, fròtta), sf. marin. il complesso delle unità marittime da trasporto o
. ramusio, i-147: contava come il re di calicut armò contro di lui
paesi. sassetti, 169: calerà [il prezzo], ma non sarà tanto
d'anatre navigava. -per estens. il carico trasportato da un gruppo di navi
2. per estens. flotta aerea: il complesso degli aeromobili di cui dispone una
molti milioni, che seco portano, il più delle volte la porzione del re giunge
. omer. d'annunzio, 4-ii-85: il respiro caldo de 'l maestrale..
trasportato utilizzando la corrente d'acqua (il legname). arila, 229:
notar! ». 'legge per condurre il legname flottante su per i fiumi '
su per i fiumi '. tale è il titolo di una recente legge. o
fobia. 7. finanz. il complesso delle fluttuazioni nelle quotazioni che si
n. 4. = per il n. 7, cfr. panzini,
[s. v.]: « il flottante (di un titolo, e
francesismo ('flottaison ') esprimente il più semplice modo di trasportare legname, abbandonandolo
mannetti, i-75: si sente il flotteggiare morbido della laguna con il rumore
sente il flotteggiare morbido della laguna con il rumore sordo di una chiglia di gondola
porto, che signoreggia lo stretto, il bosforo cimmerio. quivi ter- rebbono una
de marchi, i-764: si vedevano scendere il fiume trecento canotti carichi di bestie umane
lucentezza vitrea, di colore variabile tra il bianco e il gialliccio; si
di colore variabile tra il bianco e il gialliccio; si trova a stenna
. maestro alberto, 66: il fiume chiaro mesceva da bere / nella
beve con facilità, poco denso (il vino). bocchelli, ii-89:
chiome fluenti. fucini, 705: il baldini, un bell'uomo sulla trentina
pareva che insieme alla statura avesser ritrovato il passo, e la dignità e la grazia
con flusso ininterrotto (la luce, il suono). onofri, 74:
tutta la casa, dove abitavo come il fantolino della favola, erano occupati a
si succede, si avvicenda continuamente (il tempo, le età). carducci
: uno scandire a alta voce il tempo fluente, il farsi sonoro del ritmo
a alta voce il tempo fluente, il farsi sonoro del ritmo con cui batte
farsi sonoro del ritmo con cui batte il cuor della vita. -effimero,
6. sciolto, elastico, maestoso (il passo, l'andatura). bocchelli
-florido e di armoniose proporzioni (il corpo o una parte di esso)
esso). linati, 30-215: il suo corpo slanciato e colmo apparve in
le belle anche tonde e fluenti, il petto forte e delicato, racchiuso nello
continua attività, che si trasfonde (il pensiero, la conoscenza, un concetto,
l'ogetto offerto, verrà a causare il movimento del desiderio. b. croce,
c. e. gadda, 7-105: il meccanismo della fluente conoscenza. -che sgorga
sapienza grammaticale di una maestra, tutto il tesoro delle apostrofi psalmistiche di una devota,
, e mi riempiva intero, e il senso fluente di una infinita pienezza.
non senza extremo periculo de naufragio per il voracissimo e fluentissimo taiamento fui condotto nel
... strofinandosi di continuo sotto il mento le mani ossute, come se le
: sicuro, rapido, fluente era il ragionamento di mio fratello, con impennamenti
cigni. d'annunzio, v-1-729: il fluente della mia pescara già era nel
. ant. fluviale. buonarroti il giovane, i-39: ma là d'etruria
etruria al fluentino gorgo, / sciolto il ritegno al bel del tebro frate, /
fiume '. fluènza, sf. il fluire, lo scorrere; flusso (di
delle lacrime cordiale non te poterò exprimere il tanto concetto, e farte participe della
volessero. b. croce, iii-32-23: il weisbach... si propone..
soffici, v-1-640: l'impressionismo concepiva il mondo visibile quale un aggregato di vibrazioni
alle prestazioni del loro desolato parrucchiere, il più raramente possibile: e, comunque
fluidezza all'acque. galileo, 3-1-452: il solo elemento dell'acqua, come quello
, è la fluidezza musicale di tutto il luogo, somma e felicissima l'industria
annunzio, v-1-380: ella canta; e il canto prende la mia doglia e le
-ci). letter. che ha il carattere di un fluido. montano
dal piede al braccio, / ed il mio volto è proiettato fuori / come
mio volto è proiettato fuori / come il fluidifórme volto / del temporale.
urina e del sangue, tenere in freno il medesimo sangue, acciocché non si metta
dell'aria e dell'acqua, senza il quale si condenserebbero. b. croce
, flessuosità. cicognani, 1-45: il dottore fece una visita scrupolosa, in
tutto che non fosse la commedia [il goldoni] ritrasse la vita italiana come erasi
fluidità di colori! serra, iii-518: il piacere poi mi era cresciuto dal ricordo
, a una pena gravosa; subire il rigore di un'autorità, essere asservito
buono, ed utile è all'uomo portare il giogo d'iddio dalla sua adolescenza.
: siete dimorati ottanta anni nel diserto sotto il giogo della santa ubbidienza,..
aveva; niente di meno non potè sopportare il giogo della ubbidienza, e prese licenza
ho tal giogo al collo, / ch'il pruovo, e sollo più ch'uom
leopardi, 776: non soffre achilia / il giogo vii, che sul suo collo
382: l'industria febricitante dovè subire il giogo della necessità, e rassegnarsi.
necessità, e rassegnarsi... entro il limite prefisso delle proporzioni del capitale.
vittoria in vittoria vi troverete inevitabilmente sotto il giogo del militare dispotismo, e quindi
un cesto di lattuga. -cadere sotto il giogo: venire assoggettato. g.
, piuttosto che di cader nuovamente sotto il crudele, superbo ed insopportabile giogo degli
ed insopportabile giogo degli spagnuoli? -chinare il capo, mettere, piegare il collo
-chinare il capo, mettere, piegare il collo sotto il giogo; porgere,
, mettere, piegare il collo sotto il giogo; porgere, sottomettere il collo al
sotto il giogo; porgere, sottomettere il collo al giogo; imporsi, mettersi
collo al giogo; imporsi, mettersi il giogo sul collo; curvarsi, mettersi
sottoporsi al giogo; prendere, ricevere il giogo; entrare, ridursi sotto il giogo
ricevere il giogo; entrare, ridursi sotto il giogo: conformarsi alle imposizioni o
concordarono ridursi con loro a pace sotto il giogo della chiesa, acciò che i legami
. ariosto, 19-66: fe'chiamare il padrone, e domandollo / se si volean
, / o se voleano pur al giogo il collo, / secondo la costuma,
: cancellando ogni sdegno, entro sotto il giogo che mi ha posto al collo
al nostro ragionamento termine, e mettiamoci il giogo del salvator nostro sopra il collo
mettiamoci il giogo del salvator nostro sopra il collo. a chiliini, ii-241: se
alla patema volontà dell'autore, piegherebbono il collo sotto giogo d'ulivo e s'
sotto all'indegno peso / di servii giogo il generoso collo, /...
, / roma al giogo più vile il collo stese. d'annunzio, iii-1-725:
curvi al giogo ruminando l'odio / come il vitello rumina il suo strame. palazzeschi
l'odio / come il vitello rumina il suo strame. palazzeschi, i-345: vi
apparenza debolissimi che non possono tollerare il giogo. -costringere, domare,
-costringere, domare, mettere sotto il giogo; imporre, mettere, porre
giogo; imporre, mettere, porre il giogo; ridurre, sottomettere al giogo
tuo padre e del gravissimo giogo che il tuo padre c'impuose, e noi ti
fave ottenuto che... tutto il paese che per lodovico e per li
per li fratelli si teneva, sotto il giogo della nostra servitù si costringesse.
l'italia] scenda, / per porle il giogo e farsene signore. parata,
ponno con la buona consuetudine esser domate sotto il giogo della ragione. boccalini, i-87
giogo della ragione. boccalini, i-87: il sottopor gl'ingegni dei capricciosi poeti al
di case. -portare, sostenere il giogo: essere aggiogato (un animale
, elli sta sempre aparecchiato a portare il giogo. -respingere il giogo:
a portare il giogo. -respingere il giogo: non assoggettarsi a un'autorità
1-245: la coltura secolaresca respinge ostinatamente il giogo dell'autorità religiosa. -sentire
giogo dell'autorità religiosa. -sentire il giogo, gemere sotto il giogo: sopportare
-sentire il giogo, gemere sotto il giogo: sopportare con pena un'oppressione
sopportare con pena un'oppressione; avvertire il peso di un regime tirannico.
