tasso, 14-611: gli inospitali antropofàgi il regno / han quivi, e quindi
tommaseo [s. v.]: il ponto eussino, chiamato già axeno,
con l'andare diffondendo in terre inospitali il culto, le leggi e le arti.
l'anima indomata. soffici, v-2-80: il paese era straordinariamente inospitale. buzzati,
ora docilmente pronte. cassola, 2-149: il bosco era buio e inospitale, magari
-volete proprio scender qui? -mi domanda il capitano misurando con un'occhiata tutta la
inospitalità, ella risguarda i signori piuttosto che il popolo. foscolo, xiv-76: eccoti
dormito vestiti. tra le altre cose il culo vi sta inospitalmente. non si
inospitalmente. non si sa dove fare il suo servizio. tommaseo [s. v
inospiti e selvaggi. boiardo, 1-10-8: il primo giorno non trovò niente / per
incantator le spezza, e a un tratto il colle / riman deserto, inospite ed
selve inospite. d'annunzio, ii-311: il deserto di sabbia / inospite fu la
fu la mia gioia / sublime, fu il mio rapimento. monelli, 2-245:
i più inospiti sassi e più elevati / il nero fumo... / spiccossi
sua mano. -pericoloso, insicuro (il mare). tasso, 15-31:
-sfavorevole, inclemente, malsano (il clima). marino, 3-130:
dopo trentaquattro anni di non interrotto soggiorno il mio povero microcosmo non ha potuto assuefarsi.
: ti aprirò quelle soglie, / sazierò il tuo desio, ma non ardisca /
. chi presto inossa, presto infossa: il bambino che cresce troppo precocemente rischia
un'alcova pulita e silenziosa, / è il delirio, è l'oblio d'ogni
irrogare l'esterna buccia delle foglie; il quale, in paragone del molto che
loro natura inaccettabili, o inosservabili, il contratto va a monte. =
d. bartoli, 16-3-66: il terzo mezzo per conservare la compagnia è
terzo mezzo per conservare la compagnia è il purgarsi, ch'ella fa, delle inosservanze
soggiaccia alle pene d'inosservante al noleggio il mandante e non il mandatario che l'
inosservante al noleggio il mandante e non il mandatario che l'avrà data a nolo
colpa o pigrizia de'mercanti avrà avuto il padrone a tornarsene da quel luogo senza
a ritornarvi, anzi i mercanti devono pagargli il nolo. algarotti, 1-iv-258: quasi
o più dolci o più gravi che il soggetto della sentenza non ricerca.
inosservato? mazzini, 57-158: ho il libro di leopardi, e sto cercando di
.. è resa sì inosservata e il derogarvi è sì facile che nulla più.
sperai di passare inosservato nascondendomi quasi sotto il gomito del talare maestro, al di
si trattava di un acciaio nuovo, il quale, mediante originali processi di tempera e
trova ostacoli. fenoglio, 1-94: il respiro e il fumo si condensava tenace
fenoglio, 1-94: il respiro e il fumo si condensava tenace nell'aria assiderata
e inostra, / e imperiai diadema il crin corona. bruni, 278: altri
, 4-76: di queste [penne] il color de le viole / altre ne
le viole / altre ne tinge, altre il purpureo inostra. boterò, 11-169:
murtola, 8-53: non tante conche il mar purpureo innostra. sestini,
estens. colorire di rosa, ravvivare (il viso, le labbra). -anche
al guerrier volta e che s'appressi il prega, / e sì palese sua lascivia
non t'inostri / ben dovuta vergogna il finto volto. f. f. frugoni
. f. frugoni, 5-442: il vermiglio... innostrò più vivamente al
. frugoni, i-3-121: vener vide il terso viso, / cui color di rosa
cui trilustre palpita / nel colmo petto il core, / e spesso il volto
colmo petto il core, / e spesso il volto inostra / un mal celato amore
. / cui lo sparso uman sangue il carro innostra, /... questi
, / sangue di nuovi martiri / il tuo bel velo inostra. 4.
iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e rugiadoso al lume. marino
lume. marino, 2-67: [il sole] indora e inostra i suoi cerulei
, / che la terra ubertosa, il mare e l'etra / rinverdisce, inazzurra
più color dipinti / che vagamente indora il sole e innostra / superbe moli e
verno, e lucido / un raggio il cielo inostra. graf, 3-162: o
neve, /... / che il sol, morendo, con lo stupor lieve
raffinato. molza, 1-288: dietro il bel piede, che le ripe innostra,
vailetta / cui bellezza di fiori innostra il manto. 6. figur. rendere
simil. colorirsi di rosa, ravvivarsi (il viso, le labbra). -anche
: come sia proteo o mago, / il bello si trasforma e cangia imago:
un uomo? mi s'inostra / il volto al sol pensarlo; passa via!
, 4-15-21: facciam che di lor sangue il mar s'inostri, / ch'a
premio a chi per te moria, / il tuo cinto s'inostra / nel sangue
alamanni, 13-108: prima che tutto il ciel s'indore e mostre, /
s'indore e mostre, / preso il lor campo, e messi in fuga avremo
l'apuana alpe s'inostra / e il mar tirreno palpita e corusca. lucini
corusca. lucini, 8-89: triste è il presagio che t'accora, / questo
certaldo e fiorenza, / ma tutto il mondo, ove si pesca a lenza.
. 12. locuz. inostrare il capo: ricevere la dignità cardinalizia.
ricevere la dignità cardinalizia. buonarroti il giovane, i-360: vedete quanti cherici e
busenello, 89: dell'ambizione il barbaro idioma / porpore chiama le intessute
trasportare i prodotti dell'interno. è il russo * ladjà ', grossa barca usata
, rama e dwina, specialmente per il trasporto del sale. = deriv
, sm. prato in cui cresce il ladino o trifoglio bianco.
t 'e di 'z ', il « maestro » spiegò e fece vedere il
il « maestro » spiegò e fece vedere il « segreto ». 2.
sofferite, / tutto per ciò [per il peccato originale] l'avete. dante
: « in italia centrale si è avuto il passaggio di maida (« magida »
adatta a nascondere. pratesi, 1-350: il canonico cavò fuori, presto, dalla
, presto, dalla ladra del soprabito, il portafoglio. 2. canna
. ladre, dal nome di lazarus, il mendico coperto di piaghe della parabola
16-19 e segg.); da cui il significato di lebbroso e di ladreria,
ladri. granucci, 1-34: il mondo è tutto una ladraglia, benché
gli circondò ladramente con le sue braccia il collo. 3. sfrontatamente,
di ladreria. sarpi, ix-31: [il generale] li licenziò senza promessa alcuna
l'accattonaggio, la ladreria spicciola e il meretricio campestre, senza grossidanni per nessuno.
ordigni ladreschi presso l'uscio violato; il vicinato a rumore; il sopraluogo dei carabinieri
violato; il vicinato a rumore; il sopraluogo dei carabinieri. fracchia, 901
ladri, rubaldoni, che involatomi / avete il mio mantello! baldelli, 3-150:
in dilicatezze. patrizi, i-339: il ladro, preso tempo, avventossi all'oste
forse si sedeva già vicino e le adocchiava il ladro mortuario che ne avrebbe rubato il
il ladro mortuario che ne avrebbe rubato il nastro la notte. deledda, i-19
, mio compagno di cella, era il capo dei ladri di quella grande città.
f. galiani, 4-310: se il padron d'una nave arrestata e condotta
.. sono eccettuati dal poter godere il privilegio di esser salvi in chiesa. foscolo
forse tossa / col mozzo capo gl'insanguina il ladro / che lasciò sul patibolo i
ladro di strada, uno di quei sanguinari il cui nome era maledetto da tante spose
al solito faranno a metà; e il governo avrà modo di mettere un'altra tassa
per quali arti, con quali metodi il filosofo guidasse l'educazione del ladro innanzi
. carducci, iii-5-21: bonaparte, il più grande dei più grandi ladri che
di quinto curzio salutò come suo fratello il macedone. 4. chi fa
di straordinario fascino, che conquista irresistibilmente il cuore degli uomini. dante,
la faccia, / e prima invola il cuor ch'altri lo saccia, / passando
fece per me sottil ladra, / ché il cor mi tolse in sua giovane etate
pel cocchiume nelle botti, lasciandovi entrare il liquido; poi si ritrae, tappandone col
col pollice l'orifizio superiore. così il liquore entratovi non ne esce se non
entratovi non ne esce se non levando il pollice; e perciò si può estrarre dalla
accidentalmente si interpone tra la forma e il foglio e sottrae in tal modo l'
verificandosi nel corso della stampa, produce il medesimo effetto. 9. locuz.
. 9. locuz. -andare come il ladro al furto: camminare in punta
. dante, xxx-53: non moveriano il piede / per donneare a guisa di
leggiadro, / ma, come al furto il ladro, / così vanno a pigliar
pigliar villan diletto. -andare come il ladro alla forca: andare in un
, e io vi andai / come il ladro alla forca, dubitando / che,
jahier, 77: di corsa con tutto il mio sangue, ingoiando a gola tesa
come i ladri di pisa, che il giorno leticano e la notte vanno a rubare
valigia dinanzi. ibidem, 171: il ladro crede che tutti sien compagni a lui
chi è bugiardo è ladro, dice il proverbio; essendo giornalista, può essere
, 271: non avete voi un proverbio il quale fortifica le mie ragioni, che
ride sempre la moglie del ladro. (il tristo e i suoi complici hanno pena
voleva rubare! l'ha rubata a me il ladraccio. -dimin. ladrétto, ladrino
rimasti liberi; mercanteggiare l'impunità o il perdono co'molti gentiluomini che avessero messo
13-314: quando per le vie incontravo il maestro,... ero preso da
.. ero preso da peritanza come il ladracchiolo quando incontra il gendarme.
da peritanza come il ladracchiolo quando incontra il gendarme. -ladrùncolo (v.
