). nitri, 430: il fiume ingrossò tanto che fece fiumaróne.
bicicletta pitturata di giallo agro come il ventre di una lucertola fiumatica.
: or che del sol più temperato è il raggio, / il fiume che dormia
più temperato è il raggio, / il fiume che dormia fra bei cristalli / si
gli obliqui calli, / garrulo peregrino, il suo viaggio. guglielmini, 44:
poscia doveva, ed alle grazie, / il dedalo d'arezzo. leopardi, 24-7
. leopardi, 24-7: chiaro nella valle il fiume appare. carducci, 996:
fiumi. pascoli, 238: brontolava il fiume / là là: le giravolte sue
di brume. d'annunzio, i-682: il fiume lungi m'appariva / nel diffuso
. -fiume incassato: quello che ha il corso delimitato da alte ripe.
. guglielmini, 59: se il piano delle campagne è tanto alto,
ghiaioso. guglielmini, 59: se il fondo del fiume è ghiaroso, o
sabbioso. guglielmini, 59: se il fondo del fiume è... arenoso
sabbia '. -fiume morto: il letto di un fiume secco. guglielmini
della città. rezzonico, xxiii-260: il commercio d'inghilterra si fa in gran
in maniera che mai non si scopra il fondo del tutto, si chiama *
quello che, ricevendo affluenti, mantiene il proprio nome e sfocia in mare.
intra gli altri realee maggiore si è il nostro fiume d'arno. guglielmini, 59
tributario quello, che nell'unirsi perde il suo nome, accomunandosi quello dell'altro
nome, accomunandosi quello dell'altro, il quale, se sarà navigabile e porterassi
reale. carducci, iii6- 122: il medici per le ampie volute dell'ottava scorre
. guglielmini, 49: è manifesto il corso de'fiumi sotterranei, quando in
: se qualche volta accade, che [il fiume] resti affatto asciutto si nomina
fiume tributario quello che nell'unirsi perde il suo nome, accomunandosi quello dell'altro,
suo nome, accomunandosi quello dell'altro, il quale... dirassi fiume reale
fiume reale. d'annunzio, iv-2-1257: il pericolo soffia per la valle del fiume
bruno, 3-53: per ac- cortar il camino, divertimmo verso il fiume tamesi,
ac- cortar il camino, divertimmo verso il fiume tamesi, per ritrovar un battello
ritrovar un battello che ne conducesse verso il palazzo. -mitol. corso d'acqua
, ecc.) che, secondo il mito, scorreva alla superficie della terra (
fin a tanto che caronte mi passi il fiume de l'oblivione. ariosto, 31-79
ai fiumi stigi. tasso, 8-7-698: il fiume del piacer le piante asperge,
più è la larghezza dell'alveo che ha il fiume della dimenticanza. cuoco, 1-137
bagnò la faccia, / non prima il sen discinse, / che correndo dal
avvinse; / ella, poiché rispinse / il già fervido fiume, / mise a
parte / tutti i fiumi germani: il più propinquo / suo diletto erasino, il
il più propinquo / suo diletto erasino, il bel penéo, / il beotico ismen
diletto erasino, il bel penéo, / il beotico ismen, tattico ilisso.
tattico ilisso. -figura che rappresenta il fiume personificato (per lo più antropomorficamente
a'piei di sua maestà, giaceva il gran fiume betis, appoggiato sopra un
si appoggia ad un'urna inclinata verso il suolo, dalla quale esce l'acqua
esce l'acqua. -per antonomasia: il re dei fiumi: il po (e
-per antonomasia: il re dei fiumi: il po (e più raramente il tevere
: il po (e più raramente il tevere). ariosto, 43-56:
). ariosto, 43-56: scorrendo il re de'fiumi, all'isoletta /
g. rucellai, 374: io veggio il tebro re di tutti i fiumi /
verso qualcuna delle tante ragazze che affollavano il fiume e i prati. -rigagnolo
1-3-127: oltre l'usato / terribile il vesevo ardenti fiumi / dalle fauci eruttò
arena. tasso, 12-64: spinge egli il ferro nel bel sen di punta,
. beltramelli, i-85: cominciò poi il dilettoso fiume dei vini a riversarsi in riscintillii
prati, ii-164: dal dì che il mondo nacque, / io [igea]
sotto serpeggiando. dessi, 7-24: tutto il mio essere era travolto da un fiume
chiaro / per essa scenda della mente il fiume, / ditemi, ché mi fia
sì soavi fiumi, / che pur il rimembrar par mi consumi. b
denaro). boccalini, ii-300: il vecchio mondo avevano... arricchito
ho di fronte. 12. il fluire, lo scorrere (della vita,
iii-139: questo fiume de la generazione, il quale corre perpetuamente, non s'acqueta
a rincontro. pascoli, 488: il veloce / immobilmente fiume della vita / è
e nella foce. levi, 3-81: il piacere che essi hanno di sentirsi vivere
, 1-143: la lotta nera che il tempo consuma / tra noi mantiene volubili
la spagna, 14-2: bene venga il conte / che di prodezza è sommo
create. folengo, ii-211: rispose allora il fiume di modestia: / - che
guadagnoli, 1-ii-220: lo leggono corrente [il lunario], / e tiran via
iii-343: ieri fui da cancellieri, il qual è un coglione, un fiume
coglione, un fiume di ciarle, il più noioso e disperante uomo della terra.
carrozzelle, di motorini s'insaccavano per il corso vittorio, dilagavano per largo argentina
le varie cisterne in cui è raccolto il liquido cefalorachidiano. -fiumi dei peli:
monti, x-2-42: scorre a fiumi il danaro. piovene, 5-79: le
verso la cima / de l'alpe il fiume turbido e sonante, / che
, e tienla cara, / che il fiume non vien grosso d'acqua chiara.
la santità non ci s'impara, / il fiume non s'ingrossa d'acqua chiara
d'un lento fiumicèllo / che rompa il corso fra minuti sassi. chiabrera, 375
con l'onda cristallina / vai spargendo il tuo lamento / per la selva e
assai. nievo, 1-160: non dimise il fiumétto la sua petulanza: né dentro
parte sì uscivano, i quali sì rigavano il luogo della dilettanza, e ciascheduno de'
dilettanza, e ciascheduno de'letti sì avea il fiu- micciuolo. -spreg.
i-960: giunse in un punto ove il lago, restringendosi s'incanala in un
dove i poggi si ammansano, serpeggia il fiumiciattolo prosciugato, fra stoppie o campicelli
, continuano ad addomesticare, fiumoni e il mare, e... se avessero
vulcani, avrebbero fatto filare dritto anche il diavolo. = dal lat. flùmen
fiume-canale, sm. corso d'acqua il cui letto è stato reso uniforme da
). letter. soffiare impetuosamente (il vento). betocchi, i-60:
. betocchi, i-60: e pregava il nero vento / di soccorrere a lei
; che è destinato al fiuto (il tabacco). magalotti, 6-260:
', è un prolungamento della tavola, il quale nel suo rotare è premuto da
pressione dell'anzidetta molla fa sì che il rovesciarsi della martellina, per la percossa
avea fretta. di giacomo, ii-560: il fine fil di scozia ha dato la
, e giucar di gambetta, / sotto il suon d'una piva grossa e piena
somigliano quelle in abito d'inverno per il colore delle ali e della coda, ma
e più propriamente alla specie detta * il combattente '('tringa pugnax ',
lamprede. firenzuola, 127: trovò il drudo che si stava sul letto a
a guisa di ranocchia / come sopra il piumaccio gambettava. a. verri [il
il piumaccio gambettava. a. verri [il caffè], 59: altri
-di animali. pulci, 1-63: il cinghiai giù morto gambettava. g. gozzi
fanno danzare un orso con la museruola, il quale mostra per lo più di aver
gozzi, 264: vorrei che aveste veduto il gambettare e gli scambietti. bresciani,
) si dicono i fiori che hanno il gambo o peduncolo, come nel ciliegio
nella parte posteriore della mascella superiore, il quale scorre verticalmente entro un'intaccatura o
0. targioni tozzetti, i-268: il gambetto dei fiori, da linneo aggregato
di cornamusa ebbi 'l gambetto. buonarroti il giovane, 9-475: mentre questa / stava
1-7-10: accostatosi a lui, dagli il gambetto, / che 'l fe'cadere
stefani, 8-93: guardò di dare il gambetto l'uno all'altro.
altrimenti saresti riputato sospetto e sarebbiti dato il gambetto in terra. m. franco,
, / col riso in bocca si danno il gambetto. lancellotti, 252: quell'
ribaldo, ignorante passar innanzi e far il gambetto a chi era degno, e farlo
ingannare altrui,... avrebbono dato il gambetto a colui che entrò nel serpente
periodici popolari, i-403: a roma il partito reazionario diede il gambetto a ma-
: a roma il partito reazionario diede il gambetto a ma- miani. verga,
scusate... se giochiamo a farci il gambetto fra di noi! landolfi,
, se mai, guardar di dare il gambetto. -tirare, dare il gambetto
dare il gambetto. -tirare, dare il gambetto: agonizzare, morire. -al
iii-25-221: che importa se la poesia tira il gambetto? moretti, 47: amore
47: amore di passaggio / che dà il gambetto o fa la giravolta; /
tutti e le gambiere, / hanno il roncone e la mannaia lombarda. quasimodo,
una volta,... si mettevano il loro buon giubbone di panno, le
/ l'aura ripieno in ogni parte il trova [il polmone].
ripieno in ogni parte il trova [il polmone]. = deriv.
quadriga. pisacane, ii-19: piegavano il sinistro braccio con lo scudo, portando il
il sinistro braccio con lo scudo, portando il gomito all'altezza della spalla, quindi
gomito all'altezza della spalla, quindi il gambiere, lo scudo...
per le bocche de'giuocatori di scacchi il verso: 'gambitto a giuocator farsi non
le spalle... come casca il fiore del papavero quando per troppa gravezza
papavero quando per troppa gravezza si piega il suo gambo. boccaccio, viii-1-226: avendo
gambo. boccaccio, viii-1-226: avendo il gambo loro sottile e debole, gli fe'
gambo loro sottile e debole, gli fe'il freddo notturno chinare. crescenzi volgar.
sostiene una spiga più grave di tutto il gambo, fusse fatto della medesima quantià
s'innalza a sostenere le foglie, il fiore e i frutti. arici, i-173
negozio di fioraio. la commessa potava il gambo alle rose, passandole di vaso
, 5-3-499: chi sol l'appenda [il cotogno] / dal suo gambo sottil
che sta come una pera, ed il suo picciuolo, o gambo di detta pera
ferro. soderini, ii-171: il gambo del fiore [di giunco]
trasudino insensibilmente per taglio alcun glutine, il quale insieme le stringa e leghi.