i nostri principi longobardi cominciarono a sentire il giogo gravoso dell'altrui dominazione. casti
, xxiii-507: avvezzi a gemere sotto il giogo del dispotismo,... i
, l'industria, l'agricoltura, il commercio. -tenere sotto il giogo
, il commercio. -tenere sotto il giogo, tenere il giogo al collo
-tenere sotto il giogo, tenere il giogo al collo di qualcuno: tenere
suo servo, non mi terrebbe più sotto il giogo. ariosto, 34-32: ne
bocca: / vedi s'al collo il giogo ben gli tenni. 17
serà gran gioia / quando averai continuato il bene. seneca volgar., 3-49:
4-251: quanta sia la gioia, il contento e la dolcezza che nel possedere
frasi beneauguranti. metastasio, ii-25: il piacer, la gioia scenda, / fidi
ecco che uscì, con alla poppa il bimbo, / un'altocinta femmina,
l'improvvisa gioia della vita mi dilatò il respiro. soffici, v-1-502: rémy
/ paure di gioia e di dolcezza il bosco. d'annunzio, iv-2-243:
annunzio, iv-2-243: soleva agitar vivamente il tronco della coda nelle ore di gioia
del pelame. buzzati, 4-15: il vecchio cane... gli saltò addosso
g. villani, 12-96: passò il mare e tornò in inghilterra con grande
lieti. alfieri, 1-2io: ecco il corteggio / del trionfante re. su via
si ceda / a stolta gioia popolare il loco. / breve, o gioia,
età che, saggia più dell'altre, il tergo / ha da sé dato alle
lunghi ch'io vissi tra le gioie, il lutto, / gli errori, i vizi
le virtù di tanti / forsennati mortali, il ver sovente / m'insegnaro. carducci
la fuggevole / vita ristora, / che il dolor proroga, / che amor ne
. quasimodo, 1-46: sarà vano / il tempo della gioia, la sua furia
pianto amore. carducci, 677: il fianco baldanzoso ed il restio / seno a
, 677: il fianco baldanzoso ed il restio / seno a i freni del
dell'amore a vent'anni mi inondarono il cuore in una volta. -consolazione spirituale
inf., 1-78: perché non sali il dilettoso monte / ch'è principio e
gioia? bencivenni, 4-101: dee il buono religioso... andare innanzi di
adorerà eternalmente. manzoni, 37: lunge il grido e la tempesta / de'tripudi
battaglier, martin lutero; / l'uno il diavolo triste, e quello estinse /
g. capponi, 2-407: anche il povero ha diritto alle gioie della vita
domestica gioia al suo grand'avo / il pargoletto astianatte addurre. alfieri, 1-1163
manzoni, 35: come l'ebbro desidera il vino, / nel- l'offese quell'
: la sensibilità non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello,
e fra i respiri, / figliava il dì d'aprile in mezzo ai fiori.
d'oro. in mezzo a questa gioia il palazzo già abbandonato da'raggi dava in
- * scilp '-della neve, il giorno che dimoia. linati, 8-121:
i-120: deh [notte] ferma il passo, e non portar nel fondo /
felici. b. corsini, 5-17: il bel fanciullo, / degli uomin,
che le giovinette / mi dicon tutto il dì: siete una gioia. cicognani,
gioia mia cara, com'te soffre il core / che 'l caro amante stia
-tanto, non era vostra moglie! -profferì il delegato. e il bobbia rispose:
moglie! -profferì il delegato. e il bobbia rispose: -per me gliela lascio volentieri
: -deh, che ti possa manicare, il mal francioso, bella gioia! razzi
e di amore, io vi aprirei il mio animo..., vi scriverei
. neron già forse in lui / il furor suo... ma, oh
. -cambiare, convertire in gioia il dolore, vaffanno: volgere il dolore
gioia il dolore, vaffanno: volgere il dolore in felicità. s. degli
... lo induseno a mitigare il suo recevuto affanno; il quale,.
a mitigare il suo recevuto affanno; il quale,... convertendo alfine
con divina luce / in gioia cangia il mio vano dolore. -cambiare, voltare
. francesco di vannozzo, 215: il vostro piacer e 'l vostro optato /
, che avevano rovinato per consenso tutto il piccolo commercio dipendente. buzzati, 4-287
mi infilai nel letto, ritrovando con gioia il posto caldo. -con zelo
casalinga avrebbe fatto la gioia, dato il colore un po'stinto di quell'addobbo,
(o anche goderne l'amore, il favore). novellino, 64-107:
: [luigi bonaparte] aveva compiuto il colpo di stato senza gioia, come ubbidendo
, dette 4 gioie dell'elba 'ottengono il primo luogo. 2.
diverse. boccalini, iii-134: è [il ragionamento] pieno di tutte le più
di tutte le più preziose gioie che abbia il ricco tesoro dell'eloquenza romana. p
galileo, 4-1-257: era la linea a il diametro o vogliam dire la grossezza
un manrovescio, schiaffeggiarlo. buonarroti il giovane, 10-889: tu vai brucando ch'
[s. v.]: dice il popolo 'viso gioiale', per *
rallegrato, giocondato. buonarroti il giovane, i-163: anch'io talora all'
gioiata di luce ghiacciante, / ha brillantato il sereno pietraio / e la sua frigida
orecchini, croci, anelli, e il malan che dio li dia. =
, una corona d'alloro in capo. il presentava il re con una spada gioiellata
d'alloro in capo. il presentava il re con una spada gioiellata, duca di
, non pure a siena, facendosi lettore il cava- lier mainoldo, pecora gioiellatta.
apparir gioiellate e luccicanti, / dar il cui al marito in sul lastrone: /
e i diamanti / alla lor libertà fanno il mattone. zanella, i-140: ah
aretino, 9-74: avendosi l'aurora dipinto il volto del color delle rose, di
suo carro, e di quelle empitosi il seno,... dolcemente si mossero
sì fervente..., io credo il pensare alla beatitudine che dio gode,
segue tanto da vicino la moda che il gusto del committente, in secoli davvero
committente, in secoli davvero cosmopoliti come il ducento, il trecento, il settecento,
secoli davvero cosmopoliti come il ducento, il trecento, il settecento, è nelle
cosmopoliti come il ducento, il trecento, il settecento, è nelle corti il medesimo
, il settecento, è nelle corti il medesimo dovunque. 2. negozio
, perché una gioielleria ne ha preso il posto e il suo luccichio discreto giova
gioielleria ne ha preso il posto e il suo luccichio discreto giova all'aspetto della
.. certo, certo va per il gioielliere per conto mio. -come per
di ceilan. beccaria, ii-202: il terzo peso è quello dei gioiellieri per
dei gioiellieri per le pietre preziose, il quale è qualche cosa più greve del
, che soppesava nel palmo, sotto il naso a un gioielliere, una turchese grezza
gioielliere, degno di una grande città; il negozio d'aspetto più importante in una
58): in dodici giorni fini'il detto gioiello in forma di giglio,
colonne e i capitelli / sporgon con tutto il fregio intere in fuore, / di
diversi d'artificio e di colore. buonarroti il giovane,
l'eseguirò quanto prima, e la farò il più ricca che potrò, sì in
. giusti, 2-77: vedea sbiadito il nastro degli occhielli, / e la fusciacca
/ uniformi ritinte, e de'gioielli / il bugiardo baglior che non accieca. alvaro
chi la possiede e che adorna meravigliosamente il luogo in cui si trova; casa
matrimonio sollecitata, per avere in dota il gioiello della contea di tirolo. botta,
questo animaletto rappresenta, per me, il più bel gioiello della mia collezione.
terre venete, la zucca gialla e il radicchio vermiglio. -con riferimento a beni
così sublime credito, che fino vennero stimate il prezioso gioiello di tutte le buone lettere
mazzini, i-185: la poesia è il gioiello della creazione. saba, 3-59:
ella nasconda un raro / gioiello (il più del nostro mondo raro):
per fama o per averlo veduto in illustrazioni il celebre cortile della moschea di b.
fo accorto / che 'l t'è furato il tuo caro gioiello. calogrosso, 142
che ne faccia altri possessore? buonarroti il giovane, i-220: v'è più a
immortal diadema, / che dei secoli il re compie a se stesso. cantoni,
-lui? la perla della nostra borsa! il gioiello della nostra camera di commercio?
innocenza. deledda, ii-179: fammi il piacere, figlio, anania, va un
. novellino, vi-151: se mettea il filo, alle tre, nell'ago,
gioiello si richiuda perfetto amore: solamente il core serva quello, e io, più
io, più che altra giovane, il sento per te, posso con vere parole
ricca la pira dolente, / dove giacea il suo caro parente. 6.
a dóndoli, cióndoli,... il cuore in saccoccia incartato ed il sorriso
. il cuore in saccoccia incartato ed il sorriso stradoppio. soffici, v-2-132:
sorriso stradoppio. soffici, v-2-132: il leggendario cavaliere... si copriva di
. fra giordano [crusca]: il buono uomo sempre accoglieva i poveri gioiosissimamente
5-1179: per l'amara dipartenza afflitto / il padre enea rasserenossi in parte, /
corde, / fa'che s'alzi il dolore, onde su i venti / volino
che di consueto. bartolini, 4-48: il bambino e la bambina tornarono gioiosamente a
corte di parma. moravia, ii-39: il piccolo sebastiano... usava dire
giacomo da lentini, 290: canta [il cigno] più gioiosamente / da ch'
troiana, xxviii-542: più gioiosamente canta [il cigno] quando viene al suo fine
questa, che ormai era corsa, il fratello faticava a starle accanto, il suo
, il fratello faticava a starle accanto, il suo fiato era affannoso ma quasi gioiosamente
l'alte erbe e del grano: / il sangue sparso, o innumeri battaglie,
innumeri battaglie, / gioiosamente ora feconda il piano. = comp. di
, che 'l nostro dire / non agguaglia il desire. rosa, 67: sia
desire. rosa, 67: sia dolce il vostro stile onde gioiosa / corra la
, la ragazza strillava gioiosa, forse il mio amico la salutava alla maniera del paese
vestimento o altro contras- segno per discernere il popolano dal nobile, perché il gioioso
per discernere il popolano dal nobile, perché il gioioso era il plebeo, e lo
dal nobile, perché il gioioso era il plebeo, e lo scontento il senatore.
era il plebeo, e lo scontento il senatore. -in construtto sintattico con
(l'aspetto, lo sguardo, il gesto, la voce, ecc.)