, 45-17 (iv-81): in piedi il re agramante s'è levato, /
levato, / e per man preso il ladruccio affricano. g. m.
grassatore ', ma poi prese semplicemente il significato di ladro ». ladro2,
certi ingegni ladri, che vituperano spesso il nome e la fama delle memorie.
del fico, faceva forza per tirare il ramo più alto coi frutti più grassi.
a prezzi esosi; che pretende per il suo lavoro una retribuzione eccessiva.
michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine: il
il mestiere di molestar le femmine: il più pazzo, il più ladro, il
le femmine: il più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere
il più pazzo, il più ladro, il più arrabbiato mestiere di questo mondo.
carducci, iii-17-210: nel consiglio cisalpino il reina tenne fronte quanto potè alle prepotenze
betocchi, 5-121: intanto a cassetta il vetturale, /... / strabico
4. edace, distruttore (il tempo). petrarca, vi-1-132:
: quello che scriverete non lo consumerà il ladro tempo, qual suole consumare li
anno. battista, v-30: è ladro il tempo, e con la man volante
/ tanto che 'l suo marito chiaro il seppe. boccaccio, 21-12- 23
due occhi ladri che vantaggiavano di chiarezza il sole. leandreide, lxxviii-ii-289: assai
mondo. passero, 5-7: ma schiva il duce mio quelle fallaci / larve,
fagiuoli, xii-114: un dì che il petto i'avea chiuso a sportello,
sguardi e con parlar sommesso / si facevano il dì sì cara guerra, / che
, ne pone in risalto con icasticità il valore irrisorio o la qualità scadente;
francese mi consigliano ch'io mi metta il cervello in riposo di questa ladra pensione
berni, 160: non ha 'l mondo il più ladro stomacuzzo. idem, 119
mai molesta / ad un che avesse il morbo o le petecchie / quanto quell'era
assai più di te, con tutto il battesimo porco che ti diede quel prete ladro
la pricissione? gonzaga, ii-49: il buon pedante... mi ha
la supplico di ottenermi dall'inclita bice il perdono dei ladri versi che le ho
tanto ladri versi, pugnalando esametro per esametro il massimo virgilio? betteioni, i-231:
con cruda efficacia gli effetti deleteri, il grave disagio. -in partic,:
(un colpo); infausto (il destino); ingiusto, infame (una
... i non già per questo il ladro mio destino / ch'io non
duro che diamante. -invincibile (il sonno). fucini, 520:
andrea gli fa creder che voi sete il medico soprastante a le forme. passeroni
tasca interna. viani, 19-435: il soldato piantò una granfia nella sacca ladra
g. morelli, 127: disposto il nostro comune a spegnere quella ladronaia.
anni di cristo 1300 o circa v'andò il comune a oste. d. bartoli
montecuccoli, i-527: quanto è facile il battere cotal ladronaia, altrettanto è difficile
battere cotal ladronaia, altrettanto è difficile il ritrovarla. salvini, 45-37: ministro essendo
, v-3-137: rideva roco, masticando il boccone amaro; e rispondeva: « certo
[s. v.]: il giuoco del lotto è una ladronaia. guglielmotti
ladronaia '; e non porterebbe che il primo de'sensi di questo ».
cellini, 2-49 (403): il re, qual era persona buona e mirabile
quanto femmine, i quali, vedendosene il bello e venendo trascurati danari o robe che
ladroncelli, di poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi
, 2-8 (26): egli [il portinaio] uscirà fuori turbato, e
erano multiplicati,... che il re di francia, essendo ad avignone,
coratella. fagiuoli, xii-114: rubommi il cuore [un ladro sguardo di lilla]
io pien di rovello, / a fare il mio referto non fui tardo / alla
corte d'amore, in tuon gagliardo / il furto palesando e il ladroncello.
tuon gagliardo / il furto palesando e il ladroncello. -seduttore. nievo
, 7-47: la provida arte ha trovato il compenso di supplire alla mancanza dei semi
a tutti i romani notissimo ladrone, il quale veramente l'omicidio aveva commesso.
vennero i ladroni, trassongli di dosso il... mantello, e partendosi lo
., 26 (456): il governatore di milano... aveva fatto
, un ladrone pubblico,... il famoso lorenzo tramaglino,...
, ma è condizion del mandato. il buti lo disse: * assassino '
ladrone questi può benissimo significare non solo il rubatore, ma colui che uccise altrui per
.. / che uno sconcio ladrone il tuo non predi, / se chiedi al
imperiali, 4-435: più d'alcmena il favoloso figlio, / veracemente poderoso e
mia. palazzeschi, 5-365: è questo il mio avere? quanto vi siete tenuti
: quel ladrone tesauriere fece con arte il tardare insino a tre ore di notte a
e preso. -stor. il buon ladrone, i due ladroni: con
gesù cristo. cavalca, iii-21: il signore del cielo, il re de're
, iii-21: il signore del cielo, il re de're è venduto per vilissimo
tanto nel buon ladrone: dichiarare sé il reo di quegli alti strazi, che tanto
non li meritava. papini, v-491: il buon ladrone è l'ultimo che gesù
abbia convertito nel tempo che aveva ancora il suo corpo di carne. di lui non
lui non sappiamo più nulla: soltanto il suo nome conservato da un apocrifo.
l'agio fa ladrone, siccome dice il proverbio. proverbi toscani, 67: s'
dovrà dire lui essere un ladronaccio, il quale in questa gran selva dell'universo
la benevolenza * cattaneo, vi-1-211: è il momento quello di combattere nelle novelle generazioni
nelle novelle generazioni i mali abiti, il furto rurale, il ladroneggio sulle strade,
mali abiti, il furto rurale, il ladroneggio sulle strade, la mendicità,
della selvicultura. de sanctis, ii-15-79: il ladroneccio era organizzato dalla reggia sino alla
assassinii e di ladroneggi, chiamato poi il tempo dei 'briganti '. d'
tutta la grecia, già prossimo a metter il colmo a'suoi ladronecci col dar il
il colmo a'suoi ladronecci col dar il sacco ai domini e alle sostanze d'
quel ladroneccio. -inclinazione a rubare; il vizio, la colpa, il peccato
rubare; il vizio, la colpa, il peccato del furto. - anche come
290: costui non è ladron, il qual debba esser da voi saettato,
: e che pensate voi che sia il ladroneccio? un qualche poveraccio, pidocchioso
appiatta la bugia e nella bugia cova il ladroneccio. delfico, i-336: la frode
45-48: i ladroni pensarono d'esercitare il lor ladroneccio, poiché gran moltitudine di
adimari, 8: quante per vostre lodi il ciel rinserra / alme di quei le
frachetta, 891: [è] il nome di corsale e l'essercizio di corseggiare
infame, come quello di ladrone et il ladroneggiare in terra. d. bartoli,
venne giù con la piena fin sopra il regno di valenza. salvini, 45-55:
: non pareva a ippotoo esser sufficiente il ladroneggiare a minuto, se non assalisse
di cristiani, se non cessavano di ladroneggiare il paese. = denom.
di ricomprar la pena, anderebbono mendicando il pane. goldoni, iii-45: subito
e nefande. settembrini, 1-27: il re permette le frodie e le ladronerie più
lo scelerato... fece ingolfare il parò e voltar la prora verso bergarè,
: scaltro e ladruncolo per eccellenza, il lazzaro rubacchia indubitatamente quando gli si presenti
delle rondini. bartolini, 15-17: il ladruncolo deve avere, con la mano
soldi x. pagogli loro per noi il barone risstori. poneno a lloro ragione
sbattute; così accomodate, si coprirà il timballo con pasta di provatura unta d'
giordano, 3-33: fa'bene e laga il male. dante, lxxiv-2: nulla
lago, / ed in foco d'amore il mio si posa. statuto dell'arte
/ ch'i'ti giuro per tutto il calendario / che la ti succhiarebbe la
dal nome della valle lagarina, che è il tronco della valle dell'adige fra calliano
a suono di strumento cantarono, aiutandogli il suono non pure a coprire i difetti
lacertus 'lucertola '; cfr. anche il portogh. lagarto. lagascèa
, gridò lo zio dalla terrazza vedendo il battello e luisa seduta sulla prora.
campagne), in partic. per il vino. beicari, 6-390:
quella fiasca o boccale con cui mescevano il vino a tavola, e soleva tenere
dolce o di granuli di polline, il cui tallo è generalmente poco sviluppato e
circondato da due reticolati di filo spinato, il più interno
lagetta lintearia ', grande albero, il cui libro si adopera per formarne tele
di san domingo e della giamaica. ha il libro formato di strati distinti i quali
38: sarà anco lecito... il cambiare le monete d'oro e d'
che gli darà gli scudi la fattura e il laggio d'essi, secondo il loro
e il laggio d'essi, secondo il loro accordo sopra ciò. =
le marionette de'cassoli / e lassù il mondo novo si vedea. giusti, 4-i-354
laggiù da una capanna semichiusa / veniva il suono per la notte pura, /
suono per la notte pura, / il dolce suono d'una cornamusa. di giacomo
di ciurma e di preda reclina / il bordo a uno spiro, e via
: dianzi, ne l'alba che procede il giorno, / quando l'anima tua
vado laggiù quasi ogni giorno, verso il tramonto. saba, 175: volevo
trova la persona a cui si rivolge il discorso; costaggiù. dante, inf
? / non c'era laggiù tra il bucato, / sul bossolo o sul biancospino
, / e là giuso è rimaso, il mio bel velo. boccaccio, dee
gioso. bracciolini, 1-16-54: si varia il mondo, e ben laggiuso appare /
betteioni, i-37: la razza nostra e il sol laggiuso tende. =
improvviso le spalliere montane si allargano, il fiume lagheggia; le rive s'immorbidiscono e
: tutti giaceano i proci, e il pavimento / lagheggiava di sangue.
