gloria. passavanti, 160: il quarto grado [della superbia] è
. bembo, 10-vi-153: se la giustizia il porta, vi sia raccomandato monsignor bonifacio
bonifacio ugone, contra 'l quale il vescovo v'ha inibito il procedere nella causa
'l quale il vescovo v'ha inibito il procedere nella causa dell'omicidio da lui
che macchi l'onore, inibiamo loro il fare contratti illeciti, finti o simulati.
regola sopra li casi, nelli quali possa il metropolitano ammettere l'appellazioni e inibire.
cleopatra non praticasse. siri, 1-vi-256: il re inibì alla duchessa di longavilla et
a rispondere di far cosa per la quale il duca d'orléans avesse a dare alle
diogene, che va per la città dicendo il vero, che taccia perché sai ciò
di colui che t'elesse, e pose il regno / nella tua casa, non
. medie. fisiol. rallentare o abolire il normale svolgimento di una funzione o l'
di dissonanze logiche, perché non possiede il dominio dei centri inibitivi e della volontà
, 3-140: calvero, l'eroe, il vecchio comico di chaplin,..
b. croce, ii-6-274: il cattolico baader... afferma l'autorità
più propriamente inibitoria processuale) con cui il giudice superiore, avanti al quale è stata
, etc., venne, per il torto li pareva ricevere, in..
ha sana mente, si rivolga sopra il tutto alla inquisizione della qualità della moglie
punto interessantissimo. bresciani, 6-xiv-480: il rimanente [dei doni avuti] dispose
giudiziaria, attività istruttoria. -anche: il processo penale stesso (inquisizione contro qualcuno
male la pieve per cagione di femine. il vescovo, facendo sopra lui inquisizione,
sacchetti, 114-62: stando alcun dì, il cavaliere è richiesto che si vada a
e giannica. aletifilo, n: il re con publica grida ordinò che il
il re con publica grida ordinò che il processo con diligentissima inquisizione si formasse.
. m. adriani, v-98: il popolo s'oppose e non volle formarsene
p. giustiniani, 81: quietato il tumulto, si fece una diligentissima inquisizione
9-228: vi fu introdotto... il crudele abuso di procedere, come dicono
altre merci fuori di stato senza soddisfare il dazio. goldoni, xiii- 740:
: io, vostro assessor straordinario, / il processo formai d'inquisizione, / delle
d'inquisizione, / delle leggi serbando il formulario. amari, 1-1-286: vietò
. amari, 1-1-286: vietò [il principe] le inquisizioni spontanee de'magistrati
, 206: lasciava... dormire il processo principale, e in quell'altra
citadella. frusoni, 792: esaminato il giorno appresso alla presenza del capitan generale
. frugoni, v-209: proseguiva intanto il fiscale accigliato la sua inquisizione sollecita,
accigliato la sua inquisizione sollecita, interrogando il torturato. -in senso generico:
mia madre. deledda, i-1114: il vecchio non parlava;... aspettava
estrema inquisizione ed il viatico della parola dell'uomo di dio.
, 13-314: una mattina trovai sopra il tavolo dei cataloghi una carta da visita
esistente nei vari paesi, che derivava il potere da delega pontificia ed esercitava le
, come la carcerazione, o attraverso il braccio secolare, come il rogo;
o attraverso il braccio secolare, come il rogo; per le stesse finalità confessionali e
gli abusi a cui si prestava. il termine ha assunto, specie a opera
spagna. sarpi, vi- 2-99: il dar ricetto a persone d'una regione,
tempo l'inquisizione di malta, sotto il qual titolo sono comprese non solamente le
in quell'isola. pacichelli, 5-44: il tribunal dell'inquisizione si ha per independente
d'inquisizione. chiari, 1-ii-88: il barbaro marchese denunciò all'inquisizione il mio
: il barbaro marchese denunciò all'inquisizione il mio caro marito. botta, 5-10:
mio caro marito. botta, 5-10: il tribunale dell'inquisizione fu istituito in parma
di spagna. gioberti, 1-iii-445: il concetto, onde mosse l'inquisizione.
're'. d'azeglio, 4-ii-318: il ministero per parte sua farà in modo
di roma. d'annunzio, v-3-766: il mio amico -per le dichiarazioni dell'ispettore
creativa. imbriani, 4-223: il protestantesimo storpia ed inra- chitichisce l'intellettiva
b. andreini, 1-57: o come il cuore mi corbetta nel petto, o
, ii-1061: i passi volgo verso il colle, / rompendo a gran fatica i
s'un ne sbranco, un altro il capo estolle, / ch'a gli arbor
/ nelle sicule valli, e rinacerba / il vetusto dolor. 2.
, abbellire. fallamonica, 51: il gran signor, che nostra vita inrama
intigrito, e dal cuore inramarrato, il sangue mi si intorbida. =
capace d'essermi andata a allumacare anco il mio povero beppe montanelli.
accidenti; e se io provo che il contagio non può esser né l'uno né
agg. letter. scherz. che ha il capo avvolto da una reticella.
. bonaventura volgar., 3-165: proponendo il discorso di tutta la sua vita [
saturni assennati della liguria hanno bensì tardo il moto per la gravità del parere, ma
vea subito che poteva, e mandava innanzi il re. lo in- roccarsi non
è una così grande università che inruola il più degli uomini per baccalari nella sua
un solo di tutti coloro che aveano seguito il partito del re, ancorché molti di
g. capponi, 1-i-76: il soprannome di flavio, che autari pigliò
groto, 134: dipingansi elle il volto col pennello carico di bianco e
dì. b. corsini, 1-68: il seno a gloria mia per voi s'
/ a gloria mia per voi tingasi il labro / o con ostro, o con
), tr. letter. conferire il colore del rubino; tingere di rosso,
acqua agghiacciata tenta di congelar lui [il vino], e (s'è possibile
pesante cortina? / una mano che il sangue del delitto / solo inrubina?
un tratto m'irrubina 'l trasparente [il bicchiere], / onde io vo
mio ribere, / m'inrubina di nuovo il bicchiere? 3. intr.
è specifico, interrire è generico: il primo con sabbia, il secondo con checchessia
generico: il primo con sabbia, il secondo con checchessia atto a formar terreno
. figur. impedire, ostacolare, sospendere il normale svolgimento di una pratica, di
un provvedimento, ecc.; interrompere il corpo di un progetto di legge,
andirivieni e nelle parentesi che insabbiavano sempre il corso dei suoi ragionamenti. piovene,
quarantotti gambini, 10- 299: il contatto con essi, dunque, è sempre
sabbia. d'annunzio, iii-2-13: il sile copre tutte le barene. /
al libeccio. montale, 2-28: il fiume ingordo s'insabbiava. 7
di dodona? moravia, iii-40: il torbido mare insabbiato. 2.
usi coloniali. montale, 9-85: il solipsismo non è il tuo forte, come
montale, 9-85: il solipsismo non è il tuo forte, come si dice.
insabbiato / in questa capri nordica dove il rombo / dei motoscafi impedisce il sonno
nordica dove il rombo / dei motoscafi impedisce il sonno / fino dalla primalba. soldati
italiano insabbiato in etiopia... fa il commercio delle armi per il negus e
. fa il commercio delle armi per il negus e contro i nostri.
insabbiato. milizia, v-305: il verde malinconico de'bossi ed i viali
: scuotere un sacco pieno per assestarne il contenuto. g. barbaro,
stende o cose altre cedenti. buonarroti il giovane, 9-257: le merci..
f. frugoni, vi-541: ch'insacca il carbone facilmente s'infuliggina. passeroni,
un, due, tre, quattro il villano, / numerandoli gridava, / per
, / numerandoli gridava, / per avere il conto esatto / della caccia che avea
/ al mio paese, prima / che il maltempo autunnale le distacchi. bocchelli,
, e insaccate... come il budello de'salcicciotti. d'annunzio, iv-2-1195
baruffaldi, i-43: la geniale / flora il zinale / apre ed insacca. govoni
camposanto. nievo, 219: monsignore e il cancelliere si scappellarono fino alla predella della
pelle, sotto la quale batte e ribatte il polso del core. b.
ii-830: senza aspettare una risposta, il conte insaccò la busta gonfia nel taschino
insaccavano pietre e calce fino a raggiungere il livello del suolo. calvino, 1-391:
largamente abbondato nel trasformare in brutto italiano il brutto francese, insaccando nei tre atti
francese, insaccando nei tre atti tutto il repertorio delle « aggiunte ».
gutturale che pareva insaccargli nel largo petto il buonumore. 4. imbacuccare con
.. calzò le spardiglie, s'infilò il ràgane. 5. ritirare tra
5. ritirare tra le spalle il collo o la testa; incassare.
: lo speziale alzò le spalle, insaccò il capo... e mandò una
, 10-110: sfuggendo quanto più potevo il quadro della finestra, insaccavo il capo
più potevo il quadro della finestra, insaccavo il capo nelle spalle, e mi voltavo
, 5-90: insaccava la testa e il berretto dentro il collo del cappotto.
