e svaporate che sono, e rimaso il fondo asciutto, si aggiunge altrettanta flemma
. bergantini, 473: prima / [il cacao] apparve di sostanza fissa,
; a tal che dianzi tentato / il lento fuoco, non altro egli rese /
sagma '('salma '). il termine fr. flegme (con la variante
cioè del siero del sangue, presero il greco nome di flemmagogi e d'idragogi
beltramelli, il-n: tanto più [il cerretano] si sbraccia per farsi udire,
un secondo uomo che scrive anche lui il mio nome in un libraccio. pirandello,
in un libraccio. pirandello, 8-194: il dottor nicastro trasse flemmaticamente gli occhiali dall'
posta alle nari provoca starnutazione e mondifica il cerebro dalla superfluità flemmatica. bandello,
. -che ha natura acquosa (il sangue). varchi, v-292:
membri principali si formano del sangue: il cuore della più sottil parte, il
il cuore della più sottil parte, il fegato di quello che è grosso e acceso
di quello che è grosso e acceso, il cervello di quello che è flemmatico e
è sì contemperato co li altri che il corpo sta sano, danno denominazione a
eccesso di flemma (un organo, il sangue). crescenzi volgar.,
, 3-7: del grano recente e nuovo il nutrimento è piccolo, crudo, flemmatico
flemmatico. dottori, 1-217: seguita il niasi, un uomiccin che pria /
, 2-159: se ha già determinato il tempo e la strada tutto ciò che
-figur. della porta, 2-144: il tuo orologio è zoppo e flemmatico,
o rapido,... senza esaminare il costume e le azioni d'un uomo
cagionarne. leopardi, i-906: come il parlar flemmatico degli uomini, piace spesso
uomo impaziente che vo'siete, / il copista flemmatico risponde, / a modo vostro
: la intenzione sua si è che il vino giovi al flemmatico, il torre sangue
che il vino giovi al flemmatico, il torre sangue al sanguineo, il bagno
, il torre sangue al sanguineo, il bagno al collerico. crescenzi volgar.,
mele. equicola, 215: a'flegmatici il concubito è meno nocivo,.
e utile. accetto, iv-152: il soverchio flemmatico, perché non fa gran
193: sono quatro complexioni... il sanguigno... 'l collerico
toccano a loro [ai cerusici], il fuoco di san lazaro, l'eri-
un pallone. bonsanti, 4-205: il marcio di un laido flemmone. =
per lo corpo; in questo modo signoregiano il corpo, e lo ingrassano. c
errore volgare del suo essere flemmoso [il latte], viene dal suo essere il
il latte], viene dal suo essere il più eccellente ed il migliore ed il
dal suo essere il più eccellente ed il migliore ed il più efficace dei balsamici
il più eccellente ed il migliore ed il più efficace dei balsamici tutti, e
di coleotteri appartenenti alla famiglia ipidi; il fleotribo dell'olivo o punteruolo dell'ulivo
ordine tisanotteri, famiglia fleo- tripidi; il fleotripide dell'olivo (phloeothrips oleae)
[inf., introduzione]: perché il nostro principio sia della regina delle menti
(gli arti, le membra, il corpo umano, una pianta, ecc.
, né altro pesce, che per avere il corpo flessibile o gli occhi situati in
leonardi, conc., i-493: obbliga il liquido ad elevarsi per entro un tubo
, fluente. leonardo, 2-349: il moto ventilante è un certo moto flessibile
.. ce l'ha fatto [il rame] flessibile e disposto alla fusione.
, rendendo le destre flessibili a sborsare il quattrino truffato. milizia, iii-19: ma
e seducente della nazione forma al contrario il fondamento della potenza francese. carducci,
a ogni situazione; accomodante (il giudizio). f. f.
flessibile, ma non lasciano di sugger il sangue con attrazione veemente. gioberti,
ogni sfumatura espressiva (un verso, il linguaggio). alberti, 119:
alfieri, v-1-741: l'attica, il lazio, indi l'etruria, diero /
cosa è in elle, / e il forte e il dolce e il maestoso e
in elle, / e il forte e il dolce e il maestoso e il vero.
/ e il forte e il dolce e il maestoso e il vero. carducci,
forte e il dolce e il maestoso e il vero. carducci, ii-9-5: non
varietà di toni (la voce, il canto). equicola, 146:
virtù e la disciplina, sparì eziandio il flessibile ordine manipolare. d'annunzio,
. b. croce, ii-1-170: il modo congiuntivo delle parole flessibili serve sempre
fr. flexible (docum. verso il 1300) la variante fressibile è per dissimilazione
a. cocchi, 4-1-60: è facile il supporre che sia diminuita ancora la capacità
più mi confermo nella opinione, che il soavissimo diletto che cagiona la eloquenza della
dall'ebrietà terrestre del ruscello che fa il suo letto errante e v'aderisce con
che schiavitù. gioberti, 1-iii-458: il cattolicismo non avrebbe ricevuto dal dio uomo promesse
lett. it., i-136: il priorato fu il principio della rovina di dante
., i-136: il priorato fu il principio della rovina di dante, com'
com'egli dice, ma fu anche il principio della sua gloria. non era
potea risultarne. leopardi, ii-442: tutto il diletto era dunque originato dalla voce della
e ondeggiamento della voce per potere senza il menomo urto rinforzare e diminuire l'intensità de'
nelle frasi particolari, ma anche in tutto il periodo musicale. -dolcezza di contorni
, molteplicità. carducci, ii-13-208: il fantoni... il movimento e la
, ii-13-208: il fantoni... il movimento e la nervosità lirica e certa
della porta gittare dalla conca di marmo il diamantino stelo dell'acqua che s'inalza e
dodici segni del cielo ed è chiamato il suo segno acquario, che sempre gitta
urinarli dentro... onde pisandoli e il barbiero sentendosi rescaldare li piedi ne le
in alto, / e rallegrava ai riguardanti il core. -gocciare, sprizzare, lasciare
-gocciare, sprizzare, lasciare uscire (il sangue); espellere dal corpo (
gettavano! garzoni, 1-608: diviene [il ruffiano] medico, promettendo alle fanciulle
alle fanciulle... di gettare il seme concetto crollando il filo della schiena.
. di gettare il seme concetto crollando il filo della schiena. redi, 16iii-
. -spargere (le lacrime, il pianto). bonagiunta, lxiii-82:
, espellere (per la bocca o per il naso); perdere (sangue)
corpo. crescenzi volgar., 6-69: il suo seme [della lappola].
.. fa prode a coloro che gittano il sangue e sovviene alla dissenteria.
, 1-583: altri, maliziosi come il diavolo, fanno l'ispiritato e gettano
. giamboni, 8-i-251: gitta [il cane] il suo pasto, e poi
, 8-i-251: gitta [il cane] il suo pasto, e poi il rimangia
] il suo pasto, e poi il rimangia. crescenzi volgar., 10-6:
lo sparviero] smaltisce e al tutto ritiene il cibo,... si prenda
legato con un filo, e poi trai il filo e così il pasto gitterà.
, e poi trai il filo e così il pasto gitterà. bartolini, 1-128:
gitterà. bartolini, 1-128: abbattuto, il cagnino gettava sangue dalla bocca.
., i-526: l'uomo che getta il seme suo per lo coito, laverà
la cavalla, tanto più perfettamente [il cavallo] gitterà il suo sperma. tassoni
più perfettamente [il cavallo] gitterà il suo sperma. tassoni, vii-106:
sperma. tassoni, vii-106: gittato il seme dell'animale e raccolto nella matrice
in atto, io. spargere il seme. - anche assol.
m. cecchi, 23-35: anco il villan getta un granello in terra / per
. gozzi, 1-33: arato prima bene il terreno e divisolo in diversi solchi,
nell'agricoltura l'uomo... svolge il terreno esistente, vi getta la semente
a un'eresia che da lui prese il nome, la peggiore che mai fusse
amore. carducci, iii-25-108: chi interrompe il diritto,... gitta anzi
della violazione. pascoli, i-511: il maestro deve prima foggiare l'anima,
dire, l'intelligenza, in cui gettare il suo insegnamento. soldati, iii-48:
. bisognava accontentarsi di gettare in loro il buon seme della fede. -fare germogliare
suo malore. gioberti, i-132: il disegno di una confederazione italica sotto gli
così smaniosa, che due volte il meno, e ogni giorno, abortisce
ma stia rinchiusa. -espellere prematuramente il feto. tanaglia, 2-1141: al
. cavalcanti, 316: ei voleva essere il primo a gettare i signori dalle finestre
: ma la patria?... il cielo non me ne ha conceduto;
senza l'affetto della madre, senza il consiglio del padre suo! serao, i-
, che sentendosi meglio, avrebbe fatto il possibile, per venire a fare il suo
fatto il possibile, per venire a fare il suo dovere. -rifl. buttarsi,
nel mar gittarmi, / e dentro il salso umore / estinguere in un punto
e l'ardore. baretti, 2-324: il tuo matto furore contro di me è
, iii-12-98: gli è morto sotto il cavallo, e, trafitto d'undici
lucrezia e impegnarono una furibonda zuffa per il possesso di lei.
'l fuoco e le foglie del frassino il serpente, più tosto nel fuoco che nelle
... nei combattimenti corpo a corpo il cavaliere armato di lama curva gira intorno
di lama curva gira intorno, oppone il pugno, si getta di lato,
mancar di vettovaglia. -affrontare coraggiosamente il combattimento; buttarsi allo sbaraglio.
parini, giorno, i-783: tale il grand'avo tuo tra 'l fumo e
ariosto, 42-12: presto di sella il paladin si getta / e col viso
sarà ito a dormire, considera bene il luogo dove dorme; e poi
sì te ne verrai pianamente e sì iscoprirai il copri- toio di sotto dal lato de'
torcendomi con movimenti disordinati, su per il letto impetuosa mi gitto e mi rivolgo.