, iii-408: si chiama gambo anche il picciuolo del frutto. capuana, 2-200
2-200: con una mano afferrava delicatamente il grappolo e tagliava il gambo con l'
mano afferrava delicatamente il grappolo e tagliava il gambo con l'altra. viani, 13-283
compro le ciliege, bisogna che tiri via il gambo. -fusto legnoso di una
come l'uomo con una verghetta percuote il gambo d'alcuno di quelli, niuno uccello
volgar., 12-1 (239): il suo gambo era più sottile che una
cubiti, nella sommitade del quale gambo il detto albore si spargeva in rami di mirabile
leonardo, 2-106: allora s'aperse il vecchio e voto gambo del salice in due
[dell'albero] o esse medesime il sospingono in alto, o sei lascian succiare
v-2-389: un cavallo nero si gratta il muso al gambo di un ontano.
: dritto alzerassi, come canna, il fusto, / d'angoli quadri, ottusi
non si divellano, produceranno nella primavera il seme. muratori, 7-iii-74: la
qual voce [cavolo] tuttoché significhi il torzo, o, per meglio dire,
tu pari un bel fungo; / ma il gambo a quel cappel è troppo lungo
, avendo cura di tirarne via anche il gambo, intriso di terriccio e di borraccina
possa spezzarlo tra le dita, come il gambo d'un fiore. -letter
la parte intermedia, fra la base e il corpo, di un oggetto (come
un calice o di una coppa, il fusto di un candelabro, ecc.)
], 1-135: or tale era il lavoro del candelliere: egli era tutto d'
d'oro tirato al martello, così il suo gambo, come le sue bocce.
che alcune perette di vetro, rompendosi loro il gambo, tutte si stritolino. cicognani
306: troverete innumerevoli istrumenti, come il manico, le branche, il gambo,
come il manico, le branche, il gambo, la schiena, il taglio.
branche, il gambo, la schiena, il taglio. garzoni, 1-458: occorre
fatto di ferro piegato forcuto e dentato, il gambo del quale si ficca nella panca
legnami, e serve per tener fermo il legno che si deve piallare. salvini
gambo. savinio, 10-331: infila il gambo della stilografica tra l'indice e il
il gambo della stilografica tra l'indice e il medio come usano i cinematografai.
, ha accennato qualche poco ne'gambi il lavoro prescritto per quelli da dio medesimo.
dell'amo compresa fra la paletta e il collo. 3. gamba di una
, v-30: pittagora aggiunse all'abicì il fio, e fra pai tre figure appropria
fio, e fra pai tre figure appropria il gambo di sotto al fanciullo nella sua
metallo che, negli anelli, sostiene il castone. boccaccio, i-87: scipione
, i-87: scipione... trovò il detto anello bellissimo, e di fino
anello bellissimo, e di fino oro il suo gambo. pulci, 11-27: ordinò
metallica terminata in maglietta, per cui il bottone è attaccato al vestito. certi
una serratura. carena, 2-140: il lucchetto è formato dalla * cassa 'o
7. parte centrale della rotaia fra il fungo e la suola. 8
n. degli albizzi, 75: passo il gambo ha la fava infino in vetta
, che un gambo di pera: il lavoro intellettuale ha più valore di quello
domenichi [plinio], 26-7: il gambicèllo suo [del me- landrio]
landino [plinio], 556: il verbasco è simile a questa [la
meno candide e più gambicini, e il fiore giallo. -gambùccio (v
. mattioli [dioscoride], 4: il latiri chiamato volgarmente catapuzia nel primo suo
confidenza. varchi, v-54: dare il gambóne a chi che sia, è,
, i-12: egli ha voluto far il bell'umore, e compor le canzone e
le canzone e gli strambotti, lodand'il male:... e però egli
dell'avergli dato [al figliuolo] tanto il gam- bone? - di questo poi
sacchetti, 76-8: ed essendo il caldo grande,... ed avendo
i gambuli di panno nero che sopravvestiano il ginocchio e v'erano serrati da una
]... quei funghi che hanno il piede o gambo o stipite come il
il piede o gambo o stipite come il porcino. 2. arald.
2. arald. che ha il gambo smaltato con colore diverso (un
. citolini, 380: poi sarà il macinar il marzacotto, far vasi di
citolini, 380: poi sarà il macinar il marzacotto, far vasi di terra,
ai soldati o ai marinai per consumare il rancio; gavetta. d'alberti
. ma non è francesismo spento; il de amicis, nel suo 'sull'oceano',
con la loro gamella andavano a prendere il rancio in cucina. capuana, 2-
633: ancor nella gamella è caldo il rancio. 2. per estens.
gamella. 3. marin. il complesso delle attrezzature da tavola (posate
al servizio di ripulitura delle stoviglie per il rancio (un soldato o un marinaio
. gamella (sec. xiii) con il senso di * bacinella '(per
dei soldati: la * scodella 'per il rancio, la 'gavetta '.
tempo per contenere la minestra e oggi il caffè durante la refezione del mattino.
-largo! de marchi, ii-770: il caffè del gamellino è una dissipazione che
: lor signori combatteranno; io porterò il gamellino. monelli, 1-6: piccoli
avanzi del rancio. -portare il gamellino: occupare il grado più basso
. -portare il gamellino: occupare il grado più basso di una gerarchia;
protògene, -si presentò di nuovo il vecchietto,... -non faccio.
. la giustizia comanda, noi portiamo il gamellino. = dimin. di gamella
negli organismi a riproduzione sessuata, mediante il processo di fecondazione in cui due di
spermatozoo corrispondono yoosfera e yanterozoo; talvolta il gamete femminile dà origine a un nuovo
come abbreviazione: nella numerazione greca, il simbolo y'indica il numero 3,
nella numerazione greca, il simbolo y'indica il numero 3, il simbolo ty,
simbolo y'indica il numero 3, il simbolo ty, il numero 3000. -nell'
numero 3, il simbolo ty, il numero 3000. -nell'uso dei filologi
. -nell'uso dei filologi alessandrini, il simbolo t indicava il terzo libro dell'
filologi alessandrini, il simbolo t indicava il terzo libro dell'iliade, il simbolo y
indicava il terzo libro dell'iliade, il simbolo y il terzo libro dell'odissea
terzo libro dell'iliade, il simbolo y il terzo libro dell'odissea.
yiòs, per fame sentire lo spirito, il popolo la pronunzia quasi come un gamma
ariete): punto in cui si trova il sole nell'equinozio di primavera, contrassegnato
di ipparco. 3. chim. il terzo atomo di carbonio di un composto
un composto organico con catena lineare; il terzo o il quarto atomo di un
con catena lineare; il terzo o il quarto atomo di un composto pentaciclico o
di annerimento di un'emulsione fotografica, il cui valore indica il rapporto fra il
emulsione fotografica, il cui valore indica il rapporto fra il contrasto dell'oggetto e
il cui valore indica il rapporto fra il contrasto dell'oggetto e quello ottenuto sull'
. mus. nella teoria medievale, il suono più grave della scala musicale, corrispondente
bocchelli, ii-202: e di elmira il caleagnini aveva fatto una città che in
: certo in nessuna parte della terra / il cielo è come qui basso sull'acqua
. collodi, 618: [il ragazzo di strada]... conosce
certa industria. piovene, 5-483: il petrolio ragusano,... sembra meglio
nella difficoltà o nell'impossibilità di pronunciare il suono g duro. = da
separati, antenne lunghe e sottili, il flagello mono- o biarticolato; hanno
ritonde adoperate nell'uso dell'olio, il cucumi, il cinopo, il gammaro
nell'uso dell'olio, il cucumi, il cinopo, il gammaro, il cinosdessia
, il cucumi, il cinopo, il gammaro, il cinosdessia et il drago.
, il cinopo, il gammaro, il cinosdessia et il drago. tramater [s
, il gammaro, il cinosdessia et il drago. tramater [s. v.
primo grado della scala guidoniana secondo il sistema esacordale (solmisazione) ideato da
strumento le tre corde (chiamante secondo il nome del monaco guido aretino) '
tutte, / salvo che al primo resta il gammaùtte. b. de'rossi
ulcerati. citolini, 478: il chirurgo, i ferri, la forfice,
chirurgo, i ferri, la forfice, il rasoio, il frappano,..
ferri, la forfice, il rasoio, il frappano,... lo stile
frappano,... lo stile, il gamauto. garzoni, 1-114: nelle
seghe, le lanzette, le forfici, il gamauto. dalla croce, i-99:
sicché fu d'uopo ai nostri cerusici il riaprirle colla punta del gammaùtte. =
gamóne1, sm. filos. ant. il principio universale espresso con un numero da
ha i sepali concresciuti fra loro (il calice di un fiore). =
, sm. biol. attrazione verso il sesso opposto e verso acque propizie alla
per amore di dio. g. rucellai il vecchio, 32: 1 gamurra di
comunemente gonnello. guerrazzi, 2-280: il suo vestire era la gamarra di panno
a fiorami. papini, 20-228: il suo vestire era una sudicia gamurra da schiavo
sopraveste. g. rucellai il vecchio, 32: braccia 4 e y2
cordella cilestrina? firenzuola, 952: il resto ch'ella tien poi rimpiattato /
rimpiattato / sotto la cioppa, o sotto il gamurrino, / tu puoi pensar che
alla friulana. marrini, 2-143: il 4 gammurrinó '... credo che
quella; e giudico potersi asserire che il 4 gammurrinó 'altro non fosse che una
: appassionato. baruffaldi, iii-141: il boccaccio g. 6, n. 4
. 6, n. 4, ha il nome di 'chichibio ', che
lo strepito delle ganasce è grande, come il fracasso della battaglia. tassoni, 1-47
. alfieri, 6-133: lentulio / il seguia, spalancando la ganascia / e
sghignazzando irato. rovani, i-176: mise il violino alla ganascia, lo fece guaire
mascella su cui presto si appe- sentirà il mollame della ganascia. calvino, 1-94:
. calvino, 1-94: tom alzò il calendario e vide la ganascia e l'elmo
speculazione. giusti, 2-313: spezzato il pane, / le ganasce ultramontane /
lo più di un quadrupede. buonarroti il giovane, i-439: l'orecchie,.