: insaccava la testa e il berretto dentro il collo del cappotto. -rifl
c. e. gadda, 6-225: il collo gli s'era insaccato ne le
ali, fa spallucce: per cui il collo si insacca e le zampe si scorciano
novelli epuloni nella ingordissima epaccia insaccano tutto il loro avere. boccaccio, viii-2-189:
, non potendo lo stomaco, sostenere il soperchio,... sozzamente si vota
/ capre, non anche pinzo era il budello. gigli, 2-123: io «
vuò », disse, piuttosto arrischiare il mio ventre a cinquanta colpi di bastone
d'insaccare / per la mia bocca il cibo infame. -assol.
numeri da estrarre a sorte (per il conferimento di uffici o dignità, per
subito per andare a luisa che serviva il thè. 36. mancare.
recar utile. gemelli careri, 2-ii-182: il palagio di questo principe arcivescovo, quantunque
sontuoso e magnifico. roberti, i-105: il verso non ha da lasciar di esser
. crescenzi volgar., 6-50: il fiengreco è caldo e secco ed ha
comando. pananti, i-245: là il signore / attende a un affaretto,
, / non dà udienza, e dice il servitore: / se la vuol lasciar
cui revisione era stato affidato a me il carico, ve li mandi a voi.
un'altra. massaia, i-154: il monaco abissino... non ha idea
: v. mano. -lasciare il letto: v. letto. -lasciare
letto: v. letto. -lasciare il tempo che si trova: v. tempo
voglio, né so né devo, fare il moralista. pavese, 4-165: alzò
50- 47: s'attuffi [il sole] in mezzo l'onde / e
si lassa. tasso, n-ii-179: il magnanimo non è vago... di
esser lasciata addietro: e questo è il saper disegnare. grazzini, 4-320: il
il saper disegnare. grazzini, 4-320: il prologo, non sendo necessario alla commedia
suo erbario nuovo, lasciò scritto: 'il pane del gran vecchio è utile per
gran vecchio è utile per quelli che patiscono il flusso del ventre'. tommaseo [s
in su. -lasciarsi tirare per il ferraiolo e lasciarsi togliere il ferraiolo:
tirare per il ferraiolo e lasciarsi togliere il ferraiolo: v. ferraiolo3, n.
. idem, 76: chi lascia il vicino per un mancamento, va più
vecchio. idem, 317: non lasciare il poco per l'assai, chè forse
, sf. ant. e letter. il lasciare; l'andarsene; abbandono.
34: faccia che può prima che il tempo mute; che tutte le lasciate son
, 18 (307): di tutto il detto e il fatto, il trovato
307): di tutto il detto e il fatto, il trovato e il non
tutto il detto e il fatto, il trovato e il non trovato, il preso
e il fatto, il trovato e il non trovato, il preso e il lasciato
il trovato e il non trovato, il preso e il lasciato, 4 dili-
e il non trovato, il preso e il lasciato, 4 dili- genter referatis '
, a'lasciati lasciarono per ettemo cognome il nome di quella ch'essi aveano trovata
risospinse. g. gozzi, i-23-73: il de- strier d'enna lente / trasse
/ trasse dietro di sé le ruote e il coltro / del pigro aratro per diritti
e regole. borgese, 6-10: il realismo lasciato a sé è cosa bruta:
da tolomeo specifica... meglio il principio di quest'era. muratori,
mai, se così poco bastasse, il gran precetto lasciatoci da gesù cristo di amarci
non impedito, non ostacolato, che ha il permesso, autorizzato (in relazione con
marsilia. a. neri, 1-228: il rame... lassato raffreddare si
al tegame. lambruschini, 4-45: il bravo massaio, lasciato fare, diverrà
dell'etica, la quale ignora o rifiuta il concetto del « lasciato », del
. c. dati, vii-211: il priore avendo inclinazione a quella buona massima
g. villani, 5-25: il beato francesco, per la sua umiltà
sacchetti, 47-24: la donna fece il pianto grandissimo,... e poi
rimorsi di concienza... d'ingannare il semplice e credulo popolo con sempre nuove
e limosine, abbandonavano l'abito, il monistero e la professione di bonzo.
testando, in lascio a lui / daria il regno di leone. 2. testamento
che la sua nuora fosse pregna, dimenticò il suo nipote al fare del suo lascio
. boiardo, 1-89: essendo il cagnolino superato dal leoncello, uno altro
altro cane, fratello di quello, rompendo il lascio e sopragiunse. samido, li-190
: li mei che stavano come fa il cane al lascio, quando vede la lepre
: se a seguitarmi... [il cane] continova, io mi pregierò
2. nella caccia, colui che tiene il cane al guinzaglio fuori della fila.
si disse del tenere fuor della fila il cane in guinzaglio e andare alle poste.
e andare alle poste. -dare il lascio a qualcuno: allentargli il guinzaglio,
-dare il lascio a qualcuno: allentargli il guinzaglio, metterlo in libertà.
, 171: quando cesare diede agli altri il lascio, / la quarta legion mosse
. d. battoli, 9-29-1-17: il dare il lascio ad un levriere, e
. battoli, 9-29-1-17: il dare il lascio ad un levriere, e il vederlo
dare il lascio ad un levriere, e il vederlo velocissimamente in corsa disteso dietro a
complesso di beni; la somma o il bene stesso così lasciato. -disus.
e deifebo mancini. sercambi, iii-249: il pre- dicto messer baldassari ordinò parte del
tutto, anche l'unico stato che il padre gli potesse dare, mercè un
zio sacerdote. cicognani, v-2-61: il convento: bambine povere raccolte per carità
di benefattori. pavese, 10-42: il mio prete che è nato in campagna,
è studiata, coll'aiuto di tutto il lascito letterario del poeta, la sua concezione
= deriv. dal tema di lasciare. il devoto congettura un incrocio di lasciato]
che con la lasciva della ebbrezza togliesse via il chiarissimo parlare e li savissimi amaestramenti.
. lorenzo de'medici, i-85: [il presente sonetto] dice di poi che
.. e bollirla in lasciva e lavarsene il capo ritiene i capelli, e gl'
donne riguardata. boccalini, i-310: emendar il fallo, nel quale era incorso,
piè da uno de'giovanetti discepoli, il quale le più volte lascivamente lo basia
provochiate lascivamente. lomazzi, 2-184: il bacio d'ogni altra bocca dato puramente
lettere, e non lascivamente si spendeva il tempo. donato degli albanzani, i-135:
senza fallo ha ben voluto lascivamente scherzare il poeta nostro con la simplicità di questa fanciulla
nocciula. giorgio dati, 1-126: il rimanente della sua vita...
, vii- 15 (86): il colpo della lussuria è passato nelle midolle
venia per lo cibo dell'uomo, il quale era diventato bue per lascivia e
quale... anzi volle che il mondo perisse sotto le armi ch'ella non
ne schifa l'abisso, non che il cielo. giorgio dati, 1-98:
senza legge e senza freno, / il riso in bocca e la lascivia in seno
e stringe. d'annunzio, iv-1-253: il naso un po'carnoso e le labbra
inducitori a colpa. ariosto, 7-53: il suo vestir delizioso e molle / tutto
/ voluttuose forme di stranezze; / il letto, lo spedale, le puttane,
, lo spedale, le puttane, / il verde assenzio, le bleu-gialle ebbrezze.
annunzio, iii-2-144: -per lui ti lisci il viso e t'imbiondisci / i capelli
gobbo, non men da ridere è il vedere che lo stigliano, il quale
ridere è il vedere che lo stigliano, il quale compose rime così disoneste e profane
lascivia, un lubrico concetto, / il popol si smascella dalle risa. giordani,
, come la chiamava e l'elogiava il marino, una sensualità sospirosa e deliquescente
: spira / tutto odori e lascivie il crine e 'l manto. lupis, 3-pref
con mattezza, egli non è così agevole il riuscirne, ma è faticoso. donato
quasi una discreta lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume che ne rivestiva le membra tornite
6-266: vorrei ingannarmi, affermando che il vincolo coniugale oggidì troppo spesso, con grave
stile verso la semplicità del tragico, il che fa più sovente; talora verso le
talora verso le lascivie del lirico, il che fa più di rado. parini,
, iii-15-171: anche da vecchio verseggiò il cerretti le classiche lascivie dell'* amor campestre
, v-5-125: nel settecento... il colorismo sopraffece e sfece il disegno portando
.. il colorismo sopraffece e sfece il disegno portando la pittura alle lascivie estreme
f. f. frugoni, 1-487: il mulo è... figlio d'un
. bresciani, 6-ix-250: molti chiedeano il sacerdote, ma o sopravvenia invece
papa nelle presenti agitazioni d'italia? il piemonte balena, le romagne mugghiano come
el vino. bonciani, 2-57: il quale [l'appetito] non lascivisce
bruni, 51: fra quello azzurro il lascivir d'un guardo / rassembra il
il lascivir d'un guardo / rassembra il sol ne l'onda azzurra e pura.
intenta / in tutto a te confesso il mio peccare, / che sanza freno
erranti, / era l'avaro prezzo onde il suo ardore / vende lasciva a poco
, / ed è lasciva sì che passa il segno. carducci, iii-3-45: il
il segno. carducci, iii-3-45: il vostro sangue, o eroi, nudrì le
de l'oscena ionica danza / agitando il pampineo tirso. bocchelli, i-iii-
fervido seno / trema e s'innalza, il molle / sen lascivo, in ch'
/ son gli specchi e gli amori il mio tormento / e temo un rio
calò la sera, sembrò che tutto il campo divenisse lascivo. ella pensò che
. r. borghini, 2-32: il lascivo è ogn'or pien di lagrime e
in un coll'agne lascerai confuso / il lascivo marito, incontanente / turge il sangue
/ il lascivo marito, incontanente / turge il sangue ne'lombi e lo sospinge /
ed incesso lascivio. boccaccio, viii-2-273: il baciar nel volto è segno caritativo,
nel volto è segno caritativo, ove il baciare in bocca, quantunque quel medesimo
ella i sospiri, / gli apre subito il core / e nel tenero sen riceve
/ alla fronte lasciva era cappello / il berretto di bruto. carducci, ii-8-153:
menti lascivi / di pesci moribondi / sopra il lucido piatto della bilancia. bocchelli,
grossi arabi di quello paese, ma il paese d'assiria, persia...