, fà che io resti sempre come il giorno della mia prima comunione! »
dii, di sapere 11 bene ed il male, furono da dio gittati in questo
gli erano d'intorno, fu preso il corpo e gittato da quello verone nel
morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il suo corpo ricevere, anzi sarà gittato
de 'l sepolcro, e publicamente tagliarli il capo, e gittare ogni cosa nel
piacerà. s. maffei, xxx-6-11: il suo corpo / gettato fu dentro il
il suo corpo / gettato fu dentro il pamiso, ch'ora / gonfio e spumante
figliuolo, colui che lo ricogliesse, il potesse notricare per suo figliuolo. caro
di cristo. guerrazzi, 6-13: gittai il libro, ma col libro non gittai
vedendosi la morte a lato, [il marinaio] sì è costretto di gittare
tempesta o per inseguimento del nemico il capitano si crede in obbligo, per
o di abbandonare le ancore, prende il parere degli interessati nel carico che si
dell'equipaggio. boine, i-164: se il mare è grosso si getta in fretta
mare è grosso si getta in fretta il carico. -deporre un capo di vestiario
. malvezzi, iv-261: s'inferma il figliuolo a davide, rompe e getta
all'età d'anni cinquanta, getteranno il colaro e qualunque marca ecclesiastica. leopardi
tanto caldo, che ho dovuto gittare il terraiuolo e alleggerirmi di panni.
1-ii-416: dopoi e'sette anni [il bambino] comincia i denti primi a gittare
e mettere i secondi. -mutare (il pelo, la pelle). d'
suo giumento, cioè del corpo, il quale dovremmo trattare come asino. velluti,
: fate almeno ch'egli non getti il denaro d'un mese ne'capricci d'una
qui ci sfrattano della casa! hai gittato il tuo denaro e se ti serve una
. bibbia volgar., vi-240: il savio nelle parole fa sé medesimo amabile
9-35: qui dimorar potrei / gittare il tempo e la fatica invano. bembo
si avesse a vedere e rivedere / il conto a chi si danno questi titoli,
monte. bembo, 5-65: a gittare il muro della città senza intermissione alcuna si
da milano, se fece in firenze il ponte nuovo, e egli fondò con sua
lo nome della detta podestà fu nomato il ponte « rubaconte ». andrea da
94: sani e salvi, passarono il profondo fiume del panaro; quivi gittarono
profondo fiume del panaro; quivi gittarono il ponte; e così, senza contrasto,
vasari. ii-123: portò giuliano da roma il gettare le volte di materie che venissero
ben confitto attraverso del medesimo, sopra il quale si gettano quei pavimenti di cemento
cantine. pavese, 5-45: era il padrone delle terre del castello e di
manfredi, xxii-83: come meglio in cielo il fondamento / gittar si può di memorabil
generali, che gettò nella mia psiche il suo corso di logica dell'anno scorso,
soffiare impetuoso in una determinata direzione (il vento); scaricarsi, sfogarsi.
targioni tozzetti, 1-8: ha [il libeccio] la sua origine nell'estremità
assol. fra giordano, 77: il sole non oscura mai, sempre getta
: gittava uno splendore... il quale solea essere per contrario pure ieri.
diventano persone vive. deledda, i-407: il sole già senza raggi gettava un chiarore
erta infocata più e più guadagna / il sol che obliquo il fianco mi saetta,
e più guadagna / il sol che obliquo il fianco mi saetta, i e l'
, / sovra le siepi ed oltre il fiume getta. deledda, ii-728: gli
, / conobbe in lui di primavera il viso. romagnosi, 11-83: come,
corsa. è esercizio moralmente salubre usare il freddo e tranquillo criterio dell'età
, lett. it., ii-160: il tasso non era un pensatore originale,
nella puzza, getterà odore; e il seme che uscirà di lui sarà buono
e gridino dopiezza? boccalini, i-12: il finissimo inchiostro,... dalle
, passata la luna di miele, il padrone ebbe i suoi capricci e prese
alte grida. carducci, 906: già il mostro... /...
. immane pe 'l buio / gitta il fischio che sfida lo spazio. de amicis
spazio. de amicis, i-247: il pelottone levò e spianò i fucili in atto
l'urlo che lungi si perde / dentro il meridiano ozio dell'aie. d'annunzio
i-768: un pettirosso svolazzava, gittando il suo allegro grido di richiamo. brancoli
cavalca, ii-138: a mostrare generalmente il pericolo... di gittare simili
angosciosa indarno gittava cotali parole per tutto il cielo. boccaccio, ii-7-89: forse
e benefattore. sarpi, ii-2„j: aveva il pontefice gettata la proposta di far guerra
creazione. carducci, 604: sopra il fango che sale or non mi resta
or non mi resta / che gittare il mio sdegno in vane carte. faldella
carta. palazzeschi, 4-37: gettò il disegno di una bellezza austera, classica.
udite queste cose nuove d'arrigo, il primo di gennaio 1538 gittò la sospesa
. d. battoli, 40-i-31: il re cin mandò gittar bando la testa a'
chiodo. tetnanza, 233: aveva il pubblico gettata ima tassa sopra qualunque genere
v-18: dogliomi infino alla morte che il tiranno del libero arbitrio v'ha fatto di
ebbi un gran dispiacere ed ho, considerando il danno che getta a noi prima e
cattaneo, iii-1-9: intraprese a gettare il solito fango sui costumi e sugli usi
gettargli la iettatura. pavese, i-18: il sottoscritto viene interrogato perché frequentava la vittima
3-184: tutto l'affetto tuo e tutto il tuo cuore e tutta la tua speranza
invidiosi? monti, v-79: altro finalmente il gettare nel fango questa grand'opera,
nel fango questa grand'opera, ed altro il mostrarne con la fiaccola della critica i
critica i molti e veri difetti, e il far sentire la suprema necessità di rifonderlo
molossi. de sanctis, ii-6-196: poiché il poeta ha la forza di gittarsi nel
forza di gittarsi nel passato e riempiere il vuoto, quel grido non ha
ma non so che malinconia, che apre il varco alla lacrima. bilenchi, 184
, a una setta); concedere il favore e l'appoggio, parteggiare (per
. bentivoglio, 5-i-82: questi giorni il duca di ghisa è stato in gran
ghisa è stato in gran dubbio che il cardinale suo fratello fosse per fuggire di
vi si gittò coll'impeto che fu il segreto della nostra difesa. dossi,
nostra difesa. dossi, 542: il fornaio, che già faceva la cosa più
della scatola. pascoli, 676: il laertide ammainò la vela, / e disse
fatto sicuro. piovene, 5-465: il grosso nucleo di aristocrazia catanese ha saputo
si va gittando e rimovendo per tutto il corpo della scrittura, non potendo al suo
per mia impulsione, come credono, il duca si sia gettato a questa deliberazione
, e subito / ch'e'ripiglia il figliuolo e gli dà libera / la
fatto, ed ha a piangere / più il ritorno che e'non fa l'assenzia
, gettandomi nella filosofia, le raccontai che il sentimento della colpa io l'avevo ad
mali. dominici, 1-121: credi presto il bene e sia tarda a credere il
il bene e sia tarda a credere il male, pur però non ti gittare;
. beltramelli, ii-418: per dimenticare il suo niente, si gettava alla follìa e
battuti e crudele segnoria sofferti, gittaro il giogo e pigliaro arme e rifecero battaglia
: e che? dovrà taluno soffocar il suo carattere e gittar i colori naturali
/ ignobil calca che mi preme; il riso / non veder del nemico;
speranza onde consola / se coi fanciulli il mondo, / ogni conforto stolto / gittar
di gettare / come un ingombro inutile il mio nome. -esporre a estremi pericoli
qual ne l'incerto tramite / gittava il cavaliero / il verde manto serico /
l'incerto tramite / gittava il cavaliero / il verde manto serico / de la sua
una fotografia e qualche lettera, così il carico tutto della vita, ridotto a
colare; fabbricare mediante la fusione e il getto del metallo (statue, bassorilievi
quel modello grande che io avevo fatto per il giove d'argento. vasari, i-71
più sottoposte che la pittura: come il bassorilievo, il far di terra,
che la pittura: come il bassorilievo, il far di terra, di cera o
stucco, di legno, d'avorio, il gettare de'metalli. bellori, ii-125
di figure e di ornamenti, che il duca faceva gettare in argento ed in
: la pittura e la statuaria, cioè il gittar di bronzo, ebbero cominciamento a
bronzo. -figur. buonarroti il giovane, 9-300: forse a bottega a
. f. frugoni, iv-86: il metallo di cui s'ha la storia a
. ben conosce quanto egli ha saputo variare il numero del verso, e in quante
in quante differenti forme si può gettare il nostro endecasillabo. g. capponi, 5-262
cancellieri, 6-303: fermato questo, facciasi il medesimo conto sopra la massa de *
che correremmo a ragione di 50 leghe il giorno. -sottrarre. paolo dell'
con uno agiunto partirai in 19, il rimanente multiplichi per n e della somma
fine di questo secondo giorno si facesse il medesimo riscontro di peso che si fece
primo, che peso getterà la stadera, il medesimo o maggiore o minore del primo
e prodotti). g. rucellai il vecchio, 62: si tassorono tutti i
, ciò è l'or dire, il tessere, co 'l suo gittar la navicella
sopra le quali meglio potrò andar tessendo il mio ragionamento. d'annunzio, iii-2-277:
nutrice; che, a sé traendo alternamente il calamo annesso con cappii ai fili dispari
, getta nell'intervallo con la spola il filo della trama e con la spate il
il filo della trama e con la spate il tessuto rado serra. 33
meglio chiudere un occhio e lasciar che il tabacco marcisse in convento, anziché liberare
tabacco marcisse in convento, anziché liberare il volo ai falchetti e gettarli tra quelle
e quindi, per occulte vie, il bello giardino rigavano tutto. 37
70 o 8° mese, sono già oltre il derma, e quando, nel 120
-frazione di tempo che occorre per il lancio di un sasso o di un'
: costui l'accusi in quarantia, ed il reo si difenda nel modo detto;
fatto gettar a fondo la nave con il cannone. -gettare alle ortiche:
via! alvaro, 2-20: presso il forno..., gittava dentro rami
-gettare dietro le spalle, gli omeri, il dosso, la schiena, le reni'
s. degli arienti. 136: il scolaro se dicinxe presto la scarseletta avea
la veste sui suoi fianchi, e il modo di gravare su una gamba e
spalle. sannazaro, iv-23: per questo il ceco mondo / conobbe castitade, /
cura del mondo. pananti, i-93: il mondo se lo piglian come viene,
7-157: tolga l'arena che gitta fuori il mare quando tempesta per venti, e
animo e distemperato impeto di voce schiantatolisi il petto, lo spirito, con sangue e
. -gettare giù: scagliare verso il basso, fare o lasciar cadere (
dalla finestra una pietra che allo sventurato il quale passi per quel luogo ischiacci il
sventurato il quale passi per quel luogo ischiacci il capo, è di colposo omicidio reo
primo superiore è quello che sostiene il primo impeto, e se fussi solo,
abbrusciamole in casa. lancellotti, 450: il terremoto... gettò giù le
compostezza in punta al tavolino del caffè il resoconto della serata pel « tevere »
quale era critico teatrale. -gettare il giacchio sulla siepe: v. giacchio.
