aveva

dell'automobilismo e, a dire il vero, guidava benissimo. automobilista

sf. neol. vettura ferroviaria per il trasporto di passeggeri, munita di motore

. automutilazióne, sf. disus. il mutilare se stesso. -per estens.

se stesso. -per estens.: il provocare su di sé infermità o imperfezioni

propria autonomia. gobetti, 1-26: il problema italiano non è di autorità,

creazione di una classe dirigente, per il formarsi di un'attività economica moderna e

facoltà riconosciuta ai privati di determinare liberamente il contenuto dei negozi giuridici che essi compiono

contrattuale. le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla

ma obbedendo unicamente alle leggi che il soggetto si pone da se stesso.

6. meccan. percorso (o il tempo corrispondente), che è possibile

cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti

filosofia. bontempelli, 9-61: tutto il suo essere s'era smembrato in elementi autonomi

dall'altro lontani. manzini, 10-202: il ricordo diventava sopravvivenza, acquistava una vita

anche a me. gobetti, 1-189: il liberismo... fissa come limite

subordinazione nei confronti del committente (come il lavoro dei liberi professionisti, degli artigiani

m. -i). chi fa il panegirico di se stesso. b

pneumatico che aziona i tasti attraverso il movimento di due rulli tra cui scorre

appa recchi che possono sostituire il pilota nella guida di un aereo

metodo di plastica chirurgica che utilizza per il restauro lembi di tessuto forniti dal paziente

vol. I Pag.859 - Da AUTOPORTATO a AUTORE (36 risultati)

. gadda, 3-192: com'era vasto il monte! con quale amore, a

... del quale non conobbi mai il nome perché in quel ritrovo tutti lo

in quel ritrovo tutti lo chiamavano « il commendatore ». per un ghiribizzo del

. gadda, 7-43: di questo decoro il figlio del fabbro schiccherone, e padre

del decesso che possono servire a identificare il colpevole e a stabilire il grado della

a identificare il colpevole e a stabilire il grado della sua responsabilità).

. periodici popolari, i-229: il grande autopsista della natura plinio è di

pubblico (che viene presa a nolo con il conducente, dietro pagamento di un compenso

fare la pubblicità di un prodotto (il cui nome è vistosamente scritto sulle pareti

le cose è iddio autore di tutte, il quale noi esso bene chiamiamo. lorenzo

stella] contendere con febo e domandargli il suo carro, per essere lei autrice del

8-81: co 'l sangue suo lavi il comun difetto / sol argillan, di tante

ne volevano autore [dell'unzione velenosa] il conte di collalto. leopardi, 1003

vedi] quanto o la natura o il fato, o la necessità, o qual

caro, 8-204: dardano de'troiani il primo autore / nacque d'elettra,

poiché passato al suo viver secondo / fu il primo autor del gran nome romano.

ii-15: fu opinione di molti che il pontefice fosse autore al ghisa di parlare

... fue marco tulio cicero, il più sapientissimo de'romani; il secondo

, il più sapientissimo de'romani; il secondo è brunetto latino cittadino di firenze.

poeti onore e lume, / vagliami il lungo stadio e 'l grande amore

quelle diventarono magni. torini, 247: il vino, il quale, secondo li

. torini, 247: il vino, il quale, secondo li autori di medicina

. foscolo, ii-2-142: si loda il libro dell'autore che lo regala,

legge prima senofonte o polibio, poscia il vetusto erodoto, poscia il più vetusto

, poscia il vetusto erodoto, poscia il più vetusto omero, si avvien mano mano

, si avvien mano mano che risale il corso del tempo, in certi vocaboli che

nel più antico autore; e non hanno il dolce sembiante greco. giusti, ii-162

giusti, ii-162: avrei voluto che [il libro] fosse venduto non quattro e

comprarlo senza spro- priarsi e senza avere il diritto di dare all'autore la taccia

una noterella nella quale l'autore prega il lettore di non credere in lui, in

: ogni poesia ha due autori: il poeta e il lettore. baldini, 4-124

ha due autori: il poeta e il lettore. baldini, 4-124: la prima

(diritto morale d'autore) e il suo sfruttamento economico (diritto patrimoniale d'

come argomento per la tesi di laurea il diritto d'autore. 3.

esser vedemmo già non sol guerriero / il principe rinaldo, ma dottore; / ed

, 11-2: questo io autore per saperne il vero ebbi dall'abate di vallombrosa,

vol. I Pag.860 - Da AUTOREATTORE a AUTORITÀ (27 risultati)

m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni /

/ che il leopardi affastellano e il manzoni / per entro i lor prosoni.

ciò, corsero dove io era. girone il cortese volgar., 284: queste

idea cattolica] supremamente autorevole, giacché il suo valore dipende, non dallo spirito

del signore assoluto, aveva in fondo il fare vacillante e contrito d'un generale

ii-16-164: l'illustrazione del treves e il fanfulla pronunziarono eglino [su le *

autorità, sf. capacità di indirizzare il volere altrui secondo il proprio, ottenendo

capacità di indirizzare il volere altrui secondo il proprio, ottenendo fiducia e obbedienza (

frenare gli uomini armati non bastano né il timore delle leggi, né quello degli uomini

f. doni, 2-34: andò il barone a ritrovare un valente padre, dal

che gli concesse e l'abito e il luogo. tasso, i-7: vostra eccellenza

continente? galileo, 3-3-125: se il chimerizzare del nostro cervello dovesse avere azione

buona signora, mortificata e non avendo il coraggio di usare autorità, posò il

il coraggio di usare autorità, posò il suo lavoro, chiese alla figlia se volesse

a quella del medico, quando necessitava il soccorso della scienza, era per loro

: vorrei potervi dire migliori parole, -rispose il reverendo, -e con altra autorità.

f. bertini, 7-141: arrivò [il redi] infino a fare autorità nella

, ma da far resistenza ancora quando il marito la volesse offendere. 2

preite, che lo deia ministrare [il perdono dei peccati]: / de benedire

quasi caduta. sacchetti, ii-260: il fattore de la legge è di ma-

; perché allor non bastano per sopportare il grave peso della potenzia, e perciò

quel governo e pel regno di napoli il duca d'alba con autorità grandissima, e

e usurpata. boccardo, i-246: trovare il giusto mezzo, in cui l'autorità

l'onesta libertà si contemperino, è il gran problema che affatica, fin dalle

affatica, fin dalle sociali origini, il genere umano. nievo, 215: al

215: al maggior consiglio si stava il comandare e alla signoria l'eseguire:

gentile, 2-28: l'autorità è il principio d'ogni governo esercitato da una

vol. I Pag.861 - Da AUTORITARIO a AUTORIZZARE (29 risultati)

vecchia lettera di papa una imposta sopra il chericato. gelli, 14-n: hanno sempre

estensi]... saldo e fermo il loro principato,... per essere

: e dichiarato fu con giuramento, il re d'inghilterra essere signore d'ibemia

via di troncare coi modi che le dà il potere. panzini, iii-393: arrivò

noto. marotta, 1-161: il facinoroso sopravvenuto era un'autorità della malavita

7: si exponea l'avere, il sangue, la vita per mantenere l'auctorità

questo libro di tanta autorità per tutto il mondo, che non fu mai riprovato

diomede, come giovane, per accreditare il consiglio ch'egli era per dare, e

la sua autorità lo divulghi per tutto il paese. nievo. 483: i suoi

fino allora. panzini, ii-109: il signor armuzzi è un professore di ragioneria

professore di ragioneria, che sa anche il latino e gode di molta autorità nella

boccaccio, i-201: e questo signore, il quale di mezza età, né

ed allegando molte autorità, le quali il piovano tutte confutava. leonardo, 1-43

d'uomo inconsiderato, se si tacesse il nome di colui, della cui autorità ci

. per tutta quella provincia si intenda il medesimo parlare dove con uno medesimo vocabolo

e allegano l'autorità di dante, il quale, volendo significare italia, la

e dell'uso, per metterla sotto il governo legittimo della ragione e del gusto

transitava lì, davanti al caffè, il vecchio conte biancolini, uno dei maggiorenti

casa. palazzeschi, 4-112: gettando il tovagliolo sopra la tavola, aveva risposto

crocerossina le avevano imposto, avevano reso il suo carattere anche più autoritario.

