cattaneo, ii-1-397: tra i mezzi preventivi il principale è quello della istruzione dei
le frante / colonne vidi rampollare il flutto / d'un'ampia chiarità,
. d'annunzio, i-907: il flessile / corpo a que'baci diè.
/ li vede crescere crescere / lottare tutto il giorno coi venti / in lunghi
le prende ad una ad una come il pensiero le mette insieme; guai se deve
flessionale. flessióne, sf. il flettere, il flettersi; curvatura,
flessióne, sf. il flettere, il flettersi; curvatura, inclinazione. -in
venti o trenta flessioni ogni mattina dopo il bagno. montale, 3-256: è
del ramo e dalla macchia scura che il volatile stampa contro il cielo grigio.
macchia scura che il volatile stampa contro il cielo grigio. -anat. ant.
o sconciarla. carducci, iii-9-135: il latino rustico parlato dai coloni romani,
hanno più vita sociale, ha avuto il sopravvento la cura della significazione sufficiente su
che della natalità. calvino, 1-447: il mercato edilizio dava segni di saturazione,
lombi. d'annunzio, ii-286: flesso il pòplite, lieve / sedea su
, né certa / la cagione ond'il sol dall'orbe estivo / giunga al
movesse flessuosamente secondo l'awal- larsi, il girare o il rialzarsi della strada. d'
l'awal- larsi, il girare o il rialzarsi della strada. d'annunzio,
di olivastri, di ginepri, e il compatto fitto sottobosco vario di aromi e
letteraria). carducci, iii-28-6: il nardozzi crebbe nell'ammirazione...
ha un andamento tortuoso, serpeggiante (il corso di un fiume, una strada,
degl'inchinati salici dispiega / candido rivo il puro seno, al mio / lubrico
con larga bocca o sottil collo, il vaso / da sé sbocciava rorido, ad
alla conoscente [geometria] s'appartiene il punto, e poi la linea con le
e dove meno flessuosa, secondo che il vascello fusse andato or più or meno
i roseti, / col flessuoso acanto il croco molle. spolverini, xxx-1-146:
troppo / o rata o corta, il flessuoso salcio. mamiani, 1-196:
in cima ai flessuosi / pioppi trillava il rosignol, divino / re della nota.
e trema. ungaretti, i-35: il sole si semina in diamanti / di
/ breve, e rameggia immobile: il diaspro / par che si mischi in
di seste cantavano le nozze arboree, il verde maritaggio, i vincoli flessuosi.
naturalmente armonioso, privo di rigidità (il corpo, umano o animale, o
diguazza incauto, per far che perisca il natante, ghermito dalle lor braccia flessuose.
coda ai giganteschi / alberi secolari, il flessuoso / boa giù da'rami allungasi
pellicciotto, / sul dorso volpe e il petto d'ermellino. rebora, 109
snellezza flessuosa della vita che faceva risaltare il disegno dei fianchi e del petto.
sciolto, elastico (un movimento, il portamento). leonardo, 3-287:
iv-2-1068: la cagna si avvicinava simulando il movimento flessuoso d'una piccola onda,
con un andamento sciolto e armonico (il linguaggio, il ritmo, la forma
andamento sciolto e armonico (il linguaggio, il ritmo, la forma di una composizione
idioma. de sanctis, lett. il., ii-32: la nuova letteratura,
quivi acconciamente ha legate le parti per il moto, come alle ginocchia, ai fianchi
, come alle ginocchia, ai fianchi per il camminar degli animali, e per coricarsi
3-1-283: la natura fa le flessioni acciocché il mobile possa muoversi di moti differenti,
differenti, e che però non avendo il globo terrestre flessure, non può avere i
, 16-136: la casa di che nacque il vostro fleto, / per lo giusto
i ginocchi / per riverenzia, e così il capo flesso, / nel suo onorato
. n. villani, i-6-80: il muscolo ubbidisce, e col vigore / di
: mi distrassi dalla nausea, guardando il giallo splendente delle vele dischiuse nella loro
. /... flette / il brivido del gelo. pratolini, 6-27:
direzione; sottomettere (una persona, il suo spirito, la sua volontà)
. modulare, inflettere (la voce, il suono). albertazzi, 350:
cecco d'ascoli, 41: poi gira il corpo de la nostra vita, /
lenta / l'orsa sui muri e il fondo delle vasche. g. bassani,
più di tutto li incaniva... il contegno dell'uomo lordato di loto,
scafo di forma rigonfia e panciuta e il fondo piatto. dizionario militare [
trasmessi per mezzo di 'pinne': di qui il nome di 4 flipper '(
4 pinna 'passato a designare il bigliardino elettrico perché i primi esemplari di fabbri
. viani, 19-47: talché il palato non ne sentiva repugnanza e
e dalla parete nella penombra luccica il padiglione d'una cornetta o d'un
birra costa venticinque lire; ma c'è il retrobottega, e i camerini cosparsi di
mosche non vederle affatto perché c'è il flit che le ammazza. = voce
. flitizzare, tr. spargere il flit per distruggere insetti nocivi.
. processo fisico-chi mico mediante il quale un precipitato finemente suddiviso o
anime » che avevano molta simpatia per il carnefice, e che, a furia di
ruba al popolo, è ladro; il popolo che ruba allo stato, è ladro
sostant. oriani, ii-319: il ghigliottinato, certo sante costan
(anonimi) si raccogliesse che il sicario fosse per vari connotati a
croce, iii-27-155: era rifiorita, dopo il '30, la teoria del terrorismo -o
in un opuscolo del de lezay (che il constant confutò), come metodo necessario
collodi, 238: sentì gelarsi il sangue, quando al fioco chiarore del
galera! calandra, 206: e il vetturino?... gesù! che
: al bersaglio dei fantocci, ve'il giovanotto armato di palle di cencio.
. carducci, 886: è il teschio mozzo contro te ghignante /
mente,... il petto enfiato, gli occhi torbidi, i
alzati, la bocca ghignante, il naso inquieto e fremitante. ghignare
cellini, 2-13 (326): il re, ghigniate un pochette, disse:
arrotato, / torse ghignando e sorridendo il muso / e col gomito urtò chi gli
anche per isdegno represso... il saggio 4 sorride 'della burbanza de'
sorride 'della burbanza de'potenti; il potente 4 ghigna * della miseria del saggio
ghignavano fra loro adocchiando l'avvoca- tino il quale, piantato dalla colomba non poteva riaversi
quello smacco. d'annunzio, iv-2-1147: il negro ghignava dalla larga fauce piena di
figur. revere, vi-479: indarno il mondo / su noi sparse ghignando amaro
contro al signore... quello il quale abita nel cielo sì li schernirà
nel cielo sì li schernirà; e il nostro signore sì ghignerà di loro.
. baretti, 2-243: io vedrò uno il quale ha una malinconia nel cuore che
2. per simil. contrarre spasmodicamente il viso in una smorfia (per il
il viso in una smorfia (per il terrore, per il dolore).
una smorfia (per il terrore, per il dolore). giacosa, 25:
in qualche foggia forastiero, ti torceno il musso, ti ridono, ti ghignano
ti ghignano. buzzi, 264: ecco il pozzo dei crani elmuti che ghignan l'
porto, mi forza / a dirti il vero in faccia, e non far come
e cinguetta, / e schifa volentieri il caldo ranno. buzzati, 3-261: il
il caldo ranno. buzzati, 3-261: il bernardi riferì il fatto al colonnello,
buzzati, 3-261: il bernardi riferì il fatto al colonnello, il colonnello s'infuriò
bernardi riferì il fatto al colonnello, il colonnello s'infuriò con matteo, il
il colonnello s'infuriò con matteo, il vento chiese spiegazioni alla gazza, la gazza
sghignazzare. tommaseo, 2-297: poi il turco ghignazzando ride: / anima mia
bernardino da siena, 859: tu fai il luogo della chiesa luogo di meretricio co'
p. f. giambullari, 2-342: il ghigno... è una astuta
occulto, ma palese ed aperto, il quale molto più consiste ne'gesti che
cellini, 2-60 (406): rizzatosi il duca con un poco di sdegnioso ghignio
un suo atroce maledetto ghigno, accennava il carro davanti a quello su cui stava il
il carro davanti a quello su cui stava il povero renzo. abba, 1-200:
-figur. de sanctis, i-85: il 'fischietto 'nella sua qualità comica
fischietto 'nella sua qualità comica è il ghigno del secolo decimonono, che guarda con
pe'dubitanti vertici ondeggiò, / e il dì cadente con un ghigno pio /
avvenire; e in fondo alla via ecco il ghigno spietato della morte.
ghigno [i nemici occulti] ascondono il ferro e sotto le parole di zucchero
... / quanto i raggiri e il finto ghigno... / di
felicità dalla quale tu mi guardi con il tuo ghigno di ebete. -accenno di
di giuseppe giusti. carducci, ii-9-326: il bonghi si tiene superiore a due terzi
ghigno, e queltostinato insolente vi tolga il cappello all'italiana che talora calcate sopra il
il cappello all'italiana che talora calcate sopra il vostro berretto, e gridi intorno:
di rughe e come raggelato un ghignarèllo tra il prepotente e il servile.
raggelato un ghignarèllo tra il prepotente e il servile. -vezzegg.