siepe: v. giacchio. -gettare il giacchio a tondo: v. giacchio.
tondo: v. giacchio. -gettare il guanto: v. guanto, n.
guanto, n. 11. -gettare il lardo ai cani: v. lardo.
cani: v. lardo. -gettare il manico dietro la scure: v. manico
scure: v. manico. -gettare il sasso e nasconder la mano: v.
mano: v. sasso. -gettare il tempo dietro al tempo: v. tempo
. gittò allegra e superba all'aria il suo epinicio, il suo * eureka \
superba all'aria il suo epinicio, il suo * eureka \ -gettare in
conto. giamboni, 61: dee il cuore suo temperare, che non sia
ti carichi di questo; perocché tu il dovresti avere apparato per te medesimo.
-gettare la casa fuori delle finestre: fare il finimondo (con valore iperbolico).
27: se per la mala ventura madonna il risapesse, gittarebbe la casa fuor dalle
pigliavamo, senz'altr'esca, gettando solamente il sud detto lamo sopra l'
-gettare l'arte, la sorte, il sortilegio, la malia, l'incantesimo
(special- mente al fine di conoscere il futuro o di mutare il corso degli
di conoscere il futuro o di mutare il corso degli eventi). novellino,
sorti per vedere che fortuna dovea avere il detto achille. pulci, 3-31: gan
, lo sorprende una trista notizia: il suo fratello è morto, lontano lontano.
le sorti quale di loro dovesse fare il dittatore, non si potendo eglino accordare
, sollevato quel palo, sfregarlo / dentro il suo occhio. -pronunciare una sentenza
. -pronunciare una sentenza, decidere il destino di qualcuno. bibbia volgar
una casa. guicciardini, i-89: il popolo pisano, pigliate tarme e gittate
per te gittato ho 'n terra il mio onore. s. caterina da siena
, iii-60: tutto questo fa il dimonio acciocché noi gittiamo a terra
dopo molti ragionamenti, gridavano che il catasto si gittasse a terra. caro,
le prime impressioni. tasso, 11-iii-876: il distrug gere i fondamenti de
quello che con traddir potesse il loro neutono. -deprimere, demoralizzare
idem, 2-96: quando si vide il bello, alzò la lancia e gittolla a
landolfi, 3-135: fossi io pure il più grande dei grandi della terra e
. b. croce, iii-27-277: quantunque il bou- 1 anger...
stato della francia gli gittarono in volto il loro disdegno e disprezzo. -gettar
l'arme, si danno prigioni: / il clamor delle turbe vittrici / copre i
era stata inventrice. manzoni, 36: il marmo inoperoso, / che premea l'
bibbia volgar., iii-543: gittò via il signore tutto il seme d'israel,
, iii-543: gittò via il signore tutto il seme d'israel, e afflissegli,
soggetto, e così ne hanno cavato il più e il meglio. moravia, xi-6
così ne hanno cavato il più e il meglio. moravia, xi-6: crostarosa gettava
mosca, ch'io ti farei gettar via il capo dal busto? -sperperare,
(396): migliaia di ducati il duca aveva gittato via in certe brutte operaccie
non donare. carletti, 52: il vino è proprio come quello di spagna,
ricoglie tanto, che spesso per riporre il nuovo gettano via il vecchio, a
che spesso per riporre il nuovo gettano via il vecchio, a maniera di dire,
essi gettarsi via con una intempestiva partenza il prò di tante fatiche? -vendere
. lancellotti, 286: getto via il tempo a spender tante parole contra i poeti
, iii-55: oggi avete gettato via il vostro signore iddio, il quale solo vi
gettato via il vostro signore iddio, il quale solo vi salvò da tutti i
2-8 (226): la malinconia e il pensiero il quale hai e dal quale
226): la malinconia e il pensiero il quale hai e dal quale questa infermità
crisostomo volgar., 78: abbiamo perduto il timore e gittato via la vergogna.
: chi aveva gettato via dal collo il giogo dell'obbedienza romana, faceva le
in molti casi. -gettare via il ranno e il sapone: v. ranno
. -gettare via il ranno e il sapone: v. ranno. -gettarsi
, 26: per non poter sopportar il pericolo gli uomini si gettano a certa morte
; e fea / con mille altri amoretti il rubatore. [sostituito da] manzoni
, disperarsi. caro, 3-2-56: il papa è chiaro che parma non si
gendo se medesimo pensando, / ferissi il core e la sua mente vana;
ombria pigliando. sacchetti, 70-42: il porco s'accostò al pozzo...
gettate a testa bassa fra me e il cirani? -gettarsi fuori: precipitarsi all'
. -gettarsi giù: lanciarsi verso il basso, piombare; scendere precipitosamente.
2-26: gittandosi giù dal calesse, il signor giacomo con voce burbera interrogò:
!... due scudi fu il patto, e la buona mano, se
ix-145: si gettò giù di corsa per il sentiero e scomparve. -figur.
uscio della camera e faglisi incontro; il quale, la detta reina veggendo,
si getta ginocchioni, traendo per le mani il giovine, che s'inginocchia di contro
volgar., ii-125: vidde l'angelo il quale istava nella via col coltello ignudo
graffiare con l'unghie e a percuotere il petto suo. caro, 3-162: noi
per dio ogni tribulazione. imperocché dopo il verno seguita la state. caro, 11-682
e come, morto lui, quivi il lasciaro. bibbia volgar., iv-61:
si getta. verga, 4-151: il canonico, convulso, si gettò su don
nel rammentarmi di certi che pompeggiano con il danaio che cavano da gli amici de
e con la pestifera adozione. buonarroti il giovane, 9-344: piagni, prega
, prega e riprega, / baciale umile il lembo del grembiule, / duolti,
come la penna getta, dipingere come il pennello getta: scrivere o dipingere di getto
voler di cervello / coloriva e incarnava il suo disegno, / secondo che gettava
suo disegno, / secondo che gettava il suo pennello. lippi, 1-4: mi
bibbia volgar., vi-274: colui il quale getta in alto la pietra,
getta in alto la pietra, sopra il capo suo caderae. m. villani,
lat. volg. * jectàre, per il class, jactàre, intens. di
e letter. gittata), sf. il gettare; lancio, getto.
terra che tu caverai del secondo solco riempirai il primo, così seguendo sin all'ultimo
aggravala ben lor sopra alle barbe, dirizzando il fusto, mentre riempi, affatto.
affrettata. de sanctis, ii-15-38: il lettore... fin dalle prime pagine
? pisacane, iv-14: deve [il generale] approssimarsi alla gittata del moschetto
non aveva cemento, e adesso era il momento delle gettate. 6.
giunge conquistando successivamente tre gradi: 4 il primo grado 'consiste nell'apprendere a
consiste nell'apprendere a variare di continuo il ritmo delle proprie gettate, in modo
otto trabucchi e non a quattro come dice il pecchio. = femm. sostant
fatto. crescenzi volgar., 6-38: il curiandolo è erba assai comune..
alle donne le superstizioni del molinello, il circoito del sedazzo, le sorti de'
pugnar contrarie. beltramelli, i-539: durante il giuoco usavano insolentirsi con abbondanza; ma
quel corpo solido indietro, e toma verso il suo principio. 3. lanciato
foro della città, e accosti a lui il tozzo, sdegnosamente gittatogli dal simile suo
porto, ai marinai predisposti, ebber assicurato il barco alle « bitte » di prua
abbigliamento). verga, ii-81: il baritono intanto, con un pastrano peloso
redi, 16-v-205: piacesse a dio che il sangue gettato dal sig. decano fosse
spenga. 6. sparso (il seme), piantato (un albero)
della virilità. jovine, 2-103: il seme gettato nel grembo della terra germinava
. maestro alberto, 18: ragguardando il volto mio di pianto grave e alla
sulla poltrona, fuggita la pupilla, fuggito il polso. -prostrato. bibbia volgar
terra con lacrime oravano quello che constituì il suo popolo in eterno, ch'egli
nella via e ucciselo, ed era il suo corpo nella via gittato. serdonati,
g. bentivoglio, 4-657: correva perciò il sangue per tutto ne'luoghi dove il
il sangue per tutto ne'luoghi dove il combattimento seguiva; tutti si vedevano pieni
. dossi, 196: prima raccolse il gettato volume, e, fattosi ad
. 10. scialacquato, sperperato (il denaro). boccaccio, v-212:
gerà le bestemmie imprecatrici, / e il gittato lavoro, e i vani passi
due travi fatto, tessuto di vimi, il quale, subitamente gittato tra la torre
git- tati sopra fenditure di monti. il conciliatore, ii-665: ma si dia
meni? 13. scatenato (il vento). valeri, 1-115:
). d'annunzio, v-2-9: il colore dà l'illusione che quei merli
, iii-20-362: io mi proposi di dire il parer mio non tanto su 'l manzoni
son mostrati quasi in atto di aspettare il sorgi e cammina dall'europa.
cavalcanti, 199: dai senesi ebbe il salario, e da noi il bando
senesi ebbe il salario, e da noi il bando della persona e poi il salvacondotto
noi il bando della persona e poi il salvacondotto per fuori della terra; e
. regola di altopascio, 1-50: il priore dell'ospitale, ogni anno comperi
cristiana parola 'innocentini'. tommaseo, 8-172: il numero de'gettatelli... nel
. viani, 19-419: sai gli detti il mio nome: la poveretta era una
7-ii-66: chi più lunge da sé tirasse il ferro, / chi più la pietra
.. prese una lunga volta verso il mare e la indirizzò tutta alle spalle
faria preghi a i cacciatori / iddii il gittator di reti, ch'unqua / non
. gettatura, sf. ant. il gettare; lancio, getto.
particolarmente dicesi quella stanza dove è il fornello da struggere la lega,
). gèttito, sm. il gettare, lo scagliare; lancio,
di malizia. palazzeschi, 3-72: il capo biondo pareva muoversi al suono dei
agile persona l'inglese era riuscito a scansare il gettito di quella forsennata artiglieria dello scandinavo
flemma calorosa. farini, ii-576: il sangue spicciava con gettito abbondante.
