8-351: a un certo fiuta cupidi, il quale non averebbe dato la man dritta
landolfi, 8-59: richiamarlo [il cane] ogni momento voleva dire costringerlo
, i piè fiutogli / poi tutto il viso per festa leccogli. pulci, 21-35
, ch'andava fiutando / a questo il ceffo, a quell'altro la spalla,
cercando. ariosto, 17-49: entrato il gregge, l'orco a noi descende;
dape / se non ch'a far il mèl sono i migliori. della casa,
e tutta piena di chiarissimo liquore, il quale molti fiutarono. soderini, ii-373:
poiché vicin mi vide, ei [il toro] colle cave / fumose nari il
il toro] colle cave / fumose nari il petto mio sì spesso / fiutò.
, ii-157: si chinò a fiutare il garofano rugginoso che penzolava. giocosa,
deve piacerti. tozzi, iv-331: il cane si fermò a fiutare lo spigolo della
verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine, / ride la
. padula, 241: posando a terra il sedere, e stando ritto sulle gambe
ritto sulle gambe d'avanti, [il cane] origlia, fiuta, ed
annunzio, iii-2-254: ecco ecco, il toro si precipita / all'inganno,
3-130: nei boschi d'alba, il cane raspa, / e fiuta e raspa
naso e, in partic., il tabacco). - anche assol.
più fiuta? baruffaldi, iii-81: il tabacco è eccitativo dello starnuto per la
736: se non avrei più veduto il mondo del colore che veramente era, lo
gatta che la fiutasse, e solo il bordello ne ebbe misericordia. buonarroti il
il bordello ne ebbe misericordia. buonarroti il giovane, 10-875: stù dicessi davver,
fermento. ojetti, i-611: appunto perché il missionario è il mio opposito, l'
i-611: appunto perché il missionario è il mio opposito, l'ammiro e lo cerco
remai indossa un mantello ampiamente drappeggiato e il cavallino aguzzo che lo porta pare che
landolfi, 8-33: io credevo fiutare il caro odore di corruzione. -provare
nelle mani, era infreddato. ma il boccaccio, che non avea sì delicato bocchino
da siffatte ambizioncelle compassionevoli, basta solo il dilungarsi poche centinaia di miglia dal campanile
v-1-307: lasciatemi respirare! lasciatemi bevere il vento, fiutare il rischio, spegnere
respirare! lasciatemi bevere il vento, fiutare il rischio, spegnere nella mia ansia le
vederla nubile, che nessuno aveva più il coraggio di rompere quest'abitudine.
costei che tanto tempo è suta / senza il marito: e dio il sa se
/ senza il marito: e dio il sa se pudica. / fatti da lungi
del vicoletto. d'annunzio, iv-2-787: il piccolo uomo si grattò la tempia sudata
con un gesto di perplessità, fiutando il buon conoscitore. b. croce, i-2-202
giudizi sono veri, vuol dire che il cosiddetto ignorante di storia non è ignorante
primaverili. bocchelli, 1-i-127: guardò il tabaccaio, che ora pareva le mille
, sgraziatella, / che mi caschi il bellico, / s'i'non ti fo
pianella. -fiutare varia, fiutare il vento: annusare l'aria per avvertire
a ripararne. de sanctis, 7-341: il papa vecchio e malato si avvicinava alla
/ la vedo che va sempre / fiutando il vento. deledda, iv-212: se
moglie, che sempre ne gli altri tempi il cane de l'ortolano a la chiesa
; antiquario da strapazzo. buonarroti il giovane, 9-421: -de'tuoi consorti,
per mera curiosità scartabellare qua e là il barberino e gli opuscoli inediti del sig
oh quanta messe d'errori! oh il goffo fiutasepólcri! tramaler [s. v
spesso la sua fiutatina, / perché il suo naso se ne stia più sano
nell'odore, con tirare a sé il fiato dalle nari, come succiando.
, 6-192: penetrava nelle famiglie, come il tarlo; alacre in procacciarsi donazioni e
corvi, e'si teneva seduto accanto il letto del moribondo non altrimenti che l'
fiuta, che è da fiuto (il tabacco). baruffaldi, iii-70:
fiutatorio, / ch'è del naso il maggiore ornamento, / era lontano ancor
le maniere loro specificate, cioè il corno,... la tibia,
corno,... la tibia, il fiuto, il fiutino. = dimin
.. la tibia, il fiuto, il fiutino. = dimin. di fiuto2
di fiuto2. fiuto1, sm. il senso dell'odorato; capacità olfattiva,
pronti, i quali col fiuto presentano il nimico e con lo abbaiare 10 scuoprano
valvasone, 4-116: serve col corpo il can, serve col fiuto, / caccia
come i cani tartufai quella gente -ha detto il notarile signore; -ha scelto proprio il
il notarile signore; -ha scelto proprio il posto dove li fanno [i tortelli
benché non con la mente ma con il fiuto molto simile a quello d'un cane
lo intonare bene i contrabbassi, / e il bacio resti a chi non è nasuto
a chi non è nasuto. buonarroti il giovane, 9-460: che per un
passeggia / e signoreggia nelle viscere nostre il vin bevuto, / viverem forse di fiuto
. insieme formano un grappolo folto. il profumo al fiuto aumenta come il dolore
. il profumo al fiuto aumenta come il dolore in una scalfittura. 2
ridotto in polvere che si aspira attraverso il naso. fogazzaro, 7-79: l'
per i quadri, la musica e il tabacco da fiuto. jovine, 2-55:
. odore. leopardi, i-1133: il cavallo, il cane avvezzo ad ubbidire
leopardi, i-1133: il cavallo, il cane avvezzo ad ubbidire a una certa
a una certa voce, a riconoscere il padrone a un certo fiuto ec.
., iii-306: un uomo bilioso il quale non abbia di mirabile altro che
scrittor comico, egli ha subito odorato il ridicolo ch'era in essa, l'imitazione
, i-1-142: i ricercatori intelligenti hanno il fiuto di ciò che serve, o potrà
o potrà più facilmente servire, tra il materiale di fatti in cui vanno frugando.
vanno frugando. idem, iii-22-303: il mussolini, possedeva il fiuto politico e la
, iii-22-303: il mussolini, possedeva il fiuto politico e la risolutezza scarseggiante negli
la guerra. sbarbaro, 1-20: il proprietario del locale non ha il fiuto
: il proprietario del locale non ha il fiuto degli affari. montale, 3-248:
romane, procurando di togliersi di dosso « il fiuto longobardo ». 5.
/ che in ogni luogo van ficcando il naso. 6. locuz.
guarda un po'se egli / ti desse il cuor di conoscerla al fiuto? moniglia
tutte le maniere loro specificate, ciò è il corno, la piva,
piva, la sampogna, il calamio, la tibia, il fiuto.
sampogna, il calamio, la tibia, il fiuto. chiabrera, 427: tu
c'era / d'ire a fare il fiuton per la cucina? giraud, 1-266
iii-54: già ne ho conosciuti girando per il mondo dei famosi occhi di uomo e
può imaginare! folengo, ii-200: il discepol senza fraude ammanta / di fizione
senza fraude ammanta / di fizione inusitata il viso. c. campana, ii-183:
di falsi visaggi, non si converria il voler mantener la persona del principe proprio,
petrarca, iii-2-147: per ficzion non cresce il ver né scema. s. agostino
vederai / dii tempio e la cittate il parangone. / e veramente scio: che
e l'uve. buti, 1-24: il senso litterale è dell'inferno, purgatorio
quella onde gli antichi in promoteo simboleggiarono il pregio dello scultore. gioberti, 7-334:
flabellante, sm. letter. chi portava il flabello ai lati del papa nelle cerimonie
ringraziava mai, indifferente alle offerte come il papa al daffare dei gabellanti.
flabellàrio, sm. servitore che agita il flabello. -al figur.: chi
cinquantasett'anni passati e non aveva fatto il flabellario di nessun imbecille.
c. e. gadda, 540: il a sempre libera degg'io -folleggiar di
lat. flabellifer * che porta il flabello '. flabellìfero, agg
, agg. e sm. che porta il flabello. = voce dotta,
, 1-459: in marzo fu esaltato il cardinal castiglioni, che si nominò pio
in pace, con nella destra la patera il flabello le tavolette. e.
: ho visto in san pietro scendere il papa tra i flabelli. 2.
: la canna che dispiuma / mollemente il suo rosso / flabello a primavera. sinisgalli
mi gira intorno da oriente / a occidente il mio fiume / tumultuoso. corre il
il mio fiume / tumultuoso. corre il leprotto / tra i giunchi e 1
animali. bicchierai, 175: il pallore della faccia, l'emaciazione del
a varie lesioni che interessano particolarmente il medio intestino. flaccidità, sf.
[polmoni], che non abbiano tutto il loro dovuto tuono od energetica forza.
gianduia semplice compresa nelle tuniche dell'ovario, il di cui emuntorio, o canale
e grinza, dicono che ella fa il contrario. vallisneri, ii-54: è cosa
: votato che fosse stato, [il follicolo] non si poteva estirpare, ma
gli dànno una ditata, gli resta il segno. cicognani, 2-103: vedeva -da
le repugnava. bocchelli, i-308: il sussiego del loro sedere in landò,
.). faldella, 4-224: il birichino della fiamma rossa portava un berretto
; non s'udiva altro rumore che il gemere nei bozzelli delle manovre volanti.
bandiera italiana. buzzati, 3-117: sorge il mattino con flaccide nubi nel cielo.
cielo. -calmo, inerte (il mare, una superficie d'acqua)
umore). bontempelli, 19-298: il mare si fa feroce, flaccido per
mare si fa feroce, flaccido per il gran caldo che soffre. tecchi, 11-37
: l'atteggio, i tentativi, il cupo gorgogliare del proletario, fanno fede
e si fa più penetrante, allorché il poeta discende nel lezzo della città in
dominio immenso della conversazione degli uomini è il materiale ordinario dei suoi discorsi. bocchelli
senza fine. bocchelli, 1-ii-32: il primo s'abbatté sulla carne rilassata e
saggio se la passa con un flaccóne sotto il naso. cicognani, 9-189: adelmo
i falsi letterati, contrastano o negano il vero valore de'buoni scrittori, e
ant. fragellaménto), sm. il flagellare; serie di colpi inferti col
volte [cristo] lo sparse [il sangue] per noi: la prima ne
misteri, le laudi dei flagellanti, il * dio lo vuole 'dei crociati tuttavia
patimenti alla passione del figlio, sì che il riscatto dell'uomo fosse pagato fino all'
gèllo). percuotere con il flagello; sottoporre alla pena della flagellazione
tormenta. manzoni, 321: decisa il cielo / ha la nostra contesa;
iv-72: di lì a poco cominciando [il bambino] a garrire, per ciò
di natura è conosciuto; e quando il veggono o sentono, garrono, fuggono.
fuggono. pulci, 14-54: evvi il fatappio ed ewi la cornacchia, / che
saltellando garrisce e poi s'asconde / il calderugio infra i più densi rami.