. gozzi, 1-277: tuttaddue attendevano volenterosi il giorno degli sponsali; il giovane con
attendevano volenterosi il giorno degli sponsali; il giovane con lieta faccia e aperta,
: pensava colombina che chi le aveva giocato il brutto tiro fosse... sì
« ragazzi! ragazzi! s'è visto il signor berto? » per un momento
beffarda. rovani, i-104: il nano guardaportone era là tronfio e pettoruto
sono i capi sindacali quelli che spingono il partito socialista verso la collaborazione,.
occorre ricordare l'evoluzione di essi verso il ghildismo e il cooperativismo tanto in italia
evoluzione di essi verso il ghildismo e il cooperativismo tanto in italia che in germania
marin. sollevare un oggetto mobile lungo il lato verticale di un sostegno stabile per
ghindar da poppa, le siaze, il fogone, la scaza dell'albero. crescenzio
da ghindare. d'annunzio, ii-93: il legno gemeva, cricchiava / rombava;
. guinder (sec. xii) con il senso tecnico della marina: dal germ
marin. paranco che mette in funzione il cavobuono con cui si ghinda un albero.
coniata dopo la restaurazione, nel 1663, il cui valore, inizialmente di 20 scellini
nievo, 749: conoscete lord byron il poeta?... egli mi volle
= dall'ingl. guinea, attraverso il fr. guinée (nel 1669)
la moneta (nel 1663). con il senso di 'tela 'deriva dalla
. garzoni, 1-553: ora gioccia il tetto del molino, ora il canale
ora gioccia il tetto del molino, ora il canale fa danno, ora l'acqua
306: rosa tenea nel gomito il cavagno / pieno di ghiomi. viani
[apparteneva] se non a'superiori il ghiosare il senso de'trattati. =
] se non a'superiori il ghiosare il senso de'trattati. = variante di
basso e allungato, usato per raccogliere il grasso che cola dalla carne cotta sullo
ghiotte. scappi, lxvi-2-35: se il porco sarà giovane, la schiena si potrà
iotta, le quali si fanno cuocere con il grasso che cola da essa, quando
dell'arrosto. cicognani, iii-2-97: il saporoso e casalingo pranzo coronato dal patriarcale
, che raccoglie l'olio lubrificante o il carburante che gocciola dai motori degli aeromobili
voracemente. bencivenni, 4-11: il pane e la vivanda che tu prendi nel
mangiare astivamente e ghiottamente, siccome fae il ghiottone la buona vivanda, che alcuna
, 16-iv-157: quattro interiora senza levarne il fiele ho fatte mangiare ad un gatto,
fiele ho fatte mangiare ad un gatto, il quale vi so dire che ghiottamente se
chinata del monte gli distilla umore, il quale, da esso [dall'ulivo]
di santi e beati fiorentini, 145: il tempo vi grida ogn'anno: ghiaccio
ghiotta. giamboni, 10-147: fa il vizio della gola per golosità le sue
. redi, 16-v-223: spero che il mondo fra molti anni abbia a credere
mita margarone, ghiotta, senza levare il naso dal piatto. cicognani, 6-168
cucinava. fra giordano, 2-95: il ghiotto vive acciocché manuchi. s. bernardino
tavola con gran desiderio di mangiarla, il famiglio gliela reca innanzi, ed eccoti
pietanza locale, ma non ebbe neanche il sentimento di un ghiotto. -che
rucellai, 86: né buono è [il luogo] dove pecorella pasca, /
.). casti, i-2-291: il padre ch'era d'ottimo appetito /
a sorsi lunghi anzichenò, accio- ché il sapore della bevanda fosse pieno per il suo
ché il sapore della bevanda fosse pieno per il suo ghiotto palato, il cavaliere giustino
pieno per il suo ghiotto palato, il cavaliere giustino gigli chiamò il cameriere.
palato, il cavaliere giustino gigli chiamò il cameriere. 3. figur.
di botto: / così gli piacque il delicato volto, / così ne venne
gente sagace. pecchio, ii-1-92: il popolo inglese è ghiotto di novità;
fanciullo, non distingue gran fatto tra il buono e il cattivo, ma vuole il
distingue gran fatto tra il buono e il cattivo, ma vuole il nuovo. bocchelli
il buono e il cattivo, ma vuole il nuovo. bocchelli, 6-233: sbadigliava
vago splendore, / non s'accorge il meschin che quivi è amore. michelangelo,
tempi d'ignoranza. bocchelli, 1-i-51: il primo pensiero di scacerni, destandosi,
solatorios'. gamerra, 66-m: fra questi il becco contasi d'auronte / che in
e fu questo, dice marziale, il più ghiotto boccone ch'ei trangugiasse.
ghiotti per i leccardi,... il beccaro vien lodato infinitamente per galantuomo.
non mi doverrà far freddo. buonarroti il giovane, 9-481: l'argento e l'
disfacevano dalle risa. viani, 13-396: il diavolo vi lavorò come manovale per la
, iii-33: più dolce ancora che il sole e la terra,...
la terra,... gli appariva il ghiotto e soave mestiere del letterato.
abia punto del appellativo, quanto è il fare la vita di papa paulo, suto
punto alle sorelle le capatine che il vicinato dava alla loro porta mantenendosi deferente
considererà, egli dirà che egli sia stato il più ghiotto uomiciulo che si lega.
lesto su per le tetta con a mano il suo balestrone e la fiaccola: e
ghiotto? goldoni, vii-335: lo senti il ghiotto? cotesti son quelli / che
discepolo d'un or- biglio beneventano, il quale, perché da putto lo conoscea
iii-123: a me che sono sopra il giuoco pare d'udire due ghiotti a un
oste. -essere più ghiotto che il can di babbo nero: essere smodatamente
17-74: * tu sei più ghiotto che il cane del babbo nero ', che
i buoni bocconi: chi ha fatto il male paga il fio. pulci,
: chi ha fatto il male paga il fio. pulci, 21-104: a
i bugiardi sono i primi giunti: il vizio è facilmente scoperto. proverbi toscani
primi giunti. -una ne pensa il ghiotto, un'altra il taverniere;
-una ne pensa il ghiotto, un'altra il taverniere; un conto fa il ghiotto
altra il taverniere; un conto fa il ghiotto e un altro il taverniere o
un conto fa il ghiotto e un altro il taverniere o l'oste: per indicare
sacchetti, 33-65: così una pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio.
una pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio. il vescovo s'avvisò di mazzicare
ghiotto, un'altra il tavernaio. il vescovo s'avvisò di mazzicare, e non
costei; sì ch'e'ne pensa una il ghiotto, e un'altra il tavernaio
una il ghiotto, e un'altra il tavernaio. p. montanari, 1-58:
si pensa l'osto e l'altra il iotto. machiavelli, 674: una ne
. machiavelli, 674: una ne pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio
pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio. varchi, 18-3-204: un conto
varchi, 18-3-204: un conto faceva il ghiotto e un altro il taverniere. giusti
conto faceva il ghiotto e un altro il taverniere. giusti, 3-115: ma chi
opposto: abbiano pure in testa di burlare il paese, un conto fa il ghiotto
burlare il paese, un conto fa il ghiotto e un altro l'oste.
inferno è proprio la tristizia: / minuto il giottarello e piccolino, / ma bene
un po'quel tigno- suzzo, / il più bel topolin, ch'io lo vagheggio
so ch'e'fa poi a pugnere il ghiottuzzo. / che tanta boria d'un
brodi e le saporose minestre, che il notturno ghiottone si papperà con esse.
tutte le salse. montano, 351: il ghiottone arrovescia un pochino il capo all'
351: il ghiottone arrovescia un pochino il capo all'indietro, e beve d'un
bar etti, 3-381: chiamò a sé il ricciuto e gli disse che costì avrebbe
voleva davvero menarla per donna... il ghiottone sfavillò di letizia e gliene baciò
di storico accostati e frammischiati, come il calogero fa, a quelli di gente con
535: qui nella casa del dottore, il miele viene in bocca da sé solo
gulone. gioia, iii-249: il ghiottone si pasce sì inconsideratamente e sì
potere morire,... continuano il ghiottoneggiare, il lussuriare, lo '
,... continuano il ghiottoneggiare, il lussuriare, lo 'mborsare per qualunque
, 3-168: tanto li pare dolce il ghiottoneggiare, che non ne sa cavar
, che non ne sa cavar fuori il bocchino. = deriv. da
bartoli, 9-28-3-164: così interamente si compie il ritratto al naturale della ghiottoneria, congiungendo
un ventre smisurato. magalotti, 22-89: il lusso e la ghiottoneria arrivano bene spesso
la bibbia è piena di ghiottonerie: / il nostro padre adamo per un pomo /
simili ghiottonerie. mazzini, i-700: il topolino viaggiò con lui nascosto in una
torno col pretesto del comune amore per il pòppolo, in realtà sospinte da una
da una certa lor ghiottoneria ammirativa per il virulento babbeo che regala d'amoroso guiderdone
gir. priuli, ii-225: per il dicto conseglio di x fu publicata in
conseglio una comdenazione... contra il nobilomo ser troiam contarini de ser panfilo.
violenzie et insulti e strupi e latrozinii per il dicto facti. ricchi, xxv-1-276:
e specialmente cala- vresi, che arrostiscono il cacio... accostandolo al lume
non avesse del ghiottonésco, perché essendo il cacio a bastanza saporito da sé,
frezzi, iii-4-69: come fa il ghiotton che si vergogna, / che
. c., 24-1-6: quando il ventre per ghiottornia si distende, le virtudi
: [la convalescenza] sa mettere il suggello a tempo a'denti, /
volgar., 235: a la perfine il corbo, dato a la ghiottomia,
. bencivenni, 4-20: come fece il figliuolo del prod'uomo che 'l suo
/ ch'e'fussi da fornirsi drento il seno / di ghiottomie per due giornate
non che le care, tale fu il giudicio contro a'bardi, che infino
sfacciataggine e brutta ghiottomia, come udirete il tutto, meglio sarete chiari. nievo
chiari. nievo, 1-554: secondo me il vivere è assai meno agevole nella persia
roba altrui con un'esemplare dolcezza verso il sesso più fragile. -entusiastica predilezione.
predilezione. d'annunzio, v-3-624: il primo de'miei due maestri m'insegnava
però che no'mi pare di tanto prezzo il cibo, l'ozio, la lussuria
col novello ordigno / del trittolemo inglese il sen più addentro / piaghi alla terra
sen più addentro / piaghi alla terra il veneto bifolco; / se meglio ei volga
, squame cicloidi, che vivono presso il fondo sia in mare sia in acqua
vescica o nuotatoio, sono... il ghiozzo d'acqua dolce ed altri.