. piovene, 5-605: si ha il caso inconsueto di un grande museo nazionale
le tempeste, e i scogli, e il gettito delle robe, e gli alberi
). de sanctis, 11-194: il vizio ha per compagna inseparabile la fiacchezza
rinnovarsi; e ci perdiamo a studiare il gèttito delle ova delle formiche?
.., la qual promuove grandemente il gettito a ripetizione delle frasi inani.
, ii-12-36: dopo lottato e scritto tutto il giorno mi era un riposo l'abbandonarmi
pagine, nelle quali la fantasia e il sentimento confondevano i loro gettiti più strani
panzini, iv-293: 'gettito ', il provento che deriva da una fonte di
che dappertutto... aveva aumentato il gettito grandemente, evitando le truffe e
e letter. gittó), sm. il gettare, 10 scagliare;
getto da ambedue i condotti, si troverà il canale breve non si essere avvantaggiato in
f. f. frugoni, 4-284: il più plausibile al divertimento fu il gitto
: il più plausibile al divertimento fu il gitto di molte cose nell'onda, tantosto
notatori, tra'quali si segnalò sempre cola il corifèo, erano riportate dal fondo alla
con fiero sibilar casca e si ruota / il grave gitto a le testuggin sopra,
: c'è poi ancora... il rancido piato de'caratteri, de'quali
quanti ce ne vuole per iscrivere tutto il poema di dante, questi in infiniti
cader talmente ordinati che vi si leggesse il poema di dante. a. verri,
benché lontana la fonte, fatto perenne il getto d'acqua per catena d'uomini,
11 foco. cattaneo, iii-1-42: né il nemico poteva forzare il recinto, né
, iii-1-42: né il nemico poteva forzare il recinto, né i suoi getti valevano
spianata, interposta tra le tende e il vallo. di giacomo, i-556: sputò
: -e come lo scagliate / voi [il fuoco greco]? - co'sifoni
triplice sbalzo, allorché m'accorgo che il mio treno s'è squagliato proditoriamente.
vulcanico isolato. verga, ii-113: il vulcano tenebroso, dietro un gran tendone
metri. d'annunzio, iv-2-1179: il getto dei gas infiammati lo investiva senza
getti d'acqua. verga, ii-378: il vocìo della folla, il crepitare dell'
, ii-378: il vocìo della folla, il crepitare dell'incendio, il getto delle
folla, il crepitare dell'incendio, il getto delle pompe, lo squillare delle
sento tenuto in suo servigio a dover spargere il sangue, ricusassi di dover sparger
, sprizzo un getto sulla tavolozza, intingo il pennello, con furia mi scaglio di
-effervescenza. moravia, i-343: il tappo saltò rimbalzando sopra la tavola e
, onde ammirabile getto di sangue fu il motto estremo di sì bello parlatore.
anticipato: germoglio sviluppato nella vite durante il suo primo anno di vita.
spiga del grano], ne spuntò il getto d'un gambo sottile e diritto co'
femminelle, poco innanzi o poco dopo il san giovanni. roberti, iii-21:
roberti, iii-21: dieci attitudini diverse descrive il linneo, con che s'adagiano le
, i-60: dice che certi pescatori venderono il gitto del giacchio, e trassero con
uno starnone all'erta: / videlo il foglia, e fece un gentil getto
l getto. cesari, 3-1-385: fatto il getto e le reti raccolte, si
di pesci che la rete non potea il peso e andavane in brani. l.
ugolini, 114: 'getto', il lancio del falcone al momento giusto.
getto ': prepararsi a gettare di nuovo il falcone. 9. alleggerimento di una
col getto. boccardo, 1-930: il getto deve aversi per legittimo quand'anco
getto deve aversi per legittimo quand'anco il pericolo non venisse in seguito a verificarsi,
purché naturalmente l'opinione che ha promosso il getto fosse fondata su razionali e plausibili
perciò appunto si distingue... il getto in * regolare 'o * piano
non ne succede alcun male, perché il mio maestro co'miracoli se ne caverà
verga, ii-107: si spalancò di botto il finestrino della fruttivendola, e ne schizzò
questo, che è l'espressione subitanea, il getto, direi, di sentimenti tutt'
di quella ilarità spietata e mordente, ma il riso le morì sulle labbra. d'
, di colui che scioglie dagli affanni il cuore degli uomini, vi si esprimevano
quando l'avrai detto / serà sfogato il getto. 13. formazione (
piglieremo dagli antichi, dirò così, il getto delle parole, ma del pulirle,
e a produrne, per così dire, il getto originale. 14. ispirazione artistica
di pietà. de sanctis, ii-1-185: il 'cinque maggio 'mi parve opera letteraria
che in questo genere si poteva chiamare il più grande monumento della nostra lirica.
udiste, ascoltatori, qual fu dapprima il getto della sua penna; ora al
; ora al confronto vi accorgerete qual fosse il pulimento della sua gelosa « lima »
2-388: non avendo noi sott'occhio il primo getto degli appunti. imbriani, 3-50
perfetto? ma questo accade sempre, che il primo getto di qualunque opera d'arte
che egli era molto più la sua professione il farle piccole; e per questo noi
quegli a cui toccò a finire e gettare il maraviglioso ornamento di bronzo di quella porta
cera... dico credo, perché il getto non lo veddi fare: ma
, ma nel ridur con lo stecco il getto dopo fatto, e andarlo sbavando
: in siviglia esiste la fabbrica per il getto. s. maffei, 5-4-297:
ghisa. -in senso concreto: il pezzo o l'opera fusa e colata
e la martellatura,... sottoponeva il getto all'opra paziente della lima.
l'intaglio, scolture; dove è il getto o forma fatta con le mani,
braccia dal primo fondamento, fece fare il rimanente, cioè l'altre otto braccia
fatto lavoro viene chiamato getto, ed il muro calcistruccio. baldinucci, 66:
né mi voglio scordare di dirvi che il gitto de'sassi e della calce fatto,
tratto è cominciato, infino che tutto il riempimento fra le due palificate non è compiuto
, 1-531: bisogna... far il primo getto di grossissime pietre, tra
baldinucci, 2-6-128: diede al coccapani il carico di fare di esso monastero e
. b. davanzali, i-336: il tetto, in quella parte caricato di
comuni e popoli particolari, dovendo fare il getto della porzione a'detti comuni e
principale è l'arme di getto, il fucile, codest'arme più potente di quante
di veruni fluidi; e ciò per impedire il getto di quelli che hanno servito alla
sopra lui la piena viene, / il meschino allibisce in un cantone.
, entrato a gitto nella camera dove il generale dormiva quietamente, lo arrestò.
e compite. lanzi, i-127: il meccanismo dovea essere diverso, trattandosi quivi di
cute ', ci aveva anche influito il modo buffo di fare tra me e mio
i doni divini son opere di getto. il conciliatore, ii-665: gli elementi della
. verga, 1-75: era [il dramma] una di quelle opere spontanee,
pareggi. baldinucci, 2-3-119: fu andrea il primo a metter in uso il formar
andrea il primo a metter in uso il formar di getto le cose naturali, per
-sciamare. -al figur.: lasciare il luogo natio, il focolare domestico;
.: lasciare il luogo natio, il focolare domestico; espatriare, emigrare.
gusci che andavano alla banda. buonarroti il giovane, 9-635: chi amica ha la
fortuna /... può, turbato il mar, far d'ogni merce / getto
; gittate tutte le robe per sollevar il legno, si pensa a far gitto
] per mezo e se ne preme il succhio, poi se ne fa gitto e
[una lucertola] fatto getto, onde il ventre n'era divenuto vincido e smunto
o morali); impiegare inutilmente (il tempo, la fatica); sprecare
figur. sagredo, 1-588: [il re di persia] fece getto di vario
da farne gitto. -gridare il getto: lanciare l'allarme; comandare
copriva; talché si cominciò a gridare il getto, per alleviarsi. -in un
fogazzaro, 4-69: ostinandomi a immaginare tutto il ro manzo di primo getto
gettoni. p. neri, 60: il valore può alle volte rappresentarsi da una
tedesco aveva studiato la circolazione e tutto il sistema e la banca dei gettoni.
