. lastri, 1-1-265: bisogna tagliare il legname da foglia con una larga ascia
presso al tronco che si potrà. il taglio dev'esser liscio e a flauto,
di quel flautétto frequentandolo assai più che il dovere, fu richiesto dalli pifferi della
d'amor soavemente; / molle udirete il flauticèllo mio / l'aure agitare armoniosamente
ottiene facendo bollire con acido cloridrico metilalcoolico il fenil-o-ossifenetilcarbinolo; si presenta sotto forma di
e in presenza d'idrossido, tinge il cotone di azzurro; è noto anche come
nilico del benzopirano, costituente il nucleo di molti coloranti naturali di
. d'annunzio, i-107: il canto stanco allungavasi lungi ne 'l
'l sole /... / come il tuo nero sguardo ne 'l sole che
vigne empièa di nozze, ed il piano flavente n'empiea, / folgoreggiante
a. cocchi, 4-2-130: non passerà il sangue in globi rossi che sono maggiori
, iv-139: vero è ch'innaffiato il ferro dalla lisciva di sale di tartaro si
asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra, / colato nei
/ ei ragiona e travaglia; / e il flavescente culmo non si spezza.
bello. turgide flavichiomate brunilde, aspettano il maschio, ecco tutto.
sol muove per indi, / ove il tropico ardente il mondo sega, / se
per indi, / ove il tropico ardente il mondo sega, / se zefiro da
mori, euro da gl'indi / vicendevolmente il volo spiega; / la flavicoma biada
come un fiore semplice. / mèlitta è il nome della mia flavizie. idem,
deserto sirio? la flavizie è forse il segno della grazia amorrea? il naso
è forse il segno della grazia amorrea? il naso camuso è lo stampo degli avi
con flavo iacinto. guarini, 268: il terzo [vento] sarà levante,
lo zafferano, la paglia, ed il giallo o rosso dell'uovo, e quindi
rosso dell'uovo, e quindi nominavano il croceo, il flavo cereale, o biondo
, e quindi nominavano il croceo, il flavo cereale, o biondo, il luteo
, il flavo cereale, o biondo, il luteo ed il melino. gioberti,
, o biondo, il luteo ed il melino. gioberti, 1-86: marco polo
ebe mi trasse, / cui giglio è il volto in tra la chioma flava.
idem, 11-667: fiumi correnti, odo il sublime sònito / di voi sempre nell'
, iii-461: recava alla mia anima il conforto di un puro godimento artistico..
. bacchelli, i-ii- 395: il sole d'autunno... splendeva sull'
accende la bile flava; questa appicca il suo calore nell'atra. segneri, ii-421
. gelli, 8-114: diremo che il colore caropo, è fatto del nero
'l biondo e 'l nero; / il flavo de la bile in me stemprato,
gialli ed è usato come colorante per il cotone; ne derivano molti flavonoli,
la vitamina b, che dà loro il tipico color giallo. = voce dotta
suole / s'avien che tra le frondi il vento spiri. rosa, 15:
parini, iii-18: tu [impostura] il discorso volgi amico / al monarca ed
. marnioni, i- 50: il devoto inno mio nel flebil suono / della
flebil della lingua e della corda / il pianger delle ripe ancor s'accorda. ojetti
/ abbandonati a'retici dirupi, / il verde mincio flebile risponde. fogazzaro,
, ii-8: flebile e mesto ha fatto il verso mio / quell'acerbo dolor,
, n-14: sparser da gli occhi il distillato vetro / gli augelli, e
augelli, e diero a l'aria il flebil verso. chiabrera, 230: se
fra le tetre ombre dolenti / regna il silenzio, e a lagrimar m'invoglia /
le flebili note, amo di pascere il cuore della soavità della doglia. berchet
giulio, la cara vergine / che il fren de'tuoi pensieri / reggea con
gli occhi neri. dossi, 546: il cuore m'inturgidiva di voluttà alle note
. f. negri, 172: il roco e flebile lamento delle tortorelle.
/ della gola una flebil capinera / gorgheggiante il saluto vespertino. a. verri,
. leopardi, 20-56: invan brillare il vespero / vidi per muto calle,
l'augello dorato dal canto flebile, fa il nido nelle ombrose rupi. montale,
/ le flebili ocarine che salutano / il tuo viaggio ed i lievi echi si
, ch'io n'ho ancor fesso / il casso, e se più fiato in
a dimari, 37: di calde stille il flebil ciglio asperso / rasciugo in van
. f. frugoni, 3-ii-225: vogliosissimo il principe di sentire il fine della flebile
3-ii-225: vogliosissimo il principe di sentire il fine della flebile istoria di edoardo tante
mirabil arte / e l'armonico genio il guida e frena / sotto a le leggi
: mira da la casetta / scura il villan stupito, / e, divine ire
pietoso rito / segna la fronte, e il finimondo aspetta. 6. misero
, seduta / con tra le mani il dolce viso in pianto. -per
: tra tutti i rumori, verso il tramonto, flebili e lontani, gli veniva
fuggire. comisso, 7-121: entrammo sotto il vasto telone al suono flebile di un
sonar di flauto e di viola, il maestro mi mostrava quali erano i tasti flebili
g. bassani, 4-106: il lume flebile flebile, da cripta sotterranea,
, ricordava, a chi avesse avuto il buontempo di posarvi gli occhi, come
flebilmente sparge in suon canoro / il popol fido, e 'l petto a sé
a. verri, i-52: il mesto rosignuolo... incominciò flebilmente
mesto rosignuolo... incominciò flebilmente il suo canto con lunghe note sospese. settembrini
... io diventi un uccello come il rosignuolo, e vada flebilmente cantando pei
e vada flebilmente cantando pei fiorenti prati il tuo mirabile intronamento. pascoli, 1371:
piangono flebilmente. -i lucciconi silenziosi rigano il viso contratto del ragazzo. 2.
, fiocamente. marino, 277: il mio concetto / vestir d'umani accenti
moravia, i-223: quindi chinò flebilmente il capo: « io ieri piangevo anche
di flebite. negri, 2-129: il giorno dopo, con febbre altissima e
sostanze radio-opache, che permettono di visualizzare il sistema venoso di una determinata parte del
). medie. tracciato che registra il polso venoso della vena iugulare, per
, di incidere una vena per eseguire il salasso (e rappresentava uno dei principali
. s. degli arienti, 89: il buono uomo, credendo che carletto dicesse
buono uomo, credendo che carletto dicesse il vero, andò seco da maestro antonio
chirurgia moderna). 2. il salasso stesso. pietro ispano volgar.
aperta; e accanto, in piedi, il flebotomo che sorvegliava il flusso tenendo pronto
in piedi, il flebotomo che sorvegliava il flusso tenendo pronto l'occorrente per la
per la legatura. jovine, 2-47: il flebotomo don peppe spaventa era da quindici
don peppe spaventa era da quindici anni il medico di guar- dialfiera.
. flebotomino. faldella, 6-42: il flebotomino sgattaiolò via anch'esso per
rispetto a una tangente; se il punto è flesso rispetto a entrambe le
proprio del flege- tonte, che concerne il flegetonte. -figur.: orrido,
finalmente giunsi alla roccia da cui sgorga il piceo torrente flegetonteo in tal copia,
, termine collettivo preso dal greco, il quale suona ardere, bruciare, incendiare
, e non per proiezione, come il 4 roccafuoco ', la 4 miccia '
fenomeni vulcanici (phlegraeus vertex 4 il cono fiammeg giante del vesuvio
, sottoposta a idrolisi, dà il levulosio. = voce dotta,
: quella da cui si ricava il waras, polvere formata dai peli
formata dai peli ghiandolari che circondano il legume. = deriv. dal
la seta, come antidoto per il raffreddore e come co smetico
bianco, freddo, vischioso (e il suo eccesso nel corpo umano determina
suo eccesso nel corpo umano determina il temperamento flem matico);
natura. fra giordano, 2-277: anche il corpo nostro è composto di quattro omori
. bencivenni, 5-89: pillole stomatiche il capo e lo stomaco confortano,..
in questa parte si generano... il flègma freddo e umido, de la
1-71: quattro sono gli umori, il flemma, la malinconia, il sangue
umori, il flemma, la malinconia, il sangue e la colera,..
per cagion del calore, come anco il sangue. a. cocchi, 8-109:
dell'altre glandole..., il muco intestinale... si deve creder
che fosse quel che gli antichi intesero sotto il nome di 4 flemma 'e di
imperocché mena fuori la flemma e mondifica il cerebro. sassetti, 414: spiccando
: spiccando le flemme superflue di tutto il cassero della bocca, [il catù
tutto il cassero della bocca, [il catù] proibisce la generazione della putredine.
mezzo d'un'ana- lisi chimica trovò il valentuomo una gran proporzione di flemma,
necessaria per la consistenza dei corpi; il troppo d'acqua cagiona fermentazione; il
il troppo d'acqua cagiona fermentazione; il niente fa il corpo friabile e lo
acqua cagiona fermentazione; il niente fa il corpo friabile e lo riduce in polvere
: poteva sommamente giovare ai pubblici interessi il procedere con flemma nel restituire il paese a
interessi il procedere con flemma nel restituire il paese a ferdinando. sarpi, vi-5-154
solo sostegno della sede apostolica, far gettar il pontefice solamente nelle sue braccia, e
la virile flemma, la virtù che segna il punto più alto e opposto a quello
io mostrai l'avviso all'ambasciatore, il quale m'esortò a tirare avanti con flemma
fungo '. soffici, iv-226: il cubismo... inclinava verso un geogeòmidi
e. cecchi, 9-169: il fattori, staccatosi dalla 'macchia'con zampe
. teoria filosofica che tende a spiegare immagazzinare il cibo; vivono in tane sotterla realtà
marsilio da padova volgar., i-xi-3: il segnio... di quello
: abbiamo artisti che... ricercano il terne (fenomeni tettonici, vulcanici,
mondi, 3-325: curioso... il parallelismo del modellato di geomorfologìa, sf.