a eccezione di quello che ha conseguito il potere e informa alle proprie ideologie tutta

tutta la vita della nazione, e il cui capo viene a occupare una posizione

. e. cecchi, 6-63: il suo cervello formicola di pregiudizi sui cosiddetti

: è una voce coniata per indicare il rigore, la inflessibilità, la severità eccessiva

cosa pubblica nel fine di mantenere inalterato il principio d'autorità. = fr

luogo comincia la sua critica dallo screditare il componitore, e autoritativaménte con sopracciglio censorio

e gli scultori che hanno posto lì dentro il loro autoritratto? pratolini, 9-189:

autorità di compiere una cosa; dare il permesso, consentire; legittimare, giustificare

borgese, 4-141: gli fece ripetere il ridicolo numero trentatré, gli esaminò i riflessi

vol. I Pag.862 - Da AUTORIZZATO a AUTOTEMPRANTE (21 risultati)

: a quegli autori s'appigli, che il consentimento de'savi e dei migliori ha

lat. mediev. auctorizare, attraverso il fr. autoriser. autorizzato, (

, 4-17: in primo luogo par bene il far presto quello si può, per

quello si può, per ora scegliendo il meglio, e lasciando il dubbioso e

per ora scegliendo il meglio, e lasciando il dubbioso e non fermato e autorizzato quanto

dalla polizia. pratolini, 9-183: quando il padrone non c'è non sono autorizzato

'approvati ', secondo che è il concetto da manifestare. 'ho chiesto

di compiere certi determinati atti. così il padre può autorizzare il figlio minorenne ad

atti. così il padre può autorizzare il figlio minorenne ad esercitare il commercio.

può autorizzare il figlio minorenne ad esercitare il commercio. borgese, 1-322: pregava

di porto d'armi che rimuove, per il titolare, il divieto generale di portare

che rimuove, per il titolare, il divieto generale di portare armi da fuoco)

, non l'iniziativa inventrice, non il coraggio nel tentare nuove vie. leggi amministrative

come l'ipnosi, l'isterismo, il sonnambulismo. = voce dotta,

aùxóaixoc; 'che si procura da sé il cibo ', comp. da ocùxó <

jolli seminati nell'isola toccheranno tra poco il numero di nove...;

autostèrile, agg. bot. di pianta il cui polline non può fecondare né i

passaggi a livello o incroci, e il traffico obbedisce a speciali regole di circolazione

, via unicamente adibita per autoveicoli. il primo tronco fu inaugurato in italia nel settembre

einaudi, 1-70: ogni stato sovrano, il quale tema l'invasione del proprio territorio

linguaggio familiare spesso si usa in questo senso il verbo montarsi o montarsi da sé »

vol. I Pag.863 - Da AUTOTIPIA a AUTUNNO (35 risultati)

iv-47: « autotreno...: il conducente si chiama autotrenista ».

. si costipano gli autotreni che passeranno il confine. 2. treno per il

il confine. 2. treno per il trasporto veloce di passeggeri, costituito da

microbi prelevati dal malato stesso a cui il vaccino dovrà essere inoculato. leggi

stessa impossibilità di autovalutarsi; poiché come il sogno finché non ci si sveglia è la

strada senza guida di rotaie (è il nome generico dei motocicli, motocarri, autovetture

uomo l'autro trovandolo in persona, così il dee salutare in lettera. idem,

. caro, i-288: e per essere il tempo autunnale, non si assicurando del

temendo la notte di tempesta, tiravano il legno in terra. tasso, 11ii-

11ii- 251: più ragionevol sarebbe ch'il moto avesse avuto principio ne l'equinozio

a vedere. mazzini, ii-87: il clima d'inghilterra è cupo, freddo

così variopinti, grotteschi e scuri come il diavolo, par d'essere in una sera

. croce, iii-23-270: bisognò attendere che il secolo venisse alla sua china, e

secolo venisse alla sua china, e il marinismo alla sua autunnale maturità.

autunno (21 settembre) e il solstizio d'inverno (21 dicembre

alberi, e nelle quali già manca il nutrimento dell'umido dell'albero, caggiono a

arrighetto, 221: la primavera diede il segno, e la mala state recò la

febbre: autunno la nudrisce, e il freddo verno la pasce. testi fiorentini

. tasso, 9-66: non passa il mar d'augei sì grande stuolo, /

. idem, 8-4-919: mentre vicino il sole / a'freddi regni d'aquilon trapassa

, / e già lieto n'accoglie il novo autunno / ricco di pomi,

cade / abbondevole pioggia, anzi che il verno / in neve la rapprenda. giusti

. carducci, 905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno / come

905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno / come un grande fantasma

intorno. idem, ii-8-18: odio fieramente il grigio e l'umido, e il

il grigio e l'umido, e il cinereo dell'autunno e dell'inverno mi rende

. era prossimo l'equinozio d'autunno, il più dolce tempo dell'anno,

autunno copriva di grandi nubi livide il cielo, e il vento umido soffiava

di grandi nubi livide il cielo, e il vento umido soffiava attraverso le macchie

mattinate romane d'autunno che hanno il senso di una stanca primavera. borgese,

con le piogge tetre / e il funebre corteo di foglie morte. idem,

foglie. manzini, 10-61: il colore fastoso dell'autunno cedeva a un grigiore

/ e piego alle tue acque a bermi il cielo, / fuga soave d'

della vita umana in cui si affaccia il presentimento della vecchiezza, maturità. d'

verso le tempie,... e il mento estenuato, e tutto quello che

vol. I Pag.864 - Da AUXANOMETRO a AVAMPOSTO (28 risultati)

[tommaseo]: ma s'egli conoscesse il pe ricolo e 'l suo

impacciate ispedisce. compagni, 3-7: attese il cardinale ad avacciare la pace, e

, iii-403: e per gli amici il tuo cammino avaccia. dante, purg.

m. villani, 1-9: appressandosi il tempo della sua coronazione s'avacciò la

morte. idem, 4-39: avacciando il suo cammino, non come imperadore, ma

'l forte scudo imbraccia / ed a fedir il buon destrieri avaccia. giov. cavalcanti

quali pigliare l'hanno dante e il boccaccio potuta, che avacciare, in luogo

altra si vede che abbia potuto usare il petrarca, ma in luogo r avacciare

. francesco da barberino, iii-126: il veghiare / è molto utile cosa,

l'una delle parti, agl'inganni tutto il suo pensier dispose. idem, dee

. egli s'avacciasse, per ciò che il tempo era brieve. cantari, 161

né più s'avaccia o allenta / il battito del cor, per un baleno /

si fanno segrete, più avaccio che il fattore di quelle non vorrebbe, vengono

son dolci tutti, / e come il sol gli ha maturati avaccio.

superi. burchiello, 44: dicono il mattutino avaccio, avaccio / senza toneca

giovecca e in carnasciale, / e cantare il baccanale. -più avàccio: piuttosto

, divenuta vile, sì come sogliono il più delle cose, per la sua

spacci? / avai che viene il mosto e i castagnacci. berni, 16

gato nello stesso modo di colui per il quale l'avallo è stato dato

la propria firma (avallo) il debito contratto da altri (impegnan

impegnan dosi al pagamento qualora il debitore risulti inadempiente). -anche

contrario, stabilisce la solidarietà fra il datore di avallo e tutti i

, app., 19-77-35: il pagamento di una cambiale può essere garantito con

al polso (posto, cioè, tra il vero e proprio braccio e la

troppa luce. bechi, vii-830: il moribondo scioglie una sudicia pezzuola rossa, annodata

chiaro. barilli, 2-143: belgrado alzava il bicchiere e cantava come un avamposto che

avamposto che sa di dover cadere per il primo. baldini, i-148: tutto il

il primo. baldini, i-148: tutto il campo di battaglia, dagli avamposti impegnati

vol. I Pag.865 - Da AVAMPOZZO a AVANTI (27 risultati)

assai pregiato per la sua finezza e il suo aroma): il tabacco stesso.