gioioso. alamanni, 7-ii-28: mostragli lieto il cor, gioioso il ciglio. 0
: mostragli lieto il cor, gioioso il ciglio. 0. rinuccini, 5-50:
: intanto si ascolta... il romore confuso delle voci gioiose. d'annunzio
antica promissione. soldati, i-182: il ragazzo... guardava verso di me
s'acquista, / gioioso dovria essere il morire / e sai ben dove l'alma
me più pago? pananti, ii-311: il giorno è fatto per la gioiosa dottrina
rinuccini, 25: a la grat'ombra il dì lieto e gioioso / traggan dolce
la luce); mite, salubre (il clima, una stagione); sereno
stagione); sereno, limpido (il cielo). francesco da barberino,
1-ii-98: quando è giocondo / ride il mondo, / ride il ciel quando è
/ ride il mondo, / ride il ciel quando è gioioso. rovetti,
bellezza, le grazie, la gaiezza, il colore ed il calore della luce gioiosa
grazie, la gaiezza, il colore ed il calore della luce gioiosa e giocosa,
e giocosa, ne serbava, unica, il segreto vivificante. bartolini, ii-32:
: pochi giorni dipoi quella incoronazione, il re fece in parigi la sua gioiosa entrata
/ i danari, la spada ed il destrero. g. b. strozzi il
il destrero. g. b. strozzi il vecchio, ix-416: torna dal ciel
m'è gioiosa: / tu se'il mio core, amore, e 'l meo
gio- gliosa / e sente in mezzo il fuoco un dolce gelo. chiabrera,
soave altrui si giri, / sparge il cor d'alti desiri, / ciascun spirto
posa / fin che la cosa amata il fa gioire. poliziano, st.,
: la poesia... allegra il cuore, fa giubilar la mente, fa
suo se greto / gioìami il cor, quand'io scorgea 'l tuo brando
/ sino alla feccia. per tutto il mio tempo ho molto gioito, / molto
armato ed apparecchiato d'ogni cosa, il condussero verso il gallo, il quale
apparecchiato d'ogni cosa, il condussero verso il gallo, il quale follemente si gioiva
, il condussero verso il gallo, il quale follemente si gioiva e, per gabbo
., 27-105: ella, che vedea il mio disire, / incominciò ridendo tanto
mi sovvenne che quel giorno appunto spirava il mese che mi fu promisso inel circulo
t'intreccia, / come vite gentil ch'il tronco abbraccia. goldoni, iii-371:
. tasso, 13-i-327: io gioiva il seno aprendo a tarn:..
. marino, 2-29: leccano intinte il fren torrido foro / del buon licor
ora e le vite degli umani e il fato / che negli strazi altrui sente
altrui sente sua possa, / gioiva il labbro, e mi parea dolcezza / disiabile
fiamme uno animaletto come una lucertola, il quale si gioiva, in quelle più vigorose
ne sta di troia e di sicilia il volgo / meraviglioso, e ne gioisce e
guarini, 52: ben conosco il tenor de la mia stella; / nacqui
anche maravigliosamente roma; ma non fu il contento del pontefice senza amarezza. d'
gioiscono de monti tanto l'indiano ed il soriano, quanto il celtico nardo.
l'indiano ed il soriano, quanto il celtico nardo. -con la particella
bencivenni, 4-33: quando l'uomo fiede il piede, la bocca dice: voi
or qual uomo di senno è, il quale in vedere alcuni pazzi gioire,
ameno, ridente (la natura, il paesaggio, una stagione, la vegetazione
. soderini, i-41: nascendo lui [il sole] e venendo a noi,
franco, 344: di gran dolcezza il cielo e gli elementi, / per tal
36: gioisce al nuovo giorno il rio d'argento, / gioisce il
giorno il rio d'argento, / gioisce il colle, il bosco, il campo
argento, / gioisce il colle, il bosco, il campo, il prato,
gioisce il colle, il bosco, il campo, il prato, l'erbe,
colle, il bosco, il campo, il prato, l'erbe, le piante,
i fior, gli augelli, e il vento. d'annunzio, i-248: gioiva
, i-248: gioiva ne la fonte il travertino / papale. onofri, 30:
travertino / papale. onofri, 30: il verde antico, toccato dai sole d'
e cara presenza involare, rapire, diciamo il vero, rubare al mio opaco destino
egli è quel ch'era, ma il suo corpo è franto / dall'error lungo
.. a me vengono, durante il sogno, a medicare piaghe reali, asprissimi
faldella, 5-173: io voglio solo il mio bel ludovico, il mio buon
voglio solo il mio bel ludovico, il mio buon fornaciaio. egli solo, sentite
-dell'errore, / sì c'avete il meo core / messo in fero languire
messo in fero languire / e toltogli il gioire -e tutto bene. chiaro davanzali,
come ogni tua allegrezza poco dura! / il tuo gioir è come aria serena,
; / torna in pianto dell'empio il gioir. fogazzaro, 7-127: acuto
mezzo a la prefissa orbita fulge [il sole], / indifferente, se di
], / indifferente, se di sopra il nostro / mondo, plasmato di superba
. revere, vi-490: m'infastidisce il mondo e più non curo / i
danze, i moti, le carole, il giolito, / onde la regai donna
tradizione de'loro avi e bisavi che senza il giolito de'bicchieri gli alberi non possano
quei contadini che portano pomposamente in giro il loro scettro. d'annunzio, ii-782:
- anche con valore attributivo. buonarroti il giovane, i-208: ci ha tanto discreta
in giolito. moniglia, 1-iii-13: il contadino, / perché 'n giolito viva il
il contadino, / perché 'n giolito viva il cittadino, / dura fatica per impoverire
: pensate poi che... tutto il restante del tempo voglia stare in su
vere virtù della nostra razza. tutto il resto non è italiano: è infezione straniera
i soldati in assetto di guerra proteggevano il grasso cuoco di basilicata tuttora sudante a
cuoco di basilicata tuttora sudante a rimescolare il suo intruglio nella sudicia casseruola giolittiana!
. bacchetti, 6- 28: il parlamento... si destò giolittiano e
i giolittiani vanno già preparando da lungo il paragone tra giovanni giolitti e camillo cavour.
facendo di ognuno d'essi qualcosa tra il delinquente, il rammollito e lo schiavo.
d'essi qualcosa tra il delinquente, il rammollito e lo schiavo. papini,
di mediocrità burocratiche e intriganti ch'è il giolittismo. gobetti, 1-i-237: la pratica
1559- 1592), raffigurante al diritto il busto del duca e al rovescio s
giorgio a cavallo in atto di uccidere il drago; la coniazione fu proseguita dagli
proseguita dagli estensi a modena, con il tipo del rovescio mutato (fu detto
moneta d'argento coniata a genova verso il 1668 per il commercio con il levante.
coniata a genova verso il 1668 per il commercio con il levante. 3.
verso il 1668 per il commercio con il levante. 3. moneta d'oro
. a. caracciolo, 34: il m'ha detto tal, tristo, doloroso
ti può vedere... ». il buon moccicone si scusa.
-per lo più nella locuz. fare il giorgio: costruire un fantoccio di legna
gli pennacchi alle berette; / e fassi il giorgio con le seccaticce.
seccaticce. -fare lo spaccone, il prepotente. berni, 3-13 (i-62
la giostra: / undici conti armava il traditore / per fare il giorgio in una
conti armava il traditore / per fare il giorgio in una bella mostra. varchi
v-44: quei bravoni o bravacci che fanno il giorgio su per le piazze, e
, 1-1-204: questo poltron fa mezz'il giorgio, e crepa / di bisogno
e crepa / di bisogno. buonarroti il giovane, 9-143: noi faremo il
buonarroti il giovane, 9-143: noi faremo il giorgio a posta nostra / per queste
. salvini, v-401: * fare il giorgio ', far l'uomo armato,
pure lo squarcione, lo spaccamontagne, il bravo. -fare il galante;
spaccamontagne, il bravo. -fare il galante; farsi bello, pavoneggiarsi.
, che senza la collana non farebbono il zanzeverino ed il giorgio a suo modo
la collana non farebbono il zanzeverino ed il giorgio a suo modo e forse che
non si potranno più portare; facciano il giorgio questi parecchi dì, che poi bisognerà
: questi be'pedoni, che fanno il giorgio / (e son l'alloro d'
festa) spesso / mostran d'aver il canal di danari, / e gli
. prati, 496: « giorgio è il nome del fantoccio carnevalesco anche in sardegna
(giogli, gioii) e richiama il 'verde giorgio 'di usi slavi e
di san giorgio (23 aprile). il furb. giorgio 'fuoco 'deve
flagellate, le aderiscono alle cosce mostrandone il disegno giorgionésco. soffici, iv-121:
soffici, iv-121: la linea, il colore e l'aria della figura erano
strillone. collodi, 635: il venditore di giornali o giornalaio. rigutini-cappuccini
professione non dovrebbe dirsi 'giornalista 'il venditore di giornali, ma, come
è l'ora che roco s'affanna / il giornalaio a cantar la novella / sotto
, non più ferma all'angolo presso il chiosco della giomalaia, ma a spasso.
o molestia. testi, 3-4: il dispendio giornale è incredibile e le prime spese
ritirarsi in alva per non potere esercitare il suo offizio senza giornali mortificazioni. beccaria,
giornali mortificazioni. beccaria, ii-438: il fondo del commercio viene liberato dalla giornale
= deriv. da giorno, secondo il fr. journal (cfr. giornale2)
tanzia] sono i libbri da conti, il memoriale, il giornale, il quaderno
i libbri da conti, il memoriale, il giornale, il quaderno. commedia di
, il memoriale, il giornale, il quaderno. commedia di aristippa, 4:
., 4 (58): ma il fondaco, le balle, il libro
ma il fondaco, le balle, il libro, il braccio, gli comparivan sempre
, le balle, il libro, il braccio, gli comparivan sempre nelle memoria
ediz. 1827 (56): il fondaco le balle, il giornale, il
56): il fondaco le balle, il giornale, il braccio, gli comparivano
il fondaco le balle, il giornale, il braccio, gli comparivano sempre nella memoria
. croce, iii-2-237: coglieva nel 1798 il frutto delle sue lunghe fatiche..
