vedeva... tutto quanto / il dì nelle brigate,... /
. che esercita una pressione, che scarica il proprio peso su qualcuno o qualcosa.
ant. e letter. pesare, scaricare il proprio peso su qualcosa; appoggiarsi.
: ciascun corpo grave gravitare massimamente sopra il centro della sua gravità, e in
69: non si nega che il momento di tal grave... multiplicato
adesso, ma graviterà sempre uniformemente sopra il piano a lui sottoposto. gioia, 1-i-64
centripeta collisa dalla forza centrifuga che investe il centro di gravità. guerrazzi, 2-824:
: la respirazione si attenuava penosa, il peso dei visceri gli gravitava sul cuore.
. incombere. cagna, 1-132: il sole tramontava rapidamente; l'enorme suo
sullo stomaco, come un mattone, il pranzo trasmutato in fiele.
cesarotti, ii-277: ma nella mia mediocrità il più picciolo lavoro di spirito mi gravita
esclusivo, unisce a quello del monarca il suo proprio peso per gravitare concordemente sulla
insistere. botta, 5-209: creossi il municipio, si promisero cose che non
o meno sulle merci estere, secondo il grado di esistenza in cui si trovano
inviolabile da ogni diretta o indiretta sottrazione il puro necessario alla vita, graviti equamente
varca quel limite. pisacane, iii-51: il governo vive delle gravezze pagate da'cittadini
che più delle altre classi sociali ne risente il peso. 3. tendere verso
: voglio dire che benissimo intendono che il gravitare e lo scendere è tendere verso il
il gravitare e lo scendere è tendere verso il centro del globo terrestre, e che
centro del globo terrestre, e che il salire è il discostarsene. roberti,
globo terrestre, e che il salire è il discostarsene. roberti, v-54: per
interesse o per l'attrazione che esercitano il suo ascendente, la sua autorità;
sarebbe facile a conseguirsi... se il mondo osservasse la legge d'amore,
a trovarsi insieme nel medesimo tesoro. il campicello è assorbito dal campo, il campo
. il campicello è assorbito dal campo, il campo dalla tenuta, la tenuta dal
gravitazione intellettuale. gramsci, 9-98: il centro di gravitazione di tutta la società
esso nel centro c, basterebbe sottoporvi il sostegno c, il quale ivi si opporrebbe
, basterebbe sottoporvi il sostegno c, il quale ivi si opporrebbe all'azione della
, per analogia col fotone che è il quanto di luce). =
salvini, 16-335: cadde al fine il sasso dentro / per la gravosità.
capitale. straniero si adopera a diminuire il numero dei capitali ed accrescere la gravosità
. grave, pesante; che preme con il proprio peso; trascinato dal proprio peso
, 5-6-435: gravose e molli / il turbato nocchier le vele accoglie. caro
. c. bentivoglio, 9-614: alzò il muscoso collo e la di gelo /
del peso di voi gravosa andai, / il simulato oprar, gli ascosi inganni /
quasi spento. marino, vii-105: tira il sole dalla terra in alto i vapori
-fastidioso ai sensi per l'odore o il sapore. alamanni, 5-i-883: non
e lunga, / ch'i'chiamo il fine. boccaccio, dee., 8-7
si trasse con gravosa sua pena verso il mezzo del battuto. sannazaro, 235
breve conforto. caro, 16-74: il duolo è meco, e sì gravoso,
età non ancora gravosa non corrisponde più il suo aspetto. -che arreca danno
carli, 2-xiii-359: allora soltanto è gravoso il tributo agli stati, quando impedisce la
gravoso a nessuno. -avverso (il destino, la sorte). boccaccio
volto, / le liggiadre fattezze, il bel simbiante / e quel celeste andar
cosa ella sia; ché senza dubbio veggiamo il vostro aspetto esser gratissimo e piacere ad
del bel viso? / che giova il grato suon de la favella?
dei capelli e la bocca rossa, ed il colmo seno e anelante e giù la
c. e. gadda, 213: il cervo agile è... l'
più amabile, più graziosa? emendassene il mal garbo di quella vita? la
si considera nel soave moto di tutto il viso, et anche degli occhi e della
ii-172: la grazia è la disinvoltura, il muovi- mento della beltà. le dona
., 13 (233): il cocchiere sorrideva anche lui alla moltitudine,
un soffio. landolfi, 8-27: il corpo quasi nudo si atteggiava con grazia sotto
corpo quasi nudo si atteggiava con grazia sotto il lenzuolo. levi, 2-236: un
idea, stringere alla ragion propria il conversatore, questa è mala grazia sconosciuta
, iii-292: splendea d'alta finestra il viso adorno, / in cui natura ogni
suo è più leggiadro della danza, il suo parlare è più dolce del canto,
ne 'l volger / de 'l capo il bianco profilo audace. ungaretti, ii-34:
, serena t'adoma / signoril grazia e il dolce di giovinezza lume. bocchelli,
toccato la rosa e lo smalto, il marmo e la dàlia. vailini, 114
intere, per essere comunemente bacate, il che toglie pur loro non poco di
suso [la giraffa] ha alto il guidalesco bene due braccia. lorenzo de'medici
e le spalle e'1 guidarésco. buonarroti il giovane, 9-162: senza duol del
/ a bisdosso d'un burico / caricarne il guidalesco. d'azeglio, 1-441:
1-441: quei poveri giumenti cui si mette il basto sul guidalesco. 2.
ruscelli, xxvi-2-138: dinanzi ei [il cavallo] non è già troppo gagliardo
guidaleschi. dottori, 1-232: e'guada il guidalesco ed il giardone / quant'uno
1-232: e'guada il guidalesco ed il giardone / quant'uno de'più dotti professori
guidaleschi. verga, i-197: anche il grigio ha avuto dei colpi di zappa e
/ che l'un grattando all'altro il guidarésco / empion di signoria per fin
fuori di senno, sragionare. buonarroti il giovane, i-259: sempre fu buono il
il giovane, i-259: sempre fu buono il buono, e bello il bello,
fu buono il buono, e bello il bello, / a chi ha occhi e
guidaleschi ha nel cervello. -avere il guidalesco marcio: trovarsi in cattive condizioni
in cagnesco, / ed hanno marcio il guidarésco. -avere il guidalesco marcio
marcio il guidarésco. -avere il guidalesco marcio in qualche cosa: essere
essere avvezzo a qualcosa, averci fatto il callo. pataffio, 6: il
il callo. pataffio, 6: il guidalesco ha marcio in giulleria.
guidaleschi anche a me! le tasse, il governo, le malannate!
! -essere pieno di guidaleschi come il cavallo di ciotta: essere pieno di
son sempre quassù pieno di guidaleschi come il cavallo di ciolla. cicognani, 3-197:
. cicognani, 3-197: sei diventato il cavallo del ciolla che aveva cento guidaleschi
o cogliere qualcuno nel guidalesco: mettere il dito nella piaga, scoprire palesamente i
guidaménto, sm. ant. il guidare, l'essere guidato; guida
bono passata la fossa del sangue bogliente sotto il guidamento di nesso centauro,..
- a guidamento di qualcuno: sotto il suo comando. bartolomeo da s.
la prima [schiera] diè sotto il guidamento di bernardo, con dieci mila;
migliaia; la terza, con tutto il resto, tenne per sé.
bartoli, 1-356: quando ei edificherà per il privato..., e'non
tori e montoni, se non uccidere il loro superbo guidamento, tornando in umiltà
/ sta un cavai dalla ruota che il guidante / tragga pel piano.
più lungo: eccovi, disse, il demagogo degli ateniesi, cioè guidapopolo.
sedette a conviti senza fine. ebbe il guidapopolo così gozzovigliando il sùbito pensiero di
senza fine. ebbe il guidapopolo così gozzovigliando il sùbito pensiero di mettere in opera contro
/ al luogo ove si dee fare il baratto. g. m. cecchi,
lo stagnante de le dapi odore / il cèlabro le offenda. manzoni, pr.
. alvaro, 2-114: poi accompagna il visitatore per il suo giardinetto, guidandolo
2-114: poi accompagna il visitatore per il suo giardinetto, guidandolo per ogni pianta
, questa è la salvia, questo è il geranio ». -di animali.
buon cammino. ariosto, 2-20: fece il destrier, ch'avea intelletto umano,
per guidar dove la donna giva, / il suo signor, da chi bramar l'
bramar l'udiva. collodi, 42: il gatto, che era cieco, si
su la petra, / federico e marzocco il seguon sempre / guidandosi col fil delle
. f. giambullari, 1-103: il moto, per essere libero di sua natura
possino, benché sciolti, mettersi per il fiume bisenzio, purché vi siino gli
maschia giaele / [dio] pose il maglio, ed il colpo guidò. niccolini
[dio] pose il maglio, ed il colpo guidò. niccolini, i-124: ah
all'abborrito petto; / errar potrebbe il mio furore. onofri, 11-51: quelle
intente stese a guidare a piegare tra il bianco arruffìo della scorrente tela nel picchiettio
/ dritto con un sol bue guidasse il solco. mascheroni, 2-2: sia
mascheroni, 2-2: sia b e il diametro del cerchio b c d, e
o figura. caporali, ii-32: il giardinier tutta l'istoria / vi avea
tempo, 11 sorgere del giorno, il calare della notte). tansillo,
). tansillo, 5: potea il ponente far de l'una adorno, /
adorno, / e de l'altra il levante, onde men bella / verria forse
bella / verria forse colei che guida il giorno. marino, 203: ciprigna /
sospirano / del secol, che matura, il primo dì. 2. indirizzare
, d'essere pòrto: / la stella il guida, ch'è per lei rapporto
su tra i rami delle immense palme il lumicino fumicoso della cometa, che guida
corso, se le vostre / rote il guidasse ove l'eterna fronte / volgete voi
, 1-i-27: così la stella che il mio corso regge / guidommi a pisa
, 42: perché mille in sé il monte alto disserra / simili a questa
un'altra boscaiola. giocosa, 175: il solco squarciato dalla valanga serve testate a
: clori, guidiam la mandra ove il poggetto / ne la valle de'mirti
guidasse per gioco i lupi al fonte / il pastorel. verga, 4-82: la
per la china,... [il cocchiere] poco concede loro perché troppo
rapiscano. verga, 2-267: aveva il capriccio di guidare i cavalli accanto a
carozzini. 4. regolare il corso di un veicolo (per lo più
31-125: come quivi, ove s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte,
infiamma, / e quinci e quindi il lume si fa scemo. boccaccio, iv-207
.., perché seppe mal guidare il carro del sole, arse tutto il
guidare il carro del sole, arse tutto il mondo ed esso cadde nel fiume che
3-121: del cocchiere che guida sconciamente il cocchio, o del palafreniere che non
armato. pratolini, 2-22: frequenta il corso di macchinista; presto avrà gli esami
guidava la locomotiva. -regolare il corso di un'imbarcazione (mediante timone
e 'l saggio re governa e franca il regno. v. colonna, 1-72:
frisi. marino, 2-35: forse intanto il tuo legno esposto a tonda / fìa
bel governo / e guida in porto il combattuto legno. porini, 391: perché
e di pampino / coverto bacco, il qual due tigri guidono. parini,
: qual coppia di destrieri oggi de'il carro / guidar de'la tua dama.