sua finezza e il suo aroma): il tabacco stesso. de marchi, 613

panzini, ii-297: egli spariva fra il fumo del suo avana, color del suo

terrestre o navale) che precede il grosso della truppa o della squadra navale

l'avanguardia franzese... e il re traguardo de'viniziani. varchi,

ultime notizie della guerra erano buone: il fronte tedesco era ormai sfondato, e

sue disperate avanguardie. 2. durante il regime fascista, la categoria della gioventù

. soffici, 5-340: il « parruccone » era stato sostituito dal

totalmente umana? 2. durante il regime fascista, il complesso delle organizzazioni

2. durante il regime fascista, il complesso delle organizzazioni, nelle quali erano

soltanto in poesia. soffici, 5-340: il « borghese » non è più un

e sperimentali. 2. durante il regime fascista, giovane (dai 14

berni, 48-5 (iv-145): il naso lungo, vuol dir l'avanìe,

questo anno a nerone, rompendogli la testa il popolo delle avanie de'pubblicani, cadde

e pescatelli, / s'affanna tutto il dì; poi in cambio a quelli,

mal granchio, che lo segna. buonarroti il giovane, 9-287: avannotti vuol dir

come farebbon senza i colombacci? buonarroti il giovane, 9-286: fu un di quei

dal lat. hocque anno) con il suffisso dimin. secondo il tipo

anno) con il suffisso dimin. secondo il tipo * leprotto, aquilotto '

fa che pinghe » / mi disse « il viso un poco più avante, /

erranti, / invisibile, là, come il pensiero, / che sfoglia, avanti

indietro avanti, / sotto le stelle, il libro del mistero. panzini, iii-486

e fruste. pavese, i-93: il padre camminava avanti e indietro in mezzo all'

una cosa. boccaccio, i-139: il siniscalco in su un alto cavallo,

suonava / l'avanti; / ed il tuo cuore, il tuo cuore agghiacciava.

avanti; / ed il tuo cuore, il tuo cuore agghiacciava. -in avanti

a suo agio, le offrisse il viso. 3. avv.

vol. I Pag.866 - Da AVANTICAMERA a AVANTIDETTO (40 risultati)

, 2-3 (144): camminando adunque il novello abate ora avanti e ora appresso

felice a la superba avante / usurparsi il mio gaudio. giusti, i-215:

giusti, i-215: non si metta il carro avanti a'buoi, altrimenti faremo

l'italia rimarrà sempre di pezzi come il vestito d'arlecchino. fogazzaro, vii-450

gioia, la sua passione avevano bene il diritto, oramai, di passare avanti tutto

, 95: vino che rosso avanti il focolare / brilla, al fischiare della

m. villani, 8-74: [il conte di landò] avanti al fare

, avanti sera vi mando a casa il consorte. manzoni, pr. sp.

1 (26): si racconta che il principe di condé dormì profondamente la notte

avanti giorno. papini, 8-322: il fiore è fiorito, ma il frutto ha

8-322: il fiore è fiorito, ma il frutto ha da maturare, avanti di

. -il giorno, vanno avanti: il giorno, l'anno anteriore. boccaccio

anteriore. boccaccio, 6-21: avendo il giorno avanti celebrati i santi sacrifici di

avanzi del falò di cui era stato spettatore il giorno avanti. idem, pr.

pratolini, 9-90: disteso sul letto rileggeva il provvedimento che gli era stato recapitato il

il provvedimento che gli era stato recapitato il giorno avanti. 8. locuz

dee., 2-6 (182): il valente uomo, senza più avanti andare

quella di nanni non si dovrebbe incarcerare il ragazzo. siamo giusti: tiravano avanti con

: « mah! » disse fra sé il professore. « ai miei tempi le

novellino, 63 (104): il re meliadus si trasse avanti e disse

affetto, / che mosse me a fare il simigliante. tasso, 2-88: né

abbondio, pregato da lui di fissare il prezzo, si fece avanti.

perché, potete immaginarlo, non siete il solo a farvi avanti. -mandare

novellino, 63 (104): il re meliadus si trasse avanti e disse

, se non che io volea mettere il vero avanti ». boccaccio, i-121:

avanti. bruno, 3-861: è il peggio che diranno che metti avanti metaffore,

avere errato in questo giovanni villani, il quale intese di questa materia molto avanti

ferraiol fasciossi, e avante / tirò il viaggio. -venire, tornare avanti a

/ tal, ch'avanti che scovra il so coraggio, / faccia che conto

mio padre è stato fascista avanti che il fascio fosse stato inventato. -anche

-anche assol. pratolini, 9-1057: il villino in pericolo di crollare avanti si

, inf., 5-138: galeotto fu il libro e chi lo scrisse: /

, che lo sciolga dal corpo, e il faccia viver con cristo.

petrarca, 23-147: i'segui'tanto avanti il mio desire / ch'un dì cacciando

: non sotto questa spezie s'ingegna il re di nuocerti, ma il modo trovato

s'ingegna il re di nuocerti, ma il modo trovato da lui, col quale

., 4-4 (422): il condannò nella testa ed in sua presenzia gliele

indietro (avanti-indietro): a indicare il moto di una spola (anche: lo

c. e. gadda, 3-249: il trenino eroico sale ad avanti- indietro,

la compongono (gli avanti sono: il centro attacco o centro avanti, le

vol. I Pag.867 - Da AVANTIERI a AVANZARE (39 risultati)

avantièri, avanti ièri), avv. il giorno precedente a ieri, ier l'

. letter. le ore che precedono il sorgere del sole. savinio, 1-77

un'incisione tirata prima d'aver segnato il titolo sulla lastra. 2.

della vettura (per effettuare più rapidamente il trasporto). dizionario militare [

d'artiglieria. 2. meccan. il complesso anteriore (nell'automobile),

avanzaménto, sm. l'avanzare, il procedere innanzi. panzini,

lo spirito delle notizie che ti offre il giornale, e noti le tappe di avanzamento

prendete un uffiziale: l'onor suo, il suo avanzamento, la riputazione, ravvenire

stasera stessa, se vuole, può raggiungere il suo battaglione in linea. sono soddisfattissimo

i-40: nelle animate fisionomie vostre io leggo il presagio de'rapidi e felici vostri avanzamenti

del vero. lambruschini, 1-44: il poco insomma o niun avanzamento del giovane

croce, i-2-31: cercare e conseguire il vero, è insieme conferire all'avanzamento

4. sporgente in fuori. buonarroti il giovane, i-434: discesene ella dunque,

. berni, 46-57 (iv-115): il peregrino ognor del ponte avanza; /

la lancia a la ferita; / dopo il colpo, del corso avanza molto;

avanzando dodece o quindeci miglia di camino il giorno, fra dì e notte. g

buon ordine al sito, dove alloggiava il campo fiammingo. d. bartoli, 30-170

d. bartoli, 30-170: ma il non avanzar delle navi quasi arrenate e immobili

dovendosi mettere in conto di buon guadagno il non perder le quattro, le cinque

prive della forza lor bisognevole a contrastare il sospignimento delle acque vittoriose al portarsele.