e del vivere lassivio / che fa il popolo cristiano. alberti, i-282:
. b. cavalcanti, 92: il tempo... non in lascivo ozio
lascivo amore, / di lor virginitade il puro fiore. sergardi, 109: non
-sostant. aretino, v-1-415: odia il lascivo de la lussuria, distru- gitrice
voler mio: / non quelli onde oggi il mondo si diletta, / che hanno
un l'altro. carducci, iii-3-83: il re dal suo lascivo occhio di bue
suo lascivo occhio di bue / guardava il mondo, piccolo al suo piè. marradi
fu ancora mezano chi lo scripse [il libro]: perché e suoi lascivi versi
la mia età, 1 quali tutto il giorno vanno a le comedie; né so
; né so che possa lor nuocere il petrarca e gli altri poeti somiglianti, più
veduto gli ottimati del sacerdozio, baldanzosi il capo di purpuree mitre, sedere a
serra, i-347: se ne va per il giardino granducale o sulla spiaggia del mare
mare lascivo. palazzeschi, 1-92: il profumo sale, si espande, e le
si sarebbe saputo donde attingerlo, sostituito il sublime dal teso e dal gonfio o affatto
e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto del lusinghevole e lascivo. -rigoglioso
cerretti, xxii-493: or da arbor lasciva il crin diffuso / toglie, or gode
stalle / teso, rie- dono, il ventre ed alto il muso, j i
rie- dono, il ventre ed alto il muso, j i pigri buoi dalla pasciuta
lasciva licenza per cui già si viziava il candore dell'antica lingua romana. -che
e in mille altri modi porta seco il muschio. 6. piacevole,
, mentre del giorno acceso / temprava il caldo un venticel lascivo. rebora, 22
àttimi lascivi / fra lo spirito e il senso. -sostant. machiavelli
sono i costumi perversi, conviene che il parlare sia perverso e abbia in sé quello
sonare? b. segni, 9-115: il numero del trocheo ha troppo del lascivo
bianchi, e non è cosa da tacere il suo passeggiare con maestà, e il
il suo passeggiare con maestà, e il suo torcersi i peli de la barba,
peli de la barba, e il mirare altrui con sguardo lascivo.
cavalletti, lvi-176: il dolce mormorio, / che fanno tacque lente
5-83: non fate com'agnel che lascia il latte / della sua madre, e
, 7-ii-60: la innocente lepretta, il cervo errante, / il coniglio gentil,
innocente lepretta, il cervo errante, / il coniglio gentil, la damma inerme /
e tutti... / or sopra il verde prato, or sotto un cespo
semplice non s'accorge, infin che il cuore / non gli trafigge la fatai
per la soggetta valle, / le pecorelle il citiso, e lascivi / i capri
bianco alla fronte serena; / non orna il crine, anzi il rinchiude in seggi
/ non orna il crine, anzi il rinchiude in seggi / stretti ch'all'aura
bebbe dai divin piè lasciva chioma / il lustrai pianto. 9. inclinato
di s. caterina, 156: il frate molto la confortò dello spregiare il mondo
il frate molto la confortò dello spregiare il mondo et accostarsi a dio, recandole
: a te, de le cui glorie il più lontano / clima rimbomba a le
imitare la lascivetta palomba, che abbia il collo d'oro e d'ostro dipinto.
poch'anzi aprille aprile, / splende pomposo il lascivel narciso.
che al secondo libro della georgica fa il poeta della italia,...
. per estens. leggero, debole (il vento). -anche sostant.
gli danno una ditata, gli resta il segno. -che deriva da debolezza
ad opprimere un sì vasto corpo, sono il mal temperamento interno, la staccatura delle
la vita). buonaccorso da montemagno il giovane, i-3-6: fatto m'è
gadda, 6-235: era giornata lasca, il dolco aveva bevuto ai padùli.
dizionario di marina, 386: 'lasco', il piccolo spazio che deve intercedere tra due
meccanismo, affinché l'uno possa effettuare il proprio movimento all'interno dell'altro o
largo. bacchelli, 16-195: [il navicello] agile a tutte le andature,
6-12: si conosce meglio la bolina, il lasco, quali le giuste chiglie per
li necessita [al bestiame vaccino] il paese boschivo d'alberi e macchia vernile
ascella. baridello, ii-1224: il rimedio che dissi a v. s.
. idem [plinio], 422: il laserpicio... e greci chiamano
, trovato nella provincia di cirene, il cui suco chiamano laser, magnifico in uso
[dioscoride], 434: il sagapeno... ottimo è il trasparente
: il sagapeno... ottimo è il trasparente, rosso di fuori, bianco
con non so che d'odore mezano tra il lasero e il galbano. soderini,
d'odore mezano tra il lasero e il galbano. soderini, iii-232: altri disfano
: 'lasero', sugo del laserpizio, il quale si estrae, per mezzo d'incisioni
la corteccia e la manna sua; il lasserò e 'l belgioino, sua gomma.
fuori della terra una cosa grossa, il quale intaccato gemeva sugo come latte.
. mattioli [dioscordie], 433: il laserpizio ha molte e grosse radici e
sono simili a quelle dell'apio; il seme è largo e sfoglioso, simile
a quello che si chiama solio. il fusto gli dura un anno. montigiano
un anno. montigiano, 154: il laserpizio nasce in siria, parmenia,
, che in cirene... il laserpizio da sé nato fosse, il cui
. il laserpizio da sé nato fosse, il cui ricco ed odorifero sugo oggi da
sugo oggi da alcuni vien giudicato essere il belgioino. 2. la radice
432: pensava io... che il laserpizio altro non fusse che il belgioino
che il laserpizio altro non fusse che il belgioino, odoratissima gomma. montigiano,
, a cuocere le carni, [il sommacco] le fa di sapore migliore.
né solo in cirene produrrebbero le ferole il laserpizio, ma in tutti i paesi e
formica fuliginosa (lasius fuliginosus), il lasio giallo e il lasio nero (
lasius fuliginosus), il lasio giallo e il lasio nero (lasius flavus e niger
(lasius flavus e niger) e il lasio emarginato (lasius emarginatus).
. famiglia di lepidotteri notturni, con il corpo tozzo e peloso, livrea bruna
grande, alcune delle quali (come il bombice del pino, il bombice foglia
(come il bombice del pino, il bombice foglia di quercia, ecc.
comprende questo genere una specie, cioè il 4 lasiopus ambiguus ', ed è così
denominato da peli lanosi de'quali è circondato il colletto della radice, come pure n'
genere di insetti ditteri nematoceri, con il corpo allungato, ali ornate di frange
e della tetradinamia siliquosa, stabilito sopra il frutto che è una siliquetta o silicula alata
d'italia. pascoli, 2-83: il verso non è veramente il nostro endecasillabo,
, 2-83: il verso non è veramente il nostro endecasillabo, ma un composto di
simile a una improvvisa canzone di gesta, il mio dire si divide in larghe lasse
dire si divide in larghe lasse che il clamore compie e trasporta. moretti,
e trasporta. moretti, ii-332: il pubblico scattava quasi a ogni lassa,
: 4 a lancia e spada, / il barbarossa, in campo! '.
che si metteva fra i geti e il doppio anello dei falconi irrequieti. -in
quasi veltro che nel bosco sente / il seguso latrar dietro la fiera, / gira
intorno gli occhi immantinente, / inalza il capo, salta e si dispera /
ancor 4 lassa 'quel legame che il cacciatore tiene a'collari del cane per
imperiali, 4-518: quindi già vedi il cacciator corsiero / tirar la lassa,
lassa, e trarsi dietro a forza / il cacciator, sua guida e suo custode
3-78: subito l'uno e l'altro il bosco sgombra / coi freschi veltri a
leggieri. carducci, iii-7-299: filippo il bello,... il papa traevasi
: filippo il bello,... il papa traevasi dietro come cane in lassa
lasse ', chi ha quattro volte lassato il cane alle fiere. anguillara, 3-79
, 12-95: in germania, tra il 1863 e il 1875, le frazioni socialiste
: in germania, tra il 1863 e il 1875, le frazioni socialiste rivali,
o in tormenti, e a lassare il tormentatore. finiguerri, 129: il rider
lassare il tormentatore. finiguerri, 129: il rider m'avea tanto vinto e lasso
iv-125: nella città sazio e lasso il tripudio, si alzarono i sospetti.
., 3-22: in prima si provochi il vomito e deasi medicina lassativa. libro
tamarindi, i pruni, le viole ed il reubarbaro. f. f.
, 16-v-314: oh poter del mondo! il bel lavoro che fanno nelle nostre budella
abate isaac volgar., 1-67: il riposo del corpo è comin- ciamento d'
e disposizione di movimento dell'amore secondo il suo amore e volere... si
forze. beicari, 1-74: essendo il beato giovanni e dalla lassezza del corpo
, giorno, ii-492: né lassezza il vinse, / né deliquio giammai né
era alta. imbriani, 2-204: ma il proscritto, che alla patria / perigliante
proscritto, che alla patria / perigliante il braccio reca, / non rattien lassezza o
gambe, gli pren deva il torace, lo vinceva a poco a poco
invogliati del paradiso come è della fontana il cervio o 'l febbricitante, il qual
fontana il cervio o 'l febbricitante, il qual non prova alcuno stento o lassezza per
fosse qualche risoluzione e lassezza di tutto il corpo, onde que'luochi insieme si
bene uscita della lunga barbarie, trovò il reggimento popolare, prima via di salute
impazienti della lassezza in cui era caduto il socialismo ortodosso, si dettero anche in italia
esistenza) sia dal probabilismo (per il quale la legge non obbliga se l'
recenti difensori di tali principi che « colui il quale è * praticamente 'dubbio
fermo, prima di operare, deporre il dubbio mediante un principio certo o sia
agit '. gioberti, 1-ii-3: il molinismo, il congruismo, il probabilismo,
gioberti, 1-ii-3: il molinismo, il congruismo, il probabilismo, il lassismo
1-ii-3: il molinismo, il congruismo, il probabilismo, il lassismo e le altre
, il congruismo, il probabilismo, il lassismo e le altre opinioni gesuitiche, sono
le fu dato e le è rimasto il nome obbrobrioso di lassismo e di gesuitismo
gioberti, 1-ii-129: qual é infatti il probabilista e il lassista, che possa
1-ii-129: qual é infatti il probabilista e il lassista, che possa andare più avanti
al lassismo; che riguarda o interessa il lassismo. lassistico, agg. (
fiori di medicina, 43: resolve [il bagno] le ventositadi e'dolori del
inquiete quando la natura e la digestione chieggono il sonno, tutte son pene di tatto
pene di tatto. bersezio, 86: il cammino fu lungo, duro, avvicendato
lo stomaco debole sono tre reggimenti. il primo si é levare la cosa offendente,
cosa offendente, come tu sai. il secondo dare le cose che lievino via la
, 4-2-55: per l'atto venereo il male s'accresce, essendo manifesto che
goldoni, viii-796: non so come il sonno abbia potuto prendermi fra tante afflizioni
mani. tenca, 2-383: quanto più il suo pensiero era impetuoso e violento nel
in fondo a me, dominava oscuramente il mio spirito. — in partic
[dioscoride], 404: mettesi [il pa- nace] ne i medicamenti delle
altri malanni che son manifesti a tutto il mondo, a fin che amaramente dolga,
un senso universale di lassitudine per tutto il corpo, un poco di emaciazione, color
lassitudine, rilassamento, la persona in tutto il suo abbandono. carducci, iii-9-277:
lassi, / taceva l'onda e riposava il vento. -sostant. giamboni
non bene pari e d'iguale condizione il lasso col riposato, colui che suda coll'
i lassi sono vinti dalla fatica, e il riposo accresce le forze. biondi,
, privo di forze, estenuato (il corpo, un membro, un organo,
: poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi via per la
alcuna volta, durare tanta fatica. il corpo è lasso e l'anima è stanca
tasso, 12-80: traendo a gran pena il fianco lasso, / colà rivolse vacillando
fianco lasso, / colà rivolse vacillando il passo. marino, 16-168: in un
canton del tempio alfin distese / sovra il duro terren le membra lasse. g
, / sì come traditore, / ferire il suo signor. leopardi, 199:
: quando tobia meschino del can riconobbe il latrato / e brancolando porse le bianche mani
rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume.