. cecchi, 6-291: secondo il solito, volle guidar lei. pavese,
, iscorge e tiello, / prendendo il moto, va con gli altrui passi
passi. dalla croce, vii-9: il manico di ferro mobile...
. galileo, 4-3- 138: il punto sta ora a trovar come si ha
168: à [la vite] il manico che guida e regge tutta la macchina
signoreggi. sacchetti, 31: così il piacer, in cui mia mente guido,
solamente grati, ma ammirabili a tutto il mondo. aretino, iv-1-99: io vi
cupidigia e l'ambizione, come cieco, il guideranno. b. davanzali, ii-262
, 1-4: tu, magnanimo alfonso, il qual ritogli / al furor di fortuna
. g. villani, 9-315: il re d'inghilterra si reggea male, e
loro volere si guidava per messer ugo il dispensiere. cavalca, 18-208: soli
, 311: avendogli messo in mano il libro del dare e dell'avere, il
il libro del dare e dell'avere, il tenea guidava e governava come avesse xl
è di man sua... il ritratto d'esso giovanni, quando era
giovane in venezia, e nel medesimo quadro il maestro che lo guidava. parini,
/ gradito ognor, benché improvviso, il dolce / mastro che i piedi tuoi,
foscolo, gr., i-27: sdegno il verso che suona e che non crea
e allora li guiderete bene in tutto il resto. settembrini, 1-8: un prefetto
quel lavoro. deledda, i-448: il ragazzo a me non sembra cattivo.
. latini, i-320: esso dispose il mondo, / e io poscia,
dante, par., 5-77: avete il novo e 'l vecchio testamento, /
filomena, discretissima giovane, reina guiderà il nostro regno. pulci, 17-1:
, ii-226: i timidi tiranni guidano il volgo come gregge tremante allo scoppio del
, i-208: la terza schiera guidò il duca di lancastro con tre mila inglesi esperti
ventura. delfino, 1-40: era il mio cuore / tutto lieto e fastoso /
loro. carducci, iii9- 206: il trovatore... nel 1194 seguitò l'
buono romeo ch'egli avea male guidato il tesoro del conte, e feciongli domandare
rei e cattivi e da sapere male guidare il danaio e più atti a spendere,
i-326: si offerì di pigliar in sé il carico di guidar il negozio. g
di pigliar in sé il carico di guidar il negozio. g. bentivoglio, 4-484
servo a un tempo / vuoi di nuovo il pensiero, /... per cui
pubblici fati. bocchelli, 6-13: persuadere il popolo a far la rivoluzione, sarà
intorno / guidan lascivi balli, e il bel soggiorno / ornan vaghe di fregio illustre
maccori, vi-389: guida la danza il mandolino, ed entra / a poco a
, ed entra / a poco a poco il chiaro della luna. d'annunzio,
. viani, 10-35: una guida il rosario e le altre rispondono. idem
poderoso, che fausto guidava, ritmando il tempo coi pugni sul tavolo.
sul tavolo. -assol. dare il passo (gli squilli di una tromba
barilli, 2-1 il: s'ode lontano lo scalpiccio di molta
trombe che guidano, ripetere... il loro breve periodo di quattronote.
in altro modo / guidar a fine il mio intento, e se 'l vecchio /
co'superbi re sua falce appaia / il villan guidarménti. 5. maffci, 364
grande sensibilità, che serve per governare il timone verticale dei siluri in modo da
principale è un giroscopio, per mantenere il siluro, durante tutta la corsa, nella
di piedi'. tombari, 4-131: « il nostro non è un cane, è
l'assoluzione, come i forusciti il guidàtico per darsi di nuovo in campagna.
non dovevo io immaginarmi che qual era il domandato, tal fosse la risposta
12-136: si presentò al capitano per il rapporto della notte: una vedetta uccisa
fare, andando innanzi la guida, il guidato le sia da lato o le
chi pare a voi più nobile, il cavallo o 'l cavaliero, il guidato
nobile, il cavallo o 'l cavaliero, il guidato o la guida, lo sfrenato
la guida, lo sfrenato o chi pone il freno? -incanalato. ser
o di fetonte / a suo gran danno il mal guidato carro / o pur l'
40-i-127: quanto è poi dello scrivere, il fanno adoperando... il pennello
, il fanno adoperando... il pennello: e non guidato dalle tre prime
fiate / mi toma a mente il gran perduto tempo / e 'l lungo vaneggiar
ancora cosa alcuna più amara, che il rimorso della coscienza. 5.
secoli dell'oro. campanella, i-97: il popolo è una bestia varia e grossa
diviso l'esercito in tre squadroni, il primo di cavalleria, guidato dah'ammiraglio,
della sua gente, per assalire sulla mezzanotte il campo de'nemici. manzoni, 283
che conducono alcuni languenti al santo, il tutto guidato con soave e gagliardissima maniera
conduce attraverso luoghi sconosciuti, che indica il cammino; accompagnatore, scorta, guida,
'l sole sia intra tutti i pianeti il più nobile, e stia nel mezzo di
di loro, e dia a ciascuno il lume, è ragione ch'egli debbia essere
.. egli trovò uno guidatore verso il giorno, per lo cui insegniamento egli
camminarono qualche tempo in silenzio, dietro il loro picciolo guidatore. pavese, 3-36
coglia di toro e non sei più che il guidatore delle ombre. -conduttore
pastori per branco, che uno dicesi il guidatore, perché lo guida andando avanti sonando
. e l'altro sta dietro seguendo il detto branco. beltramelli, i-77: 1
ai guidatori di greggi lo tenevano sotto il loro dominio. bartolini, 1-163:
che mai ragiona, / le notti, il tardo guidator dell'orse / oziando su
. malispini, 1-379: tiravaio [il carroccio] un gran paio di buoi
deputati a ciò,... e il guidatore era franco nel comune. sacchetti
tu, che porti / la dama e il cavalier dolci mie cure, / primo
c. e. gadda, 6-297: il guidatore schioccò la frusta nell'aria.
, 48: ben l'alato pensier verso il mio bene i su le ratte d'
invan: sue tarde elefantesche brenne / il guidator più tardo anco trattiene. pascoli,
in tram, mi metto al sicuro presso il guidatore: gente che campa all'osso
intrepida guidatrice della macchina mi faceva tremare il cuore ad ogni istante, volava lungo
precipizi sul mare. emanuelli, i-277: il guidatore d'un pullman, che egli
bob, componente dell'equipaggio che mantiene il controllo del veicolo. 3. figur
bibbia volgar., ii-362: iddio, il quale è vostro guidatore, sì sarà
maraviglia è questa, che non sente il peso quei che è portato da dio
marino, vii-229: ne le danze il guidatore del ballo e nelle musiche il
il guidatore del ballo e nelle musiche il maestro del canto, or gravi or acuti
. g. bargagli, 49: il guidator del giuoco da chi gli pare
. guiderdonaménto, sm. ant. il premiare, il ricompensare; guiderdone,
, sm. ant. il premiare, il ricompensare; guiderdone, mercede.
dee., 2-8 (233): il mosse a fape andare... una
.. una grida, che chi il conte d'anguersa o alcuno de'figliuoli gli
tornata io vi renderò degno guidardone secondo il merito, imperò che io vedrò chi sarà
per la rarietà di possere aver quello come il marito, con mille dolci paroline e
fra giordano, 1-209: in guiderdonare il bene non farà pur quello, che
ma per uno bene sarà cento cotanti il merito. boccaccio, 1-i-338: la bellissima
. fed. della valle, 516: il dritto, il giusto, / ch'
della valle, 516: il dritto, il giusto, / ch'ogni colpa ogni
con prodezze contro a'nemici mostrò, il quale aveva guerra col prenze di salerno
ho più volte la vita posta e sparso il sangue per voi. sagralo, 1-75
-in senso generico: ricambiato secondo il merito; ripagato; gratificato.
. f. cambi, i-1-3-168: il che appieno gli venne verificato...