delle ricchezze naturali. -geomorfologia verete il geometriggiare, il puntiggiare. d. bartoli
. -geomorfologia verete il geometriggiare, il puntiggiare. d. bartoli, 9-29
sulla formazione dei rilievi. mio giudizio il dire che la superficie dell'acqua ha per
, poiché questo è cosa insensibile, e il logia (v.). troppo
riferisce alla geomorfologia. sono il principale soggetto della geometria, la quale nel-
di un organo deter eccitare il riso colle amene letture, di ragionar sull'
in forme semplici ed esfondiari che detenevano il potere nelle costitusenziali, schematizzare. zioni
abbatte boschi, cancella ruscelli, geometrizza il vago verde affinché ogni sponde perfettamente
tica (v.); il termine fu coniato dallo statista svedese
i-183: egli è anche essenziale, secondo il parer de'più grandi geoponici, il
il parer de'più grandi geoponici, il mescolar le differenti specie di concio per
, riferita a una massa unitaria: il geopotenziale di un punto qualsiasi dell'atmosfera
qualsiasi dell'atmosfera (posto uguale a zero il geopotenziale al livello del mare) è
, imbarcato in un galeone che è il più grande oggi di tutti i vascelli
baldini, 3-118: ora è il momento di dipingere la latteria bernardini, colle
b. martini, 2-2-251: finalmente sotto il quarto e ultimo genere, che risguarda
la vera poesia georgica italiana -e insieme il solo naturalismo che si rispetti e s'accordi
cantaioli, nascosti nei ciliegi, fendono il cielo colle frecce d'argento de'garriti;
orazio vostro figliuolo col suo precettor, il qual mi ha recitato un mezzo libro
siasi lavoro. lastri, i-44: il maggior numero degli scrittori georgici, sono
osserva come l'atteggiamento del panzini verso il contadino sia piuttosto quello del negriero che
: virgilio. carducci, iii-12-204: il georgico latino ove descrive le piante,
latino ove descrive le piante, e il poeta delle metamorfosi ove di esse e dei
lastri, i-42: intendo sempre che il possessore ricco non debba incaricarsi sin
137: l'arciconsolo, / che vede il fioritissimo / crescente dizionario / tutto sfondato
passata quella galantissima georgichetta del sidro, il di cui autore seppi appunto
città di firenze vien proposto a discutersi il presente quesito. botta, 5-457: ebbero
nel 1818 fosse accolto fra i georgofili. il monitore fiorentino, lv-196: voi insomma
e con le troppo spesso ignorate dissertazioni il sistema della illimitata libertà del commercio dei
commestibili. guerrazzi, 4-105: veda il georgofilo ridolfi le ostinazioni gui- zottiane a
. che si riferisce ai rapporti fra il sole e la terra. =
). 2. che utilizza il calore interno della terra (una centrale
può essere positivo se è volto verso il centro della terra, come avviene per
in senso opposto, come avviene per il fusto primario; trasversale se si orienta
inoltre la testa della vipera -fu allora che il consumato romanzo della vedova biandroni guadagnò finalmente
consumato romanzo della vedova biandroni guadagnò finalmente il suo vento, e lo insaccò a
denominati dal genere geotrupo, che è il più copioso di specie.
ne sono 21 specie, fra cui il geranium robertianum (o cicuta rossa) e
geranium robertianum (o cicuta rossa) e il geranium sanguineum (o sanguinaria);
maggior parte delle piante comunemente note sotto il nome di gerani appartengono però al genere
appariscenti; la specie più diffusa è il pelargonium zonale, coltivata in molte varietà
mattioli [dioscoride], 461: il geranio ha le frondi simili all'anemone
ma veramente se ne ritruovano sei spezie. il primo ha le frondi simili a l'
un fiore purpureo simile a rosa salvatica, il quale ha solamente cinque foglie. menzini
assiderati. alvaro, n-109: [il treno] correva tra due muriccioli orlati
alcune specie sudafricane (per lo più il pelargonium cucullatum); hanno fusto legnoso
nievo, 3-66: venezia è come il geranio notturno che all'alba si stringe
stringe in sé, diniegando al sole il favore dei suoi profumi, ma si
ha leggiero e grato odore di rose, il qnale però si perde presto e sembra
rosso vivo. viani, 19-375: il proscenio lacca geranio era tempestato di vetraglie
. baldini, i-782: curioso fra tutti il vestire delle donne di nicastro e sambiase
alvaro, 13-245: nel fondo, il cielo era di un luminoso colore geranio.
vivi fiori, / a i sospiri che il cuor scocca / provan agili tremori.
la somiglianza dei suoi frutti con il becco di questi uccelli; cfr
annunzio, ii-213: venia sul soffio il cantare / dei marinai di sicilia / e
son forse come i fanciulli / danzanti il gèrano intorno / ai tuoi turiferi altari.
si divariano dinanzi dal vedere, votisi il cervello con gera- pigra. cavalca,
se i sacramenti, la gerarchia e il primo gerarca ricevettero l'istituzione da dio,
da dio. tommaseo, 3-iii-385: il modo di conciliare la libertà del gerarca
se dio lo permise, può ben permetterlo il papa). faldella, 3-305:
, 69: uno solo sposo è il gonfaloniere, e pontefice,...
e rettore, messer gesù cristo. il qual gerarca e imperadore sovrano la regge
in dio si muova. e per prima il provo per l'autorità del grande gerarca
-per estens.: periodo di tempo durante il quale 11 gerarca resta in carica.
di giurisdizione, per l'insegnamento e il governo dei fedeli) si hanno la
gerarchia ecclesiastica. casti, iii-60: il capo della gerarchia e religione lamica era
gerarchia e religione lamica era una volta il dalai-lama, ossia lama supremo, che
èe. beicari, 5-76: in voi il trino ed unico signore / si rappresenta
ierarchie. ariosto, 23-33: il moro alzò vèr lei l'altiera fronte
sta in sua quiete fermo l'empireo, il cielo della teologia, ove è dio
gerarchie, i cieli, gli angeli, il zodiaco e tutte le cose superiori insino
sosia / giunto a madonna, che il tonante giove / lasciato avea del ciel
: credetti di capire come, attraverso il mistero e la reverenza, avessero una
riparto del bottino. baldini, i-104: il senso della gerarchia rende infinitamente liberi quelli
4. l'autorità collegiale suprema o il complesso di autorità individuali, che,
: all'infuori di questa gerarchia, [il popolo eleggeva] i censori, che
i censori, che facevano ogni quinquennio il censo o statistica, e n'avevano
iv-12-92: costoro, codesti usurpatori, il fascismo raccolse in gran parte tra gli
, di privilegi, ecc.); il complesso delle classi sociali subordinate l'una
una comunità. leopardi, ii-9: il messico avea governo, politica, nobiltà,
verga, ii-337: come suol dirsi che il monastero è un piccolo mondo,
gruppo o d'un ufficio, in cui il superiore pesa suh'inferiore, all'
collocarlo. goldoni, iv-9: se il re non avesse a star meglio de'suoi
vassalli, non credo che nessuno volesse il peso di comandare, e pure nella
fanatismo, e non è sì facile il disingannarli. -in par tic.:
. d. bartoli, 2-1-153: il primo e in dignità il maggiore de'
, 2-1-153: il primo e in dignità il maggiore de'tribunali soprantende a tutta la
sono gl'immediati amministratori di quanto abbraccia il pubblico reggimento. cattaneo, iv-3- 171
nel bene e non nel male. il portare improvvisamente da stato a stato intere
don lorenzo all'arciprete di valfurna. il quale non esitò a porsi ivi,
ivi, alla destra. per gerarchia era il più autorevole. ojetti, i-437:
ojetti, i-437: c'indica sotto il crocifisso le poltrone di velluto rosso o
una espressione, « i superiori » (il maestro, il prete, il capo-ufficio
« i superiori » (il maestro, il prete, il capo-ufficio, e su
(il maestro, il prete, il capo-ufficio, e su su nelle gerarchie)
). b. croce, ii-10-212: il sovrano... era soltanto il
il sovrano... era soltanto il primo tra i pari della gerarchia feudale.
tal è, oltre la tradizione, il processo ontologico, per cui essi ammettono
planetarii che si spezzano scagliando a traverso il mio firmamento aeroliti opachi, le aureole
, ii-8-23: la rivalità vittoriosa che il prepotente « sport » ottiene ai nostri
impertinenti e gerarchie superflue / fin sopra il cielo,... /..
, 91: pensate che io ho il cervello a spasso in su queste gerarchie.
numero definito. gramsci, 7-148: il comando è una funzione distinta, non
imposta. buzzati, 3-159: notevole il fatto ch'egli godesse grande considerazione anche
ieràrchico. pallavicino, iii- 587: il nome, l'onore e il rito *
587: il nome, l'onore e il rito * gerarchico 'degli angeli del
vicari e luogotenenti, ciascuno però secondo il suo grado gerarchico. gioberti, i-53:
quello ieràrchico e divino frate egidio, il quale, veggendo frate bernardo, con grande
domandasi che cosa è un governo? il d. polto risponde: « non potrei
quelle serate. piovene, 5-137: il piemonte fu l'unica regione con tradizioni
unica regione con tradizioni militari, e il nostro esercito, con i suoi pregi
suoi pregi e difetti, fu allora il più gerarchico del mondo, anche più
3-68: quando suo padre venne a visitare il campo, egli m'invitò ad andarlo
. me la cavai con scuse che il mio superiore gerarchico non trovò buone. bocchelli
la modifica. 3. che riguarda il grado, il rapporto o la posizione
3. che riguarda il grado, il rapporto o la posizione occupati in una
non differiva dai servi, che per il posto gerarchico. fracchia, 541:
gerarchico. fracchia, 541: verso il capitano jung si comportò con una correttezza
, già centro di fasti gerarchici, il caffè dell impero ha mutato il nome in
gerarchici, il caffè dell impero ha mutato il nome in caffè del pero.