a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume. 2. annoiato,
151: fu ben a lui il morire un dolce spasso, / ché
al nostro estremo lassi, / quando il tornar e 'l penter poco vale, /
stati che si disponessero ad onorare anticipatamente il figliuolo, con sostituirlo a sé lasso
teorici. carducci, iii-7-144: dante e il boccaccio, il boiardo e il pulci
, iii-7-144: dante e il boccaccio, il boiardo e il pulci, il petrarca
e il boccaccio, il boiardo e il pulci, il petrarca e il poliziano erano
, il boiardo e il pulci, il petrarca e il poliziano erano passati;
boiardo e il pulci, il petrarca e il poliziano erano passati; e il popolo
e il poliziano erano passati; e il popolo italiano era giunto alla maturità per mezzo
: ancor ti manda molte di salute / il lasso cu'ti piacque abbandonare. guidiccioni
oltre le porte del sole passarono e il regno de'sogni: / ivano, ed
lassa era già l'anima mia / e il corpo in sospirare e 'n tragger guai
1-807: giunto già a le labra il spirto lasso, / speranza si li fece
disse: / fermate, che doman fia il to'ristoro. ricchi, xxv-1-291:
uso avverb. aretino, iv-4-73: il mio animo, già posto in cielo dal
/ con voler del gran re muovono il passo, / sospirando fra lor la sorte
, / pur sempre ebbe a cercarlo il pensier fiso. -scarso, di
: dritta salia la via per entro il sasso / verso tal parte ch'io toglieva
, / non so a cui volga il mio lamento lasso. buonaccorso da montemagno
mio lamento lasso. buonaccorso da montemagno il giovane, i-23-2: mentre quelle luci oneste
. calmo, quieto, in bonaccia (il mare). gosellino, 1-241:
mirare / la ròcca lungi, ove il mio ben m'è chiuso? molza,
io stessa non sapea / quanto fosse il mio amor, ma 'l seppi allora,
ahi, lassa, come mi vacilla il core! -seguito da un sost
fren sentia più lasso, / incognito il portava attorno a spasso. zarlino,
debolmente percuotono l'aria e più dura il suono che nasce da loro. pascoli,
, 573: sentendo lasso nella bocca il morso, / nel cuor veloce tu
, / nel cuor veloce tu premesti il corso. d'annunzio, i-1088: il
il corso. d'annunzio, i-1088: il manco piè qual noce lassa d'arco
sole. tassoni, xiii-361: le descrive il poeta lasse, ma onestamente, a
1 venti lasso / ulula, e il vespro solitario brilla. 2.
, tenero. campanella, 4-237: il caldo temperato, sia grossa o lassa
: si sospetta che l'abito di tutto il corpo sia di composizione di fibre debole
', da lasciarsi, come dice il cesari, a'casisti. rosmini, xxvi-
-smidollato, effeminato (la persona, il modo di comportarsi o di esprimersi)
esprimersi). alfieri, 1-978: il pubblico italiano non è ancora educato a
. bicchierai, 217: dopo il lasso di circa un mese ritornò ai
, e fu osservato che... il braccio affetto cominciava a godere d'una
, decor- rimento di tempo: è il 'laps de temps 'de'francesi
carducci, iii-i 1-306: è probabilissimo che il co- mento al petrarca fosse scritto in
cadere, errare '); per il n. 2 cfr. il lat.
per il n. 2 cfr. il lat. di scuola lapsus linguae (sec
se ne distinguevano cinque specie, secondo il grado della loro colpa. fu dato anche
109: doman l'orator cesareo darà il lasso a li tre ospedali. et
dante, inf, 10-136: lasciammo il muro, e gimmo inver'lo mezzo
marionette de'cassoli, / e lassù il mondo novo si vedea. pascoli, 331
folla che nel canto esalava fin lassù il caldo dei propri fiati e corpi.
petrarca, 237-2: non ha tanti animali il mar fra tonde, / né lassù
. / recava odor di fiori pésti il vento. d'annunzio, ii-831:
fanno i flauti campestri / ed accompagna il mare / col suo lento ploro, /
aria / lontana. montale, 5-73: il volo / tuo sarà più terribile se
sp., 38 (656): il nostro povero padre cristoforo...
pascoli, ii-370: donde quel lume? il quale ragionevolmente dobbiamo supporre fioco non per
luna piena, quando ella diametralmente contempla il suo fratello; ma per l'impedimento
lassù sorvegliava gli operai che, affettato il tufo, attraverso un labirinto di corridoi
manifestini sulla corte / annuvolata. e il rombo s'allontana. pavese, 7-129:
c'era scritto, non mi facevano più il muso e mi dicevano « sta'bene
7. sostant. un luogo elevato, il nord, il cielo, il paradiso
. un luogo elevato, il nord, il cielo, il paradiso (ed è
, il nord, il cielo, il paradiso (ed è sempre in posizione di
naturai cosa. cesari, iii-184: il parlar delle bellezze del paradiso è cosa
, o istinto d'accarezzar messina, il re si ritenne dall'offendere il frate.
messina, il re si ritenne dall'offendere il frate. co- misso, vii-252:
adattatosi lo stormento al petto, porse il viso in alto, e mentre ella
me... / ch'io merto il primo navigar lassuso. pindemonte, ii-459
fra paltre opere belle / ch'ornano il ciel. tasso, 13-i-236 / aman [
nostra madre... continuamente prega il suo figliuolo, che ci faccia degno di
gramatica toscana... ha pur reso il mio nome un bric- ciolino illustre nel
mentre fan tra noi dolce dimora, / il gran tonante istesso / lor volga intento
tonante istesso / lor volga intento di lassuso il ciglio. 7. sostant.
7. sostant. un luogo elevato, il cielo, il paradiso (in posizione
. un luogo elevato, il cielo, il paradiso (in posizione di compì,
architetto g. b. belluzzi, detto il sammarino, troviamo vocaboli locali come 4
invece di mandare làstime, non ringraziavo il signore a lingua strasciconi per avermi dato
(pietra, marmo, vetro), il quale, per formazione naturale o mediante
per la strada a bologna, vide il fanciullo sedente in terra e disegnava in su
di camino con l'ariete sopra, il quale riceveva tutti gli odori e suffimigi
stampa. baldinucci, 80: introdusse il bel costume di coprirle [le strade]
(604): se lo passaron [il fiasco] dall'uno all'altro,
uno che, votatolo, lo prese per il collo, e gli fece fare un
chiamano città. d'annunzio, ii-249: il pregio e il mistero del sangue /
annunzio, ii-249: il pregio e il mistero del sangue / sentii mirando su le
nel solco dei carri, brillare / il fiotto vermiglio sgorgato / dalle ferite mortali
, 605: io scioglierò nel tempio / il voto, e inciderò sopra una lastra
bartoli, 9-29-1-6: egli è tutto [il pavimento della cattedrale] a gran lastre
lastre / ch'anno talora inciso / il simbolo che più turba / poiché il
il simbolo che più turba / poiché il pianto ed il riso / parimenti ne sgorgano
più turba / poiché il pianto ed il riso / parimenti ne sgorgano, gemelli.
o tegoli. scamozzi, 1-54-264: il tetto a lastre, come usano in quella
a'nostri artefici pittori, facendo che il colorito a olio, oltra l'averlo
martello. temanza, 322: consigliava pure il palladio di coprire il tetto e la
: consigliava pure il palladio di coprire il tetto e la cupola di lastre di piombo
, in cui entra e si ferma il puntale della canna. palazzeschi, 1-449:
puntale della canna. palazzeschi, 1-449: il condannato poteva tenerlo aperto o chiuso a
o maria / che volgi dal colle il sereno / sguardo sul trasimeno / lucido
anima stanca? lucini, 11-108: il poeta è come una lastra preziosa sottile e
figure artistiche. battista, iv-104: il fabro qui dalla sicana incude / martellate
. are. lamberti, 201: il petto, le spalle e i braccialetti
anni. nigra, 73: picchia il rovaio e fischia / nell'uscio fesso e
lastre rotte. svevo, 8-39: il vecchio alla finestra, fu invaso dal terrore
con la bocca allo spiraglio quando, per il gran freddo alla superficie, l'acqua
alla luce (e costituiva un tempo il solo materiale sensibile negativo; attualmente è
cecchi, 6-288: anche giorgio, il marito l'aveva fotografata; e quanto.
aveva ideate, stese sulla carta, preparato il testo e fornite di illustrazioni, di
... / quante (e il diletto è uguale) / quante altre cose
che si pone sulle soppresse per dare il lustro al tessuto. -in senso generico
le botte di messer raffaello borghini venga il mio fregio, che vi mando con
con questa, e che ordiniate che il navicellaio lo consegni alla lastra a andrea
, 5-26: l'aver a consumar quasi il tutto de'miei dì di lavorare,
lezioni, aveva battuto le lastre tutto il santo giorno,... senza
le lastre; minacciare clamorosamente, fare il gradasso. varchi, 3-69: quei
quei bravoni, o bravacci, che fanno il giorgio su per le piazze e si
altrui coll'andare e colle bestemmie, faccendo il viso dell'arme, si dicono cagneggiarla
dell'arme, si dicono cagneggiarla o fare il crudele. buonarroti il giovane, 9-301
cagneggiarla o fare il crudele. buonarroti il giovane, 9-301: il buon bargel la
. buonarroti il giovane, 9-301: il buon bargel la rodomonteria, / ond'
lastra, senza andare / a fare su il dottor di medicina? 16.
che eschino fuori. soderini, 11-66: il bulbo... si pianta nelle aiuole
non se ne apparecchiaranno o condurranno per il brasile di minor porto che di cento
, di aspetto lastriforme, che ricopre il pendio di un monte.
di niccolò, compagni lastraiuoli, facessero il tabernacolo col disegno di lorenzo.