13-i-837: aspettar vorrei tra verdi fronde / il dì sereno,... /
/ né il garrir pur si sente d'un augello.
, / com'è allegro de'passeri il garrire! negri, 2-106: un frenetico
che garrendo c'invita, / alziamo il nome al ciel di margherita. monti
allegri cantici / odi la valle e il monte, / susurrar freschi i zefiri,
garrivano sommessamente. -frusciare (il vento). - anche sostant.
mormorar d'un lento fiumicello / che rompa il corso fra minuti sassi, / o
tal volta suole / dolce garrir lungo il castalio fiume, / se prende a dir
del molo. landolfi, 8-221: il vento si insinua gemendo, sufolando, facendo
annunzio, v-2-600: la pagina che sotto il dito volgente crepita e garrisce.
sua dua figliuoli perché e'non facevano il dovere ai forestieri che passavano. pindemonte
garriano i proci, / e primo il damastoride agelao / a minacciarla fu. foscolo
gadda, 260: quelli giocavano il soldo nei dadi, trincàvano, boriavano:
trincàvano, boriavano: e li garriva il capoccia. landolfi, 7-197: raccatta
un innumerevole bagliore di petti bianchi inebriarono il mattino. = deriv. da garrire
cavalca, vii-79: intese incontamente [il patriarca] quello che la donna desiderava
le soddisfece d'un'altra femmina tutta il contrario della prima, dandole una gariz-
e garrizzaia / e tra gli amici, il marito e la moglie.
, diletto inenarrabile a'viandanti. buonarroti il giovane, 9-124: racchetate i garriti
gola / de la favella in vece esce il garrito. 3. letter.
ripiegarsi come le ali della vittoria dopo il volo o il loro garrito. boriili,
ali della vittoria dopo il volo o il loro garrito. boriili, 6-154: le
dimoraro fermi a consigliare et a difendere il comune da'garritori folli arditi. chiaro
ne provoca la morte per strangolamento; il supplizio stesso. guerrazzi, 2-607
stesso. guerrazzi, 2-607: il medico guillotin trovò la 'ghigliottina,
sarei liberato anch'io / restituendolo [il latte] in tanto oro caldo / nella
figur. negri, 2-172: il processo... lo fece alle imposture
.. un pranzo di etichetta dove il boccone non va né su né giù.
riera. a. gallo, i-2-215: il quale [luogo] per esser ombroso
. p. fortini, ii-510: il giovine che molto a vicenda con costanzio
appiatta la bugia, e nella bugia cova il ladroneccio. alfieri, i-80: la
manzoni, fermo e lucia, 357: il conte- era troppo compreso da tanti sentimenti
spergiuro, sollicitu- dine, garrulità contro il prossimo, violenza. -biasimo,
tommaseo]: degnisi adunque a mandarci il suo sermone, e correggere la nostra garrulità
ma sì insegnando. 2. il garrire (di un uccello).
... i perch'accusar del fatto il ver non vole, / avviluppa e
, garrulo, audace. / predicare il digiuno a piena panza. a. verri
garruli sofisti. cattaneo, iii-2-122: il garrulo francese non è il corso taciturno
iii-2-122: il garrulo francese non è il corso taciturno. tramater [s. v
'garrulo'differisce da * loquace '. il primo essendo derivato per similitudine dal garrir
con cento lingue, e spande / garrula il fatto. f. galiani, 2-98
: a mano a mano lo accoglieva il canto / degli usignoli, fin che su
i nidi, / e grigio urla il gabbiano su 'l violaceo mare.
estens. acuto stridulo (una voce, il suo timbro, il riso).
una voce, il suo timbro, il riso). - anche: vivace,
fianco, al primo piano ove batteva il sole, finestre di corsìe, aperte,
marino, vii-576: fece per tutto il capitano allora / squillar la tromba garrula
casa ova la fida moglie / già percorrea il garrulo telaio. bartolini, 1-190:
dalle... fumose stalle, il suono della garrula fisarmonica echeggiare per la buia
brillante. de marchi, ii-836: il conte tacque per ascoltare alcune battute di
garrulo rio. fogazzaro, 10-232; quando il sentier presi / più la garrula fonte
291: chi da le umili, dove il volgo ondeggia, / garrule vie mi
nel vedermi dal risico sottratto / tonina il suo piacer mi testimonia, / e
vana letteratura. pascoli, ii-803: il nostro pensiero per un minuto non stia pago
non è letizia, meno / che il sien le cure, garrula loquace. niccolini
e pien di garrula vanità, come il galletto di donna fiora, galleggiante nel
: i garruletti augelli / salutan dolcemente il giorno e 'l sole. bracciolini, 1-15-38
e 'l sole. bracciolini, 1-15-38: il gar- ruletto in sempiterno accheta. redi
. = da garrulo1, per il suo canto. garsèlla, sf
l'interno e sol levò il lucignolo della garsella a petrolio.
gemelli careri, 1-v-248: rasserenatosi il cielo il lunedì 29 comparve luminoso il
gemelli careri, 1-v-248: rasserenatosi il cielo il lunedì 29 comparve luminoso il sole,
il cielo il lunedì 29 comparve luminoso il sole, per rallegrare i cuori de'passag-
pescatori dicono, che questo è il nido di alcune chiocciole marine spinose, come
, punte in aria e infino / il sì e il no, la garza e
in aria e infino / il sì e il no, la garza e 'l bigherino.
garza. de roberto, 552: il baroncino lattante, cullato dal moto dolce
dalle mosche. barilli, 5-115: il letto è grande e basso, la
manichette di garza velavano fino a mezzo il bicipite, pendevano scure e pesanti ai
dormiva tanto silenziosamente che s'udiva bene il fruscio del po. 2.
gessati. d'annunzio, iii-2-1083: il lettuccio di tortura era là con i
suoi congegni e le sue ruote, e il tuo povero piccolo viso già spariva sotto
garza. negri, 2-303: quando il medico tolse le bende di garza dal viso
un mostro. barilli, 5-181: il mio amico di beira siede di faccia a
faccia a me. quieto quieto. il braccio in croce sul petto. una nuova
e grue. balbi, lxii-4-91: lasciammo il fiume eufrate, il quale è ripieno
lxii-4-91: lasciammo il fiume eufrate, il quale è ripieno di grue, garze,
. garze si riducevano quivi per essere il tempo nel quale fruttavano facendo i loro
sciolto e dal cappello / contro la garza il girifalco aventa.
cavallo. garzoni, 1-628: il cavallo di pelo bardo che solo tiene
. battei i denti e le garzette lungo il pavaglione. = forma settentr.
fiore, 221-6: garza poco pregerei / il mi'brandon, sed i'te non
nel groppone. marino, xii-557: il far colazione si dice 'digiunare'. le
carena, 1-306: 4 garzare, dare il garzo', è cavar fuori co'garzi
garzo', è cavar fuori co'garzi il pelo al panno lano, e dargli la
, e dargli la direzione, affinché il tessuto rimanga ben coperto. = dal
, 1-307: 'garzatore', lavorante che dà il garzo ai panni lani.
usano cardi vegetali, nel qual caso il tessuto viene preventivamente inumidito, oppure cardi
maggiore) e come essa possiede in primavera il magnifico ornamento delle piume dorsali a lunghe
pulci, 14-55: quivi superbo si mostra il pagone / e grida come gli occhi
i garzi e le garzelle; anche il luogo dove si dà ai panni la
l. santa paulina, i-io: può il cavallo portare o tenere la sua testa
tenere la sua testa... con il mostaccio in fuori, che garziere si
, né accapucciata, ch'è voltata verso il suo petto. = deriv. da
: 'garzo', così chiamano i lanaiuoli il capo o fruttificazione di una sorta di
3. garzatura. 4. dare il garzo: garzare. moretti, vi-38
garzare. moretti, vi-38: è il buon mese di marzo / quando nelle
marzo / quando nelle officine si dà il garzo. = ven. garzo,
, sorta d'erba spinosa, dove nasce il cardo, che si carda li panni
. dalla destra della quale, era il luogo, ove si ammaestravano le garzone.
uno è lo dio degli ebrei, il quale fece il cielo e la terra »
dio degli ebrei, il quale fece il cielo e la terra ». s.
condizione e servizio di garzone; il periodo di tempo durante il quale una
di garzone; il periodo di tempo durante il quale una persona svolge la sua opera
tommaseo, lxxix-n-387: importa sapere se il garzonato gratuito, e dell'istituto pubblico
dimesticare con federigo. landò, 61: il garzoncello, che non dormiva punto e
garzoncello, che non dormiva punto e vedeva il padre che s'apparecchiava di voler ferire
lanzi, iii-198: questa città fu il suo maggior teatro: vi si trattenne
pascoli, i-145: lo immaginate voi il buon legnaiolo che ha uno o due
che ha uno o due apprendisti, il quale non seghi e non pialli,
l'età di questi garzoni, conoscete il pericolo della gioventù, gustate el bene
solleciti. boiardo, 2-1-56: così parlava il giovanetto acerbo, / che è re
appresso. tasso, 8-24: cade il garzone invitto (ahi caso amaro!
