sezione del fiume incassato, e dove il fondo comincia a farsi acclive, ma
/ d'un torrente che straboccava / il flutto ingialliva. -per estens. sbocco
croce / e gli occhi sporticando, il cammin mio / mi divisò di una
le infinite stelle, lento, / fluiva il cielo verso la sua foce. de
. de bosis, vi-1223: mi parve il mondo un altare, / a le
cent., 31-100: fu di maggio il dì di santa croce, / e
di dio a la sua foce / sanava il primo infermo con quell'acque. l
foce di mare stretto che si chiama il camaro. ser giovanni, i-84:
una notte alla foce di questo porto, il quale era in un gomito di mare
dentro. ariosto, 10-53: sotto il castel ne la tranquilla foce / di
mezo e sì alle ripe del porto, il quale non rifiuti le navi da carico
beozii e gl'interiori popoli di grecia il salto di termopile, dove strette foci ristringono
nunziavano, acciò che non dessero a filippo il passo ad andare a difendere le città
de'compagni. caro, 11-824: il mio disegno / è fargli agguato, e
appresso / là 've sopra la foce il doppio bosco / del curvo monte ambe
: altri al feroce / signor dell'alpi il suo favor comparte, / e le
dalle case e dalla via / ove il canto rintroni, e l'aria giuochi,
rinuccini, 76: già d'atlante il figlio / de l'orrida caverna in su
niente. ramusio, iii- 233: il seguente giorno salimmo su la foce posta tra
ogni foce. lalli, 1-3-16: il suo sposo e signor con bassa voce /
veduta sgombre, / quindi repente fugge il gran periglio. il conciliatore, i-239:
quindi repente fugge il gran periglio. il conciliatore, i-239: allorché io era
quali ve- desi in profondo abisso spumeggiare il diveria, mi si risvegliò l'idea
alti monti severi la costeggiano, variando il solenne spettacolo di vette e giogaie e foci
presso la foce, onde deriva / il torrente internai, di sasso muto / resta
. punto dell'orizzonte da cui sorge il sole. dante, par.,
, di colui che mangia, non giudicano il sapore? palladio volgar., 1-3
. villani, 1-3: mette foce [il tanai] in sul mare maggiore.
mare maggiore. boiardo, 2-29-23: il re agramante lui sotto tortosa / discese
lui sotto tortosa / discese, ove il fiume ebro ha foce in mare.
49-10 (iv-169): indi passarno ove il fiume di santo / fa foce in
in riva / al mar là dove il tosco fiume ha foce, / con fido
tosco fiume ha foce, / con fido il mio destrier pian pian men giva.
(una piazza). buonarroti il giovane, 9-64: perverrete colà, dov'
dal mezzo quasi di essa borsetta sorgeva il canale cistico, che giva a scaricarsi della
/ e va tacito sì, che appena il senti, / dell'obblio nel gran
; la pinna dorsale è triangolare; il colore è nero sul dorso e bianco sul
papini, 38-171: occhi focheggianti come per il riflesso di una pazza cometa.
con la mangiatoia di pietra, e il fochile per ferrare i cavalli, tutto
, che doveva servire al fuochista per tritare il carbone e attizzare il fornello, e
fuochista per tritare il carbone e attizzare il fornello, e con quella batteva come
dal boccafomo, irradiarono ad ogni palata il loro alito fuggente, nella fuggente notte.
vapore (nell'industria siderurgica, chi carica il carbone nei forni o chi manovra e
montale, 3-97: appariva evidente che il signor fuchs era imbronciato e poco si
g. raimondi, 1-32: il sabato sera si va al bagno, sul
, v-3-24: tutti quegli uomini, che il governo con immenso dispendio muta in cannonieri
cuochi, appena liberi dai turni; e il parrucchiere di bordo, giocatore più accanito
14-189: riconobbe in un vecchio, il fuochista del vaporetto, che gli aveva
giovi chiazzato, la falterona e pratomagno, il gran giogo, e la fociata del
al di là, l'incontro (il cocuzzolo cinto di muro) e i monti
monti del chianti e gli albani e il piano di prato e monte morello ignudo che
sale, iv-186: può anche credere che il fumo si contenti starsi sotto il focolaio
che il fumo si contenti starsi sotto il focolaio senza ascender fuori del camino,
, 1-31: tanto dissero, che il parrucchiere, stanco di tal seccaggine, va
c'era, un po'in ombra, il focolaio; aveva / arnesi, intorno
del suo programma, 2. il luogo dove nasce un incendio o cova
la penisola avranno nel centro d'italia il focolaio d'un incendio che roventerà le
azione di guerriglia e di propaganda contro il potere costituito. -indizio, accenno
allergene specifico. -sintomo di focolaio: il sintomo che corrisponde a un'alterazione anatomo-patologica
calavano le allegre bandiere tricolori, e il focolaiétto di bordo fumava per la polenta
quasi esclusivamente le costruzioni rustiche nelle quali il luogo ove si accende il fuoco è
nelle quali il luogo ove si accende il fuoco è ancora di questo tipo primitivo)
primitivo). -per estens.: il camino stesso, l'intero apparato murario
intero apparato murario di cui è costituito il camino. cavalca, ii-29:
questo tale, che s'ha fatto dio il ventre,... la cucina
streta. leonardo, 2-109: rallegrandose il foco delle secche legne che nel focolare
de'mesi. /... / il focolar già splende. salvini, 22-97
la quale è quasi sempre rovente, fra il gran fuoco che vi si fa di
: per me che non ho veduto né il colosso di rodi né le piramidi d'
d'egitto, la cucina di fratta ed il suo focolare sono i monumenti più solenni
al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia al focolare. tozzi,
ardor, fra tanti incendi sembra / il focolar d'amore. capponi, 4-309:
che ognuno abbia acceso nella propria casa il focolare della intelligenza, come del giornaliero
letti, banchettare per ogni strada, abolire il vestire cittadinesco, usando gli abiti da
caldanino e scaldavivande. 3. il luogo dove nasce o si riattiva un incendio
famiglia (in relazione al fatto che il focolare era in passato ed è ancora
, 3-3: fece franco e libero il comune e'cittadini di firenze, e
signore che vede, / perché presso il tuo focolare / io perseguitata trovassi /
perseguitata trovassi / la pietà che santifica il giorno. moravia, viii-220: quella
ponesse un'altra gravezza, quale chiamarono il focolare, che importava cento mila ducati
per comunismo, del quale si diceva che il focolare fosse a vecehiano. carducci,
ed eccitanti. gramsci, 9-11: il partito deve continuare ad essere l'organo
essere l'organo di educazione comunista, il focolare della fede. piovene, 5-564
risvegliano d'improvviso dalla quiete fittizia perché il fondo è immutato; e, se
un impianto a combustione nella quale brucia il combustibile; si compone di una camera
di materiale refrattario o metalliche, mentre il fondo è costituito dalla griglia, che
è costituito dalla griglia, che sostiene il combustibile e attraverso la quale affluisce l'
vivande. 10. locuz. covare il focolare: stare oziosamente e di continuo
/ ballare i topi, e covi il focolare. 11. dimin.
: con tale annuale tassa fu sollevato il popolo da tutti gli altri pesi, a'
era per l'addietro soggetto, come il censo del sale,... le
, ecc.) e delle artiglierie attraverso il quale si dà fuoco alla carica di
4-15: la state al fresco e il verno ad un focone. papi,
in casa avean trovato l'archibuso caldo e il focone che insudiciava le dita. landolfì
enorme focone. -per estens. il fucile, l'archibugio stesso. jovine
veniva utilizzato anticamente nelle navi per custodire il fuoco necessario alla cucina o alle operazioni
, forte lampeggiò con gran fiamma e il fummo surse su nella galea. garzoni,
ghindar da poppa, le siaze, il fogone, la scaza dell'albero. statuti
di s. stefano, 1-125: prima il vassello sia bene calefatato, rivisto e
altro allo schifo per lo manco. il lessico dell'inventario di alfonso ii d'este
sgravarsi di peso, gittarono in mare il focone della cucina. gemelli careri, 1-v-239
gemelli careri, 1-v-239: or perché il temporale avea levata la terra dal focone,
. foconcino. segneri, i-381: il nostro [fuoco] è sì scarso,
di quello [del paradiso] è come il fuoco di un piccolo foconcino, paragonato
fuori ogni foco idi fuoco, e [il gesso] viene morbido come seta.
avvisando che... si pavimentasse il sottoposto terreno, acciocché la cadente lagrima
sporcano, e gli anellini luccicano tra il sangue gocciante. papini, i-159: le
di nebbia. jovine, 21: il giorno dopo la nota trasvolò sui campi:
di vita privi, / a'quali il negro sangue giù gocciava. parini, giorno
pucci, 4-293: [vecchiezza] fagli il capo, e la barba canuta,
/ gli occhi fa brutti, e raccorcia il vedere, / e come dei sapere
dei sapere / di mezza state fa gocciare il naso, / e mancar la memoria
dell'amato sangue. pirandello, 6-124: il soffitto già s'era aggobbato, gocciava
montale, 1-114: finché goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'
goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera. 3
3. figur. trascorrere con lentezza (il tempo). -anche sostant.
ad un frullo, s'era mosso il fogliame. gocciàrono silenziosi momenti. pascoli
anima mi s'era ormai coagulata per il gocciare della vita inacidita, rabbiosa, negatrice
cuore la ruota / delle stagioni e il gocciare / del tempo inesorabile.
vin schietto. albertazzi, 675: il caffè, zio? un goccio di caffè
-goccino. pascoli, 477: il babbo... / i bicchieri avvinò
/ i bicchieri avvinò; sparse / il goccino avanzato. -gocciarèllo.