. niccolini, 4-22: wordworth, il capo dei laghisti, è un idiota
lachisti '. nencioni, 1-361: il 'sogno d'estate 'è una poesia
gli avrà dato qualche spunto e il gusto nelle nebbiaie e una certa sensibilità
degli altri, diciamo: 'il tale è il lagi '; che il
altri, diciamo: 'il tale è il lagi '; che il lagi fu antica
il tale è il lagi '; che il lagi fu antica mente un
.]: * essere il lagi ', si disse in firenze di
/ a spese d'altri, or sconta il suo peccato; / onde tornata
; / onde tornata celidora, il lagi, / de'popoli padrona e dello
mammiferi roditori cincillidi, a cui appartiene il lagotide. = voce dotta,
, 2995: quand'è preso [il cervo] forte mugge e piagne, /
questa lagna? stuparich, 5-329: il suo lamento è diventato lagna straziante e
detto. però; la filanda, però il colui dalle gambe storte...
xvii-779-16: da che dio lui conciede ore il corso / e cierti siemo aiegra fiane
dimandi fama, / ch'io metta il nome tuo tra l'altre note ».
acqua perfettissima. gemelli careri, iii-307: il cocco..., se si
lagnanze. d'este, 75: il viaggio per il mio amico fu meno
d'este, 75: il viaggio per il mio amico fu meno penoso e meno
viaggiatori contro le poste del nord provano il languore del commercio nelle stagioni non iemali
, xiii-228: ascoltò con enorme stupore il fiotto delle lagnanze. -di animali
d'annunzio, iv-2-1069: s'udì il latrato di assra, un latrato di
., 24-10: ritorna in casa [il villanello] e qua e là si
soffra e taci, / e tempra il dolce amaro, che n'ha offeso,
; / forse chi sa, se il ciel dal crudo scempio / ti toglia e
, sospirare e qual frenetico divincolarsi per il letto. graf, 5-178: in una
dolce spirar d'aura gentile, / il lusignuolo sente che si lagna. varano,
si lagna, / e in miserabil metro il canto elice. pagnini, xxii-1166:
suo fanciullo piccolo infermo, e sentendolo il padre una notte lagnare, si levò
disse: « mai non mi- dà il cuore di ricondurli a casa, e volentieri
tebaldeo, son. 218-2: tolto il car padre t'ha la parca, e
fatica accolto. chiabrera, 1-i-301: seguendo il tormento / dello scempio acerbissimo sofferto l'
. sabba da castiglione, 124: il cattivo senza pazienzia e toleranzia alcuna si
se tu se'vii serva, è il tuo servaggio / (non ti lagnar)
e correndo va nel luogo ove trovasi il sultano, senza essere impedito da persona
, iii-545: vidi finalmente in bologna il zio mosca, il quale sta bene
vidi finalmente in bologna il zio mosca, il quale sta bene, quantunque si lagni
ricolta / della mala coltura, quando il loglio / si lagnerà che l'arca li
quanta ragion di me si lagna / il mio custode, il mio maestro atlante.
si lagna / il mio custode, il mio maestro atlante. chiari,
padula, 325: voi, e il basso popolo di nostra provincia avete finora
. bassani, 3-179: trovava sempre il modo di lagnarsi dei padroni. stringeva
. stringeva le labbra, ammiccava, scuoteva il capo in segno di sfiducia e disapprovazione
b. tasso, ii-2: s'udì il mincio lagnar pien di tormento, /
di gioia e di diletto / turbar il puro suo lucido fonte. giusti, 2-36
lagna. camerana, 255: è il vespro. il monisterio dorme / in
camerana, 255: è il vespro. il monisterio dorme / in pace. il
il monisterio dorme / in pace. il vento profondo si lagna. graf, 5-340
lagna. graf, 5-340: ecco, il mare delle fronde / freme, s'
lagna. govoni, 43-41: anche il cagnuolo sogna / che va al trotto col
, i-58: una di voi spezza il pane raffermo che si lagna frantumandosi.
... conviene ch'io ti lagni il mio colloquio con petracchi, e tu
misfatto suo tien dietro quel gastigo che il pubblico dà a chi pensatamente e pubblicamente
: motteggiava i compagni accidiosi / quando il sordo lagnìo coglieane a frullo.
finiguerri, 160: allor si raddoppiò il grave lagnio. redi, 17-98: '
pianti / né con lagni a turbarmi il cor mai più. bresciani, 6-iv-259:
, 5-224: lo scalpiccio della folla, il lagno dei mendicanti, l'odore amaro
apicultore sa che questo lagno / imita il lagno dell'ape regina / quando è furente
: i lagni contro l'esagerazione e il pessimo assetto dei tributi prorompono da ogni
. d'annunzio, iii-1-721: sotto il vento / lagni raccolgo e doglia,
magno / limitar della valle erano, il giorno / alto volgea, metteano l'onde
un lagno. padula, vii-537: il vento fremea, mettendo un lagno /
, 19-378: un mormorio di foglie, il lagno di ima polla,..
di ima polla,... il sottile taglio di una lama che recide la
una lama che recide la terra musicarono il silenzio. e. cecchi, 5-24:
.. nell'ombra aspetta che passi il tempo, stesa sui letti, a
pianoforte percosso da dita esili e incerte, il lagno dolce d'un violino. montale
di stagnole. sinisgalli, 9-35: come il lagno premonitore / di una tavola o
. bocchelli, 2-xxiv- 366: il padrone fece gran lagni, chiedendo perché violassero
le femmine. bocchelli, 1-ii-319: il vèrgoli, pensò, in un lampo
si mise lagnosamente a protestare che se il suo era sbaglio, era stato in buona
visibilmente fluente né in diretta comunicazione con il mare; può avere o no
craterico o vulcanico: quello che occupa il cratere di un vulcano spento. -lago
relitto o reliquato: quello che rappresenta il resto di un antico bacino marino.
. -lago vallivo: quello che occupa il fondo di una valle, la cui
... i ch'i'vedrò secco il mare, e'laghi, e i fiumi
fiumi. boccaccio, 1-vi-461: è il 'lago 'una ragunanza d'acque,
in tanto differente dal padule, in quanto il lago ha grandissimo fondo ed hai buono
in un certo lago dove entra dentro il fiune giordano... né altro è
foscolo, xvi-290: ieri ho lasciato il lago in tempesta, e con mio dispiacere
): non tirava alito di vento; il lago giaceva liscio e piano, e
parso immobile, se non fosse stato il tremolare e l'ondeggiar leggiero della luna,
, che vi si specchiava da mezzo il cielo. carducci, 865: ecco:
ed ecco / brilla nei tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d'un orlo
irida, come d'un sorriso, il lago. d'annunzio, i-941: non
di teio e ha in governo / il laco lario e la città di como.
: non sia l'anima tua lago, il quale produca questa vivificante acqua alcuna fiata
e fassi laco, e dentro a quello il fiato / d'ambi- zion sì tire
muovo sulla riva. alvaro, 8-290: il lino azzurro fa laghi di gemma nei
in questo lago / d'indifferenza ch'è il tuo cuore. tecchi, 2-90:
signoreggia intorno / i monti e i mari il bel palagio adorno. montale, 2-44
molti anni, e uno più duro sopra il lago / straniero su cui ardono i
ardono i tramonti. piovene, 5-106: il direttore dell'albergo si lagnava con me
, e fu a questo magistrato dato il titolo d'uffiziali del lago.
de'medici, i-244: torbido lago è il chiaro fonte. varchi, 8-1-328:
marittima di roma diventò signoria unica, e il mediterraneo lago italiano. mazzini, 66-340
italia deve oggi convincere l'europa che il mediterraneo sarà un 'lago europeo '
, 309: 'lago '. usarono il balbo ed altri valenti scrittori, e
la voce * lago 'per indicare il dominio che i romani prima e i
comuni poi ebbero sul mediterraneo, dicendo che il tirreno fu un 'lato italiano '
* golfo di venezia ', ma il tirreno? ehi, i nostri antichi
farne due laghi? oriani, x-13-88: il problema europeo una volta dibattuto sul reno
di quel lago di parole in cui il la fontaine ha annacquato un solo tratto
, distesa. pirandello, 8-829: il mio studio è tra i giardini. cinque
mezzogiorno. marinetti, 2-iii-24: meraviglioso il viluppo di crespi nastri fiocchi che diventa
delle donne badava da sé, ripercorreva il paesaggio del suo viso, il lago degli
ripercorreva il paesaggio del suo viso, il lago degli occhi, la fiamma della
questo feciono per comprendere daniel profeta, il quale adorava solo iddio, e fecionlo però
lucia, 354: son qui io, il vostro curato, a liberarvi, dal
dio] per salvarlo [l'uomo] il fe'perché di terra / creòl col
dal loco della feccia, ch'è il sepolcro, mi ha fatto uscire il corpo
è il sepolcro, mi ha fatto uscire il corpo. magalotti, 2-151: di
di morte / levò nel braccio forte / il suo caro fanciullo il suo israelle /
braccio forte / il suo caro fanciullo il suo israelle / a passeggiar le stelle.
letter. cavità toracica dove si trova il cuore (per lo più nella locuz.
/ una saetta, che m'asciuga il lago / del cor pria che sia
, 2-287: se tomo ha in sé il laco nel sangue, dove cresce e
nel sangue, dove cresce e discresce il polmone nello alitare, il corpo della
cresce e discresce il polmone nello alitare, il corpo della terra ha il suo oceano
alitare, il corpo della terra ha il suo oceano mare, il quale ancora lui
della terra ha il suo oceano mare, il quale ancora lui cresce e discresce ogni
ramificando per lo corpo umano, similmente il mare oceano empie il corpo della terra
umano, similmente il mare oceano empie il corpo della terra d'infinite vene d'acqua
, 5-2-112: uno dei due tronchi, il quale chiamasi arteria, con tutte le
innumerabili ramificazioni da lui dependenti dovrà portare il detto liquido dal lago del cuore.
spariti i circoli d'ansia / che discorrevano il lago del cuore. levi, 6-125
erano dagli ansanguigni: diverticoli presenti lungo il percorso tichi sostituiti a quelli del cimino,
laguccio da noi chiamato mare adriatico, il mal di mare m'aveva preso dopo
in un fondo quasi pianeggiante di raddoppiare il lagacciuolo. -acer. lagóne.
i lagoni di stige, di te tremò il portiere dello 'nferno, giacendo sopra
e lagoni. alfieri, i-101: continuai il divertimento della slitta... su
alcune specie anche nel mediterraneo e comprendente il capolepre dei mari tropicali.