è addetto alla lustrazione della carta mediante il passaggio e la compressione fra due lastre
valle, 3-230: ha già ordinato il re di far lastrar di pietre tutta
lastrare2. lastricaménto, sm. il lastricare, lastricatura. note al
giacendo, come faceva prima, rendeva il lastricamento meno uguale e men bello.
. note al malmantile, 2-630: il qual lastricamento è una bellezza di firenze diffusa
d'orto san michele, ove si vende il grano, mattonossi e lastricossi, e
di squadra. soderini, i-209: il piano della fossa cavata... deve
-figur. capuana, 15-158: [il cosmopolitismo] ha tutto un programma pieno
i paesi sono quasi tutti di mattoni, il mattone è messo anche di taglio per
lastricare. -per estens. fornire il materiale occorrente alla lastricatura. ariosto
. ariosto, 190: non ha il verno poter ch'in te mai porti /
lastricar più strade / sul dorso delle valli il tempo estolle. 2. coprire
sdilinquite, e lastricano altrui la gola e il palato, di modo che si sta
giardini de'boschi, lastricato di fiori il pavimento de'prati, ripieno d'acque
, ripieno d'acque e di pescagioni il vivavio del mare. morando, i-296
morando, i-296: ov'avvien ch'il sacro pié calpesti, / di rari
, / di rari fior va lastricando il suolo. battista, iv-38: t'è
, per cui armi e cartucce lastricavano il campo. -intr. con la
costume di firenze. barbaro, 6: il principe... sommamente si dilettava
nel giardino, di modo che, essendo il solaro altissimo e il terreno in quel
che, essendo il solaro altissimo e il terreno in quel luogo lastricato di marmo,
la testa. baretti, 6-252: il ponte è tutto lastricato di larghi sassi
larghi sassi, che devono render comodo il passeggiar sopr'esso. galanti, 87
maiolica vi si sporgeva dal fianco verso il tirreno. e. cecchi, 3-123:
familiarmente, dicesi di persona che inghiottisca il cibo o la bevanda ancora brucente.
20-60: lastricato co 'l sangue è il pavimento / d'arme e di membra perforate
stelle amor passeggia. peregrini, 3-3: il camino è lastricato di servitù e di
facilitargli l'appagamento di un desiderio, il conseguimento di un fine. siri,
li quali presto si consumano, destruendosi il lastrigato, che fa poi lagrimare le
, pitture e altri ornamenti. buonarroti il giovane, 9-507: ebbri, e conversi
lavorati, a due a due viaggiavano per il lastricato della strada commune. carducci,
affannato / nugolo di scalpellini / batta il lastricato / di pietra di lava /
in dormiveglia. alvaro, 15-196: il lastricato della città, tutto di pietre
ant. ammasso di pietre. buonarroti il giovane, 10-951: giunsero a una cava
di pietra o di cemento che copre il fondo di vie, piazze, cortili
cecchi, 17- 72: sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della
72: sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il
il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello e lo pregò che da sua
di torre, che adora erano sopra il far lastricar le vie, che facessero rilastricar
tozzetti, 12-12-15: veniva imposto dado statuto il far mantenere i lastrici delle strade e
un lastrico vi fèro, e prestamente / il tumulo elevàr. c. arrighi,
elevàr. c. arrighi, 3-66: il lastrico e l'acciottolato erano tutti a
. cantini, 1-28-313: ordinarono che il suddetto soprintendente sia tenuto ed obligato,
del ceto medio, negavano a questo il saluto, scontrandole pochi dì dopo sul lastrico
me. idem, 1-2-45: s'ella il lassa senz'un utile, / per
/ per la vecchiaia che gli avanza? il lastrico. 6. pavimento di un'
. percoto, no: quando mettono il piede in quelle pulite abitazioni e su quei
compatto. targioni tozzetti, 12-7-330: il viaggio fu disastrosissimo, scendendo sempre per
d'un eterno gelo / pòntano sopra il lastrico del mare. pirandello, 8-1052
peruzzi, 476: comperai... il coprimento del tetto che si fecie in
lastrico e altro aconcime,... il quale coprimento fue tutto di nuovo da
di lungo e lastrico fue per tutto il terreno e disfecievisene da trenta bracia di
era prima. vasari, 4-i-604: il ballatoio scoperto di sopra del palazzo il lastrico
: il ballatoio scoperto di sopra del palazzo il lastrico ha già fradicie tutte le volte
suo danno. marignolle, 52: il mio mal cresce più invetera, / tanto
e. cecchi, 2-57: se il mondo della cultura si fosse davvero messo per
egli non ha queste millecinquecento lire, il padrone di casa, per arretrati di pigione
due figliuoli. -premere, logorare il lastrico colle ginocchia: stare inginocchiato a
, che la va ogni mattina a logorare il lastrico delle chiese, a sospirare innanzi
, 11-156: la presenza della trichina, il microscopico verme che infetta le carni del
dirlo in una parola, vuol essere come il vischio, che non lo tocca uccello
], 2-177: tal volta, quando il vento era grande, correvano queste acque
in alcuna cosa di quel colore che il mare aveva per lastro. =
applica sulla scocca, mediante saldatura, il rivestimento di lamiera. =
metà restasse murata di sodo. buonarroti il giovane, 9-115: fra le torricelle
giovane, 9-115: fra le torricelle il gran lastrone, / che 'l primo grado
del fiume o del canale, ove il filone corre prossimamente nel mezzo e parallelo
altro, mentre badava stupidamente a regolare il piede in modo che si trovasse sempre nel
cristiana basilica. moravia, iii-106: il vasto pavimento di lastroni grigi sul quale
chiesa di s. maria novella di firenze il sepolcro di questo celebre medico presso all'
ma non c'è più, a mezzo il monte, il lastrone liscio immenso in
più, a mezzo il monte, il lastrone liscio immenso in cui eran scolpiti i
mensa. sacchetti, 175-40: là il legorono a'piedi d'un lastrone tondo
giambullari, ii- 216: diceva il vecchio: vo'tu fare iscotto, /
]: non si possa vendere [il pesce] se non a'soliti luoghi pubblici
9. locuz. battere, dare il culo sul lastrone: v. culo
crescenzio, 1-22: formasi ogni lata sopra il piede, o linea retta della squadra
1-67: quante più coperte o camere averà il galeone, tanto sarà la sua fortezza
giamboni, 4-290: nato ancora il male in cilicia della battaglia de'servi
l'ordine naturale prescrive così, che il nome delli padri-famiglia nato quinci sia,
, 4-200: facile allora comprendere come il « plagiarius » sia chi vende e
non gli appartiene. bocchelli, 2-xix-759: il valore della locuzione non è indeterminato,
gran lunga. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-4: le quali cose
[geova] non tesse inganno / il tempo da sua vita irradiato. / ei
di dieci passi di latitudine gira dintorno il plinto o sia latastro della piramide.
latastrum, che con tale termine indica il plinto vitruviano: cfr. de re aedificatoria
: cade l'eccelso pin, cade il funebre / cipresso, cade il venenoso
, cade il funebre / cipresso, cade il venenoso tasso, /...
/ cedere agli occhi et alle gambe il passo. daniello, 621: latebra in
fiere. caro, 8-493: saturno il primo fu ch'in queste parti / venne
/ e diè lor leggi, onde il paese poi / da le latebre sue lazio
. assarino, 3-77: entra [il ruscello] in una sotterranea grotta a
umili tombe. bocchelli, 5-173: il pianterreno era bassissimo e massiccio, e
gran corpo del tauro / appiccano i molossi il crudo dente, / veggonsi tosto i
fenda, metastasio, 1-ii-948: vedete come il breve acciar lucente / nelle latebre più
, 343: le latebre dell'anima, il petto apre colla spada. landino,
nascose vi sono. marino, 14-83: il ferro poi, che lampeggiando stride,
, dalle latebre della memoria, risorse il canto udito, tanto tempo addietro,
tentasse / le latebre dell'anima, il passato. gramsci, 96: non so
là donde poner nel sepulcro / veduto aveva il dì il suo idolo pulcro. peri
nel sepulcro / veduto aveva il dì il suo idolo pulcro. peri, 16-55:
. emiliani, lvi-159: mentre che il sole i suoi destrieri alati / pasce
per l'appunto, timbriani aveva appreso il disprezzo verso gli * intelligenti 'e gli
tuorlo dove per primo si è depositato il deutoplasma. = voce dotta, lat
sannazaro, iv-79: adorato prima il santo pan, dopo li non conosciuti
ariosto, 120: la cortesia e il valor... stati ascosi / non
e lustri. caro, 8-1109: il nilo... / i latebrosi suoi
: che cova sotto la cenere (il fuoco, l'incendio).