s'avanza? baretti, ii-42: il mio lavoro... stando qui non

587): questo pure aveva visto il forestiero che s'avanzava; e andava squadrandolo

quando avevano risposto di fuori egli abbassava il ponte levatoio perché avanzassero. carducci,

striscia di sassi. faldella, iii-109: il funerale pareva avanzarsi in un deserto immenso

immenso. d'annunzio, iv-2-164: il traino si avanzava scricchiolando su la ghiaia

figura che si avanza, senza lasciare avvertire il movimento del piede s'avanza, ne

del piede s'avanza, ne odo già il frusciare della veste serica. boine,

che s'avanza. levi, 3-85: il frate, che aveva fretta, avanzava

per i corridoi. landolfi, 1-98: il movimento della grande sala aumentava coll'avanzare

. carducci, 1011: avanza sotto il tricolor vessillo / l'egua- litade,

litade, avanzano i plebei / duci che il sacre feudale impero / abbatteranno.

indi a rider uom move; e tanto il riso / s'avanza al fin,

tanto neba bbertà, che in breve manco il nome imperiale sarebbe stato riconosciuto. allegri

alla bemiesca. olina, i-257: il desiderio di sapere è naturale all'uomo.

si è tanto avanzata, e tutto il giorno così va avanzandosi che sembra di

: quando troverò che la donna, il ragazzo, il vecchio, l'infermo,

che la donna, il ragazzo, il vecchio, l'infermo, il debole

ragazzo, il vecchio, l'infermo, il debole, il povero, anche l'

, l'infermo, il debole, il povero, anche l'ignorante non volontario e

vol. I Pag.868 - Da AVANZARE a AVANZARE (40 risultati)

suo affannare / finché fortuna gli tien torto il volto. g. villani,

: chi ha ne'fatti della guerra il tempo da avanzare, e per riposo lo

e per riposo lo indugia, tardi il racquista. boccaccio, dee., 2-6

varchi, 18-1-75: della qual dubitando, il marchese s'avanzò di scrivere a sua

scrivere a sua maestà, e farle intendere il tutto. i. pitti, 2-10

g. c. croce, 43: il creder io che un re fosse più grande

case. arici, 18: di terra il fusto non avanzi un palmo.

annunzio, iv-1-166: nella sua bocca socchiusa il labbro di sopra avanzava un poco quel

parini, giorno, ii-341: mentre il servo / la seggiola avanzando, all'agii

qui lo spazio non consente di avanzarci il piede. calvino, 4-122: mio

queste cose accorta », / rispuose il mio maestro a lui, « pur dianzi

vostri in bene avanzi » / ricominciò il cortese portinaio. g. villani, 1-19

procurando in modo alcuno di avanzare il mio stato,... vivere una

o mancanza... riceverà [il conservatore] i ricorsi che li perverranno,

[la mia traduzione] con tutto il possibile studio, non avanzando una parola senza

: un signore avanzò, \ sorridendo, il dubbio che lì, in quella tomba

. trattato dei cinque sensi, 1-6: il corpo ha cinque altri sensi, cioè

in virtù; che l'odorare sormonta il gustare e di luogo e di virtù,

l'amar m'è dolce, et util il mio danno, / e 'l viver

che col buon vino e con confetti ebbero il di- giun rotto, acciò che di

cose avanzato da loro. girone il cortese volgar., 429: uomo non

: uomo non trovava che di formosità il pareggiasse; sua destrezza tutte le altre

la vista tua. cantari, 27: il soldano / gli altri baron di prodezza

bella, / perché esso di beltate il sole avanza. leonardo, 2-98: tristo

tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro. sannazaro, 4-78:

però l'eccellenza de le lettere ed il pregio de le muse di gran lunga

la fama, che l'ali spiegando / il volo ratto d'ogni uccello avanza,

volo ratto d'ogni uccello avanza, / il gran successo raccontato avralle. berni,

avanza. vasari, i-289: il papa e molti cortigiani intendenti, conobbero

. vico, 189: nel qual eroismo il romano awanzò tutti i popoli della terra

, in fra i mortali / quale è il nome che ti avanza? leopardi,

qualsivoglia autore. settembrini, 1-50: il bene, che a mio credere avanzava

bene, che a mio credere avanzava il male, era che l'insegnamento era liberissimo

messer cane sapendo che i nemici avanzavano il terzo e più,... assalirono

da siena, 404: l'anello avanza il dito di grossezza, e il dito

anello avanza il dito di grossezza, e il dito avanza fanello di longhezza. tasso

più de la pianura, / ove il nemico, che di gente avanza, /

, i-37: un giuggiolo fioriva presso il limitare ed avanzava il tetto. idem

giuggiolo fioriva presso il limitare ed avanzava il tetto. idem, iii-212: [

non per passare ma per utilmente adoperare il tempo faticano, che a voi,

vol. I Pag.869 - Da AVANZATA a AVANZATO (27 risultati)

593: chi va proferendo e seminando il suo consiglio, mostra di portar openione

consiglio, mostra di portar openione che il senno a lui avanzi e ad altri manchi

manchi. boterò, i-233: imprestava il denaro, che gli avanzava alle spese

aspra via m'avanza / che a córre il vero alloro guidar debbe! leopardi,

vanno irrequiete e stanche, / cui falla il tempo, cui l'amore avanza /

. idem, 168-14: già per etate il mio desir non varia; / ben

desir non varia; / ben temo il viver breve che n'avanza. boccaccio

iii-59: e se non ha [il leone] fame e tu gli togliessi quello

1-64 (155): alle qual parole il prete aggiunse: « forte animo e

giorno passa un giorno, di mettere il chiodo allo stato futuro della vita che

sai che non altro m'avanza fuorché il pianto e la morte! manzoni,

da chiacchierare. mazzini, ii-228: il vecchio mondo non può che resistere:

.]: avanzare, dice non solo il superfluo, ma quel che dà noia

: son certo che come le tocchi il tasto de l'avanzarsi i vestimenti, che

in tasca altri quattro, lascio tutto il mio, ecc. tozzi, ii-23:

. pretendendo, come ripicco, di avanzare il pagamento di due maiali. idem,

un'avanzata. soldati, 99: il cannone più vicino; l'idea quindi che

attraversato le linee; d'altra parte il timore, a gennaio e febbraio, di

quegli, ai quali parrebbe di toccare il cielo col dito, se una minima

, e cena, id est s'empie il corpo. b. davanzali, ii-

con molti dianzi aver combattuto e sbaragliato il forte dei germani. quello avanzaticci© portare fuga

, inoltrato. -in particolare: il tempo, l'età, l'anno,

necessario, in simili angustie e minacce, il raddoppiare le diligenze e le più opportune

più d'uno storico... il ritratto del paese, e della città principalmente

slitte. negri, 2-917: solo adesso il grano saraceno fiorisce: solo a novembre

caso che vo lessero tentare il passo. panzini, ii-629: dir doveva

giovanni dalle celle, 2-28: sicché io il prego... che al saldare

vol. I Pag.870 - Da AVANZATORE a AVANZUME (31 risultati)

: i bicchieri avvinò; sparse / il goccino avanzato. palazzeschi, 4-155:

. precipitavano nel mezzo delle piazze accrescendo il pandemonio che già vi facevano inni apocalittici

; scampato, superstite. buonarroti il giovane, 9-70: lacere e trite,

e cartapecore infinite. dottori, 174: il sangue forse / avanzato al furor della

a tempo avanzato e a un tanto il braccio. collodi, 191: a

busone da gubbio, 139: il grido andò per parte di messer ulivo

di tante avanzevoli ricchezze, egli rivolse il tempestoso animo alle gravi ingiurie a lui

8-10 (332): per ciò che il bisogno mi strigne ed ho ferma speranza

... teneano l'avanzo, cioè il coliseo, le milizie [ecc.]

e figliuoli sofferire col capo scoperto et il piè freddo,... et nell'

avanzo d'un carlino papale, che il padre ismezzò, dandone parte in serbo

questo avanzo a mio modo. buonarroti il giovane, i-373: mentre i serventi levano

l'avanzo, s'è di te il rigoglio! d'annunzio, iv-1-805: una

da un canestro. idem, iv-2-237: il fanciullo volle farle intendere ch'egli non

non l'aveva. ella non comprese. il fanciullo prese tutto il danaro, con

non comprese. il fanciullo prese tutto il danaro, con una smorfia di malizia.