pittore impressionista per accorgersi subito come il suo carattere precipuo sia non un
, assorbire e gerarchizzare con completo disinteresse il mondo. gramsci, 6-43: il
il mondo. gramsci, 6-43: il richiamo al vossler si deve riferire ai
. b. croce, iii-26-310: il signor bontadini... tende a sminuire
o culturale », e che non è il caso di spaventarsi, perché nulla vieta
perché nulla vieta di « gerarchizzare » il contenuto della sfera inferiore alla logica dell'
lo « stato », che rappresenta il complesso, armonizzato e gerarchizzato, delle condizioni
savi, 2-ii-401: [le folaghe] il covo lo fabbricano con cannelle, radiche
grande argine erboso della cintola che costeggia il padule folto di gerbe, di giunchi,
a sciami! la loro trama silenziosa veste il digradare delle fasce, gerbide da anni
oscillano in fioco cielo, / làbili: il cuore trasmigra / ed io son gerbido
: canguro. gioia, iii-159: il quadrupede detto il gran gerbo, che
gioia, iii-159: il quadrupede detto il gran gerbo, che ha la taglia
ungaretti, xi-74: la gerboa mette fuori il suo musetto dalla buca. =
, / né come un cavallaccio avrà il restìo. = deriv. da gerba1
dossi, iv-215: non ci venga dunque il signor ellero a 'geremiare 'che
. tutta invocano la forza, tutto il rigore delle leggi, e mettono cielo
). monti, 4-391: il gerenio cavalier [nestore] rispose:
quelle forze, ch'io m'ebbi il dì che morte / diedi all'illustre ereutalion
gerente della libreria antiquaria che porta ancora il mio nome, aveva comperato, poco
(anche semplice- mente gerente): il responsabile unico di un giornale o periodico
dell'enciclopedia. de marchi, i-577: il canestraio trovò per via angelino del trapano
responsabile). papini, 8-104: il nostro gerente sarebbe stato un facchinaccio truce
, un gigante silenzioso che avrebbe firmato il giornale col proprio ritratto invece che col
vecchio monaco, chiamato maestro gerente, il quale faceva le veci dell'abbate daùd
abate isaac volgar., i-iio: il gerfalco allora esulta e rallegrasi, quando è
gran fiume della lingua da un lato il frasario gergale de'pratici, dall'altro il
il frasario gergale de'pratici, dall'altro il frasario di lontana o rinnovata discendenza illustre
linguaggio convenzionale per esprimersi o infiora il suo discorso con termini e locuzioni gergali
che si fa buon olio, che iscusa il nostro. m. ricci, 1-8
molto più cose che noi; ma il principale e migliore è il gergellino.
noi; ma il principale e migliore è il gergellino. = deriv. dal
o del dialetto parlato, pur conservandone il sistema fonetico e la struttura morfologica e
. aretino, 8-151: usava il giergo per mezano, tosto che veniva
per lettera de dottori. e certamente il parlar furfantesco è degno da furfanti,
ordinassero un modo di favellare tra loro, il quale non fosse inteso, né usato
villani, 3-80: talora si muove il riso con certi parlari oscuri e metaforici
chiamavano col vocabolo di pecore, ed il lupo credevano essere il monarca. d'
pecore, ed il lupo credevano essere il monarca. d'azeglio, 202: dar
oscuro gergo scolastico. galdi, ii-209: il dritto pubblico universale e delle genti non
. carducci, iii-25-119: parlano non il gergo academico dei democratici romantici, sì
caserma ha le sue associazioni occulte, il suo gergo come le galere. cicognani,
dialettali. e. cecchi, 6-257: il gergo studentesco americano ha una vasta scala
giuocano. -organo e limbello si chiama il gergo di cotal ladroncellaria. bandello,
, e chiaro comprese ciò che importava il gergo de l'audienza segreta.
/ e col padre, cui tu farai il piacere, / se ti trattieni per
barbaro gergo. borsa, xix-4-717: il gergo casereccio e i plateali idiotismi di tre
una lingua povera; non è che il gergo d'un popolo mezzo selvaggio.
indeterminato, basso e grossolano, tra il mistico e lo scolastico, tra il
il mistico e lo scolastico, tra il geroglifico e il ionadattico. -linguaggio
lo scolastico, tra il geroglifico e il ionadattico. -linguaggio scurrile, espressione
parte di quella società, e per usare il gergo d'ora, della sua poca
. piovene, 5-22: porta dentro [il veneto] un amore di sé,
amore di sé, un narcisismo per usare il gergo corrente, una voluttà perpetua di
. alfieri, 6-286: -in udire il suo nome, / e'si saran subito
-capire, comprendere, intendere, sapere il gergo: capire l'antifona, la malizia
velato. burchiello, 127: dopo il tuo primo assalto, che la vista
la vista / m'apristi, oltre il ferirmi in su lo sbergo, / il
il ferirmi in su lo sbergo, / il cui colpo mi dolse, inteso il
il cui colpo mi dolse, inteso il gergo, / se tu hai cuor in
vostra madre, et ella che sapeva il giergo, mi rispondeva, la vi
. baldi, i-193: non mi piace il mio vin, dice rombergo, /
rombergo, / a cui miccon risponde: il mio s'è guasto. / così
/ dimostra lui ch'egli ha compreso il gergo. goldoni, viii-397: così
maritata. (bravo filippo, capisco il gergo). giusti, 2-93: viva
/ d'ogni paese, / viva il gergo d'allora e chi l'intese.
, e intendono che mandiamo al diavolo il cuore e la testa! in verità io
io non capiva quel gergo, e il contadino se n'accorse. -parlare
. moneti, 302: che se il mio dir ti sembra stravagante, /
metropoli! alfieri, i-199: il nostro gergàccio piemontese ch'io sempre parlava e
io sempre parlava e sentiva tutto il giorno, in nulla riusciva favorevole al
sec. xv); cfr. anche il verbo fr. jargonner (sec. xii
di lesa maestà in prisciano, come disse il buonarroti nella sua fiera: e s'
uve] alla bocca e aspettino il dente e rieschino dolci al sapore, come
la canaiuola, la marzamina, il rafone e la schiava, il mammolo nero
marzamina, il rafone e la schiava, il mammolo nero e bianco, le
, 12-6-246: un giargóne per ingannare il popolo. c. gozzi, i-33
si parlava. fanzini, ii-226: il cameriere recitò la lista delle vivande nel
». 3. locuz. intendere il gergone: capire il vero significato di
. locuz. intendere il gergone: capire il vero significato di qualcosa. rinaldo
, e sì c'ingegnavamo non intendere il gergone. = variante di gergo1,
ognuno della filosofa cricca, avea il suo gergo; dal che, liti strappa-capegli
f. f. frugoni, vii-547: il gallo di monna checca solea cantare in
per trasportare carichi o dai panettieri per il trasporto del pane. -anche: il
il trasporto del pane. -anche: il contenuto stesso di una gerla.
2-838: può bene anche essere che il poeta... voglia dire che
questo si seccherà, s'io ben fo il conto. muratori, 7-iii-79: servonsi
significare quella cesta in cui si porta il pane cotto. manzoni, pr.
(specialmente a'fornai) a portare il pane dietro le spalle. verga, i-479
, intendiamo gran quantità, come intende il nostro autore nella lettera....
. de marchi, 1-12: per portare il terreno si farà condurre da'cavalli;
da'cavalli;... poi con il gerletto portato sopra la schiena da ogni
con gerlini, ceste, ecc., il minerale nel forno. carena
colui che versa e dispone nel forno il minerale, il carbone e il fondente in
e dispone nel forno il minerale, il carbone e il fondente in determinate dosi
nel forno il minerale, il carbone e il fondente in determinate dosi alternate. questa
. è d'evidente origine germanica. il carbone nelle miniere. carducci, iii-12-67:
che biringuccio, 1-52: s'empie il gerlino di nuovo carbone. l'infelice e
testa carducci rebora, 196: il mezzodì spandeva / effluvi di campane:
ha del germanico. / il gerlo sulle spalle, / andavo rincasando /
al sopradetto canale del nilo. era il principale nucleo sociale, onde il concetto
era il principale nucleo sociale, onde il concetto p. della valle,
quattro vele romagnosi, 3-12: il nome di diritto germanico viene grandi,
ii-202: quanto minore ignominia sarebbe buonarroti il giovane, i-568: dicendo loro che imparasdel
mio, se e'fusse noto a tutto il mondo che la potenza ger
. careri, 2-ii-326: tutto il castello è di circuito presso che germanato1
ottenuto per un miglio italiano, grandissimo è il numero degli apparreazione dall'ossido di germanio
col germano reale. ugual sorte il fato addisse, / all'aspetto del sol
i rospi. nell'impero austriaco il processo rivoluzionario fu diverso così dall'italiano
sf.). ornit. il sentimento di de chirico è stato inumidito e
viani, 19-148: da ponente comincia il passaggio delle p. f.
cose e agli solamente danno loro il predetto spazio, ma tutta quasi
ma tutta quasi uomini, con il loro zampognare, un vago presentimento
la terra ferma che è tra il mare adriatico e quello di di
tedesto, tedesco eguale e maggior fortuna sopra il mare germanico, perché « germanese »
che attaccheranno, dall'alto isonzo. assicura il vento favorevole. germanesimo, sm
lettere italiane e dagli altri due seminari, il germanico e 'l romano, quanti del
criteri del monarchismo o cesareo v'avea che il potessero, tutti vennero a vederlo.