, 1-120: a scusarsi si diè che il gocciarei di vino che avea per messa
parevano sangue. martini, xxiv-775: il lume schizzò invidioso una gocciola di cera
gocciola di cera liquefatta sopra un braccio che il guerriero scoperto avea. algarotti, 2-61
/ giubba a tagliere, / ecco il quissimile / d'un cancelliere / sotto le
cinque figliuoli dietro, e in braccio il piccino, a cui ancora dalla boccuccia
di latte. ungaretti, i-35: il sole si semina in diamanti / di gocciole
dopo venticinque gocciole piovute giuso, eccoti il sole. galileo, 12- 233:
ha data occasione... di ritrovare il numero d'esse gocciole in ogni data
-lagrima. palazzeschi, 10-310: irruppe il pianto come l'acquazzone d'estate,
... quello che ne pativa il naso,... che del continuo
. fagiuoli, xv-93: colla gocciola il naso, io 'l raffiguro / giusto
appresso / colla gocciola al naso e il piatto in mano. 2. per
. capuana, 14-83: -mamma, il mare, il mare! -è
, 14-83: -mamma, il mare, il mare! -è il biveri di
mare, il mare! -è il biveri di lentini -corresse il cocchiere -ima
-è il biveri di lentini -corresse il cocchiere -ima gocciola d'acqua in confronto
, che pende da un sostegno (il cristallo di un lampadario, il pendente
sostegno (il cristallo di un lampadario, il pendente di un orecchino, ecc.
che per fabbricarle basta gettare con destrezza il vetro fuso nell'acqua: né importa se
fino alla punta de'capitelli, [il drappo] formava un vago divisamente di
una gocciola cadente con giusta proporzione verso il terreno. 4. archit. elemento
con due gocciole per ciascuno. buonarroti il giovane, i-419: sorgevano due mensoloni
di cornici ove la gocciola l'ovolo il bucranio potentemente scolpiti rivelano l'origine grande
berranno tanto che non che dolga loro il capo, ma e'diventeranno paralitichi e
, che più tosto si potrebbe dire il male del quarto. macinghi strozzi,
cadde la gocciola: ha perduto tutto il lato ritto, e non favella. lorenzo
la quale con un accidente di gocciola il tolse di vita l'ultimo giorno d'
d'aprile. panciatichi, 77: grida il priore: oimè! / io son
. guerrazzi, 7-44: a gli è il morbo di gocciola », disse volgendosi
estens.: il preparato stesso somministrato in questa forma.
, 4-2-169: degli anodini si stima ottimo il laudano liquido, quando ve ne sia
di fonte. praga, 4-99: il farmacista continuava imperturbabilmente a stritolare le sue
a veder, si grandina e punteggia [il corallo]. -per estens.
.. teneva una arme che aveva il campo d'oro, dentrovi certe gocciole d'
spagnuoli se lo godevano, ma contentavano il toscano a gocciole. cicognani, 2-145:
a gocciole. cicognani, 2-145: il cheto zampillo della fontana, alimentato da una
che una gocciola d'aceto in mezzo il mare. tommaseo, i-179: terra
. equicola, 309: la gocciola fora il marmo, e i durissimi sassi sono
, 2-120: la pioggia le rigava il volto, appiccicandole i capelli, le lunghe
-ame. gocciolaménto, sm. il gocciolare. bencivenni, 1-217:
. bencivenni, 1-217: dice il maestro, che tale gocciolamento le tormenta
uomini affannati e gocciolanti di sudore sotto il solleone. pirandello, 6-11: nella solitudine
8-85: s'andava... sotto il cielo gocciolante di pioggia o tutto brividante
salvini, 12-3-380: del cavat'occhio lava il gocciolante sangue. dossi, 456:
456: gesticolando inaffiava di gocciolante cera il tappeto. cicognani, 3-204: quelle lacrime
bisogno per bere. simintendi, 1-9: il giallo mele gocciolava della verde quercia.
557: non si vergognano di rasciugare il sudore, che per lo affrettarsi e per
rughe della occhiuta fronte / gli gocciola il sudor sul muso adusto. manzoni,
giovine,... se non manda il tappo per aria, gli geme altintorno
tommaseo, i-313: cominciava a montare il flusso marino; e scossa ad ora ad
: non più di questa materia, perch'il pianto m'abbonda più de l'inchiostro
). banti, 8-186: allontanato il conte tappeziere, le confidenze gocciolavano con
è usata a gridare, è come il tetto che tuttavia gocciola dove niuno non
: bruto trasse dal petto a lucrezia il pugnale, il quale gocciolava di sangue.
dal petto a lucrezia il pugnale, il quale gocciolava di sangue. andrea da
da barberino, 1-80: giunto dove il fiume era un poco più largo,
b. corsini, 1-40: sbottonato egli il dì s'avea 'l giubbone / pe
in chiocciola. pananti, ii-16: il prato, il bosco gocciola per tutto
. pananti, ii-16: il prato, il bosco gocciola per tutto. massaia,
pioggia. d'annunzio, v-1-388: il pennello gli gocciolava sopra il viso.
v-1-388: il pennello gli gocciolava sopra il viso. cicognani, 2-222: la donna
serra, i-204: ho d'intorno il rumore interminabile della pioggia e il gocciolar
intorno il rumore interminabile della pioggia e il gocciolar della fronda e lo scivolar delle nubi
si intese che lo scorrere dell'acqua, il gorgogliare delle grondaie, il gocciolare degli
acqua, il gorgogliare delle grondaie, il gocciolare degli alberi disfatti. -in
la bocca li pioveva, / e il naso tutta volta gocciolava. p. del
venendogli la schiuma alla bocca, gocciolavagli il naso, tartagliava colla lingua, aveva
, tartagliava colla lingua, aveva ordinariamente il parietico nel capo. -mandar fuori umore
sì come la vite che gocciola; il parlare tuo è dolce. marco polo
gocciolatoio. guarino guarini, 1-115: il gocciolatoio... è una prominenza piana
cornici, per tutte le sporgenze, lungo il gocciolatoio, sopra gli architravi, sotto
loro... e sopra v'adattarete il lambicco e al gocciolatoio il recipiente,
v'adattarete il lambicco e al gocciolatoio il recipiente, e tutto l'ordine che si
ii-198: 'canale'... incavo sotto il gocciola- tore, che fa spiccare a
da gocciolare. gocciolatura, sf. il gocciolare. -in senso concreto: macchia
una candela. gocciolìo, sm. il gocciolare frequente o continuo di un liquido
d'annunzio, iv-2-837: così alto era il silenzio che, come s'udiva di
silenzio che, come s'udiva di lungi il canto, s'udiva da presso il
il canto, s'udiva da presso il gocciolìo delle pale. montale, 2-101:
delle pale. montale, 2-101: oh il gocciolìo che scende a rilento / dalle
scende a rilento / dalle casipole buie, il tempo fatto acqua, / il lungo
, il tempo fatto acqua, / il lungo colloquio coi poveri morti! buzzati,
immaginò la neve che si scioglieva, il gocciolìo sulle terrazze. pratolini, 9-434:
la querce, la palma, c'era il gocciolìo della fontana. gócciolo,
gocciol d'acqua. castelvetro, 4-65: il vino puro di certa quantità non essendovi
labbra. cicognani, 13-461: quando il cameriere portò i liquori, ella si
, gridava renzo, riempiendo in fretta il bicchiere di colui. palazzeschi, 4-140:
d'azeglio, 1-416: io vedevo il mio povero romano, gonfiato e rosso
un polmone, co'goccioloni di sudore per il viso. nievo, 3-100: liquefatti
-goccia di sudore. buonarroti il giovane, 9-578: e ne vidi talun
gettava gocciolon di questa posta / per il trambusto grande ch'ella ha avuto.
attento che di sì grossa pasta è il gocciolone che l'asino dal rosignolo non discer-
e un gocciolone per famiglio ch'è il maggior tristo del mondo, ma fidatissimo
. porta, 133: di che accortosi il gocciolone tornando a casa, e non
che la povera vedova è divisa tra il desiderio... e la pena poi
... e la pena poi che il suo povero gocciolone di figlio possa trovarsi
agg. velluti, 40: tennelo il padre molto stretto, però ch'era
, xxiv-950: mariti goccioloni che tutto il loro stento ed il loro scrigno profundono a
goccioloni che tutto il loro stento ed il loro scrigno profundono a contentar di fogge
di esserne persuasi: lo che per il pubblico gocciolone toma sempre lo stesso.
a. casotti, 1-300: allora il pianto a goccioloni abbasso / scende dalle
. col naso sempre goccioloso. buonarroti il giovane, i-438: la chioma altresì
e lo inghiottì; poi, scosse il becco goccioloso. = deriv.
onde la frase antica * prendere per il gherone '. ma è parola che le
: io giudico che tu ottimamente abbi il mio amor guadagnato, e per ciò io
mio amor guadagnato, e per ciò io il ti dono, e sì ti prometto
slataper, 2-387: perché questo è il vero piacere nell'amore, (la
i piaceri della vita, gli agi, il lusso; che fa vita mondana e
a una turba di frati oziosi o godenti il modo di vivere senza far nulla.
lascivi che la patria riponessero dov'è il piacere, e gli ascetici che solamente guardassero
i piaceri d'un amore sensuale e il fastidio d'aspettare e il dispetto di non
sensuale e il fastidio d'aspettare e il dispetto di non ottenere, con massime
esperimenti, coi quali riuscì ad ampliare il catalogo dei corpi godenti della proprietà stessa
ii-52: gl'ipocriti frati godenti dicono il loro nome, perché, pur essendo
non mira. nieri, 276: quando il temporale ci dava dentro da vero,
lo schianto dei fìulmini e vedeva tutto il mondo illuminato in quel gran vampone di
erbe cadenti. guerrazzi, iii-81: il banchiere si gode a ruzzolare la propria
e sempre al corso intento, / [il cavallo] godesi al fren sonoro,
qui vincer gode 11 lepre, il cervo e 'l veltro / anzi vincer nel
e 'l veltro / anzi vincer nel corso il vento istesso. fontanella, iii-350:
istesso. fontanella, iii-350: [il garofalo] gode... / a
. parini, giorno, ii-369: il gentil motteggio /... / gode
/ rider primiero. pascoli, 45: il passero saputo in cor già gode,
in cor già gode, / e il tutto spia dai rami irti del moro.