(materiale o morale) attribuita secondo il merito; dono, premio; contraccambio
non so per qual fato) / riposto il guidardon d'ogni mia fede. boccaccio
lo recideva in sul mezo, e così il giovine, rendendole di ciò buon guidardone
mi prometti? alfieri, i-297: il merto / mai pareggiar col guiderdon non posso
vita. ojetti, i-759: per avere il guiderdone d'una pinocchiata o d'un
: la virtù non ha sulla terra il giusto guiderdone. il vizio trionfa.
non ha sulla terra il giusto guiderdone. il vizio trionfa. — in partic
volgar., x-319: degno è il lavoratore del suo guiderdone. libro di
danno che sopra i correggieschi aveva fatto il ferrarese. segneri, ii-469: a
chi era reo d'infamia, avesse il guiderdone che meritava. leopardi, 303:
i voti agli iddii e a fare il guiderdone gladiatorio, il quale per cagione
iddii e a fare il guiderdone gladiatorio, il quale per cagione della morte del padre
non viene meno guiderdone: chi svolge il proprio lavoro con impegno e dedizione otterrà
mediev. guiderdonum e underdonum); per il n. 4, cfr. la
overo dal ginaldo, che così dimandano il cane. 2. nel gergo
dell'offizio alcuni, fra i quali fu il signor diomede caraffa, quale era guidone
ciechi. lalli, 8-163: a questi il bravo censorin catone / servia di mastro
a un de'suoi, ed elesse il capitano primo da siena, portatore del suo
onde in questi tempi alcuni han preso il nome di guidoni). boterò,
avvolto... in una stoffa, il guidone di comando. — per
). d'annunzio, iv-2-995: il mio amico, agitando un guidone su
su la duna, mi fa segno che il disco è apparso. 4.
la rivoltella] quando aveva visto il milite, anzi, prima ancora, quando
ancora, quando aveva visto sul parafango il guidoncino nero della milizia. =
chiabrera, 1-ii-385: non prima cinge il fianco / qual sia guidon di rugginosa spada
fine del sec. xi sin verso il xvii, consistente nell'applicare (o anche
falange e all'estremità di ogni dito il nome di uno dei suoni che componevano
nome di uno dei suoni che componevano il sistema allora in uso, a partire
partire dall'attuale 'sol '(il ventesimo suono, impiegato di rado,
metallico e cerchione ricoperti di gomma; il veicolo in salita può essere collegato con
intorno. monti, 13-523: previde il colpo, e curvo idomeneo, / sotto
colpo, e curvo idomeneo, / sotto il grand'orbe si raccolse tutto / dello
taurin, che di fulgente / ferro il contorno e doppia avea la guiggia. d'
e. cecchi, 9-92: aumenta il potere del capitale privato e diminuisce quello
di popolazioni africane diffuse nelle foreste fra il camerum e la guinea, rappresentato da individui
., i-79: si dee elli [il signore] provedere di grandi apparecchiamenti;
francesco da barberino, 195: guardai [il bambino] d'acattatori e da guiglioni
fra cui la guignardia bidwellii che provoca il marciume nero della vite. =
, è apprezzata come pianta ornamentale; il legno è impiegato nella fabbricazione di mobili
m. leopardi, 1-44: il pover uomo... non ebbe il
il pover uomo... non ebbe il coraggio corrispondente all'impresa, e in
: ne l'arte de'l filatoio è il filatore, il filatoio, il molino
arte de'l filatoio è il filatore, il filatoio, il molino, i guindoli
filatoio è il filatore, il filatoio, il molino, i guindoli. soderini,
: pigliando un bozzolo solo e trovato il capo, svolgendolo sopr'il guindolo della
solo e trovato il capo, svolgendolo sopr'il guindolo della caldaia, tirerà più centocinquanta
abbiano l'accia, più tardi, / il guindolo e l'aspo. c. e
. e. gadda, 6-51: il revolver... pirlava come un guìndolo
, 14-369: aveva, è vero, il capo pieno d'idee, come una
facessero tirare in guindolo e farmi fare il salterello del groppo. =
: basta, non asca d'altro; il caso è guine, / che tu
guinzaglio? caro, 4-195: [il cacciatore] ha un gran molosso, /
avanti. lippi, 2-59: preso allora il suo guinzaglio in mano, / legò
ma se aspro anello te l'avvinghia, il veltro / già non ti lambe o
/ gli diventa la vita, ed il guinzaglio / rompe alfine e ti scappa.
iii-24-29: dopo le otto ci lasciavamo, il gargani avviandosi, con un inquieto
onestà,... portano al collo il guinzaglio, con diverse maniere di bestie
legavano. idem, 7-581: [il palèo] a suon di guinzagli roteando /
guinzagli. baruffaldi, i-25: [il cocchio] tutto di guinzagli / e di
/ inser- tovi bovino, al cocchio il lega. -laccio di cuoio fissato
di un giavellotto per renderne più agevole il lancio. l. bellini, viii-421
, 3-488: la delicata gola soffocava / il trapunto guinzaglio, che le barbe /
che le barbe / annodava dell'elmo sotto il mento. -tèndine, legamento.
della terra,... levatogli il guinzaglio dell'autorità patema in quegli anni primi
primi e bollenti, non avrebbe corso il mondo per suo? carducci, ii-14-66
benché fosse da i cacciatori richiamato, [il falco] non ritornava, si comprese
volontà o ai propri capricci; farne il proprio zimbello. pulci, 19-101:
morgante, ch'io / adoperrò forse il battaglio mio. oriani, x-28-37:
un epigramma. palazzeschi, 3-27: il nonno offriva il gelato all'intera famiglia:
palazzeschi, 3-27: il nonno offriva il gelato all'intera famiglia: « quello
già presi al guinzaglio perché non assaltassero il cameriere. sbarbaro, 4-67: perché l'
l'allacciano al polso, credono, il tempo, d'averlo a guinzaglio.
guinzaglio. -lasciarsi, farsi mettere il guinzaglio, lasciarsi portare al guinzaglio:
sono diversi. -mettere, porre il guinzaglio a qualcuno o a qualcosa:
cieco, 28-21: non si lascia metter il guinzaglio / ancora che 'l si veda
guinzaglio a quel cane. -sciogliere il guinzaglio: parlare liberamente senza misurare le
lingua in molle, ch'io sciorrò il guinzaglio. -stare in guinzaglio: pazientare
; / ma cominciava a calar giù il battaglio. foscolo, xv-340: lo stampatore
animale, / scioglie al vitello trepida il guinzale / e alla poppa materna lo
dal fiume ancor de la vostra eloquenza / il foco del mio incendio avea raccolto.
b. croce, iii-27-36: il liberalismo non coincide col cosidetto liberismo economico
questa guisa / di mentita virtù copri il tu fallo? parini, giorno, ii-383
, 858: prencipe o capitano, il qual su la guerra teme di non esser
strane le guise non parean, né il volto. d'annunzio, iv-2-897: nel
. molza, 1-222: tal era il dì che gli occhi bei soffersi, /
. metastasio, 596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso
596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso in strana
/ mietitor. leopardi, 32-168: il mortai seme accorre / mille virtudi oprando
profeti. fazio, i-28-19: apresso il danno, per diverse guise, /
aurea volgar., 84: il nascimento di cristo... fu mostrato
di migliorarla. carducci, 131: il fortissimo amor... / che oprando
l'esempio; imitandone le azioni, il gesto, 11 contegno. g
2-3-48: davanti a gli altri mena il capitano / duo cavallieri a guisa de'prigioni
247: facciamoci compari, dicono il ragazzo e la ragazza, ed entrambi
): secondo la propria volontà, il piacere, il capriccio. latini,
secondo la propria volontà, il piacere, il capriccio. latini, i-173: io
senti in alfieri, che si edifica essa il suo mondo e se lo figura e
la sua nemica, e andarsi lambiccando / il cervello, a quel modo, a
guerrazzi, 2-40: nella guisa che il fumo del cammino ti assicura che nella
annunzio, v-2-50: lisciava di belletto il corpo della statua, in quella guisa
che da natura i tragge a sé il ferro, e 'l fura, / dal
magalotti, 21-21: va infilato [il braccetto di metallo] per una staffa
-in nulla guisa faccia: / ferendo il caccia amor, che l'ha conquiso.
per non contaminarsi. carducci, iii-12-51: il figliuolo suo male avvezzo e ghiottone s'
/ ma vogli dispettare in tutte guise / il suo mortale e iniquo conflitto, /
4-5: or costui che credea sciorre il groppo / di gano, e far
. -in qual guisa? -rendendo pubblico il nostro amore. foscolo, xi-1-4: ignoriamo
ignoriamo... in quali guise il greco cominciò a trasformarsi in latino.
m'à vinto! angiolieri, 55-4: il me'grande diletto m'è tolto /
boccaccio, iii-1-37: in tal guisa armò il suo paese / ch'assai sicura poteva
127: chiamiamo noi in toscana il ligustro, guistrico, altri lo chiamano divetta
di tofano! o ribaldo. buonarroti il giovane, 9-527: songli infesti /
ritto. forteguerri, 6-74: ritrova alfine il desiato ostiero, / astolfo, il
il desiato ostiero, / astolfo, il padre delle leggiadrie; / ma sporco,
, / che senza un quattrino / ostenta il diritto / d'andare al casino,
, iv-313: 4 guitto ', il significato generale, già antico, è 4
, 1-75: giudicate voi s'io dico il vero, / ch'avete più cervel
, non come un guitto / trangugia il cibo, nò; ma gentilmente / prima
ma gentilmente / prima stende a pigliarlo il braccio dritto. 2. teatr.
camera ammobiliata. bigiaretti, n-125: dentro il cortile,... c'era
e guittone (v.), secondo il fr. guiton (sec. xii)
carducci, ii-19-7: vidi a firenze il nuovo frammento guittoniano. 2
biondi alberi con poche guizze lucenti verso il sole. = variante di guizzo.
di guizzo. guizzaménto, sm. il guizzare; guizzo. - ant.:
, 10-63: quegli che stimano non patire il suono ab estrinseco, percioch'egli non
tecchi, 12-115: che potesse arrivare il pesce di mare ancora fresco e guizzante
dell'alto giove, dimorava, trapassato il meridiano cerchio. tasso, 8-5-213:
guizzante coda, / l'accorto pescator conosce il sonno. pascoli, 1123: fu
. pascoli, 1123: fu come il brahma, a cui sporgean dai lati
naturalmente cauto e guizzante, è inteso il diavolo, astutissimo in soddurre. boine
: non qualcosa di tristemente ruinoso come il tortuoso e frondoso ripullulare dell'edera e dei
, scattante. soldati, 178: il suo corpo, nonostante l'età, era
acqua). ungaretti, xi-125: il treno si volta e s'inoltra nel
volta e s'inoltra nel paese costeggiando il fiume guizzante. 3.