. b. croce, il-io-n: [il fichte] mania. esaltando
mania. esaltando con empito passionale il germanesimo, ma asse sarpi
alto ideale umano. gramsci, 54: il michels ogni per anco spagnoli
oro. garzoni, 1-905: il tiraoro sta con le sue misure, i
chelli, i mustali, i mili, il germanino, il ciftis e il tasso e
mustali, i mili, il germanino, il ciftis e il tasso e appresso
mili, il germanino, il ciftis e il tasso e appresso el filaoro sta
el filaoro sta la sua forbice lunga, il rocchello. = etimo incerto.
iii-9-95: è evidente poi che, come il francese si è in qualche parte germanizzato
si è in qualche parte germanizzato, il napoletano si è ora, in qualche
nicodemo volgar., 40: tutti sappiamo il beanto simeone grande sacerdote, il quale
sappiamo il beanto simeone grande sacerdote, il quale riceve iesù nelle sue mani nel
omero giunone induce che va a trovare il sonno fra tei germano della morte, e
mezzi affissi; perché tutti eccetto 1 il 'che per essere voce aggregata in
-figur. autentico, genuino. buonarroti il giovane, i-346: allora intesi l'etimologìa
magalotti, 9-1-66: voi, stringendolo [il concetto] come da voi medesimo,
ordine, mentre se ne voglia considerare il puro e germano senso delle parole.
marta. boiardo, 2-2-33: questi conduce il forte caramano, / che de torindo
germano, / ché le sue genti il pio fratei gli cede / or eh'ei
. moniglia, 1-1-569: è vivo il mio germano. / ove dimora? parini
/ non ebbe da voi, donna, il mio germano. / paolo, vieni
quel nimbo di vischi e pungitopi / che il tuo cuore conduce / nella notte nel
conduce / nella notte nel mondo, oltre il miraggio / dei fiori del deserto,
/ vedean ei venir gran torma / lungo il pian di palomar. deledda, iv-253
nale! alamanni, 5-5-996: già venne il sol tra i due germani.
spagnoli. ariosto, 10-72: cercando il mondo, non restò per questo,
spolverini, xxx-1-150: l'allobroge, il germano / giù da monti scendea,
a distrugger i paschi, a córre il frutto, / e la speme a gustar
campi. de sanctis, ii-76: mentre il germano affila la spada contro un popolo
spada contro un popolo oppresso, ei [il manzoni] gli fa lampeggiare dinanzi l'
9-54: le cene e i pranzi e il volto ospite umano, / e i
i vie più crassi ingegni, / che il beozio t'impastan col germano, /
della gallia belgica e quelle affini stanziate oltre il reno. sembra che la denominazione di
, bruno, grigio e nero (il maschio ha il capo di un bel
grigio e nero (il maschio ha il capo di un bel verde scuro con
dei laghi e dei fiumi e presso il mare; è molto comune in italia
volte tornava a casa che non fusse il suo fante carico d'oche salvatiche,
e non dalla vista. gettasi ne'querceti il germano, e non vede la ghianda
iv-2-1214: la landa era buia sotto il nuvolato: ma faceva dolco, come
fucile a fòlaghe, sciaguattando nello specchio il pointer, a germani reali, ai beccaccini
fischione turco. redi, 16-vi-315: il germano turco è un uccello della razza
* germano turco ', perché ha il capo coperto di peli dorati scuri e folti
, sf. sentimento di simpatia per il popolo, il costume, la cultura tedesca
sentimento di simpatia per il popolo, il costume, la cultura tedesca.
simpatia, parteggia per la germania e il popolo germanico. panzini, iii-750
germanico. panzini, iii-750: il mio caro amico gillette x...
, odio per la germania e per il suo popolo. = voce dotta,
o odio per la germania e per il suo popolo. gramsci, 8-66
germanomani, a capo dei quali era il vischer. = voce dotta, comp
croce, iii-27-85: la restaurazione, e il principe di metternich che la tutelava e
i forestieri, osservandoli, notavano stupiti il furore e la mania onde sembravano presi
seminar la castagna,... il luogo sia volto a scorrimento d'omore e
sicché l'omor covandovi non spenga col limo il germe della pianta. ariosto, 132
d'ogni altro germe, ancor che forza il sciolga / dal natio umor, sempre
grave terra / quasi la prima prole è il verde germe. magalotti, 19-15:
presto alto levar le tenerelle / braccia il vedrai. parini, 225:
. parini, 225: tutto il pendio del colle / onde quaggiù si scende
si copre. manzoni, 38: il sol... schiude / dal pigro
... schiude / dal pigro germe il fior. zanella, i-48: in
, i-48: in fior si volge il germe, / in frutto il fiore.
si volge il germe, / in frutto il fiore. govoni, 3-61: così
ripercorre / nel soffio che le incenerisce il lampo / tutta la verde torre: /
gelo / ai palchi che hanno ingigantito il cielo. 2. primo stadio di
gioberti, ii-2xi: qual [è] il valente naturalista, che osi risalire scientificamente
per la sua antica esperienza sapeva che il vento, la pioggia, la nebbia e
roberto, 390: chi portava addosso il germe del male cadeva lungo gli stradali,
sai qualcosa ti conviene di non fare il furbo. perché gli abbiamo iniettato i germi
, dietro di lui, era rimasto il germe di un fantolino. bontempelli,
natura anziché l'ineffabile sovrumano amore per il nuovo germe, per il nuovo essere che
amore per il nuovo germe, per il nuovo essere che si formava in lei
, 4- 1-182: oggi a salvarvi il santo germe è nato, / l'alto
, armi fatali; / e tu il chiamavi un dì germe di giove; /
ministravano accanto. -il germe umano: il genere umano. anguillara, 10-15:
. anguillara, 10-15: voi tenete il perpetuo immobil regno, / che tutto
perpetuo immobil regno, / che tutto il germe uman riceve e prende. campanella,
neri, 2-21: amore è pure il pazzo diavoletto, / inimico mortai del germe
: orribile venen [la sifilide] che il più bel fiore / dell'uman germe
, uccide; / che della vita il mel volge in assenzio, / turba e
, / turba e contrista de'piaceri il fonte. -per estens. di
dolerme / che svelt'hai di vertute il chiaro germe. cieco, 15-16:
cieco, 15-16: però niun ricusi il primo germo / d'amor, se non
quel ramo ch'è tronco, / germogli il glorioso e nobil tronco / da radici
ferme, / di virtuti e d'onore il nuovo germe. bettinelli, i-i-xxxn:
grado per grado seguendo lo svilupparsi e il crescere de'primi germi fino ai frutti maturi
conserva certamente l'uomo in se stesso il germe della sociabilità. alfieri, i-37:
germe della sociabilità. alfieri, i-37: il genio per le cose drammatiche, di
per le cose drammatiche, di cui forse il germe era in me, si venne
altra cosa. monti, v-36: allora il marchese, nel quale già esiste un
e le dice: donna giulia, il vostro pentimento, i vostri rimorsi ricomprano
cuore e nell'intelletto i germi e il desiderio del vero. leopardi,
suoi schizzi immortali: la tragedia, il dramma, l'inno, la laude,
inno, la laude, la leggenda, il mistero. pirandello, ii-2-912: tutti
... o soffochiamo in noi il rigoglio di chi sa quanti germi di vita
10 la colomba / son che tra il rostro un gentil seme arreca / lunge
arreca / lunge dal nido, e il qual dentro a deserte / lande caduto,
(575): la peste, togliendogli il vigore del corpo insieme e della mente
g. capponi, i-306: pigliava il poeta in germe le idee che il
il poeta in germe le idee che il gran dottore conduceva per tutta l'ampiezza dei
filosofici svolgimenti. carducci, iii-25-329: * il secoletto vii che cristianeggia '. e
batteri aerobi e una radiazione che permette il formarsi di ozono a scapito dell'ossigeno
origine alle cellule riproduttrici o germinali (il protoplasma degli animali e delle piante pluricellulari
). papi, 1-1-229: il jourdan, entrato nell'elettorato di treveri
fr. germinai (nel 1793): il mese nel quale le piante mettono il
il mese nel quale le piante mettono il germoglio (da germen -ìnis 'germe
in quelli maturi e va diminuendo dopo il primo anno (e la si determina
. e. cecchi, 9-143: il tradizionale, forse, stava per venir
in cui le piante germogliano. il monitore fiorentino, lv-195: si doveva ella
vigorose misure che potrebbero prendersi per ottenere il predetto intento »? = calco
conchiudeva. b. croce, ii-3-12: il pensiero ingenuo (il quale si suol
, ii-3-12: il pensiero ingenuo (il quale si suol chiamare non filosofico, e
germoglio. leonardo, 2-112: il salice, che per li sua lunghi germi-
4-144: sono freni [la virtù e il dovere], -resistono, ma si
colpa maggiore. albertazzi, 454: dividevano il paese: socialismo germinante fra gli operai
trovato ancor tutto degno di lui e il benefizio fu labile più della mia fede
bibbia volgar., vii-435: quando [il seme] germinò, cresceo in vigna
s. caterina da siena, ii-282: il seme che si gitta nella terra.
caldo del sole germina, e trae fuore il fiore e il frutto; e il
, e trae fuore il fiore e il frutto; e il guscio rimane alla terra
il fiore e il frutto; e il guscio rimane alla terra. crescenzi volgar.
aperse gli usci, e trovò tutto il frumento avere germinato. alamanni, 5-
5- 1-482: dalla morta uliva / il già secco pedal segando in basso /
e in novi seggi / germini altero ovunque il sole arriva. -mandar fuori
.. germina e fa frutto chente il dee fare a quel che lavora, quella
all'improvviso. penna, 125: il freddo era cessato. / ci guardammo
. cieco, 2-102: mentre che il navigante ai flutti e ai venti,
, sopra cui s'appoggia / e lietamente il suo viaggio termina, / ch'un
d'attendere con gran diligenza a coltivare il nostro animo. botta, 4-480: dubitando
notturne. praga, 4-15: tramontava il sole, e pensavo a mia madre
. d'annunzio, i-222: dentro il mio cuore una maligna / specie di versi
me stesso, mentre sentivo in me il germinar oscuro di tante idee.
anima. giusto de'conti, i-41: il dolce passo /... germina
e parevano vive... come se il cielo gemmasse e germinasse stelle, crescevano
detti per la molta gente / che germina il paese e alemanni / da leman,
a poco a poco, e germinano il peccato. prati, ii-112: crescono
dell'artefice tempo altre giornate; / e il sangue effuso sul natio terreno / per
- energia germinativa: prontezza con cui il seme germina. -facoltà germinativa: germinabilità
parete di un granello di polline attraverso il quale si sviluppa il tubetto pollinico.