, godi, che in te abita il signore della eterna gloria. canti carnascialeschi
cieli, e la terra; commovasi il mare e la sua pienezza; goderanno li
dio vedere, / onde per questo mezzo il conoscemo; / l'altra è pel
soffrire). cavalca, ii-163: il mondo goderà, e voi vi contristerete.
vita; cogliere tutti i piaceri che il mondo offre (e, in par tic
in contraria opinion tratti, affermavano, il bere assai e il godere e l'andar
, affermavano, il bere assai e il godere e l'andar cantando attorno e
buona condizione. pulci, 1-31: il quale, orlando veggendo soletto, /
godere. tasso, 14-64: goda il corpo sicuro, e in lieti oggetti /
. carducci, iii-6- 385: il casti... si godè alla corte
di biscie, /... dopo il verno al sol si goda e liscie
sensi. loredano, 1-56: se il giorno averà goduto in una lotta amorosa
la notte. cicognani, 3-45: il piacere gli filtrava dentro traverso le fibre:
a godere; eppure, malgrado lui, il piacere insisteva, insisteva finché traboccava.
di rivo, e... il pioppo gode dell'acqua. alamanni, 5-1-617
viva sola. soderini, iii-30: il nespolo si gode nei luoghi temperati e nei
. 10. tr. gustare il senso di dolcezza e di appagamento che
, ii-393: lasso me tristo, tale il ben ch'io godo! andrea da
voglio / quel diletto che gode / il cuor uman, quand'esce / da
spazio della compagnia di gesù bambino, il rendè forte. corazzini, 3-13: tu
, vi-1180: godevasi allora in tutto il regno una gran calma. -intr.
coscienza dal terreno carcere risoluta, libera il cielo domandi -non dispregia colui ogni fatto
fatto terreno, la qual, godendo il cielo, sé esser spogliata delle cose terrene
non gli negai; e non ritenni il mio cuore, e lascia'lo senza freno
: corcate su tapeti alessandrini / godeansi il fresco rezzo in gran diletto. marino,
diletto. marino, 1-127: disprezzato il suo divino ostello, / qui sovente
: goditi la marina adriatica, goditi il canal grande, goditi i chiari di luna
primavera goder, qual goder suole / il più vago giardin che rida in cielo.
loro vigesimi nipoti godono la verdura, il meriggio e il fresco di lei. tommaseo
godono la verdura, il meriggio e il fresco di lei. tommaseo, i-130:
luce mattutina. carducci, iii-12-169: ride il popo- letto, perché il mio vestito
: ride il popo- letto, perché il mio vestito mostra le corde e dalle scarpe
, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco, dondolandosi mollemente nell'acqua verde
freschezza delle aure. foscolo, v-342: il bel mondo inglese... da
, ma certo io credo / che solo il suo fattor [dio] tutta la
medici, i-114: non potendo aver il cor suo, non si parte però
cor suo, non si parte però il core dell'amata, ma fermasi nelli occhi
, lievi / correano quasi a gara il dì e la notte. marino, ii-35
,... la osservi quando il suo raggio attraversa le vetriate dei due
palazzo ducale. gozzano, 149: il poeta, tacito ed assente / si gode
lanzi, ii-118: è proprio de'vecchi il contentarsi della mediocrità ne'lavori che ordinano
5-iv-23: ma non sì tosto ha il vostro canto udito, / che si ferma
n'è andato al paese a godersi il suo mese prescritto di fidanzamento. -figur
fatica a scrivere, avete anche goduto il frutto di questo capitale. parini,
, 341: ti dorrai di non avere il frutto / goduto a tempo della tua
tanti vostri feudi. botta, 4-318: il papa, il re di spagna e
. botta, 4-318: il papa, il re di spagna e la repubblica di
gli roda di non godere tosto tutto il suo biglietto, pure delibera di scendere
molto. quasimodo, 6-147: argo, il cane di odisseo,...
che, avendo li ecclesiastici non solo il vitto necessario..., ma
. doni, 3-106: una notte vidde il vecchio ragionar una rovere e una vite
croce, 287: ivi si goderono il resto della loro vita lieta e tranquilla.
d. bartoli, 24-163: godiànci il presente ch'è tutto il nostro. pavese
24-163: godiànci il presente ch'è tutto il nostro. pavese, 6-18: qualche
. bembo, 10-v-300: io ho goduto il molza alcune poche ore, che tuttavia
40-ii-12: volle onorar della sua visita il p. matteo ricci, e in tanto
, xiv-20: signore, voi mi direte il vostro pensiero quando godrò di voi.
, 3-201: si sarebbe spogliata tra il grano, sotto tutti i mietitori,
godessero. pavese, 4-44: mentre il vecchio contava i denari, don giannino
195): mai di lei se non il suo marito goderebbe. aretino, 20-241
tolomei, i-104: godonsi i lucchesi il bonagiunta vago e gentil poeta. paleotti
che gode uno de'migliori porti di tutto il settentrione. rosa, 154: se
settentrione. rosa, 154: se il mio genio ad imitar si desse /
imitar si desse / la seppia e il polpo, goderia più comodi / che la
è di chi gode / del principe il favor questo il costume. monti, i-i
gode / del principe il favor questo il costume. monti, i-i: io
n'era in cui meritava e godeva il titolo di professore. cagna, iii-180:
le mammine. alvaro, 11-116: il mezzogiorno gode ancora, presso qualcuno,
copiosa. galileo, 3-1-205: se il saper è da tutti naturalmente desiderato,
desiderato, e se tanto è tessere quanto il darsi ad intender d'essere, essi
tutte le cose. bertola, 61: il borgo... gode del più
, 15-ii-593: non si curando di godere il beneficio delle leggi, si esposero per
: io non avevo neppure sentito mai il bisogno d'una libertà maggiore di quella che
... ma dovendo questi godere il terzo, converrà defalcarne lire 25.
avesse depositato in avvenire, avrebbe goduto il pristino 4 per cento d'interesse.
vita. cacherano di bricherasio, 1-233: il momento, nel quale al nuovo colono
dovrà godere e coltivare, sarà altresì il punto in cui il principe riceverà il terreno
, sarà altresì il punto in cui il principe riceverà il terreno dal padrone diretto
altresì il punto in cui il principe riceverà il terreno dal padrone diretto. romagnosi,
21-147: ecco che tu non hai goduto il regno, / che tu togliesti al
12-11-149: con questa occasione darli a godere il canonicato che io ho tanto tempo tenuto
. g. bentivoglio, 4-38: [il re] onorò di quell'ordine alcuni
propri ordini. bellegno, li-6-361: il marchese di livorno ancora gode due reggimenti
... suonando sentivo un'altra volta il motivo piacermi, era come un godere
martino; / e certo, che secondo il magnolino, / dovete aver avuto un
godere del suo desiderio. -godere il lardello e il tordo: v. lardello
desiderio. -godere il lardello e il tordo: v. lardello. -godere
tordo: v. lardello. -godere il papato: v. papato. -godere
. papato. -godere la vita, il mondo: approfittare di tutti i piaceri
ii-190: non ci consiglierebbe d'abbandonare il mondo, né di fare penitenza, ma
bello a chi lo sa far bello con il tuo mezzo. d. bartoli
maritarsi, abitare un palazzo, godersi il mondo, e meglio di tutte loro.
sa tacere, non sa godere: spesso il silenzio preserva da dolori e da fastidi
-delle ricchezze male acquistate non gode il terzo erede: i profitti disonesti svaniscono
. -tra i due litiganti, il terzo gode: c'è sempre qualcuno
15-20: suolsi un proverbio usar, che il terzo gode / infra due litiganti.
che suol accadere tra due litiganti, che il terzo ne goda. =
brigata godereccia. carducci, iii-8-238: il largo cuore e l'allegra fantasia del
la libera disamina della filosofia naturale e il lassismo della chiesa, segni l'avvenimento
di godetti e di corbi che hanno il becco e piedi rossi. =
fra giordano, 1-188: non è il cavallo così necessario, ché sanza cavallo
palme. roberti, iii-106: nascono il riso e il pianto da percezioni o
roberti, iii-106: nascono il riso e il pianto da percezioni o godevoli o moleste
o godevoli o moleste dell'anima, onde il pianto e il riso possono dirsi segni
dell'anima, onde il pianto e il riso possono dirsi segni del dolore e del
porte e co'portici, godevoli quello il verno, questo la state. giordani,
d. battoli, 26-143: tutto il godevole del paradiso, tutto il bello
tutto il godevole del paradiso, tutto il bello e 'l buono che è iddio e
più godibili. baldinucci, io7: il suo frutto [del noce malescio]
: certe cose, come per esempio il denaro, non si riducono a godimento
, 20-99: direi di più, che il punto degli occhi fosse meno rigoroso di
del naso, e che in conseguenza il godibile dell'odorato più limitato, o diciamo
. carducci, iii-24- 130: il popolo italiano, pratico, positivo, machiavellico
all'utile e godibile immediatamente. -godere il godibile: godere ogni sorta possibile di
ogni sorta possibile di beni; godere il più possibile. inibriani, 1-149
. inibriani, 1-149: goduto il godibile, quando non è lecito aspettarsi
dentro l'ansia di morire / senza avere il godibile goduto / senza avere il soffribile
avere il godibile goduto / senza avere il soffribile sofferto. 2. piacevole
lor prò'della vita come la porta il caso; pigliando così da essa come dalla
godibili. carducci, ii11- 146: il pieroni è molto godibile. -che
ii-7: tanto più parevano godibili e pregiabili il colonnato svelto e i capitelli eleganti,
. monte, ii-385: altro il mi cor non degna. / sempre
, pensando di non aver ancora adempito il fine di quell'amoroso godimento, da
: a lui dee essere assai godimento il sapere, mentre che egli opera, che
. tassoni, vii-264: le parole sono il vero mezo da condurre l'amante all'
.. era assai più facil cosa il farsi additare per via di cavalli, che
donna avevano sentito quale perfetto godimento sia il vivere. palazzeschi, 7-97: la
egli sentì la mano e con essa tutto il corpo dell'amelia con trarsi e torcersi
un vigore già pugnace, pontando contro il seno materno le due zampette per ispremere
? gemelli cateti, 1-iv-139: ammettono il paradiso e l'inferno, e quivi il
il paradiso e l'inferno, e quivi il godimento e la pena a misura del
, 2-233: è un tale godimento mettere il tavolino vicino al caminetto e studiare calmi
: uno dei suoi godimenti preferiti era il mangiare nel principale albergo della città,
la pace? -sì, -rispose il prelato. 2. ideale di vita
verga, 1-247: la civiltà è il benessere; e in fondo ad esso
ci troverete altro... che il godimento materiale. tarchetti, iv-54: egli
deledda, ii-583: è che volete solo il godimento, i giovani d'oggi.