bestie un veleno,... il quale mette loro e ganasce in una disposizione
morsa, fra le quali si stringe il lavoro: una di esse parti è immobilmente
parti è immobilmente fermata al banco mediante il piatto: l'altra è mobile suh'
al figur. verga, i-113: il vecchio che succedeva al giovane mostrava tali
e tale appetito, che al paragone il lupacchiotto morto diventava un agnellino. d'annunzio
, v-3-137: chi troppo abbaia empie il corpo di vento; or qui ti
macinava ansaldo. rovani, i-601: il sinedrio dei divoratori sedeva a tavola con
, 8-128: naturalmente, ammetti che il più odioso degli uomini mangi a quattro
loro condizione. rovani, ii-77: appena il terreno d'italia brulicò d'armi e
siri, x-472: guardarsi bene [il duca] d'aprire l'animo suo
in un giorno solo avria inghiottito tutto il peloponnesso. nitri, 345: per dimenare
ma se non hai fatto altro tutto il giorno che menar di ganascia! -trattare
-ganascétta. pasolini, 3-128: il cagone se ne stava rannicchiato al posto
pigliarlo per le zampe davanti, stropicciargli il ganascino, ed egli vi risponderà guaiolando
alla guancia pizzicata fra l'indice e il medio (in segno di affettuoso complimento
largo. 3. locuz. -pigliare il ganascino, pigliare per il ganascino,
. -pigliare il ganascino, pigliare per il ganascino, tirare, stringere il ganascino:
per il ganascino, tirare, stringere il ganascino: scuotere leggermente la guancia pizzicandola
la guancia pizzicandola fra l'indice e il medio in segno di affettuoso complimento,
? - / quindi la prese per il ganascino. manzoni, pr. sp.
mano al viso dell'oste, per prendergli il ganascino, in segno d'amicizia e
4-86: le stringeva con due dita il ganascino. fr occhia, 606
guardava con severa benevolenza, mi tirava il ganascino. bonsanti, 113: « divenni
rosina » disse zappa, e le strinse il ganascino. -tirare il ganascino: nel
e le strinse il ganascino. -tirare il ganascino: nel gioco del biliardo, far
o 'l ganascione, / chi asciuga il sudor [ecc.]. redi,
, e con due sole corde, il quale si suona con un pezzo di suolo
essendo accomodato per di fuori a tutte il gancetto... che le tenga
pea, 7-400: alzò piano piano il gancetto che teneva chiusa una delle impannate
piccolo uncino su cui si fa passare il filo perché non si ingarbugli. carena
numero di giri, fa passare successivamente il filo, perché non s'ammonti tutto in
. tess. piccolo uncino su cui passa il filo prima di uscire dalla spola.
un ferrino uncinato, su cui passa il filo che si svolge dal cannello, per
corpo nel cui interno può liberamente ruotare il gambo del gancio propriamente detto. -gancio
o un autocarro o un autobus e il rimorchio. — gancio di trazione:
quali infilzano e segano gli uomini per il mezo, sogliono ancor far scorticare vivi
1114: eletto / un rifugio sicuro, il bruco intreccia / poche fila in un
la letteratura] lo tirò su con il gancio di un concorso che egli vinse.
di venire. pirandello, iv-407: il figlio! non è stato mica il
il figlio! non è stato mica il figlio soltanto. certo, sì, è
soltanto. certo, sì, è stato il gancio più forte. -scusa,
ogni fedele cristiano, per non pagare il saldo. pirandello, iii-209: non
. pirandello, iii-209: non finisce il mese che sono di nuovo ammalato. e
, v-2-450: ci si leva piano piano il cappotto, si attacca al gancio d'
introdurre fra i raggi della ruota posteriore il gancio del lucchetto. -anello a molla
quale, nei pozzi, viene agganciato il manico del secchio. 3. edil
vecchio tipo, alla quale viene appeso il microtelefono e che aziona i contatti di
8. tess. uncino girevole con il quale termina la ruota a cui viene
pugilato, colpo di offesa sferrato con il braccio piegato ad angolo retto, facendo
destra { gancio sinistro); uncino. il giocatore di tarocchi chiedeva la * mano '
vengono in pratolini, 2-157: il colpo di via bolognese ha rappresentato l'
campo e poi dentro ritorni. -fare il gancio: si dice quando un uccello
brusca ad angolo retto. -mettere il gancio al collo: approfittare della condizione
angustie nelle quali versavamo, ci mise il gancio al collo. -non sapere
14. prov. maledetto il gancio che si trova diritto: sfortunato
la gola ». « pure, sapete il proverbio? maledetto il gancio che si
pure, sapete il proverbio? maledetto il gancio che si trova diritto...
gambe, e tutto coperto di conche per il corpo, eccetto la pancia, e
la ganga a mano; essa contiene il 25 per cento di zolfo, e
aspra ganga. negri, 2-109: il critico... s'era, senz'
8-34: mi pareva che... il suo linguaggio fosse tornato a un colore
colore primitivo, quando l'italiano e il latino erano ancora confusi in una ganga.
'ganga', pietra a cui è attaccato il metallo nelle viscere della terra (il
il metallo nelle viscere della terra (il ted. gang * andatura ', *
di operai. slataper, 1-164: il capo d'una ganga monta su un
in alto. -capo ganga: il capo di una squadra d'operai.
operai. slataper, 1-164: il capo ganga strappa, scegliendo rapidamente,
terminanti a punta, di colore tra il nero, il grigio e il bianco,
, di colore tra il nero, il grigio e il bianco, con gola
colore tra il nero, il grigio e il bianco, con gola nera e macchia
xiii): di formazione imitativa; anche il fr. ganga (sec. xviii
. mango * guancia '; cfr. il pist. gàngola 'guancia del maiale
allacciata la fune che serve a strascinar il gangamo in mare dietro al bastimento.
... sono da lungo tempo il terrore della campagnia inglese, e saranno forse
). storcere ripetutamente le mascelle per il dolore che al cavallo è procurato dalle
che si possa girare e fare che il punto d vada al punto c. e
tirano l'argomento del ferro sì che troncano il capo dallo imbusto: crescenzi volgar.
: crescenzi volgar., 10-34: hae il cacciatore un alveo di pecchie più lungo
le vedute servirsi della calamita, faccia il pome dello strumento gangherato come è la
al tessuto, in cui si infila il gangherino, nella chiusura di un indumento
panno, in corrispondenza del gangherelle, il cui gancetto si introduce nella maglia della
che, se io non aveva rimandatone il cavallo e salutato monsignore, dato un
sorta d'affibbiatoio, le quali sono il gangherello e la gangherella. =
telaio o allo stipite, che reca il perno su cui si infila l'occhio della
porta, e non fece stridore volgendosi il ganghero. ugurgieri, i-598: presa
rompe le muraglie della castità feminile. buonarroti il giovane, 9-157: col tabarro uscito
, i-618: trovò [filippo brunelleschi] il modo de'gangheri col capo e degli
2. marin. perno che costituisce il maschio dei cardini intorno a cui ruota
maschio dei cardini intorno a cui ruota il timone; agugliotto. d. bartoli
, che sconficcò e trasse fuori de gangheri il timone. carena, 2-367: '
ganghero di ferro che congiunge e regge il timone, ed * agugliotto 'un
178-128: fece le gambe a gangheri [il creatore]; e molti co'lacci
bellini, 1-61: ti urta [il riso] nelle mascelle con sì bel garbo
più. e. cecchi, 5-84: il gatto si mise a sbadigliare..
, 16-8: essi si pensano che il loro autore,... non possa
). peregrini, 1 -77: il filosofo poi gli pratica non perché solamente
perché sono i gangheri maestri di tutto il negozio filosofale. leti, 8-i-29:
o due gangheri di dentro. buonarroti il giovane, 9-523: egli stan pur benin
filo di ferro o d'altro metallo, il quale è fatto in forma d'uncino
che hanno corso a diritto, attraversano il cammino. note al mal- muntile,
al mal- muntile, 1-218: 'dare il ganghero', diciamo, quando la lepre
cane, toma indietro e lascia correre il cane, che portato dalla velocità non si
112: 'quel beccaccino mi ha fatto il ganghero e non l'ho colto '
, ad angolo retto, che fa il cane da ferma, quando percepisce d'
in masnade, dar gangheri. buonarroti il giovane, 9-336: fatto un ganghero,
veder mai l'ora / d'avere il suo fratello a salvamento, / dà un
dà volta addietro... 'dare il ganghero ', intendiamo 'tornare indietro
a gangheri / ogni cosa. -avere il cervello in gangheri: avere perduto il
il cervello in gangheri: avere perduto il senno.
, abbandonare la bottega. buonarroti il giovane, 9-404: il so, che
. buonarroti il giovane, 9-404: il so, che... il primo
: il so, che... il primo pelo / non messo ancora,
scolareggiai. -essere fra vuscio e il ganghero: trovarsi in una situazione spiacevole
spiacevole, essere fra l'incudine e il martello. pescatore, 15: trovar
i sono / tra l'uscio e il gangher (come si suol dire).