, aggiunto di quei che hanno conformato il labbro superiore come quello della lepre,
è spontanea nel carono ora il semplice abbreviamento dalla palpebra nebbia bianchissima.
infuori, di questa palpebra; ora finalmente il rovescia g. raimondi,
. mento delle due palpebre all'infuori od il doppio ectropio. dei quali è
gambe son un po'diverse tra loro, il forame sotto orbitale semplice, le clavicole
fumano. ricettario fiorentino, 52: il nitro e l'afronitro si ritrovano ne'lagoni
: erbe di coltura... sono il lagopo, l'or- nitogalo, il
il lagopo, l'or- nitogalo, il coriandro. mattioli [dioscoride], 510
. mattioli [dioscoride], 510: il lagopo bevuto nel vino ristagna il corpo
: il lagopo bevuto nel vino ristagna il corpo... nasce ne i solchi
26-8: l'erba chiamata lagopo ferma il corpo beendola col vino e con l'
domenichi [plinio], 10-48: il lagopo è di ottimo sapore. et
. ant. lavorare. buonarroti il giovane, 10-879: o va'un po'
. ant. lavorativo. buonarroti il giovane, 10-900: purché la terra sia
. ant. lavorio. buonarroti il giovane, 10-915: oimè, che lagorìo
et cocila in quello modo che fai il lione. ramusio, iii-161: si potrebbono
cincillidi, roditori istriciformi, che prende il nome dal genere lagostomus, al quale appartiene
{ lagostomus viscaccia), che ha il labbro superiore profondamente inciso e vive in
specie, di cui la più nota è il barrigudo o lagothrix lagotricha.
: funzione usata in meccanica per descrivere il moto di un sistema. -lagrangiana libera
era molto da messer manno che passasse il ponte allo stagno contro livorno, ed
/ ch'è bestia e pesce, il qual bivaro ha nome. boccaccio, ii-220
d. bartoli, 43'3'346: il concorde giudicio de'medici fu che una
due miglia. guiniforto, 221: dove il rodano per sua inondazione stagna, produce
con le porte di bronzo, facendogli andare il fiume a torno a torno; e
la porta di questo luogo vi fece fare il titolo che diceva: « luogo da
pazzi'. daniello, lxi-44: frange il gran freddo e spezza ogni metallo, /
che sotto acqua scorrono fin a mezzo il mare. giannotti, 2-2-19: la città
mezzo. tasso, i-94: seguito [il duca] ora per le lacune di
p. giustiniani, 39: fu fondato il campanile di san marco, in mezzo
casti, vi-147: ma quando parte il giorno, / e il tenebroso velo /
ma quando parte il giorno, / e il tenebroso velo / spiega la notte attorno
notte attorno, / sopra la terra e il mar, / la placida laguna /
vedrà far specchio al cielo, / e il raggio della luna, / nell'onda
, / e la bicorne luna / affretta il corso tacito / sulla cheta laguna.
roma dell'adriatico. pisacane, viii-292: il mare adriatico, internandosi considerabilmente verso maestro
una lingua di terra, quasi correggendo il sesto troppo acuto della sponda, separa
. questa lingua di terra, ovvero il litorale, è difesa dal frangere dei flutti
rafforzate con opere artificiali, notissime sotto il nome di murazzi. de roberto,
, vi cerca un rifugio e scrive il suo giornale. carducci, iii- 3-88
: la prosa / di paulo fambri, il grosso / voltèr de le lagune,
lagune, è spiritosa / troppo per il mio dosso. 3. ant
vanterassi... un ladrone di strascinare il popolo eletto svergognato da una laguna di
una buona cavalla,... il condusse a quei bagni che altro non sono
spagn. laguna e port. lagoa \ il termine it. è passato al fr.
lagune (nel 1609) da cui il ted. lagune (nel 1784) e
8-350: sedeva al finestrone che guardava il grande mare lagunare tanto spesso mutato in
in laguna. bonsanti, 5-30: il fischio e lo sciacquio dei remi, come
corrente e discoperta, ma quella che sopra il libero luogo, non puzzolente né lacunoso
discorre. bembo, 10iii- 136: il piano di quella valle impedito,..
mattioli [dioscoride], 23: nasce il cipero in luoghi lagunosi, paludosi e
vino gelarono. nievo, 30: il friuli è un piccolo compendio dell'universo
, / allenta, o musa, il canto del laguto, / ché da grisoni
), nella cui valle si trova il minerale, e porfiro (v.)
mondo cortese, che, sviluppatasi fra il secolo xii e il xiv, si
che, sviluppatasi fra il secolo xii e il xiv, si può considerare una sequenza
versi franceschi lamentevoli e rammarichevoli. girone il cortese volgar., 330: di questo
: di questo accidente compose piantosi lai il buon giron, e acconciò a loro
buon giron, e acconciò a loro il canto che ancor si canta. iacopo del
lxxviii-m-73: la terza [sedia], il cui veder considerai, / tutt'è
,... vègnati voglia di mostrare il tuo bellissimo viso, e d'ascoltare
tuo bellissimo viso, e d'ascoltare il laio del tuo signore. carducci,
i nostri lai. molza, 1-386: il largo pianto, ch'a partir m'
non più uditi lai, / dovrebbe il ciel piegar per forza ornai, / se
2-33: composto è lor d'intorno il rogo ornai, / e già le
ornai, / e già le fiamme il mantice v'incita, / quand'il fanciullo
fiamme il mantice v'incita, / quand'il fanciullo in dolorosi lai / proruppe.
intera notte dispendean gli achivi / sovra il morto patròclo. foscolo, gr.,
stanza sonava. dossi, 1-i-488: il prigioniero dopo un rosario di lai si consola
teneri lai / di dolcezza m'empieano il core affranto. d'annunzio, i-409
aria mite. moretti, i-657: il suo modo di non lamentarsi di nulla in
canori lai, / a gara salutaro il novo lume. bandéllo, ii-1146:
ivi la catacresi è bella, perché il canto di quegli uccelli all'udito suona,
lai di squille / che dei torrenti il tuon. = deriv. da
condannati per delitti. gioberti, 1-i-152: il conte solaro è devotissimo alla setta [
. de roberto, 387: il parlamento discuteva un'altra legge a vantaggio
: i giudici della chiesa pregan talora il magistrato laicale di perdonar la morte all'eretico
., 19 (323): il clero regolare e secolare era affatto immune
della chiesa e del potere cattolico contro il potere laicale nei suoi libri e nella
. gioberti, 1-i-244: qual è il collegio gesuitico che possa compararsi a molte
ingegnoso ritrovato della scienza laicale per assalire il monopolio teocratico. carducci, iii-10-302:
con voti pubblici e vita comune, il cui compito istituzionale è l'esercizio di opere
un libro sulla laicalità di cristo; il quale fu il sommo sacerdote, ma fu
laicalità di cristo; il quale fu il sommo sacerdote, ma fu eziandio il
il sommo sacerdote, ma fu eziandio il sommo laico. idem, 2-200: nella
se 'l papa medesimo ch'avea mosso il detto falso oppinione il volesse sostenere, il
ch'avea mosso il detto falso oppinione il volesse sostenere, il riproverebbe per eretico
il detto falso oppinione il volesse sostenere, il riproverebbe per eretico, dicendo laicamente,
: unico dante aveva potuto rivolgere laicamente il principio religioso ad una sua grande concezione
ministro dell'armi secolare; nel febbraio il papa promette laicare tutto il ministero, salvo
nel febbraio il papa promette laicare tutto il ministero, salvo un cardinale solo;
). -per estens.: il ceto secolare, la società civile (
i-26: nella società civile... il laicato, dopo di aver sopramontato il
il laicato, dopo di aver sopramontato il clero e menato un passeggero trionfo, comincia
sanctis, ii-n-222: per meglio domare il laicato, [i gesuiti] presero abito
prima di tutto una tendenza a introdurre il laicato nella condotta della chiesa, come
indipendente rispetto alla chiesa. -anche: il complesso di movimenti politico-sociali, ideologici e
carducci, iii-12-145: l'elemento indigeno contro il germanico, la borghesia contro la feudalità
germanico, la borghesia contro la feudalità; il laicismo contro la chieresìa, la ragione
chieresìa, la ragione contro l'autorità, il reale contro l'ideale, il sentimento
, il reale contro l'ideale, il sentimento contro le convenzioni e il misticismo
, il sentimento contro le convenzioni e il misticismo, ecco i veri moventi di quella
rivoluzione francese e la nuova posizione che il papato ebbe a occupare in europa,
trionfante. piovene, 7-83: anche il laicismo può essere attaccamento all'ordine,
6-334: si ebbe qualche opposizione, che il vescovo prevedeva, promossa da sinistri,
e dei suoi controlli, e ispira il proprio ordinamento e la propria attività a
altra parte del contrasto del labriola contro il socialismo viveva un nobile motivo,.
dalle suore, ma poi s'era imposto il signor raffaele, mandandola agli studi classici
unitario e liberale, aveva tolto via il potere temporale, dai migliori tra i cattolici
la chiesa stessa può diventare stato e il conflitto può manifestarsi tra società civile laica e
. diventare laico, profano, perdere il carattere sacrale, assumere natura e finalità
anche sostant. gentile, 2-i-223: il conflitto dell'istruzione e dell'educazione si
ferd. martini, 5-4: il ministro, comm. boncompagni, tozzo
che ispide e nere scendevano a incorniciargli il gorgozzule, si affacciò alla finestra ed
contratto, ne offendeva al tempo stesso il carattere di sitituzione civile e il senso
tempo stesso il carattere di sitituzione civile e il senso divino. bacchelli, 1-iii-299
laicizzazione dello stato predicava la lotta contro il nemico * temporalista'. vittorini, 5-363
* temporalista'. vittorini, 5-363: il fatto negativo, per esempio, che
e nel linguaggio dell'età intermedia il termine comprendeva spesso l'idea di 'profano
diseredato, incivile ', in quanto il potere politico e la ricchezza erano in larga
alla nobiltà; sino a qualche tempo fa il termine comportava altresì l'idea di '
fiorenza con sua compagnia armato, trovò il suo nimico. dante, inf.,
volgar., i-217: ben fa il cherico e 'l laico se da ogni dilettazione
1-iii-509: nei tempi disciplinati... il pensiero cristiano dee informare le instituzioni per
ordini sacri); converso (e il termine conteneva (per lo più l'idea
d'altro maggior studio e fatica fu il prescriver che fece ad ogni ufficio e ministero
matteo ronto, oli- vetano, circa il 1380, nel monastero di pistoia, volgeva
de'quali è un carme elegiaco ove il da ben frate si duole che per merito
iv-362: * laico 'nei conventi è il frate converso che fa da servo e
soldati, xi-123: mi spiegò che era il distintivo del saio dei padri passionisti;
. della casa, 5-iii-350: conciossiaché il dire è molto più agevol cosa che
dire è molto più agevol cosa che il fare e l'operare, e, oltre
salviaii, ii-i- 235: intendendo il latino, molte cose trasportò quindi nelle
anche a i laici dotti si dava il nome di chierici, e per lo contrario
semplice, popolare (lo stile, il discorso). pascoli, ii-1026:
pascoli, ii-1026: in quella epistola il verseggiatore incuora il poeta...