con un viso fosco e occhi dardeggianti il colonnello, assentendo l'aiutante maggiore, grida
assentendo l'aiutante maggiore, grida battendo il pugno sulla cassetta che gli fa da tavolino
, circolari da leggere. -tenere il giornale: registrare la contabilità. -anche
. -anche al figur. buonarroti il giovane, i-294: son la commedia che
i-294: son la commedia che tengo il giornale / dell'opre vostre, e le
. gemelli careri, 2-ii-269: continuando il mio intrapreso giornale, dovete sapere siccome
mio intrapreso giornale, dovete sapere siccome il dì del 26 si continuò a trasportare
sanctis, petr., 88: il 'canzoniere', anzi che un poema,
che un poema, si potrebbe chiamare il giornale dell'amore, un giornale di
di giulio mandatemi dall'america era anche il suo giornale indirizzato a me. d'
a me. d'annunzio, iv-1-169: il giornale in genere è la descrizione degli
: 'processo verbale', in marineria, è il riassunto che si compila dal capitano,
diviso in più colonne, in cui il piloto e altro uffiziale prende memoria giorno
gli accidenti che accadono, qual è il vento che soffia, il corso della nave
qual è il vento che soffia, il corso della nave, la direzione che
-giornale di macchina: diario sul quale il direttore di macchina è tenuto a riportare
giornali di bordo, i portolani, il giornale nautico ed astronomico.
registro esatto, e ne sorge poi il giornale clinico, che in un gran ospedale
.), poi quotidiana; originariamente il termine si applicò ai periodici di argomenti
la cagione dello scrivere e far publico il giornale de'letterati. redi, 16-v-262:
lo spoglio, in gallico sermone / il vezzoso giornal. beccaria, i-181: parlando
un fine determinato,... sembra il genere più efficace e più popolare d'
, 321: « oh! nonna! il papa » uno gridò « sta male
molteplici significati. alvaro, 7-222: il popolo e la piccola borghesia sono tra i
consumatori di giornali illustrati che diventano insomma il loro codice sociale. -giornale a fumetti
volanti. pirandello, 5-344: — * il foglietto'? non lo conosco. -è
linati, xvi-66: non alzavano mai il capo dai loro giornaloni. -spreg
. chiesa, 5-38: l'altro giorno il mecca della posta aveva lì, e
iii-240: vuoi che ti dica che per il pubblico grosso un articolo di quel tono
al quale y. ha permesso di mutarsi il nome, e che pubblicava un romanzo
i buoi, finché riesce / comodo il solco a la cultura usata / del
viaggio; e poi ritorna / a ripiantar il vomero lucente. scrofani, xxiii-545:
lucente. scrofani, xxiii-545: s'awicina il tempo ch'io devo partirmi d'atene
moravia, iii-191: aveva ristretto di molto il campo delle sue superficiali pulizie giornaliere.
strapazzato come qui si strapazza sua maestà il re da tanti fogli giornalieri ed effìmeri
in una corte, ove non sia apollo il sovrano, che perciò si può dir
quando tu neghi, a me, il sistema delle idee, mi neghi quaranta
rinnova / di sentiero in sentiero / il grido giornaliero. de roberto, 389
un giro di rotazione della terra; il moto relativo quotidiano della luna nei confronti
che secondano sempre da levante a ponente il moto giornaliero della luna. bossi,
durata. - anche sostant. buonarroti il giovane, i-583: un certo omaccion da
, e qual parte abbia a riportare il vantaggio che per l'ad- dietro è
dietro è stato giornaliero, una volta seguendo il re contro i sudditi nobili e un'
nobili e un'altra i sudditi popolari contro il re. montecuccoli, i-238: nella
questi facili e quasi giornalieri. buonarroti il giovane, i-583: * giornaliere
g. p. maffei, 8: il giornaliero si levò subito lieto gagliardo.
. pascoli, 1261: tacito a casa il giornalier s'avvia / la zappa in
a giornata (la propria opera, il proprio lavoro). paoletti, 2-49
moltiplicano i lavori, e si accresce il prezzo dell'opera giornaliera. =
martini, pascoli, puccini, bistolfi, il toscanelli, ulisse dini, il bianchi
, il toscanelli, ulisse dini, il bianchi non disdegnarono talvolta collaborare al minuscolo
diffondere e a commentare notizie tramite il giornale o pubblicazioni pe riodiche
l'italia. collodi, 620: il giornalismo è la camicia di nesso: una
ritorna al giornalismo. e sia pure il ben tornato. b. croce, ii-1-128
2. la categoria dei giornalisti o il complesso dei giornali (per lo più
questo è un vecchio arsenale ove attinge il giornalismo inglese secondo il vento, 'ad
arsenale ove attinge il giornalismo inglese secondo il vento, 'ad usum delphini '
, così dissimile dai prosperi inizi, il 'fanfulla 'segna un'epoca nella
sicura fede. barilli, 3-76: il vecchio cronista don pignatta, vecchio di
: però mai sempre a cor fugli il perenne / progresso del topesco intendimento,
giornalisti era contento. gioberti, 1-iii-490: il giornalista è maestro dell'universale, poiché
e su tutti. serra, ii-379: il giornalista fabbrica il suo articolo per riempire
serra, ii-379: il giornalista fabbrica il suo articolo per riempire uno spazio genericamente
fare il giornalista non significa mica scrivere. più che
, 7-113: non accadeva dunque che il mio dottissimo avversario facesse registrare dal giornalista
registrare dal giornalista di roma... il prolisso titolo, e così oscuro ed
mancamento di qualche uno di loro possa il terzo supplire. -scrivano.
che servono nell'imperial divano '. il prusmanegi grande, cioè il giornalista maggiore
divano '. il prusmanegi grande, cioè il giornalista maggiore ed il minore. il
grande, cioè il giornalista maggiore ed il minore. il basmuchasebeggi, cioè il ragionato
il giornalista maggiore ed il minore. il basmuchasebeggi, cioè il ragionato maggiore.
ed il minore. il basmuchasebeggi, cioè il ragionato maggiore. 3. dimin.
serio voltare a destra o a sinistra il timone del governo dell'italia.
forma sostant. femm. di giornalistico; il termine si diffuse a metà dell'800
superficiale, non molto brillante, contro il così detto diritto naturale. piovene,
tutto ciò che è rimasto, conservandogli il suo carattere di prosa giornalistica,
scrittore). serra, i-371: il suo modo di scrivere [di g.
fatto futurista e profeta di dinamismo: il suo dialogo è diventato polemico, giornalistico e
con l'esperienza la pratica di governare il suo regno. vimina, 1-65: giornalmente
. vimina, 1-65: giornalmente crescea il romore che... pensasse di goder
65: ho tenuto pochissimo conto per il passato, non che ora, delle
di dirti ciò che ti dice giornalmente il mio cuore. -abitualmente, comunemente,
: ciascun dei compagni vide in lumacone il simbolo della vittoria dell'istinto che era
giornalume, sm. spreg. il giornalismo deteriore che vive della divulgazione e
giornata. carducci, iii-26-66: il giornante all'aria umida delle risaie dee
di mistura. pirandello, 7-115: il garzone attendeva con tre giornanti a zappare
voce registr. dal tramater (per il significato del n. 2).
/ e i miei lamenti adegua co il suo canto. onofri, 86: s'
canto. onofri, 86: s'annotta il sangue, ma l'anima gioma /
pronta a reggere fermo per le coma / il drago tenebroso. = deriv.
e dial. tornata), sf. il periodo che va dal sorgere al tramontare
sogniammo diavoli. rivedendoci poi alla giornata il negromante mi strigneva che io dovessi attendere
via più lunghe le giornate, / il sole, stanco, ritornava indietro.
tramonto. -in partic.: il periodo di tempo che approssimatamente va dal
., iv-513: così andò tobia; il cane suo gli andò dietro; e
e la prima giornata istettero a lato il fiume chiamato tigris. boccaccio, dee.
gran giornata è questa! / voglia il ciel che mi riesca / quel che mi
un paese, ecc.); il corso stesso della vita umana; lo svolgersi
degli anni tuoi trapassat'hai, / cambiato il pelo e la virtù mancata, /
, 12-i-246: a che le servirebbe il suo sapere, se non ottenesse da se
fuggir preste / e col tempo fugace il viver manca. alfieri, 1-556: di
la onorata corona. carducci, iii-18-248: il poema è diviso, con novità di
lope de vega. 4. il lavoro che un operaio o un impiegato
o un bracciante compie in un giorno; il tempo occupato in tale lavoro. -giornata
l'intero periodo di 24 ore oppure il tempo effettivamente dedicato al lavoro);
mai si fa se non per quanto è il lavorio. a. cocchi, 4-2-199
potuto produrre una cassa di mediocri disegni. il conciliatore, ii-615: supponiamo ancora che
sia di dodici per quello che coltiva il suo campo. einaudi, 1-151: pare
b. nelli, 65: il buon verso che averemo tenuto tanto innanzi
doppia giornata. verga, i-32: il proprietario pagava, di buon grado,
giornate, acciò che... il conto chiaro se ne possa vedere.
ne possa vedere. 6. il cammino che si può percorrere in un
lunghe giornate venne a vesunzione innanzi che il re. pulci, 13-74: partissi e
menzogne attende, / c'a dire il ver, bugiardo è chi noi crede.
esercito). malispini, 1-465: il re carlo, sentendo come corradino era
re, quando alla donna / volgendo il cor turbato, il saracino / cavalca a
donna / volgendo il cor turbato, il saracino / cavalca a gran giornate,
awien poi ch'i'pensi / che il mio ricco tesoro altri mi fura, /
, si aviomo a picciole giornate verso il fiume eufrate. nievo, 1-317:
, moveva a piccole giornate verso il suo paese. 7. giorno
memorabile. svevo, 4-981: il 3 novembre 1918, la giornata storica
al 30 marzo 1849, durante i quali il popolo bresciano resistette agli austriaci.
i° ottobre 1943, durante i quali il popolo napoletano insorse contro i tedeschi.
centesimi. - venticinque, - disse il fattorino. - come mai?