. m. cecchi, 1-1-468: il travaglio che io / ho avuto grande
dai gangheri. dessi, 9-56: il commendatore si adattò a vedersi davanti le
facevano uscire dai gangheri. -far uscire il cervello dai gangheri: far perdere il
il cervello dai gangheri: far perdere il senno. compagnia della lesina, i-49
oltre tesser * durae digestionis '[il vino], fa bene spesso per la
bene spesso per la troppa fumosità uscire il cervello da'gangheri. -fatto a
specialmente per l'ira, la collera, il dispetto). firenzuola, 747:
., 7 (106): il fatto sta ch'era realmente infuriato contro don
dei gangheri. -malato, alterato (il cervello, tintelligenza). del bene
/ chi non ha fuor de'gangheri il cervello. baldini, 4-82: c'era
a. f. berlini, 1-148: il discorso di quell'amico non è discorso
fuor de'gangheri. baretti, 1-207: il cocchi doveva dire che voltaire è molto
diventon più pazzi di loro, con il voler raffrenar questi, regolar quegli,
) la calma, la ragione, il controllo di sé. colombini, 232
lucido, sano (la mente, il cervello). gomena,
, 45-129: ciò che disse ad imene il primo dio, i...
... si rendeva garante di riporre il bene e il male nei gangheri.
rendeva garante di riporre il bene e il male nei gangheri. -ritornare,
sedere nel lettuccio, e preso di nuovo il can per la coda, tanto lo
dai gangheri: uscire di senno (il cervello). stigliani, ii-336:
signor magnani alcun medicamento appropriato a conciarmi il cervello in capo, il quale ho gran
a conciarmi il cervello in capo, il quale ho gran dubbio che mi
gangheri: abbandonarsi alla collera, perdere il controllo di sé; agire, parlare,
sento, eziandio contro del nostro poeta; il quale dove esce di poeta e dà
al segno. rovani, i-716: il popolo par che sia uscito dai gangheri
nievo, 158: una sera che il portinaio avea bevuto oltre il dovere, lo
sera che il portinaio avea bevuto oltre il dovere, lo tirò tanto in lingua
, 391: divenne rosso come il fuoco, e fu li lì per saltar
ortolana, è andata fuori dei gangheri contro il servitore dell'avvocato olivieri. c.
dial. struggersi, languire (per il desiderio). tommaseo [s.
bacio soltanto. ella non volle concedere il bacio e lui... si uccise
albergava, si raffigurava quasi con timore il lavorìo dell'onda sul sasso.
: serie di gangli disposti metamericamente lungo il lato ventrale della cavità viscerale degli anellidi
anellidi e degli artropodi, che costituisce il loro sistema nervoso centrale. -cellula
mediale del nervo mandibolare, subito sotto il foro ovale. -ganglio semilunare o di
dei nervi spinali e occupa, generalmente il foro di coniugazione delle vertebre. -ganglio
un'attività. gioberti, iii-92: il sistema alpino, avendo il suo ganglio
, iii-92: il sistema alpino, avendo il suo ganglio principale nella svizzera, si
mediante la cuspide della penisola italica e il filone degli appennini. mazzini, ii-551:
... diventare... il ganglio che annoda e accentra tutte le
proletarie del rione. piovene, 5-211: il comunismo trae la sua forza proprio da
; per esempio, se nell'ultimo 'paesaggio'il punto non fosse sui cavalli o sullo
rosmini, i-83: vedemmo, che il principio razionale opera in due modi come
nervosi che sono nel corpo umano, il ganglionare e il cerebro-spinale. 2
sono nel corpo umano, il ganglionare e il cerebro-spinale. 2. medie.
dino da firenze [tommaseo]: il primo loco [del male del
cattivo affogamento sotto / le gangole, il camin stretto di gola / ne tura
e che abbiano gran ventre e groppa: il grifo corto e la cervice spessa di
, siccome negli altri membri di tutto il corpo; et è male che nasce
che pareva l'avessi più grossa che il capo. soderini, ii-376: molto più
più né meno come che nei corpi umani il soverchio calore e 'l sangue alcuna volta
et i agnoli e gli enfiamenti. buonarroti il giovane, 9-859: avea per occhi
[s. v.]: gangoloso il fegato di vitello, o altro,
sviluppatasi negli stati uniti d'america durante il proibizionismo). = dall'ingl
troppo raffinate ed effeminate; chi fa il galante con le donne; damerino,
avendo pazienza di star due ore sotto il barbiere, con tanta esquisita diligenza vogliono
. a. cattaneo, ii-204: il nostro gran capitano gesù non vuol ninfe e
venne a trovarla un biondo ganimede, / il marito... / buttò giù
. -essere un ganimede, fare il ganimede: vestire con frivola eleganza;
uso ogni giorno / andar a farle il ganimede intorno. tassoni, vii-471: gentil
un fabbro zoppo uscire della fucina facendo il ganimede con una mano di damigelle in
. -per estens. chi gode il favore di un alto personaggio.
contemplar ti volgi / del biondo ganimede il volto e i moti, / mentr'ei
ei girando per lo ciel dispensa / il nèttare gelato. giusti, ii-370:
cottura. 4. disus. il mercurio sublimato. tramater [s.
, nel misterioso linguaggio degli alchimisti, il solfo bianco ed il protocloruro di mercurio
linguaggio degli alchimisti, il solfo bianco ed il protocloruro di mercurio, o mercurio dolce
più volte sublimato, perché, come il figliuolo di troe, è innalzato al
la funzione di coppiere degli dei; per il significato del n. 2 si
. 2 si allude al mito secondo cui il dio si innamorò del fanciullo e ne
si innamorò del fanciullo e ne fece il suo amante. ganimède2. astron.
, che è proprio di ganimede, il mitico coppiere degli dei; che ha
[lucrezio], 4-250: [il molosso]... col gannir della
e una ganta di vino, valeva il medesimo. balbi, lxii-4-127: legno di
giorni sotto mano alla longa nell apparecchiare il deschetto, o a proposito di
de ganzante. sanudo, lvi-285: il serenissimo, vestito di restagno d'oro et
civettare; avere una ganza; fare il galante, corteggiare donne.
'galantiare ', per 'fare il galante '. d'alberti, 414:
frittura, fricandò, / e sempre il mio rosolio, il mio caffè; /
/ e sempre il mio rosolio, il mio caffè; / e se alcun sopravvien
caffè; / e se alcun sopravvien dopo il mio pranzo, / non chiedo un'
pure l'amante disprezzato, / ci vuole il cascamorto ed il patito, / il
, / ci vuole il cascamorto ed il patito, / il ganzo, il vagheggin
il cascamorto ed il patito, / il ganzo, il vagheggin, lo spasimato.
ed il patito, / il ganzo, il vagheggin, lo spasimato. foscolo,
: la madre badessa... proibiva il commercio amoroso a tutte le giovani dame
paltatrice di ganzi. tommaseo, 1-97: il ministro di toscana a parigi ebbe per
una signora in cui casa era maestro il professore eletto. tramater [s
; l'innamorato e l'innamorata; il damo e la dama. praga,
imbriani, 2-248: più non mi riga il volto / lacrime di cordoglio o di
né più l'invidia ascolto / tentarmi il cor, quando in secreta stanza /
67: aveva seminato figliuoli in tutto il quartiere e manteneva tre o quattro ganze.
distante che assumono le donne innamorate quando il loro ganzo si trova nell'occorrenza di
ganzo si trova nell'occorrenza di mostrare il proprio coraggio. 2. agg.
straordinario, stupendo (una persona, il suo comportamento, specie una ragazza;
c. e. gadda, 15-53: il colbacco gli è un supersegno villoso e
) che determina un comportamento ostile verso il prossimo; rivalità (per concorrenza)
pochi dì inanzi era una gara / tra il conte orlando e il suo cugin rinaldo
gara / tra il conte orlando e il suo cugin rinaldo. boccalini, i-107:
ed emulazioni. carletti, 279: guastomo il negozio mantenuto da'portughesi con il buono
guastomo il negozio mantenuto da'portughesi con il buono ordine di mandare poche nave e
2-ii-280: egli sorse qualche gara tra il serenissimo di mantova e il signore principe eugenio
gara tra il serenissimo di mantova e il signore principe eugenio. a. verri
e all'infelice madre / sol rendi il figlio. pascoli, i-173: ma via
o per stizza, o per fare il fatto suo, o per gara, avesse
; disordini politici. g. rucellai il vecchio, 63: per gare e divisioni
maggior alterazione, per qualche antica gara, il pontefice mandò a tal effetto il cardinal
, il pontefice mandò a tal effetto il cardinal tarugi in lombardia. serdonati,
le provincie, impedendo l'agricoltura e il commercio. de roberto, 2-50:
delle lotte cui era in preda tutto il mondo politico, gli dette la tentazione
della sardegna. pulci, 25-36: il tuo certame o gara / con carlo l'
degnerò già mai parole / che commovano il suon de la mia lira? filicaia,
volgar., 1-410: quando il popolo vide ch'egli erano laudati ed
buono per gara s'industria di conseguire il bene per lui: ed il cattivo
di conseguire il bene per lui: ed il cattivo per invidia d'impedire che non
per invidia d'impedire che non l'abbia il prossimo). m. adriani,
non è altro che la voluttà, e il trionfo e la gloria è di colui
una gara fra i parenti a buttare il denaro in frascherie, e una confusione
pascoli, i-356: non è vero che il risorgimento d'italia sia stato ritardato dalle
audacia. d'annunzio, iv-2-906: il dèmone della gara traeva il combattente sul
iv-2-906: il dèmone della gara traeva il combattente sul margine dei più voraci abissi.
gruppi di persone) che si prefiggono il medesimo scopo o tentano di superarsi in
combattevano fieramente cogl'inimici; e intra il dittatore ed il maestro de'cavalieri fu
inimici; e intra il dittatore ed il maestro de'cavalieri fu gara da qual parte
occulta forza venuta dal cielo, sostennero il tumulto ed il pericolo della battaglia, fino
dal cielo, sostennero il tumulto ed il pericolo della battaglia, fino a che
in gare di botte e risposte, cui il costume e l'umore della gente della
servire la messa. e siccome anche il professore barilari veniva in chiesa ogni mattina
figur. marino, 310: sotto il bel piè ridea / tutto il popol
: sotto il bel piè ridea / tutto il popol de'fiori, / e sì
partecipanti sostengono per ottenere un premio o il riconoscimento della propria superiorità sugli avversari;
voce men gradita e cara / favoleggiando il canto tuo sciogliesti, /...