su, taurini. pirandello, ii-2-75: il raggio di luna si cangia in un
. bibbia volgar., iv-513: il pesce cominciò a guizzare dinanzi a'suoi
su per la mensa guizzavano, di che il re aveva maraviglioso piacere. poliziano,
bel pesce quasi azzurro guizza disperatamente dentro il cestino dove s'è volta la lenza
, 11-113: ma seguimi oramai, che il gir mi piace; / ché i
d'argento vivo. comisso, 1-160: il ragazzo aveva portato il fanale, un
, 1-160: il ragazzo aveva portato il fanale, un vecchio glielo prese di
219-76: e'par che mi cresca il corpo, e panni sentir guizzare il
il corpo, e panni sentir guizzare il fanciullo. pulci, 23-15: anco poi
23-15: anco poi con la coda [il serpente] pur guizza. giraldi cinzio
giraldi cinzio, 8-3 (2099): il carrettiere... spinse i giumenti
.. spinse i giumenti su per il corpo di apesio, che ancora guizzava
: la bestia guizzò nella mano e soffiò il suo sangue nutrito di vermi nella cenere
distolse. beltramelli, ii-235: come cresceva il ritmo della monodia, ella pure aumentava
ritmo della monodia, ella pure aumentava il ritmo delle proprie movenze, limitate ormai
: la mazza impugna, e dove il serpe guizza, / spessi come tempesta
qual fende l'aria e qual diguazza il rio. pindemonte, 4-520: vistogli
, 4-520: vistogli appena nelle ciglia il sonno, / ricordatevi allor sol della
, fermo tenete. botta, 4-324: il veneziano serrava quanto poteva il suo corno
4-324: il veneziano serrava quanto poteva il suo corno a terra, ma non potè
, ma non potè tanto accostarvisi che il nemico con otto galee velocemente guizzando non
un fulmine rovente / vibrò nel campo il nume, e il fece in terra /
vibrò nel campo il nume, e il fece in terra / guizzar di diomede
balda audace. verga, 1-86: il lume della lampada notturna che guizza sulle
-sostant. carducci, ii-8-18: il crepitar della fiamma del rogo e il
il crepitar della fiamma del rogo e il guizzare e il lingueggiare suo rosseggiante mi rallegrerà
fiamma del rogo e il guizzare e il lingueggiare suo rosseggiante mi rallegrerà un poco
queste tenebre palpabili. bonsanti, 2-62: il guizzare delle fiamme, affascinando lo sguardo
). de marchi, i-680: il lumicino era agli estremi e guizzava or
di morire. pascoli, 389: il lume un po'guizzò palpitò sfrisse / si
, che guizzavano e si sbattevano per il cielo come pesciolini di primavera.
purg., 17-42: come si frange il sonno, ove di butto / nova
ove di butto / nova luce percuote il viso chiuso, / che fratto guizza
mia cadde giuso / tosto che lume il volto mi percosse. -manifestarsi improvvisamente
è quasi un segno algebrico per cui il concetto ideale guizza dall'intuito, e
atlantico, per cui guizzerebbe in america il pensiero europeo. pirandello, ii-1-383:
., 35-1 (543): prese il detto dardo, e fortemente il guizzò
prese il detto dardo, e fortemente il guizzò contra ulisse. d. battoli,
guizzata, sf. il guizzare; guizzo; fremito convulso.
convulso. boccaccio, vi-299: ella il giunse [il daino] e lui ferio
boccaccio, vi-299: ella il giunse [il daino] e lui ferio / d'
per le guizzevoli onde ne'suoi tempi il pesce maschio la bramevole femmina, ed ella
di far grottesche,... compartendo il guizzo a'pesci, il volo agli
. compartendo il guizzo a'pesci, il volo agli uccelli, lo striscio a'serpenti
agli uccelli, lo striscio a'serpenti, il corso alle fiere. f. f
ombra si udiva di tratto in tratto il breve e dolce mormorar del- l'acque
: sussultare. caro, i-331: il pancione, ch'era ubriaco e per ogni
, ad un sol guizzo che fece il giovinetto si trovò per terra rovescio. manzoni
s'avvede ad un tratto ch'egli è il reo. -fremito, brivido.
pavese, 109: non ritrova più il guizzo / delle membra di lei dentro
, 1192: sembra ridestarsi; ma è il guizzo dell'agonia. 3
... ch'ella voli, il mostra essa medesima co'guizzi che dà
ii-1-274: d'improvviso, un tuono e il guizzo diabolico d'un violentissimo lampo rosso
: un guizzo accende i vetri / e il candore di mica delle rupi / ne
andava più bene... aveva perso il guizzo e la punta della sua femminilità
nervo teso e sonoro, si prende il dolce impeto in collo, e pian piano
.. sono coloro che, senza saperne il nome, le hanno scoperte [le
baldi, 1-18: e palpitando e dando il guizzo estremo, / con le mani
. salvini, 23-423: quando / [il mostro] s'accosta al suol,
. ghiottone. citolini, 236: il gulone di scandinavia con la sua insaziabilità
gli facea noia. torini, 384: il piacer breve guloso depelle, / il
il piacer breve guloso depelle, / il qual deturpa il corpo e 'l viver cala
guloso depelle, / il qual deturpa il corpo e 'l viver cala. alberti,
can d'alta- risi ». diceva il maestro: « che vuol dire gumedra?
. chiabrera, 471: se guernisco il capo / di cappel disusato, io
dalle umidità. carletti, 198: con il tirarsi indietro a forza d'argani,
, 4-273: non si dichiara controbando il canape o lo sparto non ancor manifatturato,
sparto non ancor manifatturato, ma soltanto il già convertito in vele ed in gumine.
si lega in terra per tener fermo il vascello. = variante di gomena
dell'ordine mirtali, alla quale appartiene il genere gunnera. = voce dotta
guòtte guòtte, voce onomatopeica che imita il verso del rospo. p.
. de'bardi, 1-2-25: questi [il rospo] poiché ebbe fatto guòtte guòtte
e gupi assai, dal quarto canto è il fiume. 2. che tiene
« profundus ». significa ancora uomo il quale tiene in sé, e di
allevati soprattutto per scopo ornamentale (come il gurami perlaceo, il gurami nudo,
ornamentale (come il gurami perlaceo, il gurami nudo, il gurami luna,
gurami perlaceo, il gurami nudo, il gurami luna, il gurami baciucchione cosi
gurami nudo, il gurami luna, il gurami baciucchione cosi detto per l'abitudine
del mare (e, anche, il mare stesso); corrente.
, i-2-47: fan che di nettuno il vasto gurge / nel verno posa e ne
: un alito era, solo, per il miro / gurge, di luce.
luce. d'annunzio, v-2-610: il più profondo e immoto occhio umano quello
della candida rosa. linati, 25-139: il mistero di quest'acque!..
abisso del mare (e, anche, il mare stesso); corrente. -
: avrebbero cominciata la battaglia, se il saggio febo non avesse già bagnati nel gurgide
lassi cavalli. lami, 1-2-387: il lodato borghini... pensa,
dall'amo. arici, ii-351: il superbo mal-dir di sdegno fumé, / che
'gurmétta'. così chiamasi sul medi- terraneo il servo o garzone, che sopra una nave
in quasivoglia fatica e particolarmente a nettare il basti mento e nel servire
e nel servire l'equipaggio. è anche il nome dell'uomo posto da'mercanti sopra
lettor, di salto in salto / il pesce in mar, per ischifare il gurro
/ il pesce in mar, per ischifare il gurro? = da riconnettersi a gorra2
liquore rosso e dolciastro; e danno il tutto per un centesimo. 3
legno e... così disteso il lasciate stare sopra i gusci. domenichi [
sodo e rotondo. marino, 13-230: il guscio aprendo allor de l'aurea noce
francesco da barberino, 240: seminare faeva il mezzo della terra sua fave, poi
del sole germina, e trae fuore il fiore e il frutto; e il guscio
germina, e trae fuore il fiore e il frutto; e il guscio rimane alla
fuore il fiore e il frutto; e il guscio rimane alla terra. crescenzi volgar
, vii-395: non si stima ottimo il formento... dall'abbondanza de'gusci
/ di sotto al piede de'mugghianti il grano. de marchi, i-108: per
g. capponi, 4-312: coltiviamo il naturai germe di quelle virtù che più
nordiche imitazioni. fucini, 748: il mio guscio era rozzo, ma dentro
era rozzo, ma dentro aveva già il germe di quei sentimenti che mi hanno
natura e composizione chimica variabile che costituisce il rivestimento esterno delle uova degli animali ovipari
. latini volgar., xxviii-318: il guscio dell'uovo... inchiude
, 4-238: pria de'pennuti augelli il vario germe / nella nuova stagion di
primavera / dall'uovo esclusi de- poneano il guscio. l. bellini, 5-122:
dico in poche parole che, se il respirare vuol dir pigliar aria pe'suoi
che questi vermi si devono incrisalidare dentro il medesimo tubercolo, e che poi esca
esca la mosca, e vi resti il guscio della crisalide. lambruschini, 5-59
acqua va in sottile vapore, il quale diffonde per ogni parte il calore stesso
vapore, il quale diffonde per ogni parte il calore stesso, e facilita lo schiudersi
). pulci, 14-65: vedeasi il cancro l'ostrica ingannare, / e
l'ostrica ingannare, / e come il fuscelletto in bocca avia, / e poi
guscio, ed ora / la testuggin rimanda il collo fora. brusoni, 8-109:
: io non ho la pelle come il guscio della testuggine o del granchio.
bocchelli, 13-325: la lumaca rintanata dentro il guscio crede di correre più lesta del
: uscire dalle proprie abitudini, mutare il proprio ritmo di vita, aprirsi al
e tana. / e fèrno uscire il mostro fuor del guscio, / ed a
di quelle che tendono i panioni e il vischio a chi passa,..