di polline attraverso il quale si sviluppa il tubetto pollinico. crescenzi volgar.,
saracini, poiché l'hanno colto [il pepe], lo mettono nel forno,
gadda, 2-81: del quale ultimo [il ferro] si fanno gli stromenti dei
gli stromenti dei campi, la marra e il vomere, che sogliono aprire negli auspici
vomere, che sogliono aprire negli auspici il grembo germinativo della terra.
cui deriva, in massima parte, il materiale che formerà l'embrione. -macula
, 17-65: a dicembre era già fuori il verde capezzolo [del giacinto],
nel capezzolo, già tumido, / il miracolo germinato da poca acqua. comisso,
errore germinato dentro le menti cattoliche, il quale per rispetto all'applicazione dei princìpi
di carità e di devozione scambiò al tutto il mezzo col fine e il subbietto con
al tutto il mezzo col fine e il subbietto con la sua forma.
d'essere scritte, ve ne renderei il contracambio. ma questa città per ora
soderini, iii-87: è ben utile il verno in che tiri l'aquilone,
suo, era la sua creatura, il frutto di una fusione, di una germinazione
, di una germinazione spirituale: era il suo amore giovanile che ritornava a lui.
finito per assegnargli maggior vanto -ha persuaso il nostro artista, commosso e sincero, a
, / ch'a pena suggi il latte, / pon bocca in cielo con
abbozzo. brusoni, 219: doveva il primo giorno che m'avvidi della mia
: le carte da gioco stesse; il gioco delle minchiate. aretino, 1-8
fine e'non fu mai il più servente uomo: se fa a germini
. bronzino, xxvi-2-266: ponete mente il giorno delle feste, / dove si
parole manifeste, / l'imperadore e il papa, che s'adora / vi son
: cechina di spadon per nome detta / il trentatré de'germini mi chiamo.
. 5. prov. - diventare il ventotto da germini: diventar becco (
muti spezie / e che e'diventi il ventotto de'germini. -parere un undici
germugliaménto), sm. bot. il germogliare di una pianta; primo sviluppo
ad operare gli sviluppi, lo che forma il germogliamento. 2. per estens.
sonagli e certi germu- gliamenti, che il poeta chiama * pullulare '. germogliarne
germoglia, che sboccia, che inizia il suo sviluppo (una pianta, un suo
, 4-466: s'era elevato insuperbito il capo, / e più de gli altri
cresciuto dal ferace campo, / lussureggiante, il germo- gliante stelo, / percotea violenta
/ tale è la stirpe degli umani. il vento / brumai le sparge a terra
del germogliante leccio, / rapidi sopra il mare! deledda, 1-688:
mare! deledda, 1-688: il pallido rampollo germogliante ai piedi del tronco secolare
. bibbia volgar., vi-156: il nuvolo faceva ombra alle loro tende e
vermiglia, /... dove il tenerello / piè stampa torme, germogliar
], 2: è da cavare il succo dall'erbe e dalle foglie nel tempo
erbe e dalle foglie nel tempo che il nuovo fusto comincia a germogliare. g.
verdeggia / pianura angusta: ivi germoglia il fiore / della montagna, e va
'l tuo cipresso al quale accanto / il caro germogliò lauro e l'ulivo /
95: germoglia / la scabra vite che il lichene ingromma. panzini, ii-90:
riceve quell'acqua, e poi venendo il sole riscaldandola co'suo razzi, viene
tre melode. nardi, ii-54: il papa veduto germugliare in quella provincia cotale
pemizioso seme [lutero], per spegnere il fuoco che s'andava ampliando, mandò
ampliando, mandò suo legato nella magna il cardinale gaetano. davila, 397:
tra tanta eccellenza di virtù non germogliasse il solito loglio della imperfezione mondana. menzini
è che esso continuava a germogliare, il 22 settembre dell'anno 1612. in quel
secondo la pianta che lo produce e il terreno in cui la pianta è germogliata
: onde soggiungne: e che ei sia il vero quel che io ti ho detto
pavese, 80: ha una barba, il collega, dalle gambe alla faccia,
la tua vita mortale, e viva il nome. manzoni, n: de l'
e non guardar chi sia, / dice il proverbio; e s'tu disservi alcuno
; / ma semina tra sassi o sotto il pruno, / sempre germuglia alfin la
regno... v'abbian fatto germogliare il lusso. g. gozzi, i-25
pubbliche. deledda, iii- 281: il padre lo seguiva silenzioso, deciso a sorvegliare
lo seguiva silenzioso, deciso a sorvegliare il dottore, contro il quale sentiva germogliare il
deciso a sorvegliare il dottore, contro il quale sentiva germogliare il seme della diffidenza
il dottore, contro il quale sentiva germogliare il seme della diffidenza. bernari, 6-211
ariosto, 189: vermene germogliar suole [il terreno] e rampolli, tasso,
, qual fosse l'obbligo che verso il grande iddio aveva la terra. a
di sotto germogliò novelle erbette, / e il rugiadoso loto e il fior di croco
, / e il rugiadoso loto e il fior di croco. baldini, 7-37:
52-3): l'arbor che già il quarto anno, o vada o seggia,
o 'n colli, / germoglia entro il mio cor tanti rampolli, / ch'aita
che germogli e frutti / lieti pensieri; il mio per duolo impetra. chiabrera,
agg. bot. che ha compiuto il primo stadio di sviluppo; che è
: meglio ad viene se si coglie [il ramo] dalla madre già gemmata e
e di ghisciò, e turato bene il vaso, aspettano che la fermentazione si
suscitato. de sanctis, ii-15-312: il pensiero germogliato e con centrato
/ onde flora e i bei colli il manto intesse. germogliatura, sf
germogliatura, sf. bot. il germogliare (di una pianta).
una pianta). -per estens.: il germoglio; il periodo in cui germogliano
. -per estens.: il germoglio; il periodo in cui germogliano le piante.
maggio di poco superata la germogliatura, il verde è vivo e diffuso dappertutto.
germogliazióne, sf. bot. disus. il germogliare (di una pianta);
225: come male fruttifica quell'albero il quale mai non fiorì! e la
speranza della biada altresì si cessò quando il germoglio malamente perle. crescenzi volgar.,
crescenzi volgar., 8-7: acciocché il fico produca variati frutti, prenderai due rami
in quelle foglie secche accartocciate, che il verno rimangono sole apiccate in su gli
e ristorazione dei boschi è necessario diminuire il numero delle capre devastatrici dei novelli germogli.
un giorno a maraviglia per una proda il tronco tagliato d'un vecchio alloro rimettere
anno. e questo ancora lanuginoso è il germoglio di quest'anno e, vedi
quest'anno e, vedi, porta il fiore. jovine, 17: venuta la
: la fanciullezza... è come il germoglio del seme, nella cui virtù
ne aspetta. praga, viii-583: il cielo era un buio germoglio di stelle,
versato nella fodera le patate che avevano il germoglio, il vecchietto la guardò ammiccando
fodera le patate che avevano il germoglio, il vecchietto la guardò ammiccando.
sopra questi dui germugli nati a caso [il cardinale ippolito e il duca alessandro]
a caso [il cardinale ippolito e il duca alessandro] e serbati per strana
questi eran germogli di que'goti che conquistarono il chersoneso de'cimbri. l. pascoli
, vi-36: d'enrico e di carlo il pio germoglio / pagò la fedeltà col
: la chiesa di dio già per tutto il mondo mettendo germoglio, questo [il
il mondo mettendo germoglio, questo [il tempio di gerusalemme] siccome cosa vana
... in se medesima ritenea il germoglio della malvagità seco seminato dal loro
quest'idra, mi disposi di placare il suo sdegno. segneri, i-38:
così promuovere. gioberti, 258: il municipio è il germoglio onde nacque la
gioberti, 258: il municipio è il germoglio onde nacque la società moderna.
tieni del mondo tutto. a te il principio, / a te la fine è
0 germoglioso / uni versai, tutto quanto il polo / componi con sonora armoniosa cetra
, i-84: la città stanca e tutto il dì digiuna, / stata alfin saria
fece ritirar da le superne 1 mura il nemico e via tornar carpone / chi zoppo
s'avrebbe immaginato mai ch'e'[il vero linguaggio illustre] potesse nascere solamente
, che a suo architetto ha scelto il demonio, a gerofante il giudeo.
ha scelto il demonio, a gerofante il giudeo. 3. figur.
suoi gierofanti, quindi sulla piazza del duomo il pubblico rogo della 'bassviliana '.
un crocodillo. garzoni, 1-244: il parlare o scrivere geroglificamente non è altro
giovannetti, 699: là in acaia appresso il tempio di cerere pendeva uno specchio a
spada, / di plato e d'aristotile il bracciere, / di pappo e di
pappo e di pergeo le peverada, / il girogli- fichier degli egiziani, / e
fusse un vocabulo. baldinucci, 74: il ieroglifico è quel corpo figurato, del
caratteri. a. cattaneo, i-98: il geroglifico di una persona debole adirata presso
la sfinge, e l'armagna, ed il caosse, / che, tutt'infuriati
. borghini, 1-75: vuole ancora il valeriano, ne'suoi ieroglifìci, ed
valeriano, ne'suoi ieroglifìci, ed il cartari, nelle immagini degli dei, che
, nelle immagini degli dei, che il pino fosse dedicato a pane, dio de'
l. adimari, 1-143: come asserisce il pierio ne'suoi geroglifici. -figur
, ieroglifico, o emblema, dicesi il rovescio di essa. felice da morro,
magnifica. fogazzaro, 2-7: studiava il senso riposto dei bizzarri ed incomprensibili geroglifici
avrà... più che altro il valore, del resto non trascurabile, di
di tanti e tanti mesi sono stato il segretario in capite delle sue lettere, e
. de marchi, i-411: legge il biglietto, non capisce, torna a
.. uno di tali modi, forse il più antico, nel popolo, consiste
popolo, consiste nel mettere la ricetta sotto il cuscino dell'infermo: il maligno,
ricetta sotto il cuscino dell'infermo: il maligno, intento a decifrare i geroglifici
miscredenti. de marchi, i-211: il 'sultano'sapeva leggere per lunga esperienza i
/ amabile fanciulla, / per dire il vero, anch'io ne intendo nulla.