sul pietrata, che diventa fantastico come il fondo del mare: saraghi d'argento
di ghiozzi, andate, / è questo il gran- d'onor che voi mi fate
/ e trar di gola gli vorrebbe il ghiozzo. 2. dimin.
avuto un buco addirittura nella ghirba, il polmone destro forato -vita, pelle
. qirba 'otre di pelle ': il termine entrò nella lingua italiana con la
e, successivamente, i recipienti per il rifornimento d'acqua adoperati da alcuni reparti
ghirbare, intr. ant. ballare il caribo. immanuel romano, vi-558
gliridi glirini comprendente una sola specie, il glirulus japonicus, di piccole dimensioni,
vergogna vi perpetuerà dove vi trascina il ghiribilizzo. = cfr. ghiribizzo
l'usanza de'fuoriusciti, di ghiribizzare il dì e la notte come e'potesse
dicono di coloro i quali si stillano il cervello, pensando a ghiribizzi, a fantasticherie
non sa come: al fin gli tocca il ticchio / di tor del sale,
e ve lo spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio. bar
spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio. bar etti, 3-22:
sei più dell'usato assorto? / il cervel ghiribizza, io rispondea. -scherzare
a. f. doni, 6-iio: il filosofo lo vede [amore] nascer
... e va ghiribizzando quale sia il suo obietto, e qual la sua
maraviglie. 3. comportarsi secondo il proprio arbitrio o capriccio. cantoni
bizzando qualche arzigogolo. soldani, 1-55: il ciel non prende / suo moto da
6. esaminare attentamente. buonarroti il giovane, 10-896: bisogna andarci un po'
ghiribizzarlo. salvini, vii-544: di qui il verbo 'ghiribizzare ',..
-confrontare, paragonare. buonarroti il giovane, 10-969: -chi ha più tempo
, e lasci andare / la canzone, il capitolo e'1 sonetto. /
1 sonetto. / quasi toccassi a me il ghiribizare / le cifere di roma
di roma o nicosia, / del fisco il pondo o ver dell'inf ormare
siri, iv-2-811: [ruminavano] pure il pensiero di rendere schiava la nobiltà
sapienza che voi abbiate, n'intonicherei il vostro vetro, e con esso lambiccherei
vostro vetro, e con esso lambiccherei il rimanente, tante volte che n'uscisse
per le donne. svevo, 6-340: il ghiribizzo che evidentemente ha rannuvolato il cervello
: il ghiribizzo che evidentemente ha rannuvolato il cervello di mia nipote, fra poco
poco sarà passato. palazzeschi, i-528: il marchese faceva finta di non essere stato
le stesse parole sue non guastassero il ghiribizo suo, con ciò sia che
ch'era napoletano... tutto il rimanente è alterato o, per dir
245: è tornato certamente in campo il mal tentato ghiribizzo di congiunger con stupendo
per l'animo, ne è stato uno il quale io ho deliberato di scrivervi,
, ma per aprirvi uno uscio per il quale meglio che ogni altro saprete camminare
raggiro. busini, 1-64: il muscettola, che era quasi un altro
ogni chiesta! / ma alla fine il ghiribizzo resta / e fatto non vien
, 63-40 (v-170): a mandricardo il ghiribizzo tocca / d'udir se la
sua dimora non potè operare che secondo il tenore de'ghiribizzi de'populi soggetti.
, v-1-780: non mi pungea per anco il ghiribizzo / di squadernar quei tomi elefanteschi
. 1827 (87): mi viene il ghiribizzo di sentire una predica].
: uno che non abbia mai avuto il viziaccio della gelosia,... se
,... se gli salta poi il ghiribizzo di fare il matto, la
gli salta poi il ghiribizzo di fare il matto, la galera gli sta bene.
i-136: pensando di non spezzare completamente il filo già tenue dei loro rapporti,
in serbo per quando gli fosse venuto il ghiribizzo di riprenderla, le propose alfine
magalotti, 23-341: e se lasciato stare il cristiano [condannato a morte],
tigre] si voltasse poco dopo contro il proprio custode, o contro il giudice,
contro il proprio custode, o contro il giudice, che avesse comandata quell'esecuzione
non saper dire che le fosse allora montato il ghiribizzo; ch'ella non aveva dianzi
faresti tu se la cassa pubblica avesse il ghiribizzo di vuotarsi tutta per il piacere
avesse il ghiribizzo di vuotarsi tutta per il piacere di nominarti architetto della gran piazza
noi altri [poeti] che ci becchiamo il cervello tratti da la gola della
con la più tranquilla letizia di ghiribizzi il più autògene, il più autonomo,
tranquilla letizia di ghiribizzi il più autògene, il più autonomo, il più autòcrate (
più autògene, il più autonomo, il più autòcrate (chiedo venia di tanti grecismi
a compor più mascherate, / mandar fuori il comento ti conviene, /..
io scrivo..., divulgando il ghiribizzo, ne svegliò la curiosità in altri
foscolo, xvi-173: lo ricevo [il diario] in questo momento da un
acqua del tettuccio. è stato tanto il vantaggio ottenuto, che la mia gratitudine
variegatura. cellini, 3-88: traggasi il vaso di pece e colla cera si
bene, e si vedeva se pigliava il corpo et opaco, e se mostrava
maestà di un tempio... il vedersi attorno pitture da burla, ghiribizzi
di sogni, mascheroni de pazzi. buonarroti il giovane, 9-188: mirerete [nelle
, xv-303: se sino a queste righe il mio carattere arabo non ha voluto farsi
de marchi, i-258: notai lungo il viale del giardino più netti i segni delle
mezza roma. verga, 2-137: il cavallo del conte ebbe un ghiribizzo alla vista
. govoni, 7-185: hai accostato il tuo cappello malva / allo sportello dove
testa calva. /... il ghiribizzo osceno d'un sorriso / ha corso
del vento sul lago, le voci, il sussurro del fogliame, il viaggio della
voci, il sussurro del fogliame, il viaggio della luna limpida. 6
baruffaldi, ii-43: gira a destra [il toro], e poi si pente,
ch'io abbia dato nel pazzo. buonarroti il giovane, i-569: gli scolari studianti
che voi direste talora ch'io abbia il fistolo ne'lombi. baretti, 1-289
. foscolo, xvii-412: ora io ho il cervello ghiribizzoso, -e vorrebbe pur abbellire
ghiribizzoso e una fanciulla che suonava benissimo il pianoforte. -che si lascia trasportare
poeta. baretti, 6-372: dove il petrarca non s'impicciola co'suoi grami
suoi grami concettuzzi sul lauro; dove il pulci non è né sciatto, né
56: mi sentii in quel punto pregno il capo di fantastichissimi ghiribizzi e di ghiribizzosissimi
che va, come tu sai, sotto il ghiribizzoso e ridicolo nome d'« arcadia
e'non avea veduto comperar- velo [il diamante]. / voi potevate dir,
da un nome proprio di persona (il mobile aveva la forma di un piccolo
piaceva troppo la « ghirigagna » e il far baldoria. = voce regionale:
e ghirigorato mantello della poesia c'era il segno d'una inclinazione istintiva verso il
il segno d'una inclinazione istintiva verso il pensiero astratto. = deriv.
, che velocemente scorresse, convertirebbero tutto il moto della penna... in un
delle lettere. rovani, i-28: il teatro ducale... era sovraccarico
marchi, i-904: la portinaia inaffia il portone e il lastricato davanti alla casa
: la portinaia inaffia il portone e il lastricato davanti alla casa con molti ghirigori
abbreviatura, sigla; simbolo. buonarroti il giovane, 9-20: io vo'toccar col
. borgese, 1-236: una stampiglia e il ghirigoro, a lapis copiativo, di
. baldini, 3-64: non raccoglieva mai il fiato, e dispiegava carte con la
di una strada). buonarroti il giovane, 9-440: ma la trappola mia
trovo fuori. barilli, 2-75: il corso del basso danubio è lento, pieno
in piazza del duomo, che è il punto più elevato della città.
sospeso a mezz'aria, troncato, il gran ghirigoro imperioso della frusta. montale
7-169: lo strido di un gabbiano, il ghirigoro di un fulmine, lo sfrecciare
gadda, 443: e così rimanevano: il gomito appoggiato sul tavolino, la sigaretta
figur. stramberia, ghiribizzo. buonarroti il giovane, 9-188: mirereste bertucce /
aperta com'era alla spiritosità, consentiva il frastaglio, il ghirigoro, il capriccio
alla spiritosità, consentiva il frastaglio, il ghirigoro, il capriccio. -invenzione fantastica
consentiva il frastaglio, il ghirigoro, il capriccio. -invenzione fantastica ed estrosa.
cantante, melodica, suggestiva, e il gioco del pensiero è nudo. è
pensanti e parlanti a ghirigori, rappresenta il buon senso popolano, che vede le
picchi di tacchi picchi di mani / e il clarino ghirigori striduli. montale, 3-53
erbe intrecciate, che cinge tutt'intorno il capo e si porta per ornamento o
preti, iii-176: la calta, il croco, il gelsomin, la rosa /
iii-176: la calta, il croco, il gelsomin, la rosa / daran fregi
bea trice. vedete? il ramo ha le foglie e i fiori:
apparenti, come fa egli, che il formar diademi alla verità con diamanti di
bruno le ghirlande di luce che creava il remo nell'acqua da presso cinsero gli angeli
competizioni letterarie o sportive, o simboleggiante il riconoscimento di alti meriti e virtù o
. boiardo, 1-4-81: non fu il gran colpo a quel re cosa nova
facean festa. / « colui è il grande abate di gaeta », /
negletta i rami or spande, / dopo il sudor di faticose lotte / fea di
cesarotti, ii-281: traendosi del capo il ben meritato alloro, goda di cingerne la
tengono la giusta coscienza. per questo il figlio di dio, lassù nel cielo
effetto pieno, / che render dèe il grato pellegrino, / a chi guidati n'
ha qui renderemo; / e sopra il lito, ch'ora n'è vicino,
tempio / da cento altari ha cento volte il giorno / d'incensi e di ghirlande
, 255: miri per ogni lato / il popolo festoso / le gran piazze inondar
alle scale: odor di ghirlande e il tavolino in un angolo del vestibolo col
di feste. verga, 4-59: il giovane del paratore... correva su
, 414: la ghirlanda, e il pennacchio d'airone, che adomavano il suo
e il pennacchio d'airone, che adomavano il suo vecchio cappello di paglia..