chi passa,... notato il giovane essere allora uscito del guscio e novellino
dalla fatica, non scrivo, adotta il silenzio. praga, 2-14: venga
silenzio. praga, 2-14: venga il gennaio, il placido / mese di pioggie
, 2-14: venga il gennaio, il placido / mese di pioggie e nevi
nevi, / venga, ed io chiuda il guscio: / oh giorni inerti e
ritirarsi nel guscio, nel non correre il rischio. -guscio di noce:
paesello. giusti, 4-i-125: né il rogantin di modena vi manca, /
si estrinseca, e che riguarda il suo guscio d'uovo come un grande
contiene lana, crine o piuma, per il rivestimento di materassi o guanciali. -anche
seppellirono dentro, tenendo solamente di fuora il capo... così a vicenda si
vi lasciate persuadere... che il contenente sia maggior del contenuto, quando bene
crediate che d'una balla di lana il guscio o invoglio sia maggior della lana che
, perché questa è contenuta e quello è il contenente. a. cocchi, 5-2-174
. guadagnali, 1-i-317: ma quando il caro / prete a dir poi venne
gridò mea, che ci ho rifatto il guscio. giusti, ii-152: il guscio
rifatto il guscio. giusti, ii-152: il guscio di quella poltrona grande si può
d'angeli. idem, ii-184: cominciò il palazzo in quel modo che potè,
in quel modo che potè, e condusse il guscio di fuori avanti la morte di
filippo presso che alla fine, il quale guscio è d'ordine rustico e graduato
d'ordine rustico e graduato. buonarroti il giovane, i-417: faceva superbo ornamento,
che servono come per costole e fanno il guscio, e seguitare di mano in
pireo, altre in corinto. buonarroti il giovane, i-452: il guscio di
corinto. buonarroti il giovane, i-452: il guscio di fuori [della galea]
di bronzo? perché n'è cavo il guscio? perché bislunga? d'annunzio,
sbarbaro, 1-25: al largo passa il guscio rossastro della petroliera. 9.
, che può presentare la concavità verso il basso (guscio diritto) nel caso
ornamenti son queste: la fascia, il dentello, il bottaccio... ma
queste: la fascia, il dentello, il bottaccio... ma quando questa
l..., ella fa il canaletto o vero guscio. vasari, i-109
giunti a veduta del giappone, gittarono il guscio della funé in mare, e,
uomini. de marchi, i-913: il gloglottamelo delle onde fra i battelli e i
. moravia, vii-165: c'era il caso che la barca, un guscio
alli suoi redi s'ha a pagare il guscio d'oro di sopra. -elemento
e lucia, 642: egli metteva il suo desiderio sul guscio della speranza, e
dino da firenze [tommaseo]: il male, qual credono che sia di
che sia di sovra, è tra il guscio ed il vivo; però bisogna
di sovra, è tra il guscio ed il vivo; però bisogna levare tanto del
bisogna levare tanto del guscio che trovi il fondo della malattia. 17.
17. locuz. - avere il cervello nel guscio: essere molto ingenuo
? - / biagio, ch'aveva il cervello nel guscio, / disse a colui
. - anche al figur. buonarroti il giovane, 9-309: colla geometria i marinari
: nascondere le proprie intenzioni, stornare il discorso, cambiare argomento. svevo
, gettandomi nella filosofia, le raccontai che il sentimento della colpa io l'avevo ad
farsi uomo. alfieri, i-62: il re... non si trovava essere
un certo carattere. -rompere il guscio: nascere (un animale oviparo)
al tuo bimbo che sta per rompere il guscio. barilli, 2-219: leggero e
come un anatroccolo che ha rotto proprio allora il suo guscio. -rompere il
il suo guscio. -rompere il primo guscio: risolversi a dire o
gli era sembrata buona per cominciare a rompere il primo guscio. -stare nel
-gusciolino. fracchia, 483: il dorso di quell'animale da nulla era
c. e. gadda, 15-130: il simbolo vuoto dell'idea, il
il simbolo vuoto dell'idea, il veccione o guscióne dell'idea che è lo
improvviso. pascoli, 2-x-xx: scuote [il giovinetto] un altro suono: quello
si può gustare; atto a dilettare il palato. mattioli [dioscoride]
b. segni, 7-101: che il gustàbile sia un certo tangibile, si
i buon gustai sono falliti; perché il terribile barone diserta broglio, e con
buongustaio). gustaménto, sm. il gustare; degustazione, assaggio.
. alla marina trovarono, persolventi secondo il costume loro li primi gustamenti di venere
fra giordano, 3-154: lasciamo stare il gustaménto divino, e le grandi dolcezze
tr. percepire me diante il senso del gusto. - anche assol.
ii-407: gio- nata, che gustò il miele, non bevette. a. cocchi
, 4- 2-222: dica se abbia il signor testimone assaporato e gustato il grano
abbia il signor testimone assaporato e gustato il grano particolarmente ritrovato con polpa di color
scuro e fosco, e ne abbia distinto il suo sapore quale sia. cardiaci,
un armadio. bocchelli, 3-118: gustava il sapore del pane stantìo bagnato d'
nulla. -sostant. il senso e l'organo del gusto.
e odorare, non si perde però il senso del tatto. giordani, ix-49:
, ix-49: spiegò l'odorato e il gustare, mediante l'esalazione dei corpi.
/ ma perch'e'trapassò di dio il comando. pulci, 11-1: o santo
non dar maggior sospetto, elesse / il calice gustar senza dimora. bandello,
gustar niente. redi, 16-iv-169: il veleno delle vipere a gustarlo...
, / che chi 'l gusta, il valore a lui vien meno. pindemonte,
/ luogo non avvi, ove non ficchi il muso. 3. assaporare con
, xxx4- 317: perché non ho il collo d'una grue, / ch'andrei
una grue, / ch'andrei gustando il vino appoco appoco, / perché non è
marino, 305: dolce è ben [il vino], mentr'io lo stillo,
, mentr'io lo stillo, / il gustarlo col serpillo, / ma di gioia
allora a trattenere, gustandolo golosamente, il cibo in bocca, a sentire i
bocca, a sentire i sapori invadere il palato con la loro stupenda varietà.
. dentro i foschi alberghi / [il gelo] vi tenea chiuse, ove non
bel rio / gustavi. -sostant. il bere, bevuta; bevanda. tavola
la terra, non avente ancora gustato il sangue umano, nella battaglia di fiegra l'
ai peri sassosi fa bene l'acqua. il ciriegio ne gusta avanti e dopo il
il ciriegio ne gusta avanti e dopo il frutto.
le anime elette, che sanno gustare il profumo dei pochi fiori immortali che formano
el nefando peccato volere gustare, per il quale fu sodoma e gomora miraculo- samente
: se vuoi saper che cosa è il fiero amore, / madonna, in
scosse avrebbe gustata volentieri la solitudine e il riposo, e offerse di ritirarsi in
felicissima collina di posilipo, e distinsi il casino che io abitava con la mia
iii-74: abbiamo gustato e veduto e sentito il fuoco della divina carità. s.
, tanto di là più gusterai maggiore il contento. fogazzaro, 1-290: se un
e che natura in esse / vesta il nuovo costume e 'l vecchio spoglie.
da sinistra le s'aggiusta, / è il padre, per lo cui ardito gusto
anche assol. compagni, 1-4: il perché, alcuni popolari gustando le parole
v-232: gustate e vedete, però che il signore è soave. sacchetti, 319
le vostre composizioni], per non frodare il mondo de'frutti del vostro ingegno.
. calogierà, xl- 91: il suo giornale... da noi di
che esprimono. bocchelli, i-251: il caso che sto per raccontare...
della fortuna. pulci, 22-206: il savio intende e gusta, / e però
gusta, / e però sempre il sapiente manda. scannelli, 45: non
. avesse gustato veramente come è fatto il sapere, conoscerebbe come dall'infinità dell'
di mentuccia amara fra i baci soavi il letto, che n'era folto, del
le gustava. muratori, 5-iv-91: risplende il presente componimento per moltissimi pregi, ma
de'principali poeti... diriga il genio e fissi il gusto per modo
... diriga il genio e fissi il gusto per modo che...
atteggiata in quella guisa che la vedeva il poeta. b. croce, ii-8-107
non col leggere da solo a solo il dramma, che potrà essere artisticamente superiore
e gustare i versi: lo reputavano il miglior umanista della città. -con riferimento
, perché non gli vien fatto gustare il migliore. a. verri, i-243:
inventata la musica difficile. da orecchiante il suo verdi lo gustava ancora. bocchelli,
l'età di questi garzoni, conoscete il pericolo della gioventù, gustate el bene e
per esperienzia. caro, 3-3-93: gustò il ragionamento, e mi ordinò che il
il ragionamento, e mi ordinò che il dì seguente volessi ritornare, volendo essere
. stri, v-1-335: gustò grandemente il papa questo gastigo dato all'ambascia- dore
m'accorsi dal placato aspetto / che il biondo dio gustava il mio progetto.
aspetto / che il biondo dio gustava il mio progetto. verga, ii-404:
mio progetto. verga, ii-404: il notaio... non gustò lo scherzo
. bentivoglio, 5-i-132: ha creduto che il re gustasse del matrimonio di madamigella di
-credete voi / che, s'io stringessi il negozio e volessi / venir tosto alle
tosto alle nozze, ella gustasse / il progetto? -del suo gustare io non /
priuli, li-1-406: non gustava che il fratello del marchese di vigliena fosse cardinale
: gustava, per un momento, il sentirsi rimasto fanciullo a cui son balocchi
: sì t'imprometto che mai non gustai il più bello e perfetto colore di ocria
. erizzo, 2-28: si rivolge [il poeta]... alla stessa
compagnie,... divideva equabilmente il suo tempo tra i suoi studi e
, così gentili, perché appena gustato il bene della loro compagnia, bisogna distaccarsene.