rispettabili avanzi. deledda, ii-476: il luogo intorno era triste, sparso di

, ove gli alzò tomba e trofeo / il telamonio aiace, al campo riede.

coscienza gli consigliava di stare, per il momento, zitto. palazzeschi, 3-217

; incavata a punta di scarpello dentro il sasso vivo d'una rupe, delle

era libera di muoversi, di dominare il suo terrore. e. cecchi, 1-35

mòre, / né geme poi sotto il destrier pesante; / perché il destrier,

poi sotto il destrier pesante; / perché il destrier, se da la spada resta

spada resta / alcun mal vivo avanzo, il morde e pesta. metastasilo, 1-3-17

fatta dianzi / si deveano a grifon che il tutto vinse, / e che usurpate

esser si finse, / quivi si fece il re pendere inanzi. tasso, 19-117

acqua calma. -avanzo sulla rotta: il percorso nel senso della rotta iniziale compiuto

ho un poco, e costommi fiorini otto il cogno e più. g.

tanto son forti. panzini, i-603: il signore ne aveva d'avanzo dell'avventura

quasi in avanzo che non sia [il papa] per procedere contra i padroni,

. m. cecchi, 22-5: per il che, rimesso / di qua ventiduo

vol. I Pag.871 - Da AVARAMENTE a AVARO (42 risultati)

che in l'agricoltura / avaramente avea il suo cor messo. varchi, 23-18:

avareggia pur per sé, / se il tempo gli si volge a scherzi d'orsa

nave, o dal suo carico, durante il viaggio. tommaseo [s.

: avarìa delle merci imbarcate, quando il trasporto le danneggi, anche senza incidenti gravi

accada ai bastimenti ed alle merci dopo il loro carico e la loro partenza fino

cose caricate sopra coperta con o senza il consenso del caricatore, nei viaggi marittimi

tana. codice civile, 1693: il vettore è responsabile della perdita o dell'

o dell'avaria delle cose consegnategli per il trasporto. 3. per estens.

ho avuti addosso, un po'per il sospetto che le lettere potessero soffrire avaria.

avaria. borgese, 1-297: subito il motore si spense. fece [egli]

, sia tale da rendere momentaneamente inutilizzabile il pezzo. 4. ant.

che paga la nave stessa per compensare il danno sofferto nel viaggio da essa

boccardo, i-247: chiamasi avaria comune il contributo dei proprietarii delle merci e della nave

tommaseo [s. v.]: il lungo viaggio ha avariate le merci.

escluso avariato: clausola grazie alla quale il compratore ha la facoltà di rifiutare il

il compratore ha la facoltà di rifiutare il pagamento delle merci che all'arrivo risultano

cardinali, / in. cui usò avarizia il suo soperchio. idem, purg.

trattato dei cinque sensi, 1-10: il nome della avarizia è quello che più

hai tu peccato, disiderando più che il convenevole, o tenendo quello che tu

alla sua propria persona, con tra il generai costume de'genovesi che usi sono

io dire de l'avarizia ch'esseme tradito il signore nostro iesu cristo? sacchetti,

questo che si vede, amano e pongono il cuore in esso. s.

che cerchi, se tu vorrai trovare il fondo dell'avarizia? come se tu cercasse

fondo dell'avarizia? come se tu cercasse il capo intorno a un cerchio. leonardo

cerchio. leonardo, 2-124: avarizia: il rospo si pasce di terra e sempre

mai frutto. leone ebreo, 16: il sfrenato amore che si ha alle ricchezze

e le sustanze nostre, per potere con il sangue la loro crudeltà, e con

come quella dell'accattone, tutti palesava il tremito della mano callosa nel prendere la

avarizia di pianto. deledda, ii-676: il suo istinto paesano lo salvava sempre

, se la tua milizia / trova il mio grillo vivo, / fatene un donativo

9-171: ho risoluto di mandarvelo franco [il regalo], e muoia l'avarizia

volta non fornica se non una volta il mese, ma l'avaro quasi continuo

i-5: ad ogn'altro lo nego [il mio tesoro], / ed a

quanto in cassa ripone; / ma il savio cerca davanti al dormire / s'egli

che parimente l'uman sangue, anzi il cristiano, e le divine cose,.

simil forma, s'avvisa che quel tale il dica, perché vorrebbe che gittasse via

dica, perché vorrebbe che gittasse via il suo, o per invidia, o per

, o per invidia, o per empiersene il corpo. scala del paradiso, 267

farsi liberali. savonarola, iii-188: il tiranno è avaro e la ragione è

, 16: sì che l'avaro come il prodigo son viziosi, sequendo gli estremi

sete insieme / del mio sangue innocente il crudo avesse, / grave m'è

grave m'è sì; ma via più il cor mi preme / che 'l mio candido

vol. I Pag.872 - Da AVATARA a AVELLO (37 risultati)

fatai, nella chiarezza / che spande il viso tuo. ariosto, 202: della

4-1-417: or che lungi da noi carreggia il sole, / avaro di suo lume

dal crespo velo / ombrato e chiuso il bianco sen s'asconde, / né

bette mamme. stigliani, iii-295: sono il vostro bidel, che m'appresento /

. / non appiattate sotto 'l manto il mento, / non vi mostrate dell'avere

fu avarissima di occasioni da poter segnalare il suo zelo. idem, v-118: la

/ fauci. fracchia, 906: è il muro meglio difeso dal vento in tutto

muro meglio difeso dal vento in tutto il paese, e quello su cui più a

ogni anno che passa / più avaro è il tempo. quasimodo, 73: avara

, 73: avara pena, tarda il tuo dono / in questa mia ora /

di sospirati abbandoni. luzi, 43: il bracconiere, altri non può essere /

sue pesano i doni; / onde il povero ha sempre / nella sentenza avara il

il povero ha sempre / nella sentenza avara il voto avverso. alvaro, 9-428:

. alvaro, 9-428: l'uomo guardava il muro della casa, scrutando le finestre

dell'avatara e col sistema dell'emanazione: il principe è venerato, come una umanazione

iv-48: avatdra, voce sanscrita. è il nome dato nell'india all'incarnazione d'

trasformazione, mutamento. = attraverso il fr. avatar (docum. nell'anno

molt'anni lacrimata pace, / ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, /

iii-37: ave dea. tu come il sole / giri e scaldi l'universo.

al pappagallo insegna, / e alle piche il tentar nostre parole. carducci, 565

/ su le carte / te persegue il trovadore. pascoli, 167: tu che

a. pucci, 28-49: né valse il dire il paternostro e l'ave /

pucci, 28-49: né valse il dire il paternostro e l'ave / a quei

erano di tanto lontane da aversi comodamente il tempo di recitare tre pater, tre

beltramelli, i-629: sui prossimi colli il cielo imbiancava nell'alba una campana,

iustizia allo re delle ave, il quale ordina e dispone ogni cosa

un arboscello un poco più grande produce il pesco, più grande la ciriegia, la

diverse varietà: la sabatica che ha il frutto bislungo; la bianca che ha il

il frutto bislungo; la bianca che ha il frutto bianco; la pistacchina che ha

frutto bianco; la pistacchina che ha il frutto rosso bislungo, di mediocre grossezza

2. l'albero di nocciuolo; il suo legno. crescenzi volgar.,

m'avulse. cattaneo, i-1-236: il rampollo dacoromano fu tratto dal tronco italico

un canto / dell'avello solitario / sta il coperchio rovesciato. leopardi, 3-137:

gli avelli. pascoli, 104: il suol rintrona, andando, quale / per

andando, quale / per tardi passi il marmo degli avelli. d'annunzio, iv-2-1006

avello, / certo so ben che il duol t'aggiunge e il pianto / di

so ben che il duol t'aggiunge e il pianto / di lei che amasti ed

vol. I Pag.873 - Da AVELTO a AVENTE (42 risultati)

... quando la salutò? ito il sole sotto, su l'ave maria

casa, dico qualche ave maria guardando il cielo sereno. settembrini, 1-13:

verga, i-18: la castalda intuonò il rosario, le avemarie si seguirono col loro

fremito pallido e grave / sì come il sussurro soletto / di suora che mormori l'

di uri avemarìa, in uri avemarìa: il tempo assai breve che ci vuole a

] tante sono, che potria / guastar il mondo in un'avemmaria. verga,

alba e del mezzogiorno), quando il suono delle campane invita i credenti a

a recitare la preghiera della vergine; il rintocco delle campane in quest'ora.