/ né v'è fra noi chi vendicare il possa. chiabrera, 1-ii-348: qui
focosi / sott'occhio la rimira / il garzone, e sospira. b. corsini
e con parlar sommesso / si facevano il dì sì cara guerra, / che
7-ii-170: presso i toscani si dà il nome di garzone ai fanciulli e giovanetti
. leopardi, 5-2: di gloria il viso e la gioconda voce, / garzon
marrone di colore: si può credere che il nostro ospite lo abbia davvero da quando
ii-230: per ch'una notte, il giovane, dormendo, / veder in visione
bestie, essendo loro dagli angeli annunziato il nascimento del garzone, andando in quella
quello che mi dimandaste dicendo d'allogare il vostro garzone, vi rispondo che voi
-scapolo. salvini, 39-v-211: il mantenersi garzone, e, come fiorentinamente
stralunava gli occhi dallo spasimo quasi avesse il giudizio, quando il garzone del maniscalco
spasimo quasi avesse il giudizio, quando il garzone del maniscalco veniva a cambiare i
mano rosea tesa con grazia nel passare il rasoio o sul volto inaridito. tecchi
al mio servo non parve di lasciarlo [il libro] alle mani venali e indiscrete
di garzone in un altro mulino lungo il suo caro fiumicello. pascoli,
sì vecchio, ma nessuno / veloce ha il piede più di me, se debbo
se debbo / cercar l'agnello o rintracciare il becco. / per chi non ebbe
sarò garzone. pea, 5-7: conoscevo il medico, allora studente, da quando
: -e chi siate voi? -son il garzon di lapo cavicciuli. - e
un antico e fedele garzone, e il mio buon parente, durante il resto della
, e il mio buon parente, durante il resto della sua vita, non s'
v-1-696: chiese da bere. come il capo dei coppieri non era presente,
apparecchiati e posti inanzi a filemone, chiamò il garzone de l'asino che il cacciasse
chiamò il garzone de l'asino che il cacciasse via. ariosto, 23-116: languido
per questo. collodi, 166: il direttore disse al suo garzone di stalla:
] o lo carezzavo come se fossi il garzone. 4. bracciante assunto per
, se non in comandare, provvedere. il conciliatore, ii-552: i più agiati
quattro 0 cinque garzoni, distribuivano loro il lavoro, e travagliavano insieme, come
coltivatori. padula, 329: formano il basso [ceto] gli agricoltori possidenti,
, ii-552: andò gedeon, egli e il suo garzone, in una delle parti
d'arme; / e saldo era il suo polso e fermo l'occhio.
garzona e non mostrava accorgersi del fatto, il domine non ardiva scoprirle apertamente questo suo
4: ecco una letra qui, d'il suo patrone, / in che voi
. garzonàccio. machiavelli, 704: il primo garzonaccio che noi troviamo scioperato,
alla pianura, qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio, con le
aretino, ii-196: io non dico che il consiglio sia occhio del futuro, perché
un garzonetto leggiadro e atto a sostenere il peso, al quale egli di sottometter lo
che per li servigi della camera sua il prendesse. g. m. cecchi,
fiammetta pare un garzonetto / che mai il più bello. marino, vii-282:
profani, se nelle sacre istorie abbiamo il garzonetto david, che col suono delle
istessa infernale, da cui era agitato il re della palestina? cesarotti, ii-208:
spalle riottose. carducci, 663: gelido il vento pe'lunghi e candidi / intercolonii
bandello, 1-53 (i-618): il figliolino come vide venir il padre,
): il figliolino come vide venir il padre, gli andò correndo incontro e cominciò
c., 7-2-9: da riprendere è il riso, sed egli è troppo,
non era per anco da me sormontato il terzo lustro dell'età garzonile. =
: debbino ancora notare a detto libro il garzuolo pettinato, quale si mandasse a
le nostre donne d'avvolgere alla rocca il garzuolo della canape, laddove in francia
della vasca trattavi dal cilindro girante. il garzuolo, tratto dall'acqua col mezzo di
più gagliarde; e massime se avrà il collo grosso lì disotto dove si congiunge
, non ha luogo da ritirarle per essere il collo anco pieno di sotto.
fossile. -gas di legno: ottenuto distillando il legno, sottoprodotto del carbone vegetale;
petrolio, ha come componente fonda- mentale il metano; gas delle paludi: metano;
v.]: i chimici moderni definiscono il 4 gas 'combinazione di un corpo
qualunque col calorico, in modo che il composto che ne risulta sia invisibile, elastico
primo, conc., ii-363: il raffreddamento della parte superficiale del globo dovette
massa interna del globo conservò ancora lungamente il suo calore. porro lambertenghi, conc
, ii-36: ha esso trovato per il primo nella distillazione dell'olio comune un combustibile
un tubo di ossigeno. remigis sorreggeva il cannello di gomma, da cui il gasse
sorreggeva il cannello di gomma, da cui il gasse usciva con un sibilo sottile;
usciva con un sibilo sottile; ed il morente protendeva le labbra, si scoteva
vapore. targioni tozzetti, 2-250: il gas de'liquidi vegetabili fermentanti, ogni
veruni fluidi; e ciò per impedire il getto di quelli che hanno servito alla
, / di ricchi fuochi fatui / con il povero gas del mio fetore. manifesti
4 gas ',... è il gas idrògeno carbonato, cioè una combinazione
materie grasse o bituminose, e particolarmente il * carbon fossile ', corpo minerale,
lambertenghi, conc. y ii-36: il gaz illuminante che si decompone si fa
fogazzaro, 2-245: a quel punto il gas del fanale vicino, tocco dal
aperte. bartolini, 15-124: prendono il latte diaccio per non consumare il gas
: prendono il latte diaccio per non consumare il gas. g. raimondi, 2-64
calda e fredda, e cucinare con il gas e non con la carbonella.
gas illuminante. cattaneo, ii-2-353: il gas fra poco verserà la sua luce sull'
raggi ogn'abbaino; / là bagordi il gasse illumina, / qua studenti un
: escirono in istrada ch'era acceso il gas. serao, i-975: parlavano del
estivo serotino ed economico, che è il desiderio delle fanciulle borghesi napolitane, la
, c'era buio ed egli accese il gasse. il rumore del gasse,
era buio ed egli accese il gasse. il rumore del gasse, prendendo fuoco,
di casa e se avevo chiuso o no il gas in cucina. -illuminazione, fiamma
ii-35: da molto tempo si conosce il metodo d'illuminazione a gaz mediante la distillazione
a gas oscilla un poco, gettando il cerchio rotondo di lume giallo sulla tavola
una lettera teologica a un'ode. il medio evo buio e possente, e il
il medio evo buio e possente, e il suo secolo molle e con lampioni a
volea riconoscere i lumi a gaz né il vapore. verga, i-67: il mistero
né il vapore. verga, i-67: il mistero... le ridava tutta
tutta quella vaga e indefinibile attrattiva che il vedermela a fianco, sotto il fanale
che il vedermela a fianco, sotto il fanale a gas, avea fatto svanire in
fornello a gas: quelli in cui il potere calorifico è dato dalla combustione del
la sala del pronto soccorso spalancata: il lettuccio pronto... e i recipienti
più in ghisa, attraverso la quale il gas illuminante viene distribuito agli utenti.
bocca di esse sorgono verticali, e mettono il gas nel tubo orizzontale. il 4
mettono il gas nel tubo orizzontale. il 4 tubo orizzontale 'è quel grosso tubo
quel grosso tubo che in alto riceve il gas da tutti i tubi ascendenti, poi
ripiegasi a terra, e mette il gas nel 4 tubo di condotta '.
la quale passeggiando, batteva così per costume il selciato delle vie? era chiaro.
notte. d'annunzio, v-3-210: quando il tavoleggiante acccese sul nostro capo il becco
quando il tavoleggiante acccese sul nostro capo il becco del gas, vidi la bocca
la sera intorno alla tavola, sotto il giallo becco del gas, per bocca loro
tra le ventate dei fiati caldi, il fiotto del becco a gas acetilene.
gas: apparecchio che, collocato presso il termine di ciascun ramo della rete di
ramo della rete di distribuzione, indica il volume di gas che vi passa,
di gas che vi passa, quindi il consumo da addebitare all'utente; può
cui si prepara, e si depura il gas a uso di illuminare. savinio,
: notati tra i presenti... il direttore del gas e molti altri.
gas: fuoruscita di gas illuminante attraverso il becco di un fornello lasciato aperto senza
della tubatura (e in passato attraverso il becco di una lampada).