: nella stagion, che già s'allunga il giorno / a passo lento, e
a passo lento, e che sen viene il sole / all'orse stelleggiate..
che in essa cominciò del mondo / il redentor a sofferir tormento. redi,
in quella gran giornata, nella quale il nostro sig. dio ci fa quel
. villani, 11-72: vi dovea essere il re d'inghilterra, il quale per
dovea essere il re d'inghilterra, il quale per molto affare dell'isola e per
. gherardi, iii-66: è venuto il dì della loro giornata; sendo lo
., 2 (26): il principe di condé dormì profondamente la notte
ii-1019: -avanti, figliuoli! -diceva il gran generale -se avete coraggio, la
'giornata'. pavese, 5-158: vendette il pianoforte, vendette il cavallo e diverse
5-158: vendette il pianoforte, vendette il cavallo e diverse giornate di prato.
. g. villani, 12-36: il soperchio del suo guadagno a giornata dava
senza impegno fisso; che riceve per il suo lavoro un compenso calcolato un tanto
hanno da fare. -calcolando il compenso della prestazione d'opera non sul
tutte tutte spese, per un tanto il braccio del muro, ovvero tutta la
: sì cara cosa com'egli è [il tempo]: vedete come gli uomini
convenientemente. p. contarmi, li-1-587: il guadagnar gli animi dei ministri che sono
azioni ingiuste. - tutto il giorno. viani, 13-446: tu
là, via via come le capita il guadagno. pavese, 5-96: gli
parlò di avvenimenti della giornata: era il tempo di guerra.
31-65: verso la parte ove la donna il conte / avea veduto, il lor
donna il conte / avea veduto, il lor camin drizzaro, / di giornata in
, fin ch'ai ponte / che guarda il re d'algier, si ritrovaro.
cecchi, ii-59: sia vostra cura il ministrarci ancora le vettovaglie che sien di
. -fare giornata: durare tutto il giorno; occupare l'intera giornata (
eglino ordinavano di fare la giornata con il nimico, ei volevano che i pullarii
. -guadagnare la giornata: compiere il lavoro giornaliero, procacciarsi il sostentamento necessario
compiere il lavoro giornaliero, procacciarsi il sostentamento necessario. benzoni,
. -in giornata: durante, entro il giorno; prima che il giorno finisca
, entro il giorno; prima che il giorno finisca; oggi stesso. tozzi
4 guida d'amore 'è il catasto. -lavorare a canne e
, m'hanno fatto montare, contro il turno, di giornata. -non
e del pagamento degli interessi) entro il giorno stesso del prestito. bocchelli,
alla giornata: senza altre risorse che il proprio lavoro quotidiano, con l'incertezza
del domani; senza darsi pena per il futuro. bonichi, 161: così
non disperare. / basta a ogni giorno il suo male. -vivere la propria
. = deriv. da giorno attraverso il fr. journée (sec. xii)
(sec. xii); per il significato di * cammino, viaggio ',
. qui è piuttosto un gallicismo che il sacchetti mette in bocca di un tal
viaggiato di là da'monti, affettava il parlar forastiero. = dal fr
xv e xvi), che copriva il petto e il dorso e recava talora
), che copriva il petto e il dorso e recava talora su un quartiere
del capitano o della parte per cui il soldato militava (ed era usata anche
vela. algarotti, 2-490: siede il rigattier nel sozzo ghetto / fra sue
con le loro giornee turchine facevano allargare il popolo concorso in foltissima frequenza allo spettacolo
importa la nomea / se t'accomodi il fornaio? soldati, iii-68: un
: una giornèa da disbarco gli ravvolgeva il torso gagliardo. 5. figur
la debolezza, quanto miseramente voi affoghiate il più delle volte in un bicchier d'
che non si san né meno tirar su il socco grammaticale. puoti, 1-50:
iii-138: -mi dai la vita con il non ti parere io un di tali.
, baggea, giornea'? buonarroti il giovane, 9-620: consigli o non consigli
giornèo). ant. trascorrere il giorno in chiacchiere e conversazioni; intrat
tre basse sponde, che sta presso il muratore. sul giomello il manovale pone
sta presso il muratore. sul giomello il manovale pone la calcina trasportata col vassoio o
col vassoio o colla secchia, e il muratore la va ponendo a mestolate sullo
cucchiaio montate sulle estremità delle pale catturano il pesce facendolo scorrere in una guida situata
facendolo scorrere in una guida situata presso il mozzo, donde cade nei cesti.
più presso, e digli, che il giomeon t'intenda: o che bel signore
la calza, la treccia di paglia, il « giornino » a metri per la
stesso meridiano (cosi detto perché il centro del sole viene preso come punto
corrisponde alla media delle differenze fra il giorno siderale riferito all'equinozio e
giorno siderale riferito all'equinozio e il giorno definito dalle culminazioni di questo
del giorno siderale (ed è il giorno adottato per gli usi della
? novellino, 6 (175): il fabbro lavorava continuamente ogni giorno, e
lavorava continuamente ogni giorno, e sie il die delle pasque e delle domeniche e
mandò a dire al saracino / che il terzo giorno sia apparecchiato. getti, ii-186
un giorno naturale, nel quale s'inchiude il dì e la notte. e.
al giorno astronomico, che comincia quando il sole è nel meridiano, e finisce
quello spazio di tempo che è dal partirsi il sole da un punto al ritornare al
nascere sopra l'orizzonte all'altro nascere, il qual tempo non è sempre uguale,
più breve. baldinucci, 165: il giorno civile è quello che resulta da
da un'intera revoluzione del cielo, per il quale si comprende un giorno naturale,
: i giorni civili sono per tutto il mondo eguali, e costano di ventiquattr'
del sole sopra l'orizzonte -che è il giorno del volgo, e chiamasi da alcuni
chiamasi da alcuni 4 artificiale '-ma il giorno 4 naturale ', cioè quello spazio
abbraccia eziandio la notte, e in cui il sole col movimento comune a tutti i
del sole al meridiano che noi verifichiamo il loro principio di numerazione. nievo, 1-328
vantaggiarsi di più che sette in otto miglia il giorno. -giorni egiziaci:
. galileo, 1-1-147: dispiacemi che il tempo va fuggendo, sì che non
: correvano allora i giorni santi; era il sabato, in cui per antico costume
dalla luna per ritornare in congiunzione con il sole); si divide in due periodi
di 350 ore, durante i quali il sole è rispettivamente sempre al di sopra
di tutto quello che bisogna per seguitar il mio viaggio. da ponte, xxiii-42
non divengano degli anni. 3. il periodo di luce che va dal sorgere al
. bibbia volgar., v-189: il giorno racconta la parola al giorno,
(125): già per tutto aveva il sol recato colla sua luce il nuovo
aveva il sol recato colla sua luce il nuovo giorno e gli uccelli, su per
folengo, ii-ii: -del verno estremo il breve giorno / raddoppia l'ore a la
a farsi ai venticinque di marzo e il solstizio ai ventisette di giugno: nel
dì è la notte la più corta e il giorno il più lungo dell'anno.
notte la più corta e il giorno il più lungo dell'anno. galileo, 3-3-32
dal nascere al tramontar del sole, il quale spazio di tempo in alcune regioni
nome di giorno intendesi... il giorno artifiziale, cioè quello spazio di tempo
, cioè quello spazio di tempo che il sole dimora sopra l'orizonte. alfieri,
passegger moleste. carducci, 139: il bello estivo giorno /... roseo
morendo. pascoli, 743: sotto il giorno e la notte, e la vicenda
parola / prima che si richiuda ancora il cielo / sopra un altro giorno.
cantata, e 'l giorno si cantò il vespro solenne. carducci, ii-7-271:
: per mantenere in continua perpetua notte il popolo a cui vogliamo oggi dare un perpetuo
. 4. per estens. il chiarore, la luce che il sole
estens. il chiarore, la luce che il sole diffonde quando è all'orizzonte.
st., 1-95: la regia casa il sereno aer fende, / fiammeggiante di
nubi basse / vedesse negre et oscurarsi il giorno. marino, 1-19: in su
campagna / cantando vai finché non more il giorno. d'annunzio, iii-2-168: danzerò
ginocchi, / finché non mi si rompa il cuor tra'denti! de roberto,
ancora giorno pieno. -letter. il sole stesso; l'oriente. ariosto
ariosto, 23-8: ed ella prese il suo destrier ch'intorno / giva pascendo
/ giva pascendo, ed andò contra il giorno. tasso, 17-97:
ed essi pur contra il nascente giorno / seguir lor strada e
bartoli, 21-134: avanti che metteste il giorno sul tornio della sfera del firmamento.
giorno. d'annunzio, iv-2-499: dichinava il giorno su la valle ondulata del saurgo
stagni avesse; / anzi, a turbarne il giorno, / sotto a le mura
giorni coperti l'occhio si illude che il sole li indori. 6.
sole li indori. 6. il tempo in cui si compie un'azione o
., 5-1 (20): venuto il giorno delle nozze, la pompa fu
tutti i panni indosso che porta mia sorella il giorno delle feste. bruno, 3-170
a darci i numeri del lotto e il giorno per la seminagione dei fagioli e della
tratto mancherà. -il mio, il tuo, il suo giorno: quello che
-il mio, il tuo, il suo giorno: quello che segna per
significativa e importante. -in partic. il giorno di gesù: la sua comparsa
, vostro padre, desiderò di vedere il giorno mio; e videlo, e rallegrossi
, padre vostro, esultò per vedere il mio giorno: lo vide e ne
ne giubilò »: nelle quali parole il vocabolo 'giorno 'equivale...
chiaro, prima che fosse stato fatto il mondo, appresso il padre suo. pascoli
fosse stato fatto il mondo, appresso il padre suo. pascoli, 1331:
1331: e gesù rivedeva, oltre il giordano, / campagne sotto il mietitor
oltre il giordano, / campagne sotto il mietitor rimorte: / il suo giorno non
campagne sotto il mietitor rimorte: / il suo giorno non molto era lontano.