: la campana squilli / ammonitrice: il campanil risorto / canti di clivo in clivo

umil saluto, i piccioli mortali scovrono il capo. verga, i-235: ella

squilla dell'avemmaria fra le valli, il sorger del sole sui monti. de

quando nel bosco dalle cime nude / il dì s'esala, il cuore in una

nude / il dì s'esala, il cuore in una pia / ombra si chiude

suona l'avemaria / e s'accende il vento nell'unica via. palazzeschi, 227

bocchelli, 1-iii-185: le campane danno il segno dell'avemaria invitando a ricordare i poveri

in qualcheduna di quelle sperasse di trovare il suo esordio. 4. locuz.

bigotto. pulci, iv-144: ma il piacer fie di queste capperucce / e

dì come bertucce. = è il saluto con cui l'angelo gabriele si rivolse

, scabre all'estremità, che abbracciano il fusto mediante la guaina inferiore: caratterizzata

con due stimmi lunghi e barbuti; il frutto (la cariosside) ha forma cilindrica

sativa), che si differenzia secondo il colore (avena grigia, avena gialla,

avena si ottiene, oltre alla biada per il foraggio dei cavalli, la farina d'

avena, e brillata la cuocono con il brodo delle carni grasse, e fa buon

e ne'solchi in cui già fu sparso il grano / vi signoreggia l'infelice loglio

i-562: l'animale dal quale si piglia il latte, fa di mestiere farlo nutrire

/ ne'tuoi campi verdeggino, e il fiorente / citiso, e il salcio amaro

e il fiorente / citiso, e il salcio amaro, e l'aspra avena

le avene fatue. panzini, ii-661: il collo e le braccia le venivano fuori

quasi paura. deledda, ii-887: il vento giocava a suo piacere coi giovani pioppi

2-126: la cavalla non capiva, levò il muso dal beverone, vide l'avena

, e poscia s'ode / d'angioli il canto in su le sacre avene.

segua / de l'aure e tacque il murmurc. pascoli, 422: ti

trombe. idem, 602: io sento il suono dell'antica avena / su l'

... / che trae dalla rupe il ferro, dalla mammella il latte,

dalla rupe il ferro, dalla mammella il latte, / il suono dalle avene.

ferro, dalla mammella il latte, / il suono dalle avene. idem, ii-776

. crist. simboleggiò l'eresia, il peccato, la zizzania del cuore (come

159: l'altro ebbe nome paris, il più bello di tutti; e non

di tutti; e non fue solamente il più bello di tutti i fratelli, ma

più bello di tutti i fratelli, ma il più bello e il più avenante a

fratelli, ma il più bello e il più avenante a donne che nel suo tempo

. crescenzi volgar., 3-7: il pane poco fermentato, non avente sale

vol. I Pag.874 - Da AVENTINO a AVERE (41 risultati)

, la collina, gli alberi, il campo consistono di superfici piane convesse o

/ roma qui dorme. / poggiata il capo al palatino augusto, / tra 'l

. vaventino: l'opposizione parlamentare contro il fascismo (nel 1924), espressa con

, 3-7 (330): io il vidi morto davanti [rar.

né perché aggi, / anima degna, il grado della spera, / che si

parlare ad un luogo molto bello che il detto gianni aveva in camerata. fioretti

guerra più con i danari che con il ferro, non sarebbe bastato avere tutto il

il ferro, non sarebbe bastato avere tutto il tesoro del mondo. idem, 276

, 1-54 (137): ripreso il cane, costui mi rese d'oro e

sua figliuola, / l'avea [il cervo] per suo trastullo, e con

cura / di fior l'inghirlandava, il pettinava, / lo lavava sovente.

m'avvenne / una disgrazia grande: il mio muletto, / che mi si straccò

poco dianzi quivi / de la gran tazza il ministero avieno, / già rifiutati e

. compagnoni, i-58: chiamano [il diritto] facoltà di fare, avere,

la speme e breve ha la memoria il corso, / il rimembrar delle passate

breve ha la memoria il corso, / il rimembrar delle passate cose. carducci,

. carducci, 513: per ammonire, il padre eterno ha i tuoni, /

/ da tanto tempo, ch'ha riperso il bianco. d'annunzio, iv-1-77:

at- tomo e mi chiedo se ho il diritto di godere di quella baldanza.

al fuoco, non l'avei [il braccio] tu così presto; / ma

. d'annunzio, ii-774: sotto, il fragor dell'onde / avea lunga eco

braccia e di molte mie lagrime gli bagnai il morto viso. -trattenere, tenere

acciaio. pavese, i-114: fortuna che il tuo sole è stato onesto e rispetta

pietra la crudel divenne; / ché tutto il corpo suo, con grande orrore,

, con grande orrore, / diventò il sasso che l'avea nel core.

dee., 1-7 (107): il quale si crede che sia il più

: il quale si crede che sia il più ricco prelato di sue entrate che abbia

): darebbe opera a fare che egli il suo piacere avrebbe. sacchetti, 197-67

della repubblica di firenze, 25-157: il pregio [del sale] vuole esser quello

] vuole esser quello, per lo quale il nostro / comune lo soleva per l'

, 360: i'non vò metterlo [il figliuolo] / a bottega, so

includerò qui. manzoni, 4: il minor premio avrassi / se l'onor primo

è devoluto. verga, i-21: quando il fattore le ebbe fatto il suo conto

: quando il fattore le ebbe fatto il suo conto, nedda venne a sapere che

quaranta soldi. panzini, i-32: il console terenzio... vinto da

, 8-86: i fiorentini assediare ed ebbono il forte castello di montaccianico. idem,

, 2 (12): disse [il lapidario alltmperatore]: questa pietra,

ebbe uno cavallo, e da'suo'fanti il fece vivo scorticare. fra giordano,

cellini, 1-67 (162): il papa infuriato comesse al governatore, che era

giordano, 3-82: allora gostantino ebbe il papa a sé, e (fissegli questo

m. villani, 9-35: [il marchese di monferrato] avuto per sue

vol. I Pag.875 - Da AVERE a AVERE (26 risultati)

cose manifesta concepute ne la mente che il volgare far non può, sì come sanno

aveva frate cipolla un suo fante, il quale alcuni chiamavano guccio balena. cellini,

dee., 1-1 (79): il frate... gli fece l'assoluzione

non è la rabbia del lupo, il quale non può uccidere se non il corpo

, il quale non può uccidere se non il corpo. piovano arlotto, 157:

. idem, 628: e'si appressa il tempo che io arò a vivere a

e di tanta virtù ben fatto, che il nostro gran michelagnolo ebbe a dire,

costume è anco, quando alcuno mette il naso in sul bicchier del vino,

può ancora del mese d'ottobre porre il ramerino, et al fin di marzo,

marzo, avendo ben vangato e tritato il terreno dove ha a stare. redi

, più ti si guasta la logica e il retto raziocinio. manzoni, pr.