). cicognani, 9-55: il babbo aveva tenuto la bocca sopra la
, 1-i-372: questo pover'uomo, essendo il pallone soverchiamente teso dal gaz, non
gaz, non ebbe tempo di porsi il mantello e i guanti. periodici popolari,
guanti. periodici popolari, ii-428: il padre giuseppe gallien... raccomandava l'
più leggiera dell'atmosferica, o gas, il quale sollevandosi da sé, avrebbe potuto
vaporizzata e d'aria, che forma il carburante dei motori a scoppio (e
carburante dei motori a scoppio (e il suo afflusso nei cilindri aumenta o diminuisce
. prisco, 5-308: dava tutto il gas possibile per andare subito all'ospedale
all'ospedale, a rischio d'imballare il motore. 5. milit.
per la prima volta a scopo bellico il 22 aprile 1915, dai tedeschi. in
gergo militare, 4 peto '. il 4 gas asfissiante 'è usato anche per
invece moralissimo perché la sua mortalità raggiunge il 4 % mentre quella dei soliti proiettili raggiunge
% mentre quella dei soliti proiettili raggiunge il 25%. barilli, 2-82: le nubi
le bombe cadenti dal cielo, guastando il mestiere a questa gente fierissima e generosa
fierissima e generosa, le avevano tolto il piacere di combattere. borgese, 1-215
: morire. carducci, ii-3-30: il mondo e le società devon riposare tutti
quando ella mi ebbe ad accennare che il suo amadigi era un ballerino di società io
grande fervore. pasolini, 1-126: il lenzetta, ubbriaco fracico, continuò a
gaz risale al 1670, ma acquistò il senso moderno nella seconda metà del '700
]: 'gasdotto ', conduttura per il gas metano. meglio 'metanodotto
bianco, alla quale gli antichi attribuivano il potere magico di riprodursi; dendrite.
questa gemma concepe e percotendola dimostra avere il parto in sé, e dicono che concepe
g. capponi, 6-75: dacché il regio patrimonio era passato nei duchi,.
era passato nei duchi,... il nuovo re non aveva di che sostentare
di qualunque sorte del regno longobardico, il nome d'un personaggio latino? balbo,
poi la parte particolare del re. il quale non solamente ne manteneva alla corte
gasindi, qua e là in tutto il regno. pascoli, 1003: vide i
fuoco fatuo impolvera la strada. / il gasista si cala giù e pedala / rapido
nella siderurgia, operaio fonditore che sorveglia il funzionamento di un gassogeno e provvede al
l. fioravanti, i-9: chi vuole il ponto allacciato e chi un dritto punto
chi un dritto punto, chi vuole il gaso e chi la catenella. garzoni
a cupola, destinato a contenere il gas illuminante sotto pressione co
, si serba, e anche si mistura il gas illuminante. principali parti del
. principali parti del gasometro sono il serbatoio, lo stilo la campana
, conc., ii-36: il gaz illuminante che si decompone si fa trasversare
pochi anni or sono fu costruito il gazometro. buzzi, 245: ecco i
recipiente destinato a raccogliere e conservare il gas illuminante e che al tempo
che al tempo stesso ne misura il volume. e. cecchi,
sua natura, si suol dare il nome di gaspero; donde poi si è
per rubare. es.: metti costì il libro; o che vuoi far gaspero
. viani, 19-620: una sera il nano, sciolte le gasse che chiudevano
semplice': di uso più frequente. il nodo è fatto in maniera che l'occhio
che l'occhio non si stringa quando il cavo vien messo in tensione. 'gassa
intrigliatura che si usa talvolta per incrocciarvi il gancio di un bozzello. * gassa
: si fa quando si vuole che il nodo si stringa. 'gassa d'amante
c. e. gadda, 247: il vin giovine, gasato come tutti i
, facendo passare rapida mente il filato attraverso una fiamma a gas o
, in gnoseo logia, il sensismo al razionalismo. gemelli careri
dei combustibili solidi: processo mediante il quale un combustibile solido o liquido viene
con qualche corpo, a tal grado che il corpo è ridotto a gas o presenta
oro liquido della nostra civiltà che è il petrolio. sinisgalli, 6-99: la città
che è in uno stato intermedio fra il liquido e l'aeriforme. landolfi,
. 4 acqua gazosa ', a cui il gas dà l'acido che la rende
e. cecchi, 2-181: il liquido della vasca si lasciava scorgere,
vivace, eccitato (una persona, il suo contegno). boriili, 1-40
salgono nell'atmosfera lietamente sino a toccare il cielo con un dito. savinio,
. yocottjp 4 ventre '(per il rigonfiamento che presenta nella base del perigonio
tutte le regioni della terra; hanno il capo distinto dal resto del corpo con
). indicare l'imbarazzo gastrico e il gruppo dei sintomi proprii della febbre
, genere di pesci degli acantopterigi, il cui distintivo consiste in due ossa nella
le quali a guisa di scudo ricuoprono il loro ventre. comprende una specie ch'
d. bartoli, 2-1-77: se il pregio corrispondesse al merito della fatica,
della fatica, farebbono maraviglie: e il mostrano dove l'hanno; come a
ventre. de marchi, i-io7: il cuoco... dell'osteria..
si spaventò, immaginò in un momento il morbillo, la scarlattina, il gastrico,
momento il morbillo, la scarlattina, il gastrico, l'infiammazione cerebrale.
l'ontano si vendono al giappone per fare il colore nero. tommaseo [s.
le vie digestive. beltramelli, i-28: il suo pasto lo sai: quattro ossa
0. rucellai, 2-238: il ramo splenico [della vena porta].
del ventricolo. gramsci, 133: il bettolino ha solo generi che io non posso
così orribile e indimenticabile, come sarebbe il partecipare a un lauto pranzo colla febbre
: « nella cronaca di roma c'è il tentato suicidio di ima contessa ».
digestione. ridi? i sughi gastrici governano il mondo. nievo, 204: dicono
, 204: dicono che l'allegria è il più attivo dei succhi gastrici, ma
c. e. gadda, 2-130: il tratto del gàstrico che già era stato
lingua più o meno ingombra di sordidezze, il più spesso rossa, particolarmente ai margini
profetizzano la colite, la gastrite, il tifo, il colera. =
colite, la gastrite, il tifo, il colera. = voce dotta,
medie. che riguarda lo stomaco e il cuore. = voce dotta, comp
e comunica con l'esterno mediante il blastoporo. 2. medie.
che so io? algarotti, 7-64: il mastoideo,... il deltoide,
7-64: il mastoideo,... il deltoide, il satorio, la fascia
,... il deltoide, il satorio, la fascia lata, i gastrocnemì
riguarda nello stesso tempo lo stomaco e il colon, che è comune a entrambi
entrambi. -epiploon o legamento gastrocolico: il grande omento. tramater [s
chirurg. anastomosi fra lo stomaco e il primo tratto del digiuno. =
agg. che riguarda lo stomaco e il duodeno. -resezione gastroduodenale: asportazione dei
chirurg. anastomosi fra lo stomaco e il duodeno (sostituitaattualmente dalla gastroenterostomia).
arcata di poparzio, dissecando in alto il peritoneo e aprendola via verso il collo dell'
in alto il peritoneo e aprendola via verso il collo dell'utero attraverso la resezione della
la resezione della vagina, senza attraversare il canale pelvico; laparoelitrotomia.
più amorevoli attenzioni, e a tutto il suo sistema gastro-enterico in genere, affetto
una fetta di pane integrato... il di più non è se non un
abusivamente nell'organismo..., che il gastren- terico è poi condannato a maciullare
del pubblico, m'hanno sempre fatto il senso d'una delle più allegre mascherate
c. e. gadda, 2-130: il gastroenteròstato che aveva chiuso la metà dello
altro ancora, assai piccolo, stringe il tenue. = voce dotta, comp
tagliato quel miserando circuito gastrointestinale che è il giro stesso della nostra vita, è più
solio, perché quivi non si adorava il ventre. = voce dotta, comp
sferoidali, e composti d'una membrana il cui interno contiene delle sperule rinchiuse ne'
distendo in queste superfluità gastronomiche, perché il mese e mezzo dell'ultima campagna ha
. carducci, iii-24-186: se non che il chierichino in fine in fine è un
anni fa, non era ancora cominciato il turismo « gastronomico » che oggi ha tanta
quell'epoca, o all'incirca, aprivasi il primo tempio culinario che abbia illustrato milano
, 1-iii-38: la storia testifica quanto il male peggiorasse, e come l'onesto
ordine pleuroceli; la forma tipica è il gastropteron meckelii, di color porporino,
ottica dello stomaco, eseguita mediante il gastroscopio. compone di
sacchetti, 83-98: disse il toso: -a me parve egli una
una classe del tipo degli scolecidi; hanno il corpo allungato o cilindrico, estremità cefalica
canali, distribuisce a tutta la colonia il liquido nutritivo ingerito.
della morula e della blastula, durante il quale, per il passaggio verso l'
blastula, durante il quale, per il passaggio verso l'interno di elementi superficiali
, nel linguaggio familiare serve a designare il gatto senza distinzione di sesso).
nella madia, perché lo pigliasse. il topo si nascose nella farina, e la
la crostata. e quando ella aperse, il topo ne saltò fuori e la gatta
, / l'ossa de'cani, il brodo della gatta. leonardo, 2-616
accovacciata sulla predella del focolare, ed anche il fuoco, dai roventi carboni, dal
con gli occhi celesti, che le ricordavano il colore della sua coroncina di vetro.
anche i modi morbidi, teneri, il contegno amoroso, voglioso.
: ser liei è orco e mangia il garzone, / e 'l muscia, strega
8 (128): cercando di fermare il curato, e remando con le mani
degli altri che lo sfuggono, e il chiappato si ribenda, ecc. onde '
giallume. lastri, v-146: il * giallume 'detto anco 'gatta vacca
, 22-58: tra male gatte era venuto il sorco; / ma barbariccia il chiuse
venuto il sorco; / ma barbariccia il chiuse con le braccia, / e disse
, cioè tra malebranche, 'era venuto il sorco ', cioè il topo, cioè
'era venuto il sorco ', cioè il topo, cioè il misero peccatore ch'era
sorco ', cioè il topo, cioè il misero peccatore ch'era così tra loro
peccatore ch'era così tra loro come il topo tra le gatte. daniello, 143
bello, spezialmente soggiugnendo 'era venuto il sorco ', topo o ratto che dir
10. locuz. -andare alla gatta per il lardo: chiedere a qualcuno favori che
tropp'arduo impegno, / si dice: il tal toglie a pelar la gatta.
gatte. -cane e gatta, il cane e la gatta: un uomo e
fla-vi-a morlacchi. staranno bene insieme. il cane e la gatta. -comprare
magagne. -al figur.: ingannare il prossimo. boccaccio, v-242:
targioni tozzetti, 9-258: avrebbe potuto il maestro di saggio... metterne [
non essendo tratto da cavalier d'onore il vender gatta in sacco. -cosa
. baretti, 3-51: se il pittore l'ha ritrattato fedelmente,
lor vigoria, / ma dio ci tolse il cor e la prudenza. -dire
cose col loro nome, manifestare chiaramente il proprio pensiero. varchi, 18-2-199:
vannetti, xix-4-763: oh bravo! se il poeta è un galantuomo, egli ha
g. m. cecchi, 1-1-159: il medico, la vedova, / la livia
bocchelli, ii-59: covava cogli occhi il geometra, come una gatta quando scherza
, iv-19: così quand'un fa il goffo e il babbuino, / che
: così quand'un fa il goffo e il babbuino, / che per altro non
i fuorusciti e fatto, come diceva il volgo, un sacco di gatte, attendeva
gli artigli. pulci, 28-12: il popol rugghia con molta tempesta, /
e chi gittava la gatta e chi il pollo, / ed ogni volta lo imberciava
egizi, i quali, credendosi che il gatto fosse consacrato alla dea iside,
ed esserne ingannato. -mangiare il cervello della gatta: impazzire.
di gatta, di cui s'era mangiato il cervello, per impresa e trofeo di
. v.]: 'aver mangiato il cervel di gatta ', si dice
, 1-1-168: abbia all'empir la borsa il pensier dritto, / nè mai la
un deboi sonetto. -parlare il francese come una gatta spagnola: parlarlo
: per canzonare alcuno che malamente parla il francese, suol dirsi, ma in tono
, fingendo di lodarlo: e'parla il francese come una gatta spagnola..
que'forestieri. -già: tu parli il francese come una gatta spagnola.