proverbi toscani, 406: non acquista pregio il pensiero se, come la seppia,
futile. pananti, i-395: ed il giudice a lei: cosa ti peschi,
, 2-347: chi non capisco davvero è il re. ma già è sempre stato
, 10-137: per ingannare l'immobilità, il tessitore delle avventure terracquee [j.
l'altra tropica, la quale trasporta il sentimento de le figure a le cose figurate
tovaglia di crespe impressa gieroglifiche, sopra il tappeto fatto all'arabesca, un fascio di
indeterminato, basso e grossolano, tra il mistico e lo scolastico, tra il
tra il mistico e lo scolastico, tra il geroglifico e il ionadattico, gran meraviglia
lo scolastico, tra il geroglifico e il ionadattico, gran meraviglia dei semplici.
disporre, non mi sarei contentato di fare il geroglifico dossi. = cfr
metà del milletrecento, e ne era capo il monastero di s. girolamo di lusciana
sul principio del secolo seguente, tra il portogallo e in spagna, erano venticinque
. girolamo, dove iniziò la congregazione il fiorentino, rifuggendo dal darle il suo
congregazione il fiorentino, rifuggendo dal darle il suo nome; onde altrove poi furon detti
di palefitte di gérolfin, presso il lago di bienne. gerolimiano,
lomazzi, 316: le colonne piantò sopra il gerone. = deriv. dal
spuria e non ha del vetusto che il rancido,... somiglia all'età
annui simili ai due re di sparta, il consiglio dei * ventiquattro 'anziani,
in particolare, fecero poco più che mutare il sommo magistrato, già unico ed ereditario
xoiiico 'curo '; cfr. il titolo dell'opera di g. zerbi,
g. p. maffei, 125: il primo chiostro era... con un
con un appartamento chiamato con voce greca il gerontocomio, per comodità di coloro che
(zéco 'curo '; cfr. il titolo dell'opera di g. zerbi,
v.]: * gerontocrazia ', il governo de'seniori. panzini, iv-292
panzini, iv-292: 'gerontocrazia'. sarebbe il potere, l'autorità affidata ai vecchi
ero giovane, mi si domandava sempre il titolo dell'anzianità, che oggi,
gherontocrazia '. marinetti, 2-350: il movimento artistico futurista da noi iniziato n
colpisce particolarmente i vecchi (donde il nome di arco senile) e, più
madonna delltmpruneta, 1-9: volendo il nostro larghissimo e benigno cristo donarci del
e amati. guicciardini, ii-13: il quale titolo del regno ierosolimitano, pervenuto
sarpi, vi-3-141: sedendo l'imperatore e il senato in mezzo la chiesa, e
15-373: in prosa ornata, secondo il gusto della gente, raul di caen
morte del detto arcivescovo dei pazzi, il papa elesse in suo luogo messer giulio
poco cristiano / tiene, sfidando, il passo. bocchelli, 2-xv-411: alfonso
corrono sulla superficie delle acque, come il gerris costae, comune nelle nostre acque fluviali
piacere immondo, i ovver per porsi il virginio e la gersa. 2
do. buommattei, 92: finalmente che il 4 gerundio 'sia diverso dal 4
sì che si scalcagna, / si gratta il capo, sì che si scotenna,
dì costui si fosse legato ad uccidere il re; ma non ce ne fu
', nelle locuz. gerundi modus4 il modo dell'azione da compiere '.
dei gerundivi e dei participi, sotto il comando generale di malherbe. 3
gerusìa, sf. stor. il consiglio degli anziani che, in età
che, in età omerica, assisteva il re nelle sue deliberazioni; nell'età
, nella gesia di dio, bastardo il quale sia nato di femina peccatrice, insino
= voce di area veneta; cfr. il venez. gesa. gesiòla, sf
che è quel luogo dove va posto il bussolo da navigare. = voce
- anche: chi cuoce e macina il gesso o modella statuine in gesso;
3. enol. trattare con gesso il vino torbido per renderlo più chiaro.
(un oggetto). buonarroti il giovane, 10-977: colle scarpette / gessate
lo mare gessato e congelato, dove il sole non ha valore alcuno da levare
, sf. l'operazione del gessare; il risultato di questa operazione. -gessatura del
la violenza del processo stesso, vivificare il colore dei vini e facilitare la defecazione
fatte col chiodacelo, col carbone, il gessetto. manzini, 12-10: preso
amico la promessa, e presone andrea il contorno e l'aria lo colorì seminando
pronom. trasformarsi in gesso, subire il processo di gessificazione (un calcare,
... paragonare alla spicciolata, il 'gessino 'colle lampadine plebee e
de roma, xxviii-436: prese [il cavaliere] forte a gridare:
laghi salati. -pietra da gesso: il minerale quando compare sotto forma di roccia
che tenevano di grosso e del gesso, il cardinale di santa croce ammalò di febbre
mattioli [dioscoride], 713: il gesso è cosa notissima in italia..
che pagare le stoppie per far cuocere il gesso nella sua fornace. oriani, x-14-143
del grado di temperatura a cui avviene il processo, negli usi più disparati (
tele o tavole; in agricoltura, per il trattamento dei terreni eccessivamente alcalini e
allume e usato per decorazioni che imitano il marmo. -gesso idraulico (o da
commesso sopra la porta del palagio ove abita il podestà. crescenzi volgar., 4-39
podestà. crescenzi volgar., 4-39: il gesso messo nel principio fa il vino
: il gesso messo nel principio fa il vino austero, ma nel tempo vegnente l'
. leonardo, 2-246: per ricuocere il gesso che non si disfaccia, per
, i-201: accanto la calcina viene il gesso, col quale si possono fare
per piatto. garzoni, 1-579: il gesso... si fa d'una
. villani, 4-10: adulterarlo [il vino] usan col gesso / questi isolani
ond'ei però molesta / coi fumi il capo e lo fa gir dimesso.
perché non soggiace a brunitura, come il dorare a gesso e bollo. foscolo
erano scrostate e mostra vano il gesso bianco. -per simil.
. biancore. govoni, 3-107: il gesso delle stelle / mi fa freddo nel
jean de berry. pea, 5-201: il padre... approfittando di quella
disposizione naturale pensò all'accademia. ma il ragazzo si sentì subito mortificato davanti ar gessi
sono ragionevoli. marino, i-60: il dipintore, prima che con terminati profili
terminati profili le sue figure colorisca, il rozzo dissegno o con carbone o
sul fondo lustro ed oscuro del legno il dare dell'avventore. emanuelli, i-94:
quadrati. -bastoncino azzurro usato per cospargere il dischetto di cuoio che guarnisce le stecche
e gesso. pratolini, 1-104: passava il gesso sul cappuccio della stecca.
con un grosso paio di forbici, il gesso, il metro e alcuni smorfiosi giornali
paio di forbici, il gesso, il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda
la biacca abbruciata, e più di tutti il gesso di tripoli e simili, pur
che gesso. si adopera per dare il lustro alle statue ed ad altri marmi
, 5-189: in poche settimane invece il piede sinistro guarì e liberato dai gessi
era fratturato l'alluce. fu necessario il gesso fino al polpaccio. 9.
, 2-12: talvolta... metto il mio 'veto 'quand'egli è
progetto quand'egli già assaporava col desiderio il frutto della sua onesta fatica, gli spezzo
restasse quel misero di gesso, / il pensi chi d'amore è nella schiera.
deriv. dal gr.; cfr. il lat. mediev. gipùsum, il
il lat. mediev. gipùsum, il provenz. geis e lo spagn. yeso
soderini, iii-461: vuole [il mandorlo] il terreno duro, secco
, iii-461: vuole [il mandorlo] il terreno duro, secco e pietroso,
pietroso, puro e caldo; non rifiuta il gessoso, magro, ghiaioso, renastro
girone dantesco, all'improvviso era apparso il lungo lineamento murato e turrito. pirandello
, invece, la falsità di tutto il resto: cinema, donne, roma,
e paesi, naturalmente, metafisici: il tutto stemperato in piccoli pastelli assai striduli
gessoso. popini, 26-20: aveva il volto bianchissimo, gessoso, la capigliatura
sedeva a tavola. landolfi, i-437: il sole aveva assunto il colore del ferro
, i-437: il sole aveva assunto il colore del ferro arroventato, e la luna
, i-9: ammirando in questa guisa il valore d'èrcole, altro non sognava la
lor gesta vorrà meglio sapere, cerchi il libro di frate antonio, signore del colle
d'armenia. pallavicino, 1-3: constituì il primo [il net tare
pallavicino, 1-3: constituì il primo [il net tare della lode]
d'oltrarno, campo delle loro gesta, il martedì grasso giungevano nei quartieri del centro
rivive, da prima di omero, il ricordo, trasmesso in leggenda, di ima
la balda testa ei piega; / ma il suo duce prigion bandì la gesta,
alcune qualità morali (in partic. il coraggio); genere umano, gente.
, agg. che favorisce l'inizio e il proseguimento della gestazione (un ormone sessuale
quelle commedie. serao, i-615: tutto il tempo della gravidanza era passato tra atroci
animale); che è pregno (il ventre). b. croce,
contadina abruzzese, che nel figlio sente il proprio corpo, il ventre gestante,
nel figlio sente il proprio corpo, il ventre gestante, il petto che sgorgava latte
proprio corpo, il ventre gestante, il petto che sgorgava latte, i trentatré
questo observato modo omni fiata faceano che il gestatorio se dipartiva. -sedia gestatoria
l'antico cerimoniale di corte, si asside il papa in alcune cerimonie solenni.