poeti riesciti vincitori in gare di versi il capo d'alloro fosse nerone ne'suoi
dei poeti estemporanei, tenendo sulle ginocchia il piccolo. moravia, xi-105: prendiamo l'
di prevalere sugli avversari o di ottenere il miglior risultato (norme fisse regolano questa
chilometro e poi, ecco, infatti il gruppo della gara: venti e più
mente si svolgesse una gara angosciosa tra il desiderio di vedere compiuto il sacrificio divino
angosciosa tra il desiderio di vedere compiuto il sacrificio divino... e il terrore
compiuto il sacrificio divino... e il terrore per quell'ad- densarsi minaccioso,
delle nubi. morante, 2-262: il cuore, nelle sue gare contro la coscienza
. carducci, ii-12-48: essendo aperto il concorso, non può ora nominare senza
sarà preferito. bocchelli, i-149: il giorno dell'aggiudicazione [del trasporto e della
fornai e chi facea pane a vendere innarravano il grano a gara. gherardi, ii-37
, lievi / correano quasi a gara il dì e la notte. rosa, 145
tragico... si recava a sdegno il recitare a gara tragedie con nerone.
: isocrate cominciò... * il panegirico ', dal lamentarsi che la
pallavicino, 1-313: approvarono a gara il querengo e 'l padre andrea il modo con
a gara il querengo e 'l padre andrea il modo con cui vennero conciliate dal cardinale
stato un bel soggetto per reycend, il vecchio pittore piemontese morto senza gloria.
l'usignuol dei morti, / ch'è il pettirosso, e più l'alzava a
esagerazioni si affollano a gara per tutto il libro. -andare, fare a
, ecc.); fare tutto il possibile. - anche al figur.
lascive /... or si spruzzano il volto, or fanno a gara / chi
meco. marino, 6-134: avvi il vago tulippo, in cui par voglia /
l'adriatico in tempesta,... il ricordo dei balestrieri in gara per lo
lord byron divorato dall'ansia di superare il suo destino. pirandello, 7-232:
diedono alla signoria del comune di firenze, il quale comune loro promise di trarre d'
stesso maestro..., entra [il pontormo] in una fase di nuove
città cara. marino, i-72: il risapersi solo ch'io avessi presa gara col
: perché la pertinacia di matteo strozzi, il quale non avendo potuto vincer la prova
gara e,... fece citar il sarto avanti il giudice dell'arte.
... fece citar il sarto avanti il giudice dell'arte. -venire a
[la luna], / rappicciolisce il volto, e se s'abima /.
sacchetti, 184-6: spesse volte [il piovano] giucava per spassare il tempo
[il piovano] giucava per spassare il tempo alla sua pieve con uno gentiluomo
vincere la sua puerile gara, aperse il giovane braccio, e con la sua
volesse tirar questa gara / bisognerebbe rivoggere il medico / dal pigliar moglie. botta
c. battoli, 3-396: fu il primo amor mio in quella età giovinetta
o forse da caravana (cfr. il venez. caravara), dal persian.
intr. ant. bighellonare; perdere il tempo, gingillarsi. cassiano volgar.
gli scioperati e a chi avanza tempo; il che si dice ancora: 'andarsi
affrettati a usarla a tutto spiano; il popolo ne fece 'garagge ', ne
vii-357: quello sfrenato di teodoro, il garagista, che chiamano « gol » perché
gol » perché è lui, quando il pallone entra nella rete, a strillare più
precipizio; passeggiare senza meta. buonarroti il giovane, 9-403: mentre oziosi, a'
comportarsi con astuzia, tergiversare. buonarroti il giovane, 9-40: questi è mestier piaggiare
per estens.: passeggiata. buonarroti il giovane, 9-458: garagollando partono,
a certe convenzionali denomina- zioni, [il corpo di carattere] accenna alle dimensioni delle
16-vii-196: non occorre chiedere altro, che il garamone per il corpo dell'opera.
chiedere altro, che il garamone per il corpo dell'opera. carena, 1-77:
unito a certe convenzionali denominazioni, [il corpo di carattere] accenna alle dimensioni
carattere di mezzo tra la filosofia e il garamoncino. = deriv. dal nome
frugoni, vii-165: mi ritrovai così stupidito il palato, così le fauci asciutte dal
chiesa di bosisio, garante per queste il canonico candido agudio. verga, 4-73
vostra chiusa..., come se il garante non fossi io. albertazzi,
una pergamena. leopardi, i-1092: il cristianesimo surrogando un altro mondo al presente
cioè nel suo vero spirito a distruggere il mondo,... e soprattutto
, di cui a prima vista egli sembra il maggior legame e garante. e.
agire significa estendere la solvibilità, allargare il credito di dio, farsene tacitamente garanti
. cfr. rigutini-cappuccini, 83: « il tommaseo registra * garante 'e la
i. cattaneo, ii-2-35: il difetto radicale delle azioni ipotecarie si è
marchi ii-484: anticipava capitali, garantendo il credito con buone ipoteche. de roberto
e nate nei millenni originari del mondo. il perito lo poteva... garantire
lo poteva... garantire non ostante il taglio. jovine, 2-106: erano
carte da segnare, carte che con il debito contratto li garantivano sempre più del
intanto, e tuona / dalla sinistra il cielo, e garantisce / la mediatrice armata
mercè le compagnie di assicurazione che garantiscono il valor della casa, dei mobili e
ogni cosa. capuana, 4-2x1: il re... con gli sbirri e
ti sei mosso nemmeno quando è venuto il controllore e gli ho detto di rispettare il
il controllore e gli ho detto di rispettare il sonno del guerriero, ché garantivo io
sonno del guerriero, ché garantivo io il tuo biglietto. 4. salvaguardare
tutelare. paoletti, i-i-iii: oltre il garantire i contadini dalle miserie,.
loro#mente si svolgesse una gara angosciosa tra il desiderio di vedere compiuto il sacrificio divino
angosciosa tra il desiderio di vedere compiuto il sacrificio divino che li avrebbe garantiti.
, proteggersi. pisacane, iv-87: il cavaliere può meglio nell'offendere garantirsi;
, x-20-315: lo hanno scolpito [il boccaccio] a testa nuda dentro un robbone
sempre più sicuri ed efficienti (come il controllo giurisdizionale della legitti mità
rendite garantite nell'atto dotale, potrai darti il lusso di pensare alle altre cose.
due boccie d'acqua garantita potabile, il ghiaccio, la frutta. 4
detta, la rabbia o garanza, il guado per le tinte si coltivano con
per assicurare l'osservanza di doveri o il godimento di diritti che le sue norme
hanno lo scopo di assicurare 1'esistenza e il godimento di tale diritto. - garanzia
diritto. - garanzia delle obbligazioni: il potere che hanno i creditori di aggredire
potere che hanno i creditori di aggredire il patrimonio del debitore per soddisfarsi dei loro
) previsti dalle costituzioni democratico-liberali per assicurare il rispetto, da parte del potere politico
loro possanza ». beccaria, 11-66: il pe ricolo ed il danno
: il pe ricolo ed il danno de'viglietti si è la loro non
un istituto. gramsci, 9-221: il governo sospese le garanzie costituzionali. alvaro
delle garanzie verrà fuori; mi sequestreranno il libro e mi faranno un processo.
processo. 2. impegno che il venditore si assume di assicurare che la
caratteristiche richieste. -per estens.: il periodo di tempo per il quale è
.: il periodo di tempo per il quale è valido tale impegno, o
valido tale impegno, o anche, il documento stesso che lo attesta. -in
termine sono obbligati a costituire per coprire il rischio d'inadempienza delle obbligazioni assunte.
committente la reintegrazione della garanzia prefissata quando il suo valore si riduca del 50%.
nelle dette nazioni la società stessa producendo il buon tuono produce la maggiore anzi unica garanzia
più ardite riforme e a tutte dà il suo concorso se offrono la garanzia.
a voi medesimo fosse piaciuto... il regalar di sorbetti e di cioccolate
darebbe in fondo, rimanendo presa tra il gelo, viene a colorirlo d'una
veneziani. panciatichi, 85: solo il barbacannone / sopra la contrascarpa là non
non è fola, ma storia vera quanto il sole? pananti, 1-88: io
. de sanctis, ii-15-62: lamartine, il più benevolo verso di noi, lo
domenichi, 6-53: ho io gentilmente uccellato il mio padron maggiore, come ho io
maggiore, come ho io garbatamente fatto fare il vecchio malizioso. lippi, 4-65:
. tommaseo, 1-325: mi negano il passaporto per l'estero, ma me lo
. deledda, iii-897: mi restituì il saluto con una garbatezza da gentiluomo.
. p. della• valle, 222: il signor consolo veneto,...
un garbato cavaliero. o può far il cielo! io non ho mai visto la
lodevoli e garbate, / si trionfano il mondo. manzoni, pr. sp.