', viene a significare 'non voler il ruzzo, il chiasso, il passatempo
a significare 'non voler il ruzzo, il chiasso, il passatempo, il divertimento
voler il ruzzo, il chiasso, il passatempo, il divertimento '. fagiuoli,
, il chiasso, il passatempo, il divertimento '. fagiuoli, iv-
sogliono ruzzare alla libera e far il maestro. crusca [s. v.
a'topi. -ogni gatta ha il suo gennaio: v. gennaio.
v. gennaio. -ogni gatta vuole il sonaglio: la vanità e l'ambizione
v.]: * ogni gatta vuole il sonaglio ', ciascuno pretende d'apparire
magra. / altro male non è il suo che d'amore: / male
così detta perché i gatti l'amano quanto il maro. tramater [s. v
le quali si ascondevano i soldati, riportarono il nome di * gatte '.
v. gavetta, da cui pure il frane, jatte * scodella '» (
. gattabùia, sf. (manca il plur.). popol. scherz.
viaggiare le solite voci; e che il giacinto era stato messo in gattabuia; e
« andiamo, via », diceva il carceriere con la pietà dell'in- fermiere
con le quali fanno le gattafue. buonarroti il giovane, i-385: fra quei che
gattafuróne (sm.). buonarroti il giovane, i-385: quel bello ingegno stese
tra i cui ingredienti v'è anche il formaggio e per questo preda appetita di1 gatti
praticata in fondo all'uscio per dare il passaggio ai gatti; gattaiola.
giù cadia, / e restò dentro il forte re agricane. tramater [s.
'gattaia', aggiunto della porticella che dà il passaggio al gatto. 2.
le orecchie, come suol far giusto il mio gatto, quando di su gli alari
imbattuto... a sentir per firenze il gattaio che vende la lingua e le
seguitano ed amano questa pianta egualmente che il maro. si trova una varietà minore in
l'erba gattaia * nepeta cataria ', il maro 'teu- crium marum ',
nella parte inferiore di un uscio per il passaggio dei gatti. -in senso generico
la cassa gattaiuola? ». e il baroncio trae fuora le masserizie e guatando
spoglie leggiere. pea, 1-149: il vento fischiava dalla gattaiola dell'uscio. bartolini
in su, e che quindi veggiamo il cielo come sarebbe per una gattaiuola.
gattaiola: scampare a stento, per il rotto della cuffia. f. f
iii-83: tale era fatto egeo, il quale però non dormiva, bensì mulinava
. f. frugoni, xxiv-1067: va il mondo in maschera, e l'asino
e l'asino va vestito da lione, il lupo da pecora, la volpe da
. foscolo, xv-470: fai pure il birichino, che dio ti benedica, e
e non è, come appunto fa il gatto che simula talora il sonno quando
appunto fa il gatto che simula talora il sonno quando sta per rubare. cicognani,
era fatto sorprendere una volta a fare il mazzolino dalla tere- sina. -oh oh
far la gattamorta. -fare il morto; fingersi moribondo. a.
spesso spesso de'signozzi, che pareva il rantolo. g. m. cecchi,
/ rotto le braccia, sì sa fare il morto; / e se non eran
): andaron tutti e tre e trovarono il messer che faceva la gatta morta,
messer che faceva la gatta morta, il quale, come gli vide, disse
pare accorta, / è furba come il diavolo, e fa la gatta morta.
trovava solo con quei tre, era follia il competere, fece la gatta morta,
216: perché t'ingegni di occultarmi il tuo pensiero? fai la mummia greca
mattioli [dioscoride], 17: godesi il gatto di fregarsi e il travolgersi nell'
: godesi il gatto di fregarsi e il travolgersi nell'erba che da cotale effetto si
screziato. spallanzani, 4-ii-260: il feldspato del monte s. gottardo..
. gottardo..., perduto il color gatteggiante e la diafanità, diventa
: a questa specie credo che appartenga il 'brasiletto giallo ', cioè di
gatteggiante ', dicesi d'un corpo il quale produca certi scherzi di luce come
cappone [quel gatto] poiché perdeva il fiato in andar gatteggiando attorno ad ogni
quella pietra, e che le ha dato il nome. = deverb. da
capo della fune] ad un molinello, il quale tra i piedi della gavema,
cateratta... in mezzo ad essa il legno conico rilevato e è il così
essa il legno conico rilevato e è il così detto 'gattello'. tommaseo [s.
tozzetti, iii-342: si confonde sovente [il gattice] con altra specie detta dal
'e volgarmente * pioppo gatterino ', il quale è di mezzo al * populus
orina a gocciole. soderini, iii-442: il gattice o gattero è simile all'albero
* gattero '. sorta d'albero, il cui legname è buono per fabbriche,
modo le stanze e la soffitta, il più gattesco fra loro sbucò dall'abbaino sul
sornione. cardarelli, 301: presto il guardarci fissi e di nascosto, da
in confidenza col marito aveva sempre accompagnato il suo esser nuda con un'aria di complicità
con picciolo cilindrico; corteccia cenerino-biancastra; il legname viene largamente impiegato nella fabbricazione della
palladio volgar., 3-30: innestasi [il melo] in melo, in pero
altri luoghi umidi ed arenosi; ha il tronco diritto, molto elevato e grosso
: di sotto,... tra il luccichio leggero dei gattici e dei pioppi
pioppi scorreva l'isonzo. 2. il legname del pioppo bianco. palladio volgar
far statue o pitture, lo albero, il gattice, il salicone, il carpino
pitture, lo albero, il gattice, il salicone, il carpino. baldinucci,
, il gattice, il salicone, il carpino. baldinucci, 139: salcigno,
testo, / che condannava a morte il gatticida. = voce dotta,
dall'altro la repubblica, quasiché fosse il tempo questo di battersi a chiacchiere, e
. vino rosso, molto pregiato per il sapore delicato e aromatico che acquista con
rajberti, 5-213: qui versami il gattinara vecchio, che pel formaggio,
, i-258: gli enologhi chiamano spanna il vitigno con cui si fa il gattinara
chiamano spanna il vitigno con cui si fa il gattinara... ha un colore
fondo al bicchiere, e lo guardi contro il bianco della tovaglia, ha il colore
contro il bianco della tovaglia, ha il colore rosa scuro, rosa oro,
e porgendole la bocca per basciarlo, il gatto le pose le mani, senza
suoi parti. fagiuoli, 3-2-158: il gattino è cresciuto e fa il bordello.
3-2-158: il gattino è cresciuto e fa il bordello. dossi, 9: qualche
2. simile a quello del gatto (il pelo). viani, 4-26:
.]: 'gattino ', il calice carico di squame, che serve di
cinque piccoli. -in partic.: il gatto maschio (ma, nel linguaggio
., vii-352: le nottole volano sopra il loro corpo e il loro capo,
nottole volano sopra il loro corpo e il loro capo, e le rondini e gli
. libro de'sagra-menti, 51-29: il gatto giuoca co'topi; che quando l'
/ avendo certa briga cun un gatto / il qual furtivamente ad ogni tratto / ne
sotto l'artiglio. mattioli, 764: il cervello del gatto, mangiato che si
natura / fatto abbia sì di pesce il gatto vago, / che pur non pesca
alcuni animali chiamati notturni, come è il gatto, il leone, il gufo,
notturni, come è il gatto, il leone, il gufo, la nottola,
è il gatto, il leone, il gufo, la nottola,...
allo stato di domesticità, e perciò il gatto domestico conserva potentemente l'indole sua
inclinatissimo. perticari, ii-371: così il mio gatto mastio si stropiccia / per la
, / e contorce la coda, e il pelo arriccia: / mentre l'amata
/ mentre l'amata gatta sottoride / dentro il freddo cammino accovacciata, / finché giunga
3-18: c'era su una scranna il solito gatto padrone: uno di quei gatti
gatti romani che a forza di fare il comodaccio loro, e di essere odiosi
nutrono di topi. moravia, v-307: il gatto prese a strofinarsi contro di me
contro di me, levando in aria il pennacchio della coda e miagolando raucamente.