morte. -quello in cui cade il proprio turno di lavoro. -giorno estremo
., v-796: l'ultimo giorno sarà il di del giudicio, ove saranno messi
: scrivon le parche sulla nostra aurora / il nostro occaso ancora; / e quando
/ e quando fuor dell'urna è uscito il nome, / più non vi fa
fa ritorno, / né ritardar ci lice il fatai giorno. segneri, iii-3-120:
redi, 16-viii-245: poscia possa celebrare il suo giorno natalizio in firenze. colletta
natalizio in firenze. colletta, ii-194: il governo di napoli...,
governo di napoli..., il giorno del nome del re,..
mi ricordo di mandarti auguri buoni per il tuo giorno natalizio. -giorno di
. cantini, 1-10-14: debbono pigliare il detto loro uffizio... nel
: v. piatto. 7. il periodo che va approssimatamente dal mattino alla
signori con le perpetue loro fatiche sostenevano il peso della notte e del giorno. spolverini
: alcuno di voi cogliendo stanno / il guiderdon del faticato giorno. parini,
21-14: tu solevi / così menare il giorno. landolfi, 3-69: dopo
de sanctis, ii-9-911: questo è il concetto fondamentale del * giorno ',
giorni, fin dal primo giorno: il principio di un periodo di tempo;
felice età, / spose, che desta il subito / balzar del pondo ascoso.
un tempo indeterminato (ed è spesso il modo con cui si inizia una narrazione:
. montale, 1-107: un giorno / il giro che governa / la nostra vita
governa / la nostra vita ci addurrà il passato / lontano, franto e vivido
lo più al plur. la vita, il corso della vita, o un suo
altrui sovente / coglier di tue bellezze il fior adorno / pria ch'egli caggia,
o bella elpinia mia, tramonti il giorno. diodati [bibbia],
di gloria. moneti, 202: con il cervello mio grosso e profondo / ho
. -plur. stor. per indicare il periodo di tempo entro il quale si
per indicare il periodo di tempo entro il quale si è svolta la vicenda politica di
soldati, 38: l'otto settembre il mio amico, che si era compromesso
castone, ovvero la cassetta che non abbia il fondo, in modo che anche la
in vista. milizia, ii-267: il colmo è a cupola con un grosso albero
risposta dei premi: quello in cui il contraente a premio deve far conoscere le
giorno dei compensi: quello in cui il comitato direttivo degli agenti di cambio fissa
comitato direttivo degli agenti di cambio fissa il prezzo di compenso che deve essere applicato
viene fissato da grandi aziende commerciali per il regolamento in contanti delle loro obbligazioni.
consentita d'uso del termine utile per il pagamento. giorni di grazia: i
o convenzioni, del termine utile per il pagamento di un'obbligazione scaduta. -giorni
alla visita delle provincie; si nomina il corpo d'essi il gran giorno.
provincie; si nomina il corpo d'essi il gran giorno. 16. locuz
a me. pascoli, 22: guardava il tutto un pioppo alto e slanciato /
sole. -a giorno fatto: quando il sole è già spuntato da qualche tempo
i nimici. filicaia, 2-2-201: il raggio sul romper del giorno, /
stanno fresche. alvaro, 8-269: il vesuvio in questi giorni è attivo. landolfi
alla sua baldoria. -confondere il giorno con la notte: star sveglio
del proprio posto, / e confondono il giorno con la notte. -correrci
loro. massaia, ix-99: facendo il confronto tra la maniera, usata da
issimamente la stessa differenza che vi è tra il giorno chiarnotte. -contare i
impazienza. folengo, ii-35: esce il grande esercito, ch'ascoso / stava
settimana di preavviso (secondo quanto prevede il contratto di lavoro). moravia,
gli otto giorni. -dare il giorno: fissare una data. boccaccio
boccaccio, 1-i-492: sadoc, dato il giorno a filocolo che egli a lui
/ de'diaconi 10 son: ravenna il giorno / mi diè. -dare
giorno / mi diè. -dare il danno e il cattivo giorno: procurare
diè. -dare il danno e il cattivo giorno: procurare 11 danno e
5-47: contra quei de la terra il fratei messe, / con buona gente,
e con gran scorno, / oltre il danno, gli dessero il mal giorno.
, / oltre il danno, gli dessero il mal giorno. -da un giorno
. b. croce, i-2-250: il professore finisce col trattare la scienza.
bonariamente accordi sulle pietanze che dovranno comporre il desinare del giorno. -del giorno d'
giorno: quando è chiaro, quando il sole è alto; durante la giornata,
presso da potere albergare? -a cui il buono uomo rispose: -non ci sono in
sera si recano al ballo portando solo il vestito sul corpo nudo. -di giorno
dante, purg., 24-80: il loco u'fui a viver posto, /
i giulente. soffici, ii-309: il bisogno di conoscer la donna e il
il bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava ogni giorno più.
giorno con lo sgomento di uno scolaro il quale attenda... il suo turno
scolaro il quale attenda... il suo turno di esame. -giornalmente
non creda che io non conosca minutamente il suo passato: lo so giorno per giorno
gentilissima teresina di scrivermi almeno una volta il mese le sue nuove,...
-fare, farsi giorno: albeggiare, levarsi il sole. guido da pisa, 1-299
giorno, fumando come giannino e ascoltando il fragore monotono del mare. -rallegrare
la barbarie dura secoli, e sembra il nostro elemento. -fare il giorno
sembra il nostro elemento. -fare il giorno: combattere, giostrare. malispini
si misono appresso, e francamente feciono il giorno, seguendo sempre la persona del
festa più altri cavalieri novelli si feciono il giorno, franceschi, e provenzali,
messo in riposo con mezza paga, il che era lo stesso che farlo morire
giorno dopo giorno: parole maledette e il sangue / e l'oro.
): uscir di for alcuna volta il giorno, / gittando de la neve bella
/ vien poi col sonno, come il giorno suole, / col suon delle dolcissime
ferd. martini, i-9: domani il giorno io parto. -in ciascuna
voi stesso una, o due volte il giorno. giusti, 2-22: son tentato
pieno giorno, a gran giorno: quando il sole è alto sull'orizzonte.
o scoperto, che aveva tanto amareggiato il viaggio in pieno giorno, non gli dava
del liuto e della cetra / si dette il gran 'convitato di pietra'. arila
uso comune. de roberto, 625: il palazzo francalanza, illuminato a giorno,
sbarbaro, 4-24: di là, il cielo illuminato a giorno dall'incendio del
giorno: v. peccare. -rimettere il giorno: rimandare il termine utile per
peccare. -rimettere il giorno: rimandare il termine utile per fare una cosa o
un beneficio. cantini, 1-3-88: il rimettere il giorno... s'appartiene
. cantini, 1-3-88: il rimettere il giorno... s'appartiene al
'[ecc.]. -tutto il giorno, tutti i giorni, ogni giorno
ogni giorno che dio manda', tutto il santo giorno: continuamente, sempre (
, vi-180 (42-1): tutto il giorno intorno vo fuggendo, / credendomi
peggiore partito. boccaccio, vii-16: il gran disio che l'amorosa fiamma / nel
ne trovano e se ne vedono tutto il giorno, ma de'minori di un grillo
s. v.]: 4 tutto il santo giorno ', usasi familiarmente,
spiacevole o molesta che duri tutto quanto il giorno. così diciamo, ad es.
ad es.: 4 grida tutto il santo giorno; piovve tutto il santo giorno
tutto il santo giorno; piovve tutto il santo giorno; suona la tromba tutto
santo giorno; suona la tromba tutto il santo giorno '. -un giorno o
. 17. prov. - il buon giorno si vede dal mattino:
. mattino. -la festa va fatta il giorno che corre: è necessario approfittare
toscani, 280: la festa va fatta il giorno che corre. -ogni
ogni giorno passa un giorno, di mettere il chiodo allo stato futuro della vita che
in esse peritissimo. fiamma, 1-238: il papa può insegnare, autenticar libri,
(e indica in partic., il combattimento in cui due cavalieri,
. fra giordano, 1-265: il re quando vuole esaltare il suo cavaliere
, 1-265: il re quando vuole esaltare il suo cavaliere,... gli
gran fatto, e poi gli donerà il castello, o la città. francesco
alla quintana. magalotti, x-1091: venuto il giorno destinato alla giostra...
destinato alla giostra..., ecco il cavallerizzo dell'imperatrice, che mi presenta
, 4-251: in una giostra correndo il re enrico una lancia contro il conte
correndo il re enrico una lancia contro il conte di nongomeri, quella dell'avversario venne
ad essere tributario. bembo, 1-33: il che temo io forte, o donne
donne, non domani avenga a gismondo, il quale più del suo ingegno confidandosi che
vorrei fare per altro viso che per il vostro. il quale dimostra voi aver più
altro viso che per il vostro. il quale dimostra voi aver più bisogno di
da automobili, aeroplani, ecc. per il divertimento dei ragazzi o degli adulti;
2-682: l'andirivieni, la ressa, il fracasso, la giostra incessante d'uomini
tal core in giostra, / che il tiranno crudel ne la campagna, / con
. fioravante, 131: fecesi venire il suo buono destriere e montòvi suso, e
alla giostra. giannone, 1-v-38: il re errico, correndo in giostra,
.). sacchetti, 64-44: il mio cavallo... mel dèi aver
bellezze non avea difetto; / e sopra il bianco petto si distese, / baciando
/ e s'egli è ver, come il libro dimostra, / più e più volte
è ornai che andiate armati verso / il mago, e lo sfidiate a spada e
a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la sua
giostra: superare lo scontro, vincere il combattimento. savonarola, 58: tre
trattenimento erotico. aretino, 8-19: il generale... bandì la giostra,
. bandì la giostra, e doppo il tara, tandara, disse: il gran
il tara, tandara, disse: il gran soldano di babilonia fa noto a
armato a cavallo, che giostrando ammazza il serpente. tasso,. 1-7-31:
rivaleggiare, competere con qualcuno; misurare il proprio valore, le proprie capacità con
l'avarizia, / e l'invidia abbia il premio de la giostra. groto,
ma non sempre succede quel che mostra / il metodo: e talor l'atto non
una gara. pratolini, 9-390: il gioco era forte, vi si giostravano
dimenarsi. lancellotti, 473: il ghiaccio del po fu grosso di 15 braccia
là vicine, / ove col sole il capricorno giostra. -letter. soffiare
. -letter. soffiare impetuosamente (il vento). ariosto, 8-81:
: amor,... in tutto il mondo scorre, e giostra. lippi
le dita, vuole andare a minare il centro della terra. -ant.
di chi ci vuol giostrare? buonarroti il giovane, 9-1 io: e l'affliggano
tra noi... sedevamo contro il pilastro, sul marciapiede, giostrando il banco
contro il pilastro, sul marciapiede, giostrando il banco, dapprima. 10
: questa è una delle dilezioni / che il vangelo vi detta? andar giostrando /
, / e sì di fuoco colla lancia il giostra / presol di mira all'orlo
occhio. nomi, 2-77: non vale il contradir, disse filizia, / ma
ài combattuto con quello cavaliere che vinse il tomiamento in persia quando si giostrò elisena
gli mostra. -far giostrare il pesce: nella pesca, dare filo
(con l'inserzione di r dopo il nesso st, come in ginestra),
venemo in cognizione, / s'han detto il ver. 2. gastron.