f. giorgi, i-2-9: abbia [il falcone pellegrino] una ghirlanda bianca che
da questa ghirlanda, e vadino verso il collo e siano bianchi e non troppo lunghi
-collana. bontempelli, 7-114: il collo, che il vestito lasciava nudo,
bontempelli, 7-114: il collo, che il vestito lasciava nudo, era cinto da
perle, e ornandosi, lisciandosi e stribbiandosi il volto, da parer giovani e belle
ii-126: tommaso orefice... fu il primo che ritrovasse l'omamento delle ghirlande
chiede di porpore / inane tributo / il bimbo sparuto. 4. motivo ornamentale
letto matrimoniale di metallo dipinto che imitava il legno e le testiere ornate di mazzolini e
domenichi [plinio], 36-24: il gesso è molto gentil cosa per fare
occidente / attuffarse nell'onda, allora è il tempo / che commetta al terreno i
parte: / chiron, l'altare, il pesce e la ghirlanda / son più
detto e provato. alfieri, 1-654: il sol d'intorno / cinto ha di
di corona. caro, 8-419: il divisato erculeo pioppo / tessèro altri in
123: ma quei che fan più vago il nobil loco, / i boschi son
. tasso, 18-20: stende [il fiume] tanto il suo girevol corno
18-20: stende [il fiume] tanto il suo girevol corno / che tra 'l
corno / che tra 'l suo giro il gran bosco s'asside, / né pur
al seggiolone. baldini, 6-145: il sole folgorava su gli strumenti d'ottone
strumenti d'ottone e le spalline. il verde degli alberi leggermente mosso da un'
, per estens.: bisogna avere il senso delle convenienze). g.
una suonatrice di flauto, non soffrendo il peso della nebride che gli attraversa il
soffrendo il peso della nebride che gli attraversa il torace, chiede una ghirlandétta d'apio
parer, ben simile di lui, / il colgo e bacio e parlomi con lui
/... / quindi con altri il metto in ghirlandèlla / legato co'miei
oro. rovani, i-871: nel cortile il carrozzone di gala color verde, rigirato
. vasari, i-841: fu tommaso il primo che trovasse e mettesse in opera
che si chiamano ghirlande, donde ne acquistò il nome del ghirlandaio, non solo per
del ghirlandaio, non solo per esserne lui il primo inventore, ma per averne anco
inni e di compianti / mi ghirlandano il crine. roccatagliata ceccardi, 89:
. 2. rifl. cingersi il capo con ghirlande. f. f
volta, avendo i commensali alzato un po'il gomito..., dalle grida
si dice canti di primavera (e il termine è usato solo nel proverbio quando
è usato solo nel proverbio quando canta il ghirlindò, chi ha cattivo padron mutar
proverbi toscani, 31: 'quando canta il ghirlindò (o ghirlingò), chi
più tozzo, e di diverso colore: il capo è largo con orecchie piccole e
fia 'l botto; / però fa come il giro quando ha sonno, / entrati
leva all'alba all'alba / come il ghiro e il tasso cane. / senti
alba all'alba / come il ghiro e il tasso cane. / senti senti la
dei conti de l'as- suenne commentava il vangelo. 3. locuz.
c'è -vociò. -perché mi rompi il capo? -russare, ronfare come
due restano libere con suono basso; il suono è ottenuto mediante lo sfregamento di
ruota, e quel giramento ha preso il nome di gironda o ghironda...
un suonatore di ghironda, che allungò il suo piattino di stagno. = etimo
associarvisi a tempo anche in piemonte; perché il ferro la vincerà, o piuttosto la
o piuttosto la ghisa, la quale darà il nome al secolo xix. arila,
: due fonderie distinte, una per il bronzo e l'altra per la ghisa
seconda della forma sotto cui si trova il carbonio). -ghisa bianca:
-ghisa bianca: in cui tutto il carbonio combinato è cementite e non vi
dalla lima, e si rompe sotto il martello piuttosto che cedere.
elevata, ed è di un grigio tra il cupo e il chiaro; ha frattura
di un grigio tra il cupo e il chiaro; ha frattura granulosa.
grafite, e che si forma quando il carbone sovrabbonda nella riduzione del minerale.
i francesi ghisardi di desiderar infinitamente che il sig. duca di savoia facesse una simile
. viscida. ramusio, iii-145: il frutto è grande come ciriegia o ghisciola
ed altri legni a vele auriche; il ghisso è una sorta di pennone il
; il ghisso è una sorta di pennone il quale, invece di essere sull'alto
0 con stranieri per cacciarsi nella strozza il 'gui ', il *
cacciarsi nella strozza il 'gui ', il * ghisso '. =
recingono i fianchi colle cinghie delle posizioni; il bambino si fa il ghitarrino colle punte
delle posizioni; il bambino si fa il ghitarrino colle punte delle penne d'acciaio.
siete, ci fusse alcuno che facesse il ghizzo e 'l santerello...,
, settima lettera dell'alfabeto italiano; il segno che la rappresenta. già
dalla radice. alfieri, 1-63: già il tuo valor, già la fierezza è
: già da più notti s'ode ancora il mare, / lieve, su e
) indica che quella qualità ha raggiunto il suo pieno compimento o che quella situazione
bianco e li surgenti raggi per tutto il nostro emisperio avevan fatto chiaro. bisticci
alfieri, 1-85: non è questo il loco / ove il già rotto giuramento
: non è questo il loco / ove il già rotto giuramento or dèssi / rinnovellar
sua creatura. pavese, i-328: il vento che ci faceva carezze improvvise, m'
stanca cicala, / già il rozo zappator del campo sgombra; e
sgombra; e già dall'alte ville il fumo esala. epicuro, 6: già
odore, / che m'avventò nel petto il fuoco acceso. chiabrera, i-11-68
, 73: già di mezzo sparito è il terreno; / già le spade respingon
mie. montale, 2-49: già profuma il sambuco fitto su / lo sterrato.
prima d'ora (e indica che il fatto di cui si parla è già
la faccenda di che ragionàmo già sotto il tecto de'pisani satisfa. ariosto, 10-35
poco, / già similmente mi stringeva il core. bartolini, ii-20: il ricco
stringeva il core. bartolini, ii-20: il ricco proprietario del castello era già stato
non già, ma ben diana e il sole, / che l'un, per
ei d'esser padre, / se pure il sa, si adira. io d'
guittone, i-25-194: picciulo è [il bene terreno], ché tutto non
equivalente, indica che la denominazione, il titolo, l'incarico, il possesso,
denominazione, il titolo, l'incarico, il possesso, la prerogativa, da essi
età matura. davila, 145: ma il già duca d'angiò coll'esercito,
finanze del comune, già floridissime, correva il rischio di dare un crollo. bocchelli
realio. gussoni, li-3-474: ha lasciato il già re tre maschi. redi,
/ già figliuol d'erimanto. buonarroti il giovane, 10-933: e dica che e
cosa è tanto simile alla morte quanto il sonno. bisticci, 3-174: voi siate
sonno. bisticci, 3-174: voi siate il bene venuto; voi siete già uno
sapendo quello ch'è inferno e che il diavolo è ria cosa. leopardi, iii-965
nuova edizione. campana, 188: il cuore dei poeti è ben talvolta / bello
non si scorda / de parti crude il più efficace aiuto; / e so con
non invecchio; / già per etate il mio desir non varia. sassetti,
è un uomo fatto così, tornando il caso, farebbe lo stesso. banti,
8-1: era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e 'ntenerisce il
il disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai
donna strana. sacchetti, 133-67: il male del fianco m'ha assalito già
mi potrà succeder di leggiero. buonarroti il giovane, 10-875: tu hai già speso
rapa confettare: / e ti becchi il cervello. imbriani, 1-81: è già
già tardi quando presi un taxi per il molo « g ». -con
tiro a milano; perché vede bene, il furbo, che qui sta la forza
pavese, i-139: -già, disse il vecchio nel silenzio, sanno metter uno dalla
e 'l moderno. -sostant. il passato. c. dati, 7-1
. c. dati, 7-1: il già s'è fuggito, né più s'
adesso vola, né può tenersi; il poi sempre viene, ma quando arriva
. urbano, 9: di già il giorno cominciava a tor la luce alle
. machiavelli, 604: era di già il verno grande, e i tempi sinistri
ii-73: ma egli è digià alto il sole; io vo'che tu lievi e
già, e con la pancia e il doppio mento di già. -in
le bacche, delle quali nutrimento prendea il fanciullo nato, gli effetti da così fatta
, con grida magne dicendo: viva il duca. caro, i-273: piangendo,
è più remedio. alfieri, 1-1118: il sangue allor, che tu credesti infido
lorde / di già le vesti, il piè n'è tinto ed ambe / fuman
nostro gentiluomo del tempo di già, il quale avendo fatto il debito suo..