difetti. boccaccio, vi-66: né già il navicare / alcun segno, con vela
devastatori tende a metter in dubbio ciò che il tribunale dei secoli ha sancito vero,
colonie: / s'infiltra per le imposte il sole a strisce. barilli, ii-337
, che con latenti aguati / per tòrti il regno qualche inganno porta. s.
anima, le segrete dell'anima voci, il divino / ritmo del suo respiro,
/ e l'improvvise angosce, tutto il conobbi in lei. -difficile da indagare
quei lucidissimi momenti, / la terra, il ciel, le vie, le selve
/ che l'ha sentito in ogni fibra il sangue. gravina, 174: tutto
sensi del lettore. mazzini, 83-187: il principio della vostra vita è il principio
: il principio della vostra vita è il principio repubblicano: il principio verso cui
della vostra vita è il principio repubblicano: il principio verso cui tende l'europa progressiva
l. gualdo, 420: era il suo uno spirito positivo, ma pieno
, io aveva forse acuito e corrotto il mio desiderio con le imagini inevitabili generate
cominciò a capirmi. la sua passività sotto il mio stimolo, cominciò a palesare una
a vedersi, se nel nostro caso il signor lagori fosse al tempo delle date
solo la voce del genio, dante, il petrarca, il savonarola, il sarpi
genio, dante, il petrarca, il savonarola, il sarpi, risuona nell'universale
, il petrarca, il savonarola, il sarpi, risuona nell'universale letargo,
-di persona. ghislanzoni, n-178: il moriani strinse amicizia col giovane e allora
giovane e allora latente poeta giuseppe giusti, il quale più tardi gli dedicò uno de'
di caratteristico. deledda, i-138: il nuovo medico e il nuovo medicamento non
deledda, i-138: il nuovo medico e il nuovo medicamento non impedirono però che l'
alla primiera più angusta capacità, perdono il lor calore latente, ossia depongono il
il lor calore latente, ossia depongono il di più di fuoco che si avevano appropriato
acqua a o°; dunque nel fondere il ghiaccio 79 gradi o unità di calore
tanto precipizio. davila, 243: il re,... nello stato così
persuasioni e con inganni latentemente di levare via il ben vivere. siri, 1-ii-327:
154: ma 'l viso facile è per il contrario, perché la forma d'esso
potenzialità. vittorini, 7-5: qui il rapporto tra razionalità ed espressività affettività è
= deriv. da latente; per il n. 5 cfr. ingl. latency
dell'acque laterali appunto come sta adesso senza il gran fosso. bellori, ii-107:
piccolo abituro, un bugigattolo, dove dormiva il sagrestano. tommaseo [s. v
laterali, si scorgeva l'aia e il porticato di qualche casa colonica. fracchia
una sola, d'allegrezza: / il mare in fondo alle sue laterali. vittorini
mentre gli dànno così minutamente a scrutare il nottolino della gola, la bombatura della
della gola, la bombatura della fronte, il piccolo broncio, la spelluzzicatura del sopracciglio
brusoni, 787: l'angolo laterale sotto il quale apparisce la coda [della cometa
citolini, 273: i parenti laterali sono il fratello, la sorella e i cugini
laterale: quella in cui si preferisce il taglio obliquo al retto. a.
casi la preferenza al taglio obliquo sopra il nome d'operazione laterale, introdottasi a'
jahier, 93: era proprio quello il mulo: * moutùn 'testardo che
: * moutùn 'testardo che sgrana il globo bianco dell'occhio laterale alla mia
0. targioni tozzetti, i-125: secondo il posto nel quale si ritrovano sulla pianta
, stipule, ecc., che hanno il loro punto d'inserzione non alla cima
laterale: ciascuna delle linee che delimitano il campo longitudinalmente dai due lati. -fallo
. -fallo laterale: quello che commette il giocatore mandando fuori la palla oltre una
avversaria dal punto della linea laterale attraverso il quale è stato compiuto un fallo laterale
fra le arcate fossero doppi, come il sono ne'laterali delle logge in testa
i-59: quasi che non sia altro il vento che aere mosso e sospinto
lateralmente, tanto si rende più esatto il livello del lago. mazzini, 24-368
isolato alla periferia della città. limitavano il giardinetto, davanti un muricciolo, lateralmente
così detta perché edificata là dove sorgeva il palagio del console claudio laterano.
ecclesiastici, con sede in roma presso il palazzo del laterano, la cui fondazione
ed operò a vantaggio dell'agricoltura toscana il padre abate montelatici, studiosissimo ed esemplarissimo
è una congregazione di canonici regolari, il cui luogo principale è la chiesa di
nella basilica del laterano, e precisamente il concilio lateranense i (1123),
concilio lateranense i (1123), il ii (1139), il iii
, il ii (1139), il iii (1179), il iv (
), il iii (1179), il iv (1215) e il v (
), il iv (1215) e il v (1512). galileo
piacessero a fare dell'antica loro basilica come il panteon per i bolognesi illustri deh'ordine
dalla via pubblica ', ecc. 'il podere da tre parti è laterato da
da barberino, ii-121: come non late il negro nel crestallo, / così giamai
nel vizioso / far longiamente sua dimora il fallo. = voce dotta,
ziane e le autunnali gioconde, per il sapore agretto che hanno. mattioli [
dipylidiidae, che comprende fra gli altri il dipylidiutn caninum o taenia cucutnerina.
fascine secche, miseri olivi contorti accompagnavano il cammino. cicognani, vi-167: gli
. serlio, 4-131: sarà necessario riempir il mezzo cerchio di opera laterizia, cioè
cattaneo, i-2-7: sopratutto non sostituire il granito o altra qualsiasi materia al pittoresco
ma nella quale, dai più antichi tempi il desiderio della pietra fu sempre imperioso.
quel tempo in poi principiarono ad avere il sedimento laterizio. bicchierai, 196:
verso destra o verso sinistra, mentre il collo ruota nel senso opposto.
nella sua spelonca. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-35: ne'primi tempi
, per istare al coperto, per repellere il freddo nel tempo gelido e per avere
nemesio, già che sei di casa il medico, /... / saprai
d'umiltà,... perché secondo il nostro modo d'intendere sa ella
altri fiori depongono gli aculei, / il latice, i viticci, da che l'
: vede in mezzo alle nervature trasparire il sole, i frutti verdi gonfiare a
gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli.
fr. colonna, 2-289: era e il solo erbido e fioreo e da surgenti
suavissime. campailla, 7-75: s'entro il latice suo l'aqueo licore / i
stempra e solve, / pur entro il bagno suo l'argenteo umore / i composti
, 13-51: continuo dal pilor pende il duodeno, / ch'è de'tenui intestini
duodeno, / ch'è de'tenui intestini il principale, / breve si, ma
si, ma molt'ampio, entro il cui seno / si apre in foro co-
speranze. idem, ii-566: se il làtice nudre le tue carni / viver
del tessuto delle piante in cui si contiene il lattice. 2. sm.
del padre, che e'potesse portare il latoclavo (cioè la veste senatoria).
senatoria). tassoni, iv-2-109: il laticlavio era una tonaca senatoria molto ampia
cesare? gli si presterebbero assai bene il laticlavio e la corona laureata. -sf
. ant. giamboni, 4-321: il senato, ripigliando allegrezza, ricevette la
., i-334: rimandò a massinissa il fanciullo donandoli un'anello...,
secoli xix e xx). -concedere il laticlavio: nominare senatore; ottenere il
il laticlavio: nominare senatore; ottenere il laticlavio: essere nominato senatore.
e la nomina a senatore. « il laticlavio » scrive un letterato illetterato «
: l'ottimo don calogero doveva ottenere il laticlavio. gobetti, 1-i-601: il discepolo
ottenere il laticlavio. gobetti, 1-i-601: il discepolo di sorel lo vedrebbe volentieri in
). moravia, iii-303: il tronco aveva un colore e una consistenza
bot. caratterizzato da foglie estese secondo il diametro orizzontale e verticale.
latifondo. latifondismo, sm. il fenomeno sociale dei latifondi; il sistema
. il fenomeno sociale dei latifondi; il sistema socio-economico e politico dei latifondi;
sistema socio-economico e politico dei latifondi; il latifondo come modo di organizzazione delteconomia agricola
data società (e nella pubblicistica progressista il termine comporta una connotazione etico-politica fortemente negativa
aprire alla loro attività le terre che il latifondismo schiavista teneva bloccate.
più latifondi (e nella pubblicistica progressista il termine comporta una connotazione etico-politica fortemente negativa
questi tempi di facile ed avventata demagogia contro il latifondo,... a me
einaudi, 1-477: è latifondistico tanto il territorio di diecimila ettari posseduto da un
società civile (e per tali ragioni il termine presenta negli scrittori e nei pensatori
seneca volgar., 3-xxvii: il geometra m'insegna misurare i lati fondi
, 12-9-90: neppure compensano alla toscana il suo scapito quei territori di castelli distrutti
un latifondo. carducci, iii-7-171: il vecchierello coricio, lavoratore contento d'un picciol
tutti i vantaggi del latofondo, meno il latofondo. pascoli, i-169: il campi-
meno il latofondo. pascoli, i-169: il campi- cello è assorbito dal campo,
campi- cello è assorbito dal campo, il campo dalla tenuta, la tenuta dal
rosseggia franta dal bidente / seguace dietro il vomero che passa. bocchelli, 1-ii-418:
, di fatto bisognosi di ciò che il latifondo non era riuscito a dare.
a dare. levi, 6-163: il luogo comune che tunica causa dei mali
tunica causa dei mali di qui sia il latifondo, e che basti spezzare il latifondo
sia il latifondo, e che basti spezzare il latifondo per redimere, come suol dirsi
della loro magistratura, ed essa faceva il maggior latifondo della scienza forense. carducci
mondo / inchiostro, carta e penna sono il mio latifondo. = voce
giovanni, ii-14: fiume detto po, il quale latinamente si chiama 'pado '
scritta latinamente d'ubaldoli da sua maestà il secondo giorno d'agosto al re d'
la lingua e l'erudizione latina, il perpetuo esercizio di scrivere in prosa e in
verso latinamente è ciò che occupa unicamente il corso studioso della gioventù, per lo
come tale. - secondo il significato latino di una parola. monti
crusca non ha veduto che dante adopera il verbo 'lece * latinamente nel senso di
7-300: fondarono tutte le regole loro sopra il parlare di cesare, cicerone e virgilio
. salvini, 39-v-91: col suo esempio il mostrò nella celebratissima traduzione del peripatetico
latinaménto, sm. disus. il parlare latino. fagiuoli (tommaseo
s. v.]: 'latinaménto', il parlare latino o di cose attinenti al
di latinismi; che insegna o studia il latino; latinista. — per
esser dottorato. magalotti, 20-190: il piovano arlotto,... abbordato in
sua chiesa, dov'era adunato tutto il popolo, voltatosi franco e con viso brusco
lo scolaretto dalle orecchie spenzolate, e il latinante da quattro sgrammaticature al periodo.