). caro, 12-i-281: perché il pranzo fosse saliare a fatto, avemmo
della minore specie, che ha dato il nome all'intero genere, ed è
, e da esso si crede originario il gatto domestico. piovene, 5-537:
normale... compaiono la volpe ed il gatto selvatico, le foche presso alcuni
di gatto domestico che si distingue per il pelo molto lungo, folto, finissimo
angora', specie di gatto che ritiene il nome dal suo paese nativo. egli è
nella quale è più lungo e più morbido il pelo. e ritiene il nome del
e più morbido il pelo. e ritiene il nome del suddetto paese di affrica,
perrault). cicognani, 2-180: il battistrada, i postiglioni e i cavalieri
tricorno, le parrucche col codino, il giustacuore, i pantaloni scamosciati e gli stivali
furono lo spazzacamino, la fata, il gatto con gli stivali. -carne
medesima sorte. leopardi, 231: il novello signor... /..
signor... /... il manto si vestì di pel di gatto
base, un piccolo passaggio quadrato per il gatto e le galline) prima tre colpi
, 65: non fu sì presto portato il gran piatto, / che..
gatto. pulci, 4-31: rinaldo il colpo schifò molto destro / e fe'
la pancia al sole, e finge il morto per acchiapparsi gl'incauti augelletti che
poi mi correvano dietro, ch'io pareva il lardo ed essi una ciurma di gatti
4-100: mio figlio bisogna accarezzarlo per il verso giusto, se no graffia come
: lince. ramusio, iii-55: il gatto cerviero è molto fiero animale,
. marino, 6-126: vi suda il gatto etiope, e ben discosto /
: alcuni lesinanti sono chiamati gatti, perché il gatto piglia quanto può per appropriarsi il
il gatto piglia quanto può per appropriarsi il tutto. fagiuoli, 1-6-128: o
non l'ha fatto / coll'affittare il soffio dei polmoni, / colla comune abilità
, uomo di facili costumi. buonarroti il giovane, 10-902: ti vo'romper cotesto
la coperta della critica cominciava a saltare il gatto della letteratura. -gatto frugato:
colla sporta piena / giungere al fine il suo gatto frugato: / oh ringraziato
pare che non solamente sia tolto loro il cibo di bocca, ma che di
che fiuta per tutto e, dove vede il bello, porta via. -gatto
e confusione. viani, 14-186: il piano nobile, capace salone, con larghe
breccia). giamboni, 7-159: il gatto è detto per lettera testuggine a
, perché secondoché quella or mette fuori il capo, or lo ritrae dentro, così
capo, or lo ritrae dentro, così il dificio, cioè il bolcione, ch'
dentro, così il dificio, cioè il bolcione, ch'è nel gatto, or
telaio fermato in mezzo a un cavo, il quale si passa sotto la chiglia,
destra, una a sinistra, e il bastimento in mezzo, a calumi quasi uguali
per lo spazio di 24 ore dentro il fango ne'menzionati fonti, lo che due
, e un passo la muraglia; il salto del gatto. 13.
gatto arrostito / sùbito, e 'nginocchiossi il damigello, / e dice ciò ch'egli
da solo. avevo un gatto dentro il sangue, che graffiava. -avere
graffiava. -avere, portare sotto il gatto: nascondere, sotto un aspetto
abbiate riguardo, santissimo dio, che il marito è ancora lì. quest'animale è
sperando in piè saltar, come fa il gatto! fagiuoli, iv-17: d'un
. -cibo che non lo vuole neanche il gatto: sgradevole, nauseante, immangiabile
un carbone che non la volle neanche il gatto. -come cani e gatti
ai fratelli, che aveva amato come il cane i gatti? crusca [s.
, i-1-33: egli ha ragione di dare il prezzo alle cose sue: non credo
cose sue: non credo però che il compratore, trattando con esso lui di
, ma vederlo. -dormirci su il gatto: per indicare una cosa a
e don romualdo inciullito -ci dormiva su il gatto: chi vuole darsi infatti la
-essere o sembrare di casa più che il gatto; fare il gatto di casa
casa più che il gatto; fare il gatto di casa: per indicare una frequenza
'l gatto. de amicis, i-523: il « femminino », l'adoratore della
che essa respira, e di fare il valletto, e il gatto di casa,
, e di fare il valletto, e il gatto di casa, con la schiena
che si mutasse un giorno per lui il triste scenario. -esserci il gatto
lui il triste scenario. -esserci il gatto nel fuoco: avere la cucina
, come ella diceva, non c'era il gatto sul focolare. crusca [s
s. v.]: * esserci il gatto nel fuoco è maniera usata familiarmente
di caldo, non essendo stato acceso il fuoco, onde il gatto può starsene
non essendo stato acceso il fuoco, onde il gatto può starsene tranquillamente nel focolare.
iv- 288: * c'è il gatto nel fuoco ', vivo modo bolognese
ospitalità '. -far andare in zoccoli il gatto (o il gattacció):
-far andare in zoccoli il gatto (o il gattacció): indurre qualcuno a far
con la zucca. -fare come il gatto che copre i suoi escrementi:
/ secretamente, e studia, come il gatto, / che la immondizia sua
la terra copra. -fare come il gatto che mangia e miagola: lamentarsi
. v.]: * fare come il gatto 'o * come la gatta,
, sempre pigolano e si dolgono come il gatto, che par si lamenti allorché miagola
miagola mentre mangia. -fare come il gatto di masino: stare attento senza
bastarono coteste parole, perché io intendessi il subietto del discorso... epperò
negli orecchi, mi stetti lì come il gatto di masino. -fare,
giocare, divertirsi con qualcuno come fa il gatto col topo: fargli alternamente, con
e cortesie, per recargli alla fine il maggior danno possibile. bencivenni, 4-54
onde 'l diavolo giuoca sovente, siccome il gatto giuoca col topo; che quand'elli
piacer gli viene a noia, / dargli il morso, e al fin voler che
casti, 63: così talor col sorce il gatto fa: / ei ruzza e
invito, avventò insieme con essa contra il muro i cedri di vetro, ricoprendo il
il muro i cedri di vetro, ricoprendo il romore che fecero ne lo spezzarsi con
altro che ricamare su le dissidenze fra il potere temporale e i rimiscugli politici.
inerpicare a i gatti. -mangiare il cervello del gatto: impazzire. crusca
. v.]: * aver mangiato il cervel di gatto 'e si dice
morto. -sognare gatti: prevedere il peggio. caro, 9-2-177: questa
avuta grande allegrezza. -stare a spulciare il gatto: invecchiare in casa senza trovar
dessi a questo matto, / diceva il duca, sarei ben giovanni, /.
/ abbi pazienza, sta'a spulciar il gatto; / datti bel tempo infino
morir fanciulla. -ti è morto il gatto!: domanda scherzosa a chi
pessimo umore o veste come se portasse il lutto. -tremare come sorci alvavvicinarsi del
che quei popoli volgono i passi verso il nord, cominciano a tremare come sorci
gatto. -trovarsi, vedersi come il topo tra le zampe del gatto:
, / vorria trovarsi inanzi in mezzo il fuoco. -uscire di gatto selvatico
-uscire di gatto selvatico: non lesinare il centesimo, spendere e spandere allegramente.
donna, perché sappiate che ogni gatto ha il suo g. m. cecchi,
v.]: 4 ogni gatto ha il suo gennaio ', ognuno sta in le
qualcosa comesuperbie di voler esser pregato. il gatto di casa: sentirsi assuefatti alla sua
anziché spaventarsene, lo vedano familiarmente come il gatto di casa. 17
: al gatto vecchio, / dice il proverbio, dàgli il topo tenero. capuana
, / dice il proverbio, dàgli il topo tenero. capuana, 12-90:
arlia, 1-173: a colui che ha il vizio dell'avarizia, ovvero che sempre
che parla di borsa. -dove il topo non è, non corre il gatto
-dove il topo non è, non corre il gatto: ogni azione deve avere un
proporzionato. baldovini, xxx-n-35: dove il topo non è, non corre il
il topo non è, non corre il gatto; / chi non vuol l'osteria
si brucia più spesso la coda che il selvatico: perché sta più a lungo
più sovente sua coda, che non fa il salva- tico. -il gatto
coda di leone: è meglio essere il primo in un villaggio che l'ultimo
forestieri. -ogni gatto ha il suo gennaio: una volta o l'
s'innamorano. - ogni gatto vuole il suo sonaglio: il desiderio di onori
ogni gatto vuole il suo sonaglio: il desiderio di onori e di lodi è
. v.]: 'ogni gatto vuole il suo sonaglio', ciascuno ha pretese,
pretese. -tanto va al lardo il gatto che ne resta al fin disfatto
: ma per tornar sì spesso al lardo il gatto / la penitenza sua non ha
: i non feroci [animali] sono il gatto, la gatta, i gatticini
vi accede generalmente passando dall'estemo: il passare per il « buco del gatto
generalmente passando dall'estemo: il passare per il « buco del gatto 'denota poca
occhio dell'uomo di guerra, che il campo era tranquillo, dicendo che farsi
farsi vedere serviva a intimidire o addormentare il nemico, il quale non c'era,
a intimidire o addormentare il nemico, il quale non c'era, soggiungeva fra sé
c. e. gadda, 2-52: il gattocalzato si aggirava d'attorno i legni
un burrone cupo ed orrido vi mostrano il sito preciso ove le streghe si raccolgono per
ove le streghe si raccolgono per accendere il fuoco e ballare la tregenda, in compagnia
. deledda, iv-698: -c'è il gattomammone? -lei domandò messa un po'
sconosciuta. -ma no, bella: il gatto mammone non esiste. -per simil
mammone. cardarelli, 6-126: è il gatto del mio cortile, un vecchio gatto
rammentano quelle del gatto... il * gatto mammone 'non può essere il
il * gatto mammone 'non può essere il * mandrillo '(della guinea)
cautamente. viani, 4-187: gattonai il tetto per contemplare la città da tutte
. gattonata, sf. il gattonare; passo cauto e flessuoso
inferriata, dove non ci avrei potuto introdurre il pugno chiuso. manzoni, pr.
loro vece era rimasto un lupo sotto il letto, e tre gattoni sopra. fogazzaro
. fogazzaro, 5-103: si prese il suo gattone in grembo e parlò a quello
di mistero. moravia, iii-62: il gattone soriano..., beato lui
beato lui, non si muove tutto il giorno dalla seggiola su cui sta appisolato.
, i-15: voleva [tiberio] fare il male e non si scoprire; però
esultanza, festa, gozzoviglia. -fare il gaudeamus; stare, trovarsi, andare
. sassetti, 53: io gli cantai il mattutino, che... volevo
amato bene... con esso favello il giorno e la notte. -e se
era gaudente. rovani, ii-105: il lento procedimento della dissoluzione,...