: in quella epistola il verseggiatore incuora il poeta... a lasciare il sermone
incuora il poeta... a lasciare il sermone laico e la lingua volgare;
; mondano (una persona; e il termine comporta una connotazione negativa dal punto
che hanno (o pretendono di avere) il monopolio di una determinata attività artistica o
si sentiva che era impacciata, quasi provasse il pudore di non poter esser schietta e
cecchi, 9-57: poiché la sostanza e il decorso dell'operanotte d'ottobre, / mise
). sarpi, vi-3-78: proibisce il concilio a'magistrati laici commandare che l'
l'arcivescovo della città, a cui il balagny aveva rapito non solo la giu-
dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il
il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili
le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili e nobili.
nobili. g. capponi, 1-i-162: il papato diveniva sovranità laica. b.
: a una nuova forma diè origine il cristianesimo con la chiesa cristiana..
bibbia volgar., iii-119: respuose il sacerdote a david, e disse:
l'ordinazione sopra li roveri e sopra il piombo, che sono cose meramente laiche
essere laido). cantoni, 381: il rigore scientifico,... il prudente
: il rigore scientifico,... il prudente governo laico. fogazzaro, 1-539
un libro sulla laicalità di cristo; il quale fu il sommo sacerdote, ma
sulla laicalità di cristo; il quale fu il sommo sacerdote, ma fu eziandio il
il sommo sacerdote, ma fu eziandio il sommo laico. carducci, iii-7-308: di
di poi, dal 1293 al 1313, il primo filosofo laico del popolo italiano.
le fonti di vaichiusa... sono il più orrido dei luoghi dove il petrarca
sono il più orrido dei luoghi dove il petrarca si appartò. ripenso ai monasteri
, ma sempre un meditante; portava il gusto della cella nella natura aperta.
ispirate alle concezioni del laicismo (e il termine denota, in senso stretto,
cattoliche). bresciani, 6-vi-341: il conte mamiani con tutto questo non istava
2-xxii-73: tutto l'inutile, tutto il retorico, il patriotticume superfluo, il libero
l'inutile, tutto il retorico, il patriotticume superfluo, il libero pensiero,
tutto il retorico, il patriotticume superfluo, il libero pensiero, lo sport, i
. agli anglicani, costretti ad accettare il re come loro capo religioso).
di confisca de'beni, di proclamare il re capo del popolo e della chiesa.
dai laici. gioberti, 2-42: il laicato pelasgico, o vogliam dire italo-
laidamente la faccia, le mani, il vestito non ci insegnò, perché questo
specialmente con me? o sono io il capro espiatore di cotesto malaugurato ginnasio?
malaugurato ginnasio? e questo perché? il sapranno gl'ipocriti vilissimi che hanno preso
me che non offendo, fo il mio dovere, sì lo fo. moravia
. moravia, ii-351: parimenti anche il corpo, come il viso, aveva la
ii-351: parimenti anche il corpo, come il viso, aveva la sua maniera di
siderate... come il tutto fosse condito col gergo conven
gli atti, di tal fatta uomo che il solamente vederlo metta disperazione di poterlo condurre
, ma di bellezza d'animo il corpo s'adora. = denom
, 8-i-235: molto ha a dispetto [il pavone] la laidezza de'suoi piedi
una cocolla! tarchetti, 6-ii-12: il cuore trasparisce dal viso, anche da quelli
tutti, pregai mi restasse tra mano il bambolotto di gomma, la laidezza del pezzo
vendetta. scala del paradiso, 185: il furore... è disonestà e
venere. benvenga, 139: anco il nefando è delizia a chi tutto è laidezza
lupanare. d'annunzio, iv-2-374: il fondo dell'esistenza umana, il fondo
iv-2-374: il fondo dell'esistenza umana, il fondo di tutte le preoccupazioni umane è
villana e brutta e dispiacevel forma. buonarroti il giovane, 9-552: sbalestran dal sen
si crogiola, di conventi parlando, il disprezzatore di chi descrive scene da taverna e
. „ 30-1-1: l'ira molto laidisce il corpo. ugurgieri, 236: aletto
trasformasi in figura di vecchia e laidisce il suo volto di rughe. statuto dello spedale
domandatolo della cagione, in udirsi allegare il sesto precetto della legge cristiana, per
con qualunque sia disonestà laidisce eziandio solamente il cuore, quel sozzo animale tutto si
si arruffò e, licenziato di mal garbo il dottor michele, tornò sbuffando e battendo
da enea, e quello che possa fare il furore della femina conosciuto, menano i
oscenità. segneri, iii-3-301: il peggio è che, parlando eglino in
laidità di cui l'apostolo divietò fino il nome. dossi, ii-51: erano laidità
, disonorato. ugurgieri, 407: il re latino fugge portando li dei laiditi
a bere alla energumena: ed incontanente il demonio... per mezzo d'
di buttarglielo. pirandello, 6-21: il vecchio cappelluccio stinto e roccioso..
. bonsanti, 4-205: l'aveva inciso il bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il
il bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone.
di carne: non vi rimane che il laido. bartolini, 143: ma
brutto? oppure l'illusione mi copriva il laido di quel volto? 2
già divorate, e riempie più volte il giorno con qualunque spettacolo il suo laido
più volte il giorno con qualunque spettacolo il suo laido saloncino. buzzati, 6-47:
suo laido saloncino. buzzati, 6-47: il laboratorio incomprensibile all'interrato dove entrano ed
dove entrano ed escono certi tipi, il laido studio fotografico al primo piano che
la vita di quelli che non amano, il laido vestire, come né di prosa
a noi sembra che... il dar per sane le voci corrotte, e
accozzare sensi figurati co'propri, e il tutto involgere nell'oscurità sia laido guazzabuglio
male, malissimo di spirito e perdonami perciò il laido stile e il porco modo di
e perdonami perciò il laido stile e il porco modo di scrivere lettere.
. che suscita avversione (una persona, il suo aspetto, il suo atteggiamento)
una persona, il suo aspetto, il suo atteggiamento); deforme, sgraziato,
ne leveresti picciola cosa, ma tutto il corpo ne sarebbe più laido. guittone,
casoni, 1-5-380: chi vide mai il più ridicolo pazzo di costui, brutto,
costui, brutto, laido, come il peccato, e fa professione di fare spiritare
butta / piero, la palpa, e il mal boccone inghiotte. durazzo, 1-25
scomponevano come nei sogni quando è rimasto il cibo sullo stomaco. -di animali
16-2-269: la madre mia era tutto il contrario, cioè vana, effrenata e
dir cose troppo note, come che il nostro cortegian non debba far profession d'esser
e schifosa concupiscenza di vecchio vizioso, il vizio e lo schifo, nell'inganno in
delle donne, valutando l'utile e il guadagno che si poteva trarne a farli
79): messere lizio di vaibona fu il laido e messere rinieri da calvoli fu
guisa. guidotto da bologna, 1-50: il terzo è quando si rammarica di alcuna
. pulci, 20-14: tu suogli essere il fior de'traditori; / tu ha
consuma. a. cattaneo, ii-338: il demonio spiega loro avanti gli occhi tutto
demonio spiega loro avanti gli occhi tutto il laido della loro vita, acciocché, essendo
1-215: vi sono epoche nelle quali il mondo indispettito per quel falso che gli
di valeria avvenne, che un gentiluomo il quale tenne a battesimo una giovane, e
, 5-ii- 93: essendosi dato il teatro in mano di gente ignorante,
usar equivochi laidi e poco onesti, il far degli atteggiamenti giocosi, delle beffe
, 47: in rada a incontrare il bastimento viene una scialuppa di puttane di
al venire non è peccato; ma il riceverli con la volontà è peccato, e
s'egli è chi l'adoperi [il tempo] in lavarsi il sudiciume e fango
l'adoperi [il tempo] in lavarsi il sudiciume e fango quale a noi tiene
volontà e'brutti appetiti, e adoperi il tempo in imparare, pensare ed essercitare cose
ed essercitare cose lodevoli, costui fa il tempo essere suo proprio. condivi,
in registro. foscolo, x-328: il firenzuola monaco e abate vallombrosano, e il
il firenzuola monaco e abate vallombrosano, e il bandello vescovo e frate domenicano e il
il bandello vescovo e frate domenicano e il lasca ed altri coetanei del franco scrivevano
betteioni, iv-530: in queste pagine il villari parla della calandra, commedia laidissima
1-198: un romano... è il centro motore delle risa che scoppiano furibonde
. gozzi, i-26-152: là dove il simulato bestione scorse quelle troppo licenziose dipinture
dormendo ella,... le apparve il demonio in sembiante impudico, con viste
quelli cui domostri c'ami / fidando il tuo aiuto. -sostant.
poesia divina dei greci, e adorano il manzoni, il manzoni, il manzoni
dei greci, e adorano il manzoni, il manzoni, il manzoni cogl'inni sacri
adorano il manzoni, il manzoni, il manzoni cogl'inni sacri, gli inni sacri
) 4 spregevole ', passato a tutto il romanzo occidentale; cfr. alto ted
, era una lurida cosa; pure il sorriso sincero, amoroso, trionfante, che
vista di tito, riscattava... il laidume del paletò e delle ciabatte.