pro curò... il cardinale che 'l re s'allontanasse per qualche
in società fu di facilitare ed accrescere il godimento de'piaceri e comodi della vita.
mi avete fatta. svevo, 6-236: il mio destino tanto sereno pieno del godimento
alla sua onestà, onde non possa meritare il titolo di casta e di pudica,
per punto di partenza l'apprensione e il godimento dell'arte, a sua volta
a sua volta agevola l'apprensione e il godimento. bocchelli, 9-235: ero
loro beni. diodati, 1-184: il frutto de'tre primi anni dovea essere abbandonato
consecrato a dio, e nel quinto il possessore entrava in godimento. manni, 2-128
, 2-128: ebbe già due volte il godimento supremo nella repubblica. cattaneo,
le si desse per un certo tempo il godimento degli altri canali regi e la facoltà
, iii- 10: quale sarebbe il tipo ideale d'una società perfetta?
propri diritti. bocchelli, 1-ii-300: il godimento di quelle terre si alternava ogni
, 1-50: quanto più essi vedranno il comodo e il godimento che se ne cava
quanto più essi vedranno il comodo e il godimento che se ne cava [dall'ulivo
6. bene di consumo. il conciliatore, ii-563: i godimenti sociali van
la fede] hae in questo mondo il sovrano bene a godimento, e amministralo e
dio, e le sarà dato a godimento il sovrano bene, per lo quale fue
trarne vantaggio. soderini, iii-32: il platano... ama l'acqua e
potenzia e ogne ventura buona e ria il magnanimo temperatamente si porterà, e beneavventurato
mi rincresce, ma con me ha trovato il godipoco... gliel'ho già
poco (v.); cfr. il calabr. godimagno, calco del
rallegrar più convenevolmente che con voi, il qual sarete di questa felicità principalmente goditore
di questa bellezza voglio io esser tirannicamente il solo goditore. g. gozzi,
capo, conoscerà che non egli è stato il goditore, ma il divorato fino all'
egli è stato il goditore, ma il divorato fino all'osso. d'annunzio,
.., ed era molto goditore, il quale domandò a salvestro dove andava.
delle figure si accompagni la complessione; il soldato si faccia collerico, il goditore
; il soldato si faccia collerico, il goditore sanguigno, lo studente flemmatico.
all'osteria. d'annunzio, v-3-416: il principe di tiro, lo sfrenato goditore
vasari, i-413: sebbene non è vero il proverbio antico né da fidarsene molto,
modo, / per tuo valore il conducessi a morte, / di niun'altra
metalliche. -per estens.: il risultato di tale processo; rigatura.
frutte onorate /... / sono il tornagusto della carne, / dopo i
, 7-34: una controprova del fatto che il discorso autoritario nell'arte è arcaico.
carica). romagnosi, 10-356: il diritto di impor tributi... altro
... altro non presenta fuorché il diritto di non essere gravati che a
. b. croce, ii-9-107: il suo gusto [di burckhardt] era
ricorda le opere, lo stile, il gusto di goethe. bocchelli, 3-228
, di gente molto fina, nascondeva il suo vero nome sotto il pseudonimo goethiano
, nascondeva il suo vero nome sotto il pseudonimo goethiano e scherzoso di 4 zauber-
tra gli stracci in sogno / goethiano, il giovincello ciociaro. goethite, sf
e sgraziato. jovine, 2-12: il panciotto aperto e la camicia troppo larga
eleganza. di giacomo, ii-821: il guardinfante, ridotto a una circonferenza convenevole
per tutto quella goffaggine ambiziosa, ch'è il proprio carattere degli scritti di quel secolo
mancava qualche cosa nel servizio, se il domestico che doveva aver l'aria per
brutta. ramazzini, 140: se il detto sonetto di roma fosse stato cosa
, 8 (125): « dirà il signor curato, che son venuto tardi
-di animali. moravia, vii-272: il cane, caso strano, era diventato
e siami perdonata questa parola) goffamente il nome di quella famiglia. lancellotti, 93
e porre ne gli occhi de'riguardanti il misero stato al qual si è condotta
grezza... le vestiva goffamente il povero corpo dimagrito. deledda, iii-836:
sabba da castiglione, 9: tra il gabbare e tesser gab bato
bato ci è questa differenza, che il primo è peccato e l'altro è
l'altro è gofferia, alla quale segue il danno. aretino, 10-77: la
dei quali lo crocifigge come fu crocifisso il novo. bruno, 42: rapportiamo
per lui, l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante
, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante: de'quali l'insipido
non è senza goffaria e sordidezza, il sordido è parimente insipido e goffo,
è parimente insipido e goffo, ed il goffo non è men sordido ed insipido
: e'non mi stare più a rompere il capo con queste goffarie. lancellotti,
gofferia di quei tempi, non mettere il giorno o anche l'ora della data
uditori, e fra tanta pubblica noia il solo ridere del re gli accrebbe fama di
o che scrivano purgato e netto come il boccaccio e il firenzuola, o senza
scrivano purgato e netto come il boccaccio e il firenzuola, o senza verun garbo e
garbo e con sommissima gof- fezza come il conte piero verri e l'abate carlo denina
carlo denina? milizia, ii-137: il difetto di quegli artisti è d'aver caricata
in rima, come se per meritarsi il glorioso nome di poeta bastasse scarabocchiare qualunque
sillabe ciascuna. idem, 6-227: il trescone de'toscani, e la furlana
e la corrente de'monferrini, e il minuetto o l'aimable de'francesi, non
sbavigliare. sabba da castiglione, 43: il buon gentil uomo, avendo inteso quanto
s'usa di far così, di far il goffo per ingannar gli astuti. rosa
. rosa, 155: finger bisogna il santo in apparenza, / e col goffo
non avrebbe fatto quella tal cosa senza il montecuccoli e che noi ce ne ridevamo
d'ingegno quanta minore ne incontra presso il citrullo e viceversa, sarà necessario evidentemente
, che s'essi inten- desseno bene il fatto loro, entrerebono in colera e castigareb-
è, o è stato in italia il fascismo, e chiarire anzitutto la sua premessa
uno schidione e la padella, / tinsesi il viso e fecesi ben goffo. algarotti
1827], 23 (392): il pover uomo... rimaneva indietro
. palazzeschi, i-333: aizzato, il corpo grasso e morbido del vitello s'alzava
gl'interverrà in qualunque membro, se il lungo studio non glielo vieta. campanella,
119): accostatisi molti gran signori, il papa mostrava la diferenza che era dal
, la cera è facile da lavorare; il tutto è farlo d'oro ».
del balzo, un di mezzo tra il don abbondio e il don ferrante. de
di mezzo tra il don abbondio e il don ferrante. de sanctis, petr
ognuno un aggettivo che metteva in tutto il pozzo il suono di goffe risate.
aggettivo che metteva in tutto il pozzo il suono di goffe risate. d'annunzio
del galantino, e al viso tra il goffo e l'iracondo che faceva il
il goffo e l'iracondo che faceva il barisone, sulla faccia dell'attuaro guizzò un
. marino, v-33: è del poeta il fin la meraviglia. / parlo de
un pittore di rinascenza, può realizzare il sogno che aveva resi goffi mabuse e floris
mondo. caporali, i-92: sentendo il parlar sì goffo e pieno / di parole
. guazzo, 1-76: così naturale è il suo parlare goffo al contadino, come
suo parlare goffo al contadino, come il suo polito al cittadino. galileo,
, 194: non così dell'aspide il fischio si dovrebbe fuggire, né del basilisco
fischio si dovrebbe fuggire, né del basilisco il guardo, quanto da giovani principianti lo
e goffa e barbara che non monta il pregio di buttare una pennata di più
leopardi, i-840: quel dialetto [il toscano] forse ancora per se stesso,
degli altri. orioni, i-207: il poema [del tasso] era rimasto goffo
. panzini, iii-756: oh, il goffo accento bergamasco! pirandello, i-423:
-sostant. temanza, 424: il fornice di questa stanza è tutto con
ornati di stucco messi a oro, secondo il gusto d'allora; tale, però
io vo'vivere alla goffa. -fare il goffo: fingere di non capire, fingersi
proprio di tutt'i villani) fa il goffo, ma pur troppo è accorto
da farlo trarre e rimaner goffo. buonarroti il giovane, 9-651: trasformata / la
-goffótto. redi, 16-vii-44: se il sig. marchese filippo corsini...
stesso seme nel gioco della primiera; il gioco stesso della primiera (v.
lodare di liberi spiriti... il governo di una gran nazione, solo
doppio dell'altro, porta inciso il disegno da riprodurre. = deriv
di metallo). -anche: il risultato ottenuto con questa operazione.