: oh felice ignoranza, che non penetrando il futuro, gusta il presente. monti
che non penetrando il futuro, gusta il presente. monti, v-342: il tenero
gusta il presente. monti, v-342: il tenero vostro padre... da
da voi separato non può più gustare il poco di vita che gli rimane.
rendeva più intenso facendo sentire alla sorella il proprio affetto commosso. pavese, 4-145
. pavese, 4-145: tutto pareva il ricordo di un paese lontano, di
poi tutto l'anno per non contentare il suo appetito nel mangiare tutto quello che più
3-95: « al mio cocco però il gelato non gusta », diceva la
gusta », diceva la velia pigliando il ganascino al marito. bocchelli, 1-i-161:
che la polenta gli gustava così: il novellino macinò troppo alto. 14
di queste pastorelle, a me non piace il suono di queste rustiche citere. buonarroti
suono di queste rustiche citere. buonarroti il giovane, 9-572: dimmi, o
rimasero: che loro / non gustò il detto. tommaseo, i-371: giovanni,
le gusta. faldella, 3-119: il tipo dell'oratore le gustava. l'
oratore le gustava. l'oratore è il cantore dei nostri tempi, il vate orale
oratore è il cantore dei nostri tempi, il vate orale che preludia all'avvenire.
gustaranno la morte insino tanto che loro vederanno il regno di dio veniente nella virtù.
. gustativo, agg. che riguarda il senso del gusto; che serve per
; sono la corda del timpano e il nervo linguale (per le stimolazioni che
due terzi anteriori della lingua) e il nervo glosso faringeo (per le stimolazioni
tattiva. b. segni, 7-105: il gusto... o la potenza
gustativa, avevano infuso nelle inutili medicine il sapore stupefacente di un attimo di salute
qualunque modo, ordinariamente vincono coll'odore il sapore; perché gustati piacciono meno ch'
sempre n'invoglia. giacomini, 3-48: il ricordo del gustato diletto e 'l compiacersi
masuccio, 444: quanto e quale fusse il suo fiero e mai simile gostato dolore
dotti suoi pari, non potrà niegarglisi il diritto di far uso di allusioni intese
). garzoni, 1-855: fu il primo che la condusse [l'arte
dei barbieri] di sicilia in roma, il cui servizio gustato da essi fu tanto
da essi fu tanto grato, che il senato la confirmò. d. bartoli,
. d. bartoli, 40-i-323: il dolce del guadagno gustato da'mandarini presidenti
presidenti al governo della provincia di canton verso il mare, li faceva parlare meno agramente
. scaramuccia, 125: restavano tuttavia il genio e girupeno grandemente gustati per la
: non fu questo solo l'aiuto che il granduca diede agli studi del bellini:
che assapora. boccaccio, i-513: il primo trovamento di bacco schernitore del suo
l'acino grosso si spaccò, e il dolce liquore si sparse nella bocca a gran
da gustare. gustazióne, sf. il gustare; assaggio, degustazione. lorenzo
è da gusto a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare, /
gustevolissimo). atto ad appagare il senso del gusto (un cibo, una
bollire nell'acqua... [il mais] è molto gustevole e buono.
pallavicino, 7-175: chi dunque avvezza il palato a ciò che per tutto e
più appropriati e gustevoli per poco che il coltiviate? -sostant. pallavicino
sorso l'avidità del bere; perché il gustevole di quel boccone e di quel
ardori, i quali ne rendono gustevole il grattamento. d. bartoli, 9-29-1-14:
] facevano alle orecchie de gli europei il più sconcertato concerto che sofferir si possa:
nutrimento sodo, eguale, e sempre il medesimo. tasso, n-iii-573: abbiamo
gusto, / poscia che mal si torce il ventre quindi. cavalca, 11-2:
differenzia è da gusto a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare,
suo si pone. celli, i-147: il gusto è specie di tatto, e che
specie di tatto, e che sia il vero, vedi che colui a il quale
sia il vero, vedi che colui a il quale piaceva tanto il vino chiedeva agli
vedi che colui a il quale piaceva tanto il vino chiedeva agli dei che gli facessero
come quel d'una gru, perché il piacere che gli porgeva il vino toccando
gru, perché il piacere che gli porgeva il vino toccando per più lungo spazio durasse
cognizione di tutti i sapori essercita di essi il giudicio e dà la sentenza in modo
e dà la sentenza in modo che secondo il suo arbitrio i cibi che ci nutriscono
, pose ne'cibi virtù di dilettarci il gusto; onde, tratti da tal
fette / di musivo salame / o il girasole d'oro / di due uova al
di cucina, / che più di tutto il gusto mio ancor pregia.
cicerchia, 1-197: l'amaro beveraggio il signor giusto / non volle ber,
, accioché peniamo tutto un giorno fin che il cibo si rassetti, si prepari e
, si prepari e si smaltisca, e il gargarozzo, per lo quale sentiamo il
il gargarozzo, per lo quale sentiamo il gusto e l'esquisitezza de'cibi saporiti,
dagli ingenui gusti o gagliardi fiori olezzanti il pericolo. sbarbaro, 1-273: il gusto
il pericolo. sbarbaro, 1-273: il gusto allappante dell'acqua su cui di
da sinistra le s'aggiusta / è il padre per lo cui ardito gusto / l'
brutta, / brutta quanto si voglia dopo il gusto / di simil frutto, a
che tu sei stato qui, che il gusto non ti abbia chiesto il cibo?
, che il gusto non ti abbia chiesto il cibo? bibbiena, 306:
: né posa dì né notte: il sonno lunge / fugge col gusto, e
m. adriani, iv-112: ordinò il medico, quando infermo era col gusto
è trascinato ad ubbriacarsi, anche senza il gusto del bevere, un impudico è
l'età e la spossanza gli rendono il piacer disgustoso. parini, giorno,
baretti, 6-246: quella gente, il cibo, se lo mangiava con un gusto
risate quel mio fratello ed io facevamo il nostro pranzo! stuparich, 5-148:
pranzo! stuparich, 5-148: purtroppo il gusto della tavola mi fu turbato dalla chiassosa
tanti amari, / che per disdegno il gusto si dilegua. leggenda di s.
quali sieno ora i miei passatempi, ed il gusto ch'io prendo in questa mia
suoi peccati, ricevette con grande gosto il santissimo corpo di cristo. mascardi,
chiarezza, espresso più d'una volta il pochissimo gusto che producono in lui queste
fuori gli rientrava pel naso, onde il gusto era doppio. vittorini, 1-9:
vita -e la bontà dell'esistenza, il gusto dell'ora che passa e delle cose
che sia un bel gusto sentirsi rotto il capo ad ogni poco con questi sospetti continui
con tanto diletto inganna li amatori, il quale, come più da loro si riceve
di quel, dond'a me si niega il gusto, / altra si stanca,
li-1-601: l'assisteva [filippo iv] il conte d'olivares, come favorito suo
che divennero poscia amari lutti) / era il veder fra le selvette ombrose / or
avuto in più volte forse 700 mogli, il che non deve parere incredibile nella legge
sinora, vogliono parimente quiete; ed il poco gusto che passa tra il pontefice
; ed il poco gusto che passa tra il pontefice e la repubblica non è di
bentivoglio, 4-562: riceveva poco gusto allora il duca nella corte del re suo fratello
confusione. itnbriani, 3-238: ella ebbe il barbaro gusto di farmi spettinare. moravia
chilometri, montagna, montagna, per il gusto di acchiappare un uomo o due.
insieme; e ciò faceva per riavere il gusto e le forze della perduta libidine.
quasi infermi dell'intelletto umano, hanno il gusto del giudizio... contaminato.
. contaminato. tasso, 12-373: il divino ariosto, e per felicità di
: nulla assaporando col gusto della mente il dolce di quella manna celeste, come
ottimo gusto / e distingue e conosce il valor delle / cose. foscolo,
pagare non ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'ingegno come quello del palato
, /... sol l'isdegno il può rompere e sciorre. v.
franco, 330: s'accrebbe forte il mio dolore / di non poter al gusto
: solo negli esercizii della caccia trapassa il gusto. 6. disposizione individuale
esperienze o attività (e, anche, il piacere che se ne trae);
pulci, 19-126: margutte e fiorinetta il gusto sanno, / e perch'ella
vario ed incostante / è degli uomini il gusto, goldoni, iv-232: signori
. nievo, 47: parve che il gusto dei viaggi le passasse presto,
ideali. d'annunzio, iv-21341: il gusto del rischio pareva di nuovo diffondersi
vita di gaudente. rovani, i-37: il tenore amorevoli diffatto fu il primo che
i-37: il tenore amorevoli diffatto fu il primo che, per l'ineffabile dolcezza d'
una veste le pareva altrettanto importante: il suo gusto di donna bella la distraeva
di donna bella la distraeva da tutto il resto. 7. capacità di distinguere
, i-i77: poco avrà fors'egli [il mio poema] a temere i giudici
/ fanno con provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista
in darci ad intendere di avere soli il privilegio di ben usar della vista e
della vista e dell'udito, sostenendo il nostro gusto per infallibile nella musica principalmente
5-i-200: comune a tutte le genti è il gusto del bello poetico. milizia,
delle belle opre conosci solo e discerni il valore e il pregio, padre e creatore
conosci solo e discerni il valore e il pregio, padre e creatore delle belle
, v-386: pare a me che il 'gusto 'consista nel dare a ciò
: la sensibilità non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello
è appercezione e valutazione: non si ha il senso del bello, se questo non
gli perdona. michelangelo, i-62: il buon gusto è sì raro / c'al
francia, in inghilterra e dovunque regna il buon gusto negli odori, il regalo
regna il buon gusto negli odori, il regalo e la galanteria nel vivere. muratori
8-i-113: noi per buon gusto intendiamo il conoscere ed il poter giudicare ciò che
per buon gusto intendiamo il conoscere ed il poter giudicare ciò che fia difettoso o
, per guardarsene: e ciò che fia il meglio e il perfetto, per seguirlo
e ciò che fia il meglio e il perfetto, per seguirlo a tutto potere.
quotidianamente stampando..., e il mal gusto di cui l'empiono,.