tempo di già, il quale avendo fatto il debito suo... fu preso
già già pronti e vicini ad abbandonare il materno carcere. forteguerri, 8-23:
poveri, già fosse ciò che sua madre il n'avesse sovente battuto. plutarco volgar
164: già sia che ella pigliava il fanciullino nelle sue braccia, li suoi occhi
inverso ettore. idem [crusca]: il quale già con tutto che non era
. già fosse cosa ch'egli guernisse il comprendimento più a speranza della moltitudine ch'
avessono intervalli luminosi, ne'qua'ricognoscessono il sacramento. caro, 12-i-177: questa
. banti, 10-84: allungava il collo tutto grinze che il trito giabò
10-84: allungava il collo tutto grinze che il trito giabò nero non arrivava a coprire
la figlia che quando l'ebbe sotto il naso. = deriv. dal
tropicali nell'america meridionale, che forniscono il legno palissandro. ungaretti, xi-95
diventa come un globo di fiamme, il poinciano pulcherrimo, e il giacarandà che
fiamme, il poinciano pulcherrimo, e il giacarandà che si copre di fiori del turchino
non perciò n'ebbe egli altro che il meaco e i pochi regni che il circondano
il meaco e i pochi regni che il circondano a'confini: de gli altri
, sf. indumento maschile che copre il busto, con maniche, abbottonato sul davanti
). verga, 4-151: il canonico, convulso, si gettò su don
ordinazione. moravia, ii-60: apparve il maggiordomo... in giacca da
: cacciatora. dessi, 6-75: il conte amava il velluto e il fustagno;
dessi, 6-75: il conte amava il velluto e il fustagno; calzoni da
6-75: il conte amava il velluto e il fustagno; calzoni da cavallo e giacche
capi che insieme con la gonna costituiscono il completo femminile o abito a giacca (
curi la sposa, almen ti muova il figlio. monti, i-4: io non
so più qual debba essere per me il tempo destinato alla quiete, già che
a gertrude d'informar con una lettera il padre della sua nuova risoluzione; giacché non
si poteva star sull'uscio, sotto il lampione. pavese, 4-137: non volevo
tanto, / ch'avrai di tutta italia il pregio e 'l vanto. redi,
ant. albero del pane; il frutto stesso di questo albero.
ti vendo la mia giacchetta -gli disse allora il burattino. verga, ii-117: anna
, ii-117: anna maria s'era messa il vestitino nuovo, colla giacchetta attillata.
, v-296: non ha di continentale fuorché il vezzo di baloccarsi per tre o quattro
1-248: non fo per dir, ma il giorno delle feste, / quand'ho
giacomo ', con cui s'indicava il contadino che portava questo tipo di abito.
pace, non faccia digiunare la donna o il giacchetto o la gatta, ma digiuni
. di jacques 'giacomo ', il nome con cui s'indicavano i contadini
dunque a paragone d'ogn'altro? il cappello?... uff! ce
veggono più ai tempi che corrono. il giacchetto?... neppure! il
il giacchetto?... neppure! il mio l'era di fustagno color pistacchio
in grembo da più ore, si sbottona il giacchetto a righe bigie e turchine,
, 7-81: montò in carrozza, mentre il croato tornava di corsa infilandosi un giacchettóne
deriv. da jacques 'giacomo ', il nome con cui s'indicavano i contadini
rovina economica: sì, perché il patrimonio biagini era ormai in isfacelo; e
fatto tutte le altre volte: giacchiare il resto e andare altrove, lontano
/ son tutti a tiro, ei [il pescatore] volge a bieco il corpo,
ei [il pescatore] volge a bieco il corpo, / affinché l'acqua
iii-2-285: di questa [ragna] il grand'ingegnere voleva servirsi nel famoso
l'uno dopo l'altro, il farmacista fa ogni volta una bella
dee., 3-7-326: quale col giacchio il pescatore d'occupare nel fiume molti pesci
pigliano [i pesci] con giacchio, il quale è rete sottile e fitta,
. salvini, 13-221: or sopra il lido uom pescator sedea / con l'
, e nelle mani avea / de'pesci il giacchio, e parea ch'il gittasse
pesci il giacchio, e parea ch'il gittasse. pancrazi, 2-104: smesso il
il gittasse. pancrazi, 2-104: smesso il flauto prese il giacchio. lo gittò
, 2-104: smesso il flauto prese il giacchio. lo gittò in acqua e tirò
mio giacchio. gioberti, 1-iv-375: il convitto di s. francesco è difficile a
pugnale. 4. locuz. -gettare il giacchio a tondo: gettare la rete
con la maestrìa del pescatore che gitta il giacchio a tondo. -far cadere
ognun nel suo segreto / che ganellon gittassi il giacchio tondo / a questa volta e
a romore, dicendo: e'si gitta il giaccio sopra i più ricchi; e
; però sto lì lì per gettare il giacchio, e farne una retata.
e farne una retata. -gettare il giacchio nel torbido: pescar nel torbido
del pescatore figurate un po'voi se gittava il giacchio nel torbido. -gettare
giacchio nel torbido. -gettare il giacchio sulla siepe: compiere azion inutili
in su la siepe egli ha gittato il giacchio. m. franco, 1-54:
, o pizzica quistioni, / gittato arai il giacchio in sulla siepe / oltre al
per più giorni si trovarono a gettare il giacchio su la siepe. = lat
giaccio). marin. governare il timone; aggiacciare. guglielmotti,
, 795: 4 giacciare '. maneggiare il giaccio, e con esso governare
giaccio, e con esso governare il timone. = deriv. da
si trovano degli iacci freschi allora [il lepre] non è molto lontano. varchi
. varchi, 8-2-228: dirassi ancora il luogo ove sia stata la lepre, 4
dove, di notte, si tiene il gregge; addiaccio. leggi di toscana
presuma, tenere giaccio o capanna appresso il fosso della sannona. lastri, i-207
. iacère 4 giacere ', da cui il lat. mediev. giaccium; cfr
; aggiaccio. crescenzio, 1-135: il giaccio altro non è che un manico,
altro non è che un manico, il quale aiuta a voltar sopra il suo centro
, il quale aiuta a voltar sopra il suo centro la parte o asta più
asta più corta della lieva, cioè il timone. guglielmotti, 795: 4
0q 4 manovella del timone da cui il gr. bizant. otdbaov 4 aggiaccio '
guisa di baccante / gridando e percuotendosi il bel petto, / lasciò cadérsi in su
bocca. davila, 575: il duca, afflitto dalla febbre e dal dolore
giacente sulla sedia a sdraio, levarono il volto dal crocè. -di animali
avvicina ai giacenti, e dimanda come il demone è entrato nel corpo, l'
giacente. pirandello, 5-168: -chiama il figlio... - rispose marta,
. pea, 7-99: basta mettere il guanciale dalla parte della finestra, perché
guanciale dalla parte della finestra, perché il fresco ti passi sopra il corpo. io
finestra, perché il fresco ti passi sopra il corpo. io avrei scrupolo a farlo
-volto a terra, abbassato (il volto, lo sguardo). simintendi
-proprio di chi giace (il modo di stare, la posizione)
armato, guardava davanti a sé; il quale a me pareva giacente sanza anima
vivi. serdonati, 9-504: posato il capo sopra la destra mano della giacente
schiave, seppellì e la moglie ed il figliuolo. delfino, 1-494: ei
semo, / rammentati calmàr, rammenta il freddo / corpo giacente. poi ch'avrà
. poi ch'avrà fingallo / guasto il campo nemico, appo una pietra / di
pietra / di memoria riponimi, onde il mio nome / passi ai tempi futuri.
dopo essersi di nuovo chinato a riascoltare il cuore del giacente, tra 10 stupore
e lo sgomento di tutti, [il medico] conferma rialzandosi: morto. g
nudi nell'incisione famosa: dove è il gruppo dei maschi inferociti che si azzuffano con
, 3-49: ma già rinaldo, avendo il piè sottratto / al giacente destrier,
che meco ebbi giacente / ha lasciato il mio letto per 'l tuo letto, signore
temperato sole, fioriranno e germineranno innanzi il tempo secco della state. d. bartoli
, inclinato. giamboni, 4-24: il monte astrissim... divide tra la
lunga giacente fra i due mari, il corso di quell'acqua, l'alterno dalle
e intere al lor tempo, quanto il sono nel nostro così diroccate e giacenti.
una dolce morte, rempieva gli orecchi il rombo confuso del mare ch'egli non
ovvero rifiutata. cattaneo, ii-2-8: il monte-sete è un insti- tuto che prendendo
di lui giudici. setta, iii-451: il pensiero di queste cartelle giacenti in abbandono
sonno, e lo aveva portato dentro il chiaro di quella straordinaria giornata.
immagine, porti / dell'egitto giacente il fato estremo. leopardi, v-544: soccorrete
sanctis, i-211: cominciò con lo scagliare il primo sasso a napoleone giacente, e
giacente, e terminò con l'abbandonare il suo posto innanzi ai soldati di luigi napoleone
.). pallavicino, 8-25: il medesimo tullio a gran ragione si pregia
fin preteso. giacènza, sf. il giacere; degenza (in una casa
della posta: periodo di tempo durante il quale la corrispondenza è trattenuta presso un
, per es.: 'finito il periodo di giacenza, la lettera non richiesta
e altrove. rajberti, 2-230: il pensiero di tante giacenze librarie, accumulate
con atto memorabile essere in sua facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema
facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema che premea col piè, lo spinse
... né mai si sostegna il capo colle mani, né giaccia sell'è
., iv-594: oloferne giacea sopra il letto, e dormìa molto forte per la
che sono cagioni de'sogni, è il modo del giacere quando altri dorme. pulci
vide passarsi davante. torini, 240: il porco, l'asino, il bue
: il porco, l'asino, il bue, com'è nato, levato in
ci moveremmo. firenzuola, 208: sentendomi il portinaio, che giaceva per terra appresso
all'uscio colle mani distese in su il sogliare dell'uscio. andrea da barberino
giacere in su la fossa dove era il suo signore. sannazaro, n-175: i
e piange lungamente / su 'l duro letto il pigro andar de tore. tasso,
leggiadro. foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà
al re che si giace all'alba dentro il letto lasciato caldo dal bifolco quando una
una donna gli piace. -tenere il letto per malattia, per vecchiaia,
., 10-8 (458): il cibo e 'l sonno perdutone, per debolezza
due volte ha scemo ed altro tanto il lume / ricovrato il pianeta che più tace
ed altro tanto il lume / ricovrato il pianeta che più tace. tasso,
, o per meglio dire da giacere, il giorno medesimo del parto. giordani,
palme, e rorida / di morte il bianco aspetto, / giace la pia,
pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel. leopardi, 17-2: presso alla
. d. battoli, 18-63: il pregò, che se non sempre, come
pregò, che se non sempre, come il richiedeva il suo male, almeno finché
se non sempre, come il richiedeva il suo male, almeno finché la febbre desse
ad ora ad ora, / quando il buon redi in rio malor si giacque.