. cammelli, 267: il magnafer co'suoi superlativi, / calvo
latinato per tutte le regole. buonarroti il giovane, 9-424: due che favellano insieme
illustrare. danza, lxxiv-129: partissi il messo e presto via camina / tanto
serra, ii-416: avrà voluto [il machiavelli] certamente raffigurare con più fedeltà
classica, latineggiante e un po'retorica, il quale... era sulla cima
rubrica. carducci, ii-1-257: venne il settecento e que'poeti... sentirono
settecento e que'poeti... sentirono il difetto del secolo precedente: e vollero
un altro grammatichello... insegnava il latineggiar a i fanciulli. cattaneo,
i fanciulli. cattaneo, i-1-259: il maltalento si spiegò più acerbo contro il
il maltalento si spiegò più acerbo contro il tasso, perché quello tra gli scrittori che
greca, dopo tanto latineggiare, era il naturale sviluppo di un fatto puramente letterario
che nelle traduzioni dal latino in italiano il professore badi prima alla retta interpretazione del
una pura e spigliata forma italiana, talché il periodo non latineggi ma sembri italiano di
di pietà e di zelo affettuoso per il clero alzò al primo seggio deusdedit,
dire toscanamente 'debole ', e il verso stando saldo? 2.
verso stando saldo? 2. il complesso dei popoli di lingua latina (e
? non vedi tu in ciascun vocabulo morire il latino e nascere l'italico idioma,
idioma, latineggiar la barbarie e barbareggiare il latinésimo? = deriv. da
, 1-38: quantunque sapesse appena tradurre il latinetto dell'epitome: 'deus creavit
latinetti anch'essa? nievo, 243: il piovano si maravigliava di non trovare i
gli uomini, non i bimbi, il cui compito era di far latinetti ed imparar
da barberino, 1-8: lo re agolante il dì apresso chiamò suo sagreto interpito latiniere
ei dice. stigliani, 1-285: il verbo 'copulare'è latinismo. redi, 16-v-129
tutti i buoni scrittori, secondo che il giudizio dell'orecchio gli approva. niccolini,
niccolini, conc., ii-234: il mio stile sarà della massima coltura e
tutta di crusca. nencioni, 1-52: il boccaccio..., nonostante i
poeta in prosa. carducci, iii-27-309: il maritare i tropi del seicento nostro alle
anarchica invasione di dialetti, s'impose il pedantismo dei dotti di carlo quinto e
carlo quinto e sesto, e su questo il grecismo e latinismo della pleiade in lotta
? carducci, ii-14-290: ti presento il prof. g. b. gandino.
. tu conoscerai in lui non pure il latinista che tutti sanno, ma un
, mentre con bassa latinità si indica il periodo della decadenza).
nel fine di simil desinenza. buonarroti il giovane, i-566: tal voce non era
stinta la latinità, fino al petrarca, il quale in prosa e in verso resuscitolla
le lettere latine, crederò a lui, il quale in tutta questa opera dimostra far
: pure è troppo bello ed opportuno il marmo di fallerone coll'inscrizione de'tempi
del 1453. foscolo, x-350: il bembo, imbevuto di purissima latinità,
a festeggiare leone x, pe'quali il bembo inscriveva con bella latinità profani encomi
la lingua latina era parlata e scritta; il com plesso degli scrittori latini;
com plesso degli scrittori latini; il latino considerato come lingua madre delle lingue
men degli altri manilio, che diè fuori il suo poema dell'astronomia ne'tempi d'
temo che ad alcuni non paia inutile il mio lavoro [sugli etruschi],
poi dallo spirito creatore della latinità: il quale non è se non una disciplinata
non può essere rappresentato che a roma, il centro della latinità. cicognani, v-1-105
centro della latinità. cicognani, v-1-105: il carducci, fanatico della latinità, traduce
. dir. stor. condizione intermedia fra il godimento della cittadinanza e la posizione dei
desinenza latina. bacchelli, 2-xix-14: il volgare trapela, e magari sprizza talvolta
che abbonda di latinismi. buonarroti il giovane, 9-278: colle formule lor latinizzanti
, ii- 38: panni [il guicciardini]... in tutto il
il guicciardini]... in tutto il modo di scrivere, lungo, intralciato
: divenuto poi soprantendente (così latinizzano il vocabolo greco 'episcopo '), si
epica. moravia, 18-132: vedi il punto? federico io, federico lui.
per quanto lo riguardava, di latinizzare il nome. 2. rendere simile ai
fiacco, persio e giovenale, / latinizzare il secolo presente? emiliani giudici, i-23
secolo presente? emiliani giudici, i-23: il governo loro, .
consorzio con le italiane. -adottare il rito latino (in contrapposizione al rito
: sertorio quattromani... accusa il caro di troppo latinizzare. lanzi,
delle quali cose... trattai verso il fine della prima parte in occasione dell'
che toscaneggiare. carducci, ii-14-302: il foscolo era tale da latinizzare anche scrivendo
or che cantisi / e che sdrucioli il verso, e sia fidenzio / mastro de'
europa latina. -che ha adottato il rito latino. tommaseo [s.
zator di ateneo. salvini, x-221: il latinizzatóre scansò, come uno scoglio,
del dramma nell'europa settentrionale, durante il secolo passato,... è stata
per riasserire lo spirito germanico e liberare il dramma dalla latinizzazione iniziata dal gott- sched
lazio o di roma (e secondo il diritto romano i latini godevano di una parziale
imperatori si spedivano nelle colonie per godervi il gius latino, il quale titolo li
nelle colonie per godervi il gius latino, il quale titolo li distingueva da'liberti latini
a'quali la legge giunia norbana dava il gius del lazio, ed avevano speranza di
ed avevano speranza di conseguire un giorno il gius quiritio. cattaneo, iii-2-86:
foglio pecorino, / che vi ridona il territorio antico / che terminava già sopra
ancor dentro delle sue ruine / fuma il vigor delle virtù latine! 3
voi con ima volta d'occhio leggendo, il senso loro penetrate di modo che par
per le costoro relazioni; ma che il popolo mai apprese nè quindi parlò o
nulla. carducci, iii-7-107: latino scriveva il petrarca, aspettando ch'e'ritornasse lingua
. -letteratura latina o romana: il complesso delle opere in prosa e in
dicono i compositori della stampa), il 25 è fatto in questo numero d'abbaco
latino, / li rende e tolle il prò e l'onor tutto. dante,
? idem, inf., 27-33: il mio duca mi tentò di costa,
16: ma chi sarà che non dica il regno di napoli solo esser quello,
latino. carducci, iii-3-304: stretto è il leon di svezia entro i latini acciari
a i mari. pascoli, 1279: il gentil sangue latino / salì teco a
san martino, / e l'italia ebbe il suo re. gozzano, i-280:
franchezza, l'inurbana tracotanza, / attira il mio latin sangue gentile. stuparich,
. nel proprio e manifesto rammarico attestano il secreto pianto e cordoglio di tutte le
le latine città. aleardi, 1-173: il sol dorava / gli archi del coliseo
; forse dall'essere la scienza del latino il mezzo necessario d'ogni scienza; come
[quello del littrè] è certamente il miglior dizionario, o almeno il più utile
è certamente il miglior dizionario, o almeno il più utile, delle lingue latine.
, / ché mi fa maggior noia il vin latino, / che la mia donna
vino 'greco 'denominazioni che distinguevano il vino rosso dal bianco. -ant.
ziar la orazione al chiarissimo foscari, il quale si portò tanto bene, et
): perch'era armato non scorge il cugino / con quella insegna dal monte
avesse tutto 'l dì marmo segato, / il bever un becchier di vernaccino. dante
, mobile. anguillara, 4-475: il trovai [il cavallo alato] sì latin
anguillara, 4-475: il trovai [il cavallo alato] sì latin, veloce
, con l'introduzione del cristianesimo, il latino diventò lingua liturgica e culturale (
lingua latina e su quelli in cui il cristianesimo fu introdotto da paesi di lingua
la chiesa ha dato a ciascun rito il suo patriarca con residenza locale, perché non
bizantini (greco-ortodossi) trasferiti in nicea; il periodo in cui tale dominazione venne esercitata
vela. crescenzio, 1-70: quando il vento sarà più gagliardo, si può
palladio, 1-18: l'ordine composito, il quale viene anche detto latino perché fu
partecipa di due dei sopraddetti ordini ed il più regolato e più bello è quello che
niuno non può sapere perfettamente latino, il quale non sappia greco. tasso,
sappia greco. tasso, 13-i-794: il ciel vi dia... /.
di latino! gioberti, iii-55: il latino è un sermone pelasgico, gemello
quanto alla lingua e l'aggettivo e il sostantivo intendonsi non solo grammaticalmente, ma
, 5-562: nei tridui e nelle novene il latino ecclesiastico in bocca alle donnette.