è, la c'è... il fanfani annotò: « 'quarteruoli '
». boccardo, 2-37: frequentava il tavoliere della ducloz, e non vi si
diconsi 'puglie'. landolfi, 7-188: il napoletano seguita... a coprire il
il napoletano seguita... a coprire il * tableau 'con gettoni di grosso
. moravia, xi-102: giravo tutto il giorno per i bar che ci avevano la
americana dei dischi. entravo, introducevo il gettone per un rock and roll,
poi lì, su due piedi, tra il banco della vaporiera e la cassa,
telefonare subito. raggiunse quasi di corsa il più vicino apparecchio a gettone.
eseguita riempiendo la forma e solidificando il metallo col sottoporlo a una pressione applicata
alla spinta di un gas diretto verso il basso. = comp. da
divenne tale / qual ne'getuli boschi il cacciatore, / a'rotti balzi accostatosi,
, / a'rotti balzi accostatosi, il quale / il leon, mosso per lungo
rotti balzi accostatosi, il quale / il leon, mosso per lungo romore, /
cornute squadre / per le getule selve il biondo padre. conti, 476: non
che e vemerecci: ma nessun meno che il gezio. = voce dotta,
ghébbio, sm. tose. il gozzo degli uccelli. viani,
, viii-209: sopra una collina era piantato il 'ghebì ', ossia la parte
m. villani, 3-83: stando il re nel castello di mata- lona sopra
popol. tose. ghiandole situate sotto il mento. -al figur.:
della conversazione, alla quale è affidato il compito di intrattenere piacevolmente gli ospiti o
oriente! l'antica magìa trasfigurava il nostro ricovero di legno in una pagoda di
broscia, tiberio, mulone, pinanna, il tragiio, la stemperona, grinchio
ha ingrandito l'esercizio da poco, prima il suo locale, era una bettola
, di forme eleganti e slanciate: il capo è piccolo, le zampe sono alte
sulla nuca è una breve criniera; il pelame è giallognolo chiaro, cosparso di
tanto è poco. savi, 76: il gheppio è fra gli uccelli di rapina
è fra gli uccelli di rapina diurni il più comune. pascoli, 1490:
ch'io desini ». / va il gheppio, vola e porta su..
un topaccio. paolieri, 233: vedevo il gheppio roteare sull'ali tese, croce
, fu di bi sogno il filo datogli dalla sua donna arianna. leopardi
che per amore del detto gherardino portassero il suo nome, cioè gherardino, e
grosso, e per grossi io il carlino. = dal nome dello
= variante di garbello. per il n. 2 si osservi che in
liguria, sicilia) e in provenza il termine designa il * gheppio 'per il
) e in provenza il termine designa il * gheppio 'per il movimento delle
il termine designa il * gheppio 'per il movimento delle ali simile a quello che
al vaglio; probabilmente per estens. il termine è stato anche impiegato per indicare
per indicare la correggia usata per legare il falcone stesso. gherbino
ghèrèghè, sm. invar. il verso del fagiano. bartolini,
bartolini, 3-119: l'ho visto alzarsi il fagiano; gridar: « ghèrèghè!
« ghèrèghè! » / rosso, il fagiano, fra i larici, come un
gheriglio che è buono, viene a gustare il suo sapore. vallisneri, iii-446:
maggiori era 28 grani. aperto pesava il gariglio gr. 13, la buccia
. carena, 2-290: 'gheriglio', è il seme della noce quando è intero,
spremono collo strettoio per cavarne l'olio. il gheriglio si spacca agevolmente in due '
720: con uno scroscio ultimo, il blocco / s'aprì, mostrando, come
spezzarne [della noce di cocco] il frutto legnoso, nell'istante in cui sta
in cui sta per portare alla bocca il gariglio candido, i corvi piombano su
, mentre gli passò un moscone davanti il naso. fece per ghermigliarlo, credendo
possono assomigliare propriamente a quelli che fanno il giuoco della gherminella in ciò che quegli
che quegli con leggerezza di mani fanno parere il filo ora dentro or di fuori,
come da trottola; e questo si era il giuoco della gherminella, che tenendo la
vuol come una pelle, / tu fagli il giuoco delle gherminelle. bar uff aldi
opere molto dagli imolesi conosciute a tanto il recarono che, non che la bugia,
duca, che lo astrinse a devere intendere il nome de la donna. buonarroti il
il nome de la donna. buonarroti il giovane, 9-173: ben mi vi
castellano di venchieredo per tagliar a mezzo il processo con un colpo di mano sulla
sempre faceva per fare gherminella, finché il fanciullo... non spiccava un
i-336: guarda... a dirmi il vero, e non mi far gherminelle
e su l'istessa cala; / ghermisce il bel fanciullo. monti, 22-184:
fugge / obliquamente, e quei, doppiando il volo, / vie più l'incalza
d'annunzio, iii-1-1129: scopro in tutto il tuo essere quel movimento abituale della fiera
uno e l'altro, e presto / il re pagano orlando ebbe ghermito. tassoni
stima, / più non lo scorge il pescator deluso. manzoni, pr. sp
lucerna, ghermito, con la diritta, il tappeto del tavolino. d'annunzio,
, iv-39: volo sino alla piana dove il bimbo / frugando nella sabbia, /
una / rossastra fotosfera, al dosso il teschio / umano; e attorno dava
di soperchio. foscolo, xvii-401: il capo mi cade su questa carta prostrato dal
la godo. -sorprendere improvvisamente (il sonno). salvini, 16-624:
sonno). salvini, 16-624: il sonno il ghermì, che ne discioglie /
. salvini, 16-624: il sonno il ghermì, che ne discioglie / i
pensieri dell'alma. zeno, vi-1108: il sonno mi ghermisce, / m'impedisce
: parve male al conte francesco che il premio sperato gli venisse innanzi quando egli era
l'occasione: tennero la sfida ed il richiesto numero di militi, in bella mostra
, posseduto (la persona amata, il suo corpo). sbarbaro, 1-29
iddii, le pozzette, i rossori, il fresco corpo ghermito. per la sua
. /... perché, sciolto il ghermitor falcone, / per li campi
panno la cui tintura si faceva con il verzino, in modo da ottenere,
/ non si tenea le man sotto il gherone: / ed or s'è
lasciata dimagrare. giamboni, 10-6: pigliò il gherone de le sue vestimenta, e
: slungai le mani quasi a ghermire il gherone della sua tonaca rossa con certe
, e serpeggiava la falda, e saettava il gherone, e sbattevano le gronde.
/ galuzar tutto, e'scriver poi il sonetto. compagnia del mantellaccio, 33:
compagnia del mantellaccio, 33: egli [il mantello] è come una rete,
col temon precipitò nel mare. buonarroti il giovane, 9-586: quell'altro si fa
dell'uomo è limitata; e tutto il di più che c'era nel comandare,
lateralmente alle dita del guanto, eccetto il pollice. = deriv. da
per mezzo del cene- raccio, fa il piombo struggendosi, e che, gittata agli
del tempo si difendessero: e questo fu il dar loro una coperta di sopra d'
xii-xiv, nella forma glete) con il senso di 'creta, argilla '.
la scarpa, per coprire o proteggere il collo del piede e la caviglia;
e sul fiosso di essa, presso il tacco. le ghette corte si portano per
, che gli difendono tutta la gamba ed il ginocchio. padula, 441: calze
anco la piazza giudea di roma, il ghetto di venezia, con tutti i monti
del ghetto, non è da tralasciarsi il dare alcuna notizia della derivazione di tal
notizia della derivazione di tal nome, il quale non viene altrimenti da un'isola,
dove abitano li giudei tra i cristiani. il menagio e il ferrari non ne sanno
tra i cristiani. il menagio e il ferrari non ne sanno l'origine, ch'
prima vivevano sparsi fra gli cristiani. il che pochi anni prima avevano fatto li veneziani
1-83: si sposarono. si allogarono presso il padre di lui, il vecchio mercante
allogarono presso il padre di lui, il vecchio mercante di grani salomone corcos,
i. neri, 9-23: era il convento lor prima un ristretto / d'
ma da che gli hai lasciato / sopra il collo la briglia, è proprio un
. cecchi, 2-155: cenciosi che il piranesi andava scovando nei ghetti romani.
di universalità che grava su roma, il popolano beve. e i ghetti,
rimedi che siano stati inventati per tollerare il clima di questa città. moravia,
, 486: « ghetto, era il nome d'un'isoletta di venezia, dove
1516, e gli altri ghetti ricavarono il nome da codesto... il nome
ricavarono il nome da codesto... il nome di ghétto, scritto pure getto
. ferd. martini, 1-ii-416: il * fezmì 'e il * ghezì '
, 1-ii-416: il * fezmì 'e il * ghezì 'sono due grandi istituti
ghezì 'sono due grandi istituti. il 'fezmì 'perché pone definitivamente termine
perché pone definitivamente termine al dissidio: il 'ghezì (in nome del negus ti
di quelle un brutto diavol ghezzo / il cuore strappa, e glielo attacca in fronte
. berni, 129: si batte il gran, si sente una dolcezza /
fazio, ii-3-32: avean castelli / sopra il dosso con ghezzi neri e strani,
più ner che corvo; / cornuto il capo e 'l viso fe'd'un ghezzo
varchi, v-522: quanto ai ghezzi, il caldo del fuoco non incuoce e non
carni nere, arrostendole, come fa il caldo del sole. buonarroti il giovane,
come fa il caldo del sole. buonarroti il giovane, 10-927: credetti a un
detto 'fungo porcino 'mi giova il credere che sia stato chiamato ghezzo dal
gr. aiyotctioi;), per il colore della pelle. ghìa, sf
ghia semplice usata per alzare e sostenere il centro della vela; cappello. -ghie
modo di cristallo fermo e chiaro sopra il firmamento sono sospese. nomi, 1-104
non usava. boccaccio, ii-248: il ferro era quadrato e affusolato, /
. buti, 3-765: questo [il cristallo] si genera sotto la nieve
, infrena e scema / la piova e il sole a'giorni estivi. bocchelli,
soprassalti e d'ansie quando mugola / il cane, tra la ghiaccia e gli stellati
da malebolge alle ghiacce, che è il pozzo dei giganti. pascoli, ii-40:
superbia, la quale si nascondeva sotto il nome di tradimento o di frode in chi
ii-455: la piova ti bagnerà, il sole ti riscalderà, la ghiaccia ti ristrignerà
ti ristrignerà. papini, 28-23: il sole mangiava la neve per ristorare i
apri le braccia, / fagli sentire il tuo caldo valore; / fa'che tu
me, dopo la ghiaccia libresca, il primo contatto col mondo caldo e vivo dell'
glaciès 'ghiaccio '); per il n. 4 deriv. dal fr.
termicamente isolato, in cui è posto il ghiaccio (o anche la neve)
di essa ghiacciaia. spallanzani, 3-1-64: il primo saggio ch'io feci fu quello
del comune, e doveva dare gratuitamente il ghiaccio ai malati. bocchelli, 1-ii-278:
i traditori. carducci, iii-7-322: il mostro a mezza la persona sta incastrato
incastrato nel centro della terra, e sporge il capo nell'ultimo girone dell'infemo,
verga, 1-310: vedevo che ella aveva il viso livido, che tremava dal freddo
livido, che tremava dal freddo sotto il suo scialle, e non pensai che
quel tempo. viani, 13-323: il pensiero ricorre a quel bugigattolo cellulare,
mutano in ghiacciaie buie, giacché mancano il riscaldamento e la illuminazione elettrica.