27-836: i torrenti dove si rovesciava il laidume dei panni cittadini. -disonestà
. papini, 27-1137: ora è il momento di confessare a dio e agli
di confessare a dio e agli uomini il laidume della tua vita con parole aperte,
.]: raccattare laidumi, sfoggiarli. il laidume di certi giornali che si dicono
facesse criatura. fiore, 81-13: il lupo di sua pelle non gittate,
, ingiuria. bencivenni, 4-23: il buono re david... soffria dolce
inorridivano alla vista di quelle latomie, e il buio, il silenzio e le tede
di quelle latomie, e il buio, il silenzio e le tede ferali n'addoppiavano
silenzio e le tede ferali n'addoppiavano il tremore; ecco sentono, o par
siena, ii-191: tanto è laldabile il nome di gesù quanto è laldabile iddio
perfetta. corona de'monaci, 42: il re solamente è laldato in faccia,
con gridare sempre: laidato cristo e viva il santo padre. laldatóre, agg
. colombini, 256: ine cantammo il boccia e io una laida. e
e io una laida. e poi il menammo in mezzo e andammo a duomo.
-il canto della laude (durante il rito). s. bernardino da
bernardino da siena, i-186: menalo [il figlio] con teco alla prediche,
guini- zelli)... il grammatico salviati conferma ancora nel xvi se
era sensale, / che della perugina amore il prese. = var. di
la lettera delle nutrici, che laleggiano invitando il sonno a'lor pargoletti.
dai sei o sette mesi, che precede il linguaggio articolato; balbettamento infantile.
spada le cose necessarie sono la lama, il pome, l'else, il manico
, il pome, l'else, il manico, il fodero, il taglio e
, l'else, il manico, il fodero, il taglio e la durezza.
else, il manico, il fodero, il taglio e la durezza. tassoni,
sciabola al figliuolo lig dessiè che ieri il fitaurari mi presentò. tarchetti, 6-i-402:
annunzio, iv-1-130: -alt! -comandò il santa margherita, a'cui vigili occhi non
armi deve avere... c'è il caso che sia una lama di prim'
12: - è una lama che forerebbe il bronzo. a te.
con mano robusta un colpo sulla parete: il coltello vi si infisse. moretti,
di manico mobile. bocchelli, 9-285: il tiglio della canapa viene tagliato, cardato
ponderate. pavese, 5-101: scelse il coltellino che fece gola anche a me:
, con due lame a scatto e il cavatappi. -nastro dentato d'acciaio di
: sega. baldi, 19: il bosco il fabro assaglia / di scure armato
. baldi, 19: il bosco il fabro assaglia / di scure armato e
ghigliottina. bocchelli, 1-i-359: introdusse il capo fra i montanti in cui sarebbe
bagnanti,... là dove il sole tonde rifulgono, / come d'acciaio
rame. graf, 5-856: ho caro il picciolo verso / che guizzi come saetta
una strada l'angolo / svoltando, il tuo presagio mi feriva / come una
una lama. montale, 1-16: il vento che stasera suona attento / ricorda
di luce biancastra che per una grande finestra il cielo notturno gittava sul tappeto del pavimento
riflettori tagliano con alte lame di luce il gran velario cupazzurro. banti, 6-44:
6-44: sulla soglia di quel ridotto il crepuscolo spingeva una lama argentea lievemente svampata
5-461: piover ti senti giù dagli occhi il pianto, / senti una lama che
, / senti una lama che ti passa il core. -folata, spiffero.
, nelli quali aveano offerto quelli i quali il fuoco divorò; e condusseli in lame
lame d'oro, vi pose dentro il corpo della figlia. ariosto, vi-502:
tesse uno strumento di forma tonda, il quale si fa alto un braccio e
aria ordisse la bizzarra lama / e fosse il sol sua trama. l. pascoli
. soderini, i-124: di verso il centro del monte, dette scorze o
. -lama accoppiata: tasto che compie il medesimo ufficio nella forma della monotype fonditrice
cilindri dei motori a combustione interna per il raffreddamento). 14. lama d'
. giovio, i-347: usi pur il brochiere in francia, e in pemonte
così a mezza lama. -prendere il coltello per la lama: affrontare nel
s. v.]: 'prendere il coltello per la lama 'o
siroppetto chiarificato. monti, xii-1-33: il castiglioni al tribunale della sacra inquisizion della
. prov. la lama logora, corrode il fodero: la fatica e la sofferenza
una continua azione logoratrice dell'anima sopra il corpo, della lama sopra il fodero
sopra il corpo, della lama sopra il fodero. ferd. martini, i-490:
fodero. ferd. martini, i-490: il tuo povero nonno si fa forza quanto
può: ma sento che la lama corrode il fodero. 18. dimin
prossimità del mare, nel quale cresce il giunco (nel pisano e nel livornese
non molto ha corso, ch'el [il mincio] trova una lama, /
menzini, ii-215: dir potrai che il coro elisio il chiama / novello alcide;
: dir potrai che il coro elisio il chiama / novello alcide; e ch'
le deposizioni del magra, che rinterrò il porto formando diverse lame e padulette.
e bitume. pascoli, 257: il cigno canta. in mezzo delle lame /
la lama azzurrina dell'adriatico saliva verso il cielo. buzzi, 150:
città che hai dato ad una patria il suo poeta. linati, 16-7: quel
gonfiava la vela quadra e spingeva innanzi il comballo con un andare placido e trasognato
, lxiik 2-i-18: fu necessario camminare il detto spazio sempre dentro acqua e lama
in tressa in una lama. buonarroti il giovane, 9-194: sianvi boschetti artifiziosi
fere. monelli, 1-195: fra il mare e il monte si stende una lama
, 1-195: fra il mare e il monte si stende una lama bassa e -nera
nostre lame. sacchetti, 189: il mondo e amor a ciò mi chiama
tibet e della mongolia, che ha raggiunto il grado di maestro. -in senso generico
macerata, lxii-2-iv-126: al carriaggio seguiva il supremo ihama vestito tutto di lametta d'
per ben dodici anni niuno si accorse che il lama era morto, tranne alcuni pochi
tranne alcuni pochi suoi partigiani, né il lama pensò già a risuscitare se non dopo
. d'ordinario risiede a polala tra il tibet e la china. morto, l'
passare una processione di lama senza levarsi il berretto. = deriv. dal
e si distingue in due specie: il lama huanacus o guanaco, che ha
dato origine al lama domestico, e il lama vicugna da cui probabilmente è derivato
lastri, vi-191: non sa [il cavallo]... sputare in faccia
faccia di chi troppo lo carica come il lama ed il paco. tramater
chi troppo lo carica come il lama ed il paco. tramater [s.
46 denti incisivi nella mascella inferiore, il labbro superiore fesso, il collo lungo
mascella inferiore, il labbro superiore fesso, il collo lungo ed il dorso privo di
superiore fesso, il collo lungo ed il dorso privo di gibbosità. e alto quattro
piedi, lungo cinque o sei; il suo colore è bianco e nero; le
primitiva religione tibetana dei bon po; il culto si esercita nei conventi e nei
tibet lamaista, dove si crede che il vento, agitandoli, vivifichi l'orazione ch'
ad un feltro. considerato attentamente, il composto di cotesta crosta si trova formato
, famiglia delle solanacee, che ha il calice tubuloso a cinque angoli e con cinque
evoluzione, secondo la quale nei viventi il bisogno crea la facoltà o l'organo
scomparsa dell'organo inutilizzato), mentre il carattere, così acquisito sotto l'influenza
cognizioni storiche, come può darne esempio il lamarckismo e il darwinismo. =
, come può darne esempio il lamarckismo e il darwinismo. = deriv. dal
secolo passato. nencioni, 2-58: il numero e la misura del suo periodo poetico
sue immagini sempre geniali e felici, il suo simbolico naturalismo, gli orizzonti indefiniti
lamartiniano '-e nessuno ne ha ereditato il segreto. linati, 16-3: la terra
arbasino, 25: la baronessa randaccio il suo amico giovane e una inquietante famiglia
i solecismi, insieme co 'l iotacismo, il lambdacismo, il metacismo. tramater [
insieme co 'l iotacismo, il lambdacismo, il metacismo. tramater [s. v
: sutura del cranio, che unisce il margine posteriore delle ossa parietali col margine
ii-908: né la sua boria / vedeva il lunedì di risurresso / e le galere
pegno di possesso / eterno a monreale il cor beato / e in palermo il
il cor beato / e in palermo il lambèllo ebbe rimpresso. / ora a palermo
ora a palermo per divino fato / il fiordaliso ed il lambel vermiglio / raddotto
per divino fato / il fiordaliso ed il lambel vermiglio / raddotto hai tu,
ribellavo: la solita eterna schermaglia fra il modello e il pittore.
solita eterna schermaglia fra il modello e il pittore. 3. ling.
si stillerebbe una quintessenza così velenosa come il di lui umore maligno. pisani, iii-448
che 'l sarà, lambicate poi sopra il fornello. n. franco, 4-250:
di carte pecorine... conteneva il vero modo di soffiare e di lambiccare.
sapienza che voi abbiate, n'intonicherei il vostro vetro, e con esso lambiccherei
vostro vetro, e con esso lambiccherei il rimanente, tante volte che n'uscisse
, i-20: al popolo parve che il berlingare fosse senno, epperò elesse gli alchimisti
alchimisti di libertà, i quali lambiccarono il concetto delle monarchie temperate. scarfoglio,
, che appartiene a tutti gli uomini, il giusto, il vero, il bello
tutti gli uomini, il giusto, il vero, il bello. -intr.