. immerso nell'ozio e lascia libero il freno alla negligenza. alfieri, 1-554
, col mio / furor, di sisto il furor santo io reco. foscolo,
, s'io giaccio in riposo, il tedio assale. desanctis, lett. it
in quel dolce ozio idillico, che era il sospiro e la musa de'suoi poeti
marchi, i-7: amava la solitudine, il languore, e il giacere lunghe ore
la solitudine, il languore, e il giacere lunghe ore sotto un noce in cima
possono prendere. testi, i-227: giacciasi il curvo aratro / scioperato in disparte,
che non vede, / quando disanimato il corpo giace. fiore, 140-2:
2-1 (126): concorso tutto il popolo della città alla casa nella quale
popolo della città alla casa nella quale il suo corpo giaceva, quello a guisa d'
lume / di gioventù, quando spegneali il fato, / e giacevi. carducci,
mano riposava sul petto abbandonata, secondo il gesto abituale. -con la
particella pronom. botta, 4-160: il corpo era stato trovato nel luogo stesso
, / poiché... / il cavai, non so come, in terra
senza onore. ariosto, 3-10: il sepolcro è qui giù, dove corrotta /
, 53: senza tomba giace il tuo / sacerdote, o talia, che
dove giaccia colui per lo cui verso / il meonio cantor non è più solo.
quando giacerò nel sepolcro m'importerà assai il poco conto che gli uomini saranno per
pensamenti. pascoli, 788: lasciate il sepolcro alla carie / che roda anche
sepolcro alla carie / che roda anche il nome a chi giace. d'annunzio,
? g. raimondi, 3-101: il corpo del vecchio papa giace, cadavere
lei, ove si giace morta / secondo il merto e come aggrada ai dei,
/ d'andar tra'cavoli / senza il 4 qui giace '. / lasciate il
il 4 qui giace '. / lasciate il prossimo / marcire in pace, /
giace », è scritto / ma il lor giacere non dura. 5.
., 6-9 (216): tutto il mondo non m'avrebbe fatto discredere che
. sotto le mura del castello, il boschetto d'acacie dove aveva giaciuto con
per un vaghissimo cavallo, / e tanto il bel poliedro ad essa piacque / che
[luciano], iii-2-324: le venne il capriccio di giacersi con me. saba
, 1-78: 0 quante volte temeo il giacere sola nella selva! testi fiorentini
. verri, i-104: placido e propizio il vento empiva le vele del legno in
saffo. colletta, i-250: imposto il silenzio dal re alle guardie ed a'servi
meretrice quivi, si dice che disse il consolo, intra l'altre cose, come
contento face. zeno, xxx-6-104: se il sol non feconda / col raggio sereno
dov'ella sen giace, / passando il calore / persino a tumore, / poi
ix-289: giacea la clava noderosa e il manto / di ch'era il domator de'
e il manto / di ch'era il domator de'mostri cinto; /
13-47: si ricordò... il nome, che da anni giaceva nella sua
i diritti crini. ariosto, 22-93: il pozzo è cavo e pieno al sommo
fondo giacque: / sopra si chiuse il liquor molle e lieve. 8
: india... / sopra il mare oceano tutta giace. g. sacchetti
ii-64: giacea fra torre rossa e il vaticano / la vigna, ch'ebbe a
/ la vigna, ch'ebbe a fitto il mio signore / da un gerto abate
per lungo, in valle, di filiste il campo. bertola, 42: le
bertola, 42: le montagne che fiancheggiano il nostro fiume a diritta, sono propriamente
, 16-14: le rive ancora giacevano tra il freddo e le brine ed i
g. bentivoglio. 4-227: sopra il medesimo fiume giace più in alto liege
per gli circostanti colli, che ne indicavano il luogo. manzoni, pr. sp
cosa a diterminare se leggere si debba il testo come giace... o si
un tronco desolato, un capo / senza il suo busto, e senza nome un
dolente mostra. g. b. strozzi il vecchio, ix-413: bronzi e marmi
: era tutto una silvestre macchia / il campidoglio, e ruderi, tra i
v-1-9: le metropoli... compirono il lor destino magnifico e giacquero sotto il
il lor destino magnifico e giacquero sotto il cumulo inerte della loro storia.
. 11. essere calmo (il mare); scorrere placidamente (un
... / e nel suo letto il mar senz'onda giace, / vegghio
, piango. g. b. strozzi il vecchio, ix-428: senz'onda giace
: senz'onda giace / nel suo letto il ruscello. tansillo, 13 7
ira gonfie, / correr pareano a divorare il lido, / giacer nel letto lor
cerchio di quell'onde immote / da lunge il cacciator l'anatra spia. testi,
giaccia in letto d'argento / addormentato il mar. -allentarsi (i freni,
, 1-62: per la gialata paura [il fanciullo] lascioe i freni. gli
temi perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir
in un errore innamorato, che vedere il fondo del nulla di tutte le cose
la tirannide regia e la tirannide papale, il trono e l'altare. palazzeschi,
cui la francia giace. -con il complemento predicativo del soggetto. guittone,
23-52: fulminato e morto giacque / il mio sperar, che tropp'alto montava.
, iii-227: mentre ella ne fonde il sen rifresca, / il mar, gelido
ella ne fonde il sen rifresca, / il mar, gelido prima, acceso giacque
in cielo. aleardi, 1-85: il lazio... /...
fuora, / orbo giaceasi e buio il secol rio. 13. essere
arte). boccaccio, i-52: il gran numero de'morti non era tutto
è fomentata l'ignoranza, che è il vedere le lettere poco stimate e la
le lettere poco stimate e la virtù il più delle volte mal remeritata giacere quasi
, 127: giacque per alquanto spazio il contestabile abbandonato dai suoi che fuggivano.
che fuggivano. monti, iv-277: il dantesco trattato, di cui si aveva
avito splendore. alvaro, 11-134: il cumulo di fortune ragguardevoli che giace nelle
mar non nacque, / da che il gallico stuol vinto si giacque / per
campi intorno. foscolo, xv-234: il vile calpesta chi giace e palpa chi sorge
42: lui folgorante in solio / vide il mio genio e tacque; / quando
correggio, 170: chi potria dir corno il cor tristo giace? molza, 1-220
cor tristo giace? molza, 1-220: il pensier mio fulminato giace / che dianzi
ardito. parini, 503: urtato il vulgo giacesi / dalla fortuna; e torpido
proemio che fece l'autore, / che il suo orden per nulla non ne giace
s'ammorza, / così sotto la gioia il timor giacque. carducci, 33:
piero..., in cui giacea il tutto della pace per la parte loro
spagna, 2-5: ora t'ho detto il fatto come giace; / fa oramai
mezzo a un mondo maravigliato. anzi il suo pregio è di essere il concetto
. anzi il suo pregio è di essere il concetto di tutti, il pensiero che
di essere il concetto di tutti, il pensiero che giaceva in fondo a tutte
vuole questo dire? a te adiviene il contradio che alli altri suole divenire: qui
i-267: abbino ancora le stesse volte il garbo aovato e le finestre grandi e
nel fianco opposto all'ammalato, perché il polmone con tal sito necessariamente sta pendente
, uno dei bracci esili denudato piegato sotto il capo, l'altro steso sulla coperta
, l'altro steso sulla coperta grigia lungo il corpo. -lasciare, tenere qualcosa
io direi che fosse ben fatto, lasciando il sonno dietro le cortine de'nostri letti
al gran signore; e quand'egli vede il gran signore, egli si pone a
. cantari cavallereschi, 177: se lui il corpo tuo mette a giacere / e
-porre qualcuno a giacere: avere il sopravvento su di lui, vincerlo,
... vale anche: scoprire il vero. moravia, 16-35: ora
. ma mascherata. giusti, 2-214: il morto giace, il vivo si dà
, 2-214: il morto giace, il vivo si dà pace, / e sempre
: « sì, ma... il morto giace e il vivo si dà pace
ma... il morto giace e il vivo si dà pace ». ma
qui consiste la difficoltà, ora viene il bello. l. salviati, 19-43
giacchera, o la giostra, o il giambo, o il dondolo de'fatti miei
giostra, o il giambo, o il dondolo de'fatti miei. g. m
e solitarie. d'annunzio, iv-2-987: il grido della femmina rovesciata sul giaciglio basso
sbarra del letto in modo da avere il ginocchio all'altezza del petto, vi
all'altezza del petto, vi appoggiò il giaciglio dell'infante, quindi, curva,
. salvini, 23-61: pone [il cervo] il naso sopra / il covile
23-61: pone [il cervo] il naso sopra / il covile, traendo con
[il cervo] il naso sopra / il covile, traendo con respiri / gagliardi
covile, traendo con respiri / gagliardi il serpe maledetto a pugna; / e quello
di battersi talento / non have, il fiato violentemente / dal profondo giaciglio cava
letto ed incominciamo la giornata, sciogliendo il cane dal giaciglio. 3.
conoscere se i morti conservano ancora sopra il loro giaciglio di pietra una parte della
levarsi, sorgere dal giaciglio; lasciare il giaciglio: rizzarsi in piedi dopo il
il giaciglio: rizzarsi in piedi dopo il sonno, il riposo, la malattia.
rizzarsi in piedi dopo il sonno, il riposo, la malattia. proli,
stillar d'ogni rugiada, / lasci il giaciglio e i sandali riprenda. pascoli
/ accende il lume sotto la trave. fracchia, 166
la notte. -fare, rifare il giaciglio: preparare, riordinare il letto
rifare il giaciglio: preparare, riordinare il letto. baldini, 4-149: mentre
baldini, 4-149: mentre gli rifacevo il giaciglio una grande infermiera mulatta lo teneva
dal sonno dell'infanzia come li apre il dormente se viene strappato dal suo giaciglio
giacere '. giaciménto, sm. il giacere; il modo di stare
giaciménto, sm. il giacere; il modo di stare coricato, sdraiato
a proposito di questo singolare giacimento, il guerrazzi ci fa sapere che garibaldi,.