« bene, benissimo », disse il conte attilio, al quale parve cosa
, al quale parve cosa molto garbata il far decidere un punto di cavalleria da
, elegante. equicola, 168: il corpo con garbati abiti abbelisce e in
ode. bocchelli, 6-20: disse il titolo con garbata enfasi. -grazioso
... termine, che esprime il contento, che s'ha, che una
le sagome sulle quali dai monti il frassino e l'abete. ramusio, i-412
le misure de la scala e con il vostro buon giudicio ed arte del disegno,
2. tr. ant. dare il garbo a un oggetto, dargli una
biringuccio, 1-90: col battere fanno [il lavoro] giusto e garbeggiato.
la parte donde questo vento spira, il sud-ovest. malispini, 194: si
e rovaio. boccaccio, viii-3-86: il sesto [vento] chiamano « libeccio
« libeccio » ovvero « gherbino », il quale è tra 'l mezzodì e 'l
. gherardi, ii-192: drizzando sempre il temone vero gerbino,... capitaro
fondata ròcca alta parete, / quando il furor di borea o di garbino / svelle
d'ostro. giannotti, 2-2-183: il popolo soggetto abita nella villa che è
. note al malmantile, 1-28: il reame del garbo,... è
'... di qui ancora prende il nome il * vento garbino '(
. di qui ancora prende il nome il * vento garbino '(che altro non
(che altro non è a noi che il vento libeccio), per venire di
l'uno addosso l'altro contro il soffiare del garbino. pascoli, 27:
. pascoli, 27: pur voci reca il soffio del garbino / con oziose e
annunzio, iv-2-213: pareva che il garbino fosse l'alito dell'incendio.
la voce ital. sembra introdotta per il tramite di pisa (con la variante gherbino
guai a voi se le vostre parole, il vostro atteggio non garbizza ad un sanfedista
frutta); asprigno, secco (il sapore del vino). ca'
ca'da mosto, i-112: il primo dì che si raccoglie è tanto
. e di dì in dì va perdendo il dolce e diventa garbo. bandello,
sorti di sapore. dolce, xxvi-1-385: il troppo cibo è mio mortai nemico,
è mio mortai nemico, / uso il vin garbo, e l'agresto mi
e quella è malvagia garba o amabile, il che viene da lasciarla maturare o più
. g. barbaro, ii-107: il sapore è misto di dolcezza, con
firenzuola, 575: lasciando stare il garbo, la maniera,..
di scherno. verga, i-162: il povero ragazzo faceva ogni cosa con garbo
la cantatrice che spiumava con tanto garbo il loro anfitrione. 2. in
agli uomini ed a le donne giovani il vestire riccamente e con garbo e con
m'ha promesso di leggerlo [il sonetto] un academico il qual recita con
[il sonetto] un academico il qual recita con garbo singolare.
o che scrivano purgato e netto come il boccaccio e il firenzuola, o senza verun
purgato e netto come il boccaccio e il firenzuola, o senza verun garbo e
verun garbo e con sommissima goffezza come il conte piero verri e l'abate carlo
): nel veder poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento, e
2-124: parlava vitrelli; anche lui contro il governo, ma con più garbo,
parti piane. marino, i-176: il mio desiderio è di fare qualche cosetta
levar le pieghe al vestito e rendergli il garbo... rammentò quando un
1-1-79: io la desidero; / perocché il garbo di cotesta giovane /..
e un poco repleto, onde venne chiamato il grasso. pindemonte, 221: [
. soderini, iii-353: somiglia [il cedro] di garbo, foggia e
] di garbo, foggia e fazione il ginepro, avendo quasi come lui la foglia
di bel garbo. nievo, 1-225: il cappello?... uff! ce
mi saziavo de'suoi ragionari sinuosi come il garbo delle sue labbra. 7
garbo proprio per concepire e per dichiarare il concetto. pascoli, 1349:
ché rigettavi; così, com'è il garbo dei poveri bimbi. 8
ii-497: per dargli [al vino] il frizante, senza cui non ha
i-267: abbino ancora le istesse volte il garbo aovato. crescenzio, 1-76:
ferro e garbo, essendo che il garbo aiuta più a tener, che non
quantità di ferro... intendasi il garbo nell'àncore la maggiore o minore
altra figura. collodi, 410: il naso ha preso il garbo di un becco
, 410: il naso ha preso il garbo di un becco d'avorio.
d'annunzio, v-2-694: la prua ha il garbo curvo del verone che mi toma
ungaretti, xi-352: ed ecco per dare il garbo all'abside, che la terra
adunque questo, pigliaremo, a far il garbo o modello delle coste della galea
sua matèra. falconi, 1-52: il timoniere non può fare andare tanto giusto
timoniere non può fare andare tanto giusto il vassello, che non scorra ora a una
destra coperto di tavole e di falasco il cantiere che ingòmbrano legnami di fusto e
è fiorito l'ariosto,... il quale ebbe garbo in fargli, e
iii-3-12: non avendo garbo a fare il parassito, se ne dovette tornare ad atene
signorile. serra, i-50: anche se il traduttore è un uomo di garbo e
e d'abilità grande..., il lavoro non è mai felice.
: scortesemente. giannone, 1-ii-238: il principe, riguardando questa preghiera qual importuna
garbo. broggia, 300: essendosi introdotto il torchio ed essendo l'impressione fatta con
più amabile, più graziosa? emendassene il mal garbo di quella vita? tommaseo
palchetto, aveva tolto con mal garbo il guardaspalle al capitan d'arme. moravia
e dicendo che 'n ciò gli sta il dovere, / e ch'ei non ha
malmantile, 1-27: nel luogo, detto il 'garbo', si fabbricavano [in firenze
annunzio, i-816: la sera io recitavo il sermoncino i... i e
, la voce tra l'infantile e il femineo. -garbino. cicognani
garbino, domandò al portiere: « il letto 112? ». -spreg
uno sguardo pieno di amichevole franchezza, il lupo di mare e la mummia con
. calapus navis), che ricorda il gr. xaxdctroui; 4 forma della scarpa
., ii-7: 0 di ciò fece il re del garbo gran festa » (
(cfr. note al malmantile: « il reame del garbo, citato dal boccaccio
si dice 4 algarve '»). il nome della via fiorentina sarà dovuto al
], son gente che farla per loro il garbuglio. varchi, 24-19: ora
mascardi, 354: pone per necessario il garbuglio del racconto e l'intrico. baretti
le vivande, / che l'avea poste il mar tutte in garbuglio. 6
garbuglio. 6. prov. il garbuglio giova ai malestanti: la confusione
e furfanti / una confusion, dove il garbuglio / spesse volte si fa pe'malestanti
profumo intenso; sono molto ricercate per il profumo dei loro fiori le due specie
bartoli, 30-506: conciosiacché così vada il corso di quel fantastico mare, moventesi
cosa è sottosopra: non fu mai il maggiore garbuglio né la maggior combustione.
dio,... li temperi secondo il suo santo beneplacito. papi, 1-4-51
santo beneplacito. papi, 1-4-51: il garbuglio, il furore, lo spavento non
papi, 1-4-51: il garbuglio, il furore, lo spavento non potevano essere
[ediz. 1827 (192): il garbuglio di quella notte era stato tanto
gardenia all'occhiello. ojetti, i-489: il carnoso profumo delle gardenie è tanto acuto
b. segni, 9-40: perché il vincere è cosa dolce, però di
doppiezza ed alla perfidia, e quindi nasce il malvagio studio di simulare e 'l gareggiamento
riconoscimento de'leggiadri detti, si arroge il diletto del gareggiamento. sagredo, 1-348
anni in roma si celebrassino, secondo il costume greco, tre gareggiamenti; uno
per saltare, correre e lottare, ed il terzo d'uomini a cavallo. giulio
ordinato a gherardo venturi che, convocato il popolo alla presenza di loro signorie,
non saranno competitori e gareggianti. buonarroti il giovane, 9-211: orsù sedete,
altro millenio? bocchelli, 9-101: il « còttabo » del sileno equilibrista..
dei festosi banchettanti, gareggianti a colpire il piattello in bilico sull'asta, col resto
col suo esempio non sia per fare il medesimo poi anche da ogni altra parte con
ogni altra parte con gareggiante disposizione tutto il resto del regno. sagredo, i-348
; concorrente. gioberti, i-283: il potere arbitrale e presidenziale, che nasce
prosatore aristotele un'immagine poetica ad esprimere il suo rapimento (« più bella di espero
la folla dei gareggianti, non che oscurare il merito singolare, conferisce talvolta a farlo
[giuochi] sopran- tendente, ordinò il modo come doveano per l'avvenire i
anzi che corrano, alziam verso loro il braccio, quasi minacciante la ferza.
, gli spettatori abbandonando i gareggianti consumarono il giorno intero in guardar lui.
. che sta alla pari, che regge il confronto. b. croce, i-4-170
. b. croce, i-4-170: il fueter... sospira verso una forma
fosse malmessa dalle interne discordie, gareggiando il popolo coi nobili. -combattere,
aretino, 8-350: mentre i pensieri, il cuore, la mente, la fantasia
la mente, la fantasia, et il cervello gareggiano co suoi femetichi, cade
gli si era dato a conoscere, il convitasse a fin sol di contendere e
politica e a connivente corruzione d'ingegni il frivoleggiare delle lettere e il gareggiare infinito
d'ingegni il frivoleggiare delle lettere e il gareggiare infinito di quelle dispute, che
; rivaleggiare. livio volgar3-151: costui il dì appresso ne'comizii, ritraendosi tutti
i-i-xxvm: lo stato ecclesiastico, gareggiando il politico e temporale de'principi, si è
campo specifico che si è scelto per il confronto. varchi, v-45: farlo
-con valore iperbolico, per indicare il fervore, l'ardore, lo zelo
arme, cavalli e oro, ciascuna il più destro. siri, i-128: non
. aretino, 1-22: è pazzia il voler gareggiare con le garre, con
18-1-53: nel quale uno pareva che il cielo, la natura e la fortuna
colla divinità? gemelli careri, 1-i-106: il sito, l'aria, le vicine
spirito umano... ha assaporato il sentimento dell'evidenza nelle innumerevoli verità,
di corruttele. fogazzaro, 2-59: perché il giardiniere e gli altri servi guardavano a
avvenire e gareggiavano di zelo per conciliarsene il favore. d'annunzio, v-1-975:
meravigliosa bellezza... accrescono il diletto, mentre che e le foglie e
/ e ciò che mira l'occhio il core apprezza. lalli, 1-3-73:
rosa parini, xix-112: ei te [il secolo] vedrà nel nascere / fresca
imitare, tentando di superare in perfezione il modello; emulare. -anche con valore iperbolico
d'arte. leonardo, 2-238: il dipintore disputa e gareggia colla natura.
la natura. algarotti, 1-142: il gran raffaello consultava sopra gli altri il conte
: il gran raffaello consultava sopra gli altri il conte di castiglione, benché di lettere
. serra, i-370: si diede [il borgese] a imitarli [il croce
[il borgese] a imitarli [il croce e d'annunzio], a gareggiar
l'assegnazione di un premio, per il riconoscimento della propria superiorità).
voce.., allora potrà bensì il musico aver gli applausi de'professori,
alla musica. carducci, iii-12-100: il lovato il bovetino il mussato...