a caratteri di scatola: pistico è il nome del paese. -a goga
di una catena; la berlina stessa; il luogo in cui i condannati venivano esposti
tremila lire. gr azzini, 2-131: il meno che ne intervenga, sarà stare
. giusti, 2-751 sognò l'accusa, il carcere, / la corte, il
il carcere, / la corte, il presidente; / in banco di vergogna
bestemmiatori e sodomiti c'è la gogna, il taglio della lingua, rogo. buzzati
buzzati, 4-360: qui, appesa sopra il ponte levatoio e sostenuta da una specie
sono di tanta obbedienza che assai volte il soldano ha mandato un suo famiglio col
poliziano, st., 1-121 dove amore il cor gli avesse avvinto / lì pascer
e alto. savinio, 2-98: il cigneo collo serrato nella gogna di pizzo
, 16-99: vo'pur veder se il mio mercurio sogna, / o se costui
: pensò che se lei fosse stata fra il pubblico, sarebbe stata più severa e
ferro usata dai fonditori per tenere sospeso il mastio nella forma e produrre cosi il
il mastio nella forma e produrre cosi il vuoto nell'anima di un pezzo di
agg. che ha forma di gogna (il ferro usato dai fonditori, per
). dossi, i-169: il viso della mia bigia si fa più gognino
. franco, 1-53: che ti dà il cor di far mosca obro- biuzzo /
si disputano a gara [le ragazze] il millo del portinaio, un gognolino di
intr. (gògolo). emettere il verso caratteristico del tacchino. -sostant.
caratteristico del tacchino. -sostant.: il verso stesso. petruccelli della
, popolazione celtica sbarcata in irlanda tra il 500 e il 600 a. c.
sbarcata in irlanda tra il 500 e il 600 a. c. 2
quale appartengono lo scozzese, l'irlandese e il dialetto dell'isola di man. -anche
. sport. nel gioco del calcio, il punto che si ottiene quando il pallone
, il punto che si ottiene quando il pallone penetra nella rete avversaria e tutti
sf. la parte anteriore del collo; il collo stesso. -gola grossa:
gola, / fuggendo a piede e 'nsanguinando il piano. simintendi, 2-75:
nel fiume infino a gola, quando era il maggiore freddo. boccaccio, dee
potè fare. ser giovanni, i-149: il detto amante diceva: di che
alarco / de la voce e del cibo il doppio varco. chiabrera, 1-ii-106
margherita. baldinucci, 146: il collo è la parte che unisce il capo
: il collo è la parte che unisce il capo col torace, anteriormente si
gli spinse nella gola / sotto il mento, e passolla. [sostituito da
aiutando, accostò piano a la gola / il ferro. pirandello, 7-116:
con roc chio spento, il naso a becco e la gola bianca e
pulci, 22-62: per la gola il lione strigneva. caro, 7-1070: soglion
. vasari, ii-719: fece dunque il tribolo... la detta tazza,
e di ventre capace più esteso essendo il volume del gaz, questo continuerà ad
: cerimonia religiosa che si svolge il 3 febbraio, giorno di s. biagio
[di panettone] serbata a natale, il dì di san biagio « benedice
è adunque la gola quel vaso per il quale passa il cibo. g. gozzi
la gola quel vaso per il quale passa il cibo. g. gozzi, 3-5-415:
per bere... ho udito il primo sorso scorrere nella sua gola. cardarelli
cagione venne all'usate ire, [il serpente] la gola enfiò con pieni veleni
gole, / cedete al lume e date il loco al sole. a. maffei
: dalla gola giovinetta uscìa / facile il canto. d'annunzio, iv-2-166: la
. parini, 535: parea [il cardellino] volesse disfidar nell'arte /
, / e fin l'arsa cicada il suon stridente / spiega in vece di canti
di parole. onofri, 80: il cielo canta di germogliante estate / in mille
dava spesso impedimento in la gola overo sopra il capo. -gola omerale: incurvatura anteroposteriore
conoscere l'avarizia d'un vecchio, il furore d'uno innamorato, li inganni d'
può metter radice ne'cori, malgrado il voto di verginità, e la gola
sue camerate / pagaron l'oste (il quale assai contese, / perché le
io discemo, / del regno, il fe'[plutone] morire a tradimento /
noi altri [poeti] che ci becchiamo il cervello tratti da la gola della immortalità
con scintille violette nella sua fronte, il locomotore apparve, alla sua ora e
in tanta altura..., perché il lor volare basso...,
dei monti o vie ristrette, [il turbine] si scuopre ed incrudelisce. d
vaporosa azzurrina. verga, 2-53: il vento mugolava fra le gole lontane. d'
cxl miglia; e di sopra, dove il fiume si divide, è appuntata e
terra. a. cattaneo, ii-28: il famoso stretto di gibilterra...
/ del fosso, che nessuna mostra il furto, / e ogni fiamma un peccatore
a. cattaneo, i-428: mentre il gentiluomo giunto al capo d'un viale
giunto al capo d'un viale ricomincia il passeggio, una gran gola d'acqua gli
tubante. 9. archit. modanatura il cui profilo è costituito da due archi
goletta. s. maffei, 5-5-180: il capitello, da cui si regge il
il capitello, da cui si regge il più alto architrave, ha il doppio più
regge il più alto architrave, ha il doppio più di membri degli altri,
l'angolo compreso fra la cortina e il fianco di un baluardo o di un
di difesa. -fronte di gola: il fronte interno di una fortificazione, in
larghezza della gola del baluardo, overo il suo angolo interiore. dovila, 1-2-235:
arebbono [quei di dentro] destrutto tutto il lavoro, se il colonnello villem,
] destrutto tutto il lavoro, se il colonnello villem, opponendo se medesimo con pochi
mezzalune ed altri ripari, murati verso il nemico e fatti a gola aperta verso la
nella bocca. lorini, 44: il seguente [fianco del baluardo] sarà il
il seguente [fianco del baluardo] sarà il più reale, fatto con due merloni
-opera difensiva cuneata, sistemata fra il fossato e il muro di scarpa.
cuneata, sistemata fra il fossato e il muro di scarpa. fr. martini
, poi che se ne sarà ito tutto il fumo e che la brace bene accesa
nell'acquaio. verga, 1-86: il vento... urla come uno
595: più che mangiare, inghiottiva il suo cibo come una gola di sciaquatoio
le ampie gole dei camini, dappertutto il vento s'insinuava fischiando e gemendo.
, in alcuni forni a bacino per il vetro, è praticato nel tramezzo di materiale
fino al livello dell'acqua. buonarroti il giovane, i-574: eranvi i fiaschi dell'
, è quella muraglia che riveste internamente il pozzo per sostenere la terra e impedirne
una molla, che blocca o libera il chiavistello di una serratura, secondo il
il chiavistello di una serratura, secondo il girare della chiave. -falsa gola:
principali del cannone sono le seguenti: il collo o collare,... l'
]: 'gola'..., il tratto di gamba che è più prossimo
18. geom. cerchio di gola: il parallelo più piccolo di una superficie torica
, per la gola: prenderlo per il collo; afferrarlo violentemente e brutalmente.
pulci, 2-46: per la gola il corrier tosto ciuffa. aretino, 9-93
] adosso a uno,... il quale si chinava per isvenare uno,
.). lambruschini, 2-173: il voler persuadere coll'autorità di testi è
ch'io affermo. giusti, 3-80: il governo, preso forse affa gola dall'
che impedisce la parola e rende difficile il respiro (un odore nauseante, un
vuota ci paia resistenza / e se il rimpianto di tutt'altra vita / affa gola
che non ponno ritenere i sospiri, entrando il frate ne la passione. verga,
allora che fino affa gola hanno pieno il ventre, e che però grandemente essendo satolli
odiato rutto? gioberti, 1-iii-486: il secolo scorso, benché infranciosato a gola
. seneca volgar., 3-176: il cane ingoia a gola aperta il pane e
3-176: il cane ingoia a gola aperta il pane e la carne che gli è
man ritta accanto al re, torgli il diadema dal capo e porselo sulla sua
3. -ascendere, salire alla gola il pianto, le lacrime, i singhiozzi
, 4-10: la mia mano trema, il mio petto è un palpito solo,
iii-1-13: allora, d'un tratto, il pianto mi salì affa gola.
quali mi vietano 'per ora 'il piacere di potermi più oltre trattenere con lei
quella donna / che m'ha ferito il core, e che m'invola / quello
moglie data. / ma, a dire il vero esso v'avea la gola;
l'affiso e giro. -avere il capestro, il coltello alla gola: essere
giro. -avere il capestro, il coltello alla gola: essere gravemente minacciato
che in luogo di somma grazia via il lasciasse andare; per ciò che,
in firenze non fosse, sempre gli parrebbe il capestro aver nella gola. dovila,
, che la plebe di parigi aveva il coltello affa gola. cuoco, 1-183:
gola. cuoco, 1-183: accresceva il furore dei soldati la nobile ostinazione degli abitanti
coffe pistole affa gola. -avere il corpo in gola, alla gola: v
, n. 45. -avere il pianto in gola: essere molto commosso,
trattenere a stento le lacrime. -ricacciarsi il pianto in gola: sforzarsi di frenare le
, -disse lei, e ci aveva il pianto nella gola. -perché ci andate affa
di stomaco. bocchelli, i-87: il cavalcante aveva lo stomaco in gola e
al corpo. -avere, sentirsi il cuore in gola: essere in preda
commozione o paura (o anche avere il batticuore dopo una corsa o uno sforzo
: la tortora... ha sempre il cuore in gola. penna, 182
penna, 182: ce ne andammmo con il cuore in gola / ridendo e incespicando
di colpo, quasi prima di riconoscerlo, il cuore in gola. -averne fino
poterne più. giusti, iii-87: il tre o quattro gennaio ci rivedremo,
i danni, e con tal -ballare il riso in gola: ridere forzatamente.