'sceglievano invariabilmente fra uno strumento e il latino, e a me avevan già promesso
latino, e a me avevan già promesso il latino. — per lo più
dee., 10-9 (478): il saladino e'compagni e'famigliari tutti sapevan
, parmi, quello che dante chiamava il nuovo latino, comune agli uomini di
d'essere un gran latino, aspettate il tempo. leopardi, iii-334: quello
e all'altro d'un latino oltra il quale non bisognerà gran fatto più parlarne
ch'avea pronte, / prontissima avea quella il paladino. carducci, iii-3-81: o
o mio duro latino, / cediamo il posto a l'orvietan marchese / al
53: quando / nella macchia fiorisce il pan porcino, / lo scolaro i suoi
i suoi divi ozi lasciando / spolvera il badiale calepino: / chioccola il merlo
/ spolvera il badiale calepino: / chioccola il merlo, fischia il beccaccino; /
: / chioccola il merlo, fischia il beccaccino; / anch'io torno a cantare
mio latino. -in partic.: il verso, il canto degli uccelli.
-in partic.: il verso, il canto degli uccelli. bonagiunta, ii-303
st., 1-44: di celeste letizia il volo ha pieno, / dolce dipinto
dritto cammino, / che tu truovi il marchese franceschino. a. pucci
a. pucci, 6-173: allor va il bando per questo latino: / che
29-54: io ti dico, or nota il mio latino, / che troia per
delle tragicommedie pastorali, perché non faceste il medesimo delle tragedie e commedie pastorali,
,... non far qui il dottore; io ti darò il latino
qui il dottore; io ti darò il latino come devi fare; fatti animo e
fare un falso latino, metterebbe tutto il stato a sbaraglio. aretino, vi-696:
e tanti latini falsi, che tutto il giorno si fanno. -racconto,
, / ch'era signore, credette il suo latino. felice da massa marittima,
per poterlo avere, / avevan dirizzato il loro cammino; / el buon iesù cel
chi m'ascolta, / e intenda il mio vulgar col suo latino.
chiesa cattolica. massaia, i-115: il libro era una cartagloria stampata a venezia
una cartagloria stampata a venezia, ed il tabot una pietra sacra d'altare alla latina
. -capire, comprendere, intendere il latino: afferrare il significato di un
comprendere, intendere il latino: afferrare il significato di un discorso o i suggerimenti
più reconditi. boiardo, ii-19-17: il cavalier, che intese tal latino, /
carli, 396: io, benissimo inteso il latino, pigliato quel poco che la
. 1827 (460): intese il latino, non istette ad obiettare, spiegò
. verrà a restituirmi la visita. capisco il latino e lo prego di dispensarmene occupato
sacchetti, 1-122: larino aveva visto subito il gervasone e pareva assai poco contento dell'
; smontava di mala voglia e teneva il viso basso. il creditore capì il
mala voglia e teneva il viso basso. il creditore capì il latino: tu non
il viso basso. il creditore capì il latino: tu non mi aspettavi, eh
, eh? -dare, fornire il latino o i latini a qualcuno:
517: le azzioni de 'l maestro sono il tenere scola, insegnare, o male
a dire quant'a darci l'orma e il latino, anzi il cavallo. p
l'orma e il latino, anzi il cavallo. p. de'bardi, 1-7-32
proprio un ragazzo, / ch'impari il 'bi 'e 'bu 'dal
ozi signorili le ricchezze messe insieme con il lavoro. zanon, 2-xviii-187: ho
dai figli in latino. -fare il latino a cavallo: v. cavallo,
cavallo, n. 26. -fare il latino o i latini: eseguire i compiti
esercitazioni pratiche di lingua latina; studiare il latino. fra giordano [crusca]
: i fanciulli erano intenti a fare il loro latino. girolamo da empoli, i-21
sette anni aveva imparato assai bene a leggere il salterò, di poi le lettere,
lettere, e così di mano in mano il dona- dello, le regole, e
o quattordici anni aveva imparato assai bene il latino. g. morelli, 457:
: fin quando io faceva de'latini / il maestro m'insegnò. goldoni, v-135
rotta di collo. -fare il latino per gli impersonali: perdere la
v.]: 'egli ha fatto il latino per gl'impersonali ', per
è stato ammazzato. -fare il latino per i deponenti: fare bancarotta.
vale egli è fallito, ha deposto il suo. -fare il latino per
ha deposto il suo. -fare il latino per i gerundi: perdere la
.]: * egli ha fatto il latino pe'gerundii ', s'usa
ch'egli è impazzito. -fare il latino per il passivo o i passivi:
impazzito. -fare il latino per il passivo o i passivi: prendere delle
v.]: 'egli ha fatto il latino pe'passivi ', vale:
ha tocco delle busse. -fare il latino per i neutri: non essere buono
. v.]: 'egli ha fatto il latino pe'neutri', significa: egli
: io direi bene che, spendendo male il vostro in dolcitudine, voi faceste un
latino a rovescio, perché farsi mangiar il suo è contro la buona grammatica,
aver assai e spender poco. -insegnare il latino a qualcuno: fargli da maestro
un po'strano che altri osi insegnare il latino a un gran papa, e seco
un gran papa, e seco a tutto il suo secolo.
m. cecchi, 7-5-7: a dirti il ver, lisandro, tu sei troppo
: chi è di lingua sciolta, per il solito è anche lesto di mano.
scritte in latino '. -perdere il latino o il proprio latino: affaticarsi
'. -perdere il latino o il proprio latino: affaticarsi inutilmente; sprecare
pazienza. verga, ii-343: il pover'uomo ci perdeva il latino, e
, ii-343: il pover'uomo ci perdeva il latino, e la pazienza. cantoni
la pazienza. cantoni, 402: il guardasigilli ed il medico ci hanno già
. cantoni, 402: il guardasigilli ed il medico ci hanno già perduto il loro
ed il medico ci hanno già perduto il loro latino e la loro sicumera.
più di un vecchio insegnante vi perse il latino. -rifare, rivedere,
rivedere, correggere, acconciare, raddrizzare il latino a qualcuno: emendarne gli errori,
spacciarla da dottore in teologia e correggere il latino degli altri. carducci, iii-27-22:
fece la parte del frate dogmatico che rivede il latino al novizio? sbarbaro, 1-155
ridire nelle ricette e al parroco raddrizzava il latino. -citare inesattamente o a
. arlia, 1-198: 4 rifare il latino a uno 'dicesi di colui che
modo i termini. es.: il m., rifacendo il latino al petrarca
es.: il m., rifacendo il latino al petrarca, mutò per suo
quadra. pantera [tommaseo]: il veleggiare alla latina, forse vuol dire
pisa, e nel suo duomo è il suo epitaffio latinastro lungo lungo.
latinobàrbari). che appartiene o riguarda il latino che si parlò in italia durante
bevizione straordinaria... n'esce il vocabolo [stravizio]. leopardi,
stravizio]. leopardi, i-769: il glossario latinobarbaro ha similmente 4 assertare '
. voce popolare e spregiativa per indicare il latino e le dottorali incomprensibili formule latine
presi, /... / [il fanciullo] è tutto briosetto ed allegruccio
tutto briosetto ed allegruccio, / come il dì che ha finito il latinuccio.
, / come il dì che ha finito il latinuccio. tommaseo [s. v
regole grammaticali, o meglio per intendere il vero valore delle locuzioni, e saper
congegnarle latinamente. carducci, ii-3-221: il del lungo... molti documenti ha
» delle rose, « scurra » il buffone, « formica est bestiola »,
senza saper fare un latinuccio o spiegare il ciceroncino, non si possa star cogli
, iii3- 3°3: mi dispiace che il diavolo è diventato tanto vigliacco da non
facili e chiare per spiegare praticamente sia il significato e l'uso dei vocaboli sia
[s. v.]: se il dizionario di lingua moderna, quando non
(un numero: si ottiene facendo il quadrato della massima profondità e moltiplicandolo per
guglielmini, 2-144: facciasi in primo luogo il quadrato dell'altezza del po piedi 31
sarà 730360, numero, come chiama il barattieri, latiquadro dell'acqua del po
fa seme fra certi pannicoli, come il caparo. mattioli [dioscoride], 625
dioscoride], 625: alcuni pongono il latiri, il quale chiamano ancora titimalo,
625: alcuni pongono il latiri, il quale chiamano ancora titimalo, tra le
le spezie de i titimali. produce il fusto alto un gombito e grosso un
grosso un dito... produce il suo frutto nella cima de i ramuscelli
. c. durante, 2-243: chiamasi il latiri dall'effetto, che ella fa
in uso appresso gli antichi, come il veratro, il peplio, il laterio
appresso gli antichi, come il veratro, il peplio, il laterio o il scammonio
, come il veratro, il peplio, il laterio o il scammonio o simile,
, il peplio, il laterio o il scammonio o simile, ma sia tale lenitivo
cassia, la manna, li tamarindi, il reubarbaro e il siropo rosato solutivo.
, li tamarindi, il reubarbaro e il siropo rosato solutivo. -sf.
pastura degli animali domestici, e sono il sainfoin, la vulneraria, l'orobo,
, la vulneraria, l'orobo, il latiro, detto mocaione o ingrassabuoi. tramater
fianco. cavour, vii-590: il ministero si è occupato... dell'
cagionata dallo stato in cui si trova il letto abbandonato dal tanaro. ebbe egli
letto abbandonato dal tanaro. ebbe egli il pensiero di far eseguire opere per le
colmare e spianare l'antico alveo, portando il terreno al livello dei campi latistanti.
la voca * laterale 'denota preciso il concetto di essere una cosa 'vicina,
a quella per la qual si seppe il loco / là dove anfiorao era latitante
3-250: dunque, in certo modo approvate il senso di anaxagora, che chiama le
, scomparso. fenoglio, 1-175: il cuore non gli batteva, anzi sembrava
gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo. 3
... intendesi seguito, allorché il mercante ritirasi dalla piazza e si rende
parlare della sete, della fame che il latitante, inseguito come una bestia feroce,
questo pranzo a titolo di ringraziamento per il ricetto prestato al fratello luca, l'appaltatore
pronunciata sentenza di proscioglimento o sia revocato il mandato... o sia estinta
. m. casaregi, 1-9: se il mercadante si fosse palesato colla sua fuga