. carducci, iii-12-100: il lovato il bovetino il mussato... si
, iii-12-100: il lovato il bovetino il mussato... si dilettavano di
un pantano / dove gareggia col grillo il ranocchio / tal ch'i'non posso mai
gorgheggi / col rivale usignuolo gareggiava [il pettirosso], / quando dal gran
competere in regolare gara sportiva (per il conseguimento di un premio, per il raggiungimento
il conseguimento di un premio, per il raggiungimento di un primato, ecc.
/ a lada ed a perseo mostrerà il dorso. g. bentivoglio, 4-355:
m. c. bentivoglio, 6-448: il destriero avea tal lena, / che
mar fremente. foscolo, v-12: il mio cavallo cominciò prima a corbettare e poi
sedile di damasco rosso mentre, secondo il solito, immacola- tella tutta contenuta ci
comune dei fratelli manfredini nell'oreficeria indusse il governo ad erigere una manifattura di bigiotteria
per collocarne. 10. reggere il confronto, essere alla pari per qualità
valore, di cui la natura fornisce il nostro intelletto sin da'natali e da cui
con gli stranieri, e, a dire il vero, gareggiano in ciò co'franzesi
, conc., il-n: se il valore delle cose e degli uomini stesse nei
con noi. gioberti, 1-68: il nome [di napoleone]...
d'annunzio, iii-1-1113: rompe egli il silenzio per dire al fiume: « ora
silenzio per dire al fiume: « ora il mio cómpito è di seguirti fino all'
garreggiare col ferro. bertola, 106: il lor moscato massimamente può gareggiare co'più
che possa gareggiar con lei / quando il gelo notturno vi sciorina / i suoi
gareggiatore, / de le mete vetuste il vecchio onore. = deriv.
tortoriera. frocchia, 811: dopo il giardino c'era un orto grandissimo,
quelle notizie, e tutt'altre cose, il cre- scimbeni le scrisse in uno
scimbeni le scrisse in uno stile così tra il garfagnino e il romano.
stile così tra il garfagnino e il romano. = deriv. da
, ma non le parole, s'usa il verbo * gargagliare '.
oca. sozzini, 415: ognuno diceva il proverbio che disse colui che mangiò un
cicala dentro, che, essendo passato il gargalóne, cominciò a cantare, e
tondeggiar le labbra; la fiorentina aprire il gargalóne a imbuto. = voce senese
hanno sopra, e con esse uova lasciano il gargalùccio del pesce attaccato.
del palco dietro affa prima casa, il quale dovrà essere profondo oncie tre.
si pratica in un pezzo per incassarvi il margine di una tavola; limbello,
batacchi, ii-99: qual dama il ventaglio, ella solea / portar ognor
di vicenza, verona e padova; il vino bianco, asciutto, che da tale
e bianco, non negro; perché il negro è più grosso e men può passare
indicare un modo di bere senza accostare il recipiente alle labbra e facendo cadere il
il recipiente alle labbra e facendo cadere il liquido dall'alto direttamente in bocca o
cui cannella / versava nella bocca aperta il vino, / ch'ei tutto s'inghiottiva
labbra al sorso, abile nel non toccare il rame, nell'evitare il troppo.
non toccare il rame, nell'evitare il troppo. -come sa bere a garganella!
troppo vino bevuto. moravia, iii-392: il vino lo bevve a garganella, con
ragazza rideva a garganella, carlo faceva il gradasso. = deriv. da una
., / da l'aquilon percosso / il forte tronco, e l'alta cima
di pellegrini che rigarono di fiumi umani il suolo francese e spagnolo. garganite
con prevalenza dei minerali femici, donde il colore nerastro) e secondariamente da apatite
cosiddetta punta delle pietre nere, fra il lago di lesina e la torre fortore
), e, localmente assume appunto il nome generico di pietra nera.
al collo. siri, 11-868: il prencipe di neoburgo, che fu il primo
: il prencipe di neoburgo, che fu il primo mandò un gran gioiello, una
. moravia, i-649: aveva chiamato il cameriere e ordinava ciò che a sergio,
= deriv. dal nome di gargantua, il gigante protagonista del celebre romanzo di f
de salvia e de ruta. buonarroti il giovane, 9-47: mi s'appartien porre
.. nella composizione de'quali entra il salprunella. marcello, 68: pretenderà
de'musici la signora madre sua occupi il primo luogo, ordinandole di portar seco fazzoletti
siroppi, di aceto e simili, il quale adoperasi per le malattie della bocca
che si esegue facendo gorgogliare in gola il collutorio. baldi, 7-105:
..., in pochissimo tempo [il catarro] m'atterrarebbe. targioni tozzetti
esalazioni di carboni...; [il pareo] aggiugne i gar
le han fatte, gli svedesi, per il gusto spiccato che hanno per la pulizia
spiccato che hanno per la pulizia, il silenzio, lo sterilizzatore, i gargarismi,
udito. pirandello, 8-732: atteggiato il fulvo faccione d'un largo sorriso cordiale
avventori romani. viani, 13-203: il maestro seppe che volevo dedicare un mio libro
erano altri rumori più vicini e fastidiosi: il sibilo dell'ascensore nella tromba delle scale
: ai cieli bigi s'erano aggiunti il ridi pagliaccio e il bada santuzza: e
s'erano aggiunti il ridi pagliaccio e il bada santuzza: e, in subordine,
in subordine, la gelida manina e il fildifumo: per lasciare d'alcuni altri
non sostenere con un grugnito di consenso il gargarismo che emette sparafucile quando si allontana
si allontana da rigoletto dopo avergli proposto il turpe mercato, è mancare per lo meno
. citolini, 261: poi è il beveraggio, il bere, sorbire,
, 261: poi è il beveraggio, il bere, sorbire, succiare, gargarizzare
voce [in francese] si emette tra il nasale e il gutturale. la lettera
] si emette tra il nasale e il gutturale. la lettera 4 r 'si
d'aria fiottavano, gargarizzando, sotto il vetro gelato. palazzeschi, 9-154: la
c. e. gadda, 213: il càmion gargarizza nel polverone della rotabile con
càmion gargarizza nel polverone della rotabile con il suo rimorchio. 2. tr.
latte. mattioli, 1-622: gargarizzasi il succhio [del ciclamino] con acqua di
. montigiano, 77: gargarizzare il latte giova alle piaghe della bocca.
e consonanti. boine, i-121: [il lucarino] sta lì..
ci gargarizza, tristi o lieti e guarda il vuoto. -riempirsi la bocca di
cui si gargarizza a tutti i momenti il velopendolo, lui le vede come miriadi
miriadi di angeli assoldati da garentirgli sempiterno il suo elisio. 3. rifl.
un collutorio. gioia, iii-115: il grido... degli adulti [delle
. mattioli, 1-393: è utile il latte gargarizzato all'ulcere della bocca e
2. sm. medie. il liquido usato per fare gargarismi; che
in luogo d'amuleto, e a purgare il sangue, non più là, che
. cecchi, 17-68: 'gargarozzo'. il medesimo che gorgozzule, strozza o canna
strozza o canna della gola; in somma il cannone della gola pel quale si respira
accioché peniamo tutto un giorno fin che il cibo si rassetti, si prepari e
si prepari e si smaltisca, e il gargarozzo,... di tre
, i-187: s'io ti abbranco per il garghe- rozzo, / baron con tutti
, méscite e ambra dei vini: il liquido elemento, il più caro dei liquidi
dei vini: il liquido elemento, il più caro dei liquidi, scende a
caro dei liquidi, scende a irrorare il gargarozzo. -a gargarozzo: smodatamente;
pause. bartolini, 1-247: prendono il doppio [di latte], il triplo
prendono il doppio [di latte], il triplo, senza misura, a gargalozzo
rise, coi denti magri, il riso le gorgogliò nel gargherozzolo.
la gola o, come noi diciamo, il gargatto, vuol essere vino puro moderatamente
, 40: [la cassia] lenifica il petto e il gargattile, e risolve
la cassia] lenifica il petto e il gargattile, e risolve le acute posteme loro
ventura rosetti, 1-207: [il diligente profumiero deve aver] bacili di
sopra l'acqua,... ed il gargazzo a superficie; percioché è materia
la somiglianza che con esso ha gli diedero il suo nome. 2.