trasforma in ghiaccio (ed è situato sopra il limite delle nevi perpetue) e da
di scarico o lingua, in cui il ghiaccio si muove verso valle, presentandosi
meno rapidamente (ed è situato sotto il limite delle nevi perpetue); la
più con una bocca dalla quale sgorga il torrente sottoglaciale; a causa della caduta
a causa della caduta alterna della neve il ghiacciaio presenta una struttura stratificata in cui
rubesti. d'annunzio, v-1-709: il soldi maggio brilla su i cristalli dei
luogo dove non può lo sole, il quale luogo è molto freddissimo. storia dei
, seguiti d'alcuni altri, passaro il ponte sopra il ghiaccio. soderini, iii-190
alcuni altri, passaro il ponte sopra il ghiaccio. soderini, iii-190: sopra
ristrigne o cala a quattro gradi sopra il dieci, cioè viene a quattordici gradi,
. bartoli, 3-59: noi ancor dove il verno mai o quasi mai non ghiaccia
e spezialmente oltre i monti, che ghiacciò il rodano, sicché su vi si potea
fiumi,... e eziandio ghiacciò il mare di fiandra. livio volgar.
fiandra. livio volgar., 2-28: il tevere si ghiacciò tutto duramente, né
muri e la malta non teneva, il torrente s'era ghiacciato, il cemento si
teneva, il torrente s'era ghiacciato, il cemento si ghiacciava. 2. per
petrarca, 30-10: quando avrò queto il cuore, asciutti gli occhi, /
asciutti gli occhi, / vedrem ghiacciare il foco, arder la neve. alamanni,
/ che avanti andrei dove più ghiaccia il cielo, / o dove ancide il sol
ghiaccia il cielo, / o dove ancide il sol l'erbe e le fiondi.
una volta veder di mezza state ghiacciare il vino per via di una veloce agitazione
sentito, in quell'insenatura, ghiacciar addosso il sudore. -intirizzirsi (il corpo
addosso il sudore. -intirizzirsi (il corpo, un membro). bencivenni
una sostanza, ecc., anche il cristallo che secondo un'antica opinione era
fiume infino a gola, quando era il maggiore freddo, e, uscendone fuori,
ghiacciare alle carni. tanaglia, 3-258: il caldo molto el mèle strugge, /
. b. davanzali, ii-207: il balsamo, piccolo arbore, del quale
, 11-112: seduta fra l'acquaio e il tavolino, mi sento di fronte a
a lui quasi in disagio, e dondolo il piede per interrompere la fissità che i
st., 1-62: ma non veggendo il car compagno intorno, / ghiacciossi ognun
come fermato e fatto immobile in tutto il suo spirito. -ghiacciarsi il sangue
tutto il suo spirito. -ghiacciarsi il sangue: rabbrividire, allibire, sgomentarsi
sgomentarsi. matraini, ix-507: smarrissi il cor, ghiacciossi il sangue, quando
, ix-507: smarrissi il cor, ghiacciossi il sangue, quando / dipinto di pietà
233: nelle vene / ghiacciar sentonsi il sangue. -consolidarsi (un sentimento
, 2-15: in una cantinetta da ghiacciare il vino lire 5. carducci, ii-21-4
di comporre questa primavera anche versi. ora il freddo li ghiaccerebbe, se osassero metter
della finestra mi dava un brivido quasi voluttuoso il suo soffio che s'insinuava a ghiacciarmi
suo soffio che s'insinuava a ghiacciarmi il collo. e. cecchi, 8-96
. e istantaneamente, ci ghiacciava addosso il sudore. 5. assol.
degli utili e materiali godimenti non ottundessero il senso de'bisogni morali, non ghiacciassero
le giunture delle braccia. -ghiacciare il sangue a qualcuno: spaventarlo, sgomentarlo
prefazione filologica, la quale mi ghiaccia il sangue insieme con questa stagione umida,
i pioppi dalle stecchite braccia, lineanti il fiume e gli uliveti, eran ghiacciati dal
. giamboni, 4-261: essendo il danubio... tenacemente ghiacciato,
,... trovò molto ghiacciato il fosso della città d'imola. p.
t. alberti, 26: passassimo il fiume di greggia qual era ghiacciato, e
qual era ghiacciato, e passassimo sopra il ghiaccio con li carri. mamiani, 1-120
, turbinosa di nuvole basse alle quali il vento gelido non permetteva di abbandonar sul
-indurito dal gelo, coperto di ghiaccio (il terreno). crescenzi volgar.
per rizarle [le tende] convenne zappare il terreno ghiacciato per lo verno crudissimo.
galileo, 4-2-419: io vi farò vedere il lardo far quella fossetta nel freddarsi anco
, come è in verità, che il baril dell'olio ghiacciato a struggerlo cresce
: così sarà calda [l'acqua] il verno e fresca testate, se bene
ghiacciata. d. bartoli, 3-22: il ghiaccio... ghiaccia il vin
: il ghiaccio... ghiaccia il vin gagliardo e, ghiacciato, pur nonpertanto
vi-916: ma le ghiacciate coltrici / rigetta il re tremante, / ei balza,
balcon. de amicis, i-268: il ferro tagliente, ghiacciato, gli penetra
facevano piacere. bernari, 5-292: il ricordo della boccetta ghiacciata di penicillina nel
nievo, 1-221: piuttosto che saltar il fosso per raccattar legna secca su quel
vento. baretti, 1-139: si ricordano il tormentoso intirizzimento delle lor membra, sendo
per più giorni e per più notti senza il minimo riparo contro l'imperversata ed insopportabilissima
addentrava sempre più nella zona ghiacciata, dove il filosofo temeva di perdere il naso.
, dove il filosofo temeva di perdere il naso. dossi, 463: tra soffi
la primavera ghiacciata consolasse in qualche modo il nostro travaglio. e. cecchi
cecchi, 6-133: le velette a mezzo il viso... mitigano la crudità
i rigori del freddo; intirizzito (il corpo, un membro). nardi
folengo, ii-262: giovanni solo, il casto giovinetto, / non più
mano. mazzini, i-104: io avea il corpo ghiacciato, e un volcano nella
-che è diventato freddo, che ha perso il calore vitale per una forte emozione,
, per vecchiaia, per la morte (il sangue, il sudore).
per la morte (il sangue, il sudore). poliziano, 1-279:
1-279: ah come al giovinetto / corse il gran foco in tutte le midolle!
le midolle! / che tremito gli scosse il cor nel petto! / di un
, 270: per aver già il capo bianco e avere i sangui ghiacciati
e segatole le vene: e non uscendo il sangue ghiacciato per la paura, messa
369: morto era filino. / pallido il rimirai: finito io vidi / il
il rimirai: finito io vidi / il respirar sulle gelate labbra: / serrate le
lusinghe d'amore: una persona, il suo animo). l. giustinian
e la faretra, amore, / perché il ghiacciato cor non rompi e schianti?
mi farebbero preferire l'inferno, nonché il sepolcro, alla fatica di vivere?
. d'annunzio, i-34: sotto il gelo d'un'altera occhiata / la
sanctis, iii-34: creata questa situazione, il regno della ghiacciata e prosaica necessità ridiviene
regno della ghiacciata e prosaica necessità ridiviene il regno libero dell'arte. carducci,
direi sì cadaverico che mi sentii stringere il cuore sinistramente. ungaretti, i-23:
trovar la mia porta ghiacciata, rimproverandomi il bene che mi aveva fatto, se
di cipolla: / dentro vi metto il pane, e non s'immolla, /
, dell'eternità / c'è soltanto il ghiacciato muro. montano, 37:
rampone. garzoni, 1-464: il ferrare) si dipinge con le tanaglie,
: fanciulli che vanno alla scuola / facendo il pugilato / con gli zaini di fibra
sbarramenti subacquei; innalza e rende pensile il corso dei fiumi, dando luogo talvolta
galileo, 4-2-12: avrei creduto piuttosto il ghiaccio esser acqua rarefatta che condensata.
d. bartoli, 30-381: se il sollione non ne avea strutto il giaccio
se il sollione non ne avea strutto il giaccio, e tornato in acqua il mare
strutto il giaccio, e tornato in acqua il mare, quel mare non era d'
gelata brina, / e gli scudi incrostava il ghiaccio. nievo, 1-323: per
ghiacci posti al sole, / tanto il pianto da gli occhi ognun versava.
matura. boccaccio, vii-29: come il ghiaccio si disface / al sol, così
disface / al sol, così mi sento il cor disfare / per soverchio disio nel
nell'acqua, o al sole il ghiaccio. ariosto, 2-10: tagliai fusberta
, / e lascia al saracin stordito il braccio. beccari, xxx-4-280: crudel
i-94: non v'è cuore così intrepido il quale non si dovesse disciogliere come ghiaccio
disciogliere come ghiaccio nella fiamma, se aprissi il baratro di quelle orrende larve, che
alvaro, 2-16: ad alcuni edifizi il sole baluginante faceva brillare qualche cosa di
brillare qualche cosa di lucido, come il ghiaccio. 2. plur. ant
cebà, 5-5: dove, percotendo, il dio di deio / non rompe mai
: su le dentate scintillanti vette / salta il camoscio, tuona la valanga / da'
alpestre, dove rupi ghiacci e foreste attestavano il dominio indisturbato della natura.
lungo, che l'alba / sementa ed il vespero miete, / fratelli d'italia
estiva arsura, / di freddissimo ghiaccio il ciel s'accampi. malpighi, 40:
. abate isaac volgar., 1-89: il forte ghiaccio... di subito
della scizia al ghiaccio, / la sposa il core ed alessandro il braccio. leopardi
, / la sposa il core ed alessandro il braccio. leopardi, 23-76: tu
l'ardore, e che procacci / il verno co'suoi ghiacci. rovani, ii-501
/ sarà tornato, pria che parta il ghiaccio. folengo, ii-38: l'aura
su'destrier l'aste ferrate, / intenti il mondo a ricoprir d'orrore. davila
poteva se non con grandissima difficoltà cavare il terreno e lavorare con la zappa.
la zappa. oriani, iii-393: girando il polo artico ha rivelato la presenza degli
a le faville vive / di gloria il nome mio, ch'avesse lume / come
io fia spento; / ma già morte il mio dì nel ghiaccio scrive, /
la morte andare del suo ghiaccio spargendo il petto dei vivi. 5.
correr m'intesi e per le gote il ghiaccio. -ghiaccio e fuoco:
e, tra l'ardore, / immobile il pensier, stabile il core.
ardore, / immobile il pensier, stabile il core. -indifferenza, insensibilità (
usata nebbia, / ch'i'vedrò secco il mare, e'laghi, e i
rimane, / e volge tutto in ghiaccio il primo ardore. bandello, ii-1109:
smalto / tenea per non sentir d'amor il fuoco, / lasso! m'accesi
[la fede] abbastanza da fondere il ghiaccio rappreso attorno al suo cuore.
silenzio repentino della umile stanza mi serrò il capo nello stesso ghiaccio trasparente.