. ottimo, i-282: dice [il levitico]: con maschio non userai
intrigatissima, e d'una prodigiosa memoria, il raccordarsi di que'tanti minuzzoli e particelle
; e collocarne ognuna ove appunto è il suo luogo, e darle la dirittura,
darle la dirittura, la pendenza, il giacimento in che vuole ivi stare.
, 166: 'giacimento de * minerali'dicesi il modo in cui sono disposti entro
delle più produttive, perché mentre il minerale vi si trova quasi allo stato nativo
vi si trova quasi allo stato nativo, il suo gia cimento è in
= deriv. da giacinto (per il colore). giacintino (iacintino
dente al blu o azzurro come il giacinto (sia come pietra sia
fiori poi è prima mente il nascer loro, e i lor colori,
dolce, 1-27: v'è il roseo, cioè rosato, il giacintino.
v'è il roseo, cioè rosato, il giacintino. baldelli, 5-4-217:
giacintino. baldelli, 5-4-217: il cintolo tessuto di tre colori, di grana
ognuna tra le bianche mani / il grande crine eroico reciso. idem,
acide,... e di più il lattovaro alchermes, iacintino. redi,
e restio, / sforzò di pafo il dio, / a correr seco un dì
superiore; la specie più importante è il hyacinthus orientalis, conosciuto in numerose varietà
conosciuto in numerose varietà coltivate, come il giacinto d'olanda con fiori bianchi, gialli
, fra cui probabilmente l'ireos, il gladiolo, il delfìnio. zanobi da
cui probabilmente l'ireos, il gladiolo, il delfìnio. zanobi da strada [crusca
e candide viole. / descritto ha il suo dolor iacinto in grembo. ariosto,
. mattioli [dioscoride], 538: il iacinto ha fiondi di bulbo, e
iacinto ha fiondi di bulbo, e il fusto alto una spanna, liscio, e
in questo fiore. soderini, ii-173: il iacinto nasce ordinariamente nei campi, per
. b. corsini, 13-41: eravi il tulipano, il musco greco, /
corsini, 13-41: eravi il tulipano, il musco greco, / l'anemone,
musco greco, / l'anemone, il giacinto e l'iri e 'l giglio.
altiero siede / sul liscio fermo piede / il giacinto ferrigno. foscolo, gr.
caro, 11-105: altamente / del giovinetto il delicato busto / composto si giacea qual
era morta giovane la gentile che pareva il fior del giacinto. bartolini, 16-
16- 270: quando la stringevo stando il suo bel corpo in questa camicia,
giacinti '. -per estens. il profumo di questo fiore. de pisis
fiore. de pisis, 193: il mio cuor va portato / da ali di
cioè vineciti e citrini... il loro proprio colore è come cera.
gioie non sono più che quattro, il grisopazio et il iacinto e la spinella
sono più che quattro, il grisopazio et il iacinto e la spinella e l'acqua
iacinto '... è anche il nome di una spezie di pietra preziosa.
govoni, 2-149: se tu esplorassi il cuore del giacinto / anche col microscopio,
lente / che l'assoluto vuoto e il freddo niente. 3. colore
di naranci. tasso, 1-20-31: sembra il giacinto l'aria; e l'ametisto
è misto. garzoni, 1-668: il color purpureo contien sotto di sé il violaceo
: il color purpureo contien sotto di sé il violaceo,
il giacinto, l'ametistivo, 1'tiriatino,
, l'ametistivo, 1'tiriatino, e il radichino. d'annunzio, i-1046:
in veste di iacinto, / dietro lasciando il falso laberinto / ove i belli ruggìan
ella prese l'oro? dove prese / il giacinto e la porpora e gli aròmati
vallisneri, iii-529: ogni sera poi [il paziente] prendesse una dramma, o
particolarmente di quella pietra da cui trae il nome. = dal lat. hyacinthus
hyacinthus, gr. òdcxiv&o <; 'il fiore del giacinto ', che si
coltre;... era quello il giacitoio del povero arrigozzo. 2.
. f. frugoni, iv-16: se il sonno è imagine della morte,.
coricato. salvini, 22-332: certo il letto di ulisse, per diffalta /
/ dove giugnesti quando ti vendette / il tuo padre in cesena / come schiavetta al
nell'ombra della tenda, rivelasse a taluna il piacere e la rendesse ferace; onde
da giacere. giacitura, sf. il giacere; modo di stare disteso,
le clavicole infossate fra le spalle e il collo gracile. -di animali.
d. bartoli, 42-iii-223: chi riguardava il barbero di pausone raddrizzato e in corsa
e morbida, altra giacitura faccendole che il marito, molte volte la notte volò senza
/ fa che qui se la trovi il tuo uomo, / mettila a giacitura con
lui. linati, 16-137: considerato il danno e il guasto che tutti quei
linati, 16-137: considerato il danno e il guasto che tutti quei corpi innamorati arrecavano
una cosa è collocata nello spazio; il luogo da essa occupato; posizione,
viventi dialetti sarebbero a scrutarsi quelle consonanze il cui complesso deve adombrare la giacitura delle
del mondo. gioberti, iii-209: il reame delle due sicilie... per
specialmente marinaresco, e signoreggia del pari il tirrenio e il ionico mare. periodici popolari
e signoreggia del pari il tirrenio e il ionico mare. periodici popolari, i-470:
difficoltà offre la giacitura del suolo per il proseguimento della via ferrata nel senso di
dandole, per farla o, mediante il numero, più sonora o, mediante
sentimento stravolto si va cercando, mentre il vero, agevole e schietto, dalla giacitura
forza, che venissero a distinguere assolutamente il verso sciolto tragico da ogni altro verso
nella loro intera qualità e forma lasciati; il che non avien loro e nel
: non basta... che il verso intero sia d'undici sillabe; ma
armatura difensiva che rivestiva le braccia e il tronco come un camiciotto e li riparava dalle
55): questo giovane aveva sotto il mantello una mirabile ispada et un bellissimo
fervorose istanze / gli fa perch'ei raffibbi il giaco sciolto. berchet, 81:
longhe. aretino, 8-259: si cavò il giacco, e tenendolo in mano,
, si scioglie la cintura, si toglie il giacco di vero cuoio, ma ha
in tasca. comisso, 12-219: il fuggitivo apparve con due rami secchi legati al
le foglie pennato-lirate, le lacinie lanceolate, il fusto eretto. trovasi nelle colline sterili
bocchelli, 2-xxv-420: s'era infervorato [il manzoni] per il più risoluto e
era infervorato [il manzoni] per il più risoluto e radicale giacobinismo, sposando la
. bocchelli, 2-xxv-497: il giovinetto collegiale si tagliò il codino aristocratico
2-xxv-497: il giovinetto collegiale si tagliò il codino aristocratico e giacobineggiò passionatamente.
carducci, ii-13-125: ciò che il manzoni fece di bello e di buono
al caffè delle rive per recitare altamente il suo credo giacobinésco. giacobìnico,
gli ordini del direttorio, che sforzasse presto il re alla rinunzia, non imponendo la
le ultime speranze della casa infelice, il giacobinismo già potentissimo ordinava gli atti del
frenesie politiche di milano; v'entra il giacobinismo, il pretismo [ecc.]
di milano; v'entra il giacobinismo, il pretismo [ecc.]. cantoni
violenza per attuarlo. gramsci, 8-213: il giacobinismo professorale non cede: per due
a queste idee politiche e ne diffondeva il messaggio. monti, i-443
furono appellati. colletta, i-255: il conte di mi- rabeau,..
ii-n-291: i giacobini, la rivoluzione, il 1793, il papa allontanato e carcerato
, la rivoluzione, il 1793, il papa allontanato e carcerato, tutto questo era
la bandiera rossa. carducci, iii-7-401: il pontefice si restrinse all'imperatore contro albi
termometro politico della lombardia, lv-317: il disegno era di scannare i francesi ed
i patriotti, a cui si dava il nome odioso di giacobini. verga,
una statua d'autore!... il re, dio guardi, voleva venderla
testa dell'angelo di castel sant'angelo il berretto frigio. 2. per
, 5-66: le cravatte di cominetti il poeta erano giacobine, a chiave.
= deriv. da giacobino1, per il collarino. giacobita1, agg.
pagata dagli stuart per fare propaganda contro il trono degli hannover, per la restaurazione
vi da giacobbe baradeo, che sostengono il cosiddetto monofisismo verbale o moderato in contraddizione
cialmente in siria e in turchia (e il loro nome risale a un decreto sinodale
, che visse ai tempi di pelagio il sarpi, i-1-183: questo le dico avendo
nestorini, e altri giacobiti, e che il loro papa si chiama giacobita. magalotti
dei giacobiti inglesi. - anche: il partito stesso. = deriv. da
morti. pulci, vii-340: giaculo: il dardo o simile cosa da lanciare.