, / e poi pres'un coltello il gran devino / e miseglile su dal gar-
, collo. pirandello, 7-1215: il solino duro che gli segava le garge
di canapa. bocchelli, 9-287: il nostro ospite e istruttore ci invita ad
più d'una neve, e cotto il culo ne'ceci rossi. salvini,
, / a quanto dico volta sempre il tergo. pananti, ii-72: ma qualche
da cui, probabilmente, anche il piemontese e valdese garg 4 pigro
fuori pioveva. soffici, iii-5xx: il locale, una gargotta del più basso ordine
col tuo procuratore di lavoro, / il monello di tutte le borgate. pratolini,
pratolini, 4-75: le donne assumevano il contegno di clienti difficili e annoiate,
gargottine e di fiaschetterie e così interrompere il tedio tombale. e. cecchi
degli arienti, 260: li gettò tutto il suco fine nel gargozzo de la gola
tal picciola particella della gargòzza dove risiede il senso del gusto. vallisneri, iii-301
gargozzo esce dolcezza, / mi perdoni il velluti, io ne disgrado. d'annunzio
pur sempre lo scilinguagnolo ma molto ingrossato il fiato nella gargòzza. pea, 1-87:
descamente; e costringere col fatto il governo a seguire. = comp
c. e. gadda, 10-222: il sostantivo maschile « garibaldi » ha significato
spenzoloni dalla ringhiera. farini, ii-589: il nome dei garibaldiani, contaminato dai
. gramsci, iv-198: altro è il volontarismo o garibaldinismo che teorizza se stesso
attività storica-politica... altro è il volontarismo o garibaldinismo concepito come momento iniziale
sviluppare. gobetti, 1-136: contro il garibaldinismo di crispi, [era nata
-rosso garibaldino: rosso vivo (come il colore delle camicie dei volontari che militarono
bocchelli, 9-345: se per altro il talamo non è sabaudo o garibaldino, non
.. verrà a quarto a inaugurare il monumento ai mille. garibaldi mi confida:
garibaldino. g. bassani, 1-227: il fascismo era anarchico, allora, il
il fascismo era anarchico, allora, il fascismo era garibaldino. 5.
de sanctis, ii-15-393: la guerra contro il garibaldismo cominciata in napoli e in sicilia
di andrea doria e diretta a disciplinare il potere legislativo, modificando l'assetto dei
perché andrea doria, che ne fu il promotore, soleva dire di voler con essa
, ecc.) discontinui per il frequente intercalarsi di spazi privi di vegetazione
che esso chiama ozimo non gariofolato: per il gariofilato, il minuto.
non gariofolato: per il gariofilato, il minuto. = deriv. da
altra copertura detta tendale. buonarroti il giovane, i-453: essa [la poppa
ed altri bastimenti di simile costruzione è il nome che si dà a certi bagliotti o
azon- gandege picola cossa de gariofilo, il perché fa le cosse frede megio penetrare
bandello, ii-942: dal buon odor il nome li fu dato / del garofil ch'
che è buono, viene a gustare il suo sapore. = voce dotta,
, guastatoli l'artellaria de prora e minatoli il tavolato di le garide e feriti molti
caserma, ecc.) o lungo il perimetro di un carcere, di installazioni
veramente pene in pregiudicio di chi ha il garetto over jurisdizione. carte de'provveditori
, di origine germanica; cfr. il lat. med. garnitura, provenz.
[dio- scoride], 214: il garo... fu così chiamato.
nuotavano nel canaletto, che chiama euripo il garo pipe- rato. tesauro, 2-209
altresì morire le triglie nel garo, il quale era una sorta di salsa che in
, muria. citolini, 472: il medicamento semplice... sarà o di
asfalto, la spuma de 'l sale, il bitume, il garo, la muria
de 'l sale, il bitume, il garo, la muria. mattioli [dioscoride
282: non solamente si mangiano [il blito e l'atriplice] con olio,
* essem si scombri ', secondo il mio intendimento, dinotano il garo più
', secondo il mio intendimento, dinotano il garo più prezioso della muria.
= deriv. da garofanot, per il profumo che emana. garofanare, tr
fu lo primo che la perocché il suo odore è simile a quel dei garofani
è simile a quel dei garofani, o il trovò. marco polo volgar.
, e tutte per intorno dentate. produce il gambo alcune store per raccoglierli. gir.
g. i 8y2 l. contiene il seme. bandello, 2-40 (
garofano *, per l'odore che emana il rizoma. di vetro, quella empirono d'
spendono in altre mer come il garofano; che è intriso di essenza di
. e l'anàce nell'acqua / e il dividono il basilico in due specie:
anàce nell'acqua / e il dividono il basilico in due specie: dell'ima è
di garofalo nella carne / e nel cacio il timo trito. bocchelli, che hai
bocchelli, che hai parlato tu, il quale e'chiamano gherofanato. i-369: né
modo la figura di una bulletta, e il loro odore somiglia a quello di certe
nasce continue trasformazioni per quanto riguarda il garofani assai. egli è un
largamente utilizzato a scopo ornamen il tronco dell'albero che produce i garofani,
indurati si fanno garofani. quello il cui calice, non ingranditosi in propor
che non nascono altrove; l'albero ha il tronco e le zione col volume
va foglie simili al lauro, il fiore, ch'è di mirabile soavità,
fiori d'erbe, e sono queste: il zaffarano, prencipe de gli altri,
zaffarano, prencipe de gli altri, il garofano e bianco e incarnato e rosso e
molte e di poche fogli, e il giallo di niuno o di pessimo odore.
quadri ima viola, o, secondo il parlare più comune in italia, un garofolo
delle pompe. carducci, 497: il garofolo giallo e la viola / vi
govoni, 48: sboccia la viola e il vellutato / orgoglioso garofano scoppione. alvaro
, 2-18: annaffiava castamente verso sera il garofano elegante sulla terrazza. -garofano
d'annunzio, iv-1-130: conosco ora il mio uomo. gli metterò un garofano
: udite alcuni brani delle canzoni, che il contadino calabrese canta sotto le finestre della
« tu sei un garofalo, ed il mio sangue servirà ad inaffiarti ».
, col garo- foletto all'orecchio, il cigaro in bocca, e quattro fazzoletti
, e quattro fazzoletti per le tasche il bell'awocatino. linati, 8-131: là
dalle prode madide sospira alla tua luce il garofanétto selvaggio. -garofanétto a mazzi
bartolini, ii-254: gli riesce fastidiosissimo il dover copiare, supinamente pessime cartoline rappresentanti
. = da garofano2, per il colore. garòfano4, agg.
'carovella', la 'cosima', il 'garofano'. = cfr. garofano1
differenze batimetriche. -in partic.: il vortice di cariddi, nello stretto di
garòfalu e galòfaru, che è anche il nome del fiore; corso garùffula di
. a. prati, 475: « il garòfolo dello stretto di messina è detto
lor si brontoli, / e come il lucco in agitarsi sventoli, / per ismugner
. pananti, i-294: il villan soggiunse: se tu brontoli, /
se tu brontoli, / ti spezzo il muso a forza di garontoli.
: egli era stanco d'udir sempre il rombo / della risacca contro la scogliera,
spiritato... perfidiando garoso e riempiendo il cielo di grida. gioberti, 1-iv-268
: età sfortunatissima, in cui crebbe il gesuitismo inframmettente, turgido, torbido,
pecore... sono garose a girare il bosco, si divertono, e la
, garosa. guerrazzi, 1-200: mentre il nemico instava minaccioso a porta capena,
lo vedono, ma sì ne cavano il maggiore prezzo delle garose licitazioni.
nelle parti di dietro, rompendo quivi il cuoio e la carne per traverso tagliando.
gineto alla leggiera, sia... il garese non solo acuto, ma quasi
di garrese disteso e diritto che mostri il dipartimento della spalla. verga, i-321
. verga, i-321: alla sera [il puledro] tornava al villaggio colle bisacce
al villaggio colle bisacce piene, e il ragazzo del padrone seguitava a pungerlo nel
uomo sconosciuto, e s'impuntava; il tedesco la doveva spinger via per il
il tedesco la doveva spinger via per il garrese. 2. raro.
. garzoni, 1-464: patisce [il cavallo] febre, tosse, bolso,
gamba 'a * piegatura, rialzo fra il dorso e la cervice '(cfr
parte inferiore della gamba situata immediatamente sopra il calcagno. -nell'uso comune; la
-nell'uso comune; la caviglia o il calcagno stesso. buti,
»; cioè del peccatore, « ghermito il nerbo », cioè il ga- retto
, « ghermito il nerbo », cioè il ga- retto con li artigli suoi,
, 3-104: garetto... è il nerbo del principal muscolo della gamba.
. bernardino da siena, iii-205: il secondo modo [della battaglia del demonio è
che ti isnerva come colui che à preso il prigione, perché non si fugga,
era l'usciero / con riverenza ritirò il garretto. nomi, 15-27: dimenando le
1-257: siccome a lei reggevano a meraviglia il capo e garretti, così prese a
fra la gamba (tibia) e il metatarso. crescenzi volgar., 9-37
. garzoni, 1-629: abbia [il cavallo]... i garetti ampi
della giovenca. verga, 2-265: il barone arrestò il phaéton dinanzi al caffè con
verga, 2-265: il barone arrestò il phaéton dinanzi al caffè con un tratto
i cavalli fumanti. pascoli, 819: il baio frenando nei garretti il salto /
819: il baio frenando nei garretti il salto / scavava accanto a lui la rena
rena. gozzano, 276: il bue indiano, piccolino, gibboso, dai
un'attività. guerrazzi, iii-301: il tradimento di carpoforo mi ha tagliato i
o garriménto. segneri, iii-1-128: il timore conceputo [da'figliuoli] si muta
tanto fragoroso che mi pareva di vedere il giorno del giudizio. a. verri,
, cessavano i garrimenti degli augelli, il silenzio accoglieva così deliziosa gara di suono
sono più di centomila anni che egitto comprese il numero e la ragione delle stelle.
e favolette avea / del sommo giove il messaggier sagace / persuaso il garzon;
sommo giove il messaggier sagace / persuaso il garzon; né qui ponea / freno al
con illustri concetti, la quale spegnesti il tuo fratello tòlomeo ed arsinoe sorella tua
: spirto gentile, / te non muova il garrire impronto ed acro / di lingua
poiché t'avran la sera / conciliato il facil sonno, allora / a la
studii e licèo. alfieri. 1-415: il tuo garrir gran freno / posto ha
poliziano, 1-263: or delle pecorelle il rozo mastro / si vede alla sua
: pei viòli roridi di guazza / scotevo il sonno scavallando via, / mentre bianca
volgar., xxi-407: quasi fosse presente il nimico, garria con lui e diceva
: la donna, parendole avere udito il marito garrire,... incontanente conobbe
. pulci, 17-101: par che inverso il ciel bestemi e garra. ariosto,
garra. ariosto, 5-2: si sente il marito e la mogliera / sempre garrir
, / vien roco, e perde il canto e la favella. stigliani, 2-155
): dimandandogli come egli potesse tollerare il garrire e le grida della moglie, gli
debile e spenta, / se con il suo garrir troppo v'infesta, / non
portar frondi alla foresta, / ma sfogare il desio che mi tormenta. manzoni,