. visconti, conc., ii-113: il buon gusto non consiste solamente nel disapprovare
28: loreto impagliato, e il busto d'alfieri, di napoleone, /
cesarotti, i-208: bramoso di rianimar il commercio alquanto languente colla greca letteratura,
rivelano in lui l'uomo di gusto ed il poeta che sa intendere un altro poeta
mise a dir male di mio marito, il suo grande amico. b.
ne consegue che l'ufficio di discernere il bello e il brutto non potrà in
che l'ufficio di discernere il bello e il brutto non potrà in essa restringersi al
: siamo in una età che ha il gusto assai delicato. muratori, 5-iii-62:
: è giunto insino a tal segno il gusto moderno che come cosa tediosa non
cosa tediosa non sa sofferirsi da molti il recitativo. bettinelli, xii-156: in
uno stile, un gusto e secondo il genio del clima, un partito,
essi percorressero e studiassero dove meglio convenga il gusto di tutta l'italia. leopardi
fare in una medaglia), perché il bembo non portava barba. mazzini,
portava barba. mazzini, 1-183: il gusto, eretto da taluni ad astrazione immutabile
, è risultato d'educazione e rappresenta il grado che un popolo tiene nella civiltà
tiene nella civiltà. alvaro, n-173: il gusto, la fantasia, il sentimento
: il gusto, la fantasia, il sentimento calabrese, sono in aspetti occasionali,
, nei grandissimi alberi, l'ulivo, il pioppo, la quercia, il frassino
, il pioppo, la quercia, il frassino. vittorini, 5-206: il gusto
, il frassino. vittorini, 5-206: il gusto elisabettiano perdura nella visione di tutti
per la più materiale necessità, durante il non breve periodo coloniale dell'america.
gusto di lettere. bettinelli, 1-i-105: il gusto de'romanzi, che frutto era
signori, la prosa a un tanto il braccio! a venti centesimi la bella
di quell'età. alvaro, 8-20: il gusto dei ricevimenti che si è diffuso
esempio, altro essere lo stile e il pensar di virgilio; altro quel d'ovidio
che tengono (come scrive il vasari) più della maniera tedesca che
di roba. alvaro, 9-494: il vento di terra si mise a soffiare sul
presto. oh che gusto! averò il mio papà. pananti, ii-28: mentre
. pananti, ii-28: mentre tutto il paese è una brinata / e soffia quell'
gusto d'altri. tassoni, vii-52: il dire che 'l ciel si muova eternamente
che una volta c'era dentro [il palazzo marino] il fiquelmont a far la
era dentro [il palazzo marino] il fiquelmont a far la pappa al metternich
vuole che le dica? mi dispiace per il principe; ma ci ho gusto,
gran gusto per l'onta che n'avrà il fratello. -cavarsi, levarsi, togliersi
fratello. -cavarsi, levarsi, togliersi il gusto di fare qualcosa: soddisfare un
fine quella nota, dove io mi cavavo il gusto di dire allo zaiotti che di
udire condannato chi voleva far condannare; il popolo non si leva tutti i giorni questi
vale davvero. ma mi voglio cavare il gusto di vincerti. -con gusto:
dunque l'usanza di sentir parlare contro il vero con gusto fa l'uomo doppio,
e tiranno. siri, 1-v-489: continuò il re a combattere con gusto l'effettuazione
. alamanni, 5-1-877: chi cerca il latte, ove fiorisca il timo,
chi cerca il latte, ove fiorisca il timo, / ove verdeggie il citiso,
fiorisca il timo, / ove verdeggie il citiso, ove abbonde / d'alcun
, / dia loro [alle greggi] il pasco, ché da questi viene /
83: visto... d'arme il cavallo onusto, / ch'a suon
in fra i cannon marciava, / sonò il trombon, sparò il cannon di gusto
, / sonò il trombon, sparò il cannon di gusto. milizia, ii-40:
: dimenticatevi che vi sia stato ordinato il tal lavoro; figuratevi d'in traprenderlo
di gusto: con la bocca semiaperta e il petto che si alzava e abbassava con
petto che si alzava e abbassava con il respiro. -con valore aggettivale:
ella signora giacinta, s'è fatto il 'mariage 'alla moda? -eh!
congeniale. aretino, 1-36: il fidarsi non era di suo gusto. galileo
giorni, glielo manderò; ma non faccia il minimo complimento, pel caso che non
essere un gran piacere, un divertimento il farla. i. neri, 12-55
minchetti, c'è gusto a fare il re costituzionale. -fare il gusto a
a fare il re costituzionale. -fare il gusto a o di qualcosa: cominciare
, a poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte letture. -incontrare
gusto a siffatte letture. -incontrare il gusto di qualcuno: soddisfarne le inclinazioni
: se io fossi in lei vorrei incontrare il suo gusto, e fargli una comedia
16-v-90: non so se avrò incontrato il gusto di v. s. illustrissima.
prenda gusto e se ne innamori, ecco il ceffo odioso del pedante, e la
-prendere, prendersi, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa: prenderne piacere
trarne diletto; cavarsene la voglia, il capriccio. boccalini, ii-251: seneca
boccalini, ii-251: seneca ogni giorno dopo il desinare per tre ore continove si pigliava
. pirandello, 7-481: poteva pigliarsi il gusto di sfogare esclusivamente tutta l'attività
cattaneo, i-185: non essendo riuscito il desinare di gusto alla suocera rabbiosa,
, se si dà in uno a il quale non piaccino, non può vedegghi,
giusti, / a niuno è dato il disputar dei gusti. guerrazzi, iii-293:
si disputa, ma non può negare che il suo
i gusti son gusti; -ammise contegnoso il pirata: -però, lasciate che ripeta:
guerrazzi, 9-i-55: a roma egli cessò il rubare, lo ammazzare e gli altri
discre- tionem saporis ciborum », per il mantenimento della u cfr. spagn.
. gust, mentre hanno esito popolare il fr. goùt (ant. gost,
, 7-80: pensavo al suo dolore il giorno in cui la caduta dei denti non
: non solo ippocrate, ma nemmeno il mio dilettissimo esculapio seppe giammai trovar medicina
e gustose. crudeli, 1-51: il peggio fu che misero a soqquadro / erbe
beveva, a gustose sorsate, scrollando il capo alla fine come un uccello.
. gradito alla vista; che soddisfa il gusto estetico; bello, degno di ammirazione
a. neri, 1-109: mescola il vetro e poi lo lavora, che
lei, per la guancia rotonda ed il mento,... e seguendo il
il mento,... e seguendo il gustoso contorno della spalla e del braccio
. bartolini, 17-234: passava gustoso il vento fra le mie labbra. -ameno
: egli non è dubbio alcuno che il vendicarsi delle ingiurie, ciò non sia a
/... / quando sorbivo il vivere gustoso, / inconscio e ghiotto come
vivere gustoso, / inconscio e ghiotto come il mio palato. -sostant.
: e 'l viver dì per dì come il falcone, / oh egli ha del
ha del gustoso! bocchelli, i-419: il pavone... le rompeva sull'
pavone... le rompeva sull'alba il più gustoso del sonno. -divertente,
racconto, ecc.). buonarroti il giovane, 9-314: sparito tosto, precorrendo
[di canzonette] una gustosa, ove il poeta chiama la sua amata una tracia
proporzionati. scannelli, 201: diede [il bronzino] a conoscere, come seguace
quanto dolce e amaro n'è stato il gustulo di questo nostro amore. =
nave. rovani, i-42x: oggi il signore sotto i soli d'italia porta il
il signore sotto i soli d'italia porta il soprabito di guttaperca, che ci fa
di guttaperca, che ci fa sentire il ribrezzo delle nebbie inglesi impregnate di
tiene in mano un vasetto da olio, il quale a gocciola a gocciola egli versa
, lavato ch'e's'era, il qual vaso per questo eglino chiamavano gutto.
alfieri, i-99: mi dilettava molto il parlare e la pronunzia toscana, massimamente
grido strano, gutturale e rauco fra il nitrito del cavallo e il raglio dell'asino
rauco fra il nitrito del cavallo e il raglio dell'asino. tecchi, 2-160
.). oriani, x-19-76: il teatro era pieno di ciclisti...
ciclisti... e per tutto il pomeriggio le strade larghe e silenziose avevano
: un monello seminudo che gioca lungo il binario, un contadino dal lungo berretto sardo
salvini, 39-ii-50: è strano veramente il carattere ebraico,... l'
voce [in francese] si emette tra il nasale e il gutturale. la lettera
] si emette tra il nasale e il gutturale. la lettera 'r 'si
c. e. gadda, 10-149: il dottore tossicolò un poco: ebbe,
. benvoglienti [tommaseo]: perché il gutturalismo s'aiuta per lo più con
tenga ben savio..., il scià fare ferlezare come guvo a la
la fiera abaia come guzo, per essere il cane piccolo. gutturalménte, avv. con
; in italiano e nelle lingue romanze il fonema non esiste. tolomei,
. che più? che molti segnano ancora il < i> greco volendo conservar quella origine
pari a queste. idem, 2-155: il terzo uso è in queste particelle '
perché significa veramente l'aspirazione, e il fiato, il quale in queste parolette
veramente l'aspirazione, e il fiato, il quale in queste parolette nasce da l'
nella fine di alcuni inframmessi ad esprimere il roco ed interrotto suono di quelli. l
è la pronunzia e la voce, senza il seguito del c e del g,
né meno per pensiero mi passava per il capo il te te, costituitivo della chiamata
per pensiero mi passava per il capo il te te, costituitivo della chiamata de'cani
. b. croce, iii-9-112: il senso artistico gli vieterà... di
segno musicale che nei paesi germanici indica il si naturale (che fino al secolo
nel sistema metrico decimale moltiplica per cento il valore di un'unità di misura (
se issata da sola significa 4 ho il pilota a bordo '. 10.