15): « orsù », interruppe il bravo, « se la cosa avesse

cosa spaventosa. baldini, 4-60: il terreno dove s'avrebbe da edificare la nuova

azzuffare con i francesi, per sostenere il loro primo impeto..., mandarono

i-ii: al nominar ch'ei fece il dio degli orti, / tutti quei svinatori

22. seguito da un sostantivo acquista il significato determinato dal sostantivo stesso, o

,... / che prende il figlio e fugge e non s'arresta,

novo e aperto, / tal che il tuo successor temenza n'aggia. idem,

pensiero tut tavia come trarre il potessero delle mani del popolo. esopo

. beicari, 3-2-73: e venendo il medico, e trovandolo senza febbre,

che serpentin tant'ebbe fatto, / il danese oggier non ha spavento. cellini

esprime un sentimento dell'animo, acquista il valore di esso. giamboni, 72

purg., 5-77: quel da esti il fe'far, che m'avea in

non se alquanti ch'hanno in odio il sole, / tempo da travagliare è

idem, 96 (155): il maggiore ammonimento che le dava, si

1-44: e portò seco del vino, il quale dagli oltramontani non era in uso

vol. I Pag.876 - Da AVERE a AVERE (29 risultati)

di terreno. petrarca, 29-58: quanto il sol gira, amor più caro pegno

ove corriamo, have abitante. buonarroti il giovane, i-574: perciocché l'imprese,

que'buon testi che egli ebbero; il che troviamo ancora noi unitamente ne'due

essere solamente nelle terze persone, ponendo ancora il singulare di avere per lo plurale di

dame trastrullo. cesarotti, i-103: il comunissimo vi ha in luogo di vi

non è forse lo stessissimo idiotismo francese il y a des gensì idiotismo inoltre che non

taluno che, annziché retribuir d'alcuna mercede il proprio cancelliere o nodaro, pretendeva far

questa notte ha voluto dimostrare, ritornandomi il naso là, sì come io

sì come io l'aveva prima; il quale tu, pessimo di tutti gli

certamente qualcuno mi vuol male o addirittura il mondo intero ce l'ha con me.

che avesse da rimproverarmi. tacque guardando il tavolo e non levava gli occhi;

: per paura che non si ritrovassi il furto, avrebbe auto molto a caro

cui 10 mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più convenevole di te

d'aver meco a far non ti dà il core, / e vedi già che

ben tengo ancor io assai leggier cosa il mettere ad esecuzione simil pensieri, quando

con questa che si litiga, quanto il gennaio con le more. g. m

. panzini, iii-308: io ho il piacere di avere a che fare con

de'medici, i-287: dubitasi se il duca lorenzo, in quel tempo ch'

g. b. adriani, 1-115: il cardinale di carpi vicepapa, e 11

sicurtà, ebbero che fare a tenere il popolo fermo. -avere a cuore,

firenzuola, 638: padrone, lasciatene il pensiero a me, ch'io non ho

la prima volta che non sento tanto il peso di starvi lontano. carducci,

. forte guerri, 23-3: e il marito fra tanto avrebbe a vile / i

data cosa. fagiuoli, 3-1-108: il bassà di belgrado, il poveraccio, /

, 3-1-108: il bassà di belgrado, il poveraccio, / ebbe di catti di

per altro, di che fosse mischiato il grano, non vollono [ecc.]

non vollono [ecc.]. buonarroti il giovane, 9-10: dunque ella avea

narrarlo frequentemente. magalotti, 9-2-84: il marescial di turena aveva spesso in bocca

/ la mente in voi, che il ciel non ha in sua cura.

vol. I Pag.877 - Da AVERE a AVERLA (37 risultati)

costei. -avere in mano: avere il potere di fare una cosa.

lusinga, talch'io non creda che il petrarca avesse in vista lo stame vitale

avesse in vista lo stame vitale e il filo della parca. -aver rocchio

9-70: duolsi cimosco che la canna e il fuoco / seco or non ha,

583: e non ci ha luogo il disputare quale delle due usanze sia migliore;

loco? -avere muso: tenere il broncio, mostrarsi offeso. giusti

oltraggiata, non finiscono col farci su il solito sonnellino; e chi ha avuto ha

. petrarca, 21-3: v'aggio proferto il cor; ma voi non piace /

queste. forteguerri, 15-11: risparmiato avereste il pianto vostro. manzoni, 92:

: ah! perché mai versato / tutto il torrente dell'angoscia avria / sul tuo

era usuraro... arebbe messo il laccio al collo anche a su'padre.

d'una tale vita, pur essendo il perfetto contrario di quel che si dice

8-6 (267): chi avuto avrà il porco, non potrà mandar giù la

invidia ch'io avrei avuta di continuare il magistrato, sia appiccolata. ariosto,

15-i-118: io ho avuto l'intimazione il giorno medesimo che dovea comparire il mio

intimazione il giorno medesimo che dovea comparire il mio tributo. redi, 16-ix-256:

o di otto giorni, mentre avanti il maritaggio soleva avere per lo più sette

, iv-2-453: non abbiamo mai avuto il coraggio di separarcene, di allontanarla,

ai timpani. e poi è venuto il miracolo, l'inaspettato. la morte

tosto l'amore de le genti che il loro avere. libro di sentenze, 1-35

avere e 'l regno; / ma come il posso far, se 'l regno è

è vostro? stigliani, iii-295: sono il vostro bidel, che m'appresento /

. / non appiattate sotto 'l manto il mento, / non vi mostrate dell'

; forse per la stessa ragione che il fallito non può guardar di buon occhio i

e poi, se la zia gli lascia il suo avere. -figur.

conosciute. fagiuoli, 1-4-444: ho ritrovato il suo dare - e l'avere?

non v'è... -aspetta: il tuo avere non v'è ragguagliato nella

vien davanti a muso tosto a pretendere il suo avere! papini, 8-261: io

io vorrei buttare in faccia a ciascuno il loro avere con tanto di frutti e

d'ora innanzi non ci conterete sempre il nostro piccolo avere in tutti centesimini. palazzeschi

4-308: speriamo che te ne faccia almeno il doppio di quelle che ha fatto a

di te una salsiccia non sarebbe ancora il tuo avere. bocchelli, i-324: in

sua vita gli rimase, esatta come il saldo del dare e avere nei libri della

vostra corrispondenza. giusti, ii-193: il ricambio degli affetti e delle cortesie è,

fra i rami più alti c'è il nido vuoto dell'averla che viene a

passarvi testate. calvino, ii-123: sentì il tonfo d'un oggetto scagliato contro le

cornicione c'era la sua averla stecchita. il vecchio la raccolse nel cavo delle mani

vol. I Pag.878 - Da AVERNALE a AVIDO (33 risultati)

e un occhio era divelto. il vecchio strinse l'averla al petto e

avemali? d'annunzio, ii-662: tutto il cielo precipita nel mare. / s'

eneida l'entrata dello 'nferno essere appo il lago d'avemo tra la città di pozzuolo

la bocca. tasso, 5-18: il maligno spirito d'avemo / ch'in lui

. bruno, 3-58: sempre spaccando il liquido limo, penetravamo sin alla misura

penetravamo sin alla misura delle ginocchia verso il profondo e tenebroso avemo. marino,

eroi. d'annunzio, 11-953: il bacino è inerte / come l'avemo,

/ nell'abisso. ojetti, ii-70: il cielo era basso e grigio, nera

uno stropolo di catrame che t'accenda il fuoco d'avemo e che un diavolo

2-400: ch'e'si chiamino avemi, il nome è tratto / dalla lor qualità

erano l'èrebo e lo stige, il lete e l'acheronte? =

ove gli antichi immaginarono un ingresso per il mondo infernale; in lat. è sost

. xii) e considerate pericolose per il pensiero cattolico (a causa dell'esclusivismo

concezione fondamentale dell'intelletto unico, per il concetto della doppia verità, cioè quella

aretino, iii-156: l'aversiera ha il ceffo più bello, che l'uomo

versiera. aversióne, sf. il distogliere. = voce dotta,

attività che ad essa si riferiscono; il complesso degli aviatori e degli apparecchi.