. lanzi, ii-72: lo espresse [il papa giulio ii] in sedia gestatoria
azeglio, 1-459: in marzo fu esaltato il cardinal casti- glioni, che si nominò
sedia gestatoria. cattaneo, iii-3-69: quando il rigido cerimoniale gli concede di fare [
all'imperatore] nella sua sede gestatoria il maestoso giro degli orti palatini, non è
vederlo. rovani, ii-51: comparve il papa sulla sedia gestatoria, e venne
collezione di dotti e di poeti- fu il preludio, per così dire, gestatorio dell'
2. biol. e fisiol. il periodo in cui l'embrione si sviluppa
degli animali vivipari e ovovivipari); il periodo in cui la femmina fecondata porta
periodo in cui la femmina fecondata porta il feto nell'utero; gravidanza.
condensare un prodigioso tesoro d'erudizione, il quale,... per una gestazione
, lett. it., i-401: il quattro- cento è un secolo di gestazione
mio. b. croce, ii-8-346: il poeta si forma unicamente con le proprie
forma unicamente con le proprie forze e il critico non ha parte alcuna né nella
; gestire, gesticolare. buonarroti il giovane, 9-561: ella squote la testa
, ii-456: de le cose già dette il richiedeva: / qual de la voce
: / qual de la voce è il suon, come gesteggia, / se del
, che egli, quantunque non intendesse il canto, perché egli era mezzo greco
questo aveva attirato gli sguardi più che il brioso gesteggiare di quello. = deriv
doni, iii-76: sarà superfluo che [il cantore] usi gesticolamenti, e cambiamenti
insolenti. d'annunzio, iv-2-73: il respiro deh'inferma e i gesticolamenti incerti
e corrono a guardare dall'alto verso il mare. soffici, 1-79:
: guardando col cannocchiale riconobbe nel gesticolante il celebre oratore. -che si agita
, scomposta- mente (la mano, il braccio, il corpo). deledda
mente (la mano, il braccio, il corpo). deledda, iii-353:
). ojetti, ii-339: contro il fondo alberato... si profilano
nudità. -che si agita per il vento (una pianta). barilli
contorti [i pini], e il vento li fa irti, gesticolanti, fugaci
, gesticolando e blaterando in sé come il pazzo nel corridoio del manicomio. bonsanti
bonsanti, 2-118: un d'essi, il più autorevole, chirurgo di buona fama
acute corbellerie incanta gli uditori portoghesi quando il dire è accompagnato da una voce tuonante
sembrano gesticolare, staccarsi, precipitare verso il profano per farlo a pezzi con le loro
porte, vetri e faceva gesticolare tutto il diavolerio di ombre sul suo passaggio.
pone in carducci, iii-19-109: il poeta, quando non gesticola e non
su 'l palco,... allora il poeta è come il feciale sacro e
... allora il poeta è come il feciale sacro e inviolabile del progresso.
); dirigere con gesti convenzionali (il traffico). b. croce,
... era passata a gesticolare il transito in una piazza della città.
: non cantava l'istrione, cioè il gesticulatóre, se non che diverbi.
. d'annunzio, v-3-181: eccolo, il gesticola- tore, figurato nella prosa dell'
(ant. gesticulazióne), sf. il gesticolare, il gestire; modo con
), sf. il gesticolare, il gestire; modo con cui si gesticola;
ordini (in partic. per regolare il traffico). - ant.: mimica
1-310: lo zelo della religione animava il canto e il suono, e dava forza
zelo della religione animava il canto e il suono, e dava forza al ballo
le varie gesticolazioni dei vigili per regolare il traffico. c. e. gadda,
animo). pagano, 1-309: il volgo, che in mezzo alle più colte
un mandato di rappresentanza, in cui il mandatario, nell'am atto
-gestione senza rappresentanza: quella in cui il mandatario pone in atto negozi giuridici in
romagnosi, 19-18: dalla parte organica il precettore passando alla parte direttrice, dovrà
mattina, all'annunzio dell'invito che il regio commissario aveva fatto al cappadona per
gestione amministrativa, s'era raccolta sotto il municipio. loria, 5-173: mi sono
, 298: al suon della tibia il musico cantava e l'istrione gestiva, esprimendo
gestiva, esprimendo col corpo quel che il musico esprimea con la voce. forteguerri
. -per estens. muoversi durante il discorso (la mano, il braccio
durante il discorso (la mano, il braccio). soldati, 46:
. garzoni, 1-816: è [il buffone]... spagnolo nel gestire
reni. de roberto, 622: il braccio destro infranto dal continuo gestire si
339: lo spiccatissimo accento piemontese, il suo gestire inelegante e ponderoso richiamano irresistibili
], iii-2-187: aveva a mente [il mimo] molte istorie, e le
, ii-1-15: ella parlava e gestiva il più bel napoletano. = voce
egli se l'era già bell'e tracciato il suo piano:... gestir
bibbia volgar., v-624: non desideri il cor tuo la bellezza sua [della
perfetta e vera virtù di questo è il dimostrar tanto bene e senza fatica,
e riconoscere. fogazzaro, 2-337: il cameriere fatto un gesto di fastidio,
di sdegno. montale, 2-67: il gesto rimane: misura / il vuoto,
: il gesto rimane: misura / il vuoto, ne sonda il confine:
: misura / il vuoto, ne sonda il confine: / il gesto ignoto che
, ne sonda il confine: / il gesto ignoto che esprime / se stesso e
di questa materia piu diligentemente hanno diviso il modo del recitare in voce e in moto
istrionica. tasso, 12-543: per il ritmo intendo la misura de'movimenti e
piedi di piuma toccano e lasciano, traendone il suono compagno del gesto.
bel viso. gherardi, iii-181: parendogli il giovane acorto, desto e prudente,
detti, e scorrere / sull'alma il suon ne sente; / il gesto ne
sull'alma il suon ne sente; / il gesto ne rammemora, / l'andar
/ l'andar, lo starsi, il loco: / ogni più lieve immagine
lieve immagine / nel cor le versa il foco. manzoni, pr. sp.
tutto / di te m'offende, il passo, il gesto, il riso,
te m'offende, il passo, il gesto, il riso, / il respiro
, il passo, il gesto, il riso, / il respiro, lo sguardo
, il gesto, il riso, / il respiro, lo sguardo. moretti,
ariosto, 1-75: indi va mansueto [il cavallo] alla donzella, / con
firenzuola, 491: al quale il corvo con ardita voce e gesto molto
, non rendano nel gesto che rappresentano il medesimo aspetto che rende la natura istessa
dell'abolita grandezza. barilli, 1-142: il dio volante di michelangelo crea con un
crea con un gesto lieve che sfiora, il primo uomo sulla terra. 3
dì far manifesti / per tutto quanto il territorio ispano / i tuoi gloriosi e
, i non minori / gesti e il coraggio alle speranze uguale, / e
a dio. campanella, i-18: il mondo è il libro dove il senno
campanella, i-18: il mondo è il libro dove il senno eterno / scrisse
i-18: il mondo è il libro dove il senno eterno / scrisse i proprii concetti
3-24: apriva un libro, e il solo gesto d'aprirlo, di mettersi a
a quelli a cui magari aveva risparmiato il pericolo stesso. piovene, 3-191: non
: non fate stupidi bei gesti. il mio non è un bel gesto, è
: dovette vincere l'impulso a piantare il bernabei, gli amici e la città,
cominciando l'argomento a fare operazione, il pedante a brache calate se ne va
ne va a gesto. -fare il gesto di compiere un'azione: essere
torno a casa ». e fece il gesto di andarsene. 6. dimin
, di gerire 'compiere '; il dimin. gesticolo è dal lat. gestlctìlus
[tommaseo]: a loro fu commesso il gesto e l'amministrazione de'detti pupilli
[olao magno], 261: il lago bianco... ha per termini
. b. croce, iv-i 1-205: il noto armatore achille lauro...
, 7-169: gestore di quest'epos è il popolo: il servitore, la puttana
gestore di quest'epos è il popolo: il servitore, la puttana, il cocchiere
: il servitore, la puttana, il cocchiere, la padrona e il « berzi-
puttana, il cocchiere, la padrona e il « berzi- tello » garzone di bottega
). tozzi, iv-542: quando il gestore s'è riconciliato, ho tentato
in gestro, in gestra: erigersi (il membro virile); andare in calore
/ rompea sovente quelle gelosie / e mettea il capo fuor per la finestra.
, uh, signore, voi avete tutto il viso del mio padrone. giesù,
, i-290: la nostra serva e il nostro servitore / si riguardano attoniti;
pomidori]? -a quattro soldi il chilo. -gesù! e dove li hai
2. locuz. -gesù pietoso: il monte di pietà (con valore famil
solamente in locuzioni familiari e scherzevoli, il monte di pietà: dal solersi sulla
mani giunte. forteguerri, 3-25: il frate con le man fece gesù, /
le man fece gesù, / benedicendo il cibo. crusca [s. v.
per consolazione de'poveri gesuati, volgarizzato il prato spirituale de'santi padri, e
la regola. galileo, 1-1-325: il m. r. fra bonaventura cavalieri
soltanto una pagnotta alla settimana con su il segno della santa croce di gesù
12-450: la scriveva in versi latini il barga, eccellentissimo poeta, ed un
governo stretto e tirato,... il quale era, per così dire,
un corpo politico. carducci, iii-23-42: il cattolicismo insidioso e freddo de'gesuiti più
e sanguinario de'domenicani, avea fatto il vuoto intorno alla spagna. soldati, iii-99
senza esitare. de sanctis, 7-477: il commissario era stecchito, pallido, tipo
, pallido, tipo « gesuita », il cancelliere viso ovale; grosso, tipo
. non beveva, non dormiva, studiando il modo di accalappiarli, facendo il moralista
studiando il modo di accalappiarli, facendo il moralista, fingendo l'affezione il
il moralista, fingendo l'affezione il rispetto alle volontà di sua madre, pezzo
le cose mondane. brancati, 4-116: il notaio è un uomo serio..