. sbarbaro, 1-122: mi ballò il riso in gola; amaro, che al
. -balzare, battere, palpitare il cuore in gola: pulsare con ritmo
incerta, senza guardarli, sentendosi palpitare il cuore sotto la gola. d'annunzio
gola. d'annunzio, iii-2-990: il cuore ti batte in gola, rondi-
aveva fatto le scale di corsa. il cuore gli balzava in gola.
aio, / che in gola tutto quanto il suo si caccia. -chiudere,
un fazzoletto alla bocca, le chiuse il grido in gola. d'annunzio,
d'annunzio, iv-2-7: -baciami! -e il desiderio gli strozzava la voce in gola
: fu costretto a uccidere di soppiatto il gallo di un vicino per spegnergli in
di soffocamento che impedisce la parola e il respiro (per commozione, ansia o paura
luminoso sfascio e di solatìa libertà, incomincio il lavoro che mi procacci il pane quotidiano
, incomincio il lavoro che mi procacci il pane quotidiano. quarantotti gambini, 7-112
: era un duro e solitario compito il suo, esser svegliato a tutte le ore
le ore..., svegliare il cuoco e frugare nelle marmitte fredde, poi
fosse riescito ad alcuno di far cantare il piano, come lo faceva cantar lui,
. -dare a gola: raggiungere il collo, essere alto fino al collo
alto fino al collo. buonarroti il giovane, 9-499: restò [la barca
caterina de'ricci, 183: ho avuto il vino, e iersera a colazione appunto
..; e non sentii punto il dolce, perché mi avevi dato l'amaro
-mettere, porre, avere, tenere il coltello, il laccio, il pugnale
porre, avere, tenere il coltello, il laccio, il pugnale, il rasoio
tenere il coltello, il laccio, il pugnale, il rasoio alla gola di qualcuno
, il laccio, il pugnale, il rasoio alla gola di qualcuno: puntarglielo
l'antica scuola / de'filosofi greci: il gran- d'omero, / il grand'
: il gran- d'omero, / il grand'omero sol non ti fa gola?
1- ii-232: come vi dico, il patrocinio gesuitico non tentò mai la mia
. goldoni, iii-357: temo che il parlar tanto v'abbia disseccata la gola
è fatto amico quel compar di giammatteo, il quale è tanto favorito di casa.
, 12-i-230: in tanto fatevi sgattigliare il danaio, e rinfondetemeli prestamente perché mi truovo
un'armata. carducci, ii-1-223: il padrone di casa mi sta alla gola con
di esplodere anziché uscire. -gettare il pasto, la carne, l'offa in
ogni impresa, perché e'vi porrebbono il coltello alla gola, e farebbono di
la vociferazione e suspetto di francia metterli il coltello alla gola. ariosto, 41-99:
occhi né 'l pensiero, instando / il col tei nella gola al pagan porre.
imperatore ha di lui. gli mette il laccio alla gola in ogni occasione; e
credo, neanche se mi si mette il coltello alla gola, alla potenza di ettore
tito. -mettere, porre il piede sulla gola a qualcuno: sopraffarlo
; acciò e'non li abbi a mettere il piè in sulla gola. e abbiate
p. f. giambullari, 407: il mettersi pazzamente a grave pericolo,.
, e tagliatasi la gola, si cacciò il medesimo pugnale nel ventre. forteguerri,
passa con un ferro, o passa il core. d'annunzio, iii-1-585: io
testi del boccaccio medesimo in contrario, il valente osservatore tagliò a tutti insieme la
, v-203: assai bene m'hai dimostrato il come e la cagione del tuo
ti stringe. -prendere il coraggio alla gola: fare un grande
pavese, 4-130: prese il coraggio alla gola, e di sera
. e. cecchi, 2-151: il portiere, mettendosi il berretto e raschiando
cecchi, 2-151: il portiere, mettendosi il berretto e raschiando nella gola, uscì
restano a gola asciutta, ma verrà il tempo che ve ne pentirete.
de sanctis, 7-520: quando infine il greco e l'inglese stanno insieme,
insieme, sono rapidi e concitati come chiede il soggetto? no, sono come due
sia d'accordo per ricacciargli in gola il sopruso che ci ha fatto?
1 -778: per avventura pensando che il sanfelice l'avesse distintamente ascoltato e recandosi
avesse distintamente ascoltato e recandosi a vergogna il mostrare di rimettersi in gola, quasi per
occasione si vende a taglio 'e il cavolo concio, magari che toma a
4-i-255: eccoci qui, con tutto il nostro amore, / piccosi, puntigliosi,
4 letture'. verga, 2-301: il bisogno stringeva... alla gola il
il bisogno stringeva... alla gola il povero giovane. -provocare una
di soffocamento che impedisce la parola e il respiro (un sentimento molto intenso)
senza nome. stuparich, 3-48: il maestro, che si sentiva serrare un poco
della veste di barbara,... il solito turbamento s'impadronì di lui,
a qualcuno: mancargli la voce, il respiro (per l'emozione).
.. di viver con lei secondo il costume d'acaia. bartolini, 15-78:
. prov. -la gola fa arrivar male il busto: la ghiottoneria rovina la salute
, 289: la gola fa arrivar male il busto: cioè guasta, fa capitar
capitar male, con lo stomaco, tutto il corpo. -ne ammazza o ne
ammazza o ne uccide più la gola che il coltello o la spada: l'ingordigia
molte più persone uccide la gola che il coltello. g. m. cecchi,
/ presto presto, e si fa vero il proverbio / oggi in firenze: che
di fiori per gli sposi. faremo il meglio che si potrà. stringi gola e
miseria. firenzuola, 267: non attendendo il dì e la notte ad altro che
che a cotesta golaccia, ti tracannerai il vin pretto, come se tu fossi una
gli scampoli. fagiuoli, xv-75: ma il ribaldone è incatenato e suole / colla
: i confetti, i pasticci, il vino odoroso t'hanno invogliato e chiappato come
comandamenti de'loro signori, golando il soldo di messer bernabò. antonio da
e indebitati, e non avendo il con che sdebitarsi..., golavano
rotto, / ch'e'chiede il manicar, come un cristiano.
golato, agg. arald. che ha il collo di smalto diverso da quello
8: io intendo... goldere il mio reame senza paura de turchi né
teatrali. carducci, iii-7-397: il fermento delle idee in italia era solo
, le vicende, gli ambienti, il carattere e lo stile delle commedie di
in eccellenze. faldella, 3-72: il collo libero, statuario esce da un
*, dio): gli si attribuiva il potere di difendere gli ebrei della città
migliorini [s. v.]: il rabbino lòw (praga, sec. xvi
di un 4 golem 'lasciandolo riposare il sabato (fuorché una volta in cui
. zona di terreno pianeggiante compresa fra il letto di magra di un corso d'
guglielmìni, 57: tutto il terreno che sta fra detta ripa e
.. si rifugiano nelle golene / dove il po culla le isole di bionda sabbia
sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue / s'è tramutata in un
v.]: 'goleria ': il vizio della gola, piuttosto nella qualità
. cantù, 256: avrebbe rinnovato il misfatto di giuda per buscare danaro e golerie
visiera / s'aperse, e diede lampi il corsaletto. davila, 175:
cessò poi di valorosamente combattere, benché il sangue che usciva dalla ferita gli empisse tutto
gola. pananti, i-133: allora il capo della truppa eletta / per parlar della
della cosa di premura / s'assettò il crin, tirò su la goletta, /
appare alto, raso, ridente, il collo nudo fuor da una goletta di batista
fuor da una goletta di batista floscia, il volto raso e rosa sotto la chioma
uomo. guarino guarini, 1-178: il mezzo de'modiglioni caderà precisamente sul vivo
di fronte a tunisi). buonarroti il giovane, 9-604: corsi la schiavonia:
= dimin. di gola; per il n. 6, cfr. provenz.
.. 'goletta militare ', il minimo dei bastimenti nelle squadre, armato
con due alberi e bompresso, che ha il trinchetto attrezzato con vele quadre e l'
con tre alberi e bompresso, che ha il trinchetto attrezzato con vele quadre e gli
* nave goletta ', tre alberi, il primo quadro, e gli altri aurici
di stoffa rigida che in passato cingeva il collo della camicia da uomo: era
pananti, i-223: tagliano al mospi il filo de'calzoni, / allo screpante
de'calzoni, / allo screpante levano il goletto. carena, 2-28: 'goletto
, e affi- biasi di dietro. il goletto ora è liscio, ora increspato,
, i-942: aveva... il goletto sbottonato perché si sentiva soffocare.
la camicia è di bucato, e il largo colletto o se ne arrovescia sul bavero
un numero minore di colpi; è il gioco nazionale scozzese e viene praticato diffusamente
, tennis, campi di golf offriva il padrone ai suoi ospiti. marotta,
ai giuocatori di golf portando sulle spalle il sacco delle mazzuole. = dall'ingl
oland. kolf 'bastone '. il termine compare in francia nel 1792 (
: caro... era al figliolo il golf lavorato dalle mani materne. manzini
...: le fece infilare il bel « golfino » celeste. dessi,
, sentono un brivido di vento, domandano il golfétto. brancati, 4-18: la
nord goffa. i suoi sintomi principali sono il vomito e la diarrea.
m. -i). chi pratica il gioco del golf. golfistico, agg
senso generico: tratto di mare o il mare stesso. dante, par
/ tra pachino e peloro, sopra il goffo / che riceve da euro maggior
nel salato golfo. nardi, 391: il meandro... mette in quel
. mette in quel golfo di mare il quale è tra priene e l'isola di
. b. segni, 100: dopo il colombo, emando cortese entrato nell'ultimo
, 404: alla punta del golfo donde il mare / s'apre libero e vasto
1-30: dalla nostra casa si vedeva il mare, nel golfo delle montagne.
aggi rava / a spire il flutto, e tratto poi dal peso /
ii-205: ah mercante, allorché pigliasti il golfo di tanti negozi, come stiam
fede? muratori, 9-22: passato il golfo tempestoso dell'età giovanile, gran fondamento
: infelicità maggiore potersi temere, se tutto il cristianesimo s'immergesse nel pericoloso golfo di
felicità del paradiso. montano, 29: il piffero con vitree note / fende la
annunzio, iv-1-1006: pareva che di nuovo il golfo mistico s'infiammasse come una fornace
. golfo della vena giugulare interna: il gomito con cui i seni sigmoidei escono dal
lanciato. botta, 4-325: vedendo venire il doria a golfo lanciato contro di lui
fazio, ii-24-69: veggendo tra'cherici il zolfo / acceso per tre papi,
l'iride tutto intiero sopra al porto, il quale è un golfétto di questo mare
ebbe nome piero di landolfo, / il qual si tornò a roma cavaliere / del
silone, 8-123: -è vero che il nuovo papa non tocca mai carne
. g. raimondi, 1-57: il primo attore circondava la figura del protagonista
... è tornato affa memoria il goliardismo italiano di venticinque o trent'anni fa
anni fa, del tempo in cui il bartoli veniva pubblicando la sua « storia
mandava fuori i suoi canzonieri, e il carducci era detto... « pagano
più vita povera e disordinata ed esprimendo il proprio dissenso contro la società contemporanea in
alla vita spensierata e libera che accompagna il periodo degli studi). ojetti,
soldati, 2-62: pareva di nuovo il tempo, specialmente a torino, dei goliardi
col lat. gula 4 gola 'e il sufi. -ardo. goliardo2
, iii-24-19: egli era in fondo, il più goliardo della compagnia, ma eseguiva
se non se ne aspetta da parigi il modello? = deriv. dal
magalotti, 1-179: senza vulnerare il rispetto dovuto alle pastrane e alle goliglie
tose. colpo alla gola dato con il pollice e l'indice allargati.