... è certo, caro il mio gaudente lettore, che turberebbe anche la
sul ciglione tortuoso del monte a godersi il sole... fra queste gaudenti
un buffetto al pendolo, che rappresenta il gaudente faccione del sole. 2
dal papa 6. locuz. -fare il gattone: stare rimpiattato, non lasciarsi
docilità, ossequio, sottomissione; fare il finto tonto. berni, 66-30 (
): fa una volpe a le volte il gattone, / quando vuol acchiappar qualche
quando vuol acchiappar qualche cornacchia. buonarroti il giovane, 10-915: i'mi fuggi',
bardi, 1-3-42: dunque piaggiangli e facciamo il gattone, facendo quanto l'abate c'
: 'e e'qui 'ntorno dee fare il gattone ', come il gatto che
'ntorno dee fare il gattone ', come il gatto che, quatto quatto..
, quatto quatto..., attende il topolino al buco. 7 » vezzegg
. f. frugoni, xxiv-1064: cantava il soprano gat- toncione fiero ed altiero con
. degli angeli, 82: ecco il dottore, l'amante d'erennia: oh
gattone, n. 6 ('fare il gattone '). per la forma
per la forma avverb., cfr. il tipo 'carponi ', 'ciondoloni
, uno in maniche di camicia facendosi il fiocco, o un altro col fisciù per
gatta * gota 'con gatto e il sufi. accr. -one. gattopardo
mitis, ecc.). buonarroti il giovane, i-576: il carro era vaghissimo
. buonarroti il giovane, i-576: il carro era vaghissimo e questo vi fu
negri, 223: questo [il lince] ha tutte le fattezze del gatto
bambino era un gattuccio,... il quale anch'esso dolcemente dormiva. negri
un gattuccio vivo che si scalda dietro il cristallo. 2. ittiol.
iv-25: vago nel suo bel nome infino il mare, / gattucci appella certi pesci
, che non immaginava potessero esistere: il pesce prete dal tondo viso pensoso,
perfidi. palombi-santarelli, 162: il gattuccio vive specialmente su fondo fangoso,
grande strettezza della lama permette di menare il gattuccio anche per linee variamente curve.
a sembianza, per cui sale / il pisano, che pianta lo stendardo, /
sul dorso. palombi-santarelli, 164: il gattopardo vive specialmente sui fondi arenosi e
= comp. di gatto (per il muso) e rugine (per il colore
per il muso) e rugine (per il colore). cfr. blennio e
bava, muco ', da cui il termine dialettale di * bavosa ').
gatti, di quelli che fanno il zibetto. redi, 16-iii-291: un gatto
dicesi volgarmente a quel quadrupede che produce il zibetto, sebbene nulla abbia di comune
abbia di comune col gatto. ha il grugno appuntato come uno spinoso, e
e gravezza. vasari, i-466: il qual monastero ebbe il suo principio l'
vasari, i-466: il qual monastero ebbe il suo principio l'anno 1294 da fra
canonico e gaudente. rovani, ii-814: il monte tabor... tornò ad
grandi signori. tommaseo-rigatini, 1352: il gaudente trova la regola del disordine, inalza
disordine, inalza a potenza di metodo il vizio. rovani, ii-582: era un
con la pancia in delizie. * fare il gaudente 'è impresa difficile, direi
in partic.: dolce e inebriante (il vino). rinaldo d'aquino,
: come nella fabbricazione dell'oro è il segno dello smeraglio, così è il
il segno dello smeraglio, così è il numero della musica nel gaudente e temperato vino
mite, salubre (una stagione, il clima). re giovanni, 86
re giovanni, 86: voi avete il dolzore. / dolze tempo e gaudente
-ameno, ridente (un luogo, il paesaggio). d'annunzio, 4-ii-81
dico a te gaudentóne. = per il n. 3, dante preferisce 'godente':
pacie, sicché degnamente gaudere si possa il frutto da vostra benedizione. =
., vii-320: venuto è a meno il gaudio del cuore nostro; il nostro
meno il gaudio del cuore nostro; il nostro ordine del canto è rivoltato in
ne la cosa posseduta non è altro che il gaudio e dilettazione che si ha per
38-30 (iii-255): quale esser suole il gaudio di coloro / che per la
sia / veloce e vario di sua vita il volo. rosmini, 2-68: il
il volo. rosmini, 2-68: il gaudio... è proprio dell'intelligenza
alla mestizia, / riaprite a gaudio il core. bacchelli, 13-442: un
della virtù, la pace della coscienza, il possesso della grazia, l'unione con
: l'anima del monaco allora prende il gaudio celestiale, quando si dilunga dagli uomini
gaudio. d. bartoli, 27-81: il maggior suo gaudio è nel voler di
l'uom contemplativo in quei non spegne / il santo gaudio ognor lieto e giocondo.
18-83: rispose orlando: « è il gaudio sempiterno / e 'l sommo ben
, 157: ite dove vi chiama il primo vero... / ite,
che a me beata / di gaudio il pianto suo nulla sottragge; / ma ch'
, 183: per te fu dupplicato il mio contento; / né veramente si può
/ tu non nato ad intendere che il vile / gaudio d'averle e d'obliarle
vorrei j esprimer, ma non posso il gaudio integro / che ricevette alcenia..
io lasciai l'alma ritorno, / spargendo il cielo intorno / de le tue lodi
come sul volto di ricciardo apparve / il gaudio e il riso, quando udì
volto di ricciardo apparve / il gaudio e il riso, quando udì, che in
. e. gadda, 60: il quartiere abitualmente torsolesco... promanava un
fiorentini, 93: nel costui tempo il regnio di puglia e di cicilia crebbe e
/ virtù d'amor fatica / discende il refrigerio / d'una parola amica,
d'una parola amica, / e il cor diverte ai placidi / gaudii d'un
con la selvaggia melodia d'autunno / e il rapimento della solitudine. rebora, 224
della solitudine. rebora, 224: il patir mi sembrava gaudio pieno.
, ii-58: -o gaudio! -gridò il bianchi con un guaiolo di gatto innamorato.
celesti ignorando nonché l'opera, ma il nome stesso del pittore di aix.
feci l'altissimo onore a far sentire il ticcheticche due volte, non si può dire
ticcheticche due volte, non si può dire il doppio gaudio che s'ebbero di quella
della sapienza] non hae amaritudine; il suo convento non ha fastidio, ma
e gaudio. -cambiare, volgere il dolore in gaudio: passare (o
fai... / rivoltare in gaudio il pianto acerbo, / fami d'amor
panigarola, 2-82: mi hai squarciato il sacco e sgombrata ogni nebbia di dolore
. -convertire, volgere, mutare il gaudio in dolore: passare (o
tristezza. beicari, 5-18: il gaudio volge in dolor sì cocente, /
, confortare. cavalca, iii-124: il timore di dio diletta il cuore, e
, iii-124: il timore di dio diletta il cuore, e dà letizia e gaudio
, e fa che tomi ancora / il buon ricciardo, ch'alia sua despina
, ii-10-3: avea dal dì che nacque il nostro amore / in fino a quello
locanda del bove solare 'in cui il banchettare era più grandioso e gaudioso ed
dante, par., 12-24: il tripudio e l'altra festa grande / sì
donna dai grandi occhi li aiutava da sopra il camion, lacera,...
non è buona scusa a taluni governi il dire che il popolo sotto essi viva quieto
scusa a taluni governi il dire che il popolo sotto essi viva quieto, contento e
-gradito all'udito; melodioso, armonioso (il suono, il canto).
melodioso, armonioso (il suono, il canto). d'annunzio, iv-1-1007
. fra giordano [crusca]: il santo rosario è distinto in quindici misteri
, ii-8-191: quando in vecchiaia dirai il rosario, fa'di tutto ora per non
vito da cortona volgar., xxi-764: il corpo suo, e con molto gauldio
; comprende ioo specie, fra cui il tè del canada (gaultheria procumbens)
con pelo per l'inverno per allontanare il freddo; si usava per lo più
perticari, i-420: i romagnoli hanno il termine 'gavagno ', che vale canestro
, sm. ant. e letter. il gavazzare; strepito, gazzarra, baldoria
, i-74: vidde seder sopra e gavazzare il demonio. siri, v-1-525: ne'
più imbotta. monti, x-4-327: tra il fumo delle mense ebbri frattanto / gavazzano
in piazza. carducci, 456: il tradimento e la vigliaccheria, /.
.. tra gli stucchi sgretolati, il vento gavazza. -disus. con la
, i-iii- 80: quivi vedrai il vizio e la fame, il morbo e
quivi vedrai il vizio e la fame, il morbo e la morte, gavazzarsi in
volgar., 5-107: quando l'asino il vide [il cavallo] sì lo
5-107: quando l'asino il vide [il cavallo] sì lo cominciò a schemare
c. e. gadda, 15-210: il lutto di certe vedovone d'un quintale
farne scialo. nievo, 461: il popolaccio gavazzava nell'abbondanza d'ogni ben
sufi, peggior. a significare ingrossare il gozzo '(per il 4
a significare ingrossare il gozzo '(per il 4 troppo ridere e
pianto. redi, 16-i-274: il ferrari alla voce 4 gavazzo 'cita le
ed agli onori, badassero a cogliere il fior della vita fra spassi e gavazzi.
io più fare a gaveggiare? buonarroti il giovane, 10-879: ma dimmi, hai
, pifferi e le nacchere. buonarroti il giovane, 10-883: s'io son bella
cavalletto. barbaro, 445: il più semplice modo è drizzare una cavalletta
e misurati con gavette, cioè che pigliano il biado colle gavette e versano sopra il
il biado colle gavette e versano sopra il moggio o sopra il cafisso. falconi,
gavette e versano sopra il moggio o sopra il cafisso. falconi, i-3: boccali
recipiente di alluminio nel quale viene servito il rancio ai soldati; è di forma
i mucchi di vanghe e di gavette il cui metallo accoglieva già de'riflessi luccicanti
nobili di roma, i quali chiamano gavetta il gruppo di sette cavalieri che vanno insieme
. e, cecchi, 9-141: il puccinelli fu chiuso a qualsiasi influsso culturale
» come si esprimeva, e pretendeva, il nonno. dizionario di marina, 294
. gavettina. bocchelli, 3-95: il valore nutritizio dei fichi è ben maggiore
1-65: era un duro e solitario compito il suo, esser svegliato a tutte le
per un altro..., svegliare il cuoco e frugare nelle marmitte fredde,
* stive 'col gavettino del pranzo sotto il braccio a conferirgli quell'aspetto di cosa
su una persona, per lo più durante il sonno, il contenuto di una gavetta
per lo più durante il sonno, il contenuto di una gavetta d'acqua (ed
nato a napoli e nutrito, / ma il prender poi che fe'domestichezza / col
vantaggiosamente. ser giovanni, 1-8: il prese alle gavigne, e cavollo del
. pulci, 2-34: mor- gante il prese alle gavigne stretto / e missel nella
suo dispetto. cantù, 205: ghermito il nemico alle gavigne, gli pestava il
il nemico alle gavigne, gli pestava il muso. 2. locuz.