, il giusto, il vero, il bello. -intr. groto,
-intr. groto, 1-55: il po, giunto alle fornaci, già si
avendosi egli alzato, allungato e angustato il letto, lambicandovi a stilla a stilla
con la mano della natura e senza il ministerio dell'arte, s'aperse una
poter trar sugo del suo. buonarroti il giovane, 9-31: quant'è più agevol
intrigandola col: noi vedremo, dio il sa come stiamo, si farà ogni
o con lentezza esasperante. buonarroti il giovane, 9-750: coll'adular delle corti
, / ond'uscì 'n quint'essenza il ghiribizzo, / ch'io son per dirti
, che lambiccar, sui modi cruschevoli, il sonettino. tozzi, iv-253: son
temerari sacciuti, che sempre si limbiccano il cervello in cercar modi onde rendere gli
. mazzini, 14-405: vado lambiccandomi il cervello per trovare ima materia elementare vendibile
. l. pascoli, ii-23: il di lui spirito creatore ed inventore non si
tanto si lambicca e si tartassa / che il bandolo ritrova alla matassa. betti,
ritrova alla matassa. betti, i-124: il popolaccio ammicca... / e
né di bruciaticcio, ne riportano seco il sapore e l'odore naturale dell'erbe
soderini, iv-131: per far rinascere il pelo [ai cavalli] adoprisi acqua lambiccata
mele o olio di tartaro, stropicciando prima il luogo spelato. groto, 1-35:
: da questa sura lambiccata si cava il vino. -per estens. depurato
ingrato al gusto. campanella, 4-319: il calor venuto all'estremità [delle piante
lasciava discerner a suo modo, rinegava il cielo. magalotti, 1-165: nere
, i tetti, gli ornamenti, e il giorno lambiccato per una maniera di feritoie
lambiccate. a. cattaneo, i-119: il primo poema che presentò, quantunque studiato
c. bini, 89: tutto il tuo fare era una tattica premeditata,
coda. b. croce, iii-25-397: il claudel non è un qualsiasi inabile scrittore
che... non dobbiamo considerare il gobbo una creatura infelice perché tale.
; le tue lettere sono... il frutto d'una immaginazione tormentata, lambiccata
: corto altrettanto di vista, perché il naso lambiccator gli l'aveva sminuita.
ora in certe lambiccature che fanno girare il cervello più ancora dello strepito delle mie
pietro ispano volgar.: 3-76; il mele, solimato per lambicco, monda
mele, solimato per lambicco, monda il vizio degli occhi da ogne bruttura e mitiga
degli occhi da ogne bruttura e mitiga il dolore. boccaccio, v-227: la casa
, già più anni prodotto un bambino, il qual, come prima venne alla luce
rosetti, 1-48: come l'è incorporato il cervello e gli ovi come pasta,
compagnia della lesina, i-59: per il lambicco si cava la quinta essenza del-
minerali, e metalli, e si stilla il prezioso licore nella boccia. l.
di una capacità in cui si versa il liquido distillarle, di un condotto in
raccolgona i vapori condensati. per lo più il lambicco consta di una caldaia o '
fa seguito al collo del capitello. il 'refrigerante 'è per consueto a
le tre setole nere, vi unì il succo di certe erbe misteriose e ne
boccetta. calvino, 33: là il dottore aveva impiantante il laboratorio, con
, 33: là il dottore aveva impiantante il laboratorio, con ampolle d'ogni forma
al fìgur. aretino, c-1-375: il duolo è un traditore occulto il quale
c-1-375: il duolo è un traditore occulto il quale stilla, per il lambicco de
traditore occulto il quale stilla, per il lambicco de i guai, la lena e
nel luogo ove rinchiuso / si cuoce il cibo, che poi per lambicco /
intorno / co 'l suo possente ardore / il lambico del core, / mi fè
fè stillar fuor per questi occhi intanto / il velen de'martir. converso in pianto
per certissimo effetto della pressione dell'aria il sostentamento de'fluidi a determinate altezze,
. frugoni, i-15-17: per suggetto il meno ricco, / che men piace e
schifo. -rubinetto di macchina per il caffè. viani, 14-251: i
che intendono che lo ammalato sciorina bene per il lambicco di sotto. campanella, i-61
, 10-i-18: alcun altro, sicome il fichte, messi in esercizio tutti i
impresa gloriosa forse ma disperata, di trasformare il me relativo ed accidentale nell'ente assoluto
sopra questo argomento. lì gitta via il lambicco, scrive alla sciolta e con
alla cintola da prato, se non il mostrarla così per limbicco e con tanta
di moto proprio d'un nome solo il segnacolo d'un'età intera, di un'
distillata per lambicco, che avrebbe messo il fremito dell'invidia fin nei senatori di
ed acconcia, sì che coglia tutto il fumo e, per il lambicchétto gocciando
che coglia tutto il fumo e, per il lambicchétto gocciando, lo stilli nel recipiente
lambicciuolo de'vasi genitali, natura trasmanda il seme dell'uno e dell'altro,
lambiménto, sm. disus. il lambire, l'essere lambito; leccamento
]: nel tempo del lambiménto tenga il petto fasciato con panni caldi. f.
acqua, siccome con la lingua suole lambire il cane, metteràgli da una parte.
singulto. alora... fare cocere il melle in l'acqua cum uno poco
, / lo stame a cui, mentr'il lambisce e tocca, / danno forma
bocca. redi, 16-iv-171: il che non succede... a coloro
lambiscono e cacciansi giù per la gola il veleno della vipera. c. i.
si consumasse lo zolfo, intanto lambiva il sigaro alla punta e poi l'accese
a'fracidumi della stalla l'amabilità e il pregio de'savi. c. i
c. i. frugoni, i-ii-m: il parto informe ed orrido / lambendo l'
. parini, giorno, ii-508: né il truculento / cor gli piegaro i teneri
lingue lambenti tortuosamente / la man che il loro fato, ahimè, stringea!
fallo la mia man lo punisce [il cane], / dolce mi guarda,
, iii-2-254: ecco, ecco, il toro si precipita / all'inganno, ansa
di gir lambendo / là ve tu poni il piede. a. cattaneo,
g. rucellai, 201: quanto gradisce il vederle ir volando / pe i lieti
dì cocenti, / ove a flora il sebeto i fiori allatta, / e il
il sebeto i fiori allatta, / e il fiume allor co'fuggitivi argenti / de'
selva, a cui fra spume / rotte il fianco lam- bian tonde correnti. mazza
: anche l'erbette ardeano / sotto il gradito peso, / quando nel seno a
disteso: / o s'ella a nuoto il facile / corpo traea, di sotto
le mamme e 'l florido / grembo gemendo il fiotto. foscolo, gr.,
tonde / lambire a gara della diva il piede. [sostituito da] manzoni
sp., 28 (489): il pozzo comune, doveva esser la gora
, / l'amena villa cui lambe il tevere / lascerai e su'tanti tesori /
tevere / lascerai e su'tanti tesori / il tuo erede stenderà la mano. montale
mano. montale, 1-55: là fuoresce il tritone / dai flutti che lambiscono /
... alcuni deboli fuochi lambenti il terreno, quando l'aria è nuvolosa
umida. cesarotti, 1-vii-281: già vivace il sole / lambìa co'raggi ancor dell'
torri e dei palazzi antichi. è tornato il sole e il sereno su la città
antichi. è tornato il sole e il sereno su la città, ma non su
fiamma pigra azzurreggiava lingueggiando e lambendo il ceppo. jahier, 103: mi introduce
dove le fiamme vivaci delle schiampe lambiscono il ramino fi- ligginoso. -
che le materie gravissime, descendano verso il centro con moto retto, se, lasciate
punto a capello dove verrebbe a terminare il piombo che pendesse? n.
n. villani, i-8-97: il brando /... del piè diritto
brando /... del piè diritto il dorso lambe, / e i nervi
michelini, 381: e manifesto che il cubo in tutto il suo corso rapidissimo
: e manifesto che il cubo in tutto il suo corso rapidissimo anderà lambendo la superficie
, cosicché sembri che l'aria lambisca il nostro corpo e vi si cangi intorno
indefesse piume. aleardi, 1-419: il bacio, / onde furtivo in danza vorticosa
onde furtivo in danza vorticosa / lambivi il crine de la tua fanciulla. tarchetti,
un bacio protratto. onofri, 64: il passo... lambe / l'
di male e la tua mano lambe / il morbido velluto delle gambe. michelstaedter,
nubi su dall'orizzonte, / già lambiscono il sole. montale, 9-127: nel
, mi costò sangue, tanto era il desiderio di serrarle su quei fianchi che
-figur. carducci, iii-4-40: il sol morituro saluta / le torri e
che interesse estetico e lambisce ed invade il campo della caricatura. saba, 589
rodenti; / e i poetuzzi, il ricco invan lambenti; / e i filosofurfanti
bencivenni, [crusca]: usi il lambitivo fatto col mele e col puleggio
del latte], viene dal suo essere il più eccellente, ed il migliore,
suo essere il più eccellente, ed il migliore, ed il più efficace, dei
eccellente, ed il migliore, ed il più efficace, dei balsamici tutti e di
i necessari lambitivi, ed in particolare il giulebbo di rose secche, misto con sugo
di sanità, ii-129: si mescola il tutto ben bene per farne un lambitivo,
stilla lambita basterebbe ad incendiare ragione ed il sangue. borgese, 1-309: primo ad
frugoni, 1-40: ancor non sai ch'il tuo senso,... lambito
ninfe, / non forse audace violassi il musco / molle, lambito da'lor
f. f. frugoni, iv-441: il serpente, animato dalle lam- biture inconsiderate
usare ogni opera e diligenzia per trovare il malfactore... e per questo fece
con agglutinamento dell'articolo; cfr. il bolognese lambraccia * asse '(in partic
alle pareti di una stanza, è tutto il fr. 'lambris '. a noi
pascoli, 1-886: dietro torto o il giardino una casetta rustica e bella,
mia pianta. bresciani, 6-xiv-457: il furore dell'eresia luterana scerpò qui vivaci
. 2. per estens. il vino prodotto dalla vite selvatica.
lambrusche da gli occhi; lasciate star per il fatto suo quel l'altro, perché
volgar., 4-41: annera ottimamente [il vino] nel tempo della vendemmia con
contessa, che domineddio fece a posta il lambrusco per annaffiarne la carne dell'animale
arbasino, 7- 337: ecco il consueto fine-di-pomeriggio durante l'alta stagione,
di bianco,... ha il suo corpo tutto formato di varie scaglie
, i-103: in una galleria vicina il locomotore elettrico, statore e rotore, potente
cervello. montale, 1-103: affondava il tallone / nel suolo screpolato, / tra
luce. savinio, 1-126: scopro il mare... il mare sì!