. un golino del mazzamurello gli diede il tracollo. = deriv. da
, che ogni cosa volse, secondo il suo podere, trarre a sua sentenzia.
. valli, i-2-387: vi è il golo, che può servire per ucel-
può servire per ucel- liera; il suo cibo sarà pasta. = variante
ant. scrittore morale che condanna aspramente il vizio della gola. garzoni
* frusta '; cfr. il gr. 'otatjpojjlàcmi; 'critico, detrattore
. = dallo spagn. golondrino 'il piccolo della rondine ', poi '
ella si piegava... a servire il budino al rum al veterinario che fiutava
budino al rum al veterinario che fiutava golosamente il dolce e la fanciulla assieme. jovine
. a trattenere, gustandolo golosamente, il cibo in bocca a sentire i sapori
in bocca a sentire i sapori invadere il palato con la loro stupenda varietà.
pan per uno, e leggeva loro il discorso di margutte sopra 'l fegatello,
studio ne la golosia e che sia il vero ora voglio andare a far da cena
, sf. l'essere goloso; il vizio della ghiottoneria, ingordigia. -in
: circa i cibi e 'l vino [il desiderio] si chiama golosità e briacchezza
a saziar la nostra fame e sete: il di più è superfluo, ed opinione
: ha anche qualche altra golosità, il popolo napoletano: lo spassa- tiempo
è la loro golosità oggimai a tutto il mondo, e sono le usure e le
. tentazione. cavalca, 11-97: il desiderio e l'intelletto delle cose celestiali
che mangia in abbondanza; che ha il vizio della gola; ghiottone, ingordo
occidente. piccolomini, xxi-1-295: costui è il più vano uomo che fusse mai al
ghiotto 'si dice di colui che ha il desiderio di mangiar cibi squisiti o bevande
'ghiotto'la qualità. nievo, 1-393: il vecchio zio che era goloso del zucchero
-sostant. cavalca, ii-20: il lussurioso e goloso intende pure a soddisfare
lussurioso e goloso intende pure a soddisfare il proprio diletto. leone ebreo, 16:
proprio diletto. leone ebreo, 16: il goloso desidera e ama il dolce innanzi
16: il goloso desidera e ama il dolce innanzi che il mangi, fin che
desidera e ama il dolce innanzi che il mangi, fin che di quello sia
, 2-77: l'odorato mena con seco il gusto nel cane e altri golos'animali
disii, i quali mettendo ad effetto deturpano il corpo e mancano la vita: e
udito, più uomini uccise la cena che il coltello. salvini, 23-253: udite
. dossi, 371: fe'il mio buon genio ch'io m'accorgessi di
così desideroso / di congiunger con lei il matrimonio, / che mi son del partir
golosi di dire, che non prendono il sentimento, ma lo trapassano e corrongli dinanzi
i sensi. beltramelli, iii-791: il nuovo arrivato si avviò ciondoloni dietro le
mai sorcio. -una ne pensa il cuoco, una il goloso: vedi
-una ne pensa il cuoco, una il goloso: vedi cuoco, n.
per far servizio al ventre, ingollerebbe il fondo del... =
o guastato dalla malattia detta golpe (il grano, la segale). buonarroti
grano, la segale). buonarroti il giovane, i-241: la paglia è molta
39: quando poi... il mese d'aprile e maggio va molta
aprile e maggio va molta pioggia, il granello del grano corrompendosi, si putrefà
rinvoltolo nel mantello, si lasciò lacerare il ventre con l'unghia e co'denti della
e dimorar per quelle balze. buonarroti il giovane, 9-46: pòrtine pur la
pòrtine pur la golpe quel pollastro, / il cui civanzo all'uom convalescente / interdice
cui civanzo all'uom convalescente / interdice il ristoro. 2. figur.
chi fa buona guardia. buonarroti il giovane, i-303: andiam via, ché
l'altra. machiavelli, 34: il lione non si defende da'lacci, la
steli. bocchelli, 1-iii-154: [il grano] ingiallì prima di maturare, e
. b. davanzati, ii-515: il quarto anno mettigli al piede un corbel
anni, ed abbattutolo / l'infermità, il meschi- naccio infine / s'è accasciato
a una coda spelacchiata di volpe; il significato di carie del frumento venne assunto
, 20-105: e visto in un cantone il goluppo di tutti quanti i panni
lat. volg. * gimber (per il class, gibber, variante di gibbus
il grano. citolini, 335: gristrumenti per
, la mazza, la maderla, il cappuccio, il tornello. carena, 1-323
, la maderla, il cappuccio, il tornello. carena, 1-323: 'gómbina',
2. laccio che tiene unito il timone del carro con il giogo.
tiene unito il timone del carro con il giogo. monti, 24-344: di
capo accomodar del liscio temo / acconciamente il giogo. 3. agric.
come uno gombo. sacchetti, 158: il mencio / ha un nuovo rimbrencio,
bomba, / ed ima gomba / il vin gli mesce / nella tomba.
ibisco, che si colpiva ne'giardini ed il cui frutto si mangia nelle indie d'
idem, 19-53: rimedio a questo il buon nocchier ritruova, / che commanda
, pece. caro, 4-891: il ferro strinse, e, fulminando, /
16-v-285: la gomena... è il canapo al quale è attaccata l'ancora
l'àncora, apri la vela, dirizza il timone, o nocchiero, e andiamo
; molti fili erano tagliati; restava il capo grosso, la gomena maestra.
gaimoncelli di gabbia, i vergoni, il pappafico di maestra...,
questo romina. boccalini, ii-107: il mare della corte, che sopra il suo
: il mare della corte, che sopra il suo consueto si era gonfio, faceva
saldo consiglio, approdano dove gli spinge il fato. 2. in senso
o non sanno ridurlo in verghe, il resto la fanno in zappe mannare, gomieri
una gomera tagli l'altra, e che il binare vada al contrario. idem [
]: gomiero, strumento di ferro il quale si adopera nell'arare; si chiama
, / questi era pronto a supinare il suolo. redi, 17-93: gomea:
da kumm 'manica '(per il fatto che il 'pugnale 'si portava
manica '(per il fatto che il 'pugnale 'si portava nella manica)
le strangola e le gitta per terra per il troppo peso de i gomiccioli che ravolgendovisi
lat. volg. * cumbitalis (per il class, cubitalis), da *
cubitalis), da * cumbitus per il class, cubitus o cubitum (v.
. cellini, 1-127 (289): il papa era venuto in tanta letizia,
? » gli disse tonio, accompagnando il titolo con una gomitata. verga, 4-200
trovarsi fuori. soldati, i-23: il piccolo bar era gremito. bisognava farsi
bisognava farsi avanti a gomitate per raggiungere il banco e poi per uscire.
va, si va, e si ha il capo chi sa dove, sempre lontano
a gomitello: col braccio ripiegato e il capo appoggiato al gomito.
cavalca, 9-283: dalli savi il prelato così rimesso è descritto, e
in forma d'un signore sonnolento, il quale dormendo in sulla cattedra a gomitèllo,
cattedra a gomitèllo, si lascia cadere il bastone di mano. carena, 2-165:
o in piedi, si addormenta, il capo appoggiato alle mani, e le gomita
, vi-273: vien qua, smetti il lavoro; a gomitèllo / dorme tua madre
v-2-224: stavamo dunque a gomitèllo contro il parapetto del ponte alle grazie. =
3-159: talora girando per i bivacchi, il modo d'una corazza di star eretta
corazza di star eretta sui fiancali, o il sollevarsi a scatto d'una gomitièra,
gomito. alberti, ii-230: gonfiano il collo: stringano e'labbri: aprono le
con la mano alla gota, mirava il tevere. p. fortini, i-185:
, tre fiate / cadde rivolta sovra il letto. gli ingannati, xxvi-1-350: -come
.. che due giovanetti appoggiati sovra il gombito descrivessero cerchi ed altre inchinazioni della
stomachevole, / nauseoso e rincrescevole / il veder certe manopole, /...
? g. gozzi, i-n-211: appuntava il destro gombito alla coscia e..
pascoli, 306: tenea nel gomito il cavagno / pieno di ghiomi. d'annunzio
sbarbaro, 2-47: sì grande è il silenzio nella casa / che mi levo
. avambraccio. garzoni, 1-304: il gombito è detto latinamente 'cu- bitus
è dalla piegatura sino al carpo, il quale è posto tra l'osso del
accanto al focile minore ove si sente il polso. 2. per estens.