/ del mondo errante e morto, il ghiaccio, il sasso / distruggi e rompi
errante e morto, il ghiaccio, il sasso / distruggi e rompi al cor che
travia. marino, vii-276: destava il zelo ardente ne'tiepidi, rompeva il
destava il zelo ardente ne'tiepidi, rompeva il duro ghiaccio negli ostinati, invitava a
; immobilità. foscolo, xvi-491: il ghiaccio della povertà lo ha colto..
da essi [versi] la neve e il ghiaccio, per farne un po'meglio
1-iii-2: si considera in prima, se il diamante è ben trasparente e lucido,
cantoni. 13. locuz. -accendere il fuoco nel ghiaccio: suscitare la passione
fitta state e sapendo che gli piaceva il bere in ghiaccio, gl i mandò a
con la sua mano di ghiaccio sopravviene il disinganno. sinisgalli, 9-39: lungo l'
ghiaccio. varano, 50: misera il sen, che mi parea di ghiaccio
filosofia? verga, 2-189: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole,
come o più del ghiaccio; avere il ghiaccio nelle midolle: essere insensibile agli
, / e col salto leggier fa grave il laccio. c. gozzi, 1
le gambe gonfie, che doveva avere il ghiaccio nelle midolle, fosse suscettibile d'
? / che dirai tu s'io il traggo della sella? / al primo colpo
un ghiaccio al cuore del galantuomo, il quale diede per perduto sé ed i
tenerlo in ghiaccio, stringere in ghiaccio il sangue a qualcuno: renderlo insensibile agli
tieni in ghiazo l'alma sbigotita, / il cor nel foco, il mio pensiero
, / il cor nel foco, il mio pensiero al vento. tasso, 1-24-73
e l'orror misto / stringe agli egizi il freddo sangue in ghiaccio. manso,
sangue in ghiaccio. manso, 1-72: il flemma... rende quasi insensato
n. villani, i-3-16: occupa il sangue ai cittadini un ghiaccio. imbriani,
e rimanga immobile. -fare il ghiaccio all'intorno', circondarsi di ghiaccio
meno vere, non riuscivano a rompere il ghiaccio di cui leontina, il più delle
rompere il ghiaccio di cui leontina, il più delle volte, si circondava.
diventare, restare un ghiaccio; sentire il ghiaccio nelle vene', sentire il cuore,
sentire il ghiaccio nelle vene', sentire il cuore, il sangue farsi di ghiaccio
ghiaccio nelle vene', sentire il cuore, il sangue farsi di ghiaccio: restare attonito
in fiamma aceso, / e sento il ghiaccio ad ogni senso e vena. sannazaro
di null'altra curomi, / né sento il duol ond'io mi struggo e macero
muover arme; / onde mi sento il cuor farsi di ghiaccio. berni,
timor così l'accora / che sente il sangue suo di ghiaccio farsi. testi,
iii-24-130: innanzi alla poesia... il popolo italiano, pratico, positivo,
; munire di chiodi una scarpa per il medesimo scopo (cfr. ferrato1,
. verga, 2-189: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole,
ghiaccio tra di loro. -rompere il ghiaccio: sciogliere l'insensibilità.
sospiri al freddo core, / rompete il ghiaccio che pietà contende. -risolversi
che pure ho rotto questo ghiaccio, il quale era sì duro, che per
può essere un ministro in italia, il quale osi di rompere il ghiaccio e far
in italia, il quale osi di rompere il ghiaccio e far davvero le riforme.
le riforme... senza neppure il conforto del buon successo. carducci,
di buono. mi è duro a rompere il ghiaccio; quando ho cominciato bene,
, se non mi fusse stato rotto il ghiaccio innanzi da discreti, giudiziosi e
uomini. sarpi, vi-1-144: ringraziò il senato della comunicazione e confidenza, aggiongendo
, aggiongendo che per corrispondere e romper il ghiaccio, che già mosso vedeva intenerirsi
a desenzano... per procurare che il senato col mezzo del suo ambasciatore rompesse
senato col mezzo del suo ambasciatore rompesse il primo ghiaccio nell'introdurre il trattato del
ambasciatore rompesse il primo ghiaccio nell'introdurre il trattato del papa. manzoni, pr.
finalmente non so quale delle due ruppe il ghiaccio. bandi, 241: tra
, e noi gli verremo dietro appena il ghiaccio sia rotto. -iniziare, avviare
. verga, 4-127: alla fine il canonico credette di dover rompere il ghiaccio
fine il canonico credette di dover rompere il ghiaccio: -don santo, sedetevi qua.
martini, il-i-mo: tanto per rompere il ghiaccio, mi domandò se avessi nulla
de roberto, 249: tutti sorrisero e il ghiaccio si ruppe. -rompere
si ruppe. -rompere, rompersi il ghiaccio fra qualcuno: cessare o far
alzati, poi allontanati un poco per il declivio della piaggia. pea, n-131:
n-131: era contento di avere rotto il ghiaccio tra la madre e quella donna
di donna facile. -rompere il ghiaccio a qualcuno: aprirgli la
: aprirgli la strada, facilitargli il compimento di qualcosa. buonafede,
... lo stesso cardano ha rotto il ghiaccio su questo punto a quelli
egli era un pazzo. -rompere il ghiaccio con qualcosa: prendervi confidenza
che oramai colla filosofia ha rotto il ghiaccio, dovrebbe dar di mano anche ai
pubblico, li aiutano a rompere il ghiaccio dell'oratoria parlamentare. =
del bene, 77: cinto ha'il nevoso piè di ghiaccie sterpi, /
bilenchi, 263: avvertì appena il sapore del sale e il ghiaccio dell'acqua
: avvertì appena il sapore del sale e il ghiaccio dell'acqua. 2. per
e trovarala ghiaccia: che ti significa il cuore quando hai la parte in te
e sgombra di nubi aveva annunciato per il giorno dopo... venne a trovarlo
intirizzito. -anche: che ha perso il calore vitale (per uno svenimento o
, toca colui che è morto: sempre il truovi più ghiaccio. anguillara, 2-22
ei sta rigido, e freme e batte il dente. / è ghiaccio ogni suo
. gabrielli, 46-36: del figliuolo il viso smorto e ghiaccio / bacia e con
, 7-610: questa estate discioglieva finalmente il ghiaccio suo cuore e la preparava all'
determinazione). baldini, i-29: il terribile crepitare delle mitragliatrici dal monte in
dimostrava una giusta preparazione ad assumere il terrore del soffocamento. 5.
rompe facilmente, che è fragile come il ghiaccio (con partic. riferimento allo
di appiole. soderini, iii-278: il [susino] maglianese desidera ancora esso
naturale di tutti i susini, sendo tale il lor frutto, ma luogo caldo et
decantarne la freschezza grida: « chi ha il dente ghiaccinolo non s'accosti ».
radici. ricettario fiorentino, 1-50: il nitro... si congela sopra
ghiacciuoli. delle colombe, 135: il verno si veggono alle gronde alcuni ghiacciuoli
. bartoli, 3-87: tutto dentro il corpo del vaso s'ingombra d'una.
pieno di ghiacciuoli, che le avviluppavano il capo. pascoli, 1432: sulla
specie di follia del nord, ed aveva il farsetto azzurro, a falde di neve
neve, le pantofole, i polsi ed il collare listati d'ermellino, e molti
ant. piccola bigoncia che serve a togliere il ghiaccio dalle ghiacciaie. pulci,
con un ghiacciuolo, / se macometto il mosto vieta e biasima, / credo che
e biasima, / credo che sia il sogno o la fantasima. 6
che si forma sulle pietre preziose durante il taglio per riscaldamento eccessivo (cfr.
venti anni, in fondo ai quali il nome di prete cirillo sarebbe del tutto diluito
; che è coperto di ghiaccio (il terreno); gelato. alamanni
, e tra ghiacciosi spirti / il lucente scorpion la fronte scuopre. soderini,
v-926: in marco aurelio c'è tutto il ghiacciume soddisfatto del tirocinante stoico.
, 4-402: le dette a credere come il suo giam- matteo,...
,... della settimana duoi giorni il meno, desina e di poi si
declivio. imperato, i-25: quantunque il loro distendimento [delle vene della terra
giordano, 203: quando non possono compiere il loro male volere, che ne muoiono
voi siate morto a ghiado sì come il più disleale e il maggior traditor che viva
ghiado sì come il più disleale e il maggior traditor che viva. velluti,
e per morire a ghiado, / il nostro buon fratello, dio l'aiuti.