: i quali [scrittori], finito il giorno del torneo, succedendo nel campo
finire del secolo decimosesto quando se la disputarono il generale lesdiguières e carlo emanuele i,
che la fortuna gli poneva innanti ed esser il terzo giostratore in questa amorosa guerra.
zonzo ', che dice un girottolare perdendo il tempo. forse dal ronzio che
nigella. guarino guarini, 1-30: il color verde lo danno le foglie de'
o giotone, che nasce fra il frumento. = voce di area veneto-emiliana
gite alla via vostra, che questo sarà il mag pittorico di giotto,
, di maniera giottesca, interessante per il tempo a cui risale. pascarella,
più sopra. baldini, 3-140: il giottesco fraticello di ieri infuriava sì d'
coloristico che, in taddeo gaddi, il vasari aveva notato con molta chiarezza.
i falegnami fissano al tavolo di lavoro il pezzo di legno da piallare.
piallare. citolini, 323: il pestatoio con le parti sue, ciò è
la bilancia, la quale trutina pigli a il perno... e nomasi in
e le maniere delle selle, cioè il fusto, le braccatine, l'arcione,
. ant. giovamento. buonarroti il giovane, 10-919: questa debbe altrui far
salvini [tommaseo]: nè il giovane ti sfugga del canuto, /
. zovaménto), sm. il giovare; utilità, beneficio, aiuto;
i-427: io ho meco questo anello, il quale la mia misera madre mi donò
che stanco di giovare. mancherà prima il moto che 'l giovamento. prima morte che
raccogliere,... affine che il giovamento e prò che essi hanno a
ingratitudine e tratto di maggior fellonia sarà il nuocere a chi t'ha giovato, sol
perché non appaia esserti mai stato bisognevole il loro giovamento? redi, 16-ix-135
grazie, perché contraccambia l'indugio con il giovamento inaspettato d'esse. m.
: egli, conceduto che si stornasse il mercato, fece al forestiero questo giovamento.
onorare la patria e giovarle, ma dimostrare il mio desiderio di farle giovamento ed onore
loro giovanaglia con le loro armi sotto il governo del conte armigerarono. d.
tanta pazza giovinaglia, / che trova il cavaliere e vuol battaglia. nievo, 3-120
sm. polit. atteggiamentodoveva sposarsi pietro, il maggiore dei tre giovani portolu.
le follie dell'estetismo politico e contro il pagano giovandarchismo è pregevole. = deriv
5-1 (io): vide sopra il verde prato dormire una bellissima giovane con
conobbi giovanissima, al tempo in cui il suo destino non era deciso. landolfi
coi cristiani usava. bencivenni, 4-58: il filo- safo intese giovanezza in due maniere
8: chi vuol conoscer, donne, il mio signore, / miri un signor
io, / che d'icaro non temo il caso rio. -con la specificazione dell'
la sua volontà, fece stare contento il padre della fanciulla. grazzini, 4-306
abitazione contigua de'due innamorati e come il giovane rompesse il muro per parlare alla
de'due innamorati e come il giovane rompesse il muro per parlare alla fanciulla. cicognani
'giovine antico', dice in romagna il popolo di vecchio celibe. -figlio
, la forza proprie della giovinezza (il corpo, l'aspetto esteriore, l'
torto e bistorto,... il quale appena di cento anni un tratto,
si specchia. svevo, 4-957: il suo breve groppo di lacrime s'era
di domandargli giovani. piccolomini, 38: il menar gli anni gioveni senza conosser amore
amore, si può dir che sia il medesimo che star morte sempre. manso,
misurare e li loro cogli altrui, [il mio peccato] non sarìa grave come
2-18: tanto avaro / non era il mondo allora, anzi uno speglio /
splendeva fra le genti, / e liberale il giovan, quanto il veglio. g
/ e liberale il giovan, quanto il veglio. g. gozzi, 1-68:
. bibbia volgar., v-709: il giovane fanciullo tanto come egli è piccolo
, 222: due officiali ne ascésero; il primo, gióvane d'anni e di
uomo ch'ebbe due figliuoli. e il più giovine disse al padre:
, n-ii-n7: io vidi su l'uscio il conte ottavio, ch'è il più
uscio il conte ottavio, ch'è il più giovane di loro. diodati [bibbia
vede proprio che gli anni vi voltano il cervello! fortuna... ch'io
arme. g. villani, 4-20: il secondo fu guglielmo il giovane, il
, 4-20: il secondo fu guglielmo il giovane, il quale vivendo il padre fu
il secondo fu guglielmo il giovane, il quale vivendo il padre fu fatto re
fu guglielmo il giovane, il quale vivendo il padre fu fatto re. zoccolo,
: questo fu che volle dir plinio il giovane in lode del governo di traiano.
due, era lui l'egoista, il giovine; ella viveva per lui come una
rabelais. serra, i-115: egli è il poeta e il suo cuore è eternamente
, i-115: egli è il poeta e il suo cuore è eternamente giovine.
di bestie, d'uomini, s'apriva il cielo ol- tramarato. beltramelli, iii-935
perciò inabile 'de ime'a testificare per il suo principale, come in termini de'
ii-31: capitò a beatrice di vederlo [il vestito] nelle mani della elisa,
se ne innamorò. deledda, iii-872: il giovane del farmacista, che era poi
ii-10-141: suo padre... era il giovine prediletto al perticari. alvaro,
stagionato o invecchiato, che deve terminare il processo di fermentazione (il vino o
deve terminare il processo di fermentazione (il vino o anche il letame).
processo di fermentazione (il vino o anche il letame). bartolomeo da s
vecchie che giovani: l'amico, il vino, il pesce e l'olio.
giovani: l'amico, il vino, il pesce e l'olio. boccaccio,
., 1-33: a'prati è buono il letame giovane. biringuccio, 1-228:
1-228: ci deve esser gran differenza se il legname è giovane, o pur d'
e di più ricche fiondi / incoronava il vertice sublime. d'annunzio, i-9:
. e. gadda, 247: il vin giovine, gasato come tutti i giovani
giovane. -spuntato da poco (il sole); che è nella sua
un pomeriggio di aprile, ventoso: il cielo percorso da grandi nuvoli bianchi e
mese); che spira di primavera (il vento). — tempo giovane:
racconce a tal guerra utili, vedendo il giovane tempo, cerca le selve e
giovane tempo, cerca le selve e il ritrovato ameto contenta della sua vista. gelli
colli, / cari selvaggi colli che il giovane aprii rifioria. govoni, 2-2:
se... /... il giovine vento / accenderà tutte le piante /
che propone idee nuove tendenti a favorire il progresso sociale e politico (una società
nel pelago eterno, / va, cerca il tuo polo; va, trova /
va, trova / nel mondo infinito il tuo perno! de roberto, 2-24
, 2-24: all'opposizione c'era il partito dei duumviri, tutta la sinistra
. b. croce, iii-22-276: il socialismo... non esercitava più l'
o anche intellettuali) che si propongono il rinnovamento della vita politica e sociale (
una repubblica democratica unitaria; pubblicò il proprio programma (che diffondeva con il
il proprio programma (che diffondeva con il giornale omonimo), ma mantenne segreto
giornale omonimo), ma mantenne segreto il nome degli affiliati che celavano la propria
medievale italiana; fu sciolta da mazzini il 5 maggio 1848. mazzini
europa: associazione politica fondata a berna il 15 aprile 1834 da giuseppe mazzini e
, giovine polonia); pur pubblicando il proprio programma, mantenne segreto il nome
pubblicando il proprio programma, mantenne segreto il nome degli affiliati; si sciolse nel
: piccolo gruppo di rinnovamento costituito verso il 1840 da b. disraeli all'interno
1840- 1850 in par tic. contro il movimento che propugnava l'abolizione dell'unione
decadenza dell'impero ottomano e di contrastare il predominio delle potenze europee nella vita politica
fiume: associazione irredentistica sorta a fiume il 27 agosto 1905 per iniziativa di alcuni
un'associazione analoga sorse a trieste sotto il nome di giovane trieste).
è una giovanona tanto alta. buonarroti il giovane, 10-956: oh servidor di pietro
bellezza! g. gozzi, i-24-101: il mio ceccone è un giovanon dabbene.