. nievo, 1-23: guarda- vasi il gomito del soprabito così spelato ed unto,
allato a questa cucina, comprendendo tutto il gomito del muro murato a terra,
debbonsi ancora principalmente schifare [nel situare il ponte] i gomiti delle ripe,
che corrispondeva approssimatamente alla distanza fra il gomito e l'estremità del dito medio;
uno gomito. soderini, ii-55: il fusto... cresce con due o
trovassero mescolate, gomito a gomito, ed il popolano potesse porgere un fiore alla gran
, occhi di merlo. -alzare il gomito: eccedere nel bere alcoolici.
, credo che abbiate / un poco alzato il gomito stamane. manzoni, pr.
: ho imparato a non alzar troppo il gomito. palazzeschi, 3-203: quel
3-203: quel brav'uomo aveva trovato il segreto di essere felice a questo mondo
essere felice a questo mondo: alzare il gomito quanto più poteva. -avere
facevano gruppo i paladini, frenando per il morso gli impetuosi cavalli; e in
gomito, nel gomito; urtare col gomito il gomito: urtare qualcuno leggermente, per
arrotato, / torse ghignando e sorridendo il muso / e col gomito urtò chi gli
chiunque ti guarderà, toccherà col gombito il suo vicino, ti mostrerà a dito
gomito. bacchelli, i-146: tutto il tempo le compagne avevan dato di gomito
di gomito e motteggiato la sighignola, perché il caporale non poteva star lontano dalla sua
davan di gomito, ridendo, torcendo il collo. -dare ritirando il gomito:
torcendo il collo. -dare ritirando il gomito: fare qualcosa controvoglia, senza
uno che dasse a malincuore, ritirando il gomito. -fare, formare gomito
poco di lunge dietro al detto borgo [il muro], fece gomito a una
g. villani, 9-256: ivi fa il muro gombito, overo angolo. varchi
e s'internava in un boschetto lungo il vallone. govoni, 561: tra
tra i cespugli melmosi... il fiume / fa un gomito tranquillo.
un gomito tranquillo. -far venire il latte ai gomiti: essere estremamente noioso
le convulsioni delle donne gli facevano venire il latte ai gomiti e bisognava che scappasse.
..., aggiustandosi la gonna, il grembialino di seta, i tremoli delle
non pagavo perché m'avevan portato via il portafogli! ». -mettere i
la prosa nostra,... dove il caro ci mette il fiato e le
.. dove il caro ci mette il fiato e le gomita,...
? -... aspettate che il sole abbia prima asciugata la pasta, poi
ma esse pagavano coi gomiti, e il profitto era così meschino, che egli
è scappato, / e nient'altro il tribunale / fuorché i gomiti ha trovato
ha trovato, / e con questi il cancelliere / pagherà chi deve avere
. per l'etimo latino cfr. il gr. xupixov, mentre è un accostamento
di terra della cassetta io scalzai e svelsi il tubero; lasciai, sul davanzale,
: mandovi una scatolina drentovi uno ago, il modano con la rete cominciata, e
han pieno / di gomitoli d'accia il lembo e 'l seno. baretti, 1-269
spago. pascoli, 213: sotto il re dei castagni, sur un grotto /
mimiche baiuche / a foggia di gomitolo il mostaccio. percoto, 425: quel
rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnulo invito? / chi svolge dal
e che matassa imbrogliata. doveva dipanare il filo degli avvenimenti e pazientemente fame un
globo, sfera. -in partic.: il globo terrestre. bembo, 5-1-261
terrestre. bembo, 5-1-261: il gomitolo della terra di tale qualità essere
terra di tale qualità essere, che il potere per tutte le sue parti gire e
otta vomicando li gomitoli del sangue e il cervello e 'l vino per la fedita e
cilindro voragìneo: /... / il maschio balzò sulla femmina. / il
il maschio balzò sulla femmina. / il doppio gomitolo fuso / rotolò lungo l'
, 7-7: cerca là, ove vedi il gomitolo dell'api più grosso, e
, ii-585: voto l'arnia, il condottiero / eleggo nel gomitolo dell'api.
gomitoli. / mandala via. buonarroti il giovane, 9-253: egli è viluppo sensale
. e. gadda, 7-23: il cosidetto « uomo normale » è un groppo
veramente mi ascoltasse, o se seguisse soltanto il misterioso gomitolo dei suoi pensieri.
, rannicchiarsi. guerrazzi, 6-357: il terrore gli aveva rattrappito le membra;
, col viso bianco di luna, il mento sui ginocchi, in un gomitolo.
gemito lungo di cagna. -ritrovare il capo a o di un gomitolo: trovare
a o di un gomitolo: trovare il mezzo adatto per risolvere una questione intricata
cercasse con pena, / per ritrovare il capo d'un gomitolo, / legga nel
l'ha fatto, / né ritrovar il capo a tal gomitolo. -sciogliere
capo a tal gomitolo. -sciogliere il gomitolo: dare inizio a un lungo
; / e cominciando a sciorre ora il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a
8. dimin. gomitolino. buonarroti il giovane, i-348: sciolto un gomitolino,
. ghiomo) con gomito (e il sufi, diminutivo).
si pose gomitoni sul tavolino, chinò il capo e pianse. savinio, 1-120:
. dossi, iii-253: egli guardava il suo abito,... logoro
= deriv. da gomito (secondo il tipo ginocchioni). gómma, sf
, ecc., alcune leguminose, il fico, l'olivo, gli agrumi)
... stillano tanto più copiosamente il balsimo e le altre gomme odorifere,
mandorle e gomme odorose: e portate il doppio del danaro. prati, ii-204:
d'annunzio, v-2-109: voleva che il capo degli unguentarli ogni giorno gli ricercasse un
divina foresta spessa e viva, / lacrima il cardamomo, trasudano le gomme.
paesi ci son portati: e sono il fico, il cubebe, il cardamomo,
portati: e sono il fico, il cubebe, il cardamomo,...
sono il fico, il cubebe, il cardamomo,... la tragacanta e
l'asfalto, la spuma del sale, il bittume,... o di
pieghevolezza del cuoio. ce la porta il commercio in forma di fiaschette. cattaneo
. cattaneo, iii-2-12: varie palme, il sassafrasso, le piante della vaniglia,
ridotte in putrefazione, favoriscono e accelerano il processo di vulcanizzazione. - gomma modificata
accentua la resistenza conservandone l'elasticità; il sistema più importante è quello a caldo
x-23-77: egli [bulow] era il politico della nuova fase industriale, forte e
cui facevan nottata; si sentiva spezzare il ghiaccio per riempire la borsa di gomma
dall'inchiostro (gomma da inchiostro, il cui potere abrasivo viene potenziato dall'aggiunta
di render atto a ricevere nuova scrittura il luogo dove la carta sia stata tocca
spanderebbe. pascoli, 568: quando il già fatto a noi parea pur bello,
pur bello, / sotto la gomma il bello era già sfatto. de roberto,
, prendiamo la cartella scura, / il calamaio in forma di barchetta, /
cannetta, / la storia sacra e il libro di lettura. 5.
.). fogazzaro, 7-309: il * coupé 'aveva molle eccellenti e
di gomma con sezione piena che rivestiva il cerchione delle ruote delle prime biciclette.
. boccamazza, i-1-407: se [il cane] non migliora, piglia gomma
fia guarito. cellini, 524: quando il tuo lavoro sarà saldo, la prima
banda e spinse la dispoglia prora contro il seno marino. 9. medie
inizialmente di consistenza gommosa, evolve verso il rammollimento e infine si ulcera lasciando fuoruscire
un termine dell'egitto (dove designava il prodotto dell'acanto); cfr.
, e per lo più dai miniatori. il tambroni dubita che questa fosse la gomma-gotta
questa fosse la gomma-gotta, ma come mai il cennini avrebbe detto essere questo colore archimiato
fiorentini, 200: per guardare e conservare il visagio in caldo e in freddo,
le gomme arabiche, per riparare che il vento non varii l'egualità delle loro chiome
4 mimosa nilotica ', ed ha preso il suo nome da quella gomma che nell'
è intrisa. linati, 16-81: il comune poi li provvede di badili e di
sforzo è bastante sul pedale gommato; il peso di un'ala, e già è
: tra gli alberi gommiferi si novera il ciriegio. 2. che contiene
, ch'esiste in talune piante, il quale si scioglie tanto nell'acqua come
gommoso; avere l'aspetto, il carattere e le proprietà della gomma;
dioscoride], 460: cresce [il botri] con fiondi di cicorea, rosse
molto al toccarlo tenace e gommoso, il quale respira di soave et acutissimo odore
tralcio / con le gommose pampane e il fior d'uva. soffici, v-1-25:
alcune piante indiane. calvino, 2-95: il fico... t'impregna del
incertezza una farinata gommosa che ricopriva appena il fondo di una grande scodella. piovene
, né l'aria della passeggiata risciacquavano il viso della felicina: pallido, gommoso
e zuccherina, non avendo ancóra inghiottito il dolce. negri, 2-93: ella prese
. g. raimondi, 1-32: il cortile, nella parte verso la fogna
. gonfiore. pratolini, 2-471: il senso di freddo e di gommoso che
freddo e di gommoso che le riempie il palato si accentua, le sembra adesso di
affetto da gomme (una persona, il suo organismo, ecc.). -tumore
, le gonadi maschili o testicoli producono il liquido seminale. = voce dotta,
remi in uso nella laguna veneta per il trasporto delle persone e per servizi vari
a poppa di un ripiano per il gondoliere e al centro di un riparo
ultima, nella gondola, che aveva il felze abbassato, e sedette su uno
, per lo più quando contiene anche il gruppo moto-propulsore del mitragliere. 3
molto rialzate. savinio, 2-164: il generale greco gridò ai suoi euzòni:
fagiuoli, xiv-79: a questo dire il gondolier d'avemo / fremè di rabbia
ai gondolieri de'vicini traghetti si vietò il dar passaggio ad alcuno. foscolo, iv-353
del gondoliere che col suo remo rompea il silenzio e la calma dell'oscura laguna.
voce di lui limpida e sicura chiamare il gondoliere. ojetti, i-346: nel campiello
nel campiello, sotto la pergola, il gondoliere coi pantaloni neri a campana..