.. « un gesuita! » rantolò il signor alfio. -agg. falso
degradata vita / d'abitual dolor / che il mondo in te disprezza / la mente
disprezza / la mente gesuita / e gesuita il cor. carducci, ii-2-306: la
critico. gobetti, 1-i-476: tutto il cattolicismo e vaticanismo dell'on. mussolini tendono
on. mussolini tendono soltanto a liquidare il partito popolare, ma come giudicare chi
: resta indietro un agnello / ed alza il dolce viso gesuita. 3
. gioberti, 1-iii-100: così il prete gesuitàio con una sciocca e maligna
-sostant. gioberti, 1-i-127: il terzo motivo si è il desiderio di
, 1-i-127: il terzo motivo si è il desiderio di riscuotermi dall'infamia di gesuitàio
non esser creduto, questo continuo sottintendere il tradimento, è di quell'arte che
la cieca, / e che il concilio già d'eugenio papa / in te
ipocrisia. tommaseo, 3-ii-415: il bettinelli,... meno gesuiteggiante
di tanti nemici de'gesuiti, confessa il difetto suo. gesuiteggiare, intr.
fede. de sanctis, ii-6-27: il paese era diviso, umiliato, sgovernato
era diviso, umiliato, sgovernato; il pensiero nazionale, ricacciato al di dentro,
in germania e in italia, con il compito di promuovere l'istruzione femminile;
per autore un gesuita francese, cioè il p. varin, che nel principio
qui a pisa le gesuitesse) circonvenne il giovane in guisa che lo indusse a
quando accade, come ora, che il figurino delle mode di parigi ci porta
. lami, 2-74: è il dottissimo e degnissimo segretario della congregazione dell'
delle parole, e in conseguenza contro il p. cataneo gesuita, è qui gesuiticamente
gesuiti traseomachi. cattaneo, iii-4-220: [il casati] mi ringraziò gesuiticamente del buon
è egli, mio signore, il viso della sua proposta? teologicamente vermigliuzzo
sarpi, i-1-67: mi son spaventato che il numero de'alunni gesuitici [nel collegio
città, fortezze e porti, tutto il mondo, per loro industria, ne
scuola gesuitica. romagnosi, 19-829: il mondo sa che coi casisti gesuitici noi
lett. it., ii-226: avemmo il concilio di trento e l'inquisizione e
, i-34: presidente dei ministri è il marchese di pietracatella, uomo di mani
non mi era mai stato simpatico per il fare gesuitico e le arie che si
oratorio, artistico). -stile gesuitico: il barocco nelle sue manifestazioni più esasperate
non parole vuote: si curò dunque il succo, si esiliarono le parole morte
sue dubbie. dossi, 915: il gesuitico e toscaneggiante stile del tommaseo.
. gesuitismo, sm. stor. il complesso dei metodi e dei sistemi morali
de'francesi, riconoscendo nelle nuove forme il germe del gesuitismo, vietò i tre
vitale al libero esame. frutto di ciò il gesuitismo, che aduggiò a grado a
di passioni nemiche e di duri giudizi: il gesuitismo. 2. figur.
donna alla quale né gli anni né il gesuitismo le hanno punto annortito lo spirito né
126: mi accusino di aver carpito il testamento, ah! ah! ah
polli, non dubiti! questo è il frutto dell'educazione impartita qui dentro,
gesummaria: non avere la possibilità e il tempo di reagire a un'aggressione fulminea
appena gli fu presso, alzato improvvisamente il pugno fuor del mantello, glielo cacciò nella
testa così veemente e serrato, che il fido marco non ebbe tempo da schermirsi
. d'annunzio, iv-2-12: incontrò il finanziere proprio sotto la lanterna; gli
stanziata un tempo fra i balcani e il danubio e in seguito fusasi con i
presolo per li geti, al muro il percosse e ucciselo. francesco di vannozzo
sciolto e dal cappello / contro la garza il girifalco aventa. gioberti, i-187:
privilegio più bello della sua specie, levandogli il volo e il dominio del firmamento.
sua specie, levandogli il volo e il dominio del firmamento. pascoli, 1020:
bocchelli, i-441: presto furono dove il capocaccia li raccolse in circolo per assegnare a
raccolse in circolo per assegnare a ciascuno il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta
.. / nami e terni, e il lago cader bello, / che tien
gittaménto), sm. disus. il gettare, il lanciare, lo scagliare;
sm. disus. il gettare, il lanciare, lo scagliare; il buttar
gettare, il lanciare, lo scagliare; il buttar via; lancio, getto.
, e... s'arrenderono il terzo dì allo 'mperadore. bibbia volgar.
si rende più acceso. 2. il trarre i dadi, il posare o scoprire
2. il trarre i dadi, il posare o scoprire le carte. valerio
medesimo per corto spazio si procaccia [il diletto] da noi. tassoni,
seguitavano a fastidire tutti i punti dove il gettamento dei ponti era ritenuto possibile.
che in questo testo abbia errore, il quale errore con una distinzione e col
2-10): uscir di for alcuna volta il giorno, / gittando de la neve
testa alta fra l'erba ima voce o il gittare d'un sasso, al suon
(1822): si affaticava a gittare il grano al vento, acciocché le pule
acciocché le pule ne portasse, e il grano se ne rimanesse purgato. lancellotti
essi scendono al lido e, adorato il mare (gettandovi alquanto il riso per
, adorato il mare (gettandovi alquanto il riso per alimento de pesci), portano
di quell'acqua a casa per ispruzzare il viso e gli orecchi a tutta la
gittavan perle, delle ingenue grazie / il bacio le nereidi sospirando. carducci,
gitterò fiori nella sacra onda, ma né il dio né la ninfa risponderanno alle mie
e di servizi igienici fa sì che il gettare i rifiuti per la strada..
: per natura getta / la tempesta il maroso, / dovunque là ove inchiuder non
gitta tonde. nievo, 1-561: il naviglio che dovea approdare alla fredda albione
; imbussolare, deporre nell'urna (il voto). pagano, 1-403:
. pagano, 1-403: ma soprattutto il giudice commissario, il quale prima di
: ma soprattutto il giudice commissario, il quale prima di tutti gitta nell'uma il
il quale prima di tutti gitta nell'uma il voto che condanna l'accusato, non
, ii- 1-37: li accademici gettando il voto secondo veniva. -rifl.
percossa). giamboni, 7-56: il centurione... tasta e lancioni scaltritamente
forte arco / una saetta che impedì il suo calle. b. giambullari, 34
. gemelli careri, 2-ii-37: diedi il fuoco ai mortai, che gittavano delle
giamboni, 7-23: è... il gittare colla fonda da tutti i cavalieri
. g. villani, 7-14: il popolo francamente si tenne, difendendo colle balestra
laccio gitta / e con groppi tenaci il lega forte. nievo, 181:
! va e mettili un po'a gettar il laccio ad un puledro indomito, o
, 1-i-19: -peccato, -gli aveva detto il roncaglia mentre i satelliti gettavano il cappio
detto il roncaglia mentre i satelliti gettavano il cappio al collo dell'equestre niccolò e
niccolò e di borso seduto, -peccato che il nostro inglese abbia chiuso negozio.
] vedessero a cui le fanno o il conoscessero, più tosto o a sé il
il conoscessero, più tosto o a sé il guarderieno o dinanzi ad altrettanti porci il
il guarderieno o dinanzi ad altrettanti porci il gitterieno. s. degli aricnti,
far ne debbo, / se non gettarne il fracidume al ciacco? garzoni, 4-29
. foscolo, xiv-217: ho cercato il momento di gittartela [la lettera]
coro. alvaro, 6-244: quando il corteo fu sulla piazza,...
porgevan la fronte; poi, rialzando distrattamente il capo, gettavano a fior di labbra
, gettavano a fior di labbra, il bacio dove andava andava. 4
lanciare la palla, la pietra, il giavellotto, il disco (per divertimento o
, la pietra, il giavellotto, il disco (per divertimento o nel- l'
e trasfòrmomi d'ogni creatura. / però il lor non gittaron in paro: /
: è convenuto di necessità di gittare il dado per la nostra terra. bisticci,
alla palla o saltare, per fare il corpo agile. lorenzo de'medici,
tu indovini. abati, 11: il giuoco è di primiera, ma le regole
la quinta [fante] inginocchiate fanno il gioco degli astragali cautamente, ora gettando
s'appellarono. colletta, ii-51: il monte vesuvio, che da parecchi anni
di festa. bartolini, 17-253: il vulcano /... getta vermi e
, getta fuoco dagli occhi, aggrinza il naso, sbuffa. cantù, 297:
faville. de roberto, 193: il monaco, saputo l'affare delle cambiali,
, aveva gettato fuoco e fiamme contro il principe, dichiarandolo capace
lanciò in mare, e per rivedere il suo caro maestro e per esser da lui
mai provato, che le fece rialzare il capo con un impercettibile movimento, come
sulle spalle a guisa di manto reale il ricco volume dei suoi capelli. montale,
terra, juanita lasciava sgonfiare e sgocciolare il suo aerostato, si gettava addosso un secondo
f. negri, 302: condotto il primo di quei giovani dentro la camera
totalmente della vista. carducci, 514: il sangallo a la fortezza i fianchi /
marmi bianchi. alvaro, 9-13: il venticello fresco del mare... sul
la sua presenza esecrabile, alcuni gettavano il lembo delle toghe sul capo. e.
. e. cecchi, 8-102: il massimo ch'uno di noi urbanizzati potrebbe fare
i piedi); dimenare, agitare (il corpo, le membra).
la giovanetta volle in ogni maniera gittarmi il braccio sano al collo e favorirmi d'
, 11-31: gittar fe'in mare il palischermo seco, / con tutto quel ch'
« galee riformate »,... il primo era stato gittato in acqua ne'
gittato in acqua ne'giorni precedenti e il secondo stava per essere terminato.
crescenzi volgar., 10-36: questa rete il pescatore... nell'acqua aperta
con la maestrìa del pescatore che gitta il giacchio a tondo. baldini, 6-159
stoppa s'involve, gittatosi suso olio, il quale incendiario è chiamato. storia de
barili di questo vino e non gittarvi il fondigliuolo. leonardo, 2-45: facendo
i'modo che vi s'appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se
appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se ne leva fiamme grandissime
i muri. pallavicino, 7-12: il ficcare una bacchetta verde nel suolo,
ficcare una bacchetta verde nel suolo, il gittarvi dell'acqua intorno, è sì minuta