h che, nell'alfabeto greco primitivo aveva il valore di spirante laringale (rappresentata in
-chi apre l'uscio suo, è egli il famiglio? / - no: gli
di mandrole, e se usa in tutto il regno di tunis, e da gli
. lat. sostant. ordine con il quale nei paesi anglosassoni il magistrato ingiunge
ordine con il quale nei paesi anglosassoni il magistrato ingiunge a chi detiene un prigioniero
a chi detiene un prigioniero di tradurre il detenuto in sua presenza e di indicare
= lat. habeas corpus 1 abbi il [tuo] corpo ', con riferimento
con riferimento alle parole con cui inizia il rescritto inglese contemporaneo della magna charta:
a una pianta le condizioni ideali per il suo sviluppo e la sua diffusione;
non dipingono più la figura umana e il paesaggio in cui vive l'uomo? perché
? perché dietro l'uomo e dietro il suo reale habitat è pur sempre nascosta
, inter. voce onomatopeica che riproduce il rumore prodotto da un colpo di tosse
, tra 10 sventolare del haik e il roteare del fucile in una nube acre
usata in armenia tra 11 ix e il vii secolo a. c., prima
da iah, che significa dio o il signore. = variante di alleluia (
1918 da agostino maria trucco per risolvere il problema dei pagamenti internazionali mediante la creazione
del magdaleniano finale nella germania settentrionale, il quale è attestato soprattutto nelle stazioni preistoriche
ungaretti, xi-87: non che il vento del deserto non sia una cosa
una cosa orrenda. qui c'è il hamsin, e lo conosco da bimbo
e lo conosco da bimbo. è il vento che chiamano altrove simun, scirocco,
giurista ahmad ibn hanbal, noto per il suo profondo rigorismo. = voce
spazio... è anche formato il verbo '(h) andicappare ',
'metto la mano nel cappello, sotto il cappello '(oppure 'la mano
'la mano nel cappello, sotto il cappello ') celando la posta in
xviii (nel 1754) handicap assunse il significato sportivo di 'gara, competizione '
ramusio, i-333: lo caricano [il riso] in sacchi che tengono l'
..: usato comunemente per indicare il 'capannone 'per dirigibili e aeroplani
), poi la 'tettoia 'o il 'recinto coperto ', infine il
il 'recinto coperto ', infine il 'capannone 'per gli aerei (all'
cupo, mandasse 1 fidi, come il veglio / della montagna, ebbri d'haschisch
uscivano da certi stabbioli oscuri danzando frenetiche il ballomanno. cangiullo, lxxvi-36: ma c'
van hattem (1645-1706), secondo il quale all'uomo redento da cristo non
dieci famiglie. -per estens.: il movimento che si ispirava a tale metodo
, ecco, direbbe un heghellianó, il primo momento dell'amore. gobetti,
stato. -alla hegeliana: secondo il metodo e gli schemi propri della dottrina
(pron. eghelismo), sm. il complesso delle dottrine del filosofo tedesco g
hei, ragazzo, che ti passa per il capo stasera? = voce espressiva
pascoli, 816: vi segna il tempo il negarìt tigrigno, /
pascoli, 816: vi segna il tempo il negarìt tigrigno, / o sfogliatrici
. = voce espressiva; cfr. il lat. hem, che indica gioia,
tal caso, più comune, prende il nome di hemiepes maschile, secondo lo
iii-54: con l'henequen, che è il più sottil filo, tagliano gl'indiani
. della valle, 118: il detto haggì muhammèd... gli ha
a fiori odorosissimi, a cui avicenna diede il nome di 4 al-kanna '.
henné. bontempelli, i-136: intanto veda il colore [dei capelli]: castanoscuro
alla frequenza di un fenomeno periodico avente il periodo di un secondo. =
dell'america tropicale, coltivate per il latice che cola da incisioni praticate nel fusto
diremo ch'e'potesse molto ben sapere il crudo e 'l cotto di questa cosa.
di elias hicks (1748-1830), il quale, in contrasto con le dottrine trinitarie
hi ho, inter. verso che imita il raglio dell'asino. =
: per offerta da spandere, offerisci il terzo d'un hin di vino.
una parte all'altra. buonarroti il giovane, i-345: or voi v'immaginate
, letteralmente, in tedesco, 'il paese retrostante 'o 'retroterra ',
', e si dice per indicare il territorio interno di una colonia (città
, seguaci di adolfo hitler. conseguì il potere in germania nel gennaio 1933 e il
il potere in germania nel gennaio 1933 e il potere supremo il 2 agosto '34.
nel gennaio 1933 e il potere supremo il 2 agosto '34. b. croce,
tedeschi stessi, diventati hitleriani, stimarono che il fascismo, che rompeva sfacciatamente i suoi
, simili fra loro, ma differenti per il campo di gioco, la composizione delle
l'attenzione di qualcuno. buonarroti il giovane, 9-333: -com'ha e'nome
, i quali hanno insegnato, che il verbo da se medesimo senza la vergine
sfarzoso come un film realizzato secondo il gusto di hollywood. = deriv
stor. chi nell'antica roma, era il primo della sua famiglia a ricoprire il
il primo della sua famiglia a ricoprire il consolato o, in genere, una
economico »). nell'economia politica, il soggetto dell'attività economica, concepito dagli
gramsci, 1-266: ogni forma sociale ha il suo 'homo oeconomicus ', cioè una
furono proposti in italiano vari sostituti: il nome ora più usato è 'assistente di
'), con la termin. per il femm. -issa (corrisponderebbe alla
, sospetto. nitrì, 423: il granduca alle negative del pitti a parole
far capire che alle fin delle fini il granduca era lui. = voce
dicesi la terra vegetale, lo strato il più esterno, il più superficiale della terra
, lo strato il più esterno, il più superficiale della terra, che la ricopre
e combinate col carbonio, l'idrogeno, il fosforo e l'azoto. l'ossigeno
. humboldt ha mostrato, che questo è il principio della fertilità, ed il gran
è il principio della fertilità, ed il gran mobile dello sviluppamento della vegetazione.
vegetazione. massaia, viii-172: in tutto il letto del torrente, quantunque puro '
, formata di materia organica che ricopre il suolo ed è assai acconcia alla vegetazione.
culturali o ambientali che favoriscono o condizionano il sorgere di ideologie, di eventi storici
nome del lago huron, al confine tra il canada e gli stati uniti; cfr
questa isola uno animale chiamato hutia, il quale era di quattro piedi, a maniera
figura retorica che consiste nel mettere prima il concetto che nell'ordine logico, obiettivo,
che si pronuncia sollevando la lingua verso il palato anteriore più in alto e più
ma più serrata e che costituiscono rispettivamente il secondo elemento di dittonghi discendenti (mai
dittonghi discendenti (mai, guai) e il primo elemento di dittonghi ascendenti (ieri
quando segue un altro simbolo ne aumenta il valore, quando lo precede lo diminuisce:
abbreviazione dell'ingl. jack, indica il fante. compagni, 1-1: pisa
la sua bon- tate, / quando il contrario segnerà un emme. 3
, designa la proposizione modale che nega il modo e afferma la proposizione. genovesi
. fis. in meccanica, i indica il momento di inerzia di un sistema meccanico
di sette lettere, la i rappresentava il si della seconda ottava. -settimo suono
: fosti un ragionatore troppo puntuale. il tuo scrupolo di mettere i punti sugl i'
. trissino (1524) per esprimere il suono semiconsonantico. 12. art
, individualizzandolo, un singolo oggetto; il suo femm. è le (v.
. è le (v.) e il suo sing. è il (v
) e il suo sing. è il (v.). guido delle
l'articolo i corrisponde a l'articolo il e mettesi dinanzi a quei nomi mascolini
si dà nel numero del meno l'articolo il e cosi diremo * i beati,
avv. comparativo, concorre a formare il superlativo relativo. francesco da barberino,
la desinenza dell'inf., così il volgo aretino 4 e u ho a i
è un arbore assai grande, che fa il frutto nel tronco e non ne i
tronco e non ne i rami. il frutto grande, di forma di melone,
una fonte, / vede iacerse armato il franco conte. 2. restare
. lorenzo de'medici, i-123: il piè nel primo suo vestigio iace.
sepellito nella sepoltura. pulci, 28-109: il corpo iace qui del magno carlo /
g. visconti, 1-44: come il metallo in fiamma di fornace / si
fan rumore. calogrosso, 51: ma il cor, che liber iace, /
iacére2, sm. ant. il giacere, il dormire. dominici
, sm. ant. il giacere, il dormire. dominici, 1-97:
18-85: una grande irradiazione ialina annunciava il levar del sole dietro una lunga cima
un pigro grigio si levano a ricevere il freddo raggio immensi calici di giglio,
. ialoidèo, agg. trasparente come il vetro. 2. anat.
della membrana ialoidea nel punto in cui il nervo ottico si irradia nell'occhio.
, agg. letter. che ha il colore del giacinto: azzurro cupo.
d'annunzio, i-228: funebre sotto il cielo iacintèo / passa la teoria lungo
travolse già ne l'onda / mitica il mozzo capo d'un orfeo. lucini,
in folte selve / cresce ivi il rosso tronco e 'l sacro legno / del
, 458: tra le fanterie sarà il fante privato, le fanterie, gli alfieri
ch'erano ordinati a lanciar dardi contro il nemico. -lanciatore di giavellotto.
panigarola, 1-224: vorrei che il capitano generale avesse questa divozione, che
, 7-581: si pose in ginocchioni; il che egli solea fare con grande ardore
chiamano prieghi iaculatorii, quasi quaranta volte il giorno. = variante dotta
voce dotta, lat. iacàlàtio -ónis * il gettare ', da iaculàri * gettare
marittimo militare [tommaseo]: iacolo è il dardo da lanciare. =
9-11: iade è un segno, il quale nasce nel tempo della primavera,
nasce nel tempo della primavera, quando il sole comincia già a mostrare le forze del
piova '. onde queste stelle hanno il nome della piova, perocché nel loro
zodiaco; che sono l'ariete, il tauro, e con esso le iadi ne
in cui si divise l'umanità dopo il diluvio, secondo la narrazione biblica)