86: qui presso v'è d'apollo il sacro oracolo, / per cui saprem
ci era là da una parte anco il montone, che andava mogio mogio,
peso e qualità intermedi fra la mussolina e il percalle). -per estens.:
491: « nel milanese giaconèt, che il cherubini (1840) deriva dal fr
. e. gadda, 15-36: con il qual dittato miro ancora a « fissare
seminai sue vessichette / perfezzion maggiore il seme impetra: / indi il canal gia-
perfezzion maggiore il seme impetra: / indi il canal gia- culator lo ammette,
giaculatorie di malachia, per prender di mira il cuore divino. batacchi, i-259:
urli da bestemmie e da giaculatorie secondo il pio costume dei napoletani quando vanno in guerra
non scomoda dio, non divaga - il ligure. -discorso pedissequo, enfatico
languidezza. gioberti, i-222: ravvisava il maggior pericolo della fede negli istillati contemplativi
. michelstaedter, 724: lo scherzo è il fiore (o coscienza) della serietà
coscienza) della serietà / l'acutezza è il fiore della profondità / il gioco è
acutezza è il fiore della profondità / il gioco è il fiore della serietà / queste
fiore della profondità / il gioco è il fiore della serietà / queste non sono giaculatorie
verità. bocchelli, ii-442: aveste almeno il coraggio di terminare le vostre giaculatorie!
perfino nelle abitudini del parlare si sente il bempensante, il signore come si deve
abitudini del parlare si sente il bempensante, il signore come si deve, che rispetta
collodi, 789: lo rileverete facilmente [il carattere dello « smargiasso becero »]
un ossesso... ma finalmente il garzone, sgranata tutta la corona delle
, 9-460: si pose in ginocchioni, il che egli soleva fare con grande ardore
chiamano prieghi giaculatori, quasi quaranta volte il giorno. d. bartoli, 12-3-35
selciose adoperarono più sovente l'agata, il calcedonio..., la giada,
, 21: sulla mia strada è tutto il cielo, / la sola luce con
a-kouna / a la rugiada; / e il latte de la luna / fluiva
(per la credenza che alleviasse il mal di reni): dal lat.
vengono dall'alta birmania, dove il minerale si trova in forma di
sansognia presero roma giadie, noi ne sentimo il primiero colpo e 'l primiero asalto dela
più, siccome giaddì e'fu intorno il tempo che le conteie furono ordinate.
dalla locuz. ja a dis 4 il y a déjà des jours '('
giaggiolino, agg. che ha il colore del giag giolo.
si distingue dalla precedente soprattutto per il colore pallido dei fiori; l'iris fiorentina
o pestandole. soderini, ii-158: il ghiaggiuolo ha il suo gambo diritto che
. soderini, ii-158: il ghiaggiuolo ha il suo gambo diritto che s'alza al
altrove gigli e giaggioli, / e il dolce odore del catalogno. gozzano,
139: le ruine che già seppero il fuoco / esprimono i giaggioli dai bei
fossati. 2. per estens. il profumo di questo fiore. redi,
coll'intento onde un piantatore americano mette il generoso cane di terra nuova sul sentiero
nari / il tedio di quel navigare a rande. d'
occhi / come giaietto, alla ragna il pigliò. d'annunzio, iv-2-1198: bertucce
iv-2-1198: bertucce nere e lustre come il giaietto. 2. per estens
tozzo di quattro teste elefantine di ganesa, il dio della saggezza, se un pavone
che si prefigge di guidare l'anima verso il nirvana o liberazione della trasmigrazione attraverso
di danneggiare qualsiasi vivente (per cui il non uccidere è la loro norma principale
la loro norma principale) e di praticare il lavoro manuale, che sostituiscono con l'
l'attività commerciale; originariamente ateo, il giainismo presta il culto ai 24 maestri
; originariamente ateo, il giainismo presta il culto ai 24 maestri o profeti, cioè
m. -i). che professa il giainismo; giaina. gialappa (ant
scialappa, sciarappa'. nievo, 32: il piovano..., se mi
. periodici popolari, ii-51: domani il medico monta le scale; / gnaffe,
medico monta le scale; / gnaffe, il gastronomo si sente male, / giù
cader le gialde. pisacane, ii-104: il guerriero a piedi portava: spada e
le gialde. pisacane, ii-104: il guerriero a piedi portava: spada e lancia
colamina. biringuccio, i-98: il rame... lavorasi con gran facilità
giallastro. pascoli, 729: era selvaggio il luogo, / deserto,..
que'due occhiettini tondi, giallastri come il fiore dell'edera. levi, i-35
e nel biancastre. lanzi, i-227: il colore che domina generalmente nei suoi dipinti
che domina generalmente nei suoi dipinti è il giallastro. gialleggiaménto, sm.
emana una luminosità gialla. buonarroti il giovane, i-588: era l'alto colle
, come un leccione, di grassa flava il marsupio colmo. g. gozzi,
giallézza, sf. l'essere o il diventare giallo; aspetto, colore giallo
[dioscoride], 764: il fiele del leopardo, bevuto che sia,
contraffare i colori propri che suol dare il lume di quella bianca giallezza della luna
g. del papa, 6-ii-154: il detto fiele è necessitato a ritornare dentro
con esso sangue a circolare per tutto il corpo, tingendo tutte le carni colla
pallido; che ha come colore dominante il giallo pallido (un dipinto).
al figur. buti, 2-619: il fuoco, veduto dai raggi del sole,
quasi gialliccia. soderini, iii-682: il vimine o vinco è di tre sorte,
] i capegli canuti in capo, il color gialliccio in volto. g. gozzi
i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnulo invito? papini, 39-281
tinnulo invito? papini, 39-281: il brigante non è -non era -il borsaiuolo
come i topi fuor delle fogne. il brigante è un uomo libero con qualche sentimento
color giallo. tommaseo, 4-i-418: il glauco del mare rifluente si mischia al
che nello spettro visibile è compreso fra il verde e varancione. guinizelli,
tutto giallo. campanella, i-69: il colore giallo nell'oro è bello e
. serao, i-122: avea chinato il capo sul petto e la gialla tinta
. -in partic.: che ha il manto, il piumaggio di questo colore
partic.: che ha il manto, il piumaggio di questo colore (un animale
libro di sydrac, 77: elli [il calore] scalda l'altre cose che
, caldi essere. simintendi, 1-9: il giallo mele gocciolava dalla verde quercia.
: un merlo è prigion, che negro il manto / delle sue piume, e
/ delle sue piume, e tutto il becco ha giallo, / e toglie
e toglie in aria ad ogni augello il vanto. p. verri, i-182:
fontanella, iii-357: là giallo impallidisce il cedro antico / e con lacero sen
antico / e con lacero sen lagrima il fico. carducci, 430: fioccano
cineree, bianche; / e sotto il fioccar tristo che le asconde / paion di
della vetrina? pavese, i-238: il grano sarebbe diventato ancora più alto giallo
l'uno dall'altro discemere, ed il bianco vengono a formar della luce.
, ma è verde e rossa sopra il dorso della collina. buzzati, 4-259:
i lumi della sospirata nostra città e il loro immobile splendore riverberante un giallo alone
gonfia di fango. -che ha il colore dell'oro; che è d'oro
g. villani, 6-39: fu il campo azzurro e uno carroccio giallo, ovvero
'l fiorin giallo. dolce, 1-7: il sole è detto bianco, perché è
delle api comuni. govoni, 845: il mare era una striscia giallosporca. tecchi
alterna con esso. vallisneri 1-66: il ventre [dell'insetto] era vestito
un libro del quale non mi sovviene il titolo, ma benissimo due pagine giallorossastre,
la giacca buona, nelle cui tasche ritrovavo il metro giallovo, il grosso lapis rossocarota
cui tasche ritrovavo il metro giallovo, il grosso lapis rossocarota da muratore. -ambra
. bonsanti, 2-60: reggeva nella sinistra il manico del calderotto fasciato da un cencio
per non scottarsi, e nella destra il matterello col quale veniva tuttavia rimenando la
, quel vino giallo non mi piacque il primo giorno, ma poi ci feci
che parea se gli fosse sparto su il fiele. burchiello, 135: sei più
: bene ti s'è indurato / il sangue su cotesto viso giallo / come
v-3-809: non so perché, imagino che il suolo di salso produca guardie di finanza
deltanimo). svevo, 5-172: il suo occhio diventava torvo, torvo.
ti stringo la mano e tu ripigli sicuro il discorso di ieri, non so qual
essi non si sarebbono arrecato a disonore il portar fino la berretta gialla, per mendicar
, per mendicar con quella svergognata adulazione il verminoso tozzo di pane di una mendica
. beltramelli, i-551: noi rassodiamo il passato nel presente e, vagliandolo in
ne vada dispersa, lo scagliamo verso il remoto futuro. noi,..
bianchi, ovvero, se gelano sotto il polo, per quelli che bruciano sotto
regioni mal note dell'impero giallo, il più grande, antico e misterioso fra quanti
, v-1-868: s'arrochirono a disputarsi il bottino del mondo,... a
: espressione con cui si è indicato il timore da parte del mondo occidentale del
, questi figli del sole suscitano fra il nostro pubblico molta curiosità per quella loro
di giallo, furono subito dette « il pericolo giallo ». 7.
italia). baldini, 10-164: il manzoni aveva soppresso [nei 4 promessi
hearst, che propugnavano la campagna contro il cosiddetto pericolo giallo. -in senso generico
ciclistico di francia. -per sineddoche: il corridore che la indossa; il primo
: il corridore che la indossa; il primo in classifica. -giallorosso (anche
della società sportiva calcistica roma (e il nome deriva dai colori giallo e rosso
vento. 12. sm. il colore stesso (che spesso è usato,
altri colori. leonardo, 7-i-102: il giallo e l'azzurro misti insieme compongono un
bellissimo verde. ariosto, 10-81: il giallo e negro ha quel di vigorina
tutta lieta in vista / uscia, tingendo il ciel di rosso e giallo. lanzi
rosso e giallo. lanzi, iii-120: il rosso avvicina le cose, il giallo
: il rosso avvicina le cose, il giallo ritiene i raggi della luce. cattaneo
i gialli dei limoni; / e il gelo del cuore si sfa. -con
gaggìa. -giallo d'uovo: il tuorlo. libro di sydrac,
di donna amata vai più di tutto il suo giallo coniato. 14. chim
antimonio): polvere di colore fra il giallo chiaro e l'arancio, costituita
sostanza colorante ottenuta in india facendo essiccare il sedimento delle orine bollite di vacche alimentate
carena, 1-163: 4 giallo il color dell'oro, della corteccia di
artificiali della classe degli azocomposti, come il sale sodico dell'acido ammino-azobenzol- (o
serve per a olio. vi è ancora il giallo in vetro, bonissimo per a
di terra '; una terra che fa il color giallo altrimenti detta ocria; serve
): marmo calcareo di colore fra il giauo uvido e l'arancione, uniforme
si scava in algeria. -anche: il marmo broccatello di siena (v. broccatello
d. bartoli, 9-32-81: ond'è il far con essi quel che seneca disse