-che è proprio dei giovani, giovanile (il corpo, l'animo o una qualità
., 129-36: nel giovanesco corpo il palidore apparve. n. franco, 7-66
franco, 7-66: è gran fallo il tuo, se giovanesca vaghezza e non altra
e non altra apparenza in sé mostri il tuo amante, ad amarlo t'invita e
/ aldighier, tal che gli foromo il petto, / perch'eron tre,
marino, 1-113: se ben di tebe il giovinetto dio i fia tuo rivai ne
acheo / vide la grecia ascendere / il giovinetto orfeo. foscolo, gr.,
graziosamente. davila, 445: il gran priore giovanetto d'anni, ma desideroso
di persona molto giovane, adolescente (il corpo, l'ingegno, l'animo,
occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte volto. boccaccio,
? tommaseo, i-103: ben ti provvide il ciel, quando al tuo core /
ciel, quando al tuo core / commise il fior de'giovanetti ingegni. pascoli,
/ ed asfodelo e rosa e sangue / il giovinetto silenzio di balduino. -che
la qual [natura], fuggito il giovinetto tempo, / così fatta crudel
giovanetta acerba / a più mature glorie il ciel riserba. mamiani, 1-335: va
mamiani, 1-335: va pin- gendo il tempo almo e felice / e la stagion
la giovinetta scorza, / ch'involge il tronco e i rami / d'un
vede un splendor, che par che il sol vi nasca. foscolo, gr.
-cominciato da poco (l'anno, il giorno); che cade nel primo
iii-230: ecco a noi riede giovanetto il maggio / coronato di fior, cinto
fragranza intorno, / ond'è superbo il giovinetto giorno. carducci, ii-4-161:
, 3-55: sorella, dolce riguardare il chiostro / che le vestite d'umiltà rinchiude
a ritroso, /... e il raggio giovinetto / quasi vien più diretto
4. che è ai primi albori (il mondo, una nazione). dottori
stato / quando era inerme e giovanetto il mondo, / e dal regno non
, 7-83: ha feminile e giovenile il viso. cesarotti, ii-209: vermiglia e
... si ravvolgevan, dietro il capo, in cerchi moltiplici di trecce.
. -per estens. che rappresenta il corpo o un membro di giovane;
era una festa di famiglia che facevasi quando il giovane radevasi la prima barba. carducci
in età giovinile, che ti bolle il sangue addosso, avere tanta cura del
sdegno / è ch'io ho perso il mio giovenil tempo, / né mel può
40: ne'primi giovenili suoi anni il vidi condottiero di molte genti d'arme.
giovani!,... / il rimembrar delle passate cose. tecchi, 2-17
giovani. anguillara, 1-119: perché il tempo ingordo non s'ingegni / tor
: voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nudriva
imprese. alfieri, 1-894: è bruto il frutto / de'nostri amori giovanili.
o mie candide fedi giovanili, / sotto il cui manto vissi / come un tronco
, i-19: non ha la maniera né il colore delle opere di cimabue anche giovanili
.). settembrini, iv-361: il cuore l'ho ancora gagliardo e giovanile
italiani alla conquista della loro patria fu il primo forte pensiero che balenò nella sua
tratto, come se si fosse seccato il gran flusso di vita che scorreva giovanile
giovenile. gentile, 3-232: è sempre il genio che inizia e crea e dà
genio che inizia e crea e dà il senso del nuovo e del giovanile, e
e insomma della vita che comincia: il genio poetico. 4. costituito di
che è proprio di vegetazione recente (il colore verde). carducci, 618
: allegri cori / d'augelli empiono il bosco giovenil. giacosa, 156: una
). buzzati, 1-188: ecco il tempo in cui nelle vecchie assi risuscita
, 1-1 (14): prese il proponimento in che modo confortasse iasone,
. caro, 2-848: apparir vide / il vecchio re giovinil- mente armato. mascardi
le grazie alunna, / giovenilmente vezzeggiando, il piede / villan del servo con l'
. giovanni evangelista (cui sono attribuiti il quarto vangelo, epistole e l'apocalissi
. scherz. giannizzero. buonarroti il giovane, 10-915: gli è delle mani
alle veneri, e non alle minerve, il pomo d'oro. leti, 5-ii-53
: è un pezzo di giovanotto che il diavolo istesso, che è il diavolo,
che il diavolo istesso, che è il diavolo, non gli farebbe paura.
persona che si comporta giovanilmente. -fare il giovanotto: comportarsi da giovane, spensieratamente
barca. ehi, che bandiera, il giovinotto! non gliel'ho mai vista.
v-2-414: detesto questi giovinottelli che fanno il fanfarone. moravia, xi-420: un giovanottèllo
, 371: va, tira un poco il filo, ed eccotelo su un giovanottino
. giovanottóne. dossi, 424: il mio amico, un giovinottone acceso di
le ricchezze non giovano all'avaro, quando il suo dolente cuore non soffra di spenderne
io pur piango, e non mi giova il pianto. delfino, 1-87: e
delfino, 1-87: e quand'è retto il fine e quando giova, / è
fine e quando giova, / è il finger giusto, e la bugia par bella
giovi l'ardore, e che procacci / il verno co'suoi ghiacci. verga,
e poi matto diventa! / giova il sapere al corpo che ti langue?
recare sollievo (a un male fisico menti il germe: / l'usurpator sen giova,
dall'inerme. giocosa, 175: dove il anonimo, i-475: poi che potenza
piacere; prendersi la soddi2- 369: il polio... giova a i morsi
fra giordano, 219: così fa il dimonio, come colui volte sopra questa strada
vano. beicari, 5-38: quando il dir coll'opera si prova, / -tose
efficace a conseguire un cicognani, 2-80: il letto che non se ne sarebbe giovato
che va di notte, / che porta il lume dietro, e sé non giova,
sé non giova, a farci passar il tempo bellamente. mazzini, i-223: gri
: un certo nativo amore della storia e il senso contraria al lume che impetra la orazione
intendere 5-5 * 643: la cetrina, il puleggio... /...
somministrargliela, fargliene dono gradito. il rammentar che giova / irreparabil erramento antico?
favore fin dove i riguardi del giusto il consentono. car 2.
come società. pascoli, 1194: largo il re, di latte / giovò gl'ignoti
giovàtico v. giogatico. con accanto il suo eroe, anzi il suo dio.
con accanto il suo eroe, anzi il suo dio. sbarbaro, 1-132: giovativo
una cirfra giordano [crusca]: il santo si mostra giornalmente costanza, di
fortuna giovatrice 1 padri di non aspettar il consentimento espresso della innanzi sentita avea. ovidio
{ l'uomo] a più sublime segno il suo volo. = deriv.
assunse molti attributi e prerogative; presiedeva il concilio degli dèi ed era venerato come
cicerone volgar., 1-411: se [il re deiotaro] per veleno morto t'
tutto ciò uno fra tanti ritrovarsene, il quale fosse di tutti gli altri maggiore
, 12: quanto a voi deve il grande augel di giove, / che,
sollo. -in partic.: il dio cristiano e, segnatamente, gesù
1-14: abbiamo quindi sette pianeti, il sole, la luna, venere,
giove, e stima / d'essere il più liet'uom che calchi terra. note
. 8. prov. quando il sole insacca in giove, non è
non è sabato che piove: quando il sole, di giovedì tramonta offuscato da
seguito da iuppiter, che per il resto della declinazione mantenne le forme
,... per non aspettare il giovedì vegnente,... assalirono da
trenta d'ottobre anni domini 1371, il giuovedì sera, a ore ventiquattro sonate
.: al che s'accordarono per il giovedì seguente. marino, ii-44: qui
ultimo giovedì di carnevale, che precede il martedì grasso (nel carnevale ambrosiano precede
martedì grasso (nel carnevale ambrosiano precede il sabato grasso). compagnia della
l'andare alle feste, fuor che il giovedì grasso e gli ultimi tre giorni
: si fissa d'andare in scena il giovedì grasso. nievo, 2-181:
grasso. nievo, 2-181: era il giovedì grasso, cioè uno degli estremi sospiri
del carnevale. deledda, iii-836: il giovedì grasso, i giovanotti più aitanti
cantoni, 810: capisco benissimo che il mio giovedì grasso non potrà durare in
frescobaldi, 2-1 io: quivi si trova il cenacolo, dove fu apparecchiato a cristo
fu apparecchiato a cristo e a'suoi discepoli il mangiare la sera del giovedì santo.
. sarpi, vi-i-ii: si dolse il pontefice con l'ambasciatore...
, aggravandola con dire che fusse fatta il giovedì santo. d'azeglio, 2-85:
arrivato un mangiapane della corte, portandole il figurino del vestito che tutte le dame
che tutte le dame devono farsi, per il lavazampe del giovedì santo. massaia,
paese benedetto non si studia mai. il giovedì non si fa scuola, e ogni
4-19: aizzati dalla persecuzione, escogitammo per il corpo del reato i nascondigli più
del reato i nascondigli più impensabili; il giovedì, giorno di vacanza, io
letto, a casa, come faceva il giovedì pomeriggio che era vacanza.
3. locuz. -essere come il giovedì, peggio del giovedì: affliggere
peggio del giovedì: affliggere, esasperare il prossimo con la propria presenza inopportuna e
1-495: se si crede che un contadino il quale aspira ad acquistare un appezzamento
stico ed è disposto a pagare il prezzo di x lire (cento-
si adatti a veder prima notificato il suo nome e cognome, col
dei tre giovedì. tprov. il giovedì è parente della domenica, ggenda
ggenda aurea volgar., 288: venne il proverbio che dice che 'l giovedì è
. = lat. iovis diès 'il giorno di giove '(dal nome
era una festa di famiglia che facevasi quando il giovane radevasi la prima barba. nerone
la prima barba che gli cadde sotto il rasoio, ripose in scatola d'oro
del ruscello or sulle sponde / [il torello] lento giace, e mugge,
e a una giovenca disvin- colantisi sotto il giogo e muggenti d'amore e di terrore
/ che, se la lisci, il collo / volge, ove tinge un rosa
quasimodo, 194: la giovenca guardando il cielo aspira avida l'aria.
. dossi, 725: chiamiamolo, il loro, « manzo »; il nostro
, il loro, « manzo »; il nostro, modestamente, « giovenca »
anima di vota della sandraccia, acciocché il bufolo si congiunga con la giovenca.
x-5-216: non m'importa un'acca / il tuo voto a dionigi; e,