, xxvi-1-334: ma chi seguisse di natura il guado, / le calze infin da
sol che non vieti la fiacchezza o il ghiado / che il sonno in me passi
la fiacchezza o il ghiado / che il sonno in me passi furtivo? d'annunzio
è col ghiado. / or lasceremo il vaio / per veste di zendado.
lat. volg. * gladus, per il class, gladius 'spada ';
, gladius 'spada '; il significato del n. 2 attraverso il senso
il significato del n. 2 attraverso il senso figur. di 'freddo
di riempimento di argini, per ricoprire il fondo di viali, giardini, piazzali pubblici
fazio, iii-9-64: guarda come porta [il tevere] la sua ghiara / dal
6 -conci. (143): chiarissimo il suo fondo, [il laghetto]
): chiarissimo il suo fondo, [il laghetto] mostrava esser d'una minutissima
ii-521: né minor vaghezza porta seco poi il percuotere che fa il sole nelle ghiare
porta seco poi il percuotere che fa il sole nelle ghiare de'torrenti che discendono da'
ghiare de'torrenti che discendono da'monti il verno piovoso. lorini, 128: la
(143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi sulle ghiaie del
916: tu lo vedesti errare lungo il mare / di genesareth: distendea le reti
, 1-5: nelle terre si vuole attendere il fruttificare, e che le ghiove non
nuovo tra i nudi tumuli, tra il tufo e il margone, per le sterpaie
nudi tumuli, tra il tufo e il margone, per le sterpaie per le ghiare
[dioscoride], 460: il vero botri nasce copioso per tutto in su
altresì grosse fiumare, / per dar il varco a'tuoi per secche ghiare.
pascoli, i-880: non lontano deve essere il mincio o una ghiara d'esso con
dì. e. cecchi, 5-229: il fondo della strada era sempre cosparso di
a corre / in mezzo del mostaccio il gran meone. nomi, 3-99:
, ma io ero già pronto presso il mucchio delle pietre già preparate per ghiaiare
davanzali, i-46: mandò cecina a riconoscere il bosco a dentro, e far ponti
suddetta destra verso ferrara, e corroso il ghiaróne, che ivi si trovava. dossi
trovava. dossi, 112: inaffia il tuo ghiaróne, concima! non caverai che
de'sassi. viani, 14-78: il pozzo fondo, costrutto con ghiaioni politi dall'
di massa e di ghiaionaccio per seguitare il fine del palazzo. = acer
crescenzi volgar., 5-16: desidera [il nespolo] terra sabbiosa, grassa,
quella pianura ghiarosa. soderini, ii-263: il panico... ama terra leggiera
guardano. d'annunzio, v-1-259: il tronto ghiaroso... mi salutò.
smuove ghiaia. boine, ii-87: il frangersi ghiaioso del mare sembrava ora echeggiare
morgante: « e'ci manca ora il mosto ». sannazaro, 8-125:
nell'aria steso, / delle castagne il palco e delle ghiande, / e
far de'castagnacci. baruffaldi, xxx-1-27: il tempo di penuria alcuna volta, /
abbiti incerto / stentato vitto; e il rito ti mesca fiele leopardi, 32-55
2-43: l'abete senza nodi, il leccio curvato dalle ghiande. moravia,
della semplicità primitiva (in quanto fu il cibo degli uomini nell'età dell'oro)
, ii-193: vedestù forse ancor nembrotte il grande, / tifeo e gli altri,
: saremmo ancora alle ghiande, se il dono di cerere non veniva accolto e
de'ricci, 384: mando a voi il vostro paniere con certe ghiande per li
certe ghiande per li vostri fanciulli: accettate il buono animo. -piccolo pendente di
e ristretto /... / stassi il balsamo. -pallottolina di bossolo,
una maschera di pietra... il prepuzio, cioè quella pelle che ricuopre
: al primo soffiar di favonio germoglia il corniolo, dipoi l'alloro;..
la primavera, come l'acquifoglio, il terebinto, il paliuro, il castagno
, come l'acquifoglio, il terebinto, il paliuro, il castagno e le ghiande
, il terebinto, il paliuro, il castagno e le ghiande. 5
. panciatichi, 27: tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da
comune col maiale, le ghiande onde trasse il nome, poi uva, bacche,
grazzini, 195: dove si trova il gufo, uccelli assai, /
far meco altrove, ghiandaióne. buonarroti il giovane, 9-632: ghiandaion, perdigiorni
ghiandaiòtto, sm. ornit. il piccolo della ghiandaia.
, 19-282: avevano su tutto il viso una caluggine come i ghiandaiotti
: da un diploma di ottone il grande in favore di que'monaci è conceduto
grande in favore di que'monaci è conceduto il * jus pabulandi sine omni datione
mattioli [dioscoride], 145: il faggio si connumera anch'egli nella specie
81: leccio. albero ghiandifero, il cui legname è terso e pesante, e
, i-xx: specioso e mirabile [il rovere]... pel tremolar delle
pascolo abbisognano per questo bestiame, cioè il bosco ghiandifero per l'autunno ed inverno
e pertanto è medicina, nasce per il più nel mese d'aprile. =
interna o endocrine (senza canale escretore e il cui prodotto di secrezione od ormone viene
alla lingua gran copia di saliva per il moto e gusto, la natura vi pose
: le glandule salivali separano la sciliva, il pancreas l'umor pancreatico. baruffaldi,
: questa corrugazione... cagiona il moto dell'occhio verso il canto interno,
. cagiona il moto dell'occhio verso il canto interno, e corrugando le palpebre
tal glandola sia la tiroidea che abbraccia il principio dell'aspera arteria sotto alle cartilagini
b. croce, ii-14-149: il che non toglie naturalmente il merito ai
, ii-14-149: il che non toglie naturalmente il merito ai lavori per i quali il
il merito ai lavori per i quali il voronoff si è reso insigne, di
interstiziali, che han già, fatto il loro tempo. calvino, 1-117: le
di capua, 1-75: se macerandolo [il fegato] in acqua se ne lascia
fegato] in acqua se ne lascia il primo sangue uscire, tosto vi si veggono
, ciascuna delle quali minime glandulette ha il suo sottilissimo canaletto escretorio. pasolini,
pure altri mucchietti di glandoline, lungo il ventre, che possono prendersi per lo fegato
formati. a. cocchi, 4-1-70: il proseguimento degli effetti di un tal male
gadda, 2-50: nel corpo centrale era il portico, a tre luci, su
* parotidi 'vengono chiamati, e presso il volgo hanno anche il nome di '
, e presso il volgo hanno anche il nome di 'ghiandusse '. 4
). leonardo, 4-1-24: il fiume, che esce da'monti, pone
tozzetti, 7-68: si potrebbe dare il caso che in breve tempo le acque
un sentiero che s'inerpicava, là il bianchiccio d'un ghiaieto. baldini,
figur. cagna, 1-42: attraversarono il ghiaréto della piazzetta biancheggiante di un sole
le vertigini. linati, 13-98: il lucini presentiva ciò che spuntava di nuovo
, 1-42: in un ghiaieto nuvoloso il cielo dirada case gelide e vuote
pulci, vii-340: ghiattura: il danno de'navili, quando si getta
sberga. g. villani, 8-78: il trovarono isprovveduto e quasi disarmato, a
in sieme quando venne fuori il libro 4 de monarchia 'di
ghibellinismo '. carducci, iii-7-65: il comune di firenze... fu guelfo
ghibellinismo e guelfismo, le eoliche arpe, il significato di molte parole, il valore
, il significato di molte parole, il valore di mole virtù, il codino,
parole, il valore di mole virtù, il codino, il toupet, il poter
di mole virtù, il codino, il toupet, il poter temporale dei papi.
, il codino, il toupet, il poter temporale dei papi... m'
: laicismo. carducci, iii-19-394: il neoguelfismo diventa classico col gioberti e col
classico col gioberti e col balbo, il ghibellinismo rivoluzionario diventa romantico col mazzini e
italia, sostenitore della politica imperiale contro il papato o, più genericamente, avversario,
del mondo la santa chiesa, secondo il principato che ha da dio e dal
cioè guidatori di battaglie, e seguitano il fatto, che per 10 titolo imperiale
di zenaro seronno tutte le bottege e il popolo tutto se messe in arme e
ghibellini che furono sempre imperiali, presero il nome da gibello e ghibelinga città,
: e tu prima, firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al
machiavelli, 391: alcuni popoli italiani seguirono il papa, e alcuni errico; il
il papa, e alcuni errico; il che fu seme degli umori guelfi e
l'italia. monti, x-3-433: il negro lucco ond'ella si circonda /
ristesse. de sanctis, ii-15-412: il pensiero di dante fu il pensiero ghibellino,
ii-15-412: il pensiero di dante fu il pensiero ghibellino, il pensiero de'suoi
pensiero di dante fu il pensiero ghibellino, il pensiero de'suoi tempi.
de'suoi tempi. -sostant. il ghibellinismo stesso. carducci, iii-10-332:
c. e. gadda, 73: il fossato rivela una antica munizione: i
lombardi di sostanza. bonsanti, 2-11: il cortile appariva chiuso da un muro alto
rondine. pascoli, 1000: cercano il re. vanno da torre a torre,
io non lo so, ma so che il proverbio vuol dire: esser uno d'
di hohenstaufen, da cui derivò loro il nome di wibellingen 4 ghibellini '.
deserto di sahara. negri, 2-619: il vento,... ogni mattino
: le orme si cancellano appena soffia il vento ghibli. allora, pare che
vento ghibli. allora, pare che il deserto ridiventi mare, le dune si sfanno
. gadda, 434: era [il paralume] un cono di una bianchezza opaca
sì presto a la dolce acqua il pesce, / né sì forte balestro ghiera
lat. veru 4 spiedo 'con il longobardo * ger 4 lancio '; cfr
che ornano alcune uniformi o anche il bavero di un mantello da uomo
. prati, 489: « il termine usato un tempo era aghetti (dal
e ora usa cordelline... il pascal che di ghiglia dà anche il
il pascal che di ghiglia dà anche il senso di 'spina di pesce '(
alcuni diedero per celia a questa macchina il nome di guillotina, o, secondo
la nostra pronunzia, ghigliotina, e il guillotin ebbe perciò... il dispiacere
il guillotin ebbe perciò... il dispiacere di veder rimasto il suo nome
... il dispiacere di veder rimasto il suo nome a quello strumento di morte
, ad essere... decollati sotto il cultro della ghilottina. guerrazzi, 2-607
rivendere italiani e spa- gnuoli: difatti il medico guillotin trovò la ghigliottina, che
garotta spagnuola. loria, 1-175: il boia di parigi chiamava lui ad arrotare
boia di parigi chiamava lui ad arrotare il taglio della ghigliottina. -per estens