e degli apparecchi. -aviazione civile: il personale, gli apparecchi, gli impianti

, gli apparecchi, gli impianti e il complesso dell'organizzazione atti a consentire il

il complesso dell'organizzazione atti a consentire il trasporto per via aerea di passeggeri e

ingegnosa che cogliendo / sen'giva il mèl per que'prati fioriti, / a

la serrò al petto forte; le prese il volto tra le palme, e lo

l'immagine. alvaro, 2-96: prese il mosto fra le mani giunte e vi

davanzali, ii-79: vendevano con ogni avidézza il sagro e 'l profano. =

, smodato. buti, 1-352: il grande ventre e l'ale late significano

avidità. fioretti, 1-140: questo infermo il mangia con grande aviditade. leonardo,

. tasso, 5-15: chiede a prova il principe..., / quel

: non so perché sia rimasto addietro il 'corso donati 'e 1 " assedio

e sudore. / ecco un avido il cerca, altri l'attende, / un

: a me d'intorno / le penne il bruno augello avido roti. idem,

bimbo e l'avida pupilla / e il viso e il cuore, porta tutto in

l'avida pupilla / e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.

incominciai. idem, ii-679: avido il dio districa la soave / nudità dalla

vol. I Pag.879 - Da AVIERE a AVOGADORE (33 risultati)

tasso, 6-61: fe'sereno ella il torbido sembiante, / e lieta vagheggiò

squadre altere, / e con avidi sguardi il caro amante / cercando gio fra quelle

arici, 91: entra lo sposo e il guardo avido bea / nelle care sembianze

si protenda / a ber la luce e il sol, tu langui e spiri. d'

un avido cielo nero enfiato / vibrano il rosa, l'arancio, il turchino.

/ vibrano il rosa, l'arancio, il turchino. = voce dotta, lat

base, avio- (di aviazione) con il sufi. -iere (come * carabiniere

, ii-756: ardi, sei triste come il prigioniero / ignudo che il titano buonarroto

triste come il prigioniero / ignudo che il titano buonarroto / cavò da quel che

splende àvio e rimoto / sagro, per il pontefice guerriero. = voce

aviolàncio, sm. aeron. il getto di rifornimenti compiuto da aerei in

truppe o a persone a terra; il gettarsi col paracadute da un aereo in

scarsezza di vitamine nell'alimentazione (come il beri-beri, lo scorbuto, il rachitismo,

(come il beri-beri, lo scorbuto, il rachitismo, la pellagra, ecc.

generosi incassi. manzoni, 18: né il sangue avito ed il natal divino /

, 18: né il sangue avito ed il natal divino / smentì il marzio fanciullo

avito ed il natal divino / smentì il marzio fanciullo. leopardi, ii-

sm. (femm. ava). il padre (o la madre) dei

prese, / quando passò tu'avo il re agolante. d'annunzio, ii-802:

pulsar la tempia fievole dell'ava / e il pane lievitare nella madia. panzini,

. in sul destarsi del mattino ebbe il presentimento che in quella notte era passata

fu temuto / su la polve degli avi il giuramento. leopardi, 1-3: o

. idem, 13-35: or dov'è il suono / di que'popoli antichi?

di que'popoli antichi? or dov'è il grido / de'nostri avi famosi,

/ de'nostri avi famosi, e il grande impero / di quella roma..

fiori piccoli giallo-verdastri, in pannocchia; il frutto (detto anche pera americana)

e le piazze, avocarono a loro il governo. bruno, 3-364: a te

mia diva luce; / ti consacro il mio cor, eccelsa mano, / che

2. dir. provvedimento con il quale un organo processuale richiama a sé

avocolo... che egli era il suo figliuolo esaù primogenito. = lat

bianca nell'occhio '; cfr. il fr. aveugle (docum. nel sec

: lo scoiaio, per paura di dare il prezzo, si stava e non avogadava

procurassero che uno dei signori avvoca tori il caso intromettesse,... ché elle

vol. I Pag.880 - Da AVOGADRO a AVORIO (30 risultati)

. giov. cavalcanti, 22: il testamento s'ingegnava di occultarlo..

è peggio che quello dell'avolo; il nostro tempo è peggiore che quello del

. villani, 1-26: e poi il detto romolo fece morire il suo avolo numi-

e poi il detto romolo fece morire il suo avolo numi- tore per essere al

., 4-4 (417): il quale, dal suo avolo con diligenza allevato

racontare. machiavelli, 89: se il figliuolo suo salì, presente signore,

. ariosto, 489: e le levaro il nome, ch'era ippolita, /

avolo. marino, 263: il vecchio cadmo, / avolo del garzon,

i genitor leggiadri / de'già celebri eroi il senso e l'onta / volgon de

la loro virtù, per la quale il mondo lungamente si contentò d'essere corretto

sacerdote egisto, i quali insieme avolterarono il glorioso letto del tuo padre. cicerone

delle cose sia viziosa, imperciocché toglie il discernimento del vero, ed avoltera la

g. villani, 10-60: vivendo il detto re filippo padre, le donne de'

. dal lat. adulter, forse tramite il provenz. e il fr. ant

, forse tramite il provenz. e il fr. ant. avoutre * adultero,

colore gialliccio. papini, 8-119: il formato [del giornale] s'impicciolì;

iii-364: de la chioma sua bionda il campo adorno / col rastrello d'avorio ara

annunzio, iv-1-73: trasse dall'astuccio il piccolo teschio gemmato e si mise ad

, oleosa, di cui si serve il pizzicagnolo per la conserva, i salumi

uovo) di alcune palme americane: il corozo (e se ne fanno bottoni

170: messe in uso [tesiloco] il nero d'avorio abbruciato. 2

corpo, dei denti (a denotarne il candore). -al plur.: i

fia giamai che dolce i'tocchi / il terso avorio de la bianca mano, /

p. casaburi, iii-447: schiude il ligustro in sugli eoi nascenti / del tuo

. stuparich, 2- 353: il viso, piccolo, intarsiato di grinze,

candore / corrotto della lampada / guardo il mio corpo / di mota e avorio

arici, 76: or finge [il corallo] / dell'avorio il candor

finge [il corallo] / dell'avorio il candor nitido e bello. d'annunzio

: a poco a poco, sotto il mio sguardo intento, il marmo effigiato prendeva

, sotto il mio sguardo intento, il marmo effigiato prendeva un pallor men freddo

vol. I Pag.881 - Da AVORNIELLO a AVVALLATO (16 risultati)

fante, al quale ricollegarono il termine (di origine orientale,

l'avomio è arbore piccolo, il quale simigliantemente [dell'acero] nasce in

cibo o in beveraggio, mirabilmente muove il ventre. luca pulci, 2-17: quando

, i noci, i castagni, il laburno cioè avomo, il quale nasce

i castagni, il laburno cioè avomo, il quale nasce anch'egli sull'alpi.

altro fondo per violenza delle acque; il proprietario del fondo ingrandito deve un'indennità

fondo inferiore o verso l'opposta riva, il proprietario del fondo al quale si è

l'erba. beltramelli, iii-1207: il terreno intorno si scopriva in un largo

con un ginocchio sol piegando avvalla / il dritto piè, ma tosto ne risorge.

memore piano / gli occhi avvalla riscosso il germano / da le torri vegliate, e

tremò. idem, 454: avvalla il figlio de la madre in faccia / il

il figlio de la madre in faccia / il viso e gli occhi muti, /

chieder lor bisogna, / e l'uno il capo sopra l'altro avvalla, /

avvalli con le tue mani, come il tuo indiscreto giudicio ti porge. varchi,

. varchi, 22-18: scaccia lungi il piacere, / lungi scaccia il timore;

scaccia lungi il piacere, / lungi scaccia il timore; / speme mai, né