1-126: scopro il mare... il mare sì! il mediterraneo, grigio
mare... il mare sì! il mediterraneo, grigio, pesante, polveroso
delle pieghe radiali che si trovano sotto il cappello nei funghi basidiomiceti imenomiceti della famiglia
landri; alle membrane che sono sotto il cappello degli agarici ed ai sepimenti di
lo più di rame, che costituiscono il collettore delle macchine elettriche. 8.
guisa di lamine. savi, 1-29: il margine delle mascelle, 'margo '
è visitata da onde di luna: il limo è lamellato d'argento.
ove ogni lamella, ogni scaglia è il pavimento o la volta d'un altro ambiente
, come in fondo a una miniera il rombo del torrente. = comp.
e fini lamelle cornee disposte trasversalmente lungo il margine della ranfoteca superiore (vi sono
lamellare. spallanzani, 4-ii-161: il feldspato... esiste in piccole
altre piccolissime lamellule, le barbuie, il cui ufìzio è coll'incastrarsi fra le
francese félicité-robert de lamennais (17821854) il cui pensiero si svolse in tre fasi sensibilmente
... finirà con l'esprimere il 'primato 'giobertiano (e il neoguelfismo
esprimere il 'primato 'giobertiano (e il neoguelfismo, attraverso una serie di movimenti
movimenti più o meno equivoci, come il sanfedismo e il primo periodo del lamennesismo)
meno equivoci, come il sanfedismo e il primo periodo del lamennesismo).
, ii-807: ognun ne chieda / il dolente marito; ed ei dall'alto
/ che invano pontava la palma / il cùbito e il ginocchio / sul suolo
invano pontava la palma / il cùbito e il ginocchio / sul suolo ch'ei doveva
/ di sé far vermiglio, penava / il lamentabile sforzo / di tutti gli uomini
. villani, 11-3: acciocché non passi il manifesto od occulto lamentamento d'alcuno.
salvini, 16-545: or questi lamentanti / il saturnio veggendo, compatio.
ripresentare la lamentanza di geremia profeta, il quale se così insconsolatamente piagneo la distruzione
. bembo, 10-vi-107: non voglio accrescere il vostro dolore con le mie lamentanze.
una lamentanza sopra se stesso, descrivendo il tormentoso viver che gli era vivere dove
che gli era vivere dove non avea il cuore. 2. protesta ufficiale presentata
spirito e l'anima loro e anche il corpo senza lamentanza nel dì del nostro
ha verace lamentanza con tra a te il frate tuo, lascia il dono dinanzi all'
tra a te il frate tuo, lascia il dono dinanzi all'altare e va,
misera, la quale dava scandalo a tutto il monasterio colle sua parole e atti sconvenevoli
i-178: sebbene da quel giorno fosse cessato il vergognoso tributo, nella festa di san
tributo, nella festa di san pietro [il pontefice] ne faceva lamentanza e protestazione
parole / che di pietà potrian fermare il sole. tasso, 14-594: nel
, 178: era matta e vana cosa il mio lamentare. iacopone, 24-54:
. lorenzo de'medici, i-162: il dolor, che m'era dolce tanto
sospiri e pianto. ariosto, 8-70: il sommo creator gli occhi rivolse / al
. i. frugoni, i-12-114: fra il mesto scrintillar di tante faci, /
scrintillar di tante faci, / fra il dolce lamentar del flebil canto, / ah
ah vieni, ah vieni, e il sacro rito onora! pindemonte, 199:
. corfino, 59: s'udiva il dolcissimo rosignolo che, tra le frondi degli
o cittadini, le amare lagrime ed il pianto del nostro morto re le funebri
/ firenze, e colma di cordoglio il petto. -senza la particella pronom
.. stava per quello luogo dove era il sepolcro, e vide il detto padre
dove era il sepolcro, e vide il detto padre così lamentare e piangere. gozzano
a la gente: / di ciò il superbo si lamenta e pente. antonio da
sua causa. sarpi, viii-76: propose il re di questo querele nel concilio di
suddetti. brusoni, 36: spedì il duca l'abate scaglia in ispagna per
. e tuttavia, sentivo che non avevo il diritto di lamentarmene, se non nella
che mi strinse 'n amanza / là ove il meo core in tutto si donao.
lamento / di sentir riputar senza cervello / il biondo aonio e più leggier che 'l
ma due minuti dopo dormiva. -introduce il discorso diretto. bernari, 6-217:
grande fallimento. cavalca, ii-24: il secondo peccato molto detestabile, il quale dalla
ii-24: il secondo peccato molto detestabile, il quale dalla lingua procede, si è
con tra 'l desio, che spesso il suo mal vòle, / lui tenni,
e in luogo di meritar guiderdone gli era il suo ufficio levato, trascorse con agre
: del suo paese spesso / tutto il paese a lamentarsi io sento: /
, e in ogni fronda / che il vento scuota, sentirai la voce / della
-sostant. foscolo, 1-170: se il notturno zeffiro / blando sui flutti spira
io, pur odo dell'adriatico flutto / il lamentar. 5. tr.
uniti. carducci, iii-7-444: il generale giace, immoto, cereo,
quasimodo, 6-xxi: torvo, lamentando il dolore, / il ciclope, a tentoni
torvo, lamentando il dolore, / il ciclope, a tentoni, tolse dalla porta
, a tentoni, tolse dalla porta il macigno, / e sedeva sulla soglia con
un lavoro che non conchiude, lamentando che il '48 e il * 49 non abbiano
conchiude, lamentando che il '48 e il * 49 non abbiano potuto dar coscienza di
di scrivere, si sente lamentare che il pubblico capisce così e così.
itale madri, in diuturni pianti / lamentate il consorte / dei generosi che sui patrii
la forma arcaica dialett. laimentare, il contini congettura la possibilità di un incrocio
, i-149: sei proprio sicura che il professore non possegga nel suo guardaroba uno
quali si cominciavano a pentere di quanto il padre avea fatto, e udivano le
la sora settimia era l'eco, il coro, a seconda la lamentatrice.
di seguire una vecchietta curva, il capino chiuso in una pezzuola ampia e
davita, 319: conteneva in sostanza il ragionamento degli ambasciatori una lunga lamentazione che
ragionamento degli ambasciatori una lunga lamentazione che il re, per soddisfare all'iniusto desiderio
., 1 (25): prese il lume, e, brontolando sempre:
mane tragedia non vedono e non considerano che il proprio comodo. -di
. cecchi, 6- 247: il trattamento si divideva in tre parti: un
: parte della tragedia greca nella quale il coro interpreta il comune cordoglio per le
tragedia greca nella quale il coro interpreta il comune cordoglio per le sciagure rievocate.
, o vero cordoglio, che fa il coro insieme con gli altri strioni.
i libri dell'antico testamento, seguono il libro del profeta geremia e furono per
. c.; gli ebrei le leggono il 9 del mese di ab corrispondente a
del terzo capitolo delle lamentazioni disse che il signore si era voltato e flagellato sotto lui
questi peregrini non sono essi coloro cui il profeta si volgeva in quella medesima lamentazione
sue lamentazioni. -muro delle lamentazioni: il muro del pianto a gerusalemme (v
lasciarmi distogliere dal mio lavoro con lo sprecare il tempo in lamentele e in stupori.
può fare. ma quell'altro, il maggiore che par così quieto! quello
sotto. cassola, 2-128: dopo cena il fattore lo trattenne a lungo con le
troiano. firenzuola, 285: cangiasi il suono de'soavi flauti in urla querule
in urla querule e lamentevoli; e il lieto canto d'imeneo si termina con
madre, compose un poema lamentevole ed il cantò nel suo mortorio. diodati [
'levare corruptum 'sembra più tosto significare il far voci lamentevoli e schiamazzi di dolore
, 2-164: non si ved'elli tutto il giorno pe'villani quella biscia, chiamata
sé i'lusi- gnolo, come calamita il ferro, per lo fisso sguardo, il
il ferro, per lo fisso sguardo, il quale, con lamentevole canto, corre
? varano, 60: quindi il timor mi spinse ove un muggito / lamentevol
pian selvoso, / rendea sonante raucamente il lito. manzoni, pr. sp.
, per accompagnamento a'miei sogni, il canto lamentevole delli alberi musicali, dei
teneri e lamentevoli. bellori, iii-245: il senso lamentevole e penoso non toglie la
isopo riprende questa città, la quale porta il tristo diletto con lamentevole stato. de
esequie d'ettore, colle quali finisce il poema. varano, 1-157: nave
botta, 5-450: così finì allora il suo regno, regno pieno, per
la tragica imitazione, perché non imita il costune quieto e moderato...
lamentevole; in una grande città cosmopolitica come il cairo, la cultura e l'educazione
e polvere bruttavano di rosso ogni cosa. il paesaggio lamentevole pareva ripassato al cinabrese.
or più non freme e ringhia / il labbro a ruggir uso, / ma geme
cor fino, 13: era vi il luttuoso rossignolo e la lamentevole tortorella.
cesarotti, 1-ix-9: dorme ciascuno: il sibilar dell'aura, / il fiotto
: il sibilar dell'aura, / il fiotto lamentevole; del mondo / la taciturna
fantoni, i-194: musa, lacero il crin, sciolta la vesta, / con
1-291: tacea / spaventata natura; il ruscelletto / timido e lamentevole fra l'
e lamentevole fra l'erbe / volgeva il corso, né stormian le frondi /
piagnere ed a chiamare lamentevolmente per nome il suo morto marito. sarpi, vi-2-155
, ii-13 (26): ricevendo tu il giovane affaticato per la battaglia del diavolo
disperazione, quant'è dalla parte tua, il desti nelle mani del diavolo a essere
insi stente. -anche: il contemporaneo lamentarsi di più persone.
. d'annunzio, iv-1-853: udivano il lamentio fioco tra altre voci, tra