[plinio], 480: questo [il siris] leva via le strume,
,... e gavine. buonarroti il giovane, 9-563: annunziate lor cancheri
ardea, / ché la gavina gli avea il tutto detto. berni, 35-9 (
le gavine, i mentre è sereno il ciel, tranquillo il mare.
i mentre è sereno il ciel, tranquillo il mare. « = deriv.
sono uccelli duri e montanai, come il gavinèllo, l'allocco, lo strige.
citolini, 414: qui adunque sarà il carraro... i raggi, i
. e le parti loro, cioè il mozzo, le bossole, i raggi e
... i pezzi curvi che formano il cerchio della mota... in
galleggiar sul mare, per far conoscere il luogo dove si è gettata l'ancora,
, onde galleggi sull'acqua e mostri il sito ove esso è a fondo.
l'ancora in mare ci lasciano sopra il gavitello galleggiante per ripescarla a tempo e
d'annunzio, iv-2-1352: all'alba il semaforo di grado vede il 'jalea '
all'alba il semaforo di grado vede il 'jalea 'immergersi, oltrepassato il
il 'jalea 'immergersi, oltrepassato il gavitello che segna l'origine della rete.
nomi, 10-22: a ghiron sovrasta / il gavoccio e la peste alle figliuole.
la coscia e 'l corpo; gli trasse il granello, e morissene. grazzini,
, tutto avendo fasciato la gola; per il che... pensarono che egli
.. pensarono che egli dovesse avere il gavacciolo. varchi, 18-1-373: oltra
infocate tra nere e rosse. buonarroti il giovane, 9-563: annunziate lor cancheri,
mano, e di petecchia / contagiosa il reo gavòcciol senta, / [ecc.
2-98: io son la sua postema e il suo gavocciolo, / e pariamo due
cronichetta d'incerto, 254: venneli il gavocciolo; stette infermo dieci ore e
alle letta, e troverrete assai che hanno il gavocciolo, e qual sta male,
io ti dico che no ti varrà il fuggire [davanti al flagello divino]
costei quand'ella vuole / ed arrestare il passo ai rivi e fiumi; /.
; /... / fa venir il gavocciolo e la peste / col guardo
morale. guerrazzi, 2-53: se il governo è tristo, fa conto ch'ei
tristo, fa conto ch'ei sia il gavocciolo, e i governanti gli umori pestiferi
cattivo augurio. aretino, 8-304: il gavocciolo che venga a noi femine,
a manco di un pelo, per dinoccolare il collo. g. m. cecchi,
passi. c. malespini, ii-83-271: il gavozzolo che vi mangia, rispostila,
r. corsini, 16-22: venir possa il gavocciolo, anzi il foco / a
16-22: venir possa il gavocciolo, anzi il foco / a quel signor che ci
/ a quel signor che ci ha guastato il giuoco. moniglia, 1-iii-44: è
. marino, 14-291: ne la gola il gavocciolo, e nel mento / porta
d. bartoli, 6-3-37: stendesi il reo nel mezzo di quelle travi per
, o con fortissime funicelle strignergli sotto il nodo più basso ciascun dito da sé,
a più lavori: / da quella il fabbro le biulche e dure / code sceglie
'. i pezzi curvi che formano il cerchio della ruota, e anche si dice
, 325: le parti de'legni sono il primo, la stella, le corbe
dopo la camera del garbiere, seguita il gavone fin a gli empitori di proda.
quando debbono caricare sterminati branchi di pecore il pastore ne prende una per le corna e
unisce la murata alla calata e tutto il gregge gli si avvia dietro e annuvola dei
annuvola dei suoi manti la stiva e il gavone. dizionario di marina,
in seguito moderatamente vivace. buonarroti il giovane, i-330: a aione parve che
, i-153: mentre io le sussurro il madrigale, / rompe ella in un suo
con gavot si de signa il montanaro (provenza, alvemia): propriamente
legno, di determinata capacità, con cui il minerale e il fondente si versano nel
capacità, con cui il minerale e il fondente si versano nel forno fusorio.
figura di un lione, dall'altra il nome della città. = voce
si trova nel persiano, da cui il gr. y<4£a 4 tesoro del re '
, perché su l'uscio v'era il capo. e così vide che cominciò ad
e credeva che nessuna potenza umana avesse il diritto d'infligere la pena di morte.
del tempio, nel quale si custodivano il tesoro del tempio e gli oggetti sacri.
quel dì e costituirono gli uomini sopra il gazofilacio, dove si custodiva il tesoro
sopra il gazofilacio, dove si custodiva il tesoro e quelle cose che insieme colli sacrificii
andrea, giovanni e giacomo lo comprarono [il regno del cielo] con le abbandonate
nel gazofilaccio offerse, / ch'avanzaro il tesor di creso e xerse. pallavicino,
poverelli. della medesima cassa fanno menzione il grisostomo con chiamarla * gazofilacio '.
non ci manca / se non gazone e il bacin. milizia, iii-252: il
il bacin. milizia, iii-252: il gazone composto di erbucce differènti somministra al
una gassosa? verga, ii-114: il vociare di quelli che vendevano gasosa,
, coda e ali lunghe; fa il nido a cupola sugli alberi e depone da
da sei a otto uova che hanno il guscio verde macchiato di scuro; si
la cresta. capuana, 4-18: il canonico si divertiva coi merli e con le
verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine, / ride la
vai per la piazza / così menando il cui, cagnolin vecchio, / s'io
in una volta come gazze che festeggiano il lauto pascolo. viani, 19-31:
, uccello, tra gli europei, il più vago per i colori e perciò detto
un colpo di becco li divideva per il mezzo, e successivamente ne inghiottiva i
gola. abati, 242: quando giugne il corrier, vedesi in fretta / a
voce provenz., da cui anche il fr. agace e agache (sec.
ebrei che vivevano nei ghetti veniva concesso il godimento pieno e perpetuo di uno stabile
cristiano; tale istituto cessò, con il riconoscimento dei diritti civili degli ebrei,
. d'annunzio, iii-2-1145: il tarabuso gitta il suo grido chioccio sul
d'annunzio, iii-2-1145: il tarabuso gitta il suo grido chioccio sul patassìo delle gazzaie
guazzare 'o * guadere 'lo vogliono il menagi e il ferrari; ma io
guadere 'lo vogliono il menagi e il ferrari; ma io lo credo dal romor
d. bartoli, 18-231: passarono il rimanente del dì in grande festa e
stanza da mangiare, dove i giovani sfogavano il loro appetito e la loro allegria,
una cosa simile... accendeva il lume, guardava l'orologio: «
loro gazzarra: -chiamano l'acqua -sentenzia il vecchio e guarda il cielo. montale
l'acqua -sentenzia il vecchio e guarda il cielo. montale, 1-13: meglio se
cent., 82-58: fuggien verso il fiume del po, / dov'er pien
e di legni, / che combatterò il ponte, ben lo so. tommaseo [
erbe odorifere. ramusio, i-351: il muschio si trova in alcuni animali piccoli bianchi
più piccoli. ricettario fiorentino, 51: il musco è uno escremento d'uno animale
11 capriolo e la gazzella / lascian venirsi il cacciator vicino. d'alberti [s
. montale, 119: ho continuato il mio giorno / sempre spiando te, larva
contriemola,... o come fa il franguello o la gazara? sempre vanno
. olina, 35: la gazzera fa il nido in alberi alti. marrini,
. d'annunzio, ii-741: era il pollice alquanto più discosto / dall'altre
più discosto / dall'altre dita e il mignolo rattratto / come ugnello di gàzzera
neri, i-xxiii: [si mostra] il modo di preparare molti colori,.
seguitate noi che siam pippioni. buonarroti il giovane, 9-692: mettere 'l becco 'n
a. adimari, 1-44: voglio conferirgli il tutto e che ci aiuti a fare
, xxiv-142: demetrio... paragonò il dicitor peccante in freddezza col millantatore,
gazzerotti, le bacio le mani. buonarroti il giovane, 9-522: spesso si vende
pettegola, chiacchierona, intrigante, buonarroti il giovane, 9-106: o maligni / o
da due e tre gazzette (anche il grossetto che valeva quattro gazzette e il
il grossetto che valeva quattro gazzette e il lirone dieci). garzoni, 1-560
gazette ti dona una mula. buonarroti il giovane, i-152: fermate, no,
un par di soldi o di gazzette il dì. aprosio, 1-122: voleva
3-5-245: tremeranno più d'un ch'abbia il parietico. / e senza che la
v. borghini, iv-4-317: il che egli piglia dalla istoria di pietro
piglia dalla istoria di pietro giustiniano, il quale,... la cavò agevolmente
le gazzette a modo loro. buonarroti il giovane, i-226: io, fin ch'
. pallavicino, 6-1-200: zelante che il palazzo non divenisse teatro di nuovi rivolgimenti
, v-463: 'la gazzetta ', il foglio, il foglietto d'avvisi,
'la gazzetta ', il foglio, il foglietto d'avvisi, il quale stampato
foglio, il foglietto d'avvisi, il quale stampato si pagava una gazzetta,